Rassegna 12 gennaio

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LA NAZIONE Pagina 11 – Grosseto E l’autostrada tirrenica arriva alla Camera Evangelisti (Idv) interroga. Scontro Sel-Rifondazione DEPOSITATA alla Camera dei Deputati, ieri, l’interrogazione dell’onorevole Fabio Evangelisti sull’autostrada tirrenica. Annunciato da tempo, poi rinviato perché incappato nei giorni della fiducia, il documento firmato dal segretario regionale dell’Idv chiama in causa il sindaco lagunare, Altero Matteoli, stavolta in veste di ministro. «Sosteniamo da tempo la necessità di avviare un serrato confronto con tutti gli enti per ridefinire le opere strettamente funzionali all’intervento – afferma Evangelisti – e per questo chiediamo che non vengano ignorate le prescrizioni del Cipe al progetto approvato nel 2008, che dichiarano la non idoneità del territorio fra colli e laguna ad accogliere un’autostrada. Il nostro timore è che in questa vicenda possa configurarsi un conflitto di interessi, dato che Matteoli ha nominato un commissario, l’avvocato Antonio Bargone, che nello stesso tempo è anche presidente della Sat, che propone di cambiare il percorso proprio nel territorio di Orbetello». EVANGELISTI si rivolge quindi al ministro Matteoli per sapere come pensa «in qualità di sindaco di Orbetello, di rappresentare e tutelare i cittadini del comune stesso, e quali garanzie possa offrire l’avvocato Bargone, che risulta al contempo il presidente della Sat e il commissario governativo nel rappresentare e tutelare i cittadini tutti». Sul fronte del «No», arriva invece la secca risposta di Sel alla domanda che la segreteria provinciale di Rifondazione aveva rivolto al partito. AVENDO rivolto due interrogazioni al sindaco di Orbetello, attraverso il consigliere Giuliano Baghini, Rifondazione chiedeva a Sel per quale motivo, essendo parte della maggioranza che amministra in Provincia, non avesse mai sentito la necessità di rivolgere un’analoga interrogazione al presidente Leonardo Marras. «L’attacco di Rifondazione – replicano dalla segreteria provinciale di Sel – ci appare fuori luogo, in un momento in cui il centrosinistra mette in gioco la sua credibilità avvicinandosi ad importanti appuntamenti elettorali». «PIÙ VOLTE — è la conclusione — Sel ha espresso la propria posizione attraverso il vice presidente e assessore al territorio della Provincia, Marco Sabatini, e con i consiglieri Tiziano Baldanzi e Valentino Bisconti, ribadendo ogni volta che l’autostrada è un’infrastruttura che se va fatta non deve piegare le esigenze di un territorio a quelle di una società privata. Ad oggi il progetto migliore, e l’unico ad avere legittimità, è quello approvato nel 2008».

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LA NAZIONE Pagina 6 – Massa Carrara Primarie. Preoccupati il Pd e gli alleati Allarme “inquinamento” dai partiti del centrodestra MONTIGNOSO — PRIMARIE del Pd: è allarme “inquinamento” da parte dei partiti del centro destra. Sul caso interviene Cesare Tonini della segreteria comunale del Pd di Montignoso: «Chi presiede il seggio ha il dovere di fare rispettare le regole scritte. Ricordo, infatti,che l’articolo 6 del regolamento prevede che possono votare alle elezioni primarie i cittadini che abbiano piena titolarità del diritto attivo di voto per le elezioni comunali di Montignoso, i quali sottoscrivono le linee programmatiche del centro sinistra per Montignoso ed esibiscano al seggio la propria tessera elettorale. A mio avviso quindi il regolamento non lascia dubbi: tutti i cittadini che lo vogliono e si sentono di sottoscrivere le linee programmatiche del Pd possono farlo. Tutti coloro che credono che le linee programmatiche che intendono sottoscrivere, siano meglio rappresentate da uno o dall’altro candidato possono recarsi alle urne predisposte e devono votare». Anche l’Italia dei Valori di Massa Montignoso si appella affinché «le primarie vengano riportate nell’alveo del civile confronto sui contenuti», ed esprime profonda preoccupazione per le dichiarazioni di esponenti del centro destra «che hanno fatto intendere la loro volontà di inserirsi nel contesto della partecipazione democratica della coalizione di centra sinistra al fine di favorire o sfavorire i candidati». L’Idv dei Valori sostiene che il rischio di inquinamento delle primarie è reale e rappresenti «un metodo dell’agire politico degno della cultura berlusconiana». M.D’A.

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LA NAZIONE Pagina 3 – Livorno L’intervento Non c’è dialogo Andrea Romano* VOGLIO ringraziare il segretario di Sel Ghilarducci per essersi unito a me nel criticare il modo di procedere del Comune a suon di annunci, senza confrontarsi con il consiglio ed i partiti della maggioranza. Film già visto per le vicende delle centrali a biomasse e della discarica. Anche lui insiste a dire che io dovrei guardare il programma elettorale per scoprire che in esso sono contenuti i vari progetti apparsi sulla stampa, come la riapertura di Piazza Cavour al traffico e un parcheggio-silos in Piazza Benamozegh. Per fortuna, invece, nel programma non c’è traccia di simili progetti. Il documento ufficiale è su http://www.comune.livorno.it/livo/uploads/prog_cosimi.pdf Tagliare in due l’unico grande spazio pedonale in città, fra Piazza Attias e Via Cairoli, e costruire un mega-parcheggio accanto alla Sinagoga, in pieno centro, è una follia. Secondo il rapporto dell’Aci scritto con Legambiente, l’aumento delle isole pedonali nei centri urbani «ha effetti positivi ormai indiscutibili: riduzione del livello di smog e rumore, aumento degli utenti del trasporto pubblico, migliore tutela dei monumenti e valorizzazione turistica, aumento della sicurezza, rivalutazione del mercato immobiliare. E l’innalzamento del volume d’affari delle attività commerciali non inferiore al 20%». E MENTRE Atl e Amministrazione, senza dialogare con la maggioranza del consiglio, pare vogliano risolvere il problema dei tagli eliminando decine di corse, lasciando a casa 70 lavoratori e aumentando i biglietti, nessuno — a parte l’ Idv — parla di aumentare le corsie preferenziali, far funzionare i parcheggi di scambio già esistenti, pedonalizzare via Grande e molte altre zone riservandole solo a biciclette e autobus. Anzi si invogliano i cittadini ad usare le auto proclamando l’eliminazione delle attuali zone pedonali e la costruzione di altri parcheggi. Come diceva il grande Bartali «l’è tutto da rifare»! * capogruppo il Comune dell’Italia dei Valori

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LA NAZIONE Pagina 4 – Livorno

•• 4 CRONACALIVORNO MERCOLEDÌ 12 GENNAIO 2011

LANOSTRAPOLITICA

«Bonsignori resta lì.C’eraun’intesa»Dura presa di posizione dei segretari del partito socialista sulle richieste di «Sel»

“LAVICENDA

L’attacco

Ladifesa

di MICHELA BERTI— LIVORNO —

SCENDE IN CAMPO anche ilsegretario regionale dei socialistiPieraldo Ciucchi per difenderela poltrona del vice presidente delconsiglio provinciale Fausto Bon-signori dagli attacchi di SinistraEcologia e Libertà. «C’era un ac-cordo preciso tra Cosimi e Kutufàall’indomani delle elezioni cheavevano fatto scattare un consi-gliere in Provincia ed uno in Co-mune — ricorda il segretario deiSocialisti — e non capisco perquale motivo mentre noi non fac-ciamo alcuna pressione in Comu-ne, Sel continui con insistenza achiedere un posto in Provincia».A Palazzo Granducale infatti fuproprio Fausto Bonsignori il pri-mo degli eletti nella compaginedi «Sinistra e Libertà». «E se Bon-signori fosse rimasto in consiglioanzichè entrare in giunta — conti-nua Ciucchi — oggi Sinistra Eco-logia e Libertà non avrebbe nem-meno un consigliere in Provin-cia. Vorrei ricordare che Lamber-to Giannini è stato eletto anchecon i nostri voti e Bettini è statonominato assessore. Ed anche senoi non siamo presenti in Munici-pio non facciamo pressioni o ri-mostranze». Dietro ai buoni pro-positi però c’è anche la posizioneferma e decisa, espressa dal coordi-natore provinciale dei socialistiAlberto Rossi: «Noi siamo intran-sigenti e Bonsignori resterà al suoposto altrimenti si aprirà un pro-blema di rapporto in maggioran-za a livello provinciale e in tutti iComuni dove noi siamo rappre-sentati». La polemica in Provin-

cia non si placa e mentre in mag-gioranza l’ariete di «Sel» cerca disfondare il portone di PalazzoGranducale, dall’interno conti-nuano i mugugni del Partito De-mocratico che si trova a dover ge-stire un problema di non facile so-luzione. E che il cerino sia ancoraacceso nelle mani del presidenteGiorgio Kutufà — nonostantestia cercando qualcuno che glispenga la fiamma — lo dimostrail fatto che restano congelate le no-mine dei vertici delle società par-tecipate dall’amministrazioneprovinciale. Da Provincia Livor-no Sviluppo in giù. Quel governoallargato della «cosa pubblica»

che poteva compensare gli equili-bri nella maggioranza ma che tro-va la netta opposizione di SinistraEcologia e Libertà che più volte,con le dichiarazioni del segretarioprovinciale Andrea Ghilarducci,ha ribadito: «Noi non vogliamopoltrone, ma solo essere rappre-sentati in giunta».

KUTUFÀ, proprio nelle ultimeore, si sarebbe appellato al suo par-tito per avere un aiuto a dipanarela matassa. Intanto da buon demo-cristiano porta a avanti la sua tatti-ca che questa volta potrebbe an-che risultare vincente. Di stampoandreottiano «attenuare e sopi-re...». Funzionera?

“ ConCosimieKutufàc’eraunaccordoall’indomanidelle elezioni amministrative

LA ROTTURA

L’exsegretariodelPci, Landi,nonrinnoveràla tessera delPd

DISAPPUNTONella sededelPdnonpassa l’AampsNON BASTA avere un se-gretario che è stato per annipresidente dell’Azienda mu-nicipale del pubblico servi-zio per aver garantita la ri-mozione dei rifiuti. Lo di-mostra il fatto che ieri matti-na nella sede del Pd di viaDonnini c’era una gran pole-mica sul mancato ritiro deirifiuti da parte dell’Aamps.«Intervenga Di Rocca», di-ceva qualcuno...

AlbertoRossi

PieraldoCiucchi segretario regionale del Psi

NESSUNO vuol mollarei propri assessori.I Socialisti tengonostretto il vicepresidenteBonsignori e il Pdnon intende cedere,liberando una poltrona

«NOISIAMOINTRANSIGENTIOAPRIREMOUNPROBLEMAINTUTTI ICONSIGLIDELTERRITORIO»

C’È POLEMICA sulla nascitadel Circolo Culturale Rosario Li-vatino dell’Idv di Livorno, dopol’articolo apparso su queste colon-ne il 9 gennaio scorso. La presi-dente del circolo Mariella Valentirisponde all’attacco del capogrup-po dell’Idv in Comune AndreaRomano. «Ma di che cosa ha pau-ra Andrea Romano? Il CircoloCulturale Rosario Livatinodell’Idv di Livorno, ha nella pro-pria “mente” soltanto il desideriodi proporre alle donne ed agli uo-mini livornesi eventi culturaliche possano sensibilizzare ed ac-centuare la conoscenza della sto-ria e della società del nostro Paesee di quella di altre Nazioni delmondo. Il nostro programma pre-sentato alla stampa dimostra

quanto poco ci importa “del tenta-tivo di creare una sorta di frondainterna per indebolire il partitodell’Italia dei Valori” come dice ilsignor Romano, anzi tutt’altro, il

Circolo è un valore aggiunto chenoi vogliamo apportare al parti-to». Non c’è pace nel partitodell’Italia dei Valori. «Faccio pre-sente, inoltre — continua la Va-lenti — che lo Statuto dell’Idv sta-bilisce che i circoli culturali posso-

no essere creati se hanno il bene-placito del coordinatore regiona-le, come in questo caso».

«E’ CURIOSO comunque cheproprio Romano si preoccupi delplacet del partito quando le sueiniziative sono spesso prese senzaalcuna condivisione ad alcun livel-lo all’interno del partito stesso.Gli attacchi al vicesindaco (Idv),all’assessore alla mobilità (Sel), lasconfessione del nostro coordina-tore provinciale, Luca Bogi, sullaquestione della nomina alla PortAuthority e via dicendo... Non èche al signor Romano dia fastidioil fatto che ci possano essere inizia-tive culturali prodotte da una au-tonomia di pensiero rispetto allasua visione di autoreferenzialità?»

LA GARANZIA«Non vogliamo creareuna fronda internaper indebolire il partito»

SINISTRA Ecologiae Libertà non haun rappresentantein giunta dopo la scissionedei socialiti. Da oltreun anno chiedeun assessore in Provincia

LA POLEMICA LA PRESIDENTE DEL «ROSARIO LIVATINO» ATTACCA DURAMENTE LE DICHIARAZIONI DI ROMANO

E’ scontro nell’Idv sulla nascita di un circolo culturale

ALLA MEMORIA RosarioLivatino, il giudice uccisoal quale è dedicato il circolo IdV

E’ INDIRIZZATA alsegretario del CircoloCentro la lettera firmata daSergio Landi, ex segretariodel Partito Comunista cheannuncia di non volerrinnovare la tessera del Pd.«Negli ultimi sei mesi hopensato molte volte direstituire la tessera del Pd.Gesto eclatante. Oggidecido di non rinnovarla,atto più modesto, perché ilPd non è più quello che hofondato.Al centro hanno unastrategia: un nuovo luogopolitico che scalzi ilcentrodestra; ancheVendola ce l’ha: un nuovopartito di sinistra con tantaprotesta e tanto sogno.Il Pdl resiste nella difesa adoltranza del leadercarismatico; il Pd persistenel non avere respiro».Landi critica: «Manca unaidea di Italia, emarginata inuna Europa ai margini delmondo che cammina.Mentre accademici epolitici non ce laraccontano giusta, per nonspaventarci, le famiglievivono ogni mese unagrande incertezza: il mesedopo. Dopo aver rinunciatoa fondersi con la societàcivile ed a giocare la partitain modo aperto edautonomo il Pd è alle presecol dilemma: fagocitato asinistra in una nuovaUnione o al centro colriformismo pragmatico deimoderati? Comunque lametti sono altri a dare ilritmo».

POI GUARDA Livorno:«Mi sembra il male minore.Da tempo non riusciamo acostruire una idea chesappia far valere le ragionidella città a Firenze e aRoma. Siamo sempre piùdivisi e invisi. Il tessutosociale si sgretola e dentro icambiamenti del mondosiamo sommersi dallebriciole chiamate “crisi”.Così non continuerò ascavare la solita buca.Unsaluto cordiale ed unaugurio che ritroviatecapacità una coraggiosa emoderna aspirazione digoverno che finora èmancata e manca».

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