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  • 7/28/2019 Quante Storie!

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    Giovanna Stefancich

    di autori italiani contemporanei

    con proposte didattichelivello intermedio e avanzato

    Q.R.E.: B1-C1

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    introduzione 7

    Niccol AMMANITI,Io non ho paura 9Stefano BENNI,Achille Pi Veloce 13Enrico BRIZZI,Jack Frusciante uscito dal gruppo 17Andrea CAMILLERI,Il ladro di merendine 21Gianrico CAROFIGLIO, Testimone inconsapevole 25Raffaele CROVI, Pianeta Terra 29Andrea DE CARLO, Pura vita 33Gianni DELIA, Politica del boia 37Erri DE LUCA,Aceto, arcobaleno 41Marcello FOIS,Dura madre 47Marco LODOLI,I fannulloni 51Carlo LUCARELLI,Il giorno del lupo 55Valerio MAGRELLI,Didascalie per la lettura di un giornale 59Laura MANCINELLI,Attentato alla Sindone 63

    Margaret MAZZANTINI, Non ti muovere 67Melania MAZZUCCO, Vita 71Sandro ONOFRI,Registro di classe 75Francesco PICCOLO,Allegro occidentale 79Roberto PIUMINI,Io mi ricordo quieto patato 83Giuseppe PONTIGGIA, Nati due volte 87Clara SERENI, Passami il sale 91

    Domenico STARNONE,La retta via 95Antonio TABUCCHI,Sogni di sogni 99Sandro VERONESI, Per dove parte questo treno allegro 103Simona VINCI,Brother and Sister 107Valentino ZEICHEN, Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio 111

    soluzioni degli esercizi 115

    fonti 127

    indice

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    Quante storie! raccoglie e presenta scritti di autori italiani contempo-

    ranei che hanno pubblicato intorno al volgere del millennio. Si tratta dibrani tratti da opere narrative e di qualche poesia.Grazie alla scelta di testi recenti e recentissimi, Quante storie! ha lambi-zione di fornire una panoramica non esaustiva ma rappresentativa delpaese letterario di questi ultimi anni e delle tematiche che lo attraversano.Compaiono nel libro i temi della classicit ancora cos presente da noi,nella recita amatoriale che mette in scena lOdissea (Pontiggia) e neimiti di Dedalo e del Minotauro rivisitati da Tabucchi; compaiono gliomaggi letterari al nostro Pinocchio di cui continuiamo a nutrirci

    (Onofri) e a libri di culto comeLe mille e una notte eIl piccolo princi-pe (Magrelli e Brizzi). Accanto allemigrazione italiana allestero (Mazzucco) e all immigrazione di stranieri nel nostro paese (Lodoli),troviamo la famiglia nella celebrazione del matrimonio in Crovi, nel-laffettuoso ricordo del nonno di Carofiglio e nella elaborata cotturadel pane per i suoi cari della Sereni, troviamo lamore per le citt ita-liane ( la Torino della Mancinelli e i monumenti romani di Zeichen), lasempreviva mala pianta della burocrazia (Starnone) e lossessione tuttanuova dei cellulari (Piccolo), ci sono anche tracce di episodi criminali

    nel rapimento di un bambino in Ammanniti e nella sparatoria raccon-tata da Lucarelli. Tra i protagonisti di queste storie sono molti i giova-ni e i giovanissimi che si affacciano alla vita con difficolt nello studio,nelle convivenze famigliari e nei primi amori ma mostrano coraggio,amano gli animali e sanno cogliere i dettagli di una scena criminosaprima e meglio degli adulti.In linea generale, la lingua di questa nostra letteratura contemporanea,anche per la poesia, appare abbassata di registro, una lingua colloquia-le che non disdegna luso di termini poco forbiti e di qualche vero e

    proprio errore rispetto ai canoni tradizionali della grammatica, inol-tre inserisce volentieri neologismi, linguaggi giovanili e prestiti da lin-gue regionali. Ma non mancano esempi invece di lingua pi sostenutae pi tradizionalmente letteraria, con qualche arcaismo e poeticit, avolte usati ironicamente. Non infrequente la commistione di registriche offrono nellinsieme una lingua ricca, con apporti nuovi, indipen-dente dagli schemi e vitale.

    La brevit dei testi selezionati dovuta a motivi didattici: si tenutoinfatti in considerazione che gli utenti hanno o possono avere proble-mi con la lingua ed bene che esauriscano il loro lavoro prima di per-dere la concentrazione. Per agevolarne la comprensione e lapprofon-

    introd

    uzione

    quantestorie!

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    dimento, ogni testo accompagnato da un apparato di lavoro che for-nisce qualche notizia su ciascuno scrittore e la sua opera (nella rubrica

    Lautore); per i testi in prosa, che sono estrapolati da un contesto piampio e necessitano di essere meglio collocati, sono offerti riassunti ecommenti sui libri da cui sono tratti nella rubrica chiamata Il libro. Larubrica Tra le righe propone numerose e variate attivit, volte a poten-ziare le abilit di lettura attraverso esercizi di coesione testuale, di lavo-ro sul lessico e sul linguaggio dei gesti, di individuazione di elementiculturali, geografici etc. I quesiti posti invitano il discente a farsi parteattiva del suo apprendimento e lo guidano a una maggiore consapevo-lezza nellaccostarsi al testo.

    Quante storie! inoltre fornito di tutte le soluzioni alle domande postenegli esercizi ed cos utilizzabile anche dal discente autonomo chepreferisca o debba lavorare senza un insegnante.La rubrica Parliamo! presuppone invece una classe o un gruppo ancheristretto di lavoro, offrendo spunti per la rielaborazione del testo, perdialoghi, conversazioni e discussioni che riutilizzino gli argomenti, leparole e le espressioni di ciascuna lettura.

    Quante storie! si rivolge essenzialmente a discenti di italiano come L2che abbiano gi una conoscenza della lingua di livello intermedio-avan-zato. I testi, che non sono rimaneggiati n facilitati in alcun modo, pre-sentano difficolt linguistiche di qualche rilievo ma la loro comprensio-ne resa pi semplice da una lettura molto orientata. Il libro si propo-ne comunque a anche a discenti di prima lingua che non si sentano ingrado di fare riflessioni sulla lingua senza una guida. Il suo utilizzo pre-scinde dallordine in cui compaiono gli autori che sono semplicementecollocati in ordine alfabetico. Anche per i singoli esercizi non occorresvolgerli sempre tutti n seguire lordine proposto ma si possono divolta in volta approfondire gli interessi linguistici del momento.Per le sue caratteristiche, Quante storie! si propone per un corso di let-tura, con lobiettivo di perfezionare la lingua e di acquisire informazio-ni sulla societ italiana di oggi, attraverso la lettura che ne fanno gliautori letterari. Si pu usare anche per un vero e proprio corso di let-teratura che voglia occuparsi di autori contemporanei, magari invo-gliando il discente a partire da questi estratti per affrontare poi i libriinteri. Grazie alla rubrica Parliamo! illustrata sopra, pu essere inoltreun utile strumento in un corso di conversazione.

    intro

    duzion

    e

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    Ho provato ad alzarmi. Avevo sbattuto sul fianco, una fitta di dolore mi irrigi-diva la gamba e il braccio. Mi sono voltato. Felice si era tolto il cappuccio e avanzavaverso di me a passo di carica puntandomi il fucile contro. Vedevo il carro armatodei suoi anfibi diventare sempre pi grande.

    Ora mi spara, ho pensato.Ho cominciato a strisciare, tutto acciaccato, verso il bosco.Volevi farlo scappare, eh? Ma ti sei sbagliato. Hai fatto i conti senza lhostess.

    Mi ha dato un calcio sul sedere. Alzati, fessacchiotto. Che fai l a terra? Alzati!Per caso ti sei fatto male? Mi ha sollevato per lorecchio. Ringrazia Iddio chesei figlio di tuo padre. Senn a questora Ora ti porto a casetta. Decider tuo

    padre la punizione. Io il mio dovere lho fatto. Ho fatto la guardia. E ti dovevosparare Mi ha trascinato nel boschetto. Avevo cos tanta paura che non riuscivoa piangere. Inciampavo, finivo a terra e lui mi rimetteva in piedi tirandomi per lorec-chio. Muoviti, su, su, su!

    Siamo usciti fuori dagli alberi.Di fronte a noi la distesa gialla e incandescente di grano si allungava fino al cielo.

    Se mi ci tuffavo dentro non mi avrebbe trovato mai.Con la canna del fucile Felice mi ha spinto alla 127 e ha detto: Ah gi, ridammi

    il coltello!

    Ho provato a ridarglielo ma non riuscivo a infilare la mano nella tasca. Faccio io! me lo ha preso. Ha aperto lo sportello, ha sollevato il sedile e hadetto: Sali!

    Sono entrato e davanti cera Salvatore. Salvatore, che ci? Il resto mi morto in bocca.Era stato Salvatore. Aveva fatto la spia a Felice.Salvatore mi ha guardato e si girato dallaltra parte.Mi sono seduto dietro senza dire una parola.Felice si piazzato al volante. Caro Salvatore, sei stato proprio bravo. Qua la

    mano. Felice glielha presa. Avevi ragione, il ficcanaso cera. E io che non ticredevo. sceso. Le promesse sono promesse. E quando Felice Natale fa unapromessa la mantiene. Guida. Vai piano per.

    Adesso? ha chiesto Salvatore. E quando? Siediti al posto mio.Felice entrato dalla porta del passeggero e Salvatore passato al volante. Qui

    perfetto per imparare. Basta che segui la discesa e ogni tanto freni.Salvatore Scardaccione mi aveva venduto per una lezione di guida.

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    Io non ho pauraNiccol Ammaniti

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    eserciziNiccol Ammaniti Io non ho pauraLautore

    Nato a Roma nel 1966. Nel 1994 escono con Ediesse poche copie del suo primoromanzoBranchie poi ristampato da Einaudi. La successiva raccolta di raccontiFango lo fa conoscere a un vasto pubblico, specialmente di giovani. La grandepopolarit arriva per coi suoi ultimi libri, Ti prendo e ti porto via e soprattuttoIonon ho paura che ha venduto mezzo milione di copie ed stato tradotto in 24 paesi.Nel 2003, il regista Gabriele Salvatores ne ha tratto un film con lo stesso titolo,anche questo di grande successo.

    Il libro

    Michele ha nove anni e abita in una sperduta frazione di campagna nel SuddItalia. In una grotta l vicino casualmente trova un bambino ricco, suocoetaneo, che stato rapito ed tenuto prigioniero. Nel tentativo di aiutarlo,Michele verr scoperto dai rapitori che in realt lui conosce molto bene.

    Tra le righe

    1. Il personaggio di Felice ritratto con molta ironia. Nella frase che pronunciaariga 7hai fatto i conti senza lhostess c un grosso e ridicolo errore.

    a. Qual lespressione vera, molto comune?

    b. Che cosa significa?

    c. Che cosa c, inoltre, di strano e ridicolo

    nel nome e cognome di Felice? (riga 30)

    2. In questo testo la lingua usata spesso colloquiale. Nelle frasi che seguono,quali sarebbero state le forme pi corrette, secondo la grammatica tradizionale?

    riga 11: Io il mio dovere lho fatto.

    righe 11-12: E ti dovevo sparare.

    riga 17: se mi ci tuffavo dentro

    riga 35: basta che segui la discesa

    3. Provate a terminare queste frasi lasciate in sospeso nel testo.

    riga 10: Senn a questora

    riga 24: Salvatore, che ci

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    4.a Cercate nel testo una parola di insulto, un po volgare ma non troppooffensiva.

    b. Cercate nel testo una parola informale che indica una persona indiscretache si occupa di questioni non sue.

    5.a Ariga 3 compare: carro armato.Il carro armato un veicolo usato in combattimento ma qui ha unsignificato secondario non molto frequente. Qual ?

    b. Ariga 4 compare: anfibi.Questa parola vuol dire animali che vivono sia sulla terra che in acqua oanche mezzi navali che si muovono anche su terra ma qui ha un significatoabbastanza nuovo che non riportato su tutti i vocabolari. Qual ?

    6.a Rispondete.

    Ariga 29 Felice prende la mano di Salvatore per congratularsi con lui. Quale di

    queste immagini descrive la scena?

    b. Con quali parole Felice accompagna il gesto?

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    eserciziNiccol Ammaniti Io non ho paura

    a.b.

    c.

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