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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA” Dipartimento di Management e Diritto
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Dipartimento Management e Diritto
- Università degli studi di Roma Tor Vergata -
Progettazione di interventi organizzativi per implementare gli indirizzi governativi nel settore:
Il controllo della spesa pubblica e la valutazione delle spese pubbliche;
Bilancio e Contabilità. Appalti e contratti pubblici.
Progetto:
Il processo di adozione della Telemedicina in una rete
territoriale di PA: aspetti valutativi e sostenibilità economica
Premesse del progetto
Il progresso scientifico in ambito sanitario richiede l’impiego di tecnologie sanitarie che stanno
modificando radicalmente le modalità di erogazione dei servizi sanitari. Tali innovazioni, al
contempo, rientrano tra le principali determinanti dell’aumento dei costi in sanità. Tuttavia, non
sempre innovazioni tecnologiche ritenute clinicamente efficaci si rivelano convenienti a livello
aziendale. Inoltre, molto spesso il confronto tra gli elevati costi di adozione e le tariffe di
remunerazione standard a portato a scartare nuove tecnologie o ad adottarle solo ad appannaggio di
alcune specifiche categorie.
Pertanto, per selezionare in maniera più accurata gli investimenti tecnologici e implementare con
successo nuove tecnologie, è necessario intervenire sul processo di HTA a livello ospedaliero, teso a
stimare la convenienza economica per l’azienda sanitaria. La valutazione, infatti, deve essere fatta
nel rispetto dello specifico contesto organizzativo e delle esigenze socio-assistenziali del territorio di
riferimento.
L’introduzione della telemedicina ai fini del trattamento di alcune patologie croniche (ad es., aritmie
cardiache, scompenso cardiaco, diabete) rappresenta una delle questioni critiche che investono il
Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Attraverso il monitoraggio a distanza di alcuni parametri vitali e
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la valutazione clinica (triage) delle rilevazioni è possibile identificare e intervenire precocemente su
alcuni sintomi patologici, prima che questi si manifestino in forma acuta.
La seguente Figura 1 illustra un esempio di possibile interazione tra Paziente e Ospedale in
telemedicina:
La letteratura medica ha ampiamente dimostrato come il ricorso alla telemedicina apporti
miglioramenti tanto alle condizioni cliniche dei pazienti quanto alla qualità di vita degli stessi,
contribuendo contestualmente a contenere i costi.
Ciò nonostante, la diffusione della telemedicina risulta essere ancora fortemente limitata. Tale
situazione è, in gran parte, determinata dalla mancata predisposizione da un punto di vista
organizzativo delle strutture ospedaliere. Dalla dimensione clinica, è necessario spostarsi ad una
dimensione manageriale tesa alla gestione e organizzazione delle strutture, delle risorse umane e dei
processi operativi.
Obiettivi del progetto
Il progetto si propone di creare un gruppo di lavoro composto da diverse Amministrazioni Pubbliche
(Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Comuni e Circoscrizioni) al fine di individuare i
fabbisogni assistenziali del territorio di riferimento e comprendere le modalità più opportune di
implementazione della Telemedicina per la gestione delle patologie croniche maggiormente diffuse.
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La creazione di una rete di PA, può contribuire allo sviluppo di un modello di gestione delle cronicità
di tipo HUB & SPOKE, in cui alcune strutture specialistiche ad elevata specializzazione (HUB)
gestiscono in telemedicina pazienti inviati dalle altre (SPOKE) afferenti allo stesso territorio. La
realizzazione di sinergie tra più strutture all’interno della medesima area geografica, oltre a migliorare
la qualità del servizio reso, permetterà una più razionale allocazione delle risorse, riducendo i costi
di investimento e massimizzando i benefici. Questo contribuirà ad accrescere il rendimento degli
investimenti pubblici posti in essere per l’innovazione del SSN.
L’obiettivo del presente progetto, dunque, è quello di formare un team multidisciplinare di attori
(dirigenti, clinici, amministrativi) provenienti da diverse realtà pubbliche territoriali che, sotto il
coordinamento del soggetto preponente, svolga le seguenti attività:
- individuare le esigenze socio-assistenziali all’interno del proprio territorio di riferimento al fine di
identificare se e dove la telemedicina potrebbe rappresentare un investimento costo-efficace;
- suddividere le attività di gestione dei pazienti fra le strutture SPOKE e le strutture HUB, definendo
le modalità di intervento assistenziale;
- formare gruppi di PA (ASL, AO, Comuni) al fine di promuovere una gestione congiunta di tali
esigenze;
- condividere un sistema di valutazione / comparazione multidisciplinare degli investimenti
tecnologici in Telemedicina, che tenga conto delle specifiche variabili di contesto;
- scegliere la tecnologia che presenti il migliore rapporto costi-benefici in relazione alle specifiche
esigenze;
- misurare le risorse necessarie per l’implementazione del servizio, ai fini di una corretta valutazione
e riallocazione della spesa.
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Contenuti
Il progetto prevede la collaborazione tra il soggetto proponente, rappresentato dal Dipartimento di
Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, l’Istituto Superiore di
Sanità (ISS) e strutture ospedaliere operanti nel territorio nazionale.
Sono state individuate nove “macro-fasi” d’intervento:
1) Analisi situazione attuale. In questa fase viene analizzato il contesto aziendale delle PA
partecipanti, con riferimento sia alle necessità socio-assistenziali del territorio di
appartenenza, sia degli obiettivi strategico-organizzativi. Il fine è quello di individuare:
a. le categorie di pazienti più bisognosi di servizi assistenziali;
b. i servizi che possono essere proficuamente gestiti in telemedicina;
c. le caratteristiche - in termini di strutture e di competenze - di ogni singola realtà
aziendale appartenente alla rete territoriale per stabilire quali sono le risorse
strumentali e di umane di cui si dispone e quelle di cui si necessita.
2) Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici. In questa fase vengono stabiliti, in base alle
esigenze territoriali, quali sono gli interventi assistenziali più urgenti, in termini di patologie
e tipologie di pazienti da gestire. Vengono, altresì, definiti gli obiettivi clinici e qualitativi che
ogni PA intente raggiungere.
3) Formazione della rete di aziende pubbliche. All’interno di un’area territoriale comune, diverse
pubbliche amministrazioni di aggregano e stabiliscono una collaborazione ai fini di uno scopo
comune. In questa fase, ciascuna PA stabilisce le risorse (materiali, know-how, personale) da
mettere a disposizione per la migliore gestione congiunta di una patologia. Gli obiettivi sono
quelli di:
a. censire tempestivamente i pazienti;
b. stabilire le linee guida diagnostiche, al fine di uniformare il percorso anamnestico,
evitando il rischio di duplicazione degli esami e delle analisi;
c. stabilire le tipologie di pazienti eleggibili per la gestione in telemedicina (dal centro
HUB), ovvero tramite controlli ambulatoriali periodici (dai centri SPOKE);
4) Suddivisione dei compiti. Una volta stabilite competenze di ogni PA appartenente alla rete, si
dovrà procedere a definire i ruoli e ad assegnare i diversi compiti. Una sola struttura accoglierà
un centro HUB specialistico di telemedicina; mentre le altre (SPOKE) si organizzeranno per
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recepire, individuare ed indirizzare pazienti la cui gestione a distanza verrà effettuata a livello
centrale.
5) Analisi della necessità tecnologiche. In questa fase, la rete di aziende dovrà stimare il
fabbisogno di risorse tecnologiche di cui approvvigionarsi. Una infrastruttura di Telemedicina
ha genericamente bisogno dei seguenti investimenti tecnologici:
a. Sensori.
b. Network.
c. Data Processing.
Di seguito, la Figura 2, riporta uno schema esemplificativo di infrastruttura HW/SW per
l’implementazione di un generico servizio in telemedicina.
6) Decisione della tecnologia. In questa fase, dopo aver individuato i punti di forza e debolezza
del gruppo, si procede con la scelta della tecnologia di Telemedicina utilizzabile. La scelta
dovrà necessariamente coinvolgere un team multidisciplinare di valutazione, al fine di tenere
considerazione di tutti gli aspetti clinici, sociali, tecnici, organizzativi ed economici rilevanti
ai fini della scelta. Attraverso un sistema di misurazione multidimensionale, l’obbiettivo di
questa fase è quello di mettere in condizione la rete di PA di definire tecnologie sanitarie, tra
più alternative, che presentano il maggior rapporto costo-benefici per la società e per le
aziende pubbliche coinvolte.
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7) Definizione dei flussi operativi. Questa fase, probabilmente la più critica, è quella nella quale
il processo di learning by doing trova maggiore concretezza. Nel momento della
collaborazione si formalizzano le procedure operative che ognuna delle PA afferenti alla rete
dovrà porre in essere per espletare il proprio ruolo all’interno della rete. La
proceduralizzazione delle attività di ogni singolo membro del gruppo è necessaria per la
definizione “dei confini operativi” all’interno muoversi e delle modalità di coordinamento
con gli altri componenti.
8) Implementazione e test. L’ultima fase operativa prevede la fase di avvio del progetto di
gestione integrata in telemedicina di un campione di pazienti. Le PA che rivestono il ruolo di
centro SPOKE cominceranno a gestire i pazienti target nelle modalità individuate negli step
precedenti. La PA che funge da HUB darà avvio alla gestione a distanza dei pazienti,
riportando i propri feedback clinici alle altre strutture all’interno della rete.
9) Modellizzazione del progetto. Conclusa l’ultima fase progettuale, il progetto sarà
modellizzato al fine di creare una esperienza di riferimento replicabile in altri contesti
territoriali, in altri ambiti clinici, o tra differenti reti di aziende pubbliche.
Descrizione del modello integrato di gestione dei servizi socio-assistenziali in telemedicina
Con la finalità di gestire in maniera innovativa alcune problematiche socio-assistenziali di carattere
sanitario il progetto si propone di definire un modello integrato per il censimento e l’arruolamento di
gruppi pazienti cronici per fornirne continuità assistenziale attraverso una gestione “a distanza” sul
territorio che prevenga l’aggravarsi del loro stato di salute. Ciò, in una logica sistemica, permette di:
Migliorare lo stato di salute del paziente;
Aumentarne la qualità della vita;
Ridurre la spesa sanitaria nella gestione delle cronicità, attraverso:
o La riduzione dei ricoveri inappropriati
o La riduzione di servizi diagnostici inopportuni
o La riduzione di servizi diagnostici ripetuti.
o La prevenzione di accessi ospedalieri in PS (in acuto), privilegiando i ricoveri
elettivi e programmati.
A tal fine, è necessario che la rete territoriale sia organizzata ed integrata in modo tale seguire un
processo di “riconoscimento” della patologia, in modo tale da rendere il paziente eleggibile per
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l’arruolamento in un programma di gestione in telemedicina. All’interno di uno stesso territorio
dunque, la collaborazione tra Medici di Medicina Generale, Farmacie comunali, Case Comunali, e
quindi Aziende Ospedaliere e Aziende Sanitarie Locali, diventa fondamentale. Il modello di gestione
integrata in telemedicina deve tendere a “spingere” i pazienti verso le strutture sanitarie
maggiormente specializzate, evitando sprechi di risorse all’interno del territorio. Il paziente cronico,
deve essere gestito in regime specialistico. Per fare ciò, tuttavia, è necessario che le PA sullo stesso
territorio siano opportunamente coordinate.
In tal senso si devono sviluppare:
- una integrazione orizzontale, tra centro HUB e centri SPOKE, in termini di ruoli, regole e processi
dell’attività clinica.
- una integrazione verticale, tra centro HUB e pazienti, in termini di meccanismo “feedback to follow-
up” (Figura 1).
Pare evidente che tali integrazioni siano parte rilevante di un processo manageriale – organizzativo,
che avrà come risultato finale, oltre ad un incremento dell’outcome clinico, una riallocazione più
efficiente e più razionale della spesa pubblica, con inevitabile riduzione della stessa.
La seguente Figura 3 mostra in sintesi il modello di gestione proposto. In proposito, si possono notare
i tre momenti operativi che s’intende raggiungere: 1) Arruolamento /censimento dei pazienti d parte
dei centri SPOKE; 2) l’invio dei pazienti dai centri SPOKE al centro HUB di Telemedicina; 3)
gestione dei pazienti da parte del centro specialistico HUB.
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A chi si rivolge il corso
Il target del corso e costituito da dipendenti pubblici che operano in ambito di programmazione,
gestione e controllo delle risorse sanitarie sul territorio o che sono coinvolti nella gestione socio-
assistenziale della cittadinanza.
L’articolazione del corso: durata e contenuti
Il corso avrà una durata di 80 ore di formazione (per un totale di n. 12 CFU – Crediti Formativi
Universitari) articolate in 9 moduli didattici corrispondenti alle fasi di lavoro cosi come sopra
descritte. Si prevedono 8 ore di formazione a giornata, per 10 giornate, ivi incluse le ore laboratoriali
e di attività pratica. Le ore di formazione erogate sono pertanto cosi distribuite:
Introduzione e presentazione del corso - 2 ore
Modulo 1. Analisi situazione attuale - 6 ore:
Analisi territoriale
Analisi economica
Analisi strutture operative
Modulo 2. Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici di interesse - 6 ore:
Analisi interventi assistenziali più urgenti:
o patologie croniche
o tipologie di pazienti da gestire.
fissazione obiettivi clinici e qualitativi
integrazione delle politiche e i programmi
Modulo 3. Formazione della rete di aziende pubbliche - 10 ore:
Analisi delle modalità di collaborazione
Negoziazione dei ruoli
Fissazione degli obiettivi economici e di contenimento della spesa
Formazione della “struttura operativa” della rete
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Modulo 4. Suddivisione dei compiti - 10 ore:
Fissazione delle specifiche attività svolte dai componenti della rete.
Modulazione del modello di Governance della rete
Definizione delle attività di coordinamento
Definizione delle modalità di comunicazione interne al gruppo
Definizione delle modalità di comunicazione esterne al gruppo
Modulo 5. Analisi della necessità tecnologiche - 8 ore:
Analisi delle linee guida di intervento assistenziale
Analisi dei fabbisogni tecnologici
Analisi dei modelli valutativi delle tecnologie sanitarie
o Aspetti clinici
o Aspetti tecnici
o Aspetti economico-organizzativi
Modulo 6. Decisione della tecnologia - 12 ore:
Analisi dei modelli “econometrici” di valutazione delle tecnologie sanitarie
Modelli di Performance Management
Analisi di costo-efficacia applicata alla telemedicina
Health Technology Assessment e Health Technology Balanced Assessment
Analisi delle modalità contrattuali di acquisto
Definizione dell’apparato tecnologico necessario
Modulo 7. Definizione dei flussi operativi - 10 ore:
Analisi delle procedure di ingaggio, arruolamento, gestione pazienti
Recepimento delle linee guida cliniche di intervento assistenziale
Formalizzazione delle procedure
Analisi delle attività di coordinamento tra i singoli soggetti
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Modulo 8. Implementazione e test - 10 ore:
Supporto procedure di acquisto delle tecnologie,
Negoziazione suddivisione della spesa
Analisi delle necessità di training
Avvio fase pilota del progetto
Modulo 9. Modellizzazione del progetto - 6 ore:
Design di un modello
Analisi delle criticità
Modellizzazione
Il calendario e la frequenza delle lezioni saranno, in ogni caso, concordate con i partecipanti.
Il corso si terrà orientativamente a partire dal mese di aprile 2019 e terminare entro dicembre 2019.
Si presenta, di seguito, un time-table riassuntivo delle varie fasi in cui si articola il progetto.
Metodologia didattica
I temi trattati, necessitano di un approccio capace di coniugare sia lezioni frontali, che momenti di
applicazione pratica, attraverso l’utilizzo di laboratori, esercitazioni, simulazioni ed analisi di best-
practices.
In tal senso il presente progetto intende adottare un approccio integrato tra nozioni, testimonianze e
brainstorming, al fine di consentire gli adeguati approfondimenti e di assimilare i temi oggetto di
discussione da un punto di vista prima teorico e pratico.
APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
1 Analisi situazione attuale 8
2 Definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici di interesse 6
3 Formazione della rete di aziende pubbliche 10
4 Suddivisione dei compiti 10
5 Analisi della necessità tecnologiche 8
6 Decisione della tecnologia 12
7 Definizione dei flussi operativi 10
8 Implementazione e test 10
9 Modellizzazione del progetto 6
80
CONTENUTIFASITEMPI
ore lezione
TOTALE ORE
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In particolare, il corso, nell’intenzione di offrire un contributo pratico alla conveniente progettazione
del o dei modelli di integrazioni territoriale dei servizi assistenziali offre due diverse modalità di
interazione tra i partecipanti e docenti:
a) analisi comparativa tra le diverse esperienze di organizzazione integrata dei servizi già adottati
dalle amministrazioni di provenienza dei partecipanti;
b) formazione / esercitazioni / simulazioni basate su casi pratici ripotati in aula dalla Faculty,
ovverosia esempi di modello di gestione in telemedicina “obbiettivo” sviluppate in collaborazione tra
le amministrazioni partecipanti, in modalità business game; i gruppi di lavoro saranno coordinati e
assistiti da un tutor individuato tra i membri.
La didattica “co-prodotta” tra discenti e docenti rivela spiccate caratteristiche di flessibilità; risulterà,
infatti, modellabile in base alle esigenze dei partecipanti ed alle forme di collaborazione di rete che
si saranno individuate. Tale approccio, ricco di interscambio, permetterà un confronto di idee e
possibilità di discussione su esperienze, problematiche e soluzioni individuate.
Coordinamento scientifico e corpo docente
Il coordinamento del corso è affidato al Prof. Francesco Ranalli, Ordinario di Economia Aziendale
presso il dipartimento proponente. I suoi interessi di ricerca e didattica riguardano l’economia
aziendale, la ragioneria, la contabilità pubblica, il controllo di gestione, il Bilancio di Esercizio. Nella
sua carriera ha organizzato numerose iniziative formative attinenti i sistemi di controllo interno delle
amministrazioni pubbliche, delle società cooperative e delle Aziende Sanitarie; è stato più volte
membro di commissioni di concorsi pubblici presso PA. È stato coordinatore del Dottorato in
Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche presso i dipartimenti di Studi sull’Impresa e,
successivamente, di Impresa Governo e Filosofia presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Componente della Commissione Regionale di Garanzia presso la Corte d’Appello di Roma.
La Faculty del corso e composta da:
- docenti universitari appartenenti alla struttura proponente, con competenze disciplinari che spaziano
dalle materie aziendalistiche ed economiche a quelle giuridiche.
- docenti universitari di altri Atenei
- altri docenti: professionisti, manager, dirigenti apicali appartenenti all’Istituto Superiore di Sanità e
alle altre strutture sanitarie d’eccellenza coinvolto nel progetto.
Tutti i membri del corpo docente hanno esperienza didattico-professionale almeno triennale.
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Fanno parte della Faculty:
Prof. Francesco Ranalli, Ordinario di Economia Aziendale presso il dipartimento proponente.
Prof. Corrado Cuccurullo è professore ordinario di Economia Aziendale presso l'Università della
Campania L. Vanvitelli. Autore di diverse pubblicazioni, nazionali ed internazionali, su temi che
riguardano l'economia delle aziende pubbliche, in particolare quelle sanitarie, la sua ricerca si
focalizza da anni sulla misurazione e valutazione dei risultati economici e clinici. E' Presidente di
Organismi Indipendenti di Valutazione (D.L.vo 150/90) di alcuni grandi ospedali, Consigliere di
Amministrazione di una delle più grandi centrali di acquisti in sanità. Membro di commissioni
per la valutazione HTA.
Prof. Massimo Sargiacomo, Ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di
Economia Aziendale dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Membro del
Comitato Nazionale di Bioetica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il quadriennio
2018/2022. Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Accounting Management Business
Economics presso l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Vanta importati
pubblicazioni nel campo dell’Healthcare Management.
Prof. Francesco Cabalbo, Ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Economia
dell'Università del Molise, è uno dei 18 membri dell’IPSASB e rappresentante per l’Italia nel
Public Sector Group di Accountancy Europe a Bruxelles. Membro della Commissione a supporto
del Direttore Generale e del Nucleo di Valutazione della Università degli Studi del Molise nel
monitoraggio del livello delle prestazioni organizzative e del grado di attuazione degli obiettivi e
componente dell'OIV dell'AORN Cardarelli. A lungo componente del Comitato Scientifico del
Seminario di Formazione Permanente della Corte dei Conti è impegnato della formazione dei
magistrati sui temi della contabilità economica e della analisi di bilancio e, come Capo
Dipartimento e Direttore Generale Amministrazione e Personale del Consiglio Regionale della
Campania, ha avuto importanti esperienze di amministrazione attiva. I suoi attuali campi di
ricerca includono la governance delle società a partecipazione pubblica, l'earnings management
e la public sector accountabilty.
Prof. Antonio Chirico, Associato di Contabilità e Bilancio presso il dipartimento
proponente. Dottore di Ricerca in Banca e Finanza. I suoi interessi di ricerca riguardano i temi
del bilancio, l’analisi delle performance, la programmazione e il controllo di gestione di imprese
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e Pubbliche Amministrazioni. È presidente del corso di Laurea Magistrale in Economia e
Management del Dipartimento Management e Diritto, Facoltà di Economia, Università degli
Studi di Roma "Tor Vergata".
Prof. Emiliano Di Carlo, Associato di Economia Aziendale presso il dipartimento proponente;
vice direttore esecutivo del Master in Anticorruzione istituito presso il Dipartimento di Economia
e Finanza dell’Università di Roma Tor Vergata; esperto sui temi di Governance e gestione di
Gruppi e Reti aziendali ed etica aziendale con riferimento ai settori pubblico e privato.
Prof. Alessandro Giosi, Associato di Economia Aziendale presso l’Università LUMSA di Roma,
dipartimento di Scienze Umane. Esperto di accountability e management pubblico si è occupato
di bilanci pubblici dal punto di vista della ricerca, della formazione e della consulenza. Vanta
numerose pubblicazioni in tema di contabilità pubblica.
Prof. Francesco Casale, Associato di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di
Camerino; Componente dal 1999 del Centro Studi dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha
collaborato all’organizzazione di numerosi studi su argomenti di interesse giusprivatistico
(arbitrato, trust, franchising, riforma del diritto societario). Esperto di diritto societario e dei
contratti vanta importanti contributi in materia.
Prof. Vincenzo Sforza, Direttore Generale dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo,
Professore associato di Economia aziendale presso il medesimo ateneo (in aspettativa). Ha svolto
attività di ricerca su temi di Accounting, Financial Reporting, Public Sector Management &
Control; sulle medesime tematiche ha tenuto corsi universitari e docenze in master di primo e
secondo livello in diversi atenei italiani.
Prof. Leonardo Calò, Direttore del Dipartimento di Cardiologia e Aritmologia del Policlinico
Casilino di Roma, Docente di Cardiologia dello Sport presso l’Università del Foro Italico.
Impegnato da oltre un decennio in sperimentazioni cliniche sull’utilizzo della Telemedicina in
ambito cardiologico, con particolare riferimento alla gestione di patologie croniche, ha sviluppato
modelli predittivi di prevenzione delle acuzie e della morte improvvisa.
Prof. Gianluca Antonucci, Ricercatore presso il Dipartimento di Economia Aziendale
dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Dottore di ricerca in Management
delle Amministrazioni Pubbliche presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". I suoi
interessi di ricerca riguardano la “co-production” tra i settori pubblico e privato ed aspetti di
assistenza socio-sanitaria nell’integrazione dei territori.
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Dott. Francesco Gabbrielli, Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa,
Specializzazione in Chirurgia Generale e Dottorato di Ricerca in Chirurgia Sperimentale
all’Università di L’Aquila, Master e certificazione europea in Europrogettazione. Dal giugno
2017 e Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali
dell’ Istituto Superiore di Sanità. Già ricercatore e progettista in Telemedicina e innovazioni
tecnologiche per il CNR, per le Università di Pisa e L’Aquila, per MedSMART, Ann Arbor MI
(US) e Michigan University, MI (US), per Scuola Superiore G. Reiss Romoli di L’Aquila. È stato
responsabile di progetti e programmi sperimentali del Centro Nazionale Trapianti ISS, Dirigente
Medico presso il Dipartimento di Chirurgia Generale “P. Stefanini” dell’Umberto I Policlinico di
Roma, Vicepresidente del Cluster Health Innovation and Community CHICO. È Expert
Consultant in progetti d’innovazione tecnologica sanitaria per la Commissione Europea, docente
in diversi corsi di formazione e master su sanità digitale e Telemedicina, Vicepresidente della
Società Italiana di Salute digitale e di Telemedicina. Autore di pubblicazioni nazionali e
internazionali in chirurgia sperimentale, telemedicina, sanità digitale, organizzazione e
governance sanitari. Esperto di gestione dei gruppi nella progettazione di servizi di sanità digitale.
Dott. Sandro Brunelli, Ricercatore in Economia Aziendale presso il dipartimento proponente. I
suoi interessi di ricerca e didattica hanno riguardato i temi dell’accountability, anticorruzione e
trasparenza presso diverse PA; ha svolto funzioni di supporto al Nucleo di Valutazione e
Controllo Strategico dell’Autorità negli ambiti della performance e dei meccanismi di
accountability.
Dott. Michelangelo Bartolo, Cardiologo clinico presso l’UOC di Angiologia dell’Azienda
Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, presso cui dirige il reparto di telemedicina.
Responsabile di programmi per il monitoraggio cardiologico di pazienti detenuti (Regina Coeli,
case circondariali del territorio della ASL RM4 – Civitavecchia), ha sviluppato progetti di
telemedicina in diversi paesi dell’Africa Sub-Sahariana.
Ing. Mauro Grigioni, Dirigente di Ricerca dell'ISS, Direttore del Centro Nazionale Teconologie
Innovative per la Salute Pubblica. Ha diretto dal 2007 il Reparto di Biomeccanica e Tecnologie
Riabilitative. Si occupa di valutazione di tecnologie sanitarie, ausili, protesi, ortesi, dispositivi
medici, in genere per l'apparato locomotore e Cardiovascolare, e applicazioni di telemedicina per
l'assistenza e la teleriabilitazione, e metodologie di Health Technology Assessment.
Dott. Gabriele Palozzi, research fellow presso il soggetto proponente, dove è titolare del corso di
Controllo di Gestione in Sanità. Dottore Commercialista e Revisore Legale. I suoi interessi di
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ricerca coinvolgono i temi dell’economia aziendale, il controllo di gestione, il Bilancio di
Esercizio, la valutazione delle tecnologie sanitarie, modelli di gestione della performance.
Collabora con il Centro Nazionale per la Telemedicina e le nuove Tecnologie dell’Istituto
Superiore di Sanità. Ha sviluppato modelli organizzativi di gestione delle patologie croniche e di
utilizzo integrato della Telemedicina.
Dott. Ivo Hristov, dottore di ricerca in Management e cultore di discipline economico aziendali
presso il Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor
Vergata”. Ha maturato nel tempo una notevole esperienza didattica sui temi dell’Accounting e
del Managerial Accounting. Gli interessi di ricerca riguardano prevalentemente la misurazione e
la gestione delle performance aziendali.
A supporto delle attività della Faculty:
Dott.ssa Camilla Falivena, dottoranda di ricerca in Management - Public management &
Governance presso il soggetto proponente. Dottore Commercialista. Tra i suoi interessi di ricerca
spiccano i modelli di governance del sistema sanitario e la valutazione delle tecnologie sanitarie
ai differenti livelli di governo del Sistema Sanitario Nazionale.
Dott.ssa Irene Schettini, dottoranda di ricerca in Management – Business Accounting, presso il
soggetto proponente. Tra i suoi interessi di ricerca spiccano i modelli di cost accounting
applicabili al sistema sanitario e la valutazione della spesa nell’erogazione delle prestazioni
sanitarie ai differenti livelli di governo del Sistema Sanitario Nazionale.