Presentazione di PowerPoint - … · Trauma Cranico Lesioni del Rachide Trauma Toracico Trauma...
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Epidemiologia del Trauma
Negli USA
terza causa di morte,
dopo le affezioni
cardiovascolari e
neoplastiche
150.000 vittime/anno
450.000 Invalidità
permanente
In Italia
L’incidente stradale
rappresenta la prima causa
di morte, in soggetti con età
compresa tra 15-44 anni
Decessi per causa violenta
69/100.000 anno
Incidenti Stradali
12,6 per 100.000 anno
Peculiarità della patologia
traumatica
Patologia
multisistemica
multiorgano
Approccio
multidisciplinare
Patologia di tipo
evolutivo
Danni
secondari
• Ipossia
•Ipovolemia
•Ipercapnia
•Danni Iatrogeni
Dovuti a:
MortalitàDistribuzione Trimodale in 3 picchi
1°: il 50% in pochi secondi o minuti
• rottura di cuore o grossi vasi
• lacerazione del tronco dell’encefalo
2°: il 30% durante la GOLDEN HOUR
• emopneumotorace
• shock emorragico
• rottura di fegato e milza
• ipossiemia
• ematoma extradurale
3°: il 20% nei giorni o settimane successivi
• Sepsi
• M.O.F. (insufficienza acuta multiorgano)
Obiettivi
Riduzione della
mortalità e delle
sequele post-trauma
Limitazione del
danno secondario
L’entità del danno secondario è
proporzionale al tempo che
intercorre fra l’evento
traumatico e l’inizio delle
manovre ALS
Strategie
• A corretta gestione vie
aeree con intubazione
migliore Outcome.
• B escludere presenza di
PNX
• C correzione della
volemia, mirata
Stabilizzazione del
paziente
Accesso precoce in
struttura ospedaliera
specialistica.
Trauma Center
(Trauma Maggiore)
Classificazione del Trauma Maggiore
PA 120/70
FC
120
FR 14
Sat.
90
Criteri
Cilinici/Anatomici
Criteri
Situazionali
Dinamici
Criteri di classificazione
Criteri Clinici/Anatomici
• GCS <12 o deficit di lato
• Trauma del rachide con deficit
motori
• Ustione di 2°,3° grado
• Trauma toracico con lembo mobile
• Trauma toracico chiuso con
PAS<90 o FR>35 o SatO2<90
• Trauma addominale con PAS<90
• Ferita penetrante
• Frattura di due o più ossa lunghe
• Amputazione prossimale
• Revised Trauma Score <11
Criteri Situazionali/Dinamici
• Caduta da altezza >5 metri
• Presenza di persone decedute nello
stesso mezzo
• Proiezione all’esterno del veicolo
• Caduta dalla moto con distacco
• Arrotamento
• Necessità di estricazione prolungata
>30’ dalla chiamata
• Età < 5 anni
Valutazione del traumaValutazione Primaria
• A (Stabilizzazione del rachide e
pervietà delle vie aeree)
• B (Respirazione)
• C (Circolazione)
• D (Disabilità, Stato neurologico
AVPU: Alert, Verbal, Pain,
Unresponsive)
• E (Esposizione)
Valutazione Secondaria
• Capo e cranio
• Lesioni maxillofacciali
• Collo
• Torace
• Addome
• Bacino
• Arti inferiori e superiori
• Valutazione neurologica
completa
Trattamento definitivo
Stabilizzazione delle anomalie
riscontrate
Shock Traumatico
Perdite ematiche
Perdite plasmatiche
Riassorbimento di
mediatori chimici
(Istamino simili)
Riflessi nervosi da
dolore
Cause
Trauma Cranico
Conseguenza di una forza
che colpisce il cranio, e si
ripercuote in tutto
l’encefalo.
Non sempre il danno
termina con l’agente che lo
ha causato, ma si possono
avere danni secondari a
distanza di tempo…
Trauma CranicoValutazione:
Alterazione del sensorio e/o della personalità
Ferite dei tessuti molli
Depressioni o deformazioni del cranio
Dolore
Anisocoria
Nausea/Vomito a getto
Affossamento di un bulbo oculare
Otorragia, Epistassi
Respiro anomalo
Visione offuscata
Alterazioni dell’equilibrio
Convulsioni
Emiparesi
Obnubilamento della coscienza, coma
Attenzione alle fratture
facciali per ostruzione vie
aeree da:
• frammenti ossei
•Coaguli di sangue
• Denti
Trauma Cranico
Assistenza al paziente con
Trauma CranicoGCS (Glasgow Coma Scale)
A – B – C•Proteggere le vie aeree
• Somm.re O2 se Sat.O2 < 98
• Reperire accesso venoso grosso calibro non inferiore a G18
• Somm.re liquidi obiettivo pressorio PAS > 110 mmHg
Immobilizzazione rachide cervicale
Non ostacolare l’otorragia e/o l’epistassi
Tranquilizzare il paziente sostenendolo emotivamente
Evitare la posizione antishock
Attenzione al Vomito !!!Valutare trasporto in elicottero
Il paziente deve essere centralizzato
Dinamica lesiva
Sospettare sempre una lesione al
rachide, anche in assenza di segni clinici.
Considerare la dinamica dell’impatto
Lesioni del rachide
Paralisi arti
Dolore con o senza movimenti volontari
Dolore alla palpazione
Dispnea, bradicardia, ipotensione
Posture patologiche
(Decorticazione, Decerebrazione)
Incontinenza sfinteriale
Alterazioni neurofunzionali
(Parestesie, insensibilità, paralisi, debolezza)
Valutazione:
Assistenza al paziente con trauma
spinale
Valutare trasporto in Elicottero
GCS
A – B – C•Proteggere le vie aeree
• Somm.re O2 se Sat.O2 < 98
• Reperire due accessi venosi grosso calibro non inferiore a G18
• Somm.re liquidi obiettivo pressorio PA 110
Immobilizzazione con spinale (materasso a depressione?)
Tranquilizzare il paziente sostenendolo emotivamente
Attenzione al Vomito !!!
Il paziente deve essere centralizzato
Segni/Sintomi Fratture Costali
Respiro
paradosso
Inspirazione Espirazione
Dolore toracico nelle fasi respiratorie
Respiro frequente e superficiale
Dispnea
Ipossia
Trauma Toracico
Complicanze:
• Pneumotorace
• Emotorace
• Emopneumotorace
• Tamponamento cardiaco
• Rottura dei grossi vasi
Pneumotorace
Inspirazione Espirazione
PNX Aperto
Fenomeno dello
sbandieramento
Clinica:
• Deviazione Tracheale (sbanderiamento)
• Insufficienza respiratoria
• Riduzione del MV (murmure vescicolare), dal lato affetto
• Cianosi
• Instabilità emodinamica
Assistenzaallo pneumotorace aperto
Chiusura della
lesione con un telino= Effetto Valvola
Dinamica
Attenzione!!!
Lasciare un angolo aperto
Pneumotorace
PNX Iperteso
Incidenza 81:1.000.000
Clinica:
• Deviazione Tracheale
• Insufficienza respiratoria
• Riduzione del MV
• Cianosi
• Turgore delle giugulari
• Tachicardia
• Ipotensione
• Enfisema sottocutaneo a mantellina
• Emoftoe/emottisi se emopneumotorace
Drenaggio toracico unica
manovra !
AssistenzaAl trauma toracico
• A – B – C
• Somministrare ossigeno ad alta concentrazione
• Accesso venoso, non inferiore a 18G
• Riempimento volemico con attenzione agli obiettivi
pressori
Trauma chiuso PAS 90 mmHg
Trauma Aperto PAS 70 mmHg
• Posizionare il paziente appoggiato sul lato leso
• Chiudere la ferita se pnx aperto
• Posizione antalgica se cosciente
Trauma Addominale
Traumi Chiusi
Fegato
Milza
Rene
Vescica
Traumi Penetranti
Fegato
Intestino tenue
Colon
Stomaco
Trauma Chiuso Valutazione
Ispezione
Abrasioni
Contusioni
Ferite
Emoftoe, Ematemesi,
Ematuria
Palpazione
Sede del dolore
Irritazione peritoneale
Segno di Blumberg
Percussione
Dolore evocato con
colpi di tosse, segno di
irritazione peritoneale
Auscultazione
Ricerca di peristalsi
Trauma Penetrante
Per azione diretta di
un corpo estraneo:
Lamiere
Vetri
Arma bianca
Proiettili
Nel trauma addominale aperto può
esserci eviscerazione di organi
Trauma penetranteCon eviscerazione
• Tagliare gli indumenti.
• Medicare con telo sterile bagnato con
fisiologica.
• Mantenere la temperatura degli organi
eviscerati.
Non tentare di riposizionare gli organi
eviscerati.
Assistenza al trauma addominaleA – B - C
Attenzione sempre al vomito
Posizione antalgica
Somministrare ossigeno
Accesso venoso di calibro adeguato 14-16 G
Riempimento volemico con attenzione agli obiettivi pressori
Trauma chiuso PAS 90 mmHg
Trauma Aperto PAS 70 mmHg
Posizionamento di SNG
Non somministrare NIENTE per Os
Non rimuovere eventuali corpi estranei, ma proteggerli
Medicare nel trauma penetrante, mantenendo la temperatura
Tipologia delle lesioni
Muscoloscheletriche
Frattura
(Soluzione di continuo di un segmento osseo)
Lussazione
(Perdita contiguità dei capi articolari con lacerazione dei legamenti)
Distorsione
(Stiramento e lacerazione dei legamenti)
Strappo
(Eccessiva sollecitazione di un muscolo)
Classificazione Fratture
In base al meccanismo della
lesione
•Trasversale
• Obliqua
• Spiroide
• A legno Verde (Bambini)
• Ingranata
• Comminuta
In base all’entità della lesione:
Completa
Incompleta (Infrazione)
Esposta
Segni Clinici di Frattura
Segni e sintomi
Tumor
Rubor
Calor
Dolor
Function Lesa
Cosa Valutare
Presenza polsi distali
Parestesie
Sensibilità
Deformazione Assiale
Rumori crepitanti
Ecchimosi/Ematoma
Perdite Ematiche Stimate
Frattura Perdita Approssimativa
di sangue in ml.
Percentuale della massa
ematica totale
Piede 500 10%
Caviglia 1000 20%
Tibia 1000 20%
Femore 1000-2500 20-50%
Bacino 1000-5000 20-100%
Arto Superiore 1000-1500 20-30%
Esposizione ossea 500-1000 10-20%
Fratture multiple 1000-5000 20-100%
Assistenza al paziente con lesioni
muscoloscheletricheValutazione iniziale A-B-C
Arrestare eventuali emorragie
Accesso venoso 16 - 18 G
Protezione lesione se frattura esposta
Immobilizzazione arto
Ghiaccio
Non spostare l’infortunato se non strettamente necessario
Esame Obiettivo nel TraumaParte del Corpo Valutazione
Testa Rumori di crepitazioni, FLC
ColloTurgore delle vene giugolari
Rumori di crepitazione
Torace
Movimento paradosso
Rumori di crepitazione
Rumori respiratori
Addome
Rigidità
Trattabilità
Distensione
PelviDolore
Dolorabilità, Mobilità
ArtiPolsi distali
Motricità e sensibilità
Promemoria di valutazione
Nel trauma ricercare sempre:
• Deformazioni
• Contusioni
• Abrasioni
• Ferite penetranti
• Dolorabilità
• Lacerazioni
• Tumefazioni
E non
dimentichiamo la
DINAMICA !
Apertura Occhi
• Spontanea 4
• Allo stimolo verbale 3
• Allo stimolo doloroso 2
• Nessuna 1
Risposta Verbale
• Conversazione orientata 5
• Conversazione confusa 4
• Parole non appropriate 3
• Suoni Incomprensibili 2
• Nessuna 1
Risposta Motoria
• Obbedisce 6
• Localizza 5
• Retrae 4
• Flessione anormale 3
• Estensione anormale 2
• Nessuna 1
GCS < 8
Coma