Poste Italiane SpA - Spedizione in a.P.

3
giovedì 28 gennaio 2010 anno V numero 27 € 1,00 direttore paolo pollichieni quotidiano d’informazione regionale VARIABILE VARIABILE VARIABILE VARIABILE VARIABILE CROTONE CATANZARO COSENZA REGGIO VIBO meteoora Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006 DI NERINA GATTI Una lettera intimidatoria, scritta a mano, in stampatello e una cartuccia calibro 12. L’ultima intimidazione le co- sche reggine non la lasciano generica ma la indirizzano ad un “nemico” ben individuato: il sostituto procuratore Giu- seppe Lombardo. Minacce in rima baciata: “Fatti i cazzi tuoi dottorino o farai la fine di Fal- cone e Borsellino”. La lettera è stata bloccata al centro smi- stamento delle Poste del Ce- dir, il direttore dell’ufficio po- stale, insospettito dalla sago- ma inconfondibile (...) Idv-Pd, si tesse la tela dell’alleanza Bersani sollecita la convocazione dell’assemblea regionale per domani Carletto Guccione, su indi- cazione di Pier Luigi Bersani, sarebbe pronto a convocare per domani l'assemblea re- gionale del Pd con l'obiettivo di ribadire la necessità di stringere un'alleanza con l'Italia dei valori e indicare il candidato alla presidenza del- la Regione. > a pagina 5 Le inchieste che innervosiscono i clan: sullo sfondo affari con i colletti bianchi Ecco cosa temono le cosche La stagione elettorale è caratterizzata dal disordine delle idee sul da farsi e da una voglia di primarie che non ha eguali. Soprattutto da parte degli aspiranti a governatore (...) l’intervento Un voto a trazione posteriore > continua a pagina 17 DI ETTORE JORIO Fecondità Bisogna prenderne atto. Il Pdl è politicamente sterile. Non è riuscito a produrre che un solo nome per le regionali in Calabria: Giuseppe Scopelliti.Viceversa, appare politicamente fecondo il Pd, che, avendo alla sua guida uno stallone come fra’ Ginepro Pier Luigi Bersani, di candidati ne scodella a iosa. Come i conigli. Usciti dal cappello del mago: perciò immaginari, irreali, fatui. LUNA ROSSA di Pasquino > a pagina 13 Con il maltempo torna l’incubo frane Con il maltempo torna l’incubo frane AUTOSTRADA A3 > a pagina 9 Un ex dg inguaia Loiero Asp di Vibo, la Procura indaga sulla denuncia di Stalteri > a pagina 10 PROCESSO MISSING Il pm chiede 36 ergastoli contro la mala cosentina Il caso non è chiuso, tutt’al- tro. A rischiare grosso è in pri- mo luogo il governatore Loie- ro, sul quale grava come una spada di Damocle l’inchiesta avviata dalla Procura guidata da Mario Spagnuolo, dopo la denuncia dell’ex dg dell’Asp di Vibo Domenico Stalteri. Pacchetto antimafia dalla Calabria Pacchetto antimafia dalla Calabria > a pagina 14 Hotel sporchi Nella top ten spunta anche Drapia LA CLASSIFICA Estorsioni, nel 2008 aumenta l’omertà RAPPORTO CONFESERCENTI > a pagina 14 Finisce in manette il testimone in fuga OMICIDIO A MELITO > a pagina 11 > continua a pagina 6 Arriva il governo città blindata Nel Piano misure antisommerso Pronte a sparare le armi trovate nella macchina del meccanico foto CUFARI foto MORRONE CDM OGGI A REGGIO > alle pagine 6, 7 e 8

Transcript of Poste Italiane SpA - Spedizione in a.P.

Page 1: Poste Italiane SpA - Spedizione in a.P.

giovedì 28 gennaio 2010 anno V numero 27

€ 1,00direttore paolo pollichieni

quotidiano d’informazione regionale

VARIABILE VARIABILEVARIABILE VARIABILE VARIABILE

CROTONECATANZARO COSENZA REGGIO VIBO

meteoora

Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

DI NERINA GATTI

Una lettera intimidatoria,scritta a mano, in stampatelloe una cartuccia calibro 12.L’ultima intimidazione le co-sche reggine non la lascianogenerica ma la indirizzano adun “nemico” ben individuato:il sostituto procuratore Giu-seppe Lombardo. Minacce inrima baciata: “Fatti i cazzi tuoidottorino o farai la fine di Fal-cone e Borsellino”. La lettera èstata bloccata al centro smi-stamento delle Poste del Ce-dir, il direttore dell’ufficio po-stale, insospettito dalla sago-ma inconfondibile (...)

Idv-Pd, si tesse la tela dell’alleanzaBersani sollecita la convocazione dell’assemblea regionale per domani

Carletto Guccione, su indi-cazione di Pier Luigi Bersani,sarebbe pronto a convocareper domani l'assemblea re-gionale del Pd con l'obiettivodi ribadire la necessità distringere un'alleanza conl'Italia dei valori e indicare ilcandidato alla presidenza del-la Regione.

> a pagina 5

Le inchieste che innervosiscono i clan: sullo sfondo affari con i colletti bianchiEcco cosa temono le cosche

La stagione elettorale è caratterizzata daldisordine delle idee sul da farsi e da una vogliadi primarie che non ha eguali. Soprattutto daparte degli aspiranti a governatore (...)

l’intervento

Un voto a trazione posteriore

> continua a pagina 17

DI ETTORE JORIO

FeconditàBisogna prenderne atto. Il Pdl è politicamentesterile. Non è riuscito a produrre che un solonome per le regionali in Calabria: GiuseppeScopelliti.Viceversa, appare politicamente

fecondo il Pd, che, avendo alla sua guida unostallone come fra’ Ginepro Pier Luigi Bersani,

di candidati ne scodella a iosa.Come i conigli. Usciti dal cappello del mago:

perciò immaginari, irreali, fatui.

LUNA ROSSA di Pasquino

> a pagina 13

Con il maltempotorna l’incubo frane

Con il maltempotorna l’incubo frane

AUTOSTRADA A3

> a pagina 9

Un ex dg inguaia LoieroAsp di Vibo, la Procura indaga sulla denuncia di Stalteri

> a pagina 10

PROCESSO MISSING

Il pm chiede 36 ergastolicontro la mala cosentina

Il caso non è chiuso, tutt’al-tro. A rischiare grosso è in pri-mo luogo il governatore Loie-ro, sul quale grava come unaspada di Damocle l’inchiestaavviata dalla Procura guidatada Mario Spagnuolo, dopo ladenuncia dell’ex dg dell’Asp diVibo Domenico Stalteri.

Pacchetto antimafiadalla Calabria

Pacchetto antimafiadalla Calabria

> a pagina 14

Hotel sporchiNella top ten

spunta anche Drapia

LA CLASSIFICA

Estorsioni, nel 2008aumenta l’omertà

RAPPORTO CONFESERCENTI

> a pagina 14

Finisce in manetteil testimone in fuga

OMICIDIO A MELITO

> a pagina 11

> continua a pagina 6

Arriva il governocittà blindataNel Piano misureantisommerso

Pronte a spararele armi trovatenella macchinadel meccanico

foto CUFARI

fotoMORRONE

CDM OGGI A REGGIO

> alle pagine 6, 7 e 8

Page 2: Poste Italiane SpA - Spedizione in a.P.

Il caso non è chiuso, tutt’al-tro. A rischiare grosso è in pri-mo luogo il governatore AgazioLoiero, sul quale grava comeuna spada di Damocle l’inchie-sta avviata dalla Procura dellaRepubblica guidata da MarioSpagnuolo, dopo la denunciadell’ex direttore generale del-l’Azienda sanitaria provincialedi Vibo Valentia DomenicoStalteri. E’ stato lo stesso exmanager - ieri davanti al Tri-bunale collegiale (presidente erelatore Simone D’Auria, a la-tere Cristina Longo e ValentinaPaglionico), nel corso del-l’udienza del procedimento in-tentato per ottenere il concre-to reintegro al vertice dell’Asp- a riferire pubblicamente diaver interessato l’ufficio delprocuratore Spagnuolo affin-ché possa accertare profili di il-lecito penale, oltre che in meri-to alla sua destituzione, anchein relazione al mancato rispet-to, da parte della giunta regio-nale, dell’ordinanza attraversola quale il Tribunale di Viboaveva imposto il suo immedia-to ritorno nelle funzioni di di-rettore generale. La vicendasovrespone davanti alla Procu-ra il presidente della Regionenon solo in qualità di capo del-l’esecutivo, ma anche come as-sessore alla Sanità ad interim;e finisce con l’interessare an-che l’ex assessore VincenzoSpaziante, che dal settembre alnovembre 2008 curò perso-nalmente la procedura per li-quidare Stalteri. A confermareil fatto che Spagnuolo ed i suoinon abbiano perso tempo sonouna serie di elementi da tempoall’attenzione dell’opinionepubblica. Ma andiamo per or-dine.

Gli otto mesidel «supermanager»

Siamo alla fine del 2007.L’Azienda sanitaria di Vibo Va-lentia era al centro di una bu-fera mediatica e giudiziaria,dopo i decessi di FedericaMonteleone ed Eva Ruscio, leispezioni ministeriali, le inda-gini conoscitive della Commis-sione Igiene e Sanità del Sena-to ed i continui blitz del Nas.La giunta regionale avevaquindi necessità di restituirecredibilità all’Azienda più tor-mentata della Calabria e perquesta ragione avviava la pro-cedura pubblica per la selezio-ne di un «supermanager» ca-pace di avviare a Vibo Valentiauna massiccia attività di risa-

namento. La commissionepreposta sceglieva DomenicoStalteri che veniva nominatodirettore generale dell’Asp diVibo con delibera della giuntaregionale numero 1 del 9 gen-naio 2008. La nomina diveni-va esecutiva con decreto delpresidente Loiero numero 3del 14 gennaio successivo. Ot-to mesi dopo, nella notte tra il13 ed il 14 settembre, allo “Jaz-

zolino” di Vibo, accadeva unfatto singolare: un presuntoblack-out nel reparto di Riani-mazione. Nessun problemaper i pazienti, nessuno si accor-geva del presunto black out fi-no al 19 settembre, quando lanotizia diventava pubblica gra-zie un articolo di stampa. Tregiorni dopo, cioè il 22 settem-bre, con delibera 661, la giun-ta regionale avviava il procedi-mento per la revoca di Stalteridall’incarico e procedeva, con-testualmente, alla sospensionedel manager e al commissaria-mento dell’Asp di Vibo. L’11novembre 2008, con deliberadella giunta regionale numero85, veniva dichiarata la deca-denza dall’incarico di Stalteri.Il successivo 9 giugno 2009,con delibera numero 337, lagiunta regionale assegnava aRubens Curia, designato a se-guito di una nuova selezionepubblica, l’incarico di direttoregenerale.

La via giudiziariaDomenico Stalteri, d’altro

canto, non accettava il licenzia-mento in tronco e ricorreva al-la magistratura per ottenere ilreintegro. Il giudice di primecure, il 16 marzo del 2009, re-spingeva la sua istanza. Quin-di l’ex manager, assistito dal-l’avvocato Giuseppe Policaro,presentava reclamo al Tribu-nale collegiale di Vibo Valen-tia, che con ordinanza dell’1 lu-glio 2009 accoglieva le sue ra-gioni disponendo, con un pro-nunciamento non impugnabi-le, il suo reintegro nelle funzio-ni di direttore generale. Ma lagiunta regionale non dava se-guito «in concreto» a quantoordinato dal Tribunale, che il25 agosto successivo emettevaun’ordinanza attuativa «inconcreto» del reintegro dispo-

sto con la decisione del 2 luglioprecedente. Contestualmente,però, Stalteri bazzicava negliuffici della Procura. Aveva in-fatti presentato un articolatoesposto nel quale illustrava lepresunte vere ragioni del suodefenestramento, chiamandoin causa la giunta regionale edapparati dell’Azienda sanitariavibonese anche in delicate vi-cende amministrative. Quindiecco scattare le indagini pena-li. L’ex manager veniva quindisentito per due volte a Palazzodi giustizia: la prima dal procu-ratore capo Mario Spagnuolo edal pm Fabrizio Garofalo, la se-conda dal solo pm Garofalo. Leinformazioni acquisite da Stal-teri, verbalizzate alla presenzadei carabinieri, venivano con-densate in decine di pagine,frutto di circa otto ore di audi-zione, nelle quali l'ex dg de-nunciava anche gravi irregola-rità nell’espletamento di alcu-ne gare bandite dalle gestioniprecedenti.

Il blitz dei carabinieriTutto ciò induceva la Procu-

ra ad accendere i riflettori suquattro anni di amministrazio-ne sanitaria, come dimostra ilblitz dei carabinieri della Com-pagnia di Vibo Valentia, che il4 dicembre scorso, negli ufficidell'Asp, hanno dato esecuzio-ne ad un decreto di esibizioneed acquisizione di atti in origi-nale. I documenti allora prele-vati direttamente dal luogote-nente Nazzareno Lopreiato(l’investigatore di punta anchenell’indagine sulla corruzionenella sanità vibonese denomi-nata “Ricatto”) riguardavano,in particolare, il periodo com-preso tra la gestione di Arman-do Crupi (ex manager del-l’Azienda sanitaria vibonese,già condannato in primo gradonell’ambito del processo stral-cio sulle presunte tangenti perla costruzione del nuovo ospe-dale di Vibo), passando per lagestione del commissario stra-ordinario Giustino Ranieri(oggi all'As di Locri), di France-sco Talarico (oggi sotto proces-so per la morte di FedericaMonteleone), del commissariostraordinario Ottavio Bono,dello stesso Stalteri e, per fini-re, dell’attuale dg Rubens Cu-ria, che nulla c’entra con i pre-sunti illeciti contestati dal suopredecessore il quale - logica-mente - poteva riferire solo sufatti pregressi.

Gare, appalti e farmaciI carabinieri presentatisi ne-

gli uffici di via Dante Alighieri,e accompagnati dal coman-dante della Compagnia Stefa-no Di Paolo, prelevavano gli at-ti relativi ad una gara per il ser-vizio di ossigenoterapia, i do-cumenti inerenti la spesa far-maceutica nel periodo com-preso tra il 2005 e il 2009, leosservazioni del collegio dei re-visori dei revisori dei conti, idebiti fuori bilancio dell’Azien-da sanitaria e la gara per i nuo-vi blocchi operatori di Vibo Va-lentia e Serra San Bruno. Len-te d’ingrandimento anche sulcosiddetto “Ris Pach”, il siste-ma wireless, appaltato, realiz-zato e mai attivato, per l’im-missione in un circuito di retedi cartelle cliniche e dati. Il pmGarofalo aveva anche dispostol’acquisizione di una lettera deldirigente regionale del Diparti-mento alla Salute AntoninoBonura, attraverso la quale sidisponeva la sospensione del-le procedure per il recuperodelle somme indebitamenteerogate ai medici di base per ipazienti defunti o trasferiti.

La sospettamessa in scena

Gli atti servivano come pri-mo riscontro alle dichiarazionirese da Stalteri, che adombra-va più di un dubbio anche sul-la causa scatenante il suo af-frettato “licenziamento”: il pre-sunto black out nella Rianima-zione dello "Jazzolino", repar-to guidato da uno dei suoi pre-decessori, Armando Crupi, peril quale Stalteri era in procintodi notificare la sospensione dalservizio a seguito della condan-na subita in primo grado nelprocesso “Ricatto”. Sospensio-ne che successivamente fu trai primi atti adottati dal futurodirettore generale Rubens Cu-ria. Il black-out - viene ipotiz-

zato - potrebbe essere statouna sorta di messa in scenacon lo scopo di mettere in cat-tiva luce il direttore generalepro tempore, al centro di unoscontro acceso con apparati in-terni all’Asp. Tale evento - delquale, oltre ad un articolo distampa, fino a questo momen-to non esisterebbe alcun ri-scontro - è uno dei punti foca-li sui quali muove l’indagineavviata grazie alla denuncia diStalteri, il quale avrebbe riferi-to alla Procura di Vibo moltedelle cose scritte in una letteraindirizzata al direttore di Cala-bria Ora Paolo Pollichieni,pubblicata in data 9 dicembre2008, in cui ricostruiva ciò cheavvenne tra il 13 e il 14 settem-bre precedenti, nella notte delsospetto black out in Rianima-zione, del quale lo stesso dg protempore, come detto, venne aconoscenza solo cinque giornidopo dalla stampa. Gli investi-gatori sono quindi a lavoro an-che per ricostruire il clima diquei giorni, quando - scrisseStalteri nella sua lettera a CO -

9D A L P O L L I N O A L L O S T R E T T O

GIOVEDÌ 28 gennaio 2010 calabriaora

VIBO VALENTIA

i nodi della sanità

Intrighi e veleniIl “caso Stalteri”travolge LoieroL’ex direttore generale dell’Asp di Viboinguaia il governatore. Indagini in corso

Carabinieri davanti all’Azienda sanitaria provinciale di ViboValentia; in alto da sinistra Stalteri e il procuratore Spagnuolo

PIETRO [email protected]

c’è spagnuoloIl procuratore dovràaccertare profilidi illecito penale in merito alla suadestituzione eal mancato rispettodell’ordinanzadi reintegro

non solo agazioLa vicenda interessaanche l’ex assessoreVincenzo Spazianteche fino alnovembre 2008curò personalmentela proceduraper liquidarlo

strano black-outNel settembre 2008allo “Jazzolino” unpresunto black-outScatta la revoca perStalteri: di lì un itergiudiziario per fareluce su quattro annidi gare e appalti

«serviva un capro espiatorioper allentare gli attacchi rivol-ti nei giorni precedenti all’as-sessore (Vincenzo Spaziante,ndr) e la testa di uno qualsiasidei dirigenti dell’Azienda nonsarebbe servita granché». Epoi: «Nessuna controdeduzio-ne sarebbe potuta essere effi-cace contro la volontà di allon-tanare una persona non utilead un certo sistema a prescin-dere da una valutazione tecni-co-professionale».

Le indagini continuanoQuesti i punti salienti di un

caso sul quale la Procura di Vi-bo Valentia continua ad inda-gare e che rischia di travolgerela sanità vibonese, in un mo-mento importante di rilanciosotto la guida del direttore ge-nerale Rubens Curia, ma so-prattutto il governatore Loieroal quale la “vicenda Stalteri” eil suo presunto torbido contor-no, sembrano siano sfuggiti dimano. E da un pezzo.

Ieri il managerha parlatodavantial tribunalecollegiale

Page 3: Poste Italiane SpA - Spedizione in a.P.

34V I B O

GIOVEDÌ 28 gennaio 2010 calabriaora

«Anche con la forza pubblica»“Caso Stalteri”, il legale dell’ex dg chiede il reintegro. Battaglia in Tribunale

«Procedure coattive, anche con la forza pub-blica, per il reintegro di Domenico Stalteri». E’questa la richiesta - sulla quale il Tribunale col-legiale di Vibo Valentia (presidente e relatore Si-mone D’Auria, a latere Cristina Longo e Valen-tina Paglionico) si è riservato di decidere neiprossimi giorni - dell’avvocato Giuseppe Polica-ro, legale di fiducia dell’ex direttore generaledell’Asp, nell’udienza del procedimento inten-tato per ottenere il «concreto» riposizionamen-to del manager, in ossequio alla decisione «nonimpugnabile» adottata dal Tribunale di ViboValentia il 2 luglio scorso. E’ stata battaglia, ie-ri al primo piano del Palazzo di giustizia, tra lagiovane toga vibonese, alla presenza del suo im-portante cliente, e il vecchio leone del foro chetutela gli interessi della Regione, l’avvocato Al-fredo Gualtieri. Il Tribunale, in sostanza, è sta-to chiamato a pronunciarsi su due ricorsi, quel-lo della Regione, mirato ad ottenere la revocadell’ordinanza emessa il 25 agosto 2009, attua-tiva, «in concreto», del provvedimento assun-to il 2 luglio precedente che obbligava la Regio-ne reintegrare Stalteri nelle funzioni di diretto-re generale dell’Asp; e quello proposto da Stal-teri, che mira, appunto, all’esecuzione coattivadel reintegro. L’avvocato Gualtieri ha giustifica-to la sua richiesta affermando che con la delibe-ra 423 del 9 luglio 2010 la Regione aveva effet-tivamente disposto il reintegro di Stalteri. Il le-gale dell’ex dg, dal canto suo, ha invece eccepi-to che Stalteri non è mai stato reintegrato inconcreto e che quella delibera sarebbe palese-mente elusiva dell’obbligo imposto dal Tribuna-le con l’ordinanza del 2 luglio. Al contempo l’av-vocato Policaro ha ribadito che non sarebbe ne-cessario chiedere la revoca di un’ordinanza at-tuativa se avesse trovato riscontro l’obbligo che«in concreto» era necessario attuare. A soste-gno delle sue ragioni il legale dell’ex dg dell’Aspha ribadito che già con propria delibera del 9giugno 2009, quindi prima della decisione delTribunale, la giunta regionale aveva provvedu-to a nominare come direttore generale RubensCuria che non sarebbe mai stato revocato e, vi-sto che in capo ad un’Asp non possono essercidue dg, si avrebbe anche per sola logica la dimo-strazione che Stalteri non è mai stato reintegra-to. Domenico Stalteri, presente all’udienza, dalcanto suo ha reso noto di aver investito la Pro-cura della Repubblica di Vibo Valentia del com-pito di accertare eventuali profili di illecito pe-nale in merito alle procedure adottate dallagiunta regionale in ordine alla sua decadenza eall’elusione dell’obbligo di reintegro dispostodal Tribunale. Ciò s’inserisce nell’ambito di unapiù articolata indagine avviata dal procuratoreMario Spagnuolo e dal pm Fabrizio Garofalo,che il 4 dicembre scorso, aveva portato i cara-binieri ad acquisire venti faldoni negli uffici del-l’Azienda sanitaria a riscontro delle dichiara-zioni rese da Stalteri in un esposto depositatodepositato in Procura e, successivamente, nelcorso di due audizioni fiume davanti al capodell’ufficio requirente e al suo sostituto.

p. com.

DECISIDomenicoStalteri (a si-nistra) e l’av-vocato PeppePolicaro. Ierihanno datobattaglia inTribunaleperché diven-ga effettivo ilreintegrodell’ex dgnelle sue fun-zioni

ambiente & legalità

La movimentazione del pet-cokenel porto di Vibo Marina è nuova-mente sotto esame, allo scopo diverificare se esista una correlazio-ne con la presenza di polveri fininell’ambiente circostante. Ad oc-cuparsene, sono i tecnici specializ-zati del Dipartimento provincialedell’Agenzia regionale per la pro-tezione dell’ambiente della Cala-bria (Arpacal), diretto da MarianoRomeo. L’Arpacal ha infatti avvia-to un monitoraggio sulla qualitàdell’aria e, più in generale, sui con-trollo di natura ambientale nel-

l’area del porto vibonese. L’oggettodell’indagine scientifica condottadagli uomini di Romeo, riguarda inparticolare l’intero ciclo di utilizzodel pet-coke nella zona portuale:dallo scarico sulla banchina, finoagli utilizzatori finali. Per anni ilpet-coke è stato oggetto di conten-zioso giuridico riguardo al fatto chetale sostanza potesse essere consi-derata un rifiuto e non un combu-stibile. Benché una recente senten-za della Corte di Cassazione abbiariconosciuto il pet-coke come com-bustibile, il suo utilizzo deve segui-

re regole molto rigorose. Infatti sitratta di una fonte di polveri sottiliche che possono penetrare nell’or-ganismo attraverso i polmoni e ar-recare danni alla salute se non trat-tate correttamente. Le ripetute se-gnalazioni di depositi sui balconi,sui panni stesi e sulle autovetturedella zona, hanno pertanto destatouna preoccupazione nella popola-zione residente in prossimità delloscalo portuale vibonese. L’Arpacal,pertanto, che di recente si è dotatadi un sofisticato laboratorio mobi-le, sta quindi cercando di eviden-

ziare se esista una correlazione trala movimentazione del pet-coke ela presenza di polveri fini nell’am-biente. Grazie all’utilizzo contem-poraneo di due stazione anemome-triche dell’Arpacal (per la valuta-zione della velocità e direzione delvento) è possibile comunicare intempo reale alla Capitaneria diPorto di Vibo Marina i dati sulla di-spersione delle polveri sottili. Inquesto modo la Capitaneria potràintervenire per la sospensione tem-poranea o definitiva dello scaricodel materiale. «Si tratta - commen-ta Mariano Romeo - di una formadi tutela ambientale che mira aprevenire eventuali danni rilevan-do precocemente gli inquinanti».

r. v.

Polveri di Pet-coke, controlli dell’ArpacalI tecnici del Dipartimento provinciale avviano un monitoraggio nell’area portuale

sicurezza stradale

Maltempo, la Provinciaemana nuove direttive

Rispettare l’obbligo di montare pneumatici da neve o, inalternativa, avere a bordo della propria auto le appositecatene antislittamento da usare in caso di bisogno. È quan-to raccomanda l’assessore provinciale alla Viabilità, Giu-seppe Barbuto, tramite la direttiva emanata dal dirigentedel settore, Francesco De Fina, con la quale si sancisce l’ob-bligo in questione su tutte le strade provinciali debitamen-te indicate con i relativi segnali previsti dal Codice strada-le, nel periodo compreso tra il 12 gennaio e il 31 marzo2010. Soprattutto in queste ultime settimane di forti pre-cipitazioni e freddo intenso, con la possibilità di formazio-ne di ghiaccio anche a quote basse, l’obbligo di catene a bor-do è divenuto ancora più stringente.«In tali circostanze -spiega il dirigente provinciale Francesco De Fina - occor-re evitare che i veicoli in difficoltà possano determinareblocchi della circolazione, che inoltre possono anche ren-dere difficoltoso, se non addirittura impossibile, l’espleta-mento dei servizi di emergenza e soccorso che si renderan-no necessari». Da qui, appunto, la raccomandazione a ri-spettare l’ordinanza provinciale, che è stata trasmessa al-le Forze dell’ordine e resa pubblica mediante apposita se-gnaletica. L’inosservanza di tali disposizioni, ricorda l’as-sessore Giuseppe Barbuto al riguardo, «comporta per itrasgressori l’applicazione della sanzione amministrativaprevista dal Codice della strada».

r. v.

il fatto

Beccati. In flagranza di reato econ gli attrezzi del mestiere inmano... Sarà difficile, ora, perLeonardo Calfapietra, 36 anni,ed Emanuele Bonaccurso (27),riuscire a dimostrare di fronte algiudice la propria estraneità aifatti contestati. Quando i milita-ri del tenente Gabriele Argirò so-no infatti entrati in azione, en-trambi si trovavano con grimal-delli, cacciaviti e serrature nuovedavanti l’uscio di una casa Aterpa Pizzo. Volevano prendernepossesso, probabilmente. E ascapito di un’anziana signoratemporaneamente residente nelNord Italia. I loro propositi, pe-rò, non sono andati a buon fine.A sorprenderli mentre tentava-no di portare a compimento

l’azione criminale, i carabinieridel Nucleo operativo e radiomo-bile di Vibo Valentia e quelli del-la Stazione di Pizzo, tutti coordi-nati dal comandante ad interimdella Compagnia carabinieri diVibo, il tenente Argirò. Calfapie-tra (già noto alle forze dell’ordi-ne) e Bonaccurso sono stati bloc-cati proprio nel momento in cuisi accingevano ad entrare in ca-sa per prenderne indebito pos-sesso. Avevano scelto il buio del-la notte per entrare in azione, edavevano approfittato della piog-gia battente di lunedì sera alloscopo di non dare troppo nell’oc-chio. Ma le attività di controllodel territorio che vedono impe-gnati da mesi gli uomini dell’Ar-ma per prevenire e reprimere i

reati contro il patrimonio e lepersone non hanno consentitoche il piano venisse portato acompimento. Avendoli notati neipressi dell’abitazione, i carabi-nieri si sono infatti avvicinati perun controllo. Alla vista delle divi-se, Calfapietra e Bonaccursohanno tentato una disperata fu-ga a piedi, ma non hanno avutovie di scampo: circondati sonostrati costretti ad arrendersi. Fi-niti in manette, sono stati cosìtrasferiti direttamente nella cel-la sicurezza dell’Arma, da cui so-no stati poi trasferiti in galera inattesa di comparire davanti al gipdel Tribunale di Vibo Valentiaper la convalida dell’arresto.

Altri due arresti in flagranza di reatoBeccati dall’Arma mentre tentano di prendere indebito possesso di una casa Aterp

Leonardo Calfapietra (sopra) edEmanuele Bonaccursi

Il bilancio delle attivitàdella Guardia costieraSi terrà domani mattina, con inizio alleore 10.30, la conferenza stampaindetta dal capitano di fregata LuigiPiccioli. Il comandante delalCapitaneria di porto, infatti, intendepresentare alla stampa il consuntivodelle attività condotte dalla guardiaCostiera nel corso del 2009 epresentare contestualmente le lineeprogrammatiche per l’anno 2010.L’incontro con i giornalisti si terrànella sede della Capitaneria.

Nuovo violento scontrosulla Vibo-Sant’Onofrio

Ha avuto conseguenze gravi l’incidentestradale verificatosi ieri, alle 19, lungo la

strada che da Vibo conduce aSant’Onofrio.A rimanerne vittima, un

63enne del luogo, S. G., che stavatransitando a bordo della propria

“Panda”. L’uomo è stato centrato da unfuoristrada. Per estrarlo dall’auto, sono

intervenuti i Vigili del fuoco.Trasportatoal pronto soccorso dello “Jazzolino”, a

causa delle frature e delle contusioni, èstato ricoverato in prognosi riservata.

IN BREVE

OPERATIVI I tecnici dell’Arpacalentrati in azione a Vibo Marina

PIER PAOLO [email protected]