QUA - Il QUArtiere Bene Comune
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QUA Il quartiere bene comune
Foto: Federico Contini
presupposti storici (1)
2007-2014 esperienza del progetto “I reggiani per esempio”: operazione di emersione, valorizzazione e coinvolgimento attivo del tessuto associativo e di volontariato che rappresenta il tratto distintivo della comunità reggiana.
Comunità ad alto tasso di capitale sociale
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presupposti storici (2)
In quali modi?
a processo di coinvolgimento ex ante del terzo settore a tutti i livelli: governance allargata a tutto il Terzo Settore
lancio cittadino del progetto: comunicazione come leva per la valorizzazione sociale del 'volontariato'
b
presupposti storici (3)
Attività
Imprenditorialità sociale: associazioni coinvolte nella realizzazione dei progetti che attuano il mandato. La comunità partecipa alla fase di realizzazione degli obiettivi di governo intervenendo con risorse progettuali nella fase di attuazione del policy making
Istituzionalizzazione e valorizzazione sociale del volontariato singolo. I singoli cittadini vengono coinvolti parallelamente nel volontariato. Attraverso un accordo formale con il Forum del terzo Settore viene messo a punto un progetto di scouting, ingaggio, promozione e valorizzazione sociale dei cittadini volontari sia del Comune che delle associazioni e della cooperazione che si riconosce nel Forum (progetto “Anche tu per esempio”)
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d
presupposti storici (3)
Risultati
I reggiani, per esempio - censimento di oltre 300 good practices da oltre 250 soggetti diversi
Anche tu, per esempio
- oltre 170 progetti di volontariato attivati- 903 cittadini interessati
e
f
g Bando de “I reggiani, per esempio”
- 3 bandi pubblici per finanziare progetti “dal basso”- 1.450.000 Euro di finanziamento erogato- oltre 270 progetti co-finanziati
Da dove siamo partiti
Costruire NUOVE CONNESSIONI tra comune e cittadinanza nei territori e tra i territori
Definire nuovi metodi del policy making (come e con chi decidere del bene comune) per migliorare i risultati dell'azione pubblicaRidefinire il rapporto CENTRO –
PERIFERIA dopo la chiusura delle circoscrizioni
AB
Progettare e agire le POLITICHE PUBBLICHE in modo più efficace e a maggiore impatto sociale
generare/rigenerare il CAPITALE SOCIALE attraverso l'INNOVAZIONE SOCIALE
caratteristiche fondative del progetto (1)
DAL MODELLO DI GOVERNMENT AL MODELLO DI GOVERNANCE 1
cambio del ruolo del Comune: da gestore di processi amministrativi ad attivatore di relazioni e risorse per la costruzione di politiche pubbliche condivise
a cambio dei ruolo dei soggetti interlocutori: da soggetti passivi/utilizzatori finali di decisioni pubbliche a soggetti attivi e responsabili in tutte le fasi del ciclo di vita di una politica pubblica e in grado di esprimere responsabilità concrete a partire dall’espressione di intelligenze progettuali
b
Amministrazione diffusa/governo 'orizzontale'
caratteristiche fondative del progetto (6)
Il nuovo paradigma di coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni supera sia il tradizionale modello di democrazia rappresentativa sia le più recenti esperienze di democrazia deliberativa. La partecipazione diventa protagonismo civico perchè:1. avviene lungo tutto il ciclo di vita del progetto (definizione dei bisogni/priorità, progettazione delle soluzioni, azione e gestione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione);2. comporta responsabilità condivise, ovvero messa in disponibilità di risorse comuni (firma dell'Accordo di Cittadinanza)
2 DALLA PARTECIPAZIONE AL PROTAGONISMO
caratteristiche fondative del progetto (2)
UNA NUOVA UNITÀ DI MISURA.IL TERRITORIO (QUARTIERE) INTESO COME BENE COMUNE
3
Il quartiere è lo spazio fisico in cui si possono progettare e poi manifestare le intenzioni, i vissuti e le competenze dei soggetti in campo (amministrazione e comunità). Non è un luogo giuridico-formale ma il risultato del manifestarsi di una comunità che si prende cura del proprio contesto di vita (materiale e immateriale) come bene comune
a
caratteristiche fondative del progetto (3)
UNA NUOVA UNITÀ DI MISURA.IL TERRITORIO (QUARTIERE) INTESO COME:
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luogo identitario in cui le persone si conoscono e riconoscono. In questo senso agiscono per senso di appartenenza, non per criteri di rappresentanza
b luogo fenomenologico della quotidianità dell’azione pubblica ovvero lo spazio dove si concretizza l’effetto (l’efficacia?) delle politiche pubbliche. Così inteso il territorio nella sua dimensione micro (quartiere) e macro (città) rende concretamente esigibile la progettazione condivisa e diventa “città pubblica” e dunque “città delle persone”
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i 19 quartieri
caratteristiche fondative del progetto (5)
La dimensione di intervento è tipica della pianificazione strategica e dell'integrazione fra le policies. L’azione sui territori/quartieri si svolge su tutto lo spettro dell’azione pubblica/interesse della comunità. Si estende dalla cura della città, in termini di manutenzione dello spazio fisico e di qualità dei luoghi, alla cura della comunità/persone in termini di capacità di interconnessione delle risorse sociali e culturali già esistenti, di attivazione di nuove capacità progettuali, di valorizzazione/estensione di iniziative già in essere che interpretino nuove istanze/bisogni per arricchire l’offerta di servizi/prestazioni/opportunità per le diverse fasce di età/esigenze/stili di vita.
5 LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
caratteristiche fondative del progetto (4)
Policy maker cui spetta il compito di potenziare il protagonismo attivo e responsabile della comunità (circoscritta alla dimensione specifica del quartiere/i in cui opera) in modo da configurarne un ruolo di attore primario a fianco dell’Amministrazione. L’architetto di quartiere opera secondo il concetto “pensiamo e facciamo insieme” il progetto del nostro territorio (quartiere) per la nostra comunità.
6 UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE: L’ARCHITETTO DI QUARTIERE
l'azione della policy (1)
definizione e individuazione degli attori del processo quartiere per quartiere: cittadini singoli e associati
Il processo collaborativo dalla fase di ascolto a quella di rendicontazione è stato definito in un apposito “Regolamento”. E’ costituito da fasi contraddistinte da specifici metodi e strumenti, in modo da allineare gli organi di rappresentanza formale (approvazione in Consiglio Comunale) e dare legittimità formale all'azione pubblica.
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l'azione della policy (2)
definizione della strategia e degli strumenti di comunicazione in un piano di comunicazione integrato
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definizione dell'accountability del progetto. E' il risultato della convergenza di più azioni appartenenti a diverse dimensioni
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Pianificazione degli strumenti di coordinamento interni
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il processo collaborativo
1 LA FASE DI ASCOLTO
LETTURA DEL CONTESTO TERRITORIALEba
In ogni occasione di contatto diretto con i cittadini vengono raccolti i dati e i contatti dei partecipanti, il loro ruolo all'interno del quartiere e delle associazioni, al fine di implementare il Database degli Stakeholder
LETTURA DEL CONTESTO SOCIALEb
1° LABORATORIO aperto a tutto il quartierec
Elaborazione della VISION e delle LINEE STRATEGICHE di intervento
il processo collaborativo
1 LA FASE DI ASCOLTO
LETTURA DEL CONTESTO TERRITORIALE
CURA DELLA CITTA'
SOPRALLUOGHI CONOSCITIVI
TAVOLI CON I SERVIZI INTERNI
b
ANALISI DEI DOCUMENTI INTERNI DI PROGRAMMAZIONE
DUP, PEG,
LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO
CURA DELLA COMUNITA'
Opere - progetti realizzati, previsti o programmati
Attività che si svolge all'interno del comune
aANALISI DEI DATI RELATIVI AL CONTESTO
dati socio demografici,
servizi e commercio
evoluzione storica e sociale
Attività che si svolge sul territorio
il processo collaborativo
1 LA FASE DI ASCOLTO
LETTURA DEL CONTESTO SOCIALE
INCONTRI CONOSCITIVI CON LE REALTA' INDIVIDUATE
bAssociazioni, Comitati di cittadiniCentri sociali, Scuole,Strutture di servizi alla personaParrocchie, altri centri di socialità
MAPPATURA DELLE REALTA' STRUTTURATE PRESENTI SUL TERRITORIO
Conoscenza delle attività e delle finalità, dei rapporti con il quartiere con altre realtà associative, delle iniziative in corso o che si vorrebbe realizzare
Ascolto delle segnalazioni, dei bisogni, delle prime proposte progettuali
interviste singole passeggiate di quartiere Focus group per tematiche di interesse
il processo collaborativo
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1° LABORATORIO aperto a tutto il quartierecTutti i cittadini e le realtà presenti o attive sul territorio sono invitate a partecipare (locandine, sito internet, volantini porta a porta, comunicazione tramite le associazioni)
Metodologia OST (Open Space Technology)
RACCOLTA DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
Racconto del CONTESTO di intervento
Discussione all'interno di GRUPPI DI LAVORO
Presentazione della VISION e delle LINEE STRATEGICHE di intervento
1 LA FASE DI ASCOLTO
Elaborazione della VISION e delle LINEE STRATEGICHE di intervento
il processo collaborativo
Istruttoria di fattibilità tecnico-economica delle proposte
i bisogni, e le proposte progettuali presentate vengono valutate dagli Architetti di quartiere insieme ai tutti i servizi comunali coinvolti
Attraverso processi di condivisione interna articolati in:
2 LA FASE DI CO-PROGRAMMAZIONEcon le policies interessate
a
TAVOLO TAVOLO cura della cura della
CITTCITTÀÀ
TAVOLO TAVOLO cura della cura della
COMUNITCOMUNITÀÀ
TAVOLO cura della TAVOLO cura della CITTCITTÀÀ
Inserimento delle proposte nella programmazione
dei Lavori Pubblici
proposte relative alla qualità degli spazi fisici e dei luoghi
SOPRALLUOGHI
CONFRONTO DI IPOTESI PROGETTUALI
STUDI DI FATTIBILITA'
VALUTAZIONE DI FATTIBILITA' TECNICA – AMMINISTRATIVA – ECONOMICA
DELLE PROPOSTE
TAVOLO cura della TAVOLO cura della COMUNITCOMUNITÀÀ
Definizione puntuale del progetto di cura della comunitàe delle modalità di co-gestione
Proposte relative alla socialità e alla coesione sociale
Servizi socialiScuole e nidi di infanzia Housing socialeInterculturaFondazione per lo sportBiblioteche
Servizio MobilitàManutenzione
AmbienteUrbanistica
Gestione del patrimonio immobiliare
il processo collaborativo
2 LA FASE DI CO-PROGRAMMAZIONE
Bozza di Accordo di cittadinanzainclude:
le proposte presentate che sono risultate tecnicamente realizzabili ed economicamente sostenibili
i Programmi di intervento previsti dall'Amministrazione comunali, che riguardano il territorio oggetto del Laboratorio
b
Confronto con i referenti delle proposte progettualiLa bozza di accordo viene condivisa e rivisionata sul territorioinsieme ai referenti delle proposte progettuali per modifichee aggiustamenti
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Definizione della Proposta di Accordo c
il processo collaborativo
3 CONDIVISIONE DELLA PROPOSTA DI ACCORDO
La proposta di Accordo viene presentata e condivisa con la cittadinanza attraverso procedure partecipative e deliberative e momenti di confronto
assemblee plenarie di lettura, discussione e modifica del testo dell'Accordo e delle schede relative ai singoli progetti
Ingaggio dei cittadini e impegno dell'Amministrazione comunale rispetto a:
gli impegni e le corresponsabilità i tempi di realizzazione delle diverse fasi del progetto le risorse da impiegare e i risultati attesi
il processo collaborativo
4 APPROVAZIONE DELL'ACCORDO da parte della Giunta Comunale
L'Accordo diventa efficace e viene inserito nella programmazione dei Servizi dell'Ente per le rispettive competenze
5 ILLUSTRAZIONE DELL'ACCORDO IN COMMISSIONE CONSILIARE
Presentazione ai Consiglieri comunali dei contenuti dell'Accordo
il processo collaborativo
6 FIRMA DELL'ACCORDO
I cittadini protagonisti e l'Amministrazione comunale (nella persona del Sindaco o Assessore delegato) firmano l'Accordo, ufficializzando l'impegno reciproco rispetto alle azioni progettuali e agli impegni in esso previsti.
La firma dell'Accordo avviene nel corso di un momento pubblico a cui viene invitato tutto il quartiere; è un momento di festa e condivisione del percorso svolto, dei progetti sviluppati, degli attori coinvolti e degli obiettivi che l'amministrazione e i cittadini si impegnano a raggiungere insieme
1)lettura dei progetti e dei contenuti dell'Accordo
il processo collaborativo
6 FIRMA DELL'ACCORDO
2)I responsabili delle
proposte progettuali sono chiamati
a firmare l'Accordo
3)momento finale dell'evento
il processo collaborativo
7 ATTUAZIONE, GESTIONE E MONITORAGGIO
I contenuti dell'Accordo vengono recepiti e inseriti nella programmazione economica e gestionale dell'EnteI soggetti attuatori delle proposte realizzano gli interventi/servizi; il monitoraggio delle attività è costante, in modo da garantire la rispondenza di quanto attuato rispetto ai contenuti dell'Accordo
8 VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE dei risultati ottenuti e degli impatti prodotti
La valutazione viene effettuata secondo il sistema di indicatori di risultato definiti nell'Accordo e coerenti con gli indicatori del DUP e del PEG dell'Ente
I dati e le relative qualità vengono resi pubblici
il processo collaborativo - SINTESI
CO-PROGRAMMAZIONE CON LE POLICIES INTERESSATE: ISTRUTTORIA DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
2° LABORATORIO aperto a tutto il quartiere, in particolare ai responsabili delle proposte progettuali
ELABORAZIONE DELLA BOZZA DI ACCORDO
ASCOLTO|LETTURA CONTESTO
PRESA D’ATTO IN GIUNTA
INTERVISTE PRELIMINARI STAKEHOLDERS (singole, focus group)
SOPRALLUOGHI CONOSCITIVI
TAVOLO DI QUADRANTE CURA CITTA’
TAVOLO DI QUADRANTE CURA COMUNITA’
COMPOSIZIONE QUADRO
1° LABORATORIO aperto a tutto il quartiere, metodologia OST
ISTRUTTORIA INTERNA|ESTERNA CONDIVISIONE BOZZA ACCORDO
CONTATTO STAKEHOLDERS “COMUNALI”
DEFINIZIONE QUADRO
AGGIUSTAMENTI E MODIFICHE SUL TERRITORIO CON I REFERENTI DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
RACCOLTA PROPOSTE
PROGETTUALI
RACCOLTA ISTANZE DI
CURA DELLA CITTA’
AZIONI MIRATE SU TARGET SPECIFICI (scuole, giovani, ecc.)
CONDIVISIONE QUADRO
BILANCIO
TAVOLO DI CONDIVISIONE DELLA BOZZA DI ACCORDO CON LA CITTADINANZA
il processo collaborativo - SINTESI
FIRMA DELL’ACCORDO DI CITTADINANZA
APPROVAZIONE IN GIUNTA
FIRMA ACCORDO ATTUAZIONE ACCORDO E MONITORAGGIO
SUPPORTO E COORDINAMENTO PER L'ATTUAZIONE DEI PROGETTI CONTENUTI NELL'ACCORDO
VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE RISULTATI
ANALISI FINALE DEI RISULTATI
REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI CURA DELLA CITTÀ
VALUTAZIONE IN PROGRESS DEGLI INDICATORI
PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI
STRUMENTI DI LAVOROutili alla gestione dei dati e delle fasi del processo
DATABASE DEGLI STAKEHOLDER GESTIONALE DEI PROGETTI
DATABASE DEGLI STAKEHOLDER
DATABASE DEGLI STAKEHOLDER
Consente di effettuare delle ricerche in base a differenti criteri di ricerca:- ambito territoriale- ambito di interesse- partecipazione ai laboratori- partecipazione ad altre attività- tipologia di stakeholder: - cittadino singolo - gruppo di cittadini - comitato - associazione di volontariato - centro sociale - circolo - associazione sportiva - parrocchia - scuola - struttura per anziani - ente pubblico
DATABASE DEGLI STAKEHOLDER
POTENZIALITA'
Inviare in modo semplice e veloce comunicazioni durante le fasi di svolgimento del Laboratorio e di attuazione dell'Accordo
Mantenere i contatti con i soggetti interessati anche ad altre proposte di partecipazione
Individuare nuovi soggetti all'interno degli ambiti territoriali
Statistiche sulla partecipazione nelle diverse fasi del Laboratorio e nei diversi anni
Attività di monitoraggio e rendicontazione
GESTIONALE DEI PROGETTI
Per ogni Laboratorio vengono inserite:
- tutte le FASI che lo compongono (e che rispecchiano le fasi di realizzazione del Laboratorio)- tutti i PROGETTI che fanno parte dell'Accordo- per ogni Progetto: tutte le ATTIVITA' da intraprendere per portare a termine il Progetto
GESTIONALE DEI PROGETTI
POTENZIALITA'
- Condivisione della gestione delle diverse fasi del Progetto- Controllo dei tempi e delle scadenze delle attività- Rispetto dei termini stabiliti nell'Accordo- Visualizzare tutte le attività portate avanti nell'ambito dei diversi processi (in corso, concluse, sospese, da iniziare)