Pietro Colucci: città più sostenibili

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"Le sei sfide da vincere per città più vivibili" - Pietro Colucci e la sostenibilità ambientale

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Il futuro urbano

Le sei sfide da vincere per città più vivibili

di Noeleen Heyzer

Entro la fine di questo secolo, dieci miliardi di persone popoleranno il nostro pianeta, di cui 8,5 miliardi nelle città. Forse un incubo. Forse,

con un'adeguata volontà politica, le giuste idee e la creatività, oltre ad alcuni semplici e pratici cambiamenti, potremmo invece creare le città dei nostri sogni.

La battaglia per mantenere le città del mondo dinamiche e allo stesso tempo so­stenibili può essere vinta sviluppando per­corsi innovativi per consumare le nostre risorse limitate senza spingersi al limite e senza degradare i delicati sistemi ecologi­ci da cui dipendono. Il mondo deve quindi far fronte a sei grandi sfide. ©La prima è che dobbiamo cambiare il modo in cui progettiamo le città. La soste­nibilità deve essere l'anima di tutte le pro­gettazioni urbanistiche, soprattutto nelle città costiere che presto faranno i conti con gli effetti devastanti del cambiamento climatico. Le città a maggiore densità uti­lizzano il territorio in modo più efficiente, riducono la necessità di auto private e au­mentano la qualità della vita creando spa­zio per parchi e natura. ©La seconda è che dobbiamo ripensare a come progettare e far funzionare gli edifici affinché utilizzino meno energia o, meglio ancora, generino energia. I no­stri codici dell'edilizia devono promuo­vere l'ingegneria e le tecnologie costrut­tive ad efficienza energetica, che posso­no essere supportate da incentivi fisca­li e da norme più severe. ©La terza sfida consiste nel modificare le abitudini dei cittadini in fatto di tra­sporti. Ciò significa passare dalle auto private al trasporto pubblico, e dalle strade alla ferrovia.

©La quarta sfida è cambiare in modo in cui produciamo, trasportiamo e consumia­mo energia. Significa creare sistemi ener­getici più efficienti e aumentare inostri in­vestimenti in fonti rinnovabili. Possiamo altresì incoraggiare le famiglie a consuma­

re meno energia e le società a ridurre la quantità energia che consumano. ©La quinta sfida consiste nel riformare la gestione delle risorse idriche e le infra-strutturelegate all'acqua. Per farlo dobbia­mo integrare i vari aspetti della gestione idrica, come l'approvvigionamento per le famiglie, la raccolta dell'acqua piovana, il trattamento e il riciclo dell'acqua e sistemi di controllo delle inondazioni. ©Infine, sesto punto, dobbiamo cambiare il modo in cui gestiamo i rifiuti solidi così che diventino una risorsa e non un costo. In molti Paesi in via di sviluppo, il 60-80% deirifiuti solidi sono organici, con gli scari­chi aperti che provocano l'ingresso nell'at­mosfera delle eccessive quantità di meta-

LA DIREZIONE Per rendere i centri abitati più sostenibili è necessario un cambiamento ampio e coordinato dei compartimenti e l'impegno di tutti i governi

no. I governi locali già a corto di risorse spendono il 30-40% dei bilanci in gestione dei rifiuti ma senza grandi risultati. Eppu­re, basterebbero alcune semplici miglio­rie tecnologiche e di progettazione e il 90% di questi rifiuti potrebbe essere con­vertito in qualcosa di utile, come biogas e combustibile derivato da altre fonti.

Queste sei fasi richiedono l'aiuto del governo a tutti i livelli, affinché coope­ri, investa su vasta scala, condivida idee, replichi le migliori prassi e pianifi­chi a lungo termine. La sfida è grande e impegnativa, ma non impossibile. Se perseguita, il mondo potrebbe avere il futuro urbano che merita.

Noeleen Heyzer è vicesegretario generale dell'Orni

&PROIECTSYNDICATE,2014

Q www.ilsole24ore.com

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