Presentazione standard di PowerPoint€¦ · Il RAV punta sugli Esiti 2. Esiti (in termini di...

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Cristina SCARPA 1 06 settembre 2017 Scuole dell’infanzia rete «Da sponda a sponda» Sistema Chess per il monitoraggio degli esiti educativi nella prima infanzia dott.ssa Cristina Scarpa Coordinatrice Scuola dell’Infanzia e Nido

Transcript of Presentazione standard di PowerPoint€¦ · Il RAV punta sugli Esiti 2. Esiti (in termini di...

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Scuole dell’infanzia rete «Da sponda a sponda»

Sistema Chess per il monitoraggio degli esiti educativi

nella prima infanzia

dott.ssa Cristina ScarpaCoordinatrice Scuola dell’Infanzia e Nido

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Organizzazione dell’incontro

Le origini, il percorso ed il contesto

Le caratteristiche di Sistema Chess e degli strumenti previsti per la Scuola d’Infanzia

Le regole di compilazione, con lavoro in gruppo

Riflessioni conclusive

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Le origini, il percorso ed il contesto

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Le origini ed il progetto regionale

2005: primo prototipo del sistema, nell’ambito di un progetto che ha coinvolto nidi e scuole d’infanzia con circa 800 bambini

2014 - 2016: sperimentazione regionale con la collaborazione di FISM Veneto, con la messa a punto del sistema nella sua versione attuale

Progettualità di ricerca-azione in materia di politiche giovanili avente ad oggetto la valutazione dell’esito

educativo del bambino in età prescolare e il coinvolgimento dei genitori, con particolare riferimento a quelli under 35, nel

percorso educativo dei figli al nido e alla scuola d’infanzia

Cristina SCARPA

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I punti di partenza…

La scuola dovrebbe contribuire a far fiorire le potenzialità di ognuno.

La scuola dovrebbe aiutare ognuno a diventare il miglior se stesso possibile.

La scuola dovrebbe personalizzare l’azione educativa senza perdere di vista che i bambini crescono in una scuola pensata come comunità.

La scuola dovrebbe rispondere non alla moda, non all’utile, ma all’indispensabile: rispondere al bisogno di crescita della persona.

La scuola può valutare, ma attenzione a come si utilizzano le informazioni che si ricavano dalla valutazione e soprattutto cosa facciamo dopo la valutazione?

Cristina SCARPA

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Cosa fare ce lo dicono le Indicazioni Nazionali …

“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura delladocumentazione, […] le valutazioni […] devono essere coerenti con gli obiettivi e itraguardi previsti dalle Indicazioni […].

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni daintraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte atermine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processidi apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

Occorre assicurare […] alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente […]promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nelladistinzione di ruoli e funzioni.”

“Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento,interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità diosservazione del bambino, di presa in carico del suo “mondo”, di lettura delle suescoperte, di sostegno e incoraggiamento all’evoluzione dei suoi apprendimenti versoforme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli.”

Cristina SCARPA

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Dai traguardi previsti a CHESSNonostante l’eterogeneità dei contesti tutti dobbiamo arrivare ai Traguardi per lo sviluppo della competenza e a quella sorta di profilo in uscita «dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria» previsti dalle Indicazioni 2012.

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X18-24m

12-18m

30-36m

24-30m

3 anni4 anni

5 anni

CHild Evaluation Support System

Sistema

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Versione per la Scuola d’Infanzia1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE

1.1 QUANDO SI VESTE

1.2 QUANDO VA IN BAGNO

1.3 QUANDO MANGIA

2. AREA ATTENTIVO MNESTICA

2.1 ATTENZIONE

2.2 MEMORIA UDITIVA

2.3 MEMORIA VISIVA

3. IL SÉ E L’ALTRO

3.1 IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA

3.2 SITUAZIONI NUOVE

3.3 LE RELAZIONI CON I COETANEI

3.4 LE RELAZIONI CON GLI ADULTI

3.5 IDENTITÀ PERSONALE

3.6 DOMANDE DI SENSO

3.7 ESPERIENZE DI CITTADINANZA

4. CORPO E MOVIMENTO

4.1 SVILUPPO E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO

4.2 IL CORPO IN MOVIMENTO

5. IMMAGINI, SUONI E COLORI

5.1 I COLORI

5.2 ATTIVITÀ GRAFICHE PITTORICHE

5.3 ATTIVITÀ PLASTICHE

5.4 ATTIVITÀ DRAMMATICO TEATRALI

5.5 SUONI E ATTIVITÀ MUSICALI

6. I DISCORSI E LE PAROLE

6.1 COMPRENSIONE E PRONUNCIA

6.2 ASCOLTARE E RACCONTARE

6.3 USO DELLE FORME GRAMMATICALI

6.4 ANALISI DI UN RACCONTO

6.5 GRAFISMI E PRESCRITTURA

6.6 PRELETTURA

7. CONOSCENZA DEL MONDO

7.1 LE FORME

7.2 PENSIERO MATEMATICO

7.3 LE RELAZIONI TRA GLI OGGETTI

7.4 LO SPAZIO

7.5 LE PROPRIETÀ DEL TEMPO

7.6 LE PROPRIETÀ DELLE COSE

7.7 GLI ESSERI VIVENTI

7.8 CAMBIAMENTI E TRASFORMAZIONI

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Principali caratteristiche Struttura «ad albero» dello strumento

Risposte dicotomiche No/Sì e spazio per note libere

Punteggio riepilogativo per item/area che rappresenta la percentualedi raggiungimento delle competenze complessive previstedall’item/area, indipendentemente dal numero di criteri di osservazione

AREA 1

Item 1.1

Definizione Ambito di osservazione Criteri di osservazione

Item 1.2

AREA 2

Item 2.1 Item 2.2

AREA 3

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Il RAV punta sugli Esiti

2. Esiti (in termini di benessere, sviluppo e apprendimento dei bambini)

2.1 Risultati in termini di benessere dei bambini al termine del triennio

2.2 Risultati di sviluppo e apprendimento

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06 settembre 2017

Il RAV punta sugli Esiti

Grafico tratto da «Consultazione nazionale sul RAV Infanzia 2016. Prime analisi sul questionario di consultazione» Materiale completo scaricabile al link http://www.invalsi.it/infanzia/

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06 settembre 2017

Il RAV punta sugli Esiti

Grafico tratto da «Consultazione nazionale sul RAV Infanzia 2016. Prime analisi sul questionario di consultazione» Materiale completo scaricabile al link http://www.invalsi.it/infanzia/

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Le caratteristiche di Sistema Chess e degli strumenti

previsti per la Scuola d’Infanzia

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Il modello di riferimento

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V E R I F I C A R E

C O N O S C E R E

P R O G R A M M A R E

A G I R E

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Caratteristiche del sistema

NON è uno strumento diagnostico

NON è uno strumento per specialisti

Verifica gli ESITI dell’AZIONE EDUCATIVA

Nato dall’operatività, non richiede mediazione/decodifica da parte di specialisti

Supporta il coinvolgimento dei genitori e la condivisione del progetto educativo (con questionario di percezione)

Unico per età diverse e integrato per la fascia 0-6

Coinvolgimento di più scuole lo rende meno autoreferenziale

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Struttura dell’item - infanzia

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Chess Infanzia – scheda per l’insegnante

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Chess Infanzia – scheda per l’insegnante

Item (es. 1.1 Quando si veste)Punteggi possibili: da 0 a 10

TOTALE SCHEDAPunteggio possibile: da 0 a 100

Area (es. 1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE)Punteggi possibili: da 0 a 100

0 10 100

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Il punto di partenza

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Il punto di partenza

Traguardi in uscita dalla scuola d’infanzia

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CHESS - Traguardi di compentenza per la Scuola d'Infanzia Traguardi Piccoli (1° anno freq.)

Traguardi

Medi (2° anno freq.)

Traguardi

Grandi (3° anno freq.)

1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE 63 86 100

1.1 QUANDO SI VESTE 4 6 10

1.2 QUANDO VA IN BAGNO 5 10 10

1.3 QUANDO MANGIA 10 10 10

2. AREA ATTENTIVO MNESTICA 40 73 100

2.1 ATTENZIONE 2 7 10

2.2 MEMORIA UDITIVA 5 10 10

2.3 MEMORIA VISIVA 5 5 10

3. IL SÉ E L’ALTRO 41 72 100

3.1 IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA 10 10 10

3.2 SITUAZIONI NUOVE 6 10 10

3.3 LE RELAZIONI CON I COETANEI 2 8 10

3.4 LE RELAZIONI CON GLI ADULTI 7 7 10

3.5 IDENTITÀ PERSONALE 1 5 10

3.6 DOMANDE DI SENSO 0 6 10

3.7 ESPERIENZE DI CITTADINANZA 3 5 10

4. CORPO E MOVIMENTO 40 75 100

4.1 SVILUPPO E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO 5 8 10

4.2 IL CORPO IN MOVIMENTO 3 7 10

5. IMMAGINI, SUONI E COLORI 48 80 100

5.1 I COLORI 8 10 10

5.2 ATTIVITÀ GRAFICHE PITTORICHE 5 10 10

5.3 ATTIVITÀ PLASTICHE 7 10 10

5.4 ATTIVITÀ DRAMMATICO TEATRALI 3 6 10

5.5 SUONI E ATTIVITÀ MUSICALI 1 4 10

I traguardi per età

Quando mi aspetto di raggiungere gli esiti descritti?

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I traguardi per età

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1. AUTONOMIANELLE ROUTINE

2. AREA ATTENTIVOMNESTICA

3. IL SÉ E L’ALTRO 4. CORPO EMOVIMENTO

5. IMMAGINI,SUONI E COLORI

6. I DISCORSI E LEPAROLE

7. CONOSCENZADEL MONDO

Traguardi competenze INFANZIA

Piccoli(1° anno freq.)

Medi(2° anno freq.)

Grandi(3° anno freq.)

86

63

100

73

40

100

72

41

100

75

40

100

80

48

100

61

40

100

62

21

100

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Il percorso con MarioMario aveva 3 anni e ha frequentato il primo anno presso la scuola d’infanzia,provenendo dall’esperienza dell’asilo nido, frequentato saltuariamente.

Il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia ha presentato qualche difficoltà e harichiesto il supporto continuativo dell’insegnante di riferimento sia al momentodel distacco, che durante tutto l’arco della giornata.

Mario si relazionava con i compagni solo nel piccolo gruppo e prediligendo giochitranquilli. Con gli adulti si relazionava in maniera essenziale e solo per richieste diaiuto. Partecipava alle attività proposte con discreto interesse, portandole altermine con una certa lentezza. Su sollecitazione dell’insegnante si gestivanell’igiene e nella cura personale e nel movimento all’interno dello spazio scuola.Metteva in atto semplici strategie motorie, assumeva posizioni e andature suindicazioni dell’insegnante, e cominciava a controllare i movimenti segmentari.Indicava e denominava su di sé parti del corpo. Nel campo linguistico esprimeva ibisogni utilizzando brevi frasi corrette e, con l’aiuto di domande stimolo,rispondeva alle insegnanti. Nella produzione grafico pittorica esprimeva piacerenell’uso di tecniche e colori, ma non presentava ancora intenzionalità, soprattuttonell’uso del colore.

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Valutazione con Chess: conferme e scoperte

Alcune novità rispetto all’osservazione libera, che altrimenti non sarebbero emerse

36

16 15 10

46

15 10

47

2634

17

37

12 30

20

40

60

80

100

1. AUTONOMIANELLE ROUTINE

2. AREAATTENTIVOMNESTICA

3. IL SÉ E L’ALTRO 4. CORPO EMOVIMENTO

5. IMMAGINI,SUONI E COLORI

6. I DISCORSI E LEPAROLE

7. CONOSCENZADEL MONDO

Prima valutazione

Mario Media gruppo

! !

!!

Cristina SCARPA

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Il confronto con la famiglia

A casa A scuola

Parla molto Parla solo su richiesta

Si relaziona con gli adulti Fatica a relazionarsi con gli adulti

Ha poche occasioni di confronto con i pari Cerca il piccolo gruppo

È necessario spronarlo Deve essere sollecitato per portare a termine le consegne

… …

Obiettivi

Più occasioni di confronto con i pari

Nel momento di difficoltà dare un nome al motivo del pianto a casa

Aiutarlo nel nominare le sue emozioni

Favorire l’inserimento in gruppi eterogenei sostenendolo in giochi di gruppo liberi

Cristina SCARPA

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Rivalutazione ed evidenza degli esiti

+ 24

+ 24

+ 22

+ 25

+ 8

+ 10

Competenze complessive + 16%

Marzo 2016

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Esiti educativi e confronto

36

16 1510

46

1510

60

40 37 35

46

23 20

5546

3934

41

2012

63

40 41 4048

40

21

0

20

40

60

80

100

1. AUTONOMIANELLE ROUTINE

2. AREAATTENTIVOMNESTICA

3. IL SÉ E L’ALTRO 4. CORPO EMOVIMENTO

5. IMMAGINI,SUONI E COLORI

6. I DISCORSI E LEPAROLE

7. CONOSCENZADEL MONDO

Mario: confronto prima-dopo e traguardi

Mario 1° val Mario 2° val Media gruppo 2° val Traguardi Piccoli(1° anno freq.)

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Riflessioni

Maggiore oggettività, stesso sguardo su tutti i bambini

Osservazione strutturata & Osservazione libera

Chiara valutazione dell’esito educativo prodotto

Riferimento rispetto ai traguardi minimi definiti nelle Indicazioni Nazionali

Cristina SCARPA

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Lo strabismo dell’educatore

Cristina SCARPA

..in che modo far comprendere ai genitori la qualità erogata e allo stessotempo avere uno strumento concreto per le insegnanti, per «valutare»l’acquisizione delle competenze dei nostri bambini nel percorso di scuoladell’infanzia..

Come coinvolgere i genitori?

Sentivamo la mancanza di uno strumento piùoggettivo e concreto possibile che documentasse lacrescita e lo sviluppo del bambino nei suoi 3 anni difrequenza alla scuola dell’infanzia... da utilizzare

con i genitori, sempre più attenti, in parte

deleganti e in parte esigenti agli apprendimenti deiloro bambini.

Cristina SCARPA

Cosa prevede il CHESS?

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CONFRONTO

INSEGNANTI

GENITORI, attraverso

QUESTIONARIO di PERCEZIONE

CONDIVISIONE del progettoeducativo e VERIFICA deirisultati raggiunti.

Cristina SCARPA

Le domande sono sempre suddivise nei traguardi di competenza:• Autonomia nelle routine• Attenzione e memoria• Il sé e l’altro• Corpo e movimento• Immagini, suoni e colori• I discorsi e le parole• Conoscenza del mondo

E le risposte sono da scegliere tra: • Sempre/quasi sempre• Spesso• Qualche volta • Non ancora

«Questionario percezione» per i genitori

Anche i genitori colgono i progressi!

Cristina SCARPA

Coinvolgimento dei genitori & confronto

Cristina SCARPA

Lo strumento offerto da la possibilità di stampare il questionariocompilato da parte delle insegnanti - inizio e fine anno scolastico- mettendo tutte le risposte positive e successivamente gliobiettivi ancora da raggiungere.

Cos’ è cambiato nei colloqui con i genitori?

6.4 ANALISI DI UN RACCONTO

01. Risponde correttamente alle domande che l’educatore gli pone (sui personaggi, sulle sequenze, ecc.)?

04. Sa riordinare correttamente le sequenze di un racconto (almeno 6 sequenze), proposte attraverso figure e/o giochi logici?

02. Pone domande sensate e al momento giusto pertinenti al racconto? No

03. Sa raccontare tutti i passaggi di un racconto (cioè non solo alcuni)? No

Cristina SCARPA

Cos’ è cambiato nei colloqui con i genitori?

Un progetto individuale…perché

ogni bambino è

speciale!

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Le regole di compilazione, con lavoro in gruppo

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Le fasi e i tempi indicativi

Presentazione ai genitori e consegna questionario percezione (settembre/ottobre)

Osservazione dei bambini e compilazione dello strumento (settembre/ottobre)

Colloquio individuale con i genitori e condivisione progetto (novembre)

Rivalutazione dei bambini in accordo con i genitori, complessiva o per area (febbraio)

Consegna questionario di percezione ai genitori (aprile)

Rivalutazione di fine anno dei bambini con colloquio individuale con i genitori (maggio-giugno)

Importanti 3 valutazioni nel corso dell’anno (2 complessive e 1 eventualmente mirata)

* Tempi indicativi, da adeguare alla propria organizzazione

Cristina SCARPA

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Indicazioni operative

Lettura e condivisione preliminare collegiale Osservazione ottimale & Organizzazione

Chiarimento dubbi interpretativi

Omogeneità nella fase applicativa

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Indicazioni operative

Prima valutazione ORDINE DA SEGUIRE libero

TEMPI 7-10 gg, dalla data di inizio osservazione

VALUTAZIONE INDIVIDUALE E DI GRUPPO suggerita

INDIPENDENZA DEGLI ITEM non ci sono collegamenti

OSSERVAZIONE DIRETTA non fare ipotesi/inferenze

COMPLETEZZA fondamentale

RISPOSTE POSSIBILI SI/NO

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Indicazioni operative

Rispondere «NO» quando: Il bambino non si comporta mai come descritto

Il bambino non si comporta sempre/quasi sempre come descritto non dimostra la piena acquisizione della competenza descritta

Rispondere «SI» quando: Il bambino si comporta sempre/quasi sempre come

descritto dimostra la piena acquisizione della competenza descritta

1

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06 settembre 2017

Indicazioni operative

In caso di dubbio fra «SI» e «NO» Rispondere «NO»

Evidentemente vi sono occasioni in cui il bambino non dimostra piena acquisizione (campo note)

Aspetti su cui lavorare ulteriormente (tempo, stimoli, ambiente, ecc.)

Il «SI» attribuito per timore di avere una valutazione «bassa» non aiuta

1

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Indicazioni operative

Analisi dei dati, confronto in team e progettazione 1

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Indicazioni operative

Rivalutazioni Nuova osservazione strutturata

Cogliere i progressi e gli eventuali segnali di regressione

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Quanto tempo un’insegnante deve dedicare al singolo bambino?

Es. Autonomia ogni giorno insegnante vive con i bambini e non serve articolare un’osservazione mirata ma soltanto appuntarsi i nominativi dei bambini che dimostrano di non avere ancora acquisito una determinata competenza

Es. Area Attentiva occorre strutturare dei momenti di gioco attraverso i quali rilevare queste competenze

Le rivalutazioni sono evidentemente più snelle perché rilevano cosa si è modificato rispetto alla valutazione precedente

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06 settembre 2017

Lavoro di gruppo

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Vantaggi: Continuità nella progettazione

Osservazioni di fine anno diventano la base di partenza per l’anno successivo

I punti di forza e di debolezza del gruppo, consentono all’insegnante dell’ordine successivo di conoscere le aree sulle quali si è lavorato maggiormente e quali sono gli spazi di intervento

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Vantaggi: Professionalità

Valorizzazione della professionalità dell’insegnante

Valenza dell’esperienza di scuola d’infanzia

Maggiore sicurezza rispetto all’osservazione del bambino

Valorizzazione del servizioProfessionalitàEsperienzaOsservazioneQualità….

Cristina SCARPA

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06 settembre 2017

Ambiti di sviluppo

Continuità infanzia – primaria

Materiali di supporto all’osservazione

Suggerimenti su modalità per documentare

ulteriori aspetti, come ad esempio il benessere del

bambino

Costruzione di una rete di confronto