Prometeo e il fuoco

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PROMETEO e IL FUOCO

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Mitologia IC scienze umane Liceo Cairoli

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PROMETEO e IL FUOCO

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PROMETEO

• Prometeo trasse in inganno il dio Zeus; portò agli Dei un bue di notevole mole che divise in modo disuguale: diede agli uomini la parte migliore e a Zeus la parte formata da ossa bianche ricoperte di grasso.

• Dopo che Zeus tolse il fuoco agli uomini, Prometeo riuscì a rubarlo e a portarlo al popolo.

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Il nome Prometeo deriva dal greco

antico, Promethéus, “colui che

riflette prima “; egli è una figura

della mitologia greca, figlio di

Giapeto e di Climene.

A questo eroe amico del genere

umano sono legati alcuni

antichissimi miti che ebbero fortuna

e diffusione in Grecia. Egli è anche

cugino di Zeus, essendo anche

quest’ultimo figlio di un titano, Crono.

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Prometeo nel tempo

Nel corso del tempo la figura di Prometeo è cambiata, la figura iniziale di un dio sapiente è mutata in quella di un eroe ribelle, simbolo della scienza e del progresso.

Nel Medioevo venne interpretato come un eroe negativo e nell’età moderna paragonato a Lucifero che si ribella all’autorità divina.

Ricordiamo che Prometeo nell’antichità fu molto venerato, a lui vennero dedicate feste pubbliche, durante le quali venivano accese delle fiaccole per celebrare il più grande dono che Prometeo aveva fatto all’umanità: IL FUOCO.

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• Zeus, pur essendo un uomo saggio, cadde nel tranello di Prometeo, ed essendo molto vendicativo, riservò a lui una punizione esemplare: lo incatenò ad una roccia sulle montagne del Caucaso, e dispose che ogni giorno l’Aquila divorasse il fegato di Prometeo. In quanto Titano, Prometeo era immortale: non poteva morire. Ogni notte il suo fegato ricresceva, così che l’Aquila potesse tornare a divorarlo il giorno appresso.

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Zeus, che i romani identificarono con il loro Giove, grazie alla madre Rhea, scampò al padre Cronos che aveva deciso di inghiottire tutti i suoi figli per paura che uno di questi lo potesse detronizzare. Quando la madre si accorse di essere di nuovo incinta, discese dal Cielo e si nascose in una caverna, Ida, nell'isola di Creta. Qui diede alla luce Zeus, che affidò alle cure delle ninfe.

Zeus era il più eccelso dio, il re del Cielo e signore del Mondo;tuttavia aveva la supremazia assoluta su tutte le altre divinità, che infatti lo veneravano e temevano e, quando voleva, poteva interferire sui domini che aveva dato ai suoi due fratelli. Dimorando sulla vetta dell'Olimpo, al di sopra delle nubi, il cielo era la sua vera sede.

Gli attributi di Zeus erano l'aquila, lo scettro e la folgore. Veniva raffigurato assiso sul un trono, col viso maestoso e sereno, con una chioma folta e riccia come la criniera di un leone, il viso era coperto da una barba piena; alta e spaziosa la fronte, labbra sottili, occhi infossati, grandi, espressivi e buoni

In onore di Zeus si celebravano i Giochi Olimpici,nella città di Olimpia, che ricorrevano ogni quattro

anni.

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• All’origine del mito c’è probabilmente un antichissimo dio del fuoco. Ad Atene esisteva un altare dove bruciava un fuoco sacro a Prometeo.

• Ogni popolo antico aveva il suo dio del fuoco, simbolo di prosperità e di vita.

• Per questo motivo si cercava di custodirlo il più a lungo possibile come facevano le sacerdotesse Vestali a Roma, che conservavano il fuoco perenne.

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GIAPETO

• Giapeto è uno dei Titani della mitologia greca, figlio, come tutti i titani, di Urano e Gea, essi tentarono di conquistare l’Olimpo ma furono sconfitti da Zeus.

• Giapeto appartiene, con la moglie Climene alla prima generazione degli dei ed è uno dei fratelli maggiori di Crono.

• Anche Giapeto, come tutti i titani, fu fatto precipitare nel Tartaro da Zeus.

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CLIMENE

• Climene è una delle cinquanta Oceanine, figlia di Oceano e di Teti, dal matrimonio con Giapeto generò quattro figli: Prometeo, Epimeteo, Atlante e Menezio.

• Secondo altri autori la moglie di Giapeto e la madre dei quattro titani non fu Climene ma un’altra Oceanina, Asia.

• E in un’altra versione Climene non era la madre di Prometo, bensì suo moglie.

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I FRATELLI DI PROMETEO

• Atlante e Menezio si unirono a Crono e ad altri titano per combattere gli dei, poi però Zeus uccise Meneziocon un fulmine e condannò Atlante a portare il Cielo sulle spalle per sempre.

• Prometeo si schierò dalla parte di Zeus e come premio aveva ricevuto di poter accedere liberamente all’Olimpo.

• Zeus gli diede l’incarico di creare l’uomo che modellò dal fango e che animò con il fuoco divino.