rassegna del 07-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3 FERRARA________________________________________pag. 4 REGGIO E._______________________________________pag. 5 - 6 PIACENZA_______________________________________pag. 7 - 9 AGENZIE________________________________________pag. 10 - 13 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 07-09-2011

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rassegna del 07-09-2011

Transcript of rassegna del 07-09-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3

FERRARA________________________________________pag. 4

REGGIO E._______________________________________pag. 5 - 6

PIACENZA_______________________________________pag. 7 - 9

AGENZIE________________________________________pag. 10 - 13

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 07-09-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

BOLOGNA

CRONACA� V

@MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE 2011

la Repubblica

LA MANIFESTAZIONEPER SAPERNE DI PIÙwww.nomisma.itwww.comune.bologna.it

Il presidente di Nomisma, ex banchiere, l’ha rilanciata ieri nel programma di Gad Lerner “L’Infedele”

Crisi, la ricetta choc di Modiano“Una patrimoniale da 200 miliardi”

“Sull’articolo 18 pronti a scatenare l’inferno”Gruppi alza il tiro dal palco. Errani: manovra da rivedere. Merola: siamo in ginocchio«SE passa l’articolo 8 della mano-vra sui licenziamenti, a Bolognasiamo pronti a scatenare l’infernoin tutte le fabbriche e nei luoghi dilavoro, useremo tutti i mezzi leci-ti a nostra disposizione, compre-so il referendum, quindi consigliodi non provarci». Danilo Gruppi,segretario della Cgil di Bologna,ieri dal palco di piazza Maggiorenon ha usato mezzi termini. Lamanifestazione, cui hanno parte-cipato in massa gli amministrato-ri, con il sindaco Virginio Merola eil presidente della Regione VascoErrani in prima fila contro i taglidella manovra, si è chiusa con uncomizio dai toni durissimi. Al pre-sidente degli industriali bologne-si Gruppi chiede di “battere uncolpo” («Penso che anche AlbertoVacchi avrebbe difficoltà ad ap-plicare questa roba che serve soload alimentare tensioni») e a Cisl eUil riserva parole di fuoco. «Sve-gliatevi - ha detto - rischiate diusare modelli di comportamentosimili a quelli dei servi della gleba,quando per ottenere qualcosa siinviava una supplica al potente».Lo scontro è talmente aperto chenel pomeriggio sono Cisl e Uil acontestare i dati sulle adesionidiffusi dalla Cgil («La media delleadesioni anche nei comparti pro-duttivi è ampiamente al di sotto diquanto dichiarato dalla Cgil» scri-ve in una nota Giorgio Grazianidella Cisl). Invece i dati forniti da

Unindustria non si distanzianotanto da quelli del sindacato: siparla di un 40% di adesioni nelleimprese bolognesi contro il 50%stimato dalla Camera del Lavoro.

I moltissimi politici e ammini-stratori presenti al corteo non sisbilanciano: «Le divisioni nonfanno bene, ma questa manife-stazione ha una grande vocazio-ne unitaria - ha detto il sindacoVirginio Merola - è un modo perdire che così non va. Io non sposoCgil, Cisl o Uil, non sta a me, dicosolo che la manovra deve esserecambiata. Ci vuole un allenta-mento del patto di stabilità perpagare i fornitori, garantire i ser-vizi e gli investimenti, asfaltare lestrade». Grande preoccupazioneanche nella riunione di giunta diieri pomeriggio, dove si è fatto ilpunto dei tagli alla sanità, con«200 milioni in meno solo per

l’Ausl di Bologna nei prossimi 3anni» come riferito dall’assessoreLuca Rizzo Nervo.

Il presidente Errani si prepara aconvocare giovedì una riunionestraordinaria della conferenzadelle regioni sulla manovra, men-tre non risparmia nessuna “car-

tuccia” per chiedere un cambio dirotta al Governo. «Sono qui, cosìcome andrò a tutte le iniziativedella Cisl e della Uil - ha detto Er-rani - tutte le manifestazioni inte-se a dare il segno di maggioreequità a una manovra sbagliata.Abbiamo proposto ai gruppi par-

lamentari del Senato di fareemendamenti bipartisan». Cosìmentre dal palco Carla Cantone,segretaria nazionale dello Spi,scandisce: «Serve un altro gover-no, Berlusconi se ne deve anda-re», il governatore non si tira in-dietro. «Parlo come dirigente del

Pd quando dico che il governo an-che questa settimana ha dimo-strato di non essere all’altezza - hadetto Errani - bisogna costruireuna fase nuova con tutte quelleforze che vogliono cambiare la fa-se politica che stiamo vivendo.Prima si apre, meglio è». In serata

le ultime scintille di polemica,con Galeazzo Bignami che defini-sce gli scioperanti «un branco diirresponsabili» e Gruppi che ri-sponde: «Bignami resta un fasci-sta».

(e. c.)

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L’intervista

(segue dalla prima di cronaca)

VALERIO VARESI

UN’OPERAZIONE, rilanciata lu-nedì sera dall’ex banchiere du-rante la trasmissione televisivaL’infedele condotta da Gad Ler-ner, che renderebbe disponibili200 miliardi per riportare il rap-porto debito/prodotto internolordo al 100% liberando così 8 mi-liardi all’anno di minori interes-si. Un tesoretto che, a regime,metterebbe in cassaforte 20 mi-liardi capaci di contribuire a unulteriore risanamento oppure fi-nanziare misure di rilancio del-l’economia. Tanto più che la pro-posta di Modiano incasserebbe ilconsenso anche dei sindacati,una parte dei quali (Cgil e Usb) ie-ri ha scioperato contro la mano-vra del Governo ritenuta punitiva

verso i cittadini meno abbienti.Siccome a Bologna esistono

grandi patrimoni, la nostra cittàsarebbe toccata più di altre...

«Non c’è dubbio che i grossicentri del nord, più ricchi, do-vrebbero contribuire di più, maBologna ha anche una grossa tra-dizione solidaristica e questoaiuterebbe. Inoltre, i bolognesisono da sempre molto attenti al-la cosa pubblica. D’altro canto, ènell’interesse anche delle fami-glie abbienti, comprese quellesotto le due torri, che il Paese nontracolli».

In questo caso nemmeno i ric-chi si salverebbero?

«No, anche loro sarebberofortemente danneggiati. Per for-tuna l’Italia, a fronte di 1900 mi-liardi di debito pubblico, possie-de 8600 miliardi di patrimoniodelle famiglie. È come un’azien-

da in deficit che però ha socimolto ricchi. E poi consideri cheil differenziale tra i nostri tassi equelli tedeschi è già di per sé unatassa su tutti gli italiani».

Pensa che la cura sarebbetroppo amara? O, come dicequalcuno, impopolare?

«Intaccherebbe i redditi del20% degli italiani mentre il re-

stante 80% sarebbe d’accordo.Ma non frenerebbe i consumiperché quel 20% è abbastanzaricco da non dover ridimensio-nare le spese. Magari si dovreb-

bero introdurre dei correttivi aseconda che il patrimonio sia sta-to accumulato pagando regolar-mente le tasse oppure evadendo.Chi ha pagato dovrebbe averedelle mitigazioni per non doversborsare due volte».

Crede che la sua propostapossa concretizzarsi?

«Nessuno fa i salti di gioiaquando si parla di tasse, ma tra ilpagare 200 mila euro di tasse pertrovarsi in questa condizione conmanovre che sono solo toppe enon risolvono il problema alla ra-dice, e pagarne 300 mila per siste-mare le cose, non c’è dubbio cheanche i benestanti preferirebbe-ro la seconda soluzione. A pattoche poi la classe dirigente dia ga-ranzie. Certo che Berlusconi, unamanovra di questo tipo, non lafarà mai».

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Il punto

I CORTEI

Ieri 3 corteiCgil e unodell’Usbhannoattraversato ilcentro dalle 9di mattina.Traffico in tilt

Colpire i più ricchi

Il 20% della popolazione possiedeproprietà con una base imponibiletra i 2200 e i 5000 miliardi di euro.Il restante 80% sarebbe d’accordo

PietroModiano

L’allarme di RizzoNervo: “All’Ausldi Bolognamancheranno 200milioni in tre anni”

DAL COMUNE

Oltre alsindacoMerola, gliassessoriRizzo Nervo,Lepore,Pillati, Montie Malagoli

LA REGIONE

Il presidentedella RegioneVasco Erraniin corteo conSimonettaSaliera eTeresaMarzocchi

I POLITICI

Dal Pd isegretariBonaccini eDonini,esponentiIdv, Sel e dimolteassociazioni

IN CORTEO

Il presidente della RegioneErrani con il sindacoMerola e il segretariodella Cgil Gruppi

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

BOLOGNA - Corriere

I numeri della mobilitazione Sessantuno voli cancellati all’aeroporto

Il partito Errani: «Andrò anche alle iniziative di Cisl e Uil». Merola: «I sindacati restino uniti». Pdl all’attacco

Gadget e bandiere rosse:i «reduci» sfilano ancora

90%

«Adesione al 70%». Unindustria: 40%

La sinistra radicale

75%

«Se passa l’articolo 8, a Bolognascateneremo l’inferno in tutti i luo-ghi di lavoro». Quando Danilo Grup-pi è sceso dal palco di piazza Maggio-re davanti a lui c’erano oltre 30.000persone. Crescentone stipato comecapita solo ai comizi finali delle cam-pagne elettorali.Barba lunga, camicia aperta e nien-

te cravatta. Anche il look a dimostrareche per un giorno il segretario dialo-gante ha lasciato spazio a quello barri-cadero. «Faremo tutto quello che è le-cito per cancellare quella porcata —ha scandito il segretario davanti allafolla —. Ascoltate bene, imprenditoribolognesi: noi ci opporremo in ognimodo a costo di aprire un conflitto du-rissimo, fabbrica per fabbrica, aziendaper azienda». La giornata dello sciope-ro generale e solitario della Cgil è ini-ziata sotto la pioggia ed è finita con untimido sole. In prima fila tutti i big delPd: il presidente della Regione, VascoErrani, il sindaco, Virginio Merola (ac-compagnato da mezza giunta), il vice-presidente della Provincia, GiacomoVenturi, poi il segretario provinciale,Raffaele Donini e quello regionale, Ste-fano Bonaccini. Alla festa della Cgilhanno partecipato tutti i partiti del-l'Unione che fu: Idv, Sel e Rifondazio-ne e anche i Verdi. I tre cortei (da Por-ta San Felice, via Zanolini e piazza deiMartiri) hanno paralizzato il centro.Bandiere rosse inmaggioranza, vessil-li dei partiti del centrosinistra, slogancontro tutti: il Cavaliere, la sua mano-vra di Ferragosto, Cisl e Uil oltre al ge-niale stendardo «Scilipoti for presi-dent». Poi, verso le 11, l’arrivo davantia San Petronio. «Lo sciopero è un attodi responsabilità e di amore nei con-fronti di un Paese che rischia di anda-re alla deriva», ha esordito Gruppi,che dopo aver picchiato duro sull’arti-colo 8 ha chiesto al presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolitano, e alnumero uno di Unindustria, AlbertoVacchi, di prendere una posizione net-ta sulla norma. Richiesta rilanciata po-co dopo anche dalla segretaria gene-rale dei pensionati dello Spi, CarlaCantone: «Gli imprenditori bolo-gnesi hanno avuto sommessa-mente il coraggio di dire che for-se non va benema devono spie-garlo anche alla Marcegaglia».Legacoop, intanto, si è già schie-rata con il sindacato rosso: «L’ar-ticolo 8 rappresenta un gravissi-mo segnale per i lavoratori e piùin generale per il Paese», ha dettoil numero uno dei cooperatori bolo-gnesi, Gianpiero Calzolari.Gruppi ha comunque lanciato un

piccolo ramoscello d’ulivo agli im-

prenditori felsinei proponendo unnuovo «compromesso sociale tra im-prese e lavoro». «Ripartiamo, d’intesacon le istituzioni, da iniziative che crei-no buona occupazione, dalla vocazio-ne industriale del territorio e della va-lorizzazione dei diritti». Poi le bordatecontro Cisl e Uil. «In questa circostan-za hanno commesso un errore gravis-simo, perché lo sciopero unitarioavrebbe consentito di cacciare via que-sto governo, con il quale loro sono inuna relazione malsana», ha scanditoGruppi. Giù dal palco il segretario hausato toni assai meno concilianti: «Èinaccettabile questa litania di Cisl e Uilresponsabili: siamo arrivati alla servi-tù della gleba, a inoltrare la supplica alpotente di turno». Dal canto suo, il se-gretario cittadino della Cisl ha vestitoi panni del pompiere: «Gruppi fa ilsuo mestiere, le sue parole non mihanno sorpreso e da domani sonopronto a riprendere il dialogo metten-doci al lavoro per il patto sul lavoro».Più aspro il commento del numero

uno della Uil, Gianfranco Martelli: «LaCgil ha sbagliato nel proclamare que-sto ennesimo sciopero che non porte-rà a nulla». L’umore di Gruppi, invece,a fine giornata era di tutt’altro tenore:«Sono letteralmente al settimo cielo».

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre 30.000 per lo sciopero. «Pronti a un conflitto durissimo»Poi la bordata del segretario a Cisl e Uil: «Servi della gleba»

Niente imbarazzi né presenze defi-late, come avvenne in passato quan-do la Cgil scioperò in solitudine. Sta-volta il Pd (pur non aderendo uffi-cialmente) non si tiene più in di-sparte e schiera al completo ilproprio stato maggiore. Allamanifestazione della Cgil sfila-no tutti: il governatore VascoErrani, il sindaco VirginioMe-rola, i segretari di partito Ste-fano Bonaccini (regionale) eRaffaele Donini (provinciale),per la Provincia c’è il vicepresi-

dente Giacomo Venturi e poiuna lunga schiera di assessori,

consiglieri, capigruppo. Ecumenici, idemocratici dicono che in futuro an-dranno in piazza anche con la Cisl,

ma emerge dalle loro parole il rim-pianto per l’assenza sul Crescentonedelle altre sigle sindacali. Errani diceche «la posizione del Pd è moltochiara: la situazione è drammatica equesto governo ha dimostrato dinon essere all’altezza». Il governato-re si fa portavoce degli enti localiche chiedono di dare «maggioreequità alla manovra». Ed evita la po-lemica con Cisl e Uil rimaste a casa:«Sono qui, così come andrò a tuttele iniziative, della Cisl e della Uil». In-fine lancia un avvertimento al gover-no, perché non deroghi all’impegnoche prevede, nel 2011, la coperturadegli ammortizzatori in deroga.Per il sindaco Merola, presente

con gran parte della giunta (gli asses-sori Lepore, Colombo, Monti, RizzoNervo, Malagoli), la manifestazioneha «una grande vocazione unitaria».Cisl e Uil hanno sbagliato a non es-serci? «Ogni sindacato sceglie le sueforme di lotta — risponde Merola— Ma in questa fase ci sono tutti imotivi per stare insieme». La pensacosì anche il segretario regionale delPd Bonaccini: «Ora sarebbe auspica-bile unamaggiore unità dei sindaca-ti». E il segretario bolognese Donini:«Più che in tanti ci siamo tutti. Io an-drò anche al presidio della Cisl». Lacapogruppo Idv in Regione LianaBarbati racconta che il cuore le siriempie «di gioia e di speranza».Dal Pdl, fioccano però le critiche.

Per il ministro Anna Maria Bernini«la Cgil risponde a un pregiudiziopolitico». La deputata Isabella Berto-lini (Pdl) ironizza: «Il Pd si è accoda-to in versione camaleonte, sperandodi raccontare a sinistra che stannocon i compagni della Fiom e agli in-dustriali che non hanno aderito uffi-cialmente come partito». Mentre ilcollega Giuliano Cazzola è convintoche lo sciopero sia «praticamente fal-lito». Il consigliere regionale Galeaz-zo Bignami si prende del «fascista»da Danilo Gruppi per aver definitoquelli della Cgil «un branco di irre-sponsabili».

P.V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La manovra e le proteste

A HeraL’adesionenellamultiutilitysecondoil sindacato

Il dibattito

Alla CoopLapartecipazione(dati Cgil) nelcolosso delladistribuzione

Il sindacatoe il «Corriere»

Stavolta il Pd non si defila:in piazza lo stato maggiore

Fronte del palco

Cgil, il giorno della rabbia:«Scateneremo l’inferno»

Il segretario bolognese dellaCgil, Danilo Gruppi, dal palco dipiazza Maggiore: «Caro diretto-re del Corriere della Sera di Bo-logna, proprio per queste ragio-ni (patto di stabilità, precarietà,Paese che rischia di andare alladeriva, ndr) lo sciopero è un at-to di responsabilità, altro che ri-to novecentesco. Caro direttoredel Corriere di Bologna, forse lesfugge che per tutti noi questorito significa rinunciare a unagiornata di paga. È un sacrifi-cio, lei dice che siamo poco co-raggiosi, io dico che noi siamoeroici. Perché siamo quelli chevanno in pensione sei anni do-po, abbiamo perso dieci puntidi potere d’acquisto e siamoquelli che pagano le tasse finoall’ultimo centesimo. Altro chesuper-pensioni. Questo, caro di-rettore, non è un governo "chegià sa farsi male da solo". È ungoverno che fa male al Paese».

(a. n.) - Ringrazio, sincera-mente, il segretario della CgilDanilo Gruppi per avere citatoben tre volte il Corriere di Bolo-gna dal palco della manifestazio-ne per lo sciopero generale indet-to, legittimamente, dal suo sin-dacato. Lo ringrazio per avere ri-sposto, seppur criticandolo, almio articolo di domenica e, so-prattutto, per avere evocato ilCorriere della Sera nel giorno incui (unico grande quotidiano ita-liano, insieme all’Unità) non hapotuto essere in edicola proprioa causa dello sciopero della Cgil.Il Corriere della Sera e il Corrieredi Bologna tornano oggi in edico-la con le loro idee, comprese lecritiche alla manovra del gover-no, quelle critiche che questosciopero ha tolto di torno per ungiorno.Ma anche criticandoma-nifestazioni e liturgie sindacaliche, pur legittime (ripeto) e purse di successo come la manife-stazione della Cgil, ci appaionopiù votate alla radicalizzazionedello scontro politico che a altentativo di portare un effettivocontributo alla svolta che que-sto Paese non riesce a fare.

Gruppi dice che forse mi sfug-ge che il rito (novecentesco, lo ri-badisco) di questo sciopero co-sta una giornata di paga a chi vipartecipa. Non mi sfugge: scio-perare è una cosa seria e doloro-sa. E proprio per la serietà delmomento che sta attraversandol’Italia, continuo a pensare chele energie migliori, compresequelle dei sindacati, debbano es-sere puntate alla ricerca di ideee percorsi innovativi e non soloalla smania di dare una impro-babile spallata a Berlusconi conuna manifestazione di piazza.Le proposte e la linea di dialogoche Gruppi e la Cgil, qui a Bolo-gna, sembrano voler tentare perdare risposte al dramma del pre-cariato, per trovare punti d’in-contro e non solo di conflitto conle imprese ci sembrano il lato mi-gliore del sindacato. Un lato chemal combacia con uno scioperopolitico contro un governo che,ripeto, sa già farsi male da solo.E mal combacia con la promessadi «scatenare l’inferno» nellefabbriche bolognesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Almeno per una volta il bal-letto delle cifre sull’adesioneallo sciopero generale è statoassai limitato. Perché l’asten-sione proclamata dalla solaCgil ha sostanzialmente bloc-cato la città.All’aeroporto Marconi i voli

cancellati sono stati 61 tra arri-vi e partenze. Colpite più ome-no tutte le destinazioni delloscalo: da Parigi (2), Amster-dam (2), Francoforte (2), Ma-drid (2). Giornata problemati-ca anche per il trasporto pub-blico con i dipendenti di Atcche hanno incrociato le brac-cia dalle 19,30 fino a fine tur-no. Disagi e ritardi anche per itreni con la protesta che è an-

data avanti fino alle 17. Perquello che riguarda i dipenden-ti pubblici nel Comune di Bolo-gna il sindacato ha registratoun’adesione alla protesta chesi è attestata attorno al 70%.Percentuali molto simili an-

che in altri Comuni della pro-vincia: da San Lazzaro a Casa-lecchio fino a Zola Predosa. An-che al policlinico Sant’Orsola,secondo i numeri forniti dalsindacato, hanno aderito allosciopero della Camera del lavo-ro circa il 70% dei dipendenti.E passiamo all’industria. Se-condo Unindustria le adesioniallo sciopero della Cgil si sareb-bero fermate al 40%. La Cgil, in-vece, ha dato numero molto

più alti con punte alla Oer-likon (98%), alla Gd (80%), al-l'Ima (70%) alla Saeco (75%) ealla Ducati Motor (65%). Ade-sione bulgara, secondo il sinda-cato, anche ad Hera dove nonhanno lavorato il 90% degli ad-detti. Nel settore del commer-cio il 75% dei dipendenti di Co-op Adriatica ha incrociato lebraccia mentre a Camst il datoè salito al 90%. Alle Poste, inve-ce, la partecipazione alla mobi-litazione del sindacato è statadel 51%. Più alta l’adesione nelsettore agroalimentare: Grana-rolo (70%), Alcisa (75%), Sega-fredo (80%) e Corticella (99%).

M. M.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una volta, a Bologna ma non solo, almenofino al 2001, bastava Rifondazionecomunista, con l’aiuto di movimenti, centrisociali e tute bianche, a portare in piazzamigliaia di persone. Adesso, i reduci diquella stagione, ormai privi di una spondaistituzionale e fortemente indeboliti nelnumero dei militanti (si vedano gli ultimieventi pubblici della Federazione dellasinistra o le manifestazioni dei centrisociali) hanno trovato alloggio sottol’ombrello della Cgil. La manifestazione diieri ne è stata una prova, l’ennesima: ilsindacato è ormai l’unica forza politicacapace di portare in piazza numeriimportanti, garantendo così una certavisibilità a partiti e movimenti della«sinistra radicale» che non hanno più inumeri dalla loro. Nel serpentone della Cgilcampeggiavano una ventina di bandiere diRifondazione (sfilava anche il consigliereregionale del Prc Roberto Sconciaforni), eun gruppo di attivisti del Tpo dietro lostriscione «Voi manovra sbagliata, noi rottaper l’alternativa». E pure sul Crescentone, igadget di un tempo sono ritornati a nuovavita: una bancarella con la bandiera firmataManifesto (ricordate il neonato e «larivoluzione non russa»?) esponeva lemagliette di lotta («padrone di niente,servo di nessuno») e i cd movimentisti eanni 90 della Banda Bassotti, dellaBandabardò, i film di Ken Loach. Ma al dilà dei reduci, sembra che il sindacato,ormai, sia l’unico soggetto in grado diaggregare i giovani che non si riconoscononei partiti. E pure i giovani del Pd (c’eranoanche loro) quando sfilano fianco a fiancocon la Cgil si sentono più «radical».

P. V.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il segretario della Cgil Danilo Gruppi ieridal palco di Piazza Maggiore.Sotto, il sindaco Virginio Merola incorteo con il governatore Vasco Errani

2 Primo Piano Mercoledì 7 Settembre 2011 Corriere di BolognaBO

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

FERRARA - Carlino

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

REGGIO EMILIA - InformazioneMERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE 2011 9DI REGGIO

LE PROPOSTE Parla Filomena De Sciscio, vicesindaco e responsabile del Bilancio

«Meno assessori? Si può fare»Partecipate nel mirino: cda ristretti e dirigenti al posto di politiciLa manovra - quater in elaborazio-

ne in queste ore costringerà leamministrazioni locali a stringere ul-teriormente la cinghia e il Comune èpronto a studiare le sue contromosseper affrontare una nuova situazionedi emergenza. L’assessore al bilancioFilomena De Sciscio (nella foto a de-s t ra ) , rientrata in piena attività dopola maternità, ha già pronte alcuneproposte per risparmiare sulla spesadegli uffici comunali e sulle aziendepartecipate. «Il discorso parte da lon-tano, dalle cose sono state già fatte -ricorda la De Sciscio - e i numeri sonolì a dimostrarlo. E’ stato ridotto il de-bito del comune: dal 2005 al 2010 èpassato da 181 a 140 milioni; puntia-mo a ridurlo fino a 91 milioni nel2013. Vogliamo dimezzare il debitocomunale. Abbiamo ridotto il perso-nale e la relativa spesa. Complessiva-mente nel 2006 avevamo 1.769 di-pendenti, nel 2010 invece sono calatia 1683. E contemporaneamente - sot-tolinea De Sciscio - c’è stata riduzionedelle consulenze».

L’assessore al bilancio sottolineaanche le azioni condotte più recente-mente: «La spesa corrente è stata di-minuita del 4,7% nel preventivo 2011rispetto al consuntivo 2010: abbiamorazionalizzato le spese generali di fun-zionamento e sono stati ridotti i tra-sferimenti alle partecipate; inoltre so-no state ridotte le spese del personaledi 900mila euro e abbiamo internaliz-zato alcuni servizi».

L’assessore tiene poi a sottolineare

che, nonostante le “p ota ture ” al laspesa, «sono state confermate le mi-sure anticrisi per le famiglie e i lavo-ratori ed è stato rafforzato il sistemaeducativo. Su questi due settori, giu-stamente non si è tagliato». In ogni ca-so l’impatto delle ultime finanziarieha costretto il comune a rivedere pe-santemente i propri piani: «Sui trasfe-rimenti la manovra 2011 stabiliva untaglio di 5 milioni, mentre per 2012 e2013 il taglio sarà di 8,3 milioni. Il tut-to è reso ancor più pesante dall’ina -sprimento del patto di stabilità: nonsolo bloccherà i nuovi investimenti

ma anche i paga-menti degli investi-menti passati».

In questo quadrodi riduzione delle di-sponibilità, l’a s s e s-sore De Sciscio pun-ta a dare una sua im-pronta: «Credo sidebbano ridurre ul-teriormente gli inca-richi esterni e salva-guardare i servizi ne-cessari ai cittadini».

Posto che le deci-sioni definitive sa-ranno prese in Giun-ta, De Sciscio avan-zerà delle proposte.«Si è parlato di un e-ventuale taglio allei n d e n n i t à p e r imembri del cda del-le partecipate: non

mi vedo del tutto d’accordo perchèalcune di queste aziende hanno fattu-rati importanti e richiedono un impe-gno concreto e continuativo. Magarisarebbe meglio diminuire i membridei cda dove ce ne sono in eccesso.Come individuarli? Si potrebbe valu-tare in base ai dati economici dell’a-zienda, ad esempio il fatturato».

Per ridurre il peso economico deicda delle partecipate, l’assessore pro-porrà che per una quota siano com-posti da dirigenti del comune. Unamossa che oltre al risparmio mira adaumentare le competenze nell’orga -

no decisionale e che «non va letta co-me una mossa per aumentare il con-trollo del Municipio sull’azienda».

Un’ulteriore proposta, in vista delladiscussione sul bilancio preventivo,riguarda le circoscrizioni. «Leghereila retribuzione del presidente dellacircoscrizione al suo reale impegno,alle iniziative che promuove. Non sipuò pretendere che i presidenti fac-ciano volontariato, perchè è un impe-gno 24 ore su 24, ma occorre retribui-re in base all’impegno effettivo».

L’assessore è favorevole anche ad u-na riduzione degli assessori dellegiunte comunali, ma dalla prossimaconsigliatura: «Occorre snellire, ta-gliare il numero degli assessori. Oraperò la programmazione è stata avvia-ta da tutti gli assessorati e diminuireora le Giunte non ha molto senso».

Sull’Irpef, la De Sciscio lascia la por-ta aperta ad un eventuale aumentoma solo a certe condizioni: «Si potreb-be ragionare sull’addizionale Irpefcome tassa di scopo, legata ad un in-vestimento. Ma in realtà non è asso-lutamente detto che si aumenti que-sta imposta, per ora abbiamo dettono».

Infine una considerazione sullosciopero della Cgil, a cui l’Idv ha ade-rito: «E’ un segnale che va dato al go-verno, in un momento in cui tante fa-miglie sono sul lastrico. il cittadinonon è solo un dispensatore di voto, ilgoverno deve pensare ai bisogni dellage n t e » .

(sir)

La tassazione degli utili delle cooperative è l’ennesima vessazioneespressa da questo governo.Tutto ciò che ha a che fare con la sinistra e con qualunque formadi economia diversa da quella dello sfruttamento capitalisticodeve passare per la punizione della destra.Incapace e impotente nella gestione quotidiana, in confusione perdiversi aspetti dell’esecutivo, il governo Bossi-Tremonti-Berlusconilancia le tassazioni come vendette contro i lavoratori e tutto quelloche hanno storicamente espresso, sindacato e cooperazione.In questi giorni molti hanno ricordato come l’art. 45 della Co-stituzione sia trasgredito da queste norme. Per questo occor-rerebbe ricorrere alla Corte Costituzionale.Ma noi comunisti invitiamo l’Alleanza Cooperativa Italiana ad

azzerare gli utili nel bilancio 2011 di tutte le cooperative italiane,in modo da non dare al governo neanche un centesimo. E darevita ad un grande programma di rinnovamento.Si facciano 10.000 assunzioni di giovani per tre mesi, inca-ricandoli di progettare nuove imprese cooperative : si otterrebberotre risultati. Si darebbe una speranza di lavoro a tanti giovaniprecari, si aprirebbero nuove possibilità all’economia italiana conmenti e sangue freschi, e si lascerebbe il governo delle destresenza una lira.Si darebbe inoltre un forte segnale politico, visto che i cooperatorida un po’ di tempo non scioperano più …. neanche per la pace.

(Gianni Tasselli- responsabile movimento Cooperativo Prc)

LA LETTERA

«Le coop azzerino gli utili per non dare un euro al governo»

Ve l t r o n ioggi a

FestaReggio

Un altro big nazionaledel Pd arriva a Reggio ela sua presenza non man-cherà di attrarre la curio-sità del popolo dei de-mocratici. Questa sera inSala Dibattiti alle ore 21,Stefano Menichini diret-tore di Europa interviste-rà Walter Veltroni.

Appuntamento inte-ressante anche al Loftdove alle ore 18.30 si di-scuterà l’attualità deiproblemi della salutementale e il superamen-to degli Opg. Sarà pre-sentato il libro “Il SanLazzaro tra storia e sto-r ie”, Vittoria Maselli Edi-tore di Alessandro CarriSarà presente l’a u t o re .Conduce l’incontro ilg iornal is ta Gabr ieleMaestri .

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

■ La Cgil conferma anche aPiacenza il successo nazionaledello sciopero generale indettoper l’intera giornata di ieri con-tro la manovra del governo: ilcorteo che dalle 10 si è snodatoda via Cavour fino alla prefettu-ra, facendo tappa in piazza Ca-valli per gli interventi dal palco,è stato molto affollato. Duemi-la i partecipanti secondo gli or-ganizzatori, poco più dellametà secondo la questura. Alcorteo non hanno preso partesolo esponenti sindacali, maanche del Partito democratico(il segretario provinciale Vitto-rio Silva e il consigliere regiona-le Marco Carini), dell’Idv e del-la Sinistra. In coda si sono ag-giunti anche i Cobas. In primafila c’erano anche alcuni sinda-ci e amministratori locali (tuttidi centrosinistra), che si sono u-niti alla protesta della Cgil. Unamattinata importante, quindi,che rischiava di essere rovinatadal gesto di un manifestante(pare un delegato degli edili)che ha fatto esplodere un gran-de petardo nella piazzetta anti-stante la prefettura, mentre lafolla era in attesa che la delega-zione sindacale terminasse l’in-

contro con il prefetto AntoninoPuglisi, a cui è stata consegna-ta la contro-manovra propostadalla Cgil. Fortunatamente loscoppio non ha provocato feri-ti, solo un grande spavento tra ipresenti e la denuncia per l’au-tore della bravata (vedi articoloa lato).

La conferma della riuscitadella mobilitazione non sta so-lo nei numeri della piazza, maanche in quelli dell’adesione al-lo sciopero. I dirigenti della Ca-

mera del lavoro hanno comu-nicato con orgoglio e soddisfa-zione la partecipazione nelleprincipali aziende piacentine:Astra 65%, Bolzoni 65%, Ranger95%, Tectubi 70%, Eurobox85%, Rdb Valmontana, PaverBorghetto, Paver Borgotrebbiae Pavimental 100%, Coop Val-darda 65%, Conserve Italia 45%,Raggio di Sole 55%, San Carlo50%, Colla 50%, Safta 65%, Ma-lo 85%, Gewiss 90%, centrale diCaorso 50%, Autogrill 65%, Lidl

80%, Ikea Italia 42%, La Piacen-tina 72%.

Disagi anche nel settore pub-blico, dove l’attività degli ufficiè stata rallentata dall’assenzadegli impiegati che hanno in-crociato le braccia: Comune diPiacenza 57%, Asp Andreoli65%, Asl 60% e Inps 53%. Al set-timo circolo didattico adesionedel 56%. Difficoltà anche neitrasporti locali, visto che la par-tecipazione degli autisti di Tem-pi spa è stata del 41%.

«E’ un segnale importantequello che manda questa piaz-za piena di lavoratori e pensio-nati che rappresentano la veraunità - ha detto il segretarioprovinciale della Cgil, PaoloLanna – siamo noi il Paese chenon vuole rassegnarsi al decli-no, che dice non alle politichedi questo governo non pensa almodo di uscire dalla crisi, maconsuma vendette sociali adanno dei più deboli».

Michele Rancati

Dall’alto in sensoorario:MarcoMazzoli,MarioCravedi, il sindacoRoberto Reggi eMirella Sivelli.Accanto al titolo ilsegretarioprovinciale Cgil,Paolo Lanna

■ (mir) La pensionata da 500euro al mese. L’economista cheinsegna all’università. Lo stranie-ro che spera di non essere licen-ziato, altrimenti perderebbe an-che il diritto a stare in Italia. Lagiovane studentessa che vede ilfuturo tutto nero. In piazza a pro-testare contro il governo migliaiadi persone, storie che si intreccia-no e si assomigliano, pensieri cherincorrono. E un unico grande noalla manovra del governo.

«Ho appena avuto un piccoloaumento della pensione - affer-ma Mirella Sivelli, che porta in gi-ro un grande cartello di protesta- che dopo 25 anni è salita “addi-rittura” a 500 euro al mese. Quan-

do sono partita era di 300mila li-re. Ho l’affitto e le bollette da pa-gare, la spesa da fare, 70-80 eurodi ticket per le medicine: comefaccio a starci dentro? E in più cichiedono ancora dei sacrifici. Va-dano da quelli che i soldi ce lihanno sul serio e che continuanoa metterne via perché non ven-gono mai colpiti: è vergognosoche si accaniscano ancora su noipensionati». Marco Mazzoli è do-cente all’università Cattolica diPiacenza e il suo giudizio sullamanovra, elaborato da economi-sta, non è certo migliore: «Si trat-ta di provvedimenti dannosi, chenon risolveranno il problema deldebito, ma colpiranno i ceti so-

ciali più deboli. Io non sono i-scritto né a partiti, né a sindaca-ti, ma ho scelto di venire in piaz-za proprio perché ritengo chesiano state prese decisioni sba-gliate da parte del governo. Spe-culatori e “scudati” non sono toc-

cati, questo pone anche una que-stione etica: chi ha esportato i ca-pitali all’estero o ha evaso il fisconon vengono toccati, mentre lapersone che vivono del loro lavo-ro quotidiano sono tartassati».

E c’è anche chi guarda al futu-

ro con molto pessimismo. E’ ilcaso di Ahmed, facchino egizia-no che vive di precariato e dipaura. Quella che la fine del suocontratto possa coincidere conl’entrata nella clandestinità, perle questioni legate al permesso disoggiorno. «Siamo in Italia peraiutare le nostre famiglie in Afri-ca - dice - facciamo un lavoro fa-ticoso e malpagato, se adesso c’èancora più libertà di lasciarci acasa da un giorno all’altro ri-schiamo davvero tanto».

Stefania, invece, un posto fissoteme di non trovarlo mai: «Ormaiper noi giovani studenti è un mi-raggio, siamo quasi rassegnati avivere da precari, visto che pre-sto anche chi ha un contratto po-trà essere licenziato da un gior-no all’altro grazie a quanto deci-so dal governo. Per noi ragazzi èmolto difficile guardare al futurocon ottimismo».

La fantasia dei manifestanti si è scatenata nell’esporrecartelli di protesta contro la manovra (foto Cravedi)

La protesta contro la manovra

In 2mila contro il governoLa Cgil: alta l’adesione nelle aziende piacentine

«Noi,i soliti tartassati»Giovani, pensionati, docenti e immigrati per il no

TENSIONE AL CORTEO

Bomba-cartaesplode:giovanenei guai.Tensionefra Cobas e Fiom■ (mir) Momenti di tensio-ne tra esponenti della Fiom ei Cobas all’avvio del corteo,addirittura una rudimentalebomba carta fatta esploderea manifestazione ormai con-clusa. La manifestazione del-la Cgil di ie-ri a Piacen-za ha avutoun prologoe una con-clusionericchi ditensione.

L’episodiopiù grave siè verificatoattorno alle11,20,quando i partecipanti eranoassiepati nella piazzetta anti-stante la prefettura, in attesadel ritorno della delegazioneche ha consegnato al prefettola contro-manovra del sinda-cato.

All’improvviso un boatofortissimo ha fatto spaventa-re tutti i manifestanti e messoin allarme le forze dell’ordi-ne. In fondo alla piazza erastato fatto esplodere un gran-de petardo da parte di unrappresentante sindacale diun’impresa edile.

Sono stati gli stessi presen-ti, indignati e arrabbiati, a in-dicare alla polizia il respon-sabile dell’esplosione. L’uo-mo è stato prima identificatodalla Digos, poi portato inquestura, dove gli sono statisequestrati altri botti simili aquello esploso e soprattuttodove è stato denunciato perdue tipi di reati: uno legato aldisturbo e ai pericoli provo-cati all’ordine pubblico, l’al-tro per l’assenza dell’autoriz-zazione e del porto d’armi,indispensabili per detenerepetardi di quelle dimensioni.

In apertura di corteo, inve-ce, qualche spintone e parolegrosse tra gli esponenti dellaCgil che, come da tradizione,volevano chiudere con unapropria auto il serpentone e iCobas, che si sono inseriti incoda, sopravanzando la stes-sa automobile. Tutto, alla fi-ne, si è comunque risolto.

Il giovanefermato

Reggi: «Diamo allo Stato 3.880 euroa testa,ne tornano 220,è inaccettabile»■ (mir) «Grazie di cuore, c’erabisogno di questa manifestazio-ne per tirare fuori tutto il nostromalcontento verso una manovrache cambia di giorno in giorno,ma che tiene come filo condut-tore l’attacco a lavoratori, pen-sionati e enti locali virtuosi».

Sono state accolte da un boatole parole con cui il sindaco di Pia-cenza Roberto Reggi ha aperto ilsuo intervento dal palco di piaz-za Cavalli in occasione dello scio-pero della Cgil di ieri.

Il primo cittadino, accompa-gnato da quasi tutta la sua giun-ta (erano presenti in vicesindacoFrancesco Cacciatore e gli asses-sori Giovanna Palladini, Pieran-gelo Carbone, Anna Maria Felle-gara, Giovanni Castagnetti e Lui-gi Gazzola, nonché il consiglierecomunale Christian Fiazza), haaderito alla protesta assieme adalcuni colleghi del territorio(Massimo Castelli di Cerignale,Roberto Martini di Rivergaro,Claudia Borré di Zerba, RosarioMilano di Alseno, Loris Caragna-no vicesindaco di Vigolzone).

«Dracula - ha aggiunto Reggiriferendosi al ministro Giulio Tre-monti, che tra l’altro ha dato for-fait all’anteprima del Festival delDiritto - è riuscito a entrare nellasede dei donatori di sangue enon se ne vuole certo andare, noiinvece dobbiamo fare in modo dicacciarlo via. Devono pagare co-

loro che hanno di più e che so-prattutto non lo hanno mai fat-to. E vanno lasciati stare quei Co-muni virtuosi come il nostro che,invece, vengono spremuti e con-trollati come al tempo del fasci-

smo: adesso ci vorrebbero ancheimporre gli orari dei consigli co-munali. Ogni piacentino versa al-lo Stato ogni anno 3.800 euro, magliene tornano indietro da Roma220: è inaccettabile».

Castelli ha poi preso la parolarivendicando la legittimità dellosciopero: «E’ giusto, etico e con-diviso, anche politico, perché vacontro le scelte di questo gover-no. La lotta della Cgil va sostenu-ta perché dà voce ai cittadini chenessuno ascolta e vede, milionidi persone che vengono quoti-dianamente penalizzate e chenon ne possono più».

Sul palco anche Mario Cravedi,segretario provinciale dell’Anpi,che ha ricordato «il sacrificio dicentinaia di giovani piacentiniche hanno dato la vita per quel-l’Italia libera e democratica cheoggi è svilita dagli insulti del pre-sidente del consiglio».

Dopo l’intervento conclusivodel segretario provinciale CgilPaolo Lanna, il corteo è arrivatoin prefettura, dove una delega-zione ha consegnato la piattafor-ma contenente le proposte dellaCgil alternative al governo. Oltrea Lanna, ne facevano parte Pao-lo Chiappa (segretario organizza-tivo Cgil Piacenza), Mattea Cam-bria (segreteria Cgil), GianlucaZilocchi (segreteria Cgil), Cesari-na Barbieri (Rsu Provincia di Pia-cenza), Marcella Genovese (UrpComune di Piacenza), MassimoLanfranchi (pensionato), DaniloTerzoni (Rsu Conserve Italia),Stefano Paraboschi (Unitec), Ma-ra Cenicola (Rdb) e Daniela Fer-retti (Iren). «Il prefetto si è mo-strato molto disponibile e comu-nicherà le nostre istanze a Roma»ha commentato Lanna, ribaden-do poi come la mobilitazionecontro la manovra non si è certoesaurita con lo sciopero generale.

Pochi facchini alla mobilitazione di Cobas e Prc

◗◗ (mir) Fallisce il “blitz”dei Cobas,di Rifondazione comunista e di alcunifacchini della Tnt alla Movimoda,azienda del polo logistico.Obiettivo:chiamare a raccolta i lavoratori e invitarli alla protesta per le condizioni dilavoro all’interno dello stabilimento,sul modello adottato proprio alla Tnt.La risposta,però,stavolta è stata gelida:su un’ottantina presenti ierimattina alle 5,30,sono rimasti fuori solo in 5,mentre tutti gli altri hannoscelto di entrare in sede e lavorare regolarmente.Secondo i Cobas e il Prc,sitratta di personale molto spaventato che ha paura a far valere i propri dirittinonostante la situazione che vivono nello stabilimento sia molto dura.

LIBERTÀMercoledì 7 settembre 201114

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

PIACENZA - Cronaca

La Cronaca cittadina MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE 2011

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La tensione è esplosa in un pe-tardo. Si è risolta proprio cosìla mattinata di protesta ani-

mata dallo sciopero generale dellaCgil, che ha invaso le vie del centrocon una manifestazione - a cui han-no preso parte circa 2mila persone(mille secondo la questura) - indet-ta per protestare contro la manovradel Governo e inaspritasi per le fri-zioni con un ospite indesiderato. IlSiCobas, sindacato di base finito alcentro dei riflettori, negli ultimi me-si, per le proteste che hanno infuo-cato l’estate del comparto logisticopiacentino, colpito e paralizzato inuna delle sue “cattedrali”, l’hub del-la Tnt.

La mobilitazione della Cgil erainiziata nel migliore dei modi perl’organizzazione guidata da SusannaCamusso, che a Piacenza, come nelresto d’Italia, era riuscita a racco-gliere un buon consenso, riscontra-bile dal numero di persone che dal-l’altezza di Palazzo Farnese, in viaCavour, si era unita in un corteo co-stellato di vessilli rossi della Cgil perraggiungere piazza Cavalli. I primidissapori sono sorti quando in codaal corteo si è riunito un gruppo dimanifestanti del sindacato di base,supportato da molti giovani stranie-ri che si sono avvicinati al SiCobasdurante le notti passate davanti aicancelli della Tnt. La presenza incoda, dove nel frattempo si eranoaggregati alcuni giovani raccolti die-tro allo striscione del Network anta-gonista piacentino, retto dal capo-gruppo del Prc in Consiglio comu-nale Carlo Pallavicini per aprire lastrada a giovani dei movimenti stu-denteschi ed esponenti della Fede-razione della sinistra, ha in un certosenso infastidito alcuni iscritti, so-stenitori e sindacalisti della Cgil,tanto che alla fine le due “fazioni”sono state divise da un cordone del-le forze dell’ordine.

«Perdono terreno e non ci vedonobene». La pensa così Fulvio DiGiorgio, dei SiCobas. A suo parere,la Cgil sentirebbe sul collo il fiatodel sindacato di base. Non sonopossibili paragoni a livello di iscritti,di organizzazione e di seguito, ma illavoro fatto con i numerosi giovanistranieri che in estate hanno riven-dicato una paga equa e un tratta-mento corretto hanno dato slancioal SiCobas. «Gli stiamo levando ilterreno da sotto ai piedi, perché -spiega Di Giorgio - a furia di staredalla parte dei padroni si perde cre-dibilità».

Nel corso della mattinata più vol-te è risuonata la polemica, comequando un gruppo di giovani stu-denti si è preso a “urlacci” con unpensionato dello Spi. A mettere atacere ogni battibecco, è stata, a finecorteo, sotto alle finestre della pre-

fettura, l’esplosione di un grosso pe-tardo che ha preso alla sprovvistaqualche manifestante, impaurito dalbotto improvviso. Gli uomini dellaDigos, grazie alle indicazioni deglistessi manifestanti, hanno subito in-dividuato il responsabile del gesto,che, una volta condotto in questura,è stato trattenuto anche a causa del-l’immediato ritrovamento di altripetardi contenuti nello zainetto delmanifestante. Il giovane è stato de-nunciato.

Antonio Corciulo

Cgil, «2mila in piazza»Dissapori con i SiCobas

Lo sciopero generale movimentato da un battibecco con il sindaca-to di base, accodatosi al corteo e diviso da un cordone di forze del-l’ordine. Esplode un petardo, un giovane, segnalato dai manife-stanti, viene portato in questura e denunciato

Le adesioni allo sciopero (fonte Cgil)Settore Metalmeccanico

Astra: 65%Bolzoni: 65%Ranger: 95%Tectubi: 70%Eurobox: 85%

Settore EdileRdb Valmontana, Paver Borghetto, Paver Borgo-trebbia, Pavimental: 100%Coop Valdarda: 65%

Settore AlimentareConserve Italia: 45%Raggio di Sole: 55%San Carlo: 50%Colla: 50%

Settore Chimico/elettrico/tessileSafta: 65%

Malo: 85%Gewiss: 90%Centrale Caorso: 50%

Settore Commercio, serviziAutogrill: 65%Lidl: 80%

Settore PubblicoComune Piacenza: 57%Asp Andreoli: 65%Asl: 60%Inps: 53%

TrasportiTempi spa: 41%Ikea Italia: 42%La Piacentina: 72%

ScuolaSettimo Circolo: 56%

Le percentuali di adesioneAlta partecipazione del comparto meccanico e di quello edile

Anche i sindaci in piazza contro la manovra«Non puoi dire a Dracula di lasciar stare l’Avis»

Ad attendere il corteo della Cgil in piazza Ca-valli c’era una buona fetta della Giunta comunale,con a capo il sindaco Roberto Reggi, primo degliintervenuti in piazza per lo sciopero generale dellaCgil. La manifestazione sindacale, infatti, ha la-sciato spazio anche ad altre voci oltre a quella del-l’organizzazione, che è stata sostenuta, per le viedel centro, da tutti i partiti di opposizione al Go-verno e di maggioranza in Comune, civiche com-prese. Il Pd, per non lasciare spazio all’interpreta-zione, si è addirittura schierato in primissima fila,dietro allo striscione della Camera del Lavoro, conil segretario provinciale Vittorio Silva.

«E’ una manovra vigliacca - ha detto Reggi rivol-gendosi all’affollata piazza - perché si usa lo stru-mento legislativo per ledere i diritti dei lavoratori edegli enti locali». «Un anno fa provammo a spiega-re a Tremonti che se il sistema si fosse accanitocon i Comuni, che sono quelli che spendono edanno soldi alle imprese, sarebbero diminuiti gliinvestimenti: oggi - ha evidenziato il primo cittadi-no - sono dimezzati gli investimenti, sono peggio-rati i servizi e sono aumentate le tariffe, mentre ilGoverno si appresta a compiere lo stesso errore».Per Reggi, si tratta di incapacità politica, ma «dire

a Dracula di lasciar stare l’Avis - ha detto ironica-mente Reggi - è difficile».

Dopo il sindaco del capoluogo è stata la volta diquello di Cerignale, Massimo Castelli. «Io - hadetto - vi porto il saluto della montagna, di duepensionati di Ottone, del cantoniere di Ferriereche ha due figli che vanno a scuola a Piacenza e sichiede se ci saranno ancora le corriere». «Noi - hachiarito Castelli - vogliamo mantenere il presidiodi questi territori e la vostra lotta - ha detto rivol-gendosi ai manifestanti - è anche quella di questicittadini che si esprimono poco e non si vedono,ma ci sono». Dopo aver chiesto un segno concretoalla politica, che deve essere la prima a mostrarsiin grado di fare sacrifici, Castelli ha salutato lapiazza invitandola nei comuni delle montagne pia-centine: «Siamo piccoli - ha detto - ma grandi dicuore, per questo vi aspettiamo sui nostri monti,dove è nata la Resistenza».

Dopo i primi cittadini, salutati dalla piazza conscrosci di applausi, è stata la volta del presidentedell'Anpi di Piacenza, Mario Cravedi, che, facendoriferimento alla lapide ai caduti protetta dalle voltedel Gotico, ha confessato tutto lo stupore provatonel mettere a confronto l’atteggiamento di «tanti

giovani che hanno combattuto per il Paese» e delcapo del Governo, «che parla di un paese di “em-me”».

Gli scioperanti, prima di rimettere in moto ilcorteo che dalla piazza ha lambito il Palazzo dellaProvincia per poi terminare la sua corsa sotto allefinestre di Palazzo Scotti da Vigoleno, hannoascoltato le parole del segretario della Camera dellavoro di Piacenza, Paolo Lanna, che ha denuncia-to la totale assenza di «governo della crisi e dellafinanza pubblica». Per questo, secondo il segreta-rio, il sindacato, le forze politiche e i movimenti dicittadini devono «avere la forza di avere una rispo-sta vincente». A tal proposito, Lanna, MatteaCambria, Gianluca Zilocchi, Cesarina Barbieri(rsu Provincia di Piacenza), Marcella Genovese(Urp Comune di Piacenza), Massimo Lanfranchi(pensionato Ferriere), Danilo Terzoni (rsu Conser-ve Italia), Stefano Paraboschi (Unitec), Mara Ce-nicola (Rdb) e Daniela Ferretti (Iren), al terminedel corteo, sono saliti in prefettura per consegnareal rappresentante del Governo Antonino Puglisi lacontroproposta della Cgil alla manovra del Gover-no.

(a.cor.)

Nelle foto al centro, partendo dall’alto a si-nistra, in senso orario, un battibecco tra unpensionato Cgil e un gruppo di giovani deimovimenti studenteschi, la testa del corteoCgil, la coda con i SiCobas e la piazza

Un cartello anti-Gelmini

MILLE SECONDO LA QUESTURA

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

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Giro Padania,anche nel Piacentinopreviste manifestazioni di protesta■ (mir) Dopo fischi promes-si al ministro Tremonti (chepoi ha dato forfait) e la parteci-pazione allo sciopero e al cor-teo dalla Cgil, altra mobilita-zione in vista per la Sinistrapiacentina. Nel mirino è finitoda tempo il Giro della Padania,che passerà in provincia diPiacenza nel pomeriggio didomani. Come già fatto in altri

territori, Rifondazione comu-nista e Antagonisti si stannoorganizzando per boicottare inqualche modo la gara ciclisticaa loro avviso troppo targata-Lega nord. L’obiettivo è rende-re difficoltoso il passaggio del-la manifestazione, i promotoridella protesta starebbero valu-tando anche la pacifica inva-sione delle strade per impedireil normale svolgimento dellatappa.

Non è escluso che, come av-venuto ieri in Piemonte, espo-nenti del Prc si sdraino per ter-ra impedendo di fatto il transi-to alle bici e alle auto di servi-zio. Luogo e modalità restanoovviamente top secret, ma ilblitz sembra già pronto tantonella provincia di Piacenza,quanto in quella di Parma, vi-sto che l’arrivo è previsto a Sal-somaggiore.

Già ieri, nella tappa d’avvio,non tutto è filato liscio. Da Pae-sana, nel Cuneese, a Laigue-glia, in provincia di Savona, trail tentativo di bloccare la garaattuato alla partenza da mili-tanti del Prc, dove è persino ri-masto ferito un poliziotto, aglistriscioni di protesta che han-no accolto i ciclisti in Liguria. E

oggi, seconda tappa da Loano aVigevano, in Lombardia, i savo-nesi promettono di affrontareil torpedone a colpi di tricolore.

Il successo di Sacha Modolo,giovane trevigiano di Vazzolache corre per la Colnago, passacosì in secondo piano. A vince-re, al via come al traguardo, so-no le contestazioni, che tra-sformano un momento disport in agone politico. «Siamoqui per correre, siamo degli a-tleti», puntualizza al traguardoIvan Basso, due Giri d’Italia inbacheca e tanta amarezza sul-l’arrivo davanti al mare delGolfo Paradiso. «Ci hanno ur-lando ‘andate a lavorarè, qual-cuno ci ha anche spinto», rac-conta ricostruendo gli attimidella protesta a Paesana. Qui, adue passi dalle sorgenti del Potanto amate dal Carroccio, mi-litanti di Rifondazione Comu-nista, in testa il segretario na-zionale Paolo Ferrero, hannotentato di bloccare la gara.

Solo i primi tre corridori infuga hanno evitato la protesta,gli altri sono stati costretti pri-ma a fermarsi, per una trentinadi secondi, poi a deviare il per-corso per evitare il presidio or-ganizzato davanti al municipiodi Mondovì. «L’opposizionesbaglia palcoscenico, quella dioggi era una festa di sport», di-fende la corsa il sottosegretarioleghista Michelino Davico, i-deatore del Giro di Padania.

■ Non solo la maggioranza,che l’ha votato compatta, maanche le opposizioni guardanocon atteggiamento posi-tivo il nuovo regolamen-to per l’assegnazionedell’edilizia residenzialepubblica (Erp), un patri-monio di 2.221 alloggi,1.899 dei quali già occu-pati (224 a stranieri) e322 liberi, 220 dei qualiin fase di manutenzioneo ristrutturazione. Ieri incommissione consiliarele minoranze non sispinte a votare a favore,ma dietro le loro asten-sioni si sono colte espli-cite aperture di credito,a partire dal Pdl che conMarco Tassi e Luigi Sali-ce ha parlato di «miglioramen-to importante» rispetto al do-cumento vigente.

La benevolenza del centro-destra si spiega soprattutto conla principale novità del regola-mento, l’introduzione del re-quisito di anzianità della resi-denza nel Comune di Piacen-za. Da più tempo si è residenti,più punti si ottengono in gra-duatoria. E cioè: 3 punti fino a3 anni di residenza, 6 punti da3 a 6 anni, 9 punti da 6 a 9 an-ni, 12 punti da 9 a 12 anni, 15punti oltre i 12 anni. Un crite-rio che va a sa-nare quella cheTassi ha defini-to una «discri-minazione» neiconfronti deirichiedenti pia-centini rispettoagli extraco-munitari.

L’assessore ai servizi socialiGiovanna Palladini l’ha spiega-to in modo un po’ diverso:««Non si tratta di attivare misu-re ideologiche, ma di capirequali sono le aspettative di tut-ti. Siamo in presenza di diffe-renti ondate migratorie, occor-re dare risposte diversificateche il criterio di residenza con-sente, anche perché va consi-derato che l’edilizia residenzia-le pubblica non è il servizio diprima accoglienza (per stra-nieri, ndr) che ha altri stru-menti».

La volontà di adeguarsi almondo che cambia trova poi e-videnza nell’occhio di riguardo

nei confronti di chi perde l’al-loggio popolare per colpa dirovesci lavorativi che non gliconsentono più di pagare l’af-fitto: «Specialmente in questiultimi anni ci siamo trovati difronte a casi di perdita del la-voro che ha portato allo sfrattoper morosità, condizione chefa venir meno qualsiasi pun-teggio», ha osservato l’assesso-re, «si è però deciso di prevede-re delle eccezioni, mantenen-do quindi un punteggio, perchi rientra nella specifica situa-zione descritta».

Una catego-ria da cui pro-viene una bellafetta di utentiErp sono i disa-bili, tanto chele loro associa-zioni di rappre-sentanza ave-

vano richiesto la formazione diuna distinta graduatoria a lororiservata. La cosa è stata giudi-cata non praticabile, alla lucedella normativa regionale. Etuttavia si è inserita nel regola-mento «maggiore attenzionealle varie forme di invalidità»,ha spiegato Palladini: «I grandiinvalidi sul lavoro si vedono ri-conosciuto uno stato specifico,non capiterà più che alloggisenza barriere architettonichesiano assegnati a persone chepossano farne a meno».

«Molto positivo avere tenutoconto delle varie tipologie didisabilità», ha commentato ilpresidente Anmil Bruno Galva-ni (gruppo misto) che pure a-

vrebbe preferito una graduato-ria ad hoc per gli invalidi. E sul-la sua richiesta di prevederenelle commissioni di assegna-zione la presenza di un rappre-sentante delle associazioni deidisabili, l’assessore ha dichia-rato «massima apertura» a va-lutare la cosa nel passaggiodella pratica in consiglio co-munale.

Il nuovo regolamento è an-che attento a evitare accessi a-busivi alle abitazioni frutto diaggiramenti delle norme. Daldiritto a subentrare nell’allog-gio, sin qui ga-rantito a chicoabita o con-vive con l’asse-gnatario che lolibera, viene e-scluso chi svol-ge servizio dibadantato 24ore su 24. E’ prevista poi unacollaborazione ancora piùstretta tra polizia municipale eufficio edilizia per controlli chead esempio evitino che nucleifamiliari che si presentano co-me numerosi alla richiesta diassegnazione magicamente siriducano una volta ottenutol’appartamento.

In generale, si è voluto ren-dere il più possibile flessibileun regolamento segnato datroppe rigidità. E’ il caso delledomande di mobilità che diffi-cilmente trovavano accogli-mento, ma dare soddisfazionea questo tipo di richieste chespesso arrivano da anziani chemagari rimangono soli e sono

in alloggi sovradimensionati osoffrono il cambiamento delleloro esigenze con il passare de-

gli anni, viene ritenutoimportante per la salu-brità sociale di una comu-nità.

Sempre all’insegna del-la flessibilità è il marginedi manovra che il Comu-ne si riserva nel pescaredalla graduatoria asse-gnatari effettivamente a-datti alle tipologie di al-loggi man mano disponi-bili. Se, ad esempio, ce n’èuno libero in un condomi-nio di residenzialità tuttaprivata e il primo candi-dato in elenco è un nucleofamiliare di forte proble-maticità, si potrà valutare

di dirottarlo altrove. Analoga-mente nel caso di etnie dallacomplicata coabitazione. E u-na casa al piano terra che puòsicuramente rivelarsi più adat-ta a degli anziani che a una gio-vane coppia, così come un al-loggio ubicato nei pressi dell’o-spedale andrà di preferenza asoggetti che necessitano diquotidiane cure sanitarie nellestrutture dell’Asl. «Serve percalibrare al meglio le assegna-zioni rispetto alla graduatoria»,ha osservato la dirigente del-l’Edilizia, Vittoria Avanzi, «non

vuol dire faredei ghetti, matenere presentii vari contesti».«Sono elemen-ti di flessibilitànel segno dellacoesione so-ciale», le ha fat-

to eco l’assessore.La disponibilità di una quota

di appartamenti viene lasciataalla giunta come riserva per farfronte a situazioni di emergen-za abitativa. Un esempio? Il pa-dre separato e solo che all’im-provviso si trova senza un tettodove andare a dormire.

Insieme al regolamento diassegnazione è stato approva-to anche quello d’uso degli al-loggi Erp che si propone di ar-ginare condotte che minino irapporti di buon vicinato e l’ar-monia sociale. Tra le novità è ildivieto di tenere in casa più didue gatti o due cani.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

COMMISSIONE - Il nuovo regolamento Erp premia l’anzianità di presenza in città.Plausi bipartisan

Case popolari,punti ai residentiPiù flessibilità per assegnazioni mirate, occhio di riguardo ai disabili

Ieri pomeriggio davanti alle commissione 1 (affari istituzionali) e 3 (servizi sociali) èstato approvato il nuovo regolamento di edilizia residenziale pubblica (foto Cravedi)

Ladri scatenati,due casea soqquadro in poche oreIn via Riglio e in una laterale di via Marinai d’ItaliaSul posto gli uomini della scientifica per i rilievi

MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ARREDO URBANO

Il Comune stanzia 400mila europer la segnaletica sulle strade■ (mir) Via libera del Comu-ne al progetto definitivo-ese-cutivo per i lavori di manuten-zione straordinaria della se-gnaletica stradale e fornitura eposa in opera di elementi diarredo urbano. Spesa prevista:400mila euro. A breve saràpubblicato il bando ufficiale.

L’appalto ha per oggetto l’e-secuzione dei lavori di manu-tenzione straordinaria nonpredeterminabile e di prontointervento della segnaleticastradale verticale ed orizzon-tale delle strade del comune diPiacenza e la fornitura e posain opera del materiale acces-sorio. Oltre l’80% dell’importodell’appalto riguarderà inter-venti di manutenzione dellasegnaletica stradale orizzon-tale e verticale, la restante par-te potrà riguardare opere diarredo urbano, lavori stradalie lavori in economia.

In particolare prevede l’ese-cuzione di lavori di manuten-zione della segnaletica strada-le verticale ed orizzontaledanneggiata dall’usura, da si-

nistri, da atti vandalici, non-ché la sostituzione di segnale-tica verticale preesistente fuo-ri norma, o per non confor-mità, o a seguito di modificheviabili disposte con nuove or-dinanze. Inoltre sono previstila fornitura e posa in opera disegnaletica verticale (e di se-gnaletica complementare e dielementi di arredo urbano), ilripasso, tracciamento e primadipintura della segnaleticastradale orizzontale relativa aspazi di stazionamento e fer-mata dei veicoli di trasportopubblico di linea, spazi di so-sta, strisce trasversali di arre-sto e di precedenza, linee dimezzeria, linee di margine everniciatura di cordoli per ladelimitazione di aiuole e mar-ciapiedi e infine la fornitura eposa in opera di accessori edelementi di arredo urbano(fioriere, panchine, portabici-clette, dissuasori di sosta, pa-letti multifunzionali, transen-ne decorative parapedonalimodulari, pensiline per coper-tura biciclette).

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FORLINI NEGA IL COINVOLGIMENTO DI SOLENGHI (QUARTIERE 2)

I Verdi:le primarie del centrosinistranon ci interessano,stiamo alla finestra■ (guro) «Pierangelo Solenghilo abbiamo apprezzato per laposizione tenuta nella vicendadella Pertite, ma a me non risul-ta che sia stato da noi contatta-to per una candidatura alle co-munali del prossimo anno». Co-sì Stefano Forlini, portavoceprovinciale dei Verdi, intervienesulle indiscrezioni (v. Libertà didomenica) che vogliono in co-struzione un asse tra il partitoambientalista e il presidente delQuartiere 2 (attualmente in rot-ta con il Pd, suo partito di prove-nienza) in chiave comunali2012.

«Solenghi non l’ho conosco dipersona se non come presiden-te di Quartiere, lo abbiamo ap-prezzato per il parco della Perti-te ma che noi abbiamo intenzio-ne di essere guidati da Solenghinon mi consta, per il momentosiamo una forza politica che staalla finestra, stiamo lavorandoalla costituente ecologista, seSolenghi vuole parlare con noisi faccia avanti».

Forlini esclude inoltre un in-teresse a partecipare a primariedi coalizione del centrosinistra:«Non ci interessano, vogliamopiuttosto appoggiare un candi-dato che parli con una nuova ve-

ste politica perché siamo stan-chi della vecchia politica, voglia-mo politici che parlino in unmodo differente».

Si è appreso intanto che agiorni - tra la fine di questa set-timana e l’inizio della prossima- dovrebbero uscire allo scoper-to i promotori della formazionecivica che, sempre in prospetti-va elezioni, sta prendendo le

mosse partendo da un’attenzio-ne ai temi ambientali, ma conl’ambizione di coinvolgere inte-ressi trasversali e su ambiti allar-gati. A tirare le fila risulta esser-ci Umberto Fantigrossi, già con-sigliere comunale di Alleanzaper Piacenza, che conta di tro-vare sponde sia nella società ci-vile (tra gli aderenti ci sarebberoil presidente dell’Ordine provin-ciale dei medici Giuseppe Mise-rotti e il presidente di Banca Far-nese Augusto Ridella) sia neipartiti (della partita sarebbe an-che il segretario provinciale del-l’Italia dei Valori, Sabrina Freda).

■ (er. ma) Ladri entrano inun’abitazione di una trasversa-le di via Marinai d’Italia e met-tono tutto a soqquadro. Dellasgradita visita dei ladri si sonoresi conto i padroni di casaquando hanno fatto rientro nelloro appartamen-to nel pomeriggiodi ieri: armadi ecassetti svuotati,oggetti e indu-menti rovesciatisui pavimenti.

E’ stato chiama-to il 113 e sul po-sto sono accorsigli agenti della vo-lante che hannoavviato i primi ac-certamenti del ca-so nel tentativo di risalire ai re-sponsabili del furto.

Sul posto anche gli uominidella polizia scientifica chehanno effettuato più ap-profonditi rilievi in cerca di e-

ventuali tracce lasciate dai la-dri e utili alle indagini. Non èstato possibile in un primomomento capire se i ladri so-no riusciti a portare via qual-cosa dall’abitazione presa dimira.

Un furto è statoinvece messo a se-gno l’altra mattinain un apparta-mento di via Ri-glio. I ladri unavolta entrati nel-l’abitazione ap-profittando dellamomentanea as-senza dei padronidi casa, hannomesso tutto a soq-quadro, impos-

sessandosi di qualche mobiledi modesto valore.

Anche di questo furto è statasporta denuncia in questura ela polizia si sta occupando del-le indagini del caso.

Una volante della polizia

L’assessore Palladini«Si sono introdotti critericon l’obiettivo di avere lamaggiore coesione sociale»

Norme di buon vicinatoD’ora in avanti non saràconsentito tenere in casapiù di due cani o di due gatti

LIBERTÀMercoledì 7 settembre 201118

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AGENZIE

(ER) MANOVRA. MODENA, DUE CORTEI CGIL: ATTESI ANCHE PARLAMENTARI -2-

(DIRE) Modena, 5 set. - Aderiscono e condividono le ragioni dellosciopero generale Cgil la maggioranza dei sindaci dei Comunimodenesi: alcuni hanno anche gia’ annunciato che saranno inpiazza domani. Adesione allo sciopero e’ sinora venuta anche dalPrc di Modena, dall’Idv e da Sel. Una folta delegazione dirappresentanti del Pd modenese partecipera’ domani allamanifestazione in piazza Roma. In piazza sono attesi l’assessore regionale alla CulturaMassimo Mezzetti, e i parlamentari modenesi Ivano Miglioli,Mariangela Bastico, Manuela Ghizzoni, Giuliano Barbolini, RicardoFranco Levi, Giulio Santagata.

(ER) LEGGE ELETTORALE. REFERENDUM, MURA: PD NON INDUGI, SOSTENGA

(DIRE) Bologna, 5 set. - In base ad un sondaggio, “uncentrosinistra composto da Pd, Idv e Sel e’ in vantaggio di bennove punti nei confronti dell’alleanza Pdl-Lega”. Alla luce diquesti dati, scrive sul suo blog la coordinatriceemiliano-romagnola dell’Idv, Silvana Mura, “ci domandiamo perche’ci sia ancora nel Pd chi si fa delle remore al sostegnoufficiale, ma soprattutto a quello materiale, del partito per laraccolta firme pro referendum, con la motivazione che il sostegnoal referendum sarebbe incompatibile con un eventuale alleanza conil Terzo polo”.

(ER) COMUNE BOLOGNA. ASSE IDV-M5S: MAI PIU’ MISSIONI ‘DI PARTITO’CAVIANO: CAMBIAMO REGOLAMENTO; BUGANI: USATE RIMBORSI ELETTORALI

(DIRE) Bologna, 5 set. - Basta con le missioni ‘facili’, e pagatedalla collettivita’, per i consiglieri comunali. I grillinichiedono di sottoporre i viaggi rimborsati da Palazzo d’Accursioall’approvazione del Consiglio. I dipietristi fanno un passo inpiu’: “improrogabile” per loro a questo punto e’ la“ridefinizione del Regolamento comunale” in modo da non renderepiu’ possibili “abusi” sulle missioni. Il consigliere PasqualeCaviano fa sapere in una nota che “come gruppo Idv ci rendiamoassolutamente disponibili in tutte le sedi opportune per metteremano e correggere un documento che oggi si dimostra evidentemente

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 09 - 2011

AGENZIEsuperato”. A fare precipitare la situazione e’ stata la trasfertadella presidente della commissione Affari istituzionale ValentinaCastaldini (Pdl) a Sorrento per una Summer school politica. PerCaviano, si tratta di uno “schiaffo per chi non arriva a finemese”. Anche se il regolamento comunale “permette per determinatetrasferte di avvalersi di rimborsi spese- afferma Caviano in unanota- in questo particolare momento storico l’abusare di questibenefit va vergognosamente al di fuori di ogni etica tendente alrisparmio dei costi della politica. Credo pertanto- conclude ilconsigliere dipietrista- che il fatto ponga in capo allaconsigliera del Pdl una pesante responsabilita’ morale.(SEGUE)

(ER) COMUNE BOLOGNA. ASSE IDV-M5S: MAI PIU’ MISSIONI ‘DI PARTITO’ -2-

(DIRE) Bologna, 5 set. - Durissimi anche i grillini, che a lorovolta vogliono cambiare le regole. “Siccome il Regolamentocomunale consente di spendere soldi in questo modo- fa sapere ilcapogruppo del Movimento 5 stelle Massimo Bugani su Facebook-prepareremo a breve un Odg in cui chiederemo che le spese diquesto tipo (spostamenti, meeting, partecipazione a feste dipartito) vengano votate di volta in volta dal consiglio comunaleo quantomeno trattati nelle commissioni competenti”. Inoltre,anticipa, “chiederemo allo staff del Consiglio di fornirci tuttele spese degli ultimi anni del Consiglio comunale per avere unquadro completo della situazione e valutare se i criteri adottatinel passato rispondano davvero all’articolo 95 del Consigliocomunale. Non vorremmo avere brutte sorprese”. Bugani ne fa una questione di cassa (“Se ogni consiglierecomunale spendesse 550 euro dei contribuenti, per andare duegiorni a Sorrento, 19.800 euro verrebbero bruciati in un secondo.È inaccettabile”) e invita i partiti a pagare loro questo generedi eventi. “Per organizzare i loro meeting sarebbe molto piu’opportuno usufruire di quei rimborsi che gia’ hanno nelle lorotasche e che gia’ hanno soffiato ai cittadini eludendo ilreferendum sui finanziamenti ai partiti”.

(ER) MANOVRA. DE BIASI (BOLOGNA): E’ SCANDALOSA, LOTTO CON CGILCONSIGLIO PROVINCIALE LICENZIA ODG CHE APPROVA MOBILITAZIONI

(DIRE) Bologna, 5 set. - Anche Giuseppe De Biasi, assessore alLavoro della Provincia di Bologna, sara’ in piazza domani con laCgil. Il dipietrista manifestera’ “contro una manovra ingiusta econtro l’inadeguatezza di questo Governo- afferma De Biasi amargine del Consiglio di oggi- nell’affrontare una crisi che sta

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AGENZIE

trascinando il Paese verso il default finanziario”.áá Per De Biasi, in particolare, e’ “scandaloso che in un momentoin cui si chiede uno sforzo congiunto a tutti i cittadini e lacoesione sociale e’ gia’ messa a dura prova dai tagli al welfare-sottolinea l’assessore- si propongano norme come l’articolo 8 cheumiliano i lavoratori”. Questo, conclude De Biasi, “e’ un motivoche da solo vale la presenza alla manifestazione di domani”. Conil sindacato sfileranno anche i giovani dell’Idv di Bologna:“Ancora una volta si e’ persa una grande occasione- spiega unanota- per colpire i veri artefici dello sfascio: corruttori,evasori fiscali e privilegiati della casta”. Passando al Pd,“saro’ in piazza contro la manovra del Governo che impone alleRegioni di mettere nuovi ticket sanitari- annuncia in una nota laconsigliera regionale Anna Pariani- come saro’ a tutte lemanifestazioni di sigle politiche e sindacali che si battonochiedendo equita’ e lavoro”. Un altro consigliere regionaledemocratico, Antonio Mumolo, scrive che sara’ in piazza ancheperche’ “le decisioni del governo trasformano il lavoro in unasorta di ‘concessione’ che verra’ fatta ai lavoratori”.Manifestera’ anche l’Arci di Bologna: con la manovra “non sicolpiscono gli evasori fiscali- spiega una nota- ma si utilizzastrumentalmente questo momento di crisi profonda per colpire laparte debole del Paese”. Infine, allo sciopero aderisce lasezione Anpi dell’Universita’ di Bologna: “Andiamo in piazza perdimostrare che esiste un’Italia diversa”.

(ER) SCIOPERO CGIL. IDV: PRONTI A BARRICATE SU ARTICOLO 18ANCHE STAMANE RACCOLTA FIRME CONTRO LEGGE ELETTORALE E PROVINCE

(DIRE) Bologna, 6 set. - L’Italia dei Valori, che questa mattinaera “in tutte le piazza della regione” con la Cgil “e’ pronta adalzare le barricate contro l’abrogazione dell’articolo 18 chepassa sottotraccia in manovra”. E anche oggi raccoglie le firmecontro legge elettorale e Province. Per la capogruppo dell’Idv inRegione Liana Barbati, lo sciopero di oggi ha rappresentato“un’occasione importantissima per manifestare pacificamente tuttoil nostro sdegno contro questa manovra-vergogna che attacca senzaritegno le categorie piu’ deboli”. Invece di colpire la casta,attacca Barbati, i grandi patrimoni e gli evasori, “il governomostra la chiara intenzione di far pagare gli effetti della crisiai lavoratori, ai pensionati e alle famiglie, con tagliindiscriminati e assolutamente iniqui”. Ecco perche’ vedere “l’enorme partecipazione della gente” allamobilitazione della Cgil “ha riempito il mio cuore di gioia e di

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AGENZIE

speranza”. Due, conclude Barbati, sono le battaglie“fondamentali” che l’Idv ha portato anche oggi nelle piazze:“L’abolizione della legge elettorale porcata e l’abolizione delleProvince”. D’accordo con gli organizzatori del sindacato ilpartito ha montato banchetti e gazebo alle mobilitazioni perraccogliere le firme.