PROGETTO MADRELINGUA 2017-2018 · Modena/Reggio Emilia, valutatori delle scuole BEI, che hanno...
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PROGETTO MADRELINGUA
2017-2018ISTITUTO COMPRENSIVO DI GUSSAGO
Enrica Massetti 2018
STORIA DEL PROGETTO
■ 1° anno (2012-2013): una fascia di classi
(prime di Casaglio)
■ 2° anno: un intero plesso (Casaglio) e la
scuola Secondaria Venturelli
■ 3° anno: tutte le scuole primarie e la scuola
Secondaria Venturelli
■ 4° anno in poi: (in corso) tutte le scuole:
dall’Infanzia alla Secondaria.
Enrica Massetti 2018
IMPIANTO ORGANIZZATIVO ATTUALE 2017-2018
Infanzia: 2 ore settimanali di insegnamento madrelingua inglese per ogni
sezione.
Primaria: ESPOSIZIONE SETTIMANALE DI 4-5 ORE
2 ore settimanali di insegnamento madrelingua inglese per classe oltre alle
ore di inglese curricolari (2 o 3 settimanali).
Secondaria: ESPOSIZIONE SETTIMANALE DI 4 ORE (inglese) -3 ore (francese)
■ 1 ora di insegnamento madrelingua inglese per classe e 4 corsi
pomeridiani extracurricolari di conversazione con madrelingua.
■ 1 ora di insegnamento madrelingua francese per classe
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PROTAGONISTI 4 Università del Regno Unito :
Leicester
Edinburgh
St.Andrews (per 2 studenti)
Birmingham
4 studenti universitari madrelingua inglese
2 già laureati inglesi + 1 laureata francese
Alunni pienamente coinvolti in un approccio comunicativo alla lingua
inglese
10 famiglie ospitanti
Tutti i docenti dell’Istituto – la DS – lo staff di Segreteria – la DSGA
Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia (corsi di Italiano agli
studenti inglesi)
Comune di Gussago Enrica Massetti 2018
MISSION
Innovazione nel campo della metodologia e delladidattica disciplinare.
Potenziamento della conoscenza e dell’uso dellalingua inglese.
Potenziamento della capacità comunicativa edell’autostima.
Sviluppo della curiosità per la conoscenza di altreculture.
Promozione delle competenze di cittadinanzaeuropea.
Esperienza formativa nel campo metodologico edidattico per gli studenti madrelingua.
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TRATTI DISTINTIVI
Il ■ “Progetto Madrelingua” implica la piena collaborazione tra gli
esperti madrelingua e i docenti di classe. Gli attori coinvolti
progettano infatti insieme le attivita CLIL, partendo
tendenzialmente dagli argomenti trattati nel testo in adozione.
■ Nella prospettiva del CLIL si offrono agli allievi concrete
opportunita di mettere subito in pratica le nuove competenze
linguistiche acquisite, anziche dedicarsi prima all'apprendimento
e poi passare alla pratica” [Piano d'azione sull’apprendimento
delle lingue e sulla diversita linguistica 2004-2006 (2003)], il
progetto si esplica anche mediante:
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ATTIVITÀ SCUOLA PRIMARIA
Insegnamento di alcune attività in lingua inglese in diverse discipline
secondo le scelte del team docenti - aree possibili sono: storia,
geografia, arte, educazione motoria, scienze, matematica, musica.
Organizzazione di attività di storytelling, drammatizzazione e
conversazione nelle quali gli alunni possono mettere in gioco le
competenze sviluppate utilizzando l’inglese come lingua per
comunicare.
Organizzazione di momenti comuni di plesso utilizzando la lingua
inglese come elemento comunicativo (Halloween, Natale, Pasqua,
Festa di fine anno).
Presentazione dei suoni della lingua inglese attraverso il metodo Jolly
Phonics (l’Istituto ha acquistato i Kit per ogni scuola)
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ATTIVITÀ SCUOLA SECONDARIA
Conversazione in lingua inglese/francese con un madrelingua
nelle ore di inglese/francese
Insegnamento di alcune attività in lingua inglese in diverse
discipline secondo le scelte del team docenti - aree possibili
sono: storia, geografia, arte, tecnologia, matematica, musica.
Organizzazione di momenti comuni di plesso utilizzando la
lingua inglese come elemento comunicativo (Halloween,
Natale, Pasqua, Festa di fine anno).
Corsi pomeridiani di conversazione di potenziamento della
lingua inglese.
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VALUTAZIONE
■ Le modalità di rilevazione degli apprendimenti degli alunni fanno riferimento a tre diverse prospettive di osservazione: oggettiva, soggettiva e intersoggettiva.
■ Riguardo alla dimensione oggettiva, relativa alle evidenze osservabili che attestano la prestazione e i risultati dell’alunno, in termini di padronanza della competenza, utilizziamo prove di verifica, compiti di realtà, realizzazione di manufatti, prodotti, assunti come espressione di competenza, selezione di lavori svolti nell’arco dell’anno scolastico.
■ Riguardo alla dimensione soggettiva, facciamo ricorso a forme di autovalutazione, attraverso cui coinvolgere gli alunni nella ricostruzione delle loro esperienze di apprendimento e nell’accertamento delle proprie competenze. Gli strumenti sono: i questionari di autopercezione, i resoconti verbali e le riflessioni critiche.
■ Riguardo alla dimensione intersoggettiva, si coinvolgono altri allievi, gli insegnanti, i genitori ed interlocutori esterni. Gli strumenti spaziano dai protocolli di osservazione, strutturati e non, a questionari e interviste.
Enrica Massetti 2018
MONITORAGGIOÈ stata condotto nell■ ’a.s. 2016/2017 dalle prof.sse
Poppi Franca Poppi e Marina Bondi, dell’Università di
Modena/Reggio Emilia, valutatori delle scuole BEI,
che hanno somministrato prove di competenza
linguistica orale e scritta agli alunni delle classi (a
campione).
Sono state coinvolte■
4 ■ classi PRIME (una per plesso);
4 ■ classi QUINTE (una per plesso)
1 ■ classe di 2° SECONDARIA.
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MONITORAGGIO
■ L’attivita di monitoraggio e stata volta ad accertare:
a) motivazione, atteggiamento e percezioni degli
alunni;
b) competenze acquisite dai discenti in lingua inglese,
nella doppia accezione di BICS – Basic Interpersonal
Communicative Skills - e CALP – Cognitive Academic
Language Proficiency, vale a dire le abilita
comunicative di base e la competenza linguistico-
cognitivo-accademica.
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MONITORAGGIO
Gli strumenti utilizzati per raccogliere le informazioni sono stati:■a) focus group con un campione rappresentativo di bambini e ragazzi coinvolti nel progetto;b) analisi di un task comune per le classi che comprende: 6/9 registrazioni (per classe); 6/9 attivita di ascolto (per ogni classe prima), 6/9 produzioni scritte (per ogni classe quinta e secondaria).
Le abilita verificate sono state:
ascolto e parlato/interazione orale per le classi prime (non ■ancora esposte alla lingua scritta)
scrittura e parlato/interazione orale per le classi quinte della ■scuola primaria e seconde della scuola secondaria primo grado
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MONITORAGGIO
Sono state somministrate nelle 9 classi campione 1 prova di ascolto per
le classi prime e 1 prova orale per avere dalle 6 alle 9 registrazioni di
produzioni orali:
■ 3 prove scritte di fascia alta
■ 3 prove scritte di fascia media
■ 3 prove scritte di fascia bassa
■ 2/3 prove orali di fascia alta
■ 2/3 prove orali di fascia media
■ 2/3 prove orali di fascia bassa
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ESITI MONITORAGGIO:I FOCUS GROUP
TUTTI i ragazzi del gruppo campione della seconda classe della secondaria di primo ■grado sono consapevoli di fare parte di un progetto e parlano con entusiasmo delle attivita svolte in inglese, come per esempio quelle relative a Londra o sul sangue per Scienze.
Hanno mostrato di apprezzare l■ ’utilizzo dei video e la preparazione di cartelloni nei lavori di gruppo. Hanno infine presentato brevemente alcuni loro progetti in inglese mostrando grande motivazione e un lessico ricco.
Dalle parole dei bambini emerge che:
■ 1. la maggior parte di loro econsapevole di fare parte di un progetto;
■ 2. sono motivati ed entusiasti;
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ESITI MONITORAGGIO:I FOCUS GROUP
3. l’input fornito loro e ricco, multimodale e multimediale (utilizzo di
risorse ITC)
4. si cerca di aumentare lo student talking time(STT),e dunque
l’interazione in aula, tramite lavori di gruppo;
5. si e sviluppata la microlingua specifica e la lingua necessaria per
svolgere percorsi cognitivi di ordine superiore nonche per interagire in
aula;
6. la metodologia utilizzata e stata flessibile ed e stata adattata
all’ambiente di apprendimento di ogni singola realta scolastica. Enrica Massetti 2018
SINTESI ESITI PROVE ORALI E SCRITTE
I punti di forza del “Progetto Madrelingua” sono, in generale:
un significativo sviluppo delle ■ abilita di comprensione e di comunicazione orale data dall’aumento della qualita e quantita dell’esposizione alla L2, in linea con gli obiettivi CLIL. In particolare, anche gli alunni delle classi prime sono in grado di comprendere e rispondere a domande abbastanza articolate da parte delle esperte madrelingua.
Non si sono riscontrati problemi di pronuncia (■ BrE) particolari.
Gli alunni hanno sviluppato sia delle BICS sia della CALP: gli alunni riescono a ■portare a termine compiti linguistici cognitivamente complessi (HOTS).
La C di Cultura, alla base della metodologia CLIL, viene sfruttata in modo ■competente e interdisciplinare.
La presenza degli esperti madrelingua come parte integrante delle ■ comunita eun elemento importante di riuscita del progetto cosi come l’entusiasmo degli insegnanti coinvolti.
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PIANO FINANZIARIO
■ Fondi ministeriali
■ Fondi per Piano per il diritto allo studio del
Comune
■ Finanziamento da aziende private del territorio
■ Contributo liberale da parte dei genitori
(progetto e coordinate bancarie disponibili sul
sito dell’Istituto)
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