Politiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
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UNIONE EUROPEAFondo Sociale Europeo
Ministero della Pubblica Istruzione
IL PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013
La politica regionale europea
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Ministero della Pubblica Istruzione
L’EUROPA OGGI L’allargamento dell’Europa
• La popolazione dell'Unione aumenta del 20% passando da 380 a 455 milioni (EU 25);
• I nuovi Stati Membri hanno un tasso di crescita più elevato (4% per anno in media contro 2,5% UE 15);
• Il PIL per abitante scende : - 12,5 % UE 25, - 18 % UE 27 in euro
Fonte: Terzo Rapporto sulla coesione economica e sociale (febbraio 2004)
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CONSIGLIO EUROPEO DI ATENE
(16 - 17 aprile 2003)
Con la firma del Trattato di Adesione, i dieci Paesi candidati (Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia e Repubblica Slovacca) sono diventati membri dell’Unione europea a partire dal 1° maggio 2004.
Bulgaria e Romania lo sono a partire dal 1° gennaio 2007
L’EUROPA OGGI
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L'Europa centrale ed orientale è un area dinamica dove i tassi di crescita economica sono doppi rispetto a quelli dell'Unione.
Ciò che accomuna i nuovi Paesi membri è il ritardo in settori chiave dell'economia:
infrastrutture industria servizi alle PMI ambiente.
L’EUROPA OGGI
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L’Unione europea a 27 è la prima area per dimensione
economica del mondo, con una quota pari al 21% del
Pil mondiale e un mercato che genera il 41 % delle
esportazioni mondiali
L’EUROPA OGGI
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La Polonia con i suoi oltre 38 milioni è il sesto paese più popoloso dell’Europa a 27. La Romania ha 22 milioni di abitanti seguita da Ungheria e Repubblica Ceca con circa 10 milioni di abitanti ciascuna.
Gli altri paesi hanno una popolazione media di circa 5 milioni, a eccezione di Cipro e Malta che non raggiungono nemmeno il milione di abitanti.
Tutti i nuovi Stati membri, al momento dell’ingresso nell’Unione, avevano un PIL pro capite inferiore a quello di tutti gli Stati membri, con l’eccezione di Cipro
L’EUROPA OGGI
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Nei Nuovi Stati membro i livelli di popolazione con almeno il diploma di istruzione superiore sono in media più elevati (81%) a quelli dell’Ue15 (64,6%).
In Repubblica Ceca, per esempio, il livello di persone tra 24 e 64 anni che hanno completato almeno l’istruzione secondaria superiore (87,8 %) è superiore ai livelli dei paesi più favoriti del gruppo di Ue15 come Germania (83 %) o Regno Unito (82 %).
L’EUROPA OGGI
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LA POLITICA DI COESIONE
La coesione economica La coesione sociale La coesione territoriale
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Fonte: Eurostat, 2002
UE – 27: PIL PRO CAPITE
Indice UE 25=100
< 50
50 -75
75 - 90
90 - 100
100 - 125
>= 125
no data
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UE 27: TASSO DISOCCUPAZIONE
< 4.75
4.75-7.65
7.65- 10.55
10.55-13.45
>= 13.45
No data
FONTE : Eurostat, 2002
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Gli Obiettivi della Programmazione 2007/2013
Obiettivo 1 Convergenza e competitività
Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione
Obiettivo 3 Cooperazione territoriale europea
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Confronto della programmazione 2000/2006 e 2007/2013
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Confronto della programmazione 2000/2006 e 2007/2013
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Accrescere la competitività delle regioni dell’Unione europea, valorizzando le loro risorse endogene – risorse naturali, culturali e umane – e promuovendo le potenzialità dei sistemi di sviluppo locali
2007-2013 la nuova politica di coesione
Fare fronte alle necessità dei nuovi Stati membri, e al tempo stesso garantire degli interventi altamente concentrati ed un opportuno supporto nelle regioni in ritardo di sviluppo degli attuali Stati membri
Garantire maggiore qualità, concentrazione delle risorse, semplificazione delle procedure e sussidiarietà della politica di coesione dell’UE
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Le dimensioni finanziarie della politica di coesione
• La politica di coesione rappresenta il 33% del bilancio dell’UE: 309 miliardi €, prezzi 2004;
• Corrisponde a circa 0,40% del PIL dell'Unione (se si aggiunge lo sviluppo rurale e la pesca : 0,46%);
• Le risorse sono suddivise approssimativamente al 50% tra attuali UE15 e nuovi Stati Membri;
• Più del 75% della dotazione è destinata alle Regioni e agli Stati in ritardo di sviluppo
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ob. 1 ob.2 ob.3
78,5%
16,3%4,2%
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Le risorse passano da 212 miliardi di euro del periodo 2000/06 (a prezzi 1999) a 309 miliardi di euro (prezzi 2004) con un incremento percentuale di circa il 58% a fronte di un aumento della popolazione interessata (da UE 15 a UE 25) del 19,7% (dati 2001).
L’aumento va a beneficio quasi completamente dell’obiettivo “convergenza”, che passa da 153,8 a 252,2 miliardi di euro.
La Politica di Coesione per il periodo 2007 - 2013
Le Risorse
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Risorse per l’obiettivo “convergenza”
Le risorse complessive per l’obiettivo “convergenza” ammontano al 78,54% del plafond totale e sono pari a 264 miliardi di euro.
Le risorse sono assegnate per il 67,34% alle regioni con PIL pro capite < 75% della media comunitaria, per l’ 8,3% alle regioni che beneficeranno del sostegno transitorio, per il 23,86% alle regioni con PIL pro capite < al 90% della media comunitaria ammesse al Fondo Coesione e per lo 0,4% alle regioni ultraperiferiche.
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Sostegno alla crescita e alla creazione dell’occupazione nelle regioni meno avanzate.
Risorse disponibili: 264 miliardi di euro pari al 78.5% del totale destinato ai Fondi Strutturali
Paesi beneficiari: tutte le zone che hanno un PIL inferiore al 75% della media comunitaria.
Programmi monofondo sostenuti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo (FSE).
Obiettivo 1 Convergenza e competitività
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Obiettivo 1 Convergenza e competitività
Sostegno temporaneo fino al 2013: Regioni che subiscono il c.d. effetto statistico ossia quelle il cui PIL per abitante sarebbe stato inferiore al 75% della media comunitaria calcolata in UE15;
In Italia tale effetto statistico ha inciso sulla collocazione della Basilicata (phasing out);
Aiuto transitorio: Regioni in uscita dall'ob.1 il cui Pil risulta essere più alto del 75% della media comunitaria in UE15
In Italia la Sardegna in uscita dall’ob.1 per crescita economica (phasing in).
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Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione
L'obiettivo 2 sostituisce i precedenti obiettivi 2 e 3 e intende:
realizzare le priorità fissate nella strategia di Lisbona e di Goteborg: rendere l'UE l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione a livello sociale.
Dotazione finanziaria: 49 miliardi di euro (16% del totale)
Paesi beneficiari: tutte le regioni UE fuori ob.1
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Per competitività a livello nazionale e regionale s’intende:
la capacità di raggiungere alti tassi di occupazione di qualità e standard di vita sempre più elevati che possono essere mantenuti offrendo opportunità economiche ai residenti in un'economia globalizzata
Obiettivo 2 Competitività regionale e occupazione
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Obiettivo 3 Cooperazione territoriale europea
Promuovere uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio dell'Unione
Disponibilità finanziaria: 7,75 (2,5 % del totale).
Sostenere azioni di sviluppo dei territori dell'Unione, mediante l'utilizzo dell'esperienza Interreg.
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Conferma dei principi di • programmazione pluriennale, • partenariato,• valutazione, • cofinanziamento, • corresponsabilità, • addizionalità • mantenimento della regola N+2 e del sistema degli accontiSemplificazione :• riduzione degli strumenti finanziari: da 6 a 3 • utilizzo di programmi monofondo;• divisione più chiara dei ruoli con la politica di sviluppo rurale • riduzione delle tappe della programmazione • semplificazione della gestione finanziaria
Il sistema di attuazione
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Il processo di programmazione
La programmazione 2007 – 2013 si articola in tre fasi:
• gli Orientamenti Strategici della Commissione (OS)• il Quadro di riferimento Strategico Nazionale (QSN)• i programmi operativi (PO).
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Il Quadro Strategico Nazionale
• assicura la coerenza della programmazione dello SM con le linee strategiche comunitarie;• evidenzia i legami tra priorità comunitarie, nazionali e regionali;• costituisce il riferimento per la preparazione dei programmi operativi;• è preparato e monitorato dal partenariato degli Stati membri;• è costituito da una parte strategica e una operativa. La parte strategica contiene: le priorità tematiche e territoriali con indicatori quantificati; le azioni per migliorare l’efficacia della P.A., nell’obiettivo 1; la lista delle regioni interessate alla competitività regionale, nell’obiettivo 2. La parte operativa comprende: la lista dei programmi e i fondi rispettivamente allocati; la verifica di addizionalità, per l’obiettivo 1;• è proposto dagli Stati membri all’approvazione della Commissione - anche congiuntamente ai programmi operativi – subito dopo l’adozione degli orientamenti strategici comunitari.
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Il Quadro Strategico Nazionale è costituito da una parte strategica e una operativa. La parte strategica contiene: le priorità tematiche e territoriali con indicatori quantificati; le azioni per migliorare l’efficacia della P.A., nell’obiettivo 1; la lista delle regioni interessate alla competitività regionale, nell’obiettivo 2. La parte operativa comprende: la lista dei programmi e i fondi rispettivamente allocati; la verifica di addizionalità, per l’obiettivo 1;• è proposto dagli Stati membri all’approvazione della Commissione - anche congiuntamente ai programmi operativi – subito dopo l’adozione degli orientamenti strategici comunitari.
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Il Quadro Strategico Nazionale
Il QSN fissa degli obiettivi finali misurabili in alcuni ambiti di rilievo per il benessere dei cittadini, fra i quali anche l'istruzione, (oltre ai servizi di cura per i bambini e la popolazione anziana, ai rifiuti urbani e all'acqua), con l’intento di definire dei parametri con cui verificare l'efficacia delle politiche di coesione. Si tratta di parametri denominati “Obiettivi di Servizio” fissati in ambiti essenziali per i quali dovrebbero essere garantite ai cittadini pari opportunità di accesso e la cui inadeguatezza rappresenta un limite allo sviluppo regionale.
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Il Quadro Strategico Nazionale
il QSN fissa in materia di istruzione, per le regioni del Mezzogiorno, l’obiettivo di “elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione e ridurre gli abbandoni scolastici” fissando i seguenti target vincolanti al 2013:
Ridurre la percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi dall'attuale 26% al 10%;
Ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con “scarse competenze in lettura” dall'attuale 35% al 20%;
Ridurre la percentuale degli studenti di 15 anni con “scarse competenze in matematica” dall'attuale 48% al 21%.
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L’azione dei fondi negli Stati membri assume la forma di programmi operativi all’interno del quadro di riferimento strategico nazionale.
Ogni programma operativo copre un periodo tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2013. Un programma operativo copre solo uno dei tre obiettivi.
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Il Programma operativo
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I Programmi operativi relativi agli obiettivi “convergenza” e “competitività regionale e occupazione” contengono:
• Analisi della situazione e strategia prescelta;
• Giustificazione delle priorità prescelte rispetto agli orientamenti strategici della Comunità;
• Informazioni sugli assi prioritari e i loro obiettivi specifici;
• Ripartizione dei campi di intervento per categoria;
• Piano di finanziamento
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I Programmi operativi
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In particolare il piano di finanziamento comprende due tavole:
•Tavola di ripartizione annuale dell’ammontare dello stanziamento finanziario totale considerato per la partecipazione di ogni Fondo (Fondo/Anno);
•Tavola che precisa per la totalità del periodo di programmazione e per ogni asse prioritario, l’ammontare dello stanziamento finanziario del contributo comunitario e delle risorse nazionali pubbliche e il tasso di partecipazione dei fondi (Asse/Spesa Pubblica/Tassi di partecipazione)
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I Programmi operativi
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2007-2013 Il Reg. (CE) 1083/06
Titolo II - Art. 25 e 26
Approccio Strategico alla coesione
OSC: Documento unico a livello europeo
QSN: Documento unico a livello Paese
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ADG (Gestione) ADGADC (Certificazione) ADPADA (Controllo) II Livello
•Entro nove mesi dall’approvazione dei PO: STRATEGIA DI AUDIT (ADA)•Entro 31.12. Di ogni anno a partire dal 2008: RAPPORTO ANNUALE DI CONTROLLO (ADA) + PARERE•Al più tardi entro dodici mesi dall’approvazione dei PO: DESCRIZIONE SISTEMI GESTIONE E CONTROLLO + RELAZIONE E PARERE DI CONFORMITA’ (ADA o altro organismo indip.)
2007-2013: Il Reg. (CE) 1083/06
Titolo VI
Gestione Sorveglianza e Controlli
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ANTICIPO•2% PO 2007•3% PO 2008
N+2 CONFERMATA (I NSM e Grecia e Portogallo N+3)
2007-2013: Il Reg. (CE) 1083/06
Titolo VII - Gestione Finanziaria
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I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
● Rafforzamento della capacità progettuale delle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno● Miglioramento della competenza delle risorse umane in termini di adattabilità e occupabilità● Circa 42.961 progetti avviati, di cui 35.973 con risorse FSE e 6.988 con risorse FESR
... Ottima performance del PON: 88,13% spesa e 107% impegni al 31 Agosto 2007.
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● 3.871 progetti finalizzati all'uso delle nuove tecnologie e all'acquisizione di una relativa certificazione● 2.022 progetti per l'acquisizione di competenze linguistiche nell'ambito del quadro di riferimento del consiglio d'Europa● 171 progetti per la fruizione di un percorso linguistico di tipo operativo in altro paese europeo● 7.429 progetti per l'attuazione di percorsi di stage aziendali ● 3.125 progetti per la fruizione di corsi di apprendimento legati alle nuove tecnologie, con il conseguimento della relativa certificazione● 3598 progetti contro la dispersione scolastica
I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
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I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
Indicazioni dal Rapporto di valutazione intermedia
● Definire una strategia operativa destinata ad affrontare le persistenti carenze del sistema scolastico● Proseguire con gli investimenti finalizzati a sviluppare la Società dell'informazione nella scuola● Intensificare l'integrazione tra scuola e territorio● Promuovere la cultura della legalità● Ampliare il ruolo del partenariato● Realizzare tutte le condizioni necessarie per un sistema di apprendimento permanente●Definire obiettivi realistici che rispondano ai bisogni specifici del territorio
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I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
Indicazioni dal Rapporto di valutazione intermedia
● Facilitare l'attuazione dell'alternanza scuola-lavoro● Sostenere le vocazioni scientifiche e l'orientamento verso discipline tecnico-scientifiche nelle scelte dei giovani● Promuovere le attività per i docenti volte a favorire il trasferimento delle innovazioni all'interno del sistema scolastico● Prevedere a livello nazionale un'unica regia nel coordinamento dell'area istruzione● Aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sugli standard minimi dei servizi offerti e sulla loro effettiva realizzazione
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I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
La strategia unitaria per la promozione dell'istruzione 2007-2013: le 2 priorità
● Conseguimento di più elevate e diffuse competenze e capacità di apprendimento continuo● Maggiore attrattività della scuola
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I principali risultati e gli insegnamenti del PON Scuola
Settori d'intervento
● Formazione del personale scolastico, in particolare dei docenti● Sviluppo dell'autonomia in tutte le sue forme● Miglioramento della sicurezza e qualità delle strutture scolastiche, anche in riferimento all'ecosostenibilità ed attrattività● Incremento dei servizi sociali quale supporto alla scuola e alle famiglie● Incremento della fiducia nelle istituzioni e nel futuro
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I due Programmi Operativi Nazionali (PON) “Competenze per lo sviluppo” FSE e “Ambienti per lo Sviluppo” FESR - Obiettivi
Innalzare i livelli di apprendimento e di competenze chiave,
Incrementare l’effettiva equità di accesso ai percorsi migliori, aumentare la copertura dei percorsi di istruzione e formazione iniziale;
aumentare la partecipazione a opportunità formative lungo tutto l’arco della vita;
rafforzare, integrare e migliorare la qualità dei sistemi d’istruzione, formazione e lavoro e il loro collegamento con il territorio
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PON “Competenze per lo Sviluppo” (FSE) – Assi Prioritari (1/2)
Assi FSE Obiettivi di Asse Obiettivi specifici
Sviluppare la capacità diagnostica e i dispositivi per la qualità del sistema scolastico
Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società dell’informazione nella scuola
Espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano promuovendo 1)l’attuazione di riforme di sistemi di istruzione e formazione in special modo per aumentare la rispondenza delle persone alle esigenze di una società basata sulla conoscenza e sull’apprendimento permanente;
Sviluppare reti tra gli attori del sistema e con le istanze del territorio
Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale
Asse I Capitale umano
2) una maggiore partecipazione all’istruzione e alla formazione permanente anche attraverso azioni intese a ridurre l’abbandono scolastico e la segregazione di genere e ad aumentare l’accesso e la qualità dell’istruzione iniziale.
Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita
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PON “Competenze per lo Sviluppo” (FSE) – Assi Prioritari (2/2)
Asse II Capacità istituzionale
Rafforzamento della capacità istituzionale e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale in una prospettiva di riforme; miglioramento della regolamentazione e buona governance nel settore dell’istruzione.
Migliorare la governance e la valutazione del sistema scolastico
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PON “Ambienti per l’apprendimento” (FESR) – Assi Prioritari (1/2)
Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche;
Asse I Società
dell’informazione e della conoscenza
Promuovere e sviluppare la Società dell’informazione e della conoscenza nel sistema scolastico
Incrementare il numero dei laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave, in particolare quelle matematiche, scientifiche e linguistiche;
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PON “Ambienti per l’apprendimento” (FESR) – Assi Prioritari (2/2)
Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l’ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelli finalizzati alla qualità della vita degli studenti
Promuovere la trasformazione delle scuole in centri di apprendimento polifunzionali accessibili a tutti;
Asse II Qualità degli
ambienti scolastici
Migliorare la sostenibilità ambientale e l’innovatività delle strutture scolastiche per valorizzare l’offerta formativa
Potenziare gli ambienti per la l’autoformazione e la formazione degli insegnanti;