PRIMA UNITA’ FORMATIVA -...
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PRIMA UNITA’ FORMATIVA
TITOLO
Conoscenze Abilità
Parole-legame Abbiamo imparato
-congiunzioni ad unire le frasi per
e,anche,perciò,perché, creare un testo coeso
ma….
-pronomi
personali: io,tu,egli,noi,
voi,essi,mi,me,ti,ci,vi…
-avverbi
di modo, di tempo,
di luogo, di quantità
-preposizioni
semplici(di,a,da,in,con,su,per,tra,fra)
articolate(del,della,sul,nel,col…)
-punteggiatura
: , . ; ! ?
DALLE FRASI AL TESTO
Facciamo “nascere” un testo narrativo
partendo dalle nostre frasi.
1°
situazione
frasi non
legate
. Domenico
va in
montagna . Domenico
raccoglie
le castagne
. Domenico
ritorna
a casa
. Domenico
cuoce
le castagne
Osservazioni
1° uno stesso
soggetto
2° 4 azioni diverse
3° tempo in
successione
4° luoghi:
montagna
casa
2°
situazione
frasi
legate ed
arricchite
Domenico va
in montagna
a Vitulano e
raccoglie le
castagne
cadute a terra
tra le foglie e
i ricci, poi
ritorna a casa
con la
macchina del
papà, quindi
cuoce le
castagne sul
fuoco a
caldarroste
Osservazioni
1° frasi legate con
parole-legame
2° ampliamento con
più
ESPANSIONI
( SINTAGMI )
3°
situazione
Domenico va
in montagna
a Vitulano
raccoglie le
castagne
cadute per
terra tra le
foglie e i
ricci, poi
ritorna a casa
con la
macchina del
papà, quindi
cuoce le
castagne sul
fuoco a
caldarroste
Osservazioni
1° smontaggio
del testo
secondo la
struttura narra_
tiva
( inizio,
svolgimento,
conclusione)
I
N
I
Z
I
O
Domenica,24 ottobre Domenico, un bambino di 8 anni che
frequenta la 3°A a Foglianise, va in montagna a Vitulano, un
paese vicino.
S
V
O
L
G
I
M
E
N
T
O
DEI
F
A
T
T
I
Raccoglie le castagne cadute per terra tra le foglie e i ricci aperti,
spinosi e multicolori.
Poi ritorna a casa con la macchina di colore blu scuro del papà,
quindi cuoce le castagne sul fuoco nella padella a caldarroste
C
O
C
L
U
S
I
O
N
E
Appena pronte le castagne decide di portarne un po’ alla nonna di
Benevento e un po’ alla nonna di Foglianise. Poi tutto contento e
stanco va a dormire.
Osserva con attenzione le frasi legate tra loro
ed arricchiscile, poi usale per scrivere una
breve storia.
- Benedetta dorme e
- Benedetta sogna all’improvviso
- Benedetta sente il suono della sveglia
Benedetta dorme e sogna, all’improvviso sente il suono della
sveglia.
Benedetta nella sua cameretta
dorme
il suono profondamente
della sveglia sogna
sente un bel vestito
molto
fastidioso di colore viola
Benedetta dorme nella sua cameretta profondamente e sogna un
vestito di colore viola all’improvviso sente il suono della sveglia
molto fastidioso.
Il giorno 17 ottobre in una notte molto buia Benedetta dorme nella
sua cameretta profondamente e sogna un vestito viola, che quando
lo vede lei crede che è realtà ma all’improvviso sente il suono
della sveglia molto fastidioso e si alza.
Benedetta
nel suo lettino
dorme
con le sue sorelle
di volare
sente sogna
nel cielo
il suono della sveglia
rumoroso
e fastidioso
Benedetta dorme nel suo lettino con le sue sorelle
e
sogna di volare nel cielo, all’improvviso sente il suono
rumoroso e fastidioso della sveglia.
Una gelida notte d’inverno, Benedetta, una bambina molto simpatica,
con i capelli lunghi e neri dorme comodamente e profondamente nel
suo lettino caldo di colore verde e bianco, con le sue sorelle Rosalba e
Claudia.
Sogna beatamente di volare come un uccello con le ali aperte nel cielo
azzurro con tante nuvole di zucchero filato, gelato al limone e granita.
All’improvviso lancia un urlo che fa svegliare le sorelle perché sente
rimbombare il suono rumoroso e fastidioso della sveglia di Hello Kitty.
Dispiaciuta per aver svegliato le sorelle chiede loro scusa e tutte e tre
insieme si preparano per andare a scuola.
Osserva con attenzione le frasi legate tra loro
ed arricchiscile, poi usale per scrivere una
breve storia.
Mayer prende i pastelli e
Mayer colora i disegni poi
Mayer sbruffa per il compito
Mayer prende i pastelli poi colora i disegni e sbruffa per il
compito.
I SINTAGMI
Mayer prende i pastelli
sbruffa colora tutti colorati
per il compito i disegni
molto brutto sul libro
Mayer prende i pastelli tutti colorati e colora i disegni sul libro poi
sbruffa per il compito molto brutto.
Il 20 ottobre Mayer un bambino di 8 anni che frequenta la 3°A
prende i pastelli di legno tutti colorati. E colora i disegni sul libro
“La Bibbia”
poi sbruffa per il compito di religione molto brutto.
Raccolgo le idee costruendo lo schema a
margherita
VISITA AL FORNO DELLA FATTORIA DEL
SIGNOR PIAZZA MARIO
2
1
Chi ci ha Quando e come
proposto l’uscita è avvenuta
quando e perché l’uscita
Visita al forno della fattoria
del Signor Piazza Mario
5 3
Ritorno in 4 Che cosa
classe abbiamo visto
Ricordo un o fatto quando
episodio siamo arrivati
particolare
Ora scrivo il testo tenendo presente che i
punti 1 e 2 dovranno essere trattati
nell’introduzione, i punti 3 e 4 nello
svolgimento e il 5 nella conclusione.
La maestra Maria Antonietta ci ha proposto di andare a visitare il
forno della fattoria del signor Piazza Mario perché stiamo
studiando il laboratorio del gusto.
Il giorno 16 novembre 2010, una giornata molto piovosa, siamo
partiti con lo scuolabus perché era lontano Ponte Rutto, ma il
signor Cosimo non conosceva la strada, allora siamo andati per
un’altra strada dopo, la maestra Maria Antonietta ha chiamato il
signor Mario e ci ha indicato la strada giusta.
Arrivati, le signorine avevano preparato la pizza e ci hanno fatto
vedere come si mette il sugo. Nel sugo ci stava: l’aglio, il
prezzemolo, la salsa e i pomodori, poi l’hanno messa nel forno a
cuocere; poi hanno fatto la focaccia e l’abbiamo mangiata, però
ci hanno detto che subito dopo cacciata dal forno non si può
mangiare se no ci viene il mal di stomaco.
Poi hanno fatto il pane, prima hanno usato la madia e impastavano
con i pugni e la maestra Irene si è ricordata di quando era piccola e
la mamma faceva il pane e le piaceva il rumore dell’acqua, allora
ha impastato anche lei, dopo però hanno usato l’impastatrice.
Mentre un gruppo di dieci bambini vedeva come si impastava
l’altro gruppo andava a vedere gli animali: i maialini, le ochette, le
paperelle, le pecorelle, i coniglietti, gli uccellini e gli asinelli.
L’impasto del pane l’avevano diviso in pagnotte poi l’hanno cotto
e l’abbiamo mangiato.
E’ stata una giornata bellissima.
Ordiniamo in un diagramma di flusso le fasi
di preparazione del pane.
INIZIO
IMPASTAMENTO
Si miscela la farina, l’acqua tiepida,
il lievito e il sale
PRIMA LIEVITAZIONE
Si lascia riposare l’impasto (l’impasto si gonfia perché il
lievito trasforma il glucosio
in anidride carbonica)
FORMATURA
L’impasto viene diviso in parti
più o meno grandi, secondo le
esigenze.
SECONDA LIEVITAZIONE
I pezzi dell’impasto vengono
lasciati riposare (lievitare)
ben coperti.
COTTURA
I pezzi vengono messi nel forno
per un periodo di 15’/60’ secondo
la grandezza dei pezzi
RAFFREDDAMENTO
Il pane appena sfornato
Si lascia raffreddare.
CONFEZIONAMENTO
Il pane viene confezionato,
cioè messo in appositi contenitori
VENDITA
E/O
ASSAGGIO
FINE
Rifletto
Abbiamo capito “rivedendo il lavoro svolto”, che le parole legame
che sono le preposizioni, gli avverbi, le congiunzioni, i pronomi e
la punteggiatura, servono a unire le frasi e a far diventare un testo
coeso e coerente.
PAROLE – LEGAME
preposizioni
punteggiatura
semplici articolate pronomi
congiunzioni
avverbi
modo tempo luogo quantità
Scopri le paroline che uniscono
Azioni elencate Azioni unite
La maestra spiega. mentre
I bambini parlano. perciò
La maestra si arrabbia
La maestra spiega mentre i
bambini parlano perciò la maestra
si arrabbia.
Giorgia piange. perché
Giorgia ha il mal di pancia. allora
La maestra telefona.
Giorgia piange perché ha il mal
di pancia allora la maestra
telefona.
Gisella parla. mentre
Gisella scrive. perciò
Gisella sbaglia.
Gisella parla mentre scrive perciò
sbaglia.
Vittorio ascolta. e
Vittorio lavora. perciò
Vittorio è contento.
Vittorio ascolta e lavora perciò è
contento.
La maestra guarda. mentre
La maestra corregge. perciò
La maestra sorride.
La maestra guarda mentre
corregge perciò sorride.
Rifletto:
ho capito che le parole, perché, perciò, quindi, allora, e, mentre
sono parole legame che servono per legare le frasi e per formare
un testo coeso e coerente; esse si chiamano connettivi logici.
Lego le frasi.
Completa con il connettivo logico adeguato.
1) Ieri Fernando doveva andare agli allenamenti e non è andato
perché aveva la febbre.
2) Questa mattina sono andata dal dentista prima di andare a
scuola.
3) Il tasso di inquinamento in città è molto alto perciò domenica
le auto non circoleranno.
I SINTAGMI
Il gatto nero di Pietro dorme comodamente sul tappeto.
SOGGETTO PREDICATO VERBALE
ESPANSIONE DEL SOGGETTO
di
ESPANSIONE ESPANSIONE
DEL PREDICATO
Sul
Il gatto nero
di Pietro
dorme
comodamente sul tappeto
David scrive FRASE MINIMA
SOGGETTO PREDICATO VERBALE
David un bambino della 3° A scrive sul quaderno di storia
correttamente.
David
un
bambino
della 3° A
scrive
sul
quaderno
di storia
correttamente
Inserisci negli indovinelli le congiunzioni.
E, o, ma e indovina di cosa si tratta.
° Chi è che corre…ma... rimane sempre nel letto?
Il fiume.
° Più ne perdi…e…più te ne rimane.
Il sonno.
° Belli…o…brutti li puoi fare,…ma…a nessuno li puoi mostrare.
I sogni.
° E’ il tuo,…ma…lo adoperano quasi sempre gli altri.
Il nome.
Legare ed arricchire.
Domenico va in montagna.
e
Domenico raccoglie le castagne.
poi
Domenico ritorna a casa.
quindi
Domenico cuoce le castagne.
Lega tra loro le frasi.
Domenico va in montagna e raccoglie le castagne poi ritorna a
casa quindi cuoce le castagne.
Smonto il testo in sintagmi.
SOGGETTO PREDICATO ESPANSIONE DEL
VERBALE PREDICATO
Domenico va in
montagna
raccoglie le
castagne
ritorna a casa
cuoce le castagne
SOGGETTO
in montagna
va
a Vitulano
le castagne--cadute
e raccoglie
per terra—tra le foglie e i ricci
poi a casa
ritorna
con la macchina--del papà
quindi
le castagne—sul fuoco
cuoce
a caldarroste
Copio il testo
Domenico va in montagna a Vitulano e raccoglie le castagne
cadute per terra tra le foglie e i ricci, poi ritorna a casa con la
macchina del papà, quindi cuoce le castagne sul fuoco a
caldarroste.
Domenico
Cerchio nel testo le parole che hanno la funzione di legare le frasi.
I denti
“I denti hanno un nemico che è lo zucchero.
Esso provoca molti guai come mal di denti e carie.
Per evitarli bisogna lavarsi molto bene i denti,
spazzolarli accuratamente e mangiare poco zucchero.”
Quali informazioni ottengo dalla lettura attenta.
1- I denti hanno un nemico
2- Il nemico è lo zucchero
3- Lo zucchero provoca molti guai
4- I guai sono mal di denti e carie
5- Per evitare i guai bisogna lavarsi molto bene i denti
6- Bisogna spazzolare i denti accuratamente
7- Bisogna mangiare poco zucchero
Riflessione
Questa mattina abbiamo scoperto i pronomi cioè paroline che
sostituiscono i nomi.
PRONOMI PAROLE SOSTITUITE
che un nemico
esso lo zucchero
li guai, mal di denti e carie
li i denti
Cerchia le parole legami.
La maestra Irene viene a scuola con l’automobile che è una FIAT-
PANDA.
Essa è piccola, di colore grigio chiaro e grigio scuro. Spesso, però,
arrivano Amelia ed Ermelinda, che sono le sue figlie, per chiederle
le chiavi della macchina, così lei rimane senza.
Le piace camminare a piedi, ma la appesantiscono le borse della
scuola.
Quali informazioni ottengo dalla lettura attenta.
1- La maestra Irene viene a scuola con l’automobile.
2- La macchina è una fiat-panda.
3- L’automobile è piccola.
4- E’ di colore grigio chiaro e grigio scuro.
5- Spesso però arrivano Amelia ed Ermelinda.
6- Amelia ed Ermelinda sono le figlie della maestra.
7- Chiedono alla maestra le chiavi della macchina.
8- Così la maestra rimane senza macchina.
9- Alla maestra piace camminare a piedi.
10- Le borse della scuola appesantiscono la maestra.
PRONOMI PAROLE SOSTITUITE
che l’automobile
le chiedere alla maestra
le la maestra
lei la maestra
essa fiat-panda
che Ermelinda e Amelia
la maestra
Cerchia con il pastello rosso le paroline che ti sembrano pronomi.
1- Seguiteci se volete vedere il film e divertitevi.
2- La mia sorellina è permalosa: non le posso dire nulla.
3- La maestra è vicino ai bambini, se li aiuta diventano veloci.
4- La maglia che mi hai regalato è bellissima.
5- Il banco che Antonio ha rotto era nuovo.
6- Il testo che mi hai fatto leggere ci ha divertito molto.
Rifletto
Seguiteci seguite (chi?) noi
Divertitevi divertite (chi?) voi
Non le posso dire (a chi?) a lei
Se li aiuta (a chi?) a loro
Maglia che (quale maglia?) la quale
Mi hai (a chi?) a me
Che (quale banco?) il quale
Che (quale testo?) il quale
Mi (a chi?) a me
Ci (a chi?) a noi
Abbiamo legato le frasi utilizzando paroline diverse che possiamo
distinguere in
CONGIUNZIONI
PRONOMI
Perciò, ma, e, perché,
quindi, se
Che, esso, li, li, che, essa, le, la, lei,
mi, ci, vi, voi, noi, lei, loro, me
I PRONOMI PERSONALI
Io ieri sono andato a messa da solo.
Tu non trovi la tabella perché giovedì eri stato assente.
Egli è assente perché è ammalato.
Noi stiamo studiando i pronomi personali.
Voi siete molto attenti.
Essi lavorano sul quaderno della riflessione linguistica.
I PRONOMI PERSONALI
PERSONA SINGOLARE PLURALE
1° Io,me,mi Noi,ce,ci
2°
Tu,te,ti Voi, vi,ve
3° Egli, ella, esso,
essa, lei, lui
Essi, esse, li,
le, loro
Le paroline riquadrate si possono attaccare ai verbi.
Rifletto
Io ho capito che i pronomi possono sostituire i nomi, i pronomi
sono: essa, li, le, la, lei, mi, vi, voi, noi, loro, me.
Scrivi per ogni pronome un’azione.
Io mangio Io scrivo
Tu mangi Tu scrivi
Egli mangia Egli scrive
Noi mangiamo Noi scriviamo
Voi mangiate Voi scrivete
Essi mangiano Essi scrivono
Io soffro Io sono
Tu soffri Tu sei
Egli soffre Egli è
Noi soffriamo Noi siamo
Voi soffrite Voi siete
Essi soffrono Essi sono
Io ho Io rompo
Tu hai Tu rompi
Egli ha Egli rompe
Noi abbiamo Noi rompiamo
Voi avete Voi rompete
Essi hanno Essi rompono
Scopriamo il nome delle parole e la loro funzione.
- Giorgia ascolta la maestra di Italiano.
- Sabrina parla con Maika e Fernando.
- David gioca a pallone con Pietro e Vittorio.
- Gisella va in piscina con il pullman.
- Benedetta corre per il salone senza guardare.
- Mayer va da Domenico per giocare.
- Simone è seduto tra Pietro e Giorgia.
- Vittorio fra tre giorni andrà a Napoli.
- Danilo ha trovato su di un albero un nido.
- Antonio gioca con Pietro e Simone a dama.
- Domenico guarda in alto senza scrivere.
- La maestra Irene è in giardino.
NOMI DI
PERSONA
NOMI
DI
COSE
NOMI
DI
ANIMA
LI
ARTICOLI
AGGETTIVI
VERBI
CONGIUNZIO
NI
PREPOSIZIONI
SEMPLICI
Giorgia
maestra
Sabrina
Maika
Fernando
David
Pietro
Vittorio
Gisella
Benedetta
Mayer
Domenico
Simone
Maestra
Vittorio
Antonio
Pietro
Simone
Danilo
Maestra,
Irene
pallone
pallone
pallone
piscina,
pullman
salone
Napoli
giorno
dama
dama
dama
nido
giardino
la
il
il
il
il
il
la
italiano
ascolta
parla
parla
parla
gioca
gioca
gioca
va
corre
va
andrà
gioca
gioca
gioca
guarda
scrivere
è
e
e
e
e
e
senza
e
e
e
e
senza
di
con con
con
a,con
a, con
a, con
in, con
per
da, per
tra, in
fra
con, a
con, a
con, a
in
in
Rifletto
Le paroline di, a, da, in, con, su, per, tra, fra sono preposizioni
semplici che uniscono le frasi per fare un testo coeso e coerente.
Perché si chiamano PREPOSIZIONI SEMPLICI?
Perché ci sono anche le preposizioni articolate.
PREPOSIZIONI ARTICOLATE
il del il sul
di + lo dello su + lo sullo
la della la sulla
le delle le sulle
il dal il nel
da + lo dallo in + lo nello
la dalla la nella
le dalle le nelle
Leggi le frasi e cerchia di rosso le parole che rispondono alle
domande: Quando? Dove? Come? Quanto?
1) Oggi abbiamo completato il testo sulla visita alla fattoria.
2) Ieri siamo andati in chiesa per ascoltare la Santa Messa.
3) Spesso alziamo la voce.
4) Avevo una casetta vicino al mare.
5) Dentro una scatola c’era una maglietta.
6) Oggi non mangio molto perché ieri ho mangiato troppo.
7) Ieri ho visto Danilo che giocava tranquillamente.
8) David cammina velocemente e parla furiosamente.
9) Fernando pedala faticosamente.
10) Gisella, Maika e Sabrina parlano allegramente.
11) Benedetta e Giorgia ascoltano silenziosamente.
12) Pietro mangia poco e si muove molto.
13) Vittorio dorme serenamente.
Inserisci in tabella le parole cerchiate.
COME?
QUANDO?
DOVE?
QUANTO?
Tranquillamente
Furiosamente
Faticosamente
Allegramente
Silenziosamente
Serenamente
Velocemente
Continuamente
Silenziosamente
Oggi
Ieri
Spesso
Ieri
Oggi
Prima
Quando
Domani
Allora
Sempre
Spesso
Prima
Vicino
Dentro
Vicino
Poco
Troppo
Molto
Tanto
Molto
Cerchia di rosso le parole che rispondono alle domande: Quando?
Dove? Come? Quanto?
1) Danilo è un bambino molto furbo.
2) Domenico non ha tanta voglia di studiare.
3) Vittorio scrive silenziosamente.
4) Pietro è seduto vicino ad Antonio Pio.
5) Oggi è assente Sabrina, ieri è stata assente Antonio Pio.
6) Prima di studiare facciamo sempre la preghiera.
7) Vicino alla scuola c’è la chiesa di Sant’Anna.
8) Quando fa freddo dobbiamo indossare il giubbotto, la
sciarpa, il cappello e i guanti.
9) Domani andrò a Pietrelcina, un paese vicino Benevento.
10) Molto tempo fa a Foglianise abitavano i Romani, prima dei
Romani vi abitavano i Sanniti.
11) La mia nonna è nata settanta anni fa, allora non c’erano gli
elettrodomestici.
12) Mayer non sempre ascolta, spesso sbaglia i compiti e si
muove continuamente.
AVVERBI
Riflessione
Le parole cerchiate si chiamano AVVERBI.
Quando rispondono alla domanda DOVE? Sono AVVERBI di
LUOGO, quando invece rispondono alla domanda QUANTO?
Sono AVVERBI di QUANTITA’ poi quando rispondono alla
domanda QUANDO? Sono AVVERBI di TEMPO e quando
risponde alla domanda COME? Sono AVVERBI di MODO.
DOVE?
Vicino
Lontano
Dentro
Fuori
AVVERBI DI
LUOGO
QUANTO?
Molto
Poco
Troppo
Tanto
AVVERBI
DI
QUANTITA
QUANDO?
Prima
Allora
Spesso
Dopo
Sempre
Oggi
Ieri
Domani
Dopodomani
Quando
AVVERBI
DI TEMPO
COME?
Tranquillamente
Velocemente
Furiosamente
Faticosamente
Allegramente
Serenamente
Silenziosamente
Continuamente
AVVERBI DI
MODO
GLI AVVERBI DI MODO
Scrivo le qualità cioè gli Formo gli
AGGETTIVI AVVERBI DI MODO
con il suffisso-mente
felice felicemente
sereno serenamente
faticoso faticosamente
allegra allegramente
beato beatamente
silenzioso silenziosamente
tranquillo tranquillamente
veloce velocemente
furioso furiosamente
comodo comodamente
LA PUNTEGGIATURA
I SEGNI DI INTERPUNZIONE
I SEGNI DIACRITICI
. PUNTO FERMO
, VIRGOLA ! PUNTO
Indica una ESCLAMATIVO
breve pausa
: DUE PUNTI ; PUNTO
Introducono E
una spiegazione VIRGOLA
un elenco e il ? PUNTO
discorso diretto INTERROGATIVO
Utilizzo i due punti per introdurre il discorso diretto.
La mamma ieri mi ha detto: “Senza che lo metti il giubbotto tanto
fa caldo”.
La maestra oggi mi ha incontrato e ha detto: “Vieni con me a
scuola”.
Modifica le frasi seguenti sostituendo “perché” e “poiché” con i
due punti.
- Oggi sono veramente felice perché è rientrata la maestra Irene
Oggi sono veramente felice: è rientrata la maestra Irene.
- Nei prossimi giorni non andrò a scuola perché ci daranno le
vacanze di Natale.
Nei prossimi giorni non andrò a scuola: ci daranno le vacanze di
Natale.
- Non ci sono bambini al parco perché fa freddo.
Non ci sono bambini al parco: fa freddo.
Inserisci nei quadratini i segni di interpunzione giusti.
Oggi , in classe , due bambini giocavano : prendevano il
temperamatite ed il righello per lanciare la gomma .
La maestra ha detto : “Che cosa state facendo ? “ I bambini
hanno risposto : “Niente , stavamo mettendo a posto ! “ Allora la
maestra ha esclamato : “Ma che bravi ! “
Così , tutti in silenzio , abbiamo incominciato a lavorare .
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Leggi e sottolinea gli aggettivi qualificativi.
LE STORIE CHE FANNO PAURA.
Le storie mostruose e agghiaccianti sono forse quelle che i
bambini preferiscono. Si ascoltano con il fiato sospeso, le
ginocchia tremanti il cuore impazzito, le mani gelide .
Sembra di vedere veramente i fantasmi urlanti, l’orco con i denti
appuntiti e la pelle gialla, di sentire le urla terrificanti, strabilianti
e grandiose!!!
Elenca gli aggettivi sottolineati nel testo e aggiungi ad ognuno di
essi un nome.
Mostruose immagini
Agghiaccianti film
Sospeso l’ aquilone
Tremanti le braccia
Impazzito il pallone
Gelide le case
Urlanti le urla
Appuntiti gli artigli
Gialla la busta
Terrificanti le storie
Affascinanti i libri
Strabilianti le cose
Grandiose le feste
Per ogni aggettivo qualificativo trova due elementi a cui si
possono riferire.
Affollato parcheggio – sala
Aguzzo dente – monte
Burrascoso mare – fiume
Allegro uccello – bambino
Gustoso piatto – gelato
Pasticcione cuoco – barista
Divertente gioco – festa
Salato pasta – pesto
Frizzante acqua – Coca-cola
Prezioso diamante – gioiello
Fragile vetro – scatola
Sostituisci le parole sottolineate con l’aggettivo qualificativo
corrispondente.
L’orario della scuola – L’orario scolastico
Un record del mondo - Un record mondiale
Il codice della strada – Il codice stradale
La luce del sole – La luce solare
Un rumore che dà fastidio – Un rumore fastidioso
Una persona che ha coraggio – Una persona coraggiosa
Acqua che si può bere – Acqua potabile
Un animale che mangia erba – Un animale erbivoro
Un animale che mangia carne – Un animale carnivoro
Una giornata con tante nuvole – Una giornata nuvolosa
Un bambino che fa i capricci – Un bambino capriccioso
Uno studente che studia – Uno studente studioso
Collega gli aggettivi qualificativi che hanno un significato simile.
Brillante squisito felice
Allegro luminoso nauseabondo
Appetitoso contento splendente
Sgradevole rapido delizioso
Stanco puzzolente sfinito
Veloce affaticato svelto