PROGRAMMAZIONE E PIANO DI LAVORO SCIENZE UMANE … · U.D. 1: Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget...
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI TURISTICI SOCIALI E
PUBBLICITA' “LUIGI EINAUDI”
PROGRAMMAZIONE E PIANO DI LAVORO
SCIENZE UMANE E SOCIALI
A.S. 2017-2018
DOCENTE: Annamaria Persico
CLASSE: 2 V- Socio-Sanitario
SCIENZE UMANE E SOCIALI: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA
Nel primo biennio la docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di far acquisire allo studente le competenze di base attese
a conclusione dell’obbligo di istruzione e al profilo in uscita. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane intende mettere lo studente in grado di:
riconoscere le caratteristiche essenziali dell’individuo sia per da un punto di vista psicologico che nell’interazione sociale;
acquisire le competenze necessarie per comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi
formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della
cittadinanza;
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti.
In merito al carattere formativo della materia, si proporranno interventi finalizzati a migliorare la conoscenza di sé e a perfezionare, in maniera consapevole, le
dinamiche dei rapporti interpersonali, in un’ottica professionalizzante.
Il programma generale verrà realizzato in accordo con le indicazioni emerse dal coordinamento del Dipartimento Area Umanistica per quanto riguarda gli obiettivi
trasversali e cognitivi. Per i contenuti si seguiranno le linee guida diffuse dal Miur, avvalendosi tuttavia della flessibilità concessa nel calibrare la scelta e la
complessità degli argomenti proposti in relazione alle capacità ed agli interessi del gruppo classe in generale e dei singoli allievi nello specifico. Inoltre, si
attribuirà una particolare attenzione al consolidamento dei processi di apprendimento, di rielaborazione critica e sintesi, a sostegno e completamento della
preparazione culturale e professionale caratterizzante l’indirizzo.
Il piano di lavoro potrà subire variazioni a seconda degli interessi degli studenti e delle necessità della classe, oltre che dei ritmi di apprendimento.
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OBIETTIVI TRASVERSALI
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Rafforzare il senso di responsabilità e il rispetto delle regole
2. Potenziare la capacità di entrare in relazione con gli altri
3. Favorire l’apertura e l’interesse attivo verso il pluralismo di idee, i processi di integrazione e la convivenza pacifica tra culture diverse
4. Sviluppare una maggiore consapevolezza di comportamenti rispettosi della propria salute
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1. Consolidare la padronanza del mezzo linguistico nella produzione scritta e orale, con particolare attenzione agli usi tecnici della lingua, connessi
all’indirizzo professionale specifico
2. Rafforzare l’approccio ai testi come strumento di riflessione sulla realtà e come naturale fattore di cultura
3. Assimilare i concetti fondamentali e la terminologia specifica della disciplina
4. Essere in grado di applicare principi e regole
5. Riuscire a cogliere relazioni, collegamenti e nessi logici all’interno della stessa disciplina e tra discipline diverse
ABILITA’
1. Acquisire le capacità critico-rielaborative e teoriche per orientarsi nella contemporaneità e complessità del sociale
2. Sapersi gestire in contesti comunicativi, valorizzando le differenze e cogliendo il punto di vista dell’altro
3. Conoscere i linguaggi disciplinari specifici
4. Conoscere le metodologie, le problematiche, i modelli della ricerca sociale con particolare riferimento all’asse storico-antropologico
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5. Conoscere l’interdipendenza dei diversi approcci ai fenomeni sociali
6. Saper riconoscere e analizzare aspetti della società utilizzando le diverse prospettive disciplinari
7. Saper ricostruire la dimensione storica dei fenomeni sociali e collocarli nei diversi contesti
8. Saper comunicare in modo efficace e appropriato
9. Saper interagire e collaborare con istituzioni, persone e gruppi anche di culture diverse
10. Saper affrontare il contrasto e la conflittualità.
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE: CONTENUTI, OBIETTIVI E COMPETENZE
Modulo A: I processi cognitivi
U.D. 1: Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
La teoria di Piaget
L’intelligenza come adattamento all’ambiente Lo schema, l’assimilazione, l’accomodamento L’adattamento come equilibrio
L’adattamento e l’organizzazione Lo stadio sensomotorio
L’intenzionalità, la permanenza dell’oggetto, il pensiero rappresentativo, l’imitazione differita
Lo stadio preoperatorio
Rappresentazioni simboliche, egocentrismo Incapacità di compiere operazioni mentali
reversibili Lo stadio delle operazioni concrete Operazioni mentali reversibili, la
classificazione, la seriazione, superamento dell’egocentrismo, morale autonoma
Lo stadio delle operazioni formali Pensiero astratto e ragionamento ipotetico Trasformazioni della personalità
Il gioco secondo Piaget I metodi di ricerca di Piaget
• Conoscere i caratteri
generali della teoria dello sviluppo
cognitivo di Piaget
• Conoscere le varie fasi
dello sviluppo cognitivo secondo
Piaget
• Conoscere la funzione
del gioco nello sviluppo cognitivo
• Analisi e comprensione del testo
• Interagire in un gruppo in modo collaborativo
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione ricevuta
da diverse fonti
• Saper dare indicazioni utili per
stimolare lo sviluppo intellettivo del
bambino
• Collaborare attivamente per
realizzare un progetto
• Utilizzare tecniche di animazione
ludica
• Gli stadi di sviluppo della
teoria di Piaget: suddivisione e
caratteristiche generali
• Il gioco secondo Piaget
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Modulo B: La comunicazione e il linguaggio
U.D.1: La comunicazione
U.D.2: Aspetti relazionali e sociali della comunicazione
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
La comunicazione non verbale e linguaggio
La comunicazione non verbale: tipologie e caratteristiche
L’importanza della comunicazione non verbale
“Pragmatica della comunicazione umana” di Watzlawick
Il linguaggio verbale e le sue funzioni
Aspetti relazionali e sociali della comunicazione
ruoli, funzioni operatori
rapporti con le utenze
Conoscere le caratteristiche
principali della comunicazione
Conoscere i principali aspetti
della comunicazione verbale e
non verbale
Conoscere l’aspetto relazionale
della comunicazione
Conoscere le modalità
comunicative utilizzate in
contesti diversi
Conoscere gli assiomi della
pragmatica della
comunicazione
Analisi e comprensione del testo
Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
Acquisire ed incrementare criticamente
l’informazione ricevuta da diverse fonti
Utilizzare semplici metodologie
specifiche per verificare e comprendere
gli aspetti relazionali e di contenuto
delle varie forme di comunicazione
Prendere consapevolezza dei propri
vissuti relazionali
Essere in grado di adeguare la propria
comunicazione a contesti e interlocutori
diversi
• Significato di
comunicazione
• Gli elementi
fondamentali del
processo comunicativo
Il significato della
prossemica
Due assiomi della
pragmatica della
comunicazione umana
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Modulo C: Lo sviluppo dell’individuo tra natura e cultura
U.D.1: Le emozioni
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
• Che cosa sono le emozioni e
il ruolo delle emozioni
le basi biologiche
nascita e sviluppo delle emozioni
emozioni semplici e complesse
emozione ed apprendimento
come ‘controllare’ le proprie
emozioni
• Che cosa sono i sentimenti e le passioni
ruolo dei sentimenti e delle passioni nella vita quotidiana
L’empatia: che cos’è e quale funzione svolge
le basi neurobiologiche dell’empatia
come si sviluppa l’empatia
comprendere le emozioni degli altri: strategie ‘calde’ e ‘fredde’
importanza dell’empatia nella professione socio-sanitaria
• Conoscere la natura delle
emozioni e dei sentimenti
• Conoscere il ruolo delle
emozioni, dei sentimenti e delle passioni nella vita
dell’uomo
• Conoscere il ruolo delle
emozioni (aspetto emotivo)
nei processi di apprendimento
• Conoscere le strategie per il
controllo delle emozioni negative
• Conoscere la natura
dell’empatia
• Comprendere l’importanza dell’empatia nelle professioni
socio-sanitarie
• Analisi e comprensione del testo
• Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
• Acquisire ed incrementare criticamente
l’informazione ricevuta da diverse fonti
• Riconoscere i vari tipi di emozioni
• Saper fornire risposte adeguate in un contesto lavorativo
• Facilitare la comunicazione
immedesimandosi nei sentimenti altrui
• Riconoscere l’importanza delle emozioni, sentimenti e passioni nel
contesto relazionale e lavorativo
• Possedere capacità per fornire delle
risposte adeguate ai propri bisogni e a
quelli degli altri
• Significato di
emozione
• Emozioni semplici
e complesse
• Concetto di empatia e funzione
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U.D.2: La motivazione
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
• Che cosa si intende per
motivazione
• Le basi biologiche della
motivazione
Gli istinti
I bisogni
• Le motivazioni omeostatiche:
cosa sono e quale ruolo
svolgono
• Le pulsioni e le motivazioni
inconsce: la teoria
psicoanalitica
• Le motivazioni cognitive
• Le motivazioni affiliative
• Le motivazioni complesse
• L’analisi motivazionale di
A.Maslow
• Conoscere i processi che
determinano i diversi
comportamenti umani
• Conoscere le basi biologiche
della motivazione
• Conoscere lo sviluppo delle
motivazioni complesse
• Conoscere il ruolo dei bisogni
nel processo motivazionale
• Analisi e comprensione del
testo
• Interagire in un gruppo in
modo collaborativo
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione
ricevuta da diverse fonti
• Saper riconoscere i vari tipi di
motivazione e i bisogni che li
determinano
• Saper predisporre attività per
l’analisi e l’implemento della
motivazione
• Possedere elementi per fornire
delle risposte adeguate ai
propri bisogni e a quelli degli
altri
• Concetto di motivazione
• I vari tipi di motivazione
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U.D. 3: Lo sviluppo affettivo e della personalità
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
• La personalità
• La teoria di S. Freud
La prima e la seconda topica
Il ruolo dei conflitti
I meccanismi di difesa
Le fasi psicosessuali
• Gli studi di E. Erikson
Il concetto di ‘ciclo di vita’
Le fasi del ciclo vitale
• Gli studi di J. Bowlby
La teoria dell’attaccamento
Rapporto tra attaccamento e
personalità futura
• Conoscere il concetto di
personalità
• Conoscere le teorie dello
sviluppo affettivo e della
personalità di Freud,
Erikson e Bowlby
• Saper individuare
l’importanza delle
esperienze del ciclo di vita
nella formazione della
personalità
• Analisi e comprensione del testo
• Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione
ricevuta da diverse fonti
• Saper individuare l’importanza
delle esperienze del ciclo vitale
nella formazione della personalità
• Programmare a favore dell’utenza
interventi di carattere operativo
• Produrre una sintesi di informazioni
raccolte su tematiche sociosanitarie
• La teoria di S. Freud
• Il concetto di ‘ciclo di
vita’
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U.D.4: Lo sviluppo sociale
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
• Lo sviluppo dei rapporti sociali
• La vita sociale durante
l’infanzia
• Le relazioni sociali
nell’adolescenza:
importanza dei pari
il ruolo del gruppo
• La vita adulta e la vecchiaia
le relazioni sociali
dell’adulto e l’anziano
• Conoscere il fattori che
influenzano lo sviluppo sociale
della persona
• Conoscere lo sviluppo sociale
nella prima e seconda infanzia
• Conoscere lo sviluppo sociale
nell’adolescenza
• Conoscere la vita sociale
dell’adulto e dell’anziano
• Analisi e comprensione del testo
• Individuare collegamenti e relazioni
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione ricevuta
da diverse fonti
• Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
• Saper individuare l’importanza delle
esperienze del ciclo di vita nella vita
sociale dell’individuo
• Programmare a favore dell’utenza
interventi di carattere operativo
• Produrre una sintesi di informazioni
raccolte su tematiche sociosanitarie
• Caratteristiche generali
dello sviluppo sociale
nelle varie fasi del ciclo
vitale
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Modulo C: L’interazione individuo, gruppo, società
U.D.1: La relazione tra individuo e società
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
• Il mutamento sociale
• Alcuni modelli interpretativi
dei fenomeni sociali
I modelli conflittuali
I modelli funzionali
• La stratificazione sociale le
varie forme di classificazione
sociale
• La devianza sociale: principali
teorie
• Conoscere le teorie sociali
conflittuali, funzionali e
l’interazionismo simbolico
• Conoscere alcune teorie sulla
devianza sociale
• Conoscere il fenomeno della
stratificazione sociale e i
concetti connessi
• Analisi e comprensione del testo
• Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione ricevuta
da diverse fonti
• Riuscire a comporre una sintesi di
idee e posizioni diverse
• Utilizzare strumenti di osservazione e
analisi per individuare i fenomeni a
carattere socio-culturale
• Concetto di mutamento
• Concetto di devianza e
principali teorie relative
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ATTIVITA’ IN CODOCENZA CON METODOLOGIE OPERATIVE
U.D.1: Il gioco secondo Piaget
Contenuti Obiettivi Competenze Ob. minimi
Le attività ludiche ed espressive
Il valore psicopedagogico
del gioco
Il gioco secondo Piaget
Tipologie di gioco e
sviluppo cognitivo
Progettare attività ludiche
Il gioco come diritto
(Convenzione dei Diritti
dell’Infanzia e
dell’Adolescenza)
Conoscere il valore
psicopedagogico del gioco e
delle attività espressive
Conoscere l’interdipendenza
tra processi cognitivi e
contesto ambientale
Conoscere il valore del gioco
come diritto
• Analisi e comprensione del testo
• Interagire in un gruppo in modo
collaborativo
• Acquisire ed incrementare
criticamente l’informazione
ricevuta da diverse fonti
• Collaborare attivamente per
realizzare un progetto
• Utilizzare tecniche di animazione
ludica
• Definizione di gioco e delle sue
caratteristiche
• Conoscere ed individuare le varie
tipologie di gioco
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U.D.2: Il disagio adolescenziale
Contenuti Obiettivi Competenze Obiettivi minimi
Lo sviluppo fisico
Caratteristiche generali
dell’adolescenza e
problematiche connesse
Le condotte autolesioniste
Le condotte devianti
Il rapporto con la famiglia ed
il rapporto con i pari
Lessico specifico: Disagio,
disadattamento, devianza
Conoscere le caratteristiche
dell’adolescenza e dei
cambiamenti che la
caratterizzano
Individuare e riconoscere le
tappe dello sviluppo fisico
Indicare le principali
caratteristiche del disagio
adolescenziale
Individuare e riconoscere le
condotte devianti
Conoscere le caratteristiche
dell’identità, del ruolo, del
comportamento sessuale
Individuare e riconoscere le
caratteristiche del rapporto con
gli e adulti e i pari
Fornire strumenti operativi per porsi
con atteggiamento critico di fronte
alla realtà
Realizzare azioni a sostegno
dell’utente applicando i concetti
ricavati dalle principali teorie sulla
psicologia dell’età evolutiva
Facilitare la comunicazione tra
persone e gruppi attraverso linguaggi
e sistemi di relazione
Concetto e caratteristiche
generali dell’adolescenza
Le tappe dello sviluppo
fisico
Conoscere le caratteristiche
fondamentali del rapporto
degli adolescenti con gli
adulti e i pari
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VERIFICHE E VALUTAZIONI
Si prevede di effettuare almeno due verifiche scritte per ogni alunno per quadrimestre e verifiche orali, a seconda della necessità. Si presterà attenzione al percorso svolto e al grado di maturazione di ogni singolo allievo; per questo sarà assolutamente necessario coinvolgere gli studenti nel processo valutativo in modo da
educarli alla riflessione sui comportamenti propri e su quelli altrui.
Le verifiche saranno effettuate durante lo svolgimento dei percorsi didattici ed utilizzate come strumento d’autoregolazione della programmazione annuale per
rilevare se gli obiettivi sono stati raggiunti e, in caso contrario, per intervenire modificando le priorità della programmazione stessa. Le verifiche serviranno, inoltre, ad accertare il livello di apprendimento dei singoli alunni: ogni prova controllerà il raggiungimento degli obiettivi relativi ad una o più voci di valutazione.
Durante le attività didattiche verranno attuate sia valutazioni di tipo formativo che sommativo.
Le valutazioni di tipo formativo comprenderanno:
• controllo costante e correzione del materiale prodotto a casa, al fine di valorizzare l’impegno domestico dei compiti svolti;
• interrogazione dialogica;
• discussione guidata.
La valutazione sommativa, invece, comprenderà (vedi griglia di misurazione/valutazione).
• verifiche scritte (domande aperte, domande a completamento, quesiti vero/falso, quesiti a scelta multipla, abbinamento di
concetti/definizioni, relazioni su eventuali lavori di laboratorio, ecc.);
• verifiche orali.
Affinché la valutazione sia efficace, l’alunno verrà informato sugli obiettivi da raggiungere, sulle strategie che può utilizzare per conseguirli, sulle abilità da lui
acquisite e sulle sue carenze.
CRITERI DI VALUTAZIONE Nella valutazione si considereranno i seguenti elementi: il livello di partenza, l’interesse, il metodo di studio e l’impegno; l’acquisizione di abilità operative, l’approfondimento di contenuti, il conseguimento degli obiettivi.
La valutazione, che sarà in decimi, terrà conto delle seguenti griglie di misurazione:
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GRIGLIA di VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZE relative a:
1. aspetti contenutistici
2. uso dei codici delle discipline
3. contesto ideologico e culturale
conoscenze molto scarse 1
conoscenze non sufficienti 1,5
conoscenze corrette, essenziali 2
conoscenze corrette, accettabili 2,5
conoscenze corrette, approfondite 3
COMPETENZE
Capacità di analisi :
1. dei nuclei informativi: (sviluppo del contenuto )
2. dei nuclei tematici (passaggi logici, collegamenti )
3. della struttura testuale
competenze molto scarse 1
competenze non adeguate 1,5
competenze corrette, accettabili 2
competenze corrette, sicure 3
competenze di buon livello 3,5
competenze di ottimo livello 4
ABILITA’
Si valuta l’abilità:
1. di esporre in modo coerente, logico, tramite
selezione delle conoscenze e rielaborazione personale
2. di argomentare e sostenere in modo persuasivo le
proprie idee
3. di pensare per modelli diversi e di individuare le
alternative possibili
4. di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme
di sapere
5. di problematizzare conoscenze, idee
contestualizzandole
adeguate 1
sufficienti 2
discrete 2,5
ottime
3
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GRIGLIA di VALUTAZIONE PROVA SCRITTA
INDICATORI PUNTEGGIO
MASSIMO LIVELLI DI
VALUTAZIONE PUNTEGGIO
AI DIVERSI
LIVELLI
DESCRITTORI
CONOSCENZA Conoscenza specifica degli
argomenti richiesti
(aderenza alla
traccia)
4
Scarso 1 Non è aderente alla traccia e produce scarsa documentazione
Mediocre 1.5 Non ha capito la consegna e mostra una limitata conoscenza dell ’argomento
Sufficiente 2 Ha capito la consegna e presenta un’accettabile conoscenza dell’argomento
Discreto 3 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con discreta conoscenza dell ’argomento
Buono/Ottimo 4 Ha capito la consegna e sostiene le sue tesi con buona/ottima conoscenza
dell’argomento
ABILITA’ Padronanza della
l ingua, capacità
espressive
logicolinguistiche
3
Scarso 0.5 L’espressione presenta gravi e numerosi errori
Mediocre 1 Si esprime in modo scorretto pur se comprensibile; usa un lessico improprio
Sufficiente 2 L’esposizione presenta solo alcuni errori, usa un lessico corretto, ma limitato
Discreto 2.5 Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica pur con occasionali
incertezze, usa un lessico appropriato
Buono/Ottimo 3 Si esprime con fluidità e con buona coesione sintattica e correttezza formale; usa un
registro l inguistico appropriato
COMPETENZA Capacità di analisi
dei nuclei
informativi e
tematici (struttura
testuale)
3
Scarso 1 Non sa organizzare i l discorso e/o si contraddice
Mediocre 1.5 Svolge il discorso in modo frammentario e incompleto
Sufficiente 2 Svolge il discorso in modo schematico ma sostanzialmente corretto
Discreto 2.5 Svolge il discorso in modo articolato e completo
Buono/ottimo
3 Argomenta in modo ben organizzato, logico e coeso
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METODOLOGIE E STRUMENTI
Nel corso delle lezioni l’insegnante guiderà gli alunni nell’individuazione dei nuclei concettuali essenziali e cercherà di semplificare i contenuti disciplinari più complessi; saranno inoltre previste attività didattiche specifiche, relative al metodo di studio per far acquisire agli studenti strategie e tecniche per implementare
le abilità di studio. Gli alunni saranno incoraggiati a prendere appunti in aula e a partecipare in modo attivo/costruttivo all’attività didattica.
Metodologie didattiche
Didattica per competenze
Didattica laboratoriale
Lezione frontale
Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
Prove pratiche
Didattica peer to peer
Strumenti di lavoro
Libri di testo, misti o e-book
Rete internet
Strumenti multimediali
Video e film
Quaderni e materiale di cancelleria
MODALITÀ DI RECUPERO
L’azione didattica, tenendo conto della situazione della classe e dei diversi ritmi di apprendimento, cercherà di compensare le carenze degli allievi attraverso attività di recupero in itinere.
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Interventi di recupero:
• Verranno proposte attività diversificate e mirate al consolidamento e/o potenziamento delle specifiche abilità da raggiungere dal singolo alunno o dal
gruppo di lavoro;
• Verranno proposte attività mirate al recupero delle carenze evidenziate in specifiche conoscenze e/o abilità, per le quali sono previste le seguenti strategie:
peer-tutoring
semplificazione dei contenuti
lezioni individualizzate o a piccoli gruppi
esercizi guidati e schede strutturate
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I rapporti con le famiglie avverranno tramite:
• Comunicazioni scritte attraverso libretto personale
• Colloqui negli orari di ricevimento del docente
• Colloqui durante i ricevimenti generali dell’Istituto
• Consultazione del registro elettronico
TESTO DI RIFERIEMNTO
L.D’Isa, F.Foschini, F.D’Isa, La persona e il mondo sociale, Hoepli, Mi, 2017
Ferrara, 31/10/17 L’insegnante
Annamaria Persico