Risultati preliminari sugli studenti ospiti delle Residenze Universitarie di Siena - 2010

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Centro Centro Studi Studi sulle sulle Dipendenze Dipendenze Patologiche Patologiche DIPARTIMENTO DI FARMACOLOGIA “GIORGIO SEGRE” UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

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Nell’Aprile 2009 è stato dato avvio alla costruzione dell’ “Osservatorio Permanente sugli Studenti Universitari” finalizzato alla promozione della salute e alla prevenzione dello sviluppo di stati di tossicodipendenza; esso è nato come diretta conseguenza dei risultati di una prima fase sperimentale precedentemente condotta dal Centro Studi sulle Dipendenze Patologiche (Ce.S.Di.P.) - conclusa nel giugno 2009 - e che ha interessato gli studenti della Facoltà di Medicina dell’Ateneo senese. Si è deciso di utilizzare per il lavoro in oggetto lo stesso questionario IPSAD“Italia (Italian Population Survey on Alcool and Drugs) promosso dalla Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del C.N.R. di Pisa secondo le indicazioni fornite dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (O.E.D.T.).

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OSSERVATORIO PERMANENTE SUGLI STUDENTIDELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA

Risultati preliminari sugli studenti ospiti delle Residenze Universitarie di Siena (Azienda Regionale del Diritto allo Studio Universitario - DSU)

Dott. Giuseppe Montefrancesco – Medico Dott.ssa Linda Vannini – Psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Viola Gherardi - Psicologa e psicoterapeutaDott. Renato Urso - StatisticoDott. Luca Bastiani – Psicologo e Epidemiologo (Istituto di Fisiologia Clinica – Sez. Epidemiologia, CNR di Pisa)

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Contatti

Centro Studi sulle Dipendenze Patologiche (Ce.S.Di.P.)Dipartimento di Farmacologia “G. Segre”Università degli Studi di Siena, Strada delle Scotte, 6 – Siena

Dott. Giuseppe [email protected]

0577 – 233228

Dott.ssa Linda [email protected]

0577 – 233228

Dott.ssa Viola [email protected]

0577 – 233228

Dott. Renato [email protected]

0577 – 233284

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Indice

Introduzione

Descrizione della popolazione

Disapprovazione dell’uso di sostanze psicoattivee dell’abitudine al gioco

Percezione dei rischi correlati all’uso di sostanzepsicoattive e al gioco

Utilizzo di sostanze psicoattive

Correlazioni significative tra le variabili oggettodello studio

Relazione tra uso di sostanze legali e illegali

Relazione tra uso di sostanze legali o comportamenti e uso disostanze illegali

Percezione del rischio e uso di sostanze illegali

Il modulo psicosocialeRisultati

Riferimenti bibliografici

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Nell’Aprile 2009 è stato dato avvio alla costruzione dell’ “OsservatorioPermanente sugli Studenti Universitari” finalizzato alla promozione dellasalute e alla prevenzione dello sviluppo di stati di tossicodipendenza; esso ènato come diretta conseguenza dei risultati di una prima fase sperimentaleprecedentemente condotta dal Centro Studi sulle Dipendenze Patologiche(Ce.S.Di.P.) - conclusa nel giugno 2009 - e che ha interessato gli studentidella Facoltà di Medicina dell’Ateneo senese.Dopo aver analizzato le attività svolte da differenti Osservatori che si inte-ressano del problema sia in territorio italiano che a livello internazionale edaver approfondito lo studio della letteratura, si è deciso di utilizzare per illavoro in oggetto lo stesso questionario IPSAD“Italia (Italian PopulationSurvey on Alcool and Drugs) promosso dalla Sezione di Epidemiologia eRicerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del C.N.R. di Pisasecondo le indicazioni fornite dall’Osservatorio Europeo delle Droghe e delleTossicodipendenze (O.E.D.T.).

Il campione interessato dall’indagine attuale ha riguardato gli studenti ospi-ti delle residenze universitarie gestite dall’Azienda Regionale del Diritto alloStudio Universitario (DSU) di Siena.

Il questionario IPSAD“Italia, somministrato agli studenti, è un modello stan-dardizzato composto da varie sezioni (dati anagrafici, consumo di tabacco,consumo di alcol, consumo di psicofarmaci, consumo di sostanze, abitudineal gioco, opinioni e comportamenti a rischio) attraverso le quali è possibilestabilire tre livelli temporali di consumo:- prevalenza nella vita (LTP – Life Time Prevalence): indica anche una solaassunzione nel corso della vita- prevalenza negli ultimi 12 mesi (LYP – Last Year Prevalence): rileva anchela modalità (frequenza) di consumo- prevalenza negli ultimi 30 giorni (LMP – Last Month Prevalence): rilevaanche la modalità (frequenza) di consumoAttraverso LYP e LMP, cioè con la rilevazione della frequenza di consumo neiperiodi indagati, si presume anche di derivare l’entità del consumo e la rela-tiva problematicità.

Al questionario IPSAD“Italia è stato inoltre affiancata una parte più specifi-ca per ottenere indicazioni riguardo le opinioni personali e la percezione sog-gettiva dello stato di benessere degli studenti; a tale proposito è stato utiliz-zato una parte del Modulo Psicosociale dell’ESPAD (European School SurveyProject on Alcool and Other Drugs), un questionario auto-valutativo finaliz-zato alla rilevazione di eventuali stati di disagio o malessere che possonoessere correlati all’utilizzo di sostanze. L’integrazione con il modulo psico-sociale è stato suggerito dagli operatori della Sezione di Epidemiologia eRicerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto di Fisiologia Clinica del C.N.R. di Pisacon i quali abbiamo stretto un rapporto di collaborazione.Lo strumento così composto è stato quindi consegnato nella maggior partedelle residenze gestite dall’Azienda Regionale del Diritto allo StudioUniversitario (DSU); sono state escluse solamente due residenze per motivisia organizzativi (mancanza di un servizio di portineria che potesse garanti-

Introduzione

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re la più completa restituzione del materiale) sia per caratteristiche dell’uten-za, perlopiù studenti della specialistica, più difficilmente reperibili.

Il questionario utilizzato è suddiviso in una prima parte in cui è stato inse-rito il Modulo Psicosociale, inerente la percezione del proprio benessere ela sezione dei dati di carattere socio-anagrafico e in una seconda parte cheprende in considerazione le seguenti aree di interesse:uso di bevande alcoliche;consumo di tabacco (sigarette, sigari, pipa);- utilizzo di farmaci per il dolore;

- utilizzo di farmaci per l’impotenza/difficoltà sessuali;

- utilizzo di psicofarmaci (sonniferi, tranquillanti/ansiolitici e antidepressivi);

- utilizzo di farmaci dopanti;

- uso di hashish e/o marijuana;

- uso di cocaina e/o altri prodotti della cocaina (es. crack);

- uso di sostanze stimolanti sintetiche;

- uso di eroina ed altri oppiacei;

- uso di altre sostanze: lsd, altri allucinogeni (ketamina, funghi allucinoge-ni) o sostanze solventi/inalanti;

- abitudine al gioco;

opinioni e comportamenti a rischio (disapprovazione di comportamenti epercezione del rischio).

In allegato è possibile consultare una copia del questionario utilizzato per ilpresente studio, in modo da avere una rapida comprensione della strutturae dei contenuti osservati.

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La popolazione oggetto del presente studio rappresenta la quasi totalità degli studenti residenti neglialloggi gestiti dal DSU ed iscritti all’Ateneo senese. Degli 802 questionari consegnati ne sono stati restituiti compilati 434, pari al 54%.Le Residenze coinvolte sono state:Mattioli, De Nicola 1, De Nicola 2, S. Marco, Fontebranda, Porrione, Piccolomini, XXIV Maggio e Sperandie.Nella tabella sottostante si può osservare più nello specifico le numerosità riscontrate nelle diverse resi-denze.

Queste le principali caratteristiche socio-anagrafiche rilevate:

pprreevvaalleennzzaa ddii ssooggggeettttii ddii sseessssooffeemmmmiinnii llee (il 65,2%);

nneettttaa pprreemmiinneennzzaa ddii ssooggggeettttii ddiissttaattoo cciivviillee cceelliibbee//nnuubbiillee (il 96%);

Descrizione della popolazione

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fascia d’età maggiormenterappresentata tra i 20 ed i24 anni (80,4%).

La maggior parte degli studenti intervistati ha dichiarato di disapprovare, anchese in percentuali differenti, soprattutto l’utilizzo di sostanze psicoattive illegali. Percentuali particolarmente elevate si sono rilevate riguardo l’utilizzo di:eroina (95%), cocaina (93,4), ecstasy (92%), allucinogeni e stimolanti (91%). minore risulta la disapprovazione nei confronti dell’uso occasionale di cannabinoi-di che si attesta al 67% e non viene disapprovato dal 29% dei soggetti.

Relativamente all’assunzione di bevande alcoliche:il 21% degli studenti afferma di non disapprovare la possibilità di ubriacarsi unavolta a settimana (il 67,5% disapprova); tale mancanza di disapprovazione rag-giunge il 50% in riferimento all’opinione di bere 2 o 3 bicchieri di alcolici al gior-no, a fronte di un 35% che disapprova il comportamento.

Anche sull’abitudine al fumo di tabacco:la maggior parte degli studenti (79,4%) appare disapprovare il comportamento(in particolare il fumare 10 o più sigarette al giorno)

Riguardo ai farmaci, si sono riscontrate alte percentuali di opinioni negative:per l’utilizzo di psicofarmaci senza prescrizione (93,4) per l’utilizzo di anabolizzanti/ormone della crescita (90,6%).

Infine, prendendo in considerazione “l’effettuare giochi in cui si vincono soldi” (sifa riferimento ad attività ludiche ad elevato rischio, scommesse, slot machine,carte, gioco d’azzardo):il 26,4% afferma di non disapprovare il comportamento, il 58,6% di disapprovare il 13,3% non sa esprimere un’opinione a riguardo.

Nel presente grafico si puòosservare una sintesi deirisultati emersi.

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Disapprovazione dell’uso di sostanzepsicoattive e dell’abitudine al gioco

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La popolazione studentesca da noi intervistata percepisce tenden-zialmente dannoso per la salute sia l’utilizzo di sostanze psicoattivelegali sia quello di sostanze illegali.In particolare, per le prime:

il 23,3% non reputa dannoso bere 1 o 2 bicchieri di alcolici al giorno mail 90% considera rischioso per la salute ubriacarsi una volta a settima-na;

il 93,2% dei soggetti afferma di percepire come dannoso il fumo di 10 opiù sigarette al giorno; tale percentuale è superiore a quella riscontratariguardo all’utilizzo occasionale di cannabis che, seppure alta, si attestaal 89% (nei confronti di quest’ultima vi è però una minore disapprova-zione, pari al 63 %).

Per tutte le altre sostanze psicoattive illegali (eroina, cocaina, ecstasy,allucinogeni e/o stimolanti) circa il 95% degli studenti ha dichiarato dipercepire il consumo come dannoso.

Prendendo in considerazione l’uso di farmaci, si è riscontrato che il 93%degli intervistati reputa dannoso l’utilizzo di psicofarmaci senza prescri-zione medica e un 77% che reputa dannosa l’assunzione di farmaci ana-bolizzanti/ormone della crescita che si accompagna ad un 7,4% chedichiara di non saper esprimere la propria opinione a riguardo.

Infine, riguardo il gioco di somme di denaro, il 6,7% degli studenti inter-vistati risulta non saper esprimere un’opinione, il 5,8% non associaalcun rischio a tale comportamento e circa l’84% lo considera danno soper la salute.

I risultati esposti possono esse-re meglio osservati nel presentegrafico.

Percezione dei rischi correlati all’usodi sostanze psicoattive e al gioco

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Dai primi dati analizzati è stato possibile osservare che gli studenti coinvol-ti nella nostra ricerca fanno perlopiù uso di sostanze psicoattivelegali. Sono state infatti riscontrate percentuali elevate di soggetti che hannodichiarato di aver bevuto sostanze alcoliche nel corso della propria vita(91,6%), con un primo avvicinamento a queste sostanze piuttosto preco-ce, intorno ai 15 – 16 anni per oltre il 30% degli intervistati. Inoltre:

il 26% ha asserito di non essersi MAI ubriacato nel corso della propria vita il 45,4% afferma di essersi ubriacato da 1 a 9 volte nella vita ed un 21,3%per 10 o più volte. Le percentuali rilevate appaiono meno preoccupanti se rapportate agli ulti-mi 12 mesi in cui la percentuale di chi non si è mai ubriacato sale al 46%e scendono al 39,9% quelli che si sono ubriacati da 1 a 9 volte e al 4,9%per 10 o più volte. Un dato che ha catturato la nostra attenzione è riferito ad una esigua per-centuale di studenti ha dichiarato di aver chiesto aiuto per problemi alcol-correlati.

Percentuali elevate sono state riscontrate anche per quanto concerne ilfumo di tabacco.

Il 69% dei soggetti ha infatti affermato di aver fumato tabacco nella suavita. In riferimento all’ultimo anno:

l’11,4% da 1 a 5 sigarette al giorno,

il 7,9% da 6 a 10 sigarette al giorno,

il 9,6% da 11 a 20 sigarette al giorno

solo l’1,2% più di un pacchetto al giorno

il 23% dichiara di non aver MAI fumato,

il 13,3 di aver fumato meno di una sigaretta a settimana,

il 3,9% meno di una al giorno,

Prendendo in considerazione l’ultimo mese:sale al 30,4% la percentuale di chi non ha MAI fumato; le altre percentuali di consumo rimangono sostanzialmente invariate.

30% definibili comefumatori abituali

Utilizzo di sostanze psicoattive

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In riferimento alle cosiddette “prescription drugs”, la nostra ricerca ha riscontra-to una percentuale molto elevata di soggetti che nell’arco della loro vita hannofatto uso di farmaci per il dolore, il 78,7%. Nell’ultimo anno solo l’8,6% dice di non averne fatto uso mentre un 20% affer-ma di averne utilizzati 1-2 volte, il 17,5% 3-5 volte, il 14,5% 6-9 volte, il 12,6%10-19 volte e, infine, un 7,2% 20 volte o più. In riferimento all’ultimo mese sal-gono al 36,7% i soggetti che non hanno MAI utilizzato farmaci per il dolore e al32,5% quelli che li hanno usati 1-2 volte; scendono invece le percentuali perassunzioni di 3 volte o più negli ultimi 30 giorni.

Interessante è notare come un 40,9% di soggetti si procuri tali farmaci senzaprescrizione medica o comunque li acquisti in farmacia senza prescrizione(42,3%), dato probabilmente facilitato dal fatto che questi farmaci sono perlo-più farmaci da banco. Riguardo l’utilizzo di psicofarmaci nella vita, questo è riferito dal 7,7% deisoggetti; l’1,4% dichiara inoltre di procurarsi tali farmaci senza prescrizionemedica.Percentuali estremamente basse sono state rinvenute per coloro che hannofatto utilizzo, nella vita, di farmaci dopanti (1,9%) e farmaci per l’impo-tenza (0,9%).

Per quanto concerne le sostanze psicoattive illegali, i più utilizzati, secondoquanto affermato dagli studenti, risultano essere i cannabinoidi.Ben il 69% conosce persone che fanno uso di hashish o marijuana; il 55% dichiara di aver avuto la possibilità di provare tali sostanze e di non averlofatto; circa il 27,5% reputa che potrebbe procurarsi queste sostanze con relativa facilità.Ad aver fatto uso di cannabinoidi è il 38,3% della nostra popolazione.

Riguardo la cocaina:il 31,5% di studenti conosce persone che ne fanno uso; il 17,5% di soggetti hanno avuto la possibilità di provarla ma non lo hanno fatto; il 4,2% che invece l’ha sperimentata nell’arco della propria vita (un complessi-vo 0,7% l’ha assunta negli ultimi 30 giorni e l’1,2% nell’ultimo anno).

Percentuali degne di attenzione sono state rinvenute anche per gli studenti checonoscono persone che utilizzano LSD o altri allucinogeni (il 22,7%).Valori nettamente inferiori si riscontrano per coloro che nell’arco della loro vitahanno poi utilizzato: LSD (0,9%), ketamina, funghi e altri allucinogeni (1,9%) ecolle, gas o popper (4,9%).

Un andamento simile è stato rilevato relativamente alle sostanze stimolantisintetiche: il 19,4% degli studenti intervistati afferma di conoscere persone che utilizzanotali droghe;l’1,4% ha dichiarato di aver provato, nella vita, amfetamine e un’ altro 1,4%ecstasy.

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Infine, per quanto concerne l’utilizzo di eroina, si è rilevato un 13,5% di stu-denti che conoscono consumatori di tale sostanza, un 5,1% che avrebbepotuto provarla ma non lo ha fatto e uno 0,5% che ne ha sperimentato l’uso. Si è, inoltre, rinvenuto un 1,2% di soggetti che dichiarano di aver assunto altrioppiacei nella loro vita.

Nel presente grafico sipuò osservare una sin-tesi dei dati rilevati.

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La presenza di eventuali correlazioni tra alcune delle variabili rilevatein questo studio è stata testata con il test del chi-quadrato (con p infe-riore al 5% per decidere la significatività) applicato alle tavole di con-tingenza. Gli incroci sono stati effettuati tra i seguenti gruppi di variabili: consumo di sostanze legali ed illegali, percezione del rischio connesso all’uso di queste sostanze, stima del livello di soddisfazione personale.

Il consumo di sostanze è stato rappresentato definendo due variabili:uso di sostanze legali, uso di sostanze illegali. La prima variabile è stata calcolata utilizzando le risposte alle seguen-ti domande: 1 – “quante volte ti sei ubriacato nella vita ?” e definendo la variabile“consumo di alcool” = sì se

la risposta era “più di 10 volte, altrimenti no;2 – “hai mai fumato tabacco nella vita” (sì o no); 3 – “hai mai preso farmaci per il dolore nella vita” (sì o no);4 – “hai mai preso psicofarmaci nella vita” (sì o no);5 – “hai mai giocato denaro” (sì o no).L’ultima variabile non rappresenta propriamente l’uso di una sostanzachimica, tuttavia è stata inserita nel calcolo perché potenzialmenteindicativa di una predisposizione all’uso di droghe o all’acquisizione diun comportamento dipendente.Da queste cinque variabili è stata definita la variabile “uso di sostanzelegali” con valori “sì” o “no” a seconda che almeno uno dei valori dellecinque variabili definite sopra valeva “sì” (valore assegnato in questocaso “sì”) oppure tutte valevano “no” (valore assegnato in questo caso“no”).In modo analogo è stata definita la variabile “uso di sostanze illegali”utilizzando le risposte alle seguenti domande:1 – “hai mai preso farmaci dopanti nella vita” (sì o no);2 – “hai mai usato hashish o marijuana nella vita” (sì o no);3 – “hai mai usato cocaina nella vita” (sì o no);4 – “hai mai usato amfetamine nella vita” (sì o no);5 – “hai mai usato ecstasy e/o MDMA nella vita” (sì o no);6 – “hai mai usato eroina nella vita” (sì o no);7 – “hai mai usato LSD nella vita” (sì o no);8 – “hai mai usato ketamina, funghi, allucinogeni nella vita” (sì o no);9 – “hai mai usato colle, gas, popper nella vita” (sì o no).Come sopra, da queste cinque variabili è stata definita la variabile “usodi sostanze illegali” con valori “sì” o “no” a seconda che almeno unodei valori delle nove variabili definite sopra valeva “sì” (valore assegna-to in questo caso “sì”) oppure tutte valevano “no” (valore assegnato inquesto caso “no”).

Correlazioni significative tra levariabili oggetto dello studio

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Relazione tra uso di sostanze legali e illegaliIl primo incrocio è stato fatto tra “uso di sostanze legali” e “uso di sostan-ze illegali”; di seguito si riporta la tavola di contingenza.

Si vede che solo 7 soggetti (su 330 risposte valide) non hanno mai fattouso di sostanze legali e che la percentuale di soggetti che hanno fatto usodi sostanze illegali passa dal 14%, nel gruppo “uso di sostanze legali =no”, al 54% (173 su 323) nel gruppo “uso di sostanze legali = sì”(vedi le percentuali di riga). Questo risultato può far pensare alla presenza di una correlazione tra l’usodi sostanze legali ed illegali, tuttavia il test del chi-quadro non è significa-tivo (p=0.094, vedi penultima riga) anche se è possibile che questa man-cata significatività sia conseguenza della scarsa numerosità del campione.In questo caso, allora, non è possibile dire che la differenza percentualeosservata è statisticamente significativa.Un ragionamento simile si può costruire utilizzando le percentuali di colon-na: la percentuale delle persone che non hanno mai utilizzato sostanzelegali è il 3.8% nel gruppo che non ha mai usato sostanze illegali, e sololo 0.57% nell’altro gruppo, quindi i soggetti del gruppo che ha utilizzatosostanze illegali è più probabile che abbiano fatto uso anche di sostanzelegali.

Relazione tra uso di sostanze legali o comportamenti e uso disostanze illegaliSono stati esaminati anche i seguenti incroci tra le variabili relative all’usodi specifiche sostanze legali o comportamenti e l’uso di sostanze illegali:

Uso di alcool con Uso di sostanze illegali; Ubriacature più 10 volte nella vita con Uso di sostanze illegali; Fumo di tabacco nella vita con Uso di sostanze illegali;

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Uso di farmaci per dolore con Uso di sostanze illegali; Usato di psicofarmaci con Uso di sostanze illegali; Gioco d’azzardo con Uso di sostanze illegali;

Le variabili “uso di alcool” e “utilizzo di farmaci per il dolore” non sonorisultate significative mentre di seguito sono riportate le tavole dellefrequenze osservate e i test del chi-quadrato per le variabili risultate

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significative.Le variabili significative sono: “Ubriacato più 10 volte nella vita”, “Fumato tabacco nella vita”, “Usato psicofarmaci” ;“Gioco d’azzardo”. Queste variabili, quindi sembrano essere tutte correlate con l’uso disostanze illegali. In particolare si vede che:- la percentuale dei soggetti che hanno usato sostanze illegali passa dal42% nel gruppo che dichiara di non essersi mai ubriacato più di dieci voltenella vita al 86% negli altri;- la percentuale dei soggetti che hanno usato sostanze illegali passa dal19% nel gruppo che dichiara di non avere fumato nella vita al 63% neglialtri;- la percentuale dei soggetti che hanno usato sostanze illegali passa dal50% nel gruppo che dichiara di non avere usato psicofarmaci nella vita al76% negli altri;

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- la percentuale dei soggetti che hanno usato sostanze illegali passa dal44% nel gruppo che dichiara di non avere giocato d’azzardo nella vita al63% negli altri.

Tutte queste differenze risultano essere statisticamente signi-ficative, quindi si può concludere con ragionevole certezza chequeste variabili sono correlate con l’uso di sostanze illegali.

Percezione del rischio e uso di sostanze illegali

Le seguenti variabili sono state incrociate con l’uso di sostanze illegali:

Rischio di danno per chi beve 1 i 2 bicchieri di alcol al giornoRischio di danno per chi si ubriaca una volta a settimanaRischio di danno per chi fuma 10 o più sigarette al giornoRischio di danno per chi fuma hashish o marijuana occasionalmenteRischio di danno per chi prova ecstasyRischio di danno per chi prova eroinaRischio di danno per chi prova cocainaRischio di danno per chi prova allucinogeni o stimolantiRischio di danno per chi usa psicofarmaci senza prescrizione medicaRischio di danno per chi usa anabolizzanti/ormone della crescitaRischio di danno per chi fa giochi in cui si vincono soldi

definendo il valore “sì” come percezione di rischio elevato e “no” pertutte le altre risposte.

Non sono risultate significative le variabili “Rischio di danno per chi beve1 i 2 bicchieri di alcol al giorno”, “Rischio di danno per chi si ubriaca unavolta a settimana”, “Rischio di danno per chi fuma 10 o più sigarette algiorno“, “Rischio di danno per chi prova ecstasy”, “Rischio di danno perchi prova eroina”, “Rischio di danno per chi prova cocaina”, “Rischio didanno per chi usa psicofarmaci senza prescrizione medica”, “Rischio didanno per chi usa anabolizzanti/ormone della crescita” e “Rischio didanno per chi fa giochi in cui si vincono soldi”.

Di seguito sono riportati i risultati degli incroci per le variabili risulta-te significative

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In questo gruppo di variabili, quelle che sono risultate associate significati-vamente all’uso di sostanze illegali sono il “rischio di usare hashish” e il“rischio di usare sostanze allucinogene o stimolanti”. Per quanto riguarda la prima variabile la percentuale delle persone chehanno usato sostanze illegali passa dal 68% nel gruppo che non conside-ra a rischio il consumo di hashish al 25 % negli altri, mentre per laseconda variabile, la percentuale delle persone che hanno usato sostanzeillegali passa dal 64% nel gruppo che non considera a rischio il consumodi allucinogeni al 48 % negli altri. Queste differenze sono coerenti conquanto ci si può attendere, tuttavia indicano una minore percezione delrischio associato all’uso di queste due sostanze, in particolare hashish, nellapopolazione che ha fatto uso di sostanze illegali.

In generale, risulta evidente dalle tabelle precedenti che esiste una buonapercentuale di soggetti che, nonostante siano coscienti del rischio ele-vato derivante dall’uso di diverse sostanze illegali, comunque dichiaranodi avere fatto uso di almeno una di queste sostanze.

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Il modulo psicosocialePer valutare lo stato di benessere o le eventuali situazioni di disagiopresenti tra gli studenti che risiedono nelle Case dello Studente diSiena abbiamo aggiunto all’IPSAD una parte del Modulo Psicosocialedell’ESPAD, ossia un questionario auto-valutativo finalizzato alla rileva-zione di eventuali stati di disagio o malessere, che possono essere cor-relati all’utilizzo di sostanze. Tale Modulo non viene utilizzato nella ver-sione italiana dell’ESPAD, abbiamo quindi provveduto a tradurlo dallaversione inglese.Il Modulo Psicosociale è composto da una serie di scale ed items fina-lizzati alla valutazione delle caratteristiche psicologiche e comporta-mentali dei giovani sottoposti all’indagine.La scelta delle domande incluse nel Modulo Psicosociale è stata guida-ta dalle teorie esistenti e dai risultati delle ricerche riportati nella lette-ratura internazionale. La parte del Modulo da noi utilizzata è compostada 3 scale:La Rosenberg’s Self-esteem Scale (Rosenberg, 1965) per la valutazio-ne del grado di AutostimaLa Depressive Mood Scale (short form of the CES-D, Radloff 1977) perla valutazione della presenza di sintomi di Umore DepressoLa Anomie Scale of Exteriority and Constraint (Bjarnason 1998) per lavalutazione dell’Anomia

AutostimaLa Rosenberg’s Self-esteem Scale è una misura unidimensionale self-report della autostima generale, composta da 10 affermazioni, chevaluta sentimenti di stima di se stessi e di auto-accettazione. Agli itemssi può rispondere tramite una scala a quattro punti che va da“Fortemente d’accordo” a “Fortemente in disaccordo”.

Umore DepressoUna forma breve (6 items) del Center of Epidemiological StudiesDepression Scale (CES-D) viene usata per valutare l’umore depresso.Il CES-D è una scala unidimensionale, costruita non per diagnosticarela depressione clinica ma per valutare il livello dei sintomi depressivi.La frequenza di comparsa dei sintomi, riferiti solo all’ultima settimana(“Durante gli ULTIMI 7 GIORNI quante volte…”), viene valutata su unascala a quattro punti che va da “raramente o mai” a “la maggior partedelle volte”.

AnomiaLa teoria dell’Anomia di Durkheim è tra le classiche teorie utilizzate perspiegare la crescente prevalenza di uso di sostanze nella seconda metàdel XX secolo. Essa si basa sull’ipotesi che la mancanza di norme o dicontrollo dei comportamenti nelle società possa portare ad un compor-tamento deviante, incluso l’uso di sostanze (Bjarnason 2009).L’anomia è correlata, a livello individuale, ad un senso soggettivo didisperazione ed al sentirsi indifesi.E’ un sentimento soggettivo di mancanza di obiettivi, identità o valori

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che può portare ad una rottura delle norme che regolano la condotta inter-personale ed assicurano l’ordine sociale. In sostanza l’anomia corrispondeall’essere privi di regole e si evolve in una perdita di significati e in un sensodi ingiustizia (Thorlindsson and Bernburg, 2004).Lo studio ESPAD misura l’anomia attraverso la Anomie Scale of Exteriorityand Constraint che deriva dagli sviluppi teorici della teoria dell’anomia diDurkheim. E’ una scala a sei items che chiede “quanto sei d’accordo o indisaccordo con le seguenti affermazioni?”. Per ogni affermazione le perso-ne possono scegliere una risposta da una scala a 5 punti che va da “total-mente d’accordo” a “totalmente in disaccordo”.

Risultati

AutostimaAlla prima affermazione (a) del questionario sull’autostima “Tutto conside-rato sono soddisfatto di me stesso/a”, la maggior parte dei 434 studentisottoposti alla rilevazione dichiara di sentirsi soddisfatto (59%) o moltosoddisfatto di sé (28%); l’8%, invece, non si sente soddisfatto e il 2% èassolutamente insoddisfatto.Alla seconda asserzione (b): “Talvolta penso di non essere affatto buono”il 67% degli studenti si dichiara in disaccordo, mentre circa il 30% asseri-sce di essere d’accordo o fortemente d’accordo con tale dichiarazione.L’affermazione (c) “sento di avere diverse buone qualità” vede il 67% degliintervistati d’accordo, il 26% fortemente d’accordo e solo il 4% circa indisaccordo o fortemente in disaccordo.Sul campione totale, composto da 434 studenti, 213 (49%) hanno dichia-rato di essere d’accordo con l’asserzione (d) “Posso svolgere compiti comela maggior parte delle persone”, 186 (43%) sono fortemente d’accordo,mentre 14 (4%) in disaccordo o fortemente in disaccordo.La maggior parte degli studenti non crede di avere molto di cui andarefiera, alla domanda corrispondente (e), infatti, (“Credo di avere molto di cuiandare fiero”) il 43% si dichiara in disaccordo, il 41% fortemente in disac-cordo, mentre solo il 10% è d’accordo o fortemente d’accordo.L’asserzione (f) “talvolta mi sento totalmente inutile” trova d’accordo, intotale, circa il 26% della popolazione oggetto di studio ed in disaccordo il68%.Il 61% degli studenti è d’accordo sul non sentirsi “una persona di valorealmeno a livello degli altri” (g), il 27% è fortemente d’accordo, mentre il30% si dichiara in disaccordo e il 14% fortemente in disaccordo.Il 51% degli studenti vorrebbe “avere più rispetto per se stesso” (h); il 43%si dichiara invece in disaccordo o totalmente in disaccordo con questa affer-mazione.Dei 434 studenti sottoposti a rilevazione, il 15% si dichiara “incline a sen-tirsi un incapace” (i), mentre il 78% si dichiara in disaccordo o totalmentein disaccordo con tale quesito.Infine, la maggior parte degli intervistati (circa l’80%) dichiara di avere “unatteggiamento positivo verso se stesso” (j), mentre il 16% si trova in disac-cordo o totalmente in disaccordo con questa asserzione.

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Umore DepressoI risultati ottenuti sulla scala che valuta i sintomi dell’umore depressonegli ultimi sette giorni evidenziano che tra i 434 studenti partecipan-ti allo studio, il 64% ha perso raramente l’appetito nell’ultima settima-na, il 22% lo ha perso qualche volta, mentre l’8% lo ha perso spessoe l’1.3% il più delle volte. Il 48% degli intervistati ha avuto talvolta difficoltà a concentrarsi in ciòche stava facendo negli ultimi 7 giorni, il 23% spesso, il 15% raramen-te e il 9% il più delle volte.Da notare che 162 ragazzi (38% circa) su 434 dichiarano di essersisentiti a volte depressi nell’ultima settimana, 48 (11%) spesso, 31 (7%circa) il più delle volte e 176 (40% circa) raramente.Inoltre il 22% del campione dichiara che spesso ha “avuto l’impressio-ne che ci volesse un grande sforzo e molta fatica a fare ciò che dove-va” nei sette giorni appena trascorsi, il 12% il più delle volte, il 42% avolte, e solo il 19% raramente.92 ragazzi (21%) su 434 hanno dichiarato di essersi sentiti spesso tri-sti nell’ultima settimana, 41 (9%) il più delle volte, 207 (47%) a voltee 74 (17%) raramente.Infine il 45% dei ragazzi dichiara che raramente non è stato in gradodi svolgere i propri compiti nell’ultima settimana, il 39% a volte, il 9%spesso e solamente il 2.3% il più delle volte non è riuscito a portare atermine le proprie mansioni.

AnomiaLa scala di valutazione dell’anomia rileva che il 47% degli studenti sidichiara totalmente in disaccordo con il fatto che si possano “infrange-re molte regole se non sembra ci riguardino” (a), il 30% è abbastan-za in disaccordo, il 12% non sa rispondere alla domanda, mentre il 7%si dichiara abbastanza o totalmente d’accordo con tale asserzione.Del campione totale il 64% non è d’accordo con l’affermazione “Seguole regole che voglio seguire” (b), il 26% afferma di essere d’accordo eil 7% non sa rispondere. 201 studenti, pari al 46% del campione tota-le, pensano che “ci siano poche regole assolute nella vita” (c), 154(35%) sostengono il contrario, 67 (15%) dichiarano di non saperlo. All’affermazione (d) “Pensi sia difficile credere in qualcosa poiché tuttocambia” il 44% degli studenti intervistati risponde di essere in disac-cordo, il 40% è invece d’accordo, mentre il 13% non sa rispondere.

Secondo l’81% del campione “nessuno sa cosa lo aspetta nella vita”(e), solo il 10% circa non è d’accordo e il 6% non risponde. Infine, per 303 studenti dei 434 totali, pari al 70% del campione, “nonpuoi mai essere sicuro di niente nella vita” (f), 76 studenti (17%),invece, si dichiarano in disaccordo o totalmente in disaccordo con taleaffermazione, mentre 42 ragazzi non sanno rispondere alla domanda(9%).

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Sintesi dei Risultati

I dati ottenuti dalla somministrazione delle tre scale ai giovani che risiedo-no nelle Case dello Studente della nostra città evidenziano che per:

- l’autostima, in media il livello risulta essere piuttosto buono.La maggior parte dei ragazzi dichiara:di essere soddisfatta o molto soddisfatta di sé (87%); di avere diverse buone qualità (93%); di riuscire a svolgere i propri compiti come gli altri (92%);di non sentirsi inutile (68%) di non sentirsi incapace (78%);di avere un atteggiamento positivo verso se stessa (80%). Gli stessi ragazzi dichiarano, però, anche:di non avere molto di cui essere fieri (84%); di voler avere più rispetto di se stessi (51%)

- l’umore depresso, i dati ottenuti, che si riferiscono ai 7 giorni appenatrascorsi, non rilevano in linea generale un quadro preoccupante riguardoallo stato di disagio o malessere provato dagli studenti sottoposti allo stu-dio. La maggioranza del campione dichiara, infatti:di non aver perso l’appetito (86%), di non aver avuto grandi difficoltà asvolgere i propri compiti (84%), né ha rilevato che questi ultimi comportas-sero eccessivo sforzo o fatica (61%); di non essersi sentito depresso (78%)o triste (64%). Più presenti risultano, invece, episodi di scarsa concentra-zione.

Anche se la maggior parte del campione (78%) dichiara di non aver avutoepisodi di umore depresso nell’ultima settimana riteniamo, comunque,importante rilevare che del restante 22%, 48 ragazzi (circa l’11%) hannorisposto di essersi sentiti “spesso” depressi negli ultimi 7 giorni e 31 (7%)“il più delle volte” .

- per l’anomia, diversi sono i risultati riportati sulla scala dell’anomia. Sul versante normativo gli studenti del campione non rivelano sintomi didisagio allarmanti: la maggioranza di loro sostiene, infatti, che le regole non possono essereinfrante, anche se non sembrano appartenerci (77%) e che non si posso-no seguire solo le regole che vogliamo (64%). Da notare, però, che il 46% del campione sostiene che ci sono solo pocheregole assolute nella vita, a fronte del 35% che dichiara il contrario e del15% che non sa rispondere.

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Da rilevare sono, invece, i dati riguardanti l’ambito degli obiettivi, degliideali e dei valori: llaa mmaaggggiioorraannzzaa ddeeggllii iinntteerrvviissttaattii ssoossttiieennee cchhee nneessssuunnoo ssaa ccoossaa llooaassppeettttaa nneellllaa vviittaa ee cchhee nnoonn ssii ppuuòò mmaaii eesssseerree ssiiccuurrii ddii nniieennttee.. QQuuaassii mmeettàà ddeell ccaammppiioonnee ssoossttiieennee,, iinnoollttrree,, cchhee èè ddiiffffiicciillee ccrreeddeerreeiinn qquuaallccoossaa ppeerrcchhéé ttuuttttoo ccaammbbiiaa..

I dati sembrano evidenziare nei giovani sottoposti al questionario sia unsenso dell’identità piuttosto debole e confuso, sia uno scarso sentimentodi autoefficacia, evidenziato dalla presenza di un locus of control esternopiuttosto che interiorizzato, che non permette loro di sentirsi parte attivadella propria vita e delle proprie scelte. A ciò si associa una carenza di valo-ri, ideali ed obiettivi per un futuro che sembra apparire loro molto incertoe ambiguo.

È importante tenere presenti questi risultati anche perché l’anomia si cor-rela prevalentemente, negli studi internazionali, all’uso di alcol, nicotina emarijuana piuttosto che ad altre sostanze psicoattive come la cocaina ol’eroina. In fondo è come se le prime testimoniassero della loro adesionealla normalità comportamentale ovvero né le sostanze né chi le consuma,sono fuori dalle “regole”).Questo sembra collimare anche con i risultati del nostro studio,che vede, insieme agli alti risultati nella scala dell’anomia, preva-lentemente diffuso, l’utilizzo di queste sostanze.

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Riferimenti bibliograficiBjarnason, T. (2009): ”Anomie Among European Adolescents: Conceptualand Empirical Clarification of a Multilevel Sociological Concept”;Sociological Forum, 24, 135-161.Bjarnason, T. (1998): “Parents, religion and perceived social coherence: aDurkheimian framework of adolescence anomie”; J.Sci.Study Religion 37,742-754Radloff, L.S. (1977): “The CES-D Scale: A self report depression scale forresearch in the general population”; Applied Psychological Measurement 1,385-401.Rosenberg, M. (1965): “Society and Adolescent Self-Image”; Princeton,N.J., Princeton University Press.Thorlindsson, T. and Bernburg, J.G. (2004): “Durkheim’s theory of socialorder and deviance: a multi-level test”; European Sociological Review20(4), 271-285.

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