Programmazioni di Dipartimento a.s. 2016-2017 · Programmazione matematica e fisica p. 68 ... Lo...

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1 Programmazioni di Dipartimento a.s. 2016-2017

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indice

Programmazione italiano, latino, greco,

storia/geografia p. 3

Programmazione storia e filosofia p. 44

Programmazione inglese, francese,

spagnolo, tedesco p. 51

Programmazione scienze p. 58

Programmazione matematica e fisica p. 68

Programmazione religione p. 78

Programmazione storia dell’arte p. 82

Programmazione scienze motorie p. 86

Programmazione B.E.S. p. 91

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Dipartimento Umanistico

COORDINATORI:

PROF.SSA GIUSEPPINA ALGIERI

PROF.SSA MARINA CASTELLANO

Programmazione di: italiano, latino,

greco, storia/geografia

Italo Calvino (1923 -1985)

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Programmazione: Italiano primo biennio

(classico e linguistico)

Finalità della disciplina

Premesso che l’acquisizione da parte dello studente di un uso corretto e consapevole della lingua

italiana debba essere responsabilità condivisa e comune a tutte le discipline, nessuna esclusa,

l’insegnamento dell’italiano si propone queste finalità di carattere generale:

Uso della lingua italiana come strumento di affermazione della libera espressione e della

personalità dello studente, come strumento per interpretare i grandi e i piccoli eventi della realtà in cui vive e, più in generale, del mondo

Uso della lingua che consenta di operare scelte adeguate alla situazione in cui si svolge la

comunicazione e che permetta di interpretare criticamente la diversità dei messaggi, nonché di produrre testi di varia tipologia e finalità

Approccio ai più rilevanti fenomeni storico-letterari, in una dimensione storica e/o di genere attraverso la lettura di testi significativi, individuati anche perché rappresentativi del

panorama culturale europeo Perfezionamento delle capacità linguistiche già acquisite nel primo ciclo scolastico al fine di

conseguire la coesione morfosintattica e la coerenza logico-argomentativa del discorso

Nuclei tematici fondamentali (secondo i Profili dei licei, con scansione per anno di corso)

I Biennio - classe prima (indirizzo classico e linguistico)

Conoscenze e competenze in ambito linguistico-letterario

Perfezionamento delle conoscenze morfosintattiche e dell’analisi della proposizione;

introduzione all’analisi del periodo

Incontro con opere ed autori della classicità, da leggere in traduzione, con particolare attenzione alle opere fondanti della civiltà occidentale (passi dei poemi omerici e

dell’Eneide) Analisi del testo narrativo (novella, racconto, romanzo) con lettura di testi significativi

(italiani e non) in prospettiva cronologica e/o per genere letterario Produzione di testi di varia tipologia (parafrasi, riassunti, testi narrativi, descrittivi (oggettivi

e soggettivi),informativi, argomentativi Abitudine alla lettura di opere integrali di autori italiani e stranieri secondo percorsi e

strategie liberamente individuate dal docente ed adeguate al livello cognitivo e alle capacità interpretative del discente

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I Biennio – classe seconda (indirizzo classico e linguistico)

Conoscenze e competenze in ambito linguistico-letterario

Sicuro possesso delle conoscenze e delle competenze morfosintattiche e della struttura del

periodo della lingua italiana che tenga conto anche dei sottocodici e dei registri che caratterizzano i diversi ambiti del sapere

Lettura dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni in quanto modello del romanzo italiano e

fondamento della nostra lingua moderna Analisi del testo poetico, con speciale riguardo alla lirica, in prospettiva diacronica e/o di

genere, sia italiana che straniera Studio delle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, la scuola poetica

siciliana, la poesia toscana prestilnovistica Produzione di testi di varia tipologia (parafrasi, riassunti, elaborati scritti prevalentemente

argomentativi, avvio alla produzione del saggio breve e dell’articolo di giornale) Lettura di opere integrali di autori italiani e stranieri secondo percorsi e strategie

liberamente individuate dal docente ed adeguate all’accresciuto livello cognitivo e alle più raffinate capacità interpretative dell’allievo

N.B. Entro questo quadro gli insegnanti potranno muoversi con autonomia nella scelta del percorso

didattico più adeguato alla classe e maggiormente funzionale agli obiettivi formativi che si

prefiggono

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova

interdisciplinare del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

I Biennio - classe prima (indirizzo classico e linguistico)

Conoscenze

Linguistiche: norme ortografiche, uso della punteggiatura, parti del discorso variabili ed

invariabili con speciale riguardo al verbo e al pronome, analisi della proposizione (soggetto,

predicato verbale e nominale, attributo e apposizione, complementi predicativi del soggetto

e dell’oggetto, principali complementi indiretti), analisi del periodo (elementi essenziali:

proposizione principale, coordinata, subordinata)

Epica: comprensione, parafrasi ed interpretazione dei brani dell’Iliade, dell’Odissea e

dell’Eneide proposti. Chiara consapevolezza dei caratteri del genere epico

Analisi del testo narrativo: conoscenza degli aspetti portanti dell’analisi narratologica (fabula

e intreccio, sequenza narrativa, spazio e tempo, sistema dei personaggi, narratore,

focalizzazione). Comprensione, esposizione, sintesi e contestualizzazione dei testi proposti

ed analizzati.

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Competenze

Produzione di testi scritti di varia tipologia in un linguaggio complessivamente corretto,

coerente e coeso

Esposizione orale dei contenuti in linguaggio corretto, adeguato alla situazione

comunicativa, anche se semplice

I Biennio – classe seconda (indirizzo classico e linguistico)

Conoscenze

Consolidamento delle conoscenze morfosintattiche. Analisi del periodo: le proposizioni

subordinate, il periodo ipotetico, il discorso indiretto

Lettura, esposizione e commento dei Promessi Sposi (almeno 15 capitoli)

Analisi del testo poetico: la rima ed il ritmo, il verso, i vari tipi di componimento, le figure

metriche e le figure retoriche principali, parafrasi e commento del testo

Competenze

Produzione di testi scritti di varia tipologia, con particolare attenzione al testo

argomentativo, in forma corretta coerente e coesa

Esposizione orale dei contenuti in linguaggio corretto, adeguato alla situazione

comunicativa, caratterizzato da maggiore competenza linguistica settoriale e lessicalmente

più ricco ed articolato

Competenze in uscita alla fine del primo biennio

Saper formulare domande appropriate, precise ed osservazioni pertinenti

Strutturare organicamente e coerentemente un discorso e saper condurre un’esposizione di

media durata durante il colloquio, seppure in forma semplice ed essenziale e con la guida

dell’insegnante

Usare la lingua scritta con una sufficiente correttezza formale (tolleranza per qualche

incertezza sintattica e per occasionali errori morfologici) ed un bagaglio lessicale

appropriato anche se non particolarmente ricco

Produrre testi scritti e orali, adeguati alla situazione comunicativa, con registro linguistico

pertinente e che definiscano chiaramente la propria posizione

Operare una corretta parafrasi del testo che, a partire dal significato letterale, consenta di

accedere a livelli sempre più approfonditi di interpretazione

Riconoscere le forme metriche le tecniche narratologiche, i diversi generi lirico, drammatico,

narrativo

Elaborare testi di varia tipologia e, dal secondo anno, anche di carattere argomentativo.

Leggere testi letterari riconoscendone le caratteristiche formali, di stile e di lessico,

valutandone il significato nel loro contesto storico

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Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio)

I Biennio - classe prima (indirizzo classico e linguistico)

A) Grammatica – Elementi fondamentali di analisi grammaticale (le parti del discorso), di analisi

logica della proposizione (tipi di predicato, soggetto, complementi diretti e indiretti) e di analisi

logica del periodo (tipi di periodo e tipi di proposizione) in relazione ai programmi svolti dai singoli

docenti.

B) Antologia – Elementi fondamentali di analisi del testo narrativo: fabula e intreccio, tempo della

storia e tempo della narrazione, personaggi (sistema e caratterizzazione dei personaggi), autore e

narratore (tipi di narratore), focalizzazione; tali elementi devono essere individuati all'interno dei

testi letti e analizzati da ciascun docente nella propria classe.

C) Epica – La questione omerica (trattazione più sintetica per l’indirizzo linguistico); struttura e

trama dell'Iliade, dell'Odissea e dell'Eneide; analisi testuale dei brani letti da ciascun docente nella

propria classe.

I Biennio – classe seconda (indirizzo classico e linguistico)

A) Grammatica – Completamento dei contenuti di analisi grammaticale, di analisi logica della

proposizione e di analisi logica del periodo in relazione ai programmi svolti dai singoli docenti.

B) Antologia – Elementi fondamentali di analisi del testo poetico: struttura formale (verso, rima,

strofa) e contenuto del testo poetico; le figure retoriche; elementi fondamentali di analisi del testo

teatrale: struttura-tipo del testo teatrale; tali elementi devono essere individuati all'interno dei

testi letti e analizzati da ciascun docente nella propria classe.

C) Promessi Sposi – Vita e opera di A. Manzoni; struttura e trama del romanzo; analisi del

contenuto dei capitoli del romanzo letti da ciascun docente nella propria classe.

D) Le origini della Letteratura italiana: Nascita delle lingue romanze; autori e testi della Letteratura

italiana del Duecento; per il dettaglio dei contenuti relativi a questi due ambiti si rimanda ai

programmi svolti dai singoli docenti.

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Strumenti di verifica (indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche orali e delle

verifiche scritte valide per l’orale).

Colloquio

Prova strutturata e semistrutturata

Questionario

Prove scritte tradizionali

Prodotti multimediali

Verifiche previste dall'Esame di Stato

Altro

I quadrimestre II quadrimestre

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali o scritte valide per l’orale:

non meno di due.

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali o scritte valide per l’orale:

non meno di due

N.B. Il numero stabilito per le prove orali dei due periodi è di almeno due, di cui una eventualmente sostituibile con una prova strutturata o semistrutturata. Le verifiche che concorrono a formare il voto orale possono essere: formali (su un’ampia parte del programma);

interventi autonomi, risposte brevi a sollecitazioni poste dal docente, prove strutturate e semistrutturate, compiti scritti svolti a casa di cui siano stati in precedenza chiariti i criteri di

valutazione. Il numero di verifiche programmate è da intendersi come “il minimo”; ogni insegnante si impegnerà a non trascurare nessuna occasione che possa tradursi in un momento di valutazione.

Intendiamo però metterci al riparo dal rischio che classi molto numerose ed impegni didattici sempre più invasivi ci inducano a forme di “compulsività valutativa” che sottraggono spazio “vitale” agli interventi dell’insegnante, alle azioni di recupero e, soprattutto, al dialogo educativo.

Lo studente che non si presenti al numero di verifiche stabilito dal piano di lavoro del docente, viene valutato non classificabile, in quanto impossibile accertare se abbia raggiunto gli obiettivi minimi della programmazione del Dipartimento

Si prevede inoltre la somministrazione di una prova interdisciplinare che interesserà il secondo

anno del biennio nel secondo quadrimestre.

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Metodologia/tipologia delle lezioni

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Ricerche bibliografiche di approfondimento

Percorsi interdisciplinari

Dibattito in classe

Utilizzazione di strumenti multimediali

Classe capovolta (flipped Classroom)

Si allegano griglie di valutazione.

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Programmazione di Italiano secondo biennio e ultimo anno (classico e linguistico)

Finalità della disciplina Nel ribadire l’idea già espressa nella premessa alla programmazione per il primo biennio che

l’acquisizione da parte dello studente di un uso corretto e consapevole della lingua italiana debba

essere responsabilità condivisa e comune a tutte le discipline, nessuna esclusa, l’insegnamento di

questa materia nel secondo biennio e nell’ultimo anno si propone di sviluppare le seguenti

competenze:

Uso della lingua italiana come strumento di crescita democratica, attraverso il dialogo e

l’abitudine al confronto tra idee diverse, di colui che si avvia a diventare un cittadino attento e partecipe nella società

Uso della lingua che permetta di utilizzare il registro stilistico adeguato a ciascun contesto

e di interpretare criticamente la diversità dei messaggi Consapevolezza dei più rilevanti fenomeni storico-letterari, che, a partire dallo Stilnovismo,

accompagni gli studenti fino alla cultura letteraria del ‘900, attraverso la lettura dei testi più significativi, anche rappresentativi del panorama culturale europeo

Perfezionamento delle capacità linguistiche, come compimento del lavoro, iniziato nel biennio, che tenda a stimolare una sensibilità estetica e letteraria

Nuclei tematici fondamentali (scanditi per anno di corso)

Secondo Biennio - Classe prima (classico – linguistico) Lo “Stilnovo”, la poesia comico-realistica; Dante; Petrarca, Boccaccio, linee generali della civiltà

umanistica del Quattrocento; il Rinascimento; la letteratura di corte; la questione della lingua, Ariosto/Machiavelli e Guicciardini *.

Dante, Inferno: non meno di 10 canti o, in alternativa, percorsi tematici di equivalente spessore didattico

Secondo Biennio – Classe seconda (classico – linguistico) Ariosto/Machiavelli e Guicciardini*; l’età della Controriforma e Tasso; Barocco; l’età dell’Arcadia e

dell’Illuminismo; La Commedia dell’Arte e la riforma goldoniana; Parini; Alfieri; Neoclassicismo; Foscolo; Romanticismo; Manzoni*

Dante, Purgatorio: non meno di otto canti o, in alternativa, percorsi tematici di equivalente spessore didattico

* Nel primo anno è lasciata alla discrezione del docente la scelta tra la trattazione di Ariosto o, in alternativa, di Machiavelli e Guicciardini in base al percorso scelto. Nel secondo anno la trattazione di Manzoni è a discrezione dell’insegnante in rapporto ai tempi di ricezione della classe della parte

precedente del programma

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Ultimo anno (classico – linguistico)

Leopardi; figure e tendenze particolarmente significative del Secondo Ottocento, con opportuni riferimenti (Carducci/Scapigliatura); Naturalismo e Verismo; Verga. Decadentismo tra estetismo e simbolismo; D’Annunzio e Pascoli; Il teatro e il romanzo in Italia nel primo Novecento: Pirandello e

Svevo; la scuola poetica crepuscolare; l’avanguardia futurista; la nuova poesia: Ungaretti, Saba, Montale. All’interno dell’esperienze letterarie che vanno dalla fine del primo conflitto mondiale fino quasi alla conclusione del secolo scorso verranno presi in esame con uno sguardo anche al

Postmoderno, sulla base di motivate scelte del docente, per la lirica testi di autori come: Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto…; per la narrativa letture di autori significativi come

Gadda, Pratolini, Vittorini, Pavese, Fenoglio, Calvino, Pasolini, Morante, Eco, Tabucchi…, Dante, Paradiso: non meno di 7 canti o, in alternativa percorsi tematici di equivalente spessore

didattico Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva

Conoscenze

Secondo Biennio - Classe prima (classico – linguistico) Concetto di Medioevo e periodizzazione; eredità classica ed eredità cristiana; l’attualizzazione

dell’antico; il concetto di auctoritas; visione geocentrica del mondo; concezione teocratica e universalistica del potere; simbolismo e allegoria come espressione della visione del mondo medievale. La Commedia di Dante; il Canzoniere di Petrarca; il Decameron di Boccaccio. Il

concetto di Umanesimo. La filologia. Concetto di Rinascimento italiano ed europeo e sua periodizzazione; il classicismo e l’imitazione; la codificazione dei generi; tendenze platoniche e aristoteliche; il mecenatismo, il petrarchismo. Ariosto/ Machiavelli e Guicciardini*.

Secondo Biennio – Classe seconda (classico – linguistico)

Ariosto/Machiavelli e Guicciardini*; l’età della Controriforma; Tasso; il concetto di Barocco; la nuova scienza; l’età dell’Arcadia e dell’ Illuminismo; Neoclassicismo; Foscolo; il concetto di

Romanticismo; Manzoni*; la questione della lingua*. *La trattazione di questi ultimi due argomenti nel secondo anno è a discrezione dell’insegnante in

rapporto ai tempi di ricezione della classe della parte precedente del programma Gli studenti dovranno mostrarsi in possesso di un generale orientamento dei concetti sopra

indicati. N.B.

Entro questo quadro, gli insegnanti potranno muoversi con totale autonomia: sia quelli che vorranno adottare un approccio modulare, sia quelli che vorranno anticipare nella prima classe del triennio percorsi di lettura di autori del ‘900

Competenze

Saper formulare domande appropriate, precise ed osservazioni pertinenti

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Strutturare organicamente e coerentemente un discorso e saper condurre un’esposizione di

media durata durante il colloquio Usare la lingua scritta con correttezza formale ed un bagaglio lessicale appropriato

Produrre testi scritti e orali, adeguati alla situazione comunicativa, con registro linguistico pertinente e che definiscano chiaramente la propria posizione

Operare una corretta parafrasi del testo che, a partire dal significato letterale, consenta di

accedere a livelli sempre più approfonditi di interpretazione Riconoscere le forme metriche, le tecniche narratologiche, i diversi generi: lirico,

drammatico, narrativo Elaborare testi di varia tipologia

Avere una chiara cognizione del percorso storico della letteratura italiana anche in relazione

con le letterature di altri Paesi Maturare progressivamente un’autonoma capacità di interpretare e commentare testi in

prosa e in versi Comprendere il valore intrinseco della lettura

N.B Ci si attende dallo studente una progressiva abilità di collegamento, di approfondimento, di

rielaborazione personale dei dati, di riflessione critica. Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio)

Secondo Biennio - Classe prima (classico – linguistico)

Conoscenza delle linee generali della letteratura italiana dallo Stilnovo ad Ariosto/Macchiavelli e Guicciardini. Guinizzelli e Cavalcanti: un testo a scelta dell’insegnante. Dante Alighieri: almeno una

lirica e una prosa. Petrarca: dal Canzoniere almeno cinque sonetti e una canzone. Boccaccio: almeno cinque novelle, inclusa la “Cornice”. Un testo significativo della cultura umanistica. Lorenzo il Magnifico e/o Poliziano: passi significativi. Ariosto: dall’Orlando furioso. passi dai canti più

significativi / Machiavelli: passi dal Principe, a scelta dell’insegnante. Dante, Inferno non meno di dieci canti.

Secondo Biennio – Classe seconda (classico – linguistico)

Conoscenza delle linee generali della letteratura italiana da Ariosto/ Machiavelli a Manzoni. Ariosto: dall’Orlando furioso. passi dai canti più significativi /Machiavelli: passi dal Principe, a scelta

dell’insegnante. Tasso: passi dai canti più significativi della Gerusalemme liberata. Composizioni liriche del Barocco: almeno cinque liberamente scelte. La riforma del teatro: Goldoni, lettura di una commedia o di passi scelti. Parini e Alfieri: passi del Giorno o di una tragedia di Alfieri (a

discrezione dell’insegnante). Foscolo: almeno il carme Dei sepolcri e i sonetti Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni. Manzoni: dall’Adelchi e dai Promessi sposi (passi liberamente scelti)

Dante, Purgatorio non meno di otto canti.

Ipotesi per un ampliamento della programmazione nell’ultimo anno (classico – linguistico) (esclusivamente a titolo esemplificativo)

Modulo “ritratto d’autore” su un autore significativo del secondo Novecento (Pavese,

Gadda, Calvino, Pasolini).

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Modulo di genere (evoluzione del romanzo storico: De Roberto, Tomasi di Lampedusa, Eco,

Vassalli, Tabucchi). Modulo su movimento letterario: “Il Neorealismo come esperienza letteraria ed ideologica”:

Calvino, “Il sentiero dei nidi di ragno”; Pavese, “La casa in collina”, Vittorini, “Conversazione in Sicilia”.

Modulo su tendenza culturale: Il Neorealismo nella letteratura e nel cinema: Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno; Vittorini, Uomini e no; De Sica, Ladri di biciclette; Sciuscià; Rossellini, Roma città aperta.

Strumenti di verifica (indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche orali e delle verifiche scritte valide per l’orale).

Colloquio

Prova strutturata e semistrutturata

Questionario

Prove scritte tradizionali

Lavori multimediali

Verifiche previste dall'Esame di Stato

Altro

N.B:

Il numero stabilito per le prove orali dei quadrimestri è di almeno due, di cui una eventualmente sostituibile con una prova strutturata o semistrut- turata. Le verifiche che concorrono a formare il voto orale possono essere: formali (su un’ampia parte del programma), interventi autonomi,

risposte brevi a sollecitazioni poste dal docente,prove strutturate e semi- strutturate,compiti scritti svolti a casa di cui siano stati in precedenza chiariti i criteri di valutazione. La tipologia delle prove scritte è in rappor- to alle specifiche attività compiute: analisi testuale, saggio breve ed articolo di

giornale, trattazioni sintetiche vertenti su argomenti di studio, riassunti, parifrasi, ricerche individuali condotte anche strumenti multi- mediali. Il numero di verifiche programmate per i due quadrimestri è da inten- dersi come “il minimo”;

ogni insegnante si impegnerà a non trascurare nessuna occasione che possa tradursi in momento di valutazione. Intendiamo però metterci al riparo dal rischio che classi molto numerose ed

impegni didattici sempre più invasivi ci inducano verso forme di “compulsività valutativa” che sottraggono spazio “vitale” agli interventi dell’insegnante,alle azioni di recupero e, soprattutto,al dialogo educa- tivo. L’insegnante adotterà gli strumenti di valutazione di volta in volta ritenuti più

adatti alle attività svolte in classe e nel caso in cui non risulti possibile, per qualche motivazione, sottoporre lo studente alle verifiche programmate, è prevista anche la possibilità di somministrare prove scritte ed orali senza preavviso,nel tentativo di evitare la condizione fortemente penalizzante

per lo studente della mancanza del numero minimo di verifiche necessarie per la valutazione periodica e finale.

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Lo studente che non si presenti al numero di verifiche stabilito dal piano di lavoro del docente, viene valutato non classificabile, in quanto impossibile accertare se abbia raggiunto gli obiettivi

minimi della programmazione di Dipartimento.

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I quadrimestre II quadrimestre

N° prove scritte: almeno due

N° prove orali: almeno due

N° prove scritte valide per l’orale 1

N° prove scritte: almeno due

N° prove orali: almeno due

N° prove scritte valide per l’orale 1

Metodologia/tipologia delle lezioni Lezione frontale (preferibilmente nella fase di presentazione e di analisi dei contenuti). Scansione modulare (per essenzializzare alcuni aspetti del programma).

Lettura/visione/ascolto di testi e prodotti di diversa tipologia.

Lezione partecipata e lavori di gruppo con l’utilizzazione degli strumenti multimediali offerta dalla scuola

Lezione capovolta (flipped Classroom)

Tutte le metodologie prevedono l’attenzione ai collegamenti interdisciplinari.

Si allegano griglie di valutazione (consigliate)

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Programmazione di Latino

Finalità educative della disciplina

Guidare all’acquisizione di conoscenze consolidate, partendo dalle culture antiche per giungere a quelle contemporanee

Offrire un valido metodo di studio per acquisire capacità di analisi e di sintesi tali da stimolare lo sviluppo di competenze e abilità che possano fornire un adeguato livello di responsabilità e di autonomia individuale

Consolidare un quadro di conoscenze fondamentali per gli sviluppi formativi successivi. Contribuire ad acquisire la consapevolezza di essere un “cittadino del mondo” Educare al rispetto di sé , degli altri dell’ambiente e delle regole della comunità scolastica

Obiettivi didattici Conoscenze:

Graduale acquisizione di una sicura padronanza delle strutture lessicali e morfosintattiche finalizzata alla lettura diretta dei testi originali Conoscenza dei generi e

degli autori più significativi della storia letteraria, dei principali periodi e avvenimenti della storia antica Conoscenza della cultura antica nel processo storico di formazione della

civiltà europea moderna, negli aspetti di continuità, ma anche di alterità

competenze: Capacità di applicazione delle conoscenze su testi gradualmente sempre più complessi Saper ricavare dalla lettura dei testi e dallo studio della storia letteraria una percezione

chiara e organica della cultura e della civiltà antica Comprensione , interpretazione e valutazione di testi diversi, per coglierne le relazioni

nell’ambito della stessa disciplina e di discipline diverse

Nuclei tematici fondamentali :

IV GINNASIO Principi di fonetica

Morfologia del nome, del verbo aggettivo di grado positivo, comparativo e superlativo

pronomi personali, dimostrativi, determinativi, relativi

proposizioni dipendenti: causale, temporale, finale infinitiva, consecutiva, relativa propria strutture sintattiche: cum con il congiuntivo, perifrastica attiva, usi del participio,

ablativo assoluto

V GINNASIO Completamento della morfologia

struttura sintattica: perifrastica passiva Sintassi dei casi , del verbo e del periodo completa

Avviamento alla lettura antologica di testi d‟autore

I LICEO Grammatica

Morfosintassi dei pronomi indefiniti, relativi, relativi-indefiniti

Usi e funzione dell’infinito

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Usi e funzioni del participio

Usi e funzioni del gerundio e gerundivo Consecutio temporum

Proposizioni circostanziali (compreso il periodo ipotetico con apodosi indipendente)

Metrica : esametro e distico elegiaco

Letteratura Caratteri della cultura latina delle origini

L‟influenza della cultura greca: tra imitazione ed emulazione

La poesia epica a Roma dalle origini a Virgilio La poesia drammatica a Roma dai Fescennini ad Accio

Origine e sviluppo della storiografia fino a Sallustio

Origine e sviluppo dell’oratoria fino a Cicerone La crisi della res publica romana dai Gracchi a Cesare

letture antologiche: lettura di brani tratti dalle opere di autori esaminati nello studio della letteratura p. es: Cesare, Sallustio, Cicerone; oppure secondo percorsi per generi letterari.

II LICEO

Grammatica Proposizioni completive Proposizioni relative proprie ed improprie

Usi di cum e ut

Periodo ipotetico dipendente Oratio obliqua

Letteratura Un intellettuale in bilico tra otium e negotium: la riflessione di Cicerone in campo politico e

retorico La filosofia a Roma: Cicerone e il sincretismo filosofico romano; Lucrezio e l‟epicureismo

Nuove figure di intellettuali tra la fine della res publica e l‟inizio del principato: Cornelio Nepote,

Varrone, Attico La nuova poesia romana tra callimachismo e tematica amorosa: Catullo e i Neoterici;

l‟elegia romana

Il difficile equilibrio tra adesione al regime augusteo e libertà interiore: Orazio e Virgilio La storiografia del I sec a. C. tra moralismo e rimpianto del passato: Sallustio e Livio

letture antologiche: lettura di brani tratti dalle opere di autori esaminati nello studio della letteratura p. es: Cicerone,

Livio per la prosa e Catullo , Lucrezio Virgilio, Orazio, Tibullo , Properzio per la poesia ( salvo diverse valutazioni( motivate per es. da una graduazione di difficoltà); oppure secondo percorsi per generi letterari.

III LICEO Letteratura

La storiografia dell‟età giulio-claudia tra opposizione e propaganda

Filosofia e poesia sotto il segno dello stoicismo in età neroniana: compromissione con il potere o

aperta sfida: Seneca, Persio, Lucano Una figura di letterato sui generis: Petronio

la letteratura scientifica : Plinio il vecchio La poesia epico-didascalica dopo Ovidio La retorica in età imperiale: da Seneca il vecchio a Quintiliano

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La storiografia nel I sec. d. C: dalla visione tragica di Tacito al gusto del pettegolezzo di

Svetonio Conformismo e anticonformismo: Plinio il giovane, Marziale, Giovenale: la rappresentazione dei

costumi della società imperiale Apogeo dell’impero e sentimento indistinto della crisi: Apuleio, un intellettuale versatile

Cenni di letteratura cristiana e i grandi autori: Ambrogio e Agostino

letture antologiche:

lettura in traduzione di testi tratti dalle opere di autori esaminati nello studio della letteratura, oppure secondo percorsi per generi letterari. Per quanto riguarda le indicazioni sui testi in latino da portare all’esame si precisa che gli

esaminandi dovranno saper tradurre e analizzare da 200 a 300 versi (tenendo come punto di riferimento la poesia esametrica) e circa 10 brani tratti dagli autori esaminati durante l‟anno

N.B.

Si ribadisce che nello studio della letteratura si sono voluti indicare i macroargomenti la cui trattazione a livello più o meno approfondito dovrà essere adeguato al livello della classe. La

scansione contenutistica non si considera rigida nella sua esecuzione , ma potrà essere modificata dal docente, qualora lo reputi necessario, per rispondere alle esigenze didattiche e formative del gruppo classe.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova

disciplinare del secondo anno del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

BIENNIO Conoscenze

Acquisizione di un lessico di base Acquisizione di un metodo corretto nell‟uso degli strumenti didattici

Acquisizione progressiva delle strutture morfosintattiche

Competenze Comprensione di un testo e individuazione dei suoi elementi fondamentali

Utilizzo consapevole delle strutture morfosintattiche ai fini della traduzione Corretto uso degli strumenti lessicali (Vocabolario)

Graduale avvio ai principali aspetti della cultura classica

Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio) Quarto Ginnasio

Morfologia del nome, dell’aggettivo e del verbo (escluso gerundio, gerundivo e supino)

sintassi della frase: complementi di agente, argomento, causa, causa efficiente, compagnia, fine,

interesse, luogo, materia, mezzo, modo, paragone, partitivo, specificazione, tempo, termine, vantaggio

principali costrutti della lingua: dativo di possesso, cum narrativo, ablativo assoluto , perifrastica

attiva sintassi del periodo: infinitiva, finale, consecutiva, temporale e causale

Quinto Ginnasio . completamento della morfologia

morfologia del pronome : personale, dimostrativo, determinativo relativo interrogativo . sintassi della frase: complementi di agente, argomento, causa, causa efficiente, compagnia, fine,

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interesse, luogo, materia, mezzo, modo, paragone, partitivo, specificazione, tempo, termine, vantaggio

sintassi dei casi . costrutti di videor, interest e refert, verbi assolutamente impersonali, costruzione al passivo dei verbi che reggono il dativo, opus est, dignus e indignus, costruzione di verbi particolari : deficio, peto.

Sintassi del periodo: infinitiva, finale, consecutiva, temporale e causale, relativa propria e impropria, interrogativa diretta e indiretta

TRIENNIO: Sarà ritenuto sufficiente che lo studente dimostri, nelle verifiche orali, la conoscenza completa,

anche se non criticamente approfondita né autonomamente riorganizzata, dei contenuti proposti e la capacità di esporli in modo corretto, congiunta alla conoscenza , anche se ad un livello base delle strutture linguistiche; nelle prove scritte dovrà conseguire la comprensione

del testo, almeno nelle sue linee generali, realizzando un testo coerente dal punto di vista logico e corretto dal punto di vista della forma italiana.

Strumenti di verifica (indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche

orali e delle verifiche scritte valide per l’orale).

Colloquio X

Prova strutturata e semistrutturata X

Questionario X

Prove scritte tradizionali X

Lavori ipertestuali

Verifiche previste dall'Esame di Stato X

Altro X

20

I quadrimestre II quadrimestre

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali non meno di due (al

quale potrà aggiungersi prove scritte con

validità orale a discrezione del docente)

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali non meno di due (al quale

potrà aggiungersi prove scritte con validità

orale a discrezione del docente)

Si prevede inoltre la somministrazione di una prova interdisciplinare, che interesserà il secondo anno del

primo biennio ed una prova multidisciplinare che interesserà entrambi gli anni del secondo biennio nel

secondo quadrimestre.

Metodologia/tipologia delle lezioni

Lezioni frontali

· Lavori di gruppo

· Ricerche bibliografiche e di approfondimento

· Percorsi interdisciplinari

· Discussione in classe

21

PROGRAMMAZIONE DI GRECO

Finalità educative della disciplina

Guidare all’acquisizione di conoscenze consolidate, partendo dalle culture antiche per

giungere a quelle contemporanee

Offrire un valido metodo di studio per acquisire capacità di analisi e di sintesi tali da

stimolare lo sviluppo di competenze e abilità, che possano fornire un adeguato livello di

responsabilità e di autonomia individuale.

Consolidare un quadro di conoscenze fondamentali per gli sviluppi formativi successivi.

Contribuire ad acquisire la consapevolezza di essere un “cittadino del mondo”

Educare al rispetto di sé , degli altri dell’ambiente e delle regole della comunità scolastica.

obiettivi didattici

conoscenze :

Graduale acquisizione di una sicura padronanza delle strutture lessicali e

morfosintattiche finalizzata alla lettura diretta dei testi originali.

Conoscenza dei generi e degli autori più significativi della storia letteraria, dei

principali periodi e avvenimenti della storia antica.

Conoscenza della cultura antica nel processo storico di formazione della civiltà

europea moderna, negli aspetti di continuità, ma anche di alterità.

Competenze:

Capacità di applicazione delle conoscenze su testi gradualmente sempre più complessi

Saper ricavare dalla lettura dei testi e dallo studio della storia letteraria una

percezione chiara e organica della cultura e della civiltà antica.

Comprensione , interpretazione e valutazione di testi diversi, per coglierne le relazioni

nell’ambito della stessa disciplina e di discipline diverse.

22

Nuclei tematici fondamentali:

IV GINNASIO Principi di fonetica

Morfologia del nome, del verbo aggettivo di grado positivo, comparativo e superlativo

pronomi personali, dimostrativi, determinativi, relativi proposizioni dipendenti: causale, temporale, finale infinitiva, consecutiva

strutture sintattiche: usi del participio, genitivo assoluto

V GINNASIO

Completamento della morfologia verbale

Sintassi del periodo

I LICEO Grammatica

Completamento della morfologia verbale Sintassi del periodo: infinitive e circostanziali.

Usi del participio. Metrica: esametro e distico elegiaco

Letteratura La dialettica tra oralità e scrittura nella civiltà greca

La poesia epica: Omero ed Esiodo Origine e sviluppo della storiografia da Ecateo a Senofonte

Letture antologiche: lettura di brani tratti dalle opere narrative e storiche di autori esaminati nello studio della

letteratura , oppure secondo percorsi per generi letterari (p. es: Erodoto, Senofonte, Plutarco, Luciano)

II LICEO Grammatica

Sintassi del periodo: interrogative indirette e circostanziali.

Periodo ipotetico.

Ripasso degli usi di \n ‘wj Letteratura

La lirica.

la tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide

La commedia antica: Aristofane La riflessione politico-­‐filosofica ad Atene nel V secolo.

L’oratoria nel V sec a.C. Letture antologiche:

lettura di brani tratti dalle opere retoriche, storiche e liriche di autori esaminati nello studio della letteratura, oppure secondo percorsi per generi letterari(p. es: Lisia, Tucidide, Polibio, un’antologia di lirici)

III LICEO Letteratura

La riflessione filosofica del IV secolo: Platone, Aristotele L’oratoria del IV sec a. C. : Isocrate e Demostene

La commedia Nuova e Menandro.

23

La poesia e la prosa ellenistica

Aspetti significativi della civiltà letteraria in età imperiale: Plutarco, la seconda sofistica, il romanzo, il Nuovo Testamento).

Metrica: trimetro giambico Letture antologiche : lettura di brani tratti dalle opere di retorica e di filosofia di autori esaminati nello studio della

letteratura, oppure secondo percorsi per generi letterari (p.es Lisia, Demostene, Isocrate, Platone e Aristotele , la poesia ellenistica, Epicuro, gli stoici) Per quanto riguarda le indicazioni sui testi in greco da portare all’esame :

Una tragedia a scelta ( il numero dei versi può oscillare tra 250- 300)

Un testo in prosa (dai 20 ai 30 capitoli) di retorica o di filosofia (dialogo platonico o opera

platonica)

N.B. Si ribadisce che nello studio della letteratura si sono voluti indicare

macroargomenti la cui trattazione, a livello più o meno approfondito, dovrà essere adeguata al livello della classe. La scansione contenutistica non si considera rigida nella sua esecuzione , ma potrà essere modificata dal docente, qualora lo reputi necessario, per

rispondere alle esigenze didattiche e formative del gruppo classe.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova interdisciplinare del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

BIENNIO

Conoscenze Acquisizione di un lessico di base

Acquisizione di un metodo corretto nell’uso degli strumenti didattici Acquisizione progressiva delle strutture morfosintattiche, a partire dal confronto

con la lingua italiana Competenze

Comprensione di un testo e individuazione dei suoi elementi fondamentali

Utilizzo consapevole delle strutture morfosintattiche ai fini della traduzione

Corretto uso degli strumenti lessicali (Vocabolario)

Approccio all’analisi dei contenuti in relazione al contesto storico-culturale

Graduale avvio ai principali aspetti della cultura classica

Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio)

Morfologia del nome, dell’aggettivo e del verbo

principali costrutti della lingua: genitivo assoluto

proposizioni subotdinate: infinitiva, finale consecutiva, temporale e causale

TRIENNIO: Sarà ritenuto sufficiente che lo studente dimostri, nelle verifiche orali, la

conoscenza completa, anche se non criticamente approfondita né autonomamente

riorganizzata, dei contenuti proposti e la capacità di esporli in modo corretto,

24

congiunta alla conoscenza , anche se ad un livello base delle strutture linguistiche; nelle prove

scritte dovrà conseguire la comprensione del testo, almeno nelle sue linee generali,

realizzando un testo coerente dal punto di vista logico e corretto dal punto di vista

della forma italiana

Strumenti di verifica (indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche orali e delle

verifiche scritte valide per l’orale).

Colloquio X

Prova strutturata e semistrutturata X

Questionario X

Prove scritte tradizionali X

Lavori ipertestuali

Verifiche previste dall'Esame di Stato X

Altro X

I quadrimestre II quadrimestre

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali non meno di due (al quale

potrà aggiungersi prove scritte con validità

orale a discrezione del docente)

N° prove scritte: non meno di due

N° prove orali non meno di due (al quale

potrà aggiungersi prove scritte con validità

orale a discrezione del docente)

Si prevede inoltre la somministrazione di una prova interdisciplinare, che interesserà il secondo anno del

primo biennio ed una prova multidisciplinare che interesserà entrambi gli anni del secondo biennio nel

secondo quadrimestre.

Metodologia/tipologia delle lezioni

Lezioni frontali

Lavori di gruppo

Ricerche bibliografiche e di approfondimento

Percorsi interdisciplinari

Discussione in classe

25

Programmazione di Storia-Geografia-Cittadinanza e Costituzione

(Biennio degli indirizzi Classico e Linguistico)

Finalità della disciplina

- Recupero della memoria del passato e capacità di orientamento nel presente al fine di sollecitare

il desiderio di capire e di investigare

- Acquisizione della capacità di orientarsi nello spazio e nel tempo anche attraverso l‟utilizzo di

diversi tipi di fonti, documenti e strumenti

- Comprensione della realtà contemporanea nella dimensione territoriale, geofisica, geopolitica,

socio-economica, culturale

- Conoscenza dei principali eventi e trasformazioni di un lungo periodo nella storia dell'Europa e

dell'Italia dall'antichità all'Alto Medioevo

- Acquisizione di conoscenze basilari sul tema della cittadinanza e della Costituzione italiana e delle

principali istituzioni della Comunità Europea

- Educazione alla solidarietà, al rispetto dei diritti umani,alla pacifica convivenza tra i popoli

Nuclei tematici fondamentali

(Secondo i Profili dei Licei, con scansione per anno di corso)

Storia

IV Ginnasio-I Liceo linguistico

Preistoria; antico Oriente (civiltà mesopotamica, egizia, cretese, giudaica, hittita); la civiltà greca;

Alessandro Magno e i regni ellenistici; gli Etruschi; la civiltà romana dalle origini alla prima fase

dell'età repubblicana a Roma (possibilmente fino alle guerre puniche), anche in relazione ai diversi

manuali adottati nelle singole classi

- N.B. Nell'insegnamento della Storia nel primo anno si sottolinea la facoltà del docente di

ritagliare percorsi sintetici relativi alla prima parte del programma (Preistoria; antico Oriente) e di

organizzare in maniera sincronica lo studio della civiltà greca e di quella romana.

V Ginnasio-II Liceo linguistico

Storia romana: dall'espansione militare in Oriente alla crisi e alla fine della repubblica; il passaggio

dalla repubblica al principato; l'impero di Augusto; i primi due secoli dell'impero; nascita e

diffusione del Cristianesimo; la crisi del terzo secolo; l'impero romano-cristiano; la caduta

26

dell'impero romano di Occidente; il Medioevo: caratteri generali; l'impero bizantino; nascita e

diffusione dell'Islam e della civiltà araba; i Longobardi e l'ascesa del Papato; l'Europa di Carlo

Magno; il particolarismo feudale fino all'anno Mille: caratteri generali

Geografia

IV Ginnasio-I Liceo linguistico

- Aspetti demografici, gli insediamenti, l'urbanizzazione, le caratteristiche dei popoli (etnie, lingue

e religioni), le organizzazioni internazionali

- L'Italia e l'Europa

- Le aree regionali europee

V Ginnasio-II Liceo linguistico

- La globalizzazione; le risorse della Terra; lo sviluppo sostenibile

- I continenti extraeuropei: Asia, Africa, America, Oceania

- Caratteristiche fisiche, demografiche, economiche, culturali dei territori

Cittadinanza e Costituzione

IV e V Ginnasio – I e II Liceo Linguistico

- I fondamenti del nostro ordinamento costituzionale

- La Dichiarazione dei diritti dell'uomo

- N.B. I contenuti generali relativi a questa parte dell'area disciplinare saranno articolati (ed

eventualmente ampliati) dal singolo docente nei modi e nei tempi che appariranno più opportuni

in relazione al profilo di ciascuna classe.

Nella didattica della Storia e della Geografia appare fondamentale sottolineare la discrezionalità

dell'insegnante nella scelta del percorso più adeguato alla classe e maggiormente funzionale agli

obiettivi formativi che il docente si prefigge, seppure nel quadro delle indicazioni fornite nella

presente programmazione.

27

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva

Conoscenze

Storia

IV Ginnasio-I Liceo linguistico

- Conoscenza dello sviluppo delle civiltà antiche dalla Preistoria alla prima fase dell'età

repubblicana (possibilmente fino alle guerre puniche) nella loro corretta successione cronologica e

nella giusta collocazione geografica

- Conoscenza dei caratteri principali delle diverse civiltà affrontate

- Conoscenza dei fondamenti della Costituzione

V Ginnasio-II Liceo linguistico

- Conoscenza dello sviluppo della civiltà romana dalla seconda fase dell'età repubblicana (dalle

guerre puniche o dalle guerre macedoniche) al declino dell'Impero romano d‟Occidente;

conoscenza degli aspetti fondamentali della storia altomedievale: impero bizantino, Islam, regno

longobardo e ascesa del Papato; Carlo Magno e la società feudale fino all'anno Mille

- Conoscenza degli aspetti principali degli eventi studiati nella loro corretta successione

cronologica e nella giusta collocazione geografica

- Conoscenza dei fondamenti della Costituzione

N.B. Per entrambi gli anni del biennio: consapevolezza del concetto di fonte e del suo uso.

Geografia

IV Ginnasio-I Liceo linguistico

- Conoscenza delle principali caratteristiche e problematiche del pianeta nell'età contemporanea

nei suoi aspetti demografici e culturali

- Conoscenza dei caratteri generali sul piano geo-fisico, politico ed economico dell'Italia e

dell'Europa

- Lettura degli strumenti cartografici e statistico-quantitativi

V Ginnasio-II Liceo linguistico

- Conoscenza delle principali problematiche economiche e ambientali del pianeta

- Conoscenza delle principali caratteristiche fisiche, demografiche, culturali dei continenti

extraeuropei anche in prospettiva storica

28

- Descrizione e collocazione su base cartografica dei territori esaminati

- N.B. Gli studenti dovranno mostrarsi in possesso di un generale orientamento dei concetti sopra

indicati

Competenze alla fine del biennio – Storia e Geografia

- Capacità di collocare gli eventi storici nella loro dimensione spazio-temporale

- Capacità di stabilire confronti con realtà diverse a partire dalla consapevolezza della propria

identità culturale

- Capacità di cogliere i nessi di causa-effetto degli eventi e le loro relazioni reciproche

- Capacità di orientarsi nell'uso delle fonti utili a delineare un determinato quadro storico-

geografico (Libro di testo, Atlante, scheda critica, carta storico-geografica, materiale fotografico,

strumenti multimediali)

- Capacità di utilizzare il lessico specifico delle due discipline nella produzione sia orale sia scritta

- Capacità di orientarsi nel proprio territorio: usufruire dei servizi ivi presenti (Per es. Ufficio

Postale, A.S.L., Uffici Circoscrizionale); conoscerne le principali attività produttive e commerciali

Contenuti minimi

(Per le prove di recupero degli studenti con Sospensione di Giudizio)

Storia

IV Ginnasio – I Liceo Linguistico

Eventi e personaggi storici dalla Preistoria alla prima parte dell'Età repubblicana a Roma

(possibilmente fino alle guerre puniche), posti nella corretta collocazione spazio-temporale e

analizzati nelle linee generali secondo i nessi di causa e di effetto.

V Ginnasio - II Liceo Linguistico

Eventi e personaggi storici dalla seconda parte dell'Età repubblicana a Roma (dalle guerre puniche

o dalle guerre macedoniche) all'anno Mille, posti nella corretta collocazione spazio-temporale e

analizzati secondo i

nessi di causa e di effetto.

N.B. Per quanto riguarda la ripartizione dei contenuti di Storia romana e la trattazione di quelli

relativi all'Alto Medio Evo si dà qui un'indicazione di massima, che deve essere modulata sui

programmi svolti dai singoli docenti in rapporto al profilo della classe e allo specifico manuale in

adozione.

29

Geografia

IV e V Ginnasio – I e II Liceo Linguistico

-Analisi geofisica e/o socio-politica-economica di alcune aree europee ed extraeuropee in relazione

ai programmi svolti dai singoli docenti in rapporto al profilo della classe e allo specifico manuale in

adozione.

Strumenti di verifica – Storia-Geografia-Cittadinanza e Costituzione

- Colloquio;

- questionario scritto valido per l'orale, sia in forma sia semistrutturata sia, infine, tradizionale;

- lavori ipertestuali;

Valutazione:

A ciascuno studente saranno attribuite almeno due valutazioni, sia nel I sia nel II periodo (I e

II Quadrimestre), delle quali una, a discrezione del singolo docente, potrà derivare da una prova

scritta valida per l'orale.

- N.B. Come già detto, il numero stabilito per le valutazioni dei due periodi (precisando che il

voto dell'ambito disciplinare è orale) è di almeno due, di cui una eventualmente sostituibile con una prova scritta. Le verifiche che concorrono a formare il voto orale possono dunque essere: tradizionali (colloquio su un'ampia parte del programma); interventi autonomi,

risposte brevi a sollecitazioni poste dal docente, prove scritte, tradizionali (quesiti a risposta aperta), strutturate e semistrutturate, compiti scritti svolti a casa di cui siano stati in precedenza chiariti i criteri di valutazione.

Il numero di verifiche programmate deve essere inteso come minimo; ogni insegnante si

impegnerà a non trascurare nessuna occasione che possa tradursi in un momento di valutazione.

Intendiamo però metterci al riparo dal rischio che classi molto numerose e impegni didattici

sempre più invasivi ci inducano a forme di “compulsività valutativa”, che sottraggono spazio

“vitale” agli interventi dell'insegnante, alle azioni di recupero e, soprattutto, al dialogo educativo.

Lo studente che non si presenti alle verifiche stabilite dal piano di lavoro del docente, viene

valutato non classificabile, in quanto è in questo caso impossibile accertare se abbia raggiunto gli

obiettivi minimi fissati nella programmazione del Dipartimento.

Metodologia e tipologia delle lezioni

- Lezione frontale (preferibilmente nella fase di presentazione e di analisi dei

contenuti)

- Scansione modulare (per rendere essenziali alcuni aspetti del programma)

- Lettura/visione/ascolto di testi e di prodotti di diversa tipologia

- Lezione partecipata e lavori di gruppo (Questi ultimi solo nel caso in cui l'insegnante ne ravvisi la

30

fattibilità)

N.B. Tutte le metodologie prevedono l'attenzione ai collegamenti interdisciplinari

Latino

(Biennio linguistico)

Finalità della disciplina

- Conoscenza delle linee fondamentali della lingua latina al fine di tradurre semplici testi d'autore,

anche con l'ausilio di un opportuno corredo di note

- Riflessione metalinguistica sui tratti basilari della lingua latina

- Saper riconoscere le affinità e le divergenze tra latino, italiano e altre lingue romanze e non

romanze, con particolare riguardo a quelle studiate nel nostro istituto

- Acquisizione di una conoscenza essenziale della cultura latina attraverso l'apprendimento del

lessico inerente i legami familiari, i campi del diritto, della politica, della religione e della cultura.

Nuclei tematici fondamentali

(Secondo i Profili dei Licei, con scansione per anno di corso)

I Liceo Linguistico

- Fonetica: regole per la pronuncia italiana del latino; regole dell'accento; cenni sull'apofonia

indoeuropea in Latino; fenomeni fonetici di passaggio dal latino all'italiano

- Morfologia del nome: struttura della parola latina: prefisso, tema, vocale tematica, suffisso e

desinenza. I concetti di caso e di declinazione. Le prime tre declinazioni; gli aggettivi della prima e

della seconda classe. I gradi dell'aggettivo. Gli aggettivi possessivi

- Morfologia del verbo: Il concetto di diatesi (attiva, passiva e deponente). Coniugazione e

paradigma: Indicativo presente, imperfetto, futuro, perfetto (Ilperfetto nelle linee generali);

imperativo e infinito attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni e dei verbi misti in -io, del

verbo sum ed, eventualmente (a discrezione del singolo docente), dei suoi composti.

- Sintassi: valore generale dei casi e concordanza. I principali complementi diretti e indiretti

(Oggetto, tempo, causa, mezzo, modo). Principali proposizioni dipendenti con il modo indicativo

(Temporale, Causale)

II Liceo Linguistico

- Morfologia del nome: quarta e quinta declinazione. Pronomi personali, dimostrativi,

determinativi, relativi, interrogativi, indefiniti

Morfologia verbale: Indicativo perfetto (Completamento), piuccheperfetto e futuro anteriore;

congiuntivo attivo e passivo; Infinito perfetto e futuro; participio presente e perfetto dei verbi

delle quattro coniugazioni e dei verbi misti in -io; il gerundio e il suo uso come infinito

31

sostantivato; il gerundivo e il suo uso nella perifrastica passiva (Eventualmente e comunque nelle

linee generali). I composti di sum (Completamento, se già affrontati in I Liceo). I verbi irregolari.

La diatesi deponente nelle linee generali.

- Sintassi: Ripresa di tutti i complementi diretti e indiretti. Le proposizioni dipendenti: relativa,

infinitiva, finale. Cum e il congiuntivo. Ablativo assoluto.

N.B. È facoltà del singolo docente modulare l'articolazione dei contenuti morfo-sintattici così

delineati in relazione al profilo della classe e allo specifico manuale adottato.

- Nel corso del biennio si affronteranno tematiche relative alla cultura e alla civiltà latina

parallelamente con lo studio della storia romana (Eventualmente in accordo con il docente di

questa materia, dove le due discipline fossero insegnate da persone diverse), muovendo sempre

dai fattori linguistici con speciale attenzione ai campi lessicali che individuano i legami familiari, il

linguaggio del diritto, della politica e della sfera cultuale e religiosa.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva

(Anche in vista della prova comune prevista per il II anno di corso)

Conoscenze - Competenze

I LICEO LINGUISTICO

- Lettura complessivamente scorrevole e corretta dei testi

- Conoscenza degli elementi fondamentali della flessione del nome (le prime

tre declinazioni senza le “particolarità”), dell'indicativo attivo del verbo, degli aggettivi della prima

e seconda classe e di alcuni pronomi.

- Conoscenza dei complementi diretti e indiretti di base e delle principali dipendenti con il modo

indicativo

II LICEO LINGUISTICO

- Lettura espressiva e corretta dei testi

- Conoscenza della morfologia del verbo e del pronome, dell'aggettivo e dei suoi gradi

- Conoscenza degli elementi essenziali della sintassi del periodo

Contenuti minimi

(Per le prove di recupero degli studenti con Sospensione di Giudizio)

I Liceo Linguistico

32

- Lettura complessivamente scorrevole e corretta dei testi

- Le prime tre declinazioni, gli aggettivi della prima e seconda classe

- Indicativo presente, imperfetto, futuro attivo e passivo; imperativo presente;

infinito presente attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni, dei verbi misti in -io e del

verbo sum

- I principali complementi diretti e indiretti

- Le proposizioni temporali e causali con l'Indicativo

II liceo linguistico

- Lettura scorrevole dei testi

- Le cinque declinazioni, i gradi dell'aggettivo, pronomi personali, possessivi, dimostrativi,

determinativi, relativi

- Indicativo perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore attivo e passivo; congiuntivo attivo e

passivo; infinito perfetto e futuro attivo e passivo dei verbi delle quattro coniugazioni, dei verbi

misti in -io e del verbo sum.

- Le proposizioni infinitive, relative e finali

- Strumenti di verifica

- Prova scritta tradizionale (traduzione di frasi o di brevi brani);

- colloquio;

- questionario scritto in forma strutturata e/o semistrutturata

Valutazione

Poiché nel Collegio dei Docenti del 29 settembre 2015 è stata deliberata l'attribuzione del voto

unico alla disciplina oggetto della presente programmazione, si stabilisce che le valutazioni sia

nel I sia nel II periodo (I e II Quadrimestre) siano almeno tre (Numero minimo), derivanti da

almeno una prova scritta associata a due prove orali; uno dei due voti orali deve derivare

da una verifica di tipo tradizionale (colloquio); l’altro, a discrezione del singolo docente, può

derivare tanto da una verifica di tipo tradizionale quanto da una prova scritta valida per

l'orale.

Metodologia e tipologia delle lezioni

- Lezione frontale (preferibilmente nella fase di presentazione e di analisi dei contenuti)

33

- Scansione modulare (per rendere essenziali alcuni aspetti del programma)

- Lezione partecipata

N.B. Tutte le metodologie prevedono l'attenzione ai collegamenti interdisciplinari.

N.B. Si allegano alla presente programmazione le Griglie di Valutazione per le prove

scritte di Latino e per le prove orali di tutte le discipline.

34

Griglia di Valutazione-Prove scritte di Latino-Indirizzo Linguistico

Griglia valida per la traduzione sia di brani sia di frasi

Indicatori Descrittori Punteggi

Conoscenza

delle

strutture

morfosintattiche

Limitata 0,5

____ / 3

Globalmente adeguata 1

Quasi del tutto adeguata

2

Pienamente adeguata

3

Comprensione del

senso

Scarsa 1

____ / 5

Limitata 2

Parziale 3

Corretta nelle linee

generali

4

Pienamente corretta 5

Resa in Italiano

Scorretta 0,5

____ / 2

Globalmente corretta 1

Quasi del tutto corretta 1,5

Pienamente corretta 2

PUNTEGGIO / VOTO FINALE in DECIMI

______ /10 = ______ /10

N.B. Possono essere usati punteggi intermedi e/o inferiori a quelli indicati

35

Griglia di Valutazione delle Prove Orali*

LIVELLO CONOSCENZE COMPETENZE DISCIPLINARI

Esposizione

Applicazione

e

compren=

sione

Analisi

e

sintesi

1-2

Assolutamente negativo

Totalmente assenti

Incapace di

comunicare i

contenuti richiesti

Totalmente assente

Non coglie

affatto l’ordine dei dati né stabilisce

gerarchie

3

Negativo

Contraddistinte da lacune talmente

diffuse da presentare

scarsissimi elementi valutabili

Del tutto confusa

Del tutto scorretta

Non ordina i dati e ne confonde gli

elementi costitutivi

4

Gravemente insufficiente

Carenti nei dati essenziali per lacune

molto ampie

Inefficace e priva di elementi

di organizza=

zione

Molto faticosa; limitata a qualche singolo aspetto

isolato e marginale

Appiattisce i dati in modo

indifferenziato e confonde i dati

essenziali con gli aspetti accessori; non perviene ad analisi e a sintesi

accettabili

5

Mediocre

Incomplete rispetto ai contenuti e di

taglio prevalentemente

mnemonico

Carente

sul piano lessicale e/o sintattica=

mente stentata

Insicura e parziale

Ordina e coglie i nessi problematici e opera analisi e sintesi in modo

parziale

6

Sufficiente

Pressoché complete,

pertinenti e tali da consentire la

comprensione dei contenuti

fondamentali stabiliti

Accettabile sul piano lessicale e sintattico e

capace di comunicare i

contenuti anche se in

modo superficiale

Complessi=

vamente corretta la compren=

sione; lenta e meccanica l’applica=

zione

Ordina i dati e coglie i nessi in

modo elementare;

riproduce analisi e sintesi desunte dagli

strumenti didattici utilizzati

7

Discreto

Complete, anche se di tipo

prevalentemente descrittivo

Corretta, ordinata, anche se non sempre specifica nel

lessico

Semplice e lineare

Ordina i dati in modo chiaro;

stabilisce gerarchie

coerenti; imposta analisi e sintesi

guidate

36

8

Buono

Complete e puntuali Chiara, scorrevole, con lessico specifico

Corretta e consapevole

Ordina i dati con sicurezza e coglie i

nuclei problematici;

imposta analisi e sintesi in modo

autonomo

9

Ottimo

Approfondite e ampliate

Autonoma e ricca sul

piano lessicale e

sintattico

Autonoma, completa e

rigorosa

Stabilisce con agilità relazioni e

confronti;

analizza con precisione e sintetizza

efficacemen=

te; inserisce elementi di valutazione

caratterizzati da decisa autonomia

10

Eccellente

Largamente approfondite, ricche di apporti personali

Elegante e creativa con

articolazione dei diversi registri

linguistici

Profonda e capace di contributi personali

Stabilisce relazioni complesse, anche

di tipo interdiscipli=

nare; analizza in modo acuto e originale; è in

grado di compiere valutazioni critiche

del tutto autonome

*Griglia basata su obiettivi trasversali

37

Si allegano le griglie di valutazione delle prove scritte di latino e greco del biennio e del triennio

Griglia di Valutazione delle Prove Scritte di Italiano – Biennio Indirizzo Classico-

Linguistico

Obiettivi Indicatori Descrittori Punteggi

Conoscenze

Pertinenza del contenuto alla traccia

-L’elaborato risponde alla traccia in modo limitato -L’elaborato risponde alla traccia nei punti essenziali -L’elaborato risponde quasi interamente alla traccia -L’elaborato risponde pienamente alla traccia

4/10

______/4

Conoscenza dell’argomento e/o ampiezza dei contenuti

-Parziale/Limitata -Adeguata -Discreta -Buona

Competenze

Organizzazione del contenuto

-Disorganica -Globalmente organica -Quasi del tutto organica -Pienamente organica e coerente

5/10

______/5

Uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche e lessicali

-Scorretto e improprio -Parzialmente corretto e appropriato -Generalmente corretto e appropriato -Pienamente corretto e appropriato

Impaginazione dell'elaborato

-Disordinata -Ordinata

Capacità Elaborazione critica

-Limitata Logicamente coerente e originale

1/10 ______/1

PUNTEGGIO/VOTO FINALE in DECIMI 10/10 ______/10 = ______/10

N.B. Si possono usare punteggi intermedi

Griglie: prova scritta italiano biennio classico-linguistico; prova scritta latino

e greco biennio e triennio; prova orale; prova scritta italiano triennio (tip.

A,B,C,D); terza prova tipologia B.

38

Griglia di valutazione della prove scritte di latino e greco del biennio e del triennio

indicatori descrittori Punteggi

Conoscenza e comprensione delle strutture morfosintattiche

Nulla o scarsa 1-3/10

Lacunosa e superficiale

(commette errori anche in frasi semplici) 4/10

Parziale (conosce e comprende alcune delle strutture fondamentali)

5/10

Adeguata (conosce e comprende le strutture fondamentali)

6-7/10 …./10

Buona (conosce e comprende tutte le strutture, pure in presenza di

qualche imprecisione) 8/10

Ottima

(conosce e comprende tutte le strutture in modo corretto e consapevole)

9-10/10

Comprensione del senso

Nulla o scarsa 1-3/10

Limitata 4/10 …./10

Parziale 5/10

Corretta nelle linee generali 6-7/10

Quasi interamente corretta 8/10

Pienamente corretta 9-10/10

Rielaborazione resa in italiano (ortografia, morfosintassi e lessico)

Molto scorretta 1-3/10

…./10

Scorretta 4-5/10

Globalmente corretta 6/10

Quasi del tutto corretta 7-8/10

Pienamente corretta 9-10/10

Risposte ad eventuali quesiti aggiuntivi,

anche di traduzione dall’italiano

Risposte non date o scorrette 1-3/10

…./10

Risposte molto lacunose 4/10

Risposte parziali e imprecise 5/10

Risposte globalmente corrette 6/10

Risposte quasi del tutto corrette 7-8/10

Risposte pienamente corrette 9-10/10

Media dei punteggi in decimi …./10

Voto finale in decimi …./10

39

Griglia di valutazione della prova orale

LIVELLO CONOSCENZE

COMPETENZE DISCIPLINARI

Esposizione

Applicazione

e

comprensione

Analisi

e

sintesi

1-2

Assolutamente

negativo

Totalmente assenti

Incapace di

comunicare i

contenuti richiesti

Totalmente assente Non coglie

assolutamente l’ordine dei dati né stabilisce gerarchie

3

Negativo

Contraddistinte da lacune talmente diffuse da presentare scarsissimi

elementi valutabili

Del tutto confusa Del tutto scorretta Non ordina i dati e ne confonde gli elementi costitutivi

4

Gravemente

insufficiente

Carenti nei dati essenziali per lacune molto ampie

Inefficace e priva di elementi di organizzazione

Molto faticosa; limitata a qualche singolo aspetto isolato e marginale

Appiattisce i dati in modo indifferenziato, confonde i dati essenziali con gli aspetti

accessori; non perviene ad analisi e a sintesi accettabili

5

Mediocre

Incomplete rispetto ai contenuti e di taglio

prevalentemente mnemonico

Carente su piano lessicale e/o sintatticamente

stentata

Insicura e parziale Ordina e coglie i nessi problematici e opera analisi e

sintesi in modo parziale

6

Sufficiente

Pressoché complete,

pertinenti e tali da consentire la comprensione dei contenuti fondamentali stabiliti

Accettabile sul piano lessicale e sintattico e

capace di comunicare i contenuti anche se in modo superficiale

Complessivamente corretta la

comprensione; lenta e meccanica l’applicazione

Ordina i dati e coglie i nessi in modo elementare;

riproduce analisi e sintesi desunte dagli strumenti didattici utilizzati

7

Discreto

Complete, anche se di tipo prevalentemente descrittivo

Corretta, ordinata, anche se non sempre specifica nel lessico

Semplice e lineare Ordina i dati in modo chiaro; stabilisce gerarchie coerenti; imposta analisi e sintesi guidate

8

Buono

Complete e puntuali Chiara, scorrevole, con lessico specifico

Corretta e consapevole Ordina i dati con sicurezza e coglie i nuclei problematici; imposta analisi e sintesi in

modo autonomo

9

ottimo

Approfondite e ampliate Autonoma e ricca sul piano lessicale e sintattico

Autonoma, completa e rigorosa

Stabilisce con agilità relazioni e confronti; analizza con precisione e sintetizza

efficacemente; inserisce elementi di valutazione

caratterizzati da decisa autonomia

10

Eccellente

Largamente approfondite, ricca di apporti personali

Elegante, con articolazione dei diversi

registri linguistici

profonda e con contributi personali

Stabilisce relazioni complesse, anche di tipo interdisciplinare;

analizza in modo acuto e originale; è in grado di compiere valutazioni critiche del tutto autonome.

40

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

PRIMA PROVA SCRITTA Tipologia A – Analisi del testo

INDICATORI PUNTEGGIO PUNTEGGI

PARZIALI 8-10 6-7 0-5

Rispetto della

consegna

Completo e

articolato

Parziale, con

qualche

incertezza

Superficiale,

incompleto,

confuso, scarso

Struttura del

discorso Coerente e coesa

Schematica ma

nel complesso

organizzata

Spesso

disorganica,

frammentaria,

incoerente

Analisi dei livelli

e degli elementi

del testo

Esauriente e

condotta con

acume

Con alcune

lacune e

imprecisioni, ma

sostanzialmente

esauriente

Incompleta

Attivazione

delle attitudini

critiche e delle

capacità di

utilizzare le

conoscenze

pregresse

Presente con

ampliamenti e

approfondimenti

Presente con

qualche

ampliamento

Appena

accennata / Non

presente

Forma

espressiva

Corretta con

registro

linguistico

adeguato e

appropriato

Con qualche

errore e talune

improprietà

Con vari errori

e/o diverse

improprietà e

imprecisioni.

Elementare

PUNTEGGIO

TOTALE

41

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B/C/D

INDICATORI PUNTEGGIO PUNTEGGI

PARZIALI 8-10 6-8 0-5

Rispetto della

consegna

Completo e

articolato

Parziale, con

qualche

incertezza

Superficiale,

incompleto, confuso,

scarso

Struttura del

discorso

Coerente e

coesa

Schematica ma

nel complesso

organizzata

Spesso disorganica,

frammentaria,

incoerente

Individuazione

della tesi

Evidente e

convincente

Presente ma non

ben sviluppata,

con deboli

motivazioni

Appena accennata,

senza motivazioni

Attivazione delle

attitudini

critiche e delle

capacità di

utilizzare le

conoscenze

pregresse

Presente con

ampliamenti e

approfondimenti

Presente con

qualche

ampliamento

Appena accennata /

Non sempre coerente

con gli altri dati

Forma

espressiva

Corretta con

registro

linguistico

adeguato e

appropriato

Con qualche

errore e talune

improprietà

Con vari errori e/o

diverse improprietà e

imprecisioni.

Elementare

PUNTEGGIO

TOTALE

42

Griglia di valutazione

III prova (tipologia B)

indicatori descrittori Punti

/15

I

quesito

II

quesito

Conoscenza dei

contenuti

disciplinari

specifici

Completa

Quasi completa

Completa ma essenziale

Frammentaria e/o parziale

Minima o gravemente lacunosa

Non centrata rispetto al quesito

6

5

4

3

2

1

Applicazione delle

procedure e/o

capacità

argomentative e/o

di sintesi

Adeguata al quesito e corretta

Adeguata e parzialmente corretta

Parzialmente adeguata e/o parzialmente

corretta

Non adeguata al quesito

Del tutto inadeguata

5

4

3

2

1

Linguaggio

specifico simbolico

e/o grafico

Corretto e preciso

Quasi corretto e/o semplice

4

3

43

Non preciso e/o generico

Non corretto

2

1

44

Dipartimento di Storia - Educazione Civica - Filosofia

COORDINATORE:

PROF. DE LIGUORI

PROGRAMMAZIONE DI:

STORIA - EDUCAZIONE CIVICA -

FILOSOFIA

(Hanna Arendt 1906 - 1975)

45

Programmazione: Storia – Educazione Civica - Filosofia.

Finalità della disciplina

Storia

maturazione di una coscienza e di una cultura rivolte al riconoscimento e al rispetto

della diversità, alla cooperazione e alla pace; apertura critica e responsabile ai problemi del nostro tempo; conoscenza approfondita dei contenuti ed acquisizione di un metodo fondato sulla

capacità di rielaborazione e riflessione; formazione di una coscienza civica educata ai valori democratici e al rispetto

dell’ambiente.

Filosofia

acquisizione di una disposizione intellettuale e di un abito critico aperto al dialogo e al

confronto con le diverse situazioni storico-culturali e socio-ambientali; accettazione consapevole delle regole della civile convivenza e del rispetto reciproco, la

quale porta anche a vivere la scuola come occasione di crescita personale e di

educazione alla responsabilità; promozione della curiosità e del gusto per la ricerca personale; costruzione della capacità di sviluppare e comunicare, razionalmente e coerentemente, il

proprio punto di vista. Educazione al confronto della propria posizione con tesi diverse, alla comprensione e alla discussione di una pluralità di prospettive.

Dette finalità educative orientano i contenuti programmatici di tutto il triennio, sia pure con

diversi gradi di consapevolezza da parte degli allievi.

Nuclei tematici fondamentali (secondo i Profili dei licei1, con scansione per anno di corso e per quadrimestre)

S T O R I A:

Classe I / III:

1. Il processo di formazione dell’Europa dall’ XI al XIII secolo. 2. Dalla crisi del Trecento alla formazione dello Stato accentrato;

3. Il Cinquecento: Rinascimento, Riforma, rinascita dell’idea imperiale;

4. Il Seicento: istituzioni, riforme, rivoluzioni;

5. L’evoluzione delle forme economiche dal ‘300 al ‘600.

Classe II / IV

1. Caratteri dell’assolutismo illuminato e del liberalismo;

46

2. Le Rivoluzioni, politiche ed economiche;

3. L’età della Restaurazione; l’idea di nazione e la rivendicazione del principio di nazionalità;

4. I problemi storici e storiografici relativi all’unificazione italiana e tedesca.

5. L’ultimo trentennio dell’Ottocento.

Classe III / V :

1.La crisi europea alla vigilia del primo conflitto mondiale;

2.Totalitarismi e seconda guerra mondiale;

3.Il secondo dopoguerra; caratteri generali della politica internazionale; particolare

attenzione alla storia dell’Italia repubblicana.

La scansione del programma per quadrimestre sarà articolata secondo le esigenze dei singoli

docenti a partire dai problemi specifici di ciascuna classe.

Educazione civica

La Costituzione della Repubblica e i suoi valori fondanti

Analisi dell’ordinamento e della funzionalità dei poteri. Analisi dei più importanti documenti internazionali all’interno delle problematiche

storiche affrontate nei vari contesti

Gli argomenti indicati saranno trattati nel corso del triennio secondo sequenze programmatiche e tempi stabiliti dai singoli docenti.

Gli argomenti individuati nell’ambito dell’Educazione civica risultano pertinenti ai temi relativi a Cittadinanza e Costituzione indicati in modo generico dalla circolare n° 100 dell’11 dicembre 2008.

Filosofia

Classe I / III:

1. I presocratici;

2. La sofistica, Socrate, Platone, Aristotele; 3. Le scuole dell’età ellenistica;

4. La filosofia tardo-antica e l’evoluzione del pensiero cristiano.

Classe II / IV :

1. Caratteri generali dell’Umanesimo e del Rinascimento, compresa la rivoluzione scientifica;

47

2. Empirismo e Razionalismo con riferimenti puntuali ad almeno due autori;

3. L’Illuminismo e Kant; 4. L’Idealismo tedesco e Hegel.

Classe III / V :

1. Completamento e approfondimento delle tematiche relative all’idealismo tedesco;

2. Le critiche all’idealismo; 3. L’età del positivismo e la crisi di fine secolo;

4.Le filosofie del Novecento, con lo studio approfondito di almeno quattro ambiti concettuali

fra quelli indicati negli OSA dei Nuovi Licei; se ne riportano, di seguito, i titoli:

a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e

l’esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h)

interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; m) la filosofia del linguaggio; n) l'ermeneutica filosofica.

La scansione del programma per quadrimestre sarà articolata secondo le esigenze dei singoli docenti a partire dai problemi specifici di ciascuna classe.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova interdisciplinare del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

Il giudizio di sufficienza sarà definito:

Dall’acquisizione dei contenuti essenziali delle discipline così come si individuano nelle singole programmazioni curricolari fermo restando il riferimento a quanto indicato nei

Nuclei Tematici Fondamentali (d’ora in poi: NTF); dalla capacità di orientarsi nel lessico specifico e sui testi analizzati durante l’anno, in

base a quanto esposto nei NTF;

dalla disponibilità al dialogo educativo e culturale, con riferimento alle finalità delle discipline.

48

Conoscenze:

Storia: conosce i principali eventi (desunti dai NTF) e le trasformazioni di lungo periodo della storia dell’Europa e dell’Italia; sa classificare, sia pure in termini generali, gli eventi storici

secondo le tipologie storiografiche studiate durante l’anno ( es.: storia economica, politica, religiosa….).

Filosofia: conosce i concetti essenziali di almeno due argomenti per ciascuno dei punti

individuati nei NTF; sa esporre l’argomento filosofico studiato ( autori, correnti, idee) proponendo, sia pure in termini generali, corretti riferimenti al contesto storico.

Competenze: comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale e

descritte in termini di responsabilità ed autonomia nel “Quadro europeo delle qualifiche”.

Storia: sa utilizzare il manuale in adozione per rintracciare eventi e ricostruire processi di

eventi; è in grado di proporre, in forma espositiva ordinata e coerente, una ricostruzione sintetica di eventi storici studiati.

Filosofia: sa utilizzare il manuale in adozione per rintracciare autori e correnti filosofiche studiate; è in grado, leggendo un testo filosofico proposto, di svolgere alcune semplici

operazioni interpretative.

Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio)

S T O R I A:

Classe I / III:

1.Dalla crisi della società feudale e dei poteri universalistici alla formazione dello Stato

accentrato;

2. La Riforma protestante, le guerre di religione con riferimento particolare alla guerra dei

Trent'anni; gli assolutismi.

Classe II / IV

1. Il Settecento con particolare riferimento alla Rivoluzione francese;

2. L'età napoleonica; l'affermazione del liberalismo; l'unità italiana e tedesca.

Classe III / V (solo I Quadrimestre)

1. Dalla crisi di fine secolo agli anni '20 del 1900.

Filosofia

Classe I / III:

1. Caratteri generali dei Presocratici; Socrate e Platone;

49

2. Aristotele. Epicureismo e stoicismo. Il neoplatonismo. Il pensiero cristiano con riferimento ad

un autore esemplare.

Classe II / IV :

1. La rivoluzione scientifica; Cartesio;

2. Il pensiero politico di almeno uno dei tre autori: Hobbes, Locke, Rousseau; Hume e Kant.

Classe III / V (solo I Quadrimestre)

1. L'idealismo tedesco e i suoi critici.

Strumenti di verifica (indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche orali e delle

verifiche scritte valide per l’orale).

Colloquio x

Prova strutturata e semistrutturata x

Questionario x

Prove scritte tradizionali

Lavori ipertestuali

Verifiche previste dall'Esame di Stato x

Altro

I quadrimestre II quadrimestre

N° prove scritte

N° prove orali 2

N° prove scritte valide per l’orale 1

Per particolari esigenze didattiche si può

sostituire una delle due prove orali con una prova scritta valida per l’orale

N° prove scritte

N° prove orali 2

N° prove scritte valide per l’orale 1

Per particolari esigenze didattiche si può

sostituire una delle due prove orali con una prova scritta valida per l’orale

50

Metodologia/tipologia delle lezioni

Storia

La metodologia sarà finalizzata a far conseguire allo studente gli strumenti per individuare gli

elementi strutturali dei testi in adozione. Ciascun docente sceglierà le tecniche più appropriate per conseguire tale scopo.

Filosofia

La metodologia sarà finalizzata a far conseguire allo studente gli strumenti per individuare gli

elementi strutturali dei testi in adozione. Non si potrà prescindere da un inquadramento storico degli argomenti e dalla ricostruzione dei nessi che li collegano. La trattazione degli argomenti

potrà essere svolta anche attraverso la lettura di testi (compatibilmente con le ore di didattica effettivamente svolte), secondo una scelta calibrata per ampiezza, praticabilità e leggibilità. Il docente si preoccuperà di guidare (soprattutto nel primo anno) gli studenti nella lettura e nella

comprensione sia dei testi filosofici che del manuale in adozione.

Ciascun docente si avvarrà dell’impostazione che riterrà più proficua nella situazione didattica

affrontata.

51

Dipartimento di Lingue Straniere

COORDINATORE:

PROF.SSA PRATO

PROGRAMMAZIONE DI:

INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO,

TEDESCO

Il giovane Holden Stati Uniti 1951

52

Programmazione: ANNUALE - DIPARTIMENTO LINGUE

Finalità della disciplina

Finalità Educative

Formazione etica, sociale e culturale del giovane.

Acquisizione di una competenza comunicativa che consenta di utilizzare la lingua in

modoadeguato al contesto.

Riflessione sulla propria lingua e cultura attraverso l'analisi comparata con le lingue e le

letterature oggetto di studio, in vista della formazione di una coscienza europea e di un

comune senso di appartenenza a tale civiltà.

Attenzione al dibattito culturale contemporaneo per incoraggiare lo studente ad ampliare i

propri orizzonti e per creare una motivazione personale alla lettura in altre lingue.

Nuclei tematici fondamentali (secondo i Profili dei licei1, con scansione per anno di corso e

per quadrimestre)

Gli obiettivi individuati per l'insegnamento delle lingue straniere corrispondono ai descrittori

definiti dal "Common European Framework of Reference" che suddivide le competenze da

raggiungere nei vari anni di studio in quattro livelli:

Livello A1 (Breakthrough): Lo studente riesce a capire e ad utilizzare espressioni comuni di uso

quotidiano e una fraseologia di base, volta a soddisfare necessità di tipo concreto. Sa

presentarsi e presentare altre persone, sa porre domande e rispondere su questioni personali

(del tipo: dove vive, chi conosce, che cosa possiede, ecc.). Sa interagire in modo semplice a

condizione che l'interlocutore parli lentamente, chiaramente e sia disponibile a fornire un aiuto.

LivelloA2 (Waystage): Intermediate - lo studente riesce a capire espressioni di uso

frequente, relative ad ambiti di stretta attualità (del tipo: informazioni personali e usuali,

impiego di una fraseologia connessa con l'esigenza di fare acquisti o di conoscere la geografia

locale nonché con questioni relative all'occupazione). Sa comunicare in situazioni semplici ed

abituali che richiedano uno scambio di informazioni su argomenti comuni o ricorrenti. Sa

descrivere, in una terminologia semplice, aspetti della sua esperienza passata, del suo

ambiente più prossimo e trattare argomenti connessi a bisogni essenziali .

Livello B1 (Threshold): Lo studente riesce a capire i punti principali di informazioni attinenti

ad argomenti comunemente trattati a scuola, negli svaghi ecc., espressi in un linguaggio

chiaro. Sa destreggiarsi nella maggior parte delle situazioni che possono presentarsi in viaggio

nei paesi dove la lingua viene parlata. Riesce a produrre testi semplici ma coerenti su

argomenti che siano noti o di interesse personale. Sa descrivere concisamente esperienze,

avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e dare spiegazioni in merito a opinioni e progetti.

53

Livello B2 (Vantage): Advanced - lo studente riesce a capire l'idea principale di testi

complessi, su argomenti sia concreti che astratti, compreso il linguaggio letterario. Riesce a

interagire con un grado di scioltezza e spontaneità che rende i normali contatti con persone

madrelingua assolutamente accettabili senza sforzo da parte di entrambi. Sa produrre testi

chiari e dettagliati su un'ampia gamma di argomenti e sa spiegare il proprio punto di vista su

un problema di attualità descrivendo vantaggi e svantaggi delle varie opzioni .

I livelli A1 e A2 corrispondono agli obiettivi che gli studenti devono raggiungere nel corso del

biennio nelle lingue inglese, francese ,spagnola e tedesca

Il livello B1 deve essere raggiunto alla fine del terzo anno di studio per tutte le lingue.

Il livello B2, per tutte le lingue, si riferisce agli ultimi 2 anni di corso.Riguardo alle eccellenze,

ciascun insegnante provvederà ad effettuare una programmazione individuale avvalendosi dei

corsi per le Certificazioni Europee.

Letteratura

La letteratura è argomento di studio a partire dal terzo anno di corso.

Per tutte le lingue la programmazione prevede la seguente ripartizione:

III anno: dalle origini alla fine del '600 circa.

IV anno: (fine ‘600) '700 e '800 (prima parte)

V anno: '800 e '900

Indicazioni più dettagliate sui contenuti disciplinari saranno date da ciascun docente nella

propria programmazione di classe.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova

interdisciplinare del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

Tenuto conto che per assicurarsi la promozione all’anno successivo gli alunni dovranno

dimostrare di aver opportunamente sviluppato le proprie capacità comunicative e la

conoscenza della letteratura e della civiltà di cui studiano la lingua, vengono di seguito

esplicitati i saperi minimi relativi alle varie lingue.

Lingua Inglese

I anno - Per ciò che riguarda le strutture grammaticali vengono considerati i seguenti

argomenti: sostantivi singolari e plurali, question words, aggettivi e pronomi possessivi,agg. e

pron. Indefiniti,agg. e avv. di quantità, countable and uncountable nouns, verbo essere e

54

avere, preposizioni di tempo e di luogo, genitivo sassone, , presente semplice, uso degli

ausiliari do/does/did, presente progressivo, avv. di frequenza, simple present versus present

progressive, imperativo, passato semplice, verbo modale can/could, short answers,

comparativi e superlativi.

II anno -Per ciò che riguarda le strutture grammaticali vengono considerati di seguenti

argomenti: verifica dell’acquisizione delle competenze relative al primo anno di corso si

procederà con: i futuri (presente semplice,presente progressivo, to be going to, will), 1°

condizionale, used to, present perfect, uso di for e since,verbi modali: must, have to, need,

should , Few and Little, composti di Some, Any and No, past perfect, forma passiva, duration

forms,2° e 3° condizionale, wish, discorso indiretto,defining/not defining relative clauses.

III anno - Oltre agli argomenti già specificati per i primi due anni di corso si affronterà il

ripasso di tutta la grammatica. Gli alunni dovranno dimostrare una conoscenza sufficiente della

letteratura e della civiltà anglosassoni (come da Programma Svolto).

IV –V anno - Gli argomenti fondamentali rimangono gli stessi, ma gli studenti dovranno

dimostrare maggiore disinvoltura nell’utilizzo di queste strutture, in relazione ai programmi

svolti durante l’anno scolastico. Gli alunni dovranno dimostrare una conoscenza sufficiente

della letteratura e della civiltà anglosassoni (come da Programma svolto).

Lingua Francese

I anno: Per ciò che riguarda gli argomenti grammaticali, è indispensabile la conoscenza di:

sostantivi ed aggettivi singolari e plurali, aggettivi possessivi, aggettivi dimostrativi, numeri,

presente dei verbi essere e avere, verbi regolari di prima coniugazione, imperativo, uso di

almeno tre verbi servili (dovere, potere, volere) e alcuni verbi irregolari indispensabili per

effettuare una conversazione semplice e di primo approccio.

II anno: Per ciò che concerne le strutture grammaticali è indispensabile la conoscenza dei

tempi verbali del passato (Passato Prossimo, Imperfetto) che, con gli opportuni avverbi di

tempo e di luogo, permettano la redazione di racconti brevi; il Futuro e i gallicismi, il

Condizionale e la frase ipotetica, il Congiuntivo, almeno nel suo uso più semplice. A tutto ciò va

aggiunta una conoscenza minima di parole, aggettivi e verbi (regolari e irregolari) che

consentano agli studenti di esprimere opinioni, sensazioni e idee.

III anno: Oltre ad approfondire argomenti grammaticali, eventualmente non ancora ben

assimilati, gli alunni devono dimostrare di conoscere sufficientemente gli argomenti di

letteratura dalle origini al 500 ed avere una visione complessiva della storia e della civiltà della

Francia e della sua letteratura (come da Programma Svolto).

IV anno: Gli alunni devono mostrare: una sufficiente conoscenza della letteratura e della

civiltà francesi, relative ad altri tre secoli ( 600 e 700 e Primo Romanticismo), la capacità di

relazionare sulle caratteristiche salienti degli autori studiati durante l’anno scolastico, nonché

55

saper analizzare, con una proprietà di linguaggio accettabile, alcuni testi presi in esame in

classe (come da Programma Svolto).

V anno: Gli alunni devono mostrare: una sufficiente conoscenza della letteratura e della

civiltà francesi relative ai sec.800 e 900, la capacità di relazionare sulle caratteristiche salienti

degli autori studiati durante l’anno scolastico, nonché saper analizzare, con un linguaggio

chiaro e corretto, alcuni testi presi in esame in classe (come da Programma Svolto).

Lingua spagnola

I anno: per ciò che riguarda la grammatica si studieranno i seguenti argomenti:Alfabeto e

pronuncia; le regole dell’accento grafico; il sostantivo; l’articolo; aggettivi e pronomi; i verbi

regolari e irregolari; gli avverbi; le preposizioni;la forma impersonale; modo indicativo e

imperativo;perifrasi verbali con infinito/gerundio. Contrasto italiano/spagnolo: Modi di dire e

forme idiomatiche. Sensibilizzazione alle varietà dello spagnolo. Registro formale e informale.

Lessico di base relativo all’ambito familiare e quotidiano.

II anno: si verificheranno ed estenderanno le competenze linguistiche raggiunte al primo

anno di corso e si progredisce: modo congiuntivo, congiunzioni, condizionale; verbi modali.

Contrasto italiano e spagnolo. Modi di dire e forme idiomatiche: Lessico base leggermente più

complesso e ricercato: Registro formale e informale: Situazioni della vita quotidiana. Costruire

brevi testi.

III anno: oltre al rinforzo e consolidamento delle precedenti strutture si procederà allo studio

di: la sintassi del periodo, linguaggio settoriale e della stampa;discorso diretto e indiretto; la

voce passiva e la ‘pasiva refleja’. Idiomatismos. Il linguaggio letterario. Argomenti di

letteratura dalle origini al ‘500 con cenni storici. Fluidità dell’uso linguistico: Lingua colta ,

aulica e elevata: esempi.

IV anno: si approfondiranno:differenze comparative e contrastive con l’italiano; particolari

problemi di traduzione; proverbi e modi di dire; Riassumere ed esporre. Dibattito culturale e

letterario. Letteratura dall’inizio del Siglo de Oro al Realismo del secolo XIX, le principali

caratteristiche e gli autori più rappresentativi.

V anno: la letteratura e il dibattito culturale sull’attualità occupano larga parte del dibattito in

classe:l’epoca moderna e contemporanea attraverso documenti , stampa, film, testi letterari .

discutere e dibattere criticamente in lingua: Riferire e argomentare. La guerra civile. Lessico

ricercato e specialistico.

La Letteratura ispano-americana: correnti e autori tra i più rappresentativi. Le differenze e

somiglianze con la madre patria. Le opere dei grandi scrittori del nostro secolo.

56

Lingua Tedesca

I anno:Per ciò che riguarda gli argomenti grammaticali si considera quanto segue: sostantivi

singolari e plurali, pronomi personali,articoli, negazione, aggettivi e pronomi possessivi, verbi

deboli e forti, con prefisso separabile, ausiliari e modali, presente, imperativo, preposizioni di

tempo e di luogo. Strutture comunicative di base concernenti la presentazione di se stessi e del

mondo circostante. (A1)

II anno:Per ciò che riguarda gli argomenti grammaticali si considera quanto segue: verifica

dell’acquisizione delle competenze relative al primo anno di corso. Si procederà poi con

declinazione aggettivi, passato Perfekt e Präteritum, verbi riflessivi, pronomi riflessivi.

Ampliamento delle strutture comunicative e assunzione di un più ampio bagaglio lessicale

riguardante il proprio vissuto. (A2)

III anno: Consolidamento delle strutture del secondo anno. La frase infinitiva e relativa. Il

Konjunktiv 2. Ampliamento della frase secondaria finita (finali, concessive, temporali). Saper

impostare una conversazione su semplici temi dati. La declinazione dell’aggettivo attributivo.

Saper presentare in modo semplice i contenuti di civiltà e letteratura svolti. Ampliamento del

bagaglio lessicale. Esercitazioni di ascolto. (B1)

IV anno: Ripasso delle strutture del III anno e amplificazione delle medesime. La forma

passiva. Pronomi indefiniti. Sapere riferire su temi dati dal docente e sugli argomenti di

letteratura svolti. Ulteriore ampliamento del bagaglio lessicale. Esercitazioni di ascolto. (B1/B2)

Griglia di valutazione della produzione orale e scritta

Sufficiente: l'efficacia comunicativa è salvaguardata, anche se la forma presenta qualche

errore. La pronuncia non è sempre corretta e il lessico è poco vario. Il registro è

sostanzialmente adeguato. I contenuti della risposta, anche se con minima elaborazione

autonoma, sono organizzati in modo coerente.

Strumenti di verifica(indicare il numero delle verifiche scritte, delle verifiche orali e delle

verifiche scritte valide per l’orale).

I docenti di Lingue effettueranno, nelle classi iniziali, un test d'ingresso nei primi giorni di

scuola. Riguardo alle modalità di verifica, verranno effettuate almeno due prove scritte e due

valutazioni orali in ogni periodo dell’anno. Nel rispetto delle metodologie individuali di ogni

insegnante e dei criteri di trasparenza, è previsto che la valutazione scaturisca

dall’osservazione analitica dei percorsi di ogni singolo studente. La valutazione numerica è

quindi il risultato di un dialogo didattico costante e teso all’approfondimento, distanziandosi

quindi dal mero calcolo matematico che le prove di valutazione prevedono.

57

Tipologia di verifica

Colloquio

Prova strutturata e semistrutturata

Questionario

Prove scritte tradizionali

Lavori ipertestuali

Verifiche previste dall'Esame di Stato

1° QUADRIMESTRE 1° QUADRIMESTRE

N° prove scritte 2 (min.)

N° prove orali 2 (min.)

N° prove scritte valide per l’orale

(a discrezione del docente)

N° prove scritte 2 (min.)

N° prove orali 2 (min.)

N° prove scritte valide per l’orale

(a discrezione del docente)

Metodologia

II metodo di base utilizzato è il cosiddetto "Metodo a Spirale", che consiste nel recupero dei

contenuti noti accanto alla graduale introduzione dei nuovi. L'approccio è comunicativo/funzionale, affinché lo studente acquisisca la capacità di interagire efficacemente con il suo interlocutore.

58

Dipartimento di Scienze

COORDINATORE:

PROF.SSA RICCHIUTO

PROGRAMMAZIONE DI SCIENZE

acceleratore di particelle Lhc (bosone di Higgs)

59

Finalità della disciplina

Per ginnasio, liceo classico e linguistico:

Sviluppo delle capacità logiche ed acquisizione di un metodo razionale di studio

Rispetto delle leggi fondamentali della logica nella formulazione del proprio

pensiero e nella ricezione di quello degli altri

Capacità di valutazione dell’importanza dei risultati scientifici e tecnologici, e

delle finalità e conseguenze, sia sull’uomo, sia sull’ambiente.

Capacità di inquadrare in uno schema logico situazioni diverse, evidenziandone

proprietà, analogie e differenze

Capacità di operare collegamenti multidisciplinari e interdisciplinari sia

all'interno che all'esterno dell'area scientifica

Stimolare la curiosità, la capacità di osservazione scientifica e la ricerca delle

cause e delle leggi che sottendono ai fenomeni naturali

Nuclei tematici

fondamentali (scanditi per anno di corso

ed in ordine cronologico

approssimativo all'interno di

ogni anno)

Scienze naturali, chimica e geografia

(con indicazione dei capitoli in cui gli argomenti vengono trattati nei testi in

uso)

IV Ginnasio e I Liceo Linguistico

Si introduce il metodo sperimentale con particolare attenzione a unità e sistemi

di misurazione, necessari per tutte le discipline scientifiche

Scienze della Terra:

La Terra come corpo celeste, e la Terra nell’Universo (progetto di

approfondimento: Progetto Guardiamo le Stelle, orientamento, mitologia, la

luna) – Studio del modellamento della superficie terrestre (cenni su atmosfera e

idrosfera, e modellamento del rilievo).

In Lupia Palmieri, Parotto – Osservare e capire la Terra 1:

0 – Conoscenze di base per le Scienze della Terra

1 – L'ambiente celeste: l'Universo e il Sistema Solare

2 – La Terra e la Luna

3 – L'atmosfera e i suoi fenomeni

4 – Il clima e le sue variazioni

60

5 – L'idrosfera marina

6 – L'idrosfera continentale

8 – Il modellamento del rilievo

Chimica:

Le dimensioni delle cose. Osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni

semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento

anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia

e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei

ed eterogenei, sostanze semplici e composte). Le leggi fondamentali. La mole.

In Pistarà – Principi di chimica moderna A:

1 – Misure e calcoli

2 – Le trasformazioni fisiche della materia

3 – Le trasformazioni chimiche della materia

4 – La struttura dell'atomo

5 – La mole

V Ginnasio e II Liceo Linguistico

Chimica:

La struttura dell'atomo. La formula chimica e i suoi significati, una prima

classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev). I legami chimici.

In Pistarà – Principi di chimica moderna A:

6 – Gli elettroni nell'atomo; il modello atomico a orbitali

7 – Il Sistema Periodico degli elementi

8 – Il legame chimico

9 – La forma delle molecole e le forze intermolecolari

10 – Classificazione e nomenclatura del composti chimici

61

Biologia:

La cellula. Mitosi e meiosi. Cenni di sistematica.

In Sadava et al. - Biologia blu, dalle cellule agli organismi:

1 – La biologia è la scienza della vita

2 – Le molecole della vita

3 – Osserviamo la cellula

4 – La cellula al lavoro

6 – La divisione cellulare e la riproduzione degli organismi

9 – La biodiversità: gli animali

I Liceo Classico e III Liceo Linguistico

Scienze della Terra:

Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo

coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia e di petrologia.

In Lupia Palmieri, Parotto – Osservare e capire la Terra 2:

1 – Minerali e rocce

Chimica:

la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si

introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione

tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni

(stechiometria), si approfondiscono i concetti della struttura atomica e dei

modelli atomici. Le reazioni chimiche, le soluzioni, le ossidoriduzioni.

In Pistarà – Principi di chimica moderna B:

62

11 – Le reazioni chimiche

12 – La stechiometria

14 – Le soluzioni

15 – L'energia delle reazioni chimiche

16 – La velocità delle reazioni chimiche

20 – Le ossidoriduzioni

Biologia:

Complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si

stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi

molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi delle

proteine, codice genetico).

La genetica. Le teorie evolutive.

In Sadava et al. - Biologia blu, dalle cellule agli organismi:

7 – La storia e l'evoluzione degli esseri viventi

Il programma riguardante la genetica verrà svolto seguendo il seguente testo,

attualmente non in adozione:

Sadava, Biologia Blu: Le basi molecolari della vita e dell’evoluzione

B1 – Da Mendel ai modelli di ereditarietà

B2 – Il linguaggio della vita

B5 – L’evoluzione e l’origine delle specie, potrà essere usato come integrazione

dei contenuti del capitolo 7 del testo precedente.

Gli studenti saranno liberi di usare il suddetto testo, oppure dispense

eventualmente fornite dal docente, altri testi in loro possesso, contenuti web

consigliati dal docente, ecc.

63

II Liceo Classico e IV Liceo Linguistico

Chimica:

Si studiano gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne

introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli

equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base).

In Pistarà – Principi di Chimica moderna B:

17 – L'equilibrio chimico

18 – Acidi e basi

19 – Le reazioni acido-base

Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche

dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti

ecc.).

In Valitutti et al. - Dal carbonio agli OGM:

1 – Dal carbonio agli idrocarburi

Biologia:

Anatomia e fisiologia, con particolare riferimento all'Uomo. Studio di alcuni

apparati. (digerente, circolatorio, respiratorio, escretore, saranno comuni a tutti

i corsi. Altri apparati, se consentito dal tempo disponibile e dal grado di

avanzamento del programma, verranno eventualmente scelti dai singoli docenti)

In Sadava – Biologia blu, il corpo umano:

1 – L'organizzazione del corpo umano

2 – L'apparato cardiovascolare ed il sangue

3 – L'apparato respiratorio

64

4 – L'apparato digerente e l'alimentazione

5 – L'apparato urinario e l'equilibrio idrosalino

III Liceo Classico e V Liceo Linguistico

Chimica/Biologia

Ripasso di argomenti degli anni precedenti: le proprietà dei composti organici

(fino ai gruppi funzionali), classificazione degli idrocarburi alifatici, alcoli, aldeidi,

chetoni, acidi carbossilici, ammine.

Struttura e classificazione delle proteine, gli enzimi, i carboidrati.

Struttura e funzione degli acidi nucleici e la sintesi proteica.

Il metabolismo

Le biotecnologie

In Valitutti et al. - Dal carbonio agli OGM:

1 – Dal carbonio agli idrocarburi

2 – Dai gruppi funzionali ai polimeri

3 – Le basi della biochimica

4 – Il metabolismo

5 – Che cosa sono le biotecnologie

6 – Le applicazioni delle biotecnologie

Scienze della Terra

In Lupia Palmieri, Parotto – Osservare e capire la Terra 2:

3 – Fenomeni vulcanici

4 – Fenomeni sismici

5 – La struttura della Terra

Potranno essere inoltre svolti approfondimenti su temi scelti tra quelli legati

all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di

65

equilibrio dei sistemi ambientali, ai nuovi materiali o altro, anche legati ai

contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti od a quello in corso.

______________

I contenuti programmati per ogni anno di corso potranno subire qualche minore

variazione in dipendenza delle caratteristiche delle singole classi. Inoltre, per gli

anni successivi al primo, potranno subire modifiche anche in funzione di quanto

svolto in precedenza dalle singole classi, tenendo anche conto di eventuali

fusioni, per uniformare il programma quinquennale. I docenti potranno

sviluppare altre tematiche in modo indipendente nei vari corsi, mantenendo

comunque una base comune, incentrata sugli argomenti sopra elencati.

Obiettivi minimi per

l’ammissione alla

classe

successiva

Conoscenze

Scienze naturali, chimica e geografia nel Ginnasio e nel

Biennio del Liceo Linguistico

- Conoscenza dei contenuti affrontati - Conoscenza dei meccanismi biologici, chimici e geologici - Conoscenza delle cause dei fenomeni studiati - Comprensione della validità universale delle leggi implicate nei fenomeni

osservati

Scienze naturali, chimica e geografia nel Triennio del Liceo

Classico e del Liceo Linguistico

- Conoscenza dei contenuti affrontati - Comprensione dei meccanismi biologici, chimici, ecc. coinvolti - Comprensione delle cause dei fenomeni studiati - Comprensione della validità universale delle leggi implicate nei fenomeni

osservati

Competenze *

Scienze naturali, chimica e geografia nel Ginnasio e nel

Biennio del Liceo Linguistico

66

- Capacità di applicare le leggi studiate - Capacità di usare un linguaggio adeguato - Capacità di osservare ed analizzare i fenomeni naturali

Scienze naturali, chimica e geografia nel Triennio del Liceo

Classico e del Liceo Linguistico

- Capacità di applicare le leggi studiate - Capacità di usare un linguaggio specifico - Capacità di osservare ed analizzare i fenomeni naturali - Capacità di dedurre le cause di fenomeni, anche complessi, osservati e

studiati - Capacità di collegamento tra le diverse branche della disciplina

Metodologia/

tipologia delle lezioni

Scienze naturali, chimica e geografia

Ginnasio, Liceo Classico e Linguistico

- Lezioni frontali - Utilizzo dei libri di testo - Uso del laboratorio scientifico - Esecuzione di esperienze pratiche - Osservazioni scientifiche in aula e/o all'esterno - Lavori di ricerca individuale o di gruppo - Lezioni interattive, anche con sussidi multimediali

Strumenti di verifica

(indicare il numero delle

verifiche scritte, delle

verifiche orali e delle

verifiche scritte valide per

l’orale).

Colloquio X

Prova strutturata e semistrutturata X

Questionario X

Prove scritte tradizionali X

Lavori ipertestuali □

Verifiche previste dall’Es. di Stato X

Altro X

67

1° Quadrimestre

N°prove orali

2

(compresi

eventuali test

scritti validi per

l’orale)

2° Quadrimestre

N°prove orali 2

(compresi eventuali test scritti validi per l’orale)

Criteri di valutazione

Griglie

Si veda griglia allegata del Dipartimento di Matematica e Fisica

-

68

Dipartimento di Matematica e Fisica

COORDINATORE:

PROF.SSA AGRESTI

PROGRAMMAZIONE DI

MATEMATICA E FISICA

69

Programmazione: matematica e fisica

Finalità delle discipline

MATEMATICA BIENNIO Sviluppare le capacità:

intuitive e logiche di analisi e sintesi

di astrazione

espressive con arricchimento del lessico specifico. MATEMATICA TRIENNIO

Potenziare le capacità: intuitive e logiche

di analisi e sintesi di astrazione

espressive con arricchimento del lessico specifico.

FISICA Acquisire un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad un’adeguata

interpretazione della natura Acquisire consapevolezza del processo storico attraverso il quale si sono affermate ipotesi e

teorie. Sviluppare le capacità espressive con arricchimento del lessico tecnico - scientifico

Nuclei tematicifondamentali

MATEMATICA1°Anno - 1° quadrimestre

Insiemi numerici: N, Z, Q, R: operazioni, rappresentazione sulla retta, ordinamento. Monomi: operazioni.

Insiemi, Funzioni, Grafico della retta (*)

2° quadrimestre Polinomi: operazioni (eccetto divisione tra polinomi), prodotti notevoli.

Equazioni lineari intere.

Problemi risolubili con equazioni lineari Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma,

teorema,definizione. Il piano euclideo: relazioni tra rette; congruenza di figure; triangoli.Rette parallele e

parallelogrammi (*) Trasformazioni geometriche (*)

Statistica e probabilità (*)

(*) L’argomento può anche essere trattato nella classe successiva.

70

MATEMATICA2°Anno

1° quadrimestre

Sistemi di equazioni lineari in due incognite numerici Disequazioni lineari (**)

Sistemi di disequazioni lineari

Rette parallele,parallelogrammi (**) Equivalenza tra figure(cenni)

2° quadrimestre Calcolo con i numeri irrazionali

Teoremi di Euclide e di Pitagora Trasformazioni geometriche (**)

Similitudine e teorema di Talete.

Piano cartesiano Retta cartesiana

Problemi sulla retta Uso di software per la matematica

Problemi risolubili con disequazioni e con sistemi lineari

Statistica e probabilità (**)

(**) Nel caso l’argomento non sia stato già trattato nella prima classe

MATEMATICA3°Anno

1° quadrimestre

Equazioni di secondo grado intere

Sistemi di secondo grado

Piano cartesiano: parabola

2° quadrimestre

Divisione fra polinomi e scomposizione in fattori (casi semplici)

Equazioni di grado superiore al secondo (casi semplici), equazioni fratte (casi semplici),

Geometriaeuclidea: circonferenza.

Piano cartesiano: la circonferenza, ellisse (cenni), iperbole (cenni)

MATEMATICA4°Anno 1° quadrimestre

Funzioni (cenni)

Esponenziali e logaritmi.

71

Piano cartesiano:

o circonferenza,

o ellisse (cenni),

o iperbole (cenni).

2° quadrimestre

Goniometria.

Trigonometria: i triangoli rettangoli.

Geometria euclidea dello spazio (°).

Calcolo combinatorio, probabilità condizionata e composta e formula di Bayes (cenni)(°).

(°) Se le ore effettive di lezione ne permetteranno la trattazione

MATEMATICA5°Anno

1° quadrimestre

Funzioni.

Limiti di una funzione.

Continuità di una funzione.

2° quadrimestre

Derivate .

Studio di una funzione.

FISICA3°Anno

1° quadrimestre

Le grandezze scalari e vettoriali.

La misura.

La velocità.

L’accelerazione.

2° quadrimestre

I vettori.

I moti piani.

Le forze e i principi della dinamica.

L’equilibrio (°).

La quantità di moto e il momento angolare (°).

La gravitazione

(°) Se le ore effettive di lezione ne permetteranno la trattazione.

72

FISICA 4°Anno

1° quadrimestre

Lavoro ed energia (*).

Quantità di moto (*).

Fenomeni termici.

2° quadrimestre

Leggi dei gas e loro trasformazioni.

Principi della termodinamica.

Ottica geometrica e fenomeni ondulatori (°)

(*) Se non affrontato nel precedente anno scolastico, Se le ore effettive di lezione ne

permetteranno la trattazione.

FISICA 5°Anno

1° quadrimestre

Legge di Coulomb.

Campo elettrico.

Potenziale.

Leggi di Ohm.

2° quadrimestre

Campo magnetico e fenomeni magnetici fondamentali.

L’induzione elettromagnetica.

Cenni di fisica moderna.

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva (anche in vista della prova

interdisciplinare del primo biennio e delle prove comuni del secondo biennio)

MATEMATICA

Conoscere i nuclei tematici fondamentali della disciplina

Utilizzare consapevolmente le procedure e le tecniche di calcolo studiate in semplici esercizi

Saper dimostrare, opportunamente guidato, i teoremi studiati

Utilizzare il linguaggio specifico in modo adeguato

73

FISICA

Conoscere i nuclei tematici fondamentali della disciplina

Saper applicare le leggi studiate in semplici esercizi

Utilizzare il linguaggio specifico in modo adeguato

Contenuti minimi (per le prove di recupero degli studenti con sospensione di giudizio)

I docenti precisano che l’indicazione delle unità didattiche essenziali dovranno servire ad elencare le tematiche da affrontare nei corsi di recupero estivi. Si ribadisce tuttavia che nelle

verifiche di settembre gli alunni saranno valutati sul programma svolto dalla classe.

Matematica

1° anno: Insiemi numerici e le loro operazioni. Monomi, polinomi e prodotti notevoli (divisione

esclusa), equazioni lineari intere. Introduzione alla geometria razionale, i triangoli.

2° anno: Sistemi di equazioni lineari a due incognite, disequazioni lineari, rette parallele e

parallelogrammi, piano cartesiano: retta, statistica e probabilità.

3° anno: Scomposizioni di polinomi, Equazioni di 2° grado, piano cartesiano: la parabola, la

circonferenza.

4° anno: piano cartesiano: la circonferenza, logaritmi ed esponenziali, Goniometria,

Trigonometria (triangoli rettangoli).

Fisica

3° anno: Grandezze scalari e vettoriali. Moto rettilineo uniforme e moto uniformemente

accelerato. Moto circolare uniforme. Le forze e i principi della dinamica. La forza peso (Per ogni

argomento sono previsti semplici problemi applicativi).

4° anno: Lavoro ed energia, la quantità di moto, leggi dei gas perfetti, principi della

termodinamica (Per ogni argomento sono previsti semplici problemi applicativi).

74

Strumenti di verifica:

Colloquio

Prova strutturata e semistrutturata

Prove scritte tradizionali

Verifiche previste dall'Esame di Stato

Altro

I quadrimestre II quadrimestre

N° minimo prove scritte (matematica )

1

N° minimo prove orali matematica) 1

N° minimo prove orali (fisica) 2 N° minimo valutazioni (matematica)

3 N° minimo

valutazioni (fisica) 2

Qualora si ritenga necessario, alcune prove

orali di fisicasaranno sostituite con test

strutturati e/osemistrutturati o con prove

scritte

N° minimo prove scritte (matematica )

1

N° minimo prove orali matematica) 1

N° minimo prove orali (fisica) 2 N° minimo valutazioni (matematica)

3 N° minimo

valutazioni (fisica) 2

Qualora si ritenga necessario, alcune prove

oralidi fisica saranno sostituite con test

strutturati e/o semistrutturati o con prove

scritte

Griglie di valutazione

BIENNIO

Risultati delle verifiche Voto in /10

75

Conoscenze molto complete ed approfondite, con capacità di effettuare collegamenti. Esposizione fluida, sicura, con lessico ricco ed appropriato. Autonomia ed originalità nella risoluzione di problemi. Ottime capacità di analisi e sintesi .

10

Conoscenze complete e approfondite. Esposizione fluida e sicura, con lessico appropriato. Autonomia nella risoluzione di problemi. Adeguate capacità di analisi e sintesi

9

Conoscenze complete. Esposizione chiara e corretta con apprezzabile padronanza lessicale. Approccio corretto alla risoluzione di problemi. Capacità di analisi e sintesi, anche se parziali.

8

Conoscenze complete ma non molto approfondite. Esposizione chiara e corretta con apprezzabile padronanza lessicale. Approccio corretto, anche se non del tutto autonomo, alla risoluzione di problemi.

7

Conoscenza e comprensione corretta dei contenuti essenziali con qualche difficoltà nell'organizzazione delle informazioni. Esposizione chiara con accettabile correttezza lessicale. Applicazione autonoma e corretta delle conoscenze minime.

6

Superficialità nella conoscenza e nella comprensione degli elementi essenziali della disciplina. Esposizione stentata e non sempre appropriata. Errori non gravi in semplici applicazioni.

5

Conoscenze carenti e lacunose. Esposizione difficoltosa e frammentaria, lessico impreciso e inappropriato Errori nell'applicazione delle conoscenze minime. Analisi e sintesi parziali, scorrette e/o incoerenti.

4

Gravi difficoltà ad orientarsi nella disciplina, a cogliere il senso di un'informazione. Esposizione confusa, impropria, limitata.

3

Conoscenze nulle. Totale rifiuto della disciplina 1-2

Per alcune tipologie (risoluzione di esercizi, quesiti a scelta multipla, ecc) la valutazione

risulterà da un opportuno procedimento di elaborazione analitica, illustrato agli studenti

prima della prova

TRIENNIO

Risultati delle verifiche Voto in /10

Conoscenze molto complete ed approfondite, con collegamenti validi tra diversi settori della disciplina e/o di altre. Esposizione fluida, sicura, con lessico ricco ed appropriato. Autonomia ed originalità nella risoluzione di problemi complessi. Analisi molto approfondite; sintesi significative e ben strutturate; valide

10

76

rielaborazioni critiche dei contenuti.

Conoscenze complete, approfondite e ampliate. Esposizione fluida e sicura, con lessico ricco ed appropriato. Autonomia ed originalità nella risoluzione di problemi complessi. Analisi approfondite; sintesi significative e ben strutturate; rielaborazioni critiche dei contenuti.

9

Conoscenze complete con approfondimenti autonomi. Esposizione chiara e corretta con apprezzabile padronanza lessicale. Approccio corretto alla risoluzione di problemi complessi. Analisi e sintesi autonome e complete

8

Conoscenze complete ma non molto approfondite. Esposizione chiara e corretta con apprezzabile padronanza lessicale. Approccio corretto, anche se non del tutto autonomo, alla risoluzione di problemi complessi. Analisi e sintesi complete, ma con qualche incertezza.

7

Conoscenza e comprensione corretta dei contenuti essenziali con qualche difficoltà nell'organizzazione delle informazioni. Esposizione chiara con accettabile correttezza lessicale. Applicazione autonoma e corretta delle conoscenze minime.

6

Superficialità nella conoscenza e nella comprensione degli elementi essenziali della disciplina. Esposizione stentata e non sempre appropriata. Errori non gravi in semplici applicazioni. Analisi e sintesi parziali e/o imprecise

5

Conoscenze carenti e lacunose. Esposizione difficoltosa e frammentaria, lessico impreciso e inappropriato Errori nell'applicazione delle conoscenze minime. Analisi e sintesi parziali, scorrette e/o incoerenti.

4

Gravi difficoltà ad orientarsi nella disciplina, a cogliere il senso di un'informazione, ad applicare le conoscenze, a compiere analisi e sintesi. Esposizione confusa, impropria, limitata.

3

Conoscenze nulle. Totale rifiuto della disciplina 1-2

Per alcune tipologie (risoluzione di esercizi, quesiti a scelta multipla, ecc) la valutazione

risulterà da un opportuno procedimento di elaborazione analitica, illustrat agli studenti

prima della prova

Metodologia/tipologia delle lezioni

La didattica sarà organizzata in rapporto alle capacità, agli interessi e ai ritmi di apprendimento

degli studenti.

Al fine di raggiungere gli obiettivi formativi e disciplinari i docenti attiveranno le seguenti strategie:

indagine sulle conoscenze già acquisite e necessarie per sviluppare gli argomenti

oggetto del programma;

77

presentazione rigorosa degli argomenti e immediata applicazione degli stessi

inquadrandoli in ambito matematico e, quando possibile, in ambito interdisciplinare; verifica dell'acquisizione dei contenuti e delle metodologie di lavoro mediante esercizi ed

esempi applicativi; rielaborazione individuale degli argomenti mediante l'ausilio di testi e la risoluzione di

problemi

Verranno utilizzati i seguenti mezzi e strumenti di lavoro: lezioni frontali e interattive, lavori di gruppo,

uso dei software didattici,

testi e schede di lavoro, esercitazioni guidate.

78

Dipartimento di Religione

COORDINATORE:

PROF. AUGELLI

PROGRAMMAZIONE DI:

RELIGIONE

(Paul Gauguin, La visione dopo il sermone, 1888)

79

Programmazione A.S.2016-17. Commissione di Religione Finalità della disciplina L’insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all’esigenza di riconoscere nei percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del cattolicesimo hanno offerto e continuano a offrire al patrimonio storico del popolo italiano. Nel rispetto di tali indicazioni, derivanti dalla legislazione concordataria, l’Irc si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta formativa originale e oggettivamente fondata, offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene.

Programmazione e verifiche per assi culturali. L’Irc, partecipando allo sviluppo degli assi culturali, con la propria identità disciplinare, assume il profilo culturale, educativo e professionale dei licei. Le verifiche (in particolare del biennio) riguarderanno: la conoscenza del fenomeno religioso in generale, la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e la capacità di sviluppare una riflessione autonoma sulla complessità dell'esistenza umana nei suoi vari aspetti con particolare riferimento alle problematiche adolescenziali.

Programmazione annuale per nuclei tematici (scanditi per anno di corso)

Classe I/IV · Elementi di fenomenologia delle religioni; · elementi costitutivi della Sacra Scrittura; · ricerca del senso della vita alla luce della rivelazione. Classe II/V · Approccio all’ebraismo; · elementi dell’antico e del nuovo testamento; · elementi primari di storia del cristianesimo; · la figura del Cristo tra storia e fede - coscienza e libertà Classe III/I · Il nuovo testamento; · considerazione del problema dell’esistenza di Dio; · elementi interdisciplinari di storia del Cristianesimo; · valori laici e valori religiosi a confronto. Classe IV/II · Il processo di crescita e maturazione come assunzione di responsabilità nella libertà alla luce della proposta etica cristiana; · Elementi di antropologia cristiana. Classe V/III · Il rinnovamento della Chiesa nel Concilio Vaticano II; · La responsabilità etica dell’uomo e del cristiano nei confronti dell’ambiente naturale e sociale; · La morale sessuale; · Il rapporto tra cristianesimo ed eventi storici recenti.

80

Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva ( con riferimento agli assi culturali ) Conoscenze BIENNIO: l’alunno si confronta con le domande di senso e le proposte culturali ed

esistenziali offerte dalle varie religioni e in particolare dal cattolicesimo

TRIENNIO : l’alunno è sufficientemente in grado di elaborare criticamente e di confrontare

in modo interdisciplinare i contenuti acquisiti durante il corso degli studi

Competenze

BIENNIO : l’alunno riconosce il contributo della religione, e nello specifico di quella

cristianocattolica, alla formazione dell’uomo e allo sviluppo della cultura, anche in prospettiva interculturale; rispetta le diverse opzioni e tradizioni religiose e culturali.

TRIENNIO:

l’alunno interpreta la presenza della religione nella società contemporanea in un contesto di pluralismo culturale e religioso, nella prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio del diritto alla libertà religiosa; approfondisce le tematiche etiche significative per le scelte esistenziali

Metodologia/tipologia delle lezioni 1. Lezione frontale e partecipata 2.Utilizzo di sussidi multimediali ( aula attrezzata con internet e videoproiettore )

Strumenti di verifica 1.Colloquio 2.Questionario Tali strumenti saranno utilizzati nel biennio per la certificazione delle competenze.

Criteri di valutazione : Griglia: Non sufficiente:

non vi è interesse né partecipazione; spesso lo studente disturba. Sufficiente:

lo studente manifesta un interesse modesto associato a una partecipazione limitata. Buono:

l’alunno dimostra un certo interesse e partecipa in modo attivo, ma non costante. Distinto:

l’alunno segue con interesse e partecipa con regolarità. Ottimo:

l’alunno segue e partecipa con grande interesse; dimostra capacità critica, di rielaborazione personale e di approfondimento.

Proposte di progetti laboratori. Il dipartimento disciplinare di religione propone :

81

1. Potenziamento del gruppo di volontariato dell’Orazio aperto a tutti gli studenti, docenti e genitori (senza oneri per la scuola). 2. Possibilità di attivare il corso di autoconoscenza, concentrazione e tecniche meditative aperto agli studenti del biennio e del triennio con un contributo volontario degli alunni. Proposte per le attività di formazione da inserire nel piano triennale dell'offerta formativa

Il dipartimento propone un ciclo di incontri sul tema dello star bene a scuola. Programmazione di prove di verifica comuni su obbiettivi e contenuti condivisi per le classi seconde del primo biennio e prime e seconde del secondo biennio per tutte le discipline: scelta delle tipologie e ipotesi di prove multidisciplinari o interdisciplinari. Per il primo biennio si prevede una prova comune sui seguenti argomenti : il monoteismo, la storia della salvezza, la Pasqua tra ebraismo e cristianesimo, introduzione alla Bibbia. Per il secondo biennio il test si svolgerà solo nelle classi del quarto anno, ma sul programma di terzo e quarto anno sui seguenti argomenti: Agostino e/o Tommaso, riforma e controriforma, confessionalità e laicità.

83

Programmazione

FINALITA’ PER IL TRIENNIO CLASSICO E LINGUISTICO

acquisizione della consapevolezza dello svolgersi storico dei fenomeni artistici;

sviluppo di un atteggiamento consapevole e critico nei confronti del patrimonio artistico, fondamento dell’identità storica e culturale di un popolo;

sviluppo di un atteggiamento consapevole ed interessato, improntato al rispetto di sé, dei compagni del docente e dell’ambiente in cui si opera;

osservanza del patto educativo di corresponsabilità inserito nel PTOF

OBIETTIVI PER IL TRIENNIO CLASSICO E LINGUISTICO

acquisizione di un idoneo metodo di studio della disciplina

acquisizione, potenziamento e sviluppo delle capacità di decodificazione, analisi e comprensione dell’opera d’arte

acquisizione e potenziamento del linguaggio specifico della disciplina; acquisizione e potenziamento della capacità di operare collegamenti

o interdisciplinari

METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI

lezione frontale e dialogata

visite guidate e lezioni itineranti presso complessi storico-artistici, mostre ed esposizioni temporanee, in relazione con la programmazione annuale

ausilio di audiovisivi e strumenti multimediali, cataloghi, repertori fotografici e altri testi

specialistici, fotocopie lavori e approfondimenti individuali e/o di gruppo attivazione di progetti specifici inerenti alla disciplina.

MODALITA’ DI VERIFICA

prove orali

prove scritte (strutturate, semi-strutturate, aperte, questionari) simulazione della terza prova dell’Esame di Stato

risposte brevi su sollecitazione dei docenti interventi autonomi compiti a casa

altro

Quadrimestre: minimo n° 2 verifiche per ciascun quadrimestre.

84

RECUPERO

Laddove necessario il recupero sarà effettuato in itinere e/o attraverso sportelli didattici e/o

autonomamente dall’alunno.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Liceo classico e linguistico: III classe

Introduzione al linguaggio artistico.

Dall’arte egizia all’arte romanica

Liceo classico e linguistico: IV classe

Dall’arte gotica al Rinascimento maturo

Liceo classico e linguistico: ultimo anno

Dal Barocco al Novecento

CRITERI DI VALUTAZIONE

Rispetto delle regole previste dal Patto educativo di corresponsabilità dell’Istituto

acquisizione dei contenuti fondamentali della disciplina

competenze espressive e uso del lessico specifico della materia pertinenza, coerenza e completezza argomentative capacità di operare collegamenti interdisciplinari e contestualizzazioni storico-culturali

impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo assiduità nella frequenza

Si adotta la seguente griglia di valutazione con gli indicatori e i descrittori

Conoscenza ampia, articolata e approfondita dei contenuti che sono appresi e

rielaborati in modo autonomo e interdisciplinare. Decodificazione ed utilizzo, in modo

85

efficace e produttivo, dei linguaggi e delle simbologie specifiche. Ottime competenze

espressive e piena acquisizione del linguaggio specifico della disciplina. Partecipazione costante con atteggiamento critico e costruttivo (voto 10/9).

Buon livello conoscitivo e capacità di analisi e collegamento. Comprensione ed uso

corretto dei linguaggi e delle simbologie specifiche. Buone competenze espressive e buona acquisizione del linguaggio specifico della disciplina. Partecipazione attiva e costante, impegno assiduo nell’applicazione (voto 8/7).

Assimilazione degli aspetti principali degli argomenti trattati e capacità di esporli in

maniera adeguata e coerente, benché semplice, utilizzando il lessico specifico in modo

sostanzialmente corretto. Partecipazione e impegno costanti (voto 6).

Conoscenze parziali e superficiali, riferite ai contenuti essenziali e alle tematiche di base. Mediocre capacità nella decodificazione dei linguaggi specifici e solo per gli aspetti più

elementari. Partecipazione non sempre costante e impegno discontinuo (voto 5).

Scarsa e frammentaria conoscenza dei contenuti e delle tematiche di base. Mancanza di utilizzo corretto dei linguaggi specifici. Partecipazione discontinua e poco motivata (voto

4/3).

Assenza delle conoscenze specifiche della disciplina. Mancanza di partecipazione al dialogo educativo-didattico (2/1).

86

Dipartimento di Scienze Motorie COORDINATORE:

PROF.SSA NESSO

PROGRAMMAZIONE DI:

SCIENZE MOTORIE

Giochi olimpici nell’antica Grecia

87

EDUCAZIONE SPORTIVA

CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE

Regolamento degli sport Affrontati Organizzazione delle informazioni al

fine di produrre sequenze motorie

Applicare le conoscenze possedute

nella pratica di sport di squadra ed

individuali

Terminologia essenziale della

disciplina Comprendere le finalità delle

proposte didattiche Utilizzare e comprendere il lessico

specifico della disciplina

Tecnica e tattica individuale e di

squadra

Valutare la propria produzione

motoria e saper all'occorrenza

correggerla

Utilizzare i fondamentali gioco nelle

varie situazioni

Tattiche e schemi di sport di

squadra

Saper interpretare situazioni di

gioco anche complesse ed

organizzare risposte motorie

adeguate.

Applicare le conoscenze in modo

articolato al fine di realizzare

strategie di gioco

Principali gesti arbitrali e codice

arbitrale di uno sport a scelta

Interpretare e valutare situazioni di

gioco dall'esterno e saper prendere

decisioni in tempi brevi

Espletamento di compiti di giuria, di

organizzazione e di arbitraggio

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE

Informazioni fondamentali sulla

tutela della salute norme di

comportamento sulla prevenzione

degli infortuni

Organizzazione delle informazioni al

fine di adottare comportamenti

corretti

Gestire in modo autonomo la fase di

avviamento motorio in funzione

dell'attività scelta e del contesto;

usare adeguatamente le

attrezzature dell'ambiente nel quale

si lavora

88

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE INDICATORI E DESCRITTORI ADOTTATI VOTO

Impegno

Partecipazione

Miglioramento evidenziato rispetto al livello di

partenza

Applicazione delle regole e dei principi tecnici

Applica autonomamente i contenuti appresi in modo

efficace e personale. Partecipa con atteggiamento

propositivo e costruttivo. Comprende ed usa

correttamente il linguaggio specifico ed il codice

arbitrale

9/10

Esprime un buon livello conoscitivo delle tecniche e

della metodologia propria delle varie discipline

sportive. Partecipa assiduamente con disponibilità

ed interesse

7/8

Evidenzia una sufficiente conoscenza dei contenuti e

della terminologia, Se guidato partecipa in modo

produttivo all'attività di gruppo

6

Mostra conoscenze parziali riferite agli aspetti più

elementari della tecnica e della terminologia e non

sempre partecipa all'attività proposta

5

Non partecipa alle attività proposte, denota scarsa

conoscenza dei contenuti tecnici, della terminologia

specifica, dei regolamenti degli sport affrontati e

delle principali problematiche arbitrali

3/4

89

A.S.2016/2017

MATERIA: SCIENZE MOTORIE

PERIODO da SETTEMBRE a

GENNAIO

OBIETTIVI CONTENUTI MODALITA' DI

LAVORO

STRUMENTI TIPOLOGIA

VERIFICHE

TEMPI

- mobilità articolare esercizi per: esercizi a corpo libero: - tappetino osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- allungamento muscolare

articolazioni scapolo-omerale, coxo-femorale, del ginocchio, tibio-

tarsica, metacarpale, della colonna vertebrale

- individuali - bacchetta test flessibilità/busto

- a coppie - funicella

- stretching

- rielaborazione schemi motori

esercizi combinati arti sup. e inf., anche su piani

diversi

esercizi individuali a corpo libero e con piccoli

attrezzi

- palla osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- coordinazione - funicella test rapidità arti sup. e inf.

- andature - cerchio test lancio/ripresa pallina da tennis

- bacchetta

- over (mini ostacoli)

- tono muscolare esercizi per muscoli: - esercizi individuali - tappetino osservazione nella

situazione

tutto il

quadrimestre - forza - addominali - esercizi a coppie

(opposizione) - panchetta lancio palla medica kg 1

- dorsali - serie di ripetizioni con piccoli sovraccarichi

- palla medica kg 1

test/ addominali

- obliqui - manubri kg 1 e

kg 2

- arti superiori - circuit training - bastoni kg 1

- arti inferiori - spalliera

- resistenza - corsa attività prolungata nel tempo

controllo di tempi e pulsazioni

tutto il quadrimestre

- ordinativi test di Cooper

- percorsi corsa campestre

- socializzazione - giochi propedeutici esercizi in gruppo palloni di vario genere

osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- attività ludico-sportive

E' previsto un congruo numero di verifiche pratiche e orali per ogni quadrimestre.

Testo adottato: Movimento+Salute= Sport - B. Balboni - Ed. Il Capitello

90

TAVOLA DI

PROGRAMMAZIONE

A.S.2016/2017

MATERIA: SCIENZE

MOTORIE

PERIODO da

FEBBRAIO a GIUGNO

OBIETTIVI CONTENUTI MODALITA' DI

LAVORO

STRUMENTI TIPOLOGIA

VERIFICHE

TEMPI

FORZA esercizi per: circuit - training - tappetino osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

FORZA VELOCE - muscoli addominali ( circuito a stazioni di

lavoro, a

- panchetta

- arti superiori tempo ) - manubri kg 2

- arti inferiori - manubri kg 4

- bastoni kg 1

- funicella

VELOCITA' corsa veloce - percorsi - coni osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- staffette - ostacoli test navetta - palloni

- canestri

DESTREZZA - corsa - percorsi - grandi attrezzi osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- corsa veloce - circuiti - piccoli attrezzi test navetta - regolarità

SOCIALIZZAZIONE - pallavolo gioco tra squadre della stessa

palloni specifici per

osservazione nella situazione

tutto il quadrimestre

- pallamano classe l'attività

- pallacanestro

- pallatamburello

- pallapugno

- tennis-tavolo

- calcio a 5

- badminton - compiti di arbitraggio

COMPETITIVITA' tornei d'istituto ( ORAZIADI )

gioco tra squadre della classe

- campo da gioco

osservazione nella situazione

da novembre a giugno

gioco tra classi diverse - pallone

91

Programmazione B.E.S.

COORDINATORE:

PROF.SSA MIRRA

92

Parte Prima: interventi per alunni con disabilità

COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO

PREMESSA

1. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO

2. INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI BASE, PER IL

CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI

3. OBIETTIVI FORMATIVI DA RAGGIUNGERE

4. PERCORSI SCOLASTICI DELL’ALUNNO CON DISABILITÀ

5.METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

6. INDIVIDUAZIONE CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE

7. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA

8. OBIETTIVI FORMATIVI PER PROMUOVERE L’INCLUSIVITÀ

9. ATTIVITA’ E TEMPI

10. PROPOSTE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

11. PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE

APPENDICE

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SCHEDE DI OSSERVAZIONE DOS, C.d.C.

SCHEDA RILEVAZIONE B.E.S.

MODULI PDF,PEI,PDP (v. sezione modulistica sul sito e presso la segreteria didattica)

MODELLO REFAZIONE FINALE

Parte seconda : protocollo d’accoglienza per alunni con D.S.A.

- FINALITÀ

- NORMATIVA VIGENTE

- ISCRIZIONE

- PRIMA ACCOGLIENZA

- DETERMINAZIONE DELLA CLASSE

- INSERIMENTO NELLA CLASSE

- SUPPORTO AL CONSIGLIO DI CLASSE

- ACCORDO TRA I DOCENTI PER LA STESURA DEL P.D.P.

93

- STESURA FINALE E SOTTOSCIZIONE DEL DOCUMENTO

- VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DI ISTITUTO DEI RISULTATI DEI DIVERSI CASI DI DSA

INSERITI NELLE CLASSI

- PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA

- INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI STUDENTI CON DSA

AGLI ESAMI DI STATO

- MODELLI ALLEGATI:

Tabella di rilevazione iniziale

- Modello P.D.P.

- Modello relazione finale

COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO

Il Dipartimento di Sostegno è composto dai seguenti docenti specializzati

DOCENTI ORE E SEDE DI SERVIZIO CLASSI

Giovanna Mirra 18 via Spegazzini 5F, 4F

Sara Miccione 18 via Savinio 2D, 3Q

Francesca Pontecorvi 18 via Spegazzini 4E, 3E

Giuseppina Sapia 18 via Spegazzini 5E

Daniela Scarano 18 via Savinio, via Isola

Bella

3Q, 2I

Michela Troiani 18 via Spegazzini, via

Savinio

2E, 3G

………. 18 via Spegazzini, via

Savinio

5E, 3G

………. 18 via Spegazzini 4F, 2E

……….. 18 via Isola Bella , via

Savinio

1 I, 3Q

Referenti BES/DSA

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Massimo Bonciolini

COORDINATORE Prof.ssa Giovanna Mirra

94

DIPARTIMENTO

REFERENTE DISABILITÀ Prof.ssa Giuseppina Sapia

REFERENTE D.S.A. E

ALTRI B.E.S.

Prof.ssa Giovanna Ceci

PREMESSA

L’evolversi delle situazioni di difficoltà di alunni con Bisogni Educativi Speciali hanno richiesto

alla scuola di estendere il campo di intervento e di responsabilità a tutti gli alunni che

presentano una richiesta di speciale attenzione per diverse ragioni.La scuola è chiamata a

rispondere in modo adeguato ed articolato ad una pluralità di alunni che possono manifestare,

con continuità o per determinati periodi, difficoltà di apprendimento stabili o transitorie, rispetto

ai quali è necessario offrire un’adeguata e personalizzata risposta. Le forme di

personalizzazione vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli

apprendimenti, fino alla costruzione di una Programmazione Educativa Personalizzata (PEI) o

un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Le istituzioni scolastiche, secondo i principi sanciti dalla Costituzione ed alla luce della Legge

59/1997 e del D.P.R. 275/1999, promuovono il diritto allo studio, predispongono le condizioni e

realizzano le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli studenti. Il

concetto tradizionale di “disabilità”, focalizzato solamente sul deficit della persona, risulta ormai

superato. Infatti, sia la Convezione ONU per i diritti delle persone con disabilità, sia l’ICF–

International Classification of Functioning, Disability and Health(“Classificazione Internazionale

del Funzionamento, della Disabilità e della Salute”), concordano nel riconoscere la disabilità

come determinata dall’interazione tra il deficit di funzionamento della persona e il contesto

sociale (“modello sociale della disabilità”). La persona non va considerata soltanto dal punto di

vista “sanitario”, ma nella sua globalità e complessità,come insieme di potenzialità e risorse, la

cui espressione è fortemente condizionata dal contesto in cui vive e opera1.

La scuola, quindi, ha il compito di valorizzare le differenze di ognuno e facilitare la

partecipazione sociale e l’apprendimento, dal momento che l’obiettivo di qualità di ogni

istituzione è perseguire il miglior successivo formativo per il maggior numero di studenti ad essi

affidati.Se la scuola diventa accogliente ed inclusiva, tutto il contesto ne potrà trarrebeneficio

ed insieme si contribuirà a formare degli individui che hanno rispetto dell’altro e della sua

unicità, con la capacità di ascoltare e accogliere chi gli sta di fronte. Sarà raggiunto quindi il

grande e sempre più importante obiettivo della scuola oggi formare l’individuo e non solo

l’alunno.

1. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO

1 Cfr. Linee Guida per l’Integrazioneper l’Integrazione Scolastica degli Alunni con Disabilità,emanate con lo scopo di

migliorare il processo di integrazione degli alunni diversamente abili, pp. 8-9.

95

La scuola è come un prezioso mosaico. Ognuno di noi ne costituisce una tessera, unica nel

suo genere. Tutti insieme diamo forma al quadro.

Il gruppo dei docenti specializzati pone i seguenti obiettivi come fondamentali

nell’organizzazione del curricolo del dipartimento :

Realizzare la migliore integrazione possibile degli alunni diversamente abili all’interno

delle proprie classi, dell’Istituto e del territorio, attraverso la centralità dell’azione

educativo-didattica, la piena collaborazione dell’intera Istituzione scolastica e l’azione

sinergica con enti locali, ASL e famiglie;

Migliorare la qualità della vita dell’alunno con disabilità;

Incoraggiare scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici;

Promuovere, confrontare e condividere proposte e metodologie didattiche adeguate alle

diverse situazioni;

Proporre e condividere proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale;

Fornire ai Consigli di Classe strategie e orientamenti per una reale integrazione;

Stabilire obiettivi, tempi e metodologie comuni;

Sviluppare dinamiche laboratori ali cooperative e di esperienze comuni sul piano

metodologico-organizzativo;

Favorire la conoscenza della legislazione scolastica in materia di integrazione e curare l’ingresso dei nuovi alunni iscritti;

Attivare iniziative e progetti volti a migliorare la qualità del servizio nei confronti degli alunni diversamente abili per attuare una maggiore integrazione attraverso il coinvolgimento di alunni normodotati

Incoraggiare la stesura di progetti e la partecipazione a tirocini formativi o esperienze volte all’inserimento nel mondo del lavoro

Raccordo fra obiettivi formativi e disciplinari

2. INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI

BASE, PER IL CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI

Ogni alunno, secondo le proprie possibilità, deve poter esprimere le proprie qualità, in armonia

con il gruppo classe.Partendo da un’analisi attenta della normativa e dalla considerazione

che il percorso formativo dell’alunno debba svolgersi secondo una coerenza e una continuità

educativa forte e motivata, il Dipartimento individua le seguenti competenze comuni alle

discipline di base, pertanto l’alunno deve acquisire:

La capacità di analizzare qualitativamente e quantitativamente eventi e fenomeni a

partire dall’esperienza nei vari contesti di apprendimento.

La capacità di saper utilizzare i contenuti appresi, le abilità personali e di metodo, le

capacità evidenziate nello studio.

96

La capacità di sapersi orientare con una certa autonomia e responsabilità nell’approccio

e nell’elaborazione di compiti assegnati o nella prassi quotidiana del lavoro

scolastico,individuale e di gruppo.

La capacità di analizzare un problema riuscendo ad individuarne gli aspetti più

significativi.

La capacità di esaminare situazioni, fatti e fenomeni.

L’abitudine a valutare ed autovalutarsi con senso critico.

La capacità di registrare, ordinare e correlare dati.

La capacità di interpretare, descrivere e rappresentare ogni fenomeno osservato.

Saper applicare anche a livello personale il sistema delle regole di base.

Saper utilizzare la lingua straniera per operare confronti con le diverse realtà.

Saper produrre brevi e semplici testi in lingua straniera di tipologia diversa secondo

i diversicontesti.

Saper individuare la metodologia adeguata per la risoluzione di problemi nelle varie

discipline.

Saper analizzare dati e rielaborarli, con il supporto di strumenti di facilitazione

3. OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

La programmazione e gli interventi educativi e didattici saranno calibrati sulle capacità

cognitive individuali al fine di raggiungere, in base ai bisogni e alle reali capacità dei

singoli alunni, i seguenti obiettivi:

Obiettivi generali

Realizzare un buon grado di socializzazione e di integrazione all’interno del gruppo

classe, dell’Istituto e del territorio;

Miglioramento dell’asse relazionale con gli altri studenti, con i docenti e i non docenti;

Sviluppo dell’attitudine alla collaborazione e alla partecipazione alle attività;

Acquisizione di abilità di base, sia teorica che pratiche;

Sviluppo dell’autonomia personale e sociale;

Consolidamento e/o miglioramento delle abilità, delle conoscenze e delle competenze

raggiunte;

Accrescere l’autostima;

Potenziamento delle capacità d’attenzione, mnestiche e di concentrazione;

Migliorare l’autonomia operativa;

Promuovere la fiducia in sé;

Rispettare le regole della comunità scolastica e le norme civili di comportamento;

Rispettare le strutture scolastiche e l’ambiente;

Controllare l’emotività;

Sviluppare un’adeguata motivazione all’apprendimento;

Migliorare i tempi di ascolto e di applicazione allo studio

Obiettivi area umanistica

97

Migliorare le abilità di letto-scrittura;

Migliorare la comprensione e la produzione scritta e orale;

Arricchire il lessico.

Obiettivi area scientifica

Sviluppare e potenziare la capacità di associare, discriminare, seriare,

quantificare, ecc.;

Eseguire calcoli e operazioni;

Sviluppare abilità logico-matematiche e di problem solving;

Uso di calcolatrice e computer.

Obiettivi area linguistica

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo ;

Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;

Utilizzare e produrre testi multimediali. Obiettivi area psicomotoria

Imparare a gestire il proprio spazio;

Migliorare la motricità fine e grosso-motoria;

Acquisire e migliorare gli schemi, le abilità motorie di base e la coordinazione dinamica generale;

Acquisire la capacità di percepire il proprio corpo nel rapporto spazio Si favorirà l’apprendimento linguistico mediante la pratica della comunicazione in situazioni

concrete , stimolando continuamente a riferire le proprie esperienze quotidiane , i propri

pensieri e sentimenti . Si attiverà la funzione trasversale della lingua nell’apprendimento ,

esercitando le competenze linguistiche non esclusivamente nell’attività di lingua.

OBIETTIVI GENERALI DELLE DISCIPLINE

( riferite a tutte le discipline) Educativi

Saper applicare i principi della solidarietà civica partecipando e collaborando con i compagni

Saper applicare i principi della partecipazione democratica all'attività scolastica intervenendo in

tempi e modi opportuni, rispettando gli interventi dei compagni, dimostrando di saper gestire le

assemblee di classe verbalizzandone andamento e risultati

Saper applicare i principi della responsabilità civica rispettando i tempi nel lavoro, curando gli

strumenti di lavoro, rispettando la struttura della classe

Essere consapevole delle proprie abilità e riconoscere il sé operativo.

Interdisciplinari

Acquisizione di un adeguato ed autonomo metodo di studio

Comprensione e rielaborazione dei vari contenuti proposti

Sviluppo delle capacità logico-critiche

Partecipazione attenta e consapevole alle attività didattiche

Potenziamento delle capacità espressive specifiche

Acquisizione nell'accresciuta consapevolezza di sè, degli strumenti per orientarsi e

collocarsi all'interno della realtà scolastica, del proprio ambiente e in prospettiva nel

mondo del lavoro

98

Partecipazione attenta e consapevole a tutte le attività programmate nell’Offerta

formativa della scuola finalizzate al miglioramento e all’integrità della “persona alunno”

partendo dal concetto della "contitolarità"

Sviluppare la crescita del gruppo classe come persone attente alla complessità, aperte

al cambiamento, rispettose delle diversità, costruttive nelle relazioni sociali.

4. INDICAZIONI MINISTERIALI SUI PERCORSI SCOLASTICI DELL’ALUNNO CON

DISABILITÀ

I percorsiscolastici seguitidall’alunno diversamente abile possono essere di due tipi:

a) una programmazione globalmente riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai

programmi ministeriali;

b) una programmazione differenziata.

a) PRIMO PERCORSO: Programmazione riconducibile agli obiettivi minimi previsti dai

programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti (O.M. n. 90 del

21/05/2001, art. 15, comma 3).

Per gli studenti che seguono obiettivi riconducibili ai programmi ministeriali è possibile

prevedere:

un programma minimo con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;

un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti,

ricercando la medesima valenza formativa (D.L.vo 297/1994, art. 318).

Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove

che vengono effettuate in sede di esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che

verifichino il livello di preparazione raggiunto e le abilità sviluppate al termine del percorso di

studio.

Le prove equipollenti possono essere effettuate con l’ausilio di mezzi diversi o con

modalità diverse:

MEZZI DIVERSI: le prove possono essere, ad esempio, svolte con l’ausilio di

apparecchiature informatiche;

MODALITÀ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando

modalità diverse (ad esempio questionari a diversa tipologia di item: risposta

multipla, Vero/Falso, ecc.).

Gli alunni possono usufruire di tempi più lunghi nelle prove scritte (dell’O.M. n. 90 del

21/05/2001, art. 15, comma 9; D.Lvo n. 297/94, art. 318, comma 3).

Gli assistenti dell’autonomia e comunicazione possono essere presenti durante lo

svolgimento solo come “facilitatori” della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n. 170).

Gli alunni partecipano a pieno titolo agli esami di Stato e acquisiscono il titolo di studio.

b) SECONDO PERCORSO: Programmazione differenziata in vista di obiettivi didattici

formativi non riconducibili ai programmi ministeriali.

Questo percorso richiede necessariamente il consenso della famiglia (O.M. n. 90 del

21/05/2001, art. 15, comma 5). Il Consiglio di Classe, infatti, deve dare immediata

comunicazione per iscritto alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale

99

assenso. In caso di mancata risposta, si intende accettata dalla famiglia la valutazione

differenziata; in caso di diniego scritto, invece, l’alunno deve seguire la programmazione di

classe.

La programmazione differenziata consiste in un piano di lavoro personalizzato per

l’alunno, stilato sulla base del P.E.I. da ogni docente del Consiglio di Classe per ogni singola

materia.

5.METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

L’uso di metodologie di insegnamento individualizzato, che partano dalla considerazione della

peculiarità dell’individuo facendone una potenzialità da sfruttare piuttosto che un limite,

favoriscono sicuramente il processo di apprendimento.Differenti sono le metodologie utilizzabili

che di volta in volta devono essere calibrate sulle capacità del singolo allievo.Nella didattica

personalizzata molto importante è il modello d'apprendimento ipotizzato nella strategia del

Mastery Learning che evidenzia la possibilità di annullare le diversità iniziali presenti

negli studenti, attraverso un insegnamento individualizzato, che basandosi sulle

differenze compensi le lacune esistenti e attivi la costruzione di conoscenze e

competenze. Attuando la didattica metacognitiva si può,durante il processo didattico, far

comprendere il testo, comunicare e risolvere problemi enfatizzando il metodo di studio,

scegliendo e utilizzando tecniche attraverso le quali l'individuo comprende, ricorda,

applica, riassume, schematizza, sintetizza.In altre condizioni può essere utile l’uso della

didattica dell’errore che valorizza l’errore.Commettere errori non deve ingenerare umiliazione

ma bisogna saper trarre dagli errori commessi tutte le informazioni necessarie per realizzare il

vero apprendimento. In altre situazioni può essere più efficace l’uso di lezioni frontali, che

attraverso la modalità della didattica per concetti (ovvero enucleare per disciplina i concetti

fondanti ed organizzare una mappa concettuale) è funzionale allo studio delle discipline.

Si potranno privilegiare anche i seguenti approcci:

- Lezione dialogata;

- Lavori di gruppo e cooperative learning;

- Ricerche individuali e lavori di gruppo;

- Brain-storming problem solving;

- Visione di film tematici e di audiovisivi;

- L’apprendimento cooperativo;

- Il tutoring;

- L’apprendimento per scoperta;

- La suddivisione del tempo in tempi.

Qualunque metodologia si voglia utilizzare, soprattutto nella scuola di oggi, essa

presuppone indiscutibilmente l’uso di strumenti multimediali che permettono di migliorare la

comprensione e l'approfondimento degli argomenti trattati. L'utilizzo del computer e di

altre tecnologi, inoltre, consente di rispettare i diversi stili cognitivi degli allievi (visivo, oltre

che uditivo; iconico, ecc..) e favorisce, attraverso programmi didattici predisposti ad hoc,

la personalizzazione e l'individualizzazione dei percorsi.

100

6. INDIVIDUAZIONE CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE

La valutazione è un momento molto delicato sia per il docente sia per il discente.

Devenecessariamente rispecchiare la specificità di ogni alunno, il suo percorso didattico e

deve essere sempre considerata in riferimento ai processi formativi e non solo alle

performances dell’alunno2.

I tipi di valutazione utilizzatisono due: la “valutazione formativa” relativa al processo di

apprendimento e la “valutazione sommativa” relativa all’accertamento dei traguardi raggiunti.La

valutazione va effettuata in decimi e rapportata al P.E.I. che rappresenta il punto di riferimento

dell’attività educativa.Dovrà, quindi, tenere conto degli obiettivi prefissati, del livello di partenza,

dei ritmi di apprendimento, dell’ impegno e interesse mostrato, della partecipazione alle attività

educativo-didattiche, del lavoro svolto e soprattutto dei progressi fatti in base alle effettive

capacità dell’alunno, in relazione all’integrazione, all’acquisizione di autonomia e di

competenze sociali e cognitive.

E’ opportuno, in accordo con i docenti curricolari e in relazione ai singoli casi,individuare i

criteri di valutazione in base ai bisogni e agli obiettivi prefissati per il soggetto.

A tale scopo il P.E.I., affinché sia strumento concreto ed efficace di integrazione scolastica e

sociale, potrà subire modifiche anche in itinerein modo da essere più rispondente ad eventuali

bisogni ed emergenze rilevate.

Al fine di effettuare una valutazione esaustiva ed oggettiva è importante utilizzare una “griglia

di valutazione3” con degli indicatori precisi e in tre momenti dell’anno scolastico una “scheda di

osservazione4”:

all’inizio per valutare la situazione di partenza allo scopo di poter elaborare la

programmazione e i progetti didattici più idoneidell’anno scolastico;

alla fine del primo quadrimestre per verificare e valutare il raggiungimento degli

obiettivi e poter effettuare interventi adeguati, rapidi e puntuali;

alla conclusione dell’anno scolastico per verificare i progressi compiuti

7. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICHE

In base al percorso educativo-didattico seguito dall’alunno, è possibile predisporre le

seguenti tipologie di prove di verifica:

Prove coerenti con quelle predisposte per la classe o prove equipollenti, al fine di

accertare il raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati.

Prove differenziate, al fine di accertare il raggiungimento degli obiettivi individualizzati

prefissati

Le verifiche scritte ed orali necessarie alla valutazione dell’alunno diversamente abile sono in

numero di due per quadrimestre. Tali verifiche saranno effettuate durante lo svolgimento

delle attività.

8. OBIETTIVI PER PROMUOVERE L’INCLUSIVITA’

2 Cfr. Linee Guida per l’Integrazione…, p. 18. 3 Vedi Griglia di valutazione in Appendice

4 Vedi Scheda di osservazione in Appendice

101

Al fine di promuovere l’inclusività e garantire il raggiungimento degli obiettivi didattici degli

allievi diversamente abili i docenti di sostegno, attraverso la flessibilità delle strategie, la

programmazione di percorsi personalizzati e gli interventi mirati perseguiranno come finalità

principe lo sviluppo e il potenziamento delle capacità cognitive, affettive-relazionali e

l’acquisizione del maggior grado possibile di autonomia dell’alunno diversamente abile.

In tale prospettiva gli obiettivi perseguiti sono:

Permettere la crescita ed il consolidamento delle potenzialità della persona con

disabilità in termini di autonomia e di relazioni;

Orientare gli allievi rispetto alle opportunità offerte dal contesto di riferimento sia a livello

scolastico sia a livello professionale;

Valorizzare le differenze e incrementare gli apporti creativi

Sensibilizzare al rispetto dei ruoli e delle regole

Incoraggiare il senso di responsabilità, interesse e disponibilità verso gli altri

Far prevalere un’autorità promotrice anziché inibitoria

102

9. ATTIVITA’ E TEMPI

DOCUMENTAZIONE

PEI

Il PEI viene redatto in equipe su apposito modello predisposto dal dipartimento. I PEI formulati

per gli alunni diversamente abili possono essere di duetipi:

a) PEI per obiettivi minimi ma riconducibili totalmente ai programmi ministeriali

b) PEI con obiettivi didattici/educativi/formativi completamente differenziati

Per la tipologiac il percorso didattico sarà diverso da quello degli altri alunni e finalizzato

allo sviluppo delle potenzialità e all’acquisizione di alcune competenze necessarie per

migliorare l’autonomia sia personale che lavorativa. Al termine del percorso scolastico sarà

rilasciato un attestato di frequenza e la certificazione delle competenze acquisite.

PDF

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)èun documento conseguente alla diagnosi funzionale e

preliminare alla formulazione del Piano Educativo Individualizzato.In esso viene definita: la

situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire;mette in evidenza difficoltà

e potenzialità dell'alunno; viene redatto per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza

dal GLH Operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori -

(art. 4 DPR 22/4/1994).Il PDF è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici.

PDP

Il piano didattico personalizzato (PDP) viene redatto per alunni con Dsa (disturbo specifico

dell’apprendimento) e altri alunni con Bes. E’uncontratto tra famiglia, scuola e istituzioni

socio-sanitarie, per organizzare un percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli

strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico

degli studenti con Dsa. Firmato da tutto il consiglio di classe e dalla famiglia che ne riceverà

una copia, un’altra resta agli atti della scuola, il PDP viene redatto su modello predisposto dal

MIUR all’inizio di ogni anno scolastico, entro la fine del mese di novembre, per gli studenti

con già in atto un percorso, o su segnalazione della famiglia laddove si inizia un rapporto

nuovo con l’istituzione scolastica.

SCHEDE DI OSSERVAZIONEE GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Tutta la documentazione relativa a valutazione/certificazione di competenze/attestati è

disponibile le famiglie presso la segreteria didattica e anche on line. Per quanto riguarda la

valutazione, iniziale, intermedia e finale, degli apprendimenti degli alunni con disabilità viene

utilizzata un unico formato di scheda di osservazione e di griglia di valutazione. Le valutazioni

saranno riferite agli obiettivi indicati nel P.E.I. e indicheranno il livello raggiunto dall’alunno

nelle singole discipline/aree.

SCHEDA RILEVAZIONE BES

Al fine di redigere il PdP il coordinatore di classe, coadiuvato da tutti i docenti di classe che lo

sottoscrivono, raccoglie una serie di dati relativi all’alunno con Bes certificato oppure nel caso

di Bes, non ancora certificato, segnala il nuovo caso ed osserva l’allievo in classe al fine di

valutare le misure necessarie da adottare.

CERTIFICAZIONE COMPETENZE DI BASE PER CLASSI SECONDE

Per gli alunni con programmazione curricolare la certificazione delle competenze viene

compilata secondo l’apposito modulo come per tutti gli alunni. Per gli alunni con

103

programmazione differenziata, per i quali le competenze valutabili non sono riconducibili al

modello dato, il docente di sostegno predispone un modello personalizzato.

DOCUMENTO 15 MAGGIO

Il docente di sostegno è nominato dal Presidente di Commissione sulla base del documento

del 15 maggio e della relazione allegata sull’alunno con siadbilità (la relazione descrive

dettagliatamente le modalità di intervento adottate per l’alunno nel corso dell’anno da parte del

consiglio di classe, in coerenza con quanto previsto dal PEI), partecipa alla riunione

preliminare, svolge assistenza alle prove scritte e al colloquio, non partecipa alle operazioni di

valutazione.

TEMPI

SCADENZE

I PEI, compilati e firmati da docenti/operatori/familiari sono consegnati in segreteria didattica

entro il 30 novembre di ogni anno (salvo motivati ritardi) che provvederà a farli protocollare.

Ogni verbale degli incontri effettuati va inserito sia nel registro dei verbali della classe sia nel

fascicolo personale dell’alunno - per i nuovi iscritti e in caso di cambiamento della

programmazione alla stesura del PEI partecipa l’intero consiglio di classe come a norma di

legge salvo impossibilità da parte dell’UMEE ad effettuare incontri pomeridiani o per difficoltà

organizzative della scuola. Entro i termini di scadenza di presentazione della programmazione

di classe (mese di ottobre) i docenti curricolari dovranno indicare, per ogni disciplina, gli

obiettivi minimi per gli alunni con il sostegno che seguono la programmazione di classe.

Per gli alunni che usufruiscono della legge 104/92 si convocano entro il periodo ottobre-

novembre e marzo-aprile i GLH Operativi relativi al primo e secondo periodo dell’attività

scolastica per elaborare il Piano Educativo individualizzato e verificarne i risultati.

Nel mese di ottobre e di maggio si riunisce il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che si

occupa delle problematiche di tutti i BES ed elabora una proposta di Piano Annuale per

l’Inclusività( da redigere entro il mese di Giugno). A tale scopo è formato da tutte le risorse

specifiche presenti nella scuola (Dirigente scolastico, insegnanti di sostegno, referente

BES/DSA , coordinatori delle classi con alunni con BES, genitori, rappresentati ASL, AEC,

rappresentanza personale ATA).

10. PROPOSTE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Corsi di aggiornamento e formazione in materia di disabilità.

Corso di formazione e aggiornamento Dislessia amica.

Per l’anno scolastico 2016/2017 il nostro istituto aderirà al progetto nazionale “Dislessia Amica”

realizzato dalla Associazione Italiana Dislessia, con la Fondazione Tim e d’intesa con il MIUR.

11. PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE

Le attività proposte perseguono come finalità il miglioramento dell’integrazione scolastica degli

alunni con disabilità e degli alunni che presentano situazioni di ritardo e/o svantaggio, ma sono

rivolti anche agli alunni normodotati. L’esperienza della realizzazione del murales, lo scorso

anno, nella sede di Isola Bella è la dimostrazione di come in talimomenti si annullino le

difficoltà e diversità ed insieme si possano raggiungere risultati inaspettati, attraverso momenti

104

stimolanti in cui ci si esprime usando la propria creatività e si creanooccasioni di scambio, di

amicizia, di aggregazione.

I laboratori sono effettuati nel corso delle ore curriculari e compatibilmente coi tempi dettati

dalle normali attività scolastiche seguiti nell’esecuzione dagli AEC e supervisionati dai docenti.

1. Laboratorio di Informatica: “Il mio amico PC”.Il laboratorio si propone di far

conoscere all’alunno tutte le possibilità offerte dal computer. L’uso del computer, infatti,

consente di assumere un ruolo attivo nell’apprendimento (capacità di memorizzazione,

di interpretazione, di organizzazione delle informazioni), contribuendo alla crescita della

motivazione, dell’autostima e delle autonomie di base.

2. Laboratorio Storico-Scientifico: “Viaggio nel tempo”.Il laboratorio mira a far

acquisire all’alunno la consapevolezza del trascorrere del tempo e della ciclicità di alcuni

eventi.

3. Laboratorio Creativo: “Oggi l’artista sono io”.Il laboratorio intende avvicinare

l’alunno alle diverse espressioni d’arte e vuole stimolare la sua creatività

incoraggiandolo ad esprimersi attraverso le diverse tecniche artistiche . Inoltre mira a

promuovere atteggiamenti educativi corretti e responsabili sensibilizzando gli alunni alle

problematiche ambientali (come la raccolta differenziata dei rifiuti e il loro riciclo).

105

GRIGLIA DI VALUTAZIONE (Obiettivi minimie/o differenziati)

Indicatore Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo

Obiettivo non raggiunto e

problematiche

2/3 Mancata consegna, comportamento oppositivo

Obiettivo non raggiunto 4 Totalmente guidato e non collaborativo

Obiettivo raggiunto in parte 5 Guidato

Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Parzialmente guidato

Obiettivo raggiunto in modo

soddisfacente

7 In autonomia

Obiettivo pienamente raggiunto 8/9 In autonomia, con sicurezza e con ruolo attivo

Obiettivo pienamente raggiunto 10 In autonomia, con sicurezza e con ruolo

propositivo

SCHEDA DI OSSERVAZIONE

Cognome Nome Classe Sezione. a. s.

P.E.I. (tipo*)

Globalmente riconducibile ai

programmi ministeriali

Iniziale 1° Quadr . Finale

Differenziato (O.M. 90/01 art. 15)

RILEVAZIONI

ATTENZIONE

106

E' capace di concentrazione

prolungata; coglie gli aspetti

importanti di un argomento

Iniziale 1° Quadr Finale

Ha buone capacità di attenzione;

segue quasi sempre

Ha capacità di attenzione limitate

a certuni argomenti

Si concentra raramente; talvolta la

sua attenzione divaga

Non è quasi mai attento; si

concentra solo se espressamente

richiamato

RESPONSABILIZZAZIONE

Accetta di buon grado la

responsabilità e sa prendere

l’iniziativa con entusiasmo

Iniziale 1° Quadr Finale

Dimostra senso di responsabilità

personale ed assume

spontaneamente l’iniziativa

Accetta la responsabilità, ma

assume l’iniziativa solo se

sollecitato

Evita la responsabilità e dimostra

una limitata accettazione di

qualsiasi ruolo

Rifiuta la responsabilità e assume

raramente iniziative

IMPEGNO

Svolge le attività proposte con

completezza; propone talora

soluzioni personali

Iniziale 1° Quadr Finale

Esegue il lavoro diligentemente

107

Porta a termine il lavoro scolastico

senza bisogno di essere stimolato

Raramente conclude il lavoro;

deve essere sollecitato

Non conclude mai i lavori assegnati

se non con sollecitazioni ed aiuti

costanti

COLLABORAZIONE

Collabora attivamente nel pieno

rispetto delle regole e in piena

autonomia

Iniziale 1° Quadr Finale

Collabora bene senza bisogno di

particolari stimolazioni

Collabora nel rispetto delle regole

Collabora saltuariamente;

interviene talvolta senza rispettare

le regole

Non sa controllare i propri

comportamenti e talora è fonte di

disturbo

ORGANIZZAZIONE

E' bene organizzato; porta a

termine il lavoro con cura e

precisione

Iniziale 1° Quadr Finale

Pianifica e porta a termine il lavoro

assegnato

E’ sufficientemente accurato nel

lavoro scolastico

A volte é disorganizzato nel modo

di lavorare; impreciso e poco

accurato

E' disorganizzato e dispersivo nel

lavoro scolastico; ha bisogno di

essere guidato

METODO DI STUDIO

Sa organizzare e rispettare impegni

e scadenze scolastiche

Iniziale 1° Quadr Finale

108

Pianifica i vari compiti scolastici

secondo un suo metodo

Comprende il senso della

pianificazione dei compiti

scolastici; non sempre riesce a

tradurlo

Conosce superficialmente il

concetto di pianificazione del

lavoro scolastico; nonci riesce

Non sa rispettare gli impegni

CAPACITA’

Collega e confronta i contenuti;

esprime considerazioni personali

Iniziale 1° Quadr Finale

Esprime considerazioni sui

contenuti dell'apprendimento

Esprime il semplice contenuto

dell'apprendimento senza alcuna

considerazione personale

Non sa esprimere i contenuti

dell'apprendimento, se non in modo

frammentario

SOCIALIZZAZIONE

Ricercato dagli altri; il suo

comportamento non è mai

socialmentescorretto

Iniziale 1° Quadr Finale

Raramente il suo comportamento è

socialmente inappropriato

Gradito agli altri, solo

occasionalmente ha un

comportamento scorretto

Tollerato dagli altri; talvolta offende

i sentimenti altrui

Non sempre accettato dagli altri;

spesso offende i sentimenti altrui

109

* P.E.I . con obiettivi minimi globalmente riconducibili ai programmi ministeriali (O.M. 90/01.

Artt. 13- 14)

* P.E.I . differenziato (O.M. 90/01. Art. 15

SCHEDA DI OSSERVAZIONE INIZIALEPER IL CONSIGLIO DI CLASSE

Scheda dati per allievi diversamente abili per valutarne le conoscenze in riferimento alla

definizione del P.E.I.*

Cognome Nome Classe Sezione. a. s.

Prerequisiti

Totalmente

assenti

Parzialmente

assenti

Conoscitiva con

lievi lacune

Ben

padroneggianti

Comportamento

in classe

Provocatorio Distratto Buono con

assenze

Buono

Rapporto con i

Compagni

Indifferenza Accettazione Antipatia Simpatia

Rapporto con

gli adulti

Lavora solo

se aiutato

Accetta di

essere aiutato

Ricerca l’aiuto Collabora

Comprensione

autonoma

della lezione

Assente Minima Parziale Normale

110

frontale

Autonomia di

Lavoro nei

Laboratori

Necessita

della presenza

costante

dell’adulto

Non crea

pericolo, ma

non produce

nulla

Segue

autonomamente,

ma con scarso

risultato

E’ autonomo

Autostima

Totalmente

assente

Parzialmente

assente

Adeguata Molto

adeguata

Partecipazione

al dialogo

educativo

Totalmente

assente

Parzialmente

assente

Adeguato Molto

adeguata

Consapevolezza

delle proprie

difficoltà e punti

di forza

Totalmente

assente

Parzialmente

assente

Adeguata Molto

adeguata

Regolarità

frequenza

scolastica

Assente Minima Parziale Normale

Rispetto

degli

impegni

Totalmente

assente

Parzialmente

assente

Adeguato Molto

adeguato

Accettazione

consapevole

Totalmente

assente

Parzialmente

assente

Adeguata Molto

adeguata

P.E.I . con obiettivi minimi globalmente riconducibili ai programmi ministeriali (O.M. 90/01. Artt. 13- 14)

* P.E.I . differenziato (O.M. 90/01. Art. 15

111

112

SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) a. s. ___________

Il consiglio della classe______sez._____, ai sensi e per gli effetti della direttiva ministeriale del

27/12/2012 e della CM n. 8/2013, poiché sussistono le condizioni ivi previste “elementi oggettivi (es.

una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero ben fondate considerazioni

psicopedagogiche e didattiche”, rileva la presenza dei seguenti alunni con bisogno educativo speciale:

ALUNNI CON DIAGNOSI

COGNOME NOME o DSA

o ADHD/DOP

o DSL (Disturbo specifico del linguaggio)

o BORDER LINE COGNITIVO

o DISTURBO SPECIFICO EVOLUTIVO

ALUNNI PRIVI DI DIAGNOSI

COGNOME NOME o DSA in attesa di certificazione

o DISAGIO SOCIO-ECONOMICO

o DSL (Disturbo specifico del

linguaggio), DISTURBI

EVOLUTIVI SPECIFICI

o SVANTAGGIO LINGUISTICO-

CULTURALE

o A.D.H.D. (Dist. di att. e iperat.);

FIL (Funz. Intellettivo limite

o ALUNNI STRANIERI NON

ALFABETIZZATI

o ALUNNO ADOTTATO

EVENTUALI TERAPIE SEGUITE DA QUANTO TEMPO

L ogopedia

Psicomotricità

Psicoterapia

Altro: ………………………………………………….

113

NOTIZIE RELATIVE AL CURRICULUM SCOLASTICO (ripetenze - insufficienze in alcune materie - raggiungimento solo degli obiettivi minimi, …)

SCHEDA RILEVAZIONE DIFFICOLTA’ INCONTRATE

Cognome

Nome Anno scolastico Classe e Sez. Data

Sfera Relazionale (Area Comportamentale)

o Mostra incapacità di autocontrollo o Mostra scarsa motivazione o Parla in continuazione o Ha difficoltà di relazione con gli insegnanti o Ha reazioni violente con i compagni o Dimostra opposizione ai richiami o Tendenza a mentire e trasgredire alle

regole o Compie gesti di autolesionismo

Sfera dello sviluppo (Area Cognitiva)

o Balbetta/Tic o Ha difficoltà di comprensione verbale o Ha difficoltà nella ricezione/decifrazione di

informazioni scritte o Ha difficoltà di calcolo o Ha difficoltà di apprendimento o Ha difficoltà di concentrazione o Ha difficoltà a memorizzare o Ha difficoltà logiche o Necessita di tempi più lunghi

Sfera dello sviluppo (Area Emozionale)

o Ha difficoltà ad esprimersi di fronte al gruppo

o Lamenta malesseri fisici di varia natura o Attribuisce i propri insuccessi o successi a

cause esterne o Ha scarsa autostima o Rinuncia di fronte all’impegno, alle prime

difficoltà o Non comunica sentimenti, emozioni,

desideri, bisogni o Tende a biasimarsi o a colpevolizzarsi o Ha improvvisi cambiamenti dell’umore

Sfera Sociale

o Ha una frequenza scolastica irregolare o Mostra poca cura di sé o Mostra Disagio da ricondurre all’ambiente

familiare o La famiglia ha difficoltà socio-economiche o Alunno è seguito dai Servizi Sociali o Vive in una famiglia adottiva

114

Data FIRMA

Per gli insegnanti del CdC

Il coordinatore

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

ALUNNO:

CLASSE:

ANNO SCOLASTICO:

115

116

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

(breve descrizione del contesto con particolare riferimento all’accoglienza dell’alunno diversamente abile).

2. PIANO DI STUDI DELLA CLASSE E DOCENTI ASSEGNATI

DISCIPLINA N° ORE

SETTIMANALI DOCENTE

3. RISORSE UMANE A SOSTEGNO DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, IN AGGIUNTA AI DOCENTI DISCIPLINARI ASSEGNATI ALLA CLASSE

Docente di sostegno: n. ore settimanali ____

Personale educativo assistenziale: n. ore settimanali ____

Altre figure mediatrici (volontario, Tutor; ecc..): n. ore settimanali ____

117

5. PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO E ANAMNESI FAMILIARE

4. ORARIO SETTIMANALE DOCENTI DI SOSTEGNO E ASSISTENTI

ATTIVITA’ SOSTEGNO PROF.

DOCENTE

Classe

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

8.00

9.00 1°

9.00 10.00

10.00 10.55

11.05 12.00

12.00

12.50 5°

13.35

14.30 6°

14.30 15.25

15.25 16.20

ASSISTENTE

118

DIAGNOSI TECNICO-SINTETICA: ____________________________ 6. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA RISPETTO ALLE AREE FUNZIONALI (descrivere come funziona l’allievo/a in riferimento alle singole specificazioni dell’area secondo quanto emerge dalle osservazioni sistematiche dei docenti, dalla documentazione medica e didattica disponibile, dai colloqui con la famiglia). AREE COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA:

AREA AFFETTIVO RELAZIONALE:

AREA LINGUISTICO ESPRESSIVA:

AREA SENSORIALE

AREA MOTORIO PRASSICA

AREA DELL’AUTONOMIA

Altre osservazioni:

119

120

7. MODALITÀ’ E CRITERI D’INTERVENTO

8. METODOLOGIA – STRUMENTI:

9. VERIFICHE - VALUTAZIONE

121

Verifiche uguali alla classe

Verifiche equipollenti

Verifiche differenziate

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI:

.

(fa seguito la programmazione didattica per materie) IL CONSIGLIO DI CLASSE Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________

122

Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ____________________________________ Prof. ___________________________________ LO SPECIALISTA Dott. ____________________________________ I GENITORI Sig. _____________________________________ Sig.ra _____________________________________

INTEGRAZIONE / MODIFICHE IN ITINERE AL P.E.I. (inserire le parti del P.E.I. che si intendono modificare e / o integrare)

IL CONSIGLIO DI CLASSE LO SPECIALISTA ______________________________________ ___________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ I GENITORI ______________________________________ ___________________________________ ______________________________________ ___________________________________

123

______________________________________

Relazione finale per alunno con disabilità

ANNO SCOLASTICO:

ALUNNO:

CLASSE: 1. PRESENTAZIONE ALUNNO: SITUAZIONE ANAGRAFICA E FAMILIARE (indicare se è in età regolare, se la famiglia ha

collaborato con la scuola e come ha collaborato, se la famiglia ha rapporti con l’ A.O.V.V., con i servizi sociali, se si sono registrati problemi o forme di disagio, ecc…)

DIAGNOSI CLINICA CON INDICAZIONE DEL REFERENTE A.O.V.V. (riportare eventuali

incontri con gli specialisti A.O.V.V.e riferire sinteticamente gli esiti degli stessi)

- ATTIVITA’ SVOLTA

a) Percorso didattico seguito (ore di lezione effettivamente svolte dall’alunno sul totale

svolto dal docente per ciascuna disciplina nel corso dell’anno)

124

Materie Durata oraria complessiva

- Ha svolto le seguenti attività integrative (stage, terza area, attività di laboratorio, percorsi

integrativi di formazione professionale e/o agenzie formative. Di ogni attività citare l’ente/istituzione o azienda, il periodo e la durata complessiva).

- RAPPORTI CON I COLLEGHI 3.1 Nel Consiglio di classe

Programmazione comune all’inizio dell’anno (definizione della tipologia del percorso didattico-

educativo e delle modalità di intervento)

- ATTUAZIONE DEL P.E.I. (I contenuti del P.E.I. sono stati svolti per intero? Se non sono stati svolti per

intero, indicare quali argomenti non sono stati trattati e per quali motivi)

125

126

- METODI, STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI

- VERIFICA E VALUTAZIONE

6.1 Rilevazione dei progressi in ambito educativo e didattico (partecipazione, acquisizione dei contenuti e livelli di competenza raggiunti in riferimento agli obiettivi fissati nel P.E.I.)

6.2 Tipologie delle prove di verifica e modalità di svolgimento

- SUGGERIMENTI E PROPOSTE (attenzioni particolari nei confronti dell’alunno e dei suoi genitori,

interventi da evitare, aspetti dello sviluppo da sostenere particolarmente, ecc…)

127

- ESITO FINALE SCRUTINIO (ammissione/ non ammissione alla classe successiva, sospensione del giudizio)

Roma,

I docenti del Consiglio di Classe

128

129

PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON D.S.A.

FINALITA’

Questo documento indica i punti essenziali per l’accoglienza di Istituto e l’inserimento ottimale

degli alunni che presentano Disturbi Specifici di Apprendimento. La personalizzazione

dell’apprendimento indica l’uso di strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente

una propria forma di eccellenza cognitiva ed operativa, attraverso possibilità elettive di

coltivare le proprie potenzialità intellettive (capacità spiccata rispetto ad altre/punto di forza).

Con il termine DSA si comprende un gruppo eterogeneo di problematiche che vanno dalla

difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, lettura,

scrittura, calcolo, organizzazione dello spazio, in una situazione in cui, nella maggior parte dei

casi, il livello scolastico e le capacità sensoriali sono adeguati all’età.

Tuttavia, qualsiasi sia l’eziologia dei Disturbi Specifici d’Apprendimento, la scuola deve

focalizzare la propria attenzione sulle conseguenze che essi apportano nella vita dei ragazzi

che ne sono affetti. Nello sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltà

connesse ai DSA si riflettono prioritariamente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle

competenze ma, quando non sono adeguatamente riconosciute, considerate e trattate in

ambito scolastico, causano anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità,

dell’autostima, delle relazioni con i coetanei.

E’ importante identificare quegli adattamenti che siano fattibili da portare a termine dagli

insegnanti nell’ambito scolastico. Il Protocollo, secondo quanto stabilito dalle Nuove norme in

materia di disturbi specifici di apprendimento (testo del DDL approvato in sede deliberante

dalla Commissione Cultura del Senato il 19/05/2009 e DPR 122 del 22/06/2009, art. 10

“valutazione degli alunni con DSA) e , tenuto conto della nuova legge sui disturbi specifici di

apprendimento (Legge 8 ottobre 2010 n. 170), è volto nei soggetti DSA a: garantire il diritto

all'istruzione e i necessari supporti agli alunni; favorire il successo scolastico e prevenire

blocchi nell'apprendimento, agevolando la piena integrazione sociale e culturale; ridurre i

disagi formativi ed emozionali; assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle

potenzialità; adottare forme di verifica e di valutazione adeguate; sensibilizzare e preparare

gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA.

Tale protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato

periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI DSA

Il presente protocollo è stato stilato tenendo conto della normativa vigente di cui si elencano di

seguito i riferimenti:

- DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni

Scolastiche” - Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR

26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia” - Nota MIUR 1.03.2005 prot. 1787 - OM n°

26 del 15.03.2007 “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli

esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole

130

statali e non statali. Anno scolastico 2006/2007” - CM 10.05.2007, prot. 4674 - CM n° 28 del

15.03.2007 “Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e

paritarie per l’anno scolastico 2006-2007” - Nota MPI 4600 del 10 maggio 2007 “Circolare n. 28

del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole

statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 – precisazioni” - Nota MPI 4674 del 10

maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative” - Indicazioni per il curricolo

per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione. D.M. 31/07/2007 - C.M. n 50 -

maggio 2009 Anno scolastico 2008/2009 – Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 Esami di

Stato per gli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento. - Legge 169/2008

conversione DL 137/08 Art. 3 co. 5 sulla valutazione dei DSA - DPR N. 122 del 2009 – ART.10

– Regolamento sulla Valutazione - Legge Regionale n. 4 del 2 febbraio 2010 “Disposizione in

favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento” - Legge 8 ottobre 2010 n. 170

Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Circolare

Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013- Decreto Ministeriale sull’individuazione precoce degli alunni

con DSA del 19 marzo 2013- Nota Ministeriale n. 2563 del 22 novembre 2013 Alunni con

Bisogni educativi speciali.

FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

1. Iscrizione e acquisizione della segnalazione specialistica.

2. Prima accoglienza e colloquio preliminare dei genitori alunni affetti da DSA con il Dirigente

Scolastico, il referente DSA per la raccolta delle informazioni.

3. Determinazione della classe e presentazione del caso al consiglio di classe.

4. Inserimento in classe.

5. Supporto al Consiglio di Classe.

6. Accordo tra i docenti per la predisposizione del piano didattico personalizzato (nel CdC di

settembre/ottobre).

7. Stesura finale e sottoscrizione del documento (docenti e genitori dello studente).

8. Valutazione intermedia e finale di istituto dei risultati dei diversi casi di DSA inseriti nelle

classi.

9. Procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà di apprendimento.

1. ISCRIZIONE. Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, alunno, famiglia, segreteria

studenti, referente DSA.

Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi

dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo.

1. Cosa consegnare/chiedere • Modulo d’iscrizione con apposito rinvio alla documentazione

allegata • Certificazione e/o diagnosi di un medico specialista (Neurologo, Neuropsichiatra

infantile, Psichiatra) per i DSA. L’assistente amministrativo che si occupa delle iscrizioni deve

verificare la presenza di certificazione medica all’interno dei moduli e comunicare al Dirigente

131

Scolastico e al referente DSA eventuali segnalazioni provenienti da ordini di scuola inferiori o

di pari grado; in tal caso i Dirigenti Scolastici di competenza concorderanno interventi comuni

per garantire una comunicazione efficiente ed una continuità didattica efficace. Chiunque

erroneamente riceva una diagnosi di DSA è tenuto a consegnarla al Dirigente Scolastico o al

referente DSA. Il Dirigente Scolastico ed il referente DSA accertano che la certificazione

specialistica indichi: tipologia di disturbo/i (dislessia, discalculia etc), livelli di gravità, indicazioni

dello specialista sulle ricadute che compromettono l’apprendimento e il rendimento scolastico

dello studente; acquisisce altresì, se presenti, eventuali allegati con osservazioni didattico -

educative della scuola di provenienza e stabiliscono una data per un colloquio con la famiglia

ed eventualmente con l’allievo.

2. PRIMA ACCOGLIENZA. Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, referente DSA,

famiglia.

Il Dirigente Scolastico o il referente DSA effettuano un colloquio con i genitori ed

eventualmente con l’allievo, se possibile, sin dal momento della pre-iscrizione.

Obiettivi del colloquio con i genitori: dare informazioni sulle figure di riferimento e le modalità

didattiche per i DSA presenti nella scuola; raccogliere informazioni sulla storia personale e

scolastica dell’alunno; se possibile chiedere informazioni sui cicli scolastici precedenti e sulle

figure di riferimento delle scuole di provenienza per poter creare un ponte tra i due cicli e non

disperdere le informazioni;

Obiettivi del colloquio con l’allievo: rilevare la consapevolezza del disturbo e/o patologia e il

livello di autostima; accettazione o rifiuto a rendere manifesto il disturbo e/o patologia;

disponibilità all’utilizzo degli strumenti compensativi. Durante il colloquio con i genitori sarà

compito degli insegnanti rendere esplicito ciò che la scuola propone per gli studenti affetti da

DSA, la relativa normativa attualmente in vigore e la compilazione del piano didattico

personalizzato.

3. DETERMINAZIONE DELLA CLASSE. Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico,

commissione composizione classi, referente DSA.

In caso di iscrizione di alunno con DSA alla classe prima il Dirigente scolastico con il Gruppo di

lavoro formazioni classi inserirà gli alunni nelle classi/sezione tenendo presenti i seguenti

criteri: vista la documentazione prodotta dalla famiglia, sentirà il parere degli specialisti;

quando è possibile si inseriranno nel gruppo classe non meno di due studenti certificati DSA.

In caso di inserimento successivo (ad anno scolastico iniziato o in anni successivi al primo) la

scelta della sezione in cui iscrivere l’alunno con Disturbo di Apprendimento sarà di competenza

del Dirigente Scolastico, visti i criteri deliberati dal Collegio Docenti.

Dal biennio al triennio il passaggio di informazioni avverrà tramite un passaggio diretto di

informazioni tra coordinatori.

A settembre il Dirigente Scolastico comunicherà il nuovo inserimento all’insegnante

coordinatore e a tutto il CdC della classe coinvolta. Durante il primo CdC verrà esaminata la

cartella di ogni studente DSA e definite le azioni dispensative e le attività compensative.

132

E’ opportuno che, prima del CdC di inizio anno (settembre/ottobre) o a certificazione acquisita

in seguito ad esso, prima di convocare il CdC, il coordinatore incontri la famiglia dello studente

per conoscenza preliminare (può essere richiesta la presenza del Dirigente Scolastico o

referente DSA).

4. INSERIMENTO IN CLASSE. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe, referente DSA,

componenti CdC

Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA ed il coordinatore

di classe devono preparare il Consiglio di Classe sull’argomento: 1. fornendo adeguate

informazioni sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento e/o la patologia specifica; 2. fornendo ai

docenti materiale didattico formativo adeguato; 3. presentando le eventuali strategie didattiche

alternative e/o compensative e relativi strumenti. Il coordinatore in sede del primo consiglio di

classe (settembre/ottobre) mette a conoscenza l’intero CdC del caso, raccoglie le eventuali

osservazioni di tutti i componenti al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA)

una bozza di PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)

5. SUPPORTO AL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di Classe nella definizione delle strategie da adottare nei confronti di un alunno con

DSA può chiedere il supporto: del Dirigente Scolastico della scuola, del referente DSA della

scuola, degli Enti territoriali preposti.

6. ACCORDO TRA I DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PDP. Soggetti coinvolti:

coordinatore di classe, componenti CdC

In occasione del 2° CdC (Ottobre/Novembre) lo stesso acquisisce ed eventualmente integra il

PDP, che quindi viene approvato; tale documento costituirà un allegato RISERVATO della

programmazione di classe.

Il PDP deve contenere e sviluppare i seguenti punti: descrizione del profilo didattico/cognitivo

dello studente con allegata certificazione redatta dallo specialista; strategie per lo studio –

strumenti utilizzati strategie metodologiche e didattiche adottate strumenti compensativi

criteri e modalità di verifica e valutazione assegnazione dei compiti a casa e rapporti con la

famiglia.

Ogni docente dovrà allegare alla propria programmazione, una specifica programmazione

delle azioni dispensative e attività compensative che utilizzerà nel corso dell’anno scolastico.

Al termine di ogni quadrimestre il CdC verificherà la situazione didattica degli studenti DSA,

fissando un punto all’OdG dei CdC riuniti in sede di scrutinio.

7. STESURA FINALE E SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO. Soggetti coinvolti:

componenti CdC, famiglia

Il PDP, una volta redatto, deve essere consegnato alle famiglie, anche per consentire

l’attivazione di indispensabili sinergie tra l’azione della scuola, l’azione della famiglia, l’azione

133

dell’allievo. Nella progettazione del PDP dovranno essere indicate le modalità di accordo tra i

docenti e la famiglia.

In particolare andranno considerati i seguenti elementi: assegnazione dei compiti a casa e

modalità su come vengono assegnati (con fotocopie, con nastri registrati, ...) quantità di

compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno molta più fatica

degli altri occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni apprendimento) scadenze con cui

i compiti vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi. modalità di esecuzione

e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere realizzato (uso di strumenti

informatici, presentazioni di contenuti appresi con mappe, PowerPoint …).

Pertanto il coordinatore di classe incontra nella seconda parte del CdC (se aperto alla

componente genitori e studenti) o attraverso colloqui i genitori e lo studente per illustrare la

proposta di PDP del CdC, e viene richiesta alle due componenti famiglia e studente la sua

condivisione per mezzo di firma di accettazione da parte dei genitori.

8. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DI ISTITUTO DEI RISULTATI DEI DIVERSI CASI

DI DSA INSERITI NELLE CLASSI. Soggetti coinvolti: componenti CdC, referente DSA

Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi, della

situazione globale e delle azioni attivate per il sostegno all’apprendimento degli studenti con

disturbi di apprendimento. Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento

debitamente certificate per la prima volta viene dettata una disciplina organica, con la quale si

prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure

dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle

particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.

Per una valutazione:

-definire chiaramente che cosa si sta valutando

-attenzione alla competenza più che alla forma, ai processi più che al solo “prodotto” elaborato

-valutare l’apprendimento, cioè quello che lo studente ha effettivamente imparato (non solo ciò

che sa)

-svolgimento in condizioni analoghe a quelle abituali, anche con uso di strumenti e tecnologie.

Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la

valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame

conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a

tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli

strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2. Nel diploma finale rilasciato al

termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della

differenziazione delle prove. (Legge 30 ottobre 2008, n. 169 Art.10).

9. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DSA.

134

Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA

deve segnalare il caso al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe, quindi al referente

DSA, i quali seguiranno la seguente procedura con molto tatto e discrezione:

1. colloquio con lo studente;

2. convocazione genitori;

3. in base ai risultati delle prime due fasi eventuale invito, rivolto ai genitori, a recarsi alla ASL

di competenza previa segnalazione.

INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI STUDENTI

CON DSA AGLI ESAMI DI STATO

Nel documento del Consiglio di Classe di maggio si devono indicare in forma riservata, con

una relazione a parte, visibile unicamente dai docenti e dai membri della commissione

d’esame:

• riportare tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimenti alle

verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno;

• inserire modalità, tempi e sistemi valutativi per le prove d’esame.

La commissione d’esame terrà in considerazione per la predisposizione della terza prova

scritta e per la valutazione delle altre due prove:

• tempi più lunghi;

• utilizzo di strumenti informatici se utilizzati in corso d’anno (es. sintesi vocali, dizionari

digitali);

• possibilità di avvalersi di un insegnante (membro della commissione) per la lettura dei testi

delle prove;

• nei casi più gravi, soprattutto per la lingua straniera, un insegnante potrà scrivere la prova

sotto dettatura da parte dello studente.

MODELLI ALLEGATI:

- Tabella di rilevazione iniziale

- Modello P.D.P.

- Modello relazione finale

135

TABELLADIRILEVAZIONE

CARATTERISTICHE GENERALI

□ E’ frequentementedistratto □ Non vedebene □ Non sentebene □ Brevi tempi diattenzione □ Chiede spesso di usciredall’aula □ Accusa spesso malesserifisici □ Trova difficoltà nell’organizzare alcunimovimenti □ Difficoltà di relazionarsi con lospazio □ Ha una scarsa stima di sestesso □ Presenta difficoltà dilateralizzazione □ Presenta disorganizzazionespazio-temporale □ E’ incostante ed ha risultati altalenanti anche all’interno di uno stessocompito □ Lamenta mancanza ditempo

LETTURA

□ Difficoltà nella lettura ad altavoce □ Non leggespeditamente □ Errori durante lalettura □ Letturalenta □ Mancato riconoscimento di caratteri tipograficidiversi □ Difficoltà a mantenere il segno: perdita della riga, salto dellaparola □ Letturainespressiva □ Ripetizione degli errori per mancanza diautomatizzazione □ Si rifiuta dileggere □ Maggiore difficoltà nelle linguestraniere □ Termina le paroleintuitivamente □ Scambio diconsonanti

136

□ Difficoltà a leggere ledoppie □ Difficoltà a leggere ch -gh □ Difficoltà a capire ciò chelegge

SCRITTURA

□ Grafia pocoleggibile □ Scrive solo instampatello □ Scrittura speculare di alcune lettere onumeri □ Non rispetta lo spazio: righe oquadretti □ Scrive le parole senzaspazio □ Micro e macrografia □ Difficoltà a riprodurre figuregeometriche □ Difficoltà ad organizzare lo spaziografico □ Difficoltà a copiare dallalavagna □ Lamenta dolore quando usa lapenna □ Impugnaturascorretta □ Mancato ausilio dell’altramano □ Scorretta posizione delcorpo

ORTOGRAFIA E PRODUZIONE DI UN TESTO

□ Fa errori di ortografia ( accenti, apostrofi, punteggiatura,etc) □ Salta lelettere □ Salta lesillabe □ Non usa correttamente lemaiuscole □ Usa un linguaggiopovero □ Uso errato o assenza di lessicospecifico □ Difficoltà nei componimenti scritti sotto

dettatura, nel copiato e nelle provespontanee □ Non generalizza le correzionidell’insegnante □ Scrive come parla nelle linguestraniere □ Discordanzasoggetto-verbo □ Mancanza collegamentilogici □ Eccessiveripetizioni □ Testo fuoritraccia

ABILITÀ DI CALCOLO

□ Errori nello scrivere inumeri □ Numeri rovesciati e/o numeriribaltati □ Difficoltà nella numerazioneregressiva □ Mancata memorizzazione delletabelline □ Mancata memorizzazione della procedura dicalcolo □ Mancata memorizzazione delleformule □ E’ lento neicalcoli □ Errori al cambio didecina

137

□ Non incolonna bene leoperazioni □ Non comprende il significato di alcuni simboli (+ - : X <>) □ Non comprende iproblemi □ Difficoltà a seguire i procedimenti allalavagna □ Difficoltà a costruire ungrafico □ Difficoltà nello sviluppo dei passaggimatematici □ Errore di digitazione con lacalcolatrice

STUDIO

□ Svolge parzialmente i compiti acasa □ Non completa le esercitazioni inclasse □ Impiega molto tempo nell’esecuzione diesercizi □ Ha problemi dimemorizzazione □ Ha difficoltà nelle materieorali □ Difficoltà a ricordare lesequenze □ Difficoltà a ricordare le concatenazionilogiche □ Difficoltà a trovare un metodo distudio □ Difficoltà a ricordare ledate □ Difficoltà a trovare la parolachiave □ Difficoltà ad utilizzare ilmateriale □ Difficoltà a creare mappeconcettuali o schemi □ Dimentica ilmateriale

COMPORTAMENTO/ DISAGIO PSICOLOGICO

□ Siisola □ Aggressivo □ Irrequieto □ Disturba durante le lezioni □ Mancato rispetto delleregole □ Disordinato □ Partecipa alle attivitàmalvolentieri □ Non ècompetitivo □ Non è partecipe ai giochi digruppo □ Non cerca il gruppo ma il singolo con altredifficoltà □ Cerca gratificazionecontinua □ Ha una scarsa stima di sestesso □ Spirito di rinuncia nell’affrontare uncompito □ Paura di sbagliare □ Ansia daprestazione

POSTURA

□ Scorretta posizione delcorpo

138

□ Instabile sullasedia □ Testainclinata □ Sguardo assente/inmovimento □ Goffo neimovimenti/scoordinato

LINGUAGGIO

□ Difficoltà nel raccontare i vissutipersonali □ Difficoltà a seguire un ordinecronologico □ Povertà lessicale □ Esposizioneconfusa □ Perdita di filo deldiscorso

Data………………………

139

P.D.P.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Per allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA-Legge 170/2010)

Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013)

1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

Cognome e nome: __________________________________________________________

Luogo e data di nascita: ______________________________________________________

Indirizzo di studio: □ classico □ linguistico

Classe: _________ Sez. _________

Lingua madre: _________________________________________________

Eventuale bilinguismo: ___________________________________________

2. INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE SULLA BASE DI:

Diagnosi/Relazione clinica rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale o da Enti Accreditati

Diagnosi:___________________________________________________________________

redatta da:___________________________________in data_______________________

Diagnosi/Relazione/Segnalazione rilasciata da altro servizio (es. soggetti/Enti privati, Servizi Sociali…)

Diagnosi/Segnalazione:____________________________________________________

redatta da:___________________________________in data_______________________

Considerazioni pedagogico-didattiche del Consiglio di classe/ team docenti:

Alunno straniero neo-arrivato

Alunno straniero che non ha ancora acquisito competenze linguistiche adeguate

Alunno in situazione di svantaggio socio-economico e culturale

Alunno con disagio comportamentale / relazionale

Alunno con difficoltà scolastiche generalizzate

Alunno adottivo di cultura italiana/ straniera

Altro _________________________________________________

140

3. OSSERVAZIONI INIZIALI

DIAGNOSI

Compilare con i dati funzionali alla stesura del PDP desunti dalla diagnosi

OSSERVAZIONI DEI DOCENTI

LETTURA STRUMENTALE

………………………………………………….

…………………………………………………

………………………………………………..

……………………………………………….

LETTURA STRUMENTALE

Rapidità:

molto bassa bassaprestazione sufficiente/buona

Correttezza:

presenza di inversionipresenza di sostituzioni

presenza di omissioni/aggiunte

eventuali osservazioni__________________________________

COMPRENSIONE

………………………………………………..

……………………………………………….

……………………………………………….

……………………………………………….

COMPRENSIONE

COMPRENSIONE DELLA LETTURA

parzialeglobale ma superficiale

prestazione sufficiente/buona

COMPRENSIONE DELL’ASCOLTO

parziale globale ma superficiale

prestazione sufficiente/buona

eventuali osservazioni_________________________________

SCRITTURA

………………………………………………..

……………………………………………….

………………………………………………

………………………………………………

………………………………………………..

……………………………………………….

SCRITTURA

Tipo/i di carattere/i utilizzato/i:

stampato maiuscolo stampato minuscolocorsivo

Grafia:

problemi di leggibilità del tratto grafico

problemi di regolarità del tratto grafico

Tipologia di errori:

errori fonologici (scambio di grafemi, omissione e aggiunta di lettere o sillabe, inversioni, grafema inesatto)

errori non fonologici (fusioni/separazioni illegali, scambio di grafema omofono, omissione o aggiunta di h)

altri errori (omissioni e aggiunta di accenti, omissioni e aggiunta di doppie, apostrofi, maiuscole)

141

Produzione di frasi e testi:

Strutturazione della frase

strutturazione lacunosafrasi semplici

frasi complete e ben strutturate

Strutturazione dei testi

strutturazione lacunosa frasi semplici

frasi complete e ben strutturate

Altri aspetti:

difficoltà nella copiatura (lavagna, testo …)

lentezza nello scriveredifficoltà nel seguire la dettatura

eventuali osservazioni__________________________________

PROPRIETÀ LINGUISTICA:

………………………………………………

………………………………………………

PROPRIETÀ LINGUISTICA:

difficoltà di organizzazione del discorso

difficoltà nel ricordare nomi, date

eventuali osservazioni _______________________________

LINGUE STRANIERE

(Art.6 comma 5 DM n. 5669 del 12

luglio 2011)

…………………………………………………….

…………………………………………………..

…………………………………………………

…………………………………………………

LINGUE STRANIERE

Comprensione orale:

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Comprensione scritta:

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Produzione orale:

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Produzione scritta:

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

eventuali osservazioni _______________________________

142

CONOSCENZA NUMERICA E

CALCOLO

……………………………………………….

……………………………………………….

……………………………………………….

….……………………………………………

……………………………………………….

CONOSCENZA NUMERICA E CALCOLO

Processi lessicali (capacità di attribuire il nome ai numeri):

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Processi semantici (capacità di comprendere il significato dei numeri attraverso una rappresentazione mentale di tipo quantitativo):

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Processi sintattici (capacità di comprendere le relazioni spaziali tra le cifre che costituiscono i numeri ovvero il valore posizionale delle cifre):

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

Capacità di conteggio, calcolo orale e scritto:

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

eventuali osservazioni _______________________________

___________________________________________________

RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

difficoltà rilevanti difficoltà lievi

prestazione sufficiente/buona

eventuali osservazioni __________________________________

METODO DI STUDIO ED EVENTUALI ALTRE INFORMAZIONI

…………………………………………………….

…………………………………………………….

…………………………………………………..

METODO DI STUDIO E STRATEGIE UTILIZZATE

sottolinea, identifica parole-chiave, utilizza schemi e/o mappe:

fatti da altri (insegnanti, genitori, …) guidato

autonomamente

utilizza strumenti informatici _______________________

usa strategie per ricordare (associazioni di immagini, colori, riquadrature, … )

modalità di svolgimento del compito assegnato:

è autonomo

necessita di azioni di supporto________________

143

CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

(DA RILEVARE COLLEGIALMENTE)

Prestazione

sufficiente/buona Difficoltà

lievi Difficoltà

rilevanti

Tempi di esecuzione

Processi di automatizzazione (eseguire contemporaneamente due processi, es. ascoltare e scrivere o ascoltare e seguire il testo o eseguire procedure di calcolo…)

Memorizzazione (es. poesie, date, definizioni, termini specifici delle discipline, strutture grammaticali e regole che governano la lingua italiana e straniera, tabelline, formule..)

Recupero nella memoria di nozioni già acquisite e comprese nell’esposizione durante le interrogazioni

Integrazione di informazioni (integrazione di più informazioni,

elaborazione di concetti)

STRATEGIE DI GESTIONE E COMUNICAZIONE

( come l’alunno risolve situazioni nuove, per lui problematiche, che possono generare ansia, come

comunica sia in modo verbale che non verbale tali vissuti)

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

TEMPI DI ATTENZIONE: sufficienti/buoni breve termine molto limitati

MOTIVAZIONE: buona sufficiente scarsa

144

AUTOSTIMA: buona sufficiente scarsa

IMPEGNO: buono sufficiente scarso

AUTONOMIA SCOLASTICA: buona sufficiente scarsa

RAPPORTI COI COMPAGNI: positivi selettivi oppositività/indifferenza

RAPPORTI CON GLI ADULTI: positivi essenzialì oppositività/indifferenza

ACCETTA L’UTILIZZO DI STRUMENTI COMPENSATIVI NON INFORMATICI

Sì In parte No ACCETTA L’UTILIZZO DI STRUMENTI COMPENSATIVI INFORMATICI

Sì In parte No

CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO MODO DI APPRENDERE

Parziale Da sviluppare Da rafforzare Adeguata

4. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

(ATTIVITÀ DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE E PERSONALIZZATE)

Indicare, tra le seguenti, solamente quelle prioritarie per l’anno scolastico in corso:

TUTTE LE

DISCI PLINE

EVENTUALI DIFFERENZIAZIONI PER DISCPILINA

S1 Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività

in piccoli gruppi

S2 Predisporre azioni di tutoraggio (peer tutoring)

S3 Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio

utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento

(immagini, schemi, mappe, video..)

S4 Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo,

paragrafi, immagini..)

S5 Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già

acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio

S6 Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline

S7 Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

S8 Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di

studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle

informazioni essenziali

S9 Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa

S10 Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle

strategie di apprendimento negli alunni

S11 Gratificare e incoraggiare di fronte ai successi

S12 Controllare la corretta trascrizione dei compiti e degli avvisi sul

diario

S13 Controllare la comprensione delle consegne orali e scritte e dei

contenuti

S14 Avviare/ potenziare l’uso della videoscrittura

S15 Evitare la sottolineatura degli errori

S16 Adeguare ed eventualmente dilatare i tempi dati a disposizione

per la produzione scritta

S17In momenti e tempi opportuni, trascrivere il pensiero dell’alunno, affinché non sia ostacolato dalle difficoltà di scrittura

S18 Altro

5. STRUMENTI COMPENSATIVI

TUTTE LE

DISCI

PLINE

EVENTUALI DIFFERENZIAZIONI PER DISCPILINA

C1 Tabelle per l’ambito linguistico (forme verbali, analisi

grammaticale/ logica/ del periodo…)

C2 Tabelle e formulari per l’ambito logico-matematico (formule

matematiche…)

C3 Tabelle per la lingua straniera (tavola dei modi e dei tempi

verbali…)

C4 Calcolatrice (calcolatrice semplice/ con foglio di calcolo/

calcolatrice vocale)

C5 Tavola pitagorica

C6 PC per la video-scrittura (con correttore ortografico/ sintesi

vocale)

C7 PC con software didattici e compensativi

C8 PC con dizionario digitale (CD-ROM o risorse on-line) in lingua

italiana/ straniera

C9 PC con stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi

cartacei

C10 Audiolibri/libri parlati

C11 Libri digitali

C12 Registratore audio/ digitale

C13 Mappe e schemi

C14 Diagrammi di flusso delle procedure didattiche

C15 Utilizzo di una persona che legga testi e consegne

C16 Testi riadattati e/o ridotti (senza modificare gli obiettivi)

C17 Fotocopie adattate

C18 Appunti scritti al PC

C19 Video

C20 Video presentazioni

C21Testi con immagini strettamente attinenti al contenuto

C22 Quaderni con righe speciali

C23 Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura della

penna

C24 Altro

6. MISURE DISPENSATIVE

Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato da:

TUTTE LE

DISCI

PLINE

EVENTUALI DIFFERENZIAZIONI PER DISCPILINA

D2 Lettura a prima vista in classe

D3 Prendere appunti (a mano)

D4 Rispetto dei tempi standard

D5 Copiatura dalla lavagna

D6 Studio mnemonico di formule/ definizioni matematiche…

D7 Studio mnemonico di poesie/ forme verbali/ definizioni… in

lingua italiana/ straniera

D8 Scrittura veloce sotto dettatura

D9 Uso del vocabolario (cartaceo)

D10 Utilizzo dello stampato minuscolo

D11 Utilizzo del corsivo

D12 Utilizzo di materiali di studio scritti a mano

D13 Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma

scritta (si privilegia l’orale)

D14 Altro

7. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

In sede di Consiglio di Classe si concorda di:

TUTTE LE

DISCI PLINE

EVENTUALI DIFFERENZIAZIONI PER DISCPILINA

Adattare quantitativamente le verifiche (es. meno esercizi), senza modificare gli obiettivi;

Usare i mediatori didattici durante le prove orali e scritte (tavola pitagorica, formulari, mappe…);

Anticipare all’alunno cosa dovrà sapere durante l’interrogazione/prova scritta

Utilizzare strumenti informatici durante le prove (PC con correttore ortografico/dizionario digitale/ sintesi vocale….)

Evitare la sovrapposizione di interrogazioni e verifiche (una sola interrogazione o verifica al giorno); possibilmente evitare prove durante le ultime ore di lezione

Concordare Interrogazioni orali e prove scritte programmate evitando di spostare le date

Leggere ad alta voce la consegna e/o l’intera prova (da parte del docente)

Potenziare l’utilizzo di verifiche scritte di tipo strutturato (domande a scelta multipla, V o F,…)

Valutare nelle prove scritte il contenuto e non la forma (errori ortografici e errori morfo/sintattici; errori di calcolo e copiatura in matematica)

Stimolare e supportare l’allievo, nelle verifiche orali, aiutandolo ad argomentare e a recuperare il lessico specifico della disciplina

Privilegiare la forma orale e compensare con prove orali compiti scritti non ritenuti adeguati

Dare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove scritte (garantendo le condizioni di concentrazione)

Privilegiare l’uso corretto delle regole grammaticali alla loro memorizzazione

152

8. ESAME DI STATO A CONCLUSIONE DEL SECONDO CICLO D’ISTRUZIONE

Vengono utilizzati gli stessi criteri di valutazione seguiti durante l’anno

Sarà consentito utilizzare tutti gli strumenti compensativi utilizzati durante l’anno scolastico

All’occorrenza, verranno concessi tempi aggiuntivi

Altro………………………….……………………………………………………………………

9. PATTO EDUCATIVO/FORMATIVO CON LA FAMIGLIA

Si concordano: □ Il carico di studio individuale a casa □ Controllo giornaliero del diario scolastico/registro elettronico □ L’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro

a cura della famiglia □ Altro___________________________________________________

Modalità di aiuto: □ Chi segue l’alunno nello studio ______________________________ □ Per quanto tempo______________________________________ □ Per quali attività/discipline__________________________________

Strumenti compensativi/misure dispensative utilizzati a casa: □ Registrazioni, audiolibri □ Libro digitale □ Videoscrittura con correttore ortografico □ Programmi per elaborazione di mappe □ Sintesi vocale □ Calcolatrice o computer con fogli di calcolo □ Lettura dell’adulto □ Scrittura dell’adulto quando l’alunno è stanco □ Schemi e mappe elaborati dall’alunno o forniti dal docente □ Procedure fornite dal docente □ Tavola pitagorica/formulari □ Altro: _______________________________________________________

Programmazioni di Dipartimento Anno Scolastico 2016-17

Le parti coinvolte si impegnano a rispettare quanto condiviso e concordato nel presente PDP, per il successo formativo dell'alunno.

FIRMA DEI DOCENTI

COGNOME E NOME DISCIPLINA FIRMA

FIRMA DEI GENITORI

___________________________

___________________________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO

__________________, lì ___________

Programmazioni di Dipartimento Anno Scolastico 2016-17

APPENDICE SUGGERIMENTI OPERATIVI PER L’ULTIMO ANNO DI CORSO In attesa delle disposizioni in merito allo svolgimento degli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di

istruzione da parte degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) si deve tener conto della

normativa relativa a “ Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli esami di

stato”:

ART.6DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE DEL 15 MAGGIO

c.1. I consigli di classe dell'ultimo anno di corso elaborano, entro il 15 maggio, per la commissione d'esame,

un apposito documento relativo all'azione educativa e didattica realizzata nell'ultimo anno di corso.

c.2. Tale documento indica i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri,

gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di

classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami.

Art.12.7 La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive,

relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova

scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la

possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà

consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano

stati impiegati per le verifiche in corso d’anno.

Regolamento ValutazioneCdM del 13 marzo 2009 - Schema di regolamento concernente “Coordinamento

delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli

articoli 2 e 3 del D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art.

10

Art. 10 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)

1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e

la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono

tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività

didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

2. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di

svolgimento e della differenziazione delle prove.

Programmazioni di Dipartimento Anno Scolastico 2016-17

LICEO CLASSICO STATALE “ORAZIO” DI ROMA

Docente: _________________________ Anno Scolastico: _________________

Materia: _________________________ Classe: ______ Sezione: ___________

RELAZIONE FINALE DELLE ATTIVITÀ PERSONALIZZATE

1. BILANCIO DIDATTICO

2.1. Piano di lavoro

Ho seguito il piano di lavoro concordato con il Dipartimento dell’area ________________.

Ho seguito un piano di lavoro personalizzato.

Ho seguito un piano di lavoro integrato dei due punti precedenti.

I contenuti del piano di lavoro sono stati comunicati all’alunno all’inizio dell’anno

scolastico.

Nella seguente forma. __________________________________________________________ _____________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

I contenuti del piano di lavoro sono stati svolti per intero come previsto inizialmente.

Se i contenuti del piano di lavoro non sono stati svolti per intero, indicare per quali motivi:

2.2. L’apprendimento dei contenuti in termini di conoscenze è risultato:

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buono discreto sufficiente insufficiente gravemente insufficiente

2.3. L’acquisizione di abilità e competenze previste come risultato atteso è stata:

buono discreto sufficiente insufficiente gravemente insufficiente

2.4. La partecipazione e l’interesse sono risultati:

buono discreto sufficiente insufficiente gravemente insufficiente

2.5. Nella programmazione ho tenuto sempre sotto controllo la variabile “tempo”. si no

2.6. Nello svolgimento delle attività programmate ho utilizzato una metodologia:

personalizzata

flessibile

2. VALUTAZIONI

3.1. Le prove orali:

(indicare il numero di volte che ha dato luogo a valutazione mediamente per alunno nel corso dell’anno

scolastico) interrogazioni _____

Ho usato prevalentemente le interrogazioni programmate.

Ho accettato che scegliesse l’alunno la data dell’interrogazione.

Ho accettato giustificazioni.

In questi casi. _________________________________________________________________

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Gli interventi spontanei dal posto danno luogo a valutazione.

sempre

qualche volta

mai

Il voto viene comunicato:

al termine della verifica

alla lezione successiva

mai

solo a chi lo chiede

solo durante i colloqui con i genitori

I criteri di valutazione delle prove orali sono stati (indicare in dettaglio).

3.2. Le prove scritte (tipologia, numero e frequenza):

n° _____ compiti in classe

n° _____ test (a risposta chiusa) e/o questionari (a risposta aperta)

n° _____ ricerche / relazioni fatte a casa

altro _______ (indicare) __________________________________________________________

Le varie tipologie di prove sono state rese note ad inizio d’anno agli studenti.

Gli studenti sono stati “allenati” alle varie tipologie di prove.

I criteri di valutazione sono stati comunicati agli studenti.

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I criteri di valutazione delle prove scritte sono stati concordati in riunione per materie.

I criteri di valutazione delle prove scritte sono stati concordati con il consiglio di classe.

3. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I colloqui con i genitori (parenti) degli alunni della classe, nel complesso, si sono rivelati:

poco abbastanza molto

assidui

proficui

4. RAPPORTI CON I COLLEGHI

5.1. Nel consiglio di classe.

La programmazione comune all’inizio dell’anno è stata fatta su:

svolgimento dei programmi

modalità di svolgimento delle lezioni e delle verifiche

criteri di valutazione

calendario delle prove di verifica

attività integrative

frequenza degli allievi

altro

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_____________________________________________________________________________

_____________________________

5.2. Nella riunione per materie affini.

La programmazione comune all’inizio dell’anno è stata fatta su:

svolgimento dei programmi

programmazione comune di alcune Unità Didattiche

programmazione trasversale

modalità di svolgimento delle lezioni e delle verifiche

predisposizione di test o prove di verifica

criteri di valutazione

altro

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5. MEZZI DIDATTICI

Ho utilizzato:

fotocopie spesso a volte mai

registratore spesso a volte mai

lavagna luminosa spesso a volte mai

film / videotape spesso a volte mai

software spesso a volte mai

prodotti multimediali spesso a olte mai

diapositive spesso a volte mai

biblioteca spesso a volte mai

laboratorio informatica spesso a volte mai

internet spesso a volte mai

altro (indicare)

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6. METODI E STRATEGIE UTILIZZATE

6.1. Nell’attività di insegnamento ho utilizzato le seguenti tecniche:

lezione frontale spesso avolte mai

lavoro di gruppo spesso a volte mai

simulazioni / casistica spesso a volte mai

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ricerca spesso a volte mai

discussione spesso a olte mai

6.2. Nei processi di apprendimento ho utilizzato strategie legate a:

metodi deduttivi spesso a volte mai

metodi induttivi spesso a volte mai

metodi misti (deduttivo / induttivo) spesso a volte mai

altro (indicare)

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7. ATTIVITA' COMPLEMENTARI E INTEGRATIVE:

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8. SUGGERIMENTI – PROPOSTE - OSSERVAZIONI:

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(data) ______/______/_______

Il docente Il Dirigente Scolastico

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(firma)

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(firma)