rassegna del 20-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7 PIACENZA______________________________________pag. 8 - 9 AGENZIE________________________________________pag. 10 - 13 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 20-09-2011

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rassegna del 20-09-2011

Transcript of rassegna del 20-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 7

PIACENZA______________________________________pag. 8 - 9

AGENZIE________________________________________pag. 10 - 13

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 20-09-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - Corriere

Cinquant’anni e ancora pre-cari. Sono i collaboratori sco-lastici rimasti fuori dalle gra-duatorie di fine agosto: per lo-ro (più di un centinaio) nes-sun contratto all’orizzonte.Esasperati, e senza prospetti-ve, sono saliti sul tetto di unascuola elementare in via dellaBeverara e ci sono rimasti perdieci ore fino a quando non èarrivata la comunicazione uf-ficiale di un incontro con l’as-sessore scolastico regionale edell’apertura di un tavolo tec-nico. Con il tam-tam di mes-saggi sul cellulare si sono da-ti appuntamento all’istitutocomprensorio 3, le Bottego,in occasione della direttaweb per l’inizio dell’anno sco-lastico.«Volevamo un minuto per

raccontare la nostra situazio-ne, la paura di non riuscire apagare le bollette a questaetà», raccontanomentre il cie-lo si rabbuia e minaccia piog-gia. Dopo il niet, per reazioneuna decina di collaboratori èsalita sul tetto dell’edificio: «Èstato facile, manca la sorve-glianza che dovremmo farenoi». Tra di loro, oltre al dele-gato Usb Francesco Bonfini,un ragazzo che entro le 16ogni giorno deve prendere unfarmaco salvavita e una cop-pia, marito e moglie, entram-bi personale Ata a spasso. Piùtardi arriverà anche la figlia,armata di coperte e caraffe dicaffè caldo. Fissi davanti alcancello anche due agenti del-la Digos e, di passaggio, an-

che una pattuglia dei carabi-nieri. Qualche goccia di piog-gia non ha spaventato gli «oc-cupanti» che minacciavano dirimanere per tutta la notte senon avessero ottenuto incon-tro con i referenti regionali: lapreside del-l’istituto, An-meris Vigara-ni, d’altra par-te non sareb-be stata di-sponibile a«concedere»il tetto oltrele 18.30.Sono scesi verso le 18 per-

ché l’appuntamento è per og-gi, nella sede della Regione,con l’assessore Patrizio Bian-chi, già dimostratosi sensibi-le alle rivendicazioni Ata: «Cisiamo sempre battuti contro itagli alla nostra scuola e conti-

nueremo a farlo. Esiste un gra-ve problema nazionale di ridu-zione degli organici da partedel Governo, già più volte de-nunciato, e comprendiamo labattaglia di questi lavorato-ri». Solidarietà anche dagli

e d u c a t o r i ,passati que-st’anno sottola gestione diun’altra coo-perativa e inagitazione, edall’assesso-re provincia-le all’istruzio-

ne e al lavoro, Giuseppe DeBiasi, che ha sottolineato il«rispetto che si deve anche al-la figura del collaboratore cheha sempre garantito la qualitànell'accoglienza a scuola».

Sarah Buono© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia il carcere il romenodi 27 anni che sabato seraha investito e ucciso conla sua auto un ciclista di20 anni, Demis Bassi,nei pressi di Mordano(Imola). Il giudice LetizioMagliaro ha convalidatol’arresto e disposto idomiciliari. Il giovaneromeno è indagato peromicidio colposoaggravato dalla guida instato di ebbrezza. (g. r.)

La protesta degli ausiliari fuori graduatoria

La Procura ha fatto ricorsoal tribunale del Riesamecontro la scarcerazione deitre romeni arrestati neigiorni scorsi dopo aversvaligiato una tabaccheriadi via Zanardi. Per i tre,ritenuti autori di un’altraventina di «spaccate», ilquestore VincenzoStingone ha dispostol’allontanamento dall’Italiaper motivi di ordinepubblico e sicurezza. (g. r.)

Ha ucciso un ciclista,ottiene i domiciliariSenza prospettive

Gang delle tabaccherieIl pm fa ricorso

Ha bloccato il trafficogridando agliautomobilisti: «Vi arrestotutti, sono un poliziotto».È lo show messo in attodomenica sera alle 21.30,in viale Pietramellara(davanti alla stazione), daun bolognese di 41 anni.L’uomo, ubriaco, ha primainfastidito i clienti in unbar, per poi uscire instrada. Dopo l’arrivo dellapolizia è stato bloccato edenunciato (d. m.).

Le novità fra i banchi Avvio «patriottico» al Fermi, assenze controllabili online al Minghetti

Brevi

10 ore

MORDANO (IMOLA)

Si sono arrampicati in 20:«Volevamo parlare in direttaweb. Salire? È stato facile,la vigilanza spetta a noi»

17 COLPI IN DUE MESI

Denunciato ubriaco:«Dirigeva il traffico»

Primo giorno con sorpresa per moltiliceali. Ad accogliere i «primini» neidue licei classici cittadini, Minghetti eGalvani, c’erano i rispettivi presidi, Fa-bio Gambetti e Sofia Gallo, emozionatiquasi come gli studenti. «Ho letto i no-mi di tutti e mi sono raccomandata dimostrare rispetto e passione — spiegala Gallo —. Li ho visti particolarmenteeducati e silenziosi, sono contenta, il no-stro compito è renderli persone colte ca-paci di muoversi con disinvoltura nelmondo». Grazie anche alle tante opzio-ni internali previste al Galvani, tra cuiquella di un corso quinquennale di cine-

se-mandarino con attestato finale.Nella storica rivalità classica, Gambet-

ti «si difende» inaugurando il registroelettronico— «anche le famiglie potran-no verificare presenze e voti, ho appenamandato a tutti i docenti una mail diprova»— e un corso di formazione sul-la riforma Gelmini dedicato agli inse-gnanti: «Sarà tenuto da quelli che l’han-no scritta, i veri esperti, avremo una no-vantina di docenti in giro per la scuo-la», dice il preside del Minghetti.

Più lungo il giro di una classe delloscientifico Sabin, attualmente a Perth inAustralia per uno scambio di tre setti-

mane. Il diario è aggiornato sul sito delliceo e la preside, Alessandra Francucci,non vede l’ora di ricevere gli australia-ni, attesi ad aprile, e di accendere le nuo-ve lavagne interattive: «Abbiamo vintoun finanziamento della Fondazione delMonte per cinque nuove lavagne, l’80%delle classi del biennio ne avrà una».

Al Fermi il preside Maurizio Lazzari-ni ha regalato una copia della Costituzio-ne ai ragazzi di quinta. Gli studenti, inpalestra, hanno iniziato l’anno cantan-do l’inno di Mameli.

S. B.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dall’innodi Mamelial registroelettronico

La scuola ricominciacon i bidelli Usb sul tettoL’assessore li fa scendere

Ventiausiliarihannooccupatoper 10 oreil tettodellescuoleBottegoallaBeverara

Primo giorno Precari in rivolta alle Bottego, alla Beverara: «Non sappiamo come pagare le bollette». Oggi incontro in Regione

VIALE PIETRAMELLARA

7CronacaCorriere di Bologna Martedì 20 Settembre 2011

BO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 24 BOLOGNAPROVINCIA MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

PRIMOGIORNODISCUOLA NELLANUOVAALACI SONO17AULE,DUELABORATORI,UNAPALESTRAEUNAAULAMAGNAPERUNTOTALEDI QUASI TREMILAMETRI QUADRATI

NELCOMUNEMONTANOÈTUTTOREGOLAREILSINDACO: GLI INSEGNANTI CI SONO,COSÌ COMEGLI ASSISTENTI SCOLASTICI

CARENZADI BIDELLI NEGLI ISTITUTI DELLABASSAABUDRIONEMANCANODUEALLEMEDIEEALLEELEMENTARISONOSOTTODI UNO

SAN LAZZARO INAUGURA L’ISTITUTO MATTEI MONGHIDOROBRILLA POSTI VUOTI INGUARDIOLALEDIFFICOLTÀPIÙNOTEVOLI SI VERIFICANOALLEMATERNE DOVE, INMANCANZA DI ADDETTI,LE FAMIGLIE PROVVEDERANNO ALLEMERENDE

AMERENDACONMAMMAEPAPÀ

di DANIELE PASSERI— SAN LAZZARO —

ALL’AVVIO dell’anno scolasti-co 2011-2012, San Lazzaro ha pre-sentato i suoi compiti delle vacan-ze: il Consiglio comunale in sedu-ta congiunta e straordinaria con ilConsiglio provinciale, ha inaugu-rato ieri mattina la nuova aladell’istituto Mattei. Un amplia-mento di oltre 2.800 metri quadra-ti, che fornisce alla scuola superio-re 17 nuove aule, 2 laboratori in-formatici, un’aula magna ed unapalestra, come frutto del piano diriqualificazione provinciale di 3plessi tra Bologna, Casalecchio eSan Lazzaro per un investimentocomplessivo di oltre 12 milioni dieuro. Erano presenti la presidentedella provincia Beatrice Draghet-ti, con Giuseppe De Biasi, assesso-re provinciale all’Istruzione, for-mazione e lavoro, l’assessore pro-vinciale ai Lavori pubblici MariaBernardetta Chiusoli, il sindacoMarco Macciantelli, ed il vicesin-daco ed assessore alla Qualità edu-cativa Giorgio Archetti. Quest’ul-timo ha fatto il punto sulla situa-zione nelle aule sanlazzaresi,all’apertura dei cancelli. «I ragaz-zi aumentano, quest’anno sono4.912 ma non c’è personale a suffi-cienza per garantire la qualità deiservizi come alla scuola di via For-nace. Pertanto — spiega Archetti— è stato necessario intervenireda parte nostra con 4 assistentiscolastici. Un impegno è di69.200 euro. In questo modo dob-biamo destinare delle risorse chealtrimenti potremmo usare per al-tri interventi, sempre in ambitoscolastico». Non capisce, Archet-ti, «come sia possibile che a Bolo-gna e provincia abbiano perso ilposto 165 bidelli precari», a fron-

te di un bisogno crescente ovun-que. Il fronte pare schierato, loro,i Comuni, obbligati per legge afornire la scuola alla popolazionedei più piccoli; l’‘altro’, lo Stato,non «fornisce gli strumenti».

FRANGENTE ancor più compli-cato si presenta a Monterenzio,

dove la dirigente dell’istituto com-prensivo locale Filomena Massa-ro si è trovata ad un bivio: «Peraprire la scuola con soltanto 9 col-laboratori (di cui uno inidoneo)su 5 plessi — spiega con rammari-co —, sono stata costretta a faredei contratti di pochi giorni conun’impresa di pulizie: l’unico mo-do per assicurare l’igiene». Tutto

senza aiuti, attingendo soltantodal fondo ordinario di funziona-mento, cioè 2.000 euro all’anno.L’sos è lanciato, «cosi — conclu-de la preside — non posso andareavanti per molto».A Monghidoro, invece, a dettadel sindaco Alessandro Ferretti,«è tutto regolare, gli insegnanti cisono, i bidelli anche».

Scendendo in pianura verso Ozza-no, il problema denunciato dalsindaco Loretta Masotti è la man-canza di un’insegnante per la ma-terna, «abbiamo spazi ma pochepersone». Mentre a Castenaso, lecriticità ci sono state soprattuttocoi bidelli. Ma, osserva l’ assesso-re alla Scuola Andrea Biagi, «sia-mo riusciti a tamponarle».

— BUDRIO —

SUONA la prima campanella, aBudrio, e ci sono già degli assen-ti. Si tratta dei bidelli che a cau-sa dei tagli, hanno subito anchequest’anno una riduzione. Cene sono due in meno all’istitutocomprensivo che si occupa dellemedie e uno in meno alla dire-zione scolastica che invece, gesti-sce le elementari. La preside Pa-trizia Parma cerca di arrangiar-si: « Bisogna cercare di riorga-nizzare il servizio». A togliere ilposto ai bidelli sono le agenziedi pulizia. «In tre anni ho ‘per-so’ tre colleghi — dice PasqualeIntessitore — ma è sbagliatopensare che bastino queste im-prese di pulizie per sostiuirci.Noi bidelli ci occupiamo dellesegreteria, della portineria e an-che del facchinaggio. Ci sono,ad esempio, 70 banchi da sposta-

re nei piani inferiori e toccheràa noi farlo».

UNA VITA sotto stress, nontanto diversa da quella dei preca-ri. Gianni Di Prenda è un inse-gnante di sostegno a Budrio:«Ogni anno un contratto di unanno, ogni anno una scuola di-versa. Ma i più penalizzati sonoi ragazzi che non possono fare af-fidamento sulla continuità di-

dattica. Soprattutto con l’handi-cap sarebbe importante averesempre lo stesso docente». C’erachi, ieri mattina, aspettava il ni-pote all’uscita di scuola.Davide Lombardi e Giusy Anto-nizzo sono più emozionati del fi-glio: «Per lui è il primo giornodelle medie. Abbiamo solo lui evogliamo che senta il nostro af-fetto. Anche i genitori vivono ilprimo giorno con ansia».

Matteo Radogna

BUDRIO

Mancano gli insegnanti di sostegno«Ma chi ci rimette sono i ragazzi»

— CASALECCHIO —

A CASALECCHIO l’anno sco-lastico delle superiori si aprecon un numero di iscrittiall’istituto tecnico commercia-le (1238) che per la prima voltasupera quello del liceo scientifi-co (991). Il dato registra iltrend di crescita costantedell’Itc ed un leggero calo delDa Vinci. In leggera crescita an-che il numero degli studentidell’alberghiero.I quasi 2mila studenti della val-le del Reno ieri hanno iniziatole lezioni in un clima general-mente sereno e con tutte o qua-si tutte le cattedre assegnate.«Diciamo che le difficoltà mag-giori le registriamo relativa-mente al personale ‘Ata’ (bidel-li) — spiega l’assessore all’istru-zione Elena Iacucci — decisa-

mente ridotto con riflessi pe-santi in particolare nella scuoladell’infanzia. Per il resto non sisegnalano problemi particola-ri».

QUALCHE elemento di diffi-coltà in più si registra a Zola,dove sui banchi sono tornaticomplessivamente 2165 studen-ti. Anche qui il deficit di perso-nale Ata ha costretto i dirigentiad uno sforzo organizzativo pergarantire i servizi essenziali.«Speravamo nell’assegnazionedelle due maestre che ci avreb-bero consentito di avviare unasezione in più della scuola ma-terna — dice l’assessoreall’istruzione del Comune diZola, Mauro Carboni — , cosìda soddisfare anche le richiestedi una ventina di famiglie rima-ste in lista di attesa».

Gabriele Mignardi

In Appennino la scuola

La carica dei 1700 piccoli pianoresiA Rastignano genitori imbianchini

inizia senza intoppi

Valle del Savena e Budrio, i primi assentiA San Lazzaro il Comune interviene con 4 assistenti. A Monterenzio solo 9 collaboratori

sono i bidelliper cinque plessi

CASALECCHIO

Iscrizioni: il tecnico Salveminibatte il liceo Da Vinci

Rispondono in modo positivo i dirigenti scolastici degli istitutiprimari e secondari dell’Appennino. L’organico risulta quasi alcompleto e rispetto agli anni scorsi non si evidenziano particolaridifficoltà. «Con l’organico siamo al 90% — dice Francesco CosmaAbbruzzese, vicepreside del ‘Montessori - Da Vinci’ di Porretta —e la situazione non è cambiata rispetto agli scorsi anni. Il veroproblema sono i colleghi precari, sempre più in aumento». Sullastessa linea anche Salvatore Caratozzolo, vicepreside del ‘Fantini’

di Vergato: «Scontiamo i normali vuoti d’organico, resta invariatoil numero delle classi mentre aumenta leggermente il numerodegli studenti». Un po’ più critica Teresa Daguanno, dirigente del‘Caduti della Direttissima’ di Castiglione: «Permane qualchedifficoltà con la pubblicazione delle date di convocazione deidocenti rispetto a quelle delle nuove graduatorie». Soddisfatta delbuon inizio anche Maddalena Degli Esposti, dell’IstitutoComprensivo di Marzabotto, che evidenzia l’attaccamento allascuola dimostrato da molti genitori del posto.

IN CLASSERagazzifuori dallescuolemedie diBudrio

Se non ci fosse stato l’intervento dei genitori armati di pennelli, glistudenti della media di Rastignano, ieri gli studenti avrebbero trovatola scuol imbrattata dai writers. A parte questo la realtà scolasticapianorese è iniziata nella normalità per i circa 1700 piccoli pianoresidi cui 116 ai nidi, 385 alle materne, 780 alle elementari, 397 allemedie. « Tutto normale nei nidi comunali – spiega Franca Filippini –con liste d’attesa azzerate». Le difficoltà più notevoli si verificanonella scuole materne dove il Comune dovrà intervenire, in mancanzadi addetti, per la distribuzione del cibo mentre le famiglie dovrannoprovvedere alle merende. Sotto controllo la situazione alle elementarimentre l’amministrazione ha previsto di intervenire provvedendo asovvenzionare la presenza di alcuni educatori di supporto persituazioni di ragazzi ‘diversamente abili’.

Paolo Brighenti

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - Informazione2 MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

Per dieci ore un gruppo di collaboratori scolastici è rimasto in cima all’edificio delle elementari Bottego

Bidelli senza lavoro salgono sul tettoVittime dei tagli. Sono scesi dopo la promessa di un incontro in RegioneLa prima campanella ha

fatto rima con protesta:ieri a Bologna l’aper turadell ’anno scolastico, segna-to da una crisi e da tagli senzaprecedenti, è stata accompa-gnata dalla protesta di seicollaboratori scolastici rima-sti senza lavoro che, insiemea un delegato Usb, sono salitialle sette e mezza di mattinasul tetto delle scuole ele-mentari Bottego, in via dellaBeverara, da dove sono scesisolo dieci ore dopo, con larassicurazione di un incon-tro, che dovrebbe svolgersioggi, con l’assessore regio-nale alla scuola Patrizio Bian-ch i .

La decisione di salire sultetto è stata presa dai bidelliper protestare contro la per-dita del posto di lavoro e con-tro le condizioni «in cui vie-ne ridotta la scuola pubbli-ca». Si tratta di lavoratori conun’età media di cinquant’an -ni che già dalla fine di questomese non sapranno come farfronte alle spese delle loro fa-miglie. I bidelli sono rimastisenza lavoro a causa dei taglial personale Ata nella scuolapubblica. «Abbiamo chiestoalla Regione di aprire un ta-volo tecnico per trovare unasoluzione per le centinaia dibidelli rimasti senza lavoro,ma anche per dare una rispo-sta alle scuole che non rie-scono ad aprire senza perso-nale - ha spiegato dal tettodelle Bottego il leader dell’U-sb scuola, Francesco Bonfini- aspettiamo di sapere la datain cui quel tavolo verrà fissa-to, solo allora scenderemo».Intanto nella scuola elemen-tare si stanno svolgendo le le-zioni. Inizialmente i bidelli e-rano arrivati davanti allascuola per volantinare espiegare ai genitori la loro si-tuazione. Poi hanno chiestoalla preside, Amneris Vigara-ni, di poter partecipare alladiretta web promossa dallaRegione in occasione del pri-mo giorno di scuola, con in-terventi di Bianchi e del go-vernatore Vasco Errani. Lapreside però ha rifiutato (ladiretta era solo su «argomen-ti didattici») e loro per prote-sta sono saliti sul tetto, ini-zialmente in 14, poi rimastiin sei. «Alla diretta web - han-no protestato - ha partecipa-to anche una scuola privatadei salesiani, qui vicino, invia Jacopo della Quercia, anoi invece hanno negato l’in -tervento di un minuto». Lagiornata passa tra solidarietà

(i bidelli incassano quella delCollettivo autonomo stu-dentesco e la vicinanzadell’assessore provincialeGiuseppe De Biasi, secondoil quale la protesta «è una for-ma di esasperazione dei lavo-ratori che ci testimonia il gra-ve senso di abbandono del si-stema scuola») e controllidella Digos e dei vigili urba-ni, finché la preside non dàloro un ult imatum: al le18.30 deve chiudere la strut-tura, e loro devono scende-re. Una scadenza non gradi-ta, tanto che i manifestanticominciano ad attrezzarsi

con le tende per passare lanotte sul tetto. Poi però arri-va la rassicurazione da vialeAldo Moro: oggi pomeriggioalle 16 una delegazione di la-voratori, insieme all’Usb, in-contrerà l’assessore Bianchi:«La Regione si è sempre bat-tuta contro i tagli alla nostrascuola e continuerà a farlo -ha detto l’assessore - secon-do le proprie competenze.Esiste un grave problema na-zionale di riduzione degli or-ganici da parte del governo ecomprendiamo la battagliadi questi lavoratori nella lorovertenza». Per venerdì matti-

na invece è in calendario untavolo tecnico in Regionesulla situazione delle centi-naia di bidelli rimasti senzalavoro a causa dei tagli. Così,dopo dieci ore, i sei bidellistaccano bandiere e striscio-ni e scendono dal tetto. Mal’Usb non si ferma e dà ap-puntamento agli educatoriin rivolta, con genitori e in-segnanti, per lunedì prossi-mo, per un sit-in in PiazzaMaggiore dalle 15.30, in con-temporanea al consiglio co-munale straordinario suglieffetti della crisi.

(pf)

L’INAUGURAZIONE

Taglio del nastroL’inaugurazione dell’anno

scolastico ieri all’istituto Mattei diSan Lazzaro. Alla cerimonia hanno

partecipato tra gli altri la presidentedella Provincia di Bologna, Beatrice

Draghetti, e il sindaco di SanLazzaro Marco Macciantelli (nella

foto a destra con la fascia dellerelative istituzioni)

Dieci ore sul tettoI sei bidelli rimasti

senza lavoro e ildelegato Usb sul tetto

delle scuole elementariBottego in via della

B eve r a r aLa protesta è iniziata

ieri mattina con laprima campanella

dell’anno scolastico e siè conclusa dieci ore

dopo

ì

Festa a San Lazzaro che ospita il consiglio provinciale e inaugura il “n u ovo ” M a t te i

«Crisi, noi investiamo 19 milioni»Dalla Provincia fondi per gli istitituti scolastici. «Impegno concreto»

di Giancarlo Fabbri

«Q uella di oggi qui a San Laz-zaro, con l’apertura dell’a n-

no scolastico e l’in a ug ura zi on edell’ampliamento dell’Iis “Mattei”,è una festa. La festa di chi non vuo-le rinunciare alla crescita del no-stro Paese e delle nuove genera-zioni. Festa come celebrazionedell’istruzione come diritto e do-vere al quale non dobbiamo rinun-ciare. E l’ampliamento è uno deitanti segni, concreti, del nostro im-pegno per la scuola anche se cisono molte inadempienze, non no-stre, e una grave emergenza data

da una manovra finanziaria senzaprecedenti che si somma ad al-t re » .

Lo ha detto ieri il presidente del-la Provincia, Beatrice Draghetti,che nell’Itc Teatro di San Lazzaro,ha partecipato a una seduta con-giunta dei consigli provinciale e

comunale, presieduta da StefanoCaliandro presidente dell’as si seprovinciale, per solennizzare i dueeventi aperta dalla proiezione diun filmato. Con Caliandro che hadefinito la scuola come «strumen-to di emancipazione perché lo stu-dio è l’unica arma per la formazio-ne delle coscienze e delle cono-scenze». Per Giuseppe De Biasi, as-sessore provinciale alla scuola, «o-gni anno c’è una difficoltà nuovama noi continueremo a investirenonostante le note difficoltà eco-nomiche». Maria Bernardetta Chiu-soli, assessore all’edilizia scolasti-ca e alla viabilità, ha rimarcato co-me «scuole e strade sono le vocipiù consistenti nel bilancio provin-ciale e sempre più onerose. Tra il2011 e il 2012 sono stati investiti,solo per le scuole, 19 milioni dieuro di cui 12 per ampliamenti del“Da Vinci” di Casalecchio, del “S a-

bin” di Bologna e del “Mattei” diSan Lazzaro. Con altri interventi al“Coper nico”, al “G a l va n i ” e all’I s t i-tuto d’Arte». Complessivamentel’investimento ha messo a dispo-sizione 63 aule, 13 laboratori, duepalestre e tre spazi attrezzati, dueaule magne e tre biblioteche.

Per il sindaco, Marco Macciantel-li, «a fronte di un fasullo federa-lismo su enti locali e sulla scuolasono piovute mazzate. Con l’a m-pliamento del “Mattei”, un vero in-tervento di riqualificazione urba-na, dobbiamo gratitudine alla Pro-vincia; tenendo presente che lametà degli studenti viene a SanLazzaro da Bologna o da altri co-muni della provincia bolognese. Eche le strutture sono importantima lo sono di più le persone chelavorano nella scuola per formare icittadini di domani». Infine Gior-gio Archetti ha dato i numeri: «Og-

gi le porte delle scuole di San Laz-zaro si sono aperte a 4.912 ragazzidi cui 433 stranieri e dobbiamocontinuare a resistere e lottare peruna scuola di qualità mentre man-ca il personale ausiliario che ciconsenta di poter aprire le scuole

tutte le mattine. Con il Comuneche si è dovuto assumere oneri di69.200 euro per sostenere l’or ga-nico dei bidelli. Senza contare chenel mandato abbiamo ampliato le“Fa n t i n i ”, inaugurato il nuovo poloscolastico “For nace” e aperto il ni-do d’infanzia “La Cicogna”».

n Grazie a PalazzoMalvezzi si sono realizzate63 aule, 13 laboratori, duepalestre e tre spazi attrezzati

n Personale ausiliario sottoorganico e il Comune sulSavena si assume oneri perquasi 70.000 euro

PRIMO

Campanella e proteste

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - RepubblicaCRONACA

BOLOGNA � II

MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

la Repubblica

LA CITTÀ E LA MOBILITÀ

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La soprintendenza promuove la giunta“Avanti con i T-Days, liberano il centro”Di Francesco: sarebbe bello ripeterli. Colombo: i bolognesi sono con noi

CENTRO

A PIEDI

A fianco, viaindipendenza

sabatosera. La

giunta hacalcolato un

afflusso di60mila

persone.Sotto,

l’assessore alTrafficoAndrea

Colombo

L’intervista

MARCO BETTAZZI

VALERIO VARESI

PRETI, giornalisti, politici e turistinon potranno più viaggiare se di-sporranno di un veicolo inquinan-te. È una delle novità dell’accordoregionale sulla qualità dell’ariache entrerà in vigore dal 3 ottobreal 30 marzo nella fascia oraria dal-le 8,30 alle 18,30. Dal 9 gennaio tor-neranno anche i giovedì senz’autoche restringeranno ancor più ilnovero dei veicoli abilitati a circo-lare. Lo ha annunciato l’assessorealla Mobilità Andrea Colombo

gongolante dopo il trionfo della«T» pedonalizzata, definita «lastrada giusta», lasciando presagi-re che in futuro esperimenti comequello dell’ultimo fine settimanasaranno riproposti ed estesi. Lagiunta ne discuterà stamattinanella sua riunione settimanale.

Intanto a Colombo arriva l’ap-poggio della direttrice regionaledei Beni Culturali Carla Di France-sco che ieri ha auspicato una pe-donalizzazione strutturale delcentro: «La condizione migliore ètogliere le macchine, arredo im-proprio della città». Non solo.L’associazione «Bologna pedona-le» ha già raccolto in pochi giorni4500 firme a favore della creazionedi isole cittadine riservate esclusi-vamente a chi cammina e pedala.E mentre l’assessore alle Attivitàproduttive Nadia Monti ricordache occorre anche la concertazio-ne con le categorie, queste ultimehanno voluto buttare un po’ di ac-qua sul fuoco dell’entusiasmo cheanima Palazzo d’Accursio. I com-mercianti di Ascom, pur parzial-mente soddisfatti, vorrebbero li-mitare la chiusura della “T” allabella stagione da maggio a settem-bre, mentre un lamento vero eproprio arriva dagli albergatori se-condo cui limitare l’accesso aglialberghi «creerà disagi» così comel’esclusione dalla deroga degliagenti di commercio. Ma di questaincipiente frizione l’assessore Co-lombo non ha voluto parlare ri-mandando il problema ai prossi-mi mesi quando verrà al pettine

anche il nodo di «Sirio» a Nataleche i negozianti vorrebbero spen-to.

Intanto ieri è stato presentatol’accordo di cui si parlava per fron-teggiare la prevedibile emergenzada polveri sottili che si presentaogni autunno. Si parte già da unvalore critico di 32 superamentidella media giornaliera da gen-naio a marzo contro un limite di35. Forse anche per questo la no-vità è un ulteriore giro di vite suiDiesel, tanto che fin dal 3 ottobrenon potranno circolare anchequelli euro 2. Inoltre sono state

cancellate otto delle ventisette de-roghe previste. Dei preti, dei poli-tici, dei turisti che accedono aglialberghi e dei giornalisti si è detto.Le altre categorie che dovrannofermarsi se viaggeranno con mez-zi non idonei, sono gli agenti dicommercio (contrassegno “A”), iveicoli con targa di prova, quelliche effettuano riprese cinemato-grafiche e quelli che si recano aicollaudi.

I divieti di circolazione dal lu-nedì al venerdì (8,30-18,30) ri-guarderanno tutti i mezzi pre euroa benzina, i citati Diesel fino al-

l’euro 2 (compreso) e i motorini adue tempi pre euro. I giovedìsenz’auto, invece (dal 9 gennaio al30 marzo) resteranno ferme tuttele auto a benzina dall’euro 4(escluso) in giù, tutti i Diesel finoall’euro 3 (compreso, ammessoquello col fap di fabbrica) e i moto-rini e le moto a due e quattro tem-pi pre euro ed euro 1. Potrannosempre circolare i mezzi a gas (me-tano e gpl), elettrici e ibridi (con ilmotore elettrico). Dalle restrizionisono esclusi la tangenziale e i per-corsi per i parcheggi scambiatori.

Il traffico

COLOMBO

Secondo l’assessorealla Mobilità, quellaintrapresa con lachiusura della “T” èla strada giusta perrendere la città piùvivibile

DI FRANCESCO

La direttrice dei Beniculturali (foto sotto)è d’accordo sullachiusura: «Le autovanno tolte, sono unarredo impropriodella città»

I COMMERCIANTI

L’Ascom va cauta eritiene che lechiusure della “T”debbano esserefatte solo nella bellastagione. Allarmedegli albergatori

GLI ECOLOGISTI

L’associazioneBologna pedonaleintende renderestabili le zone perchi cammina epedala. Già raccolte4500 firme a favore

Il presidente Ascom avverte il Comune: replicare i T-Days non basta al commercio, occorrono investimenti

Postacchini frena gli entusiasmi in città“Questo successo non diventi un alibi”

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ELEONORA CAPELLI

«NON è vero che noi commer-cianti non siamo mai contenti, male cose vanno fatte per bene. I T-Days sono stati una festa, ma re-plicare questo modello tutti iweek-end o tutti i sabati sarebbecomplicato e non aiuterebbe af-fatto il commercio. Bisogna seder-si a un tavolo per parlare di inve-stimenti, il successo di questi duegiorni non deve diventare un ali-bi». Enrico Postacchini, presiden-te Ascom, non arretra di fronte al-le migliaia di persone che hannoinvaso la T del centro storico pe-donalizzata sabato e domenica.

Postacchini, possibile che lafolla che ha partecipato ai T-Days

non abbia favorito per nulla ilcommercio di botteghe e bouti-que?

«Gli unici esercizi che hannofatto buoni affari sono i bar, manon per questo noi diciamo chenon è stata una bella iniziativa. Loè stata, come una festa e non comemodello per la mobilità. Adesso gliassessori non possono dire: siamogià a posto, lo facciamo tutti i gior-ni. Con il maltempo sarebbe tuttodiverso e per Natale non può an-dare bene. Non si possono co-stringere le persone a fare 3 chilo-metri a piedi per comprare lestrenne».

Perché? In fondo passeggian-do le vetrine si vedono anche me-glio...

«Alcune stradine limitrofe alla Tsono state prese d’assalto comeparcheggi “selvaggi”, mentre igiovani sono stato il pubblico piùrappresentato. Bisogna fare in

modo che l’accesso al centro siaordinato, con parcheggi struttu-rati, in modo da portare anche lepersone che spendono, cioè chevogliono ad esempio comprare

un televisore e portarselo a casa.Se non ragioniamo così, questopubblico andrà sempre nei centricommerciali».

I T-Days volevano proporreanche un cambiamento cultura-le, cioè far saltare l’equazione traapertura al traffico, centro affol-lato e acquisti. Secondo lei invecela formula rimane in piedi?

«Noi abbiamo sostenuto l’ini-ziativa e siamo contenti di averlofatto, ma siamo chiari: il modelloda portare avanti è quello dellepiccole isole pedonali raggiungi-bili in auto con facilità. Il proble-ma dei parcheggi è imprescindibi-le, e bisogna cominciare a parlaredi investimenti».

“Servono parcheggistrutturati, in mododa portare in centroanche le personeche spendono”

Giornate senz’auto,il Comune togliele deroghe perpreti, giornalisti,politici e turisti

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - Unità

causa dei tagli ai docenti ha cambia-to 5 professori della stessa materiain 4 anni. Ma le magagne del Sabinsono comuni a tutti gli istituti bolo-gnesi. L’Asabo (Associazione scuoleautonome Bologna), in risposta al vi-cedirettore generale dell’Ufficio Sco-lastico Regionale che ha parlato di«situazione complessivamente ordi-nata ed equilibrata», replica: «Lascuola è in difficoltà. I problemi cisono e vanno discussi». All’IstitutoMattei, ad esempio, spiega la presi-de Maria Luisa Quintabà - mancanoi tre quarti della segreteria, sono di-minuite le ore di sostegno ai disabilie le prime arrivano a contenere, spes-so, 28 alunni». Al liceo scientifico Ri-ghi, si sono dovute accorpare delleclassi - si lamenta il preside Domeni-co Altamura - «ce ne sono tante mol-to numerose e, per poter far studiare

a 300 studenti che hanno richiestola seconda lingua, dovranno pagarei loro genitori». «Del resto - commen-ta - si sono perse 2 ore di inglese in 5anni cosa ci si può aspettare? La co-sa più ridicola è che il Ministero havoluto che alle medie si studiassero2 lingue per poi trascurarle alle supe-riori». Ma ci sono problemi ancheper le pulizie. «Nella scuola di SanBenedetto di Sambro dove ho la reg-genza, addirittura, - racconta Alta-mura - dopo i tagli sono rimasti 11collaboratori scolastici per 8 plessi».Del resto, la preside Filomena Massa-ri, reggente nella scuola media Fal-cone e Borsellino dell’Ic di Monte-renzio, ha a disposizione solo un bi-dello. Finora non ha avuto nessunarisposta alle sue proteste da partedell’Ufficio Scolastico e, nei prossi-mi giorni, a partire da oggi, la scuolapotrebbe chiudere perché non posso-no essere assicurate le pulizie. Nonse la passa bene neanche VittorioBiagini, preside dell’Istituto Com-prensivo di Pianoro: 950 studenti esolo 10 bidelli. «Impossibile con que-sti numeri - commenta - assicurarela sorveglianza degli studenti» pernon parlare delle «gravi difficoltà dipulizia e igiene». Anche a Pianoro,come in tante altre scuole, sono au-mentate le ‘classi pollaio’ e diminuitigli educatori e gli insegnanti di soste-gno per i disabili. E proprio sull’assi-stenza ai portatori di handicap, giànel primo giorno di inizio delle lezio-ni, si sono evidenziate le difficoltà ele carenze legate ai tagli. Le segnala-zioni più gravi arrivano dagli educa-tori che denunciano una cospicua di-minuzione delle ore di sostegno che,in alcuni istituti, supera il 50%. « Ilrischio - avverte Fiammetta Colapao-li, presidente del Cad (Coordina-mento associazioni disabilità) - èche le famiglie tornino a chiudere ifigli in casa ma prima che accada lot-teremo». E intendono battagliare an-che gli studenti del Cas che ieri han-no organizzato un presidio con vo-lantinaggio davanti al Liceo Sabin,attaccando al cancello uno striscio-ne con la scritta «Start Again, versoun nuovo anno di fuoco». Lo stesso‘saluto’ al primo giorno di scuolal’hanno dato in altri 7 Istituti dellacittà (Arcangeli, Serpieri, Minghet-ti, Pacinotti, Belluzzi e Aldini). Il 7ottobre scenderanno in piazza nonsolo contro i tagli ma, insieme allarete nazionale ‘Studaut’, anche con-tro il debito pubblico «che non vo-gliamo pagare sacrificando la scuo-la».❖

Dopo i ricercatori universi-tari e i cassintegrati, i tettidiventano lo scenario del-la protesta dei bidelli bolo-

gnesi rimasti senza incarico. Ierimattina 14 collaboratori scolasticiiscritti all’Usb cui quest’anno non èstato confermato l’incarico (in tuttosono circa 150) sono saliti per prote-sta sul tetto dell’Istituto Comprensi-vo Lame di via della Beverara.

La decisione è scaturitadal rifiu-to della dirigente scolastica dell’Isti-tituto Anna Meris Vigarani di am-metterli alla diretta web organizza-ta dalla Regione (dalle 10 alle 12) inoccasione del primo giorno di scuo-la: erano previsti collegamenti dascuole delle diverse province ed an-che interventi dell'assessore regio-nale alla Scuola, Patrizio Bianchi(in collegamento da Modena), e delpresidente della Regione Vasco Erra-ni (da Faenza). I collaboratori scola-stici avrebbero voluto raccontare ildisastro che vivono: in media hanno50 anni di età, hanno sempre lavora-to a scuola come bidelli e adesso, acausa dei tagli governativi alla scuo-la pubblica, si ritrovano senza lavo-ro e senza possibilità di sfamare lefamiglie. «Quel che davvero fa indi-gnare – ha detto il leader dell'Usbscuola di Bologna Francesco Bonfi-ni – è che ci sarebbe disperato biso-gno nelle scuole della loro presen-za, visto che alcune sono già sotto iparametri di legge per quanto ri-guarda sorveglianza e pulizia». Nelpomeriggio sul tetto c’ erano ancorasei bidelli in attesa che dalla Regio-ne arrivasse il via libera al vertice ri-chiesto. «Noi chiediamo alla Regio-ne di attivare fondi propri da dare

alle scuole per pagare questi lavo-ratori che sono necessari al corret-to funzionamento degli istituti –ha spiegato Bonfini – ci rendiamoconto che sarebbe compito del Go-verno, ma gli enti locali non posso-no permettere questa distruzionedella scuola pubblica programma-ta da Gelmini e Tremonti». L’asses-sore regionale Bianchi si è detto di-sponibile ad incontrare i rappre-sentanti dei lavoratori oggi alle16, ma un (ennesimo) summit, se-condo Usb, non basta. «Non ci ser-vono pacche sulle spalle ma un ta-volo tecnico che metta subito incampo azioni concrete. Abbiamosempre apprezzato il lavoro dellaRegione finora, dai ricorsi all’atti-vazione di fondi dedicati l’annoscorso, speriamo che continuinocosì nonostante siano stati lasciatisenza fondi anche loro». Nel pome-riggio è arrivata la solidarietà de-gli educatori comunali, impegnatinella vertenza per salvare i posti dilavoro, e dell’assessore provincia-le alla Scuola Giuseppe De Biasi:«Si tratta di una forma di esaspera-zione dei lavoratori che ci testimo-nia il grave senso di abbandonodel sistema scuola». «Il taglio delpersonale Ata è passato un po’ insecondo piano a causa di quellodei docenti - aggiunge De Biasi -ma la protesta di oggi sottolineache ci sono molte scuole che ri-schiano di non riuscire a garantirel'apertura o i rientri pomeridiani,anche se hanno la disponibilità didocenti». I bidelli sono scesi dal tet-to alle 18,30 – la preside aveva an-ticipato che in caso contrario liavrebbe fatti sgomberare per chiu-dere la scuola - soddisfatti della di-sponibilità mostrata da Bianchiche, oltre all’incontro di oggi, hagarantito l’apertura di un tavolotecnico per il 23.❖

Vasco Errani (presidente Regione)«Ai dubbi della crisi, l’Emilia-Romagna vuole opporre

delle certezze: la prima è che per noi il sistema formativo èla risorsa più importante, il nostro patrimonio».

Lescuole di Bologna adottino cip-pi e lapidi della Resistenza: in mo-

do da garantirne la manutenzione, maanche il passaggio della memoria allegiovani generazioni. È la proposta-ap-pello lanciata dall’Anpi. «Non vi è luogodella nostra provincia - si legge nella ri-vista “Resistenza” - che non sia segna-to da un episodio di lotta di Liberazio-ne». Per preservare lapidi e cippi dall’in-curia, la soluzione potrebbe esserechiedere alle scuole «l'assunzione del-la tutela» dei monumenti vicini.

Ammontano a 12 milioni di eurogli investimenti realizzati dalla

Provincia (856.000 euro la quota ero-gata da Regione e Stato) per conclude-re, entro l'avvio dell'anno scolastico2011-2012, tre interventi di ampliamen-to ai licei Da Vinci di Casalecchio di Re-no e Sabin di Bologna e l'istituto Matteidi San Lazzaro (la nuova ala è statainaugurata proprio ieri). A fornire i datiè Maria Bernardetta Chiusoli, assesso-re ai Lavori pubblici di Palazzo Malvez-zi, che ieri a San Lazzaro ha partecipa-to insieme alla presidente Beatrice Dra-ghetti al Consiglio provinciale straordi-nario per il primo giorno di scuola.

Beatrice Draghetti (presidente Provincia)«Chi investe in scuola - noi mettiamo sul piatto 12

milioni di euro - vuole un'Italia solida e forte, chi boicottae non manutende la scuola è ladro di futuro».

La tournee del Teatro comunale di Bologna in Giappone «prosegue con notevolesuccesso di pubblico e critica», dimostrando «ancora una volta chela grande musicaitalia-na è il nostro miglior biglietto da visita ed una delle espressioni culturali più apprezzate siain Giappone che in tutto il mondo».

L’Anpi alle classi: «Adottatei monumenti partigiani»

Il caso

Comunaleancora inGiappone

Bidelli sul tettoLaGelminine ha tagliati 150Così hanno protestato 14 collaboratori scolastici aderentiall’Usb dell’istituto comprensivo Lame di via della Beverara«Abbiamo famiglia e non sappiamo come sfamarla»

VALERIA [email protected]

Dalla Provincia, 12 milioniper tre nuovi ampliamenti

IIIMARTEDÌ

20 SETTEMBRE2011

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

BOLOGNA - Unità

5 domande a

Avanti tutta con la pedona-lizzazione della “T”. Maattraverso un percorsoconcordato con tutte le ca-

tegorie coinvolte nella rivoluzione.A cominciare dai commercianti. Il“day after” la prima due giorni distop ad auto e scooter in centro, lagiunta Merola incassa un successoda 60mila pedoni e ciclisti a spassoper vetrine e ristoranti, e guarda aiprossimi passi verso misure piùstrutturali di blocco del traffico.Preannunciando l’imminente con-vocazione di un summit con le asso-ciazioni di categoria, in vista di futu-ri “T-days”. E, in attesa di questi,stringendo ulteriormente sulle de-roghe a circolare anche il giovedìnelle giornate di stop ai mezzi inqui-nanti.

«Il bilancio ci dice che l’iniziati-va è stata un successo, ma dovremofare un bilancio con chi ha parteci-pato all’iniziativa - il giudizio dell’as-sessore comunale alla Mobilità An-drea Colombo -. Sarà quella la sede

per pensare a come andare avanti».Nuovi blocchi in occasione di manife-stazioni prima del Natale? Uno stopper le festività di dicembre? «Valute-remo. Per ora l’importante è che ab-biamo iniziato ad incidere dal puntodi vista culturale». Più cauta la colle-ga al Commercio, Nadia Monti, chegiudica «da valutare» il “no” espressoda Ascom su altre iniziative nella sta-gione invernale. Ieri mattina, i due as-sessori si sono riuniti con il coordina-tore di giunta Matteo Lepore, LucaRizzo Nervo (Salute) e Alberto Ron-chi (Cultura) per fare un primo bilan-cio: e l’obiettivo ora è attendere i feed-back dal mondo del commercio. Ol-tre 4.500 le firme pro-pedonalizza-zioni raccolte, in due giorni, dall’asso-ciazione per «Bologna pedonale». An-che per questo, esulta il presidentedei Verdi bolognesi Filippo Bortolini,«bisogna replicare i “T-days”, sotto lefeste natalizie o in concomitanza di

fiere come il Motor show». Se poi, inProvincia, l’assessore all’AmbienteEmanuele Burgin giudica la due gior-ni off-limit per auto e moto un’inizia-tiva «bellissima», ad Imola il Pdl gri-da alla “merolizzazione” del sindacoDaniele Manca («Non vorremmo chevolesse imitare Merola - attacca ilconsigliere Simone Carapia - anchecon i “T-days”»). Più che positivo, in-vece, il commento sulla due giornifra architetti, urbanisti e amministra-tori dei Beni culturali. «Magari - reagi-sce all’ipotesi di una pedonalizzazio-ne strutturale del centro la direttriceregionale dei Beni culturali Carla DiFrancesco - le auto sono arredo im-proprio della città». Sulla stessa lineal’architetto Pier Luigi Cervellati: cheda «abitante del centro» auspica «unarcipelago di isole pedonalizzate».Mentre il collega Giuseppe CamposVenuti, assessore comunale all’Urba-nistica dal ‘60 al ‘66, avverte: «Me-glio farlo periodicamente, per ora.Non c’è ancora un piano strutturatosulla Mobilità, e con i tagli da Romatoccherà far funzionare quello chegià c’è». Intanto, dal prossimo 3 otto-bre al 31 marzo ripartiranno i blocchiper auto e scooter più inquinanti (dallunedì al venerdì, dalle 8.30 alle18.30, per auto e moto pre-Euro1, ediesel pre Euro2). E, dal 9 gennaio,arriveranno i giovedì senza mezzi(dove rientrano anche gli scooterpre-Euro2). Novità della misura,l’esclusione dalla deroga a circolaredi 8 categorie di (ex) privilegiati: acominciare da preti, politici e giorna-listi.❖

Summit, ieri mattina in Comune,trail sindaco di Bologna e l’Ad del-

le Fs Mauro Moretti. Un incontro in cui,il commento di Moretti uscendo dall’uf-ficio di Virginio Merola, si è parlato di«varie cose». L'amministrazione avreb-be ricevuto conferma della conclusio-ne dei cantieri dell'Alta velocità in sta-zione per la fine del prossimo anno. «L'importante per noi era avere certezzesui tempi», spiega a fine riunione l'as-sessore comunale alla Mobilità, An-drea Colombo. Il completamento dell'Alta velocità è essenziale per la realiz-zazione (e la sostenibilità economica)del People mover, il collegamento conl'aeroporto già oggetto di molte criti-che. Moretti, spiega ancora l'assessore,«ci ha confermato il cronoprogrammasulla stazione. Entro metà 2012 saràpossibile il passaggio di treni non-stope entro fine 2012 è prevista l'aperturadella stazione anche per i treni che sifermano a Bologna». Il Comune aspet-ta la fine dei lavori anche per completa-re il Sistema ferroviario metropolitano.

«Scelta coraggiosae tempestivaora forza conil blocco perenne»

Felicia Bottino

La giunta traccia un bilancio dell’iniziativae annuncia la «linea dura» nei giorni anti-smog

Summit Ferrovie-Comunesui tempi dell’Alta velocità

Il caso

Questa giunta ha dimostratocoraggio, e anche i com-mercianti hanno capito

che non è più l’ora di temporeggia-re». Dopo un weekend in giro per lestrade del centro, a godersi gli even-ti e le vie libere dal traffico, l’archi-tetto ed ex assessore regionaleall’Urbanistica Felicia Bottino trac-cia un bilancio più che positivo dei“T-days”.Bottino, come giudica la due giorni distop ad auto e scooter in centro appe-na conclusa sotto le due Torri?«Ho fatto una passeggiata in cen-tro, sia sabato che domenica, e l’hotrovata una bellissima esperienza,cui la città ha reagito benissimo».Dall’85, anno successivo al referen-dum sullo stop alle auto in centro cit-tà, e fino al ‘95, lei è stata assessoreregionale all’Urbanistica. Crede chequesta giunta comunale si stia muo-vendo nella giusta direzione sul tematraffico?«Quella del finesettimana appenatrascorso è stata una scelta corag-giosa, e tempestiva rispetto ai tem-pi di nomina di questa giunta, arri-vata solo prima dell’estate».Secondo lei i Bolognesi sono prontiad accettere una chiusura della “T”perenne?«Mi pare che il risultato di sabato edomenica sia stato più che soddisfa-cente, i Bolognesi hanno ripresopossesso della loro città».E ritiene che la giunta debba conti-nuare a dialogare con le categoriecoinvolte nel provvedimento, o pro-seguire con la forza in caso di contra-rietà, ad esempio, da parte dei com-mercianti?«Siamo in una nuova fase, l’accor-do con i commercianti in questi duegiorni è stato importante. E sonoconvinta che loro stessi abbiano ca-pito che non sia più l’ora di tempo-reggiare con la pedonalizzazione».Cosa si aspetta che accada ora?«Il mio auspicio è che si vada versola stabilizzazione dello stop alle au-to, in un’area consistente. Intantoperò si parta con la “T”, mettendomano al sistema dei parcheggi aivarchi e dei bus-navetta per il colle-gamento con il centro». G.G.

TRAFFICOT-days, avanti piano«Sentiremo tuttiprima di nuovi stop»

Grande successo per i T-days: la giunta sta pensando con quali modalità riproporli

GIULIA [email protected]

Le misure anti-smogAl via dal 3 ottobrele limitazioni per autoe scooter più inquinanti

Rinunciaall’extra inComune

Peri“T-days”hannorinunciatoancheallostraordinario.LagiuntaMerolarendeomag-gioai dipendenticomunali che hanno lavorato nelweekend dichiusura al traffico, nelcentrostorico di Bologna, senza poter contare su una parte in più dello stipendio, bloccata dai taglidel Governo. A rivelarlo è l'assessore Matteo Lepore, coordinatore della giunta.

VMARTEDÌ

20 SETTEMBRE2011

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

PIACENZA - Cronaca

La Cronaca cittadina MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2011

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Brambati: «Via Primogenita,allargheremo il marciapiede

Primo bilancio dopo la pausaestiva dei lavori pubblici conclusi,in corso e in programma a Piacen-za. A fare il quadro complessivodelle opere è stato l’assessore Igna-zio Bramati, nel corso della presen-tazione degli interventi sulla stradaQuartazzola (vedere pagina 15).«Insieme ai lavori sulla tangenzialesud in vista del nuovo ponte sulTrebbia - ha detto Brambati - è invia di realizzazione l’allargamentodel marciapiede in via Primogenita,di fronte a Borgo Faxhall, che saràfinalmente accessibile anche ai por-tatori di handicap. La larghezzacomplessiva del passaggio arriveràinfatti a 1,30 metri».

I lavori in programma nei prossi-mi mesi riguardano invece il com-pletamento dei marciapiedi in viaDonatori di sangue, via Bollesi e viaAnsaldi; interventi di manutenzionein vista anche per via Fornaci, viaRapaccioli, via Grandi, strada di

Vallera, via Teresiane, via Crescio,via Caccialupo, via Canale, via Tor-ricelle, viale Agricoltura , via Porta-puglia e via Caorsana (l’importoprevisto dei lavori ammonta a unmilione e 100mila euro). Sono in-vece stati completati prima della fi-ne di agosto diversi interventi dimanutenzione. Molte le zone dellacittà interessate: tra queste il par-cheggio di via Saliceto, il parcheg-gio di via dei Pisoni, la tangenzialesud (nel tratto La Verza-Besuricaper una spesa totale di 180mila eu-ro), via Veneto, via IV Novembre,via Farnesiana, via Scalabrini, via XGiugno, piazza Cittadella, via Emi-lia Pavese e via Buozzi. «Vorrei ri-cordare - ha concluso Brambati -che nel corso dell’estate sono statieseguiti alcuni interventi di manu-tenzione ordinaria su strade di pro-prietà comunale, finalizzati all’ab-battimento di barriere architettoni-che sui marciapiedi».

Levoni (Udc)

«Scuolabus,perché Ceglielicenzia?»

Antonio Levoni, capogruppodell’Udc in Consiglio comuna-le chiede chiarimenti sull’ap-palto dello Scuolabus vintodalla ditta barese Ceglie. Atal proposito Levoni ha pre-sentato un’interrogazione incui chiede alla giunta di sape-re «cosa preveda esattamen-te l'appalto per quanto riguar-da i rapporti tra la societàvincitrice e i dipendenti chesvolgono direttamente il ser-vizio trasporto alunni; i criteriper le assunzioni, il numerominimo degli addetti al servi-zio; per sapere inoltre i motiviche hanno indotto la Ceglie anon confermare i 6 dipenden-ti piacentini ed ad assumerne4 in sostituzione; se vi sianole possibilità per fare riassu-mere i 6 licenziati o non con-fermati». Infine chiede «se fi-no ad oggi il servizio sia statofornito senza problemi, conmezzi idonei e con il rispettodi tutte le regole».Levoni fa presente «che persvolgere il servizio lo scorsoanno, la Ceglie sembra abbiaassunto a tempo determina-to 20 persone e precisamen-te 10 autisti e 10 assistenti,che per fornire il servizio an-che quest'anno, sembra ab-bia ridotto di 2 unità i dipen-denti e che, dei 20 che han-no prestato diligentemente ilservizio lo scorso anno, ben 6 sono stati licenziati o nonconfermati senza conoscerele motivazioni».

(mp)

Pd, confrontonei circoli

Come a Marco Follini (vediCorriere della Sera di dome-nica), anche a diversi demo-

cratici piacentini non piace l’ideadel nuovo Ulivo. Nei giorni scorsi ilsegretario Pierluigi Bersani a Vastoha parlato di Pd, Idv e Sel come del«motore della riscossa italiana», sca-tenando così le preoccupate reazio-ni dell’ala cattolica del partito, giàsul chi va là. Proprio come l’ex dcFollini che si è detto pronto a la-sciare il partito «piuttosto che vede-re il Pd finire in un angolo con Idv eSel».

Non arriva a minacciare uscite,ma il pensiero del sindaco RobertoReggi, ex Margherita, lo ricalcamolto. «Ho fiducia in Bersani e cre-do che il segretario sappia bene cheil rapporto con i moderati è da pri-vilegiare» afferma il primo cittadino.Che spiega meglio il concetto: «L’al-leanza con Sel e Idv è necessaria,ma non può essere unica. Un car-tello del genere potrebbe anche vin-cere le elezioni, ma poi sarebbe im-possibile governare. Il passato ce loinsegna, è un modello che non fun-ziona. Senza il centro non si puògovernare». A sostegno della sua te-si, Reggi porta come esempio il“modello Piacenza”: «Da 10 anni aPiacenza dimostriamo che si può te-nere in piedi un’alleanza con la sini-stra e i centristi. E perché no?, vedo

possibile anche un’alleanza conl’Udc. Alle ultime elezioni del 2007non c’era l’Udc, ma elettori di cen-tro sì. E anche di destra, altrimentinon avremmo potuto guadagnare il56%».

Il segretario provinciale del PdVittorio Silva crede che il pensierodi Bersani non debba essere stru-mentalizzato. «Il segretario statochiaro - afferma Silva - Sel e Idv so-no nostri interlocutori, ma non i so-

li. Sono forze politiche con le qualiè naturale dialogare, ma non pensoche debbano essere le uniche, so-prattutto in questa fase». Sul fattoche un’eventuale alleanza a sinistrapossa escludere l’ipotesi di far con-fluire anche l’Udc nella coalizione,Silva puntualizza: «Non sono maistato favorevole agli aut aut, pensoche dobbiamo portare avanti unprogetto ampio in cui al centro sta ilPd». «Prima guardare al progettoPd per avere un’idea di partito e diStato, poi ragionare sulle alleanze» èil pensiero del capogruppo in Con-siglio comunale Pierangelo Romer-si. A Romersi, anch’egli ex Marghe-rita, non piace il progetto del Nuo-vo Ulivo così come viene concepitoa Vasto. «Di Pietro e Vendola si stan-no creando spazio per le primarie, ilPd deve mirare ad altri orizzonti».L’alleanza Pd, Sel Idv «spero sia unpunto di partenza e non di arrivo»afferma il vicesindaco FrancescoCacciatore per il quale però è fon-damentale «uscire dalla logica dellesigle». «Occorre mettere insiemeun’alleanza che, al di là delle sigle,non solo si opponga a Berlusconi,ma che metta in campo un progettosociale e culturale che costituiscauna reale alternativa. Dal punto divista sociale, il paese prescinde dallesigle».

Marcello Pollastri

CENTROSINISTRA, L’ALLEANZA USCITA A VASTO

«Il nuovo Ulivo non ci piace»Pd,Reggi: «Senza il centro non si vince».Silva: «Sel e Idv bene,ma non solo»

Romersi: «Miriamo al nostro progetto».Cacciatore: «Uscire dalla logica delle sigle»

Prosegue il percorso di avvici-namento del Partito Democrati-co alle elezioni amministrativedi Piacenza 2012. In vista del-l ’ importante appuntamentoelettorale della primavera pros-sima, il Pd ha scelto di coinvol-gere i 4 circoli cittadini per fa-re il punto sulla discussione delprogetto da proporre alla co-munità piacentina per il manda-to 2012/2017, e confrontarsisulle caratteristiche e sul profi-lo della candidata o del candi-dato da presentare alla coali-zione che si candiderà a gover-nare ancora il Comune di Pia-cenza. Ieri sera si sono tenutein contemporanea le quattroassemblee degli iscritti al Pd diPiacenza. A questo primo mo-mento di confronto ne seguiràun secondo con altre assem-blee previste martedì 11 otto-bre prossimo.

L’assessore Ignazio Brambati

Dall’alto (in senso orario): Reggi, Silva, Cacciatore e Romersi

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 20 - 09 - 2011

PIACENZA - Cronaca

la provincia La Cronacadi Piacenza

[email protected]Ì 20 SETTEMBRE 2011

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«Se c’è qualcuno che ha tenuto un atteggiamentopolemico è stato il Comune di Piacenza». Arriva daPaolo Sckokai, quindi direttamente da casa Pd, lospunto immediatamente colto dall’assessore PatriziaBarbieri - seguita a ruota dal presidente Trespidi - permettere i classici puntini sulle “i” sulla questione diPalazzo Uffici.

Il consigliere democratico, in fase di comunicazioni,ha preso la parola per chiedere conto dello stato dellapratica che tante polemiche ha suscitato anche nellescorse settimane. Palla subito colta al balzo dall’asses-sore Barbieri la quale all’accusa di «boicottaggio che ilsindaco Reggi ha mosso nei nostri confronti» ha rispo-sto senza mezzi termini. «Vorrebbe dire - ha esorditol’assessore - che questo ufficio è formato da tecnici in-

capaci e che l’assessore deve andare a casa perché nondà garanzia di sviluppo del territorio. Se il sindacoReggi, invece di affidarsi ai giornali, fosse venuto negliuffici, avrebbe potuto verificare lo stato della sua prati-ca».

Pratica che, dopo i chiarimenti chiesti da Arpa e Au-sl e pervenuti il 5 settembre scorso, aspetta ancora ilresponso della Soprintendenza. «E non è vero - ha sot-tolineato l’assessore - che, come sostiene il sindacoReggi, vi sarebbe un silenzio assenso da parte della So-printendenza, poiché questa non è chiamata ad espri-mersi entro alcun termine».

“Puntini” posizionati, l’assessore tende ancora lamano al sindaco invitandolo «nell’ottica di collabora-zione a una conferenza di programmazione a cui far

partecipare anche la Soprintendenza».E un invito al collega-rivale arriva anche dal presi-

dente Trespidi che a Reggi propone un confrontomensile «tra tecnici per fare il punto sulla situazione diPalazzo uffici» ma non manca di chiarire che «per que-sta Amministrazione Palazzo Uffici non è una praticadi carattere politico, non intendiamo essere trascinatinella campagna elettorale con queste argomentazioni,né intendiamo metterci a litigare. Il personale tecnicodella Provincia sta facendo il suo dovere, e come presi-dente ritengo sia mio dovere difenderlo dagli attacchiche parti politiche gli stanno muovendo».

Puntini sulle “i” messi, la parola passa all’inquilinodi Palazzo Mercanti.

(suzza)

«Palazzo Uffici non è argomento da campagna elettorale»L’assessore Barbieri e il presidente Trespidi rispondono al sindaco Reggi:venga in Provincia

«La Regione si è già attivata conAgea e ministero»«In riferimento ai problemi lega-ti alla recente creazione delnuovo schedario viticolo confor-me agli obblighi comunitari perl’avvio della dichiarazione unicadi vendemmia e di rivendicazio-ne Doc e Igt, desidero precisa-re che la Regione si è già atti-vata nei confronti di Agea e delministero delle politiche agrico-le, per richiedere che nel primoanno di entrata in vigore dellenuove procedure sia prevista lapossibilità di dichiarare superfi-ci e produzioni, anche senzaperfetto allineamento con i datidello schedario». E’ quanto pre-cisa l’assessore regionale all’a-gricoltura Tiberio Rabboni, in ri-sposta alle dichiarazioni dell’as-sessore provinciale di PiacenzaFilippo Pozzi. «La richiesta - haaggiunto Rabboni - sembra po-ter trovare accoglimento. Sia-mo infatti a conoscenza di unabozza di circolare ministeriale,concordata con la filiera nazio-nale e le Regioni, che apre alproduttore la possibilità di com-pilare la dichiarazione di raccol-ta e rivendicazione Doc e Igt,con riferimento all’effettiva pro-duzione, anche nel caso in cuilo schedario viticolo presentianomalie e differenze con larealtà aziendale».

Schedario viticolo

Una riforma dell’assetto am-ministrativo italiano che par-ta “da metà” non convince il

padrone di casa di via Garibaldi e lasua maggioranza. Mentre la Leganord resta in religioso silenzio, labattaglia tra i pro e i contro all’elimi-nazione delle Amministrazioni pro-vinciali, ieri, è andata in scena pro-prio in Provincia.

Ad aprire il confronto sull’argo-mento l’aggiornamento che il presi-dente del Consiglio Roberto Pasqua-li ha fatto ai colleghi in merito all’in-contro «a cui ho partecipato con ilpresidente Trespidi e l’assessore An-drea Paparo per il direttivo Upi».Confronto in cui ha trovato spazioanche la polemica per la mancatapartecipazione dei rappresentanti delcentrodestra alla manifestazione inPrefettura guidata dal sindaco Ro-berto Reggi, tema portato all’atten-zione del consesso da Maurizio Villache ha criticato i colleghi per la scel-ta.

Immediata l’alzata di scudi deirappresentanti del Pdl Simone Maz-za e Gianpaolo Fornasari a quali benpresto si è affiancato il padrone dicasa che ha bollato come inappro-priata la convocazione di tale mani-festazione «per mezzo della segrete-ria del Comune. Si tratta di compitidelegati a organizzazioni come Upi eAnci, non certo alla segreteria di unorgano comunale».

Da qui, il presidente è partito permettere in chiaro - dopo tante solle-citazioni andate a vuoto - il suo pen-siero in merito al taglio degli entiprovinciali deciso dal Governo. Untaglio che se per l’Idv, come sottoli-neato da Samuele Raggi, è «sacro-santo e per questo stiamo racco-gliendo l’apposito referendum pereliminare questi enti. Non sarà la so-luzione, ma è un primo passo», per ilPdl rappresenta un errore, soprattut-to perché «partire da metà è unascelta senza senso».

«Una riorganizzazione globale del-l’ente Stato deve partire dall’alto» hasottolineato Antonino Coppolino, ilquale però riconosce alla riforma ilmerito di «aver scelto di abolire tuttigli enti inutili, tra cui il Consorzio dibonifica, che producono buona partedella spesa pubblica che grava suicittadini». Ma per Coppolino il pro-blema principale restano le Regioni.«L’ente Emilia Romagna ha avuto unaumento di spesa del 140 per centonegli ultimi 9 anni».

Una revisione che parta dall’alto èl’idea sposata anche da Trespidi.

«L’abolizione delle Province non

«Via Consorzi di bonifica e Ato,un errore tagliare le Province» Consiglio provinciale,a tenere banco l’ipotesi di riforma

«Quarta corsia A1,serve la certezzadelle compensazioni»«Basta alle esagerazioni dell’ae-roporto. di San Damiano». Unarichiesta che arriva dal consi-gliere provinciale della Leganord Enzo Varani che ha postol’accento su una condizione didisagio che quotidianamento vi-vono gli abitanti di San Giorgio.La recente manifestazione inoccasione del passaggio di con-segne al vertice del 155esimogruppo volo del 50esimo Stor-mo di San Damiano, ha offertolo spunto anche per porre l’ac-cendo sulla sicurezza di taliacrobazie aeree per cui «è sta-to presentato - ha sottolineatoVarani - un esposto agli enticompetenti».Continua a provocare disagi l’e-liminazione dei treni sulla trattaPiacenza-Cremona e Fidenza-Cremona. A portare all’atten-zione del Consiglio il problemaci ha pensato il primo cittadinodi Castelvetro Francesco Mar-cotti. «Come ci aspettavamocon inizio delle scuole è scop-piato il caos con ragazzi chenon riescono a prendere l’auto-bus e a Villanova i ragazzi sonostati lasciati in piazza senza al-cun mezzo di trasporto. Cosìnon si può andare avanti solle-citerò nuovamente l’assessoreregionale Peri affinché provve-da a risolvere il problema emantenga la promessa fatta almomento dei tagli: ovvero chetale soluzione era una condizio-ne provvisoria».Della quarta corsia dell’A1, edelle relative compensazioniambientali si è occupato Mauri-zio Villa. «Se questa opera èconsiderata strategica - ha sot-tolineato il consigliere del Pd -ai territori che ne saranno at-traversati deve essere ricono-sciuto un adeguato indennizzoe è necessario trovare soluzioniche siano il meno impattantepossibile per il territorio».

(r.s.)

Comunicazioni

Emergenza scuola, tutti d’accordosul Consiglio aperto con il ministro

Il Consiglio provinciale aperto a istituzioni locali, sin-dacati, enti preposti e Uts con invito ufficiale al ministrodella pubblica istruzione e ai parlamentari piacentini perfare chiarezza sul futuro della scuola piacentina, metted’accordo tutti. Stralciato l’impe-gno a carico della Provincia di so-stituirsi allo Stato per far fronte al-le carenze endemiche di personalescolastico, la mozioni presentatadal gruppo consiliare del Pd ha ri-cevuto il sì unanime del Consiglioprovinciale (primo tra tutti quellodi Bruno Ferrari Udc che nonaveva neppure posto il veto sulprimo punto del documento).

In quella sede verranno affron-tanti i problemi che, secondo Ca-minati, rischiano di portare al collasso la scuola piacenti-na. I numeri parlano chiaro: mancano 12 insegnati nellescuole d’infanzia e 30 insegnanti di sostegno.

«Quello dei “tagli” - ha esordito l’assessore Andrea Pa-paro - è stato argomento di tante conferenze scolastiche.Il 20 giugno, su proposta della Provincia, è stato elabora-to un documento che abbiamo inviato al ministro. Stiamo

aspettando di sapere quale sarà la cifra che la RegioneEmilia Romagna stanzierà in via straordinaria a cui laProvincia darà un suo contributo, mi sembra la dimostra-zione di un senso di responsabilità a livello trasversale pergarantire servizio scolastico».

La richiesta di fare quadrato attorno alla scuola non èl’unico argomento che ha messo tutti d’accordo. Sì una-nime anche per la variazione di bilancio appositamentefatta per sanare i danni provocati dai recenti smottamentisulla strada provinciale 67 di Massara di Bettola, la 57dell’Aserey, la 67 di Trabucchi e per i lavori urgenti per lamessa in sicurezza delle 586R e 359R.

«Lavori per 520mila euro - ha sottolineato l’assessorePaolo Passoni che ha colto l’occasione per presentareMarco Vignati come nuovo dirigente del servizio - confondi regionali che abbiamo dovuto introitare immediata-mente per affidare i lavori».

Ok anche alla modifica dell’articolo 4 dello statuto so-ciale di Piacenza Expo e alla variante del piano intrare-gionale delle attività estrattive per permettere ai Comuniche ne hanno fatto richiesta - Monticelli, Vigolzone, Pia-cenza, Pontedellolio, Castelvetro, Gossolengo, Gragnano,Villanova, Rivergaro, Podenzano, e Nibbiano - di conferi-re valore ed effetti di Pae al piano provinciale.

mensilità di un assessore provinciale.Se pensiamo di risolvere problemidando all’opinione pubblica qualcheosso da sgranocchiare non andiamomolto lontano».

Sempre rimanendo sui numeriTrespidi ha fatto due conti nell’ipo-tesi in cui il personale della Provin-cia venisse trasferito sotto la Regio-ne, «un passaggio che comportereb-be un milione e 196mila euro all’an-no in più».

L’errore di fondo per Trespidi è daricercare nel «proliferare di questienti, che nel 1861 erano 59 tra cuiPiacenza» meglio mettere mano,quindi «ai Consorzi di bonifica, Ato,Parchi» e mettere fine all’esistenza di«due Italie. Gli organi a statuto spe-ciale non hanno più una ragione sto-rica».

Il presidente Pasquali, ad inizio se-duta, ha inoltre comunicato al Con-siglio le date dei consessi aperti a cuiparteciperanno il presidente dellaFondazione di Piacenza e VigevanoGiacomo Marazzi (il 7 ottobre) e ivertici di Centropadane, il presiden-te Augusto Galli e il direttore gene-rale Francesco Acerbi (il 3 ottobre).

Roberta Suzzani

risolve i problemi dell’economia na-zionale - ha sottolineato il presidenteche poi si è messo a sciorinare i nu-meri - Un assessore regionale guada-gna 12mila euro al mese lordi, cheequivalgono ad almeno quattro

Paolo Passoni

Massimo Trespidi, in alto Patrizia Barbieri

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(ER) TRAFFICO BOLOGNA. COLOMBO: T-DAYS SONO LA STRADA GIUSTA -2-

(DIRE) Bologna, 19 set. - Rispetto alla questione bus, “se cisara’ bisogno di ripensare le deviazioni o potenziare il serviziova bene. La prima volta serve a migliorare”, osserva ColomboCauta pero’ la collega di Colombo al Commercio, Nadia Monti.Anche il ‘no’ di Ascom sulla stagione invernale “e’ da valutare”,a suo avviso. I commercianti “come noi sanno valutare e capirebene a quali esperienze potremmo andare incontro, a qualicriticita’ eventuali. Possono essere tante anche le soluzionialternative. Non si procede mai per una strada univoca”, spiegavain mattinata. Anche Monti peraltro si dice “molto soddisfatta per come e’andato il weekend e i risultati che ha portato”. Ilcoinvolgimento delle associazioni di categoria, aggiunge, “pernoi e’ molto importante, perche’ sono insieme a noi in prima filanel pensare e ideare nuove modalita’ per godersi la citta’”. Percui, per il futuro, “si ragionera’, si cerchera’ insieme dicostruire il percorso”.

(ER) MADE IN ITALY. GARA DI SFOGLIA PER 23 CHEF INTERNAZIONALIIL 2 OTTOBRE A BOLOGNA, POI PASTA IN TAVOLA PER BENEFICIENZA

(DIRE) Bologna, 19 set. - Mattarello in pugno, 23 chef da tuttoil mondo si sfidano a Bologna per diventare “Sfoglino d’Oro”. Eda quest’anno, il premio nato nel 2009 da un’idea di AlessandraSpisni, fondatrice della “Vecchia scuola bolognese”, diventa unriconoscimento ufficiale del Comune. Appuntamento dunque adomenica 2 ottobre: al piu’ bravo a tirare la sfoglia di pastaall’uovo, fatta a mano con l’aiuto del mattarello come ancorasanno fare le nonne emiliane, sara’ assegnato il posto nellagiuria della prossima edizione. Quella attuale, presieduta daAlessandra Spisni e’ composta dal direttore didattico dellascuola di cucina Alma, Luciano Tona, affiancato da tre esperti:Lia Celi, autrice teatrale, Monica Gaburro e Roberta Corradin,entrambe giornaliste gastronomiche. “Gli chef e le maestresfogline- spiega l’assessore comunale al Commercio, Nadia Monti-si sfideranno domenica mattina nella suggestiva cornice di SalaBorsa. Tutta la sfoglia prodotta servira’ poi a organizzare unacena, o un pranzo, di beneficienza da parte dell’Antoniano”. L’iniziativa, aggiunge l’assessore provinciale al Turismo,

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Graziano Prantoni, fa parte di “Bologna Sfoglia”, un piu’ ampiocarnet di proposte turistiche studiato per il weekend di SanPetronio. Come gia’ quest’anno, anche nel 2012 la festa patronalesotto le Due torri cadra’ in giorno feriale (giovedi’) e fiond’ora l’assessore di Palazzo Malvezzi si preoccupa perche’ “senon cambiasse la norma approvata dal Governo con la finanziaria-che accorpa le feste patronali durante la settimana alladomenica- il prossimo ‘Sfoglino d’oro’ rischierebbe di saltare”.Intanto, gli occhi sono puntati sulla disfida del 2: novepartecipanti alla gara culinaria vivono e lavorano come chef inristoranti in Asia e Americhe, e arriveranno a Bologna conviaggio pagato a loro spese. Sette di loro sono membri del Gruppovirutale cuochi italiani (Gvci).(SEGUE)

(ER) TRAFFICO BOLOGNA. OGGI PRIMO SUMMIT DI GIUNTA SUI T-DAYSPDL AVVIA PETIZIONE CONTRO STOP AD AUTO; LEGA: MEGLIO INTERVENTI

(DIRE) Bologna, 19 set. - Primo summit di Giunta sui T-days,questa mattina a Palazzo D’Accursio. In riunione gli assessoricomunali Andrea Colombo, Matteo Lepore, Nadia Monti, Luca RizzoNervo e Alberto Ronchi, per fare un primo bilancio del weekendpedonale in centro a Bologna. Soddisfatti per l’esitodell’iniziativa e per l’afflusso di persone nei due giorni, oragli assessori aspettano di ricevere i feedback da parte delleassociazioni di categoria e di quelle ambientaliste, per poitirare le somme. In particolare, la Giunta Merola vuole capire sefra i commercianti alcune categorie sono state favorite alcontrario di altre (bar e ristoranti piuttosto che negozi diabbigliamento). Nel frattempo il centrodestra va all’attacco: ilPdl avviera’ una raccolta di firme per dimostrare che “ibolognesi non vogliono la pedonalizzazione” perenne, annuncia ilcapogruppo Marco Lisei, mentre la Lega nord porta in Consigliocomunale l’elenco di cosa e’ andato storto. A partire dal “totale abbandono di bottiglie di vetro nellepiazza e in tutti gli angoli delle strade”, denuncia la leghistaFrancesca Scarano, vicepresidente del Consiglio comunale, oggi inapertura di seduta. “Mi chiedo perche’ la Giunta non abbia fattoun’ordinanza per impedire la vendita di alcolici in bottiglia-attacca Scarano- e non abbia predisposto piu’ cassonetti e bidoniper l’immondizia”. A questo proposito, Scarano chiede di sapere“quali costi straordinari sono stati affrontati per la pulizia”delle strade. Per l’esponente del Carroccio rappresentano poi una

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“svista grave” i “disservizi sugli autobus”, in particolare ascapito degli anziani. (SEGUE)

(ER) SCUOLA BOLOGNA. DE BIASI: BIDELLI SU TETTO PER ESASPERAZIONE

(DIRE) Bologna, 19 set. - “Una forma di esasperazione deilavoratori che ci testimonia il grave senso di abbandono delsistema scuola”. Giuseppe De Biasi, assessore provincialeall’Istruzione e al Lavoro, commenta cosi’ la protesta deicollaboratori scolastici che stamattina hanno deciso di saliresul tetto di una scuola per attirare l’attenzione sulla perditadel proprio lavoro.áá Lavoratori come quelli sul tetto “non sentono intorno alproprio lavoro la solidarieta’ ed il rispetto- aggiunge De Biasi-che anche la figura del collaboratore scolastico merita perche’ha sempre garantito qualita’ nell’accoglienza” all’interno dellescuole. “Il taglio del personale Ata e’ passato un po’ in secondopiano a causa del taglio dei docenti- conclude De Biasi- maá laprotesta di oggi sottolinea quanto avevamo constato gia’ neigiorni scorsi, cioe’ che ci sono molte scuole che rischiano dinon riuscire a garantire l’apertura o i rientri pomeridiani,anche se hanno la disponibilita’ di docenti” per farlo.

(ER) TRAFFICO BOLOGNA. PASS, GRUPPI PROVINCIA: LEGA FA DEMAGOGIASTOP DAL PD; UNICO PRONTO A SEGUIRE IL CARROCCIO E’ NANNI (IDV)

(DIRE) Bologna, 19 set. - Tra i banchi della Provincia di Bolognanon trova certo apprezzamento l’iniziativa del gruppo della Leganord, pronto a rinunciare volontariamente ai pass per l’accessoin auto al centro storico. Il commento piu’ duro arriva propriodagli alleati del Carroccio: “Un atto di pura demagogia- tuonaLuca Finotti, capogruppo del Pdl- fatto contro persone che hannobisogno del permesso perche’ arrivano da fuori citta’”. Dunque,“non ci interessa la demagogia ne’ del sindaco- manda a direFinotti- ne’ dei nostri alleati”.áá Di “atteggiamento populistico e demagogico” parla anche NaraRebecchi, capogruppo del Pd. “Noi consiglieri vogliamo impegnarcicorrettamente nel nostro incarico e dobbiamo spostarci avanti eindietro tra lavoro e Provincia”, ricorda Rebecchi, sottolineandoche gia’ ora “giochiamo sui minuti”. Inoltre, “se parcheggiassimotutti fuori dal centro- avverte la democratica- l’amministrazionedovrebbe spendere molto di piu’ per rimborsare parcheggi eautobus”. Tra i capigruppo, l’unico pronto a rinunciare al

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permesso e’ Paolo Nanni dell’Idv: “Al netto della demagogia, seil sindaco Virginio Merola ha tolto il pass ai consigliericomunali e agli assessori- afferma- anche per la Provincia sideve seguire lo stesso percorso”. Una parziale apertura arrivaanche Francesco Pagnetti del gruppo misto, che si dice “ne’favorevole ne’ contrario” ma spiega: “Dal punto di vista dellariduzione dei privilegi e’ un falso problema, cosi’ e’ una cosamolto demagogica- afferma Pagnetti- ma se da parte dei cittadinic’e’ una certa esasperazione verso i privilegi, senza distingueretra quelli che davvero lo sono e quelli che non lo sono, facciofatica a dire che bisogna resistere”.