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BELLOCCHIO 2006 S.r.l. e S.V.A. S.p.A. – RAVENNA Prot. 12-02
Piano Urbanistico Attuativo “AMBITO DE ANDRE’-VIALE EUROPA [CoS4]” – Relazione tecnica di impatto acustico
Data Febbraio 2014
Pag. 1
Cotefa.ingegneri&architetti
Comune di RAVENNA
(EMILIA ROMAGNA)
Piano Urbanistico Attuativo (PUA)
Ambito a programmazione unitaria e concertata denominato:
“CoS4 - De Andrè”
RELAZIONE TECNICA DI IMPATTO ACUSTICO
(ai sensi L. n. 447/1995)
Soggetti Richiedenti:
per BELLOCCHIO 2006 S.r.l.
Maria Speranza Gardini
……………………………………….…
per S.V.A. S.p.A.
Giuliano Gamberini
………………………………….………
Progettisti incaricati:
Per Ermes Consulting S.r.l.
ARCH. IVANO ROMANINI
……………………………………….…
Brescia, Febbraio 2014
PUA-ALLEGATO 20
RELAZIONE TECNICA
IMPATTO ACUSTICO
Legge n.447/95
BELL0CCHIO SRL – S.V.A. S.P.A.
POLO TERZIARIO-COMMERCIALE
Comune di Ravenna
Aprile 2012
BELLOCCHIO SRL – S.V.A. S.p.A. Comune di Ravenna – Relazione Tecnica di Impatto Acustico
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PREMESSA
La normativa vigente sin dal 1995 ha introdotto la fase preventiva rispetto al controllo
dell‟inquinamento acustico per talune attività o servizi, fra queste sono stati compresi i
“servizi commerciali polifunzionali” (art.8, comma 4 legge 26.10.1995 n.447). La attività
oggetto della presente, costituita dalla struttura di vendita maggiore (non alimentare e
di 5000 mq. Di superficie di vendita) si ritiene comunque configurabile fra queste, pur
non presentando la polifunzionalità, e pertanto si è proceduto alla elaborazione e
redazione della presente Valutazione di Impatto Acustico.
Sin dall‟inizio della presente, si premette che la valutazione cosiddetta “trasportistica”
intesa come impatto acustico imputabile al traffico indotto, verrà dettagliatamente e
approfonditamente valutata con elaborazione separata, vista la complessità
dell‟intervento e quindi la necessità di ricorrere all‟uso di software modellistico dedicato.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
Con la Legge n.447 del 26 ottobre 1995 "Legge quadro sull’inquinamento acustico", sono
stati determinati i principi fondamentali in materia di tutela dell‟ambiente esterno e
dell‟ambiente abitativo dall‟inquinamento acustico, dovuto alle sorgenti sonore fisse o
mobili. Il dettaglio tecnico dei singoli aspetti connessi al medesimo, sono quindi trattati
da tutta una serie di regolamenti esecutivi e normative regionali dei quali, di seguito, si
riporta una breve rassegna:
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D.P.C.M. 1° Marzo 1991;
D.P.C.M. 14 Novembre 1997;
D.M. 16 Marzo 1998;
D.P.R. 18 Novembre 1998, n.459;
Legge Regionale 09 Maggio 2001, n.13 (Regione Emilia Romagna);
D.P.R. 30 Marzo 2004, n.142.
DGRER n.673/04.
Per inquinamento acustico s'intende l‟introduzione di rumore nell‟ambiente esterno o
nell‟ambiente abitativo tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività
umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali,
dei monumenti, dell‟ambiente esterno o dell‟ambiente abitativo o tale da interferire con le
legittime fruizioni degli ambienti stessi.
Le sorgenti sonore fisse sono:
gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in via
transitoria il cui uso produca emissioni sonore;
le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali, artigianali,
commerciali ed agricole;
i parcheggi;
le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci;
i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci;
le aree adibite ad attività sportive e ricreative.
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Le sorgenti di rumore mobili sono tutte le sorgenti sonore non comprese nell‟elenco
precedente.
valore limite di emissione: è il valore massimo di rumore che può essere
emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità della sorgente stessa;
valore limite di immissione: è il valore massimo di rumore che può essere
immesso da una o più sorgenti sonore nell‟ambiente esterno o nell‟ambiente
abitativo, misurato in prossimità del ricettore.
Questi valori sono determinati in funzione della tipologia della sorgente, del periodo della
giornata e della destinazione d‟uso della zona in osservazione.
In particolare i valori limite di immissione sono distinti in: valori limite assoluti
(determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale) e valori limite
differenziali (determinati con riferimento alla differenza aritmetica tra il livello equivalente
di rumore ambientale ed il rumore residuo).
La Legge n.447/95 stabilisce inoltre le competenze dello Stato, delle Regioni, delle
Province e dei Comuni. In generale lo Stato deve stabilire i valori limite, le Regioni
devono definire i criteri per effettuare le classificazioni del territorio e le modalità di
controllo, che sono effettuate dai Comuni insieme alla classificazione del territorio.
A seguito di verifiche effettuate sul sito web del Comune di Ravenna, si è riscontrata
l‟intervenuta approvazione da parte dell‟Amministrazione, della Zonizzazione Acustica del
Territorio, approvata ai sensi dell‟Art.6 della Legge n.447/95. Lo stralcio relativo al sito di
interesse viene di seguito riportato:
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Come si può facilmente osservare, all‟Unità Territoriale Omogenea interessata
all‟intervento in questione, è stata attribuita la Classe IV; così come alle vicine fasce
laterali alle infrastrutture stradali; mentre all‟area posta sul confine nord-est è stata
assegnata la Classe V. Al margine, est sud-est permane invece una UTO, relativamente
contenuta nell‟estensione, di Classe III.
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I corrispondenti valori limite del livello sonoro di immissione assoluti pertanto sono:
65 dBA e 55 dBA rispettivamente nel TR diurno e notturno per la Classe IV;
70 dBA e 60 dBA rispettivamente nel TR diurno e notturno per la Classe V e
60 dBA e 50 dBA rispettivamente nel TR diurno e notturno per la Classe III.
Il periodo diurno è compreso fra le ore 0600 alle 2200, mentre il periodo notturno fra le
ore 2200 alle 0600.
Per le attività ubicate nelle zone non esclusivamente industriali (Classe VI), oltre
ai limiti massimi di rumorosità si dovrà rispettare anche il cosiddetto “criterio
differenziale” quale risultato del confronto fra rumore ambientale e rumore residuo.
Per livello di rumore residuo s'intende il livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato in scala A, che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti;
mentre per livello di rumore ambientale s'intende il livello equivalente di pressione
sonora ponderato in scala A, prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato
luogo e durante un determinato tempo, pertanto sarà la risultante della somma
logaritmica fra il rumore residuo e le specifiche sorgenti sonore.
All‟interno degli ambienti abitativi il D.P.C.M. del 14 Novembre 1997 prescrive la verifica
dei valori limite differenziali, inteso come non superamento di un valore incrementale di
livello sonoro sul rumore residuo, sia a finestre aperte che a finestre chiuse, pari a:
5 dB(A) per il TR diurno e 3 dB(A) per il TR notturno.
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I limiti differenziali non si applicano nelle aree di Classe VI e quando il livello del rumore
misurato a finestre aperte è inferiore a 50 dB(A) nel periodo diurno e 40 dB(A) nel
periodo notturno; oppure, se misurato a finestre chiuse: è inferiore a 35 dB(A) nel
periodo diurno e 25 dB(A) nel periodo notturno.
Con l‟art. 8 della Legge n.447/95 si stabiliscono le disposizioni in materia di impatto
acustico evidenziando tutti i soggetti che hanno l‟obbligo di effettuare tale valutazione.
Le modalità di misura dei livelli sonori sono determinate dal Decreto del Ministero
dell‟Ambiente del 16 Marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e misurazione
dell'inquinamento acustico".
DESCRIZIONE DELLA SORGENTE SONORA
Come anticipato nella premessa, un ruolo importante per la matrice “rumore” è
rappresentato dal traffico indotto all‟intorno del sistema viabilistico esistente, già
significativamente sollecitato. Tale contributo verrà valutato col ricorso ad apposito e
specifico studio modellistico indipendente dalla presente relazione.
La valutazione quindi, dovrebbe essere sostanzialmente limitata alla struttura di vendita
di media superficie; tuttavia, si ritiene che una simile limitazione non abbia molto senso
rispetto al complesso dell‟intervento e pertanto le considerazioni tecniche di seguito
dettagliate, saranno riferite all‟insieme del progetto. Di questo, le sorgenti di maggiore
rilevanza sono costituite dagli impianti tecnici di servizio e dai parcheggi.
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Le potenziali sorgenti minori, interne alla struttura, oggi peraltro imprecisate, come
piccoli sistemi di mantenimento della catena del freddo, sistemi di ventilazione o
comunque piccole apparecchiature installate in ambienti confinati, non verranno
contemplate in quanto è ampiamente nota l‟irrilevanza sul contesto generale di un
sistema insediativo ove, i livelli sonori di immissione sono determinati dalle sorgenti più
importanti prima descritte ed i valori limite (assoluti), come altrettanto noto, sono
riferiti all‟intero TR; mentre per quanto riguarda il livello sonoro di immissione
differenziale non trova riscontro nell‟immediato intorno, privo di “ambienti abitativi”,
tenendo altresì conto che la stragrande maggioranza delle apparecchiature di servizio
“interne” esplicano i loro servizi prevalentemente nel TR diurno. Ad ogni buon conto, la
valutazione del livello sonoro di immissione differenziale verrà effettuata, assumendo
come bersagli, i recettori più prossimi meglio identificati nel prosieguo dell‟elaborato.,
Nella successiva rappresentazione, viene meglio descritto il contesto geografico e la
consistenza dell‟intervento.
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VALUTAZIONE ANTE OPERAM
Al fine di poter redigere la presente Valutazione di Impatto Acustico nella giornata di
sabato 21 Aprile c.a., è stato effettuato il sopralluogo in sito completandolo con una
misura fonometrica finalizzata a fornire un dato utile per la modellizzazione del contesto.
L‟area è attualmente coltivata a medicaio e sui lati adiacenti Viale Europa e
Circonvallazione del Molinetto è presente una carraia recentemente realizzata per lavori
di interro di grosse tubature metalliche. Considerando che a caratterizzare l‟area dal
punto di vista acustico è esclusivamente il traffico veicolare, si è ritenuto effettuare una
misura fonometrica relativamente lunga nel periodo più critico da un punto di vista
“commerciale”, ad una distanza nota dalla strada come richiesto dal modello di calcolo,
anziché disperdere un numero maggiore di misure, magari più brevi, in un terreno
coltivato e privo di qualsiasi elemento verticale potenzialmente interferente, nel quale,
appunto, si dispiega unicamente il rumore prodotto dal traffico.
A tale scopo, dalle ore 1700 alle ore 1800 del sabato indicato, è stata eseguita la misura a
20 metri dalla sede stradale di Viale Europa, ed a circa cento metri dalla rotatoria
denominata “Francia”:
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Le rilevazioni effettuate sono state descritte nella relazione a corredo del calcolo
previsionale relativo al traffico indotto e pertanto, si riportano integralmente di seguito:
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Le rilevazioni sono state effettuate allo scopo di acquisire il LeqA (dB) (livello sonoro
continuo equivalente ponderato in scala “A”) che rappresenta il livello di energia sonora,
espresso dal livello di pressione sonora nel Tempo di Misura (TM) di riferimento. Tale
parametro risulta essere il principale descrittore del rumore ambientale indicato dalla
normativa, non solo nazionale, ma non può descrivere appieno un fenomeno sonoro
estremamente variabile quale è l‟emissione del traffico veicolare. Per questo motivo sono
stati acquisiti anche altri parametri descrittori, quali: il livello sonoro massimo (LMax); il
livello sonoro minimo (LMin) ed i livelli sonori statistici (Ln). Questi ultimi,
rappresentano il livello sonoro che è stato superato nell‟n-iesimo percentile indicato. Ad
esempio, il valore del L50 rappresenta quel livello sonoro che è stato superato nel 50%
del tempo di misura. I livelli indicati come L1 ed L10, vengono assunti quali descrittori
della massima espressione del rumore in osservazione; L50 rappresenta il valore medio;
mentre L90 e L99, essendo valori superati nel 90 e 99 % del tempo di misura descrivono
il cosiddetto Rumore Residuo o Rumore di Fondo in una condizione acustica variabile.
Nella tabella rappresentativa dei valori ottenuti, vengono anche riportati il “clima” del
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rumore rilevato e la rispettiva deviazione standard ( ). In sostanza tali indici forniscono
una utile informazione sulla variabilità del fenomeno acustico e quindi anche sulla
potenziale ripetitività ed attendibilità delle misure eseguite.
METODOLOGIA DI MISURA
Le rilevazioni, come sopra anticipato, sono state condotte nel Tempo di Riferimento (TR)
diurno (h. 0600 - 2200) e nel Tempo di Osservazione (To) compreso fra le ore 1630 e le
ore 1815 del giorno 21.04.2012.
Lo strumeno di misura è stato impostato con costante di integrazione “Fast”; scala di
ponderazione “A”; adeguato range dinamico; adottando TM rappresentativo dell‟ora di
massima emissione sonora di Viale Europa. Il fonometro mod.2260 utilizzato è inoltre in
grado di fornire la “Time History” dell‟evento osservato mediante campionamento dei
parametri impostati ad ogni secondo.
Il microfono è stato installato su apposito treppiede ad una altezza dal suolo di circa 1,50
metri, nella posizione descritta, privilegiando il lato di Viale Europa piuttosto che
l‟ortogonale Circonvallazione del Canale Molinetto, interessata da un traffico decisamente
minore rispetto a Viale Europa.
Le rilevazioni, come prescritto dalla più volte citata normativa di riferimento, sono state
compiute in assenza di precipitazioni atmosferiche e nebbia. Le condizioni al momento
delle misure presentavano una sensibile presenza di vento, comunque inferiore a 5 m/s,
come verificato costantemente con anemometro a filo caldo (mod. Testo), costantemente
indirizzato a favore di microfono (condizione peggiorativa). La temperatura ambientale
era di circa 18° C circa.
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STRUMENTAZIONE UTILIZZATA PER LE MISURE
Le misure fonometriche sono state effettuate con gli strumenti di seguito descritti,
compresi nella classe 1 di precisione, secondo le norme EN 60651/1994 e EN
60804/1994. All‟inizio ed alla fine di ogni ciclo di misura è stata effettuata la calibrazione
dei medesimi verificando la piena corrispondenza del segnale in ingresso prodotto dal
calibratore.
Elenco strumenti di misura:
analizzatore sonoro modulare di precisione B&K mod.2260, dotato di microfono a
condensatore da 1/2” B&K mod.4189 (Taratura effettuata presso centro SIT ed in
corso di validità biennale);
calibratore di livello sonoro B&K mod.4231 (Taratura effettuata presso centro SIT
in corso di validità biennale);
La precisione della strumentazione di rilevamento è di classe 1, conformemente alle
normative in vigore. Il fonometro mod.2260 è collegabile tramite cavo seriale ad un PC
per il trasferimento dei dati acquisiti e la successiva elaborazione con software dedicato
della B &K.
Le specifiche operative ambientali del sistema sono le seguenti:
Temperatura: da -10 a +50 C°
Umidità: da 0 fino al 90%
Effetti elettrostatici: trascurabili.
SETUP DELLO STRUMENTO
I rilevamenti si sono svolti sfruttando i seguenti moduli del fonometro:
Range: 30-110 dB (mod.2260)
Ponderazione: scala A
Ponderazione dinamica: Fast
Costante di tempo di integrazione: 0.125 sec.
Time History: 1 sec.
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La ponderazione di frequenza in scala A è, ormai, una scelta obbligata, essendo il
parametro richiesto dalla Legge.
Nulla, invece, è specificato nelle legislazioni e nelle norme IEC sulle scelte della
ponderazione dinamica, del range e della costante di tempo.
Il range 30-110 è stato scelto perché permette di studiare tutti i rumori normalmente
presenti, senza perdite di informazioni imputabili ad input in overload.o underload.
La ponderazione dinamica in modo FAST è consigliata dalla normativa e comunque è
quella che meglio riproduce il comportamento dell'orecchio umano; la costante di tempo
di integrazione di 0.125 secondi garantisce una sufficientemente rapidità di risposta del
microfono ai rumori senza essere eccessivamente sensibile ai rumori impulsivi casuali.
La Time History di 1 sec. permette di memorizzare un numero di dati ragionevole (valori
ogni 1 sec.) pur mantenendo una elevata definizione del fenomeno sonoro.
Modalità di analisi dei dati
Il rumore osservato e registrato é stato oggetto delle seguenti elaborazioni grafiche e
numeriche al calcolatore:
- funzione del livello integrato del rumore nel tempo;
- funzione del livello equivalente (ponderato "A") per il periodo di riferimento;
- funzione degli Li con 0<i<100 (distribuzione cumulativa);
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RISULTATI
Nelle pagine successive si riportano le elaborazioni grafiche relative ai valori acustici
rilevati nelle sezioni di indagine. Mentre nella tabella a seguire si riportano i valori
numerici.
TM LAeq
(dB)
LMax
(dB)
L5
(dB)
L10
(dB)
L50
(dB)
L90
(dB)
L95
(dB)
clima
(L10 – L90)
57‘ 23“ 62.5 80.0 65.8 64.5 61.6 58.1 56.9 6.4
Rappresentazione time history punto di misura
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Distribuzione cumulativa e livelli percentili relativi al punto di misura
ANALISI DEI DATI
Come si può immediatamente evincere dalla lettura dei valori di LAeq
riportati nella Tab. 1, le rilevazioni effettuate nelle immediate vicinanze di Viale Europa
hanno mostrato un livello sonoro continuo equivalente, sul tempo di circa un‟ora, pari a
62.5 dBA; evidenziando altresì, ed è il dato più interessante, una relativa costanza delle
immissioni, quasi confrontabile a quella più nota del traffico autostradale, con una “clima”
del rumore, inteso come, variabilità nel tempo, inferiore a 6,5 dBA.
Volendo forzare il confronto del livello sonoro misurato con il valore limite
diurno attribuito all‟area dalla classificazione acustica, (peraltro improponibile vista la
Classificazione di Viale Europa secondo il PGTU 2007 del Comune di Ravenna come di
Tipo D-E geometria di tipo E, ma uso di tipo D, che prevederebbe una fascia di
pertinenza di 100 metri, nella quale il rumore prodotto dall‟infrastruttura possiede un
limite di 70 dBA nel TR diurno), si può comunque osservare il rispetto dei 65 dBA previsti
come limite sull‟intero TR diurno per la Classe IV.
A completamento delle rilevazioni acustiche, nella fascia oraria indicata (1700 – 1800)
sono stati conteggiati i veicoli in transito su Viale Europa, rilevando la presenza di 1068
veicoli in uscita dalla città (corsia sud) e 988 veicoli in ingresso. I veicoli osservati erano
tutte autovetture, una decina di motociclette per corsia e totale assenza di veicoli
pesanti.
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CALCOLO PREVISIONALE DELLE IMMISSIONI SONORE.
Come già avuto modo di anticipare, in virtù della relativa complessità dell‟intervento, è
stato fatto ricorso ad apposito software di calcolo del rumore atteso. Il software, IMMI
della Wolfel, è stato implementato con l‟importazione del file del progetto, come via via
graficamente rappresentato:
Situazione “ante”, con Viale Europa e Circonvallazione Molinetto
Situazione “post”
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Con lo stesso modello, sono stati individuati quattro “Punti ricettore”, posti in via
cautelativa, all‟altezza di 4 metri dal suolo:
quindi, con i dati di progetto, sono state modellizzate le strutture. Queste ultime, vedono,
installati sui propri tetti piani, le macchine di servizio come ROOF-TOP, UTA; CHILLER
etc. Le centrali termiche ed elettriche sono invece contenute in appositi locali tecnologici,
chiusi e quindi non sono state considerate, anche in virtù delle loro basse emissioni. Sul
tetto piano dell‟edificio di media vendita (n.3) e sull„edificio enumerato col n.5, è prevista
la realizzazione di parcheggi auto:
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Su tutti i fabbricati inoltre, con parcheggio o senza, è prevista sul perimetro del tetto
piano un parapetto pieno dell‟altezza di 4,5 metri sul piano tetto medesimo, tale barriera
fisica, è stata modellizzata ed inserita nel metodo di calcolo: vista 3D del modello
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Nello specifico, si può inoltre osservare la collocazione delle sorgenti sonore “tecniche”
(cubetti neri) e dei parcheggi (aree nere).
Sulla base quindi, delle informazioni fornite dalla committenza, sono appunto state
inserite tutte le sorgenti sonore conformemente all‟algoritmo meglio confacente.
Relativamente alle sorgenti tecnologiche, l‟inserimento nel calcolo, con metodo riferito
alla ISO 9613 (Punto sorgente), è stato eseguito ponendo le medesime ad un livello di 1
metro sul piano d‟appoggio ed attribuendo ad ognuna i dati acustici, come potenza
sonora (Lw dBA) indicata nel progetto:
Esempio della collocazione delle sorgenti sonore sul tetto piano dell‟edificio n.3. Di
seguito, si riporta la tabella integrale delle sorgenti che verranno installate sui diversi
edifici:
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FREQUENZA (Hz) POTENZA SONORA (Lw dBA)
PRESSIONE SONORA A 1,5 metri (Lp
dBA)
EDIFICIO ITEM TIPO 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000
1 RT1 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT2 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
2 RT1 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 95,37 83,87
RT2 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 95,37 83,87
3
RT1 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT2 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT3 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT4 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT5 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT6 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
ALK UTA 45 50 58 60 63 58 38 25 65,30 53,80
RBP UTA 42 50 66 69 69 65 49 34 72,19 60,69
CH1 CHILLER 67 78 87 84 80 79 74 70 86,41 74,91
CH2 CHILLER 66 77 85 82 75 77 71 69 83,84 72,34
GAL ROOF-TOP 90 89 89 82 81 78 72 67 86,47 74,97
APN UTA 83 87 93 86 85 82 75 67 90,23 78,73
ALC UTA 70 63 55 56 46 22 16 60,57 49,07
APLV UTA 72 66 57 59 49 26 18 63,24 51,74
ALP UTA 71 63 54 58 47 24 15 61,52 50,02
EXP ESTRATT, 50 62 67 74 73 79 61 51 81,30 69,80
EXK ESTRATT,
IMK ESTRATT,
EXPL ESTRATT,
4 RT1 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
RT2 ROOF-TOP 106 97 97 93 89 83 78 75 94,89 83,39
5
RT1 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 94,89 83,39
RT2 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 94,89 83,39
RT3 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 94,89 83,39
RT4 ROOF-TOP 108 98 97 94 89 83 78 76 94,89 83,39
6 RT1 ROOF-TOP 93 86 92 89 88 85 79 68 92,48 80,98
RT2 ROOF-TOP 93 86 92 89 88 85 79 68 92,48 80,98
7
RT1 ROOF-TOP 108 102 101 95 93 86 80 79 98,20 86,70
RT2 ROOF-TOP 108 102 101 95 93 86 80 79 98,20 86,70
AHH UTA 56 65 69 73 75 74 70 64 79,50 68,00
AHC UTA 59 68 72 76 78 77 73 67 82,50 71,00
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Sempre a seguire, si riporta, a titolo d‟esempio, la scheda di input dati, nel software, di
una delle sorgenti sonore sopra descritte:
La modellazione dei parcheggi risulta decisamente più complessa perché al di là delle
superfici coinvolte, le azioni responsabili di generare rumore nell‟operazione di
parcheggio sono diverse: arrivo, manovra, ricerca del parcheggio, chiusura sportelli,
partenza, etc.. Interessante in tal senso risulta essere quanto riassunto nell‟articolo: “La
modellistica dei parcheggi” – F.Bertellino – Atti AIA 2008, col quale viene dettagliata la
procedura di calcolo implementata nel metodo “RLS 90” dove viene tenuto conto anche
della tipologia d‟uso del parcheggio in questione. Sempre a seguire, si riporta la scheda
di input inserita nel modello:
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Dopo aver descritto e riassunto le informazioni di base fornite al modello di calcolo, si è
proceduto alla elaborazione della cosiddetta “Griglia” posta sia ad una altezza di 1,5
metri dal suolo che all‟altezza di quattro metri. Ovviamente, la misura effettuata in sito
nell‟Aprile è servita a “tarare” il modello, ponendo nel sistema il livello sonoro misurato
alla distanza nota. Il calcolo dello stato anteoperam ha quindi fornito i seguenti dati,
calcolati unicamente nel TR diurno, in quanto le nuove e future sorgenti sonore
esauriscono il loro effetto in tale periodo della giornata. Inoltre, le grafiche seguenti sono
unicamente riferite alla Griglia di 4 metri in quanto quella posta a 1,5 metri non riporta
evidenti differenze.
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Successivamente, si è proceduto col medesimo calcolo, con la variante nella quale è
previsto solo il contributo di tutti i parcheggi:
Immediatamente, si può osservare, come peraltro intuibile, l‟assenza di contributi
significativi al “clima” acustico dell‟area da parte dei parcheggi; anzi, la presenza degli
alti fabbricati (> 7 metri), determina, alla quota di calcolo della mappa acustica che si
ricorda è a quattro metri dal suolo, l‟instaurarsi di piccole zone a minor livello sonoro
proprio per l‟effetto dell‟ombra acustica offerta dai fabbricati.
Ai recettori, i livelli sonori attesi non vengono modificati:
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L‟ultima possibilità di calcolo è delegata alla condizione, peraltro irrealizzabile, nella quale
TUTTI gli impianti tecnici a tetto di TUTTI gli edifici sono contemporaneamente attivi,
unitamente all‟uso dei parcheggi e, ovviamente del traffico veicolare:
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Anche in questa condizione non si osservano peggioramenti drastici del “clima acustico”
presente se non una estensione verso l‟interno dell‟area, della zona “isofonica” con livelli
sonori compresi fra 50-55 dBA a scapito di quella descrittrice di livelli compresi fra 45-50
dBA. Così come i potenziali recettori, non subiranno particolari alterazioni del livello
sonoro cui sono attualmente esposti:
Tutto ciò trova, anche ad una semplice osservazione delle modalità progettuali,
giustificazione nella presenza di parapetti sugli edifici di altezza relativa consistente, in
grado di creare una barriera fisica fonoimpedende rispetto alle linee di propagazione
perimetrale il cui effetto, associato alle distanze in gioco nel contesto oggetto della
presente valutazione, determinano la pressoché totale assenza di contributi acustici alla
zona, già fortemente, ripetiamo, condizionata dalla viabilità preesistente.
Relativamente infine, alla verifica del livello sonoro di immissione differenziale, è implicito
che la dimostrata assenza di ulteriori immissioni ai recettori rispetto all‟esistente,
quantificano tale parametro in termini nulli.
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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
In conclusione, si ritiene di poter affermare che la realizzazione del PUA in questione, con
i suoi impianti tecnologici e con i relativi parcheggi di servizio, non sarà causa di
perturbazione significativa del clima acustico attualmente presente presso l‟area, e che i
livelli sonori di immissione sia assoluti che differenziali attesi ai recettori considerati,
saranno conformi ai corrispondenti limiti più volte indicati.
Inoltre, la tipologia insediativa è pienamente conforme alla destinazione d‟uso attribuita
dalla Classificazione Acustica vigente nel Comune di Ravenna e quindi con la relativa
Classe IV.
Il Tecnico Competente
Arch. Ivano Romanini