Polizia Di Prossimità
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Transcript of Polizia Di Prossimità
Stage formativo
Percorsi nella società complessa
Sicurezza in cittàLa polizia di prossimità
Liceo classico L. Ariosto
Indirizzo Scienze Sociali
Classe 5R
a.s. 2006/ 2007
Tirocinanti
Valentina Buzzoni
Francesca Ferrari
Lia Marchi
Tutor interni
Lucia Marchetti
Daniela Veloccia
Tutor esterni
Marco Fabbri
Luca Sita
COS’E’ LA SICUREZZA?COS’E’ LA SICUREZZA?
La sicurezza è l'assenza di pericoli. In senso assoluto, si tratta di un concetto difficilmente traducibile nella vita reale, di fatto l'applicazione delle norme di sicurezza, rende più difficile il verificarsi di eventi dannosi e
di incidenti e si traduce sempre in una migliore qualità della vita.
Nella lingua italiana, come in altre lingue, il termine sicurezza non viene molto bene
differenziato da quello prevenzione.
Forse, più che un problema linguistico, si tratta di un residuo di antichi concetti sul fato, sull'ineluttabile e sulla prevalenza del destino e della fortuna rispetto
all'intelligenza umana.
Quando si verifica un incidente, ancora oggi si sente parlare di sfortuna.
I campi dove è vitale che la sicurezza sia uno dei primi obiettivi sono molto numerosi, così come vari sono i sistemi per raggiungere
un grado di sicurezza ritenuto accettabile.
Il percorso che abbiamo scelto di intraprendere ha
come scopo quello di capire in che modo la
concezione e l’applicazione della
sicurezza sono cambiati nel tempo, con un
particolare interesse verso la sicurezza nella società complessa e negli organi che tutelano i “cittadini
del mondo”.
IndiceIndice
Parte TeoricaParte Teorica
Il Panopticon, la sicurezza ieri
… e dopo il Panopticon?
I soggetti a rischio
Una nuova società, la società del rischio (Rischi, incertezza e
vita quotidiana)
Sicurezza oggi, la polizia nell’era del Synopticon
La criminalità in Italia
Il poliziotto di quartiere
Parte praticaParte pratica
Diario di bordo
Riflessioni personali
Bibliografia e siti utili
IL PANOPTICONIL PANOPTICONLA SICUREZZA IERILA SICUREZZA IERI
Sorvegliare e punireNascita della prigione
XVII periodo della peste
Società controllata e sorvegliata al massimo con sistemi di registrazione e
di reclusione
Ordine dato dalla perfetta organizzazione del panopticon. Città sorvegliata con schemi ben precisi
La città tutta percorsa da gerarchie, sorveglianze controlli e schemi diventa l’utopia della città perfettamente governatacittà perfettamente governata
Struttura del Struttura del panopticonpanopticon
Le prigioni
Prigione suddivisa in celle disposte a cerchio; vi era una torre centrale nel mezzo: bastava un sorvegliante nel mezzo
della torre e poteva controllare tutte le celle.
Venivano reclusi criminali, malati (soprattutto di peste), devianti,
omosessuali, i diversamente abili, ecc.
Nella cella il soggetto veniva privato di luce
Ciascuno nella cella veniva visto e controllato: il recluso è
visto ma non vede.
Principi dl panopticon di Principi dl panopticon di BenthamBentham
•Visibilità: il detenuto deve sempre avere gli occhi
puntati addosso•Inverificabilità: detenuto
non deve mai sapere se è guardato.
Questo modello di controllo e di supervisione dall’alto
diventa un modello molto funzionale per mantenere
ordine
Funzione del panopticonFunzione del panopticon
Panopticon è “una gabbia” Punire (ogni delitto aveva la propria punizione)
Rieducare gli individui
Panopticon è “una gabbia crudele e sapiente”
… … E DOPO IL PANOPTICON?E DOPO IL PANOPTICON?
L’attuale organizzazione del potere ripropone e migliora le tecniche del Panopticon?
La maggior parte della popolazione non viene più costretta alle corvées di un tempo
Non esistono più le particolari sfide del processo di modernizzazione che resero praticabili e fascinose le strategie del Panopticon
Oggi le sfide sono diverse e le strategie si dimostrerebbero irrilevanti
Mark Poster
Le banche dati elettroniche sono un’aggiornata versione cibernetica Le banche dati elettroniche sono un’aggiornata versione cibernetica del Panopticondel Panopticon
“tutti i luoghi in cui vengono immagazzinati i dati cui i nostri corpi sono informaticamente vincolati non offrono più riparo da chi ci
osserva”
Superpanopticon
Memorizzazione di una grande quantità di dati forniti volontariamente dai sorvegliati (acquirenti, clienti delle
banche, ecc)
Non si pone nessuno degli obbiettivi del Panopticon ma
esclude comunque dal sistema chi non è in grado di
fare scelte
La banca dati censisce i consumatori più affidabili ed
espelle tutti gli altri, semplicemente perché nella loro vita non c’è stato nulla di
cui prendere nota
La funzione principale del superpanopticon è che nessun intruso possa
entravi senza avere i giusti requisiti
Tante più informazione su un individuo contiene la banca, tanto più questo è libero di
muoversi
Thomas Mathiesen
Il potere panottico ha subito una metamorfosi da una situazione in cui i pochi guardano i molti, ad una in cui i molti guardano i pochi
Mass-media
Synopticon
Natura globale, chi guarda è svincolato dalla propria localizzazione e dovunque sia può collegarsi alla rete extraterritoriale che permette ai molti di
guardare i pochi
Rigidamente selezionati
Si è globali se si hanno le caratteristiche per essere guardati
(celebrità)
WebNO UTILIZZO UNIVERSALE
I SOGGETTI A RISCHIOI SOGGETTI A RISCHIO
Stato caritatevoleStato caritatevole
Usa
“Lo Stato caritatevole […] tende a biforcarsi in uno stato sociale che assicura garanzie di sicurezza minime per le classi medie, e in uno stato sempre più repressivo che cerca di contrastare la violenza generata dalle
condizioni sempre più precarie di larga parte della popolazione.”
Ridurre lo Stato solo alle questioni della legge e dell’ordine
Garantire ad alcuni un’esistenza un’esistenza ordinata ordinata
Minacciare e terrorizzareMinacciare e terrorizzare alcuni altri
E’ soprattutto E’ soprattutto l’elite political’elite politica che si muove liberamente che si muove liberamente nello spazio e nel tempo che ritiene che il governo debba nello spazio e nel tempo che ritiene che il governo debba
dedicare l preoccupazioni principali alle minacce, dedicare l preoccupazioni principali alle minacce, soprattutto alla soprattutto alla reclusione e all’isolamentoreclusione e all’isolamento dei soggetti a dei soggetti a
rischio rischio
Estraniazione dalla societàEstraniazione dalla società
Ma chi sono oggi i soggetti a rischio?
Viviamo tra persone che non conosciamo e tendiamo a Viviamo tra persone che non conosciamo e tendiamo a criminalizzare i loro atticriminalizzare i loro atti
La nostra società moderna tende ad attribuire caratteri La nostra società moderna tende ad attribuire caratteri criminosi a una criminosi a una quantità sempre maggiore di atti considerati quantità sempre maggiore di atti considerati
negativinegativi, mentre un numero sempre maggiore di questi atti ha , mentre un numero sempre maggiore di questi atti ha come effetto la come effetto la carcerazionecarcerazione
Non c’è distinzione tra i diversi atti, categorie prestabilitecategorie prestabilite
“LA DENSITA’ FISICA DELLA POPOLAZIONE TENDE A DIVENIRE CONSIDEREVOLMENTE MAGGIORE DEL SUO SPESSORE MORALE”
Non cresce l’intimità
Non c’è densità psicologica
La tendenza a ridurre tutti i comportamenti devianti in categorie giuridicamente
definite diventa un bisogno
ISOLAMENTO TOTALE
Riduzione dell’altro ad una pura personificazione della forza punitiva personificazione della forza punitiva
del dirittodel diritto
Pelican Bay, CaliforniaPelican Bay, California
“interamente automatica e progettata in maniera tale che i reclusi in pratica non hanno alcun contatto con le guardie e gli altri reclusi”
Può sembrare la versione avanzata del Panopticon, ma non è così
Era soprattutto una casa di correzione e aveva una morale di fondo
Fabbriche di lavoro disciplinato (case di lavoro)
Mettere al lavorolavoro i reclusi per reintrodurli nella società
L’obbiettivo è stato raggiunto?
Mathiesen
La reclusione “prigionizza”“prigionizza” gli individui
L’intenzione era comunque quella di riabilitare
Oggi “si è abbandonato ogni dichiarazione di intenti alla riabilitazione, sincera o ipocrita che fosse”
Far tornare al lavoro i reclusi ha senso solo se c’è disponibilità di
esso
Ciò che conta è che i reclusi stiano dove sono
La prigione è “un luogo di esclusione per “un luogo di esclusione per persone abituate al loro stato di esclusi”persone abituate al loro stato di esclusi”
IMMOBILITA’
Le prigioni servono come laboratori sperimentalilaboratori sperimentali nei quali poter osservare in forma pura tendenze diffuse e presenti nella vita normale
Il sistema carcerario assiste ad un boom della costruzioni
Nuovi è più ampi gruppi della popolazione sono visti come una minaccia all’ordine sociale
La loro esclusione dalla società attraverso la detenzione viene considerata l’unica soluzione possibile per placare le tensioni
Bisogno di rifugiarsi nel territorio
“Gli appelli alle paure che attengono alla sicurezza, alla assenza di rischi, sono davvero al di sopra delle classi e attraversano i partitial di sopra delle classi e attraversano i partiti,
così come accade per le paure stesse”
CARATTERE GLOBALE
Causa delle trasformazioni dovute allo stesso concetto di
globalizzazione
INSICUREZZA
INCERTEZZA
ANSIA DI OTTENERE GARANZIE DI ORDINE
La paura cresce di continuo
I governi si sentono sollevati
Niente li spingerà ad agire per questioni che non hanno la
capacità di risolvere
Tutto quello che fanno serve solo a farli sembrare forti e pieni di risorse
“La spettacolarità delle pene punitive conta più
della sua efficacia”
Le elités extraterritoriali non risentono del confronto con i
guardiani dell’ordine
Gli ordini appartengono a luoghi specificiluoghi specifici
UNA NUOVA SOCIETA’UNA NUOVA SOCIETA’
LA SOCIETA’ DEL RISCHIOLA SOCIETA’ DEL RISCHIO
U. Beck
La società del rischio
Nella società sono cambiati la natura globale dei rischi e la consapevolezza di questi da parte degli individui
Aumentano i rischi introdotti dalla modernizzazione stessa (inquinamento ambientale, energia nucleare, ecc…)
Diventa consapevole del
pericolo di autodistruzione
insito nella continuazione
dell’industrialismo classico
Società industriale
Risoluzione dei problemi di disuguaglianza tramite il
Welfare State
Conseguenze negative sono
prezzi necessari da pagare
VS
Discontinuità e dinamismo moderno
Separazione dello spazio e del tempo
Sradicamento dei sistemi sociali dai
contesti locali di interazione
Ordinamento e riordinamento riflessivo delle relazioni sociali
Percezione del rischio
L’uomo sente di essere parte di un mondo che non comprende del tutto e deve fare affidamento su sistemi astratti
L’individuo analizza e riflette sulle proprie
azioni e sugli altri sulla base di un flusso
costante di informazioni
Conoscenze in continua evoluzione
Difficoltà di divulgazione
Nuove disuguaglianze
Minimizzare i rischi e trarre più benefici possibili dalla modernità
Giddens
Rischio e fiducia
Rischio
Alla base della modernità c’è una intensificazione del rischio
OGGETTIVAOGGETTIVA
Il rischio viene universalizzato (una catastrofe
può colpire chiunque a
prescindere da etnie, religione
ecc..) e istituzionalizzato
SOGGETTIVASOGGETTIVA
Si indeboliscono le credenze magiche
e religiose, aumenta la
consapevolezza individuale(grazie all’istruzione) e si riconoscono i limiti delle competenze scientifiche e dei sistemi astratti
Fiducia
La fiducia moderna è quella che dobbiamo dare ai sistemi astratti (transazioni monetarie a distanza, ricerche scientifiche ecc..)
“Con lo sviluppo di sistemi astratti, la fiducia in principi impersonali e la fiducia in altre persone anonime diventano indispensabili
all’esistenza sociale”
CRESCONO I RISCHI, MA CRESCE ANCHE LA NOSTRA CAPACITA’ DI RIFLETTERE SU DI ESSI E SULLE NOSTRE
AZIONI.
NONO
SICUREZZA OGGISICUREZZA OGGI
LA POLIZIA NELL’ERA DEL SYNOPTICONLA POLIZIA NELL’ERA DEL SYNOPTICON
Storia della polizia italianaStoria della polizia italiana
Le origini dell'amministrazione della pubblica Le origini dell'amministrazione della pubblica sicurezzasicurezza, in senso , in senso moderno, vengono fatte risalire al moderno, vengono fatte risalire al re Carlo re Carlo AlbertoAlberto, che la costituì nel , che la costituì nel 1848 come amministrazione civile. Nella riorganizzazione dello stato 1848 come amministrazione civile. Nella riorganizzazione dello stato sabaudo, alla diffusione territoriale delle forze di controllo militare sabaudo, alla diffusione territoriale delle forze di controllo militare
(dapprima granatieri di Sardegna e Carabinieri, poi solo questi ultimi), (dapprima granatieri di Sardegna e Carabinieri, poi solo questi ultimi), fu dunque affiancata una struttura civile composta di delegati di polizia.fu dunque affiancata una struttura civile composta di delegati di polizia.
I primi corpi che diedero vita alla polizia I primi corpi che diedero vita alla polizia dell'epoca furono la dell'epoca furono la Milizia Comunale e la Milizia Comunale e la
Guardia NazionaleGuardia Nazionale. Successivamente, con la . Successivamente, con la legge 11 luglio 1852, n.1404, venne creato il legge 11 luglio 1852, n.1404, venne creato il Corpo delle Guardie di Pubblica SicurezzaCorpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza
L'Ottocento: la nascita, la crescitaL'Ottocento: la nascita, la crescita
Il regio decreto 9 ottobre 1861, n. 255, creò la Il regio decreto 9 ottobre 1861, n. 255, creò la Direzione Generale della Direzione Generale della Pubblica SicurezzaPubblica Sicurezza, potenziando quindi temporaneamente la struttura, , potenziando quindi temporaneamente la struttura,
allora cresciuta sino al rango di Divisione, e l’anno sucessivo, con allora cresciuta sino al rango di Divisione, e l’anno sucessivo, con l'istituzione del Segretariato Generale del ministero dell’internol'istituzione del Segretariato Generale del ministero dell’interno
Nel dicembre del 1890 (Ministro dell'Interno Francesco Crispi) dall'unione Nel dicembre del 1890 (Ministro dell'Interno Francesco Crispi) dall'unione delle Milizie Comunali e del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, delle Milizie Comunali e del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza,
nacque il nacque il Corpo delle Guardie di CittàCorpo delle Guardie di Città
Il Novecento: la scienza e la politicaIl Novecento: la scienza e la politica
Nel 1902, ad opera principalmente di Salvatore Ottolenghi, fu Nel 1902, ad opera principalmente di Salvatore Ottolenghi, fu fondata la fondata la Scuola di Polizia ScientificaScuola di Polizia Scientifica durante il governo durante il governo
GiolittiGiolitti
Nel 1917 fu istituito Nel 1917 fu istituito l'UCIl'UCI, ufficio centrale investigazioni, che , ufficio centrale investigazioni, che raccoglieva in parte l'eredità della divisione affari riservati ai politici raccoglieva in parte l'eredità della divisione affari riservati ai politici
e che si sarebbe dedicata ad attività di e che si sarebbe dedicata ad attività di controspionaggiocontrospionaggio
Nell'agosto del 1919, furono sciolte le Guardie di Città e furono Nell'agosto del 1919, furono sciolte le Guardie di Città e furono costituiti la costituiti la Regia Guardia per la Pubblica SicurezzaRegia Guardia per la Pubblica Sicurezza ( deputata al ( deputata al
mantenimento dell’ordine pubblico ed il mantenimento dell’ordine pubblico ed il Corpo degli Agenti Corpo degli Agenti InvestigativiInvestigativi, specializzato in compiti di polizia giudiziaria, specializzato in compiti di polizia giudiziaria
La Polizia nel regimeLa Polizia nel regime
Il 31 dicembre 1922 Benito Mussolini, capo del neonato governo, Il 31 dicembre 1922 Benito Mussolini, capo del neonato governo, sciolse sciolse i due corpii due corpi (provocando reazioni violente di una certa gravità da parte (provocando reazioni violente di una certa gravità da parte delle truppe interessate), che furono poi assorbiti all'interno delle truppe interessate), che furono poi assorbiti all'interno dell'Arma dell'Arma
dei Reali Carabinieridei Reali Carabinieri. Nell'ambito della stessa manovra, veniva creata la . Nell'ambito della stessa manovra, veniva creata la Milizia Volontaria per la Sicurezza NazionaleMilizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
PP
EE
RR
CC
HH
E?E?
Con l'unificazione nei Carabinieri sarebbe stato più facile il controllo Con l'unificazione nei Carabinieri sarebbe stato più facile il controllo su tutta la polizia attraverso il controllo della sola Arma, che su tutta la polizia attraverso il controllo della sola Arma, che
Mussolini considerava alla sua portata. Mussolini considerava alla sua portata.
Il regime di PoliziaIl regime di Polizia
Nel 1926 fu nominato Capo della Polizia Arturo Bocchini; pochi giorni Nel 1926 fu nominato Capo della Polizia Arturo Bocchini; pochi giorni dopo la sua nomina fu emanato il dopo la sua nomina fu emanato il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che regolamentava con minuzia la vita quotidianaSicurezza (TULPS), che regolamentava con minuzia la vita quotidiana. .
Fu reintrodotta la Fu reintrodotta la pena di mortepena di morte..
Dal punto di vista operativo, con la conquista delle colonie, Bocchini Dal punto di vista operativo, con la conquista delle colonie, Bocchini ideò un ideò un apposito mini-corpo di polizia per i nuovi territori, la PAI, apposito mini-corpo di polizia per i nuovi territori, la PAI,
Polizia dell'Africa Italiana Polizia dell'Africa Italiana
La Polizia di guerraLa Polizia di guerra
La guerra condusse le forze di polizia ad aggiornare le proprie La guerra condusse le forze di polizia ad aggiornare le proprie finalità d'impiego, per far fronte a situazioni di ordine pubblico finalità d'impiego, per far fronte a situazioni di ordine pubblico
ovviamente eccezionali.ovviamente eccezionali.
Il 2 novembre 1944, interrompendo la tradizione che aveva visto la polizia Il 2 novembre 1944, interrompendo la tradizione che aveva visto la polizia sempre come corpo civile armato (salvo nel periodo del breve sempre come corpo civile armato (salvo nel periodo del breve
assorbimento nell'Arma dei Carabinieri), con un decreto legislativo, venne assorbimento nell'Arma dei Carabinieri), con un decreto legislativo, venne nuovamente istituito il nuovamente istituito il Corpo delle Guardie di Pubblica SicurezzaCorpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, che , che
aveva stavolta status di aveva stavolta status di corpo militarecorpo militare..
Nonostante la gravità della situazione generale, nel 1945 si diede vita alle Nonostante la gravità della situazione generale, nel 1945 si diede vita alle specialità della specialità della Polizia Ferroviaria e della Polizia StradalePolizia Ferroviaria e della Polizia Stradale, il cui primo , il cui primo
compartimento fu insediato presso la questura di Milano.compartimento fu insediato presso la questura di Milano.
Verso la nuova PoliziaVerso la nuova Polizia
Dopo la liberazione dell’Italia, fu assunto Giuseppe Romita, il quale istituì Dopo la liberazione dell’Italia, fu assunto Giuseppe Romita, il quale istituì la la “Celere” , “Celere” , forza di pronto impiego per l'ordine pubblicoforza di pronto impiego per l'ordine pubblico. La Celere fu . La Celere fu
munita dei primi munita dei primi manganelli di legnomanganelli di legno
Nel dicembre 1959 Nel dicembre 1959 nacque il nacque il Corpo di Polizia Corpo di Polizia FemminileFemminile, composto da , composto da
personale femminile e personale femminile e dedicato a tematiche dedicato a tematiche delicate e di grande delicate e di grande
rilievo moralerilievo morale, come la , come la protezione della donna e protezione della donna e
la tutela dei minorila tutela dei minori
Angelo Vicari e la nuova PoliziaAngelo Vicari e la nuova Polizia
Con Vicari nacque la Con Vicari nacque la polizia criminale (criminalpol)polizia criminale (criminalpol) ,inizialmente come ,inizialmente come una divisione per il coordinamento (concetto ancora una volta mutuato una divisione per il coordinamento (concetto ancora una volta mutuato
da altri corpi stranieri) dell‘Interpol con alcuni servizi investigativi da altri corpi stranieri) dell‘Interpol con alcuni servizi investigativi interni.interni.
Nacquero numerose specialità, mentre le questure Nacquero numerose specialità, mentre le questure specializzavano specializzavano apposite squadre dedicate ad alcune tipologie d'impiegoapposite squadre dedicate ad alcune tipologie d'impiego: le squadre : le squadre
volanti, mobili, omicidi e molte altre, distinte per competenze.volanti, mobili, omicidi e molte altre, distinte per competenze.
L’Alfa Romeo Giulia Super, nella L’Alfa Romeo Giulia Super, nella classica livrea "verdone", veicolo-classica livrea "verdone", veicolo-simbolo della polizia degli anni '60simbolo della polizia degli anni '60
La polizia, per ovvie ragioni costituita da La polizia, per ovvie ragioni costituita da selezionata "brava gente", faticò a trovare punti di selezionata "brava gente", faticò a trovare punti di
contatto utili per la prevenzione e per la contatto utili per la prevenzione e per la repressione, perdendo terreno in favore dei repressione, perdendo terreno in favore dei
delinquenti nonostante i molti sforzi compiutidelinquenti nonostante i molti sforzi compiuti.
La riforma del 1981 La riforma del 1981
Fino agli anni '80, sotto la voce Polizia venivano raggruppati soggetti Fino agli anni '80, sotto la voce Polizia venivano raggruppati soggetti appartenenti a tre distinte organizzazioni:appartenenti a tre distinte organizzazioni:
1.1. i funzionari della P.S.,i funzionari della P.S., funzionari civili che avevano la funzionari civili che avevano la responsabilità della gestione degli uffici del Dipartimento della P.S. responsabilità della gestione degli uffici del Dipartimento della P.S. e che nelle Questure e nei Commissariati avevano la responsabilità e che nelle Questure e nei Commissariati avevano la responsabilità
della conduzione degli uffici e dei servizi di Polizia Giudiziariadella conduzione degli uffici e dei servizi di Polizia Giudiziaria e e Ordine Pubblico; Ordine Pubblico;
2.2. gli ufficiali, i sottufficiali ed i militari di truppa del Corpo delle gli ufficiali, i sottufficiali ed i militari di truppa del Corpo delle Guardie di Pubblica SicurezzaGuardie di Pubblica Sicurezza, che gestivano, secondo i rispettivi , che gestivano, secondo i rispettivi
livelli di responsabilità, i servizi di Polizia Giudiziaria e Ordine livelli di responsabilità, i servizi di Polizia Giudiziaria e Ordine Pubblico, nonché le specialità della Polizia Stradale, Polizia Pubblico, nonché le specialità della Polizia Stradale, Polizia
Ferroviaria, Polizia di Frontiera, Polizia PostaleFerroviaria, Polizia di Frontiera, Polizia Postale3.3. le ispettrici e le assistenti del Corpo di Polizia Femminilele ispettrici e le assistenti del Corpo di Polizia Femminile, che si , che si
occupavano di prevenzione e repressione dei reati in materia di occupavano di prevenzione e repressione dei reati in materia di buon costume, donne e minori.buon costume, donne e minori.
Con la riforma imposta dalla legge n. 121, Con la riforma imposta dalla legge n. 121, queste tre diverse queste tre diverse componenti furono fuse nella Polizia di Stato, "corpo civile componenti furono fuse nella Polizia di Stato, "corpo civile
militarmente organizzato" per la tutela dello Stato e dei militarmente organizzato" per la tutela dello Stato e dei cittadini da reati e turbative dell'ordine pubblicocittadini da reati e turbative dell'ordine pubblico. La nuova . La nuova Polizia diveniva un Polizia diveniva un corpo civile a tutti gli effetticorpo civile a tutti gli effetti ,aperto a ,aperto a
uomini e donneuomini e donne..
I gradi furono rinominatiI gradi furono rinominati, i ruoli ristrutturati con la creazione , i ruoli ristrutturati con la creazione del ruolo del ruolo IspettoriIspettori, inserito fra quello dei Sovrintendenti (in , inserito fra quello dei Sovrintendenti (in
precedenza Sottufficiali) e quello dei precedenza Sottufficiali) e quello dei FunzionariFunzionari (in precedenza (in precedenza Ufficiali).Ufficiali).
La riforma ha previsto l'organizzazione del personale in 3 La riforma ha previsto l'organizzazione del personale in 3 differenti ruoli organizzativi: differenti ruoli organizzativi: ruolo ordinario, ruolo tecnici e ruolo ordinario, ruolo tecnici e
ruolo sanitarioruolo sanitario
LA CRIMINALITA’ IN ITALIALA CRIMINALITA’ IN ITALIA
Vittime, scippi e borseggi in abitazione
Essere vittime è uno stato trasversale tra:
Età
Istruzione
Ceto sociale
Stile di vita
Ambiente e contesto in cui si vive
Allo stesso tempo si può essere vittime sia se si è sia se si è poveri sia se si è ricchipoveri sia se si è ricchi
Quello che cambia e la diversa percezione del livello di rischio
Nei reati di strada è invece lo stile di vitalo stile di vita a determinare la probabilità maggiore o minore
di essere aggrediti
Le donne sono più esposte al rischioLe donne sono più esposte al rischio
Subire reati di strada, borseggi e scippi sta diventando sempre più quotidiano.
Ripararsi dal rischio con tecnologie e autodifese.
Segni di degrado e disordine sociale nella città,
incrementano il senso di insicurezza dei cittadiniinsicurezza dei cittadini.
Paura della criminalità = pericolo reale.
Sentimento di paura personale (fear of crime)
Dipende dalle incertezze del vivere sociale nel suo complesso
Paura alimentata dal senso di Paura alimentata dal senso di solitudine, dalla mancanza di solitudine, dalla mancanza di fiducia nel vicino e nelle forze fiducia nel vicino e nelle forze
dell’ordine.dell’ordine.
Per aumentare la fiducia nelle forze Per aumentare la fiducia nelle forze dell’ordine lo Stato ha promosso una dell’ordine lo Stato ha promosso una
nuova figura importante …nuova figura importante …
IL POLIZIOTTO DI QUARTIEREIL POLIZIOTTO DI QUARTIERE
Polizia di prossimità
Origine
Chi e quanti sono?
Segnalazioni
Ferrara
L’istituzione del vigile di quartiere L’istituzione del vigile di quartiere risale a risale a sei anni fasei anni fa. Mentre in altre . Mentre in altre realtà questa istituzione è rimasta realtà questa istituzione è rimasta
solo un progetto solo un progetto
Si è voluto dare una Si è voluto dare una risposta concreta ai temi posti dalla risposta concreta ai temi posti dalla percezione di sicurezza dei cittadinipercezione di sicurezza dei cittadini, riaffermando la , riaffermando la
superiorità del pattugliamento preventivosuperiorità del pattugliamento preventivo e dunque del e dunque del presidio visibile del territorio, presidio visibile del territorio, piuttosto che la sola logica piuttosto che la sola logica
di interventi forti e utili, ma inevitabilmente sporadici.di interventi forti e utili, ma inevitabilmente sporadici.
Il concetto di Polizia di prossimità deriva dalla Il concetto di Polizia di prossimità deriva dalla Polizia di Polizia di comunitàcomunità, proposta negli , proposta negli Anni '60 negli Stati Uniti Anni '60 negli Stati Uniti
d’Americad’America. Particolarmente significativa anche . Particolarmente significativa anche l'esperienza francese degli Anni '80 che, per la prima l'esperienza francese degli Anni '80 che, per la prima
volta in Europa, ha realizzato volta in Europa, ha realizzato nuove modalità operative nuove modalità operative di polizia radicate sul territoriodi polizia radicate sul territorio. Il modello francese è . Il modello francese è
stato poi ripreso da Olanda, Belgio e Spagnastato poi ripreso da Olanda, Belgio e Spagna
Origine
Per Polizia di prossimità s'intende quel settore della Polizia di stato e Per Polizia di prossimità s'intende quel settore della Polizia di stato e dell’Arma dei carabinieri dell’Arma dei carabinieri particolarmente legato al territorioparticolarmente legato al territorio. In Italia, la . In Italia, la
Polizia di prossimità è rappresentata da Poliziotti e Carabinieri di Polizia di prossimità è rappresentata da Poliziotti e Carabinieri di Quartiere. Tali figure professionali sono nate nel Quartiere. Tali figure professionali sono nate nel dicembre 2002dicembre 2002, ,
dapprima in forma sperimentale in 28 province, per poi estendersi dapprima in forma sperimentale in 28 province, per poi estendersi progressivamente su tutto il territorio nazionale. progressivamente su tutto il territorio nazionale.
Alla fine del gennaio 2006, il Ministero dell’Interno ha fornito i dati relativi Alla fine del gennaio 2006, il Ministero dell’Interno ha fornito i dati relativi alla consistenza numerica dei Poliziotti e dei Carabinieri di Quartiere: alla consistenza numerica dei Poliziotti e dei Carabinieri di Quartiere: gli gli uomini e le donne attualmente dedite a questo uomini e le donne attualmente dedite a questo servizioservizio sono oltre 3.700, sono oltre 3.700,
impegnate in 748 aree cittadineimpegnate in 748 aree cittadine
Chi e quanti sono?
Dal 1 marzo 2007,entrerà in vigore il potenziamento del sistema Dal 1 marzo 2007,entrerà in vigore il potenziamento del sistema operativo “Vigili di quartiere”. Agli attuali 25 agenti di polizia operativo “Vigili di quartiere”. Agli attuali 25 agenti di polizia
municipale radicati nel territorio comunale, ne verranno aggiunti altri. municipale radicati nel territorio comunale, ne verranno aggiunti altri. L’inserimento di nuovi vigili di quartiere riguarderà soprattutto la zona L’inserimento di nuovi vigili di quartiere riguarderà soprattutto la zona
di via Bologna, la Gad e la Nord dove esistono rispettivamente i di via Bologna, la Gad e la Nord dove esistono rispettivamente i problemi di ordine pubblico derivati da via Krasnodar, la zona del problemi di ordine pubblico derivati da via Krasnodar, la zona del
Grattacielo e il BarcoGrattacielo e il Barco
Problemi in termini di controllo soprattutto di cittadini Problemi in termini di controllo soprattutto di cittadini extracomunitari. In passato la zona aveva già creato extracomunitari. In passato la zona aveva già creato
conflittualità con i cittadini residenti conflittualità con i cittadini residenti
Ferrara
Il vigile di quartiere svolge Il vigile di quartiere svolge anche l’importante anche l’importante
mansione di mansione di raccogliere e raccogliere e filtrare le richieste dei filtrare le richieste dei
cittadini residenti. cittadini residenti.
La tipologia delle richieste La tipologia delle richieste vede soprattutto vede soprattutto
osservazioni sulla osservazioni sulla manutenzione stradale, manutenzione stradale,
richieste per il verde richieste per il verde pubblico e privato e pubblico e privato e
l’illuminazione, seguito l’illuminazione, seguito dalle segnaletica e dalla dalle segnaletica e dalla toponomastica, infine toponomastica, infine criminalità e disagio criminalità e disagio
sociale.sociale.
Manutenzione strade 2802 2041
Problemi di viabilità e sosta 1312 1183
Verde pubblico-privato,illuminazione
1890 1554
Segnaletica-toponomastica 1748 1266
Rifiuti 1251 1147
Perdite d’acqua 585 439
Problemi connessi ad animali 527 481
Attività commerciali 186 154
Edilizia, Ambiente, Inquinamento 812 733
Disagio sociale, microcriminalità 351 327
Varie 166 135
TOTALE 11630 9460
RICHIESTE EVASE
Segnalazioni
RISCHI, INCERTEZZE E VITA QUOTIDIANA
La società del rischio
Rischi e incertezze (società tardo – moderna)
Insicurezza urbana: isolamento sociale e sfiducia nei sistemi.
Ogni individuo ha una percezione percezione soggettiva del rischiosoggettiva del rischio, ma è necessario individuare le responsabilità collettiveresponsabilità collettive e
fornire agli individui strumentistrumenti per fronteggiare il rischio
La società del rischio
Le poche certezze dei cittadini sono date dalla vita quotidiana:
routine
lavoro
ruolo delle istituzioni
La percezione dell’insicurezza è una condizione di La percezione dell’insicurezza è una condizione di marginalità socialemarginalità sociale..
La società del rischio
Seconda modernità Problema: contenere i pericoli e i rischi di una modernizzazione già
avvenuta.
Lo sviluppo porta alla perdita di qualcosa
Campagne città metropoli
Nella Società complessa va perdendosi la “pace” presente nelle
campagneElaborare progetti di Elaborare progetti di gestione e controllo gestione e controllo della vita pubblicadella vita pubblica
La società del rischio
Nuovi rischi della società complessa
Rischi globali: pericoli dovuti ad un’intensificazione del rischio e dei meccanismo globalizzanti (es.
terrorismo)
Rischio di sistema: pericoli dovuti alla carenza di adeguate forme di protezione con riferimento ai sistemi
di welfare.
La società del rischio
Sicurezza
bene sociale
assistenza
bene politico
=
=Società del Rischio
La nostra viene definita anche come Comunità della paura.
La società del rischio
Paura della criminalità provoca preoccupazioni e ansie, dunque
insicurezza sociale, ovvero la difficoltà nell’attuare politiche pubbliche coerenti con il principio di protezione sociale
Sfiducia nei
sistemi
Individuo si rinchiude nel
privato: localismolocalismo
Distanza tra Distanza tra società e i società e i
membri della membri della societàsocietà
Aumento di insicurezze che fa Aumento di insicurezze che fa scattare reazioni aggressive di ansia scattare reazioni aggressive di ansia
alimentata da tempo.alimentata da tempo.
La società del rischio
Quartieri italiani : problemi legati alla criminalità spesso associati all’immigrazione
Comunicazione, informazione dei
mass-media
Pericoli nel contesto urbano
consapevolezza di “non poterci fare nulla”“non poterci fare nulla”
La società del rischio
Insicurezze della società del rischio
paure legate alla sicurezza ontologica (= certezza della propria posizione sociale)
paura legata alla sicurezza fisica e biologica (= legata a malattie, incidenti, reati)
paura legata allo stranieropaura legata allo straniero (= insicurezza dello straniero causata dai pregiudizi)
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Diario di bordoDiario di bordo
ATTIVITA’ DI PREVENZIONEATTIVITA’ DI PREVENZIONE
Incontro anzianiIncontro anziani
Incontro scuoleIncontro scuole
26-27 marzo26-27 marzo
28-29-30-31 marzo28-29-30-31 marzo
UFFICIUFFICI
Ufficio denunce Ufficio denunce
Sala operativaSala operativa
PATTUGLIAPATTUGLIA
A piediA piedi
In macchinaIn macchina
In camperIn camper
Indice
Il poliziotto di quartiere ha una funzione molto importante che è quella di informare per la prevenzione.
Per osservare questa attività di prevenzione,abbiamo seguito i poliziotti in una scuola media (succursale della
scuola media statale “De Pisis”). L’incontro si è svolto con studenti delle classi prima e terza.
lunedì 26 marzolunedì 26 marzo
Il nostro tutor Marco Fabbri ha spiegato agli studenti come è nata la figura del
poliziotto di quartiere, come interviene sul territorio ferrarese e quali sono le sue funzioni principali, servendosi di un documento in “power point” molto
dettagliato. Inoltre, ha affrontato con i ragazzi discorsi sull’attualità e sul mondo
giovanile, come il bullismo, la droga e l’esclusione sociale, ascoltando le opinioni
degli studenti.
Sempre per quanto concerne la funzione preventiva, martedì 27 marzomartedì 27 marzo abbiamo
assistito ad un incontro sui furti agli anziani, nella parrocchia di Denore (Fe)
Inizialmente un’associazione del comune di Ferrara ha mostrato un filmato amatoriale prodotto dagli anziani di questo comitato:
nel video sono stati rappresentati gli anziani in preda ai più comuni furti e imbrogli.
A seguire sono intervenuti i poliziotti di quartiere con alcuni consigli per prevenire o
eventualmente intervenire sui truffatori, il maresciallo dei carabinieri di Denore e il presidente dell’associazione ferrarese.
I poliziotti hanno lasciato i loro contatti agli anziani, ribadendo più volte di rivolgersi a loro per ogni evenienza senza problemi.
Dal 28 al 31 di marzoDal 28 al 31 di marzo ci siamo
suddivise in diverse attività all’interno e all’esterno della questura.
Abbiamo potuto osservare l’ufficio denunce, vedendo come si effettua una
denuncia e quali sono quelle più frequenti.
Abbiamo notato l’importanza delle descrizioni dettagliate che spesso sono molto utili per individuare il colpevole.
In queste giornate, molte sono state le denunce per i furti di biciclette, per
smarrimento patente o altri documenti, ecc., ma non abbiamo assistito a denunce più complesse, anche e
soprattutto per non violare la privacy delle persone.
Durante la permanenza in questo ufficio, abbiamo avuto modo di consultare l’archivio delle denunce del mese di
marzo 2007; alcune di queste anche molto gravi e delicate (violenza di mariti sulle mogli, ecc..).
Inoltre, ci è stato fornito dai poliziotti in servizio il modulo base per la compilazione della denuncia.
I poliziotti che lavorano in questo ufficio devono avere la prontezza e la capacità di ricoprire diversi ruoli; infatti vengono a contatto con tipi di persone molto diverse e devono “trasformarsi” in assistenti sociali,
psicologi, amici; per questo chi lavora qui spesso ha alle spalle molti anni di esperienza.
I poliziotti devono inoltre fare in modo che si evitino le denunce. Facendo da mediatori tra le due parti in scontro, propongono alle persone soluzioni
meno drastiche, ovviamente in riferimento a casi relativamente gravi.
Questo è il modulo che
viene fornito a tutte le
persone che vogliono sporgere denuncia.
In alternativa, il modulo viene
compilato direttamente al computer dal poliziotto in
servizio all’ufficio denunce.
La Sala operativa è il punto della questura più importante.
Qui arrivano le chiamate di emergenza dei cittadini; gli operatori hanno il compito di inoltrare la chiamata,
tramite radio, al tipo di polizia inerente alla segnalazione (per esempio in caso di incidente la chiamata viene
inviata alla polizia stradale).
Inoltre, le pattuglie in servizio, contattano, sempre tramite radio, la sala operativa come strumento di consultazione
(per esempio durante un posto di blocco, il poliziotto consulta la sala operativa per informazioni sul veicolo e
sul conducente)
Tutto questo è possibile grazie ad un’avanzata tecnologia presente all’interno di questa sala.
Ovviamente, gli agenti che lavorano in sala operativa ricevono spesso scherzi telefonici, falsi allarmi e
richieste che non rientrano nelle loro competenze.
Molto spesso arrivano telefonate da parte di
squilibrati e vagabondi dalle cabine telefoniche, altre dagli
ospiti dei centri di salute mentale, che chiamano il 113 scambiandolo quasi per un
“telefono rosa”.
Sono frequenti anche gli scherzi e i falsi allarmi che
però, con anni di esperienza alle spalle, gli agenti riescono
a smascherare.
Un agente ci ha raccontato anche un
episodio molto comico.
Un giorno una signora ha chiamato il 113 per chiedere quale fosse la strada esatta per arrivare a Parigi e le
relative informazioni su clima e temperatura nella città; l’agente,
stupito, le ha risposto che non era a
disposizione di questi dati e ha salutato
facendosi una risata.
Un mezzo utilizzato dai poliziotti per sorvegliare e controllare è il camper. Questo mezzo non ha solo la funzione di pattugliamento, ma
ha al suo interno un ufficio per le denunce utilizzato dai cittadini che non hanno la possibilità di raggiungere la questura, come ad esempio gli
anziani.
Pattuglia con i poliziotti quartiere
Durante la mattinata ognuna di noi ha seguito 2 poliziotti in servizio: l’efficacia di questo servizio è data dal movimento a piedi che
permette una maggiore relazione e conoscenza con tutti i commercianti della zona. Questo porta ad una maggiore
comunicazione e confidenza; i negozianti si sentono più sicuri perché sanno esattamente a chi rivolgersi, conoscono personalmente i
poliziotti e sanno di poter contare su di loro.
I poliziotti di quartiere di Ferrara effettuano il loro servizio in quattro zone distinte della città ( zone A, A1, B, B1).
Ogni giorno il Sovra Intendente Capo spartisce le zone a tutti i poliziotti che, in coppia, effettuano il controllo sulla
parte di territorio loro assegnata.
La polizia di quartiere di Ferrara agisce esclusivamente entro le mura.
Pattuglia con la polizia di Stato
Questa è un servizio che si svolge con l’auto, mirato soprattutto alla repressione.
Durante questa pattuglia abbiamo fatto, insieme
con i poliziotti, un giro di ispezione in viale
Krasnodar e dintorni.
Inoltre, abbiamo assistito all’azione della pattuglia stradale, dove gli agenti effettuano controlli su
autovetture e conducenti,
trasmettendo i dati di questi ultimi alla sala operativa per ricevere
conferma della regolarità delle patenti e delle
autovetture.
I controlli aumentano se, per esempio, gli agenti sono alla ricerca di autovetture rubate o di individui
sospettati.
Riflessioni personaliRiflessioni personali
“…Questo è stato lo stage riassuntivo di tutti e tre gli anni: ha unito gli aspetti ludici
dello stage nella scuola d’infanzia agli aspetti
lavorativi e di relazione del Centro San Giorgio. Rimane il rammarico che sia finito, come in tutte le esperienze positive, che
sono opportunità che capitano una volta nella vita e che prima o poi
finiscono. Il nostro ciclo di studi in questa scuola è ormai finito, così come queste esperienze […]”
Valentina
“…È stato interessante parlare di rapporti umani in una società in cui questi vengono
sempre meno; è bello pensare che la semplice chiacchierata con un poliziotto possa essere utile quanto un intervento
sul “luogo del delitto” con tanto di pistola.
Informare la gente sui pericoli e far sentire loro che possono contare su qualcuno che è sempre nei dintorni e che li protegge, è un
compito importante che i poliziotti di quartiere hanno, in una società come questa,
del rischio e dell’insicurezza.[…]”
Lia
“…Forse per la divisa, forse per luoghi comuni ingiustificati, si è portati a pensare al poliziotto come ad una persona rigorosamente seria, una persona che”toglie la libertà”. Non è così. Il poliziotto è una persona
come tutte le altre, e già il fatto di doverlo scrivere mi infastidisce…tutti dovrebbero esserne convinti. Non sottrae la libertà a nessuno ma
lavora, rischiando tutti i giorni, per evitare che altri ce la possano rubare.
Forse nessuno di noi sa cosa vuol dire andare per strada con la continua paura di essere attaccato da qualche esaltato, da qualche ubriaco o
fanatico solo perché si indossa una divisa…che è una delle etichette più pesanti da portare.[…]
Francesca
La nostra speranza per il futuro è che non si parli solo di Polizia come corruzione e abuso di potere, ma che si guardi alla Polizia sana,
quella vera, che si impegna ogni giorno a proteggere la libertà e l’individualità di
ognuno di noi.
Bibliografia
Marzio Barbagli, Rapporto sulla criminalità in Italia, Il Mulino, Bologna 2003
Zygmunt Bauman, Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma- Bari 2001
Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976
Alberto Martinelli, La modernizzazione, Laterza, 2004
Incertezze e rischi negli spazi e nel tempo della vita quotidiana, Inchiesta
luglio-settembre 2005
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