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Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità “Molentargius” _______________________________________________________ RELAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA: MONITORAGGIO FAUNA EDAFICA Marzo 2009

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RELAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA:

MONITORAGGIO FAUNA EDAFICA

Marzo 2009

Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità “Molentargius” _______________________________________________________ 

1 Introduzione ............................................................................................................................ 3

2 Materiali e metodi .................................................................................................................. 4

2.1. Scelta della stazione di campionamento.................................................................... 4

2.2. Prelievo del campione ..................................................................................................... 7

2.3. Estrazione della fauna edafica .................................................................................... 9

2.4. Esame della fauna edafica ........................................................................................... 11

3 Risultati e conclusioni ...........................................................................................................16

4 Ringraziamenti ........................................................................................................................18

5 Glossario...................................................................................................................................19

6 Bibliografia .............................................................................................................................20

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1 Introduzione

Il Centro di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità “Molentargius” (CEAS) è stato sede nel mese di Marzo 2009 di un progetto di educazione ambientale che ha visto protagonisti gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Michele Giua” di Cagliari e Quartu Sant'Elena coadiuvati dal personale del Parco, dal personale del Centro di Educazione Ambientale, dal personale docente e con il supporto del personale tecnico dell'ARPA Piemonte.

L'attività rientra nel quadro dei progetti di diffusione della conoscenza degli ambienti naturali, della tutela degli habitat e della gestione degli ecosistemi naturali che trovano la loro piena espressione negli obiettivi e nelle finalità del Parco.

L'attività ha voluto favorire la comprensione dell'approccio ecosistemico1 alla conservazione e tutela ambientale, concetto forse di comprensione meno immediata rispetto alla conservazione della singola specie, ma da cui non si può prescindere nell'ottica di una gestione integrata del Bene Ambientale.

In particolare l’oggetto del progetto è stato la valutazione della qualità biologica del suolo tramite lo studio della fauna edafica2. Questa tipologia di studio risulta sino ad oggi poco diffusa nel territorio italiano, nonostante l'interesse che l'ecologia3 del suolo riveste in relazione al degrado e all'inquinamento4 degli ecosistemi (Angelini et al., 2002). I metodi per valutare la qualità biologica del suolo sono infatti meno diffusi di quelli utilizzati per valutare la qualità ambientale di aria e acqua, soprattutto per la conoscenza non ottimale degli ecosistemi edafici e delle loro biocenosi5.

Il principio alla base dell’uso della fauna edafica come bioindicatore6 è dato dalla differente capacità dei diversi gruppi sistematici di adattarsi alle condizioni ambientali sfavorevoli e alle modifiche indotte nell'habitat ipogeo7 dalle attività antropiche. In particolare, alcune forme della fauna edafica compiono l'intero ciclo biologico8 nel suolo e sono quindi più sensibili a fattori di disturbo rispetto alle forme legate al suolo solo per una parte del proprio ciclo biologico. Il disturbo e l'inquinamento antropico determinano la scomparsa delle specie più sensibili con conseguenze sulla funzionalità dell'ecosistema.

E’ stato utilizzato, per la realizzazione di questo primo biomonitoraggio, il metodo di valutazione della qualità biologica del suolo in relazione alla presenza di microartropodi edafici (QBS-ar) (Parisi V., 2001).

Il progetto è risultato interessante dal punto di vista didattico per cui il CEAS intende proporlo negli anni futuri ad altre scuole superiori del territorio.

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2 Materiali e metodi

Il metodo utilizzato si basa sul concetto di Forma Biologica (o ecotipo), ovvero l'insieme di organismi che presentano determinate modificazioni delle strutture morfologiche finalizzate ad adattarsi all'ambiente in cui vivono (Parisi V., 2001).

Alle diverse Forme Biologiche viene attribuito un punteggio in base al grado di adattamento alla vita nel suolo: le forme poco adattate alla vita edafica assumono un valore inferiore, le forme maggiormente adattate alla vita edafica un valore massimo. Questo valore è definito Indice Ecomorfologico (EMI) e varia dal valore minimo di 1 al massimo di 20. La somma dei valori di EMI determina il valore di QBS-ar del campione di suolo in esame.

Le attività si sono svolte in 5 fasi:

− scelta della stazione di campionamento,

− prelievo del campione,

− estrazione della fauna edifica,

− esame della fauna edifica,

− calcolo del valore di QBS e assegnazione della classe di qualità.

2.1. Scelta della stazione di campionamento

Il sito di campionamento è stato scelto in funzione della rappresentatività dell’area da indagare. Sono state selezionate quattro stazioni di campionamento differenti per le caratteristiche del suolo, la copertura vegetale e la fruizione turistica più o meno accentuata:

− Area verde Cagliari - codice stazione M001

− Area Sport - codice stazione M002

− Area verde Quartu Sant'Elena Nord - codice stazione M003

− Percorso ad anello - codice stazione M004

L’Area Verde di Cagliari (Fig. 1) è un portale di accesso al Parco da lato Cagliari. L’area è adibita alla libera fruizione ed è costituita da una zona attrezzata dotata di alberature, arbusti e manto erboso e da un’altra naturale, rappresentativa di un ambiente di elevata salinità in cui vivono comunità di piante capaci di sopportare forti tenori di sale, nella quale è stata ubicata la stazione M001. Con preciso riferimento alla componente vegetale, questo lembo di territorio può essere riferito alla classe dei

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salicornieti ed alocnemeti con aggregazioni a Sarcocornia fruticosa, Atriplex portulacoides e Halocnemum strobilaceum. L'avifauna è rappresentata principalmente da passeriformi quali Cardellini, Verdoni e Occhiocotti.

Fig. 1 - Area verde Cagliari

La zona denominata Area Sport (Fig. 2), localizzata nella piana di Is Arenas e impiegata sino a poco tempo fa come cava di sabbia, presenta oggi aspetti botanici riferibili, in massima parte, ad un ambiente in fase di rapida evoluzione. La vegetazione del sito, con riferimento alla stazione M002, è rappresentata da arbusteti alo-nitrofili con aggregazioni ad Atriplex halimus e Suaeda vera, Thymelaea hirsuta e Asparagus stipularis e Atriplex halimus e Salsola vermiculata. L'area è popolata da Conigli selvatici, una delle poche specie di mammiferi selvatici che si possono osservare nel Parco. Tra i cespugli e l’erba sono presenti numerosi passeriformi: Cardellini, Verdoni, Occhiocotti e, durante l’inverno, le Ballerine bianche. Fra l'avifauna si rinviene anche la Civetta mentre fra i Rettili si segnala la Natrice viperina un colubro non velenoso.

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Fig. 2 - Area Sport

La stazione M003 è stata ubicata nell’Area Verde Quartu Nord (Fig.3), portale verde del Parco adibito alla pubblica fruizione e caratterizzato da impianti di alberi e arbusti vari, manti erbosi con lembi di vegetazione naturale in cui sono riscontrabili arbusteti alo-nitrofili. Nell'area sono presenti alcuni laghetti artificiali ed è popolata da diverse specie di uccelli acquatici: la Folaga, la Gallinella d’acqua, il Tuffetto, il Germano, il Moriglione. Presente anche il Pollo sultano. Si osservano facilmente il Falco di palude e l'Airone cenerino. Inoltre, attorno all’area, nei campi dove l’erba è meno fitta, sono stati segnalati gli Aironi guardabuoi.

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Fig. 3 - Area Verde Quartu Nord

Per quanto concerne il percorso ad anello, in cui è stato effettuato il campionamento della stazione M004, esso si trova nel Bellarosa Minore, zona umida ad acque dolci dalle tipiche formazioni vegetali a Phragmites e Typha.

2.2. Prelievo del campione

Il campionamento (Fig. 4) è stato eseguito prelevando con una vanga un campione di 10x10x10cm di suolo che è stato posizionato, ancora integro, in un sacchetto di plastica etichettato con località, numero di replica, data di prelievo.

Sono state effettuate 3 repliche di dimensioni di 10x10x10 cm nello stesso giorno, a breve distanza l’una dall’altra, scegliendo zone omogenee tra loro e comunque rappresentative dell’area. Per ogni stazione è stata compilata una scheda di sopralluogo riportata in figura 5.

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Fig. 4 – Un momento del campionamento nella stazione M003

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Fig. 5 Scheda di sopralluogo

2.3. Estrazione della fauna edafica

Effettuato il campionamento si è proseguito con le attività di laboratorio all’interno della struttura del CEAS dove è stato allestito uno spazio dedicato al progetto.

L'estrazione della fauna edafica è stata eseguita utilizzando il sistema Berlese-Tullgren modificato (Fig. 6) consistente:

− in un setaccio (diametro 20 cm, altezza 5 cm, maglie del setaccio 2 mm),

− in un imbuto in plastica,

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− in opportuni sostegni,

− in una lampadina ad incandescenza (40 w) posizionata a 25 cm circa di distanza dal campione,

− in una provetta con liquido di raccolta (alcol etilico al 70%).

Il campione di suolo viene posizionato sopra i setacci (Fig.6); la fauna edafica, sotto l'azione del disseccamento del suolo causato dal riscaldamento delle lampadina, tende a migrare sempre più in profondità, fino a cadere nella provetta contenente il liquido fissatore. Il processo si completa in circa 7 giorni ed è da considerarsi concluso al completo disseccamento del campione di suolo.

Fig. 6 – Sistema Berlese – Tullgren, a destra un particolare.

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2.4. Esame della fauna edafica

L'esame della fauna edafica è stato effettuato esaminando gli organismi presenti nel liquido fissatore di raccolta tramite uno stereomicroscopio con ingrandimenti tra i 20X e i 40X.

Gli esemplari presenti nel campione sono stati ripartiti nelle varie forme biologiche. Sulla base delle tabelle elaborate nel metodo sono stati assegnati gli EMI (Indici Eco-Morfologici) (Tab. 1). Se all'interno dello stesso gruppo sono state rinvenute più Forme Biologiche, ai fini di calcolo dell'Indice, si è adottato il valore di EMI più elevato. I risultati sono stati riportati nelle apposite schede (Fig. 7, 8, 9, 10).

La sommatoria degli EMI del campione ha fornito il valore del QBS della stazione in esame. Nella stazione M002 il campione B presenta un valore di QBS-ar basso, rispetto a ad A e C, a causa di un problema tecnico verificatesi durante l'analisi del campione.

Tab.1 - EMI delle Forme Biologiche presenti nel suolo(da Parisi,2001)

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SHEDA DI MISURA QBS-ar Codice: U.RP.S046 (R01)

Data campionament 05/03/2009 Prov.: CA Comune: CAGLIARI, AREA VERDE CAGLIARICodice Stazione: M001 N° Campione: PARCO MOLENTARGIUSCoordinate: X: Y: Data inizio estrazione: 05/03/2009 Data fine estrazione: 09/03/2009 Data analisi: 10/03/2009

Numero Numero Numero

Pseudoscorpioni 0Scorpioni 0Palpigradi 0Opilionidi 0Araneidi 0Acari* 20 20 20 20Isopodi 0Diplopodi 0Pauropodi 0Sinfili 20 20

Chilopodi 0Proturi 0Dipluri 0Collemboli* 10 20 20 20Microcorifi 0Zigentomi 0Dermatteri 0Ortotteri 0Embiotteri 0Fasmodei 0Mantodei 0Mecotteri 0Isotteri 0Blattari 0Psocotteri 0

Emitteri 0Rafidiotteri 0Tisanotteri 0Coleotteri 20 20 20 20Imenotteri* 0Ditteri 0Rafidiotteri (larve) 0Planipenni (larve) 0Mecotteri (larve) 0Coleotteri (larve) 10 10 10 10Ditteri (larve) 10 10 10 10Imenotteri (larve) 0Lepidotteri (larve) 0Altri Olometaboli 0

* per queste forme biologiche è possibile indicare solo la classe di abbondanzaI II III IV V

0-2 3-10 11-50 51-200 > 200

Media Dev. St. C.V.

70 100 80 83 15 18%

DENSITA' APPARENTE g/cm3

6 100 4

molti coleotteri, anche con EMI 20 molte larve di coleotteri molte larve di ditteri (chironomidae)

Campione A EMI

Campione B EMI

Campione C EMI

EMI (massimale)

QBS-ar (Campione A)

QBS-ar (Campione B)

QBS-ar (Campione C)

Totale Forme Biologiche

QBS-ar (massimale)

CLASSE QUALITA'

UMIDITA' %

note: molti collemboli, pochi con EMI 20

Operatori:………………………………………………………………

Fig. 7- Scheda misura QBS-ar

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SHEDA DI MISURA QBS-ar Codice: U.RP.S046 (R01)

Data campionament 05/03/2009 Prov.: CA Comune: CAGLIARI, ORTOBOTANICOCodice Stazione: M002 N° Campione: PARCO MOLENTARGIUSCoordinate: X: Y: Data inizio estrazione: 05/03/2009 Data fine estrazione: 09/03/2009 Data analisi: 10/03/2009

Numero Numero Numero

Pseudoscorpioni 0Scorpioni 0Palpigradi 0Opilionidi 0Araneidi 0Acari* 20 20 20 20Isopodi 0Diplopodi 0Pauropodi 20 20Sinfili 20 20 20

Chilopodi 20 20Proturi 20 20 20Dipluri 20 20Collemboli* 20 20 20 20Microcorifi 0Zigentomi 0Dermatteri 0Ortotteri 0Embiotteri 0Fasmodei 0Mantodei 0Mecotteri 0Isotteri 0Blattari 0Psocotteri 0

Emitteri 1 1Rafidiotteri 0Tisanotteri 0Coleotteri 1 1Imenotteri* 0Ditteri 1 1Rafidiotteri (larve) 0Planipenni (larve) 0Mecotteri (larve) 0Coleotteri (larve) 10 10 10Ditteri (larve) 10 10Imenotteri (larve) 0Lepidotteri (larve) 0Altri Olometaboli 0

* per queste forme biologiche è possibile indicare solo la classe di abbondanzaI II III IV V

0-2 3-10 11-50 51-200 > 200

Media Dev. St. C.V.

141 50 103 98 46 47%

DENSITA' APPARENTE g/cm3

12 163 5

Campione A EMI

Campione B EMI

Campione C EMI

EMI (massimale)

QBS-ar (Campione A)

QBS-ar (Campione B)

QBS-ar (Campione C)

Totale Forme Biologiche

QBS-ar (massimale)

CLASSE QUALITA'

UMIDITA' %

note:

Operatori:………………………………………………………………

1

Fig. 8 - Scheda misura QBS-ar

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SHEDA DI MISURA QBS-ar Codice: U.RP.S046 (R01)

Data campionament 05/03/2009 Prov.: CA Comune: QUARTU, AREA VERDE QUARTUCodice Stazione: M003 N° Campione: PARCO MOLENTARGIUSCoordinate: X: Y: Data inizio estrazione: 05/03/2009 Data fine estrazione: 09/03/2009 Data analisi: 10/03/2009

Numero Numero Numero

Pseudoscorpioni 0Scorpioni 0Palpigradi 0Opilionidi 0Araneidi 5 5Acari* 20 20 20 20Isopodi 10 10Diplopodi 0Pauropodi 20 20 20Sinfili 20 20

Chilopodi 0Proturi 0Dipluri 20 20 20Collemboli* 20 20 20 20Microcorifi 0Zigentomi 0Dermatteri 0Ortotteri 0Embiotteri 0Fasmodei 0Mantodei 0Mecotteri 0Isotteri 0Blattari 0Psocotteri 0

Emitteri 0Rafidiotteri 0Tisanotteri 0Coleotteri 0Imenotteri* 0Ditteri 0Rafidiotteri (larve) 0Planipenni (larve) 0Mecotteri (larve) 0Coleotteri (larve) 10 10 10Ditteri (larve) 10 10 10Imenotteri (larve) 0Lepidotteri (larve) 0Altri Olometaboli 1 1

* per queste forme biologiche è possibile indicare solo la classe di abbondanzaI II III IV V

0-2 3-10 11-50 51-200 > 200

Media Dev. St. C.V.

101 105 70 92 19 21%

DENSITA' APPARENTE g/cm3

10 136 3

Campione A EMI

Campione B EMI

Campione C EMI

EMI (massimale)

QBS-ar (Campione A)

QBS-ar (Campione B)

QBS-ar (Campione C)

Totale Forme Biologiche

QBS-ar (massimale)

CLASSE QUALITA'

UMIDITA' %

note:

Operatori:………………………………………………………………

Fig. 9 - Scheda misura QBS-ar

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SHEDA DI MISURA QBS-ar Codice: U.RP.S046 (R01)

Data campionament 05/03/2009 Prov.: CA Comune: QUARTU, PERCORSO AD ANELLOCodice Stazione: M004 N° Campione: PARCO MOLENTARGIUSCoordinate: X: Y: Data inizio estrazione: 05/03/2009 Data fine estrazione: 09/03/2009 Data analisi: 10/03/2009

Numero Numero Numero

Pseudoscorpioni 0Scorpioni 0Palpigradi 0Opilionidi 1 10 10Araneidi 0Acari* III 20 II 20 II 20 20Isopodi 1 10 10

Diplopodi 0Pauropodi 0Sinfili 2 20 2 20 1 20 20Chilopodi 0Proturi 1 20 1 20 20Dipluri 0Collemboli* IV 20 III 20 III 20 20Microcorifi 0Zigentomi 0Dermatteri 0Ortotteri 0Embiotteri 0Fasmodei 0Mantodei 0Mecotteri 0Isotteri 0Blattari 0Psocotteri 0Emitteri 5 1 1Rafidiotteri 0Tisanotteri 0Coleotteri 2 1 1 1 1Imenotteri* 0Ditteri 1 1 1Rafidiotteri (larve) 0Planipenni (larve) 0Mecotteri (larve) 0Coleotteri (larve) 2 10 1 10 10Ditteri (larve) 22 10 2 10 10Imenotteri (larve) 0Lepidotteri (larve) 0Altri Olometaboli 0

* per queste forme biologiche è possibile indicare solo la classe di abbondanzaI II III IV V

0-2 3-10 11-50 51-200 > 200

Media Dev. St. C.V.

102 91 91 95 6 7%

DENSITA' APPARENTE g/cm3

11 123 5

Campione A EMI

Campione B EMI

Campione C EMI

EMI (massimale)

QBS-ar (Campione A)

QBS-ar (Campione B)

QBS-ar (Campione C)

Totale Forme Biologiche

QBS-ar (massimale)

CLASSE QUALITA'

UMIDITA' %

note:

Operatori:………………………………………………………………

Fig. 10 – Scheda misura QBS-ar

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3 Risultati e conclusioni

La stazione M001 - Area verde di Cagliari - presenta il valore più basso dell'Indice (100, inteso come QBS massimale) e il minor numero di Forme Biologiche (6). Quest'area, pur essendo caratterizzata da una elevata naturalità, presenta suoli salsi il cui tenore salino probabilmente agisce da fattore limitante lo sviluppo della fauna edafica.

Il valore massimo dell'Indice (163) e il maggior numero di Forme Biologiche (12) si registra nella stazione M002 - Area Sport - che è stata oggetto di interventi di sistemazione del terreno con terra di riporto, sopra un substrato salso.

La stazione M003- Area Verde Quartu Nord - pur essendo localizzata in un'area di forte fruizione pubblica, presenta un valore di QBS abbastanza elevato (136) e n°10 Forme Biologiche. Pertanto in base a questo indicatore non si evidenzierebbero forti segni di disturbo.

La stazione M004 – Percorso ad anello - è caratterizzata da alcuni aspetti peculiari dovuti al suo totale inserimento in un contesto urbano, alla copertura vegetale, al periodico disseccamento o inondazione del substrato. Sono state riscontrate 11 Forme Biologiche e il QBS massimale è pari a 123.

In base all'Indice Qbs-ar i suoli si possono suddividere in classi di qualità crescenti dal valore 0 fino a 7, la cui definizione è comunque ancora in fase di studio (Angelini et al.,2002). La classe di qualità delle stazioni oggetto dell'indagine è compresa fra il valore 3 (Stazione M003 Area Verde Quartu) e il valore 5 registrato nelle stazioni M002 - Area Sport e M004 - Percorso ad anello – come riportato in tabella 2.

Tab. 2 – Indice QBS-ar, numero delle Forme biologiche e relativa classe di qualità per ogni stazione. Stazione

M001 Stazione M002

Stazione M003

Stazione M004

QBS-ar 100 163 136 123

Forme biologiche 6 12 10 11

Classe di qualità 4 5 3 5

In base all'ambiente o alla destinazione d'uso del suolo (ecosistemi naturali e agrosistemi) sono stati indicati gli intervalli di QBS-ar riportati in tabella 3 (da Codurri M., et al., 2005, modificata); essi si riportano per permettere un confronto con i dati derivanti dall'indagine in oggetto, fermo restando che la maggior parte degli studi sul QBS-ar si riferisce a suoli dell'Italia Settentrionale, con caratteristiche

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pedologiche, climatiche, vegetazionali molto differenti dalle aree di indagine del Molentargius.

Tab.3 - Intervalli di Qbs-ar in diverse tipologie di suolo Tipologie di suolo in base all'ambiente o alla destinazione d'uso QBS-ar

Suolo arato 40-50

Barbabietola 40-60

Mais 40-100

Frumento 60-100

Erba medica 60-180

Prati stabili 90-180

Boschi 150-250

Con questa precisazione, i valori di QBS ottenuti apparirebbero elevati (tranne che nella stazione M001) Tuttavia il giudizio espresso, in assenza di precedenti indagini, ha carattere puntuale ed indicativo e pertanto sono necessarie ulteriori ricerche, su base spaziale e temporale più ampia, per poter convalidare quanto apparirebbe da questa prima attività di biomonitoraggio.

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4 Ringraziamenti

Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del progetto:

− gli studenti dell'Istituto Tecnico Industriale “Michele Giua” sede di Cagliari e Quartu Sant'Elena:

Cocco Mauro classe 3 Chimica Ambientale - Quartu

Fellmann Nicola classe 4 Chimica Ambientale - Quartu

Luridiana Alberto classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Marcialis Gianluca classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Pinna Efisio classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Piras Alessandra classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Pisanu Alberto classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Puggioni Giulia classe 4 Chimica Industriale -Cagliari

Vargiu Stefano classe 3 Chimica Ambientale - Quartu

− il Sig. Andrea Bottino tecnico dell'Arpa Piemonte, Dipartimento Provinciale di Asti, in qualità di esperto della fauna edafica

− il Prof. Bruno Ferino in qualità di insegnante presso l'Istituto Tecnico Industriale “ Michele Giua”

− il personale tecnico scientifico del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline nelle persone di Dott.ssa Laura Durante, Dr. Italo Cancedda, Dr. Pierluigi Delitala Dott.ssa Alba Gamba

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5 Glossario

1- ECOSISTEMA: insieme di tutti gli organismi viventi animali e vegetali che popolano un ambiente e di tutti i fattori non viventi caratteristici della specifica matrice ambientale.

2- FAUNA EDAFICA: insieme degli organismi animali che vivono nel suolo. 3- ECOLOGIA: scienza che studia le relazioni fra le comunità e l'ambiente. 4- INQUINAMENTO: alterazione dell'ambiente causata dall'impatto delle

attività umane. 5- BIOCENOSI la comunità delle specie che popolano un determinato ambiente. 6- BIOINDICATORE: organismi animali o vegetali particolarmente sensibili alle

alterazioni fisiche chimiche o biologiche dell'ambiente. 7- IPOGEO: habitat degli organismi viventi sotto la superficie del suolo. 8- CICLO BIOLOGICO: sequenza di eventi di natura biologica che caratterizzano

la specie che si susseguono una dopo l'altra.

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6 Bibliografia

− Angelini P., Fenoglio S., Isaia M., Jacomini C., Migliorini M., Morisi A.,2002. Tecniche di biomonitoraggio della qualità del suolo. Arpa Piemonte.

− Jacomini C., Nappi, P. Sbrilli, G. e Mancini, L., 2000. Indicatori ed indici ecotossicologici e biologici applicati al suolo: stato dell’arte. ANPA, RTI CTN_SSC 3/2000: 29 pp.

− Disponibile on-line all’URL:

− http://ctntes.arpa.piemonte.it/pubblicazioni/RTI_CTN_SSC_3_2000.pdf

− Miani N., Skert N., Grahonja R.,2004. Biomonitoraggio sperimentale del suolo tramite il metodo

− della qualità biologica del suolo (Qbs) e coleotteri terrestri quali bioaccumulatori di IPA. Provincia di Trieste

− Disponibile on-line all’URL:

− http://www.arpa.fvg.it/fileadmin/Informazione/Relazioni_annuali/Biomonitoraggio-TS/QBS_2004.pdf

− Codurri M.,Truzzi A., Bertonazzi M.C.,2005. Microartropodi del terreno. Consorzio del Parco Naturale dell' Oglio Sud

− Parisi V., 2001. La qualità biologica del suolo. Un metodo basato sui microartropodi. Acta Naturalia de “L’Ateneo Parmense”, 37, 97-106.