PSICOLOGIA della COMUNICAZIONE...
Transcript of PSICOLOGIA della COMUNICAZIONE...
PSICOLOGIA della COMUNICAZIONE INTERCULTURALE
Anna Borghi
Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi
programma
Cognizione embodied e grounded
Cognizione situata e distribuita
Natura e cultura
Categorizzazione e variabilità (culturale)
Affordance sociali
Vygotsky
Linguaggio ed embodiment
Parole come tools (Word as Tools, WAT)
Lingue, corpo e linguaggio
Lavoro sperimentale
WEIRD: sono outliers, eccezioni
Heinrich e Heine, 2009, BBS:
Analisi di esperimenti confrontando:
Persone di società moderne industrializzate
• vs. di società di piccola scala
Persone delle società occidentali vs. non occidentali
Nord-americani vs. membri di altre società universali
Americani universitari vs. non universitari
Processi cognitivi: differenze tra culture occidentali e non Occidentali e non: (effetto della cultura)
- Diverso senso del sè
- Diverso rapporto tra scelte e azioni
- Diversa tendenza al conformismo
- Diversa attenzione al contesto
0 Effetto della religione
- Differenze tra religioni
- Differenze tra molto e poco religiosi
- PROBLEMA: si studiano quasi sempre I WEIRD!!!
A proposito di differenze culturali:
differenze tra americani e altri
occidentali e differenze tra
sottogruppi di americani
Americani e altri occidentali
Americani più individualisti,
libertà e auto-sufficienza valori
di riferimento
Educazione: stanza separata
per I bambini
Americani e altri occidentali
- Preferenza per molte opportunità di scelta (es. Gusti, menu): grande valore alla scelta
- Più analitici
- Comunicazione più diretta (es. Contesti lavorativi)
- Separazione mondo del lavoro / esterno
- Scarse ricerche comparative americani / altri occidentali: outliers tra outliers?
Americani universitari e non
Americani con educazione
universitaria:
outliers tra gli outliers: - Più individualisti degli altri
- Meno conformisti
- Strutture sociali/relazionali/familiari più labili
- Meno olistici
- Etica dell’autonomia, non della comunità
- Minori pregiudizi, meno razzismo
- Più contrari alla pena di morte
Americani delle nuove generazioni rispetto alle vecchie
Americani: cosa è cambiato nelle nuove generazioni: outliers tra gli outliers:
- Crescita dell’individualismo (calo delle attività di gruppo)
- Stima crescente di sè
- Inferiore bisogno di approvazione sociale
- Strutture sociali/relazionali/familiari più labili
- Aumento del QI, dovuto prevalentemente alla crescente attitudine analitica
- Forse americani delle passate generazioni più simili agli altri occidentali? Aumento della divergenza tra americani – altri occidentali
WEIRD: sono outliers, eccezioni
Heinrich e Heine, 2009, BBS:
Analisi di esperimenti confrontando:
Persone di società moderne industrializzate
vs. di società di piccola scala
Persone delle società occidentali vs. non occidentali
Nord-americani vs. membri di altre società universali
Americani universitari vs. non universitari
Problema: si studiano sempre solo I WEIRD, ma I WEIRD rappresentano degli outlier.
Lingue, corpo e pensiero
Indice
Cognizione embodied e grounded
Affordances
Affordances in contesto sociale
Affordances e parole
Simulazione
Simulare di fronte ad oggetti (neuroni canonici)
Simulare di fronte ad altri (neuroni specchio)
Simulazione e linguaggio
Simulazione ed effettori
Linguaggio e lingue, corpo e pensiero
Si può parlare del linguaggio in astratto,
senza considerare le differenze tra le
lingue che parliamo?
Si può parlare del pensiero in generale,
senza parlare della diversità dei corpi e
dei contesti in cui viviamo?
In che modo il tipo di corpo che
possediamo influenza il nostro modo di
pensare, di conoscere, di parlare?
Il nostro corpo è un’entità soltanto
biologica o anche sociale?
In che misura le lingue che parliamo
influenzano il nostro modo di pensare?
Linguaggio, corpo, lingue
Tesi: non si possono studiare la mente e il linguaggio
umani se non li si radica nell’esperienza corporea.
L’esperienza corporea si dà solo in una situazione, in
una cultura, entro una specifica forma di vita.
Quindi: non esiste qualcosa come la cognizione
umana, o il linguaggio umano.
Differenza tra linguaggio e lingue
Il linguaggio deve essere studiato come lingua, come
prodotto di un’esperienza storicamente, culturalmente
situata.
Cognizione “embodied” e situata
Zimmerfrei
simulazione • Simulare significa che:
• vengono reclutati gli stessi sistemi di percezione e azione coinvolti durante la percezione e l’interazione con oggetti,
• “recupero off-line delle reti neurali coinvolte in operazioni specifiche come percepire o agire” (Jeannerod, 2007; Barsalou, 1999; Decety & Grezes, 2007; Gallese, 2007, 2009)
Oggetti e azioni con gli oggetti: neuroni canonici e mirror
• SIMULATION IS NOT DOING:
si tratta di un’attivazione più debole;
comporta in contemporanea l’attivazione di un meccanismo per “bloccare” l’output motorio;
dato che muscoli e arti non si muovono, la simulazione manca del feedback sensoriale che si ha durante l’esecuzione di compiti motori.
- Base neurale: ad esempio neuroni canonici e neuroni mirror
simulazione
18
Neuroni canonici:
scaricano durante
l’esecuzione di azioni
orientate a scopi.
Rispondono anche
all’osservazione di
oggetti congruenti
con l’azione che
codificano.
Rispondono alle
proprieta’ degli
oggetti. Rizzolatti & Craighero, 2004
Neuroni relativi all’afferramento, area
F5
simulazione: osservare oggetti
Concetti di oggetti come simulatori (Barsalou, 1999, 2008), come patterns di azione potenziale (Glenberg, 1997).
Funzione = attivare simulazioni on-line che facilitano l’interazione con gli oggetti. Es., vedere un’arancia: attivazione di una specifico tipo di presa
simulazione: osservare oggetti Cognizione “embodied” e “grounded”. I concetti di oggetti sono:
“Grounded” nei processi sensorimotori,
non arbitrari (Barsalou, 2008) Multimodali, non amodali (Gallese & Lakoff, 2005) Dinamici: variano in funzione di
contesto, scopo etc. (Smith, 2000)
simulazione: osservare oggetti
Vedere oggetti manipolabili attiva informazione motoria:
Evidenze neurali (review in Martin, 2007)
Aree neurali specifiche per oggetti manipolabili (Martin et al., 1996; Gerlach et al., 2002; Kellenbach et al., 2003)
Aree neurali specifiche per i “tools” (aree premotorie sinistre) (es., Chao & Martin, 2000; Grafton et al., 1997) Ruolo del sistema dei neuroni canonici (CNS) nel rappresentare oggetti afferrabili (es., Taira et al., 1990; Fagg & Arbib, 1998; Raos et al., 2005).
Evidenze comportamentali
Studi su affordances ed effetti di compatibilità (es. Bub et al., 2003, 2008; Tipper et al., 2007, Yoon & Humphreys, 2005; Tucker & Ellis, 1998, 2001, 2004)
Nozione di affordance (Gibson, 1979).
L’ambiente si offre al soggetto.
riguardano
SIA la percezione che l’azione
SIA l’ambiente che gli individui
sono
SIA soggettive che oggettive
variabili
Ellis & Tucker (2000): micro-affordances:
“brain assemblies” che sono il prodotto della
congiunzione, nel cervello, di stimoli visivi e
risposte motorie. Oltre Gibson: ruolo del cervello.
Un esempio: le affordances
Le affordances sono embodied e variabili
Le affordances sono variabili, sia soggettive che oggettive
Foglia: ottima affordance per il riposo o per camminare per una formica, non per un elefante
ci sono affordances e affordances…..
Norman, la caffettiera del masochista
Affordances: quali vie neurali?
Affordance: via diretta percezione-azione. Ma una sola via VISIONE-AZIONE? Due vie:
Via diretta visione-azione, mediata dal sistema dorsale HOW (affordances?)
Via indiretta visione-semantica-azione, mediata dal sistema ventrale WHAT
(Goodale e Milner, 1995)
Ma anche: dorso-dorsale e dorso-ventrale: es. Rizzolatti e Matelli, 2003
Tucker & Ellis, 2001, 2004
Compito: categorizzazione di oggetti in NATURALI e ARTEFATTI.
Risultati: effetto di compatibilita’ tra tipo di presa e dimensioni dell’oggetto.
Caligiore, Borghi, Parisi, Baldassarre, 2010
Modello Esperimento
iCub Robot
Simulazione: osservare oggetti
Simulazione: osservare più oggetti
Partecipanti: scalatori esperti e non
3 vie: facile, difficile, impossibile ma
percettivamente saliente
Procedura: l’istruttore mostra le 3
vie, partecipanti devono segnare le sequenze delle prese su un foglio.
RISULTATI - Via facile: nessuna differenza tra esperti e non - Via impossibile: nessuna differenza tra esperti e non - Via difficile: la performance degli esperti è molto migliore Simulazione MOTORIA, ricordo migliore non basato sulla salienza percettiva ma legato alla competenza motoria
Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, under review
Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, under review
affordances stabili e temporanee le affordances possono essere:
“stabili” / permanenti – basate su associazioni visuomotorie a lungo termine, in memoria. es. grandezza: proprietà intrinseca, invariante, dell’oggetto. “temporanee”/variabili – si basano su informazione visiva online. es. orientamento attuale di un oggetto: proprietà estrinseca, dipendente dall’osservatore e/o dalle condizioni di osservazione non dicotomia
Affordances stabili rappresentate nel sistema ventrale (o dorso-ventrale), affordance variabili in quello dorsale (o dorso-dorsale)? (in sviluppo, progetto EU ROSSI)
Dorso-dorsale vs. Ventro-dorsale
29
Rete delle affordance stabili (BLU) più ventrale nelle cortecce parietali e motorie.
Rete delle affordance variabili (MARRONE) più dorsale, in parziale sovrapposizione con quella delle affordance stabili. Sakreida et al, in prep.
Non ci sono studi sulle affordances e le influenze
culturali che le modulano.
Sono pochi gli studi su aspetti interattivi ed emozionali
delle affordance. La presenza di un altro agente influenza
il modo in cui rileviamo le affordances?
Affordances, convenzioni e interazione sociale
OGGETTO
SELF ALTRO
Affordances e interazione sociale
Smith, 2005: bambini USA di 18-24 mesi.
Questo e’ un WUG.
Quale dei due oggetti sotto e’ un WUG?
2 condizioni: movimento
lungo l’asse verticale vs. orizzontale
Forma legata all’azione. Categorie apprese tramite l’azione.
2 condizioni: movimento
asimmetrico (manico) vs.
simmetrico
Affordances, convenzioni e categorizzazione
Forchetta:
Funzione (conoscenza) vs. manipolazione (informazione online)?
Diverse vie neurali (ventrale – funzione / dorsale – manipolazione)?
AFFORDANCE E CONVENZIONI SOCIALI
Affordance sociali
Becchio, Sartori, Castiello, 2010
Condizione individuale: raggiungere e ricollocare l’oggetto. Condizione sociale: dare all’altro Condizione di perturbazione: l’altro avanza richiesta inaspettata Condizione sociale: ampiezza del picco di velocità più ridotta: attenzione all’altra? Perturbazione: Deviazione della traiettoria del braccio verso il partner Quindi: affordance sociali?
Affordance sociali
Becchio, Sartori, Castiello, 2010
Condizione individuale: raggiungere e ricollocare l’oggetto. Condizione cooperativa Condizione competitiva Risultati Profili di velocità - Tempo di decelerazione: più lungo nella situazione cooperativa che nella neutra – attenzione all’altra? Velocità del polso: tempo di decelerazione più breve nella situazione competitiva Quindi: affordance sociali
Piccolo cubo al centro della tavola
Il soggetto di fronte
2nda persona: assente – frontale vicina – frontale
lontana – a sinistra – a destra
pronomi: “Io / Tu prendi l’oggetto”
2 persone: amico/a vs. sconosciuto
Simulazione e prospettiva sociale
Buccino, Sato, Cattaneo, Rodà & Riggio, 2009
Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS
Area motoria sinistra mano
Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS
Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS
Programmi motori per afferramento degli oggetti legati a componenti (es. Manico)
Se violazione di queste componenti, I programmi motori sono interrotti
Neuroni mirror:
scaricano durante
l’esecuzione di azioni
orientate a scopi.
Rispondono anche
all’osservazione di
azioni eseguite da altri:
risonanza motoria,
simulazione
Rizzolatti et al., 1996
Simulazione: osservare altri
Teoria del codice comune, theory of event coding (TEC): contenuti della percezione e piani di azione sono codificati tramite una rappresentazione comune.
Quindi la somiglianza tra stimoli osservati e azioni eseguite facilita l’elaborazione degli stimoli osservati (Prinz, 1990; Hommel et al., 2001).
Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror. Buccino et al.,
2001: osservazione di effettori in movimento e statici: organizzazione somatotopica
Simulazione: osservare altri
Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror.
Es. Grezes et al.,2004: osservare le nostre azioni vs. quelle altrui: aree parietali pre-motorie.
Es. Flach et al., 2003: battito di mani.
Compito: valutare se le azioni che si osservano sono sensate.
Prime: Mano in prospettiva ego- e allocentrica. Target: mano che afferra un oggetto in prospettiva ego e allocentrica.
Risultati: effetto della prospettiva: vantaggio se target in prospettiva egocentrica, compatibilità prospettiva prime-target
Se gli altri sono simili a noi, ci mettiamo piu’ facilmente nei loro panni.
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience Letters, 2009
Simulazione: osservare altri
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, 2009
fMRI: Maggiore risonanza motoria (attivazione delle aree del sistema umano dei neuroni specchio) durante l’osservazione di movimenti di danzatori dello stesso ballo
(capoeira vs. danza classica) e dello stesso
genere.
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience Letters, 2009
Simulazione: osservare altri
Calvo Merino et al, 2005
Porgere del cibo ad un’altra persona
Maschi femmine
Volti con emozioni:
Rabbia, neutro, felicita’, disgusto Click del mouse (grasping):
Risposta piu’ rapida con disgusto: Evitamento?
Dare cibo (placing): maggiore accuratezza con persona felice
Ferri, Stoianov, Gianelli, D’Amico, Borghi & Gallese, 2010
Simulazione e interazione sociale: le emozioni
Osservazione di volti di giapponesi
e caucasici
Volti con emozioni:
Paura, rabbia, neutro, felicità
fMRI: la risposta dell’amigdala è
modulata dalla cultura, aumenta
con volti della propria cultura
Chiao et al., J. of Cognitive Neuroscience, 2008
Simulazione e interazione sociale: emozioni e cultura
Rispetto agli americani, i coreani: * Maggiore empatia per il proprio gruppo * Maggiore attività nella giunzione temporo-parietale sinistra (L-TPJ), regione associata con inferenze (degli stati mentali altrui?). * Associazione tra maggiore empatia per l’in-group / preferenza per la gerarchia sociale.
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience Letters, 2009
Simulazione: osservare il dolore altrui
Cheon et al., 2011
Oggetti, parole e corpo
Se l’informazione sugli
oggetti è immagazzinata
in termini di affordances,
E se non c’è un processo
di traduzione
dall’’informaziona
sensorimotoria ai simboli
astratti,
È plausibile che le parole
usate per riferirsi ad
oggetti attivino le stesse
affordances degli oggetti
stessi.
Stesso meccanismo con
oggetti e PAROLE
“TAZZA”
Teorie del ri-uso: il linguaggio si fonda sui sistemi precedenti (sistema motorio)
Comprensione del linguaggio: simulazione dell’azione / situazione descritta. Base neurale: SISTEMA DI NEURONI SPECCHIO (Rizzolatti & Craighero, 2004; Gallese, 2009)
Evidenze comportamentali, neurofisiologiche, brain imaging: attivazione somatotopica e precoce della corteccia motoria e premotoria durante la comprensione del linguaggio (rassegne: Barsalou, 2008; Fischer & Zwaan, 2008; Martin, 2007; Pulverműller, 2005; Toni, de Lange, Noordzij, & Hagoort, 2008):
Oggetti, parole e corpo
02/02/10
GLENBERG & KASCHAK (2002) dimostrano come
la simulazione attivata durante l’elaborazione di una frase
riferita allo spostamento di un oggetto
è sensibile al movimento richiesto dal compito.
Oggetti, parole e corpo: compatibilità frase-movimento
Apri vs. chiudi il
cassetto
1350
1400
1450
1500
1550
1600
Yes-is-Up Yes-is-Down
Movement
Low Part
High Part
Rea
ctio
n T
ime
Response Direction
Compito: verifica di parti. Es.
“Hai una bambola davanti a te” “testa” vs. “piedi”
Compatibilita’ collocazione della
parte / direzione della risposta
motoria (verso l’alto / il basso)
Borghi, Kaschak & Glenberg, Memory & Cognition, 2004.
Oggetti, parole e corpo: compatibilità parti-movimento
VAN DANTZIG, PECHER & ZWAAN (2008) ipotizzano e dimostrano
come i movimenti di avvicinamento e allontanamento sono definiti in
termini del loro effetto:
le parole positive attivano azioni finalizzate a ridurre la distanza tra
lo stimolo e il soggetto (movimenti di avvicinamento),
le parole negative attivano movimenti volti ad aumentare questa
distanza (movimenti di allontanamento).
CHEN & BARGH (1999) sottolineano come parole positive e negative
provocano automaticamente azioni di attrazione e repulsione
Oggetti, parole e corpo: attrazione e repulsione
Oggetti, parole e corpo: attrazione e repulsione
Compito: classificare parole come positive o negative.
Con la mano aperta, tempi di risposta più veloci nel respingere oggetti negativi vicino e nell’avvicinare oggetti positivi lontani dal corpo. Con la pallina in mano, risultati opposti.
Quindi: La valenza delle parole influenza il movimento
La postura della mano rimanda ad un diverso tipo di azione
Freina, Baroni, Borghi & Nicoletti, Memory & Cognition, 2009
PosNear
NegFar
PosFar
NegNear
953 836
PosNear
NegFar
PosFar
NegNear
872 949
Havas, Glenberg, Becker, and Rinck (2005)
Frasi piacevoli o spiacevoli
The college president announces your
name, and you proudly step onto the
stage.
You and your lover embrace after a
long separation.
The police car rapidly pulls up behind
you, siren blaring.
Your supervisor frowns as he hands
you the sealed envelope.
Compito: Valuta se la frase e’ facile da capire o no
Condizioni: Penna tra i denti vs. tra le labbra
Parole e corpo: le emozioni
3100
3150
3200
3250
3300
3350
Tim
e (
msec)
to m
ak
e E
asy
ju
dg
men
tPen-in-teeth (smile)
Pen-in-lips (frown)
Unpleasant
Pleasant
Pen Condition
• Le azioni sono codificate in termini di
GOALS (v. Hommel, 2001)
• o anche (e in che misura) in termini di
mezzi, ad esempio di quale EFFETTORE
usiamo?
• In che modo questa organizzazione si
riflette nel linguaggio?
•
Simulazione e linguaggio; effettori e scopi
57
“Calciare la palla”
“Lanciare la palla”
Simulazione e linguaggio: gli effettori
Buccino, Riggio et al., 2005
Scorolli & Borghi, 2007
Borghi & Scorolli, 2009
58
TEORIA tradizionale
masticare la caramella
masticare
la caramella
mano
bocca
Si ringrazia Claudia Scorolli
59
TEORIA tradizionale
scartare la caramella
scartare
la caramella
mano
mano
60
TEORIA EMBODIED
masticare
la caramella
mano
bocca
61
TEORIA EMBODIED
scartare
la caramella
mano
mano
62 Hauk, Johnsrude, Pulvermüller (2004)
fMRI: i soggetti
ascoltano delle
parole riferite alle
gambe, braccia,
volto (es. lick, pick,
kick)
Eseguono anche
movimenti reali:
con la lingua, le
dita, i piedi
Ordine verticale: le
attivazioni delle
gambe sono più in
alto. Attivazione
SOMATOTOPICA
Simulazione e linguaggio: gli effettori
63
Stimolazione magnetica transcraniale (TMS) + studio comportamentale Materiale: Frasi di 3 tipi (presentazione acustica): frasi relative ad azioni da eseguire con le mani, con i piedi, frasi astratte Compito: con le frasi concrete fornire una risposta motoria
o con la mano o con il piede
Con le frasi astratte non rispondere
Risultato: effetto di interferenza con l’effettore coinvolto
Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese e Rizzolatti (2005)
Simulazione e linguaggio: gli effettori
64
MEP registrati da muscoli di
mano e piedi RTs
Compito: TMS: ascolto semplice; studio comportamentale;
risposta motoria se la frase rimanda ad un’azione concreta (es.
cuciva la gonna / calciava la palla / amava la sua terra)
Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese, Rizzolatti, 2005
Simulazione e linguaggio: gli effettori
Compito: valutare la sensatezza di frasi
(es. “calciare / lanciare la palla” - “scartare / succhiare la caramella”).
Risultati: facilitazione se congruenza tra effettore cui rimanda la frase ed effettore usato per rispondere
Scorolli & Borghi, 2007; Borghi & Scorolli, 2009
Block Mouth - Hand
580
600
620
640
660
680
700
720
740
760
microphone > Mouth pedal > Foot
device > Effector
RT
(m
s)
Mouth Sentences
Hand Sentences
Block Foot - Hand
580
600
620
640
660
680
700
720
740
760
microphone > Mouth pedal > Foot
device > Effector
RT
(m
s)
Foot Sentences
Hand Sentences
Simulazione e linguaggio: gli effettori
Theory of event coding (Hommel et
al., 2001): azione organizzata in
termini di scopi: prevale lo scopo sul
modo in cui l’azione viene eseguita.
Umilta’ et al. 2008: studi con le
“pinze”.
Organizzazione in termini di scopo
riflessa nel linguaggio.
Teoria del riuso: il linguaggio si
fonda sugli stessi sistemi di
percezione e azione.
Teorie del riuso: gli scopi e le catene motorie
Neuroni nel Lobo parietale inferiore (IPL):
Catene motorie
Scaricano differentemente a seconda dello scopo dell’azione: afferrare per portare alla bocca vs. per collocare.
Atti motori come afferramento codificati sia in se che all’interno di una catena motoria.
Fogassi, Ferrari, Gesierich, Rozzi, Chersi & Rizzolatti, 2005
Interferenza (150-550 ms) e
facilitazione (550-800 ms)
sono 2 facce della stessa
medaglia; tutto sta nel
timing
Attivazione in tempi diversi
della catena motoria
Chersi, Thill, Ziemke & Borghi, 2010
Simulazione e linguaggio: gli effettori
Chersi et al, 2010
Se “go precoce”, si attiva presto la catena del raggiungimento Se “go tardivo”, si attiva dopo
Simulazione e linguaggio: gli effettori
70
L’elaborazione di frasi attiva una simulazione
dell’azione che la frase descrive. Questa
simulazione è specifica: sensibile
alle caratteristiche dell’oggetto menzionato
(es. bello / brutto)
all’effettore coinvolto nell’azione espressa dalla
frase (es. piede / bocca)
all’obiettivo espresso dalla frase
alla direzione della frase (es. apri il cassetto)
al tipo di agente coinvolto (es. amico, altro)
Simulazione e linguaggio: teorie embodied
71
Attivazione del sistema motorio necessaria?
Teorie embodied: Comprensione del linguaggio – Simulazione – Attivazione del sistema motorio Obiezione: Mahon e Caramazza (2008): attivazione del sistema motorio semplice corollario, by-product, non necessaria per la comprensione del linguaggio. OBIEZIONE 1: dati su pazienti Pazienti affetti da Parkinson, non sotto trattamento dopaminergico: difficoltà selettiva con verbi di azione (Boulenger et al., 2008) Pazienti affetti da motor neuron disease: difficoltà selettiva con verbi di azione (Bak et al., 2004)
72
Attivazione del sistema motorio necessaria?
OBIEZIONE 2: dati sull’attivazione neurale Attivazione SOMATOTOPICA
Attivazione molto PRECOCE: dopo 200 ms attivazione differenziata di verbi di azione
Data l’attivazione precoce, è probabile (non certo) che l’attivazione del sistema motorio sia necessaria per la comprensione.
Hauk, Johnsrude,
Pulvermüller (2004)
73
Attivazione del sistema motorio necessaria?
OBIEZIONE 3: plasticità neurale Il nostro cervello è plastico, perché porre la domanda in questi termini? Es. sedia: quali tratti sono necessari a definire una sedia? Caso analogo con il linguaggio
74
Come fanno le teorie embodied a spiegare la negazione?
Teorie embodied: Comprensione del linguaggio – Simulazione – Attivazione del sistema motorio Obiezione: non sono in grado di spiegare alcuni fenomeni caratteristici del nostro linguaggio, come la negazione e l’astrazione. Es. “Non ho visto il mare” - ??????? Simulo? Se sì, che cosa simulo? Negazione: simulo, poi cancello?
75
Un esempio di uno studio della teoria embodied – frasi affermative
Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto – valutare se l’oggetto è stato menzionato Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte, uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta. Frasi: es. “The ranger saw the eagle in the sky / in its nest” Risultati: vantaggio nella condizione congruente.
Zwaan, Stanfield, & Yaxley (2002).
76
Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze comportamentali
Negazione = processo composto da 2 stadi: Simulazione e cancellazione della simulazione. Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto – valutare se l’oggetto è stato menzionato Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte, uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta. Frasi: es. “There was no eagle in the sky / in its nest” “The eagle was not in the sky / in its nest” Risultati: vantaggio nella condizione congruente, più tempo rispetto alle frasi vere.
Kaup e Zwaan (2005), Kaup, Zwaan e Ludtke (2007); Kaup et al
(2008)
77
Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze neurali
Parole astratte e concrete, affermative e negative: Es. “Adesso io premo il bottone”, “Adesso non premo il bottone”, “Ora io apprezzo la fedeltà”, “Ora non
apprezzo la fedeltà”. fMRI: Risultati: frasi negative: attivazione più debole del sistema fronto-parieto-temporale sinistro attivo rispetto alle corrispondenti frasi affermative.
Attivazione ridotta delle aree che rappresentano l’informazione che viene negata. La differenza astratto-concreto è ridotta nel caso delle frasi negative. Tettamanti, Manenti, Della Rosa, Falini, Perani, Cappa e Moro, 2008
78
Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze neurali
Tettamanti et al (2008): attivazione ridotta delle aree che rappresentano l’informazione che viene negata. Problema: Non viene proprio rappresentata la negazione (minore attivazione, scomparsa per le negative della distinzione astratto-concreto) O meccanismo di bloccaggio che interviene poi (simulazione, poi cancellazione)?
Parole astratte = banco di prova per le teorie embodied
Numerose evidenze empiriche supportano queste
teorie,ma si focalizzano sullo studio di parole concrete o
con un alto grado di immaginabilita’. E le parole
astratte?
Come si può sostenere che sono “grounded” nel
sistema sensorimotorio, che attivano simulazioni?
Teorie embodied e parole astratte: il problema