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PRESENTAZIONE. QUALE RUOLO ALL’UNIVERSITA’. Didattica: Formare la classe dirigente di domani Formare i gestori dell’Innovazione Formare gli “operai” dell’Innovazione Ricerca: Ricerca di base per traguardare il futuro Ricerca applicata per poter contribuire all’innovazione - PowerPoint PPT Presentation

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QUALE RUOLO QUALE RUOLO ALL’UNIVERSITA’ALL’UNIVERSITA’

• Didattica:– Formare la classe dirigente di domani– Formare i gestori dell’Innovazione– Formare gli “operai” dell’Innovazione

• Ricerca:– Ricerca di base per traguardare il futuro– Ricerca applicata per poter contribuire

all’innovazione

• Trasferimento tecnologico– Contribuire al processo di sviluppo

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TRASFERIMENTO TRASFERIMENTO TECNOLOGICOTECNOLOGICO

• E’ il processo che trasforma i risultati della ricerca in innovazione,

• Richiede:– Presenza di ricerca di base di qualità – Ricerca applicata di alta qualità– Strutture di interfaccia che gestiscano il

difficile compito della valorizzazione dei risultati della ricerca cioè il trasferimento

• La creazione di nuove imprese knowledge based è una delle forme più efficaci di trasferimento tecnologico

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VANTAGGI PER LA COMUNITA’VANTAGGI PER LA COMUNITA’

• Non può esistere un elevato sviluppo locale senza la presenza di un’Università di alta qualità e attiva sul trasferimento della ricerca e nel sostenere la nascita di imprese che possano trarre origine e giovamento dalla sua presenza.

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VANTAGGI PER VANTAGGI PER L’UNIVERSITA’/1L’UNIVERSITA’/1

• Possibili ritorni economici• L’Università viene ad essere percepita

come un reale valore aggiunto per lo sviluppo del territorio, ottenendo valorizzazione della propria immagine non solo come dispensatrice di didattica di qualità ma anche come fonte di innovazione.

• Networking, creazione di un ambiente fidelizzato: le start up come alumni e come fonte di ricerca all’Università

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VANTAGGI PER VANTAGGI PER L’UNIVERSITA’/2L’UNIVERSITA’/2

• Feedback: alto tasso di sviluppo del territorio porta valore all’Università– Stimoli per didattica – Stimoli per l’indirizzamento della ricerca– Sostegno finanziario alle iniziative dell’Ateneo

• La presenza di un Incubatore costituisce un laboratorio per la didattica sulla formazione all’imprenditorialità degli studenti.

• È anche motivo di attrazione di giovani valenti per la ricerca e studenti di PHD che vedono possibili sbocchi imprenditoriali e di lavoro qualificato

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SITUAZIONE IN ITALIASITUAZIONE IN ITALIA

• Università quasi totalmente statali• Buona e talvolta ottima ricerca nelle

Università • Ritardo nella cultura del trasferimanto

tecnologico e sopratutto in quella degli spin-off universitari:– Mentre già dal 1980 negli USA sono stati

varati i primi spin-off, in Italia si è dovuto aspettare circa 20 anni per avere una legge che ne parlasse.

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PERCHE’ L’ASSOCIAZIONE

• NEL NOSTRO PAESE prevalentemente:– Si fa impresa per tradizione oppure– Si fa impresa per necessità– L’intervento statale si è concentrato sul sociale

(prestito d’onore) più che sull’innovatività Sembra che:– Non esista un’attenzione all’innovatività

dell’impresa– L’Università sia ancora spesso lontana dall’impresa

E’ questo l’approccio giusto per un Paese che vuole competere a livello globale?

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OBIETTIVI DELL’ASSOCIAZIONE

• Favorire la nascita di incubatori universitari• Scambiare esperienze tra i soci e favorirne la

reciproca collaborazione• Sensibilizzare e promuovere l’adozione di

politiche a favore di iniziative di incubazione di imprese

• Acquisire risorse indirizzate alle attività di creazione di impresa

• ….• Promuovere la formazione su tematiche di

interesse dei soci• Favorire la creazione di start up dalla ricerca• …..

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STATISTICHE UNIVERSITÀ ADERENTI

UNIVERSITA’

ADERENTI (79)

N° addetti imprese genn.’06

N° imprese create

genn.’06 **

Spin- off *

Start Cup 2005

idee e b.p.

Brevetti depositati

Dottorandi nel 2005 (37.000)

Docenti e ricercatori nel 2005

(60.000)

Laureati nel 2005

(300.000)

I scritti nell’ a.a.

2005/2006 (1.800.000)

TOTALI

872

205

92

944

357

11.586

18.489

85.258

538.671

Politecnico di Torino 300 70 19 152 29 575 873 4.666 23.666

Politecnico di Milano 200 32

7 57 89 1.041 1.271 9.653 37.540

Università di Bologna 50 15 13 42 80 1.829 3.131 17.920 90.868

Scuola Sup. S’Anna Pisa

100 17 17 11 13 33 74 20 205

Università di Perugia 80 18 5 32 19 664 1.178 -- 34.300

Università di Udine -- 9 5 144 39 548 723 2.836 16.184

Università di Padova 75 25 17 127 30 1.688 2.264 12.316 60.090

Università di Torino 21 7 1 152 10 1.216 2.105 13.141 79.356

Università di Trieste -- -- -- 118 29 544 970 5118 24.000

Federico I I di Napoli 10 3 3 23 -- 2.059 3.499 10.851 97.802

Università di Palermo 25 5 1 86 13 1.265 2.069 7.447 64.215

Università del Piemonte Orientale

11 4 4 -- 6 124 332 1.290 10.445

* Spin-off : impresa in cui l’università ha una partecipazione azionaria ** I nclude anche le spin-off

(aggiornata a maggio 2006)

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Università aderenti i cui dati sono disponibili: Statistiche

UNIVERSITA’ADERENTI (23)

Tot N° addetti impreseaprile’07

Tot N° imprese create aprile.’07

Di cui Spin- off

Start Cup 2006

N° idee e B.P.

N° Brevetti depositati

Dottorandi nel 2006

Docenti e ricercatori nel 2006

Laureati nel 2006

Iscritti nell’ a.a.

2006/2007

TOTALI 1.356 326 174 824 630 14.843

26.240

116.708 618.228

Politecnico di Torino

400 83 25 94 52 600 867 4.527 24.837

Politecnico di Milano

205 42 12 53 124 275 1.255 9.125 36.856

Università di Bologna

120 26 6 52 41 1950 3262 16.598 91.598

Scuola Sup. S’Anna Pisa

110 21 21 12 21 185 85 38 273

Università di Perugia

4 19 19 11 30 740 1.227 5.686 5.086

Università di Udine

100 22 14 194 51 473 720 3058 17031

Università di Padova

96 34 24 115 42 1.570 2.358 13.111 59.560

Università di Torino

21 7 0 24 34 1.340 2.185 11.368 65.593

Università di Trieste

-- -- -- 118 29 544 970 5118 24.000

Federico II di Napoli

24 9 4 24 2 1.140 3.121 12.933 95.425

Università di Palermo

73 14 3 34 15 1.330 2.127 7.558 12.459

Univ. Modena e Reggio Emilia

52 11 11 10 11 369 877 3.112 19.805

Università di Catania

5 2 33 11 1.008 1.643 6.405 61.798

Università del Piemonte Orientale

11 4 4 27 6 124 332 1.290 10.445

Univ. di Pisa 40 13 13 0 53 1.221 1.889 7.090 10.129

Univ. di Verona 2 1 1 8 0 432 779 3.558 21.779

Univ. di Milano 98 15 15 15 108 1542 2543 6133 61614

Dato aggiornato ad aprile 2007

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L’UNIVERSITA’: ALCUNI DATI STATISTICI

• La tabella si riferisce solo a 17 universita’ (su 23 aderenti)

• Quasi 15.000 dottorandi• Piu’ di 26.000 docenti/ricercatori• Piu’ di 300 imprese create• Più di 1300 addetti• Più di 800 idee di impresa nel 2006

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Membri della Giuria: Ivan Farneti DOUGHTY HANSON &CO TECHNOLOGY LIMITED Silvano Fumero EPORGEN VENTURES Mario Gay INTEL CAPITALPaolo Gesses JUPITER VENTUREClaudio Giuliano PIEMONTECH Massimo Mondini STRATEGIA ITALIA Pierluigi Paracchi QUANTICAMarco Pinciroli INNOGEST CAPITAL Mauro Pretolani TLCOM CAPITAL Giancarlo Rocchietti CLUB DEGLI INVESTITORIDiana Saraceni 360 CAPITAL PARTNER

La Start Up dell’anno 2007 è il premio per giovani imprese innovative nate, ospitate o legate da rapporti di collaborazione con le Università e gli Incubatori Italiani. La competizione 2007 è aperta alle imprese nate nel periodo compreso tra il 2000 e il 2003.

PERCHÈ IL PREMIO START UPPERCHÈ IL PREMIO START UPLo scopo del premio è dare visibilità alle imprese che nei primi anni di vita hanno raggiunto i migliori risultati, riconoscendone quindi le migliori performance e le più promettenti prospettive per il futuro. Una ricaduta importante è anche il monitoraggio dei risultati ottenuti con le azioni di business plan competition e di incubazione svolte dalle sedi aderenti al PNI- Cube

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SITUAZIONE DI ALTRI PAESI• CASO - STATI UNITI

– LEGGE BAY DOLE dell’inizio degli anni ‘80

• CASO - GRAN BRETAGNA– Università che hanno consolidato una forte

politica di creazione d’impresa– Abbondanza di B.A. e fondi di seed– Defiscalizzazione per l’innovazione

• CASO - FRANCIA– Piano nazionale per l’innovazione del 2000– Legge sulle imprese innovative del 2004

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Le 4000 imprese fondate da alunni del MIT formerebbero, se aggregate, la 24° economia a livello mondiale,

con un volume di affari di 232 miliardi di dollari e 1,1 milioni di occupati.

da uno studio della Bank of Boston

Caso M.I.T.

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JEUNE ENTREPRISE INNOVANTE

• La Loi de finances pour 2004 a créé le statut de "Jeune Entreprise Innovante" (JEI). Ce statut, est accordé aux petites ou moyennes entreprises de moins de huit ans qui engagent des dépenses de recherche-développement représentant au moins 15 % de leurs charges, sous réserve qu'elles répondent aux 5 conditions suivantes :– Etre une PME au sens communautaire– Âge de l'entreprise – Volume minimal de dépenses de recherche – Détention du capital des JEI (l'entreprise doit être indépendante)– La JEI doit être réellement nouvelle

• Nature des avantages accordés– Volet fiscal (ne peuvent excéder le plafond des aides " de minimis " fixé par la

UE)– Volet social– …

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SITUAZIONE ITALIANA

• Si e’ cominciato a parlare della necessita’ di far nascere imprese innovative con la finanziaria 2000 (art.103 e 106)

• Con l’art. 103 (lanciato nel 2001) sono partiti nel 2004 una dozzina di progetti

• Il bando dell’art.106 si e’ chiuso in questo mese e partiranno un’altra dozzina di progetti

• Solo qualche regione ha aperto una linea dedicata alla creazione di imprese innovative

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GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

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