Programmazione, gestione e controllo delle PA dr. Carlo Vermiglio [email protected].
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Agenda della giornata
• La riforma della PA degli anni ‘90• I nuovi paradigmi di riferimento: Efficienza,
Efficacia ed economicità;• La riforma del sistema dei controlli;• Elementi di contabilità finanziaria
MODELLO AZIENDALEMODELLO AZIENDALE
Insieme di regole di funzionamento (dettate dal problema economico) che garantiscono un equilibrio durevole tra risorse/finalità istituzionali
EQUILIBRIO (economico, finanziario)
FUNZIONIFUNZIONIMANAGERIALIMANAGERIALI
•PIANIFICAZIONE/ PROGRAMMAZIONE•ORGANIZZAZIONE•CONTROLLO
STRUMENTISTRUMENTIMANAGERIALIMANAGERIALI
• SISTEMA INFORMATIVO-CONTABILE• SISTEMA DI BILANCIO
ECONOMICITA’ECONOMICITA’
EFFICACIA (qualitativa e quantitativa)
EFFICIENZA (economica e tecnica)
Il New Public Management
I PRINCIPIBASILARI
Professionalità e responsabilità
gestionaleImpiego efficiente
delle risorse
Sistemi e strumenti di gestioneprivatistici
Concorrenza Decentramentoamministrativo
Misurazione delleperformance
Gestione per output
I campi di modernizzazione
I campi di modernizzazione
Privatizzazione/Outsourcing
Riforma del Bilancio e della
contabilità
Electronic Government
Orientamento al cittadino
e management della qualità
Decentramentoamministrativo
Semplificazione di norme e procedure
Riorganizzazione dell’amministrazione
centrale
Riforma del pubblico impiego
centro di responsabilità
area dell’efficienza
obiettivi:quantità di outputqualità dell’output
obiettivi:consumo risorse (costi)
Risorse
risorse umanemateriali
attrezzatureservizi esterniservizi interni
processi
obiettivi:qualitativi
grado di rispostabisogno
Dove si formano le 3°: Efficienza – Efficacia - Economicità
Output = prodotti
servizi esterniservizi interni
Outcome =risultati finali
soddisfacimento bisogni: interni
esterni
areadell’efficacia esterna
area dell’efficacia interna o gestionale
L’economicità
Capacità dell’azienda di realizzare le proprie finalità e dunque di attuare un equilibrio economico accolto quale sintesi dicondizioni di efficienza e di efficacia, con il vincolo di mantenere le risorse disponibili nell’ambito di un processoche parte dalla pianificazione, prosegue con il controllo, considera l’attuazione delle politiche degli enti e si conclude con la valutazione dei risultati..
(G. Farneti)
L’economicità
Economicità della gestione: capacità mantenuta nel lungo periodo di soddisfare i bisogni considerati di pubblico interesse dalla comunità facendo affidamento su un flusso di ricchezza “fisiologico” ossia considerato economicamente sopportabile e socialmente accettabile dalla comunità stessa.
E. Borgonovi
L’economicità è una “ regola di condotta aziendale, [intesa] come perseguimento dei fini economici, come rispetto delle condizioni di svolgimento duraturo e autonomo,come verifica delle condizioni di equilibrio reddituale e di congiunto equilibrio finanziario e monetario”.
(In: Airoldi, Brunetti, Coda, Lezioni di economia aziendale)
L’economicità
L’economicità è il risultato di un processo che presenta molteplici sfaccettature, sia dal punto di vista operativo ( il sistema della produzione) che da quello politico ( il sistema delle decisioni) e complessi rapporti interattivi ( il sistema del management).
( U. Bertini, Scritti di politica aziendale)
L’economicità
Perché si parla di economicità ?
- L’economicità deve essere correlata al controllo/governo della azienda (pubblica e privata)
- L’economicità deve costituire il fondamento dei processi di decision-making
- L’economicità passa attraverso la misurazione ed il confronto tra le grandezze economiche
Perché si parla di economicità ?
L’economicità può essere analizzata lungo dimensioni diverse:
1) Dimensione temporale:• A preventivo – programmazione (ricerca)• A consuntivo – controllo (verifica)
2) Dimensione oggettiva:• Generale – l’azienda• Speciale – l’attivita’
Il modello aziendale:dove si forma l’economicità?
PROFILO FINANZIARIO PROFILO ECONOMICO
RAFFRONTO TRA • ENTRATE• USCITE
RAFFRONTO TRA • RICAVI/PROVENTI• COSTI
L’ECONOMICITA’ HA ADOGGETTO IL RAPPORTO
TRA COSTI E RICAVI
RIFERITI ALL’AZIENDANEL SUO COMPLESSO
RIFERITI A SINGOLE AREE, UFFICI O FUNZIONI
AZIENDALI O A SINGOLEATTIVITA’
Dove osservare l’economicità?
se cambia l’oggetto di riferimento dell’economicità non cambiano le logiche di determinazione e di misurazione.
Cambia l’imputazione delle grandezze economiche: costi e ricavi.
QUALI STRUMENTI SI UTILIZZANOPER MISURARE L’ECONOMICITA’?
Il modello aziendale:dove si forma l’economicità?
Gli obiettivi di gestione
devono essere misurabili cioè espressi in termini quantitativi al fine di verificarne il raggiungimento
E’ necessario individuare alcuni indicatori idonei a rappresentare le diverse dimensioni dei risultati
Le risorse EconomicheDa utilizzare
Le modalità Di impiego
I risultati IntermediO output
I risultati Finali
Costi diProduzione
ProcessiQuantità QualitàPrestazioni
Grado di RispostaAl bisogno
Le risorse Finanziarie Da acquisire Ed impiegare
EntrateUscite
2. I fattori produttivi da utilizzare (input)
- Quantità fisiche- Valore = costo di produzione
Le dimensioni della quantificazione
3. I processi = le modalità di combinazione delle risorse
quantità fisiche (n. di accessi, n. di ispezioni, km. percorsi, conclusione di un’attività)
4. I risultati intermedi = prestazioni = output
Quantità fisicheValore = proventiAspetti qualitativi
5. I risultati finali = grado di soddisfazione dei bisogniQuantità fisicheAspetti qualitativi
1. Le risorse finanziarie da acquisire ed impiegare
- Entrate- Spese
LA MISURAZIONE DELL’ECONOMICITA’
• L’economicità lega l’aspetto economico e finanziario della gestione alla prospettiva temporale della durabilità.
• Esprime la capacità dell’amministrazione di durare e di creare valore nel tempo attraverso la gestione
L’economicità si misura nel tempo attraverso degli indicatori che hanno ad oggetto:
– Variabili economiche– Variabili finanziarie– L’integrazione tra variabili economico-finanziarie– In campo pubblico gli indicatori possono essere
anche di altra natura
LA MISURAZIONE DELL’ECONOMICITA’