RELAZIONE DI PROGETTO - .: Comune di Castelleone · RELAZIONE DI PROGETTO ArT27 . INDICI DI...
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localizzazione
COMUNE DI CASTELLEONE (CREMONA) committente
FONDAZIONE OPERE PIE RIUNITE DI CASTELLEONE (ONLUS) tipo di intervento
CONCORSO DI IDEE PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RESIDENZA PER ANZIANI AUTOSUFFICIENTI IN COMUNE DI CASTELLEONE (CR)
cronologia
SETTEMBRE 2011
RELAZIONE DI PROGETTO
ArT27
INDICI DI FABBRICAZIONE Superficie coperta massima richiesta: 850 mq. con tolleranza 5%
Superficie coperta massima in progetto: 468 mq.
Superficie lorda pavimentale massima richiesta: 800 mq. Con tolleranza 5%
Superficie lorda pavimentale in progetto (art. 6.12 Pr 2d – norme tecniche – marzo 2009)
- 742 mq. totali di cui:
- 532 mq. di superficie lorda pavimentale residenziale
- 210 mq. di superficie lorda pavimentale a servizi
Altezza massima degli edifici richiesta: 11,50 mq. dalla quota di marciapiede
Altezza massima degli edifici in progetto (art. 6.5 Pr 2d – norme tecniche – marzo 2009)
- 8,80 mq.
Numero massimo piani fuori terra richiesto: 3
Numero massimo piani furori terra in progetto: 3
Superfici a parcheggio:
- Almeno 3 mq. ogni 10 mq. di superficie lorda pavimentale residenziale: 159 mq. richiesti
- 165 mq. realizzati
-Almeno 20% delle superfici a servizi: 42 mq. richiesti
- 79 mq. realizzati
-Parcheggi per visitatori verso strada per una superficie non inferiore a 40 mq. di cui uno riservato
per disabili: realizzati 50 mq. di su via Castel Manzano di cui uno per disabili.
SCELTE PROGETTUALI E DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO
Passeggiando in un caldo sabato pomeriggio di agosto tra le vie del Comune di Castelleone,
svuotata dai suoi abitanti e con pochi negozi ancora aperti, ci si rende immediatamente conto
dell'evoluzione che ha subito in questi ultimi decenni il paese.
Presenta un'area periferica più recente, che si è lasciata travolgere dallo sviluppo edilizio degli
anni '70 e '80 con la realizzazione di villette e condomini che nulla hanno a che vedere con le
caratteristiche tipologiche del paese, ma, proseguendo verso il centro, ci si imbatte in alcuni
interventi di ristrutturazione davvero ben curati che introducono alle vie storiche del capoluogo,
segno di una più attenta gestione e rispetto del costruito.
Sono ben chiare le tipologie edilizie che caratterizzano le abitazioni private e gli edifici pubblici e
proprio su queste peculiarità ho deciso di realizzare questo mio intervento.
Il progetto si divide in due distinte zone: residenziale e polifunzionale.
L'edificio residenziale, sviluppato su tre piani, presenta una forma uniforme con portici al piano
terreno e una sequenza di aperture ai piani superiori molto regolari, spezzata dalla differenza di
altezza delle coperture.
Al piano terreno si trovano le autorimesse, la centrale termica e i depositi riservati ai condomini. Il
loggiato aperto permette, a sud, di creare una zona esterna coperta di relazione e di rimessa per
le biciclette, a nord, di arretrare e celare le aperture dei box auto.
Ai piani superiori si trovano otto unità abitative, raggiungibili tramite ascensore o scale esterne. Si
presentano con un'area giorno, composta da soggiorno ed angolo cottura ed una zona notte con
antibagno, servizio igienico e camera da letto. Tutte le residenze hanno un balcone raggiungibile
dal soggiorno, coperto.
L'edificio polifunzionale si presenta invece con una forma irregolare su due livelli. La scelta di
realizzare un elemento più basso nella parte più ad ovest del lotto è dovuta alla presenza della
piazza retrostante e alla volontà di non chiudere visivamente quest'area aperta.
Rivestita con mattoni a vista e collegata fisicamente e stilisticamente alla parte residenziale con un
arco, presenta al piano terreno un locale soggiorno per la televisione e le attività di laboratorio, un
locale mensa dotato di servizi igienici, il locale cucina per la preparazione dei pasti, uno spogliatoio
e servizi igienici per gli addetti della cucina. Un ascensore e delle scale interne conducono al piano
superiore dove si trovano i locali destinati ad ospitare la sede della Fondazione Opere Pie, con
relativi servizi igienici, e il locale biblioteca e lettura, posizionato al piano superiore in quanto
necessita di una zona più silenziosa.
Una vasta area esterna permette di posizionare sia i parcheggi riservati ai condomini, sia quelli
riservati ai visitatori. L'ampio passaggio tra i due edifici consente un facile raggiungimento di tutte
le zone. A ovest, di fronte al ristorante viene ubicato un ampio terreno verde e una zona esterna
pavimentata, di fronte alla sala ristorazione, per permettere nel periodo estivo di collocare un
dehor.
Nella parte più ad est, ho riservato un'area per la realizzazione di orti privati, da assegnare ai
proprietari delle unità abitative.
SOLUZIONI PROGETTUALI PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Ogni singola scelta progettuale è stata pensata per agevolare e garantire l'accessibilità da parte di
chi nel tempo può perdere la propria autosufficienza. Ogni parte dell'edificio è raggiungibile tramite
gli ascensori (pubblici e privati), progettati secondo le normative riguardanti il superamento e
l'eliminazione delle barriere architettoniche (D.M. LL.PP. 14/6/1989), le parti esterne presentano
dislivelli tutti superabili anche da chi si muove su una sedia a rotelle e la posizione centrale di
entrambi i corpi di fabbrica, permettono di raggiungere ogni loro parte esterna ed interna in modo
agevole. Tutti i passaggi sia interni, sia esterni sono conformi alla normativa sopra citata, come
anche gli ingressi pubblici e privati.
Nell'edificio polifunzionale sono presenti bagni con dimensioni tali da essere usufruiti anche da
persone con difficoltà motorie: uno riservato alla sala ristorante, uno per i locali di soggiorno e al
piano primo il servizio igienico riservato ai due ambienti destinati alla Fondazione Opere Pie.
Le residenze private sono raggiungibili in ogni loro parte e sono state progettate per essere
modificate nel tempo, in base alle esigenze abitative di chi le abita (vedere scheda grafica con le
soluzioni abitative- tav. 3).
SOLUZIONI PROGETTUALI PER MINIMIZZARE I CONSUMI DI ENERGIA
Vengono in questo paragrafo elencate in modo sintetico le scelte progettuali, si rimanda ai capitoli
successivi per una più dettagliata descrizione tecnica.
Completamente autonomi dal punto di vista energetico, grazie allo sfruttamento delle fonti
alternative, gli edifici sono stati progettati secondo i più rigorosi parametri dell'ecosostenibilità.
Con le soluzioni adottate e con un attenta direzione lavori durante la fase di cantiere sarebbe
addirittura possibile raggiungere il livello ORO di CASACLIMA.
Innanzitutto la struttura presenta una forma semplice e compatta, per ridurre al minimo la
formazione di ponti di calore.
I muri perimetrali saranno isolati con un cappotto esterno in lastra di polistirene espanso
sinterizzato di 14 cm di spessore, con una conduttività termica di 0,031 W/mK e una resistenza
termica di 4,60 mqk/W (vedere tav. 3).
I serramenti, in legno, con scuri, saranno con triplo vetro (3+3/15/4) e telaio a doppia guarnizione.
Con questa tipologia di serremento si raggiunge un valore complessivo di 1,4 W/mqK con un
abbattimento acustico minimo di 37 dB.
Per la produzione di acqua calda si prevede l'installazione di una pompa di calore geotermica per
circuito falda freatica, sfruttando la particolare conformazione del terreno del Comune di
Castelleone (presenza di falda freatica alta rispetto al piano di campagna). L'impianto verrà
alimentato da collettori solari termici, posizionati sulle coperture degli edifici residenziali, con una
dimensione dei 10 pannelli da 1,20*2,00 m.
Verrà installato un sistema di riscaldamento a pavimento a bassa temperatura: con questa
tecnologia, il calore trasmesso per irraggiamento, rende una piacevole sensazione di benessere
diffuso, senza fastidiosi fenomeni convettivi ed in assenza di polveri ed acari.
Sarà installato un sistema di ventilazione meccanica controllata con il recupero del calore, che
garantirà un ricambio d'aria permanente, fornendo continuamente aria pulita ai locali, diluendo e
rimuovendo gli inquinanti e creando le condizioni per un ambiente sano e confortevole. Un sistema
con recupero di calore ad alta efficienza permetterà un ulteriore risparmio energetico, dovuto al
recupero del calore dell’aria esausta che verrà ceduto all’aria di rinnovo proveniente dall’esterno.
Si prevede anche l'installazione di pannelli fotovoltaici con una dimensione di 60 mq. per una
produzione annua di circa 100000 kWh.
STIMA DEI COSTI
01 impianto di cantiere e scavo € 20.000,00
02 Struttura in c.a. € 315.000,00
03 Opere da lattoniere € 20.000,00
04 Vespai e massetti € 80.000,00
05 Murature e tavolati € 110.000,00
06 Impermeabilizzazione e isolamenti € 65.000,00
07 Copertura € 50.000,00
08 Intonaci interni ed esterni € 55.000,00
09 porte interne € 50.000,00
10 Serramenti € 185.000,00
11 Impianto idro-termo-sanitario € 280.000,00
12 Impianto elettrico € 50.000,00
13 Pavimenti e rivestimenti € 180.000,00
14 Opere in pietra € 40.000,00
15 Opere in ferro € 35.000,00
16 Tinteggiature € 25.000,00
17 Sistemazione area esterna € 55.000,00
TOTALE OPERE EDILI € 1.230.000,00
TOTALE IMPIANTI ELETTRICI € 50,000,00
TOTALE IMPIANTI TECNOLOGICI € 280.000,00
OPERE DI ARREDO € 55.000,00
COMPENSI ED ONERI PER LA D.L. € 120.000,00
Costo Totale € 1.735.000,00
IMPIANTI MECCANICI L’edificio sarà dotato di impianto di riscaldamento e condizionamento estivo centralizzato, con la
contabilizzazione del calore per ciascuna zona.
La generazione del fluido caldo e freddo da distribuire ai terminali avverrà mediante una pompa di
calore acqua acqua a falda freatica, installata nel locale tecnico.
La scelta di installare una pompa di calore è dovuta alla particolare caratteristica del sottosuolo del
Comune di Calstelleone, che vede la presenza di una falda freatica a livello particolarmente alto
rispetto alla quota del piano terreno (motivo per cui non si possono realizzare delle autorimesse
interrate). Oltre alla resa particolarmente elevata dell'impianto, si abbattono anche i costi elevati di
discesa a bassa profondità della pompa stessa.
La pompa di calore utilizzerà come fluido scambiante l’acqua di falda, ottenendo cosi’ rendimenti
superori a 6 punti di COP . I freddo/caldo generato dalla pompa di calore verrà accumulato
mediante un serbatoio inerziale, per ridurre gli avviamenti orari della macchina, e distribuito ai
terminali mediante pompe di tipo elettronico.
La centrale termica e frigorifera è studiata per ridurre al minimo tutti i consumi di energia primari
del fabbricato, infatti tutti i pompaggi saranno del tipo elettronico, sarà sfruttato il solare termico per
la produzione di acqua calda sanitaria e nel periodo estivo sarà utilizzata l’acqua della falda
freatica per il raffrescamento con il pannello radiante senza dover spendere energia elettrica per
raffreddarla.
Come unità terminali saranno adottati pannelli radianti annegati a pavimento che consentiranno,
insieme alla ventilazione meccanica controllata, sia il ricambio di aria primaria che il
riscaldamento/raffreddamento degli ambienti utilizzando come fluido termo vettore acqua a 35-
40°C nel periodo invernale e 15-18 °C nel periodo estivo. La scelta pannello radiante è stata
dettata dalle temperature di alimentazione che ottimizzano il funzionamento della pompa di calore.
L’aria primaria sarà generata da un sistema di ventilazione meccanica controllata con il recupero
del calore, che garantirà un ricambio d'aria permanente, fornendo continuamente aria pulita ai
locali, diluendo e rimuovendo gli inquinanti e creando le condizioni per un ambiente sano e
confortevole. Un sistema con recupero di calore ad alta efficienza permetterà un ulteriore risparmio
energetico, dovuto al recupero del calore dell’aria esausta che verrà ceduto all’aria di rinnovo
proveniente dall’esterno
L’aria primaria sarà mandata nei locali, mediante un sistema di canalizzazioni e bocchette di
diffusione, a temperatura neutra nel periodo invernale e a 16°C nel periodo estivo per dare un
contributo all’abbattimento dei carichi termici.
Come già accennato sarà utilizzato un sistema natural cooling, mediante una presa sull’acqua di
falda per il raffrescamento estivo con il pannello radiante. La stessa acqua sarà inoltre utilizzata
per alimentare le cassette dei WC.
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO DESCRIZIONE DELLE OPERE Come precedentemente accennato gli interventi principali comprenderanno:
• la realizzazione di:
− centrale di produzione dei fluidi con pompa di calore
− Impianto di riscaldamento e condizionamento a pannello radiante a pavimento;
− Impianto di ventilazione meccanica controllata;
CONDIZIONI DI PROGETTO PER L’IMPIANTO DI E RISCALDAMENTO
I dati di riferimento utilizzati nella progettazione esecutiva degli impianti sono i seguenti:
DATI AMBIENTALI
• Località di riferimento CASTELLEONE
• Zona climatica E
• Altezza sul livello del mare 66 m.
• Gradi giorno 2389
• Latitudine 45° 17’
• Longitudine 9° 45’
• Temperatura esterna invernale -5 °C
• Umidità relativa esterna invernale 90%
CONDIZIONI TERMOIDROMETRICHE INTERNE
Nei locali saranno controllate temperatura e umidità sia nel periodo estivo, sia in inverno;.
• Temperatura interna invernale locali +20°C
• Umidità relativa interna invernale camere degenti 50% ± 10
• Temperatura interna estiva locali +26°C± 1°C
• Umidità relativa interna estiva 50% ± 10
DATI RELATIVI AI FLUIDI TERMOVETTORI
• Temperatura di mandata acqua calda pannello radiante: 30°C / 35 °C
• Temperatura di mandata acqua fredda V.M.C.: 7°C / 12 °C
• Temperatura di mandata acqua fredda pannelli radianti 18°C / 23 °C
GRUPPO PER LA PRODUZIONE DELL’ACQUA CALDA E REFRIGERATA
POMPA DI CALORE ARIA ACQUA
La produzione di calore sarà garantita da una pompa di calore geotermica per circuito falda
freatica completa di modulo idronico, serbatoio di accumulo inerziale, bollitore per produzione
acqua calda sanitaria.
La pompa di calore sarà utilizzata nel periodo invernale per la produzione di calore per
riscaldamento e produzione di A.C.S.; nel periodo estivo per il raffrescamento mediante il sistema
natural coolig e per la produzione di A.C.S.. Il sistema sarà gestito da una centralina e da due
valvole deviatrici che invertiranno il flusso dell’acqua in funzione della richiesta.
Nel locale tecnico sarà installato un accumulo termico per ridurre il numero di avviamenti, e per
garantire il corretto funzionamento dell’impianto.
La produzione di acqua calda sanitaria avverrà con uno scambiatore istantaneo, prelevando acqua
calda nella parte superiore di un ulteriore accumulo termico. La pompa del circuito primario dovrà
funzionare a giri variabili in funzione della temperatura letta sul circuito secondario (acqua calda
sanitaria) e dovrà essere attivata mediante un flussostato inserito nell’ingresso acqua fredda allo
scambiatore istantaneo.
L’accumulo inerziale di 500L funzionerà da accumulo per l’acqua di riscaldamento prodotta dalla
pompa di calore e sarà dotato di un serpentino di scambio termico che sarà alimentato dai
collettori solari. L’impianto solare sarà dimensionato per soddisfare il 60% del fabbisogno
considerato che il laboratorio dentistico avrà fabbisogni decisamente modesti.
SISTEMA NATURAL COOLING
Nel periodo estivo quando le condizioni lo permetteranno sarà utilizzato l’acqua di falda per
alimentare il pannello radiante. L’acqua di falda sarà mandata agli impianti con uno scambiatore
intermedio a piastre, inoltre l’acqua accumulata servirà in tutti i periodi dell’anno per alimentare le
cassette dei WC.
IMPIANTO A PANNELLI RADIANTI
Si prevede l’installazione di un impianto a pannelli radianti, posati sottopavimento e funzionanti a
bassa temperatura.
Tale sistema sarà realizzato mediante la posa di tubazioni, annegati nel getto della
pavimentazione.
Il fissaggio delle tubazioni avverrà mediante rete elettrosaldata ad armatura normale, posata sul
sottofondo portante.
SISTEMA DI REGOLAZIONE PANNELLI RADIANTI
1) La regolazione della temperatura all’interno dei singoli locali, sarà eseguita:
temperatura di mandata agli impianti: mediante sonda esterna collegata alla centralina della
valvola a tre vie, la centralina in funzione della curva climatica impostata, regolerà la temperatura
di mandata dell’acqua al pannello.
Nei locali sarà prevista l’adozione di elettrovalvole di zona comandata da termostati ambiente
VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
Sarà installato un sistema di ventilazione meccanica controllata con il recupero del calore, che
garantirà un ricambio d'aria permanente, fornendo continuamente aria pulita ai locali, diluendo e
rimuovendo gli inquinanti e creando le condizioni per un ambiente sano e confortevole. Un sistema
con recupero di calore ad alta efficienza permetterà un ulteriore risparmio energetico, dovuto al
recupero del calore dell’aria esausta che verrà ceduto all’aria di rinnovo proveniente dall’esterno.
Il sistema di ventilazione meccanica controllata sarà costituito da:
• Recuperatore di calore a flussi incrociati ad alta efficienza con guarnizioni e sistema di
lavaggio con aria. Rotore ad assorbimento ( alluminio con resina a scambio ionico e
rivestimento antibatterico) con supporti radiali ed assiali, azionamento con motore EC a
corrente continua e meccanismo ad ingranaggio planetario. Recupero di calore: 90%;
• Connessioni alle tubazioni circolari di mandata e ripresa dall’ambiente del DN 160 mm e
aspirazione aria di rinnovo e scarico aria viziata sul lato inferiore dell’unità sempre DN 160
mm. Tubazione flessibile isolata termoafonicamente.
DOMOTICA
In questo ultimo paragrafo della mia relazione affronto un argomento che sto approfondendo da
ormai qualche mese.
Un impianto domotico può offrire delle soluzioni concrete, utili; ogni impianto può essere installato
in ogni casa per dare risposte ai bisogni abitativi, alle diverse esigenze delle persone, ed in
particolar modo alle problematiche specifiche di chi vive in soluzioni particolari, come in questo
caso specifico.
Questo significa sopratutto non solo dare la possibilità alle persone di vivere più a lungo nella
propria casa, ma sopratutto la possibilità di aumentare l'autonomia e la sicurezza abitativa degli
utenti.
La domotica per la sicurezza invece parte dal presupposto di una casa che si presenta all'utente
dotata di sensori e dispositivi in grado di tenerne sotto controllo il corretto funzionamento e, per
certi versi, le buone condizioni del suo abitante, segnalando in modo tempestivo (a chi abita in
casa o a un servizio remoto di assistenza) l'insorgere di eventi anomali, di allarmi tecnici o di
situazioni di emergenza.
Alcune applicazioni
ALLARMI TECNICI:il sistema domotico offre la possibilità di integrare e gestire in modo globale i
diversi dispositivi di sicurezza che tengono sotto controllo il funzionamento della casa e che
possono rapidamente intervenire nel caso che si verifichi un'anomalia.
– sensore del gas comanda, in caso di allarme la chiusura dell'elettrovalvola posta a valle del
contatore;
– I sensori di allagamento, in caso di allarme, attivano la chiusura delle elettrovalvole (poste sulla
tubatura principale o sulle tubature di acqua calda e fredda).
– Il sensore del fumo fa scattare l'allarme.
L'integrazione di un sistema domotico in questo caso permette anche di inviare la segnalazione di
In particolar modo la domotica per l'autonomia si prefigge il compito di realizzare un controllo
completo della casa (dotata di automazioni), attraverso l'intervento diretto da parte dell'utente che
– utilizzando l'interfaccia più adatta alle sue esigenze - è in grado di impartire i comandi per
controllare apertura e chiusura di serramenti, luci, elettrodomestici (dalla tv alla lavatrice) e così
via.
allarme a una postazione remota (telefono, cellulare o centro di assistenza).
ANTINTRUSIONE
Un sistema domotico offre la possibilità di integrarsi in vario modo con soluzioni antintrusione:
– Contatti a porte interne e finestre esterne;
– Barriere e sensori infrarossi;
– Rilevatori di presenza..
CHIAMATA DI AIUTO
Le possibilità offerte da un sistema domotico per questa funzione riguardano due aspetti:
– La possibilità di avere più modalità in parallelo per inoltrare la chiamata: si può, ad esempio,
utilizzare un pulsante a parete, un tirante in bagno, un telecomando dedicato o un dispositivo
indossabile in radiofrequenza che possa funzionare da qualsiasi punto della casa;
– La possibilità di programmare, in modo diverso, l'esito della chiamata: quando non si è soli in
casa, ma c'è un altro famigliare (o assistente), la segnalazione può rimanere all'interno della
casa, altrimenti può essere rivolta ad un vicino oppure ad un centro di assistenza remota.
ILLUMINAZIONE NOTTURNA
Quando ci si alza di notte, può capitare di muoversi al buio, perchè le luci, pensate per un'attività
quotidiana, di notte possono dare fastidio.
La soluzione al problema può essere offerta dalle luci segnapasso: lampade a risarmio
energetico, a bassa intensità luminosa, montate ad incasso a poca distanza dal pavimento per
assicurare un'adeguata e contenuta illuminazione. Questo tipo di illuminazione può essere
abbinata a:
- sensori di presenza: in modo da consentire l'accensione solamente quando l'utente si muove
nelle zone in cui la soluzione è presente;
- una programmazione temporale che ne permetta l'attivazione solo quando necessario (ore
notturne);
CITOFONIA
Un limite degli impianti citofonici tradizionali è rappresentato dal vincolo di dover raggiungere il
posto citofonico interno. Queste operazioni possono rivelarsi critiche o faticose, come nel caso di
gravi disabilità motorie. Una soluzione è costituita dai sistemi cito-telefonici.
Un semplice centralino telefonico viene interfacciato all'impianto citofonico e ogni attivazione del
posto esterno viene trasformata in una chiamata telefonica. In questo modo l'utilizzatore può
rispondere da qualunque telefono della casa, compresi gli apparecchi cordless o quelli
specificatamente progettati per la disabilità. Una volta riconosciuta la persona che chiede di
entrare, l'attivazione del portone o del cancello può essere gestita: Tramite telefono (ad esempio
con un apposito relè sulla scheda di interfaccia cito-telefonica azionato da una sequenza di tasti
sul telefono) o attraverso l'impianto domotico (collegata a un'uscita attivabile con pulsanti a parete
o telecomandati).
Sul costo di un impianto di questo genere è molto difficile fare una stima, in quanto varia molto
dalle scelte di progetto. Si può prevedere comunque un'aumento del 20% rispetto ad un normale
impianto elettrico.