prova artista

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 operare all’interno di contenuti e materiali, di tecniche e linguaggi gurativi, fra i più ete- rogenei e complessi del mondo dell’arte, il tutto coscientemente rivolto a far compren- dere e valorizzare il signicato della stampa d’arte, della graca originale, come manu- fatto di straordinaria importanza culturale, di eccezionale portata artistica, di sorpren- dente valenza estetica. Dopo dieci anni, siamo ancora autonomi e ci sentiamo liberi da vin- coli economici, ideologici e culturali e questo grazie alla municenza, alla lungimiranza e ai sacrici di Corrado Albicocco, per tutti un esempio di passione e abnegazione nei con- fronti di quel demone che possiede chi ama l’arte della graca incisa e della stampa. Ci sentiamo liberi e con la coscienza a posto nei confronti dell’esegesi critica e storica, per- ché abbiamo sempre dato voce al libero pen- siero, contro ogni eventuale e sempre latente partigianeria; contro le posizioni consolidate e sempre a favore di una conoscenza obiet- tiva e veritiera. Per ottenere tutto questo ci siamo avvalsi della collaborazione dei migliori storici e critici di settore, di autorevoli stu- diosi e collezionisti, di cui abbiamo pubbli- cato saggi inediti ed opinioni, aprendo una Dieci anni. È tempo di bilanci, di veriche. La rivista è cresciuta e si è affermata presso un pubblico di appassionati e studiosi. Lo dicono i numerosi attestati di stima, le presti- giose e disinteressate collaborazioni, le offerte di sostegno all’iniziativa, che giungono pun- tualmente in redazione, in stamperia, ad ogni uscita della rivista, per le quali andiamo dav- vero orgogliosi. L ’apporto critico è stato note- vole, l’impegno lologico, l’indagine icono- graca, la documentazione storica all’altezza delle migliori aspettative. Lo dicono i numeri, che raccontano in cifre del nostro impegno intellettuale. Si tratta di duecentoottantotto pagine stampate su carta pregiata, con decine di articoli, saggi e recensioni, di memorie e documenti, di autori ed opere; con un cor- redo illustrativo sontuoso, composto da cen- tinaia di immagini e fotograe di alta qua- lità, per un prodotto editoriale dove anche la veste graca e tipograca, curatissime n nel dettaglio più maniacale, hanno sempre rap- presentato un punto di forza e di orgoglio, un riferimento costante per originalità e intrin- seca bellezza. È stato, il nostro, quello della stamperia Albicocco, quello di Corrado in primis e di Gianluca ora, un lungo e paziente PROVA D Edizioni del tavolo rosso STAMPERIA D’ARTE ALBICOCCO PERIODICO SEMESTRALE DI NOTIZIE, CULTURA E STORIA DELL’ARTE GRAFICA ORIGINALE RACCOLTE IN STAMPERIA ANNO XI, NUMERO 17 DICEMBRE 2014 In questo numero: Roberto Budassi  Editoriale Roberto Budassi  Segni, sogni e passioni Vinicio Cacaci  Per una breve, ma veridica storia dell’incisione moderna GIOVANNI FRANGI Giardino pubblico , 2013 maniera a zucchero, mm. 900x1250

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L'incisione in Friuli

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  • operare allinterno di contenuti e materiali, di tecniche e linguaggi figurativi, fra i pi ete-rogenei e complessi del mondo dellarte, il tutto coscientemente rivolto a far compren-dere e valorizzare il significato della stampa darte, della grafica originale, come manu-fatto di straordinaria importanza culturale, di eccezionale portata artistica, di sorpren-dente valenza estetica. Dopo dieci anni, siamo ancora autonomi e ci sentiamo liberi da vin-coli economici, ideologici e culturali e questo grazie alla munificenza, alla lungimiranza e ai sacrifici di Corrado Albicocco, per tutti un esempio di passione e abnegazione nei con-fronti di quel demone che possiede chi ama larte della grafica incisa e della stampa. Ci sentiamo liberi e con la coscienza a posto nei confronti dellesegesi critica e storica, per-ch abbiamo sempre dato voce al libero pen-siero, contro ogni eventuale e sempre latente partigianeria; contro le posizioni consolidate e sempre a favore di una conoscenza obiet-tiva e veritiera. Per ottenere tutto questo ci siamo avvalsi della collaborazione dei migliori storici e critici di settore, di autorevoli stu-diosi e collezionisti, di cui abbiamo pubbli-cato saggi inediti ed opinioni, aprendo una

    Dieci anni. tempo di bilanci, di verifiche. La rivista cresciuta e si affermata presso un pubblico di appassionati e studiosi. Lo dicono i numerosi attestati di stima, le presti-giose e disinteressate collaborazioni, le offerte di sostegno alliniziativa, che giungono pun-tualmente in redazione, in stamperia, ad ogni uscita della rivista, per le quali andiamo dav-vero orgogliosi. Lapporto critico stato note-vole, limpegno filologico, lindagine icono-grafica, la documentazione storica allaltezza delle migliori aspettative. Lo dicono i numeri, che raccontano in cifre del nostro impegno intellettuale. Si tratta di duecentoottantotto pagine stampate su carta pregiata, con decine di articoli, saggi e recensioni, di memorie e documenti, di autori ed opere; con un cor-redo illustrativo sontuoso, composto da cen-tinaia di immagini e fotografie di alta qua-lit, per un prodotto editoriale dove anche la veste grafica e tipografica, curatissime fin nel dettaglio pi maniacale, hanno sempre rap-presentato un punto di forza e di orgoglio, un riferimento costante per originalit e intrin-seca bellezza. stato, il nostro, quello della stamperia Albicocco, quello di Corrado in primis e di Gianluca ora, un lungo e paziente

    PROVA D

    Edizioni del tavolo rosso

    stamperia darte albicoccoperiodico semestrale diNotiZie, cUltUra estoria dellarte GraFica oriGiNaleraccolte iN stamperia

    aNNo Xi, NUmero 17dicembre 2014

    In questo numero:Roberto BudassiEditoriale

    Roberto BudassiSegni, sogni e passioni

    Vinicio CacaciPer una breve, ma veridica storia dellincisione moderna

    giovanni frangiGiardino pubblico, 2013maniera a zucchero, mm. 900x1250

  • palestra di dialogo e confronto. Un esempio lo anche questo numero del decennale, che offre al suo interno largo spazio ad una sto-ria dellarte grafica moderna, scritta da uno dei maggiori collezionisti italiani del genere; un modo diverso, per certi versi intrigante e originale, di rileggere quella storia passando attraverso lo sguardo e gli occhi di un suo appassionato cultore. Un percorso iniziato allArteFiera di Bologna, con tanto entusiasmo, con notevoli aspetta-tive, qualche dubbio e lincertezza derivante dallinesperienza, dal contesto socio culturale, dallambito artistico in cui si andava ad ope-rare, sempre assai sensibile per quanto riot-toso alle novit non istituzionali. Si era nel lontano gennaio del 2004. Nel frattempo arrivata - ed ancora morde - la crisi econo-mica e pi della met delle gallerie darte ha chiuso lattivit, cos le prestigiose stampe-rie; del resto, il mercato ristagna e gira poco denaro. La grafica , fra le forme darte, quella che ha sofferto e soffre di pi gli effetti della crisi e tutto fa pensare che ci vorr tempo perch si recuperino le posizioni, di mercato e di interesse, perdute. Per questo non il momento di mollare, non il momento di arrendersi, di abbattersi, di passare la mano.

    Il nostro stato un lavoro comunque prolifico, che vogliamo continuare e che ci sia augura possa proseguire pur nella contingenza e le avversit del tempo e delle difficolt economi-che del momento, che impongono a tutti qual-che limitazione ed alcune sofferte rinunce. In attesa di tempi migliori e come messaggio ben augurale, dichiariamo che questo un per-corso che pu proseguire, magari rendendolo ancora pi ricco nei contenuti e prolifico nelle proposte, estendendolo a quella collaborazione esterna che riteniamo sia sempre necessaria alla buona riuscita di ogni impresa. Aprendolo a tutti quelli, insomma, che continuano a cre-dere nellarte e nella cultura come veicolo di civilt e progresso, a tutti quelli che amano la nobile arte della stampa, della grafica origi-nale, dellincisione. Assieme sosterremo sem-pre il suo vessillo, anche quando tutto sem-bra remare contro, anche quando tutto ci fa presagire un futuro incerto e oscuro, che vede il manufatto grafico sul punto di soccombere allimperante futilit di unarte contempora-nea sempre pi effimera e volubile, sempre pi testimone dellincredibile vacuit, fragi-lit, di questo nostro tempo presente.

    Roberto Budassi

    luca pignatelliSenza titolo, 2014maniera a zucchero, mm. 101,5x750

    piero pizzi cannellaSospeso per amore, 2013maniera a zucchero, mm. 1000x700

    SEgnI, SognI E paSSIonI

    Sarebbe impensabile scrivere una storia dellincisione moderna senza includervi un sostanzioso capitolo sulle stamperie. Senza aver compreso, cio, quale sia stato leffettivo contributo offerto allo sviluppo del moderno linguaggio grafico, dal perfezionamento delle tecniche e dei procedimenti di stampa e senza aver stimato appieno i risultati di quel sottile rapporto, operativo e progettuale, che sin-staura fra lartista e il suo stampatore; vale a dire, fra chi crea lopera darte, incidendo su una matrice unimmagine, e chi traduce sul foglio di carta, a mezzo stampa, quellimma-gine. La stessa genesi creativa di gran parte dei

    capolavori grafici di Picasso, Matisse, Chagall, Mir, Rouault, solo per rimanere ad alcuni dei maggiori interpreti dellarte incisoria moderna, risulterebbe pressoch incomprensibile senza considerare lessenza di tale contributo; senza includere lapporto che a tale genesi hanno offerto i torcolieri parigini Eugne Dlatre, Louis Fort, Auguste Clot, Aldo Crommelynck, Roger Lacourire e Jacques Frlaut (lo stesso dicasi per gli italiani Giorgio Uppiglio, Valter Rossi, Franco Cioppi, Renzo Romero, Franco Sciardelli, Corrado Albicocco, che hanno tirato le matrici di De Chirico, Morandi, Carr, Viviani, Castellani, Burri, Fontana, Afro, Vedova) e questo solo per citare i nomi di alcuni stampatori che hanno fatto la storia

  • dellincisione moderna, distinguendosi nellarte della stampa originale. Allo scopo, tornerebbe utile unattenta rilettura delle memorie di Fernand Mourlot, dove si evidenzia come la perfetta conoscenza delle tecniche incisorie e lassoluta padronanza dei procedimenti di stampa, spesso non sono sufficienti a produrre una buona opera grafica e che questa, altres, si concretizzata in capolavoro grafico solo quando fra stampatore e incisore, si stabi-lita unintesa, unempatia, una complicit, persino un amicizia, che ha permesso, nel rispetto dei diversi ruoli, quella totale condi-visione di intenti e dinteressi e quel necessa-rio equilibrio fra tecnica e arte. Sullo stesso metro si muovono gli scritti autobiografici di Ambroise Vollard e Daniel Henry Khanweil-ler - due dei mercanti darte pi celebri del

    Novecento, pionieri nel settore delleditoria artistica, strettamente legati alla produzione e diffusione della stampa darte e della grafica originale nei primi decenni del Novecento. Troveremo non meno efficaci, ai fini della nostra iniziale affermazione, i ricordi ancora freschi di stampa di Valter Rossi, riportati nel monumentale catalogo dedicato alla sua stam-peria, la 2RC (attiva a Roma dai primi anni Settanta e per un ventennio vera officina di esperienze artistiche e grafiche) recentemente passata in mostra alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano, dove a pi riprese si tornati sul tema del rapporto fra arte e tec-nica, fra incisione e stampa. Ma soprattutto, a corroborare quanto fin qui affermato, risulter esaustiva una visita diretta in stamperia, un incontro con lo stampatore, con linchiostro e

    giuseppe zigainaMio padre in sogno, 2014maniera a zucchero, collagemm. 902x693

    safet zecMani sul volto, 2001ceramolle, puntasecca, mm. 455x394

    david tremlettForm of rhytm, 2014acquatinta, mm. 650x650

  • 4il torchio; luogo magico dove, armandosi di pazienza, si vedr nascere una stampa arti-stica e dove, in ultima istanza, si prender coscienza di quanto lavoro, di quanta inven-tiva, di quanta sensibilit e ricerca, si celano dietro la creazione di unopera darte grafica. Visita necessaria, che arricchir di non poco il bagaglio di conoscenze personali in materia e consolider il rispetto e linteresse, per quella che a tutti gli effetti una nobile arte, oggi troppo spesso poco considerata per non dire negletta. Lo stesso concetto darte grafica del resto, ha sempre incluso, quale suo necessario presup-posto, quello di arte della stampa e questi due termini sono sempre stati fra loro strettamente correlati. Infatti, in stamperia, in questo luogo per molti aspetti misterioso e affasci-nante, ingombro di materiali e strumenti a dir poco stravaganti, disposti nellapparente disordine di unoperosit febbrile e silente, che limmagine creata dallartista e incisa su di una matrice dal latino mater, madre, come

    di colei che capace di generare - incontra il foglio di carta e compie la sua estrema genesi, divenendo opera darte. in stamperia, che labile mano dello stampatore, il suo consu-mato mestiere, la sua sensibilit e intelligenza, incontra lestro creativo dellartista ed sem-pre in stamperia, che le mani dellartista e dello stampatore simmergono e simpastano nel magma di quellinchiostro, che impregna e santifica lanima stessa dellopera grafica. Per-ch diversamente dalle altre tecniche espressive dellarte, quali sono, ad esempio, la pittura e la scultura, nella produzione di unopera gra-fica concesso allartista di avvalersi delle competenze tecniche e della professionalit di uno stampatore per condurre a termine lopera grafica, senza per questo compromettere il principio di originalit e autenticit; mentre lo stesso contributo tecnico se fosse altres applicato allesecuzione di un dipinto, ne com-prometterebbe inesorabilmente lautenticit e svilirebbe loriginalit.Del rapporto dialettico che sinstaura fra

    matrice e carta, fra artista e stampatore, fra lartefice dellopera e chi la rende material-mente visibile, si davvero scritto e dibattuto molto in questi ultimi anni e solo per rimanere a fatti pi recenti, lattenzione del pubblico e della critica si appuntata su due mostre evento - tenutesi tra lautunno del 2013 e la primavera del 2014, a Villa Manin di Passa-riano e al Museo Civico della Coltelleria di Maniago - entrambe dedicate alle preziose stampe darte e ai libri dartista usciti dalla stamperia udinese di Corrado e Gianluca Albi-cocco. Va subito detto che quella degli Albi-cocco una delle ultime stamperie storiche in attivit; dove ancora possibile parlare di tradizione tecnica, dincisione originale e di grafica darte ai massimi livelli. Un labora-torio darte unofficina di cultura, dove non sono mai disattese le regole fondamentali di questo nobile linguaggio e dove non sono mai spacciate per opere originali quelle che sono vere e proprie riproduzioni dim-magini, perch originariamente concepite come

    dipinti e tradotte subdolamente su carta con procedimenti foto-meccanici. Il pregio di tali esposizioni fra i tanti possibili e non sempre dichiarati sta nel riaffermare la legittimit di un linguaggio, di una tecnica, di un principio creativo che permette di produrre unopera darte seriale e, al contempo, di presentare al pubblico i risultati di tale attivit creativa, attraverso lesposizione documentata di un significativo nucleo di opere grafiche ricavate da matrici originali, che fin dal primo sguardo appaiono dinestimabile valore culturale non solo perch firmate dai grandi nomi dellarte contemporanea, ma perch stampate con la cura e la maestria necessaria a renderle opere esteticamente significative, di straordinaria efficacia formale. Tale giudizio vale, indistinta-mente, sia per i monumentali fogli stampati (alcuni dei quali raggiungono la considerevole misura di un metro per tre) sia per i piccoli fazzoletti di pochi centimetri, dove possi-bile stimare il grande lavoro che sta dietro ogni creazione e, con la maestria degli interpreti,

    david tremlettDrawing in three sections, 2014acquatinta, mm. 700x3000

  • 5apprezzare quella che la tecnica, riconoscere quelli che sono i materiali e le procedure di stampa adottati, al fine di rivelare anche allo spettatore pi sprovveduto, i segreti di unarte raffinata e coinvolgente, che vanta una tradi-zione illustre per quanto radicata nella storia della nostra civilt figurativa. Nel chiedersi, allora, come nasca una stampa darte e attraverso quali processi di lavora-zione questa si sviluppa e si realizza, converr precisare la natura tecnica di alcuni passaggi obbligati, che renderanno affascinante lacqui-sizione dei contenuti espressi, in maniera cos esaustiva e corale, dalle due mostre friulane. Per i meno esperti in materia, va detto subito che, sostanzialmente, il processo di elabora-zione di una stampa darte prevede due fasi esecutive ben distinte. La prima, ha inizio quando un artista prende in mano una lastra, in genere di zinco o di rame - ma anche di legno o altro materiale - e vincide sopra dei segni. In tal modo, la lastra diventa matrice e, in quanto tale, adatta a trasmettere i conte-

    nuti di unimmagine su di un altro materiale o supporto fisico, in genere un foglio di carta. La seconda fase inizia quando la matrice, tramite ricercati processi dinchiostrazione e di puli-tura, si prepara ad essere stampata mediante la pressione esercitata da un mezzo meccanico, in genere un torchio o una pressa tipografica, che imprimer linchiostro contenuto nei solchi o nei rilievi sul foglio di carta. Pertanto, la seconda fase procedurale di elaborazione di una stampa darte inizia dove finisce il lavoro manuale e intellettuale dellartista; inizia cio con il lavoro professionale dello stampatore. lo stampatore, infatti, che interviene nella produzione o riproduzione finale di unopera grafica, ricavando da una matrice precostituita - previa unabile inchiostratura - quellim-magine che lartista ha cos scrupolosamente inciso, seguendo le tecniche originali dettate dalla tradizione dellarte incisoria (quali sono, ad esempio: lacquaforte, lacquatinta, il bulino, la puntasecca, la maniera a zucchero, la maniera nera, il carborundum e via dicendo,

    solo per rimanere nellambito delle tecniche calcografiche). Ed sempre lo stampatore che, ascoltando le richieste dellartista e sod-disfacendo le sue esigenze di carattere estetico e tecnico, render visibile sul foglio ci che il lavoro creativo lasciava solo intravvedere sulla matrice. Infine, limpronta o, per meglio dire, limmagine che rimane impressa sul foglio di carta, scaturita dal processo di stampa di una matrice, a dover essere considerata, a tutti gli effetti, opera darte; opera che, fra laltro, ha il pregio di poter esser replicata, serialmente, in molteplici esemplari, tutti simili fra loro e mai uguali. La stampa che si ottiene da una matrice originale , dunque, lopera darte in senso stretto, loggetto della nostra con-templazione estetica e non, come molti sono portati a credere, la matrice da cui trae origine la stampa stessa. Inoltre, bene precisare, onde evitare fraintendimenti ed equivoci di sorta, che quando unartista pensa di realizzare unopera grafica, la pensa sempre nei termini di unopera che nasce seriale, capace di essere

    riprodotta, che possiede cio linestimabile dono di poter essere replicata in numerosi esemplari. In altre parole: un pittore quando dipinge una tela crea unopera unica, lo stesso pittore che incide una matrice gi cosciente di creare unopera multipla, replicabile almeno quanto la tecnica e i materiali lo consentono. In tal modo, il prodotto grafico finito, passato attraverso la tiratura che ne moltiplica gli esemplari, diventa un prodotto culturale di massa, democraticamente fruibile da un pubblico che potenzialmente si dispone ad essere sempre pi vasto ed informato, costi-tuito non pi o non solo da appassionati cul-tori del bello. Ci rende il manufatto stam-pato perfettamente rispondente ai principi enunciati da Walter Benjamin nel suo famoso trattato sullOpera darte nellepoca della sua riproducibilit tecnica, pubblicato nel 1936, dove lopera darte, intesa nellaccezione pi estesa del termine, perde definitivamente la sua aura romantica di unicit - espressione di una volont creativa irripetibile - per assu-

  • mere invece i connotati di prodotto culturale idoneo ad esprimere i valori propri di una societ di massa. Ne consegue un cambiamento radicale nellatteggiamento verso larte, sia da parte degli artisti sia del grande pubblico. Atteggiamento che, guarda caso, ha influen-zato non poco lapprezzamento della stampa darte in questo ultimo mezzo secolo. Il testo di Benjamin rimane tuttora basilare per la comprensione del fenomeno. In esso, infatti, sono enunciati temi che fanno ancora oggi riflettere e discutere sulla natura, ad esempio, del rapporto che sinstaura tra arte e tecnica, sul problema della fruizione dellopera darte nella societ di massa, dimostrando, inequi-vocabilmente, come alcune caratteristiche tradizionali dellarte, riferibili ai concetti di creativit, genio, valore eterno e mistero, pos-sono essere ideologicamente fraintesi e politi-camente manipolati, al fine di recidere larte dal suo sincero legame con la vita quotidiana e con le condizioni concrete dellesistenza; esclu-dendone la fruizione alle persone comuni, alla massa. Concetti basilari, strettamente connessi alla comprensione, diffusione, valorizzazione e fruibilit dellopera darte grafica. Attraverso lesperienza del lavoro, Corrado Albicocco ha messo daccordo il foglio con la matrice e a reso visibile ci che lartista ha voluto esprimere. Tutto ci chiaramente percepibile attraverso la lettura delle opere esposte nelle due mostre friulane. Dalla sor-prendente narrativa esistenziale contenuta nelle puntesecche di Safet Zec, alle corrosive, inquietanti acqueforti di Giuseppe Zigaina, dai neri tenebrosi di Emilio Vedova, alle impronte

    esistenziali e materiche dei carborundum di Jannis Kounellis, di Giovanni Frangi e Piero Pizzi Cannella, dalle immaginifiche, visionarie maniere a zucchero di Luca Pignatelli, Bruno Ceccobelli, alle vellutate acquetinte di David Tremlett, Giuseppe Santomaso, Carla Accardi (come non rimanere sbalorditi di fronte allef-fetto di levigatezza, di leggera porosit, di sfumato materico propri dei Wall Drawings del britannico David Tremlett, tradotti in stampa dagli Albicocco e ottenuti con il solo ausilio dellacquatinta? Tutto ci ha dellincredibile!), per finire con le costellazioni e le immaginifiche volte celesti comprese nei rilievi calcografici di Walter Valentini. Da quelle pareti si sono alzati in volo buona parte dei nostri sogni grafici, dei nostri desideri estetici e si dimostrato una volta di pi, come gli Albicocco continuino, con incrollabile volont, nella strenua difesa di unarte che molti giudicano erroneamente sorpassata, ma che, invece, si rivela al nostro attento sguardo, ancora attuale perch fatta con materiali poveri, da segni e impronte, da carta e inchiostro, da materiali insomma che metabolizzano con semplicit la bellezza di unidea, trasformandola in fatto concreto. Forse troppo concreto, per un tempo effimero qual il nostro; i cui valori sono condizionati da internet, dai pixel delle immagini virtuali e dai tablet con la scrittura digitale; mate-riali e linguaggi fragili che per loro natura non possono riscattare la poesia dal nulla pi assoluto e dalla noia pi mortale, che tanta parte dellarte attuale sembra possedere in gran misura.

    Roberto Budassi

    david tremlettPile up, 2014acquatinta, mm. 260x1105

    robert gabrisSenza titolo, 2014acquaforte, puntasecca, mm. 300x210

    giancarlo venutoAgave turca, 1993acquaforte, ceramolle, mm. 960x496

  • pEr una brEvE, ma vErIdIca StorIa dEllIncISIonE modErna

    La grafica moderna nasce in Francia con la scuola di Barbizon, dal 1840 in poi con Dau-bigny, Millet, Rousseau. E in Francia nascono le prime societ degli acquafortisti, con la par-tecipazione di stampatori ed editori come Cadart e Delatre. Con Manet, Legros, Degas, Vuillard, Maillol, Bonnard e Matisse ha inizio la marcia trionfale della stampa originale moderna. La Francia stata la prima nazione europea ad accordare agli ebrei la cittadinanza e luguaglianza dei diritti delluomo. In Russia e nei paesi dellest-europeo, gli ebrei vivevano nei ghetti; pochi di essi venivano ammessi nelle universit e nelle professioni, e dopo lassas-sinio dello zar Nicola II lantisemitismo divenne politica ufficiale di stato. In massa gli ebrei vengono espulsi o fuggono in occidente. Molti artisti si trasferiscono a Parigi, capitale della cultura mondiale, e si stabiliscono quasi tutti alla Ruche di Montparnasse, costruita con le parti dei padiglioni dellesposizione universale del 1900, eretti da Gustave Eiffel. A Parigi possono vivere ed operare da uomini liberi. Le rive della Senna sono affollate dalle avanguar-die artistiche. A Montmartre operano gli spa-gnoli Pablo Picasso e Juan Gris, lolandese Kees Van Dongen, i francesi Braque, Maurice de Vlaminck, Andr Derain, Max Jacob, poeta critico darte, amico di Picasso e assiduo fre-quentatore del Bateau Lavoir, e litalo polacco Guillaume Apollinaire, scrittore, poeta, critico darte, scopritore di talenti, sostenitore del movimento fauve e della rivoluzione cubista. Sulla sua rivista Revue Immoraliste scrive il suo primo articolo su Picasso e sul cubismo. Apollinaire, il cui vero nome Wilhelm Apol-linaris Kostrowitski, nato a Roma da madre

    polacca e padre napoletano. Dopo varie pere-grinazioni tra lItalia ed il Sud della Francia, approda a Parigi nel 1899; frequenta Mon-tmartre dove conosce Alfred Jarry, Marc Jacob Salmon, Picabia e Picasso. lautore di nume-rose opere letterarie, drammi e poesie tra cui Bestiaire, Calligrammes, Poete assassin Alcools Le mamelles de Tiresis, dramma surrealista, Lenchanteur pourissant, Poeme(s) de la Paix et de la Guerre. Sullal-tra sponda della Senna, a Montparnasse lavo-rano il messicano Diego de Rivera, i lituani Soutine e Liptchitz, i russi Ossip Zadkine e Archipenko, i francesi Legr, Matisse, Delau-nay ed i polacchi Kisling e Leon Bakst. Anche gli artisti italiani Ardengo, Soffici, Giorgio de Chirico, Gino Severini, Massimo Campigli, Alberto Magnelli ed Amedeo Modiglioni si tra-sferiscono a Parigi. Arriveranno pi tardi Marc Chagall, il rumeno Tristan Tzara, Jules Pascin, il giapponese Tzugouhara Fouyta. Attratti dal fascino culturale della capitale francese, arri-vano anche attori come Isadora Duncan Rejane, le stelle dei balletti russi, Tatiana Pavlova, Diaghilev, Nijnsky, scrittori tra cui il poeta russo Mayakosky, James Joyce, Blaise Cendrars, Ernest Hemingway, e figure dai ruoli confusi. E straordinaria la presenza delle donne, muse ispiratrici e protettrici, amanti degli artisti ed artiste esse stesse, come Mary Cassat che ha avuto il merito di orientare linteresse dei nuovi collezionisti americani verso limpressionismo, coadiuvata dal mercante e collezionista pari-gino Paul Rosemberg; Misia Sert, Kiki de Montparnasse nome darte di Alice Ernestine Prin immortalata da Man Ray nel Violon dIngres, autrice di un libro autobiografico con la prefazione di Ernst Hemingway. Kiki, riconosciuta regina di Monteparnasse, balle-rina, cantante, animatrice della vita notturna,

    charles-franois daubignyMeli ad Auvers, 1877acquaforte

    Johan-Jean-barthold JongkindSole al tramonto sul porto dAnversa, 1868acquaforte

    max klingerIl guanto, 1880acquaforte

    odilon redonFiore della palude, 1885litografia

  • 8amante e modella di Man Ray, e modella di Soutine, Picabia, Kisling, Foujita, Calder, Lger, Picasso, Derain; lartista tedesca Meret Oppenhein, Mary Laurencin, artista e compa-gna di Guillaume Apollinaire, Berte Weil, mer-cante di Matisse, Dufy, Utrillo e protettrice di Amedeo Modigliani, Gertrude Stein, gallerista, e Suzanne Valadon, che dopo una breve attivit di acrobata di circo, costretta ad abbandonare lattivit circense e a sedici anni diventa la modella di Puvis de Chavannes. Posa per molti artisti, tra cui Toulouse Lautrec, forse padre di Utrillo, e per Renoir e Degas da cui spinta ad iniziare la sua attivit artistica. Sono pre-senti a Parigi in quel periodo anche gli scrittori Paul Claudel, Louis Aragon, Andr Breton, Andr Gide, Paul Valery, Alfred Jarry e Cocteau e Paul Fort considerato il principe dei poeti del periodo. Mercanti darte illuminati, mece-nati, editori e collezionisti danno vita al mer-cato della grafica moderna. Ambroise Vollard,

    figura cardine della storia e del mercato della stampa originale moderna, nella prima met del secolo XX, stato leditore di opere gra-fiche di Cezanne, Renoir, Bonnard, Munch Redon, Vuillard: artisti che rappresentano lavanguardia del periodo ed editore di opere fondamentali dellincisione moderna, come la suite I saltimbanchi di Picasso ed il Mise-rere di Rouault. Tra i grandi meriti di Vollard c quello di aver dato impulso allillustrazione di libri e quello di aver valorizzato gli artisti non incisori di professione, i cosiddetti pein-tres graveurs, nelle cui opere prevalente la qualit inventiva, la creativit rispetto alla qualit tecnica. Vollard, che per la verit preceduto nel suo progetto dalle riviste Lstampe Originale - 1893 Lepreuve - 1895 -, LAlbum de la revue blanche 1895, ma stato luomo che ha saputo impa-dronirsi delle nuove idee. Ambroise Vollard nato nellisola La Reunion nelle Antille fran-cesi e verso il 1890 si stabilisce a Parigi, dove frequenta la Scuola di Diritto. La sua attivit di mercante inizia lungo i viali della Senna, presso i piccoli mercati del quartiere latino, con la ricerca di incisioni e disegni. Rinuncia definitivamente ai suoi studi e verso il 1893 riesce ad aprire per proprio conto una piccola galleria al numero 9 di Rue Laffitte e due anni

    pi tardi si trasferisce al mitico numero 6 della stessa via, destinato a diventare il centro della-vanguardia parigina e punto dincontro di artisti e collezionisti. Degas, Forain, Renoir, Bonnard, Roussel, Vuillard, Denis e Cezanne sono i suoi amici. Di grande importanza stata lattivit di Vollard come mercante di quadri. Tra i suoi clienti ha avuto musei e grandi col-lezionisti, ma come editore di opere grafiche e di libri dartista che considerato il pi importante della prima met del XX secolo. anche autore di libri, tra cui: Reincarnation du Pere Ubu illustrato da Rouault e il libro autobiografico Memorie di un mercante di quadri. La prima pubblicazione di Vollard editore di stampe del 1896 con lalbum Quelques aspects de la vie de Paris. Sono dodici capolavori della litografia a colori ese-guiti da Pierre Bonnard, di cui uno presente nella mia raccolta. Nel 1897 viene pubblicato il secondo album dei Peintres graveurs con

    tavole di Bonnard, Munch, Picasso, Redon, Rodin, Toulouse Lautrec, Vallotton, Vuillard. Come editore di libri inizia col capolavoro Paralllment di Verlaine, illustrato da Bon-nard. il primo libro illustrato del XX secolo e considerato uno dei libri pi belli che siano mai stati pubblicati. Il greco Triade, il cui vero nome Efstratios Eleftheriades uomo di grande cultura, inizia la sua attivit di critico darte nel 1925, collaboratore della rivista Cahiers dart di Christian Zervos, dal 1926 al 1931, e successivamente editore di Verve, una delle pi belle riviste darte del tempo. Come editore darte, forse dopo Vollard, fu il pi importante dellepoca. I suoi artisti sono Matisse, Picasso, Mir, Braque. Realizza capo-lavori, tra cui Les trs riche heures du Duc de Berry, ed il primo libro illustrato da Matisse: Le Poesie di Mallarm. Altro impor-tante mercante darte ed editore stato Daniel Henry Khanweiler. In questo rinnovamento culturale coinvolta anche la musica. Vengono alla ribalta nuovi talenti musicali: Debussy, Milaud, Prokofieff, Stravinsky, di cui rap-presentato lo spettacolo musicale Le sacre du printemp, che dest scalpore al pari di quello ottenuto dallesposizione dei quadri cubisti al Salon des Independents. Lo straordinario incontro di lingue e culture diverse fa della

    camille corotSouvenir italiano, 1863acquaforte

    edouard manetIl bevitore dassenzio, 1860acquaforte, acquatinta

    pierre bonnardLa piccola lavandaia, 1896litografia

    edouard vuillardPiazza Ventimillia, 1937puntasecca

  • 9capitale francese il maggior centro culturale mondiale. Ha inizio la storia delle avanguardie europee dellarte: nasce larte moderna in cui la stampa originale ha una posizione di grande prestigio. Grande protagonista della storia dellincisione moderna James Ensor. La sua produzione grafica compresa fra il 1896 ed il 1904. Partendo da uno stile iniziale ispirato al mondo impressionista, poi simbolista, arriva ad uno stile personale. Ensor vuole rappresen-tare: I cattivi giudici, i cattivi medici, e gli ipocriti borghesi. Secondo alcuni critici, da lui che ha inizio lincisione moderna. Da Ensor in avanti, il linguaggio incisorio si fatto pi libero e maggiormente ricco di sorprese espres-sive. Egli ha saputo interpretare linquietudine e langoscia del suo tempo con modi diretti ed immediati, cos come ha saputo interpretare il dramma della storia ed esprimere speranze e certezze (M. de Micheli). Georges Rouault, importante illustratore di libri, di cui si parler

    in seguito, considerato il pi grande artista darte sacra del XX secolo. Nel campo della stampa originale, realizza anche opere isolate, non appartenenti cio a nessun ciclo. Les deux matrones, Saint Nitouche, La Santarellina, Automne, stampa di grande formato che riecheggia vagamente Les grandes baigneu-ses di Cezanne. Lopera Il Cristo in Croce del 1936 considerata uno dei capolavori dellarte grafica del XX secolo, ed il suo testa-mento spirituale. Edvard Munch, tra i massimi esponenti dellarte europea del secolo vente-simo, ha un ruolo centrale nella storia della stampa originale. La produzione grafica di Munch ammonta a 719 opere di cui 198 tra acqueforti e incisioni su rame, 380 litografie e 141 xilografie. Lartista sorvegliava quasi sempre il procedimento della stampa e spesso lo eseguiva di propria mano. Usava carta cinese, giapponese, carta comune e carta, tal-volta, di diversi colori. Nel 1896 Munch par-tecipa con una litografia, allalbum dei pein-tres-graveurs di Ambroise Vollard. In quel periodo linteresse per la grafica, specialmente nelle due citt europee culturalmente pi importanti, Parigi e Berlino, era particolar-mente vivo, anche per il fascino suscitato dalle silografie giapponesi. Lopera grafica di Munch tratta ogni soggetto: composizioni di figure,

    ritratti, paesaggi, studi di animali, caricature ed illustrazioni di libri. Lartista si stacca radi-calmente da ogni tradizione tecnica e da ogni procedimento accademico. Egli ricrea a fondo i suoi soggetti pittorici, cosicch il foglio grafico appare, dal lato artistico, totalmente indipen-dente. Nella produzione grafica di Munch c una disparit di valore artistico; con le sue opere eseguite nel periodo che va dal 1899 al 1903, raggiunge la pi alta espressivit arti-stica. La litografia rappresenta quantitativa-mente lopera grafica pi importante di Munch, ma meno importante dal punto di vista arti-stico, specie per quanto riguarda il periodo che va dal 1904 al 1916, in cui non utilizza la pietra litografica. Munch arriva a stampare fino a diciotto varianti di uno stesso motivo, ognuna delle quali rappresenta unopera a s. Le grafiche di Munch oggi raggiungono quo-tazioni tra le pi alte nelle aste internazionali. Lopera La fanciulla malata da annoverarsi

    fra le pi spirituali che siano apparse nei tempi moderni, nel campo della grafica. Picasso incide il suo primo foglio di grafica nel 1898, allet di 17 anni. Se ne conosce una sola copia intitolata Il mancino acquarellata a mano dallartista e firmata a penna: Pablo Ruiz Picasso.La prima litografia, Picasso la esegue su carta da riporto nel 1919 con una tiratura di 1500 esemplari; servita come biglietto dinvito per lesposizione di disegni ed acquerelli presso la galleria di Paul Rosemberg. La vera attivit di Picasso incisore ha inizio nel 1904 con la suite I saltimbanchi. Fa parte della suite uno dei capolavori dellincisione moderna Le Repas Frugal. Sono 15 tavole tirate dallo stampatore Eugne Dlatre. Non si conosce il numero esatto di questa edizione. Baer parla di quattro prove dartista e una tiratura di trenta esemplari, la maggior parte firmati, o dedicati, o numerati. La suite viene acquistata da Ambrosie Vollard nel 1911 e dopo laccia-iatura della lastra di rame, nel 1913 (?) viene tirata a 250 esemplari su carta Velin Van Geldr e 27-29 prove su carta giappone dallo stampatore Louis Fort. Lacciaiatura uno-perazione elettrolitica che rende la superficie della lastra pi dura e resistente e consente una tiratura pi importante. Il periodo di pi

    edward munchChiaro di luna, 1895acquaforte, puntasecca

    emil noldeBattello, 1906xilografia

    egon schieleNudo accovacciato, 1914acquaforte, puntasecca

  • intensa attivit incisoria dellartista spagnolo va del 1920 al 1935, in cui esegue circa 250 incisioni, e si conclude col capolavoro Mino-tauromachia di cui non si conosce la cifra esatta della tiratura. Negli anni 1930-1936 Picasso realizza la suite Vollard, cos detta perch eseguita per Vollard per ringraziarlo dei molti quadri che gli aveva venduto. La suite Vollard comprende 27 tavole, non legate ad un solo soggetto, che vengono definite libere, e altre 73 raggruppate per temi: Le Viol 5

    tavole; Latelier du Sculpteur 46 tavole; Rembrandt 4 tavole; e Minotaure e Minotaure Aveugle 15 tavole; ed i 3 Por-traits di Ambrosie Vollard. Lo stampatore della suite Vollard Roger Lacouriere e la tiratu-tura di 3 copie firmate su pergamena, 250 esemplari su carta Montval formato 44 X 34 cm con la filigrana Vollard o Picasso e 50 esemplari con la filigrana Montval, formato 50 X 38,5 cm. Lattivit litografica di Picasso con lutilizzazione della pietra litografica ha inizio nel 1944 (o 1945); in precedenza aveva usato la carta da riporto. Nel 1939 esegue la sua prima incisione a colori Ritratto di Dora Maar in pochissimi esemplari (forse 2-3). E dello stesso periodo la sua incisione di maggiori dimensioni (66,7x51 cm) La femme au tam-burin in cui lartista cerca di esprimere il movimento ritmico; la tiratura di 30 esem-plari. Nel 1949 Picasso realizza la litografia a colori Femme au fauteil- ritratto di Francois Gilot. E del 1958 il capolavoro Buste de femme daprs Cranach le Jeune, incisione su linoleum e poco pi tardi Picasso ottantenne, incide Natura morta sotto la lampada, inci-sione a colori su linoleum, tirata su ununica matrice a 50 esemplari. La serie delle 347 incisioni stata eseguita a Mougins in meno

    di sei mesi; la tiratura di 50 esemplari pi venti prove con numerazione romana. Il ciclo Le cocu magnifique stampato da Cromme-liynch, con 12 tavole tirate a 200 esemplari, viene realizzata nel 1968: Picasso aveva ottan-tasette anni. Le incisioni tirate dal 1970-1971 sono state messe in commercio non firmate a matita dallartista, ma con timbretto fac-simile. Ci non comporta una riduzione del valore di mercato del foglio inciso rispetto ad altre grafiche firmate a matita. Non sempre le

    opere firmate a matita costano di pi delle incisioni firmate in lastra o come in questo caso firmate a stampa fac-simile poich soprat-tutto la qualit artistica a determinare il prezzo dellopera grafica; la valutazione va fatta, quindi, caso per caso. Ci sono a volte motiva-zioni poco chiare - misteriose - nella valuta-zione di una stampa originale. Henri Matisse nato nel 1896 a Le Cateau Cambresis. Si trasferisce a Parigi per frequentare la facolt di giurisprudenza, che abbandona per lAcca-demia dArte ed entrare successivamente nello studio di Gustave Moreau, dove conosce alcuni artisti tra cui George Rouault. Inizia la sua attivit incisoria allet di trentun anni, e in mezzo secolo Matisse realizza pi di ottocento stampe originali, litografie, incisioni e xilogra-fie, in cui prevale linteresse per la figura fem-minile e per il ritratto. Matisse, la cui attivit incisoria intermittente a differenza di quella di Picasso, acquista un vecchio torchio a mano, nel 1914, e realizza acqueforti di piccolo for-mato: sono ritratti dei suoi amici e suoi fami-liari. Degli anni 20 sono i suoi capolavori litografici: N assis au fauteil - 1924 - tirata a 250 esemplari su carta chine volant, Grand Odalisque la culotte bayadre - 1925 - tirata a cinquanta esemplari pi alcune

    edward hopperEast Side, interno, 1922acquaforte

    andre derainPaesaggio italiano, 1913-19caacquaforte

    otto dixIl rifugio, 1924acquaforte, puntasecca

    george groszLa fine del giorno perfetto, 1939acquaforte, puntasecca

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    prove, Grand n assis la chemine - 1925 - tirata a cinquanta prove pi alcuni esemplari, Odalisque assise la chemise de tulle - 1925 -odalisque assise la coupe de fruits - 1925 - tirata a cinquanta esemplari pi alcune prove. Esse sono lespressione della pi alta matissiana sensualit del nudo. Nel 1927 Matisse realizza il suo primo album: la serie Dix danseuse, e verso la fine degli anni trenta esegue una serie di grafiche, Primavera, Entrainte, caratterizzate dal segno bianco su fondo nero. Con Picasso e Braque ha inizio il movimento cubista, un nuovo movimento artistico influen-zato dallarte di Cezanne e dallarte primitiva africana caratterizzato da una nuova figura-zione e dal tentativo di ricercare una nuova quarta dimensione: a questo movimento si convertono lartista spagnolo Juan Gris, Albert Gleizes e Fernand Legr. Nel 1905, un gruppo di giovani tedeschi studenti di architettura diedero origine, a Dresda, ad un nuovo movi-mento artistico Die Brcke Il ponte. Fanno parte del gruppo Ernst Ludwig Kirchner, Fritz

    Blelyl, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff. Il gruppo, al quale si sono uniti nel frattempo Max Pechstein, lo svizzero Cunio Amiet ed Emil Nolde, allestisce nel 1906 la prima espo-sizione. Il movimento detto anche Espressio-nismo tedesco, ha come radice culturale Albrecht Drer e Francisco Goya. La grafica del movimento caratterizzata dalla forza espressiva del segno e raggiunge livelli para-gonabili a quelli degli inizi del secolo sedice-simo. Le tirature, di solito, non sono molto elevate, vengono realizzate personalmente dagli

    artisti. Ogni copia diversa luna dallaltra. In esse viene messa in evidenza la drammati-cit ed il disagio della vita umana. Gli artisit hanno subito un lungo ostracismo politico e sono stati tenuti fuori dal mercato dellarte. Oggi sono presenti in un collezionismo inter-nazionale di alto livello; le loro opere hanno raggiunto prezzi tra i pi alti nelle aste inter-nazionali. Ernst Ludwig Kirchner con la sua produzione grafica, che si compone di 971 incisioni, raggiunge alti livelli tecnici ed arti-stici. Per Kirchner la comprensione della pura immagine grafica riservata a pochi uomini. Erich Heckel nato in Sassonia nel 1883. Di Heckel vanno ricordati i capolavori Franzi distesa e Bambina in piedi che alle aste internazionali hanno raggiunto quotazioni tra le pi alte della grafica moderna. Lopera gra-fica di Heckel si distingue per il grande rigore stilistico. Max Pechstein nato nel 1881 nei pressi di Zwickau. A Dresda conosce Heckel che lo fa aderire al movimento Die Brucke. Lartista considerato uno dei protagonisti

    dellespressionismo tedesco, ma non incarna propriamente il precorritore di nuove tendenze artistiche. Egli aderisce in seguito al movi-mento della Secessione Berlinese. Emil Han-sen, che prese il nome dal villaggio natale Nolde ai confini con la Danimarca, aderisce al movimento nel 1906, ma nonostante il legame artistico e laffinit di idee, vi rimane per un breve periodo. Egli, contrario ad ogni schema codificato, cos scriveva: nella mia arte uso tutti i mezzi che ho a disposizione per ottenere leffetto che desidero. Desidero vera-mente che lopera mia esca dalla materia, come nella natura la pianta cresce dal terreno che le adatto. Larte di Nolde non arte per

    karl schmidt-rottluffLe cortigiane folli, 1914xilografia

    felix vallottonPigrizia, 1926xilografia

    maurice de vlamickViadotto, 1914xilografia

    ernst ludwig kirchnerElisabeth-Ufer (Berlino), 1913xilografia

  • occhi che guardano al passato, ma per lo spi-rito del pi giovane presente e per lavvenire. Lartista realizza una notevole opera grafica sperimentando tutte le tecniche, dallacquaforte alla litografia, alla quale si sentiva particolar-mente legato. Ma nel campo della xilografia accanto a Vallotton e Kirchner, che nessuno ha saputo trarre risonanze emotive quali quelle che avvertiamo nei fogli di Nolde. Dal 1914 il tema centrale della sua opera costituito dal paesaggio del Mare del Nord da cui si sente particolarmente attratto: la natura pu essere unassistente meravigliosa, per lartista che la sa guardare (E. Nolde). Nel 1912 partecipa alla mostra del movimento Der Blaue Reiter Il Cavaliere Azzurro. Larte di Nolde viene definita arte degenerata dal regime nazista. Molte sue opere, tra cui la produzione grafica che Nolde stesso aveva selezionato, vennero distrutte con la sua casa di Berlino dai bom-bardamenti del 1944. Otto Muller nato a Liebau, piccola localit della Slesia nel 1874. Nel 1908 si stabilisce a Berlino dove conosce Wilhelm Lehmbruck ed Erich Heckel. Espone alla Nuova Secessione insieme agli artisti del gruppo Die Brucke, al quale aderisce nello stesso anno, 1910. Lartista compie nume-rosi viaggi nei Balcani per approfondire la conoscenza del mondo degli zingari. Otto Mul-ler predilige la litografia in cui esalta il tema

    della vita in natura; con lui la figura femminile perde la durezza tipica degli altri espressioni-sti. Vicino alle ricerche cubiste, ha origine a Parigi il movimento italiano Il Futurismo, che sviluppa il concetto dellazione legata allo spazio-tempo. Il teorico del movimento Marinetti che nel 1909 pubblica il manifesto futurista. Vi aderiscono gli artisti italiani Carlo Carr, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, e successivamente Gino Severini e Giacomo Balla. I futuristi si vantano di essere i precur-sori dellarte di domani. Qualche critico li stronca parlando di prosa declamatoria, inco-erente, buffonesca. Apollinaire scrive: ai giovani pittori futuristi si potrebbe anche dare credito, se la iattanza delle loro dichiarazioni, linsolenza dei loro manifesti non escludessero lindulgenza che saremmo tentati di conceder loro. Con la pubblicazione dellalmanacco Der Blaue Reiter- Il cavaliere azzurro presso leditore Piper di Monaco, nel maggio del 1912 da parte di Vassily Kandinsky nasce il movi-mento artistico detto Astrattismo. Fanno parte del gruppo Franz Marc, Auguste Macke e Paul Klee. Kandinsky, una delle maggiori personalit artistiche del XX secolo, esegue una serie di incisioni dal titolo Klein Welten. Paul Klee lautore di 120 opere grafiche tra cui una serie di 15 acqueforti dal titolo Inven-tionem. Franz Marc ha eseguito xilografie e

    Jacques villonLa lettura, ritratto del padre dellartista, 1913puntasecca

    henri matisseLa battaglia di Ulisse, 1935acquaforte, ceramolle

    max ernstComposizione, 1972acquaforte

    ren magritteAlba agli antipodi, 1966acquaforte

  • litografie prevalentemente sul tema della vita animale. Nel 1916 nasce a Zurigo il movimento artistico DADA, presso il Cabaret Voltaire storico centro culturale, con Tristan Tzara, Hugo Ball, Marcel Ianco, Richard Huesenbech, Hans Harp e Hans Richter che aderisce quasi subito. La parola Dada non significa niente, niente, niente; lui Dada non sa niente, niente, niente; Dada non niente, niente, niente (F. Picabia). Il gallerista, collezionista e foto-grafo Alfred Stieglitz, nel 1915, presenta in una mostra la produzione artistica nord ame-ricana, quella europea e la fotografia. Stieglitz per primo valorizz la fotografia, dimostran-done la espressivit artistica non ancora ade-guatamente riconosciuta. La fotografia entra cos a far parte del mondo dellarte con pari dignit delle altre espressioni artistiche. Con Barlach, Kthe Kolwitz, Max Beckman e Oskar Kokoschka ha inzio un linguaggio grafico post-espressionista. Max Beckmann, nato a Lipsia nel 1884, prende parte alla esposizione della Nuova Oggettivit di Mannheim. Lattivit grafica di Beckman particolarmente legata alla puntasecca. Su un complesso di 372 opere grafiche, lartista ha eseguito soltanto alcune

    acqueforti, 173 puntesecche e le rimanenti sono xilografie e litografie. Beckmann era soprattutto un pittore ma nel periodo bellico, la grafica ha costituito per lui la forma di espressione pi diretta ed immediata; la sua inquieta eccitazione si ribellava, infatti, al lento e lungo processo della pittura (M. de Micheli). Molta parte della produzione grafica di Beckmann andata distrutta durante la guerra, insieme alle lastre. Kthe Kollwitz considerata una delle pi alte personalit dellarte inciso-ria. I temi della sua lunga carriera sono le classi subalterne, la loro miseria quasi disu-mana, la maternit e la riflessione sulla morte. Lattualit del suo messaggio, il grido di dolore femminile di fronte al dramma della guerra, la brutalit ideologica, sono ancora oggi un richiamo al valore della libert ed al significato della pace (Daniela Bonelli). Marc Chagall nato in Russia nel 1887 e nel 1922 si trasfe-risce a Parigi; per la verit si tratta di un ritorno, infatti Chagall era gi stato a Parigi circa dieci anni prima. Lartista russo non prende parte attiva alle varie correnti artistiche di quel periodo.Subisce linfluenza di Kandinsky ma matura

    Jackson pollockSenza Titolo, 1944-45acquaforte, puntasecca

    pablo picassoMinotauromachia, 1935acquaforte, ceramolle

  • uno stile personalissimo e realizza opere gra-fiche di grande qualit artistica tra cui alcuni capolavori. Egli considerato uno dei grandi maestri del colore e con le sue litografie ottiene uno straordinario successo commerciale, ma per gli amatori di stampe le sue incisioni, come il ciclo delle Anime morte di Gogol sono considerate il suo capolavoro grafico. Stanley William Hayter svolge un ruolo centrale nella storia dellincisione moderna. Molti incisori, di diversa cultura e tendenza frequentano il suo Atelier 17, vera officina di sperimenta-zione grafica e punto di riferimento dei movi-menti di avanguardia, dal surrealismo alle-spressionismo astratto. Fra i frequentatori dellAtelier 17 ci furono la portoghese Maria Elena Viera da Silva, dotata di un talento stra-ordinario, Alberto Giacometti, Alexander Cal-der, Oskar Dominguez, Max Ernst, Yves Tan-guy, Andr Masson, Massimo Campigli e Leonor Fini, naturalizzata francese. Picasso vi ha inciso qualche lastra e Kandinsky qual-che puntasecca. Erano di casa Brassay e Man

    Ray, artisti e fotografi del mondo culturale parigino del tempo. Man Ray, Uomo della luce nome darte di Emmanuel Radnitzky, nato a Filadelfia nel 1890 da padre ucraino e madre bielorussa. Si stabilisce a Parigi, sua citt dadozione nel 1921. Egli linventore di molte anticipazioni di oggi: anticipa Csar, Christo, Alexander Calder, Oldemburg, Arman, e prima di Jasper Johns prende come soggetto di un quadro semplici cifre. Marcel Duchamp cos lo descrive: Man Ray, n. maschile - sino-nimo di gioia, giocare, godere. Da Andr Breton definito bussolier du jamais vu. La sua caratteristica lavversione per la ripeti-zione. Egli, infatti, dice: tenersi al corrente (della produzione contemporanea in pittura) soltanto per evitare di rifare quello che fanno gli altri. Partecipa alla mostra del surrealismo organizzata da De Chirico nel 1925. Paul Klee e Vassilj Kandinsky sono i massimi esponenti del Bauhaus, scuola di architettura, arte e design, capitolo di intensa cooperazione inter-nazionale, fondata nel 1919 a Weimar da

    wols (alfred otto wolfgang schulze)Senza Titolo, 193750c.acquaforte, puntasecca

    paul delvauxDue nudi, 1975litografia

    paul kleeRegina di cuori, 1921litografia

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    Gropius. Quasi tutti i pi importanti artisti europei del periodo 1921-1925 presero parte alla realizzazione delle cinque cartelle di inci-sioni della scuola: Paul Klee, Vassily Kandin-sky, Lyonell Feininger, Auguste Make, Franz Marc, Oskar Schlemmer, Josef Albers, Archi-penko, Chagall, Campdonk, Baumeister, gli italiani Boccioni, di cui venne riprodotto lito-graficamente un disegno, Giorgio de Chirico, Prampolini, Gino Severini, Marcoussis, Sur-vage, Lger, Heckel, Kirchner, Pechstein, Max Beckmann, Grosz, Karl Schmidt-Rottluff, Kubin e Kokoschka. Non aderirono alla scuola Braque, Matisse e Picasso. Lyonell Feininger, nato a New York nel 1871 da genitori tede-sco-americani. Giovanissimo si reca in Ger-mania per studiare musica, ma quasi subito si dedica allarte figurativa. Entra in contatto con gli artisti della Brucke Schmidt Rottluff ed Erich Heckel, conosce Paul Klee e Kandin-sky, insegnante della scuola di cui, con Gropius cofondatore. Anche le opere di Feininger, autore di numerose xilografie e litografie, ven-gono incluse tra quelle definite arte degene-rata, e lartista privato dellinsegnamento torna in America nel 1936. Otto Dix nato in Turingia nel 1891. Nel 1919 con Conrad Felixmuller e Will Groham fonda il Dresden Sezession Group - Gruppo della secessione di Dresda, con lobiettivo di abbandonare i vec-chi percorsi e ricercare nuovi strumenti espres-sivi sulla base della libert individuale e delle mutate condizioni ambientali. Nel 1925 ade-risce alla Berliner Sezession e partecipa alla grande esposizone della Nuova Oggettivit. Con la presa del potere da parte dei nazional-socialisti, Otto Dix perde la cattedra allAcca-demia di Dresda e molte sue opere vengono sequestrate e distrutte. Egli lautore, tra laltro, di cinque cartelle di incisioni di forte drammaticit. Ogni cartella comprende dieci fogli per un complessivo numero di cinquanta incisioni, realizzate a Dusseldorf tra il 1923 e il 1924 con la tiratura di 70 esemplari, stam-pate da O. Felsing e pubblicate dalleditore berlinese Karl Nierendorf. Il ciclo ci d lim-magine distruttiva della guerra con le trincee, i ritratti, i campi di battaglia, le carcasse di cavalli, i teschi, i crateri di granata, i corpi mutilati. La serie, metafora della follia e della dissoluzione di unepoca, ispirata a I disastri

    della guerra di Goya. George Grosz nel 1925 alla Kunstall di Mannheim prende parte alla mostra della Nuova oggettivit il cui pro-gramma la ricerca del realismo in opposizione al soggettivismo del Cavaliere Azzurro, che vuole esprimere linteriorit del soggetto. Grosz viene processato per vilipendio della religione ed incluso nel gruppo degli artisti degenerati. Gli artisti DADA confluirono nel movimento surrealista che ha inizio nel 1925 con la mostra organizzata da Giorgio De Chirico e la parte-cipazione di Max Ernst, Andr Masson, Jean Mir, Paul Klee, Ren Magritte, Man Ray, Paul Delvaux, Salvador Dal, Matta, Hans Bellmer, Lam. Il manifesto del surrealismo venne pub-blicato nel 1924 da Andr Breton teorico (e sacerdote) del movimento. Da questa data, la storia ufficiale fa iniziare il movimento surre-alista, ma per qualche critico il surrealismo si inaugura con la tela intitolata Quattro ele-menti . Quatre elements che Masson espose nel 1924 presso la Galleria Simon, qualche mese prima della pubblicazione del manifesto di Andr Breton. Joan Mir nato a Montroig nel 1893, in una famiglia di grande tradizione artigianale: orafi, fabbri, ebanisti alla quale Mir aggiunge la sua grande creativit. Egli dice di s: sono terrorizzato dal tipo di terrore delluomo che cammina per sentieri inesplorati che col tempo portano alla scoperta di un mondo nuovo, espresso attraverso la semplicit del segno e del gesto. Conosce Andr Breton nel 1923 e partecipa al movimento surrealista. Matisse indica in lui il pi autentico artista contemporaneo sia esso pittore, grafico, cera-mista. Le litografie di Mir sono inni alla gioia, opere poetiche. Esse appartengono alle-poca artistica pi matura, in cui lartista spa-gnolo raggiunge la sua pi alta padronanza espressiva. Nel 1930 Giorgio De Chirico ed il fratello Alberto Savinio, iniziano a comporre i primo quadri metafisici: immagini mitologi-che, muse senza volto, portando con un lin-guaggio simbolico ed allegorico ad una rottura fra immagine e forma, tra reale ed irreale, tra ci che conosciuto con i sensi e ci che oltre il naturale, cio il metafisico. Lispirazione dechirichiana origina da Nietzche che nello-pera La nascita della tragedia definisce larte come vera ttivit metafisica delluomo, e da Schopenauer per il quale larte consolazione

    graham sutherlandPastorale, 1930acquaforte

  • metafisica. Ma Apollinaire a definire per primo i quadri di De Chirico opere stranamente metafisi-che. Jean Fautrier, Jean Dubuffet, George Mathieu, Pierre Sou-lages e Hans Hartung sono i rappresentanti europei di un nuovo movimento artistico detto inizialmente Astrattismo lirico e s u c c e s s i v a m e n t e Tachismo. Il nome definitivo del movi-mento Arte infor-male dato dal critico del tempo Michel Tapi, organizzatore, nel 1951, della prima mostra: la loro una pittura materica, gestuale, libera da schemi figurativi; il termine informale usato con riferimento allastra-zione non geometrica. Alla mostra partecip anche il tedesco Wols (Wolfgang Schulze), considerato da alcuni critici, liniziatore dellinformale europeo. Paul Sartre presente alla prima mostra dellartista, defin larte di Wols: grovigli psicografici, esternazioni delle tensioni interiori. Wols (tedesco di nascita) si trasferisce a Parigi nel 1933. Influenzato da Paul Klee, esegue opere di impronta surreali-sta e successivamente opere che egli definiva improvvisazioni: immagini di citt, ponti paesaggi e figurazioni antropomorfe. Gli arti-sti sono influenzati dalla psicanalisi freudiana e dalla filosofia esistenzialista di Jean Paul Sartre. La loro caratteristica essenziale la libert espressiva e la rapidit di esecuzione. Wols ha eseguito alcune puntesecche ed ha illustrato il volume di J. Paul Sartre Nourri-tures. Alberto Giacometti scultore ed incisore svizzero studia la figura umana con spirito esistenzialista. Lo spagnolo Tapies, ispirato allultimo Mir ed influenzato dalla spiritualit orientale, usa segni ricorrenti, simboli simil religiosi e graffiti che fanno definire le sue opere muri della meditazione. Tapies il maggiore artista spagnolo del dopoguerra e forse il pi importante espo-nente dellinformale europeo. Egli anche uno dei maggiori illustratori di libri dartista. Come ribellione alla cultura dellepoca e con-tro il naturalismo borghese, nasce, nel 1940 il movimento Cobra: Karel Appel, Pierre Alechinsky, Asger Jorn, sono gli esponenti del gruppo. Essi hanno eseguito opere grafiche, soprattutto litografiche a colori ed incisioni. Il nome del movimento deriva dalle iniziali delle citt di origine degli artisti: Copenha-gen, Bruxelles, Amsterdam. Il poeta Christian Dautremont considerato il teorico del gruppo. Nelle loro opere ricorre spesso la figura del serpente, tipica della cultura nordica, e rappre-sentazioni di maschere ed animali giganteschi. Josef Albers nato in Germania a Bottrop. Ha insegnato alla Bauhaus di Weimar con Klee e

    Kandinsky. Con le sue opere grafiche, soprat-tutto serigrafiche a colori e alcune lito-grafie, esalta la figura del quadrato. Alla sua opera si sono ispirati molti artisti, tra cui il grande Rotko. Nel 1933 si trasferisce negli Stati Uniti. Max Ernst uno dei pi importanti maestri del surrealismo. Nel campo della grafica originale stato lin-ventore del frottage litografico, ottenuto strofinando le vena-ture di una superficie

    lignea o di altri materiali, come foglie o tessuti con grafite, estendendovi sopra un foglio di carta e premendolo, otteneva figurazioni di grande suggestione. Nel panorama dellarte grafica europea hanno svolto attivit grafica rilevante: Dunoyer de Segonzac, autore di circa mille opere grafiche trattanti principalmente il tema del paesaggio; Paul Delvaux, autore di opere litografiche di ispirazione surrealista; i tedeschi George Baselitz, conosciuto come quello delle figure capovolte, Horst Antes, Emil Schumacher, laustriaco Hundertwasser (F. Stowasser); Victor Vasarely esponente del movimento Optical, teorizz la inseparazione e linterazione fra forma geometrica e colore; nel 1964 realizza il volume Planetary Folk-lore. Rufino Tamayo, Jacques Lipchitz, Niki de Saint-Phalle, Arman; August Herbin; gli spagnoli Antonio Saura e Jos Ortega; il fran-cese Jean Paul Velly, con le sue opere grafiche rappresentanti visioni fantastiche; i tedeschi Paul Wunderlich, Willi Baumeister; Alexander Calder, scultore ed incisore americano che ha svolto in Europa una notevole attivit artistica anche nel campo della grafica e che nel 1931 aderisce al movimento Abstration - creation dedicandosi alle sculture astratte chiamate stabiles e passando poi ai mobiles in cui esprime la sua poetica del movimento; Serge Poliakoff, la portoghese Maria Elena Vieira da Silva, Alfred Manessier, Ernst Fuchs le cui acqueforti sono inspirate al simbolismo viennese. Tra gli artisti della seconda met del XX secolo si segnalano gli inglesi: Henry Moore, scultore ed incisore; Allen Jones; Gra-ham Sutherland, esponente di unarte che riflette con grande suggestione il mondo vege-tale ed il mondo animale (radici, insetti, rettili, uccelli): nel 1968 realizza il volume Bestiary con 25 litografie a colori; Ernst Wilhelm Nay, autore di acqueforti di grande forza coloristica; il cinese Zao-Wou-Ki attivo in Europa allievo di Wols ed autore di opere grafiche ricche di lirismo ed eleganza; lolandese Bram Van Velde ed il belga Gustave Singier.

    Vinicio Cacaci

    prova dartISta - Periodico semestrale di informazione artistica e culturale, anno XI, numero 17, dicembre 2014 - Aut. Trib. Udine 8/04 del 3-3-2004

    Direttore: Roberto Budassi - e-mail: [email protected] / Editore: Corrado Albicocco / Direzione, redazione, amministrazione: Stamperia ed Edizioni dArte Albicocco,via Ermes di Colloredo 8/c, 33100 Udine - Tel. e Fax: 0432.547573 - e-mail: [email protected] - www.stamperiaartealbicocco.it

    Progetto grafico: Corrado Albicocco e Kristal Trotter; impaginazione: Martina Gregori / Stampa: LithoStampa - Pasian di Prato (Ud)Ai sensi della legge n. 675 del 31/12/1996 informiamo che i dati del nostro indirizzario vengono utilizzati per linvio del periodico e per iniziative culturali.

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    stanley william hayterAbbraccio, 1937acquaforte, acquatinta, ceramolle e bulino