Rosato e le primarie PD: "Dobbiamo smettere di farci sempre del male"
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Transcript of Rosato e le primarie PD: "Dobbiamo smettere di farci sempre del male"
di Arianna Boria
«Tra poco andrà a finire che ilmio risultato “storico” non saràaver vinto la sfida per la poltronadi sindaco, ma aver vinto le pri-marie». Scherza Roberto Cosoli-ni, anche se in quel dicembre didue anni fa, prima che il respon-so dei gazebo lo incoronasse sfi-dante di Antonione su piazzaUnità, il fiato del rifondarolo Ma-rino Andolina se lo sentì per unpo’ proprio piantato sul collo.«Per forza: a Trieste ci fu all’epo-ca una bassa percentuale di af-fluenza. Quindi il voto compat-to, militante e un po’ ideologico,ha fatto il risultato. Invece a Ge-nova e a Duino Aurisina i nume-ri dei votanti sono alti. Quindi, lamorale è chiara: o il Pd va unitosu un suo candidato, o l’unitàdegli altri ci fa perdere».
Duino Aurisina, dunque, ter-remotata come Genova o comePalermo, con il “terzo incomo-do” lanciato in orbita dalle spac-cature interne del Pd? MarizaSkerk, blindatissima dal partito,impallinata come Rita Borselli-no? «Beh, non esageriamo», diceil parlamentare Ettore Rosato.«Sul territorio l’Unione slovenaè molto forte, la vittoria diKukanja era nei conti. E poi, diquesti tempi, essere politici dilungo corso rende solo la batta-glia più difficile. Il punto, piutto-sto, è un altro: basta Opa sul par-tito a ogni occasione». Tradotto:basta farci del male, con pluri-candidature masochistiche. «Ap-
punto», incalza Rosato. «Primascegliamo noi il candidato conla forma di partecipazione piùampia possibile, poi si va a di-scutere con la coalizione. Le pri-marie devono servire a noi, nonservire a farci del male».
Non drammatizza il segreta-rio provinciale Francesco Russo.«Ascia di guerra già seppellita,stiamo dimostrando che il con-flitto può finire senza sangue. ADuino si è brindato insieme eora si comincerà a lavorare insie-me. Insomma, la coalizione nonè mica una sommatoria di parti-ti: ha vinto un candidatodell’Unione slovena, va bene co-sì. Kukanja è un ottimo interpre-
te del centrosinistra e il pro-gramma è condiviso da tutti. Di-rei che rispetto a Genova e Paler-mo, possiamo accogliere il risul-tato con un sorriso».
Sorriso? Misurato, almeno aleggere nell’ormai collaudata di-plomazia da transatlantico diRosato. Il pensiero corre alle re-gionali, l’appuntamento per cuitutti stanno già maneggiandoalacremente e che spazio alla di-stensione, dopo le ultimissimebatoste interne, ne lascia poco.«Processo ancora tutto da co-struire» ammette Rosato. «Chia-ro che non ci vogliamo privaredelle primarie, ma devono esse-re strutturate in modo che ne
esca una proposta un po’ più sa-na».
Sana, appunto. Che per il sin-daco Cosolini significa «nessunaoverdose», per la resa dei contitra compagni. «La dialettica in-terna si risolve nel dialogo, nonnelle primarie. È un modo sba-gliato di concepirle. Il Pd deveoffrire al progetto di coalizioneun “suo” candidato. Quando ciriesce, vince».
Suo e unico. «Lo vado soste-nendo da sempre», ricorda Rus-so, anche se il regolarmente am-mette la pluralità e bisognerà ag-giustarlo. «Intanto - tira le fila -Duino Aurisina ha insegnatouna lezione: c’erano persone ap-
prezzate e competenti, forse èmancato un po’ il profilo del rin-novamento. La gente ci chiededi accelerare sull’elemento dellanovità. È il passaggio definitivo:servono politici che sappianocosa fanno e che siano volti nuo-vi. Le regionali? La partita è mol-to più complicata, ma ci arrive-remo con un unico candidato.Faremo la nostra consultazioneinterna e troveremo una posizio-ne unitaria. E poi - sintetizzaRusso - sono le secondarie chealla fine contano. Prendiamo Mi-lano: mi va benissimo il sindacoche ha vinto e mi va benissimoche il Pd sia il primo partito».
Problemi “normativi” del Pd?
«Non ne faccio questione di limi-tazione o di disciplina nè di ga-bole regolamentari - aggiungeCosolini - ma di percorso politi-co verso la candidatura unica».
All’indomani del pasticcio si-ciliano, Rosato introduce un ul-teriore elemento di lettura: «Vo-glio vedere cosa succederà nellacoalizione con certe scelte...L’Italia dei valori è distante, a co-minciare dalla tolleranza sui vio-lenti della Tav». Il sindaco rilan-cia: «Il minimo comune denomi-natore forte deve essere sui temiamministrativi. Su quelli menoimpattanti, sulle posizioni diprincipio, liberi tutti».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Il “mistero” dei venti masegni scomparsi
Cassonetti per la raccolta differenziata posizionati a Rozzol Melara
VISTO DA MARANI
Una ventina di masegni estrattia metà febbraio dal sottosuolotra le vie Carducci, San Lazzaroe Valdirivo per il posizionamen-to di nuovi cavi elettrici, hannopreso il volo. Sono rimasti acca-tastati per qualche giorno inmezzo alla strada e poi non han-no ritrovato la loro collocazioneoriginaria, ossia sotto una“pellicola”d'asfalto. La carreg-giata ha ripreso il “vecchio”
aspetto, perdendo però la pavi-mentazione che nessuno già datempo vedeva.
Da qualche settimana gli sca-vi per il posizionamento di cavielettrici hanno interessato ilmarciapiedi, eliminando anchetemporaneamente alcuni par-cheggi della via San Lazzaro egli stalli per il carico e scaricoall’inizio di via Carducci. Il disa-gio dunque è stato contenuto,
riguardando prevalentemente ipedoni che ormai hanno fattol'abitudine ai cantieri stradali.La strozzatura di via Valdirivo,invece, ha condizionato alme-no un po’ il traffico veicolare.Ma la curiosità di chi osservacon attenzione quanto accadein città, su quelle pietre si è dicerto soffermata. Di gente chepassa di cantiere in cantiere adosservare l'evolversi dei "lavori
in corso" ce n'è anche a Trieste.Ma che fine avranno fatto i ma-segni?
Nessuna risposta dail mobili-ty manager del Comune GiulioBernetti, che ha “girato”la que-stione al dirigente dell’Areastrade Enrico Cortese che haprontamente assicurato che tut-te le pietre sono state portate il1 marzo nei magazzini del Co-mune, dove verranno conserva-te in attesa di essere riutilizzatenegli interventi di riqualificazio-ne - come in via Diaz e piazzaVenezia - o di prossimo appaltocome piazza Ponterosso. (g.s.)Lavori in via Valdirivo per il posizionamento di cavi elettrici
Rosato e le primarie Pd:«Dobbiamo smetterladi farci sempre del male»Il segretario provinciale Russo sdrammatizza: «Seppellital’ascia, niente sangue». Cosolini: bisogna essere più uniti
Il sindaco Roberto Cosolini e il deputato del Partito democratico Ettore Rosato
Un ciclo di conferenze dedicatealla raccolta differenziata persensibilizzare i cittadini sull’im-portanza dei comportamenti daseguire nel gettare i rifiuti, a van-taggio dell’ambiente. È l’iniziati-va promossa da Università dellaTerza Età, Comune e AcegasAps illustrata ieri in Municipio.
In calendario tre incontripubblici ( si inizia venerdì alle17 nell’Auditorium del Revoltel-la) durante i quali i partecipantipotranno chiedere e ottenere ri-sposte e chiarimenti con indica-zioni pratiche sulle modalitàdella raccolta, dall’organizzazio-ne al riutilizzo dei rifiuti.
«L’obiettivo - ha spiegato l’as-sessore all’Ambiente UmbertoLaureni - è duplice: vogliamoche tutti siano informati nel mo-do più chiaro ed esaustivo percomportarsi in modo correttonel gettare qualsiasi tipologia dirifiuto, e dobbiamo assoluta-mente aumentare le basse per-centuali del 21% e del 23% fino-ra registrate come dato com-plessivo della raccolta differen-ziata a Trieste».
Dall’assessore provinciale Vit-torio Zollia è arrivato poi un«plauso al radicale cambiamen-to di rotta nell’ambito della rac-colta differenziata grazie alla
stretta collaborazione fra Comu-ne e Acegas Aps e anche alla de-libera di indirizzo della Provin-cia in merito a questo temad’importanza ambientale e so-ciale. La preziosa partecipazio-ne dell’Università della TerzaEtà inoltre - ha continuato Zol-lia - non può che incentivarel’attenzione della popolazionesull’applicazione di una corret-ta raccolta differenziata ancheper far sì che sia incrementatasu tutto il territorio».
«Tutti i problemi di difficilesoluzione richiedono un lavorodi squadra – ha evidenziato ilpresidente dell’Università della
Terza Età Ugo Luppattelli – e an-che noi vogliamo fare la nostraparte, confrontandosi con leproblematiche cittadine assie-me ai nostri iscritti (oltre 1700persone dai 45 ai 92 anni) e ai200 docenti. I cittadini devonoessere consapevoli e ben infor-mati su problematiche comequesta e non solo su come con-ferire i rifiuti, ma anche sull’im-portanza della raccolta differen-ziata, fornendo le giuste motiva-zioni per incentivare a certicomportamenti a favoredell’ambiente».
ll ciclo di incontri, come det-to, prenderà il via venerdì al Re-
voltella. Seguiranno altri due ap-puntamenti: venerdì 16 marzo,sempre dalle 17 alle 19, nella Ca-sa del Giovane di via Inchiostri evenerdì 23 marzo, con lo stessoorario, nell’aula magna del liceoGalilei. Tutti e tre gli incontri si
apriranno con gli interventi de-gli assessori all’Ambiente comu-nale Umberto Laureni e provin-ciale Vittorio Zollia, del dirigen-te di Acegas Aps Paolo Dal Masoe del presidente dell’Universitàdella Terza Età Ugo Luppattelli.
La differenziata svelata ai cittadiniAl via un ciclo di incontri pubblici per fugare tutti i dubbi sulla raccolta rifiuti
22 Trieste cronaca IL PICCOLO MERCOLEDÌ 7 MARZO 2012