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[0] ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO “SASSETTI PERUZZI” P P I I A A N N O O D D E E L L L L O O F F F F E E R R T T A A F F O O R R M M A A T T I I V V A A A A . . S S . . 2 2 0 0 1 1 3 3 2 2 0 0 1 1 4 4

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[0]

ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO

“SASSETTI – PERUZZI”

PPIIAANNOO DDEELLLL’’OOFFFFEERRTTAA FFOORRMMAATTIIVVAA

AA..SS.. 22001133 –– 22001144

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Indice

PREMESSA…………………………………………………………………………… pag. 2 LA SCUOLA FINALITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE.………………………………… pag. 3 PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO……………………………………….. pag. 4 ORGANI DELL’ISTITUTO…………………………………………………….. pag. 5 FUNZIONI STRUMENTALI………………………………………………….. pag. 7 LA DIDATTICA ATTIVITA’ DIDATTICHE……………………………………….……………… pag. 8 VALUTAZIONE…………………………………………………………………… pag. 9 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI……………………………………………. pag. 15 SERVIZI AGLI STUDENTI…………………………………………………….. pag. 21 I CURRICULA IL NUOVO ORDINAMENTO……………………………………………….. pag. 23 SERVIZI SOCIO SANITARI…….…………………………………………….. pag. 23 IL VECCHIO ORDINAMENTO……………………………………………… pag. 24 IL CORSO SERALE………………………………………………………………. pag. 24

NOTA IMPORTANTE: In questo documento, cliccando sulle scritte di colore BLU si accede a

informazioni contenute nel sito web dell’Istituto e in altri siti istituzionali

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PPRREEMMEESSSSAA

Con l’entrata in vigore della riforma degli istituti professionali, il nostro Istituto è stato inquadrato nel Settore dei

servizi: Servizi Commerciali e Servizi Socio-Sanitari.

Il nuovo ordinamento è entrato in vigore nell’anno scolastico 2010-2011 e si applica alle classi prime, seconde, terze e

quarte.

Il vecchio ordinamento vige ancora per gli alunni che frequentano le attuali classi quinte degli indirizzi di Tecnico della

gestione aziendale e di Tecnico dei servizi turistici.

Grazie alla consolidata competenza degli operatori ed al costante adeguamento degli strumenti e delle metodologie,

l’Istituto offre una solida formazione professionale nei Servizi Commerciali e Socio-Sanitari finalizzata ad un efficace

inserimento nel mondo del lavoro. In particolare, i Servizi Commerciali prevedono, oltre al percorso quinquennale,

anche un'articolazione triennale per il conseguimento di una Qualifica Regionale fra le seguenti:

Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza turistica

Operatore amministrativo – segretariale

Operatore ai servizi di vendita

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FFIINNAALLIITTAA’’ EEDDUUCCAATTIIVVEE EE FFOORRMMAATTIIVVEE

Art. 3 – Costituzione italiana Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 4 – Costituzione italiana

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo

diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che

concorra al progresso materiale o spirituale della società.

L’istituto promuove:

una cultura aperta al confronto che educhi alla solidarietà e all'integrazione, al valore della pace, al rispetto

dell’ambiente e del patrimonio artistico e culturale;

l'educazione alla cittadinanza attiva e all'acquisizione di una dimensione europea attraverso l’acquisizione

delle competenze chiavemdi cittadinanza e la partecipazione a progetti di formazione anche internazionali.

L'Istituto si prefigge di far conseguire tali obiettivi mediante:

attività di orientamento per consolidare la consapevolezza di sé, la propria identità e l'autostima;

il potenziamento della professionalità e delle potenzialità di occupazione degli alunni con la

partecipazione a percorsi di alternanza scuola-lavoro in stretto;

il contatto con il mondo datoriale del territorio;

l’attivazione di corsi serali per adulti e lavoratori.

IILL CCOONNTTRRAATTTTOO FFOORRMMAATTIIVVOO La scuola è luogo di formazione in quanto educa mediante lo studio, l’acquisizione di competenze e lo sviluppo di

una coscienza critica.

Al momento dell’iscrizione tra scuola, famiglie ed alunni si stipula un contratto formativo che vincola:

a) le famiglie e gli alunni a rendersi consapevoli:

del percorso formativo;

degli obiettivi da raggiungere;

dei risultati conseguiti.

b) il docente a:

formulare in modo chiaro ed esplicito richieste e proposte;

applicare i criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti;

stabilire gli impegni reciproci;

verificare periodicamente con gli alunni il raggiungimento degli obiettivi programmati e discutere con loro i

risultati conseguiti per apportare eventuali correttivi all’attività didattica.

LINEE GUIDA MINISTERIALI IL CONTRATTO FORMATIVO

La scuola

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PPRREESSEENNTTAAZZIIOONNEE DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO

DOVE SIAMO

L’Istituto svolge le sue attività nei suoi tre plessi:

Sede – Via San Donato 46/48/50 – 50127 Firenze

Coordinata di Scandicci – Via Ciseri 5 – 50018 Scandicci

Coordinata di Sollicciano – Via Minervini 8 – 50143 Firenze

STORIA DELL'ISTITUTO

DIRIGENZA

Firenze 055 / 366809 e 055/ 350705 Fax: 055 / 331155

Scandicci 055 / 254401 Fax: 055 / 254401

[email protected]

[email protected]

FFUUNNZZIIOONNAAMMEENNTTOO DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO

Le Segreterie della Scuola si trovano presso la Sede Centrale dell'Istituto Via San Donato n. 46 – 48 a Firenze e ricevono

con il seguente orario:

SEGRETERIA

La scuola

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OORRGGAANNII DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO

ORGANIGRAMMA NOMINATIVO

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Barbara Degl’Innocenti E’ il legale rappresentante dell’Istituto ed il responsabile della gestione delle risorse finanziarie. Ha autonome

attribuzioni in materia di gestione dell’Istituto e di coordinamento e valorizzazione delle risorse umane.

Sono di nomina diretta del Dirigente Scolastico i seguenti incarichi:

Vicario del DS – prof.ssa Susanna Bini Collaboratore – prof. Alberto Nocentini Resp. Scandicci – prof.ssa Amalia Apuleo e prof.ssa Annamaria Rosco Sollicciano – prof. Fabrizio Frosali Serale – prof.ssa Maria Pia Bianchi e prof. Biagio Palacino

La scuola

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OORRGGAANNII DDEELLLL’’IISSTTIITTUUTTOO

Il collegio dei docenti:

Organo collegiale, composto dall’intero corpo docente dell’Istituto e presieduto dal Dirigente Scolastico, elabora e

delibera l’adozione dei libri di testo, l’orientamento didattico e formativo dell’Istituto e definisce i criteri generali

per la valutazione degli allievi. Si articola nei Dipartimenti per Assi Culturali, articolazioni funzionali per il sostegno

alla didattica ed alla progettazione formativa, che sono dotati di un proprio regolamento per lo svolgimento dei

loro compiti.

CONSIGLIO DI ISTITUTO

DOCENTI CONSIGLI DI CLASSE

COORDINATORI DI CLASSE

IILL PPEERRCCOORRSSOO

LLAA PPRROOGGEETTTTAAZZIIOONNEE

Per l’assolvimento di alcuni dei suoi compiti specifici il Collegio dei Docenti può conferire incarichi funzionali

commissioni o a singole figure (Figure Strumentali) per l’attuazione di attività previste dal Piano per l’Offerta

Formativa.

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FFUUNNZZIIOONNII SSTTRRUUMMEENNTTAALLII

Area 1 – Gestione del piano dell’offerta formativa

Funzione strumentale POF: prof.ssa Maria Grazia Capaccioli

Aggiornamento Pof, coordinamento e valutazione delle attività del Pof.

Coordinamento della progettazione curriculare ed extracurriculare.

Area 2 – Sostegno al lavoro dei docenti

Funzione strumentale TIC E SITO: prof. Biagio Palacino

Coordinamento nell’utilizzo delle nuove tecnologie, cura della documentazione educativa.

Aggiornamento periodico del sito web e gestione corsi ECDL.

Area 3 – Interventi e servizi per gli studenti

Funzione strumentale orientamento: prof.ssa Elisabetta Madiai

Coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e di tutorato

Referente Firenze: prof.ssa Rita Trocino

Referente Scandicci: prof.ssa Nicoletta Grossi

Funzione strumentale BES: prof.ssa Maria Grazia Pugliese

Coordinamento delle attività di compensazione,integrazione e recupero.

Referente H + DSA Firenze: prof. Daniele Cacciatore

Referente H + DSA Scandicci: prof.ssa Laura Frilli

Referenti Intercultura: prof.ssa Marisa Miranda e Chiara Staderini

Referente Disagio Firenze: prof.ssa Angela Agnelli

Referente Disagio Scandicci: prof.ssa Giuliana Falcini

Area 4 – Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni

Funzione strumentale ASL (Alternanza Scuola-Lavoro): prof.ssa Giovanna Giovannelli

Coordinamento dei rapporti con Enti Pubblici e Aziende delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro e di Stage

Formativi.

Referente Servizi Commerciali Firenze: prof.ssa Giovanna Giovannelli

Referente Servizi Commerciali Scandicci: Maria Pastore

Referente Servizi Socio Sanitari: prof.ssa Giuliana Falcini

Funzione strumentale I.e F.P.: prof.ssa Stefania Dardi

Coordinamento delle attività di Istruzione e formazione Professionale.

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AATTTTIIVVIITTAA’’ DDIIDDAATTTTIICCHHEE

SCANSIONE ORARIA LEZIONI

Le attività didattiche si svolgono con un orario giornaliero che va dalle ore 8,00 alle ore 14.35, con due intervalli di 15 minuti ciascuno, e con un’articolazione settimanale delle lezioni che va dal lunedì al venerdì.

L’orario delle lezioni che si svolgono presso la Casa Circondariale di Sollicciano è pomeridiano e quello delle classi serali

va dalle ore 18.15 alle ore 22.30, sempre dal lunedì al venerdì. ORARIO LEZIONI 2013/14 – Tabelle orario per Classi e Indirizzi

L’articolazione temporale del percorso didattico prevede: un trimestre (settembre – dicembre), un pentamestre (gennaio – giugno). Il trimestre comprende anche la fase dell’accoglienza, con tutti i docenti impegnati, oltre le attività curricolari, in corsi intensivi di alfabetizzazione e attività di sportello per l’integrazione degli alunni stranieri neo-arrivati e degli alunni provenienti da altri Istituti.

Il pentamestre consente di effettuare una pausa didattica di una settimana nel mese di gennaio per il recupero in

itinere delle carenze evidenziate dalla valutazione del trimestre e successivamente di rielaborare quanto appreso

nel corso delle 2 settimane di stage da parte delle classi terze.

Le classi quarte e quinte, invece, concludono di fatto il loro percorso di apprendimento con la fine del mese di

maggio, le une per completarlo con uno stage di alternanza scuola – lavoro che durerà per tutto il mese di giugno;

le altre per avere il tempo di consolidare ed approfondire le competenze acquisite prima dell’esame di Stato.

Per quanto riguarda il calendario scolastico regionale e le sospensioni decise dagli Organi dell’Istituto si rimanda al

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA'

La didattica

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VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

Il momento della valutazione finale deve costituire la verifica in positivo dei progressi nella maturazione personale, nelle

conoscenze, nelle abilità e nelle capacità elaborative, logiche e critiche acquisite da parte degli studenti.

Le eventuali decisioni di non promozione devono comunque tendere a favorire negli studenti una presa di coscienza

della propria situazione, tale da far scaturire comportamenti consapevoli e responsabili. Nella formazione delle singole

proposte di valutazione finale i docenti terranno quindi nel dovuto conto i progressi complessivi realizzati da ciascun

allievo.

Criteri generali

La valutazione in sede di scrutinio dovrà tenere conto complessivamente dei seguenti parametri:

a) raggiungimento degli obiettivi disciplinari, verificati con prove scritte, orali e pratiche e documentati sui

registri personali dei docenti, riferibili a:

conoscenza generali e specifiche delle discipline oggetto di studio,

competenze intese come possesso di abilità anche di carattere applicativo,

capacità elaborative, logiche e critiche,

esito dei corsi di recupero,

esito debiti formativi.

b) Analisi dei comportamenti scolastici osservati in merito a:

rispetto delle regole e delle consegne,

frequenza e partecipazione al lavoro in classe,

partecipazione alle attività scolastiche (corsi di recupero, organi collegiali, attività extracurricolari, stage, ecc.),

impegno e continuità nello studio,

analisi di situazioni extra scolastiche che possono aver influito sul processo di apprendimento (condizioni socio-

familiari, condizioni di salute, ecc.).

c) criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva.

1. gli studenti che in tutte le discipline abbiano la sufficienza attribuita sulla base degli elementi di valutazione

di cui ai punti a e b;

2. gli studenti che presentano insufficienze gravi o diffuse in alcune materie ma tali da poter essere recuperate:

a) grazie alla capacità dello studente di saper organizzare in modo autonomo e coerente il proprio studio

sulla base delle indicazioni dei docenti,

b) attraverso interventi didattici integrativi organizzati dall’Istituto,

c) anche con debiti formativi (non più di tre) che devono essere estinti nella sessione di esami di

settembre.

3. gli studenti che presentano insufficienze lievi in alcune o in diverse discipline tali da poter essere superate

con quanto indicato alle lettere a) b) e c) del punto 2.

Più in generale si tratta di verificare se l’allievo abbia le competenze richieste per poter affrontare con probabilità

di successo la classe successiva.

La didattica

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VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

Criteri specifici da adottare per la non promozione

Risultano non promossi:

1. gli studenti che presentano lacune gravi o diffuse, tali da non poter essere recuperate nel corso del periodo

estivo con interventi didattici o studio individuale.

Per la valutazione degli studenti si rimanda al D.M. 80/07 di cui si riportano alcuni articoli:

Art. 1

Le attività di sostegno e di recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22 maggio 2007,costituiscono parte ordinaria e permanente del

piano dell’offerta formativa.

Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi idattico/educativi di recupero

per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze

rilevate.

Art. 2

Gli studenti di cui all’articolo 1 sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti. Al termine di tali attività saranno effettuate, da parte

dei docenti delle discipline della classe di appartenenza, verifiche intermedie di cui si dà comunicazione alle famiglie.

Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalle

scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma.

Art. 5

Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancatoconseguimento della sufficienza in una o più

discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede a rinvio della formulazione

del giudizio finale.

La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe, indicando le specifiche carenze rilevate per

ciascuno alunno dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno

non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che

la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità e tempi delle relative verifiche.

Analogamente a quanto previsto dal precedente art. 2, se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà

non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola

stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al comma precedente.

A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio del primo

trimestre o del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di classe predispone

iniziative di sostegno e relative verifiche, da svolgersi entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti

predetti nella condizione di conseguire una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di

ammissione all’esame.

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VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

VALUTAZIONE DISCIPLINARE

Per condotta scolastica si intende non solo il comportamento di correttezza, rispetto di sé, dell’istituzione, dei pari,

delle struttura e delle regole, ma anche la partecipazione al dialogo educativo, intesa come momento formativo e

come contributo alla crescita della comunità scolastica sul piano umano e professionale, la puntualità negli

impegni scolastici, la correttezza di linguaggio. La scala di valutazione del comportamento di ogni allievo è

compresa tra il voto 1 (che, fino a 5, comporta la “non ammissione al successivo anno di corso o all’esame

conclusivo del ciclo”) ed il 10.

Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri:

frequenza e puntualità

rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari

partecipazione attiva alle lezioni

collaborazione con insegnanti e compagni

rispetto degli impegni scolastici.

Attribuzione del voto di condotta

La didattica

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VALUTAZIONE

Per l’attribuzione del voto di condotta dovranno essere soddisfatti almeno 3 descrittori.

La sospensione dalle lezioni per fatti non gravi comporterà automaticamente l’attribuzione del voto 6

anche in presenza di descrittori positivi. La sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni per fatti

gravissimi comporterà automaticamente l’attribuzione del voto 5 anche in presenza di descrittori positivi

(sempre che non si sia verificato successivamente un comportamento più che adeguato).

Il voto attributo a ciascun allievo scaturirà dalla media dei voti proposti da ogni docente del Consiglio di

Classe.

VOTO CRITERI

10

a) Eccellente Interesse e ottima partecipazione attiva alle lezioni b) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche c) Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche d) Ottimo ruolo propositivo all’interno della classe e) Scrupoloso ed attento rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari f) Eccellente socializzazione

9

a) Interesse e partecipazione attiva alle lezioni b) Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche c) Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche d) Ruolo propositivo all’interno della classe e) Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e delle sue norme disciplinari f) Ottima socializzazione

8

a) Discreta partecipazione alle lezioni b) Costante adempimento dei doveri scolastici c) Equilibrio nei rapporti interpersonali d) Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto e) Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe

7

a) Attenzione e partecipazione non sempre continua alle attività scolastiche b) Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati c) Osservazione abbastanza regolare delle norme relative alla vita scolastica d) Partecipazione non sempre collaborativa al funzionamento del gruppo classe e) N. 1 ammonimento scritto – senza sospensione dalle lezioni – relativa a comportamenti non gravi.

6

a) Interesse discontinuo per alcune discipline b) Rapporti talvolta problematici con gli altri c) Talvolta disturbo dell'attività didattica d) Sporadici episodi di mancata applicazione del Regolamento d’Istituto, quali ad esempio ritardi, non puntuali

giustificazioni delle assenze e) N. 2 ammonimenti scritti – senza sospensione dalle lezioni – relativa a comportamenti reiterati e non gravi

5

a) Scarso interesse per le attività didattiche b) Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni c) Assiduo disturbo delle lezioni d) Funzione negativa nel gruppo classe e) N. 1 sospensione dalle lezioni (non dovuta ad episodi di bullismo) f) Assenze non giustificate ; varie note disciplinari (almeno 4)

4

a) Completo disinteresse per le attività didattiche b) Comportamento gravemente scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni c) Assiduo disturbo delle lezioni d) Funzione totalmente negativa nel gruppo classe e) N. 1 sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni. f) Assenze non giustificate note disciplinari con o senza sospensione in misura superiore a quelle previste per il sei

La didattica

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VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE

CCRREEDDIITTOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO

Il Consiglio di Classe, tenuto presente che:

il credito formativo concorre all’attribuzione del credito scolastico agli studenti, ma non ha valore

preponderante su di esso nelle rispettive bande di oscillazione,

l’attestazione proveniente da Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali lo studente ha realizzato l’esperienza

deve contenere, a norma della disposizione ministeriale (DM 49/2000), una descrizione, seppure sintetica,

dell’esperienza stessa, dalla quale si evinca non trattarsi di un'esperienza episodica o momentanea, ma tale da

incidere sulla “formazione personale civile e sociale dello studente”,

valuta le certificazioni inerenti le seguenti attività:

esperienze lavorative volte all’acquisizione di specifiche competenze e partecipazione ad attività di ordine

culturale che abbiamo carattere di continuità;

partecipazione a progetti approvati dal Collegio di Docenti nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa, con

frequenza di almeno ¾ delle lezioni/incontri e partecipazione a specifiche attività/iniziative formative attestate

dai responsabili di progetto (Libera, Coro, Progetto “Memoria”; Fisica e Matematica delle Eccellenze; Giornalino

Scolastico);

frequenza di corsi di lingua straniera Cambridge, DELE, DELFT, FIT o di altre organizzazioni ufficialmente

riconosciute, che attestino il “livello” raggiunto e la frequenza di almeno ¾ della durata del corso;

stage linguistici all’estero (due settimane di frequenza nel 2012 con un minimo di 20 ore settimanali

frequentate);

intercultura: anno scolastico frequentato all’estero o esperienza di più mesi;

ECDL: patente europea dell’informatica;

pratica sportiva o coreutica a carattere professionistico o semiprofessionistico (ivi compresa la danza e la

scuola di arbitraggio);

forme motivate di volontariato presso associazioni riconosciute, certificato nei tempi, nelle modalità e nella

frequenza;

studio della musica con carattere di continuità e durata in Istituti statali o equiparati;

stage formativi presso istituzioni universitarie o istituti di ricerca.

In base a quanto espresso nella nota ministeriale, il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti criteri di

attribuzione del credito scolastico, comprensivo degli eventuali crediti formativi:

1) per gli alunni la cui media sia compresa fra 6 e 8, il credito da attribuire nell'ambito della banda di

oscillazione è di 1 punto.

Si procede all'attribuzione del punto di incremento qualora si realizzino:

1.1) o la collocazione della media nella fascia alta ( decimale fra 0,5 e 0.99)

1.2) oppure almeno tre delle seguenti condizioni:

A. assiduità frequenza (minimo 80%);

B. interesse rilevante nella partecipazione al dialogo educativo;

C. interesse e impegno rilevanti nella partecipazione alle attività complementari e integrative;

D. notevole diligenza nello svolgimento del lavoro individuale;

E. capacità rilevante di recupero;

F. credito formativo valutabile.

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VALUTAZIONE

2) Per gli studenti che abbiano una media 8<M≤ 9 o 9<M≤10, l’incremento da attribuire nell'ambito delle bande

di oscillazione è automaticamente di 1 punto, vista già la rilevante media matematica dei voti.

In sede di ammissione all’Esame di Stato, ad ogni alunno viene attribuito un punteggio, detto credito scolastico, relativo

al rendimento scolastico degli ultimi tre anni e fino ad un massimo di 25 punti. Tale punteggio si calcola applicando la

seguente tabella ministeriale:

TABELLA MINISTERIALE CREDITI

BES

La didattica

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BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

B.E.S.

Il 27 Dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la direttiva “Strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. L’esigenza delle precisazioni contenute in

tale circolare sono conseguenza del fatto che la legge 170/2010, contenente le “Nuove norme in materia di

disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce come disturbi specifici di apprendimento (DSA)

su cui porre l’attenzione solamente la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia, mentre il panorama dei

disturbi che possono comportare dei notevoli disagi negli alunni è molto più ampio. Nella direttiva si fa presente

che l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene esclusivamente sulla base dell’eventuale certificazione,

ma è possibile far riferimento al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) per

individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) degli alunni. Ulteriori specifiche sono state introdotte dalla

CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013. I BES possono presentarsi con continuità, oppure per periodi

circoscritti della vita dell’alunno, in quanto le cause che li generano possono anche avere origine fisica, biologica,

fisiologica, psicologica o sociale. L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special

Educational Needs, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende tre grandi sotto-categorie:

quella della disabilità;

quella dei disturbi evolutivi specifici (DSA-ADHD);

quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.

La direttiva specifica e la successiva circolare dichiara che è necessario elaborare un percorso individualizzato e

personalizzato per alunni e studenti con BES, attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP),

individuale o anche riferito a tutta la classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere

per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

Durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica, gli studenti con BES hanno diritto a:

fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dell'anno;

avere adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli Esami di Stato.

Gruppo H Per gli alunni diversamente abili l’offerta formativa prevede un accompagnamento scandito nelle fasi seguenti:

1. accoglienza

Inserimento nel gruppo classe accompagnato dall’insegnante di sostegno,

Conoscenza degli insegnanti curricolari e di sostegno,

Conoscenza degli ambienti scolastici che frequenteranno durante l'anno scolastico (laboratori, aule attrezzate, sala

video),

Periodo iniziale di osservazione sistematica da parte di tutti gli insegnanti del consiglio di classe per circa un mese

nell’ambito dei Consigli di classe e delle programmazioni P.E.P.

2. formulazione degli obiettivi

La didattica

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BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

Terminata l'osservazione sistematica iniziale, si valuteranno le capacità dei singoli allievi ed il livello degli

apprendimenti per stabilire il tipo di percorso didattico da svolgere:

A. programma curricolare

Il consiglio di classe individua i nuclei tematici fondamentali di ogni disciplina e stabilisce gli obiettivi essenziali da

raggiungere semplificando in modo appropriato i programmi curricolari.

B. programma diversificato

Per gli alunni non in grado di seguire programmi curricolari saranno stabiliti percorsi educativi con obiettivi

didattici individualizzati concordati tra insegnanti di sostegno e curricolari, NPI di riferimento. Tali percorsi

potranno prevedere l'alternanza di ore a scuola e ore di attività extra scolastica nonché la partecipazione durante

l’orario curricolare a progetti attivati all’interno dell’Istituto.

3. valutazione

Con riferimento alla C.M. 258 del 1983, C.M. 262 del 1988, O.M. n.128 del 1999, per gli allievi che seguono piani

individualizzati la valutazione avverrà in sede di Consiglio di Classe in base all’O. M. n. 90 del 2001 art. 15 comma 4

e del G. O. M. (Gruppo operativo medico) con la partecipazione dei genitori e sulla base degli obiettivi prefissati

dal P.E.P. Nei casi in cui l’allievo abbia raggiunto obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali o globalmente

conformi, il consiglio di Classe valuta attraverso le modalità della normativa, altrimenti certifica le competenze

acquisite (O. M. 90 del 2001, Art. 13 comma 5 A).

4. progetto di vita

La scuola si impegna a seguire le famiglie, supportata dai Servizi Sociali, dai Neuropsichiatri e da tutti i soggetti

presenti sul territorio che possano dare contributi in tal senso, nell’inserimento degli alunni diversamente abili nel

mondo del lavoro o all’interno di centri specializzati, consentendo se necessario il prolungamento del periodo

scolastico anche con fasi alterne di scuola-lavoro o di scuola-centro di accoglienza. In questo modo si favorisce un

distacco meno traumatico dal contesto scolastico ed un inserimento graduale nella nuova realtà.

ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO

Secondo quanto stabilito dalle Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento (testo del DDL

approvato in sede deliberante dalla Commissione Cultura del Senato il 19/05/2009 e DPR 122 del 22/06/2009, art.

10 “valutazione degli alunni con DSA”) e, tenuto conto della legge sui Disturbi Specifici di Apprendimento (L. 8

ottobre 2010 n. 170), per gli alunni con DSA l’offerta formativa prevede un accompagnamento scandito nelle fasi

seguenti:

- garantire il diritto all'istruzione e i necessari supporti agli alunni;

- favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell'apprendimento, agevolando la piena integrazione sociale e

culturale;

- ridurre i disagi formativi ed emozionali;

- assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle potenzialità;

- adottare forme di verifica e di valutazione adeguate;

- sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;

Tale protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato periodicamente, sulla

base delle esperienze realizzate.

La didattica

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BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

I disturbi specifici di apprendimento sono fragilità di natura neurobiologica e pertanto non possono essere risolti,

ma solamente ridotti (compensazione del disturbo).Tra questi si possono distinguere:

• la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale dell’abilità di lettura;

• la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio

scritto;

• la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;

• la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del calcolo.

A questi possono associarsi disturbi specifici del linguaggio (disnomia) e quelli legati alla funzione motoria

(disprassia).

La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista privato o di struttura pubblica.

La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di apprendimento ogni qualvolta entrerà in

possesso della suddetta diagnosi. In particolare perseguirà le seguenti finalità:

garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti;

favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento agevolandone la piena integrazione

sociale e culturale;

ridurre i disagi formativi ed emozionali.

La famiglia sarà invitata a collaborare con la scuola al fine di perseguire un armonico sviluppo psico-fisico del/la

proprio/a figlio/a attraverso la definizione di un Percorso Didattico Personalizzato condiviso.

Per i suddetti alunni, in maniera commisurata alle necessità individuali e al livello di complessità del disturbo, verrà

garantito l’utilizzo di strumenti compensativi (strumenti che consentono di evitare l’insuccesso scolastico a causa

delle difficoltà dovute al disturbo) e l’applicazione di misure dispensative (adattamenti delle prestazioni che

permettono all’alunno una positiva partecipazione alla vita scolastica).

La Nota Ministeriale n. 4099 del 5 ottobre 2004 indica quali strumenti compensativi essenziali:

Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri.

Tavola pitagorica.

Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche.

Calcolatrice.

Registratore.

Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale.

Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene

essenziale tener conto dei seguenti punti:

Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario,

Studio mnemonico delle tabelline.

Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.

Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa.

Organizzazione di interrogazioni programmate.

Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della

forma.

La didattica

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BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello

studente ed ai risultati acquisiti.

Tali strumenti e misure vanno utilizzati costantemente in tutti i gradi di scuola; è indispensabile, quindi, che il

Piano Didattico Personalizzato accompagni l’alunno in tutto il suo iter scolastico. In sintesi, il PDP viene introdotto

dalla diagnosi dello specialista a cui fanno seguito le osservazioni/considerazioni dei docenti del Consiglio di Classe

e della famiglia. Di seguito verranno considerate le caratteristiche del processo di apprendimento e verrà valutata

la consapevolezza da parte dell’alunno del proprio modo di apprendere, dopo di che si metteranno in atto le

strategie metodologiche e didattiche opportune.

“La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli,

devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività

didattica e delle prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione

vigente, gli strumenti metodologici – didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale

rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione

delle prove”. (art.10 del D.L. n.122 del 22 giugno 2009).

CONOSCENZA E ACCOGLIENZA

Certificazione DSA:presa d’atto entro settembre

Osservazione dello studente anche mediante la somministrazione di prove specifiche, realizzazione di una

scheda analitica delle difficoltà e delle potenzialità da rilevare a cura del CdC entro il mese di novembre. Per gli

alunni in esame di stato entro il 15 Marzo.

Rinforzo e dialogo con lo studente per comprendere il livello di conoscenza e di accettazione delle proprie

difficoltà

Inserimento nella classe. Presentazione dell’alunno alla classe e condivisione degli strumenti utili per il

superamento delle difficoltà

Incontro con i genitori

ELABORAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Il CdC approva il Piano Didattico Personalizzato nelle sue caratteristiche generali e nelle singole discipline. Esso è

costituito di una parte generale, redatta dal CdC di ottobre/novembre, e di una parte specifica di programmazione

delle singole discipline. Il piano per la parte disciplinare è allegato alle programmazioni dei singoli docenti .

VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE DI ISTITUTO

Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi, della situazione globale e delle

azioni attivate per il sostegno all’apprendimento degli studenti con disturbi di Apprendimento.

SERVIZIO DI CONSULENZA E SUPPORTO

L’Istituto attiverà gradualmente, in base alle reali disponibilità, un servizio di consulenza sui DSA, di

documentazione delle migliori esperienze e di dotazione strumentali, da quelle tradizionali a quelle di hardware e

software che l’evoluzione delle tecnologie potrà mettere a disposizione.

LIBRI DI TESTO

L’istituto sceglie come criterio preferenziale, nell’adozione dei libri di testo, edizioni di libri con disponibilità di CD -

Rom e/o DVD per studenti con DSA.

La didattica

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BBIISSOOGGNNII EEDDUUCCAATTIIVVII SSPPEECCIIAALLII

PREDISPOSIZIONE DI UN PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Partendo dal presupposto che ogni ragazzo è differente, diventa fondamentale, per la stesura di un PDP efficace,

l’assoluta collaborazione tra scuola e famiglia, in modo da adattare alle caratteristiche individuali i provvedimenti

dispensativi e compensativi suggeriti dalla norma vigente, dopo aver valutato l’entità e il profilo delle difficoltà

evidenziate dalle singole diagnosi.

In linea molto generale si sottolinea comunque la necessità di:

Ridurre in modo significativo la quantità di compiti scritti (nella materia in cui ci sono le difficoltà segnalate

dalla diagnosi) dando priorità allo studio e alla rielaborazione verbale, previa accordo tra insegnanti e genitori

Utilizzare le interrogazioni programmate, avendo cura che non vi sia sovrapposizione tra le stesse.

Privilegiare, per le lingue straniere, l’apprendimento orale.

Evitare un orario tale da evitare nella stessa giornata la presenza di entrambe le lingue straniere.

Accettare lo svolgimento degli elaborati prodotti al computer, sia a casa sia a scuola.

Consentire un uso guidato dall’insegnante del registratore per registrare lezioni o parte di esse.

INTERCULTURA

Si occupano dell’intercultura due Referenti dell’area BES (vedi organigramma pag.5). I referenti Intercultura

lavorano in stretta collaborazione con la Commissione Formazione Classi per sostenere ed agevolare le dinamiche

di inserimento ed inclusione e con le Funzioni Strumentali e i Referenti all’orientamento.

I referenti Intercultura si occupano di rapporti con il territorio e con vari Enti:

paternariato con il COSPE,

progetto UGUADI con la facoltà di Scienze della formazione (corso di aggiornamento e laboratorio di italiano L2

e corso di lingua cinese per il personale e per i docenti),

rapporti con le famiglie di origine non italiana con l’aiuto di un mediatore,

progetto classi parallele (II C e II D) già iniziato lo scorso anno scolastico,

organizzazione di giornate seminariali,

tirocinio di studenti universitari presso la nostra scuola,

corsi di alfabetizzazione.

La didattica

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SSEERRVVIIZZII PPEERR GGLLII SSTTUUDDEENNTTII

Attività di recupero

L’Istituto, in armonia con le indicazioni del D.M. 80/07 e dell’O.M. 92/07, organizza attività di recupero in itinere e

sostegno individuale per gli alunni che presentino lacune in una o più discipline, grazie anche ad una pausa

didattica dopo la fine del trimestre, che prevede la progettazione e lo svolgimento di attività di recupero

nell’orario curricolare.

Per quanto riguarda il debito scolastico interperiodale (materie non sufficienti) sono previste le seguenti

modalità:

pausa didattica dal 20-01-14 al 31-01-14 per tutte le classi (una settimana è obbligatoria la seconda a

discrezione del docente), in tale pausa si deve preveder anche la verifica dell’insufficienza;

dal mese di febbraio eventuale recupero in itinere o sportello didattico ed eventuali prove entro il 28-02-14;

nei consigli di classe del mese di marzo verrà verbalizzato il recupero o no delle materie non sufficienti e

comunicato ai genitori tramite comunicazione interperiodale.

Le eventuali insufficienze non recuperate al termine di marzo potranno essere recuperate in itinere nel corso del

pentamestre.

I docenti potranno effettuare quando lo riterranno opportuno pause didattiche (da verbalizzare sul proprio

registro e su quello di classe ).

Si potranno richiedere al Dirigente Scolastico, sportelli pomeridiani compatibilmente con le risorse disponibili.

Per il recupero estivo (previsto dal 30-06-2014 al 18-07-2014) si prevede di assegnare non più di due materie e,

solo casi eccezionali, tre, in quanto l’allievo può così prepararsi con più serietà alle verifiche di settembre.

I corsi di recupero sono previsti per materie con scritto ed orale con almeno otto alunni e per 10 ore + 5 per auto

formazione dello studente.

Le materie orali prevedono lo studio individuale senza corso di recupero.

Attività di alfabetizzazione in lingua italiana

Data la presenza di numerosi studenti non italofoni e spesso neo arrivati nel Paese, l’Istituto organizza corsi di

Italiano L2 dei livelli base per gli studenti delle classi prime e seconde.

I corsi vengono effettuati in maniera intensiva durante la fase di accoglienza e proseguono nel corso dell’anno

scolastico.

Preparazione alle certificazioni esterne in lingua straniera

Su richiesta degli alunni possono essere attivati percorsi di preparazione per sostenere gli esami in lingua straniera

per il conseguimento delle certificazioni dei vari livelli presso le Istituzioni esterne accreditate.

La didattica

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SSEERRVVIIZZII PPEERR GGLLII SSTTUUDDEENNTTII

Da vari anni l'Istituto è un test center abilitato per conseguire la European Computer Driving Licence, una patente

riconosciuta a livello Europeo, che certifica le abilita nell'utilizzo di pacchetti applicativi informatici. Gli esami

possono essere effettuati in sede con personale interno.

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

FORMAZIONE POTENZIAMENTO DIDATTICO

vedi pag 22

CURRICOLO

SICUREZZA

Alunni

Docenti

ATA

AGGIORNAMENTO

DIDATTICO e PROFESSIONALE

DOCENTI

BES

MOODLE

A.SCUO.LA.

ECDL*

ALT. SCUOLA LAVORO

e Mobilità Trasnazionale

Didattica professionalizzante (codocenza)

Simulazione d’impresa (con Ag. Formativa)

Servizio di placement scolastico FIXO

ORIENTAMENTO

Ingresso: workshop-openday

Itinere: sportello di ascolto

Uscita: Workshop e

visite aziendali

BES

INTERCULTURA

Protocollo d’inclusione

Piano d’inclusione

Mediatore culturale

Fondo solidarietà per

viaggi di istruzione

VIAGGI DI ISTRUZIONE

Visite museali

Matinèe teatrali

Scambi linguistico-culturali

Regolamento viaggi di istruzione

La didattica

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SSEERRVVIIZZII PPEERR GGLLII SSTTUUDDEENNTTII

AREA LINGUISTICA

Titolo progetto: Lettorato inglese

Referenti: Anna Maria Rosco - Donata Lavorini

Descrizione: Lezioni in compresenza di un lettore madrelingua

Titolo progetto: Preparazione esame PET al British Institute

Referenti Anna Maria Rosco - Donata Lavorini

AREA LETTERARIA

Titolo progetto: Giornale in classe

Referente: Licia Rossi

Descrizione: Coinvolgere gli alunni nella lettura dei quotidiani.

Titolo progetto: Scritti Senza Frontiere

Referente: Antonella Landi

Descrizione: SCRITTI SENZA FRONTIERE

Titolo progetto: Colloqui Fiorentini

Referenti: Chiara Staderini - Marisa Miranda

Descrizione: Partecipazione di alcuni alunni del triennio ai Colloqui Fiorentini.

AREA SCIENTIFICA

Titolo progetto: Micro Macro

Referente: Angela Agnelli

Descrizione: Due approcci alla complessità dei fenomeni naturali

AREA ARTISTICA

Titolo progetto: Laboratorio di musica d’insieme (Coro)

Referente: Federico Bientinesi

Descrizione: Adesione al progetto ReMuTo, facendo musica insieme

La didattica

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IILL NNUUOOVVOO OORRDDIINNAAMMEENNTTOO Profilo culturale ed esiti di apprendimento dei percorsi del SETTORE SERVIZI Il profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

- riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e

tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

- cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei

bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

- essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più

possibile personalizzato;

- sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di

responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

- svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure

professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

- contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

- applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e

salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;

- intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e

livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

II SSEERRVVIIZZII CCOOMMMMEERRCCIIAALLII Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo SERVIZI COMMERCIALI ha competenze professionali che gli

consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e

commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la

promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione,

compresi quelli pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni

e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.

SERVIZI COMMERCIALI

IILL PPEERRCCOORRSSOO IIeeFFPP TTRRIIEENNNNAALLEE

Operatore ai servizi di vendita

Operatore ai servizi di accoglienza Operatore amministrativo segretariale

SSEERRVVIIZZII SSOOCCIIOO SSAANNIITTAARRII Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo SERVIZI SOCIO-SANITARI possiede le competenze necessarie

per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la

promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

SERVIZI SOCIO SANITARI

I Curricula

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IILL VVEECCCCHHIIOO OORRDDIINNAAMMEENNTTOO

Appartiene al Vecchio Ordinamento il Biennio post-qualifica (quinto anno), a cui si accede con la qualifica

corrispondente, ed è finalizzato alla specifica formazione professionale del Tecnico della gestione aziendale o del

Tecnico dei servizi turistici. Si conclude con un Esame di Stato e con il rilascio di un Diploma con valore legale

riconosciuto da tutti gli Stati dell’Unione Europea e consente l'accesso a tutte le Facoltà universitarie.

Con il corrente anno scolastico si concluderà il percorso del vecchio ordinamento che vedrà l’uscita delle ultime

classi quinte del previgente sistema.

Profilo di Tecnico della Gestione aziendale Il Tecnico della Gestione Aziendale possiede competenze polivalenti e flessibili, derivanti da un percorso formativo

finalizzato allo sviluppo di un'ampia cultura di base e di abilità logico-espressive, che gli consentono di essere

elemento attivo e consapevole nel sistema aziendale.

È in grado di:

reperire informazioni e strumenti per risolvere problemi,

individuare soluzioni dei problemi,

controllare situazioni complesse e non note,

comunicare anche con strumenti informatici.

Profilo di Tecnico dei Servizi Turistici Il Tecnico dei servizi Turistici possiede competenze specifiche del settore, ma anche di un approccio innovativo alla

complessità ed all’evoluzione dell’ambito turistico.

E’ in grado di:

interagire linguisticamente e culturalmente con l’utente,

utilizzare gli strumenti informatici funzionali alla sua attività,

individuare le soluzioni di un problema,

comprendere le esigenze dell’utente e proporre soluzioni adeguate al contesto.

IILL CCOORRSSOO SSEERRAALLEE

CORSO SERALE

Per l’anno scolastico 2013-2014 sono attive: una classe 3 articolata (Servizi Commerciali e Servizi Socio-Sanitari),

una classe 4 dei Servizi Commerciali e una 5 dell’indirizzo Tecnico della Gestione Aziendale.

L’orario delle lezioni delle classi serali va dalle ore 18.15 alle ore 22.30, dal lunedì al venerdì.

L’Istituto fa parte della rete RISCAT che riunisce tutti gli Istituti con Corsi Serali della Regione Toscana.

I Curricula