RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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RELAZIONE SUL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PER L’ESERCIZIO

FINANZIARIO 2014

TRIESTE, 16 LUGLIO 2015

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RELAZIONE SUL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

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Relazione sul rendiconto generale della Regione

Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario

2014

Trieste 16 luglio 2015

RELAZIONE SUL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Prima di dare la parola per gli interventi in udienza al Magistrato relatore ed al Procuratore

regionale, desidero porgere un saluto

• Al Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, al Presidente e al Vice

presidente del Consiglio regionale, agli Assessori e ai Consiglieri regionali intervenuti;

• al Sindaco di Trieste ed agli altri Amministratori provinciali e comunali qui presenti, ai

rappresentanti del Consiglio delle autonomie locali,

• al rappresentante del Governo nella regione Friuli Venezia Giulia, Prefetto di Trieste, e alle

Autorità giurisdizionali e amministrative intervenute;

• al Segretario generale; al Direttore generale ed al Ragioniere generale dell'Amministrazione

regionale.

• un saluto particolare al Presidente della Corte dei conti Dott. Raffaele Squitieri, che ci onora

della sua presenza assieme al Prof. Giacinto della Cananea, componente del Consiglio di

Presidenza.

Mi sia consentito un saluto anche al Presidente ed ai Componenti della Commissione paritetica per

le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia.

Alla Commissione è affidato un delicato ruolo nell’attuazione dello statuto di autonomia, che oggi

si svolge in un più complesso ed articolato quadro nazionale ed europeo, nell’intreccio di fonti

normative e nel rilievo dei temi di finanza pubblica.

Al riguardo si colloca anche la valorizzazione degli strumenti pattizi fra Stato e Regioni ad

autonomia speciale, che stanno assumendo un ruolo sempre maggiore anche ai fini del rispetto

degli impegni derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (come di recente posto in

luce dalla Sezione delle Autonomie nell’ambito di una specifica indagine conoscitiva della

Commissione parlamentare per le questioni regionali; audizione del 23 aprile 2015).

Sul piano costituzionale va evidenziato che le modifiche recate dal pareggio in bilancio (l. cost.

1/2012) non investono solo l’art. 81 Cost., ma anche l’art. 97 Cost. e gli artt. 117 e 119,

coinvolgendo sia il sistema delle Amministrazioni pubbliche, sia i rapporti tra i diversi livelli

territoriali, prevedendone il concorso all’osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti

Introduzione in apertura d’udienza

del Presidente

Carlo Chiappinelli

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dall’ordinamento dell’Unione europea. In particolare, il novellato art. 97 Cost. affianca ora ai

principi di legalità e di buon andamento, quello di assicurare, per tutte le pubbliche

Amministrazioni, l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico.

Questi aspetti - evidenziati dalla Consulta anche in relazione alla normativa di cui al dl 174,

convertito nella legge n. 213/2012 in materia di controlli - investono i profili organizzativi e

funzionali della P.A., sia con riguardo al più ampio perimetro di soggetti pubblici ora considerato a

livello europeo (Sec 2010), sia per le ricadute in un sistema plurilivello quale quello autonomistico

disegnato in Costituzione.

In questa logica si muovono le disposizioni di cui alla legge n. 243/2012, di attuazione del principio

del pareggio di bilancio. L’introduzione di nuovi vincoli e parametri, come l’equilibrio di bilancio

strutturale e la sostenibilità del debito pubblico, in linea con l'assetto adottato in sede europea,

comportano dunque un impegnativo percorso.

Per quanto più da vicino interessa la Corte dei conti, è da porre in evidenza l’espressa previsione

dell’articolo 20 della citata legge rinforzata n. 243/2012, che richiama anche per le Regioni ad

autonomia differenziata, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione, i

controlli successivi svolti dalla Corte sulla gestione dei bilanci degli Enti territoriali.

Viene dunque in rilievo il ruolo della Corte dei conti, organo di rilevanza costituzionale dello Stato-

comunità, in posizione di terzietà e indipendenza, posto al servizio degli Enti che compongono la

Repubblica. Ruolo di “accompagnamento” e di verifica dell’attuazione, anche nella peculiare

dimensione delle Autonomie speciali, dei principi di coordinamento della finanza pubblica.

In questa più ampia cornice si collocano in particolare i percorsi in atto per l’armonizzazione del

sistema e degli schemi di bilancio, funzionali sia ai fini del coordinamento della finanza pubblica

che per la verifica dell'equilibrio dei bilanci. Essi rivestono specifica rilevanza nelle Autonomie

differenziate, per i peculiari raccordi tra profili finanziari e ordinamentali. Ed invero denominatore

comune, nelle diverse dimensioni e realtà territoriali, si individua proprio nello stretto legame tra

funzioni, fabbisogni e risorse. Tali aspetti, preordinati al superamento delle asimmetrie contabili,

rilevano anche nella complessiva riallocazione delle funzioni tra diversi livelli di governo.

In tal senso risulta essenziale la compiuta attuazione del processo in atto per l’armonizzazione del

sistema e dello schema di bilancio della Regione e degli altri Enti. La Sezione intende offrire il

proprio ausilio in vista dell’attuazione dell’armonizzazione dei sistemi contabili degli Enti

territoriali (decreto legislativo n. 118/2011 e decreto legislativo n. 126/2014), in coerenza con

l’unitario patrimonio conoscitivo e funzionale dell’Istituto.

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In questo solo tratteggiato scenario istituzionale - tuttora in corso di definizione a livello

ordinamentale ed in relazione al quale si collocano le iniziative regionali - la Sezione ha inteso, sul

versante dei controlli, corrispondere sul terreno operativo all’esigenza di semplificazione e

razionalizzazione degli adempimenti riconducibili al nuovo quadro normativo.

In primo luogo, con riguardo alle disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto legge n. 174/2012

(commi 3, 4 e 6, sui bilanci di previsione e consuntivi e sul sistema dei controlli interni) si è inteso

valorizzarne, anche alla luce della sentenza n. 39/2014 della Corte costituzionale, l’unitaria ratio

sottesa, attraverso la predisposizione di un “Rapporto sul coordinamento della finanza regionale”.

Si è arricchita con la finanza locale l’aggregazione dei dati riferibili al “sistema regionale integrato di

finanza pubblica”, evidenziando, altresì, in tema di armonizzazione, la fase di avvio nel sistema

sanitario regionale e le difficoltà di approccio metodologico, in particolare con riferimento agli

organismi partecipati dalla Regione. Si tratta dunque di una prima lettura unitaria delle risultanze

contabili dei documenti di bilancio regionali, in una prospettiva di raccordo con quelli degli Enti

locali e sanitari, che sono interamente alimentati da trasferimenti regionali, nonché degli organismi

partecipati.

Si delinea un percorso articolato, che oggi si snoda in una più ampia cornice ordinamentale, per

taluni versi essa stessa in via di definizione, nella quale si declinano le modalità intese a consentire

il coordinamento della finanza pubblica.

A tal fine sono essenziali la verifica del rispetto delle regole di finanza pubblica, della sana gestione

finanziaria, dell’efficacia dei controlli interni all’Amministrazione.

In questa logica, il “Rapporto sul coordinamento della finanza regionale” segue temporalmente e

logicamente la relazione sulla copertura delle leggi di spesa (delibera n. 49/2015) e anticipa la

parifica del rendiconto regionale quale momento centrale e “di chiusura” nel ciclo dei controlli.

Tale relazione segna un positivo avvio nella definizione delle tecniche di copertura e di

quantificazione degli oneri, da sviluppare in linea con i principi nazionali e i rinnovati parametri di

riferimento nell’evoluzione del sistema di contabilità pubblica.

Nella stessa linea di indipendente ausiliarietà, la specifica normativa di attuazione statutaria

contempla, come prodromica e funzionale al giudizio di parifica, una dichiarazione di affidabilità e

regolarità del rendiconto, che ricalca analoga funzione prevista per la Corte dei conti europea

(articolo 287 TFUE; ex articolo 248 del Trattato CE).

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A tali principi si ispira infatti il terzo comma dell’articolo 33 del decreto del Presidente della

Repubblica n. 902 del 25 novembre 1975, come sostituito dall’articolo 3 del decreto legislativo n.

125 del 15 maggio 2003, in base a cui la Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia

presenta al Consiglio regionale una dichiarazione con cui attesta l’affidabilità del rendiconto

generale della Regione nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, esplicitando le

modalità di verifica.

Nel dare oggi puntuale attuazione al dettato normativo, mi sia consentito segnalare che si tratta di

una modalità sempre più diffusa nell’esercizio delle funzioni svolte dalla Corte dei conti. Le

verifiche dell’affidabilità delle scritture contabili (auditing finanziario-contabile) costituiscono,

infatti, strumenti di controllo che vengono ordinariamente e sempre più utilizzati da diverse

Sezioni regionali della Corte ed in primis dalle Sezioni riunite, in sede di parificazione del

rendiconto dello Stato.

Le positive ricadute di tale funzione vanno considerate anche in vista dell’imminente avvio a

regime dell’armonizzazione dei sistemi e degli schemi di bilancio degli Enti pubblici. Proprio in tal

senso nell’esporre i risultati della DAS sul 2014 si evidenziano gli attesi effetti ed il valore

conseguibile dall’uniformazione delle regole e delle rappresentazioni di bilancio.

La concreta declinazione della DAS, anche dal punto di vista degli effetti e delle ricadute, non è

definita puntualmente nei testi normativi se non nei principi e contenuti di fondo: essa varia,

infatti, in base alla stessa programmazione annuale e agli esiti del controllo dell’anno precedente.

Va evidenziato che nel complessivo percorso intrapreso si è inteso semplificare gli adempimenti e le

procedure, che potranno trovare idonea rimodulazione, sia tenendo conto delle esperienze maturate

in altre realtà, sia in relazione al concreto perimetro di intervento degli organismi di controllo

interno e di revisione contabile. E ciò nella diversità e non sovrapponibilità dei controlli interni ed

esterni, pur nella loro fisiologica interazione, in linea con l’univoca giurisprudenza della Corte

costituzionale.

Una specifica conferma di tale assunto si rinviene nella stessa recente Legge europea (legge n. 161

del 30 ottobre 2014): all’articolo 30 si prevede espressamente che, nell’attività di monitoraggio

sull’osservanza delle regole di bilancio, la Corte dei conti verifichi la rispondenza alla normativa

contabile dei dati di bilancio delle pubbliche Amministrazioni, a tal fine definendo le metodologie e

le linee guida cui devono attenersi gli organismi di controllo interno e gli organi di revisione

contabile delle Amministrazioni stesse.

Nel rinnovato quadro ordinamentale la parificazione del rendiconto - funzione da sempre presente

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e caratterizzante l’attività dell’Istituto, sin dalle sue origini nello Stato unitario - assume rinnovata

valenza ed ulteriore rilievo istituzionale con la generalizzata estensione anche alle Regioni a statuto

ordinario.

La decisione che si va ad assumere appare in simmetria con la funzione resa dalle Sezioni riunite nel

giudizio sul Rendiconto generale dello Stato, prodromica alla sua approvazione parlamentare.

Nella scansione anche temporale essa pone, infatti, le premesse, in termini di certezza giuridica, dei

dati contabili per consentire al Consiglio l’approvazione con legge del rendiconto 2014.

Come già sottolineato in precedenza, viene dunque a riconfermarsi, anche nelle forme, un aspetto

essenziale che va a connotare i rapporti istituzionali, specie in momenti nei quali appare centrale la

stabilità dei conti pubblici e, più in generale, degli equilibri economici, a salvaguardia dei valori di

coesione e di complessiva tenuta del sistema.

L’intento è quello di rendere un “servizio” agli organi istituzionali ed all’intera comunità regionale,

da svolgere in coerenza all’evoluzione del quadro complessivo nazionale ed europeo.

In questa prospettiva la Sezione continua ad assicurare il proprio ausilio anche attraverso l’attività

consultiva, sovente richiesta dalla stessa Regione, consapevole della più complessa ed articolata

realtà giuridica, che vede, non di rado, intersecarsi normative europee, statali e regionali.

Nell’avere l’onore di presiedere la Sezione e il giudizio per la parificazione del rendiconto della

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia per l'esercizio 2014, si rafforza la consapevolezza di

trovarmi in una realtà istituzionale di peculiare rilievo, in cui vengono a declinarsi in chiave

evolutiva, ed a comporsi efficacemente, le istanze del territorio, quelle nazionali ed europee.

A conclusione di questo breve saluto, desidero esprimere a nome del Collegio tutto, un vivo

ringraziamento agli uffici e al personale della Sezione del controllo del Friuli Venezia Giulia, il cui

apporto è stato essenziale per la preparazione del presente giudizio, e al personale del Consiglio

regionale, che ha reso possibile l’organizzazione di questa udienza.

Nel dichiarare aperta l'udienza pubblica, cedo ora la parola al Consigliere relatore, che

rappresenterà in sintesi anche gli esiti degli specifici approfondimenti istruttori degli altri Colleghi

della Sezione.

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Considerazioni finali e valutazioni sull’esercizio 2014

La legge di programmazione finanziaria e di contabilità regionale prevede, alla luce di una modifica

introdotta con la legge finanziaria del 2014, che la parificazione del rendiconto attribuisca giuridica

certezza alle risultanze della gestione e che, conseguentemente, la successiva legge di assestamento

iscriva l’eventuale avanzo tra le entrate del bilancio. E’ stato in tal modo posto rimedio

all’originaria disciplina regionale che, in contrasto con i principi affermati dalla Corte

costituzionale con la sentenza n. 70/2012, prevedeva che l’avanzo finanziario fosse iscritto tra le

entrate del bilancio di previsione anche per la sua componente libera e non solo per quella

vincolata. La novella legislativa valorizza anche il ruolo della parificazione, attribuendole, oltre a

quelle che le sono proprie, anche una funzione propedeutica alla legge regionale di assestamento del

bilancio.

In questo rinnovato contesto legislativo, la Giunta regionale ha presentato alla Sezione il

rendiconto generale dell’esercizio 2014 che espone, come complessivo esito finanziario e salvo

quanto verrà di seguito precisato, un avanzo di 1.939,92 milioni, frutto di un saldo positivo della

gestione della competenza di 2.226,55 milioni e di un saldo finanziario della gestione dei residui

negativo per 286,62 milioni.

L’esito finanziario della gestione 1 è alimentato da dinamiche delle entrate effettive nette di

4.626,50 milioni, che registrano una significativa contrazione rispetto al 2013 (- 731,2 milioni pari a

- 13,65%), in gran parte imputabile al calo delle entrate tributarie (- 391,1 milioni pari a - 8,56%),

e che allineano il dato delle entrate del 2014 a quello del 2012 (4.633,27 milioni).

Ricordato che il 2013 era stato un esercizio in cui situazioni contingenti avevano determinato un

elevato gettito tributario, la riduzione dell’entrata del 2014 è ascrivibile prevalentemente:

alla riduzione del gettito delle compartecipazioni erariali, in diminuzione di 344,8 milioni (-

9,42%) rispetto al 2013, anche a causa del maggiore contributo della Regione alla sostenibilità

del debito pubblico e ai maggiori accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica,

pari a complessivi 175,0 milioni in termini di minori compartecipazioni erariali per la Regione;

al minor gettito da compartecipazione all’Ires, in gran parte dovuto alla presenza nel 2013 di

1 Si consideri che, ove non diversamente specificato, le analisi e le valutazioni contabili e finanziarie vengono svolte nella relazione con riferimento a dati al netto delle operazioni di significato meramente tecnico contabile dipendenti dal sistema di riscossione delle entrate tributarie. I dati contabili che vengono presi in considerazione ai fini delle analisi non coincidono pertanto con i dati di rendiconto, che sono esposti al lordo delle suddette partite tecnico contabili. Sul punto si rinvia al capitolo “Dinamiche generali delle spese”, paragrafo “Logiche di rappresentazione della gestione delle spese” di questa relazione.

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componenti non ripetitive;

alle minori compartecipazioni erariali pari a 134,1 milioni a seguito degli effetti

dell’applicazione da parte dello Stato nel 2014 delle riserve erariali di cui all’articolo 1, comma

508, della legge n. 147/2013;

alla diminuzione del gettito delle entrate del titolo IV, da ricondursi alla diminuzione di 305,5

milioni pari a -81,39% dei trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche. La

risultanza è prevalentemente da attribuirsi alla chiusura del periodo di programmazione

europea 2007-2013 e al fatto che nel 2013 è stato possibile applicare al bilancio l’intero importo

spettante per le annualità 2013-2015 in relazione al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Risulta pertanto confermato quanto sottolineato da questa Sezione in occasione della parificazione

del rendiconto 2013, circa l’incidenza che importanti variabili ingovernabili esercitano sul gettito

tributario, determinando obiettive difficoltà alla programmazione finanziaria regionale.

L’approfondimento svolto ai fini dell’odierna parificazione ha integrato l’analisi individuando e

quantificando gli effetti di fattori collegati al sistema normativo di determinazione e riscossione del

gettito tributario spettante alla Regione e quindi, in ultima analisi, costituenti una concreta

espressione della declinazione sul piano operativo dell’autonomia finanziaria della specialità

regionale fondata sul sistema delle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali.

Il grafico che segue è finalizzato a dare evidenza, per mezzo della linea spezzata che costantemente

si sussegue negli anni, al non lineare andamento dell’accertamento delle entrate tributarie regionali

dal 2008, in cui è diventato operativo il nuovo regime di accreditamento delle compartecipazioni

erariali di cui al decreto legislativo n. 137/2007, al 2014 e, in virtù della fortissima incidenza di tali

entrate sull’ammontare di quelle effettive (tranne che nel 2009, l’incidenza è stabilmente superiore

all’85%), il conseguente non lineare andamento delle risorse complessive a disposizione, negli anni,

della Regione.

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Lo scenario di incertezza dipendente dall’imprevedibilità delle variazioni del gettito annuale

effettivamente disponibile dovrà tener conto del completamento della normativa concernente

l’applicazione delle disposizioni degli articoli 9, 10 e 12 della legge n. 243/2012 di attuazione del

pareggio di bilancio, ai sensi dell’art. 81, sesto comma della Costituzione, di cui è prevista l’entrata

in vigore per le Regioni e gli Enti locali con il primo gennaio 2016. Per una regione che presenta le

grandezze finanziarie del bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia, la funzionale applicazione

della disciplina sull’equilibrio di bilancio previsto dall’art. 9 e di quella sull’indebitamento,

calibrato su equilibri riferiti al complesso degli enti territoriali regionali, di cui all’art. 10,

presuppone un regime normativo, che ad oggi deve ancora definirsi, che garantisca certezze in sede

previsionale e soprattutto flessibilità nella gestione dei picchi di entrata che, come dimostra il

grafico, si alternano a periodi di significativa compressione del gettito.

Pur a fronte del calo delle entrate, le dinamiche della spesa regionale netta effettiva dimostrano il

mantenimento dei livelli di stanziamento assestato del 2013 (6.845,21 milioni pari a un + 0,28%

rispetto all’anno precedente) e un incremento dei livelli d’impegno (4.986,33 pari a un + 6,48%

rispetto al 2013), che sono confermati anche dalle corrispondenti risultanze della capacità

d’impegno sulle spese effettive, che complessivamente passa dal 68,60% del 2013 al 72,84% del

2014.

Quest’ultimo valore non può però ritenersi del tutto positivo. Un’analisi riferita al periodo 2008-

2014 individua nel 2011 l’anno in cui la capacità d’impegno per spese effettive si è abbassata di

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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Entrate tributarie Friuli VeneziaGiulia

Entrate effettive Friuli VeneziaGiulia

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alcuni punti percentuali, che non sono stati più riguadagnati. Tale risultanza è determinata

soprattutto dalla dinamica della componente della spesa regionale per gli investimenti, la cui

capacità d’impegno nel 2011 è scesa a un livello di poco superiore al 50%, stabilizzandosi, nel

periodo successivo, su valori ancora più bassi (33,29% nel 2013; 45,13% nel 2014). Come parziale

giustificazione di questa negativa risultanza può essere individuata, per il 2014, la procedura di

riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza delle obbligazioni, che

nell’anno ha preso avvio in funzione dell’armonizzazione contabile.

Gli indicatori attestano che le maggiori difficoltà nell’impiego delle risorse a disposizione nel 2014 si

rinvengono nella finalità “tutela dell’ambiente e difesa del territorio”, che registra

complessivamente una capacità d’impegno per spese effettive del 43,37%, ove il valore della

componente relativa alle spese d’investimento è del 32,69%. I valori più bassi si rinvengono nelle

funzioni “tutela delle acque” e “difesa del suolo”. La situazione pare coerente con gli esiti della

recentissima “Relazione sulla prestazione” rilasciata dall’Amministrazione al fine di rendere

pubblico il grado di raggiungimento degli obiettivi strategici previsti per il 2014, nella quale, con

riferimento a obiettivi riconducibili all’ambiente e al territorio, si dà atto dell’esistenza di talune

criticità.

I maggiori livelli di spesa si registrano ovviamente nella finalità “sanità pubblica”, che presenta nel

2014 uno stanziamento assestato di spese effettive pari a 2.520,23 milioni, con andamento

decrescente rispetto al 2012 per 87,70 milioni, corrispondenti a un - 3,36%, e lievemente crescente

rispetto al 2013, + 3,92 milioni corrispondenti a un + 0,16%. Il peso finanziario della spesa

sanitaria sul bilancio si coglie agevolmente nel suo rapporto con il totale delle risorse disponibili per

la spesa: nel 2014 l’incidenza della spesa sanitaria sullo stanziamento assestato complessivo è del

36,82% in relazione alle spese effettive e del 49,25% in relazione alle spese correnti. Con riferimento

agli impegni l’incidenza sale rispettivamente al 49,44% e al 57,40%.

Va al riguardo ricordato che la programmazione regionale del 2014 risultava caratterizzata

principalmente da una consistente riduzione del finanziamento del Servizio sanitario regionale. Va

anche segnalato che i primi dati sulla gestione 2014 degli enti del Servizio sanitario regionale, che la

Sezione ha recentemente elaborato, deporrebbero per il sostanziale mantenimento dell’utile

d’esercizio al livello del 2013 (oltre i 16 milioni complessivi) che, a fronte di una riduzione del

contributo in conto economico dovuto a riduzione del finanziamento regionale, sarebbe però frutto

di una perdita della gestione caratteristica, coperta dal saldo delle componenti straordinarie.

I fondamentali esiti finanziari della gestione 2014 di cui sopra si è detto debbono peraltro essere

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intesi e valutati alla luce non solo della congiuntura economica, ma anche della significativa

evoluzione in atto di fondamentali assetti normativi e istituzionali.

Il risultato d’esercizio 2014 è infatti determinato dal concorso di una pluralità di fattori di

carattere contabile, economico finanziario, istituzionale, gestionale, di cui può essere individuata

una comune chiave di lettura nella “transizione” che essi esprimono e cioè nel passaggio, che è

insito in ognuno di essi, da una situazione pregressa a uno stato nuovo. Si tratta di una chiave di

lettura che è di viva attualità e che si estende anche all’esercizio 2015.

Sotto il profilo contabile il suddetto risultato d’esercizio (avanzo finanziario di 1.939,92 milioni)

risente fortemente della disciplina introdotta dalla legge regionale finanziaria 2015, a valere già

dall’esercizio 2014, per rendere più fluido il recepimento dei nuovi principi dell’armonizzazione

contabile, che per la Regione Friuli Venezia Giulia entreranno in vigore dal primo gennaio 2016. In

quest’ottica è stato soppresso l’istituto della “competenza derivata” che consentiva, con una chiara

finalità acceleratoria della fase di spesa, un sollecito trasferimento di risorse da un esercizio a un

altro, affiancandosi in tal modo al trasferimento di risorse che avveniva a titolo di avanzo

finanziario. L’esercizio 2014 si caratterizza dunque per essere stato alimentato in entrata da risorse

provenienti dal 2013 a titolo di competenza derivata e di avanzo finanziario e per trasferire risorse

al 2015, secondo modalità coerenti con i principi dell’armonizzazione, esclusivamente a titolo di

avanzo, derivante anche da risorse che fino al 2013 costituivano competenza derivata.

La competenza derivata costituiva tipica espressione della “specialità” dell’ordinamento contabile

regionale, che si componeva e si compone tuttora di elementi che lo differenziano da quelli delle

altre Regioni, anche ad autonomia differenziata, e che conseguentemente non consentono

un’immediata comparabilità dei bilanci. Oltre alla competenza derivata e al “debito potenziale”, di

cui si dirà tra poco, rientrano nel novero di queste peculiarità diversi istituti, alcuni dei quali sono

stati peraltro già “avviati ad armonizzazione” con disposizioni introdotte dalla legge finanziaria

regionale per il 2015. Si tratta della gestione contabile delle entrate tributarie da

compartecipazione con rappresentazione al lordo delle compensazioni e dei rimborsi collegati al

sistema di riscossione, della contabilizzazione in partita di giro della parte delle compartecipazioni

erariali da riversare allo Stato ai fini dell’attuazione del federalismo fiscale (oggi della riduzione

dell’indebitamento pubblico), della rappresentazione contabile della partecipazione regionale agli

obiettivi di finanza pubblica, dei parametri per il limite legale all’indebitamento, del limite legale

alla spesa pluriennale, dell’ammissibilità (e presenza) di numerose gestioni fuori bilancio.

Una modifica dei criteri di contabilizzazione è inoltre causa pressoché esclusiva dell’apparente

antinomia che è stata registrata tra la diminuzione del numero del personale dipendente e

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l’aumento della spesa. Ciò è in verità ascrivibile alla contabilizzazione a dicembre, e non a gennaio,

dell’IRAP relativa al mese di dicembre con un conseguente incremento, per 1,2 milioni, della spesa

tributaria appartenente alla competenza dell’anno. Si deve in tal modo intendere l’incremento

della spesa per lavoro subordinato che passa dai 169,9 milioni del 2013 ai 171,3 milioni del 2014 a

fronte della diminuzione del numero del personale dipendente, che passa da 3.011 a 2.956 unità,

comprendendo anche le maestranze operaie inquadrate presso la Direzione centrale attività

produttive. In realtà la rilevazione della consistenza di ogni fenomeno attinente all’organizzazione

e alla gestione regionale non può prescindere dai dati relativi all’ampio panorama satellitare degli

enti che concorrono a vario titolo alla realizzazione della programmazione regionale. Con

riferimento alla consistenza e alla spesa del personale dipendente e prendendo in considerazione,

oltre alla Regione, anche le società in house e gli enti regionali con cui intercorre un più stretto

rapporto funzionale, le risultanze del 2014 salgono a 4.607 unità di lavoro subordinato (4.702 nel

2013) e a 265,1 milioni di spesa (264,8 milioni nel 2013).

Anche la principale risultanza economico finanziaria della gestione 2014 è espressione della

transizione verso il regime contabile armonizzato di cui al d.lgs. n. 118/2011 e al d.lgs. n. 126/2014.

Il dato certamente più importante della gestione 2014 è infatti la rilevante riduzione del debito

potenziale, che dagli 804,6 milioni del 2013 scende a 348,7 milioni del 2014 (pari a una riduzione di

455,9 milioni corrispondente a - 56,66%).

Il “debito potenziale”, rappresentato in bilancio a mezzo di residui attivi, è il debito per il quale è

stato autorizzato il ricorso al mercato, ma che non è stato contratto a causa dell’ampia

disponibilità di cassa e in ragione delle alternative misure contabili e finanziarie di copertura

predisposte dalla Regione.

Fattori determinanti questa importante diminuzione del debito potenziale sono stati:

la diminuzione delle nuove autorizzazioni all’indebitamento;

l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 1, della l.r. n. 12/2009 recanti il programma di

finanziamento della riduzione del debito potenziale con fondi di bilancio, che nel 2014, con

un’operazione configurabile sostanzialmente quale rideterminazione dell’autorizzazione, hanno

condotto all’eliminazione non solo della quota programmata per il 2014, pari a 29,71 milioni,

ma anche, anticipatamente, tramite un’operazione straordinaria, di tutte le residue quote

successive al 2014 (pari complessivamente a 384,11 milioni).

la contabilizzazione di minori accertamenti (rideterminazione in riduzione) in conto residui

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15 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pari a 67,3 milioni.

A queste misure debbono aggiungersi gli accantonamenti già disposti per l’importo complessivo di

135,0 milioni e finalizzati alla copertura con risorse proprie di parte delle somme autorizzate e

finanziate con le aperture di credito contratte, ma finora mai attivate, con Cassa Depositi e Prestiti

spa.

Con queste dinamiche decrementative, che hanno interessato anche la quota parte di debito

finalizzato a interventi in campo sanitario, concorrono, in analoga direzione, quelle concernenti il

debito effettivo. E’ infatti proseguita la sensibile, progressiva diminuzione del debito, iniziata nel

2008 ed essenzialmente ascrivibile alla mancata emissione di nuovo debito e alla progressiva

scadenza di quello esistente. Si è passati da un valore residuo del debito con oneri a carico della

Regione di 1.208,6 milioni del 2010, al valore di 610,0 milioni nel 2014, con una diminuzione di

598,6 milioni, pari a - 49,53%. Conseguentemente si è ulteriormente abbassato il rapporto con il

PIL regionale che è del 1,85% con riferimento al debito effettivo e del 3,48% con riferimento alla

somma del debito effettivo con quello potenziale.

In relazione al profilo istituzionale, il protocollo d’intesa Stato - Regione del 23 ottobre 2014

costituisce invece concreta espressione di una transizione di metodo nella gestione dei rapporti con

lo Stato e di una transizione di significato in ordine alla partecipazione regionale agli obiettivi di

finanza pubblica nazionale. Sotto il primo aspetto il protocollo mira ad assicurare

predeterminazione, certezza e stabilità ai rapporti finanziari intercorrenti tra le parti e in

particolare a quelli inerenti il patto di stabilità, demandando la loro definizione al confronto

istituzionale e non alla sede del contenzioso costituzionale. Sotto il secondo aspetto, il contributo

regionale viene preordinato non più all’attuazione del federalismo fiscale, bensì alla sostenibilità

del debito pubblico. Pare non trattarsi di una modifica meramente nominalistica, specie se siffatta

partecipazione venisse nel futuro valorizzata nell’ambito del concorso delle Regioni e degli Enti

locali alla sostenibilità del debito pubblico previsto dall’art. 12 della l. n. 243/2012, destinato a

entrare in vigore dal primo gennaio 2016.

In questo nuovo scenario di riferimento, le norme della legge di stabilità n. 190/2014, che hanno

dato attuazione al protocollo, producono in via diretta tre ordini di effetti finanziari, l’uno diverso

dall’altro, che presentano anche un diverso valore intrinseco, e che pertanto non si prestano a

essere sommati tra loro. Si producono infatti:

effetti sulla partecipazione regionale alla riduzione dell’indebitamento netto. La legge

determina un ampliamento della capacità di spesa della Regione nell’ambito e ai fini del patto

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

di stabilità. Il valore finanziario è di 320 milioni. La valenza temporale è relativa al periodo

2014-2017.

effetti sul saldo netto da finanziare. La legge determina un aumento delle risorse finanziarie

della Regione. Il valore finanziario è di 350 milioni riferiti al periodo 2015-2017.

la definizione di rapporti finanziari pregressi. Si recuperano risorse spettanti alla Regione o da

essa reclamate sulla base di rapporti datati che individuano chiaramente le ragioni di credito

della Regione. Il valore finanziario è di 155,35 milioni, tutti a valere sull’esercizio 2015. Il

significato più evidente dell’operazione è la tempestività e la certezza sui tempi di versamento

delle somme.

Di grande momento sono inoltre gli aspetti innovativi connessi alle riforme in atto di due cardini

strutturali dell’autonomia regionale, quali il sistema sanitario regionale e il sistema delle

autonomie locali, i cui sviluppi vengono attentamente monitorati dalla Sezione.

Con riferimento alla riforma del servizio sanitario regionale di cui alla legge regionale n. 17/2014, si

osserva che nei suoi contenuti recepisce fondamentalmente i principi e gli indirizzi di riforma

dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria regionale indicati dai decreti legge n. 95/2012 e n.

158/2012, meglio specificati e sviluppati per l’articolazione organizzativa e l’attività sanitaria

territoriale dal Patto per la salute per gli anni 2014-2016. Gli aspetti di maggior pregnanza paiono

essere quelli relativi alla riorganizzazione degli enti sul territorio, ai rapporti tra sistema sanitario e

Università, all’implementazione dell’assistenza sociosanitaria, anche in coerenza con le misure

normativamente poste in tema di revisione e contenimento della spesa ospedaliera pur nel rispetto

degli attuali LEA.

In questa sede si richiama peraltro l’attenzione sulla previsione recata dall’art. 7 relativa

all’istituzione dell’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, cui è assegnata non solo la

gestione accentrata di funzioni amministrative per conto delle aziende, di consulenza e supporto sia

a queste che alla Direzione salute, ma altresì funzioni di coordinamento, indirizzo e vigilanza sugli

enti anche con riguardo alle funzioni di centrale di committenza.

Da tale previsione, allorché verrà data piena operatività, in particolare, all’esercizio delle funzioni

da ultimo riferite, è verosimile attendersi in sede regionale un quadro di compiuta rispondenza agli

obblighi di adeguamento ai principi di coordinamento della finanza pubblica posti dal legislatore

statale (in particolare agli artt.9, c. 5, del d.l. n. 66/2014, nonché 15, c. 13, lett. d) del d.l. n.

95/2012), per lo svolgimento delle funzioni di aggregazione della domanda nonché di centrale di

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17 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

committenza per l’acquisizione di beni e servizi, peraltro già significativamente recepiti

nell’ordinamento statale da fonti comunitarie, in particolare attraverso le previsioni dell’art. 33,

commi 1 e 2, del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 163/2006).

Relativamente alla riforma delle autonomie locali di cui alla l.r. n. 26/2014, un connotato

interessante da rilevare è il sostanziale allineamento della disciplina regionale a quella prevista

dalla legge n. 56 del medesimo anno per tutte le Regioni (c.d. riforma Delrio).

Anche nel Friuli Venezia Giulia si stabilisce infatti il superamento dell’ente provincia, l’elezione di

secondo grado e il recepimento delle norme statali per il contenimento delle relative spese. Va

positivamente rilevato che la riforma regionale ha opportunamente evitato alcuni rilevanti

problemi, manifestatisi nelle Regioni ordinarie, nel senso che, per la cessione delle competenze e del

personale e quindi per l’eliminazione dei relativi trasferimenti finanziari, sono stati previsti, dalla

legge regionale in argomento, tempi più lunghi e quindi maggiormente idonei a evitare inopportuni

vuoti. Fa eccezione la materia del lavoro passata subito alla gestione diretta da parte della

Regione. Non si segnalano altre differenze di rilievo rispetto alla riforma statale e alla creazione

degli enti di area vasta diffusi sul territorio.

In questo rinnovato scenario dei rapporti istituzionali ancora in itinere, nell’esercizio 2014 si sono

realizzati i presupposti di legalità finanziaria che costituiscono fondamentale elemento per la

parificabilità del rendiconto, in primis il rispetto del patto di stabilità concluso con lo Stato. Sono

stati anche rispettati i limiti legali all’indebitamento e i limiti di spesa pluriennale previsti dalla

legge di contabilità.

Il controllo di regolarità eseguito ai fini della DAS (dichiarazione di affidabilità del rendiconto) ha

verificato la regolarità della gestione sotto il profilo contabile e amministrativo. Sono state rilevate

modeste irregolarità di atti e talune problematiche riguardanti l’accertamento delle entrate,

contabilizzazioni in partita di giro e rappresentazioni nel conto del patrimonio che troveranno

definizione con l’armonizzazione. Anche la verifica sulle procedure e in particolare sulla

conservazione dei residui attivi e passivi ha dato esito positivo. Analogamente, lo specifico

approfondimento sulla gestione del nuovo regolamento delle spese di rappresentanza non ha

evidenziato irregolarità amministrative o contabili.

Anche la verifica sulle procedure di gestione del ciclo di bilancio e cioè delle attività contabili che

collegano, attraverso le variazioni del bilancio, le risultanze previsionali a quelle di rendiconto ha

dato esito sostanzialmente positivo, pur essendo stati intercettati alcuni disallineamenti che sono

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

stati tempestivamente eliminati dall’Amministrazione con adozione di atti formali e talune

insufficienti evidenze contabili nella rappresentazione delle variazioni.

Sotto il profilo gestionale deve essere segnalato, per il suo forte significato innovativo rispetto agli

assetti pregressi, l’avvio, a fine 2014, delle procedure di gara per il trasporto pubblico locale, che si

è attuato a mezzo di azioni concrete e potenzialmente idonee a gettare le basi per un miglioramento

qualitativo dell’offerta di trasporto pubblico. L’avvio delle procedure non ha peraltro evitato il

ricorso a ulteriori proroghe dei contratti vigenti né l’estensione anche al 2014 di una gestione dei

rapporti contrattuali fortemente condizionata dall’ammontare delle risorse disponibili e il

permanere di problematiche connesse alla fase degli impegni di spesa già rilevati nel 2013.

Sempre sotto il profilo gestionale, un forte elemento di transizione verso nuovi assetti di

programmazione e di organizzazione del 2014 è costituito dal piano strategico, inteso, con

contenuti innovativi, come atto funzionalmente e operativamente collegato al piano della

prestazione, secondo logiche foriere di ritorni informativi rilevanti ai fini del nuovo controllo

strategico e del nuovo controllo di gestione.

Un adeguato feed back è indispensabile per consentire quella chiara correlazione tra risultati attesi,

oggetto di programmazione, e risultati raggiunti, rilevati dal controllo, di cui questa Sezione aveva

da tempo segnalato la mancanza.

E’ quasi superfluo ricordare che esiste infatti un forte nesso di pregiudizialità tra la qualità e la

chiarezza della programmazione e l’efficacia e l’utilità dei successivi controlli volti a misurarne gli

effetti. Alla luce delle prime valutazioni che si possono trarre dai primi report elaborati dagli

apparati preposti al controllo interno, pare utile invece precisare che la programmazione e la

successiva attività di verifica debbono assicurare una visione e considerazione omogenea e univoca

degli obiettivi e conseguentemente dei risultati, indipendentemente dalla prospettiva (politica,

organizzativa, finanziaria, contabile, gestionale) in funzione della quale essi sono configurati. Al

riguardo non può essere sottaciuto che il controllo strategico e di gestione avviato in linea di fatto

nel secondo semestre 2014, ma disciplinato dalla legge n. 1/2015, è certamente chiamato a operare

in un quadro operativo generale reso instabile dalla congiuntura economica, dalle riforme in itinere

degli assetti costituzionali e istituzionali degli enti territoriali nonché dalla transizione verso nuove

forme di rappresentazione contabile.

Se le prime analisi svolte dalla Sezione hanno evidenziato che sotto il profilo tecnico operativo sarà

necessario prestare molta attenzione alla chiarezza e alla rappresentatività degli indicatori e

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19 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

all’evidenza della dimensione finanziaria delle azioni intraprese rispetto a quella degli obiettivi

programmati, è sul piano sistematico che l’innovativa iniziativa regionale potrà affrontare le sfide

più impegnative. Ciò dipende dall’ambivalenza della mission regionale, suddivisa tra

programmazione e ripartizione di risorse sul territorio da una parte e gestione diretta o indiretta di

attività economiche dall’altra; dalla policentrica articolazione funzionale dell’apparato regionale

che prevede numerosi enti delegatari di funzioni, dal coinvolgimento di una pluralità di attori

pubblici regionali nella realizzazione degli interventi di maggiore rilievo (si pensi ad esempio al

programma ERMES per la realizzazione della banda larga sul territorio regionale); dalla diversità

dei fabbisogni informativi sulla realizzazione di interventi diversi, che a sua volta genera la

necessità di ritorni informativi differenziati.

Nella dimensione dei controlli al livello regionale bisogna inoltre tener sempre conto di un’ulteriore

e peculiare circostanza e cioè che la Regione è titolare di potestà legislativa, cosicché la traduzione

sul piano operativo degli obiettivi fondamentali della programmazione, alla cui origine si colloca il

programma di governo, avviene tramite la legge (legge finanziaria e leggi di settore) e sempre

tramite legge avvengono sia la predeterminazione dei più importanti snodi gestionali e procedurali

(ad esempio, fissazione di criteri e priorità, individuazione di strumenti gestionali, adozione di

misure organizzative, costituzione e finalizzazione di enti e società regionali) sia la quantificazione

delle risorse da destinare alle diverse attività programmate.

La questione non pare di secondaria importanza per una pluralità di motivi: da un lato incide sul

grado di imputabilità agli organi di gestione degli effetti prodotti da attività amministrative

indirizzate da scelte di dettaglio operate direttamente dalla legge; dall’altro pone il problema

dell’interrelazione che, in un contesto regionale, si può configurare tra gli strumenti del controllo

interno (strategico e di gestione) e quelli, operanti a un diverso livello, volti a misurare la qualità

della legislazione e gli effetti prodotti dalla legge.

Quest’ultimo è un tema che la Sezione ha avuto modo negli anni di intercettare episodicamente

nell’ambito della DAS, rilevando manifestazioni di inadeguata qualità della legislazione che si

ripercuotevano sulla linearità dell’azione amministrativa, ove ad esempio sono stati riscontrati casi

di contribuzioni ad personam qualificati dalla legge come eccezionali o straordinari, che si

ripetevano stabilmente negli anni con regole procedurali incerte.

Sempre a titolo d’esempio, si può ricordare il riscontro, di ben altro spessore e rilevanza, e i cui

effetti finanziari sono ancora attuali, offerto dalla l.r. n. 23/2006, che, per superare la mancata

certificazione del contratto di lavoro del comparto unico del pubblico impiego regionale a causa

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dell’incompatibilità economica rilevata dalla Sezione, sostituì la fonte contrattuale con la fonte

legislativa, in contrasto anche con principi di rilevanza costituzionale.

Recenti esempi problematici sulla qualità della legislazione sono stati rinvenuti nelle numerose

disposizioni di deroga a principi amministrativi e persino contabili contenuti in varie disposizioni

di legge regionale, che si concentrano in determinati settori dell’attività regionale e che non sempre

trovano validi motivi che ne giustificano l’esistenza.

Più sistematica è stata invece la verifica eseguita nel più recente periodo dalla Sezione sulla qualità

della legislazione con riferimento alle clausole e missioni valutative previste dalle leggi regionali.

L’indagine svolta lo scorso anno aveva evidenziato i vari aspetti di incompletezza dell’azione degli

organi coinvolti, ma soprattutto aveva precisato che in nessun caso il procedimento relativo alle

clausole valutative era pervenuto alla fase conclusiva con l’esposizione delle relazioni all’Assemblea

da parte delle Commissioni di merito. Nel 2014 solo in un caso (l.r. 29/2007 Norme per la tutela,

valorizzazione e promozione della lingua friulana) la Giunta regionale ha presentato al Consiglio

l’informativa prevista per l’avvio del procedimento di controllo, informativa che peraltro non è

stata oggetto di esame consiliare.

Al riguardo si ribadisce che nell’ambito di un circuito democratico la programmazione è collegata

al controllo e alla valutazione, per cui la discussione in Aula degli esiti dell’attività svolta deve

essere considerata il naturale completamento di un processo che vede l’Assemblea consiliare

depositaria della fondamentale funzione di controllo che attiene all’attuazione delle leggi e agli

effetti prodotti dalle politiche dalla stessa legiferate.

Sono temi importanti che coinvolgono aspetti fondamentali degli equilibri previsti dallo Statuto di

autonomia, riguardando da un lato il rapporto tra i massimi organi regionali (Presidenza, Giunta e

Consiglio) in relazione al ruolo a ciascuno spettante e dall’altro i cardini della stessa specialità

regionale.

Il recupero di un’effettiva centralità del Consiglio regionale, ai fini delle fondamentali funzioni

valutative sugli effetti prodotti dalle leggi, è infatti espressione di un responsabile esercizio della

specialità regionale.

Nelle linee evolutive dell’ordinamento, i tratti salienti della specialità regionale paiono infatti oggi

rinvenirsi nello “scambio” tra un’effettiva autonomia finanziaria derivante dalla diretta spettanza

alla Regione di quote del gettito tributario, attraverso il sistema delle compartecipazioni, con la

responsabilità in capo alla Regione e nei confronti dello Stato per il raggiungimento di risultati da

parte di una pluralità di enti che compongono il “sistema regionale integrato di finanza pubblica”.

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21 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Quest’ultima è una nozione che pare in espansione, che è venuta a interessare anche realtà regionali

diverse dalla Regione Friuli Venezia Giulia e che potrebbe essere foriera di innovativi significati

per il regionalismo italiano.

Affinché lo “scambio” sia efficacemente produttivo è però necessario che la responsabilità regionale

sia qualificata da un valore aggiunto, che sia concreta espressione dei benefici traibili

dall’autonomia finanziaria.

Questo valore aggiunto non può che consistere nella qualità dell’azione regionale, in primis al

livello legislativo, che costituisce la prioritaria modalità di estrinsecazione della specialità

regionale. A questo proposito, accanto ai casi sopra ricordati che attestano un deficit di qualità

legislativa, sussistono certamente situazioni ed esempi ove la specialità regionale ha conseguito

risultati di alto livello qualitativo. Solitamente il riferimento è alla sanità regionale e i riscontri

qualitativi possono essere agevolmente rilevati dai saldi della mobilità interregionale e dalle analisi

qualitative di fonte ministeriale. Analoghi percorsi conoscitivi e valutativi possono avvenire anche

con riferimento ad altri settori di attività. Si tratta però sempre di fonti extraregionali che

misurano situazioni definite.

In questo contesto e in questa fase storica, in cui sono in discussione anche gli assetti costituzionali

della Nazione, risulta particolarmente importante non rinunciare allo strumento previsto

dall’ordinamento regionale per misurare la qualità della specialità a mezzo delle valutazioni,

eventualmente anche tempestive o concomitanti, sugli effetti prodotti dalle leggi e sulla loro

conformità ai risultati programmati e dichiarati.

I risultati rilevati dalla Sezione attestano l’attuale sottovalutazione dell’importanza dello

strumento. Va per contro salvaguardato il ruolo di controllo, bilanciamento e valutazione che

l’ordinamento assegna al Consiglio regionale.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Ruolo e significato della parificazione del rendiconto nel sistema dei

controlli sulla Regione intestati alla Sezione

Questa Sezione ha già avuto modo di sottolineare2 la necessità di individuare per la “parificazione

del rendiconto regionale”, prevista dall’art. 39 del r.d. 12 luglio 1934, n. 1214, richiamato dall’art.

33 del dPR 25 novembre 1975 n. 902, contenuti e significati adeguati all’evoluzione del quadro

normativo di riferimento.

Da un lato il venir meno di un generalizzato controllo preventivo di legittimità sugli atti ha infatti

da tempo determinato l’indisponibilità in capo alla Corte dei conti di proprie scritture che possano

costituire l’elemento contabile cui rapportare o, meglio, a cui “parificare” le risultanze del

rendiconto. Dall’altro lato l’art. 1 del d.l. n. 174 del 10 ottobre 2012, convertito con modificazioni

dalla legge 7 dicembre 2012 n. 213, nell’estendere la parificazione del rendiconto a tutte le regioni,

le ha attribuito un ampio significato di chiusura del ciclo dei controlli annuali previsti dallo stesso

articolo 1 in un’ottica sistemica finalizzata a rafforzare il coordinamento della finanza pubblica e a

garantire il rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione

europea.

Al riguardo, pare opportuno ricordare che nella ancor oggi vigente disciplina posta dagli artt. 39,

40 e 41 del r.d. n. 1214/1934, richiamati all’art. 1 del d.l. n. 174/2012, la parificazione del rendiconto

(dello Stato) è letteralmente diretta ad accertare la corrispondenza delle entrate e delle spese

riportate nel rendiconto con le corrispondenti risultanze espresse nelle leggi di bilancio, verificando

“se le entrate riscosse e versate ed i resti da riscuotere e da versare risultanti dal rendiconto, siano

conformi ai dati esposti nei conti periodici e nei riassunti generali trasmessi alla Corte dai singoli

ministeri; se le spese ordinate e pagate durante l'esercizio concordino con le scritture tenute o controllate

dalla Corte ed accerta i residui passivi in base alle dimostrazioni allegate ai decreti ministeriali di

impegno ed alle proprie scritture”. Le verifiche previste si estendono quindi all’attività del tesoriere e

alle risultanze della sua gestione e si focalizzano, in particolare, sulla regolarità della gestione

contabile produttiva di residui attivi e residui passivi. La legge prevede inoltre un’estensione dei

riscontri propedeutici alla parificazione ai rendiconti, allegati al rendiconto generale, “delle aziende,

gestioni ed amministrazioni statali con ordinamento autonomo” soggette al suo controllo (preventivo)

2 Si veda in particolare la deliberazione. n.78/2013 del 12.7.2013 (pag. 27 e seguenti) concernente la parificazione del rendiconto della Regione Friuli Venezia Giulia 2012 in cui sono state sviluppate le argomentazioni riportate in questa sede.

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23 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

e quindi con riferimento a un novero di enti ulteriori rispetto all’Amministrazione statale in senso

stretto.

I riscontri contabili suddetti sono integrati con le valutazioni che la Corte dei conti è chiamata a

svolgere nell’ambito della relazione prevista dal successivo articolo 41, che è “unita” e cioè allegata

alla deliberazione attraverso la quale si accerta l’esistenza o meno dei suddetti presupposti per la

parificazione del rendiconto.

Costituiscono oggetto dell’unita relazione a) le ragioni per le quali “ha apposto con riserva il suo visto

a mandati o ad altri atti o decreti” e quindi argomenti strettamente collegati all’esercizio del

controllo di legittimità su atti, b) il “modo col quale le varie amministrazioni si sono conformate alle

discipline di ordine amministrativo o finanziario” e quindi valutazioni concernenti aspetti gestionali

riferiti all’azione amministrativa, c) “le variazioni o le riforme che crede opportune per il

perfezionamento delle leggi e dei regolamenti sull'amministrazione e sui conti del pubblico denaro” e

quindi, con un significato prognostico, valutazioni di carattere ordinamentale riferite sia al livello

legislativo sia a quello amministrativo.

Le Sezioni Riunite della Corte di conti (sentenza n. 38/2014) hanno recentemente evidenziato il

collegamento teleologico tra la deliberazione di parificazione e l’unita relazione, che mantengono

tuttavia una loro autonomia sotto il profilo della ritualità, dell’oggetto e della finalità. Secondo le

Sezioni Riunite, deliberazione e relazione si diversificano sostanzialmente per natura giuridica e per

funzione (la deliberazione acclara la veridicità e la regolarità della gestione; la relazione deve

fornire all’organo legislativo i risultati del controllo eseguito sull’attività amministrativa e la

gestione finanziaria globalmente considerata come comportamento effettivo, dando una

rappresentazione unitaria dell’intervento in funzione di verifica della politica dei risultati).

La parificazione del rendiconto deve essere però intesa soprattutto alla luce del rafforzamento del

coordinamento della finanza pubblica perseguito dall’art. 1 del d.l. n. 174/2012 per il tramite di un

sistema di controlli che, in ultima analisi, ha come obiettivo comune la verifica e la tutela della

“sana gestione finanziaria” dell’ente. Tale espressione sintetizza, in un’accezione dinamica e

sostanziale di un controllo preordinato a verificare l’esistenza di un economico raggiungimento

dell’obiettivo dovuto o programmato, le nozioni di regolarità e legittimità degli atti e delle

procedure e della quale, nei vari commi dello stesso art. 1 e ai diversi fini ivi previsti, vengono

richiamati singoli aspetti sintomatici (copertura della spesa, rispetto degli obiettivi annuali posti

dal patto di stabilità interno, osservanza del vincolo previsto in materia d'indebitamento dall'art.

119, sesto comma, della Costituzione, sostenibilità dell'indebitamento e assenza di irregolarità

suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti,

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

efficacia ed efficienza della spesa, regolarità della gestione, efficacia e adeguatezza dei controlli

interni, sostenibilità finanziaria).

La parificazione del rendiconto regionale, nella parte che espone e analizza le risultanze contabili e

finanziarie della gestione regionale, costituisce pertanto la sede istituzionale e l’occasione per

esaminare e valutare anche lo “stato di salute finanziaria” del “sistema regionale integrato di

finanza pubblica”, quale emerge non solo dagli specifici approfondimenti svolti sul rendiconto

regionale, ma anche dall’insieme dei controlli esercitati dalla Sezione nel corso dell’esercizio e in

particolare da quelli esercitati sui bilanci degli enti locali della regione, che nel Friuli Venezia

Giulia sono fortemente alimentati da trasferimenti regionali previsti da norme di rango statutario.

Sotto quest’ultimo profilo, non possono essere trascurate le implicazioni che, ai fini della parifica,

scaturiscono dalla “specialità” regionale e in particolare, in ragione della loro notevole incidenza

finanziaria sul complesso delle risorse disponibili, dall’autofinanziamento del sistema sanitario

regionale e di quello delle autonomie locali regionali. Foriero di importanti ricadute finanziarie è

anche l’avvenuto trasferimento delle funzioni statali in materia di viabilità e di trasporto pubblico

locale. Grande è poi la rilevanza che riveste la potestà legislativa esclusiva in materia di

organizzazione degli uffici (e degli enti regionali), cui è funzionalmente collegato il ruolo della

Regione nell’ambito e ai fini del perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte del

complesso degli enti pubblici di rilevanza regionale, che, come si dirà in prosieguo, costituisce

specifico oggetto di disamina nell’ambito della parificazione.

Anche se, come sopra anticipato, l’attenuazione del controllo preventivo di legittimità sugli atti a

livello statale ha provocato il venir meno della disponibilità in capo all’organo di controllo della

documentazione contabile (specie di spesa), la cui disamina originariamente concorreva alla

“parifica” del rendiconto, il riscontro di conformità contabile rimane pur sempre un elemento

essenziale della parificazione.

Questa deve però oggi essere intesa non come corrispondenza e conformità tra le scritture contabili

tenute da soggetti diversi (Amministrazione e Corte dei conti), ma quale piena coerenza tra le

risultanze dei diversi documenti contabili che si succedono nel corso della gestione del bilancio

(dalla legge di approvazione, alle variazioni di bilancio variamente disposte, alla legge di

assestamento, alle risultanze del conto del bilancio emergenti dal rendiconto) e tra le risultanze

stesse e gli atti che le giustificano, siano essi atti interni all’Amministrazione (scritture contabili

della Ragioneria, atti e provvedimenti emanati dalle singole Direzioni regionali) sia atti di soggetti

esterni (atti del tesoriere). Nello stesso senso deve essere verificata un’effettiva concordanza tra le

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25 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

risultanze del conto del bilancio con quelle del conto del patrimonio, laddove esse si intersecano.

La regolarità contabile richiede inoltre l’attendibilità e l’affidabilità delle risultanze contabili che a

loro volta presuppongono la regolarità contabile e amministrativa delle operazioni che hanno

prodotto le risultanze stesse. Si pone quindi la necessità di verificare la regolarità delle singole

operazioni e delle singole procedure. Nell’impossibilità di controllare tutte le operazioni eseguite

nel corso della gestione, a tale verifica si può provvedere secondo logiche di selezione che nel Friuli

Venezia Giulia derivano dall’applicazione di un metodo statistico finalizzato alla DAS.

Sempre sotto il profilo contabile, si configurano altri e importanti riscontri di regolarità di cui la

parificazione deve certificare l’esistenza. Si tratta in particolare dell’assetto contabile di rilevanza

costituzionale (e strettamente collegato ai vincoli di fonte europea) dato dalla sussistenza degli

equilibri di bilancio, cui, in un’ottica dinamica che collega il bilancio di previsione con il

rendiconto, sono preordinate le procedure volte alla predisposizione e alla gestione del bilancio delle

quali, come si è detto, ai fini della parificazione va parimenti investigata la regolarità.

I suddetti doverosi riscontri di regolarità contabile non esauriscono però l’oggetto della

parificazione del rendiconto, quale si desume dall’evoluzione dell’ordinamento e dei principi alla

luce dei quali debbono essere intese le disposizioni degli articoli 39, 40 e-41 del r. d. n. 1214/1934.

La regolarità contabile deve infatti coniugarsi con la regolarità finanziaria.

Infatti, la pregnanza dei vincoli finanziari derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione

europea pervade oramai la contabilità pubblica degli enti territoriali con una forza espressiva di un

valore costituzionale, sancito dai principi dell’equilibrio tendenziale del bilancio (nuovi artt. 81

primo comma, 97 primo comma, 119 primo comma della Carta costituzionale), della sostenibilità

dell’indebitamento (nuovo art. 97, primo comma) e del doveroso concorso all’osservanza dei vincoli

economici e finanziari derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea (nuovo art. 119, primo

comma).

In quest’ottica, alla parificazione del rendiconto, quale documento espressivo dei risultati della

gestione del bilancio, non può non competere il compito di verificare, oltre alla regolarità contabile,

anche che la gestione sia avvenuta nel rispetto dei doveri di finanza pubblica derivanti dai vincoli

di fonte europea e in primo luogo di quelli trasfusi nel patto di stabilità, che, come tali, generano

corrispondenti risultanze contabili. Analogamente, la parificazione presuppone l’osservanza degli

obblighi, forieri di ricadute contabili e finanziarie, che trovano la loro fonte nella Costituzione. Il

riferimento corre immediato all’art. 119, sesto comma, che impone la destinazione delle risorse

provenienti da indebitamento a spesa d’investimento. Con questi doverosi riscontri concorrono

quelli relativi alla verifica dell’avvenuto rispetto dei vincoli finanziari e di regolarità contabile

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

desumibili dalla legge regionale di contabilità (i doverosi rapporti tra il costo del debito e i limiti di

spesa pluriennale con le entrate tributarie) nonché i vincoli finanziari che derivano alla Regione da

specifiche disposizioni di finanza pubblica contenute nelle manovre finanziarie degli ultimi anni,

per quanto direttamente o indirettamente applicabili alla Regione.

Accanto alla constatazione della regolarità contabile nei termini sopra esposti, alla parificazione del

rendiconto deve quindi oggi riconoscersi il significato di una verifica di “legalità finanziaria”,

diretta non tanto a riscontrare la conformità di singoli atti alla fattispecie astratta per essi

prefigurata dalla legge, quanto piuttosto, in un contesto di accertata regolarità contabile degli atti

e delle procedure, a dichiarare la conformità dei risultati dell’azione (generale o settoriale) regionale

espressi nel rendiconto con gli obiettivi di finanza pubblica previsti dalla legge. Al riguardo è

appena il caso di richiamare l’attenzione sulla circostanza che un’ipotetica violazione del patto di

stabilità non dipenderebbe dall’irregolarità di un singolo atto, ma dalla sequenza di atti che si sono

succeduti nel corso della gestione, i quali, nel loro complesso, non avrebbero conseguito l’obiettivo

previsto. Né è pensabile che possa essere parificato un rendiconto che non rispetti il patto di

stabilità e che quindi sia in contrasto con la fondamentale norma di cui al primo comma dell’art. 1

del d.l. n. 174/2012 (doveroso rispetto dei vincoli finanziari derivanti dall’appartenenza dell’Italia

all’Unione europea) che connota tutto il sistema dei controlli previsti nei confronti della Regioni

dalla stesso art. 1 del decreto legge medesimo.

In conclusione, in un’accezione moderna e coerente con l’ordinamento vigente, la parificazione del

rendiconto presuppone la legalità finanziaria dell’azione regionale, che a sua volta richiede

• il rispetto dei doveri di finanza pubblica derivanti dai vincoli di fonte europea e in primo luogo

di quelli trasfusi nel patto di stabilità, che, come tali, generano corrispondenti risultanze

contabili,

• l’osservanza degli obblighi, forieri di ricadute contabili e finanziarie, che trovano la loro fonte

nella Costituzione e cioè nell’articolo 119, sesto comma, che impone la destinazione delle risorse

provenienti da indebitamento a spesa d’investimento,

• l’osservanza dei vincoli finanziari che derivano alla Regione da specifiche disposizioni di finanza

pubblica contenute nelle manovre finanziarie degli ultimi anni, per quanto direttamente o

indirettamente applicabili alla Regione,

• il rispetto dei vincoli finanziari e di regolarità contabile desumibili dalla legge regionale di

contabilità (i doverosi rapporti tra il costo del debito e i limiti di spesa pluriennale con le entrate

tributarie).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PARTE I - LEGALITA’ FINANZIARIA E

REGOLARITA’ CONTABILE DEL

RENDICONTO

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

1. REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE DELLA GESTIONE

1.1 Significato ed esiti della dichiarazione di affidabilità del rendiconto e di legittimità e regolarità delle relative operazioni

È stato in precedenza evidenziato il significato propedeutico alla parificazione del rendiconto

esercitato dalla dichiarazione di affidabilità e di legittimità e regolarità delle operazioni che ne

alimentano le risultanze.

L’articolo 3, terzo comma, del decreto legislativo 25 maggio 2003, n. 125, nel disporre che la

Sezione renda annualmente al Consiglio regionale una dichiarazione concernente l’affidabilità del

rendiconto e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, stabilisce infatti una chiara

correlazione funzionale tra tale dichiarazione e il successivo giudizio di parificazione del

rendiconto. Il significato e la finalità della dichiarazione (effetto certificatorio in senso lato e cioè

non produttivo di una situazione di certezza giuridica) si riassumono nel fatto che il Consiglio

regionale possa conoscere e valutare le fondamentali tematiche afferenti gli andamenti e gli

equilibri della finanza regionale emergenti dal rendiconto in un contesto di dichiarata ragionevole

certezza circa la veridicità, la legittimità e la regolarità dei singoli dati e circa l’osservanza delle

singole procedure previste per la formazione del rendiconto medesimo.

Ciò premesso, va precisato che il controllo propedeutico alla dichiarazione di affidabilità del

rendiconto 2014 è stato connotato dall’esigenza di semplificazione e razionalizzazione degli

adempimenti riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 1 del decreto legge n. 174/2012, che

aveva già caratterizzato il Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale

(deliberazione n. 68 del 10 maggio 2015) e che permea anche l’attuale giudizio di parificazione.

Oltre all’usuale criterio statistico per l’individuazione dei capitoli, la Sezione ha deciso di

sottoporre a verifica l’operazione dall’importo più elevato. Ne è conseguito un controllo che ha

interessato 77 capitoli del rendiconto 2014 pari al 2,28% del numero complessivo dei capitoli: in

particolare sono stati esaminati 10 crediti, 18 decreti di impegno e 37 titoli di spesa con i relativi

decreti di liquidazione (sul rendiconto 2013 erano stati verificati 18 crediti, 70 decreti d'impegno e

128 titoli di spesa).

La dichiarazione di affidabilità del rendiconto e di legittimità e regolarità delle relative operazioni

è stata resa dalla Sezione con deliberazione n. 69 del 14 luglio 2015, con le precisazioni espresse

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29 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nella relazione allegata alla suddetta deliberazione.

Il controllo sugli atti dell’esercizio 2014 è stato caratterizzato dall’attuale fase di transizione verso

una contabilità armonizzata, che ha indotto a valutare gli esiti dell’istruttoria e a sviluppare le

conseguenti osservazioni e considerazioni anche in funzione del futuro assetto normativo e delle

problematiche attuative che si possono prefigurare.

I rilievi e le indicazioni che la Sezione emana in esito ai suoi controlli sulla Regione danno luogo, a

seconda dei casi, all’adozione di misure consequenziali di adeguamento nella diversa forma di atti

aventi forza di legge o comunque di carattere sistemico e generale oppure di puntuale atto

amministrativo. A questo proposito è opportuno ricordare che la risultanza generale che aveva

caratterizzato il controllo DAS sugli atti del precedente esercizio 2013 era stata il mancato

riscontro di gravi irregolarità nelle procedure di gestione del bilancio e, nei limiti della

metodologia applicata, di atti illegittimi o gravemente irregolari sotto il profilo contabile. Gli esiti

del 2013 si erano rivelati pertanto più positivi rispetto a quelli emersi ai fini delle precedenti

dichiarazioni di affidabilità. Ciò si è tradotto in una più agevole adozione di misure di

adeguamento da parte dell’Amministrazione. Purtuttavia, se si tiene conto dell’entità e del

contenuto dei rilievi formulati nel corso del 2014 nell’ambito del controllo interno di ragioneria,

che citano i postulati espressi dalla Sezione, si può dedurre che i basilari principi metodologici,

procedurali e sostanziali che la Sezione ha avuto modo di affermare negli anni ai fini delle

dichiarazioni di affidabilità non appartengano ancora del tutto alla fisiologia dell’azione

amministrativa degli apparati regionali. Ciò è meritevole di particolare attenzione a fronte

dell’arretramento del controllo interno preventivo di legittimità determinato dalla legge regionale

n. 1/2015, che da un lato ha valorizzato la responsabilità dirigenziale e dall’altro ha demandato la

verifica di legittimità dell’azione amministrativa a un controllo successivo a campione esercitato

dall’organismo di internal audit. Tenendo conto di questa prospettiva e delle logiche e finalità che

presiedono al controllo di legittimità e regolarità proprio della dichiarazione di affidabilità, si è

comunque pervenuti alla conclusione che, alla luce dei riscontri forniti dall’Amministrazione, i

rilievi e le riserve espresse dalla Sezione ai fini delle precedenti dichiarazioni di affidabilità

possono considerarsi superati a mezzo delle misure adottate dall’Amministrazione, sia pur nei

limiti specificati nella relazione con riferimento ad alcune situazioni di dettaglio.

Passando agli esiti del controllo svolto, è appena il caso di ricordare che i riscontri eseguiti sui

capitoli selezionati con metodo statistico hanno tenuto conto del significato espansivo

dell’osservazione derivante dal metodo di selezione utilizzato.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La disamina dei capitoli di entrata svolta in sede istruttoria ha evidenziato l’esistenza di

problematiche connesse alla contabilizzazione nei pertinenti titoli di bilancio e alla gestione della

fase dell’entrata, specie con riferimento ai presupposti dell’accertamento, che vengono

prevalentemente ricondotti alla riscossione. E’ questo un argomento su cui negli anni più volte si

è pronunciata la Sezione e che costituisce il tema su cui meno incisive sono risultate le misure

correttive adottate dall’Amministrazione. Va peraltro osservato che l’alterazione

dell’attribuzione alla competenza dell’anno dipendente da una tendenziale coincidenza

dell’accertamento con il momento della riscossione e la conseguente mancata contabilizzazione ed

evidenza contabile di un credito giuridicamente esistente non risulta abbiano mai pregiudicato gli

equilibri del bilancio regionale.

La problematica è peraltro destinata a comporsi a seguito dell’armonizzazione, i cui principi sono

stati in parte anticipati dalla Regione a mezzo dell’articolo 13, comma 3, della legge regionale n.

6/2013 che ha integrato l'articolo 37 della legge regionale di contabilità n. 21/2007 stabilendo che

“l'Amministrazione iscrive il credito come competenza dell'anno finanziario in cui esso giunge a

scadenza o, qualora dal titolo non si ricavi espressamente la data di scadenza, come competenza

dell'anno finanziario in cui esso è sorto”. In questa fase temporale di transizione è peraltro possibile

che in relazione alla gestione 2014 si siano configurate situazioni ibride e non coerenti con questo

principio contabile.

Una emblematica situazione di questo genere si è rinvenuta nella gestione del capitolo 2273

concernente i rimborsi delle aziende farmaceutiche a titolo di pay back per il primo semestre 2014

comunicati dall’AIFA e aventi scadenza 19 dicembre 2014. Il credito oggetto di controllo è parte

di una più ampia entrata allo stesso titolo, che ha dato luogo a diversi accertamenti. Il

contraddittorio finale con l’Amministrazione ha confermato che l’accertamento dell’entrata non

si è basato sulle risultanze del documento, ma è stato realizzato sulla base della riscossione e in

misura corrispondente all’importo riscosso. Per un verso l’accertamento è stato infatti superiore

all’importo risultante dalla comunicazione AIFA; per altro verso una parte del credito risultante

da tale comunicazione ha dato luogo a un accertamento nel 2015; per altro verso ancora sono stati

accertati componenti di pay back di competenza degli anni precedenti e importi non dovuti che

dovranno essere restituiti.

Nell’ottica della prossima armonizzazione sono state inquadrate e verificate anche le dinamiche

riguardanti il capitolo di spesa 9649 (“fondo per la compensazione delle minori entrate da

effettuare nell’anno in relazione a fondi statali, corrispondente alle maggiori entrate accertate

nell’anno precedente”), alimentato anche dalle risorse del predetto capitolo 2273 dell’entrata, che

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31 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rilevano sotto il profilo della gestione della contabilizzazione delle entrate pervenute a fine

esercizio da assegnazioni statali con destinazione vincolata. Il controllo, pur rilevando il rispetto

dei vincoli delle destinazioni delle entrate de quibus e l’equilibrio finale della particolare gestione

contabile, ha riscontrato che la stessa incide, a mezzo di una duplicazione delle risorse

contabilizzate in entrata, sulle risultanze della consistenza complessiva della competenza

dell’anno.

L’istruttoria ha poi rilevato quattro casi concernenti il coinvolgimento a vario titolo della

Regione nell’attuazione di programmi fruenti di finanziamenti dell’Unione europea in relazione ai

quali in due casi (capitolo 30 e capitolo 1267) l’allocazione contabile dell’entrata al titolo IV

corrispondeva a un’iscrizione a spesa al titolo II pur a fronte di una non riconducibilità della

spesa al titolo della spesa d’investimento, bensì a quello di spesa corrente. Al riguardo, pur

prendendo atto delle ampie deduzioni svolte dall’Amministrazione, la Sezione ha ribadito la

necessità di una preventiva predeterminazione della corrispondenza tra i titoli di entrata e di

spesa per una medesima operazione, tenendo conto delle norme che individuano la natura della

destinazione delle somme a spesa e di altri supporti ermeneutici, quali le indicazioni illustrative

delle codifiche SIOPE.

Più rilevante è la casistica che concerne i capitoli 1408 e 1288, che si caratterizzano per la gestione

dei fondi europei in partita di giro in relazione al ruolo esercitato dalla Regione. Al riguardo,

ritenute non esaustive le deduzioni svolte dall’Amministrazione con riferimento al capitolo 1408,

la Sezione ha ribadito che la contabilizzazione in partita di giro richiede l’assenza di ogni scelta di

carattere discrezionale nella gestione della risorsa, essendo fondata la regolarità di siffatta

allocazione contabile sul mero adempimento di attività predeterminate, cosicché l’attività

regionale si configura come attività vincolata nell’an, nel quantum e nel quomodo. Con l’entrata in

vigore dell’armonizzazione, anche in questo settore l’Amministrazione dovrà scrupolosamente

improntare la propria organizzazione contabile ai nuovi principi sulla base dei quali, perlomeno in

linea generale, i finanziamenti comunitari non possono essere contabilmente allocati tra i servizi

per conto terzi e le partite di giro, anche se destinati a essere spesi coinvolgendo altri enti, nei casi

in cui non risultino predefiniti tempi, importi e destinatari dei necessari trasferimenti.

Nel controllo sui capitoli di entrata 1267, 30 e 1288 è emersa la tematica della conservazione dei

residui attivi. Alla luce delle risultanze del rendiconto 2014, il controllo ha verificato che per i

capitoli in esame la conservazione dei residui attivi (per un totale di euro 1.032.401,60,

provenienti dal 2009 e dal 2012) risultava effettivamente giustificata, in quanto sussistevano i

presupposti sostanziali dei crediti che apparivano di affidabile esigibilità.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nell’ambito del controllo sui capitoli di spesa, è stata innanzitutto verificata la regolarità delle

procedure contabili seguite dall’Amministrazione nella fase della spesa, ivi comprese alcune di

quelle che rinvengono la loro fonte nelle recenti innovazioni apportate all’ordinamento contabile

regionale in vista della prossima armonizzazione dei sistemi e degli schemi di bilancio. Rientrano

in questa casistica i positivi riscontri eseguiti con riferimento all’eliminazione dell’istituto della

competenza derivata a favore di un’iscrizione delle quote accantonate e vincolate in competenza

2015 come avanzo vincolato. Analogamente è da dirsi a proposito del riallineamento delle

imputazioni contabili delle quote dei contributi pluriennali rispetto alle date di effettiva scadenza

dei ruoli di spesa. Alla luce di disposizioni legislative già da tempo presenti nell’ordinamento

contabile regionale sono stati invece eseguiti, sempre con esito positivo, i riscontri relativi al

rispetto del principio volto a contenere la formazione dei residui passivi nonché al rispetto delle

norme che richiedono, ai fini della conservazione dei residui, la verifica circa l’esistenza di

adeguati presupposti anche temporali.

Con riferimento alle verifiche su singoli atti e sui titoli, il controllo su un ruolo di spesa fissa

assunto a valere sul capitolo 8993 ha evidenziato che non risultava assolto l’adempimento, da

parte del Comune beneficiario, dell’obbligo di rendicontazione alla scadenza prevista (31 dicembre

2005 successivamente prorogata al 31 dicembre 2007 e infine al 31 luglio 2011). La Direzione

centrale competente, in sede di contraddittorio, ha esposto quanto comunicato dal Comune e cioè

che, a seguito dell’ultimazione dei lavori avvenuta nel settembre 2011 (e quindi fuori termine), è

insorto un contenzioso con il direttore dei lavori, concluso transattivamente nel dicembre 2014.

Entro i prossimi mesi è prevista la rendicontazione, dopo il certificato di collaudo e regolare

esecuzione dell’opera da parte di un nuovo collaudatore. È agli atti una richiesta tardiva del

Comune di proroga in sanatoria dei termini di rendicontazione. La Sezione ha preso atto delle

assicurazioni della citata Direzione centrale su un futuro attento monitoraggio dei termini

assegnati, ma nel caso concreto ha rilevato che sono ampiamente spirati i termini del

procedimento finanziario che richiedevano la presentazione del rendiconto (da ultimo 31 luglio

2011). Nel frattempo il finanziamento è stato totalmente erogato senza che l’Amministrazione

regionale considerasse la necessità di verificare se un così ampio ritardo fosse dovuto a una

situazione tale da produrre effetti negativi sulla spettanza e proficuità del finanziamento

medesimo, come sotteso dalla ratio che fissa dei termini per la presentazione del rendiconto.

Nell’ambito del controllo sul capitolo 9390 riguardante un trasferimento di fondi all’ERSA per un

milione di euro che traeva fondamento in una variazione di bilancio disposta a mezzo di mera

variazione della tabella allegata alla legge di assestamento del bilancio 2014 n. 15/2014, si è

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33 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

verificata la consistenza del percorso programmatorio che aveva condotto alla stipula del

contratto con Veronafiere per EXPO 2015, cui erano destinati 732.000 euro di cui non

risultavano evidenze nei documenti della programmazione 2014 dell’ente pubblicati sul suo sito

web. La documentazione prodotta in risposta alle richieste istruttorie dalla Direzione centrale

competente non ha offerto informazioni utili in merito alla programmazione e alla quantificazione

finanziaria del contratto con Veronafiere per EXPO 2015. Ulteriore documentazione acquisita

direttamente dall’ERSA ha piuttosto fatto emergere che il rapporto con Veronafiere nell’ambito

dell’EXPO riguarda la programmazione 2015. La Sezione ha pertanto dedotto che l’operazione

dell’importo di euro 732.000,00 non è stata assistita, dal lato dell’ERSA, da evidenze in sede

programmatoria 2014 a fronte peraltro di una traccia relativa alla partecipazione regionale a

EXPO 2015 contenuta nella relazione politico-programmatica regionale 2014-2016.

L’esame della documentazione relativa a un decreto di concessione di un contributo, a valere sul

capitolo 9434, a favore del Collegio regionale delle guide alpine per l’organizzazione e lo

svolgimento dei corsi di abilitazione per l’esercizio della professione, ha evidenziato

l’incompletezza della fase istruttoria del procedimento contributivo, soprattutto con riferimento

agli accertamenti e alle valutazioni afferenti alla quantificazione della spesa ammissibile a

contributo che si limita a rimandare alla “proposta” del beneficiario. Costituisce una mera

clausola di stile l'espressione, riportata nelle premesse del decreto di concessione del contributo,

secondo la quale “l’intera spesa proposta dal Collegio regionale può considerarsi ammissibile in

quanto rientrante negli obiettivi e nelle finalità della legge regionale”. A questo proposito, la Sezione

ha osservato anche che, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, del decreto del Presidente della

Regione 21 agosto 2002, n. 253, le domande di contributo per lo svolgimento dei corsi di

formazione professionale di cui all’articolo 159 della legge regionale n. 2/2002 devono essere

corredate, oltre che dai preventivi di spesa, anche dai programmi dei corsi e da una relazione

illustrativa che indichi le modalità di selezione, il numero previsto dei partecipanti e la quota di

partecipazione prevista per ogni candidato. La documentazione presentata a corredo della

domanda di contributo non include i programmi dei corsi, la relazione illustrativa non riporta le

modalità di selezione, la quota di partecipazione prevista per ogni candidato e il preventivo di

spesa sono del tutto generici e non consentono una valutazione dettagliata dei costi da ammettere

a contributo, come richiesto dall’articolo 12 del succitato decreto del Presidente della Regione n.

253 del 2002 che stabilisce i criteri e le modalità di concessione dei contributi in argomento. A

proposito la Sezione ha ricordato che simile osservazione era stata rivolta nei confronti di una

fattispecie analoga nella dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2010 e che, nell’ambito del

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contraddittorio finale, l’Amministrazione aveva preso atto di quanto rappresentato e aveva dato

assicurazione per il futuro di prestare la massima attenzione nei confronti degli elementi che

devono essere allegati alla domanda di contribuzione. A fronte della richiesta di chiarimenti sul

punto, la Direzione centrale competente, nel prendere atto del rilevato difetto in fase istruttoria e

assicurando per il futuro la necessaria attenzione alla completezza degli elementi di cognizione, ha

peraltro precisato che va tenuta presente l’alea in sede di valutazione connessa alla realizzazione

delle prove attitudinali per la selezione dei candidati al corso di formazione, dal momento che

all’atto della domanda il numero dei candidati, su cui si basa la spesa, non è conosciuto. La

predetta Direzione centrale è in attesa della rendicontazione completa dell’iniziativa che dovrà

evidenziare in modo coerente e dettagliato quanto realizzato. Il contraddittorio finale ha

confermato che sono state disattese le norme regolamentari che disciplinano la fase di

presentazione della domanda, con riflessi anche sui criteri di ripartizione del contributo. Le

osservazioni svolte dall’Amministrazione da un lato pare non prendano in considerazione le

cognizioni desumibili dalle pregresse esperienze e dall’altro, se effettivamente fondate, dovrebbero

indurre a valutare l’opportunità di una semplificazione del regolamento.

Il capitolo 3690 concerne il finanziamento all’ANAS spa per l’attuazione degli interventi di

ristrutturazione degli assi stradali di interesse statale e regionale previsti dall’APQ 4 marzo 2005.

Il controllo ha verificato l’esistenza di una regolazione dei rapporti finanziari intercorrenti a vario

titolo tra Regione e ANAS operata sulla base di una compensazione finanziariamente molto

rilevante, in relazione alla quale non emergeva dagli atti alcuna dimostrazione di assenso o

condivisione da parte dell’ANAS, pur in presenza di alcune componenti finanziarie che traevano

origine da rapporti litigiosi, che facevano dubitare dell’esistenza dei presupposti per una

compensazione legale. La rilevanza finanziaria della compensazione ha imposto di verificare

l’inesistenza di pretese finanziarie dell’ANAS che avrebbero potuto ripercuotersi sul bilancio. In

esito alla richiesta istruttoria diretta a ottenere chiarimenti e conferme di quanto sopra,

l’Amministrazione ha precisato che ANAS ha sostanzialmente aderito alla compensazione anche

se a tutt’oggi non ha formalmente confermato tale adesione, la cui comunicazione sarebbe

peraltro imminente. La Sezione rimane pertanto in attesa di acquisire agli atti del controllo

l’adesione dell’ANAS alla compensazione, tenuto conto della diversa natura dei sottostanti

rapporti che la alimentano.

Gli esiti del controllo sul capitolo 1321 relativo alle spese per la realizzazione delle infrastrutture

destinate al funzionamento del Collegio del Mondo unito dell’Adriatico hanno consentito di

svolgere due considerazioni. La prima riguardava l’adempimento degli obblighi concernenti

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35 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

“l’Amministrazione trasparente” che nel caso concreto sono stati comunque regolarmente assolti.

L’osservazione era finalizzata a richiamare l’attenzione sull’opportunità che il reperimento delle

informazioni presenti nel sito fosse più agevole, nel senso che attualmente esse non sono

immediatamente e facilmente evincibili nella loro interezza. Va infatti considerato che uno dei

cardini della disciplina sugli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da

parte delle pubbliche Amministrazioni è la qualità dell’informazione pubblicata che, tra l’altro,

deve tradursi in semplicità di consultazione, comprensibilità e facile accessibilità. La seconda

considerazione traeva fondamento dalla circostanza che la fine dei lavori risultava

apparentemente intervenuta due mesi oltre il termine contrattuale senza che gli atti del

procedimento specificassero l’esistenza di conseguenze. In risposta alla richiesta di chiarimenti

l’Amministrazione ha precisato che lo slittamento dei termini di fine lavori è stato determinato

dalle condizioni metereologiche, trattandosi di lavori da svolgere all’esterno. Nel prendere atto di

quanto precisato nel merito, la Sezione ha ribadito la necessità che gli atti amministrativi diano

cognizione di ogni elemento rilevante del procedimento, in modo che emergano chiaramente le

circostanze in base alle quali sono state assunte le decisioni amministrative, ivi incluse le

condizioni che eventualmente non abbiano consentito il rispetto delle tempistiche concordate,

tenuto peraltro conto che nel caso in esame la lettera di affidamento prevedeva una penale per

ritardata ultimazione della prestazione.

Il controllo sul capitolo 6278 ha evidenziato un’apparente violazione da parte dell’ERSA della

norma di cui all’articolo 8, comma 52, della legge regionale n. 1/2007 secondo la quale

“L'Amministrazione regionale è autorizzata a effettuare conferimenti a favore degli enti regionali e

degli enti funzionali della Regione a seguito della dimostrazione dell'effettivo fabbisogno di cassa”. In

occasione del controllo è stato verificato che, ai fini del trasferimento di fondi richiesto alla

Regione, l’ERSA ha rappresentato una situazione di cassa al 30 novembre 2014 di euro

2.151.340,30 e una previsione di pagamenti a tutto il 2014 di euro 2.070.000,00. Si è

successivamente verificato che la giacenza di cassa al 31 dicembre 2014 ammontava in realtà a

euro 2.680,223,37. A fronte delle richieste istruttorie dirette a chiarire se l’apparente discrasia

sulla situazione di cassa prevista fosse effettivamente esistente, nonché quali fossero le verifiche

che la Regione attiva per il riscontro dell’attendibilità delle dichiarazioni rilasciate dagli enti

interessati da analoghe disposizioni concernenti il fabbisogno di cassa, è stato precisato che,

nell’articolo 8, comma 52, della legge regionale n. 1/2007, “non sono indicate formalità specifiche

per la dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa da parte degli enti beneficiari di conferimenti. In

casi analoghi la suddetta dichiarazione è effettuata tramite scambio di corrispondenza”. In chiusura

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

d’esercizio la dichiarazione di fabbisogno di cassa tende ad assumere la forma di una previsione.

Nel caso in esame la liquidazione è stata disposta ritenendo che sussistesse il presupposto del

fabbisogno di cassa in considerazione dell’approssimarsi della chiusura dell’esercizio e della

conseguente sospensione dei trasferimenti fino al ripristino dell’operatività dei capitoli di bilancio

all’apertura dell’esercizio 2015. Dal momento che la competente Direzione centrale ha richiesto

opportuni chiarimenti al beneficiario al fine di dare riscontro alle osservazioni formulate in merito

all’apparente discordanza evidenziata, l’ERSA ha precisato che i pagamenti programmati e

quantificati in via presuntiva sono stati effettivamente eseguiti e che la richiesta di erogazione

trovava giustificazione nella necessità di far fronte a tutti i pagamenti da effettuare nell’anno. In

realtà alcune azioni si sono protratte nel tempo e i relativi pagamenti sono stati effettuati nel

2015 in conto residui. La Sezione ha preso atto delle precisazioni e ribadito a ogni buon conto che

la norma che prevede la dimostrazione dell’effettivo fabbisogno di cassa per gli enti regionali è

finalizzata al contenimento della spesa regionale in funzione dell’osservanza degli obblighi di

finanza pubblica che gravano sulla Regione e che, come tali, esigono scrupolosa osservanza da

parte di tutti gli apparati regionali, non potendo essere ricondotto il precetto che essa contiene al

livello di una mera previsione o di un adempimento di natura formale.

Nell’ambito dei controlli operati a seguito di scelta professionale, le spese di rappresentanza

costituiscono, all’interno dei temi di finanza pubblica, un argomento particolarmente rilevante

innanzitutto perché l’incertezza dei confini della nozione ne ha avallato forme di abuso che hanno

fatto lievitare la spesa e che sono state più volte rilevate dalla giurisprudenza della Corte dei

conti. In secondo luogo il carattere strumentale della spesa rispetto a un valore (in sintesi, quello

della promozione dell’immagine dell’ente pubblico) che non è immediatamente espressione di un

interesse primario richiede particolari cautele nella sua gestione e chiare correlazioni tra la spesa e

i benefici che ne derivano. Il controllo, tendente a verificare la regolare applicazione del nuovo

regolamento regionale sulle spese di rappresentanza e a individuare le evidenze contabili del

fenomeno, ha innanzitutto riscontrato che il monitoraggio delle spese di rappresentanza da parte

della Regione è effettuato in occasione e ai fini del contenimento della spesa complessiva afferente

le diverse tipologie di spesa (per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e

rappresentanza), il cui contenimento costituisce un unitario obiettivo di finanza pubblica

regionale ai sensi del comma 14 dell’articolo 12 della legge regionale n. 22/2010. Ha inoltre

riscontrato che allo stato non sussiste un’autonoma e unitaria evidenza del complesso delle spese

di rappresentanza e in particolare di quelle allocate su capitoli diversi da quelli gestiti dall’Ufficio

di Gabinetto della Presidenza. L’approfondimento della Sezione, che ha rilevato la corretta

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applicazione del nuovo regolamento, ha comunque consentito di individuare la modesta entità

finanziaria del fenomeno, che nel 2014 ammonta a complessivi euro 62.609,60 di impegni, pari al

4,19% del complesso dell’aggregato di spesa (impegni) rilevante ai fini dell’articolo 12, comma 14,

della legge regionale n. 22/2010.

In occasione della dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2012 la Sezione aveva, fra gli altri,

sottoposto a controllo i capitoli della spesa 3680 (interventi per la realizzazione di infrastrutture

immateriali, anche mediante conferimento di capitale a società aventi per finalità la promozione,

la realizzazione e/o la gestione di infrastrutture immateriali, nonché ad altre società controllate

dalla Regione) e 3704 (stipula con Rete Ferroviaria Italiana R.F.I. di un accordo quadro per

individuare interventi urgenti di completamento e miglioramento della rete ferroviaria nel

territorio della Regione Friuli Venezia Giulia – ricorso al mercato finanziario), gestiti dalla

Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università.

Chiarite e definite talune problematiche contabili che erano state intercettate, le criticità allora

rilevate per entrambi i capitoli riguardavano soprattutto il piano dei rapporti tra la

programmazione e l’attuazione dei programmi che si presentavano disallineate tra loro. I

potenziali riflessi delle due attività sul bilancio regionale inducevano la Sezione a ritenere

necessaria, in assenza di adeguate forme di controllo interno, un’attività ricorrente di

monitoraggio, finalizzata a conoscere, anno per anno, lo stato di attuazione della progettazione e

di realizzazione degli interventi. Inoltre la correlazione tra l’efficacia, l’efficienza e l’economicità

dell’azione amministrativa e la legittimità della stessa consentiva di sviluppare il monitoraggio

nell’ambito della dichiarazione di affidabilità, pur presentando le relative tematiche più

immediati aspetti riconducibili alle logiche di un controllo sulla gestione, volto a misurare la

proficuità delle scelte e dell’azione regionale. La Sezione ha preso atto delle ampie precisazioni

fornite dalla competente Direzione centrale sullo stato di avanzamento dei due programmi di

rilevanza strategica per gli interessi regionali e in particolare delle difficoltà che ancora

permangono nell’attuazione del programma afferente il completamento e il miglioramento della

rete ferroviaria regionale, che ha preso avvio in sede amministrativa già nel 2002. Con riferimento

al programma ERMES sono stati infine forniti i dati di sintesi, concernenti lo stato di attuazione

degli interventi in relazione all’oggetto complessivo del programma, che evidenziano i progressi

dell’ultimo periodo. In conclusione va comunque osservato che il controllo strategico e gestionale

dovrebbero essere in grado di monitorare lo sviluppo dei due importanti programmi e di

individuare tempestivamente l’esistenza di eventuali (ulteriori) impedimenti alla loro definizione

e/o la necessità di eventuali correzioni di rotta. Definite e chiarite le problematiche contabili

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

emergenti dai precedenti controlli DAS, la Sezione si occuperà dei programmi suddetti

nell’ambito delle valutazioni che le competono sul funzionamento dei controlli interni.

La Regione ha avviato un percorso di graduale avvicinamento ai principi dell’armonizzazione

contabile. In questo contesto ha operato nel bilancio di previsione 2015-2017 una riclassificazione

dei capitoli del bilancio regionale per missioni/programmi per i capitoli di spesa e per

titoli/tipologie per i capitoli d’entrata. Altro punto qualificante è l’operazione di riallineamento

finalizzata ad allineare l’imputazione degli impegni contabili delle spese pluriennali alla data di

esigibilità del debito, prevista dall’articolo 13, comma 2, della legge regionale n. 15/2014. Tale

operazione è stata effettuata nel dicembre 2014. Ha inoltre soppresso l’istituto della competenza

derivata, in favore di un utilizzo puntuale dell’istituto dell’avanzo vincolato prima

dell’approvazione del rendiconto, dando indicazioni per far avvicinare anche gli enti regionali ai

principi dell’armonizzazione. In quest’ottica rivolta al futuro assetto contabile, una tematica

meritevole di attenzione ha riguardato il conto del patrimonio, che finora ha rivestito una

limitata rilevanza nella gestione contabile regionale per il fatto di essere sostanzialmente

espressione di dati provenienti dalla gestione di un bilancio di natura finanziaria e fortemente

condizionati dalle dinamiche di fattori esterni all’ente (andamenti del gettito tributario), le cui

oscillazioni negli anni hanno costituito le più determinanti cause di variazione della consistenza

netta patrimoniale. Non può inoltre essere sottaciuto che è assente una gestione in termini di

competenza economica e che quindi non ricevono alcuna considerazione talune sue fondamentali

componenti che incidono sul valore dei cespiti, quali, ad esempio, gli ammortamenti. Nel nuovo

scenario contabile armonizzato risulterebbe quindi incompatibile l’attuale rappresentazione

patrimoniale della gestione del debito potenziale (che dovrebbe comunque venir meno con il 31

dicembre 2015). L’operazione a livello patrimoniale viene attualmente valorizzata all’attivo con

riferimento al valore dei residui attivi derivanti dalle autorizzazioni al ricorso al mercato che

hanno dato luogo alla stipula di tre contratti di apertura di credito con Cassa depositi e prestiti

spa, ma non riceve, per contro, alcuna valorizzazione nel passivo patrimoniale, a fronte

dell’inesistenza di un debito, quale conseguenza della mancata attivazione delle suddette aperture

di credito. Ricordato che le valutazioni in base alle quali le poste vengono rappresentate in

bilancio devono comunque essere espressione di coerenza, se vengono espressi a patrimonio i

descritti residui attivi (che patrimonialmente costituiscono solo un credito possibile) dovrebbe

trovare ingresso, nel conto ritenuto più adeguato del lato passivo, una corrispondente posta di

debito, anche se pure essa è solo un debito possibile.

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39 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In conclusione, tenendo conto di quanto sopra evidenziato, la Sezione, con deliberazione n. 69 del

14 luglio 2015, ha dichiarato l’affidabilità del rendiconto generale della Regione Friuli Venezia

Giulia dell’esercizio finanziario 2014 e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, con le

precisazioni espresse nella relazione allegata alla delibera stessa.

1.2 Rispetto del limite legale di impegno della spesa pluriennale

L’articolo 24 bis della legge regionale di programmazione e contabilità 8.8.2007 n. 21, introdotto

dall’articolo 15, comma 1, lettera c) della legge regionale 30.12.2008 n. 17 (legge finanziaria per il

2009) prevede che l'importo complessivo annuale delle quote di limiti di impegno per l'assunzione

di obbligazioni pluriennali di cui all'articolo 11, comma 1, lettera c), non possa superare il 10 per

cento dell'ammontare complessivo delle entrate derivanti dai tributi propri e dalle

compartecipazioni nette di tributi erariali previsto in ciascuno degli esercizi finanziari compresi

nel bilancio pluriennale.

Si tratta di un limite legale alla possibilità di spesa regionale che si aggiunge all’analogo limite già

esistente e previsto dall’articolo 24, secondo comma, della stessa legge in ordine all’importo

complessivo annuale delle rate di ammortamento per capitale e interessi derivante dal ricorso al

mercato finanziario.

Le risultanze dell’esercizio 2014, riferite tanto al momento previsionale quanto a quello di

consuntivo sono quelle riportate nelle due tabelle che seguono e che evidenziano anche i dati

relativi agli anni 2012 e 2013.

Tabella 1 - limite di impegno della spesa pluriennale (risultanze riferite al momento previsionale) triennio 2012-2014 risultanze dell'esercizio riferite al momento

previsionale 2012 2013 2014

stanziamento limiti 340.476.232,63 327.081.861,35 308.515.824,22

stanziamento entrate nette titolo I 4.165.580.000,00 3.924.201.888,56 4.056.472.881,17

rapporto articolo 24 bis 8,17% 8,33% 7,61%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 2 - limite di impegno della spesa pluriennale (risultanze riferite al momento di consuntivo) triennio 2012-2014 risultanze dell'esercizio riferite al momento

di consuntivo 2012 2013 2014

impegni limiti 325.449.841,34 317.238.188,80 173.645.253,23

accertamento netto titolo I 4.127.431.994,41 4.569.258.948,45 4.178.129.718,42

rapporto articolo 24 bis 7,89% 6,94% 4,16%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Ne consegue pertanto che nell’esercizio 2014 il limite legale è rispettato e, sia in fase previsionale

che in fase di consuntivo, in misura più ampia sia rispetto all’esercizio 2012 che rispetto

all’esercizio 2013.

Nel triennio 2012-2014 l’andamento del rapporto risulta essere oscillante se si considerano le

risultanze riferite al momento previsionale, decrescente se si considerano le risultanze riferite al

momento di consuntivo. In particolare, nel passaggio dal 2013 al 2014 lo scarto percentuale è pari

a - 0,72% se si fa riferimento al momento previsionale e pari a - 2,78% se si fa riferimento al

momento di consuntivo, mentre nel passaggio dal 2012 al 2014 lo scarto percentuale è pari a –

0,56% se si fa riferimento al momento previsionale e pari a – 3,73% se si fa riferimento al

momento di consuntivo.

1.3 Rispetto del limite legale d’indebitamento (verifica dell’incidenza degli oneri di ammortamento ex art. 24, comma 2, della l. r. n. 21/2007 - dati previsionali iniziali del periodo 2012-2016)

La legge di contabilità regionale (l.r. n. 21/2007) in vigore dall’1.1.2008 ha espressamente previsto

un limite agli oneri derivanti dal debito. L’art. 24, comma 2, dispone infatti che l'importo

complessivo annuale delle rate di ammortamento per capitale e interessi derivante dal ricorso al

mercato finanziario non possa superare il 10% dell'ammontare complessivo delle entrate derivanti

da tributi propri e dalle compartecipazioni nette di tributi erariali previsto in ciascuno degli

esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale.

Il riferimento alle compartecipazioni nette è frutto della modifica apportata dall’art. 15, comma 1

lett. b) della l.r. 17/2008, che, a seguito del nuovo sistema di contabilizzazione delle entrate

tributarie derivante dal nuovo sistema di riscossione stabilito dal decreto del Ministro

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41 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dell’Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, ha in tal modo inteso esplicitamente escludere, ai

fini di cui ora si tratta, i valori corrispondenti alle compensazioni e ai rimborsi funzionalmente

collegati alla contabilizzazione in entrata delle compartecipazioni.

Tutto ciò premesso, si analizza l’incidenza degli oneri di ammortamento del debito regionale sul

bilancio nel periodo 2012-2016, in relazione ai dati previsionali (iniziali) dei bilanci 2012, 2013,

2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016, al fine di verificare il rispetto del limite di

indebitamento previsto dall’art. 24, comma 2, della L.R. 21/2007. La verifica del rispetto del

limite a consuntivo è invece effettuata nell’ambito del capitolo di questa relazione dedicato

all’indebitamento regionale.

Metodologia seguita per il computo.

Si è proceduto a elaborare l’indicatore con riferimento ai soli oneri di ammortamento

dell’indebitamento a carico della Regione, corrispondenti all’importo degli oneri di

ammortamento dell’indebitamento complessivo al netto dei contributi vincolati dello Stato per

gli oneri di ammortamento dell’indebitamento a proprio carico.

Il dato relativo alla parte interessi e alla parte capitale di ammortamento di mutui e prestiti, per

quanto ricavabile dal rendiconto, è stato rilevato dai capitoli di spesa relativi all’ammortamento

di mutui. Si evidenzia che, ai fini dell’elaborazione dell’indicatore del grado di indebitamento, non

sono state considerate le partite contabili relative ai contratti di finanza derivata e non è stato

computato lo stanziamento a previsione per gli interessi su anticipazioni di cassa. Infine si

evidenzia che non sono state computate tra le spese di ammortamento mutui in parte capitale i

rimborsi connessi alle operazioni di cui all’art. 1, comma 4, 5, 6 e 7 della l.reg. n. 12 del 23.7.2009,

in quanto non sono relative a un indebitamento effettivo. Si precisa che gli stanziamenti

previsionali di bilancio dei capitoli di spesa afferenti l’ammortamento del debito comprendono

oltre la sommatoria degli importi dei piani di ammortamento dell’indebitamento effettivo, anche

lo stanziamento necessario alla copertura degli oneri a fronte di un ipotetico indebitamento da

accendere con riferimento alle nuove autorizzazioni all’indebitamento.

Sulla base dei criteri metodologici testé descritti, l’incidenza sul bilancio degli oneri di

indebitamento nel periodo 2012-2016 è desumibile dalla tabella e dal grafico di seguito riportati.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 3 Incidenza sul bilancio degli oneri da indebitamento (dati da bilancio di previsione iniziale) a carico della Regione per il periodo 2012-2016

Incidenza sul bilancio oneri da indebitamento (dati da bilancio di previsione iniziale) a carico Regione

2012 2013

A - Entrate tributarie nette 4.165.580.000,00* 3.924.201.888,56*

Oneri c/interessi di ammortamento mutui e prestiti

60.744.644,67 66.640.081,62

Oneri c/capitale di ammortamento mutui e prestiti

213.289.108,21 179.485.424,33

Entrate da contributi per ammortamento mutui e prestiti

29.794.979,68 29.794.979,70

B) Oneri netti (al netto dei contributi per indebitamento a carico Stato) ammortamento indebitamento

244.238.773,20 216.330.526,25

Oneri netti ammortamento indebitamento /entrate tributarie (B/A)

5,86% 5,51%

Incidenza sul bilancio oneri da indebitamento (dati da bilancio di previsione iniziale) a carico Regione

2014 2015 2016

A - Entrate tributarie nette 4.056.472.881,17* 3.899.379.203,50* 3.899.379.203,50*

Oneri c/interessi di ammortamento mutui e prestiti

60.269.879,14 52.764.333,37 44.197.394,91

Oneri c/capitale di ammortamento mutui e prestiti

164.065.105,43 170.405.149,76 143.464.754,21

Entrate da contributi per ammortamento mutui e prestiti 29.794.979,70 29.647.734,45 14.006.762,28

B) Oneri netti (al netto dei contributi per indebitamento a carico Stato) ammortamento indebitamento

194.540.004,87 193.521.748,68 173.655.386,84

Oneri netti ammortamento indebitamento /entrate tributarie (B/A)

4,80% 4,96% 4,45%

Fonte: bilanci di previsione iniziali 2012, 2013, 2014 e pluriennale 2014-2016 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

* Nota: I dati delle entrate tributarie sono stati calcolati al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali.

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43 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 1 Incidenza sul bilancio degli oneri da indebitamento (dati da bilancio di previsione iniziale) a carico della Regione per il periodo 2012-2016

Nota: i valori sono quelli relativi al bilancio di previsione iniziale.

Dai calcoli sopra elaborati emerge che il limite di indebitamento del 10% delle entrate tributarie

nette è stato rispettato nel periodo esaminato (dal 2012 al 2016). Nel periodo esaminato si rileva

in particolare una progressiva diminuzione degli oneri netti (al netto dei contributi statali per

l’indebitamento con oneri a carico dello Stato) di ammortamento dell’indebitamento, sia in valore

assoluto, sia in rapporto alle entrate tributarie nette. In particolare, nel 2014 si registrano oneri

netti di ammortamento pari a 194,5 milioni (4,80% delle entrate tributarie nette), che scendono a

193,5 milioni nel 2015 (4,96% delle entrate tributarie nette) e a 173,7 milioni nel 2016 (4,45%

delle entrate tributarie nette).

Questa significativa diminuzione degli oneri del debito che si registra nel periodo 2012-2014 è

sostanzialmente ascrivibile all’estinzione nel triennio stesso del BOR emesso nel 2002, di quello

emesso nel 2003 nonché della conclusione dell’ammortamento di due mutui a carico della Regione

e la parte di oneri a carico della Regione in relazione a un mutuo assunto dallo Stato.

Per converso si deve tener presente che pure a fronte di questo trend discendente gli stanziamenti

previsionali di bilancio dei capitoli di spesa afferenti l’ammortamento del debito comprendono

anche lo stanziamento necessario alla copertura di un ipotetico indebitamento da accendere con

riferimento alle nuove autorizzazioni all’indebitamento indicate nella legge finanziaria.

4,00%

4,20%

4,40%

4,60%

4,80%

5,00%

5,20%

5,40%

5,60%

5,80%

6,00%

2012 2013 2014 2015 2016

inci

den

za p

erc

en

tuale

Incidenza sul bilancio di previsione iniziale degli oneri per ammortamento dell'indebitamento a carico

Regione periodo 2012-2016

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2. BILANCIO DI PREVISIONE E PROGRAMMAZIONE 2014. REGOLARITA’ DEL CICLO DI BILANCIO

2.1 Riscontri contabili per la parificazione del rendiconto (variazioni di bilancio, registrazioni del tesoriere, concordanza con il conto del patrimonio).

E’ stato in precedenza precisato3 che il riscontro di conformità contabile, rimane pur a fronte

dell’evoluzione dello scenario normativo di riferimento, un elemento essenziale della parificazione.

La conformità va però oggi intesa non come corrispondenza e coerenza tra le scritture contabili

tenute da soggetti diversi (Amministrazione e Corte dei conti), ma quale coerenza tra le risultanze

dei diversi documenti contabili che si succedono nel corso della gestione del bilancio (scandita

dalla legge di approvazione, dalle variazioni di bilancio variamente disposte, dalla legge di

assestamento, dalle risultanze del conto del bilancio emergenti dal rendiconto) e tra le risultanze

stesse e gli atti che le giustificano, siano essi atti interni all’Amministrazione (scritture contabili

della Ragioneria, atti e provvedimenti emanati dalle singole Direzioni regionali) sia atti di

soggetti esterni (scritture del tesoriere). Nello stesso senso deve essere verificata un’effettiva

concordanza tra le risultanze del conto del bilancio con quelle del conto del patrimonio, laddove

esse si intersecano.

Variazioni di bilancio.

L’attività istruttoria si è fatta quindi carico innanzi tutto di verificare le procedure di gestione del

ciclo di bilancio esaminando la coerenza delle attività contabili che collegano le risultanze

previsionali a quelle di rendiconto, attraverso le variazioni del bilancio. Siffatto riscontro è stato

condotto sulla base dei prospetti allegati alla relazione al rendiconto, che riepilogano le variazioni

apportate al bilancio sia in base al titolo di entrata/spesa sia in base alla natura del

provvedimento che dispone la variazione.

3 Cfr. precedente paragrafo “Ruolo e significato della parificazione del rendiconto nel sistema dei controlli sulla Regione intestati alla Sezione”.

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45 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La verifica ha fatto emergere alcune incongruenze che sono state segnalate e tempestivamente

eliminate dall’Amministrazione nell’ambito di un controllo di regolarità contabile che per alcuni

versi si è presentato come un controllo “concomitante”. In tale contesto sono emerse delle

incongruenze in riferimento alle variazioni inerenti l’avanzo applicato: in particolare si è rilevato

che i dati dell’avanzo applicato al finanziamento dei titoli I e II della spesa riportati in due

distinti prospetti (prospetto “variazioni per titoli” e prospetto “variazione per natura

provvedimento”) della relazione4 differivano per un importo di 300 mila euro e, inoltre, che il

totale dell’avanzo 2013 applicato al bilancio 2014, calcolato mediante sommatoria di quello

applicato in sede di bilancio inziale e di quello applicato con variazioni in corso d’anno (euro

848.984.963,97), risultava di importo superiore a quello effettivamente determinato a rendiconto

2013 (euro 848.934.963,97).

A seguito di richiesta istruttoria, l’Amministrazione ha confermato l’esistenza delle incongruenze,

precisando che le stesse erano state causate da un’impropria codifica della movimentazione di uno

storno tra capitoli di spesa e da un disguido nel caricamento nell’applicativo delle proposte di

deliberazione giuntale dei documenti da sottoporre all’approvazione dell’organo esecutivo.

Con deliberazione di Giunta regionale n. 1160 de 19.6.2015 l’Amministrazione ha provveduto a

sostituire, con un nuovo documento opportunamente rettificato, l’allegato sub 2) (relazione al

rendiconto 2014) della DGR 1017 del 29.5.2015.

Sulla base di tale nuovo documento la Sezione ha verificato la coerenza del ciclo di bilancio, sia

per la parte entrata che per la parte spesa, come sintetizzato nei prospetti che seguono:

Tabella 4 Conformità contabile del ciclo di bilancio 2014 - parte entrata

TITOLI DI BILANCIO

Bilancio di previsione

Variazioni di bilancio

(A) + (B)

Modifica collocazione

capitoli di bilancio (C)

Rendiconto

stanziamento iniziale (A)

in aumento in diminuzione saldo (B) stanziamento

finale (A) + (B) + (C)

Titolo I 4.902.472.881,17 29.000.000,00 205.393.986,29 -176.393.986,29 4.726.078.894,88 0,00 4.726.078.894,88

Titolo II 90.488.902,89 164.882.230,64 1.052.417,57 163.829.813,07 254.318.715,96 0,00 254.318.715,96

Titolo III 62.823.754,18 2.954.566,40 19.003.000,00 -16.048.433,60 46.775.320,58 -3.000.000,00 43.775.320,58

Titolo IV 73.442.401,09 86.238.935,46 40.211.690,50 46.027.244,96 119.469.646,05 0,00 119.469.646,05

Titolo V 28.100.000,00 20.000.000,00 20.000.000,00 0,00 28.100.000,00 0,00 28.100.000,00

Titolo VI 1.556.691.462,87 211.615.504,55 0,00 211.615.504,55 1.768.306.967,42 3.000.000,00 1.771.306.967,42

Totale generale

6.714.019.402,20 514.691.237,05 285.661.094,36 229.030.142,69 6.943.049.544,89 0,00 6.943.049.544,89

Fonte: bilancio di previsione, rendiconto e relazione al rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

4 Relazione allegata alla deliberazione di Giunta regionale n. 1017 del 29.5.2015.

Page 47: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

46

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 5 Conformità contabile del ciclo di bilancio 2014 - parte spesa

TITOLI Di BILANCIO

Bilancio di previsione

Variazioni di bilancio

(A) + (B)

Modifica collocazione

capitoli di bilancio (C)

Rendiconto

stanziamento iniziale (A)

in aumento in diminuzione saldo (B) stanziamento

finale (A) + (B) + (C)

Titolo I 4.495.318.685,50 1.274.057.280,87 253.294.744,31 1.020.762.536,56 5.516.081.222,06 -

3.000.000,00 5.513.081.222,06

Titolo II 469.061.343,32 1.842.613.811,97 322.206.232,41 1.520.407.579,56 1.989.468.922,88 -500.000,00 1.988.968.922,88

Titolo III 193.773.820,23 157.301,34 157.301,34 0,00 193.773.820,23 0,00 193.773.820,23

Titolo IV 1.556.691.462,87 317.757.067,74 500.000,00 317.257.067,74 1.873.948.530,61 3.500.000,00 1.877.448.530,61 TOTALE GENERALE

6.714.845.311,92 3.434.585.461,92 576.158.278,06 2.858.427.183,86 9.573.272.495,78 0,00 9.573.272.495,78

Fonte: bilancio di previsione, rendiconto e relazione al rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

L’approfondimento istruttorio ha verificato che i prospetti delle variazioni, in particolare con

riferimento ai riepiloghi per titoli, non danno completa evidenza dei valori degli spostamenti dei

capitoli tra unità di bilancio e, inoltre, che i prospetti delle variazioni per capitoli, poiché indicano

solo le codifiche contabili dei capitoli risultanti a fine anno e non anche quelle iniziali, non sempre

consentono di risalire agli spostamenti di capitoli tra titoli.

Infatti, come si può vedere dalle tabelle sopra riportate che fanno riferimento al bilancio 2014, se

si utilizzano i prospetti delle variazioni allegati alla relazione al rendiconto e si procede sommando

agli stanziamenti iniziali di bilancio il totale delle variazioni per titoli, non si perviene all’importo

della previsione assestata riportata nel rendiconto 2014 con riferimento ai titoli I, II e IV della

spesa e ai titoli III e VI dell’entrata.

Il confronto istruttorio ha consentito di fare chiarezza, nel senso che le discordanze riportate nelle

tabelle di cui sopra (evidenziate nella colonna C) sono solo apparenti e nascono dal fatto che i

prospetti delle variazioni considerano i capitoli esclusivamente in base alla codifica che essi hanno

a fine esercizio.

Conclusivamente, nel rilevare l’assenza di irregolarità contabili, si osserva comunque che gli

allegati alla relazione al rendiconto afferenti le variazioni non sono sufficientemente idonei

(manca l’evidenza dei dati di cui alla colonna C) a collegare in modo coerente le risultanze

previsionali con quelle di rendiconto. Infatti, benché in calce ai soli prospetti delle variazioni delle

spese per titoli venga riportata una nota (peraltro solo con riferimento alle spese e non anche per

le entrate) che indica alcuni spostamenti di capitoli tra titoli, i valori monetari delle variazioni

non riportano analoghe indicazioni, pregiudicando la possibilità di individuare il percorso

contabile che ha determinato lo stanziamento assestato, quale esito della somma degli

stanziamenti iniziali con le successive variazioni.

Page 48: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

47 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La Sezione ha anche analizzato la natura dei provvedimenti che avevano determinato la

variazione, riscontrandone la conformità alla legge e ha altresì verificato l’importo complessivo

delle variazioni nel triennio 2012-2014, come esposto nella tabella che segue:

Tabella 6 Variazioni di bilancio – parte spsa - nel triennio 2012-2014 Variazion

i 2012 2013 2014

in aumento

in diminuzione

in aumento

in diminuzione.

% 2013/ 2012 in

aumento

% 2013/ 2012 in diminuz.

in aumento

in diminuzione

% 2014/ 2013 in

aumento

% 2014/ 2013 in

diminuz.

Importi totali

2.457,41 385,70 2.164,91 258,40 -11,90% -33,00% 3.434,58 576,15 58,65% 122,97%

Fonte: relazione al rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: gli importi in valore assoluto sono espressi in milioni di euro.

Con riferimento a quest’ultima tabella va rilevato come nel 2014, rispetto al biennio precedente,

sulla consistenza delle variazioni abbiano, tra l’altro, influito anche le novità in tema di

applicazione dell’avanzo. Infatti, mentre fino all’esercizio 2013 il legislatore regionale iscriveva,

tra le entrate o le spese del bilancio di previsione, l’eventuale saldo finanziario, positivo o

negativo, presunto al termine dell’esercizio precedente5, con la legge finanziaria 2014 (legge

regionale n. 23 del 27 dicembre 2013) è stata modificata la legge regionale di contabilità, nel senso

di consentire l’iscrizione nel bilancio di previsione iniziale del solo avanzo derivante da fondi

vincolati, fatta salva l’inclusione tra le spese dell’eventuale saldo finanziario negativo presunto.

consentendo L’iscrizione in bilancio dell'eventuale avanzo libero di amministrazione dell’esercizio

precedente è ora consentita solo con la legge di assestamento di bilancio, una volta che la Corte

dei conti abbia parificato il relativo rendiconto.

Concordanza con le scritture del tesoriere.

L’attività istruttoria si è fatta carico di verificare, sia pure nelle sole risultanze generali,

l’esistenza di coerenza e corrispondenza tra le risultanze del rendiconto e le scritture del tesoriere.

Ha infatti analizzato i riepiloghi, presentati su base mensile, delle registrazioni del tesoriere,

riscontrando la conformità alle risultanze del rendiconto regionale del rendiconto di gestione

presentato dal tesoriere, che espone un totale di reversali registrate e incassate dal tesoriere per

euro 6.839.338.875,81 e un totale di mandati registrati e pagati dal tesoriere per euro

5 Per completezza va precisato che con il bilancio di previsione 2013 e più precisamente con la legge finanziaria regionale 2013 (legge regionale n. 27 del 31 dicembre 2012) il legislatore regionale ha introdotto un vincolo temporale all’attivazione delle spese finanziate da avanzo presunto libero, subordinandola all’approvazione della deliberazione di Giunta regionale di formalizzazione delle risultanze finanziare dell’esercizio precedente, purché la stessa indicasse l’effettiva disponibilità dell’avanzo.

Page 49: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

48

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

7.391.128.591,67. Nella DAS è stato peraltro segnalato come i riepiloghi mensili inizialmente

trasmessi dal tesoriere alla Sezione esponessero dati errati a causa di un vizio nella procedura di

caricamento dei dati, che è stato prontamente sanato.

Concordanza con il conto del patrimonio.

La conformità contabile è stata anche verificata in ordine ai rapporti tra il conto del bilancio e

quello del patrimonio. Al riguardo è già stato evidenziato da questa Sezione, in occasione di

precedenti parificazioni del rendiconto regionale, il limitato valore che può essere riconosciuto al

conto del patrimonio, che soffre della circostanza di essere espressione di un bilancio di natura

finanziaria, scevro da valorizzazioni di fenomeni gestionali di grande rilevanza sotto il profilo

patrimoniale, ma che non vengono rilevati in contabilità finanziaria perché privi di

movimentazioni finanziarie.

Pur in questi limiti, il riscontro ha comunque dato esito positivo e la concordanza è risultata

correttamente rappresentata.

A questo proposito pare opportuno ricordare che il conto generale del patrimonio della Regione

espone la variazione effettiva della ricchezza patrimoniale, denominata “sostanza patrimoniale

netta”, derivante dalle dinamiche della gestione del bilancio (competenza e residui) e dei fatti

gestionali estranei alle movimentazioni del conto del bilancio.

Nell’ambito della gestione di competenza del bilancio si collocano fattispecie ininfluenti per

l’aumento o la diminuzione della consistenza patrimoniale in quanto non determinano una

variazione effettiva del patrimonio; si tratta di: a) entrate che causano variazioni compensative in

diminuzione del patrimonio per riduzione di attività (alienazioni e rimborsi prestiti) e aumento di

passività (accensione prestiti), b) spese che causano variazioni compensative in aumento del

patrimonio per aumenti di attività (acquisizioni) e diminuzioni di passività (rimborso di prestiti).

Gli accertamenti e impegni ininfluenti ai fini della modifica della consistenza patrimoniale

generano variazioni dello stesso importo e di segno opposto nei conti generali delle attività

disponibili e indisponibili e delle passività diverse. Le entrate derivanti da alienazioni si annullano

con la correlata diminuzione delle attività (attività disponibili e indisponibili). Gli accertamenti

per rimborso di crediti si elidono con la diminuzione dei crediti (esposti nei conti generali delle

attività) mentre gli accertamenti per accensioni di prestiti si eliminano con l’aumento delle

passività (esposte nel conto generale delle passività diverse). Le spese relative ad acquisizioni di

beni e titoli di credito si elidono con gli aumenti del valore di tali poste esposte nei conti generali

delle attività. Tali acquisizioni non generano consumo di ricchezza patrimoniale ma

Page 50: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

49 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rappresentano attività patrimoniali in quanto la loro utilità si estende in un periodo di tempo

pluriennale. Le spese per rimborso di prestiti si annullano con la diminuzione di passività (iscritte

nel conto generale delle passività diverse). Dalle considerazioni si qui esposte emerge che con

riferimento alle predette fattispecie gli accertamenti conducono a permutazioni patrimoniali con

diminuzioni di attività e aumento di passività, mentre gli impegni conducono a permutazioni

patrimoniali con aumento di attività e diminuzione di passività. Pertanto l’effettiva variazione

patrimoniale da un esercizio all’altro attribuibile alla gestione di competenza è data dalla

differenza tra accertamenti e impegni di competenza “depurati” dalle predette poste contabili a

cui si aggiunge il saldo dei trasferimenti.

Al risultato della gestione di competenza si aggiunge il risultato della gestione dei residui. La

movimentazione dei residui coinvolge altresì i residui passivi perenti eliminati dal conto del

bilancio e confluiti in aumento delle passività del conto del patrimonio. L’effetto positivo nel

conto del bilancio di tali eliminazioni si annulla con l’incremento delle passività patrimoniali

senza pertanto incidere sulla consistenza netta patrimoniale.

Riepilogando, la variazione patrimoniale effettiva derivante dalla gestione del bilancio si ottiene

dalla somma algebrica del risultato della gestione di competenza (accertamenti e impegni

depurati) e del risultato della gestione dei residui (escludendo dalle eliminazioni dei residui passivi

gli importi dei perenti confluiti nel conto del patrimonio).

La variazione complessiva patrimoniale si ottiene aggiungendo al risultato della gestione di

bilancio il saldo delle variazioni non finanziarie che non trovano riscontro nella gestione del

bilancio e generano direttamente incrementi e diminuzioni dei conti generali delle attività

disponibili e indisponibili e delle passività diverse. Le variazioni non finanziarie si riferiscono alle

rettifiche di valore, per svalutazioni e rivalutazioni delle attività disponibili e indisponibili e alle

cancellazioni dei residui perenti tra le passività diverse del conto del patrimonio.

In conclusione la variazione patrimoniale misura la variazione della ricchezza nell’esercizio di

riferimento, tuttavia si discosta ampiamente dalle risultanze esprimibili dall’applicazione della

contabilità economico patrimoniale a causa della incompleta adesione ai principi e alle regole di

rilevazione di tale sistema contabile. A tal riguardo si sottolinea la mancata rilevazione degli

ammortamenti delle immobilizzazioni, degli accantonamenti per svalutazione dei crediti e per

passività potenziali e in generale di tutti i fatti di gestione non misurati da incassi e pagamenti

della contabilità finanziaria.

Page 51: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

50

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2.2 Gli equilibri di bilancio in sede previsionale

Il bilancio di previsione 2014 presenta previsioni iniziali di entrata, escluse le partite di giro, pari

a 5.158,1 milioni, che finanziano un pari importo di spese effettive. Tale pareggio iniziale di

bilancio comprende, dal lato entrate, anche l’applicazione di avanzo vincolato dall’esercizio 2013

per 0,8 milioni6.

Il bilancio di previsione assestato per l’anno 2014 presenta previsioni di entrate effettive per

5.171,8 milioni, alle quali vanno ad aggiungersi l’avanzo 2013 definitivamente applicato al

bilancio 2014 (al netto delle quote destinate alle partite di giro) pari a 843,2 milioni e

trasferimenti dal 2013, in attuazione del principio della competenza derivata (anch’essi al netto

delle quote destinate alle partite di giro) per 1.680,9 milioni, per un totale complessivo di entrate

(escluse le partite di giro) di 7.695,9 milioni, importo che, per il principio del pareggio finanziario,

eguaglia il totale degli stanziamenti assestati di spese effettive.

2.2.1 Scostamenti delle previsioni di entrata

Nella seguente tabella si riportano le previsioni iniziali e assestate di entrata del bilancio di

previsione 2014, con evidenza degli scostamenti in valore assoluto e percentuale (quest’ultimi

limitatamente ai titoli d’entrata).

Deve essere considerato che i dati del 2014 risentono delle modifiche del regime contabile

regionale, introdotte nell’ottica di una graduale attivazione dell’armonizzazione dei sistemi

contabili di cui al d.lgs. n. 118/2011 e n. 126/2014.

Rilevanti effetti ha inoltre prodotto la nuova disciplina contabile regionale che, in conformità a

principi affermati dalla Corte costituzionale, ha stabilito l’inapplicabilità dell’avanzo presunto

libero al bilancio di previsione.

6 A seguito della modifica apportata dall’art. 13, c. 1, lett. a) della l.reg. n. 23/2013 (legge finanziaria regionale 2014) all’articolo 12 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità, dal 2014, in sede di bilancio di previsione è iscritto, tra le spese, l’eventuale saldo finanziario negativo, mentre l’eventuale saldo positivo è iscritto, tra le entrate e le spese, limitatamente ai fondi a destinazione vincolata.

Page 52: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

51 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 7 Scostamenti previsioni entrate effettive bilancio di previsione 2014

Entrata Previsioni

iniziali Previsioni assestate

Scostamento percentuale

Scostamento in valore assoluto

Applicazione avanzo finanziario esercizio 2013 0,8 843,2 842,4 Somme trasferite da esercizio 2013 0,0 1.680,9 1.680,9 Titolo I Tributi propri della regione e compartecipazioni ai tributi erariali

4.902,5 4.726,1 -3,60% -176,4

Titolo II Trasferimenti di parte corrente dello stato, dell’unione europea e di altri soggetti

90,5 254,3 181,03% 163,8

Titolo III Entrate extratributarie 62,8 43,8 -30,25% -19,0 Titolo IV Alienazioni, trasformazione di capitale, riscossioni di crediti e trasferimenti in conto capitale

73,4 119,5 62,81% 46,1

Titolo V Mutui, prestiti o altre operazioni creditizie

28,1 28,1 0,00% 0,0

Totale entrate effettive 5.157,3 5.171,8 0,28% 14,5 Totale entrate escluse le partite di giro 5.158,1 7.695,9 49,20% 2.537,8 Fonte: bilancio di previsione e rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: gli importi in valore assoluto sono espressi in milioni di euro.

Gli scostamenti previsionali originati dalle variazioni apportate al bilancio di previsione hanno

fatto registrare nel 2014 un incremento riferito alle sole entrate effettive pari allo 0,28%,

corrispondente a 14,5 milioni. Tuttavia un’analisi più dettagliata, sia in termini percentuali che

assoluti, consente di declinare tale aumento, tra previsione iniziale e definitiva, in maniera

differenziata a seconda del titolo d’entrata. Infatti, a fronte di scostamenti percentuali negativi al

titolo I (-3,60%) e al titolo III (-30,25%), di cui il primo di valore percentuale limitato, si hanno

scostamenti percentuali ampiamente positivi nelle previsioni del titolo II (+181,03%) e IV

(+62,81). Con riferimento ai dati in valore assoluto si osserva che lo scostamento negativo di

maggior importo risulta, contrariamente al dato percentuale, quello del titolo I dell’entrata (-

176,4 milioni), il quale risulta in parte compensato dalla maggiore previsione al titolo II (163,8

milioni). Peraltro, come verrà meglio precisato in altre parti di questa relazione, la previsione

assestata del titolo I (4.726,1 milioni) si è tradotta a consuntivo in accertamenti per 4.801,5

milioni, con uno scostamento rispetto alla previsione definitiva di +75,4 milioni (pari a +1,60%).

Con riferimento al titolo III lo scostamento tra la previsione iniziale (62,8 milioni) e assestata

(43,8 milioni) è risultato pari a -19,0 milioni, tuttavia a consuntivo si sono registrati accertamenti

per 68,5 milioni, importo superiore alla previsione iniziale, successivamente ridotta. Infine lo

scostamento in valori assoluti del titolo IV tra previsione iniziale (73,4 milioni) e definitiva (119,5

milioni) è di +46,1 milioni .

Page 53: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

52

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Come sopra accennato, lo scostamento tra previsione iniziale e definitiva delle entrate effettive

2014 è pari, percentualmente, allo 0,28% e pertanto risulta piuttosto limitata; tuttavia la tabella

sopra riportata evidenzia uno scostamento delle previsioni nelle entrate genericamente intese

(escluse le partite di giro) pari al 49,20%, corrispondente a un valore in termini assoluti di 2.537,8

milioni. Ne deriva che, nel 2014, al bilancio regionale solo affluite, successivamente

all’approvazione del bilancio di previsione, ingenti risorse, pari quasi al 50% di quelle

inizialmente previste, relative a poste non riconducibili a quelle iscritte nei diversi titoli d’entrata.

Il riferimento è alle somme trasferite dal 2013 in base al principio della competenza derivata, pari

a 1.680,9 milioni (al netto delle quote destinate alle partite di giro) e all’avanzo finanziario 2013

applicato a seguito della sua definitiva quantificazione che, al netto delle quote destinate alle

partite di giro e alla parte vincolata già applicata in sede di bilancio iniziale, è risultato pari a

842,4 milioni. Risorse che pertanto hanno concorso in maniera importante al finanziamento degli

stanziamenti di spesa effettiva previsti definitivamente nel bilancio regionale.

Con riferimento all’avanzo va peraltro sottolineato come le modifiche normative apportate dalla

legge regionale n. 23/2013 (legge finanziaria regionale 2014) agli articoli 127 e 348 della legge

regionale di programmazione finanziaria e di contabilità, abbiano determinato l’applicazione, al

bilancio di previsione iniziale 2014, solo di una quota limitata di avanzo afferente esclusivamente

fondi a destinazione vincolata, rinviando alla legge di assestamento l’applicazione della restante

quota del saldo finanziario derivante dall’esercizio 2013. Ne è conseguito che, rispetto agli esercizi

precedenti, in cui in sede di bilancio di previsione veniva applicata una quota importante di

avanzo presunto (nel 2013 710,3 milioni, nel 2012 952,7 milioni), nel 2014 l’avanzo inizialmente

applicato è risultato molto ridimensionato (0,8 milioni).

2.2.2 Scostamenti delle previsioni di spesa

Nella seguente tabella si riportano le previsioni iniziali e assestate di spesa del bilancio di

previsione 2014, con evidenza degli scostamenti in valore percentuale e assoluto.

7 Il comma 5 dell'articolo 12 è stato così sostituito: “Tra le spese di cui al comma 4 è iscritto l'eventuale saldo finanziario negativo, presunto al termine dell'esercizio precedente. L'eventuale saldo positivo è iscritto tra le entrate e le spese di cui al comma 4 limitatamente ai fondi a destinazione vincolata”. 8 All'articolo 34 è stato aggiunto il comma 1bis: “Con legge di assestamento di bilancio, acquisita giuridica certezza delle risultanze della gestione a seguito del giudizio di parifica, tra le entrate e le spese si iscrive l’eventuale avanzo di amministrazione”.

Page 54: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

53 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 8 Scostamenti previsioni spese effettive bilancio di previsione 2014

Spesa Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Scostamento percentuale

Scostamento in valore assoluto

Titolo I Spese correnti 4.495,3 5.513,1 22,64% 1.017,8

Titolo II Spese d’investimento 469,0 1.989,0 324,09% 1.520,0

Titolo III Spese per rimborso di mutui e prestiti 193,8 193,8 0,00% 0,0

Totale spese effettive 5.158,1 7.695,9 49,20% 2.537,8

Fonte: bilancio di previsione e rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: gli importi in valore assoluto sono espressi in milioni di euro.

Come già accennato in precedenza, il lato spesa del bilancio, il cui totale degli stanziamenti, per il

principio del pareggio finanziario, corrisponde necessariamente a quello delle entrate, ha

registrato nel 2014 scostamenti previsionali di spese effettive pari in valore assoluto a 2.537,8

milioni, con un incremento percentuale del 49,20% rispetto alle previsioni iniziali, incremento

che, come sopra descritto, deriva principalmente dall’applicazione al bilancio oltre che

dell’avanzo finanziario 2013 anche delle somme trasferite dall’esercizio precedente. La tabella

sopra riportata illustra come i suddetti scostamenti previsionali complessivi presentano

dinamiche diversificate nell’ambito dei diversi titoli di spesa: le spese correnti risultano infatti

aumentate di 1.017,8 milioni, pari a una percentuale del 22,64%; mentre molto più rilevante

risulta essere lo scostamento nelle previsioni delle spese d’investimento che risultano aumentate

di 1.520,0 milioni, pari a una percentuale del 324,09%. Tale notevole incremento delle spese del

titolo II va in particolare ricollegato ai trasferimenti di competenza derivata che, nel 2014, sono

stati applicati a detto titolo di spesa per 1.186,5 milioni.

Con riferimento alle partite di giro, l’equilibrio previsionale complessivo del bilancio di previsione

2014, indicato nella tabella seguente, registra un pareggio iniziale di 1.556,7 milioni e quello

assestato a 1.877,4 milioni.

Page 55: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 9 Scostamenti previsioni partite di giro bilancio di previsione 2014

Partite di giro Previsioni iniziali

Previsioni assestate

Scostamento percentuale

Scostamento in valore assoluto

Applicazione avanzo finanziario 0,0 5,7 - 5,7

Somme trasferite da esercizio 2013 0,0 100,4 - 100,4 Titolo VI Entrate per partite di giro 1.556,7 1.771,3 13,79% 214,6 Totale entrate per partite di giro 1.556,7 1.877,4 20,60% 320,7 Titolo IV Spese per partite di giro 1.556,7 1.877,4 20,60% 320,7

Totale spese per partite di giro 1.556,7 1.877,4 20,60% 320,7 Fonte: bilancio di previsione e rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: gli importi in valore assoluto sono espressi in milioni di euro.

L’analisi sopra effettuata degli scostamenti tra previsioni iniziali e assestate del bilancio 2014,

conferma quindi i rilevanti effetti prodotti dalle novità legislative introdotte nell’ordinamento

contabile regionale, quantificando le risorse provenienti dagli esercizi precedenti (avanzo e

trasferimenti da competenza derivata) che hanno concorso in maniera decisiva al finanziamento

delle spese effettive previste definitivamente in bilancio e, in particolare, di quelle del titolo I e II.

Più limitato, sia in termini assoluti che percentuali, è risultato invece lo scostamento tra

previsioni iniziali e definitive delle entrate effettive .

2.3 La rigidità del bilancio 2.3.1 Premesse metodologiche.

Nel contesto dell’analisi sul bilancio di previsione, la Sezione ritiene opportuno evidenziare il

rapporto intercorrente tra le risorse di bilancio a disposizione della Regione e l’entità delle risorse

che possono essere destinate discrezionalmente al perseguimento degli obiettivi politico-

programmataci, una volta data adeguata copertura alle spese c.d. “rigide”. A tal fine si riporta in

questa sede una sintesi dell’analisi svolta nell’ambito del “Rapporto sul coordinamento della

finanza pubblica regionale” di cui alla deliberazione della Sezione n. 68 del 10.6.2015, a cui si

rimanda per maggiori approfondimenti, analisi in cui è stata esaminata la rigidità dei bilanci degli

esercizi 2013, 2014 e 2015.

Preliminarmente risulta tuttavia opportuno richiamare taluni aspetti teorici e di metodo che,

sebbene già ampiamente illustrati nella citata deliberazione, risultano necessari a contestualizzare

anche in questa sede l’argomento.

Innanzitutto, trattando dell’argomento della rigidità in riferimento al bilancio di previsione, pare

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55 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

necessario indicare la definizione che la Sezione ha dato di “spese rigide” cui si contrappone la

nozione di “spese libere”. Con la prima locuzione si indicano, nel contesto del bilancio di

previsione, quegli stanziamenti in uscita che inderogabilmente devono essere previsti in bilancio,

in quanto correlati a specifiche esigenze tecnico contabili che ne impongono una certa

destinazione (ad es. accantonamenti, fondi, vincoli di destinazione) oppure a specifiche situazioni

cui l’ordinamento conferisce un valore prioritario e/o una particolare tutela oppure a esigenze di

spesa irrinunciabili o insopprimibili.

Pertanto vengono ritenute rigide quelle spese che oltre ad essere preordinatamente destinate a un

certo fine, si caratterizzano anche per essere congiuntamente connotate da stabilità/ripetitività

nel tempo e dal trovare fondamento in precisi obblighi giuridici e/o contabili. Si tratta quindi di

una nozione di rigidità affatto diversa da quella formalmente rilevata nel bilancio regionale, che

la riferisce esclusivamente alla spesa caratterizzata dall’esistenza di limiti pluriennali di impegno.

Le “spese libere” invece emergono come valore residuale, corrispondente alla differenza tra i

mezzi finanziari complessivamente disponibili e le spese “rigide” e si caratterizzano per essere

espressione di risorse di cui gli organi della Regione possono discrezionalmente disporre per il

perseguimento dei propri obiettivi “di governo” e come tali soggette a eventuali manovre di

riduzione.

Con specifico riferimento alle spese rigide, la Sezione ha enucleato due fattispecie di rigidità:

“rigidità tecnico-contabile”: derivante cioè da spese che trovano fondamento in ragioni di

natura giuridica (preesistenza di obblighi giuridici che imprimono alle risorse una certa

destinazione) o di natura tecnico–contabile, connesse al doveroso rispetto di regole, presenti

nella legge di contabilità regionale o desumibili dai principi contabili, che influiscono

sull’utilizzabilità delle risorse;

“rigidità sostanziale”: derivante da esigenze irrinunciabili o insopprimibili di spesa

preordinate a garantire i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali

di cui all’articolo 117, secondo comma, lett. m), della Costituzione, secondo una logica

associabile alla nozione di servizio universale e cioè di un servizio potenzialmente esteso a

tutti gli utenti e reso sull’intero territorio regionale in un regime fortemente pubblicistico o a

condizioni di prezzo governato o accessibile. In quest’ottica si può parlare quindi di una

rigidità “sostanziale”.

Per una delimitazione del perimetro di rilevanza della rigidità sostanziale, può soccorrere,

quale riferimento di principio, l’articolo 14 del decreto legislativo 6.5.2011, n. 68, di

attuazione della legge 5.5.2009, n. 42, sul federalismo fiscale, ai sensi del quale le spese

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56

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

riconducibili ai vincoli di cui all’articolo 117, secondo comma, lett. m), della Costituzione

sono quelle relative ai livelli essenziali delle prestazioni nelle materie di sanità, assistenza,

istruzione e trasporto pubblico locale. Si tratta, pertanto di spese di cui è certa solamente la

doverosa inclusione in bilancio e l’attinenza a una determinata materia9.

Ciò premesso, va evidenziato come la complessità e onerosità di un’approfondita indagine sulle

singole componenti di rigidità abbia indotto la Sezione a effettuare delle inevitabili

semplificazioni: restringendo l’indagine analitica alle sole spese afferenti la rigidità tecnico-

contabile e delimitando la rigidità sostanziale ai soli ambiti sanitario e del trasporto pubblico

locale, operando per quest’ultimi delle approssimazioni e forfettizzazioni.

Nel prosieguo verrà esposto l’esame svolto, in un’ottica comparativa, della rigidità nei bilanci di

previsione iniziali del triennio 2013-201510. L’analisi è impostata prendendo a riferimento il

versante della spesa: in particolare si sono considerate le spese effettive (titoli I, II e III),

trascurando le partite di giro, in quanto, per loro natura, tali poste contabili trascendono la

possibilità per l’Amministrazione regionale di assumere decisioni discrezionali sulla loro

“destinazione”. Tuttavia va precisato che la Regione ha attuato nel bilancio di previsione 2015

una riclassificazione di taluni capitoli delle partite di giro, conseguentemente la Sezione, al fine di

pervenire a un confronto tra poste omogenee, ha operato un’armonizzazione dei dati, come verrà

più dettagliatamente specificato nel prosieguo.

2.3.2 Rigidità tecnico contabile in sede previsionale

Con riferimento alla rigidità “tecnico-contabile”, si riporta l’elenco delle tipologie di spese che la

Sezione ha incluso in tale categoria:

limiti di impegno: tali elementi di rigidità fanno riferimento a obbligazioni pluriennali assunte

ai sensi e nei limiti di cui all’articolo 24 bis della legge regionale n. 21/2007;

spese obbligatorie: la qualifica di “spese obbligatorie” associata dalla Regione a taluni

capitoli, ha condotto la Sezione a considerare gli stessi quali rigidità di bilancio in senso

tecnico, in quanto dall’obbligatorietà della spesa sembrerebbe discendere anche la relativa

9 In assenza di una determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei relativi fabbisogni e costi, la determinazione della rigidità sostanziale si presenta assai problematica, sia per quanto attiene l’individuazione delle componenti contabili presenti nel bilancio regionale che sono a tal fine rilevanti, sia con riferimento alla determinazione del quantum delle stesse. 10La scelta di considerare il solo momento previsionale discende dalla considerazione che se la rigidità è costituita da spese insopprimibili e inderogabili, allora queste devono essere previste in bilancio, quantomeno nella loro misura minima, fin dalla sua approvazione iniziale da parte del Consiglio regionale, il quale dovrà destinare loro, inevitabilmente, la congrua parte di risorse complessive previste nell’esercizio.

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57 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

inderogabilità;

spese correlate a trasferimenti vincolati: dette spese vanno considerate rigidità in quanto la

natura vincolata della fonte di finanziamento imprime alle correlate spese un carattere di

inderogabilità, che priva l’Amministrazione della possibilità di scegliere discrezionalmente la

finalizzazione delle risorse;

trasferimenti istituzionali agli enti locali della Regione: la relativa spesa è da considerarsi

quale rigidità tecnico-contabile in quanto afferisce a un preciso obbligo che discende dalle

norme di attuazione dello Statuto regionale;

spese finanziate con avanzo vincolato: per le medesime motivazioni già enunciate con

riferimento alle spese correlate ai trasferimenti vincolati, anche le spese finanziate con avanzo

vincolato sono rigide;

spese per fondi: la legge regionale di contabilità impone l’iscrizione nello stato di previsione

della spesa di una serie di fondi che, in relazione all’obbligo normativamente stabilito, non

possono che essere considerati quali rigidità di bilancio11;

spese per garanzie: il relativo stanziamento è richiamato dall’articolo 18 della legge regionale

di contabilità12;

impegni pluriennali: l’articolo 43 della legge regionale n. 21/2007 consente l’assunzione di

impegni di spesa sugli esercizi futuri. Tale previsione normativa implica che

l’Amministrazione può assumere obbligazioni che gravano su esercizi a venire, essi pertanto

costituiscono una rigidità di bilancio e, infatti, il comma 4 del medesimo articolo prevede che

la legge finanziaria di ciascun anno tenga conto, nella determinazione degli stanziamenti di

bilancio, degli impegni di tale fattispecie già assunti.

Come già accennato in precedenza la Regione ha operato nel bilancio di previsione del periodo

11 La Sezione ha operato una distinzione all’interno della categoria “fondi” previsti dalla legge regionale di contabilità, espungendo, ai fini dell’esame qui condotto, quelli che costituiscono risorse liberamente utilizzabili dall’Amministrazione. Rientrano in questa situazione i fondi per interventi settoriali di cui all’articolo 21 e i fondi per incentivi alle imprese ex articolo 22 della legge regionale 21/2007. Sono invece stati sono stati presi in considerazione i fondi globali previsti dall’articolo 17, i fondi di riserva ex articolo 18 (fondo di riserva per le spese impreviste, fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine, fondo di riserva per la riassegnazione dei residui perenti, fondo di riserva per la realizzazione degli interventi relativi a residui annullati, fondo per l'attuazione dei contratti collettivi del personale regionale), i fondi per interventi a finanziamento comunitario di cui all’articolo 19 e quelli a finanziamento statale di cui all’articolo 20. 12Con il c. 1 dell’art. 13 della l.reg. n. 27/2014 (finanziaria regionale 2015), ai fondi già previsti al c. 1 dell’art. 18 della legge regionale di contabilità, è stato aggiunto e disciplinato il “fondo per le garanzie prestate dalla Regione”. Tuttavia già in precedenza il c. 5 dell’art. 18 della legge regionale di contabilità stabiliva che” Il fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine è destinato a integrare gli stanziamenti, rivelatisi insufficienti, delle unità di bilancio e capitoli afferenti a spese obbligatorie relative agli oneri del personale, agli oneri per ammortamenti derivanti dal ricorso al mercato finanziario, ai residui passivi caduti in perenzione amministrativa e reclamati dai creditori, ai fondi di garanzia a fronte delle fideiussioni concesse dalla Regione, nonché a spese d'ordine relative all'accertamento e alla riscossione delle entrate”.

Page 59: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2015-2017, una riclassificazione di taluni capitoli che negli esercizi precedenti erano allocati tra le

partite di giro, in particolare:

- i capitoli di entrata e di spesa afferenti agli accantonamenti relativi al concorso della Regione

alle manovre di finanza pubblica (compreso il capitolo relativo alle quote relative agli

arretrati da redditi da pensione per gli anni 2008 e 2009) sono stati spostati rispettivamente al

titolo I dell’entrata e al titolo I della spesa;

- i capitoli di entrata e di spesa afferenti ai recuperi e gli anticipi dei tributi erariali operati dalla

struttura di gestione dell’Agenzia delle entrate, nonché i capitoli di entrata e di spesa afferenti

ai depositi e i prelevamenti dal conto corrente intestato alla Regione presso la Tesoreria

centrale dello Stato relativi ai programmi comunitari sono stati spostati rispettivamente al

titolo IV dell’entrata e al titolo II della spesa.

Tali capitoli presentano indubbiamente un carattere di rigidità riconducibile nel primo caso

all’obbligatorietà del concorso della Regione alle manovre di finanza pubblica e nel secondo caso

all’automatica e necessaria corrispondenza tra entrate e spese. Sulla base di tali presupposti la

Sezione ha individuato, al fine di armonizzare i dati 2015 con quelli del biennio precedente, due

ulteriori categorie di rigidità “tecnico contabile”:

- concorso della Regione alle manovre di finanza pubblica;

- spese corrispondenti a entrate.

Va infine precisato che l’identificazione nel bilancio di previsione di tutte le predette tipologie di

spese rigide è stata effettuata tenendo conto dei dati desumibili direttamente dal bilancio di

previsione e relativi allegati o dai documenti contabili regionali, mentre la quantificazione è,

generalmente, stata associata allo stanziamento.

2.3.3 Rigidità tecnico contabile del bilancio negli esercizi 2013-2015

Sulla base di quanto sopra esposto si espone nella tabella che segue la sintesi delle risultanze

dell’analisi svolta con riferimento alla rigidità tecnico-contabile in sede di bilancio di previsione

iniziale nel triennio 2013-2015.

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59 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 10 rigidità tecnico-contabile da bilancio di previsione iniziale nel triennio 2013-2015

Categorie di rigidità Risorse rigide (nette*) bilancio previsione 2013

Risorse rigide (nette*) bilancio previsione 2014

Risorse rigide (nette*) bilancio di previsione 2015

TITOLO I+II+III TITOLO I+II+III TITOLO I+II+III

Limiti di impegno 324.336.050,16 297.079.068,76 311.888.727,78

Spese obbligatorie 1.338.056.292,11 1.296.306.879,67 1.289.996.250,75

Spese correlate ad assegnazioni vincolate

268.748.657,89 131.310.474,32 118.966.180,52

Spese correlate ad assegnazioni con destinazioni vincolate per progetti comunitari

48.692.762,44 284.338,01 3.172.004,71

Trasferimenti istituzionali agli enti locali della Regione

401.678.675,32 386.761.154,59 386.741.470,13

Spese finanziate con avanzo vincolato 5.932.237,93 629.445,51 2.143.243,13

Spese per fondi 191.030.189,05 60.424.722,53 94.974.494,49

Spese per garanzie 114.041.981,16 7.550.000,00 8.090.000,00

Impegni su esercizi futuri 251.737.316,05 290.311.776,20 260.792.245,01

Impegni su esercizi futuri entro il triennio

52.219.058,81 12.947.808,88 69.008.824,28

Totale rigidità tecnico-contabile 2.996.473.220,92 2.483.605.668,47 2.545.773.440,80

Concorso della Regione alle manovre di finanza pubblica 726.898.111,45 789.877.118,83 799.602.301,43

Spese corrispondenti a entrate 650.000.000,00 650.000.000,00 650.000.000,00

Totale rigidità tecnico-contabile armonizzata

4.373.371.332,37 3.923.482.787,30 3.995.375.742,23

Fonte: bilanci di previsione anni 2013, 2014 e 2015 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

*Nota: i valori indicati per ciascuna categoria di rigidità sono al netto delle interferenze (ripetizione del medesimo capitolo in più categorie di rigidità).

Dalla tabella sopra riportata si rileva il trend delle risorse rigide (tecnico-contabili) previste nei

bilanci di previsione del triennio 2013-2015: in particolare si nota una sensibile riduzione delle

spese in esame nel biennio 2014-2015 rispetto al 2013, sebbene nell’ultimo esercizio (2015) vi sia

un leggero incremento rispetto all’anno precedente.

L’andamento del triennio risulta peraltro influenzato dalle risorse vincolate “in senso stretto”,

quelle cioè su cui l’Amministrazione non può incidere in alcun modo in quanto derivanti, da un

lato, dai trasferimenti vincolati (le assegnazioni vincolate nette passano infatti da 268,7 milioni

del 2013, a 131,3 milioni e 119,0 milioni rispettivamente nel 2014 e 2015, mentre quelle per

progetti comunitari passano dai 48,6 milioni del 2013, a 0,3 milioni del 2014 a 3,2 milioni del

2015) e, dall’altro lato, dall’avanzo vincolato applicato al bilancio che passa dai 5,9 milioni del

2013 a 0,6 milioni del 2014 a 2,1 milioni nel 2015.

Va inoltre sottolineato, con riferimento alle previsioni degli esercizi 2014 e 2015 rispetto al 2013,

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

la notevole riduzione degli importi per fondi, in ragione delle modifiche che si sono al riguardo

succedute nella disciplina contabile regionale13.

Ulteriori osservazioni che emergono dalla tabella riguarda la riduzione, nel biennio 2014-2015

rispetto al 2013, delle spese rigide afferenti sia ai limiti d’impegno, per i quali si assiste a un calo

nel 2014 rispetto al 2013 (da 324,3 milioni a 297,1 milioni) e a un aumento nel 2015, anno in cui si

assestano a un valore comunque nettamente inferiore rispetto al 2013 (311,9 milioni), sia alle

spese obbligatorie, per le quali si assiste a una costante e importante diminuzione nel triennio in

esame.

Di segno opposto e quindi in crescita nel triennio risultano invece gli impegni su esercizi futuri,

aumento che tuttavia parrebbe potersi ricollegare all’introduzione graduale del concetto di

competenza finanziaria potenziata prevista dal nuovo ordinamento contabile di cui al decreto

legislativo n. 118/2011.

Identificate le risorse relative alla rigidità tecnico-contabile, si determinano le risorse libere nei

bilanci di previsione del triennio 2013-2015, sottraendo le risorse rigide dal complesso delle risorse

disponibili14, come esposto nella tabella che segue.

13Alla riduzione fanno eccezione i fondi globali del 2015, che vengono incrementati sensibilmente. La contrazione della rilevanza degli altri fondi va ricollegata alle modifiche normative apportate all’art. 31 della legge regionale di contabilità (l.reg. n. 21/2007). In particolare, detto articolo, nella versione antecedente alle modifiche apportate con legge finanziaria regionale 2014 (l.reg. n. 23/2013), prevedeva che le quote dei fondi globali, dei fondi di riserva per le spese impreviste, obbligatorie e d’ordine non utilizzate entro la chiusura dell’esercizio, costituissero economia di bilancio, comportando la necessità di dover ristanziare nel bilancio successivo, fin dalla sua approvazione iniziale, le relative poste. A partire dal 2014, invece, tale necessità è venuta meno in quanto per detto esercizio, il c. 6 dell’art. 31, nella versione novellata valevole per detto anno, prevedeva che le quote non utilizzate dei citati fondi globali e di riserva, nonché di quelli per la realizzazione degli interventi relativi ai residui annullati e del fondo compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, oltre alle quote stanziate sulle unità di bilancio e capitoli di cui all'elenco delle garanzie prestate dalla Regione a favore di enti e di altri soggetti, fossero trasferite agli esercizi successivi, come già originariamente previsto per il fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale e per il fondo per l’assegnazione dei residui perenti. Per completezza si precisa infine che la versione dell’art. 31, modificata da ultimo dall’art. 13, c. 3, della l.reg. n. 27/2014 (legge regionale finanziaria 2015), con effetto dal 31 dicembre 2014, prevede che le quote dei fondi in esame non utilizzate entro la chiusura dell’esercizio, costituiscano economia e possano essere iscritte, nell’esercizio successivo, quali quote accantonate dell’avanzo di amministrazione. Ne deriva, in estrema sintesi, che le succitate modifiche all’art. 31 hanno comportato, a partire dal bilancio di previsione 2014, la possibilità di stanziare una minore quantità di risorse in bilancio per fondi. 14 Ai fini del calcolo si è considerato il lato spesa; va tuttavia precisato che, in considerazione del principio del pareggio finanziario del bilancio di previsione in base al quale vi deve essere perfetta corrispondenza tra il totale delle entrate e il totale delle spese, la scelta effettuata si traduce in una semplice modalità operativa, essendo del tutto equivalente l’importo complessivo delle entrate e quello delle spese. Inoltre come già illustrato nel bilancio di previsione 2015 l’Amministrazione ha effettuato degli spostamenti di capitoli dalle partite di giro al bilancio operativo sia in entrata che in uscita. Tale operazione ha reso necessario pertanto, ai fini di un utile confronto delle poste nel tempo, omogeneizzare le spese effettive 2013 e 2014 con quelle del 2015, aggiungendovi quei capitoli che benché nei bilanci originari fossero contenuti al titolo IV della spesa, risultano, nel 2015, spostati ai titoli I e II della spesa.

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61 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 11 risorse libere a previsione nel triennio 2013-2015 calcolate tenendo conto della sola rigidità tecnico-contabile SPESE DATI A

PREVISIONE 2013 DATI A

PREVISIONE 2014 DATI A

PREVISIONE 2015 Totale spese effettive armonizzato con la classificazione del 2015

7.359.085.632,11 6.598.030.967,88 6.669.856.912,37

Totale rigidità tecnico-contabile armonizzata

4.373.371.332,37 3.923.482.787,30 3.995.375.742,23

Totale risorse libere 2.985.714.299,74 2.674.548.180,58 2.674.481.170,14 Rapporto totale rigidità tecnico - contabile/totale spese effettive

59,43% 59,46% 59,90%

Rapporto risorse libere/totale spese effettive 40,57% 40,54% 40,10%

Fonte: bilanci di previsione anni 2012, 2013 e 2014 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Il totale delle risorse libere così determinato si presenta come il complesso di risorse strettamente

riferibili all’esercizio di cui l’Amministrazione al momento del bilancio di previsione può

discrezionalmente disporre per il perseguimento dei propri obiettivi programmatici. Dai dati

emerge come circa il 60% delle risorse effettive (calcolate sulla base dei criteri sopra esposti)

previste in bilancio sia destinata alla copertura di spese rigide in senso tecnico-contabile, con un

trend sostanzialmente stabile, dimostrando il peso rilevante che, in fase previsionale, assumono le

spese rigide. Ne deriva che solo per il 40% delle risorse di bilancio è esercitabile un’effettiva

allocazione delle risorse dell’esercizio per la realizzazione dei nuovi interventi previsti dalla

programmazione o per l’implementazione o correzione degli interventi in corso.

2.3.4 Ipotesi di rigidità sostanziale

Con riferimento alla rigidità sostanziale, la Sezione, come già precisato in precedenza, ha

effettuato un calcolo forfettario e pertanto approssimativo, connesso a due importanti settori

dell’autonomia differenziata regionale: la sanità e il trasporto locale. In particolare per quanto

riguarda le spese per sanità, si è ritenuto, in un contesto finanziario e contabile in cui la sanità

regionale è da tempo autofinanziata dalla Regione, di individuare il solo capitolo di parte corrente

che finanzia l’attività degli enti del Servizio sanitario regionale. Per quanto riguarda invece il

trasporto pubblico locale, la spesa rigida è stata associata ai capitoli, di parte corrente,

immediatamente riferibili allo svolgimento del servizio di trasporto.

Nella tabella che segue è riportata la sintesi delle risultanze dell’analisi con riferimento alla

rigidità sostanziale per spesa sanitaria e trasporto pubblico locale nei bilanci di previsione 2013,

2014 e 2015.

Page 63: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 12 rigidità sostanziale da bilancio di previsione iniziale nel triennio 2013-2015

RIGIDITA’ SOSTANZIALE (netta*)

Bilancio previsione

2013 Bilancio previsione

2014 Bilancio previsione

2015 Spese per sanità 2.175.107.539,48 2.085.534.550,00 2.117.425.550,00

Spese per trasporto pubblico locale (nette) 4.220.000,00 6.500.000,00 5.000.000,00

Totale rigidità sostanziale 2.179.327.539,48 2.092.034.550,00 2.122.425.550,00

Fonte: bilanci di previsione anni 2013, 2014 e 2015 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

*Nota: i valori indicati per ciascuna categoria di rigidità sono al netto delle interferenze (ripetizione del medesimo capitolo in più categorie di rigidità).

Si riporta inoltre il calcolo delle risorse libere tenendo conto oltre che della rigidità tecnico-

contabile anche di quella sostanziale afferente alle spese sanitarie e al trasporto pubblico locale.

Tabella 13 risorse libere nel triennio 2013-2015 calcolate a preventivo tenendo conto della rigidità tecnico-contabile e di quella sostanziale per spese per sanità e per trasporto pubblico locale

SPESE DATI A

PREVISIONE 2013 DATI A

PREVISIONE 2014 DATI A

PREVISIONE 2015 Totale spese effettive armonizzato con la classificazione del 2015

7.359.085.632,11 6.598.030.967,88 6.669.856.912,37

Totale rigidità tecnico-contabile + sostanziale 6.552.698.871,85 6.015.517.337,30 6.117.801.292,23

Totale risorse libere 806.386.760,26 582.513.630,58 552.055.620,14

Rapporto totale rigidità tecnico – contabile e sostanziale/totale spese effettive

89,04% 91,17% 91,72%

Rapporto risorse libere/totale spese effettive 10,96% 8,83% 8,28% Fonte: bilanci di previsione anni 2013, 2014 e 2015 della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Il rapporto tra il trend delle risorse rigide (tecnico-contabili e sostanziali con riferimento a sanità

e trasporto pubblico locale) e quelle effettive a disposizione dell’Amministrazione evidenzia il

rilevante peso delle prime e, conseguentemente, la limitatezza delle risorse cosiddette libere; sulle

quali, va precisato, gravano anche le spese concernenti i livelli essenziali delle prestazioni per

assistenza e istruzione, che la Sezione, considerata la specificità delle materie, non ha al momento

determinato15.

15 Sulle risorse libere gravano inoltre gli eventuali vincoli di destinazione relativi alle entrate del titolo IV (salvo il caso di trasferimenti vincolati) e del titolo V, che sono liberamente allocabili dall’Amministrazione, ma solo con riferimento a spese d’investimento.

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63 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2.4 Obiettivi principali della programmazione 2014

La nozione di “risorse libere” presa in considerazione nell’ambito dell’analisi sulla rigidità del

bilancio consente anche un corrispondente inquadramento degli obiettivi della programmazione

dell’esercizio. Consente cioè di individuare la quantità di risorse dell’esercizio effettivamente a

disposizione che vengono destinate al perseguimento degli obiettivi ritenuti fondamentali dalle

scelte politiche, quali emergono dagli atti della programmazione regionale. Le “risorse libere”, pur

non esaurendo il complesso delle risorse destinate ad un certo obiettivo, in quanto si cumulano

con quelle eventualmente già destinate (e non ancora utilizzate) all’obiettivo stesso nei precedenti

esercizi, sono quindi in grado da un lato di confermare l’attualità dell’obiettivo e dall’altro di

esprimere l’intensità con la quale esso viene perseguito.

Tutto ciò premesso, si osserva che l’attuazione delle politiche di governo dell’XI legislatura

regionale, insediatasi il 21 maggio 2013, gode, nelle previsioni del 2014, di una disponibilità

finanziaria piuttosto ridotta rispetto alle risorse previste dai documenti della programmazione

2013 (6.714,85 milioni di euro, inferiore per 801,47 milioni, pari a -10,67%, dell’omologo valore

del 2013) e preordinata al perseguimento degli obiettivi fondamentali desumibili dalle priorità

declinate nella relazione politico-programmatica e quantificate nel bilancio di previsione.

Le linee fondamentali del programma di governo concernono sia obiettivi che incidono

sull’assetto organizzativo e istituzionale della Regione (costi della politica, organizzazione,

relazioni con il Governo centrale, riordino del modello istituzionale), sia obiettivi riconducibili a

destinazioni prioritarie delle risorse, che vedono al primo posto le politiche del lavoro,

strettamente connesse alla crescita e al miglioramento della competitività delle imprese, al

potenziamento delle infrastrutture, in coerenza con modelli di sviluppo e governo del territorio

attenti a coniugare le esigenze delle imprese e dei cittadini con quelle della tutela dell’ambiente.

Mantenimento della qualità dei servizi sanitari attraverso il contenimento dei costi,

valorizzazione della cultura e una programmazione strategica nelle politiche sociali non lesiva

delle capacità locali completano gli obiettivi prioritari dell’XI legislatura. Nell’ambito di queste

linee generali di indirizzo di governo, la relazione politico-programmatica 2014-2016, approvata

dal Consiglio regionale nella seduta del 13 dicembre 2013, ha posto in evidenza le scelte d’impiego

prioritario delle risorse per l’esercizio 2014.

L’individuazione di tali priorità è operata sulla base delle logiche espositive (per finalità e

funzioni) che presiedono alla stesura della relazione stessa. Ne consegue che siffatte priorità non

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

sono del tutto coincidenti con quelle, di significato politico, indicate dal programma di governo,

che si possono come di seguito riassumere:

lavoro: formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo attraverso lo sviluppo di

forme diverse di servizi a seconda della tipologia di disoccupazione (giovani, donne, NEET,

adulti); riordino del sistema degli ammortizzatori sociali; sviluppo degli strumenti di

solidarietà occupazionale (contratti di solidarietà); coordinamento del sistema delle

agevolazioni alle assunzioni/stabilizzazioni con le scelte di politica industriale regionale

attraverso il potenziamento delle risorse umane nei settori di interesse strategico; inserimento

lavorativo delle categorie protette; linearità alle regole e continuità alle progettualità

promosse attraverso la costanza alla spesa sui FSE e FESR 2014-2020 e l’implementazione

delle risorse per le politiche attive del lavoro; sostegno al progetto di “Youth guarantee”

promosso dall’Unione europea per assicurare un percorso di inserimento lavorativo a chi ha

meno di 25 anni attraverso un corso di formazione, un’offerta d’impiego o uno stage entro 4

mesi dalla fine degli studi o dalla perdita del lavoro; unificazione delle deleghe per il lavoro e

la formazione in un unico Assessorato; riscrittura della legge regionale sulla formazione

professionale, datata 1982; sostegno alle forme di socializzazione locale (gruppi di acquisto,

badanti di condominio);

infrastrutture: sistema portuale dell’Alto Adriatico adeguato alle sfide del tempo, attraverso

la valorizzazione del ruolo internazionale di Trieste e la piena operatività ai porti di

Monfalcone e San Giorgio di Nogaro; risoluzione dei problemi di collegamento fra le diverse

modalità di trasporto, attraverso il potenziamento ferroviario e il corridoio Baltico-Adriatico;

risoluzione del problema dell’accesso ai porti turistici e industriali e dell’intera navigabilità

della laguna di Grado e Marano; miglioramento e rafforzamento dell’accessibilità viaria e

digitale della Regione attraverso l’integrazione territoriale a supporto di uno sviluppo di

qualità; realizzazione di alcune nuove opere, intervento sui punti critici della rete stradale,

manutenzioni, interventi calibrati per togliere il traffico dai centri abitati; rimodulazione dei

progetti di 20 o 30 anni fa (viabilità a est del torrente Torre, raccordo autostradale Gemona-

Cimpello-Sequals, bretella di scorrimento veloce Palmanova-Manzano, variante di Dignano);

governance unica per il settore della viabilità, attraverso la ricalibratura del corposo

programma di investimenti della società Friuli Venezia Giulia Strade spa; revisione del piano

regionale integrato dei trasporti, mobilità e logistica, contestualmente al piano di governo del

territorio [richiamato anche nei Modelli di sviluppo e governo del territorio] e al piano del

trasporto pubblico locale, attraverso indirizzi coerenti con il modello di sviluppo e le esigenze

Page 66: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

65 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

delle imprese; verifica di tutte le opzioni per accrescere il numero dei passeggeri che utilizzano

la ferrovia per gli spostamenti, attraverso l’integrazione dei collegamenti ferroviari con il

trasporto pubblico su gomma;

modelli di sviluppo e governo del territorio: creazione di uno sportello unico per le imprese e i

cittadini che favorisca un nuovo rapporto fra cittadino e Amministrazione; promozione e

organizzazione di progetti d’eccellenza e di consolidamento dell’economia verde; approvazione

del piano paesaggistico, del piano di governo del territorio con la relativa legge, della carta dei

rischi ambientali; redazione del piano energetico regionale recepito anche dal piano regionale

di tutela delle acque;

cultura: aggregazione e sinergia fra soggetti per evitare i doppioni e l’assalto ai contributi

pubblici, attraverso la garanzia della maggiore certezza nei finanziamenti che saranno

pluriennali; continuità dopo il 2013 al rapporto convenzionale con l’associazione FVG Film

Commission; condivisione dei progetti e delle iniziative sportive, attraverso l’adeguamento in

modo selettivo delle infrastrutture, l’intervento su ammodernamento e manutenzioni e il

monitoraggio dei risultati; sostegno al progetto “Movimento in 3S” per le scuole primarie

della Regione; diffusione dell’attività motoria (contrasto al disagio giovanile, inserimento dei

disabili e confronto nella multiculturalità);

salute: mantenimento della qualità del servizio attraverso il contenimento dei costi; ripristino

delle norme sulla partecipazione attiva dei Comuni alla programmazione sanitaria,

sociosanitaria e sociale; conferma della ricerca e della collaborazione con l’Università;

trasformazione del distretto socio-sanitario nel punto di riferimento di tutto il sistema delle

cure primarie; sviluppo delle forme associative e immissione in rete dei medici di medicina

generale, per aumentare gli orari di accessibilità degli ambulatori, valorizzare il ruolo delle

cure primarie e creare aggregazioni di assistenza primaria aperte ai cittadini h 24;

coinvolgimento dei medici di medicina generale nel governo territoriale, nei piani di zona e

nella gestione delle strutture intermedie e protette; estensione dell’assistenza domiciliare

integrata e dell’infermiere di comunità; rafforzamento del reddito di cittadinanza e della carta

famiglia; abolizione del ticket regionale di euro 10 sulle prestazioni sanitarie; adeguato

finanziamento del diritto alla casa e dell’accessibilità ai servizi locali (asili nido e scuole

materne), ai servizi sociali e domiciliari;

politiche sociali: realizzazione di una programmazione strategica non lesiva delle capacità

locali; recupero delle relazioni internazionali attraverso la leadership di un progetto

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

transnazionale d’area per elaborare progetti comuni che consentano alla Regione l’accesso alle

risorse comunitarie (Euroregione “Senza confini”).

Come la Sezione ha ampiamente precisato nel recente Rapporto sul coordinamento della finanza

pubblica regionale (deliberazione n. 68 del 10 giugno 2015) nel capitolo dedicato al controllo

interno, costituisce indice di una chiara programmazione (e correlativamente di un utile sistema

dei controlli interni)16 anche l’idoneità a consentire una visione e considerazione omogenea degli

obiettivi, che, pur potendo essere intesi secondo prospettive diverse (politiche, organizzative,

finanziarie, contabili, gestionali), debbono essere sempre univocamente individuabili nel loro

significato e nel loro contenuto.

Inoltre, la natura pubblica delle risorse finanziarie utilizzate fa sì che la chiara evidenza delle

risorse finanziarie assegnate e dell’entità del loro utilizzo nel perseguimento di ciascun obiettivo

costituisca imprescindibile condizione per la qualità del sistema, e ciò indipendentemente dalla

prospettiva dalla quale esso viene esaminato.

Come anticipato, in questa sede è stata volutamente valorizzata la dimensione finanziaria riferita

alle “risorse libere” e cioè a quelle che costituiscono diretta espressione di una destinazione

impartita alle risorse della competenza dell’esercizio.

In una congiuntura, che si caratterizza per la necessità di coniugare l’urgenza di dare adeguata

risposta a una pluralità di gravi esigenze di carattere socio economico con una carenza di risorse

disponibili, le suddette “risorse libere” e le modalità del loro utilizzo si prestano innanzitutto a

rappresentare misura della quantificazione della scelta politica che è stata esercitata, anche se

esse non esprimono necessariamente il totale delle risorse che verranno effettivamente destinate

all’obiettivo cui accedono.

In secondo luogo si prestano a costituire elemento sintomatico delle ritenute priorità, che

dovrebbero quindi ragionevolmente essere oggetto di rilevazione e di considerazione da parte del

controllo interno volto a verificare la qualità della programmazione e l’efficienza e l’efficacia

dell’azione amministrativa.

In questo polivalente scenario di programmazione, nel 2014 si registrano previsioni finanziarie

incrementative rispetto al 2013 solo in relazione agli obiettivi afferenti le “infrastrutture,

16 Questa Sezione aveva già avuto modo di ricordare che le logiche fondamentali che sovraintendono al controllo strategico e a quello di gestione li collegano necessariamente a una precedente attività programmatoria, sia pur riferita ai diversi piani sui quali operano i due diversi tipi di controllo. Programmazione e controllo costituiscono pertanto due inscindibili componenti dell’azione amministrativa, la cui qualità deriva in buona parte da quella di questi suoi due elementi costitutivi. Cfr. in questi termini la delib. n. 116/2014 relativa alla DAS del rendiconto 2012, pag. 292 e segg.

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67 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

trasporti e telecomunicazioni” e le “attività culturali, ricreative e sportive”, mentre l’andamento

è decrescente con riferimento a tutte le altre finalità.

Nel dettaglio, la previsione finanziaria relativa alle scelte ritenute strategiche espresse dalla

relazione politico-programmatica può essere così sintetizzata17:

politiche attive del lavoro (programma di governo: lavoro), funzione inserita nella finalità

“protezione sociale”: 17,73 milioni di risorse libere nel 2014, 11,94 nel 2015 e nel 2016. Nonostante

la diminuzione di risorse rispetto al 2013 (quando erano pari a 21,05 milioni), la Regione intende

garantire anche per il 2014 adeguate risorse per gli ammortizzatori sociali, per il sostegno alla

stipulazione di contratti di solidarietà difensivi e per i progetti di attività socialmente utili;

mobilità locale (nell’ambito del programma di governo: infrastrutture), funzione inserita nella

finalità “gestione del territorio”: 186,27 milioni di risorse libere nel 2014, 176 milioni nel 2015 e

nel 2016. Considerato l’aumento di risorse rispetto al 2013 (quando erano pari a 179,20 milioni),

per il 2014 la Regione intende garantire i finanziamenti per i servizi relativi al trasporto pubblico

locale e per i servizi ferroviari; conferma altresì il sostegno all’acquisto di carburante per

autotrazione privata per la mobilità su strada;

infrastrutture e trasporti (programma di governo: infrastrutture), finalità “infrastrutture,

trasporti, telecomunicazioni”: 45,72 milioni di risorse libere nel 2014, 68,22 nel 2015 e 28,00 nel

2016. Considerato l’aumento di risorse rispetto al 2013 (quando erano pari a 36,19 milioni), con

particolare riferimento alla rete stradale e autostradale (i cui finanziamenti passano da 25,81

milioni del 2013 a 39,89 milioni del 2014), costituiscono priorità gli investimenti per la

progettazione di opere d’interesse regionale, la manutenzione stradale da parte di FVG Strade

spa, lo sviluppo della portualità e della logistica, oltre al supporto del servizio di trasporto

aeroportuale dallo scalo regionale verso gli aeroporti nazionali;

difesa del territorio (programma di governo: modelli di sviluppo e governo del territorio), finalità

“tutela dell’ambiente e difesa del territorio”: 15,88 milioni di risorse libere nel 2014, 11,26 nel

2015 e nel 2016. Nonostante una diminuzione di risorse nel triennio rispetto al 2013 (in cui le

risorse libere iniziali erano pari a 20,90 milioni), con particolare riferimento alle foreste e ai boschi

(i cui finanziamenti passano da 12,46 milioni del 2013 a 8,74 milioni del 2014), sono garantiti i

finanziamenti per la manutenzione ordinaria di opere idrauliche e degli alvei dei corsi d’acqua,

per la gestione dei parchi e delle riserve naturali, oltre al fondo per la protezione civile;

17 Vengono di seguito indicate tra parentesi, con una valenza che può sottendere un’approssimazione derivante dalla diversità dei criteri di classificazione, le priorità del programma di governo alle quali sono riconducibili le priorità dichiarate nella relazione politico-programmatica.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

attività culturali, ricreative e sportive (programma di governo: cultura), finalità “attività

culturali, ricreative e sportive”: 49,12 milioni di risorse libere nel 2014, 28,28 nel 2015 e nel 2016.

Con un incremento sul 2013 (le cui risorse libere iniziali erano pari a 39,81 milioni), la Regione

intende garantire incentivi per la tutela e la valorizzazione dell’attività teatrale e

cinematografica, oltre a finanziamenti a favore dei musei, per la tutela delle identità linguistiche,

per l’associazionismo e il volontariato e per le manifestazioni culturali e sportive di rilievo almeno

regionale;

istruzione, formazione e ricerca (nell’ambito del programma di governo: cultura), finalità

“istruzione, formazione e ricerca”: 64,86 milioni di risorse libere nel 2014, 45,75 nel 2015 e nel

2016; con un decremento rispetto al 2013 (le cui risorse libere iniziali erano pari a 90,99 milioni),

la Regione garantisce i finanziamenti per il funzionamento delle strutture scolastiche e prevede

contributi a favore dei nuclei familiari a sostegno dei costi per il trasporto scolastico e l’acquisto

dei libri di testo, oltre ai contributi agli istituti scolastici per il comodato gratuito dei libri;

prevede altresì finanziamenti per il sostegno alle scuole paritarie, per il sistema universitario ivi

incluse le borse di studio e i prestiti d’onore, per la formazione professionale e le attività dei centri

di ricerca;

politiche sociali (programma di governo: politiche sociali), finalità “protezione sociale”: 280,82

milioni di risorse libere nel 2014, 247,79 nel 2015 e nel 2016, comprensivi dei finanziamenti per il

lavoro di cui al primo punto della presente elencazione; con un decremento rispetto al 2013 (le cui

risorse libere iniziali erano complessivamente pari a 299,82 milioni), la Regione conferma le

risorse per i settori d’intervento più delicati (disabilità, abbattimento rette anziani, servizi di

telesoccorso, carta famiglia, servizi per la prima infanzia, autonomia della persona, servizi socio-

assistenziali, casa);

spesa corrente sanitaria (programma di governo: salute), nell’ambito della finalità “salute,

integrazione socio sanitaria e politiche sociali”: è confermata l’inversione di tendenza del 2013

facendo registrare un calo, pur garantendo i livelli essenziali di assistenza. Le risorse concernenti

la finalità “salute” ammontano complessivamente a 2.163,67 milioni di risorse libere nel 2014, a

2.117,67 nel 2015 e a 2.124,05 nel 2016, mentre nell’esercizio 2013 erano pari a 2.283,90.

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69 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

3. OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA PER IL SISTEMA REGIONALE INTEGRATO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

3.1 Il protocollo d’intesa Stato - Regione del 23 ottobre 2014.

Un evento che ha dispiegato effetti finanziari sull’esercizio 2014 e che ne dispiegherà ulteriori

anche nel triennio 2015-2017 è costituito dalla stipula in data 23 ottobre 2014 del protocollo

d’intesa tra lo Stato e la Regione, per la revisione dell’analogo protocollo del 29 ottobre 2010 e per

la definizione dei rapporti finanziari negli esercizi 2014-2017, le cui disposizioni hanno ricevuto

attuazione a mezzo dell’art. 1, commi da 512 a 523, della legge 23.12.2014 n. 190 (legge di

stabilità 2015).

Il nuovo protocollo d’intesa ha infatti significativamente innovato il precedente accordo del 29

ottobre 2010, rideterminando, nelle entità e nelle causali, la partecipazione regionale al

perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica nazionali. L’intesa costituisce una concreta

espressione di una transizione di metodo nella gestione dei rapporti con lo Stato e di una

transizione di significato in ordine alla partecipazione regionale agli obiettivi di finanza pubblica

nazionale. Sotto il primo aspetto il protocollo mira ad assicurare per il quadriennio 2014-2017

predeterminazione, certezza e stabilità ai rapporti finanziari intercorrenti tra le parti e in

particolare a quelli inerenti il patto di stabilità, demandando la loro definizione al confronto

istituzionale e non alla sede del contenzioso costituzionale. Sotto il secondo aspetto, il contributo

regionale viene preordinato non più all’attuazione del federalismo fiscale, bensì alla sostenibilità

del debito pubblico. Pare non trattarsi di una modifica meramente nominalistica, specie se

siffatta partecipazione venisse nel futuro valorizzata nell’ambito del concorso delle Regioni e

degli Enti locali alla sostenibilità del debito pubblico previsto dall’art. 12 della l. n. 243/2012,

destinato a entrare in vigore dal primo gennaio 2016.

Più in generale vanno comunque approfonditi la natura giuridica dell’intesa, i limiti della sua

efficacia tra le parti, i suoi rapporti con le fonti del diritto e in particolare con le disposizioni di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

legge che danno attuazione all’intesa e in particolare con quelle che hanno un contenuto non

perfettamente coincidente con questa, il valore che può riconoscersi alle clausole dell’intesa non

attuate a mezzo della legge.

Come anticipato, gli aspetti finanziari del protocollo d’intesa hanno comunque ricevuto

attuazione a mezzo dell’art. 1, commi da 512 a 523, della legge n. 190/2014, nell’ambito dei quali

il comma 517, con riferimento agli anni 2014-2017, quantifica l’obiettivo del patto di stabilità

interno della Regione, di cui all’articolo 1, comma 454, della legge n. 228/2012 e all’articolo 1,

comma 155, della legge n. 220/2010, in 4.980,07 milioni per il 2014, salvo quanto si preciserà in

prosieguo, in 4.797,61 milioni per il 201518, 4.807,61 milioni per il 2016 e 4.797,61 milioni per il

2017 in termini di sola competenza eurocompatibile. Più precisamente, relativamente al 2014,

l’art. 5 del citato Protocollo d’intesa stabilisce che l’obiettivo programmatico da considerare nella

definizione del patto di stabilità interno della Regione è determinato (inizialmente e salvo quanto

si preciserà in prosieguo) in 4.980,07 milioni, riducendo l’obiettivo concordato per il 2013 in

termini di competenza eurocompatibile, pari a 5.098,46 milioni, dell’ammontare delle spese

correlate a cofinanziamenti UE – escluse le quote statali e regionali – sostenute dalla Regione

nell’esercizio 2013, pari a 25,57 milioni, nonché del contributo di 92,81 milioni per l’anno 2014

posto a carico della Regione dalla normativa vigente.

Rispetto agli obiettivi del periodo 2015-2017, sempre concordati all’art. 5 del protocollo, (4.884,61

milioni per il 2015, 4.894,61 per il 2016 e 4.884,61 per il 2017, che di per sé già tenevano conto di

un contributo di finanza pubblica di 95,45 milioni per il 2015, di –10 milioni per il 2016 e di 10

milioni per il 2017), gli obiettivi di finanza pubblica previsti dal predetto comma 517 risultano

più stringenti perché inglobano anche l’ulteriore contributo alla finanza pubblica di 87 milioni

previsto dal comma 400 dell’articolo 1 della stessa legge n. 190/2014, rilevante, per il periodo

2015-2018, non solo in termini di indebitamento netto, ma anche di saldo netto da finanziare.

Si rileva che l’obiettivo programmatico del patto di stabilità tiene conto anche della previsione

dell’articolo 2 del protocollo, in base al quale il contributo disposto a carico della Regione

dall’articolo 1, comma 156 della legge di stabilità 2011 in termini di riduzione dell’indebitamento

netto della Regione previsto dal Protocollo d’intesa del 29 ottobre 2010 limitatamente alle

annualità 2014-2017 (che prevedeva, con riferimento al periodo 2014-2017, un contributo pari a

18 L’obiettivo programmatico per il 2015, stabilito dal c. 517 della l. n. 190/2014, ammonta a 4.797.615,491 (in migliaia di euro) e

rappresenta il saldo tra la base di riferimento rappresentata dall’obiettivo per l’anno 2014 (4.980.069,715 migliaia di euro) e il differenziale tra il 2015 e il 2014 delle misure di finanza pubblica pari a -182.454,224 migliaia di euro (composto da: -50.000,000 ex l. n. 220/2010; -7.454,224 ex art. 16, c. 3,d.l. n. 95/2012; -19.000,000 ex art. 1, commi 499 e 429, l. n. 147/2013; -19.000,000 ex art. 46,d.l. n. 66/2014; -87.000,000 ex art. 1, c. 400, l. n. 190/2014).

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71 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

300 milioni nel 2014, 350 milioni nel 2015, 340 milioni nel 2016 e 350 milioni nel 2017) è sostituito

dalla partecipazione della Regione al risanamento della finanza pubblica mediante un contributo

alla sostenibilità del debito pubblico, pari all’importo, espresso in termini di indebitamento netto,

di 220 milioni nel 2014, 270 milioni nel 2015, 260 milioni nel 2016 e 270 milioni nel 2017, con un

alleggerimento del carico per la Regione pari a 80 milioni per ciascuno degli anni dal 2014 al 2017.

Il protocollo d’intesa stabilisce inoltre che gli obiettivi indicati siano rideterminati annualmente a

seguito dell’aggiornamento della previsione della spesa sanitaria, in conformità ai parametri

tendenziali previsti nell’ambito del Patto della salute19, e che costituiscano il limite alla spesa

rilevante ai fini del patto di stabilità interno, al netto delle esclusioni previste dalla normativa

vigente anche per le Regioni a statuto ordinario, ad eccezione delle spese per la sanità, e al netto

delle specifiche esclusioni previste dal patto stesso.

Analogamente, l’articolo 6 individua i principi generali cui deve ispirarsi la definizione del patto

di stabilità per gli Enti locali, che la Regione è chiamata a elaborare per il periodo 2014-2017

nell’ambito di obiettivi complessivamente determinati a livello regionale per ogni anno del

quadriennio.

Di grande rilievo è anche la previsione contenuta nell’articolo 7, primo comma, del protocollo

d’intesa, secondo cui il sistema regionale integrato trova immediata applicazione per la Regione,

gli Enti locali e le loro forme associative “con riferimento alle misure di contenimento della spesa

previste dalla legislazione statale”. Pare pertanto che la norma si ponga a chiusura della disciplina

pattizia diretta alla regolazione dei rapporti immediatamente discendenti dal patto di stabilità

(Regione ed Enti locali), andando a specificare, anticipandone l’entrata in vigore, la vigenza del

sistema regionale integrato, anche con riferimento alle (altre) misure di contenimento della spesa

previste dalla legislazione statale.

Sempre nell’ottica di un recupero di certezza nei rapporti tra le parti, si collocano anche le

disposizioni di cui all’articolo 3 concernenti sia la rinuncia ai ricorsi promossi dalla Regione

avverso disposizioni di leggi statali contenenti misure finanziarie a carico della Regione sia la

rinuncia ad avvalersi degli effetti positivi eventualmente derivanti da ricorsi proposti da altre

Regioni.

Sotto un diverso, ma altrettanto importante profilo, il protocollo (art. 7, secondo comma)

19 A seguito dell’aggiornamento della previsione della spesa sanitaria in conformità ai parametri tendenziali previsti nell’ambito

del Patto della salute, l’obiettivo programmatico sopra indicato viene rideterminato in aumento di 47.561,631 migliaia di euro.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

impegna la Regione, peraltro solo limitatamente a se stessa20 e agli Enti locali, ad applicare le

disposizioni sull’armonizzazione dei bilanci di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e

successive modificazioni, entro i termini previsti per le Regioni a statuto ordinario, posticipati di

un anno e quindi con decorrenza 2016. Tale regime si affianca a quello previsto per il comparto

sanitario dal titolo II del decreto legislativo n. 118/2011, come modificato dal decreto legislativo

n. 126/2014, che invece è già entrato in vigore, con decorrenza 2015, ai sensi dell’articolo 29 del

Patto per la salute per gli anni 2014-2016 del 10 luglio 2014 e dell’articolo 8 della legge regionale

30 dicembre 2014, n. 27 (legge finanziaria per il 2015).

In conclusione, salvo quanto si preciserà sui contenuti del patto di stabilità per il 2014, gli effetti

finanziari direttamente derivanti dalle disposizioni della legge n. 190/2014 che hanno dato

attuazione agli art. 2 e 4 del suddetto protocollo si possono suddividere nelle tre seguenti

categorie, di significato affatto diverso tra loro:

A) Effetti sulla partecipazione alla riduzione dell’indebitamento netto. Determina un

ampliamento della capacità di spesa della Regione nell’ambito e ai fini del patto di stabilità.

Valore finanziario 320 milioni. Valenza temporale 2014-2017.

L’articolo 2 del protocollo d’intesa tra Stato e Regione del 23 ottobre 2014 stabilisce che il

contributo in termini di riduzione dell’indebitamento netto a carico della Regione determinato

dal protocollo d’intesa del 29 ottobre 2010 limitatamente alle annualità 2014-2017 non è dovuto

(il contributo disposto a carico della Regione dall’articolo 1, comma 156, della legge di stabilità

2011 e dal protocollo d’intesa sottoscritto il 29 ottobre 2010 tra Stato e Regione disponeva, per il

periodo 2014-2017, un contributo a carico della Regione pari a 300 milioni nel 2014, 350 milioni

nel 2015, 340 milioni nel 2016, 350 milioni nel 2017); in sostituzione, il citato articolo 2 e

conseguentemente l’articolo 1, comma 515, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, prevede che la

Regione partecipa al risanamento della finanza pubblica di cui all’articolo 1, comma 156, della

legge di stabilità 2011 mediante un contributo alla sostenibilità del debito pubblico, espresso in

termini di indebitamento netto, per l’importo di 220 milioni nell’esercizio 2014, di 270 milioni

nell’esercizio 2015, di 260 milioni nell’esercizio 2016 e di 270 milioni nell’esercizio 2017, con un

alleggerimento del carico per la Regione pari a 80 milioni per ciascuno degli anni dal 2014 al 2017

(complessivamente, dunque, 320 milioni per il periodo 2014-2017).

B) Effetto sul saldo netto da finanziare. Determina un aumento delle risorse finanziarie della

Regione. Valore finanziario 350 milioni. Valenza temporale 2015-2017. 20 Con delib. n. 1955 del 29.10.2014 la Giunta regionale ha impartito prime indicazioni per gli enti strumentali della Regione ai fini

dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio.

Page 74: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

73 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’articolo 2 del protocollo d’intesa tra Stato e Regione del 23 ottobre 2014, poi recepito con

l’articolo 1, comma 513, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, stabilisce che il contributo in

termini di saldo netto da finanziare a carico della Regione in relazione all’attuazione del

federalismo fiscale (previsto all’articolo 1, comma 152, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, a

seguito del protocollo d’intesa sottoscritto il 29 ottobre 2010 tra Stato e Regione, e quantificato in

370 milioni annui dal 2011 al 2017), è sostituito da un contributo finalizzato alla sostenibilità del

debito pubblico pari a 370 milioni per ciascuno degli anni dal 2011 al 2014, a 260 milioni per il

2015 e a 250 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017; conseguentemente, per il periodo 2015-

2017 si registra un alleggerimento del contributo a carico della Regione per complessivi 350

milioni.

C) Definizione di rapporti finanziari pregressi. Recupera risorse spettanti alla Regione sulla base

di rapporti datati che individuano chiaramente le ragioni di credito della Regione. Valore

finanziario 155,35 milioni. Valenza temporale 2015.

L’art. 4 del protocollo di intesa prevede che lo Stato riconosca alla Regione una serie di rapporti

derivanti da debiti per spettanze o pretese pregresse, tra le quali quelli relativi alle riserve erariali

e per i quali lo stesso articolo 4 dispone il versamento nel 2015 alla Regione da parte della

Struttura di gestione dell’Agenzia delle entrate. Si tratta delle partite contabili di seguito

indicate, per un importo complessivo di euro 155.351.857,16 ivi incluso il riconoscimento delle

riserve erariali operate dallo Stato nel 2012 e imputate alle entrate del bilancio di previsione

201521:

- euro 80.384.590,48, pari all’ammontare delle entrate riservate all’erario dal decreto legge 13

agosto 2011, n. 138, da restituire alla Regione in applicazione della sentenza della Corte

costituzionale n. 241/2012 ed euro 31.506.482,08, pari all’ammontare delle entrate riservate 21 Le poste contabili sopra citate sono state iscritte nel bilancio di previsione 2015-2017, anno 2015, come di seguito indicato: a) € 93.614.848,59 quale sommatoria degli importi iscritti, con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, all’ubi 1.3.6, in cinque capitoli di entrata; si tratta dei capitoli 242, 243, 244, 246, 247, relativi alle maggiori entrate riservate all’erario nell’esercizio 2012 per effetto delle riserve erariali di cui al D.L. n. 138/2011 e al D.L. n. 201/2011 da riversare alla Regione, e riferiti rispettivamente alla compartecipazione all’Irpef, all’Irpeg, all’IVA, all’accisa sui tabacchi e alle imposte sostitutive; b) € 18.276.223,96 con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, al capitolo di entrata n. 2212 (Conguaglio della compartecipazione sull’accisa sulle benzine e sul gasolio – annualità 2012) all’ubi 1.3.8; c) € 13.385.458,61 con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, al capitolo di entrata n. 2213 (Conguaglio della compartecipazione sull’accisa sulle benzine e sul gasolio – annualità 2013) all’ubi 1.3.8; d) € 19.722.610,82 con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, al capitolo di entrata n. 1476 (Acquisizione di quote di compartecipazione derivante dalle rettifiche contabili effettuate per i versamenti Irpef per il 2009 e il 2010) all’ubi 1.3.7; e) € 7.058.715,17 con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, al capitolo di entrata n. 1372 (Acquisizione di quote di compartecipazione derivante dalle rettifiche contabili effettuate per i versamenti dei modelli F24 accise, per l’anno 2012 dell’imposta erariale sull’energia elettrica) all’ubi 1.3.7; f) € 3.294.000,00 con imputazione nel 2015 tra le entrate tributarie (Tit. 1), compartecipazioni erariali, al capitolo di entrata n. 1477 (Rimborso canoni demaniali erroneamente introitati dallo Stato) all’ubi 1.3.6.

Page 75: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

74

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

all’erario dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, tenuto conto della predetta sentenza; con

riferimento all’applicazione della riserva di cui all’articolo 48 del decreto legge 6 dicembre 2011,

n. 201, si dispone altresì che il gettito delle entrate da compartecipazione ai tributi erariali di cui

all’articolo 49 dello Statuto regionale relativo all’esercizio 2013, già riscosso dalla Regione, resti

attribuito alla stessa;

- euro 13.385.458,61 a titolo di conguaglio del gettito dell’accisa sui carburanti per autotrazione

spettante alla Regione relativamente all’esercizio 2013 ai sensi dell’articolo 7, comma 7, del

decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 17 ottobre 2008, come risulta dalla nota del 3

giugno 2014, prot. n. 2362 del Dipartimento delle finanze;

- euro 25.647.773,13 relativi al gettito Irpef 2009 e 2010 spettante alla Regione, ma alla stessa

non attribuito per l’utilizzo di erronee modalità di versamento, al netto del contributo previsto

dal decreto legge n. 39/2009 pari a euro 5.925.162,31;

- euro 7.058.715,17 relativi al gettito dell’accisa sull’energia elettrica 2012 spettante alla Regione

ma alla stessa non attribuito per l’utilizzo di erronee modalità di versamento;

- euro 3.294.000,00 a titolo di rimborso di canoni demaniali erroneamente introitati dallo Stato.

3.2 Il concorso della Regione nel perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica

3.2.1 Considerazioni introduttive.

Nelle relazioni allegate alle deliberazioni di parificazione dei rendiconti regionali degli ultimi anni

sono state tratteggiate le caratteristiche della partecipazione regionale al perseguimento degli

obiettivi di finanza pubblica di rilievo nazionale, che è venuta via via a intensificarsi specie con

decorrenza 2011, in relazione al succedersi delle varie misure di finanza pubblica adottate della

Stato per fronteggiare la grave crisi economica del Paese. Tali misure di finanza pubblica si sono

affiancate ope legis a quelle che conseguivano su base pattizia, nell’ambito degli annuali accordi

tra la Regione e lo Stato ai fini del patto di stabilità interno.

In quel contesto è stata descritta l’evoluzione che ha interessato il cosiddetto “patto di stabilità

regionale”, che, inizialmente, da un lato assoggettava gli enti locali della regione al perseguimento

di determinati risultati finanziari stabiliti direttamente dalla legge regionale e con effetti limitati

al rapporto Ente locale - Regione e dall’altro coinvolgeva, sempre sulla base di una fonte

regionale, alcuni specifici apparati regionali nel raggiungimento di determinati obiettivi

finanziari.

Page 76: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

75 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si è cioè assistito a una progressiva omogeneizzazione degli obiettivi del patto di stabilità degli

enti locali del Friuli Venezia Giulia a quelli propri degli enti delle regioni a statuto ordinario, sulla

base di un percorso di avvicinamento che si è consolidato con il suddetto protocollo d’intesa tra

Stato e Regione del 23 ottobre 2014. Va peraltro considerato che siffatta omogeneizzazione è

avvenuta in relazione alle logiche del “sistema regionale integrato di finanza pubblica”, previsto

dall’art. 1, comma 154, della l. n. 220/2010, che attribuisce alla Regione compiti e responsabilità

per il raggiungimento di un obiettivo complessivo risultante dalla compartecipazione degli enti

che compongono il sistema integrato. Si è così riprodotta, sia pur in un quadro generale ben

codificato da norme di fonte statale e assai più stringente di quello iniziale, una situazione in cui

la Regione ha un ruolo primario in relazione al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica

da parte di un insieme di enti territoriali regionali.

Nella parificazione del rendiconto 2013 sono stati anche tratteggiati i contenuti che la nozione di

“obiettivo di finanza pubblica” viene ad assumere in un contesto regionale ad autonomia

differenziata, ove fondamentali settori di attività come la salute, l’ordinamento e il

funzionamento degli enti locali, il trasporto pubblico locale fruiscono dell’autofinanziamento

regionale. E’ stata cioè enucleata, accanto a quella prettamente finanziaria, un’accezione

pregnante di “obiettivo di finanza pubblica” che viene a ricomprendere “anche attività che non

hanno un’immediata rilevanza di natura finanziaria, ma che tuttavia, riguardando importanti settori

dell’amministrazione e dell’organizzazione degli enti, risultano comunque idonee a dispiegare

indirettamente significativi effetti finanziari. Si tratta di attività che debbono manifestarsi secondo

principi che rinvengono la loro prima fonte nei valori di cui agli artt. 28, 81, 97 e 119 della

Costituzione (responsabilità, salvaguardia degli equilibri di bilancio, imparzialità, buon andamento,

autonomia finanziaria responsabile).

Il riferimento è, ad esempio, al miglioramento della qualità della spesa, all’effettiva semplificazione

dell’azione e della razionale riduzione degli apparati e delle strutture esterne agli enti, alla

valorizzazione delle professionalità interne a ciascuna pubblica amministrazione, al miglioramento

della qualità ed economicità dei servizi pubblici resi, all’attivazione di un adeguato sistema di controllo

interno finalizzato a verificare la regolarità, l’efficacia, l’efficienza e l’economicità dell’azione pubblica

e, in ultima istanza, il raggiungimento degli obiettivi programmati e gli effetti prodotti sulla

collettività.

In quest’ottica, anche la tutela della concorsualità e la valorizzazione del merito nella scelta dei pubblici

dipendenti e dei dirigenti acquistano un significato economico, per le positive ricadute gestionali che è

fondato attendersi da scelte siffatte.

Page 77: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

76

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nelle logiche del sistema regionale integrato di finanza pubblica, l’ampliamento della nozione di cui

ora si tratta non è priva di significativi effetti pratici, giusta la duplice funzione che la Regione è

chiamata ad assolvere e cioè un’azione coordinante sia ai fini del raggiungimento dei saldi di finanza

pubblica concordati con lo Stato sia ai fini del raggiungimento degli obiettivi della sua

programmazione politica. In questo contesto non può essere trascurato che la perimetrazione soggettiva

del sistema è rimessa anche a scelte regionali, in relazione all’intensità del coinvolgimento degli enti e

organismi della regione nel perseguimento delle politiche regionali e all’entità delle risorse pubbliche che

a tal fine vengono loro trasferite” 22.

In questo scenario, gli obiettivi di finanza pubblica che la Regione, nell’esercizio e nei limiti della

sua autonomia, assegna agli enti che compongono il sistema regionale costituiscono allo stesso

tempo strumento per il raggiungimento degli obiettivi finanziari di livello regionale da parte del

“sistema” e manifestazione della qualità della specialità regionale, in relazione all’estensione e

all’intensità degli obiettivi che vengono a modulare l’attività dei singoli enti ai fini del

perseguimento dei risultati posti a loro carico dalla programmazione regionale.

Va peraltro osservato che il perseguimento degli obiettivi finanziari da parte della Regione è

frutto di un’intesa maturata nell’ambito del perfezionamento dell’accordo con lo Stato, integrata

dallo Stato a mezzo della fissazione di principi di coordinamento della finanza pubblica posti sia

in funzione dei saldi finanziari sia con riferimento all’apposizione di limiti a determinate spese”.

Anche se nel 2014 e con un riferimento temporale esteso fino al 2017 i rapporti finanziari Stato

Regione sono stati definiti in un contesto procedurale caratterizzato dall’utilizzo dello strumento

pattizio costituito dal Protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014, le considerazioni suesposte

mantengono la loro attualità sia con riferimento alle misure finanziarie integrative che possono

continuare a essere previste direttamente con la legge dello Stato (ad esempio contributo previsto

dal 2015 dall’art.1, commi 400 della l. n. 190/2014) sia con riferimento al ruolo e alla funzione

dell’ente regione nei confronti degli altri enti che compongono il sistema regionale integrato.

Tutto ciò premesso, in esplicazione del descritto ordine di idee, la disamina del concorso della

Regione agli obiettivi di finanza pubblica, sarà articolata in relazione agli:

obiettivi in termini di saldo netto da finanziare che rinvengono la loro fonte

prevalentemente all’esterno dell’accordo con lo Stato; si tratta di misure che determinano

una riduzione delle risorse finanziarie a disposizione della Regione;

22 In questi termini cfr. deliberazione n. 118/2014/PARI del 15.7.2014 concernente la parificazione del rendiconto regionale dell’esercizio 2013 (relazione pag. 592 e seguenti)

Page 78: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

77 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

obiettivi in termini di indebitamento netto che trovano origine diretta nell’accordo con lo

Stato (patto di stabilità) o indiretta, nel senso che la misura di finanza pubblica è prevista

dalla legge, ma il patto ne recepisce gli effetti; si tratta di misure che determinano una

limitazione alla possibilità di spesa della Regione;

specifici obiettivi riferiti al contenimento di determinate spese (contenimento dei costi

intermedi).

3.2.2 Il concorso della Regione in termini di saldo netto da finanziare (pagamenti e accantonamenti di risorse regionali)

Si elencano di seguito le fonti normative statali che, a partire dall’anno 2011 e fino al 2014, hanno

introdotto misure finanziarie rilevanti sulla finanza regionale in termini di saldo netto da

finanziarie e cioè consistenti in accantonamenti da parte dello Stato di quota parte del gettito

tributario di spettanza regionale o in pagamenti a carico della Regione. Sono evidenziati i casi in

cui la stessa fonte normativa prevede disposizioni rilevanti anche in termini contenimento

dell’indebitamento netto, che saranno esaminate nel paragrafo di questa relazione dedicato al

patto di stabilità. Infine si espone il regime contabile che fino al 31.12.2014 ha caratterizzato la

gestione delle risorse de quibus.

Costituisce tratto comune del regime contabile del periodo 2011 – 2014 afferente la contribuzione

e gli accantonamenti a titolo di concorso regionale alle manovre di finanza pubblica, che verranno

di seguito evidenziati, il frazionamento dell’entrata regionale derivante dalle compartecipazioni

erariali tra il titolo I (a disposizione della Regione) e il titolo VI (da riversare allo Stato per la

parte relativa alla contribuzione al federalismo fiscale e trattenuta dallo Stato relativamente ai

contributi regionali alle manovre di finanza pubblica) con la conseguenza che nel suddetto arco

temporale il gettito tributario teoricamente spettante alla Regione non è espresso solo dal titolo

primo. Con il 2015 il regime contabile è stato modificato nell’ottica della disciplina

sull’armonizzazione dei sistemi contabili che per la Regione Friuli Venezia Giulia entrerà in

vigore con il 1 gennaio 2016.

a) Contributo della Regione di cui all’art. 1 commi 151-153 l. n. 220 del 13 dicembre 2010 e, in

attuazione dell’accordo del 29 ottobre 2014, all’art. 1 commi 513-516 legge n. 190 del 23 dicembre

2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si tratta di una misura finanziaria composita, che trae origine dall’accordo Stato Regione del 29

ottobre 2010, attuato con la legge del 13 dicembre 2010 n. 220, il quale, tra l’altro, ha definito il

contenzioso afferente la spettanza alla Regione delle quote di compartecipazione relative ai

redditi da pensione (che vengono riscosse al di fuori del territorio regionale) e ha quantificato in

370 milioni annui l’ammontare della partecipazione regionale all’attuazione del federalismo

fiscale. L’ammontare del pagamento annuo posto a carico della Regione compensa parzialmente

siffatta partecipazione con la quota annua del credito di 960 milioni relativi al gettito da pensione

riferito agli anni 2008-2009. Il protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014 e le disposizioni di

attuazione di cui alla legge di stabilità per il 2015 hanno inciso significativamente in termini

finanziari sull’accordo del 2010, riducendo l’ammontare dei pagamenti dovuti dalla Regione e

modificando la destinazione della partecipazione regionale dall’attuazione del federalismo fiscale

alla sostenibilità dell’indebitamento pubblico.

Effetti finanziari.

Dopo un lungo iter per ottenere il riconoscimento formale della spettanza alla Regione della

quota delle ritenute sui redditi da pensione23, la legge del 13 dicembre 2010 n. 220 (legge di

stabilità per il 2011), all’art. 1 comma 151 ha riconosciuto alla Regione una compartecipazione

(IRPEF) sulle ritenute sui redditi da pensione. A decorrere dall'annualità 2010, la

compartecipazione viene determinata nella misura prevista dall'articolo 49, primo comma,

numero 1), dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, secondo le modalità di

trasferimento individuate all'articolo 1 del decreto legislativo 31 luglio 2007, n. 13724. Per le

annualità pregresse (2008 e 2009), la legge quantificava in 960 milioni l’importo spettante alla

Regione, di cui, al netto delle somme già attribuite alla Regione per la medesima finalità, pari a

50 milioni, scandiva i tempi della spettanza alla Regione nella misura di 220 milioni nel 2011, 170

milioni nel 2012, 120 milioni nel 2013, 70 milioni nel 2014, 20 milioni nel 2015, 30 milioni nel 2016

e 20 milioni annui nelle successive annualità fino al 2030.

Per converso, ai sensi dell’art. 1, comma 152 della legge di stabilità per il 2011, a decorrere

dall'anno 2011, la Regione contribuiva all'attuazione del federalismo fiscale nella misura di 370

23 Per la descrizione del fenomeno si rinvia alla relazione allegata al giudizio di parificazione del rendiconto regionale per l’esercizio finanziario 2010 (deliberazione n.54 del 15.7.2011 pag.286 e seguenti). 24 Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 dicembre 2010, modificando il decreto del 17 ottobre 2008 (formalmente è stato aggiunto a quest’ultimo decreto l’art. 3 bis), ha disciplinato le modalità di corresponsione alla Regione Friuli Venezia Giulia delle ritenute sui redditi da pensione riferite a soggetti passivi residenti nella Regione, riconoscendo espressamente alla Regione la diretta spettanza di questa componente del gettito fiscale IRPEF, assoggettata a modalità di riscossione e di trattamento contabile analoghe a quelle previste per le compartecipazioni ai tributi erariali.

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79 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

milioni annui (in attesa della conclusione degli accordi previsti dalla legge per l’individuazione di

modalità alternative di partecipazione all’attuazione del federalismo fiscale, l’unica forma di

contribuzione regionale consisteva nel pagamento della suddetta somma di denaro).

L’onere finanziario annuo a carico della Regione, dal 2011 al 2030, era frutto della compensazione

con il credito relativo agli arretrati della compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione per le

annualità 2008 e 2009. In particolare, l’art. 1 comma 153 della legge sopra citata stabiliva che il

pagamento netto relativo all’attuazione del federalismo fiscale era determinato in 150 milioni nel

2011, in 200 milioni nel 2012, in 250 milioni nel 2013, in 300 milioni nel 2014, in 350 milioni nel

2015, in 340 milioni nel 2016, in 350 milioni annui dal 2017 al 2030 e in 370 milioni annui a

decorrere dal 2031.

Come esposto in precedenza, a seguito del protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014 e delle norme di

attuazione presenti nella legge di stabilità per il 2015, il contributo, in termini di saldo netto da

finanziare dovuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia in relazione all’attuazione del federalismo

fiscale, previsto all’art. 1, comma 152, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, quantificato in 370

milioni annui dal 2011 al 2017, è stato sostituito da un contributo finalizzato alla sostenibilità del

debito pubblico pari a 370 milioni per ciascuno degli anni dal 2011 al 2014, a 260 milioni per il

2015 e a 250 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017 (comma 513). Con riferimento alle

annualità successive al 2017, l’art. 2 dell’accordo del 23 ottobre 2014 stabilisce che lo Stato e la

Regione si impegnano a rinegoziare il contenuto del protocollo del 29 ottobre 2010, nella parte

relativa al contributo a carico della Regione.25

Il comma 514 stabilisce che il pagamento del contributo, al netto del credito vantato dalla regione

nei confronti dello Stato relativo agli arretrati 2008 e 2009 delle compartecipazioni IRPEF sui

redditi da pensione, è rideterminato per gli anni dal 2011 al 2017 in 550 milioni nel 2014, 350

milioni nel 2015, 340 milioni nel 2016 e 350 milioni nel 2017. Il citato comma prosegue

disponendo che i pagamenti sono effettuati mediante versamento all’entrata del bilancio dello

Stato entro le date previste dall’accordo del 23 ottobre 201426.

25 Si aggiunge che il contributo della Regione all’attuazione del federalismo fiscale di cui al Protocollo del 29 ottobre 2010 viene rideterminato anche in termini di indebitamento netto; in particolare, il comma 515 stabilisce che il contributo in termini di indebitamento netto di cui all’art. 1, comma 156 della legge 13 dicembre 2010, n. 220, per il periodo 2014-2017 è finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico ed è pari a 220 milioni nel 2014, 270 milioni nel 2015, 260 milioni nel 2016 e 270 milioni nel 2017. Con riferimento alle annualità successive al 2017, l’art. 2 dell’accordo del 23 ottobre 2014 stabilisce che lo Stato e la Regione si impegnano a rinegoziare il contenuto del protocollo del 29 ottobre 2010, nella parte relativa al contributo a carico della Regione. 26 I termini previsti per i pagamenti sono i seguenti: entro il 31 ottobre 2014 la somma di 550 milioni; entro il 31 ottobre 2015 la somma di 350 milioni; entro il 31 ottobre 2016 la somma di 340 milioni; entro il 31 ottobre 2017 la somma di 350 milioni. Per completezza, si aggiunge che, ai sensi del comma 516, in caso di mancato versamento all’entrata del bilancio dello Stato entro i termini stabiliti, il Ministero dell’economia e finanze trattiene gli importi corrispondenti a valere sulle somme a qualsiasi titolo

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In conclusione gli effetti finanziari diretti del protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014 e dalla

corrispondente normativa di attuazione si riassumono in un minore pagamento, relativamente al

periodo 2015-2017, di 350 milioni.

Le fonti sopra indicate prevedono anche effetti in termini di indebitamento netto. Per una loro

disamina si rinvia al paragrafo dedicato al patto di stabilità della Regione.

Regime contabile.

Per la gestione e rappresentazione contabile del fenomeno relativo al contributo all'attuazione del

federalismo fiscale, la Regione, a decorrere dall’esercizio 2011 e fino al 2014, ha istituito una serie

di capitoli di partite di giro.

Più precisamente, sono stati istituiti sei capitoli di entrata nelle partite di giro27 (Tit. VI), uno per

ciascuna tipologia di compartecipazione cui la Regione ha diritto. I sei capitoli sono destinati a

ricevere le risorse necessarie all’assolvimento dell’obbligo nei confronti dello Stato.

L’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto proporzionale che intercorre tra

l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo delle entrate regionali da

compartecipazioni erariali.

Sempre in entrata, tra le partite di giro di cui al titolo VI, è stato istituito il capitolo 1256 “Quote

relative agli arretrati da redditi da pensione per gli anni 2008 e 2009 l.reg. 29.12.2010 n. 220”

allocato nell’ubi 6.3.261 (che rappresenta la quota del contributo regionale all’attuazione del

federalismo fiscale relativa agli arretrati da redditi da pensione per il 2008 e il 2009, di cui la legge

prevede la compensazione).

spettanti alla regione Friuli Venezia Giulia, avvalendosi anche dell’Agenzia delle entrate per le somme introitate dalla regione per il tramite della Struttura di gestione dell’Agenzia delle entrate. 27 I sei capitoli classificati nell’ubi 6.3.261, sono: cap. 5100 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662”); cap. 5101 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione art. 49 comma 1 punto 2, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662”); cap. 5110 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione art. 49 comma 1 punto 4, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662”); cap. 5112 (“Entrate derivanti dall’anticipo di quote spettanti alla Regione relative al reddito da pensione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione DLFS 1.1.2010 n. 1”); cap. 5120 (“Compartecipazione ai proventi dello Stato nella misura dei nove decimi del gettito d’imposta erariale sull’energia elettrica consumata nella regione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione art. 49 comma 1, punto 5, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 l. 6.8.1984 n. 457”); cap. 5130 (“Compartecipazione ai proventi dello Stato nella misura dei nove decimi del gettito della quota fiscale dell’imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella regione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica e l’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione art. 49 comma 1, punto 7, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 l. 6.8.1984 n. 457”).

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81 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le partite di giro della spesa (Tit.

IV), è stato istituito il capitolo 1256 (“Contributo per l’attuazione del federalismo fiscale l.

5.5.2009 n. 42”, nell’ubi 12.2.4.3480), con stanziamento uguale alla somma tra lo stanziamento

sui sei capitoli di entrata sopra indicati (che rappresenta la quota da riversare allo Stato) e lo

stanziamento sul predetto capitolo di entrata 1256 in partite di giro (Tit. VI) ubi 6.3.261. Tramite

il capitolo di spesa 1256 viene effettuato il trasferimento delle risorse allo Stato.

A seguito del disposto del citato Protocollo di intesa, attuato con l’art. 1, commi 513-516 della

legge 23 dicembre 2014, n. 190, e tenendo presente le contabilizzazioni già effettuate nei

rendiconti 2011-201328, con riferimento al rendiconto 2014, si rileva che:

- per la gestione di competenza, i complessivi 300 milioni da riversare allo Stato sono stati

accertati e riscossi sui sei capitoli di entrata delle partite di giro sopra indicati, mentre i 70 milioni

della quota per il 2014 di contributo compensata ex lege relativa agli arretrati da redditi da

pensione per il 2008 e il 2009 sono stati solamente accertati e non riscossi sul capitolo d’entrata

1256; correlativamente, sul citato capitolo di spesa si è proceduto al solo impegno della somma

complessiva di 370 milioni;

- per la gestione dei residui, ai sensi del disposto dell’art. 1 comma 514 della legge 23 dicembre

2014 n. 190, la Regione ha provveduto nel 2014 al pagamento netto di 550 milioni a favore dello

Stato (a titolo di contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico di cui al citato

accordo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e formalizzato al sopra citato articolo della legge di

stabilità 2015), attraverso il pagamento di 1.060 milioni a fronte dei residui passivi (1.110 milioni)

che esistevano sul capitolo di spesa 1256, parzialmente compensato dalla riscossione di 510

milioni a fronte del residuo di pari importo esistente sul capitolo di entrata 1256 e relativo agli

arretrati 2008 e 2009.

28 Con riferimento al rendiconto 2011, i complessivi 150 milioni da riversare allo Stato sono stati sia accertati che riscossi sui predetti sei capitoli di entrata delle partite di giro, mentre i 220 milioni della quota per il 2011 di contributo compensata ex lege relativa agli arretrati da redditi da pensione per il 2008 e il 2009 sono stati solamente accertati (e non riscossi). Correlativamente, sul citato capitolo di spesa 1256 si era proceduto al solo impegno della somma complessiva di 370 milioni. Inoltre, nell’esercizio 2011 è stato accertato (per competenza) e riscosso l’importo di 30 milioni, corrispondente alla quota di competenza 2009 non accertata in detto esercizio; tale importo, assieme a 20 milioni accertati e riscossi nel rendiconto 2008, rappresentano gli acconti, pari a complessivi 50 milioni, riconosciuti dallo Stato relativamente agli arretrati 2008 e 2009. Con riferimento al rendiconto 2012, i complessivi 200 milioni da riversare allo Stato sono stati accertati e riscossi sui sei capitoli di entrata delle partite di giro sopra indicati, mentre i 170 milioni della quota per il 2012 di contributo compensata ex lege relativa agli arretrati da redditi da pensione per il 2008 e il 2009 sono stati solamente accertati e non riscossi sul capitolo d’entrata 1256; correlativamente, sul citato capitolo di spesa si è proceduto al solo impegno della somma complessiva di 370 milioni. Con riferimento al rendiconto 2013, i complessivi 250 milioni da riversare allo Stato sono stati accertati e riscossi sui sei capitoli di entrata delle partite di giro sopra indicati, mentre i 120 milioni della quota per il 2013 di contributo compensata ex lege relativa agli arretrati da redditi da pensione per il 2008 e il 2009 sono stati solamente accertati e non riscossi sul capitolo d’entrata 1256; correlativamente, sul citato capitolo di spesa si è proceduto al solo impegno della somma complessiva di 370 milioni.

Page 83: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

82

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Complessivamente, a tutto il 2014, con riferimento al rendiconto 2014 si registrano: sul capitolo di

entrata 1256 (relativo agli arretrati 2008 e 2009) residui attivi pari a 70 milioni (derivanti dalla

competenza 2014); sul capitolo di spesa 1256 residui passivi pari a 420 milioni (370 milioni dalla

competenza 2014 e 50 milioni da residui), che, al netto della compensazione per 70 milioni con il

sopra citato capitolo di entrata, e dunque per 350 milioni, rappresentano una somma da riversare

allo Stato a titolo di contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico di cui al citato

accordo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e formalizzato nella legge di stabilità 2015.

b) Contributo della Regione di cui all’art. 28, comma 3, del d.l. n. 201/2011, all’art. 35, comma 4, del

d.l. 1/2012 e all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012

Si tratta di accantonamenti di compartecipazioni erariali operati dallo Stato fino all’emanazione

delle procedure (di matrice pattizia) previste dall’articolo 27 della legge n. 42/2009.

Effetti finanziari.

A partire dal 2012, sono state registrate le partite contabili relative alle disposizioni di cui

all’articolo 28, comma 3, del d.l. n. 201/2011, all’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e all’art. 4,

comma 11, del d.l. 16/2012, a titolo di contributo da parte della Regione alle manovre di finanza

pubblica statale. Gli effetti finanziari ammontano nel triennio 2012 -2014 complessivamente a €

499.275.349,35, mentre quelli di ciascun anno sono immediatamente desumibili da quanto

riportato nel regime contabile che segue.

Regime contabile.

Sono stati istituiti, fino al 2014, sei nuovi capitoli di entrata nelle partite di giro29 (Tit. VI)

destinati a ricevere gli accantonamenti che le citate disposizioni normative pongono a carico della

Regione. Correlativamente, tra le partite di giro della spesa (Tit. IV), è stato istituito il capitolo

1257 (“Oneri derivanti dagli accantonamenti a carico della Regione per le quote riservate allo

Stato - art. 28 , comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201; art. 35, comma 4 , d.l. 24.1.2012 n. 1; art. 4,

29 I sei capitoli classificati nell’ubi 6.3.261, sono: cap. 7100 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201”); cap. 7101 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201”); cap. 7110 (“Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201”); cap. 7112 (“quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201”); cap. 7120 (“Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo stato art. 28 , comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201 ; art. 35 , comma 4 , d.l. 24.1.2012 n. 1 ; art. 4 , comma 11 , d.l. 2.3.2012 n. 16”); cap. 7130 (“Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato art. 28 , comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201 ; art. 35 , comma 4 , d.l. 24.1.2012 n. 1”).

Page 84: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

83 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

comma 11, d.l. 2.3.2012 n. 16”, nell’ubi 12.2.4.3480) con uno stanziamento complessivo uguale

alla somma dello stanziamento dei sei capitoli di entrata sopra indicati.

Nel rendiconto 2012 i complessivi € 171.479.126,45 accantonati sono stati accertati e riscossi sui

sei capitoli di entrata, nonché impegnati e pagati sul capitolo di spesa 1257. Nel rendiconto 2013 i

complessivi € 163.898.111,45 accantonati sono stati accertati e riscossi sui sei capitoli di entrata,

nonché impegnati e pagati sul capitolo di spesa 1257. Nel rendiconto 2014 i complessivi €

163.898.111,45 accantonati sono stati accertati e riscossi sui sei capitoli di entrata, nonché

impegnati e pagati sul capitolo di spesa 1257.

Le fonti sopra indicate prevedono anche effetti in termini di indebitamento netto. Per una loro

disamina si rinvia al paragrafo dedicato al patto di stabilità della Regione.

c) Contributo della Regione di cui all’art. 15, comma 22 e all’art. 16, comma 3, del d.l. 95/2012 e

all’art. 1 comma 132 della l. n. 228/2012

Si tratta di accantonamenti, operati dallo Stato fino all’emanazione delle procedure (di matrice

pattizia) previste dall’articolo 27 della legge n. 42/2009, a valere sulle quote di compartecipazione

ai tributi erariali di cui alle disposizioni degli articoli 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l.

95/2012, a titolo di contributo regionale al risanamento della finanza pubblica. Per il 2013 e il

2014, a tali accantonamenti si aggiunge quello previsto dall’art. 1, comma 132, della legge n.

228/2011.

Effetti finanziari e regime contabile.

Le contabilizzazioni annue degli effetti prodotti dalle suddette misure di finanza pubblica hanno

risentito della tempistica con la quale lo Stato ha comunicato l’ammontare delle somme

accantonate.

Per tale motivo, nel 2012 la Regione non ha operato una riduzione degli stanziamenti del titolo I

con contestuale iscrizione di poste alle partite di giro, in quanto gli importi degli accantonamenti

non sono stati resi noti alla Regione in tempo utile. Ne consegue che il contributo al risanamento

in parola (pari a complessivi € 77.316.330,47) non è visibile direttamente in bilancio, se non come

minore entrata al titolo I.

Nel 2013 è stato invece operato il trattamento contabile con una riduzione degli stanziamenti del

titolo I corrispondente agli importi accantonati e con una contestuale iscrizione di poste alle

partite di giro. Conseguentemente anche in questo caso sono stati istituiti sei nuovi capitoli di

Page 85: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

entrata nelle partite di giro (Tit. VI) destinati a ricevere gli accantonamenti che le citate

disposizioni normative pongono a carico della Regione30.

Correlativamente, tra le partite di giro della spesa (Tit. IV), è stato istituito nell’ubi 12.2.4.3480 il

capitolo 1258, relativo agli oneri derivanti dagli accantonamenti a carico della Regione per le

quote riservate allo Stato ai sensi delle disposizioni legislative sopra citate, con uno stanziamento

complessivo uguale alla somma dello stanziamento dei sei capitoli di entrata in partita di giro

sopra citati. In particolare, nel 2013, in entrata si è registrata una previsione di € 193.000.000,00

sul complesso dei sei capitoli di entrata, accertata e riscossa per complessivi € 169.227.206,38 (la

parte restante ha rappresentato minori accertamenti); nella parte spesa, a fronte dello

stanziamento di € 193.000.000,00, è stato impegnato l’importo di € 169.227.206,38 (pari

all’accertamento in entrata), pagato solo in parte (€ 42.985.205,54, mentre la somma residua di €

126.242.000,54 è stata portata a residui), a causa dell’effettuazione da parte dello Stato di

operazioni tecnico contabili con una tempistica che non ha consentito la conseguente

registrazione contabile a spesa da parte della Regione entro l’anno.

Nel 2014, in entrata si è registrata una previsione di € 212.776.291,73 sul complesso dei sei

capitoli di entrata, accertata e riscossa per pari importo, mentre nella spesa lo stanziamento di €

212.776.291,73 è stato impegnato per pari importo e pagato solo in parte (€ 60.538.956,45, mentre

la somma residua di € 152.237.335,28 è stata portata a residui), a causa dell’effettuazione da parte

dello Stato di operazioni tecnico contabili non in tempo utile per la conseguente registrazione

contabile a spesa da parte della Regione entro il 2014; con riferimento alla gestione dei residui,

l’analoga parte non pagata nel 2013, pari a € 126.242.000,84, e portata a residui nel 2014, è stata

interamente pagata.

L’art. 16, comma 3, del d.l. 95/2012 enti territoriali indicato prevede anche effetti in termini di

indebitamento netto. Per una loro disamina si rinvia al paragrafo dedicato al patto di stabilità

della Regione.

d) Contributo della Regione di cui all’art. 1, comma 526 della legge n. 147/2013, come modificato

dall’art. 46, comma 3, del decreto legge n. 66/2014 e dall’art. 1 comma 416 della legge n. 190/2014

30 I sei capitoli classificati nell’ubi 6.3.261, sono: cap. 8100 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato); cap. 8101 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato); cap. 8110 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato); cap. 8112 (Quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato); cap. 8120 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione); cap. 8130 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato).

Page 86: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

85 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

A partire dal 2014 sono state registrate le partite contabili relative alle disposizioni di cui all’art.

1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del

decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 e dall’art. 1 comma 416 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, a

titolo di contributo da parte della Regione a manovre di finanza pubblica. Si tratta di

accantonamenti di compartecipazioni erariali trattenuti dallo Stato fino all’emanazione delle

procedure previste dall’articolo 27 della legge n. 42/2009.

Effetti finanziari.

Gli importi accantonati sono pari a € 81.483.000,00 per il 2014 ed € 55.556.000,00 per ciascuno

degli anni dal 2015 al 2018.

Regime contabile.

Nel 2014 sono stati istituiti sei nuovi capitoli di entrata nelle partite di giro31 (Tit. VI) destinati a

ricevere gli accantonamenti che le citate disposizioni normative pongono a carico della Regione.

Correlativamente, tra le partite di giro della spesa (Tit. IV), è stato istituito il capitolo 1259

(Oneri derivanti dagli accantonamenti a carico della Regione per le quote riservate allo Stato di

cui all’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46,

comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66), nell’ubi 12.2.4.3480, con uno stanziamento

complessivo uguale alla somma dello stanziamento dei sei capitoli di entrata sopra indicati.

Nel rendiconto 2014 i complessivi € 81.483.000,00 accantonati sono stati accertati e riscossi sui sei

capitoli di entrata, nonché impegnati e pagati sul capitolo di spesa 1259.

3.2.3 Primo adeguamento del regime contabile delle compartecipazioni regionali in funzione dell’armonizzazione dei sistemi contabili.

31 I sei capitoli classificati nell’ubi 6.3.261, sono: cap. 9100 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9101 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9110 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9112 (Quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9120 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9130 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66).

Page 87: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La contabilizzazione dei contributi e accantonamenti per il concorso alle manovre di finanza

pubblica risente, a partire dalla predisposizione del bilancio di previsione 2015-2017, del percorso

intrapreso dalla Regione di graduale avvicinamento dell’ordinamento contabile regionale a quello

delineato dal d.lgs. 118/201132.

Anche se l’innovazione contabile ha decorrenza dal 2015, pare opportuno richiamarne in questa i

contenuti fondamentali, al fine di favorire una più immediata disamina comparativa con il

descritto regime contabile vigente fino al 31.12.2014.

L’aspetto più significativo di tale percorso di avvicinamento consiste nell’attuazione, fin dal

bilancio di previsione 2015-2017, di una riclassificazione dei capitoli di bilancio regionale secondo

la struttura del bilancio previsto dal d.lgs. 118/2011. In tale contesto si registra l’allocazione tra i

capitoli delle entrate e delle spese effettive di alcune poste afferenti a regolazioni tecnico-contabili

che, fino al 2014, erano rappresentate tra le partite di giro; tra tali poste contabili, una

significativa incidenza, anche dal punto di vista della rilevanza dell’importo, è ascrivibile alla

classificazione nel titolo 1 dell’entrata (in particolare, tra le compartecipazioni erariali) e nel titolo

1 della spesa (spesa corrente) di quelle relative a contributi ed accantonamenti per il concorso alle

manovre di finanza pubblica. In particolare, l’art. 13, comma 11, della legge regionale 30

dicembre 2014, n. 27, dispone che:

- a decorrere dall'esercizio finanziario 2015 la Regione annoti le quote di entrate da

compartecipazioni destinate all'assolvimento degli obblighi di concorso alla finanza pubblica nel

titolo I dell'entrata del bilancio regionale;

- l'importo di ciascun contributo sia imputato alle compartecipazioni di cui agli articoli 49,

comma 1, numeri 1), 2), 3), 4), 5) e 7), dello Statuto e all'articolo 1, comma 4, del decreto

legislativo 31 luglio 2007, n. 137 (Norme di attuazione dello statuto speciale della regione

autonoma Friuli-Venezia Giulia in materia di finanza regionale), limitatamente alla quota di cui

all'articolo 3 bis, comma 3, del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze 17 ottobre 2008

e cioè in proporzione all'incidenza dello stanziamento previsto per ciascuna delle predette entrate

sulla somma complessiva delle stesse.

32 Il riferimento normativo regionale di carattere generale è rappresentato dall’art. 14 c. 31 della legge regionale 30 dicembre 2014, n. 27, in base al quale, in conformità al protocollo Stato-Regione (che all’art. 7 dispone tra l’altro che lo Stato e la Regione si impegnano ad assicurare l’applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e succ. modif. e integraz. nei confronti della Regione e degli enti locali del suo territorio con norma di attuazione dello Statuto regionale nei termini indicati dal decreto n. 118 per le regioni a statuto ordinario, posticipati di un anno), la Regione e gli enti locali del suo territorio, ai fini dell'attuazione del sistema regionale integrato, di cui all'articolo 1, comma 154, della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (Legge di stabilità 2011), assicurano la completa applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), a decorrere dal 2016.

Page 88: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

87 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Per effetto del sopra citato percorso di avvicinamento della contabilità della Regione

all’armonizzazione contabile, nel bilancio di previsione 2015-2017 si rileva il trattamento

contabile di seguito indicato.

a) Con riferimento al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia di cui all’art. 1 commi 151-

153 l. n. 220 del 13 dicembre 2010 e, in attuazione dell’accordo del 29 ottobre 2014, all’art. 1

commi 513-516 legge n. 190 del 23 dicembre 2014, nel bilancio di previsione 2015-2017, in

sostituzione dei già citati capitoli classificati fino al 2014 tra le partite di giro:

1) Sono stati istituiti sette capitoli di entrata nel titolo 1, entrate tributarie (in particolare, tra le

entrate da compartecipazioni erariali), di cui sei per ciascuna tipologia di compartecipazione cui

la Regione ha diritto 33 (l’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto

proporzionale che intercorre tra l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo

delle entrate regionali da compartecipazioni erariali) e un ulteriore capitolo relativo agli arretrati

2008-2009 34 . I sette capitoli sono destinati a ricevere le risorse necessarie all’assolvimento

dell’obbligo nei confronti dello Stato (a titolo di contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico di cui al sopra citato accordo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e formalizzato nella

legge di stabilità 2015) cosicchè nel bilancio di previsione 2015-2017, ai sensi del disposto dell’art.

1 comma 513 della legge 23 dicembre 2014 n. 190, è stata iscritta l’entrata complessiva di 260

milioni (di cui 20 milioni per arretrati 2008-2009) nel 2015, 250 milioni (di cui 30 milioni per

arretrati 2008-2009) nel 2016 e 250 milioni (di cui 20 milioni per arretrati 2008-2009) nel 2017.

33 Si tratta di: -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.6: cap. 5102 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota destinata al risanamento della finanza pubblica art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015); cap. 5103 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota destinata al risanamento della finanza pubblica art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015); cap. 5113 (Entrate derivanti dall’anticipo di quote spettanti alla Regione relative al reddito da pensione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica – imposta sul reddito delle persone fisiche (ex Irpef) DLFS 1.1.2010 n. 1; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015); - tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.7: cap. 5111 (Quote di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota destinata al risanamento della finanza pubblica art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015); cap. 5121 (Compartecipazione ai proventi dello Stato nella misura dei nove decimi del gettito d’imposta erariale sull’energia elettrica consumata nella regione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015); cap. 5131 (Compartecipazione ai proventi dello Stato nella misura dei nove decimi del gettito della quota fiscale dell’imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella regione – quota destinata al risanamento della finanza pubblica art. 49, l.c. 31.1.1963 n. 1 come sostituito dall’art. 1 e dall’art. 5 l. 6.8.1984 n. 457; art. 1, comma 146, l. 23.12.1996 n. 662; art. 1 comma 152 L. n. 220/2010; art. 1 comma 153 L. n. 220/2010; legge di stabilità 2015). 34 Si tratta del capitolo n. 1303 classificato nell’ubi 1.3.6, riferito alle quote relative agli arretrati da redditi da pensione per gli anni 2008 e 2009 - imposta sul reddito delle persone fisiche (ex Irpef) L.R. 29.12.2010, n. 22.

Page 89: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

88

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2) A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le spese correnti (Tit. I) è stato

istituito nell’ubi 10.4.1.1170 il capitolo 1261, relativo al contributo alla finanza pubblica di cui

alla legge n. 220/2010 come modificato dalla legge di stabilità 2015 (e dunque a titolo di

contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico), con stanziamento (260 milioni nel

2015 e 250 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017) uguale alla somma complessiva iscritta sui

sette capitoli di entrata sopra indicati.

b) con riferimento alle partite contabili del contributo della Regione di cui all’art. 28, comma 3,

del d.l. n. 201/2011, all’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012,

nel bilancio di previsione 2015-2017, in sostituzione dei già citati capitoli classificati fino al 2014

tra le partite di giro:

1) Sono stati istituiti sei capitoli di entrata nel titolo 1, entrate tributarie (in particolare, tra le

entrate da compartecipazioni erariali)35, uno per ciascuna tipologia di compartecipazione cui la

Regione ha diritto (l’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto

proporzionale che intercorre tra l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo

delle entrate regionali da compartecipazioni erariali). Nel bilancio di previsione 2015-2017 è stata

iscritta l’entrata complessiva di € 163.898.111,45 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017.

2) A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le spese correnti (Tit. I) è stato

istituito nell’ubi 10.4.1.1170 il capitolo 1262, relativo al contributo alla finanza pubblica di cui

all’art. 28, comma 3, d.l. 6.12.2011 n. 201, all’art. 35, comma 4, d.l. 24.1.2012 n. 1 e all’art. 4,

comma 11, d.l. 2.3.2012 n. 16, con stanziamento (€ 163.898.111,45) uguale alla somma

complessiva iscritta sui sei capitoli di entrata sopra indicati.

c) con riferimento alle partite contabili del contributo della Regione di cui agli artt. 15, comma

22, e 16, comma 3, del d.l. n. 95/2012 e all’art. 1, comma 132, della l. n. 228/2012, nel bilancio di

35 Si tratta di: -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.6: cap. 7102 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201); cap. 7103 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201); cap. 7112 (“quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201”); cap. 7113 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201); -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.7: cap. 7111 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato art. 28 ,comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201); cap. 7121 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo stato art. 28 , comma 3 , d.l. 6.12.2011 n. 201; art. 35 , comma 4 , d.l. 24.1.2012 n. 1; art. 4 , comma 11 , d.l. 2.3.2012 n. 16); cap. 7131 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato art. 28, comma 3, d.l. 6.12.2011 n. 201 ; art. 35, comma 4, d.l. 24.1.2012 n. 1; art. 4, comma 11, d.l. 2.3.2012 n. 16).

Page 90: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

89 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

previsione 2015-2017, in sostituzione dei già citati capitoli classificati fino al 2014 tra le partite di

giro:

1) Sono stati istituiti sei capitoli di entrata nel titolo 1, entrate tributarie (in particolare, tra le

entrate da compartecipazioni erariali)36, uno per ciascuna tipologia di compartecipazione cui la

Regione ha diritto (l’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto

proporzionale che intercorre tra l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo

delle entrate regionali da compartecipazioni erariali). Nel bilancio di previsione 2015-2017 è stata

iscritta l’entrata complessiva di € 221.783.045,94 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017.

2) A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le spese correnti (Tit. I) è stato

istituito nell’ubi 10.4.1.1170 il capitolo 1266, relativo al contributo alla finanza pubblica di cui

degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012, con stanziamento (€ 221.783.045,94)

uguale alla somma complessiva iscritta sui sei capitoli di entrata sopra indicati.

d) con riferimento alle partite contabili del contributo della Regione di cui all’art. 1, comma 526

della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24

aprile 2014, n. 66 e dall’art. 1, comma 416, della legge n. 190/2014, nel bilancio di previsione

regionale 2015-2017, in sostituzione dei già citati capitoli classificati fino al 2014 tra le partite di

giro:

1) Sono stati istituiti sei capitoli di entrata nel titolo 1, entrate tributarie (in particolare, tra le

entrate da compartecipazioni erariali)37, ognuno per ciascuna tipologia di compartecipazione cui

36 Si tratta di: -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.6: cap. 8102 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012); cap. 8103 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012); cap. 8113 (Quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012); -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.7: cap. 8111 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012); cap. 8121 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012); cap. 8131(Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012). 37 Si tratta di: -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.6: cap. 9102 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9103 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9113 (Quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.7: cap. 9111 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

la Regione ha diritto (l’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto

proporzionale che intercorre tra l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo

delle entrate regionali da compartecipazioni erariali). Nel bilancio di previsione 2015-2017 è stata

iscritta l’entrata complessiva di € 66.921.144,04 per il 2015 e € 68.394.403,45 per ciascuno degli

anni 2016 e 2017.

2) A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le spese correnti (Tit. I) è stato

istituito nell’ubi 10.4.1.1170 il capitolo 1272, relativo al contributo alla finanza pubblica di cui

all’art. 1, comma 526, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma

3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, con stanziamento (€ 66.921.144,04 per il 2015 e

€ 68.394.403,45 per ciascuno degli anni 2016 e 2017) uguale alla somma complessiva iscritta sui

sei capitoli di entrata sopra indicati.

e) Sono state registrate le partite contabili relative alle disposizioni di cui all’art. 1, commi 400 e

403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, a titolo di contributo da parte della Regione a manovre

di finanza pubblica; si tratta di accantonamenti di compartecipazioni erariali trattenuti dallo

Stato fino all’emanazione delle procedure previste dall’articolo 27 della legge n. 42/2009. Gli

importi sono pari a € 87.000.000,00 per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017 e 2018. In

particolare, nel bilancio di previsione regionale 2015-2017:

1) Sono stati istituiti sei capitoli di entrata nel titolo 1, entrate tributarie (in particolare, tra le

entrate da compartecipazioni erariali)38, uno per ciascuna tipologia di compartecipazione cui la

Regione ha diritto (l’alimentazione di ognuno di loro avviene sulla base del rapporto

proporzionale che intercorre tra l’importo di ciascuna compartecipazione e l’importo complessivo

decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9121 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66); cap. 9131 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, comma 526 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificato dall’art. 46, comma 3, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66). 38 Si tratta di: -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.6: cap. 10102 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190); cap. 10103 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190); cap. 10113 (Quota di compartecipazione al gettito delle entrate derivanti dall' anticipo di quote relative al reddito da pensione – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190); -tre capitoli classificati nell’ubi 1.3.7: cap. 10111 (Quota di compartecipazione al gettito dell’imposta sul valore aggiunto – quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190); cap. 10121 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale sull' energia elettrica, consumata nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190); cap. 10131 (Quota di compartecipazione al gettito dell' imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione - quota riservata allo Stato ai sensi dell’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190).

Page 92: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

91 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

delle entrate regionali da compartecipazioni erariali). Nel bilancio di previsione 2015-2017 è stata

iscritta l’entrata complessiva di € 87.000.000,00 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017.

2) A fronte dei suddetti capitoli di entrata, correlativamente, tra le spese correnti (Tit. I) è stato

istituito nell’ubi 10.4.1.1170 il capitolo 1273, relativo al contributo alla finanza pubblica di cui

all’art. 1, commi 400, 401 e 403 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, con stanziamento (€

87.000.000,00 per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017) uguale alla somma complessiva iscritta

sui sei capitoli di entrata sopra indicati.

Al termine dell’analisi sulle misure di finanza pubblica che incidono sulla finanza regionale, non

può trascurarsi che, in ossequio ala dichiarata finalità di garantire certezza ai rapporti finanzairi

con lo Stato, l’art. 3 del Protocollo del 23 ottobre 2014, rubricato “Definizione di quadro stabile e

certo delle relazioni finanziarie tra Stato e Regione negli esercizi 2014, 2015, 2016 e 2017”,

stabilisce che la Regione rinunci ai ricorsi promossi avanti alla Corte Costituzionale aventi ad

oggetto, tra le altre, le disposizioni sopra ricordate di cui all’art. 28, comma 3, del decreto legge 6

dicembre 2011, n. 201, agli articoli 15, commi 13 e 22, e all’art. 16, comma 3, del decreto legge 6

luglio 2012, n. 95, all’articolo 1 ,comma 526, della legge 27 dicembre 2013, n. 147. Lo stesso

articolo 3 aggiunge che la Regione si impegna, altresì, a rinunciare agli effetti positivi sia in

termini di saldo netto da finanziare che in termini di indebitamento netto che dovessero derivare

da eventuali pronunce di accoglimento dei ricorsi proposti anche da altre Regioni, avverso, tra le

altre, anche la disposizione legislativa sopra citata.

3.2.4 Visione sinottica degli effetti delle manovre statali in termini di saldo netto da finanziare e di indebitamento netto.

L’insieme delle misure finanziarie finora descritte è esposto nel seguente quadro sinottico che le

rappresenta congiuntamente a quelle rilevanti ai fini dell’indebitamento netto. L’unità della

rappresentazione favorisce un più immediato confronto tra i valori delle due tipologie di obiettivi

finanziari, l’uno votato alla fissazione di un limite di spesa nell’ambito del patto di stabilità

(concorso alla riduzione dell’indebitamento netto) e l’altro finalizzato al miglioramento del saldo

netto da finanziare, a mezzo di (provvisori) accantonamenti, da parte dello Stato, di risorse da

compartecipazione spettanti alla Regione e a mezzo di pagamenti di quest’ultima a favore dello

Stato (questi ultimi attuati ai fini della partecipazione della Regione al federalismo fiscale,

Page 93: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

92

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

diventato, a seguito del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014, contributo finalizzato alla

sostenibilità del debito pubblico).

Tabella 14 Contributo agli obiettivi di finanza pubblica a carico della Regione nel periodo 2011-2014

Contributo agli obiettivi di finanza pubblica

Patto (riduz. indeb. netto)

Accantonamenti (saldo

netto da finanziare)

Quote annue a carico della Regione nel periodo 2011-2014

2011 2012 2013 2014

a Art. 77 ter d.l. 112/2008 * 13.527.000,00 13.527.000,00 13.527.000,00 13.527.000,00

b Art. 14 c. 1 d.l.78/2010 * 77.216.900,00 154.433.800,00 154.433.800,00 154.433.800,00

c1 Art. 1, comma 151 e ss., l. 220/2010 come mod.da art. 1 c. 515 l. 190/2014

*

150.000.000,00 200.000.000,00 250.000.000,00 220.000.000,00

c2 Art. 1, comma 151 e ss., l. 220/2010 come mod.da art. 1 c. 513 l. 190/2014

* 150.000.000,00 200.000.000,00 250.000.000,00 300.000.000,00

d Art. 20 c. 4 e c. 5 d.l. 98/2011 e art. 1 c. 8 d.l. 138/2011

* 229.350.000,00 281.411.000,00 281.411.000,00

e

Art. 28, c. 3, d.l. 201/2011 modificato dall'art. 35 c. 4 d.l. 1/2012 e dall'art. 4, comma 11, d.l. 16/2012

* * 171.479.126,45 163.898.111,45 163.898.111,45

f Art. 16, c.3 d.l. 95/2012 - enti territoriali

* 58.581.471,47 119.267.581,38 149.084.476,73

g Art. 16, c.3 d.l. 95/2012 - enti territoriali

* 58.581.471,47 168.962.406,96 198.779.302,31

h Art. 15, c. 22, d.l. 95/2012 - sanità

* 18.734.859,00 37.469.718,75 42.093.126,00

i Art. 1 c. 132 l. 228/2012 - sanità

* 12.489.906,25 21.046.563,00

i bis

Art. 1 c. 132 l. 228/2012 – sanità (conguaglio anni precedenti)

552.126,00

l Art. 1, c. 526 l. 147/2013 * 44.445.000,00

m Art. 1, c. 481 l. 147/2013 *

n Art. 1, c. 499 e c. 429 l. 147/2013

* 56.000.000,00

o Art. 46, c. 2 d.l. 66/2014 * 37.000.000,00

p Art. 46, c. 3 d.l. 66/2014 * 37.038.000,00

r Art. 1, c. 155, l.220/2010 - correttivo incremento spesa sanitaria

* -27.881.000,00 -49.578.929,00 -28.405.803,40 -93.563.368,75

Totale concorso in termini di riduzione all'indebitamento netto 212.862.900,00 777.792.468,92 1.003.826.515,01 1.031.485.845,01

Totale concorso in termini di saldo netto da finanziare 150.000.000,00 448.795.456,92 583.125.317,83 758.157.403,18

% variazione della riduzione dell'indebitamento netto rispetto all'esercizio 2011

265,40% 371,58% 384,58%

% variazione del saldo netto da finanziare rispetto all'esercizio 2011

199,20% 288,75% 405,44%

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria. I valori sono espressi in euro.

Page 94: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

93 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le risultanze della tabella che precede esprimono gli effetti che le misure di finanza pubblica

sopra descritte hanno esercitato sul bilancio della Regione nel periodo 2011-2014.

Il concorso alla riduzione dell’indebitamento netto e quindi la compressione della spesa regionale

praticabile nel 2014 (sulla base dei contenuti del patto determinati direttamente da disposizioni di

legge statale) è sensibilmente aumentata rispetto al 2011 (+384,58%, raggiungendo il valore di €

1.031.485.845,01).

Un trend sostanzialmente analogo si configura in relazione al concorso alla riduzione del saldo

netto da finanziare e cioè con riferimento a quelle misure che hanno immediate ripercussioni

sull’ammontare delle risorse a disposizione della Regione, in relazione ai pagamenti che essa è

tenuta a fare (allo Stato) o agli accantonamenti (dello Stato) che è chiamata a sopportare. I valori

monetari in questo caso sono inferiori a quelli relativi al concorso alla riduzione

dell’indebitamento netto, ma anch’essi evidenziano un incremento del 405,44% nel 2014 rispetto

al 2011 (il dato nel 2014 ammonta a € 758.157.403,18).

Per apprezzare meglio il peso dei due fenomeni finanziari sul bilancio della Regione, torna utile da

un lato rapportare i valori relativi alla riduzione dell’indebitamento netto (effetti sul patto) del

2011, del 2012, del 2013 e del 2014 agli stanziamenti assestati di spesa dei rispettivi anni e

dall’altro rapportare i valori relativi alla riduzione del saldo netto da finanziare (accantonamenti

e pagamenti a carico della Regione) al gettito teorico39 da compartecipazione del 2011, del 2012,

del 2013 e del 2014.

I valori a tale fine rilevati sono indicati nella tabella seguente.

39 Per gettito teorico si intende il gettito accertato sommato al concorso regionale alla riduzione del saldo netto da finanziare e cioè ai pagamenti e accantonamenti di cui sopra.

Page 95: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

94

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 15 Incidenza sul bilancio dei contributi agli obiettivi di finanza pubblica a carico della Regione nel periodo 2011-2014

Incidenza sul bilancio dei contributi agli obiettivi di finanza pubblica a carico della

Regione 2011 2012 2013 2014

a) stanziamenti assestati di spesa 7.295.880.561,22 7.206.940.643,59 6.829.297.183,98 6.845.212.838,82

b) riduzione indebitamento netto 212.862.900,00 777.792.468,92 1.003.826.515,01 1.031.485.845,01

c) incidenza percentuale di b) su a) 2,92% 10,79% 14,70% 15,07%

d) gettito accertato da compartecipazioni 3.573.931.025,77 3.173.640.741,28 3.658.622.524,50 3.313.837.344,04

e) gettito teorico da compartecipazioni escluse le riserve erariali

3.723.931.025,77 3.622.436.198,20 4.241.747.842,33 4.071.994.747,22

f) riduzione saldo netto da finanziare 150.000.000,00 448.795.456,92 583.125.317,83 758.157.403,18

g) incidenza percentuale di f) su e) 4,03% 12,39% 13,75% 18,62%

Fonte: dati tratti dalla tabella precedente e dai rendiconti. Elaborazione della Sezione. Per commenti e valutazioni sul gettito da compartecipazione sulla base del quale è calcolato il gettito teorico, si rimanda al capitolo di questa relazione dedicato all’analisi delle entrate, con la differenza che nella presente tabella non è considerata la parte del gettito teorico derivante dalle riserve erariali. Le entrate da compartecipazioni accertate sono esposte al netto delle partite tecnico contabili per anticipazioni e rimborsi.

I valori sono espressi in euro.

Le risultanze di cui sopra attestano che il concorso alla riduzione dell’indebitamento netto ha di

per sé comportato una compressione della spesa praticabile del 2,92% nel 2011, del 10,79% nel

2012, del 14,70% nel 2013 e del 15,07% nel 2014, con un incremento del 7,87% tra il 2011 e il

2012, un ulteriore incremento del 3,91% tra il 2012 e il 2013 e un ulteriore incremento del 0,37%

tra il 2013 e il 2014.

Più marcata è stata invece l’incidenza del concorso alla riduzione del saldo netto da finanziare,

che ha generato una riduzione delle risorse disponibili del 4,03% nel 2011, del 12,39% nel 2012,

del 13,75% nel 2013 e del 18,62% nel 2014, con un incremento del 14,59% tra il 2011 e il 2014.

Indipendentemente dai suddetti rapporti interni tra le due grandezze finanziarie, il dato più

immediatamente rilevante ai fini della gestione del bilancio e del perseguimento delle politiche

regionali rimane comunque quello dei limiti alla spesa derivanti dal patto di stabilità, che

comportano l’impossibilità di un impiego di risorse in misura maggiore rispetto alla quantità di

risorse che sono venute a mancare (a causa degli accantonamenti statali). In termini monetari la

differenza tra minore spesa praticabile e accantonamenti è di € 62.862.900,00 nel 2011, di €

328.997.012,00 nel 2012, di € 420.701.197,18 nel 2013 e di € 273.328.441,83 nel 2014.

Page 96: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

95 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

3.3 Patto di stabilità della Regione per il 2014 3.3.1 Gli obiettivi del patto di stabilità interno della Regione per il

2014

Come già anticipato, i contenuti del patto di stabilità interno della Regione sono stati interessati

nel 2014 da un significativo cambiamento di metodo, costituito dall’accordo del 23 ottobre 2014

di cui si è detto in precedenza. E’ in questo rinnovato scenario che deve quindi essere intesa la

disciplina su cui continua a fondarsi l’annuale accordo Stato – Regione afferente il patto di

stabilità interno che si configura da un lato come una partecipazione regionale alla riduzione

dell’indebitamento netto a mezzo di limiti alla spesa finale, qualificata secondo le logiche della

competenza eurocompatibile, nel rispetto di quanto al riguardo stabilisce il comma 454 dell’art. 1

della legge 24 dicembre 2012, n. 228. Dall’altro lato si configura come assunzione di responsabilità

in capo alla Regione circa il raggiungimento di un obiettivo complessivo, in termini di

competenza mista da parte degli enti locali aventi sede sul territorio regionale, ai sensi dell’art. 1,

comma 457, della legge n. 228/2012 e dell’art. 1, comma 155, della legge n. 220 del 13 dicembre

2010. 40

Il contesto procedurale rimane comunque definito dall’art. 1, comma 454, della legge 24 dicembre

2012, n. 228, come successivamente modificato e integrato, secondo cui, al fine di assicurare il

concorso agli obiettivi di finanza pubblica, le regioni a statuto speciale, escluse la regione

Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, concordano, con il Ministro

dell'economia e delle finanze, per ciascuno degli anni dal 2013 al 2018, l'obiettivo del complesso

delle spese finali in termini di competenza eurocompatibile. A tale fine il Presidente dell'ente è

tenuto a trasmettere una proposta di accordo al Ministro dell'economia e delle finanze entro il 31

marzo di ogni anno (per l'anno 2014 la legge prevedeva che la proposta di accordo fosse trasmessa

entro il 30 giugno 2014). Il successivo comma 458 prescrive altresì che l’attuazione del comma 454

e successivi avvenga nel rispetto dello statuto di autonomia e delle relative norme di attuazione.

40 In attuazione di quanto previsto dall'articolo 17, comma 1, lettera c), della legge 5 maggio 2009, n. 42, in merito agli obiettivi sui saldi di finanza pubblica, spetta alla regione individuare, con riferimento agli enti locali costituenti il sistema regionale integrato, gli obiettivi per ciascun ente e le modalità necessarie al raggiungimento degli obiettivi complessivi di volta in volta concordati con lo Stato per il periodo di riferimento, compreso il sistema sanzionatorio. Qualora la regione non provveda ad individuare le predette modalità entro il 31 maggio, si applicano le disposizioni previste a livello nazionale. Salvo quanto previsto dal periodo precedente, le disposizioni statali relative al patto di stabilità interno non trovano applicazione con riferimento agli enti locali costituenti il sistema regionale integrato. La regione trasmette al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, relativamente a ciascun ente locale, gli elementi informativi riguardanti le risultanze, espresse in termini di competenza mista, occorrenti per la verifica del mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica.

Page 97: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

96

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’obiettivo finale del patto di stabilità interno della Regione per il 2014 è stato quantificato dal

Protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014.

In particolare, l’art. 5 del citato Protocollo d’intesa, che disciplina l’accordo annuale relativo al

patto di stabilità interno della Regione per ciascuno degli anni del periodo 2014-2017, stabilisce

che l’obiettivo programmatico da considerare nella definizione del patto di stabilità interno della

Regione per l’anno 2014 è determinato in 4.980,07 milioni (attuato dall’art. 1 c. 517 della l. n.

190/2014), riducendo l’obiettivo concordato per il 2013 in termini di competenza eurocompatibile,

pari a 5.098,46 milioni, dell’ammontare delle spese correlate a cofinanziamenti UE - escluse le

quote statali e regionali - sostenute dalla Regione nell’esercizio 2013, pari a 25,57 milioni, nonché

del contributo di 92,81 milioni per l’anno 2014 posto a carico della Regione dalla normativa

vigente.

Il Protocollo d’intesa dispone inoltre che gli obiettivi indicati vengano rideterminati annualmente

a seguito dell’aggiornamento della previsione della spesa sanitaria, in conformità ai parametri

tendenziali previsti nell’ambito del Patto della salute Essi costituiscono il limite alla spesa

rilevante ai fini del patto di stabilità interno, al netto delle esclusioni previste dalla normativa

vigente anche per le regioni a statuto ordinario, ad eccezione delle spese per la sanità, e al netto

delle seguenti specifiche esclusioni:

- spese relative a restituzioni di somme spettanti allo Stato o ad enti territoriali, erroneamente

versate alla Regione e da queste riscosse;

- spese riguardanti funzioni o competenze relative al Commissario della laguna di Marano Grado,

che transitano per il bilancio regionale, nei limiti della dotazione complessiva delle risorse

acquisite pari a 39,9 milioni;

- spese relative alla mobilità sanitaria interregionale, in attesa di una definizione a regime

nell’ammontare concordato con il Ministero dell’economia e finanze;

- maggiori spese gravanti sul bilancio regionale in relazione a rimborsi in conto fiscale e

compensazioni operati in Friuli Venezia Giulia in applicazione del decreto legge 8 aprile 2013, n.

35, pari a 100,08 milioni;

- le maggiori spese conseguenti alle manovre statali di incremento una tantum della percentuale

di acconto dell’imposta sul reddito delle società quantificate nell’importo di 97,97 milioni per

l’anno 2014;

- trasferimenti ai Comuni inerenti il contributo ai sensi dell’articolo 10-quater del decreto legge n.

35/2013 fino alla concorrenza dell’importo ivi previsto;

Page 98: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

97 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- trasferimenti ai Comuni compensativi dei minori introiti a titolo di addizionale comunale Irpef,

conseguenti all’introduzione della cedolare secca ai sensi del d. lgs. n. 23/2011;

- spese relative a costruzione, ristrutturazione ed ampliamento dei complessi ospedalieri di

Trieste, Udine e Pordenone in relazione alle previsioni di cui all’articolo 20 della legge n. 67/1988;

- spese sostenute in relazione alle nuove funzioni assunte dalla Regione in materia di sanità

penitenziaria in attuazione del d.lgs. n. 247/2010;

- trasferimenti ai Comuni, concernenti il contributo assegnato ai sensi dell’articolo 2-bis del

decreto legge n. 102/2013 fino a concorrenza dell’importo ivi previsto;

- spese relative a trasferimenti dallo Stato agli enti locali di somme erogate tramite la Regione in

esito a nuove norme in materia di finanza locale.

Il citato Protocollo d’Intesa dispone altresì che:

- con successiva intesa lo Stato e la Regione convengono le ulteriori esclusioni correlate alle nuove

modalità di registrazione delle operazioni contabili derivanti dall’attuazione delle disposizioni in

materia di armonizzazione dei bilanci;

- qualora disposizioni statali dirette alle Regioni e Province autonome escludano voci di spesa

dalla rilevanza ai fini del patto di stabilità interno, le stesse si applicano anche alla Regione;

- qualora lo Stato autorizzi nuove assegnazioni vincolate in favore della Regione o degli enti locali

del suo territorio, erogate attraverso la Regione, che non siano state tenute in considerazione nel

calcolo dell’obiettivo concordato per il 2013 in termini di competenza eurocompatibile, previa

valutazione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, la spesa corrispondente è esclusa

dalla rilevanza ai fini del patto di stabilità della Regione;

- qualora siano state introdotte nuove esclusioni o vengano meno le esclusioni di cui alla presente

intesa, i predetti obiettivi sono rideterminati incrementando o riducendo la base di calcolo

costituita dall’obiettivo concordato per l’esercizio precedente.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, l’obiettivo programmatico per il 2014, espresso con

riferimento al complesso delle spese finali in termini di competenza eurocompatibile è stato

definitivamente quantificato in 5.014.699 migliaia di euro, pari alla differenza tra l’obiettivo

programmatico annuale delle spese finali (5.044.716 migliaia di euro) e la quota di obiettivo

(30.017 migliaia di euro) attribuito agli enti locali per effetto del patto regionale verticale.

In concreto, il percorso di individuazione e quantificazione dell’obiettivo regionale ha tenuto

conto dei seguenti fattori:, e risulta dal saldo algebrico dei fattori di seguito individuati:

a) l’importo di partenza è rappresentato dal saldo definito dall’art. 5 comma 1 del citato

Protocollo d’intesa che, come sopra analizzato, ammonta a 4.980.070 migliaia di euro;

Page 99: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

98

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

b) in attuazione al disposto del citato Protocollo d’intesa, a seguito dell’aggiornamento della

previsione della spesa sanitaria in conformità ai parametri tendenziali previsti nell’ambito del

Patto della salute, l’obiettivo programmatico di partenza sopra indicato viene rideterminato in

aumento di 65.158 migliaia di euro;

c) in attuazione all’art. 6 comma 1 del citato Protocollo d’intesa che regola la nettizzazione dei

trasferimenti agli enti locali esclusi dal patto di stabilità41, l’obiettivo programmatico della

Regione è stato rideterminato in diminuzione di 512 migliaia di euro, per effetto della differenza

tra l’importo di 108.839 migliaia di euro, che rappresenta il saldo obiettivo del patto di stabilità

degli enti locali determinato applicando la percentuale media delle spese correnti nette 2014 (al

netto dei trasferimenti della Regione), e l’importo di 109.351 migliaia di euro, che rappresenta il

saldo obiettivo del patto di stabilità degli enti locali determinato applicando la percentuale media

delle spese correnti nette 2014 rideterminate in aumento a seguito delle minori detrazioni dei

trasferimenti dalla Regione pari ai trasferimenti compensativi per minori introiti dell’addizionale

comunale all’IRPEF derivanti dalla modificazioni della disciplina dell’IRPEF;

d) a seguito della cessione e ripartizione di spazi finanziari di patto verticale, dalla Regione agli

enti locali, quantificati in complessivi 30.017 migliaia di euro con conseguente alleggerimento

dell’obiettivo programmatico per gli enti locali, l’obiettivo programmatico della Regione è stato

diminuito di pari importo.

Nella tabella seguente si esplicita in termini quantitativi, con le analitiche voci contabili che lo

compongono, l’obiettivo programmatico del patto di stabilità della Regione per il 2014, espresso

in termini di tetto delle spese finali eurocompatibili.

41 In particolare, si prevede che ai fini della determinazione del saldo obiettivo di ciascun ente locale la Regione può apportare all’obiettivo, individuato per ciascun ente locale secondo le modalità previste dalla normativa nazionale, un correttivo in riduzione in misura corrispondente ai trasferimenti correnti dalla Regione. Il correttivo in riduzione viene calcolato al netto dei trasferimenti agli enti locali esclusi dal patto di stabilità interno della Regione con riferimento ai trasferimenti di seguito indicati: trasferimenti ai Comuni inerenti il contributo ai sensi dell’articolo 10-quater del decreto legge n. 35/2013 fino alla concorrenza dell’importo ivi previsto; trasferimenti ai Comuni compensativi dei minori introiti a titolo di addizionale comunale Irpef, conseguenti all’introduzione della cedolare secca ai sensi del D. lgs. n. 23/2011; trasferimenti ai Comuni, concernenti il contributo assegnato ai sensi dell’articolo 2-bis del decreto legge 102/2013 fino a concorrenza dell’importo ivi previsto. Per l’anno 2014 tale nettizzazione, pari a 3,56 milioni, riduce il tetto eurocompatibile della Regione e non ha, conseguentemente, effetti sulla determinazione del saldo obiettivo di ciascun ente locale.

Page 100: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

99 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 16 Obiettivo del patto di stabilità 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Obiettivo del patto stabilità Regione 2014 (obiettivo in termini di

tetto di spesa eurocompatibile)

Impegni 2013 (euro)

Pagamenti 2013 (euro)

Spese per organi istituzionali 23.558.560,47 Personale 190.453.958,48 Acquisto di beni e prestazioni di servizi 194.568.167,27 Utilizzo di beni di terzi 1.982.793,46 Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche 3.322.366.202,87 Trasferimenti correnti ad altri soggetti 252.174.821,99 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 43.481.373,26 Imposte e tasse 13.238.771,09 Oneri straordinari della gestione corrente 389.458.531,11 Investimenti fissi 153.186.231,47 Trasferimenti in conto capitale ad amministrazioni pubbliche

314.309.055,81

Trasferimenti in conto capitale ad altri soggetti 340.297.349,63 Partecipazioni azionarie e conferimenti di capitale Concessioni di crediti e anticipazioni Altre spese in conto capitale 908.504,81

TOTALE 454.044.852,94 4.785.939.468,78

TOTALE GENERALE DA CONSUNTIVO 2013 5.239.984.321,72

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Tabella 17 Obiettivo del patto di stabilità 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Obiettivo del patto stabilità Regione 2014 (obiettivo in termini di tetto di spesa eurocompatibile)

Valori in milioni di euro

Totale generale da consuntivo 2013 5.239,99

Reintegro spazi finanziari in relazione al mancato prelevamento nei termini, da parte dello Stato, dell’acconto dei rimborsi in conto fiscale 2012 rispetto alla scadenza prevista all’art. 4 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 17/10/2008

77,79

Reintegro spazi finanziari in relazione al mancato prelevamento nei termini, da parte dello Stato, del conguaglio delle spettanze 2011 relative all’accisa sui carburanti per autotrazione regolato dall’art. 7 comma 7 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 17/10/2008

6,71

Totale generale con reintegro spazi finanziari 5.324,49

Correttivo schema accordo PSN su previsione spese sanità 2012/2013 (-0,88% su 2.406,037)

-21,17

Importo DL 78/2010, 98/2011 e 138/2011 di cui al comma 10 dell’art. 32 L. 183/2011 (differenziale 2012-2013)

-52,06

Page 101: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

100

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Art. 28, comma 3, DL 201/2011, come integrato dall’art. 35, comma 4, DL 1/2012 e art. 4, comma 11, DL 16/2012 (differenziale 2012-2013)

7,58

Art. 1 comma 156 L. 220/2010 (differenziale 2012-2013) -50,00

Art. 16 comma 3 DL 95/2012 (differenziale 2012-2013) -110,38

TOTALE GENERALE OBIETTIVO 2013 5.098,46

Spese correlate a cofinanziamenti UE – escluse le quote statali e regionali – sostenute nel 2013 dalla Regione

-25,57

Contributo alle manovre di finanza pubblica posto a carico della Regione per il 2014 (differenziale tra 2013 e 2014)

-92,81

OBIETTIVO PROGRAMMATICO 2014 definito dall’art. 5 comma 1 del Protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014

4.980,070

Aggiornamento previsioni spesa sanitaria (art. 5 comma 3 del Protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014)

65,158

Nettizzazione trasferimenti enti locali esclusi da Patto stabilità (art. 6 comma 1 del Protocollo d’intesa del 23 ottobre 2014)

-0,512

OBIETTIVO PROGRAMMATICO 2014 SPESE FINALI 5.044,716

QUOTA OBIETTIVO ATTRIBUITO AGLI ENTI LOCALI PER PATTO REGIONALE VERTICALE

-30,017

OBIETTIVO PROGRAMMATICO 2014 FINALE 5.014,699

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Nel descritto contesto un autonomo valore concettuale presenta il contributo alle manovre di

finanza pubblica a carico della Regione, espresso in termini differenziali con riferimento al

periodo 2013-2014. Tale contributo, pari a una riduzione di 92,81 milioni, è rappresentato dalle

componenti di seguito indicate:

- l’articolo 2 del citato protocollo d’intesa tra Stato e Regione del 23 ottobre 2014, stabilisce che il

contributo in termini di riduzione dell’indebitamento netto della Regione determinato dal

Protocollo d’intesa del 29 ottobre 2010 limitatamente alle annualità 2014-2017 non è previsto (il

contributo disposto a carico della Regione dall’articolo 1, comma 156 della legge di stabilità 2011

e dal protocollo d’intesa sottoscritto il 29 ottobre 2010 tra Stato e Regione, disponeva un

differenziale 2013-2014 in aumento di 50 milioni -da 250 milioni nel 2013 a 300 milioni nel 2014- a

carico della Regione); in sostituzione, il citato articolo 2 e conseguentemente l’art. 1 comma 515

della legge 23 dicembre 2014, n. 190, prevede che la Regione partecipi al risanamento della

finanza pubblica di cui all’articolo 1, comma 156 della legge di stabilità 2011 mediante un

contributo alla sostenibilità del debito pubblico, espresso in termini di indebitamento netto, per

l’importo di 220 milioni nell’esercizio 2014 (di 270 milioni nell’esercizio 2015, di 260 milioni

Page 102: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

101 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nell’esercizio 2016 e di 270 milioni nell’esercizio 2017), con un alleggerimento del carico per la

Regione pari a 80 milioni per ciascuno degli anni dal 2014 al 2017. Conseguentemente, per il

calcolo dell’obiettivo programmatico del patto di stabilità per il 2014, si registra un differenziale

2013-2014 pari a 30 milioni a favore della Regione.

- il concorso al riequilibrio della finanza pubblica previsto dall’articolo 16, comma 3, del decreto

legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,

nell’importo (differenziale 2013-2014) in aumento di 29,81689 milioni;

- il concorso al riequilibrio della finanza pubblica previsto dall’articolo 1, comma 499 e comma

429, della legge n. 147/2013, che decorre dal 2014 per l’importo di 56,0 milioni, e dunque nella

quantificazione (differenziale 2013-2014) in aumento di 56,0 milioni;

- il concorso al riequilibrio della finanza pubblica previsto dall’articolo 46, comma 2, del D. L. n.

66/2014, che decorre dal 2014 per l’importo di 37,0 milioni, e dunque nella quantificazione

(differenziale 2013-2014) in aumento di 37,0 milioni.

Si aggiunge che, come già anticipato in precedenza, è stata data attuazione alla possibilità,

prevista dall’art. 6 del citato Protocollo di intesa, che la Regione possa riconoscere maggiori spazi

di spesa agli enti locali del proprio territorio soggetti al patto di stabilità interno, compensandoli

con un peggioramento, di pari importo, del proprio obiettivo programmatico o mediante

compensazione degli spazi finanziari tra gli enti locali secondo le disposizioni della normativa

statale. In particolare, la Regione, ha comunicato al Ministero dell’Economia e Finanze con nota

del 30 ottobre 2014 la sua volontà di procedere alla cessione (verticale) e ripartizione di spazi

finanziari, dalla Regione agli enti locali, per un importo complessivo di € 30.017.423. Siffatta

cessione, se da un lato ha ridotto i limiti della spesa finale eurocompatibile della Regione per il

2014 (da 5.044.716 migliaia di euro a 5.014.699 migliaia di euro), dall’altro lato ha consentito un

corrispondente alleggerimento del saldo programmatico finanziario (espresso in termini di saldo

finanziario di competenza mista) degli enti locali regionali soggetti al patto di stabilità interno.

La determinazione del suddetto obiettivo finanziario del patto è stata integrata dall’adozione di

misure di organizzazione e gestionali dirette ad assicurare il raggiungimento dell’obiettivo. In

particolare con la deliberazione di Giunta regionale n. 2151 del 14 novembre 2014,

l’Amministrazione regionale:

• disponeva una limitazione dei budget delle Direzioni Centrali per 30,0 milioni in relazione alla

cessione di spazi finanziari agli enti locali effettuata ai sensi dell’art. 14, commi 3, 3 bis e 4,

della legge regionale n. 23/2013;

Page 103: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

102

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

• demandava alla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione

politiche economiche e comunitarie l’evidenza della ripartizione alle Direzioni centrali dei

livelli di spesa, in termini di impegni e pagamenti;

• demandava ai Direttori centrali, nell’ambito della propria autonomia gestionale e in relazione

alle esigenze operative, le variazioni compensative al budget delle rispettive Direzioni, nei

limiti definiti per ciascuna Direzione;

• autorizzava la Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione

politiche economiche e comunitarie a poter autorizzare eventuali ulteriori risorse necessarie per

ottemperare a obbligazioni e ad altre spese imprescindibili ai sensi dell’articolo 8, comma 44,

della legge regionale 23 gennaio 2007 n. 1 (Legge finanziaria 2007), nonché a garantire un

migliore utilizzo delle risorse stesse. Allo stesso fine, la Direzione poteva altresì avvalersi delle

disponibilità residue opportunamente segnalate dalle competenti Direzioni centrali, a seguito

di richiesta scritta motivata delle Direzioni centrali competenti, qualora fosse accertata

l’impossibilità di compensazioni nell’ambito del budget della Direzione stessa;

• autorizzava la Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione

politiche economiche e comunitarie ad attivare il monitoraggio delle entrate e delle spese e a

coordinare i pagamenti in corrispondenza con i flussi di cassa.

3.3.2 Il rispetto del patto di stabilità interno della Regione per il 2014

La tabella seguente42 espone le risultanze contabili da rendiconto 2014 che attestano il rispetto

dell’obiettivo delle spese finali in termini di competenza eurocompatibile.

Si precisa che le spese finali rilevanti ai fini del rispetto dell’obiettivo espresso in termini di

competenza eurocompatibile sono determinate, in primo luogo, dalla somma delle seguenti

componenti contabili:

- impegni correnti netti eurocompatibili (a loro volta determinati dagli impegni del titolo I

della spesa al netto degli impegni dei trasferimenti, delle imposte e tasse e degli oneri

straordinari della gestione corrente);

42 La certificazione che contiene sinteticamente le risultanze contabili che giustificano il rispetto del patto di stabilità 2014 per la Regione è stata trasmessa dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie al Ministero dell’Economia e Finanze con nota prot. n. 7681 del 27.3.2015.

Page 104: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

103 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- pagamenti correnti netti eurocompatibili (a loro volta determinati dai pagamenti

complessivi, competenza e residui, dei trasferimenti correnti, delle imposte e tasse e degli

oneri straordinari della gestione corrente);

- pagamenti in conto capitale netti eurocompatibili (a loro volta determinati dai pagamenti, in

conto competenza e residui, in conto capitale, escluse le spese per concessione di crediti, per

acquisto di titoli, di partecipazioni azionarie e per conferimenti).

Si aggiunge che sono state escluse dal computo delle spese finali eurocompatibili le spese di

seguito indicate:

a) tra i pagamenti correnti eurocompatibili, l’importo di € 231.634.479,51, composto dalle

seguenti partite contabili:

- le spese relative a restituzioni di somme spettanti allo Stato o ad enti territoriali, erroneamente

versate alla Regione e da questa riscosse, relative in particolare a contributi sanitari RCA, per

l’importo di € 18.561.564,58;

- le spese relative alla mobilità sanitaria interregionale dal 2010, in attesa di una definizione a

regime nell’ammontare concordato con il Ministero dell’economia e finanze, per l’importo di €

68.438.539,73;

- le maggiori spese in relazione a rimborsi in conto fiscale e compensazioni e maggiori spese

conseguenti all’incremento una tantum della percentuale di acconto IRES per l’anno 2014, per

l’importo complessivo di € 134.515.882,80;

- i trasferimenti ai Comuni inerenti il contributo ai sensi dell’art. 10 quater del decreto legge n.

35/2013 fino alla concorrenza dell’importo ivi previsto, per l’importo di € 6.627.974,53;

- i trasferimenti ai Comuni compensativi dei minori introiti a titolo di addizionale comunale

IRPEF, conseguenti all’introduzione della cedolare secca ai sensi del D. Lgs.vo n. 23/2011, per

l’importo di € 3.490.517,87;

b) tra i pagamenti in conto capitale eurocompatibili, l’importo di € 5.003.327,19, composto dalle

seguenti partite contabili:

- le spese riguardanti funzioni o competenze relative al Commissario della laguna di Marano

Grado, che transitano per il bilancio regionale, nei limiti della dotazione complessiva delle risorse

acquisite pari a 39,9 milioni, per l’importo di € 1.601.162,27;

- le spese relative a costruzione, ristrutturazione ed ampliamento dei complessi ospedalieri di

Trieste, Udine e Pordenone in relazione alle previsioni di cui all’art. 20 della legge n. 67/1988, per

l’importo di € 3.402.164,92;

Page 105: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

104

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

c) tra gli impegni correnti eurocompatibili, le spese correlate ai cofinanziamenti UE – escluse

quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) per l’importo di € 379.485,40 e le spese

a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari nei limiti

previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, l. n. 183/2011, così come modificato da art. 2, c. 7, d.l.. n.

35/2013, per l’importo di € 9.168,45;

d) tra i pagamenti correnti eurocompatibili, le spese correlate ai cofinanziamenti UE – escluse

quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) per l’importo di € 10.936.351,68 e le

spese a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari nei limiti

previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, L. n. 183/2011, così come modificato da art. 2, c. 7, D. L. n.

35/2013, per l’importo di € 8.383.739,79;

e) tra i pagamenti in conto capitale eurocompatibili, le spese correlate ai cofinanziamenti UE –

escluse quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) per l’importo di € 18.134.202,09

e le spese a valere sulle risorse dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali comunitari nei

limiti previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, L. n. 183/2011, così come modificato da art. 2, c. 7, D.

L. n. 35/2013, per l’importo di € 7.897.091,76.

Page 106: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

105 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 18 Risultanze del patto di stabilità 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Patto stabilità Regione 2014 Impegni/Pagamenti (migliaia di euro) RISULTATI DI COMPETENZA EUROCOMPATIBILE

Tot. Tit. I (impegni) 4.542.868 A detrarre: Trasferimenti correnti (impegni) 3.487.169 Imposte e tasse (impegni) 12.913 Oneri straordinari gestione corrente (impegni) 649.156 Spese correlate ai cofinanziamenti UE – escluse quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) (impegni)

379

Spese a valere sulle risorse dei cofinanziamenti naz. dei fondi strutt. comunitari nei limiti previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, L. n. 183/2011, così come mod. da art. 2, c. 7, D. L. n. 35/2013 (impegni)

9

1) Impegni correnti netti eurocompatibili 393.242 Trasferimenti correnti (pagamenti) 3.527.329 Imposte e tasse (pagamenti) 12.705 Oneri straordinari gestione corrente (pagamenti) 627.980 A detrarre: Spese non considerate in sede di accordo (art. 1 c. 454 l. n. 228/2012) (pagamenti) 231.634 Spese correlate ai cofinanziamenti UE – escluse quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) (pagamenti)

10.936

Spese a valere sulle risorse dei cofinanziamenti naz. dei fondi strutt. comunitari nei limiti previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, L. n. 183/2011, così come mod. da art. 2, c. 7, D. L. n. 35/2013 (pagamenti)

8.384

2)Pagamenti correnti netti eurocompatibili 3.917.060 Tot. Tit. II (pagamenti) 783.775 A detrarre: Spese per concessione di crediti (pagamenti) 23.380 Spese per acquisto titoli, partecipazioni azionarie e conferimenti (pagamenti) 37.851 Spese per la sanità (pagamenti) 3.402 Spese non considerate in sede di accordo (art. 1 c. 454 l. n. 228/2012) (pagamenti) 1.601 Spese correlate ai cofinanziamenti UE – escluse quote statali e regionali (art. 32 c. 4 lett. c L. n. 183/2011) (pagamenti)

18.134

Spese a valere sulle risorse dei cofinanziamenti naz. dei fondi strutt. comunitari nei limiti previsti dall’art.- 32 c. 4 lett. n. bis, L. n. 183/2011, così come mod. da art. 2, c. 7, D. L. n. 35/2013 (pagamenti)

7.897

3)Pagamenti in c/capitale netti eurocompatibili 691.510 Risultato annuale spese finali (1+2+3) 5.001.812 Obiettivo annuale spese finali rideterminato 5.014.699 Differenza tra risultato annuale spese finali e obiettivo annuale spese finali rideterminato a seguito del patto regionale verticale (in termini di competenza eurocompatibile)

-12.887

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 107: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

106

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Dal prospetto soprastante, si rileva il rispetto da parte della Regione Friuli Venezia Giulia del

patto di stabilità per il 2014, con riferimento al tetto di spese finali in termini di competenza

eurocompatibile.

3.3.3 Il patto di stabilità degli enti locali della regione per il 2014

E’ già stato ricordato che anche con riferimento all’esercizio finanziario 2014, ai sensi dell’art. 1,

commi 457 e 458, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 e dell’art. 1, comma 155 della legge 13

dicembre 2010 n. 220, la Regione era chiamata a concordare con lo Stato anche l’obiettivo

complessivo di saldo finanziario riferito agli enti locali del territorio regionale, individuando le

modalità di raggiungimento dello stesso.

La fattispecie è stata interessata dalle clausole del protocollo di intesa stipulato tra lo Stato e la

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in data 23 ottobre 2014 che, all’art. 6, ha stabilito tra

l’altro i principi generali del Patto di stabilità interno per gli enti locali della regione Friuli

Venezia Giulia con riferimento a ciascuno degli anni dal 2014 al 2017. Il comma 519 dell’art. 1

della legge n. 190/2014 ha dato attuazione all’accordo richiamando le modalità di determinazione

complessiva degli obiettivi stabiliti dall’accordo stesso.

L’articolo 6 dispone, tra l’altro e in primo luogo, che, ai fini del concorso al conseguimento dei

saldi di finanza pubblica, la Regione definisce per ciascuno degli anni dal 2014 al 2017 il patto di

stabilità interno per il comparto degli enti locali del territorio della regione Friuli Venezia Giulia,

compresi gli enti locali previste dalle riforme dell’ordinamento delle autonomie locali, nel rispetto

delle competenze alla stessa attribuite dallo statuto di autonomia e dalle relative norme di

attuazione.

Le regole del patto di stabilità interno del 2014 per gli enti locali della regione Friuli Venezia

Giulia sono disciplinate dal sopra citato articolo 6 del protocollo d’intesa, dai commi 519 e

seguenti dell’art. 1 della legge n. 190/2014, dall’art. 12 della legge regionale n. 17 del 30 dicembre

2008, come successivamente modificato e integrato, dall’art. 14 della legge regionale n. 27 del 31

dicembre 2012 (legge finanziaria per il 2013) e dall’art. 14 della legge regionale n. 23 del 27

dicembre 2013 (legge finanziaria per il 2014). La disciplina per l’attuazione del patto di stabilità

interno degli enti locali della regione per il 2014 è dettata anche dalla delibera della Giunta

regionale n. 885 del 16 maggio 2014, con la quale è stata determinata l’entità del concorso di ogni

singolo ente, sono stati definiti i termini e le modalità del monitoraggio ed è stata approvata la

Page 108: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

107 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

relativa modulistica, nonché dalla circolare applicativa emanata dalla Regione, Direzione

centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, in data 16 giugno

2014.

Il comma 1 dell’art. 14 della legge regionale n. 27/2012, come modificato dall’art. 11 della legge

regionale 8 aprile 2013 n. 5 e dall’art. 14 della legge regionale 27 dicembre 2013 n. 23, dispone che,

ai fini del concorso del sistema delle autonomie locali della regione al raggiungimento degli

obiettivi di finanza pubblica derivanti dagli obblighi comunitari e dai principi di coordinamento

della finanza pubblica, come definito nell’ambito dell’accordo Stato-Regione ai sensi dell’art. 1,

commi da 454 a 458 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, nonché della normativa statale vigente

in materia di patto di stabilità interno per le Regioni a statuto speciale, a decorrere dal 2013 le

province e i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti sono tenuti, oltre che ad assicurare

una riduzione della spesa di personale secondo le modalità e i tempi previsti dall’art. 12, commi 25

e segg. della legge regionale 17/2008 e successive modifiche e integrazioni:

a) a conseguire, per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 un saldo finanziario in termini di

competenza mista in attuazione e nel rispetto di quanto definito nell’ambito dell’accordo

Stato-Regione, secondo quanto stabilito dall’art. 32, commi 11, 13 e 14 della legge n.

183/201143;

b) a ridurre il proprio debito residuo, secondo le modalità e le percentuali previste dall’art. 12,

commi 12 e 13 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 e successive modifiche e

integrazioni.

Si configurano pertanto obiettivi (saldo finanziario di competenza mista) che, sia pur mediati

dalla legge regionale, rinvengono la loro fonte nella legge statale e nell’accordo negoziato dalla

Regione con lo Stato e obiettivi che invece al momento sono disciplinati dalla fonte regionale

43 Comma 11: “Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, le regioni a statuto speciale, escluse la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, concordano, entro il 31 dicembre di ciascun anno precedente, con il Ministro dell'economia e delle finanze, per ciascuno degli anni 2012, 2013 e successivi, il livello complessivo delle spese correnti e in conto capitale, nonché dei relativi pagamenti, determinato riducendo gli obiettivi programmatici del 2011 della somma degli importi indicati dalla tabella di cui al comma 10. A tale fine, entro il 30 novembre di ciascun anno precedente, il presidente dell'ente trasmette la proposta di accordo al Ministro dell'economia e delle finanze. Con riferimento all'esercizio 2012, il presidente dell'ente trasmette la proposta di accordo entro il 31 marzo 2012.”. Comma 13: “Le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano che esercitano in via esclusiva le funzioni in materia di finanza locale definiscono per gli enti locali dei rispettivi territori, nell'ambito degli accordi di cui ai commi 11 e 12, le modalità attuative del patto di stabilità interno, esercitando le competenze alle stesse attribuite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di attuazione e fermo restando l'obiettivo complessivamente determinato in applicazione dell'articolo 31. In caso di mancato accordo, si applicano, per gli enti locali di cui al presente comma, le disposizioni previste in materia di patto di stabilità interno per gli enti locali del restante territorio nazionale.”. Comma 14: “L'attuazione dei commi 11, 12 e 13 avviene nel rispetto degli statuti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano e delle relative norme di attuazione.”.

Page 109: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

(riduzione del debito). La fonte regionale detta inoltre specifiche disposizioni per la disciplina

della cessione degli spazi finanziari, prevedendo anche un regime di premialità, di penalità e di

controllo circa il corretto utilizzo degli spazi finanziari nonché un regime sanzionatorio per il

mancato rispetto degli obiettivi previsti dal patto.

3.3.4 Obiettivo del saldo finanziario in termini di competenza mista

Il citato articolo 6 del Protocollo di intesa Stato-Regione del 23 ottobre 2014, che ha ricevuto

attuazione a mezzo dell’art. 1, commi 519 e seguenti della l. n. 190/2014, stabilisce, con

riferimento al 2014, il concorso dei Comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti e delle

Province al conseguimento dei saldi di finanza pubblica, in un saldo obiettivo, espresso in termini

di competenza mista, pari a complessivi 108,83 milioni; tale importo può essere aggiornato in

relazione ad eventuali modifiche normative statali sopravvenute che comportino una

rideterminazione degli obiettivi fissati per gli enti locali del territorio nazionale.

Il Protocollo di intesa prevede che per gli enti locali della regione si applichi la medesima

disciplina prevista per i rimanenti enti del territorio nazionale in ordine alle esclusioni dal saldo

valido ai fini del rispetto del patto di stabilità, tra le quali sono altresì comprese le restituzioni di

somme dagli enti locali, compresi quelli previsti dalle riforme dell’ordinamento delle autonomie

locali, alla Regione, a meno che non ne derivino effetti negativi sui saldi di finanza pubblica.

Inoltre, come disposto dal citato Protocollo di intesa, ai fini della determinazione del saldo

obiettivo di ciascun ente locale la Regione può apportare all’obiettivo, individuato per ciascun

ente locale secondo le modalità previste dalla normativa nazionale44, un correttivo in riduzione in

misura corrispondente ai trasferimenti correnti dalla Regione, calcolato al netto dei trasferimenti

agli enti locali esclusi dal patto di stabilità interno della Regione. Il correttivo in riduzione viene

calcolato al netto dei trasferimenti agli enti locali esclusi dal patto di stabilità interno della

Regione come regolato dallo stesso Protocollo di intesa (in particolare, per l’anno 2014 tale

nettizzazione, pari a 3,56 milioni, riduce il tetto eurocompatibile della Regione e non ha,

conseguentemente, effetti sulla determinazione del saldo obiettivo di ciascun ente locale).

44 Si tratta in particolare del saldo finanziario in termini di competenza mista. Il saldo finanziario di competenza espresso in termini di competenza mista è dato dalla differenza tra entrate finali (Titoli I, II, III e IV) e spese finali (Titoli I e II) ed è costituito dalla somma algebrica degli importi risultanti dalla differenza tra accertamenti e impegni per la parte corrente e dalla differenza tra incassi e pagamenti (in conto competenza e in conto residui) per la parte in conto capitale al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti.

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109 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’intesa prevede anche che la Regione possa riconoscere maggiori spazi di spesa agli enti locali del

proprio territorio soggetti al patto di stabilità interno, compensandoli con un peggioramento, di

pari importo, del proprio obiettivo programmatico (cd. compensazione verticale) o mediante

compensazione degli spazi finanziari tra gli enti locali medesimi (cd. compensazione orizzontale)

secondo le disposizioni della normativa statale.

3.3.5 Risultanze finali per l’obiettivo 2014 del saldo finanziario di competenza mista per gli enti locali

A fronte dell’obiettivo programmatico per il 2014 del saldo finanziario in termini di competenza

mista per gli enti locali della regione Friuli Venezia Giulia soggetti al patto di stabilità interno,

quantificato dal Protocollo di intesa Stato-Regione del 23 ottobre 2014 in complessivi 108,839

milioni, la Regione è intervenuta a favore degli enti locali con la cessione di spazi finanziari (cd.

“patto regionale verticale”) pari complessivamente a € 30.017.423 (come comunicato dal

Presidente della Regione al Ministero dell’Economia e Finanze in data 31 ottobre 2014).

Considerando, come da comunicazione della Regione, che a fronte degli spazi verticali di 30,017

milioni assegnati agli enti locali, sono stati utilizzati dagli enti locali spazi per 29,827 milioni, ne

deriva che gli spazi non utilizzati ammontano a 0,191 milioni (questi ultimi sono riferiti a quegli

enti che avevano previsto pagamenti di parte capitale per un importo inferiore rispetto agli spazi

ceduti ed ai quali è stato rideterminato l’obiettivo non tenendo conto di quella quota di spazi) e

conseguentemente l’obiettivo programmatico rideterminato ed assegnato agli enti locali, a seguito

della cessione effettiva di spazi finanziari verticali regionali, è pari complessivamente a 78,909

milioni, di cui 67,658 milioni per i Comuni e 11,251 milioni per le Province. La Regione ha

attivato anche meccanismi di “patto regionale orizzontale” tra gli enti locali; si aggiunge che il

patto regionale verticale ed il patto orizzontale sono stati definiti in coerenza con quanto disposto

dai commi da 138 a 143 dell’art. 1 della legge n. 220/2010 e dall’art. 14 comma 7 della LR n.

27/2014.

La Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e

coordinamento delle riforme ha trasmesso i dati riferiti al monitoraggio periodico del saldo

finanziario in termini di competenza mista a tutto il 31 dicembre 2014, così come risulta dalla

certificazione presentata dagli enti entro il 31 marzo 2015 alla Regione ai sensi dell’art. 14,

Page 111: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

110

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

comma 11, della legge regionale 27 dicembre 2013, n. 2345. La documentazione trasmessa attesta

che tutti gli enti locali hanno raggiunto l’obiettivo assegnato per il 2014 relativo al saldo

finanziario in termini di competenza mista.

A livello complessivo, il saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito nel 2014

dagli enti locali della regione soggetti al patto di stabilità ammonta a 106,177 milioni, di cui

94,691 milioni per i Comuni e 11,486 milioni per le Province. Complessivamente si è registrata

una differenza positiva tra il saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito e

l’obiettivo programmatico pari a 27,268 milioni (27,033 milioni per i Comuni e 0,235 milioni per le

Province), e dunque l’obiettivo per il 2014, con riferimento al sistema degli enti locali, è stato

raggiunto. D’altra parte, tale differenza complessiva tra risultato conseguito e obiettivo

assegnato, peraltro di gran lunga inferiore rispetto all’analoga differenza registrata nel 2012

(94,434 milioni, di cui 56,668 per i Comuni e 37,766 milioni per le Province) e superiore rispetto

alla differenza risultante nel 2013 (20,097 milioni, di cui 18,788 milioni per i Comuni e 1,309

milioni per le Province), è espressione anche del mancato utilizzo di spazi finanziari da parte del

sistema regionale. Si aggiunge che la Regione, al fine di ridurre il mancato utilizzo di spazi

finanziari da parte degli enti locali, ha previsto con la deliberazione di Giunta regionale n.

2215/2014, l’assegnazione di penalità in caso di mancato utilizzo degli spazi verticali e di

premialità nel caso di cessione di spazi orizzontali per conseguimento da parte dell’ente locale di

un obiettivo superiore a quello previsto dal protocollo Stato-Regione.

3.3.6 Obiettivo della riduzione del debito degli enti locali

Il comma 1 dell’art. 14 della legge regionale 31 dicembre 2012 n. 27 dispone che, ai fini del

concorso del sistema delle autonomie locali della regione al raggiungimento degli obiettivi di

finanza pubblica derivanti dagli obblighi comunitari e dai principi di coordinamento della finanza

pubblica, a decorrere dal 2013 le province e i comuni con popolazione superiore a 1000 abitanti

sono tenuti, tra l’altro, a ridurre il proprio debito residuo, secondo le modalità e le percentuali

previste dall’art. 12, commi 12 e 13 della legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17 e successive

modifiche e integrazioni.

45 In base alla previsione dell’art. 14, comma 11, della legge regionale 27 dicembre 2013, n. 23, ciascuno degli enti soggetti al patto di stabilità interno, ai fini della verifica del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e della successiva comunicazione dei dati raccolti al Ministero dell’Economia e Finanze, è tenuto a trasmettere entro il termine perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, alla Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, una certificazione del saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito, sottoscritta dal rappresentante legale dell’ente, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico-finanziaria.

Page 112: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

111 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In particolare, per il 2014 l’obiettivo della riduzione del debito è disciplinato dall’art. 12, commi

12, 13, 16, 17 della legge regionale n. 17 del 30 dicembre 2008, come successivamente modificati e

integrati, nonché da disposizioni derivanti dalle deliberazioni di Giunta regionale n. 765 del 18

aprile 2013 e n. 885 del 16 maggio 2014.

L’obiettivo della riduzione del debito per il 2014 si consegue attraverso la riduzione, differenziata

sulla base della tipologia di ente e della classe demografica, del proprio debito residuo rispetto a

quello dell’anno precedente, nei parametri di seguito indicati:

- per le province e i comuni con popolazione superiore a 10000 abitanti, lo stock di debito deve

essere ridotto dell’1 per cento rispetto allo stock di debito al 31 dicembre dell’anno precedente;

- per i comuni con popolazione compresa tra 5001 e 10000 abitanti, lo stock di debito deve essere

ridotto dello 0,5 per cento rispetto allo stock di debito al 31 dicembre dell’anno precedente;

- per i comuni con popolazione compresa tra 1001 e 5000 abitanti lo stock di debito deve essere

ridotto dello 0,1 per cento rispetto allo stock di debito al 31 dicembre dell’anno precedente.

Gli enti per i quali l’ammontare dello stock di debito residuo al 31 dicembre di ciascun anno sia

inferiore al 40 per cento del totale degli accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata del medesimo

esercizio sono esonerati nell’anno successivo dall’obbligo di ridurre lo stock di debito.

Ai fini della determinazione del debito sono operate le esclusioni di seguito indicate:

a) l’indebitamento contratto a fronte di contributo pluriennale statale, regionale, dell’Unione

europea e di altri enti del settore pubblico allargato, per la quota coperta dal contributo stesso.

Per ottenere la percentuale di detraibilità si fa riferimento all’incidenza del contributo

sull’intero costo dell’indebitamento, costituito da quota capitale più interessi, come risultante

dal piano di ammortamento;

b) i mutui contratti nell’ambito del programma per la realizzazione di opere pubbliche in base alle

disposizioni di cui ai commi 37 e seguenti dell’art. 3 della legge regionale 26 febbraio 2001, n. 4

e successive modificazioni e integrazioni46;

c) l’indebitamento contratto per interventi di tutela della pubblica incolumità a fronte di verbali

di somma urgenza e per interventi di edilizia scolastica, entrambi nella misura del 50%. Nel

caso in cui tali tipologie di mutui beneficino anche di contributo ai sensi della lettera a),

l’importo da portare in detrazione ai fini del patto sarà quello proporzionato al contributo

unitamente al 50% della parte che rimane in carico all’Ente;

46 Si tratta in particolare della promozione della Regione della realizzazione di programmi di opere pubbliche da parte di Comuni e Province, al fine di sostenere l’azione delle autonomie locali nella politica di sviluppo del territorio, tramite il finanziamento da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

Page 113: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

112

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

d) l’indebitamento contratto per investimenti il cui piano economico finanziario si presenta in

equilibrio, senza alcuna contribuzione pubblica sulla gestione;

e) l’indebitamento contratto per investimenti destinati alla salvaguardia dei siti Unesco;

f) l’indebitamento contratto per investimenti destinati alla realizzazione dei progetti relativi ai

Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile.

E’ stato inoltre disposto che l’indebitamento contratto per interventi sulla viabilità di rilevanza

strategica regionale è imputato, ai fini del perseguimento dell’obiettivo di riduzione dello stock di

debito, su più annualità, per un massimo di tre, se lo prevedono accordi di programma tra

Regione ed enti locali.

Con riferimento alle modalità tecnico-operative ai fini del computo e della verifica del rispetto

dell’obiettivo della riduzione del debito, è stato stabilito che: i Comuni assoggettati al patto per la

prima volta nel 2013 devono considerare quale debito iniziale il valore dello stock di debito

effettivo al 31.12.2012, mentre i Comuni già assoggettati al patto nel 2012 (anche quelli con

popolazione inferiore a 5000 abitanti che avevano deliberato l’adesione al patto) devono indicare

quale debito iniziale per il 2013 il valore del debito finale al 31.12.2012, così come risultante dai

conteggi effettuati ai fini del patto di stabilità interno; non rilevano tra i debiti pluriennali quelli

nei confronti dello Stato o di altri enti locali e relativi a opere marittime; le quote capitali da

rimborsare, da portare in detrazione dal debito iniziale, si riferiscono a quelle contabilizzate al

Titolo III della spesa, esclusi gli interventi 1 e 2 (rispettivamente relativi ad anticipazioni cassa e

a finanziamenti a breve termine); alla quota capitale da rimborsare si aggiungono anche le

riduzioni di mutui e prestiti da altre cause (tipicamente, riduzione di mutui contratti negli anni

precedenti e non qualificabili come rimborso di quote capitali).

Si segnala che le disposizioni della riduzione del debito di cui alla legge regionale 29 dicembre 2011

n. 18, art. 18, commi 3, 7 e 8, rispettivamente modificativi dei commi 6, 12 e 13 dell’art. 12 della

legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17, sono state oggetto di ricorso da parte del Governo alla

Corte costituzionale per contrasto con principi fondamentali di coordinamento della finanza

pubblica (art. 117, comma terzo e art. 119, comma secondo, della Costituzione). In particolare è

stato denunciato il “riferimento allo stock di debito in assoluto non rapportato alla popolazione

(anziché al debito medio pro capite)” e la “possibilità che l’effetto di riduzione sia verosimilmente

inferiore a quello auspicato dalla normativa nazionale”.

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 3 del 18 gennaio 2013, ha ritenuto infondata la questione

per motivi di carattere intertemporale, affermando nel contempo che, a regime, la riduzione del

debito complessivo non può che essere perseguita dal legislatore nazionale attraverso norme

Page 114: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

113 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

capaci d’imporsi all’intero sistema delle autonomie, senza eccezioni, e in base a parametri comuni,

ugualmente non soggetti a deroghe, allo scopo di garantire la confrontabilità dei risultati in

termini di risanamento della finanza pubblica. Ha inoltre precisato che:

- l’art. 8 della legge 12 novembre 2011, n. 18347 (che prevede al comma 3 che un decreto di

natura non regolamentare del Ministero dell’Economia e delle Finanze stabilisca, tra l’altro,

distintamente per regioni, province e comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito

medio pro capite, oltre la quale i singoli enti territoriali hanno l’obbligo di procedere alla

riduzione del debito) deve essere qualificato principio di coordinamento della finanza

pubblica, vincolante, anche per le regioni ad autonomia speciale e pertanto per la Regione

Friuli Venezia Giulia.

- la riduzione del debito prevista dal legislatore statale – i cui criteri sono, peraltro, ancora da

precisarsi, attraverso l’emanazione del relativo decreto non regolamentare – non si applica

che a partire dal 2013, laddove il legislatore regionale ha già introdotto norme di

contenimento e riduzione del debito a partire dal 2012, anche a fronte della responsabilità che

la Regione ha assunto nei confronti dello Stato quanto alla tenuta finanziaria di tutti gli enti

locali rientranti nella propria sfera territoriale, con la creazione di un sistema regionale

integrato, ex art. 1, comma 155, della legge n. 220 del 2010;

- non sussistendo un diverso obbligo imposto dal legislatore statale nei confronti dell’intero

sistema delle autonomie in riferimento all’anno 2012 e in attesa del previsto decreto

ministeriale, risulterebbe ingiustificato e irragionevole impedire alla Regione Friuli Venezia

Giulia di introdurre misure per la riduzione del debito delle autonomie locali insistenti sul suo

territorio, misure che anzi anticipano gli effetti della legislazione statale nel perseguire il

medesimo obiettivo. Resta comunque inteso che, una volta che il criterio statale diventi

operativo, il legislatore regionale dovrà adeguarvisi, al fine di garantire la riduzione del

debito in base al debito pro-capite, come indicato dall’art. 8 della legge n. 183 del 2011,

consentendo in tal modo il monitoraggio e la confrontabilità dei dati.

47 L’art. 8 della l. n. 183/2011 ha introdotto, al fine del contenimento dell’indebitamento, una disposizione, qualificata principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica ai sensi degli artt. 117, terzo comma e 119, secondo comma, della Costituzione, volta alla riduzione dell’entità del debito pubblico. La riduzione dell’entità del debito pubblico degli enti territoriali a decorrere dall’anno 2013 sarà attuata con decreto del Ministro dell’Economia e Finanze, sentita la Conferenza unificata, che disciplinerà in particolare: la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite, oltre la quale i singoli enti territoriali hanno l’obbligo di procedere alla riduzione del debito; la percentuale annua di riduzione del debito; le modalità con le quali può essere raggiunto l’obiettivo di riduzione del debito. La norma considera comunque equivalente alla riduzione del debito il trasferimento di immobili di cui al comma 1 dell’art. 6 della l. n. 183/2011, cioè degli immobili ceduti alle società di gestione create dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’art. 8 citato dispone inoltre che la mancata attuazione dell’obbligo di ridurre lo stock di debito è sanzionata con alcune delle sanzioni previste in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno e cioè la limitazione alle spese correnti e delle assunzioni di personale.

Page 115: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

114

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Conseguentemente, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 3 del 4 gennaio 2013 (e

come peraltro disposto dall’art. 11, comma 7 della legge regionale n. 5 di data 8 aprile 2013), le

disposizioni regionali che disciplinano l’obiettivo per gli enti locali della riduzione del debito

residuo per gli enti locali della regione Friuli Venezia Giulia continuano a trovare applicazione

fino all’emanazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza

unificata, che definirà, ai sensi dell’art. 8, comma 3, della legge 12 novembre 2011, le modalità di

riduzione dello stock di debito valide per tutti gli enti locali del territorio nazionale.

Per il 2013, la Sezione, in sede di parificazione del rendiconto regionale per l’esercizio finanziario

2013, non disponeva di dati utili alla verifica dell’avvenuto raggiungimento dell’obiettivo di

riduzione del debito previsto dall’art. 14 comma 1 della L.R. n. 27/2012. In base ai dati

comunicati dalla Regione in esito a richiesta istruttoria, si rileva che nel 2013 che un solo Comune

(con popolazione inferiore ai 5000 abitanti) non ha rispettato l’obiettivo previsto; il Comune, in

base a quanto comunicato dalla Regione, ha comunicato di aver rispettato i divieti e gli obblighi

previsti dalla normativa vigente nel caso di mancato rispetto dell’obiettivo di riduzione dello

stock di debito. Per l’esercizio 2014 la Sezione non dispone di dati utili alla verifica dell’avvenuto

raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del debito.

3.3.7 Specifici obiettivi di finanza pubblica assegnati per il 2014 a taluni apparati regionali

L’art. 8, comma 47, della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, e successive modificazioni e

integrazioni, reca disposizioni che prevedono il concorso di alcuni enti regionali alla realizzazione

degli obiettivi di finanza pubblica. Si tratta di disposizioni, usualmente definite come “patto di

stabilità regionale”, che prevedono limitazioni alla spesa di determinati enti e apparati regionali,

quale contributo alla realizzazione degli obiettivi propri della Regione. All’epoca in cui sono stati

previsti, essi si affiancavano a un coinvolgimento degli enti locali nel perseguimento degli

obiettivi di finanza pubblica di matrice regionale, con contenuti che trovavano fondamento nelle

disposizioni di legge regionale e non nelle più incisive disposizioni di fonte statale valide per gli

enti locali delle regioni a statuto ordinario. Permane invece, con i contenuti originari il

coinvolgimento nel patto di stabilità regionale di taluni apparati regionali che il suddetto articolo

8 individua astrattamente

- negli enti regionali,

- negli enti funzionali della Regione,

Page 116: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

115 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- nelle gestioni fuori bilancio della Regione.

Sono esclusi gli enti del Servizio sanitario regionale, il Fondo regionale per la protezione civile e, a

seguito delle modifiche apportate dall’art. 5, commi 49 e seguenti, della legge regionale 29

dicembre 2011, n. 18, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA), che è invece

interessata da un regime diverso48 .

Con il consolidamento dei bilanci previsto dalla prossima disciplina sull’armonizzazione dei

sistemi di bilancio e quindi con l’applicazione dei principi del sistema regionale integrato di

finanza pubblica, anche le attuali modalità di selezione e di coinvolgimento degli enti regionali

dovranno essere rivisitate.

Tutto ciò premesso, nell’ambito di una visione prospettica, come già praticato nel 2013 e come

previsto dal comma 48 del richiamato articolo 8 della l.r. n. 1/2007, con deliberazione di Giunta

regionale n. 157 del 31 gennaio 2014 è stato disposto l’assoggettamento al patto di stabilità

regionale per il 2014 degli enti di seguito indicati:

- Ente tutela pesca;

- Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori - ARDISS

- Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - ERSA.

Con la stessa delibera di Giunta regionale è stato altresì assoggettato alle regole del patto di

stabilità interno, per l’anno 2014, il Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte

Albano istituito con la legge regionale 30 dicembre 2008, n. 17, art. 5, comma 72.

La Giunta regionale, pur in assenza di una previa definizione dell’accordo tra la Regione e lo

Stato in ordine al patto di stabilità, ritenendo necessario procedere comunque alla determinazione

delle modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per gli enti e le

gestioni fuori bilancio per l’anno 2014, in un’ottica prudenziale di contenimento della spesa, con le

deliberazioni nn. 1159, 1160, 1161, 1162 del 20 giugno 2014, ha definito il concorso alla

realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in materia di patto di stabilità interno per il 2014,

con riferimento rispettivamente al Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte

Albano, all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale - ERSA, all’Ente Tutela Pesca, all’Agenzia

regionale per il diritto agli studi superiori – ARDISS.

Si ricorda inoltre che l’art. 8, comma 51, della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1 dispone che gli

enti e organismi regionali che non raggiungono gli obiettivi definiti dall’Amministrazione

48 Cfr La relazione sul rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2012 pag. 668

Page 117: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

116

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

regionale con deliberazione di Giunta sono tenuti a riassorbire la quota di mancato risparmio

nell’anno successivo.

Si riportano di seguito gli obiettivi fissati e le risultanze certificate a consuntivo degli enti

chiamati a concorrere al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica per il 2014 (si ricorda

anche che l’art. 8, comma 50, della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1 dispone che il collegio dei

revisori e l’organo gestore delle gestioni fuori bilancio sono tenuti a verificare il rispetto degli

obiettivi assegnati con deliberazione regionale e ne danno comunicazione alla Direzione centrale

competente per materia e alla Direzione centrale risorse economiche e finanziarie contestualmente

alla trasmissione del rendiconto generale o del bilancio d’esercizio e del bilancio consuntivo

finanziario o del rendiconto finanziario per l’esercizio dei controlli previsti dai rispettivi

ordinamenti).

Le certificazioni e la documentazione contabile prodotte dall’Amministrazione regionale

attestano il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno per il 2014 da parte degli enti

regionali e della gestione fuori bilancio, così come individuati dalla citata delibera di Giunta n.

157/2014.

FONDO PER IL RECUPERO DEL CASTELLO DI COLLOREDO DI MONTE ALBANO

Criteri e modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2014

DGR n. 1159 del 20.6.2014

Il livello delle spese di parte corrente per l’esercizio 2014, esclusi il compenso del Commissario

straordinario e i rientri a bilancio regionale, non deve superare il tetto massimo rappresentato dal

corrispondente ammontare dell’anno 2013, diminuito dello 0,9%.

Rispetto patto di stabilità esercizio precedente: Obiettivo rispettato

Parametro obiettivo e conseguimento degli obiettivi prefissati per il 2014

Limite massimo di spesa per l’esercizio 2014: € 23.352,59

Spesa impegnata esercizio 2014: € 20.973,16

Obiettivo rispettato

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO RURALE - ERSA

Criteri e modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2014

DGR n. 1160 del 20.6.2014

Page 118: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

117 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Il livello degli impegni delle spese di parte corrente non deve superare il tetto massimo stabilito

con la DGR n. 989/2013, diminuito dello 0,9%, con la possibilità di utilizzare il maggior risparmio

eventualmente risultante dal bilancio consuntivo 2013 nel caso in cui il livello degli impegni di

spesa così determinato non risulti sufficiente a garantire il fabbisogno previsto per gli impegni di

spesa nell’esercizio 2014.

Non concorrono a costituire il parametro di calcolo della manovra del patto di stabilità:

- gli impegni di spesa corrente relativi ad assegnazioni vincolate, nonché relativi a restituzioni alla

Regione e ad altri Enti di quote di contributi a destinazione vincolata non utilizzati, nonché gli importi

relativi alla restituzione di somme indebitamente incassate e i depositi a cauzione, in quanto correlati a

entrate di pari importo;

- i capitoli a destinazione vincolata connessi a progetti comunitari ovvero a incarichi esecutivi per

progetti mirati attribuiti all’Agenzia da parte di altri soggetti pubblici.

Rispetto patto di stabilità esercizio precedente: obiettivo rispettato

Parametro obiettivo e conseguimento degli obiettivi prefissati per il 2014:

Limite massimo di spesa esercizio 2014: € 4.926.905,59

Spesa impegnata esercizio 2014: € 3.689.950,49

Risparmio esercizio 2014: € 1.236.955,10

Obiettivo rispettato

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

ENTE TUTELA PESCA

Criteri e modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2014

DGR n. 1161 del 20.6.2014

Il livello degli impegni delle spese di parte corrente non deve superare il corrispondente

ammontare dell’anno 2013 stabilito con la DGR n. 990/2013, diminuito dello 0,9%.

E’ prevista la possibilità di utilizzare il maggior risparmio eventualmente risultante dal bilancio

consuntivo 2013 nel caso in cui il livello degli impegni di spesa, come sopra determinato, non

risulti sufficiente a garantire il fabbisogno previsto per gli impegni di spesa nell’esercizio 2014.

Non concorrono a costituire il parametro del calcolo della manovra del patto di stabilità 2014:

- gli impegni di spesa corrente assunti a carico della funzione obiettivo 5 “Impianti ittici” e della

funzione obiettivo 6 “Tutela idrobiologia” ;

Page 119: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- i capitoli a destinazione vincolata che derivano da progetti comunitari ovvero da incarichi

esecutivi per progetti mirati attribuiti al medesimo ente da parte di altri soggetti pubblici allo

scopo di garantire il corretto e tempestivo compimento dei progetti stessi.

Rispetto patto di stabilità esercizio precedente: Obiettivo rispettato

Parametro obiettivo e conseguimento degli obiettivi prefissati per il 2014:

Limite massimo di spesa per l’esercizio 2014: € 694.511,63, rettificato in € 695.139,47 dal Collegio

dei Revisori dei conti

Spesa impegnata 2014 al netto delle esclusioni descritte: € 570.588,38

Risparmio 2014: € 123.923,25, rettificato in € 124.551,09 dal Collegio dei Revisori dei conti

Obiettivo rispettato

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

AGENZIA REGIONALE PER IL DIRITTO AGLI STUDI SUPERIORI - ARDISS

Criteri e modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2014

DGR n. 1162 del 20.6.2014

L’Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori - ARDISS - è stata istituita con L.R.

16/2012, art. 27, comma 1, e ha assorbito le competenze e le funzioni trasferite dai preesistenti

ERDISU, soppressi dall’art. 43, comma 8, della stessa legge, subentrando così in tutti i rapporti

giuridici attivi e passivi.

Il livello degli impegni delle spese di parte corrente nell’esercizio 2014 non deve superare il

corrispondente ammontare dell’anno 2013, stabilito con le DGR n. 988/2013 e 991/2013 con

riferimento all’esercizio 2012, rispettivamente per i soppressi ERDISU di Udine e di Trieste,

diminuito dello 0,9%.

E’ prevista la possibilità di utilizzare il maggior risparmio eventualmente risultante dal bilancio

consuntivo 2013, nel caso in cui il livello degli impegni di spesa, come sopra determinato, non

risulti sufficiente a garantire il fabbisogno previsto per gli impegni di spesa nell’esercizio 2014.

Ai fini della determinazione della spesa corrente impegnata nel 2013 da considerare come

parametro per il calcolo della manovra per il 2014, non si tiene conto:

- della spesa corrente relativa alla funzione obiettivo 4 ”Erogazioni in denaro a favore degli

studenti” e della parte afferente il recupero del servizio mensa derivante dal pagamento delle

borse di studio;

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119 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- dei capitoli a destinazione vincolata che derivano da progetti comunitari, ovvero da incarichi

esecutivi per progetti mirati attribuiti all’Agenzia da parte di altri soggetti pubblici allo scopo di

garantire il corretto e tempestivo compimento dei progetti stessi.

Rispetto patto di stabilità esercizio precedente: Obiettivo rispettato dai due ERDISU.

Parametro obiettivo e conseguimento degli obiettivi prefissati per il 2014:

Limite massimo complessivo (UD e TS) di spesa per l’esercizio 2014: € 7.538.613,76

Spesa impegnata 2014 al netto delle esclusioni descritte: € 5.763.096,85

Risparmio 2014: € 1.775.516,91

Obiettivo 2014 rispettato

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

3.4 Altri specifici obiettivi di finanza pubblica della Regione

Richiamato quanto esposto sul significato che, ai fini della presente relazione, assume la nozione

di “obiettivo di finanza pubblica”, si fa qui di seguito riferimento ad alcuni degli ulteriori

obiettivi di finanza pubblica che la Regione è tenuta a perseguire. Si tratta di obiettivi che

rinvengono innanzi tutto la loro fonte nell’articolo 6 e nell’articolo 9 del decreto legge n. 78/2010.

Nell’ambito delle relazioni unite allea parificazioni dei più recenti rendiconti regionali è stato al

riguardo precisato che tali disposizioni, per quanto riferibili a fenomeni di livello regionale, hanno

una diversa rilevanza e applicabilità in ambito regionale, nel senso che alcune (quelle di cui

all’articolo 6 relative a costi intermedi) non si applicano in via diretta alle Regioni e costituiscono

solamente disposizioni di principio ai fini del coordinamento della finanza pubblica, mentre altre

(alcune di quelle previste dall’articolo 9 in tema di contenimento delle spese in materia di impiego

pubblico) pongono norme inderogabili, anche per gli enti della Regione Friuli Venezia Giulia, in

quanto riguardano le Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della

pubblica Amministrazione, come individuate dall’ISTAT ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della

legge 31 dicembre 2009, n.196 (commi 1 e 2) o le Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2,

del decreto legislativo 30 marzo 2011, n.165 (comma 2 bis e comma 32). In questa sede si

espongono le risultanze delle acquisizioni istruttorie della Sezione relative a due fenomeni di

particolare rilevanza e interesse, quali la riduzione della spesa per studi e incarichi di consulenza e

la riduzione della spesa per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza,

che sono stati disciplinati a livello regionale dall’art. 12 della l.r. n. 22/2010, con l’avvertenza che

un più analitico riscontro sulle spese di rappresentanza è stato eseguito nell’ambito della DAS, di

Page 121: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

120

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

cui alla deliberazione n. 69 del 14 luglio 2015. Le fattispecie afferenti l’art. 9 del d.l. n. 78/2010

saranno invece esaminate nel capitolo di questa relazione dedicato alle spese per il personale.

3.4.1 Riduzione della spesa per studi e incarichi di consulenza

L’articolo 12, comma 13, della legge regionale 29 dicembre 2010, n. 22, dispone che, al fine di

valorizzare le professionalità interne all'Amministrazione, per gli anni 2011, 2012 e 2013, la spesa

annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a studi e incarichi di consulenza

conferiti a pubblici dipendenti, della Regione, e degli altri enti pubblici il cui ordinamento è

disciplinato dalla Regione, fosse ridotta del 20% rispetto alla media delle medesime spese riferite

ai consuntivi del triennio 2007-2009.

Con l’introduzione dell’articolo 12, commi 23-25, della legge regionale 27 dicembre 2013, n. 23

(finanziaria 2014), la spesa annua per studi e incarichi di consulenza, inclusa quella relativa a

studi e incarichi di consulenza conferiti a pubblici dipendenti, della Regione, e degli altri enti

pubblici il cui ordinamento è disciplinato dalla Regione, non può essere superiore, per l'anno 2014,

all’80% del limite di spesa per l'anno 2013 così come determinato dall'applicazione della riduzione

sopra indicata, e, per l'anno 2015, al 75% del predetto limite. Nel caso in cui i limiti di spesa

stabiliti dal comma 23 non vengano rispettati, trova applicazione l'articolo 1, comma 7, del

decreto legge n. 101/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125/2013, secondo il quale

gli atti adottati in violazione delle disposizioni che dettano le riduzioni e i relativi contratti sono

nulli. L'affidamento di incarichi in violazione delle suddette disposizioni costituisce illecito

disciplinare ed è, altresì, punito con una sanzione amministrativa pecuniaria, a carico del

responsabile della violazione, da euro 1.000 a 5.000, alla cui irrogazione provvede l'autorità

amministrativa competente, salva l'azione di responsabilità amministrativa per danno erariale. Il

centro unico di responsabilità amministrativa provvede all'assunzione dell'impegno e alla

liquidazione della spesa derivante dal conferimento degli studi e degli incarichi con procedura di

spesa ordinaria.

In esito alla richiesta istruttoria formulata dalla Sezione in merito al raggiungimento del

suesposto obiettivo di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, attraverso

l’evidenza delle risultanze contabili che attestino, per il 2014, l’avvenuta applicazione del limite di

spesa dell’80% (rispetto al limite di spesa per l’anno 2013), con riferimento alla spesa annua

relativa a studi e incarichi di consulenza, la Direzione centrale finanze ha trasmesso un prospetto

riepilogativo, illustrante la situazione di chiusura dell’esercizio 2014 degli impegni relativi agli

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121 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

incarichi affidati, distinti per Direzioni centrali e le note del Segretariato generale, riguardanti le

misure adottate nel corso dell’esercizio 2014.

Dall’esame della documentazione trasmessa dall’Amministrazione regionale, emerge che gli

impegni di spesa per incarichi del 2014 ammontano a complessivi euro 513.707,37, come tali

inferiori alla soglia di legge quantificata dall’Amministrazione in euro 1.274.524,98 (media della

spesa 2007-2009 ridotta del 20%).

Spesa per studi e incarichi di consulenza

anno 2012 anno 2013 Variazione % 2013/2012

anno 2014 Variazione % 2014/2013

Variazione % 2014/2012

849.109,51 420.828,91 - 50,44% 513.707,37 22,07% -39,50%

Fonte: elaborazione su dati trasmessi dalla Regione.

La tabella sopra esposta dimostra che il limite di spesa è stato ampiamente rispettato anche se la

spesa del 2014 è aumentata del 22,07% rispetto a quella del 2013.

La Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e

ricerca è quella che riporta la somma più elevata di impegni per incarichi, pari a euro 194.276,99,

seguita dalla Direzione centrale cultura, sport e solidarietà con euro 144.305,29.

Va peraltro considerato che il limite di spesa suddetto è stato individuato dall’amministrazione

regionale con riferimento “alle tipologie di incarichi definite dalla delibera n. 6/2005 delle Sezioni

riunite in sede di controllo della Corte dei conti” e riguarda pertanto “gli incarichi di natura

occasionale affidati a soggetti esterni, sia persone fisiche, ivi compresi i pubblici dipendenti, che

giuridiche, nonché a soggetti privi di personalità giuridica”. Esulano dal campo di applicazione

della previsione normativa in argomento operata dalla Regione i rapporti di collaborazione

coordinata e continuativa, le prestazioni professionali derivanti da adempimenti obbligatori per

legge - qualora non vi siano uffici o strutture a ciò deputati, la rappresentanza in giudizio e il

patrocinio dell’amministrazione, gli appalti e le esternalizzazioni di servizi necessari per

raggiungere gli scopi dell’amministrazione.

Inoltre, in coerenza con quanto affermato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti in sede di

controllo, con la deliberazione n. 7/CONTR/11 del 7.2.2011, che ha fornito un’interpretazione

dell’art. 6, comma 7, del decreto legge n. 78/2010 convertito, con modificazioni, nella legge n. 30

luglio 2010, n. 122, l’Amministrazione considera che le risorse per l’affidamento degli incarichi di

cui trattasi si riferiscono alle sole somme impegnate per le iniziative coperte interamente con

Page 123: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

122

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

fondi regionali: vanno pertanto esclusi dal computo gli oneri coperti mediante finanziamenti

aggiuntivi e specifici trasferiti da altri soggetti pubblici o privati. Diversamente “il tetto di spesa

per studi e consulenze non avrebbe la funzione di conseguire dei risparmi sul bilancio del singolo

ente, ma di ridurre tout court, le spese connesse a suddette prestazioni, a prescindere dall’impatto

sul bilancio dell’ente” (deliberazione Corte dei conti - Sezioni riunite in sede di controllo – n.

7/CONTR/11).

Inoltre, mentre per l’anno 2013 la Giunta regionale aveva ritenuto di non tener conto, ai fini del

tetto di spesa consentito, delle previsioni della Protezione civile in quanto “coperte con fondi fuori

bilancio e oggetto di apposito provvedimento”, per l’esercizio finanziario 2014, la Giunta

regionale ha incluso nel calcolo del tetto di spesa da rispettare per gli incarichi anche le risorse

impegnate da Protezione civile del FVG nel Fondo regionale per la protezione civile di cui all’art.

33 della legge regionale n. 64/1986.

3.4.2 Riduzione della spesa per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza

L’articolo 12, comma 14, della legge regionale 29 dicembre 2010, n. 22, dispone che, per gli anni

2011, 2012, 2013, 2014 e 201549 la spesa annua per le relazioni pubbliche, i convegni, le mostre, la

pubblicità e la rappresentanza della Regione, e degli altri enti pubblici il cui ordinamento è

disciplinato dalla Regione, sia ridotta del 20% rispetto alla media delle medesime spese riferite ai

consuntivi del triennio 2007-2009. In esito alla richiesta istruttoria formulata in data 1° aprile

2015 dalla Sezione in merito al raggiungimento del suesposto obiettivo di razionalizzazione e

contenimento della spesa pubblica, attraverso l’evidenza delle relative risultanze contabili per il

2014, la Direzione centrale finanze ha trasmesso un prospetto riepilogativo, acquisito il 20 maggio

2015, illustrante la situazione di chiusura dell’esercizio 2014 degli impegni relativi alle fattispecie

di cui all’articolo 12, comma 14 citato, distinti per Direzioni centrali, e una nota del Segretariato

generale, riguardante le misure adottate nel corso dell’esercizio 2014. Dall’esame della

documentazione trasmessa dall’Amministrazione emerge che gli impegni di spesa per relazioni

pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza del 2014 ammontano a complessivi euro

1.496.378,30, come tali inferiori alla soglia di legge quantificata dall’Amministrazione in euro

1.783.633,77.

49 L’estensione anche agli anni 2014 e 2015, rispetto al triennio originario, è stata effettuata con l.reg. n. 23/2013, art. 12, c. 26, lett. a).

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123 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Spesa per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza

2011 2012 Variaz. % 2012/2011

2013 Variaz. % 2013/2012

Variaz. % 2013/2011

2014 Variaz. % 2014/2013

Variaz. % 2014/2012

Variaz. % 2014/2011

1.695.781,58 1.740.883,26 + 2,66% 1.260.904,92 - 27,58% - 25,65% 1.496.378,30 + 18,68% - 14,05% - 11,76%

Fonte: dati trasmessi dalla Regione.

La tabella sopra esposta dimostra che il limite di spesa è stato rispettato50 e che la spesa del 2014

è diminuita del 14,05% rispetto a quella del 2012 e dell’11,76% rispetto a quella del 2011, ma ha

subito un incremento del 18,68% rispetto all’anno precedente.

L’Ufficio stampa e comunicazione è la struttura regionale che riporta la somma più elevata di

impegni per le fattispecie di cui all’articolo 12, comma 14, pari a euro 927.468,54 (sui capitoli

40451 e 156352). Dal 2014 infatti la Giunta regionale (con generalità n. 2003/2013) ha stabilito che

le spese di tutta l’Amministrazione regionale afferenti relazioni pubbliche, convegni, mostre e

pubblicità vengano collocate nei capitoli di bilancio dell’Ufficio stampa e comunicazione, che

deve pertanto coordinare la comunicazione dell’attività che viene svolta dalla Regione.

Al fine di contenere e razionalizzare la spesa e ottimizzare le risorse umane, l’Ufficio stampa e

comunicazione, attraverso le informazioni fornite da ogni Direzione centrale, deve programmare

le iniziative e dare attuazione alle proposte dei singoli settori. Restano escluse, per la loro

peculiarità, le spese che continuano a essere gestite dall’Ufficio di Gabinetto e quelle afferenti le

relazioni internazionali, nonché quelle a valere sul fondo regionale per la protezione civile. Gli

eventi di rappresentanza fanno carico all’Ufficio di Gabinetto, per un totale di impegni di euro

7.555,98 (sui capitoli 29853, 29954 e 30355), salvo quanto precisato nella DAS (deliberazione n. 69 del

50 Il limite opera solo con riferimento alle spese coperte con fondi integralmente regionali. 51 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 404, indicata nel POG 2014: “L'Ufficio stampa, su indicazione del Presidente, della Giunta regionale o delle Direzioni centrali, organizza eventi finalizzati alla promozione a livello internazionale, nazionale e regionale delle attività della Regione, eventualmente anche d'intesa con altri Enti locali e istituzioni. Collabora con organi dello Stato per manifestazioni ed eventi sul territorio regionale. Viene altresì prevista la promozione e la partecipazione a Mittelfest. Vengono previste spese con funzionario delegato (d.P.Reg. 5.10.2010, n. 216)”. 52 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 1563, indicata nel POG 2014: “L'Ufficio stampa attua ogni iniziativa della Regione tesa a comunicare la propria attività ai cittadini impiegando allo scopo gli strumenti più idonei. Le iniziative vengono effettuate dall'Ufficio stampa, anche su indicazione del Presidente, della Giunta regionale e delle Direzioni centrali, con finalità divulgative, promozionali e informative mediante pubblicazioni, brochure, inserti, dépliant, gadget e prodotti audiovisivi e multimediali anche in diverse lingue. L'Ufficio provvede all'acquisto di prodotti editoriali di rilevanza regionale, di spazi promozionali su media locali, nazionali, esteri, nonché di altri spazi pubblicitari, la realizzazione di campagne di comunicazione, la promozione dell'attività del Collegio del Mondo unito dell'Adriatico, l'implementazione e l'aggiornamento del sito internet, dell'intranet e di siti di interesse regionale. Vengono previste spese con funzionario delegato (d.P.Reg. 5.10.2010, n. 216)”. 53 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 298, indicata nel POG 2014: “Risorse utilizzate per esigenze di rappresentanza dell’Amministrazione regionale (occasioni di rappresentanza legate a particolari eventi e celebrazioni, incontri, visite, iniziative ufficiali promosse dall’Amministrazione regionale ovvero da altri soggetti istituzionali alle quali la Regione aderisce in considerazione dell'importanza a esse attribuite) in conformità al regolamento per l'esecuzione delle spese di rappresentanza dell'Amministrazione regionale approvato con d.P.Reg. 11.4.2006, n. 119 (a seguito delle intervenute disposizioni normative e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

14.7.2015).

Restano le spese afferenti le relazioni internazionali, pari a euro 516.698,80 (sui capitoli 74656,

75157, 75258, 75659, 76060,83161 e 405362). Alla Direzione centrale cultura, sport e solidarietà rimane

la competenza del capitolo 74063 relativo alle spese per l’organizzazione di attività promozionali

all’estero, il cui impegno risulta pari a euro 44.654,98, al netto delle somme reiscritte per ripresa

di residui perenti.

sentenze giurisprudenziali in materia è in corso di approvazione il nuovo regolamento) e al regolamento per l'acquisizione di beni e servizi di cui al d.P.Reg. 5.10.2010, n. 216, e successive modifiche e integrazioni”. 54 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 299, indicata nel POG 2014: “Risorse destinate a esigenze di rappresentanza del Presidente e degli Assessori nell'esercizio del loro mandato in conformità al regolamento per l'esecuzione delle spese di rappresentanza dell'Amministrazione regionale approvato con d.P.Reg. 11.4.2006, n. 119 (a seguito delle intervenute disposizioni normative e sentenze giurisprudenziali in materia è in corso di approvazione il nuovo regolamento)”. 55 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 303, indicata nel POG 2014: “Rinnovamento oggettistica di rappresentanza e acquisti di materiale da offrire a personalità di particolare rilievo e in occasione di determinati eventi (art. 8, c. 51, l.reg. n. 2/2000) in conformità al regolamento per l'acquisizione in economia di beni e servizi da parte delle Direzioni centrali e dei Servizi dell’Amministrazione regionale approvato con d.P.Reg. 5.10.2010, n. 216, e successive modifiche e integrazioni”. 56 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 746, indicata nel POG 2014: “Internalizzazione del sistema Regione - trasferimento di fondi per supporto organizzativo e logistico all'attività svolta sul territorio regionale”. 57 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 751, indicata nel POG 2014: “Conferimento a favore della società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i Paesi dell'est europeo Finest spa per la costituzione di un fondo speciale per iniziative di sostegno e sviluppo del processo di internazionalizzazione della Regione FVG”. 58 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 752, indicata nel POG 2014: “Sostegno alla implementazione del sistema economico-produttivo regionale. Sostegno del ruolo internazionale del Servizio”. 59 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 756, indicata nel POG 2014: “Contributo all'Iniziativa centro europea (INCE) di Trieste per lo sviluppo di specifiche progettualità nei settori delle relazioni internazionali, della programmazione comunitaria e di quella internazionale”. 60 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 760, indicata nel POG 2014: “Internazionalizzazione sistema Regione - attività promozionale all'estero e quote associative - regolamento per l'acquisto di beni e servizi in economia”. 61 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 831, indicata nel POG 2014: “Spese correnti di funzionamento dell'Ufficio di collegamento di Bruxelles”. 62 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 4053, indicata nel POG 2014: “Conferimento della Regione della quota per la costituzione del fondo di dotazione del GECT Euregio senza confini”. 63 Si riporta la destinazione di spesa del cap. 740, indicata nel POG 2014: “Interventi di promozione del ruolo internazionale della Regione nel settore della cultura, sport e solidarietà”.

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125 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4. I RISULTATI FINANZIARI DEL RENDICONTO E GLI EQUILIBRI DEL BILANCIO

4.1 Risultati differenziali.

In base all’articolo 3 (“principi di bilancio”) della legge di contabilità regionale n. 21 dell’8 agosto

2007, il bilancio di previsione regionale si chiude in pareggio finanziario inteso come perfetta

corrispondenza tra il totale delle entrate e il totale delle spese.

Il comma 6 dell’articolo 12 della legge sopra citata stabilisce che in apposito riquadro del bilancio

di previsione siano esposti i valori dei seguenti saldi differenziali:

risparmio pubblico;

indebitamento o accreditamento netto;

ricorso al mercato;

pareggio finanziario;

pareggio economico.

La legge di contabilità regionale non prevede invece l’esposizione dei succitati saldi differenziali in

sede di rendiconto; tuttavia, in considerazione della loro valenza informativa, la Sezione ritiene

opportuno, in questa sede, effettuare il relativo calcolo anche con riferimento ai dati di

consuntivo, fornendo in tal modo un quadro informativo completo della situazione finanziaria

regionale che tenga conto anche di questi indicatori.

Risulta utile premettere che i citati risultati differenziali costituiscono importati strumenti

informativi di carattere finanziario utilizzati anche a livello statale e che la definizione di ciascuno

di essi è in questa sede mutuata da quella usata con riferimento al bilancio dello Stato. Sono state

tuttavia apportate opportune variazioni alle modalità di calcolo, al fine di adattare tali indicatori

alle norme e al contesto contabile regionale, come verrà più dettagliatamente illustrato nel

prosieguo. Alcune precisazioni verranno inoltre svolte sul significato del “pareggio economico”

previsto dal suddetto articolo 12, comma 6, della legge regionale di contabilità.

Page 127: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Ciò premesso si ritiene utile fornire preliminarmente la definizione di “risparmio pubblico”, di

“indebitamento/accreditamento netto”, di “ricorso al mercato” e di “saldo netto da

finanziare/impiegare” 64 utilizzata in sede di analisi del bilancio statale e, successivamente,

illustrare le modalità di determinazione dei predetti risultati differenziali impiegate dalla Sezione

sui dati regionali di rendiconto.

Il risparmio pubblico è calcolato come differenza tra le entrate e spese correnti. Se è positivo,

come nel caso della Regione Friuli Venezia Giulia, misura la quota di risorse correnti destinabile

al finanziamento di spese in conto capitale e per il rimborso prestiti.

L’indebitamento/accreditamento netto è dato dalla differenza tra entrate e spese finali con

esclusione delle operazioni finanziarie (per le entrate: riscossone di crediti; per le spese

partecipazioni e conferimenti, nonché anticipazioni produttive e non). Esso pone in evidenza il

saldo positivo (accreditamento) o negativo (indebitamento) con cui si concludono le operazioni di

bilancio di natura economica.

Il ricorso al mercato è ottenuto sottraendo alle entrate finali le spese effettive ed esprime l'entità

dell'indebitamento accertato nell'anno di riferimento.

Infine, il saldo netto da finanziare/impiegare viene calcolato come differenza tra entrate e spese

finali. Tale indicatore costituisce, a livello statale, il parametro di riscontro per la copertura delle

nuove o maggiori spese in conto capitale.

In questa sede, ai fini della determinazione dei saldi differenziali sui dati regionali, gli indicatori

sono stati calcolati tenendo anche conto sia dell’avanzo applicato sia delle somme trasferite per

competenza derivata, secondo le modalità che verranno precisate nel prosieguo. Le ragioni

dell’inclusione nei calcoli dei saldi differenziali delle poste afferenti detti istituti contabili sono di

seguito illustrate congiuntamente a una sintetica descrizione dell’evoluzione che, nell’ambito della

normativa regionale, gli stessi hanno avuto nel corso del triennio 2012-2014.

L’avanzo proveniente dall’esercizio precedente applicato al bilancio è stato incluso nei calcoli dei

saldi differenziali in quanto rappresenta una risorsa utile a dar copertura a spese65. Tale istituto,

nell’ultimo triennio, ha subito nell’ordinamento contabile regionale una serie di modifiche volte a

un progressivo allineamento della normativa della Regione alla giurisprudenza della Corte

64 Il pareggio finanziario, calcolato nel medesimo modo sia a livello di bilancio statale che regionale, non pone particolari problematiche definitorie: esso si ha quando il totale delle entrate corrisponde al totale delle spese. 65 Specularmente l’avanzo eventualmente realizzatosi nell’esercizio costituisce un insieme di risorse il cui impiego è rinviato al futuro.

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127 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

costituzionale e, in particolare, alla sentenza n. 70/201266. Infatti, mentre fino all’esercizio 2012, il

comma 5 dell’articolo 12, della legge regionale n. 21/2007 prevedeva tout court l’iscrizione, tra le

entrate o le spese del bilancio di previsione, dell’eventuale saldo finanziario, positivo o negativo,

presunto al termine dell’esercizio precedente, senza ulteriori vincoli, con il bilancio di previsione

2013, a seguito della citata sentenza nonché delle osservazioni di questa Corte67, il legislatore

regionale ha introdotto, con la legge finanziaria regionale 2013 (legge regionale n. 27 del 31

dicembre 2012), una norma innovativa (articolo 1, comma 2) in cui veniva previsto un vincolo

temporale all’attivazione delle spese finanziate da avanzo presunto libero. Queste ultime infatti

venivano subordinate all’approvazione della deliberazione di Giunta regionale di formalizzazione

delle risultanze finanziare dell’esercizio precedente, purché la stessa indicasse l’effettiva

disponibilità dell’avanzo. Infine, la legge finanziaria 2014 (legge regionale n. 23 del 27 dicembre

2013) ha modificato il comma 5 dell’articolo 12 della legge regionale di contabilità, nel senso di

consentire l’iscrizione nel bilancio di previsione iniziale del solo avanzo derivante da fondi

vincolati, fatta salva l’inclusione tra le spese dell’eventuale saldo finanziario negativo presunto;

inoltre all’articolo 34 della medesima legge n. 21/2007 è stato inserito il nuovo comma 1 bis, con

cui viene stabilito che l’iscrizione in bilancio dell'eventuale avanzo di amministrazione

dell’esercizio precedente avviene con la legge di assestamento di bilancio, una volta che la Corte

dei conti abbia parificato il relativo rendiconto.

In relazione all’istituto contabile della competenza derivata va innanzitutto precisato che esso è

stato soppresso dalla legge finanziaria regionale 2015 (legge regionale n. 27 del 30 dicembre 2014)

che, con l’articolo 13, comma 3, ha sostituito tout court l’articolo 31 della legge regionale n.

21/2007, facendo decorrere l’effetto delle relative disposizioni dal 31 dicembre 2014; pertanto già

con il rendiconto 2014, tutti gli stanziamenti di spesa non impegnati entro la chiusura

dell’esercizio sono stati inviati a economia non potendo più dar luogo a trasferimenti a

competenza derivata. Va tuttavia precisato che poiché l’analisi qui condotta prende in

considerazione il triennio 2012-2014, la Sezione ha tenuto conto anche dell’istituto contabile della

competenza derivata, per quanto applicato. In particolare, ai fini della determinazione dei saldi

differenziali, si deve osservare che le somme che venivano trasferite all’esercizio successivo non

66 In base alla citata sentenza n.70/2012 l’avanzo presunto, costituendo “un’entità giuridicamente inesistente”, non può concorrere al pareggio di bilancio; conseguentemente, con l’approvazione del bilancio di previsione, possono essere finanziate e immediatamente attivate dall’Amministrazione solo le spese “coperte” da avanzo vincolato, in virtù della loro modalità di finanziamento (utilizzo di risorse finalizzate). 67 L’argomento è stato trattato dalla Sezione in sede di dichiarazione di affidabilità dei rendiconti 2011, 2012 e 2013 (da ultimo vedasi relazione allegata all’appendice alla relazione approvata con delib. n.116 /2014, pagg. 271-273).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

costituendo economia di spesa, andavano considerate come una sorta di “prenotazione” di risorse

e quindi, in un certo senso, assimilabili agli impegni di spesa e come tali conteggiate ai fini che qui

interessano; d’altro verso, nell’anno in cui venivano trasferite e quindi “applicate”

rappresentavano una risorsa finanziaria su cui l’Amministrazione poteva contare per la copertura

delle correlate spese “trasferite”.

Tenendo conto dei sopra descritti elementi, i saldi differenziali sui dati di rendiconto della

regionale sono stati determinati come di seguito illustrato:

il risparmio pubblico68 è stato calcolato come differenza (a-b) tra:

a) la somma dell’avanzo di amministrazione applicato specificatamente al titolo I della spesa

(o a minori entrate di parte corrente) nonché, per l’esercizio 2012, di quello libero69, dei

trasferimenti a competenza derivata dall’esercizio precedente afferenti le spese correnti,

delle entrate tributarie (titolo I), di quelle derivanti da trasferimenti correnti (titolo II) e

delle entrate extratributarie (titolo III)

b) le spese correnti (titolo I), queste ultime comprensive, con riferimento agli esercizi 2012 e

2013, dei trasferimenti delle spese correnti a competenza derivata all’esercizio successivo;

l’indebitamento/accreditamento netto è stato conteggiato come differenza (a-b) tra:

a) la somma dell’avanzo di amministrazione applicato specificatamente ai titoli I e II della

spesa (o a minori entrate) nonché, per l’esercizio 2012, di quello libero69, dei trasferimenti a

competenza derivata dall’esercizio precedente afferenti le spese correnti e le spese di

investimento al netto dei trasferimenti afferenti le spese per attività finanziarie70 e delle

68 Il metodo di calcolo del risparmio pubblico qui adottato differisce da quello utilizzato dalla Regione nel rendiconto per l’esercizio finanziario 2014, nonché in quelli relativi al 2013 e 2012. L’Amministrazione regionale, infatti, ha effettuato il calcolo del risultato differenziale in argomento applicando l’ordinaria definizione di risparmio pubblico; in questa sede, invece, come già illustrato nella relazione, si è preferito tener conto anche di quelle risorse, provenienti dall’esercizio precedente (avanzo e trasferimenti di competenza derivata), e quindi non propriamente di competenza dell’esercizio, ma che sono comunque destinate a finanziare anche spese inserite al titolo I (o minori entrate di parte corrente). 69 In considerazione del fatto che nell’esercizio 2012 non era possibile individuare con immediatezza a quali specifici capitoli di spesa era stato applicato l’avanzo libero, ai fini del calcolo dei risultati differenziali, esso è stato conteggiato, per ciascun saldo, come risorsa a disposizione dell’Amministrazione e, quindi, come tale influente ai fini dei risultati differenziali della gestione. Dal bilancio di previsione 2013, invece, l’Amministrazione regionale (a differenza di quanto effettuato fino al bilancio di previsione 2012) ha provveduto all’esplicitazione analitica dei capitoli di spesa destinatari dell’applicazione dell’avanzo e, pertanto, il calcolo dei risultati differenziali è stato effettuato tenendo conto dell’effettivo avanzo applicato a ciascun titolo della spesa. Inoltre, in considerazione del fatto che le evidenze contabili a consuntivo non consentono di elaborare con immediatezza le componenti contabili relative all’avanzo eventualmente applicato alle categorie 2.5 (partecipazioni azionarie e conferimenti), 2.6 (concessione di crediti ed anticipazioni per finalità produttive) e 2.7 (concessione di crediti ed anticipazioni per finalità non produttive) del titolo II della spesa, nella costruzione dell’indicatore si è ipotizzato, qualora pertinente, che l’avanzo finanziario applicato alle spese di investimento non fosse stato utilizzato con riferimento a tali poste contabili. Si precisa infine che nei calcoli si è sottratto, qualora rilevante, l’eventuale quota di avanzo derivante da economie sul titolo III della spesa, in simmetria con quanto avviene nel sottraendo dell’indicatore. 70 Le spese per attività finanziarie fanno riferimento al titolo II, cat. 2.5 “partecipazioni azionarie e conferimenti”, cat. 2.6 “concessione di crediti ed anticipazioni per finalità produttive”, cat. 2.7 “concessione di crediti ed anticipazioni per finalità non produttive”. Si precisa che la Regione nei documenti contabili a partire dall’esercizio finanziario 2010 non ha definito

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129 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

entrate finali (titolo I “entrate tributarie”, titolo II “trasferimenti correnti”, titolo III

“entrate extratributarie” e titolo IV “entrate da alienazioni, da trasformazione di capitale,

da riscossioni di crediti e da trasferimenti in conto capitale”) al netto delle riscossioni

crediti (titolo IV, cat. 4.5)

b) la somma delle spese finali (titolo I “spese correnti” e titolo II “spese di investimento”), al

netto delle spese per attività finanziarie70, dei trasferimenti a competenza derivata

all’esercizio successivo afferenti le spese correnti e le spese di investimento per gli esercizi

2012 e 2013 (anch’essi al netto dei trasferimenti afferenti le spese per attività finanziarie70)

e dell’avanzo di competenza dell’esercizio (con esclusione di quello originato dalle partite

di giro, dal titolo III della spesa, dalla categoria 4.5 del titolo IV dell’entrata e dalle

categorie 2.5, 2.6 e 2.7 del titolo II della spesa);

il ricorso al mercato è stato determinato come differenza (a-b) tra:

a) la somma dell’avanzo di amministrazione applicato specificatamente ai titoli I, II e III

della spesa (o a minori entrate) nonché, per l’esercizio 2012, di quello libero69 e dei

trasferimenti a competenza derivata dall’esercizio precedente afferenti le spese correnti, le

spese di investimento e le spese per rimborso di mutui e prestiti e delle entrate finali (titoli

I, II, III e IV)

b) la somma delle spese effettive (titoli I, II e III), dei trasferimenti a competenza derivata

all’esercizio successivo afferenti le spese correnti, quelle di investimento e quelle per

rimborso di mutui e prestiti per gli esercizi 2012 e 2013 nonché dell’avanzo di competenza

dell’esercizio (escluso quello proveniente dalle partite di giro);

infine, il saldo netto da finanziare/impiegare è stato conteggiato come differenza (a-b) tra:

a) la somma dell’avanzo di amministrazione applicato specificatamente ai titoli I e II della

spesa (o a minori entrate) nonché, per l’esercizio 2012, di quello libero69, dei trasferimenti a

competenza derivata dall’esercizio precedente afferenti le spese correnti e le spese di

investimento, delle entrate finali (titoli I, II, III e IV)

b) la somma delle spese finali (titoli I e II), dei trasferimenti a competenza derivata

all’esercizio successivo afferenti le spese correnti e le spese di investimento per gli esercizi

2012 e 2013 e dell’avanzo di competenza dell’esercizio (con esclusione di quello originato

dalle partite di giro e dal titolo III della spesa).

esplicitamente le spese per attività finanziarie in termini di categorie di spesa; ai fini della presente elaborazione il computo dei saldi dell’indebitamento/accreditamento netto e del pareggio economico sono stati effettuati utilizzando i dati relativi alle categorie di spesa 2.5, 2.6 e 2.7.

Page 131: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

130

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In relazione al pareggio economico va osservato che esso non trova una corrispondente

definizione a livello del bilancio dello Stato e che tale indicatore è calcolato dalla Regione come

una mera variante dell’indebitamento/accreditamento netto, con la sola differenza che dalle spese

finali e dai trasferimenti da/a competenza derivata sono detratte le poste contabili di natura

finanziaria che si correlano direttamente alle riscossioni di crediti, e cioè le concessioni di crediti e

anticipazioni per finalità produttive (cat. 2.6) e le concessioni di crediti e anticipazioni per finalità

non produttive (cat. 2.7); sono invece computate nel saldo le spese di investimento relative alle

partecipazioni azionarie e conferimenti (cat. 2.5). E’ esprimibile anche come differenza tra il saldo

netto da finanziare e tutte le entrate e le spese, iscritte a bilancio, che hanno natura di

intermediazione finanziaria e che si correlano direttamente tra loro71.

Si riportano nelle seguenti tabelle i saldi differenziali sopra descritti, calcolati con riferimento ai

dati di competenza, per il triennio 2012-2014.

Tabella 19 Risultati differenziali – dati di competenza 2012-2014

Risultati differenziali 2012 2013 2014

Risparmio pubblico + Avanzo tit. I+libero* 1.042.468.111,16 629.039.227,00 666.587.097,38 + Trasferim. da comp. deriv. tit. I 479.974.065,97 395.819.624,25 494.447.008,88 + Entrate tit. I + tit. II + tit. III 4.879.515.172,86 5.463.814.662,56 5.121.710.634,20 - Spese correnti (tit. I) 4.611.388.514,12 4.458.556.953,70 4.542.868.302,50 - Trasferim. a comp. deriv. tit. I 395.716.131,45 494.452.788,00 0,00 Saldo 1.394.852.704,42 1.535.663.772,11 1.739.876.437,96 Saldo netto da finanziare/impiegare + Avanzo tit. I+II+libero* ** 1.184.923.182,50 804.001.839,93 823.300.068,41

+ Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II 1.185.216.591,33 1.099.309.834,70 1.680.916.406,99

+ Entrate finali (tit. I+II+III+IV) 5.058.019.071,60 5.865.518.599,04 5.224.678.244,06 - Spese finali (tit. I+II) 5.572.797.786,42 5.085.806.960,69 5.440.408.835,75 - Trasferim. a comp. deriv. tit. I+II 1.098.783.264,91 1.680.865.147,39 0,00 - Avanzo comp. (escluse part. giro e tit. III spesa)

578.768.717,57 902.044.934,23 2.139.776.386,32

Saldo 177.809.076,53 100.113.231,36 148.709.497,39 Indebitamento/accreditamento netto + Avanzo tit. I+II+libero* ** 1.184.923.182,50 804.001.839,93 823.300.068,41 + Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II, escluse. cat. 2.5, 2.6 e 2.7 tit. II

1.174.650.391,33 1.092.444.634,70 1.543.594.106,99

+ Entrate finali (Tit. I+II+III+IV), esclusa cat. 4.5

5.017.331.146,07 5.852.732.616,43 5.192.980.560,95

71 Le evidenze contabili a consuntivo non consentono di elaborare con immediatezza le componenti relative all’avanzo eventualmente applicato alle categorie 2.6 e 2.7 del titolo II della spesa. Si è ipotizzato pertanto che l’avanzo finanziario vincolato alle spese di investimento non sia stato utilizzato con riferimento a tali poste contabili. Analogamente, anche con riferimento all’avanzo finanziario libero, si è ipotizzato che lo stesso non sia stato applicato alle categorie 2.6 e 2.7 del titolo II della spesa.

Page 132: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

131 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Risultati differenziali 2012 2013 2014

- Spese finali (tit. I+II), escluse cat. 2.5, 2.6, 2.7 tit. II

5.458.780.886,42 5.080.337.260,69 5.366.570.635,75

- Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II, escl. cat. 2.5, 2.6 e 2.7 tit. II

1.091.918.064,91 1.543.542.847,39 0,00

- Avanzo comp. (escluso part. giro, tit. III spesa, cat. 4.5 del tit. IV dell’entrata e cat. 2.5, 2.6 e 2.7 del tit. II della spesa)

566.814.392,04 896.672.251,62 1.965.931.726,91

Saldo 259.391.376,53 228.626.731,36 227.372.373,69 Pareggio economico + Avanzo tit. I+II+libero* ** 1.184.923.182,50 804.002.539,93 823.300.068,41 + Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II, escluse cat. 2.6 e 2.7 tit. II

1.179.780.491,33 1.092.444.634,70 1.561.044.106,99

Entrate finali (Tit. I+II+III+IV), esclusa cat. 4.5

5.017.331.146,07 5.852.732.616,43 5.192.980.560,95

Spese finali (tit. I+II), escluse cat. 2.6, 2.7 tit. II

5.465.206.086,42 5.080.338.560,69 5.410.244.835,75

- Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II escluse cat. 2.6 e 2.7 tit. II

1.091.918.064,91 1.560.992.847,39 0,00

- Avanzo comp. (escluse part. giro tit. III spesa, cat. 4.5 del tit. IV dell’entrata e cat. 2.6 e 2.7 del tit. II della spesa)

570.819.292,04 896.672.951,62 1.969.933.726,91

Saldo 254.091.376,53 211.175.431,36 197.146.173,69 Ricorso al mercato + Avanzo tit. I+II+III+libero* 1.190.617.185,37 822.288.755,57 843.164.980,71 + Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II +III 1.185.216.591,33 1.099.309.834,70 1.680.916.406,99 + Entrate finali (Tit. I+II+III+IV) 5.058.019.071,60 5.865.518.599,04 5.224.678.244,06 - Spese effettive (tit. I+II+III) 5.819.857.213,88 5.273.881.626,51 5.614.317.743,68 - Trasferim. da comp.deriv.tit. I+II+III 1.098.783.264,91 1.680.865.147,39 0,00 - Avanzo comp. (escluse part. giro) 584.462.720,44 920.331.849,87 2.159.641.298,62

Saldo -69.250.350,93 -87.961.434,46 -25.199.410,54

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia e dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione

Nota: i valori delle categorie 2.5, 2.6 e 2.7 sono stati rilevati di anno in anno dalla documentazione fornita dalla Regione relativa alla spesa ripartita per categorie. *: l’avanzo libero è stato interamente conteggiato nei risultati differenziali dell’esercizio 2012, sulla base di quanto già commentato nella relazione. **: dall’importo dell’avanzo applicato ai titoli I e II della spesa è stata sottratta la quota afferente l’avanzo dell’esercizio formatosi dalle economie del titolo III della spesa

L’esame dei risultati differenziali della tabella sopra riportata evidenzia come tutti i saldi nel

triennio considerato abbiano segno positivo, con la sola eccezione del ricorso al mercato che

registra segno negativo, ma ciò è dovuto al fatto che, per definizione, tale indicatore coincide con

le entrate derivanti da indebitamento (titolo V dell’entrata).

Page 133: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

132

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In riferimento ai singoli indicatori si espone di seguito un breve commento sulle variazioni

intervenute nel 2014 rispetto ai saldi relativi ai due esercizi precedenti. Risulta tuttavia utile, ai

fini di una valutazione comparativa dei risultati differenziali, effettuare una breve premessa.

In primo luogo va citato il fatto che fino all’esercizio 2013 non era possibile per la Sezione, sulla

base dei documenti contabili regionali, individuare con immediatezza a quali specifici capitoli di

spesa era stato applicato l’avanzo libero. Conseguentemente nel calcolo dei risultati differenziali

2012 detto avanzo è stato conteggiato indistintamente, in ciascun saldo, come risorsa a

disposizione dell’Amministrazione. Dal bilancio di previsione 2013, invece, l’Amministrazione

regionale ha provveduto all’esplicitazione analitica dei capitoli di spesa destinatari

dell’applicazione dell’avanzo. Ne è derivata la possibilità per la Sezione di effettuare il calcolo dei

risultati differenziali a consuntivo 2013 e 2014 tenendo conto dell’effettivo avanzo applicato a

ciascun titolo della spesa. Va peraltro evidenziato che l’importo dell’avanzo applicato

nell’esercizio 2012 risulta significativamente maggiore rispetto a quello applicato negli anni 2013

e 2014 .

In secondo luogo si evidenzia che l’esercizio 2013, rispetto al 2012 e al 2014, è stato caratterizzato

da un sensibile incremento delle entrate da compartecipazioni dovuto a una molteplicità di fattori

tra i quali si citano, in particolare, l’aumento della percentuale dell’acconto di imposta da versare

per alcuni tributi compartecipati, l’accertamento di una componente straordinaria di gettito

IRES collegata a un singolo contribuente e la definitiva quantificazione della compartecipazione

regionale ai redditi da pensione dovuto alla Regione sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2010.

Infine, ulteriore elemento da considerare è costituito dalle modifiche normative apportate

all’articolo 31 della legge regionale di contabilità (legge regionale n. 21/2007) dalle leggi

finanziarie regionali 2014 e 2015. In particolare, con riferimento al rendiconto 2013 si ricorderà, in

quanto argomento già trattato nella relazione di accompagnamento al giudizio di parificazione,

che il comma 5 del citato articolo era stato abrogato a opera della lett. d) del comma 1

dell’articolo 13 della legge regionale n. 23/2013 (finanziaria regionale 2014), con effetto dal 31

dicembre 2013. Prima dell’abrogazione esso prevedeva che le quote dei fondi globali, dei fondi di

riserva per le spese impreviste, obbligatorie e d’ordine, non utilizzate entro la chiusura

dell’esercizio, costituissero economia di bilancio. Contestualmente all’abrogazione del citato

comma 5 era stato modificato il comma 6 dell’articolo 31 (sempre con effetto dal 31 dicembre

2013), il quale nella versione allora novellata prevedeva che le quote non utilizzate dei citati fondi

globali e di riserva, nonché di quelli per la realizzazione degli interventi relativi ai residui

annullati e del fondo compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, oltre alle quote

Page 134: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

133 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

stanziate sulle unità di bilancio e sui capitoli di cui all'elenco delle garanzie prestate dalla Regione

a favore di enti e di altri soggetti, fossero trasferite agli esercizi successivi, come già

originariamente previsto per il fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale

regionale e per il fondo per l’assegnazione dei residui perenti. Le succitate modifiche all’articolo 31

avevano pertanto comportato nel 2013 un aumento significativo degli importi trasferiti a

competenza derivata e una conseguente diminuzione, per la parte che non veniva più inviata in

economia, dell’avanzo finanziario di competenza. Con la legge finanziaria regionale 2015 l’articolo

31 è stato nuovamente modificato, prevedendo peraltro la già citata soppressione dell’istituto

contabile della competenza derivata e avviando, in tal modo, anche in Friuli Venezia Giulia

un’iniziale modifica della contabilità regionale, volta all’avvicinamento della stessa ai principi

dell’armonizzazione contabile dei bilanci pubblici stabiliti dal decreto legislativo n. 118/2011. Ne è

conseguito che con il rendiconto 2014, tutti gli stanziamenti di spesa non impegnati entro la

chiusura dell’esercizio sono stati inviati a economia non potendo più dar luogo a trasferimenti a

competenza derivata, con conseguente aumento dell’avanzo finanziario di competenza. Da un

punto di vista strettamente contabile nel 2014, rispetto agli esercizi precedenti, si è realizzata una

trasmutazione di risorse che in precedenza erano qualificate come trasferimenti a competenza

derivata e che nel nuovo regime affluiscono invece ad avanzo finanziario.

Ciò premesso, si effettua una sintetica analisi dell’andamento di ciascun risultato differenziale nel

triennio 2012-2014.

Il risparmio pubblico in ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014 è risultato ampiamente positivo e

in progressivo aumento; in particolare nel 2014 esso è pari a 1.739,9 milioni, superiore rispetto a

quello del 2013 (1.535,7 milioni) e del 2012 (1.394,9 milioni). Sull’incremento del saldo del 2014 ha

tuttavia inciso la modalità di calcolo dell’indicatore qui adottata e precedentemente descritta che,

tra gli elementi di cui tener conto nel sottraendo, fino all’esercizio 2013, considerava anche gli

importi per trasferimenti a competenza derivata all’esercizio successivo, istituto successivamente

soppresso dall’ordinamento.

Il saldo netto da impiegare nel 2014 è pari a 148,7 milioni, in miglioramento rispetto al dato del

2013 (100,1 milioni), ma in peggioramento rispetto al risultato ampiamento positivo di 177,8

milioni del 2012. Con riferimento agli elementi che incidono sul calcolo dell’indicatore in

argomento anche in questo caso ha inciso l’evoluzione normativa regionale e in particolare quella

di cui all’articolo 31 della legge regionale di contabilità (legge regionale n. 21/2007), modificata

dalle leggi finanziarie regionali 2014 e 2015.

Page 135: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

134

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’accreditamento netto del 2014 pari a 227,4 milioni, risulta allineato a quello del 2013 di 228,6

milioni che si presentava in lieve peggioramento rispetto al saldo positivo di 259,4 milioni del

2012.

Il pareggio economico, tenuto conto dell’incidenza delle spese per partecipazioni azionarie e

conferimenti, registra un importo, pari a 197,1 milioni, in peggioramento rispetto al saldo

positivo di 211,2 milioni del 2013 e di 254,1 milioni del 2012.

Infine, il ricorso al mercato indica che nel 2014 la Regione è ricorsa all’indebitamento per 25,2

milioni; il dato del 2013 era 88,0 milioni, mentre quello del 2012 era 69,2 milioni.

In sintesi, le risultanze sopra riportate evidenziano, in linea generale, un andamento della

gestione di competenza che non denota l’esistenza di situazioni di disequilibrio.

4.3 Risultati della gestione della competenza.

Si riporta, nell’ottica del coordinamento della finanza pubblica, la tabella sugli equilibri prevista

dalla deliberazione della Sezione delle Autonomie n. 5 del 24 febbraio 2015 relativa alle linee

guida sui rendiconti delle regioni, che il Friuli Venezia Giulia ha compilato con riferimento agli

esercizi 2013 e 2014.

Tabella 20 Equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione competenza) Gestione di competenza (accertamenti/impegni) Rendiconto 2013 Rendiconto 2014

ENTRATE Titoli I, II e III (A) 5.463.814.662,56 5.121.710.634,20

di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome(B)

20.000,00 0,00

Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) 0,00 0,00

Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) 0,00 0,00

Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) 5.463.814.662,56 5.121.710.634,20 Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: 401.703.936,48 102.967.609,86 di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G)

0,00 0,00

di cui: Riscossione crediti (H) 12.785.982,61 0,00 Accensione di prestiti: Titolo V (I) 87.961.434,46 25.199.410,54 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0,00 0,00 Totale entrate in conto capitale: (F+I)=(K) 489.665.370,94 128.167.020,40 Contabilità speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) 1.179.237.088,75 1.325.899.834,06 Totale Entrate (E+K+L)=(M) 7.132.717.122,25 6.575.777.488,66 Spese di parte corrente: Titolo I (N) 4.458.556.953,70 4.542.868.302,50 di cui: spesa corrente sanitaria (N1) 2.185.340.189,48 2.125.804.550,00

Page 136: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

135 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Gestione di competenza (accertamenti/impegni) Rendiconto 2013 Rendiconto 2014

di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome(O)

0,00 0,00

Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P)

0,00 0,00

Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q)

0,00 0,00

Rimborso di prestiti: Titolo III (R) 188.074.665,82 173.908.907,93 di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0,00 0,00 Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) 4.646.631.619,52 4.716.777.210,43 Spese in conto capitale: Titolo II (U) 627.250.006,99 897.540.533,25 di cui: concessioni di crediti (V) 0,00 0,00 di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W)

0,00 0,00

Spese per contabilità speciali al netto di (P+Q): Titolo IV (X) 1.183.853.379,71 1.365.135.637,08 Totale delle Spese (T+U+X)=Y 6.457.735.006,22 6.979.453.380,76 Saldo netto di parte corrente (E-(T-S)) 817.183.043,04 404.933.423,77 Saldo netto c/capitale (K-H-J)-(U-V) -150.370.618,66 -769.373.512,85 Saldo netto cont. Spec. (L-X) -4.616.290,96 -39.235.803,02 Saldo entrate-spese (M-Y) 674.982.116,03 -403.675.892,10 Fonte: 8.5.1 equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione competenza) questionario linee guida rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

La tabella evidenzia che nel 2013, differentemente dal 2014, la gestione della competenza chiude

con un cospicuo saldo attivo (674,9 milioni), indipendentemente dall’applicazione dell’avanzo e

della competenza derivata proveniente dall’esercizio precedente. Siffatta risultanza era ascrivibile

al contemporaneo verificarsi di un incremento delle entrate derivanti da maggiori accertamenti e

di una riduzione della spesa impegnata. Nel 2014, invece, i dati della competenza confrontati con

quelli dell’anno precedente, evidenziano una sensibile riduzione degli accertamenti d’entrata

(6.575,8 milioni rispetto ai 7.132,7 milioni del 2013, con una diminuzione pari a -7,81%) a fronte

di impegni di spesa 2014 in aumento (6.979,5 milioni rispetto ai 6.457,7 milioni del 2013, con un

aumento pari all’8,09%); va tuttavia ricordato che quest’ultimo dato è significativamente

influenzato dai valori dell’avanzo e della competenza derivata a finanziamento delle spese. I

sopra riportati dati estratti dal questionario linee guida sul rendiconto della Regione si raccorda

infatti con i risultati della gestione di competenza degli esercizi 2013 e 2014 come risulta nella

seguente tabella:

Page 137: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

136

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 21 Saldo di competenza (gestione competenza)

Rendiconto 2013 Rendiconto 2014

Saldo entrate-spese (M-Y) 674.982.116,03 -403.675.892,10

Avanzo applicato (B) 828.065.964,58 848.934.963,97 Trasferimenti dalla competenza derivata (C) 1.204.290.671,43 1.781.287.986,92 Trasferimenti alla competenza derivata (D) 1.781.236.727,32 0,00 Saldo di competenza (A+B+C-D) 926.102.024,72 2.226.547.058,79

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

4.4 Risorse finanziarie rinviate agli esercizi successivi: quadro di sintesi

Le risorse finanziarie non utilizzate e rinviate agli esercizi successivi erano rappresentate, fino

all’esercizio 2013, dall’avanzo finanziario e dai trasferimenti a competenza derivata, mentre, dal

2014, l’unico istituto contabile previsto dall’ordinamento di “rinvio” di risorse è costituito

dall’avanzo finanziario . Infatti, come già ricordato in altre parti di questa relazione, l’articolo 31

della legge regionale n. 21/2007, che disciplina il trattamento contabile degli stanziamenti di spesa

non impegnati alla fine dell’esercizio, è stato oggetto di rilevanti interventi normativi da parte

delle leggi finanziarie regionali 2014 e 2015 che hanno inciso in maniera significativa proprio sui

trasferimenti a competenza derivata.

In particolare, si ricorderà che le modifiche normative apportate dalla legge finanziaria regionale

2014, avevano provveduto, tra l’altro, a uniformare i precedenti differenti regimi in materia di

trattamento contabile degli stanziamenti dei fondi non impegnati a fine esercizio, prevedendo che

tutti i fondi di riserva di cui all’articolo 18 della legge regionale di contabilità venissero assoggetti

all’istituto contabile della competenza derivata 72 . A seguito di tali interventi normativi, a

rendiconto 2013, si era realizzato, rispetto al passato, un aumento significativo degli importi

trasferiti alla competenza derivata dell’esercizio successivo e una correlata diminuzione

dell’avanzo finanziario di competenza, per la parte dei fondi che non veniva più inviata ad

economia.

72 Si ricorda che il comma 5 dell’art. 31 della l.reg. n. 21/2007, che originariamente prevedeva che le quote dei fondi globali, dei fondi di riserva per le spese impreviste, obbligatorie e d’ordine, non utilizzate entro la chiusura dell’esercizio, costituissero economia di bilancio, era stato abrogato dalla legge finanziaria regionale 2014, con effetto dal 31 dicembre 2013. Mentre il comma 6, era stato modificato e integrato: la versione allora novellata prevedeva che le quote non utilizzate dei predetti fondi globali e di riserva, nonché di quelli per la realizzazione degli interventi relativi ai residui annullati e del fondo compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, oltre alle quote stanziate sulle unità di bilancio e sui capitoli di cui all'elenco delle garanzie prestate dalla Regione a favore di enti e di altri soggetti, venissero trasferite agli esercizi successivi, come originariamente previsto solo per il fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale e per il fondo per l’assegnazione dei residui perenti.

Page 138: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

137 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con la legge finanziaria regionale 2015 l’istituto contabile della competenza derivata è stato

soppresso con effetto dal 31 dicembre 2014; pertanto con il rendiconto 2014, tutti gli stanziamenti

di spesa non impegnati entro la chiusura dell’esercizio sono stati inviati a economia non potendo

più dar luogo a trasferimenti a competenza derivata, contribuendo in tal modo a dare origine

all’avanzo finanziario.

Prima di analizzare più nel dettaglio le risorse rinviate agli esercizi successivi nel triennio 2012-

2014, si espone un quadro di sintesi sulle causali della loro origine attraverso una serie di tabelle

che le illustrano, nei valori assoluti e nei valori relativi, evidenziandone altresì l’incidenza sul

totale delle risorse finanziarie disponibili dalla gestione di competenza.

Tabella 22 Risorse finanziarie 2012-2014 rinviate agli esercizi successivi

Risorse finanziarie rinviate agli esercizi successivi (avanzo finanziario + trasferimenti

per competenza derivata)

2012

2013

2014

Avanzo finanziario da competenza da maggiori/minori entrate effettive nette *-197.837.444,36 *449.980.313,44 *300.761.619,41 da economie delle spese effettive nette *782.300.164,80 *465.740.410,08 *1.858.879.679,21 da partite di giro (somma algebrica maggiori/minori entrate con economie di spesa)

5.822.009,80 5.770.174,85 66.905.760,17

da partite tecnico-contabili (somma algebrica maggiori/minori entrate con economie di spesa)

0,00 4.611.126,35 0,00

A) Avanzo finanziario da competenza 590.284.730,24 926.102.024,72 2.226.547.058,79 B) Avanzo/disavanzo finanziario da residui 237.781.234,34 -77.167.060,75 -286.624.041,22 C) Avanzo finanziario es. precedente non applicato

0,00 0,00 0,00

A)+B)+C) Totale avanzo finanziario 828.065.964,58 848.934.963,97 1.939.923.017,57 D) Totale trasferimenti a competenza derivata (da gestione di competenza)

1.203.764.101,64 1.781.236.727,32 0,00

E) Trasferimenti a competenza derivata (da gestione dei residui)

526.569,79 51.259,60 0,00

D)+E) Totale complessivo trasferimenti a competenza derivata (da competenza e da residui)

1.204.290.671,43 1.781.287.986,92 0,00

A)+D) Risorse finanziarie da gestione di competenza rinviate all’esercizio successivo (Avanzo finanziario da competenza + trasferimenti a competenza derivata, da gestione di competenza)

1.794.048.831,88 2.707.338.752,04 2.226.547.058,79

B)+E) Risorse finanziarie da gestione dei residui rinviate all’esercizio successivo (Avanzo/disavanzo finanziario da residui + trasferimenti a competenza derivata, da gestione dei residui)

238.307.804,13 -77.115.801,15 -286.624.041,22

Page 139: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

138

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Risorse finanziarie rinviate agli esercizi successivi (avanzo finanziario + trasferimenti

per competenza derivata)

2012

2013

2014

A)+B)+C)+D)+E) Risorse finanziarie rinviate all’esercizio successivo (Avanzo finanziario da competenza e avanzo/disavanzo da residui + avanzo finanziario esercizio precedente non applicato + trasferimenti a competenza derivata da competenza e residui)

2.032.356.636,01 2.630.222.950,89 1.939.923.017,57

F1) Totale risorse finanziarie a disposizione (da risultanze di competenza, al netto delle partite di giro e al netto delle partite tecnico-contabili) **

7.009.103.199,23 7.279.277.497,42 7.150.585.584,58

(A+D)/F1 25,60% 37,19% 31,14% Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: valori in milioni di euro * Nota: dati computati al netto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi sulle compartecipazioni erariali. ** Nota: sommatoria delle seguenti voci contabili: avanzo finanziario applicato (al netto delle partite di giro) + trasferimenti a competenza derivata. (al netto delle partite di giro) + accertamenti di competenza entrate effettive (tit. 1, 2, 3, 4, 5); i valori sono al netto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi sulle compartecipazioni erariali.

Tabella 23 Composizione percentuale delle risorse finanziarie 2011-2013 originate dalla gestione di competenza e rinviate agli esercizi successivi

Struttura percentuale risorse finanziarie rinviate agli esercizi successivi originate dalla gestione di competenza (avanzo finanziario da competenza + trasferimenti per competenza derivata per la parte della competenza) e

rinviate agli esercizi successivi

2012

2013

2014

Avanzo finanziario da competenza da variazione entrate -11,03% 16,62% 13,51% da economie di spesa 43,61% 17,20% 83,49% da partite di giro 0,32% 0,21% 3,00% da partite tecnico-contabili - 0,17% - A) Avanzo finanziario da competenza 32,90% 34,20% 100% B) Totale trasferimenti per competenza derivata (da gestione di competenza)

67,10% 65,80% -

A)+B) Risorse finanziarie da gestione di competenza rinviate all’esercizio successivo (Avanzo finanziario da competenza + trasferimenti per competenza derivata, da gestione di competenza)

100,00% 100,00% 100%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Un primo aspetto significativo che emerge dalle tabelle afferisce al fatto che le modifiche

normative intervenute nell’ultimo triennio, già commentate in precedenza, hanno inciso

sensibilmente sulla composizione delle risorse rinviate ad esercizi futuri, alterandone la

distribuzione tra i diversi istituti contabili, di cui l’aspetto di maggior rilievo è che nel 2014 tutte

le risorse sono affluite ad avanzo.

Page 140: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

139 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Infatti, nel 2014 si registra un importo di risorse complessivamente rinviate all’esercizio

successivo (esclusivamente sotto forma di avanzo finanziario) pari a 1.939,9 milioni, inferiore

rispetto al dato del biennio precedente, sebbene prossimo a quello dell’anno 2012 (2.032,3

milioni). La maggior parte di tali risorse deriva da economie nelle spese effettive (1.858,9 milioni).

Tuttavia appare significativo, rispetto al passato, il dato del disavanzo derivante dalla gestione

residui (-286,6 milioni), che verrà commentato nel prosieguo e che ha comportato una riduzione

delle risorse rinviate al futuro. In rapporto al totale delle risorse finanziarie a disposizione73, le

risorse finanziarie non utilizzate e rinviate all'esercizio successivo derivanti dalla gestione di

competenza registrano, nel 2014, un’incidenza del 31,14%, in diminuzione rispetto al 2013

(37,19%), ma in aumento rispetto al 2012 (25,60%). In sintesi se una prima lettura dei dati

evidenzia nel 2014 un sensibile aumento dell’avanzo finanziario, una lettura più approfondita dei

dati dimostra come, di fatto, il complesso di risorse rinviate all’esercizio successivo siano

diminuite rispetto al passato.

Con riferimento ai dati dell’esercizio 2013 va precisato che essi registrano risorse non utilizzate

pari a 2.630,2 milioni, notevolmente superiori rispetto sia a quelle del 2012 (2.032,4 milioni) sia

del 2014 (1.939,9 milioni). In particolare, nel 2013 la componente costituita dall’avanzo

finanziario, pari a 848,9 milioni, si attesta su un valore leggermente superiore a quello

dell’esercizio 2012 (828,1 milioni), mentre i trasferimenti a competenza derivata (1.781,3 milioni)

evidenziavano un rilevante aumento rispetto a quelli dell’anno precedente (1.204,3 milioni) in

ragione delle modifiche normative apportate all’articolo 31 dalla legge di contabilità regionale

dalla legge finanziaria regionale 2014. Va inoltre evidenziato che anche nel 2013 l’esistenza di un

disavanzo finanziario della gestione residui (-77,2 milioni) ha comportato una diminuzione delle

risorse finanziarie non utilizzate e rinviate all’esercizio successivo.

Con riferimento alle risorse complessivamente rinviate all’esercizio successivo (avanzo finanziario

e trasferimenti a titolo di competenza derivata) risulta altresì significativo porne in evidenza la

parte “libera”. A tal proposito si precisa che sono state considerate libere, limitatamente a questo

contesto, per gli esercizi 2012 e 2013 le risorse che non sono rappresentate da avanzo vincolato o

da trasferimenti a titolo di competenza derivata (non si tiene invece conto del c.d. avanzo

“destinato” e di quello utilizzato a compensazione di minori iscrizioni in entrata) e, per il 2014, le

risorse rappresentate da solo avanzo vincolato e accantonato (non si tiene invece conto del c.d.

73 Con questa espressione si intendono le risorse finanziarie derivanti dalle risultanze di competenza (compreso l’avanzo e i trasferimenti a competenza derivata), ma escluse le partite di giro. Inoltre tra le risorse finanziarie a disposizione non si comprendono quelle relative alle partite tecnico contabili per le compensazioni e rimborsi da compartecipazioni erariali.

Page 141: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

140

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

avanzo “destinato a necessità tecniche”). In tale ambito, un saldo utile a valutare l’andamento

dei risultati finali della gestione è dato dalla differenza tra le citate risorse libere rinviate

all’esercizio successivo e i residui perenti agli effetti amministrativi esistenti al 31.12 di ciascun

anno, a fronte dei quali la Regione provvede a stanziare nella parte spesa del bilancio di

previsione idonee somme, volte alla loro copertura in caso di reclami da parte dei creditori74.

Tabella 24 Risultato netto delle risorse rinviate agli esercizi successivi per il triennio 2012-2014 2012 2013 2014 A) Risorse finanziarie totali rinviate all’esercizio successivo (Avanzo finanziario da competenza e residui + avanzo finanziario esercizio precedente non applicato + trasferimenti a competenza derivata da competenza e residui)

2.032.357 2.630.222 1.939.923

B) Risorse rinviate all’esercizio successivo di natura vincolata (Avanzo finanziario vincolato/accantonato +trasferimenti)

1.270.072 1.926.332 1.497.691

A)-B) Risorse libere 762.285 703.890 442.232 C) Residui passivi perenti al 31.12. 726.295 712.533 610.595 A)-B)-C) Risorse nette libere rinviate all’esercizio successivo 35.990 -8.643 -168.363 Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione. Nota: dati arrotondati alle migliaia di euro

Dai dati indicati nella tabella si evidenzia che nel 2014 le risorse libere (secondo l’accezione data a

tale espressione in questo contesto) rinviate all’esercizio successivo sono sensibilmente diminuite

rispetto agli esercizi precedenti. Inoltre, tenendo conto anche dei residui perenti iscritti nel conto

del patrimonio va osservato che se fino all’esercizio 2012 il saldo risultava positivo, nel 2013 e

2014, le risorse libere rinviate all’esercizio successivo risultano inferiori ai residui perenti;

tuttavia, con specifico riferimento al 2014, va tenuto altresì presente che tra le poste inserite

nell’avanzo c.d. “accantonato” sono comprese risorse afferenti i fondi a residui perenti (423,8

milioni), che sommate alle precedenti permettono l’integrale copertura dei residui perenti.

4.5 Avanzo finanziario complessivo

Si analizza nel presente paragrafo l’avanzo finanziario complessivo 2014 con particolare

riferimento alla distinzione delle relative risorse per tipologia di destinazione, per poi passare, nei

paragrafi seguenti, a esaminare le risorse che hanno concorso alla sua formazione (competenza e

residui).

74 I residui perenti agli effetti amministrativi si configurano comunque come potenziale debito di funzionamento della Regione.

Page 142: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

141 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’avanzo finanziario complessivo per l’esercizio 2014 è determinato come illustrato nella tabella

che segue.

Tabella 25 Determinazione dell’avanzo finanziario complessivo 2014 Componenti del saldo Valori in euro

Fondo di cassa all’1.1.2014 2.434.177.067,05 (+) Riscossioni di entrata 6.839.338.875,81 (-)Pagamenti di spese 7.391.128.591,67 Fondo di cassa al 31.12.2014 1.882.387.351,19 (+) Residui attivi 2.365.329.263,71 (-) Residui passivi 2.307.793.597,33 (-) Trasferimenti a competenza derivata al 2015 0,00 Avanzo finanziario complessivo 2014 1.939.923.017,57

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Il saldo finanziario complessivo dell’esercizio finanziario 2014, pari a 1.939,9 milioni, risulta più

che raddoppiato rispetto a quello del 2013 (848,9 milioni) e 2012 (828,1 milioni).

Sulla quantificazione dell’avanzo 2014, oltre alle economie di spesa e alle maggiori entrate

derivanti dalla gestione “ordinaria”, che verranno analizzate nel prosieguo, hanno influito in

maniera decisiva le applicazioni contabili derivanti dalla decisione della Regione di avviare un

progressivo allineamento della contabilità regionale ai principi stabiliti dal d.lgs. n. 118/2011

sull’armonizzazione dei bilanci pubblici. In questo senso hanno inciso in particolare:

- la già più volte citata soppressione dell’istituto della competenza derivata intervenuta con

legge finanziaria regionale 2015, che ha fatto affluire le relative risorse nel saldo finanziario

dell’esercizio;

- l’eliminazione, in sede di rendiconto 2014, di residui attivi corrispondenti al debito

potenziale75 di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale n. 12/2009 che, anche sulla

base dei principi contabili dell’armonizzazione contabile, non avrebbero avuto i presupposti

giuridici per essere mantenuti in bilancio;

- l’operazione di riallineamento delle imputazioni contabili dei ruoli di spesa fissa rispetto alla

scadenza, in armonia con il principio della c.d. competenza potenziata; operazione da cui

sono derivante, nel 2014, economie “tecniche”, i cui “risparmi” risultano essere solo

“contingenti” in quanto oggetto di reimputazione a spese in esercizi successivi, sulla base

della scadenza delle relative obbligazioni.

75 Gli aspetti teorici e pratici connessi al debito potenziale sono stati trattati da questa Sezione nella relazione di parificazione del rendiconto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2011, di cui alla deliberazione della Sezione n. 84 del 13 luglio 2012 (parte II, 9.1.1 ) e nella DAS dello stesso rendiconto di cui alla deliberazione n. 83 del 2 luglio 2012.

Page 143: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

142

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Una prima analisi dell’avanzo finanziario afferisce la tipologia di destinazione delle relative

risorse e in particolare la suddivisione tra le componenti a destinazione libera e quelle a

destinazione non libera. In relazione a tale argomento è necessario preliminarmente premettere

che la Regione ha recepito, nel proprio ordinamento contabile, alcune delle nuove regole previste

dall’armonizzazione in tema di avanzo di amministrazione e, in particolare, dall’articolo 42 del

decreto legislativo n. 118/2011. La norma nazionale di cui al citato decreto legislativo prevede, tra

l’altro, che il risultato di amministrazione venga distinto in fondi liberi, fondi destinati agli

investimenti, fondi vincolati e fondi accantonati. In relazione a questi ultimi viene precisato che

essi comprendono il fondo crediti di dubbia esigibilità, l’accantonamento per i residui perenti e gli

accantonamenti per passività potenziali. Inoltre è previsto che le quote del risultato di

amministrazione presunto dell’esercizio precedente costituite da accontamenti risultanti

dall’ultimo consuntivo approvato o derivanti da fondi vincolati possono essere immediatamente

utilizzate per le finalità cui sono destinate, attraverso l'iscrizione di tali risorse, come posta a sé

stante dell'entrata, del primo esercizio del bilancio di previsione o con provvedimento di

variazione al bilancio. Infine, è stabilito che se il bilancio di previsione impiega quote vincolate

del risultato di amministrazione presunto, entro il 31 gennaio, la Giunta deve verificare l'importo

delle quote vincolate del risultato di amministrazione dell'anno precedente sulla base di un

preconsuntivo relativo alle entrate e alle spese vincolate e approvare l'aggiornamento del bilancio

di previsione.

Il recepimento in Regione della norma nazionale descritta, con particolare riferimento ai fondi

vincolati e accantonati dell’avanzo, è avvenuto attraverso la sostituzione, a opera dell’articolo 13,

comma 3, della legge regionale n. 27/2014 (legge finanziaria regionale 2015), dell’articolo 31 della

legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità.

La nuova formulazione dell’articolo prevede, infatti, tra l’altro, che “2. Le quote dei fondi globali,

dei fondi di riserva per le spese impreviste, dei fondi di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine, dei

fondi di riserva per la realizzazione degli interventi relativi ai residui annullati, del fondo

compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, del fondo per l'attuazione dei contratti

collettivi del personale regionale, del fondo per l'assegnazione dei residui perenti e dei fondi previsti

dall'articolo 19 [fondi per interventi a finanziamento comunitario], […], nonché le quote stanziate

sulle unità di bilancio e sui capitoli di cui all'elenco previsto dall'articolo 14, comma 3, lett. a)

[garanzie prestate dalla Regione a favore di enti e di altri soggetti], non utilizzate entro la chiusura

dell'esercizio, costituiscono economia di bilancio. Nell'esercizio successivo esse possono essere iscritte,

quali quote accantonate dell'avanzo di amministrazione, per le stesse finalità a cui erano destinate,

Page 144: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

143 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

anche prima dell'approvazione del rendiconto, purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione,

che la consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione. 3. Le quote non

impegnate degli stanziamenti relativi ad assegnazioni statali e comunitarie, ivi compresi quelli per il

cofinanziamento regionale di programmi e progetti statali e comunitari, costituiscono economia di

bilancio. Nell'esercizio successivo esse possono essere iscritte, quali quote vincolate dell'avanzo di

amministrazione, anche prima dell'approvazione del rendiconto, purché la Giunta dia atto, con

apposita deliberazione, che la consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta

l'iscrizione, sempre che permanga l'esigenza della spesa e avuto comunque riguardo ai vincoli e ai

limiti temporali di utilizzo imposti dallo Stato o dall'Unione europea, e ai relativi accertamenti

d'entrata. 4. Le quote non impegnate degli stanziamenti relativi a somme che presentano un vincolo di

destinazione disposto con legge regionale costituiscono economia di bilancio. Nell'esercizio seguente esse

possono essere iscritte, quali quote vincolate dell'avanzo di amministrazione, anche prima

dell'approvazione del rendiconto purché la Giunta dia atto, con apposita deliberazione, che la

consistenza dell'avanzo di amministrazione presunto ne consenta l'iscrizione. 5. Con deliberazione

della Giunta regionale sono iscritti nelle corrispondenti unità di bilancio e capitoli, gli stanziamenti di

cui ai commi precedenti. Con la medesima deliberazione, la Giunta regionale provvede

all'aggiornamento del POG.”.

Ciò premesso si espone un’analisi compartiva dell’avanzo finanziario degli esercizi del triennio

2012-2014 sulla base della destinazione libera o non libera delle relative risorse, intendendo con

quest’ultima espressione la somma dell’avanzo vincolato, di quello c.d. “destinato”, nonché, per il

2014, di quello “accantonato”; verrà successivamente svolto un approfondimento sul risultato

d’amministrazione 2014.

Il prospetto che segue è stato elaborato sulla base dei dati contenuti nei prospetti “utilizzo

avanzo76” facenti parte del documento tecnico di ciascun bilancio di previsione dell’esercizio

successivo a quello di volta in volta analizzato, dei dati contenuti nella deliberazione della Giunta

regionale di approvazione delle risultanze del rendiconto generale dell’esercizio in esame, nonché,

con riferimento all’avanzo 2014, dei dati afferenti l’avanzo vincolato e accantonato applicato al

bilancio 2015 con deliberazioni di Giunta di variazione al bilancio, adottate nel periodo

intercorrente tra l’approvazione del bilancio 2015 e l’approvazione delle risultanze del rendiconto

2014.

76 Si ricorda che a partire dal bilancio di previsione 2013 l’Amministrazione regionale, a differenza di quanto effettuato fino al bilancio di previsione 2012, ha provveduto all’individuazione analitica dei capitoli di spesa destinatari dell’applicazione dell’avanzo.

Page 145: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

144

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 26 Struttura dell’avanzo finanziario del triennio 2012-2014 per tipologia di destinazione Struttura dell’avanzo finanziario per tipologia di

destinazione 2012 2013 2014

1) Avanzo finanziario a destinazione libera 762.284,57 242.478,84 222.507,13 2) Avanzo finanziario a destinazione non libera 65.781,40 606.456,12 1.717.415,89 Avanzo finanziario complessivo (1 + 2) 828.065,96 848.934,96 1.939.923,02

Composizione percentuale avanzo finanziario complessivo:

2012 2013 2014

Avanzo finanziario a destinazione libera 92,06% 28,56% 11,47% Avanzo finanziario a destinazione non libera 7,94% 71,44% 88,53% Totale avanzo finanziario complessivo 100,00% 100,00% 100,00%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: in migliaia di euro

Dai dati del soprastante prospetto emerge che l’avanzo a destinazione non libera registra un

progressivo sensibile aumento nel triennio, arrivando a un valore di 1.717,4 milioni nel 2014 (nel

2013 era di 606,5 milioni e nel 2012 di 65,8 milioni), con conseguente contrazione dell’avanzo a

destinazione libera che risulta pari 225,5 milioni nel 2014, contro i 242,5 milioni del 2013 e i 762,3

milioni del 2012.

Con riferimento alla risultanza del 2013 va ricordato che ad essa avevano contribuito diversi

fattori e in particolare il considerevole aumento, da un lato, degli importi relativi a fondi vincolati

e, dall’altro, di quelli “destinati” a necessità tecniche correlate a restituzioni e a regolazioni con lo

Stato e alla dotazione di accontamenti e di fondi di riserva pari a 270,0 milioni (+ 239,7 milioni

rispetto al 2012), di cui 101,3 milioni destinati ad uno specifico accantonamento finalizzato a far

fronte all’incremento degli oneri derivanti da compensazioni e rimborsi di tributi erariali e 60

milioni a un accantonamento in relazione ai contratti preliminari di mutuo con la Cassa Depositi

e Prestiti, a compensazione delle eventuali minori entrate derivanti dalla scadenza del contratto

in assenza dei presupposti per l’attivazione del mutuo.

Con riferimento all’avanzo finanziario 2014, gli atti regionali hanno consentito la sua

scomposizione in fondi vincolati, accantonati e liberi, come risulta dalla tabella che segue.

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145 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 27 Struttura dell’avanzo finanziario 2014 per tipologia di destinazione Tipologia avanzo Atto regionale da cui è stata

tratta l’informazione Importo

Avanzo vincolato applicato con il bilancio di previsione 2015

Bilancio di previsione 2015 2.261.868,93

Avanzo accantonato applicato a seguito DGR n. 54/2015 prima dell’approvazione del rendiconto 2014 da parte della Regione

DGR n. 56 del 16.1.2015 913.269.405,79

Avanzo vincolato applicato a seguito DGR n. 54/2015 prima dell’approvazione del rendiconto 2014 da parte della Regione (applicato con D.G.R. n. 149/2015, 207/2015, 242/2015, 288/2015 e 332/2015)

DGR n. 1015 del 29.5.2015 499.455.008,70

Avanzo vincolato con destinazione al sistema delle autonomie locali

DGR n. 1015 del 29.5.2015 55.250.138,42

Avanzo con vincolo per destinazione DGR n. 1015 del 29.5.2015 27.454.354,49 Avanzo destinato a necessità tecniche DGR n. 1015 del 29.5.2015 219.725.111,29 Avanzo libero DGR n. 1015 del 29.5.2015 222.507.129,95 Totale avanzo 2014 1.939.923.017,57

Fonte: bilancio di previsione 2015 della Regione Friuli Venezia Giulia, DGR n. 56/2015, DGR n. 1015/2015. Dati elaborati dalla Sezione.

Con particolare riferimento all’avanzo afferente i fondi accantonati, applicato al bilancio di

previsione 2015 con deliberazione di Giunta regionale n. 56 del 16.1.2015, previa determinazione a

preconsuntivo dell’avanzo di amministrazione presunto per l’esercizio 2014 e dell’autorizzazione

all’iscrizione delle quote accantonate e vincolate (DGR n. 54/2015), la sua scomposizione nei

diversi fondi cui si riferisce è riportata nella seguente tabella.

Tabella 28 Struttura dell’avanzo accantonato 2014 Fondi avanzo accantonato Importo

Fondo mancato ricorso mercato finanziario 75.000.000,00 Fondi contratti collettivi 31.841.779,25 Oneri spese obbligatorie correnti (residui perenti) 12.594.120,19 Oneri spese obbligatorie capitale (residui perenti) 8.796.200,46 Oneri spese obbligatorie d'ordine correnti 36.093.794,70 Oneri spese impreviste correnti 36.395.810,41 Oneri spese obbligatorie d'ordine capitale 32.059.566,70 Oneri spese impreviste capitale 34.270.514,28 Fondo residui perenti correnti 182.895.877,78 Fondo residui perenti capitale 240.925.546,02 Fondo residui annullati capitale 679.124,61 Garanzie correnti 173.617.951,20 Fondo globale 48.099.120,19 Totale avanzo fondi accantonato 913.269.405,79

Fonte: DGR n. 56/2015. Dati elaborati dalla Sezione.

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146

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4.5.1 Avanzo finanziario derivante dalla gestione di competenza

L’avanzo finanziario dell’esercizio 2014 derivante dalla gestione di competenza è determinato

come illustrato nella seguente tabella.

Tabella 29 Determinazione dell’avanzo finanziario 2014 da competenza

Componenti del saldo Valori in euro

(+) Avanzo finanziario 2013 applicato al bilancio di previsione 2014 848.934.963,97 (+) Trasferimenti a competenza derivata dal 2013 1.781.287.986,92 (+) Accertamenti entrate gestione di competenza 2014 6.575.777.488,66 (-) Impegni di spesa gestione di competenza 2014 6.979.453.380,76 (-) Trasferimenti a competenza derivata al 2015 0,00 Avanzo finanziario 2014 da gestione di competenza 2.226.547.058,79

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Le risultanze sopra esposte evidenziano come la gestione di competenza nel 2014, pur generando

un differenziale negativo tra accertamenti di entrate e impegni di spesa di competenza pari a -

403,7 milioni, abbia, con il contributo delle somme trasferite e dell’avanzo finanziario derivante

dall’esercizio 2013 per complessivi 2.630,2 milioni, comunque permesso di conseguire un avanzo

finanziario di competenza pari a 2.226,5 milioni.

L’avanzo finanziario della gestione di competenza dell’esercizio 2014 può essere analizzato

ponendo in evidenza le differenze nette, nelle entrate e nelle spese, tra le risultanze della gestione

di competenza e le previsioni assestate: la scomposizione per titoli dei minori e/o maggiori

accertamenti di entrata e delle economie di spesa dalla gestione di competenza è evidenziata nella

seguente tabella.

Tabella 30 Differenziali della gestione di competenza 2014 per titoli netti di entrata e spesa

Entrate Maggiori (+)/minori (-) accertamenti

TITOLO I tributi propri della regione e compartecipazioni ai tributi erariali (netto) 298.050.823,54

TITOLO II trasferimenti di parte corrente dello stato, dell’unione europea e di altri soggetti -2.605.964,78

TITOLO III entrate extratributarie 24.719.386,30

TITOLO IV alienazioni, trasformazione di capitale, riscossioni di crediti e trasferimenti in conto capitale -16.502.036,19

TITOLO V mutui, prestiti o altre operazioni creditizie -2.900.589,46

Totale entrate effettive nette 300.761.619,41

Page 148: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

147 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate Maggiori (+)/minori (-) accertamenti

TITOLO VI Entrate per partite di giro -445.407.133,36

TOTALE ENTRATE NETTE (A) -144.645.513,95

Spese Economie di spesa

TITOLO I spese correnti (netto) 747.586.377,28

TITOLO II spese d’investimento 1.091.428.389,63

TITOLO III spese per rimborso di mutui e prestiti 19.864.912,30

TOTALE spese effettive nette 1.858.879.679,21

TITOLO IV Spese per partite di giro 512.312.893,53

TOTALE SPESE NETTE (B) 2.371.192.572,74

Partite tecnico-contabili in entrata -222.626.542,28

Partite tecnico-contabili in spesa 222.626.542,28

SALDO PARTITE TECNICO CONTABILI (C) 0,00

AVANZO DI COMPETENZA (A+B+C) 2.226.547.058,79

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Nota: valori netti si intendono al netto delle partite tecnico–contabili da compensazione e rimborso

L’avanzo finanziario da competenza 2014 è determinato, in riferimento alle entrate e spese

effettive nette, da maggiori accertamenti di entrata (300,8 milioni), nonché da economie di spesa

(1.858,9 milioni), il cui saldo totale è pari a 2.159,7 milioni. I maggiori accertamenti e le economie

di spesa registrati sui capitoli delle partite di giro delle entrate (titolo VI) e delle spese (titolo IV)

incidono positivamente sulla determinazione dell’avanzo finanziario di competenza per 66,9

milioni, mentre il saldo di quelli registrati sui capitoli delle partite tecnico–contabili da

compensazione e rimborso è nullo.

Si evidenziano di seguito le più rilevanti variazioni degli accertamenti di competenza rispetto alle

previsioni assestate registrate tra i diversi titoli delle entrate effettive.

Tra le entrate tributarie (titolo I) si evidenziano maggiori accertamenti netti di competenza

rispetto le previsioni assestate per complessivi 298,0 milioni; volendo invece considerare il dato al

lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborsi delle compartecipazioni erariali,

che hanno registrato complessivamente minori accertamenti per 222,6 milioni, si perviene a

maggiori entrate del titolo I per 75,4 milioni, derivanti dalla somma algebrica di maggiori

accertamenti per 424,4 milioni e di minori accertamenti per 349,0 milioni. Tra quest’ultimi il

valore preponderante è quello riferito alle partite tecnico contabili da compensazione e rimborsi

(222,6 milioni), si segnalano altresì quello di 93,2 milioni realizzato sul capitolo afferente le

Page 149: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

148

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

“maggiori entrate riservate all’erario nell’esercizio 2012” e quello di 18,0 milioni relativo al

conguaglio della compartecipazione sull’accisa sulle benzine e sul gasolio relativo al 2012. Tra i

maggiori accertamenti si evidenziano invece quelli relativi alle quote di compartecipazioni al

gettito dell’IRPEF (55,7 milioni), al gettito dell’IRPEG (179,7 milioni), al gettito IVA (53,9

milioni) e al gettito delle imposte sostitutive (63,5 milioni).

I minori accertamenti di 2,6 milioni relativi alle entrate derivanti da trasferimenti di parte

corrente dello Stato, dell’U.E. e di altri soggetti (titolo II) si compongono di maggiori

accertamenti per 0,8 milioni e minori accertamenti per 3,4 milioni. I maggiori accertamenti si

riferiscono, tra l’altro, per 0,5 milioni alle entrate derivanti dai rimborsi operati dalle aziende

farmaceutiche ai sensi del d.l. 78/2010 e per 0,3 milioni alle assegnazioni statali di fondi erariali

spettanti agli enti locali da trasferire a questi ultimi. Tra i minori accertamenti le poste di

maggior rilievo riguardano le assegnazioni compensative dallo Stato, da trasferire ai comuni, a

seguito delle minori entrate derivanti dall’abolizione dell’ICI (-0,8 milioni) e le entrate per

rimborsi delle spese sostenute per gli accertamenti medico-legali sul personale scolastico ed

educativo assente dal servizio per malattie effettuate dalle ASL (-0,7 milioni).

I maggiori accertamenti di 24,7 milioni relativi alle entrate extratributarie (titolo III) sono

determinati da maggiori accertamenti per 39,5 milioni e da minori accertamenti pari a 14,8

milioni. Tra i maggiori accertamenti, si segnala che il valore più consistente, pari a 22,3 milioni,

riguarda recuperi di somme erogate su capitali di spesa di competenza; mentre tra i minori

accertamenti si segnalano quelli sulle previste entrate derivanti da azioni e quote di

partecipazione (-3,0 milioni) e quelli relativi a rientri a valere sul cofinanziamento statale (-2,6

milioni) e comunitario (-4,6 milioni) degli interventi sul FSE 2014-2020.

I minori accertamenti delle entrate del titolo IV (entrate derivanti da alienazione di beni

patrimoniali, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto

capitale), pari a 16,5 milioni, sono determinati da maggiori accertamenti per 3,8 milioni e da

minori accertamenti pari a 20,3 milioni. Tra questi ultimi si citano quelli che afferiscono

all’attuazione dell’assistenza tecnica del programma di sviluppo rurale 2014-2020 (-5,0 milioni),

quelli relativi ai rimborsi dallo Stato di somme anticipate in riferimento al regolamento CEE

29.4.2002 n. 753 (-5,9 milioni), il cui reintegro è previsto nel 2015 e quelli per il rimborso dagli enti

scolastici paritari delle somme anticipate dalla Regione a valere sui contributi assegnati dallo

Stato all’ente medesimo (-4,7 milioni), fondi quest’ultimi che in spesa sono stati utilizzati per un

importo inferiore al previsto, registrando così un’economia, corrispondente alla minore entrata.

Page 150: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

149 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Mentre tra i maggiori accertamenti si citano i rientri di contributi concessi sul fondo regionale per

l’edilizia residenziale non più spettanti (1,3 milioni).

I minori accertamenti delle entrate del titolo V (entrate derivanti da mutui, prestiti o altre

operazioni creditizie), pari a 2,9 milioni riguardano operazioni di ricorso al mercato finanziario

destinate al finanziamento di spese di interesse regionale.

Relativamente alle spese effettive nette, la gestione finanziaria di competenza ha realizzato nel

2013 economie di spesa per complessivi 1.858,9 milioni (2.081,5 milioni considerando anche le

partite tecnico contabili da compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali 77 ),

suddivise in 747,6 milioni (970,2 milioni tenendo conto delle partite tecnico contabili da

compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali) nelle spese correnti (titolo I), 1.091,4

milioni nelle spese d’investimento e 19,9 milioni nelle spese per rimborso di mutui e prestiti.

Va precisato che dell’importo totale delle economie realizzate nella competenza 127,9 milioni sono

riconducibili all’operazione di riallineamento delle imputazioni contabili dei ruoli di spesa fissa

rispetto alla scadenza, in armonia con il principio della c.d. competenza potenziata: ne consegue

che tale importo afferisce a economie “tecniche”, i cui “risparmi” risultano essere solo

“contingenti” in quanto tradotti in spese reimputate a esercizi successivi, sulla base della

scadenza delle relative obbligazioni.

Va altresì evidenziato che le economie più rilevanti, pari a 1.245,1 milioni (1.467,7 milioni

tenendo conto delle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso sulle

compartecipazioni erariali) si sono realizzate nella finalità 10 “affari istituzionali, economici e

fiscali generali” e, in particolare, nella funzione 5 “riserve tecniche”, in cui le economie sono state

pari a 908,0 milioni, di cui 345,6 milioni al titolo I e 562,4 milioni al titolo II; parte di tali

economie sono affluite nella quota di avanzo accantonato, non potendo più essere traferite a

competenza derivata.

Al fine di evidenziare nel triennio 2012-2014 l’incidenza e la struttura dell’avanzo finanziario di

competenza, si riportano nella seguente tabella i dati relativi all’avanzo finanziario di competenza

(con valori espressi in milioni di euro), alla sua incidenza sull’avanzo finanziario complessivo e

alle causali di formazione, ripartite tra maggiori/minori accertamenti delle entrate effettive e

economie di spesa, a sua volta ripartite per titolo di spesa (spese effettive). Relativamente alle

modalità di formazione dell’avanzo finanziario da competenza, si evidenziano le poste dei

77 Le economie delle spese effettive variano sensibilmente considerando quelle relative alle partite tecnico contabili da compensazioni e rimborsi sulle compartecipazioni erariali, pari a 222,6 milioni, che trovano correlazione con minori accertamenti in entrata per pari importo.

Page 151: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

150

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

maggiori/minori accertamenti netti delle entrate effettive e delle economie delle spese effettive sia

tenendo conto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi da compartecipazioni

erariali, sia detraendole, per ottenere, considerando anche il saldo delle partite di giro e quello

dalle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso, l’avanzo finanziario da competenza.

Tabella 31 Incidenza e struttura avanzo finanziario di competenza 2012-2014 Incidenza e struttura avanzo

finanziario di competenza 2012 2013 2014

Avanzo finanz. da competenza 590,3 926,1 2.226,5 Avanzo finanz. da residui 237,8 -77,2 -286,6 Avanzo finanziario complessivo 828,1 848,9 1.939,9 % incidenza avanzo finanz. da competenza su quello compless.

71,28% 109,09% 114,78%

Modalità di formazione dell’avanzo finanz. da

competenza

Valori al lordo

Valori al netto

Valori al lordo

Valori al netto

Valori al lordo

Valori al netto

da maggiori/minori accertamenti netti delle entrate effettive

-617,8 -197,8 200,8 450,0 78,1 300,7

di cui: Tributi propri -464,4 -44,4 11,9 11,9 10,8 10,8 Compartecipazioni erariali -503,7 -83,7 190,5 439,7 64,6 287,3 Altre entrate effettive -153,5 -153,5 -1,7 -1,7 2,7 2,7 da economia di spesa delle spese effettive

1.202,3 782,3 719,5 465,7 2.081,5 1.858,9

di cui - correnti 845,0 425,0 630,7 376,8 970,2 747,6 - investimento 351,6 351,6 70,6 70,6 1.091,4 1.091,4 - rimborso mutui e prestiti 5,7 5,7 18,2 18,2 19,9 19,9 in % - correnti 70,28% 54,33% 87,65% 80,92% 46,61% 40,22% - investimento 29,24% 44,94% 9,81% 15,16% 52,43% 58,71% - rimborso mutui e prestiti 0,47% 0,73% 2,54% 3,93% 0,95% 1,07% da sbilancio delle partite di giro

5,8 5,8 5,8 5,8 66,9 66,9

da sbilancio delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso

- - - 4,6 - -

Fonte: rendiconto anni 2012, 2013 3 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione. Nota: i valori in termini assoluti sono espressi in milioni di euro. Legenda: i valori al lordo si intendono al lordo delle partite tecnico –contabili da compensazione e rimborso, mentre i valori al netto si intendono al netto delle partite tecnico–contabili da compensazione e rimborso.

Page 152: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

151 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si premette che i grafici di seguito riportati, relativi alle modalità di formazione dell’avanzo

finanziario da competenza, considerano le poste dei maggiori/minori accertamenti netti delle

entrate effettive e delle economie delle spese effettive non tenendo conto delle partite tecnico

contabili per compensazioni e rimborsi da compartecipazioni erariali.

Figura 2 – composizione dell’avanzo finanziario complessivo (gestione da competenza e gestione da residui) 2012-2014

-500

0

500

1000

1500

2000

2500

2012 2013 2014

milio

ni

di

eu

ro

composizione dell'avanzo finanziario complessivo (gestione da competenza e gestione da residui) 2012-2014

avanzo dagestioneresidui

avanzo dagestionecompetenza

Page 153: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

152

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 3 – avanzo finanziario da gestione di competenza 2012-2014 – cause di formazione per tipologia di entrate e spese

Figura 4 – avanzo finanziario di competenza 2012-2014 – componenti da variazioni delle entrate effettive

-500

0

500

1000

1500

2000

2012 2013 2014

mil

ion

i d

i €

avanzo finanziario da gestione di competenza 2012-2014 -cause di formazione per tipologia di entrate e spese

variazione entrateeffettive

economie di spesaeffettive

saldo partite di giro

-200

-100

0

100

200

300

400

500

2012 2013 2014

mil

ion

i d

i €

avanzo finanziario di competenza 2012-2014 - componenti da variazioni delle entrate effettive

variazione entrate tributipropri

variazione entratecompartecipazionierariali

variazione altre entrateeffettive

Page 154: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

153 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 5 – avanzo finanziario da competenza 2012-2014 – composizione delle economie di spesa per titoli di spesa

Si rileva che nel 2014, così come nel 2013, l’avanzo finanziario complessivo deriva esclusivamente

dalla gestione di competenza, avendo la gestione dei residui determinato un disavanzo, come

verrà più dettagliatamente precisato nel prosieguo.

L’avanzo finanziario di competenza di 2.226,5 milioni deriva per 300,7 milioni (escluse le partite

tecnico-contabili da compensazione e rimborso delle compartecipazioni erariali) da maggiori

entrate, di cui 287,3 milioni da compartecipazioni erariali e per 1.858,9 milioni (escluse le partite

tecnico-contabili) da economie di spese effettive, delle quali 747,6 milioni (pari al 40,22%) relativi

alla spesa corrente, 1.091,4 milioni (pari al 58,71%) afferenti le spese di investimento e 19,9

milioni per rimborso di prestiti (pari al 1,07%). All’avanzo di competenza ha inoltre contribuito il

saldo positivo delle partite di giro pari 66,9 milioni.

4.5.2 Avanzo finanziario derivante dalla gestione dei residui La gestione dei residui 2014 ha dato origine a un disavanzo di 286,6 milioni come risulta dalla

seguente tabella.

Tabella 32 Determinazione dell’avanzo finanziario 2014 da residui

Componenti del saldo Valori in euro

(-) Minori residui attivi (totale entrate) -593.278.307,46

(+) Minori residui passivi (totale spese) 306.654.266,24

Avanzo finanziario 2014 da gestione dei residui -286.624.041,22

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

2000

2012 2013 2014

milio

ni d

i eu

ro

avanzo finanziario da competenza 2012-2014 -composizione delle economie di spesa per titoli di

spesa

spese perrimborso dimutui e prestiti

spesed'investimento

Page 155: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

154

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La ripartizione dei minori residui attivi, pari complessivamente a -593,3 milioni, sulla base dei

titoli di entrata, è riepilogata nella tabella di seguito esposta.

Tabella 33 Differenziali della gestione residui 2014 per titoli di entrata

Entrate Maggiori (+)/minori (-) accertamenti

TITOLO I tributi propri della regione e compartecipazioni ai tributi erariali 0,00

TITOLO II trasferimenti di parte corrente dello stato, dell’unione europea e di altri soggetti -4.532.309,05

TITOLO III entrate extratributarie -1.038.132,64

TITOLO IV alienazioni, trasformazione di capitale, riscossioni di crediti e trasferimenti in conto capitale -97.644.345,98

TITOLO V mutui, prestiti o altre operazioni creditizie -451.400.316,15

TITOLO VI Entrate per partite di giro -38.663.203,64

TOTALE ENTRATE -593.278.307,46

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

L’analisi dei valori più rilevanti nei minori accertamenti registrati a residui evidenzia che al titolo

I (entrate tributarie) non vi sono state variazioni nei residui attivi. Con riferimento ai minori

accertamenti a residui del titolo II di 4,5 milioni, quelli di maggior rilievo riguardano i

cofinanziamenti statale (-2,1 milioni) e comunitario (-1,6 milioni) afferenti l’obiettivo

competitività regionale e occupazione. La variazione negativa complessiva nei residui del titolo

III pari a un milione è la risultanza tra minori e maggiori accertamenti realizzati su vari capitoli

del citato titolo d’entrata. Invece, la variazione negativa dei residui al titolo IV, pari a 97,6

milioni, è riconducibile, tra l’altro, per 19,4 milioni alla posta afferente i fondi dallo Stato per il

POR-FESR 2007-2013 (compensata da un’economia di spesa di pari importo) e per 72,4 milioni

al fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale.

Con riferimento ai minori residui attivi del titolo V, pari a 451,4 milioni, va evidenziato che tale

variazione è dovuta in misura prevalente all’eliminazione, in sede di rendiconto 2014, dei residui

attivi corrispondenti al debito potenziale di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale n.

12/2009 che, anche sulla base dei principi contabili dell’armonizzazione contabile, non avrebbero

avuto i presupposti giuridici per essere mantenuti in bilancio.

Infine la variazione negativa di 38,7 milioni registrata sui residui attivi del titolo VI si compensa,

in parte, con economie registrate nei residui al titolo IV della spesa (26,3 milioni).

Page 156: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

155 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con riferimento ai 306,7 milioni di minori residui passivi, l’analisi evidenzia le eliminazioni dei

residui passivi iniziali in base al titolo di spesa e alla causale, come di seguito illustrato.

Tabella 34 Composizione eliminazione residui passivi 2014 Minori residui passivi iniziali - anno 2014

(valori in euro) Eliminazione residui passivi

Spese per insussistenza o riallineamento contabile

per perenzione totale

Titolo I 13.093.555,41 25.698.661,90 38.792.217,31

Titolo II 155.210.782,33 86.319.409,38 241.530.191,71

Titolo III 0,00 0,00 0,00

Titolo IV 26.331.857,22 0,00 26.331.857,22

Totale 194.636.194,96 112.018.071,28 306.654.266,24

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Si evidenzia che le economie di spesa totali pari a 306,7 milioni afferiscono per 38,8 milioni a

economie di spesa correnti, di cui 25,7 milioni da perenzione; per 241,5 milioni a economie di spese

d’investimento, di cui 86,3 milioni da perenzione e, infine, per 26,3 milioni a economie sulle

partite di giro. Va precisato che dell’importo complessivo delle economie realizzate nei residui,

l’importo di 125,0 milioni afferisce all’operazione di riallineamento delle imputazioni contabili dei

ruoli di spesa fissa rispetto alla scadenza, in armonia con il principio della c.d. competenza

potenziata: ne consegue che tale importo è costituito da economie “tecniche”, i cui “risparmi”

risultano essere solo “contingenti” in quanto oggetto di reimputazione a spese in esercizi

successivi, sulla base della scadenza delle relative obbligazioni.

In sintesi il disavanzo da residui realizzato nel 2014 deriva, come illustrato, dall’eliminazione di

un importo più elevato di residui attivi rispetto a quelli passivi. Da un punto di vista teorico un

disavanzo nella gestione dei residui si ricollega al fatto che in riferimento a talune spese

impegnate nel passato (residui passivi) sono venute meno le risorse che le finanziavano (residui

attivi) e, pertanto, in astratto, il giudizio attribuibile a un tale risultato della gestione residui non

dovrebbe essere positivo. Tuttavia, nel caso in esame, tale giudizio può essere attenuato

osservando che il disavanzo a residui del 2014 è, in parte, attribuibile alle procedure contabili, di

segno opposto, conseguenti alla decisione della Regione di avviare un progressivo allineamento

della contabilità regionale ai principi stabiliti dal d.lgs. n. 118/2011 sull’armonizzazione dei

bilanci pubblici e più in particolare:

Page 157: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

156

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- all’eliminazione, in sede di rendiconto 2014, di residui attivi corrispondenti al debito

potenziale di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale n. 12/2009 che, anche sulla

base dei principi contabili dell’armonizzazione contabile, non avrebbero avuto i presupposti

giuridici per essere mantenuti in bilancio;

- all’operazione di riallineamento delle imputazioni contabili dei ruoli di spesa fissa rispetto

alla scadenza, in armonia con il principio della c.d. competenza potenziata, operazione da

cui sono derivante, anche nella gestione residui, economie “tecniche”, i cui “risparmi”

risultano essere solo “contingenti” in quanto oggetto di reimputazione a spese in esercizi

successivi, sulla base della scadenza delle relative obbligazioni.

In conclusione di questa sezione sull’avanzo, si riporta, in un’ottica di partecipazione al

coordinamento di finanza pubblica, la tabella di rappresentazione del risultato di

amministrazione 2013 e 2014, come prevista dalla deliberazione della Sezione delle Autonomie n.

5 del 24 febbraio 2015 relativa alle linee guida sui rendiconti delle regioni.

Tabella 35 Avanzo di amministrazione nel biennio 2013-2014

Risultato di amministrazione Rendiconto 2013 Rendiconto 2014

(a) Fondo di cassa iniziale (+) 1.882.067.077,28 2.434.177.067,05 (b) Riscossioni (+) 6.411.138.551,55 6.839.338.875,81 (c) Pagamenti (-) 5.859.028.561,78 7.391.128.591,67 (d)=(a+b-c) Fondo di cassa finale 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19 (e) di cui: Quota vincolata (Riferimenti SIOPE COD. 1450: Consistenza alla fine del mese di riferimento, delle giacenze del conto corrente di tesoreria intestato all'ente vincolate per pignoramenti. L'importo cui fa riferimento la presente voce costituisce un "di cui" dell'importo di cui al codice 1400)

(f)=(d-e) Fondo di cassa finale netto 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19 (g) Residui attivi (+) 3.222.168.958,32 2.365.329.263,71 (h) Residui passivi (-) 3.026.123.074,48 2.307.793.597,33 (i)=(f+g-h) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 2.630.222.950,89 1.939.923.017,57 (j) SOMME VINCOLATE DA REISCRIVERE IN COMPETENZA

(k) Altri vincoli eventualmente presenti sull'avanzo di amministrazione

(l) ALTRE POSTE RETTIFICATIVE 1.781.287.986,92 (m)=(i-j-k-l) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE netto 848.934.963,97 1.939.923.017,57 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE approvato dalla giunta/consiglio

848.934.963,97 1.939.923.017,57

Residui perenti non coperti dal fondo di copertura, ove sia inserito nelle somme vincolate

Fonte: tabella 8.4 “risultato di amministrazione” del questionario linee guida rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Page 158: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

157 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4.6 Incidenza della gestione dei fondi di bilancio

Nell’ambito degli equilibri di bilancio viene in rilievo il tema dei fondi iscritti nella parte spesa

finalizzati a dare flessibilità al bilancio e in particolare, nel contesto regionale, il riferimento è ai

seguenti fondi:

oneri per spese obbligatorie e d’ordine di parte corrente (u.b. 10.5.1.1176, cap. 9680 e cap.

967178) e di parte capitale (u.b. 10.5.2.1176, cap. 9683 e cap. 967279);

oneri per spese impreviste di parte corrente (u.b. 10.5.1.1175, cap. 9681) e di parte capitale

(u.b. 10.5.2.1175, cap. 9684);

oneri per la riassegnazione dei residui perenti di parte corrente (u.b. 10.5.1.1173, cap. 9685

per i fondi regionali e cap. 9686 per i fondi statali) e di parte capitale (u.b. 10.5.2.1173 cap.

9691 per i fondi vincolati, cap. 9692 per i fondi regionali e cap. 9693 per i fondi relativi al

ricorso al mercato finanziario);

fondo globale di parte corrente (cap. 9700) e di parte capitale (cap. 9710);

fondo di riserva per la realizzazione degli interventi relativi a residui annullati di parte

investimento, ai sensi dell’articolo 51 bis della legge regionale n. 21/2007 (u.b. 10.5.2.5066,

cap. 9701 e cap. 9702, quest’ultimo relativo al terremoto).

I citati “fondi” costituiscono accantonamenti appostati su capitoli di bilancio non operativi, le

cui risorse possono essere prelevate per alimentare altri capitoli di bilancio 80 ; essi pertanto

svolgono una funzione “equilibratrice” del bilancio a fronte dell’insorgere di spese per le quali il

relativo stanziamento non risulta sufficiente a darne copertura. Proprio la descritta natura

“ausiliaria“, precauzionale e prudenziali dei fondi determina, a fine anno, che i relativi capitoli

presentino ingenti risorse inutilizzate. Tali risorse “finali” hanno avuto, in ciascun esercizio

dell’ultimo triennio, un trattamento contabile disomogeneo a causa delle modifiche normative

intervenute con le leggi finanziarie regionali 2014 e 2015 che ne hanno disciplinato il relativo

“destino” in maniera differente. Il tema è già stato trattato in altre parti di questa relazione,

tuttavia appare opportuno richiamare sinteticamente anche in questa sede l’evoluzione

78 Il capitolo 9671 accoglie gli oneri per spese obbligatorie correnti derivanti da obbligazioni assunte relative a residui perenti eliminati ai sensi dell’art. 51 ter della l.reg. n. 21/2007. 79 Il capitolo 9672 accoglie gli oneri per spese obbligatorie in conto capitale derivanti da obbligazioni assunte relative a residui perenti eliminati ai sensi dell’art. 51 ter della l.reg. n. 21/2007. 80 Nelle tabelle che seguono sono stati considerati come “prelevamenti” le riduzioni di stanziamento operate con atto amministrativo, mentre sono state considerate “variazioni” gli aumenti e/o le riduzioni di stanziamento operate con legge regionale.

Page 159: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

158

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

normativa dell’articolo 31 della legge regionale di contabilità (legge regionale n. 21/2007). Fino

all’esercizio 2012 le quote dei fondi globali, dei fondi di riserva per le spese impreviste,

obbligatorie e d’ordine, non utilizzate entro la chiusura dell’esercizio, costituivano economia di

bilancio, mentre le quote del fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale e del

fondo per l’assegnazione dei residui perenti (non utilizzate) venivano trasferite con l’istituto della

competenza derivata. Per il rendiconto 2013, l’allora versione novellata dell’articolo 31,

modificata dalla legge finanziaria regionale 2014, aveva disposto che le quote non utilizzate dei

citati fondi globali e di riserva, nonché di quelli per la realizzazione degli interventi relativi ai

residui annullati e del fondo compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario, oltre alle

quote stanziate sulle unità di bilancio e sui capitoli di cui all'elenco delle garanzie prestate dalla

Regione a favore di enti e di altri soggetti, fossero trasferite agli esercizi successivi, come già

originariamente previsto per il fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale

regionale e per il fondo per l’assegnazione dei residui perenti. Ne era derivato, in sede di

rendiconto 2013, un aumento significativo degli importi trasferiti a competenza derivata e una

conseguente diminuzione, per la parte che non veniva più inviata in economia, dell’avanzo

finanziario di competenza. Infine, in relazione al rendiconto 2014, la legge finanziaria regionale

2015 ha soppresso l’istituto contabile della competenza derivata con effetto dal 31 dicembre 2014,

ne è conseguito che gli stanziamenti di spesa dei fondi in argomento, non utilizzati entro la

chiusura dell’esercizio, sono stati inviati a economia, contribuendo alla formazione dell’avanzo

finanziario di competenza, e in particolare della quota c.d. “accantonata”. Quest’ultima, come già

illustrato in sede di analisi dell’avanzo, è applicabile, per le medesime finalità, al bilancio di

previsione dell’anno successivo anche prima dell’approvazione del rendiconto.

Si riportano nelle tabelle che seguono, con riferimento al triennio 2012-2014, per ciascuno dei

suddetti fondi, il saldo tra lo stanziamento iniziale di bilancio e le variazioni aumentative e

diminutive, i prelevamenti effettuati, le economie di fine esercizio e, per il 2012 e il 2013, i

trasferimenti alla competenza derivata all’esercizio successivo; i dati sono stati elaborati in valori

assoluti e percentuali.

Page 160: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

159 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 36 Fondi di riserva 2012-2014 (valori in euro) Fondi di bilancio

Stanziamento iniziale +/- variazioni

prelevamenti

economie

trasferimenti (comp.

derivata)

Totale economie + trasferimenti

per comp. derivata

Fondo globale (corrente + capitale) 2012 3.205.500,00 0,00 3.205.500,00 0,00 3.205.500,00 2013 70.534.208,20 0,00 0,00 70.534.208,20 70.534.208,20 2014 48.099.120,19 0,00 48.099.120,19 0,00 48.099.120,19 Oneri per spese impreviste (corrente + capitale) 2012 58.564.790,06 2.249,85 58.562.540,21 0,00 58.562.540,21 2013 50.961.000,00 0,00 0,00 50.961.000,00 50.961.000,00 2014 77.666.324,69 7.000.000,00 70.666.324,69 0,00 70.666.324,69 Oneri per spese obbligatorie e d’ordine (corrente + capitale) 2012 103.717.954,63 4.932.807,67 98.785.146,96 0,00 98.785.146,96 2013 78.571.571,58 5.762.985,61 0,00 72.808.585,97 72.808.585,97 2014 91.958.792,86 2.415.110,81 89.543.682,05 0,00 89.543.682,05

Fondo di riserva per la realizzazione degli interventi relativi a residui annullati – spese d’investimento (incluso terremoto) 2012 679.124,61 0,00 640.124,77 38.999,84 679.124,61 2013 679.124,61 0,00 0,00 679.124,61 679.124,61 2014 679.124,61 0,00 679.124,61 0,00 679.124,61

Oneri per la riassegnazione dei residui perenti di parte corrente 2012 263.936.837,84 7.338.936,79 0,00 256.597.901,05 256.597.901,05 2013 228.499.638,56 5.778.026,05 0,00 222.721.612,51 222.721.612,51 2014 190.765.620,14 7.869.742,36 182.895.877,78 0,00 182.895.877,78 Oneri per la riassegnazione dei residui perenti di parte capitale 2012 400.453.489,97 80.053.599,40 0,00 320.399.890,57 320.399.890,57 2013 358.498.153,06 61.401.421,11 0,00 297.096.731,95 297.096.731,95 2014 345.052.724,32 104.127.178,30 240.925.546,02 0,00 240.925.546,02 Totale oneri per la riassegnazione dei residui perenti 2012 664.390.327,81 87.392.536,19 0,00 576.997.791,62 576.997.791,62 2013 586.997.791,62 67.179.447,16 0,00 519.818.344,46 519.818.344,46 2014 535.818.344,46 111.996.920,66 423.821.423,80 0,00 423.821.423,80

Totale oneri 2012 830.557.697,11 92.327.593,71 161.193.311,94 577.036.791,46 738.230.103,40 2013 787.743.696,01 72.942.432,77 0,00 714.801.263,24 714.801.263,24 2014 754.221.706,81 121.412.031,47 632.809.675,34 0,00 632.809.675,34

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: Per l’elevata incidenza degli importi, il fondo oneri per la riassegnazione dei residui perenti viene suddiviso nelle sue componenti di parte corrente e di parte capitale.

Page 161: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

160

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 37 Fondi di riserva 2012-2014 (valori percentuali) Fondi di bilancio

% Stanziamento iniziale +/-

variazioni

% utilizzo

% economia

% trasf. da comp.

derivata

% (economia+ trasf. per comp.

derivata) Fondo globale (corrente+capitale) 2012 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00% 2013 100,00% 0,00% 0,00% 100,00% 100,00% 2014 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00%

Oneri per spese impreviste (corrente+capitale) 2012 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00% 2013 100,00% 0,00% 0,00% 100,00% 100,00% 2014 100,00% 9,01% 90,99% 0,00% 90,99%

Oneri per spese obbligatorie e d’ordine (corrente+capitale)

2012 100,00% 4,76% 95,24% 0,00% 95,24% 2013 100,00% 7,33% 0,00% 92,67% 92,67% 2014 100,00% 2,63% 97,37% 0,00% 97,37%

Fondo di riserva per la realizzazione degli interventi relativi a residui annullati – spese d’investimento (incluso terremoto) 2012 100,00% 0,00% 94,26% 5,74% 100,00% 2013 100,00% 0,00% 0,00% 100,00% 100,00% 2014 100,00% 0,00% 100,00% 0,00% 100,00%

Oneri per la riassegnazione dei residui perenti di parte corrente 2012 100,00% 2,78% 0,00% 97,22% 97,22% 2013 100,00% 2,53% 0,00% 97,47% 97,47% 2014 100,00% 4,13% 95,87% 0,00% 95,87% Oneri per la riassegnazione dei residui perenti di parte capitale 2012 100,00% 19,99% 0,00% 80,01% 80,01% 2013 100,00% 17,13% 0,00% 82,87% 82,87% 2014 100,00% 30,18% 69,82% 0,00% 69,82% Totale oneri per la riassegnazione dei residui perenti 2012 100,00% 13,15% 0,00% 86,85% 86,85% 2013 100,00% 11,44% 0,00% 88,56% 88,56% 2014 100,00% 20,90% 79,10% 0,00% 79,10%

Totale 2012 100,00% 11,12% 19,41% 69,48% 88,88% 2013 100,00% 9,26% 0,00% 90,74% 90,74% 2014 100,00% 16,10% 83,90% 0,00% 83,90%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: La percentuale di utilizzo è determinata dal rapporto tra i prelevamenti e gli stanziamenti incluse le variazioni (eccetto quelle derivanti dai prelevamenti) intervenute sul fondo.

Nota: Per l’elevata incidenza degli importi, il fondo oneri per la riassegnazione dei residui perenti viene suddiviso nelle sue componenti di parte corrente e di parte capitale.

Page 162: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

161 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 6 –Gestione finanziaria per destinazione degli stanziamenti assestati 2012-2014 dei fondi di bilancio

Nota: Sono stati considerati i seguenti fondi di bilancio, sia per la parte corrente, sia per la parte in conto capitale: fondo globale; oneri per spese impreviste; oneri per spese obbligatorie e d’ordine; oneri per la riassegnazione dei residui perenti

Nel 2014, a fronte di stanziamenti complessivi nei fondi suddetti pari a 754,2 milioni (sommatoria

algebrica tra gli stanziamenti iniziali di bilancio e le variazioni aumentative e diminutive), dato in

diminuzione rispetto al biennio precedente (nel 2013 erano 787,7 milioni, nel 2012 erano 830,6

milioni) sono stati effettuati prelevamenti complessivi per 121,4 milioni (quota di prelevamento

pari a 16,10%), dato in aumento rispetto al biennio precedente (nel 2013 i prelevamenti erano

stati di 72,9 milioni e nel 2012 di 92,3 milioni). Nel rendiconto 2014 l’importo complessivamente

non utilizzato dei fondi in argomento è stato pari a 632,8 milioni; tale somma ha costituito

economia ed è andata ad alimentare la quota accantonata dell’avanzo di amministrazione. Nel

2013 l’importo non prelevato era stato pari a 714,8 milioni ed era stato interamente trasferito alla

competenza derivata dell’esercizio successivo in virtù dell’articolo 31 della legge regionale n.

21/2007 allora vigente. Nel 2012 erano invece stati mandati in economia, contribuendo alla

formazione dell’avanzo finanziario da competenza, 161,2 milioni ed erano stati trasferiti alla

competenza derivata 577,0 milioni.

Con riferimento ai singoli fondi, si evidenzia che lo stanziamento sui fondi globali al 31 dicembre

2014, pari a 48,1 milioni (6,38% del totale dei fondi in esame), risulta in diminuzione rispetto al

dato del 2013 (70,5 milioni) ma notevolmente superiore a quello del 2012 (3,2 milioni). Al

riguardo va precisato che la previsione iniziale a bilancio 2014 dei fondi in argomento era pari a

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

2012 2013 2014

mil

ion

i d

i eu

ro

Gestione finanziaria per destinazione degli stanziamenti assestati 2012-2014 dei fondi di

bilancio

prelevamenti

trasferimenti (dacompetenzaderivata)

economia

Page 163: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

162

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

0,2 milioni, cui si sono successivamente sommati, tra l’altro, 70,5 milioni per competenza derivata

dall’esercizio precedente81. Nel 2013 la previsione iniziale a bilancio dei fondi globali era pari a 3,5

milioni e l’Amministrazione, a seguito della previsione di una maggiore entrata sulle quote di

compartecipazione al gettito dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche, ha ritenuto di

destinare parte di tali maggiori previsioni ai fondi globali. Infatti, con l’articolo 13 della legge

regionale n. 9/2013 erano stati accantonati a fondo globale 75 milioni81 per la copertura dei futuri

interventi legislativi per lo sviluppo e il rilancio dei settori produttivi e dell’occupazione e di

contrasto alla disoccupazione giovanile e 10 milioni per interventi futuri per crisi industriali

complesse.

Per quanto riguarda i fondi per spese obbligatorie e d’ordine, i fondi per spese impreviste e i fondi

per la realizzazione degli interventi relativi a residui annullati si osserva che nel 2014, così come

nel 2013 e nel 2012, presentano importi meno rilevanti di quelli relativi ai fondi per la

riassegnazione dei residui perenti: complessivamente il valore dello stanziamento iniziale con le

variazioni al bilancio dei fondi suddetti rappresenta nel 2014 il 22,58% del totale dei fondi

esaminati. La percentuale di utilizzo dei suddetti fondi, calcolata come rapporto tra i

prelevamenti e la somma degli stanziamenti iniziali di bilancio e le variazioni aumentative e

diminutive, ha registrato nel 2014 un valore (5,53%) superiore a quello del 2013 (2,87%) e del

2012 (2,97%).

I fondi relativi agli oneri per la riassegnazione dei residui perenti si caratterizzano, nel triennio,

per l’esistenza di valori nettamente più rilevanti dei fondi precedenti: il valore dello stanziamento

iniziale con le variazioni al bilancio ha rappresentato, nel 2014, il 71,04% del totale dei fondi

esaminati. Con riferimento all’utilizzo complessivo di tali fondi si sono registrati nel 2014 i

seguenti dati: per la parte corrente, a fronte di uno stanziamento complessivo di 190,8 milioni, in

progressiva diminuzione nel triennio (era di 228,5 nel 2013 e di 263,9 milioni nel 2012) è stata

registrata una percentuale di utilizzo pari al 4,13% (7,9 milioni), mentre la parte restante

(95,87%, pari a 182,9 milioni) è affluita ad avanzo; per la parte capitale, a fronte di uno

stanziamento complessivo di 345,1 milioni in diminuzione rispetto al 2013 (358,5 milioni) e 2012

(400,4 milioni), è stata registrata invece una percentuale di utilizzo in aumento rispetto al biennio

precedente pari al 30,18% (104,1 milioni).

Complessivamente, per i fondi relativi agli oneri per la riassegnazione dei residui perenti, a fronte

di uno stanziamento complessivo di 535,8 milioni in diminuzione rispetto al dato del 2013 (587,0

81 Nel corso dell’esercizio i capitoli dei fondi in argomento hanno subito variazioni diminutive disposte con legge regionale.

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163 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

milioni) e del 2012 (664,4 milioni), è stata registrata una percentuale di utilizzo pari al 20,90%

(112,0 milioni) quasi doppia in valori percentuali rispetto al dato del 2013 11,44% (67,2 milioni).

Si evidenzia nel triennio 2012-2014 la copertura dei residui perenti risulta sempre superiore al

75% degli stessi. Sull’argomento si ricorda che la sentenza n. 70/2012 della Corte costituzionale ha

richiamato la deliberazione n.14/AUT/2006 della Sezione delle autonomie della Corte dei conti che

aveva stimato nel 70% un livello sufficiente di copertura dei residui perenti. A tal proposito, nel

2012, a fronte di residui passivi perenti alla data del 1.1.2012 per 752,4 milioni, lo stanziamento di

fondi destinati alla relativa copertura si è attestato al 93,01% degli stessi; nel 2013 a fronte di

residui passivi perenti alla data del 1.1.2013 per 726,3 milioni, lo stanziamento di fondi destinati

alla relativa copertura (587,0 milioni) si è attestato su una percentuale dell’80,82%, mentre nel

2014 a fronte di residui passivi perenti alla data del 1.1.2014 per 712,5 milioni, lo stanziamento di

fondi destinati alla relativa copertura (535,9 milioni) si è attestato su una percentuale del 75,2%.

Pare opportuno integrare l’analisi fin qui condotta sui fondi che fisiologicamente attribuiscono

flessibilità al bilancio, con quella afferente due ulteriori aggregati contabili presenti nel bilancio

regionale, che possono essere accomunati dalla logica e finalità di opportuno accantonamento di

risorse a tutela di future esigenze di spesa.

Si tratta delle risorse di cui al fondo per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale

di cui all’articolo 18, primo comma, lett. d) della legge di contabilità regionale n. 21/2007 e di

quelle destinate alla copertura delle spese afferenti l’eventuale escussione delle garanzie prestate

dalla Regione; tali ultime risorse sono allocate in specifici capitoli di bilancio, che non hanno la

natura di fondo, ma che tecnicamente sono oggetto di utilizzo diretto degli stanziamenti ad essi

imputati82.

Tabella 38 Fondi per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale 2012-2014 (valori in euro)

Fondi di bilancio

Stanziamento iniziale +/- variazioni

Prelevamenti

economie

trasferimenti

(comp. derivata)

Totale economie + trasferimenti

per comp. derivata

Fondi per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale 2012 63.319.283,85 17.557.706,64 18.228.700,14 27.532.877,07 45.761.577,21 2013 33.862.120,47 1.842.292,16 1.000.871,58 31.018.956,73 32.019.828,31 2014 35.220.054,75 3.375.275,20 31.844.779,25 0,00 31.844.779,25

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

82 Con legge finanziaria regionale 2015 è stato invece istituito e disciplinato il fondo per le garanzie prestate dalla Regione.

Page 165: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

164

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nota: valori in euro

Tabella 39 Fondi per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale 2012-2014 (valori percentuali) Fondi di bilancio %

Stanziamento iniziale +/- variazioni

% utilizzo

% economia

% trasf. comp.

derivata

% (economia+

trasf. per comp.

derivata) Fondi per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale 2012 100,00% 27,73% 28,79% 43,48% 72,27% 2013 100,00% 5,44% 2,96% 91,60% 94,56% 2014 100,00% 9,58% 90,42% 0,00% 90,42%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: percentuale di utilizzo è determinata dal rapporto tra i prelevamenti e gli stanziamenti incluse le variazioni (eccetto quelle derivanti dai prelevamenti) intervenute sul fondo.

Le tabelle sopra riportate evidenziano che l’Amministrazione regionale ha stanziato risorse

destinate all’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale per 35,2 milioni nel 2014,

valore leggermente superiore a quello stanziato nel 2013 (33,9 milioni) che, a sua volta, era in

significativa diminuzione rispetto al dato di 63,3 milioni del 2012. Nel 2014 i prelevamenti sono

stati pari 3,4 milioni, mentre sono stati inviati a economia 31,9 milioni, interamente affluiti ad

avanzo “accantonato”83. Con riferimento ai maggiori valori del 2012, rispetto al 2013 e 2014, pare

opportuno precisare che essi vanno attribuiti al ritardo con cui sono stati stipulati i contratti

collettivi regionali del personale del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale della

regione Friuli Venezia Giulia, infatti nel 2012 è stato stipulato il contratto collettivo regionale del

personale non dirigente del citato comparto unico relativo al quadriennio normativo 2006-2009,

biennio economico 2008-2009. Nel medesimo esercizio sono stati utilizzati 17,6 milioni, di cui si

evidenziano 7,1 milioni in conseguenza della stipula del predetto contratto del personale non

dirigente e 7,9 milioni a titolo di contrattazione integrativa per l’area dirigenziale. In riferimento

a tale esercizio si evidenzia l’invio a economia di risorse per 18,2 milioni afferenti essenzialmente i

fondi per l’attuazione dei contratti collettivi per il biennio economico 2008-2009 e il biennio

economico 2010-2011. Sempre in riferimento all’esercizio 2012, va rilevato che sono stati prelevati

0,3 milioni per l’indennità di vacanza contrattuale relativa al biennio economico 2012-2013.

83 Dell’importo totale delle economie realizzate sui fondi per l’attuazione dei contratti collettivi del personale regionale pari a 31.844.779,25 euro, non è affluita ad avanzo “accantonato” l’economia di 3.000 euro sul cap. 9634.

Page 166: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

165 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 40 “Fondi” per garanzie su mutui, prestiti e obbligazioni concesse dalla Regione 2012-2014 (valori in euro)

Fondi di bilancio

Stanziamento iniziale +/- variazioni

Impegni

economie

trasferimenti

(comp. derivata)

Totale economie + trasferimenti

per comp. derivata

Fondi per garanzie su mutui, prestiti e obbligazioni 2012 115.675.826,00 62.143,34 115.613.682,66 0,00 115.613.682,66 2013 114.041.981,16 545.650,35 0,00 113.496.330,81 113.496.330,81 2014 174.546.166,81 928.215,61 173.617.951,20 0,00 173.617.951,20

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 41 “Fondi” per garanzie su mutui, prestiti e obbligazioni concesse dalla Regione 2012-2014 (valori percentuali)

Fondi di bilancio

%

Stanziamento iniziale +/- variazioni

%

utilizzo

%

economia

% trasf. da comp.

derivata

% (economia+

trasf. per comp.

derivata) Fondi per garanzie su mutui, prestiti e obbligazioni 2012 100,00% 0,05% 99,95% 0,00% 99,95% 2013 100,00% 0,48% 0,00% 99,52% 99,52% 2014 100,00% 0,53% 99,47% 0,00% 99,47%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: la percentuale di utilizzo è determinata dal rapporto tra gli impegni e gli stanziamenti (incluse le variazioni intervenute sul fondo).

In relazione agli stanziamenti 2014 sui capitoli relativi alle garanzie su mutui, prestiti e

obbligazioni concesse dalla Regione, pari a 174,5 milioni, si evidenzia il sensibile incremento di

risorse rispetto all’anno precedente (+60,5 milioni pari a +53,06%). Sui capitoli in argomento che,

come già ricordato non hanno natura di fondi, sono stati assunti impegni nel 2014 per 0,9 milioni,

in aumento rispetto al dato del 2013 (0,5 milioni) e del 2012 (0,06 milioni).

Alla luce di siffatte risultanze, considerando in una visione complessiva i fondi sopra analizzati

nonché le risorse afferenti l’attuazione dei contratti collettivi e le garanzie, si possono

quantificare, con riferimento all’esercizio 2014, in 964,0 milioni le risorse finanziarie che

conferiscono flessibilità al bilancio regionale, corrispondenti al 14,08% degli stanziamenti

assestati relativi alle spese effettive al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e

rimborso sulle compartecipazioni erariali.

Va infine evidenziato che all’interno del bilancio regionale è stanziato un ulteriore fondo

denominato “fondo per il mancato ricorso al mercato finanziario”, istituito con l’articolo 1,

comma 4, della legge reginale n. 6/2013 e finalizzato a neutralizzare gli effetti derivanti dal

Page 167: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

166

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

mancato esercizio dell'opzione di erogazione delle somme oggetto dei contratti di mutuo stipulati

dalla Regione con Cassa depositi e prestiti SpA; fondo che nel 2014 presentava uno stanziamento

definitivo di 75 milioni, interamente andato ad economia e affluito ad avanzo “accantonato”.

4.7 Considerazioni riepilogative sulle risorse finanziarie disponibili e sulle spese effettive per il triennio 2012-2014

Si espone di seguito, per il triennio 2012-2014, il riepilogo delle risorse disponibili in conto

competenza al netto delle partite di giro e al netto delle partite tecniche contabili da

compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali (che vengono evidenziate a parte) e il

riepilogo delle spese effettive, sempre al netto delle partite tecniche contabili da compensazione e

rimborso sulle compartecipazioni erariali.

Tabella 42 Risorse finanziarie disponibili e spese effettive in conto competenza 2012-2014 Risorse disponibili e spese effettive

(in conto competenza) 2012 2013 2014

Risorse disponibili Avanzo esercizio precedente applicato escluse partite di giro

1.190.617.185,37 822.288.755,57 843.164.980,71

Trasferimenti competenza derivata da esercizio precedente escluse partite giro

1.185.216.591,33 1.099.309.834,70 1.680.916.406,99

Entrate Tit. I 4.127.431.994,41 4.569.258.948,45 4.178.129.718,42 Entrate Tit. II 163.974.493,46 197.125.907,37 251.712.751,18 Entrate Tit. III 94.108.684,99 101.628.680,39 68.494.706,88 Entrate Tit. IV 178.503.898,74 401.703.936,48 102.967.609,86 Entrate Tit. V 69.250.350,93 87.961.434,46 25.199.410,54 Totale entrate effettive 4.633.269.422,53 5.357.678.907,15 4.626.504.196,88 TOTALE RISORSE DISPONIBILI 7.009.103.199,23 7.279.277.497,42 7.150.585.584,58 Spese Spese correnti (Tit. I) 4.117.388.514,12 3.867.366.953,70 3.914.883.718,43 Spese d’investimento (Tit. II) 961.409.272,30 627.250.006,99 897.540.533,25 Spese per rimborso di mutui e prestiti (Tit. III) 247.059.427,46 188.074.665,82 173.908.907,93 Totale impegni spese effettive 5.325.857.213,88 4.682.691.626,51 4.986.333.159,61 Trasferimenti a competenza derivata a eserc. Per spese correnti (Tit. I) 395.716.131,45 494.452.788,00 0,00 Per spese d’investimento (Tit. II) 703.067.133,46 1.186.412.359,39 0,00 Per spese per rimborso di mutui e prestiti (Tit. 0,00 0,00 0,00 Totale trasferimenti competenza derivata a eserc. succ. per spese effettive

1.098.783.264,91 1.680.865.147,39 0,00

TOTALE (IMPEGNI+TRASFERIMENTI A COMPETENZA DERIVATA) SPESE

EFFETTIVE

6.424.640.478,79 6.363.556.773,90 4.986.333.159,61

Page 168: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

167 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Risorse disponibili e spese effettive (in conto competenza)

2012 2013 2014

AVANZO FINANZIARIO DA COMPETENZA, ESCLUSE PARTITE DI GIRO E PARTITE TECNICO-CONTABILI

584.462.720,44 915.720.723,52 2.164.252.424,97

SBILANCIO PARTITE TECNICO-CONTABILI

4.611.126,35 -4.611.126,35

AVANZO FINANZIARIO DA COMPETENZA, ESCLUSE PARTITE DI GIRO

584.462.720,44 920.331.849,87 2.159.641.298,62

Fonte: rendiconto anni 2012, 2013 - 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione. Nota: le entrate tributarie e le spese correnti sono state computate al netto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi sulle compartecipazioni erariali.

Tabella 43 Risorse finanziarie disponibili e spese effettive in conto competenza 2012-2014 (scostamenti) Risorse disponibili e spese effettive

(in conto competenza) 2013 su 2012 % 2013

su 2012 2014 su 2013 % 2014

su 2013 Risorse disponibili Avanzo esercizio precedente applicato escluse partite di giro

-368.328.429,80 -30,94% 20.876.225,14 2,54%

Trasferimenti competenza derivata da esercizio precedente escluse partite giro

-85.906.756,63 -7,25% 581.606.572,29 52,91%

Entrate Tit. I 441.826.954,04 10,70% -391.129.230,03 -8,56% Entrate Tit. II 33.151.413,91 20,22% 54.586.843,81 27,69% Entrate Tit. III 7.519.995,40 7,99% -33.133.973,51 -32,60% Entrate Tit. IV 223.200.037,74 125,04% -298.736.326,62 -74,37% Entrate Tit. V 18.711.083,53 27,02% -62.762.023,92 -71,35% Totale entrate effettive 724.409.484,62 15,63% -731.174.710,27 -13,65% TOTALE RISORSE DISPONIBILI 270.174.298,19 3,85% -128.691.912,84 -1,77% Spese Spese correnti (Tit. I) -250.021.560,42 -6,07% 47.516.764,73 1,23% Spese d’investimento (Tit. II) -334.159.265,31 -34,76% 270.290.526,26 43,09% Spese per rimborso di mutui e prestiti (Tit. -58.984.761,64 -23,87% -14.165.757,89 -7,53% Totale impegni spese effettive -643.165.587,37 -12,08% 303.641.533,10 6,48% Trasferimenti a competenza derivata a eserc. succ.

Per spese correnti (Tit. I) 98.736.656,55 24,95% -494.452.788,00

Per spese d’investimento (Tit. II) 483.345.225,93 68,75% -1.186.412.359,39

Per spese per rimborso di mutui e prestiti (Tit. III)

0,00 non calc. 0,00

Totale trasferimenti competenza derivata a eserc. succ. per spese effettive 582.081.882,48 52,98% -1.680.865.147,39

TOTALE (IMPEGNI+TRASFERIMENTI A COMPETENZA DERIVATA) SPESE EFFETTIVE

-61.083.704,89 -0,95% -1.377.223.614,29 -21,64%

Page 169: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

168

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Risorse disponibili e spese effettive (in conto competenza)

2013 su 2012 % 2013 su 2012

2014 su 2013 % 2014 su 2013

AVANZO FINANZIARIO DA COMPETENZA, ESCLUSE PARTITE DI GIRO E PARTITE TECNICO-CONTABILI

331.258.003,08 56,68% 1.248.531.701,45 136,34%

SBILANCIO PARTITE TECNICO-CONTABILI

4.611.126,35 non calc -9.222.252,70 -

200,00%

AVANZO FINANZIARIO DA COMPETENZA, ESCLUSE LE PARTITE DI GIRO

335.869.129,43 57,47% 1.239.309.448,75 134,66%

Fonte: rendiconto anni 2012, 2013 3 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: le entrate tributarie e le spese correnti sono state computate al netto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi sulle compartecipazioni erariali.

Nel confronto dei dati da un esercizio a quello successivo si può osservare che nel 2014, rispetto al

2013, vi è stata una sensibile diminuzione delle entrate effettive al netto delle partite tecnico

contabili da compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali (-731,2 milioni pari a -

13,65%). Tuttavia il dato del 2014 (4.626,5 milioni) risulta pressoché allineato a quello del 2012

(4.633,3 milioni) sebbene per un importo leggermente inferiore. Il dato del 2013 invece è risultato

influenzato da aspetti contingenti, soprattutto con riferimento alle entrate tributarie, correlati a

una molteplicità di fattori tra i quali si citano, in particolare, l’aumento della percentuale

dell’acconto di imposta da versare per alcuni tributi compartecipati, l’accertamento di una

componente straordinaria di gettito IRES collegata a un singolo contribuente e la definitiva

quantificazione della compartecipazione regionale ai redditi da pensione dovuto alla Regione sulla

base delle dichiarazioni dei redditi 2010. Considerando il dato relativo al totale delle risorse

finanziarie disponibili, comprendenti l’avanzo applicato e i trasferimenti per competenza derivata

dall’esercizio precedente (escluse le partite di giro), si osserva come l’importo del 2014, pari a

7.150,6 milioni, si attesti su valori intermedi tra quello del 2012 (7.009,1 milioni) e 2013 (7.279,3

milioni). Su tale risultanza ha influito il sensibile aumento delle risorse complessivamente

pervenute (per trasferimenti e avanzo) dall’esercizio precedente; infatti nel 2014 sono pervenute

dal 2013 risorse (escluse le partite di giro) per un importo (2.524,8 milioni) più elevato rispetto a

quelle che dal 2012 sono pervenute al 2013 (1.921,6 milioni) e dal 2011 al 2012 (2.375,8 milioni).

L’importo degli impegni 2014 per spese effettive (4.986,3 milioni) si attesta su valori intermedi tra

quelli del 2013 (4.682,7 milioni) e del 2012 (5.325,9 milioni).

Significativo nel 2014 appare il valore dell’avanzo finanziario da competenza (escluse le partite di

giro) pari a 2.159,6 milioni che, tuttavia, come già esposto nel paragrafo di questa relazione

relativo alle “risorse finanziarie rinviate agli esercizi successivi”, non risulta immediatamente

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169 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

confrontabile con le omologhe poste del 2013 e del 2012 in ragione del fatto che su di esso ha

fortemente inciso la modifica normativa introdotta dalla legge finanziaria regionale 2015 che ha

soppresso l’istituto della competenza derivata.

In sintesi, la gestione del 2014 si è caratterizzata per un valore di risorse complessivamente

disponibili intermedio tra quello del biennio precedente e, allo stesso modo, le risorse impegnate

risultano di importo intermedio rispetto a quelle del 2012 e 2013.

4.8 Considerazioni sui debiti fuori bilancio nella contabilità della Regione

Il fenomeno dei debiti fuori bilancio è stato inquadrato in termini generali in occasione del

precedente giudizio di parificazione, cui si rimanda (deliberazione n. 118/2014, relazione allegata,

pagina 122 e seguenti).

In quella stessa sede, emerse che l’ordinamento contabile della Regione autonoma Friuli Venezia

Giulia non contempla alcuna specifica disposizione che disciplini tale fenomeno e la riconduzione

dei debiti fuori bilancio all’interno del sistema del bilancio: essi sono più propriamente

riconducibili “alla categoria delle obbligazioni discendenti da spese sopravvenute”.

La Sezione ha formulato, anche per l’esercizio 2014, uno specifico quesito istruttorio, teso a

conoscere la spesa (e i corrispondenti capitoli) sostenuta per le singole fattispecie riconducibili ai

debiti fuori bilancio (“spese sopravvenute” secondo la prospettazione regionale). Con nota n.

14766 del 17 giugno 2015 la Direzione centrale finanze ha trasmesso un prospetto che riporta la

causale dei debiti fuori bilancio (spese sopravvenute), il capitolo di spesa e la sua denominazione,

la Direzione competente, gli impegni e i pagamenti a carico dell’esercizio 2014 relativi alla

causale, ed eventuali note esplicative.

Si riportano sinteticamente le risultanze indicate nel prospetto per le singole fattispecie da esso

evidenziate: in sede di controllo si è riscontrato quanto riportato nel prospetto con le risultanze

del rendiconto e della situazione partitaria, ove possibile.

a) Sentenze esecutive

A carico dell’Amministrazione possono discendere oneri connessi all’adempimento

dell’obbligazione principale (imputati, in linea generale, al capitolo di spesa correlato alla norma

sostanziale che ha autorizzato l’intervento oggetto di contestazione, a carico del centro di

responsabilità della spesa) e oneri derivanti da contenzioso (risarcimento danni, interessi,

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rivalutazione monetaria, spese legali: imputati ai capitoli di spesa di parte corrente istituiti per

memoria come spesa obbligatoria). A seguito dell’intervenuto pagamento di oneri di contenzioso

la Direzione centrale finanze e l’Avvocatura della Regione trasmettono alla Procura regionale

della Corte dei conti copia degli atti di spesa e della relativa documentazione giustificativa. Si

riporta di seguito una tabella rappresentante i “debiti fuori bilancio” 2014 per sentenze esecutive,

sulla base dei dati trasmessi dall’Amministrazione.

capitolo impegni relativi a sentenze esecutive

pagamenti relativi a sentenze esecutive

584 spese per oneri di contenzioso (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme

4.923,02 4.923,02

609 spese legali a seguito pronunciamenti giudiziali e arbitrali in relazione a contenziosi della Regione e degli enti regionali incluso il FRIE, rimborso spese legali a dipendenti regionali e amministratori, parcelle avvocati esterni, iscrizione albo per avvocati interni, ecc. (spesa obbligatoria), di competenza dell’Avvocatura della Regione

127.814,47 su un totale di

564.799,97

127.814,47 su un totale di

454.078,13

620 spese per il pagamento delle spese borsuali e di giustizia inerenti le cause in carico all’Avvocatura stessa (spesa obbligatoria), di competenza dell’Avvocatura della Regione

12.557,15 su un totale di

99.472,56

12.557,15 su un totale di

99.472,56

1008 spese per oneri di contenzioso (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia

176.864,02 176.864,02

1429 spese casuali (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

5.698,00 5.698,00

3239 interventi di edilizia agevolata in conto capitale pluriennali, di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

24.797,65 su un totale di 67.147.679,40

24.797,65 su un totale di 13.670.621,40

3550 stipendi e altri assegni fissi di carattere continuativo al personale regionale e comandato, nonché a quello assunto mediante contratti regolati dalle norme sull’impiego privato, nonché conguagli effettuati ai sensi del d.lgs. n. 241/1997 come integrato dal d.lgs. n. 490/1998 (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme

65.977,92 su un totale di 103.536.650,57

65.977,92 su un totale di 101.331.924,88

Page 172: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

171 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

capitolo impegni relativi a sentenze esecutive

pagamenti relativi a sentenze esecutive

4930 spese per oneri di contenzioso (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

21.859,42 21.859,42

4960 spese per oneri di contenzioso (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

3.034,13 3.034,13

7530 spese per oneri di contenzioso (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali

2.274,35 2.274,35

9650 oneri relativi al versamento dell’IRAP a carico dell’Amministrazione regionale (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

5.608,12 su un totale di 11.963.002,73

5.608,12 su un totale di 11.755.266,65

9670 oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’Amministrazione regionale, nonché conferimenti ai fondi di previdenza complementare delle quote di trattamento di fine rapporto (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

18.653,94 su un totale di 33.065.375,39

18.653,94 su un totale di 31.922.220,78

TOTALE 470.062,19 470.062,19

Sul capitolo 609 (spese obbligatorie), gestito dall’Avvocatura della Regione, gravano tutti gli

oneri relativi a “spese legali a seguito pronunciamenti giudiziali e arbitrali in relazione a

contenziosi della Regione e degli enti regionali incluso il FRIE, rimborso spese legali a dipendenti

regionali e amministratori, parcelle avvocati esterni, iscrizione albo per avvocati interni, ecc.”:

“l'Avvocatura della Regione ha precisato che gli importi indicati [euro 127.814,47] si riferiscono

esclusivamente agli oneri relativi a spese di lite nei rapporti tra le parti processuali e a quelli

riguardanti somme dovute all'erario in esito a sentenze esecutive. Ha inoltre precisato che negli importi

indicati è compreso anche l’importo di euro 3.400,00 che si riferisce a spese legali riconosciute a seguito

di verbale di conciliazione e non di sentenza”. In ossequio ai principi dell’armonizzazione dei sistemi

contabili e degli schemi di bilancio, di cui al decreto legislativo n. 118/2011, che prevede una

maggiore trasparenza delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse

pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali, nel 2015 il capitolo 609

sarà frazionato nei capitoli 609 medesimo, 617 destinato alle spese legali a seguito di

Page 173: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pronunciamenti giudiziali e arbitrali in relazione a contenziosi della Regione e degli enti regionali

incluso il F.R.I.E., e 618 destinato all’iscrizione all’albo per gli avvocati interni in servizio presso

l’Avvocatura della Regione: nel caso concreto dovrebbe quindi essere più immediata l’evidenza

delle cosiddette spese sopravvenute.

Sul capitolo 620 gravano le “spese per il pagamento delle spese borsuali e di giustizia inerenti le

cause in carico all’Avvocatura stessa”: “l'Avvocatura della Regione ha precisato che gli importi

indicati [euro 12.557,15, pagati attraverso funzionario delegato, e quindi non evincibili dal

partitario] si riferiscono a oneri per imposte di registro per sentenze e ordinanze”.

Il capitolo 3550 “è attualmente di competenza della Direzione generale”. Le spese sopravvenute

riguardano la liquidazione di sentenze favorevoli a personale regionale.

Nel 2014 l’Amministrazione, per oneri di contenzioso, ha complessivamente impegnato e pagato

euro 208.954,94: si tratta della liquidazione di interessi legali e del pagamento della somma

capitale (capitolo 584, “attualmente di competenza della Direzione generale”), della corresponsione

della quota residua dei danni comprensiva degli interessi legali (capitolo 1008), delle spese a

sanatoria per esproprio, come indennizzo dell’occupazione illegittima delle aree (capitolo 4930),

della liquidazione delle somme dovute a titolo di riconoscimento del contributo spettante

(capitolo 4960), nonché del risarcimento danno (capitolo 7530), sempre in esecuzione di una

sentenza.

Secondo quanto comunicato dall’Amministrazione in occasione della parificazione del rendiconto

2013, sui capitoli “spese casuali” sono imputati, qualora non sia istituito presso la relativa

Direzione il capitolo “oneri di contenzioso”, gli oneri connessi all’esecuzione di una sentenza: si

tratta in altri termini di capitoli, destinati ad accogliere spese inderogabili, che costituiscono

pertanto una sorta di valvola di chiusura del sistema, una sorta di fondo direttamente operativo.

Ciò premesso, non sono chiari i motivi dell’esistenza del capitolo 1429 “spese casuali”, di

competenza della Direzione centrale infrastrutture, su cui viene erogato un importo a pagamento

delle spese e competenze legali a seguito di sentenza del TAR, dal momento che presso la

medesima Direzione operano, per due diversi Servizi, i capitoli “oneri di contenzioso” 4930 e 4960,

entrambi con somme importanti inviate in economia a fine esercizio.

Sul capitolo 3239 della Direzione centrale infrastrutture, destinato a interventi pluriennali di

edilizia agevolata in conto capitale gravano spese sopravvenute a seguito di sentenze esecutive

che non risultano individuabili attraverso la situazione partitaria.

Infine, con riferimento ai capitoli 9650 e 9670, la documentazione disponibile non rende possibile

individuare le spese sopravvenute nell’ambito dell’importo complessivo a capitolo.

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173 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

b) Copertura di disavanzi di enti od organismi partecipati

Vi è sempre la previa e specifica autorizzazione legislativa: la norma sostanziale autorizzativa del

finanziamento stabilisce i presupposti e le modalità per la concessione ed erogazione del

finanziamento destinato a copertura dei disavanzi.

Si riporta di seguito una tabella rappresentante i “debiti fuori bilancio” 2014 per copertura di

disavanzi di enti o di organismi partecipati, sulla base dei dati trasmessi dall’Amministrazione.

capitolo

impegni relativi a copertura di

disavanzi di enti o di organismi partecipati

pagamenti relativi a copertura di disavanzi di enti o di organismi

partecipati 5503 contributo quindicennale straordinario al Teatro stabile sloveno di Trieste - Slovensko Stalno Gledalisce a sollievo degli oneri del mutuo contratto a ripiano dei disavanzi pregressi, di competenza della Direzione centrale cultura, sport e solidarietà

50.000,00 165.000,00

TOTALE 50.000,00 165.000,00

Nel 2014 risulta siano stati assunti oneri a tale titolo solo con riferimento al capitolo 5503, a

proposito del quale l’Amministrazione si è così espressa: “Si precisa che l’impegno di spesa è stato

disposto con decreto emesso nel 2005; si precisa inoltre che l’importo relativo ai pagamenti comprende

anche i pagamenti di euro 115.000,00 disposti nel 2014 in conto residui 2013 a fronte di decreti di

impegno assunti nel 2005 e nel 2008”. Sulla base della disposizione che prevede il riallineamento

delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa, introdotta dall’articolo

13, comma 2, della legge regionale n. 15/2014, sul capitolo sono stati adottati i decreti n.

2721/2014 e n. 2722/2014, che, per il riallineamento dei limiti, disimpegnano le quote relative alla

competenza 2014 (euro 75.000,00 ed euro 40.000,00).

c) Ricapitalizzazioni per ripianamento di perdite

Nel 2014 non risulta siano stati imputati oneri a tale titolo.

d) Procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità

Tali oneri fanno parte del quadro economico dell’opera di pubblica utilità di competenza

regionale e pertanto, di regola, non rappresentano spese sopravvenute: l’impegno di spesa infatti

viene assunto, sul capitolo che finanzia l’opera, anche a loro copertura. Nel caso in cui, a seguito

Page 175: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

174

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

di sentenza o accordo stragiudiziale, la misura dell’indennità da corrispondere risulti maggiore di

quella impegnata, l’Amministrazione procede secondo quanto indicato alla precedente lett. a).

Nel 2014 non risulta siano stati imputati oneri a tale titolo.

e) Atti di riconoscimento di debito

L’iter procedurale per la formalizzazione degli atti di riconoscimento di debito è disciplinato dalla

circolare n. 3 del 1° dicembre 2006 del Segretariato generale (richiesta di parere all’Avvocatura

della Regione in ordine all’ammissibilità del riconoscimento, autorizzazione congruamente

motivata da parte della Giunta regionale al riconoscimento di debito e alla relativa spesa,

impegno e liquidazione del debito riconosciuto). Gli oneri connessi fanno carico al capitolo di

spesa sul quale graverebbero gli oneri del rapporto contrattuale instaurato nel rispetto delle

disposizioni che regolano la formazione della volontà negoziale della pubblica Amministrazione.

A seguito dell’ammissione a registrazione dell’atto d’impegno e contestuale pagamento, la

Direzione centrale finanze trasmette alla Procura regionale della Corte dei conti copia degli atti di

spesa e della relativa documentazione giustificativa.

Nel 2014 non risulta siano stati imputati oneri a tale titolo.

f) Obbligazioni perfezionatesi a carico dell’Amministrazione regionale in assenza di un

preventivo impegno di spesa

Si riporta di seguito una tabella rappresentante i “debiti fuori bilancio” 2014 per obbligazioni

perfezionatesi in assenza di un preventivo impegno di spesa, sulla base dei dati trasmessi

dall’Amministrazione.

capitolo

impegni relativi a obbligazioni

perfezionatesi a carico dell’Amministrazione regionale in assenza di

un preventivo impegno di spesa

pagamenti relativi a obbligazioni

perfezionatesi a carico dell’Amministrazione regionale in assenza di un preventivo impegno

di spesa 1382 cofinanziamento comunitario programma Central Europe – progetto “Central Environmental and Energy Management – CEEN”, di competenza della Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali

24.906,50 su un totale di 96.890,00

24.906,50 su un totale di

36.919,66

1389 spese casuali (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia

32.000,00 32.000,00

Page 176: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

175 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

capitolo

impegni relativi a obbligazioni

perfezionatesi a carico dell’Amministrazione regionale in assenza di

un preventivo impegno di spesa

pagamenti relativi a obbligazioni

perfezionatesi a carico dell’Amministrazione regionale in assenza di un preventivo impegno

di spesa 1472 spese casuali (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme

11.155,75 su un totale di 11.387,75

11.155,75 su un totale di

11.387,75

3765 spese per la manutenzione ordinaria delle infrastrutture portuali e di navigazione interna di competenza regionale, per l’illuminazione, i segnalamenti, le forniture d’acqua, gli acquisti, i noleggi e la manutenzione delle attrezzature e dei mezzi necessari all’attività istituzionale e operativa del Servizio infrastrutture, vie di comunicazione e telecomunicazione – spese correnti, di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

520.701,64 su un totale di

800.250,00

270.000,00 su un totale di

522.505,35

3934 iniziative e interventi per la sicurezza e l’educazione stradale, di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

108.394,58 ---

3990 spese per interventi per la sicurezza della navigazione dei canali della laguna di Marano lagunare e Grado, già di competenza del Commissario straordinario per l’emergenza socio-economico ambientale, di competenza della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università

475.014,30 su un totale di

1.247.378,28

472.987,82 su un totale di

999.422,05

8038 spese per incarichi a esperti nell’analisi del tessuto economico regionale, nell’analisi statistica, nell’attuazione delle misure di supporto alle attività produttive, nell’analisi di bilancio, nell’analisi dei bisogni scientifici e tecnologici delle imprese e dello sviluppo tecnologico dell’industria regionale, di competenza della Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali

49.871,34 su un totale di 71.882,09

17.797,48 su un totale di

20.776,15

TOTALE 1.222.044,11 828.847,55

A proposito del capitolo 1472 “spese casuali” va segnalato che “la Direzione centrale funzione

pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme ha indicato le Direzioni emittenti le richieste

di pagamento: Direzione centrale cultura, sport e solidarietà, Direzione centrale attività produttive,

commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, Direzione centrale ambiente ed energia, Direzione

Page 177: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università”. In

dettaglio si tratta del pagamento di una fattura di una società relativa ai servizi di tenuta degli

stipendi/corrispettivi/consulenza della soppressa Agenzia regionale del lavoro; della sanzione per

ritardato pagamento dei contributi di un lavoratore occasionale della soppressa Agenzia regionale

del lavoro; del pagamento di incentivi relativi alla progettazione e alla realizzazione della

manutenzione ordinaria delle strutture arginali del fiume Isonzo e del pagamento del saldo dei

lavori; del pagamento di parte del saldo del contributo concesso all’Associazione “Per non subire

– IDA” per l’attuazione di progetti; del risarcimento del danno provocato dal Servizio gestione

territorio rurale e irrigazione a una linea aerea di Enel.

Anche il capitolo 1389 è relativo a spese casuali: nel caso concreto la spesa concerne una sanzione

del Garante della privacy e il pagamento è effettuato a copertura. Pare che in tutti i casi si tratti

di spese assunte in assenza di preventivo impegno.

Con riferimento ai capitoli 3765, 3934, 3990, si segnala in generale che “la Direzione centrale

infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia ha precisato che alla lett. f)

sono stati riportati gli oneri relativi a impegni di spesa per i quali è stata rilevata in sede di controllo di

ragioneria la violazione del comma 2 bis dell’articolo 44 della legge regionale n. 21/2007 (impegni

registrati ai sensi dell’articolo 58, comma 4, della legge regionale n. 21/2007)”. “Nel 2015 è stato

disposto il pagamento di euro 48.820,74” sul capitolo 3934, “…di ulteriori euro 133.529,00” sul

capitolo 3765 e “… di ulteriori euro 1.728,81” sul capitolo 3990.

Anche nel caso dei capitoli 1382 e 8038, gestiti dalla Direzione centrale attività produttive,

commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, “si tratta di oneri relativi a impegni di spesa

per i quali è stata rilevata in sede di controllo di ragioneria la violazione del comma 2 bis dell’articolo

44 della legge regionale n. 21/2007 (impegni registrati ai sensi dell’articolo 58, comma 4, della legge

regionale n. 21/2007)”. Per quanto riguarda il capitolo 1382, l’impegno concerne il compenso a un

prestatore di servizi per il periodo dal 25 ottobre 2013 al 28 febbraio 2014. Con riferimento al

capitolo 8038 “nel 2015 è stato disposto il pagamento di ulteriori euro 29.431,80”.

L’entrata in vigore della legge regionale n. 1/2015 e in particolare il nuovo regime dell’articolo 44

(con l’abrogazione del comma 2 bis) dovrebbero comportare il superamento delle suddette

tipologie di “spese sopravvenute”.

g) Ravvedimento operoso

Questo istituto prevede il versamento degli interessi maturati giorno per giorno e delle sanzioni

previste dalla normativa in vigore. Concluso il procedimento del ravvedimento operoso, viene

Page 178: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

177 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

inviata alla Procura regionale della Corte dei conti copia del provvedimento adottato e della

relativa documentazione allegata.

Si riporta di seguito una tabella rappresentante i “debiti fuori bilancio” 2014 per ravvedimento

operoso, sulla base dei dati trasmessi dall’Amministrazione.

capitolo impegni relativi a ravvedimento operoso

pagamenti relativi a ravvedimento operoso

9972 spese casuali (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

547,94 547,94

9988 oneri relativi al pagamento delle sanzioni tributarie dovute in solido ai sensi dell'art. 11 del d.lgs. 18.12.1997, n. 472 (spesa obbligatoria), di competenza della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

197,92 197,92

TOTALE 745,86 745,86

Si tratta del versamento delle sanzioni per ravvedimento operoso e dei relativi interessi moratori.

4.9 Le risultanze riepilogative del rendiconto. Aspetti contabili.

Si riportano di seguito le risultanze riepilogative del rendiconto 2014, confrontate con quelle del

rendiconto 2013. I valori sono espressi in euro e si riferiscono in particolare al conto del bilancio

(gestione di competenza, gestione dei residui, avanzo finanziario) e al conto del patrimonio

nonché alla situazione di cassa.

Page 179: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

CONTO DEL BILANCIO

GESTIONE DI COMPETENZA

Tabella 44 - Risultanze comparate 2013 – 2014 della gestione di competenza

Entrate 2013 2014

Accertamenti di competenza

Accertamenti di competenza

Titolo I Tributi propri della Regione e dalle compartecipazioni ai tributi erariali *

4.569.258.948,45 4.178.129.718,42

Partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

595.801.126,35 623.373.457,72

Titolo I (al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)

5.165.060.074,80 4.801.503.176,14

Titolo II Trasferimenti di parte corrente dello Stato dell’Unione Europea e di altri soggetti

197.125.907,37 251.712.751,18

Titolo III Entrate extratributarie

101.628.680,39 68.494.706,88

Titolo IV Alienazioni, trasformazione di capitale, riscossione di crediti e trasferimenti in conto capitale

401.703.936,48 102.967.609,86

Titolo V Mutui, prestiti o altre operazioni creditizie

87.961.434,46 25.199.410,54

Totale delle entrate effettive (al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)*

5.357.678.907,15 4.626.504.196,88

Totale delle entrate effettive (al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)

5.953.480.033,50 5.249.877.654,60

Titolo VI Entrate per partite di giro

1.179.237.088,75 1.325.899.834,06

Avanzo finanziario esercizio precedente applicato al bilancio 828.065.964,58 848.934.963,97

Trasferimenti a competenza derivata dall’esercizio precedente 1.204.290.671,43 1.781.287.986,92

Spese 2013 2014

Impegni di competenza

Impegni di competenza

Titolo I Spese correnti (al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)*

3.867.366.953,70 3.914.883.718,43

Partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali 591.190.000,00 627.984.584,07

Titolo I Spese correnti (al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)

4.458.556.953,70 4.542.868.302,50

Titolo II Spese d’investimento

627.250.006,99 897.540.533,25

Titolo III 188.074.665,82 173.908.907,93

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179 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Spese 2013 2014

Impegni di competenza

Impegni di competenza

Spese per rimborso di mutui e prestiti Totale delle spese effettive (al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)*

4.682.691.626,51 4.986.333.159,61

Totale delle spese effettive (al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali)

5.273.881.626,51 5.614.317.743,68

Titolo IV Spese per partite di giro 1.183.853.379,71 1.365.135.637,08 Trasferimenti a competenza derivata all’esercizio successivo 1.781.236.727,32 0,00

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

*Nota: al netto delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi da compartecipazione erariali

Page 181: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

180

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

GESTIONE DEI RESIDUI

Tabella 45 Risultanze comparate 2013 – 2014 della gestione dei residui Residui attivi sulle entrate effettive: 2013 2014

originati dalla competenza al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

939.836.742,46 571.609.898,54

originati dalla competenza nelle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

4.611.126,35 92.479.463,08

originati da esercizi precedenti al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

1.289.638.641,25 1.063.175.448,99

originati da esercizi precedenti nelle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

0,00 0,00

Totale dei residui attivi al 31.12 delle entrate effettive al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

2.229.475.383,71 1.634.785.347,53

Totale dei residui attivi al 31.12 delle entrate effettive al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

2.234.086.510,06 1.727.264.810,61

Residui passivi sulle spese effettive: 2013 2014

originati dalla competenza al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

603.854.747,03 724.454.753,65

originati dalla competenza nelle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

45.370.963,37 66.410.991,29

originati da esercizi precedenti al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

981.093.156,16 669.107.972,52

originati da esercizi precedenti nelle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

0,00 49.548,46

Totale dei residui passivi al 31.12 delle spese effettive al netto delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

1.584.947.903,19 1.393.562.726,17

Totale dei residui passivi al 31.12 delle spese effettive al lordo delle partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso su compartecipazioni erariali

1.630.318.866,56 1.460.023.265,92

Residui attivi e passivi su partite di giro: 2013 2014

somme da riscuotere al 31.12 988.082.448,26 638.064.453,10 somme da pagare al 31.12 1.395.804.207,92 847.770.331,41 Trasferimenti a competenza derivata all’esercizio successivo 51.259,60 0,00

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Page 182: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

181 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

AVANZO FINANZIARIO Tabella 46 Avanzo finanziario 2012 e 2013

2013 2014

Giacenza di cassa Tesoreria al 31.12 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19

Residui attivi al 31.12 3.222.168.958,32 2.365.329.263,71

Residui passivi al 31.12 3.026.123.074,48 2.307.793.597,33

Trasferimenti complessivi per competenza derivata all’esercizio successivo

1.781.287.986,92 0,00

Avanzo finanziario complessivo 848.934.963,97 1.939.923.017,57

di cui:

da gestione di competenza 926.102.024,72 2.226.547.058,79

da gestione dei residui -77.167.060,75 -286.624.041,22

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

CONTO DEL PATRIMONIO

Tabella 47 Conto del patrimonio 2013 e 2014

2013 2014 Consistenza

al 1.1 Consistenza

al 31.12 Consistenza

al 1.1 Consistenza

al 31.12

Attività:

Attività finanziarie 5.131.371.004,20 5.656.346.025,37 5.656.346.025,37 4.247.716.614,90

Attività disponibili 1.145.258.258,05 1.038.673.378,48 1.038.673.378,48 993.356.481,77

Attività non disponibili 605.242.497,00 632.823.879,93 632.823.879,93 624.096.357,69

Totale attività 6.881.871.759,25 7.327.843.283,78 7.327.843.283,78 5.865.169.454,36

Passività:

Passività finanziarie 4.303.305.039,62 4.807.411.061,40 4.807.411.061,40 2.307.793.597,33

Passività diverse 1.668.844.908,81 1.493.964.557,60 1.493.964.557,60 1.282.222.621,84

Totale passività 5.972.149.948,43 6.301.375.619,00 6.301.375.619,00 3.590.016.219,17

Sostanza netta patrimoniale

909.721.810,82 1.026.467.664,78 1.026.467.664,78 2.275.153.235,19

Variazione consistenza patrimoniale

116.745.853,96 1.248.685.570,41

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Page 183: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

182

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

SITUAZIONE DI CASSA

Tabella 48 Risultanze comparate 2013 – 2014 della situazione di cassa 2013 2014

Giacenza di cassa al 1.1 1.882.067.077,28 2.434.177.067,05

Entrate Riscossioni

(competenza + residui)

Riscossioni (competenza +

residui) Titolo I Tributi propri della Regione e dalle compartecipazioni ai tributi erariali

4.989.453.367,22 4.738.424.597,92

Titolo II Trasferimenti di parte corrente dello Stato dell’Unione Europea e di altri soggetti

250.341.869,45 260.317.887,82

Titolo III Entrate extratributarie

81.674.270,61 55.288.265,23

Titolo IV Alienazioni, trasformazione di capitale, riscossione di crediti e trasferimenti in conto capitale

194.028.174,15 112.735.923,70

Titolo V Mutui, prestiti o altre operazioni creditizie

27.104.433,45 35.317.575,56

Titolo VI Entrate per partite di giro

868.536.436,67 1.637.254.625,58

Totale generale entrate 6.411.138.551,55 6.839.338.875,81

Spese Pagamenti

(competenza + residui)

Pagamenti (competenza +

residui) Titolo I Spese correnti 4.504.497.897,77 4.546.689.477,35 Titolo II Spese d’investimento 614.960.349,41 783.775.442,51 Titolo III Spese per rimborso di mutui e prestiti 187.995.691,94 173.826.015,44 Titolo IV Spese per partite di giro 551.574.622,66 1.886.837.656,37 Totale generale spese 5.859.028.561,78 7.391.128.591,67 Giacenza di cassa al 31.12 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19

Fonte: rendiconti anni 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

4.10 Esiti finanziari degli obiettivi principali della programmazione 2014

Alla luce di quanto esposto in ordine agli obiettivi principali della programmazione 2014, pare

opportuno rappresentarne in questa sede gli esiti finanziari, quali sono desumibili dalla relazione

di verifica allegata al rendiconto 2014. L’analisi, limitatamente alle priorità indicate nella

relazione politico-programmatica 2014-2016, tiene anche conto degli attuali esiti del monitoraggio

che la Sezione svolge sull’attuazione del programma di governo. Tale attività della Sezione

consiste nel riferire gli atti della produzione legislativa e normativa regionale ai singoli obiettivi

Page 184: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

183 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

previsti nel programma di governo, valorizzando, ove possibile, anche gli esiti del controllo di

gestione, avviato nel secondo semestre del 2014.

Per quest’ultimo motivo, la ricognizione che segue risente dell’assenza, nei documenti disponibili,

di un’immediata e univoca evidenza della rilevanza finanziaria delle singole azioni che concorrono

al perseguimento dell’obiettivo, al punto che l’analisi della Sezione si è necessariamente riferita

alle risultanze emergenti a livello di finalità/funzione.

Come già affermato nel recente Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale

(deliberazione n. 68 del 10 giugno 2015), i nuovi scenari legislativi e amministrativi prevedono il

superamento di questo deficit gestionale e valutativo attraverso la stabilizzazione di un efficace

controllo strategico e di gestione.

Detto strumento sarà auspicabilmente in grado di ricondurre in modo incontrovertibile gli esiti

dell’azione amministrativa ai corrispondenti obiettivi con un dettaglio tale da consentire una

valutazione riferita anche alle singole azioni.

I principali obiettivi declinati dalla relazione politico-programmatica 2014-2016 sono i seguenti:

Politiche attive del lavoro (programma di governo: lavoro), funzione inserita nella finalità

“protezione sociale”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di 17,73 milioni (di sole risorse

libere), lo stanziamento definitivo si è attestato a 26,26 milioni, di cui 21,16 impegnati e 18,72

pagati. Risultano realizzate le attività programmate con riferimento in primo luogo agli

ammortizzatori sociali, per i quali è prevista un’azione strategica diretta ad “accompagnare il

processo di riordino del sistema degli ammortizzatori sociali in atto a livello nazionale”, che risulta

completata per le attività riferite al 2014. Attiene a questo obiettivo in particolare quanto

disposto dall’articolo 2 della legge regionale 17 aprile 2014, n. 8, che dispone il sostegno al reddito

per i lavoratori edili, in funzione integrativa e complementare rispetto al sistema degli

ammortizzatori sociali previsto a livello nazionale. In secondo luogo, può costituire attuazione

dell’obiettivo riferito al sostegno alla stipulazione di contratti di solidarietà difensivi l’emanazione

del decreto del Presidente della Regione 22 aprile 2014, n. 71, modificato con decreti del

Presidente della Regione 6 giugno 2014, n. 106, e successivamente 8 aprile 2015, n. 73, afferente il

Regolamento per la concessione e l’erogazione di contributi per il sostegno alle imprese che

stipulano contratti di solidarietà difensivi e per l’integrazione della retribuzione dei lavoratori

interessati dalla conseguente riduzione dell’orario di lavoro, ai sensi dell’articolo 21 della legge

regionale 4 giugno 2009, n. 11.

Page 185: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

184

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Mobilità locale (nell’ambito del programma di governo: infrastrutture), funzione inserita nella

finalità “gestione del territorio”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di 187,04 milioni

(di risorse libere e di risorse rigide), lo stanziamento definitivo si è attestato a 219,33 milioni, di

cui 195,48 impegnati e 166,22 pagati. Secondo le logiche espositive sopra rappresentate, risultano

realizzate le attività programmate con riferimento innanzitutto ai servizi relativi al trasporto

pubblico locale (per 136,30 milioni di impegni), in relazione al quale assumono primaria rilevanza

gli articoli 15-19 della legge regionale 18 luglio 2014, n. 13, recanti misure di semplificazione in

materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su

strada e viabilità. In questo contesto l’obiettivo strategico rivolto a “migliorare le prestazioni del

trasporto pubblico locale” è declinato nelle azioni strategiche tese a “rafforzare i collegamenti con

Roma e Milano e velocizzare i servizi con Mestre” e a “promuovere un adeguamento della ferrovia nei

punti critici (Monfalcone-Bivio San Polo, raddoppio della linea Cervignano-Palmanova-Udine,

circonvallazione di Udine, avviare l’elettrificazione della linea Casarsa della Delizia-Portogruaro)”,

che risultano completate. In secondo luogo, risultano completate anche le attività riferite al 2014

concernenti i servizi ferroviari (impegni per 58,85 milioni), per i quali sono previste le azioni

strategiche tese ad “adeguare le connessioni ferroviarie con i porti e lungo il corridoio Adriatico-

Baltico e il corridoio Mediterraneo”, a “razionalizzare la stazione merci di Campo Marzio a Trieste e

gli impianti ferroviari del porto al fine di gestire treni più lunghi e pesanti”, e a “completare le attività

per il Progetto Adria-A di analisi dell’assetto infrastrutturale, della definizione della capacità e dei

servizi ferroviari d’intesa con i partner sloveni”, mentre risultano in ritardo sui target temporali

definiti gli interventi connessi all’azione strategica tesa a “realizzare le gare per l’affidamento dei

servizi regionali su gomma/marittimi e su ferro con l’obiettivo di una più forte integrazione tra queste

due modalità”.

Infrastrutture e trasporti (programma di governo: infrastrutture), finalità “infrastrutture,

trasporti, telecomunicazioni”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di 71,17 milioni

(risorse libere e rigide), lo stanziamento definitivo si è attestato a 169,24 milioni, di cui 122,79

impegnati e 80,31 pagati. Risultano realizzati gli investimenti per la progettazione di opere

d’interesse regionale (in particolare, 83,60 milioni di impegni per la viabilità regionale): in

relazione a progetti di 20 o 30 anni fa, è prevista l’azione strategica tesa a “rimodulare i progetti

riguardanti specifici tratti di viabilità stradali (ad esempio, la viabilità a est del torrente Torre, il

raccordo autostradale Gemona-Cimpello-Sequals, la bretella di scorrimento veloce Palmanova-

Manzano, la variante di Dignano)”, che ha portato alla modifica o alla revoca di alcuni interventi,

Page 186: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

185 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

secondo le attuali diverse esigenze. Con riferimento allo sviluppo della portualità e della logistica,

che registrano impegni di 9,33 milioni per opere marittime e di 1,36 per i porti, risulta completata

la fase 2014 con l’adozione della delibera di Giunta regionale n. 2264 del 28 novembre 2014 di

approvazione degli atti di indirizzo. Risultano completate anche le attività previste per il 2014

attinenti le azioni strategiche tese a “intercettare quote maggiori di traffico marittimo che

attraversano il Mediterraneo lungo le rotte del middle e far-est, favorendo l’accesso a grandi navi nei

porti regionali”, a “potenziare le infrastrutture del porto di Trieste”, a “sviluppare le infrastrutture e

intervenire con la nuova organizzazione del porto di Monfalcone”, nonché a “potenziare le

infrastrutture e l’accessibilità di Porto Nogaro”. Inoltre è stato dato supporto al servizio di

trasporto aeroportuale dallo scalo regionale verso gli aeroporti nazionali, con 3,03 milioni di

impegni.

Difesa del territorio (programma di governo: modelli di sviluppo e governo del territorio), finalità

“tutela dell’ambiente e difesa del territorio”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di

19,09 milioni (risorse libere e rigide), lo stanziamento definitivo si è attestato a 117,09 milioni, di

cui 50,78 impegnati e 26,36 pagati. La Regione ha garantito i finanziamenti per la manutenzione

ordinaria di opere idrauliche e degli alvei dei corsi d’acqua, con 15,33 milioni di impegni per opere

idrauliche e 4,36 milioni di impegni per la gestione della tutela delle acque. In proposito è prevista

una specifica azione strategica tesa ad “approvare il Piano regionale tutela delle acque”: l’attività

2014 risulta completata con l’approvazione del progetto di piano mediante delibera di Giunta

regionale n. 2641 del 30 dicembre 2014. Risultano altresì completate le attività previste per il

2014 con riferimento all’azione strategica tesa a “garantire la manutenzione dei corsi d’acqua anche

attraverso lo sghiaiamento dei fiumi”; per l’azione strategica volta a “programmare interventi sui

seguenti aspetti: assetto idraulico ed erosione dei fondali; dragaggi, manutenzione dei canali,

ricostruzione appropriata del sistema delle barene; tutela dei valori ambientali, con promozione

integrata delle risorse naturali attraverso il Piano di gestione sito natura 2000”, gli interventi che si

concludono nel 2014 sono terminati o in fase di ultimazione mentre sono stati avviati quelli

pluriennali (delibera di Giunta regionale n. 2372 del 5 dicembre 2014). Con riferimento alla

gestione dei parchi e delle riserve naturali, sono stati impegnati 2,26 milioni per la gestione e 2,10

milioni per l’attività di promozione e tutela.

Attività culturali, ricreative e sportive (programma di governo: cultura), finalità “attività

culturali, ricreative e sportive”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di 86,23 milioni

Page 187: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

186

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

(risorse libere e rigide), lo stanziamento definitivo si è attestato a 100,11 milioni, di cui 74,35

impegnati e 63,61 pagati. La Regione ha garantito gli incentivi per la tutela e la valorizzazione

dell’attività teatrale (con impegni per 19,10 milioni) e cinematografica, con impegni per 2,64

milioni. Sono stati impegnati 3,30 milioni di finanziamenti a favore di biblioteche e musei.

Attiene a questo obiettivo quanto disposto dalla legge regionale 11 agosto 2014, n. 16, che reca

norme in materia di attività culturali. È stata avviata, nell’ambito dell’azione strategica tesa a

“predisporre una nuova legge regionale di disciplina dei musei e dei beni culturali (esempio: per

incentivare nuovi servizi e nuovi standard di qualità per i luoghi della cultura, musei, teatri,

biblioteche che operano in Regione e figure professionali)”, l’attività di ricognizione della normativa

di riferimento con riflessione sui contenuti essenziali del disegno di legge. Per la tutela delle

identità linguistiche, sono stati impegnati 1,53 milioni per la lingua e cultura friulana (in questo

ambito è stato adottato, con decreto del Presidente della Regione 2 maggio 2014, n. 79, il

regolamento in materia di certificazione della conoscenza della lingua friulana, in attuazione

dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale 18 dicembre 2007, n. 29 - norme per la tutela,

valorizzazione e promozione della lingua friulana), 6,87 milioni per la lingua e cultura slovena,

nonché 1,13 per i corregionali all’estero. Per l’associazionismo e il volontariato sono stati

impegnati 1,63 milioni, mentre per le manifestazioni culturali e sportive di rilievo almeno

regionale sono stati impegnati rispettivamente 1,10 milioni e 3,89 milioni.

Istruzione, formazione e ricerca (nell’ambito del programma di governo: cultura), finalità

“istruzione, formazione e ricerca”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di 95,38 milioni

(risorse libere e rigide), lo stanziamento definitivo si è attestato a 196,48 milioni, di cui 133,41

impegnati e 112,29 pagati. La Regione ha garantito i finanziamenti per il funzionamento delle

strutture scolastiche, con impegni di 10,32 milioni per l’edilizia scolastica. Sono stati assegnati

contributi a favore dei nuclei familiari a sostegno dei costi per il trasporto scolastico e l’acquisto

dei libri di testo, oltre ai contributi agli istituti scolastici per il comodato gratuito dei libri e

finanziamenti per il sostegno alle scuole paritarie, con impegni di 6,68 milioni per il sostegno della

frequenza scolastica. Sono stati impegnati 11,44 milioni per il sistema universitario ivi incluse le

borse di studio e i prestiti d’onore, 32,03 milioni per la formazione di base in obbligo scolastico e

formativo e 40,21 milioni per la formazione degli adulti e la formazione continua. Le attività delle

istituzioni scientifiche sono state sostenute con impegni pari a 5,64 milioni.

Page 188: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

187 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Politiche sociali (programma di governo: politiche sociali), finalità “protezione sociale”: rispetto a

una previsione iniziale complessiva di 356,90 milioni (di risorse libere e rigide), lo stanziamento

definitivo si è attestato a 497,45 milioni, di cui 409,87 impegnati e 307,86 pagati, comprensivi dei

finanziamenti per il lavoro di cui al primo punto della presente elencazione. La Regione ha

confermato le risorse per i settori d’intervento più delicati (disabilità con impegni per 95,13

milioni, servizi per la prima infanzia con impegni per 28,87 milioni, autonomia della persona con

impegni per 54 milioni, servizi socio-assistenziali con impegni per 80,67 milioni, casa con impegni

per 125,14 milioni).

Spesa corrente sanitaria (programma di governo: salute), nell’ambito della finalità “salute,

integrazione socio sanitaria e politiche sociali”: rispetto a una previsione iniziale complessiva di

2.164,65 milioni (di risorse libere e rigide), lo stanziamento definitivo della finalità “sanità

pubblica” si è attestato a 2.520,23 milioni, di cui 2.465,22 impegnati e 2.266,92 pagati. Attiene a

questo settore, e rientra nell’azione strategica volta a “definire il riordino dell’assetto istituzionale e

organizzativo del Servizio sanitario regionale”, l’emanazione della legge regionale 16 ottobre 2014,

n. 17, che reca il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale

nonché norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria, con la successiva adozione

del decreto del Presidente della Regione 23 dicembre 2014, n. 245, che contiene il recepimento

degli atti ricognitivi delle Aziende del servizio sanitario regionale relativamente all’individuazione

dei beni mobili registrati e dei beni immobili da trascrivere nei pubblici registri, e del decreto del

Presidente della Regione 31 dicembre 2014, n. 264, che dispone la costituzione dei nuovi Enti del

Servizio sanitario regionale.

Dalle risultanze finali quali enucleabili dal rendiconto 2014 e dalla relazione di verifica si può

dedurre, sia pur al presente livello di analisi, una generale buona capacità di utilizzo delle risorse

disponibili. Tale positiva risultanza è ridotta, nell’ambito della finalità “tutela dell’ambiente e

difesa del territorio”, dagli esiti della capacità d’impegno registrata per spese d’investimento.

In conclusione si può affermare, sulla base della documentazione disponibile, che la produzione

legislativa e regolamentare nel corso del 2014 è stata ampia e articolata. Al controllo strategico e

di gestione è devoluto il compito di verificare la coerenza dell’azione amministrativa con i

contenuti di tale produzione normativa.

Page 189: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

188

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PARTE II - DINAMICHE CONTABILI E

FINANZIARIE DEL RENDICONTO

Page 190: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

189 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

5. DINAMICHE GENERALI DELLE ENTRATE

5.1 Le dinamiche del gettito tributario nel periodo 2008-2014. Pare opportuno premettere alla disamina delle entrate dell’esercizio 2014 alcune considerazioni

sistematiche sulle dinamiche del gettito tributario regionale nel periodo 2008-2014, al fine di

sottolineare la concreta incidenza che, sul piano operativo e con riferimento agli effetti prodotti,

hanno esercitato i criteri di individuazione e le procedure di riscossione delle quote di

compartecipazione regionale ai tributi erariali. Nel paragrafo seguente lo stesso tema verrà

inquadrato nel più ampio contesto delle peculiarità dell’ordinamento contabile regionale che

dovranno trovare composizione nell’ottica e ai fini dell’armonizzazione dei sistemi e degli schemi

di bilancio.

Il grafico che segue evidenzia, per mezzo della linea spezzata che costantemente si sussegue negli

anni, il non lineare andamento dell’accertamento delle entrate tributarie regionali dal 2008, in cui

è diventato operativo il nuovo regime di accreditamento delle compartecipazioni erariali di cui al

decreto legislativo n. 137/2007, al 2014 e, in virtù della fortissima incidenza di tali entrate

sull’ammontare di quelle effettive (tranne che nel 2009, incidenza stabilmente superiore all’85%,

al netto del gettito da compartecipazione accertato al titolo VI e, per il solo 2010, del gettito di

482,2 milioni relativo alla compartecipazione all’Irpef sui redditi da pensione accertato al titolo

III), il conseguente non lineare andamento delle risorse complessive a disposizione, negli anni,

della Regione.

Page 191: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

190

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

SERIE STORICA 2008-2014 DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E DELLE ENTRATE EFFETTIVE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA (VALORI IN €)

Nella parificazione del rendiconto 2013 era stato evidenziato come le difficoltà nella

programmazione finanziaria registrate nell’ultimo periodo fossero ascrivibili anche alla presenza

di “variabili ingovernabili dalla Regione” dipendenti dalle misure di finanza pubblica statale che,

con contenuti finanziari talvolta non immediatamente quantificabili, producevano effetti diretti

sull’ammontare delle compartecipazioni regionali, condizionando la programmazione.

L’approfondimento svolto ai fini dell’odierna parificazione ha inteso individuare e quantificare le

ulteriori variabili ingovernabili, o quanto meno imprevedibili, connesse al sistema normativo di

quantificazione e riscossione del gettito tributario spettante alla Regione e quindi, in ultima

analisi, costituenti una concreta espressione della declinazione sul piano operativo dell’autonomia

finanziaria della specialità regionale fondata sul sistema delle compartecipazioni al gettito dei

tributi erariali.

Al riguardo si deve innanzitutto precisare che, nel regime previsto dal decreto legislativo n.

137/2007 e dai successivi decreti ministeriali di attuazione, l’accertamento delle entrate non opera

in conformità alla nozione giuridica propria della contabilità finanziaria, bensì esprime le “somme

finalizzate” e cioè l’importo dell’effettivo accredito sul conto di tesoreria della Regione delle

somme ripartite e cioè incassate. Con riferimento alla più rilevante fonte di finanziamento

regionale si determina quindi una sovrapposizione della cassa sulla competenza, con prevalenza

della prima. Ne consegue che il criterio di imputazione di tali afflussi finanziari al periodo di

0,00

1.000.000.000,00

2.000.000.000,00

3.000.000.000,00

4.000.000.000,00

5.000.000.000,00

6.000.000.000,00

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Entrate tributarie Friuli VeneziaGiulia

Entrate effettive Friuli VeneziaGiulia

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191 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

competenza non è determinato dal periodo di imposta, bensì dalla data del bonifico e cioè dalla

data in cui si è verificato il riversamento sulla contabilità speciale “fondi della riscossione” delle

somme effettivamente percepite dagli intermediari della riscossione. Per tale motivo anche le

vicende connesse al tempo e al luogo del mero versamento delle imposte (ad es. anticipi delle

scadenze di pagamento, mobilità dei contribuenti versanti) influiscono direttamente sulla

quantificazione del gettito annuale spettante alla Regione.

Nella tabella di seguito riportata sono indicati, per ciascun anno del periodo preso in

considerazione, i fatti che hanno inciso significativamente sulla dinamica del gettito fiscale della

Regione con la relativa quantificazione. In tabella sono anche segnalati i più importanti fattori

non ripetitivi, con la relativa quantificazione, che hanno inciso sulle altre componenti di entrata.

Oltre alle dinamiche del sottostante imponibile del gettito fiscale dipendenti dall’andamento del

sistema economico, gli elementi rilevanti ai fini del gettito fiscale regionale sono sostanzialmente

espressione della interazione del sistema della compartecipazione con l’applicazione delle

procedure che disciplinano la quantificazione e la riscossione del gettito tributario spettante alla

Regione. Tali fattori sono riconducibili alle seguenti casistiche:

variazione di aliquote d’imposta;

variazione della percentuale di spettanza regionale dell’IRAP privata versata dalle imprese

“multimpianto”;

intrinseca variabilità del gettito da compartecipazione all’Ires;

progressiva introduzione nell’ordinamento fiscale di imposte sostitutive da parte del

legislatore statale, con particolare riferimento al caso in cui la scelta del regime di imposizione

è rimessa al contribuente;

modifiche del regime dei versamenti con effetti anticipatori di gettito;

modifiche del regime fiscale delle compensazioni e dei rimborsi;

modifiche del regime contabile;

errate imputazioni tecniche dei versamenti;

vicende che riguardano gli adempimenti fiscali dei grandi contribuenti che assolvono le

obbligazioni fiscali (versamenti) sul territorio regionale.

Con i fatti suddetti concorrono ulteriori evenienze che però non possono considerarsi estranee e

sovraordinate a decisioni di livello regionale com’è per l’assunzione di nuove funzioni regionali e

modifiche statutarie.

Page 193: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

192

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PRINCIPALI FATTORI, CON RELATIVA QUANTIFICAZIONE, GIUSTIFICATIVI DELLA DINAMICA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE REGIONALI E DELLE ALTRE ENTRATE

EFFETTIVE NEL PERIODO 2008-2014

2008

Entrate tributarie

-Aumento della compartecipazione all’IVA da 8 a 9,1 decimi al fine di garantire il

finanziamento delle funzioni di competenza regionale e dei trasferimenti previsti di

cui al D.Lgs. n. 111/04 (Norme di attuazione dello Statuto speciale del FVG

concernenti il trasferimento di funzioni in materia di viabilità e trasporti): la

quantificazione della devoluzione di tali funzioni, a livello di spesa, ammonta a 98

milioni.

-Compartecipazione al gettito delle imposte sostitutive: nel 2008 sono stati accertati

443,7 milioni relativi al 2005, 2006, 2007 e 2008 (la quota riferita al 2008 ammonta a

85,5 milioni).

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

-Entrate tit. III: Contributo di 65,0 milioni per la realizzazione del collegamento

stradale veloce tra l’autostrada A4 e la zona produttiva del Comune di Manzano a

seguito dell’art. 25, comma 1, D.L. 1 ottobre 2007, n. 159, convertito con la legge n.

222 del 29 novembre 2007.

2009

Entrate tributarie

-Compartecipazione all’Irpef: ai sensi del D.L. n. 168/2009, parziale differimento al

2010 dell’acconto di imposta del 2009, per una diminuzione di gettito stimata di 50

milioni.

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

Entrate tit. IV, cat. 4.5 “Entrate per riscossione crediti”: contabilizzazione del

Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale per

l’importo di 400 milioni.

2010

Entrate tributarie

-Compartecipazione all’Irpef: ai sensi del D.L. n. 168/2009, parziale differimento al

2010 dell’acconto di imposta del 2009, per un aumento di gettito stimato di 50

milioni.

-Compartecipazione all’IVA: modifica disciplina delle compensazioni fiscali ai sensi

del D.L. n. 78/2009 con possibilità per il contribuente di ritardare la compensazione:

anticipazione di gettito rispetto agli esercizi successivi stimata in 110 milioni.

Page 194: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

193 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

-Compartecipazione al gettito di entrate sostitutive: imposta sostitutiva ex art. 15

del D.L. n. 185/2008, relativa al riallineamento dei valori contabili per i soggetti che

adottano i principi contabili internazionali (IAS/IFRS): anticipazione di gettito

rispetto agli esercizi successivi stimata in 250 milioni.

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

Entrate tit. III: inizia la contabilizzazione in bilancio a regime delle entrate da

compartecipazione all’Irpef sui redditi da pensione; nel 2010 sono state peraltro

classificate in tale titolo, anziché tra le entrate tributarie-compartecipazioni erariali,

per l’importo di € 482.221.671

2011

Entrate tributarie

-Contributi ed accantonamenti al risanamento della finanza pubblica:

-Minori entrate da compartecipazioni erariali per contributo regionale alla

sostenibilità del debito pubblico ex art. 1 comma 152 e 153 della l. n. 220/2010, per

l’importo di 150 milioni.

- Entrate da compartecipazione all’Irpef sui redditi da pensione, pari all’importo,

oltre l’acconto 2009, di 486,7 milioni.

-Compartecipazione all’Irpef: ai sensi del D.L. n. 78/2010, parziale differimento al

2012 dell’acconto di imposta del 2011, per una diminuzione di gettito stimata di 45,6

milioni.

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

Entrate tit. II: entrata non ripetitiva relativa alla gestione liquidatoria dell’Agenzia

regionale della Sanità, ai sensi dell’art. 10 c. 2 l.reg. n. 12/2009, per 48,3 milioni.

Entrate tit. III:

a)Errato versamento a titolo di contributi sanitari sulle assicurazioni per

responsabilità civile veicoli, da restituire allo Stato, pari a 18,6 milioni.

b)Entrata non ripetitiva, ai sensi dell’art. 8 comma 1 della l.reg. n. 11/2011, relativa

a somme scritte a debito verso la Regione nei bilanci di esercizio 2010 degli enti del

servizio sanitario regionale, relative ai fondi per i rinnovi contrattuali del personale

non utilizzabili e agli utili pregressi anteriori all’anno 2010, per 36,7 milioni.

2012

Entrate tributarie

-Entrate tributarie proprie: aumento, ai sensi dell’art. 28 c. 1 D.L. n. 201/2011 che ha

modificato l’art. 6 c. 1 del D.Lgs. n. 68/2011, dell’aliquota dell’addizionale regionale

Page 195: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

194

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

all’Irpef da 0,9% a 1,23%.

-Contributi ed accantonamenti al risanamento della finanza pubblica:

a)Minori compartecipazioni erariali per il contributo regionale alla sostenibilità del

debito pubblico ex art. 1 comma 152 e 153 della l. n. 220/2010, per l’importo di 200

milioni;

b)Minori compartecipazioni erariali per gli accantonamenti ai sensi dell’art. 28, c.3,

d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, dell’art. 4, comma 11, del d.l.

16/2012, dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012,

per l’importo complessivo di 248,8 milioni.

-Minori compartecipazioni erariali per l’applicazione di riserve erariali di cui al DL.

138/2011 e al DL. n. 201/2011, che spettano alla Regione, per l’importo di 117,1

milioni.

-Compartecipazione all’Irpef: ai sensi del D.L. n. 78/2010, parziale differimento al

2012 dell’acconto di imposta del 2011, per un aumento di gettito stimato di 45,6

milioni.

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

Entrate tit. II: entrata non ripetitiva relativa all’acquisizione di fondi per mobilità

ospedaliera interregionale dal 2005 al 2010 a carico del fondo sanitario nazionale, per

67,8 milioni.

2013

Entrate tributarie

-Contributi ed accantonamenti al risanamento della finanza pubblica:

a)Minori compartecipazioni erariali per il contributo regionale alla sostenibilità del

debito pubblico ex art. 1 comma 152 e 153 della l. n. 220/2010, per l’importo di 250

milioni.

b)Minori compartecipazioni erariali per gli accantonamenti ai sensi dell’art. 28, c.3,

d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, dell’art. 4, comma 11, del d.l.

16/2012, dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e

dell’art. 1 comma 132 della l. n. 228/2012 per l’importo complessivo di 333,1 milioni.

-Compartecipazione all’Irpef su redditi da pensione: inizio dell’applicazione a regime

del meccanismo di attribuzione con acconti e saldi, con entrata relativa al saldo

riferito alle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2010 per l’importo di 98,6 milioni.

-Entrate tributarie proprie (IRAP diversa da Amministrazioni pubbliche): ai sensi

del D.L. n. 76/2013, del D.L. n. 133/2013 e del D.L. n. 102/2013, anticipazione di

Page 196: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

195 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

gettito rispetto al 2014 derivante dalla modifica delle percentuali di acconto

dell’IRES (e dell’IRAP) relative al 2013, per un aumento di gettito stimato di 35,7

milioni.

-Compartecipazione regionale all’Irpef: a seguito del processo di riorganizzazione di

un gruppo societario regionale, aumento di gettito pari a 60 milioni.

-Compartecipazione erariale all’IVA: aumento dei rimborsi in conto fiscale nei

confronti dei soggetti creditori in applicazione dell’art. 5 del DL. n. 35/2013, con una

diminuzione di gettito, rispetto il 2012, stimata in 83,7 milioni.

-Modificazione dei criteri di contabilizzazione dei versamenti inerenti alle

compartecipazioni erariali operati dai contribuenti a fine anno: conseguente aumento

delle entrate in conto competenza (e non più in conto residui); a titolo di confronto,

nel 2012 (l’ultimo anno nel quale si applicava la contabilizzazione in conto residui)

tale importo ammontava complessivamente a 125,6 milioni, di cui 118,3 milioni

relativi alla compartecipazione erariale all’IVA.

-Compartecipazione erariale all’IRES:

a)ai sensi del D.L. n. 76/2013, del D.L. n. 133/2013 e del D.L. n. 102/2013,

anticipazione di gettito rispetto al 2014 derivante dalla modifica delle percentuali di

acconto dell’IRES (e dell’IRAP) relative al 2013, per un aumento di gettito stimato

di 87,6 milioni;

b)entrata non ripetitiva relativa ad un gruppo societario in sede di consolidato

fiscale, per un importo di 136,7 milioni.

2014

Entrate tributarie

-Contributi e accantonamenti al risanamento della finanza pubblica:

a)Minori compartecipazioni erariali per il contributo regionale alla sostenibilità del

debito pubblico ex art. 1 comma 152 e 153 della l. n. 220/2010, per l’importo di 300

milioni.

b)Minori compartecipazioni erariali per gli accantonamenti ai sensi dell’art. 28, c.3,

d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, dell’art. 4, comma 11, del d.l.

16/2012, dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012,

dell’art. 1 comma 132 della l. n. 228/2012, dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c.

3 DL. n. 66/2014, per l’importo complessivo di 458,2 milioni.

c)Minori compartecipazioni erariali per l’applicazione di riserve erariali di cui all’art.

1 comma 508 della l. n. 147/2013, che spettano allo Stato, per l’importo di 134,1

Page 197: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

196

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

milioni.

-Compartecipazione erariale all’IRES: ai sensi del D.L. n. 76/2013, del D.L. n.

133/2013 e del D.L. n. 102/2013, anticipazione di gettito rispetto al 2014 derivante

dalla modifica delle percentuali di acconto dell’IRES (e dell’IRAP) relative al 2013,

per una diminuzione di gettito stimata di 87,6 milioni.

- Compartecipazione all’imposta erariale sul consumo dei tabacchi: ai sensi dell’art. 1

comma 513 della legge 27.12.2013, n. 147, in applicazione dell'articolo 7 del decreto

legislativo 23 dicembre 2010, n. 274, e al fine di rendere efficaci le disposizioni ivi

contenute, la compartecipazione della regione Friuli Venezia Giulia al gettito

dell’imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi passa

da 9,0 a 9,19 decimi; conseguentemente, il citato comma 513 dispone che il livello del

finanziamento del Servizio sanitario nazionale è rideterminato in riduzione

dell'importo di 2.375.977 euro annui, a decorrere dall'anno 2014, per la componente

del finanziamento di cui all'articolo 2, comma 283, lettera c), della legge 24 dicembre

2007, n. 244, e dell'importo di 160.000 euro annui, a decorrere dall'anno 2014, per la

componente del finanziamento di cui al decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230.

-Entrate tributarie proprie (IRAP diversa da Amministrazioni pubbliche): ai sensi

del D.L. n. 76/2013, del D.L. n. 133/2013 e del D.L. n. 102/2013, anticipazione di

gettito rispetto al 2014 derivante dalla modifica delle percentuali di acconto

dell’IRES (e dell’IRAP) relative al 2013, per una diminuzione di gettito stimata di

35,7 milioni.

Entrate effettive diverse da entrate tributarie

Entrate tit. II: entrata non ripetitiva relativa all’acquisizione di fondi per mobilità

sanitaria ospedaliera interregionale dal 2010 a carico del fondo sanitario nazionale,

per l’importo di 68,4 milioni.

Il descritto scenario di incertezza dipendente dall’imprevedibilità delle variazioni del gettito

annuale effettivamente disponibile dovrà tener conto nel prossimo futuro del completamento

della normativa concernente l’applicazione delle disposizioni degli articoli 9, 10 e 12 della legge n.

243/2012 di attuazione del pareggio di bilancio, ai sensi dell’art. 81, sesto comma della

Costituzione, di cui è prevista l’entrata in vigore per le Regioni e gli Enti locali con il primo

gennaio 2016. Per una regione che presenta le grandezze finanziarie del bilancio della Regione

Friuli Venezia Giulia, la funzionale applicazione della disciplina sull’equilibrio di bilancio previsto

Page 198: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

197 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dall’art. 9 e di quella sull’indebitamento, calibrato su equilibri riferiti al complesso degli enti

territoriali regionali, di cui all’art. 10, presuppone un regime normativo, che ad oggi deve ancora

definirsi, che garantisca certezze in sede previsionale e soprattutto flessibilità nella gestione dei

picchi di entrata che, come dimostra il grafico, si alternano a periodi di significativa compressione

del gettito.

5.2 Le peculiarità dell’ordinamento contabile regionale nell’ottica dell’armonizzazione

Con riferimento a singoli istituti presi in esame di volta in volte, si è fatto più volte riferimento

alle misure già adottate dalla Regione in vista dell’entrata in vigore del regime contabile

armonizzato di cui al d.lgs. n. 118/2011 e del d,lgs. n. 126/2014, sottolineando le modifiche

introdotte a tal fine nell’ordinamento contabile regionale. In questo contesto, particolarmente

rilevanti sono quelle che riguardano le entrate.

In questa sede e in relazione alle considerazioni svolte nel precedente paragrafo sull’accertamento

e riscossione delle entrate tributarie, si evidenziano in maniera più sistematica le misure adottate

con riferimento alle peculiarità contabili e finanziarie della Regione Friuli Venezia Giulia

individuate nell’ambito delle precedenti relazioni allegate alle parificazioni dei rendiconti

regionali.

1) Competenza derivata (disciplinata dal previgente articolo 31 della legge regionale n. 21/2007).

Situazione previgente

La competenza derivata era un istituto contabile, in vigore fino al 31.12.2014, che consentiva, in

presenza dei presupposti previsti dalla legge, il trasferimento all’esercizio successivo di risorse

stanziate ma non impegnate nel corso dell’anno. Le risorse trasferite a titolo di competenza

derivata all’esercizio successivo entravano nella gestione contabile a seguito di delibere della

Giunta regionale nei primi mesi del nuovo anno. Il trasferimento a competenza derivata

concerneva in particolare anche le risorse allocate nei vari fondi di bilancio previsti dalla legge

regionale di programmazione finanziaria e di contabilità.

Percorso di avvicinamento della Regione al regime armonizzato dei bilanci pubblici

L’istituto contabile della competenza derivata è stato soppresso dalla legge finanziaria regionale

2015 (legge regionale n. 27 del 30 dicembre 2014) che, con l’articolo 13, comma 3, ha sostituito

l’articolo 31 della legge regionale n. 21/2007, facendo decorrere l’effetto delle relative disposizioni

dal 31 dicembre 2014; pertanto già con il rendiconto 2014, tutti gli stanziamenti di spesa non

Page 199: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

198

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

impegnati entro la chiusura dell’esercizio sono stati inviati a economia non potendo più dar luogo

a trasferimenti a competenza derivata e sono affluiti ad avanzo di amministrazione. In alcuni casi

espressamente delineati (fondi globali e di riserva, fondo per il mancato ricorso al mercato

finanziario, fondi per l’attuazione dei contratti collettivi, fondo per residui perenti, fondi per

interventi a finanziamento comunitario, fondi di garanzia, assegnazioni statali e comunitarie,

vincolo di destinazione regionale, ecc.), il legislatore regionale ha previsto la possibilità, anche

prima dell’approvazione del rendiconto, previa autorizzazione della Giunta regionale, di iscrivere

le suddette somme quali quote vincolate dell’avanzo di amministrazione.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

L’istituto della competenza derivata non risultava compatibile con le norme di cui al d.lgs. n.

118/2011, la Regione, avendolo soppresso, si è allineata alla nuova normativa in materia di

bilanci pubblici.

2) Meccanismi, tecnicismi e prassi di registrazione contabile delle entrate.

Situazione previgente

Le procedure applicate determinavano la convergenza dell’accertamento con la riscossione, pur a

fronte della norma regionale (articolo 37 l.reg. 21/2007) che, ai fini dell’accertamento quale prima

fase dell’entrata, faceva riferimento esclusivamente al criterio della competenza finanziaria

“semplice”, in base al quale le entrate e le spese si riconducono al periodo amministrativo in cui

sorge il diritto a riscuotere (accertamento) e l’obbligo a pagare (impegno).

Percorso di avvicinamento della Regione al regime armonizzato dei bilanci pubblici

Uno dei principi cardine del decreto legislativo n. 118/2011, quello della c.d. “competenza

potenziata” 84 , ha trovato nell’ordinamento regionale una propria specifica e peculiare

declinazione sia con riferimento all’entrata sia con riferimento alla spesa. In particolare, con

riferimento all’entrata, il comma 1 bis dell’articolo 37 della legge regionale n. 21/2007, aggiunto

dall’articolo 13, comma 3, della legge regionale n. 6/2013, prevede l’iscrizione dei crediti “come

competenza dell'anno finanziario in cui esso giunge a scadenza”85. Con riferimento alla spesa,

l’articolo 42, nella versione da ultimo novellata dalla legge regionale n. 1/2015, prevede, al comma

2, che “Formano impegno sugli stanziamenti di competenza dell'esercizio le somme dovute dalla

84 Il principio della c.d. “competenza potenziata” prevede che le obbligazioni giuridiche perfezionate siano registrate

nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione e imputate all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza.

85 Si riporta il testo completo del c. 1bis dell’art. 37 della l.reg. n. 21/2007: “l'Amministrazione iscrive il credito come competenza dell'anno finanziario in cui esso giunge a scadenza o, qualora dal titolo non si ricavi espressamente la data di scadenza, come competenza dell'anno finanziario in cui esso è sorto”.

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199 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Regione in base a un'obbligazione passiva giuridicamente perfezionata a creditori determinati o

determinabili, sempre che la relativa obbligazione scada entro il termine dell'esercizio”. Inoltre, il

comma 3 dell’articolo 43 prevede che “nel caso di obbligazioni assunte dalla Regione […] l'impegno

può estendersi a più anni nei limiti delle previsioni del bilancio pluriennale e del relativo allegato

[…], fermo restando che formano impegni sugli stanziamenti di ciascun esercizio soltanto le somme

corrispondenti alle obbligazioni che vengono a scadere nel corso del relativo esercizio”86.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

Le citate norme regionali, pur costituendo un primo passo verso la competenza finanziaria

potenziata, paiono necessitare di una declinazione più aderente alle stringenti norme di cui al

d.lgs. 118/2011.

3) Gestione contabile delle entrate tributarie da compartecipazione con rappresentazione al lordo

delle compensazioni e dei rimborsi collegati al sistema di riscossione.

Situazione previgente e attuale

Le entrate tributarie da compartecipazione, se pagate a mezzo del modello F24, vengono

rappresentate nei documenti contabili al lordo delle partite contabili rettificative per

compensazioni (operate dal contribuente tra suoi debiti e crediti d’imposta) e rimborsi

(eventualmente spettanti al contribuente): la registrazione degli importi relativi a tali operazioni

avviene attraverso specifici capitoli di entrata del bilancio regionale alimentati da entrate non

costituenti liquidità di cassa, derivanti dall’emissione di titoli di spesa che dispongono la

commutazione in entrata dei relativi importi pagati87.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

86 Va peraltro richiamata in questo contesto anche l’operazione di riallineamento delle imputazioni contabili dei ruoli di spesa fissa rispetto alla scadenza, compiuta dalla Regione nel 2014, in armonia con il principio della c.d. competenza potenziata. 87 Dal sistema di accertamento e di riscossione vigente deriva che: a) le risultanze contabili del titolo primo comprendono tra le entrate da compartecipazione sia la parte netta relativa al saldo tra le somme a debito e quelle a credito dei contribuenti indicate nei modelli F24 (che viene imputata a una serie di capitoli di entrata del titolo I, categoria 3 - compartecipazioni erariali- del bilancio a seconda della compartecipazione erariale in oggetto) sia la parte compensata (a credito del contribuente) che viene registrata sia in una serie di capitoli di entrata del titolo I, categoria 3 del bilancio a seconda della compartecipazione erariale in oggetto, sia per pari importo su uno specifico capitolo di spesa del titolo I (spese correnti) a cui vengono imputate le parti compensate di tutte le compartecipazioni erariali. b) i dati della competenza (accertamenti) sono correlati alla specifica compartecipazione erariale, mentre i dati relativi alle riscossioni, a causa del meccanismo di imputazione delle anticipazioni e recuperi si discostano da tale corrispondenza, essendo il modo di imputazione delle riscossioni agli accertamenti meramente convenzionale; c) le registrazioni di competenza (accertamenti) non sono espressione della competenza finanziaria quale diritto a riscuotere, bensì semplicemente dell’effettivo accredito sul conto di Tesoreria della Regione delle somme ripartite. Si tratta dunque sostanzialmente, dal punto di vista tecnico della contabilità finanziaria, del concetto di cassa; il criterio di imputazione di tali afflussi di cassa al periodo di competenza non è dato dal periodo di imposta, bensì dalla data in cui si è verificato il riversamento sulla contabilità speciale fondi della riscossione delle somme riscosse dagli intermediari della riscossione.

Page 201: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

200

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La sopra descritta modalità di gestione delle entrate tributarie da compartecipazione dipende

dalle procedure di quantificazione e riscossione dei tributi che traggono origine dalla disciplina

dettata dal decreto legislativo n. 137/2007 e dai decreti ministeriali attuativi.

4) Contabilizzazione della parte delle compartecipazioni erariali da riversare allo Stato ai fini

dell’attuazione del federalismo fiscale (ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico) e rappresentazione contabile della partecipazione regionale agli obiettivi di finanza

pubblica.

Situazione previgente

Fino al 2014, sia la parte delle compartecipazioni erariali che doveva essere riversata allo Stato in

attuazione degli obblighi assunti dalla Regione ai fini dell’attuazione del federalismo fiscale (ora

contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico), sia quella afferente gli

accantonamenti correlati alla partecipazione della Regione al conseguimento degli obiettivi di

finanza pubblica venivano contabilizzate dalla Regione utilizzando una serie di capitoli di partite

di giro. Contabilmente, pertanto, le entrate tributarie da compartecipazione, già interessate dalla

rappresentazione al lordo delle operazioni tecnico contabili sopra ricordate, venivano ripartite tra

il titolo I (per la quota parte a disposizione della Regione) e il titolo VI, cui corrispondeva

l’iscrizione della correlata spesa al titolo IV. Da ciò derivava che, per una visione comparativa

(con altre realtà regionali) delle dinamiche delle entrate tributarie della Regione Friuli Venezia

Giulia, era necessario prendere in considerazione il titolo I dell’entrata e i pertinenti capitoli del

titolo VI.

Percorso di avvicinamento della Regione al regime armonizzato dei bilanci pubblici

Con il bilancio di previsione 2015 taluni capitoli che negli esercizi precedenti erano allocati tra le

partite di giro sono stati trasferiti nel bilancio “operativo” e, in particolare:

i capitoli di entrata e di spesa afferenti gli accantonamenti relativi al concorso della Regione

alle manovre di finanza pubblica (compreso il capitolo relativo alle quote relative agli

arretrati da redditi da pensione per gli anni 2008 e 2009) sono stati spostati rispettivamente al

titolo I dell’entrata e al titolo I della spesa;

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

L’impostazione data al bilancio di previsione 2015, con specifico riferimento al tema in

argomento, pare coerente con le nuove norme sull’armonizzazione.

Page 202: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

201 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

5) Contabilizzazione dei recuperi e gli anticipi dei tributi erariali operati dalla struttura di gestione

dell’Agenzia delle entrate e delle movimentazioni contabili relative a depositi e prelevamenti sul

conto corrente presso la Tesoreria centrale dello Stato

Percorso di avvicinamento della Regione al regime armonizzato dei bilanci pubblici:

I capitoli di entrata e di spesa afferenti i recuperi e gli anticipi dei tributi erariali operati dalla

struttura di gestione dell’Agenzia delle entrate, nonché i capitoli di entrata e di spesa afferenti i

depositi e i prelevamenti dal conto corrente intestato alla Regione presso la Tesoreria centrale

dello Stato relativi ai programmi comunitari, fino al 2014 contabilizzati tra le partite di giro, sono

stati spostati al titolo IV dell’entrata e al titolo II della spesa.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

L’impostazione data al bilancio di previsione 2015, con specifico riferimento al tema in

argomento, pare coerente con le nuove norme sull’armonizzazione.

6) Gestione del debito potenziale88

Situazione previgente (e in parte ancora vigente)

La specificità contabile del Friuli Venezia Giulia derivava dal fatto che a fronte delle

autorizzazioni al ricorso al mercato finanziario contenute nelle leggi finanziarie regionali venivano

accertati in conto competenza importi pari alle somme corrispondentemente impegnate per spese

d’investimento durante l’esercizio e a quelle trasferite all’esercizio successivo a titolo di

competenza derivata. La mancata emissione del debito faceva sì che, per ogni esercizio

finanziario, le somme così accertate (e appunto non riscosse) determinavano contabilmente

residui attivi (da gestione di competenza e da gestione di residui), la cui consistenza complessiva

corrispondeva al debito potenziale. L’esistenza di tali residui attivi e le loro dinamiche nel tempo

influivano sul risultato d’amministrazione.

Percorso di avvicinamento della Regione al regime armonizzato dei bilanci pubblici

In sede di rendiconto 2014, l’Amministrazione ha eliminato i residui attivi corrispondenti al

debito potenziale89 di cui all’articolo 1, comma 4, della legge regionale n. 12/2009 che, anche sulla

base dei principi contabili dell’armonizzazione contabile, non avrebbero avuto i presupposti

giuridici per essere mantenuti in bilancio.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011 88 Debito la cui assunzione è autorizzata dalle leggi finanziarie che si succedono negli anni, ma che di fatto non viene emesso. 89 Gli aspetti teorici e pratici connessi al debito potenziale sono stati trattati da questa Sezione nella relazione di parificazione del rendiconto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2011, di cui alla deliberazione della Sezione n. 84 del 13 luglio 2012 (parte II, 9.1.1 ) e nella DAS dello stesso rendiconto di cui alla deliberazione n. 83 del 2 luglio 2012.

Page 203: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

202

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Il percorso avviato dall’Amministrazione, con specifico riferimento al tema in argomento, pare

positivo, tuttavia si evidenzia che l’articolo 62, comma 4 e 5, del d.lgs. n. 118/2011 espressamente

prevede che: “Le entrate derivanti da operazioni di debito sono immediatamente accertate a seguito del

perfezionamento delle relative obbligazioni, anche se non sono riscosse, e sono imputate agli esercizi in

cui è prevista l’effettiva erogazione del finanziamento. Contestualmente è impegnata la spesa

complessiva riguardante il rimborso dei prestiti, con imputazione agli esercizi secondo il piano di

ammortamento, distintamente per la quota interessi e la quota capitale. Le somme iscritte nello stato di

previsione dell'entrata in relazione ad operazioni di indebitamento autorizzate, ma non perfezionate

entro il termine dell'esercizio, costituiscono minori entrate rispetto alle previsioni“.

La questione sul debito potenziale dovrà essere ricondotta nell’alveo della previsione normativa

di cui all’articolo 10 della legge n. 243/2012.

7) Parametri per il limite legale all’indebitamento.

Situazione previgente e attuale

L’art. 24 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità prevede che

l'importo complessivo annuale delle rate di ammortamento per capitale e interessi derivante dal

ricorso al mercato finanziario non possa superare il 10 per cento dell'ammontare complessivo delle

entrate derivanti da tributi propri e dalle compartecipazioni nette di tributi erariali previsto in

ciascuno degli esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

La citata norma è diversa da quella del d.lgs. n. 118/2011 che, all’articolo 62, comma 6,

espressamente prevede, tra l’altro, che: “Le regioni possono autorizzare nuovo debito solo se l'importo

complessivo delle annualità di ammortamento per capitale e interesse dei mutui e delle altre forme di

debito in estinzione nell'esercizio considerato, al netto dei contributi erariali sulle rate di ammortamento

dei mutui in essere al momento della sottoscrizione del finanziamento e delle rate riguardanti debiti

espressamente esclusi dalla legge, non supera il 20 per cento dell'ammontare complessivo delle entrate

del titolo “Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa” al netto di quelle della

tipologia “Tributi destinati al finanziamento della sanità” ed a condizione che gli oneri futuri di

ammortamento trovino copertura nell'ambito del bilancio di previsione della regione stessa, fatto salvo

quanto previsto dall’articolo 8, comma 2-bis della legge n. 183/2011. Nelle entrate di cui al periodo

precedente sono comprese le risorse del fondo di cui all’articolo 16-bis del decreto-legge 6 luglio 2012, n.

95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, alimentato dalle compartecipazioni

al gettito derivante dalle accise. Concorrono al limite di indebitamento le rate sulle garanzie prestate

Page 204: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

203 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dalla regione a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti, salvo quelle per le quali la

regione ha accantonato l’intero importo del debito garantito.

Il limite è determinato anche con riferimento ai finanziamenti imputati contabilmente agli esercizi

successivi”.

Per completezza si cita anche il comma 2, dell’articolo 40, del d.lgs. n. 118/2011: “A decorrere dal

2016, il disavanzo di amministrazione derivante dal debito autorizzato e non contratto per finanziare

spesa di investimento, risultante dal rendiconto 2015, può essere coperto con il ricorso al debito che può

essere contratto solo per far fronte ad effettive esigenze di cassa”.

8) Limite legale alla spesa pluriennale.

Situazione previgente e attuale

L’art. 24 bis della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità prevede che

l'importo complessivo annuale delle quote di limiti di impegno per l'assunzione di obbligazioni

pluriennali, non possa superare il 10 per cento dell'ammontare complessivo delle entrate derivanti

dai tributi propri e dalle compartecipazioni nette di tributi erariali previsto in ciascuno degli

esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

La previsione normativa regionale è diversa da quelle di cui:

- al comma 2 dell’articolo 38 “ Le leggi regionali che dispongono spese a carattere pluriennale

indicano l'ammontare complessivo della spesa, nonché la quota eventualmente a carico del bilancio in

corso e degli esercizi successivi. La legge di stabilità regionale può annualmente rimodulare le quote

previste per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione e per gli esercizi successivi, nei

limiti dell'autorizzazione complessiva di spesa”;

- al comma 3 dell’articolo 10 del d.lgs. n. 118/2011: “Gli impegni di spesa sono assunti nei limiti dei

rispettivi stanziamenti di competenza del bilancio di previsione, con imputazione agli esercizi in cui le

obbligazioni passive sono esigibili. Non possono essere assunte obbligazioni che danno luogo ad

impegni di spesa corrente:

a) sugli esercizi successivi a quello in corso considerati nel bilancio di previsione, a meno che non

siano connesse a contratti o convenzioni pluriennali o siano necessarie per garantire la continuità dei

servizi connessi con le funzioni fondamentali, fatta salva la costante verifica del mantenimento degli

equilibri di bilancio;

b) sugli esercizi non considerati nel bilancio, a meno delle spese derivanti da contratti di

somministrazione, di locazione, relative a prestazioni periodiche o continuative di servizi di cui

Page 205: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

204

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

all’articolo 1677 del codice civile, imputate anche agli esercizi considerati nel bilancio di previsione,

delle spese correlate a finanziamenti comunitari e delle rate di ammortamento dei prestiti, inclusa la

quota capitale”.

9) Determinazione delle risultanze finali d’esercizio ai fini dell’applicazione e utilizzo dell’avanzo.

Situazione previgente e attuale

L’art. 34 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità stabilisce che con la

legge di assestamento di bilancio, acquisita giuridica certezza delle risultanze della gestione a

seguito del giudizio di parifica, tra le entrate e le spese si iscrive l'eventuale avanzo di

amministrazione90.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

La citata norma regionale non pare coerente con la previsione di cui all’articolo 42 del d.lgs. n.

118/2011: “Il risultato di amministrazione, distinto in fondi liberi, fondi accantonati, fondi destinati

agli investimenti e fondi vincolati, è accertato con l’approvazione del rendiconto della gestione

dell’ultimo esercizio chiuso, ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei

residui passivi. […]”.

10) Ammissibilità (e presenza) di numerose gestioni fuori bilancio.

Situazione previgente e attuale

L’art. 25 della legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità, dopo aver ribadito

il principio generale del divieto delle gestioni fuori bilancio, prevede l’eccezionale possibilità che,

con legge, possa essere autorizzata la costituzione nei 4 casi espressamente previsti dallo stesso

articolo. Attualmente sono previste numerose gestioni fuori bilancio.

Compatibilità delle norme vigenti con il d.lgs. 118/2011

Il comma 2, lettera b) dell’articolo 1 del d.lgs. n. 118/2011, sembra poter ammettere l’esistenza di

gestioni fuori bilancio approvate con legge, le quali vengono fatte rientrare tra i c.d. “enti

strumentali” (vedasi anche art. 39, comma 15, d.lgs. 118/2011)

Tuttavia la presenza di numerose gestioni fuori bilancio risulta essere difficilmente conciliabile

con il principio dell’universalità: “Il sistema di bilancio ricomprende tutte le finalità e gli obiettivi di

gestione, nonché i relativi valori finanziari, economici e patrimoniali riconducibili alla singola

90 La norma è finalizzata ad assicurare tempestività all’impiego delle risorse finanziarie, anche anticipando l’ordinaria tempistica del ciclo contabile, che assegna alla legge di approvazione del rendiconto il compito di determinare in modo definitivo le risultanze della gestione.

Page 206: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

205 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

amministrazione pubblica, al fine di fornire una rappresentazione veritiera e corretta della complessa

attività amministrativa svolta nell’esercizio e degli andamenti dell’amministrazione, anche nell’ottica

degli equilibri economico – finanziari del sistema di bilancio. Sono incompatibili con il principio

dell’universalità le gestioni fuori bilancio, consistenti in gestioni poste in essere dalla singola

amministrazione o da sue articolazioni organizzative – che non abbiano autonomia gestionale – che

non transitano nel bilancio. Le contabilità separate, ove ammesse dalla normativa, devono essere

ricondotte al sistema di bilancio dell’amministrazione entro i termini dell’esercizio”.

11) Ulteriori passi compiuti dall’Amministrazione verso l’armonizzazione.

E’ opportuno segnalare che, successivamente all’approvazione della legge regionale di bilancio, la

Giunta regionale con atto n. 55 del 16 gennaio 2015 ha deliberato, ai soli fini informativi, una

rappresentazione del bilancio annuale 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 articolata

secondo gli schemi di bilancio e le classificazioni di entrata e spesa definiti dal decreto legislativo

n. 118/2011 e successive modificazioni.

5.3 Entrate dalla gestione di competenza Premessi i temi generali di cui ai precedenti paragrafi, si svolge ora un’analisi della gestione di

competenza delle entrate effettive (e cioè al netto di quelle afferenti le partite di giro di cui al

titolo VI) dell’esercizio finanziario 2014 nell’ambito di una disamina delle dinamiche verificatesi

del triennio 2012-2014 con riferimento alle previsioni assestate, agli accertamenti di competenza e

al grado di realizzazione dell’entrata, che esprime la misura della trasformazione delle previsioni

di competenza in risorse disponibili.

Ai fini di una corretta lettura e interpretazione dei dati, si precisa che il sistema di riscossione

delle entrate da compartecipazioni erariali, istituito con decreto del Ministro dell’Economia e

Finanze del 17 ottobre 2008 e successivamente integrato dal decreto del Ministro dell’Economia e

Finanze del 17 dicembre 2010, influisce sulle evidenze contabili, nel senso che la Regione

rappresenta in entrata le partite lorde91 delle compartecipazioni ai tributi erariali e in spesa le

relative partite contabili rettificative per compensazioni e rimborsi che si ripercuotono sulle

effettive spettanze regionali. L’analisi, al fine di evidenziare il reale gettito a disposizione della 91 Per partite lorde si intendono le entrate incluse le componenti relative alle compensazioni e ai rimborsi, che il sistema di riscossione richiede di tenere in considerazione al fine di determinare la parte dell’entrata (da compartecipazione) di effettiva spettanza regionale (entrata netta). Per un’illustrazione delle caratteristiche del fenomeno si rimanda alla relazione (punto 10.3) allegata al giudizio di parificazione del rendiconto regionale per l’esercizio finanziario 2011 di cui alla delibera della Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia n. 84 del 13 luglio 2012.

Page 207: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

206

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Regione, per il periodo in esame (2012-2014) prende quindi in considerazione le entrate tributarie

al netto delle suddette partite tecnico-contabili da compensazione e rimborso92.

Si ricorda inoltre che, in base alle rappresentazioni contabili relative alla contribuzione al

federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico (di cui all’art.

1 commi 151-153 l. n. 220 del 13 dicembre 2010 e, in attuazione dell’accordo del 29 ottobre 2014,

all’art. 1 commi 513-514 legge n. 190 del 23 dicembre 2014) e agli accantonamenti preordinati al

risanamento della finanza pubblica (di cui all’art. 28, comma 3, del d.l. n. 201/2011, all’art. 35,

comma 4, del d.l. 1/2012, all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012, all’art. 15, comma 22 e all’art. 16,

comma 3, del d.l. 95/2012, all’art. 1 comma 132 della l. n. 228/2012, all’art. 1, comma 526 della

legge n. 147/2013 e all’art. 46, comma 3, del decreto legge n. 66/2014), fino al 2014 veniva

frazionato l’ammontare di entrata delle compartecipazioni erariali tra il titolo I (a disposizione

della Regione) e il titolo VI (per la quota da riversare allo Stato per la parte relativa alla

contribuzione regionale alle manovre di finanza pubblica). Il dato significativo di riferimento

delle compartecipazioni erariali (e quindi delle entrate tributarie e delle entrate effettive) è

ovviamente quello classificato al titolo I dell’entrata, in quanto rappresenta la parte delle

compartecipazioni effettivamente disponibili per la Regione che influenza gli equilibri complessivi

della gestione.

Come anticipato, non può però trascurarsi che, a tali ultimi fini, neanche il dato contabile relativo

alle entrate tributarie da compartecipazione allocate al titolo I è del tutto significativo, perché

esprime una risultanza al lordo delle quote (finanziariamente molto significative) di gettito

afferenti le compensazioni e i rimborsi, che non costituiscono un’entrata che rimane a disposizione

della Regione, in quanto caratterizzata da una rilevanza di natura meramente tecnico contabile,

ineludibilmente derivante dal sistema di riscossione delle entrate tributarie da compartecipazione

della Regione.

Conseguentemente, ai fini del presente referto, per gli esercizi 2012, 2013 e 2014, l’analisi tiene

conto del dato delle entrate da compartecipazioni erariali (e quindi delle entrate tributarie e delle

entrate effettive) al netto della parte di compartecipazioni erariali classificate nelle partite di giro;

quest’ultimo dato viene peraltro valorizzato nell’analisi sull’andamento teorico delle

compartecipazioni erariali. Le ulteriori analisi, e in particolare quelle sugli equilibri di bilancio,

92 Siffatta necessità si impone dunque al fine di poter cogliere l’effettiva dimensione finanziaria dei fenomeni ora in esame, prescindendo dalle risultanze di operazioni di significato meramente tecnico contabile dipendente dal regime di riscossione che la Regione si trova a dover attuare.

Page 208: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

207 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

terranno conto dell’entrata tributaria al netto delle operazioni di natura tecnico contabile

connesse alle compensazioni e ai rimborsi.

L’analisi della gestione di competenza delle entrate, come sopra rappresentata, evidenzia nel 2014

previsioni assestate di entrate effettive per 4.325,7 milioni e accertamenti per 4.626,5 milioni

(diminuzione di 731,2 milioni pari a -13,65% rispetto al 2013), mentre nel 2013 si era registrato

un aumento rispetto al 2012 pari a 724,4 milioni e +15,63%.

Il grado di realizzazione dell’entrata relativo al totale delle entrate effettive nette si attesta nel

2014 a 106,95%, pari a un differenziale positivo di 300,8 milioni, in diminuzione rispetto al dato

del 2013 (109,17%, pari a un differenziale positivo di 450,0 milioni) e in aumento rispetto al dato

negativo del 2012 (95,90% pari ad un differenziale negativo di 197,8 milioni).

La netta diminuzione delle entrate effettive nette registrata nel 2014 rispetto al 2013, è

imputabile sostanzialmente al gettito delle compartecipazioni erariali, in diminuzione di 344,8

milioni (-9,42%). Più precisamente, il calo dell’entrata è soprattutto riconducibile: al maggiore

contributo della Regione al federalismo fiscale (ora contributo finalizzato alla sostenibilità del

debito pubblico) e ai maggiori accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica, pari a

complessivi 175,0 milioni in termini di minori compartecipazioni erariali per la Regione; alle

minori compartecipazioni erariali pari a 134,1 milioni a seguito degli effetti dell’applicazione da

parte dello Stato nel 2014 delle riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della legge n. 147/2013;

alla diminuzione del gettito delle entrate del titolo IV, da ricondursi alla diminuzione di 305,5

milioni pari a -81,39% dei trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche. Va

peraltro ricordato che il confronto è calcolato con un anno, il 2013, nel quale si è registrato un

rilevante aumento delle entrate effettive nette rispetto al 2012 (da ricondursi sostanzialmente al

gettito delle compartecipazioni erariali, in aumento di 485,0 milioni nonostante un maggiore

contributo, pari a 134,3 milioni in termini di minori entrate, della Regione al federalismo fiscale e

al risanamento della finanza pubblica, nonché al gettito delle entrate del titolo IV ed in

particolare all’aumento dei trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche, in

aumento di 256,9 milioni).

La tabella che segue espone la dinamica delle entrate del 2014, evidenziando il grado di

realizzazione dell’entrata in ciascun anno del triennio 2012-2014.

Page 209: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

208

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 49 Andamento delle entrate effettive nel triennio 2012-2014 in conto competenza

Totale entrate effettive in conto competenza Previsioni assestate

(valori in €)

Accertamenti (valori in €)

Grado di realizzazione dell’entrata

(%) Totale entrate effettive 2014 (Titolo I+II+III+IV+V) (al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

5.171.742.577,47 5.249.877.654,60 101,51%

a detrarre: partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi

846.000.000,00 623.373.457,72 -

Totale entrate effettive 2014 (al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

4.325.742.577,47 4.626.504.196,88 106,95%

Totale entrate effettive 2013 (Titolo I+II+III+IV+V) (al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

5.752.698.593,71 5.953.480.033,50 103,49%

a detrarre: partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi

845.000.000,00 595.801.126,35 -

Totale entrate effettive 2013 (al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

4.907.698.593,71 5.357.678.907,15 109,17%

Totale entrate effettive 2012 (Titolo I+II+III+IV+V) (al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

5.745.106.866,89 5.127.269.422,53 89,25%

a detrarre: partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi

914.000.000,00 494.000.000,00 -

Totale entrate effettive 2012 (al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborsi)

4.831.106.866,89 4.633.269.422,53 95,90%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Si ribadisce che i seguenti prospetti sinottici, che precedono un’analitica disamina degli

accertamenti registrati nei vari titoli d’entrata, sono stati elaborati considerando le

compartecipazioni erariali, e conseguentemente, le entrate tributarie e il totale delle entrate

effettive, al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborso; le entrate di cui al

titolo I (entrate tributarie) registrate nel 2012, nel 2013 e nel 2014 sono state evidenziate al netto

della parte delle compartecipazioni erariali registrate tra le partite di giro.

I dati ottenuti dimostrano l’andamento delle entrate nel triennio secondo la classificazione per

titoli di entrata e attestano in particolare l’assoluta rilevanza delle entrate tributarie, le quali

esercitano nel triennio una preponderante incidenza sul complesso delle entrate effettive (90,31%

nel 2014).

Page 210: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

209 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 50 Entrate effettive nette accertate e composizione di entrata nel triennio 2012-2014 Entrate effettive per titoli in conto

competenza 2012 * 2013* 2014*

TITOLO I 4.127.431.994,41 4.569.258.948,45 4.178.129.718,42

TITOLO II 163.974.493,46 197.125.907,37 251.712.751,18

TITOLO III 94.108.684,99 101.628.680,39 68.494.706,88

TITOLO IV 178.503.898,74 401.703.936,48 102.967.609,86

TITOLO V 69.250.350,93 87.961.434,46 25.199.410,54

Totale entrate effettive 4.633.269.422,53 5.357.678.907,15 4.626.504.196,88

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: I valori indicati si riferiscono agli accertamenti in conto competenza.

Nota: Le entrate tributarie (Titolo I) e conseguentemente il totale delle entrate effettive non comprendono quella parte di compartecipazioni erariali classificate tra le partite di giro.

* Tale struttura è stata elaborata considerando le entrate tributarie (e il totale delle entrate effettive) al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborso.

Tabella 51 Incidenza percentuale dei singoli titoli delle entrate effettive nette accertate sul totale degli accertamenti nel triennio 2012-2014

Entrate effettive per titoli in conto competenza

2012* 2013* 2014*

TITOLO I 89,08% 85,28% 90,31%

TITOLO II 3,54% 3,68% 5,44%

TITOLO III 2,03% 1,90% 1,48%

TITOLO IV 3,85% 7,50% 2,23%

TITOLO V 1,49% 1,64% 0,54%

Totale entrate effettive 100,00% 100,00% 100,00%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: l’incidenza percentuale per titoli è stata calcolata computando le entrate di cui al titolo I (entrate tributarie) e conseguentemente il totale delle entrate effettive, al netto delle poste contabili di compartecipazioni erariali classificate tra le partite di giro.

* Tale struttura è stata elaborata considerando le entrate tributarie (e il totale delle entrate effettive) al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborso.

Il dato finanziario che caratterizza l’esercizio 2014 è la significativa diminuzione rispetto al 2013

delle entrate accertate in conto competenza (-731,2 milioni pari a -13,65%), in gran parte

imputabili alle entrate tributarie (-391,1 milioni, pari a -8,56%).

Page 211: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

210

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 7 Ripartizione per titoli delle entrate effettive nette accertate nel triennio 2012-2014

Nota: i dati del titolo I sono al netto delle partite tecniche contabili da compensazione e rimborso delle compartecipazioni erariali.

5.3.1 Le entrate tributarie Le entrate tributarie rappresentano la parte preponderante delle entrate effettive del bilancio; gli

accertamenti di competenza del titolo I, depurati delle partite contabili da compensazioni e

rimborsi, hanno rappresentato, infatti, nel 2014 il 90,31% del totale degli accertamenti di

competenza delle entrate effettive del bilancio, anch’esse depurate delle partite contabili da

compensazioni e rimborsi. Siffatta risultanza è in aumento rispetto al dato del 2013 (85,28%),

peraltro per effetto della sensibile diminuzione delle entrate effettive nette registrata nel 2014.

Nel 2014 il valore degli accertamenti di competenza delle entrate tributarie, al netto delle partite

contabili da compensazioni e rimborsi, ammonta a 4.178,1 milioni, in diminuzione di 391,1

milioni e -8,56% rispetto il 2013 (che, a sua volta, aveva registrato un aumento di 441,8 milioni e

del +10,70% rispetto al 2012). Nel 2014 si registra altresì un livello del grado di realizzazione di

dette entrate (107,68%), inferiore a quanto registrato nel 2013 (110,97%).

La rilevante diminuzione delle entrate tributarie nette registrato nel 2014 rispetto il 2013 (391,1

milioni, di cui 344,8 milioni relativo alle entrate da compartecipazioni erariali nette), è imputabile

principalmente: al maggiore contributo al federalismo fiscale (ora contributo alla sostenibilità del

debito pubblico) e ai maggiori accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica, pari a

0

1.000.000.000

2.000.000.000

3.000.000.000

4.000.000.000

5.000.000.000

6.000.000.000

titolo I titolo II titolo III titolo IV titolo V tot.entrateeffettive

valori

in

ripartizione per titoli delle entrate effettive nette accertate nel triennio 2012-2014

2012

2013

2014

Page 212: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

211 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

complessivi 175,0 milioni in termini di minori entrate da compartecipazioni erariali della Regione;

all’effetto di diminuzione delle compartecipazioni erariali derivante dall’applicazione da parte

dello Stato delle riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013, conformemente al

contenuto del sopra citato Protocollo, e che spettano allo Stato, per un importo di 134,1 milioni;

al minore gettito da compartecipazioni all’Ires, pari a 326,9 milioni, in gran parte causato dalla

presenza nel 2013 di componenti non ripetitive (entrata non strutturale di 136,7 milioni da

ricondursi al consolidato fiscale di un gruppo societario; maggiori acconti di 87,6 milioni che

rappresenta non solo un’entrata non strutturale ma un’anticipazione di entrata destinata a

generare minori entrate nel 2014).

Page 213: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

212

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 52 Entrate in conto competenza 2012-2014 del titolo I “Entrate derivanti da tributi propri della Regione e dalle compartecipazioni ai tributi erariali”

Entrate tributarie Previsioni

assestate (valori in €)

% sul

totale

Accertamenti (valori in €)

% sul

totale

Grado di realizzazione entrata

(%) 2014

CATEGORIA 1.1 852.268.673,37 21,96 863.221.032,91 20,66 101,29 CATEGORIA 1.2 1.250.000,00 0,03 1.071.341,47 0,03 85,71 Totale Tributi propri 853.518.673,37 21,99 864.292.374,38 20,69 101,26 Compartecipazioni nette ai tributi erariali

3.026.560.221,51 78,01 3.313.837.344,04 79,31 109,49

Partita tecniche -contabili di compensazioni e rimborsi 846.000.000,00 623.373.457,72

CATEGORIA 1.3 3.872.560.221,51 3.937.210.801,76 TOTALE titolo I 2014 (al netto partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

3.880.078.894,88 100,00 4.178.129.718,42 100,00 107,68

TOTALE titolo I 2014 (al lordo partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

4.726.078.894,88

4.801.503.176,14

2013 CATEGORIA 1.1 897.500.000,00 21,80 909.525.011,12 19,91 101,34 CATEGORIA 1.2 1.200.000,00 0,03 1.111.412,83 0,02 92,62 Totale Tributi propri 898.700.000,00 21,83 910.636.423,95 19,93 101,33 Compartecipazioni nette ai tributi erariali

3.218.895.104,45 78,17 3.658.622.524,50 80,07 113,66

Partita tecniche -contabili di compensazioni e rimborsi

845.000.000,00 595.801.126,35

CATEGORIA 1.3 4.063.895.104,45 4.254.423.650,85 TOTALE titolo I 2013 (al netto partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

4.117.595.104,45 100,00 4.569.258.948,45 100,00 110,97

TOTALE titolo I 2013 (al lordo partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

5.569.493.215,90

5.748.185.392,63

2012 CATEGORIA 1.1 913.217.000,00 21,89 952.352.026,22 23,07 104,29 CATEGORIA 1.2 1.250.000,00 0,03 1.439.226,91 0,03 115,14 Totale Tributi propri 914.467.000,00 21,92 953.791.253,13 23,11 104,30 Compartecipazioni nette ai tributi erariali

3.257.330.000,00 78,08 3.173.640.741,28 76,89 97,43

Partita tecniche -contabili di compensazioni e rimborsi

914.000.000,00 494.000.000,00

CATEGORIA 1.3 4.171.330.000,00 3.667.640.741,28 TOTALE titolo I 2012 (al netto partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

4.171.797.000,00 100,00 4.127.431.994,41 100,00 98,94

Page 214: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

213 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie Previsioni

assestate (valori in €)

% sul

totale

Accertamenti (valori in €)

% sul

totale

Grado di realizzazione entrata

(%) TOTALE titolo I 2012 (al lordo partite tecniche-contabili di compensazione e rimborso)

5.085.797.000,00

4.621.431.994,41

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: Cat. 1.1. Tributi propri – imposte; Cat. 1.2. Tributi propri – tasse; Cat. 1.3. Compartecipazioni ai tributi erariali

Nel complesso quadro normativo di riferimento di cui sopra si è detto, in cui, ai fini di una

congrua cognizione e valutazione delle risorse tributarie di cui la Regione Friuli Venezia Giulia

può disporre, è indispensabile tener conto delle peculiarità dei criteri di contabilizzazione, la

tabella che segue espone, relativamente al triennio 2012-2014, la dettagliata articolazione delle

diverse componenti delle entrate tributarie proprie e di quelle da compartecipazioni a tributi

erariali.

Con riferimento agli accertamenti in conto competenza, in questa sede ricevono specifica e

autonoma evidenza, anche ai fini di una comparazione con altre realtà regionali nell’ottica del

coordinamento della finanza pubblica, tutti i fondamentali elementi che compongono e

caratterizzano le entrate tributarie della Regione.

Tabella 53 Composizione ed evoluzione delle entrate tributarie in conto competenza nel triennio 2012-2014 Entrate tributarie (accertamenti in conto

competenza)* 2012 2013 2014

Tributi propri IRAP da Amministraz. pubbl. 251.786.905,38 241.886.204,36 251.012.179,76 IRAP da altri contrib. 460.303.514,90 439.171.296,30 383.761.742,73 Tot. IRAP 712.090.420,28 681.057.500,66 634.773.922,49 Add.le reg.le IRPEF 210.046.099,08 196.240.502,96 199.332,445,11 Riversamenti di incassi a mezzo ruolo su IRAP e add.le reg.le IRPEF ***

0,00 0,00 0,00

Contributi sanitari su R.C. veicoli 30.215.506,86 32.227.007,50 29.114.665,31 Tot. tributi propri - imposte 952.352.026,22 909.525.011,12 863.221.032,91 Tributo deposito in discarica rifiuti solidi 487.451,72 172.176,16 143.774,92 Tassa concessioni regionali in materia di caccia

951.775,19 939.236,67 927.566,55

Tot. tributi propri – tasse 1.439.226,91 1.111.412,83 1.071.341,47 Tot. tributi propri (imposte+tasse) 953.791.253,13 910.636.423,95 864.292.374,38

Compartecipazioni ai tributi erariali Compartecipazione IRPEF (incluso per il 2012 acconto IRPEF relativo all’anno 2011 da imputarsi al 2012 ex d.l. 78/2010 e ss.mm.ii.)

1.393.543.864,55 1.348.779.283,41 1.301.741.594,04

Page 215: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

214

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Acquisizione quote di compartecipazione IRPEF da definizione di pendenze e controversie tributarie e condono

536.495,94 960.265,26 1.008.718,78

Totale compartecipazione IRPEF 1.394.080.360,49 1.349.739.548,67 1.302.750.312,82 Quota di compartecipazione IRPEF destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

91.024.777,32 108.918.466,51 136.231.636,49

Quota di compartecipazione IRPEF destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

72.192.267,60 69.107.315,96 74.427.026,47

Quota di compartecipazione IRPEF destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 73.727.871,24 96.622.875,09

Quota di compartecipazione IRPEF destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 37.001.874,79

Totale compartecipazione IRPEF al lordo delle quote di compartecipazione IRPEF contabilizzate a partite di giro **

1.557.297.405,41 1.601.493.202,38 1.647.033.725,66

Quota teorica di compartecipazione IRPEF destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

35.188.508,82 - -

Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

578.373,14 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 4.674.997,94

Totale compartecipazione IRPEF teorica al lordo delle quote di compartecipazione IRPEF classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

1.593.064.287,37 1.601.493.202,38 1.651.708.723,60

Compartecipazione IVA 744.181.831,10 754.461.295,67 729.933.507,54 Acquisizione quote di compartecipazione IVA da definizione di pendenze e controversie tributarie e condono e da rettifiche contabili

215,38 462,13 21.651.382,18

Totale compartecipazione IVA 744.182.046,48 754.461.757,80 751.584.889,72

Page 216: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

215 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Quota di compartecipazione IVA destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

55.093.944,15 75.542.914,70 73.368.636,83

Quota di compartecipazione IVA destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

43.695.600,51 47.930.972,98 40.083.270,05

Quota di compartecipazione IVA destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 51.135.665,67 52.037.021,43

Quota di compartecipazione IVA destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 19.927.655,45

Totale compartecipazione IVA al lordo delle quote di compartecipazione IVA contabilizzate a partite di giro **

842.971.591,14 929.071.311,15 937.001.473,48

Quota teorica di compartecipazione IVA destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

21.298.307,97 - -

Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

66.834.329,04 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 76.106.028,26

Totale compartecipazione IVA teorica al lordo delle quote di compartecipazione IVA classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

931.104.228,15 929.071.311,15 1.013.107.501,74

Compartecipazione IRPEG/IRES 189.010.113,13 574.767.692,36 248.335.269,29 Acquisizione quote di compartecipazione IRPEG/ IRES da definizione di pendenze e controversie tributarie e condono

270.969,87 1.240.947,65 806.724,24

Totale compartecipazione IRPEG/IRES 189.281.083,00 576.008.640,01 249.141.993,53 Quota di compartecipazione IRPEG/IRES destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

13.773.486,03 15.365.300,86 17.082.336,86

Page 217: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

216

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Quota di compartecipazione IRPEG/IRES destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

10.924.033,43 9.749.078,70 9.332.542,50

Quota di compartecipazione IRPEG/IRES destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 10.400.907,77 12.115.720,94

Quota di compartecipazione IRPEG/IRES destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 4.639.733,52

Totale compartecipazione IRPEG/IRES al lordo delle quote di compartecipazione IRPEG/IRES contabilizzate a partite di giro **

213.978.602,46 611.523.927,34 292.312.327,35

Quota teorica di compartecipazione IRPEG/IRES destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

5.324.576,99 - -

Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

13.371.778,66 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 18.484.031,64

Totale compartecipazione IRPEG/IRES teorica al lordo delle quote di compartecipazione IRPEG/IRES classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

232.674.958,11 611.523.927,34 310.796.358,99

Riversamento di incassi a mezzo ruoli su compartecipazioni erariali ***

27.789.531,28 27.062.833,93 23.565.692,78

Compartecipazione imposta erariale sui tabacchi

105.570.264,79 101.570.620,95 100.156.233,62

Quota di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

7.545.474,96 8.591.828,87 10.368.978,48

Quota di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

5.984.113,46 5.451.400,96 5.664.853,30

Page 218: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

217 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Quota di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 5.815.884,79 7.354.242,61

Quota di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 2.816.318,24

Totale compartecipazione imposta erariale sui tabacchi al lordo delle quote di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi contabilizzate a partite di giro **

119.099.853,21 121.429.735,57 126.360.626,25

Quota teorica di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

2.916.942,18 - -

Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

736.519,11 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 762.705,52

Totale compartecipazione imposta erariale sui tabacchi teorica al lordo delle quote di compartecipazione imposta erariale sui tabacchi classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

122.753.314,50 121.429.735,57 127.123.331,77

Compartecipazione al gettito delle accise su benzine e su gasolio per autotrazione

104.828.248,06 108.634.337,24 94.995.320,61

Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

23.741.004,67 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 21.703.957,36

Totale compartecipazione al gettito delle accise su benzine e su gasolio per autotrazione teorica

128.569.252,73 108.634.337,24 116.699.277,97

Compartecipazione imposta erariale su energia elettrica

35.245.232,42 32.196.092,78 45.886.296,95

Acquisizione quote di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica da rettifiche contabili

- - 7.646.276,46

Totale Compartecipazione imposta erariale su energia elettrica

35.245.232,42 32.196.092,78 53.532.573,41

Page 219: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

218

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Quota di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

823.414,93 1.407.282,32 3.758.114,11

Quota di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

13.510.477,85 6.169.343,88 2.053.159,35

Quota di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 952.601,82 2.665.458,61

Quota di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 1.020.741,38

Totale compartecipazione imposta erariale su energia elettrica al lordo delle quote di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica contabilizzate a partite di giro **

49.579.125,20 40.725.320,80 63.030.046,86

Quota teorica di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

318.317,10 - -

Totale compartecipazione imposta erariale su energia elettrica teorica al lordo delle quote di compartecipazione imposta erariale su energia elettrica classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

49.897.442,30 40.725.320,80 63.030.046,86

Compartecipazione gettito imposte sostitutive 93.982.592,59 135.361.274,95 187.452.134,05 Riserve erariali di cui al DL. 138/2011 e al DL. n. 201/2011 *****

11.886.754,83 - -

Riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 *****

- - 12.383.875,37

Totale compartecipazione gettito imposte sostitutive teorica al lordo quote teoriche

105.869.347,42 135.361.274,95 199.836.009,42

Compartecipazione canoni concessioni idroelettriche

152.530,80 144.408,17 124.783,87

Page 220: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

219 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Quota compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione

478.528.851,37 474.847.162,00 456.425.797,07

Saldo annuale a conguaglio quote di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione – decorrenza 2010

- 98.595.848,00 94.107.612,56

Totale compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione

478.528.851,37 573.443.010,00 550.533.409,63

Quota di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione destinata al risanamento della finanza pubblica e all’attuazione dei principi di solidarietà e perequazione ai sensi dell’art. 1, c. 152 e 153, l. 220/2010, contabilizzata a partite di giro

31.738.902,61 40.174.206,74 59.190.297,23

Quota di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28, c.3, d.l. 201/2011, dell’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012 contabilizzata a partite di giro

25.172.633,60 25.489.998,97 32.337.259,78

Quota di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012 e dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012 contabilizzata a partite di giro

- 27.194.275,09 41.980.973,05

Quota di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014 contabilizzata a partite di giro

- - 16.076.676,62

Totale compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione al lordo delle quote di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione contabilizzate a partite di giro **

535.440.387,58 666.301.490,80 700.118.616,31

Quota teorica di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione destinata al risanamento della finanza pubblica ai sensi degli artt.15, c.22 e 16, c. 3, d.l.95/2012 ****

12.269.677,41 - -

Totale compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione teorica al lordo delle quote di compartecipazione IRPEF sui redditi da pensione classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

547.710.064,99 666.301.490,80 700.118.616,31

Tot. compartecipazioni nette ai tributi erariali

3.173.640.741,28 3.658.622.524,50 3.313.837.344,04

Tot. compartecipazioni nette ai tributi erariali al lordo della quota di compartecipazione erariali contabilizzate a partite di giro **

3.545.119.867,73 4.241.747.842,33 4.071.994.747,22

Page 221: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

220

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Tot. compartecipazioni nette ai tributi erariali teoriche al lordo della quota di compartecipazione erariali classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

3.739.584.957,65 4.241.747.842,33 4.206.110.343,31

Quote di compartecipazioni IRPEF da compensazione e rimborso

64.722.640,04 72.204.053,97 70.017.622,23

Quote di compartecipazioni IVA da compensazione e rimborso

372.084.001,85 445.710.186,27 438.674.546,87

Quote di compartecipazioni IRPEG/IRES da compensazione e rimborso

53.043.209,97 74.109.492,31 111.388.176,59

Quote di compartecipazioni gettito imposte sostitutive da compensazione e rimborso

3.108.941,07 1.047.896,35 1.291.253,03

Rimborsi delle somme anticipate da Equitalia a fronte di sgravi sui ruoli S.O.R. ed ex S.A.C.

1.041.207,07 2.729.497,45 2.001.859,00

Totale quote di compartecipazioni da compensazione e rimborso

494.000.000,00 595.801.126,35 623.373.457,72

Tot. compartecipazioni lorde ai tributi erariali (cat. 1.3) - dato di bilancio

3.667.640.741,28 4.254.423.650,85 3.937.210.801,76

Tot. compartecipazioni lorde ai tributi erariali al lordo della quota di compartecipazione erariali contabilizzate a partite di giro **

4.039.119.867,73 4.837.548.968,68 4.695.368.204,94

Tot. compartecipazioni ai tributi erariali lorde teoriche al lordo della quota di compartecipazione erariali classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

4.233.584.957,65 4.837.548.968,68 4.829.483.801,03

Totale entrate tributarie Tot. tributi propri e compartecipazioni nette ai tributi erariali

4.127.431.994,41 4.569.258.948,45 4.178.129.718,42

Tot. tributi propri e compartecipazioni nette ai tributi erariali al lordo della quota di compartecipazione erariali contabilizzate a partite di giro **

4.498.911.120,86 5.152.384.266,28 4.936.287.121,60

Tot. tributi propri e compartecipazioni nette ai tributi erariali teoriche al lordo della quota di compartecipazione erariali classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

4.693.376.210,78 5.152.384.266,28 5.070.402.717,69

Tot. entrate tributarie lorde (tributi propri e compartecipazioni lorde ai tributi erariali) - Tit. I - dato di bilancio

4.621.431.994,41 5.165.060.074,80 4.801.503.176,14

Tot. entrate tributarie lorde al lordo della quota di compartecipazione erariali contabilizzate a partite di giro ***

4.992.911.120,86 5.748.185.392,63 5.559.660.579,32

Page 222: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

221 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Entrate tributarie (accertamenti in conto competenza)*

2012 2013 2014

Tot. entrate tributarie lorde teoriche al lordo della quota di compartecipazione erariali classificate a partite di giro e di altre quote teoriche

5.187.376.210,78 5.748.185.392,63 5.693.776.175,41

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati comunicati dalla Regione Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: valori in €

Nota: I riversamenti di incassi a mezzo ruolo su IRAP e su add.le reg.le IRPEF si riferiscono a versamenti effettuati dal concessionario direttamente alla Tesoreria regionale e si riferiscono all’addizionale reg.le all’IRPEF e all’IRAP da contribuenti diversi da Amministrazioni Pubbliche.

Nota: A seguito del sistema di riscossione delle entrate da compartecipazioni erariali, istituito con decreto Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, sono state istituite dalla Regione partite tecnico-contabili di entrata per le quote di compartecipazioni da compensazione e rimborso, che girano contabilmente con spese correnti.

* I dati di riferimento sono quelli accertati nel rispettivi rendiconti, ad eccezione, per il solo 2012, delle quote di compartecipazione destinate al concorso al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 15, c. 22 e art. 16, c. 3 del d.l. n. 95/2012 e i maggiori accertamenti stimati spettanti alla Regione nel 2012 per effetto della sentenza n. 241/2012 della Corte costituzionale. Tuttavia in questa sede sono stati inseriti i valori teorici afferenti dette poste.

** Quote di compartecipazioni erariali classificate tra le partite di giro con riferimento: nel 2012, delle disposizioni di cui all’art. 1 c. 151 e segg. della l. n. 220/2010, all’art. 28, c. 3 d.l. n. 201/2011 modificato dall’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012, all’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, all’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012; nel 2013, delle disposizioni di cui all’art. 1 c. 151 e segg.della l. n. 220/2010, all’art. 28, c. 3 d.l. n. 201/2011 modificato dall’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012, all’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, all’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012, all’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012; nel 2014, delle disposizioni di cui all’art. 1 c. 152 e 153 della l. n. 220/2010 (come modificati dall’art. 1 c. 513 e 514 della l. n. 190/2014), all’art. 28, c. 3 d.l. n. 201/2011 modificato dall’art. 35, comma 4, del d.l. 1/2012, all’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012, all’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, all’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012, all’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012, all’art. 1 c. 526 l. 147/2013, all’art. 46 c. 3 DL. n. 66/2014.

*** Si evidenzia che dal 2011, a seguito del cambiamento delle procedure dell’agente della riscossione, i versamenti sui ruoli non sono più distinti tra entrate tributarie proprie e compartecipazioni erariali, per cui i dati del 2012 di 27,8 milioni , del 2013 di 27,1 milioni e del 2014 di 23,6 milioni si riferiscono non solo alle compartecipazioni erariali ma anche ai riversamenti di incassi a mezzo ruolo su IRAP e addizionale regionale all’IRPEF, il cui capitolo di entrata tra le entrate tributarie proprie, infatti, ha registrato nel 2012, nel 2013 e nel 2014 accertamenti pari a zero.

**** Le quote di compartecipazione destinate al concorso al risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 15, comma 22 e dell’art. 16, comma, 3 del d.l. n. 95/2012, per le quali la Regione non ha provveduto ad effettuare specifici accertamenti nel 2012, sono state inserite in tabella, ai fini della determinazione del gettito teorico totale delle compartecipazioni, ripartendo l’importo complessivo del contributo regionale 2012, pari a 77.316.330,47 euro, per ciascun tributo secondo i criteri di ripartizione adottati dalla Regione con riferimento alla disposizione prevista dall’art. 1, c. 153, della l. 220/2010.

***** Per il 2012 le quote per ciascuna compartecipazione, comunicate dalla Regione e inserite in tabella ai fini della determinazione del gettito teorico totale dei tributi, si riferiscono alle riserve erariali di cui all’art. 2 c. 36 del DL. n. 138/2011 e all’art. 48 del DL. n. 201/2011, applicate dallo Stato e infine riconosciute alla Regione; per il 2014 le quote per ciascuna compartecipazione, comunicate dalla Regione e inserite in tabella ai fini della determinazione del gettito teorico totale dei tributi, si riferiscono alle riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013, applicate dallo Stato e di competenza dello stesso

5.3.2 I tributi propri

Le entrate dei tributi propri nel 2014, che a livello di accertamenti di competenza (864,3 milioni)

rappresentano il 20,69% del totale delle entrate tributarie nette (da intendersi al netto delle

partite da compensazione e rimborso) e il 18,68% del totale delle entrate effettive nette, hanno

registrato una diminuzione rispetto al 2013 (46,3 milioni pari a -5,09%) e l’accertamento di

competenza risulta di poco superiore, 10,8 milioni, rispetto alle previsioni assestate.

Page 223: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

222

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La quasi totalità degli accertamenti in conto competenza delle entrate tributarie proprie è

rappresentata dall’IRAP e dall’addizionale regionale all’IRPEF, che nel 2014 hanno registrato

complessivamente un importo di 834,1 milioni, pari al 96,51% del totale delle entrate tributarie

proprie, con una diminuzione di 43,2 milioni, pari al -4,92% rispetto al 2013, che a sua volta

aveva registrato una diminuzione rispetto al 2012 (44,8 milioni, pari al -4,86%).

L’entrata tributaria propria più rilevante è rappresentata dall’IRAP, che ha registrato nel 2014

accertamenti di competenza pari a 634,8 milioni, con una diminuzione rispetto al 2013 di 46,3

milioni pari a -6,80 (che, a sua volta, aveva registrato una diminuzione, pari a a 31,0 milioni e a -

4,36%, rispetto al 2012) e ha rappresentato nel 2014 il 73,44% delle entrate tributarie proprie.

L’IRAP tuttavia presenta valori e dinamiche diverse a seconda che si considerano le sue due

componenti.

a) l’IRAP versata dalle Amministrazioni pubbliche, che ha registrato nel 2014 accertamenti

di competenza pari a 251,0 milioni, con un aumento rispetto al dato degli accertamenti registrati

nel 2013 (241,9 milioni).

b) l’IRAP versata da settori diversi dalle Amministrazioni pubbliche, che rappresenta la gran

parte del gettito dell’IRAP (60,46% nel 2014), registra nel 2014 accertamenti di competenza

(383,8 milioni) inferiori di 55,4 milioni e del 12,62% rispetto al dato del 2013 (nel 2013 si erano

registrati accertamenti di competenza, pari a 439,2 milioni, inferiori di 21,1 milioni e del -4,59%

rispetto al dato del 2012). Per l’analisi della variazione di gettito registrata nel 2014 rispetto al

2013, sono da considerare i fattori di seguito indicati:

- per il 2014 la percentuale di spettanza regionale dell’imposta versata dalle imprese così dette

“multimpianto” è stata rideterminata ad un livello più alto rispetto il 2013, con conseguente

effetto positivo per il gettito regionale (mentre per il 2013 la percentuale di spettanza regionale

era stata rideterminata ad un livello più basso rispetto il 2012, con conseguente effetto negativo

per il gettito regionale);

- il gettito del 2013 è stato influenzato positivamente dagli incrementi delle percentuali

dell’acconto dell’imposta sulle società (e quindi con effetti sull’IRAP) introdotti nel 2013, come

illustrato nella parte della presente relazione relativa all’analisi del gettito dell’IRES 93 . Il

conseguente aumento di gettito relativo al 2013, quantificato dalla Regione in 35,7 milioni,

93 In sintesi, per gli enti creditizi e finanziari, la Banca d’Italia e le società e gli enti che esercitano attività assicurativa, la percentuale dell’acconto delle imposte sui redditi da applicare per il calcolo del secondo acconto è salita al 130%, mentre per tutte le altre società la misura dell’acconto è del 102,5%; relativamente al periodo d’imposta 2014, invece, tutti i soggetti IRES calcolano l’acconto dell’IRES, e conseguentemente dell’IRAP, in misura pari al 101,5%.

Page 224: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

223 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rappresenta, analogamente al maggiore gettito IRES, non solo un’entrata non strutturale, ma

un’anticipazione di gettito destinato a generare minori entrate nel 2014;

- nel 2014 si sono registrati effetti di riduzione di gettito rispetto al 2013, per effetto della

disposizione di cui all’art. 2 del DL. n. 66/2014 che aveva ridotto le aliquote dell’IRAP, a

decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2013; considerato peraltro

che la citata disposizione è stata abrogata, sempre a decorrere dal periodo d’imposta successivo a

quello in corso al 31/12/2013, dall’art. 1 c. 22 della l. n. 190/2014, se ne deduce che la riduzione di

gettito registrata nel 2014 sarà recuperata, in termini di maggiore gettito, nel 2015.

La dinamica del gettito tra il 2013 e il 2014, ottenuta neutralizzando l’anticipazione degli acconti

sopra citati pari a 35,7 milioni, registra nel 2014 un aumento teorico pari a 16,1 milioni (+3,98%),

su cui ha influito, in senso positivo l’aumento della percentuale di spettanza regionale

dell’imposta versata dalle imprese “multimpianto”, e, in senso negativo, la sopra citata

disposizione di cui all’art. 2 del DL. n. 66/2014, a titolo di diminuzione di gettito (che, peraltro, a

seguito dell’abrogazione disposta dall’art. 1 c. 22 della l. n. 190/2014, si trasforma in mera

anticipazione di riduzione di gettito, recuperata, in termini di aumento di gettito, nel 2015). Nel

2013, sempre neutralizzando l’anticipazione degli acconti pari a 35,7 milioni, si era registrata una

diminuzione rispetto al 2012 di 56,9 milioni (-12,35%), sulla quale ha influito la diminuzione di

gettito imputabile alla riduzione della percentuale di spettanza regionale dell’imposta versata

dalle imprese “multimpianto”.

L’addizionale regionale all’IRPEF94 ha registrato nel 2014 accertamenti di competenza pari a

199,3 milioni, in lieve aumento rispetto al dato del 2013 (196,2 milioni), che, a sua volta, aveva

registrato una diminuzione rispetto al 2012 di 13,8 milioni e del -6,57% (imputabile anche all’art.

1 comma 5 della legge regionale 25 luglio 2012, n.14, che ha introdotto, a decorrere dal periodo

d’imposta 201295 , una riduzione dello 0,53 per cento dell’aliquota dell’addizionale regionale

all’IRPEF applicabile ai soggetti aventi un reddito imponibile ai fini dell’imposta in argomento

non superiore a € 15.000,00).

Con riferimento all’IRAP e all’addizionale regionale all’IRPEF si evidenzia che nel solo 2010 si

erano registrate entrate anche tramite riversamenti di incassi a mezzo ruolo su IRAP e add.le

reg.le IRPEF. Tuttavia a partire dal 2011, a seguito del cambiamento delle procedure dell’agente

94 Si ricorda che l’art. 28, comma 1, del d.l. n. 201/2011 (convertito dalla l. n. 214 del 22.12.2011), modificando l’art. 6, comma 1, del d.lgs. n. 68/2011, aveva elevato l’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF di 0,33 punti percentuali, portandola dalla misura dello 0,9% al 1,23% (per espressa previsione normativa, il comma 2 dell’art. 28, la disposizione si applica anche alle Province autonome e alle regioni a statuto speciale). 95 Vanno tenute presenti le modalità di calcolo e di versamento dell’imposta e i conseguenti effetti temporali sul gettito.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

della riscossione, i versamenti sui ruoli non sono più distinti tra entrate tributarie proprie e

compartecipazioni erariali, per cui anche nel triennio esaminato (2012-2014) eventuali

riversamenti di incassi a mezzo ruolo su IRAP e addizionale regionale all’IRPEF sono stati

contabilizzati nel capitolo relativo al riversamento di incassi a mezzo ruoli classificato tra le

compartecipazioni erariali.

A partire dal 2002, ai sensi dell’art. 52, commi 4 e 5, della l. n. 448/2001, compete alla Regione

Friuli Venezia Giulia il contributo sostitutivo di cui all’art. 334 del d.lgs. n. 209/2005 delle azioni

spettanti alle Regioni e agli altri enti che erogano prestazioni facenti carico al Servizio sanitario

nazionale per il rimborso delle prestazioni erogate ai danneggiati dalla circolazione dei veicoli a

motore e dei natanti. Il contributo sostitutivo è calcolato sui premi delle assicurazioni per la

responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, con

riferimento agli intestatari delle carte di circolazione residenti nella Regione stessa. Tali

contributi sanitari R.C. sui veicoli hanno registrato nel 2014 accertamenti di competenza pari a

29,1 milioni, in diminuzione rispetto al dato del 2013 (32,2 milioni) e a quello del 2012 (30,2

milioni).

Tra i tributi propri, le tasse rappresentano valori modesti. Nel 2014 si registrano accertamenti in

conto competenza di 1,1 milioni, pari al 0,12% del totale dei tributi propri. Il tributo per il

deposito in discarica dei rifiuti solidi, disciplinato dall’art. 3, comma 27, della l. n. 549/1995 e

dall’art. 6, comma 2, della l.reg. n. 5/1997, ha presentato nel 2014 accertamenti in conto

competenza pari a 0,1 milioni, in diminuzione rispetto al dato del 2013 (0,2 milioni) e a quello del

2012 (0,5 milioni). La tassa annuale di concessione regionale per il rilascio del tesserino di caccia,

disciplinata dall’art. 31 della l.reg. n. 6/2008, ha registrato nel triennio 2012-2014 accertamenti di

competenza in lieve tendenza diminutiva (nel 2014 pari a 0,9 milioni).

5.3.3 Le compartecipazioni ai tributi erariali

Risulta opportuno ricordare che, in relazione al sistema di riscossione delle entrate da

compartecipazioni erariali, istituito con decreto Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, la

Regione rappresenta contabilmente in entrata le partite lorde delle compartecipazioni ai tributi

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225 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

erariali all’IRPEF, all’IVA, all’IRPEG/IRES e alle imposte sostitutive e in spesa le relative

partite contabili rettificative per compensazione e rimborso96.

Inoltre, con riferimento alle compartecipazioni erariali risulta opportuno specificare brevemente

quanto già illustrato nella presente relazione. In particolare si ricorda che la Regione ha

provveduto, fino a tutto il 2014, a contabilizzare tra le partite di giro quella parte delle

compartecipazioni erariali destinate a contribuire all’attuazione del federalismo fiscale (ora

contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico) ai sensi dell’art. 1, comma 152 e 153,

della legge 220/2010 (come modificati dall’art. 1 comma 513 e 514 della l. n. 190/2014) e al

risanamento delle finanze pubbliche ai sensi dell’art. 28, c. 3 d.l. n. 201/2011 modificato dall’art.

35, comma 4, del d.l. 1/2012, dell’art. 4, comma 11, del d.l. 16/2012, dell’art. 16, comma 3 d.l. n.

95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012, dell’art. 1 comma 132 della legge n. 228/2012,

dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 d.l. 66/2014. Va inoltre considerato che, con

riferimento alle quote di compartecipazioni erariali destinate al risanamento delle finanze

pubbliche ai sensi degli artt. 15, comma 22, e 16, comma, 3, del d.l. n. 95/2012, l’Amministrazione

non ha provveduto ad autonome evidenziazioni contabili nel 2012, predisponendole invece per il

2013. Infine, un ulteriore elemento di cui tener conto è quello connesso all’applicazione delle

riserve erariali sulle compartecipazioni: la Regione non ha contabilizzato nel 2012 le maggiori

entrate da compartecipazioni, sulle quali lo Stato aveva applicato le riserve di cui all’art. 2 c. 36

del DL n. 138/2011 e dell’art. 48 del DL. n. 201/2011, che le competono a seguito della sentenza

della Corte costituzionale n. 241/2012 e del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014; nel 2014

lo Stato ha applicato sulle compartecipazioni regionali le riserve erariali di cui all’art. 1 comma

508 della l. n. 147/2013, conformemente al contenuto del sopra citato Protocollo, e che spettano

allo Stato (con conseguenti minori compartecipazioni erariali per la Regione). Tuttavia gli

elementi ora ricordati verranno valorizzati dall’analisi al fine di poter cogliere l’andamento

storico del gettito teorico, mentre ai fini specifici dell’analisi che segue sull’andamento delle

entrate da compartecipazioni erariali si prenderanno in considerazione i soli valori classificati al

titolo I dell’entrata, in quanto solo tali dati rappresentano la parte delle compartecipazioni

effettivamente disponibili per la Regione e che rilevano ai fini degli equilibri complessivi della

gestione.

96 La rappresentazione in bilancio delle compartecipazioni all’IRPEF, all’IVA, all’IRPEG e alle imposte sostitutive avviene in entrata, per ciascuna di esse, su due capitoli distinti: uno afferente le compartecipazioni nette e uno in cui vengono iscritte le quote di compartecipazioni da compensazione e rimborso.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le compartecipazioni nette ai tributi erariali (da intendersi al netto delle partite di

compensazione e rimborso e al netto delle quote classificate in partite di giro), in termini di

accertamento di competenza, hanno rappresentato nel 2014 il 79,31% del totale delle entrate

tributarie nette e il 71,63% del totale delle entrate effettive nette.

Le compartecipazioni nette ai tributi erariali hanno registrato nel 2014 accertamenti di

competenza pari a 3.313,8 milioni, in significativa diminuzione rispetto al 2013 (pari a 344,8

milioni e a -9,42%), anno, quest’ultimo, nel quale hanno registrato un significativo aumento

rispetto al 2012 (pari a 485,0 milioni e a +15,28%).

Il rilevante aumento delle compartecipazioni erariali nette registrato nel 2013 rispetto al 2012,

intervenuto nonostante nello stesso anno si sia registrata un’ulteriore crescita (rispetto il 2012),

pari complessivamente a 134,3 milioni, del concorso della Regione per il federalismo fiscale e per il

risanamento della finanza pubblica, è imputabile sostanzialmente al maggiore gettito da

compartecipazioni all’Ires, pari a 386,7 milioni (anche dovuto a componenti non ripetitive, tra cui

136,7 milioni da ricondursi al consolidato fiscale di un gruppo societario, e 87,6 milioni a seguito

dei maggiori acconti e che rappresenta non solo un’entrata non strutturale, ma un’anticipazione

di entrata destinata a generare minori entrate nel 2014), oltre che al gettito della

compartecipazione all’Irpef sui redditi da pensione conseguente alla prima applicazione del

meccanismo di attribuzione attraverso acconti e saldi a seguito della disponibilità dei dati delle

dichiarazioni dei redditi 2010 (saldo pari a 98,6 milioni); d’altra parte, è necessario ricordare che

nel 2012 (a differenza del 2013) si erano registrate minori entrate da compartecipazioni per la

Regione per effetto del prelievo, operato in quell’anno dallo Stato, sulle compartecipazioni

erariali della Regione in attuazione delle clausole di riserva di entrata previste dall’art. 2 comma

36 del d.l. n. 138/2011 e dell’art. 48 del d.l. n. 201/2011, per l’importo di 117,1 milioni97, che, a

seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 241/2012 e del contenuto del Protocollo Stato-

Regione del 23 ottobre 2014, sono di competenza della Regione e verranno riversati dallo Stato

alla Regione.

La rilevante diminuzione di gettito delle compartecipazioni erariali nette registrata nel 2014

rispetto al 2013, è imputabile principalmente: al maggiore contributo per il federalismo fiscale

(ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico) e ai maggiori accantonamenti

per il risanamento della finanza pubblica, pari complessivamente a 175,0 milioni in termini di

minori entrate della Regione; all’effetto di diminuzione delle compartecipazioni erariali derivante 97 L’importo e la relativa ripartizione tra le singole compartecipazioni erariali è stato comunicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria.

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227 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dall’applicazione da parte dello Stato nel 2014 delle riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508

della l. n. 147/2013 per un importo di 134,1 milioni98; al minore gettito da compartecipazioni

all’Ires, pari a 326,9 milioni, in gran parte causato dalla presenza nel 2013 di componenti non

ripetitive sopra indicate.

Si evidenzia altresì come nel 2014 siano stati registrati, per le compartecipazioni nette erariali,

maggiori accertamenti netti rispetto alle previsioni assestate per 287,3 milioni (grado di

realizzazione dell’entrata da compartecipazioni pari al 109,49%), sostanzialmente riconducibili

alla compartecipazione all’Ires (maggiori accertamenti per 180,5 milioni), alle compartecipazioni

all’IVA (maggiori accertamenti per 75,5 milioni), alle compartecipazioni al gettito delle imposte

sostitutive (maggiori accertamenti per 63,5 milioni) e alle compartecipazioni all’Irpef (maggiori

accertamenti per 56,7 milioni).

La compartecipazione all’IRPEF (art. 49 dello Statuto, c. 1 , n. 1, e successive modificazioni, nella

misura di 6/10), presenta nel 2014 accertamenti di competenza (1.301,7 milioni) in diminuzione

rispetto al 2013 (47,0 milioni e al -3,49%) e maggiori accertamenti rispetto alle previsioni

assestate pari a 55,7 milioni (grado di realizzazione pari a 104,47%). Se si tengono presente anche

le poste contabili relative alla compartecipazione all’IRPEF derivanti dalla definizione di

pendenze e controversie tributarie e condono (accertamenti di competenza per 1,0 milioni nel

2013 e 1,0 milioni nel 2014), complessivamente, nel 2014 le entrate da compartecipazione

all’IRPEF registrano accertamenti di competenza pari a 1.302,8 milioni (pari a -47,0 milioni e a -

3,48% rispetto al 2013) e rappresentano la gran parte (il 39,31%) del totale delle

compartecipazioni nette da tributi erariali.

Ai fini dell’analisi dell’andamento del gettito registrato nel triennio 2012-2014 è necessario

considerare le disposizioni normative tecniche relative al versamento dell’acconto IRPEF99, oltre

che il cambiamento nel 2013 dei criteri di contabilizzazione delle entrate da compartecipazioni

erariali in relazione ai versamenti operati dai contribuenti a fine anno (che si illustra in modo

particolare nella parte della presente relazione relativa al gettito della compartecipazione all’IVA,

di gran lunga maggiormente interessato dal cambiamento) e per effetto del quale anche per le

compartecipazioni all’IRPEF si registra nel 2012 uno spostamento di imputazione contabile del

98 L’importo e la relativa ripartizione tra le singole compartecipazioni erariali è stato comunicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria. 99 Va ricordato che l’articolo 55 del decreto legge n. 78 del 2010, come modificato dalla legge di stabilità per il 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 183), ha disposto, tra l’altro, il differimento al 2012 del versamento (quantificato in 17 punti percentuali dal DPCM 21 novembre 2011) dell’acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per il periodo d’imposta 2011. Si è in tal modo determinata una maggiore entrata nell’esercizio 2012 rispetto al 2011 che, per gli effetti sulla compartecipazione della Regione, è pari a 45,6 milioni.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

relativo gettito dalla gestione dei residui (come avvenuto fino al 2012 incluso) alla gestione di

competenza; con riferimento alla compartecipazione all’Irpef, si tratta di 7,3 milioni.

Si evidenzia inoltre che, come conseguenza di un processo di riorganizzazione di un grande gruppo

societario regionale, nel 2013 sono stati incrementati i versamenti delle ritenute da lavoro

dipendente effettuati in Regione, e quindi il gettito regionale delle compartecipazioni all’IRPEF

per un importo quantificato dalla Regione in 60,0 milioni.

Se si sommano agli accertamenti di competenza contabilizzati sia nel titolo I, neutralizzando in

tal modo gli effetti contabili, gli accertamenti contabilizzati nelle partite di giro (con riferimento

al contributo per il federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico e agli accantonamenti al risanamento della finanza pubblica), il minore gettito di cui

all’articolo 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012 non contabilizzato nel 2012 e il minore

gettito per effetto dell’applicazione delle riserve erariali, si registra un gettito teorico pari a

1.593,1 milioni nel 2012, 1.601,5 milioni nel 2013 e 1.651,7 milioni nel 2014. Neutralizzando gli

effetti nel 2012 della contabilizzazione sopra citata dei versamenti operata dai contribuenti a fine

anno e della sopra citata anticipazione al 2011 degli acconti, ne deriva nel 2013 un aumento

teorico di gettito rispetto il 2012 pari a 46,7 milioni (+3,01%); nel 2014 il gettito teorico, come

sopra indicato, aumenta rispetto al 2013 di 50,2 milioni (+3,14%); a tal fine si ricorda che nel

2013 si è verificato l’aumento di gettito di 60,0 milioni, conseguente alla sopra citata

riorganizzazione di un grande gruppo societario regionale.

La compartecipazione all’IVA della Regione (art. 49 dello Statuto, comma 1, n. 4 e successive

modificazioni, nella misura di 9,1 decimi), ha registrato nel 2014 accertamenti di competenza

complessivi pari a 751,6 milioni (inclusi 21,7 milioni imputabili a rettifiche contabili dei

versamenti relativi al 2013) pari al 22,68% del totale delle compartecipazioni nette da tributi

erariali, in lieve diminuzione rispetto al dato del 2013 (754,5 milioni) e con maggiori accertamenti

rispetto alle previsioni assestate (75,5 milioni, con un grado di realizzazione dell’entrata pari a

111,17%).

Ai fini dell’analisi dell’andamento del gettito della compartecipazione all’IVA nel triennio 2012-

2014, va tenuto presente, come già anticipato in precedenza, che dal 2013 si registra un

importante cambiamento dei criteri di contabilizzazione delle entrate da compartecipazioni

erariali. In particolare, si tratta degli importi spettanti alla Regione in relazione ai versamenti

operati dai contribuenti a fine anno, i quali vengono ripartiti dalla Struttura di gestione nell’anno

successivo a quello in cui il concessionario alla riscossione li riversa all’erario. Con il

potenziamento dell’attività di analisi dei flussi dei versamenti erariali da parte della Regione, la

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229 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

stessa ha ritenuto possibile provvedere a una prudente quantificazione di tale posta (che prima

concorreva a determinare maggiori entrate al termine dell’esercizio in conto residui), con

conseguente registrazione in conto competenza. A tal fine, al gettito di compartecipazione all’IVA

accertato nel 2012 è necessario considerare anche i maggiori accertamenti registrati a tale titolo,

pari a 118,3 milioni, da confrontare con gli accertamenti di competenza del 2013, che già

incorporano anche tale tipologia di entrata.

Si evidenzia che nel 2014 si sono registrati accertamenti pari a 21,7 milioni conseguenti a

rettifiche contabili dei versamenti relativi al 2013 e dunque imputabili al gettito del 2013.

Si evidenzia che nel corso del 2013, per effetto della riprogrammazione delle restituzioni e dei

rimborsi d’imposta ai sensi dell’art. 5 del d.l. 8 aprile 2013, n. 35 recante “Disposizioni urgenti per

il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione”, si è registrato un aumento

rispetto il 2012 dei flussi dei rimborsi in conto fiscale nei confronti dei soggetti creditori (e

conseguentemente una rilevante diminuzione di gettito), quantificata dalla Regione in 83,7

milioni (incremento 2013 su 2012).

Va peraltro segnalato che, a decorrere dall’1 ottobre 2013, il gettito è stato influenzato

dell’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 21% al 22%, disposto dall’art. 11, comma 1, lett. a)

del d.l. n. 76/2013, e si ricorda che il gettito, ai sensi dell’art. 2, comma 2 bis del d.l. 13 agosto

2011, n. 138, a partire dalla data di entrata in vigore della relativa legge di conversione 14

settembre 2011, n. 148, ha già risentito dell’innalzamento dell’aliquota IVA ordinaria dal 20% al

21%.

Se si sommano agli accertamenti di competenza contabilizzati sia nel titolo I, neutralizzando in

tal modo gli effetti contabili, gli accertamenti contabilizzati nelle partite di giro (con riferimento

al contributo per il federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico, e agli accantonamenti al risanamento della finanza pubblica), il minore gettito di cui

all’articolo 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012 non contabilizzato nel 2012 e il minore

gettito derivante dall’applicazione delle riserve erariali, si registra un gettito teorico pari a 931,1

milioni nel 2012, 929,1 milioni nel 2013 e 1.013,1 milioni nel 2014. Neutralizzando gli effetti nel

2012 della contabilizzazione sopra citata dei versamenti operata dai contribuenti a fine anno,

nonché tenendo conto nel 2013 del gettito relativo a rettifiche contabili imputabili al 2013 ma

accertato nel 2014, ne deriva nel 2013 una diminuzione teorica di gettito rispetto il 2012 pari a

98,7 milioni (-9,40%), sulla quale ha agito, per 83,7 milioni, la diminuzione di gettito nel 2013

derivante dai sopra citati maggiori rimborsi in conto fiscale di cui al d.l. 8 aprile 2013, n. 35, oltre

che, in senso opposto, il sopra citato aumento, a decorrere dal 1 ottobre 2013, dell’aliquota IVA

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ordinaria dal 21% al 22%. Nel 2014 il gettito teorico come sopra indicato, e tenendo conto nel

2013 e non nel 2014 del sopra indicato gettito accertato nel 2014 a seguito di rettifiche contabili

relative al 2013, aumenta rispetto al 2013 di 40,7 milioni (+4,28%) anche per effetto del sopra

citato aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 21% al 22% (che, per il 2013 ha inciso dal 1

ottobre 2013, mentre nel 2014 ha inciso per l’intero anno).

La gestione di competenza delle entrate dalla compartecipazione all’IRES (art. 49 dello Statuto,

comma 1, n. 2 e successive modificazioni, nella misura di 4,5/10) ha registrato nel 2014

accertamenti in conto competenza pari a 248,3 milioni (pari al 7,49% del totale delle

compartecipazioni nette da tributi erariali). Se si computano anche le entrate derivanti dalla

definizione di pendenze e controversie tributarie e condono (0,3 milioni nel 2012, 1,2 milioni nel

2013 e 0,8 milioni nel 2014), ne deriva che il gettito complessivo della compartecipazione all’IRES

ammonta nel 2014 a 249,1 milioni, in diminuzione rispetto al 2013 (326,9 milioni, pari a -56,75%),

anno quest’ultimo che ha peraltro registrato un rilevante aumento (386,7 milioni, pari a

+204,31%) rispetto al corrispondente dato del 2012 (189,3 milioni).

Si evidenzia che nel 2013 si è registrata una componente straordinaria di gettito, quantificata

dalla Regione in 136,7 milioni, da ricondursi ad un gruppo societario che, in sede di consolidato

fiscale, ha maturato un debito di imposta rilevante, non conforme ai dati della serie storica.

Va inoltre segnalato che nel 2013 si registra un maggiore gettito per effetto degli incrementi delle

percentuali del secondo acconto dell’imposta sulle società100. Si evidenzia che, analogamente al

maggiore gettito IRAP, tale maggior gettito, quantificato dalla Regione in 87,6 milioni,

rappresenta non solo un’entrata non strutturale, ma un’anticipazione di entrata destinata a

generare minori entrate nel 2014; per far fronte a queste minori entrate nel 2014, la Regione, con

deliberazione di Giunta regionale n. 1004 del 30 maggio 2014 ha provveduto ad accantonare una

parte (pari al sopra citato importo di 87,6 milioni) dell’avanzo finanziario del 2013.

Se si sommano agli accertamenti di competenza contabilizzati nel titolo I, neutralizzando in tal

modo gli effetti contabili, quelli contabilizzati nelle partite di giro (con riferimento al contributo

al federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico e agli

100 Ci si riferisce all’art. 11, comma 20, del D.L. n. 76/2013 (che ha aumentato dal 100% al 101% la percentuale dell’acconto IRES), all’art. 2, comma 1, del d.l. n. 133/2013 (che ha incrementato al 128,5% la suddetta percentuale di acconto per gli enti creditizi e finanziari, per la Banca d’Italia e per le società e gli enti che esercitano attività assicurativa) e al D.M. 30 novembre 2013 (con l’attivazione della clausola di salvaguardia, di cui al comma 4 dell’art. 15 del d.l. 31 agosto 2013, n. 102) che ha incrementato di 1,5 punti percentuali la misura dell’acconto dell’imposta sul reddito delle società. Conseguentemente, per effetto dei sopra citati interventi normativi, per gli enti creditizi e finanziari, la Banca d’Italia e le società e gli enti che esercitano attività assicurativa la percentuale dell’acconto delle imposte sui redditi da applicare per il calcolo del secondo acconto è salita al 130%, mentre per tutte le altre società la misura dell’acconto è del 102,5%; per il periodo d’imposta 2014, invece, tutti i soggetti IRES calcolano l’acconto dell’IRES in misura pari al 101,5%.

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231 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

accantonamenti al risanamento della finanza pubblica), il minore gettito di cui all’articolo 15,

comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012 non contabilizzato nel 2012 e il minore gettito

derivante dall’applicazione delle riserve erariali, si registra un gettito teorico pari a 232,7 milioni

nel 2012, 611,5 milioni nel 2013 e 310,8 milioni nel 2014. Neutralizzando gli effetti nel 2013 della

sopra citata anticipazione degli acconti per 87,6 milioni, ne deriva nel 2013 un aumento teorico di

gettito rispetto il 2012 pari a 291,2 milioni (+125,17%), sul quale ha agito positivamente (136,7

milioni) la sopra citata componente straordinaria relativa a un gruppo societario. La dinamica del

gettito teorico tra il 2013 e il 2014, sempre neutralizzando gli effetti della sopra citata

anticipazione degli acconti per 87,6 milioni, registra nel 2014 una diminuzione pari a 125,5 milioni

(-23,95%) per la quale va tenuto ancora conto della sopra citata entrata straordinaria di 136,7

milioni registrata nel 2013.

In materia di compartecipazioni a imposte erariali di cui si è fin qui parlato, si segnala altresì che

nel 2014, nel 2013 e nel 2012 sono stati registrati accertamenti in conto competenza

rispettivamente pari a 23,6 milioni, 27,1 milioni e 27,8 milioni per riversamenti di incassi a mezzo

ruoli. Si tratta di somme riscosse e riversate dai concessionari della riscossione presenti nel

territorio regionale con riferimento indistinto alle compartecipazioni al gettito IRE, IRES ed

IVA. Sull’argomento è opportuno ricordare che a partire dal 2011, a seguito del cambiamento

delle procedure dell’agente della riscossione, i versamenti sui ruoli non sono più distinti tra

entrate tributarie proprie e compartecipazioni erariali, per cui i predetti importi del 2012, 2013 e

2014 si riferiscono non solo alle compartecipazioni erariali, ma anche ai riversamenti di incassi a

mezzo ruolo su IRAP e addizionale regionale all’IRPEF, il cui capitolo di entrata tra le entrate

tributarie proprie, infatti, ha registrato nel 2012, nel 2013 e nel 2014 accertamenti pari a zero.

Le entrate relative alla compartecipazione al gettito dell’imposta erariale di consumo relativa ai

prodotti dei monopoli dei tabacchi consumati nella Regione (art. 49 dello Statuto, comma 1, n. 7 e

successive modificazioni, nella misura di 9,19/10101) registrano importi rilevanti. Nel 2014 si sono

registrati accertamenti in conto competenza per 100,2 milioni, pari al 3,02% del totale delle

entrate compartecipazioni nette ai tributi erariali, dato inferiore rispetto a quello del 2013 (101,6

milioni) e del 2012 (105,6 milioni).

101 Ai sensi dell’art. 1 comma 513 della legge 27.12.2013, n. 147, in applicazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 23 dicembre 2010, n. 274, e al fine di rendere efficaci le disposizioni ivi contenute, la compartecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia al gettito dell’imposta erariale di consumo relativa ai prodotti dei monopoli dei tabacchi è determinata in 9,19 decimi. Conseguentemente, il citato comma 513 dispone che il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale è rideterminato in riduzione dell'importo di 2.375.977 euro annui, a decorrere dall'anno 2014, per la componente del finanziamento di cui all'articolo 2, comma 283, lettera c), della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e dell'importo di 160.000 euro annui, a decorrere dall'anno 2014, per la componente del finanziamento di cui al decreto legislativo 22 giugno 1999, n. 230.

Page 233: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

232

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Se si sommano agli accertamenti di competenza contabilizzati nel titolo I, neutralizzando in tal

modo gli effetti contabili, gli accertamenti contabilizzati nelle partite di giro (questi ultimi con

riferimento al contributo al federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del

debito pubblico e agli accantonamenti al risanamento della finanza pubblica), il minore gettito di

cui all’articolo 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012 non contabilizzato nel 2012 e il

minore gettito derivante dall’applicazione delle riserve erariali, si registra un gettito teorico pari a

122,8 milioni nel 2012, 121,4 milioni nel 2013 e 127,1 milioni nel 2014; sull’aumento registrato nel

2014 rispetto il 2013 (5,7 milioni pari a +4,69%) ha influito positivamente il sopra citato aumento

della partecipazione regionale a 9,19 decimi di cui all’art. 1 comma 513 della legge n. 147/2013.

Le entrate relative alla compartecipazione al gettito delle accise sulla benzina e sul gasolio per

autotrazione102 hanno registrato nel 2014 accertamenti in conto competenza per 95,0 milioni, pari

al 2,87% del totale delle entrate compartecipazioni nette ai tributi erariali, in diminuzione

rispetto al dato del 2013 (108,6 milioni) e a quello del 2012 (104,8 milioni).

Per un omogeneo confronto nella valutazione dell’andamento di gettito teorico nel triennio 2012-

2014, vanno considerati:

-nel 2012 gli accertamenti di competenza del 2012 (104,8 milioni), aumentati dell’importo a

conguaglio di 18,3 milioni103 (per effetto dell’applicazione nel 2012 da parte dello Stato delle

riserve di cui all’art. 2 c. 36 del DL n. 138/2011 e all’art. 48 del DL. n. 201/2011, che competono

alla Regione a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 241/2012 e del Protocollo Stato-

Regione del 23 ottobre 2014, anche tenendo conto di quanto previsto dall’art. 7 c. 7 del decreto

del Ministro Economia e Finanze del 17 ottobre 2008), per un saldo teorico di 123,1 milioni;

-nel 2013 gli accertamenti di competenza del 2013 (108,6 milioni), aumentati dell’importo a

conguaglio (in applicazione dell’art. 7 del decreto del Ministro Economia e Finanze del 17 ottobre

2008) di 13,4 milioni104, per un saldo teorico di 122,0 milioni;

- nel 2014, considerato che è in corso di determinazione il conguaglio in applicazione dell’art. 7 del

decreto del Ministro Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, gli accertamenti di competenza del

2014 (95,0 milioni), aumentati dell’importo di 21,7 milioni105 (per effetto dell’applicazione da

parte dello Stato delle riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013, che spettano 102 Per la descrizione della normativa che regola tali entrate a partire dal 2008, si rinvia a quanto illustrato nella relazione al giudizio di parificazione del rendiconto della Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2011. 103 In particolare, trattasi di € 18.276.223,96, come definito nell’ambito del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e previsto in entrata nel bilancio di previsione 2015 della Regione. 104 In particolare, si tratta dell’importo di € 13.385.458,61 definito nell’ambito del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e previsto in entrata nel bilancio di previsione 2015 della Regione. 105 Trattasi, in particolare, di € 21.703.957,36, come comunicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria.

Page 234: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

233 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

allo Stato conformemente al contenuto del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014), per un

saldo teorico di 116,7 milioni.

Ai fini del calcolo del saldo tra entrate e spese di competenza riferito agli anni 2012, 2013 e 2014:

- sono maturate le entrate di seguito indicate: 123,1 milioni relativi al 2012 (per effetto anche del

sopra citato conguaglio); 122,0 milioni (per effetto anche del sopra citato conguaglio) relativi al

2013; 95,0 milioni relativi al 2014 (il conguaglio è in corso di determinazione e le riserve erariali di

cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013, a seguito del citato Protocollo Stato-Regione del 23

ottobre 2014, spettano allo Stato);

- le spese, in termini di impegni di competenza per i rimborsi a favore delle compagnie petrolifere,

ammontano nel 2012 a 44,7 milioni, nel 2013 a 44,6 milioni e nel 2014 a 44,0 milioni;

- il conseguente saldo maturato per ciascuno degli anni del periodo 2012-2014 risulta,

analogamente a quanto registrato negli anni 2009, 2010 e 2011, in termini ampiamente positivi a

favore della Regione: +78,4 milioni nel 2012; +77,4 milioni nel 2013; +51,0 milioni nel 2014;

- ne deriva che il confronto tra le entrate e la spesa maturate nel triennio 2012-2014,

analogamente a quanto registrato nel 2009, nel 2010 e nel 2011, anche considerando che dal 2008

è venuto meno il formale collegamento tra la quota di compartecipazione della Regione Friuli

Venezia Giulia alle accise sulle benzine e sul gasolio per autotrazione e il regime degli sconti, fa

emergere chiaramente rilevanti saldi positivi per la Regione, utilizzati per il finanziamento della

parte restante del bilancio regionale.

Le quote di compartecipazione al gettito delle imposte sostitutive spettano alla Regione ai sensi

dell’art. 25, comma 6, della legge n. 448/2001106. Nel 2014 sono stati accertati a competenza 187,5

milioni, in sensibile aumento (52,1 milioni, pari a +38,48%) rispetto il 2013; il 2013 aveva

registrato un aumento di 41,4 milioni e +44,03% rispetto il dato del 2012. Neutralizzando gli

effetti dell’applicazione delle riserve erariali, ne deriva che: nel 2012 risulta un gettito teorico pari

a 105,9 milioni, e, in tal modo, l’aumento nel 2013 rispetto al 2012 ammonta a 29,5 milioni, pari a

+27,86%; nel 2014 risulta un gettito teorico pari a 199,8 milioni, in aumento di 64,5 milioni pari a

+47,63% rispetto il 2013. Sulla dinamica del gettito teorico del periodo 2012-2014 hanno influito

l’incremento di 10 punti percentuali del secondo acconto versato ad ottobre 2013 relativamente

alle ritenute su interessi maturati su depositi e conti correnti bancari (art. 11 comma 21 del DL. n.

106 Alle Regioni a statuto speciale alle quali non spetti già la compartecipazione alle imposte sostitutive dei tributi erariali oggetto di devoluzione nei termini e nei modi previsti dai rispettivi statuti e dalle relative norme di attuazione è attribuita una quota delle medesime imposte sostitutive nella misura prevista dagli Statuti per le imposte sostituite.

Page 235: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

234

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

76/2013), la disposizione di cui all’art. 2 comma 5 del D.L. n. 133/2013107, nonché le modifiche alla

tassazione dei redditi di natura finanziaria (artt. 3 e 4 del DL n. 66/2014), che, a decorrere dal 1

luglio 2014, hanno previsto il passaggio dell’aliquota dell’imposta sostitutiva dal 20 al 26 per

cento; va inoltre tenuto presente che la progressiva introduzione nell’ordinamento fiscale di

imposte sostitutive da parte del legislatore statale ha reso più instabile il gettito, specialmente nel

caso in cui la scelta del regime di imposizione è rimessa al contribuente.

Il criterio di collegamento al territorio della regione previsto per l’attribuzione alla Regione delle

quote del gettito fiscale di sua spettanza, riconducibile per alcune compartecipazioni erariali al

“riscosso” nel territorio della Regione stessa, e per altre, al “consumo” del bene nella regione, si è

arricchito di un’ulteriore fattispecie, prevista dal d.lgs. n. 137/2007, a seguito del protocollo

d’intesa tra il Governo e la Regione del 6 ottobre 2006.

L’accordo era espressione della volontà di istituzionalizzare nelle forme ritenute più opportune la

verifica e la risoluzione di anomalie dell’andamento del gettito, come quella che faceva uscire dal

precitato ambito i redditi dei cittadini del territorio regionale nel momento in cui l’emolumento

percepito si trasformava da reddito di lavoro in reddito di quiescenza.

Dopo un lungo iter per ottenere il riconoscimento formale della spettanza alla Regione della

quota delle ritenute sui redditi da pensione, per la descrizione del quale si rinvia alla relazione

relativa al giudizio di parificazione per l’esercizio finanziario 2010, la legge del 13 dicembre 2010

n. 220 (legge di stabilità per il 2011), all’art. 1 comma 151 ha riconosciuto alla Regione autonoma

Friuli-Venezia Giulia una compartecipazione al gettito dell’Irpef relativa alle ritenute sui redditi da

pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui

al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni. A

decorrere dall'annualità 2010, la compartecipazione viene determinata nella misura prevista

dall'articolo 49, primo comma, numero 1), dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia

Giulia, secondo le modalità di trasferimento individuate all'articolo 1 del decreto legislativo 31

luglio 2007, n. 137. Il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 17 dicembre 2010,

modificando il decreto del 17 ottobre 2008 (formalmente è stato aggiunto a quest’ultimo decreto

l’art. 3 bis), ha disciplinato le modalità di corresponsione alla Regione Friuli Venezia Giulia delle

ritenute sui redditi da pensione riferite a soggetti passivi residenti nella Regione, riconoscendo

espressamente alla Regione la diretta spettanza di questa componente del gettito fiscale IRPEF, 107 A decorrere dall'anno 2013, i soggetti che applicano l'imposta sostitutiva sui redditi di natura finanziaria in regime di risparmio amministrato sono tenuti al versamento di un importo, a titolo di acconto, pari al 100 per cento dell'ammontare complessivo dei versamenti dovuti nei primi undici mesi del medesimo anno; il versamento effettuato può essere scomputato, a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo, dai versamenti della stessa imposta sostitutiva.

Page 236: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

235 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

assoggettata a modalità di riscossione e di trattamento contabile analoghe a quelle previste per le

compartecipazioni ai tributi erariali.

Nel triennio 2010-2012 si sono registrati i primi introiti in acconto della compartecipazione in

questione108.

Dal 2013 è iniziato l’applicazione a regime del meccanismo di attribuzione della

compartecipazione, con acconti e saldi previsto dall’art. 3 bis del decreto del Ministero

dell’economia e finanze di data 17 ottobre 2008109. Nel 2014, ai 456,4 milioni accertati a titolo di

acconto, si sono aggiunti 94,1 milioni accertati sul sopra citato capitolo di saldo annuale a

conguaglio a seguito delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2011. Complessivamente, dunque, nel

2014 sono stati accertati sul titolo I (entrate tributarie) 550,5 milioni, a cui si aggiungono gli

accertamenti contabilizzati sulle partite di giro e relativi al contributo della Regione al

federalismo fiscale (ora, contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico) e agli

accantonamenti quale concorso della Regione al risanamento della finanza pubblica. Si rileva

infine che: il gettito derivante dalle dichiarazioni del 2010 ammonta complessivamente a 580,8

milioni, pari all’accertamento registrato nel 2010 (482,2 milioni), aumentato del saldo a

conguaglio sopra citato di 98,6 milioni; il gettito derivante dalle dichiarazioni del 2011 ammonta

complessivamente a 580,8 milioni, pari all’accertamento registrato nel 2011 (486,7 milioni),

aumentato del saldo a conguaglio sopra citato di 94,1 milioni.

Tra le altre entrate da compartecipazioni a tributi erariali si registrano anche quelle relative alla

compartecipazione all’imposta erariale sull’energia elettrica consumata nella Regione (art. 49 dello

Statuto, comma 1, n. 5 e successive modificazioni, nella misura di 9/10).

Nell’esercizio 2012 gli accertamenti si sono attestati a 35,2 milioni, nel 2013 sono stati accertati

32,2 milioni e nel 2014 45,9 milioni; nel 2014 si registrano anche accertamenti a titolo di rettifiche

contabili da versamenti relativi al 2013 pari a 7,6 milioni, per cui complessivamente gli

108 Nel 2010 sono stati accertati 482,2 milioni. Nel 2011 sono stati accertati 486,7 milioni sullo specifico capitolo classificato tra le entrate tributarie, oltre alla parte di gettito sul capitolo in partite di giro quale quota di tale compartecipazione al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia per il federalismo fiscale; inoltre, sempre nella competenza 2011 è stato accertato l’ulteriore importo di 30 milioni, corrispondente alla quota di competenza 2009 non accertata in detto esercizio (tale importo assieme a 20 milioni riscossi nel rendiconto 2008, rappresentano gli acconti riconosciuti dallo Stato relativamente agli arretrati del 2008 e del 2009). Con riferimento all’esercizio 2012 è stato accertato l’importo di 478,5 milioni; si registrano inoltre gli accertamenti iscritti tra le partite di giro relativi al contributo della Regione per il federalismo fiscale e, sempre a partite di giro, quelli relativi agli accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica, oltre alla minore entrata, sempre per il risanamento della finanza pubblica, in conseguenza dell’introduzione delle norme di cui all’articolo 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012. 109 Nell’anno 2013 ai 474,8 milioni accertati a titolo di acconto, analogamente agli accertamenti degli anni precedenti, si sono infatti aggiunti 98,6 milioni accertati su un nuovo capitolo avente ad oggetto il saldo annuale a conguaglio decorrenza 2010, relativo alla partita contabile di conguaglio a seguito delle dichiarazioni dei redditi dell’anno 2010. Complessivamente, dunque, nel 2013 sono stati accertati sul titolo I (entrate tributarie) 573,4 milioni, a cui si aggiungono gli accertamenti contabilizzati sulle partite di giro e relativi al contributo della Regione al federalismo fiscale e agli accantonamenti quale concorso della Regione al risanamento della finanza pubblica.

Page 237: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

236

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

accertamenti ammontano a 53,5 milioni. Va precisato che sull’andamento del gettito ha influito,

con decorrenza dal 2012, l’aumento delle aliquote dell’accisa sull’energia elettrica stabilito dai

decreti del Ministro dell’Economia e delle finanze del 30 dicembre 2011, il quale si correla

peraltro, dal 1° aprile 2012, alla cessazione dell’applicazione dell’addizionale comunale e

provinciale all’accisa sull’energia elettrica, disposta dall’art. 4 comma 10 del d.l. n. 16/2012110.

A fronte degli accertamenti sopra indicati, nel 2012, la Regione ha provveduto a trasferire agli

enti locali, a titolo di rimborso per il minor gettito connesso all’abolizione dell’addizionale

comunale e provinciale sull’accisa per l’energia elettrica, e in termini di impegno in conto

competenza sul capitolo n. 1809 ubi 9.1.1.1153: 24,4 milioni nel 2012; 30,0 milioni nel 2013; 32,9

milioni nel 2014.

Se si sommano agli accertamenti di competenza contabilizzati nel titolo I, neutralizzando in tal

modo gli effetti contabili, gli accertamenti contabilizzati nelle partite di giro (con riferimento al

contributo per il federalismo fiscale, ora, contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico e agli accantonamenti al risanamento della finanza pubblica) e il minore gettito di cui

all’articolo 15, comma 22, e 16, comma 3, del d.l. 95/2012, sempre per il risanamento della finanza

pubblica, non contabilizzato nel 2012, si registra un gettito teorico pari a 49,9 milioni nel 2012,

40,7 milioni nel 2013 e 63,0 milioni nel 2014; tenendo conto nel 2013 e non nel 2014 del sopra

indicato gettito accertato nel 2014 a seguito di rettifiche contabili e relativo al 2013, il gettito

teorico del 2013 ammonta a 48,4 milioni e quello del 2014 a 55,4 milioni.

Infine, per le entrate relative alla compartecipazione al gettito dei canoni per le concessioni

idroelettriche (art. 49 dello Statuto, comma 1, n. 6 e successive modificazioni, nella misura di

9/10), nel 2014 sono stati registrati accertamenti in conto competenza per 0,1 milioni, di poco

inferiori ai livelli del 2013 e del 2012.

110 Sull’argomento risulta opportuno precisare che l’art. 35, comma 4, del d.l. n. 1/2012 aveva stabilito che, in relazione alle maggiori entrate rivenienti nei territori delle autonomie speciali dagli incrementi delle aliquote dell’accisa sull’energia elettrica disposte dai decreti del Ministro dell’Economia e delle finanze del 30 dicembre 2011, il concorso alla finanza pubblica delle Regioni a Statuto speciale era incrementato di 235 milioni di euro annui a decorrere dal 2012 (dall’applicazione del sopra citato articolo 35, comma 4, il concorso alla finanza pubblica per la Regione Friuli Venezia Giulia risulta pari a € 35.985.978,00). Tuttavia a seguito della citata cessazione dell’applicazione dell’addizionale comunale e provinciale all’accisa sull’energia elettrica, i commi 10 e 11 dell’art. 4 del d.l. n. 16/2012 hanno stabilito che il conseguente minor gettito per gli enti locali fosse reintegrato agli enti medesimi dalle rispettive Regioni a statuto speciale con le risorse recuperate a seguito del minor concorso al risanamento delle finanze pubbliche previsto dall’art. 28, comma 3, del d.l. n. 201/2011 (dall’applicazione del sopra citato articolo 4, commi 10 e 11, il minor concorso alla finanza pubblica per la Regione Friuli Venezia Giulia risulta pari a € 23.128.521,00 per il 2012 e a € 30.709.536,00 dal 2013).

Page 238: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

237 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

5.3.4 Le altre entrate effettive

Tabella 54 Entrate 2012-2014 in conto competenza del titolo II “Entrate da contributi e assegnazioni vincolate dello Stato, dell’Unione europea e di altri soggetti”

Entrate da contributi e assegnazioni vincolate dello

Stato, dell’Unione europea e di altri soggetti (Tit. II)

Previsioni assestate (valori

in €)

% sul

totale

Accertamenti (valori in €)

% sul

totale

Grado di realizzazione dell’entrata

(%) 2014

CATEGORIA 2.1 253.863.337,95 99,82 251.257.373,17 99,82 98,97 CATEGORIA 2.2 455.378,01 0,18 455.378,01 0,18 100,00 CATEGORIA 2.3 0,00 0,00 0,00 0,00 - TOTALE 2014 254.318.715,96 100,00 251.712.751,18 100,00 98,98

2013 CATEGORIA 2.1 183.776.363,90 91,36 179.746.225,42 91,18 97,81 CATEGORIA 2.2 17.359.681,95 8,63 17.359.681,95 8,81 100,00 CATEGORIA 2.3 20.000 0,01 20.000 0,01 100,00 TOTALE 2013 201.156.045,85 100,00 197.125.907,37 100,00 98,00

2012 CATEGORIA 2.1 164.753.612,95 89,86 145.389.629,06 88,67 88,25 CATEGORIA 2.2 18.560.618,09 10,12 18.560.618,09 11,32 100,00 CATEGORIA 2.3 24.246,31 0,01 24.246,31 0,01 100,00 TOTALE 2012 183.338.477,35 100,00 163.974.493,46 100,00 89,44

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013, 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nota: categoria 2.1 Trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche; categoria 2.2 Trasferimenti correnti da istituzioni estere; categoria 2.3 Trasferimenti correnti da altri soggetti.

Nel 2014 si sono registrati accertamenti di competenza per contributi e assegnazioni vincolate

correnti dello Stato, dell’Unione europea e da altri soggetti per 251,7 milioni, di poco inferiori alle

previsioni assestate e in aumento di 54,6 milioni (+27,69%) rispetto al 2013, e di 87,7 milioni

rispetto al dato del 2012 (+53,51%).

La gran parte degli accertamenti del triennio 2012-2014 si registra nella categoria 2.1 relativa ai

trasferimenti correnti da amministrazioni pubbliche (251,3 milioni nel 2014, in aumento di 71,5

milioni e al +39,78% rispetto al dato del 2013 e di 105,9 milioni e al +72,82% rispetto al dato del

2012).

Con riferimento alle assegnazioni in ambito sanitario e socio-sanitario, si registrano accertamenti

nel 2014 pari a 94,7 milioni (di cui si evidenziano accertamenti pari a 68,4 milioni per l’entrata

straordinaria relativa all’acquisizione di fondi per la mobilità sanitaria interregionale a carico del

fondo sanitario nazionale dal 2010), in aumento rispetto al dato del 2013 (13,0 milioni), e al dato

del 2012 (75,3 milioni, che comprendeva accertamenti pari a 67,8 milioni relativi all’entrata

straordinaria per l’acquisizione di fondi per mobilità ospedaliera dal 2005 al 2010 a carico del

Page 239: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

238

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

fondo sanitario nazionale). Si rileva inoltre la dinamica delle assegnazioni compensative dello

Stato a seguito delle minori entrate derivanti dall’abolizione dell’imposta comunale sugli

immobili: nel 2014 si sono registrati accertamenti pari a 74,2 milioni, di pari importo rispetto il

dato registrato nel 2013 e in netto aumento rispetto al dato del 2012 (11,4 milioni).

Tabella 55 Entrate 2012-2014 in conto competenza del titolo III “Entrate extratributarie”

Entrate extratributarie

Previsioni assestate (valori in €)

% sul totale

Accertamenti (valori in €)

% sul totale

Grado di realizzazione

dell’entrata (%) 2014

CATEGORIA 3.1 13.449.929,14 30,72 13.903.328,75 20,30 103,37 CATEGORIA 3.2 30.325.391,44 69,28 54.591.378,13 79,70 180,02

TOTALE 2014 43.775.320,58 100,00 68.494.706,88 100,00 156,47 2013

CATEGORIA 3.1 19.757.929,14 21,50 14.886.007,85 14,65 75,34 CATEGORIA 3.2 72.130.571,66 78,50 86.742.672,54 85,35 120,26

TOTALE 2013 91.888.500,80 100,00 101.628.680,39 100,00 110,60 2012

CATEGORIA 3.1 37.803.081,09 49,79 36.236.071,72 38,50 95,85 CATEGORIA 3.2 38.123.030,48 50,21 57.872.613,27 61,50 151,80

TOTALE 2012 75.926.111,57 100,00 94.108.684,99 100,00 123,95

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: categoria 3.1 Redditi da capitale; categoria 3.2 Altre entrate correnti.

Complessivamente le entrate extratributarie (titolo III) hanno registrato nel 2014 accertamenti in

conto competenza (68,5 milioni), superiori alle previsioni assestate di 24,7 milioni (grado di

realizzazione pari al 156,47%); essi sono minori rispetto al dato del 2013 (101,6 milioni) con una

diminuzione di 33,1 milioni e di -32,60%, nonché al dato del 2012 (94,1 milioni).

Nel 2014 i redditi da capitale (categoria 3.1) hanno registrato complessivamente accertamenti di

competenza pari a 13,9 milioni, di poco inferiori a quelli del 2013 (pari a 14,9 milioni) e in

diminuzione più significativa rispetto il dato del 2012 (36,2 milioni); la diminuzione dei dati

registrati nel 2013 e nel 2014 rispetto a quello del 2012 è in larga parte imputabile alla conclusione

nel 2013 delle operazioni di finanza derivata. Le altre entrate correnti (categoria 3.2) hanno

registrato nel 2014 accertamenti di competenza pari a 54,6 milioni, in aumento di 24,3 milioni

rispetto alle previsioni assestate (grado di realizzazione pari a 180,02%), in significativa

diminuzione (32,2 milioni, pari a -37,07%) rispetto al 2013 e di poco inferiore rispetto il dato del

2012; nel triennio esaminato si rileva in particolare l’accertamento nel 2013 di 24,4 milioni

relativo all’utile di bilancio consolidato del Servizio sanitario regionale per il 2012.

Page 240: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

239 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 56 Entrate 2012-2014 in conto competenza del titolo IV “Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale”

Entrate derivanti da alienazioni, da

trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da

trasferimenti in conto capitale (Tit. IV)

Previsioni assestate (valori

in €)

% sul totale

Accertamenti (valori in €)

% sul totale

Grado di realizzazione

dell’entrata (%)

2014 CATEGORIA 4.1 0,00 0,00 239.825,16 0,23 - CATEGORIA 4.2 75.543.962,82 63,23 69.866.242,06 67,85 92,48 CATEGORIA 4.3 1.163.859,53 0,97 1.163.859,53 1,13 100,00 CATEGORIA 4.5 42.761.823,70 35,79 31.697.683,11 30,78 74,13

TOTALE 2014 119.469.646,05 100,00 102.967.609,86 100,00 86,19 2013

CATEGORIA 4.1 1.000.000,00 0,24 1.229.480,61 0,31 122,95 CATEGORIA 4.2 388.318.105,57 94,92 375.331.638,22 93,43 96,66 CATEGORIA 4.3 12.356.837,04 3,02 12.356.835,04 3,08 100,00 CATEGORIA 4.5 7.414.000,00 1,81 12.785.982,61 3,18 172,46

TOTALE 2013 409.088.942,61 100,00 401.703.936,48 100,00 98,19 2012

CATEGORIA 4.1 3.325.982,43 1,15 3.562.761,57 2,00 107,12 CATEGORIA 4.2 159.185.701,65 55,22 118.410.007,22 66,33 74,38 CATEGORIA 4.3 16.473.009,14 5,71 15.843.204,42 8,88 96,18 CATEGORIA 4.5 109.278.500,00 37,91 40.687.925,53 22,79 37,23

TOTALE 2012 288.263.193,22 100,00 178.503.898,74 100,00 61,92

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: categoria 4.1 Alienazione di beni; categoria 4.2 Trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche; categoria 4.3 Trasferimenti in conto capitale da istituzioni estere; categoria 4.5 Entrate per riscossione crediti.

Le entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da

trasferimenti in conto capitale (titolo IV) hanno registrato nel 2014 accertamenti di competenza

per 103,0 milioni, inferiori alle previsioni assestate (grado di realizzazione pari al 86,19%) e in

netta diminuzione (298,7 milioni, pari a -74,37%) soprattutto rispetto al 2013 e, in misura

inferiore, rispetto al dato del 2012.

La maggior parte degli accertamenti del 2014 sul titolo IV sono imputabili alla categoria 4.2

(Trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche), che, a fronte di previsioni

assestate di 75,5 milioni, registra accertamenti pari a 69,9 milioni, in rilevante diminuzione (305,5

milioni, pari a -81,39%) rispetto al dato del 2013 (375,3 milioni) e, in misura inferiore, rispetto al

dato del 2012 (118,4 milioni). Tale diminuzione è in buona parte imputabile alla chiusura del

periodo di programmazione comunitaria 2007-2013 e al fatto che nel 2013 è stato possibile

applicare al bilancio l’intero importo spettante per le annualità 2013-2015 in relazione al Fondo

per lo Sviluppo e la Coesione.

Page 241: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

240

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La categoria 4.3 (Trasferimenti in conto capitale da istituzioni estere) ha registrato nel 2014

accertamenti di competenza per 1,2 milioni, in diminuzione rispetto i 12,4 milioni registrati nel

2013 e ai 15,8 milioni registrati nel 2012.

La categoria 4.5 (entrate per riscossione crediti) ha registrato nel 2014 accertamenti di

competenza pari a 31,7 milioni, in aumento rispetto alle previsioni assestate (42,8 milioni), in

aumento rispetto al dato del 2013 (12,8 milioni) e in diminuzione rispetto al dato del 2012 (40,7

milioni) a causa sostanzialmente della dinamica dell’entrata 4.5.270 (rientri da concessione di

crediti); una parte (12,9 milioni) degli accertamenti registrati nel 2014, derivano dalla

contabilizzazione dal 2014 al titolo IV, anziché in partite di giro, dei rimborsi spettanti a seguito

di somme anticipate dalla Regione ad alcuni enti (teatri, scuole) a valere sui contributi loro

concessi dallo Stato.

Tabella 57 Entrate 2012-2014 in conto competenza del titolo V “Entrate da mutui, prestiti e altre operazioni creditizie” Entrate da mutui,

prestiti e altre operazioni creditizie

(Tit. V)

Previsioni assestate (valori in €)

% sul

totale

Accertamenti (valori in €)

% sul

totale

Grado di realizzazione

dell’entrata (%)

2014 CATEGORIA 5.1 0,00 0,00 0,00 0,00 - CATEGORIA 5.2 28.100.000,00 100,00 25.199.410,54 100,00 89,68

TOTALE 2014 28.100.000,00 100,00 25.199.410,54 100,00 89,68 2013

CATEGORIA 5.1 0,00 0,00 0,00 0,00 Non calc. CATEGORIA 5.2 87.970.000,00 100,00 87.961.434,46 100,00 99,99

TOTALE 2013 87.970.000,00 100,00 87.961.434,46 100,00 99,99 2012

CATEGORIA 5.1 45.084,75 0,04 45.084,75 0,07 100,00 CATEGORIA 5.2 111.737.000,00 99,96 69.205.266,18 99,93 61,94

TOTALE 2012 111.782.084,75 100,00 69.250.350,93 100,00 61,95

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: categoria 5.1 Assunzioni di mutui e prestiti da cassa depositi e prestiti; categoria 5.2 Emissioni di prestiti obbligazionari.

Le entrate da emissione di prestiti obbligazionari (categoria 5.2) registra nel 2014 accertamenti di

competenza per 25,2 milioni, in diminuzione (62,8 milioni pari a -71,35%) rispetto il 2013 e anche

rispetto il dato del 2012 (69,2 milioni), e rappresentano le nuove autorizzazioni di indebitamento

per il finanziamento di spese in conto capitale.

Page 242: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

241 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

5.4 La gestione dei residui attivi

5.4.1 Risultati e indicatori della gestione

Di seguito si riporta la consistenza dei residui attivi finali delle entrate effettive nel 2012, 2013 e

2014; per quest’ultimo esercizio finanziario tali residui vengono scomposti in base alla gestione di

formazione (da competenza e da esercizi precedenti).

Tabella 58 Andamento dei residui finali delle entrate effettive nel triennio 2012-2014

Entrate Residui attivi al

31.12.2012 Residui attivi al

31.12.2013 Residui attivi al

31.12.2014

2014 originati dalla

competenza

2014 originati da esercizi

precedenti Titolo I (nette)* 315.460.124,23 486.455.705,46 461.665.946,95 461.665.946,95 0,00

Titolo I (lorde)** 564.577.065,59 491.066.831,81 554.145.410,03 554.145.410,03 0,00

Titolo II 151.919.012,73 90.279.065,36 77.141.619,67 39.034.032,49 38.107.587,18 Titolo III 83.909.068,73 103.641.885,81 115.810.194,82 16.006.497,60 99.803.697,22 Titolo IV 662.195.592,88 737.337.261,31 629.924.601,49 29.704.010,96 600.220.590,53 Titolo V 824.366.688,93 811.761.465,77 350.242.984,60 25.199.410,54 325.043.574,06 Totale entrate effettive (nette) *

2.037.850.487,50 2.229.475.383,71 1.634.785.347,53 571.609.898,54 1.063.175.448,99

Totale entrate effettive (lorde) **

2.286.967.428,86 2.234.086.510,06 1.727.264.810,61 664.089.361,62 1.063.175.448,99

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

*: al netto delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali.

**: al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali.

Tabella 59 Composizione percentuale dei singoli titoli dei residui finali delle entrate effettive nel triennio 2012-2014 sul totale dei residui finali delle entrate effettive

Entrate effettive 2012* 2013* 2014*

TITOLO I 15,48% 21,82% 28,24%

TITOLO II 7,45% 4,05% 4,72%

TITOLO III 4,12% 4,65% 7,08%

TITOLO IV 32,49% 33,07% 38,53%

TITOLO V 40,46% 36,41% 21,42%

Totale entrate effettive 100,00% 100,00% 100,00%

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

* Tale struttura è stata computata considerando le entrate tributarie (e il totale delle entrate effettive) al netto delle partite tecnico-contabili di compensazione e rimborso.

Page 243: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

242

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con riferimento alle cause di variazione della consistenza dei residui, si espongono di seguito

alcuni indicatori rappresentativi della formazione dei residui, elaborati per il triennio 2012-2014

ed articolati per categorie di entrata.111

Tabella 60 Indicatori 2012-2014 di smaltimento e grado di realizzazione dei residui attivi iniziali delle entrate tributarie (Tit. I) e delle entrate effettive (Tit. I+II+III+IV+V)

Entrate tit. I (entrate tributarie) per categorie ed entrate effettive

Smaltimento dei residui attivi iniziali (%)

Grado di realizzazione dei residui attivi iniziali (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 Cat. 1.1. Tributi propri - imposte

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Cat. 1.2. Tributi propri - tasse --- --- --- --- --- --- Cat. 1.1. – Tributi propri 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Compartecipazione nette ai tributi erariali

100,00 100,00 100,00 506,24 100,00 100,00

Cat. 1.3. – Compartecipazione ai tributi erariali (lorde)

68,16 100,00 100,00 54,23 17,56 100,00

Tot. tit. 1 – Entrate tributarie (nette)

100,00 100,00 100,00 146,91 100,00 100,00

Tot. tit. 1 – Entrate tributarie (lorde)

76,00 100,00 100,00 65,50 55,88 100,00

Totale entrate effettive (nette) 23,66 36,72 52,31 105,28 89,47 75,12 Totale entrate effettive (lorde) 34,78 43,61 52,41 86,91 79,72 75,17

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: nella presente tabella gli indicatori relativi alle compartecipazioni erariali (e dunque alle entrate tributarie) sono computati ad esclusione della parte di compartecipazioni erariali relative al contributo regionale al federalismo fiscale e alle manovre di finanza pubblica classificata in partite di giro.

Nota: Nette: al netto delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali. Lorde: al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali.

---: indice non calcolabile (valore del denominatore uguale a 0)

111 Con riferimento ai residui attivi iniziali, un indice riepilogativo è rappresentato dall’indice di smaltimento dei residui attivi iniziali: esso è costituito dal rapporto tra l’ammontare della variazione nella consistenza dei residui attivi iniziali (somme riscosse a residui più eliminazione o minor accertamento dei residui meno maggior accertamento di residui) e i residui iniziali, ed esprime il tasso di variazione dei residui attivi iniziali in relazione ai fenomeni gestionali relativi alla gestione da residui; normalmente esprime il grado di riduzione dei residui attivi iniziali. Il suddetto indice di smaltimento dei residui attivi iniziali può essere poi analizzato in base alle due componenti principali, espresse attraverso i due indicatori di seguito esposti: - grado di realizzazione dei residui attivi iniziali: costituito dal rapporto tra gli accertamenti in conto residui esistenti alla fine dell’esercizio (somma dei residui riscossi e da riportare) e i residui attivi iniziali, esprime il grado di realizzazione dei residui attivi iniziali, indipendentemente dalla loro riscossione nell’esercizio. - velocità di riscossione da residui attivi iniziali riaccertati: costituita dal rapporto fra le riscossioni da residui e i residui attivi iniziali riaccertati, indica la parte delle risorse giuridicamente esigibili dalla gestione dei residui, che riesce a tradursi in effettive riscossioni. Alla formazione dei residui attivi contribuisce peraltro anche la gestione da competenza: in particolare, la velocità di riscossione dalla gestione di competenza sotto forma di indicatore si può rappresentare come il rapporto fra le riscossioni di competenza e gli accertamenti di competenza, ed indica la parte delle risorse giuridicamente esigibili dalla gestione di competenza, che riesce a tradursi in effettive riscossioni. Complessivamente, dalla gestione da competenza e da residui, la più importante causa di formazione dei residui attivi è rappresentata dalla velocità di riscossione complessiva: sotto forma di indicatore, è rappresentata dal rapporto fra il totale delle riscossioni (competenza + residui) e gli accertamenti di competenza più i residui attivi iniziali riaccertati, e rappresenta la velocità di riscossione sia da competenza sia da residui ed indica la parte delle risorse giuridicamente esigibili, da competenza e da residui, che riesce a tradursi in effettive riscossioni.

Page 244: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

243 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 61 Indicatori 2012-2014 della velocità di riscossione delle entrate tributarie (Tit. I) e delle entrate effettive (Tit. I+II+III+IV+V)

Entrate tit. I (entrate tributarie) per categorie ed entrate effettive

Velocità di riscossione complessiva (%)

Velocità di riscossione da competenza (%)

Velocità di riscossione da residui iniziali

riaccertati (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

Cat. 1.1. Tributi propri - imposte

77,98 77,12 77,23 72,45 70,52 72,34 100 100 100

Cat. 1.2. Tributi propri - tasse

100 100 100 100 100 100 --- --- ---

Tributi propri 78,00 77,14 77,25 72,49 70,55 72,37 100 100 100 Compartecipazione nette ai tributi erariali

98,41 94,12 94,37 98,33 94,03 93,27 100 100 100

Cat. 1.3. – Compartecipazione ai tributi erariali (lorde)

92,57 94,83 95,02 98,11 94,76 91,99 41,29 100 100

Tot. tit. 1 – Entrate tributarie (nette)

93,03 90,04 90,38 92,36 89,35 88,95 100 100 100

Tot. tit. 1 – Entrate tributarie (lorde)

89,26 91,04 91,32 92,82 90,49 88,46 63,36 100 100

Totale entrate effettive (nette)

69,82 68,95 71,52 89,20 82,46 87,64 27,49 29,27 36,52

Totale entrate effettive (lorde)

69,45 71,27 73,70 89,92 84,14 87,35 24,96 29,27 36,70

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: nella presente tabella gli indicatori relativi alle compartecipazioni erariali (e dunque alle entrate tributarie) sono computati ad esclusione della parte di compartecipazioni erariali relative al contributo regionale al federalismo fiscale e alle manovre di finanza pubblica classificata in partite di giro.

Nota: Nette: al netto delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali. Lorde: al lordo delle partite tecnico-contabili di compensazioni e rimborsi delle compartecipazioni erariali.

---: indice non calcolabile (valore del denominatore uguale a 0).

Si premette che nel 2012, nel 2013 e nel 2014 le entrate tributarie (tit. I) sono computate nel

rendiconto al netto della quota di compartecipazioni erariali iscritte in partite di giro per le

disposizioni relative al contributo della Regione al federalismo fiscale (ora contributo finalizzato

alla sostenibilità del debito pubblico) e agli accantonamenti della Regione al risanamento della

finanza pubblica e in tal senso sono stati elaborati gli indicatori di entrata (prendendo dunque in

considerazione la sola parte classificata tra le entrate tributarie e dunque la parte di cui la

Regione dispone per il sostenimento delle spese effettive). Inoltre si considereranno, per le

motivazioni già indicate nella presente relazione, le entrate da compartecipazioni erariali, le

entrate tributarie e le entrate effettive, al netto delle partite tecniche da compensazioni e

rimborso sulle compartecipazioni erariali.

Page 245: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

244

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La consistenza dei residui attivi delle entrate effettive nette (al netto delle partite tecnico

contabili da compensazione e rimborso delle compartecipazioni erariali) al 31.12.2014 ammonta a

1.634,8 milioni (di cui 1.063,2 milioni derivanti dalla gestione dei residui), in diminuzione (594,7

milioni pari a -26,67%) rispetto a quelli al 31.12.2013; tale riduzione è imputabile soprattutto alla

netta riduzione (461,5 milioni e a -56,85%) dei residui attivi contabilizzati sul titolo V, quasi

esclusivamente ascrivibili alle virtuosa gestione del debito potenziale, per la cui analisi si rinvia

alle considerazioni svolte nella parte della presente relazione relativa all’indebitamento.

L’incidenza dei residui del titolo I rispetto a quelli del totale delle entrate effettive nette al

31.12.2014 è pari al 28,24%, in aumento rispetto al dato del 2013 (21,82%), per effetto

sostanzialmente della netta diminuzione sopra evidenziata dei residui attivi finali delle entrate

effettive nette.

La velocità di riscossione complessiva (da competenza e da residui) registra nel 2014 per il

complesso delle entrate effettive (al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e

rimborso delle compartecipazioni erariali) un valore (71,52%) superiore al dato del 2013 (68,95%)

e a quello del 2012 (69,82%). La velocità di riscossione da competenza del 2014 (87,64%) è in

aumento rispetto il dato del 2013 (82,46%) e in diminuzione rispetto il dato del 2012 (89,20%).

Ad esclusione del titolo I (valore del 100% nel 2014 e nel 2013, peraltro in netto aumento rispetto

il 41,29% del 2012), in generale la velocità di riscossione dei residui iniziali riaccertati appare

contenuta (complessivamente per le entrate effettive nette ammonta nel 2014 al 36,52%, anche se

in aumento rispetto al 2013), determinando un grado di smaltimento dei residui attivi iniziali per

il complesso delle entrate effettive nette del 52,31%, in aumento rispetto al dato del 2013

(36,72%) e del 2012 (23,66%). Il grado di realizzazione dei residui attivi iniziali ha registrato, per

il totale delle entrate effettive nette, valori tendenzialmente in diminuzione nel triennio (105,28%

nel 2012, 89,47% nel 2013 e 75,12% nel 2014).

Di seguito viene riportata una disamina sui residui articolata per titoli di entrata.

5.4.2 Entrate tributarie

I residui attivi delle entrate effettive al 31.12.2014 riguardano solo in parte le entrate tributarie

(tit. I), le quali, al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso delle

compartecipazioni erariali, ammontano a 461,7 milioni, interamente derivanti dalla gestione di

competenza (di cui si segnalano 222,9 milioni relativi alle compartecipazioni nette erariali e 222,2

milioni relativi all’IRAP). Rispetto ai corrispondenti residui al 31.12.2013, nel 2014 si è registrata

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245 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

una diminuzione di 24,8 milioni, pari a -5,10%, dei residui attivi finali netti relativi alle entrate

tributarie; l’incidenza dei residui finali netti delle entrate tributarie rispetto a quelli totali delle

entrate effettive nette ammonta al 15,48% nel 2012, al 21,82% nel 2013 e al 28,24% nel 2014. Nel

2013 si era registrato un notevole aumento (171,0 milioni, pari a +54,21%) dei residui attivi finali

delle entrate tributarie rispetto al 2012 per effetto sostanzialmente di residui pari a 218,3 milioni

originati nel 2013 in conto competenza dalle compartecipazioni erariali (a fronte di residui di 53,1

milioni nel 2012), imputabili sostanzialmente all’effettuazione da parte dello Stato di operazioni

tecnico contabili non in tempo utile per la conseguente registrazione contabile entro il 2013 da

parte della Regione (e che peraltro sono collegati a residui passivi registrati sulle partite di giro).

Nel 2014 sono stati riscossi tutti i residui delle compartecipazioni erariali (oltre che delle entrate

tributarie proprie); inoltre, analogamente a quanto avvenuto nel 2013, si sono registrati residui

pari a 222,9 milioni originati nel 2014 in conto competenza dalle compartecipazioni erariali,

anch’essi imputabili all’effettuazione da parte dello Stato di operazioni tecnico contabili non in

tempo utile per la conseguente registrazione contabile entro il 2014 da parte della Regione (e che

peraltro sono collegati a residui passivi registrati sulle partite di giro).

I residui attivi iniziali delle entrate tributarie nette del 2014, pari a 486,5 milioni, sono stati

riaccertati per pari importo (grado di realizzazione pari al 100,00%), e tali residui attivi sono stati

interamente incassati; analogamente, anche nel 2013 e nel 2012 tutti i residui attivi iniziali erano

stati interamente incassati: nel 2013 i residui attivi iniziali erano pari a 315,5 milioni e riaccertati

per pari importo (grado di realizzazione pari al 100,00%) e nel 2012 i residui attivi iniziali erano

pari a 270,2 milioni e riaccertati in 397,0 milioni (grado di realizzazione pari al 146,91%).

La gestione di competenza ha registrato nel triennio 2012-2014 per le entrate tributarie nette una

velocità di riscossione (al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso delle

compartecipazioni erariali) in lieve tendenziale riduzione (88,95% nel 2014, 89,35% nel 2013 e

92,36% nel 2012) anche per effetto dei già citati residui in conto competenza delle

compartecipazioni erariali, imputabili sostanzialmente all’effettuazione da parte dello Stato di

operazioni tecnico contabili non in tempo utile per la conseguente registrazione contabile entro

l’esercizio di formazione da parte della Regione (e che peraltro sono collegati a residui passivi

registrati sulle partite di giro).

La gestione dei tributi propri (Tit. I, cat. 1.1 “imposte” e 1.2 “tasse”) ha generato nel 2014 una

consistenza di residui attivi al 31.12 pari a 238,8 milioni, derivanti esclusivamente dalle imposte e

dalla gestione di competenza, in diminuzione rispetto al 31.12.2013 (268,2 milioni) e al 31.12.2012

(262,4 milioni).

Page 247: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

246

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

I predetti 238,8 milioni generati dalla competenza sono in larga parte (222,2 milioni) derivanti

dall’IRAP (i restanti 16,6 milioni sono relativi all’addizionale regionale all’IRPEF), a sua volta

composta soprattutto (190,0 milioni) dalla quota versata da contribuenti diversi dalle

Amministrazioni pubbliche. Nel triennio esaminato è stata registrata un’elevata velocità di

riscossione in conto competenza dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF: il 65,00% per

l’IRAP e il 91,66% per l’addizionale regionale all’IRPEF nel 2014; il 62,94% per l’IRAP e il

91,96% per l’addizionale regionale all’IRPEF nel 2013; il 65,60% per l’IRAP e il 91,71% per

l’addizionale regionale all’IRPEF nel 2012. Si ricorda che nel 2009 è intervenuto il passaggio alla

tesoreria unica mista con conseguente afflusso diretto mensile alla Tesoreria regionale delle

riscossioni dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF.

I residui attivi iniziali 2014 delle entrate tributarie proprie, pari a 268,2 milioni e riaccertati per

pari importo (grado di realizzazione pari al 100%), risultano composti da 252,4 milioni relativi

all’IRAP e da 15,8 milioni relativi all’addizionale regionale all’IRPEF e sono stati interamente

riscossi nel 2014, con afflusso diretto alla Tesoreria regionale. Ne consegue che nel 2014 la velocità

di riscossione da residui iniziali riaccertati risulta pari al 100,00%, analogamente al dato del 2013

e del 2012.

L’operatività del sistema di riscossione dei principali tributi propri della Regione (Irap e

addizionale regionale all’Irpef) di cui all’art. 77 quater comma 2 del D.L. n. 112/2008, convertito

con modificazioni dalla legge n. 133/2008112, introdotto nell’ambito del sistema di tesoreria unica

mista, ha assicurato anche nel triennio esaminato (2012-2014) un sistematico rapido afflusso di

liquidità relativo all’IRAP e all’addizionale regionale all’IRPEF e rappresenta un’importante

funzionalità per la Regione in termini di gestione di cassa.

Per quanto riguarda le compartecipazioni erariali, i residui attivi finali al netto delle partite

tecnico contabili da compensazione, ammontano al 31.12.2014 a 222,9 milioni (derivanti

esclusivamente dalla gestione dalla gestione di competenza) e sono in lieve aumento rispetto al

dato del 2013 (218,3 milioni) e in netto aumento rispetto a quello del 2012 (53,1 milioni)113; la

presenza di tali residui, collegati a residui passivi registrati sulle partite di giro, è connessa

sostanzialmente all’effettuazione da parte dello Stato di operazioni tecnico contabili non in tempo

112 In base a tale norma, le somme che affluiscono mensilmente a titolo di Irap e di addizionale regionale all’Irpef ai conti correnti di tesoreria centrale intestati alle Regioni, sono accreditate, entro il quinto giorno lavorativo del mese successivo, sul conto del tesoriere regionale; non si applica dunque più il sistema precedente in base al quale il quale il gettito rifluiva attraverso il conto sanità. 113 Si precisa che, per effetto del sistema di contabilizzazione del nuovo sistema di riscossione delle entrate tributarie attuato con il decreto Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, il sistema di imputazione del gettito a livello di riscossione, essendo dal punto di vista tecnico di carattere convenzionale, non è direttamente riconducibile alla specifica compartecipazione erariale.

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247 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

utile per la conseguente registrazione contabile entro l’esercizio di formazione da parte della

Regione.

I residui attivi iniziali delle compartecipazioni ai tributi erariali (al netto delle partite tecnico

contabili da compensazione e rimborso) ammontano complessivamente nel 2014 a 218,3 milioni e

riaccertati per pari importo (grado di realizzazione del 100%); nel 2013 i residui attivi iniziali sono

pari a 53,1 milioni e riaccertati per pari importo (grado di realizzazione del 100,00%); nel 2012 i

residui attivi iniziali, pari a 31,2 milioni, sono stati riaccertati in 158,0 milioni (grado di

realizzazione pari al 506,24%).

Le riscossioni in conto residui, sempre con riferimento alle compartecipazioni ai tributi erariali al

netto delle partite tecnico contabili da compensazione, ammontano nel 2014 a 218,3 milioni, nel

2013 a 53,1 milioni, nel 2012 a 158,0 milioni. Nel 2014, come anche nel 2013 e nel 2012, si è

registrata una velocità di riscossione da residui iniziali riaccertati pari al 100,00%, azzerando

conseguentemente la consistenza degli stessi. La gestione di competenza delle riscossioni ha

registrato nel 2014 per le compartecipazioni erariali una velocità di riscossione (al netto delle

partite tecnico contabili da compensazione e rimborso delle compartecipazioni) pari al 93,27%,

sui livelli registrati nel 2013 (94,03%) e in diminuzione rispetto al dato del 2012 (98,33%); la

diminuzione registrata nel 2013 e nel 2014, rispetto al 2012, della velocità di riscossione è

sostanzialmente imputabile, come già illustrato nella presente relazione, alla maggiore entità dei

residui in conto competenza registrata nel 2013 e nel 2014 rispetto il 2012.

Il sistema di riscossione delle compartecipazioni erariali registrato nel triennio esaminato (2012-

2014) assume carattere di sistematica fisiologicità (riscossione residuale in conto residui degli

accertamenti dell’esercizio precedente e larga parte delle riscossioni della gestione di competenza)

nell’ambito del nuovo sistema di riscossione delle entrate tributarie attuato con il decreto

Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, rappresentando un’importante funzionalità, in termini

di stabilità, per la gestione di cassa della Regione.

5.4.3 Le altre entrate effettive

Una consistenza rilevante di residui al 31.12.2014 si registra anche per le entrate da contributi ed

assegnazioni vincolate (titolo II), da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di

crediti e da trasferimenti in conto capitale (tit. IV) e per quelle da mutui, prestiti e altre

operazioni creditizie (titolo V).

Page 249: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

248

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 62 Indicatori 2012-2014 dello smaltimento e del grado di realizzazione dei residui attivi iniziali delle entrate da contributi e assegnazioni vincolate da Stato, da U.E. e da altri soggetti (Tit. II)

Entrate tit. II (Entrate da contributi e assegnazioni vincolate da Stato, U.E. e

altri soggetti) per categorie

Smaltimento dei residui attivi iniziali (%)

Grado di realizzazione dei residui attivi iniziali (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 Cat. 2.1. – Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

36,29 71,45 55,32 99,51 92,22 94,77

Cat. 2.2. – Trasferimenti correnti da istituzioni estere

36,89 67,73 61,84 99,98 98,96 95,31

Cat. 2.3. – Trasferimenti correnti da altri soggetti

85,42 71,65 100 100 85,78 104,09

Tot. tit. 2 37,03 70,21 57,79 99,66 94,45 94,98

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 63 Indicatori 2012-2014 della velocità di riscossione delle entrate da contributi e assegnazioni vincolate da Stato, da U.E. e da altri soggetti (Tit. II) Entrate tit. II (Entrate

da contributi e assegnazioni vincolate da Stato, U.E. e altri soggetti) per categorie

Velocità di riscossione complessiva (%)

Velocità di riscossione da competenza (%)

Velocità di riscossione da residui attivi iniziali

riaccertati (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

Cat. 2.1. – Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

61,29 79,29 79,05 81,37 84,59 84,64 35,98 69,04 52,85

Cat. 2.2. – Trasferimenti correnti da istituzioni estere

27,41 50,11 59,20 1,26 0,16 5,73 36,88 67,39 59,96

Cat. 2.3. – Trasferimenti correnti da altri soggetti 85,60 69,50 100 100,00 100,00 --- 85,42 66,95 100

Tot. tit. 2 54,31 73,50 77,14 72,30 77,16 84,49 36,81 68,46 55,56

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota:--- indice non calcolabile (valore del denominatore uguale a 0).

I residui attivi delle entrate da contributi e assegnazioni vincolate di parte corrente (titolo II)

ammontano al 31.12.2014 a 77,1 milioni, in diminuzione rispetto al dato del 31.12.2013 (90,3

milioni) e a quello del 31.12.2012 (151,9 milioni). La parte relativa alla gestione dei residui (38,1

milioni al 31.12.2014) deriva dai residui attivi iniziali rideterminati in diminuzione e riscossi al

55,56% (in diminuzione rispetto alla velocità di riscossione del 2013, pari al 68,46% e in aumento

rispetto alla velocità di riscossione del 2012, pari al 36,81%); ad essi si aggiungono i residui

originati dalla gestione da competenza (39,0 milioni), risultanti da una velocità di riscossione pari

al 84,49%, in aumento rispetto a quella del 2013 (77,16%) e del 2012 (72,30%).

Complessivamente per le entrate da contributi e assegnazioni vincolate dallo Stato, dall’U.E. e da

altri soggetti si registra nel 2014 una velocità di riscossione complessiva del 77,14%, in aumento

Page 250: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

249 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rispetto al dato del 2013 (73,50%) e soprattutto rispetto al dato del 2012 (54,31%). I valori sono

comunque attestati su livelli relativamente bassi, trattandosi di entrate finalizzate e soggette a

rendicontazione.

Tabella 64 Indicatori 2012-2014 dello smaltimento e del grado di realizzazione dei residui attivi iniziali delle entrate extratributarie (Tit. III)

Entrate tit. III (Entrate extratributarie) per categorie

Smaltimento dei residui attivi iniziali (%)

Grado di realizzazione dei residui attivi iniziali (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 Cat. 3.1. – Redditi da capitale 84,52 58,65 85,23 63,21 93,02 79,77 Cat. 3.2. – Altre entrate correnti 4,97 9,64 1,71 97,91 99,90 99,47 Tot. tit. 3 6,83 10,78 3,70 97,10 99,74 99,00

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 65 Indicatori 2012-2014 della velocità di riscossione delle entrate extratributarie (Tit. III)

Entrate tit. III (Entrate extratributarie) per

categorie

Velocità di riscossione complessiva (%)

Velocità di riscossione da competenza (%)

Velocità di riscossione da residui attivi iniziali

riaccertati(%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 Cat. 3.1. – Redditi da capitale

97,79 85,18 87,07 95,44 88,80 87,86 75,52 55,55 81,48

Cat. 3.2. – Altre entrate correnti

40,04 40,00 26,71 90,56 68,75 73,77 2,94 9,54 1,18

Tot. tit. 3 51,82 44,07 32,31 92,44 71,68 76,63 4,05 10,54 2,73

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

La gestione delle entrate extratributarie (tit. III) ha generato residui attivi al 31.12.2014 di

importo pari a 115,8 milioni, in aumento rispetto ai 103,6 milioni del 2013 e ai 83,9 milioni del

2012; la gran parte di tali residui (99,8 milioni) è originato dalla gestione da residui, analogamente

al 2013 e al 2012. Per tali entrate si registra nel 2014 una velocità di riscossione complessiva del

32,31%, in diminuzione rispetto al 2013 (44,07%) e al 2012 (51,82%). Nel 2014 la velocità di

riscossione da residui si attesta al 2,73% (nel 2013 era pari a 10,54% e nel 2012 ammontava a

4,05%); la velocità di riscossione da competenza, pari al 76,63%, è in aumento rispetto ai valori

del 2013 (71,68%), ma in netta diminuzione rispetto al dato del 2012 (92,44%). La velocità dello

smaltimento dei residui attivi iniziali nel 2014 si attesta al 3,70%, in diminuzione rispetto il dato

del 2013 (10,78%) e a quello del 2012 (6,83%). Il grado di realizzazione dei residui attivi iniziali

registra valori molto elevati (nel 2014 pari al 99,00%). I residui attivi finali nel 2014,

analogamente al 2013 e al 2012, sono in gran parte rappresentati dalla componente relativa alla

gestione dei residui, ed ammontano a 99,8 milioni, di cui 58,5 milioni relativi a parte del

Page 251: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

250

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contributo di 65 milioni dallo Stato accertato in conto competenza nel 2008 relativo alla

realizzazione del collegamento stradale veloce tra l’autostrada A4 e la zona produttiva del

Comune di Manzano, con conseguente riduzione dell’autorizzazione di indebitamento in conto

residui; tale posta contabile di residuo attivo spiega in parte la preponderanza di residui originati

dalla gestione dei residui.

Tabella 66 Indicatori 2012-2014 dello smaltimento e del grado di realizzazione dei residui attivi iniziali delle entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale (Tit. IV)

Entrate tit. IV (Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti

in conto capitale) per categorie

Smaltimento dei residui attivi iniziali (%)

Grado di realizzazione dei residui attivi iniziali (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014

Cat. 4.1. – Alienazione di beni 100 100 0,00 100 100 100 Cat. 4.2. – Trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche

26,22 55,85 9,00 99,46 76,08 93,42

Cat. 4.3. – Trasferimenti in conto capitale da istituzioni estere

34,09 28,77 48,27 99,67 99,50 99,23

Cat. 4.5. – Entrate per riscossione crediti 0,08 20,17 25,83 99,96 79,89 77,36 Tot. tit. 4 14,07 32,69 18,60 99,78 79,99 86,76

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 67 Indicatori 2012-2014 della velocità di riscossione delle entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale (Tit. IV)

Entrate tit. IV (Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale) per categorie

Velocità di riscossione complessiva (%)

Velocità di riscossione da competenza (%)

Velocità di riscossione da residui attivi iniziali

riaccertati (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

Cat. 4.1. – Alienazione di beni

89,42 96,96 32,65 21,14 90,03 49,35 100 100 0,00

Cat. 4.2. – Trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche

38,25 30,78 14,04 62,51 25,89 71,26 25,83 41,97 2,59

Cat. 4.3. – Trasferimenti in conto capitale da istituzioni estere

24,63 21,97 47,26 1,09 0,02 25,36 33,87 28,41 47,87

Cat. 4.5. – Entrate per riscossione crediti

9,16 3,61 11,89 98,95 92,32 72,76 0,04 0,07 4,13

Tot. tit. 4 24,23 20,83 15,18 64,54 27,40 71,15 13,88 15,85 6,17

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 252: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

251 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La gestione delle entrate derivanti da alienazioni, da trasformazione di capitale, da riscossione di

crediti e da trasferimenti in conto capitale (tit. IV) ha generato residui attivi al 31.12.2014 di

importo pari a 629,9 milioni (di cui 600,2 milioni dalla gestione dei residui), pari al 38,53% del

totale dei residui delle entrate effettive nette, in riduzione rispetto ai residui al 31.12.2013 (737,3

milioni), e determinati essenzialmente dai residui attivi sui trasferimenti in conto capitale da

amministrazioni pubbliche e istituzioni estere e da quelli sulle entrate per riscossioni crediti. Le

categorie 4.2 (trasferimenti in conto capitale da amministrazioni pubbliche) e 4.3 (trasferimenti in

conto capitale da istituzioni estere) complessivamente registrano nel 2014 residui per 382,8

milioni (di cui 360,0 milioni relativi alla cat. 4.2), in larga parte (361,9 milioni) derivanti dalla

gestione dei residui (nel 2013 residui si erano registrati accertamenti complessivi pari a 416,0

milioni, in prevalenza, 290,5 milioni, derivanti dalla gestione di competenza). I residui attivi sulle

entrate per riscossioni crediti (cat. 4.5) registrano al 31.12.2014 246,9 milioni, in diminuzione

rispetto ai 321,2 milioni registrati al 31.12.2013, quasi esclusivamente relativi alla gestione dei

residui e rappresentati sostanzialmente (237,6 milioni) dai residui relativi ai rientri derivanti

dall’applicazione dell’art. 14, comma 38 e segg. della l.reg. n. 11/2009 (fondo di rotazione per la

stabilizzazione del sistema economico regionale).

Nel 2014 si registra una velocità di riscossione complessiva delle entrate del titolo IV pari al

15,18% (20,83% nel 2012 e 24,23% nel 2012). Il dato relativamente basso della velocità di

riscossione complessiva delle entrate del titolo IV è penalizzato soprattutto dalle entrate per

riscossione crediti (cat. 4.5), che pesano in modo importante sui residui complessivi del titolo IV e

che presentano nel 2014 una velocità di riscossione complessiva del 11,89%; si precisa che tali

valori molto bassi sono imputabili sostanzialmente al sopra citato residuo di 237,6 milioni

relativo al fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale. I

trasferimenti in conto capitale da amministrazioni pubbliche (cat. 4.2), che pesano in modo

significativo sui residui complessivi del titolo IV, presentano una velocità di riscossione

complessiva del 14,04%, in diminuzione rispetto il dato del 2013 (30,78%) e del 2012 (38,25%).

Page 253: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

252

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 68 Indicatori 2012-2014 dello smaltimento e del grado di realizzazione dei residui attivi iniziali delle entrate da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie (Tit. V)

Entrate tit. V (Entrate da mutui, prestiti e altre operazioni creditizie) per categorie

Smaltimento dei residui attivi iniziali (%)

Grado di realizzazione dei residui attivi iniziali (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 Cat. 5.1. – Assunzioni di mutui e prestiti da Cassa Depositi e Prestiti

0,00 3,13 78,66 100 100 100

Cat. 5.2. – Emissioni di prestiti obbligazionari 5,08 12,28 59,79 97,97 91,01 43,90 Tot. tit. 5 5,03 12,20 59,96 97,99 91,09 44,39

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 69 Indicatori 2012-2014 della velocità di riscossione delle entrate da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie (Tit. V)

Entrate tit. V (Entrate da mutui, prestiti e altre operazioni creditizie) per categorie

Velocità di riscossione complessiva (%)

Velocità di riscossione da competenza (%)

Velocità di riscossione da residui attivi iniziali

riaccertati (%)

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

Cat. 5.1. – Assunzioni di mutui e prestiti da Cassa Depositi e Prestiti

0,00 3,13 78,66 0,00 --- --- 0,00 3,13 78,66

Cat. 5.2. – Emissioni di prestiti obbligazionari

2,86 3,23 7,85 0,00 0,00 0,00 3,11 3,61 8,41

Tot. tit. 5 2,83 3,23 9,16 0,00 0,00 0,00 3,09 3,61 9,80

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: ---: indice non calcolabile (valore del denominatore uguale a 0)

I residui attivi di 350,2 milioni esistenti al 31.12.2014 sulle entrate da mutui, prestiti o

altre operazioni creditizie (titolo V), pari al 21,42% del totale dei residui delle entrate effettive

nette e in netta diminuzione rispetto al dato al 31.12.2013 (811,8 milioni), sono composti quasi

esclusivamente (348,7 milioni) dai residui relativi all’autorizzazione all’indebitamento (debito

potenziale), in rilevante diminuzione (455,9 milioni pari a -56,66%) rispetto al dato al 31.12.2013

(804,6 milioni).

Page 254: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

253 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

6. LA GESTIONE DELLA CASSA 6.1 Sistema normativo della gestione di cassa e sistema di

individuazione, di riscossione e di registrazione contabile delle entrate tributarie.

Per un’accurata descrizione del sistema normativo della gestione di cassa si rinvia a quanto già

illustrato nella relazione al giudizio di parificazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2011,

in cui, nella parte relativa all’analisi del sistema normativo della gestione di cassa, sono stati

illustrati il funzionamento del sistema di “tesoreria unica mista” e gli effetti delle modifiche

derivanti dalla sospensione di questo sistema e dall’applicazione di quello di “tesoreria unica

tradizionale”.

Si ricorda incidentalmente che l’articolo 77 quater del decreto legge n. 112 del 2008, convertito

con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008, ha previsto, con decorrenza dal 1 gennaio 2009,

l’applicazione anche alle Regioni a statuto speciale di un nuovo sistema per la gestione di cassa, la

Tesoreria unica mista (disciplinata dall’articolo 7 del decreto legislativo n. 279/1997, come

modificato dal sopra citato articolo 77 quater, e dalla relativa circolare applicativa114) e la

conseguente cessazione del precedente sistema, disciplinato dall’articolo 40 della legge 30 marzo

1981, n. 119, come successivamente modificata e integrata, e dai relativi decreti ministeriali e

circolari. In base al citato sistema di Tesoreria unica mista, ne deriva, tra l’altro, che la Regione

contabilizza con le riscossioni e i mandati di pagamento non solo le movimentazioni di cassa che

riguardano la Tesoreria regionale, ma anche quelle che riguardano la nuova contabilità speciale

intestata alla Regione presso la Tesoreria Provinciale dello Stato, consolidando in tal modo le due

tipologie di movimentazioni di cassa; ne deriva che il saldo rappresenta la sommatoria della

giacenza di cassa della Tesoreria regionale e di quella della nuova contabilità speciale intestata

alla Regione presso la Tesoreria Provinciale dello Stato.

Si ricorda, altresì, che, ai sensi dell’articolo 35, commi da 8 a 13, del decreto legge n. 1 del 24

gennaio 2012, convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, come modificato dall’art. 1 comma 395

della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è stato sospeso fino a tutto il 2017 il regime di Tesoreria

unica mista, istituendo per gli enti già assoggettati alla Tesoreria unica mista (e dunque anche per

la Regione Friuli Venezia Giulia) il sistema di Tesoreria unica tradizionale di cui all’articolo 1

114 Circolare del Ministero dell’economia e finanze, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, n. 33 del 26 novembre 2008.

Page 255: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

254

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

della legge n. 720/1984.

Dall’applicazione del sistema di “tesoreria unica tradizionale” alla Regione Friuli Venezia Giulia,

che non cambia nella sostanza l’impostazione del sistema gestionale ed operativo di cassa

disciplinato dal sistema di “tesoreria unica mista”, derivano sostanzialmente le conseguenze di

seguito elencate:

- il conto fruttifero presso la Tesoreria regionale è sostituito dalla contabilità speciale fruttifera

presso la Sezione di Tesoreria provinciale dello Stato, ad eccezione delle somme provenienti

da operazioni di mutuo, prestito e altre forme di indebitamento per le quali non è stato

previsto alcun sostegno dallo Stato (tali somme restano depositate presso il tesoriere regionale

ovvero presso altro istituto bancario), mentre resta immutata la contabilità speciale

infruttifera presso la Sezione di Tesoreria provinciale dello Stato;

- i pagamenti disposti dagli enti soggetti a qualsiasi titolo al sistema di Tesoreria unica devono

essere disposti con accreditamento sulle contabilità speciali, sottoconto infruttifero, degli enti

beneficiari tramite operazioni di girofondi (per la Regione Friuli Venezia Giulia la

disposizione riguarda gli enti del comparto sanitario, ma non gli enti locali, ai quali non si

applica il sistema della tesoreria unica);

- il Tesoriere regionale contabilizza le risorse che affluiscono alla contabilità speciale fruttifera

ed infruttifera presso la Tesoreria provinciale dello Stato; analogamente a quanto deriva dal

sistema di tesoreria unica mista. Viene quindi meno la necessità da parte della Regione di

procedere alle contabilizzazioni delle entrate sulla contabilità speciale fruttifera e infruttifera

presso la Tesoreria provinciale dello Stato utilizzando i meccanismi delle partite di giro

contabili (continuano a restare in vita solamente quelle relative alle movimentazioni del

conto programmi comunitari presso la Tesoreria centrale dello Stato).

Anche per la descrizione del sistema di individuazione, di riscossione e di registrazione contabile

delle entrate tributarie, si rinvia a quanto già illustrato nella relazione al giudizio di parificazione

del rendiconto della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2011.

6.2 Risultanze ed equilibri della gestione di cassa Le risultanze della formazione del saldo di cassa della Tesoreria regionale e della Tesoreria

provinciale dello Stato per il 2012, il 2013 e il 2014 sono indicate nel prospetto seguente. Verranno

quindi illustrate le dinamiche che hanno interessato la gestione di cassa del 2013 in relazione a

quella del 2012 e successivamente quella dl 2014 in relazione al 2013.

Page 256: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

255 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 70 Risultanze di cassa nel triennio 2012-2014 sulla Tesoreria regionale e Tesoreria provinciale dello Stato Tesoreria regionale + Tesoreria provinciale

Stato 2012 2013 2014

(+) Giacenza di cassa al 1.1 2.151.531.553,96 1.882.067.077,28 2.434.177.067,05

Totale riscossioni in conto residui 679.715.678,70 656.516.365,14 1.324.760.280,94 Totale riscossioni in conto competenza 5.213.590.395,77 5.754.622.186,41 5.514.578.594,87

(+) Totale riscossioni 5.893.306.074,47 6.411.138.551,55 6.839.338.875,81 di cui, per partite tecnico contabili da

compens. e rimborso su compart. erariali 483.779.867,11 591.190.000,00 535.505.120,99

Classificate per titoli: Titolo I 4.692.748.232,27 4.989.453.367,22 4.738.424.597,92 - residui 402.909.925,24 315.460.124,23 491.066.831,81

- competenza 4.289.838.307,03 4.673.993.242,99 4.247.357.766,11 Titolo II 180.606.967,48 250.341.869,45 260.317.887,82 - residui 62.047.297,24 98.239.998,01 47.639.169,13

- competenza 118.559.670,24 152.101.871,44 212.678.718,69 Titolo III 90.233.731,53 81.674.270,61 55.288.265,23 - residui 3.237.603,05 8.822.091,95 2.800.055,95

- competenza 86.996.128,48 72.852.178,66 52.488.209,28 Titolo IV 211.732.636,93 194.028.174,15 112.735.923,70 - residui 96.527.690,35 83.943.302,55 39.472.324,80

- competenza 115.204.946,58 110.084.871,60 73.263.598,90 Titolo V 24.039.579,02 27.104.433,45 35.317.575,56 - residui 24.039.579,02 27.104.433,45 35.317.575,56

- competenza 0,00 0,00 0,00 Titolo VI (partite di giro) 693.944.927,24 868.536.436,67 1.637.254.625,58

- residui 90.953.583,80 122.946.414,95 708.464.323,69 - competenza 602.991.343,44 745.590.021,72 928.790.301,89

Totale pagamenti in conto residui 716.648.673,55 696.132.093,58 1.959.280.572,02

Totale pagamenti in conto competenza 5.446.121.877,60 5.162.896.468,20 5.431.848.019,65 (-) Totale pagamenti 6.162.770.551,15 5.859.028.561,78 7.391.128.591,67

di cui, per partite tecnico contabili da compens. e rimborso su compart. erariali

385.413.155,05 683.426.030,62 606.895.007,69

Classificati per titoli: Titolo I 4.484.745.664,08 4.504.497.897,77 4.546.689.477,35 - residui 225.883.246,91 299.203.850,08 229.552.341,34

- competenza 4.258.862.417,17 4.205.294.047,69 4.317.137.136,01 Titolo II 925.292.659,54 614.960.349,41 783.775.442,51 - residui 480.618.568,14 383.000.094,39 450.662.881,31

- competenza 444.674.091,40 231.960.255,02 333.112.561,20 Titolo III 246.984.186,78 187.995.691,94 173.826.015,44 - residui 565.852,44 594.078,54 623.713,91

- competenza 246.418.334,34 187.401.613,40 173.202.301,53 Titolo IV (partite di giro) 505.748.040,75 551.574.622,66 1.886.837.656,37

- residui 9.581.006,06 13.334.070,57 1.278.441.635,46 - competenza 496.167.034,69 538.240.552,09 608.396.020,91

Giacenza di cassa al 31.12 1.882.067.077,28 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 257: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

256

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nel 2013 si registra una giacenza di cassa finale pari a 2.434,2 milioni, in aumento di 552,1

milioni, pari a +29,34% rispetto al 2012.

A livello di spese effettive e al netto dei pagamenti relativi alle partite tecnico contabili da

compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali, si registra nel 2013 una diminuzione di

pagamenti rispetto al 2012 pari a 647,6 milioni (-12,28%). In particolare, si evidenzia che i

pagamenti delle spese correnti, al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e

rimborso sulle compartecipazioni erariali, ammontano nel 2013 a 3.821,1 milioni, in diminuzione

di 278,3 milioni (pari a -6,79%) rispetto al dato del 2012 (4.099,3 milioni); la citata diminuzione è

imputabile, in larga parte, ai trasferimenti allo Stato e agli altri enti pubblici (226,5 milioni, pari

a -6,66%) e, in particolare, ai trasferimenti ad enti del settore sanitario (174,5 milioni, pari a -

7,15%).

I pagamenti delle spese in conto capitale sono diminuiti nel 2013 di 310,3 milioni, pari a -33,54%

rispetto il 2012 (si è passati da 925,3 milioni nel 2012 a 615,0 milioni nel 2013); la diminuzione è

ascrivibile tra l’altro ai trasferimenti allo Stato e agli altri enti pubblici (77,2 milioni, pari a -

24,36%), ai trasferimenti ad altri settori, diversi da Stato e altri enti pubblici (67,6 milioni, pari a

-21,68%) e alle concessioni di crediti ed anticipazioni (103,1 milioni, pari a -91,92%).

Le entrate effettive al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso, pari a

4.951,4 milioni nel 2013, registrano un aumento di 235,8 milioni (+5,00%) rispetto il 2012,

imputabile in buona parte all’aumento delle riscossioni delle compartecipazioni erariali (al netto

delle partite da compensazione e rimborso, pari a 214,9 milioni e +6,55%) anche per effetto di

componenti non ripetitive collegate soprattutto alla compartecipazione all’IRES.

Nel 2014 si registra una giacenza di cassa finale pari a 1.882,4 milioni, in diminuzione di 551,8

milioni, pari a -22,67% rispetto al 2013.

A livello di spese effettive (spese correnti, spese in conto capitale e spese per rimborso prestiti) e al

netto dei pagamenti relativi alle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso sulle

compartecipazioni erariali, si registra nel 2014 un aumento di pagamenti rispetto al 2013 pari a

273,4 milioni (+5,91%).

In particolare, si evidenzia che i pagamenti delle spese correnti, al netto delle partite tecnico

contabili da compensazione e rimborso sulle compartecipazioni erariali, ammontano nel 2014 a

3.939,8 milioni, in aumento di 118,7 milioni (pari a +3,11%) rispetto al dato del 2013 (3.821,1

milioni). Ciò è imputabile, in larga parte, ai trasferimenti allo Stato e agli altri enti pubblici

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257 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

(+158,9 milioni, pari a +5,01%) e in particolare (+101,2 milioni, pari a +11,27%) ai trasferimenti

agli enti locali.

I pagamenti delle spese in conto capitale sono aumentati nel 2014 di 168,8 milioni, pari a

+27,45% rispetto il 2013 (si è passati da 615,0 milioni nel 2013 a 783,8 milioni nel 2014);

l’aumento è ascrivibile soprattutto ai trasferimenti ad altri settori, diversi da Stato e altri enti

pubblici (+84,9 milioni, pari a +34,61%) ed in particolare ai trasferimenti ad imprese, consorzi tra

imprese e cooperative (+89,0 milioni, pari a +74,97%).

Le entrate effettive al netto delle partite tecnico contabili da compensazione e rimborso, pari a

4.666,6 milioni nel 2014, registrano una diminuzione di 284,8 milioni (-5,75%) rispetto il 2013,

imputabile in buona parte alla diminuzione delle riscossioni delle compartecipazioni erariali (al

netto delle partite da compensazione e rimborso, pari a 184,1 milioni e al -5,27%); la sopra citata

diminuzione delle compartecipazioni erariali è imputabile, oltre alle già citate componenti non

ripetitive registrate nel 2013 e collegate soprattutto alla compartecipazione all’IRES, anche: al

maggiore contributo e ai maggiori accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica

(contributo al federalismo fiscale, ora contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico,

oltre agli accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica ai sensi dell’art. 28 comma 3

del D.L. 201/2011, dell’art. 35 comma 4 del D.L. 1/2012 e dell’art. 4, comma 11 del D.L. 16/2012,

dell’art. 16, comma 3 d.l. n. 95/2012, dell’art. 15 comma 22 d.l. n. 95/2012, dell’art. 1 comma 132

della legge n. 228/2012, dell’art. 1 c. 526 l. 147/2013 e dell’art. 46 c. 3 d.l. n. 66/2014) registrati nel

2014 pari a +175,0 milioni rispetto il 2013; all’applicazione nel 2014 da parte dello Stato delle

riserve erariali di cui all’art. 1 comma 508 della l. n. 147/2013 (che spettano allo Stato

conformemente al contenuto del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014), per un importo

pari a 134,1 milioni.

Si evidenzia infine che sulla diminuzione della consistenza del saldo finale di cassa del 2014

rispetto a quello del 2013 (-551,8 milioni) ha inciso il pagamento netto di 550,0 milioni effettuato

nel 2014 dalla Regione a favore dello Stato, in attuazione al Protocollo Stato-Regione del 23

ottobre 2014 e dell’art. 1 comma 514 della l. n. 190/2014, con riferimento al contributo al

federalismo fiscale (ora, contributo finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico); in termini

contabili, il citato pagamento si è tradotto in movimentazioni in partite di giro con pagamenti

pari a 1.060,0 milioni, parzialmente compensati da riscossioni pari a 510,0 milioni.

Accanto alla cassa della Tesoreria regionale e della Tesoreria provinciale dello Stato, sussiste un

conto corrente intestato alla Regione presso la Tesoreria centrale dello Stato: in particolare, a

seguito del passaggio al regime di cassa della tesoreria unica mista, sulla Tesoreria centrale dello

Page 259: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

258

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Stato resta attivo solamente il conto corrente programmi comunitari. Nella seguente tabella si

elabora il saldo di cassa al 31.12 del citato conto e la sua formazione.

Tabella 71 Movimentazioni e saldo 2012-2014 su c/c della Tesoreria centrale dello Stato Movimentazioni sul conto corrente

Tesoreria Centrale Stato (n. 22917 - conto programmi comunitari)

2012 2013 2014

saldo al 1.1 155.022.512,50 154.276.765,31 225.153.275,88 Accreditamenti di competenza da Stato e da terzi (+)

84.254.252,81 154.876.510,57 101.901.080,89

Trasferimenti dal conto (-) 85.000.000,00 84.000.000,00 87.000.000,00

- girofondi 0,00 0,00 0,00

- prelevamenti 85.000.000,00 84.000.000,00 87.000.000,00

saldo al 31.12 154.276.765,31 225.153.275,88 240.054.356,77

Fonte: rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Relativamente alle movimentazioni e al saldo del conto corrente della Tesoreria centrale dello

Stato (n. 22917 - conto programmi comunitari), si forniscono le seguenti indicazioni con

riferimento al 2014.

- I residui attivi al 31.12.14 sul capitolo di entrata n. 1752 u.b. 6.2.260 corrispondono a €

288.153.275,88. Si evidenzia che il citato importo è stato oggetto di rettifica contabile in

diminuzione di € 48.098.919,11 da parte della Regione nell’esercizio 2015, in conto residui 2014115,

in correlazione e per pari importo a quella operata sul correlato capitolo di spesa n. 9802 u.b.

12.1.4.1196, portandolo a € 240.054.356,77 e questo importo rappresenta il saldo finale del 2014

(analogamente, la Regione nel 2014 ha provveduto all’eliminazione in conto residui 2013 della

somma di € 20.123.489,43, contestualmente all’azzeramento del maggiore impegno di spesa di

pari importo sul correlato capitolo di spesa, rettificando il residuo attivo sul sopra citato capitolo

di entrata n. 1752, pari al 31.12.2013 a € 245.276.765,31 e portandolo a € 225.153.275,88).

- Gli accreditamenti di competenza dallo Stato e da terzi sul conto corrente aperto presso la

Tesoreria centrale dello Stato (€ 101.901.080,89) corrispondono all’ammontare dei pagamenti

emessi sul sopra citato capitolo di spesa n. 9802 (€ 110.108.024,79), detratto l’importo (€

8.206.943,90) relativo agli accrediti contabilizzati dalla Tesoreria centrale negli anni precedenti

per i quali le relative quietanze sono pervenute (contabilizzate nel rendiconto regionale come

mandati di pagamento a residui sul suddetto capitolo di spesa n. 9802).

115 Come risulta da comunicazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria.

Page 260: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

259 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- I trasferimenti dal conto (a titolo di prelevamenti), pari a € 87.000.000,00, corrispondono alle

riscossioni complessive effettuate nell’esercizio sul suddetto capitolo di entrata n. 1752.

Complessivamente, nel triennio 2012-2014 il conto programmi comunitari presso la Tesoreria

centrale dello Stato ha registrato: nel 2012 accreditamenti per 84,3 milioni e prelevamenti per

85,0 milioni, con un saldo al 31.12 di 154,3 milioni; nel 2013 accreditamenti per 154,9 milioni e

prelevamenti per 84,0 milioni, con un saldo al 31.12 di 225,2 milioni; nel 2014 accreditamenti per

101,9 milioni e prelevamenti per 87,0 milioni, con un saldo al 31.12 di 240,1 milioni.

6.3 Fondamentali caratteristiche della gestione della cassa nel triennio 2012-2014.

I principali fattori che hanno caratterizzato la gestione della cassa nel triennio 2012-2014 possono

essere sintetizzati nei termini seguenti.

a) Le entrate tributarie e, in particolare, le compartecipazioni erariali, hanno rappresentato la

componente predominante delle entrate di cassa; a seguito dell’operatività del nuovo sistema

di riscossione, hanno garantito fisiologicamente una velocità di riscossione molto elevata,

registrando ordinariamente la riscossione di larga parte degli accertamenti di competenza

dell’esercizio.

b) Gli afflussi di cassa derivanti dalle compartecipazioni erariali hanno comunque risentito di

elementi perturbativi, collegati sostanzialmente al gettito non ripetitivo di compartecipazioni

erariali, soprattutto imputabile alla compartecipazione all’IRES, nonché agli effetti del

contributo al federalismo fiscale (ora, contributo finalizzato alla sostenibilità del debito

pubblico), degli accantonamenti per il risanamento della finanza pubblica oltre che

dell’applicazione delle riserve erariali.

c) La consistenza del saldo finale di cassa al 31.12.2014, in diminuzione rispetto il saldo al

31.12.2013, risente del pagamento netto di 550,0 milioni effettuato nel 2014 dalla Regione a

favore dello Stato, in attuazione del Protocollo Stato-Regione del 23 ottobre 2014 e dell’art. 1

comma 514 delle l. n. 190/2014, a titolo di contributo al federalismo fiscale (ora, contributo

finalizzato alla sostenibilità del debito pubblico).

d) Le risultanze di cassa della Tesoreria regionale e della contabilità speciale presso la Tesoreria

provinciale dello Stato evidenziano saldi positivi complessivi assai rilevanti (1.882,1 milioni

nel 2012, 2.434,2 milioni nel 2013 e 1.882,4 milioni nel 2014), a cui si aggiungono i saldi attivi

presso la Tesoreria centrale dello Stato (154,3 milioni nel 2012, 225,2 milioni nel 2013 e 240,1

milioni nel 2014).

Page 261: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

260

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

e) L’agevole e soddisfacente gestione degli equilibri di cassa, consentita sia dal sistema di

tesoreria unica sia dal nuovo sistema di riscossione delle compartecipazioni erariali, ha

permesso di non ricorrere ad anticipazioni di tesoreria.

f) La Regione dispone di una strutturale rilevante giacenza di cassa; ciò è ascrivibile

soprattutto al fatto che le entrate sono caratterizzate da una elevata liquidità correlata al

sistema di riscossione delle entrate tributarie (tra cui si segnalano le compartecipazioni

erariali). Al contrario, le procedure di spesa richiedono tempi superiori all’esercizio di gestione

per la conclusione del ciclo contabile (pagamento), soprattutto in relazione alle spese in conto

capitale, a cui si aggiunge la componente del contenimento della spesa dovuto ai vincoli del

patto di stabilità.

Page 262: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

261 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

7. DINAMICHE GENERALI DELLE SPESE 7.1 Logiche di rappresentazione della gestione delle spese e

quantificazione delle partite di rilevanza tecnico contabile

La spesa regionale viene in questa sede esaminata esclusivamente nei suoi aspetti finanziari e in

relazione alle dinamiche che l’hanno interessata nel triennio 2012-2014. Appartiene oramai alle

consolidate logiche del controllo di questa Sezione, il mirato approfondimento delle risultanze

della spesa qui esposta nell’ambito di specifici referti che coniugano gli esiti finanziari con gli

eventi che li hanno determinati al fine di valutarne la portata.

L’analisi finanziaria viene condotta con riferimento alla spesa effettiva e secondo la sua

classificazione in “titoli” (in relazione alla loro natura) e “finalità” (che individuano i settori

generali di intervento e di funzionamento della Regione).

Va subito precisato che l’analisi viene eseguita sulle risultanze finanziarie dell’esercizio al netto

delle partite tecnico contabili per compensazioni e rimborsi derivanti dalle caratteristiche del

sistema di riscossione delle entrate da compartecipazione sopra illustrate, che rimangono del tutto

estranee ad una disamina finanziaria tesa a evidenziare le risorse effettivamente destinate e

utilizzate nei singoli settori di attività, secondo una logica espositiva che da un lato le riferisce al

totale delle risorse e dall’altro tende a cogliere i rapporti esistenti tra le singole componenti del

ciclo gestionale della spesa.

La dimensione di tali partite tecnico contabili è di grande rilevanza all’interno delle componenti

di entrata e di spesa risultanti dal rendiconto ed è contabilmente sintetizzabile nei seguenti

termini:

Tabella 72 - partite tecnico contabili nell’anno 2014

TOTALE CAPITOLI ENTRATA 4100, 4101, 4110 , 1789 e 4129

gestione di competenza:

previsione definitiva

845.000.000,00

accertamenti

623.373.457,72

minori accertamenti

221.626.542,28

riscossioni

530.893.994,64

residui al 31.12.2014

92.479.463,08

Page 263: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

262

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

gestione dei residui:

residui al 01.01.2014

4.611.126,35

minori accertamenti

-

riscossioni

4.611.126,35

residui al 31.12.2014

-

TOTALE CAPITOLO SPESA 9679

gestione di competenza:

stanziamento definitivo

850.611.126,35

impegni

627.984.584,07

economie

222.626.542,28

pagamenti

561.573.592,78

residui al 31.12.2014

66.410.991,29 gestione dei residui:

residui al 01.01.2014

45.370.963,37

economie

-

pagamenti 45.321.414,91

residui al 31.12.2014 49.548,46

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Per quanto attiene alla metodologia espositiva dei fenomeni ora in esame, l’analisi viene

elaborata con riferimento agli ordinari elementi del ciclo gestionale della spesa e cioè in relazione

agli stanziamenti, agli impegni, ai trasferimenti a competenza derivata, alle economie e ai

pagamenti.

Si precisa subito anche in questa sede che i dati relativi ai trasferimenti per l’anno 2014 hanno

valore pari a 0 in quanto è stato eliminato l’istituto delle somme trasferite a competenza

derivata..

La gestione della spesa viene esaminata, tanto per la competenza quanto per i residui, in relazione

alle “finalità”, utilizzando i sottoelencati indicatori116:

116 Tali indicatori sono elaborati senza tener conto delle limitazioni che sussistono in capo all’attività di impegno e di pagamento a

Page 264: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

263 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- capacità di impegno: che è costituita dal rapporto tra gli impegni di competenza e gli

stanziamenti assestati, esprime l’attitudine a tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche

sulla ripartizione delle risorse;

- indice di trasferimento: che è costituito dal rapporto tra le somme di competenza non impegnate

e trasferite all’esercizio successivo e gli stanziamenti assestati, indica la quota degli stanziamenti

assestati di competenza che si traduce nella competenza derivata dell’esercizio successivo;

- indice di economia: che è costituito dal rapporto tra le somme di competenza portate in

economia e gli stanziamenti assestati, indica la quota delle risorse di competenza non utilizzate

nell’esercizio, nemmeno per il trasferimento all’esercizio successivo;

- velocità di pagamento complessiva: che è costituita dal rapporto tra il totale dei pagamenti

(competenza + residui) e la somma dei residui passivi all’inizio dell’esercizio e degli impegni di

competenza, esprime il grado di velocità del pagamento dell’insieme delle risorse (competenza +

residui) a disposizione;

- velocità di pagamento da competenza: che è costituita dal rapporto tra i pagamenti di

competenza e gli impegni di competenza, esprime il grado di velocità del pagamento delle somme

impegnate relativamente alla gestione di competenza;

- velocità di pagamento da residui: che è costituita dal rapporto tra i pagamenti in conto residui e

l’ammontare dei residui passivi iniziali, esprime il grado di velocità del pagamento dei residui

passivi accertati all’inizio dell’esercizio;

- indice di smaltimento per eliminazione dei residui passivi iniziali: che è costituito dal rapporto

fra l’ammontare dei residui passivi eliminati e l’ammontare dei residui passivi iniziali, esprime la

riduzione della massa dei residui passivi iniziali per effetto dell’eliminazione.

In conformità a una logica espositiva oramai consolidata, l’esame si fa anche carico di verificare

gli andamenti finanziari della spesa regionale gestita con modalità diverse da quelle ordinarie in

quanto contraddistinte da autonomia gestionale, quali le gestioni fuori bilancio e le gestioni

attraverso funzionari delegati.

Contrariamente alle precedenti relazioni allegate alle parifiche, non vengono riportati in questa

sede i dati relativi alla spesa a favore di enti regionali intesi in senso lato. Il fenomeno costituisce

infatti oggetto di specifico approfondimento nell’ambito di un controllo attualmente in itinere.

causa dei vincoli derivanti dall’osservanza degli accordi assunti dalla Regione per l’attuazione del patto di stabilità interno.

Page 265: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

264

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

7.2 Andamenti generali e spesa di competenza

Stanziamenti assestati, impegni, economie e pagamenti derivanti dalla gestione di competenza

afferente alle spese effettive, e quindi al netto delle partite di giro117, hanno registrato una

riduzione nel passaggio dal 2012 al 2013 e un aumento nel passaggio dal 2013 al 2014. I

trasferimenti sono invece stati caratterizzati da un andamento crescente nel passaggio dal 2012 al

2013 e da un andamento decrescente nel passaggio dal 2013 al 2014, determinato dalla

eliminazione nel 2014 dell’istituto delle somme trasferite, come meglio specificato in premessa.

Per impegni + trasferimenti il trend è stato invece di segno negativo sia nel 2012/2013 che nel

2013/2014.

Se si pongono invece a confronto gli anni 2012 e 2014, stanziamenti assestati, impegni,

trasferimenti, impegni + trasferimenti e pagamenti, sono stati caratterizzati da un trend

decrescente. Fanno eccezione le economie che sono aumentate in seguito alla eliminazione del

meccanismo della competenza derivata nell’anno 2014.

La tabella che segue evidenzia quanto appena descritto.

Tabella 73 - gestione di competenza da spese effettive

Gestione di competenza da spese effettive (in migliaia di euro) 2012 2013 2014

STANZIAMENTO ASSESTATO 7.206.941 6.826.297 6.845.213

IMPEGNI 5.325.857 4.682.692 4.986.334

TRASFERIMENTI 1.098.783 1.680.865 -

IMPEGNI + TRASFERIMENTI 6.424.641 6.363.557 4.986.334

ECONOMIE 782.300 462.740 1.858.880

PAGAMENTI 4.609.696 4.078.837 4.261.879

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Al fine di consentire una cognizione della complessiva dimensione finanziaria della spesa relativa

all’esercizio 2014, si rappresentano, nelle due tabelle che seguono, prima i suddetti valori

finanziari della spesa effettiva al lordo delle partite tecnico contabili e poi le risultanze della spesa

in partita di giro di cui al titolo IV. 117 Si ribadisce che, se non diversamente indicato, gli importi esposti in questa parte della relazione sono anche al netto delle partite di significato esclusivamente contabile.

Page 266: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

265 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 74 - gestione di competenza da spese effettive al lordo delle partite tecnico contabili Gestione di competenza da spese effettive (in migliaia di euro) al

lordo delle partite tecnico contabili 2012 2013 2014

STANZIAMENTO ASSESTATO 8.120.941 7.671.297 7.695.824

IMPEGNI 5.819.857 5.273.882 5.614.318

TRASFERIMENTI 1.098.783 1.680.865 -

IMPEGNI + TRASFERIMENTI 6.918.641 6.954.747 5.614.318

ECONOMIE 1.202.300 716.550 2.081.506

PAGAMENTI 4.949.955 4.624.656 4.823.452

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 75 - gestione di competenza al lordo delle partite tecnico contabili

Gestione di competenza (in migliaia di euro) al lordo delle partite

tecnico contabili 2012 2013 2014

STANZIAMENTO ASSESTATO 9.650.120 9.419.742 9.573.272

IMPEGNI 6.941.396 6.457.735 6.979.453

TRASFERIMENTI 1.203.764 1.781.237 -

IMPEGNI + TRASFERIMENTI 8.145.161 8.238.972 6.979.453

ECONOMIE 1.504.960 1.180.770 2.593.819

PAGAMENTI 5.446.122 5.162.896 5.431.848

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Ai fini della disamina sulla spesa effettiva, si osserva che nell’esercizio 2014 lo stanziamento

assestato di siffatta spesa ammonta ad euro 6.845,21 milioni, di cui euro 4.662,47 milioni da spese

correnti, euro 1.988,97 milioni da spese d’investimento ed euro 193,77 milioni da spese per

rimborso di mutui e prestiti. Lo stanziamento assestato da spese effettive registra quindi un

decremento rispetto al 2012 ed un lieve incremento rispetto al 2013 pari a, rispettivamente, -

5,02% (euro - 361,73 milioni) e + 0,28% (euro + 18,91 milioni).

Anche gli impegni relativi a spese effettive, pari a euro 4.986,33 milioni, hanno registrato nel 2014

un decremento rispetto al 2012 (- 6,37%, corrispondente ad euro - 339,52 milioni) ed un

incremento rispetto al 2013 (+ 6,48%, corrispondente ad euro + 303,64 milioni).

Le risultanze del 2014 afferenti a trasferimenti e a economia risentono ovviamente delle modifiche

del regime contabile regionale di cui si è detto in precedenza.

Page 267: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

266

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

I pagamenti da spese effettive (euro 4.261,88 milioni nel 2014) sono stati caratterizzati da un

trend negativo nel passaggio dal 2012 al 2014 (- 7,55%, euro - 347,82 milioni) e da un trend

positivo nel passaggio dal 2013 al 2014 (+ 4,49%, euro + 183,04 milioni).

Si riporta di seguito un grafico rappresentativo degli andamenti negli anni 2012, 2013 e 2014 di

stanziamenti assestati, impegni, trasferimenti, impegni + trasferimenti, economie e pagamenti

derivanti dalla gestione di competenza da spese effettive, e quindi al netto delle partite di giro,

che conferma il trend appena descritto.

Figura 8 - gestione di competenza da spese effettive

7.3 Risultanze per titoli

Andamento della spesa nel triennio

I grafici di seguito riportati evidenziano gli andamenti delle spese effettive nel triennio 2012-2014

ripartite per titolo (spese correnti, d’investimento e per rimborso di mutui e prestiti) e con

riferimento a stanziamenti assestati e impegni + trasferimenti. Le risultanze del 2014sono

fortemente influenzate dalle novità del regime contabile regionale di cui si è ampiamento detto.

-

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

2012 2013 2014

Gestione di competenza da spese effettive (in migliaia di euro)

STANZIAMENTO ASSESTATO

IMPEGNI

TRASFERIMENTI

IMPEGNI + TRASFERIMENTI

ECONOMIE

PAGAMENTI

Page 268: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

267 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 9 - andamento di stanziamenti assestati e di impegni + trasferimenti di spesa corrente

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Figura 10 - andamento di stanziamenti assestati e di impegni + trasferimenti di spesa d’investimento

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Figura 11 - andamento di stanziamenti assestati e di impegni + trasferimenti di spesa per rimborso di mutui e prestiti

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

3.500.000

3.700.000

3.900.000

4.100.000

4.300.000

4.500.000

4.700.000

4.900.000

5.100.000

2012 2013 2014

TITOLO I (spesa corrente in migliaia di euro)

stanziamento assestato

impegni + trasferimenti

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2.000.000

2.200.000

2012 2013 2014

TITOLO II (spesa d'investimento in migliaia di euro)

stanziamento assestato

impegni + trasferimenti

170.000

180.000

190.000

200.000

210.000

220.000

230.000

240.000

250.000

260.000

2012 2013 2014

TITOLO III (spesa per rimborso di mutui e prestiti in migliaia di euro)

stanziamento assestato

impegni + trasferimenti

Page 269: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

268

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In un dettaglio afferente ai singoli elementi del ciclo gestionale della spesa riferito ai titoli della

spesa stessa, il rapporto tra le risultanze del rendiconto 2014 e quelle dell’esercizio precedente

attesta che a livello di stanziamento assestato il lieve incremento delle risorse allocate nel

2013/2014 (+ 0,28%, euro + 18,92 milioni) è stato determinato dalla forte variazione positiva sia

in termini percentuali che assoluti della spesa d’investimento (+ 5,56%, euro + 104,72 milioni) a

fronte delle variazioni negative della spesa corrente (- 1,55%, euro – 73,21 milioni) e della spesa

per rimborso di mutui e prestiti (- 6,10%, corrispondente a euro – 12,59 milioni).

Anche per quanto attiene agli impegni di spesa, la disamina del trend nel biennio 2013/2014

evidenzia con chiarezza che il maggior incremento percentuale (+ 6,48%, euro +303,64 milioni) si

registra in ordine alla spesa d’investimento (+ 43,09%, euro + 270,29 milioni) seguito da quello

della spesa corrente (+ 1,23%, euro + 47,52 milioni). La spesa per il rimborso di mutui e prestiti è

invece caratterizzata una variazione di segno negativo (- 7,53%, euro - 14,17 milioni).

In seguito all’eliminazione nel 2014 dell’istituto dei trasferimenti, i trasferimenti da spesa

corrente e quelli da spesa d’investimento sono stati interessati nel biennio 2013/2014 da variazioni

negative pari al valore assunto nell’anno 2013 (euro – 494,45 milioni e euro – 1.186,41 milioni).

Conseguentemente, nel passaggio dal 2013 al 2014, le economie da spesa d’investimento sono

aumentate nella misura di + 1.446,17% (euro + 1.020,84 milioni), quelle da spesa corrente nella

misura di + 99,96% (euro + 373,72 milioni), mentre per quelle da spese per rimborso di mutui e

prestiti la variazione di segno positivo è stata pari a + 8,63% (euro + 1,578 milioni).

Per i pagamenti da spesa d’investimento e da spesa corrente, nel biennio 2013/2014, le variazioni

sono state tutte di segno positivo pari a, rispettivamente, + 43,61% (euro + 101,15 milioni) e +

2,63% (euro + 96,09 milioni). Le spese per rimborso di mutui e prestiti sono state invece

caratterizzate da variazioni di segno negativo – 7,58% (euro – 14,20 milioni).

La seguente tabella offre una visione sinottica delle risultanze sopra descritte ponendo in

raffronto (riferito alla spesa del 2014 rispetto a quella del 2013) gli incrementi/decrementi

registrati dalla spesa corrente e dalla spesa d’investimento.

Page 270: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

269 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 76 - variazioni della spesa corrente e della spesa d’investimento nel biennio 2013/2014

variazione nel biennio 2013/2014: parte corrente parte in conto capitale

stanziamenti assestati -1,55% 5,56%

impegni 1,23% 43,09%

trasferimenti -100,00% -100,00%

economie 99,96% 1446,17%

pagamenti 2,63% 43,61%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Rapporto con il totale della spesa effettiva

Venendo ora al rapporto tra la spesa afferente ai singoli titoli ed il totale della spesa effettiva, si

osserva che nel triennio 2012-2014 le incidenze percentuali degli stanziamenti assestati relativi,

rispettivamente, a spese correnti, a spese d’investimento e a spese per rimborso di mutui e prestiti

sugli stanziamenti assestati da spese effettive hanno avuto un andamento caratterizzato da

variazioni percentuali non particolarmente significative. L’incidenza degli stanziamenti di parte

corrente sul totale degli stanziamenti assestati di spesa effettiva è stata del 68,11% nel 2014 (-

1,26% rispetto al 2013), per quelli da spese d’investimento del 29,06% nel 2014 (+ 1,45% rispetto

al 2013), per quelli da spese per rimborso di mutui e prestiti del 2,83% nel 2014 (- 0,19% rispetto

al 2013).

Sempre nel triennio 2012-2014, le incidenze percentuali degli impegni di spese correnti sul totale

degli impegni di spesa effettiva hanno avuto un andamento oscillante (crescente nel passaggio dal

2012 al 2013 e decrescente nel passaggio dal 2013 al 2014), quelle degli impegni da spese

d’investimento un andamento oscillante (decrescente nel passaggio dal 2012 al 2013 e crescente

nel passaggio dal 2013 al 2014), mentre quelle degli impegni da spese per rimborso di mutui e

prestiti un andamento decrescente. Per gli impegni, le variazioni sono state di entità significativa.

Precisamente, per gli impegni da spesa corrente si registra nel 2014 una riduzione pari a - 4,08%

rispetto al 2013, per quelli da spesa d’investimento un aumento pari a + 4,60%, mentre per quelli

da spesa per rimborso di mutui e prestiti una riduzione pari a - 0,19%.

Dal momento che nel 2014 c’è stata l’eliminazione del meccanismo della competenza derivata,

non ha molto senso considerare le incidenze percentuali con riferimento ai trasferimenti.

La tabella che segue presenta una visione sinottica riferita al triennio 2012-2014 del rapporto

percentuale che, con riferimento ai valori degli stanziamenti assestati, degli impegni e dei

Page 271: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

270

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

trasferimenti, si configura tra la spesa di ciascun titolo e il totale delle spese effettive di ciascun

anno.

Tabella 77 – rapporto nel triennio 2012-2014 tra la spesa di ciascun titolo ed il totale delle spese effettive rapporto nel triennio 2012-2014 tra la spesa di ciascun titolo ed il

totale delle spese effettive: 2012 2013 2014

Titolo I stanziamenti assestati 68,54% 69,37% 68,11%

Titolo I impegni 77,33% 82,59% 78,51%

Titolo I trasferimenti 36,03% 29,42% non calc.

Titolo II stanziamenti assestati 27,96% 27,60% 29,06%

Titolo II impegni 18,03% 13,40% 18,00%

Titolo II trasferimenti 63,97% 70,58% non calc.

Titolo III stanziamenti assestati 3,51% 3,02% 2,83%

Titolo III impegni 4,64% 4,02% 3,49%

Titolo III trasferimenti 0,00% 0,00% non calc.

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

La tabella che segue anticipa invece i valori totali assunti dagli indicatori della gestione di

competenza capacità d’impegno, indice di trasferimento e indice di economia da spese effettive,

da spese correnti e da spese d’investimento nel triennio 2012-2014, mentre i valori per ciascuna

finalità verranno riportati nel paragrafo che segue.

Tabella 78 - indicatori della gestione di competenza

totale capacità d'impegno indice di trasferimento indice di economia

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

da spese effettive 73,90% 68,60% 72,84% 15,25% 24,62% 0,00% 10,85% 6,78% 27,16%

da spese correnti 83,38% 81,66% 83,97% 8,01% 10,44% 0,00% 8,60% 7,89% 16,03%

da spese d'investimento 47,66% 33,29% 45,13% 34,89% 62,96% 0,00% 17,45% 3,75% 54,87%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

L’indicatore capacità d’impegno da spese effettive, diretto ad esprimere l’attitudine a tradurre in

programmi di spesa le decisioni politiche sulla ripartizione delle risorse, presenta nel triennio

2012-2014 un trend oscillante, decrescente nel passaggio dal 2012 al 2013 e crescente nel passaggio

dal 2013 al 2014.

Page 272: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

271 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Dati i valori comunque abbastanza elevati assunti dall’indicatore capacità d’impegno (73,90%

nel 2012, 68,60% nel 2013 e 72,84% nel 2014), l’indice di trasferimento, che esprime la parte di

stanziamento assestato che viene trasferita all’esercizio successivo, e l’indice di economia, che

esprime la parte delle risorse di competenza a disposizione e non utilizzate nell’esercizio nemmeno

per il trasferimento all’esercizio successivo, presentano nel triennio 2012-2014 valori più contenuti

ed un andamento oscillante. In particolare l’indice di trasferimento passa da un valore di 15,25%

nel 2012 ad un valore di 24,62% nel 2013 e ad un valore pari a 0 nel 2014 in seguito

all’eliminazione dell’istituto della competenza derivata, mentre l’indice di economia presenta

valori pari a 10,85% nel 2012, a 6,78% nel 2013 e a 27,16% nel 2014.

Si riporta ancora un grafico che mette in evidenza l’andamento nel triennio 2012-2014 degli

indicatori di gestione.

Figura 12 - indicatori della gestione di competenza da spese effettive

7.4 Risultanze per finalità

Si riportano di seguito le tabelle afferenti alla rappresentazione della spesa nel triennio 2012-2014

ripartita negli undici settori generali di intervento (finalità) previsti dal bilancio regionale, con

un’articolazione riferita a stanziamenti assestati, impegni, trasferimenti, economie ed impegni +

trasferimenti. Le tabelle espongono i dati relativi alla gestione di competenza da spese effettive,

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2012 2013 2014

Gestione di competenza delle spese effettive - indicatori di gestione

indice di economia

indice ditrasferimentocapacità d'impegno

Page 273: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

272

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

con una specifica evidenza riferita anche alle spese di parte corrente e a quelle di parte capitale

(spese d’investimento).118

118 Gli importi esposti sono al netto delle partite di significato esclusivamente tecnico contabile.

Page 274: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

273

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 79 - gestione di competenza per finalità da spese effettive

finalità

gestione di competenza per finalità triennio 2012-2014 (spese effettive - in migliaia di euro)

stanziamento assestato impegni trasferimenti economie impegni + trasferimenti

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 463.403 326.342 380.207

405.060

206.963

309.387 49.171 109.405 0 9.172 9.973 70.820 454.231 316.368 309.387

tutela dell'ambiente e difesa del territorio

122.807 132.539 117.094

50.771

49.028

50.779 65.698 80.203 0 6.338 3.308 66.315 116.469 129.231 50.779

gestione del territorio 390.818 374.003 364.097

298.804

288.901

254.108 89.649 80.948 0 2.365 4.155 109.989 388.453 369.849 254.108

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

163.818 105.813 169.236

148.158

81.317

122.788 14.585 21.400 0 1.076 3.096 46.447 162.742 102.717 122.788

attività culturali, ricreative e sportive

117.272 100.667 100.113

102.578

92.715

74.347 9.442 4.242 0 5.253 3.710 25.766 112.019 96.957 74.347

istruzione, formazione e ricerca 250.605 215.875 196.483

186.733

165.916

133.414 60.729 49.607 0 3.143 352 63.069 247.462 215.523 133.414

sanità pubblica 2.607.926 2.516.305 2.520.230

2.461.771

2.284.383

2.465.217 84.003 188.160 0 62.151 43.761 55.012 2.545.774 2.472.544 2.465.217

protezione sociale 574.848 531.996 497.453

445.036

438.209

409.871 92.018 78.347 0 37.795 15.440 87.582 537.054 516.556 409.871

sussidiarietà e devoluzione 596.136 573.146 628.830

562.261

531.346

581.301 10.964 38.971 0 22.911 2.829 47.529 573.225 570.317 581.301

affari istituzionali, economici e fiscali generali

1.517.652 1.605.331 1.526.886

326.987

246.469

281.731 593.008 997.371 0 597.657 361.492 1.245.156 919.995 1.243.839 281.731

funzionamento della Regione 401.657 344.281 344.585

337.698

297.446

303.391 29.519 32.212 0 34.439 14.624 41.195 367.217 329.657 303.391

TOTALE 7.206.941 6.826.297 6.845.213 5.325.857 4.682.692 4.986.334 1.098.783 1.680.865 0 782.300 462.740 1.858.880 6.424.641 6.363.557 4.986.334

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 275: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

274

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 80 - gestione di competenza per finalità da spese correnti

finalità

gestione di competenza per finalità triennio 2012-2014 (spese correnti - in migliaia di euro)

stanziamento assestato impegni trasferimenti economie impegni + trasferimenti

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 93.796 80.692 82.533

84.634

74.492

78.535 5.324 2.923 0 3.838 3.277 3.999 89.958 77.415 78.535

tutela dell'ambiente e difesa del territorio

24.759 19.403 19.799 22.052

16.482

18.977

1.155 185 0 1.551 2.736 823 23.207 16.668 18.977

gestione del territorio 192.149 199.279 205.724

181.697

188.096

195.603 8.694 9.899 0 1.758 1.284 10.120 190.391 197.995 195.603

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

35.661 26.404 25.133

34.782

25.762

25.111 109 38 0 770 603 22 34.891 25.801 25.111

attività culturali, ricreative e sportive

68.779 51.482 47.886

60.614

47.500

44.725 5.019 2.696 0 3.147 1.286 3.161 65.632 50.195 44.725

istruzione, formazione e ricerca 204.892 177.056 146.949

144.021

130.032

107.128 58.582 46.743 0 2.289 282 39.821 202.603 176.775 107.128

sanità pubblica 2.402.023 2.273.267 2.296.389

2.377.332

2.239.691

2.247.287 22.770 30.931 0 1.921 2.645 49.102 2.400.102 2.270.622 2.247.287

protezione sociale 341.076 330.539 317.115 323.020

310.356

295.071

7.309 16.881 0 10.747 3.302 22.044 330.329 327.237 295.071

sussidiarietà e devoluzione 527.825 532.692 599.988

505.904

500.510

562.252 1.623 29.373 0 20.299 2.809 37.736 507.526 529.883 562.252

affari istituzionali, economici e fiscali generali

663.645 712.104 589.541

58.124

47.111

49.431 256.741 323.106 0 348.780 341.887 540.111 314.864 370.218 49.431

funzionamento della Regione 384.688 332.767 331.413

326.225

287.335

290.765 28.550 31.677 0 29.913 13.754 40.648 354.774 319.013 290.765

TOTALE 4.939.290 4.735.684 4.662.470 4.118.405 3.867.367 3.914.884 395.873 494.453 0 425.012 373.865 747.587 4.514.278 4.361.820 3.914.884

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 276: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

275 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 81 - gestione di competenza per finalità da spese d’investimento

finalità

gestione di competenza per finalità triennio 2012-2014 (spese d'investimento - in migliaia di euro)

stanziamento assestato impegni trasferimenti economie impegni + trasferimenti

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 369.605 245.648 297.674

320.424

132.470

230.852 43.847 106.482 0 5.334 6.696 66.822 364.271 238.951 230.852

tutela dell'ambiente e difesa del territorio

98.048 113.136 97.295

28.719

32.546

31.802 64.542 80.018 0 4.787 572 65.493 93.261 112.564 31.802

gestione del territorio 198.669 174.724 158.373

117.107

100.804

58.506 80.955 71.049 0 608 2.871 99.867 198.062 171.853 58.506

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

128.158 79.409 144.103

113.376

55.554

97.677 14.476 21.362 0 306 2.494 46.426 127.852 76.916 97.677

attività culturali, ricreative e sportive

48.493 49.185 52.227

41.964

45.215

29.622 4.423 1.546 0 2.106 2.424 22.605 46.387 46.762 29.622

istruzione, formazione e ricerca 45.713 38.819 49.534 42.712

35.885

26.287

2.147 2.864 0 854 71 23.248 44.859 38.749 26.287

sanità pubblica 205.902 243.038 223.840

84.439

44.692

217.930 61.234 157.229 0 60.230 41.116 5.910 145.672 201.922 217.930

protezione sociale 233.773 201.457 180.338

122.016

127.853

114.801 84.709 61.466 0 27.048 12.138 65.538 206.725 189.319 114.801

sussidiarietà e devoluzione 68.311 40.454 28.842

56.358

30.836

19.048 9.341 9.598 0 2.613 20 9.793 65.699 40.434 19.048

affari istituzionali, economici e fiscali generali

601.256 686.868 743.571

21.806

11.285

58.391 336.267 674.264 0 243.183 1.319 685.180 358.073 685.549 58.391

funzionamento della Regione 16.969 11.514 13.172

11.474

10.110

12.625 969 534 0 4.526 870 547 12.443 10.645 12.625

TOTALE 2.014.897 1.884.251 1.988.969 960.393 627.250 897.541 702.910 1.186.412 0 351.594 70.589 1.091.429 1.663.303 1.813.662 897.541

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 277: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

276

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le risultanze delle suesposte tabelle dimostrano che nel 2014 e con riferimento a stanziamenti

assestati, impegni, economie e impegni + trasferimenti, le più significative percentuali d’incidenza

sui rispettivi totali sono state registrate dalla finalità sanità pubblica e dalla finalità affari

istituzionali, economici e fiscali generali.

In particolare, nel 2014, la finalità sanità pubblica presenta una percentuale d’incidenza sul totale

dello stanziamento assestato da spese effettive (euro 6.845,21 milioni), del 36,82% (euro 2.520,23

milioni). La finalità affari istituzionali, economici e fiscali generali incide invece nella misura del

22,31% (euro 1.526,88 milioni)119. Il restante 40,87% del totale dello stanziamento assestato da

spese effettive è ripartito tra le rimanenti nove finalità con percentuali d’incidenza che vanno da

un minimo di 1,46% per la finalità attività culturali, ricreative e sportive ad un massimo di 9,19%

per la finalità sussidiarietà e devoluzione.

Sempre con riferimento allo stanziamento assestato da spese effettive, che è stato interessato nel

passaggio dal 2013 al 2014 da una lieve variazione positiva (+ 0,28%, euro + 18,92 milioni), si

rileva che la finalità infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni è quella che presenta la variazione

positiva in termini sia percentuali che assoluti di entità maggiore (+ 59,94%, euro + 63,42 milioni)

con un valore dello stanziamento assestato da spese effettive nel 2014 pari a euro 169,24 milioni e

dunque, addirittura superiore a quello registrato nel 2012 (euro 163,82 milioni). La variazione di

euro 63,42 milioni è stata determinata principalmente dalla variazione di segno positivo che ha

interessato la funzione rete stradale e autostradale (euro + 40,20 milioni). Con riferimento a tale

funzione, dalla relazione di verifica allegata al rendiconto generale dell’esercizio 2014, si appura che

le somme impegnate (euro 89,21 milioni, 95,38% delle somme stanziate) sono state

prioritariamente utilizzate (euro 83,60 milioni) per l’attuazione del programma di potenziamento e

ammodernamento della viabilità di interesse regionale mediante la realizzazione di opere affidate in

delegazione amministrativa alle società direttamente o indirettamente partecipate dalla Regione.

Tra le variazioni di segno negativo, la più consistente nel 2013/2014 in termini assoluti è quella di

cui alla finalità affari istituzionali, economici e fiscali generali (euro – 78,44 milioni, - 4,89%),

seguita dalle finalità protezione sociale (euro – 34,54 milioni, - 6,49%), istruzione, formazione e

ricerca (euro – 19,39 milioni, - 8,98%) e tutela dell’ambiente e difesa del territorio (euro – 15,44

milioni, - 11,65%). Si anticipa da subito che la finalità affari istituzionali, economici e fiscali

119 Gli stanziamenti assestati da spese correnti delle finalità sanità pubblica e affari istituzionali, economici e fiscali generali incidono sullo stanziamento assestato da spese correnti complessivo (euro 4.662,47 milioni) nella misura di, rispettivamente, 49,25% (euro 2.296,39 milioni) e 12,64% (euro 589,54 milioni). Gli stanziamenti assestati da spese d’investimento delle due finalità incidono invece sullo stanziamento assestato da spese d’investimento complessivo (euro 1.988,97 milioni) nella misura di, rispettivamente, 11,25% (euro 223,84 milioni) e 37,38% (euro 743,57 milioni).

Page 278: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

277 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

generali è anche quella che presenta nel 2014 il valore più basso dell’indicatore capacità d’impegno

(18,45%) ed il valore più alto dell’indice di economia (81,55%).

Dunque, nel biennio 2013/2014, il lieve incremento dello stanziamento assestato da spesa effettiva

è stato determinato da variazioni delle finalità di segno sia positivo che negativo, come ben

evidenziato dalla tabella che segue.

Tabella 82 - variazioni nel biennio 2013/2014 dello stanziamento assestato da spese effettive per ciascuna finalità

variazioni nel 2013/2014 dello STANZIAMENTO ASSESTATO (spese effettive in migliaia di euro)

attività economiche 53.865 16,51%

tutela dell'ambiente e difesa del territorio -15.445 -11,65%

gestione del territorio -9.906 -2,65%

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 63.423 59,94%

attività culturali, ricreative e sportive -554 -0,55%

istruzione, formazione e ricerca -19.392 -8,98%

sanità pubblica 3.925 0,16%

protezione sociale -34.543 -6,49%

sussidiarietà e devoluzione 55.684 9,72%

affari istituzionali, economici e fiscali generali -78.445 -4,89%

funzionamento della Regione 304 0,09%

stanziamento assestato da spese effettive 18.916 0,28%

Origine: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Con riferimento agli impegni da spese effettive, che nel 2014 ammontano complessivamente ad

euro 4.986,33 milioni, è sempre la finalità sanità pubblica a incidere maggiormente sul totale nella

misura del 49,44% (euro 2.465,22 milioni)120. Il restante 50,56% del totale degli impegni da spese

effettive è ripartito tra le rimanenti dieci finalità, che presentano incidenze percentuali che vanno

da un minimo di 1,02% per la finalità tutela dell’ambiente e difesa del territorio ad un massimo di

11,66% per la finalità sussidiarietà e devoluzione.

Sempre con riferimento agli impegni da spese effettive, che nel 2013/2014 sono stati caratterizzati

da una variazione positiva pari a + 6,48% (euro + 303,64 milioni), si evidenzia che quasi tutte le

finalità sono state a loro volta interessate da variazioni incrementative. Fanno eccezione le

seguenti quattro finalità: attività culturali, ricreative e sportive (- 19,81%, euro – 18,37 milioni),

120 Se si considerano le incidenze sul totale degli impegni da spese correnti (euro 3.914,88 milioni) e da spese d’investimento (euro 897,54 milioni), con riferimento al primo, la finalità sanità pubblica incide nella misura del 57,40% (euro 2.247,29 milioni) e con riferimento al secondo nella misura del 24,28% (euro 217,93 milioni).

Page 279: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

278

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

istruzione, formazione e ricerca (- 19,59%, euro – 32,50 milioni), gestione del territorio (- 12,04%,

euro – 34,79 milioni) e protezione sociale (- 6,47%, euro – 28,34 milioni).

In particolare, la finalità sanità pubblica risulta essere quella che presenta la variazione positiva in

termini assoluti di entità maggiore (euro + 180,83 milioni, + 7,92%), determinata principalmente

dalla variazione della funzione servizio sanitario regionale (euro + 178,83 milioni) e in particolare

da strutture sanitarie e ospedaliere per spese d’investimento (euro + 170,33 milioni).

Passando ai valori assunti nel 2014 dall’indicatore di gestione di competenza capacità d’impegno

(72,84%), si rileva che quasi tutte le finalità presentano valori molto elevati tranne affari

istituzionali, economici e fiscali genearali (18,45%) e tutela dell’ambiente e difesa del territorio

(43,37%). In particolare il valore più elevato è quello di cui alla finalità sanità pubblica (97,82%).

In seguito alla eliminazione nel 2014 dell’istituto delle somme trasferite, l’indice di trasferimento

assume valori pari a 0 per ciascuna finalità. Non ha dunque senso fare commenti sulle variazioni

intervenute nel passaggio dal 2013 al 2014 con riferimento a questo indice. Si rileva invece che in

conseguenza a ciò l’indice di economia è aumentato notevolmente, passando da un valore di

appena 6,78% nel 2013 ad un valore di ben 27,16% nel 2014.

Tutti i ragionamenti fatti per le somme impegnate, visto che per il 2014 il valore dei trasferimenti è

pari a zero, valgono anche se si considerano congiuntamente impegni e trasferimenti da spese

effettive.

Si riporta di seguito un grafico rappresentativo degli andamenti nell’anno 2014 di stanziamenti

assestati, impegni, trasferimenti, economie e impegni + trasferimenti derivanti dalla gestione di

competenza e per spese effettive, e quindi al netto delle partite di giro, che evidenzia la

preponderanza dei valori registrati dalla finalità sanità pubblica rispetto alle altre finalità.

Page 280: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

279

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 13 - gestione di competenza per finalità da spese effettive

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

FINALITA'gestione di competenza 2014 da spese effettive

(valori in migliaia di euro)

STANZIAMENTOASSESTATO

IMPEGNI

TRASFERIMENTI

ECONOMIE

IMPEGNI +TRASFERIMENTI

Page 281: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

280

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le tabelle che seguono riportano i valori nel triennio 2012-2014 e per ogni finalità relativamente

agli indicatori capacità d’impegno, indice di trasferimento e indice di economia da spese effettive,

da spese correnti e da spese d’investimento.

Tabella 83 - indicatori della gestione di competenza da spese effettive

SPESE EFFETTIVE capacità d'impegno indice di trasferimento indice di economia

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 87,41% 63,42% 81,37% 10,61% 33,52% 0,00% 1,98% 3,06% 18,63% tutela dell'ambiente e difesa del territorio

41,34% 36,99% 43,37% 53,50% 60,51% 0,00% 5,16% 2,50% 56,63%

gestione del territorio 76,46% 77,25% 69,79% 22,94% 21,64% 0,00% 0,61% 1,11% 30,21% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

90,44% 76,85% 72,55% 8,90% 20,22% 0,00% 0,66% 2,93% 27,45%

attività culturali, ricreative e sportive

87,47% 92,10% 74,26% 8,05% 4,21% 0,00% 4,48% 3,69% 25,74%

istruzione, formazione e ricerca 74,51% 76,86% 67,90% 24,23% 22,98% 0,00% 1,25% 0,16% 32,10%

sanità pubblica 94,40% 90,78% 97,82% 3,22% 7,48% 0,00% 2,38% 1,74% 2,18%

protezione sociale 77,42% 82,37% 82,39% 16,01% 14,73% 0,00% 6,57% 2,90% 17,61% sussidiarietà e devoluzione

94,32% 92,71% 92,44% 1,84% 6,80% 0,00% 3,84% 0,49% 7,56%

affari istituzionali, economici e fiscali generali

21,55% 15,35% 18,45% 39,07% 62,13% 0,00% 39,38% 22,52% 81,55%

funzionamento della Regione

84,08% 86,40% 88,05% 7,35% 9,36% 0,00% 8,57% 4,25% 11,95%

Totale 73,90% 68,60% 72,84% 15,25% 24,62% 0,00% 10,85% 6,78% 27,16%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 282: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

281 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 84 - indicatori della gestione di competenza da spese correnti

SPESE CORRENTI capacità d'impegno indice di trasferimento indice di economia

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 90,23% 92,32% 95,16% 5,68% 3,62% 0,00% 4,09% 4,06% 4,85% tutela dell'ambiente e difesa del territorio 89,07% 84,95% 95,85% 4,66% 0,95% 0,00% 6,26% 14,10% 4,16%

gestione del territorio 94,56% 94,39% 95,08% 4,52% 4,97% 0,00% 0,91% 0,64% 4,92% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 97,54% 97,57% 99,91% 0,31% 0,14% 0,00% 2,16% 2,28% 0,09%

attività culturali, ricreative e sportive 88,13% 92,27% 93,40% 7,30% 5,24% 0,00% 4,58% 2,50% 6,60%

istruzione, formazione e ricerca 70,29% 73,44% 72,90% 28,59% 26,40% 0,00% 1,12% 0,16% 27,10%

sanità pubblica 98,97% 98,52% 97,86% 0,95% 1,36% 0,00% 0,08% 0,12% 2,14%

protezione sociale 94,71% 93,89% 93,05% 2,14% 5,11% 0,00% 3,15% 1,00% 6,95%

sussidiarietà e devoluzione 95,85% 93,96% 93,71% 0,31% 5,51% 0,00% 3,85% 0,53% 6,29% affari istituzionali, economici e fiscali generali 8,76% 6,62% 8,38% 38,69% 45,37% 0,00% 52,56% 48,01% 91,62%

funzionamento della Regione 84,80% 86,35% 87,73% 7,42% 9,52% 0,00% 7,78% 4,13% 12,27%

Totale 83,38% 81,66% 83,97% 8,01% 10,44% 0,00% 8,60% 7,89% 16,03% Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 85 - indicatori della gestione di competenza da spese d’investimento SPESE D'INVESTIMENTO

capacità d'impegno indice di trasferimento indice di economia

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 86,69% 53,93% 77,55% 11,86% 43,35% 0,00% 1,44% 2,73% 22,45% tutela dell'ambiente e difesa del territorio 29,29% 28,77% 32,69% 65,83% 70,73% 0,00% 4,88% 0,51% 67,31%

gestione del territorio 58,95% 57,69% 36,94% 40,75% 40,66% 0,00% 0,31% 1,64% 63,06% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 88,47% 69,96% 67,78% 11,30% 26,90% 0,00% 0,24% 3,14% 32,22%

attività culturali, ricreative e sportive 86,54% 91,93% 56,72% 9,12% 3,14% 0,00% 4,34% 4,93% 43,28%

istruzione, formazione e ricerca 93,44% 92,44% 53,07% 4,70% 7,38% 0,00% 1,87% 0,18% 46,93%

sanità pubblica 41,01% 18,39% 97,36% 29,74% 64,69% 0,00% 29,25% 16,92% 2,64%

protezione sociale 52,19% 63,46% 63,66% 36,24% 30,51% 0,00% 11,57% 6,03% 36,34% sussidiarietà e devoluzione 82,50% 76,22% 66,04% 13,67% 23,73% 0,00% 3,83% 0,05% 33,95%

affari istituzionali, economici e fiscali generali

3,63% 1,64% 7,85% 55,93% 98,17% 0,00% 40,45% 0,19% 92,15%

funzionamento della Regione 67,62% 87,81% 95,85% 5,71% 4,64% 0,00% 26,67% 7,56% 4,15%

Totale 47,66% 33,29% 45,13% 34,89% 62,96% 0,00% 17,45% 3,75% 54,87% Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 283: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

282

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si riportano ora le tabelle afferenti alla rappresentazione della spesa nel triennio 2012-2014

ripartita sempre negli undici settori generali di intervento (finalità) previsti dal bilancio regionale

con un’articolazione questa volta riferita ai pagamenti totali (competenza + residui). Le tabelle

espongono i dati relativi a spese effettive, a spese correnti e a spese d’investimento sempre al netto

delle partite di natura tecnico contabile.

Tabella 86 - pagamenti totali da spese effettive

TOTALE PAGAMENTI (spese effettive in migliaia di euro)

finalità 2012 2013 2014

attività economiche

384.295

208.887

350.452

tutela dell'ambiente e difesa del territorio

42.727

37.346

37.711

gestione del territorio

317.897

307.383

296.285

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

147.056

86.436

125.891

attività culturali, ricreative e sportive

102.970

89.464

96.775

istruzione, formazione e ricerca

182.299

154.468

155.766

sanità pubblica

2.448.657

2.268.894

2.305.511

protezione sociale

447.737

410.108

420.723

sussidiarietà e devoluzione

558.399

517.771

604.147

affari istituzionali, economici e fiscali generali

311.041

255.225

227.391

funzionamento della Regione

328.529

288.048

276.746

TOTALE

5.271.610

4.624.028

4.897.396

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 284: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

283 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 87 - pagamenti totali da spese correnti

TOTALE PAGAMENTI (spese correnti in migliaia di euro)

finalità 2012 2013 2014 attività economiche 91.920 81.012 73.098 tutela dell'ambiente e difesa del territorio 19.803 15.205 15.564 gestione del territorio 174.782 191.724 189.401 infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 43.242 30.154 30.968 attività culturali, ricreative e sportive 57.617 45.660 48.495 istruzione, formazione e ricerca 140.890 118.682 114.954 sanità pubblica 2.375.536 2.219.855 2.260.055 protezione sociale 337.902 294.876 307.293 sussidiarietà e devoluzione 492.368 492.445 582.596 affari istituzionali, economici e fiscali generali 50.288 52.619 48.924 funzionamento della Regione 316.003 278.840 268.448 TOTALE 4.100.349 3.821.072 3.939.795

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 88 - pagamenti totali da spese d’investimento

TOTALE PAGAMENTI (spese d'investimento in migliaia di euro)

finalità 2012 2013 2014 attività economiche 292.373 127.873 277.354 tutela dell'ambiente e difesa del territorio 22.923 22.141 22.147 gestione del territorio 143.116 115.659 106.884 infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 103.814 56.282 94.923 attività culturali, ricreative e sportive 45.353 43.804 48.280 istruzione, formazione e ricerca 41.409 35.786 40.812 sanità pubblica 73.122 49.038 45.455 protezione sociale 109.836 115.232 113.430 sussidiarietà e devoluzione 66.031 25.326 21.551 affari istituzionali, economici e fiscali generali 13.773 14.612 4.641 funzionamento della Regione 12.527 9.208 8.298 TOTALE 924.277 614.960 783.776

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

I pagamenti totali di spese effettive ammontano nel 2014 ad euro 4.897,39 milioni, di cui euro

3.939,79 milioni per spese correnti ed euro 783,77 milioni per spese d’investimento, ed hanno

registrato nel biennio 2013/2014 una variazione positiva pari a euro + 273,37 milioni (+ 5,91%).

Quasi tutte le finalità hanno registrato nel passaggio dal 2013 al 2014 variazioni di segno positivo

dei pagamenti totali. Fanno eccezione le finalità affari istituzionali, economici e fiscali generali (-

10,91%, euro – 27,83 milioni), funzionamento della Regione (- 3,92%, euro – 11,30 milioni) e

gestione del territorio (- 3,61%, euro – 11,09 milioni).

Page 285: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

284

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Gli indicatori velocità di pagamento da competenza e velocità di pagamento complessiva che

esprimono, rispettivamente, il grado di velocità del pagamento delle somme impegnate

relativamente alla gestione di competenza e il grado di velocità del pagamento della totalità delle

risorse (competenza e residui) a disposizione, presentano nel 2014, come pure nel 2012 e 2013,

valori piuttosto elevati. La velocità di pagamento da competenza da spese effettive è passata da

87,10% nel 2013 a 85,47% nel 2014, mentre la velocità di pagamento complessiva da 72,86% nel

2013 a 74,53% nel 2014. Dunque gli scarti dei due indicatori nel 2013/2014 sono di entità non

particolarmente rilevante (- 1,63% per la velocità di pagamento da competenza e + 1,67% per la

velocità di pagamento complessiva).

La finalità che registra i valori più elevati sia per la velocità di pagamento da competenza che per

la velocità di pagamento complessiva nell’anno 2014 è sussidiarietà e devoluzione (96,15% e

93,26%), seguita da sanità pubblica (91,96% e 89,20%).

Si evidenziano tra i valori più bassi dell’indicatore velocità di pagamento complessiva, le finalità

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni (36,13%) e tutela dell’ambiente e difesa del territorio

(37,92%).

Si riportano di seguito le tabelle contenenti i valori nel triennio 2012-2014 e per ogni finalità

relativamente alla velocità di pagamento da competenza ed alla velocità di pagamento complessiva

da spese effettive, da spese correnti e da spese d’investimento.

Tabella 89 - velocità di pagamento da spese effettive

SPESE EFFETTIVE velocità di pagamento da

competenza velocità di pagamento

complessiva

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 59,28% 50,93% 58,76% 45,89% 32,62% 50,76%

tutela dell'ambiente e difesa del territorio 58,04% 50,76% 51,91% 45,92% 40,94% 37,92%

gestione del territorio 63,40% 67,17% 76,14% 50,01% 50,88% 54,06%

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 45,98% 46,52% 65,40% 32,85% 25,66% 36,13%

attività culturali, ricreative e sportive 67,74% 61,05% 85,56% 61,58% 57,93% 70,42%

istruzione, formazione e ricerca 76,10% 73,86% 84,17% 61,72% 56,51% 62,57%

sanità pubblica 97,96% 98,03% 91,96% 94,58% 94,09% 89,20%

protezione sociale 75,39% 71,13% 75,11% 70,86% 67,06% 70,01%

sussidiarietà e devoluzione 94,26% 92,04% 96,15% 89,58% 88,42% 93,26%

affari istituzionali, economici e fiscali generali 90,49% 95,81% 78,60% 87,93% 89,84% 73,87%

funzionamento della Regione 88,25% 87,86% 82,04% 83,55% 81,46% 77,46%

Totale 86,55% 87,10% 85,47% 74,59% 72,86% 74,53%

Origine: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 286: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

285 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 90 - velocità di pagamento da spese correnti

SPESE CORRENTI velocità di pagamento da

competenza velocità di pagamento

complessiva

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 74,40% 79,24% 76,57% 74,78% 78,45% 73,77%

tutela dell'ambiente e difesa del territorio 75,66% 73,52% 68,43% 71,22% 64,74% 59,40%

gestione del territorio 84,62% 87,51% 84,83% 80,88% 84,02% 81,90%

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 53,23% 54,45% 77,40% 69,41% 68,23% 81,61%

attività culturali, ricreative e sportive 81,79% 77,48% 85,13% 80,03% 75,64% 82,47%

istruzione, formazione e ricerca 90,83% 86,10% 91,12% 86,97% 81,20% 86,89%

sanità pubblica 99,35% 98,66% 99,42% 99,17% 98,36% 99,00%

protezione sociale 93,94% 90,01% 95,22% 91,56% 88,22% 93,55%

sussidiarietà e devoluzione 95,65% 94,07% 98,41% 95,61% 94,19% 98,35%

affari istituzionali, economici e fiscali generali 79,38% 90,73% 92,04% 77,78% 86,89% 87,11%

funzionamento della Regione 89,46% 89,89% 85,10% 85,26% 83,61% 80,41%

Totale 95,17% 94,62% 95,93% 93,66% 92,89% 94,27%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 91 - velocità di pagamento da spese d’investimento

SPESE D'INVESTIMENTO velocità di pagamento da

competenza velocità di pagamento

complessiva

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 55,29% 35,01% 52,70% 40,92% 23,81% 46,91%

tutela dell'ambiente e difesa del territorio 44,50% 39,24% 42,05% 35,13% 32,69% 30,24%

gestione del territorio 30,46% 29,21% 47,10% 34,11% 30,76% 33,74%

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni 43,75% 42,84% 62,32% 26,94% 19,23% 30,57%

attività culturali, ricreative e sportive 47,23% 43,78% 86,22% 47,63% 46,56% 61,41%

istruzione, formazione e ricerca 26,45% 29,51% 55,84% 31,05% 28,13% 34,98%

sanità pubblica 58,71% 66,14% 15,01% 37,77% 31,77% 15,05%

protezione sociale 26,35% 25,29% 23,44% 41,80% 41,56% 41,63%

sussidiarietà e devoluzione 81,81% 59,13% 29,44% 60,91% 40,33% 38,88%

affari istituzionali, economici e fiscali generali 15,21% 53,23% 4,72% 34,00% 43,14% 6,10%

funzionamento della Regione 53,83% 30,25% 11,53% 55,45% 45,82% 35,45%

Totale 46,20% 36,98% 37,11% 37,86% 30,10% 35,36%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 287: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

286

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

7.5 I residui passivi

I residui passivi di spese effettive, e dunque al netto di quelli derivanti dalle partite di giro, iscritti

al 31.12.2014 ammontano a complessivi euro 1.393,56 milioni, di cui euro 724,45 milioni originati

dalla competenza (51,99% del totale) ed euro 669,11 milioni originati da esercizi precedenti

(48,01% del totale).

In data 1.1.2014 i residui passivi da spese effettive ammontavano invece ad euro 1.584,95 milioni e

dunque la variazione intervenuta tra l’1.1.2014 ed il 31.12.2014 è di segno negativo e pari a –

12,08% (euro – 191,38 milioni). In particolare, i residui di parte corrente sono diminuiti del

24,10%, quelli di parte capitale del 9,69%, mentre quelli di spese per rimborso di mutui e prestiti

sono aumentati del 4,96%.

Si riporta di seguito la tabella contenente il valore dei residui passivi da spese effettive in data

1.1.2014 e in data 31.12.2014 e con riferimento a ciascun titolo di spesa.

Tabella 92 - residui passivi da spese effettive

RESIDUI PASSIVI - anno 2014 - in migliaia di euro

titoli residui passivi

in data 1.1.2014

residui passivi in data

31.12.2014

originati dalla competenza

originati da esercizi

precedenti

I (residui da spese correnti) 264.368 200.665 159.320 41.345

II (residui da spese d'investimento) 1.318.908 1.191.143 564.428 626.715

III (residui da spese per rimborso di mutui e prestiti)

1.672 1.755 707 1.048

totale residui da spese effettive 1.584.948 1.393.563 724.455 669.108

Origine: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

La consistenza maggiore dei residui al 31.12.2014 attiene alle spese d’investimento (85,47% del

totale dei residui passivi).

Si riportano nella tabella che segue i residui passivi al lordo delle partite tecnico contabili.

Page 288: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

287 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 93 - residui passivi da spese effettive al lordo delle partite tecnico contabili

RESIDUI PASSIVI AL LORDO DELLE PARTITE TECNICO-CONTABILI - anno 2014 - in migliaia di euro

titoli residui passivi

in data 1.1.2014

residui passivi in data

31.12.2014

originati dalla competenza

originati da esercizi

precedenti

I (residui da spese correnti) 309.739 267.125 225.731 41.394

II (residui da spese d'investimento) 1.318.908 1.191.143 564.428 626.715

III (residui da spese per rimborso di mutui e prestiti)

1.672 1.755 707 1.048

totale residui da spese effettive 1.630.319 1.460.023 790.866 669.157

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Il grafico che segue è diretto a mettere in evidenza, sempre con riferimento ai residui passivi al

netto delle partite di giro e al netto delle partite tecnico contabili, i valori da questi assunti

all’inizio ed alla fine di ciascun anno del triennio 2012-2014. In particolare, esso evidenzia la

diminuzione che si è registrata nei residui passivi che sono passati da euro 1.741,58 milioni esistenti

al 1.1.2012 ad euro 1.393,56 milioni esistenti al 31.12.2014, mentre in data 31.12.2012 essi

ammontavano ad euro 1.663,82 milioni ed in data 31.12.2013 ad euro 1.584,95 milioni. A questo

proposito deve essere ricordato che l’articolo 51 bis della legge regionale 8.8.2007 n. 21, entrato in

vigore dal 1.1.2009, ha previsto e introdotto misure finalizzate a perseguire l’accelerazione dei

procedimenti di spesa e a contenere la formazione dei residui passivi.

Figura 14 - residui passivi da spese effettive

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

1.600.000

1.800.000

2012 2013 2014

RESIDUI PASSIVI da spese effettive - triennio 2012-2014 -valori in migliaia di euro

1/1

31/12

Page 289: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

288

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si riporta di seguito la tabella contenente il valore dei residui passivi da spese effettive in data

1.1.2014 ed in data 31.12.2014 e con riferimento a ciascuna delle undici finalità.

Tabella 94 - residui passivi da spese effettive per finalità

RESIDUI PASSIVI - anno 2014 - in migliaia di euro

finalità residui passivi

in data 1.1.2014

residui passivi in data

31.12.2014

originati dalla competenza

originati da esercizi

precedenti

attività economiche 380.995 259.583 127.600 131.983

tutela dell'ambiente e difesa del territorio

48.671 53.265 24.420 28.845

gestione del territorio 293.918 209.510 60.621 148.889

infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

225.625 175.931 42.482 133.449

attività culturali, ricreative e sportive 63.079 26.906 10.735 16.171

istruzione, formazione e ricerca 115.551 53.926 21.122 32.804

sanità pubblica 119.555 266.717 198.293 68.424

protezione sociale 191.081 166.844 102.009 64.835

sussidiarietà e devoluzione 66.525 38.389 22.394 15.995

affari istituzionali, economici e fiscali generali

26.075 78.396 60.279 18.117

funzionamento della Regione 53.871 64.096 54.500 9.596

totale (residui da spese effettive) 1.584.948 1.393.563 724.455 669.108

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

La più intensa concentrazione di residui passivi al 31.12.2014 si registra a carico delle finalità

sanità pubblica (19,14% del totale, euro 266,72 milioni), attività economiche (18,63% del totale,

euro 259,58 milioni), gestione del territorio (15,03% del totale, euro 209,51 milioni).

Come già evidenziato, la variazione dei residui passivi complessivi tra l’inizio e la fine del 2014 è di

segno negativo (- 12,08%, euro – 191,38 milioni). In particolare, sono solo quattro le finalità che

presentano tra inizio e fine 2014 variazioni di segno positivo. Trattasi delle finalità sanità pubblica,

affari istituzionali, economici e fiscali generali, tutela dell’ambiente e difesa del territorio,

funzionamento della Regione. Tra queste, l’incremento più significativo è, in termini assoluti,

quello di cui alla finalità sanità pubblica (euro + 147,16 milioni, + 123,09%) determinato

principalmente dalla variazione positiva che ha interessato la funzione strutture sanitarie e

ospedaliere per spese d’investimento (euro + 159,54 milioni).

L’indicatore smaltimento dei residui passivi iniziali, che esprime la diminuzione della massa dei

Page 290: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

289 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

residui passivi iniziali conseguente ai fenomeni gestionali (pagamenti ed eliminazioni), presenta nel

2014 un valore pari a 57,78%, di cui 40,10% da residui pagati e 17,69% da residui eliminati, in

forte aumento rispetto al 2013 (+ 16,75%).

Nel passaggio dal 2013 al 2014 le variazioni dell’indicatore sono quasi tutte di segno positivo e

piuttosto consistenti. La più alta è quella di cui alla finalità istruzione, formazione e ricerca (+

38,79%). Fanno eccezione le finalità affari istituzionali, economici e fiscali generali e tutela

dell’ambiente e difesa del territorio, che presentano variazioni di segno negativo pari a,

rispettivamente - 27,60% e - 1,12%. Per quanto riguarda la forte riduzione registrata in capo alla

finalità affari istituzionali, economici e fiscali generali, essa è stata determinata dalla variazione di

segno negativo dei residui pagati in corrispondenza delle funzioni gestione del patrimonio e affari

finanziari e fiscali.

Si riportano di seguito le tabelle contenenti i valori assunti dall’indicatore smaltimento dei residui

passivi iniziali calcolato sia per spese effettive, che nella ripartizione per spese correnti e per spese

d’investimento, e per ciascun anno del triennio 2012-2014.

Tabella 95 - smaltimento dei residui passivi iniziali da spese effettive

SPESE EFFETTIVE smaltimento dei residui

passivi iniziali (da residui pagati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

eliminati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

pagati e da residui eliminati)

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 33,35% 23,88% 44,27% 4,55% 11,64% 21,09% 37,90% 35,52% 65,36% tutela dell'ambiente e difesa del territorio

31,36% 29,53% 23,32% 19,25% 12,32% 17,41% 50,62% 41,85% 40,73%

gestione del territorio 38,13% 35,95% 34,97% 0,60% 0,89% 14,37% 38,73% 36,84% 49,34% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

26,36% 19,02% 20,20% 15,03% 9,72% 20,65% 41,39% 28,74% 40,85%

attività culturali, ricreative e sportive 51,96% 53,24% 52,57% 3,87% 3,07% 21,79% 55,83% 56,32% 74,36%

istruzione, formazione e ricerca

36,99% 29,70% 37,62% 5,18% 3,12% 33,99% 42,17% 32,82% 71,61%

sanità pubblica 29,16% 23,32% 32,28% 10,54% 18,00% 10,49% 39,71% 41,32% 42,77%

protezione sociale 60,03% 56,79% 59,06% 5,77% 5,96% 7,01% 65,80% 62,75% 66,07% sussidiarietà e devoluzione

46,49% 52,93% 68,00% 17,53% 2,41% 7,95% 64,02% 55,34% 75,96%

affari istituzionali, economici e fiscali generali

56,70% 50,70% 22,78% 18,97% 7,42% 7,75% 75,68% 58,13% 30,53%

funzionamento della Regione

54,95% 47,57% 51,71% 15,36% 20,80% 30,48% 70,31% 68,37% 82,19%

Totale 38,01% 32,77% 40,10% 7,55% 8,26% 17,69% 45,56% 41,03% 57,78%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 291: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

290

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 96 - smaltimento dei residui passivi iniziali da spese correnti

SPESE CORRENTI smaltimento dei residui

passivi iniziali (da residui pagati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

eliminati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

pagati e da residui eliminati)

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 75,61% 76,39% 63,09% 5,81% 5,95% 12,36% 81,42% 82,33% 75,45% tutela dell'ambiente e difesa del territorio

54,19% 44,08% 35,67% 17,34% 15,06% 25,10% 71,53% 59,14% 60,77%

gestione del territorio 61,10% 67,67% 65,81% 2,40% 1,96% 13,17% 63,50% 69,63% 78,99% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

89,86% 87,49% 89,85% 2,27% 6,53% 7,11% 92,13% 94,02% 96,95%

attività culturali, ricreative e sportive

70,68% 68,81% 74,04% 13,23% 4,90% 10,85% 83,91% 73,72% 84,89%

istruzione, formazione e ricerca

56,04% 41,64% 68,89% 27,69% 14,34% 16,30% 83,73% 55,99% 85,19%

sanità pubblica 75,13% 58,60% 72,83% 14,24% 9,34% 8,46% 89,37% 67,93% 81,29%

protezione sociale 74,85% 64,88% 78,86% 15,73% 25,07% 8,17% 90,57% 89,95% 87,03% sussidiarietà e devoluzione

93,77% 97,01% 97,20% 3,22% 0,98% 1,39% 96,98% 97,99% 98,58%

affari istituzionali, economici e fiscali generali

63,48% 73,46% 50,97% 14,13% 8,99% 21,88% 77,61% 82,45% 72,86%

funzionamento della Regione

54,40% 44,54% 48,77% 19,03% 25,07% 36,15% 73,44% 69,61% 84,92%

Totale 69,68% 65,59% 69,69% 11,81% 11,49% 14,67% 81,49% 77,07% 84,36%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 292: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

291 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 97 - smaltimento dei residui passivi iniziali da spese d’investimento

SPESE D'INVESTIMENTO

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

pagati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

eliminati)

smaltimento dei residui passivi iniziali (da residui

pagati e da residui eliminati)

finalità 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

attività economiche 29,24% 20,14% 43,20% 4,43% 12,05% 21,59% 33,67% 32,19% 64,78% tutela dell'ambiente e difesa del territorio

27,77% 26,63% 21,17% 19,55% 11,78% 16,07% 47,32% 38,41% 37,24%

gestione del territorio 35,52% 31,33% 30,72% 0,40% 0,73% 14,53% 35,92% 32,06% 45,25% infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni

19,93% 13,70% 16,00% 16,32% 9,96% 21,47% 36,25% 23,66% 37,47%

attività culturali, ricreative e sportive

47,96% 49,14% 46,41% 1,88% 2,59% 24,93% 49,83% 51,73% 71,34%

istruzione, formazione e ricerca

33,21% 27,59% 28,92% 0,71% 1,14% 38,91% 33,93% 28,73% 67,83%

sanità pubblica 21,57% 17,76% 15,15% 9,93% 19,37% 11,35% 31,50% 37,13% 26,50%

protezione sociale 55,19% 55,49% 54,87% 2,52% 2,90% 6,76% 57,70% 58,39% 61,63% sussidiarietà e devoluzione 38,27% 22,19% 43,82% 20,02% 3,40% 13,39% 58,29% 25,59% 57,21%

affari istituzionali, economici e fiscali generali

55,91% 38,10% 10,67% 22,21% 7,01% 3,10% 78,12% 45,12% 13,76%

funzionamento della Regione

57,12% 61,60% 63,45% 0,71% 1,05% 7,81% 57,84% 62,65% 71,26%

Totale 32,46% 27,05% 34,17% 6,81% 7,71% 18,31% 39,27% 34,76% 52,48%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

7.6 Flussi finanziari relativi a società direttamente partecipate

Nelle tabelle che seguono vengono evidenziati i flussi finanziari di spesa (impegni in conto

competenza e pagamenti totali) e in entrata (accertamenti in conto competenza e riscossioni totali)

della Regione relativamente a società partecipate 121 . Vengono inoltre rappresentate le

scomposizioni nelle singole causali dei flussi finanziari per l’anno 2014 sia con riferimento agli

impegni in conto competenza che per i pagamenti totali e viene data una rappresentazione della

scomposizione degli accertamenti in conto competenza e delle riscossioni totali.

121 Si tratta di una parte dei dati presenti nel recente “Rapporto di coordinamento sulla finanza pubblica regionale” di cui alla deliberazione di questa Sezione n. 68/2015.

Page 293: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

292

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 98 - spesa regionale a beneficio di società partecipate

SOCIETA' PARTECIPATE impegni 2014 in

c/competenza incidenza

% pagamenti 2014

su residui pagamenti 2014 su competenza

totale pagamenti 2014

incidenza %

1 AEREOPORTO FRIULI

VENEZIA GIULIA S.P.A. 3.623.922,94 1,76% 108.567,71 2.593.922,94 2.702.490,65 1,48%

2 AGEMONT S.P.A. (in liquidazione

dal 31.12.2014) 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

3

AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA SOSTENIBILE

S.R.L. (in liquidazione dal 24.12.2014)

0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

4 BANCA POPOLARE ETICA

S.C.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

5 FIERA TRIESTE S.P.A. (in

liquidazione dal 27.9.2010) 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

6 FINANZIARIA MC S.P.A. 25.100.164,00 12,21% 0,00 25.100.164,00 25.100.164,00 13,76%

7 FRIULIA S.P.A. 16.999.998,00 8,27% 0,00 12.749.998,50 12.749.998,50 6,99%

8 FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE S.P.A.

40.411.968,21 19,66% 12.597.413,16 13.597.558,62 26.194.971,78 14,36%

9 GESTIONE IMMOBILI FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

1.353.692,13 0,66% 24.344,47 1.214.758,96 1.239.103,43 0,68%

10 INSIEL S.P.A. 108.704.327,05 52,89% 47.993.641,82 56.437.210,63 104.430.852,45 57,25%

11 LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 51.392,43 0,03% 62.337,85 50.781,75 113.119,60 0,06%

12 POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE S.C.P.A.

79.100,00 0,04% 717.772,89 20.000,00 737.772,89 0,40%

13 SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A.

2.754.433,98 1,34% 774.701,03 2.742.435,27 3.517.136,30 1,93%

14 SOCIETA' FERROVIE UDINE CIVIDALE S.R.L.

6.452.723,01 3,14% 207.228,80 5.411.014,63 5.618.243,43 3,08%

TOTALE 205.531.721,75 100,00% 62.486.007,73 119.917.845,30 182.403.853,03 100,00%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Per il 2014, l’ammontare complessivo degli impegni in conto competenza a favore delle società

partecipate è pari a euro 205,53 milioni, mentre il totale dei pagamenti ammonta a euro 182,40

milioni.

I valori più elevati, sia per impegni in conto competenza che per pagamenti totali, si registrano in

corrispondenza di Insiel Spa, con un importo pari ad euro 108,70 milioni per i primi (52,89% degli

impegni in conto competenza complessivi) e pari ad euro 104,43 milioni per i secondi (57,25% dei

pagamenti complessivi). Seguono Friuli Venezia Giulia Strade Spa e Finanziaria Mc Spa, con

importi pari a, rispettivamente, euro 40,41 milioni e euro 25,10 milioni per i primi (19,66% e

12,21% degli impegni in conto competenza complessivi) e pari ad euro 26,19 milioni e 25,10 milioni

per i secondi (14,36% e 13,76% dei pagamenti complessivi).

I flussi finanziari in uscita afferenti le società partecipate di cui all’anno 2013 erano invece

caratterizzati da impegni in conto competenza per euro 138,83 milioni e da pagamenti totali per

euro 133,77 milioni. Nel 2013/2014 dunque gli impegni in conto competenza a favore delle società

Page 294: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

293 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

partecipate hanno registrato un incremento pari a + 48,05% (euro + 66,70 milioni), mentre per i

pagamenti totali l’incremento è stato pari a + 36,36% (euro + 48,63 milioni). Per quanto riguarda

gli impegni in conto competenza, le società partecipate che hanno registrato le variazioni più

significative nel 2013/2014 sono state Finanziaria Mc Spa (euro + 25,10 milioni), Friulia Spa (euro

+ 17 milioni), Insiel Spa (euro + 14,17 milioni) e Friuli Venezia Giulia Strade Spa (euro + 13,28

milioni).

Le tabelle che seguono mettono in evidenza le scomposizioni nelle singole causali dei flussi

finanziari intercorsi con società partecipate dalla Regione per l’anno 2014.

Page 295: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

294

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 99 - scomposizione degli impegni in conto competenza delle società partecipate nelle singole causali

SOCIETA' PARTECIPATE contratti di

servizio

trasferimenti in conto esercizio (contribuzioni /

finanziamenti per spese correnti)

trasferimenti in conto capitale

(contribuzioni / finanziamenti per

spese di investimento)

altro (trasferimenti di

fondi statali)

altro (trasferimenti di

fondi comunitari)

altro (delegazione amministrativa)

aumenti di capitale non per

perdite

impegni 2014 in c/competenza

1 AEREOPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA

S.P.A. 593.922,94 3.030.000,00 3.623.922,94

2 AGEMONT S.P.A. (in liquidazione dal 31.12.2014)

-

3 AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA

SOSTENIBILE S.R.L. (in liquidazione dal 24.12.2014)

-

4 BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A. -

5 FIERA TRIESTE S.P.A. (in liquidazione dal

27.9.2010) -

6 FINANZIARIA MC S.P.A. 25.100.164,00 25.100.164,00

7 FRIULIA S.P.A. 16.999.998,00 16.999.998,00

8 FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE S.P.A. 7.500.000,00 9.001.268,21 23.910.700,00 40.411.968,21

9 GESTIONE IMMOBILI FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

456.376,13 897.316,00 1.353.692,13

10 INSIEL S.P.A. 104.278.442,64 4.425.884,41 108.704.327,05

11 LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 51.392,43 51.392,43

12 POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE

S.C.P.A. 53.300,00 25.800,00 79.100,00

13 SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. 2.468.227,84 48.601,69 237.604,45 2.754.433,98

14 SOCIETA' FERROVIE UDINE CIVIDALE

S.R.L. 1.579.456,35 2.000.000,00 2.499.993,80 373.272,86 6.452.723,01

TOTALE 114.459.590,49 11.951.884,21 8.024.021,64 421.874,55 237.604,45 28.336.584,41 42.100.162,00 205.531.721,75

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 296: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

295 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 100 - scomposizione dei pagamenti totali delle società partecipate nelle singole causali

SOCIETA' PARTECIPATE contratti di

servizio

trasferimenti in conto esercizio (contribuzioni /

finanziamenti per spese correnti)

trasferimenti in conto capitale

(contribuzioni / finanziamenti per

spese di investimento)

altro (trasferimenti di

fondi statali)

altro (trasferimenti di

fondi comunitari)

altro (delegazione amministrativa)

aumenti di capitale non per

perdite

totale pagamenti 2014

1 AEREOPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA

S.P.A. 702.490,65 - 2.000.000,00 - - - - 2.702.490,65

2 AGEMONT S.P.A. (in liquidazione dal

31.12.2014) - - - - - - - -

3 AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA

SOSTENIBILE S.R.L. (in liquidazione dal 24.12.2014)

- - - - - - - -

4 BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A. - - - - - - - -

5 FIERA TRIESTE S.P.A. (in liquidazione dal

27.9.2010) - - - - - - - -

6 FINANZIARIA MC S.P.A. - - - - - - 25.100.164,00 25.100.164,00

7 FRIULIA S.P.A. - - - - - - 12.749.998,50 12.749.998,50

8 FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE S.P.A. 9.193.703,57 17.001.268,21 - - - - - 26.194.971,78

9 GESTIONE IMMOBILI FRIULI VENEZIA

GIULIA S.P.A. 341.787,43 897.316,00 - - - - - 1.239.103,43

10 INSIEL S.P.A. 98.748.166,29 - - - - 5.682.686,16 - 104.430.852,45

11 LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 83.119,60 30.000,00 - - - - - 113.119,60

12 POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE

S.C.P.A. - 20.000,00 717.772,89 - - - - 737.772,89

13 SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. - - 3.230.930,16 48.601,69 237.604,45 - - 3.517.136,30

14 SOCIETA' FERROVIE UDINE CIVIDALE

S.R.L. 1.346.976,77 2.000.000,00 1.897.993,80 373.272,86 - - - 5.618.243,43

TOTALE 110.416.244,31 19.948.584,21 7.846.696,85 421.874,55 237.604,45 5.682.686,16 37.850.162,50 182.403.853,03

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 297: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

296

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La prevalenza (55,69%, corrispondente ad euro 114,46 milioni) delle risorse regionali trasferite alle

società partecipate rinviene dunque la propria causale nei contratti di servizio. In particolare, il

91,11% (euro 104,28 milioni) di euro 114,46 milioni afferisce a Insiel Spa.

Il 20,48%, corrispondente ad euro 42,10 milioni, è imputabile a aumenti di capitale non per

perdite, e afferisce a Finanziaria Mc Spa nella misura del 59,62% (euro 25,10 milioni) e Friulia Spa

nella misura del 40,38% (euro 17 milioni).

Il 13,79%, corrispondente ad euro 28,34 milioni, deriva da delegazione amministrativa e afferisce

principalmente (84,38%, euro 23,91 milioni) a Friuli Venezia Giulia Strade Spa.

La tabella che segue è diretta invece a rappresentare i flussi finanziari in entrata relativamente alle

società partecipate dalla Regione.

Tabella 101 - entrate regionali provenienti da società partecipate

SOCIETA' PARTECIPATE accertamenti

2014 in c/competenza

incidenza %

riscossioni 2014 su residui

riscossioni 2014 su competenza

totale riscossioni 2014

incidenza %

1 AEREOPORTO FRIULI VENEZIA

GIULIA S.P.A. 316,17 0,03% 0,00 316,17 316,17 0,04%

2 AGEMONT S.P.A. (in liquidazione dal

31.12.2014) 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

3 AGENZIA REGIONALE PER

L'EDILIZIA SOSTENIBILE S.R.L. (in liquidazione dal 24.12.2014)

0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

4 BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

5 FIERA TRIESTE S.P.A. (in

liquidazione dal 27.9.2010) 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

6 FINANZIARIA MC S.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

7 FRIULIA S.P.A. 10,60 0,00% 0,00 10,60 10,60 0,00%

8 FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE

S.P.A. 11.440,00 1,22% 0,00 11.440,00 11.440,00 1,37%

9 GESTIONE IMMOBILI FRIULI

VENEZIA GIULIA S.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

10 INSIEL S.P.A. 514.576,41 54,81% 280,00 441.912,74 442.192,74 52,86%

11 LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 412.516,24 43,94% 0,00 382.516,61 382.516,61 45,73%

12 POLO TECNOLOGICO DI

PORDENONE S.C.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

13 SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

14 SOCIETA' FERROVIE UDINE

CIVIDALE S.R.L. 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00%

TOTALE 938.859,42 100,00% 280,00 836.196,12 836.476,12 100,00%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Gli accertamenti in conto competenza e le riscossioni totali ammontano nel 2014 a,

rispettivamente, euro 938,86 mila ed euro 836,47 mila.

Page 298: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

297 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Gli importi più elevati sono quelli relativi a Insiel Spa con accertamenti su competenza pari a euro

514,57 mila e riscossioni totali pari a euro 442,19 mila, e Legno Servizi Scarl con accertamenti su

competenza pari a euro 412,51 mila e riscossioni totali pari a euro 382,51 mila.

I flussi finanziari in entrata afferenti alle società partecipate di cui all’anno 2013 erano invece

caratterizzati da accertamenti in conto competenza pari a euro 1,82 milioni e da riscossioni totali

pari a euro 2,38 milioni. Nel 2013/2014 dunque gli accertamenti in conto competenza di cui alle

società partecipate sono stati caratterizzati da un decremento pari a - 48,47%, corrispondente a

euro – 883,01 mila, mentre per le riscossioni totali il decremento è stato pari a - 64,88%,

corrispondente a euro - 1,54 milioni. Per quanto riguarda sia gli accertamenti in conto competenza

che le riscossioni totali, le variazioni di segno negativo di cui si è appena detto sono state

sostanzialmente generate da Friuli Venezia Giuli Strade Spa con accertamenti in conto competenza

che passano da euro 980,05 mila nel 2013 ad euro 11,44 mila nel 2014, e con riscossioni totali che

passano da euro 1,54 milioni nel 2013 ad euro 11,44 mila nel 2014.

Nella tabella che segue viene data una rappresentazione della scomposizione degli accertamenti in

conto competenza e delle riscossioni totali.

Tabella 102 - scomposizione di accertamenti in conto competenza e di riscossioni totali delle società partecipate

SOCIETA' PARTECIPATA accertato

competenza corrente

accertato competenza

corrente derivante da

partecipazione

accertamenti 2014 in

c/competenza

riscosso competenza

corrente

riscosso competenza

corrente derivante da

partecipazione

riscosso residui

corrente

totale riscossioni

2014

1 AEREOPORTO FRIULI

VENEZIA GIULIA S.P.A. 316,17 316,17 316,17 316,17

2 AGEMONT S.P.A. (in liquidazione

dal 31.12.2014) - -

3

AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA SOSTENIBILE

S.R.L. (in liquidazione dal 24.12.2014)

- -

4 BANCA POPOLARE ETICA

S.C.P.A. - -

5 FIERA TRIESTE S.P.A. (in

liquidazione dal 27.9.2010) - -

6 FINANZIARIA MC S.P.A. - -

7 FRIULIA S.P.A. 10,60 10,60 10,60 10,60

8 FRIULI VENEZIA GIULIA

STRADE S.P.A. 11.440,00 11.440,00 11.440,00 11.440,00

9 GESTIONE IMMOBILI FRIULI

VENEZIA GIULIA S.P.A. - -

10 INSIEL S.P.A. 514.576,41 514.576,41 441.912,74 280,00 442.192,74

11 LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 412.516,24 412.516,24 382.516,61 382.516,61

12 POLO TECNOLOGICO DI

PORDENONE S.C.P.A. - -

13 SINCROTRONE TRIESTE

S.C.P.A. - -

14 SOCIETA' FERROVIE UDINE

CIVIDALE S.R.L. - -

TOTALE 938.859,42 - 938.859,42 836.196,12 - 280,00 836.476,12

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 299: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

298

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le due tabelle che seguono sono invece dirette ad evidenziare per il quinquennio 2010 - 2014 gli

importi relativi a impegni in conto competenza e a accertamenti in conto competenza.

Tabella 103 - impegni in conto competenza nel 2010 – 2014 delle società partecipate

SOCIETA' PARTECIPATE impegni su competenza

2010 2011 2012 2013 2014

AEREOPORTO AMEDEO DUCA D'AOSTA DI GORIZIA S.P.A.

- - - -

AEREOPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

6.499.456,55 3.569.458,66 3.166.603,46 1.525.103,69 3.623.922,94

AGEMONT S.P.A. 1.898.384,81 1.755.289,30 854.300,00 434.300,00 -

AGEMONT CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA S.R.L.

508.696,00 697.180,00

AGEMONT IMMOBILIARE S.R.L. - -

AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA SOSTENIBILE S.R.L.

30.000,00 500.000,00 170.000,00 95.248,41 -

AGRA PROMO F.V.G. SRL -

BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A. - - - - -

FIERA TRIESTE S.P.A. 110.980,00 103.000,00 104.208,16 13.600,00 -

FINANZIARIA MC S.P.A. - 7.771.050,00 - - 25.100.164,00

FRIULIA S.P.A. - 50.000,00 50.000,00 - 16.999.998,00

FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE S.P.A.

83.041.161,48 121.822.226,65 38.467.510,06 27.129.461,00 40.411.968,21

GESTIONE IMMOBILI FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

- 520.752,64 12.402.717,43 8.233.803,15 1.353.692,13

INSIEL S.P.A. 107.139.423,97 104.412.132,85 111.369.567,14 94.532.810,97 108.704.327,05

LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. 79.572,09 22.493,22 51.392,43

LIGNANO SABBIADORO GESTIONI S.P.A.

- - -

P.R.I.M.A. F.V.G. S.R.L. - -

POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE S.C.P.A.

1.180.780,00 1.340.929,74 882.004,81 434.315,17 79.100,00

PROMOSEDIA S.P.A. - -

PROMOTUR S.P.A. 13.847.724,44 13.239.135,24 12.744.405,13

SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. 2.762.813,89 2.603.821,26 3.165.073,86 1.628.994,71 2.754.433,98

SOCIETA' FERROVIE UDINE CIVIDALE S.R.L. 6.700.664,11 7.055.240,86 7.019.993,80 4.079.324,49 6.452.723,01

totale 223.211.389,25 264.743.037,20 190.984.651,94 138.826.634,81 205.531.721,75

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 300: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

299 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 104 - accertamenti in conto competenza nel 2010 – 2014 delle società partecipate

SOCIETA' PARTECIPATE accertamenti su competenza

2010 2011 2012 2013 2014

AEREOPORTO AMEDEO DUCA D'AOSTA DI GORIZIA S.P.A.

- - - -

AEREOPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

290,61 295,85 295,85 313,60 316,17

AGEMONT S.P.A. 1.700,00 809,04 55,60 208,30 -

AGEMONT CENTRO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA S.R.L.

- -

AGEMONT IMMOBILIARE S.R.L. - -

AGENZIA REGIONALE PER L'EDILIZIA SOSTENIBILE S.R.L.

- - - - -

AGRA PROMO F.V.G. SRL -

BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A. - - - - -

FIERA TRIESTE S.P.A. 156.259,50 - - - -

FINANZIARIA MC S.P.A. 170.942,65 - - - -

FRIULIA S.P.A. 2.963.213,39 3.243.850,96 - 1,02 10,60

FRIULI VENEZIA GIULIA STRADE S.P.A.

- - - 980.056,00 11.440,00

GESTIONE IMMOBILI FRIULI VENEZIA GIULIA S.P.A.

- - - 142.888,85 -

INSIEL S.P.A. 661.358,22 683.436,99 7.587.308,63 57.649,66 514.576,41

LEGNO SERVIZI S.C.A R.L. - 640.757,91 412.516,24

LIGNANO SABBIADORO GESTIONI S.P.A.

375.610,97 498.079,66 509.358,42

P.R.I.M.A. F.V.G. S.R.L. - 10.000,00

POLO TECNOLOGICO DI PORDENONE S.C.P.A.

- - - - -

PROMOSEDIA S.P.A. - -

PROMOTUR S.P.A. 13.628,06 10.407,18 12.524,26

SINCROTRONE TRIESTE S.C.P.A. 110,88 - - - -

SOCIETA' FERROVIE UDINE CIVIDALE S.R.L.

- - 195.000,00 - -

totale 4.343.114,28 4.446.879,68 8.304.542,76 1.821.875,34 938.859,42

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

7.7 Flussi finanziari relativi alle gestioni fuori bilancio

Le gestioni fuori bilancio della Regione sono disciplinate dall’articolo 25 della legge regionale

8.8.2007, n. 21 (norme in materia di programmazione finanziaria e di contabilità regionale) che al

comma 1 stabilisce che “in ottemperanza ai principi di unità e universalità del bilancio sono vietate

le gestioni fuori bilancio della Regione”, mentre al comma 2 recita che “con legge regionale possono

essere eccezionalmente autorizzate le seguenti tipologie di gestioni fuori bilancio: a) gestioni le cui

entrate derivino principalmente da contribuzioni da parte degli associati; b) gestioni le cui entrate

Page 301: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

300

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

derivino principalmente da contribuzioni regionali e da rientri; c) gestioni le cui entrate derivino

principalmente dalla cessione a pagamento, a carico degli utenti o degli acquirenti, di beni e servizi;

d) gestioni autorizzate con legge regionale in relazione ad esigenze specifiche e comprovate, qualora

le caratteristiche dell’istruttoria e la natura del procedimento di spesa non siano compatibili con i

meccanismi ordinari di erogazione della spesa pubblica”.

Il fenomeno delle gestioni fuori bilancio della Regione è stato esaminato da questa Sezione, che ha

sviluppato talune osservazioni critiche a mezzo della deliberazione n. 13 del 2011. In linea con le

osservazioni formulate nell'ambito del controllo, l'articolo 13 della legge di assestamento del

bilancio 2011 (legge regionale 11.8.2011, n. 11) contiene una disposizione ricognitiva generale

(comma 21) tesa a ricondurre ogni gestione fuori bilancio a una delle quattro tipologie previste

dall'articolo 25 della legge regionale di contabilità122.

Unitamente all’invio dei dati relativi ai flussi finanziari intercorrenti con le gestioni fuori bilancio

per l’anno 2014, la Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione

politiche economiche e comunitarie ha comunicato, con riferimento alla gestione fuori bilancio n. 4

(fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici), che è

stata evidenziata alla Direzione vigilante l’opportunità di mettere in atto le procedure finalizzate

alla chiusura del fondo. Per quanto riguarda invece la gestione fuori bilancio n. 11 (fondo speciale

di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia – FRIA), ha chiarito che è

stata emanata la delibera di Giunta regionale n. 198 del 5.2.2015 così come previsto dall’articolo

13, comma 7 della legge regionale n. 2 del 27.2.2012, la quale ha disposto la cessazione di tale

gestione fuori bilancio; in particolare, a decorrere dal 1° marzo 2015 vi è stata la chiusura e la

confluenza alla gestione fuori bilancio n. 17 (fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e

dei servizi). Per quanto riguarda la gestione fuori bilancio n. 36 (fondo regionale smobilizzo crediti),

l’articolo 13, comma 1 della legge regionale 27.2.2012, n. 2 ha previsto che con delibera di Giunta

122 Per completezza, si fa presente che la ricognizione, nell'accogliere in gran parte la classificazione proposta da questa Sezione, se ne discosta per le seguenti gestioni (la numerazione corrisponde a quella utilizzata nella deliberazione 13/2011 di questa Sezione) : 4. fondo di rotazione a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici - secondo la Sezione in d) esigenze specifiche e comprovate, secondo la Regione in b) contribuzioni regionali e rientri; 28. fondo per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese - secondo la Sezione in b) contribuzioni regionali e rientri, secondo la Regione in d) esigenze specifiche e comprovate; 32. fondo POR FESR 2007-2013 - secondo la Sezione in b) contribuzioni regionali e rientri, secondo la Regione in d) esigenze specifiche e comprovate; 35. fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese - secondo la Sezione in b) contribuzioni regionali e rientri, secondo la Regione in d) esigenze specifiche e comprovate. Le gestioni 6 (fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane), 7 (idem), 16 (fondo speciale gestione immobili Friuli Venezia Giulia), 21 (fondo regionale di garanzia per l'edilizia residenziale), 25 (fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione), 27 (fondo per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Grado e Marano), 29 (fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari) e 31 (fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa), che la Sezione non colloca in alcuna tipologia, sono classificate dalla Regione nella tipologia d) esigenze specifiche e comprovate.

Page 302: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

301 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

regionale ne venga disposta la cessazione e che vengano impartite disposizioni per la liquidazione

della stessa e per il trasferimento in capo al FRIE dei rapporti giuridici attivi e passivi relativi.

Rispetto all’anno 2013, risultano due nuove gestioni fuori bilancio, la gestione fuori bilancio n. 44

(sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione) e la gestione fuori bilancio

n. 45 (fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali).

Per quanto riguarda la gestione fuori bilancio n. 44, il comma 1 dell’articolo 2 della legge regionale

9.8.2013, n. 9 (interventi urgenti per il sostegno ed il rilancio dei settori produttivi e

dell’occupazione) ha modificato il comma 2 dell’articolo 2 della legge regionale 27.2.2012, n. 2,

aggiungendo che, al fine di promuovere in particolare l’accesso al credito bancario delle imprese

regionali, è autorizzata la costituzione della sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica

Amministrazione nell’ambito del fondo per lo sviluppo. Per quanto riguarda invece la gestione

fuori bilancio n. 45, il comma 1 dell’articolo 28 della legge regionale 18.7.2014, n. 13 ha stabilito

che per assicurare una gestione coordinata dei vincoli di spesa che gravano sui bilanci della Regione

e degli enti locali del suo territorio, l’Amministrazione regionale è autorizzata a costituire presso la

Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e

comunitarie il fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie

locali.

Tutto ciò premesso, si espongono di seguito dapprima i commenti sui flussi finanziari in uscita

(impegni in conto competenza e pagamenti su residui e su competenza) ed in entrata (accertamenti

in conto competenza e riscossioni in conto competenza ed in conto residui) della Regione a

beneficio delle gestioni fuori bilancio relativamente al 2014, e quindi sui flussi di cassa delle gestioni

fuori bilancio relativamente al triennio 2012-2014 (giacenze di cassa alla fine di ciascun esercizio,

nonché riscossioni e pagamenti), con la precisazione che le gestioni fuori bilancio n. 13, 14, 15, 16,

19, 22, 23, 24, 27 e 30 risultano chiuse, che le gestioni fuori bilancio n. 37, 38, 39, 41, 44 e 45

risultano non attivate, e che per la gestione fuori bilancio n. 28 l’esercizio contabile inizia il primo

luglio e termina il 30 giugno dell’anno successivo.

Page 303: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

302

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 105 - spesa regionale a beneficio delle gestioni fuori bilancio

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione impegni 2014 in c/competenza

% sul tot.

pagamenti 2014 su residui

pagamenti 2014 su competenza

totale pagamenti 2014

% sul tot.

1

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia (ex art. 1, L. 18 ottobre 1955, n. 908 e art. 6, L. 29 gennaio 1986, n. 26) FRIE

SI

3.000,00 0,00%

-

3.000,00

3.000,00

0,00%

2

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (ex art. 4, L. 23 gennaio 1970, n. 8)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

3

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle province di Udine e Pordenone (ex art. 2, D.L. 13 maggio 1976, n. 227 convertito in L. 29 maggio 1976, n. 336 e art. 17, L. 11 novembre 1982, n. 828)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

4 Fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici (ex art. 20, L.R. 3 giugno 1978, n. 49)

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

5 Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali (art. 152, L.R. 31 agosto 1981, n. 53)

parz.

1.000.000,00 0,91%

-

1.000.000,00

1.000.000,00

0,67%

6 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (ex art. 2, L.R. 2 agosto 1982, n. 51)

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

7 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (fondi statali ripartiti ex L. n. 949/1952 e 1068/64)

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

8 Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (ex art. 1, L.R. 20 novembre 1982, n. 80)

SI

6.009.193,44 5,48%

-

6.009.193,44

6.009.193,44

4,00%

9 Fondo regionale per la protezione civile (ex art. 33, L.R. 31 dicembre 1986, n. 64)

NO

17.787.942,66 16,21%

33.486.447,99

-

33.486.447,99

22,31%

10

Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (ex art. 4, L.R. 22 agosto 1991 n. 34)

NO -

0,00% -

-

-

0,00%

11 Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia - FRIA (ex art. 45, L.R. 22 aprile 2002, n. 12)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

12

Fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la corresponsione dell'anticipazione dell'indennità stessa (ex art. 186, L.R. 28 aprile 1994, n. 5)

NO

665.857,06 0,61%

95.705,83

665.857,06

761.562,89

0,51%

13 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1994-1996 (ex art. 5, L.R. 28 agosto 1995, n. 35)

NO 0,00% 0,00%

14 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1997-1999 (ex art. 14, L.R. 12 febbraio 1998, n. 31)

NO 0,00% 0,00%

15 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 2000-2006 (ex art. 1, L.R. 27 novembre 2001, n. 26)

NO 0,00%

- 0,00%

16 Fondo speciale Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia S.p.a. (ex art. 3 L.R. 12 febbraio 1998, n. 3)

NO 0,00% 0,00%

17 Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei servizi (art. 2, comma 1 b), L.R. 27.2.2012 n. 2)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

18 Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (ex art. 5, L.R. 18 gennaio 1999, n. 2)

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

19 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 1 bando

SI 0,00%

- 0,00%

20 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 2 bando

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

21 Fondo regionale di garanzia per l'edilizia residenziale (ex art. 5, L.R. 26 febbraio 2001, n. 4)

NO

500.000,00 0,46%

-

500.000,00

500.000,00

0,33%

22

Fondo per l'attuazione del programma di cooperazione decentrata in area sub danubiana-croata promossa dal Ministero degli Affari Esteri (ex art. 8, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2 e come modificato dalla L. R. 13/02)

NO 0,00% 0,00%

Page 304: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

303 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

23

Fondo per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine (ex art. 8, comma 33, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2)

NO 0,00% 0,00%

24 Fondo regionale per i servizi forestali (ex art. 5, comma 110-114 L.R. 4/01 e art. 90 commi 1 e 2 della L.R. 22/02)

NO 0,00% 0,00%

25

Fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (ex art. 9, comma 7, L.R. 25 gennaio 2002, n. 3)

NO

150.000,00 0,14%

-

-

-

0,00%

26 Fondo regionale per le emergenze in agricoltura (art. 1 e art. 2, comma 10, L.R. 13 agosto 2002, n. 22)

NO

500.000,00 0,46%

411.658,80

-

411.658,80

0,27%

27 Fondo per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado (ex art. 55, L.R. 3 luglio 2002, n. 16)

NO 0,00% 0,00%

28 Fondo regionale per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese (art. 7 L.R. 4/05)

NO

- 0,00%

8.358.308,80

-

8.358.308,80

5,57%

29 Fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari (art. 8 L.R. 18 gennaio 2006 n. 2)

NO

- 0,00%

-

-

-

0,00%

30 Fondo per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (art. 7 commi 65-71 L.R. 1/07)

parz. 0,00% 0,00%

31

Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur Spa (art. 8 commi 114-116 L.R. 2/2006) - agenzia regionale Promotur (art. 12, comma 1, LR 17/2011)

NO

10.000.000,00 9,11%

-

10.000.000,00

10.000.000,00

6,66%

32 Fondo POR FESR 2007-2013 (art. 24, L. R. 7/08)

NO 72.489.306,95

66,06% 60.395.836,53

25.155.707,51

85.551.544,04

56,99%

33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (art. 5, c. 72, L. R. 17/08)

NO

80.000,00 0,07%

3.400.000,00

80.000,00

3.480.000,00

2,32%

34 Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER (art. 14, c. 39, L. R. 11/09)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

35

Fondo regionale di garanzia per le PMI (art. 12 bis, c. 3, L. R. 4/2005) - sezione per le garanzie di cui all'art. 2, c. 2 e art. 13 c. 13 della L.R. 2/2012

NO

544.544,90 0,50%

-

544.544,90

544.544,90

0,36%

36 Fondo regionale smobilizzo crediti (art. 12 ter, c. 10, L. R. 4/2005)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

37 Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli (art. 12 ter, c. 10 bis, L. R. 4/2005) - in ambito fondo 8

SI 0,00% 0,00%

38

Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese del settore agricolo, costituito nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo art. 3, c. 38-44, L. R. 12/2009 - in ambito fondo 8

NO 0,00% 0,00%

39

Fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni alle imprese edili certificate SOA per interventi di edilizia residenziale (art. 4, c. 51, L. R. 22/2010)

SI 0,00% 0,00%

40 FRIE sezione per i distretti industriali della sedia e del mobile (art. 2, c. 95, L.R. 11/2011)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

41 FRIE fondo di garanzia per le opportunità dei giovani (art. 28, L.R. 5/2012)

NO 0,00% 0,00%

42 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese artigiane - FRIA (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

43 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese commerciali turistiche e di servizio - FSRICTS (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI

- 0,00%

-

-

-

0,00%

44

Sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione - fondo per lo sviluppo (articolo 2, comma 1, legge regionale 9.8.2013, n. 9)

NO 0,00% 0,00%

45 Fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali (articolo 28, legge regionale 18.7.2014, n. 13)

NO 0,00% 0,00%

totale 109.729.845,01 100,00%

106.147.957,95

43.958.302,91 150.106.260,86 100,00%

Page 305: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

304

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

di cui di rotazione

6.012.193,44 5,48%

-

6.012.193,44

6.012.193,44

4,01%

di cui non di rotazione

102.717.651,57 93,61%

106.147.957,95

36.946.109,47

143.094.067,42

95,33%

di cui parzialmente di rotazione

1.000.000,00 0,91%

-

1.000.000,00

1.000.000,00

0,67%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nel 2014, a favore delle gestioni fuori bilancio, si registrano complessivamente impegni in conto

competenza per euro 109,73 milioni (euro 6,01 milioni ai fondi di rotazione, euro 102,72 milioni ai

fondi non di rotazione ed euro 1 milione ai fondi parzialmente di rotazione) e pagamenti totali per

euro 150,11 milioni (euro 6,01 milioni ai fondi di rotazione, euro 143,09 milioni ai fondi non di

rotazione ed euro 1 milione ai fondi parzialmente di rotazione).

I flussi finanziari in uscita a beneficio delle gestioni fuori bilancio di cui all’anno 2013 erano invece

caratterizzati da impegni in conto competenza per euro 50,29 milioni e da pagamenti totali per

euro 76,72 milioni.

Nel 2013/2014 dunque gli impegni in conto competenza a favore delle gestioni fuori bilancio sono

stati interessati da una variazione percentuale di segno positivo pari a + 118,19%, corrispondente

ad euro + 59,44 milioni, mentre per i pagamenti totali la variazione, sempre di segno positivo, è

stata pari a + 95,66%, corrispondente ad euro + 73,39 milioni.

In particolare, la variazione di segno positivo degli impegni in conto competenza è stata

determinata principalmente dalla gestione fuori bilancio n. 32 (fondo POR FESR 2007-2013) con

impegni in conto competenza che passano da euro 18,58 milioni nel 2013 a euro 72,49 milioni nel

2014, e con pagamenti totali che passano da euro 6,76 milioni nel 2013 a euro 85,55 milioni nel

2014.

La gestione fuori bilancio n. 32 (fondo POR FESR 2007-2013) è anche quella che pesa

maggiormente sia sugli impegni in conto competenza complessivi (66,06%) che sui pagamenti

totali complessivi (56,99%).

Nel 2014, se si escludono le gestioni fuori bilancio chiuse e quelle non attivate, sono solamente 12

quelle che presentano importi non nulli per impegni in conto competenza e, dunque, sono state ben

17 quelle caratterizzate da impegni in conto competenza pari a zero.

Si riportano ancora di seguito le tabelle contenenti l’indicazione delle gestioni fuori bilancio che in

almeno uno degli anni del triennio 2012-2014 hanno registrato impegni in conto competenza di

importo superiore ad euro 5 milioni, nonché delle gestioni fuori bilancio che in ciascun anno del

triennio 2012-2014 non hanno registrato movimentazioni nè per impegni in conto competenza nè

per pagamenti in conto competenza ed in conto residui.

Page 306: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

305 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 106 - gestioni fuori bilancio con impegni in conto competenza superiori ad euro 5 milioni GESTIONI FUORI BILANCIO CON IMPEGNI IN CONTO COMPETENZA SUPERIORI AD

EURO 5 MILIONI rotazione anno 2012 anno 2013 anno 2014

8 Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (ex art. 1, L.R. 20 novembre 1982, n. 80)

SI

6.009.193,44

9 Fondo regionale per la protezione civile (ex art. 33, L.R. 31 dicembre 1986, n. 64)

NO

35.221.312,67

15.493.125,25

17.787.942,66

28

Fondo regionale per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese (art. 7 L.R. 4/05) gestione residuale Friulia e dal 25/2/2010 gestione Unicredit (fondi regionali e dal 2012 fondi comunitari POR FESR)

NO

8.562.684,00

31

Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur Spa (art. 8 commi 114-116 L.R. 2/2006) - agenzia regionale Promotur (art. 12, comma 1, LR 17/2011)

NO

10.000.000,00

10.000.000,00

10.000.000,00

32 Fondo POR FESR 2007-2013 (art. 24, L. R. 7/08)

NO

53.714.802,91

18.583.373,00

72.489.306,95

34 Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER (art. 14, c. 39, L. R. 11/09)

SI 100.000.000,00

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 107 - gestioni fuori bilancio caratterizzate da nessuna movimentazione in ciascun anno del triennio 2012-2014

GESTIONI FUORI BILANCIO CON NESSUNA MOVIMENTAZIONE, NE' PER IMPEGNI IN CONTO COMPETENZA NE' PER PAGAMENTI SIA IN CONTO COMPETENZA CHE

IN CONTO RESIDUI, IN CIASCUN ANNO DEL TRIENNIO 2012-2014 rotazione

3 Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle province di Udine e Pordenone (ex art. 2, D.L. 13 maggio 1976, n. 227 convertito in L. 29 maggio 1976, n. 336 e art. 17, L. 11 novembre 1982, n. 828)

SI

4 Fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici (ex art. 20, L.R. 3 giugno 1978, n. 49)

NO

6 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (ex art. 2, L.R. 2 agosto 1982, n. 51) NO

7 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (fondi statali ripartiti ex L. n. 949/1952 e 1068/64)

NO

10 Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (ex art. 4, L.R. 22 agosto 1991 n. 34)

NO

17 Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei servizi (art. 2, comma 1 b), L.R. 27.2.2012 n. 2) SI

20 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 2 bando

NO

29 Fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari (art. 8 L.R. 18 gennaio 2006 n. 2)

NO

36 Fondo regionale smobilizzo crediti (art. 12 ter, c. 10, L. R. 4/2005) SI

Page 307: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

306

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Come meglio precisato in premessa, con riferimento alla gestione fuori bilancio n. 4, è stata

evidenziata alla Direzione vigilante l’opportunità di mettere in atto le procedure finalizzate alla

chiusura del fondo, e con riferimento alla gestione fuori bilancio n. 36 è stato previsto che con

delibera di Giunta regionale ne venga disposta la cessazione.

Accertamenti in conto competenza e riscossioni in conto competenza e in conto residui della

Regione dalle gestioni fuori bilancio nel 2014 ammontano entrambi ad euro 20,31 milioni (euro

10,37 milioni dai fondi di rotazione ed euro 9,93 milioni dai fondi non di rotazione).

Sono solo 4 le gestioni fuori bilancio che registrano nell’anno 2014 valori non nulli in

corrispondenza di accertamenti in conto competenza e di riscossioni in conto competenza ed in

conto residui. Tra queste spicca la gestione fuori bilancio n. 34 (fondo di rotazione per la

stabilizzazione del sistema economico regionale SSER) con accertamenti in conto competenza e

riscossioni in conto competenza ed in conto residui entrambi pari ad euro 10,37 milioni (51,08% dei

rispettivi totali).

I flussi finanziari in entrata afferenti alle gestioni fuori bilancio di cui all’anno 2013 erano invece

caratterizzati da accertamenti in conto competenza pari a euro 4,11 milioni e da riscossioni in

conto competenza e in conto residui pari ad euro 7,77 milioni. Nel 2013/2014 dunque gli

accertamenti in conto competenza e le riscossioni in conto competenza e in conto residui di cui alle

gestioni fuori bilancio hanno registrato un forte incremento (+ 411,05%, corrispondente ad euro +

16,20 milioni per i primi e + 164,78%, corrispondente ad euro + 12,54 milioni per le seconde),

sostanzialmente determinato dall’aumento degli accertamenti in conto competenza e delle

riscossioni in conto competenza e in conto residui in corrispondenza della gestione fuori bilancio n.

20 (fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia - 2 bando) e della gestione fuori bilancio n.

34 (fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER). Per la gestione

fuori bilancio n. 20 (fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia - 2 bando), accertamenti su

competenza e riscossioni totali passano da euro 0 nel 2013 ad euro 6,73 milioni nel 2014, mentre per

la gestione fuori bilancio n. 34 (fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico

regionale SSER), passano da euro 164,78 mila nel 2013 a euro 10,37 milioni nel 2014.

Page 308: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

307 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 108 - accertamenti e riscossioni della Regione di somme dalle gestioni fuori bilancio

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione

accertamenti in

c/competenza 2014

% sul tot.

riscossioni in c/competenza e in c/residui

2014

% sul tot.

1

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia (ex art. 1, L. 18 ottobre 1955, n. 908 e art. 6, L. 29 gennaio 1986, n. 26) FRIE

SI -

0,00% -

0,00%

2 Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (ex art. 4, L. 23 gennaio 1970, n. 8)

SI

- 0,00%

-

0,00%

3

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle province di Udine e Pordenone (ex art. 2, D.L. 13 maggio 1976, n. 227 convertito in L. 29 maggio 1976, n. 336 e art. 17, L. 11 novembre 1982, n. 828)

SI

- 0,00%

-

0,00%

4 Fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici (ex art. 20, L.R. 3 giugno 1978, n. 49)

NO

- 0,00%

-

0,00%

5 Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali (art. 152, L.R. 31 agosto 1981, n. 53)

parz.

- 0,00%

-

0,00%

6 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (ex art. 2, L.R. 2 agosto 1982, n. 51)

NO

- 0,00%

-

0,00%

7 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (fondi statali ripartiti ex L. n. 949/1952 e 1068/64)

NO

- 0,00%

-

0,00%

8 Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (ex art. 1, L.R. 20 novembre 1982, n. 80)

SI

- 0,00%

-

0,00%

9 Fondo regionale per la protezione civile (ex art. 33, L.R. 31 dicembre 1986, n. 64)

NO

- 0,00%

-

0,00%

10

Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (ex art. 4, L.R. 22 agosto 1991 n. 34)

NO

3.190.767,99 15,71%

3.190.767,99

15,71%

11 Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia - FRIA (ex art. 45, L.R. 22 aprile 2002, n. 12)

SI

- 0,00%

-

0,00%

12

Fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la corresponsione dell'anticipazione dell'indennità stessa (ex art. 186, L.R. 28 aprile 1994, n. 5)

NO

- 0,00%

-

0,00%

13 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1994-1996 (ex art. 5, L.R. 28 agosto 1995, n. 35)

NO 0,00% 0,00%

14 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1997-1999 (ex art. 14, L.R. 12 febbraio 1998, n. 31)

NO 0,00% 0,00%

15 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 2000-2006 (ex art. 1, L.R. 27 novembre 2001, n. 26)

NO 0,00% 0,00%

16 Fondo speciale Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia S.p.a. (ex art. 3 L.R. 12 febbraio 1998, n. 3)

NO 0,00% 0,00%

17 Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei servizi (art. 2, comma 1 b), L.R. 27.2.2012 n. 2)

SI

- 0,00%

-

0,00%

18 Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (ex art. 5, L.R. 18

NO

- 0,00%

-

0,00%

Page 309: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

308

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

gennaio 1999, n. 2)

19 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 1 bando

SI 0,00% 0,00%

20 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 2 bando

NO

6.735.823,70 33,17%

6.735.823,70

33,17%

21 Fondo regionale di garanzia per l'edilizia residenziale (ex art. 5, L.R. 26 febbraio 2001, n. 4)

NO

- 0,00%

-

0,00%

22

Fondo per l'attuazione del programma di cooperazione decentrata in area sub danubiana-croata promossa dal Ministero degli Affari Esteri (ex art. 8, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2 e come modificato dalla L. R. 13/02)

NO 0,00% 0,00%

23

Fondo per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine (ex art. 8, comma 33, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2)

NO 0,00% 0,00%

24 Fondo regionale per i servizi forestali (ex art. 5, comma 110-114 L.R. 4/01 e art. 90 commi 1 e 2 della L.R. 22/02)

NO 0,00% 0,00%

25 Fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (ex art. 9, comma 7, L.R. 25 gennaio 2002, n. 3)

NO

- 0,00%

-

0,00%

26 Fondo regionale per le emergenze in agricoltura (art. 1 e art. 2, comma 10, L.R. 13 agosto 2002, n. 22)

NO

- 0,00%

-

0,00%

27 Fondo per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado (ex art. 55, L.R. 3 luglio 2002, n. 16)

NO 0,00% 0,00%

28 Fondo regionale per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese (art. 7 L.R. 4/05)

NO

- 0,00%

-

0,00%

29 Fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari (art. 8 L.R. 18 gennaio 2006 n. 2)

NO

- 0,00%

-

0,00%

30 Fondo per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (art. 7 commi 65-71 L.R. 1/07)

parz. 0,00% 0,00%

31

Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur Spa (art. 8 commi 114-116 L.R. 2/2006) - agenzia regionale Promotur (art. 12, comma 1, LR 17/2011)

NO

- 0,00%

-

0,00%

32 Fondo POR FESR 2007-2013 (art. 24, L. R. 7/08)

NO

9.147,60 0,05%

9.147,60

0,05%

33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (art. 5, c. 72, L. R. 17/08)

NO

- 0,00%

-

0,00%

34 Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER (art. 14, c. 39, L. R. 11/09)

SI

10.373.315,00 51,08%

10.373.315,00

51,08%

35 Fondo regionale di garanzia per le PMI (art. 12 bis, c. 3, L. R. 4/2005) - sezione per le garanzie di cui all'art. 2, c. 2 e art. 13 c. 13 della L.R. 2/2012

NO

- 0,00%

-

0,00%

36 Fondo regionale smobilizzo crediti (art. 12 ter, c. 10, L. R. 4/2005)

SI

- 0,00%

-

0,00%

37 Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli (art. 12 ter, c. 10 bis, L. R. 4/2005) - in ambito fondo 8

SI 0,00% 0,00%

Page 310: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

309 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

38

Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese del settore agricolo, costituito nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo art. 3, c. 38-44, L. R. 12/2009 - in ambito fondo 8

NO 0,00% 0,00%

39

Fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni alle imprese edili certificate SOA per interventi di edilizia residenziale (art. 4, c. 51, L. R. 22/2010)

SI 0,00% 0,00%

40 FRIE sezione per i distretti industriali della sedia e del mobile (art. 2, c. 95, L.R. 11/2011)

SI

- 0,00%

-

0,00%

41 FRIE fondo di garanzia per le opportunità dei giovani (art. 28, L.R. 5/2012)

NO 0,00% 0,00%

42 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese artigiane - FRIA (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI

- 0,00%

-

0,00%

43 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese commerciali turistiche e di servizio - FSRICTS (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI

- 0,00%

-

0,00%

44

Sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione - fondo per lo sviluppo (articolo 2, comma 1, legge regionale 9.8.2013, n. 9)

NO 0,00% 0,00%

45 Fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali (articolo 28, legge regionale 18.7.2014, n. 13)

NO 0,00% 0,00%

totale 20.309.054,29

100,00% 20.309.054,29

100,00%

di cui di rotazione 10.373.315,00

51,08%

10.373.315,00 51,08%

di cui non di rotazione 9.935.739,29

48,92%

9.935.739,29 48,92%

di cui parzialmente di rotazione -

0,00%

- 0,00%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Sia i flussi di cassa relativi alla giacenza finale che quelli relativi a riscossioni e pagamenti

presentano nel triennio 2012-2014 un andamento oscillante. Per la giacenza finale i valori passano

da euro 307,48 milioni nel 2012, a euro 246,88 milioni nel 2013, a euro 306,59 milioni nel 2014. Per

riscossioni e pagamenti i valori passano da euro 789,69 milioni ed euro 759,72 milioni nel 2012, a

euro 533,87 milioni ed euro 594,47 milioni nel 2013, a euro 452,32 milioni ed euro 392,61 milioni nel

2014.

Page 311: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

310

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 109 - giacenza finale delle gestioni fuori bilancio

FLUSSI DI CASSA delle GESTIONI FUORI BILANCIO - giacenza finale (in migliaia di euro)

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione

giacenza finale

esercizio 2012

peso % su tot

gestioni 2012

giacenza finale

esercizio 2013

peso % su tot

gestioni 2013

giacenza finale

esercizio 2014

peso % su tot

gestioni 2014

1

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia (ex art. 1, L. 18 ottobre 1955, n. 908 e art. 6, L. 29 gennaio 1986, n. 26) FRIE

SI 14.874,74 4,84% 30.643,02 12,41% 46.763,64 15,25%

2

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (ex art. 4, L. 23 gennaio 1970, n. 8)

SI 277,24 0,09% 4.328,50 1,75% 20.201,76 6,59%

3

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle province di Udine e Pordenone (ex art. 2, D.L. 13 maggio 1976, n. 227 convertito in L. 29 maggio 1976, n. 336 e art. 17, L. 11 novembre 1982, n. 828)

SI 18.047,32 5,87% 16.531,13 6,70% 11.187,71 3,65%

4

Fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici (ex art. 20, L.R. 3 giugno 1978, n. 49)

NO -

0,00% -

0,00% -

0,00%

5 Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali (art. 152, L.R. 31 agosto 1981, n. 53)

parz.

242,43 0,08%

223,52

0,09%

275,79 0,09%

6

Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (ex art. 2, L.R. 2 agosto 1982, n. 51)

NO

36,43 0,01%

16,33

0,01%

16,11 0,01%

7

Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (fondi statali ripartiti ex L. n. 949/1952 e 1068/64)

NO

62,38 0,02%

35,50

0,01%

35,81 0,01%

8

Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (ex art. 1, L.R. 20 novembre 1982, n. 80)

SI

2.059,16 0,67%

9.304,86

3,77%

23.337,24 7,61%

9 Fondo regionale per la protezione civile (ex art. 33, L.R. 31 dicembre 1986, n. 64)

NO

21.975,29 7,15%

21.618,94

8,76%

27.956,42 9,12%

10

Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (ex art. 4, L.R. 22 agosto 1991 n. 34)

NO

8,83 0,00%

7,81

0,00%

4,24 0,00%

Page 312: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

311 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

11

Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia - FRIA (ex art. 45, L.R. 22 aprile 2002, n. 12)

SI

44.803,82 14,57%

28.760,28

11,65%

19.292,19 6,29%

12

Fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la corresponsione dell'anticipazione dell'indennità stessa (ex art. 186, L.R. 28 aprile 1994, n. 5)

NO

3.553,97 1,16%

3.675,64

1,49%

1.572,60 0,51%

13 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1994-1996 (ex art. 5, L.R. 28 agosto 1995, n. 35)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

14 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1997-1999 (ex art. 14, L.R. 12 febbraio 1998, n. 31)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

15 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 2000-2006 (ex art. 1, L.R. 27 novembre 2001, n. 26)

NO

3.130,82 1,02%

-

0,00% 0,00%

16

Fondo speciale Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia S.p.a. (ex art. 3 L.R. 12 febbraio 1998, n. 3)

NO

- 0,00% 0,00% 0,00%

17

Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei servizi (art. 2, comma 1 b), L.R. 27.2.2012 n. 2)

SI

43.941,35 14,29%

33.137,65

13,42%

27.063,28 8,83%

18

Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (ex art. 5, L.R. 18 gennaio 1999, n. 2)

NO

471,77 0,15%

1.797,82

0,73%

526,46 0,17%

19

Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 1 bando

SI

2.462,64 0,80%

-

0,00% 0,00%

20

Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 2 bando

NO

3.533,65 1,15%

6.572,22

2,66%

267,47 0,09%

21 Fondo regionale di garanzia per l'edilizia residenziale (ex art. 5, L.R. 26 febbraio 2001, n. 4)

NO

340,27 0,11%

793,27

0,32%

1.211,07 0,40%

22

Fondo per l'attuazione del programma di cooperazione decentrata in area sub danubiana-croata promossa dal Ministero degli Affari Esteri (ex art. 8, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2 e come modificato dalla L. R. 13/02)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

23

Fondo per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine (ex art. 8, comma 33, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

24

Fondo regionale per i servizi forestali (ex art. 5, comma 110-114 L.R. 4/01 e art. 90 commi 1 e 2 della L.R. 22/02)

NO

- 0,00% 0,00% 0,00%

Page 313: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

312

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

25

Fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (ex art. 9, comma 7, L.R. 25 gennaio 2002, n. 3)

NO

353,48 0,11%

127,04

0,05%

113,07 0,04%

26

Fondo regionale per le emergenze in agricoltura (art. 1 e art. 2, comma 10, L.R. 13 agosto 2002, n. 22)

NO 144,67

0,05% 33,06

0,01% 3,08

0,00%

27

Fondo per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado (ex art. 55, L.R. 3 luglio 2002, n. 16)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

28 Fondo regionale per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese (art. 7 L.R. 4/05)

NO

4.649,90 1,51%

3.866,77

1,57%

1.947,72 0,64%

29

Fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari (art. 8 L.R. 18 gennaio 2006 n. 2)

NO

1.032,76 0,34%

1.035,33

0,42%

1.028,98 0,34%

30 Fondo per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (art. 7 commi 65-71 L.R. 1/07)

parz. 0,00% 0,00% 0,00%

31

Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur Spa (art. 8 commi 114-116 L.R. 2/2006) - agenzia regionale Promotur (art. 12, comma 1, LR 17/2011)

NO

246,12 0,08%

251,38

0,10%

252,14 0,08%

32 Fondo POR FESR 2007-2013 (art. 24, L. R. 7/08)

NO 34.884,99

11,35% 15.315,50

6,20% 58.328,00

19,02%

33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (art. 5, c. 72, L. R. 17/08)

NO 1.220,49

0,40% 1.104,70

0,45% 2.935,73

0,96%

34

Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER (art. 14, c. 39, L. R. 11/09)

SI

61.236,74 19,92%

11.416,88

4,62%

1.463,84 0,48%

35

Fondo regionale di garanzia per le PMI (art. 12 bis, c. 3, L. R. 4/2005) - sezione per le garanzie di cui all'art. 2, c. 2 e art. 13 c. 13 della L.R. 2/2012

NO

40.657,22 13,22%

10.507,43

4,26%

10.370,05 3,38%

36 Fondo regionale smobilizzo crediti (art. 12 ter, c. 10, L. R. 4/2005)

SI

151,24 0,05%

867,51

0,35%

1.584,84 0,52%

37

Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli (art. 12 ter, c. 10 bis, L. R. 4/2005) - in ambito fondo 8

SI 0,00% 0,00% 0,00%

38

Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese del settore agricolo, costituito nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo art. 3, c. 38-44, L. R. 12/2009 - in ambito fondo 8

NO 0,00% 0,00% 0,00%

Page 314: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

313 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

39

Fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni alle imprese edili certificate SOA per interventi di edilizia residenziale (art. 4, c. 51, L. R. 22/2010)

SI 0,00% 0,00% 0,00%

40

FRIE sezione per i distretti industriali della sedia e del mobile (art. 2, c. 95, L.R. 11/2011)

SI

3.076,61 1,00%

1.472,67

0,60%

1.535,10 0,50%

41 FRIE fondo di garanzia per le opportunità dei giovani (art. 28, L.R. 5/2012)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

42

Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese artigiane - FRIA (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI 0,00%

18.812,34 7,62%

24.081,02

7,85%

43

Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese commerciali turistiche e di servizio - FSRICTS (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI 0,00%

24.621,80 9,97%

23.232,90

7,58%

44

Sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione - fondo per lo sviluppo (articolo 2, comma 1, legge regionale 9.8.2013, n. 9)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

45

Fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali (articolo 28, legge regionale 18.7.2014, n. 13)

NO 0,00% 0,00% 0,00%

totale 307.476,33 100,00% 246.878,90 100,00% 306.588,26 100,00%

di cui di rotazione 190.930,86 62,10% 179.896,64 72,87% 199.743,52 65,15%

di cui non di rotazione 116.303,04 37,83% 66.758,74 27,04% 106.568,95 34,76%

di cui parzialmente di rotazione 242,43 0,08% 223,52 0,09% 275,79 0,09%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 315: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

314

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 110 - riscossioni e pagamenti delle gestioni fuori bilancio

FLUSSI DI CASSA delle GESTIONI FUORI BILANCIO - riscossioni e pagamenti (in migliaia di euro)

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione riscossioni 2012

peso % su tot.

riscossioni 2012

riscossioni 2013

peso % su tot.

riscossioni 2013

riscossioni 2014

peso % su tot.

riscossioni 2014

pagamenti 2012

peso % su tot.

pagamenti 2012

pagamenti 2013

peso % su tot.

pagamenti 2013

pagamenti 2014

peso % su tot.

pagamenti 2014

1

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia (ex art. 1, L. 18 ottobre 1955, n. 908 e art. 6, L. 29 gennaio 1986, n. 26) FRIE

SI

40.897,86 5,18%

41.442,83

7,76%

55.378,49 12,24%

29.492,86

3,88%

25.674,55 4,32%

39.257,88

10,00%

2 Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia (ex art. 4, L. 23 gennaio 1970, n. 8)

SI

154.448,60 19,56%

105.036,78

19,67%

78.890,17 17,44%

160.037,13

21,07%

100.985,53 16,99%

63.016,91

16,05%

3

Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle province di Udine e Pordenone (ex art. 2, D.L. 13 maggio 1976, n. 227 convertito in L. 29 maggio 1976, n. 336 e art. 17, L. 11 novembre 1982, n. 828)

SI

35.575,53 4,50%

33.439,27

6,26%

34.500,25 7,63%

35.538,09

4,68%

34.955,46 5,88%

39.843,67

10,15%

4 Fondo speciale a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici (ex art. 20, L.R. 3 giugno 1978, n. 49)

NO

- 0,00%

- 0,00%

- 0,00%

- 0,00%

- 0,00%

- 0,00%

5 Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali (art. 152, L.R. 31 agosto 1981, n. 53)

parz.

3.151,71 0,40%

3.031,82

0,57%

2.472,54 0,55%

3.073,90

0,40%

3.050,73 0,51%

2.420,27

0,62%

6 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (ex art. 2, L.R. 2 agosto 1982, n. 51)

NO

- 0,00%

-

0,00%

0,01 0,00%

7,85

0,00%

20,10 0,00%

0,23

0,00%

7 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (fondi statali ripartiti ex L. n. 949/1952 e 1068/64)

NO

- 0,00%

0,02

0,00%

0,43 0,00%

13,92

0,00%

26,90 0,00%

0,13

0,00%

8 Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (ex art. 1, L.R. 20 novembre 1982, n. 80)

SI

91.351,94 11,57%

129.417,83

24,24%

86.667,04 19,16%

97.505,41

12,83%

122.172,12 20,55%

72.634,66

18,50%

9 Fondo regionale per la protezione civile (ex art. 33, L.R. 31 dicembre 1986, n. 64)

NO

50.717,76 6,42%

48.768,26

9,13%

34.560,29 7,64%

59.177,11

7,79%

49.124,61 8,26%

28.222,81

7,19%

10

Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (ex art. 4, L.R. 22 agosto 1991 n. 34)

NO

3.192,23 0,40%

3.191,21

0,60%

3.187,67 0,70%

3.193,36

0,42%

3.192,23 0,54%

3.191,24

0,81%

11 Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia - FRIA (ex art. 45, L.R. 22 aprile 2002, n. 12)

SI

60.391,61 7,65%

20.787,94

3,89%

1.809,21 0,40%

52.620,40

6,93%

36.831,47 6,20%

11.277,29

2,87%

12

Fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la corresponsione dell'anticipazione dell'indennità stessa (ex art. 186, L.R. 28 aprile 1994, n. 5)

NO

6.933,51 0,88%

6.862,35 1,29%

7.085,14 1,57%

4.409,81 0,58%

6.740,68 1,13%

9.188,19 2,34%

13 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1994-1996 (ex art. 5, L.R. 28 agosto 1995, n. 35) NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Page 316: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

315 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

FLUSSI DI CASSA delle GESTIONI FUORI BILANCIO - riscossioni e pagamenti (in migliaia di euro)

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione riscossioni 2012

peso % su tot.

riscossioni 2012

riscossioni 2013

peso % su tot.

riscossioni 2013

riscossioni 2014

peso % su tot.

riscossioni 2014

pagamenti 2012

peso % su tot.

pagamenti 2012

pagamenti 2013

peso % su tot.

pagamenti 2013

pagamenti 2014

peso % su tot.

pagamenti 2014

14 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 1997-1999 (ex art. 14, L.R. 12 febbraio 1998, n. 31)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

15 Fondo speciale per "Obiettivo 2" 2000-2006 (ex art. 1, L.R. 27 novembre 2001, n. 26)

NO

451,07 0,06%

539,40

0,10% 0,00%

20,13 0,00%

3.670,22

0,62% 0,00%

16 Fondo speciale Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia S.p.a. (ex art. 3 L.R. 12 febbraio 1998, n. 3)

NO

0,01 0,00% 0,00% 0,00%

37,81

0,00% 0,00% 0,00%

17 Fondo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dei servizi (art. 2, comma 1 b), L.R. 27.2.2012 n. 2)

SI

54.499,84 6,90%

31.840,33

5,96%

375,94 0,08%

57.315,01

7,54%

42.644,04 7,17%

6.450,31

1,64%

18 Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (ex art. 5, L.R. 18 gennaio 1999, n. 2)

NO

454,26 0,06%

1.800,74

0,34%

1,06 0,00%

420,43

0,06%

474,68 0,08%

1.272,42

0,32%

19 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 1 bando

SI

210,33 0,03%

-

0,00% 0,00%

27,00 0,00%

2.462,64

0,41% 0,00%

20 Fondo speciale per interventi nel settore dell'edilizia abitativa (ex art. 23, L.R. 20 aprile 1999, n. 9) - 2 bando

NO

501,62 0,06%

3.047,60

0,57%

455,01 0,10%

12,19

0,00%

9,04 0,00%

6.759,76

1,72%

21 Fondo regionale di garanzia per l'edilizia residenziale (ex art. 5, L.R. 26 febbraio 2001, n. 4)

NO

4,02 0,00%

502,39

0,09%

503,05 0,11%

39,32

0,01%

49,39 0,01%

85,25

0,02%

22

Fondo per l'attuazione del programma di cooperazione decentrata in area sub danubiana-croata promossa dal Ministero degli Affari Esteri (ex art. 8, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2 e come modificato dalla L. R. 13/02)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

23

Fondo per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine (ex art. 8, comma 33, L.R. 22 febbraio 2000, n. 2)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

24 Fondo regionale per i servizi forestali (ex art. 5, comma 110-114 L.R. 4/01 e art. 90 commi 1 e 2 della L.R. 22/02)

NO

3,14 0,00% 0,00% 0,00%

1.345,07

0,18% 0,00% 0,00%

25 Fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (ex art. 9, comma 7, L.R. 25 gennaio 2002, n. 3)

NO

301,01 0,04%

1,07

0,00%

0,12 0,00%

186,17

0,02%

227,52 0,04%

14,07

0,00%

26 Fondo regionale per le emergenze in agricoltura (art. 1 e art. 2, comma 10, L.R. 13 agosto 2002, n. 22)

NO

1.942,60 0,25%

468,47

0,09%

411,67 0,09%

4.729,59

0,62%

580,07 0,10%

441,66

0,11%

27 Fondo per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado (ex art. 55, L.R. 3 luglio 2002, n. 16)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Page 317: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

316

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

FLUSSI DI CASSA delle GESTIONI FUORI BILANCIO - riscossioni e pagamenti (in migliaia di euro)

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione riscossioni 2012

peso % su tot.

riscossioni 2012

riscossioni 2013

peso % su tot.

riscossioni 2013

riscossioni 2014

peso % su tot.

riscossioni 2014

pagamenti 2012

peso % su tot.

pagamenti 2012

pagamenti 2013

peso % su tot.

pagamenti 2013

pagamenti 2014

peso % su tot.

pagamenti 2014

28 Fondo regionale per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese (art. 7 L.R. 4/05)

NO

9.890,04 1,25%

11.023,05

2,06%

14.341,93 3,17%

25.131,68

3,31%

11.806,19 1,99%

16.260,97

4,14%

29 Fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari (art. 8 L.R. 18 gennaio 2006 n. 2)

NO

11,11 0,00%

7,26

0,00%

3,88 0,00%

11,94

0,00%

4,68 0,00%

10,22

0,00%

30 Fondo per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (art. 7 commi 65-71 L.R. 1/07)

parz. 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

31

Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur Spa (art. 8 commi 114-116 L.R. 2/2006) - agenzia regionale Promotur (art. 12, comma 1, LR 17/2011)

NO

10.204,83 1,29%

10.196,45

1,91%

10.434,68 2,31%

10.201,58

1,34%

10.191,19 1,71%

10.433,91

2,66%

32 Fondo POR FESR 2007-2013 (art. 24, L. R. 7/08) NO

38.972,25 4,94%

7.731,68

1,45%

86.507,85 19,13%

30.329,09

3,99%

27.301,17 4,59%

43.495,35

11,08%

33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (art. 5, c. 72, L. R. 17/08)

NO

110,48 0,01%

4,49

0,00%

3.481,18 0,77%

808,34

0,11%

120,28 0,02%

1.650,16

0,42%

34 Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER (art. 14, c. 39, L. R. 11/09)

SI

210.785,96 26,69%

30.370,16

5,69%

430,29 0,10%

180.552,14

23,77%

80.190,02 13,49%

10.383,32

2,64%

35 Fondo regionale di garanzia per le PMI (art. 12 bis, c. 3, L. R. 4/2005) - sezione per le garanzie di cui all'art. 2, c. 2 e art. 13 c. 13 della L.R. 2/2012

NO

10.200,87 1,29%

166,21

0,03%

550,95 0,12%

30,01

0,00%

30.316,00 5,10%

688,33

0,18%

36 Fondo regionale smobilizzo crediti (art. 12 ter, c. 10, L. R. 4/2005)

SI

483,52 0,06%

716,27

0,13%

717,34 0,16%

2.519,48

0,33%

0,01 0,00%

0,01

0,00%

37 Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli (art. 12 ter, c. 10 bis, L. R. 4/2005) - in ambito fondo 8

SI 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

38

Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese del settore agricolo, costituito nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo art. 3, c. 38-44, L. R. 12/2009 - in ambito fondo 8

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

39 Fondo di rotazione per la concessione di anticipazioni alle imprese edili certificate SOA per interventi di edilizia residenziale (art. 4, c. 51, L. R. 22/2010)

SI 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

40 FRIE sezione per i distretti industriali della sedia e del mobile (art. 2, c. 95, L.R. 11/2011)

SI

4.007,61 0,51%

46,06

0,01%

3.296,44 0,73%

931,00

0,12%

1.650,01 0,28%

3.234,01

0,82%

41 FRIE fondo di garanzia per le opportunità dei giovani (art. 28, L.R. 5/2012)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Page 318: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

317 Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

FLUSSI DI CASSA delle GESTIONI FUORI BILANCIO - riscossioni e pagamenti (in migliaia di euro)

GESTIONE FUORI BILANCIO rotazione riscossioni 2012

peso % su tot.

riscossioni 2012

riscossioni 2013

peso % su tot.

riscossioni 2013

riscossioni 2014

peso % su tot.

riscossioni 2014

pagamenti 2012

peso % su tot.

pagamenti 2012

pagamenti 2013

peso % su tot.

pagamenti 2013

pagamenti 2014

peso % su tot.

pagamenti 2014

42 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese artigiane - FRIA (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI 0,00%

18.812,34 3,52%

14.525,73

3,21% 0,00%

- 0,00%

9.257,06

2,36%

43 Sezione per gli interventi anticrisi per le imprese commerciali turistiche e di servizio - FSRICTS (art. 2. c. 11, L.R. 6/2013)

SI 0,00%

24.621,80 4,61%

11.730,85

2,59% 0,00%

- 0,00%

13.119,75

3,34%

44 Sezione per lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica Amministrazione - fondo per lo sviluppo (articolo 2, comma 1, legge regionale 9.8.2013, n. 9)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

45 Fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali (articolo 28, legge regionale 18.7.2014, n. 13)

NO 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

totale 789.695,32 100,00% 533.874,08 100,00% 452.319,21 100,00% 759.717,82 100,00% 594.471,53 100,00% 392.609,84 100,00%

di cui di rotazione 652.652,80 82,65% 436.531,61 81,77% 288.321,75 63,74%

616.538,52 81,15% 447.565,85 75,29% 268.474,87 68,38%

di cui non di rotazione 133.890,81 16,95% 94.310,65 17,67% 161.524,92 35,71%

140.105,40 18,44% 143.854,95 24,20% 121.714,70 31,00%

di cui parzialmente di rotazione 3.151,71 0,40% 3.031,82 0,57% 2.472,54 0,55%

3.073,90 0,40% 3.050,73 0,51% 2.420,27 0,62%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 319: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

318

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

7.8 Flussi finanziari per la spesa dei funzionari delegati

Si analizzano di seguito le risultanze dei flussi finanziari (impegni in conto competenza e totale

pagamenti) concernenti i funzionari delegati (ordinari e straordinari) della Regione.

Per l’anno 2014, complessivamente, cioè considerando sia la parte corrente che quella in conto

capitale, gli impegni in conto competenza a favore dei funzionari delegati ammontano ad euro

82,21 milioni (di cui euro 77,65 milioni di parte corrente ed euro 4,56 milioni di parte capitale),

mentre i pagamenti totali ammontano ad euro 86,78 milioni (di cui euro 75,75 milioni di parte

corrente ed euro 11,03 milioni di parte capitale).

Dunque, nel passaggio dal 2013 al 2014, sia gli impegni in conto competenza che i pagamenti totali

sono stati interessati da una variazione negativa pari ad euro - 5,06 milioni (- 5,80%) e ad euro -

8,60 milioni (- 9,02%).

Si evidenzia ancora che il 97,58% (euro 80,23 milioni) degli impegni in conto competenza afferisce

a funzionari delegati ordinari e che solo il 2,42% (euro 1,98 milioni) a funzionari delegati

straordinari.

Per quanto riguarda la parte corrente, che è quella che incide prioritariamente (94,45% degli

impegni in conto competenza), rispetto all’anno 2013, gli impegni in conto competenza sono

diminuiti di un importo pari ad euro - 4,82 milioni (- 5,85%) ed i pagamenti totali di un importo

pari ad euro - 7,91 milioni (- 9,45%). La variazione di segno negativo che ha interessato gli impegni

in conto competenza è stata determinata principalmente dalla “categoria 1.6 (trasferimenti

correnti ad altri settori) – funzionari delegati ordinari” e dalla “categoria 1.4 (acquisto di beni e

servizi) – funzionari delegati ordinari”, che nel 2014 hanno registrato una riduzione degli impegni

in conto competenza rispetto all’anno 2013, corrispondente, rispettivamente, ad euro - 2,66 milioni

e ad euro - 2,36 milioni. La variazione di segno negativo che ha interessato i pagamenti totali è

stata invece determinata quasi interamente dalla “categoria 1.4 (acquisto di beni e servizi) –

funzionari delegati ordinari” che nel passaggio dal 2013 al 2014 ha registrato una riduzione dei

pagamenti totali pari ad euro – 6,29 milioni.

Con riferimento invece alla parte in conto capitale i decrementi che si sono registrati nel biennio

2013/2014, decisamente più contenuti in termini assoluti, sono stati pari ad euro – 232,28 mila (-

4,85%) per gli impegni in conto competenza e ad euro - 696,03 mila (- 5,93%) per i pagamenti

totali.

La spesa corrente attuata a mezzo funzionari delegati nell’anno 2014 è principalmente

Page 320: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

319

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

riconducibile alla “categoria 1.6 (trasferimenti correnti ad altri settori) – funzionari delegati

ordinari”, seguita dalla “categoria 1.2 (personale in attività di servizio) – funzionari delegati

ordinari”.

Alla “categoria 1.6 (trasferimenti correnti ad altri settori) – funzionari delegati ordinari” afferisce il

58,59% (pari ad euro 45,50 milioni) degli impegni in conto competenza ed il 59,36% (pari ad euro

44,97 milioni) del totale dei pagamenti, alla “categoria 1.2 (personale in attività di servizio) –

funzionari delegati ordinari” il 29,22% (pari a euro 22,69 milioni) degli impegni in conto

competenza ed il 26,15% (pari ad euro 19,81 milioni) del totale dei pagamenti, mentre alla

“categoria 1.4 (acquisto di beni e servizi) – funzionari delegati ordinari” l’11,80% (pari ad euro 9,16

milioni) degli impegni in conto competenza ed il 13,62% (pari ad euro 10,32 milioni) del totale dei

pagamenti.

Con riferimento alla categoria prevalente “categoria 1.6 (trasferimenti correnti ad altri settori) –

funzionari delegati ordinari”, i funzionari delegati che presentano l’attività di spesa più

significativa sono i seguenti:

F.D. 98002 (funzionario delegato segretario generale della camera di commercio industria

artigianato e agricoltura di Udine preposto alle funzioni di cui alla legge regionale 14/2011) con

impegni in conto competenza per euro 24,67 milioni e totale pagamenti per euro 23,78 milioni;

F.D. 98004 (funzionario delegato segretario generale della camera di commercio industria

artigianato e agricoltura di Pordenone preposto alle funzioni di cui alla legge regionale 14/2013) con

impegni in conto competenza per euro 10,67 milioni e totale pagamenti per euro 10,33 milioni.

Per quanto riguarda invece la “categoria 1.2 (personale in attività di servizio) – funzionari delegati

ordinari” si evidenzia:

F.D. 6024 (funzionario delegato direttore – preposto alle spese di gestione del personale operaio

assunto con contratto di diritto privato) con impegni in conto competenza per euro 8,19 milioni e

totale pagamenti per euro 8,24 milioni.

Le categorie di spesa in conto capitale che incidono maggiormente sia sugli impegni in conto

competenza che sul totale dei pagamenti relativi appunto alla parte in conto capitale sono invece la

“categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) – funzionari delegati

ordinari” e la “categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) – funzionari

delegati straordinari”.

Alla “categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) – funzionari delegati

ordinari” afferisce il 48,87% (pari ad euro 2,23 milioni) del totale degli impegni in conto

Page 321: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

320

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

competenza ed il 50,04% (pari ad euro 5,52 milioni) del totale dei pagamenti, mentre alla

“categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) – funzionari delegati

straordinari” afferisce il 35,74% (pari ad euro 1,63 milioni) del totale degli impegni in conto

competenza ed il 32,82% (pari ad euro 3,62 milioni) del totale dei pagamenti.

Con riferimento alla categoria prevalente “categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto

della Regione) – funzionari delegati ordinari”, si evidenzia:

F.D. 7044 (funzionario delegato preposto alle spese per la realizzazione e manutenzione di opere

idrauliche, di sistemazione idrogeologica nonché a quelle connesse ai compiti di polizia idraulica,

servizi di piena e pronto intervento – ambito di Gorizia) con impegni in conto competenza per euro

630,64 mila e totale pagamenti per euro 894,93 mila.

Si riassumono nella tabella che segue i flussi finanziari relativi ai funzionari delegati per l’anno

2014.

Page 322: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

321

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 111 – flussi finanziari relativi ai funzionari delegati per i quali sono stati emessi ordini di accreditamento nell’esercizio 2014

SPESE CORRENTI IMPEGNI 2014 PAGAMENTI 2014

da competenza incidenza

% da residui da competenza totale

incidenza %

categoria 1.1 (servizi degli organi costituzionali della Regione) - f. d. ordinari

194.500,00 0,25% 23.003,55 102.201,24 125.204,79 0,17%

categoria 1.2 (personale in attività di servizio) - f. d. ordinari

22.694.237,81 29,22% 1.715.414,81 18.095.375,76 19.810.790,57 26,15%

categoria 1.3 (personale in quiescenza) - f. d. ordinari

52.633,41 0,07% 5.175,90 27.747,17 32.923,07 0,04%

categoria 1.4 (acquisto di beni e servizi) - f. d. ordinari 9.161.375,85 11,80% 3.915.509,00 6.404.827,76 10.320.336,76 13,62%

categoria 1.4 (acquisto di beni e servizi) - f. d. straordinari

21.184,49 0,03% 6.617,14 6.617,14 0,01%

categoria 1.5 (trasferimenti correnti allo Stato e ad altri enti pubblici) - f. d. ordinari

30.000,00 0,04% 367.408,08 367.408,08 0,49%

categoria 1.5 (trasferimenti correnti allo Stato e ad altri enti pubblici) - f. d. straordinari

0,00% 119.584,27 119.584,27 0,16%

categoria 1.6 (trasferimenti correnti ad altri settori) - f. d. ordinari

45.500.000,00 58,59% 1.016.625,91 43.951.415,70 44.968.041,61 59,36%

categoria 1.8 (partite che si compensano nell'entrata) - f. d. ordinari

833,82 0,00% 833,82 833,82 0,00%

totale spese correnti 77.654.765,38 100,00% 7.169.338,66 68.582.401,45 75.751.740,11 100,00%

SPESE IN CONTO CAPITALE IMPEGNI 2014 PAGAMENTI 2014

da competenza incidenza

% da residui da competenza totale

incidenza %

categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) - f. d. ordinari

2.228.993,36 48,87% 4.282.120,69 1.239.523,49 5.521.644,18 50,04%

categoria 2.1 (beni ed opere immobiliari a carico diretto della Regione) - f. d. straordinari

1.630.000,00 35,74% 3.015.950,61 605.388,26 3.621.338,87 32,82%

categoria 2.2 (beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche a carico diretto della Regione) - f. d. ordinari

225.244,82 4,94% 419.678,67 100.761,37 520.440,04 4,72%

categoria 2.3 (trasferimenti in conto capitale allo Stato e ad altri enti pubblici) - f. d. ordinari

90.759,39 1,99% 69.949,98 55.542,39 125.492,37 1,14%

categoria 2.3 (trasferimenti in conto capitale allo Stato e ad altri enti pubblici) - f. d. straordinari

284.406,85 6,24% 698.339,40 217.163,21 915.502,61 8,30%

categoria 2.4 (trasferimenti in conto capitale ad altri settori) - f. d. ordinari

51.600,91 1,13% 274.205,33 6.030,57 280.235,90 2,54%

categoria 2.4 (trasferimenti in conto capitale ad altri settori) - f. d. straordinari

50.000,00 1,10% 50.000,00 50.000,00 0,45%

totale spese in conto capitale 4.561.005,33 100,00% 8.760.244,68 2.274.409,29 11.034.653,97 100,00%

TOTALE SPESE CORRENTI e SPESE IN CONTO CAPITALE

82.215.770,71 15.929.583,34 70.856.810,74 86.786.394,08

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 323: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

322

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

8. L’INDEBITAMENTO REGIONALE 8.1 Considerazioni introduttive sulle caratteristiche del fenomeno nel

Friuli Venezia Giulia.

Le dinamiche dell’indebitamento regionale costituiscono fondamentale oggetto dell’analisi

economico finanziaria e contabile condotta dalla Sezione nell’ambito delle relazioni allegate, ai

sensi dell’art. 41 del r.d. n. 1214/1934, ai giudizi di parificazione dei rendiconti regionali123.

Sono stati in tal modo monitorati negli anni il progressivo decremento dell’indebitamento regionale

in termini di stock di debito e di oneri di ammortamento, gli esiti finanziari prodotti dai contratti

derivati, che si sono completamente definiti al 31.12.2013, e soprattutto il fenomeno del debito

definito “potenziale”(e cioè del debito autorizzato, ma non emesso), che caratterizza la gestione

contabile della Regione124 e che nel tempo ha assunto una consistenza sempre maggiore, al punto

che al 31.12.2013 la sua entità eccedeva quella del debito effettivo. La sua gestione nel 2014 e nel

2015 presenta aspetti di viva attualità in relazione alle esigenze innovative derivanti

dall’armonizzazione dei sistemi e degli schemi di bilancio, che entrerà in vigore per la Regione

Friuli Venezia Giulia con il primo gennaio 2016.

Il debito potenziale costituisce infatti una peculiarità dell’ordinamento contabile regionale

incompatibile con la disciplina uniformatrice di cui al d.lgs. n. 118/2011, come modificato e

integrato, in quanto, sulla base di una strategia finanziaria e contabile stabilmente e

coerentemente perseguita in questi anni, l’autorizzazione al ricorso al mercato finanziario

contenuta nelle leggi finanziarie non è seguita dall’effettiva emissione di debito cosicchè

l’accertamento connesso alle suddette autorizzazioni genera residui attivi a carico dell’esercizio in

corso.

L’attuazione di una siffatta strategia, consentita dall’ampia disponibilità di cassa di cui la Regione

ha finora stabilmente goduto e che dal 2008 le ha permesso di non contrarre nuovo debito è

123 Cfr. con riferimento all’ultimo triennio la deliberazione n.118 del 15 luglio 2014 relativa al rendiconto 2013, la deliberazione n. 78 del 12 luglio 2013 relativa al rendiconto 2012 e la deliberazione n. 84 del 13 luglio 2012 relativa al rendiconto 2011. 124 Il debito potenziale corrisponde appunto a quella parte del debito autorizzato, cui non ha fatto seguito un effettivo indebitamento. Può essere definito come “debito potenziale”, nel senso che si configura quale debito per la Regione solo nella misura e secondo i tempi dell’emissione: ne consegue che solo a seguito di quest’ultima si produrranno gli effetti sul bilancio in termini di oneri di ammortamento. Per contro, il debito autorizzato, traducendosi, nel regime contabile della Regione Friuli Venezia Giulia, in un corrispondente accertamento di entrate, concorre comunque, congiuntamente ai corrispondenti impegni di spesa di investimento, alla determinazione degli equilibri finanziari del bilancio. Dalla mancata riscossione dell’entrata accertata, che deriva dalla mancata emissione del debito, si generano infatti residui attivi, che influenzano il risultato d’amministrazione.

Page 324: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

323

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

avallata da specifiche disposizioni dell’ordinamento contabile regionale che hanno previsto anche

strumenti di autofinanziamento del debito suddetto125.

La Sezione ha costantemente richiamato l’attenzione dell’Amministrazione sulla rilevanza del

fenomeno, sulla necessità che sussistessero chiare evidenze contabili che collegassero la spesa

d’investimento finanziata dal debito potenziale alla specifica fonte d’entrata e sulla sua incidenza

sul risultato di amministrazione, stigmatizzando inizialmente anche il “vulnus” contabile che

derivava dall’inesistenza di un diritto di credito regionale verso terzi che potesse giuridicamente

giustificare la presenza dei suddetti residui attivi, che proprio per questo motivo erano stati definiti

“virtuali”.

A fronte di tali rilievi, l’Amministrazione ha stipulato, a decorrere dal 2012, dei contratti di

apertura di credito con Cassa Depositi e Prestiti spa. Si tratta di contratti non reali, a effetti

obbligatori, che attribuiscono alla Regione un diritto di credito nei confronti di Cassa Depositi e

Prestiti Spa e che quindi, come tale, non rilevano immediatamente ai fini della determinazione

dello stock di debito della Regione, perché l’obbligo di restituzione, che connota l’esistenza di un

debito, sorge solo a seguito delle erogazioni e in relazione agli importi erogati. Si deve inoltre

considerare che l’Amministrazione ha la facoltà contrattuale di ridurre l’iniziale importo

mutuabile, finanziando la spesa con risorse proprie. Gli effetti finanziari sul bilancio della Regione

sono quindi connessi alle erogazioni: ciò vale in particolare modo ai fini del rispetto dell’obbligo

legale circa il rapporto (massimo 10%) che deve sussistere tra il costo del debito e le entrate

tributarie. Come si dirà in prosieguo, molto articolate sono invece le ripercussioni contabili

derivanti dall’esistenza e dalla gestione del debito potenziale.

L’Amministrazione regionale, anche tenendo conto di quanto osservato dalla Sezione nella

dichiarazione di affidabilità per il rendiconto regionale dell’esercizio finanziario 2011 126 e in

attuazione della delibera di Giunta n. 1781 dell’ 11 ottobre 2012 con la quale aveva deciso di

avviare il procedimento per la copertura del debito autorizzato, ha concluso in data 17.2.2012 con

Cassa Deposito e Prestiti spa un primo contratto di Prestito Ordinario di Scopo senza Pre- 125 Per l’analisi degli aspetti giuridici e contabili connessi alla gestione del debito potenziale si rinvia alla parte II, 9.1.1 della relazione di parificazione del rendiconto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2011, di cui alla deliberazione della Sezione n. 84 del 13 luglio 2012 e alla DAS dello stesso rendiconto di cui alla deliberazione n. 83 del 2 luglio 2012. Per un analisi riferita al 2012 si rinvia al punto 13.2.2. della relazione di parificazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2012, di cui alla deliberazione n. 78 del 12 luglio 2013 mentre per quella relativa al 2013 si rinvia al punto 16.2.2. della relazione di parificazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2013, di cui alla deliberazione n. 118 del 15 luglio 2014. 126 La Sezione aveva osservato che risulterebbe funzionale a una gestione economica ed efficiente del bilancio una linea di condotta che tendesse ad avvicinare il più possibile il momento di acquisizione delle risorse finanziarie al momento in cui risulta necessario procedere ai pagamenti e che tale scopo potrebbe essere parzialmente perseguito attraverso il ricorso a strumenti di indebitamento di tipo flessibile.

Page 325: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ammortamento ad Erogazione Multipla che prevede un finanziamento di tipo flessibile, il quale

consente la copertura delle spese pluriennali di investimento e che genera debito solamente per la

quota di capitale effettivamente richiesta ed erogata 127 . Tale stipula faceva seguito alla

deliberazione di Giunta n. 2151 del 5 dicembre 2012 che ne aveva autorizzato la conclusione per

l’importo complessivo sopra citato di € 365.737.612,66 128 , che corrispondeva alla somma

dell’importo di € 111.737.000,00 (relativo all’autorizzazione iniziale al ricorso al mercato

finanziario per l’anno 2012) e dell’importo di € 254.000.612,66 (pari agli impegni assunti a carico

dei capitoli di spesa per i quali era stato autorizzato il ricorso al mercato finanziario mediante

contrazione di mutui per gli anni 2006, 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011 non coperti

dall’autofinanziamento previsto dall’art. 1, comma 4 della l.reg. 12/2009.

Nel corso del 2013 l’Amministrazione regionale, con deliberazione di Giunta n. 2237 del 29

novembre 2013, ha autorizzato la stipula con la Cassa Depositi e Prestiti Spa di un secondo

contratto avente la stessa struttura e caratteristiche tecniche del precedente. L’importo

complessivo massimo del contratto era di € 87.970.000,00 e corrispondeva all’autorizzazione al

ricorso al mercato finanziario per l’anno 2013. Il contratto è stato stipulato in data 23.12.2013129.

Nel corso del 2014 l’Amministrazione regionale, con deliberazione di Giunta n. 1913 del 17 ottobre

2014, ha autorizzato la stipula, avvenuta in data 23.12.2014 sempre con la Cassa Depositi e Prestiti

Spa 130 , di un terzo contratto avente la stessa struttura e caratteristiche tecniche di quelli

precedenti. L’importo complessivo massimo di questo contratto è di € 28.100.000,00,

corrispondenti all’autorizzazione al ricorso al mercato finanziario per l’anno 2014 per il

finanziamento di investimenti.

127 Per una disamina sulla natura del contratto e dei suoi effetti, si rinvia a quanto osservato dalla Sezione a pag. della relazione di parificazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2012 (deliberazione n. 78 del 12 luglio 2013). 128 L’importo nominale ammonta a € 365.737.612,66, con ammortamento fino al 31.12.2037 al tasso di interesse, a seconda della scelta della Regione, fisso (pari al tasso Interest Rate Swap maggiorato dello spread di 3,792 punti percentuali annui) o variabile (tasso pari a Euribor maggiorato dello spread di 3,792 punti percentuali annui). 129 L’importo nominale ammonta a € 87.970.000,00, con ammortamento fino al 31.12.2038 al tasso di interesse, a seconda della scelta della Regione, fisso (pari al tasso Interest Rate Swap maggiorato dello spread di 2,646 punti percentuali annui) o variabile (tasso pari a Euribor maggiorato dello spread di 2,646 punti percentuali annui). 130 L’importo nominale ammonta a € 28.100.000,00, con ammortamento fino al 31.12.2039 al tasso di interesse, a seconda della scelta della Regione, fisso (pari al tasso Interest Rate Swap maggiorato dello spread di 1,958 punti percentuali annui) o variabile (tasso pari a Euribor maggiorato dello spread di 1,958 punti percentuali annui).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

8.2 Le risultanze contabili della gestione del debito potenziale. Aggiornamento al 2014

La gestione del debito potenziale secondo la suddetta strategia regionale genera un’articolata

rappresentazione contabile.

Le tabelle e le figure di seguito riportate espongono le risultanze contabili della gestione del debito

potenziale nel periodo 2010 – 2014, evidenziando con chiarezza la sua significativa contrazione nel

2014. Tale fondamentale risultanza costituisce l’esito di un complesso di convergenti misure

contabili e finanziarie adottate dall’Amministrazione nell’ottica di una sua completa definizione

nell’ambito e ai fini del processo di armonizzazione dei sistemi e degli schemi di bilancio che risulta

per diversi aspetti incompatibile con i futuri principi contabili che l’Amministrazione dovrà

applicare dal 2016.

Tabella 112 Evoluzione delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) e componenti di formazione per il periodo 2010-2012

Evoluzione delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) e componenti di formazione per il periodo 2010-2012

2010 2011 2012

A) Debito potenziale al 1.1 567.622.508,53 686.382.997,64 787.812.486,37 B) Aumenti 141.185.218,80 123.644.520,04 69.205.266,18 C) Riduzioni 22.424.729,69 22.215.031,31 40.011.918,87 di cui: C1) per emissione di indebitamento 0,00 0,00 0,00 C2) per economie di spese 4.054.286,45 812.893,18 13.957.955,80 C3) per rideterminazione dell’autorizzazione

18.370.443,24 21.205.011,13 24.039.579,02

- ex art. 1 comma 5 L.R. n. 22/2010* - - - - ex l.reg. 23/7/2009 n. 12, art. 1, comma 4**

18.370.443,24 21.205.011,13 24.039.579,02

C4) prelevamento compet. derivata a es. succ. e altre riduzioni

0,00 197.127,00 2.014.384,05

D) Debito potenziale al 31.12 686.382.997,64 787.812.486,37 817.005.833,68

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Note:

Gli aumenti (B) sono pari agli accertamenti in conto competenza dovuti alle autorizzazioni nell’esercizio e alle variazioni degli stessi per effetto di economie maturate nell’esercizio in conto competenza pura, di prelevamenti dalla competenza derivata dell’esercizio precedente, di rideterminazioni dell’autorizzazione e di arrotondamenti, nonché, dal 2010 e fino al 2012, all’applicazione della disposizione di cui all’art. 1, comma 5 della L.REG. n. 22/2010.

Le riduzioni per economie di spese (C2) sono pari ai minori accertamenti per effetto di economie in conto residui e di economie maturate nell’esercizio in conto competenza derivata.

* L’Amministrazione regionale, a partire dalle operazioni di chiusura del 2013, ha imputato le economie di cui all’articolo 1 comma 5

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

della L.R. n. 22/2010 alla riduzione degli accertamenti attualmente coperti dallo strumento dell’autofinanziamento (accertamenti in conto residui) e non più alla riduzione degli accertamenti di competenza.

** Con riferimento all’esercizio 2014, l'Amministrazione regionale ha eliminato tutti i residui attivi relativi al meccanismo di autofinanziamento del debito potenziale, previsto dall’articolo 1, commi 4, 5, 6 e 7 della legge regionale n. 12/2009 (tra cui la quota relativa al 2014 pari a € 29.708.714,80).

Tabella 113 Evoluzione delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) e componenti di formazione per il periodo 2013-2014

Evoluzione delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) e componenti di formazione per il periodo 2013-2014

2013 2014

A) Debito potenziale al 1.1 817.005.833,68 804.630.897,06 B) Aumenti 87.961.434,46 25.199.410,54 C) Riduzioni 100.336.371,08 481.109.030,95 di cui: C1) per emissione di indebitamento 0,00 0,00 C2) per economie di spese 11.581.239,89 7.317.293,51 C3) per rideterminazione dell’autorizzazione 88.460.750,75 473.791.737,44 - ex art. 1 comma 5 L.R. n. 22/2010* 61.586.603,84 59.972.094,76 - ex l.reg. 23/7/2009 n. 12, art. 1, comma 4** 26.874.146,91 413.819.642,68 C4) prelevamento compet. derivata a es. succ. e altre riduzioni

294.380,44 0,00

D) Debito potenziale al 31.12 804.630.897,06 348.721.276,65

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Note:

Gli aumenti (B) sono pari agli accertamenti in conto competenza dovuti alle autorizzazioni nell’esercizio e alle variazioni degli stessi per effetto di economie maturate nell’esercizio in conto competenza pura, di prelevamenti dalla competenza derivata dell’esercizio precedente, di rideterminazioni dell’autorizzazione e di arrotondamenti, nonché, dal 2010 e fino al 2012, all’applicazione della disposizione di cui all’art. 1, comma 5 della L.REG. n. 22/2010.

Le riduzioni per economie di spese (C2) sono pari ai minori accertamenti per effetto di economie in conto residui e di economie maturate nell’esercizio in conto competenza derivata.

* L’Amministrazione regionale, a partire dalle operazioni di chiusura del 2013, ha imputato le economie di cui all’articolo 1 comma 5 della L.R. n. 22/2010 alla riduzione degli accertamenti attualmente coperti dallo strumento dell’autofinanziamento (accertamenti in conto residui) e non più alla riduzione degli accertamenti di competenza.

** Con riferimento all’esercizio 2014, l'Amministrazione regionale ha eliminato tutti i residui attivi relativi al meccanismo di autofinanziamento del debito potenziale, previsto dall’articolo 1, commi 4, 5, 6 e 7 della legge regionale n. 12/2009 (tra cui la quota relativa al 2014 pari a € 29.708.714,80).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 15 Andamento del debito potenziale per il periodo 2010-2014

Figura 16 Andamento degli aumenti del debito potenziale per il periodo 2010-2014

0100200300400500600700800900

2010 2011 2012 2013 2014

mil

ion

i d

i eu

ro

esercizi finanziari

andamento del debito potenziale per il periodo 2010-2014

020406080

100120140160

2010 2011 2012 2013 2014

mil

ion

i d

i eu

ro

esercizi finanziari

andamento degli aumenti del debito potenziale per il periodo 2010-2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 17 Andamento e composizione delle riduzioni del debito potenziale per il periodo 2010-2014

Le tabelle sopra esposte attestano che nel 2014 si è registrata complessivamente una rilevante

diminuzione rispetto al 2013 del debito potenziale, pari a -455,9 milioni e a -56,66%, che ha portato

il valore al 31.12 a 348,7 milioni.

Ciò è ascrivibile al concorso di una pluralità di componenti di segno diverso, che di seguito si

illustrano e commentano:

1) Diminuzione delle nuove autorizzazioni all’indebitamento. Nel 2014 si sono registrate nuove

autorizzazioni all’indebitamento (25,2 milioni, pari alla differenza tra l’autorizzazione iniziale di

28,1 milioni e le economie di 2,9 milioni) per il finanziamento di investimenti, in netta diminuzione

rispetto a quelle del 2013 (88,0 milioni).

Al riguardo è opportuno ricordare che a partire dalle operazioni di chiusura del 2013, la gestione

contabile del debito potenziale è stata interessata da un significativo cambiamento di

contabilizzazione delle economie derivanti dall’applicazione della disposizione di cui all’art. 1

comma 5 della l.r. 29.12.2010 n. 22 (economie realizzate sui capitoli destinati al rimborso di

capitale e interessi per operazioni di ricorso al mercato finanziario- autofinanziamento della

riduzione del debito potenziale). A differenza di quanto era avvenuto negli anni 2010, 2011 e 2012,

dal 2013 tali economie vengono imputate alla riduzione degli accertamenti attualmente coperti

dallo strumento dell’autofinanziamento (ad accertamenti in conto residui) e non più (come era

0

100

200

300

400

500

600

2010 2011 2012 2013 2014

mil

ion

i d

i eu

ro

esercizi finanziari

andamento e composizione delle riduzioni del debito potenziale per il periodo 2010-2014

prelevamentocomp. derivataa es. succ. ealtre riduzionieconomie dispesa

rideterminazioni diautorizzazione

emissione diindebitamento

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

avvenuto dal 2010 al 2012) alla riduzione degli accertamenti di competenza con la conseguenza che

vengono pertanto indirizzate alla riduzione del debito pregresso (per il rilevante importo di 61,6

milioni nel 2013 e di 60,0 milioni nel 2014). Per converso, così come per il 2013, anche nel 2014 le

nuove autorizzazioni all’indebitamento non sono state diminuite degli effetti delle economie sopra

citate.

2) Anche nel 2014, come nel 2013, 2012, 2011, 2010 e 2009, ha ricevuto applicazione la virtuosa

disposizione di cui all’art. 1, comma 4, 5, 6 e 7 della l.reg. 23.7.2009, n. 12 (programma di

finanziamento della riduzione del debito potenziale con fondi di bilancio), già illustrata nella

relazione di parificazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2011 di cui alla deliberazione n. 84

del 13 luglio 2012 della Sezione. In questo contesto si evidenzia peraltro che nel 2014, con

un’operazione configurabile sostanzialmente quale rideterminazione dell’autorizzazione, è stata

eliminata dalle autorizzazioni all’indebitamento non solo la quota programmata per il 2014, pari a

€ 29.708.714,80, ma anche anticipatamente, tramite un’operazione straordinaria, tutte le residue

quote successive al 2014 (pari complessivamente a € 384.110.927,88). Si è conseguentemente

realizzata una riduzione assai rilevante del debito potenziale, pari a € 413.819.642,68.

3) Nel 2014 sono stati inoltre contabilizzati ulteriori (rispetto a quelli derivanti dall’operazione

sopra illustrata) minori accertamenti (rideterminazione in riduzione) in conto residui pari a 67,3

milioni131, tra i quali si evidenziano 60,0 milioni derivanti dall’applicazione dell’art. 1 comma 5

della l.r. n. 22/2010 che, come già rilevato poco sopra, dal 2013 comporta un’imputazione della

riduzione degli accertamenti in conto residui.

4) Va anche considerato che sono stati operati accantonamenti per l’importo complessivo di 135,0

milioni, quale frutto delle decisioni assunta sull’avanzo finanziario con la deliberazione di Giunta

regionale n. 911 del 25.5.2013 (per 15,0 milioni), con la deliberazione di Giunta regionale n. 1004

del 30.5.2014 (per 60,0 milioni) e con la deliberazione di Giunta regionale n. 1015 del 29 maggio

2015 (per 60,0 milioni)132. Trattasi sostanzialmente di accantonamenti finalizzati alla copertura

131 I minori accertamenti in conto residui in questione sono pari complessivamente a € 67.289.388,27 e si compongono di € 4.742.398,24 a titolo di economie maturate nell’esercizio in conto competenza derivata, di € 2.574.895,27 a titolo di economie in conto residui e di € 59.972.094,76 a titolo di applicazione dell’art. 1 comma 5 della L.R. n. 22/2010. 132 In particolare, la Regione: - in applicazione dell’accantonamento a spesa disposto con la deliberazione di Giunta regionale n. 911 del 25.5.2013 di una parte (15 milioni) dell’avanzo finanziario del 2012 in relazione al contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. stipulato nel 2012 e in applicazione dell’accantonamento a spesa disposto con la deliberazione di Giunta regionale n. 1004 del 30.5.2014 di una parte (60 milioni) dell’avanzo finanziario del 2013 in relazione al contratto di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. stipulato nel 2012 (45 milioni) e a quello stipulato nel 2013 (15 milioni) a compensazione delle eventuali minori entrate derivanti dalla scadenza del contratto in assenza dei presupposti per l’attivazione del mutuo, ha proceduto allo stanziamento sul bilancio di previsione 2014 di 75 milioni sul capitolo di spesa n. 145, ubi 10.5.1.5069, relativo al Fondo compensativo per il mancato ricorso al mercato finanziario; detto importo di 75,0 milioni, ai sensi dell’art. 13 commi 3 e 7 della LR n. 27/2014, è stato stanziato, con la deliberazione di Giunta regionale n. 56 del 16 gennaio 2015, nel sopra citato capitolo di spesa n. 145 del bilancio di previsione 2015;

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

con risorse proprie (autofinanziamento) di parte delle somme autorizzate (che rappresentano debito

potenziale) e finanziate con i sopra citati contratti di mutuo. A tale fine va anche segnalato che

l’art. 1 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 6 ha istituito al comma 4 il “Fondo compensativo per

il mancato ricorso al mercato finanziario”, finalizzato a neutralizzare gli effetti derivanti dal

mancato esercizio dell’opzione di erogazione delle somme oggetto dei contratti di mutuo stipulati

dalla Regione con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. e relative alle autorizzazioni all’indebitamento

(debito potenziale); il comma 5 del medesimo articolo dispone altresì che con congruo anticipo

entro l’esercizio di scadenza dei contratti di mutuo, la Giunta regionale, valutati il fabbisogno di

cassa e gli equilibri del bilancio regionale, determina con propria deliberazione l’impiego del Fondo.

Va al riguardo infatti considerato che il debito potenziale come sopra determinato potrà essere

oggetto di ulteriore abbattimento a seguito di un effettivo minore utilizzo delle somme autorizzate

e finanziate con i tre contratti di mutuo stipulati nel 2012, nel 2013 e nel 2014 con la Cassa Depositi

e Prestiti S.p.a.,

Alla luce di questi importanti elementi di riduzione maturati nel corso del 2014, l’ammontare del

debito potenziale al 31.12.2014 è di € 348.721.276,65 che si compone di:

• € 240.458.332,44, pari all’importo originario di € 365.737.612,66 oggetto del contratto di prestito

ordinario di scopo senza preammortamento ad erogazione multipla, stipulato il 17 dicembre

2012 con la Cassa Depositi e Prestiti Spa al netto delle operazioni contabili registrate a tutto il

2014133;

• € 83.063.533,67, pari all’importo di € 87.970.000,00 oggetto del contratto di prestito ordinario di

scopo senza preammortamento ad erogazione multipla, stipulato il 23 dicembre 2013 con la

Cassa Depositi e Prestiti Spa, al netto delle operazioni contabili registrate a tutto il 2014134;

• € 25.199.410,54, pari all’importo di € 28.100.000,00 oggetto del contratto di prestito ordinario di

scopo senza preammortamento ad erogazione multipla, stipulato il 23 dicembre 2014 con la

Cassa Depositi e Prestiti Spa, al netto delle operazioni contabili registrate a tutto il 2014135.

- con la deliberazione di Giunta regionale n. 1015 del 29.5.2015 ha accantonato una parte (60 milioni) dell’avanzo finanziario del 2014, in relazione ai contratti di mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. stipulati nel 2012, 2013 e 2014, a compensazione delle eventuali minori entrate derivanti dalla scadenza del contratto in assenza dei presupposti per l’attivazione del mutuo. 133 Si precisa che la somma netta di € 240.458.332,44 è pari alla differenza tra la somma originariamente accordata dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.a. (€ 365.737.612,66) alla Regione con il contratto del 17.12.2012 e le operazioni contabili registrate come da risultanze contenute nel decreto n. 807 del 06.05.2015 della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie. 134 Si precisa che la somma netta di € 83.063.533,67 è pari alla differenza tra l’importo di € 87.970.000,00 oggetto del contratto di prestito ordinario di scopo senza preammortamento ad erogazione multipla stipulato il 23 dicembre 2013 con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., e le operazioni contabili registrate come da risultanze contenute nel decreto n. 807 del 06.05.2015 della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie. 135 Si precisa che la somma netta di € 25.199.410,54 è pari alla differenza tra l’importo di € 28.100.000,00 oggetto del contratto di prestito ordinario di scopo senza preammortamento ad erogazione multipla stipulato il 23 dicembre 2014 con la Cassa Depositi e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si aggiunge che la Regione potrà chiedere l’erogazione, anche frazionata, delle somme sopra

indicate oggetto di prestito nel periodo di utilizzo, compreso tra la data di stipula del contratto e il

31.12.2017 per il contratto stipulato nel 2012, il 31.12.2018 per il contratto stipulato nel 2013 e il

30.11.2019 per il contratto stipulato nel 2014.

Se si allarga l’orizzonte temporale di riferimento al periodo 2010 – 2014, la gestione

dell’indebitamento regionale presenta i seguenti fondamentali connotati:

A. -Non si è proceduto all’emissione di debito (già da 2008).

B. -Si è proceduto a nuove autorizzazioni all’indebitamento per complessivi 447,2 milioni. Questa

complessiva risultanza deriva da una riduzione dell’autorizzazione iniziale all’indebitamento

per complessivi 186,7 milioni, all’interno dei quali sono ricompresi 114,2 milioni (dal 2010 al

2012) a titolo di applicazione della disposizione di cui all’art. 1, comma 5 della l.r. n. 22 del

29.12.2010, cui si sono aggiunte nel 2013 e nel 2014 riduzioni, allo stesso titolo, per 61,6 milioni

e 60,0 milioni, che, come sopra ricordato, sono stati contabilmente registrati, a differenza di

quanto effettuato fino al 2012, in termini di minori accertamenti in conto residui anziché in

termini di riduzione di accertamenti in conto competenza.

C. -E’ stata applicata (peraltro già a partire dal 2009) la disposizione di cui all’art. 1, comma 4, 5,

6 e 7 della l.r. 23.7.2009, n. 12 (consistente nel finanziamento delle spese di investimento con

risorse proprie anziché con indebitamento), che ha programmato per il periodo 2009-2024 una

rideterminazione in diminuzione delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) a

quel momento esistenti, con quote progressivamente in aumento. In applicazione di tale

disposizione, in aggiunta alla quota del 2009 (15,5 milioni), dal 2010 al 2014 si è proceduto alla

riduzione del debito potenziale per l’ ulteriore importo complessivo di 504,3 milioni (tra cui, nel

2014, si evidenzia, oltre la quota programmata per il 2014 dal sopra citato art. 1 della legge

regionale n. 12/2009, anche la quota straordinaria di 384,1 milioni, azzerando in tal modo,

anticipatamente rispetto alla programmazione di cui al sopra citato art. 1 della legge regionale

n. 12/2009, tutte le quote residue previste per il periodo 2015-2024).

D. -Si è proceduto a rideterminare in diminuzione il debito potenziale a seguito di economie di

spese in conto residui e in conto competenza derivata per complessivi 37,7 milioni.

E. -Si è provveduto ad accantonare complessivi 135,0 milioni, per la copertura con risorse proprie

(autofinanziamento) di parte delle somme autorizzate e finanziate con i sopra citati contratti

di mutuo. Prestiti S.p.a., e le operazioni contabili registrate come da risultanze contenute nel decreto n. 807 del 06.05.2015 della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

8.3 Analisi dell’indebitamento complessivo

L’analisi della struttura dell’indebitamento della Regione fino al 2011 è contenuta nella relazione

allegata al giudizio di parificazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2011 di cui alla

deliberazione n. 84 del 13 luglio 2012 della Sezione e in particolare nella parte II, 9.2, a cui si rinvia.

Per l’aggiornamento al 2012, si rinvia al punto 13.3 dell’analoga relazione per l’esercizio finanziario

2012, di cui alla deliberazione n. 78 del 12 luglio 2013, mentre per l’aggiornamento al 2013 si rinvia

al punto 16.3 dell’analoga relazione per l’esercizio finanziario 2013, di cui alla deliberazione n. 118

del 15 luglio 2013.

8.3.1 Aggiornamento al 2014

In questa sede si aggiorna al 2014 l’analisi della struttura dell’indebitamento della Regione e si

riepiloga l’andamento dell’indebitamento per il quinquennio 2010-2014.

A questi fini il prospetto che segue espone, con valori espressi in euro, la struttura del debito

effettivo (nel senso di debito emesso) regionale nel periodo 2010-2014, distinguendo

l’indebitamento con oneri a carico della Regione da quello con oneri a carico dello Stato. I dati

sono tratti dai rendiconti della Regione, conto del patrimonio136. Viene inoltre redatto di seguito

un prospetto che rappresenta l’evoluzione dell’indebitamento complessivo regionale, sempre per il

periodo 2010-2014, da intendersi quale somma del debito effettivo (emesso) e del debito potenziale

(autorizzato e non emesso) per il periodo 2010-2014.

136 Va peraltro precisato che l’operazione di rideterminazione dell’indebitamento di cui all’art. 1, comma 4 della l.reg. n. 12 del 23.7.2009 viene rappresentata nel conto del patrimonio del rendiconto regionale come un’operazione di indebitamento avente un carattere, dal punto di vista tecnico-contabile, meramente figurativo.

Page 334: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

333

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 114 Struttura del debito effettivo (emesso) regionale per il periodo 2010-2014 Tipologia Consistenza

al 31.12.2010 Consistenza al

31.12.2011 Consistenza al

31.12.2012 Consistenza al

31.12.2013 Consistenza al

31.12.2014 Mutui passivi

- con oneri a carico Regione

96.054.082,48 36.777.264,92 0,00 0,00 34.156.538,29

- con oneri a carico Stato

153.613.734,77 132.560.768,96 110.265.443,05 86.653.398,90 61.645.757,10

Totale mutui passivi 249.667.817,25 169.338.033,88 110.265.443,05 86.653.398,90 95.802.295,39 Prestiti obbligazionari (B.O.R.)

1.112.540.795,82 980.732.585,56 832.285.311,73 694.777.821,07 575.825.463,57

Totale debito 1.362.208.613,07 1.150.070.619,44 942.550.754,78 781.431.219,97 671.627.758,96 Totale debito a carico Regione

1.208.594.878,30 1.017.509.850,48 832.285.311,73 694.777.821,07 609.982.001,86

Totale debito a carico Stato

153.613.734,77 132.560.768,96 110.265.443,05 86.653.398,90 61.645.757,10

Totale debito 1.362.208.613,07 1.150.070.619,44 942.550.754,78 781.431.219,97 671.627.758,96

Fonte: rendiconti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: valori espressi in €.

Nota: il debito a carico della Regione è computato in base ai dati del conto del patrimonio del rendiconto della Regione e non comprende il debito relativo all’operazione di cash flow swap, conclusa nel 2012; nel prosieguo della relazione l’operazione citata è stata invece considerata come debito.

Tabella 115 Struttura del debito effettivo (emesso) regionale per il periodo 2010-2014 (rapporti di composizione)

Tipologia 2010 2011 2012 2013 2014

% su tot. % su tot. % su tot. % su tot. % su tot. Mutui passivi

- con oneri a carico Regione 7,05% 3,20% 0,00% 0,00% 5,09% - con oneri a carico Stato 11,28% 11,53% 11,70% 11,09% 9,18% Prestiti obbligazionari (B.O.R.) 81,67% 85,28% 88,30% 88,91% 85,74% Totale debito 100% 100% 100% 100% 100% Totale debito a carico Regione 88,72% 88,47% 88,30% 88,91% 90,82% Totale debito a carico Stato 11,28% 11,53% 11,70% 11,09% 9,18% Totale debito 100% 100% 100% 100% 100%

Fonte: rendiconti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Tabella 116 Evoluzione del totale dell’indebitamento effettivo (emesso) a carico della Regione e delle autorizzazioni all’indebitamento (debito potenziale) per il periodo 2010-2014

2010 2011 2012 2013 2014

A) Debito effettivo 1.208.594.878,30 1.017.509.850,48 832.285.311,73 694.777.821,07 609.982.001,86

B) Debito potenziale 686.382.997,64 787.812.486,37 817.005.833,68 804.630.897,06 348.721.276,65

A+B) Debito effettivo+ Debito potenziale complessivo

1.894.977.875,94 1.805.322.336,85 1.649.291.145,41 1.499.408.718,13 958.703.278,51

Fonte: rendiconti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: i valori del debito si riferiscono al 31.12 di ciascun esercizio.

Page 335: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

334

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 18 Andamento dal 2010 al 2014 del debito effettivo (emesso) a carico Regione + debito potenziale (autorizzato non emesso)

La risultanza fondamentale che emerge è la sensibili riduzione dell’indebitamento complessivo,

alimentata da una riduzione di entrambe le sue componenti e cioè del debito effettivo e del debito

potenziale.

Con riferimento al debito (mutui e prestiti) effettivo (emesso) con oneri a carico della Regione, nel

periodo 2010-2014 è infatti proseguita la sensibile tendenziale diminuzione del debito, iniziata nel

2008, essenzialmente dovuta alla mancata emissione di nuovo debito. Si è passati da un valore

residuo del debito con oneri a carico della Regione di 1.208,6 milioni all’inizio del 2010, al valore di

610,0 milioni nel 2014, con una diminuzione di 598,6 milioni, pari a -49,53%. Tale riduzione si

affianca alla già descritta riduzione del debito potenziale.

Per quanto concerne la struttura del debito effettivo si conferma al 31.12.2014 la larga prevalenza

di debito conseguente all’emissione di BOR (94,40%). Il 2014 presenta peraltro la novità costituita

dal subentro della Regione in tre mutui, con oneri a carico della Regione stessa stipulati dal

Commissario per l’emergenza socio-economico ambientale determinatasi nella laguna di Marano-

Grado. La Regione è subentrata nella titolarità del rapporto contrattuale (il debito residuo

complessivo al 31.12.2014 è pari a 34,2 milioni) in seguito alla revoca del suddetto stato di

0

250

500

750

1000

1250

1500

1750

2000

2250

2500

2010 2011 2012 2013 2014

mil

ion

i d

i eu

roandamento dal 2010 al 2014 del debito effettivo (emesso) a carico Regione + debito potenziale (autorizzato non emesso)

debitopotenziale(autorizzato nonemesso)

debito effettivo(emesso) acarico Regione

Page 336: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

335

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

emergenza e alla conseguente cessazione dell’Ufficio commissariale.

I mutui con oneri a carico dello Stato registrano nel 2014 un valore residuo pari a 61,6 milioni, pari

al 9,18% del totale dell’indebitamento regionale.

L’analisi condotta con riferimento al debito complessivo (debito effettivo più debito potenziale) nel

quinquennio 2010 – 2014 ne attesta, relativamente alla quota parte con oneri a carico della

Regione, un’evoluzione in progressiva diminuzione (da un valore di 1.937,5 milioni all’inizio del

2010 a 958,7 milioni nel 2014) pari a 978,8 milioni e a -50,52%. Su siffatta risultanza complessiva

ha inciso in modo particolare, come già illustrato in precedenza, l’operazione straordinaria sul

debito potenziale effettuata nel 2014. Si ribadisce comunque che questa operazione straordinaria si

inserisce in un più ampio contesto nel quale la riduzione del debito potenziale è frutto della sinergia

tra diverse linee d’azione (riduzione delle nuove autorizzazioni all’indebitamento, sostituzione di

parte del debito potenziale con autofinanziamento, accantonamenti a bilancio).

Va comunque segnalato che la composizione del debito complessivo del 2014 è radicalmente

diversa da quella esistente al 31.12.2013, ove il debito potenziale (804,6 milioni) era maggiore del

debito effettivo(694,8 milioni). Al 31.12.2014 il debito complessivo di € 958,7 milioni è composto

per 610,0 milioni da debito effettivo e per 348,8 milioni da debito potenziale.

8.3.2 Il rapporto tra il debito e il PIL regionale

Il debito a carico della Regione viene inoltre rapportato nella seguente tabella al PIL a prezzi

correnti del Friuli Venezia Giulia al fine di valutarne l’incidenza. E’ stata inoltre calcolata

l’incidenza sul PIL del Friuli Venezia Giulia dell’indebitamento complessivo a carico della Regione

nella duplice formulazione, in precedenza descritta, del debito effettivo a carico della Regione e

della somma del debito effettivo (emesso) a carico della Regione e del debito potenziale

(autorizzato e non emesso).137

137 E’ stato considerato il PIL della regione Friuli Venezia Giulia nominale ai prezzi correnti, trattandosi di grandezza omogenea a quella finanziaria rappresentata dal debito regionale; i dati dal 2010 al 2013 sono stati tratti dai conti economici territoriali dell’Istat, mentre il dato del PIL regionale del 2014 a prezzi correnti è stato calcolato applicando al dato del PIL regionale del 2013 a prezzi correnti il tasso di variazione 2014/2013 del PIL a prezzi correnti nazionale calcolato dall’Istat. Per ragioni di uniformità tra il valore del numeratore (grandezza di stock) e del denominatore (grandezza di flusso), il debito a carico della Regione per ciascuno dei suddetti anni è stato calcolato come media aritmetica semplice del dato al 31.12 dell’anno precedente e al 31.12 dell’anno via via considerato.

Page 337: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

336

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 117 Incidenza del debito complessivo a carico della Regione sul PIL regionale per il periodo 2010-2014

Anni Debito effettivo a carico

Regione/PIL (Debito effettivo + Debito

potenziale)/PIL

2010 3,62% 5,38%

2011 3,10% 5,15%

2012 2,60% 4,86%

2013 2,17% 4,48%

2014 1,85% 3,48%

Fonte: Rendiconti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Istat, conti economici territoriali, edizione ottobre 2014; per i dati del PIL a prezzi correnti regionale del 2014: utilizzo del tasso di variazione 2014/2013 del PIL a prezzi correnti nazionale Istat, edizione marzo 2015, estrazione dati 25.05.2015. Dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: i valori del debito sono calcolati con la media aritmetica semplice tra il dato al 31.12 dell’anno precedente e il dato al 31.12 dell’anno via via considerato.

Nota: il PIL è espresso a prezzi correnti.

Figura 19 Incidenza del debito complessivo a carico della Regione sul PIL regionale per il periodo 2010-2014

Con riferimento all’incidenza sul PIL a prezzi correnti della Regione Friuli Venezia Giulia, nel

periodo 2010-2014 il debito effettivo a carico della Regione Friuli Venezia Giulia manifesta

un’incidenza sensibilmente decrescente per effetto della diminuzione del debito regionale, fino ad

0,00%

1,00%

2,00%

3,00%

4,00%

5,00%

6,00%

2010 2011 2012 2013 2014

incidenza del debito regionale complessivosul PIL regionale per il periodo 2010-2014

debito effettivo

debitoeffettivo+debitopotenziale

Page 338: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

337

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

arrivare nel 2014 all’ 1,85%. Analogamente, l’incidenza della somma del debito effettivo e del

debito potenziale registra un’incidenza sensibilmente decrescente, per il congiunto effetto della

diminuzione del debito effettivo nonché per il 2014 della rilevante diminuzione del debito

potenziale (che ha ridotto l’incidenza di un punto percentuale, dal 4,48% del 2013 al 3,48% del

2014).

8.3.3 La struttura del debito effettivo

Si analizza di seguito la struttura del debito residuo al 31.12.2014 per ciascun debito in

ammortamento (si ricorda che alla fine del 2013 si sono conclusi tutti i contratti di finanza derivata

riferiti all’indebitamento regionale).

Tabella 118 Struttura del debito residuo a carico della Regione al 31.12.2014 per condizioni di ammortamento

Valore nominale Tasso Annuo

Spread (%)

inizio amm.

fine amm.

valore residuo debito

al 31.12.2014 A) Mutui con oneri a carico

Regione

5,04% - 2015 2028 4.978.680,51

4,84% - 2014 2027 5.739.337,47

4,0175% - 2015 2030 23.438.520,31

Totale Mutui 34.156.538,29

B) BOR

218.590.000,00 euribor 6m (360) 0,12 2001 2016 49.182.750,00

328.683.000,00 euribor 6m (360) 0,03998 2005 2019 134.329.455,27

164.500.000,00 euribor 6m (360) 0,021 2008 2017 57.447.578,30

387.000.000,00 3,5600% - 2006 2020 179.676.360,00

286.000.000,00 4,0818% - 2007 2021 155.189.320,00

Totale BOR 575.825.463,57

Totale indebitamento (A+B) 609.982.001,86

Fonte: rendiconto 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Il debito complessivo residuo al 31.12.2014 a carico della Regione ammonta a € 609.982.001,86. Il

debito residuo in ammortamento a tassi variabili ammonta al 31.12.2014 a complessivi €

Page 339: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

338

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

240.959.783,57. Il debito al 31.12.2014 in ammortamento a tasso fisso è costituito dai BOR emessi

nel 2005 (debito residuo al 31.12.2014 pari ad € 179.676.360,00) e nel 2006 (debito residuo al

31.12.2014 pari ad € 155.189.320,00), nonché dai tre mutui stipulati dal Commissario per

l’emergenza socio-economico ambientale determinatasi nella laguna di Marano-Grado, nella

titolarità dei quali la Regione è subentrata nel 2014 in seguito alla revoca dello stato di emergenza

(il debito residuo complessivo al 31.12.2014 è pari a € 34.156.538,29).

8.4 Analisi degli oneri di ammortamento del debito a carico della Regione e la loro incidenza sul bilancio

8.4.1 Premessa metodologica

Nei successivi paragrafi verrà analizzata la struttura e la natura degli oneri di ammortamento del

debito regionale riferiti al triennio 2012-2014, nonché, sotto diversi profili, l’incidenza di tali oneri

sul bilancio regionale.

Si provvederà a individuare, con riferimento a dati di consuntivo, l’incidenza degli oneri di

ammortamento sui bilanci del triennio 2012-2014.

Ai fini di cui sopra è necessario svolgere una premessa metodologica a illustrazione delle logiche e

dei criteri seguiti per l’individuazione e quantificazione delle varie componenti contabili e

finanziarie che sono state prese in considerazione.

Nell’ambito del presente referto, l’incidenza degli oneri derivanti dall’indebitamento è stata

individuata in rapporto a due grandezze finanziarie e cioè:

- alle entrate tributarie (analogamente a quanto disposto, a livello previsionale, dall’art. 24 c. 2

della l.r. n. 21/2007, che stabilisce il limite del 10% dell'importo complessivo annuale delle rate di

ammortamento per capitale e interessi derivante dal ricorso al mercato finanziario sull’ammontare

complessivo delle entrate derivanti da tributi propri e dalle compartecipazioni nette di tributi

erariali previsto in ciascuno degli esercizi finanziari compresi nel bilancio pluriennale138);

- alla somma delle spese correnti e delle spese per rimborso di prestiti: tali poste contabili

rappresentano i titoli di spesa in cui sono contabilizzati gli oneri di ammortamento del debito (per

138 Il riferimento alle compartecipazioni nette è frutto della modifica apportata dall’art. 15, comma 1 lett. b) della l.r. 17/2008, che, a seguito del nuovo sistema di contabilizzazione delle entrate tributarie derivante dal nuovo sistema di riscossione stabilito dal decreto del Ministro dell’Economia e Finanze del 17 ottobre 2008, ha in tal modo inteso esplicitamente escludere, ai fini di cui ora si tratta, i valori corrispondenti alle compensazioni e ai rimborsi funzionalmente collegati alla contabilizzazione in entrata delle compartecipazioni.

Page 340: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

339

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

interessi e per quota capitale); rapportando gli oneri di ammortamento del debito a esse si ottiene

l’incidenza e il livello di irrigidimento causato dal debito sulla parte corrente del bilancio.

Metodologia seguita per il computo.

L’elaborazione dell’incidenza degli oneri derivanti dal debito sul bilancio è stata effettuata ai fini

dell’analisi finale e riepilogativa con riferimento alle risultanze di competenza da conto

consuntivo139, al fine di quantificare la reale incidenza e grado di copertura degli stessi.

L’analisi è stata condotta sul periodo 2012-2014.

Le rate di ammortamento del debito sono state computate in base ai piani di ammortamento dei

debiti in ammortamento in ciascuno degli anni considerati.

Le entrate sono state computate in base agli accertamenti in conto competenza dei rispettivi

rendiconti e le spese correnti e le spese per rimborso prestiti sono state computate in base agli

impegni in conto competenza dei rispettivi rendiconti.

Si precisa che le compartecipazioni nette per il 2012, per il 2013 e per il 2014, come peraltro

previsto dalla stessa l.r. n. 21/2007, sono state computate detraendo dagli accertamenti in conto

competenza delle compartecipazioni, quelle relative alle partite tecnico contabili per compensazioni

e rimborsi (494 milioni nel 2012, 595,8 milioni nel 2013, 623,4 milioni nel 2014). Tale componente

tecnica contabile è stata detratta per il 2012, il 2013 e il 2014, anche ai fini della determinazione del

rapporto di incidenza sulle spese correnti. In particolare, per il 2012 gli accertamenti e gli impegni

di competenza girano per lo stesso importo; per il 2013 gli accertamenti sono più elevati degli

impegni di spesa (pari a 591,2 milioni) per 4,6 milioni e tale differenziale, accantonato nell’avanzo

finanziario 2013, è stato iscritto a spesa nel 2014 (ai fini della presente elaborazione, alle spese di

parte corrente del 2013 è stato detratto l’importo di 591,2 milioni); conseguentemente, per il 2014

gli accertamenti sono più bassi degli impegni di spesa (pari a 628,0 milioni) per 4,6 milioni proprio

a causa dell’applicazione nel 2014 del citato differenziale, accantonato nell’avanzo finanziario 2013

(ai fini della presente elaborazione, alle spese di parte corrente del 2014 è stato detratto l’importo di

628,0 milioni).

Nel periodo esaminato, e in particolare con riferimento al 2012, risulta a carico della Regione un

mutuo assunto dallo Stato. Ne deriva che, con riferimento al 2012, tra gli oneri a carico della

Regione sono stati computati anche quelli derivanti da tale mutuo. Sono stati computati (per il

139 Si fa anche presente che gli oneri del debito a carico della Regione sono rapportati al totale delle spese correnti e delle spese per rimborso di prestiti senza detrarre al denominatore i contributi per ammortamento dei mutui ricevuti dallo Stato; si tratta di un’accettabile semplificazione finalizzata a garantire una più immediata evidenza.

Page 341: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2012, anno nel quale peraltro l’operazione si è estinta) anche gli oneri relativi all’operazione di cash

flow swap, trattandosi sostanzialmente di un’operazione di debito per la Regione. Sono stati presi

in considerazione anche gli oneri di ammortamenti riferiti al mutuo la cui titolarità è stata

trasferita alla Regione nel 2009 a seguito dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 28

maggio 2009, n. 3774, con la quale è stata disposta la chiusura del commissariamento per

l’emergenza socio-ambientale determinatasi nel settore della depurazione delle acque reflue nel

Comune di Tolmezzo; per il periodo esaminato, si tratta degli oneri del solo 2012, anno in cui si è

concluso l’ammortamento del mutuo. Per il 2014 si prendono in considerazione anche gli effetti

contabili in termini di oneri di ammortamento dei tre mutui con oneri a carico della Regione

stipulati dal Commissario per l’emergenza socio-economico ambientale determinatasi nella laguna

di Marano-Grado e alla titolarità dei quali la Regione è subentrata nel 2014 in seguito alla revoca

dello stato di emergenza.

Per il computo delle rate di ammortamento del debito sono stati esclusi i mutui con oneri a carico

dello Stato, in quanto sono anticipati dalla Regione e interamente rimborsati dallo Stato

attraverso l’erogazione di specifici contributi.

8.4.2 Analisi degli oneri di ammortamento del debito a carico della Regione

Sulla base delle sopra descritte premesse metodologiche, si procede innanzitutto all’analisi degli

oneri di ammortamento (quota capitale e quota interessi) relativi al debito regionale per il periodo

2012-2014.

L’analisi è sviluppata con riferimento ai BOR ancora in ammortamento e ai mutui con oneri a

carico della Regione e in base alla distinzione tra debito con ammortamento a tasso fisso e a tasso

variabile.

Con riferimento ai mutui con oneri a carico della Regione, si ricorda che nel 2014 la Regione è

subentrata nella titolarità di tre mutui stipulati dal Commissario per l’emergenza socio-economico

ambientale determinatasi nella laguna di Marano-Grado in seguito alla revoca dello stato di

emergenza. In particolare, trattasi dei seguenti tre mutui: debito residuo al 31.12.2014 pari a €

4.978.680,51, con ammortamento dal 2015 al 2028 al tasso fisso del 5,04% e rata annua costante

pari a € 500.000,00; debito residuo al 31.12.2014 pari a € 5.739.337,47, con ammortamento fino al

2027 al tasso fisso del 4,84% e rata annua costante pari a € 600.000,00 (nel 2014 è a carico della

Regione la sola seconda rata semestrale, pari a € 300.000,00, rappresentata da € 142.698,66 di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

quota interessi e € 157.301,34 di quota capitale); debito residuo al 31.12.2014 pari a €

23.438.520,31, con ammortamento dal 2015 al 2030 al tasso fisso del 4,0175% e rata annua

costante pari a € 2.000.000,00. Complessivamente si rileva un debito residuo al 31.12.2014 pari a €

34.156.538,29, con rate di ammortamento, a partire dal 2015, pari a € 3.100.000,00 annui.

Si ricorda che gli oneri di ammortamento dei mutui a carico della Regione, registrati nel 2012 (pari

a complessivi € 38.214.537,61, di cui € 11.878.080,71 da mutui con ammortamento a tasso variabile

e € 26.336.456,90 da mutui con ammortamento a tasso fisso), sono composti per:

€ 25.820.000,00 che rappresentano la quota posta a carico della Regione nel 2012

dell’ammortamento di un mutuo a tasso fisso assunto dallo Stato;

€ 11.878.080,71 con riferimento a due mutui con ammortamento estinto nel 2012 a tasso variabile;

€ 516.456,90 derivanti dall’ammortamento del mutuo a tasso fisso (nel 2012 si è concluso

l’ammortamento) la cui titolarità è stata trasferita alla Regione nel 2009 a seguito dell’ordinanza

del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 maggio 2009, n. 3774, con la quale è stata disposta la

chiusura del commissariamento per l’emergenza socio-ambientale determinatasi nel settore della

depurazione delle acque reflue nel Comune di Tolmezzo.

Si aggiunge che tra l’indebitamento e i connessi oneri di ammortamento, al fine della presente

elaborazione, sono stati considerati anche gli oneri (€ 3.832.786,93 nel 2012) derivanti

dall’operazione di cash flow swap, estinta nel 2012, che rappresenta sostanzialmente di

un’operazione di debito per la Regione.

Di seguito si analizzano gli oneri di ammortamento (quota capitale e quota interessi) relativi ai

BOR, in base alla distinzione tra B.O.R. con ammortamento a tasso fisso e a tasso variabile.

L’andamento degli oneri complessivi di ammortamento dei B.O.R. per il periodo 2012-2014 è

indicato nella tabella seguente.

Tabella 119 Oneri di ammortamento 2012-2014 dei Buoni obbligazionari regionali

Anno Rate BOR a tasso fisso

Rate BOR a tasso variabile

Rate BOR (a tasso fisso+ a tasso variabile)

2012 59.188.640,50 113.667.212,59 172.855.853,09

2013 59.207.469,15 95.536.461,49 154.743.930,64

2014 59.212.686,11 75.055.224,00 134.267.910,11

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Nota: le rate sono tratte dai piani di ammortamento di ciascun debito, trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nota: valori espressi in €

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nel periodo 2012-2014 gli oneri di ammortamento dei B.O.R. emessi presentano un andamento

tendenzialmente decrescente (172,9 milioni nel 2012, 154,7 milioni nel 2013 e 134,3 milioni nel

2014), con una quota prevalente relativa ai B.O.R. con ammortamento a tasso variabile.

Per gli oneri di ammortamento per i B.O.R. con ammortamento a tasso fisso, si elabora di seguito

l’evoluzione degli oneri complessivi, per ciascun B.O.R. emesso.

Tabella 120 Oneri di ammortamento 2012-2014 per ciascun B.O.R. con ammortamento a tasso fisso Anno B.O.R. V.Nom. Rata 2012 387.000.000,00 33.517.404,36

286.000.000,00 25.671.236,14 59.188.640,50

2013 387.000.000,00 33.523.421,44 286.000.000,00 25.684.047,71 59.207.469,15

2014 387.000.000,00 33.528.435,41 286.000.000,00 25.684.250,70 59.212.686,11

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Nota: le rate sono tratte dai piani di ammortamento di ciascun debito, trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nel periodo 2012-2014 si evidenziano oneri pari a 59,2 milioni per ciascun anno.

Con riferimento agli oneri di ammortamento per i B.O.R. con ammortamento a tasso variabile, si

elabora di seguito, per il periodo 2012-2014 l’evoluzione degli oneri complessivi, ripartiti in quota

capitale e quota interessi e per ciascun B.O.R. emesso.

Tabella 121 Oneri di ammortamento 2012-2014 per ciascun B.O.R. con ammortamento a tasso variabile Anno B.O.R.

V.Nom. Quota interessi Quota capitale Rata

2012 218.590.000,00 2.166.755,16 32.788.500,00 34.955.255,16

129.800.000,00 166.400,81 14.752.191,25 14.918.592,06

199.472.000,00 546.378,26 21.527.018,24 22.073.396,50

328.683.000,00 2.746.395,83 21.522.162,84 24.268.558,67

164.500.000,00 1.510.208,70 15.941.201,50 17.451.410,20

7.136.138,76 106.531.073,83 113.667.212,59

2013 218.590.000,00 509.475,91 32.788.500,00 33.297.975,91

199.472.000,00 61.512,09 22.011.735,20 22.073.247,29

328.683.000,00 655.167,50 22.488.490,86 23.143.658,36

164.500.000,00 335.555,33 16.686.024,60 17.021.579,93

1.561.710,83 93.974.750,66 95.536.461,49

2014 218.590.000,00 381.196,37 32.788.500,00 33.169.696,37

Page 344: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Anno B.O.R. V.Nom. Quota interessi Quota capitale Rata

328.683.000,00 622.575,33 23.500.834,50 24.123.409,83

164.500.000,00 296.494,80 17.465.623,00 17.762.117,80

1.300.266,50 73.754.957,50 75.055.224,00

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione. Nota: le rate sono tratte dai piani di ammortamento di ciascun debito, trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nota: valori espressi in €

La diminuzione degli oneri di ammortamento nel periodo 2012-2014 (113,7 milioni nel 2012, 95,5

milioni nel 2013 e 75,1 milioni nel 2014) è causata sostanzialmente dalla conclusione nel 2013 del

periodo di ammortamento del B.O.R. emesso nel 2003 (valore nominale di 199,5 milioni) e nel 2012

del periodo di ammortamento del B.O.R. emesso nel 2002 (valore nominale di 129,8 milioni). Le

quote capitali determinano un andamento decrescente delle quote capitali di ammortamento dal

2012 (106,5 milioni) al 2013 (94,0 milioni) e al 2014 (73,8 milioni), a seguito della chiusura

dell’ammortamento di B.O.R. come sopra indicato. Le quote interessi, oltre alle variazioni dei tassi

di interesse, risentono anche dell’effetto dell’estinzione dell’ammortamento di B.O.R. (come sopra

indicato); in particolare, si evidenzia che gli oneri per interessi ammontano a 1,6 milioni nel 2013 e

1,3 milioni nel 2014, realizzando una netta discontinuità rispetto al dato del 2012 (7,1 milioni).

8.4.3 Incidenza sul bilancio degli oneri di ammortamento del debito a carico della Regione (a consuntivo)

Di seguito si elabora il riepilogo per il periodo 2012-2014 degli oneri di ammortamento

dell’indebitamento a carico della Regione, con la composizione in valori assoluti e in valori relativi,

per tipologia di strumento finanziario e per ammortamento a tasso fisso o variabile. Si individua

altresì l’incidenza dei suddetti oneri sul bilancio per il periodo 2012-2014, con riferimento alle

entrate tributarie e alla somma delle spese correnti e per rimborso prestiti.140

Gli oneri di ammortamento e la conseguente incidenza sul bilancio sono stati elaborati

considerando il debito effettivo per ciascun anno e i dati di consuntivo (per tale motivo divergono

da quelli esposti in altra parte della presente relazione nell’ambito dell’analisi sull’incidenza degli

oneri di ammortamento in base ai dati del bilancio di previsione iniziale).

140 Per le indicazioni metodologiche sulla determinazione degli oneri di ammortamento e sulla determinazione delle entrate tributarie e delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti, si rinvia alla premessa metodologica.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 122 Oneri di ammortamento a carico della Regione 2012-2014 sul debito effettivo (valori in €) BOR con

amm.to a tasso variabile

BOR con amm.to a tasso

fisso

Mutui con amm.to a tasso

variabile

Mutui con amm.to a tasso

fisso

Cash flow swap

Totale

2012 113.667.212,59 59.188.640,50 11.878.080,71 26.336.456,90 3.832.786,93 214.903.177,62

2013 95.536.461,49 59.207.469,15 0,00 0,00 0,00 154.743.930,64

2014 75.055.224,00 59.212.686,11 0,00 300.000,00 0,00 134.567.910,11

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: piani di ammortamento trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Tabella 123 Ripartizione (quota interessi e quota capitale) degli oneri di ammortamento a carico della Regione 2012-2014 sul debito effettivo (valori in €)

Quota interessi Quota capitale Totale 2012 26.007.042,97 188.896.134,65 214.903.177,62

2013 17.236.439,98 137.507.490,66 154.743.930,64

2014 15.458.251,27 119.109.658,84 134.567.910,11

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: piani di ammortamento trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Tabella 124 Composizione percentuale degli oneri di ammortamento a carico della Regione 2012-2014 sul debito effettivo BOR con

amm.to a tasso

variabile

BOR con amm.to a

tasso fisso

Mutui con amm.to a

tasso variabile

Mutui con amm.to a tasso fisso

Cash flow swap

Totale

2012 52,89% 27,54% 5,53% 12,26% 1,78% 100,00%

2013 61,74% 38,26% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%

2014 55,77% 44,00% 0,00% 0,22% 0,00% 100,00%

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: piani di ammortamento trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Tabella 125 Ripartizione percentuale (quota interessi e quota capitale) degli oneri di ammortamento a carico della Regione 2012-2014 sul debito effettivo

Quota interessi Quota capitale Totale

2012 12,10% 87,90% 100,00%

2013 11,14% 88,86% 100,00%

2014 11,49% 88,51% 100,00%

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 346: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nota: piani di ammortamento trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Tabella 126 Incidenza sul bilancio degli oneri di ammortamento del debito effettivo con oneri a carico della Regione per il periodo 2012-2014

A)

Oneri di ammortamento

B) Entrate tributarie

A/B

C) Spese correnti (Tit.

I) +Spese per rimborso prestiti

(Tit. III)

A/C

2012 214.903.177,62 4.127.431.994,41 5,21% 4.364.447.941,58 4,92%

2013 154.743.930,64 4.569.258.948,45 3,39% 4.055.441.619,52 3,82%

2014 134.567.910,11 4.178.129.718,42 3,22% 4.088.792.626,36 3,29%

Fonte: dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in esito a richiesta istruttoria della Sezione; rendiconti anni 2012, 2013 e 2014 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Nota: piani di ammortamento trasmessi dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Nota: Le entrate tributarie e le spese correnti + le spese per rimborso prestiti sono al netto delle partite tecnico-contabili su compensazioni e rimborsi da compartecipazioni erariali.

Figura 20 Oneri di ammortamento 2012-2014 su debito effettivo per tipologia di debito

0

50

100

150

200

250

2012 2013 2014

milio

ni

di

Oneri di ammortamento 2012-2014 su debito effettivoper tipologia di debito

Cash flow swap

Mutui conammortamento a tassofisso

Mutui conammortamento a tassovariabile

BOR con ammortamentoa tasso fisso

BOR con ammortamentoa tasso variabile

Page 347: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 21 Oneri di ammortamento 2012-2014 su debito effettivo per quota interessi e quota capitale

Figura 22 Incidenza di bilancio degli oneri di ammortamento del debito effettivo nel periodo 2012-2014

Nel 2014, soprattutto per effetto della conclusione del periodo di ammortamento del B.O.R. emesso

nel 2003 (valore nominale di 199,5 milioni), gli oneri complessivi di ammortamento

dell’indebitamento scendono sensibilmente rispetto al dato del 2013 (154,7 milioni), registrando

l’importo di 134,6 milioni. Si ricorda che gli oneri di ammortamento del 2012 (214,9 milioni) erano

0

50

100

150

200

250

2012 2013 2014

milio

ni

di

€Oneri di ammortamento 2012-2014 su debito effettivo

per quota interessi e quota capitale

quota capitale

quota interessi

0,00%

1,00%

2,00%

3,00%

4,00%

5,00%

6,00%

2012 2013 2014

inci

den

za p

erc

en

tuale

incidenza di bilancio degli oneri di ammortamento del debito effettivo nel periodo 2012-2014

incidenza su entratetributarie

incidenza su spesecorrenti + spese perrimborso prestiti

Page 348: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

di gran lunga superiori a quelli del 2013 per effetto della presenza nel 2012 di oneri, non presenti nel

2013, relativi principalmente: alla quota a carico della Regione per il 2012 (oneri pari a 25,8

milioni) di un mutuo assunto dallo Stato; all’ammortamento di due mutui estinti nel corso del 2012

(oneri pari a 11,9 milioni); all’ammortamento del B.O.R. emesso nel 2002 del valore nominale di

129,8 milioni estinto nel 2012 (oneri pari a 14,9 milioni); agli oneri (3,8 milioni) connessi

all’operazione di cash flow swap, estinta nel 2012.

Riguardo la composizione per tipologia di strumenti finanziari, si rileva nel periodo 2012-2014 la

netta prevalenza degli oneri riferiti ai B.O.R.. Si rileva inoltre che la gran parte degli oneri di

ammortamento si riferisce alla quota capitale (dal 87,90% nel 2012 pari a 188,9 milioni, al 88,51%

nel 2014 pari a 119,1 milioni), mentre la quota interessi presenta un valore massimo nel 2012 (26,0

milioni) e successivamente si attesta su valori significativamente inferiori e progressivamente

decrescenti (17,2 milioni nel 2013 e 15,5 milioni nel 2014).

L’incidenza degli oneri di ammortamento del debito sulle entrate tributarie presenta nel periodo

2012-2014 il valore massimo del 5,21% nel 2012, per poi decrescere in modo significativo, fino al

3,22% nel 2014. Nel 2013 l’incidenza è scesa sensibilmente rispetto il 2012, passando dal 5,21% al

3,39%, per effetto congiunto di una netta diminuzione degli oneri di ammortamento

dell’indebitamento e di un aumento delle entrate tributarie (quest’ultimo per effetto anche di

componenti non ripetitive). Nel 2014 l’incidenza è scesa lievemente rispetto il 2013, passando dal

3,39% al 3,22%, per effetto di una diminuzione degli oneri di ammortamento dell’indebitamento

più che proporzionale rispetto alla riduzione delle entrate tributarie.

L’incidenza degli oneri di ammortamento dell’indebitamento sulla somma delle spese correnti e

delle spese per rimborso prestiti registra nel 2012 il valore massimo del 4,92% per poi scendere nel

2013 al 3,82% e nel 2014 al 3,29%.

8.5 I contratti derivati finanziari

Per l’incidenza dei contratti derivati sugli oneri conseguenti al debito a carico della Regione si

rinvia a quanto contenuto nella relazione al giudizio di parificazione del rendiconto regionale per

l’esercizio 2013, in quanto i contratti di finanza derivata stipulati dalla Regione si sono estinti nel

2013. Nel 2014 non sono stati stipulati nuovi contratti finanziari derivati.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

8.6 Le garanzie regionali

E’ già stato evidenziato ai fini della parificazione dei rendiconti degli ultimi esercizi141 che la

Regione assolve la fondamentale finalità istituzionale tesa al perseguimento dello sviluppo

economico-sociale del territorio in funzione degli obiettivi individuati dalla sua programmazione

anche attraverso la prestazione di garanzie. Essendo preordinate alla riduzione dei tassi d’interesse

e al contenimento dei costi di accesso al credito da parte degli operatori economici, esse

rappresentano una specifica forma dell’intervento pubblico riconducibile al settore

dell’agevolazione al credito.

Le garanzie pubbliche, tradizionalmente inquadrate nella categoria delle obbligazioni pubbliche,

costituiscono una species del genus dei “finanziamenti pubblici” inteso come intervento finalizzato

al sostegno di determinate iniziative economiche o di specifiche categorie di destinatari, da cui si

discosta per l’assenza di un’attribuzione diretta e attuale di risorse al beneficiario e di una

corrispondente diminuzione nel bilancio pubblico. Il significato economico e giuridico

dell’obbligazione si riassume infatti nell’assunzione del rischio di dover soddisfare i terzi creditori a

fronte dell’inadempimento dell’obbligazione sottostante e quindi nell’esistenza di una

manifestazione finanziaria a carico del bilancio solamente eventuale. Tale significato non viene a

modificarsi nemmeno in quelle forme di garanzia in cui può essere invece presente un iniziale

effetto finanziario consistente nella costituzione di fondi di garanzia o nella concessione di

finanziamenti a “fondi rischi” pubblici o privati.

In questo contesto si è oramai consolidato l’approfondimento della Sezione, che ha allargato lo

spettro dell’indagine finalizzata alla parificazione del rendiconto regionale, estendendo l’analisi alle

obbligazioni di garanzia direttamente facenti capo alla Regione. Con tale espressione qui si

intendono le garanzie che coinvolgono la responsabilità della Regione sulla base di un rapporto

giuridico che la qualifica immediatamente, e cioè non attraverso la sua veste di finanziatore di un

fondo di garanzia, come garante del regolare adempimento di una determinata obbligazione.

La fisiologica assenza di una manifestazione finanziaria di tale fenomeno nei rapporti esterni, ha

indotto infatti la Sezione a verificare innanzi tutto la consistenza quantitativa dell’obbligazione di

garanzia gravante sulla Regione al 31 dicembre di ogni esercizio, a verificare i contenuti e la

qualità dell’organizzazione e delle evidenze contabili o extracontabili in uso presso

l’Amministrazione, a individuare il rapporto tra il rischio assunto e le risorse di copertura all’uopo

141 Cfr. in particolare deliberazione n. 54/2011 p. 595.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

allocate in bilancio nonché a verificare la coerenza, la chiarezza e la trasparenza della

rappresentazione contabile.

Al riguardo deve anche osservarsi che la crisi economica che sta attraversando il Paese impone la

necessità di un attento monitoraggio sulle dinamiche evolutive degli aspetti contabili e finanziari

connessi alle garanzie regionali e in particolare sul fondamentale aspetto della copertura finanziaria

delle obbligazioni assunte dalla Regione.

La copertura deve infatti essere effettiva e quantificata sulla base di adeguati criteri che la

rapportino all’entità del rischio esistente. A questo proposito nei precedenti referti è stata

richiamata l’attenzione sull’importanza di un congruo rapporto tra l’ammontare del debito

garantito e gli importi a tal fine accantonati sugli specifici capitoli opportunamente allocati nel

bilancio. La determinazione di tale rapporto deve innanzi tutto, in un’ottica di doverosa prudenza,

tener conto della qualità soggettiva degli enti garantiti, delle dinamiche economiche del settore al

quale appartengono e, anche alla luce delle vicende pregresse, dell’entità del rischio a cui è

effettivamente esposta l’Amministrazione. Dall’altro lato si dovrà tutelare la necessità di non

operare accantonamenti eccessivi, che producano impropri congelamenti di risorse a discapito di un

ottimale loro utilizzo in funzione degli obiettivi fissati dalla programmazione regionale.

Tutto ciò premesso, l’analisi svolta nei precedenti esercizi ha consentito di poter ricondurre le

garanzie sostanzialmente a tre distinte tipologie, a seconda della fonte che le prevede e cioè

a una prima generale tipologia, che trova fondamento in una numerosa serie di singole

disposizioni di legge regionale che prevedono la prestazione di fideiussione regionale a favore

di soggetti pubblici o privati, a fronte prevalentemente di operazioni di mutuo e, in qualche

caso, di anticipazioni finanziarie da parte di istituti di credito

a una seconda tipologia, che fa capo all’articolo 114 della legge regionale 75/1982 142 (Testo

unico delle leggi regionali in materia di edilizia residenziale pubblica) secondo cui i mutui

contratti dagli operatori per la realizzazione di programmi di edilizia sovvenzionata e

convenzionata, ammessi a contributo regionale, usufruiscono della garanzia integrativa della

Regione per il rimborso integrale del capitale e degli interessi dovuti, ivi compresi gli oneri

accessori. La garanzia si intende automaticamente prestata con l’emissione del

provvedimento di concessione del contributo regionale

a una terza tipologia che rinviene la sua fonte nell’articolo 14, comma 1, della legge regionale

142 La disposizione è stata abrogata dall’articolo 23, comma 1, della legge regionale 6/2003. Le operazioni attualmente pendenti sono quindi ad esaurimento.

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350

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4.6.2009 n. 11143, secondo il quale, nel quadro degli interventi di cui all'articolo 12 bis, comma

1, della legge regionale 4 marzo 2005, n. 4 (Interventi per il sostegno e lo sviluppo

competitivo delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia), l'Amministrazione

regionale è autorizzata a rilasciare controgaranzie nei limiti massimi consentiti dalla

normativa comunitaria. Tali controgaranzie sono finalizzate a ridurre il rischio sottostante le

operazioni poste in essere a favore delle microimprese e delle piccole e medie imprese (PMI) a

valere sul Fondo regionale di garanzia per le PMI ovvero sul Fondo regionale di garanzia per

le PMI del settore agricolo.

Con riferimento alla prima generale tipologia di garanzia al 31.12.2014 i dati trasmessi

dall’Amministrazione in esito alla specifica richiesta istruttoria della Sezione attestano che sono

pendenti 229 operazioni e quindi 8 in meno rispetto a quelle registrate al termine dell’esercizio

precedente. Ciò deriva dalla cessazione di 14 operazioni e dall’attivazione, nel 2014, delle seguenti 6

nuove posizioni per un valore complessivo di euro 171.745.052,19:

Tabella 127 - garanzie dirette attivate nell’anno 2014 legge

garanzia beneficiario opera scadenza

debito residuo (euro)

14/2012 Autovie Venete Spa

terza corsia 31/03/2017 120.000.000,00

3/1999

Consorzio sviluppo industriale ed

economico zona pedemontana alto

Friuli - CIPAF

adeguamento canale di scarico dell'impianto di depurazione - 3° lotto

30/06/2029 1.775.470,19

28/2001 Consorzio bonifica

Ledra Tagliamento

ristrutturazione ed adeguamento impianti sollevamento e pompaggio nel comprensorio consortile

31/05/2034 3.000.000,00

14/2012 Mediocredito

finanziamento per rendere disponibili le risorse da destinarsi specificatamente ed esclusivamente alla concessione di credito alle imprese del territorio regionale

15/12/2020 40.000.000,00

3/1995 Università degli

studi di UD ristrutturazione ex sezione femminile Istituto Renati di Udine - I lotto

31/12/2034 5.490.493,20

24/2009 3/1995

Università degli studi di UD

ristrutturazione ex sezione femminile Istituto Renati di Udine - II lotto

31/12/2029 1.479.088,80

totale 171.745.052,19

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

143 La legge reca ”Misure urgenti in materia di sviluppo economico regionale, sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie, accelerazione di lavori pubblici” e rappresenta la manovra anticongiunturale posta in essere dalla Regione.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Il 69,87%, corrispondente a euro 120 milioni, dei complessivi euro 171.745.052,19, vede come

soggetto beneficiario Autovie Venete Spa, mentre il 23,29%, corrispondente a euro 40 milioni, vede

come soggetto beneficiario Mediocredito.

A fronte delle suddette novità intervenute nel 2014, il fenomeno, nel suo complesso, presenta un

valore del debito residuo al 31.12.2014 pari ad euro 437.729.355,27, cui corrisponde il valore

complessivo della garanzia regionale a tale data. Si registra dunque una consistente variazione di

segno positivo per un importo di euro 127.197.134,79 (+ 40,96%) rispetto al valore di euro

310.532.220,48 esistente al 31.12.2013.

I soggetti garantiti sono enti pubblici e consorzi, università degli studi, enti regionali, istituzioni

pubbliche, enti religiosi e parrocchie, enti privati e anche società partecipate dalla Regione,

comprese quelle “in house”, in cui la totalità del capitale sociale è di proprietà regionale.

A quest’ultimo proposito, gli esiti del controllo hanno evidenziato, con riferimento al valore delle

singole operazioni, che quella maggiormente rilevante, con un debito residuo al 31.12.2014 pari ad

euro 120 milioni (27,41% del debito residuo complessivo) riguarda Autovie Venete Spa sulla base

di un rapporto obbligatorio sorto nel 2014 e avente scadenza il 31.3.2017, da destinarsi alla

realizzazione della terza corsia.

Degne di nota sono anche la garanzia a favore di Mediocredito, sorta nell’anno 2014 con scadenza

15.12.2020, con un debito residuo al 31.12.2014 pari ad euro 40 milioni in relazione al

finanziamento diretto a rendere disponibili le risorse da destinarsi specificatamente ed

esclusivamente alla concessione di credito alle imprese del territorio regionale, e la garanzia a

favore di FVG Strade Spa, sorta nell’anno 2009 con scadenza 24.3.2030, con un debito residuo al

31.12.2014 pari ad euro 31 milioni per la messa in sicurezza della viabilità in gestione alla società

medesima.

Tabella 128 - garanzie dirette di maggiore consistenza alla data del 31.12.2014

anno legge

garanzia beneficiario opera scadenza

debito residuo (euro)

2014 14/2012 Autovie Venete

Spa terza corsia 31/03/2017 120.000.000,00

2014 14/2012 Mediocredito

finanziamento per rendere disponibili le risorse da destinarsi specificatamente ed

esclusivamente alla concessione di credito alle imprese del territorio regionale

15/12/2020 40.000.000,00

2009 17/2008 F.V.G. Strade

S.p.A. messa in sicurezza viabilità in gestione FVG

strade 24/03/2030 31.000.000,00

Page 353: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Se il focus si sposta sui soggetti maggiormente garantiti alla data del 31.12.2014, emerge che questi

risultano essere quelli di cui alla seguente tabella.

Tabella 129 - soggetti maggiormente garantiti alla data del 31.12.2014

beneficiario numero di operazioni

debito residuo complessivo

(euro)

Autovie Venete Spa 1 120.000.000,00

Mediocredito FVG S.p.A. 1 40.000.000,00

Autorità portuale Trieste 12 37.238.175,74

FVG Strade spa 1 31.000.000,00

Consorzio sviluppo industriale Aussa Corno 23 27.822.787,11

Università degli studi - UD 10 22.604.589,89

Università degli studi - TS 8 20.633.244,77

Consorzio sviluppo industriale Monfalcone 22 18.883.197,71

Fondazione Teatro Verdi Trieste 2 18.000.000,00

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Con riferimento alla seconda tipologia di garanzie, si rileva che al 31.12.2014 quelle relative

all’edilizia convenzionata attengono a 99 (al 31.12.2013 erano 109) residuali interventi: per 94 di

questi sono stati decretati ed interamente emessi ruoli di spesa fissa, mentre per gli altri 5 il ruolo

non è ancora in corso in quanto interessato da sola decretazione. Il valore complessivo del

decretato ammonta a euro 20.244.997,39, mentre il valore dei ruoli emessi è pari ad euro

16.407.567,99.

La Regione non dispone di analitiche evidenze afferenti i valori delle garanzie correlate, ma stima

prudentemente in tre a uno il rapporto che intercorre tra il valore delle garanzie pendenti in ordine

ai contratti di mutuo sottostanti e il valore del decretato afferente le contribuzioni. Al 31.12.2014 il

valore delle garanzie viene conseguentemente quantificato in euro 60.734.992,17 (euro

70.134.784,83 al 31.12.2013).

Per quanto attiene alla terza tipologia, nel corso del 2014 e sulla base di 10 deliberazioni della

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Giunta Regionale 144 sono state rilasciate controgaranzie per l’importo complessivo di euro

16.296.147,76. Al fine di determinare il potenziale impegno assunto dalla Regione, dall’importo

deliberato nel periodo 2010/2014 (euro 67.931.685,56 di cui euro 4.883.520,00 deliberato nel 2010,

euro 16.876.505,80 deliberato nel 2011, euro 12.669.740,00 deliberato nel 2012, euro 17.205.772

deliberato nel 2013 ed euro 16.296.147,76 deliberato nel 2014) devono essere detratti gli importi

relativi alle controgaranzie nel frattempo scadute, oggetto di rinuncia o di escussione, pari ad euro

18.751.746. Il valore residuale delle controgaranzie al 31.12.2014 ammonta dunque a euro

49.179.939,56.

Senza poter trascurare la diversa natura giuridica delle garanzie prestate cui è correlata una

diversa intensità del rischio sotteso, come pure la circostanza che per una delle tre tipologie di

garanzia l’ammontare delle stesse non è determinato in via analitica, ma solo sulla base di una

stima, si può comunque riassumere nei termini seguenti l’importo complessivamente garantito

dalla Regione alla data del 31.12.2014:

Tabella 130 - importo complessivamente garantito dalla Regione alla data del 31.12.2014

importo garantito dalla Regione al 31.12.2014

garanzie prestate sulla base di varie disposizioni di legge regionale 437.729.355,27

garanzie prestate ai sensi dell'articolo 114 della legge regionale 1.9.1982 n. 75 60.734.992,17

controgaranzie prestate ai sensi dell'articolo 14, comma 1 della legge regionale 4.6.2009 n. 11

49.179.939,56

totale garanzie al 31.12.2014 547.644.287,00

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Le risultanze del rendiconto 2014 attestano l’esistenza di stanziamenti nel bilancio 2014 per

complessivi euro 174.546.166,81 (euro 61.049.836 da competenza pura e euro 113.496.330,81 da

competenza derivata), corrispondenti al 31,87% del debito garantito. Tali stanziamenti

rappresentano un prudenziale e doveroso accantonamento di risorse per il rischio di escussione delle

garanzie. Nell’anno 2013 l’incidenza era pari al 27,06%, mentre nell’anno 2012 era pari al 25,23%,

come specificato nella tabella che segue.

Tabella 131 - rapporto di copertura delle garanzie esistenti nel triennio 2012-2014

144 Si tratta delle deliberazioni: n. 158 del 31.1.2014, n.343 del 21.2.2014, n.625 del 4.4.2014, n. 739 del 17.4.2014, n. 833 del 8.5.2014, n. 1157 del 20.6.2014, n. 1401 del 24.7.2014, n. 2050 del 7.11.2014, n. 2321 del 5.12.2014, n. 2519 del 18.12.2014.

Page 355: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

anno 2012 2013 2014

stanziamenti

115.675.826,00

114.041.981,16

174.546.166,81

totale garanzie

458.491.688,01

421.472.743,03

547.644.287,00

incidenza 25,23% 27,06% 31,87%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Le suddette risultanze attestano quindi, nel passaggio dal 2013 al 2014, una variazione positiva

corrispondente ad euro 60,50 milioni (+ 53,05%) delle risorse allocate in bilancio ed un

miglioramento del rapporto di copertura derivante da un maggior aumento di tali risorse rispetto

all’aumento del debito garantito (+ 29,94%).

Nella tabella che segue si riporta il dettaglio degli stanziamenti assestati afferenti ai capitoli

coinvolti nel triennio 2012-2014.

Tabella 132 - stanziamenti assestati dei capitoli di garanzia nel triennio 2012-2014

stanziamenti assestati

capitoli 2012 2013 2014

1545 36.775.275,33 33.950.000,00 46.450.000,00

1546 39.475.275,33 39.957.481,16 52.457.481,16

1547 39.175.275,34 39.884.500,00 75.338.685,65

1745

1746

1747

1748 - -

1845 -

1846 -

1847 -

1848

1849 250.000,00 250.000,00 300.000,00

totale 115.675.826,00 114.041.981,16 174.546.166,81

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 356: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

I capitoli di spesa che nel 2014 sono stati interessati da stanziamenti non nulli sono dunque i

capitoli 1545, 1546, 1547 e 1849. I primi tre sono articolati secondo la logica del settore cui

accedono le operazioni assistite da garanzia (“territorio e ambiente” per il capitolo 1545, “sociale”

per il capitolo 1546, “economico” per il capitolo 1547). Il capitolo 1849 invece attiene al fondo per

la concessione di garanzie fidejussorie a organismi primari di spettacolo dal vivo e servizio culturale

(reiscrizione somme anni precedenti) ai sensi dell’articolo 23, comma 1 bis, della legge regionale

5/2008.

La tabella che segue evidenzia gli scostamenti nell’anno 2014 tra stanziamenti iniziali e

stanziamenti assestati di cui ai capitoli coinvolti.

Tabella 133 - stanziamenti iniziali e assestati dei capitoli di garanzia nell’anno 2014

capitolo

stanziamento iniziale stanziamento assestato variazione

(stanziamento assestato - stanziamento iniziale)

variazione %

1545

12.500.000,00

46.450.000,00

33.950.000,00 271,60%

1546

12.500.000,00

52.457.481,16

39.957.481,16 319,66%

1547

35.999.836,00

75.338.685,65

39.338.849,65 109,28%

1849

50.000,00

300.000,00

250.000,00 500,00%

totale

61.049.836,00

174.546.166,81

113.496.330,81 185,91%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

La gestione contabile delle risorse stanziate è desumibile dalla seguente tabella ove si riportano gli

importi relativi a impegni, trasferimenti, economie e pagamenti totali.

Tabella 134 - impegni, trasferimenti, economie e pagamenti totali dei capitoli di garanzia nell’anno 2014

capitolo impegni trasferimenti economie pagamenti totali

1545 - - 46.450.000,00 -

1546 - - 52.457.481,16 -

1547 928.215,61 - 74.410.470,04 928.215,61

1849 - - 300.000,00 -

totale 928.215,61 - 173.617.951,20 928.215,61

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

La circostanza certamente più significativa dell’esercizio 2012 era stata l’avvenuta escussione di

due garanzie, a valere sul capitolo 1547, per complessivi euro 62.143,34. Il fenomeno risultava

rilevante non tanto per i suoi valori finanziari, quanto piuttosto per il fatto che andava ad

interrompere una consolidata serie storica caratterizzata dall’assenza di escussioni.

Negli anni 2013 e 2014 il fenomeno si è consolidato, essendo state escusse, rispettivamente, 8 e 11

ulteriori garanzie per un importo pari a euro 604.669,51145 e ad euro 769.834,29, cosicchè l’onere

complessivo a carico della Regione ammonta per il triennio 2012-2014 a complessivi euro

1.436.647,14.

Con riferimento alle garanzie escusse nell’anno 2014, in riscontro alla richiesta effettuata dalla

Sezione di indicare gli atti assunti a seguito del pagamento dell’importo garantito, la Direzione

centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e

comunitarie ha riportato gli estremi delle note e dei messaggi di posta elettronica con cui sono stati

inviati ai Confidi e al Frie i decreti di impegno e liquidazione emessi nel 2014 a titolo di escussione

di controgaranzia, ai fini dell’adempimento dell’obbligo di attivare e curare le procedure di

recupero dei crediti sorti a seguito dell’escussione della garanzia prestata e a riversare alla Regione

le somme da questa pagate in ragione della controgaranzia escussa146.

La Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche

e comunitarie ha inoltre rappresentato che, con nota del Servizio programmazione prot. 22166 del

30.7.2014 inviata a FRIE, Confidi artigiani e PMI, Confidi Friuli, Confidi Gorizia, Confidi

Pordenone, Confidimprese FVG è stato rammentato l’obbligo di attivare e curare le procedure di

recupero, direttamente o tramite terzi, dei crediti sorti a seguito dell’escussione della garanzia

145 Si segnala che l’importo di euro 604.669,51 differisce da quello comunicato in sede di parificazione del rendiconto della Regione Friuli Venezia Giulia per l’anno 2013 che era pari a euro 545.650,35. 146 Trattasi dei seguenti decreti: decreto 1408/SPROG/6.3 del 20.6.2014 inviato a Confidi Friuli con nota prot. del 10.7.2014, decreto 1409/SPROG/6.3 del 20.6.2014 inviato a Confidi Friuli con nota prot. 20406 del 10.7.2014, decreto 1683/SPROG/6.3 del 22.7.2014 inviato a Confidi Pordenone con nota prot. 545 del 13.1.2015, decreto 2109/SPROG/6.3 del 29.9.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014, decreto 2190/SPROG/6.3 del 9.10.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014, decreto 2188/SPROG/6.3 del 9.10.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014, decreto 2189/SPROG/6.3 del 9.10.2014 inviato a fondo garazia PMI con mail del 12.12.2014, decreto 2282/SPROG/6.3 del 20.10.2014 inviato a Confidimprese FVG con nota prot. 544 del 13.1.2015 e a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014, decreto 2326/SPROG/6.3 del 24.10.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014 e a Confidi Friuli con mail del 3.3.2015, decreto 2329/SPROG/6.3 del 27.10.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014 e a Neafidi con nota prot. 546 del 15.1.2015, decreto 2623/SPROG/6.3 del 25.11.2014 inviato a fondo garanzia PMI con nota prot. 548 del 13.1.2015 e a Neafidi con nota prot. 546 del 13.1.2015, decreto 2338/SPROG/6.3 del 28.10.2014 inviato a fondo garanzia PMI con mail del 12.12.2014 e a Confidi Gorizia con nota prot. 543 del 13.1.2015, decreto 2656/SPROG/6.3 del 26.11.2014 inviato a fondo garanzia PMI con nota prot. 548 del 13.1.2015 e a Confidi industria Trieste con nota prot. 547 del 13.1.2015.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

prestata ed è stato richiesto l’invio di documentazione utile a comprovare lo stato del credito

relativo alle posizioni escusse.

Considerazioni conclusive

La risultanza più rilevante, e per certi versi attesa, è il consolidarsi delle escussioni, che hanno

raggiunto valori non trascurabili. L’Amministrazione ha comunque assunto iniziative a tutela del

suo credito, che dovrà seguire con diligenza e tempestività.

Al riguardo non può essere sottaciuto che il fenomeno, che in questa sede si presenta nei suoi profili

civilistici connessi alle doverose misure che il fidejussore escusso è chiamato a intraprendere nei

confronti del debitore principale, va inquadrato nel più ampio contesto dell’intervento regionale a

sostegno del sistema economico regionale, che ha scaricato sulla Regione oneri di ben altra

rilevanza.

I profili contabili della gestione delle garanzie non presentano aspetti degni di rilievo sia sotto il

profilo dell’adeguatezza della copertura sia sotto il profilo della gestione contabile dei capitoli.

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9. IL CONTO DEL PATRIMONIO 9.1 Struttura e composizione del conto generale del patrimonio

Il conto generale del patrimonio della Regione Friuli Venezia Giulia è costituito dalla nota

preliminare che fornisce una rappresentazione sintetica delle risultanze della gestione patrimoniale,

dalla sezione I “conti generali”, dalla sezione II “dimostrazione dei punti di concordanza tra gli

accertamenti di competenza del bilancio e il conto del patrimonio”, dalla sezione III “conto

generale riassuntivo delle rendite e delle spese e di altri aumenti e diminuzioni patrimoniali” e dagli

allegati di dettaglio dei conti generali.

Il risultato della gestione patrimoniale in un esercizio è pari alla differenza tra il totale delle

attività e il totale delle passività, denominata “sostanza netta patrimoniale”. Le attività si

distinguono in finanziarie, disponibili e non disponibili, le passività in finanziarie e diverse; la

descrizione delle singole voci è articolata in appositi conti generali. Le sezioni che compongono il

conto generale del patrimonio hanno l’obiettivo di analizzare l’evoluzione della sostanza netta

patrimoniale rispetto all’esercizio precedente.

La sezione I descrive il contenuto dei seguenti conti generali:

Conto generale delle attività e passività finanziarie;

Conto generale dei beni immobili, mobili, crediti, titoli di credito e altre attività disponibili;

Conto generale dei beni destinati ai servizi della regione ed altre attività non disponibili;

Conto generale delle passività diverse;

Per ogni conto generale è esposta la consistenza iniziale, le variazioni dell’esercizio e la consistenza

finale di ciascuna voce, la cui dimostrazione analitica è demandata agli allegati.

La sezione II espone la variazione patrimoniale derivante dalla gestione di competenza del bilancio

riconducibile agli accertamenti e agli impegni di competenza depurati da entrate e spese che hanno

generato variazioni dello stesso importo e di segno opposto nei conti generali delle attività

disponibili e indisponibili e delle passività diverse. Le entrate relative a operazioni permutative

all’interno del conto del patrimonio si riferiscono a variazioni patrimoniali negative per

diminuzioni di attività (alienazioni e rimborsi crediti) e aumento di passività (accensione prestiti).

Le spese relative a operazioni permutative all’interno del conto del patrimonio si riferiscono a

variazioni patrimoniali positive per aumenti di attività (acquisizioni) e diminuzioni di passività

(rimborso di prestiti e reiscrizione in bilancio di residui perenti).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La sezione III riassume in maniera sistematica la variazione totale del patrimonio nelle

componenti che concorrono alla sua determinazione: la gestione del bilancio di competenza (già

oggetto di analisi nella sezione II), le risultanze della gestione dei residui di bilancio (aumenti e

riduzioni di residui attivi e passivi) e la gestione del patrimonio non finanziario che accoglie tutte le

variazioni dei conti generali che non si elidono con le risultanze finanziarie.

9.2 I conti generali.

I conti generali forniscono una rappresentazione sistematica delle attività e passività e ne

esprimono le dinamiche dell’esercizio riconducibili alle variazioni in aumento e diminuzione

rispetto alla consistenza iniziale. Con riferimento alle attività, la classificazione operata dai conti

generali si riferisce ai risultati della gestione finanziaria del bilancio, ai beni durevoli disponibili e

indisponibili, alle disponibilità derivanti da crediti e titoli di credito. Le passività esposte nei conti

generali si riferiscono ai debiti e ai residui passivi perenti. Di seguito si descrive il contenuto dei

conti generali del conto del patrimonio.

Il conto generale delle attività e passività finanziarie

Espone le risultanze della gestione finanziaria del bilancio ed è costituito dal fondo cassa e dai

residui attivi per le attività e dai residui passivi e trasferimenti per le passività. La variazione

dell’esercizio è costituita dall’avanzo finanziario complessivo dell’esercizio e contiene entrate e

spese derivanti rispettivamente da diminuzioni e aumenti degli elementi patrimoniali presenti negli

altri conti generali.

Il conto generale delle attività disponibili

Le evidenze del conto delle attività disponibili si riferiscono ai beni immobili disponibili, beni

mobili disponibili, crediti vari (crediti verso lo Stato pari al valore residuo dei mutui a carico dello

Stato stipulati dalla Regione e crediti per anticipazioni) e titoli di credito.

I beni immobili disponibili sono descritti negli allegati e distinti per singola provincia, con

l’indicazione del singolo bene e del Comune di pertinenza. Tra le variazioni dell’esercizio si

segnalano gli aggiornamenti di valore e i trasferimenti non onerosi che non derivano dalla gestione

finanziaria del bilancio (accertamenti/impegni).

I beni mobili disponibili non sono presenti.

I crediti verso lo Stato si riferiscono ai mutui stipulati dalla Regione ma rimborsati dallo Stato,

pertanto al debito derivante dalla stipula e iscritto tra le passività corrisponde uguale credito verso

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

lo Stato per il rimborso delle quote di ammortamento.

I crediti esistenti a fronte di anticipazioni concesse ai sensi dell’art. 80 della L.R. n. 75/1982,

dell’art. 11, c. 1, lett. b) della L.R. n. 22/1985 e dell’art. 1, della L.R. n. 52/1988, sono iscritti

separatamente tra le attività. Il valore residuo è articolato per anno di rimborso e non è ricompreso

tra i residui attivi di cui al conto generale delle attività e passività finanziarie.

I titoli obbligazionari sono obbligazioni emesse da istituti di credito. Le variazioni si riferiscono ad

aumenti per nuovi acquisti e diminuzioni per rimborso alla scadenza. Le variazioni in diminuzione

sono rilevate nell’esercizio di scadenza indipendentemente dall’effettiva riscossione che può

avvenire nell’esercizio successivo.

Le partecipazioni societarie sono costituite da partecipazioni azionarie e non azionarie. Il valore

dell’esercizio è determinato applicando al patrimonio netto risultante nel bilancio della partecipata

la percentuale di partecipazione. Con tale metodo le variazioni dell’esercizio sono costituite dalla

frazione di pertinenza delle variazioni delle componenti del patrimonio netto. Gli allegati relativi

alla movimentazione delle partecipazioni rilevano le variazioni in aumento, per

acquisti/conferimenti e rivalutazioni, e variazioni in diminuzione per vendite/conferimenti e per

svalutazioni. Le variazioni che trovano riscontro nel conto del bilancio si riferiscono ad aumenti

per sottoscrizioni a titolo oneroso o a ricapitalizzazioni per perdite, e diminuzioni per cessione della

quota di possesso e distribuzione di dividendi. La consistenza dell’esercizio non comprende le

variazioni verificatesi nell’esercizio successivamente all’approvazione dei bilanci, per le chiusure al

30 giugno, o riferite a bilanci chiusi al 31 dicembre non ancora approvati.

Il conto generale delle attività non disponibili

Rileva le variazioni patrimoniali relative alle attività non disponibili, rappresentate da beni

immobili e beni mobili.

I beni immobili indisponibili sono rappresentati allo stesso modo dei beni disponibili, ai quali si

rimanda.

I beni mobili disponibili presentano dei valori non significativi rispetto alle attività patrimoniali

complessive e sono analizzati nell’apposito allegato che riporta le variazioni avvenute nei registri di

carico e scarico.

Il conto generale delle passività diverse

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le passività diverse rappresentano le passività patrimoniali e sono costituite dai debiti e dai residui

passivi perenti.

I mutui passivi con oneri a carico della Regione rappresentano il valore residuo dei mutui passivi a

carico della Regione. Le variazioni, di natura finanziaria, si riferiscono ad aumenti riconducibili ad

accertamenti per nuove accensioni e diminuzioni riferibili ad impegni per rimborsi in conto

capitale.

I mutui passivi con oneri a carico dello Stato non incidono sul patrimonio in quanto sono

rimborsati dallo Stato, pertanto il valore residuo è rilevato per il medesimo importo tra i crediti

verso lo Stato.

Il debito derivante dall’emissione di buoni ordinari regionali è alimentato da aumenti riconducibili

ad accertamenti per nuove emissioni e diminuzioni per restituzione delle quote in conto capitale.

Il valore dei residui passivi perenti è generato da aumenti derivanti dall’eliminazione dei residui

passivi del conto del bilancio e da diminuzioni per reiscrizioni e cancellazioni. Queste ultime non

corrispondono a variazioni finanziarie nel conto di bilancio e apportano un miglioramento effettivo

alla sostanza patrimoniale netta.

9.3 La concordanza con la gestione del bilancio e le variazioni non finanziarie

Le sezioni II e III del conto del patrimonio analizzano la variazione della sostanza patrimoniale

netta rispetto all’esercizio precedente, distinguendo la gestione del bilancio (da competenza e da

residui) di cui al conto delle attività e passività finanziarie, dalle operazioni che riguardano le poste

patrimoniali degli altri conti generali (attività non finanziare e passività diverse).

La gestione del bilancio di competenza (impegni di spesa e accertamenti di entrata) origina in parte

operazioni permutative all’interno del conto del patrimonio. Come rilevato in precedenza gli

impegni di bilancio comportano variazioni di uguale importo e di segno opposto nelle componenti

non finanziarie per aumenti di attività/diminuzioni di passività, mentre gli accertamenti originano

variazioni di uguale importo e di segno opposto nelle componenti non finanziarie per diminuzioni

di attività/aumenti di passività. Ne deriva che il contributo effettivo alla variazione complessiva

del patrimonio generato dalla gestione di competenza è pari al saldo tra accertamenti e impegni

cosiddetti “depurati” dalle poste contabili citate. Quest’ultimo risultato può essere altresì

determinato tenendo conto di tutte le derivazioni di carattere patrimoniale dalla gestione del

bilancio di competenza, facendo riferimento sia ai movimenti patrimoniali non finanziari sia alle

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

movimentazioni patrimoniali delle attività e passività finanziarie, espresse in sintesi come

differenza tra l’avanzo finanziario dell’esercizio dalla gestione di competenza e l’avanzo finanziario

complessivo del precedente esercizio applicato al bilancio.

Al risultato della gestione di competenza si aggiunge la variazione della gestione dei residui, che

genera incrementi del patrimonio per maggiori residui attivi e per economie sui residui passivi, e

diminuzioni del patrimonio per minori riaccertamenti dei residui attivi. L’eliminazione dei residui

passivi perenti dal conto di bilancio comporta un aumento di uguale importo delle passività diverse

del conto del patrimonio senza pertanto incidere sulla consistenza netta patrimoniale.

La variazione complessiva della sostanza patrimoniale netta si ottiene sommando al risultato della

gestione del bilancio il saldo netto delle variazioni non finanziarie. Quest’ultimo è formato da

aumenti e diminuzioni avvenute nei conti generali delle attività disponibili, non disponibili e delle

passività diverse, che non trovano riscontro tra gli accertamenti e impegni del bilancio.

9.4 Problematiche in vista della prossima armonizzazione

Lo stato patrimoniale previsto dall’allegato n. 10 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118,

integrato e corretto dal decreto legislativo n. 126 del 2014, è strutturato in maniera differente

rispetto al conto del patrimonio della Regione. Pertanto, dopo aver esposto nei paragrafi

precedenti la composizione del conto del patrimonio regionale, si ritiene opportuno procedere con la

descrizione sintetica delle peculiarità del sistema di contabilità economico patrimoniale recepito

dall’armonizzazione contabile, applicando tali considerazioni alle differenze di rappresentazione e

di valutazione espresse nei due schemi contabili (conto del patrimonio della Regione e stato

patrimoniale armonizzato) per alcune voci ritenute maggiormente significative.

9.5 Il principio della competenza economica

Il comma 2 dell’articolo 2 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 coordinato con il decreto

legislativo 10 agosto 2014, n. 126 stabilisce che “le Regioni e gli enti locali di cui all’articolo 2 del

decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 adottano la contabilità finanziaria cui affiancano, ai fini

conoscitivi, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei

fatti gestionali, sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale”.

L’integrazione tra la contabilità finanziaria e quella economico-patrimoniale consente di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

predisporre lo stato patrimoniale e il conto economico al fine di valutare il patrimonio netto e la

variazione dello stesso generata dalla gestione di esercizio.

Le regole per l’applicazione della contabilità economico-patrimoniale sono contenute nel “principio

contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale degli enti in contabilità

finanziaria” (allegato n. 4/3 al D.Lgs 118/2011) e lo strumento preordinato al collegamento tra i

due sistemi contabili è il “piano dei conti integrato”, costituito, ai sensi del comma 4 dell’ articolo 2

della citata disposizione normativa, “dall'elenco delle articolazioni delle unità elementari del bilancio

finanziario gestionale e dei conti economico-patrimoniali, definito in modo da evidenziare, attraverso i

principi contabili applicati, le modalità di raccordo, anche in una sequenza temporale, dei dati

finanziari ed economico-patrimoniali, nonché consentire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali”.

Il principio della competenza economica consente di determinare il risultato economico di esercizio

tramite la contrapposizione dei ricavi realizzati e dei costi sostenuti nell’esercizio riconducibili

rispettivamente a beni e servizi ceduti che esauriscono la loro utilità nell’esercizio e beni e servizi

consumati/utilizzati nell’esercizio di riferimento. Tale criterio attribuisce i componenti economici

all’esercizio di spettanza indipendentemente dalla dinamica finanziaria (incassi e pagamenti).

Pertanto il conto economico coinvolge fattispecie contabili non rilevate dalla contabilità

finanziaria e a tal proposito il principio contabile applicato concernente la contabilità economico-

patrimoniale degli enti in contabilità finanziaria evidenzia tali componenti reddituali:

le quote di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali iscritte tra le attività

dello stato patrimoniale: Le immobilizzazioni sono destinate a concorrere all’attività

produttiva dell’impresa per un periodo pluriennale e pertanto si riferiscono all’acquisizione di

beni che a fine esercizio sono ancora a disposizione, cioè non consumati/utilizzati, il cui costo è

da ripartire tra gli esercizi di utilizzo di tali beni. Per tale motivo sono iscritte nell’attivo dello

stato patrimoniale e in ogni esercizio è necessario imputare la quota di costo di competenza

costituita dall’ammortamento sistematico e graduale che confluisce nel fondo ammortamento

in detrazione del valore di iscrizione delle immobilizzazioni;

accantonamenti per passività potenziali: si tratta delle passività certe o probabili non ancora

definiti nell’ammontare o nella data di estinzione. Gli accantonamenti sono costi “presunti”

che non hanno avuto manifestazione finanziaria, tuttavia nel rispetto del principio della

competenza e della prudenza devono essere imputati nel conto economico dell’esercizio

alimentando, nel passivo dello stato patrimoniale, i “fondi per rischi e oneri”;

gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e le perdite su crediti: I crediti esposti tra le

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364

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

attività dello stato patrimoniale devono essere svalutati per tener conto di tutte le situazioni di

inesigibilità, già manifestatesi o ragionevolmente prevedibili. Ciò avviene tramite

l’“integrazione”, tra i costi di competenza dell’esercizio, dell’entità “stimata” della

svalutazione dei crediti che confluisce, nello stato patrimoniale, nel fondo svalutazione crediti

il quale è direttamente detratto dal valore nominale dei crediti. Qualora nell’esercizio si

verifichino inesigibilità di crediti non derivanti dalle predette stime ma da eventi certi e precisi

si realizzano le perdite su crediti che sono costi di competenza dell’esercizio per la parte

eccedente la capienza del fondo svalutazione crediti.

Svalutazioni delle attività patrimoniali: coinvolgono i costi sostenuti per acquisti di beni

rinviati agli esercizi successivi e di conseguenza iscritti tra le attività dello stato patrimoniale

in quanto si riferiscono a beni ancora a disposizione, cioè non consumati/utilizzati, i cui

benefici si manifestano negli esercizi successivi. Si tratta delle già citate immobilizzazioni dello

stato patrimoniale, destinate ad essere utilizzate durevolmente, e dei beni destinati ad essere

utilizzati nel breve periodo (rimanenze dello stato patrimoniale). Le svalutazioni sono costi da

imputare nell’esercizio per competenza qualora viene meno o non sia più valutabile la futura

utilità o funzionalità dei costi sostenuti in origine.

Le rimanenze iniziali e finali di magazzino: si riferiscono ai costi sostenuti per l’acquisto di

beni, già rilevati nel conto economico, che nel corso dell’esercizio non sono state utilizzati o

venduti e pertanto sono da rinviare alla competenza dell’esercizio successivo. Per tale motivo

sono iscritte nell’attivo dello stato patrimoniale mentre il conto economico rappresenta solo la

variazione finale delle rimanenze.

incrementi di immobilizzazioni per lavori interni: sono componenti positivi della gestione in

quanto destinati a rettificare, ai sensi del principio della competenza, i costi sostenuti

nell’esercizio per la realizzazione di cespiti di proprietà e piena disponibilità dell’ente ma non

ancora utilizzabili perché in fase di realizzazione. A fine esercizio la rettifica di tali costi

comporta l’iscrizione tra le attività patrimoniali del corrispondente valore delle

“immobilizzazioni in corso e acconti” che sarà oggetto di ammortamento nell’esercizio in cui il

bene completato sarà pronto per l’uso. Più in generale, i costi capitalizzabili che rappresentano

acquisizioni di beni e servizi durevoli (che verranno utilizzati per più esercizi) o che

comportano un significativo incremento della vita utile delle immobilizzazioni devono essere

rettificati dal conto economico e inclusi tra le attività patrimoniali.

Ratei attivi e passivi (integrazione di ricavi e costi dell’esercizio): sono quote di ricavi e costi

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

già maturati nell’esercizio ma che saranno liquidati negli esercizi successivi . Si tratta di

componenti di reddito che maturano in proporzione al tempo e che competono parte

all'esercizio in corso e parte ai successivi. Pertanto a fine esercizio un rateo del credito o debito

già esiste sotto il profilo sostanziale ed i servizi prestati (ricavi maturati) o acquisiti (costi

maturati) misurati da quel rateo sono stati già completati (ratei attivi) o consumati (ratei

passivi).

Risconti attivi e passivi (rettifica di costi e ricavi dell’esercizio): sono quote di costi e ricavi che

hanno avuto manifestazione finanziaria nell’esercizio ma devono essere rinviati alla

competenza degli esercizi successivi in quanto le prestazioni a cui si riferiscono coinvolgono

anche gli esercizi successivi. Ne consegue che i servizi acquisiti (costi rilevati) o prestati (ricavi

rilevati) misurati da quel risconto non sono stati ancora utilizzati (risconti attivi) o completati

(risconti passivi).

Le variazioni patrimoniali relative agli esercizi pregressi che si sono tradotti in maggiori costi e

ricavi riconducibili a componenti di reddito con competenza economica di esercizi precedenti:

si tratta di eventi straordinari in quanto estranei all’attività dell’esercizio cui il conto

economico si riferisce, relativi ad omesse o errate registrazioni contabili, errori di rilevazione

dei fatti di gestione, variazioni delle politiche contabili. A fronte delle rilevazioni nel conto

economico si registrano le corrispondenti variazioni dei valori patrimoniali.

Nel proseguo si esaminano alcune implicazioni contabili relative alla valutazione dei crediti, delle

immobilizzazioni materiali, delle partecipazioni azionarie e dei titoli di credito, in considerazione

della divergenza dei criteri di rilevazione contabile adottati per tali voci nel vigente conto del

patrimonio rispetto a quelli previsti dall’armonizzazione contabile.

9.6 La valutazione dei crediti di funzionamento.

I crediti di funzionamento si riferiscono ad obbligazioni giuridiche perfezionate esigibili, per i quali

il servizio è stato reso o è già avvenuto lo scambio dei beni. Nel conto del patrimonio della Regione

i crediti non sono evidenziati in distinte voci descrittive ma si deducono dai residui attivi

nell’ambito del “conto generale della attività e passività finanziarie” mentre nello stato

patrimoniale conseguente all’armonizzazione devono essere iscritti nell’attivo circolante e

classificati per natura. Le implicazioni negative nel patrimonio netto emergenti dalla valutazione

dei crediti derivano dalla quantificazione del fondo svalutazione crediti la cui entità, a differenza

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366

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dell’attuale metodologia contabile, deve essere determinata sistematicamente in ogni esercizio

tramite uno scrupoloso procedimento di stima. Quest’ultimo è riconducibile al valore del “fondo

crediti di dubbia e difficile esazione” inserito nel conto del bilancio, derivante dall’analisi degli

incassi medi quinquennali nelle modalità disciplinate dal principio contabile della contabilità

finanziaria, ma può risultare più elevato per tener conto di crediti che in contabilità finanziaria, a

seguito dell’applicazione della competenza finanziaria potenziata, sono imputati in esercizi

successivi. Conseguentemente il fondo svalutazione crediti può includere valutazioni relative a

crediti non ancora iscritti nel conto del bilancio. Si rileva infine che mentre le valutazioni per

determinare i rischi di inesigibilità in contabilità finanziaria privilegiano la dinamica delle

riscossioni, quelle economico patrimoniali richiedono una specifica analisi e svalutazione per le

situazioni di inesigibilità più gravi (originate ad esempio da procedure concorsuali o legali in corso)

che potrebbero generare ulteriori stime di perdite rispetto ai ritardi delle riscossioni.

9.7 La valutazione delle immobilizzazioni materiali e immateriali.

Nel conto del patrimonio le immobilizzazioni immateriali non sono presenti mentre le materiali

sono indicate all’interno dei conti generali delle attività disponibili e indisponibili. L’unica

distinzione è tra beni disponibili e indisponibili e la consistenza dei beni non considera la riduzione

di valore ad opera del processo di ammortamento. Nello stato patrimoniale della contabilità

armonizzata devono essere rilevate le immobilizzazioni materiali e immateriali classificate per

natura al netto del fondo ammortamento. Per la predisposizione del primo stato patrimoniale è

necessario pertanto determinare gli ammortamenti cumulati nel tempo ed applicare per gli esercizi

successivi i coefficienti di ammortamento previsti dal principio contabile concernente la contabilità

economico-patrimoniale. Tali operazioni richiedono senz’altro una puntuale ricognizione dei beni

patrimoniali attraverso la predisposizione degli inventari e di registri dei beni ammortizzabili (o

schede equivalenti) che diventano la principale fonte descrittiva delle variazioni dei beni a

supporto dell’attività valutativa.

9.8 La valutazione delle partecipazioni azionarie e dei titoli.

Le partecipazioni azionarie nel conto del patrimonio sono iscritte in misura pari al valore contabile

della frazione di patrimonio netto della partecipata. Il principio applicato della contabilità

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

economico-patrimoniale stabilisce che, per le partecipazioni azionarie immobilizzate, il criterio da

adottare è quello del costo ridotto delle perdite durevoli di valore anche se le partecipazioni in

imprese controllate o collegate sono valutate in base al metodo del patrimonio netto. Quest’ultimo

non corrisponde al mero valore contabile della quota di patrimonio netto della partecipata

posseduto ma deve tener conto delle rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio

consolidato e dall’applicazione dei principi generali di redazione del bilancio. In ogni caso il valore

della partecipazione deve essere svalutato in presenza di perdite durevoli di valore riconducibili a

perdite di esercizio strutturali tali da intaccare la consistenza patrimoniale della partecipata,

situazione caratterizzata da perdite che erodono durevolmente il capitale sociale e

dall’impossibilità di sanare la situazione in periodi brevi. Si evidenzia che su tale problematica è

intervenuto il legislatore nazionale, in particolare l’art.1, co. 550-553, della legge 27 dicembre 2013,

n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di

stabilità 2014) stabilisce, a partire dall’anno 2015, l’obbligo di costituire un fondo per la copertura

delle perdite realizzate dalle partecipate sulla base dell’evoluzione pluriennale dei risultati di

esercizio.

Tra i titoli di credito la Regione possiede obbligazioni emesse da “Banca Mediocredito del Friuli

Venezia Giulia S.p.A.” (valore al 31.12.2014 pari a euro 14.111.422,48) la cui situazione economica

è contraddistinta da rilevanti perdite di carattere durevole.

9.9 Il conto del patrimonio al 31.12.2014

I conti generali

Il conto del patrimonio del 2014, quale risulta dalle risultanze dei conti generali, è così

rappresentato, in euro:

Tabella 135 Risultati generali della gestione patrimoniale al 31/12/2014

Attività al 1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Attività finanziarie

5.656.346.025,37 4.247.716.614,90 -1.408.629.410,47 -24,90%

Attività disponibili

1.038.673.378,48 993.356.481,77 -45.316.896,71 -4,36%

Attività non disponibili

632.823.879,93 624.096.357,69 -8.727.522,24 -1,38%

Totale attività 7.327.843.283,78 5.865.169.454,36 -1.462.673.829,42 -19,96%

Passività al 1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Passività finanziarie

4.807.411.061,40 2.307.793.597,33 -2.499.617.464,07 -52,00%

Passività diverse

1.493.964.557,60 1.282.222.621,84 -211.741.935,76 -14,17%

Totale passività 6.301.375.619,00 3.590.016.219,17 -2.711.359.399,83 -43,03%

Sostanza netta patrimoniale

1.026.467.664,78 2.275.153.235,19 1.248.685.570,41 121,65%

Variazioni della sostanza netta patrimoniale: saldo netto conto generale attività e passività finanziarie

848.934.963,97 1.939.923.017,57 1.090.988.053,60

saldo netto conto generale

1.038.673.378,48 993.356.481,77 -45.316.896,71

attività disponibili

saldo netto conto generale

632.823.879,93 624.096.357,69 -8.727.522,24

attività non disponibili

saldo netto conto generale

-1.493.964.557,60 -1.282.222.621,84 211.741.935,76

passività diverse

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Il conto del patrimonio presenta al 31.12.2014 attività patrimoniali per 5.865,17 milioni e passività

patrimoniali per 3.590,02 milioni. Nel 2014 si rileva una diminuzione delle attività patrimoniali di

1.462,67 milioni (-19,96%) tuttavia inferiore alla riduzione delle passività patrimoniali (2.711,36

milioni, -43,03%) e pertanto si registra un miglioramento patrimoniale pari a 1.248,69 milioni; la

“sostanza attiva netta”, come denominata nel conto del patrimonio, corrispondente alla differenza

tra attività e passività, a seguito del suddetto incremento patrimoniale aumenta da 1.026,47

milioni a 2.275,15 milioni. In particolare si è registrata una rilevante variazione positiva delle

componenti patrimoniali finanziarie nette di 1.090,99 milioni (imputabile alla riduzione delle

passività finanziarie di 2.499,62 milioni) e delle passività diverse di 211,74 milioni (di cui euro

101,94 milioni di riduzione dei residui passivi perenti).

Si procede con l’esame dei conti generali relativi alle attività e passività finanziarie, alle attività

disponibili, alle attività non disponibili e alle passività diverse.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

9.10 Conto generale delle attività disponibili (B). Ricognizione delle risultanze economiche delle società partecipate

Il conto generale B evidenzia le variazioni patrimoniali relative alle attività disponibili,

rappresentate da beni immobili, beni mobili, crediti vari non rientranti tra i residui attivi (crediti

verso lo Stato pari al valore residuo dei mutui a carico dello Stato stipulati dalla Regione e crediti

per anticipazioni) e titoli di credito. Le risultanze del 2014 sono indicate nel seguente prospetto.

Tabella 136 Conto generale delle attività disponibili al 31/12/2014 CONTO GENERALE DELLE ATTIVITA’ DISPONIBILI (B) – valori in €

Attività all’1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Beni immobili 105.554.505,50 118.822.453,35 13.267.947,85 12,57%

Crediti verso lo Stato 86.653.398,90 61.645.757,10 -25.007.641,80 -28,86%

Crediti per anticipazioni 157.976.334,22 152.424.216,71 -5.552.117,51 -3,51%

Titoli di credito 688.489.139,86 660.464.054,61 -28.025.085,25 -4,07%

Totale attività disponibili 1.038.673.378,48 993.356.481,77 -45.316.896,71 -4,36%

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Il saldo della consistenza delle attività disponibili dell’esercizio 2014 ha registrato una diminuzione

rispetto all’esercizio precedente (-4,36%).

I beni immobili disponibili registrano nel 2014 complessivamente un aumento pari a 13,27 milioni,

come risultante principale di variazioni aumentative di 13,42 milioni.

Nel grafico che segue si espone la consistenza complessiva ripartita per provincia:

Page 371: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

370

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 23 Consistenza dei beni immobili disponibili al 31/12/2014

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Dati elaborati dalla Sezione.

Gli aumenti dei beni immobili riguardano principalmente i beni della provincia di Udine (+11,58

milioni) di cui 11,07 milioni si riferiscono a riclassificazioni dal patrimonio indisponibile.

Anche al 31.12.2014, come al 31.12.2013, non si registrano beni mobili disponibili.

I crediti verso lo Stato rappresentano il valore residuo dei mutui con oneri a carico dello Stato

stipulati dalla Regione e presentano un valore uguale a quello dei corrispondenti debiti per mutui

passivi, contabilizzati all’interno dei debiti vari del conto generale D (passività diverse); tale

registrazione è motivata dall’esigenza della rappresentazione nel conto del patrimonio di partite

contabili di credito e debito costituite dal valore residuo di mutui con oneri a carico dello Stato le

cui spese di ammortamento vengono rimborsate dallo Stato. La variazione in diminuzione di 25

milioni corrisponde esclusivamente al rimborso di quote capitale dei mutui in ammortamento.

I crediti esistenti a fronte delle anticipazioni concesse ai sensi dell’art. 80 della L.R. n. 75/1982,

dell’art. 11, c. 1, lett. b) della L.R. n. 22/1985 e dell’art. 1, della L.R. n. 52/1988 hanno registrato al

Trieste Udine Gorizia Pordenone2013 10.519.761,77 67.360.793,43 24.243.588,35 3.430.361,95

2014 10.519.761,77 78.835.278,04 25.912.087,35 3.555.317,19

2.000.000,00

7.000.000,00

12.000.000,00

17.000.000,00

22.000.000,00

27.000.000,00

32.000.000,00

37.000.000,00

42.000.000,00

47.000.000,00

52.000.000,00

57.000.000,00

62.000.000,00

67.000.000,00

72.000.000,00

77.000.000,00

82.000.000,00

Consistenza beni disponibili

2013 2014

Page 372: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

371

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

31.12.2014 il valore di 152,42 milioni. Sono iscritti separatamente tra le attività, il valore residuo è

articolato per anno di rimborso e non è ricompreso tra i residui attivi di cui al conto generale delle

attività e passività finanziarie. La movimentazione dell’esercizio è generata da una variazione

aumentativa pari a 4,7 milioni per nuove anticipazioni e da una variazione diminutiva per rientri

di 10,25 milioni.

Gli investimenti in titoli di credito, pari al 31.12.2014 a 660,46 milioni, sono composti da

partecipazioni azionarie e non azionarie (646,35 milioni) e da titoli obbligazionari (14,11 milioni).

La movimentazione dell’esercizio è la variazione netta derivante esclusivamente dalla dinamica

delle partecipazioni, per incrementi di 2,43 milioni e decrementi di 30,46 milioni.

I valori delle partecipazioni regionali alla chiusura dell’esercizio finanziario 2014, sono stati

determinati tramite adeguamento del valore della partecipazione al patrimonio netto della società

per effetto delle variazioni subite dallo stesso, in misura pari alla quota posseduta.

A fronte dell’impossibilità, per motivi connessi alla tempistica di approvazione dei bilanci, di poter

recepire nel rendiconto regionale gli esiti della gestione societaria dell’anno cui si riferisce il

rendiconto e a fronte della diversa decorrenza dell’esercizio sociale, l’Amministrazione ha

migliorato l’originaria rappresentazione contabile scomponendo le variazioni della consistenza

patrimoniale tra quelle intervenute durante l’esercizio solare dell’anno cui si riferisce il rendiconto

regionale e quelle intervenute nello stesso anno e presenti in bilanci approvati.

Si riassume la consistenza delle partecipazioni azionarie esposte nel conto del patrimonio al

31.12.2014, evidenziando che le risultanze attengono per lo più a bilanci societari alla data del

31.12.2013.

Page 373: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

372

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 137 Partecipazioni azionarie al 31/12/2014-valori espressi in milioni di euro

Società partecipate

Consistenza da

rendiconto 2013

% partecip

. da rendic. 2013

Variazioni intervenute durante l'anno solare 2014 Variazioni intervenute nel 2014 presenti in bilanci approvati dati

desunti da

in aumento in diminuzione %

Partecipaz.

in aumento in diminuzione Consiste

nza finale

% Parteci

paz.

acquisti/ conferim

enti

rivalutazioni

vendite/conferimenti

svalutazioni

acquisti/

conf.ti

rivalutazioni

vendite/conferimenti

svalutazioni

Bilanci al 30/06

Friulia S.p.A.

597,1 77,67% 77,59% 25,7 571,4 77,76% Bilancio 30.6.201

4

AGEMONT S.p.A.

2,3 100,00

%

100,00%

0,4 1,9 100,00

%

Bilancio 30.6.201

4 Bilanci al 31.12 non ancora approvati

Aeroporto F.V.G. S.p.A.

4,7 100,00

%

100,00%

4,7 100,00

%

Bilancio 31.12.20

13

Ares srl 0,2 100,00

%

100,00%

0,2 100,00

%

Bilancio 31.12.20

13

Finanziaria MC S.p.A.

4,4 25,42% 2,6 25,42% 1,8 25,42% Bilancio 31.12.20

13 Soc.

Gestione Immobili

F.V.G. S.p.A.

0,5 80,16% 0,1 99,49% 0,6 99,75% Bilancio 31.12.20

13

Insiel S.p.A.

28,2 100,00

% 2,3

100,00%

30,5 100,00

%

Bilancio 31.12.20

13 Centro Servizi

INFORMEST

6,0 56,47% 0,6 56,47% 5,4 56,47% Bilancio 31.12.20

13

Fvg strade S.p.a.

11,6 100,00

% 0,8

100,00%

10,8 100,00

%

Bilancio 31.12.20

13

Page 374: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

373

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Società partecipate

Consistenza da

rendiconto 2013

% partecip

. da rendic. 2013

Variazioni intervenute durante l'anno solare 2014 Variazioni intervenute nel 2014 presenti in bilanci approvati dati

desunti da

in aumento in diminuzione %

Partecipaz.

in aumento in diminuzione Consiste

nza finale

% Parteci

paz.

acquisti/ conferim

enti

rivalutazioni

vendite/conferimenti

svalutazioni

acquisti/

conf.ti

rivalutazioni

vendite/conferimenti

svalutazioni

Fiera Trieste S.p.a.

0,0 0,47% 0,47% 0,0 0,47% Bilancio 31.12.20

13 Banca

Popolare Etica S.c.a

r.l.

0,0 0,10% 0,10% 0,0 0,10% Bilancio 31.12.20

13

SINCROTRONE S.c.p.a.

17,8 37,63% 0,1 37,63% 17,9 37,63% Bilancio 31.12.20

13 Società

Ferrovie Udine

Cividale Srl

0,8 100,00

% 0,3

100,00%

0,6 100,00

%

Bilancio 31.12.20

13

Polo Tecnologico Pordenone

S.c.p.a.

0,7 51,75% 51,75% 0,7 51,75% Bilancio 31.12.20

13

Legno servizi

S.c.a.r.l. 0,0 1,06% 1,06% 0,0 1,06%

Bilancio 31.12.20

13

Totali 674,3 0,2 2,3 0,0 4,3 0,0 0,0 0,0 26,1

646,4

-1,8 -26,1

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Page 375: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

374

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La Sezione rileva che la consistenza delle partecipazioni detenute nel “Consorzio Innova

FVG” (quota del 100%) e “Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo” (quota del

8,31%) non è rappresentata nel conto del patrimonio, mentre risulta evidenziata nel piano di

razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali (redatto ai sensi dell’articolo 1,

commi da 611 a 614, della legge 23 dicembre 2014, n. 190).

La consistenza delle partecipazioni diminuisce di 27,9 milioni, da 674,3 milioni a 646,4

milioni, principalmente a causa dei risultati negativi di esercizio come si evince dalla seguente

riclassificazione della predetta diminuzione (27,9 milioni) in base alla natura degli eventi che

l’ha determinata:

Tabella 138 Variazioni delle partecipazioni azionarie esercizio 2014 Evento variazione (milioni di euro) natura della variazione

Utili 2,4 non finanziaria Distribuzione dividendi -1,0 finanziaria Perdite -29,6 non finanziaria Altri eventi residuali 0,2 non finanziaria Totali variazioni -27,9

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Delle 15 partecipate esaminate 7 hanno registrato un risultato di esercizio negativo

nell’ultimo bilancio approvato per un importo 29,6 milioni. Le perdite più rilevanti si

riferiscono principalmente alla quota di pertinenza del risultato di esercizio negativo di

“Friulia S.p.A.” pari a euro 25,7 milioni e di “Finanziaria MC S.p.A.” pari a euro 2,61

milioni. La variazione negativa della partecipazione diretta in “Finanziaria MC S.p.A.” si

ripercuote anche nella riduzione della consistenza di “Friulia S.p.A.” in ragione della

svalutazione del valore della partecipazione detenuta dalla stessa in “Finanziaria MC S.p.A.”

(partecipata direttamente dalla Regione e indirettamente tramite “Friulia S.p.A.”).

Le predette perdite di 29,6 milioni sono riconducibili alle ripercussioni negative sui bilanci

delle due società della perdita di esercizio registrata nel 2013 da “Banca Mediocredito del

Friuli Venezia Giulia S.p.A” che ha coinvolto il valore delle partecipazioni nei bilanci delle

due società.” Tale risultato negativo ha provocato una perdita nel bilancio della controllante

“Finanziaria MC S.p.A.”, a seguito di svalutazione della partecipazione, che a sua volta ha

inciso sul bilancio di “Friulia S.p.A.” con la svalutazione della propria partecipazione in

“Finanziaria MC S.p.A.”. In particolare dall’esame congiunto dei documenti di bilancio delle

Page 376: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

375

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

società “Friulia S.p.A.” e “Finanziaria MC S.p.A.” si evince che nel bilancio chiuso al

31.12.2013 il consiglio di amministrazione di “Finanziaria MC S.p.A.” ha allineato il valore di

carico della partecipazione in “Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia S.p.A.” al più

basso valore corrispondente a quello determinato sulla base della valutazione elaborata da un

Advisor indipendente incaricato dall’istituto creditizio, operando di conseguenza una

svalutazione di 68,2 milioni che ha generato un risultato di esercizio di “Finanziaria MC

S.p.A.” negativo al 31.12.2013 di pari entità. Parimenti gli amministratori di "Friulia

S.p.A.”, riscontrato il carattere durevole della partecipazione detenuta in “Finanziaria MC

S.p.A.” (determinata dalla predetta svalutazione) hanno rettificato il valore della stessa

rilevando pertanto una svalutazione nel proprio bilancio di 36,5 milioni superiore al risultato

negativo di "Friulia S.p.A.” al 30.6.2014 pari a 35,3 milioni.

Con riferimento a "Friulia S.p.A.” il conto del patrimonio espone l’aumento del valore della

partecipazione di euro 12.479.998,50, a seguito della sottoscrizione di aumento di capitale,

non ricompreso nella consistenza al 31.12 in quanto avvenuto dopo l’approvazione del

bilancio al 30.6.2014, mentre per la partecipata “Finanziaria MC S.p.A.” si rileva che nel

piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali (redatto ai sensi

dell’articolo 1, commi da 611 a 614, della legge 23 dicembre 2014, n. 190)147 la Regione espone

l’intenzione di procedere alla liquidazione della società.

Con riferimento alle due partecipate esaminate appare opportuno evidenziare la differente

modalità di rappresentazione della consistenza al 31.12 nel conto del patrimonio rispetto alle

evidenze del predetto piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali,

dovuta alle diverse metodologie di calcolo della quota di pertinenza che conducono a sensibili

divergenze: consistenza di "Friulia S.p.A.” nel piano pari a € 570.637.305,91 anziché €

571.452.031,26 e consistenza di “Finanziaria MC S.p.A.” nel piano pari a € 12.183.103,39

anziché € 1.815.052,57. Infine, tra le partecipate che hanno conseguito risultati economici

negativi, si evidenzia la rilevante perdita al 31.12.2013 della partecipata al 100% “Società

Ferrovie Udine-Cividale Srl” pari a € 264.455,00 a fronte di un patrimonio netto di €

585.214,00.

Gli utili registrati nell’ultimo bilancio approvato (2,4 milioni) si riferiscono principalmente a

“Insiel S.p.A.”. Nell’ambito delle partecipate che evidenziano utili nell’ultimo bilancio

approvato si segnala che le società “Aeroporto Friuli Venezia Giulia S.p.A” (quota del

147 Il “piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie regionali” è stato approvato con delibera della Giunta regionale n. 540 del 27 marzo 2015.

Page 377: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

376

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

100%), “Elettra-Sincrotone Trieste Società consortile per azioni” (quota del 37,63%), Polo

Tecnologico di Pordenone Società consortile per azioni” (quota del 51,75%) presentano un

patrimonio netto inferiore al capitale sociale, con percentuali di erosione del capitale sociale

rispettivamente del 16,23%, 0,10% e 21,21%.

9.11 Gli altri conti generali: delle attività e passività finanziarie, delle attività non disponibili, delle attività diverse

9.11.1 Conto generale delle attività e passività finanziarie (a)

Espone le risultanze della gestione finanziaria del bilancio ed è costituito dal fondo cassa e dai

residui attivi per le attività e dai residui passivi e trasferimenti per le passività. La variazione

dell’esercizio è costituita dall’avanzo finanziario complessivo dell’esercizio e contiene entrate

e spese derivanti rispettivamente da diminuzioni e aumenti degli elementi patrimoniali

presenti negli altri conti generali.

Le risultanze del 2014 del conto generale delle attività e passività finanziarie (conto generale

A) sono le seguenti:

Tabella 139 Conto generale delle attività e passività finanziarie al 31/12/2014 CONTO GENERALE DELLE ATTIVITA’E PASSIVITA’ FINANZIARIE (A) – valori in €

Attività all’1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Residui attivi 3.222.168.958,32 2.365.329.263,71 -856.839.694,61 -26,59% Fondo cassa 2.434.177.067,05 1.882.387.351,19 -551.789.715,86 -22,67%

Totale attività 5.656.346.025,37 4.247.716.614,90 -1.408.629.410,47 -24,90%

Passività all’1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Residui passivi 3.026.123.074,48 2.307.793.597,33 -718.329.477,15 -23,74% Trasferimenti 1.781.287.986,92 0,00 -1.781.287.986,92 -100,00%

Totale passività 4.807.411.061,40 2.307.793.597,33 -2.499.617.464,07 -52,00% Saldo 848.934.963,97 1.939.923.017,57 1.090.988.053,60 128,51%

Fonte : conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Il saldo del conto delle attività e delle passività finanziarie (conto generale A), per come è

costruito, deve riportare al 31.12.2014 l’avanzo finanziario complessivo dell’esercizio 2014.

La variazione positiva del saldo del suddetto conto, pari a € 1.090.988.053,60, sommato

algebricamente all’avanzo finanziario del 2013 applicato al bilancio 2014, pari a €

848.934.963,97 corrisponde all’avanzo finanziario complessivo del 2014 (€1.939.923.017,57).

Page 378: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

377

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nel suddetto conto generale il fondo di cassa presso il Tesoriere regionale è registrato, con

autonoma evidenza, tra le attività finanziarie, mentre il saldo di cassa dei conti correnti

intestati alla Regione presso la Tesoreria centrale dello Stato è registrato nelle attività

finanziarie, all’interno dei residui attivi per somme da riscuotere (in particolare, sulle partite

di giro dell’ unità di bilancio 6.2.260, capitolo n° 1752).

9.11.2 Conto generale delle attività non disponibili (c)

Le risultanze del 2014 del conto generale C (attività non disponibili) sono indicate nella

seguente tabella.

Tabella 140 Conto generale delle attività non disponibili al 31/12/2014 CONTO GENERALE DELLE ATTIVITA’ NON DISPONIBILI (C) – valori in €

Attività all’1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Beni immobili 618.097.077,87 612.270.613,46 -5.826.464,41 -0,94% Beni mobili 14.726.802,06 11.825.744,23 -2.901.057,83 -19,70%

Totale attività non disponibili 632.823.879,93 624.096.357,69 -8.727.522,24 -1,38%

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

Le attività non disponibili sono costituite prevalentemente dai beni immobili.

I beni immobili non disponibili registrano nel 2014 una variazione netta in diminuzione di 5,8

milioni a causa di decrementi di 11,1 milioni costituiti esclusivamente da riclassificazioni a

patrimonio indisponibile.

9.11.3 Conto generale delle passività diverse (d)

Le risultanze del conto generale D (passività diverse) riguardano il valore residuo

dell’indebitamento regionale (mutui con oneri a carico della Regione, mutui con oneri a

carico dello Stato e il valore residuo dei prestiti obbligazionari), nonché il valore dei residui

passivi eliminati dal conto del bilancio perché perenti agli effetti amministrativi. Le

risultanze nel 2014 sono indicate nel prospetto seguente.

Page 379: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

378

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 141 Conto generale delle passività diverse al 31/12/2014 CONTO GENERALE DELLE PASSIVITA’ DIVERSE (D) – valori in €

Passività all’1.1.2014 al 31.12.2014 Differenza Differenza percentuale

Mutui passivi con oneri carico Regione

0,00 34.156.538,29 34.156.538,29 #DIV/0!

Mutui passivi con oneri carico Stato

86.653.398,90 61.645.757,10 -25.007.641,80 -28,86%

Emissione B.O.R. 694.777.821,07 575.825.463,57 -118.952.357,50 -17,12%

Residui perenti 712.533.337,63 610.594.862,88 -101.938.474,75 -14,31% Totale passività diverse

1.493.964.557,60 1.282.222.621,84 -211.741.935,76 -14,17%

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

I debiti residui per mutui passivi con oneri a carico della Regione originati nel presente

esercizio derivano dal subentro nella titolarità dei mutui stipulati dal Commissario delegato

per l’emergenza socio economico ambientale nella laguna di Marano e Grado in seguito alla

revoca dello stato di emergenza.

Relativamente ai buoni ordinari regionali, si rileva che la variazione è dovuta al rimborso

delle quote capitale delle emissioni di B.O.R. effettuate negli anni 2001, 2003, 2004, 2005,

2006 e 2007.

I residui passivi perenti registrano una variazione in diminuzione di 101,9 milioni, risultante

da aumenti per nuove perenzioni di 112 milioni e diminuzioni complessive di 214 milioni di

cui 112 milioni per reiscrizioni e 102 per cancellazioni. Queste ultime non corrispondono a

variazioni finanziarie nel conto di bilancio e apportano un miglioramento effettivo alla

sostanza patrimoniale netta.

Si evidenzia che non risulta evidenziato il “debito potenziale” corrispondente all’ammontare

delle autorizzazioni al ricorso al mercato rilasciate nel corso degli anni dalle leggi finanziarie,

ma alle quali non ha fatto ancora seguito l’emissione di debito. Tale fattispecie nel conto del

bilancio genera residui attivi virtuali ai quali non corrisponde un effettivo diritto di credito

della Regione nei confronti di terzi. Pertanto tra le passività dovrebbe essere esposto la

consistenza del debito potenziale che alla data del 31.12.2014 è pari a € 348.721.276,65 con

un’incidenza sulla sostanza patrimoniale netta del 15,33%. Il rapporto di finanziamento con

Cassa depositi e prestiti Spa è regolato dal contratto di apertura di credito il cui trattamento

Page 380: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

379

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contabile non è distintamente evidenziato nell’ambito dei principi contabili

dell’armonizzazione, tuttavia si può fare riferimento al principio contabile n. 19 dell’ OIC

(Debiti) in base al quale i debiti verso banche sono iscritti al momento dell’utilizzazione della

linea di credito o dell’erogazione dei fondi.

9.12 La concordanza con la gestione del bilancio

La gestione del bilancio da competenza (accertamenti di entrata e impegni di spesa) origina:

a) operazioni permutative all’interno del conto del patrimonio, riconducibili ad accertamenti

e impegni che da un lato alimentano le attività e le passività finanziarie del patrimonio e

dall’altro generano una contropartita patrimoniale dello stesso importo e di segno contrario

con riferimento alle componenti patrimoniali non finanziarie, b) variazioni finanziarie

aumentative per entrate, e diminutive per spese, che incidono integralmente sulla consistenza

netta del conto del patrimonio.

Se al saldo derivante da entrate e spese depurate di cui al precedente punto b), entrate per €

6.477.372.433,94 e spese per € 6.688.503.444,45, si aggiunge algebricamente la variazione

nell’esercizio dell’ulteriore componente finanziaria patrimoniale rappresentata dai

trasferimenti ai sensi della competenza derivata (incremento netto di € 1.785.287.986,92) e

proveniente anch’essa dalla gestione di competenza del bilancio, si ottiene la variazione netta

della consistenza patrimoniale dell’esercizio derivante dalla gestione di competenza del

bilancio, che è positiva ed è pari, nel 2014, a € 1.570.156.976,41.

Nel 2014 dalla gestione di competenza del bilancio sono derivate, oltre le variazioni

patrimoniali finanziarie permutative nell’ambito delle attività e passività finanziarie, le

seguenti categorie di movimentazioni della consistenza patrimoniale, come risulta

dall’elaborazione effettuata di seguito, con la quale si è ripreso dal punto di vista logico le

risultanze evidenziate dalla Regione nei prospetti predetti, evidenziando le tipologie di

variazioni finanziarie e patrimoniali e i loro collegamenti logico-contabili.

Page 381: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

380

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

A) Variazione patrimoniale non finanziaria positiva (permutazione con D) aumento di attività:

da acquisto di beni e titoli di credito € 5.127.000,21

Totale € 5.127.000,21

diminuzione di passività:

da rimborso di mutui e prestiti € 173.826.015,44

da reiscrizione in bilancio di residui perenti € 111.996.920,66

Totale € 285.822.936,10

Totale A) € 290.949.936,31

B) Variazione patrimoniale non finanziaria negativa (permutazione con C) diminuzione di attività:

- da rimborsi di crediti (verso lo Stato) € 25.007.641,80

- da alienazione di beni e estrazioni di titoli € 9.374.858,49

Totale € 34.382.500,29

aumento di passività:

- accensione di prestiti € 64.022.554,43

Totale € 64.022.554,43

Totale B) € 98.405.054,72

A) – B) Saldo variazioni patrimoniali non finanziarie da gestione del bilancio di competenza

€ 192.544.881,59

C) Variazione patrimoniale finanziaria positiva (permutazione con B) - da entrate per assegnazioni statali (Tit. II) € 25.007.641,80

- da entrate per alienazione e ammortamento dei beni patrimoniali e rimborso crediti (Tit. IV)

€ 9.374.858,49

- da entrate per mutui e prestiti (Tit. V) € 64.022.554,43

Totale C) € 98.405.054,72

D) Variazione patrimoniale finanziaria negativa (permutazione con A) - da spese correnti (Tit. I) € 7.884.871,54 - da spese d’investimento (Tit. II) € 109.239.049,33 - da spese per rimborso di mutui e prestiti (Tit. III) € 173.826.015,44

Totale D) € 290.949.936,31

E) Variazione patrimoniale finanziaria positiva da competenza (entrate depurate dei movimenti patrimoniali)

€ 6.477.372.433,94

F) Variazione patrimoniale finanziaria negativa da competenza (spese depurate dei movimenti patrimoniali)

€ 6.688.503.444,45

Page 382: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

381

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

G) Saldo della variazione patrimoniale finanziaria da trasferimenti ai sensi della competenza derivata

€ 1.781.287.986,92

(H)=C) - D) + E) - F) +G) € 1.377.612.094,82 Saldo variazioni patrimoniali finanziarie da gestione del bilancio di competenza (corrispondente ad avanzo finanziario di competenza 2013 detratto l’avanzo finanziario 2012)

(I)=A) - B) + (H) € 1.570.156.976,41 Saldo variazioni patrimoniali complessive da gestione del bilancio da competenza

Fonte: conto del patrimonio del rendiconto generale anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

La gestione di residui del bilancio ha determinato nel 2014 una variazione negativa della

consistenza netta patrimoniale finanziaria per € 286.624.041.22 (corrispondente al disavanzo

finanziario da gestione dei residui dell’esercizio 2013 e precedenti) e una variazione negativa

della consistenza patrimoniale non finanziaria per € 112.018.071,28 (corrispondente alla

perenzione dei residui passivi del 2014), registrando in tal modo complessivamente una

variazione diminutiva del patrimonio di € 398.642.112,50.

Complessivamente dunque la gestione del bilancio da competenza e da residui ha originato

nel 2014 un incremento della consistenza netta patrimoniale di € 1.171.514.863,91.

La gestione del patrimonio non finanziario ha generato movimentazioni patrimoniali positive

per € 113.197.401,21 e negative per € 36.026.694,71. Le variazioni incrementative sono

costituite da € 11.237.775,54 relativi a aumenti di attività (di cui € 7.185.246,28 per

sopravvenienze attive, € 3.508.032,64 per spese imputate a residui, € 400,00 per rettificazioni

e più esatti accertamenti e € 544.096,62 per nuove acquisizioni) e da € 101.959.625,37

derivanti da diminuzioni di passività per eliminazione di residui perenti. Le movimentazioni

patrimoniali negative già citate, pari a € 36.026.694,71, sono costituite da € 5.497.337,75 per

rettificazioni e più esatti accertamenti, da € 30.522.549,96 per cessazioni e perdite e da €

6.807,00 per entrate imputate a residui. Il saldo netto positivo risultante dalle variazioni

patrimoniali non finanziarie predette, pari a € 77.170.706,50 aggiunto al risultato positivo

della gestione del bilancio da competenza e da residui (€1.171.514.863,91) determina la

variazione complessiva della consistenza netta del patrimonio, pari a € 1.248.685.570,41.

Page 383: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

382

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PARTE III - LE POLITICHE REGIONALI

Page 384: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

10. LA SPESA PER IL PERSONALE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

10.1 Consistenza del personale dell’Amministrazione regionale, procedure concorsuali, assunzioni in ruolo

La Direzione generale della Presidenza della Regione ha fornito, con nota prot. 1714 del

19.5.2015, la documentazione e gli atti concernenti la spesa e la gestione del personale

regionale, in risposta alle richieste istruttorie formulate dalla Sezione di controllo con nota

prot. n. 1175 dell’1.4.2015. I dati e la documentazione sono stati integrati e completati con la

successiva nota prot. 1826 del 27.5.2015, inviata dalla stessa Direzione. Sulla base di tali

evidenze, si può tracciare un quadro della consistenza del personale regionale nell’anno 2014,

della sua dislocazione operativa e delle dinamiche in entrata e in uscita, che si sono

riscontrate nel corso dell’anno (procedure di assunzione di personale, esonero dal servizio).

Il confronto tra la situazione organizzativa regionale dell’anno 2014 e quella degli anni

precedenti deve tener conto del mutamento strutturale della Regione avvenuto nell’anno

2013 e della conseguente nuova ripartizione del personale all’interno delle Direzioni.

Nell’anno 2013, infatti, nell’ambito della riorganizzazione delle strutture regionali,

l'Amministrazione regionale ha stabilito, con la deliberazione della Giunta regionale n. 1612

del 13 settembre 2013, una nuova "Articolazione e declaratoria delle funzioni delle strutture

organizzative della Presidenza della Regione, delle Direzioni centrali e degli enti regionali".

Tale deliberazione è stata modificata e integrata, nell’anno 2014, con le deliberazioni n. 402

del 7.3.2014, n. 694, 696 e 697 dell’11.4.204 (concernenti il controllo analogo esercitato dalla

Regione sulle società Ferrovie Udine-Cividale, FVG Strade e INSIEL), n. 760 del 17.4.2014,

n. 919 del 16.5.2014, n. 1197 del 26.6.2014, n. 1550 del 7.8.2014, n. 1798 del 3.10.2014, n. 1935

del 17.10.2014, n. 2014 del 31.10.2014, n. 2410 del 12.12.2014, n. 2627 del 30.12.2014. Le

modifiche al regolamento di organizzazione n. 277/Pres. del 27.8.2004, nell’anno 2013, erano

state recepite nel regolamento approvato con D.P.Reg. n. 161/Pres. del 5.9.2013. Nell’anno

2014, è stato approvato, con D.P.Reg. n. 145/Pres. del 15.7.2014, un nuovo “Regolamento di

modifica al Regolamento di organizzazione dell’amministrazione regionale e degli enti

regionali emanato con D.P.Reg. n. 277/Pres. del 27.8.2004”.

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384

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

a) Lavoro subordinato

La consistenza complessiva del personale regionale, con rapporto di lavoro subordinato,

assegnato alle strutture della Regione o ad altri organismi, alla data del 31.12.2014, risulta

dalla seguente tabella, dove sono indicate anche le assegnazioni del personale regionale negli

anni 2012 e 2013:

Tabella 142 - Personale dell’Amministrazione regionale (a tempo indeterminato e a tempo determinato, dirigenti, non dirigenti e comandati in uscita)

Strutture della Regione FVG e altri enti presso i quali è assegnato personale regionale

n° dipend.i regionali al 31.12.2012

n° dipend.i regionali al 31.12.2013

n° dipend. regionali al 31.12.2014

UFFICI DELLA GIUNTA REGIONALE 53 36 38

DIREZIONE GENERALE - 34 58

CONSIGLIO REGIONALE 155 161 169

SEGRETARIATO GENERALE 124 128 133

UFFICIO DI GABINETTO 37 34 36

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE 52 51 51

AVVOCATURA REGIONALE 24 22 23

PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE 94 98 100

SERVIZI DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE - 29 35

SERVIZIO POLIZIA LOCALE E SICUREZZA 9 - -

DIREZIONE CENTRALE FINANZE, PATRIMONIO E PROGRAMMAZIONE POLITICHE ECONOMICHE E COMUNITARIE

254 269 243

DIREZIONE CENTRALE FUNZIONE PUBBLICA, AUTONOMIE LOCALI E COORDINAMENTO DELLE RIFORME

241 251 227

DIREZIONE CENTRALE CULTURA, SPORT E SOLIDARIETA’ 111 97 85

DIREZIONE CENTRALE ISTRUZIONE, UNIVERSITA', RICERCA, FAMIGLIA ASSOCIAZIONISMO E COOPERAZIONE

97 - -

DIREZIONE CENTRALE RISORSE RURALI, AGROALIMENTARI E FORESTALI

567 - -

DIREZIONE CENTRALE AMBIENTE ED ENERGIA 248 217 215

DIREZIONE CENTRALE INFRASTRUTTURE, MOBILITA', PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, LAVORI PUBBLICI, UNIVERSITA’

181 188 193

DIREZIONE CENTRALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO, COOPERAZIONE, RISORSE AGRICOLE E FORESTALI

124 704 703

Page 386: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

385

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Strutture della Regione FVG e altri enti presso i quali è assegnato personale regionale

n° dipend.i regionali al 31.12.2012

n° dipend.i regionali al 31.12.2013

n° dipend. regionali al 31.12.2014

DIREZIONE CENTRALE LAVORO, FORMAZIONE, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITA', POLITICHE GIOVANILI E RICERCA

94 153 152

DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA E POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

61 86 84

AGENZIA REGIONALE PER LO SVILUPPO RURALE — ERSA 92 91 92

ERDISU TRIESTE (dal 2014 ARDISS, art. 43 LR n. 16/2012)) 51 49 66

ERDISU UDINE (dal 2014 ARDISS, art. 43 LR n. 16/2012) 23 21

ENTE TUTELA PESCA - ETP 29 30 31

AGENZIA LAVORO (soppressa da art. 14 LR n. 16/2012, dal 2013) 10 - -

SCUOLA MERLETTI (nel 2013 e nel 2014 i dipendenti sono compresi tra quelli assegnati a strutture esterne)

6 - -

Dipendenti regionali che prestano servizio presso altri enti, con oneri a carico della Regione

n° ipendenti regionali al 31.12.2012

n° dipendenti regionali al

n° dipendenti

regionali al

Nel 2014: Uffici giudiziari, Corte dei conti, Azienda speciale Villa Manin, ARLeF, Polizia giudiziaria, Fondazione Aquileia, Conferenza permanente Stato, Regioni e Province autonome, Castello di Colloredo di Monte Albano, Azienda speciale Villa Manin, Fondazione Scuola Merletti (Go), ITALRAP, Joint research centre, DG ECHO.

33 42 37

TOTALE 2.770 2.791 2.771

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

La tabella comprende i dipendenti a tempo pieno e a tempo determinato della Regione

(escluso il lavoro somministrato) e il personale dell’area dirigenziale della Regione, il

personale comandato in entrata e il personale regionale che presta servizio (in uscita) presso

vari Enti e organismi, per il quale la Regione continua a sostenere il relativo onere.

Confrontando il numero dei dipendenti regionali al 31.12.2014 (n. 2.771) con il dato analogo

relativo agli anni precedenti, si rileva che nell’anno 2012 erano in servizio n. 2.770 dipendenti

e nell’anno 2013 n. 2.791. Si osserva, pertanto, che nell’anno 2014 si è verificata una lieve

diminuzione del personale, rispetto all’anno precedente (- 20 dipendenti), di modo che il

numero complessivo è quasi analogo a quello rilevato nell’anno 2011 (+ 1 dipendente). I dati

del prospetto evidenziano ancora le conseguenze derivanti dalle modifiche organizzative

intervenute nel 2013, ad esempio, il personale precedentemente assegnato alla Direzione

centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali, n. 567 dipendenti nel 2012, è confluito nella

Direzione attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, che

risulta la struttura con il maggior numero di dipendenti assegnati (n. 703 pari al 25,37% del

Page 387: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

386

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

totale). A seguire, un numero consistente di impiegati risulta in servizio presso la Direzione

centrale finanze, patrimonio e programmazione politiche economiche e comunitarie (n. 243),

la Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme (n.

227) e la Direzione centrale ambiente ed energia (n. 215).

Le posizioni dirigenziali

Per quanto concerne la categoria dirigenziale della Regione, già compresa nella prima tabella

generale, nella seguente tabella si rappresenta la situazione al 31 dicembre degli anni 2012,

2013 e 2014:

Situazione Dirigenti in servizio presso la Regione FVG nel triennio 2012 - 2014*

APICALI CCRL GIORNALISTI DIRIGENTI AZIENDA

COMANDATI AGENZIA DEL LAVORO

TOTALE

31/12/2012 37 79 4 5 1 1 127

31/12/2013 29 81 3 5 0 0 118

31/12/2014 31 78 3 5 0 0 117

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

*Si precisa che i dati del 2013 e del 2014 sono stati ricavati in via deduttiva dai complessivi dati comunicati dalla Regione.

Per la categoria dirigenziale, si rileva il trend decrescente del dato complessivo nel triennio

2012-2014, che si conferma nel 2014 con il lieve calo dei dirigenti ai quali si applica il

contratto del comparto unico regionale, passati da n. 81 nel 2013 a n. 78 nel 2014, pur con un

leggero aumento delle posizioni apicali rispetto al 2013.

Procedure di assunzione di nuovo personale

Nel corso dell’anno 2014, l’Amministrazione regionale ha comunicato di aver disposto

l’assunzione di n. 19 unità di personale, di cui n. 2 dirigenti e n. 17 non dirigenti, assegnati

alle varie Direzioni centrali. Nella seguente tabella si riassumono i dati relativi al

reclutamento di personale negli anni 2012, 2013 e 2014:

Page 388: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

387

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Assunzioni in ruolo di personale disposte negli anni 2012, 2013 e 2014 (a tempo determinato e indeterminato) nell’amministrazione regionale

Categoria anno 2012 anno 2013 anno 2014

dirigenti 1 0 2

categoria D 27 24 15

categoria C 19 12 0

categoria B 0 2 0

categoria A 2 1 2

totale 49 39 19

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

L’assunzione è avvenuta con procedure diversificate, ma riconducibili alle seguenti

fattispecie:

a seguito di avviso di reclutamento ai sensi dell’art. 26, comma 3 bis del Regolamento di

organizzazione;

a seguito di mobilità di comparto prevista dall’art. 13, comma 14 della l.r. n. 24/2009;

a seguito di bando di concorso pubblico;

trasferimento in mobilità, a seguito di scorrimento degli esiti di precedente avviso di

mobilità;

a seguito di scorrimento della graduatoria di selezione pubblica;

trasferimento in mobilità, nei confronti di personale del comparto in servizio presso

l’Amministrazione regionale in posizione di comando.

L’Amministrazione regionale ha, inoltre, disposto l’assunzione di n. 8 unità di personale, della

categoria non dirigenti, con le procedure della mobilità intercompartimentale. I dipendenti

assunti ai sensi dell’art. 12, comma 9 della legge regionale n. 27/2012148 sono stati assegnati

148LR n. 27/2012 Comma 9: La Regione è autorizzata, in via eccezionale, a procedere in deroga al limite di cui all’articolo 13, comma 16 della legge regionale 24/2009, alla mobilità intercompartimentale nei confronti del personale dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) collocato in posizione di comando, alla data di entrata in vigore della presente legge, presso la Regione medesima. Con deliberazione della Giunta regionale, da adottarsi su proposta dell'Assessore alla funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme, sono definiti il fabbisogno, i requisiti e le modalità per l'attivazione dell'istituto, nonché le relative corrispondenze. La mobilità di cui al presente comma può essere attuata anche nei confronti del personale dell'ARPA di cui l'Amministrazione regionale si avvalga ai sensi dell'articolo 30 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di salute umana e sanità veterinaria e altre disposizioni per il settore sanitario e sociale, nonché in materia di personale), alla data di entrata in vigore della presente legge. Comma 10. Gli oneri derivanti dal disposto di cui al comma 9 fanno carico alle seguenti unità di bilancio e capitoli dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015 e del bilancio per l'anno 2013 a fianco di ciascuna indicati: a) unità di bilancio 11.3.1.1185 - capitoli 3550 e 9670;

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388

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

all’ERSA (n.1 unità), alla D.C. attività produttive (n. 1 unità) e alla Protezione civile (n. 4

unità), mentre i dipendenti assunti ai sensi dell’art. 12 comma 36 della legge regionale n.

6/2013 sono stati assegnati alla D.C. Finanze.

Dai dati forniti dall’Amministrazione regionale, risulta che è stata disposta anche

l’assunzione di complessive n. 6 unità di personale a tempo determinato, a supporto degli

organi politici. Tale personale è stato assegnato in parte alla Giunta regionale (n. 1

assunzione), ai sensi dell’art. 38 del Regolamento di organizzazione dell’Amministrazione

regionale e degli enti regionali approvato con il D.P.Reg. n. 277/2004 e successive modifiche e

integrazioni e in parte al Consiglio regionale (n. 5 assunzioni), ai sensi dell’art. 4 e seguenti

della legge regionale n. 52/1980, nonché degli artt. da 14 a 17 del Regolamento di

funzionamento del Consiglio, approvato con Delibera n. 142/2005 e successive modifiche e

integrazioni. Nell’anno 2013, erano state assunte n. 65 unità di personale a tempo

determinato con compiti di supporto agli organi politici, pertanto, si rileva un notevole

decremento di tale tipologia di assunzioni rispetto all’anno precedente.

Per completare il quadro delle variazioni in entrata e in uscita del personale regionale,

occorre evidenziare che n. 57 dipendenti, nel periodo 2011/2014, hanno usufruito dell’esonero

dal servizio, di cui all’art. 13 commi 10 e seguenti della legge regionale n. 24/2009.

Presso l’Amministrazione regionale, si riscontrano altre tipologie di lavoro subordinato. In

particolare, presso la Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse

agricole, nell’anno 2014 hanno svolto attività lavorativa maestranze edili ed operai salariati,

in numero variabile nei diversi mesi dell’anno. Tali operai sono assunti con contratto di

natura privatistica del settore edile o del settore idraulico-forestale e idraulico-agrario, a

tempo indeterminato o stagionale, secondo le previsioni dell’art. 87 della legge regionale n.

9/2007. Nel corso dell’anno 2014, sono stati instaurati n. 42 rapporti di lavoro a tempo

determinato, conclusi prima del 31.12.2014 e, pertanto, non considerati nella presente

indagine che intende fornire dati omogenei alla data del 31.12.2014. A tale data, la

consistenza complessiva era di n. 185 operai assunti a tempo indeterminato. La spesa per tali

tipologie di lavoratori è ascrivibile ai capitoli di spesa 2958, 2960, 2961 e 2966 del bilancio di

previsione annuale.

b) unità di bilancio 11.3.1.1184 - capitolo 9650; c) unità di bilancio 12.2.4.3480 - capitoli 9880 e 9881.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nel dicembre 2014, erano in servizio alle dipendenze della DC attività produttive, commercio,

cooperazione, risorse agricole e alle dipendenze dell’Ente Tutela Pesca le maestranze indicate

nella tabella seguente:

Direzione centrale attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e Ente Tutela Pesca – consistenza numerica personale operaio al 31.12.2014

Tipo di contratto n° operai

Direzione centrale attività produttive

operai edili 159

operai agricoli 26

totale operai D.C. att. produttive

185

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

b) Lavoro autonomo

E’ opportuno premettere che i dati esposti in questa sede si riferiscono all’ampia nozione di

“lavoro autonomo” consolidatasi con riferimento alla disciplina posta dall’art. 7, commi 6 e

seguenti, del d.lgs. 165/2001, includendo anche i rapporti di collaborazione coordinata e

continuativa.

Nell’anno 2014, la consistenza dei contratti di lavoro autonomo stipulati presso strutture

della Regione mostra un notevole aumento rispetto alle rilevazioni dell’anno precedente. In

particolare, sono stati conferiti nel corso dell’anno n. 111 incarichi, nell’ambito dei diversi

settori di intervento dell’Amministrazione regionale (da parte delle Direzioni centrali e della

Protezione civile della Regione), riguardanti soprattutto collaborazioni coordinate

continuative e prestazioni professionali.149. Tali tipologie di lavoro, rientranti nel regime del

lavoro autonomo, hanno avuto tempistiche di riferimento differenziate nel corso dell’anno.

Come nell’anno precedente, non si ritiene di conteggiare gli incarichi nel settore della sanità

(n. 62 incarichi conferiti da parte delle Aziende per i servizi sanitari) i cui costi vengono

rilevati da questa Sezione nei referti sulla sanità regionale.

Dal confronto con i dati degli ultimi due anni, si rileva che, nell’anno 2014,

l’Amministrazione regionale ha conferito un numero inferiore di incarichi rispetto all’anno

2013, laddove il numero degli incarichi era stato di 138. Tuttavia, nell’anno 2012, le strutture

149 Il dato è desunto dalle specifiche comunicazioni che l’Amministrazione ha inviato ai sensi dell’art. 1, comma 173, della l. 266/2005 ed è pertanto da intendersi nei limiti di significatività dipendenti dall’individuazione legislativa dell’oggetto della comunicazione.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

regionali avevano conferito un numero di incarichi inferiore a quello del 2014, ossia n. 97

incarichi di vario contenuto, collaborazioni coordinate continuative, incarichi per

l’attuazione di programmi comunitari, ecc.

c) Altri tipi di rapporto di lavoro (ad es. lavoro somministrato)

Per quanto riguarda la normativa regionale applicata dall’Amministrazione regionale per

l’assunzione di personale in regime di somministrazione di lavoro, con la legge regionale 30

marzo 2001 n. 10, art. 2, comma 44 era stato previsto che “Per sopperire alle esigenze di

assunzione di personale con contratto di lavoro a tempo determinato nei casi previsti da

disposizioni legislative o contrattuali regionali vigenti, l'Amministrazione regionale può

ricorrere al lavoro interinale di cui alla legge 24 giugno 1997 n. 196”. Tale norma è stata

abrogata implicitamente dall’art. 17, comma 2 della legge regionale 27 marzo 2002 n. 10, che

disciplina tuttora il ricorso al lavoro interinale nella Regione. La normativa si inquadra

nell’ambito del principio generale di “sussidarietà”, finalizzato a una spesa pubblica

reversibile, di cui al comma 15 dell’art. 13 della legge regionale n. 24/2009. La legge prevede

che le amministrazioni, prima di procedere alle assunzioni di personale con contratto di

lavoro a tempo indeterminato o determinato, debbano verificare la possibilità e la

convenienza di ricorrere ad appalti di servizi o ad incarichi professionali.

Tra le norme di settore, si riscontra la l.r. n. 22 del 29 dicembre 2010, art. 14 comma 8, che ha

autorizzato la Regione a utilizzare personale somministrato nel limite massimo di 10 unità e

per la durata di 24 mesi, al fine di provvedere all’esecuzione delle iscrizioni in arretrato sui

libri fondiari e alle attività pendenti presso l’Ufficio tavolare di Trieste. Inoltre nell’anno

2013, con l’art. 14 comma 2 della legge regionale 4 ottobre 2013 n. 11, per l’attuazione

tempestiva degli interventi di valorizzazione del patrimonio storico-culturale della prima

guerra mondiale, l’Amministrazione regionale è autorizzata a utilizzare, nell’ambito della

Direzione centrale competente in materia di beni e attività culturali, anche personale

somministrato per la durata di 24 mesi, eventualmente prorogabile per motivate esigenze.

Come evidenziato nella tabella seguente, l’Amministrazione regionale si è avvalsa

complessivamente di n. 106 lavoratori somministrati, durante l’anno 2014, con un leggero

calo rispetto all’anno precedente, nel quale erano stati impiegati n. 127 lavoratori. Come

risulta nella tabella che segue, il personale somministrato è stato utilizzato soprattutto per

l’operatività della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione

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391

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

politiche economiche e comunitarie, della Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione,

pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, della Direzione centrale cultura, sport e

solidarietà, del Consiglio regionale e del Segretariato generale.

Tabella 143 - Lavoro somministrato nell’amministrazione regionale – anni 2012 – 2014

Strutture della Regione FVG e altri enti presso i quali è assegnato personale somministrato

n° lavoratori anno 2012

n° lavoratori anno 2013

n° lavoratori anno 2014

CONSIGLIO REGIONALE 3 9 13

DIREZIONE GENERALE 0 0 3

SEGRETARIATO GENERALE 19 20 12

UFFICIO DI GABINETTO 1 2 1

UFFICIO STAMPA 1 1 2

AVVOCATURA REGIONALE 1 1 1

SERVIZIO POLIZIA LOCALE E SICUREZZA 1 1 0

PROTEZIONE CIVILE 0 1 2

CO.RE.COM.(Consiglio regionale - organi di garanzia) 2 2 0

DIREZIONE CENTRALE FINANZE, PATRIMONIO, COORDINAMENTO E PROGRAMMAZIONE POLITICHE ECONOMICHE E COMUNITARIE

6 13 19

DIREZIONE CENTRALE FUNZIONE PUBBLICA, AUTONOMIE LOCALI E COORDINAMENTO DELLE RIFORME

3 8 4

DIREZIONE CENTRALE CULTURA, SPORT E SOLIDARIETA’ 15 17 13

DIREZIONE CENTRALE ISTRUZIONE, UNIVERSITA’, RICERCA, FAMIGLIA, ASSOCIAZIONISMO E COOPERAZIONE (confluita nella Direzione Lavoro e in altre direzioni)

9 8 0

DIREZIONE CENTRALE RISORSE RURALI, AGROALIMENTARI E FORESTALI (confluita nella Direzione centrale attività produttive)

3 3 0

DIREZIONE CENTRALE AMBIENTE ED ENERGIA 10 9 6

DIREZIONE CENTRALE INFRASTRUTTURE, MOBILITA', PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, LAVORI PUBBLICI

10 11 7

DIREZIONE CENTRALE ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO, COOPERAZIONE, RISORSE AGRICOLE E FORESTALI

5 5 8

DIREZIONE CENTRALE LAVORO, FORMAZIONE, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITA', POLITICHE GIOVANILI E RICERCA

9 13 15

ERDISU TRIESTE (ora ARDISS) 2 3 0

TOTALE 100 127 106

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Per quanto concerne le altre tipologie di rapporti di lavoro rinvenibili nell’Amministrazione

regionale, nella nota prot. n. 1714 del 19.5.2015 di risposta alla richiesta di informazioni della

Sezione, ai fini della parificazione del rendiconto 2014, l’Amministrazione regionale ha

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

provveduto al riscontro sulle convenzioni stipulate per l’utilizzo di personale esterno. La

Regione ha stipulato, nel corso dell’anno 2014, n. 16 convenzioni (di cui n. 6 convenzioni per

personale a tempo pieno e n. 10 convenzioni per personale utilizzato a tempo parziale) per

periodi variabili da alcuni mesi all’intero anno, ai sensi dell’articolo 30 della legge regionale

26.10.2006, n. 19. Tale norma prevede (comma 1 dell’art. 30) che l'Amministrazione regionale

possa avvalersi, per le finalità istituzionali cui non è possibile far fronte con personale del

ruolo regionale, della collaborazione di personale dipendente degli enti del Servizio sanitario

regionale, di altre pubbliche amministrazioni, nonché di società partecipate dalla Regione. Il

comma 2 prevede che: “Per le finalità di cui al comma 1, la Direzione centrale salute e

protezione sociale è autorizzata a stipulare convenzioni disciplinanti il tempo e le modalità

dell'avvalimento, nonché le modalità di corresponsione, agli enti di provenienza, del rimborso

degli oneri connessi al predetto personale, corrispondenti, in proporzione al servizio prestato

presso l'Amministrazione regionale, al trattamento economico globale già in godimento

presso l'ente di provenienza, comprensivo delle indennità o compensi comunque denominati

connessi a funzioni, prestazioni e incarichi.” Il comma 3 dello stesso art. 30 stabilisce che, agli

oneri conseguenti all'applicazione dei commi 1 e 2, si provveda con il fondo sanitario

regionale e con risorse di parte sociale, in relazione alla natura dei progetti da realizzare. Le

convenzioni sono state stipulate con diverse strutture sanitarie della Regione, quali le

Aziende per l’assistenza sanitaria, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, il Centro di

riferimento oncologico di Aviano e la Croce Rossa, comitato regionale FVG. Il personale in

convenzione è stato assegnato a diversi uffici della la Direzione Centrale salute, integrazione

socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia. Da informazioni fornite dalla Direzione Centrale

Salute, integrazione socio sanitaria, politiche sociali e famiglia, nell’anno 2013 erano state

stipulate n. 8 analoghe convenzioni per l’utilizzo presso l’Amministrazione regionale di

personale a tempo pieno (n. 3 unità) e personale (dirigenti) a tempo parziale (n. 5 unità) con

Aziende sanitarie della Regione.

Nell’ambito del personale a carico della Regione, figurano anche i dipendenti messi a

disposizione dalle società controllate. L’Amministrazione regionale, nel 2014, ha stipulato

con la società INSIEL s.p.a. n. 18 convenzioni, ai sensi dell’art. 12, comma 19, della legge

regionale 31.12.2012 n. 27150, per consentire l’utilizzo di unità di personale (n. 16 a tempo

150 La norma prevede: “La Regione può avvalersi, per le finalità istituzionali cui non è possibile far fronte con proprio personale, della collaborazione di personale dipendente di società controllate direttamente o indirettamente dalla Regione medesima anche attraverso propri enti pubblici e consorzi di diritto pubblico nonché del soggetto di cui all'articolo 2 della legge regionale 22 agosto 1991, n. 34 (Primo provvedimento per l'attuazione della legge 9 gennaio 1991, n. 19 recante norme

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pieno e n. 2 a tempo parziale), per periodi variabili da un mese ad un anno, presso le Direzioni

centrali, il Segretariato e la Presidenza della Regione, prevalentemente con compiti di

supporto informatico (ad es. aggiornamento banca dati), nonchè di analisi, elaborazione e

trattamento dei dati. Nell’anno 2013, la Regione aveva usufruito della possibilità di

avvalimento nei confronti di n. 13 dipendenti della Società INSIEL s.p.a. i quali avevano

prestato servizio presso strutture regionali.

Il personale in convenzione, sopra descritto, per un totale di n. 34 unità, non è compreso nella

tabella relativa al personale dell’Amministrazione regionale.

Conclusioni

Il personale regionale con rapporto di lavoro subordinato, al 31 dicembre 2014, risultava

composto complessivamente da n. 2.771 unità, di cui n. 117 dirigenti. Il riscontro sulle altre

tipologie di lavoro subordinato ha evidenziato che, nel dicembre 2014, erano in servizio n. 185

operai e maestranze edili, assunti contratto di diritto privato. Le modalità di assunzione

risultano disciplinate da specifiche norme dell’ordinamento regionale.

Nel corso dell’anno 2014, n. 111 lavoratori hanno prestato la propria opera con contratto di

lavoro autonomo. Per quanto riguarda gli altri tipi di rapporto di lavoro, hanno prestato

servizio presso le strutture regionali n. 106 lavoratori con rapporto di somministrazione di

lavoro. Inoltre, erano in servizio n. 34 dipendenti in regime di avvalimento (mediante

convenzioni), in parte provenienti da strutture sanitarie e in parte dalla società INSIEL.

Amministrazione regionale – numero complessivo rapporti di lavoro anni 2012 - 2014

anno 2012 anno 2013 anno 2014 differenza 2013/2014 Rapporto di lavoro subordinato

n° lavoratori al 31.12 dell’anno 2.770 2791 2.771 -20 - di cui: posizioni dirigenziali 127 118 117 -1 n° operai e maestranze edili 219 220 185 -35

Rapporto di lavoro autonomo

n° lavoratori nell’anno 97 138 111 - 27 - di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 0

per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia); a tale fine l'Amministrazione regionale è autorizzata a stipulare convenzioni disciplinanti le modalità dell'avvalimento, nonché la corresponsione, alle società di provenienza, del rimborso degli oneri connessi al personale messo a disposizione; con riferimento alla messa a disposizione del personale di Insiel Spa, la convenzione è stipulata dalla Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme. Resta ferma, con riferimento alla Direzione centrale salute, integrazione socio sanitaria e politiche sociali, la disciplina di cui all' articolo 30 della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di salute umana e sanità veterinaria e altre disposizioni per il settore sanitario e sociale, nonché in materia di personale). La Regione può altresì mettere a disposizione delle società controllate direttamente o indirettamente proprio personale secondo modalità da definirsi mediante convenzione stipulata con le società dalla Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di lavoro)

n° lavoratori nell’anno 100 127 106 -21 - di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 0 n° lavoratori in avvalimento 0 13 34 +21

Totale 3.186 3.289 3.207 - 82

10.2 Personale degli enti regionali e personale delle società partecipate in house

Nell’ottica della rilevazione di dati che fornissero un quadro della finanza pubblica regionale

non esclusivamente riferito alla consistenza del personale regionale, la Sezione di controllo ha

inoltrato richieste istruttorie inerenti al personale operante presso gli enti regionali, come in

precedenza definiti. Per quanto riguarda la situazione riscontrata presso gli enti regionali,

mentre le tabelle elaborate per l’anno 2013 indicavano i dati dell’ERDISU di Trieste e

dell’ERDISU di Udine, nell’anno 2014 sono stati riportati i dati dell’ARDISS (Agenzia

regionale per il diritto agli studi superiori) che è subentrata agli ERDISU, secondo le

disposizioni di cui alla legge regionale 9 agosto 2012 n. 16. Ai sensi dei commi 5 e 8 dell’art. 43

di tale norma “l’ARDISS è costituita a decorrere dall'1 gennaio dell'esercizio successivo a

quello di emanazione del decreto di cui al comma 1 (decreto di nomina dei commissari

liquidatori). Entro tale termine devono essere nominati i relativi organi e definito l'assetto

organizzativo”. “A decorrere dalla data di cui al comma 5 gli ERDISU sono soppressi e le

relative funzioni sono trasferite all' ARDISS che subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e

passivi facenti loro capo”. Inoltre, per quanto riguarda l’Agenzia regionale per lo sviluppo

rurale – ERSA, a partire dall’1° gennaio 2014, gli oneri relativi alla retribuzione del Direttore

generale dell’ente (prima sostenuti dall’ente) sono a carico dell’amministrazione regionale, ai

sensi dell’art. 12 comma 1 della legge regionale n. 23/2013 (legge finanziaria 2014)151.

La Sezione ha proceduto all’analisi della consistenza numerica del personale in servizio presso

gli enti regionali, con esclusione dei dipendenti regionali eventualmente distaccati o

151 legge reg. n. 23/2013 art. 12 comma 1. L'Amministrazione regionale provvede agli adempimenti connessi al pagamento del trattamento economico spettante al Direttore generale dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, al Direttore generale dell'Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori e al Direttore dell'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. Comma 2. Per le finalità di cui al comma 1 è destinata la spesa complessiva di 1.415.600,55 euro, suddivisa in ragione di 471.866,65 euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, a valere rispettivamente sullo stanziamento all'uopo previsto, per 345.000 euro a carico dell'unità di bilancio 11.3.1.1185 e del capitolo 3550, per 97.541,85 euro a carico dell'unità di bilancio 11.3.1.1185 e del capitolo 9670 e per 29.325 euro a carico dell'unità di bilancio 11.3.1.1184 e del capitolo 9650 dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio per l'anno 2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

comunque operanti presso gli enti, già rilevati tra il personale regionale. Si è inteso, in tal

modo, fornire elementi di valutazione sulle risorse umane complessivamente operanti presso

apparati regionali, legati tra loro da stringenti legami organizzativi o funzionali.

Presso l’Ente Tutela Pesca è stata rilevata la presenza di una diversa tipologia di personale

subordinato, n. 15 operai salariati (n. 14 nel 2013), assunti con contratto di diritto privato,

ossia con il contratto nazionale e provinciale per gli operai agricoli e florovivaistici. La spesa

per il personale salariato è stata sostenuta in parte con i fondi trasferiti dalla Regione (euro

620.000,00) ed in parte con i fondi dell’ente.

Ente Tutela Pesca – consistenza numerica personale operaio al 31.12.2014

Tipo di contratto n° operai

Ente Tutela Pesca (ETP) operai agricoli EPT 15

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Considerato che nel corso dell’anno di riferimento, così come anche nell’anno precedente, la

consistenza del personale è stata interessata da diverse variabili, è stato scelto di focalizzare

l’attenzione sulla consistenza del personale a una data prestabilita, ossia al 31.12.2014,

tralasciando l’esame delle pur significative variazioni intervenute nel corso dell’anno. Inoltre,

la rilevazione individua i lavoratori in servizio a tale data, senza distinzione tra lavoratori a

tempo pieno o in part time e comprende il personale con contratto relativo a progetti

finanziati dai fondi comunitari e da altri organismi (ad es. Ministero del lavoro, INAIL, ecc.).

La rilevazione comprende anche il personale comandato, in entrata o in uscita dall’ente,

qualora la relativa spesa risulti essere stata posta a carico dell’ente medesimo nell’anno 2014,

ma non comprende soggetti che sono presenti presso gli enti in qualità di amministratori o

componenti l’organo di controllo interno. In analogia con le rilevazioni effettuate presso

l’Amministrazione regionale, nelle rappresentazioni dedicate agli enti sono stati presi in

considerazione anche i Direttori o Dirigenti, che, anche se nominati da organi della Regione,

fanno parte, per le funzioni svolte, della struttura operativa dell’ente.

Nelle tabelle seguenti sono riportati i dati relativi al personale subordinato degli enti

considerati, per l’anno 2013 e per l’anno 2014, per consentire un confronto tra le due

rilevazioni.

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PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2013 (lavoro subordinato)

TURISMO FVG

ARLeFERSA Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di UD

ERDISU di TS

totale

n° lavoratori 94 5 1 17 6 5 0 0 128

di cui: posizioni

dirigenziali 3 1 1 0 1 1 0 0 7

ARES srl

ARPA Ferrovie Udine

Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione immobili

FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 2 355*** 57 176 11 685**** 263 1.549

di cui: posizioni

dirigenziali 1 32 0 4 1 8 1 47

totale lavoratori subordinati 1.677

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Regione

*L’Agenzia regionale del lavoro è stata soppressa dall’art. 14 della legge regionale 9 agosto 2012 n. 16, a decorrere dal 1° gennaio 2013. **La PROMOTUR spa è confluita nell’Agenzia reg. PROMOTUR ed è stata cancellata in data 28.12.2012. ***La consistenza complessiva dei lavoratori dell’ARPA è comprensiva di n. 12 unità in comando presso altri enti. **** Tra i dipendenti della Soc. Insiel non sono compresi i n. 13 lavoratori in avvalimento presso l’Amministrazione regionale.

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2014 (lavoro subordinato)

TURISMO FVGARLeFERSA Azienda Villa ManinParco

Dolomiti Parco Prealpi GiulieARDISS* totale

n° lavoratori 100 5 0 17 6 5 0 133

di cui: posizioni dirigenziali

1 1 0 0 1 1 0 4

ARES srl ARPA Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa***

Gestione immobili FVG

spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 2 340** 58 180 11 679 233 1.503

di cui: posizioni dirigenziali

0 31 1 5 1 9 0 47

totale lavoratori subordinati 1.636

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Regione

*Nell’anno 2014 , l’ARDISS (Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori) è subentrata agli ERDISU di Udine e di

Page 398: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

397

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Trieste **La consistenza complessiva dei lavoratori dell’ARPA è comprensiva di n. 7 unità in comando presso altri enti. ***La consistenza complessiva dei lavoratori della FVG Strade è comprensiva di n. 2 dipendenti regionali in distacco e a carico della società stessa. **** Tra i dipendenti della Soc. Insiel non sono compresi i n. 18 lavoratori in avvalimento presso l’Amministrazione regionale.

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2013 (lavoro autonomo)

TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di UDERDISU di

TS totale

n° lavoratori 0 0 27 1 18 18 1 2 67

di cui: posizioni dirigenziali

0 0 0 1 0 0 0 0 1

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione immobili FVG

spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 8 5 7 6 1 19 13 59

di cui: posizioni dirigenziali

0 3 0 0 0 0 0 3

totale lavoratori autonomi 126

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2014 (lavoro autonomo)

TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS* totale

n° lavoratori 0 0 21 1 22 8 3 55

di cui: posizioni

dirigenziali 0 0 0 1 0 0 0 1

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie Udine Cividale

srl

FVG Strade spa Gestione immobili FVG

spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 7 4 3 3 0 21 0 38

di cui: posizioni dirigenziali

0 2 0 0 0 0 0 2

totale lavoratori autonomi 93

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Regione

*Nell’anno 2014 , l’ARDISS (Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori) è subentrata agli ERDISU di Udine e di Trieste

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398

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2013 (altro tipo di rapporto di lavoro, ad es. lavoro somministrato)

TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di UD

ERDISU di TS

totale

n° lavoratori 9 3 22 0 3 0 0 0 37

di cui: posizioni

dirigenziali 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione immobili FVG

spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 4 21 11 0 0 0 0 36

di cui: posizioni

dirigenziali 4 0 0 0 0 0 0 4

totale lavoratori con altro tipo di rapporto di lavoro 73

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2014 (altro tipo di rapporto di lavoro, ad es. lavoro somministrato)

TURISMO FVG

ARLeF ERSA Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS* totale

n° lavoratori 7 3** 17 0 3 0 1 31

di cui: posizioni dirigenziali

0 0 0 0 0 0 0 0

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione immobili FVG

spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

n° lavoratori 1 13 8 0 1 0 0 23

di cui: posizioni dirigenziali

1 0 0 0 0 0 0 1

totale lavoratori con altro tipo di rapporto di lavoro 54

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Regione

*Nell’anno 2014 , l’ARDISS (Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori) è subentrata agli ERDISU di Udine e di Trieste. ** Sono comprese n. 2 unità di personale comandato dalla Provincia di Udine e dall’Università degli studi di Udine.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2013

TURISMO

fvg ARLef ERSA Azienda Villa

Manin Parco

Dolomiti Parco Prealpi

Giulie ERDISU di

UD ERDISU di

TS Totali

parziali Totale

Rapporto di lavoro subordinato

n° lavoratori al 31.12.2013 94 5 1 17 6 5 0 0 128

di cui: posizioni dirigenziali 3 1 1 0 1 1 0 0 7

Rapporto di lavoro autonomo

n° lavoratori al 31.12.2013 0 0 27 1 18 18 1 2 67

di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 1 0 0 0 0 1 Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es.somministrazione di lavoro)

n° lavoratori al 31.12.2013 9 3 22 0 3 0 0 0 37

di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 0 0 0 0 0 0

TOTALI 103 8 50 18 27 23 1 2 232

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa Gestione

Immobili FVG spa

INSIEL spa PROMOTUR Agenzia reg.

Totali parziali Totale

Rapporto di lavoro subordinato

n° lavoratori al 31.12.2013 2 355 57 176 11 685 263 1.549

di cui: posizioni dirigenziali 1 32 0 4 1 8 1 47

Rapporto di lavoro autonomo

n° lavoratori al 31.12.2013 8 5 7 6 1 19 13 59

di cui: posizioni dirigenziali 0 3 0 0 0 0 0 3 Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di lavoro)

n° lavoratori al 31.12.2013 4 21 11 0 0 0 0 36 di cui: posizioni dirigenziali 4 0 0 0 0 0 0 4

TOTALI 14 381 75 182 12 704 276 1.644 TOTALE GENERALE ENTI E SOCIETA’ 1.876

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

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400

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI al 31.12.2014 TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS Totali

parziali Totale

Rapporto di lavoro subordinato

n° lavoratori al 31.12.2014 100 5 0 17 6 5 0 133

di cui: posizioni dirigenziali 1 1 0 0 1 1 0 4

Rapporto di lavoro autonomo

n° lavoratori al 31.12.2014 0 0 21 1 22 8 3 55

di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 1 0 0 0 1 Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es.somministrazione di lavoro)

n° lavoratori al 31.12.2014 7 3 17 0 3 0 1 31

di cui: posizioni dirigenziali 0 0 0 0 0 0 0 0

TOTALI 107 8 38 18 31 13 4 219

ARES srl ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade

spa

Gestione immobili FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia

reg.

Totali parziali

Totale

Rapporto di lavoro subordinato

n° lavoratori al 31.12.2014 2 340 58 180 11 679 233 1.503

di cui: posizioni dirigenziali 0 31 1 5 1 9 0 47

Rapporto di lavoro autonomo

n° lavoratori al 31.12.2014 7 4 3 3 0 21 0 38

di cui: posizioni dirigenziali 0 2 0 0 0 0 0 2 Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es.somministrazione di lavoro)

n° lavoratori al 31.12.2014 1 13 8 0 1 0 0 23

di cui: posizioni dirigenziali 1 0 0 0 0 0 0 1

TOTALI 10 357 69 183 12 700 233 1.564

TOTALE GENERALE ENTI E SOCIETA’ 1.783

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

10.3 La consistenza complessiva del personale del complesso Regione, enti regionali, società regionali in house

L’analisi della consistenza complessiva del personale subordinato, comprendente la situazione

al 31.12.2013 e al 31.12.2014 registrata presso la Regione e presso gli enti e le società in house

considerate, mostra una tendenza alla diminuzione, abbastanza marcata (-95 unità di

personale) della forza lavoro. Si riscontra anche una leggera diminuzione, nella presenza delle

posizioni dirigenziali (-12 unità di personale) più evidente presso gli enti e società.

Tabella 144 – Numero rapporti di lavoro subordinato della Regione, degli Enti regionali e società in house al 31.12.2013 e al 31.12.2014

n° lavoratori

al 31.12.2013

n° lavoratori al 31.12.2014

differenza n° lav.

posizioni dirigenziali al

31.12.2013

posizioni dirigenziali al

31.12.2014

differenza pos. dir. 2013/2014

A) Regione

Lavoro subordinato 2.791 2.771 -20 118 117 -1

Lavoro subordinato (operai) 220 185 -35 - - -

Totale parziale 3.011 2.956 -55 118 117 -1

B) Enti regionali e società in house

Lavoro subordinato 1.677* 1.636** -41 62 51 -11

Lavoro subordinato (operai) 14 15 +1 -

Totale parziale 1.691 1.651 -40 62 51 -11

Totale generale 4.702 4.607 -95 180 168 -12

* Non sono compresi n. 13 lavoratori della soc. Insiel in avvalimento presso l’Amministrazione regionale.

** Non sono compresi n. 34 lavoratori (soc. Insiel e Aziende sanitarie) in avvalimento presso l’Amministrazione regionale.

Si rappresentano, nella tabella seguente gli esiti della rilevazione effettuata sui lavoratori con

rapporto di lavoro autonomo e somministrato. I dati hanno un valore meramente indicativo

per il criterio utilizzato per la rilevazione presso la Regione e anche perché non prendono in

considerazione le movimentazioni infrannuali. Essi rimangono pur sempre significativi della

consistenza del fenomeno nell’esercizio 2014, comparato ai risultati dell’esercizio precedente.

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402

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 145 – Personale autonomo e somministrato della Regione, degli Enti regionali e società in house negli anni 2013 e 2014

n° lavoratori

nel 2013 n° lavoratori nel

2014 differenza 2013/2014

posizioni dirigenziali nel

2013

posizioni dirigenziali nel

2014

differenza pos. dir. 2013/2014

A) Regione

Lavoro autonomo 138 111 -27 0 0

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. lavoro somministrato

127 106 -21 0 0

Lavoro in avvalimento 13 34 +21 0 0 0

Totale parziale 278 251 -27 0 0

B) Enti regionali e società in house

Lavoro autonomo 126** 93* -33 4** 3* -1

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. lavoro somministrato

73** 54* -19 4** 1* -3

Totale parziale 199** 147* -52 8** 4* -4

Totale generale 477 398 -79 8 4 -4

*Rilevazione della consistenza al 31.12.2014 **Rilevazione della consistenza al 31.12.2013

Per quanto riguarda la consistenza degli incarichi di lavoro autonomo conferiti negli anni 2013

e 2014, si riscontra una consistente diminuzione, sia presso l’Amministrazione regionale che per

gli enti e società considerate (complessivamente - 60 unità di personale). Analogamente, per i

lavoratori somministrati, l’analisi ha evidenziato sia un discreto calo numerico presso

l’Amministrazione regionale, sia un decremento nel settore degli enti e società in house

considerate, rispetto ai valori registrati nell’anno precedente (complessivamente - 40 unità di

personale). Nell’ambito di queste tipologie lavorative, il numero delle posizioni dirigenziali

presenti presso gli enti e società considerate è diminuito del 50% rispetto all’anno 2013.

Pertanto, la consistenza complessiva del personale della Regione e degli enti considerati

nell’anno 2014, raffrontata con le risultanze dell’anno 2013, è stata la seguente:

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 146 – Consistenza complessiva del personale Regione ed Enti

n° lavoratori nel 2013

n° lavoratori nel 2014

differenza 2013/2014

posizioni dirigenziali nel

2013

posizioni dirigenziali nel

2014

differenza pos. dir. 2013/2014

Lavoro subordinato Totale Regione e Enti

4.702 4.607 -95 180 168 -12

Personale autonomo esomministrato Totale Regione e Enti

477 398 -79 8 4 -4

Totale generale 5.179 5.005 -174 188 172 -16

10.4 La spesa per il personale regionale

a) Lavoro subordinato

La spesa per il personale dell’Amministrazione regionale è alimentata da diverse componenti,

che hanno subito variazioni nel corso degli anni 2012-2014. La rappresentazione del quadro

evolutivo della spesa del triennio, a livello di impegni, consente la valutazione delle dinamiche

di spesa che hanno determinato le risultanze contabili dell’anno 2014. Nella tabella seguente,

sono stati presi in considerazione gli importi degli impegni in conto competenza effettuati sui

capitoli di spesa rilevanti ai fini del conto annuale e, in detrazione, l’importo dei rimborsi

acquisiti dall’Amministrazione regionale da parte della U.E e da privati. Nella rilevazione sono

inclusi i capitoli di spesa relativi alle maestranze edili.

Come indicato nella tabella, i risultati dell’anno 2014 evidenziano, pur a fronte di una

diminuzione del numero complessivo del personale, un incremento delle spese dell’ordine del

1,46%, rispetto al dato riferibile all’anno 2013 e una diminuzione dell’11,01% rispetto

all’omologa risultanza del 2012. Nell’anno 2013, invece, i risultati mostravano un incremento

del numero complessivo del personale e una diminuzione delle spese dell’ordine del 12,29%,

rispetto al dato riferibile all’anno 2012 (comprensivo delle spese straordinarie ascrivibili a tale

annualità).

Nell’anno 2014, si registra, in particolare, un notevole incremento (pari a euro 1.160.576,59)

della spesa per oneri relativi al versamento dell’IRAP. Inoltre, si evidenzia l’incremento (pari

ad euro 493.645,82) della spesa per il premio incentivante al personale regionale, compreso il

personale a tempo determinato e al personale collocato in posizione di comando presso

l’Amministrazione regionale, dovuto ai sensi del contratto m collettivo integrativo 1998-2001.

Sono invece diminuiti (di euro 366.525,22), rispetto all’anno precedente, i compensi per lavoro

straordinario al personale regionale e comandato e i compensi incentivanti la produttività dei

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404

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dipendenti regionali. Nell’anno 2013 era stata, invece, rilevata una notevole diminuzione della

spesa relativa agli stipendi e altri assegni fissi al personale regionale e la correlata diminuzione,

anch’essa significativa, degli oneri previdenziali e assistenziali riferiti allo stesso.

Il risultato relativo alle spese complessive riferite al personale regionale si deve analizzare

anche con riferimento all’effetto negativo della variazione in diminuzione (pari a euro

985.532,75), nell’anno 2014 rispetto al 2013, dei rimborsi ricevuti dall’Amministrazione

regionale da parte dell’Unione Europea o da privati e per personale comandato della Regione.

Si può notare che siffatte entrate incidono sul trend della spesa del personale nel triennio, con

una diminuzione nei confronti del dato del 2012 (-58,82%) e rispetto al dato del 2013 (-

62,75%).

Il totale complessivo della spesa per lavoro subordinato, esclusi i rimborsi, ammonta nell’anno

2014 ad euro 171.346.794,68, in leggero aumento rispetto ai dati del 2013 dove corrispondeva

ad euro 169.882.526,72 (importo notevolmente inferiore rispetto al dato del 2012, euro

193.317.152,27, che peraltro scontava la presenza di componenti straordinarie).

Page 406: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Tabella 147 – Spese del personale dell’Amministrazione regionale nel triennio 2012-2014

Cap. Descrizione capitolo Impegnato anno 2012 Impegnato anno 2013 Impegnato anno 2014 variazione %

2014/2012 variazione%

2014/2013

566

SPESE PER LA LIQUIDAZIONE DEGLI INDENNIZZI PER LAPERDITA DELL' INTEGRITA' FISICA SUBITA DALPERSONALE REGIONALE NELL' ESPLETAMENTO DIATTIVITA' DI SOCCORSO RIENTRANTI NEI SERVIZID'ISTITUTO (SPESA OBBLIGATORIA)

2.440,98 11.307,13 0,00 -100,00% -100,00%

578 EROGAZIONE DELL' INDENNITA' SOSTITUTIVA DELPREAVVISO (SPESA OBBLIGATORIA)

90.000,00 130.000,00 50.000,00 -44,44% -61,54%

584

SPESE PER ONERI DI CONTENZIOSO ART. 51, COMMA 5, L.23.12.2000 N. 388; ART. 8, L.C. 31.1.1963 N. 1 E SUCCESSIVEMODIFICAZIONI E INTEGRAZIONI (SPESA OBBLIGATORIA)

0 0 4.923,02 - -

1444 PAGAMENTO SPESE PER LE TRANSAZIONI DI CUI ALL'ART. 1965 C.C. (SPESA OBBLIGATORIA)

0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%

2958

SPESE PER GLI ONERI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ DELMEDICO COMPETENTE PER LE MAESTRANZE ASSUNTECON CONTRATTO DI DIRITTO PRIVATO ART. 87, COMMA 1,ART. 88, COMMI 1,4,5 L.R. 23.4.2007 N. 9 DECRETOLEGISLATIVO 9.4.2008 N. 81 (SPESA OBBLIGATORIA)

- - 23.000,00 - -

2960

SPESE PER LE RETRIBUZIONI, IL TRATTAMENTO DI FINERAPPORTO, NONCHE' PER I RELATIVI ONERI RIFLESSIDELLE MAESTRANZE ASSUNTE CON CONTRATTO DIDIRITTO PRIVATO IVI COMPRESI GLI ONERI RELATIVIALLE ATTIVITA' DEL MEDICO COMPETENTE (SPESAOBBLIGATORIA)

8.921.360,24 7.860.419,52 7.945.725,44 -10,94% 1,09%

2961

ANTICIPAZIONI SUL TRATTAMENTO DI INTEGRAZIONESALARIALE CORRISPOSTO DALL' I.N.P.S. ALLEMAESTRANZE ASSUNTE CON CONTRATTO DI DIRITTOPRIVATO (SPESA OBBLIGATORIA)

350.000,00 221.047,54 246.790,72 -29,49% 11,65%

Page 407: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Cap. Descrizione capitolo Impegnato anno 2012 Impegnato anno 2013 Impegnato anno 2014 variazione %

2014/2012 variazione%

2014/2013

2966

SPESE PER LE RETRIBUZIONI, IL TRATTAMENTO DI FINERAPPORTO, NONCHE’ PER I RELATIVI ONERI RIFLESSIDELLE MAESTRANZE ASSUNTE CON CONTRATTO DIDIRITTO PRIVATO IVI COMPRESI GLI ONERI RELATIVIALLE ATTIVITA’ DEL MEDICO COMPETENTE – SPESERIPARTITE ART. 87 COMMA 1 ART. 88 COMMI 1, 4, 5, ART.89, LR 23.4.2007 N. 9, DECRETO LEGISLATIVO 9.4.2008 N. 81,ART. 4 COMMA1 LR 23.7.2009 N. 12, LR 26.2.1990 N. 9 ARTT. 16,17 DECRETO LEGISLATIVO 19.9.1994 N. 626 (SPESAOBBLIGATORIA)

- 0 27.867,06 - -

3506

EROGAZIONE DELL' INDENNITA' DI RISCHIO SPETTANTEAI DIPENDENTI REGIONALI IMPIEGATI NELLEOPERAZIONI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI BOSCHIVIART. 33, COMMA 9 BIS, L.R. 31.12.1986 N. 64

16.889,30 57.889,68 99.908,78 491,55% 72,58%

3541 PREMIALITA’ RIFERITA AL SISTEMA DI VALORIZZAZIONEDEL PERSONALE DI CUI ALL’ART. 42 L.R. 53/1981(GIORNALISTI)

- 37.787,01 0,00 - -100,00%

3544

PREMIO INCENTIVANTE AL PERSONALE REGIONALE,COMPRESO IL PERSONALE ASSUNTO A TEMPODETERMINATO E AL PERSONALE COLLOCATO INPOSIZIONE DI COMANDO PRESSO L' AMMINISTRAZIONEREGIONALE. ART. 17 DEL CONTRATTO COLLETTIVOINTEGRATIVO 19982001 - AREA NON DIRIGENZIALE (SPESAOBBLIGATORIA)

1.887.509,38 1.950.308,14 2.443.953,96 29,48% 25,31%

3545

COMPENSI NETTI SPETTANTI AL PERSONALE A TITOLO DIINCENTIVO SULLE SPESE DI PROGETTAZIONE E DIREALIZZAZIONE DI LAVORI PUBBLICI (SPESAOBBLIGATORIA)

936.392,77 850.000,00 700.000,00 -25,25% -17,65%

3548

COMPENSI AGLI AVVOCATI DELL' UFFICIO LEGISLATIVO ELEGALE DELLA REGIONE PER LE PRESTAZIONI DIASSISTENZA, RAPPRESENTANZA E DIFESA DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE E DEGLI ENTIPATROCINATI (SPESA OBBLIGATORIA)

368.604,81 301.603,99 365.792,55 -0,76% 21,28%

Page 408: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Cap. Descrizione capitolo Impegnato anno 2012 Impegnato anno 2013 Impegnato anno 2014 variazione %

2014/2012 variazione%

2014/2013

3550

STIPENDI ED ALTRI ASSEGNI FISSI DI CARATTERECONTINUATIVO AL PERSONALE REGIONALE ECOMANDATO, NONCHE' A QUELLO ASSUNTO MEDIANTECONTRATTI REGOLATI DALLE NORME SULL' IMPIEGOPRIVATO, NONCHE' CONGUAGLI EFFETTUATI AI SENSIDEL DECRETO LEGISLATIVO 241/1997 COME INTEGRATODAL DECRETO LEGISLATIVO 490/1998 (SPESAOBBLIGATORIA )

113.051.820,48 103.504.711,39 103.536.650,57 -8,42% 0,03%

3551

COMPENSI PER LAVORO STRAORDINARIO AL PERSONALEREGIONALE E COMANDATO NONCHE' COMPENSIINCENTIVANTI LA PRODUTTIVITA' DEI DIPENDENTIREGIONALI

3.159.645,03 3.282.961,22 2.916.436,00 -7,70% -11,16%

3552

INDENNITA' DI TRASFERTA E RIMBORSO SPESE PERMISSIONI NEL TERRITORIO REGIONALE E NAZIONALE,COMPRESE LE INDENNITA' CHILOMETRICHE, DITRASFERIMENTO ED ANALOGHE, AL PERSONALE INSERVIZIO PRESSO L' AMMINISTRAZIONE REGIONALE

635.421,97 682.488,82 600.982,47 -5,42% -11,94%

3553 INDENNITA' DI TRASFERTA E RIMBORSO SPESE PERMISSIONI ALL' ESTERO AL PERSONALE IN SERVIZIOPRESSO L' AMMINISTRAZIONE REGIONALE

207.896,55 81.649,67 70.000,00 -66,33% -14,27%

3558

ONERI PER IL PAGAMENTO DEI BIGLIETTI AEREI DELSERVIZIO DI TELETICKETING E DI WEB-CHECK INDERIVANTI DALLA STIPULA DELLA CONVENZIONEPREVISTA DALL'ART. 49 C. 3 L.REG. 31/1997

600.000,00 600.000,00 640.000,00 6,67% 6,67%

3559

SPESE PER L' EROGAZIONE DELLE INDENNITA'RELATIVE AL SERVIZIO PRESTATO ALL' ESTERO DALPERSONALE ASSEGNATO ALLA SEDE DELLA REGIONE ABRUXELLES NONCHE' IL TRATTAMENTO ACCESSORIOESPERTI REGIONALI ALLA RAPPRESENTANZAPERMANENTE D' ITALIA PRESSO LA U.E.A BRUXELLES

348.035,96 378.991,59 383.194,23 10,10% 1,11%

3561 ONERI RELATIVI ALL' EROGAZIONE DELL' INDENNITA' DIMENSA (SPESA OBBLIGATORIA)

4.984.320,00 4.700.000,00 4.612.012,00 -7,47% -1,87%

Page 409: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Cap. Descrizione capitolo Impegnato anno 2012 Impegnato anno 2013 Impegnato anno 2014 variazione %

2014/2012 variazione%

2014/2013

3562

INDENNITA' DERIVANTI DAGLI ISTITUTI ECONOMICI EXART. 4 DEL DOCUMENTO STRALCIO AL CONTRATTOINTEGRATIVO DI ENTE 1998-2001 AREA NONDIRIGENZIALE (SPESAOBBLIGATORIA)

1.184.267,50 1.150.000,00 1.180.000,00 -0,36% 2,61%

9670

ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI A CARICODELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE, NONCHE'CONFERIMENTI AI FONDI DI PREVIDENZACOMPLEMENTARE DELLE QUOTE DI TRATTAMENTO DIFINE RAPPORTO (SPESA OBBLIGATORIA)

38.506.562,15 32.885.997,25 33.065.375,39 -14,13% 0,55%

9930 INCENTIVI PIANIFICAZIONE 142.725,60 185.642,42 5.001,12 -96,50% -97,31%

563 SPESE RELATIVE ALL’ISCRIZIONE DI PERSONALE AICORSI DI CUI ALLA LEGGE N. 286/1981 ART. 56 C. 3 L.R.N.53/1981**

18.176,00 19.964,74 15.743,07 -13,39% -21,15%

568 SPESA PER LA FORMAZIONE ED I CORSI INTERNI ALPERSONALE REGIONALE *

269.806,01 245.220,15 380.435,57 41,00% 55,14%

602 SPESE PER L' ORGANIZZAZIONE DELL' ATTIVITA'FORMATIVA RIVOLTA ALLO SVILUPPO DELMANAGEMENT ART. 9, COMMA 27, L.R.25.1.2002 N. 3

0 0 70.000,00 - -

TOTALE 175.681.874,73 159.137.990,26 159.383.791,95 -9,28 0,15%

9650 ONERI RELATIVI AL VERSAMENTO DELL' IRAP A CARICODELL' AMMINISTRAZIONE REGIONALE (SPESAOBBLIGATORIA)

12.261.703,84 10.802.426,14 11.963.002,73 -2,44% 10,74%

TOTALE GENERALE SPESE 187.943.578,57 169.940.416,40 171.346.794,68 -8,83% 0,83%

3543 RETRIBUZIONE DI RISULTATO AL PERSONALEREGIONALE DIRIGENTE (SPESA OBBLIGATORIA)

5.408.639,00 0 0 - -

TOTALE GENERALE SPESE (comprese spese straordinarie) 193.352.217,57 169.940.416,40 171.346.794,68 -11,38% 0,83%

Page 410: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Cap. Descrizione capitolo Accertato anno 2012 Accertato anno

2013 Accertato anno 2014

variazione % 2014/2012

variazione % 2014/2013

RIMBORSI RICEVUTI DA U.E. E/O PRIVATI E PER PERSONALE COMANDATO

1.420.450,42 1.570.496,50 584.963,75 -58,82% -62,75%

Impegni (al netto degli

accertamenti) 2012

Impegni (al netto degli

accertamenti) 2013

Impegni (al netto degli

accertamenti) 2014

variazione % 2014/2012

variazione % 2014/2013

TOTALE GENERALE SPESE (escluse le spese straordinarie e detratti gli importi delle entrate accertate)

186.488.062,85 168.312.030,22 170.761.830,93 -8,43% 1,46%

TOTALE GENERALE SPESE (comprese le spese straordinarie e detratti gli importi delle entrate accertate)

191.896.701,85 168.312.030,22 170.761.830,93 -11,01% 1,46%

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

* Per quanto riguarda il capitolo 568, relativo alle spese per la formazione e i corsi interni del personale regionale, si evidenzia che dall’importo impegnato nell’anno 2012 (risultanze da conto annuale) è stato detratta la somma relativa ad incarichi di lavoro autonomo, pari a euro 27.388,16 afferente gli 8 incarichi di lavoro autonomo, già conteggiata nel paragrafo dedicato a tale tipologia di lavoro. Per l'anno 2013, risulta impegnata la somma di euro 4.622,80 per n. 2 incarichi di lavoro autonomo e tale somma viene detratta sul capitolo 568. Per l'anno 2014, risulta impegnata la somma di euro 4.000,00 per n. 1 incarico di lavoro autonomo e tale somma viene detratta sul capitolo 568.

** I capitoli 584, 2958, 2966, 3506 e 602 non erano presenti nella rilevazione effettuata nell’anno precedente.

Page 411: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

410

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

b) Lavoro autonomo

La seconda tipologia di spesa riconducibile alla nozione di “spesa del personale” della Regione è

quella relativa al “lavoro autonomo”. A tal fine si precisa che i dati esposti in questa sede si

riferiscono all’ampia nozione di “lavoro autonomo” consolidatasi con riferimento alla disciplina

posta dall’art. 7, commi 6 e seguenti, del d.lgs. 165/2001, includendo anche i rapporti di

collaborazione coordinata e continuativa e anche gli incarichi di studio, ricerca e consulenza, che

oramai possono essere più utilmente intesi all’interno di quell’ampia nozione di “rapporti di lavoro

autonomo di natura occasionale o continuativa” alla quale, ai fini degli equilibri di finanza

pubblica e di contenimento della spesa tanto il legislatore statale quanto quello regionale hanno

riservato particolare attenzione.

Ciò premesso, nelle complessive risultanze contabili dell’esercizio 2013, si riscontrava una netta

diminuzione della spesa per lavoro autonomo, che si attestava in 2.547.143,49 euro, corrispondente

ad una diminuzione del 14,12% rispetto all’anno precedente. Nell’anno 2014, si conferma, in questo

settore, la tendenza alla diminuzione della spesa, che ammonta a euro 2.542.236,47 derivante da

impegni di spesa assunti con procedura ordinaria per euro 2.399.036,47 e per euro 143.200,00 con

procedura non ordinaria, intendendosi con tale espressione la spesa afferente gli incarichi affidati

da gestioni fuori bilancio.

In ordine a siffatte risultanze, deve essere precisato che il dato afferente gli impegni assunti con

procedura ordinaria esprime l’importo contabilmente a carico del bilancio dell’esercizio finanziario,

sia perché frutto di un impegno assunto nell’anno e imputato al relativo bilancio, sia perché a esso

imputabile, a seguito di reiscrizione di residui perenti derivanti da decreti primari di impegno

adottati in anni precedenti.

Nelle tabelle sottostanti, si valorizza tale situazione e si individuano le singole componenti delle

predette spese complessive.

Impegni di spesa per incarichi assunti con "procedura ordinaria" a carico del bilancio (euro) anni 2012 - 2014

esercizio fin. 2012 esercizio fin. 2013 esercizio fin. 2014

Spese per collaborazioni relative a riprese di residui perenti (A)

12.013,41 4.587,05 29.795,82

Spese per collaborazioni frutto di impegni assunti nell’anno (B)

2.589.770,18 2.540.039,64 2.369.240,65

Totale 2.601.783,59 2.544.626,69 2.399.036,47

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione

Page 412: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

411

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Relativamente alle spese assunte con procedura non ordinaria, nel prospetto seguente viene

individuata la ripartizione delle stesse tra quelle ordinate dai funzionari delegati e quelle assunte

nell’ambito delle gestioni fuori bilancio. A partire dall’anno 2013, non si riscontrano impegni per

incarichi di lavoro autonomo effettuate da funzionari delegati. Con la circolare emessa con nota

prot. 1283 dell’1.2.2013 del Segretariato generale della Regione, è stato, infatti, disposto che gli

incarichi debbano essere conferiti mediante procedura ordinaria di spesa e non con il ricorso alla

modalità “funzionario delegato”, figura priva della competenza a disporre gli affidamenti in

questione. I pagamenti conseguenti all’affidamento di incarichi dovranno parimenti essere disposti

mediante procedura ordinaria di spesa, evitando il ricorso all’apertura di credito a favore del

funzionario delegato.

Impegni di spesa per incarichi assunti con "procedura non ordinaria" a carico del bilancio (euro) anni 2012 - 2014

esercizio fin. 2012 esercizio fin. 2013 esercizio fin. 2014

Spesa dei funzionari delegati (A) 210.388,16 0 0

Spesa delle gestioni fuori bilancio (B)

Protezione civile 150.000,00 0 100.000,00

Recupero Castello Colloredo di M.A. 3.658,00 2.516,80 0

POR - FESR 0 0 43.200,00

Totale voce (B) 153.658,00 2.516,80 143.200,00

TOTALE 364.046,16 2.516,80 143.200,00

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione

Nella tabella che segue, si riassume l’andamento della spesa per incarichi nel triennio 2012-2014,

considerando i due distinti aggregati della spesa assunta con procedura ordinaria e non ordinaria.

Andamento delle spese per incarichi nel triennio 2012 - 2014

Impegni di spesa per incarichi nel triennio 2012 - 2014

anno

spesa con procedura ordinaria

spesa con procedura non ordinaria spesa totale

2012 2.601.783,59 364.046,16 2.965.829,75

2013 2.544.626,69 2.516,80 2.547.143,49

2014 2.399.036,47 143.200,00 2.542.236,47

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione

Page 413: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

412

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Alla luce delle risultanze di cui sopra, è quindi possibile rappresentare le dinamiche che hanno

interessato le spese per incarichi nel triennio 2012 - 2014, con riferimento al complessivo dato

contabile degli impegni a carico del bilancio per l’anno di riferimento.

variazioni nella spesa per incarichi nel triennio 2012-2014 valori della spesa assunta con procedura ordinaria e non ordinaria

scostamento in valore assoluto

rispetto all’anno precedente scostamento percentuale rispetto

all’anno precedente

Variazione della spesa per gli incarichi dell’anno 2012 5.206,77 + 0,18%

Variazione della spesa per gli incarichi dell’anno 2013 - 418.686,26 -14,12%

Variazione della spesa per gli incarichi dell’anno 2014 -4.907,02 -0,19%

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Si osserva, nel 2014, una diminuzione della spesa rispetto al 2013 pari allo 0,19%, dato che

consolida il decremento registrato nell’anno 2013 (-14,12%). In particolare, la spesa assunta con

procedura ordinaria registra una diminuzione in termini percentuali pari a -5,72% e, in termini

assoluti, pari a meno 145.590,22; la spesa assunta con procedura non ordinaria registra, invece, un

aumento di euro 140.683,20.

c) Altre forme di lavoro - Lavoro somministrato e personale in convenzione

Tra le altre forme di lavoro che si riscontrano nell’Amministrazione regionale, appare significativo

il ricorso al lavoro somministrato e alle convenzioni che la Regione stipula con società controllate e

con le Aziende sanitarie della Regione.

Page 414: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

413

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Impegni di spesa per lavoro somministrato e personale in convenzione

Cap. Descrizione capitolo Impegnato anno

2012 Impegnato anno

2013

Impegnato anno 2014

Variazione %

2013 - 2012

Variazione %

2014 - 2013

599 Spese per il ricorso al lavoro interinale 4.150.259,25 2.925.492,98 2.106.832,99 -29,51% -27,98%

146 Rimborso degli oneri connessi al personale messo adisposizione della Regione dalle società controllate

- 289.874,00 815.203,00 - 181,23%

totale 4.150.259,25 3.215.366,98 2.922.035,99 -22,53% -9,12%

Per i lavoratori somministrati, l’Amministrazione regionale, nel 2014, ha complessivamente

sostenuto la spesa di euro 2.106.832,99, nel capitolo di spesa 599 del bilancio. Tale importo è

notevolmente inferiore alla spesa analoga dell’anno 2013 (euro 2.925.492,98), nonché a quella

dell’anno 2012 (euro 4.150.259,25).

Per quanto riguarda il personale messo a disposizione della Regione, in regime di avvalimento, non

sono a disposizione della Sezione i dati relativi alle spese sostenute per le n. 16 convenzioni

stipulate dalla Regione con le aziende del settore sanitario, mentre possono essere valutati i dati

relativi alle n. 18 convenzioni stipulate dalla Regione con la società INSIEL s.p.a. nel 2014.

L’entità della spesa risulta essere di euro 815.2013,00 (sul capitolo di spesa n. 146 del bilancio),

notevolmente superiore a quella riscontrata nel 2013 (euro 289.874,00) e non confrontabile con gli

anni precedenti, dal momento che la norma istitutiva, art. 12 comma 19 della legge regionale

31.12.2012 n. 27, ha avuto applicazione solamente dal 2013.

La spesa per altre tipologie di lavoro (ad es. il lavoro somministrato) presso l’Amministrazione

regionale, nell’anno 2014 risulta complessivamente dell’importo di euro 2.922.035,99, mentre nel

2013, era stata di euro 3.215.366,98, con una variazione in termini percentuali del - 9,12%. La

diminuzione registrata per di tale tipologia di spesa è ascrivibile soprattutto al calo dell’importo

impegnato per il lavoro somministrato.

10.5 La spesa complessiva per rapporti di lavoro della Regione nel triennio 2012-2014

Ai fini di una visione delle dinamiche triennali della spesa complessiva inerente ai contratti di

lavoro (dipendente, autonomo e somministrato) finalizzati al perseguimento degli obiettivi

regionali, la tabella che segue evidenzia (secondo le logiche della suesposta composizione delle

spese), per ciascun anno del triennio, l’ammontare di tale spesa.

Page 415: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

414

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 148 – Spesa complessiva per rapporti di lavoro della Regione nel triennio 2012-2014

anno spesa per contratti di lavoro dipendente *

spesa per contratti di lavoro autonomo

spesa per lavoro somministrato e altre

tipologie di lavoro spesa totale

variazione anno precedente

2012 187.908.513,27 2.965.829,75 4.150.259,25 194.424.602,27 4,60%

2012 193.317.152,27** 2.965.829,75 4.150.259,25 200.433.241,27 7,50%

2013 169.882.526,72 2.547.143,49 3.215.366,98 175.645.037,19 -12,37%***

2013 169.940.416,40**** 2.547.143,49 3.215.366,98 175.702.926,87 -12,34%***

2014 171.346.794,68 2.542.236,47 2.922.035,99 176.811.067,14 0,63%

Fonte: elaborazione su dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

*Sono indicate le spese effettive sostenute dall’ente Regione. Negli importi, non sono state effettuate le detrazioni relative ai rimborsi (entrate). **Spesa comprensiva della componente straordinaria relativa alla corresponsione del trattamento economico premiale del personale dirigente, riferito ad una pluralità di anni (dal 2006 al 2011). *** La variazione è stata calcolata con riferimento alla spesa totale dell’anno 2012 comprensiva della componente straordinaria. **** Nuovo importo a seguito correzioni (inserimento di nuovi capitoli nella nota di comunicazione dati della Regione)

Dalle risultanze contabili complessive relative alla spesa per rapporti di lavoro della Regione, si

desume che nell’anno 2013 si è verificata una notevole diminuzione pari al 12,37% (ovvero del

12,34%, a seguito di revisione dei dati), rispetto al totale della spesa del personale dell’anno 2012

comprensiva delle spese straordinarie. Nell’anno 2014 si riscontra, invece, una leggera variazione in

aumento rispetto all’anno precedente (pari allo 0,63%). La spesa complessiva del personale

dell’anno 2014, pari ad euro 176.811.067,14, risulta di poco superiore a quella registrata nel 2013,

mentre risulta inferiore all’importo relativo alla medesima tipologia di spesa, registrato nell’anno

2012.

Il leggero aumento della spesa, si evidenzia nel settore del personale subordinato, mentre per la

spesa relativa al lavoro autonomo e ad altre tipologie di lavoro del 2014 si riscontra un calo rispetto

ai valori dell’anno precedente, confermando la tendenza al contenimento di tali settori di spesa nel

triennio considerato.

10.6 La spesa per il personale degli enti e delle società partecipate in house

Nelle tabelle seguenti sono evidenziate le spese che gli enti regionali presi in considerazione hanno

sostenuto nell’anno 2014 per il personale. Gli enti indicati nella prima tabella utilizzano la

contabilità finanziaria e, pertanto, sono indicati gli impegni dell’anno 2014, mentre gli enti di cui

alla seconda tabella operano in regime di contabilità economico-patrimoniale. Per gli enti che

Page 416: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

415

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

utilizzano la contabilità economico-patrimoniale, risultano valorizzati i costi, di competenza

dell’anno 2014, sostenuti per il personale della corrispondente voce del conto economico.

a) Rapporto di lavoro subordinato

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (lavoro subordinato) Anno 2013

anno 2013 TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di UD

ERDISU di TS

totale

impegni fin. per dipendenti

4.601.810,10 293.000,00 182.516,69 653.817,63 339.742,55 285.652,33 0,00 0,00 6.356.539,30

di cui: per posizioni dirigenziali

482.318,02 139.741,55 182.516,69 0 121.722,48 104.276,54 0,00 0,00 1.030.575,28

anno 2013 ARES srl ARPA Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade Gestione Immobili

FVG INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

Costi per dipendenti

101.907,00 17.225.260,00 2.302.894,25 9.416.809,46 763.998,00 41.560.479,10 6.247.842,23 77.619.190,04

di cui: per posizioni

dirigenziali

67.754,00 3.629.433,00 0 680.327,07 326.629,00 1.601.451,58 202.693,06 6.508.287,71

Totale spesa lavoratori subordinati 83.975.729,34

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (lavoro subordinato) Anno 2014

anno 2014 TURISMO

FVG ARLeF ERSA Azienda

Villa Manin Parco

Dolomiti Parco Prealpi

Giulie ARDISS totale

impegni fin. per dipendenti

4.066.533,97 281.300,00 0 516.460,00 377.113,83 292.949,81 0 5.534.357,61

di cui: per posizioni

dirigenziali 326.596,38 124.949,91 0 0 122.263,00 113.586,95 0 687.396,24

anno 2014

ARES srl

ARPA

Ferrovie Udine

Cividale srl

FVG Strade

Gestione Immobili

FVG

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

Costi per i dipendenti

104.662,00 16.620.829,00 2.357.022,40 9.589.488,53 501.555,00 42.277.942,57 6.276.150,61 77.727.650,11

di cui: per posizioni

dirigenziali 0 3.519.865,34 109.407,90 637.913,89 75.756,00 1.533.270,50 89.410,29 5.965.623,92

Totale spesa lavoratori subordinati 83.262.007,72

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 417: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

416

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nell’ambito del lavoro subordinato degli enti regionali rilevati, l’Ente Tutela Pesca ha evidenziato

di aver sostenuto, nell’anno 2014, la spesa di euro 675.418,66 per i n. 15 dipendenti della categoria

operai in servizio. L’Amministrazione regionale ha concorso nelle spese dell’EPT con una spesa di

euro 620.000,00 (cap. 4276).

Nell’anno 2013, l’Ente aveva sostenuto la spesa di euro 623.620,15 per i n. 14 operai, in servizio in

tale anno. Dall’analisi del rendiconto della Regione dell’anno 2013 risulta che l’Amministrazione

regionale aveva contribuito anche in questo anno alle spese dell’ETP, con l’impegno di euro

595.000,00 (cap. 4276).

b) Rapporto di lavoro autonomo

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (lavoro autonomo) Anno 2013

anno 2013

TURISMO

FVG

ARLeF

ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di

UD

ERDISU di TS

totale

impegni fin. per lavoratori

0,00 0,00 144.156,84 70.500,00 176.127,09 43.511,62 4.907,76 29.171,06 468.374,37

di cui: per posizioni

dirigenziali 0,00 0,00 0,00 70.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 70.500,00

anno 2013

ARES srl

ARPA

Ferrovie Udine Cividale

srl

FVG Strade spa

Gestione Immobili FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg

totale

costi per lavoratori

20.203,00 677.631,00 283.578,82 165.659,13 4.329,00 602.331,99 44.164,50 1.797.897,44

di cui: per posizioni

dirigenziali 0,00 531.462,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 531.462,00

totale spesa lavoratori autonomi 2.266.271,81

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 418: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

417

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (lavoro autonomo) Anno 2014

anno 2014 TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS totale

impegni fin. per lavoratori

0 0 94.422,68 102.000,00 130.727,16 87.200,71 26.375,00 440.725,55

di cui: per posizioni

dirigenziali 0 0 0 102.000,00 0 0 0 102.000,00

anno 2014 ARES srl ARPA Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione Immobili FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg

totale

costi per lavoratori 20.618,00 469.391,80 60.404,21 97.112,47 0 783.176,00 16.391,13 1.447.093,61

di cui: per posizioni

dirigenziali 0 418.805,88 0 0 0 0 0 418.805,88

totale spesa lavoratori autonomi 1.887.819,16

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

c) Altro tipo di rapporto di lavoro (lavoro somministrato)

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (altro tipo di rapporto di lavoro) Anno 2013

anno 2013 TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di

UD

ERDISU di TS

totale

Impegni fin. per

lavoratori 0,00 81.351,64 800.497,10 6.733,65 111.068,81 0,00 0,00 0,00 999.651,20

di cui: per posizioni

dirigenziali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

anno 2013 ARES srl ARPA Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione Immobili FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

costi per lavoratori

18.211,00 741.674,00 469.333,64 0,00 0,00 0,00 0,00 1.229.218,64

di cui: per posizioni

dirigenziali 18.211,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18.211,00

totale spesa lavoratori con altro tipo di rapporto di lavoro 2.228.869,84

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 419: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

418

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

SPESA PER IL PERSONALE DEGLI ENTI E DELLE SOCIETA' IN HOUSE REGIONALI (altro tipo di rapporto di lavoro) Anno 2014

anno 2013 TURISMO

FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS totale

Impegni fin. per lavoratori

321.139,05 91.700,00 620.399,60 0 104.950,30 0 16.300,00 1.154.488,95

di cui: per posizioni

dirigenziali 0 0 0 0 0 0 0 0

anno 2013 ARES srl ARPA Ferrovie

Udine Cividale srl

FVG Strade spa

Gestione Immobili FVG spa

INSIEL spa

PROMOTUR Agenzia reg.

totale

costi per lavoratori 12.025,00 783.466,00 480.769,30 0 11.467,00 0 0 1.287.727,30

di cui: per posizioni dirigenziali

12.025,00 0 0 0 0 0 0 12.025,00

totale spesa lavoratori con altro tipo di rapporto di lavoro 2.442.216,25

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Nell’anno 2014, la spesa per il personale operante presso gli enti regionali presi in considerazione

(esclusi gli operai) ammonta complessivamente ad euro 87.592.043,13, di cui euro 7.129.572,11

relativi agli enti con contabilità finanziaria ed euro 80.462.471,02 relativi agli enti con contabilità

economico-patrimoniale.

Nell’anno 2013 la spesa era stata più consistente, pari ad euro 88.470.870,99, di cui euro

7.824.564,87 relativi agli enti con contabilità finanziaria ed euro 80.646.306,12 relativi agli enti

con contabilità economico-patrimoniale.

Nelle tabelle seguenti viene sintetizzata la spesa sostenuta dagli enti negli anni 2013 e 2014, per gli

enti con contabilità finanziaria e per gli enti con contabilità economico-patrimoniale.

Page 420: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

419

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Spesa del personale degli enti regionali e società in house con contabilità finanziaria, al lordo degli oneri riflessi (previdenziali, assicurativi, IRAP) nell'esercizio fin. 2013

TURISMO FVG ARLeF ERSA Azienda

Villa Manin Parco

Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ERDISU di UD

ERDISU di TS

Totali

Rapporto di lavoro subordinato

importo impegnato nel 2013 4.601.810,10 293.000,00 182.516,69 653.817,63 339.742,55 285.652,33 0,00 0,00 6.356.539,30

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2013 482.318,02 139.741,55 182.516,69 0,00 121.722,48 104.276,54 0,00 0,00 1.030.575,28

Rapporto di lavoro autonomo

importo impegnato nel 2013 0,00 0,00 144.156,84 70.500,00 176.127,09 43.511,62 4.907,76 29.171,06 468.374,37

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2013 0,00 0,00 0,00 70.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 70.500,00

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di lavoro)

importo impegnato nel 2013 0,00 81.351,64 800.497,10 6.733,65 111.068,81 0,00 0,00 0,00 999.651,20

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2013 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale importi impegnati da enti con contabilità finanziaria - anno 2014 7.824.564,87

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 421: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

420

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Spesa del personale degli enti regionali e società in house con contabilità finanziaria, al lordo degli oneri riflessi (previdenziali, assicurativi, IRAP) nell'esercizio fin. 2014

TURISMO FVG ARLeF ERSA

Azienda Villa Manin

Parco Dolomiti

Parco Prealpi Giulie

ARDISS Totali

Rapporto di lavoro subordinato

importo impegnato nel 2014 4.066.533,97 281.300,00 0 516.460,00 377.113,83 292.949,81 0 5.534.357,61

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2014 326.596,38 124.949,91 0 0 122.263,00 113.586,95 0 687.396,24

Rapporto di lavoro autonomo

importo impegnato nel 2014 0 0 94.422,68 102.000,00 130.727,16 87.200,71 26.375,00 440.725,55

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2014 0 0 0 102.000,00 0 0 0 102.000,00

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di lavoro)

importo impegnato nel 2014 321.139,05 91.700,00 620.399,60 0 104.950,30 0 16.300,00 1.154.488,95

di cui: per posizioni dirigenziali

importo impegnato nel 2014 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale importi impegnati da enti con contabilità finanziaria - anno 2014 7.129.572,11

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 422: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

421

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Costo del personale degli enti regionali e società in house con contabilità economico-patrimoniale, al lordo degli oneri riflessi (previdenziali, assicurativi, IRAP) nell'esercizio fin. 2013

ARES ARPA Soc. Ferrovie

Udine Cividale

FVG Strade Gestione immobili

FVG INSIEL

PROMOTUR Agenzia

reg. Totali

Rapporto di lavoro subordinato

costi di competenza es. 2013 101.907,00 17.225.260,00 2.302.894,25 9.416.809,46 763.998,00 41.560.479,10 6.247.842,23 77.619.190,04

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2013 67.754,00 3.629.433,00 0 680.327,07 326.629,00 1.601.451,58 202.693,06 6.508.287,71

Rapporto di lavoro autonomo

costi di competenza es. 2013 20.203,00 677.631,00 283.578,82 165.659,13 4.329,00 602.331,99 44.164,50 1.797.897,44

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2013 0,00 531.462,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 531.462,00

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di

lavoro)

costi di competenza es. 2013 18.211,00 741.674,00 469.333,64 0,00 0,00 0,00 0,00 1.229.218,64

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2013 18.211,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18.211,00

Totale importi impegnati da enti con contabilità economico-patrimoniale - anno 2014 80.646.306,12

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 423: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

422

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Costo del personale degli enti regionali e società in house con contabilità economico-patrimoniale, al lordo degli oneri riflessi (previdenziali, assicurativi, IRAP) nell'esercizio fin. 2014

ARES ARPA Soc. Ferrovie Udine

Cividale

FVG Strade Gestione immobili

FVG

INSIEL PROMOTUR Agenzia

reg.

Totali

Rapporto di lavoro subordinato

costi di competenza es. 2014 104.662,00 16.620.829,00 2.357.022,00 9.589.488,53 501.555,00 42.277.942,57 6.276.150,61 77.727.650,11

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2014 0 3.519.865,34 109.407,90 637.913,89 75.756,00 1.533.270,50 89.410,29 5.965.623,92

Rapporto di lavoro autonomo

costi di competenza es. 2014 20.618,00 469.391,80 60.404,21 97.112,47 0 783.176,00 16.391,13 1.447.093,61

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2014 0 418.805,88 0 0 0 0 0 418.805,88

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. somministrazione di

lavoro)

costi di competenza es. 2014 12.025,00 783.466,00 480.769,30 0 11.467,00 0 0 1.287.727,30

di cui: per posizioni dirigenziali

costi di competenza es. 2014 12.025,00 0 0 0 0 0 0 12.025,00

Totale importi impegnati da enti con contabilità economico-patrimoniale - anno 2014 80.462.471,02

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Page 424: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

423

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Spesa complessiva per rapporti di lavoro degli Enti nel triennio 2012-2014

anno spesa per contratti

di lavoro dipendente spesa personale categoria operai

spesa per contratti di lavoro autonomo

spesa per lavoro somministrato e altre tipologie di

lavoro

spesa totale variazione

anno precedente

2012 86.179.223,59 119.147,80 3.260.759,43 3.064.526,65 92.623.657,47 -

2013 83.975.729,34 623.620,15 2.266.271,81 2.228.869,84 89.094.491,14 -3,96%

2014 83.262.007,72 675.418,66 1.887.819,16 2.442.216,25 88.267.461,79 -0,94%

Fonte: elaborazione su dati comunicati dagli enti e dalle società, in esito a richiesta istruttoria della Sezione.

Dalle risultanze contabili complessive relative alla spesa per rapporti di lavoro degli enti e

società in house della Regione, si desume che nell’anno 2013 si è verificata una sensibile

diminuzione pari al 3,96%, rispetto al totale della spesa del personale dell’anno 2012.

Nell’anno 2014 si riscontra una ulteriore variazione in diminuzione rispetto all’anno

precedente (pari allo 0,94%). La spesa complessiva del personale dell’anno 2014, pari ad euro

88.267.461,79, risulta pertanto inferiore a quella registrata sia nel 2012 che nel 2013.

Un leggero aumento della spesa, si evidenzia nel settore del lavoro somministrato e altre

tipologie di lavoro e per la tipologia di lavoro degli operai, mentre per la spesa relativa al

lavoro subordinato e quella del lavoro autonomo mostrano, nel 2014, un discreto calo della

consistenza rispetto ai valori dell’anno precedente, confermando la tendenza al contenimento

di tali settori di spesa nel triennio considerato.

10.7 La spesa complessiva per il personale dell’insieme degli enti presi in considerazione

Si riportano di seguito i dati complessivi relativi agli importi impegnati per il personale

dall’Amministrazione regionale (al lordo delle entrate derivanti da recuperi) e i dati

corrispondenti agli importi degli impegni di spesa e dei costi di competenza sostenuti dagli

enti regionali e dalle società in house nell’anno 2014.

Page 425: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

424

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 149 – Spesa per rapporti di lavoro della Regione e degli enti regionali e società in house dell’anno 2013 e dell’anno 2014 anno 2013 anno 2014

Importi impegnati/costi di competenza

di cui: per posizioni dirigenziali

Importi impegnati/costi di

competenza

di cui: per posizioni dirigenziali

a) Regione

Lavoro subordinato**(rilevazione 2013)

169.882.526,72

Lavoro subordinato** 169.940.416,40* 171.346.794,68

Lavoro autonomo 2.547.143,49 2.542.236,47

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. lavoro somministrato)

3.215.366,98 2.922.035,99

Totale 175.702.926,87 176.811.067,14

b) Enti regionali e società in house

Lavoro subordinato 83.975.729,34 7.538.862,99 83.262.007,72 6.653.020,16

Lavoro subordinato (operai) 623.620,15 - 675.418,66 -

Lavoro autonomo 2.266.271,81 601.962,00 1.887.819,16 520.805,88

Altro tipo di rapporto di lavoro (ad es. lavoro somministrato)

2.228.869,84 18.211,00 2.442.216,25 12.025,00

Totale 89.094.491,14 8.159.035,99 88.267.461,79 7.185.851,04

Totale generale 264.797.418,01 265.078.528,93

*importo aggiornato nel 2014, a seguito dell’inserimento di nuovi capitoli di spesa **gli importi relativi al lavoro subordinato della Regione includono le spese relative alle maestranze edili e operai salariati

Considerazioni riassuntive e conclusive.

La spesa del personale del 2014 del compendio di enti regionali presi in considerazione ai fini

dell’odierno referto ammonta complessivamente a euro 265.078.528,93 (nel 2013 era di euro

264.797.418,01, secondo i nuovi calcoli aggiornati nel 2014), di cui euro 176.811.067,14

riferibili all’ente regione ed euro 88.267.461,79 riferibili agli enti regionali, ivi comprese le

società in house.

La spesa relativa agli enti regionali rappresenta il 33,30% del valore complessivo e il 49,92%

della spesa dell’ente regione.

La spesa totale attiene a un numero complessivo di lavoratori pari a 4.607 (per rapporti di

lavoro subordinato), cui debbono aggiungersi 204 unità a titolo di lavoro autonomo e

ulteriori 194 unità a titolo di lavoro somministrato o equiparato.

Page 426: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

425

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Il lieve aumento della spesa 2014 rispetto a quella del 2013, pur a fronte di una significativa

riduzione del numero del personale impiegato, è ascrivibile alla voce “IRAP” di cui al

capitolo di spesa 9650 per un importo di complessivi 11.963.002,73, con un incremento di

1.160.576,59 euro rispetto all’anno precedente.

Deve essere infine considerato che il compendio di enti regionali presi in considerazione

costituisce solo una parte degli enti che compongono del “sistema regionale integrato” del

Friuli Venezia Giulia, come definito dall’art. 1, comma 154, della l. n. 220/2010, coinvolto

dalla normativa statale e da quella regionale nel perseguimento degli obiettivi di finanza

pubblica di rilievo regionale.

E’ significativo evidenziare e riportare nei termini che seguono, le diverse risultanze della

spesa del personale comunicate dalla Regione nell’ambito delle linee guida sul rendiconto

2014, ove la spesa del personale regionale è quantificata in 161.441.265,80.

“Spesa personale: (l'importo complessivo della spesa tiene conto delle indicazioni fornite dalla

Corte dei conti - Sezione autonomie, con deliberazione n. 9/2010 e comprende gli oneri a

carico dell'amministrazione. Sono state detratte le spese sostenute nell'anno 2014 per il

personale comandato presso altre pubbliche amministrazioni. Non sono state detratte le spese

per il personale appartenente alle categorie protette.)

spesa corrente rendiconto 2014: 4.317.137.136,01

spesa corrente sanità: 2.124.587.770,00

spesa corrente al netto della sanità: 2.192.549.366,01

spesa personale: 153.569.403,80

spesa personale foreste: 7.871.862,00

Totale spesa personale: 161.441.265,80

incidenza spesa personale su spesa corrente al netto della sanità: 7,36%”

Nel ricordare che il criterio applicato dalla Sezione ai fini della quantificazione della spesa si

fonda sui capitoli di spesa presi in considerazione ai fini del conto annuale, di cui vengono

rilevati gli impegni in conto competenza, si pone la necessità di approfondire gli aspetti

organizzativi relativi alle procedure in atto per la rilevazione della spesa del personale ai fini

della redazione del conto annuale da parte della Regione.

Page 427: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

426

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

11. LA GESTIONE SANITARIA

11.1 Considerazioni di sintesi.

L’analisi finanziaria condotta dalla Sezione e diretta a rappresentare le dinamiche

dell’entrata sanitaria della Regione FVG ha interessato i Titoli II (entrate derivanti da

trasferimenti di parte corrente dello Stato, dell’UE e di altri soggetti),III (entrate

extratributarie), IV (entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di capitale, da

riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale) della rubrica “Salute, integrazione

socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia”, nonché il Titolo V, per la sola parte destinata alla

copertura delle spese in conto capitale.

Nel triennio 2012 - 2014 previsioni assestate e accertamenti su competenza presentano un

andamento oscillante, crescente nel passaggio dal 2012 al 2013, decrescente nel passaggio dal

2013 al 2014.

Lo scostamento tra accertamenti su competenza e previsioni assestate che ha caratterizzato il

2014 è principalmente attribuibile al titolo III (entrate extratributarie) che presenta una

variazione tra accertamenti su competenza e previsioni assestate pari a + 57,55% (euro +

3,66 milioni) dovuta a altre entrate correnti, in particolare per il recupero di somme erogate e

relativi interessi per un valore pari a euro 6,36 milioni in fase di assestamento ed un valore

pari a euro 9,96 milioni in fase di accertamento, la cui la parte più consistente è da imputarsi

al capitolo 824 (entrate derivanti dal versamento delle somme dovute dalle aziende

farmaceutiche a titolo di pay-back) che presenta nel 2014 previsioni assestate pari a euro 6

milioni e accertamenti su competenza pari a euro 6,86 milioni.

Tra gli accertamenti di competenza del titolo II, pare di rilievo evidenziare, per l’anno 2012

,quelli relativi al capitolo 1275 (acquisizione di fondi da destinare al finanziamento di spese di

parte corrente per il servizio sanitario nella regione - mobilità ospedaliera dal 2005 al 2010 a

carico del fondo sanitario nazionale) pari a euro 67,76 milioni, e per l’anno 2014 quelli relativi

al capitolo 2275 (acquisizione di fondi per la mobilità sanitaria interregionale a carico del

fondo sanitario nazionale dal 2010) pari a euro 68,44 milioni.

L’andamento dei residui attivi finali nel triennio 2012-2014 risulta essere crescente, con valori

Page 428: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

427

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pari a euro 75,13 milioni nel 2012, euro 97,94 milioni nel 2013 e euro 109,77 milioni nel 2014.

Dunque, nel passaggio dal 2012 al 2013 i residui al 31.12 hanno registrato una variazione pari

a euro + 22,81 milioni (+ 30,36%), mentre nel passaggio dal 2013 al 2014 la variazione è stata

più contenuta e pari a euro + 11,83 milioni (+ 12,08%).

Per quanto riguarda la variazione di segno positivo nel passaggio dal 2012 al 2013, essa è

principalmente imputabile al titolo IV (entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di

capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale) ed è stata determinata

dalla variazione dei trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche nelle

assegnazioni per interventi in ambito sanitario e socio-sanitario in seguito a variazioni del

capitolo 2287 (acquisizione di fondi per interventi di ristrutturazione edilizia e

ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e per la realizzazione di

residenze per anziani e soggetti non autosufficienti – accordo di programma 2013) che passa

da euro 69,97 milioni nel 2012 ad euro 89,12 milioni nel 2013.

La variazione nel 2013/2014 è invece da imputarsi principalmente al titolo II (entrate

derivanti da trasferimenti di parte corrente dello Stato, dell'Unione Europea e di altri

soggetti) per euro + 11,87 milioni (+ 524,83%) ed è stata determinata principalmente da

trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche, principalmente per assegnazioni per

interventi in ambito sanitario e socio-sanitario, da attribuirsi al capitolo 2853 (entrate

derivanti da ripiano dello sfondamento del tetto del 3,5% della spesa farmaceutica

ospedaliera) con un importo di euro 11,82 milioni nel 2014 ed un importo nullo nel 2013.

A completamento dell’analisi delle entrate sanitarie nel triennio 2012-2014, si analizza la

parte relativa alle entrate del titolo V (entrate derivanti da mutui, prestiti o altre operazioni

creditizie) che finanzia le spese in conto capitale della rubrica “Salute, Integrazione socio-

sanitaria, politiche sociali e famiglia”152; il riferimento è in particolare al capitolo di entrata

1650 ubi 5.2.257 (ricavo derivante dalle operazioni di ricorso al mercato finanziario destinato

al finanziamento di spese di interesse regionale, per la sola parte che finanzia le spese

sanitarie evidenziate.

Con riferimento, in particolare, agli accertamenti in conto competenza e riaccertamenti in

conto residui sul citato capitolo 1650 la Sezione evidenzia positivamente la diminuzione della

152 Si tratta delle spese relative ai capitoli numero 3597, 3597,4113,4114,4389,4399,4446,4447,4849,4851,4931,4933,4942,4948.

Page 429: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

428

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

parte di spesa in conto capitale finanziata attraverso il ricorso a mutui autorizzati e non

contratti al termine dell’esercizio (“debito potenziale”), soprattutto con riferimento al 2014

(passando da 336,3 mln nel 2012 a 191,4 mln nel 2014).

Per quanto riguarda la spesa, la finalità “sanità pubblica” è caratterizzata da uno

stanziamento assestato da spese effettive pari a euro 2.607,93 milioni nel 2012, euro 2.516,30

milioni nel 2013 e euro 2.520,23 milioni nel 2014, e dunque con andamento oscillante,

precisamente decrescente nel passaggio dal 2012 al 2013 (euro – 91,62 milioni, - 3,51%) e

crescente nel passaggio dal 2013 al 2014 (euro + 3,92 milioni, + 0,16%). La variazione nel

triennio 2012-2014 è invece di segno negativo e pari a euro – 87,70 milioni (- 3,36%).

Il lieve incremento che ha caratterizzato lo stanziamento assestato da spese effettive nel

passaggio dal 2013 al 2014 è stato determinato da una variazione di segno positivo della parte

corrente (+ 1,02%, euro + 23,12 milioni) e da una variazione di segno negativo della parte in

conto capitale (- 7,90%, euro – 19,20 milioni).

In particolare, la finalità sanità pubblica risulta essere, tra tutte le finalità, quella che

presenta, nel passaggio dal 2013 al 2014, per quanto riguarda gli impegni da spese effettive, la

variazione positiva in termini assoluti di entità maggiore, determinata principalmente dalla

variazione della funzione servizio sanitario regionale (euro + 178,83 milioni) e in particolare

da strutture sanitarie e ospedaliere per spese d’investimento (euro + 170,33 milioni).

La composizione della spesa sanitaria è determinata prioritariamente da spese correnti.

Nel 2014 la finalità “sanità pubblica” è, tra tutte le finalità, quella che presenta la maggior

incidenza sia sullo stanziamento assestato complessivo da spese effettive (pari al 36,82%) e da

spese correnti (49,25%) che sugli impegni complessivi da spese effettive (49,44%) e da spese

correnti (57,40%).

Con riferimento alla funzione 7.1 (servizio sanitario regionale) ,è la ubi 7.1.1131 (“servizi

sanitari e ospedalieri”) a incidere maggiormente sia sullo stanziamento assestato da spese

effettive (per un importo di 2.280, 84 mln di euro, pari al 90,91% del totale), sia sugli

impegni da spese effettive (per un importo di 2.237,18 mln di euro, pari al 90,98% del totale).

Con riguardo ai flussi di cassa dal sistema regionale al sistema degli Enti del SSR, la Sezione

ha ritenuto di attingere, per l’analisi relativa al settore sanitario, ai dati di cassa resi

disponibili attraverso il sistema SIOPE, riconoscendosene l’utilità come canale informativo

per la conoscenza della gestione di cassa, in quanto sistema che privilegia l’omogeneità dei

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429

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dati, tanto più utile nella attuale fase di avvio dell’armonizzazione, che vede, tuttavia, ad

oggi, la diversa contabilità di tipo economico-patrimoniale degli Enti e quella ancora

finanziaria della Regione.

Si è, pertanto, provveduto a elaborare i seguenti dati per il settore sanitario, relativi ai flussi

di cassa per spese correnti e di investimento, effettuati dalla Regione nel triennio 2012/2014:

2012 2013 2014

Sanità Spese correnti 2.437.355.595,15 2.261.509.967,51 2.305.548.716,01

Spese in conto capitale

65.175.005,60 42.814.048,40 43.837.944,49

Totale 2.502.530.600,75 2.304.324.015,91 2.349.386.660,50

A commento dei dati sopra esposti, può osservarsi che i flussi finanziari correnti di spesa in

termini di cassa dalla Regione al settore sanitario sono costituiti da trasferimenti e

ammontano nel 2014 2.305,5 milioni (50,7% del totale delle spese correnti) per il settore

sanitario.

Meno rilevanti sono i flussi finanziari di spesa in conto capitale della Regione (rappresentati

in prevalenza da trasferimenti).

Complessivamente (spese correnti e spese in conto capitale) nel 2014 si sono registrati

pagamenti dalla Regione pari a 2.349,4 milioni per il settore sanitario. Osservando gli

andamenti nel triennio, si conferma il trend decrescente dei trasferimenti correnti dalla

Regione al settore sanitario, a fronte di un andamento comunque decrescente nel triennio per

quel che riguarda i flussi di cassa per spese di investimento, ma con un leggero rialzo nel 2014

rispetto al 2013.

Osservando gli andamenti nel triennio, si conferma il trend decrescente dei trasferimenti

correnti dalla Regione al settore sanitario, a fronte di un andamento comunque decrescente

nel triennio per quel che riguarda i flussi di cassa per spese di investimento, ma con un

leggero rialzo nel 2014 rispetto al 2013.

I dati riportati appaiono coerenti con le linee di gestione programmatica adottate dalla

Giunta anche con riferimento alla programmazione 2014 per il settore sanitario, in

particolare con la Deliberazione n. 1322 dell’11 luglio 2014, All.1 “ Programma preventivo

Page 431: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

430

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

consolidato 2014 del SSR”.

Tale programmazione risulta caratterizzata principalmente da una consistente riduzione del

finanziamento del SSR..

Con riguardo ai risultati della gestione degli Enti del SSR, deve farsi riferimento ai dati

relativi alla gestione 2013, gli ultimi in ordine di tempo consolidati dalla Regione. A tal

proposito, si rileva l’esistenza di una generale situazione di regolarità contabile negli Enti

(desumibile dalla disamina delle relazioni e dei verbali dei Collegi sindacali) che si

accompagna a risultanze di bilancio degli Enti medesimi che non evidenziano per l’anno

considerato rilevanti disequilibri economici e patrimoniali. Va rilevata l’eccezione del

negativo andamento economico registrato dell’Azienda ospedaliera universitaria di Udine

(AOUUD), fenomeno che appare collegato a un’esigenza ricorrente di maggiori risorse per

coprire costi crescenti di esercizio, spesso correlati quali costi fissi o generali alla gestione di

nuovi impianti e sedi, come indicato nel Piano attuativo ospedaliero dell’AOUUD per l’anno

2014. Al citato risultato d’esercizio negativo si accompagna anche una riduzione degli

accantonamenti insieme a una maggior valorizzazione delle rimanenze di magazzino rispetto

all’esercizio economico precedente. La rilevanza per l’intero sistema sanitario regionale del

persistente andamento economico negativo dell’AOUUD risulta evidente ove si ponga mente

alla dimensione dell’Ente coinvolto (la maggiore tra tutte le aziende regionali).

Si dà atto che con la Deliberazione n. 2025 del 31 ottobre 2014, avente a oggetto “LR

49/1996, art. 29 – Gestione del servizio sanitario regionale nell’anno 2013 – approvazione degli

atti relativi al controllo annuale”, come modificata dalla successiva Delibera n. 2668 del 30

dicembre 2014, avente a oggetto “DGR 2025/2014,LR 49/1996, art. 29 – Gestione SSR Anno

2013 – Approvazione degli atti relativi al controllo annuale - Modifiche e Correzioni”, la Giunta

ha approvato il risultato economico consolidato del S.S.R., che evidenzia un utile di €

16.557.773 .

L’Amministrazione regionale, in sede di definizione dei risultati, ha ritenuto di non

conservare a incremento del patrimonio delle Aziende l’intero utile d’esercizio, attingendo a

tale crescita con la finalità di convertirla in contributi in conto d’esercizio, a copertura delle

esigenze di finanziamento di parte corrente per l’annualità 2014, ai sensi dell’art. 8, comma

23, L.R. n. 15 del 4 agosto 2014.

Page 432: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

431

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Passando a considerare la gestione dell’esercizio 2014 degli Enti del SSR, la Sezione, in base

ai dati in suo possesso, acquisiti per le finalità del controllo di cui ai commi 3 e 4 del D.L. n.

174/2012, rileva preliminarmente che per il 2014 hanno proceduto ad adottare i risultati della

gestione 2014 entro il termine normativamente posto del 30 aprile (cfr. art. 29, c.1, l.r. n.

49/1996) tutti gli Enti ad eccezione dell’IRCSS “Burlo Garofolo”, che ha proceduto a

riadottare il documento consuntivo 2014 lo scorso 11 giugno, a seguito della riserva espressa

dal Collegio sindacale relativamente alle posizioni creditorie nei confronti della Regione e

delle successive verifiche effettuate dall’Istituto.

I dati ufficiali più aggiornati disponibili negli atti approvati dall’Amministrazione regionale

risultano essere quelli relativi al monitoraggio della gestione svolta dagli Enti nei primi sei

mesi dell’anno 2014, in particolare con la D.G.R. n. 2666 del 30 dicembre 2014 (recante “Lr

49/1996, art. 22 – gestione del servizio sanitario regionale:2° rendiconto trimestrale 2014 di

valutazione economica, finanziaria e gestionale”), in parziale ottemperanza alle previsioni

dell’art. 22, commi 3,4 e 6, della L.R. 19 dicembre 1996, n. 49.

Avendo attinto direttamente ai dati contabili elementari sulla base dei documenti come sopra

acquisiti, in particolare, di CE, in assenza, come detto, del consolidamento da operarsi dalla

Regione, nonché in assenza di dati ricavabili dal monitoraggio della competente Direzione

Regionale Salute successivi al mese di giugno 2014, la Sezione ha proceduto a elaborare

sintetiche evidenze, che di seguito si riportano:

Tabella 10 - enti del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia - esercizio 2014 –

dati di bilancio: conto economico - totali riassuntivi regionali (in migliaia di euro)

VOCE CONTABILE (in migliaia di

euro) 2014 2013 incr.perc. 2014 su

2013

A) VALORE DELLA PRODUZIONE 3.211.868 3.350.808 -4,15

B) COSTI DELLA PRODUZIONE ( 3.215.936 ) ( 3.337.123 ) -3,63

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZ.

( 4.068 ) 13.685 -129,73

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI ( 513 ) ( 289 ) -77,56

D) RETTIFICHE DI VALORE DI 0 0

Page 433: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

432

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: elaborazione della Corte dei conti – Sezione di controllo della regione FVG su dati contabili approvati dagli Enti sanitari pubblici regionali del Friuli Venezia Giulia con la formale adozione del Bilancio di esercizio per l’anno 2014 e trasmessi dagli Enti alla Sezione di controllo (Valori espressi in migliaia di Euro arrotondati al migliaio più vicino).

Sicuro interesse si ritiene possano ricoprire i dati di dettaglio relativi alla composizione e

andamento delle voci contabili di ricavo - Contributi d’esercizio, dati che di seguito si

espongono ad integrazione di quelli riassuntivi già esposti.

Tabella 150 - enti del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia - esercizio 2014 – dati di bilancio: conto economico - contributi d'esercizio - totali riassuntivi regionali (in migliaia di euro)

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc. 2014

su 2013

1 Contributi d'esercizio

a) Contributi in conto esercizio da Regione 2.242.875 2.331.037 -3,78

b) Altri contributi in conto esercizio 32.012 33.711 -5,04

Origine: elaborazione della Corte dei conti – Sezione di controllo della sezione FVG su dati contabili approvati dagli Enti sanitari pubblici regionali del Friuli Venezia Giulia con la formale adozione del Bilancio di esercizio per l’anno 2014 e trasmessi dagli Enti alla Sezione di controllo (Valori espressi in migliaia di Euro arrotondati al migliaio più vicino).

Dalle elaborazioni come sopra effettuate, sinteticamente si evidenzia una perdita della

gestione caratteristica coperta dal saldo delle componenti straordinarie, nonché una riduzione

del contributo in conto economico dovuto a riduzione del finanziamento regionale, risultanze

che si palesano coerenti con i rilevati andamenti dei trasferimenti correnti dal bilancio

regionale al sistema degli Enti del SSR, come tratti dai sopra riportati dati sui flussi di cassa

tratti dalle risultanze del sistema SIOPE.

Si passa ora a rappresentare talune sintetiche osservazioni sul processo di riordino dell’assetto

ATTIVITA' FINANZIARIE

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

22.433 4.700 377,25

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A - B +-C +-D +-E)

17.852 18.096 -1,35

Imposte sul reddito dell'esercizio ( 1.537 ) ( 1.502 ) 2,38

UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO

16.315 16.595 -1,69

Page 434: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

433

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale approvato nel 2014 con la L.R.

16 ottobre 2014, n. 17, di attuazione della L.R. 11 novembre 2013.

In via preliminare, va dato atto che la legge regionale n. 17/2014 nei suoi contenuti recepisce

fondamentalmente i principi e gli indirizzi di riforma dell’organizzazione dell’assistenza

sanitaria regionale indicati dai decreti–legge n. 95/2012 e n. 158/2012, meglio specificati e

sviluppati per l’articolazione organizzativa e l’attività sanitaria territoriale dal Patto per la

salute per gli anni 2014-2016.

Gli aspetti di maggior pregnanza nel citato atto normativo paiono essere quelli relativi alla

riorganizzazione degli Enti sul territorio; ai rapporti tra sistema sanitario e Università;

all’implementazione dell’assistenza sociosanitaria, anche in coerenza con le misure

normativamente poste in tema di revisione e contenimento della spesa ospedaliera pur nel

rispetto degli attuali LEA.

Di altrettanto, primario rilievo pare la previsione recata dall’art. 7 relativa all’istituzione

dell’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, cui è assegnata non solo la gestione

accentrata di funzioni amministrative per conto delle aziende, di consulenza e supporto sia a

queste che alla Direzione Salute, ma altresì funzioni di coordinamento, indirizzo e vigilanza

sugli Enti anche con riguardo alle funzioni di centrale di committenza e di soggetto

aggregatore del regime degli acquisti a servizio degli enti pubblici.

Da tale previsione, allorché verrà data piena operatività, in particolare, all’esercizio delle

funzioni da ultime riferite, è verosimile attendersi in sede regionale un quadro di compiuta

rispondenza agli obblighi di adeguamento ai principi di coordinamento della finanza pubblica

posti dal legislatore statale (in particolare agli artt.9, c. 5, del D.L. 66/2014, nonché 15, c. 13,

lett. d) del D.L. n. 95/2012), per lo svolgimento delle funzioni di aggregazione della domanda

nonché di centrale di committenza per l’acquisizione di beni e servizi, peraltro già

significativamente recepiti nell’ordinamento statale da fonti comunitarie, in particolare

attraverso le previsioni dell’art. 33, commi 1 e 2, del D.Lgs. n. 163/2006 - Codice dei contratti

pubblici.

Con riferimento, in ultimo, al sistema dei controlli interni (di gestione e strategico), preso

atto delle numerose misure e interventi adottati in Regione tanto in sede normativa quanto

in ambito propriamente amministrativo nel contesto della gestione sanitaria, comunicati alla

Sezione in sede di controlli già effettuati ai sensi e per le finalità di cui ai commi 3 e 4 dell’art.

Page 435: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

434

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

1 del D.L. n. 174/2012, si sottolinea la necessità di una costante verifica del livello di

efficacia, adeguatezza e appropriatezza dagli stessi raggiunti, nella consapevolezza della loro

finalizzazione a obiettivi di reale ottimizzazione della produttività. In tal senso, riprendendo

in questa sede quanto già osservato da questa Corte in occasione di referti resi in sede

centrale, deve qui ribadirsi come, affinché l’adozione di procedure contabili e la revisione

complessiva delle norme contabili possa produrre risultati strutturali, è necessario che alle

procedure corrispondano adeguate capacità gestionali. Da qui il rilievo della formazione

professionale nell’ambito della programmazione sanitaria.

In tema di armonizzazione, di rilievo è l’osservazione per cui dalla appena avviata

applicazione dei principi posti dal Titolo II del D.Lgs. n. 118/2011, una volta implementata, è

verosimile attendersi importanti, positive ricadute anche rispetto ai risultati attesi in esito

alle iniziative normativamente imposte in tema di revisione della spesa in ambito sanitario,

nonché, anche e significativamente, in vista di una rimodulazione del sistema gestionale di

allocazione delle risorse, auspicabilmente effettuata attraverso il sistema dei fabbisogni

standard (nel solco del già avviato percorso in Regione) e al dichiarato fine di evitare una

politica di tagli lineari. Ulteriore, complessivo effetto che da tale ampio processo riformatore

dovrebbe discendere è quello di una rimodulazione della spesa sanitaria, improntata a criteri

e principi di ottimizzazione delle risorse.

11.2 L’entrata e la spesa sanitaria. Dinamiche del ciclo gestionale dell’entrata e della spesa sanitaria regionale nel triennio 2012-2014.

In questa sede viene esposta un’analisi finanziaria diretta a rappresentare le dinamiche che

hanno interessato le varie fasi del ciclo gestionale sia dell’entrata che della spesa sanitaria

della Regione Friuli Venezia Giulia nel triennio 2012-2014. Le risultanze contabili della

gestione di competenza nel triennio 2012-2014 vengono rappresentate, per quanto riguarda

l’entrata, nell’articolazione in titoli, e, per quanto riguarda la spesa, nell’articolazione sia in

titoli che nelle tre funzioni che compongono la finalità sanità pubblica.

Page 436: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

435

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

11.3 Andamento dell’entrata sanitaria nel triennio 2012-2014

Viene ora effettuata un’analisi finanziaria diretta a rappresentare le dinamiche che hanno

interessato l’entrata sanitaria della Regione Friuli Venezia Giulia nel triennio 2012-2014. In

particolare si rappresentano le risultanze contabili della gestione di competenza negli anni

2012, 2013 e 2014 articolata in titoli.

I titoli di entrata coinvolti sono il titolo II (entrate derivanti da trasferimenti di parte

corrente dello Stato, dell'Unione Europea e di altri soggetti), il titolo III (entrate

extratributarie) e il titolo IV (entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di capitale,

da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale) della rubrica “Salute,

Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia”, nonché il titolo V (entrate derivanti

da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie) per la sola parte destinata alla copertura di

spese sanitarie in conto capitale.

La tabella che segue è diretta ad esporre l’andamento nel triennio 2012-2014 di previsioni

assestate e accertamenti su competenza con riferimento ai soli titoli II, III e IV dell’entrata

come sopra specificati.

Page 437: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

436

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 151– andamento nel triennio 2012-2014 di previsioni assestate e di accertamenti su competenza per le entrate dei titoli II, III e IV della rubrica “Salute, Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia”

entrate previsioni assestate accertamenti in conto competenza

2012 2013 2014 2012 2013 2014

titolo II - entrate derivanti da trasferimenti di parte corrente dello Stato, dell'Unione Europea e di altri soggetti

78.281.647,09

26.170.453,01

109.389.666,33

75.159.557,32

27.055.791,31

108.539.275,12

titolo III - entrate extratributarie

17.274.545,44

32.867.500,00

6.362.500,00

19.680.379,08

32.302.646,13

10.024.110,66

titolo IV - entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale

2.188.865,85

90.960.608,33

70.408,85

2.188.865,85

90.950.190,13

70.408,85

totale

97.745.058,38

149.998.561,34

115.822.575,18

97.028.802,25

150.308.627,57

118.633.794,63

Fonte: rendiconti 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 438: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

437

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Previsioni assestate e accertamenti su competenza nel triennio 2012-2014 presentano un

andamento marcatamente oscillante, crescente nel passaggio dal 2012 al 2013, con variazioni

pari a euro + 52,25 milioni (+ 53,46%) per le previsioni assestate e pari a euro + 53,28 milioni

(+ 54,91%) per gli accertamenti su competenza, e decrescente nel passaggio dal 2013 al 2014,

con variazioni pari a euro – 34,17 milioni (- 22,78%) per le previsioni assestate e pari a euro -

31,67 milioni (- 21,07%) per gli accertamenti su competenza.

Si evidenzia che, mentre nel 2012 gli accertamenti su competenza (euro 97,03 milioni)

presentano un valore più basso (- 0,73%, euro – 716,26 mila) delle previsioni assestate (97,74

milioni), sia nel 2013 che nel 2014 gli accertamenti su competenza (euro 150,30 milioni e euro

118,63 milioni) presentano valori superiori (+ 0,21%, euro + 310,06 mila nel 2013 e + 2,43%,

euro + 2,81 milioni nel 2014) alle corrispondenti previsioni assestate (euro 149,99 milioni e

euro 115,82 milioni).

Lo scostamento tra accertamenti su competenza e previsioni assestate che ha caratterizzato il

2014 è principalmente attribuibile al titolo III (entrate extratributarie) che presenta una

variazione tra accertamenti su competenza e previsioni assestate pari a + 57,55% (euro +

3,66 milioni) dovuta a altre entrate correnti, in particolare per il recupero di somme erogate e

relativi interessi per un valore pari a euro 6,36 milioni in fase di assestamento ed un valore

pari a euro 9,96 milioni in fase di accertamento, la cui la parte più consistente è da imputarsi

al capitolo 824 (entrate derivanti dal versamento delle somme dovute dalle aziende

farmaceutiche a titolo di pay-back) che presenta nel 2014 previsioni assestate pari a euro 6

milioni e accertamenti su competenza pari a euro 6,86 milioni.

Si evidenziano ancora, tra gli accertamenti di competenza del titolo II, per l’anno 2012 quelli

relativi al capitolo 1275 (acquisizione di fondi da destinare al finanziamento di spese di parte

corrente per il servizio sanitario nella regione - mobilità ospedaliera dal 2005 al 2010 a carico

del fondo sanitario nazionale) pari a euro 67,76 milioni, e per l’anno 2014 quelli relativi al

capitolo 2275 (acquisizione di fondi per la mobilità sanitaria interregionale a carico del fondo

sanitario nazionale dal 2010) pari a euro 68,44 milioni.

Il grafico che segue è diretto ad evidenziare i valori assunti da previsioni assestate e da

accertamenti su competenza negli anni 2012, 2013 e 2014 nella ripartizione nei titoli II, III e

IV delle entrate della rubrica “Salute, Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e

famiglia”.

Page 439: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

438

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 24 – previsioni assestate e accertamenti in conto competenza nel triennio 2012-2014 per le entrate dei titoli II, III e IV della rubrica “Salute, Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia”

A completamento della parte relativa alle entrate sanitarie per i titoli II, III e IV, si riporta

ancora la tabella diretta ad evidenziare l’importo dei residui attivi iniziali e finali nel triennio

2012-2014.

 ‐

 20.000.000,00

 40.000.000,00

 60.000.000,00

 80.000.000,00

 100.000.000,00

 120.000.000,00

 140.000.000,00

 160.000.000,00

previsioni assestate

accertam

enti in

 conto

competen

za

previsioni assestate

accertam

enti in

 conto

competen

za

previsioni assestate

accertam

enti in

 conto

competen

za

2012 2013 2014

titolo IV

titolo III

titolo II

Page 440: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 152 – andamento nel triennio 2012-2014 dei residui iniziali e dei residui attivi finali per le entrate dei titoli II, III e IV della rubrica “Salute, Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia”

entrate residui iniziali residui finali

2012 2013 2014 2012 2013 2014

titolo II - entrate derivanti da trasferimenti di parte corrente dello Stato, dell'Unione Europea e di altri soggetti

12.437.307,73

2.329.572,79

2.262.907,05

2.329.572,79

2.262.907,05

14.139.321,23

titolo III - entrate extratributarie

649.808,82

403,28

409.580,51

403,28

409.580,51

2.098.700,68

titolo IV - entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale

81.211.691,94

72.800.789,75

95.269.362,79

72.800.789,75

95.269.362,79

93.537.972,93

totale

94.298.808,49

75.130.765,82

97.941.850,35

75.130.765,82

97.941.850,35

109.775.994,84

Fonte: rendiconti 2012, 2013 e 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 441: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

440

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’andamento dei residui attivi finali nel triennio 2012-2014 risulta essere crescente, con valori

pari a euro 75,13 milioni nel 2012, euro 97,94 milioni nel 2013 e euro 109,77 milioni nel 2014.

Dunque, nel passaggio dal 2012 al 2013 i residui al 31.12 hanno registrato una variazione pari

a euro + 22,81 milioni (+ 30,36%), mentre nel passaggio dal 2013 al 2014 la variazione è stata

più contenuta e pari a euro + 11,83 milioni (+ 12,08%).

Per quanto riguarda la variazione di segno positivo nel passaggio dal 2012 al 2013, essa è

principalmente imputabile al titolo IV (entrate derivanti da alienazione, da trasformazione di

capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale) ed è stata determinata

dalla variazione dei trasferimenti in conto capitale da Amministrazioni pubbliche nelle

assegnazioni per interventi in ambito sanitario e socio-sanitario in seguito a variazioni del

capitolo 2287 (acquisizione di fondi per interventi di ristrutturazione edilizia e

ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico e per la realizzazione di

residenze per anziani e soggetti non autosufficienti – accordo di programma 2013) che passa

da euro 69,97 milioni nel 2012 ad euro 89,12 milioni nel 2013.

La variazione nel 2013/2014 è invece da imputarsi principalmente al titolo II (entrate

derivanti da trasferimenti di parte corrente dello Stato, dell'Unione Europea e di altri

soggetti) per euro + 11,87 milioni (+ 524,83%) ed è stata determinata principalmente da

trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche, principalmente per assegnazioni per

interventi in ambito sanitario e socio-sanitario, da attribuirsi al capitolo 2853 (entrate

derivanti da ripiano dello sfondamento del tetto del 3,5% della spesa farmaceutica

ospedaliera) con un importo di euro 11,82 milioni nel 2014 ed un importo nullo nel 2013.

A completamento dell’analisi delle entrate sanitarie nel triennio 2012-2014, si analizza la

parte relativa alle entrate del titolo V (entrate derivanti da mutui, prestiti o altre operazioni

creditizie) che finanzia le spese in conto capitale della rubrica “Salute, Integrazione socio-

sanitaria, politiche sociali e famiglia”153; il riferimento è in particolare ai dati del capitolo di

entrata 1650 ubi 5.2.257 (ricavo derivante dalle operazioni di ricorso al mercato finanziario

destinato al finanziamento di spese di interesse regionale), per la sola parte che finanzia le

spese sanitarie come sopra evidenziate. In relazione ai riferimenti contabili sopra specificati,

nella tabella di seguito riportata sono stati elaborati i dati, per il triennio 2012-2014, degli 153 Si tratta delle spese relative ai capitoli numero 3597, 4113, 4114, 4389, 4399, 4446, 4447, 4849, 4851, 4931, 4933, 4942, 4948.

Page 442: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

441

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

accertamenti in conto competenza, nonché dei riaccertamenti in conto residui riferiti agli

esercizi precedenti.

Tabella 153 – accertamenti in conto competenza e riaccertamenti in conto residui sul capitolo di entrata di indebitamento (tit. V) n. 1650 (per la quota parte riferita al finanziamento di spese sanitarie)

accertamenti e riaccertamenti 2012 2013 2014

accertamenti su competenza

37.319.106,81

50.200.000,00

20.000.000,00

riaccertamenti in conto residui anteriori al 2012

298.989.210,40

262.368.601,59

94.732.120,80

riaccertamenti in conto residui anno 2012

-

27.257.517,71

26.553.248,95

riaccertamenti in conto residui anno 2013

- -

50.064.643,37

TOTALE

336.308.317,21

339.826.119,30

191.350.013,12

Fonte: decreto della Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale Finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie n. 807 del 6/5/2015 ad oggetto "Ricognizione dei crediti esistenti al 1 gennaio 2015 con riferimento ai capitoli di entrata del bilancio regionale n. 1650 e n. 1688 con evidenza dei capitoli di spesa e relativi impegni ad essi correlati"; decreto della Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale Finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie n. 537 del 24/3/2014 ad oggetto "Ricognizione dei crediti esistenti al 1 gennaio 2014 con riferimento ai capitoli di entrata del bilancio regionale n. 1650 e n. 1688 con evidenza dei capitoli di spesa e relativi impegni ad essi correlati"; decreto della Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale Finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie n. 366 del 5/3/2013 ad oggetto "Ricognizione dei crediti esistenti al 1 gennaio 2013 con riferimento ai capitoli di entrata del bilancio regionale n. 1650 e n. 1688 con evidenza dei capitoli di spesa e relativi impegni ad essi correlati". Dati elaborati dalla Sezione con riferimento al capitolo di entrata n. 1650, per la parte che finanzia le spese in conto capitale della rubrica “Salute, Integrazione socio-sanitaria, politiche sociali e famiglia” (il riferimento è ai capitoli di spesa numero 3597,4113,4114,4389,4399,4446,4447,4849,4851,4931,4933,4942,4948).

Si precisa che, a fronte degli accertamenti totali indicati nella tabella, sussiste pari importo di

mutui autorizzati e non contratti al termine dell’esercizio (cd. debito potenziale), nel senso

indicato nella parte della relazione relativa all'indebitamento; gli accertamenti totali

registrati al 31.12.2014 trovano completa correlazione con la parte del debito potenziale

rappresentato dalle residue (da intendersi al netto delle riduzioni rispetto alle somme

inizialmente oggetto dei contratti di prestito effettuate a seguito sostanzialmente di economie

di spesa) somme oggetto della stipulazione dei contratti di prestito stipulati nel 2012, 2013 e

2014 e con riferimento ai quali non è stata richiesta alcuna somministrazione. La Sezione

evidenzia la diminuzione della parte di spese in conto capitale finanziate attraverso il

“potenziale” indebitamento (nel senso di cui sopra), soprattutto con riferimento al 2014 (da

336,3 milioni nel 2012 a 191,4 milioni nel 2014).

Page 443: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

442

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

11.4 Andamento della spesa sanitaria nel triennio 2012-2014

Viene ora effettuata un’analisi finanziaria diretta a rappresentare le dinamiche che hanno

interessato la spesa sanitaria della Regione Friuli Venezia Giulia nel triennio 2012-2014.

Nella tabella che segue si riportano per la finalità 7 (sanità pubblica) del bilancio regionale i

dati della gestione di competenza relativi a stanziamento assestato, impegni, trasferimenti ed

economie nel triennio 2012-2014 da spese correnti, da spese d’investimento e da spese

effettive.

Page 444: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

443

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 154 - andamento nel triennio 2012-2014 per la finalità sanità pubblica

finalità 7 (sanità pubblica) - gestione di competenza triennio 2012-2014 in migliaia di euro

totali stanziamento assestato impegni trasferimenti economie

2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014 2012 2013 2014

da spese correnti

2.402.023

2.273.267

2.296.389

2.377.332

2.239.691

2.247.287

22.770

30.931

-

1.921

2.645

49.102

da spese d'investimento

205.902

243.038

223.840

84.439

44.692

217.930

61.234

157.229

-

60.230

41.116

5.910

da spese effettive

2.607.926

2.516.305

2.520.230

2.461.771

2.284.383

2.465.217

84.003

188.160

-

62.151

43.761

55.012

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Page 445: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

444

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La finalità sanità pubblica è caratterizzata da uno stanziamento assestato da spese effettive pari a

euro 2.607,93 milioni nel 2012, euro 2.516,30 milioni nel 2013 e euro 2.520,23 milioni nel 2014, e

dunque con andamento oscillante, precisamente decrescente nel passaggio dal 2012 al 2013 (euro –

91,62 milioni, - 3,51%) e crescente nel passaggio dal 2013 al 2014 (euro + 3,92 milioni, + 0,16%).

La variazione nel triennio 2012-2014 è invece di segno negativo e pari a euro – 87,70 milioni (-

3,36%).

Il lieve incremento che ha caratterizzato lo stanziamento assestato da spese effettive nel passaggio

dal 2013 al 2014 è stato determinato da una variazione di segno positivo della parte corrente (+

1,02%, euro + 23,12 milioni) e da una variazione di segno negativo della parte in conto capitale (-

7,90%, euro – 19,20 milioni).

Sempre nel 2013/2014, per le somme impegnate l’incremento è stato più consistente sia in termini

percentuali (+ 7,92%) che in termini assoluti (euro + 180,83 milioni) e determinato quasi

interamente dalla variazione di segno positivo degli impegni da spese di investimento (+ 387,63%,

euro + 173,24 milioni). La variazione sempre di segno positivo che ha interessato gli impegni da

spese correnti è stata invece più contenuta (+ 0,34%, euro + 7,59 milioni).

In particolare, come già evidenziato nella parte di questa relazione che tratta le dinamiche generali

della spesa regionale, la finalità sanità pubblica risulta essere tra tutte le finalità, quella che

presenta, nel passaggio dal 2013 al 2014, per quanto riguarda gli impegni da spese effettive, la

variazione positiva in termini assoluti di entità maggiore, determinata principalmente dalla

variazione della funzione servizio sanitario regionale (euro + 178,83 milioni) e in particolare da

strutture sanitarie e ospedaliere per spese d’investimento (euro + 170,33 milioni).

La composizione della spesa sanitaria è determinata prioritariamente da spese correnti. Nel

triennio 2012-2014, infatti, il 92,10%, il 90,34% ed il 91,12% dello stanziamento assestato ed il

96,57%, il 98,04% ed il 91,16% delle somme impegnate sono di parte corrente.

Dal momento che a decorrere dall’anno 2014 è stato eliminato l’istituto delle somme trasferite, i

dati relativi ai trasferimenti per l’anno 2014 hanno valore pari a 0154. Per quanto riguarda le

154 La Regione Friuli Venezia Giulia, allo scopo di garantire la rispondenza del proprio assetto contabile alla disciplina dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni ai sensi del decreto legislativo 23.6.2011, n. 118 come modificato dal decreto legislativo 126 del 2014, ha proceduto ad adeguare la legge regionale 8.8.2007, n. 21 in materia di contabilità regionale. In questo contesto le disposizioni di cui all’articolo 13, commi 3 e 7 della legge regionale 27 del 2014 hanno sostituito l’articolo 31 della suindicata legge regionale 21 del 2007. L’articolo 31, comma 1 della legge regionale 8.8.2007, n. 21 stabilisce ora che le quote degli stanziamenti di spesa non impegnati entro la chiusura dell’esercizio finanziario costituiscono economia di bilancio.

Page 446: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

445

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

economie da spese effettive (euro 55,01 milioni), l’89,26% (euro 49,10 milioni) è di parte corrente,

mentre solo il restante 10,74% (euro 5,91 milioni) è di parte capitale.

I tre grafici che seguono mettono in evidenza quanto appena descritto relativamente

all’andamento nel triennio 2012-2014 di stanziamenti assestati ed impegni da spese effettive e poi,

separatamente, da spese correnti e da spese d’investimento.

Figura 25 – gestione di competenza da spese effettive nel triennio 2012-2014 per la finalità sanità pubblica

Figura 26 - gestione di competenza da spese correnti nel triennio 2012-2014 per la finalità sanità pubblica

-

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

2012 2013 2014

FINALITA' 7 (SANITA' PUBBLICA) - gestione di competenza da spese effettive in migliaia di euro

stanziamento assestato

impegni

-

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

2012 2013 2014

FINALITA' 7 (SANITA' PUBBLICA) - gestione di competenza da spese correnti in migliaia di euro

stanziamento assestato

impegni

Page 447: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

446

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Figura 27 - gestione di competenza da spese d’investimento nel triennio 2012-2014 per la finalità sanità pubblica

11.5 La Spesa sanitaria nell’anno 2014 Come meglio evidenziato nella parte di questa relazione che tratta le dinamiche generali della spesa

regionale, nel 2014, la finalità sanità pubblica è, tra tutte le finalità, quella che presenta la maggior

incidenza sia sullo stanziamento assestato complessivo da spese effettive (36,82%) e da spese

correnti (49,25%) che sugli impegni complessivi da spese effettive (49,44%) e da spese correnti

(57,40%).

In particolare, il valore più elevato assunto nel 2014 dall’indicatore di gestione di competenza

capacità d’impegno, costituito dal rapporto tra gli impegni di competenza e gli stanziamenti

assestati e diretto ad esprimere l’attitudine a tradurre in programmi di spesa le decisioni politiche

sulla ripartizione delle risorse, è proprio quello di cui alla finalità sanità pubblica (97,82%).

La tabella che segue evidenzia le risultanze globali da gestione di competenza per l’anno 2014 di cui

alla finalità 7 (sanità pubblica), come ripartita nelle tre funzioni e quindi nelle rispettive ubi, con

riferimento a stanziamento assestato, impegni, trasferimenti ed economie.

-

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

2012 2013 2014

FINALITA' 7 (SANITA' PUBBLICA) - gestione di competenza da spese d'investimento in migliaia di euro

stanziamento assestato

impegni

Page 448: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

447

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 155 – gestione di competenza per la finalità sanità pubblica

gestione di competenza - anno 2014

finalità 7 (sanità pubblica) stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

funzione 7.1 - servizio sanitario regionale:

2.508.968.556,55

2.459.103.521,67

-

49.865.034,88

ubi 7.1.1131 - servizi sanitari e ospedalieri

2.280.844.241,82

2.237.181.554,63

-

43.662.687,19

ubi 7.1.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere

228.124.314,73

221.921.967,04

-

6.202.347,69

funzione 7.2 - interventi integrativi sanità e servizi veterinari:

1.244.776,61

1.043.503,44

-

201.273,17

ubi 7.2.1132 - interventi integrativi sanità

20.000,00

20.000,00

-

-

ubi 7.2.1134 - sanità veterinaria

1.224.776,61

1.023.503,44

-

201.273,17

funzione 7.3 - ricerca e sviluppo, formazione, promozione:

10.016.149,84

5.070.050,14

-

4.946.099,70

ubi 7.3.2025 - formazione e promozione

6.228.877,30

2.733.253,17

-

3.495.624,13

ubi 7.3.2026 - pianificazione e programmazione

3.787.272,54

2.336.796,97

-

1.450.475,57

totale finalità 7 (sanità pubblica)

2.520.229.483,00

2.465.217.075,25

-

55.012.407,75

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Le incidenze maggiori sia sullo stanziamento assestato da spese effettive (euro 2.520,23 milioni),

che sugli impegni da spese effettive (euro 2.465,22 milioni) della finalità sanità pubblica, sono

quelle afferenti alla funzione 7.1 (servizio sanitario regionale) con percentuali di, rispettivamente,

99,55% (euro 2.508,97 milioni) e 99,75% (euro 2.459,10 milioni).

Con riferimento alla funzione 7.1 (servizio sanitario regionale), è la ubi 7.1.1131 (servizi sanitari e

ospedalieri) ad incidere maggiormente sia sullo stanziamento assestato da spese effettive (90,91%,

corrispondente ad euro 2.280,84 milioni) che sugli impegni da spese effettive (90,98%,

corrispondente ad euro 2.237,18 milioni). Per la ubi 7.1.1135 (strutture sanitarie e ospedaliere) le

incidenze sullo stanziamento assestato e sugli impegni della finalità sanità pubblica sono

decisamente più basse (9,09%, corrispondente ad euro 228,12 milioni, e 9,02%, corrispondente ad

euro 221,92 milioni).

Page 449: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

448

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’impatto delle altre due funzioni, la funzione 7.2 (interventi integrativi sanità e servizi veterinari)

e la funzione 7.3 (ricerca e sviluppo, formazione, promozione) sulla finalità sanità pubblica è invece

di entità trascurabile (0,05% e 0,40% dello stanziamento assestato da spese effettive, e 0,04% e

0,21% degli impegni da spese effettive).

La tabella che segue evidenzia le incidenze percentuali di impegni, trasferimenti ed economie da

spese effettive di ciascuna delle tre funzioni e di ciascuna ubi sui corrispondenti importi dello

stanziamento assestato da spese effettive.

Tabella 156 – incidenze sullo stanziamento assestato per la finalità sanità pubblica gestione di competenza - anno 2014 - incidenze sullo stanziamento assestato di impegni, trasferimenti ed

economie

finalità 7 (sanità pubblica) impegni trasferimenti economie

funzione 7.1 - servizio sanitario regionale: 98,01% 0,00% 1,99%

ubi 7.1.1131 - servizi sanitari e ospedalieri 98,09% 0,00% 1,91%

ubi 7.1.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere 97,28% 0,00% 2,72%

funzione 7.2 - interventi integrativi sanità e servizi veterinari:

83,83% 0,00% 16,17%

ubi 7.2.1132 - interventi integrativi sanità 100,00% 0,00% 0,00%

ubi 7.2.1134 - sanità veterinaria 83,57% 0,00% 16,43%

funzione 7.3 - ricerca e sviluppo, formazione, promozione:

50,62% 0,00% 49,38%

ubi 7.3.2025 - formazione e promozione 43,88% 0,00% 56,12%

ubi 7.3.2026 - pianificazione e programmazione 61,70% 0,00% 38,30%

totale finalità 7 (sanità pubblica) 97,82% 0,00% 2,18%

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Dunque, complessivamente, ben il 97,82% delle somme stanziate è stato impegnato.

Al fine di fornire un quadro completo, si riportano ancora le conclusioni a cui si è giunti nella parte

di questa relazione che tratta le dinamiche generali della spesa regionale, con riferimento al tema

dei residui passivi.

La più intensa concentrazione di residui passivi al 31.12.2014 si registra proprio a carico delle

Page 450: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

449

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

finalità sanità pubblica (19,14% del totale, euro 266,72 milioni). Inoltre, sebbene la variazione dei

residui passivi complessivi tra l’inizio e la fine del 2014 sia di segno negativo (- 12,08%, euro –

191,38 milioni), sono quattro le finalità che presentano tra inizio e fine 2014 variazioni di segno

positivo. Tra queste vi è anche la finalità sanità pubblica che si distingue per l’incremento più

significativo in termini assoluti (euro + 147,16 milioni, + 123,09%) determinato principalmente

dalla variazione positiva che ha interessato la funzione strutture sanitarie e ospedaliere per spese

d’investimento (euro + 159,54 milioni).

Dopo questa analisi di carattere generale, si procede ad analizzare il contenuto della funzione 7.1

(servizio sanitario regionale), che come evidenziato è quella che incide maggiormente sulla finalità

sanità pubblica, nella sua scomposizione nelle ubi 7.1.1131 (servizi sanitari e ospedalieri) e 7.1.1135

(strutture sanitarie e ospedaliere).

11.6 Funzione 7.1 (Servizio Sanitario Regionale)

Alla funzione 7.1 (servizio sanitario regionale) afferiscono le ubi 7.1.1131 (servizi sanitari e

ospedalieri) e 7.1.1135 (strutture sanitarie e ospedaliere), caratterizzate da uno stanziamento

assestato da spese effettive pari a, rispettivamente, euro 2.280,84 milioni e euro 228,12 milioni.

Nella tabella che segue vengono evidenziati, per la ubi 7.1.1131 (servizi sanitari e ospedalieri), gli

importi relativi a stanziamento assestato, impegni, trasferimenti ed economie, per l’anno 2014,

distinguendo la parte da spese correnti e quella da spese d’investimento, per ciascun capitolo

coinvolto.

Tabella 157 – ubi 7.1.1131 (servizi sanitari e ospedalieri)

FUNZIONE 7.1 - servizio sanitario regionale - anno 2014 ubi 7.1.1.1131 - servizi sanitari e ospedalieri (spese correnti)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

1140

spese per l'attuazione di accordi di collaborazione con l'Istituto superiore della sanità in materia di flussi informativi

20.000,00

-

-

20.000,00

1240

spese per l'attuazione di accordi di collaborazione con l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

-

-

-

-

Page 451: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

450

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

FUNZIONE 7.1 - servizio sanitario regionale - anno 2014 ubi 7.1.1.1131 - servizi sanitari e ospedalieri (spese correnti)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

2042

spese per il rimborso dell'assistenza psicologica per le vittime del terrorismo e loro familiari

9.861,63

7.751,63

-

2.110,00

2083

spese per rimborsi forfettari delle spese sostenute per gli accertamenti medico-legali sul personale scolastico ed educativo assente dal servizio per malattia effettuati dalle aziende sanitarie locali

1.604.943,61

744.502,26

-

860.441,35

2195 attività enti servizio sanitario regionale - fondi statali

4.265.795,50

-

-

4.265.795,50

2853

attività derivanti da ripiano dello sfondamento del tetto del 3,5% della spesa farmaceutica ospedaliera

16.701.715,00

-

-

16.701.715,00

2993

finanziamenti per l'attuazione di accordi di collaborazione con il ministero della salute per attività di verifica e supporto relativa al repertorio nazionale dei dispositivi medici

360.000,00

-

-

360.000,00

3994

spese per la valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino

1.600,00

-

-

1.600,00

4073 campagne di informazione in materia di cure palliative e di terapia del dolore

23.750,00

-

-

23.750,00

4074 programmi di sviluppo delle cure palliative

23.750,00

-

-

23.750,00

4087 oneri derivanti dalla gestione liquidatoria dell'Agenzia regionale della sanità

5.203.052,15

-

-

5.203.052,15

4088

finanziamenti per progetti attuativi del piano sanitario nazionale - linea malattie rare

125.000,00

125.000,00

-

-

4197

oneri derivanti dalla gestione liquidatoria dell'Agenzia regionale della sanità - spese dirette

255.618,59

-

-

255.618,59

Page 452: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

451

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

FUNZIONE 7.1 - servizio sanitario regionale - anno 2014 ubi 7.1.1.1131 - servizi sanitari e ospedalieri (spese correnti)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

4362 attività enti servizio sanitario regionale

2.125.804.550,00

2.125.804.550,00

-

-

4363

finanziamenti per la realizzazione di progetti specifici già iniziati dall'Agenzia regionale della sanità

679.334,63

203.577,76

-

475.756,87

4371

trasferimenti alle aziende per i servizi sanitari per l'esercizio delle funzioni trasferite alla regione ai sensi del decreto legislativo 126/2005 in materia di salute e sanità veterinaria attribuite - fondi statali

1.782.265,69

-

-

1.782.265,69

4461 attività enti servizio sanitario regionale - fondi statali

10.958.132,28

-

-

10.958.132,28

4462 attività enti servizio sanitario regionale - fondi statali

1.300.860,00

-

-

1.300.860,00

4472 attività enti servizio sanitario regionale - fondi statali

7.129.062,76

5.730.677,00

-

1.398.385,76

4962

sistema informativo integrato regionale - spese di gestione per l'attività informatica per gli enti del servizio sanitario regionale

26.673.245,25

26.670.654,78

-

2.590,47

7275

finanziamento agli enti che esercitano nella Regione le funzioni del servizio sanitario nazionale per mobilità sanitaria interregionale dal 2010

68.438.539,73

68.438.539,73

-

-

totale da spese correnti

2.271.361.076,82

2.227.725.253,16

-

43.635.823,66

Page 453: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

452

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ubi 7.1.2.1131 - servizi sanitari e ospedalieri (spese d'investimento)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

4464

spese per l'avvio in via sperimentale di un sistema di connessione informatica tra il sistema informativo sanitario e sociosanitario regionale, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e le farmacie

-

-

-

-

4963

sistema informativo integrato regionale - spese per la realizzazione e l'acquisizione di software applicativo per le attività degli enti del servizio sanitario regionale

6.476.380,00

6.471.066,93

-

5.313,07

4964

sistema informativo integrato regionale - spese per la realizzazione e l'acquisizione di software applicativo per le attività degli enti del servizio sanitario regionale - ricorso al mercato finanziario

3.006.785,00

2.985.234,54

-

21.550,46

totale da spese d'investimento 9.483.165,00

9.456.301,47

-

26.863,53

totale da spese effettive

2.280.844.241,82

2.237.181.554,63

-

43.662.687,19

Fonte: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Dalle tabelle sopra riportate si ricava dunque che lo stanziamento assestato da spesa corrente

ammonta ad euro 2.271,36 milioni, mentre quello da spese d’investimento ad euro 9,48 milioni.

Il 93,59% (euro 2.125,80 milioni) dello stanziamento assestato di parte corrente ed il 95,42% (euro

2.125,80 milioni) degli impegni di parte corrente afferiscono al capitolo 4362 (attività enti servizio

sanitario regionale). E’ infatti proprio sul capitolo 4362 del bilancio regionale che trova allocazione

la quota più importante delle risorse atte a finanziare l’attività corrente degli enti del servizio

sanitario regionale.

Dal momento che con legge regionale n. 17 del 16.10.2014 è stato adottato il riordino dell’assetto

Page 454: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

453

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione

sanitaria e sociosanitaria, a partire dall’ultimo trimestre dell’anno 2014 gli sforzi per realizzare le

attività programmate si sono incrociati con gli sforzi di cambiamento richiesti dalla riforma. Nella

relazione di verifica allegata al rendiconto generale dell’esercizio 2014 è comunque precisato che,

per quanto riguarda le attività svolte nel 2014, è stato registrato un sostanziale mantenimento dei

livelli di assistenza erogati in termini di prestazioni, di attuazione di linee progettuali orientate al

miglioramento della qualità delle prestazioni e degli interventi sanitari e di progetti di

miglioramento gestionale.

Si riporta ancora, la tabella che evidenzia, per la ubi 7.1.1135 (strutture sanitarie e ospedaliere), gli

importi relativi a stanziamento assestato, impegni, trasferimenti ed economie, per l’anno 2014,

distinguendo la parte da spese correnti e quella da spese d’investimento, per ciascun capitolo

coinvolto.

Tabella 158 – ubi 7.1.1135 (strutture sanitarie e ospedaliere)

FUNZIONE 7.1 - servizio sanitario regionale - anno 2014

ubi 7.1.1.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere (spese correnti)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

4354

interventi per la realizzazione di opere di edilizia sanitaria e acquisizione di apparecchiature sanitarie mediante strumenti di locazione finanziaria e finanza di progetto

16.249.523,07

15.072.236,22

-

1.177.286,85

totale da spese correnti

16.249.523,07

15.072.236,22

-

1.177.286,85

Page 455: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

454

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ubi 7.1.2.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere (spese d'investimento)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

2992

finanziamenti per interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti, finalizzati al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari

1.484.751,20

-

-

1.484.751,20

3577

finanziamento di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti - accordo di programma 2013 - polo ospedaliero udinese - III lotto

43.694.575,91

43.694.575,91

-

-

3587

finanziamento di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti - accordo di programma 2013 - comprensorio di Cattinara di Trieste

45.429.677,84

45.429.677,84

-

-

3597

riqualificazione del polo ospedaliero udinese III lotto - finanziato con ricorso al mercato finanziario

2.299.714,52

2.299.714,52

-

-

4378

finanziamenti di investimenti nella Regione per il servizio sanitario nazionale - ospedale di Udine - quarto lotto - fondi regionali

9.800.676,94

9.800.676,94

-

Page 456: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

455

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ubi 7.1.2.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere (spese d'investimento)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

4389

finanziamenti di investimenti nella Regione per il servizio sanitario nazionale - ospedale di Udine - quarto lotto - ricorso al mercato finanziario

20.000.000,00

20.000.000,00

-

-

4398

finanziamenti di investimenti nella regione per il servizio sanitario nazionale - fondi regionali

24.235.323,06

24.235.323,06

-

-

4399

finanziamenti di investimenti nella regione per il servizio sanitario nazionale - ricorso al mercato finanziario

20.763.102,20

20.628.574,90

-

134.527,30

4412

finanziamento al Comune di Aviano per concorrere alla realizzazione di una nuova sede destinata a ospitare in modo integrato anche le funzioni distrettuali di competenza dell'azienda per i servizi sanitari n. 6 "Friuli Occidentale"

80.000,00

-

-

80.000,00

4420

finanziamento di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti

981.268,11

-

-

981.268,11

4422

contributo all'Azienda ospedaliera universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste per la realizzazione di un asilo nido aziendale per i figli dei dipendenti dell'azienda medesima, dell'azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina" e dell'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico "Burlo Garofalo"

-

-

-

-

Page 457: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

456

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ubi 7.1.2.1135 - strutture sanitarie e ospedaliere (spese d'investimento)

capitoli descrizione stanziamento

assestato impegni trasferimenti economie

4426

finanziamento pluriennale al Comune di Lignano Sabbiadoro a sollievo degli oneri in linea capitale e interessi del mutuo o di altra forma di ricorso al mercato finanziario stipulati per la progettazione e la costruzione del nuovo edificio destinato a punto di primo soccorso

300.000,00

-

-

300.000,00

4430

finanziamenti per la realizzazione di strutture per l'assistenza palliativa e di supporto prioritariamente per i pazienti affetti da patologia neoplastica terminale

2.655.701,88

611.187,65

-

2.044.514,23

4446

finanziamento per la costruzione del Nuovo Ospedale di Pordenone - ricorso al mercato finanziario

20.000.000,00

20.000.000,00

-

-

4447

finanziamento per il riordino della rete ospedaliera triestina - comprensorio di Cattinara - ricorso al mercato finanziario

20.000.000,00

20.000.000,00

-

-

4713

contributo straordinario al Comune di Meduno, a titolo di sostegno, per le spese connesse alla realizzazione di un poliambulatorio specialistico

150.000,00

150.000,00

-

-

totale da spese d'investimento

211.874.791,66

206.849.730,82

-

5.025.060,84

totale da spese effettive 228.124.314,73

221.921.967,04

-

6.202.347,69

Origine: dati comunicati dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia trasmessi in esito a richiesta istruttoria della Sezione. Dati elaborati dalla Sezione.

Dunque lo stanziamento assestato da spesa corrente ammonta ad euro 16,25 milioni, mentre quello

da spese d’investimento ad euro 211,87 milioni.

I capitoli che incidono maggiormente sono il 3587 (finanziamento di interventi in materia di

ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico,

Page 458: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

457

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti - accordo di

programma 2013 - comprensorio di Cattinara di Trieste) ed il 3577 (finanziamento di interventi in

materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario

pubblico, nonché di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti - accordo di

programma 2013 - polo ospedaliero udinese - III lotto) con importi di, rispettivamente, euro 45,43

milioni e euro 43,69 milioni, sia per lo stanziamento assestato che per le somme impegnate.

11.7 Il Sistema Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia nell’anno 2014 – Prime valutazioni sulla legge regionale 16 ottobre 2014, n. 17.

All’inizio della presente Legislatura è stata adottata una legge regionale di principio per il riordino

istituzionale e organizzativo del sistema sanitario pubblico regionale, la n. 17 del 2013. 155 In

attuazione di tale legge di principio il Legislatore regionale ha dato poi corso all’approvazione della

legge regionale 16 ottobre 2014, n. 17, recante Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del

Servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria.156

In via preliminare, va preso atto che la legge regionale n. 17/2014 nei suoi contenuti recepisce

fondamentalmente i principi e gli indirizzi di riforma dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria

regionale indicati dai decreti–legge n. 95/2012157 e n. 158/2012,158 meglio specificati e sviluppati per

155 Per un sommario esame dei contenuti della legge regionale 11 novembre 2013, n. 17, recante Finalità e principi per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale si veda quanto annotato nella relazione approvata da questa Sezione di controllo con deliberazione n. 118 del 15 luglio 2014 - Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l'esercizio 2013 –al punto 11.4.2 (Le caratteristiche del sistema sanitario regionale nell’ottica della sua riforma. I principi della riforma affermati dalla l.r. 17/2013), pagine 358-360 (documento disponibile in formato elettronico all’url http://www.regione.fvg.it/asp/DelibereCorteConti/documenti/fto118_completaParifica2013_8_21_14_8_57_51_AM.pdf ). 156 La legge regionale n. 17 del 2014 è stata pubblicata nel bollettino ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia n. 43 del 22 ottobre 2014. 157 Il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario), convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 13, all’articolo 15, comma 13, lettera c) prevede nel suo testo vigente quanto segue: ”c) sulla base e nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera fissati, entro il 31 ottobre 2012, con regolamento approvato ai sensi dell'articolo 1, comma 169, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, previa intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nonché tenendo conto della mobilità interregionale, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano, nel rispetto della riorganizzazione di servizi distrettuali e delle cure primarie finalizzate all'assistenza 24 ore su 24 sul territorio adeguandoli agli standard europei, entro il 31 dicembre 2012, provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici ed assumendo come riferimento un tasso di ospedalizzazione pari a 160 per mille abitanti di cui il 25 per cento riferito a ricoveri diurni. La riduzione dei posti letto e' a carico dei presidi ospedalieri pubblici per una quota non inferiore al 50 per cento del totale dei posti letto da ridurre ed è conseguita esclusivamente attraverso la soppressione di unità operative complesse. Nelle singole regioni e province autonome, fino ad avvenuta realizzazione del processo di riduzione dei posti letto e delle corrispondenti unità operative complesse, è sospeso il conferimento o il rinnovo di incarichi ai sensi dell'articolo 15-septies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni. Nell'ambito del processo di riduzione, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano operano una verifica, sotto il profilo assistenziale e gestionale, della funzionalità delle piccole

Page 459: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

458

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

l’articolazione organizzativa e l’attività sanitaria territoriale dal Patto per la salute per gli anni

2014-2016 159 nonché, negli aspetti relativi all’assistenza ospedaliera.

strutture ospedaliere pubbliche, anche se funzionalmente e amministrativamente facenti parte di presidi ospedalieri articolati in più sedi, e promuovono l'ulteriore passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno e dal ricovero diurno all'assistenza in regime ambulatoriale, favorendo l'assistenza residenziale e domiciliare.” 158 Si veda il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 (Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute), convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, in particolare all’articolo 1 (Riordino dell'assistenza territoriale e mobilità del personale delle aziende sanitarie), le cui disposizioni di seguito si riportano in estratto nelle parti di maggior interesse: “1. Le regioni definiscono l'organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria promuovendo l'integrazione con il sociale, anche con riferimento all'assistenza domiciliare, e i servizi ospedalieri, al fine di migliorare il livello di efficienza e di capacità di presa in carico dei cittadini, secondo modalità operative che prevedono forme organizzative monoprofessionali, denominate aggregazioni funzionali territoriali, che condividono, in forma strutturata, obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit e strumenti analoghi, nonché forme organizzative multiprofessionali, denominate unità complesse di cure primarie, che erogano, in coerenza con la programmazione regionale, prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l'integrazione dei medici, delle altre professionalità convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, degli infermieri, delle professionalità ostetrica, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e del sociale a rilevanza sanitaria. In particolare, le regioni disciplinano le unità complesse di cure primarie privilegiando la costituzione di reti di poliambulatori territoriali dotati di strumentazione di base, aperti al pubblico per tutto l'arco della giornata, nonché nei giorni prefestivi e festivi con idonea turnazione, che operano in coordinamento e in collegamento telematico con le strutture ospedaliere. Le regioni, avvalendosi di idonei sistemi informatici, assicurano l'adesione obbligatoria dei medici all'assetto organizzativo e al sistema informativo nazionale, compresi gli aspetti relativi al sistema della tessera sanitaria, secondo quanto stabilito dall'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, nonché la partecipazione attiva all'applicazione delle procedure di trasmissione telematica delle ricette mediche. 2. Le aggregazioni funzionali territoriali e le unità complesse di cure primarie erogano l'assistenza primaria attraverso personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Le regioni possono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, prevedere la presenza, presso le medesime strutture, sulla base della convenzione nazionale, di personale dipendente del Servizio sanitario nazionale, in posizione di comando ove il soggetto pubblico incaricato dell'assistenza territoriale sia diverso dalla struttura di appartenenza. […] 4. All'articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: […] b) dopo la lettera b) sono inserite le seguenti: "b-bis) nell'ambito dell'organizzazione distrettuale del servizio, garantire l'attività assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana, nonché un'offerta integrata delle prestazioni dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali, adottando forme organizzative monoprofessionali, denominate aggregazioni funzionali territoriali, che condividono, in forma strutturata, obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit e strumenti analoghi, nonché forme organizzative multiprofessionali, denominate unità complesse di cure primarie, che erogano prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l'integrazione dei professionisti delle cure primarie e del sociale a rilevanza sanitaria tenuto conto della peculiarità delle aree territoriali quali aree metropolitane, aree a popolazione sparsa e isole minori; - b-ter) prevedere che per le forme organizzative multiprofessionali le aziende sanitarie possano adottare, anche per il tramite del distretto sanitario, forme di finanziamento a budget; b-quater) definire i compiti, le funzioni ed i criteri di selezione del referente o del coordinatore delle forme organizzative previste alla lettera b-bis); - b-quinquies) disciplinare le condizioni, i requisiti e le modalità con cui le regioni provvedono alla dotazione strutturale, strumentale e di servizi delle forme organizzative di cui alla lettera b-bis) sulla base di accordi regionali o aziendali; - b-sexies) prevedere le modalità attraverso le quali le aziende sanitarie locali, sulla base della programmazione regionale e nell'ambito degli indirizzi nazionali, individuano gli obiettivi e concordano i programmi di attività delle forme aggregative di cui alla lettera b-bis) e definiscono i conseguenti livelli di spesa programmati, in coerenza con gli obiettivi e i programmi di attività del distretto, anche avvalendosi di quanto previsto nella lettera b-ter); […] e) dopo la lettera f) è inserita la seguente: "f-bis) prevedere la possibilità per le aziende sanitarie di stipulare accordi per l'erogazione di specifiche attività assistenziali, con particolare riguardo ai pazienti affetti da patologia cronica, secondo modalità e in funzione di obiettivi definiti in ambito regionale"; […].” 159 Sui contenuti della citata intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella seduta del 10 luglio 2014 - Rep. N. 82/CSR – documento disponibile all’url http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_044351_82%20CSR%20PUNTO%20%2016%20ODG.pdf), si veda in particolare quanto dispongono gli articoli 5 e 6, che si citano nelle parti di maggior interesse: “articolo 5 (Assistenza territoriale) - 1. Al fine di promuovere un modello multiprofessionale ed interdisciplinare, le Regioni, nell’ambito delle propria autonomia decisionale ed organizzativa, istituiscono le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) e le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)quali forme organizzative della medicina convenzionata, integrata con personale dipendente del SSN come

Page 460: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

459

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

previsto dal comma 2 dell’art. 1 della legge 189/2012 , per l’erogazione delle cure primarie. Esse perseguono obiettivi di salute e di attività definiti dall’Azienda sanitaria e dal Distretto, secondo un modello-tipo coerente con i contenuti degli ACN e definito dalle Regioni al fine di garantire uniformità assistenziale. 2. Le UCCP costituiscono forme organizzative complesse, che operano in forma integrata all’interno di strutture e/o presidi individuati dalle Regioni, con una sede di riferimento ed eventuali altre sedi dislocate sul territorio. Il carattere multiprofessionale delle UCCP è garantito dal coordinamento tra le diverse professionalità, con particolare riguardo all’integrazione tra la medicina specialistica e la medicina generale. Le UCCP possono avvalersi, qualora previsto dalla programmazione regionale, di professionisti accreditati ai sensi della normativa vigente, nei limiti dei contratti stipulati dalla Regione e dalle Asl ai sensi dell’art. 8 quinquies del d.lgs. 502/92 e s.m.i., e nel rispetto dei vincoli di spesa previsti dalle disposizioni vigenti. 3. Ogni AFT della medicina generale e della pediatria è funzionalmente collegata ad una UCCP. Le AFT della medicina generale, che coprono un bacino di utenza riferito a non più di 30.000 abitanti, rappresentano l’insieme dei professionisti che hanno in carico il cittadino che esercita la scelta nei confronti del singolo medico. Entro sei mesi dalla stipula dei nuovi ACN, e comunque non oltre la vigenza del presente Patto, le AFT e le UCCP costituiscono le uniche forme di aggregazione dei medici di medicina generale e Pediatri di Libera Scelta, sostituendo le diverse tipologie di forme associative della medicina generale e le altre tipologie di aggregazioni funzionali e/o strutturali realizzate nelle varie Regioni (di cui all’art. 54 dell’ACN 2009). 4.La UCCP è una forma organizzativa complessa ed è strutturata come un sistema integrato di servizi che concorre alla presa in carico della comunità di riferimento, in continuità con le AFT e i medici di Medicina Generale nonché i Pediatri di Libera Scelta che le compongono, garantendo: l’accoglienza, la collaborazione e l'integrazione tra i professionisti e gli operatori (sanitari, sociosanitari e sociali), la condivisione e l’applicazione dei percorsi assistenziali, l’autonomia e la responsabilità professionale, la valorizzazione delle competenze con chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità, un approccio proattivo e di iniziativa nei confronti dei malati cronici, la partecipazione responsabile dei Medici di Medicina Generale ed dei Pediatri di Famiglia nel governo della domanda e nell’organizzazione dei servizi, alla sostenibilità economica. 5. La UCCP è di norma organizzata in sede unica, pur potendo prevedere sedi accessorie opportunamente collegate attraverso un’adeguata rete telematica. E’ integrata nella rete telematica aziendale e/o regionale. Le UCCP e le AFT hanno come compiti essenziali: • assicurare l’erogazione delle prestazioni territoriali (medicina generale tramite le AFT, assistenza infermieristica, attività territoriale ambulatoriale e domiciliare, attività specialistica, servizi di supporto), • garantire la continuità dell'assistenza mediante l’utilizzo della ricetta elettronica dematerializzata e il continuo aggiornamento della scheda sanitaria individuale informatizzata e del FSE; • garantire l’accessibilità all’assistenza territoriale per tutto l’arco della giornata per tutti i giorni della settimana, avvalendosi dei professionisti del ruolo unico della Medicina Generale. • garantire la continuità dell’assistenza nelle tre declinazioni (relazionale, gestionale ed informativa), prevedendo l’applicazione di percorsi assistenziali condivisi e l’integrazione informativa tra le componenti della medicina convenzionata e la rete distrettuale ed ospedaliera. 6. La UCCP ha un assetto organizzativo definito ai sensi delle disposizioni nazionali e regionali in materia, è parte fondamentale ed essenziale del Distretto, integrandosi all’interno della rete dei servizi distrettuali ed aziendali e permettendo una relazione diretta tra l’assistenza territoriale e gli altri nodi della rete assistenziale. […] 8. Sono definiti tramite Accordi Stato-Regioni i nuovi standard organizzativi del Distretto in grado di orientare il suo ruolo strategico nella costituzione di reti assistenziali a baricentro territoriale, e di facilitatore dei processi di integrazione e di tutela della salute dei cittadini al fine di assicurare la qualità delle prestazioni erogate dai professionisti convenzionati nell’ambito delle UCCP e AFT e dagli altri servizi territoriali, consentendo di assicurare una migliore risposta assistenziale ai bisogni delle persone affette da patologie croniche, contribuendo così a ridurre i tassi di ricovero e gli accessi impropri al DEA. […] 17. Al fine di promuovere la riduzione dei ricoveri inappropriati ed i percorsi di deospedalizzazione, garantendo un’omogenea risposta assistenziale territoriale in tutto il territorio nazionale, si fa riferimento a quanto rappresentato al punto 10.1 Ospedali di comunità di cui allo schema di regolamento recante “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, in attuazione dell’art.1, comma 169 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, e dell’articolo 15, comma 13, lettera c) del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n.135”, e si conviene di stipulare, entro il 31 ottobre 2014, un’Intesa tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per la definizione dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi di tali presidi, in cui l’assistenza medica è assicurata dai medici di medicina generale o dai PLS o da altri medici dipendenti o convenzionati con il SSN e che effettuano ricoveri brevi per casi non complessi, che necessitano: - di interventi sanitari potenzialmente erogabili a domicilio, ma che necessitano di ricovero in queste strutture in mancanza di idoneità del domicilio (strutturale e familiare), - di assistenza/sorveglianza sanitaria infermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio, L’intesa definisce altresì gli appropriati percorsi clinico-assistenziali, autorizzativi e tariffari di tali strutture, nonché gli standard dei posti letto territoriali. […]

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le norme di riforma del sistema sanitario apportate dalla l.r. 17/2014 ritrovano molte similarità di

contenuto rispetto a quanto riportato nei testi normativi approvati da altre Regioni, in particolare

relativamente alle finalità e modalità fondamentali di attuazione della revisione della rete

ospedaliera e della riorganizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale, generalmente conformi a

quanto richiesto dagli atti statali appena citati.

Informazioni di maggior interesse, tuttavia, possono ricavarsi dall’esame di alcuni elementi

distintivi della specifica attuazione dei principi statali resa dalla L.R. 17 citata. Di tali elementi si

citano quelli che sembrano più rilevanti:

il processo di aggregazione degli enti sanitari già esistenti disposto dalla riforma regionale

operata nel Friuli Venezia Giulia dà luogo alla soppressione di alcuni enti sanitari regionali:

- in modo immediato, a decorrere dal 1° gennaio 2015, di un’azienda sanitaria territoriale (si

dà luogo alla ricostituzione di cinque aziende per l’assistenza sanitaria territoriale contro le

19 […] Si conferma che le Regioni e le Province Autonome assicurano l‘erogazione delle prestazioni già rese in regime di ricovero ordinario, in regime di ricovero diurno ovvero, previo il loro inserimento nel nomenclatore dell’assistenza specialistica ambulatoriale con specifica definizione e relativo codice, in regime ambulatoriale […]” “Articolo 6 (Assistenza socio sanitaria) - 1.Le attività indicate al presente articolo sono effettuate nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente per gli ambiti di intervento individuati nei successivi commi. 2.Le regioni disciplinano i principi e gli strumenti per l’integrazione dei servizi e delle attività sanitarie, sociosanitarie e sociali, particolarmente per le aree della Non Autosufficienza, della disabilità, della salute mentale adulta e dell’età evolutiva, dell’assistenza ai minori e delle dipendenze e forniscono indicazioni alle ASL ed agli altri enti del sistema sanitario regionale per l’erogazione congiunta degli interventi, nei limiti delle risorse programmate per il Ssr e per il Sistema dei servizi sociali per le rispettive competenze. 3.L’accesso alla rete integrata dei servizi sociosanitari avviene tramite un “punto unico” che indirizza il cittadino al percorso sociosanitario e socioassistenziale adeguato alle sue condizioni e necessità. 4.Per l’individuazione del setting di erogazione delle prestazioni sociosanitarie (domiciliare, territoriale ambulatoriale, semiresidenziale o residenziale) e l’ammissione ad un livello appropriato di intensità assistenziale si fa ricorso alla valutazione multidimensionale effettuata con uno strumento valutativo del quale sia stata verificata la corrispondenza con gli strumenti già concordati dalle Regioni con il Ministero della salute. 5.La valutazione multidimensionale accerta la presenza delle condizioni cliniche e delle risorse ambientali, familiari e sociali, incluse quelle rese disponibili dal Sistema dei servizi sociali, che possano consentire la permanenza al domicilio della persona non autosufficiente. 6.Il Piano delle prestazioni personalizzato, formulato dall’equipe responsabile della presa in carico dell’assistito, individua gli interventi sanitari, sociosanitari e sociali che i servizi sanitari territoriali e i servizi sociali si impegnano a garantire, anche in modo integrato, secondo quanto previsto per le rispettive competenze dal DPCM 29 novembre 2001 e successive modifiche e integrazioni. 7. Al fine di promuovere una più adeguata distribuzione delle prestazioni assistenziali domiciliari e residenziali rivolte ai malati cronici non autosufficienti, a conferma ed integrazione di quanto già stabilito dal Patto per la salute 2010-2012, si conviene che le Regioni e le Province Autonome, ciascuna in relazione ai propri bisogni territoriali rilevati, adottano ovvero aggiornano i progetti di attuazione dei commi precedenti, dando evidenza: - del fabbisogno di posti letto, espresso in funzione della popolazione da assistere presso le strutture residenziali e semiresidenziali destinate ai malati cronici non autosufficienti, ai disabili, alle persone con disturbi psichiatrici, ai minori e alle persone con dipendenze, articolato per intensità assistenziale e per durata e con evidenza di proporzione tra assistiti in regime residenziale e in regime domiciliare; - del fabbisogno, espresso in funzione della popolazione da assistere, e l’organizzazione delle cure domiciliari sanitarie e socio-sanitarie articolate per intensità, complessità e durata dell’assistenza; - delle modalità di integrazione nelle UVMD di tutte le professionalità, anche al fine di garantire una gestione integrata delle risorse impiegate nel progetto assistenziale. 8. Le Regioni si impegnano ad armonizzare i servizi socio sanitari, individuando standard minimi qualificanti di erogazione delle prestazioni socio-sanitarie che saranno definite anche in relazione al numero e alla tipologia del personale impiegato.”

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sei aziende per i servizi sanitari preesistenti) e di ogni azienda ospedaliera (ordinaria, e non

universitaria) preesistente – una -, con sua incorporazione in azienda territoriale;160

160 L’articolo 5 della l.r. n. 17/2014, rubricato Aziende per l'assistenza sanitaria, prevede quanto segue : “1. Sono Aziende per l'assistenza sanitaria: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina", con sede legale a Trieste; b) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana-Isontina", con sede legale a Gorizia, istituita mediante accorpamento delle Aziende per i servizi sanitari n. 2 "Isontina" e n. 5 "Bassa Friulana"; c) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli", istituita mediante accorpamento delle Aziende per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli" e di parte dell'Azienda per i servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli", con sede legale a Gemona del Friuli; d) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale", con sede legale a Udine; e) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 "Friuli Occidentale", istituita mediante accorpamento dell'Azienda per i servizi sanitari n. 6 "Friuli Occidentale" e dell'Azienda ospedaliera "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone, con sede legale a Pordenone. 2. A decorrere dall'1 gennaio 2015: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 " Triestina " succede nell'intero patrimonio dell'Azienda per i servizi sanitari n. 1 " Triestina ", che viene contestualmente soppressa, e in parte del patrimonio dell'Azienda ospedaliero-universitaria " Ospedali riuniti " di Trieste; b) all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" sono trasferiti tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina", e parte dei rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste; c) tutte le funzioni svolte dall'Azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina" e parte delle funzioni svolte dall'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste, come indicato al comma 3, sono trasferite all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina". 3. Sono compresi nel patrimonio dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, inerenti alle attività del servizio punto prelievo svolte presso l'ospedale Maggiore di Trieste. Sono comprese nelle funzioni dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" le funzioni relative alle attività del servizio punto prelievo svolte presso l'ospedale Maggiore di Trieste. 4. A decorrere dall'1 gennaio 2015: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 " Bassa Friulana-Isontina " succede nell'intero patrimonio delle Aziende per i servizi sanitari n. 2 " Isontina " e n. 5 " Bassa Friulana ", che vengono contestualmente soppresse; b) all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana-Isontina" sono trasferiti tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo alle Aziende per i servizi sanitari n. 2 "Isontina" e n. 5 "Bassa Friulana"; c) tutte le funzioni svolte dalle Aziende per i servizi sanitari n. 2 "Isontina" e n. 5 "Bassa Friulana" sono trasferite all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana-Isontina". 5. A decorrere dall'1 gennaio 2015: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 " Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli " succede nel patrimonio dell'Azienda per i servizi sanitari n. 3 " Alto Friuli ", che viene contestualmente soppressa, e in parte del patrimonio dell'Azienda per i servizi sanitari n. 4 " Medio Friuli "; b) all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli" sono trasferiti tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli" e parte dei rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda per i servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli"; c) tutte le funzioni svolte dall'Azienda per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli" e parte delle funzioni svolte dall'Azienda per i servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli" sono trasferite all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli". 6. Sono compresi nel territorio dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli", oltre al territorio dei comuni attualmente già compresi nell'ambito territoriale dell'Azienda per i servizi sanitari n. 3 "Alto Friuli", anche il territorio dei comuni attualmente compresi negli Ambiti di San Daniele del Friuli, ivi compreso il relativo presidio ospedaliero, e di Codroipo. Sono compresi nel patrimonio dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli", i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, inerenti alle attività delle strutture sanitarie, sia distrettuali che ospedaliere, insistenti sul territorio dei comuni attualmente compresi negli Ambiti di San Daniele del Friuli e di Codroipo. Sono comprese nelle funzioni dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 3 "Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli" le funzioni relative alle attività delle strutture sanitarie, sia distrettuali che ospedaliere, insistenti sul territorio dei comuni attualmente compreso negli Ambiti di San Daniele del Friuli e di Codroipo. 7. A decorrere dall'1 gennaio 2015: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 " Friuli Centrale ", succede in parte del patrimonio dell'Azienda per i servizi sanitari n. 4 " Medio Friuli ", che viene contestualmente soppressa; b) all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" sono trasferiti parte dei rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda per i servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli";

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- in modo differito – entro il 31 dicembre 2016 - delle due aziende ospedaliero-universitarie

esistenti, con loro incorporazione all’interno delle due aziende territoriali di riferimento

alla fine di un percorso di adeguamento, garantito dall’unicità del responsabile di vertice –

il commissario straordinario degli enti – e di durata massima di due anni, che richiede per

la propria conclusione la previa stipulazione di protocolli d’intesa tra Università e

Regione;161

c) parte delle funzioni svolte dall'Azienda per i servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli" sono trasferite all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale". 8. Non sono compresi nel territorio dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" i territori dei comuni attualmente compresi negli Ambiti di Codroipo e di San Daniele del Friuli, nonché il presidio ospedaliero ivi insistente. Non sono compresi nel patrimonio della medesima azienda i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, inerenti alle attività svolte nelle strutture sanitarie, sia distrettuali che ospedaliere, insistenti sul territorio dei comuni attualmente compresi negli Ambiti di Codroipo e di San Daniele del Friuli. Non sono comprese nelle funzioni della medesima azienda quelle relative alle strutture sanitarie, sia distrettuali che ospedaliere, insistenti sul territorio dei comuni degli Ambiti di San Daniele del Friuli e di Codroipo. 9. A decorrere dall'1 gennaio 2015: a) l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 " Friuli Occidentale " succede nel patrimonio dell'Azienda per i servizi sanitari n. 6 " Friuli Occidentale " e dell'Azienda ospedaliera " Santa Maria degli Angeli " di Pordenone, che vengono contestualmente soppresse; b) all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 "Friuli Occidentale" sono trasferiti tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi quelli derivanti dai rapporti di lavoro, facenti capo all'Azienda per i servizi sanitari n. 6 "Friuli Occidentale" e all'Azienda ospedaliera "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone; c) tutte le funzioni svolte dall'Azienda per i servizi sanitari n. 6 "Friuli Occidentale" e dall'Azienda ospedaliera "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone sono trasferite all'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 5 "Friuli Occidentale". 10. Alle Aziende per l'assistenza sanitaria si applica la disciplina delle aziende unità sanitarie locali di cui al decreto legislativo 502/1992 . 11. La costituzione dei nuovi enti del Servizio sanitario regionale è disposta con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale. 12. Le Aziende per l'assistenza sanitaria che comprendono nei propri ambiti territoriali i comuni o le frazioni di essi indicati nella tabella di cui all' articolo 4 della legge 23 febbraio 2001, n. 38 (Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della regione Friuli-Venezia Giulia), devono garantire i diritti previsti dall'articolo 8 della stessa legge.” 161 L’articolo 4 della l.r. n. 17/2014, rubricato Integrazione tra Servizio sanitario regionale e Università, prevede quanto segue: “1. Ai fini di cui all'articolo 3, comma 2, a decorrere dall'1 gennaio 2015 e per il periodo massimo di due anni: a) l'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste e l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" di cui all'articolo 5 sono rette da un unico commissario straordinario; b) l'Azienda ospedaliero-universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine e l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" di cui all'articolo 5 sono rette da un unico commissario straordinario. 2. In attuazione di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, entro due anni dall'entrata in vigore della presente legge, l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" e l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" incorporano, rispettivamente, l'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste e l'Azienda ospedaliero-universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine subentrando nelle relative funzioni, secondo modalità definite con protocolli d'intesa tra la Regione e le Università interessate, da stipularsi ai sensi del decreto legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 (Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed università, a norma dell' articolo 6 della legge 30 novembre 1998, n. 419 ), e successive modifiche. La Regione addiviene alla stipula definitiva dei suddetti protocolli sentita la Commissione consiliare competente. All'esito dell'incorporazione, le aziende assumono il nome, rispettivamente, di "Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste" e di "Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine" e, sulla base di quanto previsto dai citati protocolli d'intesa, esercitano, in modo unitario, coordinato e inscindibile, sia negli ospedali ad alta specializzazione che nelle attività distrettuali, dipartimentali e territoriali, le funzioni di prevenzione, cura e riabilitazione, nonché quelle di didattica e di ricerca, garantendo in particolare la continuità delle cure. Ciò al fine di migliorare il servizio pubblico di tutela della salute, accrescere la qualità dei processi formativi, sviluppare le conoscenze biomediche e l'innovazione tecnologica, nonché valorizzare in modo paritario, nel rispetto dei rispettivi ruoli e mandati, le funzioni e le attività del personale ospedaliero, del distretto e dell'Università. 3. I protocolli d'intesa di cui al comma 2 devono avere la finalità di integrazione delle funzioni, evitando la duplicazione di reparti ospedaliero-universitari lì dove non sia necessitata da documentate esigenze epidemiologiche e/o organizzative.”

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il processo di integrazione e riduzione degli enti preesistenti avviene per mezzo di una

generalizzata loro soppressione - con decadenza conseguente di tutti gli organi - e loro

ricostituzione;162

con la l.r. n. 17/2014 si dà luogo alla costituzione di un nuovo ente autonomo, l’Ente per la

gestione accentrata dei servizi condivisi, con funzioni di centrale di committenza in ambito

sanitario, aggregazione della domanda aziendale di beni e servizi, gestione accentrata di

funzioni amministrative per conto e in sostituzione delle aziende, consulenza e supporto alle

aziende e alla Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e

famiglia163 - senza delega, anche parziale, di funzioni di coordinamento, indirizzo e vigilanza

162 Dal metodo scelto dall’Amministrazione regionale per la riforma organizzativa delle aziende (loro soppressione e ricostituzione ex novo, con decadenza necessaria - dichiarata anche dall’articolo 11, comma 1, della l.r. n. 17/2014 - di ogni organo aziendale degli enti soppressi) è derivata (come rilevato in alcuni enti, in un caso, addirittura, per quasi tre mesi dalla costituzione dell’ente stesso) anche una preoccupante mancata funzionalità del necessario e fondamentale organo di vigilanza e controllo interno rappresentato dal Collegio Sindacale, anch’esso decaduto, ma non prontamente ricostituito, a differenza di quanto accaduto per il Direttore generale o Commissario straordinario. Ad una non pronta designazione dei membri riferibili all’Amministrazione regionale all’interno dei Collegi sindacali delle aziende sanitarie ai fini della loro costituzione (la relativa deliberazione giuntale è stata adotta solo il 23 gennaio 2015 - d.g.r. n. 125 -) sì è accompagnato un ben più difficile, come prevedibile, percorso di designazione dei membri riferibili alle Conferenze dei sindaci, anche in ragione della loro modificazione di composizione a seguito della revisione delle circoscrizioni amministrative aziendali conseguente alla riforma. A sintetico commento della criticità appena evidenziata derivante dalle modalità con le quali si è svolta la ricostituzione dei nuovi enti, può essere opportuno citare il contenuto di una nota dd. 27.2.2015 di questa Sezione di risposta a una richiesta di un’Azienda di proroga dei termini per svolgere un adempimento istruttorio, richiesta motivata in ragione della mancata costituzione dell’Organo del Collegio Sindacale: “In merito, pur essendo a conoscenza delle problematiche collegate all’attuazione della l.r. n. 17 del 2014 così come rappresentate anche nelle vie brevi dall’Ente, non si nasconde la preoccupazione per la rappresentata attuale carenza nell’Ente […] dell’Organo del Collegio sindacale previsto dall’articolo 3, c. 1-quater, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. L’effettività di tale Organo si presenta, infatti, come elemento indispensabile nell’amministrazione di un’azienda sanitaria pubblica in ragione delle fisiologiche necessità di vigilanza e controllo aziendali previste dall’art. 3 ter, commi 1 e 2, dello stesso d.lgs. n. 502, e ciò al di là delle pur concorrenti esigenze di continuità del rapporto di riferimento informativo nei confronti della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti così come previsto dall’articolo 1, cc. 166 e 170, della legge n. 266/2005. Prendendo atto di quanto comunicato dall’Ente, primariamente si sollecita il Direttore generale dell’Ente in indirizzo ad adottare immediate ed adeguate iniziative per superare la carenza organica segnalata, carenza la cui durata si presenta sicuramente eccessiva tenuto conto, in via analogica, del termine massimo di trenta giorni entro cui va ricostituito il Collegio sindacale eventualmente decaduto, termine fissato dall’art. 3, comma 13, del d.lgs. n. 502/1992 a pena di ricostituzione straordinaria del Collegio sindacale a cura dell’Amministrazione regionale. […]”. 163 La l.r. n. 17/2014, all’articolo 7 (Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi) dispone quanto segue: “1. Al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia del Servizio sanitario regionale, a decorrere dall'1 gennaio 2015 è istituito l'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, con sede legale a Udine. 2. L'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi è dotato di personalità giuridica pubblica ed è disciplinato dalle vigenti disposizioni di legge concernenti le aziende unità sanitarie locali di cui al decreto legislativo 502/1992 . 3. L'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi svolge, per conto degli enti del Servizio sanitario regionale, anche su indicazione della Regione, funzioni di aggregazione della domanda e centrale di committenza per l'acquisizione di beni e servizi, nonché funzioni accentrate di supporto tecnico, amministrative e gestionali. 4. Le funzioni accentrate amministrative consistono nelle attività finalizzate agli acquisti di beni e servizi, allo svolgimento di funzioni di stazione appaltante dei lavori pubblici e all'attività amministrativa standardizzata inerente al personale, ivi compresa la formazione. Per quanto riguarda le procedure di approvvigionamento, l'Ente favorisce la partecipazione delle piccole e medie imprese e delle imprese sociali, anche attraverso il confronto con le organizzazioni di categoria e applica di norma quanto previsto dall'articolo 5 della legge 8 novembre 1991, n. 381 (Disciplina delle cooperative sociali), dall'articolo 35 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 e dal Capo IV della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale. 5. Le funzioni accentrate gestionali riguardano la logistica del servizio di magazzino e le altre attività individuate con le modalità indicate al comma 7.

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sugli enti del S.S.R. da parte della Direzione centrale regionale -, adempiendo così anche agli

obblighi di adeguamento ai principi di coordinamento della finanza pubblica nazionale in tema

di concentrazione delle centrali di committenza a servizio degli enti pubblici;164

nella riforma vengono evidenziati rilevanti poteri di indirizzo organizzativo e operativo in capo

al Coordinatore sociosanitario165 e alla struttura operativa distrettuale;166

6. Le funzioni accentrate di supporto tecnico sono svolte in favore degli enti del Servizio sanitario regionale e della funzione di programmazione della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia. 7. La Giunta regionale individua in dettaglio le funzioni di cui ai commi 3, 4, 5 e 6, nonché le date a decorrere dalle quali le funzioni stesse sono svolte in via esclusiva dall'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi e riferisce annualmente alla Commissione consiliare competente sull'attività dell'ente. 8. Il direttore generale dell'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi svolge le proprie funzioni coadiuvato dai direttori amministrativo e sanitario di cui all' articolo 3 del decreto legislativo 502/1992 . Ai fini della programmazione strategica delle relative attività, il direttore generale è affiancato da un comitato di indirizzo che, con regolamento interno, definisce le proprie modalità operative. Il comitato di indirizzo è composto dal direttore centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia, che lo presiede, e dai direttori generali degli enti del Servizio sanitario regionale, o loro delegati. Le decisioni del comitato di indirizzo sono recepite dagli enti del Servizio sanitario regionale. Il collegio sindacale dell'Ente, nominato dal direttore generale, dura in carica tre anni ed è composto da quattro componenti, designati due dall'Amministrazione regionale, che individua anche il componente cui attribuire le funzioni di presidente, uno dal comitato di indirizzo e uno dal Ministero dell'economia e delle finanze. Per quanto non previsto trovano applicazione le disposizioni di cui all'articolo 8 della legge regionale 26 luglio 2013, n. 6. 9. L'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi è dotato di personale proprio, cui viene applicata la disciplina giuridica, economica e previdenziale del personale del Servizio sanitario nazionale. 10. Il direttore generale dell'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi definisce l'organizzazione aziendale, mediante l'adozione della proposta di atto aziendale di cui all' articolo 3, comma 1 bis, del decreto legislativo 502/1992 . 11. Le funzioni svolte dall'Azienda ospedaliero-universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine tramite il Dipartimento Servizi Condivisi sono trasferite all'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, che subentra nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi, ivi compresi i rapporti di lavoro, in continuità e neutralità con le funzioni precedentemente svolte.” 164 Il riferimento va rinvenuto, tra gli altri, anche all’articolo 9, rubricato Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 (Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l’adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria) - convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 -. In particolare, il comma 5 dell’articolo citato prevede che “Ai fini del perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica attraverso la razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e di servizi, le regioni costituiscono ovvero designano, entro il 31 dicembre 2014, ove non esistente, un soggetto aggregatore secondo quanto previsto al comma 1. In ogni caso il numero complessivo dei soggetti aggregatori presenti sul territorio nazionale non può essere superiore a 35.” Riferimento all’esigenza di costituzione, e utilizzo, in ambito regionale di unica centrale di committenza è costituito anche dalle precedenti disposizioni di cui all’articolo 15, comma 13, lettera d) del decreto–legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. Le disposizioni legislative statali appena citate, vanno, logicamente interpretate e attuate alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 220 del 2013, in particolare in relazione ai contenuti al punto 7.1 della motivazione in diritto della decisione. 165 L’articolo 12, rubricato Direzione strategica, della l.r. n. 17/2014 dispone quanto segue: “5. La direzione strategica, quale articolazione delle aziende di cui al comma 1, è composta, oltre che dal direttore generale, dal direttore sanitario e dal direttore amministrativo, di cui al decreto legislativo 502/1992 , nonché dal coordinatore sociosanitario. 6. Il coordinatore sociosanitario coadiuva il direttore generale nel governo dell'azienda svolgendo attività di supporto per la programmazione e l'indirizzo delle attività sociosanitarie ed esercitando funzioni di promozione, raccordo e relazione interdistrettuale nelle medesime materie. 7. Il coordinatore sociosanitario è nominato dal direttore generale, previo parere della Conferenza dei sindaci di cui all'articolo 13, da esprimersi entro dieci giorni dalla formale richiesta, ed è individuato preferibilmente tra il personale appartenente alla dirigenza degli enti del Servizio sanitario regionale o a quella dei servizi sociali dei Comuni, che abbia acquisito competenze o maturato esperienze per almeno cinque anni nei settori sociale o sociosanitario. Il coordinatore sociosanitario può essere altresì individuato tra personale laureato diverso da quello indicato al primo periodo del presente comma, purché in possesso delle medesime competenze ed esperienze. Nei suoi riguardi valgono le norme previste, anche con riferimento al trattamento giuridico, economico e previdenziale, per il direttore sanitario e per il direttore amministrativo, in quanto applicabili. 8. Nei casi in cui l'Azienda per l'assistenza sanitaria assuma la gestione di attività e servizi socio-assistenziali, ai sensi dell' articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 502/1992 , il coordinatore sociosanitario svolge anche le funzioni di direzione dei suddetti servizi e attività; in tale caso, il coordinatore è nominato d'intesa con la Conferenza dei sindaci, da esprimersi entro dieci giorni dalla formale richiesta.”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

è ribadita la necessità di svolgere in modo integrato le attività sociosanitarie, senza giungere,

tuttavia, a prevedere una programmazione unificata e integrata regionale o locale per gli

ambiti sanitario e sociale da definirsi con unico strumento programmatorio regionale;167

nella legge regionale n. 17/2014 non vengono previste formule organizzative interaziendali

riconducibili alla tipologia dell’ “area vasta”.168

166 L’articolo 19, rubricato Distretto, della l.r. n. 17/2014 ai commi 2, 3 e 4, prevede quanto segue: “2. Il distretto è l'articolazione dell'Azienda per l'assistenza sanitaria preposto ad assicurare una risposta unitaria, coordinata e continua ai bisogni della comunità. A tal fine persegue l'integrazione tra i diversi servizi sanitari, sociosanitari nonché con i Servizi sociali dei Comuni, così come disciplinati dalla legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). 3. Il distretto coordina le attività aziendali svolte per la popolazione di riferimento. Tale funzione viene esercitata attraverso l'ufficio di coordinamento delle attività distrettuali cui partecipano tutti i servizi aziendali di riferimento. L'ufficio fa capo al direttore di distretto. 4. L'integrazione è riferita, in particolare, all'ambito istituzionale, professionale, sociale e sanitario, […]” 167 Con approccio programmatorio diverso si presentano altre Regioni, che prevedono un unico strumento programmatorio generale. Per la Regione Toscana si veda quanto previsto dall’art. 8 (I livelli e gli strumenti di programmazione) della legge regionale Toscana legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (documento disponibile al http://raccoltanormativa.consiglio.regione.toscana.it/articolo?urndoc=urn:nir:regione.toscana:legge:2005-02-24;40&pr=idx,0;artic,1;articparziale,0) di cui si riportano le disposizioni di maggior interesse: “1. La programmazione in materia sanitaria e sociale della Regione assicura, in coerenza con gli strumenti della programmazione nazionale, lo sviluppo dei servizi di prevenzione collettiva, dei servizi ospedalieri in rete, dei servizi sanitari territoriali di zona-distretto e la loro integrazione con i servizi di assistenza sociale, e persegue le finalità del sistema integrato di interventi e servizi sociali definito dalla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). - 2. La programmazione in materia sanitaria e sociale è articolata su due livelli, regionale e locale. - 3. Sono strumenti della programmazione regionale: a) il piano sanitario e sociale integrato regionale ed i relativi strumenti di attuazione; b) gli atti di programmazione interaziendale di cui all’articolo 9, denominati piani di area vasta. […]”. Relativamente alla Regione Emilia-Romagna il riferimento è alla legge regionale 19 febbraio 2008, n. 4 (Disciplina degli accertamenti della disabilità - ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale) – documento disponibile all’url http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=nor&dl=13d00029-b60d-8185-b031-4e4cc2dcee32&dl_t=text/xml&dl_a=y&dl_id=10&pr=idx,0;artic,1;articparziale,0&ev=1), il cui articolo 7 (Organismi e strumenti della programmazione sanitaria e sociale) al comma 1 recita quanto segue:”1. In sede di prima approvazione, il Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali, integrato con il Piano sanitario, ai sensi dell'articolo 27 della legge regionale 12 marzo 2003, n. 2 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) disciplina, anche in deroga alla legislazione regionale vigente, l'integrazione e la semplificazione dei livelli di programmazione regionale e territoriale per l'area sociale, socio-sanitaria e sanitaria, ed individua a tal fine gli strumenti di programmazione, le loro modalità di attuazione, i soggetti istituzionali competenti alla loro adozione e gli organismi di supporto tecnico, finalizzati alla realizzazione degli obiettivi strategici e delle politiche sanitarie e sociali regionali e locali.” Il “Piano sociale e sanitario regionale (PSSR) 2008-2010” è stato approvato dall’Assemblea Legislativa regionale con deliberazione n. 175 del 22 maggio 2008 (documento elettronico disponibile al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/documentazione/leggi/regionali/delibere/delibera-dell2019assemblea-legislativa-n.-175-2008); la stessa Assemblea legislativa con deliberazione n. 117 del 18 giugno 2013 ha approvato le “Indicazioni attuative del Piano sociale e sanitario regionale per il biennio 2013/2014. Programma annuale 2013: obiettivi e criteri generali di ripartizione del Fondo sociale ai sensi dell’art. 47, comma 3 della L. R. 12 marzo 2003, n. 2 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)” (l’atto, pubblicato nel B.u.r. Emilia-Romagna parte II n. 180 del 3.7.2013, è disponibile all’url http://bur.regione.emilia-romagna.it/area-bollettini/bollettini-pubblicati/2013/luglio-periodico-parte-seconda-1a-quindicina.2013-07-03.6371477984/at_download/pdf_firmato). Per quanto riguarda la Regione Lombardia, nel già citato supra progetto di legge regionale n. 228, agli articoli 1 e 4 si prevede quanto segue: “Art. 1 (Oggetto della Legge) - 1. La presente legge detta i principi per l’evoluzione del sistema socio-sanitario lombardo, nel rispetto dei principi e dei valori della Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e dello Statuto regionale. 2. Per sistema socio-sanitario si intende l’insieme delle funzioni e prestazioni della totalità dell’offerta sanitaria, sociosanitaria, sociale di Regione Lombardia.” “Art. 4 (Piano socio-sanitario lombardo) - 1. Il Consiglio regionale, su proposta del Presidente della Giunta regionale, approva il piano socio-sanitario lombardo (PSSL), quale strumento unitario ed integrato di programmazione, nel quale sono indicate le attività sociosanitarie e le linee di indirizzo delle politiche e degli interventi da erogare alla Persona ed alle Famiglie.[…]”.

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Tratti distintivi presenti nelle modalità di riforma del sistema sanitario così come attuata nella

regione Friuli Venezia Giulia appaiono meritevoli di alcune note di ulteriore approfondimento.

In relazione alla misura di intensità dell’operazione di aggregazione/fusione delle aziende sanitarie

regionali esistenti, la l.r. n. 17/2014 sembra optare nettamente a favore di un’integrazione dei

presidi ospedalieri all’interno delle aziende territoriali, più che a una riduzione delle aziende

sanitarie territoriali e ad un conseguente ampliamento dei relativi bacini di utenza della

popolazione servita, bacini che rispetto alle dimensioni medie regionali su base nazionale appaiono

obiettivamente esigui. Dati relativi all’anno 2013 espongono, infatti, un valore medio nazionale di

popolazione dei bacini di utenza per azienda sanitaria territoriale pari a ca. 417mila abitanti,

contro un bacino medio regionale di utenza nel 2013 per le sei ASL del Friuli Venezia Giulia pari a

poco meno di 204mila abitanti.169 Anche la riduzione a cinque aziende sanitarie territoriali (o

“A.A.S.”) disposta dalla l.r. n. 17/2014 porta i valori del bacino medio attuale in Friuli Venezia

Giulia (rispetto alla popolazione del 2013) a soli ca. 244mila abitanti per ente170 contro, ad esempio,

168 La decisione dell’Amministrazione regionale di non utilizzare più in ambito sanitario lo strumento organizzativo e di attuazione della programmazione strategica interaziendale individuabile come “organizzazione per area vasta” è resa evidente anche da quanto indicato nel documento di programmazione regionale Linee per la gestione del Servizio Sanitario Regionale anno 2015, approvate dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia con deliberazione n. 394 del 6 marzo 2015, (documento disponibile all’url http://mtom.regione.fvg.it/storage//2015_394/Testo%20integrale%20della%20Delibera%20n%20394-2015.pdf e http://mtom.regione.fvg.it/storage//2015_394/Allegato%201%20alla%20Delibera%20394-2015.pdf, rispettivamente per il documento principale e per l’allegato approvato); in particolare, al punto 1. Lo scenario,– lettera b - di tale documento (pag. 3) si legge: “Revisione delle modalità di assegnazione alle aziende del finanziamento del Servizio Sanitario Regionale, superando l’attuale metodo di attribuzione per area vasta“, specificando poi al punto 4: Le risorse finanziarie (pag. 33 del documento) che “Da quest’anno, il finanziamento viene previsto in linea di principio per Ente, superando il criterio passato dell’Area vasta […]”. Per questo aspetto la Regione Friuli Venezia Giulia si differenza nettamente dall’approccio organizzativo adottato da altre Regioni che utilizzano l’ ”area vasta” come fulcro della programmazione interaziendale (in particolare si veda quanto disposto dalla Regione Toscana nella già citata legge regionale 16 marzo 2015, n. 28 - in particolare agli articoli 3, c.1, lett. a, 4 e 6 - dalla Regione Emilia-Romagna, in particolare con la deliberazione della Giunta regionale 27 giugno 2011, n. 927 di Approvazione delle Direttive alle Aziende sanitarie per la regolamentazione delle relazioni in ambito di Area Vasta - documento disponibile all’url web http://bur.regione.emilia-romagna.it/area-bollettini/luglio-periodico-parte-seconda-2a-quindicina-3/at_download/pdf_firmato. 169 Dati AGE.NA.S – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali riportati nel documento ASL E DISTRETTI SANITARI IN ITALIA disponibile all’url http://www.agenas.it/images/agenas/oss/distretti/ASL_DISTRETTI__29_05_14.pdf. 170 Invero una riduzione maggiore a livello regionale nel Friuli Venezia Giulia del numero di aziende sanitarie territoriale era stata prevista dall’abrogata legge regionale n. 25 del 2012, ma era già in passato presente in proposte tecniche elaborate in sede regionale. La legge regionale 13 dicembre 2012, n. 25, recante Riordino istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale - abrogata in questa legislatura dalla legge regionale n. 17/2013, sostanzialmente prima di produrre effetti - prevedeva, infatti, al suo articolo 4 la riduzione da sei a tre del numero delle aziende per i servizi sanitari. Di seguito si riporta il testo del comma 1 dell’articolo 4 citato: “Sono Aziende per i servizi sanitari: a) l'Azienda per i servizi sanitari " Giuliano Isontina " avente quale ambito territoriale le province di Trieste e di Gorizia, istituita mediante l'accorpamento delle Aziende per i servizi sanitari n. 1 " Triestina " e n. 2 " Isontina ", che sono contestualmente soppresse; b) l'Azienda per i servizi sanitari " Friulana " avente quale ambito territoriale la provincia di Udine, istituita mediante l'accorpamento delle Aziende per i servizi sanitari n. 3 " Alto Friuli ", n. 4 " Medio Friuli " e n. 5 " Bassa Friulana ", che sono contestualmente soppresse; c) l'Azienda per i servizi sanitari "Friuli Occidentale", avente quale ambito territoriale la provincia di Pordenone.” Si ricorda, ancora, in merito anche la proposta tecnica di riforma del sistema sanitario regionale con riduzione del numero di aziende sanitarie territoriali presentata già nel lontano 2007 dall’allora direttore dell’Agenzia regionale sanità del Friuli Venezia Giulia (si veda quanto riportato nell’elaborato Riforma aziende sanitarie - distretti e integrazione: modello Sacile - più salute e servizi per il territorio. La riforma delle aziende sanitarie in Friuli Venezia Giulia del 29 giugno 2007, documento disponibile al link http://www.federsanita.anci.fvg.it/convegni/riforma-aziende-sanitarie-distretti-e-integrazione-modello-sacile-piu-salute-e-servizi-sul-territorio/relazioni/3-sacile-barbina.pdf.

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un bacino medio di utenza - sempre rispetto ai dati del 2013 – in Emilia-Romagna di ca. 398mila e

in Toscana di ca. 307mila.171

La riforma attuata dalla l.r. n. 17/2014, pur non procedendo ad ampliare i bacini di utenza

territoriale, dispone l’incorporazione nelle aziende territoriali entro due anni di ogni presidio

ospedaliero pubblico esistente in ambito regionale, con l’eccezione degli Istituti di ricovero e cura a

carattere scientifico che continuano a conservare la propria autonomia.

Per quanto riguarda l’incorporazione delle aziende ospedaliero-universitarie e la conseguente

disciplina innovativa disposta dalla legge regionale in merito ai rapporti sistema sanitario-

università, è sicuramente opportuno riportare le specifiche disposizioni in argomento (artt. 3 e 4):

“Art. 3 - 1. […] a decorrere dall'1 gennaio 2015 sono enti del Servizio sanitario regionale: […] b)

l'Azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste e l'Azienda ospedaliero-

universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine; […] 2. Le aziende di cui al comma 1,

lettera b), assicurano un approccio integrato per una gestione sinergica della propria attività

istituzionale con l'attività istituzionale rispettivamente dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1

"Triestina" e dell'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" di cui all'articolo 5.”

“Art. 4 (Integrazione tra Servizio sanitario regionale e Università) - 1. Ai fini di cui all'articolo 3,

comma 2, a decorrere dall'1 gennaio 2015 e per il periodo massimo di due anni: a) l'Azienda

ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste e l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1

"Triestina" di cui all'articolo 5 sono rette da un unico commissario straordinario; b) l'Azienda

ospedaliero-universitaria "Santa Maria della Misericordia" di Udine e l'Azienda per l'assistenza

sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" di cui all'articolo 5 sono rette da un unico commissario

straordinario. - 2. In attuazione di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, entro due anni

dall'entrata in vigore della presente legge, l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 1 "Triestina" e

l'Azienda per l'assistenza sanitaria n. 4 "Friuli Centrale" incorporano, rispettivamente, l'Azienda

ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Trieste e l'Azienda ospedaliero-universitaria "Santa

171 E quindi non considerando per la Regione Emilia Romagna l’avvenuta costituzione alla data del 1° gennaio 2014 dell’Azienda USL unica della Romagna disposta dalla legge regionale Emilia-Romagna 21 novembre 2013, n.22, con soppressione per incorporazione delle precedenti quattro ASL già insistenti sullo stesso territorio di Area Vasta: le Aziende Unità sanitarie locali di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, nonché, per la Regione Toscana, la riduzione a tre del numero delle aziende sanitarie territoriali (A.U.S.L.) a decorrere dal 1° gennaio 2016, in ragione della fusione per incorporazione delle precedenti dodici aziende territoriali disposta dall’articolo 8, comma 1, della legge regionale 16 marzo 2015, n. 28, recante Disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale (legge regionale pubblicata in B.u.r. Toscana n. 13, parte prima, del 18 marzo 2015 e disponibile nel formato elettronico aggiornato all’url http://raccoltanormativa.consiglio.regione.toscana.it/articolo?urndoc=urn:nir:regione.toscana:legge:2015-03-16;28&pr=idx,0;artic,1;articparziale,0).

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Maria della Misericordia" di Udine subentrando nelle relative funzioni, secondo modalità definite

con protocolli d'intesa tra la Regione e le Università interessate, da stipularsi ai sensi del decreto

legislativo 21 dicembre 1999, n. 517 (Disciplina dei rapporti fra Servizio sanitario nazionale ed

università, a norma dell' articolo 6 della legge 30 novembre 1998, n. 419 ), e successive modifiche

[…]”

Il processo di fusione/incorporazione aziendale appena citato trova come oggetto della propria

azione tre delle maggiori (per volumi di attività nonché struttura organizzativa) aziende sanitarie

regionali: le due aziende ospedaliero-universitarie e l’azienda territoriale del Friuli Centrale. Nel

processo di incorporazione i nuovi enti vengono pertanto ad essere sede unificata di gestione

programmatoria e operativa dei due ambiti di attività, sia quello sanitario che quello universitario

(quest’ultimo ripartito nei due profili di didattica e di ricerca), con gestione di contesti operativi

caratterizzati da notevoli complessità e criticità.172

Si deve annotare, poi, come le disposizioni sopra citate, nel prevedere l’incorporazione di aziende

ospedaliero-universitarie all’interno di aziende sanitarie territoriali, modificano in modo innovativo

– nell’ambito regionale- le modalità di collaborazione tra Università e sistema sanitario regionale

stabilite dalla normativa statale.

Non abbandonando ancora l’aspetto più strettamente formale e di gerarchia delle fonti dell’atto

normativo costituito dalla legge regionale n. 17/2014, ma su un piano certamente diverso,

incidentalmente vanno in qualche modo rilevati alcuni ulteriori elementi di incertezza presenti

nella legge approvata. Un primo elemento è costituito dall’incertezza normativa conseguente

all’abrogazione operata con la legge in commento di una precedente legge regionale, la n. 12 del 30

agosto 1994 recante “Disciplina dell'assetto istituzionale ed organizzativo del Servizio sanitario

regionale ed altre disposizioni in materia sanitaria e sullo stato giuridico del personale regionale”.173 A

tale legge regionale n. 12/1994, tuttavia, fa riferimento per determinare la propria sfera di

applicabilità a un’altra legge regionale, la n. 49/1996,174 tuttora in vigore e richiamata più volte

172 Un estremamente sintetico esame delle difficoltà e criticità collegate alla gestione dei rapporti sanità-università in ambito ospedaliero-universitario può leggersi (in particolare alle pagine 76, 77 e 90) nelle schede della Relazione conclusiva presentata il 23 ottobre 2014 dal Gruppo di lavoro n. 16 – Sanità –nell’ambito dell’attività coordinata dal Commissario per la revisione della spesa istituito dal decreto-legge n. 69/2013 (il documento è disponibile all’url http://www.mef.gov.it/revisionedellaspesa/documenti/Volume_conclusivo_revisione_della_spesa_231014.pptx - Sito web REVISIONEDELLASPESA.GOV.IT - http://revisionedellaspesa.gov.it/rapportigruppilavoro.html). 173 La disposizione abrogante è l’articolo 56, comma 1, lett. c), della legge regionale n. 17/2014. 174 La richiamata legge regionale 19 dicembre 1996, n. 49 recante Norme in materia di programmazione, contabilità e controllo del Servizio sanitario regionale e disposizioni urgenti per l'integrazione socio-sanitaria, all'art. 1, c. 1, dispone che "La presente legge detta norme in materia di programmazione, contabilità e controllo delle Aziende sanitarie regionali, di seguito denominate Aziende, di cui all'articolo 8 della legge regionale 30 agosto 1994, n. 12, in applicazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dalla stessa l.r. n. 17/2014. 175 Altro elemento denotante la difficoltà della laboriosa redazione del

testo - peraltro complesso – della legge di riforma, è costituito da un’iniziale, al momento di

promulgazione della legge, carenza di disciplina generale evidenziata dalla mancata previsione del

Collegio Sindacale per l’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi. Il Legislatore

Regionale, tuttavia, con successivo atto176 ha prontamente colmato tale lacuna, apparentemente

causata da una non sempre adeguata sistematicità e generalizzazione della disciplina formulata.

In relazione, da ultimo, all’attuazione della riforma adottata con la legge regionale n. 17/2014, si

deve rinviare l’eventuale analisi a successivo esame che abbracci esercizi posteriori al 2014,

esercizio gestionale su cui si focalizza la presente Relazione. Tenuto conto dei numerosi ambiti di

riforma disciplinati dalla legge regionale n. 17/2014, tra gli aspetti analizzabili da una successiva

verifica dello stato di attuazione della riforma si possono indicare i seguenti:

revisione distrettuale e correlato trasferimento fisico del personale e delle funzioni (riferimento normativo: articolo 5, commi 5, 6 e 7);

attività di riperimetrazione degli ambiti territoriali delle Aziende per l'assistenza sanitaria (art. 6, c. 2);

effettiva costituzione ed attivazione delle strutture organizzative di assistenza medica primaria (riferimento: art. 20 della l.r. 17/2014, art. 1, commi 1 e 2, del d.l. n. 158/2012, art. 5 del Patto Salute 2014-16);

adozione dei provvedimenti finalizzati al miglioramento dell’assistenza domiciliare nonché valori d’incremento della loro attività (art. 21, c. 1, l.r. 17/2014 e art. 6, c. 7, del Patto Salute 2014-16);

creazione, o rafforzamento, delle strutture intermedie dell’assistenza primaria (art. 23); revisione dei servizi e interventi sociosanitari (art. 24, c. 2) processo di deospedalizzazione e verifica dei relativi reporting di attività (art. 26); riorganizzazione della rete di emergenza-urgenza (art. 38, c. 1 e 2);

successive modifiche ed integrazioni, di seguito denominato decreto legislativo di riordino." Viene pertanto fatto rinvio dinamico ad altra disposizione legislativa regionale – ora abrogata -per determinare la sfera di applicabilità soggettiva della stessa legge. 175 La l.r. n. 17/2014 richiama la l.r. n. 49/1996, legge vigente di disciplina della programmazione, contabilità e controllo del Servizio sanitario regionale, in tre articoli: art. 13 (Conferenza dei sindaci), c. 1: "La Conferenza dei sindaci è l'organismo attraverso il quale i Comuni svolgono le seguenti funzioni: […] b) esprimono parere obbligatorio ed eventuali osservazioni sul Piano attuativo locale nei termini e con le modalità stabiliti dagli articoli 16 e 20 della legge regionale 19 dicembre 1996, n. 49 (Norme in materia di programmazione, contabilità e controllo del Servizio sanitario regionale e disposizioni urgenti per l'integrazione socio-sanitaria); […]"; art. 55 (Norme transitorie), c.1 ("Tenuto conto del nuovo assetto istituzionale previsto dal Titolo II, in prima applicazione della presente legge, in deroga a quanto previsto dall' articolo 20 della legge regionale 49/1996, i termini per l'adozione del programma annuale e del bilancio preventivo degli enti del Servizio sanitario regionale per l'anno 2015 sono prorogati al 31 marzo" Art. 56 (Abrogazioni), c. 1: "Sono abrogate le norme regionali in contrasto con quanto previsto dalla presente legge e, in particolare: […]f) l' articolo 56 della legge regionale 49/1996 (modificativo della legge regionale 12/1994 ); […]. 176 Legge regionale 30 dicembre 2014, n. 27 recante Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale e annuale (Legge finanziaria 2015), all’articolo 8,comma 8, lettera b).

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definizione dei protocolli d'intesa tra la Regione e le Università interessate per l’integrazione tra servizio sanitario regionale e università e successiva effettiva integrazione (previsione di cui all’art. 4, comma 2;

attivazione dell'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi e subentro dello stesso nel pieno svolgimento delle funzioni già esercitate dal Dipartimento servizi condivisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine (articoli:7, c. 7; 8, c. 2; 55, c. 2);

stato di adozione e attuazione dei provvedimenti da assumersi per il miglioramento dei servizi informativi (art. 43).

11.8 Cenni sul complessivo andamento economico-patrimoniale degli enti del sistema sanitario Regione del Friuli Venezia Giulia nell’esercizio 2014

Per una miglior comprensione del contesto di attuazione del processo di riforma del sistema

sanitario appena commentato, di qualche utilità può risultare l’esposizione dello stato del contesto

operativo in cui il processo di riforma si svolge, in particolare per quanto riguarda la complessiva

gestione economica degli enti sanitari regionali svolta nel corso dell’anno 2014.

I dati ufficiali più aggiornati disponibili negli atti approvati dall’Amministrazione regionale

risultano essere quelli relativi al monitoraggio della gestione svolta dagli enti nei primi sei mesi

dell’anno 2014. 177

Per poter trarre adeguata significatività dai dati esaminati e in assenza di dati di monitoraggio

operato dalla Direzione Regionale Salute per il 2014 che fossero relativi a periodi successivi al mese

di giugno, si è ritenuto di procedere attingendo direttamente ai dati contabili elementari – evidenze

di “alimentazione” dello Stato patrimoniale e del Conto economico - approvati dai singoli enti

sanitari regionali in sede di adozione (atto da deliberare, ai sensi della normativa vigente, 178 entro

il 30 aprile) del Bilancio di esercizio per l’anno 2014, procedendo poi in sede istruttoria a

177 Il riferimento è alla Deliberazione della Giunta regionale n. 30.12.2014, n. 2666, recante Lr 49/1996, art 22 - gestione del servizio sanitario regionale: 2º rendiconto trimestrale 2014 di valutazione economica, finanziaria e gestionale. Pur non essendo stato approvato il monitoraggio per i periodi successivi, si deve annotare come anche tale deliberazione regionale sia stata adottata ben oltre i termini – due mesi dalla fine del periodo di riferimento - disposti dalla vigente normativa regionale (art.22, commi 3, 4 e 6, della legge regionale 19 dicembre 1996, n. 49 recante Norme in materia di programmazione, contabilità e controllo del Servizio sanitario regionale e disposizioni urgenti per l'integrazione socio-sanitaria). Risulta evidente come la persistente tardività nel processo di vigilanza e controllo esercitato dalla Direzione regionale della Salute apporti un rilevante vulnus all’effettività dei poteri dell’Amministrazione regionale di vigilanza e verifica sui direttori generali previsti dalla normativa vigente (art. 47 - Elementi per la valutazione del Direttore generale -, c. 2, lett. e), f) e g), della l.r. n. 49/1996), costituendone nella maggioranza dei casi presupposto necessario. 178 Così l’art. 29, c. 1,della l.r. n. 49/1996.

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471

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

compilarne prospetti riassuntivi regionali non consolidati. Tali prospetti vengono di seguito

esposti, con una maggiore analiticità per quanto riguarda le evidenze degli Stati patrimoniali e

nelle voci essenziali per quanto riguarda i Conti economici.

Tabella 159 - enti del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia - esercizio 2014 – dati di bilancio: stato patrimoniale - totali regionali (in migliaia di euro)

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc.

2014 su 2013 Attivo A) IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali

1 Costi d'impianto e di ampliamento 0 0 0 2 Costi di ricerca, sviluppo e di pubblicità 0 0 0

3 Diritti di brevetto industr. e di utilizz. delle opere dell'ingegno

701 849 -17,33

4 Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 65 58 11,81 5 Immobilizzazioni in corso e acconti 179 171 4,14

Totale immobilizzazioni immateriali (I) 945 1.078 -12,35 II. Immobilizzazioni materiali

1 Terreni 3.379 3.407 -0,84 2 Fabbricati 1.262.356 1.218.376 3,61

meno: fondo ammortamento fabbricati strumentali ( 475.727 ) ( 438.015 ) 8,61 3 Impianti e macchinari 114.625 109.920 4,28

meno: fondo ammortamento ( 94.093 ) ( 91.588 ) 2,73 4 Attrezzature sanitarie 403.812 409.834 -1,47

meno: fondo ammortamento ( 315.544 ) ( 312.034 ) 1,12 5 Mobili e arredi 79.249 78.706 0,69

meno: fondo ammortamento ( 68.372 ) ( 66.304 ) 3,12 6 Automezzi 18.236 19.255 -5,29

meno: fondo ammortamento ( 17.008 ) ( 17.241 ) -1,35 7 Altri beni 126.116 126.979 -0,68

meno: fondo ammortamento ( 90.107 ) ( 89.748 ) 0,4 8 Immobilizzazioni in corso e acconti 220.407 240.656 -8,41

Totale immobilizzazioni materiali (II) 1.167.328 1.192.203 -2,09 III. Immobilizzazioni finanziarie

1 Crediti: a) da Regione 158.476 157.664 0,51 b) da aziende sanitarie della Regione 0 0 0 c) da altri 16.777 6.975 140,55

2 Titoli 8.225 8.233 -0,1 Totale immobilizzazioni finanziarie (III) 183.478 172.872 6,14 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (A) 1.351.751 1.366.153 -1,05 B) ATTIVO CIRCOLANTE I. Rimanenze

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472

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc.

2014 su 2013 1 Sanitarie 55.648 54.942 1,29 2 Non sanitarie 2.715 3.442 -21,12

meno: fondo svalutazione magazzino ( 1.029 ) ( 768 ) 34,05 Totale rimanenze (I) 57.334 57.616 -0,49 II. Crediti da:

1 Regione 141.695 244.095 -41,95 2 Agenzia Regionale 0 473 -100 3 Amministrazioni pubbliche 12.047 21.263 -43,34 4 Comune 5.634 7.089 -20,52 5 Aziende sanitarie della Regione 63.337 68.168 -7,09 6 Aziende sanitarie extra-regionali 1.525 1.450 5,18 7 Erario 2.893 2.992 -3,29 8 Verso altri 60.438 58.723 2,92

meno: fondo svalutazione crediti ( 13.435 ) ( 13.552 ) -0,86 Totale crediti (II) 274.134 390.702 -29,84

III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

1 Titoli a breve 120 205 -41,41 Totale att. fin. che non costituiscono imm.ni (III) 120 205 -41,41 IV. Disponibilità liquide

1 Cassa 1.018 1.146 -11,15 2 Istituto tesoriere 276.855 270.702 2,27 3 Altri istituti di credito 110 24 361,26 4 Banca d'Italia 0 17.181 -100 5 Depositi postali 1.769 1.535 15,3

Totale disponibilità liquide (IV) 279.753 290.587 -3,73 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 611.342 739.111 -17,29 C) RATEI E RISCONTI

1 Ratei attivi 5 399 -98,75 2 Risconti attivi 2.342 3.161 -25,91

TOTALE RATEI E RISCONTI 2.347 3.560 -34,07 TOTALE ATTIVO 1.965.440 2.108.824 -6,80 Passivo A) PATRIMONIO NETTO I. Fondo di dotazione 546.154 571.229 -4,39 II. Contributi c/capitale da Regione indistinti 535.923 527.915 1,52 III. Contributi c/capitale da Regione vincolati 86.443 82.623 4,62 IV. Altri contributi in c/capitale 114.405 102.173 11,97 V. Contributi per ripiani perdite 236 461 -48,85 VI. Riserve di rivalutazione 5.489 5.489 0 VII. Altre riserve 78.419 78.351 0,09 VIII. Utili (perdite) portati a nuovo ( 50.458 ) ( 46.034 ) 9,61 IX. Utile (Perdita) dell'esercizio 16.315 16.595 -1,69

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc.

2014 su 2013 TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.332.925 1.338.801 -0,44 B) FONDI PER RISCHI E ONERI

1 Fondi per imposte 2.703 2.605 3,75 2 Fondi per oneri al personale da liquidare 97.638 110.584 -11,71 3 Fondi per rischi 69.700 77.467 -10,03 4 Altri fondi 25.847 26.923 -4

TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI 195.889 217.580 -9,97 C) PREMIO DI OPEROSITA' MEDICI SUMAI 8.427 8.320 1,28 D) DEBITI

1 Mutui 6.744 6.977 -3,34 2 Debiti verso Regione 38.645 38.666 -0,06 3 Debiti verso Agenzia Regionale 0 404 -100 4 Comune 5.611 6.302 -10,96 5 Debiti verso aziende sanitarie della Regione 62.117 67.558 -8,05 6 Debiti verso aziende sanitarie extra-regionali 1.881 2.820 -33,31 7 Debiti verso fornitori 204.159 258.145 -20,91 8 Debiti verso istituti di credito 0 0 0

a) Verso istituto tesoriere 0 0 0 b) Verso altri istituti di credito 0 0 0

9 Debiti verso personale 31.288 31.727 -1,38 10 Debiti tributari 2.681 34.020 -92,12

11 Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

4.934 29.085 -83,03

12 Altri debiti 43.530 42.171 3,22 TOTALE DEBITI 401.589 517.875 -22,45 E) RATEI E RISCONTI

1 Ratei passivi 302 567 -46,8 2 Risconti passivi 26.310 25.681 2,45

TOTALE RATEI E RISCONTI 26.611 26.248 1,38 TOTALE PASSIVO E NETTO 1.965.440 2.108.824 -6,80

Origine: elaborazione della Corte dei conti – Sezione di controllo della regione FVG su dati contabili approvati dagli Enti sanitari pubblici regionali del Friuli Venezia Giulia con la formale adozione del Bilancio di esercizio per l’anno 2014 e trasmessi dagli Enti alla Sezione di controllo (Valori espressi in migliaia di Euro arrotondati al migliaio più vicino).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 160 - enti del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia - esercizio 2014 – dati di bilancio: conto economico - totali riassuntivi regionali (in migliaia di euro)

Fonte: elaborazione della Corte dei conti – Sezione di controllo della regione FVG su dati contabili approvati dagli Enti sanitari pubblici regionali del Friuli Venezia Giulia con la formale adozione del Bilancio di esercizio per l’anno 2014 e trasmessi dagli Enti alla Sezione di controllo (Valori espressi in migliaia di Euro arrotondati al migliaio più vicino).

Sicuro interesse si ritiene possano ricoprire, inoltre, i dati di dettaglio relativi alla composizione e

andamento delle voci contabili di ricavo - Contributi d’esercizio, dati che di seguito si espongono ad

integrazione di quelli riassuntivi già esposti.

Tabella 161 - enti del Servizio Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia - esercizio 2014 – dati di bilancio: conto economico - contributi d'esercizio - totali riassuntivi regionali (in migliaia di euro)

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc.

2014 su 2013 1 Contributi d'esercizio

a) Contributi in conto esercizio da Regione 2.242.875 2.331.037 -3,78 b) Altri contributi in conto esercizio 32.012 33.711 -5,04

Fonte: elaborazione della Corte dei conti – Sezione di controllo della regione FVG su dati contabili approvati dagli Enti sanitari pubblici regionali del Friuli Venezia Giulia con la formale adozione del Bilancio di esercizio per l’anno 2014 e trasmessi dagli Enti alla Sezione di controllo (Valori espressi in migliaia di Euro arrotondati al migliaio più vicino).

VOCE CONTABILE (in migliaia di euro) 2014 2013 incr.perc. 2014

su 2013 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 3.211.868 3.350.808 -4,15 B) COSTI DELLA PRODUZIONE ( 3.215.936 ) ( 3.337.123 ) -3,63

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZ.

( 4.068 ) 13.685 -129,73

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI ( 513 ) ( 289 ) -77,56

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 0 0

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 22.433 4.700 377,25

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A - B +-C +-D +-E)

17.852 18.096 -1,35

Imposte sul reddito dell'esercizio ( 1.537 ) ( 1.502 ) 2,38 UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 16.315 16.595 -1,69

Page 476: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

12. L’INTERVENTO FINANZIARIO DELLA REGIONE NEL SETTORE DEI TRASPORTI

12.1 Premessa Le competenze regionali nel settore dei trasporti, della viabilità e della mobilità sono molteplici e

sono finalizzate non solo a garantire il diritto alla mobilità delle persone ma anche a promuovere lo

sviluppo dell’economia locale agevolando il trasporto di merci e la circolazione delle persone

mediante la realizzazione di un efficiente apparato di infrastrutture stradali, ferroviarie e

marittime e di reti di comunicazione.

In proposito si riscontra che il Piano strategico della Regione 2014-2018, approvato con

deliberazione della Giunta n.1332 dell’11.07.2014, individua quali obiettivi da perseguire per il

settore delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, da un lato, il miglioramento delle

prestazioni del trasporto pubblico locale e, dall’altro, l’incremento della competitività del sistema

infrastrutturale al fine di incrementare lo spostamento di merci.

Sotto il primo profilo, si osserva che il Piano Regionale del Trasporto Pubblico Locale, approvato il

15.04.2013, ha ridisegnato l’offerta complessiva del trasporto pubblico locale, perseguendo la

specializzazione funzionale dei servizi e l’integrazione tra servizi diversi per modalità o per

tipologia.

Secondo quanto riportato nel Piano, l’integrazione, tesa alla creazione di sinergie tra servizi e modi

di trasporto, va perseguita su tre diversi fronti:

a. quello dei servizi, ridisegnati al fine di massimizzare le possibilità di interscambio,

b. quello delle infrastrutture, per creare la disponibilità di terminal strutturali finalizzati ad

ottimizzare la fruibilità dell’interscambio,

c. quello del sistema tariffario, al fine di consentire agli utenti l’accesso a servizi diversi per

tipologia e modalità di trasporto con un unico titolo di viaggio.

Per quanto concerne il secondo obiettivo, va rilevato che il miglioramento della competitività del

sistema infrastrutturale regionale e l’incremento del trasporto delle merci hanno lo scopo di

attrarre imprese e investitori mediante la creazione di un sistema di movimento merci integrato tra

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476

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

i diversi canali in modo da poter offrire più servizi a costi minori; al contempo, il potenziamento e

l’integrazione delle infrastrutture esistenti sono finalizzati all’incremento degli spostamenti (di

merci e persone) anche attraverso lo sviluppo di sistemi di trasporto alternativi all’autostrada al

fine di migliorare la qualità della vita preservando l’ambiente.

Premessa una breve analisi della spesa regionale nel settore dei trasporti, della mobilità e della

viabilità, la presente disamina propone una rappresentazione delle risorse destinate nell’esercizio

2014 al raggiungimento degli obiettivi ora esposti, focalizzando l’attenzione:

sulla spesa per il servizio di trasporto pubblico locale e sulle gare per i nuovi affidamenti,

sugli interventi inerenti la rete stradale, autostradale, i porti, gli aeroporti e l’intermodalità.

12.2 Analisi della spesa complessiva per mobilità, viabilità, trasporti

Nel bilancio regionale la spesa connessa alla gestione della mobilità, della viabilità e dei trasporti

trova collocazione ai titoli I, II, III e IV. L’aggregato riguarda stanziamenti per complessivi

415.958.567,32 euro impegnati secondo una percentuale dell’80,49% (euro 334.796.000,93).

Va premesso, tuttavia, che una parte delle risorse reperite per il finanziamento della spesa per

mobilità, viabilità e trasporti (euro 73.231.080,26 su euro 415.958.567,32) è oggetto di

trasferimento da parte di soggetti terzi. Trattasi del 17% circa degli stanziamenti complessivi,

ovvero poco meno del 12% degli impegni complessivamente assunti con riferimento all’aggregato

nel 2014 (euro 39.412.984,76 su euro 334.796.000,93)179.

179 Tale valore considera esclusivamente le entrate correlate a capitoli di spesa che presentano stanziamenti a competenza pura.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 162 Spesa per trasporti, mobilità e viabilità finanziata con risorse esterne

CAP. SPESA

u.bi Descrizione stanziamento

totale 2014 Impegnato totale 2014

CAP. ENTRATA

CORRELATO

3978 3.7.1.1067

Finanziamenti alle aziende concessionarie del tpl per la copertura dei maggiori oneri derivanti dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro degli addetti al settore del trasporto pubblico locale - fondi statali

11.618.104,22 4.805.934,86 1500 (ubi 2.1.222)

3978 3.7.1.1067

Finanziamenti alle aziende concessionarie del tpl per la copertura dei maggiori oneri derivanti dall'applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro degli addetti al settore del trasporto pubblico locale - fondi statali

78.662,00 78.662,00 REISCRIZIONE

RESIDUI PERENTI

3979 4.1.1.1095

Finanziamenti ai comuni per i programmi di attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale - spese correnti

960,00 960,00 REISCRIZIONE

RESIDUI PERENTI

1553 10.4.1.1171

Interessi, spese ed oneri ed accessori sul mutuo contratto per la sostituzione di autobus destinati al trasporto pubblico locale in esercizio da oltre quindici anni

293.506,19 293.501,19

1001 (ubi 4.2.28)

1571 10.4.3.1171

Quota capitale compresa nella rata di ammortamento del mutuo contratto per la sostituzione di autobus destinati al trasporto pubblico locale in esercizio da oltre quindici anni

1.397.796,87 1.397.791,87

1565 10.4.1.1171

Interessi, spese ed oneri accessori sul mutuo contratto per il finanziamento del completamento della grande viabilita' triestina

1.438.028,96 1.438.023,96

1000 (ubi 4.2.27)

1584 10.4.3.1171

Quota capitale compresa nella rata di ammortamento del mutuo contratto per il finanziamento del completamento della grande viabilita' triestina

14.055.688,01 14.055.683,01

1566 10.4.1.1171

Interessi, spese ed oneri accessori sul mutuo contratto per il finanziamento degli interventi di mobilita' ciclistica e di realizzazione di reti di percorsi ciclabili integrati

19.629,07 19.624,06 1004

(ubi 4.2.28)

Page 479: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

CAP. SPESA

u.bi Descrizione stanziamento

totale 2014 Impegnato totale 2014

CAP. ENTRATA

CORRELATO

1585 10.4.3.1171

Quota capitale compresa nella rata di ammortamento del mutuo contratto per il finanziamento degli interventi di mobilita' ciclistica e di realizzazione di reti di percorsi ciclabili integrati

274.871,37 274.866,38

1263 1.5.2.1032 Interventi nell’ambito del programma comunitario ipa adriatico 2007-2013 - progetto ea sea - way

810.150,81 703.396,59

1384 (ubi 4.3.39)

0,00 1385 (4.3.39)

3931 3.4.2.1064

Contributi agli enti locali ed alle aziende per il trasporto pubblico locale per la riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti - fondi statali

71.395,92 71.395,92 REISCRIZIONE

RESIDUI PERENTI

3673 4.1.2.1095 Spese per interventi in materia di sicurezza stradale

29.538,24 0,00 1197 (ubi 4.2.27)

3974 4.1.2.1095

Finanziamenti ai comuni per i programmi di attuazione del piano nazionale della sicurezza stradale - spese investimento

1.242.112,70 106.815,46 1195 (ubi 4.2.27)

3721 4.1.2.3020

Interventi per la prosecuzione ed il completamento delle opere e degli investimenti di cui all' art. 4 del d.p.r. 6 marzo 1978, n. 100, ed all' art. 1 del d.p.r. 6 marzo 1978, n. 101 - fondi statali

1.429.410,46 1.429.409,46 REISCRIZIONE

RESIDUI PERENTI

3990 4.3.2.1077

Spese per interventi per la sicurezza della navigazione dei canali della laguna di marano lagunare e grado, gia' di competenza del commissario straordinario per l'emergenza socio-economico ambientale

23.507.209,31 1.247.378,28 3988 (soppresso)

3690 4.8.2.2030

Finanziamento all' Anas s.p.a. per l' attuazione degli interventi di ristrutturazione degli assi stradali di interesse statale e regionale previsti dall' apq 04/03/2005

11.998.542,99 11.998.542,99 REISCRIZIONE

RESIDUI PERENTI

9629 10.2.2.5070 Rinnovo del parco rotabile per il trasporto ferroviario regionale

117.000,00 0,00 2811 (ubi 3.2.94)

1264 12.2.4.3480

Trasferimento ai partners di fondi comunitari relativi al programma comunitario Ipa - Adriatico 2007-2013 progetto Ea Sea - Way - partite di giro

4.848.473,14 1.490.998,73 1386 (ubi 6.3.202)

TOTALE

73.231.080,26 39.412.984,76

Page 480: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

La tabella di seguito riportata, riferita agli importi stanziati e impegnati nell’esercizio 2014,

consente di cogliere le proporzioni secondo cui l’aggregato contabile considerato risulta ripartito

tra i diversi titoli.

Tabella 163 Importi stanziati e impegnati nel 2014 per trasporto, mobilità e viabilità 2014

Stanziamento tot.

Stanz. (%)

Impegnato Impegnato (%)

TIT. 1

218.251.486,55

52,47%

210.184.677,94

62,78%

TIT. 2

173.236.688,58

41,65%

106.538.488,88

31,82%

TIT. 3

15.728.356,25

3,78%

15.728.341,26

4,70%

TIT. 4

8.742.035,94

2,10%

2.344.492,85

0,70%

415.958.567,32 100,00% 334.796.000,93 100,00%

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Si osserva che la parte preponderante delle risorse stanziate e impegnate risulta allocata al titolo I

e al titolo II: se si considerano gli stanziamenti totali, che includono gli importi trasferiti a

competenza derivata dal 2013 e gli stanziamenti a competenza pura 2014, si riscontra che il

52,47% delle risorse che costituiscono l’aggregato oggetto di analisi è destinato a spese correnti, il

41,65% della spesa complessiva è costituito da spese per investimenti, mentre il rimborso della

quota capitale dei prestiti assorbe il 3,78% degli stanziamenti; i fondi trasferiti ai partner per la

realizzazione di progetti comunitari, che trovano collocazione al titolo IV, riguardano una quota di

poco superiore al 2% (2,10%) degli stanziamenti considerati.

In termini di importi impegnati, rimane confermata la prevalenza delle spese allocate al titolo I che

costituiscono il 62,78% degli impieghi complessivi; gli impieghi del titolo II costituiscono il 31,82%

delle somme vincolate complessive, mentre quelle del titolo III costituiscono il 4,70% degli

impieghi totali. Il peso dei trasferimenti ai partner di progetti comunitari rappresenta meno

dell’1% degli impegni totali.

L’analisi del trend della spesa nel triennio 2012-2014, evidenzia quanto segue:

Page 481: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

480

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

1) con riferimento agli impegni assunti, le risorse impegnate nel 2014 (euro 334.796.000,93

risultano sì superiori a quelle dell’esercizio 2013 (euro 289.782.128,92), ma più contenute

rispetto a quelle dell’esercizio 2012 (euro 344.625.913,93),

2) riguardo agli stanziamenti di bilancio, le risorse dell’esercizio 2014 (euro 415.958.567,32)

risultano superiori sia rispetto a quelle del 2013 (euro 341.452.309,20) che a quelle

dell’esercizio 2012 (euro 388.200.074,22).

Si osserva che sulle descritte dinamiche non si è ancora pienamente concretizzata la diversa

modalità di assunzione degli impegni di spesa, adottata, per coerente analogia ai principi di

accertamento delle entrate, a partire dall’introduzione del comma 1 bis all’art. 37 della lr. 21/2007

da parte dell’art. 13 comma 3 della lr. 6/2013.

In realtà, il “processo di avvicinamento” all’armonizzazione dei sistemi contabili intrapreso dalla

Regione nell’esercizio ha influito sull’assunzione degli impegni di spesa per il settore,

prevalentemente in riferimento all’adozione dell’art. 13 commi 2 e 3 della l.r. 15/2014.

A tal riguardo, si rileva che l’art. 42 (impegno della spesa) della l.r. 21/2007, nella sua formulazione

originaria, prendeva già a riferimento la scadenza dell’obbligazione nelle modalità di costituzione

dei vincoli sugli stanziamenti di bilancio, per cui l’adeguamento normativo nell’ottica

dell’armonizzazione dei sistemi contabili ha avuto un impatto tutto sommato limitato. Nello

svolgimento dell’attività di gestione, tuttavia, le modalità di assunzione degli impegni sono rimaste

344.625.913,93

289.782.128,92

334.796.000,93

388.200.074,22

341.452.309,20

415.958.567,32

-

100.000.000,00

200.000.000,00

300.000.000,00

400.000.000,00

500.000.000,00

600.000.000,00

700.000.000,00

800.000.000,00

2012 2013 2014

Spesa complesiva per mobilità, viabilità, trasporti (2012-2014)

impegnato stanziato

Page 482: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

481

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

immutate (scostandosi dalle previsioni in questione).

Scorporando la spesa complessiva nelle sue componenti spesa corrente, spesa per investimenti,

spesa per rimborso prestiti e spesa relativa alle partite di giro, emerge quanto segue:

1. per il titolo I, un trend crescente per gli impegni assunti nel corso del triennio considerato.

Questi, infatti, passano da euro 208.992.666,07 dell’esercizio 2012, a euro 209.294.501,41 del

2013 e a euro 210.184.677,94 del 2014. Come si vedrà più specificatamente nella parte della

presente disamina relativa alla spesa per il servizio di trasporto su tali risultanze incidono

una pluralità di fattori di segno diverso: gli adeguamenti ISTAT disposti nei contratti

relativi all’erogazione dei servizi di trasporto pubblico, i servizi aggiuntivi erogati da

Trenitalia sulle tratte a media lunga percorrenza, la politica di “contenimento e

razionalizzazione” delle erogazioni nonché le modalità di imputazione delle spese al bilancio.

Gli stanziamenti definitivi si caratterizzano invece per un andamento crescente nel biennio

2012-2013 (si passa da euro 217.808.995,61 a euro 218.616.219,44); nel 2014, lo

stanziamento (euro 218.251.486,55) risulta di poco inferiore rispetto a quello dell’esercizio

immediatamente precedente anche se superiore a quello dell’esercizio 2012;

2. la spesa impegnata per la realizzazione di investimenti, dopo la forte contrazione registrata

nel 2013 (euro 65.302.214,54 rispetto a euro 121.550.977,23 dell’anno precedente), nel 2014

(euro 106.538.488,88) evidenzia un incremento di euro 41.236.274,34, ma si mantiene ad un

217.808.995,61

218.616.219,44 218.251.486,55

208.992.666,07 209.294.501,41 210.184.677,94

204.000.000,00

206.000.000,00

208.000.000,00

210.000.000,00

212.000.000,00

214.000.000,00

216.000.000,00

218.000.000,00

220.000.000,00

2012 2013 2014

Spesa corrente triennio 2012-2014

stanziamento tot. impegni

Page 483: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

482

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

livello più contenuto rispetto all’esercizio 2012. Tale andamento peraltro non è condizionato

dalla capacità di reperimento delle risorse, considerato che gli stanziamenti 2014 (euro

173.236.688,58) risultano superiori a quelli del 2012 (euro 152.112.368,47), ma piuttosto alla

capacità di impiego delle disponibilità, da intendersi quale rapporto tra importi impegnati e

stanziamenti di bilancio, che passa dal 79,91% del 2012 al 61,50% del 2014. Come si vedrà

infra, su tale rapporto ha inciso il disposto dell’art. 13, commi 2 e 3 della lr. 15/2014, mentre

l’entità degli stanziamenti di bilancio è stata influenzata dall’ammontare dei residui perenti

reiscritti;

3. la spesa del titolo III, evidenzia un andamento crescente nel triennio, imputabile non a

nuove assunzioni di prestiti quanto alla tipologia di ammortamento adottata (quote

costanti)180;

180 Tale forma di ammortamento si caratterizza per una quota capitale che cresce in maniera progressiva negli esercizi, a fronte di una quota interessi via via decrescente. Il grafico dà evidenza della crescita progressiva della quota capitale, trovando, la spesa per interessi passivi, rappresentazione al titolo I di spesa.

152.112.368,47

103.757.098,99

173.236.688,58

121.550.977,23

65.302.214,54

106.538.488,88

- 20.000.000,00 40.000.000,00 60.000.000,00 80.000.000,00

100.000.000,00 120.000.000,00 140.000.000,00 160.000.000,00 180.000.000,00 200.000.000,00

2012 2013 2014

Spesa per investimenti triennio 2012-2014

stanziamento tot. impegni

Page 484: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

483

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4. per la spesa collocata in partite di giro si evidenzia un andamento crescente per gli impegni

assunti che tuttavia presentano un valore notevolmente inferiore agli importi stanziati

essendo, molto probabilmente, influenzata dalle dinamiche temporali connesse allo

svolgimento dei progetti comunitari da parte dei partner progettuali.

La seguente tabella riporta, con riferimento all’esercizio 2014, la specificazione dell’aggregato per

finalità e funzioni.

14.082.270,63 14.882.551,27 15.728.341,26

14.082.285,64 14.882.566,27 15.728.356,25

-

5.000.000,00

10.000.000,00

15.000.000,00

20.000.000,00

25.000.000,00

30.000.000,00

35.000.000,00

2012 2013 2014

Spesa per rimborso prestiti triennio 2012-2014

impegnato stanziato

-

302.861,70

2.344.492,85

4.196.424,50 4.196.424,50

8.742.035,94

-

2.000.000,00

4.000.000,00

6.000.000,00

8.000.000,00

10.000.000,00

12.000.000,00

2012 2013 2014

Spesa collocata in partite di giro triennio 2012-2014

impegnato stanziato

Page 485: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

484

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 164 Spesa per trasporti, mobilità, viabilità dell’esercizio 2014

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Si osserva, relativamente ai titoli I e II, che gli stanziamenti più importanti riguardano le finalità 3

2014

importi stanziati importi impegnati

3 Gestione del territorio 3.7 Mobilità locale 191.923.141,12 183.877.903,80 4 Infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni 4.1 Rete stradale e autostradale 16.840.078,93 16.840.078,93 4.3 Portualità, collegamenti via acqua e opere marittime 7.649.364,33 7.646.156,00 4.5 Intermodalità 87.737,95 69.390,00 10 Affari istituzionali, economici e fiscali generali 10.4 Affari finanziari e fiscali 1.751.164,22 1.751.149,21

TOTALE TITOLO I 218.251.486,55 210.184.677,94 1 Attività economiche 1.5 Sistemi economici territoriali e locali 5.119.816,55 1.058.815,41 3 Gestione del territorio 3.4 Energia 71.395,92 71.395,92 3.7 Mobilità locale 27.406.828,28 11.600.749,99 3.10 Ricerca e sviluppo, formazione e promozione 563.605,25 365.528,00 4 Infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni 4.1 Rete stradale e autostradale 76.687.147,99 72.372.712,24 4.3 Portualità, collegamenti via acqua e opere marittime 38.389.829,08 3.158.762,81 4.4 Aeroportualità 3.030.000,00 3.030.000,00 4.5 Intermodalità 4.414.993,80 1.534.993,80 4.7 Sistemi di trasporto: studi e progettazioni preliminari 307.604,82 307.604,82 4.8 Ricerca e sviluppo formazione e promozione 16.529.348,89 12.529.348,89 9 Sussidiarietà e devoluzione 9.1 Sistema delle autonomie locali 599.118,00 508.577,00 10 Affari istituzionali, economici e fiscali generali 10.2 Fondi a destinazione intersettoriale 117.000,00 -

TOTALE TITOLO II 173.236.688,58 106.538.488,88 10 Affari istituzionali, economici e fiscali generali 10.4 Affari finanziari e fiscali 15.728.356,25 15.728.341,26

TOTALE TITOLO III 15.728.356,25 15.728.341,26 Partite di giro 8.742.035,94 2.344.492,85

TOTALE TITOLO IV 8.742.035,94 2.344.492,85 TOTALE TITOLI I + II+III+IV 415.958.567,32 334.796.000,93

Page 486: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

485

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

– Gestione del territorio e 4 – Infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni.

Per la parte corrente, gli impegni finalizzati ad assicurare il diritto alla mobilità locale riportati

alla finalità 3 – funzione 7 assommano a euro 183.877.903,80 su complessivi impegni, riferiti al

titolo I, per euro 210.184.677,94.

Per il titolo II, si rileva che, se l’ammontare complessivo degli impegni è pari ad euro

106.538.488,88, la quota di spesa ricollegabile alle infrastrutture di trasporto, classificate nella sola

finalità 4, ammonta a euro 92.933.422,56181.

Le altre voci di spesa trovano collocazione nelle finalità:

10 - Affari istituzionali, economici e fiscali, dei titoli I e II,

1 - Attività economiche, del titolo II,

9 - Sussidiarietà e devoluzione del titolo II.

In particolare nella finalità 10 del titolo I risultano allocate le spese inerenti gli interessi passivi

(euro 1.751.149,21 in termini di impegni assunti) che sommate agli importi collocati al titolo III

(euro 15.728.341,26) evidenziano complessivamente la spesa sostenuta per l’indebitamento (euro

17.479.490,47): tali oneri, tuttavia, sono interamente coperti da risorse finanziarie trasferite dallo

Stato.

La finalità 1 – Attività economiche - del titolo II riguarda invece spese di investimento connesse

alla realizzazione di progetti comunitari (capp. 1263, 1267, 3699, 4059, 4061 e 4149) nonché il

concorso alla realizzazione degli interventi infrastrutturali volti alla valorizzazione turistica del

versante italiano del comprensorio Pramollo – Nassfeld, disposto dall’art. 7 comma 105 della lr

1/2007 (cap. 8988). Gli importi impegnati ammontano a euro 1.058.815,41 a fronte di stanziamenti

pari a euro 5.119.816,55.

La spesa collocata nella finalità 9 – Sussidiarietà e devoluzione - concerne invece il finanziamento

straordinario pluriennale concesso alle amministrazioni provinciali a sollievo degli oneri, relativi ai

mutui, o ad altra forma di ricorso al mercato finanziario, per la progettazione e la realizzazione di

opere di viabilità di rispettiva competenza (cap. 1817). In tal caso, gli importi stanziati (euro

599.118,00) sono stati quasi interamente impegnati (euro 508.577,00).

181 Somma delle finalità funzioni 4.1, 4.3, 4.4, 4.5,4.7, 4.8.

Page 487: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

486

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

12.3 La spesa per trasporto pubblico e infrastrutture di trasporto La tabella di seguito riportata rappresenta la spesa riclassificata al fine di cogliere l’entità delle

risorse destinate al trasporto pubblico locale e al miglioramento della competitività del sistema

infrastrutturale.

Tabella 165 Riclassificazione della spesa per trasporti, mobilità, viabilità dell’esercizio 2014 ubi Descrizione

Importi stanziati

Importi impegnati

3.7.1.1067 3.7.1.5036 3.7.2.1067 3.7.2.5036

Trasporto pubblico locale 08.142.316,98 195.147.902,40

10.2.2.5070 (cap. 9629)

Rinnovo del parco rotabile per il trasporto ferroviario regionale del PAR FSC

117.000,00 -

3.4.2.1064 (cap. 3931)

Contributi agli enti locali ed alle aziende per il tpl per la riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti

71.395,92 71.395,92

Spesa per trasporto pubblico locale 08.330.712,90 195.219.298,32

3.7.2.1082 Mobilità ciclistica - sp. d'investimento 587.685,44 326.500,00 3.7.2.3000 Parcheggi - sp. d'investimento 10.599.966,98 4.251,39 Altre spese per mobilità locale 11.187.652,42 330.751,39 4.1.1.1074 4.1.1.1095 4.1.2.1074 4.1.2.1095 4.1.2.3020 4.1.2.3021

Rete stradale e autostradale 93.527.226,92 89.212.791,17

4.3.1.1077 4.3.1.1100 4.3.2.1077 4.3.2.1078

Portualità, collegamenti via acqua e opere marittime 46.039.193,41 10.804.918,81

4.4.2.1080 Aeroportualità 3.030.000,00 3.030.000,00 4.5.1.1081 4.5.1.1083 4.5.2.1081

Intermodalità 4.502.731,75 1.604.383,80

4.7.2.1085 Sistemi di trasporto: studi e progettazioni preliminari

307.604,82 307.604,82

4.8.2.2030 4.8.2.2031

Ricerca e sviluppo, formazione, promozione 16.529.348,89 12.529.348,89

9.1.2.1153 (cap. 1817)

Finanziamento straordinario pluriennale alle amm.ni provinciali a sollievo degli oneri relativi ai mutui o ad altra forma di ricorso al mercato finanziario per la progettazione e la realizzazione di opere di viabilità di rispettiva competenza

599.118,00 508.577,00

Page 488: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

487

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

1.5.2.1030 (cap. 8988)

Finanziamento pluriennale del project financing relativo alla realizzazione e alla gestione di un impianto di collegamento a fune tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo - Nassfeld e valorizzazione turistica dell'area

3.500.000,00 -

Spesa per potenziamento competitività infrastrutture di trasporto

168.035.223,79 117.997.624,49

1.5.2.1032 (capp.1263, 1267, 3699, 4059, 4061, 4149)

Sistemi economici territoriali e locali: programmi comunitari.

1.619.816,55 1.058.815,41

3.10.2.2008 (capp. 2034, 2044, 2050, 2051, 3020, 3039, 3061)

Ricerca, sviluppo, formazione e promozione: programmi comunitari

563.605,25 365.528,00

12.2.4.3480 (capp. 1264, 1265)

Fondi da trasferire ai partners per la realizzazione di progetti comunitari

8.742.035,94 2.344.492,85

Spese relative a programmi comunitari 10.925.457,74 3.768.836,26 10.4.1.1171 (capp. 1553, 1565, 1566)

Interessi passivi per operazioni di indebitamento 1.751.164,22 1.751.149,21

10.4.3.1171 (capp. 1571, 1584, 1585)

Rimborso quota capitale operazioni di indebitamento

15.728.356,25 15.728.341,26

Spese per indebitamento 17.479.520,47 17.479.490,47 415.958.567,32 334.796.000,93

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Si anticipa che una parte rilevante delle risorse reperite è oggetto di assegnazione alle società

controllate, direttamente o indirettamente, dalla Regione che operano nel campo della mobilità,

della viabilità e dei trasporti182. A titolo esemplificativo, si evidenzia che a favore della società

Friuli Venezia Giulia Strade spa nel 2014 sono stati impegnate risorse per euro 23.910.700,00 per

delegazioni amministrative, cui si aggiungono interventi di parte corrente per euro 16.500.000,00

finalizzati ad assicurare il perseguimento dello scopo sociale e la copertura degli oneri connessi alle

attività di gestione, vigilanza, realizzazione e promozione di iniziative e interventi a favore della

sicurezza stradale sulle opere di viabilità di interesse regionale.

182 Per un approfondimento sul sistema delle partecipate regionali nel loro complesso, si rinvia alla deliberazione n. FVG/68/2015/FRG del 10 giugno 2015 di approvazione del “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale”.

Page 489: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

488

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Costituisce una conferma del carattere strategico riconosciuto al settore, il numero delle società

partecipate che vi operano: trattasi di

Ferrovie Udine- Cividale srl, società unipersonale a capitale interamente regionale che gestisce

dal 2005 la linea ferroviaria Udine –Cividale,

Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A, società di scopo che opera a favore della Regione, quale

unico committente, in regime di “in house providing”, e svolge attività strumentali alle

funzioni della Regione stessa in materia di viabilità, tra cui la gestione e la manutenzione della

rete stradale di interesse regionale e della rete stradale di interesse statale a gestione regionale,

rispettivamente previste negli allegati A e B del D.Lgs. 111/2004,

Autovie Venete spa, società partecipata da Friulia spa per l’86,78% e pertanto controllata

dalla Regione ai sensi dell’art. 2359 del c.c.,

Interporto Cervignano del Friuli S.p.A., società soggetta all’attività di direzione e

coordinamento di Friulia S.p.A. Lo scopo della società riguarda la realizzazione delle opere

previste nell’ambito dell’Interporto di Cervignano del Friuli nonché per la gestione dello stesso,

Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa, società costituita con legge regionale n. 21 del 15.5.1995,

cui sono affidate le funzioni di gestione, ammodernamento e potenziamento dello stesso

aeroporto, l’esercizio delle attività e dei servizi connessi e complementari al traffico aereo di

qualunque tipo e specie, la ricerca di possibili accordi di coordinamento dei traffici con gli

aeroporti delle Regioni limitrofe.

Dalla tabella emergono impieghi per il trasporto pubblico locale (in senso stretto) per complessivi

euro 195.219.298,32 e mezzi destinati al potenziamento infrastrutturale (in senso stretto) per euro

117.997.624,49, su un ammontare di impegni complessivo di euro 334.796.000,93.

Risulta quindi che la spesa, prevalentemente corrente, finalizzata a garantire il trasporto pubblico

locale è superiore a quella, prevalentemente legata ad investimenti, destinata al miglioramento

infrastrutturale: la prima corrisponde infatti al 58,31% degli impieghi complessivi, mentre la

seconda rappresenta una quota pari al 35,25% dei medesimi.

La categoria “Altre spese per mobilità locale” accoglie gli oneri inerenti la mobilità ciclistica (ubi

1082) e la realizzazione di parcheggi (ubi 3000). In entrambe i casi la Regione riconosce contributi

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

ai Comuni per la realizzazione delle opere di interesse locale183. Gli importi impegnati nell’esercizio

ammontano a euro 330.751,39.

Per quanto concerne la spesa per la realizzazione di programmi comunitari (euro 3.768.836,26 in

termini di impegni), si precisa che la stessa è stata rappresentata come categoria a sé stante in

quanto tesa a conseguire congiuntamente il miglioramento dei servizi di trasporto di persone

(progetto Micotra e progetto Europe-Adriatic Sea Way), più in generale, della mobilità (progetti

Interbike, croctal e CAAR) nonché del sistema infrastrutturale (progetti Adria –A, Tip, Adb

Multiplatform, Baltic Adriatic Transport Cooperation, EDITS, Futuremed, Acrossee); la quota

oggetto di trasferimento ai partners di progetto, collocata in partite di giro (euro 2.344.492,85),

inoltre, non è strettamente funzionale al raggiungimento delle finalità regionali.

Stesso discorso vale per la spesa inerente le operazioni di indebitamento che ha natura promiscua

in quanto concerne gli oneri (per la corresponsione degli interessi e quelli relativi al rimborso della

quota capitale) derivanti dalla contrazione di mutui per la sostituzione di autobus destinati al

trasporto pubblico locale (capp. 1571 e 1553), per il finanziamento della grande viabilità triestina

(capp. 1584 e 1565) e per il finanziamento degli interventi di mobilità ciclistica e di realizzazione

delle reti di percorsi ciclabili integrati (capp. 1585 e 1566).

Peraltro, l’entità di entrambe le categorie non risulta incidere in maniera significativa sulla spesa

totale.

12.3.1 La spesa per il trasporto pubblico locale La componente principale della spesa per trasporto pubblico locale che come sopra evidenziato

ammonta a complessivi euro 195.219.298,32 (in termini di importi impegnati), è rappresentata

dall’onere connesso all’erogazione dei servizi di trasporto ferroviario, automobilistico e marittimo

che trova rappresentazione ai capp. 3977, 3810, 3815 e 3820 del bilancio regionale; come

rappresentato nella tabella di seguito riportata i relativi impieghi ammontano a euro

178.878.496,35.

Gli altri impegni assunti relativamente al trasporto pubblico locale (euro 16.340.801,97) attengono:

183 In particolare, dalla relazione di verifica, emerge che nell’esercizio è stato concesso al Comune di Osoppo un contributo per il completamento della ciclovia Alpe Adria e la prevista annualità del contributo straordinario al Comune di Brugnera per la realizzazione di percorsi e piste ciclabili (ubi 1082); inoltre, si è dato luogo all’erogazione del contributo spettante al Comune di Vivaro per la realizzazione di parcheggi (ubi 3000).

Page 491: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

-per la parte corrente, al rimborso ai Comuni e alle Province, titolari di contratto di servizio di

trasporto pubblico locale, dell’imposta sul valore aggiunto (cap. 3981 – euro 114.810,59) e ai

finanziamenti finalizzati alla copertura dei maggiori oneri derivanti dall’applicazione del contratto

collettivo nazionale di lavoro degli addetti al settore (cap. 3978 – euro 4.884.596,86),

- per la parte capitale, al trasferimento, ai Comuni e alle aziende erogatrici del servizio di trasporto

pubblico locale, di risorse volte: a ridurre i consumi energetici (cap. 3931 – euro 71.395,92);

all’ammodernamento degli impianti, delle strutture e delle infrastrutture della linea ferroviaria

Udine-Cividale (cap. 3812 – euro 1.000.000,00) 184 ; agli interventi per la rete infrastrutturale

ferroviaria (cap. 3811 – euro 10.269.998,60)185.

Tabella 166 Spesa per il servizio di trasporto stanziata e impegnata nell’esercizio 2014

184 Dalla dgr. 2024 dd. 31.10.2014 emerge: - l’obbligo per Fuc srl, in relazione a quanto disposto dagli artt. 4 e 5 del disciplinare pos. 25/2012, di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria del materiale rotabile e dell’infrastruttura, nonché di garantire gli interventi di urgenza su mezzi ed infrastrutture; -la prenotazione di euro 1.000.000,00 da parte della Regione al fine di assicurare l’esecuzione degli interventi di manutenzione riportati nel programma annuale predisposto da Fuc in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 19 del disciplinare medesimo. 185 Con dgr. 2098/2012 veniva disposta la prenotazione di fondi per complessivi euro 21.119.998,60 finalizzati ad assicurare la completa copertura dei costi derivanti dall’acquisto di due elettrotreni modulari oggetto dell’opzione parziale di acquisto e dalla sottoscrizione dell’Atto aggiuntivo al contratto rep. 9421/2011. I fondi prenotati nel bilancio pluriennale di previsione 2012-2014 a carico dell’ubi 3.7.2.5036 ammontavano a: euro 3.000.000,00 per l’anno 2012 (cap. 3808), euro 7.000.000,00 ed euro 850.000,00 per il 2013 (rispettivamente al cap 3808 e al cap. 3811) ed euro 10.269.998,60 per il 2014 (cap. 3811). 186 Al cap. 3810, euro 39.040,00 sono stati impegnati al fine di acquisire un supporto esterno funzionale all’esperimento delle gare inerenti i servizi di trasporto.

Capitolo

Stanziamento definitivo

2014

Impegnato

Spesa per il servizio di trasporto ferroviario 3815- Spese per la gestione della linea ferroviaria Udine -Cividale

3.579.463,00 3.579.456,35 Di cui:: - euro 2.000.000,00 assegnati a FUC per servizio ferroviario regionale sulla tratta Udine Cividale, - euro 1.500.000,00 assegnati a FUC per servizio ferroviario transfrontaliero, - 71.123,00 assegnati a FUC per saldo corrispettivo 2013 mediante reiscrizione residui perenti (decr. 2668/2011), - euro 8.333,35 assegnati a FUC per circolazione forze dell’ordine.

3810- Spese per la gestione della rete infrastrutturale

41.000.000,00 40.999.040,00 Di cui euro 40.960.000,00186 assegnati a Trenitalia: -euro 125.000,00 per la libera circolazione

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: Elaborazione su dati del rendiconto 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia

In merito alla principale componente di spesa, si riscontra che nell’esercizio il servizio di trasporto

ferroviario è stato erogato dalle società Ferrovie Udine Cividale s.r.l. e Trenitalia S.p.A, mentre i

servizi di trasporto automobilistico e marittimo sono stati assicurati dalle aziende concessionarie

Azienda Provinciale Trasporti Spa (per la provincia di Gorizia), ATAP S.p.a (per la provincia di

Pordenone), Trieste Trasporti spa (per la provincia di Trieste) e Autoservizi Fvg spa – SAF (per la

provincia di Udine) sulla base dei contratti di servizio stipulati dalle Province, in qualità di Unità

di Gestione e il cui costo è stato coperto attraverso i trasferimenti regionali.

Con riferimento al servizio di trasporto ferroviario, si osserva che Ferrovie Udine Cividale s.r.l ha

esercitato:

1) il servizio di trasporto ferroviario locale sulla tratta Udine-Cividale, sulla base del disciplinare

pos. 25 stipulato in data 2.10.2012,

2) il servizio di trasporto transfrontaliero afferente il progetto Mi.co.tra -“Miglioramento dei

collegamenti transfrontalieri di trasporto pubblico” - sulla tratta Udine-Tarvisio-Boscoverde,

ferroviaria delle forze dell’ordine, -euro 1.593.017,97 a titolo di saldo servizi 2013 per trasporto ferroviario regionale e locale, -euro 39.241.982,03 come corrispettivo 2014 per il trasporto ferroviario regionale e locale

3820- oneri derivanti dal miglioramento del servizio dei collegamenti ferroviari passeggeri di lunga percorrenza tra le città di Trieste e Udine e le città di Milano e Roma

3.000.000,00 3.000.000,00 Di cui:: - euro 2.030.000,00 assegnati a Trenitalia per servizio ferroviario lunga percorrenza conv. Rep. 9555/2012 (periodo 15.12.2013-13.12.2014), -euro 881.100,00 assegnati a Trenitalia per servizi ferroviari aggiuntivi di cui all’atto integrativo rep. 9683/2014 (periodo 15.12.2013-13.12.2014), - euro 88.900,00 assegnati a Trenitalia per servizio ferroviario lunga percorrenza 2015 (periodo 14.12.2014-12.12.2015).

Spesa per il servizio di trasporto automobilistico e marittimo 3977- Finanziamento alle Province per l’esercizio delle funzioni delegate in materia dell’esercizio di trasporto pubblico locale

131.430.000,00 131.300.000,00 Di cui:: - euro 130.104.471,00 per servizio automobilistico, -euro 1.195.529,00 per servizio marittimo.

Totale complessivo 179.009.463,00 178.878.496,35

Page 493: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

disciplinato con convenzione pos. 31 dd. 16.12.2013187.

Gli importi impegnati dall’Amministrazione regionale a favore di Fuc nel 2014 per l’esercizio del

servizio di trasporto ammontano complessivamente a euro 3.579.456,35 (cap. 3815 del bilancio

regionale) e riguardano:

‐ per euro 2.000.000,00 il servizio di trasporto ferroviario sulla tratta Udine Cividale188,

‐ per euro 1.500.000,00 il servizio di collegamento Udine – Tarvisio – Boscoverde189,

187 Il contratto disciplina la prosecuzione del progetto sperimentale Mi.co.tra per il periodo di dodici mesi a far data dal 15.12.2013 fino la 13.12.2014 (art. 1 convenzione). 188 Con deliberazione n. 121 del 24.01.2014 la Giunta ha provveduto a disporre la prenotazione delle sole risorse disponibili a bilancio per l’esercizio 2014, pari a euro 2.000.000,00, e corrispondenti al compenso 2013 senza procedere all’adeguamento Istat che avrebbe comportato una maggiore spesa di euro 20.000,00. Con decr. n. 274 dd. 27.1.2014 è stato assunto il corrispondente impegno di spesa a carico dell’u.bi 3.7.1.5036 (cap. 3815) e del bilancio 2014 ed è stato liquidato l’anticipo del 90% del finanziamento complessivo concesso. In merito si rileva che l’articolo 40 comma 1 quater della l.r. 23/2007 dispone che il finanziamento regionale viene trasferito in via di anticipazione, entro il 31 marzo di ogni anno, nella misura del 90% dell’importo annualmente definito. Il saldo viene erogato, entro il mese di giugno dell’anno successivo, previa attestazione della regolarità delle prestazioni effettuate e dei servizi svolti . 189 La costituzione del vincolo di euro 1.500.000,00 sulle risorse del bilancio regionale, in favore di Ferrovie Udine Cividale srl, per la prosecuzione del servizio di trasporto transfrontaliero Mi.co.tra nel periodo 15 dicembre 2013 – 14 dicembre 2014 si è avuta attraverso una pluralità di atti: 1. dapprima con deliberazione della Giunta regionale n. 2327 del 06.12.2013 è stato confermato il servizio ferroviario per il periodo 15 dicembre 2013 – 14 dicembre 2014, “previo reperimento delle necessarie risorse”; 2. successivamente, con deliberazione della Giunta regionale n. 2411 dd. 13.12.2013 si è avuta la presa d’atto della Convenzione predisposta dal Servizio Mobilità relativamente alla prosecuzione del servizio. La convenzione (pos. 31/13) che ha disciplinato la prosecuzione del progetto sperimentale Micotra per un periodo di dodici mesi a far data dal 15.12.2013 è stata sottoscritta in data 16.12.2013; 3. con deliberazione n. 310 del 21.02.2014 la Giunta regionale ha disposto la prenotazione delle risorse necessarie alla prosecuzione del servizio (euro 1.500.000,00) a carico dell’ubi 3.7.1.5036 con riferimento al “capitolo 3815 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per gli esercizi finanziari 2014-2016 e per l’anno 2014, in conto competenza”; 4. tuttavia, con delibera della Giunta regionale n. 365 del 27.02.2014, “preso atto che non vi” erano “risorse disponibili sul competente capitolo di bilancio per consentire la coperture dei costi derivanti dalla libera circolazione” delle forze di polizia sui servizi ferroviari gestiti dalla Società Ferrovie Udine-Cividale srl (periodo 1 marzo/31 dicembre 2014), è stata disposta la “sprenotazione delle risorse già prenotate con la dgr. 310/2014 nella misura di euro 8.333,35”; 5. con delibera n. 2155 del 14.11.2014, a seguito dell’intervento della lr 15/2014 che ha integrato la disponibilità del capitolo 3815, è stata ri-prenotato l’importo di euro 8.333,35; 6. con decr. MOB/1928/2014/TPL dd. 5.5.2014 è stato disposto l’impegno della spesa di euro 1.500.000,00; 7. con decr. MOB/4968/2014 dd. 20.11.2014 è stato disposto l’impegno della spesa di euro 8.333,35 quale integrazione del finanziamento necessario per la prosecuzione del progetto Mi.co.tra per il periodo 15.12.2013 -13.12.2014. In merito alle modalità di assunzione degli impegni, si riscontra che l’art. 2 della convenzione pos. 31/2013 prevede che il corrispettivo di euro 1.500.000,00 venga erogato secondo le seguenti modalità: -la prima rata pari al 40% dell’importo complessivo, entro sessanta giorni dalla data di inizio del servizio, previa emissione di regolare fattura, -le successive tre rate, ciascuna pari al 15% dell’importo complessivo, alle scadenze di centoventi, centottanta, duecentoquaranta giorni dalla data di inizio del servizio a seguito di regolare fattura, - il saldo residuo, pari al 15% dell’importo complessivo, a seguito di emissione di regolare fattura e della trasmissione della relazione finale sul servizio svolto di cui all’art. 5. Per la prosecuzione del servizio nel periodo 14 dicembre 2014 -12 dicembre 2015, con deliberazione della Giunta regionale n. 2323 del 5.12.2014, è stata disposta la prenotazione della spesa di euro 1.500.000,00 a carico dell’unità di bilancio 3.7.1.5036 (capitolo 3815) del bilancio regionale per l’esercizio 2015 (nota prot. n. 32082/2014).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

‐ per euro 71.123,00 l’erogazione inerente il saldo 2013 per il servizio di collegamento

transfrontaliero Udine-Tarvisio-Boscoverde190,

‐ per euro 8.333,35 la copertura degli oneri inerenti la libera circolazione delle forze

dell’ordine, ai sensi della dgr. 182/2014 (periodo 1.3.2014-31.12.2014), sui servizi gestiti dalla

società Udine Cividale srl.

In realtà, il finanziamento di euro 2.000.000,00 concesso a Ferrovie Udine Cividale per la gestione

del servizio ferroviario lungo la tratta Udine - Cividale si qualifica come assegnazione tesa ad

“assicurare il perseguimento dello scopo sociale e a copertura delle spese sostenute dalla società

Ferrovie Udine Cividale srl per il suo funzionamento”191. L’Amministrazione regionale, infatti, ai

sensi dell’art. 40 comma 1 bis della legge regionale 20.08.2007 n. 23 come modificato con legge

regionale 25.7.2012 n. 14, è autorizzata a trasferire alla società un finanziamento pari all’importo

annualmente stanziato nel bilancio regionale, da aggiornarsi annualmente nella misura del 95 per

cento del tasso medio di inflazione del settore trasporti ISTAT FOI, capitolo trasporti (1% per

l’esercizio 2014).

Sempre con riferimento al servizio di trasporto ferroviario, si osserva che Trenitalia spa ha svolto:

1) il servizio di trasporto ferroviario regionale e locale sulla base del contratto di servizio rep. n.

9146 dell’8.5.2009 e dall’atto integrativo ed interpretativo sub. rep. 9282 del 12.05.2010,

oggetto di proroga per il periodo 1.1.2012-31.12.2014,

2) il servizio di trasporto a media e lunga percorrenza sulle tratte Trieste-Mestre e Udine-Mestre

sulla base della convenzione rep. n. 9555 del 28.06.2012 e della conv. Rep. 9683 dd. 24.9.2014.

Riguardo al servizio di trasporto ferroviario regionale e locale, gli importi impegnati nell’esercizio

2014 ammontano complessivamente a euro 40.960.000,00 di cui:

-euro 125.000,00 dovuti a titolo di compensazione economica a copertura degli oneri della libera

circolazione delle Forze dell’Ordine sui servizi ferroviari di interesse regionale svolti ai sensi della

convenzione pos. 2/2014. L’impegno della spesa per l’esercizio 2014 è stato assunto con decr. 2656

dd. 2.7.2014;

- euro 1.593.017,97 quale corrispettivo a saldo degli importi dovuti in relazione ai servizi resi

nell’esercizio 2013. Con decr. MOB/5362 dd. 11.12.2014 è stata disposta l’erogazione del saldo 2013

190 Mediante reiscrizione di residui perenti. Peraltro, il residuo fa riferimento all’impegno assunto con decr. 2668 dd. 5.12.2011. 191 Art. 40 comma 1 bis della l.r. 23/2007 come modificata dalla l.r. 14/2012.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

di euro 3.744.696,53, di cui euro 1.593.017,97 stanziati a competenza 2014 (decr. di impegno

5072/2014) a favore della società;

-euro 39.241.982,03 quale corrispettivo per il servizio di trasporto ferroviario reso nell’esercizio

2014192.

Ulteriori compensi, per euro 3.000.000,00 sono stati impegnati a favore di Trenitalia spa per lo

svolgimento dei servizi ferroviari a media/lunga percorrenza.

L’articolo 4, commi 10 e 11, della legge regionale n. 24 del 30 dicembre 2009 “Disposizioni per la

formazione del bilancio pluriennale e annuale della Regione (Legge finanziaria 2010)”, ha infatti

autorizzato l’Amministrazione regionale a sostenere gli oneri derivanti dal miglioramento del

servizio di collegamento ferroviario passeggeri di lunga percorrenza tra le città di Trieste e Udine e

le città di Milano e Roma, mediante partecipazione finanziaria nella misura massima di tre milioni

di euro all’anno, demandando ad apposita convenzione fra la Regione e la Società Trenitalia SpA -

Divisione Passeggeri le modalità di tale miglioramento e della correlata partecipazione finanziaria.

L’esercizio dei servizi a media e lunga percorrenza era stato disciplinato per “tutta la durata

dell’orario ufficiale 2011/2012” con Convenzione rep. 9555 dd. 28 giugno 2012; negli esercizi

192 In merito, si riscontra che in occasione della proroga contrattuale introdotta con delibera della giunta regionale n. 734 del 04.05.2012, per la copertura degli oneri relativi al servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale svolto da Trenitalia spa per il periodo 2012-2014, erano state prenotate complessivamente risorse per euro 113.094.114,00, di cui euro 38.100.000,00 afferenti l’esercizio 2014. Tale importo, determinato tra l’altro esclusivamente in relazione alle disponibilità di bilancio, con successiva dgr. n. 460/2013 era stato sprenotato per euro 1.100.000,00 “per esigenze di rimodulazione dei finanziamenti”. Dal decr. 1532 dd. 2.4.2014 – D.lgs. 111/2004, art. 9, 10 e 15. Trasferimento dallo Stato alla Regione Friuli Venezia Giulia delle funzioni in materia di trasporto ferroviario regionale e locale. Finanziamento destinato alla copertura degli impegni assunti dalla società Trenitalia spa mediante contratto di servizio sub. Rep. 9146. Erogazione dell’anticipo per l’anno 2014- emerge peraltro che il corrispettivo massimo dovuto a Trenitalia per l’anno 2014 avrebbe dovuto esser determinato in euro 40.588.984,94 tenendo conto dell’applicazione della percentuale di aggiornamento annuale dei corrispettivi per i servizi di trasporto pubblico locale per l’anno 2013, pari all’1%, come determinata nella dgr. n. 285 del 24.04.2012. Con successivo decr. n. 5072 dd. 25.11.2014 è stato impegnato l’importo di euro 3.835.000,00 “a titolo di quota parte del corrispettivo per la copertura degli oneri relativi al servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale gestito da parte della società Trenitalia SpA per gli anni 2013 e 2014”. Parte di tale impegno è stata destinata alla copertura delle spese di competenza dell’esercizio 2013 (euro 1.593.017,97), per cui la quota che ha integrato gli impegni già assunti per l’esercizio 2014 ammonta a euro 2.241.982,03. Ne deriva, l’assunzione di impegni complessivi per euro 39.241.982,03 a fronte di obblighi contrattuali per euro 40.588.984,94. In merito alle modalità di erogazione del corrispettivo, si evidenzia che l’art. 6 della convenzione 9146/2009 prevede che l’erogazione del corrispettivo annuo avvenga secondo le modalità di seguito riportate: -in via preventiva mediante acconto del 90% dell’ammontare complessivo del corrispettivo annuo previsto dal Contratto di Servizio, entro il mese di marzo di ogni singolo anno di fornitura del servizio previa emissione di fattura da parte di Trenitalia entro il mese di gennaio dello stesso anno, -a saldo a consuntivo, entro il mese di luglio dell’anno successivo, previa emissione di fattura da parte di Trenitalia entro il mese di maggio dello stesso anno, per l’importo determinato in conformità a quanto previsto dal Contratto.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

successivi, la convenzione è stata prorogata, ai sensi del disposto dall’art. 2 193 e secondo le

condizioni previste dal comma 2 dell’art. 4, che introduce l’obbligo di aggiornamento della

compensazione economica in funzione dell’indice di inflazione programmata.

Gli stanziamenti impegnati nel 2014 a favore di Trenitalia fanno riferimento:

-per euro 2.030.000,00, alla proroga della convenzione rep. 9555/2012, e quindi alla compensazione

economica dovuta con riferimento all’erogazione di tali servizi nel periodo 15.12.2013-

13.12.2014194,

-per euro 881.100,00, all’erogazione della compensazione economica relativa a servizi aggiuntivi

prestati da parte della società Trenitalia, forniti mediante un’ulteriore coppia di treni diretti

Frecciabianca da/verso Milano e una coppia di collegamenti diretti Frecciargento AV da/verso

Roma entrambi con partenza da Trieste,

-per euro 88.900,00 ai servizi ferroviari a media/lunga percorrenza da erogare relativamente al

periodo 14.12.2014- 12.12.2015195. 193Il quale prevede la possibilità di procedere alla proroga dei contratti, di anno in anno e previo accordo tra le parti, per una durata complessiva non superiore a quanto stabilito dall’art. 5, paragrafo 6, del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio (CE) 23 ottobre 2007, n. 1370/2007. Il regolamento dispone che “a meno che non sia vietato dalla legislazione nazionale, le autorità competenti hanno facoltà di aggiudicare direttamente i contratti di servizio pubblico di trasporto per ferrovia, fatta eccezione per altri modi di trasporto su rotaia quali metropolitana o tram. La durata di tali contratti non è superiore a dieci anni”. 194Dalla dgr. n. 1518 dd. 7.8.2014 emerge in proposito che: - “[…]al fine di assicurare l’espletamento dei nuovi servizi concordati, la società Trenitalia ha iniziato a svolgere in continuità anche le nuove coppie di treni da Trieste verso Milano e Roma, configurati come da comunicazioni di Trenitalia (da ultimo con nota prot. Ric. 17332 dd. 4 giugno 2014)”; -“[…] il DDLR n. 54/2014 Assestamento del bilancio 2014 e del bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale 21/2007 approvato dal Consiglio regionale in data 25/07/2014 ed in fase di pubblicazione” […] “autorizza l’Amministrazione regionale a concedere a Trenitalia SpA l’importo omnicomprensivo di € 881.100,00 quale corrispettivo dei servizi ferroviari resi a decorrere dal 15 dicembre 2013 e fino al 13 dicembre 2014, che saranno disciplinati nello stipulando atto aggiuntivo alla Convenzione rep. 9555/2012.”. Si riscontra inoltre che: -con la stessa delibera si è provveduto alla prenotazione dei fondi necessari alla copertura del maggiore onere a carico dell’UBI 3.7.1.5036 dello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2014, con riferimento al capitolo 3820, -l’atto integrativo rep. 9683 per lo svolgimento di ulteriori servizi di trasporto ferroviario è stato sottoscritto in data 24.9.2014, - con successivo decreto n. 4447 dd. 28.10.2014 è stato assunto l’impegno di spesa a copertura della compensazione economica per lo svolgimento dei servizi di cui alla convenzione n. 9555/2012 e dell’atto integrativo rep. 9683/2014 (euro 2.911.100,00). In merito alle modalità di erogazione dei compensi, si evidenzia che l’art. 4 della conv. Rep 9555/2012 prevede che il pagamento della compensazione economica avvenga in due fasi: -prima rata, pari al 50% dell’importo complessivo, per il primo semestre di effettuazione del servizio, a fronte di emissione di regolare fattura da emettersi entro il 30 giugno di ogni esercizio, -saldo, pari al 50% dell’importo complessivo, a seguito di emissione di regolare fattura e della trasmissione dei dati a consuntivo relativi all’effettiva circolazione e della documentazione di cui all’art. 7 della convenzione medesima. La liquidazione di ciascuna rata deve essere effettuata dalla Regione entro novanta giorni dalla ricezione della documentazione.

Page 497: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

496

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Relativamente all’erogazione del servizio di trasporto marittimo e automobilistico, le somme

impegnate dall’Amministrazione regionale nell’esercizio 2014 ammontano a euro 131.300.000,00.

In particolare:

1. euro 130.104.471,00 sono stati impegnati per la copertura dei trasferimenti inerenti il

servizio automobilistico,

2. euro 1.195.529,00 sono stati destinati alla copertura delle spese concernenti il servizio di

trasporto marittimo.

Come per i precedenti esercizi, l’erogazione del servizio di trasporto automobilistico è stata

realizzata attraverso quattro aziende sulla base di contratti di servizio stipulati dalle Province, in

veste di Unità di gestione.

Va ricordato che i vigenti contratti di servizio, che intercorrono tra le società Azienda Provinciale

Trasporti S.p.A., ATAP S.p.A, Trieste Trasporti S.p.A., Autoservizi FVG S.p.A. – SAF e le

Amministrazioni Provinciali, derivano da una proroga quadriennale196 disposta dall’articolo 5

(commi 18, 19 e 20) dalla legge regionale n. 22 del 29 dicembre 2010 (Disposizioni per la formazione

del bilancio pluriennale ed annuale della Regione – Legge finanziaria 2011)197.

Tale proroga ha procrastinato ulteriormente l’applicazione, al settore dei trasporti automobilistico

e marittimo, della legge regionale 20 agosto 2007 n. 23 - Attuazione del decreto legislativo 111/2004

in materia di trasporto pubblico regionale e locale, trasporto merci, motorizzazione, circolazione su

strada e viabilità- considerato che l’art. 38 comma 1 della norma prevede come disposizione

transitoria che “i contratti di servizio stipulati dagli Enti locali con i gestori dei servizi di trasporto

195 Con scambio di note tra l’Amministrazione regionale (PMT/29572 dd. 21.10.2014) e Trenitalia (TRNIT-DPLH/P/2014/0054217 dd. 22/10/2014; MOBTPL-16 n. 29721 dd. 23.10.2014) è stata disposta la proroga della Conv. rep. 9555/2012 e dell’Atto integrativo rep. 9683/2014 relativamente a tale periodo. Con dgr. n. 2194 del 20.11.2014, si è provveduto a prenotare l’importo disponibile a competenza 2014 (euro 88.900,00) e quello stanziato a competenza 2015 (2.000.000,00) sul capitolo 3820, u.bi 3.7.1.5036, nella consapevolezza che comunque tali risorse non risultano sufficienti a coprire quanto dovuto a Trenitalia in considerazione anche dell’aggiornamento da apportare secondo il disposto dell’art. 4 comma 2 della Convenzione rep. 9555. 196 A decorrere dal 01.01.2011. 197 La proroga ha trovato formalizzazione da parte delle Province mediante i seguenti contratti: -tra la Provincia di Gorizia e l’Azienda Provinciale Trasporti S.p.A. con sede in Gorizia con contratto di proroga n.7920 del 31 marzo 2011; - tra la Provincia di Pordenone e l’ATAP S.p.A. con sede in Pordenone con contratto di proroga n.5461 del 4 aprile 2011; - tra la Provincia di Trieste e la Trieste Trasporti S.p.A. con sede in Trieste con contratto di proroga n.8977 del 5 aprile 2011; -tra la Provincia di Udine e la Autoservizi FVG S.p.A. – SAF con sede in Udine con contratto di proroga n. 36681 del 5 aprile 2011.

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497

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pubblico locale, esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, restano disciplinati dalla

normativa regionale previgente in materia di trasporto pubblico locale.”

Nel 2014 sono stati impegnati198:

- relativamente alla Provincia di Gorizia euro 16.353.742,40, di cui al decr.PMT/883 dd.7.3.2014 e

al decr. PMT/4574 dd. 5.11.2014,

- per la Provincia di Pordenone euro 20.326.421,96, di cui al decr. PMT/884 dd. 7.3.2014 e al decr.

PMT/ 4567 dd. 5.11.2014,

- per la Provincia di Trieste euro 51.654.419,82, di cui al decr. PMT/881 dd.7.3.2014 e decr-

PMT/4618 dd.7.11.2014,

- per la Provincia di Udine euro 42.965.415,82, di cui al decr. PMT/882 dd.7.3.2014 e al decr.

PMT/4617 dd. 7.11.2014.

Tabella 167 Spesa per trasferimenti alle Unità di Gestione in relazione al servizio di trasporto automobilistico-marittimo

Provincia Impegni complessivi

(iva inclusa) Impegni per servizio

automobilistico Impegni per servizio

marittimo

Gorizia 16.353.742,40 16.248.385,02 105.357,38 Pordenone 20.326.421,96 20.326.421,96 Trieste 51.654.419,82 50.671.702,74 982.717,08 Udine 42.965.415,82 42.857.961,28 107.454,54

Totale 131.300.000,00 130.104.471,00 1.195.529,00 Fonte: Elaborazione su dati dgr. 1857 dd. 10.10.2014 e dgr.306 dd. 21.2.2014

198 In merito alle modalità di assunzione degli impegni si osserva che sulla base di quanto disposto dall’articolo 16 della L.R. 20/1997, l’Amministrazione regionale è tenuta a trasferire alle Province, entro 45 giorni dall’entrata in vigore della legge finanziaria regionale, i fondi necessari per la corresponsione dell’acconto dei corrispettivi spettanti (90% del corrispettivo totale), come da contratto di servizio. La quota a saldo del contributo, viene erogata dall’Amministrazione regionale sulla base di una serie di dichiarazioni rese dalle unità di gestione in merito alla rispondenza dei servizi erogati agli obblighi contrattuali e alle indicazioni contenute nel Piano regionale per il trasporto pubblico locale. Nel 2014 la prenotazione delle risorse finalizzate alla copertura degli oneri inerenti il servizio di trasporto automobilistico e marittimo è intervenuta in due fasi a seguito dell’insufficienza degli stanziamenti di bilancio: la Giunta regionale con deliberazione n. 306 del 21.2.2014, ha provveduto a prenotare risorse per euro 130.000.000,00, ovvero tutti i fondi stanziati al cap. 3977 per l’esercizio 2014, riservandosi di reperire, in sede di predisposizione della manovra di assestamento di bilancio quanto necessario a riconoscere l’aggiornamento Istat sui corrispettivi 2014 (euro 1.300.000,00). Con successivo atto (dgr. n. 1857 del 10.10.2014), a seguito dell’integrazione della disponibilità del cap. 3977, a competenza 2014, per euro 1.430.000,00 con la legge regionale 4 agosto 2014 n. 15 – Assestamento del bilancio 2014 e del bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale 21/2007- si è provveduto all’integrazione della prenotazione di risorse realizzata con dgr. n. 2329/2014 per euro 1.300.000,00.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

12.3.2 I nuovi affidamenti Dalla relazione politico programmatica 2014-2016 emerge che il miglioramento dei servizi di

trasporto pubblico locale va perseguito anche in occasione dei nuovi affidamenti relativi al

trasporto automobilistico, marittimo e ferroviario. Il documento indica quali obiettivi strategici

dell’Amministrazione regionale:

- l’espletamento delle gare per l’affidamento dei servizi regionali su gomma/marittimi e su ferro

vista l’imminente scadenza dei contratti, puntando al mantenimento qualitativo dei servizi

automobilistici ottenuto con i vigenti affidamenti e al miglioramento di quelli ferroviari,

- l’incremento dell’attrattività del trasporto pubblico con una maggiore integrazione tra le varie

modalità di trasporto anche tramite l’individuazione di un unico soggetto che dovrà gestire i

servizi di trasporto su gomma, attualmente svolti da quattro aziende nell’ambito di ciascuna

Provincia.

Con dgr. n. 26 del 10.1.2014199 sono stati forniti alla competente Direzione Centrale gli indirizzi per

la gestione dei nuovi affidamenti e sono stati indicati i cronoprogrammi concernenti le attività da

svolgere.

In particolare, la Giunta Regionale ha manifestato la volontà di indire due procedure di gara ad

evidenza pubblica, una inerente il servizio ferroviario e una inerente il servizio

automobilistico/marittimo, con le caratteristiche sintetizzate nella seguente tabella.

Tabella 168 Indirizzi della Giunta Regionale per i nuovi affidamenti GARA PER IL SERVIZIO DI

TRASPORTO FERROVIARIO GARA PER IL SERVIZIO DI

TRASPORTO AUTOMOBILISTICO -

MARITTIMO AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE

Bacino unico a livello regionale Bacino unico a livello regionale

CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE

Offerta economicamente più vantaggiosa

Offerta economicamente più vantaggiosa

CRITERI DI VALUTAZIONE OFFERTA

Economici: 20-25% Tecnici: 80-75%

Economici: 20-25% Tecnici: 80-75%

DURATA DEL CONTRATTO 15 anni 10 anni VALORE AFFIDAMENTO € 40.000.000,00 (per 15 anni) € 130.000.000,00 (per 10 anni) Fonte: dgr. 26 del 10.1.2014

199 Ad oggetto “L.r 23/2007, art. 17 e seguenti – Indirizzi per i nuovi affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale.

Page 500: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

499

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Per quanto concerne la gara per l’affidamento del servizio di trasporto automobilistico e

marittimo, che ha trovato concreto avvio nel 2014, nella relazione approvata con dgr. 1532/2014200,

si specifica quanto segue:

l’ambito territoriale ottimale prescelto, rappresentato da un bacino unico a livello regionale,

è volto a conseguire l’integrazione delle attuali gestioni al fine di consentire un recupero di

produttività ed efficienza stimato in un 4% dei costi caratteristici (circa 5% per i servizi

urbani e 3,5% per i servizi extraurbani). La “gestione integrata potrebbe comunque

prevedere l’articolazione sul territorio di unità o società produttive ottimali, che potrebbero

condividere le migliori pratiche, e consentire il raggiungimento di economie di scala

relativamente alle spese generali”;

il criterio di affidamento che considera l’offerta economicamente più vantaggiosa, è teso a

consentire, da un lato, la verifica sul mercato il valore del corrispettivo da erogare e,

dall’altro, la selezione della migliore offerta dal punto di vista della qualità e del prezzo del

servizio;

la durata complessiva dell’appalto, stabilita in dieci anni, prevede altresì la possibilità di

procedere alla proroga dell’affidamento in virtù degli investimenti significativi richiesti,

suscettibili di un ammortamento ultradecennale;

il valore dei servizi, è stato stimato in relazione alla situazione di fatto. Il compenso di euro

130.000.000,00 deriva da:

o un corrispettivo a base d’asta di euro 117.094.973,62 (iva esclusa), relativo ai servizi

automobilistici urbani ed extraurbani e riferito a 42 milioni di km/anno e a servizi

tranviari per ca. 151.000 km/anno,

o un corrispettivo a base asta di euro 1.195.529,02 relativo ai servizi marittimi per circa

52.000 miglia/anno.

Si osserva che il criterio di aggiudicazione prescelto, ovvero l’offerta economicamente più

vantaggiosa, risulta idoneo a perseguire l’obiettivo di miglioramento qualitativo dei servizi di

trasporto erogati mediante un incremento della loro attrattività, così come auspicato nella

Relazione Politico Programmatica dell’esercizio.

200 Resa ai art. 34 comma 20 del d.l. 179/2012 convertito con modificazione in L. 221/12.

Page 501: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Dal Disciplinare di gara (modificato in esecuzione della sentenza del TAR della Regione Friuli

Venezia Giulia n. 30 dd. 16.1.2015) emerge infatti che i criteri tecnici utilizzati per la valutazione

delle offerte pervenute considerano:

1. l’attrattività del servizio, valutata in relazione ad una pluralità di sub criteri che considerano

ad esempio: l’adozione di politiche di marketing; la valorizzazione e la promozione del

territorio, delle sue attività economiche, risorse culturali e ambientali; l’adozione di forme di

connessione con la Rete delle Ciclovie di Interesse Regionale; l’organizzazione di km/anno

previsti nell’importo posto a base di gara ma non rientranti nei programmi di esercizio posti a

base di gara; lo sviluppo e attivazione di servizi flessibili; l’organizzazione di una estesa rete di

vendita dei titoli di viaggio;

2. l’ attenzione ai viaggiatori, considerando il servizio di informazione e assistenza messo a

disposizione degli utenti, il possesso della certificazione UNI EN 13816 relativamente ai servizi

già svolti, le formule di assistenza e rimborso messe in atto in caso di ritardo o di soppressione

del viaggio, l’erogazione di informazioni in tempo reale in caso di ritardi, soppressioni,

variazioni di orario, investimenti a garanzia dell’accessibilità al servizio prestato da parte di

persone con disabilità;

3. la flessibilità dei servizi, mediante riconoscimento di una percentuale superiore a quella

minima prevista (del 2%) nelle produzioni chilometriche per singole tipologie di servizio

(urbano, extraurbano, tranviario e marittimo) nel programma di esercizio posto a base di gara

e dei suoi aggiornamenti,

4. le possibilità di monitoraggio del servizio, attraverso l’uso di dispositivi contapasseggeri sui

mezzi in dotazione in percentuale superiore al 25%, già previsto da contratto, e predisposizione

di sistemi volti a garantire alla Regione il monitoraggio anche in tempo reale del servizio reso;

5. l’integrazione tra i servizi oggetto di affidamento, il trasporto ferroviario e quello aereo;

6. l’economicità, mediante una riduzione dei tempi di subentro ed effettuazione dei versamenti

tributari, nell’ambito del contratto stipulato, utilizzando un conto corrente di addebito aperto

presso una filiale bancaria avente sede nel territorio regionale per tutto il periodo di vigenza

contrattuale;

7. l’organizzazione aziendale, ovvero risorse umane e tecniche disponibili e propensione alla

diffusione sul territorio di infrastrutture funzionali ulteriori rispetto a quelle acquisite in

disponibilità secondo contratto.

Page 502: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Si riscontra che i termini indicati nei cronoprogrammi allegati alla dgr. n. 26/2014, relativamente

alla varie fasi delle procedure di gara, sono stati disattesi al punto che con dgr. n. 2329 del

5.12.2014 è stata autorizzata una ulteriore proroga tecnica dei servizi di trasporto locale

automobilistici e marittimi sulla base di quanto disposto dal comma 6 bis dell’art. 38 della lr.

23/2007, aggiunto dall’art. 16, comma 9 della L.R. 13/2014201.

Per quanto concerne il servizio ferroviario, si riscontra che la gara non ha potuto avere avvio nei

termini previsti202, per cui in data 31.3.2015 è stata siglata la proroga del vigente contratto con

Trenitalia rep. n. 9146/2009, per il biennio 2015-2016.

Tuttavia, con delibera della Giunta Regionale n. 600 del 28.3.2014, è stato approvato uno schema

di Protocollo d’Intesa con la regione Veneto in cui si prevede, in vista delle procedure di gara che le

due Regioni dovranno bandire,

con riferimento ai servizi ferroviari condivisi, l’impegno a definire, all’interno della

documentazione di gara e/o nei documenti contrattuali relativi all’affidamento dei propri

servizi ferroviari, precisi obblighi per le imprese ferroviarie finalizzati a creare le condizioni di

effettiva e reale garanzia di continuità dei servizi tra le regioni, nonché di efficace realizzazione

del sistema cadenzato,

l’obbligo per le imprese ferroviarie affidatarie, di attivare forme di collaborazione tali da

assicurare, senza costi aggiuntivi per le pubbliche amministrazioni, la continuità dei servizi

condivisi tra la Regione Friuli e la Regione Veneto ed una organizzazione complessiva dei

201 Il comma 6 bis, all’art. 38 (Norme transitorie) della legge 23/2007 ha infatti previsto che “Al fine di assicurare la necessaria continuità nell’erogazione dei servizi di trasporto pubblico locale, l'Amministrazione regionale, ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del Regolamento CE 23 ottobre 2007, n. 1370 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai servizi pubblici di trasporto dei passeggeri su strada e per ferrovia e che abroga i regolamenti del Consiglio - CEE - n. 1191/69 e - CEE - n. 1107/70, autorizza la proroga tecnica dei contratti di cui al comma 1, fino alla data dell'effettivo inizio dei servizi aggiudicati secondo le modalità stabilite dalla presente legge.” 202 In merito al mancato rispetto dei termini previsti nel cronoprogramma la Direzione Centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale, Lavori Pubblici, Edilizia, ha evidenziato “[…] l’assoluta eccezionalità di tale procedura di affidamento nel contesto nazionale, dove sono presenti in via prevalente affidamenti diretti (per la quasi totalità dei casi nel ferroviario)”. […] “nel cronoprogramma non si è tenuto conto dell’estrema difficoltà riscontrata con interlocutori quali Trenitalia e RFI (la prima in situazione di monopolio), che hanno oggettivamente reso incongrue le previsioni formulate con la citata DGR 26/2014. La dilatazione estrema nella definizione di atti fondamentali quali l’Accordo Quadro con RFI o l’acquisizione dei dati relativi al personale di Trenitalia utilizzato per lo svolgimento dei servizi contrattualizzati rappresentano solo due dei diversi esempi che qualificano con immediatezza la situazione di oggettiva difficoltà all’attuazione di procedure di gara.” Inoltre, “Lo stesso contenzioso in atto sulla gara bandita dal Friuli Venezia Giulia sul trasporto automobilistico (fatto purtroppo normale per i pochi affidamenti con gara), ed le relative tempistiche rendono in ogni caso estremamente aleatoria qualsiasi previsione temporale sullo svolgimento della procedura ed il relativo affidamento.”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

servizi (compresi quelli inerenti i servizi indivisi contrattualizzati da Trenitalia con lo Stato)

finalizzata al soddisfacimento delle esigenze di miglioramento qualitativo della mobilità e

improntata all’efficacia gestionale.

12.3.3 La spesa per il miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale

Come evidenziato nella Relazione politico programmatica 2014-2016, l’ingresso nell’Unione

Europea di Paesi limitrofi ha aperto nuove prospettive per la regione, che di fatto si è trovata al

centro degli scambi commerciali tra l’Europa Centrale e quella Orientale. Al fine di cogliere

l’opportunità offerta da questo nuovo scenario, l’Amministrazione regionale si è posta come

obiettivo la costituzione di un sistema di trasporti integrato, configurantesi come un’unica rete in

grado di rispondere alle sopravvenute esigenze e capace, nel contempo, di supportare lo sviluppo

del territorio locale.

Peraltro, l’incremento della competitività di cui sopra è stato perseguito attraverso due linee di

azione:

1. lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e di comunicazione,

2. lo sviluppo dell’intermodalità.

Dal rendiconto della Regione emerge che al fine del miglioramento della capacità competitiva del

network infrastrutturale, nell’esercizio 2014 sono state reperite risorse per euro 168.035.223,79, che

sono state impegnate per il 70,23% (euro 117.997.624,49).

Per quanto concerne la prima linea di azione, dalla tabella di seguito riportata, emerge che la quota

più significativa di risorse impiegata nell’esercizio (75,61%) concerne la rete stradale e

autostradale203.

Tabella 169 Spesa per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale u.bi Descrizione Stanziamenti

definitivi 2014 Impegni 2014

4.1 Rete stradale e autostradale 93.527.226,92 89.212.791,17

4.3

Portualità, collegamenti via acqua e opere marittime

46.039.193,41 10.804.918,81

4.4 Aeroportualità 3.030.000,00 3.030.000,00

203 Le competenze regionali in materia di viabilità sono regolate dal D.lgs. 111/2004 e dalle leggi di settore, nonché dal vigente Piano delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

u.bi Descrizione Stanziamenti definitivi 2014

Impegni 2014

4.5 Intermodalità 4.502.731,75 1.604.383,80

4.7 Sistemi di trasporto: studi e progettazioni preliminari

307.604,82 307.604,82

4.8

Ricerca e sviluppo, formazione, promozione 16.529.348,89 12.529.348,89

9.1.2.1153 (cap. 1817)

Finanziamento straordinario pluriennale alle amm.ni provinciali a sollievo degli oneri relativi ai mutui o ad altra forma di ricorso al mercato finanziario per la progettazione e la realizzazione di opere di viabilità di rispettiva competenza

599.118,00 508.577,00

1.5.2.1030 (cap. 8988)

Finanziamento pluriennale del project financing relativo alla realizzazione e alla gestione di un impianto di collegamento a fune tra Pontebba e il comprensorio sciistico di Pramollo - Nassfeld e valorizzazione turistica dell'area

3.500.000,00 -

Spesa per potenziamento competitività infrastrutture di trasporto

168.035.223,79 117.997.624,49

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Per l’implementazione del programma triennale delle opere di viabilità, nell’esercizio 2014, sono

state stanziate risorse per euro 93.527.226,92 che sono state impegnate per euro 89.212.791,17.

Come risulta dalla classificazione di bilancio, l’intervento regionale si espleta su quattro fronti:

1. viabilità regionale,

2. finanziamento degli interventi di sicurezza stradale,

3. viabilità nazionale e internazionale,

4. viabilità locale.

Page 505: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 170 Spesa per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale: rete stradale e autostradale

Rete stradale e autostradale

ubi Descrizione

stanziamenti definitivi

2014 impegni 2014

4.1.1.1074 Viabilità regionale - spese correnti

16.809.118,93

16.809.118,93

4.1.2.1074 Viabilità regionale - spese d'investimento

68.790.627,83

66.790.627,83

4.1.1.1095 Finanziamento interventi di sicurezza stradale- sp. Correnti

30.960,00

30.960,00

4.1.2.1095 Finanziamento interventi di sicurezza stradale - sp. d'investimento

4.229.644,79

1.915.210,04

4.1.2.3020 Viabilità nazionale e internazionale - sp. d'investimento

1.429.410,46

1.429.409,46

4.1.2.3021 Viabilità locale - sp. d'investimento

2.237.464,91

2.237.464,91

Totale

93.527.226,92

89.212.791,17

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

In merito alla viabilità regionale, va rilevato che gli interventi sulla rete stradale e autostradale

sono condotti mediante il supporto tecnico di vari soggetti attuatori.

In primis si segnalano l’intervento della società per azioni, interamente controllata che opera in

regime di in house providing, Friuli Venezia Giulia Strade, nonché della società, indirettamente

partecipata dalla Regione, Autovie Venete spa.

In particolare, si osserva che la società Fvg Strade, che ha come oggetto sociale esclusivo la

progettazione, la realizzazione, la manutenzione, la gestione e la vigilanza di opere di viabilità con

particolare riguardo a quelle di interesse regionale di cui al d.lgs. 111/2004, dal 1° gennaio 2008204,

svolge il servizio pubblico di manutenzione, gestione e vigilanza delle strade regionali e a gestione

regionale secondo le modalità concordate a mezzo di convenzione con la Regione.

La stessa risulta quindi destinataria sia di risorse di parte capitale, finalizzate alla realizzazione di

specifici interventi, sia di risorse di parte corrente (ubi 4.1.1.1074) consistenti:

1. in un contributo in conto esercizio finalizzato alla copertura delle spese di funzionamento e

concesso ai sensi dell’art. 63 comma 4 della l.r. 23/2007, come sostituito dall’art. 5 comma 1 della

l.r 24/2009, al fine di assicurare il perseguimento dello scopo sociale. Gli impegni dell’esercizio 204 Data del conferimento in regime di concessione d’uso dei beni demaniali costituiti dalla rete viaria di cui al D.lgs. 111/2004.

Page 506: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2014 ammontano a euro 9.000.000,00, stante la riduzione di 1.000.000,00 di euro introdotta

dall’art. 5 comma 7 della l.r. 23/2013 nello stanziamento del capitolo 3817 rispetto all’esercizio

finanziario precedente205,

2. in trasferimenti a copertura degli oneri connessi ad attività di manutenzione, gestione, vigilanza

nonché realizzazione e promozione di iniziative e interventi a favore della sicurezza stradale

sulle opere di viabilità di interesse regionale svolte dalla società. Nell’esercizio 2014 gli impegni

assunti ammontano a euro 7.500.000,00206 (cap. 3818).

Tali trasferimenti (euro 16.500.000,00) rappresentano di fatto la principale voce di spesa per l’ubi

4.1.1.1074.

Per la parte capitale (ubi 4.1.2.1074), si rileva che gli interventi principali attengono a spese per la

progettazione e/o realizzazione, completamento e ammodernamento di opere di viabilità di

interesse regionale. Trattasi:

- per euro 24.000.000,00 di stanziamenti a competenza 2014 finalizzati all’attuazione del

programma di opere 2009-2015 (cap. 3900). Dalla situazione partitaria emerge che tali risorse

sono state destinate a Friuli Venezia Giulia Strade per euro 23.000.000,00207 e alla Provincia

di Pordenone per euro 1.000.000,00208;

- per euro 6.940.905,38, di spese per opere di viabilità di interesse regionale, già autorizzate con

dgr. 919/2006, che hanno dato luogo alla reiscrizione di residui perenti nell’esercizio 2014 (cap.

3671);

- per euro 28.144.362,49, di spese già autorizzate con le delibere n. 919/2006 e n. 734/2007 per

opere di adeguamento della viabilità di raccordo con il sistema autostradale regionale, nonché

per la soppressione dei passaggi a livello. Anche in questo caso trattasi di reiscrizione di residui

perenti (cap. 3700).

205 Dgr. 259 dd. 14.2.2014 – Prenotazione fondi per contributo in conto esercizio a Friuli Venezia Giulia Strade Spa per spese di funzionamento 2014. Disposizioni per la verifica di immobili regionali da utilizzare come sedi della società. (euro 9.000.000,00) 206 Dgr. 2197 dd. 20.11.2014 – Friuli Venezia Giulia Strade spa – Piano manutenzioni ordinarie 2014-2016 e elenco prezzi 2014. Approvazione e prenotazione fondi (euro 13.667.676,77) e dgr. 2438 dd.12.12.2014 – Approvazione manutenzioni ordinarie 2014-2016 Friuli Venezia Giulia Strade spa. Modifica dgr 2197/2014. 207 Per euro 18.544.289,00 finalizzati alla realizzazione del collegamento zona industriale Aussa Corno – SS14 (modifica imputazione), per euro 4.365.000,00 al fine della riqualificazione della viabilità dalla SR 177 alla SR 464 e per euro 90.711,00 a seguito dell’affidamento in delegazione amministrativa interorganica del secondo stralcio del collegamento tra la SS 13 Pontebbana e la A23 (tangenziale Sud di Udine). 208 Conferma della delegazione amministrativa intersoggettiva alla Provincia di Pordenone per la circonvallazione di San Vito al Tagliamento.

Page 507: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Gli interventi economicamente più rilevanti in materia di sicurezza (ubi 4.1.1.1095 e ubi

4.1.2.1095) sono stati affidati e Province e Comuni: nell’esercizio sono stati stanziati euro

2.100.000,00 a favore delle Province (cap. 3973) ed euro 1.242.112,70 a favore dei Comuni (cap.

3974) per i programmi di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale. Tali risorse sono

state impegnate solo in parte (euro 1.000.000,00 al cap. 3973 ed euro 106.815,46 al cap.3974); dalla

Relazione di verifica risulta infatti che a “favore delle Province sono stati impegnati soltanto i

fondi relativi al 3° programma di attuazione, mentre le risorse relative al 4° e 5° programma

verranno impegnate soltanto dopo opportuna verifica con le Province e con il Ministero delle

Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito della procedura concertativa sulla possibilità di

proseguire l’attuazione della parte di competenza del programma. Le risorse previste a favore dei

comuni sono state impegnate sulla base dei corrispondenti stati di avanzamento dei lavori”.

Anche gli interventi concernenti la viabilità locale (ubi 4.1.2.3021) si sono concretizzati

nell’assegnazione di trasferimenti specifici alle Province e ai Comuni per la messa in sicurezza e

l’adeguamento delle reti di competenza in ottemperanza al riparto di funzioni previsto dalla l.r.

23/2007. Gli importi stanziati in tal caso sono stati interamente impegnati (euro 2.237.464,91).

Gli importi stanziati per la realizzazione di interventi relativi alla viabilità nazionale e

internazionale derivano, invece, dalla reiscrizione di residui perenti. Nell’esercizio sono stati

impegnati fondi per euro 1.429.410,46 (cap. 3721) al fine della realizzazione degli interventi per la

prosecuzione e il completamento delle opere e degli investimenti di cui all’art. 4 del DPR 100/1978

e all’art. 1 del DPR 101/1978. Le opere sono state finanziate con fondi di provenienza esterna,

erogati in attuazione degli accordi di Osimo.

Per quanto concerne i porti e le vie navigabili di competenza regionale, si osserva che nell’esercizio

sono state reperite risorse per euro 46.039.193,41 anche se gli impegni assunti al 31.12.2014

ammontano a soli euro 10.804.918,81.

Tabella 171 Spesa per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale: portualità, collegamenti via acqua e opere marittime

Portualità, collegamenti via acqua e opere marittime

Ubi Descrizione stanziamenti

definitivi 2014 impegni

2014 4.3.1.1077 Opere marittime - spese correnti 7.539.364,33 7.536.156,00 4.3.2.1077 Opere marittime - spese d'investimento 25.233.200,67 1.794.256,25 4.3.1.1100 Collegamenti via acqua - spese correnti 110.000,00 110.000,00 4.3.2.1078 Porti - spese d'investimento 13.156.628,41 1.364.506,56 Totale 46.039.193,41 10.804.918,81

Page 508: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

507

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Le spese allocate nell’ubi 1077, attengono all’attività di manutenzione delle vie navigabili,

esercitata sia in via diretta dalla Regione che mediante delega ai consorzi di sviluppo industriale;

l’articolo 21 della l.r. 22/1987 “Norme in materia di portualità e vie di navigazione interna nella

regione Friuli Venezia Giulia” autorizza, infatti, l’Amministrazione regionale a provvedere

direttamente, o mediante concessione ad enti pubblici locali o consorziali, alle opere di costruzione,

di ampliamento, di ristrutturazione e di manutenzione dei porti e degli approdi marittimi, lagunari,

lacuali e fluviali, anche ad uso turistico, dei canali marittimi e delle vie di navigazione interna,

nonché delle altre opere marittime di competenza regionale.

In parte corrente sono stati destinati euro 5.818.906,00 (cap. 3780) per interventi finalizzati allo

sviluppo della portualità e della logistica: trattasi della concessione di due contributi,

rispettivamente di euro 2.000.000,00 ed euro 3.000.000,00, all’Autorità Portuale di Trieste, a

sostegno della promozione dei servizi di trasporto combinato multicliente dei contenitori da/per il

porto di Trieste e a sostegno della portualità e dell’intermodalità209, nonchè della concessione di

aiuti per euro 299.750,00 e di un contributo di euro 519.156,00 alla società Kombiverkehr per la

realizzazione di servizi di trasporto ferroviario intermodale con tratta Trieste-

Ludwigshafen/Frankfurt e per la realizzazione di servizi di trasporto ferroviario intermodale con

tratta Trieste-Worms Hafen210.

Relativamente alla spesa in conto capitale, gli impegni assunti ammontano a euro 1.794.256,25 su

importi stanziati pari a euro 25.233.200,67. Le economie sono in buona parte imputabili al

mancato impegno delle risorse finalizzate alla realizzazione degli interventi per garantire la

sicurezza della navigazione nei canali della laguna di Marano Lagunare e Grado, già di competenza

del commissario straordinario per l’emergenza socio-economico ambientale211 (euro 22.259.831,03 -

cap. 3990).

209 Dgr. 1628/2014 e dgr. 251/2014. 210 Dgr. 2322/2014 e 2018/2011 (reiscrizione residuo perento). 211 Va rilevato che tra il maggio 2002 e il mese di aprile 2012 il territorio della laguna di Marano e Grado è stato oggetto di commissariamento. Conseguentemente in tale periodo è stato nominato un commissario delegato per la realizzazione degli interventi per fronteggiare e risolvere la situazione di emergenza determinatasi nella laguna. A seguito della revoca dello stato di emergenza (aprile 2011) è stato nominato un commissario ad acta con la finalità di provvedere al trasferimento delle risorse dalla struttura commissariale alla Regione. Tale processo si è concluso a fine 2013.

Page 509: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

508

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tuttavia, ulteriori attività, che non hanno un riscontro contabile diretto negli impegni

dell’esercizio assunti con riferimento all’unità di bilancio considerata, emergono dalla Relazione di

verifica 2014-2016. In particolare:

- con dgr. 367/2014, è stato avviato uno studio morfologico e ambientale della Laguna di

Marano e Grado, destinato ad essere inserito nel “Piano di gestione del sito Natura 2000 della

laguna di Marano e Grado”. Lo stesso, infatti, è finalizzato alla creazione di uno strumento

pianificatorio, volto a normare e definire in modo scientifico gli indirizzi per una corretta gestione

in via ordinaria della Laguna, anche al fine di garantire la tutela dell’ecosistema naturale;

- sono stati eseguiti i lavori di banchinamento della riva Nord del Canale Taglio in comune di

Lignano Sabbiadoro;

- è stato effettuato il dragaggio della foce del Tagliamento, del canale d’accesso al porto di

Lignano Sabbiadoro e dei canali di Marano Lagunare, Barbana, Cialisia in comune di Palazzolo

dello Stella e in comune di Precenicco;

- si è avuto l’appalto dei lavori per il ripristino dei segnalamenti marittimi del fiume Corno e del

canale Aussa fino a Portobuso;

- è stato dato avvio delle procedure per il dragaggio di porto Casoni in comune di Lignano

Sabbiadoro;

- è stato realizzato un nuovo dragaggio dei canali dell’abitato di Marano Lagunare;

- in merito ai lavori di dragaggio del fiume Corno, con dgr. 1196 dd. 26.6.2014 la Direzione

centrale Infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università è stata

autorizzata alla stipula di una convenzione, con il Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento e con il

Consorzio di Bonifica Bassa Friulana, per lo svolgimento delle attività di:

- supporto alla redazione della perizia di variante finalizzata al riavvio dei lavori (compresi gli

elaborati tecnici necessari per l’ottenimento di tutti i pareri e le autorizzazioni richieste per le

attività di supporto alla direzione lavori, misura e contabilità),

- esecuzione di rilievi ed indagini propedeutiche alla progettazione, al collaudo, ai frazionamenti,

all’attività espropriativa e all’eventuale predisposizione della variante urbanistica212.

A seguito della stipulazione della convenzione le parti hanno concordato un programma inerente

tempi e modalità di realizzazione degli interventi.

212 La spesa conseguente è stata posta a carico dell’ubi 4.3.2.1077 e del capitolo 3990 del bilancio 2013.

Page 510: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

509

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con riferimento alle risorse stanziate all’unità di bilancio 1100 – Collegamenti via acqua, si rileva

che le stesse sono state interamente destinate alla corresponsione, a Trieste Lines srl, della

compensazione economica relativa ai servizi marittimi internazionali di linea tra i porti regionali e

quelli delle repubbliche di Slovenia e Croazia.

L’art. 4 comma 129 della l.r. 1/2004 ha infatti autorizzato l’Amministrazione regionale a concedere

contributi alle imprese esercenti servizi marittimi internazionali di linea tra i porti della Regione

Autonoma Friuli Venezia Giulia e quelli delle limitrofe Repubbliche di Slovenia e Croazia, purché

conseguenti a formali affidamenti da parte del soggetto pubblico che ha imposto i relativi obblighi

di servizio.

Già nel 2011 la Regione aveva affidato la gestione dei servizi in parola alla società Trieste Lines srl

di Trieste; la convenzione rep. n. 9464 dd. 27.6.2011 assegnava una compensazione economica di

euro 989.000,00 (Iva esclusa) al fine della copertura dei costi derivanti dall’adempimento degli

obblighi di servizio pubblico assunti dalla società, tenuto conto dei ricavi presunti da traffico,

nonché di un margine di utile per l’adempimento di detti obblighi.

In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 5 comma 2 e dall’art. 6 commi 1, 2, 3, 4 e 5213,

nell’esercizio 2014 il Servizio mobilità ha provveduto al riaffido del servizio in argomento mediante

l’impiego di fondi europei afferenti il progetto strategico EA SEA-WAY (programma IPA Adriatic

2007-2013) per euro 690.000,00 (cap. 1263 ubi 1.5.2.1032) e mediante fondi regionali per euro

110.000,00 (cap. 3912 ubi 4.3.1.1100).

Tabella 172 Spesa per il servizio di trasporto marittimo internazionale

213 Secondo la convenzione il riaffido annuale è possibile nel triennio successivo al primo affidamento salvo l’indicizzazione della compensazione economica, sulla base del tasso medio di inflazione del settore trasporti. L’art. 6 evidenzia come i servizi nel caso di riaffido siano analoghi a quelli indicati nella Convenzione stessa potendo subire mere variazioni quantitative di frequenza nel limite massimo del 30%.

Capitolo

Stanziamento definitivo

2014

Impegnato

3912 – Contributi alle imprese affidatarie di servizi marittimi internazionali di linea tra i porti della Regione e quelli delle Repubbliche di Slovenia e Croazia per la copertura di maggiori oneri conseguenti agli obblighi di servizio

110.000,00 110.000,00 Riaffido servizio di trasporto marittimo passeggeri di linea internazionale a società Trieste Lines srl

1263 – Interventi nell’ambito del programma comunitario Ipa Adriatico 2007-2013 – Progetto EA SEA - WAY

810.150,81 703.396,59 per euro 690.000,00 impegno per servizio di trasporto internazionale di linea a favore della società Trieste Lines srl.

Page 511: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

510

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia e della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Il sostegno delle linee di sviluppo del Porto di Trieste e la prosecuzione della gestione dei Porti di

Monfalcone e Nogaro al fine di giungere ad una integrazione dei due scali favorendo gli

investimenti privati necessari al loro sviluppo (ubi 4.3.2.1078) hanno determinato stanziamenti per

euro 13.156.628,41 che tuttavia hanno generato impegni per soli euro 1.364.506,56. Le principali

economie, imputabili alle procedure di riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date

di scadenza dei ruoli di spesa fissa, riguardano l’erogazione di contributi pluriennali a copertura

delle spese derivanti dai mutui stipulati per la realizzazione di programmi di investimento

rispettivamente da parte dell’Autorità portuale, del Consorzio per lo sviluppo industriale del

Comune di Monfalcone e del Consorzio per lo sviluppo industriale dell’Aussa-Corno (cap. 3775 per

euro 6.541.924,12, cap. 3792 per euro 2.635.949,57 e cap. 3800 per euro 2.614.248,16).

Dalla relazione di verifica risulta tuttavia che “per il porto di Monfalcone nel corso del 2014 sono

state formalizzate ulteriori deleghe amministrative all’Azienda porto sia per la gestione degli

approdi, finanziati con i fondi autostrade del mare, sia per la security, nonché al Consorzio per lo

sviluppo industriale di Monfalcone per la manutenzione complessiva delle parti comuni in ambito

portuale”.

Relativamente al settore aeroportuale, si riscontra che l’art. 5 comma 7 della l.r. 12/2010, ha

autorizzato l’Amministrazione regionale a concedere un contributo straordinario, nel limite di 3

milioni di euro, a favore della Società Aeroporto Friuli Venezia Giulia SpA al fine di sostenere gli

oneri derivanti dagli interventi di miglioramento e potenziamento del servizio di trasporto aereo

dei passeggeri dallo scalo regionale verso gli aeroporti nazionali e internazionali.

Tabella 173 Spesa per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale: aeroportualità Aeroportualità

ubi Descrizione stanziamenti definitivi 2014 impegni 2014 4.4.2.1080 Aeroporti- spese d'investimento 3.030.000,00 3.030.000,00 Totale 3.030.000,00 3.030.000,00

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Per il sostegno delle linee afferenti lo scalo di Ronchi dei Legionari e il potenziamento

infrastrutturale mediante rifacimento della pista, nel bilancio regionale sono stati stanziati, al

titolo II della spesa, euro 3.030.000,00 interamente impegnati.

Page 512: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tale importo è stato destinato alla società Aeroporto Friuli Venezia Giulia spa:

- per euro 1.000.000,00, a titolo di contributo straordinario per la realizzazione del polo

intermodale annesso all’aeroporto,

- per euro 2.000.000,00, per attività di marketing al fine del miglioramento e potenziamento del

servizio di trasporto aereo passeggeri dallo scalo regionale verso gli aeroporti nazionali. In merito si

sottolinea che, dal secondo report 2014 sul “Controllo di gestione operato nel ciclo della

pianificazione strategica”, emerge come sia stato avviato un confronto con Aeroporto FVG, e in

particolare con Alitalia, per verificare l’efficacia dell’azione di marketing finanziata dalla

regione214;

- per euro 30.000,00, al fine della rimozione di infrastrutture per l’approvvigionamento idrico

dismesse ed interferenti con i lavori di realizzazione del polo intermodale annesso all’aeroporto.

Tabella 174 Spesa per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale: intermodalità Intermodalità

ubi Descrizione stanziamenti

definitivi 2014 impegni

2014

4.5.1.1081 Servizi e infrastrutture di supporto ai traffici - spese correnti 69.390,00 69.390,00

4.5.1.1083 Programmi comunitari - spese correnti 18.347,95 -

4.5.2.1081 Servizi e infrastrutture di supporto ai traffici - spese di investimento 4.414.993,80 1.534.993,80

Totale 4.502.731,75 1.604.383,80

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

Nel settore dell’intermodalità l’azione regionale, in applicazione di regimi di aiuto vigenti sino al 31

dicembre 2014, ha cercato di implementare i servizi di trasporto delle merci con modalità

alternative alla strada, quali la ferrovia e il mare (ubi 1081). In realtà le risorse stanziate per la

parte capitale non sono state interamente impegnate. Le economie riguardano:

l’erogazione di un contributo straordinario alla società per azioni Centro commerciale

all’ingrosso di Pordenone a fronte dei mutui contratti per la realizzazione di un centro

intermodale di raccolta e smistamento merci nonché per la realizzazione del centro servizi del

centro medesimo (cap. 3872 -euro 2.130.000,00),

214 L’esame dell’utilizzo dei fondi regionali a sostegno dell’azione di marketing ha determinato la predisposizione di un report in data 22.12.2014.

Page 513: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

512

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

l’erogazione di un contributo pluriennale alla società per azioni Interporto Alpeadria di

Cervignano del Friuli per la realizzazione dell’interporto (cap. 3879 -euro 250.000,00),

la concessione di un contributo pluriennale al comune di Udine a sollievo degli oneri di

ammortamento del mutuo contratto per finanziare l’ampliamento e la ristrutturazione

funzionale del mercato agroalimentare all’ingrosso di Udine (cap. 9092 -euro 500.000,00).

Dalla relazione di verifica emerge tuttavia che il mancato impegno della quota annuale di

contributo pluriennale, già concesso in esercizi precedenti è dovuto alla “procedura di

riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa prevista

dall’art. 13, commi 2 e 3 della lr. 15/2014”.

Risulta invece erogato un contributo, previsto dall’art. 6 comma 12 della lr. 17/2008, di euro

1.499.993,80 alla società Ferrovie Udine Cividale srl per interventi diretti al potenziamento della

dotazione di materiale rotabile da destinarsi al trasporto delle merci (cap. 3809)215.

Per quanto concerne le ulteriori voci di spesa afferenti alle ubi 4.7.2.1085, 4.8.2.2030 e 4.8.2.2031 si

evidenzia quanto segue:

- l’ubi 1085, registra impegni per euro 307.604,82 relativi all’erogazione di contributi a fronte di

spese per progettazione preliminare di interventi di riqualificazione viaria 216 . Trattasi di

reiscrizione di residui perenti;

- l’ubi 2030, evidenzia impegni per euro 12.514.698,54 connessi alla reiscrizione di residui perenti

per interventi stradali di interesse statale e regionale previsti dagli accordi di programma quadro.

Trattasi del finanziamento concesso all’Anas spa per la ristrutturazione degli assi stradali di

interesse statale e regionale previsti nell’Accordo di programma quadro dd. 4.3.2005 (euro

11.998.542,99 -cap. 3690), delle spese per il finanziamento regionale dell’accordo di programma

quadro stipulato in materia di infrastrutture viarie e di comunicazione in data 10.3.2005 (euro

491.155,01 cap. 3928) e dei maggiori oneri sostenuti da Autovie Servizi spa in relazione alla

convenzione VTP/2/98 (euro 25.000,65 – cap. 283).

Dalla Relazione di verifica emerge altresì che a seguito dell’inserimento dell’intervento di

collegamento stradale tra Sequals e Gemona del Friuli (1° lotto funzionale) tra le opere dell’intesa

generale quadro con il Governo in materia di infrastrutture strategiche, è stata richiesta la 215 Dgr. 2795/2009. 216 Dalla situazione partitaria emerge che tali impegni riguardano: per euro 15.028,59 attività di progettazione preliminare di interventi di riqualificazine della SS 13 e per euro 23.816,69 attività di progettazione preliminare di interventi di riqualificazione della SS 56 assegnati entrambe alla Provincia di Udine; per euro 268.759,54 attività di progettazione definitiva del completamento della tangenziale a sud di Udine assegnati ad Autovie Servizi spa.

Page 514: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

513

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

riprogrammazione degli interventi e la riassegnazione delle risorse per l’intervento della

riqualificazione della viabilità riguardante la variante Sud di Dignano. A novembre 2014 il Nucleo

di valutazione e verifica degli investimenti pubblici ha dato parere positivo alla richiesta di

riprogrammazione formulata dalla Direzione centrale;

- l’ubi 2031, registra impegni per euro 14.650,24 connessi alle attività del progetto Transitects-

Transalpine Transport Architects concluso a dicembre 2014.

Tabella 175 Altre spese per miglioramento della competitività del sistema infrastrutturale

ubi Descrizione stanziamenti

definitivi 2014 impegni

2014 4.7.2.1085 Sistemi di trasporto: studi e progettazioni 307.604,82 307.604,82 4.8.2.2030 Pianificazione e programmazione - sp. investimento 16.514.698,65 12.514.698,65 4.8.2.2031 Programmi comunitari - sp. investimento 14.650,24 14.650,24 Totale 16.836.953,71 12.836.953,71

Fonte: Elaborazione su dati della Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie

12.4 Considerazioni conclusive sull’intervento finanziario della Regione nel settore dei trasporti e delle infrastrutture

Quanto riportato nei precedenti paragrafi, consente di apprezzare sotto un profilo principalmente

economico l’impegno sotteso al raggiungimento dei due obiettivi previsti nel Piano strategico della

Regione 2014-2018.

In merito all’obiettivo di miglioramento del servizio di trasporto pubblico, si osserva che la spesa

impegnata nel 2014:

- ha consentito un concreto potenziamento dei servizi di trasporto ferroviari a media e lunga

percorrenza, vista l’aggiunta di una ulteriore coppia di treni diretti Frecciabianca da/verso Milano

e una coppia di collegamenti diretti Frecciargento AV da/verso Roma entrambi con partenza da

Trieste217;

- ha garantito la prosecuzione dei servizi erogati negli anni precedenti, visto che i contratti in

scadenza sono stati prorogati e le risorse impegnate sono risultate sostanzialmente in linea con

quelle delle annualità pregresse.

Peraltro, si sono riscontrate misure di contenimento dei costi concernenti:

217 Ciò ha comportato un incremento della spesa per euro 881.100,00.

Page 515: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

514

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

- i trasferimenti per l’erogazione dei servizi flessibili. L’articolo 4, comma 2, della legge regionale

n. 23 del 27 dicembre 2013218 ha stabilito che il finanziamento trasferito dall’Amministrazione

regionale alle Province (ai sensi dell’articolo 20 della legge regionale 20 agosto 2007, n. 23)

comprende, per l’anno 2014, anche la copertura delle spese, fino alla concorrenza di 300.000,00

euro, per l’attivazione di servizi di trasporto pubblico locale, flessibili aggiuntivi o sostitutivi del

servizio, (erogato ai sensi del successivo articolo 38, comma 4, della medesima legge regionale

23/2007) che interessano la popolazione residente nei territori montani delimitati ai sensi

dell’articolo 2 della legge regionale 20 dicembre 2002, n. 33;

- la limitazione della prosecuzione del regime sperimentale della libera circolazione delle forze

dell’ordine sui mezzi del servizio ferroviario regionale alla sola categoria delle Forze di Polizia di cui

all’articolo 16 della legge n. 121/1981 (ovvero Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della

Guardia di Finanza, Corpo degli agenti di custodia ed il Corpo forestale dello Stato) introdotta con

dgr. n. 182 dd. 31.01.2014.

Per quanto concerne i nuovi affidamenti, si devono evidenziare le difficoltà connesse all’avvio delle

procedure di gara, che hanno determinato ulteriori proroghe dei contratti vigenti.

A tal proposito, va peraltro detto che emerge la messa in campo di azioni concrete e

potenzialmente idonee a gettare le basi per un miglioramento qualitativo dell’offerta di trasporto

pubblico. Ci si riferisce, in particolare, ai criteri di selezione dei soggetti erogatori, che sono

incentrati sia sulla valutazione della componente economica che sulla qualità delle prestazioni da

erogare.

Da un punto di vista puramente contabile, l’analisi degli atti di spesa concernenti le erogazioni per

il servizio di trasporto ha evidenziato che i vincoli costituiti sulle risorse, piuttosto che alle

scadenze delle sottese obbligazioni contrattuali, sono stati commisurati agli stanziamenti reperiti in

bilancio.

Ciò ha trovato manifestazione relativamente a:

1. le erogazioni spettanti a Ferrovia Udine-Cividale per i servizi di cui al disciplinare

n.25/2012219;

218 Recante “Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia–Legge finanziaria 2014”. 219 che dovrebbero essere erogate in via anticipata per il 90 per cento entro il mese di marzo, e per il restante 10 per cento entro il mese di giugno dell’anno successivo. Gli impegni sono stati posti completamente a carico dell’esercizio 2014.

Page 516: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

515

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2. i corrispettivi spettanti a Trenitalia spa in relazione alla conv. rep. n.9146/2009 e all’atto

integrativo n.9282/2010220;

3. i trasferimenti spettanti alle Province relativamente alle erogazioni connesse ai contratti

per il trasporto automobilistico e marittimo221;

4. per i corrispettivi dovuti a Trenitalia in relazione al servizio di media/lunga percorrenza con

riferimento al periodo 13.12.2014-12.12.2015222;

Si osserva inoltre che già in occasione della Relazione al rendiconto generale della Regione Friuli

Venezia Giulia per l’esercizio 2013, si era evidenziato come la contrazione delle risorse reperibili in

bilancio in alcuni casi fosse causa di una variazione delle modalità di assunzione degli impegni di

spesa. Nell’esercizio 2014, tale circostanza continua a riguardare i seguenti aspetti:

1. le fasi connesse alle procedure per l’assunzione degli impegni di spesa223,

2. la congruità degli impegni assunti224,

3. l’esecuzione delle prestazioni che in alcuni casi ha preceduto il decreto di impegno, non in

linea con il disposto dall’art. 44 comma 2 della lr. 21/2007225.

220 che dovrebbero essere erogati, in via preventiva, per il 90 per cento dell’ammontare entro il mese di marzo di ogni anno di fornitura del servizio, previa emissione della fattura da parte di Trenitalia entro il mese di gennaio, e a saldo (per il restante 10 per cento) entro il mese di luglio dell’anno successivo previa emissione di fattura da parte di Trenitalia entro il mese di maggio. Si riscontrano invece impegni per euro 39.241.982,03 interamente di competenza dell’esercizio 2014. 221 che sono da erogare per il 90 per cento entro quarantacinque giorni dall’entrata in vigore della legge finanziaria regionale e per il restante 10 per cento a seguito di una serie di dichiarazioni rese dalle unità di gestione in merito alla rispondenza dei servizi erogati agli obblighi contrattuali e alle indicazioni contenute nel Piano regionale per il trasporto pubblico locale (e pertanto dopo il 31 dicembre dell’esercizio in corso). L’importo di euro 131.300.000,00 è stato impegnato interamente a competenza 2014. 222 Con DGR n. 2194 del 20.11.2014 si è provveduto a prenotare l’importo disponibile a competenza 2014 (88.900,00 euro) e quello stanziato a competenza 2015 (2.000.000,00 euro) sul capitolo 3820 pur sapendo che tali risorse non risultano sufficienti a coprire quanto dovuto in considerazione anche dell’aggiornamento da apportare in relazione all’art. 4 comma 2 della conv. rep. 9555/2012. 223 Riguardo al primo aspetto, a titolo esemplificativo, si riscontra che la prenotazione di risorse per euro 1.500.000,00, in favore di Ferrovie Udine Cividale srl, per la prosecuzione del servizio di trasporto transfrontaliero Mi.co.tra nel periodo 15.12.2013-13.12.2014 (dgr. 310/2014) è stata seguita da un successivo provvedimento di sprenotazione per euro 8.333,35 (dgr. 365/2014) teso a garantire la copertura dei costi derivanti dalla libera circolazione delle forze di polizia in quanto non vi erano risorse disponibili sul competente capitolo di bilancio. Con dgr. 2155/2014, a seguito dell’intervento della lr 15/2014, che ha integrato le disponibilità del capitolo 3815, si è potuto reintegrare la prenotazione iniziale connessa alla spesa per il servizio di trasporto. 224 In merito alla congruità degli impegni assunti, sempre a titolo esemplificativo, si riscontra che in relazione al servizio di trasporto ferroviario regionale e locale 2014, verso Trenitalia sono stati impegnati euro 39.241.982,03 a fronte di un importo spettante, determinato in base alle clausole del contratto, di euro 40.588.984,94. 225 Con riferimento alla tempistica di esecuzione dei contratti, si rilevano tre casi: a) per il servizio di trasporto transfrontaliero Mi.co.tra del periodo 15.12.2013-13.12.2014, disciplinato con convenzione sottoscritta in data 16.12.2013, l’impegno di spesa è stato assunto con decr. MOB./1928/2014/TPL dd. 5.5.2014;

Page 517: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con riferimento al potenziamento delle infrastrutture di trasporto e al connesso miglioramento di

competitività, il dato più rilevante concerne la dinamica degli stanziamenti e quella degli impegni:

le stesse, infatti, sono state influenzate, da un lato, dalla reiscrizione di residui perenti e, dall’altro,

dai mancati impegni per il riallineamento delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza

dei ruoli di spesa226.

Nell’esercizio 2014, la reiscrizione di residui perenti è stata rilevante, riguardando risorse per euro

53.782.574,32, relativamente alla sola finalità 4 del titolo II, inclusa nell’aggregato considerato, che

presentava stanziamenti complessivi per euro 139.358.924,58.227

Tale circostanza attenua l’importanza dell’incremento degli stanziamenti del titolo II228.

L’effetto della reiscrizione di residui perenti risulta ancora più consistente se si considerano gli

importi impegnati nel triennio per il titolo II229.

In merito a tali circostanze, la Direzione Centrale ha precisato che tali impegni hanno riguardato

per la maggior parte progettazioni e opere di viabilità avviati o da avviarsi nel 2014 e nel 2015 (per

un totale di euro 52.615.822,48)

Di seguito si riporta, in via esemplificativa, il dettaglio riguardante sia gli importi che l’oggetto

degli interventi finanziati a seguito della re iscrizione.

b) per il servizio di trasporto ferroviario a media/lunga percorrenza del periodo 15.12.2013-13.12.2014, di cui alla conv. 9555/2012, il decreto di impegno n. 4447 è stato assunto in data 28.10.2014; c) il servizio integrativo di trasporto ferroviario a media/lunga percorrenza, reso a decorrere dal 15.12.2013 e fino al 13.12.2014, è stato autorizzato soltanto con la legge di assestamento 2014. Inoltre, si segnala che la convenzione integrativa rep. 9683 è stata sottoscritta in data 24.9.2014, mentre l’impegno è stato assunto con decreto n. 4447 dd. 28.10.2014. 226 si veda, sul punto, la previsione dell’art. 13, commi 2 e 3, della lr. 15/2014. 227 Ovvero il 38,60% degli stanziamenti della finalità 4 del titolo II. 228 Infatti, la reiscrizione dei residui perenti per tutte le finalità del titolo II è risultata pari a euro 53.853.970,24 per il 2014 a fronte euro 11.724.564,53 del 2013 e di euro 34.942.670,81 del 2012; se si depurano gli stanziamenti di tali valori per i tre esercizi, risulta che l’aumento delle risorse stanziate nel 2014 è pari a euro 27.350.183,88 rispetto al 2013 e pari a euro 2.213.020,68 rispetto al 2012. 229 Posto che tutti i residui perenti reiscritti sono stati impegnati con esclusione del solo importo di euro 17.000,00 afferente il cap. 3934 (ubi 1.1.2.1095) per l’esercizio 2014, depurando gli impegni assunti dalla quota afferente i residui perenti, si evidenziano impegni per euro 86.608.306,42 nel 2012, euro 53.577.650,01 nel 2013 ed euro 52.701.518,64 nel 2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

cap. importo oggetto 3700 26.889.595,00 Pagamenti ad Autovie Venete S.p.A. per interventi lotto 2 nuovo svincolo Palmanova variante

352, nuovo collegamento A4 lotto 3 stralcio 2, bretellina di Caneva, svincolo Ronc San Michele, svincolo S.Giovanni e circonvallazione sud Pordenone

3690 11.998.542,99 Pagamenti ad Anas S.p.A. a compensazione di debiti per la realizzazione del collegamento Opicina-Fernetti, interventi previsti nell’APQ del 10 marzo 2005 e progettazioni 3670 3.025.000,00

3671 975.000,00 3671 4.350.000,00 Pagamento alla Provincia di Pordenone delle indennità provvisorie espropriazioni nell’ambito

della delegazione amministrativa dei lavori di costruzione della circonvallazione di San Vito al Tagliamento

3671 910.700,00 Acconto del 10% a Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. dei lavori in delegazione amministrativa per la realizzazione della circonvallazione di Fiume Veneto e dell’interconnessione con l’asse Azzano Decimo – Pasiano

3721 801.333,32 Pagamenti Sdag s.p.a. per Osimo grande Viabilità TS-Gorizia 3671 675.000,00 Pagamento alla Provincia di Udine della progressione della spesa per lavori in delegazione

amministrativa di sistemazione a livelli sfalsati dell’incrocio di Basaldella 3921 662.480,00 Saldo contributo a favore del Comune di Gorizia per la realizzazione degli interventi di

riqualificazione della viabilità interna (via Garibaldi – via Mazzini - via della Monache) 3700 635.019,21 Pagamento alla Provincia di Pordenone del terzo acconto per la progettazione nell’ambito della

delegazione amministrativa relativa alla progettazione dell’intervento di nuova viabilità dell’area del mobile e asse Bannia – Fiume Veneto – Azzano Decimo e Pasiano

3721 628.077,14 Pagamenti al Comune di Gorizia per l’acconto del 3° lotto per l’intervento circonvallazione Gorizia e saldo 1° lotto delega lavori di costruzione collegamento viario ponte VIII Agosto con S.S. 56

3700 619.748,28 Pagamenti al Comune di Sacile per interventi di viabilità a soppressione passaggi a livello. 3712 415.121,16 Pagamento progettazione tangenziale sud di Udine ad Autovie Venete S.p.A. 3671 30.205,00 Pagamento alla Provincia di Belluno per cofinanziamento lavori s.p. 465

A margine delle presenti considerazioni, va peraltro rilevato che il divario registrato nel 2014 tra

stanziamenti e impegni230 del titolo II appare trovare fondamento nell’operazione di riallineamento

delle imputazioni contabili rispetto alle date di scadenza dei ruoli di spesa, introdotta dall’art. 13,

commi 2 e 3 della L.r. 15/2014.

Come ultima considerazione relativa al settore trasporti e infrastrutture, si deve da ultimo

evidenziare che, da un punto di vista puramente contabile, la spesa connessa al servizio di

trasporto marittimo transfrontaliero è stata collocata in parte al titolo I (cap. 3912) e in parte al

titolo II(cap. 1263), pur riguardando il medesimo servizio.

230 Euro 173.236.688,58 a fronte di impegni per euro 106.538.488,88 relativamente al titolo II.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

13. TRASFERIMENTI ISTITUZIONALI AL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI

Premessa metodologia e risultanze della gestione

L’art. 4 dello Statuto di autonomia attribuisce alla competenza legislativa esclusiva 231 della

Regione la materia dell’ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni. L’art. 9 del

d.lgs. 2.1.1997 n. 9, recante le norme di attuazione per la suddetta materia, stabilisce che spetti alla

Regione disciplinare la finanza locale, l'ordinamento finanziario e contabile, l'amministrazione del

patrimonio e i contratti degli enti locali e prevede che essa li finanzi con oneri a carico del proprio

bilancio

Ai fini della parificazione del rendiconto regionale acquista pertanto particolare rilevanza

monitorare le dinamiche dei trasferimenti regionali alle autonomie locali, non solo per poter

attribuire un valore finanziario a questa fondamentale prerogativa costituzionale della Regione,

ma anche e soprattutto per verificarne l’incidenza sul bilancio regionale. L’analisi di tali dinamiche

consente poi, indirettamente, di poter disporre di un quadro finanziario al quale riferire le

variazioni delle esigenze di spesa degli enti locali, quali derivano e deriveranno dalle significative

modificazioni dei loro assetti istituzionali previste dalla legislazione riformista dell’ultimo periodo.

Per questi motivi, in questa sede, da alcuni anni vengono analizzati i trasferimenti regionali

finalizzati al finanziamento delle funzioni fondamentali degli enti locali della regione, ivi comprese

quelle necessarie per il loro funzionamento. Si tratta di una parte delle risorse complessive che la

Regione trasferisce agli enti locali, rimanendo escluse dall’analisi le risorse finalizzate alla

realizzazione di specifici interventi, tra le quali rientrano quelle che, a titolo di contributo,

assistono i mutui all’uopo contratti dagli enti locali.

I trasferimenti qui presi in considerazione sono pertanto definiti come quelli “attinenti l’assetto

istituzionale” del sistema “Regione – autonomie locali” e rappresentano quindi la parte più rigida

del complesso delle risorse loro trasferite, in quanto destinate a garantire il loro funzionamento e

l’esercizio delle fondamentali funzioni loro intestate. 231 Nel senso precisato dall’articolo stesso secondo cui la potestà legislativa nelle materie indicate dall’articolo 4 deve essere esercitata “in armonia con la Costituzione, con i principi generali dell’ordinamento giuridico della Repubblica con le norme fondamentali delle riforme economico-sociali e con gli obblighi internazionali dello Stato, nonché nel rispetto degli interessi nazionali e di quelli delle altre Regioni”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

L’analisi condotta dalla Sezione su siffatti trasferimenti segue il percorso metodologico adottato

negli anni precedenti. Partendo dall’esame delle disposizioni normative dettate dall’articolo 10

della legge regionale 27 dicembre 2013, n. 23 (“legge finanziaria 2014”) e dall’art. 10 della legge

regionale 4 agosto 2014, n. 15 (“assestamento del bilancio 2014 e del bilancio pluriennale per gli

anni 2014-2016 ai sensi dell’art. 34 della legge regionale 21/2007”), l’indagine si focalizza sulle

assegnazioni delle risorse iscritte alla “Finalità 9 – Sussidiarietà e devoluzione”, “Funzione 1 –

Sistema delle autonomie locali” del bilancio regionale dell’anno 2014, che rappresenta l’aggregato

contabile più significativo ai fini ora in esame.

In questo quadro, grande rilevanza esercitano le modalità di finanziamento della spesa e in

particolare il finanziamento che trova fondamento nella compartecipazione degli enti locali ai

proventi dei tributi erariali (cosiddetti decimini) nelle misure e nei termini annualmente stabiliti

dalle leggi finanziarie regionali e dalle leggi di assestamento.

La relazione che segue, dopo una sintetica disamina delle risultanze della gestione finanziaria della

“Funzione 9.1”, seguendo la logica espositiva dell’analisi comparata nel triennio 2012-2014,

procede prioritariamente all’esame delle modalità di assegnazione agli enti locali delle risorse da

compartecipazione ai proventi dei tributi erariali riscossi nel territorio regionale, come definite

dalla programmazione finanziaria (legge regionale n. 23 del 2013, legge regionale n. 15 del 2014 e

Relazione politico-programmatica 2014-2016, approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 13

dicembre 2013), per giungere alle verifiche sui dati finanziari della spesa, disaggregata fra le diverse

finalizzazioni dei trasferimenti oggetto di analisi (trasferimenti ordinari, trasferimenti per

l’esercizio associato di funzioni e servizi, trasferimenti per il concorso agli oneri del comparto unico

del pubblico impiego regionale e locale, trasferimenti per sicurezza e polizia locale, trasferimenti a

seguito di trasferimenti di funzioni, altri trasferimenti, trasferimenti diversi e spese dirette della

Regione).

In tale contesto di analisi, preme sottolineare che la classificazione delle spese iscritte alla

“Funzione 9.1”, come riportata nelle diverse tabelle, è impostata tenendo conto principalmente del

profilo normativo delle spese medesime, della loro attinenza a macro-obiettivi/settori di intervento

rilevabili negli strumenti di programmazione finanziaria, dell’iscrizione a capitolo, nonché della

loro aggregazione nelle unità di bilancio. I dati della gestione sono esposti in termini di utilizzo

della risorse, intendendo con tale espressione per l’analisi riferita agli anni 2012 e 2013, l’insieme

degli “impegni di spesa e dei trasferimenti a competenza derivata”, presupponendo anche in

Page 521: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

relazione a questi ultimi l’esistenza di atti di gestione delle risorse. Le spese del 2014 invece, sono

rilevate esclusivamente in termini di “impegno di spesa” data l’entrata in vigore della legge

finanziaria del 2015 che con l’art. 13, c. 3, di modifica dell’art. 31 della legge regionale 8 agosto

2007, n. 21, ha soppresso l’istituto della competenza derivata a partire dal rendiconto 2014 cosicché

tutti gli stanziamenti non impegnati nell’esercizio sono inviati in economia di bilancio.

Si precisa inoltre che, per lo svolgimento della presente analisi, ci si è avvalsi anche delle

informazioni e dei dati riportati nella Relazione di verifica che accompagna il Rendiconto generale

dell’anno 2014, nonché delle note illustrative della gestione finanziaria di interesse contenute nelle

circolari trasmesse agli enti dalla competente Direzione centrale funzione pubblica, autonomie

locali e coordinamento delle riforme (note del 7 gennaio 2014 e del 7 agosto 2014).

La tabella che segue rappresenta i risultati di gestione della “Funzione 9.1” (competenza e residui),

tratti dal Rendiconto 2014, analizzati anche attraverso gli indicatori della “capacità di impegno” e

della “velocità di pagamento”.

Page 522: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 176 – Risultanze della gestione della funzione 9.1. Sistema delle Autonomie locali

in c/competenza

[D]

in c/ residui

[E]

complessivi

[F] = [D] + [E]

C 508 .214 .161,55 499 .621.043 ,33 98 ,31% 498 .374 .252 ,38 99 ,75% 8 .593 .118 ,22

R 20 .302 .998 ,46 20 .302 .998 ,46 100 ,00% 20 .302 .998 ,46 100 ,00% -

C 32 .788 .905,09 32 .788 .905,09 100 ,00% 32 .787.957,64 100 ,00% -

R - - - -

C 201.584 ,00 189 .769 ,98 94 ,14% 8 .976 ,78 4 ,73% 11.814 ,02

R 331.331,55 322 .594 ,15 97,36% 307.100 ,35 95,20% 8 .737,40

C 17.530 .686 ,73 17.527.576 ,73 99 ,98% 13 .552 .576 ,75 77,32% 3 .110 ,00

R 3 .399 .950 ,56 3 .207.635,56 94 ,34% 3 .207.635,56 100 ,00% 192 .315,00

C 676 .407,16 592 .616 ,46 87,61% 221.516 ,46 37,38% 83 .790 ,70

R 675.084 ,35 630 .057,80 93 ,33% 372 .029 ,70 59 ,05% 45.026 ,55

C 5.353 .486 ,22 5.125.237,02 95,74% 4 .068 .635,02 79 ,38% 228 .249 ,20

R 4 .857.695,00 4 .803 .745,00 98 ,89% 2 .690 .541,00 56 ,01% 53 .950 ,00

C 950 .000 ,00 944 .849 ,60 99 ,46% - 5.150 ,40

R 289 .170 ,50 289 .170 ,50 100 ,00% 219 .250 ,00 75,82% -

C 7.000 .000 ,00 7.000 .000 ,00 100 ,00% - -

R - - - -

C 6 .976 .805,35 155.303 ,85 2 ,23% - 6 .821.501,50

R 4 .913 .450 ,00 4 .913 .450 ,00 100 ,00% 25.000 ,00 0 ,51% -

C 579 . 6 9 2 .0 3 6 ,10 56 3 . 9 4 5 . 3 0 2 ,0 6 97,28% 54 9 . 0 13 .9 15 ,0 3 9 7 , 3 5% 15 .74 6 .73 4 ,0 4

R 3 4 .76 9 .6 8 0 , 4 2 3 4 .4 6 9 . 6 51,4 7 99 ,14% 2 7 . 12 4 .555 ,0 7 78 ,6 9 % 3 0 0 .0 2 8 ,9 5

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

9 .1.2 .3420Interventi specifici -

Spese d 'inves t imento25.000 ,00 0 ,49%

To t a li f unz io ne 9 .1 576 .13 8 .4 70 ,10 9 6 ,2 8 %

9 .1.2 .1156Po lizia locale e po lit iche

d i s icurezza - Spese d 'inves t imento

219 .250 ,00 17,77%

9 .1.2 .1159Funzioni delegate dalla

Reg ione - Spese d 'inves t imento

- -

9 .1.1.3420Interventi specifici -

Spese co rrenti593 .546 ,16 48 ,54%

9 .1.2 .1153Tras feriment i al s is tema delle Autonomie locali - Spese d 'inves t imento

6 .759 .176 ,02 68 ,08%

9 .1.1.1156Po lizia locale e po lit iche

d i s icurezza - Spese co rrenti

316 .077,13 61,69%

9 .1.1.1159Funzioni delegate dalla

Reg ione - Spese co rrenti

16 .760 .212 ,31 80 ,83%

9 .1.1.1153Tras feriment i al s is tema delle Autonomie locali -

Spese co rrenti 518 .677.250 ,84 99 ,76%

9 .1.1.1154Comparto unico

reg ionale - Spese co rrenti

32 .787.957,64 100 ,00%

Capacità di

impegno

[C]=[B] / [A]

Pagamenti Velocità

pagam. da

compet.

e resid.

[D] / [B]

[E] / [B]

Velocità

pagam.

compless.

[F] / [B]

Economie

[H]Unità di bilancio

es. fin. 2014

comp.

/resid.

Stanziamento

definitivo da

rendiconto

(compet./residui)

[A]

Impegni

[B]

Page 523: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

522

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nella “Funzione 9.1”, il raffronto tra l’ammontare degli stanziamenti definitivi (euro

579.692.036,10) e l’ammontare delle risorse impegnate (euro 563.945.302,06) evidenzia, sotto il

profilo dell’utilizzo delle risorse in termini di competenza, una capacità di impegno del 97,28%

che registra un aumento rispetto all’anno precedente (4,28%) e con riferimento al 2012 (2,78%)

e consente di evidenziare un positivo andamento gestionale. Gli impegni con l’ammontare più

elevato (euro 499.621.043,33) sono iscritti all’U.Bi. 9.1.1.1153 “Trasferimenti al sistema della

Autonomie locali – spese correnti” e afferiscono principalmente al capitolo 1859 riguardante i

trasferimenti ordinari destinati gli enti locali.

A proposito dell’andamento dell’ammontare degli impegni è importante sottolineare, come già

evidenziato nelle pagine che precedono, che l’ammontare della competenza derivata, in forza

della quale era consentito, a determinate condizioni, trasferire risorse non impegnate all'esercizio

successivo (art. 31 della l.r. 21 del 2007 modificato dall’art. 13, c. 3 della l.r. 27 del 2014), non è

valorizzato nel rendiconto dell’anno 2014 stante l’avvio del processo di adeguamento della

contabilità regionale alle innovazioni apportate dal decreto legislativo 118 del 2011 come

modificato dal decreto legislativo 126 del 2014.

L’ammontare delle economie, pari a complessivi euro 15.746.734,04, ha un peso più importante

nel rendiconto del 2014 anche a causa della previsione del rinnovato art. 31 della l.r. 21 del 2007

che vuole che tutte le somme non impegnate nel corso dell’esercizio costituiscano economia di

bilancio. In termini percentuali la variazione in aumento rispetto al 2013 è del 174,25%. Le

economie sono state conseguite per gli importi più elevati nelle U.b.i. 9.1.1.1153 e 9.1.2.3420,

precisamente nei seguenti capitoli di spesa:

U.b.i. 9.1.1.1153

o Cap. 1864 riguardante il fondo da utilizzarsi per il ripristino della neutralità finanziaria

del bilancio regionale in relazione all' IMU 2012. Art. 10 , comma 11 , l.r. 4.8.2014 n. 15

(euro 5.381.656,16);

o Cap. 1026 “trasferimenti agli enti locali a titolo di contributo concesso tenendo conto

dei gettiti standard ed effettivi dell' IMU e della TASI. Art. 1, comma 731 , l.

27.12.2013 n. 147” (euro 1.096.903,83);

o Cap. 1673 “assegnazioni compensative dallo Stato, da trasferire ai Comuni, a seguito

delle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'imposta comunale sugli immobili. Art.

10, c. 49, l.r. 14.8.2008 n. 9” (euro 800.000,00);

Page 524: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

523

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

U.b.i. 9.1.2.3420

o Cap. 2714 afferenti spese per lo "sviluppo sostenibile e promozione delle tecnologie a

basse emissioni di carbonio" - energia rinnovabile/efficienza energetica. Art. 1 , comma

124 , l. 27.12.2006 n. 296 (euro 4.795.000,00);

o Cap. 2709 “spese per lo "sviluppo sostenibile e promozione delle tecnologie a basse

emissioni di carbonio". Art. 1 , comma 124 , l. 27.12.2006 n. 296 (euro 1.954.001,00).

Le economie conseguite sui residui ammontano a euro 300.028,95 e interessano in particolare

l’U.b.i. 9.1.1.1159 afferente a “funzioni delegate dalla Regione – spese correnti” per euro

192.315,00 (64,10%).

Il volume dei pagamenti rapportato agli impegni di spesa esprime una velocità di pagamento

complessiva pari al 96,28%, derivante principalmente dal risultato positivo ottenuto nella

competenza (velocità di pagamento pari al 97,35%).

La compartecipazione degli Enti locali ai proventi dei tributi erariali riscossi nel territorio

regionale nell’anno 2014

Per l’anno 2014, le quote di compartecipazione ai proventi dello Stato riscossi nel territorio

regionale da devolvere agli enti locali sono individuate dall’art. 10, commi da 4 a 21 della legge

regionale 27 dicembre 2013, n. 23: l’ammontare è stabilito nella misura di euro 366.761.154,59,

incrementato dell’assegnazione straordinaria di euro 25.000.000,00 per un totale di euro

391.761.154,59. Nel 2014, la legge regionale n. 15 del 2014, all’art. 10, c. 2 e 3 ha disposto la

diminuzione delle devoluzioni spettanti agli enti locali (euro 19.069.074,54) per effetto della

riduzione dell’ammontare degli stanziamenti di entrata del bilancio conseguenti a seguito

provvedimenti assunti dallo Stato e dell’introduzione dell’IMU 232. A causa di tali dinamiche

l’importo delle quote di compartecipazione ai tributi erariali ammonta a euro 372.692.080,05 a

cui si sommano nel 2014 euro 71.857.839,93 corrispondenti al conguaglio positivo delle quote

spettanti agli enti locali nel 2013 considerato al netto dell’ammontare del reintegro delle minori

devoluzioni definite dalla legge finanziaria del 2014, del reintegro nel bilancio del conguaglio

IMU 2012 e dell’ammontare delle economie realizzate sui “decimini” 2013 iscritte nel bilancio

232La diminuzione di euro 19.069.074,54 corrisponde all’ammontare delle quote di gettito dell’addizionale regionale all’Irpef e della compartecipazione regionale all’Irpef relativa ai redditi su immobili non locati, sostituite dall’imposta municipale propria e riferite all’anno 2013, di competenza della Regione, quantificate in base ai dati trasmessi dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Page 525: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

524

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2014 (art. 10 c. 1 della legge regionale 15 del 2014). Di conseguenza, nel 2014 il flusso finanziario

relativo alle assegnazioni a favore delle autonomie locali ammonta a euro 444.549.919,98.

La tabella che segue espone le destinazioni delle assegnazioni derivanti dalle compartecipazioni

ai proventi dello Stato disposte dalle succitate norme suddivise per unità di bilancio e per

capitoli di spesa, e riporta pure, per un confronto, le corrispondenti assegnazioni dell’esercizio

2013.

Tabella 177 – Trasferimenti a favore delle Autonomie locali. Assegnazione delle quote di compartecipazione ai proventi dei tributi erariali riscossi nel territorio regionale. Esercizi finanziari 2012.2014

Tipologia/obiettivo della spesa Funzione

Unità di bilancio

Assegnazione - anno 2013 Assegnazione - anno 2014

Normativa di riferimento

Ammontare

Cap.

Normativa di

riferimento Ammontare Cap. (l.r. 27/2012 - l.r.

6/2013) l.r. 23/2013 - l.r. 15/2014

Trasferimento ordinario alle Province

9.1 9.1.1.1153 art 10, c.6, l.r. 27/2012 32.462.164,70 1856

art. 10 c. 7 l.r. 23/2013; art. 10 c. 13 l.r. 15/2014

32.991.948,96 1859

Trasferimento ordinario ai Comuni

9.1 9.1.1.1153 art 10, c.8, 11, 12, 15; l.r. 27/2013

274.082.842,87 1856

art. 10 c. 9 l.r. 23/2013; art. 10 c. 4, 14, 21 l.r. 15/2014

278.593.330,04 1859

Trasferimento ordinario alle Comunità montane

9.1 9.1.1.1153 art 10, c.16 l.r. 27/2014

5.554.762,66 1856

art. 10 c. 16 l.r. 23/2013; art. 10 c. 15 l.r. 15/2014

5.645.416,69 1859

Ulteriore assegnazione straordinaria ai Comuni

9.1 9.1.1.1153 - art. 10 c. 21 l.r. 15/2014

20.000.000,00 1866

Ulteriore assegnazione straordinaria ai Comuni 9.1 9.1.1.1153 -

art. 10 c. 23 l.r. 15/2014 2.500.000,00 1874

Ai Comuni e alle Province - rimborso del minor gettito connesso all'abrogazione dell'addizionale comunale e provinciale sull'energia elettrica

9.1 9.1.1.1153 art. 10 c. 5 l.r. 27/2012 e art. 10, c. 7 l.r. 14/2012

30.000.000,00 1809

art. 10 c. 5 l.r. 23/2013; art. 10 c. 19 l.r. 15/2014

32.920.000,00 1809

A Enti locali - per esercizio coordinato di funzioni, per gestione associata di servizi, per finanziamento ai Comuni risultanti da fusione

9.1 9.1.1.1153 art 10, c. 23 l.r. 27/2012

5.000.000,00 1513 art. 10 c. 21 l.r. 23/2013

5.000.000,00 1513

A Enti locali - concorso negli oneri derivanti dall' istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego

9.1 9.1.1.1154 art 10, c.21,22 l.r. 27/2012

32.788.905,09 1832

art. 10 c. 18 l.r. 23/2013; art. 10 c. 17 l.r. 15/2014

32.788.905,09 1832

Page 526: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

525

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo della spesa Funzione

Unità di bilancio

Assegnazione - anno 2013 Assegnazione - anno 2014

Normativa di riferimento

Ammontare

Cap.

Normativa di

riferimento Ammontare Cap. (l.r. 27/2012 - l.r.

6/2013) l.r. 23/2013 - l.r. 15/2014

Ai Comuni per oneri relativi a personale proveniente, per mobilità, dall'Ente Ferrovie dello Stato

9.1 9.1.1.1153 - art. 10 c. 12 l.r. 23/2013

180.000,00 1859

Agli Enti locali - per concorso oneri relativi alla concessione ai dipendenti di aspettativa sindacale retribuita

9.1 9.1.1.1153 -

art. 10 c. 13 l.r. 23/2013; art. 10 c. 25 l.r. 15/2014

770.000,00 1859

Ai Comuni montani con pop. inferiore a 3.000 abitanti - fondo per la razionalizzazione dei servizi scolastici

9.1 9.1.1.1153 - art. 10 c. 29 l.r. 15/2014

550.000,00 1867

Alle Province per spese d'investimento (art.3,c.60,L.R.1/2007)

9.1 9.1.2.1153 Art. 10 c. 5 l.r. 27/2012 1.000.000,00 1514

art. 10 c. 4 l.r. 23/2013; art. 3, c. 60 l.r. 1/2007

1.000.000,00 1514

Al Comune di Codropipo capofila associazione intercomunale Medio Friuli - acquisto dissuasori, posizionamento guardrail e ufficio mobile

9.1 9.1.2.1153 art. 10 c. 53 l.r. 27/2012

400.000,00 1840 -

Comunità Montana del Friuli Occidentale - interventi relativi al miglioramento dell'arredo urbano e della qualità dei centri abitati

9.1 9.1.2.1153 art. 10 c. 55 l.r. 27/2012

240.000,00 1841 -

Ai Comuni - accantonamento conseguente all'istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi

9.1 9.1.1.1153 art 10, c. 4 l.r.27/2012 - art. 10, c. 4 l.r. 6/2013

20.000.000,00 9616 -

Al Comune di Tolmezzo - contributo straord. per spese gestione Uffici giudiziari e relativo servizio di sorveglianza

9.1 9.1.1.1153 art 10, c. 5 e 48 l.r.27/2012

100.000,00 1736 -

Alle Province per interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio scolastico (art. 1, c.28, l.r. 30/2007)

6.1 6.1.2.5059 art 10, c. 5 l.r.27/2012 4.000.000,00 1698

art. 10 c. 4 l.r. 23/2013; art. 1, c. 28 l.r. 30/2007

4.000.000,00 1698

Al Comune di Pocenia - contributo per gli oneri sostenuti per il ricovero e la custodia dei cani randagi

7.2 7.2.1.1134 art. 10 c. 50 l.r. 27/2012

50.000,00 1406 -

Iniziative di formazione e aggiornamento del personale del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale

11.3 11.3.1.1180 art 10, c.30 l.r.27/2012; art. 12 da c. 30 a c 32 l.r. 6/2013

1.000.000,00 1327 -

Page 527: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

526

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo della spesa Funzione

Unità di bilancio

Assegnazione - anno 2013 Assegnazione - anno 2014

Normativa di riferimento

Ammontare

Cap.

Normativa di

riferimento Ammontare Cap. (l.r. 27/2012 - l.r.

6/2013) l.r. 23/2013 - l.r. 15/2014

Accantonamento al fondo globale di parte corrente

9.6 9.6.1.5038 - art. 10 c. 1 l.r. 15/2014

28.004.911,99 9700

iscrizione economie di spesa su “decimini” 2013

-

art. 10 c. 1 l.r. 15/2014

-394.592,79

Totale assegnazioni coperte da quote di compartecipazione ai tributi erariali

406.678.675,32 444.549.919,98

Fonte: dati acquisiti dalla Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie e tratti dal rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

Dall’analisi comparata delle quote di compartecipazione dei tributi erariali nel biennio 2013-

2014 emerge che le assegnazioni destinate alle autonomie locali nel 2014 registrano un

decremento del 9,31% rispetto al 2013.

Relativamente alle assegnazioni afferenti il 2014, l’esame dei dati esposti nella tabella che

precede consente di evidenziare che le quote di compartecipazione ai tributi erariali sono

destinate per l’ammontare di euro 412.939.600,78 corrispondente al 92,89% delle assegnazioni

complessive, alla “Funzione 9.1 – Sistema delle autonomie locali”. Quanto alla distribuzione

delle assegnazioni all’interno della funzione 9.1, si rileva che, trattasi in primo luogo di

assegnazioni per trasferimenti ordinari agli enti locali (euro 317.230.695,69). Come nell’esercizio

2013, importi significativi sono ascrivibili al concorso negli oneri derivanti dall' istituzione del

comparto unico regionale del pubblico impiego (euro 32.788.905,09) destinati a finanziare la

spesa iscritta al capitolo 1832 e al rimborso del minor gettito connesso all’abrogazione

dell’addizionale comunale e provinciale sull’energia elettrica destinato ai Comuni e alle Province

per l’ammontare di euro 32.920.000,00.

Page 528: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

527

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le singole tipologie/obiettivi dei trasferimenti

I criteri di trasferimento dei fondi agli enti locali basati sulla spesa storica o su parametri che

tengono conto di congiunture particolari (ammontare dei gettiti IMU e ICI, ammontare delle spese

programmate…) sono rimasti sostanzialmente immutati nel triennio 2012-2014 nonostante,

l’impegno del legislatore regionale di provvedere ad un loro adeguamento in un ottica di

razionalizzazione dei flussi di spesa. Infatti, come riferito nel precedente giudizio di parificazione

del rendiconto 2013 (deliberazione n. 118 del 15 luglio 2014), il legislatore regionale (leggi regionali

18/2011 e 27/2012) ha attribuito alle modalità di trasferimento dei fondi agli enti locali basate per

lo più sulla spesa storica, carattere di straordinarietà in attesa di definire nuovi criteri di riparto

funzionali ad di assicurare un’adeguata distribuzione dei flussi finanziari e una migliore

funzionalità della gestione dei servizi comunali in un’ottica federalista e perequativa. L’analisi

della Sezione ha constato che la tematica è confluita nell’ambito della riforma degli enti locali di

cui alla legge regionale 12 dicembre 2014, n. 26 che all’art. 41, ha incaricato la Giunta Regionale di

presentare al Consiglio un disegno di legge di revisione della disciplina della finanza locale orientato

alla valorizzazione delle Unioni territoriali intercomunali e ispirato ai principi di federalismo, di

perequazione e di responsabilità ai sensi dell’art. 119 della Costituzione. Attualmente è in

discussione in Consiglio regionale il disegno di legge n. 98 presentato dalla Giunta regionale il 9

giugno 2015. Premesso il quadro delineato dalla l.r. 26 del 2014 a cui si ispira il disegno di legge, si

osserva che la riforma trova fondamento nell’obiettivo di superare definitivamente il riparto

basato sul criterio storico, di avviare forme di perequazione a vantaggio degli enti locali più deboli

e di razionalizzare la spesa pubblica anche attraverso l’introduzione di modalità organizzative

sovracomunali. Il documento in particolare, individua rinnovate tipologie di fondi da trasferire agli

enti locali:

• un fondo ordinario e di perequazione per i Comuni e le Unioni territoriali intercomunali volto

al concorso alle spese di funzionamento e di gestione dei servizi da quantificarsi tenendo conto del

totale dei fabbisogni standard per l’esercizio delle funzioni standardizzate e delle entrate

standardizzate spettanti agli enti;

• un fondo ordinario per gli investimenti per i Comuni e le Unioni territoriali intercomunali

destinato al finanziamento di interventi di manutenzione del patrimonio da quantificarsi sulla base

della dimensione territoriale e delle strutture e infrastrutture presenti sul territorio;

• un fondo straordinario unitario per gli interventi di area vasta per le Unioni territoriali

Page 529: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

528

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

intercomunali diretto ad assicurare la perequazione infrastrutturale e la realizzazione di interventi

di interesse sovracomunale. Il progetto di legge richiede che tale fondo sia ripartito tra gli enti

locali sulla base di patti da stipulare tra la Regione e le Unioni;

• ulteriori fondi specifici da introdursi con legge finanziaria, volti alla valorizzazione dei

comportamenti virtuosi e al supporto di azioni risanatorie urgenti e di oneri derivanti da eventuali

eventi straordinari e imprevedibili.

Ciò premesso, con riferimento alla gestione delle spese a favore del “sistema delle Autonomie

locali”, nel 2014 la spesa che fa capo alla “Funzione 9.1” ammonta ad euro 563.945.302,06: essa

presenta una aumento del 3,53% (euro 19.228.450,72 in valore assoluto) con riferimento alle risorse

utilizzate nel 2013 (euro 544.716.851,34) e del 4,13% con le spese del 2012. Ciò, nonostante la

diversa composizione nel 2014 dell’ammontare delle risorse utilizzate che, come sopra riferito,

comprendono esclusivamente l’ammontare degli impegni di spesa e non anche quelli della

competenza derivata. Siffatti andamenti sono rilevabili dalla tabella sottostante contenente il

riepilogo in termini di impegni dei trasferimenti regionali alle Autonomie locali iscritti alla

“Funzione 9.1”. Le voci in flessione afferiscono ai “trasferimenti diversi e spese dirette della

Regione” (-95,07% rispetto all’esercizio precedente) e ai trasferimenti agli enti locali per l’esercizio

coordinato di funzioni e la gestione associata di servizi” (-35,82% con riferimento all’esercizio

precedente). L’ammontare riferito alle altre specifiche voci hanno registrato un andamento stabile

o in aumento rispetto all’anno precedente. Come mostra la tabella un considerevole incremento

coinvolge i trasferimenti per interventi in materia di sicurezza (112,99%) che nel 2013 aveva

registrato un significativo calo (-40,49%).

Come rilevato nelle pagine che precedono, la diversa composizione dell’ammontare delle risorse

utilizzate nell’anno 2014, che non comprende come negli anni precedenti, le somme trasferite a

competenza derivata, costituisce un limite alle analisi comparative che seguono.

Page 530: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

529

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 178- Funzione 9.1. Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti agli enti locali distinti per tipologia/obiettivo della spesa. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo della spesa

esercizio finanziario 2012

esercizio finanziario 2013

esercizio finanziario 2014

scostamento

Impegni di spesa e trasferimenti a

competenza derivata (*)

Impegni di spesa e trasferimenti a

competenza derivata (**)

Impegni di spesa % 2014 su

2013 % 2014 su

2012

Trasferimenti ordinari a Comuni, Province e Comunità montane [A]

369.936.565,37 311.199.770,23 339.730.695,69 9,17% -8,17%

Trasferimenti agli enti locali per l'esercizio coordinato di funzioni e la gestione associata di servizi [B]

9.452.864,93 8.122.708,20 5.213.357,29 -35,82% -44,85%

Trasferimenti agli enti locali per concorso negli oneri derivanti dall'istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego [C]

36.911.091,00 32.788.905,09 32.788.905,09 - -11,17%

Trasferimenti agli enti locali per interventi in materia di sicurezza e di polizia locale [D]

895.160,00 532.709,78 1.134.619,58 112,99% 26,75%

Assegnazioni agli enti locali per il finanziamento delle funzioni trasferite [E] 28.195.688,69 26.375.224,73 26.155.224,73 -0,83% -7,24%

Altri trasferimenti agli enti locali [F] 81.860.703,74 153.677.028,25 158.330.399,68 3,03% 93,41%

Trasferimenti diversi e spese dirette della Regione [G]

14.336.731,59 12.020.505,06 592.100,00 -95,07% -95,87%

Totale TRASFERIMENTI E SPESE DIRETTE della Funzione 9.1

541.588.805,32 544.716.851,34 563.945.302,06 3,53% 4,13%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

(*)anno 2012 Impegni di spesa € 533.320.817,34 Competenza derivata € 8.267.907,98 (**)anno 2013 Impegni di spesa € 533.482.817,28 Competenza derivata € 11.234.034,06

Le tabelle che seguono espongono per ciascuna tipologia/obiettivo di spesa ulteriori dettagli della

gestione finanziaria, dedotti dall’articolo 10 della legge regionale 23/2013 e dall’art. 10 della legge

regionale 15/2014, come pure le informazioni sulle risultanze della gestione desunte dalla Relazione

di verifica e dal rendiconto dell’anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia.

Page 531: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

530

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 179- Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti ordinari ai Comuni, alle Province e alle Comunità Montane. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/

obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

esercizio finanziario 2012 esercizio finanziario 2013 esercizio finanziario 2014

Normativa di

riferimento (l.r.

18/2011- Impegni di spesa Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 27/2012) Impegni di spesa Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 23/2013-

Impegni di spesa

Cap.

Scostamento %

l.r. 3/2012)

l.r. 15/2014)

% 2014

su 2013

% 2014 su 2012

trasferimento ordinario alle Province

9.1.1.1153 art. 13, c. 6, l.r. 18/2011

41.264.352,93 1756 art. 10, c. 6, l.r. 27/2012

32.462.164,70 1856 art. 10, c. 7, 13 l.r. 23/2013

32.991.948,96 1859 1,63% -20,05%

trasferimento ordinario ai Comuni

9.1.1.1153

art. 13, c. 7, lett. a) l.r. 18/2012; art. 2, c. 2. l.r. 3/2012

321.716.586,77 1756 art. 10, c. 8, l.r. 27/2013

273.182.842,87 1856

art. 10, c. 9, 11 l.r. 23/2013 e art. 10, c. 14 l.r. 15/2014

278.593.330,04 1859 1,98% -13,40%

trasferimento ordinario alle Comunità Montane

9.1.1.1153 art. 13, c. 8, l.r. 18/2013

6.955.625,67 1756 art. 10, c. 16, l.r. 27/2014

5.554.762,66 1856

art. 10, c. 16 l.r. 23/2013 e art. 10, c. 15 l.r. 15/2014

5.645.416,69 1859 1,63% -18,84%

assegnazione straord. ai Comuni

9.1.1.1153

-

- art. 10, c. 21 l.r. 15/2014

20.000.000,00 1866

-

-

assegnazione straord. ai Comuni

9.1.1.1153

-

-

art. 10, c. 23 l.r. 15/2014

2.500.000,00 1874

-

-

Totale TRASFERIMENTI ORDINARI

369.936.565,37 311.199.770,23 339.730.695,69 9,17% -8,17%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

Nell’anno 2014 le risorse impegnate per i “trasferimenti ordinari correnti” ai Comuni, alle Province

e alle Comunità Montane ammontano a euro 339.730.695,69 pari al 60,24% del complesso delle

risorse della funzione 9.1. Tali assegnazioni sono caratterizzate da un aumento del 9,17% rispetto

all’esercizio precedente (1,63% dei trasferimenti alle Province, 1,98% dei trasferimenti ai Comuni e

1,63% dei trasferimenti alle Comunità Montane), da una flessione pari a 8,17 punti percentuali

rispetto all’esercizio 2012 (-20,05% dei trasferimenti alle Province, -13,40% dei trasferimenti ai

Comuni e -18,84% dei trasferimenti alle Comunità Montane) e dal ripetersi delle assegnazioni

straordinarie ai Comuni disposte con legge di assestamento del bilancio (nel 2014, art. 10, c. 21, 23

legge 15/2014).

Il quadro economico finanziario ed i criteri di riparto dei trasferimenti ordinari sono definiti

dall’articolo 10, commi 7, 9, 16 della l.r. 23/2013 (Legge finanziaria 2014), con alcune variazioni

introdotte dall’articolo 10, commi 5, 13, 14, 15 della l.r. 15/2014 (legge di assestamento del bilancio

Page 532: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

531

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

2014). Nella specificità, la richiamata normativa dispone quanto segue:

a) Alle Province è attribuito un fondo di euro 32.991.948,96 quantificato dalla legge finanziaria e

ridefinito in aumento dalla legge di assestamento al bilancio 2014 che risulta superiore rispetto a

quello assegnato nell’anno precedente (1,63%); In linea con i criteri di riparto definiti per i

trasferimenti 2013, è previsto che detto fondo sia ripartito in misura proporzionale al trasferimento

ordinario attribuito per l’anno 2013 e erogato in tre rate con le seguenti modalità e tempistica,

compatibilmente con il rispetto dei vincoli posti alla Regione dal patto di stabilità e crescita,

nonché compatibilmente con i flussi finanziari definiti in ambito regionale: la prima rata (pari al

30% dello spettante) è erogata entro il 30 aprile 2014, la seconda rata (pari al 30% dello spettante)

entro il 31 luglio 2014; la terza rata – pari al 40% dello spettante – entro il 15 novembre 2014.

b) Le assegnazioni ordinarie attribuite ai Comuni dall’articolo 10, comma 9 della l.r. 23/2013 e

rimodulate dall’art. 10 c. 14 della l.r. 15/2014 ammontano complessivamente a euro 278.593.330,04

da ripartire in misura proporzionale al trasferimento ordinario assegnato nel 2013 ai sensi dell’art.

10, c. 8 e 44 della l.r. 27/2012. L’assegnazione è erogata, nel rispetto dei vincoli imposti dal patto di

stabilità e crescita e con i flussi finanziari definiti in ambito regionale, con le stesse modalità

previste per i trasferimenti alle Province: la prima rata (pari al 30% dello spettante) è erogata

entro il 30 aprile 2014, la seconda rata (pari al 30% dello spettante) entro il 31 luglio 2014; la terza

rata – pari al 40% dello spettante – entro il 31 ottobre 2014.

c) Alle Comunità montane sono assegnati trasferimenti ordinari dell’ammontare complessivo di

euro 5.645.416,69 (aumentati di 1,63 punti percentuali rispetto alle assegnazioni del 2013) da

ripartire in misura proporzionale al trasferimento ordinario attribuito ai medesimi enti nell’anno

2013. La quota è erogata compatibilmente con il rispetto dei vincoli posti alla Regione dal patto di

stabilità e crescita, nonché compatibilmente con i flussi finanziari definiti in ambito regionale,

entro il 30 giugno 2014.

A differenza dei trasferimenti del biennio precedente, la l.r. 15/2014 (legge di assestamento al

bilancio 2014) ha introdotto due fondi straordinari da assegnare ai Comuni per un importo

complessivo pari a euro 22.500.000,00. Per il primo fondo di 20 milioni di euro è prevista la

ripartizione in misura proporzionale al gettito ICI 2010 di ciascun Comune mentre, per il secondo

(euro 2.500.000,00) il criterio di ripartizione è riferito alla proporzione risultante dalla quota di

maggior gettito IMU 2013 individuata per ogni Comune dalla Giunta regionale. La liquidazione

delle risorse è subordinata al rispetto dal patto di stabilità e crescita regionale e dei flussi finanziari

definiti in ambito regionale.

Page 533: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

532

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Come sopra precisato, il legislatore regionale con l’art. 10 della l.r. 15/2014 ha disposto l’aumento

delle risorse destinate ai trasferimenti ordinari agli enti locali (euro 1.237.482,47 per le Province,

euro 10.463.465,08 per i Comuni, auro 211.751,80 per le Comunità Montane) e ha introdotto a

favore dei Comuni trasferimenti straordinari per euro 22.500.000,00. Il comma 36 del suddetto art.

10 ha subordinato l’erogazione nel corso del 2014 di tali risorse integrative al rispetto dei vincoli già

introdotti dalla legge finanziaria del 2014, del patto di stabilità e crescita regionale e dei flussi

finanziari definiti in ambito regionale e ha previsto, in caso di mancata ottemperanza a tali

obblighi, che l’erogazione avverrà nel 2015 “in relazione alle effettive necessità di cassa”.

Tabella 180- Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti per l’esercizio coordinato di funzioni, gestione associata di servizi e fusioni tra Comuni. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento (l.r. 18/2011)

Impegni di spesa

Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 27/2012)

Impegni di spesa e

trasferimenti a

competenza derivata (*)

Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 23/2013

Impegni di spesa

Cap. 2014

su 2013 2014 su

2012

L.R. 6/2013 l.r. 15/2014)

assegnazione speciale a seguito dell'istituzione del Comune di Valvasone Srzene per gli oneri di primo impianto

9.1.1.1153

-

-

art. 5, c.

23, l.r. 20/2014

500.000,00 1023

-

-

a Enti locali - per esercizio coordinato di funzioni, per gestione associata di servizi, finanziamento al Comune risultante da fusione

9.1.1.1153 art. 13, c.

14, l.r. 18/2011

9.252.864,93 1513 art. 10, c.

23, l.r. 27/2012

5.000.000,00 1513

art. 10, c. 23 l.r.

27/2012, art. 10 c.

21 l.r. 23/2013

4.513.357,29 1513 -9,73% -51,22%

incentivo straordinario per percorsi di fusione tra comuni

9.1.2.1153 art. 10, c. 22 l.r. 14/2012

200.000,00 1820

-

-

-

-

al Comune di Rivignano Teor assegnazione speciale a seguito dell'istituzione del Comune relativamente agli oneri di primo impianto

9.1.2.1153

-

art. 5, c. 4, l.r. 1/2013

2.500.000,00 1865

-

-

-

finanziamenti di leggi istitutive di nuovi Comuni risultanti da fusioni

9.1.2.1153

- 587.708,20

9710-25012

0,00 1817

-

-

contributo straordinario a favore dei Comuni di Arzene e Valvasone per costituzione Comune di fusione

9.1.2.1153 -

-

art. 10, c.

57, l.r. 15/2014

200.000,00 1430 -

-

incentivo percorsi per la fusione tra Comuni che hanno gestito tramite Unione dei Comuni o tramite Associazione intercomunale funzioni o servizi per una durata non inferiore ai sei anni

9.1.1.1153

-

art. 10, c. da 13 A 17 , l.r. 6/2013

35.000,00 1438

-

-

-

Page 534: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

533

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento (l.r. 18/2011)

Impegni di spesa

Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 27/2012)

Impegni di spesa e

trasferimenti a

competenza derivata (*)

Cap.

Normativa di riferimento (l.r. 23/2013

Impegni di spesa

Cap. 2014

su 2013 2014 su

2012

L.R. 6/2013 l.r. 15/2014)

Totale Trasferimenti per GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI E SERVIZI

9.452.864,93 8.122.708,20 5.213.357,29 -35,82%

-44,85%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

(*)anno 2013 Impegni di spesa € 7.535.000,00 Competenza derivata € 587.708,20

La tabella che precede mostra la dinamica dei finanziamenti afferenti l’esercizio coordinato di

funzioni e la gestione associata di servizi che registra una flessione delle risorse pari al 44,85% nel

triennio e del 35,82% rispetto all’esercizio precedente.

Nell’ambito degli obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica, gli artt. 26 e 27 della legge

regionale 9 gennaio 2008, n. 1, hanno promosso l’esercizio coordinato di funzioni e favorito i

processi di fusione tra Comuni e nel contempo, hanno consentito incentivazioni da erogare secondo

criteri e modalità individuate dal Piano di valorizzazione territoriale approvato per il 2014, dalla

Giunta regionale con deliberazione n. 733 del 17 aprile 2014. L’art. 10, c. 21 della legge regionale

23/2013 che ha autorizzato le assegnazioni per l’esercizio 2014, ha nel contempo, in vista della

riforma degli enti locali (successivamente approvata con l.r. 26 del 2014) escluso da tali benefici le

nuove associazioni intercomunali e le nuove unioni costituite dopo la ricognizione delle forme

associative del 15 febbraio 2013.

Tabella 181-Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti per concorso agli oneri derivanti dall’istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del trasferimento

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap.

Normativa di riferimento (L.R. 27/2012)

Impegni di spesa

Cap. Normativa

di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014

su 20123

2014 su

2012

A Enti locali - concorso negli oneri derivanti dall'istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego

9.1.1.1154 art 13 c. 20, 21, 22 l.r. 18/2011

15.921.508,00 1641 -

-

-

-

A Enti locali - a titolo definitivo, concorso negli oneri derivanti dalla istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego

9.1.1.1154 art 13 c. 20, 21, 22 l.r. 18/2011

20.989.583,00 1642 -

-

-

-

Page 535: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

534

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

A enti locali e alla Comunità Collinare del Friuli - concorso negli oneri derivanti dall'istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego

9.1.1.1154

art. 10, comma 21 l.r. 27/2012

32.788.905,09 1832

art. 10, comma 17 l.r. 15/2014

32.788.905,09 1832 -

-

Totale Trasferimenti per COMPARTO UNICO

36.911.091,00 32.788.905,09 32.788.905,09 -

-11,17%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

La tabella che precede espone il dettaglio dei trasferimenti per concorso agli oneri derivanti

dall’istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego. In merito si osserva che la

disposizione dell’articolo 10, c. 18 e 19 della legge regionale n. 23 del 2013 ai fini del concorso

regionale sugli oneri derivanti dall’istituzione del comparto unico regionale del pubblico impiego da

erogarsi compatibilmente con i vincoli imposti dal patto di stabilità e crescita e con i flussi

finanziari definiti in ambito regionale, prevede l’erogazione in due rate: per la prima rata del 50%

dello spettante, è prevista l’erogazione entro il 31 maggio 2014 mentre per la seconda, pari al

restante 50%, entro il 30 settembre 2014. La ripartizione dell’assegnazione è proporzionata alle

assegnazioni attribuite nell’esercizio precedente. L’ammontare dei trasferimenti dell’ultimo

biennio, pari a euro 32.788.905,09, è rimasto immutato mentre, è registrata una flessione con

riferimento all’esercizio 2012 (-11,17%).

Tabella 182-Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti per interventi in materia di sicurezza e ordinamento della polizia locale. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa +

competenza derivata

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa e

trasferimenti a

competenza derivata (*)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap.

2014 su

20123

2014 su 2012

spese relative al programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza - interventi di rilievo regionale

9.1.1.1156 -

-

-

art. 4 l.r. 9/2009

99.750,00 1709 -

-

programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza - interventi realizzati da Enti locali (spese correnti)

9.1.1.1156 art. 4, 14 l.r. 9/2009

485.760,00 1710 art. 4, 14 l.r. 9/2009

183.000,00 1710 -

-

-

contributi agli enti locali per iniziative "Giornata della polizia locale"

9.1.1.1156 articolo 23, l.r. 9/2009

9.400,00 1727 art. 4 l.r. 9/2009 5.000,00 1727

articolo 23, l.r. 9/2009 4.992,00 1727 -0,16% -46,89%

Page 536: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

535

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza - interventi realizzati da Enti locali (spese d'investimento)

9.1.2.1156

- -

art. 4 l.r. 9/2009

944.849,60 1712 -

-

programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza - interventi realizzati da Enti locali (spese d'investimento)

9.1.2.1156 artt. 4 e 14, l.r. 9/2009

400.000,00 1717 artt. 4 e 14, l.r. 9/2009

193.005,50 1717 -

-

-

spese per la formazione e l'aggiornamento della polizia locale

9.1.2.1156

-

art. 5 c. 5, art. 19, c. 1, art. 20 l.r. 9/2009

151.704,28 1715

art. 5 c. 5, art. 19, c. 1, art. 20 l.r. 9/2009

85.027,98 1715 -

15,07%

Totale trasferimenti per interventi in materia di sicurezza e polizia locale

895.160,00 532.709,78 1.134.619,58 131,02

% 26,75%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

(*)anno 2013 Impegni di spesa € 481.125,78 Competenza derivata € 51.584,00

La tabella che precede illustra le assegnazioni agli enti locali riferite alla materia delle politiche di

sicurezza e ordinamento della polizia locale. Con la deliberazione 26 settembre 2014 n. 1754 la

Giunta regionale ha approvato il Programma regionale di finanziamento in materia di politiche di

sicurezza per l’anno 2014. La Giunta regionale prendendo le mosse dall’esame delle situazioni di

criticità rilevate sul territorio regionale e dalla scarsità delle risorse disponibili, nell’individuare le

politiche di sicurezza da sostenere, ha deciso di dare continuità alle politiche di intervento già

intraprese con il Programma 2013 e di sostenere lo sviluppo di sinergie operative e la collaborazione

tra le Forze dell’Ordine e tra queste e la polizia locale, nell’obiettivo di contrastare e prevenire le

fattispecie delittuose più diffuse privilegiando il controllo sulle aree che presentano maggiori

criticità. A differenza degli esercizi precedenti, è posto l’accento sulla necessità di non proseguire

nell’incentivazione di forme di collaborazione tra enti locali che coinvolgano la materia, data

l’imminente entrata in vigore della riforma degli enti locali che prevede nuove forme associative

afferenti anche il settore dei servizi di polizia locale. Nel 2014 sono aumentate in modo

considerevole le risorse messe a disposizione per gli le politiche regionali in materia di sicurezza:

euro 1.044.599,60 che costituiscono il (92,07%) dell’ammontare complessivo delle risorse destinate

al settore. In aggiunta a tali risorse la legge regionale 29 aprile 2009, n. 9 ha autorizzato anche

trasferimenti agli enti locali per la realizzazione della “giornata della polizia locale” (euro 4.992,00)

e per la formazione e l’aggiornamento della polizia locale (euro 85.027,98).

Page 537: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

536

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tabella 183-Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Assegnazioni per trasferimento di funzioni. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa +

competenza derivata

Cap.

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap.

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap.

2014 su

20123

2014 su

2012

a Enti locali per finanziamento di funzioni trasferite ai sensi della l.r. 24/2006 (spese correnti)

9.1.1.1159

articolo 13, c. 23 e 24 l.r. 18/2011

5.767.044,54 1520

articolo 10, commi 25-26, l.r. 27/2012

5.150.000,00 1520

art. 10, commi 23, l.r. 23/2013

5.150.000,00 1520 ___ -10,70%

a Enti locali per finanziamento di funzioni conferite ai sensi della l.r. 24/2006 (spese d'investimento)

9.1.2.1159

art. 13, c. 23 e 24 l.r. 18/2011

8.274.600,00 1522 art. 10, c. 22 e 24 l.r. 12/2010

7.400.000,00 1522 art. 10, c. 37 l.r. 15/2014

7.000.000,00 1522 -5,41% -15,40%

a Enti locali - per risorse connesse al personale trasferito ai sensi della l.r. 24/2006

9.1.1.1159

art. 13, c. 25 lett. a) e c. 26 l.r. 18/2011

8.402.576,73 1540

articolo 10, commi 27, lett. a) e 28 l.r. 27/2012

8.402.576,73 1540

art. 10, commi 29, lett. a) l.r. 27/2012

8.402.576,73 1540 ___ ___

alle Province per svolgimento funzioni in materia di politiche del lavoro (l.r.18/2005)

9.1.1.1153

art. 13, c. 25 lett. b) l.r. 18/2011

1.760.000,00 1771

articolo 10, commi 27, lett. b) l.r. 27/2012

1.627.648,00 1771

Art. 10, commi 26 lett. b) , l.r. 23/2013

1.627.648,00 1771 ___ -7,52%

alle Province - trasferimento risorse per spese relative al personale degli Uffici della Motorizzazione civile

9.1.1.1159

art. 3, commi 90-90 bis l.r. 30/2007

3.791.467,42 3814

art. 3, commi 90-90 bis l.r. 30/2007

3.795.000,00 3814

art. 3, commi 90-90 bis l.r. 30/2007

3.975.000,00 3814 4,74% 4,84%

alla Provincia di Udine per contributi a soggetti privati per la promozione e l'incentivazione dell'efficienza energetica edilizia (materia trasferita art. 20 l.r. 24/2006)

9.1.2.3420

art. 10, c. 66 l.r. 14/2012

200.000,00 3595 ___ ___ ___

Totale assegnazioni per TRASFERIMENTO DI FUNZIONI

28.195.688,69 26.375.224,73 26.155.224,73 -0,83% -7,24%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

La tabella che precede illustra le assegnazioni agli enti locali riferite alle funzioni trasferite dalla

Regione sulla base di specifiche disposizioni di legge regionale. Più precisamente, la tabella si

riferisce alle funzioni trasferite agli enti locali in attuazione della legge regionale 27 novembre 2006,

n. 24, (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali in materia di agricoltura,

foreste, ambiente, energia, pianificazione territoriale e urbanistica, mobilità, trasporto pubblico

locale, cultura, sport”) che ha attuato il programma regionale di devoluzione. Per il finanziamento

delle funzioni trasferite ai Comuni, Province e Comunità montane risultano impegnati, nel bilancio

2014, i seguenti fondi: euro 12.150.000,00 (cap. 1520 e 1522), da ripartire in misura proporzionale a

quanto erogato a ciascun ente nel 2013, euro 8.402.576,73 (cap. 1540) relativi al costo del personale

trasferito agli enti, euro 1.627.648,00 (cap. 1771) destinati alle sole Province per lo svolgimento di

funzioni in materia di politiche del lavoro attribuite dalla legge regionale n. 18 del 2005. Al

finanziamento degli enti locali per funzioni trasferite dalla legge regionale n. 24 del 2006, si

Page 538: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

537

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

aggiungono i fondi destinati alle spese sostenute dalle Province per il personale degli uffici della

Motorizzazione civile (euro 3.975.000,00) che risultano in aumento rispetto al 2013 (4,74%). Si

tratta delle funzioni devolute alle Province ai sensi della legge regionale 20 agosto 2007, n. 23

(“Attuazione del decreto legislativo 111 del 2004 in materia di trasporto pubblico regionale e locale,

trasporto merci, motorizzazione, circolazione su strada e viabilità”) che, unitamente ad altri

interventi legislativi ha attuato il riordino legislativo previsto dall’art. 6 della succitata legge

regionale n. 24 del 2006.

Tabella 184-Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Altri trasferimenti agli enti locali. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

a Comuni e Province. Contributo per l'ammortamento dei mutui contratti con la C.P.P. per la realizzazione di oo.pp.

9.1.1.1153 ___ ___ art. 3, comma 39 l.r. 4/2001

4.351.482,62 1600 ___ ___

ai Comuni per oneri relativi a personale proveniente, per mobilità, dall'Ente Ferrovie dello Stato

9.1.1.1153 art. 13 c. 7 lett. b) l.r. 18/2011; art. 10, c.

11 l.r. 14/2011

362.869,10 1756 art. 10, comma 11

l.r. 27/2012

154.632,66 1856 art. 10, comma 12

l.r. 23/2013

156.147,78 1859 0,98% -56,97%

a Enti locali - concorso oneri relativi alla concessione ai dipendenti di aspettativa sindacale retribuita

9.1.1.1153 art. 13 c. 11 l.r.

18/2011; art. 10 c.

12 l.r. 14/2011

781.426,87 1756 art. 10, comma 12

l.r. 27/2012

87.584,85 1856 art. 10, comma 13

l.r. 23/2013 e art. 10 c. 25, 28 l.r. 15/2014

751.167,66 1859 757,65% -3,87%

ai Comuni soggetti ad intensi flussi turistici

9.1.1.1153 art. 13 c. 7 lett. c) l.r. 18/2011; art. 10 c.

11 l.r. 14/2011

800.000,00 1756 art. 10, comma 11

l.r. 27/2013

600.000,00 1856 ___ ___ ___

al Comun di Arta Terme. Contributo per offerta turistica

9.1.1.3420 art. 73, comma 26, l.r.23/2014

155.303,85 8666 ___ ___

ai Comuni - per la compensazione a favore di particolari situazioni

9.1.1.1153 art. 10, c. 57 e c. 89 (TAB. J),

l.r. 11/2011

art. 13. c. 32 l.r.

18/2011

550.000,00 1730 ___ ___ ___ ___

agli enti locali. Trasferimenti connessi al pagamento dell'IMU per immobili di proprietà comunale

9.1.1.1153 ___ ___ art. 11, c. 72 l.r.

17/2008

6.627.974,53 1903 ___ ___

agli enti locali. Fondo di anticipazione finanziaria per assicurare stabilità finanziaria degli enti locali in difficoltà

art. 14, comma 19, l.r.23/2013

200.000,00 9756 ___ ___

Page 539: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

538

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

Ai Comuni, assegnazioni compensative dallo Stato, a titolo di rimborso per le minori entrate ICI degli edifici di culto

9.1.1.1153 art. 2, comma 36, l.r.22/2007

93.034,05 1561 art. 2, comma 36, l.r.22/2007

93.034,05 1561 art. 2, comma 36, l.r.22/2007

93.034,05 1561 ___ ___

ai Comuni. Trasferimenti compensativi di minori introiti a titolo di addizionale comunale all'IRPEF conseguenti a provvedimenti modificativi della disciplina dell'IRPEF

9.1.1.1153 ___ Artt. 5 e 6 l.

244/2007, d.l.

185/2008, l.r.

17/2008, d.l.

225/2010, l.

220/2010, d.lgs.

23/2011

5.357.292,41 2860 Artt. 5 e 6 l.

244/2007, d.l.

185/2008, l.r.

17/2008, d.l.

225/2010, l.

220/2010, d.lgs.

23/2011

4.710.408,91 2860 -12,07% ___

ai Comuni, assegnazioni compensative dallo Stato, a seguito delle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI sugli immobili adibiti ad abitazione principale

9.1.1.1153 art. 10 comma 49, l.r.9/2008

13,61 1673 art. 10 comma 49, l.r.9/2008

13,61 1673 art. 10 comma 49, l.r.9/2008

0,00 1673 ___ ___

ai Comuni, assegnazioni compensative dallo Stato, di importo corrispondente ai trasferimenti erariali derivanti dall' abolizione dell'imposta sulle insegne - dall' annualità 2006

9.1.1.1153 art. 4, comma 35, l.r.2/2006

1.808.189,01 1599 art. 4, comma 35, l.r.2/2006

1.808.189,01 1599 art. 4, comma 35, l.r.2/2006

1.808.189,01 1599 ___ ___

ai Comuni, assegnazioni compensative dallo Stato a seguito delle minori entrate derivanti dall'abolizione dell'ICI

9.1.1.1153 art. 10, c. 16 l.r.

14/2012; dgr

173/2012

11.408.148,62 1813 art. 10, c. 16 l.r.

14/2012; art. 10 c.

38 l.r. 27/2012

74.219.628,27 1813 art. 10, c. 16 l.r.

14/2012; art. 10 c.

38 l.r. 27/2012

99.039.256,54 1813 33,44% 768,14%

conguaglio per il minor gettito connesso all'applicazione in via anticipata dell'imposta municipale propria

9.1.1.1153 art. 2, c. 9 l.r. 3/2012,

all. j l.r. 14/2012, art. 31, c.

4 l.r. 13/2012

2.092.537,73 1775 ___ ___ ___ ___

rimborso per il minor gettito connesso all'applicazione dell'addizionale comunale e provinciale energia elettrica

9.1.1.1153 art. 10, c. 7, 8 l.r. 14/2012

24.420.674,11 1809 art. 10, c. 7, 8 l.r. 14/2012

30.000.000,00 1809 art. 10, c. 19 l.r.

15/2014

32.920.000,00 1809 9,73% 34,80%

ai Comuni - recupero risorse conseguenti all'istituzione della TARES in relazione a quanto disposto dall'art. 14 del d.l. n. 201/2011

9.1.1.1153 ___ art. 10, comma 44

l.r. 27/2012

20.000.000,00 9616 ___ ___ ___

Page 540: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

539

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

ai Comuni quota 5 per mille gettito IRPEF (trasferimenti derivanti da assegnazioni statali)

9.1.1.1153 580.542,26 1766 600.558,83 1766 610.779,84 1766 1,70% 5,21%

ai comuni assegnazioni statali connesse al gettito del 5 per mille

9.1.1.1153 art. 11, c. 62 l.r.

17/2008

3.329,68 1628 art. 11, c. 62 l.r.

17/2008

3.329,68 1628 ___ ___ ___

a Enti locali - per oneri per ammortamento di mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti per la realizzazione di opere pubbliche

9.1.1.1153 art.1, c. 90,

l.r.30/2007 art. 10, c.

40, l.r. 24/2009

279.535,52 1702 art.1, c. 90,

l.r.30/2007 art. 10, c.

40, l.r. 24/2009

583.714,64 1702 art.1, c. 90,

l.r.30/2007 art. 10, c.

40, l.r. 24/2009

583.714,59 1702 ___ 108,82%

alle Province . A sollievo oneri per mutui o altra forma di ricorso al mercato finanziario, per la progettazione e realizzazione di opere di viabilità di competenza

9.1.2.1153 art. 13, c. 89 l.r.

18/2011

600.000,00 1817 art. 13, c. 89 l.r.

18/2011

857.246,00 1817 art. 13, c. 89 l.r.

18/2011

508.577,00 1817 -40,67% -15,24%

al Comune di Talmassons. Finanziamento straordinario a sollievo degli oneri relativi ai mutui, o ad altra forma di ricorso al mercato finanziario, per opere di ristrutturazione della sala teatrale

9.1.2.1153 art. 6, c. 133 l.r. 18/2011

25.000,00 1821 art. 6, c. 133 l.r. 18/2011

25.000,00 1821 art. 6, c. 133 l.r. 18/2011

25.000,00 1821 ___ ___

al Comune di Arta Terme per oneri di ammortamento mutuo per ristrutturazione terme

9.1.1.1153 art. 10, c. 41 l.r.

14/2012

25.000,00 1829 art. 10, c. 41 l.r.

14/2012

10.000,00 1829 ___ ___ ___

al Comune di Arta Terme contributo straordinario per oneri necessari per la riapertura dello stabilimento termale di proprietà comunale

9.1.1.3420 ___ art. 10, comma 29 l.r. 6/2013

400.000,00 1889 ___ ___ ___

al Comune di Tolmezzo -contributo straordinario per gest.Uffici giudiziari e altri oneri da funzioni comprensoriali

9.1.1.1153 art. 13, c. 34 l.r.

18/2011; tab. M

300.000,00 1736 art. 10, comma 48

l.r. 27/2013

300.000,00 1736 art. 10, comma 44

l.r. 23/2013

130.000,00 1736 -56,67% -56,67%

al Comune di Vajont -contributo straord. per spese di funzionamento

9.1.1.1153 art. 10, c. 44 l.r.

14/2012

20.000,00 1857 ___ ___ ___ ___

al Comune di Pordenone per gestione fabbricati da destinare ad uso pubblico

9.1.1.1153 art. 13, c. 96 l.r.

18/2011

50.000,00 1410 ___ ___ ___ ___

ai Comuni. per partecipazione all'attività di accertamento tributario

9.1.1.1153 ___ ___ art. 10, comma 37

l.r. 23/2013

269,22 1959 ___ ___

Page 541: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

540

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

ai Comuni per ricognizione aree gravate da usi civici

9.1.1.1153 art. 12,c. 47,LR

12/2009 art.icolo

10, comma 46, l.r.

24/2009

5.942,08 1734 art. 12,c. 47,LR

12/2009 art.. 10,

comma 46, l.r.

24/2009

5.975,60 1734 Art 12,c. 47,LR

12/2009 art. 10,

comma 46, l.r.

24/2009

5.296,88 1734 -11,36% -10,86%

agli Enti locali - fondi erariali loro spettanti, non previsti da disposizioni regionali, corrispondenti a trasferimenti dello Stato

9.1.1.1153 art. 11, comma 72,

l.r. 17/2008

1.041.312,95 1701 art. 11, comma 72,

l.r. 17/2008

8.115.730,23 1701 ___ ___ ___

ai Comuni che hanno deliberato l'aliquota addizionale comunale dell'imposta sul reddito delle persone fisiche

9.1.1.1153 art. 10, c. 35 l.r.

22/2010

675.179,73 1743 art. 10, c. 35 l.r.

22/2010

547.213,06 1743 art. 10, c. 35 l.r.

22/2010

511.620,72 1743 -6,50% -24,22%

assegnazione ai Comuni montani con pop. inferiore a 3.000 abitanti - fondo per la razionalizzazione dei servizi scolastici

9.1.1.1153 art. 10, comma 18,

l.r. 22/2010; art. 13, c.

16, l.r.

22/2010

700.000,00 1750 ___ art. 10, comma 29,

l.r. 15/2014

550.000,00 1867 ___ -21,43

fondo straordinario ai comuni con pop. superiore ai 20.000 ab.

9.1.1.1153 art. 3, c. 4,5,6 l.r. 3/2012

5.949.208,00 1756 ___ ___ ___ ___

alla Provincia di Pordenone. Finanziamento straordinario per per la gestione dell'agenzia "Agency for international development rinasciata 6 maggio 1976"

9.1.1.1153 art. 2, c. 72 l.r.

18/2011

50.000,00 6900 ___ ___ ___ ___

alle Province per spese d'investimento

9.1.2.1153 art. 3, c. 60, l.r. 1/2007

art. 10, c. 5,

l.r.24/2009

1.000.000,00 1514 art. 3, c. 60, l.r. 1/2007

art. 10, c. 5,

l.r.24/2009

1.000.000,00 1514 art. 3, c. 60, l.r. 1/2007

art. 10, c. 5,

l.r.24/2009

1.000.000,00 1514 ___ ___

alle Province per interventi relativi ad opere pubbliche

9.1.2.1153 art. 2, comma 34, l.r. 1/2004

1.000.000,00 1612 art. 2, comma 34, l.r. 1/2004

1.000.000,00 1612 art. 2, comma 34, l.r. 1/2004

1.000.000,00 1612 ___ ___

alle Province, assegnazioni annue costanti per spese d'investimento - in attuazione L.R.10/1988

9.1.2.1153 art. 3, comma 31, l.r.3/2002

2.000.000,00 1620 ___ ___ ___ ___

Page 542: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

541

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

alle Province. Finanziamento straordinario pluriennale per oneri relativi a mutui o altra forma di ricorso al mercato finanaziario, per ristrutturazione teatro di Flambro

9.1.2.1154 art. 13, c. 85 l.r.

18/2011

600.000,00 1816 art. 13, c. 85 l.r.

18/2011

1.200.000,00 1816 art. 13, c. 85 l.r.

18/2011

523.025,00 1816 -56,41% -12,83%

al Comune di Sacile. Contributo straordinario per la realizzazione di opere edlili e impiantistiche da eseguirsi all'interno dell'istituto scolastico comprensivo di Sacile

9.1.2.3420 art. 10, c. 56, l.r.

14/2012

150.000,00 1827 art. 10, c. 56, l.r.

14/2012

150.000,00 1827 ___ ___ ___

ai Comuni, per il funzionamento delle commissioni comunali per prevenzione rischi valanga

9.1.1.3420 ___ art. 15 l.r. 34/1988

1.032,92 2931 art. 15 l.r. 34/1988

516,46 4180 -50,00% ___

al Comune di Pordenone per le spese da sostenere per permettere l'utilizzo come nuova sede della Prefettura di Pordenone di un immobile di proprietà comunale

9.1.2.3420 art. 10, comma 53, l.r.14/2012

50.000,00 1826 art. 10, comma 53, l.r.14/2012

50.000,00 1826 ___ ___ ___

alle autonomie locali. Trasferimenti per sostegno investimenti

9.1.2.1153 art. 10, c. 27 l.r.

14/2012

16.630.145,06 1823 ___ ___ ___ ___

al Comune di Forgaria. Contributo straordinario per il completamento delle aree ricreative adiacenti alla viabilità comunale

9.1.2.3420 art. 10, c. 60 l.r.

14/2012

25.000,00 2052 ___ ___ ___ ___

agli Enti locali - finanziamento degli interventi programmati dagli ambiti per lo sviluppo territoriale ASTER).

9.1.2.1153 art. 3, c. 37 l.r.

1/2007; art. 2, c.

11 l.r. 22/2007

7.369.254,16 1506 art. 3, c. 37 l.r.

1/2007; art. 2, c.

11 l.r. 22/2007

6.106.852,43 1506 art. 3, c. 37 l.r.

1/2007; art. 2, c.

11 l.r. 22/2007

2.068.635,02 1506 -66,13% -71,93%

agli Enti locali - finanziamento degli interventi programmati dagli ambiti per lo sviluppo territoriale ASTER). Spese di investimento

9.1.2.1153 art. 25 l.r. 1/2006;

art. 13, c. 38 l.r.

18/2011

100.000,00 1754 ___ ___ ___ ___

alla Comunità Montana del Friuli Occidentale per l'intervento relativo al miglioramento dell'arredo urbano e della qualità dei centri abitati

9.1.2.3420 ___ art. 10, comma 55

l.r. 27/2013

240.000,00 1841 ___ ___ ___

al Comune di Dogna per il sostegnio delle spese relative alle opere di messa in sicurezza della viabilità comunale

9.1.2.1153 ___ art. 10, comma 57,

58 l.r. 27/2013

20.000,00 1843 ___ ___ ___

Page 543: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

542

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di

riferimento

Impegni di spesa + trasf.

a compet. derivata (*)

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap. Normativa di

riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

al Comune di San Leonardo finanziamento straordinario per la sistemazione della viabilità comunale

9.1.2.1153 ___ art. 10, commi da 59 a 61, 58

l.r. 27/2013

20.000,00 1850 ___ ___ ___

ai Comuni di Faedis, Nimis, e Chiusaforte per interventi urgenti di messa in sicurezza della viabilità comunale

9.1.2.1153 ___ art. 10, commi da

62 a 64 l.r. 27/2013

20.000,00 1855 ___ ___ ___

al Comune di Porpetto. Finanziamento per la realizzazione di un magazzino comunale e di un'ecopiazzola

9.1.2.3420 art. 10, comma 63, l.r.11/2011

100.000,00 1762 art. 10, comma 63, l.r.11/2011

100.000,00 1762 ___ ___ ___

al Comune di Tarvisio. Trasferimenti al fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil

9.1.2.3420 art. 16, c. 8 e 9 l.r. 18/2011

214.361,20 1413 ___ ___ ___ ___

Totale ALTRI TRASFERIMENTI agli Enti locali

81.860.703,74 153.677.028,25 158.330.399,68 3,03% 93,41%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

(*)anno 2012 Impegni di spesa € 80.683.491,78 Competenza derivata € 1.177.211,96 (**)anno 2013 Impegni di spesa € 150.183.180,70 Competenza derivata € 3.493.847,55

La suesposta tabella mostra l’evidenza dei trasferimenti agli Enti locali non compresi nelle

specifiche classificazioni già commentate, ovvero quelle non attinenti l’esercizio di funzioni e

compiti demandati alle Autonomie locali, le contribuzioni straordinarie e gli interventi diretti

dell’amministrazione regionale.

Dalla tabella si evince che l’ammontare complessivo delle risorse impegnate nell’esercizio è pari a

euro 158.330.399,68, che risulta in aumento rispetto all’anno precedente (3,03%) e con riferimento

al 2012 (93,41%). Anche nel 2014, tale risultato risente in modo particolare dell’incidenza delle

assegnazioni compensative dello Stato sul minor gettito delle imposte (cap. 1599, 1813, 2860), pari

a euro 105.557.854,46 (66,67% del totale delle risorse impegnate) frutto per lo più, delle

assegnazioni compensative per minori entrate derivanti dall’abolizione dell’ICI (nel 2014 euro

99.039.256,54) e dei trasferimenti compensativi di minori introiti a titolo di addizionale comunale

all’IRPEF conseguenti a provvedimenti modificativi della disciplina dell’IRPEF (nel 2014 euro

Page 544: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

543

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4.710.408,91). Come nel periodo precedente, nell’anno 2014 si è registrato un aumento anche se non

particolarmente significativo, dei trasferimenti regionali consistenti in rimborsi per il minor gettito

delle imposte, che pur avendo interessato esclusivamente il gettito connesso all’applicazione

dell’addizionale comunale e provinciale sull’energia elettrica (per euro 32.920.000,00), hanno

registrato un aumento del 9,73%.

Nel 2014 risultano in aumento anche i trasferimenti regionali per l’ammortamento dei mutui che

passano da euro 1.529.535,52 nel 2012, a euro 2.675.960,64 nel 2013 e a euro 5.991.799,21 nel 2014.

I trasferimenti relativi alle spese di investimento registrano invece, una costante flessione: -53,65%

con riferimento all’anno precedete e – 84,32% in relazione al 2012. Una andamento analogo

riguarda i trasferimenti per le spese di funzionamento (per il 2014 cap. 1736, 2931) che mostrano un

consistente calo nel triennio: nel 2012 euro 320.000,00, nel 2013 euro 301.032,92 e nel 2014 euro

130.516,46 (-59,21%).

Tabella 185-Funzione 9.1. – Sistema delle autonomie locali. Trasferimenti diversi e spese dirette della Regione. Esercizi finanziari 2012-2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

all'ANCI Sezione FVG - sostegno attività afferente la riforma del sistema delle autonomie locali

9.1.1.3420 art. 10 c. 63 l.r. 15/2014

50.000,00 1876

-

-

all'ANCI Sezione FVG. Sostegno alle iniziative formative di interesse per gli enti locali

9.1.1.3420 art. 4 c. 1 l.r. 3/2014

500.000,00 9770

-

-

A Comunità collinare del Friuli - fondo straordinario per il sostegno delle attività svolte dal consorzio per i comuni aderenti

9.1.1.1153 art. 13 c. 30 l.r. 18/2011

250.000,00 1772

-

-

-

-

Page 545: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

544

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

al Coordinamento regionale della proprietà collettiva in FVG - assegnazione straordinaria al fine di valorizzare le potenzialità dei beni agrosilvopastorali. Ai sensi dell'art. 11, c.75, della l.r. 17/2008 (come sost. da art.10,comma 12, l.r. 11/2011), nell'esercizio 2011, il contributo è concesso per attività istituzionali e di funzionamento.

9.1.1.1159

art. 11, commi 75-76, l.r. 17/2008 (sost. da art.10,c.12, l.r.11/2011) art. 10, comma 15, l.r. 11/2011

20.000,00 9815

-

-

-

-

All'Associazione Sindaci della ricostruzione del Friuli terremotato - contributo straordinario per informatizzazione dei progetti e degli interventi di recupero del patrimonio edilizio

9.1.1.3420 art.11, c.84-86, l.r.17/2008

55.000,00 1792 -

-

-

-

alle Associazioni di Enti locali - per spese di funzionamento

9.1.1.3420

art. 1 e 3 l.r. 22/1976; art. 6 l.r. 3/2012; art. 10, c. 39 l.r. 14/2012

250.000,00 1681

-

-

-

-

alle Amministrazioni locali con pop. inferiore a 10.000 abitanti, a titolo di concorso agli oneri sostenuti per partecipazione dei propri amministratori ai lavori del Consiglio delle autonomie locali

9.1.1.3420 art. 10, comma 22, l.r.11/2011

5.974,83 1683

art. 10, c. 22, l.r.11/2011, art. 10, c. 22 l.r. 11/2011

5.127,50 1683

-

-

-

Page 546: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

545

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

all'Associazione dei Comuni terremotati e Sindaci della ricostruzione per la gestione del laboratorio - mostra sul terremoto e la ricostruzione e per le finalità istituzionali dell'Associazione

9.1.1.3420

-

art. 10, commi da

85 a 88 l.r. 27/2012

15.000,00 1842

-

-

-

Oneri relativi ad ammortamento mutui contratti da Comuni e Province con la Cassa depositi e prestiti per la realizzazione di opere pubbliche

9.1.1.1153 art. 3, comma 39, l.r.4/2001

4.352.955,43 1600 art. 3, comma 39, l.r.4/2001

4.352.395,40 1600

-

-

-

al coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani. Sostegno al programma nazionale di educazione alla cittadinanza democratica denominato "la mia scuola per la pace"

9.1.1.3420 art. 10, c. 70 l.r. 15/2014

30.000,00 6392

-

-

Spese formazione ed aggiornamento della polizia locale

9.1.1.1156

art. 5, c.5, art.19, c.1, art.20, l.r.9/2009

93.037,11 1715

-

-

-

-

spese per ideazione e progettazione grafica divise e gradi, individuazione caratteristiche merceologiche delle divise per polizia locale

9.1.1.1156 art. 25, c. 1, lett.c), d) l.r.9/2009

4.840,00 1755

-

-

-

-

spese relative a programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza (parte capitale)

9.1.2.1156 art. 4, l.r.9/2009

335.000,00 1712

-

-

-

-

spese per avvio e rafforzamento di politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale - accordo di programma IN.F.E.A.

9.1.1.3420 art. 1, commi 1124-1125, l.296/2006

101.170,10 2702

art. 1, commi 1124-1125, l.296/2006

32.000,00 2702

-

-

-

Page 547: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

546

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

spese per avvio e rafforzamento di politiche di informazione ed educazione ambientale sul territorio regionale - accordo di programma IN.F.E.A. 1.8.2007 - Per anno 2011:prosecuzione progetto transfrontaliero Italia-Slovenia-Carinzia

9.1.1.3420 art. 1, commi 1124-1125, l.296/2006

17.000,00 2712

-

-

-

-

spese nell'ambito del programma IN.F.E.A. - divulgazione e sensibilizzazione sull'uso sostenibile delle risorse idriche

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

23.000,00 2732 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

40.466,00 2732

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

- 2732

-

-

alla Comunità collinare del Friuli. Contributo straordinario per l'accessoin modalità wi-fi nelle aree pubbliche dei comuni consorziati

9.1.2.3420 art. 10, c. 63 l.r. 14/2012

25.000,00 2053

-

-

-

-

Spese per lo "sviluppo sostenibile e promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio"

9.1.2.3420 art. 1, comma 124, l.296/2006

3.698.001,00 2709 art. 1, comma 124, l.296/2006

1.954.001,00 2709

art. 1, comma 124, l.296/2006

-

2709

-

-

Spese per lo "sviluppo sostenibile e promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio" - energia rinnovabile/efficienza energetica

9.1.2.3420 art. 1, comma 124, l.296/2006

4.825.000,00 2714 art. 1, comma 124, l.296/2006

4.825.000,00 2714

art. 1, comma 124, l.296/2006

-

2714

-

-

all'associazione intercomunale Medio Friuli per l'acquisto e posizionamento di dissuasori , guardrail e ufficio mobile

9.1.2.1153

-

art. 10, comma 53 l.r. 27/2012

400.000,00 1840

-

-

-

Interventi in conto capitale per edilizia residenziale (fondi statali art. 6, c.1, l.21/2001)

9.1.2.3420 art. 6, comma 1, l.21/2001

148.223,13 3280 art. 6, comma 1, l.21/2001

296.446,26 3280

art. 6, comma 1, l.21/2001

-

3280

-

-

Page 548: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

547

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

oneri per il funzionamento del Consiglio delle autonomie locali e per studi e ricerche e della Conferenza per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria

9.1.1.3420 art. 1, c. 76 l.r. 30/2007

731,81 1652

-

art. 1, c. 76 l.r. 30/2007

-

1652

-

-

finanziamento nell'ambito del programma INFEA per pubblicazioni in materia di promozione del sistema delle aree protette regionali e conservazione della biodiversità

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

21.294,00 2772

-

-

-

-

finanziamento nell'ambito del programma INFEA di attività di educazione sull'evoluzione geologica del territorio attraverso la lettura dei geostiti

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

60.000,00 2722 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

51.473,05 2722

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

12.100,00 2722

-76,49% -79,83% finanziamento nell'ambito del programma INFEA per la realizzazione di un diario scolastico per le scuole

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

20.000,00 2782

-

-

-

-

finanziamento nell'ambito del programma INFEA per il recupero dei prodotti farmaceutici

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

27.504,18 2752 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

22.991,02 2752

-

-

-

finanziamento nell'ambito del programma INFEA per l'uso sostenibile delle aree di pregio paesaggistico

9.1.1.3420 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

3.000,00 2762 art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

3.000,00 2762

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

-

2762

-

-

spese per l'avvio e il rafforzamento di politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale. Accordo di programma IN.F.E.A. del 1..8.2007

9.1.1.3420

-

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

8.148,10 2756

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

-

2756

-

-

Page 549: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

548

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Tipologia/obiettivo del

trasferimento

Unità di bilancio

anno 2012 anno 2013 anno 2014 Scostamento %

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( *)

Cap. Normativa di riferimento

Impegni di spesa

+ trasf. a compet.

derivata ( ** )

Cap.

Normativa di riferimento

Impegni di spesa

Cap. 2014 su 20123

2014 su 2012

spese per l'avvio e il rafforzamento di politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale. Accordo di programma IN.F.E.A. del 1..8.2007. reiscrizione avanzo

9.1.1.3420

-

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

11.746,90 2757

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

-

2757

-

-

spese per l'avvio e il rafforzamento di politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale. Accordo di programma IN.F.E.A. del 1..8.2007. reiscrizione avanzo

9.1.1.3420

- art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

2.709,83 2792

art. 1 c. 1124 e 1125 l. 296/2006

- 2792

-

-

Totale TRASFERIMENTI DIVERSI

E SPESE DIRETTE DELLA REGIONE

14.336.731,59 12.020.505,06 592.100,00 -95,07% -95,87%

Fonte: rendiconto anno 2014 della Regione Friuli Venezia Giulia. Elaborazione della Sezione.

(*)anno 2012 Impegni di spesa € 7.245.969,18 Competenza derivata € 7.090.762,41 (**)anno 2013 Impegni di spesa € 4.919.610,75 Competenza derivata € 7.100.894,31

A conclusione dell’analisi della spesa riguardante il sistema Regione – Autonomie locali, nella

tabella sopra riportata sono evidenziate le spese per trasferimenti a soggetti e organismi diversi,

comunque riguardanti la materia trattata, nonché le spese attinenti funzioni e compiti degli enti

locali sostenute direttamente dalla Regione. Nel 2014 l’ammontare delle risorse trasferite

ammontano a complessivi euro 592.100,00 e registrano una consistente flessione rispetto

all’esercizio precedente (-95,07%) e al triennio (-95,87%). Nel 2014 la gestione delle risorse è

concentrata pressoché esclusivamente, nei confronti dei trasferimenti all’Anci della Regione Friuli

Venezia Giulia finalizzati al sostengo dell’attività di riforma del sistema delle autonomie locali e

alle iniziative formative.

Page 550: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

14. LA RIFORMA DELL’ORDINAMENTO LOCALE NELLA REGIONE

14.1 Quadro di riferimento e sintesi delle conclusioni

L’anno 2014 segna l’avvio, anche nella regione, del nuovo disegno del governo locale che si

sviluppa in parallelo con la riforma prevista dalla legge 56 sempre del 2014 (c.d. legge Del Rio).

La legge regionale 12 dicembre 2014 n. 26 introduce nel Friuli Venezia Giulia significative

modifiche all’assetto sin qui vigente che trovava (e trova tuttora) fondamento nelle fonti primarie

dell’autonomia regionale e nel testo unico sull’ordinamento degli Enti locali di cui al DPR

267/2000. Il sistema ordinamentale si completa poi attraverso la disciplina dell’assetto finanziario

che si incardina, a sua volta, nel sistema delle fonti ora indicato, al quale va aggiunta, a livello di

principi fondamentali, la disciplina comunitaria in materia di vincoli derivanti dall’appartenenza

dell’Italia alla UE, e, da ultimo, la vigente intesa stipulata tra Governo e Regione il 23 ottobre

2014 (protocollo d’intesa per la definizione dei rapporti finanziari negli esercizi 2014-2017).

Il modello nazionale e generale disegnato con la legge 56/2014 è stato successivamente

“convalidato” dalla Corte Costituzionale attraverso la Sentenza n. 50/2015: la Consulta, dopo avere

precedentemente cancellato, con la sentenza n. 220/2013, la riforma della stessa materia che il

Governo del tempo aveva tentato di imporre in via di urgenza attraverso i decreti cosiddetti “salva

Italia” (D.L. 201/2011) e “spending review” (D.L. 95/2012), ha ora approvato questa legge di

riforma in tutte le sue parti.

La Sentenza, pur non riferendosi naturalmente alle leggi della Regione Friuli Venezia Giulia, pare

confermarne, sia pur solo indirettamente, i contenuti, in considerazione della sostanziale analogia,

e in molti casi addirittura identità, delle previsioni adottate.

Come risulterà più chiaramente a conclusione di questa parte, a seguito della riforma dello scorso

anno nella Regione Friuli Venezia Giulia si viene delineando una nuova architettura del sistema

locale, profondamente diversa da quella tradizionale risalente al 1948, prima, ed, in un secondo

momento, al 2001 (riforma del titolo V della Costituzione).

Per certi aspetti essa è ancora non completamente definita mancando di tasselli importanti quali la

peraltro già prevista ed, a tutti i livelli, condivisa soppressione delle Province, la quale dipende da

un procedimento legislativo di revisione costituzionale necessariamente lungo e per ampia parte

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estraneo al volere del legislatore locale.

Basti qui osservare che nel giro di poco più di un decennio si è potuto assistere per ben due volte

alla rivisitazione dei principali istituti del governo locale, più contenuta nel 2001 (art. 114 Cost.:

affermazione della “pari dignità” tra Stato, Regioni Province e Comuni) e, più radicale, ora. Si tratta

di istituzioni che in precedenza avevano resistito immutate per oltre mezzo secolo e che anzi hanno

rappresentato una fondamentale ed indiscutibile linea di continuità rispetto all’epoca antecedente

all’adozione della Costituzione repubblicana.

Considerando gli obiettivi e le finalità, è importante notare che la riforma del 2015 non risulta

dettata solamente dall’esigenza di rendere più efficiente il sistema del governo periferico del Paese e

di eliminare storture e duplicazioni che l’avvento delle Regioni negli anni ’70 avevano creato od

evidenziato.

Un ulteriore determinante motivo che risulta dagli atti accompagnatori dei disegni di legge, e che

appare inequivocabilmente dimostrato anche dal D.L. 95/2012, conferma infatti, a prescindere dal

giudizio di costituzionalità, che la riforma è stata voluta non solo per innovare l’architettura

istituzionale ma anche per rispondere ad una pressante esigenza di contenimento dei costi degli

apparati pubblici, non più sostenibili alla luce della crisi economica nel frattempo evidenziatasi.

Deve però sottolinearsi che quest’ultimo obiettivo appare raggiunto con più evidenza nella riforma

locale piuttosto che in quella dell’apparato centrale anch’essa ivi prevista, il quale è tuttora

gravato, nella sua articolazione periferica, da una pluralità di strutture, tutte comunque

costituenti l’Amministrazione pubblica, che duplicano quelle già esistenti sul territorio quali

articolazioni delle Regioni e degli Enti locali. Al contrario, proprio nella logica del coordinamento

della finanza pubblica, i progetti di riforma avrebbero dovuto realizzare un’ impostazione unitaria,

organica ed integrata della Pubblica Amministrazione della Repubblica, sia essa dipendente dallo

Stato, dalle Regioni o ancora dagli Enti locali, unico modo per renderla efficiente e soprattutto per

generare un risparmio sui costi complessivi.

Questo secondo aspetto pare seguire tempi diversi e non altrettanto perentori di quelli imposti agli

Enti locali: ciò risulta confermato, ad esempio, dal fatto che la sia pur limitata “riorganizzazione

della presenza dello Stato sul territorio” annunciata con il decreto legge appena citato (art.10) è ferma

alla sola fase enunciativa, mancando tuttora, a distanza di tre anni dalla decretazione d’urgenza,

del regolamento di attuazione.

Sul versante regionale si deve osservare che il riordino attuato dal Friuli Venezia Giulia ha

generato un assetto istituzionale sostanzialmente uniforme, per gli istituti ma soprattutto per le

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regole di funzionamento, a quello definito dal legislatore nazionale per il sistema locale delle

Regioni ordinarie. Ciò è evidente nel confronto tra la legge 56/2014 e la legge regionale 26/2014 ed è

anche confermato dalle previsioni in materia di rapporti finanziari contenute nel protocollo del

23/10/2014.

Tale uniformità non può che valutarsi in modo positivo realizzando essa un significativo

contributo alla semplificazione ordinamentale ed al processo di armonizzazione. Contestualmente

va però richiamata l’attenzione sulla particolarità derivante dal diverso regime di finanziamento

del sistema locale che, nella Regione, grava interamente sul suo bilancio. Sotto questo profilo, per

evitare che la Regione si limiti a fare da fonte erogatrice e da ente comunque responsabile per

l’azione di Comuni e Province del suo territorio altrimenti soggetti alle norme di fonte statale,

dovrebbero essere contestualmente introdotti i necessari contrappesi per garantire alla Regione

adeguati poteri di programmazione della spesa, finanziata appunto con risorse sue e non con quelle

nazionali.

L’analisi degli aspetti organizzativi ed istituzionali recati dalla riforma evidenzia che nel nuovo

assetto non esiste più l’ente intermedio tradizionalmente inteso. La ragione sembra poter essere la

minore considerazione di cui hanno goduto nel dopoguerra le Province, compresse tra le previste

nuove Regioni e quelli che rappresentavano il fondamentale caposaldo dell’amministrazione locale,

costituito dai comuni.

In questa fase le province non hanno saputo recuperare un ruolo più significativo rimanendo

titolari di funzioni proprie residuali e continuando piuttosto a rappresentare una articolazione

territoriale cui facevano e per molta parte ancora fanno riferimento gli apparati periferici

dell’amministrazione dello Stato.

Devesi aggiungere poi che la situazione descritta è anche frutto di una distorsione nel processo di

attuazione della riforma regionale: gli enti costituiti negli anni settanta hanno voluto e talvolta

dovuto assumere troppe funzioni e responsabilità direttamente gestionali in luogo di quelle

programmatorie e regolatrici che la Costituzione loro prevalentemente assegnava attraverso il

conferimento di un’ampia potestà legislativa nelle materie dell’articolo 117, che non trova

riscontro neppure in molte organizzazioni statuali sicuramente federali.

In modo distorto, e comunque poco conforme al dettato costituzionale, le regioni italiane, ideate

dall’Assemblea costituente come la principale novità del nuovo assetto democratico post bellico e

chiamate, per ciò, a concorrere con il Parlamento a formare la disciplina dell’attività di governo e

di amministrazione, hanno visto attenuarsi questa funzione oggi prevalentemente assorbita dalle

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istituzioni centrali e si sono trasformate esse stesse in enti intermedi chiamati a gestire funzioni e

risorse programmate e definite al livello superiore.

Va ancora rilevato che il previsto superamento delle province non sembra destinato a produrre

significativi risparmi di spesa, se non quelli relativi agli oneri per gli amministratori ed altri di

minore rilevanza, dal momento che per il personale come per le competenze è evidentemente

previsto il trasferimento ad altro ente.

Per quanto riguarda invece la riforma del livello locale, si può affermare che le nuove forme

aggregative, rilanciate dal comma 4 e dai commi 104 e seguenti dell’articolo 1 della legge 56 e, per

quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, compiutamente individuate e disciplinate dalla L.R.

26/2014 nella forma delle istituende Unioni Territoriali intercomunali (U.T.I.) non debbano

propriamente considerarsi quali nuove province, delle quali comunque ereditano parte delle

competenze. Esse piuttosto concretano, in modo del tutto evidente nella riforma di questa regione,

un nuovo disegno delle amministrazioni comunali sia per il carattere segnatamente coercitivo della

adesione sia per le modalità (ex lege) del trasferimento ad esse delle funzioni originariamente

proprie dei comuni che le compongono. L’accorpamento risponde adeguatamente ad esigenze di

razionalizzazione, efficienza e risparmio soprattutto in un tessuto istituzionale particolarmente

frazionato e costituito da comuni di piccole dimensioni come quello della Regione. A questo aspetto

si contrappone inevitabilmente un parallelo sacrificio sul piano della rappresentatività politica

delle comunità governate. Auspicabilmente la parziale rinuncia a forme tradizionali e più ampie di

democrazia attraverso l’elezione diretta non dovrebbe influire e non dovrebbe compromettere il

raggiungimento dei suaccennati obiettivi. Gli effetti peraltro potranno essere misurati solo dopo un

adeguato periodo dall’avvio della riforma.

14.2 La legge 7 aprile 2014 n. 56 e le LL.RR. 14 febbraio 2014 n. 2 e 12 dicembre 2014 n. 26.

14.2.1 Inquadramento costituzionale.

Come si è accennato nel precedente paragrafo, la l.r. 26/2014 ricalca, per quanto concerne i

principali aspetti contenutistici, la linea seguita dal legislatore statale con la legge 56/2014 (c.d.

legge Delrio) ma se ne differenzia invece per quanto attiene ai presupposti e più ancora alle fonti

che la legittimano e la regolano.

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La differenza trova origine nello Statuto e ancor di più nella legge costituzionale 23 settembre 1993

n. 2, la quale ha conferito alla Regione autonoma potestà primaria in materia di ordinamento dei

propri Enti locali.

Il D.Lgs. 2 gennaio 1997 n. 9 ha dato poi attuazione alle ora citate disposizioni costituzionali,

disponendo il trasferimento alla Regione di tutte le competenze già esercitate dallo Stato in

materia di organi e funzioni di Comuni e Province del territorio (art.li da 1 a 8) nonché di disciplina

della finanza locale (art. 9) ed ha previsto a carico della Regione anche l’obbligo dell’integrale

finanziamento, attraverso il proprio bilancio, delle funzioni stesse.

Si è così definito un sistema completo ed organico delle competenze e dei relativi oneri che non

trova riscontro non solo nelle Regioni ordinarie ma neppure in gran parte delle altre Regioni

speciali, salvo cioè la Valle d’Aosta e le due Province autonome di Trento e Bolzano cui sono

riconosciute prerogative sostanzialmente analoghe.

Per i motivi suaccennati la legge 56/2014 non ha trovato diretta applicazione nella Regione. Con

una scelta costituzionalmente ineccepibile, la legge ha introdotto due clausole di salvaguardia nel

rispetto della specialità ordinamentale delle Regioni differenziate: la prima è richiamata nell’ultima

parte dell’articolo 1, comma 5, il quale stabilisce che la normativa dettata dalla legge per le neo

istituite città ed aree metropolitane rappresenta solo una disciplina di principio per le Regioni

speciali, da regolare comunque in conformità con i rispettivi Statuti. Come si vedrà la Regione

Friuli Venezia Giulia si è avvalsa di tale facoltà derogatoria non prevedendo, almeno in fase di

prima applicazione, l’introduzione dell’Ente “città metropolitana”.

Più in generale il successivo comma 145 prevede che entro 12 mesi, termine che la giurisprudenza

costituzionale individua comunque come semplicemente ordinatorio, le Regioni speciali adeguino i

propri ordinamenti interni ai “principi” desumibili dalla legge 56/2014, fermo restando che il cuore

della legge, cioè i commi dal 104 al 141, sono applicabili alle Regioni speciali e Province autonome

compatibilmente con gli Statuti e le Norme di attuazione.

Pur alla luce delle citate riserve a tutela degli Statuti e delle competenze differenziate, la Regione

ha adottato, e lo ha fatto molto tempestivamente, un’autonoma disciplina con la quale, appunto,

uniforma sostanzialmente il proprio ordinamento in materia di Enti locali a quello della legge

nazionale, evidenziando peraltro analoghe difficoltà procedurali dovute al disallineamento tra le

norme di fonte ordinaria e le superiori previsioni costituzionali (art. 114 della Costituzione e art. 2

ed altri della Legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1). Essendo le Province ancorate ad una

fonte di rango costituzionale, le leggi ordinarie (la legge 56/2014 come la parallela L.R. 26/2014)

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continuano a considerarle come Enti costituenti la Repubblica sino a quando la riforma contenuta

nel disegno di legge costituzionale “Superamento del bicameralismo paritario e revisione del titolo V

della parte seconda della Costituzione” non avrà completato l’iter previsto.

Per i motivi già illustrati, il percorso avviato dalla Regione Friuli Venezia Giulia appare

parzialmente diverso anche se analogo nei contenuti. L’abolizione del riferimento alle Province nel

testo dello Statuto costituzionale è previsto in due disegni di legge costituzionali, il primo in Atti

Senato, n. 77, di iniziativa parlamentare, il secondo al n. 1289 A.S. di iniziativa del Consiglio

regionale del Friuli Venezia Giulia.

I due testi divergono su un solo punto principale: nel mentre il testo di iniziativa parlamentare

introduce espressamente anche l’istituto della città metropolitana, il DDL di iniziativa consiliare

non lo prevede, anche se si può ritenere che questa scelta non sia preclusiva di una eventuale

successiva determinazione in favore dell’istituzione di questo tipo di Ente alla luce della potestà

“qualificata” riconosciuta alla Regione sulla materia.

La diversità tra i due percorsi pone comunque un delicato problema, nel senso che non pare del

tutto certo che il DDL di modifica dello Statuto speciale sia di per sé idoneo a cancellare l’istituto

provinciale dall’ambito della Regione Friuli Venezia Giulia. Il dubbio nasce dal fatto che entrambi

gli ora citati disegni di legge costituzionale di riforma dello Statuto si limitano a espungere da vari

articoli i riferimenti alla parola “Provincia”, nel mentre rimarrebbe integro l’articolo 1 dello

Statuto, il quale fa espresso riferimento ai territori delle Province originarie (salvo che per il

territorio di Trieste e Comuni limitrofi, in relazione alle previsioni del Trattato di pace ed alle

Disposizioni transitorie e finali della Costituzione).

Sul punto va considerato infatti che la composizione e l’articolazione della Repubblica italiana non

è ovviamente definita dallo Statuto, bensì dalla Costituzione, all’articolo 114 (“La Repubblica è

costituita dai Comuni, dalle Province…”). Sino alla sua prevista modifica attraverso il DDL di

riforma del titolo V si può fondatamente ritenere che la dimensione di riferimento dell’articolo 114

Cost. non possa che essere quella dell’intero territorio nazionale. Ne consegue che il DDL di

modifica dello Statuto non dovrebbe temporalmente precedere la riforma della Costituzione,

problema in ogni caso da risolvere da parte del Parlamento, al quale spetta di deliberare su

entrambe le citate leggi costituzionali.

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14.2.2 La disciplina normativa secondaria nel Friuli Venezia Giulia. Superamento dell’Istituto “Provincia”. La legge regionale per le elezioni provinciali.

In attesa della definizione dell’iter di riforma costituzionale, la L.R. 26/2014, come del resto la L.

56/2014, ha previsto di conservare le Province (art. 32) “sino al loro superamento” ma

progressivamente sempre più depotenziate. A completamento di quanto esposto nel precedente

paragrafo, va sottolineato che la normativa legislativa regionale della materia all’esame, oltre che

dalla L.R. 26/2014, seguita poi da alcune disposizioni della legge finanziaria regionale per il 2015

(L.R. 30/12/2014 n. 27), è formata anche dalla L.R. 14 febbraio 2014 n. 2, la quale reca la disciplina

delle elezioni provinciali e la modifica dell’art. 4 della L.R. 3/2012 concernente le centrali di

committenza.

Coerentemente con le previsioni della legge nazionale (n. 56/2014 art. 1, commi 58 e seguenti) anche

la legge regionale abbandona l’elezione diretta e trasforma il Presidente ed i Consigli provinciali in

organi elettivi di secondo grado. Si apre in questo modo la strada al previsto depotenziamento

dell’istituto provinciale, previsione sulla quale non ci si sofferma essendo valide le ampie

considerazioni trattate nei commenti alla legge Delrio.

Sul piano concreto, la legge regionale ha già avuto modo di essere applicata con il rinnovo degli

organi dell’Amministrazione provinciale di Pordenone. E’ noto che tra le possibili criticità a suo

tempo sollevate sulla legge Delrio vi è anche quella che avanzava dubbi di legittimità

costituzionale in ordine alla sottrazione al corpo elettorale del potere di eleggere il Consiglio

provinciale in costanza della norma costituzionale che salvaguarda, sino alla relativa modifica, la

permanenza nell’ordinamento delle Province stesse, al pari degli altri Enti territoriali i cui organi

fondamentali sono tutti formati attraverso elezioni dirette.

Il dubbio è stato sollevato anche dal T.A.R. del Friuli Venezia Giulia che aveva rimesso alla

Consulta, in via incidentale, la questione della legittimità costituzionale della dianzi citata L.R.

2/2014. La Corte tuttavia non si è pronunciata nel merito della legge regionale avendo rilevato la

manifesta inammissibilità della questione per mancanza di chiarezza del petitum (Corte

costituzionale, Ordinanza n. 39 dd. 25/2/2015).

La questione è stata però definitivamente superata dalla Corte Costituzionale che, con la Sentenza

n. 50/2015 sulla quale ci si soffermerà più avanti, si è pronunciata per la legittimità della legge

“Delrio”, e indirettamente sulle corrispondenti norme regionali.

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14.2.3 Il depotenziamento delle funzioni delle Province. Analogie e differenze tra l’ordinamento istituzionale e finanziario previsto dalla legge statale e da quella regionale.

In altro paragrafo verranno illustrati più in dettaglio gli altri contenuti nella legge regionale

26/2014 e le ulteriori modifiche introdotte con la legge finanziaria n. 27/2014.

Appare qui opportuna una riflessione sulle scelte operate dal legislatore regionale, evidenziando

come, pur in un quadro complessivo che prevede l’allineamento dell’ordinamento regionale alla

riforma nazionale, emergano talune differenze importanti perché hanno messo al riparo la Regione

dalle situazioni di criticità di carattere organizzativo e finanziario lamentate a livello nazionale.

Come già anticipato, la Regione ha rinunciato in questa fase alla prevista introduzione dell’Ente

città metropolitana, pur possibile ma che, per espressa indicazione degli organi del governo

regionale, viene, forse solo temporaneamente, accantonata nel presupposto che spetti comunque al

legislatore regionale di prevederla.

In questa fase transitoria ed in attesa appunto dell’approvazione della riforma costituzionale e/o

statutaria, le Province del Friuli Venezia Giulia mantengono quindi il carattere originario e

distintivo di Enti di area vasta: in tal modo sono espressamente definite e qualificate dall’articolo

32 della L.R. 26/2014. Tuttavia il testo legislativo evidenzia anche che gli Enti titolari delle

funzioni di area vasta, posti al centro della riforma, sono nella realtà le Unioni Territoriali

Intercomunali di cui all’articolo 5.

Deve riconoscersi che la soluzione, ambigua, adottata anche dal legislatore regionale è frutto degli

insegnamenti della Corte costituzionale che ha censurato, con la Sentenza 220 del 19/7/2013, il

tentativo, a Costituzione invariata, di abbattere drasticamente il ruolo e le funzioni delle Province,

per di più effettuato con lo strumento del decreto legge (D.L. 6/12/2011 n. 201 e 6/7/2012 n. 95). Il

legislatore regionale si è dovuto quindi porre sulla stessa posizione di prudenza già adottata dal

Parlamento con la riforma dello scorso anno.

A questo riguardo appare però importante ed innovativo lo sforzo compiuto dal legislatore

regionale per elencare e definire con precisione, negli allegati alla legge, le funzioni mantenute alle

Province e quelle trasferite alla Regione, rispondendo quindi ad una fondamentale esigenza di

chiarezza e distinzione dei separati ruoli istituzionali, la cui carenza ha frequentemente provocato

conflitti davanti al giudice delle leggi.

Analogamente a quanto avveniva per la legge 56/2014 rimaneva comunque ancora insoluto, anche

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per la legge regionale, il dubbio se, relativamente all’iniziativa per la modifica delle circoscrizioni

provinciali, le “decisioni politiche imposte dall’alto” siano legittimate a sostituirsi alle “iniziative

nascenti dalle popolazioni interessate, tramite i loro immediati enti esponenziali”, cioè i Comuni (così

Corte costituzionale, Sentenza 220/2013.).

Queste considerazioni contenute nella Sentenza appena citata, come il problema dell’attribuzione

diretta di funzioni proprie ai nuovi livelli istituzionali (U.T.I.), hanno fatto sollevare dubbi in

relazione alle diverse procedure che la Costituzione ha previsto all’articolo 133. Le decisioni della

Giunta regionale concernenti la perimetrazione degli ambiti sono state oggetto di impugnazione

davanti al T.A.R. del Friuli Venezia Giulia che, allo stato, non si è ancora pronunciato.

Come già rilevato, La Corte Costituzionale (n. 50/2014) ha invece risolto le questioni di legittimità

costituzionale sollevate da molte Regioni italiane sulle principali disposizioni della legge 56/2014

chiarendo così anche i dubbi sulle corrispondenti disposizioni regionali

A proposito poi del nuovo modello di governo di secondo grado previsto per le Province dalla legge

56/2014 (analoga fattispecie è stata contemplata anche nella già citata L.R. 2/2014 per le Province

del Friuli Venezia Giulia), la Consulta ha osservato che “la natura costituzionalmente necessaria degli

enti previsti dall’articolo 114 della Costituzione … ed il carattere autonomistico ad essi impresso

(sempre dalla Costituzione) non implicano l’automatica indispensabilità che gli organi di governo di

tutti questi enti siano direttamente eletti”; da ciò discende “la possibilità di diversificare i modelli di

rappresentanza politica ai vari livelli” (Sentenza C. Cost. n. 50/2015, in diritto, punto 3.4.3).

14.2.4 Le scelte del legislatore regionale per il superamento delle Province. I tempi di attuazione della riforma delle province.

Molto più rilevanti sono tuttavia i punti che diversificano la legge regionale dalla legge nazionale.

A differenza della L. 56/2014, il legislatore regionale ha scelto una tempistica diversa per l’avvio

dell’esercizio delle competenze come ripartite tra i diversi livelli (Regione, Province, UTI, Comuni)

dalla legge regionale 26/2014. L’articolo 32 della legge stessa rimanda all’1/7/2016 il trasferimento

alla Regione, e rispettivamente ai Comuni e alle loro Unioni, delle funzioni già delle Province.

Al contrario i commi 91 e seguenti dell’articolo 1 della legge 56/2014 (ed i relativi D.P.C.M.

attuativi), ed i commi 418 e seguenti dell’articolo 1 della legge 190/2014 hanno dato una sensibile

accelerazione all’attuazione della riforma nazionale facendone decorrere l’avvio dall’1 gennaio

2015, e prevedendo contestualmente il contenimento delle risorse da trasferire. Queste scelte hanno

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determinato criticità anche e soprattutto per la difficoltà di portare a compimento, attraverso la

mobilità, il processo di trasferimento del personale provinciale, la cui spesa conseguentemente

continua a gravare sui bilanci degli Enti a fronte di minore disponibilità di risorse 233.

Questi problemi non si sono invece evidenziati nella Regione Friuli Venezia Giulia la quale, in virtù

della potestà legislativa autonoma, ha modificato ampliandoli, come detto, sino al 2016, i tempi di

attuazione della riforma e nel contempo assicurando alle Province la continuità del trasferimento

delle risorse per il loro funzionamento, risorse che, come già evidenziato, provengono dal bilancio

regionale. Nel contempo invece la Regione ha esteso alle Province del proprio territorio con la

propria legge finanziaria (art. 14, comma 49 della L.R. 27/2014) le disposizioni sul contenimento

della spesa dettate dal legislatore statale (art. 1 comma 420 Legge 190/2014).

Per concludere invece va ancora ricordato che, per ragioni analoghe a quelle già richiamate, non si

sono evidenziate nella Regione le criticità altrove emerse in materia di mobilità dei dipendenti delle

Province. Vige nella Regione infatti l’istituto del comparto unico del personale regionale e degli

Enti locali che, per la sua particolare natura e funzione, consente di superare i problemi alla

mobilità derivanti soprattutto dalle differenze salariali. In questo quadro pertanto la mobilità

indotta dalla riforma dell’ordinamento degli Enti locali trova la sua normale collocazione

nell’ambito delle procedure di mobilità previste all’interno del comparto medesimo, come

disciplinate, tra l’altro, dall’articolo 4 comma 6 della legge regionale 12/2014.

14.2.5 Le misure immediate di contenimento della spesa delle Province e relative deroghe.

La legge regionale 30 dicembre 2014, n. 27 (legge finanziaria 2015), all’articolo 14 (norme di

coordinamento della finanza pubblica per gli enti locali della Regione e altre norme contabili)

introduce ulteriori disposizioni normative in attesa del superamento delle Province. In particolare,

come disposto dai commi 49 – 51:

“Fino alla completa riforma della legislazione regionale in materia di enti locali ed in attesa del

superamento della Provincia, la disciplina statale in materia di vincoli e divieti per il contenimento

della spesa delle Province trova applicazione anche nella Regione Friuli Venezia Giulia. Entro e

non oltre il 28 febbraio 2015 le Province possono presentare alla Regione la richiesta di specifiche e

motivate deroghe in ordine ai vincoli previsti dalla stessa normativa statale, per l’esigenza di

233 Si confronti, sul punto, Sezione delle Autonomie, delibera n. 17/2015.

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assicurare la continuità di svolgimento delle funzioni da esse esercitate in base alla L.R. 26/2014. In

relazione alle richieste ed alle motivazioni espresse, la Giunta regionale autorizza le deroghe ai

vincoli di contenimento della spesa.”

In relazione a quanto previsto dai succitati commi 49-51 dell’articolo 14, L.R. 27/2014, occorre

richiamare l’articolo 1, comma 420, della Legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) che, a decorrere

dal 1° gennaio 2015, pone i seguenti divieti alle Province delle Regioni a statuto ordinario 234:

a) di ricorrere a mutui per spese non rientranti nelle funzioni concernenti la gestione dell’edilizia

scolastica, la costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale

ad esse inerente, nonché la tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza;

b) di effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza;

c) di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, anche nell’ambito di procedure di mobilità;

d) di acquisire personale attraverso l’istituto del comando. I comandi in essere cessano alla naturale

scadenza ed è fatto divieto di proroga degli stessi;

e) di attivare rapporti di lavoro ai sensi degli articoli 90 e 110 del Tuel di cui d.lgs. 267/2000 e s.m.i.

– I rapporti in essere ai sensi del predetto articolo 110 cessano alla naturale scadenza ed è fatto

divieto di proroga degli stessi;

f) di instaurare rapporti di lavoro flessibile di cui all’articolo 9, comma 28, del D.L. 78/2010, conv.

in L. 122/2010, e s.m.i.;

g) di attribuire incarichi di studio e consulenza.

In forza di quanto previsto dalla normativa regionale, nel mese di gennaio 2015 l’UPI, in nome e

per conto della quattro Province della regione, ha chiesto deroghe per l’esecuzione di spese

rientranti nelle voci di cui alle lettere b), f), g) del succitato comma 420 dell’articolo 1 della

L.190/2014. Con deliberazione n. 142 del 30 gennaio 2015, la Giunta regionale ha autorizzato quasi

la totalità delle deroghe, fermi restando comunque i limiti di spesa previsti dalla vigente normativa

statale per gli Enti locali, riferiti alle medesime tipologie di spesa per l’anno 2015. La Giunta si è

infine riservata di rinviare a successivo atto deliberativo le determinazioni sulle richieste di deroga

ai vincoli e ai divieti alle spese delle Province in materia di assunzione di personale con contratto di

lavoro a tempo determinato, con riferimento a posizioni non fungibili attraverso le risorse già

esistenti.

234 Normativa applicabile anche alle province del Friuli Venezia Giulia ai sensi dell’articolo 14, comma 49, L.R.27/2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Con ulteriori n. 11 deliberazioni adottate sino al 20 marzo 2015 235 , la Giunta regionale ha

autorizzato ulteriori deroghe al divieto di effettuazione di spese, a seguito di specifiche richieste

formulate dalle singole Province. Dette deroghe riguardano spese afferenti:

- all’acquisizione di personale in comando e all’attivazione di rapporti di lavoro [lett. d), e), f) art.

1, comma 420, L. 190/2014];

- al ricorso ai mutui [lett. a) del comma 420], fermi restando il rispetto degli obblighi derivanti dal

Patto di stabilità interno di cui all’articolo 12 della L.R. 17/2008 e l’obbligo del pareggio di bilancio

a partire dal 2016, ai sensi del Capo IV della L. 243/2012;

- all’attribuzione di incarichi di studio e consulenza [lett. g) del comma 420].

14.2.6 Riorganizzazione della regione per l’esercizio di funzioni provinciali

Un primo importante esempio di disciplina di funzioni trasferite dalle Province riguarda

l’organizzazione dei servizi per l’impiego e di disciplina delle funzioni già provinciali in materia di

lavoro. La legge regionale 29 maggio 2015 n. 13 fissa al 1° luglio 2015 l’avvio delle nuove funzioni

assunte dalla regione. A tal fine si procede anche ad una ulteriore modifica dell’apparato

amministrativo ed organizzativo della regione stessa con la creazione o meglio la reviviscenza

dell’agenzia regionale del lavoro, istituita non più in forma di ente autonomo bensì di integrazione

della struttura regionale del lavoro.

La legge regionale 13 segna quindi una ennesima tappa della gestione della importante e delicata

materia dei servizi per l’impiego che lo Stato aveva delegato alla Regione con il D.Lgs. 16/9/1996 n.

514 e che la Regione, dopo un primo periodo di gestione diretta, aveva poi a sua volta assegnato

alle amministrazioni provinciali per recuperarla ora nuovamente alla propria competenza. Non

meno travagliata appare la vicenda, connessa e parallela, relativa alla altalenante sorte riservata

all’ Agenzia del lavoro che, nel corso degli stessi anni, è passata attraverso la sua istituzione, la

successiva soppressione ed ancora la sua reviviscenza (basti ricordare l’art 13 della LR 32/1985 di

istituzione dell’Agenzia del lavoro e l’art. 86 della LR 1/98 relativo alla sua soppressione, l’art. 26

235 Le deroghe sono state concesse: - alla Provincia di Gorizia con le deliberazioni n. 327 del 27 febbraio 2015, n. 505 del 20 marzo 2015; - alla Provincia di Pordenone con le deliberazioni n. 452 del 13 marzo 2015, n. 504 del 20 marzo 2015; - alla Provincia di Trieste con la deliberazione n. 437 del 13 marzo 2015; - alla Provincia di Udine con le deliberazioni n. 171 del 30 gennaio 2015, n. 328 del 27 febbraio 2015, n. 434, n. 435 e n. 436 del 13 marzo 2015, n. 503 del 20 marzo 2015;

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

della LR 1/1998 istitutivo dell’Agenzia regionale per l’impiego e l’art. 4, comma 7, della LR 3/2002

di soppressione della medesima, l’art. 9 della LR 18/2005 istitutivo dell’Agenzia regionale del

lavoro e l’art. 14 della LR 16/2012 che ha sancito l’ennesima soppressione della stessa, e, da ultimo,

l’art. 1 della LR 13/2015 che sancisce appunto la nascita dell’Agenzia regionale per il lavoro) :

scelte disomogenee che dimostrano un difetto di programmazione e una incertezza sulla “missione”

regionale, quale ente di legislazione e di guida o al contrario di diretta attività gestoria.

14.2.7 La riforma dei Comuni. Unioni e forme associative nella legislazione nazionale dal 1990 ad oggi.

La questione dell’associazionismo fra enti locali emerge per la prima volta, nel dopoguerra, con

l’entrata in vigore della Legge 8 giugno 1990, n. 142, sull’ordinamento delle Autonomie locali.

Si trattò di una riforma autentica e necessaria, consistita nel pieno adeguamento della disciplina

degli Enti territoriali locali (Comuni e Province) al disposto costituzionale: in precedenza, infatti,

l’articolo 5 – che “riconosce e promuove le autonomie” – non aveva trovato attuazione, residuando

una disciplina settoriale risalente all’epoca pre-costituzionale. A Comuni e Province venne

riconosciuto un ampio margine di autonomia, anche statutaria; il Capo VIII (artt. 24-27)

prevedeva altresì il rinnovo/potenziamento delle forme associative. A quelle già esistenti – i

Consorzi di servizi (art. 25) e le meno impegnative Convenzioni (art. 24) – venivano infatti aggiunti

due nuovi istituti: l’Accordo di programma – finalizzato all’ideazione ed attuazione di opere,

interventi e programmi di intervento coinvolgenti vari livelli istituzionali (art. 27) – e l’Unione di

Comuni (art. 26). Nel Capo VIII non trovarono invece spazio le Comunità montane, che

rappresentano a rigore una species del genus Unione: ad esse vennero dedicati i due articoli del

Capo IX.

Scorrendo la norma di allora, si osserva che l’Unione rappresentava una possibilità per i c.d. piccoli

Comuni (fino a 5.000 abitanti) e che ad essa poteva aderire un solo Comune di popolazione

superiore (fino a 10.000 abitanti); si prevedeva che, salve le deroghe decise di comune accordo dagli

Enti interessati, gli organi dell’Unione (Presidente, Giunta e Consiglio) venissero eletti secondo le

modalità fissate per i Comuni di popolazione pari a quella dell’Unione. La durata dell’Unione non

poteva eccedere il decennio.

I principi erano dunque i seguenti: piena facoltatività della scelta, propedeuticità dell’istituto alla

successiva fusione degli enti interessati, promozione regionale delle Unioni con il riconoscimento di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contributi aggiuntivi rispetto a quelli spettanti ai Comuni – la normativa di riferimento restava

comunque quella statale. In sintesi l’Unione veniva concepita come un traguardo intermedio sulla

strada della fusione, in seguito alla quale più Comuni piccoli (sotto i mille abitanti) avrebbero dato

vita ad una nuova entità di maggiori dimensioni. La differenza fra Unione e fusione di Comuni è

ben chiarita dal legislatore nazionale: la prima è una forma temporanea di gestione associata di

funzioni, una sorta di prova studiata per portare, entro qualche anno, all’unificazione definitiva.

La fusione, incentivata con l’erogazione di risorse premiali, è invece la nascita di un nuovo Comune

in luogo dei precedenti: richiede il consenso delle popolazioni interessate ed una legge regionale ad

hoc (art. 133, 2° comma, Cost.). Il legislatore del ’90 si preoccupa che le garanzie democratiche

siano rispettate: la legge regionale può difatti prevedere (art. 12 della 142) l’istituzione di municipi

nei territori delle comunità “assorbite”; tocca allo Statuto del nuovo Comune regolare l’elezione

diretta di un prosindaco e di due consultori da parte dei cittadini residenti nel municipio. Le

competenze municipali, affini a quelle delle circoscrizioni, comprendono la gestione dei servizi di

base ed eventuali altre funzioni delegate dal Comune.

Sebbene all’epoca non si parli ancora dei principi, di matrice europea, di sussidiarietà,

differenziazione e adeguatezza, la logica dell’intervento è chiara: ci si propone di garantire servizi

adeguati alle comunità – servizi non erogabili, si opina, da organizzazioni comunali sprovviste di

mezzi adeguati, perché minuscole – senza peraltro sacrificare le esigenze della rappresentatività

democratica.

L’esperienza degli anni ’90 evidenzia il modesto successo dell’istituto dell’Unione, per via della

scarsa propensione dimostrata dalle collettività locali (gelosissime della propria autonomia) nei

confronti dell’inevitabile fusione; si corre così ai ripari, mutando impostazione: il legislatore, pur

seguitando a prediligere la fusione (e ad assicurare maggiori vantaggi economici a chi decide di

fondersi), mostra di considerare comunque sufficiente, ai fini dell’efficienza amministrativa,

l’Unione, che acquisisce una sua stabilità. La Legge 3 agosto 1999, n. 265, rimuove il limite

massimo di durata che, come anticipato, era decennale: viene così meno l’elemento della

propedeuticità, e si inizia a mettere in forse pure quello della facoltatività, proprio a seguito

dell’ingresso nell’ordinamento italiano del principio di sussidiarietà verticale (Legge 15 marzo 1997,

n. 59 “Bassanini 1”). Al legislatore regionale viene affidato il compito di individuare per ogni

funzione comunale un ambito ottimale di esercizio, sulla base di criteri predeterminati: ai Comuni

tocca associarsi in qualche modo e, in caso di inerzia, spetterà alla Regione intervenire con propri

poteri sostitutivi.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Segue, nel 2001, la Riforma del Titolo V della Costituzione, foriera di innovazioni (e controversie):

il nuovo articolo 114 pone Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato sullo stesso

piano, quali Enti costitutivi della Repubblica, ma soprattutto l’articolo 117 tace sulle competenze

in materia di ordinamento degli Enti locali. Le Regioni ritengono che, non essendo stato

ricompresa fra le competenze esclusive dello Stato (art. 117, 2° comma) né fra quelle concorrenti

(3° comma), la disciplina dell’ordinamento di Comuni e Province sia riservata a loro; emergono

tuttavia anche altri problemi sistematici. La pari dignità assicurata dall’articolo 114 include ma -

al contempo - esclude: Unioni e forme associative in genere, proprio perché non menzionate, non

possono considerarsi Enti locali territoriali autonomi, titolari di funzioni proprie – l’unica strada

per affidare loro competenze è quella del trasferimento o della delega. Ci si pone un ulteriore

interrogativo, circa la legittimità costituzionale di un associazionismo imposto ad Enti, come i

Comuni, la cui autonomia è stata potenziata e che già dall’articolo 5 Cost. vengono “riconosciuti”

come preesistenti all’ordinamento statale. Quest’ultimo tema, controverso ma mai affrontato dalla

Consulta, ha destato particolare attenzione fra gli studiosi, le cui conclusioni sono le seguenti: i

principi costituzionali di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione (e buon andamento)

giustificano una ragionevole compressione dell’autonomia locale, ma un totale svuotamento di

funzioni sarebbe illegittimo – la riduzione del Comune, per piccolo che sia, a guscio vuoto

risulterebbe violativa della Costituzione repubblicana.

A contrapporre a più riprese Stato e Regioni sarà invece la questione, assai concreta, del riparto di

legislazione: in un primo momento (inter alia v. sent. 244 e 456 del 2005) la Corte Costituzionale dà

ragione agli Enti periferici, dichiarando l’illegittimità delle norme statali concernenti le Comunità

montane. L’argomento della Corte è il seguente: al Parlamento spetta legiferare in materia di leggi

elettorali, organi di governo e funzioni fondamentali, “ma solo con riferimento agli enti citati dalla

Carta fondamentale”; la regolamentazione delle forme associative è per conseguenza demandata al

legislatore regionale.

Successivamente emergono nuove esigenze: fra il 2007 e il 2008 scoppia la crisi dei mutui subprime

americani, e presto il contagio si diffonde all’Eurozona; diventa così inevitabile che tali eventi di

natura finanziaria si riflettano anche sui rapporti istituzionali tra i soggetti dell’ordinamento,

stanti le pressanti necessità di contenimento della spesa pubblica ai vari livelli, che il Governo

attua con le c.d. “manovre” imposte al sistema delle Autonomie. Chiamato a pronunciarsi su alcuni

commi dell’articolo 2 della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 – che i ricorrenti regionali giudicano

invasivi delle proprie competenze, di nuovo in materia di Comunità montane – il Giudice

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

costituzionale (sent. 237/2009), da un lato, dichiara “infondata la q.l.c. dell'art. 2, commi 17 e 18, l.

24 dicembre 2007 n. 244, nella parte in cui prevede che le Regioni, al fine di concorrere agli

obiettivi di contenimento della spesa pubblica, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della

stessa legge, “provvedono con proprie leggi, sentiti i consigli delle autonomie locali, al riordino

della disciplina delle comunità montane”, ad integrazione di quanto previsto dall'art. 27 d.lg. 18

agosto 2000 n. 267, in modo da ridurre a regime la spesa corrente per il funzionamento delle

comunità montane stesse per un importo pari almeno ad un terzo della quota del fondo ordinario di

cui al 16° comma, assegnata per l'anno 2007 all'insieme delle comunità montane presenti nella

regione, e fissa alcuni "indicatori" di cui la Regione deve tenere conto, in riferimento agli art. 117,

118 e 119 cost.”, dall’altro censura la previsione (comma 20) che fa discendere dal mancato

adempimento del legislatore regionale “la cessazione dell'appartenenza alle comunità montane di

determinati Comuni e la soppressione automatica delle comunità che vengono a trovarsi nelle

condizioni previste dalla medesima disposizione.”

La Corte motiva la propria decisione, solo parzialmente favorevole alle Regioni, chiamando in

causa il principio di coordinamento della finanza pubblica (materia concorrente), che consente una

parziale attrazione della tematica de qua nell’orbita statale. Il legislatore nazionale deve tuttavia

rispettare precisi vincoli: la competenza a dettare i principi non può tradursi in un’ingerenza nelle

scelte di dettaglio, di spettanza regionale: “le norme statali che fissano limiti alla spesa delle

Regioni e degli enti locali possono qualificarsi princìpi fondamentali di coordinamento della

finanza pubblica alla seguente duplice condizione: in primo luogo, che si limitino a porre obiettivi

di riequilibrio della medesima, intesi nel senso di un transitorio contenimento complessivo, anche se

non generale, della spesa corrente; in secondo luogo, che non prevedano in modo esaustivo

strumenti o modalità per il perseguimento dei suddetti obiettivi (sentt. nn. 289 e 120 del 2008, 139

del 2009)”.

La chiara distinzione fra principi e norme di dettaglio entra in crisi nel decennio attuale, a causa

della più pressante emergenza economica. Nelle sentenze n. 22 e 44/2014 la Corte si allontana dal

consolidato orientamento sul tema, pronunciandosi su alcune norme del D.L. 6 luglio 2012, n. 95

(Spending review del Governo Monti) relative proprio alle Unioni di Comuni. La Corte respinge la

pretesa politica, proveniente dalla parte statale, che lo “stato di crisi” possa giustificare, di fatto,

una deroga al riparto di competenze, ma perviene comunque a conclusioni considerate dai

commentatori, in buona parte, opinabili: le modifiche puntuali al testo dell’articolo 32 del TUEL

sarebbero “orientate finalisticamente al contenimento della spesa pubblica, siccome poste da un

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

provvedimento di riesame delle condizioni di spesa e con contenuti armonici rispetto all'impianto

complessivo della rimodulazione delle "unioni di Comuni", sicché opera il titolo legittimante della

competenza in materia di "coordinamento della finanza pubblica", di cui al comma 3 dell'art. 117

cost., esercitata dallo Stato attraverso previsioni che si configurano come principi fondamentali e

non si esauriscono in una disciplina di mero dettaglio (sent. n. 22).” In maniera ancora più esplicita

– nella successiva sentenza n. 44 – la Consulta chiarisce, tra l’altro, che il potere sostitutivo statale

in materie di competenza regionale e la stessa dettagliatissima disciplina introdotta dal D.L. 13

agosto 2011, n. 138, sono pienamente legittimi in quanto – nel primo caso – “la norma censurata è

finalizzata ad assicurare che i principi fissati dal legislatore statale non restino inattuati, così

compromettendo le prospettive di risanamento del bilancio pubblico e causando una violazione

della normativa comunitaria”; nel secondo, “la normativa statale impugnata è finalizzata al

contenimento delle spese dei piccoli Comuni, costituente principio di coordinamento della finanza

pubblica”.

In definitiva, l’astratto richiamo a sentenze precedenti non può nascondere il fatto che specifiche

disposizioni assurgono, nella lettura della Corte, al rango di “principi”; l’esigenza di “contenimento

della spesa pubblica” autorizza il legislatore statale a scendere nel dettaglio: si assiste, nella

sostanza, ad un’anticipata inclusione del coordinamento della finanza pubblica tra le materie

esclusive, mutamento che dovrebbe venire consacrato dal Parlamento nella versione del Titolo V

attualmente in discussione. Alle Regioni resta l’eventuale disciplina di forme associative fra Enti

con popolazione superiore ai 5.000 abitanti (3.000 nelle zone montane).

Si noti incidentalmente che il moltiplicarsi delle pronunce consegue all’attivismo del legislatore

nazionale in materia ed alla resistenza da parte delle Regioni ad interventi legislativi dettati e

giustificati con l’emergenza ma, nel contempo, sempre più lontani e difformi dai criteri di riparto

delle competenze tra Stato e Regioni sino ad allora ritenuti pacifici e consolidati.

Dal 2010 la disciplina delle forme associative è stata più volte modificata, e quasi sempre con

decreti legge rispondenti alla logica dell’emergenza.

Il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 – convertito nella L. 122 – introduce definitivamente

l’obbligo di gestione in forma associata delle “funzioni fondamentali” per i Comuni fino a 5.000

abitanti (3.000 in zone montane): la scelta è limitata fra gli strumenti dell’Unione e quello – meno

invasivo, ma non favorito dal legislatore – della Convenzione. Si tenga presente che dette funzioni

fondamentali erano state individuate appena un anno prima dalla Legge n. 42/2009.

Il Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138 (manovra estiva Tremonti bis, convertita in L. 148) va

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

oltre, creando il nuovo istituto delle “Unioni di Comuni speciali”. L’articolo 16 spoglia i Comuni

fino a 1.000 abitanti di tutti i servizi e le funzioni in favore della costituenda Unione speciale; negli

Enti originari si prevede altresì la soppressione della Giunta. I Consigli comunali sono comunque

esautorati da qualsiasi decisione, che passa al Consiglio dell’Unione, formato da tanti Sindaci

quanti sarebbero i consiglieri in carica in un Ente locale di pari dimensioni. Nel nuovo organo le

minoranze non sono dunque rappresentate, e teoricamente persino il Sindaco di un Comune

potrebbe risultare escluso dall’assemblea, ove il numero degli Enti obbligati a partecipare sia

maggiore di quello dei consiglieri ammessi dalla legge. Presidente e Giunta dell’Unione vengono

scelti sulla base di meccanismi di elezione indiretta, senza la partecipazione della cittadinanza.

I problemi di compatibilità con gli articoli 5 e 114 Cost. non vengono sollevati; l’anno seguente il

già citato D.L. 95 consente ai Comuni piccoli di optare per l’Unione ordinaria (art. 32 TUEL), ma

non cancella l’istituto speciale. L’articolo 19, comma 1 riformula i principi fondamentali, meglio

esplicitandoli rispetto a prima. Si tratta di: a) organizzazione generale dell’amministrazione,

gestione finanziaria e contabile e controlli; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse

generale di ambito comunale, TPL compreso; c) catasto; d) pianificazione urbanistica di ambito

comunale a partecipazione a quella di ambito sovra comunale; e) pianificazione comunale di

protezione civile; f) organizzazione e gestione ciclo dei rifiuti; g) progettazione e gestione sistema

locale dei servizi sociali; h) edilizia scolastica; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;

l) stato civile ed altre competenze statali (v.). Il decreto riscrive poi l’articolo 32 del TUEL,

estendendo alla generalità delle Unioni il particolare criterio previsto per le Unioni “speciali”: la

composizione del Consiglio dell’Unione è parametrata alla popolazione della stessa, con la

possibilità, dunque, che una comunità non trovi, in seno all’assemblea, rappresentanza politica.

In attesa della riscrittura del Titolo V interviene l’ultimo provvedimento riformatore, contenuto

appunto nella Legge 7 aprile 2014, n. 56 (c.d. Riforma Delrio). Merita sottolineare il fatto che

finalmente, dopo una serie amplissima di decreti legge, questa volta è il Parlamento a legiferare su

una materia che richiede attenta ponderazione; per il resto, la disciplina – incentrata sulle Città

metropolitane – dedica particolare attenzione alla materia delle Unioni di Comuni. In relazione alle

osservazioni dianzi rappresentate, appaiono ora senz’altro positive le scelte di cancellare le Unioni

speciali, palesemente incostituzionali, e di riformulare l’articolo 32, attribuendo allo Statuto

dell’Unione la quantificazione dei consiglieri e garantendo la presenza delle minoranze.

L’impianto della riforma appare ora rispondere esplicitamente a due esigenze oggi parimenti

sentite: quella di assicurare alle comunità locali servizi adeguati, in omaggio al principio di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

sussidiarietà, e dall’altro a comprimere significativamente i costi degli Enti locali.

14.3 La sentenza n. 50/2015 della Corte Costituzionale.

La Legge 56/2014 viene impugnata da 4 Regioni (Lombardia, Veneto, Campania e Puglia), che nei

loro ricorsi eccepiscono l’illegittimità costituzionale di 58 commi dell’articolo 1.

L’analisi della sentenza è importante ai fini che qui interessano in quanto, e come già rilevato,

stante la sostanziale coincidenza tra le scelte nazionali e quelle regionali (L. 56/2014 e L.R.

26/2014), le decisioni della Consulta sono, se non in via formale, in ogni caso estensibili alla

Regione.

Buona parte delle censure si appuntano sulle norme in materia di istituzione e disciplina delle Città

metropolitane – principale oggetto dell’intervento normativo – ma vengono impugnate pure alcune

disposizioni in tema di Unioni e fusioni di Comuni (co. 4, 105, 106, 117, 124, 130 e 133).

Sotto il primo profilo – che non riguarda direttamente questo lavoro, visto che al momento non si

prevede, in Friuli Venezia Giulia, l’istituzione di un’Area/Città metropolitana – ci si limita a

rilevare che la Corte, nel dichiarare infondate tutte le questioni, approfondisce la tematica del

“modello di governo di secondo grado, caratterizzato totalmente da organi elettivi indiretti”, che i

ricorrenti affermano “in contrasto con il principio della rappresentanza politica democratica e con

quello della sovranità popolare”, nonché con i principi di rappresentatività e democraticità. In

particolare, viene richiamata la Carta europea dell’autonomia locale, che prevede l’elezione diretta

di almeno un organo dell’Ente, e la cui violazione determinerebbe l’incostituzionalità della norma

per contrasto con l’articolo 117, 1° comma.

Nella sentenza n. 50/2015, oggetto di importanti commenti della dottrina, la Consulta si mostra di

diverso parere. Dopo aver premesso che il documento ha “natura di mero indirizzo”, e non vincola

di conseguenza in alcun modo il legislatore nazionale, il giudice costituzionale offre la propria

interpretazione all’espressione “freely elected”, contenuta nella Carta medesima, giungendo alla

conclusione che la formula “va intesa nel senso sostanziale della esigenza di una effettiva

rappresentatività dell’organo rispetto alle comunità interessate”, esigenza che si sostiene soddisfatta

dalla “possibilità di una elezione indiretta, purché siano previsti meccanismi alternativi che comunque

permettano di assicurare una reale partecipazione dei soggetti portatori degli interessi coinvolti.” Tali

meccanismi sarebbero garantiti, ad avviso delle Corte, dal necessario collegamento fra la qualità di

membro dell’assemblea di secondo grado e l’attuale titolarità, da parte del soggetto, di una

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determinata carica elettiva.

Anche per quanto concerne le Unioni, la Corte esclude la paventata invasione delle competenze

regionali da parte dello Stato centrale. Dalla prima osservazione secondo cui le Unioni non

costituiscono, “al di là dell’impropria definizione sub comma 4 dell’art. 1, un ente territoriale ulteriore

e diverso rispetto all’ente Comune”, bensì mere “forme istituzionali di associazione tra Comuni per

l’esercizio congiunto di funzioni o servizi di loro competenza”, si fa derivare l’inclusione della

disciplina nella materia esclusiva statale di cui all’art. 117, 2° comma, lett. p), che così recita:

legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città

metropolitane.

Si nota un diverso indirizzo rispetto al 2005/2006, quando si sostenne che l’esclusiva statale in

materia di organi, elezioni e funzioni fondamentali riguardasse solo gli Enti citati in Costituzione,

non le forme associative e i loro contenuti (che restavano di competenza regionale).

Nel paragrafo successivo della sentenza si legge: “Per altro verso, le riferite disposizioni - in quanto

introducono misure semplificatorie volte al contenimento della spesa pubblica (intervenendo sugli

organi, sulla loro composizione, sulla gratuità degli incarichi e sul divieto di avvalersi di una

segreteria comunale) - oltre che al conseguimento di obiettivi di maggiore efficienza o migliore

organizzazione delle funzioni comunali, riflettono anche principi fondamentali di coordinamento della

finanza pubblica, non suscettibili, per tal profilo, di violare le prerogative degli enti locali (ex plurimis,

sentenze n. 44 e n. 22 del 2014, n. 151 del 2012, n. 237 del 2009).” Da ciò appare possibile trovare

conferma di quanto precedentemente osservato, e più precisamente che l’obiettivo della riforma di

oggi non è più solamente quello di migliorare l’efficienza ma anche e soprattutto quello di

contenere i costi degli Enti locali.

Segue, a proposito delle fusioni, una distinzione, giuridicamente assai ardita, fra la fusione di

Comuni – che, si ammette, “sarebbe senza dubbio di competenza regionale” – e “l'incorporazione in

un Comune esistente di un altro Comune, e cioè una vicenda (per un verso aggregativa e, per altro verso,

estintiva) relativa, comunque, all'ente territoriale Comune, e come tale, quindi, ricompresa nella

competenza statale nella materia «ordinamento degli enti locali», di cui all'art. 117, secondo comma,

lettera p), Cost.”

Nel complesso, la sentenza 50 (che respinge tutte le censure di incostituzionalità) non si discosta

dalle due pronunce dell’anno prima, confermando una crescente attenzione della Corte nei

confronti della situazione economica del Paese, il cui risanamento – sul piano giuridico – si

programma e si attua attraverso l’esercizio del coordinamento della finanza pubblica.

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L’indirizzo seguito dalla Consulta trova corrispondenza nella proposta parlamentare di inserire nel

nuovo articolo 117, secondo comma, lett. p) una riserva di legge statale in merito alle “disposizioni

di principio sulle forme associative dei Comuni”, che vengono così costituzionalizzate.

14.4 La Legge regionale n. 26/2014: una riforma in costante evoluzione.

Completata l’analisi delle disposizioni della L.R. 26/2014 concernenti le Province, peraltro in

numero piuttosto limitato rispetto alla legge, nel presente paragrafo si analizzano le soluzioni

adottate dal legislatore nazionale per la riforma dell’istituto “Comune” e per le nuove Unioni

Territoriali Intercomunali da formare nel Friuli Venezia Giulia.

La L.R. 26/2014, benché approvata al termine di un iter lungo e travagliato, a pochi mesi dalla sua

entrata in vigore ha già formato oggetto di corposi ritocchi.

Per tale ragione, piuttosto che limitarsi alla descrizione dell’articolato, appare interessante

soffermarsi sull’evoluzione che esso ha subito, attraverso l’esame da parte del Consiglio, la sua

definitiva trasformazione in legge e le ulteriori recenti modifiche.

Sulla base della competenza esclusiva riconosciuta dall’art. 4 dello Statuto, non è la prima volta

che il legislatore tenta di dettare una disciplina organica e tendenzialmente onnicomprensiva della

materia (si rammenti la L.R. n. 1/2006, istitutiva degli ASTER/Ambiti di sviluppo territoriale).

Da un punto di vista generale si osserva che la riforma di fine 2014 ha voluto proporsi come un

modello per le altre Regioni (perlomeno quelle a Statuto speciale), prevedendo importanti

innovazioni quantitative e qualitative rispetto agli schemi delineati dal TUEL e agli interventi,

spesso adottati in via d’urgenza, susseguitisi nell’ultimo lustro.

Riassumendo l’iter della riforma, nella bozza di inizio autunno e nel successivo DDL di ottobre

(rispettivamente di 40 e 43 articoli, poi quasi raddoppiati nel testo finale) si prevedeva la rapida

approvazione, da parte della Giunta, di un Piano di riordino territoriale destinato a condurre alla

suddivisione del territorio in Unioni comunali con popolazione non inferiore ai 40 mila abitanti (30

mila per le zone montane), create d’autorità sulla base di requisiti di legge. Non tutti i criteri

apparivano chiarissimi: la «compatibilità con il territorio delle Aziende per l’assistenza sanitaria»

poteva intendersi come “coincidenza territoriale” con le aziende, operative dal prossimo anno,

oppure come “coerenza” (in seguito il legislatore esplicitò l’accoglimento della seconda opzione).

Al di là delle dimensioni (veniva fissata una soglia minima molto alta, considerata anche la

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contenuta dimensione della regione), le U.t.i. si discostavano notevolmente dall’omologo istituto

disciplinato dall’art. 32 del Testo Unico: in primo luogo, gli organi politici venivano ridotti a due –

Presidente ed Assemblea -, visto che l’«Ufficio di presidenza con funzioni esecutive» era

facoltativamente istituibile nelle sole Unioni composte da almeno dieci Comuni (poi anche in quelle

con più di 100 mila abitanti); a ciò si aggiungeva la previsione che l’Assemblea fosse formata

esclusivamente dai Sindaci degli Enti partecipanti; non veniva quindi garantita la rappresentanza

delle minoranze 236 ed ai voti dei Sindaci/consiglieri era riconosciuto un peso rapportato alle

dimensioni del Comune. Nella prima stesura si assegnava all’amministratore di un Ente sotto i 3

mila abitanti un unico voto, al Sindaco di una cittadina fino a 10 mila abitanti due ecc., fino a

giungere ai nove spettanti ai capoluoghi provinciali. In seguito i numeri muteranno a beneficio

delle grandi città.

Quanto agli organi dell’Unione non era prevista sin dall’origine alcuna elezione diretta, bensì la

nomina da parte di altri amministratori o direttamente ad opera del legislatore.

Le funzioni destinate all’Unione venivano parzialmente ricalcate su quelle indicate dal D.L.

95/2012 già citato, ma si assisteva ad uno sdoppiamento: alcune - organizzazione generale

dell’amministrazione, organizzazione e gestione di servizi pubblici e sociali, edilizia scolastica,

polizia locale, attività produttive, protezione civile e raccolta rifiuti - cambiavano semplicemente

titolare, altre - opere pubbliche, espropriazioni, riscossioni tributi, energia, pianificazione

territoriale e centrale unica di committenza - restavano formalmente in capo all’Ente comunale,

con l’obbligo però di avvalersi, per la gestione, degli uffici dell’Unione, destinati ad assorbire gli

organici comunali (il personale segue le funzioni).

Inoltre la Regione e le Unioni erano chiamate ad ereditare le funzioni delle Province destinate,

come si è detto, alla soppressione e conservate provvisoriamente come Enti di area vasta. Una

caratteristica dell’impianto normativo, che sarebbe emersa nel corso dell’iter, era inoltre

l’estensione dei meccanismi associativi a tutti i Comuni, compresi quelli di maggiori dimensioni,

colpiti da pesanti sanzioni – in termini di tagli dei trasferimenti – nell’evenienza di mancata

adesione.

In sede di Commissione consiliare il testo del DDL 68 ha subito rilevanti modifiche, che non ne

hanno tuttavia stravolto l’impianto.

Nel Titolo I si sottolinea la centralità del Comune nel sistema regionale degli Enti locali e viene

precisato che le Unioni sono «orientate al soddisfacimento dei bisogni del cittadino». Più 236 Malgrado le diverse dimensioni, è possibile cogliere un’evidente somiglianza fra le u.t.i. e le unioni speciali previste dal D.L. 138/11.

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significativo l’allungamento dei tempi previsti per il perfezionamento del piano di riordino

territoriale (Titolo II): la Commissione quasi li raddoppia (da 90 a 150 giorni per l’approvazione

definitiva da parte della Giunta). I criteri su cui basarsi non subiscono invece mutamenti, a parte

una specificazione in merito alla «integrazione istituzionale», ricollegabile (anche) a «precedenti

forme associative o convenzioni». Viene esplicitato che per compatibilità con il territorio delle

A.A.S. si intende coerenza, mentre il mancato recepimento delle proposte comunali ad opera della

Giunta dovrà essere motivato in modo particolarmente adeguato nei territori di insediamento della

minoranza slovena.

Per quanto concerne le fusioni, la disciplina viene integrata e completata riconoscendo un premio

quinquennale ai Comuni che si fonderanno (300 mila euro annui per i nuovi Comuni fino a 5.000

abitanti, 400 per quelli fino a 15.000, 500 per quelli con popolazione superiore; dopo il triennio la

“gratifica” si dimezza).

Per l’ordinamento delle Unioni (Titolo III) cambiano alcuni particolari ma continuano a non essere

previste una rappresentanza delle minoranze in Assemblea e poteri qualificanti in capo ai consigli

comunali Nel contempo si stabilisce però la possibilità di istituire Commissioni intercomunali

consultive e “Subambiti”, simili ai vecchi municipi, con al vertice una Conferenza dei Sindaci

coinvolti: le conseguenti decisioni rimangono comunque di competenza dell’Assemblea dell’Unione.

Al Titolo IV vengono disciplinate le funzioni: le competenze proprie delle UTI e quelle “in

cogestione” (ex art. 21) vengono disarticolate, nel senso che alcune dovranno essere esercitate

dall’Unione già a partire dal 1° gennaio 2016, per altre si rinvia di un ulteriore anno (agli Enti

viene concessa una limitata libertà di stabilire le tempistiche, ma il 1° gennaio 2017 l’Unione avrà

tutte le competenze indicate). Nel secondo gruppo trova ora posto anche l’edilizia privata,

mancante nel testo giuntale. E’ disposto un allungamento dei tempi pure per il trasferimento di

funzioni provinciali e si procrastina la soppressione delle Comunità montane: rispetto alla proposta

iniziale la legge prevede opportunamente una generale dilatazione dei termini.

Il Titolo VI, dedicato alla finanza locale, si espande notevolmente nel testo definitivo grazie

all’istituzione della Centrale unica di committenza regionale per l’acquisto di beni e servizi a favore

di A.R. ed Enti locali, incaricata – oltre che di attività di consulenza – della redazione di accordi e

convenzioni quadro (queste ultime obbligatorie per gli Enti, chiamati poi a stipulare

autonomamente i contratti di appalto).

Da segnalare ancora, considerato il particolare contesto regionale, che il testo definitivo, approvato

dall’Aula consiliare il 26 novembre, contiene un’interessante modifica riguarda le garanzie per la

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minoranza slovena: si annuncia – in caso di necessità – una ridefinizione delle «perimetrazioni degli

ambiti territoriali delle Aziende per l’assistenza sanitaria».

Per quanto riguarda gli Organi delle Unioni, secondo il testo definitivo la Giunta-Ufficio di

Presidenza potrà essere istituita, oltre che nell’ipotesi di Unione risultante da più di dieci Comuni,

anche in quella di popolazione complessiva di almeno 100 mila abitanti.

Viene inoltre meglio delineata la procedura per la scelta del Direttore dell’Unione, previa selezione.

Particolarmente rimarchevole è la costituzione di Assemblee di comunità linguistica (friulana,

slovena e tedesca) mediante la stipula di convenzioni tra Sindaci. Progetti di legge e schemi di atti

in materia di salvaguardia dei diritti delle minoranze saranno approvati previa consultazione di

dette Assemblee.

Modifiche rilevanti sono state apportate durante l’iter consiliare anche con riguardo delle funzioni

delle U.t.i.: si ricompone la coppia pianificazione-programmazione, la riscossione dei tributi viene

inserita nella cornice dei servizi tributari (introdotti, fra le funzioni miste, anche quelli finanziari e

contabili), ma assai più significativa è la concessione fatta ai Comuni capofila di enti di secondo

livello con oltre 100 mila abitanti, che potranno tenere per sé quattro funzioni proprie dell’Unione

(v. art. 26: solo una comunque fra gestione del personale e coordinamento dell’organizzazione

amministrativa, servizi sociali, polizia locale e attività produttive) e cinque tra quelle altrimenti in

comunione fra ente e Unione (art. 27); per venire incontro alle esigenze della cittadinanza sarà

garantita sul territorio di ciascun Comune la presenza di uno Sportello per il cittadino, con funzioni

informative e di raccordo.

Notevoli cambiamenti sono apportati ai tre Allegati, mentre alcuni termini vengono differiti; le

strade provinciali sono suddivise tra Regione e Unioni/Comuni. Ulteriori norme concernono i

servizi sociali: il testo varato assicura un maggiore coordinamento tra la disciplina degli Enti locali

e i contenuti della recente riforma socio assistenziale, assegnando all’Assemblea dell’Unione

compiti di indirizzo e di alta amministrazione del Servizio sociale dei Comuni.

Il testo definitivo della legge sembra venire incontro alle esigenze dei Comuni maggiori e, in parte,

a quelle delle comunità locali e dei singoli residenti, attraverso l’istituzione dello Sportello per il

cittadino.

La legge 26 ha subito significativi rimaneggiamenti ad opera della Legge regionale 22 maggio 2015,

n. 12, recentemente promulgata. Benché la normativa sia volta in primis a disciplinare il Consiglio

delle Autonomie locali, l’intero Capo II (artt. 22-40) è dedicato a “modifiche e integrazioni” alla

riforma.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Nello specifico, viene introdotto un articolo 4 bis, che prevede – in deroga alla disciplina già

descritta – la costituzione di un’Unione ad hoc per i Comuni già appartenenti alla Comunità

montana corrispondente alla valle del fiume Fella; si sanzionano inoltre (art. 24) ipotizzabili inerzie

dei Comuni in sede di approvazione di atto costitutivo e statuto dell’Unione tramite l’esercizio di

un potere sostitutivo regionale. Altra novità è rappresentata (art. 7 bis della 26) dalla possibilità

per le Unioni di fondersi tra loro, realizzando più vasti agglomerati territoriali; in tema di vere e

proprie fusioni (fra Comuni), invece, si provvede a precisare il livello di premialità previsto per il

nuovo ente (i 300, 400 e 500 mila euro per i primi tre anni diventano un tetto massimo). L’articolo

27, invece, elimina le preesistenti limitazioni alla facoltà di istituire un Ufficio di

presidenza/Giunta, di cui tutte le Unioni, dunque, potranno dotarsi.

Dopo una serie di norme di dettaglio, trova posto – nell’articolo 20 emendato – un relativo

potenziamento dei c.d. Subambiti: il mancato accoglimento da parte delle Unioni delle proposte e

dei pareri espressi dalla Conferenza dei Sindaci dovrà essere “motivato adeguatamente”, ma le

competenze del Subambito, come quelle dei vecchi Municipi, rimangono prevalentemente

consultive.

Le emende agli articoli 26 e 27 riguardano la delicata materia delle funzioni. Con riferimento a

quelle trasferite alle Unioni (art. 26) si prevede una maggior libertà in capo ai Comuni di scegliere

quali competenze conferire all’Unione già nel 2016 (non meno di 5). Nella cinquina dovranno essere

in ogni caso compresi il sistema locale dei servizi sociali e l’elaborazione e presentazione di progetti

a finanziamento europeo. Almeno altre tre funzioni dovranno passare alle Unioni il 1° gennaio

2017; per le restanti si concede ex novo una dilazione al 2018. Per le funzioni da esercitare

avvalendosi degli uffici delle Unioni (art. 27) la scansione temporale è invece fissata direttamente

dal legislatore. Merita sottolineare che l’organizzazione dei SIEG (servizi pubblici) passa dalla

categoria funzioni proprie dell’Unione a quella degli avvalimenti.

Interessante è l’inserimento di un articolo 27 bis, che consente ai Comuni che abbiano deliberato

l’iniziativa per la fusione di esercitare le funzioni di cui all’articolo 27 in forma associata, mediante

convenzioni (anziché utilizzando gli uffici dell’Unione): si tratta di un’apertura sostanziale alle

richieste di maggior flessibilità avanzate dagli Enti locali.

Si nota infine (art. 29 come modificato dall’art. 36 della LR 12) che nelle Unioni con popolazione

superiore ai 100 mila abitanti o (novità) caratterizzate da elevati flussi turistici lo Statuto potrà

prevedere che tre delle funzioni di cui all’articolo 26 e la totalità di quelle di cui all’articolo 27

restino al Comune “capofila”. In tal caso, evidentemente, anche le funzioni obbligatoriamente

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gestite in forma associata dagli altri Comuni a partire dal 2016 (servizi sociali e programmi europei)

resterebbero di spettanza dei medesimi, fatta salva la necessità di avvalersi degli uffici comuni.

Nel complesso, si tratta di cambiamenti che non toccano i punti essenziali della Legge 26 e non

rimediano ad alcune criticità (retrocessione dei Comuni minori a Enti sostanzialmente consultivi,

perdita di significato delle elezioni locali, penalizzazioni per le comunità locali, specialmente quella

slovena, rischio tangibile di sovrapposizione fra i compiti dei 4 “Enti”), ma che evidenziano la

grande complessità della riforma e, nel contempo, la rilevanza anche politica delle questioni

affrontate. Appare quindi inevitabile che questo comporti da un lato la necessità, l’esigenza e

l’opportunità di modifiche come quelle qui riassunte e dall’altro lato i già annunciati, ed in parte

avviati, contenziosi davanti alla Magistratura amministrativa di cui si dirà nel successivo

paragrafo.

14.5 Le prime fasi dell’attuazione: i piani di riordino territoriale

La LR 26/2014, nel delineare l’assetto istituzionale del territorio nell’ottica di un sistema

policentrico che favorisca la coesione tra le istituzioni del sistema Regione-Autonomie locali,

l’uniformità, l’efficacia e il miglioramento dei servizi erogati ai cittadini, nonché l’integrazione delle

politiche sociali, territoriali ed economiche, evidenzia all’articolo 2, comma 1, il ruolo centrale e

fondante del Comune. Già in questo articolo si rinviene però il richiamo alle unioni territoriali

intercomunali, perno di tutta la riforma. Tuttavia la vera e propria definizione delle Uti si trova

all’articolo 5 che, come già ricordato, le qualifica quali enti locali dotati di personalità giuridica,

aventi natura di unioni di Comuni, istituiti per l'esercizio coordinato di funzioni e servizi comunali,

sovracomunali e di area vasta, nonché per lo sviluppo territoriale, economico e sociale.

Sempre a mente dell’articolo 5, l'Unione ha autonomia statutaria e regolamentare e a essa si

applicano i principi previsti per l'ordinamento degli enti locali e, in quanto compatibili, le norme di

cui all' 32 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 recante la disciplina delle Unioni nel Testo

unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.

Fissati sinteticamente i caratteri essenziali, si passa subito alla disciplina delle procedure per

l’attuazione del nuovo assetto istituzionale. Le dimensioni delle Uti sono individuate dal

documento di cui all’articolo 4 della LR 26/2014, ai sensi del quale la Giunta regionale adotta la

proposta del Piano di riordino territoriale per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile che

include tutti i Comuni della Regione.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La proposta di piano è effettuata nel rispetto dei seguenti cinque criteri :

1) contiguità territoriale dei Comuni ricompresi nelle Unioni;

2) limiti demografici minimi (40.000 abitanti per ciascuna Unione ovvero 30.000 se riguardanti

Comuni appartenenti a comunità montane);

3)omogeneità, complementarietà e integrazione delle caratteristiche geografiche, demografiche, di

mobilità, ambientali, economiche, sociali e infrastrutturali;

4) compatibilità con il territorio delle aziende per l’assistenza sanitaria;

5) integrazione istituzionale rappresentata anche da precedenti forme associative o convenzioni.

In applicazione delle disposizioni surrichiamate, la Giunta regionale ha adottato la delibera n. 180

del 4 febbraio 2015 con la quale ha approvato la proposta preliminare dell’anzidetto Piano sulla

scorta di un’analisi socio-economica nonché tenendo conto di un ordine del giorno del Consiglio

regionale teso alla valorizzazione della consolidata esperienza degli ambiti socio assistenziali.

Va segnalato che, per effetto dell’articolo 4 bis, come introdotto dall’articolo 22, comma 1, della

recente LR 12/2015, in deroga ai criteri di cui all’articolo 4, il Piano di riordino territoriale prevede

la costituzione di un’Unione comprendente i Comuni già appartenenti alla Comunità montana del

Canal del Ferro-Valcanale alla luce delle peculiarità geografiche del territorio della valle del fiume

Fella.

La proposta, consistente nella delimitazione territoriale di 17 Unioni ricomprendenti tutti i Comuni

della Regione, dopo aver ottenuto il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali, e dopo

la valutazione di 19 richieste da parte di altrettanti Comuni, non accolte in quanto, si legge,

difformi rispetto ai contenuti dell’articolo 4, comma 4, lettere a) e b), 237 è sfociata

nell’approvazione preliminare del Piano di riordino territoriale di cui alla delibera n. 1056 del 3

giugno 2015 e, dopo il parere facoltativo del Cal ai sensi dell’art. 8 della LR 12/2015, è stata

approvata in via definitiva con delibera n. 1282 del 1 luglio 2015.

Il Piano di riordino individua le seguenti 18 Uti:

1) Unione Giuliana

2) Unione del Basso Isontino

3) Unione dell’Alto Isontino

237 4. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione della deliberazione di cui al comma 1: a) i Comuni di ciascuna istituenda Unione il cui territorio sia confinante con quello di altra Unione e quelli con essi confinanti possono chiedere l'inclusione in un'Unione contermine; b) i Comuni di cui all'articolo 6, comma 2, che non intendono aderire ad alcuna Unione ne danno comunicazione alla Regione; entro i successivi venti giorni gli stessi Comuni trasmettono una relazione nella quale viene delineata la sostenibilità dell'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 26, a fronte della riduzione delle risorse di cui all'articolo 42.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

4) Unione del Canal del Ferro – Val Canale

5) Unione dell’Alto Friuli

6) Unione della Carnia

7) Unione del Friuli centrale

8) Unione del Torre

9) Unione del Medio Friuli

10) Unione del Collinare

11) Unione del Natisone

12) Unione della Bassa friulana occidentale

13) Unione della Bassa friulana orientale

14) Unione del Tagliamento

15) Unione delle Dolomiti friulane

16) Unione del Livenza

17) Unione del Sile

18) Unione del Noncello

Le suddette aggregazioni sono state definite all’esito di un’istruttoria riguardante anche ulteriori

richieste di spostamento avanzate da numerosi Comuni, in parte accolte ed in parte respinte.

Una delle argomentazioni utilizzate per motivare il non accoglimento è incentrata su un aspetto

peculiare della LR 26/2014, rafforzato da un’aggiunta introdotta dall’art. 32 comma 1, della LR

12/2015, ovvero la previsione di strumenti di collaborazione convenzionali - tra le Unioni, o tra

queste e singoli Comuni non aderenti - già contemplati e ora consentiti anche nella forma di Uffici

comuni. Pertanto, le convenzioni e gli uffici comuni dovrebbero permettere la gestione coordinata

di funzioni e di servizi di area vasta al di fuori dello stretto perimetro dell’Unione.

Si noti, sotto il profilo procedurale, che, mentre in merito proposta di Piano è prevista

espressamente l’acquisizione del parere del Cal, per quanto concerne il Piano vero e proprio non

sembra sussistere un adempimento analogo. Tuttavia la Giunta regionale ha preferito sottoporre

comunque l’atto al vaglio del Cal .

Sul versante dei destinatari della norma, è doveroso riportare il dissenso espresso da alcuni Comuni

nei confronti dell’assetto disegnato dalle costituende Uti: si rinvengono, infatti, nei vari siti

istituzionali, le delibere di impugnazione da parte degli organi esecutivi innanzi al TAR del Friuli

Venezia Giulia di tutti gli atti e i provvedimenti attuativi della LR 26/2014 adottati dalla Regione

autonoma Friuli Venezia Giulia, ivi compresa la deliberazione della Giunta regionale n. 180/2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

A suffragio di tale iniziativa si afferma che le disposizioni contenute nella LR 26/2014

apparirebbero allo stato incostituzionali in quanto lesive dell’autonomia riconosciuta al Comune in

evidente contrasto con i principi sanciti dalla carta Costituzionale, dallo Statuto della Regione

autonoma Friuli Venezia Giulia e della Carta Europea dell’autonomia locale.

A prescindere dall’evoluzione del contenzioso, si osserva che la L. R. 26/2014 prevede comunque

una norma di chiusura, rinvenibile nell’articolo 60, rubricata “Potere sostitutivo”.

Infatti, una volta che il Piano di riordino abbia individuato in via definitiva le Uti, spetta ai

Consigli dei Comuni partecipanti – ai sensi dell’articolo 7, comma 2, su proposta della conferenza

dei Sindaci convocata dal Sindaco del Comune con il maggior numero di abitanti – approvarne

l’atto costitutivo e lo statuto. La mancata presentazione della proposta di atto costitutivo e di

statuto ovvero la mancata approvazione dei medesimi nei termini indicati comporta l’esercizio del

potere sostitutivo di cui all’articolo 60. Tale potere si concretizza in una diffida ad adempiere

impartita dalla Giunta regionale e, in caso di inosservanza, nella nomina di un commissario ad

acta.

Il sistema dispone quindi degli strumenti giuridici per ovviare alle ipotesi di stallo; tuttavia, ove

dovesse verificarsi un ricorso al potere sostitutivo sistematico e generalizzato le cui effettive

dimensioni non sono ad oggi prefigurabili, si potrebbe determinare una situazione di potenziale

criticità che andrebbe considerata alla luce del ruolo che la Costituzione continua a riconoscere

all’autonomia comunale. Anche sotto questo aspetto si conferma quindi la necessità di una

valutazione prudenziale che potrà portare ad un orientamento più fondato solo dopo un periodo

adeguato di sperimentazione. Di conseguenza, va quindi rinviata ad un momento successivo ogni

valutazione sotto il profilo della maggiore efficienza dei servizi e nel contempo,della minore

incidenza dei costi cioè i due obiettivi che la riforma si è prefissa ed ha codificato nelle disposizioni

iniziali recanti le finalità ed i principi della legge.

Particolari obblighi finanziari connessi alle competenze dell’autonomia differenziata.

Rinviando ad altra parte della relazione l’analisi dei trasferimenti finanziari a favore del sistema

delle autonomie locali , si ritiene opportuno fare qui alcune considerazioni sull’andamento della

spesa regionale direttamente legata ad alcune categorie particolarmente significative di funzioni

che la Regione è tenuta a coprire con il proprio bilancio. Si tratta di quelle componenti finanziarie

che segnano la principale differenza tra l’ordinamento delle regioni a statuto ordinario e di alcune

regioni a statuto speciale (Sicilia e Sardegna) e quello del Friuli Venezia Giulia, della Valle d’Aosta

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

In virtù delle norme di attuazione che hanno operato il trasferimento delle relative funzioni già

statali alla regione e delle correlate norme finanziarie con le quali sono stati stabiliti i relativi

rapporti finanziari ai sensi del titolo IV dello Statuto regionale, le voci su cui ci si sofferma

concernono la spesa sanitaria, la spesa per il trasporto pubblico locale ed, appunto, la spesa per il

sistema delle autonomie locali. La regione infatti, non partecipando al riparto dei fondi nazionali di

settore, vi provvede con le proprie risorse.

Nella tabella che segue, redatta sulla base dei dati di impegno della spesa espressi nei rendiconti

della Regione, vengono evidenziati e raffrontati gli andamenti di queste fondamentali componenti

del bilancio nel quadriennio 2011 2014.

SPESE DELLA REGIONE NEL QUADRIENNIO 2011-2014 Spesa sanitaria, Spesa per il trasporto pubblico locale, Spesa per il Sistema delle Autonomie locali

2011 2012 2013 2014 Scostamento %

Impegni di spesa Impegni di spesa Impegni di spesa Impegni di spesa fra

2014 e 2013

fra 2014 e 2011

(*) Spese effettive della Regione (tit. I, II, III - al netto delle partite tecnico-contabili) [ A ]

5.363.666.044,93 5.325.857.213,88 4.682.691.626,51 4.986.333.159,61 6,48 -7,03

Spesa sanitaria (Finalità 7)[ B ] 2.444.902.218,54 2.461.771.114,66 2.284.383.367,16 2.465.217.075,25 7,92 0,83

(**) Spesa per il trasporto pubblico locale [ C ]

201.410.016,00 189.942.858,83 190.536.552,76 196.839.195,46 3,31 -2,27

Trasferimenti e spese dirette concernenti il sistema delle Autonomie locali (Finalità 9 - Funzione 1) [ D ]

591.506.789,38 533.320.817,34 508.663.189,01 563.945.302,06 10,87 -4,66

Incidenza della spesa sanitaria sul totale delle spese effettive = [ B] / [ A ]

45,58% 46,22% 48,78% 49,44%

Incidenza della spesa per il trasporto pubblico locale sul totale delle spese effettive = [ C] / [ A ]

3,76% 3,57% 4,07% 3,95%

Incidenza della spesa concernente il sistema delle Autonome locali sul totale delle spese effettive = [ D] / [ A ]

11,03% 10,01% 10,86% 11,31%

(*) Le "spese effettive" sono composte dalla sommatoria della spesa del titolo I (spese correnti), del titolo II (spese d'investimento) e del titolo III (spese per rimborso di mutui e prestiti), da cui viene detratta la spesa del capitolo 9679 quale partita tecnico-contabile per compensazioni e rimborsi di tributi erariali.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

(**) La spesa per il trasporto pubblico locale è definita nella relazione sul rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013 (delibera della Sezione n. 118/2014 - pagg. 467 e segg. della relazione). Nel bilancio regionale detta spesa trova evidenza nelle unità di bilancio 5036 (trasporto pubblico locale-servizi ferroviari) e 1067 (trasporto pubblico locale) della Finalità 3 (Gestione del territorio), Funzione 7 (Mobilità locale). A questo aggregato vanno aggiunte le spese iscritte nei capitoli 1553 e 1571.

In parallelo al generale decremento delle spese della Regione (-7,03 % nel 2014 rispetto al 2011), i

tre principali aggregati (sanità, enti locali e TPL) presentano le seguenti peculiarità: nel periodo

considerato, a fronte della spesa sanitaria in lieve aumento (+ 0,83%) le spese afferenti al Sistema

Autonomie locali ed al trasporto pubblico locale evidenziano una flessione, rispettivamente con

uno scostamento pari a -4,66% e -2,27% rilevato nel 2014 rispetto al 2011.

Limitando l’analisi ai trasferimenti al sistema delle autonomie, oggetto della disamina condotta in

questa parte, si conferma che i trasferimenti e le spese dirette (impegni) per il sistema degli enti

locali della regione (finanziamenti per le finalità istituzionali e per gli investimenti degli EE.LL.)

occupano il secondo posto in ordine di importanza e per dimensione complessiva, collocandosi

subito dopo la spesa sanitaria, ed incidono nella misura dell’11,31% sul totale delle spese effettive

della Regione autonoma nell’ultimo esercizio (2014).

Si rileva altresì che solo nel 2014 rispetto all’anno precedente, la spesa regionale si presenta in

controtendenza: il 2014 registra infatti un aumento del 6,48% sul 2013. L’incremento inoltre

appare considerevole proprio nella spesa per il Sistema delle Autonomie locali, con valore

percentuale + 10,87% derivante sostanzialmente dai maggiori trasferimenti correnti (nel 2014 +

63,24 milioni rispetto al 2013).

L’andamento positivo dell’ultimo anno non risulta tuttavia sufficiente ad invertire il trend

registrato sul medio periodo cioè tra il 2011 ed il 2014 che rimane ,come appena detto , negativo

salvo per la spesa sanitaria che chiude il 2014 in leggero aumento pari tuttavia ad una dimensione

percentuale inferiore ad un punto (+0,83).

La contrazione del valore finale deve considerarsi conseguenza del fenomeno più generale di

contrazione delle risorse della Regione a statuto speciale a seguito delle manovre succedutesi dal

2008. Come si evince anche dai raffronti con l’andamento del medesimo fenomeno a livello

nazionale238, si deve ancora sottolineare che la sensibile contrazione delle assegnazioni agli enti

locali in misura, come detto, maggiore rispetto alle altre componenti significative e che evidenzia

percentuali sostanzialmente uniformi sull’intero territorio nazionale, va ricondotto principalmente

238 Confronta da ultimo, Sezione autonomie delibera 29/2014 sulla gestione finanziaria degli enti territoriali per l’esercizio 2013:

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

al fatto che i minori trasferimenti erariali vengono, o possono venire, compensati dall’incremento

dei tributi locali e dei costi dei servizi al cittadino.

In definitiva la situazione di “sofferenza” del sistema locale appare nel Friuli Venezia Giulia

comunque meno pesante di quella che emerge dalla succitata analisi fatta sull’intero territorio

nazionale. Questo è conseguenza dei diversi meccanismi di finanziamento degli Enti Locali che nel

Friuli Venezia Giulia si traducono in quote di compartecipazione al gettito dei tributi erariali

assegnati sulle quote che a sua volta competono alla regione.

La contrazione del risultato complessivo finale del quadriennio, costituito dalla somma delle quote

di compartecipazione e degli ulteriori trasferimenti fatti a diverso titolo, che si registra nell’ultimo

quadriennio nel Friuli Venezia Giulia ha conseguentemente prodotto una situazione

oggettivamente meno favorevole per le amministrazioni locali della regione anche se di entità più

contenuta che altrove, e che interessa prevalentemente le amministrazioni di minori dimensioni.

Quanto sin qui rilevato trova indiretta conferma anche dagli esiti dei controlli che la Sezione svolge

ai sensi dell’articolo 1, comma 166 e seguenti della legge 266/2005. Tali criticità si esprimono

soprattutto in una riscontrata maggiore difficoltà da parte degli enti nel conseguimento o nel

mantenimento di stabili equilibri di bilancio. Oltre che ad una talora, non virtuosa, incapacità di

ridurre e razionalizzare la spesa pubblica, le difficoltà sono spesso determinate, come risulta talora

dalle espresse dichiarazioni degli amministratori, dall’impossibilità o meglio dalla inopportunità di

ricorrere troppo pesantemente alla leva fiscale per non appesantire i bilanci familiari dei

contribuenti.

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581

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

PARTE IV – LA PRODUZIONE LEGISLATIVA

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

15. SINTESI DEI CONTENUTI DELLE LEGGI REGIONALI DEL 2014. CONSIDERAZIONI SUI REGIMI DEROGATORI E SULL’ATTUAZIONE DELLE CLAUSOLE VALUTATIVE.

L’illustrazione dei principali contenuti delle singole leggi emanate dal legislatore regionale nel corso

del 2014, che costituisce oggetto di questo capitolo, è integrata da una ricognizione delle

disposizioni legislative che hanno previsto delle deroghe a regole o principi di carattere generale

presenti nell’ordinamento regionale e da una rilevazione dell’attuazione che nel 2014 hanno

ricevute le clausole valutative.

Entrambi gli approfondimenti costituiscono aggiornamento di precedenti riscontri eseguiti con

riferimento all’esercizio 2013 nell’ambito della DAS (per quanto concerne il tema delle deroghe) e

della parificazione. I contenuti derogatori a principi o norme di carattere generale, già esaminati

con riferimento alle sole disposizioni di carattere contabile, vengono ora individuati anche in

relazione ad aspetti sostanziali e procedurali. Al riguardo va peraltro subito precisato che la deroga

può trovare ovviamente completa giustificazione nella specificità del caso concreto e nella

prevalenza dell’interesse pubblico ivi presente rispetto a quello di carattere generale, di cui è

espressione il principio derogato.

Deroghe ai principi contabili e amministrativi

L’odierno approfondimento prende le mosse dalla constatazione della dimensione del fenomen, che

pare ampia e concentratasi negli anni in determinate materie, tra cui, in particolare, in quelle

attualmente rientranti nelle competenze della Direzione centrale cultura, sport e solidarietà. In

questo contesto sono degne di nota le deroghe afferenti il regime della rendicontazione, che viene

limitata alla dimostrazione della spesa corrispondente al contributo concesso e quindi trascurando

le eventuali variazioni del valore complessivo dell’iniziativa realizzata che aveva costituito

elemento di valutazione ai fini della originaria quantificazione del contributo. Più in generale si

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583

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

tratta di valutare l’attualità della legge regionale n. 7/2000 sul procedimento amministrativo anche

alla luce delle esigenze di semplificazione che sono testimoniate dall’esistenza di numerose deroghe.

Autonoma rilevanza assumono poi le deroghe ai principi contabili stabiliti dalla legge regionale di

programmazione finanziaria e di contabilità.

E’ altrettanto evidente che la tematica de qua riguarda il livello legislativo e non il livello

amministrativo, dal quale possono peraltro promanare le iniziative finalizzate all’introduzione

della deroga nell’ordinamento. Va al riguardo ricordato che, nell’ambito delle attività connesse alla

parificazione del rendiconto, compete alla Sezione anche “esporre le variazioni o le riforme che crede

opportune per il perfezionamento delle leggi e dei regolamenti sull’amministrazione e sui conti”(articolo

41, regio decreto n. 1214/1934).

Ciò premesso, va innanzitutto ricordato che, nell’ambito degli approfondimenti che la Sezione ha

esercitato nel recente passato sulla produzione legislativa regionale, finalizzati a fornire elementi

per valutazioni utili alla dichiarazione di affidabilità e alla parificazione del rendiconto regionale,

specie nell’ambito delle tematiche dei controlli interni e della qualità della legislazione, è emerso

come vengano frequentemente approvate norme che prevedono interventi per i quali sono statuite

deroghe rispetto all’ordinamento contabile. La Sezione ha rilevato e stigmatizzato più volte in

occasione di precedenti dichiarazioni di affidabilità 239 tale uso di deroghe all’ordinamento

contabile, che, se non giustificate, indeboliscono oltretutto il sistema dei controlli e incidono sul

livello di trasparenza della gestione delle risorse pubbliche. In termini generali, e quindi non solo

limitati alle regole contabili, ma anche sotto i profili procedimentale e sostanziale, va considerato

che troppe modifiche parcellizzate dell’ordinamento incidono sulla trasparenza e sulla chiarezza

dell’azione pubblica e si ripercuote negativamente sulla qualità della legislazione.

A seguito dell’entrata in vigore dei primi istituti prodromici all’armonizzazione contabile e degli

schemi di bilancio, il fenomeno delle deroghe ai principi contabili pare però avviato a definitiva

composizione.

Nel 2014 si registrano comunque diversi casi di deroghe, che peraltro sono venute a interessare

soprattutto principi e discipline sostanziali e procedurali, mentre minori sono state le deroghe a

disposizioni di natura contabile. Queste ultime infatti possono essere derogate o in funzione delle

esigenze di determinati obiettivi contabili che si vogliono perseguire (modifiche generali) o per

determinare certi effetti su singole situazioni (jus singulare). Va al riguardo considerato che, in

239 Si veda in particolare l’approfondimento svolto in sede di DAS 2013 (pagg. 25-31 dell’appendice alla relazione allegata alla delib. n. 116/2014).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

linea di principio, le regole contabili stabilite a livello legislativo dovrebbero essere

sufficientemente stabili nel tempo e di omogenea applicazione, al fine di favorire la continuità della

gestione e delle rappresentazioni contabili. Con riferimento ai principi contenuti in discipline

sostanziali e procedurali si deve invece ritenere che, se tali principi sono espressione di una tutela di

un particolare interesse pubblico, la deroga dovrebbe trovare esplicito fondamento in un

prevalente e sopravvenuto altro interesse pubblico.

Questo prevalente e sopravvenuto interesse pubblico dovrebbe poi presentare una natura

transitoria, perché la sua stabilità nel tempo imporrebbe invece la modifica del principio

ripetutamente derogato.

Vengono di seguito riportate le disposizioni adottate nel 2014 in deroga a norme contabili,

sostanziali o procedimentali vigenti, precedute da una tabella sinottica riassuntiva, che riporta gli

estremi della norma derogante e della norma derogata240.

DEROGHE INSERITE NELLA LEGISLAZIONE REGIONALE AFFERENTE IL 2014

deroghe a disposizioni contabili di cui alla l.reg. n. 21/2007

norma derogante norma derogata

l.reg. n. 23/2013, art. 3, c. 4

l.reg. n. 21/2007, art. 18, c. 7 ter (invio in economia delle somme perenti riassegnate ma non pagate)

l.reg. n. 23/2013, art. 13, c. 5

l.reg. n. 21/2007, art. 31, c. 6 (trasferimento a competenza derivata delle quote non impegnate dei fondi)

l.reg. n. 23/2013, art. 13, c. 6

l.reg. n. 21/2007, art. 31, c. 6 (trasferimento a competenza derivata delle quote non impegnate dei fondi)

l.reg. n. 10/2014, art. 19, c. 4

l.reg. n. 21/2007, art. 42, c. 2 (impegno nell’ambito della procedura per la cancellazione dal registro delle imprese)

deroghe a disposizioni sostanziali

norma derogante norma derogata l.reg. n. 23/2013, art. 2,

c. 8 d.P.Reg. n, 432/2005, art. 8 (scadenza delle domande di finanziamento)

l.reg. n. 2/2014, art. 34 l.reg. n. 19/2013, art. 31 (deposito della dichiarazione di presentazione delle

candidature) l.reg. n. 3/2014, art. 3,

c. 1 l.reg. n. 24/2009, art. 13, commi 14 e 16 (procedura e limite per le assunzioni)

l.reg. n. 4/2014, art. 3 d.P.Reg. n. 119/2013, art. 16, commi 10 e 11 (archiviazione delle domande non

finanziate)

l.reg. n. 4/2014, art. 12 l.reg. n. 12/2002, art. 42, c. 1 (incentivi alle imprese) l.reg. n. 12/2014, art. 6,

c.1 l.reg. n. 12/2014, art. 4, c.2 (limiti per le assunzioni) l.reg. n. 12/2014, art. 6,

c.2 l.reg. n. 12/2014, art. 4, c.2 (limiti per le assunzioni)

240 Per economia di controllo, non sono riportate in tabella le norme che sono state successivamente abrogate.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

l.reg. n. 12/2014, art. 6, c.3 l.reg. n. 12/2014, art. 4, c.2 (limiti per le assunzioni)

l.reg. n. 13/2014, art. 9 l.reg. n. 19/2009, art. 36, c. 1 (connessione funzionale nella trasformazione di

edifici)

l.reg. n. 13/2014, art. 27 d.P.Reg. n. 230/2005, articoli 3 e 4 (limiti ai contributi pluriennali)

l.reg. n. 13/2014, art. 28 l.reg. n. 14/2003, art. 7, c. 7 (effettivo fabbisogno di cassa) l.reg. n. 15/2014, art. 2,

c. 74 l.reg. n. 3/1999, art. 15, c. 6 (modalità di concessione dei contributi) l.reg. n. 15/2014, art. 2,

c. 106 l.reg. n. 3/1999, art. 15 (modalità di concessione dei contributi) l.reg. n. 15/2014, art.

13, c. 5 l.reg. n. 6/2003, art. 11, c. 2 (quota annua del fondo per l’edilizia residenziale) l.reg. n. 15/2014, art.

13, c. 6 l.reg. n. 6/2003, art. 11, c. 2 (quota annua del fondo per l’edilizia residenziale) l.reg. n. 15/2014, art.

13, c. 10 delib. Giunta reg. n. 1004/2014 (iscrizione a bilancio)

l.reg. n. 17/2014 l.reg. n. 49/1996, art. 20 (termini per l’adozione del programma annuale)

deroghe a disposizioni procedimentali di cui alla l.reg. n. 7/2000 norma derogante norma derogata

l.reg. n. 23/2013, art. 2, c. 50 l.reg. n. 7/2000, art. 32 (vincolo di destinazione dei beni immobili incentivati)

l.reg. n. 23/2013, art. 2, c. 51 l.reg. n. 7/2000, art. 32 (vincolo di destinazione dei beni immobili incentivati)

l.reg. n. 23/2013, art. 6, c. 71 l.reg. n. 7/2000, tit. II, capo III (rendicontazione della spesa sostenuta)

l.reg. n. 23/2013, art. 9, c. 9 l.reg. n. 7/2000, art. 33, c. 6 (validità della graduatoria)

l.reg. n. 13/2014, art. 25 l.reg. n. 7/2000, art. 32 (vincolo di destinazione dei beni immobili incentivati) l.reg. n. 16/2014, art.

16, c. 4 l.reg. n. 7/2000, art. 40, c. 2 (garanzie patrimoniali)

l.reg. n. 16/2014, art. 32 l.reg. n. 7/2000, tit. II, capo III (rendicontazione della spesa sostenuta)

l.reg. n. 18/2014, art. 6 l.reg. n. 7/2000, art. 32, c. 1 (vincolo di destinazione dei beni immobili

incentivati) Considerato l’ambito di analisi del giudizio di parificazione del rendiconto regionale 2014, sono

state di seguito analizzate non solo le leggi regionali approvate nel corso del periodo indicato, ma

anche quelle leggi (in particolare legge finanziaria e di bilancio 2014) che, pur approvate nel 2013,

afferiscono all’esercizio finanziario 2014 e non hanno costituito oggetto di disamina nel precedente

giudizio di parificazione del rendiconto 2013 (deliberazione n. 118 del 15 luglio 2014). Per le stesse

ragioni, non sono prese in considerazione in questa sede le leggi regionali n. 27 e n. 28, che pur

approvate nel 2014, attengono alla legge finanziaria e al bilancio 2015.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 23 del 27 dicembre 2013 recante disposizioni per la formazione del bilancio

pluriennale e annuale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (Legge finanziaria 2014)

Legge regionale n. 24 del 27 dicembre 2013 recante il bilancio di previsione per gli anni 2014-2016 e per

l'anno 2014

Nell’ordinamento contabile attualmente vigente nel Friuli Venezia Giulia (legge regionale 8 agosto

2007, n. 21, articolo 13) il bilancio pluriennale costituisce il quadro delle risorse che la Regione

prevede di acquisire e di impiegare in ciascuno dei relativi esercizi sia in base alla vigente

legislazione statale e regionale sia in base ai previsti nuovi provvedimenti legislativi; nel contempo

costituisce anche la sede di riscontro della copertura finanziaria di nuove o maggiori spese

autorizzate da ulteriori leggi a carico di esercizi futuri.

La medesima legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità demanda peraltro

espressamente alla legge finanziaria regionale, cui compete in generale il compito di definire il

quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio pluriennale, il compito di

determinare l’entità delle spese relative ad attività di carattere continuativo o ricorrente

autorizzate da singole leggi, le quali possono quindi limitarsi ad individuare gli obiettivi da

raggiungere e le procedure da seguire.

Alla legge finanziaria compete anche la possibilità di disporre modifiche e integrazioni a

disposizioni legislative regionali aventi riflessi sul bilancio ed effetti economici, finanziari e

contabili, “limitatamente alle fattispecie che trovino nella legislazione vigente un adeguato quadro

generale di riferimento normativo, rimanendo escluse le fattispecie che, per oggetto o complessità,

necessitino di nuova disciplina organica”241.

La legge finanziaria regionale apporta modifiche finanziarie al quadro finanziario che emerge dalla

legislazione vigente a mezzo di variazioni incrementative e diminutive della spesa contenute nelle

tabelle allegate alla stessa legge, ove i maggiori oneri derivano sia dalle variazioni in aumento delle

precedenti autorizzazioni di spesa sia da riduzioni di entrata.

Tali maggiori oneri trovano copertura tanto negli incrementi di entrata quanto nella cancellazione 241 Ai sensi dell’art. 9 della l.reg. n. 21/2007 la legge finanziaria regionale provvede inoltra a : • disporre le eventuali variazioni alle aliquote sui tributi regionali; • determinare l’ammontare delle previsioni d’entrata; • autorizzare il limite massimo del ricorso al mercato finanziario; • disporre gli opportuni rifinanziamenti e definanziamenti di unità di bilancio e di capitoli; • modulare le quote di spese pluriennali; • accantonare a fondo globale le risorse necessarie per far fronte alla copertura dei provvedimenti legislativi di cui si preveda il perfezionamento dopo l’approvazione del bilancio; • determinare gli stanziamenti degli ulteriori fondi previsti dalla legge di programmazione finanziaria e di contabilità (fondi di riserva e altri fondi).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

e variazione in diminuzione di precedenti spese, di cui le tabelle danno conto. Con siffatte

modifiche del quadro finanziario vigente, concorrono le nuove e autonome disposizioni

autorizzatorie della spesa, che la legge finanziaria può disporre nei termini sopra esposti, le quali

debbono ovviamente trovare specifica e autonoma copertura.

Legge finanziaria regionale

L’articolo 1 (cui è correlata la tabella A) della legge finanziaria regionale n. 23/2013 contiene le

disposizioni di carattere finanziario e in materia di entrate. Il comma 1 definisce il quadro delle

previsioni di entrata per il triennio 2014-2016 determinato in euro 6.714.845.311,92 per l’anno

2014, comprensivi, con riferimento esclusivo alle assegnazioni vincolate, della quota di saldo

finanziario presunto pari a euro 825.909,72. Con l’esercizio 2014 entrano in vigore le nuove

disposizioni introdotte nell’ordinamento contabile regionale proprio dalla legge finanziaria in

esame con l’articolo 13, comma 1, lettere a) ed f), che disciplinano l’utilizzo del saldo finanziario

presunto correlato a spese finanziate con fondi non vincolati per legge: si prevede che tale utilizzo

sia subordinato alla approvazione della legge di assestamento di bilancio ad avvenuta

formalizzazione, da parte della Corte dei conti, del giudizio di parificazione delle risultanze

finanziarie della gestione delle entrate e delle spese dell’esercizio precedente. Ne deriva una legge

finanziaria che sostanzialmente rinvia all’assestamento gli investimenti e il rimpinguamento dei

capitoli. Nello stesso articolo 1 in esame sono autorizzati e disciplinati il ricorso al mercato

finanziario, con un limite all’indebitamento di euro 28.100.000,00 per il 2014, e l’autorizzazione alla

stipula di contratti di mutuo sino alla concorrenza dell’importo corrispondente agli impegni assunti

a carico dei capitoli di spesa per i quali è stato autorizzato il ricorso al mercato finanziario

mediante contrazione di mutui in anni precedenti nella misura massima di euro 878.101.686,77. Si

provvede altresì a riproporre, con riferimento all’esercizio 2014, una norma già presente nella legge

finanziaria regionale 2013 relativa all’adeguamento degli stanziamenti dei contratti di mutuo

stipulati dalla soppressa struttura commissariale per l’emergenza ambientale nella laguna di

Marano e Grado.

Gli articoli dal 2 al 13 della legge in esame sono organizzati secondo la classificazione funzionale per

finalità di bilancio e dispongono modifiche e integrazioni a norme legislative regionali aventi riflessi

sul bilancio nonché variazioni contabili di carattere tabellare.

Nel settore delle attività produttive (articolo 2 e correlata tabella B) si segnala, fra gli altri, il

sostegno dei progetti mirati di soggetti pubblici e privati per la promozione dell’immagine della

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Regione e per l’incremento del movimento turistico, con 1,45 milioni per il 2014 (3,95 nel triennio).

Va evidenziata, fra le disposizioni più rilevanti dell’articolo 3 (cui è correlata la tabella C), in

materia di tutela dell’ambiente e difesa del territorio, la norma (ai commi 1-3) che disciplina le

modalità di erogazione delle anticipazioni sul finanziamento annuale assegnato dalla Giunta

regionale ad ARPA per il funzionamento e l’attività corrente. I successivi commi 14 e 15

intervengono proprio nell’ambito del contributo per il funzionamento di ARPA, ricomprendendo

in un unico finanziamento annuale, destinato alla copertura dei costi di funzionamento

dell’Agenzia, sia quello precedentemente volto all’espletamento delle attività connesse alle funzioni

di protezione e controllo ambientale, sia quello parimenti destinato dalla Regione all’espletamento

delle attività di prevenzione sanitaria. Risulta garantito anche il funzionamento degli enti parco

poiché è confermato integralmente per il 2014 lo stanziamento di 1,5 milioni (4,2 nel triennio). Si

stanziano inoltre per il 2014 1,71 milioni (2,71 nel triennio) destinati alle spese correnti per

manutenzione di opere idrauliche e degli alvei dei corsi d’acqua, con lo scopo di rafforzare le azioni

di prevenzione idrogeologica e di cura del territorio.

Con la norma di cui all’articolo 4 (e correlata tabella D), in materia di gestione del territorio, si

interviene (al comma 1) sui criteri di assegnazione delle risorse da attribuire alle Province per

servizi di trasporto locale specificatamente destinati alla popolazione del territorio montano. Con il

successivo comma 2 si evidenzia che il finanziamento trasferito dall’Amministrazione regionale alle

Province (fino alla concorrenza di euro 300.000,00) è comprensivo per l’anno 2014 anche della

copertura delle spese finalizzate all’attivazione di servizi di trasporto pubblico locale, aggiuntivi o

sostitutivi del servizio erogato, che interessano la popolazione residente nei territori montani.

Particolari segnali di attenzione per il ruolo strategico assegnato alla mobilità e ai trasporti, anche

in funzione anticrisi e di aggancio alla ripresa, emergono dagli stanziamenti per il 2014 di 2,5

milioni (41,5 nel triennio) per i contratti di servizio del trasporto pubblico su rotaia, di 3 milioni per

il miglioramento dei collegamenti ferroviari con Milano e Roma, e di 1,5 milioni (5,5 nel triennio)

per la ferrovia Udine-Cividale.

Si segnalano inoltre (articolo 5 e correlata tabella E) i finanziamenti nel 2014 a FVG Strade per le

manutenzioni della rete viaria con 3,5 milioni (7,5 nel triennio).

Di contenuto altamente innovativo si presenta l’articolo 6 (cui è correlata la tabella F), in materia

di attività culturali, ricreative e sportive, il quale, superando la parcellizzazione che aveva in

precedenza caratterizzato il comparto, riorganizza gli interventi nel settore culturale,

suddividendoli in macroaggregati (commi 1-97: attività musicali e teatrali; attività di promozione

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

culturale, produzione, documentazione e diffusione delle discipline umanistiche, scientifiche,

artistiche e delle scienze sociali; attività culturali a carattere celebrativo, attività espositive di

particolare rilevanza e significato a livello almeno regionale, nonché attività divulgative della

cultura e delle tradizioni del Friuli Venezia Giulia, anche fuori del territorio regionale). Si prevede

quindi l’adozione di un sistema di indicatori finalizzato a ripartire le risorse secondo una logica di

valutazione obiettiva (che premi qualità, aggregazione e proiezione esterna delle attività) e per

questo a ciascun soggetto è assegnata una percentuale dell’importo stanziato sul capitolo di

riferimento (indicata nelle tabelle O, P, Q, R, S, T, U, V, W, X242). Il nuovo sistema sarà ripreso

dalla legge regionale n. 16/2014 in relazione alle attività culturali. Con riferimento all’attività

teatrale, va segnalato che la posta di 8 milioni a bilancio 2014 (24 nel triennio) per anticipazioni di

cassa sui contributi assegnati dallo Stato in realtà non è sostanziale: in precedenza veniva infatti

rappresentata a livello contabile tra le partite di giro. In attuazione dell’articolo 6 nel corso

dell’anno sono stati adottati con decreti del Presidente della Regione alcuni regolamenti: n. 49 del

25 marzo 2014, in materia di concessione e di erogazione dell’incentivo a favore dell’Associazione

Progetto Musica di Staranzano per il sostegno all’attività dell’Orchestra mitteleuropea del Friuli

Venezia Giulia (riferito al comma 139 dell’articolo 6 medesimo); n. 50 del 25 marzo 2014, in materia

di concessione e di erogazione di incentivi per manifestazioni cinematografiche di interesse

nazionale e internazionale e per il sostegno agli enti di cultura cinematografica e alla rete di

mediateche pubbliche (comma 92); n. 51 del 25 marzo 2014, in materia di concessione e di

erogazione di incentivi per attività culturali (commi 8, 14, 20, 26, 32, 38, 44, 50, 56 e 62); n. 69 del

16 aprile 2014, in materia di incentivi ai progetti presentati da Enti locali e da soggetti senza

finalità di lucro, anche associati fra di loro, aventi a oggetto le attività culturali (comma 67).

L’articolo 6 ha subito varie modifiche a opera della legge finanziaria regionale 2015 (n. 27/2014,

articolo 6) e della legge regionale n. 7/2015 (a decorrere dal 1° gennaio 2016).

Al settore dell’Università (articolo 7 e correlata tabella G) è attribuito per il 2014 uno stanziamento

di 2,5 milioni (5,5 nel triennio) di finanziamento al fondo per il sistema universitario.

Al sistema sanitario regionale è destinata la parte più consistente delle risorse regionali (articolo 8 e

correlata tabella H): con una spesa di parte corrente che ammonta complessivamente a 2.480,73

milioni nel triennio è assicurata innanzi tutto l’attività degli enti del Servizio sanitario regionale;

l’ammodernamento dei beni tecnologici è a sua volta garantito attraverso spese di investimento per

242 Le tabelle R e S sono state abrogate dall’art. 6, c. 52, lett. f), della l.reg. n. 27/2014; tutte le altre tabelle sono state sostituite dall’art. 6, c. 52, lett. g), della stessa l.reg. n. 27/2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

30 milioni. Dopo l’approvazione della legge regionale n. 17/2013 che aveva definito le linee guida

per la riforma del sistema, nel 2014 è stata approvata la legge regionale n. 17 di riordino

dell’assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale.

Per quanto concerne l’ambito delle politiche sociali (articolo 9 e correlata tabella I) si evidenzia

una serie di azioni finanziarie di sostegno del comparto. Si tratta in particolare degli stanziamenti

allocati nel 2014 a favore delle politiche per la famiglia, attraverso il fondo per l’abbattimento delle

rette di accesso ai servizi per la prima infanzia con 4 milioni (8 nel triennio) e la “carta famiglia”

con 4,44 milioni (13,97 nel triennio), e per il lavoro, attraverso il finanziamento dei contratti di

solidarietà difensivi per 3,5 milioni e dell’utilizzo di persone disoccupate in cantieri di lavoro per

1,97 milioni, nonché le azioni di contrasto alla disoccupazione e di sostegno all’occupazione

mediante gli interventi delle politiche attive e servizi all’impiego per 2 milioni (14 nel triennio).

Sono stanziati 3,4 milioni nel 2014 (70,4 nel triennio) a favore del sistema integrato dei servizi socio

assistenziali dei Comuni attraverso il fondo sociale, nonché 7,34 milioni nel 2014 (42,34 nel

triennio) a favore del fondo per l’autonomia possibile. È garantito inoltre nel 2014 il sostegno agli

interventi in materia di immigrazione attraverso un finanziamento di 1,3 milioni (4,1 nel triennio)

al fondo per l’immigrazione.

Con particolare riferimento all’articolo 10 (cui è correlata la tabella J), che si occupa di

sussidiarietà e devoluzione, va precisato che il finanziamento regionale a favore degli Enti locali si

basa su due ambiti di stanziamenti: i cosiddetti decimini (compartecipazione al gettito delle entrate

regionali), eventualmente integrati da assegnazioni straordinarie con fondi del bilancio regionale, e

i fondi liberi regionali. Per il 2014 i decimini sono calcolati in euro 366.761.154,59 (la legge di

assestamento n. 15/2014, all’articolo 10, comma 3, ha successivamente rideterminato le devoluzioni

spettanti agli Enti locali in euro 323.705.901,73), con un’assegnazione straordinaria integrativa

pari a 25 milioni (contro i 36 milioni del 2013). Con i decimini vengono finanziati i due fondi più

significativi (trasferimento ordinario e comparto unico), nonché altri fondi strutturali, come il

piano di valorizzazione territoriale per le gestioni in forma associata, o ambiti specifici, come i

piccoli fondi per contributi ad alcuni Comuni per oneri aggiuntivi per personale trasferito dall’Ente

Ferrovie dello Stato e per aspettative sindacali. Circa le modalità di erogazione delle risorse, è

prevista l’assegnazione in tre rate per i trasferimenti ordinari e in due rate per il comparto unico,

così da assicurare con frequenza da parte della Regione il versamento di risorse sufficienti a evitare

il ricorso delle autonomie locali ad anticipazioni di Tesoreria. Con l’assegnazione straordinaria di 25

milioni viene finanziato il rimborso a favore dei Comuni e delle Province del mancato gettito

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

derivante dall’abolizione dell’addizionale sul consumo di energia elettrica. Con il secondo ambito di

risorse, provenienti direttamente dal bilancio regionale, sono finanziate le funzioni regionali

trasferite agli Enti locali negli anni precedenti (politiche del lavoro e altre attività), relativamente

ai fondi di parte corrente. Successivamente all’esito dell’accordo Stato-Regione relativo al patto di

stabilità, con legge di assestamento n. 15/2014 si è proceduto all’iscrizione delle ulteriori risorse di

parte capitale destinate al finanziamento delle funzioni trasferite (7 milioni). Un ulteriore aspetto

di fondamentale rilevanza riguarda la gestione regionale degli effetti delle norme statali sui tributi

locali. In particolare, la legge finanziaria regionale 2014 disciplina i conguagli del maggiore e

minore gettito IMU 2013, anche in base alla legge regionale n. 12/2013 (contenente misure urgenti

in materia di Enti locali), e prevede il capitolo di bilancio per il fondo perequativo per i Comuni con

minor gettito: l’iniziale previsione di 3 milioni, da accertare e riscuotere al titolo III dell’entrata, è

stata successivamente modificata in euro 6.391.100,50, da accertare e riscuotere in partita di giro,

con l’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 12/2014 (contenente misure urgenti per le

autonomie locali). Confermando la scelta già operata con la legge regionale n. 12/2013 per l’anno

2013, le operazioni di conguaglio dell’IMU o dei nuovi tributi locali ex legge di stabilità 2014

saranno effettuate nel 2015 con regole che sono contenute già nella legge di assestamento 2014

(legge regionale n. 15/2014, articolo 10, comma 42). È inserita a tal fine anche una norma che

rinvia la disciplina regionale di regolamentazione degli effetti di norme statali a un successivo

momento.

La norma del comma 1 dell’articolo 11 (e correlata tabella K) prevede l’individuazione di un Piano

di sviluppo del settore industriale per far fronte alla crisi economica che investe anche

la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Il Piano si pone l’obiettivo di individuare per il

territorio regionale i settori e le imprese con potenziale di crescita. Per analizzare la situazione e

formulare proposte, la Regione può avvalersi di un gruppo di lavoro formato da esperti: mentre nel

testo originario della legge i relativi oneri facevano carico all’autorizzazione di spesa sul capitolo

717 relativo a compensi, onorari e rimborsi per studi, indagini, collaborazioni e altre speciali

prestazioni di particolare interesse per la Regione (il cui stanziamento complessivo era pari a 150

mila euro), la legge regionale n. 10/2014, all’articolo 31, ha sostituito tale disposizione finanziaria,

prevedendo l’istituzione del capitolo 8038 con la denominazione "Spese per incarichi a esperti

nell'analisi del tessuto economico regionale, nell'analisi statistica, nell'attuazione delle misure di

supporto alle attività produttive, nell'analisi di bilancio, nell'analisi dei bisogni scientifici e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

tecnologici delle imprese e dello sviluppo tecnologico dell'industria regionale" e con lo stanziamento

di 40 mila euro.

L’intervento di cui all’articolo 12 e correlata tabella L (in materia di funzionamento della Regione),

ai commi 1-4, è finalizzato a sgravare l’ERSA, l’ARDiSS e l’Istituto regionale per il patrimonio

culturale del Friuli Venezia Giulia dall’onere di tutte le procedure relative all’erogazione del

trattamento economico dei rispettivi Direttori generali, che vengono poste in capo

all’Amministrazione regionale. Nello stesso articolo 12 si provvede altresì alle spese di

funzionamento dell’Agenzia Promotur per 2,67 milioni nel 2014 (7,67 nel triennio).

L’articolo 13 (cui è correlata la tabella M) introduce significative modifiche alla legge regionale di

programmazione finanziaria e di contabilità: oltre a quanto già riferito relativamente all’iscrizione

dell’avanzo presunto in legge finanziaria, con modifiche agli articoli 12 e 34 della legge regionale n.

21/2007 secondo quanto statuito dalla Corte costituzionale con sentenza n. 70/2012, vengono altresì

ampliati i casi di trasferimento in competenza derivata estendendo l’istituto anche ai fondi globali,

a tutti i fondi di riserva e alle garanzie. Per maggiore chiarezza espositiva e coordinamento viene di

conseguenza abrogato il comma 5 dell’articolo 31 della legge regionale di programmazione

finanziaria e di contabilità, che disciplinava l’invio a economia di bilancio di detti fondi. Inoltre

viene introdotta la norma per cui, a salvaguardia dell’equilibrio tra entrata e spesa dei capitoli di

partite di giro, i relativi residui attivi e passivi non vengono cancellati pur se di importo inferiore

rispettivamente a euro 50,00 ed euro 10,00. Con la norma di cui al comma 3 si avviano procedure

informative propedeutiche all’introduzione nell’ordinamento regionale dei principi

dell’armonizzazione dei bilanci, stabilendo che, a decorrere dall’esercizio finanziario 2014, gli

impegni di spesa e gli accertamenti assunti a valere sul bilancio regionale debbono indicare la data

di scadenza del debito o del credito (l’articolo 13, comma 9, della legge finanziaria regionale 2015

ha sostituito la data di scadenza con “l'esercizio in cui viene a scadenza il debito o il credito secondo il

principio della contabilità finanziaria di cui all'articolo 3, comma 1, lett. b), del decreto legislativo n.

118/2011”).

L’articolo 14 della legge finanziaria regionale 2014 riguarda le norme di coordinamento della

finanza pubblica locale con particolare riferimento al concorso alla manovra di finanza pubblica

degli Enti locali soggetti al patto di stabilità interno. Nel 2014 si interviene su due ambiti

fondamentali: l’armonizzazione dei bilanci (commi 1 e 2), con una disposizione di recepimento

regionale e di programmazione del ruolo della Regione nei confronti degli Enti locali per la

sperimentazione, la formazione e l’accompagnamento; le regole del patto di stabilità (comma 3),

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nell’ambito delle quali vengono ribaditi gli obiettivi e in particolare il saldo di competenza mista.

Circa la cessione di spazi finanziari regionali agli Enti locali, questi vengono determinati, in una

visione anche triennale, in base alla percentuale annuale del 20% sull’obiettivo specifico in termini

di saldo di competenza mista assegnato agli Enti locali del Friuli Venezia Giulia in esito all’accordo

Stato-Regione per l’esercizio 2014. Sono definiti i principi generali e si rinvia a una deliberazione

della Giunta regionale per la gestione degli spazi regionali da cedere nel 2014. I criteri generali

consistono nella destinazione di una quota di spazi finanziari per esigenze connesse a pagamenti

nell’ambito di settori ritenuti strategici dall’Amministrazione regionale con particolare riferimento

a contributi regionali già impegnati e liquidati a favore di Enti locali, nonché nell’accantonamento

di una quota di spazi finanziari da destinare a sopravvenute esigenze di natura particolare o

urgente. I commi da 3 a 11 sono stati abrogati dalla legge finanziaria regionale 2015 (articolo 14,

comma 58, lett. c). Un importante intervento legislativo riguarda la materia degli enti deficitari e

dissestati (commi 16-21): finora la fattispecie non si era mai presentata, ma la situazione

contingente ha determinato il legislatore regionale a dotarsi degli strumenti atti ad affrontarne

l’ipotesi. Di rilevanza fondamentale è quindi l’istituzione del fondo di anticipazione finanziaria per

assicurare la stabilità finanziaria dei bilanci degli Enti locali che deliberano la procedura di

riequilibrio finanziario pluriennale.

DISPOSIZIONI IN DEROGA

La legge finanziaria regionale, entrata in vigore il 7 gennaio 2014 (articolo 16), ha effetto dal 1°

gennaio 2014, a eccezione delle disposizioni relative a deroghe contabili, che hanno effetto dal 31

dicembre 2013. Si tratta di deroghe disposte dall’articolo 13 nei confronti dell'articolo 31, comma 6,

della legge regionale n. 21/2007, di programmazione finanziaria e di contabilità regionale, con lo

scopo di rendere disponibili e utilizzare per finalità diverse risorse altrimenti vincolate:

comma 5: la quota di euro 934.066,90 iscritta per l'anno 2013 in conto competenza derivata

sull'unità di bilancio 11.3.1.5033 con riferimento al capitolo 9655243 dello stato di previsione

della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015 e del bilancio per l'anno 2013 non

impegnata al 31 dicembre 2013, non viene trasferita all'esercizio 2014 e costituisce economia di

bilancio;

243 Si tratta del fondo per la contrattazione integrativa – contratto collettivo sottoscritto in data 3.7.2007 – progressioni orizzontali.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

comma 6: la quota di euro 66.804,68 iscritta per l'anno 2013 in conto competenza derivata

sull'unità di bilancio 11.3.1.5033 con riferimento al capitolo 9635244 dello stato di previsione

della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015 e del bilancio per l'anno 2013 non

impegnata al 31 dicembre 2013, non viene trasferita all'esercizio 2014 e costituisce economia di

bilancio.

Un’altra deroga a disposizioni contabili con effetto dal 31 dicembre 2013 si rinviene all’articolo 3,

comma 4, della stessa legge finanziaria regionale 2014: “In deroga al disposto di cui all'articolo 18,

comma 7 ter, della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21 (norme in materia di programmazione

finanziaria e di contabilità regionale), la somma pari a euro 1.520.762,76, riassegnata a favore del

Comune di Reana del Rojale con decreto dell'Assessore regionale alle finanze, patrimonio e

programmazione, ambiente, energia e politiche per la montagna 18 febbraio 2013, n. 232 (reiscrizione

residui perenti di parte capitale - Trieste), a valere sull'u.bi. 2.3.2.1050, di cui euro 602.584,66 sul

capitolo 2501 ed euro 918.178,10 sul capitolo 2502, al fine di provvedere, ai sensi del comma 7 del

medesimo articolo, al pagamento dei residui passivi eliminati nel corso degli esercizi precedenti per

perenzione amministrativa, qualora non pagata, non viene inviata in economia”.

La disposizione interviene quindi per evitare l’invio in economia di somme non utilizzate: nel 2013

tali somme erano già state reiscritte su richiesta del soggetto delegatario, ma non interamente

pagate per problemi correlati al patto di stabilità.

Nel richiamare lo specifico approfondimento, svolto in occasione della dichiarazione di affidabilità

del rendiconto 2013, sulle modifiche apportate nell’ultimo triennio alla legge regionale di

programmazione finanziaria e di contabilità n. 21/2007, si riportano di seguito le disposizioni,

contenute nella legge finanziaria regionale 2014, adottate in deroga a norme procedimentali e

sostanziali, che risultano rilevanti per le implicazioni che possono avere sulla trasparenza e la

chiarezza del sistema procedurale e contributivo regionale:

articolo 2, comma 8: in deroga a quanto previsto dall'articolo 8 del decreto del Presidente della

Regione 5 dicembre 2005, n. 432, secondo cui le domande di finanziamento delle società

sportive non professionistiche regionali devono essere presentate entro il 15 luglio di ogni anno

e la proposta di riparto deve essere trasmessa entro il successivo 30 settembre, le domande di

finanziamento delle società sportive non professionistiche regionali, relative ai campionati

2013-2014, possono essere presentate entro il 31 gennaio 2014; la relativa proposta di riparto

244 Si tratta del fondo per la contrattazione aziendale del personale di cui all’art. 42 della l.reg. n. 53/1981.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dei finanziamenti viene trasmessa entro il 14 marzo 2014, per l'approvazione, dal Comitato

regionale C.O.N.I. alla Direzione centrale competente;

articolo 2, comma 50: inserisce l’articolo 8 bis della legge regionale 25 giugno 1993, n. 50

(attuazione di progetti mirati di promozione economica nei territori montani). Per gli interventi

di cui all’articolo 8 della legge regionale n. 50/1993 (aree attrezzate) oggetto di contributo fino

alla data del 31 dicembre 2013, non trovano applicazione le disposizioni che prevedono il

vincolo di destinazione dei beni immobili oggetto di incentivi (articolo 32 della legge regionale

n. 7 del 20 marzo 2000, in materia di procedimento amministrativo e diritto di accesso);

articolo 2, comma 51: inserisce l’articolo 15 ter della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 3

(disciplina dei Consorzi di sviluppo industriale). Per gli interventi di cui agli articoli 15 e 15 bis

della legge regionale n. 3/1999 (infrastrutture industriali e servizi), finanziati fino alla data del

31 dicembre 2013, non trovano applicazione le disposizioni che prevedono il vincolo di

destinazione dei beni immobili oggetto di incentivi (già citato articolo 32 della legge regionale n.

7 del 20 marzo 2000);

articolo 6, comma 71: in deroga alle disposizioni sulla rendicontazione di cui al capo III del

titolo II della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (testo unico delle norme in materia di

procedimento amministrativo e di diritto di accesso), le spese relative agli incentivi nei settori

delle attività culturali, ricreative e sportive sono rendicontate fino all'ammontare dell'incentivo

concesso, salvo quanto diversamente disposto nei relativi regolamenti245;

articolo 9, comma 9: in deroga al disposto dell'articolo 33, comma 6, della legge regionale 20

marzo 2000, n. 7, e dell'articolo 10, comma 3, del regolamento emanato con decreto del

Presidente della Regione 27 luglio 2011, n. 175 (concessione di finanziamenti in conto capitale

per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria finalizzati alla messa a norma

di impianti tecnologici o al conseguimento del risparmio energetico relativi alla prima casa), che

prevedono che la graduatoria abbia validità sino al 31 dicembre del secondo esercizio

finanziario successivo all’emissione del bando, la validità della graduatoria approvata con

deliberazione della Giunta regionale n. 2578 del 22 dicembre 2011 è prorogata fino al 31

dicembre 2014;

245 Analoghe deroghe in tema di rendicontazione erano già state disposte in precedenza per altre fattispecie: vanno ricordate, fra le altre, la l.reg. n. 18/2011, art. 8, c. 10 (per i contributi concessi per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 a sostegno dei progetti per i giovani); la l.reg. n. 5/2012, art. 35, c. 2 (per i contributi e gli altri incentivi economici previsti a favore delle associazioni e delle aggregazioni giovanili); la l.reg. n. 19/2012, art. 57, c. 3 (per i finanziamenti concessi per la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via); la l.reg. n. 23/2012, art. 41, c. 2 (per i contributi e gli altri incentivi economici previsti a favore delle associazioni di promozione sociale).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

articolo 10, comma 40: in deroga a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale

prevista dall'articolo 7, comma 82, della legge regionale 2 febbraio 2005, n. 1,

l'Amministrazione regionale è autorizzata, previa verifica della documentazione richiesta, a

confermare i contributi pluriennali concessi agli Enti locali a fronte degli oneri, in linea capitale

e interessi, dei mutui accesi dagli Enti locali medesimi con la Cassa depositi e prestiti spa o con

altri istituti di credito per la realizzazione di opere pubbliche, nel caso in cui i suddetti mutui,

assistiti dal contributo concesso dall'Amministrazione regionale, siano oggetto di estinzione

anticipata. Si tratta di una disciplina di favore finanziario per gli Enti locali. La norma del

comma 40 è stata successivamente abrogata dall’articolo 29, comma 7, della legge regionale n.

13/2014;

articolo 10, comma 47: aggiunge il comma 1 bis dell’articolo 57 della legge regionale 31 maggio

2002, n. 14 (disciplina organica dei lavori pubblici). Nel caso di accordi quadro ASTER, a

valere sulle risorse stanziate nel 2006, 2007 e 2008, qualora l'ente realizzatore sia un Ente locale

soggetto al patto di stabilità, il finanziamento regionale ivi previsto è erogato per stati di

avanzamento degli interventi, anche in deroga a diverse disposizioni legislative, a seguito di

apposita richiesta dell'Ente locale beneficiario all'Ufficio regionale competente e di

certificazione di realizzazione dell'intervento.

Legge di bilancio

Nel testo e negli allegati alla legge relativa al bilancio 2014-2016 è contenuto il quadro complessivo

degli stanziamenti a legislazione vigente e della loro articolazione. La legge, entrata in vigore il 7

gennaio 2014, ha effetto dal 1° gennaio 2014 (articolo 4). “Autorizza” l’accertamento e la

riscossione, secondo le leggi in vigore, delle entrate dovute alla Regione per l’anno 2014, come

riportate nello specifico allegato afferente lo stato di previsione dell’entrata.

Approva la quantificazione delle spese, di cui agli specifici allegati, per ciascun anno del triennio

cui si riferisce il bilancio pluriennale, autorizzando l’impegno e il pagamento di quelle relative al

2014 nonché l’impegno di quelle del biennio successivo, in conformità alle disposizioni

dell’ordinamento contabile regionale. Valutazioni sugli equilibri del bilancio 2014 sono state svolte

nella precedente parte di questa relazione.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 1 del 14 febbraio 2014 recante disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il

contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate

L’articolo 1 individua le finalità della legge regionale in esame che detta le disposizioni normative

in materia di gioco d’azzardo e delle patologie che possono esserne associate. Vengono definiti

(articolo 2) i termini “apparecchi per il gioco lecito”, “gioco d’azzardo patologico GAP” e “sala da

gioco”; sono individuati (articolo 3) i destinatari degli interventi previsti.

La legge definisce ruoli e compiti dei soggetti istituzionali e non istituzionali che sono chiamati al

contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo nonché al sostegno alle famiglie (articolo 4). Il testo

normativo si articola sostanzialmente in due filoni: da un lato prende in considerazione la tematica

della prevenzione attraverso la progettazione di attività socio/sanitarie, il monitoraggio del

fenomeno attraverso l’Osservatorio regionale sulle dipendenze, la collaborazione con altri

Osservatori nazionali, azioni di sensibilizzazione, di informazione e di promozione della formazione

e dell’aggiornamento di esercenti e operatori anche della polizia locale, la promozione e il sostegno

alle attività del privato sociale e alle associazioni di auto-mutuo aiuto, nonché la promozione del

marchio regionale “Slot-Free-FVG” da attribuire agli esercizi pubblici o circoli privati che

rifiutano apparecchiature per il gioco d’azzardo (articolo 5).

Il secondo filone è rappresentato dalle iniziative di cura e recupero (articolo 7). La legge n. 1/2014

prevede inoltre, fra gli interventi di regolazione, limiti di distanza dai luoghi definiti sensibili per

l’insediamento di locali destinati a sale gioco o con installazione di apparecchi per il gioco (articolo

6); sono vietate attività pubblicitarie in contrasto con la normativa statale in materia (decreto

legge n. 158/2012). È competenza dei Comuni individuare eventuali ulteriori luoghi considerati

sensibili nonché prevedere forme premianti per gli esercizi commerciali “no slot”.

Le Aziende per i servizi sanitari hanno competenza nelle attività di collaborazione alla prevenzione

e nel sostegno ai familiari (articolo 7). Presso l’Osservatorio regionale sulle dipendenze è istituito

(articolo 8) il Tavolo tecnico regionale GAP, cui sono affidati i compiti di studio e monitoraggio del

fenomeno in vista dell’individuazione di buone prassi e di protocolli diagnostico terapeutici nonché

dell’organizzazione di campagne di informazione e sensibilizzazione. È richiesta l’informazione

periodica alla Direzione centrale competente sull’esito del monitoraggio delle attività terapeutiche

effettuate in Regione. In caso di violazione della legge sono previste (articolo 9) sanzioni

amministrative irrogate dai Comuni: i proventi sono destinati a iniziative tese alla prevenzione e al

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

trattamento terapeutico a favore delle persone affette dalla patologia da dipendenza da gioco

d’azzardo.

Legge regionale n. 2 del 14 febbraio 2014 recante la disciplina delle elezioni provinciali e la modifica

all’articolo 4 della legge regionale n. 3/2012 concernente le centrali di committenza

La legge in esame, di iniziativa della Giunta regionale e in linea con il programma di governo della

XI legislatura, si inserisce nel progetto di riforma e riordino del sistema Regione-autonomie locali,

in cui si prevede il superamento dell’ente Provincia da attuarsi mediante la modifica dello Statuto

di autonomia. In questo contesto, nella fase di transizione dell’iter parlamentare, la legge regionale,

che si riferisce dunque a un periodo transitorio, delinea un diverso metodo di rinnovo degli organi

delle Province alla loro scadenza naturale, operando la sostituzione dell’elezione diretta degli

organi provinciali con un sistema di elezione indiretta in grado di salvaguardare comunque la

rappresentatività dell’organismo chiamato a gestire la transizione e il passaggio delle competenze

agli altri Enti locali. Nel 2014 è fissata la scadenza degli organi della Provincia di Pordenone:

l’elezione diretta degli stessi sarebbe risultata incoerente con il concreto avvio della riforma del

sistema Regione-autonomie locali.

La Regione ha ritenuto percorribile la scelta già attuata nelle iniziative legislative del Governo

nazionale, a Costituzione vigente246.

Il superamento del previgente sistema elettorale e la sua sostituzione con un sistema basato

sull’elezione indiretta incidono sulla forma di governo della Provincia e si ripercuotono pertanto sul

profilo ordinamentale dell’ente.

La legge prevede che gli organi esecutivi della Provincia (Presidente e Giunta) siano eletti dal

Consiglio tra i suoi componenti (articolo 5, comma 2). Prevede, per il Consiglio provinciale, un

sistema che sostanzialmente si ispira alle modalità normalmente seguite dagli organi collegiali per

la nomina dei propri rappresentanti presso altri organismi; viene individuato un corpo elettorale

ristretto (Sindaci e consiglieri dei Comuni della Provincia) che si costituisce in assemblea per

eleggere i consiglieri provinciali: la legge prevede la corrispondenza del territorio di ciascuna

Provincia con un unico collegio elettorale (articolo 5, comma 1).

Va rilevato che la legge ha un contenuto normativo limitato all’essenziale e contiene pertanto un 246 Il d.l. n. 201/2011 non ha trovato applicazione a seguito della sent. n. 220/2013 della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di tale riforma, perché contenuta in una fonte non idonea (decreto legge).

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rinvio di carattere generale alle norme che disciplinano l’ordinamento delle Province e le elezioni

comunali (articolo 31), che si giustifica con la volontà di evitare di incidere in profondità su una

materia collocata naturalmente nell’ambito della legge regionale di riordino delle autonomie locali

(che rientra nel programma di governo ed è richiamato all’articolo 1 della legge) e di introdurre

disposizioni che rappresentano una semplice riproduzione di norme già esistenti.

L’articolo 1 richiama la potestà legislativa spettante alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

ai sensi dell’articolo 4, comma 1, n. 1 bis, dello Statuto in materia di ordinamento degli Enti locali

e relative circoscrizioni: viene quindi affermata la piena competenza della Regione ad adottare

norme in materia elettorale.

Il capo I della legge individua gli organi della Provincia (articolo 2): assemblea dei Sindaci, che

esprime il parere obbligatorio sullo schema di bilancio adottato dalla Giunta e adotta o respinge le

modifiche dello statuto proposte dal Consiglio (articolo 3), Consiglio provinciale, Presidente della

Provincia e Giunta provinciale. L’articolo 4, comma 1, definisce la composizione del Consiglio

provinciale sulla base di quattro fasce di popolazione; il comma 2 determina la composizione della

Giunta prevedendo un numero fisso di assessori (non superiore a due). Il Consiglio provinciale dura

in carica cinque anni (articolo 6, comma 1): il Presidente e la Giunta scadono contestualmente al

Consiglio (comma 2).

L’esercizio della funzione di membro dell’assemblea dei Sindaci e dell’incarico di consigliere è a

titolo gratuito, non prevedendosi indennità aggiuntive rispetto a quelle relative ai ruoli già svolti

all’interno dei Comuni: viene previsto solo il rimborso delle spese sostenute dagli amministratori

(articolo 7).

L’articolo 8 dispone che il Consiglio sia convocato e presieduto dal Presidente della Provincia:

l’eliminazione della figura del Presidente del Consiglio distinta da quella del Presidente della

Provincia appare coerente con la previsione dell’elezione di quest’ultimo da parte del Consiglio nel

suo ambito.

Le dimissioni, l’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il decesso del Presidente

non comportano lo scioglimento del Consiglio, bensì la necessità di convocare il medesimo per

l’elezione di un nuovo Presidente e di una nuova Giunta (articolo 9).

L’articolo 10 disciplina la mozione di sfiducia costruttiva, così definita in quanto la stessa deve

contenere la proposta di un nuovo Presidente e di una nuova Giunta: l’approvazione della mozione

non comporta quindi lo scioglimento del Consiglio ma la sostituzione degli organi esecutivi in

carica con quelli proposti.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Le cause di scioglimento del Consiglio provinciale (articolo 11) sono, a eccezione delle fattispecie di

cui ai precedenti articoli 9 e 10, sostanzialmente quelle attualmente previste (il rinvio è all’articolo

23 della legge regionale n. 23/1997, che detta norme urgenti per la semplificazione dei procedimenti

amministrativi, in materia di autonomie locali e di organizzazione dell’Amministrazione regionale),

cui si aggiunge la fattispecie introdotta dall’articolo 28, comma 4, nel caso in cui il Consiglio non

sia in grado di eleggere l’organo esecutivo.

Il capo II della legge disciplina il sistema elettorale e il relativo procedimento: si tratta di una

disciplina semplice in quanto di per sé una elezione indiretta richiede un’organizzazione minima.

Nel procedimento elettorale introdotto con la legge in esame infatti l’unica forma organizzativa a

essere prevista è rappresentata dall’assemblea degli amministratori comunali. La legge si limita a

disciplinare gli istituti che non trovano riscontro nelle norme elettorali in vigore: per tutto il resto

vale il rinvio generale alle norme relative alle elezioni comunali di cui al già citato articolo 31

nonché il rinvio contenuto nell’articolo 24, comma 3, per le modalità di scrutinio e i casi di nullità

delle schede e dei voti.

L’articolo 12 individua il corpo elettorale: si tratta di un corpo elettorale ristretto (Sindaci e

consiglieri dei Comuni della Provincia).

I successivi articoli contengono il nucleo del nuovo sistema di elezione indiretta del Consiglio

provinciale e del relativo procedimento: l’elezione del Consiglio provinciale si svolge in una

domenica compresa tra il 1° ottobre e il 30 novembre (articolo 14); sono presentate liste

concorrenti, sottoscritte da almeno il 3% degli aventi diritto al voto (articolo 16); l’elezione avviene

mediante voto segreto e ciascun elettore può esprimere un voto per una lista e un voto di

preferenza per un candidato della lista (articolo 21); sono proclamati eletti consiglieri provinciali i

candidati secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali ponderate (articoli 22 e 25), calcolate

secondo modalità indicate in un allegato alla legge247. L’articolo 27 disciplina le cause di decadenza

e le modalità di sostituzione dei consiglieri provinciali: il comma 3 prevede che il seggio di

consigliere provinciale che si rende vacante nel corso del mandato sia attribuito al candidato che

risulta essere primo dei non eletti.

L’articolo 28 prevede che il Presidente e la Giunta siano eletti dal Consiglio provinciale tra i suoi

componenti: l’elezione deve avvenire entro trenta giorni dalla proclamazione dei consiglieri oppure

entro venti giorni dalla data in cui l’ufficio di Presidente è rimasto vacante per dimissioni o altra

247 Il voto ponderato si basa su un indice rapportato alla popolazione complessiva della fascia demografica di appartenenza del Comune. Nella ponderazione sono stati adottati dei correttivi volti a ridurre il peso degli elettori appartenenti a un solo Comune la cui popolazione superi il 45% della popolazione complessiva della Provincia.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

causa (comma 5). Il Consiglio si esprime con voto palese e l’elezione avviene a maggioranza

assoluta dei consiglieri assegnati.

Il capo III (articolo 30) introduce il differimento al 1° luglio 2014 della disposizione che prevede per

i Comuni pari o inferiori a 3.000 abitanti l’affidamento a centrali di committenza dell’acquisizione

di lavori, servizi e forniture, attraverso una modifica all’articolo 4 della legge regionale n. 3/2012

(in materia di autonomie locali). La norma è stata abrogata dall’articolo 69, comma 1, lett. c), della

legge regionale n. 26/2014, a seguito dell'abrogazione dell'abrogazione dell'articolo 4 della legge

regionale n. 3/2012.

Il capo IV è dedicato alle disposizioni transitorie e finali. Oltre all’articolo 31 di rinvio, già citato, si

segnalano l’articolo 33, comma 1 (secondo cui gli organi provinciali eletti con il precedente sistema

elettorale restano in carica sino all’insediamento del nuovo Consiglio provinciale), e l’articolo 35,

con il quale, attraverso le abrogazioni di precedenti disposizioni, viene completata l’operazione di

riordino e semplificazione della normativa elettorale iniziata con la disciplina organica in materia

di elezioni comunali (legge regionale n. 19/2013). La legge entra in vigore il 20 febbraio 2014

(articolo 37).

La Corte costituzionale, con ordinanza n. 39 del 25 febbraio 2015, ha dichiarato la manifesta

infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale, promosse dal TAR Friuli Venezia Giulia,

degli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 12, 16, 33 e 35 della legge in oggetto, per mancanza di chiarezza del

petitum e per difetto di motivazione.

DISPOSIZIONI IN DEROGA

L’articolo 34 della legge pone una modifica all’articolo 104 della legge regionale n. 19/2013 in

materia di elezioni comunali, prevedendo una deroga alla disciplina del deposito della dichiarazione

di presentazione delle candidature: qualora per le elezioni comunali del 2014 venga disposto il

contemporaneo svolgimento con le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, la cui data

risulta fissata per il giorno 25 maggio, le relative dichiarazioni di presentazione delle candidature

sono depositate, in deroga a quanto prevede l'articolo 31 della stessa legge regionale n. 19/2013,

dalle ore 8.00 alle ore 20.00 del quarantunesimo giorno e dalle ore 8.00 alle ore 12.00 del

quarantesimo giorno precedenti la data delle elezioni.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 3 del 26 marzo 2014 recante disposizioni in materia di organizzazione e di personale

della Regione, di Agenzie regionali e di Enti locali

La legge regionale in oggetto, di iniziativa della Giunta, affronta vari argomenti: in primo luogo il

tema della costituzione a livello regionale del sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-

idrogeologico e idraulico così come previsto dagli indirizzi statali. Per il raggiungimento di tale

finalità è istituito presso la Regione il Centro funzionale decentrato della Protezione civile, in

relazione all’esigenza di una stretta sinergia tra la Protezione civile della Regione e le attività di

previsione meteorologica a livello regionale (svolte in precedenza dall’OSMER).

Il Centro si avvale del supporto tecnico operativo di ARPA che assicura, presso i locali della

Regione a sua disposizione nell’ambito del Centro operativo regionale della Protezione civile, le

attività afferenti l’osservazione, la comprensione e la previsione dei fenomeni meteorologici che

interessano il territorio regionale, la diffusione delle informazioni, nonché le relative attività

informatiche (articolo 1).

Meritevoli di segnalazione nel prosieguo della legge sono l’articolo 4 in tema di formazione del

personale nonché la disposizione con cui viene estesa a tutte le Amministrazioni del comparto unico

del pubblico impiego regionale e locale la proroga ex lege alla fine del 2016 delle graduatorie

concorsuali vigenti (articolo 5), proroga già inserita nella legge regionale n. 21/2013, all’articolo 46,

ma in forma solo facoltativa per Comuni e Province. Di forte impatto per l’attualità della

problematica si presenta l’articolo 6 che disciplina il budget di spesa dei gruppi consiliari e che

trova applicazione fino al termine della legislatura in corso. La legge di assestamento n. 15/2014 ha

successivamente provveduto a inserire l’articolo 6 bis in tema di spese di funzionamento dei gruppi

consiliari.

Per ciò che riguarda la facoltà dei Comuni di nominare un Direttore generale, la precedente soglia

di 30.000 abitanti, fissata dall’articolo 38 della citata legge regionale n. 21/2013, viene alzata a

100.000 (articolo 8).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Tra le norme della legge, si segnala l’articolo 3, che, al comma 1, pone una deroga alla procedura di

cui al comma 14 dell’articolo 13 della legge regionale n. 24/2009 (secondo il quale le

Amministrazioni del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale procedono, per gli

esercizi 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014 e nel rispetto, per gli Enti locali, delle norme regionali in

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

materia di patto di stabilità e di contenimento della spesa di personale, ad assunzioni di personale

con contratto di lavoro a tempo indeterminato per la copertura di carenze d'organico, mediante

procedure di mobilità all'interno del comparto medesimo) e al limite di cui al comma 16 dello stesso

articolo 13 (limite individuato nel contingente di personale la cui spesa annua onnicomprensiva

non superi il 20% di quella relativa alle cessazioni di personale a tempo indeterminato avvenute nel

corso dell'esercizio precedente e non già riutilizzata nel corso dell'esercizio stesso): si tratta di

acquisire il personale necessario in relazione allo scioglimento e alla liquidazione della Società

Gestione Immobili Friuli Venezia Giulia spa, con conseguente subentro della Regione. La deroga a

una norma di contenimento della spesa è finalizzata a garantire il corretto e funzionale svolgimento

delle relative attività.

L’articolo 10 della legge regionale n. 12/2014 in materia di autonomie locali ha successivamente

precisato che il riferimento alla procedura e al limite di cui sopra deve intendersi operato ai

corrispondenti limite e procedura previsti, rispettivamente, ai commi 2 e 6 dell’articolo 4 della

stessa legge regionale n. 12/2014.

Legge regionale n. 4 del 26 marzo 2014 recante azioni a sostegno delle attività produttive

Con la legge in esame si dà ulteriore attuazione a quanto già stabilito con l’approvazione della legge

regionale n. 9/2013, che dettava interventi urgenti per il sostegno e il rilancio dei settori produttivi

e dell’occupazione.

In quella sede il Consiglio regionale, prendendo atto di un improvviso e non previsto

miglioramento dell’entrata dell’IRES a valere sull’anno 2013, dovuto a versamenti erariali

straordinari di una società regionale, per un importo di 180 milioni, approvò alcune misure urgenti

necessarie a sostenere e rilanciare i settori produttivi del territorio regionale e a tutelare

l’occupazione. La legge regionale n. 9/2013 stabilì che le nuove disponibilità finanziarie fossero

ripartite in due fondi distinti: uno immediatamente disponibile per la capitalizzazione dei fondi di

rotazione e l’altro, a fondo globale, su cui venne allocata la somma di 75 milioni a copertura di

futuri interventi legislativi. Sono stati adottati successivi provvedimenti, tra i quali si richiama la

legge regionale n. 21/2013, con cui si sono disposte la partecipazione della Regione alla

ricapitalizzazione di Friulia spa nel limite di 17 milioni e l’allocazione di risorse per 3 milioni per il

ringiovanimento del parco auto circolante sul territorio regionale.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La legge ora in esame interviene apportando per lo più modifiche a norme già esistenti e agli

strumenti contributivi già in essere, al fine di consentire azioni immediatamente efficaci e con

tempistiche certe: riconosce l’importanza del tessuto imprenditoriale, dello sviluppo turistico e

della mobilità sostenibile regionale, prevedendo misure di intervento (articolo 1). In particolare

(articolo 2) sono destinati 4 milioni, prelevati dal fondo globale, alle Camere di commercio di Udine

e Pordenone, per lo scorrimento delle graduatorie già stilate delle domande 2013, non finanziate

per esaurimento delle risorse, presentate ai sensi della legge regionale n. 2/2012 (in materia di

agevolazione dell'accesso al credito delle imprese) da parte delle imprese operanti nei settori

produttivi maggiormente in crisi.

L’articolo 4 finanzia con fondi PAR FSC le domande di contributo presentate nel corso del 2013 da

parte delle strutture ricettive alberghiere che operano in ambito montano (i criteri e le modalità per

la concessione di contributi a favore delle imprese turistiche per la ristrutturazione e

l’ammodernamento delle strutture ricettive alberghiere e degli aiuti sono stati definiti con

regolamenti approvati con decreti del Presidente della Regione rispettivamente n. 98 e n. 99 del 27

maggio 2014). Viene estesa la banda larga completando gli interventi già realizzati (articolo 5) con

risorse prelevate dal fondo globale.

Viene poi prevista la possibilità di coprire le spese sostenute dalle imprese per l’accesso al

microcredito (articoli 6 per i contributi a favore delle microimprese femminili, 7 per l’attivazione di

garanzie a condizioni agevolate, 8 per i contributi a favore delle microimprese giovanili, 10 per i

contributi a favore delle microimprese nell’ambito degli interventi a sostegno dei progetti di

sviluppo competitivo delle PMI, 11 per i contributi a favore delle microimprese nell’ambito degli

interventi a sostegno della realizzazione di iniziative di aggregazione in rete). L’articolo 9

semplifica le modalità di definizione dei contenuti delle convenzioni con Unioncamere FVG per la

gestione dei relativi interventi.

L’articolo 16 rimanda a una tabella allegata alla legge per le variazioni di bilancio, disposte

attraverso il prelevamento dal fondo globale: rilevanti in questo contesto le destinazioni di 2,37

milioni al sistema dei Confidi, messi in sofferenza dalla perdurante situazione di crisi, di 5 milioni al

fondo di rotazione in agricoltura, per sostenere e rilanciare un comparto importante per la crescita

occupazionale, nonché di 1,12 milioni alla banda larga, completando di fatto il programma

ERMES. Altro aspetto di grande rilevanza disciplinato dalla legge in esame è quello legato allo

sviluppo turistico di Grado (articolo 17): per realizzare opere di valorizzazione del comprensorio

termale al fine di incentivare lo sviluppo turistico dell’area viene autorizzato un limite d’impegno

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

quindicennale di circa 1 milione e 500 mila euro annui come finanziamento straordinario

all’Agenzia Turismo FVG a sollievo degli oneri relativi ai mutui o ad altra forma di ricorso al

mercato finanziario che l’Agenzia stipuli per la progettazione e realizzazione dell’intervento. Sono

previsti la possibilità che vi sia la partecipazione di soggetti privati, nonché il coinvolgimento del

Comune di Grado per eventuali ulteriori interventi da realizzarsi su aree non di proprietà

dell’Amministrazione regionale e che possano completare la valorizzazione del comprensorio

termale248. Un ulteriore importo di 300 mila euro, prelevato dal fondo globale, viene destinato a

incentivare l’acquisto di biciclette elettriche a pedalata assistita (articolo 18): la concessione dei

contributi è stata regolamentata con decreto del Presidente della Regione 30 luglio 2014, n. 161.

Il successivo articolo 19 estende la concessione dei contributi anche per l’acquisto di autoveicoli con

emissioni pari a 120 g/km CO2.

Con l’articolo 20 si provvede alla ricapitalizzazione di Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia

spa nel limite massimo di 23 milioni (che diventeranno 47 a seguito dell’assestamento di bilancio,

legge regionale n. 15/2014, articolo 2, comma 33).

Gli articoli 21 e 22 provvedono ad accantonare risorse sui fondi per futuri interventi legislativi

rispettivamente di 6 milioni per la disciplina dei Consorzi di sviluppo industriale e di 10 milioni per

far fronte a crisi aziendali industriali.

All’articolo 27 sono disposte alcune abrogazioni di norme finanziarie precedenti e all’articolo 28 è

prevista l’entrata in vigore della legge il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale

della Regione (28 marzo 2014).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

In tema di deroghe, va segnalato che, con la legge in esame, vengono tra l’altro rifinanziati

(articolo 3) con 2 milioni, prelevati dal fondo globale, i contributi previsti dalla legge regionale n.

2/2002 (che detta la disciplina organica del turismo) a favore delle imprese turistiche con

riferimento alle domande presentate nell’anno 2013, non finanziate per esaurimento delle risorse

disponibili, in deroga a quanto previsto dall'articolo 16, commi 10 e 11, del decreto del Presidente

della Regione n. 119/2013, secondo cui le domande non finanziate entro il 31 dicembre dell’anno di

presentazione a causa dell’insufficiente disponibilità finanziaria sono archiviate d’ufficio. Oltre alla

suddetta deroga, appare rilevante nell’attuale disamina segnalare anche l’articolo 12 che dispone

248 La legge finanziaria regionale 2015 integra la disciplina dell’art. 17 prevedendo un finanziamento straordinario all’Agenzia Turismo FVG di € 472.522,97 annui per 15 anni.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

una modifica al comma 5 dell’articolo 42 della legge regionale n. 12/2002 (che detta la disciplina

organica dell’artigianato): in deroga a quanto stabilito al comma 1 del citato articolo 42, secondo

cui gli incentivi previsti sono concessi alle imprese, ai consorzi e alle società consortili, anche in

forma cooperativa, iscritti all'A.I.A. e che rientrino nelle definizioni di microimpresa, piccola o

media impresa di cui alla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE, del 6 maggio

2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese, recepita con decreto del

Presidente della Regione 29 dicembre 2005, n. 463, gli incentivi sono concessi esclusivamente a

imprese artigiane di piccolissime dimensioni. Per imprese artigiane di piccolissime dimensioni si

intendono quelle che rientrano nella definizione di microimpresa e realizzano un fatturato annuo

oppure presentano un totale di bilancio annuo non superiori a euro 500.000,00.

Legge regionale n. 5 del 28 marzo 2014 recante disposizioni in materia di OGM e modifiche alla legge

regionale 23 aprile 2007, n. 9 (norme in materia di risorse forestali)

La legge regionale in esame, di iniziativa giuntale, è stata adottata in via d’urgenza, ai sensi

dell’articolo 89, comma 1, del regolamento interno del Consiglio regionale249: nelle more della

conclusione della procedura di comunicazione alla Commissione europea dello schema di disegno di

legge regionale che introduce l’esclusione della coltivazione di OGM, viene introdotto un divieto

temporaneo (per il periodo massimo di dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge) alla

coltivazione di mais OGM (articolo 1, commi 1 e 2). Il comma 3 dello stesso articolo 1 fa salva

l’applicazione del divieto previsto nel decreto ministeriale 12 luglio 2013 mediante segnalazione

delle relative violazioni alle competenti autorità. L’articolo 3 contiene la disposizione finanziaria

per consentire l’introito delle sanzioni irrogate in applicazione del divieto introdotto all’articolo 1,

nonché delle sanzioni previste all’articolo 2, che introduce nuove modalità di reimpiego nel ciclo

colturale di residui ligno-cellulosici.

Tale articolo 2 è stato impugnato dal Presidente del Consiglio dei ministri, con ricorso n. 36 del 28

249 Art. 89 del regolamento interno del Consiglio regionale: “(Dichiarazione d’urgenza) All’atto della presentazione di un progetto di legge o della comunicazione all’Assemblea della sua presentazione ai sensi dell’art. 50, c. 1, o anche successivamente, la Giunta regionale o il consigliere proponente possono chiedere all’Assemblea che sia adottata la procedura d’urgenza. L’Assemblea decide, a maggioranza assoluta dei componenti, con votazione a scrutinio palese senza rilevazione dei nomi. Nel caso in cui il progetto di legge sia dichiarato urgente, i termini stabiliti dagli articoli 87, c. 3 [abrogato], 91 [termine per l’iscrizione all’ordine del giorno], 95, c. 2 [pareri di altre Commissioni], 96, c. 1 [pareri di organismi esterni], e 102 [termine per il deposito delle relazioni e inserimento obbligatorio nel calendario dei lavori della Commissione e dell’Assemblea] sono ridotti a metà, con arrotondamento all’unità inferiore. L’Assemblea, con la maggioranza di cui al c. 1, può stabilire termini anche più brevi e disporre che la relazione della Commissione venga fatta oralmente. In ogni caso il termine di cui all’art. 91 non può essere inferiore a 48 ore”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

maggio 2014, per violazione dell’articolo 117, comma 1 e comma 2, lett. s) della Costituzione, in

quanto, secondo il ricorrente, la disposizione che esclude i residui vegetali sottoposti ad

abbruciamento dalla disciplina sui rifiuti a priori e in via generale contrasta con la disciplina

nazionale di riferimento e quindi eccede dalle competenze statutarie. Nelle more del giudizio è

intervenuta l’abrogazione dell’articolo 2 da parte della legge regionale n. 11/2014 (articoli 95,

comma 1, lett. b), e 96, comma 1). Il giudizio si è concluso con la sentenza della Corte costituzionale

n. 16 del 27 gennaio/26 febbraio 2015, secondo la quale il legislatore regionale è legittimamente

intervenuto sul punto, nell’esercizio della propria competenza esclusiva nella materia agricoltura.

Legge regionale n. 6 del 9 aprile 2014 recante disposizione urgenti in materia di cultura, lingue

minoritarie, sport e solidarietà

Nella legge in esame, di iniziativa della Giunta regionale, sono contenute norme di modifica e

integrazione della legislazione vigente nei settori dei beni e delle attività culturali, delle lingue

minoritarie, dello sport e della solidarietà. Si tratta di situazioni eterogenee, che vengono risolte per

consentire l’attuazione di interventi contributivi già previsti, ma non realizzati, nonché la

ridefinizione e l’adeguamento di processi di riordino e di razionalizzazione già avviati.

Il capo I della legge comprende una serie di norme urgenti di vario contenuto che riconsiderano

materie per le quali il legislatore regionale ha ravvisato l’esigenza di un intervento di adeguamento

della legislazione: in particolare, si tratta dell’inserimento del termine di durata di tre anni del

Comitato tecnico scientifico per gli ecomusei e della previsione della sua piena operatività (articolo

1); di modifiche alla legge regionale n. 11/2013 sulla valorizzazione del patrimonio storico-culturale

della Prima guerra mondiale, con la piena operatività del Comitato consultivo, l’ammissione a

contributo anche di eventi e progetti didattico-educativi che si svolgano in parte al di fuori del

territorio regionale e la cumulabilità dei contributi previsti dalla citata legge regionale n. 11/2013

con altri contributi regionali a sostegno della medesima iniziativa (articolo 3); di modifiche alla

legge regionale n. 25/2006 (che attiene allo sviluppo della rete bibliotecaria regionale) in materia di

composizione della Conferenza regionale per i sistemi bibliotecari per assicurarne la piena

operatività (articolo 5); della modifica dei limiti temporali per lo svolgimento di un significativo

evento espositivo presso Villa Manin, già sostenuto finanziariamente nel 2012, i cui lavori

preparatori hanno subito un rallentamento rispetto alla tempistica originariamente prevista

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

(articolo 6); dell’abrogazione delle disposizioni della legge regionale n. 5/2013 (in materia di attività

culturali) che riguardano il Comitato per la valorizzazione del sito UNESCO di Cividale del Friuli

(articolo 7).

Anche il capo II prevede modifiche ad alcune leggi del settore delle attività culturali. L’articolo 9

modifica l’articolo 6 della legge finanziaria regionale 2014 n. 23/2013 nelle parti in cui introduce

nuovi canali di finanziamento: in particolare, con riferimento agli incentivi specificati, viene

inserita la norma per cui sono rendicontabili anche spese sostenute fino alla data di presentazione

della domanda e per iniziative svolte al di fuori del territorio regionale. Con l’articolo 10 si dispone

l’interpretazione autentica del comma 130 dell’articolo 6 della legge finanziaria regionale 2014, a

seguito della quale il termine perentorio del 30 aprile 2014 per la rendicontazione, con la completa

realizzazione dell’evento nel corso del 2013, non si applica agli incentivi di cui alle normative

speciali della legge regionale n. 22/2010 (articolo 6, comma 39) e della legge regionale n. 68/1981

(articolo 21): per la prima fattispecie in particolare il termine per la rendicontazione degli

interventi nell’anno 2013 è prorogato al 30 giugno 2014 e la documentazione giustificativa delle

spese può essere emessa fino alla stessa data (articolo 11). All’articolo 12 si prevede, attraverso una

modifica alla legge regionale n. 21/2006 (in tema di promozione della cultura cinematografica), che

il sostegno della Regione sia assicurato alle manifestazioni cinematografiche e non all’attività

istituzionale degli enti di cultura cinematografica, oggetto di diversa contribuzione. L’articolo 12 in

questione è stato successivamente abrogato dall’articolo 38, comma 1, lett. ss), della legge regionale

n. 16/2014, a decorrere dal 1° gennaio 2015. L’articolo 14 prevede un’integrazione alla legge

regionale n. 11/2011, correlata alla riorganizzazione dell’Amministrazione regionale.

Il capo III dispone nel settore delle lingue minoritarie con modifiche alle normative sulla lingua

friulana e sulla minoranza linguistica slovena: l’articolo 15, che operava una modifica all’articolo

13 della legge regionale n. 24/2009, è stato successivamente abrogato dall’articolo 4, comma 9, lett.

o), della legge regionale n. 12/2014 (che riporta misure urgenti per le autonomie locali).

Modifiche alla normativa in materia di attività sportive sono introdotte dal capo IV della legge in

esame: si tratta dell’interpretazione di norme vigenti e dell’aggiornamento di alcune discipline,

resosi necessario anche a seguito delle indicazioni fornite da questa Sezione, già in sede di

dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2010, sulla opportunità di riconsiderare le linee

contributive non finanziate da tempo. In particolare l’articolo 18 fornisce due interpretazioni

autentiche delle norme in materia di contributi per le manifestazioni sportive e per l’attività

sportiva dei soggetti con disabilità, includendo tra i beneficiari anche comitati e delegazioni delle

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

federazioni nazionali con sede operativa in Regione. L’articolo 20, apportando una semplificazione

e una riduzione della portata del sistema normativo vigente, introduce l’abrogazione di alcuni

commi dell’articolo 6 della legge regionale n. 22/2010 (che disciplinavano il procedimento per la

concessione di contributi per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione per una più ampia

partecipazione dell’utenza anziana alle attività sportive) e degli articoli della legge regionale n.

8/2003 che riguardavano la concessione dei contributi a sostegno delle iniziative del tempo libero,

non più finanziate da vari anni.

Il capo V disciplina alcune norme in materia di servizio civile e di immigrazione: in particolare,

l’articolo 21 apporta alcune modifiche alla legge regionale n. 11/2007 (che disciplina la promozione

e lo sviluppo del servizio civile nel territorio regionale), necessarie per dare maggiore

rappresentatività alla Consulta regionale per il servizio civile regionale e solidale; inoltre, la norma

che prevede il solo rimborso delle spese ai componenti della Consulta risponde all’esigenza di

contenimento della spesa degli organi collegiali e consultivi. All’articolo 22 si prevede la possibilità

della partecipazione della Regione con proprie risorse a progetti finanziati dal Fondo europeo per i

rifugiati 2008-2013. La legge entra in vigore in data 11 aprile 2014 (articolo 24).

Legge regionale n. 7 del 17 aprile 2014 recante disposizioni in materia di dati aperti e loro riutilizzo

Il disegno di legge regionale è stato presentato dalla Giunta.

La legge si inserisce in un più ampio disegno di sviluppo dell’ICT (Information and Communication

Tecnology) del sistema pubblico regionale e di sostegno all’apertura e alla trasparenza dell’operato

nella pubblica Amministrazione (le finalità e le principali definizioni, rilevanti per una migliore

comprensione e leggibilità della legge stessa, sono riportate rispettivamente all’articolo 1 e

all’articolo 2).

La legge sancisce l’obbligatorietà da parte dell’Amministrazione regionale di fare “open data”,

come atto dovuto e non facoltativo: l’articolo 3 prevede l’applicazione delle norme, oltre che alla

Regione, anche agli enti e alle agenzie a finanza derivata dalla Regione e alle società a capitale

interamente regionale nei confronti delle quali la Regione esercita un controllo analogo a quello

esercitato sui propri servizi (comma 1), nonché agli Enti locali, agli enti pubblici economici e ai

soggetti pubblici che aderiscono al SIIR (comma 2).

Le disposizioni incentivano altresì le imprese a sviluppare applicazioni che riutilizzano i dati

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

pubblici, perché offrono certezze in ordine alla disponibilità dei dati medesimi (articolo 4).

L’articolo 5 individua gli organi della Regione competenti a emanare i provvedimenti in cui si

definiscono, fra l’altro, i dati oggetto di utilizzo immediato o futuro, le licenze per il riutilizzo, le

modalità di richiesta di riutilizzo e lo schema standard regionale per la redazione del catalogo on

line dei dati aperti. Il documento di bilancio e i dati di bilancio devono essere pubblicati in formato

open data sul proprio sito istituzionale dai soggetti individuati all’articolo 3, commi 1 e 2, nonché

dalle società controllate ai sensi dell'articolo 2359, primo comma, numeri 1) e 2), e secondo comma,

del codice civile, limitatamente al primo livello di controllo indiretto (articolo 6). Viene disposta

(articolo 7) l’abrogazione dei commi 26-38 e 40 e 41 dell’articolo 12 della legge finanziaria regionale

2013: tali disposizioni erano state adottate nelle more dell’approvazione del decreto legislativo per

il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di

informazioni da parte delle pubbliche Amministrazioni (n. 33 del 14 marzo 2013).

La legge in esame rinvia alla normativa statale per individuare i documenti esclusi

dall’applicazione della legge medesima e le norme di salvaguardia (articolo 8).

L’articolo 9 individua in regime transitorio le tempistiche (entro centoventi giorni dall’entrata in

vigore) e le modalità (pubblicazione sul proprio sito web all’interno della sezione dedicata alla

trasparenza) con cui i soggetti indicati all’articolo 3 adottano i provvedimenti individuati

dall’articolo 5. Per la decorrenza delle disposizioni di cui al comma 1 dell’articolo 6 (pubblicazione

del documento di bilancio e dei dati di bilancio in formato open data sul proprio sito istituzionale),

l'articolo 9, comma 2, prevede l’applicazione dal primo bilancio successivo all’adozione dei

provvedimenti attuativi.

La legge entra in vigore il 24 aprile 2014 (articolo 10).

Legge regionale n. 8 del 17 aprile 2014 recante norme urgenti in materia di lavoro, istruzione,

formazione e montagna

L’intervento normativo urgente deriva da un disegno di legge della Giunta regionale per venire

incontro alla perdurante situazione di crisi che ha colpito la Regione: in particolare interviene ad

attenuare il disagio occupazionale dei lavoratori del settore edile (articolo 2, che prevede una

compartecipazione della Regione a un trattamento erogato da soggetti aventi natura di enti

bilaterali) e a dare aspettative ai lavoratori in stato di disoccupazione, privi di ammortizzatori

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

sociali, che partecipano a progetti di iniziative di lavoro di pubblica utilità (articolo 1, che dispone

l’autorizzazione alla spesa di 1 milione e mezzo per finanziare le domande presentate dalle

Amministrazioni pubbliche della Regione).

L’articolo 4 interviene a modificare l’articolo 7 della legge regionale n. 14/2012, estendendo

l’ambito di concessione dei contributi alle Università della Terza età anche all’anno accademico

2014/2015 e prevedendo di individuare con apposito bando i termini e le modalità di presentazione

della domanda, le modalità di erogazione del contributo, i termini e le modalità di rendicontazione.

Viene inoltre eliminato (articolo 5) il riferimento a una specifica procedura di gara con riferimento

al soggetto concessionario dell'immobile denominato "Aerocampo di Campoformido", al fine di non

dover periodicamente intervenire con successive modifiche legislative; l’indicazione del termine per

la presentazione della domanda di contributo riferita all’anno 2014 (30 giugno 2014) si rende

necessaria a seguito delle difficoltà procedurali nella conclusione dell’iter relativo all’individuazione

del soggetto concessionario dell’area.

La legge contiene inoltre disposizioni che consentono di estendere contributi già previsti da

disposizioni di legge vigenti a favore di istituti scolastici (articolo 6: scorrimento della graduatoria

dei progetti speciali relativi all’anno scolastico 2013/2014 e rifinanziamento per euro 550.000,00) e

di piccole imprese operanti in montagna (articolo 9: incremento della dotazione finanziaria

dell’intervento a favore delle imprese commerciali per 200 mila euro).

L’articolo 7 contiene modifiche all’articolo 16 della legge regionale n. 76/1982 in materia di

formazione professionale: in tale contesto va segnalata la disposizione relativa ai compensi ai

componenti delle commissioni esaminatrici, che, uniformando il trattamento a un’indennità fissa

oraria di euro 10,00, inferiore a quella precedentemente prevista, consente anche un piccolo

contenimento della spesa a carico degli enti che organizzano i corsi di formazione. L’indennità non

spetta ai dipendenti regionali in servizio che svolgono le funzioni di presidente.

La legge entra in vigore il 24 aprile 2014 (articolo 12).

Legge regionale n. 9 del 16 maggio 2014 recante l’istituzione del garante regionale dei diritti della

persona

La legge regionale in esame è finalizzata all’istituzione del Garante regionale dei diritti della

persona (articolo 2, comma 1), cui la Regione è giunta per definire importanti ambiti e funzioni di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

garanzia dei diritti fondamentali della persona nei confronti di soggetti che richiedono tutela:

costituisce infatti prioritario impegno regionale garantire la tutela e la promozione dei diritti di

persone che sono oggetto di discriminazione o si vengono a trovare in uno stato di maggiore

vulnerabilità e di limitazione nella propria capacità di autotutela (articolo 1).

Nella legge in esame (capo I) viene sottolineata la funzione di impulso e collegamento del Garante

nei confronti di tutti i soggetti e le istituzioni che operano con le persone che maggiormente vedono

a rischio la tutela e l’esercizio dei propri diritti.

Il Garante è costituito in collegio composto da tre componenti (articolo 2, comma 2) che si

dividono le funzioni (bambini e adolescenti, persone private della libertà personale, persone a

rischio di discriminazione).

L’opera del Garante regionale è inquadrata nell’alveo delle Convenzioni internazionali siglate

dall’Italia.

Le funzioni sono esercitate in piena autonomia e indipendenza ed è garantito il libero accesso ad

atti e informazioni inerenti il mandato. Sono stabiliti i requisiti per l’elezione a Garante (articolo

3); sono indicate le modalità di elezione e le possibilità di revoca del mandato da parte del Consiglio

regionale (articolo 4). Al fine di evitare parzialità e conflitti di interesse, l’articolo 5 stabilisce le

incompatibilità all’esercizio dell’incarico, normando la procedura in caso di insorgenza delle

relative cause.

Il capo II della legge in esame esplicita le funzioni del Garante regionale: sono illustrate le funzioni

generali del collegio, le collaborazioni con altri organismi di controllo e garanzia e il collegamento

con le istituzioni e gli enti di tutela a livello nazionale e comunitario (articolo 7).

I successivi articoli 8, 9 e 10 precisano le funzioni di garanzia rispettivamente per i bambini e gli

adolescenti, per le persone private della libertà personale e per le persone a rischio di

discriminazione.

Il capo III riguarda l’organizzazione del Garante, definendone la struttura organizzativa (articolo

11), stabilendone la dotazione finanziaria e le modalità di programmazione dell’attività (articolo

12), indicando infine le modalità di relazione al Consiglio regionale (articolo 13). Fra le disposizioni

finali, l’articolo 14 indica le abrogazioni indotte dalla legge. A decorrere dagli esercizi finanziari

successivi al 2014, in virtù della modifica apportata all’articolo 16 dall’articolo 3 della legge

regionale n. 24/2014, gli oneri derivanti dalla legge fanno carico al bilancio del Consiglio regionale.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 10 del 16 maggio 2014 recante disposizioni in materia di attività produttive

La legge regionale in esame, di iniziativa giuntale, interviene a disciplinare alcuni importanti

aspetti della materia contributiva a favore delle imprese e rivede la normativa di settore: si

inserisce nell’ottica di un disegno legislativo e amministrativo complessivo volto all’alleggerimento

degli oneri a carico delle imprese e a una sensibile riduzione dei tempi di risposta da parte della

macchina istituzionale.

Dopo il capo I che illustra le finalità della legge, il capo II interviene ad aggiornare e semplificare

alcuni aspetti normativi del settore artigiano demandando ad appositi regolamenti di attuazione la

disciplina di dettaglio (gli articoli 2 e 5 dispongono il consumo immediato dei prodotti di propria

produzione da parte di rosticcerie, pasticcerie, gelaterie artigiane e rivendite di pizza al taglio

nonché di panificazione). Viene disposta una modifica all’articolo 14 della legge regionale n.

12/2002 (che detta la disciplina organica dell’artigianato) tesa a chiarire che la dichiarazione,

attestante il possesso dei requisiti, al registro delle imprese territorialmente competente deve essere

effettuata contestualmente all’avvio dell’attività solo nei casi di impresa non precedentemente

iscritta al registro delle imprese come impresa attiva (articolo 3). Con la modifica all’articolo 21

della citata legge regionale n. 12/2002, apportata dall’articolo 4 della legge in esame, si elimina la

previsione secondo la quale il Programma annuale per il settore artigiano doveva essere sottoposto

al parere della competente Commissione consiliare. Sono introdotte disposizioni di coordinamento

normativo anche in materia di panificazione (articolo 6) prevedendo nuove modalità per

l’acquisizione della qualifica di responsabile di panificazione. Vengono inoltre riviste le modalità di

contribuzione per le start up artigiane (articolo 7) che, dal 1° gennaio 2015, potranno beneficiare

delle agevolazioni non solo nei sei mesi antecedenti l’iscrizione all’AIA, ma anche per spese che

sosterranno nei ventiquattro mesi successivi: la norma va letta in combinato disposto con le norme

seguenti (articoli da 8 a 11).

Il capo III della legge si occupa del settore della cooperazione e delle attività promozionali, con

finalità di semplificazione o di coordinamento della normativa regionale con quella nazionale. In

particolare la legge consente l’utilizzo delle modalità telematiche per la trasmissione dei documenti

necessari per l’iscrizione all’Albo (articolo 12); elimina la necessità di iscrizione delle società di

mutuo soccorso nell’Elenco regionale speciale degli enti cooperativi (articolo 13); abroga le

disposizioni che prevedono la cancellazione dal Registro delle cooperative per trasferimento,

cancellazione o trasformazione, in quanto si tratta di dati già comunicati dalle Camere di

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

commercio all’Amministrazione regionale (articolo 14). Viene inoltre integrata la composizione

della Commissione regionale per la cooperazione (articolo 15) e viene aggiornato il riferimento dei

revisori contabili con quello dei revisori legali (articoli 16-18). Merita altresì di essere evidenziato

(articolo 19) l’intervento modificativo dell’articolo 25 della legge regionale n. 27/2007 (che contiene

la disciplina organica in materia di promozione e vigilanza del comparto cooperativo) che rivede le

modalità di liquidazione degli oneri concernenti le procedure concorsuali attinenti gli enti

cooperativistici: in particolare, ai fini della razionalizzazione e del contenimento della spesa

pubblica viene fissato un limite massimo ai compensi dei commissari liquidatori. La relativa norma

transitoria prevede che continui ad applicarsi la disciplina previgente, qualora, alla data di entrata

in vigore della legge, sia già stato determinato l’ammontare del compenso, così come continua ad

applicarsi il decreto del Presidente della Regione recante le modalità di determinazione dei

compensi spettanti agli organi preposti alle procedure sottoposte alla vigilanza della Regione.

Il capo IV disciplina talune importanti situazioni in materia di finanziamenti ai consorzi industriali

in ragione delle mutate condizioni intervenute nei mercati (l’articolo 20 conferma il contributo al

Consorzio di sviluppo industriale del Ponte Rosso, autorizzandone la destinazione anche per altre e

diverse tipologie di infrastrutture di urbanizzazione primaria finalizzate al servizio di

infrastrutture industriali e individuate come prioritarie in relazione all’attuale contesto

produttivo). La legge prevede fra gli altri un intervento dell’Amministrazione regionale nella

ricapitalizzazione del Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo al fine di consentire allo

stesso Consorzio di perseguire i propri fini istituzionali e di rilanciare lo sviluppo economico di

quell’area geografica (articolo 21); l’intervento, pari a 4 milioni, si attua utilizzando quanto a suo

tempo stanziato sul fondo globale per futuri interventi legislativi (prelevamento dal capitolo 9710,

partita n. 55) per la disciplina dei consorzi di sviluppo industriale dalla legge regionale n. 4/2014

(che contiene le azioni a sostegno delle attività produttive) a favore del capitolo 8037 di nuova

istituzione.

L’articolo 2, comma 100, della legge regionale n. 15/2014 di assestamento del bilancio 2014 ha

successivamente abrogato l’articolo 21 in parola.

L’articolo 22 prevede che i programmi di sviluppo delle ASDI vengano approvati successivamente

all’adozione del piano industriale regionale. Inoltre si prevede (articolo 23) che i CdA dei Consorzi

di bonifica restino in carica fino all’insediamento delle nuove Amministrazioni comunali; viene

infine integrata la disciplina delle elezioni dei membri elettivi del Consiglio dei delegati presso i

Consorzi di bonifica (Pianura isontina e Cellina Meduna), con l’introduzione della figura dei

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

rappresentanti di lista (articolo 24).

Il capo V della legge introduce norme di coordinamento e semplificazione in materia di accesso al

credito. Si dispone (articolo 25) una modifica all’articolo 10 della legge regionale n. 2/2012 (in

materia di agevolazione dell’accesso al credito delle imprese), volta a chiarire che gli oneri relativi

alla corresponsione delle indennità e dei gettoni di presenza dei componenti il Comitato di gestione

del FRIE, della Sezione per la garanzie, del Fondo per lo sviluppo e della Sezione smobilizzo crediti

PA fanno carico al FRIE e al Fondo per lo sviluppo nella misura del 50% ciascuno. L’articolo 26

prevede la copertura finanziaria, in capo alla Sezione smobilizzo crediti PA, delle spese relative al

rimborso a Banca Mediocredito FVG per la transitoria prestazione di attività di supporto al

Comitato di gestione degli interventi contributivi. Viene introdotta un’importante modifica

(articolo 27) nell’ambito delle procedure istruttorie dei finanziamenti concessi a favore

dell’imprenditoria giovanile, eliminando l’obbligo da parte delle Camere di commercio di avvalersi

del Comitato tecnico consultivo per le politiche economiche per la valutazione dei progetti di

imprenditoria giovanile: in tal modo la norma consente di non procedere alla consultazione in

parola a fronte di domande di contributo che solo in parte minoritaria riguardano attività di

innovazione.

La legge in esame entra in vigore il 22 maggio 2014 (articolo 35).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

La nuova norma, al comma 4 dell’articolo 19, pone un’importante deroga all'articolo 42, comma 2,

della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21, di programmazione finanziaria e di contabilità, secondo

cui formano impegno sugli stanziamenti di competenza dell'esercizio le somme dovute dalla

Regione in base alla legge o a contratto o ad altro titolo a creditori determinati o determinabili,

sempre che la relativa obbligazione scada entro il termine dell'esercizio: al fine di consentire la

gestione contabile delle spese relative alle procedure concorsuali, ai commissariamenti governativi,

agli scioglimenti di società cooperative con nomina di liquidatore e alle sostituzioni di liquidatore,

la spesa per gli oneri derivanti dall'applicazione dei precedenti commi 1, 2 e 3 dell’articolo 25 della

legge regionale n. 27/2007, come sostituito dal citato articolo 19, è impegnata entro sessanta giorni

dalla data di cancellazione della società cooperativa dal registro delle imprese.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 11 del 26 giugno 2014 recante disposizioni di riordino e semplificazione in materia di

risorse agricole e forestali, bonifica, pesca e lavori pubblici

La legge regionale in esame, di iniziativa giuntale, è composta da 134 articoli ed è strutturata per

settori omogenei articolati in sette titoli, a loro volta articolati in capi.

Il titolo I (articoli 1-41) contiene disposizioni in materia di risorse agricole e reca modifiche a norme

esistenti nonché nuovi interventi. Tra le varie disposizioni del titolo, si segnala la modifica (articoli

4-20), necessaria per adeguare la disciplina regionale a quella statale, di alcuni articoli della legge

regionale n. 25/1996, in tema di agriturismo, al fine di introdurre l’istituto della segnalazione

certificata di inizio attività – SCIA - in luogo dell’autorizzazione comunale all’esercizio di attività

agrituristica. Altre modifiche sono introdotte per adeguare le previsioni normative all’attuale

assetto organizzativo dell’Amministrazione regionale, allineando la legge con le competenze

riconosciute all’ERSA, che assurge a organismo di controllo e di proposizione di nuove metodologie

volte ad aumentare la competitività delle imprese e la qualità del prodotto agroalimentare del

Friuli Venezia Giulia. Gli articoli 40 e 41 introducono due nuove modalità di intervento del Fondo

di rotazione in agricoltura, utilizzando le risorse già assegnate al Fondo stesso: la prima va a

sostegno di iniziative capaci di determinare l’incremento di competitività della filiera

agroindustriale regionale (attraverso il finanziamento a condizioni agevolate delle spese per la

realizzazione di programmi posti in essere in Regione da imprese che hanno la qualifica di “grandi

imprese”); la seconda favorisce ulteriormente il rafforzamento della struttura finanziaria delle

imprese agricole (attraverso l’erogazione di finanziamenti con durata massima di 15 anni e la

concessione anche a favore di imprese agricole che hanno già usufruito di precedenti agevolazioni).

Il titolo II è relativo agli interventi in materia di bonifica e contiene modifiche a leggi concernenti

l’attività dei Consorzi di bonifica: fra le tante, si segnalano la norma (articolo 54) che disciplina la

pubblicità degli atti dei Consorzi e quella (articolo 55) che aggiorna il procedimento di controllo

degli atti, prevedendo l’approvazione degli stessi mediante deliberazione della Giunta regionale, in

analogia a quanto previsto per la generalità degli enti sottoposti alla vigilanza della Regione.

Il titolo III in materia di pesca introduce modifiche a leggi regionali che disciplinano la pesca

sportiva. L’articolo 59, fra gli altri, precisa che la Giunta può definire gli indirizzi per lo sviluppo

delle attività istituzionali e gli obiettivi di gestione nonché disporre ispezioni e verifiche nei

confronti dell’Ente Tutela Pesca.

Inoltre (articolo 70) con delibera di Giunta regionale sono adottati anche gli atti relativi alle

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

direttive in materia di coordinamento delle attività di programmazione e vigilanza e

all’attribuzione di particolari compiti e incarichi nell’interesse della pesca e dell’ittica. L’articolo 75

riscrive l’articolo 9 della legge regionale n. 43/1988 in materia di pesca nelle acque interne della

Regione, ridefinendo l’ambito di applicazione della legge medesima: a tal fine stabilisce che la

stessa non trova applicazione entro i confini delle acque lagunari regionali come definiti da

specifica norma statale (il successivo articolo 77 ha analogo contenuto con riferimento alla legge

regionale n. 32/1993 sull’esercizio della pesca di mestiere nelle acque interne).

Il titolo IV in materia di pesca professionale introduce modifiche a leggi regionali, attribuendo, fra

l’altro, alla Regione le funzioni attinenti il rilascio delle licenze e la registrazione delle imbarcazioni

utilizzate per la pesca di mestiere nelle acque interne (articolo 78): tale scelta è essenzialmente

determinata per garantire il necessario coordinamento con le funzioni regionali concernenti gli aiuti

comunitari al settore.

Il titolo V contiene importanti modifiche a disposizioni in materia di risorse forestali. Attraverso

modificazioni alla legge regionale n. 9/2007 viene disposta la concentrazione presso

l’Amministrazione regionale di tutte le competenze in materia di concessione di incentivi,

garantendo in tal modo la parità di trattamento dei beneficiari e la semplificazione dell’attività

amministrativa con conseguente riduzione dei tempi del procedimento (articolo 115): tutta

l’attività contributiva legata all’utilizzazione del bosco viene inserita in un unico articolo

abrogando le disposizioni contenute in altri articoli della legge. Si demanda a regolamenti di

attuazione una più puntuale definizione degli interventi. Le nuove norme costituiscono il

recepimento a livello regionale delle previsioni normative statali e danno risposta a esigenze di

semplificazione delle procedure per quelle porzioni di territorio regionale abbandonate sulle quali

può essere ripresa l’attività agricola. Con l’eliminazione del Piano forestale integrato, e la sua

sostituzione con la scheda forestale, vengono ridotti i costi della pianificazione sia per i proprietari

sia per la Regione (articoli 90-92). Viene ricondotta in ambito regionale anche la competenza in

merito all’adozione del regolamento disciplinante il transito sulla viabilità forestale soggetta a

divieti di transito con mezzi motorizzati (articolo 121). Viene altresì razionalizzato l’utilizzo del

personale operaio (articolo 124).

Il titolo VI contiene modifiche apportate a disposizioni in materia di lavori pubblici, mentre il

titolo VII contiene le disposizioni finali, prevedendo (articolo 134) che la legge entri in vigore il

giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione (3 luglio

2014).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 12 del 26 giugno 2014 recante misure urgenti per le autonomie locali

Il disegno di legge regionale è stato presentato dalla Giunta.

La legge in esame, dichiarata urgente ai sensi dell'articolo 89, comma 1, del regolamento interno del

Consiglio regionale250, contiene disposizioni modificative e integrative di norme già vigenti in

materia di autonomie locali, finalizzate ad assicurare una più funzionale gestione di assegnazioni

finanziarie agli Enti locali.

In particolare l’articolo 1 consente al solo Comune di Dogna, in relazione alla manovra di

riequilibrio finanziario in corso, di conservare l’assegnazione attribuita per spese d’investimento

con la legge di assestamento del bilancio 2012, pur avendo certificato di aver utilizzato la quota

ricevuta per manutenzione ordinaria.

L’articolo 2 è finalizzato a consentire una migliore procedura del recupero da parte di alcuni

Comuni del gettito spettante a favore del bilancio statale e regionale in materia di IMU 2013, nel

caso in cui i trasferimenti ordinari non dovessero risultare sufficienti. È previsto inoltre

l’adeguamento del fondo perequativo IMU spettante ai Comuni dai 3 milioni originari (previsti

dalla legge finanziaria regionale 2014) a euro 6.391.100,50: l’incremento oggetto dell’intervento

normativo è collegato alla verifica dei dati IMU 2013 da ultimo comunicati dallo Stato alla

Regione.

L’operazione non comporta maggiori oneri a carico della Regione: il capitolo d’entrata e il

corrispondente capitolo di spesa vengono inseriti fra le partite di giro (originariamente erano al

titolo III dell’entrata e al titolo I della spesa).

Con riferimento alla riduzione dei trasferimenti ordinari per gli Enti locali come sanzione per le

Amministrazioni che non hanno rispettato le regole del patto di stabilità, l’articolo 3 specifica che

per l’anno 2014 la riduzione trova applicazione in sede di erogazione dell’ultima rata.

Viene inoltre introdotto (articolo 4) anche per il comparto unico del pubblico impiego della

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia il regime fissato dalla vigente normativa nazionale con

250 Art. 89 del regolamento interno del Consiglio regionale: “(Dichiarazione d’urgenza) All’atto della presentazione di un progetto di legge o della comunicazione all’Assemblea della sua presentazione ai sensi dell’art. 50, c. 1, o anche successivamente, la Giunta regionale o il consigliere proponente possono chiedere all’Assemblea che sia adottata la procedura d’urgenza. L’Assemblea decide, a maggioranza assoluta dei componenti, con votazione a scrutinio palese senza rilevazione dei nomi. Nel caso in cui il progetto di legge sia dichiarato urgente, i termini stabiliti dagli articoli 87, c. 3 [abrogato], 91 [termine per l’iscrizione all’ordine del giorno], 95, c. 2 [pareri di altre Commissioni], 96, c. 1 [pareri di organismi esterni], e 102 [termine per il deposito delle relazioni e inserimento obbligatorio nel calendario dei lavori della Commissione e dell’Assemblea] sono ridotti a metà, con arrotondamento all’unità inferiore. L’Assemblea, con la maggioranza di cui al c. 1, può stabilire termini anche più brevi e disporre che la relazione della Commissione venga fatta oralmente. In ogni caso il termine di cui all’art. 91 non può essere inferiore a 48 ore”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

specifico riferimento ai limiti per le assunzioni, salve le deroghe espresse: si ribadisce altresì che i

principi di contenimento della spesa del personale in Regione sono salvaguardati anche con

riferimento alle disposizioni regionali in materia di patto di stabilità, che di per sé già garantiscono

per il sistema integrato regionale uno specifico principio di contenimento della spesa. Fra le altre

disposizioni dell’articolo 4, si richiama la norma secondo la quale, dovendo riscrivere la normativa

di riferimento per le assunzioni delle Amministrazioni del comparto, si riproduce il sistema

dell’obbligatoria mobilità di comparto, in quanto tale procedura anche a livello nazionale è definita

neutra ai fini del contenimento della spesa. Viene inoltre riconosciuta la possibilità per la Regione

di procedere alle assunzioni per far fronte alle attività correlate alla programmazione comunitaria

2014-2020, anticipando la spesa con fondi di bilancio regionale. Alcune norme di riferimento

regionale vengono abrogate dallo stesso articolo 4 già citato.

La legge entra in vigore il 3 luglio 2014 (articolo 11).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Varie sono le norme di deroga nell’ambito del testo normativo, che risultano rilevanti perché

permettono di superare i limiti previsti a livello nazionale in materia di assunzioni (da segnalare

che l’articolo 6 è stato successivamente sostituito dall’articolo 12, comma 10, della legge regionale

n. 15/2014 di assestamento del bilancio 2014251, mentre gli articoli 5, 7, 8 e 9 sono stati abrogati

dall’articolo 69, lett. e), della legge regionale n. 26/2014 di riordino del sistema delle autonomie

locali):

articolo 5, comma 1 (successivamente abrogato): allo scopo di garantire l’esercizio dei diritti

fondamentali delle minoranze linguistiche, le Amministrazioni del comparto unico del pubblico

impiego regionale e locale possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato e i

251 Il testo dell’art. 6, come sostituito dall’art. 12, c. 10, della l.reg. n. 15/2014, è il seguente: “(Disposizioni urgenti per i servizi educativi e socio assistenziali delle Amministrazioni del comparto unico) A decorrere dall'1.1.2015 la Regione può attuare, anche tramite gli Enti locali della Regione medesima quali Amministrazioni del sistema integrato del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale di cui all'art. 127 (comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli Enti locali) della l.reg. n. 13/1998, le procedure di cui al c. 529 dell'art. 1 della l. 27.12.2013, n. 147, con risorse proprie della Regione stessa, al solo fine di garantire l'esercizio delle funzioni e delle attività legate ai servizi educativi e socio assistenziali. Con la legge finanziaria regionale, annualmente, sono determinate le modalità per il vincolo di destinazione delle somme corrispondenti agli importi da utilizzare da parte degli Enti locali che attuano le procedure di cui al presente comma, a valere sui trasferimenti ordinari spettanti agli Enti locali stessi. Ai fini del computo complessivo della spesa del personale, quella relativa al personale oggetto delle procedure di cui al presente comma resta a carico dell'Ente locale interessato. Al fine di garantire, senza soluzione di continuità, l'espletamento delle funzioni relative ai servizi educativi e socio assistenziali per l'anno 2014, le Amministrazioni del sistema integrato del comparto unico del pubblico impiego regionale e locale di cui all'art. 127 della l.reg. n. 13/1998, possono procedere ad assunzioni con contratto di lavoro a tempo determinato, fermo restando l'obbligo di considerare indisponibile, in via compensativa, il corrispondente valore finanziario delle risorse eccedenti i limiti di cui all'art. 4, c. 2, a valere sulle risorse finanziarie previste dalla normativa vigente per assunzioni a tempo indeterminato dell'anno 2014 e, laddove non sufficienti, sulle economie realizzate, con i medesimi limiti, negli anni pregressi a partire dal 2010 per assunzioni a tempo indeterminato.”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

contratti di collaborazione coordinata e continuativa in essere alla data di entrata in vigore

della legge in esame ovvero procedere ad assunzioni di personale con contratto di lavoro a

tempo determinato o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, anche in

deroga ai limiti previsti a livello nazionale e richiamati dall’articolo 4, comma 2, nel caso di

rapporti di lavoro coperti da finanziamenti concessi ai sensi della legge n. 482/1999 e della legge

n. 38/2001;

articolo 6, comma 1 (testo originario): per mantenere in funzione i servizi educativi operanti nel

comparto unico del pubblico impiego regionale e locale, gli Enti locali possono assumere, anche

in deroga ai limiti di cui all'articolo 4, comma 2, e nel rispetto delle norme regionali in materia

di patto di stabilità e di contenimento della spesa di personale, con contratti di lavoro a tempo

indeterminato, a copertura dei posti vacanti e disponibili della dotazione organica alla data di

entrata in vigore della legge in esame, il personale educativo e ausiliario indispensabile al

mantenimento delle condizioni standard del servizio e del rapporto educatore-bambino;

articolo 6, comma 2 (testo originario): per mantenere in funzione i servizi educativi operanti nel

comparto unico del pubblico impiego regionale e locale, gli Enti locali possono assumere, anche

in deroga ai limiti di cui all'articolo 4, comma 2, fino al 30 giugno 2015 e nel rispetto delle

norme regionali in materia di patto di stabilità e di contenimento della spesa di personale, con

contratto a tempo determinato, il personale educativo e ausiliario indispensabile al

mantenimento delle condizioni standard del servizio e del rapporto educatore-bambino;

articolo 6, comma 3 (testo originario): i Comuni gestori di ambito socio-assistenziale possono

assumere, con contratti di lavoro a tempo indeterminato, a copertura dei posti vacanti e

disponibili della dotazione organica alla data di entrata in vigore della legge in esame, con

concorso pubblico da espletare entro il 30 giugno 2015, il personale in possesso di

professionalità riconducibile ai profili socio-assistenziali, anche in deroga ai limiti di cui

all'articolo 4, comma 2, esaurita la fase di mobilità di comparto;

articolo 8 (successivamente abrogato): i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti possono

procedere ad assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo determinato e con

contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche in deroga ai limiti di cui all'articolo

4, comma 2;

articolo 9 (successivamente abrogato): i Comuni turistici con popolazione superiore a 5.000

abitanti possono procedere ad assunzioni di personale con contratto di lavoro a tempo

determinato e con contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche in deroga ai

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

limiti di cui all'articolo 4, comma 2.

Legge regionale n. 13 del 18 luglio 2014 recante misure di semplificazione dell’ordinamento regionale in

materia urbanistico-edilizia, lavori pubblici, edilizia scolastica e residenziale pubblica, mobilità,

telecomunicazioni e interventi contributivi

Il disegno di legge regionale è stato presentato dalla Giunta. La legge in esame introduce modifiche

urgenti all’ordinamento regionale nelle materie di competenza primaria e concorrente, al fine di

superare le criticità che investono lo sviluppo del territorio.

La legge è composta da 40 articoli ed è strutturata in nove capi suddivisi per normativa di settore.

L’articolo 1 chiarisce l’ambito di operatività e le finalità generali dell’intero provvedimento

legislativo: innanzi tutto dispone una semplificazione normativa per dare certezze nelle

interpretazioni; inoltre stabilisce il principio che la pubblica Amministrazione deve dare risposta in

tempi certi e non chiedere al cittadino documentazione già in proprio possesso.

Il capo II si occupa della materia edilizia, recando misure di semplificazione (per es. silenzio

assenso automatico sulla domanda di rilascio del titolo edilizio, decorsi 75 giorni), e accorpa tutte le

modifiche urgenti alla legge regionale n. 19/2009 (codice regionale dell’edilizia). In particolare

(articolo 4) la legge prevede modifiche al vigente regime edificatorio con riferimento agli interventi

eseguibili in SCIA e a quelli soggetti a permesso di costruire. La disposizione dell’articolo 5

recepisce integralmente la procedura nazionale in ordine al rilascio del titolo edilizio: il nuovo

articolo accorpa tutte le disposizioni nazionali conservando al contempo la specialità regionale.

La nuova disposizione chiarisce altresì – come il dispositivo statale – il termine massimo (75 giorni)

per il rilascio del titolo nel caso in cui l’intervento rientri tra quelli realizzabili in SCIA ma

l’interveniente abbia comunque optato per il permesso di costruire. Vengono altresì chiariti

(articolo 6) i criteri per l’applicazione delle norme per il rilascio o l’attestazione del certificato di

agibilità disciplinato dall’articolo 27 della legge regionale n. 19/2009.

Le nuove disposizioni degli articoli 7 e 8 agevolano tutti gli interventi di recupero del patrimonio

edilizio residenziale esistente al fine di disincentivare il consumo di nuovo suolo. Inoltre la novella

reintroduce una specifica esenzione dal pagamento degli oneri per le opere e impianti sportivi da

chiunque realizzati.

L’articolo 9 dispone modifiche a vari articoli della citata legge regionale n. 19/2009: fra le tante, la

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

soppressione dell’inciso riferito alle limitate modifiche volumetriche contenuto nell’articolo 35 della

legge regionale n. 19/2009 tende a equiparare la disposizione alle vigenti norme statali che non

prevedono tale limitazione.

La norma dell’articolo 11 introduce fra l’altro una specifica definizione di ampliamento in corpo

distaccato a valere per le misure straordinarie. La disposizione chiude con alcune precisazioni alle

disposizioni transitorie di cui all’articolo 61 della legge regionale n. 19/2009.

Il capo III contiene le modifiche al vigente ordinamento urbanistico di cui alla legge regionale n.

5/2007, con particolare attenzione al procedimento di formazione degli strumenti urbanistici

attuativi e il coordinamento degli strumenti urbanistici comunali (articolo 13).

Introduce altresì tempi procedimentali relativamente all’approvazione dei piani attuativi

comunque denominati (articolo 12). La ratio è quella di evitare in capo agli operatori economici

danni da ritardo. La norma delega la regolamentazione puntuale del procedimento

all’Amministrazione comunale entro 120 giorni; sono altresì previste specifiche norme transitorie

per i procedimenti pendenti.

Il capo IV contiene misure di semplificazione in materia di mobilità dirette a coordinare e

razionalizzare le previsioni del Piano regionale del trasporto pubblico locale (articoli 16-18), in

vista delle future gare per l’affidamento di un servizio così delicato e importante: tutte le modifiche

alla legge regionale n. 23/2007 (in materia di trasporto pubblico regionale e locale) mirano a

disciplinare compiutamente e in maniera unitaria la libera circolazione sui mezzi del TPL di

soggetti deputati alla vigilanza. Vengono altresì colmate problematiche interpretative in ordine

agli interventi di sicurezza stradale che la società affidataria della manutenzione è legittimata a

realizzare: con la modifica inserita si chiarisce infatti la natura degli interventi di sicurezza stradale

di competenza della società finalizzati alla realizzazione di opere di natura infrastrutturale sulla

viabilità regionale. La previsione integrativa della legge regionale n. 15/1981 (impianti a fune),

contenuta nell’articolo 19 della legge in esame, concerne le procedure di rilascio delle abilitazioni

dei direttori e dei responsabili di esercizio: la novella dispone che la Regione possa procedere alla

nomina della commissione esaminatrice e al rilascio dei patentini qualora il personale interessato

sia preposto alla gestione di impianti a fune di esclusiva competenza regionale.

Il capo V si prefigge di eliminare dall’ordinamento le previsioni di settore in materia di esclusione

automatica delle offerte anomale e integrare la disciplina con disposizioni atte a colmare alcune

lacune normative in attesa della legge di riordino dell’intero settore delle opere pubbliche regionali:

in particolare, la disposizione dell’articolo 20 incide sul vigente articolo 56 della legge regionale n.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

14/2002 (disciplina organica dei lavori pubblici), con la finalità di reintrodurre nell’ordinamento

l’originaria previsione della medesima disposizione relativa all’utilizzo delle economie conseguenti

alla realizzazione di un’opera sul quadro economico previsto, la cui esclusione si porrebbe come un

ulteriore limite all’attività contrattuale degli enti e comporterebbe una rideterminazione dei quadri

economici con restituzioni all’Amministrazione regionale di scarso rilievo.

Il capo VI incide sulla vigente legge regionale n. 3/2011 al fine di semplificare le procedure in

materia di telecomunicazioni. Con riferimento al Piano regionale delle telecomunicazioni, viene

eliminato (articolo 22) il doppio passaggio (adozione e approvazione), che appare eccessivo,

considerato che il Piano è in realtà un elenco di opere per la maggior parte in via di

completamento. La disposizione estende inoltre l’utilizzo della Rete Pubblica Regionale non solo

alle autonomie locali e alla sanità pubblica regionale, ma anche a una serie di altri soggetti pubblici

istituzionalmente impegnati nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica e aventi sede sul

territorio del Friuli Venezia Giulia.

Il capo VII si compone di 14 articoli diretti a risolvere tutte le problematiche contributive

evidenziate dagli enti beneficiari in relazione al rispetto del patto di stabilità: le disposizioni ivi

contenute confermano infatti misure contributive già autorizzate dalle leggi regionali nonché

conversioni contributive in favore degli Enti locali per il compimento di opere pubbliche già

avviate252. Sono previste all’articolo 26 misure in materia di incentivazione degli interventi di

riqualificazione urbana e recupero del patrimonio edilizio esistente sottoutilizzato. Tale disciplina è

stata successivamente integrata dall’articolo 9, comma 26, della legge regionale di assestamento n.

15/2014, con la previsione di contributi in conto capitale, nella misura massima del 50% della spesa

riconosciuta ammissibile, per far fronte ai costi effettivamente sostenuti per la realizzazione di

interventi volti a favorire il recupero, la riqualificazione o il riuso del patrimonio immobiliare

esistente privato in stato di abbandono o di sottoutilizzo, con particolare riferimento al profilo

della sicurezza sismica o del risparmio energetico.

Sul punto è stato successivamente adottato, con decreto del Presidente della Regione 18 febbraio

2015, n. 36, il regolamento attuativo per gli interventi di recupero. Di forte impatto sul sistema

contabile regionale e in controtendenza con l’evoluzione del sistema è l’istituzione, con l’articolo 28,

di una nuova gestione fuori bilancio, il Fondo per il coordinamento dei rapporti finanziari tra la

Regione e le autonomie locali, la cui motivazione va rinvenuta nell’“assicurare una gestione

coordinata dei vincoli di spesa che gravano sui bilanci della Regione e degli Enti locali del suo

252 All’art. 29 sono state apportate varie modifiche dall’art. 72, c. 2, della l.reg. n. 26/2014.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

territorio”, con lo scopo di provvedere “al pagamento dei contributi in conto capitale agli Enti

locali della Regione”. Il Fondo è gestito dal Ragioniere generale della Regione.

La Giunta esercita il controllo sulla gestione del Fondo attraverso la Direzione centrale finanze.

Con la legge regionale di assestamento (n. 15/2014, articolo 7, commi 2 e 15), si è disposto che la

Giunta, per sostenere gli interventi di edilizia scolastica regionale e per migliorare e adeguare gli

immobili scolastici esistenti, possa stabilire che i contributi a sostegno degli interventi del Fondo

per le spese d'investimento destinato agli Enti locali competenti siano erogati dal Fondo per il

coordinamento dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali.

La legge finanziaria regionale 2015 ha apportato varie modifiche all’articolo 28. Con decreto del

Presidente della Regione 6 marzo 2015, n. 46, è stato approvato il regolamento per la disciplina

dell’attività del Fondo nonché del controllo interno sugli atti di concessione dei relativi contributi.

L’articolato si chiude (capo VIII) con misure di programmazione (istituzione dell’anagrafe

dell’edilizia scolastica regionale) tese a consentire di intervenire a recupero del patrimonio edilizio

delle scuole in Regione.

La disciplina sulla programmazione triennale (articolo 38) ha avuto una successiva integrazione da

parte della legge regionale di assestamento (n. 15/2014, articolo 7, comma 1), secondo la quale il

programma triennale definisce gli obiettivi da realizzare nel triennio di programmazione e le

priorità, le quote delle risorse del Fondo per le spese d'investimento destinato agli Enti locali

competenti da destinare alle varie tipologie d'intervento e la ripartizione annuale in conformità ai

contenuti del programma stesso, i criteri di valutazione delle domande.

L’articolo 40 della legge regionale n. 13 infine disciplina l’entrata in vigore della legge medesima

(24 luglio 2014).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

L’articolo 9 già citato, che dispone modifiche a vari articoli della legge regionale n. 19/2009 (codice

regionale dell’edilizia), introduce anche due nuove deroghe. Innanzitutto, inserendo il comma 3 bis

dell’articolo 36 della legge regionale n. 19/2009, prevede che gli strumenti urbanistici possano

ammettere la trasformazione di edifici esistenti in zona agricola alla data di entrata in vigore della

legge regionale in esame, in deroga al requisito di connessione funzionale di cui al comma 1 dello

stesso articolo 36, che comportino anche l'aumento delle unità immobiliari esistenti nel rispetto dei

parametri di zona; inoltre, lo stesso articolo 9, sostituendo l’articolo 37 della legge regionale n.

19/2009 in materia di misure per la promozione del rendimento energetico nell’edilizia con la

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

finalità di uniformare le misure previste dalla legge regionale con quelle individuate dalla legge

dello Stato, dispone che, nel rispetto dei limiti previsti per le murature esterne, gli interventi di

nuova costruzione possano essere eseguiti in deroga agli strumenti urbanistici e regolamenti edilizi,

nonché alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime dai confini di proprietà e di protezione

del nastro stradale.

Le nuove disposizioni incidono anche sulla vigente legge regionale n. 3/2011 al fine di semplificare

le procedure in materia di telecomunicazioni.

La novella (articolo 23) elimina la diversa modalità di inventario fra beni immobili e beni mobili

che costituiscono la Rete Pubblica Regionale, anche in deroga a quanto previsto dalla normativa

dei beni di proprietà regionale.

L’articolo 25 pone una deroga all’applicazione dell’articolo 32 della legge regionale n. 7/2000, sul

procedimento, in considerazione dell'attuale situazione di congiuntura economica: allo scopo di

favorire la realizzazione dei lavori pubblici fruenti di contributi pluriennali concessi agli Enti locali

soggetti ai limiti imposti dalla normativa sul patto di stabilità e crescita, il vincolo di destinazione

dei beni immobili stabilito con l'articolo 32 citato non si applica, qualora l'ente stabilisca di

realizzare l'opera attraverso lo strumento della locazione finanziaria o del contratto di

disponibilità. Pure l’articolo 27, che detta disposizioni di conferma di contributi su mutui a tasso

variabile, prevede deroghe alle vigenti disposizioni in considerazione dell'attuale situazione di

congiuntura economica: in deroga a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale che

determina in via preventiva le condizioni per la stipula dei mutui da parte dei soggetti beneficiari

di contributi pluriennali finalizzati alla riduzione o alla copertura degli oneri, in linea capitale e

interessi, per l'ammortamento dei mutui medesimi, l'Amministrazione regionale è autorizzata, per

gli anni 2014 e 2015, a confermare i contributi pluriennali concessi a soggetti privati, qualora i

mutui stessi siano negoziati o rinegoziati con riferimento al tasso variabile, ovvero estinti

anticipatamente, fermo restando che l'ammontare dei contributi non può essere superiore agli

oneri, in linea capitale e interessi, dei mutui negoziati, rinegoziati o estinti.

L'Amministrazione regionale è altresì autorizzata, per gli anni 2014 e 2015, a confermare i

contributi pluriennali concessi ai soggetti privati, fino al 100% della spesa ammessa a contributo,

anche in deroga ai limiti di cui agli articoli 3 e 4 del regolamento approvato con decreto del

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Presidente della Regione 13 luglio 2005, n. 230, come modificato dal decreto del Presidente della

Regione 30 luglio 2008, n. 187253.

Di forte impatto sul sistema contabile regionale e in controtendenza con l’evoluzione del sistema è

l’istituzione, con l’articolo 28, di una nuova gestione fuori bilancio, il Fondo per il coordinamento

dei rapporti finanziari tra la Regione e le autonomie locali, la cui motivazione va rinvenuta

nell’“assicurare una gestione coordinata dei vincoli di spesa che gravano sui bilanci della Regione e

degli Enti locali del suo territorio”, con lo scopo di provvedere “al pagamento dei contributi in conto

capitale agli Enti locali della Regione”. Il trasferimento delle risorse al Fondo è effettuato anche in

deroga alla disposizione (articolo 7, comma 17, della legge regionale n. 14/2003) che prevede di

effettuare conferimenti a favore degli organi gestori delle gestioni fuori bilancio della Regione nel

momento in cui gli organi gestori provvedano a dimostrare l'effettivo fabbisogno di cassa: sarà

invece l’ente beneficiario a doverlo dimostrare attraverso lo stato di avanzamento della spesa.

253 Si riporta il testo degli articoli 3 e 4 del regolamento. “Art. 3 (Assegnazione dei contributi) 1. Con il provvedimento di riparto emanato dall’organo competente sono assegnati i contributi in conto capitale di cui al c. 26 dell’art. 4 della l.reg. n. 15/2005 e i contributi pluriennali di cui al c. 95 dell’art. 4 della l.reg. n. 1/2005 sulla base dei criteri di valutazione e dell’ammontare della spesa progettuale evidenziati dai soggetti richiedenti nella scheda istruttoria di cui all’art. 2 bis. 2. Il contributo è assegnato fino a un massimo del 90% della spesa ritenuta ammissibile per Comuni e loro consorzi e fino all’85% della spesa ritenuta ammissibile per enti, associazioni, istituzioni e cooperative. 3. Per valutare l’ammontare della sovvenzione da assegnare a mezzo di finanziamenti pluriennali su limiti di impegno, l’annualità da assegnare viene attualizzata secondo la formula della determinazione del valore attuale di una rendita costante posticipata utilizzando il tasso praticato al momento del riparto dalla Cassa depositi e prestiti spa per gli interventi degli Enti locali per mutui a tasso fisso di durata pari a quella del limite di impegno. 4. L’annualità così attualizzata viene riconosciuta agli assegnatari del contributo ventennale che ricorrono al finanziamento della spesa mediante prestito concesso dalla Cassa depositi e prestiti spa ovvero mediante mutuo concesso da Istituto di credito diverso dalla Cassa predetta. 5. La Giunta regionale determina in via preventiva le condizioni per la stipula dei mutui da parte dei soggetti beneficiari del contributo pluriennale finalizzato alla riduzione o alla copertura degli oneri, in linea capitale e interessi, per l’ammortamento dei mutui medesimi cui gli stessi devono attenersi. 6. L’ammontare del contributo ventennale che viene riconosciuto ai Comuni o loro Consorzi, risultati assegnatari dello stesso, che ricorrono al finanziamento della spesa tramite l’emissione di buoni ordinari, avviene sulla base del piano di ammortamento attualizzato al tasso d’interesse vigente alla data della deliberazione di approvazione del prestito, commisurato alla spesa ammessa a contributo con il provvedimento di riparto che definisce anche il limite percentuale di partecipazione finanziaria a carico del beneficiario. 7. Nel caso in cui gli assegnatari dei contributi pluriennali su limiti di impegno, successivamente all’assegnazione degli stessi, dichiarino di provvedere al finanziamento della spesa mediante l’impiego di fondi propri e non mediante prestito concesso dalla Cassa depositi e prestiti spa o mutuo concesso da Istituto di credito diverso dalla Cassa predetta, viene concesso un contributo ventennale di misura annua pari a un ventesimo della spesa ammissibile senza l’attualizzazione di cui al comma 3.” “Art. 4 (Condizioni di ammissibilità e opere ammissibili) 1. È ammessa a contributo un’unica domanda per soggetto richiedente. 2. Sono ammissibili a contributo gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, di nuova costruzione e di ristrutturazione urbanistica come definiti dalle lettere b), c), d), e) e f) del c. 1 dell’art. 3 del d.P.R. 6.6.2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), recepito dall’art. 37 della l.reg. 23.2.2007, n. 5 (Riforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio). 3. L’ammissione a finanziamento è subordinata alla compartecipazione finanziaria dell’intervento proposto. 4. Con il provvedimento di riparto è definito il limite percentuale di partecipazione finanziaria del beneficiario che non potrà superare i seguenti valori: a) richieste di Comuni o consorzi di Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, partecipazione massima 35%; b) richieste di Comuni o consorzi di Comuni con popolazione tra 10.000 e 14.999 abitanti, partecipazione massima 25%; c) richieste di Comuni o consorzi di Comuni con popolazione tra 5.000 e 9.999 abitanti, partecipazione massima 20%; d) richieste di Comuni o consorzi di Comuni con popolazione tra 3.000 e 4.999 abitanti, partecipazione massima 15%; e) richieste di Comuni o consorzi di Comuni con popolazione inferiore a 2.999 abitanti, partecipazione massima 10%; f) richieste di enti diversi dai Comuni o da consorzi di Comuni, associazioni, istituzioni e cooperative, partecipazione massima 15%. 5. Con il provvedimento di riparto è definito il limite percentuale di risorse da riservare al soddisfacimento delle domande presentate dai Comuni o consorzi di Comuni.”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 14 del 18 luglio 2014 recante modifiche alla legge regionale 7 marzo 2003, n. 5

(articolo 12 dello Statuto della regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Norme relative alla richiesta,

indizione e svolgimento dei referendum abrogativo, propositivo e consultivo e all’iniziativa popolare delle

leggi regionali)

Il disegno di legge regionale è stato presentato dalla Giunta. La legge in esame è stata approvata

dal Consiglio regionale ai sensi dell'articolo 12, secondo comma, dello Statuto254 a maggioranza

assoluta dei componenti, ma inferiore ai due terzi. E’ stata quindi trasmessa al Presidente della

Regione, il 31 marzo 2014, per la pubblicazione prevista dall’articolo 12 citato, ai soli fini della

decorrenza del termine di tre mesi entro il quale un cinquantesimo degli elettori o un quinto dei

componenti del Consiglio regionale avrebbe potuto richiedere che si procedesse a referendum

confermativo prima della promulgazione.

La legge è stata pubblicata, ai predetti fini, nel Bollettino ufficiale della Regione n. 15 del 9 aprile

2014. Con la legge in esame si apportano alcune modifiche alla legge regionale n. 5/2003, che

disciplina la richiesta, l’indizione e lo svolgimento dei referendum abrogativi, propositivi e

consultivi e l’iniziativa popolare delle leggi regionali, con la finalità di favorire i processi di

aggregazione comunale nonché di aggiornare alcuni istituti e superare aspetti contraddittori o

incongruenti. Il provvedimento legislativo si pone come ulteriore tassello del percorso di riforma

del sistema delle autonomie locali.

I processi di fusione in particolare sono disciplinati dagli articoli 4 (introduzione della possibilità di

chiedere l’avvio del procedimento di istituzione di nuovi Comuni mediante fusione di più Comuni

contigui anche per gli elettori dei Comuni interessati), 8 (approvazione del quesito referendario

quando la risposta affermativa abbia raggiunto la maggioranza dei voti validamente espressi) e 9

(previsione nella legge istitutiva di un nuovo Comune di norme elettorali transitorie atte ad

assicurare la presenza nel nuovo Consiglio comunale di rappresentanti delle comunità di origine).

Gli altri articoli della legge dispongono ulteriori modifiche alla legge regionale n. 5/2003, che si sono

rese necessarie nei confronti di norme risultate incongruenti in raffronto con gli stessi istituti a

livello sia nazionale sia regionale, ovvero che rivestono carattere esclusivamente tecnico o

manutentivo.

254 L’art. 12 dello Statuto di autonomia demanda la disciplina dell’iniziativa popolare delle leggi regionali e la disciplina del referendum regionale abrogativo, propositivo e consultivo a una legge regionale cd. rinforzata, ovvero approvata a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio regionale e sottoponibile a referendum regionale qualora, entro 3 mesi dalla pubblicazione, ne faccia richiesta 1/50 degli elettori della Regione (1/30 se la legge è approvata con la maggioranza dei 2/3) o 1/5 dei consiglieri regionali.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 15 del 4 agosto 2014 recante l’assestamento del bilancio 2014 e del bilancio

pluriennale per gli anni 2014-2016 ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale n. 21/2007

La legge regionale di assestamento del bilancio 2014 rinviene la propria consistenza finanziaria

nelle risultanze del rendiconto per l’esercizio 2013 approvate dalla Giunta regionale nella seduta del

30 maggio 2014 con la deliberazione n. 1004. Con questo atto l’Amministrazione regionale ha

provveduto a determinare il saldo finanziario di esercizio applicato al 31 dicembre 2013 (articolo 1

della legge di assestamento), pari a euro 848.934.963,97 (di cui euro 825.909,72 già iscritti quale

avanzo vincolato). Attraverso la manovra di assestamento si predispongono una serie di variazioni

contabili e alcune modifiche di carattere legislativo nei diversi settori di intervento con riferimento

a norme con impatto economico o finanziario.

Gli articoli dal 2 al 13 sono organizzati per finalità secondo la classificazione funzionale di bilancio.

Va segnalato, fra gli altri, il comma 48 dell’articolo 2, che, al fine di una più efficace promozione

turistica mediante la razionalizzazione dell'attività amministrativa e l'ottimizzazione delle risorse,

nonché per assicurare risparmi della spesa pubblica nell'ottica di una razionalizzazione degli

interventi regionali finalizzati allo sviluppo turistico del territorio regionale, evitando la

sovrapposizione tra enti che perseguono finalità analoghe, dispone la fusione dell'Agenzia per lo

sviluppo del turismo e dell'Agenzia regionale Promotur in un unico ente denominato

PromoTurismoFVG255. Sempre nell’ambito delle attività economiche (articolo 2 e correlata tabella

B), si segnalano 3,6 milioni destinati ai bandi per la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica.

Altre poste rilevanti sono quella relativa all’agricoltura, con 2,5 milioni per le opere di bonifica e

manutenzione del territorio, e quella dedicata ai centri commerciali naturali (330 mila euro) per

rivitalizzare il commercio dei Comuni in opposizione al proliferare dei centri commerciali.

Relativamente alla gestione del territorio (articolo 4 e correlata tabella D), 1,4 milioni sono

dedicati al TPL, mentre, nell’ambito di infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni (articolo 5 e

correlata tabella E), 2,5 milioni sono destinati alla logistica e alla portualità.

Nel settore della cultura (articolo 6 e correlata tabella F) va in particolare segnalato che 1,5 milioni

sono riservati ad adeguare lo stanziamento a favore delle associazioni culturali regionali che hanno

partecipato ai bandi regionali per il finanziamento delle attività e delle manifestazioni realizzate 255 La l.reg. n. 8/2015, che reca la riorganizzazione di enti del sistema turistico regionale, disporrà l’abrogazione dei commi 48-50 della legge in esame. Inoltre, per effetto di quanto disposto agli articoli 2 e 11 della stessa l.reg. n. 8/2015, a decorrere dall'1.1.2016, la denominazione PromoTurismoFVG sostituirà ogni ricorrenza delle parole “Agenzia per lo sviluppo del turismo”, “Turismo Friuli Venezia Giulia”, “Agenzia regionale Promotur”, “TurismoFVG” e “Promotur”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nel 2014.

Nell’ambito dell’articolo 7 (cui è correlata la tabella G), in materia di istruzione, formazione e

ricerca, si segnala l’istituzione di un nuovo capitolo relativo all’edilizia (commi 1-14) dedicato a un

fondo per la gestione degli interventi urgenti nell’edilizia scolastica per 1,5 milioni. Un’altra posta

importante nel medesimo settore è costituita da 3,6 milioni destinati alla formazione professionale,

al fine di valorizzare i lavoratori qualificandoli e puntare quindi sulle professionalità.

La posta più rilevante della manovra di stanziamento della quota di avanzo accertato e non

vincolato è dedicata al settore sanitario (articolo 8 e correlata tabella H). Agli enti del Servizio

sanitario regionale, in attesa della riforma che sarà approvata con legge regionale n. 17/2014, sono

infatti attribuiti 40 milioni dell’avanzo.

Una parte importante di quest’ultimo viene reinvestita anche nel sociale (articolo 9 e correlata

tabella I): fra gli altri, 5,1 milioni sono destinati all’abbattimento delle rette dei nidi, 1,5 alla

ristrutturazione di due case di riposo a Gorizia (comma 10) e a Palmanova (comma 6), circa 1,2 al

fondo sociale di assistenza ai Comuni. Sulle politiche del lavoro va rilevato che i contratti di

solidarietà difensivi, già sostenuti dalla legge finanziaria regionale, ricevono un ulteriore

finanziamento di 3,9 milioni. Infine 3 milioni sono destinati alla concessione di incentivi per la

riqualificazione del patrimonio edilizio privato in stato di disuso o di abbandono (commi 26-34): sul

punto è stato adottato, con decreto del Presidente della Regione 18 febbraio 2015, n. 36, il

regolamento attuativo per gli interventi di recupero.

Molto importante si presenta l’articolo 10 (cui è correlata la tabella J), che quantifica e assegna le

risorse spettanti a favore degli Enti locali. L’importo definitivo delle quote di compartecipazione

degli Enti locali ai proventi dei tributi erariali riscossi nel territorio regionale per l’anno 2013 è

accertato in 477,8 milioni, con un conguaglio positivo di circa 101 milioni. Per l’assegnazione delle

risorse alle autonomie locali sono previsti quale nuova modalità – idonea ad assicurare il rispetto

dei vincoli del patto di stabilità sia per la Regione sia per gli Enti locali – l’impegno entro l’anno

2014 e la liquidazione dal 2015 (comma 36). Questa disposizione è stata sostituita, a decorrere dal 4

dicembre 2014, dall’articolo 2 della legge regionale n. 25/2014, che prevede che le risorse destinate

alle Province, ai Comuni, alle Comunità montane, alle Unioni di Comuni, alla Comunità collinare

del Friuli, disciplinate dall’articolo 10 in esame, siano non solo impegnate entro l’anno 2014, ma

anche liquidate nello stesso anno, compatibilmente con il rispetto dei vincoli posti alla Regione dal

patto di stabilità e crescita, nonché compatibilmente con i flussi finanziari definiti in ambito

regionale; altrimenti le suddette risorse sono liquidate a favore dei soggetti beneficiari a decorrere

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

dal 2015 in relazione alle effettive necessità di cassa comunicate dai medesimi soggetti all’Ufficio

regionale competente. In aggiunta alle risorse derivanti dalle quote di compartecipazione sono

destinate agli Enti locali risorse ulteriori per euro 7.000.000,00 a incremento dello stanziamento di

parte capitale per le funzioni conferite, per il quale la legge finanziaria regionale 2014 aveva

rinviato la previsione alla legge di assestamento. L’articolo 10 contiene inoltre disposizioni per il

coordinamento della disciplina connessa al recupero di gettiti IMU: al riguardo è prevista una

disposizione di carattere generale (commi 41 e 42) finalizzata a consentire alla Giunta regionale il

recepimento di eventuali modifiche, da parte del competente Ministero, dei dati relativi ai gettiti

IMU comunali. È altresì prevista un’altra disposizione di carattere generale (comma 43) per

disciplinare il recupero a favore del bilancio statale delle quote ex ICI rurali.

I successivi commi 47-53 contengono norme di coordinamento e modifica di disposizioni finanziarie

vigenti: per accompagnare e supportare la riforma degli Enti locali e delle gestioni sovra comunali,

dispongono l’abrogazione – a decorrere dal 1° gennaio 2015 – delle norme della legge regionale n.

1/2006 che prevedono il sistema incentivante a favore delle Unioni di Comuni e delle Associazioni

intercomunali; disciplinano altresì in via transitoria la fase dei controlli che nel 2015 saranno

effettuati dagli uffici regionali in relazione all’ultimo incentivo assegnato nel 2014.

L’articolo 11 contiene disposizioni volte a garantire l’avvio della nuova programmazione

comunitaria 2014-2020 con riferimento al programma FESR “Investimenti a favore della crescita e

dell’occupazione” e al programma di Cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia (commi 1-3): si

tratta di complessivi 1,6 milioni nel 2014 (14,7 nel triennio) destinati all’assistenza tecnica. Di

notevole spessore sono le disposizioni di cui ai commi 11-13 che, modificando l’articolo 7 della legge

regionale n. 9/2013 relativo al sostegno all’accesso al credito delle imprese, elevano da 80 a 129

milioni l’importo dei crediti da rientri di anticipazioni ai quali la Regione rinuncia. Proprio al fine

di neutralizzare contabilmente gli effetti derivanti da tale rinuncia ai rientri viene istituito un

fondo nella misura corrispondente al credito rinunciato.

L’articolo 12 contiene, fra le altre, disposizioni relative agli oneri di subentro nei rapporti giuridici

della soppressa Agenzia regionale del lavoro a carico dell’Amministrazione regionale (commi 1 e 2).

Rilevanti sono le norme in materia di personale regionale con riferimento, ai commi da 3 a 7, al

trattamento di fine rapporto e, ai commi 8 e 9, al fondo della contrattazione collettiva integrativa.

Ai sensi dei commi 19 e 20, che prevedono il patrocinio del Consiglio regionale quale attestazione di

apprezzamento e di adesione a iniziative sociali, culturali, artistiche, storiche, sportive, scientifiche

e umanitarie ritenute meritevoli, è stata adottata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

la delibera 3 settembre 2014, n. 164, che individua i criteri e le modalità per la concessione del

predetto patrocinio.

L’articolo 13 contiene alcune norme tecniche di riclassificazione di capitoli di spesa (commi 1 e 4);

da segnalare anche il comma 2, che dispone il riallineamento delle imputazioni contabili delle quote

dei contributi pluriennali rispetto alle date di effettiva scadenza dei ruoli di spesa: si tratta di una

novità introdotta in previsione dell’applicazione della riforma dell’armonizzazione dei bilanci.

L’articolo 14 contiene norme di coordinamento della finanza pubblica per gli Enti locali della

Regione e norme contabili: fra le altre vanno segnalate la disposizione (comma 1) secondo cui

nell’anno 2014 è assicurata in via prioritaria la cessione di ulteriori spazi finanziari a favore degli

Enti locali per l’esecuzione di opere finanziate da contribuzione comunitaria e da fondi propri

dell’Ente locale, in quanto tali opere sono rimaste escluse dalla prima assegnazione di spazi

regionali; la cessione (comma 3) in via prioritaria per l’anno 2014 a favore dei Comuni

sperimentatori di spazi finanziari per un importo che consenta una riduzione dell’obiettivo del

patto di stabilità interno (tale regime di maggior favore trova giustificazione in relazione allo

sforzo degli enti sperimentatori nell’intraprendere anticipatamente il percorso di riforma verso

l’armonizzazione); la copertura per l’anno 2014 (comma 6) degli spazi finanziari richiesti per le

opere di competenza regionale la cui esecuzione avviene da parte degli Enti locali in delegazione

amministrativa, qualora non già beneficiarie di spazi finanziari regionali e a condizione che le opere

medesime siano completate entro il 2015 (lo scopo è di favorire gli Enti locali coinvolti

nell’esecuzione di opere di competenza regionale). Al comma 7 si dispone che il riparto degli

ulteriori spazi che si rendessero disponibili sia disposto con deliberazione della Giunta regionale che

terrà conto delle priorità indicate nei commi precedenti. In un’ottica di semplificazione si prevede

l’abrogazione dell’Osservatorio regionale per la finanza locale (comma 12).

I commi 13-19 introducono una disciplina generale in materia di contenimento della spesa degli

Enti locali in attuazione della normativa statale.

Nello specifico viene affermato il ruolo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nella

definizione degli obblighi di contenimento della spesa e di coordinamento della finanza pubblica del

sistema Regione-Enti locali per assicurare i risparmi di spesa necessari agli equilibri complessivi di

finanza pubblica.

A tal fine viene demandata alla Giunta regionale la definizione annuale dell’entità del risparmio

complessivo del sistema Regione-Enti locali e quello specifico di ciascun ente.

Gli articoli 15 e 16 infine dispongono la copertura finanziaria generale del provvedimento e la sua

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

entrata in vigore (8 agosto 2014).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Nel richiamare ancora una volta lo specifico approfondimento, svolto in occasione della

dichiarazione di affidabilità del rendiconto 2013, sulle modifiche apportate nell’ultimo triennio alla

legge regionale di programmazione finanziaria e di contabilità n. 21/2007, si riportano le

disposizioni, contenute negli articoli 2 e 13 della legge regionale di assestamento del bilancio 2014,

adottate in deroga a norme procedimentali e sostanziali, che risultano rilevanti per le implicazioni

che possono avere sulla trasparenza e la chiarezza del sistema procedurale e contributivo regionale:

articolo 2, comma 74: in deroga all'articolo 15, comma 6, della legge regionale 18 gennaio 1999,

n. 3 (disciplina dei Consorzi di sviluppo industriale), che dispone che i contributi siano concessi

con le modalità previste dalla legge regionale 31 ottobre 1986, n. 46, ed erogati a inizio dei

lavori, e che eventuali proroghe o fissazioni di termini diversi da quelli previsti dall'articolo 18,

primo comma, della medesima legge regionale n. 46/1986 siano concesse solo per motivate

circostanze con decreto del Direttore regionale dell'industria, l'erogazione dei contributi

riprogrammati, già concessi per interventi di infrastrutturazione industriale mediante project

financing, è disposta a fronte dell'accensione da parte del beneficiario di mutui stipulati per la

realizzazione degli interventi fino a concorrenza dell'importo concesso;

articolo 2, comma 106: l'Amministrazione regionale, previa conferma del contributo all’EZIT, è

autorizzata a erogare lo stesso, a parziale deroga dell'articolo 15 della legge regionale n. 3/1999

(come sopra richiamato), a fronte dell'accensione da parte del beneficiario dei mutui stipulati

per la realizzazione dell'intervento fino a concorrenza dell'importo concesso;

articolo 13, comma 5: in deroga al disposto di cui all'articolo 11, comma 2, della legge regionale

7 marzo 2003, n. 6 (riordino degli interventi regionali in materia di edilizia residenziale

pubblica), che dispone che la Regione, con la legge finanziaria, determini la quota annuale di

finanziamento del fondo per l'edilizia residenziale, nel quale confluiscono inoltre i rientri delle

anticipazioni erogate, i proventi di eventuali mutui contratti a tal fine dall'Amministrazione

regionale, i finanziamenti per l'edilizia residenziale provenienti dallo Stato, dall'Unione europea

o da altri soggetti, i rientri ivi previsti corrispondenti alla somma di euro 4.818.878,80 e iscritti

per l'anno 2014 con l'articolo 1, comma 4, tabella A1, a carico dell'unità di bilancio 8.4.2.1144 e

del capitolo 3273 dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2014-

2016 e del bilancio per l'anno 2014, conformemente alla deliberazione della Giunta regionale 30

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

maggio 2014, n. 1004 (approvazione delle risultanze del rendiconto generale per l'esercizio

finanziario 2013), vengono posti a copertura delle seguenti autorizzazioni di spesa:

- per 3 milioni - UBI 8.4.2.1144 - capitolo 3560 (articolo 9, comma 34);

- per euro 1.500.000 - UBI 6.1.2.5059 - capitolo 3590 (articolo 7, comma 14);

- per euro 315.000 - UBI 3.5.2.1065 - capitolo 3416 (articolo 4, comma 35, tabella D);

- per euro 3.878,80 - UBI 3.10.2.1005 capitolo 2028 (articolo 4, comma 35, tabella D);

con conseguente riduzione di pari importo complessivo dall'unità di bilancio 8.4.2.1144 e dal

capitolo 3273 prevista con l'articolo 9, comma 76, tabella I;

articolo 13, comma 6: in deroga al disposto di cui all'articolo 11, comma 2, della legge regionale

n. 6/2003 (come sopra richiamato), la somma complessiva di euro 6.735.823,70 corrispondente

alla disponibilità finanziaria giacente sul fondo istituito ai sensi dell'articolo 23, comma 1, della

legge regionale 20 aprile 1999, n. 9 (disposizioni varie in materia di competenza regionale), non

utilizzabile ai sensi del disposto di cui all'articolo 9, comma 123, della legge regionale 31

dicembre 2012, n. 27 (legge finanziaria 2013), e iscritta con l'articolo 1, comma 5, tabella A2, a

valere sull'unità di bilancio 3.2.144 e sul capitolo 9019 dello stato di previsione dell'entrata del

bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio per l'anno 2014 è posta a copertura

delle seguenti autorizzazioni di spesa:

- per euro 3.049.307,14 - UBI 8.4.2.1144 - capitolo 3232 (articolo 9, comma 76, tabella I);

- per un milione - UBI 3.7.2.5036 - capitolo 3812 (articolo 4, comma 35, tabella D);

- per un milione - UBI 4.1.2.1074 - capitolo 3900 (articolo 5, comma 14, tabella E);

- per un milione - UBI 3.5.2.1118 - capitolo 3435 (articolo 4, comma 35, tabella D);

- per euro 686.516,56 - UBI 3.5.2.1065 - capitolo 3540 (articolo 4, comma 4);

articolo 13, comma 10: in deroga a quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n.

1004/2014, in base alla quale la somma di euro 294.669,25 per l'anno 2014 è stata iscritta con

l'articolo 1, comma 4, tabella A1, a carico dell'unità di bilancio 2.2.2.1047 e del capitolo 2063

dello stato di previsione della spesa del bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016 e del bilancio

per l'anno 2014, la quota di euro 50.000 viene posta a copertura dell'autorizzazione di spesa

disposta con l'articolo 3, comma 19, tabella C, a carico dell'unità di bilancio 2.2.1.1047 e del

capitolo 2074 del medesimo stato di previsione della spesa.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 16 di data 11 agosto 2014 recante norme regionali in materia di attività culturali

La legge regionale in esame, di iniziativa giuntale, disciplina una parte molto significativa del

settore culturale regionale con un corpo normativo che contiene non solo precetti, ma anche un

rinnovato impianto programmatorio. Il nuovo sistema, già anticipato dalle scelte compiute in sede

di legge finanziaria regionale 2014, delinea un diverso quadro di riferimento in grado di dare più

certezze al sistema della cultura. Sono individuati, ai fini degli interventi regionali, i settori dello

spettacolo dal vivo, dell’attività cinematografica e audiovisiva, delle arti figurative, visive, della

fotografia e della multimedialità, della divulgazione della cultura umanistica e scientifica e infine

della valorizzazione della memoria storica. La legge sostiene altresì il sistema regionale del teatro

amatoriale, del folklore, dei cori e delle bande. Il finanziamento avviene attraverso cinque diversi

canali: quello previsto dal decreto ministeriale FUS nazionale a favore di alcuni fra i maggiori

soggetti operanti nel panorama culturale regionale (per lo spettacolo dal vivo), quello annuale per

la gestione triennale di alcune realtà di rilevanza regionale (per lo spettacolo dal vivo e per la

divulgazione della cultura umanistica e scientifica), quello annuale in favore di progetti triennali di

rilevanza internazionale, nazionale e regionale (per lo spettacolo dal vivo, per l’attività

cinematografica e audiovisiva, per le arti figurative, visive, della fotografia e della multimedialità e

per la divulgazione della cultura umanistica e scientifica), quello di incentivi annuali a bandi su

progetti di respiro regionale previa procedura valutativa delle domande (per lo spettacolo dal vivo,

per l’attività cinematografica e audiovisiva, per le arti figurative, visive, della fotografia e della

multimedialità, per la divulgazione della cultura umanistica e scientifica e per la valorizzazione

della memoria storica) e infine quello annuale a favore di attività di rilevanza regionale (per la

valorizzazione della memoria storica). L’innovazione del contenuto normativo è altresì

rappresentata dalla sistematizzazione della promozione e del sostegno dell’attività di cooperazione

e di partenariato, dalle residenze multidisciplinari e dai distretti culturali.

Con maggiore dettaglio, il titolo I contiene le norme sulle finalità della cultura (articolo 1),

l’oggetto e i principi del provvedimento.

Il titolo II riguarda gli obiettivi generali degli interventi regionali (articolo 4) e gli strumenti per la

programmazione.

Il Documento triennale di politica culturale regionale (previsto all’articolo 5), approvato dalla

Giunta, con il coinvolgimento della Commissione consiliare competente, è introdotto quale

momento di analisi e di programmazione delle attività culturali regionali, mentre l’Osservatorio

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

regionale della cultura (all’articolo 7) è l’organismo di raccolta e monitoraggio delle informazioni

statistiche relative alla domanda e all’offerta di attività culturali e di spettacolo nella Regione. La

Commissione regionale di esperti (articolo 6), emanazione non solo dell’Amministrazione ma

dell’intera comunità culturale regionale, viene designata dal Consiglio regionale con compiti di

supporto alla programmazione e alla valutazione.

Il titolo III individua i settori specifici, inseriti in nove capi, riferiti alle attività culturali. In

attuazione dell’articolo 16, comma 3, è stato adottato, con decreto del Presidente della Regione 4

febbraio 2015, n. 21, il regolamento in materia di anticipazioni di cassa degli incentivi statali alla

Fondazione teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ai teatri nazionali e di rilevante interesse

culturale, alle imprese e ai centri di produzione teatrale. Successivamente, sono stati adottati, con

decreto del Presidente della Regione 13 febbraio 2015, n. 33, il regolamento in materia di incentivi

annuali per progetti regionali aventi a oggetto attività culturali, in attuazione degli articoli 14,

comma 1, 23, comma 5, 24, comma 5, 26, comma 7, e 27, comma 5, e, con decreto del Presidente

della Regione 5 giugno 2015, n. 112, il regolamento in materia di concessione e di liquidazione di

incentivi a sostegno di teatro amatoriale, folclore, cori e bande, in attuazione dell’articolo 28,

comma 4.

Il titolo IV infine contiene le disposizioni finali di tipo tecnico, tra cui le norme transitorie (articolo

35) e l’abrogazione di numerose norme sedimentatesi nel tempo (articolo 38), con la conseguente

semplificazione legislativa e la selettività della spesa pubblica in un momento storico caratterizzato

dal forte calo delle risorse pubbliche disponibili.

La legge ha subito modifiche a opera della legge finanziaria 2015 e della legge regionale n. 7/2015

(con effetto dal 1° gennaio 2016).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Si sottolinea che la legge in esame pone due deroghe alle disposizioni dettate dalla legge regionale n.

7/2000 in tema di garanzie patrimoniali in caso di anticipazioni di incentivi e in tema di

rendicontazione.

In particolare, l’articolo 16, comma 4, dispone che, in deroga alla disposizione di cui all'articolo 40,

comma 2, della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (testo unico delle norme in materia di

procedimento amministrativo e di diritto di accesso), la quale prevede che la concessione a soggetti

privati di incentivi in forma di anticipazioni sia subordinata alla prestazione di idonee garanzie

patrimoniali, tutte le anticipazioni di cassa degli incentivi statali alla Fondazione Teatro lirico

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Giuseppe Verdi di Trieste nonché ai teatri nazionali e di rilevante interesse culturale non siano

subordinate alla prestazione di idonee garanzie patrimoniali256.

Inoltre l’articolo 32 dispone che, in deroga alle disposizioni di cui al capo III del titolo II della legge

regionale n. 7/2000, le quali, in tema di rendicontazione, prevedono la presentazione di idonea

documentazione giustificativa della spesa, le spese relative agli incentivi di cui alla legge in esame

siano rendicontate fino all'ammontare dell'incentivo concesso, salvo quanto diversamente disposto

nei relativi regolamenti257.

Legge regionale n. 17 del 16 ottobre 2014 recante il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del

servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria

Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale il 13 agosto 2014. Con le norme in

esame si dà attuazione alla legge regionale n. 17/2013 con cui erano stati determinati le finalità e i

principi che avrebbero dovuto guidare la revisione dell’assetto istituzionale e organizzativo del

Servizio sanitario regionale e quindi i presupposti dai quali non si sarebbe potuto prescindere nel

percorso di revisione. La riforma sanitaria intende mettere al centro le esigenze del cittadino,

coinvolgendolo attivamente nella gestione della salute, e nel contempo assicurare il mantenimento

di un alto livello dei servizi, l’equità, l’informazione, la presa in carico del paziente in ogni

momento del percorso di cura, l’attivazione di reti integrate per garantire la massima efficacia dei

servizi, nonché la gestione efficace delle risorse per eliminare gli sprechi e potenziare i servizi

realmente necessari. 256 Analoghe deroghe erano già state disposte per altre fattispecie: vanno ricordate, fra le altre, la l.reg. n. 26/2005, art. 18, c. 2 ter (per le anticipazioni al Centro di ricerca e innovazione tecnologica in agricoltura presso la Facoltà di agraria dell'Università degli studi di Udine nel limite massimo dell’80% del contributo concesso); la l.reg. n. 17/2008, art. 7, c. 32 (per l'erogazione in via anticipata all'Associazione Ducato dei vini friulani del 70% del finanziamento previsto); la l.reg. n. 22/2010, art. 15, c. 4 (per le anticipazioni di cassa agli istituti scolastici paritari della Regione sui contributi annuali a essi assegnati dallo Stato per le loro attività istituzionali), e art. 14, c. 73 bis (per l’erogazione in via anticipata alla Fondazione ing. Luigi Bazzi e Madre Ida, con sede a Polcenigo, del 70% del finanziamento previsto); la l.reg. n. 14/2012, art. 2, c. 4 (per l'erogazione in via anticipata al Consorzio delle D.O.C. - F.V.G. con sede in Cividale del Friuli del 90% del finanziamento previsto per le spese di costituzione, funzionamento e relative alle attività statutarie sostenute dalla data della costituzione), e art. 2, c. 9 (per l'erogazione in via anticipata al Consorzio delle D.O.C. - F.V.G. con sede in Cividale del Friuli del 90% del finanziamento previsto a sollievo degli oneri per la realizzazione del progetto "Vini di territorio sostenibili"); la l.reg. n. 23/2012, art. 27, c. 4 (anticipazioni di cassa alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale sui finanziamenti a esse assegnati da parte di enti pubblici, dello Stato e dell'Unione europea a sostegno di attività progettuali, nonché di operazioni di investimento e di acquisto di attrezzature). 257 Analoghe deroghe erano già state disposte per altre fattispecie: vanno ricordate, fra le altre, la l.reg. n. 18/2011, art. 8, c. 10 (per i contributi concessi per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 a sostegno dei progetti per i giovani); la l.reg. n. 5/2012, art. 35, c. 2 (per i contributi e gli altri incentivi economici previsti a favore delle associazioni e delle aggregazioni giovanili); la l.reg. n. 19/2012, art. 57, c. 3 (per i finanziamenti concessi per la creazione di centri commerciali naturali e di centri in via); la l.reg. n. 23/2012, art. 41, c. 2 (per i contributi e gli altri incentivi economici a favore delle associazioni di promozione sociale); la l.reg. n. 23/2013, art. 6, c. 71 (per gli incentivi nei settori delle attività culturali, ricreative e sportive), come già richiamato nella parte di relazione espressamente dedicata a tale legge.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La legge intende altresì ridefinire l’erogazione dei servizi socio-sanitari superando il modello

ospedaliero e quello territoriale e istituendo un ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi.

Nel dettaglio, la legge si compone di otto titoli.

Viene innanzi tutto definito l’oggetto della legge medesima (articolo 1). Sono quindi elencate le

finalità complessive della norma (articolo 2), attraverso la definizione dei principi e dei criteri da

seguire nella programmazione sanitaria e sociosanitaria.

Il titolo II si occupa dell’assetto istituzionale del SSR: all’articolo 4 viene disciplinata

l’incorporazione, da realizzare entro due anni, di ospedali e facoltà di medicina da parte della

medicina di territorio. Inoltre, ai nuovi enti (aziende per l’assistenza sanitaria), che nascono dalla

fusione delle aziende per i servizi sanitari e delle aziende ospedaliere, viene applicata la disciplina

delle aziende unità sanitarie locali dotate di presidio sanitario (articoli 5 e 6258). Viene anche creato

un ente del tutto nuovo (articolo 7): si tratta dell’Ente per la gestione accentrata dei servizi

condivisi, che svolge, per conto degli enti del SSR, funzioni amministrative, gestionali e di

supporto programmatorio. Per tale motivo il suo organo di vertice è coadiuvato da un comitato di

indirizzo composto dagli organi di vertice degli enti del SSR: le decisioni del comitato di indirizzo

vengono recepite dagli enti stessi.

Il necessario collegamento funzionale con i compiti e le prerogative regionali avviene tramite la

presidenza del comitato riservata al Direttore centrale della salute. La disciplina dell’articolo 7 è

stata integrata dall’articolo 44, comma 4, della legge regionale n. 26/2014, ai sensi del quale la

fornitura di beni e servizi destinati al Servizio sanitario regionale è esclusa dall'ambito oggettivo di

operatività della Centrale unica di committenza regionale. Gli articoli da 8 a 11 contengono

disposizioni di carattere attuativo e tecnico (fra le altre, il trasferimento dei rapporti di lavoro in

favore dei nuovi enti, il trasferimento di beni mobili e immobili e la decadenza degli incarichi di

direzione degli enti soppressi).

Il titolo III riguarda l’assetto organizzativo dei nuovi enti, mentre il titolo IV ne definisce i livelli

organizzativi. Rilevante è l’articolo 18 che delinea i principi e gli standard organizzativi

dell’assistenza primaria.

258 Il c. 2 dell’art. 6 è stato successivamente sostituito dall’art. 66 della l.reg. n. 26/2014. Si veda anche quanto disposto dall’art. 4, c. 7, della l.reg. n. 26/2014: “Qualora le modifiche rispetto alla proposta di Piano, derivanti dall'applicazione del c. 4, non consentano l'osservanza dei criteri di cui al c. 2, lett. a), b) e d), la Giunta regionale può prescindere dagli stessi dandone adeguata motivazione provvedendo, qualora necessario, ad avviare il procedimento previsto dall'art. 6, c. 2, della l.reg. 16.10.2014, n. 17 (Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria). La presente disposizione si applica in particolare per i Comuni nell'ambito territoriale di cui all'art. 4 della l. 23.2.2001, n. 38 (Norme a tutela della minoranza linguistica slovena della Regione Friuli Venezia Giulia)”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

I successivi articoli 19 259 e 20 (che riguardano rispettivamente il distretto e l’organizzazione

dell’assistenza medica primaria) presentano importanti elementi di novità atti a creare i

presupposti per una più efficace risoluzione delle problematiche sanitarie relative alla cronicità.

In particolare l’articolo 20 è finalizzato a collocare alla base di ogni azione sanitaria il medico di

medicina generale, visto come risposta e presidio ai vari momenti della salute del cittadino. Con

riferimento all’assistenza ospedaliera, sono definiti i criteri operativi e organizzativi dei presidi

(articolo 32). Viene individuata la denominazione delle strutture riconvertite (presidi ospedalieri

per la salute) e vengono definite le loro funzioni (articolo 34).

Il titolo V definisce i livelli di pianificazione regionale: l’articolo 37 prevede piani settoriali che

diano agli operatori e ai cittadini linee chiare di indirizzo.

Il successivo titolo VI detta disposizioni in materia di autorizzazione e accreditamento delle

strutture sanitarie e sociosanitarie: la procedura di autorizzazione viene connessa alla preventiva

valutazione di compatibilità con il fabbisogno complessivo di assistenza e con la localizzazione

territoriale delle strutture (articolo 48).

I principi di carattere generale con riferimento al finanziamento degli enti del SSR sono sanciti

all’articolo 53 del titolo VII, il cui successivo articolo 54 contiene la norma finanziaria.

Quest’ultima prevede che gli oneri derivanti dall’applicazione della legge siano posti a carico del

fondo sanitario regionale.

Il titolo VIII contiene le norme transitorie e finali: in particolare l’articolo 55 detta le norme

indispensabili per consentire il tempestivo avvio dell’Ente per la gestione accentrata dei servizi

condivisi. L’articolo 56 detta le abrogazioni delle leggi le cui disposizioni sono o superate o

sostituite dalle nuove norme di cui alla legge in esame.

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Tenuto conto del nuovo assetto istituzionale, viene prevista una deroga a quanto disposto

dall'articolo 20 della legge regionale n. 49/1996260 (che riguarda l’adozione, il consolidamento e la

259 Il c. 15 dell’art. 19 è stato successivamente sostituito dall’art. 67, c. 1, lett. a), della l.reg. n. 26/2014; la lett. b) ha inserito il c. 15 bis. La l.reg. n. 26/2014, all’art. 68, c. 1, ha inoltre stabilito una disciplina transitoria secondo cui, entro 90 giorni dalla data di efficacia della deliberazione della Giunta regionale di approvazione del Piano di riordino territoriale, la Regione adegua la definizione del territorio di riferimento degli ambiti dei distretti sanitari in conformità al nuovo assetto territoriale derivante dall'applicazione della citata legge. 260 Si riporta il testo dell’art. 20 della l.reg. n. 49/1996 (norme in materia di programmazione, contabilità e controllo del Servizio sanitario regionale e disposizioni urgenti per l'integrazione socio-sanitaria): “Entro il 31 dicembre di ogni anno, i Direttori generali trasmettono, previa acquisizione del parere della Conferenza dei sindaci ovvero della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, da rendersi entro 15 giorni dal ricevimento della relativa documentazione da parte dei rispettivi componenti, le proposte di programma annuale e di bilancio preventivo, nonché l'eventuale revisione del programma e del bilancio pluriennale di cui all'art. 13, c. 2, all'Agenzia regionale della sanità per la negoziazione. Il programma annuale e il bilancio

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

verifica degli atti di programmazione annuale), per cui i termini per l'adozione del programma

annuale e del bilancio preventivo degli enti del Servizio sanitario regionale per l'anno 2015 sono

prorogati al 31 marzo.

Legge regionale n. 18 del 4 novembre 2014 recante il potenziamento degli interventi a favore dell’accesso

al credito delle imprese e a sostegno della promozione e dello sviluppo economico

Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale in data 6 ottobre 2014. La legge in

esame nasce dall’abbinamento del citato disegno di legge con uno stralcio derivante dal disegno di

legge finanziaria regionale 2014.

L’articolo 1 della legge in esame è finalizzato a potenziare ulteriormente l’intervento diretto al

sostegno all’accesso al credito delle imprese di cui all’articolo 7 della legge regionale n. 9/2013. Con

tale norma il legislatore regionale aveva stabilito che la Regione rinunciasse a parte dei rientri

derivanti dalle anticipazioni ai Fondi di rotazione regionale che si occupano di concedere

agevolazioni all’accesso al credito delle imprese, e ciò nella misura di 80 milioni: detta rinuncia

aveva l’effetto di attribuire alla dotazione ordinaria dei fondi parte delle risorse per le quali

inizialmente era invece previsto il rimborso in favore della Regione. Dopo una prima modifica

intervenuta con la legge di assestamento 2014 (n. 15, articolo 11, comma 11), che ha elevato a 129

milioni l’importo dei crediti oggetto di remissione, la legge in esame aumenta ulteriormente tale

ammontare con un conseguente innalzamento del complessivo importo dei crediti rinunciati pari a

euro 152.400.000,00.

Con l’articolo 2 si apportano modifiche alla disciplina relativa alla presentazione della domanda

volta all’ottenimento della garanzia, introducendo tra i requisiti anche la dichiarazione da cui

risulti l’impossibilità per la banca di prestare proprie idonee garanzie.

preventivo, nonché l'eventuale revisione del programma e il bilancio pluriennale, sono adottati dal Direttore generale al termine della negoziazione entro il 30 novembre di ogni anno e sono trasmessi entro 3 giorni dall'adozione all'Agenzia regionale della sanità, alla Conferenza dei sindaci e al Collegio dei revisori. La Conferenza dei sindaci e il Collegio dei revisori esaminano entro 15 giorni dal ricevimento gli atti di cui al c. 2 e trasmettono le proprie osservazioni al Direttore generale e alla Giunta regionale per il tramite dell'Agenzia regionale della sanità. L'Agenzia regionale della sanità adotta e trasmette alla Giunta regionale, entro il 31 dicembre di ciascun anno, il programma e il bilancio preventivo annuale consolidato, nonché l'eventuale atto di revisione del programma e del bilancio pluriennale di previsione consolidato, corredandoli dei singoli atti delle Aziende e dell'Agenzia stessa. Il programma preventivo annuale consolidato rappresenta la sintesi dei programmi annuali delle singole Aziende, evidenziando in modo esplicito per ciascuna di esse: a) gli obiettivi annuali a livello aziendale; b) gli investimenti da effettuare nell'anno, la loro valutazione e le modalità di finanziamento. La Giunta regionale verifica, entro 40 giorni dal ricevimento, la coerenza degli atti trasmessi dall'Agenzia regionale della sanità con i contenuti della pianificazione regionale e con il quadro degli obiettivi, delle risorse e dei criteri di finanziamento di cui all'art. 12. Nel caso in cui gli atti o parti di essi siano ravvisati incongruenti, la Giunta regionale stabilisce le variazioni da apportare con provvedimento motivato. Decorso il termine di 40 giorni gli atti si intendono giudicati coerenti.”

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Il prosieguo della legge risulta, come già accennato, da uno stralcio derivante dal progetto di legge

finanziaria regionale 2014: si tratta in particolare (capo II) di interventi a sostegno della

promozione e dello sviluppo economico. Nelle more della fusione di Turismo FVG e Promotur in

PromoTurismo FVG, l’articolo 4 della legge in esame conferma a favore di Promotur un

finanziamento di euro 1.900.000,00, già disposto dalla legge regionale n. 21/2013 per la

realizzazione di una nuova pista di rientro, finalizzandolo alla realizzazione di interventi

infrastrutturali in località Sella Nevea. A favore della stessa Promotur e per il medesimo nuovo

fine è confermato il limite di impegno ventennale di euro 76.929,04 annui.

Il capo III è relativo a interventi urgenti per l’avvio della programmazione comunitaria 2014-2020:

la Regione sostiene le spese inerenti gli interventi previsti dal programma operativo FSE per

complessivi euro 11.057.113,00, di cui euro 1.354.784,00 per il 2014, provvedendovi attraverso i

rientri previsti dall’Unione europea (capitolo 1964 dell’entrata) e dallo Stato (capitolo 1963

dell’entrata), nonché mediante prelevamento dal fondo per il finanziamento e l’adeguamento di

programmi e progetti ammessi o ammissibili a finanziamento comunitario di parte corrente

(capitolo 9602 della spesa). Infine si prevede una spesa di 5 milioni per l’assistenza tecnica del

Piano di sviluppo rurale per il periodo 2014-2020, cui si provvede con le relative entrate. La legge

entra in vigore il 6 novembre 2014 (articolo 13).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

Rilevante nel testo della legge, per i fini che qui interessano, si presenta l’articolo 6, secondo il

quale, in deroga all'articolo 32, comma 1, della legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (che dispone che

il soggetto beneficiario degli incentivi regionali ha l'obbligo di mantenere la destinazione dei beni

immobili per la durata di cinque anni), il soggetto beneficiario dei contributi in conto capitale alle

imprese turistiche ha l'obbligo di mantenere la destinazione dei beni immobili oggetto di contributo

per la durata di tre anni.

Legge regionale n. 19 del 5 novembre 2014 recante il rendiconto generale della Regione autonoma Friuli

Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2013

La legge regionale in esame si struttura in cinque articoli: entrate e spese di competenza

dell’esercizio 2013 (articolo 1), entrate e spese residue degli esercizi 2012 e precedenti (articolo 2),

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

residui attivi e passivi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2013 (articolo 3), situazione

finanziaria (articolo 4) e gestione del patrimonio (articolo 5). Il rendiconto dell’esercizio 2013 è

stato positivamente esaminato da questa Sezione in sede di parificazione.

Legge regionale n. 20 del 5 novembre 2014 recante l’istituzione del Comune di Valvasone Arzene

mediante fusione dei Comuni di Arzene e Valvasone, ai sensi dell’articolo 7, primo comma, n. 3), dello

Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale il 14 ottobre 2014, in attuazione della

disposizione dell’articolo 19, comma 2, della legge regionale n. 5/2003 (che prevede la presentazione

di un disegno di legge sull’oggetto del quesito sottoposto a referendum entro sessanta giorni dalla

proclamazione dei risultati del referendum consultivo), a seguito dell’esito positivo del referendum,

che ha avuto luogo il 28 settembre 2014, sulla proposta di istituzione del nuovo Comune

denominato Valvasone Arzene.

Il 1° gennaio 2015 è la data di nascita del nuovo Comune (articolo 1), con capoluogo a Valvasone

secondo le indicazioni fornite dai rispettivi Consigli comunali in sede di iniziativa: sono comunque

assicurate alle comunità di origine forme di partecipazione e decentramento dei servizi.

L’elezione degli organi del nuovo Comune ha luogo nella primavera del 2015 (articolo 2): dal 1°

gennaio fino all’elezione la gestione provvisoria è affidata a un commissario e a un

vicecommissario.

Entro sei mesi dall’elezione degli organi è approvato lo statuto del nuovo Comune di Valvasone

Arzene.

La legge in esame definisce la disciplina dei rapporti patrimoniali e finanziari relativi alla

successione tra i Comuni, compresi i rapporti riguardanti il personale (articolo 3).

Con l’articolo 4 si dettano alcune norme transitorie per favorire il passaggio fra i vecchi Comuni e il

nuovo: fra l’altro, vengono dettati i termini per l’approvazione del bilancio e del rendiconto del

nuovo Comune; si prevede altresì che al nuovo Comune di Valvasone Arzene si applichi la

disciplina regionale in materia di patto di stabilità e di contenimento della spesa di personale a

decorrere dal terzo anno successivo a quello della sua istituzione.

A favore del nuovo Comune è prevista, da parte della Regione, un’assegnazione speciale di 500 mila

euro, per assicurare la funzionalità operativa e finanziaria del nuovo ente (articolo 5).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Infine una norma di carattere tecnico (articolo 7) è finalizzata a garantire l’applicabilità al nuovo

Comune di disposizioni generali contenenti criteri di riparto di assegnazioni finanziarie a favore di

Enti locali. La legge entra in vigore il 13 novembre 2014, giorno successivo a quello della sua

pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione (articolo 8).

DISPOSIZIONI IN DEROGA

L’articolo 6 pone una deroga transitoria (fino alla costituzione del nuovo Comune) alle norme

concernenti vincoli sulla spesa di personale, visto che autorizza le due Amministrazioni a sostenere

i maggiori oneri per lavoro straordinario dei propri dipendenti per l’espletamento delle attività

connesse all’avvio delle procedure per la fusione dei due enti.

Legge regionale n. 21 del 14 novembre 2014 recante norme in materia di diritto allo studio universitario

Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale il 6 ottobre 2014. La legge sostituisce la

disciplina contenuta nel titolo V della legge regionale n. 16/2012, che a sua volta costituiva una

completa rivisitazione dei contenuti della precedente legge regionale n. 12/2005, e si inserisce in un

processo di riforma già in atto.

La nuova Agenzia regionale per il diritto agli studi superiori (ARDISS), che sostituisce i due

Erdisu e ha il compito di attuare gli interventi in materia di diritto allo studio universitario in base

alle linee di indirizzo approvate dalla Regione, ha infatti avviato la propria attività già a decorrere

dal 1° gennaio 2014.

La legge in esame riprende in buona parte i contenuti della disciplina della legge regionale n.

16/2012 senza modificarli: il legislatore regionale ha ritenuto opportuno, salvaguardando il

principio di contenimento della spesa pubblica, collocare l’intera materia del diritto allo studio

universitario in un testo organico, che accoglie in sé anche tutti i principi e le finalità definiti nel

contesto normativo nazionale.

Le disposizioni introduttive di carattere generale sono contenute nel capo I: con i primi cinque

articoli si definiscono l’oggetto (articolo 1), le finalità (articolo 2) nonché i principi cui si uniforma

l’azione regionale nel settore (articolo 3). I destinatari degli interventi (articolo 4) sono raggruppati

per categorie e viene stabilito che nell’accesso agli interventi abbiano priorità gli studenti iscritti ai

corsi di istruzione superiore attivati nel Friuli Venezia Giulia.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Gli articoli del capo II disciplinano le funzioni di indirizzo della Regione nei confronti dell’ARDISS

e di programmazione. Nello specifico la funzione di indirizzo è contenuta nell’articolo 8 che

demanda alla Giunta regionale, su proposta della Conferenza per il diritto agli studi superiori

(articolo 6), l’approvazione di un apposito documento di linee guida, da cui discende la

programmazione triennale degli interventi, disciplinata all’articolo 9.

Il capo III disciplina le funzioni e i compiti dell’ARDISS. In particolare, l’articolo 11 fissa la sede

dell’Agenzia a Trieste e prevede sedi operative decentrate sul territorio; elenca altresì i suoi

compiti. Le funzioni della Regione nei confronti dell’Agenzia e le attività di controllo e vigilanza

sono disciplinate rispettivamente all’articolo 12 e all’articolo 13.

Gli articoli successivi (14-17) individuano e disciplinano gli organi dell’ARDISS, mentre gli articoli

da 18 a 21 dettano disposizioni in materia di personale, di beni che costituiscono il patrimonio, di

fonti di finanziamento e di acquisizione di beni e servizi.

Il capo IV (articoli 22-37) tratta degli interventi per il diritto allo studio universitario, che si

riassumono in benefici di natura economica (borse di studio, prestiti in denaro per finanziamento

degli studi e della mobilità internazionale, contributi) e in servizi per l’accoglienza (tra cui il

servizio abitativo e di ristorazione, i servizi per la mobilità internazionale e l’accoglienza, i servizi

di orientamento, di trasporto, ecc.). L’articolo 37 disciplina la tassa regionale per il diritto allo

studio universitario.

Le norme transitorie sono contenute nell’articolo 38, mentre l’articolo 39 apporta le modifiche alla

legge regionale n. 16/2012 e l’articolo 40 elenca le disposizioni di legge abrogate.

La legge entra in vigore il 20 novembre 2014 (articolo 42).

Legge regionale n. 22 del 14 novembre 2014 recante la promozione dell’invecchiamento attivo e modifiche

all’articolo 9 della legge regionale n. 15/2014 (in materia di protezione sociale)

La legge in esame, il cui progetto è stato presentato in Consiglio regionale il 18 luglio 2014, intende

valorizzare il ruolo delle persone anziane e si colloca in una nuova prospettiva dell’età anziana che

supera la visione assistenziale e sanitaria per rafforzare le politiche del sostegno all’autonomia e

all’indipendenza personale, attraverso forme di istruzione e ampliamento delle conoscenze.

L’articolato (si tratta complessivamente di quindici disposizioni) in primo luogo enuncia le finalità

della norma, definisce i concetti di invecchiamento e invecchiamento attivo, definisce la

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

programmazione degli interventi da parte della Regione (articolo 3) e i soggetti attuatori. Il tema

della formazione lungo tutto l’arco della vita è individuato come modalità fondamentale per vivere

da protagonisti la longevità (articolo 6), mentre l’impegno civile è considerato forma di promozione

dell’invecchiamento attivo (articolo 7); anche la cultura e il turismo sono visti come processi di

inclusione e di diffusione di un’immagine positiva della persona anziana quale risorsa per la

comunità (articolo 8).

I successivi articoli 9 e 10 affrontano rispettivamente il tema dei trasporti sociali e, al fine di

prevenire processi invalidanti fisici e psicologici, il tema della salute e del benessere. Seguono le

disposizioni relative a informazioni e nuove tecnologie (articolo 11) e al completamento

dell’attività lavorativa (articolo 12).

Legge regionale n. 23 del 14 novembre 2014 recante interventi regionali per la promozione del commercio

equo e solidale

La legge in esame, il cui progetto è stato presentato in Consiglio regionale il 12 marzo 2014, si pone

come normativa organica nei confronti della promozione e del sostegno del commercio equo e

solidale e si prefigge lo scopo di sostenere una forma di cooperazione e di economia che si basi su

relazioni paritarie con le realtà produttive che operano nei Paesi in via di sviluppo.

Le finalità della norma sono enunciate all’articolo 1, ove si sottolinea il valore sociale e culturale

del commercio equo e solidale, la cui natura ed elementi caratterizzanti rispetto alle altre forme di

commercio sono definiti all’articolo 2, e sono indicate le modalità attraverso le quali perseguire le

suddette finalità.

Vengono altresì definiti il concetto di prezzo equo e le modalità diverse per perseguirlo (articolo 3),

nonché le modalità con cui sono individuati i prodotti (articolo 4).

La legge, al fine di garantire visibilità e trasparenza sulle modalità produttive e organizzative a

tutti i soggetti interessati, istituisce l’elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e

solidale e definisce i requisiti che le stesse debbono avere per poter essere iscritte (articolo 5).

La Regione promuove e sostiene a favore dello sviluppo del commercio equo e solidale diverse

tipologie di interventi, esposti all’articolo 6 (fra cui la creazione di un portale dedicato), e patrocina

la giornata e la fiera del commercio equo e solidale (articolo 7): gli interventi sono conformi alla

normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato (articolo 10).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Legge regionale n. 24 del 14 novembre 2014 recante la soppressione dell’Autorità regionale per la

vigilanza sui servizi idrici, modifiche alla legge regionale n. 9/2014 concernente il Garante regionale dei

diritti della persona, nonché modifiche alla legge regionale n. 23/1990 concernente la commissione

regionale per le pari opportunità tra uomo e donna

Il disegno di legge regionale, presentato dalla Giunta il 15 ottobre 2014, si pone nell’ottica della

riduzione dei costi della pubblica Amministrazione e dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse, con

l’obiettivo di evitare la duplicazione di attività.

La norma dispone infatti la soppressione dell’Autorità regionale per la vigilanza sui servizi idrici

(articoli 1 e 2), in quanto l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (di cui al decreto

del Presidente del Consiglio dei ministri 20 luglio 2012) assorbe per gran parte e supera le funzioni,

attinenti la regolazione e il controllo dei servizi idrici, esercitate dall’Autorità regionale.

La legge in esame apporta inoltre una importante modifica (articolo 3) alla gestione contabile della

figura del Garante regionale dei diritti della persona, istituito con legge regionale n. 9/2014: le spese

inerenti il Garante vengono sottratte, dall’esercizio successivo al 2014, al bilancio regionale per

essere imputate al bilancio del Consiglio regionale.

Infine, l’articolo 4 dispone nuovi limiti alle indennità e ai gettoni di presenza dei membri della

Commissione per le pari opportunità.

Legge regionale n. 25 del 28 novembre 2014 recante la modifica alla legge regionale n. 6/2008

(Disposizioni per la programmazione faunistica e per l’esercizio dell’attività venatoria) e disposizioni

in materia di finanza locale

Con la legge regionale in esame, la cui proposta è stata presentata in Consiglio regionale in data 1°

agosto 2014 e iscritta in calendario ai sensi dell’articolo 102, comma 3, del regolamento interno del

Consiglio regionale261, si affronta la problematica della sanzionabilità delle irregolarità commesse

nella compilazione del tesserino venatorio, indispensabile per l’esercizio dell’attività e da restituire

261 Art. 102, c. 3: “(Termine per il deposito delle relazioni e inserimento obbligatorio nel calendario dei lavori della Commissione e dell’Assemblea) In ogni caso, scaduto il termine di 90 giorni dalla assegnazione, senza che la Commissione abbia presentato la propria relazione, i progetti di legge, su richiesta dei proponenti, sono inseriti nel calendario dei lavori dell’Assemblea, immediatamente successivo alla richiesta, anche in assenza di una relazione della Commissione”.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

al termine della stagione di caccia.

Il testo definito dell’articolo 1, derivante da un emendamento sostitutivo, vuole dare certezza

nell’applicazione di tali sanzioni, per cui l’accertamento delle violazioni deve essere effettuato entro

un anno dal termine dell’annata venatoria.

Il successivo articolo 2 pone una modifica all’articolo 10, comma 36, della legge regionale di

assestamento del bilancio 2014, con la previsione, a decorrere dal 4 dicembre 2014, che le risorse

destinate alle Province, ai Comuni, alle Comunità montane, alle Unioni di Comuni, alla Comunità

collinare del Friuli, disciplinate dall’articolo 10 citato, siano non solo impegnate entro l’anno 2014,

ma anche liquidate nello stesso anno, compatibilmente con il rispetto dei vincoli posti alla Regione

dal patto di stabilità e crescita, nonché compatibilmente con i flussi finanziari definiti in ambito

regionale; altrimenti le suddette risorse sono liquidate a favore dei soggetti beneficiari a decorrere

dal 2015 in relazione alle effettive necessità di cassa comunicate dai medesimi soggetti all’Ufficio

regionale competente.

Legge regionale n. 26 del 12 dicembre 2014 recante il riordino del sistema Regione-autonomie locali del

Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni

amministrative

Il disegno di legge è stato presentato dalla Giunta regionale il 14 ottobre 2014.

La legge in esame, che nasce da un abbinamento con un progetto di legge presentato il 28 ottobre

2014, reca la disciplina concernente il riordino del sistema Regione-autonomie locali, dando

attuazione al programma di governo in cui viene delineato un nuovo sistema istituzionale

regionale, finalizzato a razionalizzare le responsabilità e le funzioni262.

La legge è strutturata in sette titoli.

Dopo le disposizioni generali in ordine all’oggetto e alle finalità (articolo 1), assumono rilievo i

principi di adeguatezza e sussidiarietà che si realizzano attraverso la partecipazione della

cittadinanza, l’allocazione delle funzioni all’ente idoneo ad assicurare l’efficace ed efficiente

esercizio delle stesse, l’uniformità dei livelli essenziali delle prestazioni sull’intero territorio

regionale, l’adeguatezza delle dotazioni organiche e strumentali delle Amministrazioni interessate,

262 La l.reg. n. 12/2015, che reca la disciplina del Consiglio delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia e altre norme urgenti in materia di autonomie locali, apporta anche varie modifiche e integrazioni alla l.reg. n. 26/2014 in materia di riordino del sistema Regione-autonomie locali.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

nonché la coesione tra le istituzioni (articolo 3).

L’articolo 4 individua le procedure attraverso le quali la Giunta regionale, attenendosi ai criteri

elencati al comma 2, adotta il Piano di riordino territoriale, che coinvolge tutti i Comuni della

Regione e che contiene la delimitazione definitiva delle Unioni territoriali intercomunali e l’elenco

dei Comuni che non vi aderiscono.

L’Unione territoriale intercomunale è disciplinata negli articoli successivi (da 5 a 7): i Comuni con

popolazione fino a 5.000 abitanti partecipano obbligatoriamente all’Unione. La finalità principale

è quella di conseguire significativi risparmi di spesa e livelli di efficacia ed efficienza nella gestione:

in caso contrario l’Amministrazione regionale è autorizzata ad applicare penalità e sanzioni, con

modalità che saranno definite dalla legge regionale di riforma della finanza locale. In sede di prima

applicazione, nel primo triennio di esercizio, la spesa sostenuta per il funzionamento dell’Unione,

compresa la spesa per il personale, non può superare la somma delle spese sostenute dai singoli

Comuni calcolate sul triennio 2012-2014. A regime devono essere assicurati progressivi risparmi di

spesa. L’iter per la costituzione delle Unioni individuate dal Piano di riordino territoriale deve

concludersi entro il 1° ottobre 2015.

L’articolo 8 introduce uno strumento programmatorio, disciplinando il programma annuale delle

fusioni di Comuni, redatto anche sulla base delle proposte provenienti dal territorio, ma attraverso

il quale è la Giunta regionale a essere promotrice della fusione.

L’ordinamento delle Unioni è disciplinato dagli articoli appartenenti al titolo III.

L’autonomia normativa delle Unioni consiste nella potestà statutaria e regolamentare (articoli 10 e

11).

Gli organi dell’Unione (articoli 12-16) sono l’Assemblea, il Presidente, costituiti senza oneri per la

finanza pubblica, e il Collegio dei revisori. L’Assemblea comprende tutti i Sindaci dei Comuni

appartenenti all’Unione. Il comma 10 dell’articolo 13 elenca gli atti di competenza dell’Assemblea.

I successivi articoli da 17 a 20 contengono la disciplina organizzativa dell’Unione: il Piano

dell’Unione è lo strumento partecipativo di programmazione e pianificazione e costituisce l’atto di

indirizzo generale delle politiche amministrative dell’Unione. L’articolo 18 in particolare prevede la

possibilità che la gestione di ciascuna Unione sia affidata a un Direttore con compiti di

responsabilità manageriale e di gestione per l’attuazione degli indirizzi programmatici individuati

dagli organi di governo dell’Unione. L’incarico di Direttore è conferito dal Presidente di norma a

un dirigente dell’Unione o ad altro dirigente a livello di comparto o a segretari comunali o

provinciali in servizio presso Enti locali del territorio regionale: qualora non sia possibile con le

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648

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

citate modalità, l’incarico è conferito con contratto di diritto privato a tempo determinato a un

soggetto con requisiti specifici, in esito a procedura a evidenza pubblica. Ogni Unione determina

autonomamente il proprio assetto organizzativo di uffici e servizi al fine del più efficace esercizio

delle funzioni attribuite, istituendo ove necessario sub-ambiti.

Le funzioni che sono esercitate dalle Unioni sono riportate negli articoli da 23 a 35. Innanzitutto gli

articoli 23-25 contengono le disposizioni di ordine generale e introduttivo che delineano il quadro

delle funzioni attribuite alle Unioni: si tratta, fra le altre, di funzioni che i Comuni, a decorrere dal

1° gennaio 2016, eserciteranno in forma associata tramite l’Unione cui aderiscono (articolo 26),

riconducibili alla gestione del personale, al sistema locale dei servizi sociali, alla polizia locale e alle

attività produttive, relativamente alle quali competono all’Unione i poteri decisionali e gestionali.

Restano invece in capo ai Comuni i poteri decisionali, mentre gli aspetti gestionali competono alle

Unioni, relativamente alle funzioni, elencate all’articolo 27, che saranno esercitate

obbligatoriamente in forma associata dai Comuni avvalendosi delle rispettive Unioni a decorrere

dal 1° gennaio 2016 (programmazione dei fabbisogni, servizi finanziari, controllo di gestione e

pianificazione territoriale comunale), con importanti vantaggi conseguenti alla gestione comune di

tali funzioni e mantenimento della titolarità dei poteri decisionali. L’articolato prosegue recando la

disciplina del riordino delle funzioni attualmente esercitate dalle Province (articolo 32), secondo la

riallocazione esposta in tre allegati alla legge regionale (funzioni mantenute dalle Province fino al

superamento delle stesse, funzioni provinciali trasferite alla Regione con decorrenza 1° luglio 2016,

funzioni provinciali trasferite ai Comuni con decorrenza 1° luglio 2016). Ai sensi dell’articolo 14,

comma 50, della legge finanziaria regionale 2015, tale disciplina è stata integrata nel senso che

entro e non oltre il 28 febbraio 2015 le Province presentano alla Regione la richiesta di specifiche

deroghe in ordine ai vincoli previsti dalla normativa statale e con riferimento alle funzioni dalle

stesse esercitate, motivando le richieste di deroghe in relazione all'esigenza oggettiva di assicurare

la continuità di svolgimento delle funzioni medesime. L’articolo 33 rinvia, entro il 31 dicembre

2015, a una successiva legge regionale di riordino organico per materia la disciplina concernente il

trasferimento o la delega di ulteriori funzioni regionali ai Comuni per l’esercizio in forma associata

tramite le Unioni e ai Comuni che non aderiscono ad alcuna Unione. Le procedure per la

dismissione delle funzioni provinciali (articoli 34 e 35) si articolano in una prima fase ricognitiva

(con l’illustrazione della situazione patrimoniale e finanziaria, delle attività e passività, delle risorse

umane e strumentali, nonché dei rapporti giuridici pendenti) e in una seconda fase in cui viene

redatto il piano di dismissione, che individua i singoli procedimenti, le risorse umane, strumentali e

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

finanziarie, i rapporti giuridici attivi e passivi, nonché le modalità del trasferimento e la

ripartizione tra gli enti destinatari.

La legge in esame disciplina inoltre la soppressione delle Comunità montane (articolo 36) e le

procedure per il subentro degli enti successori, analogamente a quanto previsto per le funzioni di

competenza delle Province, nonché lo scioglimento, entro il 31 dicembre 2015, delle altre forme

collaborative (articolo 40).

L’articolo 41, che riveste natura programmatica, definisce gli obiettivi e i principi della successiva

riforma della finanza locale, entro il 30 giugno 2015, precisando gli ambiti di contenuto su cui la

legge regionale dovrà intervenire.

Il successivo articolo 42 anticipa alcuni aspetti fondamentali della riforma in merito al

trasferimento di risorse finanziarie agli Enti locali: l’obiettivo fondamentale è quello di sancire già

l’esplicita priorità delle politiche di finanziamento regionale a favore delle Unioni, sia in termini

positivi sia in termini negativi, attraverso penalizzazioni nei confronti dei Comuni che non

aderiscono alle Unioni. Rilevante si presenta l’ultimo comma della disposizione in esame: la

disciplina attuativa dell’articolo 42, compresa la fissazione delle decorrenze, è definita sia nella

legge di riforma della finanza locale sia nelle varie leggi finanziarie regionali. Ciò permette di

decidere in quale sede e da quando applicare tali previsioni.

La legge dedica un intero capo (articoli 43-55) all’istituzione della Centrale unica di

committenza263, che opererà a decorrere dal 1° gennaio 2016, con l’obiettivo di razionalizzare il

numero di stazioni appaltanti per l’acquisto di beni e servizi. Per armonizzare le precedenti

disposizioni in materia di procedimento amministrativo, vengono aggiunti due commi all’articolo 8

della legge regionale n. 7/2000, relativamente alla figura del responsabile del procedimento nelle

procedure di affidamento di contratti pubblici svolte dalla Centrale unica di committenza

regionale.

La legge in esame si chiude con le norme transitorie e finali. All’articolo 56 reca la disciplina di

prima applicazione per il trasferimento all’Unione di personale, che conserva il trattamento in

godimento all’atto del trasferimento, con esclusione di indennità o retribuzioni di funzione o di

posizione correlate a ruoli o incarichi precedentemente ricoperti.

Viene istituito l’Osservatorio per la riforma (articolo 59) con funzioni di impulso, monitoraggio e

raccordo per l’attuazione della legge.

263 La l.reg. n. 1/2015, all’art. 34, c. 1, sostituisce il c. 2 dell’art. 53, prevedendo che, nelle more dell’attivazione della Centrale unica di committenza e della istituzione delle Unioni territoriali intercomunali, gli Enti locali, fino al 30.6.2015, continuino a svolgere singolarmente le attività contrattuali con la facoltà di avvalersi delle forme associative previste dalla normativa regionale vigente.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

La Regione esercita il potere sostitutivo (articolo 60) in caso di mancata adozione da parte degli

Enti locali di atti obbligatori previsti nell’articolato.

Le disposizioni incompatibili con le nuove norme sono espressamente abrogate dall’articolo 69.

L’articolo 72, che reca misure urgenti per assicurare una funzionale gestione degli incentivi

regionali a favore degli Enti locali e ha efficacia dal 18 dicembre 2014, è stato introdotto a seguito

di un emendamento in Aula: il testo comporta anche norme finanziarie, nel senso che viene

autorizzata a favore del Comune di San Quirino la concessione del contributo straordinario

assegnato, ai sensi della legge regionale n. 27/2012, per il recupero e la sistemazione di un

fabbricato adiacente alla Casa anziani, per la diversa finalità di ampliamento e sistemazione del

cimitero di San Foca.

Anche l’articolo 73 è frutto di un emendamento: si tratta degli interventi per lo sviluppo turistico

di Arta Terme.

Considerazioni sull’attuazione delle clausole valutative. Quadro normativo di riferimento

Questa Sezione, nella parificazione del rendiconto 2013, aveva rilevato una generalizzata mancata

attuazione delle clausole valutative previste dalle varie leggi regionali. Al riguardo è opportuno

ricordare le principali fonti del fenomeno, che rinvengono nell’articolo 7 della l.r. 18 giugno 2007, n.

17 (Determinazione della forma di governo della Regione Friuli Venezia Giulia e del sistema

elettorale regionale, ai sensi dell’articolo 12 dello Statuto di autonomia) la fondamentale previsione

secondo cui “Il Consiglio può inserire nei progetti di legge delle clausole di valutazione dell’attuazione

della legge che disciplinano le modalità e i tempi con cui si verificano gli effetti, i risultati e i costi della

sua applicazione.”

La disciplina del successivo articolo 8, comma 1, lett. k), che prevede fra le funzioni del Consiglio

regionale quelle di assicurare, anche attraverso propri organi interni, la qualità della legislazione, di

esercitare il controllo sull’attuazione delle leggi e di promuovere la valutazione degli effetti delle

politiche regionali al fine di verificarne i risultati, è stata di recente integrata dall’articolo 12,

comma 32, della legge regionale n. 27/2014 (legge finanziaria regionale 2015) nei seguenti termini:

“al fine di migliorare la qualità della legislazione e l'efficacia delle politiche regionali nel soddisfare i

bisogni della comunità rappresentata, il Consiglio regionale sviluppa e consolida le attività di controllo

sull'attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali, secondo la disciplina del

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651

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

proprio regolamento interno, anche con la creazione di spazi di verifica, confronto e discussione aperti a

tutti i soggetti interessati sui risultati ottenuti dagli interventi regionali”.

In data 15 aprile 2015 il Consiglio regionale, in riscontro alla richiesta di questa Sezione del 14

aprile 2015 in merito al controllo sull’attuazione delle leggi, con riferimento al suddetto programma

di controllo e valutazione, ha comunicato che “è in corso l’adozione del programma delle attività

(iniziative seminariali e di divulgazione a conclusione di attività d’analisi sull’attuazione di leggi e di

valutazione degli effetti delle politiche regionali) previste dalla norma inserita nella legge finanziaria

regionale per il 2015 al fine di sviluppare e consolidare le attività consiliari di controllo e valutazione.

Nella seduta del Comitato LCV dell’8 aprile scorso, l’organo ha formulato una proposta di massima

rimessa alla discussione delle Commissioni di merito, ai fini dell’acquisizione dell’intesa richiesta dalla

disposizione di legge. A intesa intervenuta, il Comitato presenterà la proposta di programma delle

iniziative all’approvazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Sulla base delle

determinazioni dell’Ufficio di Presidenza, gli uffici daranno poi corso alle procedure per l’affidamento

d’incarico a qualificato soggetto esterno per l’attuazione del programma e il supporto scientifico alle

attività di analisi e valutazione”.

Il regolamento interno del Consiglio regionale all’articolo 41 disciplina la composizione e il

funzionamento del “Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione”.

Il successivo articolo 138 quinquies prevede le attività di “Controllo sull’attuazione delle leggi e

valutazione delle politiche regionali”: 1. Il Comitato di cui all’articolo 41 esercita attività di controllo

sull’attuazione delle leggi e di valutazione delle politiche regionali, nonché di monitoraggio della quantità

e della qualità della produzione legislativa e delle altre attività consiliari. A tal fine:

a) esamina la documentazione informativa prodotta dalla Giunta regionale e dagli altri soggetti

attuatori in adempimento alle disposizioni di legge che prevedano oneri informativi; sugli esiti

dell’esame il Comitato rende parere alla Commissione competente per materia, avuto riguardo alla

qualità e all’effettiva rispondenza della documentazione informativa alle previsioni di legge;

b) effettua la valutazione delle politiche regionali, in termini di analisi degli effetti prodotti per

verificare se e in che misura l’intervento pubblico ha determinato i cambiamenti previsti, con

l’obiettivo di produrre conoscenza circa gli esiti delle politiche regionali a supporto delle scelte future;

c) cura il rapporto annuale della legislazione regionale e delle altre attività consiliari, con l’obiettivo di

dare evidenza, in particolare:

1) dei risultati della produzione legislativa in termini di qualità delle leggi, con riguardo alla loro

omogeneità, semplicità, chiarezza, proprietà della formulazione e alla loro efficacia ai fini della

Page 653: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

652

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

semplificazione e del riordino della legislazione, in applicazione del principio della certezza del

diritto;

2) dei risultati ottenuti, in termini di efficacia, nella gestione del rapporto dialettico con l’esecutivo,

con riguardo alle attività svolte nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo;

d) cura la divulgazione degli esiti delle attività di cui alle lettere a) e b).

2. Ai fini di cui al comma 1, lettere a) e b), al Comitato spetta in particolare il compito di:

a) formulare proposte per l’inserimento nei progetti di legge, che siano ritenuti di maggiore impatto, di

clausole valutative intese quali disposizioni volte a definire tempi e modalità con cui i soggetti

coinvolti nel processo attuativo di una legge sono tenuti a produrre le informazioni necessarie

all’esercizio del controllo e della valutazione;

b) rendere pareri, obbligatori ancorché non vincolanti, alle Commissioni competenti sulle clausole

valutative eventualmente già previste nei progetti di legge;

c) esercitare la vigilanza sul rispetto sostanziale delle clausole valutative e sull’ottemperanza all’onere

informativo da parte dei soggetti attuatori, con facoltà, in caso di rilevata grave inadempienza, di

formulare richiami formali, dandone comunicazione alla Commissione competente per materia;

d) deliberare lo svolgimento di missioni valutative, anche su proposta delle Commissioni permanenti o

di un decimo dei Consiglieri assegnati alla Regione, intese quali attività conoscitive di

approfondimento, finalizzate all’analisi dell’attuazione di una legge o alla valutazione degli effetti di

una politica regionale. L’incarico di presiedere lo svolgimento di una missione valutativa è affidato

a due Consiglieri, uno di maggioranza e uno di opposizione, che ne riferiscono i risultati al

Comitato. Il Comitato trasmette alla Commissione competente per materia le relazioni sulle missioni

valutative svolte.

3. Le proposte di clausole valutative sono presentate alle Commissioni competenti in tempo utile per

l’esame. Le proposte e i pareri resi dal Comitato sono comunque allegati alla relazione di

accompagnamento dei progetti di legge licenziati dalla Commissione, purché pervengano entro il termine

stabilito per il deposito della relazione.

4. Sui risultati delle attività del Comitato di cui al comma 1, lett. a), e al comma 2, lett. d), le

Commissioni di merito riferiscono all’Assemblea.”

L’ultimo rapporto annuale sulla legislazione è stato approvato in data 12 febbraio 2015 e riguarda

l’anno 2013.

Il Comitato di cui sopra è effettivamente operativo dal febbraio 2006.

Tra gli strumenti a disposizione del Comitato, e ovviamente dello stesso Consiglio regionale,

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653

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

occupano quindi un posto di primaria importanza le clausole valutative, ovvero disposizioni

inserite nelle leggi regionali aventi particolare impatto, preordinate a fornire informazioni in merito

all’attuazione delle medesime leggi e ai risultati conseguiti dalle politiche, allo scopo di conoscerne

il funzionamento e valutarne l’efficacia.

Altrettanto rilievo presentano le missioni valutative, consistenti in attività conoscitive di

approfondimento tese a verificare l’attuazione di aspetti particolari di leggi oppure gli esiti di

politiche predefinite, a prescindere dall’esistenza o meno di clausole valutative.

Alla luce di tale scenario di riferimento e con lo scopo di pervenire a considerazioni circa l’incisività

della supervisione del Consiglio, nell’ottica di una gestione efficace delle politiche regionali, la

Sezione ha ritenuto di proseguire l’approfondimento in merito al controllo espletato sull’attuazione

delle leggi regionali, avviato, in sede di relazione allegata al giudizio di parificazione del rendiconto

2013 264 , nell’ambito delle considerazioni sul ruolo del Consiglio regionale nel processo di

programmazione e controllo.

L’attuale disamina è pertanto indirizzata ad analizzare le clausole valutative presenti

nell’ordinamento regionale e le missioni valutative intraprese. Segue l’esposizione delle clausole

valutative introdotte nell’ordinamento regionale nel 2014.

Clausole valutative e missioni valutative

Al fine di offrire un quadro di sintesi dei processi valutativi che interessano le clausole e le missioni

di cui trattasi, sono state elaborate due tabelle riepilogative degli adempimenti informativi

richiesti. Con particolare riguardo alle clausole valutative sulle leggi regionali fino al 2014, è stata

data evidenza al riferimento normativo, all’oggetto dell’informativa, al soggetto tenuto ad

adempiere all’onere informativo, alla periodicità e all’eventuale scadenza prevista per adempiere

all’informativa, nonché alle norme che disciplinano la pubblicità degli atti inerenti le informative,

alle informazioni in merito alle relazioni informative presentate (a decorrere dalla legge regionale n.

17/2007) e infine alle notizie sull’esame delle predette relazioni da parte degli organi competenti.

Per quanto concerne invece le missioni valutative, sono stati esposti nel dettaglio l’oggetto della

missione, il riferimento normativo, gli estremi della proposta e dell’approvazione della missione, il

periodo di svolgimento, la documentazione prodotta al termine della missione stessa.

Il controllo ha svolto un separato approfondimento, di cui nel prosieguo, sulle clausole valutative

contenute nelle leggi regionali adottate nel 2014.

264 Si vedano pag. 705 e segg. della relazione allegata al giudizio di parificazione del rendiconto 2013 (delib. n. 118/2014).

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 4/2005 Interventi per il sostegno e lo

sviluppo competitivo delle piccole e medie

imprese del Friuli Venezia Giulia.

Adeguamento alla sentenza della Corte

di giustizia delle Comunità europee 15.1.2002, causa C-439/99, e al parere

motivato della Commissione delle

Comunità europee del 7.7.2004

Art. 12 clausola valutativa

Valutazione dell’efficacia delle azioni realizzate in relazione alla validità strategica, finanziaria ed

economica e per la capacità di supportare lo sviluppo competitivo delle PMI del Friuli Venezia

Giulia, incentrata sui progetti di sviluppo competitivo e sugli strumenti di politica

industriale ritenuti idonei alla realizzazione degli stessi

Amministrazione regionale

Annuale

n. 1/2007 La nota, elaborata sulla scorta delle informazioni fornite dalla Giunta sul

primo periodo di attuazione della l.reg. n. 4/2005, presenta alcune

informazioni sulle caratteristiche

dell'intervento di incentivazione dello

sviluppo competitivo delle PMI in Regione.

n. 2/2007 Questa nota analizza alcuni aspetti legati

all'attuazione del capo I della l.reg. 4.3.2005, n. 4, che riguarda gli incentivi

per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese del Friuli

Venezia Giulia. I dati presentati in questo

documento sono tratti dalle prime tre relazioni

semestrali inviate al Consiglio dalla Giunta

regionale. In particolare, la nota

sintetizza i dati contenuti

Page 656: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

655

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

nella Relazione semestrale al 30.6.2007.

Il punto di partenza dell'analisi sono tre

quesiti già illustrati nella precedente nota

informativa (n. 1/2007), successivamente discussi e rilanciati nella seduta del

Comitato per la legislazione, il controllo e

la valutazione, che si è tenuta il 14.6.2007.

Dal 2008 non risultano altre attività.

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656

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 7/2005 Interventi regionali per

l'informazione, la prevenzione e la

tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dalle

molestie morali e psico-fisiche

nell'ambiente di lavoro

Art. 7 clausola valutativa

Informativa sull'attuazione della legge e sui risultati ottenuti al fine di prevenire e contrastare

il fenomeno delle molestie morali e psico-fisiche nell'ambiente di lavoro (quali interventi sono stati realizzati sul territorio regionale e quali risultati

qualitativi hanno raggiunto; in che misura i lavoratori si sono rivolti ai punti di ascolto e quali sono i risultati delle rilevazioni sulle percezioni e

atteggiamenti prevalenti tra lavoratori e datori di lavoro sul fenomeno delle molestie morali e psico-

fisiche nell'ambiente di lavoro; quale è stato il grado di attività e collaborazione dei soggetti, che

intervengono sulla materia, considerati dalla legge)

Giunta regionale

Cadenza biennale Relazione al 2010

Dal 2012 non risultano altre attività.

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657

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 18/2005 Norme regionali per

l'occupazione, la tutela e la qualità del

lavoro Art. 4 clausola

valutativa

Valutazione dell'efficacia delle azioni realizzate in attuazione della legge

Amministrazione regionale

Annuale Non risultano attività.

n. 20/2005 Sistema educativo integrato

dei servizi per la prima infanzia Art. 28 clausola valutativa (come

modificato dall’art. 23 della l.reg. n. 7/2010)

Informativa circa l'attuazione della legge, con evidenza dei risultati ottenuti nella realizzazione e qualificazione del sistema educativo integrato, in termini di miglioramento dell'offerta dei servizi a

copertura della complessità dei bisogni delle bambine e dei bambini e delle loro famiglie (in che

misura le linee di indirizzo e la normativa regolamentare dettate dall'Amministrazione

regionale hanno contribuito ad agevolare l'attività dei Comuni e quali sono state le

eventuali criticità da questi riscontrate nel dare risposte autonome alle specifiche esigenze del proprio territorio; quali sono stati i controlli effettuati dai Comuni successivamente alle

Giunta regionale

Cadenza triennale / entro il 31 marzo dell'anno successivo al

triennio di riferimento La relazione è resa pubblica

insieme agli eventuali documenti del Consiglio

regionale che ne concludono l'esame.

Non risultano attività.

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

dichiarazioni di inizio attività e quali sulla permanenza dei requisiti, con indicazione degli esiti degli stessi; quali sono state le modalità del coinvolgimento dei soggetti del privato sociale e

privati nonché delle famiglie nella programmazione e gestione dei servizi e quali ne

sono stati gli esiti; quanti e quali sono stati i nuovi servizi per la prima infanzia pubblici, del

privato sociale e privati attivati e in che misura la rete dei servizi ha soddisfatto la domanda annua per bacino comunale d'utenza; quali sono state le

iniziative realizzate per la formazione del personale addetto ai servizi, quali i contenuti della formazione erogata e in che modo esse

hanno contribuito al miglioramento della qualità dei servizi, anche con particolare riguardo alle

esigenze di inserimento e integrazione dei bambini disabili o in situazione di disagio; quali esiti applicativi hanno avuto i criteri fissati dalla

Regione per la partecipazione degli utenti al costo dei servizi e in che misura i finanziamenti regionali annuali relativi agli interventi

contributivi hanno favorito l'accesso ai servizi da parte delle famiglie)

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 29/2005 Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione

di alimenti e bevande. Modifica alla l.reg.

16.1.2002, n. 2, “Disciplina organica

del turismo” Art. 105 clausola

valutativa

Informativa circa l'attuazione della legge, con evidenza dei risultati ottenuti nel perseguimento

delle finalità, avuto riguardo agli obiettivi programmati e alle scelte di pianificazione

effettuate, in termini di effetti prodotti dagli interventi realizzati sul sistema socio-economico

regionale (contenuti degli strumenti di programmazione adottati e loro stato di

attuazione con riguardo agli effetti attesi di riequilibrio, modernizzazione e sviluppo della rete

distributiva e di contenimento dell'impatto territoriale e ambientale dei grandi insediamenti; scelte adottate dai Comuni in materia di aperture e orari degli esercizi ed eventuali diverse soluzioni

che hanno contribuito alla valorizzazione delle specificità dei territori di riferimento, avuto

riguardo alla dimensione provinciale e locale della disciplina; interventi realizzati in favore delle zone montane e svantaggiate e cambiamenti prodotti in termini di sviluppo economico dei

relativi territori; interventi di riqualificazione dei centri storici e urbani realizzati dai Comuni, iniziative di tutela degli esercizi di vicinato e

integrazione fra produzione tipica e di qualità e commercializzazione dei prodotti, in termini di accrescimento dell'attrattività del commercio

locale; scelte effettuate in sede di regolamentazione dell'accesso agli incentivi

previsti e preferenze espresse dalle imprese in termini di domanda, con indicazione dei dati

quantitativi e qualitativi degli interventi ammessi

Giunta regionale

Scadenza triennale / entro il 30 giugno dell'anno successivo al

triennio di riferimento La relazione è resa pubblica unitamente agli eventuali documenti del Consiglio

regionale che ne concludono l'esame.

Relazione triennio 2009-2011

La prossima relazione è prevista per il 30.6.2015.

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LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

a finanziamento; evoluzione della domanda rispetto alla situazione esistente al momento

dell'entrata in vigore della legge; incentivi erogati e servizi prestati alle imprese e rispettiva

incidenza sulla competitività e stabilizzazione dell'attività commerciale, con riferimento al saldo fra entrate e uscite dal mercato, avuto riguardo

alla tipologia e alla dimensione delle imprese beneficiarie, nonché sul livello dell'adozione da

parte delle imprese di formule commerciali innovative; andamento dei consumi, per tipologia

merceologica, formula di vendita e tipo di somministrazione e cambiamenti riferibili: al

miglioramento dei servizi, ivi compreso il regime di ampliamento delle aperture e del rapporto

qualità-prezzo; alla realizzazione di nuove localizzazioni e formule commerciali attrattive degli acquirenti non residenti; andamento del mercato del lavoro ed effetti del regime delle

aperture sull'occupazione, con indicazione su base provinciale dei dati relativi alle variazioni

intervenute nelle tipologie dei contratti di lavoro; criticità eventualmente emerse in fase di

attuazione degli interventi, nel raffronto fra obiettivi programmati e obiettivi raggiunti, quali

le possibili cause di scostamento, tenuto conto degli orientamenti espressi dagli operatori del settore, dai lavoratori, dai consumatori e dai

cittadini circa l'efficacia delle risposte offerte ai loro bisogni)

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LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 6/2006 Sistema integrato di interventi

e servizi per la promozione e la tutela

dei diritti di cittadinanza sociale

Art. 61 clausola valutativa

Informativa circa l'attuazione della legge, con evidenza dei risultati ottenuti nella realizzazione e qualificazione del sistema integrato, in termini di miglioramento dell'offerta dei servizi a copertura della complessità dei bisogni delle persone e delle

famiglie (stato di attuazione del sistema integrato; modalità di finanziamento del sistema integrato, evidenziando l'ammontare, le fonti e i criteri di ripartizione dei fondi agli Enti locali e agli altri soggetti coinvolti nell'attuazione della legge; grado di soddisfacimento dei bisogni delle

persone che hanno usufruito degli interventi e dei servizi del sistema integrato, nonché livello di

qualità dei servizi resi e degli interventi attuati; andamento della spesa sociale dei Comuni, in

relazione ai servizi resi e agli interventi attuati; attività svolta e risultati attesi dal Comitato per l'integrazione delle politiche per la cittadinanza sociale; modalità di coinvolgimento del privato sociale e delle famiglie nella programmazione e gestione dei servizi e quali ne sono stati gli esiti;

iniziative realizzate per la formazione del personale addetto ai servizi, quali i contenuti

della formazione erogata e in che modo l'attività di formazione ha contribuito al miglioramento

della qualità dei servizi; impatto di genere)

Giunta regionale

Cadenza triennale / entro il 31 marzo dell'anno successivo al

triennio di riferimento La relazione è resa pubblica

insieme agli eventuali documenti del Consiglio

regionale che ne concludono l'esame.

Relazione al 2010 Dal 31.3.2014 non

risultano altre attività.

Page 663: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

662

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 11/2006 Interventi regionali a sostegno della famiglia e della

genitorialità Art. 24 clausola valutativa (come

sostituito dall’art. 46 della l.reg. n. 7/2010)

Informativa circa l'attuazione della legge, con evidenza dei risultati ottenuti nel promuovere e

realizzare gli interventi a sostegno della famiglia e della genitorialità (quali sono i risultati relativi alla ripartizione del Fondo per le politiche per la

famiglia fra le diverse linee di azione, quali eventuali criticità sono emerse e quali risultati si

sono ottenuti in relazione agli interventi finanziati; qual è stato l'orientamento

organizzativo prevalente dei Comuni per l'attuazione degli interventi di competenza e

quale il livello di integrazione con gli altri servizi del territorio; qual è stato l'apporto delle famiglie

in forma associata nella promozione e gestione degli interventi previsti dalla legge)

Giunta regionale

Entro il 30 giugno dell'anno successivo al triennio di

riferimento La relazione è resa pubblica

insieme agli eventuali documenti del Consiglio

regionale o di sue articolazioni che ne concludono l'esame.

Relazione triennio 2009-2011

La prossima relazione è prevista per il 30.6.2015.

Comitato e III

Commissione (nel 2013)

Page 664: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

663

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 29/2007 Norme per la tutela,

valorizzazione e promozione della lingua friulana Art. 29 clausola

valutativa

Relazione sullo stato d’attuazione della legge (quali sono le scelte adottate dai diversi soggetti nei Piani speciali di politica linguistica rispetto

agli obiettivi fissati nel Piano generale e quali gli interventi realizzati, con evidenza degli eventuali

scostamenti rispetto a quanto programmato; quali sono le criticità riscontrate nella

programmazione e gestione dei diversi interventi, avuto anche riguardo alle scelte allocative delle

risorse disponibili; quale è lo stato di applicazione dell'insegnamento della lingua friulana nelle

istituzioni scolastiche e quali percorsi formativi di livello universitario sono stati attivati per l'abilitazione all'insegnamento del friulano)

Giunta regionale

Annuale / entro il mese di febbraio dell’anno successivo a

quello di riferimento Ogni cinque anni: rapporto sui risultati ottenuti in termini di

ampliamento dell’uso della lingua friulana (in che misura gli interventi realizzati hanno

contribuito a rafforzare l'esercizio del diritto all'uso

della lingua friulana nel territorio di riferimento rispetto alla situazione

antecedente all'entrata in vigore della legge, specie nei

rapporti con la Amministrazione regionale, Amministrazioni locali e i concessionari di pubblici

servizi; quali sono state le eventuali variazioni alla

delimitazione del territorio di insediamento del gruppo

linguistico friulano; quale è stata la risposta data dalle

famiglie nella scelta dell'insegnamento della lingua

friulana e quale è la loro opinione circa la ricaduta sulle

competenze degli alunni e degli studenti, in particolare

2013

La relazione

quinquennale al 2013 è pendente all’esame.

Page 665: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

664

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

riguardo alle iniziative di uso veicolare della lingua friulana per l'apprendimento di altre

discipline) Le relazioni e i rapporti sono resi pubblici, unitamente ai

documenti del Consiglio che ne concludono l'esame. Gli esiti

della valutazione del Consiglio costituiscono riferimento per le

scelte del Piano generale di politica linguistica per il quinquennio successivo.

Page 666: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

665

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LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 7/2009 Disposizioni in materia di

contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie

nell'ambito del Servizio sanitario

regionale Art. 15 clausola

valutativa

Relazione che documenta lo stato di attuazione della legge e ne illustra i risultati ottenuti in termini di

contenimento dei tempi di attesa per la fruizione delle prestazioni sanitarie (in che misura, e rispetto a quali

prestazioni, i singoli enti hanno superato i tempi massimi previsti e quali sono le cause principali del

mancato rispetto di tali termini; quali provvedimenti correttivi sono stati adottati nei casi di superamento

dei tempi massimi e quali sono gli esiti di tali provvedimenti; quali sono le modalità di applicazione degli strumenti di incentivazione introdotti e quali le

eventuali criticità emerse nel renderli operativi; qual è l'andamento dei tempi di attesa, anche rispetto ai

tempi rilevati prima dell'entrata in vigore della legge, e qual è l'opinione di esperti del settore e di utenti sulla

velocità di fruizione delle prestazioni e sul funzionamento del sistema di prenotazione previsto)

Assessore con delega alla

sanità

Entro il mese di febbraio di ogni anno

La relazione è resa pubblica e diffusa insieme ai documenti consiliari che ne concludono

l'esame, in particolare mediante pubblicazione nel

sito web del Consiglio regionale.

Relazioni riferite al 2009, 2010 e 2011

Dal febbraio 2013 non risultano altre attività.

Comitato per tutte le relazioni e

III Commissione per la relazione 2009 (nel

2011 e 2012)

n. 9/2009 Disposizioni in materia di politiche

di sicurezza e ordinamento della

polizia locale Art. 27 clausola

valutativa

Valutazione dei risultati ottenuti dalla legge in termini di tutela della sicurezza urbana e

territoriale (attività di analisi e valutazione e progetti realizzati dall'Osservatorio regionale

sulla sicurezza integrata; stato di avanzamento degli interventi attivati dal Programma regionale

di finanziamento, dedicando particolare attenzione agli esiti conseguiti da progetti e patti locali per la sicurezza; caratteristiche costitutive delle associazioni di volontariato per la sicurezza; durata e contenuti dei percorsi formativi cui sono

Giunta regionale

Annuale / in sede di prima applicazione entro il

31.12.2010 La relazione e gli eventuali

atti consiliari che ne contemplano l'esame sono pubblicati nel Bollettino

ufficiale della Regione e diffusi attraverso i siti web della

Regione.

Relazioni 2010 e 2011 Dal 2012 non risultano

altre attività.

Comitato e V

Commissione per la relazione 2010 (nel

2011)

Page 667: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

666

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

sottoposti i componenti di tali associazioni; distribuzione e modalità d'impiego dei volontari

sul territorio regionale ed effetti prodotti sul numero dei reati commessi e sulla sicurezza

percepita dai cittadini; funzionamento dell'Unità di coordinamento organizzativo della polizia

locale, con particolare riguardo all'efficacia e alla velocità di azione dell'Unità nel far fronte alle

situazioni di emergenza e alle richieste dei singoli Enti locali; organizzazione e dotazioni dei Corpi di

polizia istituiti dagli Enti locali, verificando il rispetto degli standard minimi previsti in termini

di unità operativa per abitante e capacità di coordinare gli interventi di controllo del

territorio)

Page 668: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

667

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 10/2009 Insegnamento delle

lingue straniere comunitarie nelle

istituzioni scolastiche del Friuli Venezia

Giulia Art. 3 clausola

valutativa

Relazione sullo stato di attuazione della legge (numero delle scuole che hanno attivato il

potenziamento delle lingue straniere comunitarie; incremento delle ore di lingue straniere

comunitarie e dei nuovi corsi attivati rispetto alle ore e ai corsi già previsti dal MIUR per i curricula

dei diversi ordini di scuola; incremento del numero di docenti e lettori di madrelingua,

impegnati nel potenziamento dell'insegnamento o nella attività di formazione e aggiornamento nelle

metodologie didattiche innovative.

Assessore regionale

all'istruzione

Annuale / entro il mese successivo all’inizio dell’anno

scolastico di riferimento La relazione è resa pubblica

unitamente alla documentazione e al parere

della Commissione consiliare competente che ne conclude

l'esame.

Non risultano attività.

Page 669: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

668

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LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 14/2010 Norme per il sostegno all'acquisto

dei carburanti per autotrazione ai privati cittadini

residenti in Regione e di promozione per la mobilità individuale

ecologica e il suo sviluppo

Art. 18 clausola valutativa

Relazione che documenta lo stato di attuazione della legge e ne illustra gli effetti prodotti nell'anno

precedente (quale è stato l'andamento dei consumi di carburante per autotrazione in Regione, distintamente

per benzina e gasolio venduti a prezzo pieno e con l'erogazione dei contributi, nonché per classe

ambientale di appartenenza dei veicoli riforniti, limitatamente ai consumi assistiti da contribuzione; quale è stato l'ammontare dei contributi erogati per l'acquisto di carburanti, a fronte degli identificativi

attivi, e quale la distribuzione dei beneficiari per classi di rifornimento e classi di contribuzione; in che misura

le risorse allocate hanno consentito di soddisfare le domande di contributo presentate per l'acquisto di

autoveicoli per la mobilità ecologica individuale e quali sono stati i criteri adottati per la concessione dei contributi; quali criticità sono emerse in sede di

attuazione della legge.

Giunta regionale

Entro il mese di giugno di ciascun anno

Relazione anno 2013

La relazione dell’anno

2013 è pervenuta nel 2015 e

non è ancora stata

esaminata.

Page 670: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

669

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 9/2011 Disciplina del sistema

informativo integrato regionale del Friuli

Venezia Giulia Art. 12 clausola

valutativa

Relazione che documenta lo stato di attuazione della legge e ne illustra gli effetti prodotti

nell'anno precedente (verifica dello stato di realizzazione ed esecuzione dei programmi e delle

azioni poste in essere dall'Amministrazione regionale; funzionamento dell'attività di

coordinamento del SIIR, quali enti ne sono venuti a far parte, quali sono i costi e i risparmi

dei servizi rispetto l'anno previgente; quali sono le convenzioni stipulate dalla Regione al di fuori dei

servizi previsti dal Repertorio; attuazione e relative criticità del disciplinare; quali criticità sono emerse in sede di attuazione della legge.

Giunta regionale

Entro il mese di giugno di ciascun anno

Non risultano attività.

Page 671: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

670

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 5/2012 Legge per l'autonomia dei

giovani e sul Fondo di garanzia per le loro

opportunità Art. 32 clausola

valutativa

Valutazione dell'efficacia delle politiche poste in essere nel favorire la partecipazione dei giovani

alla loro elaborazione, nel sostenerne l'autonoma capacità progettuale e creativa e nell'incentivarne

le opportunità di studio, formazione e lavoro

Giunta regionale

Decorso un anno dall'entrata in vigore della legge: relazione che dà

conto del processo d'attuazione della legge e dello stato di

operatività degli interventi, con particolare riguardo al

funzionamento del Fondo di garanzia

Ogni triennio, di norma contestualmente al Piano

regionale giovani: rapporto sui risultati conseguiti (attuazione del Piano precedente, dando evidenza

dello stato di coordinamento istituzionale delle azioni a favore

dei giovani e delle eventuali difficoltà incontrate nel

realizzarlo, con particolare riferimento alla funzionalità degli

organi collegiali previsti dalla legge; dati annui relativi

all'impiego del Fondo regionale per i giovani, con particolare attenzione alla dimensione

dell'accesso diretto dei giovani ai benefici di legge, dando a tal fine

evidenza della quantità e delle caratteristiche delle domande e

dei progetti presentati dai giovani e di quelli finanziati in rapporto al totale delle domande accolte per singola tipologia d'intervento;

dati annui della operatività del Fondo di garanzia, con

Non risultano attività.

Il rapporto è previsto nel 2015.

Page 672: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

671

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

evidenza, per tipologia di finanziamento, del numero

delle domande presentate e di quelle accolte, nonché delle

principali causali delle eventuali esclusioni; esiti della

verifica operata in sede di Conferenza regionale dei

giovani, riportando le opinioni espresse e le istanze avanzate

dai giovani) La relazione e i rapporti sono

pubblicati sul sito web del Consiglio regionale assieme agli eventuali atti consiliari che ne concludono l'esame.

Page 673: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

672

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 16/2012 Interventi di razionalizzazione e

riordino di enti, aziende e agenzie della

Regione Art. 31 valutazione

degli interventi

Relazione sugli interventi realizzati nel periodo di riferimento conformemente alle linee guida e al

programma.

ARDISS (relazione) Direzione centrale

competente in materia di diritto allo

studio universitario

(valutazione dei risultati

conseguiti)

Triennale Pubblicazione del documento

sul sito web del Consiglio regionale

Il documento è previsto nel 2015.

n. 23/2012 Disciplina organica sul

volontariato e sulle associazioni di

promozione sociale Art. 38 clausola valutativa (come

modificato dall’art. 25 della l.reg. n. 18/2013)

Relazione (attuazione degli interventi previsti dalla legge, con evidenza dello stato di

coordinamento tra soggetti istituzionali e i rappresentanti del mondo del volontariato e della

promozione sociale, con particolare riferimento alla funzionalità degli organi collegiali previsti

dalla legge, evidenziandone eventuali difficoltà di funzionamento; dati annui relativi all'impiego dei Fondi; attività di formazione e aggiornamento)

Giunta regionale

Annuale La relazione e gli eventuali

atti consiliari che ne contemplano l'esame sono pubblicati nel Bollettino

ufficiale della Regione e diffusi attraverso i siti internet della

Regione.

Non risultano attività.

I Comitati regionali possono

proporre al Comitato

per la legislazion

e, il controllo e

la valutazion

e del Consiglio regionale

lo svolgiment

o di missioni

valutative

Page 674: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

673

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

aventi a oggetto

interventi specifici

realizzati in

attuazione della legge.

Page 675: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

674

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n.2/2013 Modalità di erogazione dei

medicinali e delle preparazioni

magistrali a base di cannabinoidi per

finalità terapeutiche Art. 7 clausola

valutativa

Relazione dettagliata (numero dei pazienti trattati con farmaci cannabinoidi in rapporto al

totale dei pazienti assistiti per la medesima patologia in ciascuna Azienda sanitaria della Regione, distintamente per patologia e con

evidenza della tipologia di assistenza ospedaliera o domiciliare; ammontare della spesa annua

sostenuta per l'acquisto dei farmaci cannabinoidi e sua incidenza sulla spesa farmaceutica del

Servizio sanitario regionale; eventuali criticità emerse nell'applicazione della legge, con

particolare riguardo all'acquisizione, distribuzione ed erogazione dei farmaci cannabinoidi, ivi

comprese le eventuali difficoltà incontrate nel garantire continuità di trattamento al paziente

secondo prescrizione medica)

Giunta regionale

Ogni due anni, entro il mese di febbraio dell'anno successivo

al biennio di riferimento La relazione e gli eventuali

atti consiliari che ne concludono l'esame sono

pubblicati sul sito istituzionale del Consiglio regionale.

L’adempimento informativo ricade

nell’esercizio successivo al 2014.

La relazione è prevista per febbraio 2016.

Page 676: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

675

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 4/2013 Incentivi per il rafforzamento e

il rilancio della competitività delle

microimprese e delle piccole e medie

imprese del Friuli Venezia Giulia e

modifiche alle leggi regionali n. 12/2002 e

n. 7/2011 in materia di artigianato e alla l.reg. n. 2/2002 in

materia di turismo Art. 92 clausola

valutativa

Relazione (eventuali criticità emerse in sede di attuazione; numero di domande presentate, di

quelle accolte, ammontare degli incentivi concessi, ammontare degli incentivi erogati;

principali cause di esclusione e di rigetto delle domande presentate.

Giunta regionale

A partire dall'anno 2014 entro il 30 giugno di ciascun anno La relazione e gli eventuali

atti consiliari che ne contemplano l'esame sono pubblicati sul Bollettino

ufficiale della Regione e sul sito ufficiale della Regione

Friuli Venezia Giulia.

Non risultano attività.

Page 677: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

676

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

LEGGI REGIONALI CON CLAUSOLE VALUTATIVE

Riferimento normativo/Clausola

valutativa Oggetto informativa

Soggetto tenuto all’informativa

Periodicità/data scadenza Eventuali norme per la

pubblicazione

Relazioni pregresse presentate

Relazioni pregresse esaminate

n. 9/2013 Interventi urgenti per il sostegno e il rilancio dei settori

produttivi e dell'occupazione.

Modifiche alle leggi regionali n. 2/2012, n.

11/2009 e n. 7/2000 Art. 11 clausola

valutativa

Informazioni necessarie a valutare lo stato degli adempimenti, l'andamento degli impieghi

finanziari e il tiraggio e l'impatto delle misure attuate a favore delle imprese e a tutela

dell'occupazione.

Giunta regionale

Su richiesta del Comitato Richiesta del Comitato del 17.4.2014 e sollecito

del 4.6.2014.

È stata presentata una prima memoria

(11.12.2014)

sull’operatività dei fondi di

rotazione, discussa in Comitato legislazion

e, controllo e valutazion

e nella seduta n. 28 di data 8.4.2015. I lavori sono ancora in

corso.

Page 678: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

677

Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

MISSIONI VALUTATIVE Oggetto missione valutativa Riferimento normativo Proposta / approvazione missione Periodo di svolgimento Documentazione prodotta

La missione ha per oggetto l'attuazione delle politiche promosse dalla legge regionale 25.10.2004, n. 24, Interventi per la qualificazione e il sostegno dell'attività di assistenza familiare.

n. 24/2004 Interventi per la qualificazione e il sostegno dell’attività di assistenza familiare

n. 1/2006 Il documento progettuale illustra le finalità conoscitive, e le possibili modalità di svolgimento, della missione valutativa approvata dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione nella seduta del 7.3.2006.

La missione valutativa si è conclusa con la pubblicazione di una nota informativa.

n. 1/2008 Questa nota documenta i passaggi fondamentali del processo di attuazione della legge regionale 25.10.2004, n. 24, dal titolo “Interventi per la qualificazione e il sostegno dell'attività di assistenza familiare”. La nota conclude lo svolgimento di una missione valutativa. Le informazioni contenute in questo documento sono perlopiù tratte da relazioni trasmesse dagli uffici di Giunta responsabili dell'applicazione della legge e dai principali documenti amministrativi prodotti dall'Amministrazione regionale e dai soggetti coinvolti nell'implementazione delle politiche locali di assistenza familiare.

n. 1/2008 Questo documento contiene la proposta di missione valutativa (presentata il 12.11.2008 da un gruppo di Consiglieri regionali al Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione) e la successiva nota istruttoria preparata dall'ufficio Analisi delle leggi e valutazione delle politiche regionali.

La nota istruttoria è stata discussa dal Comitato il 23.4.2009 alla presenza dell'assessore alla programmazione, risorse economiche e finanziarie, patrimonio e servizi regionali. Il 5.5.2009 il Comitato ha giudicato i contenuti della nota esaustivi della missione e li ha trasmessi alla Commissione competente per l'esame di merito.

Page 679: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

Oggetto missione valutativa Riferimento normativo Proposta / approvazione missione Periodo di svolgimento Documentazione prodotta

La missione riguarda il processo di attuazione e gli effetti della legge regionale n. 13/1995 (riorganizzazione della rete ospedaliera regionale), introdotta con l'obiettivo di razionalizzare la gestione delle risorse dedicate all'assistenza ospedaliera a vantaggio di attività di prevenzione, cura e riabilitazione extra-ospedaliere (in strutture territoriali e residenziali).

n. 13/1995 Revisione della rete ospedaliera regionale

n. 2/2009 Approvata dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione una proposta di missione valutativa, presentata in data 26.2.2009.

La ricerca è stata presentata al Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione nel luglio 2010. E' stata inoltre pubblicata una nota informativa che sintetizza gli esiti della missione.

n. 1/2010 Questa nota sintetizza i risultati della missione valutativa condotta sull’attuazione della legge regionale 27.2.1995, n. 13 (Revisione della rete ospedaliera regionale). Il lavoro si basa perlopiù sulle informazioni inviate dalla Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia e sui principali documenti amministrativi prodotti dall’Amministrazione regionale. Al fine di arricchire le informazioni raccolte, nel corso della missione sono state condotte alcune interviste con persone che hanno preso parte al disegno e alla gestione delle politiche di riorganizzazione del sistema ospedaliero.

Page 680: RELAZIONE SUL RENDICONTO FINANZIARIO 2014

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

In data 15 aprile 2015 il Consiglio regionale, in riscontro alla richiesta di questa Sezione del 14

aprile 2015 in merito al controllo sull’attuazione delle leggi, con riferimento alle missioni

valutative, ha comunicato che “entro qualche mese si concluderà lo svolgimento della missione

valutativa n. 1 in materia di <<Assicurazione per responsabilità civile in ambito sanitario:

vantaggi e svantaggi del nuovo modello assicurativo>>. L’approfondimento riguarda il sistema di

parziale auto-assicurazione della responsabilità civile degli enti sanitari verso i terzi (RCT) e verso

gli operatori (RCO) - introdotto in Regione a partire dal 2006 - che, accanto alla stipula di una

polizza unica di secondo rischio per tutte le aziende sanitarie a copertura degli eventi catastrofali,

vede l’operatività di un apposito fondo sovra-aziendale, finanziato a valere sul Fondo sanitario

regionale, per la gestione diretta e la ritenzione del rischio dei sinistri ricadenti entro la soglia della

franchigia assicurativa (500.000 euro)”.

Esame delle clausole valutative contenute nelle singole disposizioni di legge regionale riferite

all’esercizio 2014

Considerata l’interrelazione che si può configurare tra gli aspetti della programmazione

finanziaria e gli effetti prodotti dalle leggi ai fini di una complessiva valutazione sulla qualità

della legislazione, in questa sede viene data specifica indicazione delle clausole valutative

contenute nelle singole leggi adottate dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia nel 2014.

Legge regionale n. 1 del 14 febbraio 2014 recante disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il

contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate

La legge regionale in esame detta le disposizioni normative in materia di gioco d’azzardo e delle

patologie che possono esserne associate.

Nel dettato normativo è inserita la clausola valutativa (articolo 10) secondo la quale “il

Consiglio regionale esercita il controllo sull'attuazione della presente legge e valuta i risultati

ottenuti in termini di contrasto, trattamento e prevenzione della dipendenza da gioco. A tal fine, la

Giunta regionale presenta con cadenza triennale, entro il mese di febbraio dell'anno successivo al

triennio di riferimento (previsto febbraio 2018), una relazione informativa, integrata dagli esiti

delle attività di monitoraggio previste, che documenta tra i vari aspetti:

a) l'andamento della diffusione delle sale da gioco e dei locali con apparecchi per il gioco lecito nel

territorio regionale, rispetto alla situazione preesistente;

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Corte dei conti | Relazione sul rendiconto generale della regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2014

b) il numero annuo delle sanzioni amministrative comminate dai Comuni, l'ammontare dei

proventi acquisiti e la loro destinazione alle finalità previste;

c) il grado di diffusione del marchio Slot-Free-FVG e le eventuali forme di premialità attivate a

favore dei soggetti che lo espongono;

d) l'andamento e la distribuzione territoriale della domanda e dell'offerta di servizi di assistenza e

trattamento della dipendenza da gioco.

In sede di prima applicazione, decorso un anno dall'entrata in vigore della presente legge (previsto

marzo 2015), la Giunta presenta al Consiglio una relazione che dà conto dello stato delle iniziative e

degli interventi avviati, evidenziando le eventuali criticità emerse. Le relazioni previste ai commi 1 e

2 sono rese pubbliche, insieme ai documenti consiliari che ne concludono l’esame, in particolare

mediante pubblicazione sul sito web del Consiglio”.

Legge regionale n. 4 del 26 marzo 2014 recante azioni a sostegno delle attività produttive

Con la legge in esame si dà ulteriore attuazione a quanto già stabilito con l’approvazione della

legge regionale n. 9/2013, che dettava interventi urgenti per il sostegno e il rilancio dei settori

produttivi e dell’occupazione.

L’articolo 25 della legge detta la clausola valutativa: “Il Consiglio regionale controlla

l'attuazione della presente legge e verifica i risultati ottenuti dagli interventi finanziati a favore del

tessuto imprenditoriale della regione. A tal fine acquisisce dalla Giunta regionale le informazioni

necessarie a valutare l'impatto delle diverse linee di finanziamento secondo le finalità delle leggi di

riferimento e con particolare attenzione al contributo dato a sostegno della capacità delle imprese di

rimanere in attività e di mantenere e migliorare fatturato e livelli occupazionali. La Giunta

regionale presenta specifiche informative su richiesta del Comitato per la legislazione, il controllo e

la valutazione che dettaglia i dati e le informazioni d'interesse, previo confronto con le Commissioni

consiliari competenti. Entro il mese di ottobre 2014, la Giunta regionale presenta comunque una

relazione che dà conto dello stato d'attuazione degli interventi finanziati. Ai sensi del regolamento

interno del Consiglio regionale, le informative giuntali sono oggetto d'esame da parte del Comitato

per la legislazione, il controllo e la valutazione, che ne relaziona gli esiti alle Commissioni consiliari

competenti.” Dalla documentazione che l’Amministrazione ha trasmesso, non risulta sia stata

presentata nel 2014 alcuna relazione.

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