Rappresentanza Postemobile Mercato Privati Liberalizzazione · dini, azionisti ed istituzioni. In...

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ANNO XVIII - N. 2 Autorizzazione Tribunale Roma N. 382/97 - Poste Italiane S.P.A Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 - DRCB - Roma Rappresentanza Postemobile Servizi Postali Liberalizzazione Mercato Privati

Transcript of Rappresentanza Postemobile Mercato Privati Liberalizzazione · dini, azionisti ed istituzioni. In...

ANNO XVIII - N. 2

Autorizzazione Tribunale Roma N. 382/97 - Poste Italiane S.P.A Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 - DRCB - Roma

Rappresentanza

Postemobile

Servizi Postali

Liberalizzazione

Mercato Privati

ss ommario

N° 2 - Anno XVIII - 2014

ORGANO UFFICIALE DELLAFEDERAZIONE AUTONOMAITALIANA LAVORATORIPOSTELEGRAFONICI

Direttore Responsabile

Francesco Cavallaro

Condirettore

Carlo Lima

Direttore

Walter De Candiziis

Comitato di Redazione

Walter De Candiziis, Carlo Lima, Massimiliano Leonardo, Salvatore Fasciana,Sergio Seminara, Maurizio Moriccioni.

Editing testi e foto

Massimiliano Leonardo

Grafica

E-graf - Roma

Direzione e Redazione:Via dell’Amba Aradam, 24 - 00184 RomaTel. 06.70454610 - 06.7002521Fax 06.7005207E-mail: [email protected]: www.failp.it

Registrazione presso il Tribunale di Roman° 00382/97 del 16.6 97Iscrizione R.O.C. n. 005325

Stampa:Zesi Tipografia s.r.l.Via Case Rosse, 13 - 00157 Roma

Finito di stampare Febbraio 2014

33 EditorialeSenza lavoro non c’è dignità

477 Il Mercato e la sua evoluzione. Prospettive

99 INSERTO - Servizi Postali ed occupazione

1313 Servizi postali puntare sull’E-commerce

161818 Il “telefono” vola

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Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

2014

La Redazione augura un proficuo lavoro all’amico SergioSeminara, componente del comitato di redazione.

LA REDAZIONE

4 Liberalizzazione AlienazioniCompartecipazioni Statalizzazioni

16 Da gennaio c’è il Regolamento Attuativo sullarappresentanza sindacale firmato da Cisal e Confindustria

Roberto D’Abbraccio, Segretario Provinciale della Failp-Cisal di Trieste, il giorno 7 febbraio 2014 ha concluso la suavicenda terrena.Il ricordo del nostro amico sarà sempre nella nostra me-moria e nel nostro cuore.Ha operato bene nel suo lavoro, sia come uomo che comesindacalista, lasciando una traccia importante.Esprimiamo il nostro cordoglio e restiamo vicini alla fami-glia in questo momento di distacco dal loro caro.

Segreteria Generale Failp-Cisal

eO

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Oggi parlano tutti di lavoro, quello da regolamentaremeglio rispetto alle ultime modifiche normative in-trodotte dai vari Governi succedutisi e quello chenon c’è o si è perduto e la difficoltà di potere ricol-locarsi, sia per i giovani, sia per i più anziani.Allora, mettere il lavoro al primo punto dell’interes-se sindacale costituisce un dovere e non soltantouna forma di propaganda.La FAILP, ultimamente, ha sottoscritto accordi chetutelano l’occupazione in Poste Italiane ed in altreaziende del Gruppo, come in Postel/PostelPrint enelle Agenzie di Recapito Privato, di cui ci siamo fat-ti carico con la parte datoriale, in perfetta linea conle nostre affermazioni di sempre e cioè il ruolo checiascuna Associazione sindacale deve avere per fa-vorire una “Partecipazione Propositiva e Respon-sabile”.C’è bisogno di energia, di umiltà, di coraggio e ditanta pazienza, per convincere tutti gli attori econo-mici che un paese incapace di produrre le condizioniper realizzare una buona occupazione è un paeseche rischia di non ripartire e di non avere un futuro.Per questo, nel rammentare le nostre affermazioni al“Congresso FAILP di Fiuggi”, caratterizzato dalloslogan “Sinergia Pubblico e Privato” ed i vari puntidelle proposte nate, discusse e da NOI tutti fatti pro-pri in quella sede, non possiamo che ribadire la ne-cessità di “sviluppare e dare impulso alla parteci-pazione dei lavoratori anche agli utili nel gruppoPoste”, come potrà avvenire, se il progetto dellapartecipazione dei lavoratori all’azionariato di PosteItaliane, preannunciato dal Governo Letta, andrà inporto.La FAILP continuerà a proporre scelte destinate a fa-re gli interessi dei lavoratori, del paese e dei servizi

e ditoriale

SENZA LAVORO NON C’È DIGNITÀ

uuuuuuuu Walter De Candiziis

che costituiscono il nerbo della nostra azienda, favo-rendo “scelte di trasparenza” nell’ottica della mag-giore tutela di tutti, dello sviluppo e della tenuta oc-cupazionale per cui ogni giorno diamo il nostro in-condizionato contributo.“Senza lavoro non c’è dignità ed il lavoro è un ele-mento fondamentale per la dignità di una persona,attraverso il quale è possibile mantenere se stessi, lapropria famiglia e contribuire alla crescita della pro-pria Nazione”, è quanto scritto da mons. StephenBlaire (presidente della Commissione per la Giustiziae lo sviluppo umano della conferenza episcopale de-gli U.S.A.) citando le parole di papa Francesco al-l’udienza generale del primo maggio 2013.Ed allora, ci piace commentare che “la dignità dellapersona e le esigenze della giustizia richiedono scel-te economiche che non facciano aumentare in mo-do eccessivo e moralmente inaccettabile le diffe-renze di ricchezza e che si continui a perseguirequale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro o delsuo mantenimento per tutti”.È il migliore auspicio che vogliamo condividere.

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I

l iberalizzazioneuuuuuuu

Mai come in queste settimanesi sta rischiando di faretanta confusione

LiberalizzazioneAlienazioniCompartecipazioniStatalizzazioni

Il Governo ha dato notizia dell’apprestarsi a metterein cantiere l’inizio di alcuni processi di parziale alie-nazione della partecipazione detenuta dal Ministerodell’economia e delle finanze nel capitale di “PosteItaliane S.p.A.” individuandone i criteri.La volgarizzazione del processo in “privatizzazione diPoste italiane” ha finito per suscitare una confusio-ne immane, a cui hanno contribuito un po’ tutti:giornali, stampa e mass media.La realtà dei fatti invece è collegata ad un lungo per-corso (almeno sei mesi) durante cui probabilmentel’intero paese dovrebbe riflettere su quali e quantiservizi debbano essere considerati “strategici” e ri-servati al controllo totale o parziale dello Stato (ad-dossandone gli oneri al bilancio statale e quindi al-l’intera collettività) e quali e quanti possano inveceessere affidati al mercato, attraverso un processo diliberalizzazione oramai irreversibile, non fosse altroperché la Comunità Europea ne impone l’aperturasanzionando i paesi membri che frappongono resi-stenze, fino ad irrogare pesanti sanzioni, anche que-ste ricadenti sul groppone dei cittadini, in quantosottraenti risorse finanziarie del paese.L’avviso della FAILP è che bisogna riflettere tutti in-sieme (sindacato e lavoratori) e che occorre sop-

Il comunicato stampa su Poste Italianedella Failp riportato dalle Agenzie:

LAB0026 7 0 DNA POSTE: FAILP CISAL, CONDIVI-SA NECESSITA' DIALOGO PER TUTELA INTERESSILAVORATORI = Roma, 6 feb. (Labitalia) - "Nel cor-so dell'incontro tenutosi il 5 febbraio, tra l'adMassimo Sarmi e i segretari generali delle orga-nizzazioni sindacali, sono stati esaminati i nuoviscenari aziendali a seguito della partecipazionedel Gruppo Poste al capitale di Alitalia e alla pre-annunciata collocazione nel mercato del 40% del-l'azienda. In tale occasione, è stato fatto il puntodella situazione, condividendo la necessità di pro-seguire il dialogo per la tutela degli interessi deilavoratori in un nuovo contesto sinergico tra pub-blico e privato". Lo ha affermato Walter De Can-diziis, segretario generale della Failp Cisal. "In-fatti, come annunciato dall'azionista, l'interesseche si sta determinando verso il collocamento sulmercato di una quota di Poste Italiane e la com-partecipazione dei lavoratori, nonché le aperturedi nuovi capitali verso Alitalia, sono elementi sucui il sindacato non mancherà di fare le sue rifles-sioni, offrendo un determinante contributo allacrescita dell'impresa, per consentire maggioresviluppo occupazionale e risultati positivi per i la-voratori"(Lab)06-FEB-14 12:21.

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pe-s a r e

ogni que-stione, la

particolarità ocomplessità, le

ricadute che potrebberoderivarne, fra cui c’è possibil-

mente la valorizzazione di un’aziendao di taluni suoi rami o asset, non sotto-

valutando che qualsiasi scelta venga com-piuta determina sempre un intreccio fra vari

soggetti con aspettative diverse: lavoratori, citta-dini, azionisti ed istituzioni.In ogni caso, la scelta compiuta dal Governo e quin-di dall’attuale azionista unico di Poste italiane è stataquella di mantenere il controllo dell’impresa riser-vando al M.E.F. la quota del 60% e ciò se da un latorassicurerà tutti sul versante della stabilità, vieneampiamente criticato da molti economisti, perchénon si consentirà ai nuovi azionisti di potere impri-mere una qualsiasi svolta alla società, trattandosicomunque di proprietari con quote assolutamenteminoritarie e suddivise fra investitori istituzionali,azionariato diffuso e lavoratori dipendenti.Con queste complessità, a torto o a ragione nellapolemica apertasi fra conservatori e liberisti, sareb-be utile - prima di effettuare le scelte definitive - stu-diare più approfonditamente come aprire le Posteitaliane alla partecipazione privata attraverso pianimirati, in grado di chiarire i percorsi e di contempe-rare preventivamente ogni prospettiva entro un oriz-zonte temporale bene definito.La fase della valutazione resta la più importante ditutta l’operazione di parziale privatizzazione, soprat-tutto in considerazione del coinvolgimento dei lavo-ratori nell’azionariato diffuso, pertanto sarebbe utilepotere immaginare la costituzione di un gruppo dilavoro o di un tavolo tecnico, con compiti di suppor-to o suggerimenti all’attività della Commissione perle privatizzazioni insediatasi presso il M.E.F. e degliAdvisor che verranno scelti nell’ambito dell’iter divalutazione e quotazione del Gruppo.

GLI SCENARI

LIBERALIZZAZIONE Il tema della liberalizzazione al-l’interno dell’unione Europea è stato introdotto al-l’incirca negli anni ’90 ed è diventato di particolareattualità nell’anno 2000 con le prime discussionisorte intorno alla direttiva Bolkenstein2006/123/CE. Si è trattato di attuare l’apertura almercato ed una riduzione dei vincoli fino allora esi-stenti in ogni Stato dell’U.E. in una serie di attivitàeconomiche, ma soprattutto nei servizi pubblici, peruniformare i comportamenti ed abbattere le diversebarriere che ogni paese aveva fino ad allora realizza-to, frapponendo ostacoli alla libera circolazione del-le imprese e dei capitali per sostenere la competiti-vità e favorire il contenimento dei prezzi.La liberalizzazione ha investito i servizi postali, rego-lati dal decreto legge n.201 del 2011 che ha recepitola direttiva europea n. 97/67/CE, fino a quella n.2008/6/CE, dando vita a specifici organismi qualil’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ed allariserva di Poste Italiane nella fornitura del “ServizioUniversale Postale”.

ALIENAZIONE Il Governo a fine dicembre del 2013ha reso nota l’intenzione di procedere ad un piano diprogressive alienazioni del capitale detenuto in alcu-ne aziende a totale partecipazione pubblica, per re-perire risorse destinate a ridurre l’indebitamentodello Stato italiano che ammonta alla stratosfericacifra di oltre 2.094 miliardi che determinano oltre90.000.000 destinati a pagare gli interessi sul debitopubblico (siamo secondi dietro alla Grecia e quindi

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ogni cittadino nato si porta sul suo “groppone” ilpeso pro-quota del debito, oltre agli interessi checrescono anno per anno).L’intenzione si è trasformata in realtà allorché a gen-naio 2014 il Governo ha annunciato l’inizio dell’ope-razione di una parziale alienazione di quote in pos-sesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze inalcune aziende (esempio, Poste Italiane S.p.a., Enav,Eni, Enel, Stm, Sace, Fincantieri, Cdp Reti, GrandiStazioni, Snam).Se le intenzioni si tradurranno in realtà lo sapremoprossimamente dopo le decisioni che saranno preseuna volta che il “Comitato Privatizzazioni” insediato-si presso il MEF avrà elaborato una sua proposta,

ma nel frattempo l’operazione “alienazione parziale”è già partita in Poste Italiane S.p.A., di cui il Ministe-ro dell’Economia e delle Finanze è azionista unico,con l’intenzione di porre sul mercato una quota, nel-l’ordine del 40% del capitale detenuto, favorendoanche la presenza nell’azionariato diffuso dei dipen-denti del Gruppo.

COMPARTECIPAZIONE La possibilità per i dipen-denti del gruppo Poste Italiane di ottenere “forme diincentivazione, tenuto conto delle prassi di mercatoe di precedenti operazioni di privatizzazione, in ter-mini di qualità dell’offerta riservata (tranche e lottiminimi garantiti) e/o di prezzo” potrà realizzare unaforma di compartecipazione dei lavoratori nell’azien-da; tale principio è contenuto nell’art. 46 della Co-stituzione italiana (…ai fini della elevazione economi-ca e sociale del lavoro in armonia con le esigenzedella produzione, la Repubblica riconosce il dirittodei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti sta-biliti dalle leggi, alla gestione delle aziende).

LA POSIZIONE DELLA FAILP Massima attenzione aiprocessi in atto e partecipazione delle rappresentan-ze dei lavoratori alle decisioni attraverso opportuniincontri, dialogo sociale, elaborazione di proposte,affinché tutto avvenga con la trasparenza previstadalla legge, con l’ottica di consolidare il migliore ri-sultato per i lavoratori, ma senza cedere quote con-trattuali (rinnovo del CCNL) come merce di scambioper ottenere le quote azionarie previste per i lavora-tori.

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Il “mercato” e la sua evoluzioneProspettive

m

AAll’interno della Divisione Mercato Privati di cui stiamotrattando, come di Poste Italiane, lavorano migliaia diaddetti nei segmenti più trainanti dell’impresa, tutto sipuò accettare piuttosto che guardare al passato che nonc’è più, suscitando false aspettative.Un sindacato moderno ed all’altezza dei tempi deve es-sere in grado di distinguere il grano dalla paglia, megliose “cum sapientia”, esercitando ove necessario il dirittodi critica e prendendo atto dell’evoluzione commercialedi tutti i segmenti in cui Poste Italiane si è ramificata.Intendiamo riferirci al variegato mondo di “Mercato Pri-vati” che comprende gli uffici postali dove coesistonosenza grandi distinzioni (… e forse non è un bene) i servi-zi postali insieme ai servizi finanziari e tutti i servizi diconsulenza della gestione del risparmio, delle assicura-zioni e dei prestiti, ecc…La gamma di attività che compiono gli uffici postali è qua-si simile a quella delle Banche, ma ben diverso è il tratta-

uuuuuuuu

È difficile analizzare un’azienda

che cambia pelle continuamente

ne sono testimoni i repentini

ordini di servizio che si susseguono

in Poste Italiane.

mento economico riservato ai lavoratori degli uni e dellealtre, come recitano tutti i commentatori, analisti, econo-misti, ne citiamo uno fra tutti: “… La redditività delle Po-ste si basa su tre pilastri fondamentali, nessuno dei qualiè di mercato: compensi pubblici per la raccolta del ri-sparmio, compensazioni pubbliche per il servizio univer-sale e il fatto di svolgere servizi bancari utilizzando perso-nale che gode di un contratto molto meno favorevole diquello dei bancari. Poiché solo lo Stato può garantire lapermanenza nel tempo di questi tre pilastri, la privatizza-zione parziale avrebbe per oggetto non un’azienda dimercato bensì un’azienda a redditività di Stato”.Ci fermiamo a tale paragrafo, ma potremmo proseguirein un’analisi su come e quanto l’evoluzione di MercatoPrivati, di Poste Assicura, di Poste Mobile e di altri seg-menti aziendali, abbiano inciso nei successi di Poste Ita-liane e nei suoi bilanci progressivamente positivi ed allasua redditività.La FAILP è bene attenta a perseguire l’obiettivo di salva-guardare sì l’azienda in quanto casa di tutti, ma anche ilpersonale di cui essa è composta e la fetta costituita daOperatori di sportello, Operatori specializzati Commer-ciali, Quadri, presenti nel segmento “Mercato Privati” èun argomento su cui puntualmente ci incontriamo con laparte datoriale.In queste settimane sono all’ordine del giorno questioniche riguardano l’organizzazione degli uffici postali, la lo-

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Parlare solo degli argomenti che stanno a cuore dellaparte datoriale non è possibile, perché ad ambedue ledelegazioni che compongono il tavolo relazionale devo-no stare a cuore le condizioni di lavoro del personale, diquei lavoratori che sono la fonte di ricchezza dell’impre-sa, attraverso l’impegno quotidiano negli sportelli po-stali, finanziari, di consulenza, degli uffici d’impresa, diposte shop, ecc…Ultimamente abbiamo ricevuto nuove indicazioni sullasperimentazione dell’evoluzione della rete degli “Spe-cialisti Commerciali Promotori Finanziari” (denomina-zione impossibile, per fortuna comodamente abbreviatain “SCPF”) che vengono inseriti anche organizzativa-mente in alcuni uffici postali, con dipendenza gerarchicadal D.U.P., fermo restando il coordinamento funzionaleed il pieno supporto della funzione CP di Area Territoria-le, a costituire il nuovo modello del “Commerciale”; co-sì da avere n° 1 Direttore di ufficio postale con alle suedipendenze il Referente Coordinamento UP e lo Speciali-sta U.P. sotto cui opereranno: S.C.P.F., S.C.F., SpecialistaPartite IVA, Osp, Operatore di vendita PosteShop, Ope-ratore di vendita PosteMobile. In corrispondenza con ilnuovo modello si riallineeranno le funzioni fra Filiale edSCPF (questi ultimi con orari sperimentali diversificatiper territorio, in Lombardia 6 x 6 e nell’A.T. Centro a7,42 su 5 giorni con la flessibilità di 60 minuti). Ovvia-mente stiamo riportando solo indicazioni aziendali su cuifaremo i dovuti approfondimenti!L’esito della sperimentazione di cui sopra avrebbe porta-to l’azienda a decidere per tutti i Promotori Finanziari(104 risorse) l’orario su 5 giornate (09.00 – 16,42 conflessibilità di 60 minuti) quantificati come segue:Area territoriali Centro (n. 15), Centro 1 (n. 18), CentroNord (n. 17), Lombardia (n. 15), Nord Est (n. 10), NordOvest (n. 9), Sud (n. 11), Sud 1 (n. 4), Sud 2 (n. 5).L’ultimo aggiornamento ricevuto in fase di confrontocon Mercato Privati è stata l’evoluzione dei “CLUSTER”U.P. ovverossia la ricollocazione dei DUP (c’era tempoper implementarli entro dicembre 2013). Non ne fornia-mo l’esemplificazione perché l’azienda ha imposto il vin-colo della riservatezza dei dati.Ci resta ancora da definire l’esito della sperimentazionedel Progetto Semplificazione Uffici Postali, ma questo…è un altro film!Nel frattempo la FAILP rende omaggio alla professionali-tà di tutti i lavoratori che assicurando competenza, capa-cità di analisi, tempestività d'informazione e di previsio-ne, velocità d'intervento, hanno saputo rispondere alleesigenze del segmento commerciale presente negli ufficipostali.

ro evoluzione sia sotto il profilo del lay-out, sia dellespecificità di lavoro, l’evoluzione del modello commer-ciale che non si arresta mai e diventa sempre più minu-ziosa e permeante, per continuare a … fare cassa.

Inoltre sono già in ritardo i momenti di verifica connessiagli accordi in materia di “Proposizione commerciale”ed occorrerà fare il punto sull’organico degli uffici po-stali, che non ce la fanno più a sopportare le aperture, idoppi turni, le sovrapposizioni di direttive (le più dispa-rate e diversificate in concomitanza con il rinnovo degliobiettivi commerciali, dei budget e delle campagne divendita), mentre diventa sempre più una chimera potereaccedere alle pause di applicazione ai videoterminalipreviste, regolamentate da specifici accordi sindacali incoerenza con le leggi sulla prevenzione al lavoro, chevengono puntualmente disattese con la complicità ditutti.Allora, avere ripreso il confronto nel 2014 con una riu-nione tenutasi il 12 febbraio potrà essere una cosa buo-na, se poi si continueranno ad affrontare tutte le altrequestioni relative al personale ed all’organizzazione de-gli uffici.Ci rendiamo conto di come la nostra concorrenza (ban-che ed uffici di credito) stiano riorganizzando le propriereti, da qualche parte allargando gli orari di apertura de-gli sportelli e stiamo assistendo che in Poste Italiane e daparte di “Mercato Privati” si prosegue ad aprire altri uf-fici postali ai turni pomeridiani, nonostante la scarsità diOperatori addetti già nel turno antimeridiano.Qualche mese fa abbiamo sentito l’azienda dirci chec’era disponibilità ad effettuare un incontro sugli organi-ci (o chiamatele come volete consistenze) ed anche a ri-toccare il perimetro numerico stabilito nel 2008 e trasci-natosi negli anni successivi, nonostante la moltiplicazio-ne dei servizi, di cui adesso c’è proprio bisogno e lo af-fermiamo forte e chiaro, perché tutti possano sentirci.

Il 14 febbraio la F.A.I.L.P. ha sottoscritto in Poste Italiane un verbale di accordoche mira a mantenere gli attuali livelli di efficienza e qualità dell’azienda in un’ot-tica di sviluppo di nuovi servizi e dell’innovazione dei processi e dell’individua-zione di nuove opportunità offerte dal mercato.L’intesa segue quelle del 27 luglio 2010 e del 28 febbraio 2013 e conferma gli in-dirizzi già condivisi, prendendo atto dell’andamento dei volumi postali in ulte-riore decremento e delle nuove possibilità di sviluppo (integrazione logisticapacchi, attività messi notificatori, e_commerce): dentro tale cornice si sono in-dividuate soluzioni per la gestione del turn-over e la riqualificazione professio-nale, sia verso il front end uffici postali, sia nei servizi alla clientela.Infatti, come recita la premessa dell’accordo: “…la complessità del contesto economico e finanziario insieme alla contrazionedelle attività delle imprese hanno comportato la necessità di individuare solu-zioni idonee a rilanciare ed incrementare la competitività di Poste italiane, con-dizione fondamentale per cogliere tutte le opportunità di crescita. In particolare nel mercato dei Servizi postali, si sta confermando, una significa-tiva contrazione dei volumi a livello internazionale ancora più accentuata a livellonazionale che, insieme alla liberalizzazione del settore, impone una profonda ri-visitazione del modello operativo per individuare i necessari interventi di effi-cacia/efficienza e cogliere così tutte le occasioni di sviluppo del business. Con riferimento a queste dinamiche, le OO.SS. e Poste Italiane S.p.A. hanno sot-toscritto il precedente accordo del 27 luglio 2010 successivamente integratodall’intesa del 28 febbraio 2013. Particolare attenzione è stata dedicata alle azioni finalizzate all’individuazione dinuove opportunità di sviluppo del business: integrazione logistica pacchi, svi-luppo attività dei messi notificatori e nuove iniziative in ambito e_commerce;con riferimento, invece, agli interventi volti ad ottenere un corretto dimensio-namento degli organici nonché alle modalità per la gestione delle ricadute oc-

Nuovo accordo 14 Febbraio 2014

SERVIZI POSTALIED OCCUPAZIONE

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NUOVO ACCORDO

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cupazionali e del riequilibrio delle risorse si sono realizzate, oltre alla normalegestione del turn-over, iniziative di reimpiego e di riqualificazione professionale,principalmente verso le attività di front-end, sia negli uffici postali sia nei ser-vizi al cliente. Con l’intesa, le Parti hanno condiviso l’esigenza di avviare interventi mirati adintrodurre nell’ambito di Poste Italiane specifici momenti di valorizzazione dellerisorse impiegate attraverso l’avvio di processi di politica attiva del lavoro comedi seguito riportato…” Integrazione logistica pacchi. In tale ambito (consegna dei pacchi a marchioPoste fino a 3 kg da parte dei portalettere) si è proceduto ad arricchire l’offertacon prospettive di positive evoluzioni.Commercio elettronico. Nel campo dell’e_commerce la svolta positiva (accordoPoste- Amazon) si è condivisa l’opportunità di analizzarne gli impatti e le rica-dute sui portalettere anche per l’effetto del processo dell’integrazione logisticapacchi.Messi notificatori. Nel settore sono impiegate 489 persone, oltre ad 87 ad-detti per il back office e abbiamo ottenuto che l’azienda presenterà uno speci-fico piano di incentivazione indirizzato al personale che vi opera, oltre cheapprofondire tutti gli aspetti dell’organizzazione.Occupazione. Per fare fronte alle necessità non strutturali del recapito si ri-correrà ad assunzioni a tempo determinato e ne sono già state effettuate 106(67 in Lombardia, 4 in Piemonte, 3 in Veneto, 32 in Emilia Romagna). Mobilità. Nelle regioni eccedentarie, in coerenza con le intese precedenti, iportalettere ed addetti di produzione stabilimenti, dal 15 al 31 marzo, potrannopresentare domanda di trasferimento in deroga alle previsioni dell’accordo perla mobilità del 22 maggio 2013 verso una delle Province/sedi accipienti, indi-pendentemente dal requisito dell’anzianità di servizio/permanenza sede, pre-via verifica dell’idoneità alla mansione. Tali domande saranno ordinate sulla

base del criterio della maggiore anzianità di servizio (e anagrafica nei casi diparità di punteggio) con priorità di assegnazione nei confronti della mobilitàvolontaria ordinaria. L’intesa prevede la possibilità che i portalettere (max 670 risorse), con con-tratto indeterminato part-time, che formalizzeranno dal 1 al 15 maggio domandadi trasferimento da una delle regioni eccedentarie (prioritariamente Friuli V. G.,Puglia, Sicilia ed a seguire Abruzzo, Campania, Calabria, valle d’Aosta, Liguria,Trentino A.A., Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna, Molise, Basilicata)verso una delle province accipienti, potranno ottenere la trasformazione del-l’attuale rapporto di lavoro da part-time a full-time, previa verifica dell’idoneitàalla mansione (a parità di punteggio prevarrà la maggiore anzianità anagrafica),con l’obbligo di non presentare domanda di trasferimento fuori dalla regione dinuova assegnazione per almeno 36 mesi dalla data di trasformazione del rap-porto di lavoro.Riammissioni in servizio e gestione effetti. L’accordo prevede diverse leve ge-stionali atte a favorire il riposizionamento in azienda delle riammissioni deri-vanti da sentenze nei giudizi promossi da personale già assunto come CTD/INTERINALE/SOMMINISTRATO. Si tratta della possibilità di utilizzare le riam-missioni per sostenere lo sviluppo delle attività, nei comuni sedi di stabilimenti(CD, CDM, CPD,CSD in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto ed altreregioni che dovessero rendersi eccedentarie), attraverso il trasferimento versoi Comuni interessati delle risorse riammesse in servizio a seguito di sentenza(l’azienda fornirà trimestralmente apposito prospetto identificativo delle ca-pienze).L’intesa prevede la possibilità che nei Comuni sedi degli stabilimenti di cuisopra, sarà possibile, ove necessario, superare la percentuale di copertura del100% con personale stabile. Le modalità di gestione delle risorse eventualmenteinteressate sono specificate nel testo dell’accordo.

14 FEBBRAIO 2014

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NUOVO ACCORDO 14 FEBBRAIO 2014

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L’azienda si è impegnata a fornire trimestralmente al sindacato l’elenco dei Cen-tri di Smistamento della Rete Logistica che saranno interessati da interventi diinserimento di personale con le relative capienze. In tale contesto sono state su-perate le intese precedenti e viene predisposto un percorso analitico di ge-stione degli effetti delle riammissioni in servizio disposte su sentenza (cfr. vedicriteri contenuti nel testo dell’accordo).L’intesa prevede anche azioni di riequilibrio che saranno soddisfatte con as-sunzioni (art. 1, comma 1 bis, lett. A, DLGS 368/2001 per max. 12 mesi), sia inPiemonte e Lombardia, o altri territori che fotografassero analoghe esigenzetecnico / organizzative.L’intesa modifica quanto precedentemente previsto sulle trasformazioni da Part-Time in Full-Time nel biennio 2013-2014 e determina che compatibilmente conle esigenze tecnico, organizzative e produttive, nello stesso periodo si potrannoaccogliere fino ad un massimo di 2.000 trasformazioni (di cui 200 in ambitoMP) comprensive di quelle previste per i casi di mobilità volontaria in deroga.Le parti hanno condiviso di istituire un Comitato di Monitoraggio che riprenderàl’analisi del settore servizi postali con inizio il 3 aprile prossimo e termine il 30dello stesso mese; inoltre entro luglio prossimo sarà effettuata una verificacomplessiva dell’accordo sottoscritto (verbale del 14 febbraio c.a.). Prossimamente le parti si sono impegnate ad effettuare un esame della situa-zione relativa al consolidamento dei rapporti di lavoro delle risorse che abbianoprestato servizio in Azienda in virtù di un contratto a tempo determinato e chevi stiano ancora operando alla data dell’accordo, sulla base di un provvedi-mento giudiziale non ancora passato in giudicato.

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s ervizi Postaliuuuuuuuu

SERVIZI POSTALIpuntare sull’E-COMMERCE

Forse potrebbe essere la stradagiusta e l’occasione mancataquella del commercio elettronico

Perché le vendite tramite internet aumentano di volumeed il trasporto/recapito degli articoli si sta rivelando unbuon affare che impegna tutti i corrieri in grado di sup-portare un servizio di qualità. Magari occorreva pensarciprima come evidenziano tutti i commentatori che critica-no il fatto che Poste Italiane, pur facendo ottimi affari nelcampo dei servizi finanziari dal risparmio, alla telefonia,alle assicurazioni, poco si è curata di investire, supporta-re e sviluppare il prodotto “pacchi” e servizi accessori.Il “Servizio Universale” è stato il tema centrale più di-scusso ed oggetto di revisioni a causa delle progressive,costanti ed inarrestabili perdite di volumi determinatedalle nuove tecnologie e dal rafforzamento dei competi-tori privati; a ciò si è affiancato l’affare del servizio dei“Messi Notificatori” che ha consentito di realizzare buo-ne performance, grazie all’acquisizione di nuove com-messe.L’azienda da qualche anno si è cimentata nell’offertacommerciale rivolta all’utenza comune ed a supportodelle imprese (segmento Impresa M.P.), nonché nei rap-porti con la Pubblica Amministrazione, naturale partnerdi Poste Italiane, con alterne fortune; solo da pochi mesisotto la spinta del sindacato è stato avviato un percorsodi revisione del segmento “Pacchi” (intesa del 28 feb-braio 2013).È nostro avviso che l’investimento nel “Postino telema-tico” fatichi ancora a completare il suo ciclo evolutivo,anche a causa delle difficoltà collegate all’usura dei ter-minali (durata delle batterie), ma tale strumento è es-senziale per competere con la concorrenza ed assicura-re il tracciamento completo ed in tempo reale delle con-segne (monitoraggio del ciclo impostazione, trasporto,lavorazione, recapito).D’altra parte, per quanto ci si possa affliggere a causadella contrazione dei volumi postali, non possiamo na-sconderci che gruppi concorrenti come DHL, TNT, UPS,

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cendo disamorare i cittadini nell’utilizzo della corrispon-denza cartacea.L’azienda Poste Italiane ha ricevuto dal Governo un ruo-lo dominante, forse perché attualmente non ci sono altrioperatori in grado di gestire una rete di penetrazione delterritorio italiano altrettanto efficace come la sua “ReteUniversale” e ciò ci sta consentendo di sopravvivere nelcampo postale, pur se con notevoli difficoltà. Però oc-corre ripensare tutto nell’ottica di una resa del serviziopiù profittevole, sicura, tempestiva e compatibile con leenergie che ciascun operatore è in grado di sopportarenei limiti contrattualmente dovuti e ciò ma non soltantoattraverso i tagli continui dell’organico a discapito del-l’efficienza dell’intera rete.È avviso della FAILP che la Divisione “Servizi Postali”debba puntare a supportare maggiormente i propri livel-li territoriali (macro e micro) con più presenze (figure dicoordinamento – monitoraggio – raccordo – controllo)della rete fisica vera e propria; ciò ultimamente è avve-nuto nei Centri di Meccanizzazione, ma a livello più de-centrato occorrerebbe investire di più in posti di pro-grammazione, analisi e controllo qualità, arricchendo lefigure di coordinamento ed adeguandole sotto l’aspettoformativo al loro ruolo.Nell’ultimo incontro che la FAILP ha avuto con Poste Ita-liane per fare il punto sui servizi postali (riunione del 4febbraio) si sono fatti focus sull’insourcing dei pacchi amarchio Poste, come sul prodotto per i clienti Amazoned una vista sui “Messi Notificatori” e raccolto dati suiprocessi formativi, raccogliendo con soddisfazione chesi sta mettendo a punto la revisione del “Manuale deiCD” ampliandolo con tutte le cognizioni relative ai variprocessi operativi.L’azienda, come richiesto dalle intese sottoscritte, ci hafornito uno spaccato della situazione delle risorse uma-ne dedicate ai servizi postali che scontano, purtroppo,tutta una serie di carenze che dovrebbero consigliare dieffettuare inserimenti nel settore.

FOCUS PACCHIIl processo di internalizzazione dei pacchi (intra baci-no ed extra bacino) sta proseguendo dopo la conclu-sione del primo step di interventi che ha consentito dieffettuare tale azione in 29 provincie nel 2013 e siprevede di completarne il ciclo con ulteriori imple-mentazioni che interesseranno: Firenze, Pisa, Prato,Pistoia, Arezzo, Lucca, Rieti, Terni, Viterbo, Napoli,Salerno, Alessandria, Asti, Genova, Como, Varese,Roma, Milano Borromeo, Milano, Pavia, con tempisti-che che variano dalla fine di gennaio ai primi giorni di

fanno buoni affari senza giovarsi di affiancare al loro co-re business i beneamati servizi finanziari che piaccionotanto al management di Poste Italiane.E allora? Allora è il caso di riconoscere che avere trascu-rato il settore della Logistica e dei Pacchi è stato un gros-so errore per un’azienda nata per fare POSTA, come ilsuo nome presupporrebbe, ma per fortuna a tutto ciò sista ponendo qualche rimedio, sulla spinta che il sindaca-to ha dato nel convincere la dirigenza postale a riprende-re coraggio nel filone dei servizi postali.

I volumi attuali:- 1,3% per la posta business transazionale(e-substitution puro con estratti conto on line)

- 1,3% per posta prioritaria(e-substitution di email, social network)

-1,8% per la posta registrata(tagli alla spesa pubblica spingono le amministrazioni acontenere il suo utilizzo, PEC)

+ 1,4% per il Direct mail(anche in parte per effetto spostamento volumi da edito-ria sempre meno sussidiata).

(dati di analisi riportati su internet come fonte TNT)

Ad avviso della FAILP il rimedio c’è e sta nel migliorare leperformance del servizio, per convincere tutti a ripren-dere l’abitudine di gustarsi la buona lettura di un fogliocartaceo che può riportare fedelmente stati d’animo,sentimenti e idee con dovizia di particolari, piuttosto chel’astruso linguaggio sforbiciato di qualche SMS o di im-materiali “nuvole” che comunque hanno un senso con-creto in altri contesti.Poste Italiane ha ricevuto dal Governo il regalo di diventa-re l’unico fornitore del “Servizio Universale” in Italia al-meno fino al 2025 ma non può cullarsi sugli allori o pensa-re solo ad effettuare tagli su tagli, fino a rendere commer-cialmente sproporzionato il rapporto costi/benefici fa-

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marzo per l’extra bacino, su una stima di oltre122.000 affidati.

FOCUS AMAZONQuesta commessa ha restituito vigore al servizio di rac-colta, trasporto e consegne pacchi (per le tipologie pre-viste) ed investe l’e_commerce: si è registrato un volu-me a regime di affidamenti in rete Poste Italiane di oltre520.000 pezzi per le settimane trascorse fino a gennaiodi quest’anno (SLA J+4 e J+5).

SERVIZIO NOTIFICHE PER EQUITALIALe commesse ottenute hanno consentito di organizzare irelativi processi in SLA di notifica di 40 giorni per gli attiprioritari e 70 giorni per gli atti ordinari (lavorazione, no-tifica, rendicontazione, gestione documentale, restitu-zioni). Diversi interventi sono stati compiuti a supportodell’organizzazione (automazione, monitoraggio, stru-mentazioni, modellistica, ecc…) e per l’anno in corso sistima un consistente ingresso di volumi.

MONITORAGGIO E QUALITÀL’accordo del 28 febbraio 2013 ha previsto l’inserimentodi 560 risorse nei monitoraggi/qualità attraverso l’indi-viduazione di figure specialistiche cui sono stato dedica-ti i percorsi formativi prestabiliti.

OCCUPAZIONELa foto scattata dall’azienda presenta un quadro di ca-renze/eccedenze nei settori Portalettere e degli Stabili-menti postali, ovviamente trattasi di dati di cui il sinda-cato non ha controllo/verifica che cercheremo di con-trollare e che comprendono “teste” di lavoro, al di làdell’effettivo impiego/presenza degli stessi. L’azienda hacomunicato che attraverso una gestione “territoriale”delle eccedenze / carenze si potranno sanare le situazio-ni di criticità, segnalando difficoltà solamente su due re-gioni (Puglia, Campania Trentino Alto Adige, Lombardia,Emilia Romagna, Lazio e Calabria).Ecco l’analisi tratta dalle tabelle che Poste Italiane harappresentato alla FAILP.La voce eccedenze/carenze è calcolata dall’aziendacome somma algebrica delle eccedenze e carenze persingola regione; da parte della Divisione S.P. è statoanche riportato il dato analitico delle “Teste” recupe-rabili a copertura delle carenze, attraverso gli idonei alciclomotore/motociclo e le risorse liberabili dalle mo-bilità (tabelle consultabili direttamente presso le strut-ture territoriali della FAILP). Su tali questioni sitamofacendo gli opportuni approfondimenti.

REGIONEPORTALETTEREEccellenze/carenze

STABILIMENTIEccellenze/carenze

Liguria -17 27

Piemonte -153 -53

Valle d'Aosta -7 /

Lombardia -375 76

Friuli V.G. 34 17

Trentino A.A. 9 68

Veneto -50 61

Emilia R. -82 -17

Marche -24 3

Toscana 2 -14

Umbria 10 12

Abruzzo 59 31

Lazio -23 -9

Sardegna 16 68

Calabria -26 53

Campania 37 2

Basilicata -7 7

Molise 6 /

Puglia 212 17

Sicilia 49 42

Totali S.P. -330 391

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r

SSi tratta della regolamentazione di quanto previsto inmateria di “misura e certificazione della rappresen-tanza ai fini della contrattazione collettiva nazionale dicategoria - Regolamentazione delle RappresentanzaSindacali in azienda - Titolarità ed efficacia della con-trattazione collettiva nazionale di categoria e azienda-le - Disposizioni relative alle clausole e alle proceduredi raffreddamento e alle clausole sulle conseguenzedell’inadempimento”. In pratica le parti firmatarie sisono accordate su alcuni temi che coinvolgono Datoridi lavoro e Sindacati nel riconoscersi vicendevolmen-te, mettendo mano ai temi più pressanti e determinan-ti per la sottoscrizione e l’efficacia dei contratti ergaomnes. Fra tutte le questioni regolamentate, spiccache ai fini della futura legittimazione al tavolo delletrattative contrattuali, si metterà mano ad un sistemadi misura e certificazione della maggiore rappresenta-tività nella categoria interessata: rilevazione del nu-

r appresentanza

Da gennaio c’è il RegolamentoAttuativo sulla rappresentanza

sindacale firmato da CISALe Confindustria

Il 14 gennaio la ConfederazioneCisal ha sottoscritto conConfindustria il “Testo Unico sullaRappresentanza” che attua quantogià firmato il 28 giugno delloscorso 2011 ed il 31 maggio 2013.

mero di iscritti al sindacato e sua certificazione, misu-razione e certificazione della rappresentanza conse-guita nelle ultime elezioni per il rinnovo/elezione delleR.S.U., soglia del 5% necessaria per essere ammessial tavolo negoziale contrattuale intesa come “mediasemplice fra la percentuale degli iscritti (sulla totalitàdegli iscritti) e la percentuale dei voti ottenuti nelleelezioni delle r.s.u. sul totale dei votanti, quindi con unpeso del 50% per ciascuno dei due dati”.Il sistema congegnato e condiviso fra Confindustria ele maggiori Associazioni Sindacali Confederali do-vrebbe mettere fine alle discussioni infinite alla vigiliae durante i tavoli negoziali ed alla proliferazione dellepiccole entità associative - prive di effettivo peso fra ilavoratori – che adesso dovranno dimostrare, nel ri-spetto dei principi di democrazia, pluralità e libertà, diessere effettivamente portavoci degli interessi dei la-voratori, i quali peraltro dovranno pronunciarsi con ilvoto sui rinnovi contrattuali: “…I contratti collettiviaziendali per le parti economiche e normative sono ef-ficaci ed esigibili per tutto il personale in forza e vinco-lano tutte le associazioni sindacali, espressione delleConfederazioni sindacali firmatarie dell’Accordo Inter-confederale del 28 giugno 2011, del protocollo d’inte-sa del 31 maggio 2013 e del presente Accordo, o checomunque tali accordi abbiano formalmente accetta-to, operanti all’interno dell’azienda, se approvati dallamaggioranza dei componenti delle rappresentanzesindacali unitarie elette secondo le regole interconfe-derali convenute con il presente accordo…”.

uuuuuuu

Definita la questione dell’esten-

sione dei contratti na

zionali di

lavoro erga omnes in ogni s

in-

golo s

ettore/categoria, con

il

pronun

ciamento preventiv

o dei

lavoratori ch

iamati

a decidere

sulle ipotesi di CCNL m

esse a

punto dalle A

ssociazioni s

inda-

cali più rappresentative e

da

quelle datoriali/azie

nde.

L’esigibilità del contratto colle

ttivo

nazionale dip

ende da alcuni fattori:

l’ipotesi conc

lusiva di CCNL deve es-

sere firm

ata dal 50%

+ 1

delle

OO.SS. sottoscrittrici e sottopo

sta al

voto di tutti i lavoratori/lavoratrici

cui il C

CNL deve essere applicato o

t-

tenend

o la maggioranza semplice

del voto e le R.S.U

. possono

deci-

dere in ogni circo

stanza sulle moda-

lità delle votazioni.

Finalmen

te regole

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ppresent

anza

e la cont

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e che dis

tinguono

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cretame

nte le ra

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zioni per

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zione de

lle R.S.U

. di cui si

regolame

ntano

costituzi

one e pr

erogative

.

Un’associazione sindacale potrà sedersi al ta-

volo negoziale contrattuale solo qualora pos-

segga una rappresentatività nel settore

specifico non inferiore al 5% (valore calcolato

a metà fra la percentuale degli iscritti sui sin-

dacalizzati ed a metà con la percentuale dei

voti riportati nelle elezioni RSU cui ha parte-

cipato. Tale scelta non limita la libertà asso-

ciativa, ma è coerente con la necessità di

identificare il requisito della maggiore rap-

presentatività in ciascun settore/categoria.Le RSU possono stipulare accordi con le im-

prese di loro competenza, vincolanti per tutti.

Per la prima volta si stabiliscono sanzioni per

l’inosservanza delle regole concordate nel

“Testo Unico” che saranno contenute nei sin-

goli Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro sti-

pulati: multe per le imprese inosservanti,

sospensione temporanea dei diritti sindacali

contrattuali sia per le OO.SS., sia per le rappre-

sentanze elette inosservanti. Comunque ven-

gono salvaguardati i diritti sanciti dalle norme

precedenti (es. Legge 300/1970) salvo le speci-

ficazioni contenute nel Testo Unico.

Nessun lavoratore potrà ri-

cevere sanzioni per le inos-

servanze del testo Unico

commesse dalle OO.SS. o

rappresentanze e viene co-

munque garantito il diritto

al dissenso/scioperi.

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pp ostemobile

È sul mercato dalla fine del 2007,e conta attualmente circa3 milioni di clienti attivi.

uuuuuuu

Il “TELEFONO” vola

PPresente sia sul segmento consumer sia su quello bu-siness, la Società si avvale della rete commerciale deicirca 14.000 uffici postali italiani ed è il maggiore ope-ratore virtuale ESP italiano per numero di clienti. La caratteristica distintiva dei suoi servizi è rappre-sentata da un’offerta che unisce i tradizionali servizi dicomunicazione mobile di voce, dati e sms, con unagamma di servizi finanziari, informativi e dispositivi dim-payment, m-banking e m-commerce, fruibili me-diante l’associazione della SIM con gli strumenti di pa-gamento del Bancoposta, integrando, quindi, i propriservizi di telefonia mobile con il mondo dei servizi fi-nanziari e postali di Poste Italiane. Il prossimo obiettivo della Società è diventare leaderanche nei Mobile Proximity Services, tramite la com-mercializzazione, già avviata a fine 2012, di SIM dinuova generazione che integrano la nuova tecnologiaNFC.Per mezzo di tale tecnologia, che può integrare nellaSIM una carta Postepay digitale, i clienti in possessodi un cellulare NFC potranno fare acquisti in tutti ipunti vendita in Italia abilitati, semplicemente avvici-nando il proprio telefono al POS, in modalità conta-cless. Inoltre la tecnologia abiliterà un vero e proprioportafoglio elettronico virtuale di carte e servizi "sma-terializzati", come il biglietto dell’autobus, il badgeaziendale e i documenti d’identità.

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PosteMobile come altri MVNO italiani, ha anche ini-ziato le operazioni di passaggio a “Full MVNO”.Tra i principali MVNO in Italia oggi il primo postospetta proprio a PosteMobile che è passata da unaquota del 45,6% del secondo trimestre 2010 al50,6% del secondo trimestre 2011 e come unico ope-ratore detiene, quindi più della metà dei clienti in que-sto settore (1.984.532 pari al 50.6% della quotadell’attuale mercato).Nell’incontro che abbiamo avuto ad ottobre 2013 conL’A.D. della Società, oltre ad esprimere soddisfazioneper i risultati raggiunti da PosteMobile, abbiamo chie-sto all’A.D di valorizzare le Relazioni Sindacali comeelemento essenziale che presidia i rapporti tra So-cietà, Sindacati e Lavoratori per un corretto equilibriodi rapporti in questo grande processo di sviluppo edi cambiamento.Occorre infatti ricordare che nel mese di marzo 2011è stato attuato, ai sensi dall'art. 47 L. 29.12.1990 n.428, il trasferimento di ramo d'Azienda della Rete TLCda Poste Italiane alla società Poste Mobile.Per effetto di questa cessione i Lavoratori di PosteItaliane prima applicati presso le Reti TLC Territorialidi Venezia (6 unità ), Milano (7 unità), Torino (5 unità),Genova (4 unità), Napoli (6 unità), Bari (6 unità), Pa-lermo (4 unità), Roma Tor Pagnotta (3 unità ), Bologna(6 unità), Firenze (5 unità) e i lavoratori di Rete TLCCentrale (55 unità) sono transitati da Poste Italiane aPostemobile con l’impegno da parte della Società “ri-cevente” che il loro rapporto di lavoro sarebbe pro-seguito senza soluzione di continuità, salvaguardandoin questo modo anzianità, livelli inquadramentali e re-tributivi.In realtà il trasferimento di ramo d’Azienda ha com-portato automaticamente il passaggio dei dipendentiappartenenti al ramo ceduto all’impresa acquirente,senza che tale effetto sia stato condizionato in alcunmodo dal consenso dei dipendenti stessi.Se anche l’operazione contrattuale è sembrata, al-meno da quanto appariva, legittima e i lavoratori chene sono stati coinvolti hanno salvaguardato la loroanzianità ed i loro livelli inquadramentali e retributivi,abbiamo fatto rilevare a Postemobile che LA TUTELADEI RAPPORTI DI LAVORO di questi lavoratori DOPOLA CESSIONE DI RAMO D’AZIENDA, non si può limi-tare solo agli aspetti “formali”, ma deve riguardare

anche quelli “sostanziali” che dai primi direttamentediscendono, e cioè che questa tutela deve essereestesa anche alle attività che questi lavoratori sonochiamati a svolgere in PosteMobile, da individuare inbase alle qualifiche professionali possedute, e agli in-serimenti professionali che agli stessi competono perle capacità ed i livelli professionali ricoperti prima InPoste Italiane.Questo non è per niente avvenuto e i lavoratori “ce-duti” lamentano tutti il demansionamento e la de-qualificazione patita a seguito del trasferimento diramo d’azienda.La Failp ha fatto richiesta a Postemobile e all’A.D. del-l’apertura di un tavolo negoziale per la verifica di que-ste “tutele” di cui siamo in attesa di convocazione.

Segreteria Generale FAILP-CISAL Via dell'Amba Aradam 24 - 00184 Roma

Tel. 06.7002521 - 06.7005103 - 06.70454610 - Fax 06.7005207 [email protected] www.failp.it

2014m

arzo