Presentazione storia

11
La Carboneria Relazione di Luca Loria

Transcript of Presentazione storia

La Carboneria

Relazione di Luca Loria

La Carboneria: introduzione

Il nome "Carboneria" derivava dal fatto che i settari dell’organizzazione avevano tratto il loro simbolismo ed i loro rituali dal mestiere dei carbonai, ovvero coloro che preparavano il carbone e lo vendevano al minuto.

L’organizzazione, di tipo gerarchico, era molto rigida e aperta soltanto agli uomini: i nuclei locali, detti "baracche", erano inseriti in agglomerati più grandi, detti "vendite", che a loro volta dipendevano dalle "vendite madri".

Diploma di affiliato alla carboneria

La Carboneria: simbologia

I simboli che rappresentvano i valori e gli ideali della Carboneria erano:

il carbone ricordava la fatica;

un bicchiere d'acqua che simboleggiava la purezza;

il sale rappresentava l'incorruttibilità;

un gomitolo per la solidarietà;

una fascina di legno, ricordava l'unione dei membri;

una corona di spine che simboleggiava le difficoltà e la sofferenza;

una piccola scala che indicava il percorso per raggiungere i valori della Carboneria.

Immagine che racchiude tutti i simboli del movimento della

Carboneria

La Carboneria: bandiera

I colori della bandiera della Carboneria avevano una precisa simbologia:

l'azzurro rappresentava la speranza e la volontà di raggiungere la libertà;

il rosso, l'impegno necessario per il suo raggiungimento;

il nero, che indicava la fede incrollabile;

La bandiera, nonché l'emblema del movimento dei Carbonari.

La Carboneria: iscritti

Gli iscritti alla Carboneria aspiravano soprattutto alla libertà politica e a un governo costituzionale:

erano in gran parte intellettuali e studenti;

alcune minoranze erano borghesi e classi sociali più elevate.

I Carbonari si erano divisi in due settori o "logge": quella civile, destinata alla protesta pacifica e alla propaganda, e quella militare, destinata alle azioni di guerriglia.

Rito di inizziazione che i carbonari dovevano

compiere per poter entrare nella setta.

La Carboneria: ruoli

Inizialmente gli adepti erano chiamati "apprendisti", poi diventavano "maestri" e, infine, "grandi maestri". Altri ruoli all'interno delle vendite erano:

l'oratore, che aveva il compito di diffondere i principi della Carboneria attraverso i propri discorsi agli affiliati;

il segretario che redigeva i verbali;

i copritori erano le guardie armate che avevano il compito di mantenere la segretezza dell'incontro e di evitare infiltrazioni esterne.

Prima pagina dello statuto, al quale i Carbonari giutavano

fedelmente nel rito di inizziazione.

La Carboneria: comunicazione

La necessità per i cospiratori di comunicare fra loro in modo da garantirsi che i loro scritti, anche se scoperti, non potessero fornire informazioni agli avversari, spinse ad escogitare molti tipi di alfabeti convenzionali (nasce il primo metodo di cifratura).

Caricatura di un gruppo di Carbonari, intenti ad organizzare

un complotto.

La Carboneria: storia

Nata nel Regno di Napoli, la massoneria fece successivamente seguaci in Francia ed in Spagna, puntando sulle libertà politiche e sulla concessione di una costituzione nei paesi d'Europa.

La Carboneria passò per la prima volta dalle parole ai fatti nel 1820 a Napoli organizzando delle rivolte di carattere anti-assolutistico e liberal-costituzionale: a causa della forte protesta, il re Ferdinando I accettò per primo nella Penisola di concedere una nuova carta costituzionale e l'adozione di un parlamento. Questo evento provocò molta fiducia nel resto dell'Italia, comportando numerose rivolte, la maggior parte delle quali vennero represse nel sangue.

Il 13 settembre 1821 con la bolla Ecclesia a Iesu Christo di papa Pio VII la carboneria fu condannata come società segreta di tipo massonico e i suoi aderenti furono scomunicati.

La rivolta avvenuta a Palermo da parte dei Carbonari nel 1821,

repressa dai Borboni.

La Carboneria: storia

Nello stato della Chiesa, invece, la rivolta partì nel febbraio del 1831 su impulso di alcune città dove i cittadini, aiutati dai carbonari, innalzarono la bandiera tricolore e stabilirono un governo provvisorio. Un corpo di milizia volontaria, che avrebbe avuto nell'intenzione dei carbonari il compito di marciare su Roma, fu massacrato dalle truppe austriache chiamate in soccorso da Papa Gregorio XVI. Anche questa sollevazione, quindi, fu soffocata nel sangue.

Questa ulteriore sconfitta fece capire a molti carbonari che militarmente, soprattutto se da soli, non avrebbero potuto competere con l'Austria, una delle più grandi potenze del Vecchio Continente: Giuseppe Mazzini, uno dei carbonari più acuti, fondò una nuova società segreta chiamata Giovine Italia nella quale sarebbero confluiti molti ex aderenti alla Carboneria che, ormai quasi senza sostenitori, cessò praticamente di esistere.

Mazzini durante le rivolte del pre- '31.

La Carboneria: difetti

La Carboneria aveva due grandi difetti: la mancanza di un'organizzazione centrale, capace appunto di collegare fra loro le diverse iniziative regionali secondo criteri unitari e organici e il carattere misterioso dell'associazione i cui membri ignoravano talora persino i programmi e l'identità dei loro capi e dovevano spesso sottoporsi a riti strani ed incomprensibili. Inoltre, l'origine degli associati faceva della Carboneria un'associazione troppo chiusa e ristretta per poter formulare vasti programmi a carattere nazionale.

Immagine rappresentativa degli esponenti del movimento.

Fonti

http://doc.studenti.it/tesina/storia/carboneria.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Carboneria http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/carboner.htm

http://www.carboneria.it/socsegrete.htm

Domande..?