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PROGETTO “NONNI A SCUOLA”
Per quattro mattine nei mesi di novembre e dicembre 2009 i bambini della classe 3a
della Scuola Primaria di Pieranica hanno avuto la fortuna di partecipare al progetto
“Nonni e nipoti per mano” presentato dal Consultorio Familiare Integrato del
Distretto di Crema, Asl di Cremona, e condiviso dalle insegnanti di classe.
Il percorso era inteso a riscoprire la “risorsa affettiva anziana” nella società di oggi,
inserendo la terza età nel ciclo di vita. Si è inteso inoltre recuperare il ruolo di
memoria storica dell’anziano attraverso il recupero della relazione con i nonni e il
dialogo tra le generazioni.
I bambini confrontando le generazioni hanno preso consapevolezza delle
trasformazioni storiche avvenute nell’esperienza del gioco.
Quattro sono stati gli interventi in classe, oltre uno con gli insegnanti e uno con i
nonni e gli insegnanti.
L’assistente sociale Renata Lama e l’infermiera professionale Carla Bianchessi del
Consultorio Familiare di Crema sono state presenti sin dal primo incontro, quando
hanno proposto agli alunni un gioco-laboratorio per ricercare sulle riviste
illustrazioni delle diverse fasi della vita e creare cartelloni relativi a ciascuna fase e ai
suoi bisogni.
Nel secondo incontro i bambini hanno portato da casa un gioco che gli apparteneva
quando erano piccoli e hanno preparato in classe una scheda per riflettere sui
bisogni a cui quel gioco dava risposta. Hanno poi osservato come i loro giochi attuali
siano diversi dai giochi della prima infanzia.
In classe il lavoro è proseguito nei giorni successivi con la preparazione di domande
da rivolgere ai nonni che si sono presentati a scuola puntuali all’appuntamento di
giovedì 26 novembre quando con piacere hanno partecipato all’intervista preparata
dagli alunni.
I nonni presenti erano ben cinque. Sono stati molto disponibili e contenti e hanno
raccontato della loro scuola, dei loro giochi, dei loro vestiti, della loro
alimentazione… di un mondo che ai bambini è sembrato quasi il racconto del film
che già avevano visto: “L’albero degli zoccoli”.
Il giorno 2 dicembre è stato sicuramente il più atteso e gioioso perché i bambini
seguendo le indicazioni date dai nonni hanno avuto modo di giocare con loro in un
cortile assolato dove erano stati portati semplici materiali che hanno dato vita a
giochi divertenti. I materiali erano due corde per saltare, dei sassi, delle pannocchie,
la vecchia ruota di una bicicletta, un bastone, delle figurine e uno straccio adatto a
diventare una bandierina. I bambini si sono divertiti divisi in gruppetti ad effettuare
un percorso le cui stazioni erano il gioco della cavallina, il salto della corda, il gioco di
bandierina, il lancio delle figurine, il tenni s della pannocchia, il lancio della ruota, la
torre di pugni, l’acchiappasassi e campana.
I nonni erano davvero entusiasti di aver partecipato e di averci trasmesso la voglia e
la capacità di giocare con cose semplici rendendo allegro il cortile della nostra
scuola.
I nostri alunni si sono dimostrati grati e felici di avere fatto questo percorso, così
come noi insegnanti riteniamo l’esperienza decisamente positiva e da ripetere.
Pieranica, 10 dicembre 2009
DOMANDE PER INTERVISTA
1) Quando eri piccolo quale era il tuo divertimento preferito?
2) Ti piaceva andare a scuola, e come erano la classe, la maestra, i tuoi oggetti
scolastici?
3) Giocavi con i tuoi amici, dove?
4) Cosa ti portava Santa Lucia?
5) Guardavi la televisione? Cosa si faceva alla sera?
6) Per merenda, cosa mangiavi? E negli altri momenti della giornata?
7) Aiutavi i tuoi genitori?
8) Andavi a messa e a catechismo?
9) Ti davano la mancia?
10) Andavi in vacanza d’estate o d’inverno?
11) Ti sei mai preso delle punizioni? Quali e perché?
12) Come erano i tuoi vestiti?
13) Parlavi solo in italiano o conoscevi una lingua straniera?
14) Nella tua famiglia c’era l’automobile?
15) Ti ricordi di tuo nonno o tua nonna?
16) C’erano bambini più poveri o più ricchi di te, come ti sentivi quando li
incontravi?
17) Se pensi a quando eri piccolo ti senti felice? Cosa ti piace di più ricordare?
18) Sei contento di essere un nonno? Perché?
19) A che età hai cominciato a lavorare?
RESOCONTO
26 novembre 2009: nonni a scuola
L’intervista ai nonni ci ha dato modo di conoscere attraverso i loro racconti la vita
del passato.
È stata un’occasione importante e davvero molto piacevole per imparare.
I nonni presenti erano
Signora Rina, nonna di Chiara
Signor Giancarlo, nonno di Valentina
Signor Luigi, nonno di Petra
Signora Carla, nonna di Viola.
Sono stati molto disponibili e contenti di trascorrere questa mattinata insieme.
Ci hanno raccontato della loro scuola, così diversa dalla nostra: una sola maestra, il
pennino e l’inchiostro per scrivere, la carta assorbente, le punizioni con le
bacchettate, il grembiulino nero…
Con entusiasmo ci hanno descritto i loro giochi, sempre all’aperto nei grandi cortili o
per strada con tanti amici e fratelli: le biglie, il lancio delle figurine, bandiera, il
monopattino di legno, la cavallina, la casetta costruita di mattoni, il lancio dei tappi…
i giochi erano pochi ma si divertivano tanto.
La sera non guardavano la tv, perché non c’era, ma stavano insieme a leggere o
ascoltare le storie, ma anche a recitare lunghe preghiere in latino con i loro nonni.
D’estate la nonna Carla e i due nonni andavano in colonia al mare dove stavano con i
bambini della loro età. La colonia era organizzata quasi come una scuola, con regole
ed orari precisi.
I vestiti che i nonni indossavano da bambini erano: pantaloni corti per i maschi,
gonne per le femmine. Erano vestiti scuri perché si sporcassero meno. Indossavano
scarpe fatte con suole di legno e rinforzi in ferro per durare più a lungo. D’estate
però correvano scalzi per le vie.
Erano molti i bambini poveri e ciò era normale, tutti facevano il possibile per avere il
meglio da quello che c’era.
Non potevano scegliere cosa mangiare perché i genitori preparavano un unico
semplice pasto uguale per tutti: spesso era la polenta.
Parlavano tra loro in dialetto e solo a scuola in italiano, sapevano anche il latino per
le preghiere.
Era un mondo molto diverso e mentre i nonni parlavano ci ricordavamo del film che
abbiamo visto in questi giorni: “L’albero degli zoccoli”.
Dobbiamo dire grazie ai nonni di essere venuti perché ci siamo resi conto che quel
film fa parte della loro storia, che è anche un po’ la nostra.
Siamo stati contenti di sentire che tutti loro sono felici di essere nonni, perché per
noi è importante avere qualcuno che ci mostra un percorso già fatto e ci invita a
guardare al futuro senza dimenticare il passato.