Relazione Rettore Sapienza risultati attività ricerca 2012 del... · Progetti di Ricerca 2012...
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Relazione sui risultati delle attività di ricerca, di formazione e di
trasferimento tecnologico e sui finanziamenti ottenuti da soggetti
pubblici e privati ‐ anno 2012
(ai sensi dell’art. 3 ‐ quater del D.L. 10 novembre 2008, n. 180 ‐ convertito in L. 9
gennaio 2009, n. 1 “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del
merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”)
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Sommario
Premessa
1. Le attività di ricerca 1.1 ‐ Le strutture, il personale addetto alla ricerca scientifica 1.2 ‐ Finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati finalizzate alla ricerca scientifica 2012 1.3 ‐ Finanziamenti ricerca di Ateneo 1.4 ‐ I risultati conseguiti nei PRIN 2010‐2011 1.5 ‐ I fondi di ricerca ripartiti dalla Commissione Ricerca Scientifica di Sapienza 1.6 ‐ Il catalogo delle pubblicazioni scientifiche UGOV Ricerca 1.7 ‐ Internazionalizzazione della ricerca 2. Le attività di formazione 2.1 ‐ Le strutture, il personale addetto alla formazione 2.2 ‐ L’Offerta formativa 2.3 ‐ La popolazione studentesca 2.4 ‐ Internazionalizzazione della didattica 2.4.1 ‐ Mobilità extra UE per accordi bilaterali 2.4.2 ‐ Gli accordi internazionali 2.4.3 ‐ La cooperazione allo sviluppo 3. L’attività contrattuale, brevettuale e trasferimento tecnologico 3.1 ‐ L’attività contrattuale 3.2 ‐ L’attività brevettuale 3.3 ‐ Il trasferimento tecnologico
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Premessa
La Legge 1/2009, art. 3‐quater, dispone che “con periodicità annuale, in sede di approvazione
del conto consuntivo relativo all'esercizio precedente, il Rettore presenta al Consiglio di
Amministrazione e al Senato Accademico un'apposita relazione concernente i risultati delle
attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico nonché i finanziamenti ottenuti
da soggetti pubblici e privati”. La relazione deve essere pubblicata sul sito internet dell'Ateneo
e trasmessa al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In base a quanto
stabilito dalla suddetta legge “la mancata pubblicazione e trasmissione sono valutate anche ai
fini della attribuzione delle risorse finanziarie a valere sul Fondo di finanziamento ordinario di
cui all'articolo 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e sul Fondo straordinario di cui
all'articolo 2, comma 428, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.
La vocazione internazionale della Sapienza richiede che la stessa si confronti sul mercato
globale non solo sul piano dei compiti istituzionali tradizionali ma anche su quello della ricerca
e delle innovazioni tecnologico‐scientifiche, in un regime di interscambio col mondo
produttivo, funzionale, peraltro, al rilancio del Paese in un momento di particolare sfavorevole
congiuntura finanziaria. Tali istanze sono state recepite anche dal nuovo Statuto dell’Ateneo,
entrato in vigore l’8 novembre 2012, e dal recente Documento di Riorganizzazione della
Struttura Tecnico – Amministrativa Centrale (D.D. n. 2475 del 26.07.2012), che ha imposto un
adeguamento di macro e micro‐organizzazione dell’intero Ateneo nelle sue distinte
articolazioni organizzative, nel quadro di un processo organico e integrato che possa realizzare
al meglio le strategie politiche e operative elaborate dagli organi di governo della Sapienza.
La Sapienza attualmente è composta da 11 Facoltà; il numero dei Dipartimenti alla fine del
2012 è di 63 unità (4 unità in meno rispetto allo scorso anno), 22 unità per i centri di ricerca e 2
per i centri di servizio.
Alla Sapienza alla fine del 2012 sono in servizio poco più di 4.000 docenti, distinti tra professori
di prima e seconda fascia (51,9%) e ricercatori (48,1% comprensivi di quelli a tempo
determinato). La composizione dei docenti per aree CUN vede una netta prevalenza dell’area 6
(Scienze mediche) con il 30,1% del personale impegnato, seguita dalle aree 10 e 11 (Scienze
dell'antichità, filologiche‐letterarie, storiche‐artistiche e Scienze storiche, filosofiche,
pedagogiche e psicologiche) che totalizzano insieme circa il 17,0%.
Sul versante del personale TAB, nel 2012 alla Sapienza lavorano circa 4.200 unità, di cui 1.171
nell’area tecnica, tecnico‐scientifica ed elaborazione dati (27,4%), 1.648 nell’area
amministrativa (38,6%) e 1.094 nell’area socio sanitaria (25,6%).
Per la stesura del presente documento sono state utilizzate come fonti: la Relazione sulle
attività realizzate nel 2012 in connessione con le risorse realizzate/utilizzate su fondi del
Bilancio 2012 dell’Area per il supporto alla ricerca; la Relazione sui Progetti di avvio, FARI e
Progetti di Ricerca 2012 della Commissione Ricerca Scientifica; la Relazione sulle Attività e
iniziative 2012 della Ripartizione IX ‐ Relazioni Internazionali dell’Area per
l’internazionalizzazione.
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1 Le attività di ricerca
1.1 Le strutture, il personale addetto alla ricerca scientifica Nell’ambito della riorganizzazione della Struttura Tecnico – Amministrativa Centrale avvenuta
nel 2012, di cui si è già fatto cenno nella Premessa, l’Area per il supporto alla ricerca è stata
configurata quale struttura dirigenziale composta da due Uffici e sei settori che si identificano
nei sei passi della filiera che conduce dalla ricerca curiosity driven fino al trasferimento
tecnologico del “prodotto” e dei risultati della ricerca. Un Ufficio (Progetti e Fund Raising)
detiene tutte le competenze legate alla valorizzazione e competitività della ricerca e assume
un ruolo chiave nel supporto consulenziale a tutte le strutture – Dipartimenti, Facoltà, Centri ‐
che hanno necessità di gestire progetti di ricerca di varia tipologia e portata. Ciò nell’ottica di
aumento della competitività anche in ambito extranazionale e attrazione di specifiche fonti di
finanziamento. La struttura ha, inoltre, compiti chiave nell’identificazione e nel reperimento di
grants, coordinando il patrimonio di conoscenze della Sapienza anche a sostegno delle attività
di brevettazione e di trasferimento tecnologico. Tra le altre competenze di particolare rilievo
figura la gestione e/o coordinamento dell’attività contrattuale universitaria in materia di
ricerca scientifica, formazione professionale e sperimentazioni clinico/farmacologiche. L’altro
Ufficio (Valorizzazione e Trasferimento tecnologico) presidia, in particolare, il processo di
valutazione, gestione e valorizzazione dei brevetti, l’istruttoria sulle iniziative di spin‐off e start‐
up, l’individuazione di possibili canali di finanziamento pubblico e/o privato per lo sviluppo dei
brevetti di proprietà universitaria, per l’attivazione diretta e/o indiretta di spin‐off, per lo start‐
up di piccole imprese ad alto impatto tecnologico, la valorizzazione della proprietà
intellettuale, le tecnologie e i prodotti dell’Ateneo nonché il supporto al trasferimento
tecnologico, ivi incluse analisi di opportunità per operazioni venture capital, nell’ottica di
sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali ad alto valore aggiunto (spin‐off).
1.2 Finanziamenti ottenuti da soggetti pubblici e privati finalizzate alla ricerca scientifica
2012
Le entrate finalizzate alla ricerca scientifica hanno registrato per l’anno finanziario 2012 una
lieve flessione dovuta principalmente a una riduzione della quota delle entrate trasferite dal
Miur che si è ridotta di circa il 50%. Il totale delle entrate risulta essere pari a 64.810 migliaia di
euro rispetto a 79.791 migliaia di euro del 2011 (‐19%). In particolare la quota di entrate
trasferita dalla Sapienza è pari al 16.2%, dagli Enti pubblici di ricerca italiani il 6,9%, il 29,3% da
parte della UE, il 17,9% dal MIUR. 2011 2012
Fonte Importi (in migliaia di euro)
Importi (in migliaia di euro)
%
U.E. 19.056 23,9% 18.966 29,3%
Altre Istituz.pubbliche estere 1.538 1,9% 1.650 2,5%
MIUR 24.347 30,5% 11.582 17,9%
Altre ammin. pubbl.italiane 12.642 15,8% 12.141 18,7%
Enti pubbl.ricerca italiani 3.301 4,1% 4.467 6,9%
Imprese italiane 5.669 7,1% 5.366 8,3%
Imprese/sogg.privati estero 165 0,2% 131 0,2%
Sapienza 13.073 16,4% 10.507 16,2%
Totale Entrate 79.791 100,0% 64.810 100,0%
Entrate finalizzate alla ricerca per l’anno 2012 in migliaia di euro (Fonte Nuclei 2013)
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Le uscite finalizzate alla ricerca scientifica nell’anno finanziario 2012 risultano essere pari a
65.975 migliaia di euro. In particolare la quota di spese di parte corrente è pari al 84,5% e
quella in conto capitale è pari al 15,5%.
Importi
(in migliaia di euro) %
Totale Spese Correnti 65.975 84,5%
Totale spese conto capitale 12.113 15,5%
Totale Spese 78.088
Uscite finalizzate alla ricerca per l’anno 2011 in migliaia di euro (Fonte Nuclei 2013)
1.3 Finanziamenti ricerca di Ateneo
Durante l’esercizio finanziario 2012 il Settore Progetti nazionali e iniziative scientifiche e
culturali (ex Rip. I Affari Generali oggi afferente all’Area dirigenziale per il supporto alla ricerca)
ha gestito le risorse assegnate per il finanziamento di Progetti di Ricerca di Ateneo, Fari, Grandi
Scavi Archeologici, Grandi Attrezzature scientifiche, progetti di Avvio alla ricerca, Congressi,
Convegni e Seminari nonché iniziative scientifiche diverse dell’Università.
In particolare le risorse assegnate sono state così utilizzate:
1) conto AC. 13.05.070.010 ‐ Contributi di Ateneo per la Ricerca Scientifica
a. una quota di 7.710.000 euro è stata destinata a Progetti di Ricerca proposti da
docenti/ricercatori della Sapienza (sono stati finanziati 591 progetti, all’interno dei quali sono
stati assegnati 57 assegni di ricerca);
b. una quota di 420.000 euro è stata destinata a 31 progetti Fari – studi di fattibilità per
progetti di ricerca e innovazione per la partecipazione a progetti dell’Unione europea o altri
Enti/Organismi preferibilmente in ambito europeo;
c. una quota di 1.600.000 euro è stata destinata all’acquisizione di Grandi Attrezzature
scientifiche, attribuite a 31 progetti, finalizzati a favorire il ricambio e/o al potenziamento delle
apparecchiature scientifiche in dotazione ai Dipartimenti;
d. una quota di 450.000 euro è stata destinata al finanziamento di 13 Grandi scavi archeologici
che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale; tutti con trasferimento dei fondi ai
Dipartimenti di afferenza dei richiedenti.
e. una quota di 240.000 euro è stata destinata al finanziamento per progetti di Avvio alla
ricerca destinati esclusivamente ad assegnisti e dottorandi della Sapienza. Sono stati finanziati
n. 151 progetti presentati da dottorandi e assegnisti.
2) conto A.C. 13.05.070.040 CONTRIBUTO DI ATENEO PER CONGRESSI, CONVEGNI E SEMINARI
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L’importo disponibile di 150.000 euro è stato totalmente utilizzato per il finanziamento di 69
tra Congressi e Convegni ed è stato trasferito ai Dipartimenti per consentire la realizzazione
delle iniziative attraverso le quali si favorisce la diffusione della cultura scientifica.
3) conto A.C. 13.05.070,040 ‐ INIZIATIVE SCIENTIFICHE DIVERSE
L’importo disponibile di 80.000 euro è stato totalmente utilizzato per finanziare 35 iniziative
attraverso le quali è stata data maggiore visibilità a iniziative meritorie promosse presso la
nostra Università. Anche, in questo caso, gli importi sono stati trasferiti ai Dipartimenti.
1.4 I risultati conseguiti nei PRIN 2010‐2011
Il 23 ottobre 2012 il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha pubblicato le
graduatorie del bando Prin 2010‐2011, che dispone i finanziamenti per progetti di ricerca di
rilevante interesse nazionale.
La Sapienza ha ottenuto un ottimo risultato nel 2012, con l’approvazione di 24 progetti su 52
presentati, il numero più alto riscontrato nella graduatoria tra le università italiane e
percentualmente la migliore performance tra i grandi atenei. I dati definitivi inoltre dimostrano
che i progetti coordinati dalla Sapienza hanno ottenuto il 9% del totale del finanziamento
messo a disposizione per i progetti, oltre 15 milioni di euro, l'importo più elevato in assoluto a
livello nazionale.
Al successo delle proposte presentate dalla Sapienza hanno contribuito l’attenta selezione
operata all’interno dell’Università e le iniziative promosse per informare la comunità
accademica sulla partecipazione al bando. I Prin prevedono proposte di ricerca attinenti agli
obiettivi di Horizon 2020. Obiettivo del programma è il rafforzamento delle basi scientifiche
nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai
Programmi quadro dell'Unione europea.
A metà ottobre 2012 il Miur aveva comunicato anche i risultati della preselezione per il bando
Firb "Futuro in ricerca 2012". Nove progetti della Sapienza, su un totale di 20 presentati, sono
stati ammessi alle audizioni orali. Particolarmente lusinghiera è la performance dei progetti
della Linea di intervento 1, riservata a giovani studiosi non strutturati di età inferiore a 32 anni:
per questa categoria sono stati approvati 3 progetti su 5 proposti, un risultato superiore alla
media nazionale.
Fonte: Servizio di Comunicazione e Informazione C.UN – Comunicare UNiversità
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1.5 I fondi di ricerca ripartiti dalla Commissione Ricerca Scientifica di Sapienza
Il presente paragrafo illustra i criteri e le modalità che sono stati adottati dalla Commissione
Ricerca Scientifica di Sapienza per valutare i progetti di avvio alla ricerca, i progetti FARI e i
progetti di ricerca presentati in risposta al Bando 2012 e per formulare le proposte di
finanziamento.
Il bando per la presentazione dei progetti FARI e dei progetti di ricerca 2012 ha presentato una
struttura sostanzialmente simile a quella del Bando 2011 ma con alcune importanti novità.
1) La principale novità ha riguardato l’istituzione di un bando per il finanziamento di 120
progetti di avvio alla ricerca (dell’entità di 2000 euro l’uno) di cui 100 destinati a dottorandi e
20 ad assegnisti.
2) Il numero di FARI previsti è stato ridotto a 65 (rispetto ai 70 del 2011).
3) Sulla base delle domande presentate nelle varie fasce nel 2010 e nel 2011 e per tener conto
della riduzione del finanziamento per progetti di ricerca sono stati modificati il numero di
progetti previsti nelle varie fasce dimensionali e la dimensione delle fasce. In particolare:
‐ sono stati ridotti a 250 i progetti previsti nella fascia 2.000 ‐ 5.000
‐ sono stati ridotti a 140 i progetti previsti nella fascia 8.000 ‐ 10.000 (ampliata a 7.000 ‐
10.000)
‐ sono stati aumentati a 140 i progetti previsti nella fascia 12.000 ‐ 15.000
‐ sono stati aumentati a 40 i progetti previsti nella fascia 40.000 ‐ 50.000
‐ sono stati mantenuti 10 progetti nella fascia più alta che però è stata ridotta da 80.000 ‐
100.000 euro a 60.000 ‐ 75.000 euro.
FASCIA PREV. PRES. MA A MA B MA C MA D MA E MA F
2000‐
5000
250 129+134R
263
19+18R 22+21R 13+18R 32+32R 19+21R 24+24R
7000‐
10.000
140 135+109R
244
25+26R 34+26R 10+12R 25+28R 20+5R 21+12R
12000‐
15000
140 186+111R
297
35+23R 42+27R 26+17R 44+26R 18+7R 21+11R
40000‐
50000
40 61+23R
84
15+9R 17+5R 15+2R 9+3R 2+0R 3+4R
60000‐
75000
10 9+1R
10
4+1R 3+0R 0+0R 2+0R 0+0R 0+0R
Totale 706 520+378R 98+77R 118+79R 64+49R 112+89R 59+33R 69+51R
2012 898 175 197 113 201 92 120
2011 908 167 197 116 197 105 126
Progetti di ricerca previsti e presentati in risposta al Bando 2012.
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Come si evince nella tabella seguente il numero di FARI presentati, 40, è stato molto inferire a
quanto previsto dal bando, 65. Prima di procedere alla valutazione la Commissione ha stabilito
la soglia di finanziabilità dei progetti pari ad un voto di 14/20 (la stessa soglia adottata nel
2011). In particolare la Commissione ha posto particolare attenzione al fatto che i progetti da
finanziare fossero effettivamente coerenti con lo spirito con cui i progetti FARI sono stati
concepiti verificando che i progetti stessi indicassero chiaramente il bando (o, in subordine, i
bandi) nazionale o internazionale a cui il proponente si intendeva presentare e in vista dei
quali aveva richiesto il finanziamento FARI. E’ stato altresì ribadito che in nessun modo i FARI
potessero essere considerati finanziamenti per semplici collaborazioni internazionali.
PREVISTI PRESENTATI MA A MA B MA C MA D MA E MA F
65 40 4 14 0 9 12 1
Progetti FARI previsti e presentati in risposta al Bando 2012
La successiva contiene una sintesi dei progetti esclusi, approvati e non approvati dalle varie
macroaree e l’entità complessiva del finanziamento proposto. In base a quanto deliberato la
Commissione ha constatato che a fronte di 420.000 euro disponibili per i FARI ne venivano
assegnati solo 208.000 ed ha provveduto a chiedere al Senato Accademico l’autorizzazione ad
utilizzare il residuo determinatosi come segue:
‐ 161.000 euro per 7 assegni di ricerca da aggiungere ai 50 previsti per i progetti mediopiccoli
‐ 51.000 euro da destinare ai progetti di avvio alla ricerca.
Macroarea Presentati Esclusi Non approvati Approvati Finanziamento assegnato
A 4 4 28.000
B 14 1 13 85.000
C 0 0 0
D 9 2 7 47.500
E 12 1 4 7 47.500
F 1 1 0 0
TOTALE 40 4 5 31 208.000
Progetti FARI presentati, esclusi dal finanziamento per irregolarità formali, approvati e non approvati e
finanziamento totale assegnato per ogni macroarea.
La Commissione ha poi stabilito di distribuire i 57 assegni complessivi in modo analogo a quello
in cui sono stati ripartiti 50 assegni nel 2011. La Tabella seguente riporta le assegnazioni
risultanti.
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Macroarea Assegni 2011
Assegni 2012
A 13 15
B 11 12
C 6 7
D 12 13
E 3 4
F 5 6
TOTALE 50 57
Ripartizione degli assegni di ricerca tra le macroaree (50 assegni previsti dal bando + 7 assegni
derivanti da residui FARI)
La risposta al bando per i Progetti di Avvio alla Ricerca è stata molto consistente (i progetti
presentati sono stati oltre 3,5 volte quelli previsti dal bando). Prima di procedere alla
valutazione dei progetti di avvio la Commissione Ricerca ha definito i criteri da adottare. In
particolare ha stabilito che la scheda di valutazione consistesse di 3 voci:
‐ Innovatività del progetto (fino a 6 punti);
‐ Qualità della presentazione (fino a 6 punti);
‐ Curriculum del proponente (fino ad 8 punti).
La soglia per l’ammissione al finanziamento è stata fissata a 14/20. La valutazione del
curriculum è stata lasciata alla decisione delle Macroaree. La Commissione ha stabilito che il
budget disponibile (inclusa la quota di 51.000 euro derivante dal residuo FARI, per un totale
quindi di 191.000 euro) fosse ripartito tra le macroaree in funzione del numero di progetti
presentati. Tale decisione è derivata dalla mancanza di esperienza rispetto a progetti di tale
natura sia da parte dei giovani che hanno presentato i progetti stessi sia da parte della
Commissione che li doveva valutare. Inoltre è stato tenuto in conto il fatto che in progetti di
questa natura i costi della ricerca non si differenziano tra i diversi settori. La discussione e la
selezione dei Progetti di Avvio, sulla base delle valutazioni date dalle Macroaree, si è svolta
nelle riunioni della Commissione durante le quali si è proceduto prima a deliberare la scelta di
progetti prioritari (in ragione del 90% del budget disponibile) e successivamente sono stati
individuati i progetti da finanziare in seconda priorità con il 10% residuo.
PREVISTI PRESENTATI MA A MA B MA C MA D MA E MA F
120 413 91 99 19 102 48 54
Progetti di avvio alla ricerca previsti e presentati in risposta al Bando 2012.
La seguente riporta per ogni Macroarea il numero di progetti approvati in prima e seconda
priorità distinti tra progetti di dottorandi e progetti di assegnisti di ricerca.
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MA Dom. % 90% Budg.
I Pr. Dott
IPr. Ass
Fin. (keuro)
II Pr Dott
IIPr. Ass.
Fin. (keuro)
Totale (keuro)
A 91 22,0 58 23 6 57,5 4 1 7,5 65,0
B 99 24,0 62 21 10 62 1 4 7,5 69,5
C 19 4,6 12 4 2 12 1 0 1,5 13,5
D 102 24,7 64 26 6 64 1 3 6,0 70,0
E 48 11,7 30 12 3 30 2 1 4.5 34,5
F 54 13,0 34 14 3 34 1 2 4.5 38,5
TOT. 413 100,0 260 100 30 259,5 10 11 31,5 291,0
Finanziamento di progetti di avvio in prima e seconda priorità
Relativamente ai Progetti ‘GRANDI’ , il bando prevedeva 10 progetti nella fascia 60.000‐75.000
e 40 progetti nella fascia 40.000‐50.000. Si ricorda anche che tali progetti prevedono un
cofinanziamento del 10% e quindi il contributo massimo assegnabile è di 67.500 euro per la
prima fascia e di 45.000 euro per la seconda fascia. In risposta al bando sono pervenuti 10
progetti nella prima fascia e 84 progetti nella seconda. Il bando prevedeva già che uno dei
revisori venisse scelto in una rosa di cinque nomi proposti dal PI. In particolare le linee guida
hanno stabilito le condizioni in cui sarebbe stato possibile richiedere un terzo revisore, i tempi
assegnati ai revisori e i criteri di selezione dei progetti dei senior rispetto ai progetti di junior e
ricercatori. Inoltre la Commissione ha stabilito di approssimare i voti dati dai revisori al mezzo
punto in modo da non discriminare progetti in base ai decimi di punto e ha previsto di
effettuare una valutazione comparativa per selezionare i progetti da finanziare tra quelli che
hanno riportato votazioni molto simili nel caso non fossero stati tutti finanziabili. Infine la
Commissione ha riesaminato la lettera inviata dal CINECA ai revisori in modo da garantire che i
revisori stessi avessero una precisa cognizione del modo in cui la Commissione avrebbe
interpretato i loro giudizi. Per la valutazione dei 94 progetti (10 nella fascia 60.000‐75.000 e 84
nella fascia 40.000‐50.000) sono stati contattati circa 250 revisori. Nonostante i tempi stretti
assegnati ai referee in molti casi si è reso necessario attendere tempi più lunghi e sostituire i
revisori inadempienti. Il processo di revisione esterna, iniziato alla fine di maggio si è concluso
solo ai primi di settembre.
Progetti da 60.000‐75.000
Il bando prevedeva 10 progetti in questa fascia e il numero di progetti presentati è stato
esattamente dieci. La Commissione, pur tenendo conto del fatto che il bando non prevedeva
una graduatoria unica dei progetti da 60‐75 keuro e da 40‐50 keuro, ha ritenuto inopportuno
che venissero finanziati progetti della fascia 60‐75 keuro che avevano riportato un voto molto
inferiore rispetto a progetti della fascia 40‐50 keuro che sarebbero comunque rimasti esclusi
dal finanziamento, soprattutto in considerazione del fatto che i referee hanno avuto una
11
precisa informazione che una valutazione tra 45 e 43 avrebbe posto un progetto in alta priorità
per il finanziamento, un voto fra 42 e 39 avrebbe posto un progetto in posizione intermedia e
un voto inferiore a 38 avrebbe posto un progetto in bassa priorità. Per tale motivo, la
Commissione ha deliberato che fossero finanziati solo i primi 8 progetti della graduatoria (con
votazione maggiore o uguale a 39,5) e non fossero finanziati i due progetti che avevano
riportato la votazione di 36. Inoltre, per tener conto della qualità dei progetti riconosciuta dai
referee, la Commissione ha stabilito di attribuire un finanziamento di 64.000 euro ai primi sei
progetti (con voto maggiore di 42) e 60.000 euro ai successivi due progetti (con voto 41 e
39,5). Poiché la disponibilità di finanziamento per i progetti della fascia 60‐75 keuro
corrisponde a 675.000 euro, l’assegnazione suddetta ha lasciato una disponibilità di 171.000
euro che la Commissione ha potuto destinare a finanziare in soprannumero progetti della
fascia 40‐50 keuro.
Progetti da 40.000‐50.000
La Commissione ha stabilito all’unanimità di approvare 40 progetti (cioè il numero di progetti
previsti dal bando) con un finanziamento di 40.000 euro corrispondente alla soglia minima
della fascia, così selezionati:
‐ i primi 38 progetti in ordine di graduatoria (cioè tutti i progetti con voto approssimato ≥ 43)
con l’unica eccezione di un progetto per il quale era stato richiesto un contributo di 45.946
euro e al quale viene attribuito un finanziamento di 39.000 euro;
‐ i primi due progetti di giovani/ricercatori successivamente presenti in graduatoria e
appartenenti a due diverse macroaree.
Tale decisione ha determinato un residuo di euro 201.000 rispetto alla disponibilità prevista di
euro 1.800.000 per il finanziamento dei progetti da 40‐50 keuro. Tenuto conto del residuo di
euro 171.000 determinato in base alle decisioni assunte relativamente ai progetti da 60‐75
keuro, il residuo complessivo è risultato di euro 372.000. La Commissione ha stabilito di
destinare tale residuo al finanziamento di 12 progetti in soprannumero con la somma di
31.000 euro ciascuno (corrispondente all’attribuzione di un assegno di ricerca più 8.000 euro di
finanziamento). In base alle valutazioni delle Macroaree e della discussione avvenuta in
Commissione, la Commissione stessa ha stabilito di finanziare con 31.000 euro:
‐ tutti i rimanenti progetti non già finanziati con voto approssimato 42,5 (3 progetti)
‐ tutti i progetti di giovani/ricercatori con voto approssimato 42 o 41,5 (3 progetti)
‐ 4 progetti selezionati tra i progetti con voto approssimato 42 o 41,5
‐ gli ulteriori 2 progetti di giovani/ricercatori con voto approssimato 41 e 40,5.
Oltre ai finanziamenti indicati nella Tabella a pag.8, relativa ai Progetti FARI previsti e
presentati in risposta al Bando 2012‐ su proposta delle Macroaree C e D la Commissione ha
stabilito di attribuire un assegno di ricerca (tra quelli derivanti da residui di fondi FARI non
attribuiti) ai due progetti dell’Area C (voto 41,5) e dell’Area D (voto 40).
Per quanto riguarda gli assegni di ricerca attribuiti si fa presente che complessivamente, a
fronte dei 60 assegni di ricerca previsti sono stati attribuiti 70 assegni.
Per quanto riguarda i progetti di giovani/ricercatori finanziati si fa presente che per i progetti
della fascia 60.000‐75.000 un solo progetto è stato presentato da un giovane ed è stato
finanziato. Per i progetti della fascia 40.000‐50.000 il numero di progetti di giovani e ricercatori
12
finanziati è il 30% dei finanziati. L’entità del finanziamento attribuito a progetti di giovani e
ricercatori è il 35% del totale attribuito. La percentuale di successo dei progetti di giovani e
ricercatori è il 70% a fronte di una percentuale di successo complessiva pari al 62%.
La Commissione Ricerca ha preso in esame i progetti di ricerca universitari delle fasce
dimensionali 2.000‐5.000, 7.000‐10.000 e 12.000‐15.000 euro e le richieste di attribuzione di
assegni di ricerca prendendo atto che anche nel 2012, nonostante la ridefinizione delle fasce
dimensionali, la risposta al bando per la Ricerca Scientifica è stata difforme da quanto previsto
da parte del Senato. Mentre nella fascia 2.000‐5.000 euro le domande sono state in numero
simile a quanto previsto dal bando (263 a fronte di 250 previste), nella fascia 7.000‐10.000 e
soprattutto nella fascia 12.000‐15.000 sono state di molto superiori alle previsioni
(rispettivamente 244 contro 140 e 297 contro 140). La Commissione ha anche riscontrato che,
complessivamente, nella fascia 2.000‐5.000 i progetti presentati erano mediamente di qualità
inferiore, mentre nella fascia 12.000‐15.000 euro il numero di progetti validi e meritevoli di
finanziamento era percentualmente molto elevato. Per tali motivi, e a seguito della limitatezza
del budget disponibile, analogamente a quanto accaduto negli anni precedenti, la
Commissione ha convenuto di:
‐ finanziare progetti in soprannumero (cioè in numero superiore a quanto previsto dal bando)
per le fasce 7.000‐10.000 e 12.000‐15.000, attribuendo tuttavia ad essi un finanziamento
ridotto in base alle specificità e alle effettive esigenze di budget del progetto stesso;
‐ ammettere un finanziamento ridotto per i progetti cui è stato attribuito un assegno di ricerca.
La tabella seguente riassume tutti i finanziamenti attribuiti alle macroaree rispetto alle diverse tipologie di progetti.
Tipologie di prog. A B C D E F TOT
Prog. di avvio 65.000 69.500 13.500 70.000 34.500 38.500 291.000
FARI 28.000 85.000 0 47.500 47.500 0 208.000
Prog. grandi 937.000 754.000 311.000 322.000 31.000 120.000 2.475.000
Prog. medio‐piccoli 839.900 689.000 495.000 1.190.000 341.184 529.500 4.084.584
Assegni di ricerca 344.190 275.352 160.622 321.244 91.784 114.730 1.307.922
Totale 2.214.090 1.872.852 980.122 1.950.744 545.968 802.730 8.366.506
% Finanziamento 26,5 22,4 11,7 23,3 6,5 9,6 100,0
13
1.6 Il catalogo delle pubblicazioni scientifiche UGOV Ricerca
Il sistema dei finanziamenti pubblici alle università italiane si sta indirizzando verso una sempre
maggiore dipendenza dei finanziamenti statali dai risultati conseguiti nella ricerca scientifica.
Questo processo sta spingendo gli Atenei a predisporre sistemi interni sempre più articolati
per migliorare la gestione dei progetti di ricerca, valutare la produzione scientifica e
incentivare il conseguimento di alti standard di qualità.
In quest’ottica Sapienza ha attivato dal 4 luglio 2011 la sezione del sito U‐Gov Catalogo della
Ricerca, il servizio interattivo che raccoglie in maniera sistematica i dati relativi alla produzione
scientifica dei docenti Sapienza, in linea con gli standard Miur‐Cineca. Il Catalogo è lo
strumento unico che ogni docente deve usare per inserire le pubblicazioni di cui è autore,
alimentando in modo automatico la banca dati del Miur‐Cineca.
U‐Gov catalogo della Ricerca è utilizzabile dagli organi di governo della nostra Università
(Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione, Dipartimenti,
Facoltà) per svolgere una ricognizione sulle attività di ricerca dei docenti.
Dopo una prima fase, nella quale l’accesso al sito era riservato soltanto a professori e
ricercatori, è stata data la possibilità anche ad altre figure, come dottorandi, assegnisti e
personale TAB che svolge attività di ricerca di caricare le proprie pubblicazioni nel sistema.
Nel 2012 sono state inserite 64.133 pubblicazioni di cui 16.624 da parte dei professori ordinari
(25,9%), 16.836 da parte dei professori associati (26,3%) e 19.778 (30,8%) da parte dei
ricercatori.
Ruolo 2010 2011 2012 Totale % Tot
Professori ordinari 5.800 5.871 4.953 16.624 25,9
Professori associati 5.550 5.538 5.748 16.836 26,3
Ricecatori 6.446 6.404 6.928 19.778 30,8
Altro personale 3.041 3.515 4.339 10.895 17,0
Totale 20.837 21.328 21.968 64.133 100,0
fonte: elaborazioni su dati U‐GOV Catalogo della Ricerca (dati estratti a luglio 2013)
1.7 Internazionalizzazione della ricerca
La nuova Area per l’internazionalizzazione, in linea con gli obiettivi previsti dallo Statuto, svolge
attività di informazione, supporto e assistenza tecnica volte a promuovere e favorire la
dimensione internazionale della ricerca scientifica della Sapienza, operando in stretta sinergia
con l’Area per il supporto alla ricerca. Tale struttura è articolata in due uffici rispettivamente
dedicati all’internazionalizzazione della ricerca e della didattica. Il primo Ufficio si occupa degli
Accordi bilaterali nel cui ambito rientrano appunto gli accordi interuniversitari, la cooperazione
interuniversitaria internazionale, le iniziative per il sostegno del processo di
internazionalizzazione nel quadro dei piani di sviluppo triennale del MIUR. Inoltre, tale
14
struttura si fa carico di attività divulgative, formative e informative in ordine allo sviluppo di
competenze per la presentazione e gestione di progetti in ambito UE ed internazionale.
L’Area per l’internazionalizzazione si propone come punto di riferimento per i Dipartimenti, i
Centri di ricerca, le Facoltà, nonché per i docenti, i ricercatori e il personale tecnico dell’Ateneo
che intendano accedere ai contributi comunitari e internazionali per progetti di ricerca
scientifica, svolgendo attività di informazione sulle opportunità di finanziamento, di supporto
alla presentazione di proposte progettuali e di assistenza tecnica alla gestione finanziaria e
amministrativa dei progetti approvati. La banca dati dei contratti firmati dai Centri di Spesa
della Sapienza nell’ambito del VII Programma Quadro include un totale di 151 progetti per il
periodo di finanziamento 2007‐2013. I costi eleggibili correlati a tali progetti ammontano a
circa 61 milioni di Euro, mentre i contributi complessivi previsti dalla Commissione Europea
superano i 49 milioni di Euro.
al 2010 al 2011 al 2012
Progetti 86 121 151
Costi € 41.208.866 € 49.467.222 € 60.873.650
Contributo UE € 30.742.774 € 41.208.866 € 49.628.467
La partecipazione al VII PQ si concentra prevalentemente sul programma specifico
Cooperation, sia in termini numerici (94 progetti su un totale di 151, circa il 62%), che in
termini di contributi ricevuti dalla Commissione, sebbene in questo caso l’incidenza
percentuale dei progetti Cooperation si riduca al 54%, in conseguenza del maggiore peso in
termini finanziari rappresentato dai progetti approvati nell’ambito del programma specifico
Ideas.
2 Le attività di formazione
2.1 Le strutture, il personale addetto alla formazione
Nel 2012 anche la ex Ripartizione IV –Studenti, analogamente a quanto già visto con le altre
ripartizioni è stata ampiamente riorganizzata nella propria struttura che è andata a scomporsi
in due nuove Aree dirigenziali. La prima Area, ovvero Centro di Responsabilità Amministrativa,
denominata Area Servizi agli Studenti, comprende tutti i settori classicamente preposti alla
gestione della carriera dello studente – le attuali segreterie – organizzati all’interno di tre Uffici
distinti per macrodiscipline. Tali Uffici presiedono in una nuova configurazione tutti i processi
di gestione dello studente e, ai sensi dell’art. 9, comma 5, lett. d) del nuovo Statuto, si
dovranno interfacciare funzionalmente con i Presidi di Facoltà per cooperare al conseguimento
degli obiettivi delle Facoltà medesime.
La seconda Area, denominata Offerta formativa e diritto allo studio, si presenta quale struttura
articolata in tre Uffici. Un Ufficio si occupa di tutte le attività connesse all’orientamento e
tutorato, con la gestione del CIAO e di tutte le altre attività di accoglienza (punti informativi,
15
front‐office, campagne di immatricolazione etc). In un apposito Settore dell’Ufficio si
sviluppano altresì tutte le attività di gestione dell’offerta formativa (Regolamento didattico di
Ateneo, attivazione e disattivazione di corsi di studio, banche dati RAD e Offerta formativa,
emanazione del Manifesto d’Ateneo).
Un altro Ufficio è preposto al supporto alla didattica e al diritto allo studio. In particolare si
occupa della gestione delle varie tipologie di borse di studio, delle residenze universitarie, degli
studenti part‐time e delle prove di accesso, degli studenti con titolo di studio straniero, ed
altresì di tutte le iniziative rivolte al supporto degli studenti diversamente abili. Inoltre, si
occupa di orientamento in uscita, placement, consulenza a laureandi e laureati, convenzioni
con aziende per attività di tirocinio.
Un ultimo Ufficio è investito di tutte quelle attività rivolte alla gestione dei percorsi
postuniversitari, tra cui la gestione degli esami di Stato, l’organizzazione e gestione dei master
universitari, dei dottorati di ricerca nonché delle scuole di specializzazione.
2.2 L’Offerta formativa
Un profondo processo di riorganizzazione dell’offerta formativa dell’Ateneo, in atto da vari
anni è seguitato anche nel 2012 in relazione all’obiettivo finale di adeguamento dell’Offerta
Formativa di Sapienza ai requisiti e ai criteri della normativa nazionale.
Tale processo ha portato ad una significativa riduzione negli anni del numero dei corsi di studio
e del numero degli insegnamenti erogati.
Il divieto, posto dal D.M. 50 del 2010, di istituire nuovi corsi (se non per trasformazione di corsi
già presenti nella banca dati nazionale RAD), insieme con l’esigenza di razionalizzare l’offerta
formativa anche in funzione di una sensibile riduzione del corpo docente, ha già determinato
una riduzione tramite accorpamento di 23 CdS erogati nell’a.a. 2011‐2012 in soli 10 offerti per
l’a.a. 2012 ‐ 2013, per lo più con un parallelo ampliamento dello spettro dei curricula offerto in
ciascun corso.
Complessivamente, sono stati attivati 276 Corsi di Studio con un totale di 331 curricula. Tra i
CdS attivati 67 sono CdL, 98 CdLM, 13 CdLM a ciclo unico, 87 CdL delle professioni sanitarie, 11
CdLM delle professioni sanitarie.
L’indice di sostenibilità economico‐finanziaria espresso dalla formula 0,82 X (FFO + Fondo
programmazione triennale + contribuzione netta studenti meno fitti passivi)/ (Spese di
Personale + oneri ammortamento) calcolato per Sapienza per l’anno 2012 è pari a 1,06.
2.3 La popolazione studentesca
Gli studenti iscritti all’Università La Sapienza nell’a. a. 2011‐12 sono stati 115.355, di cui 19.163
Immatricolati per la prima volta presso l’Ateneo (16,6%). Il dato non tiene conto del numero
degli studenti iscritti secondo il vecchio ordinamento ante riforma 509/99 (circa 7.000
studenti).
16
Le facoltà con il maggior numero di iscritti risultano essere Lettere e Filosofia (20.621), Scienze
Politiche, Sociologia, Comunicazione (11.330), Medicina e Psicologia (11.322), Farmacia e
Medicina (10.986) e Ingegneria Civile ed Industriale (10.658).
Nella tabella sottostante si evince che il numero dei laureati nell’anno solare 2012 è di 21.551
studenti. La facoltà che registra il maggior numero di laureati è Lettere e Filosofia con il 18,5%,
seguita da Medicina e Psicologia con una percentuale del 13,2% e da Scienze Politiche,
Sociologia e Comunicazione con il 10% dei laureati.
FACOLTA'
Iscritti corsi post riform
a
Immatricolati
Part Time
Crediti superati nell'an
no
solare 2012
Esam
i superati nell'an
no
solare 2012
Laureati anno solare 2012
Iscritti Regolari (entro la
durata corso)
Tempo m
edio laurea
Iscritti residen
ti extra Lazio
Iscritti stran
ieri Extra
Comunitari
Iscritti stran
ieri Comunitari
ARCHITETTURA 9.623 655 827 249.622,0 31.082 1.700 4.435 6,94 2.804 417 152
ECONOMIA 9.669 1.945 385 259.597,5 33.599 1.604 6.006 4,39 2.451 667 216
FARMACIA E MEDICINA 10.986 2.386 181 430.269,8 56.201 1.900 8.374 4,58 4.044 350 183
LETTERE E FILOSOFIA 20.621 3.608 1.344 747.829,7 111.895 3.991 11.511 4,84 6.564 727 341
GIURISPRUDENZA 7.893 1.472 338 215.081,0 21.530 797 5.576 9,23 3.099 285 112
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE 10.658 1.571 582 485.813,0 61.136 1.644 6.304 4,84 2.716 268 105
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA 6.960 1.071 571 276.533,0 35.107 1.163 3.676 4,85 1.506 309 91
MEDICINA E ODONTOIATRIA 8.077 1.703 49 377.864,9 46.829 1.437 6.076 5,28 3.093 456 214
MEDICINA E PSICOLOGIA 11.322 1.128 832 602.955,5 80.023 2.855 6.883 4,46 3.660 171 121
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI 8.216 1.794 349 228.475,0 28.695 1.437 5.173 4,55 1.765 101 55
SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE 11.330 1.830 908 300.160,0 39.611 2.151 6.092 5,51 3.689 539 174
Totale 115.355 19.163 6.366 4.174.201,4 545.708 21.551 70.106 5,08 36.392 4.588 1.831
Fonte: elaborazione su dati Infostud
Nell’a.a. 2011‐12 si è verificato un lieve decremento di iscritti rispetto all’a. a. precedente in
cui il numero degli iscritti era pari a 120.802 (‐4,5%).
Per quanto riguarda i Master, nell’a. a. 2011‐12 la Sapienza ha attivato 276 Master di cui 99 di
primo livello e 177 di secondo livello, ai quali risultano registrati complessivamente 2.410
iscritti, mentre gli studenti iscritti nell’anno precedente sono stati 2.376.
Per le Scuole di specializzazione nell'a.a. 2011‐12 gli iscritti sono stati 3.473, mentre gli studenti
iscritti nel 2010/11 sono stati 3.415.
17
Relativamente alla formazione finalizzata all’attività di ricerca, alla Sapienza si contano nell’a.a.
2011/2012 3.071 dottorandi di ricerca iscritti (complessivamente nei tre cicli attivi), nell’a.a.
2010/2011 (3.016 dottorandi di ricerca) e nell’a.a. 2009/2010 (2.965 dottorandi) ed un numero
di corsi ancora attivi pari a 190 (comprensivi di quei corsi oramai ad esaurimento), la maggior
parte dei quali afferenti a 19 scuole di dottorato (più una di rilevanza nazionale). Con tali
numeri, Sapienza si pone ai vertici della formazione correlata direttamente alla ricerca
scientifica nel quadro del sistema universitario.
Inoltre, nell’anno solare 2012 il numero di assegni di ricerca attivi è stato di 781 unità, la
maggior parte dei quali appartenente all’area 6 (Scienze mediche) e 9 (Ingegneria industriale e
dell’informazione).
2.4 Internazionalizzazione della didattica
Favorire e promuovere la mobilità internazionale di studenti, personale docente e tecnico‐
amministrativo costituisce una delle principali attività della Area per l’internazionalizzazione.
Gli scambi internazionali beneficiano di finanziamenti di diversa natura e origine: interni,
ministeriali ed europei. Negli anni tali stanziamenti hanno registrato un sostanziale
incremento, sia per la crescente attenzione di Sapienza alle politiche di mobilità nei confronti
degli studenti internazionali (uno degli indicatori nei ranking mondiali delle istituzioni
universitarie) sia per l’ampliamento della partecipazione a specifici programmi europei.
Nel 2012 l’ufficio Relazioni internazionali, oltre a svolgere le tradizionali azioni di supporto ai
docenti nella predisposizione di specifici progetti, ha presentato propri progetti in qualità di
promotore e coordinatore nell’ambito di alcuni programmi determinati come Tempus IV,
Erasmus Mundus e LifelongLearning Programme (LLP).
2.4.1 Mobilità extra UE per accordi bilaterali
Nel corso del 2011/2012 questa iniziativa, volta a finanziare la mobilità di studenti di laurea e
di laurea magistrale e dottorandi senza borsa, nel quadro dei protocolli aggiuntivi di mobilità
studenti con istituzioni accademiche di Paesi extra UE, ha fruito di € 123.000 stanziati dal MIUR
e di ulteriori € 150.000 assegnati direttamente dal bilancio di Sapienza, per un totale
complessivo di € 273.000.
Nel 2012, inoltre, una quota dei fondi è stata attribuita agli studenti in mobilità sugli accordi di
doppio titolo (€ 60.900); agli studenti in mobilità sulla base dei protocolli aggiuntivi sono stati
assegnati € 197.400.
In attuazione degli accordi bilaterali, risultano attualmente in vigore 100 protocolli aggiuntivi
con istituzioni accademiche di 31 diversi Paesi extra UE. In particolare, si è registrato un
sostanziale incremento degli accordi di mobilità: 20 nuovi accordi sono stati firmati nel corso
dell’a.a. 2011‐2012. Inoltre, la Ripartizione gestisce la negoziazione degli accordi e le borse di
studio per gli studenti di doppio titolo; complessivamente gli accordi di doppio titolo sono 19.
L’Area per l’internazionalizzazione gestisce i finanziamenti per il sostegno dei corsi
internazionali in lingua inglese attivi a Sapienza; il secondo finanziamento è stato bandito nel
dicembre 2011. Attualmente i corsi di laurea magistrale in lingua inglese finanziati sono:
18
‐ Medicina e chirurgia*
‐ Computer Engineering*
‐ Artificial Intelligence and Robotics*
‐ Advanced Economics*
‐ Finance and Development*
‐ Informatica**
‐ Ingegneria meccanica**
‐ Scienze statistiche e decisionali**
‐ Ingegneria elettronica**
‐ Ingegneria elettrotecnica (corso Erasmus Mundus a titolo congiunto STEPS)
*corsi offerti interamente in lingua inglese** corsi offerti parzialmente in lingua inglese
2.4.2 Gli accordi internazionali
Le collaborazioni culturali e scientifiche con istituzioni accademiche di altri Paesi sono
formalizzate con la stipula di Accordi Internazionali Interuniversitari i quali, promuovendo
attività di ricerca, didattica e formazione, favoriscono e incentivano gli scambi internazionali di
professori, ricercatori e studenti. Dall’ultimo rilevamento risultano stipulati 953 Accordi
Internazionali di Collaborazione Culturale e Scientifica, tra i quali 328 Protocolli esecutivi che
hanno formalizzato progetti di ricerca, formazione e didattica tra Dipartimenti e tra Facoltà,
promuovendo e finanziando la mobilità e lo scambio di professori, ricercatori e dottorandi.
Negli ultimi quattro anni sono stati stipulati numerosi nuovi accordi interuniversitari, con una
crescita di oltre il 50%, che hanno contribuito all’instaurazione e all’intensificazione di
importanti rapporti di collaborazione con università europee ed extraeuropee, favorendo il
processo di internazionalizzazione dell'Ateneo. In attuazione degli indirizzi strategici più
recenti, che vedono i Paesi emergenti quali interlocutori prioritari per la mobilità e gli scambi
dei ricercatori, è stata posta particolare attenzione all’attivazione, negoziazione e stipula di
accordi con università di tali Paesi. Le politiche di individuazione di Paesi e aree ritenute
strategiche per Sapienza hanno determinato il rafforzamento della già consolidata
collaborazione con istituzioni di prestigio: oggi infatti Sapienza conta 132 Accordi con gli atenei
che rientrano nella classifica delle Top 500 del QS world university ranking 2011.
Nel 2012 è stato effettuato un nuovo aggiornamento delle banche dati attraverso il
monitoraggio, la verifica e il rinnovo di tutti i rapporti di collaborazione culturale e scientifica
ad oggi in essere e depositati presso l’Archivio della ex Ripartizione IX. Il risultato è costituito
da una completa e più immediata consultazione attraverso le seguenti banche dati:
‐ Banca Dati degli Accordi di Cooperazione Interuniversitaria, promossa dal MAE, dal MIUR e
dalla CRUI ed elaborata dal Consorzio Interuniversitario CINECA;
‐ Banca dati Sapienza ex Ripartizione IX;
‐ Academic Register of International Agreements (A.R.I.A.).
19
2.4.3 La cooperazione allo sviluppo
Coerentemente con i principi espressi nella Carta dei Principi nella Cooperazione allo Sviluppo
approvata nel 2007 dal Senato Accademico, Sapienza Università di Roma ha al suo attivo
numerosi progetti di formazione, ricerca e assistenza tecnica con istituzioni partner in diverse
aree geografiche quali Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, America Latina e Caraibi, nonché
corsi di laurea e laurea magistrale, master, dottorati in Cooperazione e sviluppo.
Dai dati rilevati, risulta che nel triennio 2009 ‐ 2012 i progetti presentati da docenti di Sapienza
hanno ricevuto dal MAE finanziamenti per complessivi € 5.660.410 (inclusa la quota di
cofinanziamento); i finanziamenti acquisiti in ambito europeo ammontano a € 2.612.638
(EuropeAid, EUROMED Heritage).
Sono infine presenti progetti interamente finanziati da organismi internazionali quali l’OIM,
dalla Regione Lazio e dal Fondo Sociale Europeo. Le aree geografiche in cui si concentrano
principalmente i progetti di cooperazione sono l’Africa (Benin, Angola, Ciad, Etiopia, Ghana,
Senegal, Tanzania, Kenya, Uganda, Mozambico) il Mediterraneo e il Medio Oriente (Yemen,
Palestina, Giordania). I settori di intervento dei progetti riguardano le seguenti tematiche:
sostenibilità ambientale, antropologia, medicina, sicurezza alimentare e lotta alla povertà
rurale e urbana, beni culturali, progettazione e pianificazione urbanistica, sviluppo delle
partnership locali, supporto ai sistemi formativi locali.
3. L’attività contrattuale, brevettuale e trasferimento tecnologico
3.1 L’attività contrattuale
Il Settore Convenzioni dell’Ufficio Progetti e Fund Raising dell’Area Supporto alla Ricerca, alla
luce della predetta riorganizzazione è subentrato in tutte le competenze del vecchio Settore
Convenzione dell’U.V.R.S.I.
Al 31.01.2013 risultano regolarmente registrati nel Repertorio del suddetto Settore 514
contratti e convenzioni stipulati durante l’anno 2012. Tali contratti sono stati sottoscritti da 74
Centri di Spesa dell’Università, di cui:
‐ 3 Centri Interuniversitari;
‐ 10 Centri di Ricerca;
‐ 1 Centro di Servizi;
‐ 56 Dipartimenti;
‐ 3 Facoltà;
‐ l’Ateneo.
Nella tabella che segue vengono riportati gli importi complessivi per tipologia contrattuale, in
cui si evince che, complessivamente, il valore dei contratti stipulati nel 2012 ammonta a €
20.906.427,74 di cui € 12.407.972,49 sottoscritti con Enti privati ed € 8.498.455,25 con Enti
pubblici.
20
Tipologia Contrattuale Natura
Giuridica Committente
Importo in euro
Accordo Collaborazione Privato Pubblico
246.750,00 174.681,00
Accordo Collaborazione Totale 421.431,00
Convenzioni Varie Privato Pubblico
467.410,20 443.999,02
Convenzioni Varie Totale 911.409,22
Convenzioni per Formazione Privato Pubblico
31.926,45 33.700,00
Convenzioni per Formazione Totale 65.626,45
Contratti prestazioni professionali Privato Pubblico
67.815,30 31.990,92
Contratti prestazioni professionali Totale 99.806,22
Convenzioni quadro Privato Pubblico
0,00 0,00
Convenzioni quadro Totale 0,00
Contratti in conto terzi Privato Pubblico
9.021.073,69 6.828.461,13
Contratti in conto terzi Totale 15.850.164,82
Contratti con contributo Privato Pubblico
108.900,00 470.785,12
Contratti con contributo Totale 579.685,12
Contratti c/terzi per sperim.ne clinica Privato Pubblico
2.463.466,85 123.031,00
Contratti c/terzi per sperim.ne clinica Totale 2.586.497,85
Contratti UE Pubblico 157.000,00
Contratti UE Totale 157.000,00
Protocolli d’Intesa Pubblico 0,00
Protocollo d’Intesa Totale 0,00
Prestazioni tariffate Pubblico 234.807,06 Prestazioni tariffate Totale 234.807,06
Totale complessivo 20.906.427,74
Contratti e convenzioni registrati dai Centri di Spesa presso il Sett. Convenzioni al 31.01.2013
Come previsto dall’art. 8 del Regolamento delle attività eseguite nell’ambito di contratti e
convenzioni per conto terzi (D.R. 386 del 15.09.2006), per i contratti aventi ad oggetto le
attività di ricerca e consulenza, formazione e/o aggiornamento professionale, progettazione,
supporto tecnico‐amministrativo e di coordinamento, sperimentazione clinico‐farmacologica e
infine prestazioni tariffate, ogni Centro di Spesa è tenuto al versamento di una quota pari al
10% del totale del finanziamento, al netto dell’IVA, sul Bilancio Universitario. Tale quota è
destinata:
1) per il 25% al Fondo Comune di Ateneo, per remunerare il personale tecnico‐amministrativo,
non direttamente impegnato nelle attività c/terzi;
2) il rimanente 75% ad investimenti per la ricerca scientifica tra cui il cofinanziamento di
progetti di ricerca nazionali o internazionali, nonché le spese di brevettazione dei risultati
passibili di tutela legale (queste non >25%).
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Sono pertanto esclusi dal versamento della quota per il Bilancio Universitario le convenzioni
quadro, i protocolli d’intesa, gli accordi di cooperazione, le convenzioni di ricerca con
contributi ed i contratti comunitari.
Il Regolamento delle attività eseguite nell’ambito di contratti e convenzioni per conto terzi
prevede inoltre, all’art. 16 comma 2, che l’obbligo della registrazione è di spettanza di tutti i
Centri di Spesa Sapienza. La mancata conclusione di accordi, infatti, è oggetto di apposita
dichiarazione resa dal titolare del Centro di Spesa al Settore Convenzioni entro il mese di
gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento.
Al 31.01.2013, al competente Settore risultano avere ottemperato ai suddetti adempimenti
104 Centri di Spesa.
Nello schema sottostante vengono riportati i dati sintetici dell’attività contrattuale dei Centri di
Spesa registrati presso il Sett. Convenzioni dall’esercizio 2003 all’esercizio 2012. Da questo
quadro sinottico si evince un andamento economico dell’attività contrattuale che passa dagli
oltre € 17 ML del 2003 a poco meno di € 21 ML del 2012 con una crescita piuttosto costante di
atti stipulati (441 nel 2003, 458 nel 2004, 453 nel 2005, 458 nel 2006, 586 nel 2007, 551 nel
2008, 588 nel 2009, 624 nel 2010 e 607 nel 2011) ed un decremento (514) nel 2012.
Contestualmente, il corrispondente trend di incremento economico costante degli ultimi anni
ha subito, dopo un primo arretramento nel 2011, un’importante battuta d’arresto nel 2012
passando da un importo globale pari a € 28.586.028,81 del 2011 a € 20.906.427,74 del 2012.
Merita una particolare attenzione, analizzando sempre lo schema sottostante, la contrazione
dei contratti “commerciali non istituzionali” di cui all’art. 8 del succitato Regolamento attività
in conto terzi per i quali è prevista la quota di prelievo a favore del Bilancio Universitario
nonché una percentuale a favore dei Centri di spesa stessi. Nel 2009 l’ammontare di tale
tipologia contrattuale era pari a € 16.036.677,23, nel 2010 a € 19.802.009,85, nel 2011 a €
24.149.641,07 mentre nel 2012 l’importo si è attestato ad € 18.836.902,40. La suddetta
tipologia di contratti, nonostante il periodo di flessione economica che sta investendo l’intero
Sistema Paese ed il sopra ricordato drastico calo degli introiti derivanti alla nostra Università
dall’attività contrattuale nella sua totalità, resta, comunque, quella più utilizzata. Si spera
comunque in un recupero atteso anche l’impegno che la Sapienza sta profondendo
nell’attuazione di sinergie con il mondo imprenditoriale, tra gli altri obiettivo del neo Settore
Grant Office afferente anch’esso all’Area Supporto alla Ricerca.
Infine, entrando nel dettaglio delle attività di valorizzazione e trasferimento produttivo delle
conoscenze e delle tecnologie sviluppate dai gruppi di ricerca Sapienza, si sottolinea come i
contratti per le attività commerciali non istituzionali siano prevalentemente stipulati con Enti
privati (Imprese). Nello specifico si riportano i dati degli ultimi 4 anni:
Anno Tipologia contraente
2009 Enti Privati€ 11.286.407,74
Enti Pubblici€ 4.750.269,49
2010 Enti Privati€ 12.795.222,56
22
Enti Pubblici€ 7.006.787,29
2011 Enti Privati15.265.718,71
Enti Pubblici€ 8.883.922,36
2012 Enti Privati€ 12.407.972,49
Enti Pubblici€ 8.498.455,25
Attività contrattuale commerciale non istituzionale con enti Pubblici e Enti Privati negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012
Occorre precisare che i dati riportati nella presente rilevazione non sono confrontabili con i
dati di effettivo introito sui bilanci dei Centri di Spesa autonomi, in quanto i primi sono
relativi al valore degli importi previsti nei contratti e convenzioni stipulati e portati in
registrazione presso il Settore competente, mentre i secondi riguardano gli accertamenti e gli
effettivi incassi.
3.2 L’attività brevettuale
Per quanto attiene all’attività di brevettazione ad oggi sono presenti nel portafoglio brevetti
Sapienza 185 domande di brevetto depositate (133 priorità attive) in Italia di cui 69 con
relative estensioni all’estero. I brevetti Italiani rilasciati sono 77 e quelli esteri 25.
Durante l’esercizio 2012 sono stati depositati 20 nuovi brevetti italiani ed estesi 9 brevetti
internazionali che sono gravati sul fondo A.C. 03.02.010.020 Deposito e mantenimento
brevetti per un importo complessivo pari a euro 66.983,88.
Inoltre 4 nuovi depositi di brevetti italiani sono stati contabilmente impegnati sul medesimo
conto per un importo complessivo di euro 13.335,47.
Il mantenimento dell’intero portafoglio brevetti, che al 31.12.2012 conta n. 152, e la
nazionalizzazione di 18 brevetti esteri sono gravati sempre sul conto A.C. 03.02.010.020
Deposito e mantenimento brevetti per un importo di euro 190.978,13.
Sul conto A.C. 03.02.010.030 Ricerche brevettuali sono gravate 10 ricerche di anteriorità per
un importo di euro 3.000,00.
3.3 Il trasferimento Tecnologico
Il Sett. Trasferimento Tecnologico e Spin Off (ex UVRSI) cura le attività di valorizzazione della
proprietà intellettuale, delle tecnologie, del know‐how e dei prodotti della ricerca di Ateneo,
e la negoziazione e definizione di accordi di trasferimento tecnologico quali opzione, licenza
o cessione di brevetto, collaborazione e/o sviluppo di tecnologia, Sponsored research
Agreements.
Tra i contratti stipulati tra Ateneo e società esterne si riportano i ricavi sul conto AR
05.02.050.10 Royalities brevetti di Ateneo:
‐ II Royalty fissa Licencing Capricor euro 20.000,00
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‐ II Royalty fissa Licensing GiPharma euro 7.000,00
‐ Royalties Variabile Promega Corp. euro 535,26
‐ Corrispettivi da Vesta Therapeutics euro 50.000,00
Sul conto AC 13.04.080.001 Premi in favore dell'inventore per sfruttamento brevetti sono
gravati i costi relativi a lump‐sum e royalties spettanti agli inventori per un importo
complessivo pari a euro 13.767,63 di diretta derivazione dei ricavi da contratti di licenza
attivi nelle rispettive proporzioni stabilite da Regolamento Brevetti di Ateneo (contratti
Capricor, Gipharma, Promega).
Il Sett. Trasferimento Tecnologico e Spin off gestisce la costituzione e il monitoraggio delle
spin off partecipate da Sapienza. Nel corso dell’esercizio 2012 sono state approvate 7 nuove
società che sommate alle 15 già in essere, determinano un ammontare di 22 iniziative di Spin
off attivate dall’Università.
Per la costituzione delle spin off partecipate dall’Ateneo è previsto (Regolamento interno
spin off) l’apporto del contributo per la costituzione del patrimonio societario. Tale
partecipazione economica è ripartita tra l’Ateneo e il Dipartimento di afferenza dei
ricercatori che promuovono l’iniziativa imprenditoriale, rispettivamente con una quota di 1/3
e di 2/3. I 2/3 a carico dei Dipartimenti viene introitrato sul BU sul conto AR 05.04.110.121
Ricavi dalle strutture interne e per i 2012 sono stati introitati euro 7.666,67 per la
costituzione di Over, Sed, W Sense, Smart structures, DITS, SPin V. Per la 7° spin off
approvata (Sipro) il movimento di bilancio si verificherà nel 2013.
Complessivamente sono stati erogati per l’intera quota di partecipazione al capitale sociale
delle 6 spin off succitate euro 11.500,00 che gravano sul AC 13.04.040.030 ‐ Quote
associative per adesione a consorzi, scarl e fondazioni.
La partecipazione alle spin off universitarie ha generato per l’esercizio 2012 il ricavo di euro
400,00 incassati sul AR 05.02.050.020 ‐ Proventi da spin off.
Gli utili incassati da partecipazioni a spin off universitarie, come da Regolamento interno
Sapienza, i 2/3, analogamente alla logica di partecipazione al capitale sociale degli spin off,
viene destinato al dipartimento di afferenza del proponente. Durante l’esercizio 2012 sul
conto AC 13.05.110.121 ‐ Costi delle strutture interne per spin off sono gravati euro 266,66.
Il Settore Trasferimento Tecnologico e Spin off cura anche la valorizzazione del marchio
Sapienza. Per l’esercizio 2012 sono stati introitati euro 59.000,00 sul conto AR 05.02.040.020
‐ Proventi per utilizzo logo.
La valorizzazione del Marchio Sapienza, come da linee guida interne all’Ateneo, prevede che
il 50% del ricavo viene versato a favore dei dipartimenti che hanno stipulato il contratto di
ricerca sottostante la licenza di marchio. Sono gravati su AC (ex U 10.1.4.2 – Uscite
vs/Dipartimenti) euro 29.500,00.