Piano Offerta Formativa
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ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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Istituto Comprensivo “G. Moscato”
Gallina – Reggio Calabria
PIANO OFFERTA
FORMATIVA Anno scolastico 2011/2012
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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D I T E:
E’ faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
perché bisogna mettersi al loro livello.
abbassarsi, inchinarsi, curvarsi,
farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E’ piuttosto
Il fatto di essere obbligati
Ad innalzarsi
Fino all’altezza dei loro
Sentimenti:
Tirarsi, allungarsi, alzarsi
Sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.
J. KORCZAK
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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PRESENTAZIONE
L’autonomia delle istituzioni scolastiche introdotta dall’art.21, comma 4, della legge
59/97 ed esplicitata nel DPR 275/99 ha permesso ad ogni istituto di diventare
soggetto protagonista nel progettare percorsi educativi rinnovativi, qualitativamente
elevati per corrispondere a domande d formazione diversificate e costantemente
mutevoli.
Il Progetto dell’Istituto Comprensivo G. Moscato è il risultato di un’azione
organizzativa, educativa e didattica avente come riferimento la centralità dell’alunno
e quindi promuove le condizioni per favorire gli apprendimenti e affermare le
potenzialità:
• Costruisce ed attiva percorsi culturali in verticale dalla scuola dell’Infanzia alla
Primaria alla Secondaria
• Coinvolge i genitori ed il territorio in tutte le sue componenti
• Tiene conto delle innovazioni didattiche e metodologiche maturate dallo studio
e dalla ricerca dei docenti, dalla richiesta formativa delle famiglie, dalla
capacità di negoziare con il territorio in uno scambio costante di dialogo.
E’ costituito dalle scuole dell’Infanzia di Gallina ed Arangea, dalle scuole primarie G.
Moscato ed Arangea, dalla scuola secondaria V. Asprea.
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PAROLE CHIAVE
Integrazione Un Progetto di qualità si fonda sull’integrazione di tutti i soggetti coinvolti: alunni,
insegnanti, famiglie, operatori scolastici, comunità territoriali.
L’integrazione è un processo di condivisione delle finalità, degli obiettivi, degli
strumenti, del monitoraggio e della valutazione.
Per realizzare questo percorso integrativo occorrono strategie educativo – didattiche
innovative che valorizzano le differenze di tutti coloro che sono compartecipe del
Progetto.
Flessibilità . Dinamicità Il Piano dell’Offerta Formativa è dinamico e in continuo divenire per rispondere alla
necessità che un monitoraggio può evidenziare, pur garantendo agli alunni una
continuità metodologica.
Le strade per raggiungere gli obiettivi sono tante e concordate, l’importante è che
siano coerenti con la filosofia educativa che sta alla base del Piano.
Responsabilità La scuola dell’autonomia non può essere autoreferenziale, ma la sua maggiore libertà di
azione nel fare scelte educativo – didattiche e organizzative obbliga ad un’autentica
consapevolezza nel valutare se le decisioni intraprese siano state le più incisive per il
conseguimento degli obiettivi.
Per questo è indispensabile una ricerca attenta nell’ambito del monitoraggio e della
valutazione dei processi e dei prodotti, impegnandosi a pianificare e progettare in
modo chiaro, dettagliato e attendibile le proposte individuate
Educazione interculturale La scuola, in una società multiculturale, è il luogo d’incontro delle diversità nel quali
tutti i soggetti trovano gli strumenti adeguati per poter interpretare ed apprezzare
la complessità della realtà, indipendentemente dalla provenienza, nell’ottica di una
cultura dell’uomo planetario.
L’Istituto delinea, come obiettivo primario dell’educazione, la promozione delle
capacità di convivenza costruttiva che comporta l’accettazione e il rispetto del
diverso, nonché il riconoscimento della sua identità culturale nella quotidiana ricerca
di dialogo, di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento.
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SEDE DELL’ISTITUTO
Gallina – Reggio Calabria Tel./Fax: 0965/682157
E- mail: [email protected] Sito Web: www.istitutocomprensivogallina.it
Scuole materne statali:
Arangea
Gallina
Scuole primarie statali:
G. Moscato Piazza F. De Sales – 4 tel./fax 0965 682157
Arangea
Scuola secondaria statale I°:
G. Asprea
L’Istituto garantisce condizioni di igiene e di sicurezza all'interno della struttura e si
impegna a svolgere costante opera di sensibilizzazione, nei confronti delle istituzioni
deputate, per garantire la sicurezza anche nell'ambito delle zone circostanti. La
scuola promuove la partecipazione attraverso la massima semplificazione delle
procedure ed un'informazione completa e trasparente. Nell'ambito dei servizi
amministrativi, sono individuati quali fattori di qualità la celerità delle procedure, la
trasparenza e la flessibilità degli orari degli uffici.
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il documento che la scuola adotta nell’ambito dell’Autonomia Scolastica ; predisposto
ogni anno dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto, rende pubblica
l’identità culturale e progettuale dell’Istituto, il suo progetto educativo e i percorsi
formativi, in relazione alle capacità degli studenti, al diritto di ogni alunno
all’apprendimento e allo stare bene a scuola.
E’ un contratto che va inteso come garanzia formativa
Perché
1. ESPLICITA: • L’offerta formativa dell’Istituto • Il sistema degli impegni reciproci • Le modalità di collaborazione tra gli operatori scolastici, gli alunni, i genitori
2. COINVOLGE: • tutti i soggetti operanti nella scuola
3. RACCOGLIE: • le proposte dei diversi componenti salvaguardandone le funzioni e le
competenze specifiche
4. RIFLETTE: • le esigenze della realtà culturale, sociale ed economica del territorio.
Deve essere condiviso da tutti come la
“filosofia della scuola”
IL P.O.F. (Piano dell’offerta formativa)
è
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ISTITUTO COMPRENSIVO
“ G. MOSCATO”
INFANZIA
PRIMARIA
GALLINA
G.
MOSCATO
ARANGEA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
V. ASPREA
ARANGEA
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L’Istituto dispone :
• Palestra
• Auditorium
• E dei seguenti strumenti tecnologici e multimediali
• Lavagna Interattiva
• Proiettore
• Apparecchi televisivi
• Videoregistratori
• Cinepresa digitale
• Macchina fotografica digitale
• Apparecchi stereo
• Computer in aule multimediali
• Fotocopiatrici
• Stampanti
• Fax
• Sito web
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Scuola e Territorio
La scuola come parte integrante del territorio interpreta il suo ruolo in qualità
di mediatore
OFFERTA DEL
TERRITORIO
SCUOLA
MEDIATORE
UTENZA
ENTI LOCALI (POF
TERRITORIALE)
STRUTTURE DI QUARTIERE
ASS. DI VOLONTARIATO
ALTRE REALTA’
SCOLASTICHE
STIPULA
Protocolli e convenzioni per
l’ampliamento l’offerta
formativa
STIPULA
Patto formativo
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RISORSE
UMANE
RISORSE
DELL’ISTITUTO
RISORSE
FINANZIARIE
COLLEGIO
DOCENTI
DIRIGENTE
SCOLASTICO
STAFF
D’ISTITUTO
UFFICIO DI
SEGRETERIA
COLLABORATORI
ATA
GENITORI
Consigli di classe,
interclasse a
struttura completa
Assemblee di
classe
Docenti di classe,
educatori ed esperti
Gruppi di lavoro
Docenti Referenti
Rappresentanti della
sicurezza
Comitato di
Valutazione
Consigli di classe,
interclasse a struttura
tecnica
Interne
Esterne
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ANALISI DEL TERRITORIO
Gallina ( Gaddhina in reggino) è la XIV circoscrizione del comune di Reggio Calabria. Sorto nel 1783 dalle ceneri di Motta Sant’Agata, distrutta dal forte terremoto del 5
febbraio. La ricostruzione avvenne nei “piani di Gallina”, un pianoro posto a 235 m.s.l.m.
lontano dai monti.
Nel 1927 con l’attuazione della Grande Reggio, Gallina viene conurbato a Reggio
Calabria, divenendo uno dei sobborghi periferici della città.
Il nome di Gallina, secondo lo storico tedesco Gerhard Rohlfs, deriva dall’omonimo
proprietario terriero della zona, ma questa affermazione non fu mai provata
storicamente.
Oggi qualcuno avanza l’ipotesi che il nome sia stato dato dai greci dell’Ellade, in
quanto il loro capoluogo è “Killini” e, come in quella provincia esistono le località di
Loutrà e Pirgos. Anche nei pressi di Gallina vi sono le stesse località, denominate
appunto Pirgo e Lutrà.
C’è chi avanza un’ulteriore ipotesi che Gallina sia stata denominata dai greci con il
termine “Galinos”, che significa “calmo”, “tranquillo”, proprio come era il luogo ai tempi
dell’arrivo dei greci a Reggio.
La stessa radice ed ugual significato li si ritrova nel nome della ninfa nereide “Galena”.
Figlia di Nereo e di Doride e personificazione del “mare calmo” potrebbe aver avuto
qui dimora per sorvegliare le coste dello Stretto. Il nome Galena sarebbe divenuto
Galina cambiato dal dialetto in Gallina.
Numerosi furono i personaggi illustri gallinesi, ma in questo contesto, vogliamo
menzionare:
Giuseppe Moscato, giornalista e scrittore a cui è intitolata la scuola primaria
Vincenzo Asprea, entomologo di fama mondiale, nome della scuola secondaria di primo
grado.
GIUSEPPE MOSCATO, nacque al’11 settembre 1921 in Gallina. Primo di dieci figli, trascorse la fanciullezza nel suo paese dove frequentò le Scuole Elementari. Proseguì
gli studi presso il Seminario Pontificio “S. Pio XI” di Reggio Calabria fino alla Licenza
Liceale. Si laureò in Giurisprudenza presso l’Università di Messina, intraprese con
passione l’attività giornalistica dedicandosi allo studio dei problemi del Mezzogiorno e
della Calabria, in particolare.
Ampia ed incondizionata fu la stima nei Suoi confronti da parte dei Colleghi Giornalisti
che lo elessero Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria e componente il
Collegio dei Probiviri del Sindacato Regionale dei Giornalisti Calabresi.
Insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Merito del S.O.M. Costantiniano di S.
Giorgio, ricevette diversi Premi di Giornalismo.
Tornò alla Casa del Padre il 14 ottobre 1987, all’età di sessantasei anni.
VINCENZO ASPREA nato a Gallina il 5 febbraio 1874, si laureò in giurisprudenza ma non esercitò mai la professione, preferendo dedicarsi all’agricoltura e in particolare
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all’apicultura, sulla quale scrisse diversi libri. A tre anni dalla morte, avvenuta il 17
settembre 1930 la locale sezione degli apicoltori italiani appose una lapide sulla
facciata della sua casa natale.
Il testo della lapide recita: "Questa casa del dr. Vincenzo Asprea da tutto il mondo gli apicoltori ricercarono come quella di apostolo e maestro peritissimo. Per lui la gloria dell'apis ligustica sciamò sotto diversi cieli. Gli apicoltori italiani, gli amici e gli estimatori posero questo ricordo il 28 maggio 1933 ad iniziativa dell'apicultura di Ancona e della "Sezione apicoltori italiani" della CNFA di Roma. 5 febbraio 1874 - 17 settembre 1930". La popolazione attiva è occupata prevalentemente nel settore terziario e in misura
minore nell’agricoltura.
Nel paese ha sede la Stazione dei Carabinieri, la Pretura e il Giudice di Pace, gli Uffici
Circoscrizionali, l’Ufficio Postale e la Farmacia, tantissime attività commerciali che
rendono il paese autosufficiente.
Sono presenti le seguenti strutture sportive:
• Una palestra polivalente
• Due campi da calcio
• Un campo da calcetto
• Un bocciodromo
• Campi da tennis e squash
• Equitazione
• Tiro al piattello
• Circoli ricreativi
• Scuola di ballo
RISORSE DEL TERRITORIO RELIGIOSE
� Chiese
� Associazioni religiose: Azione Cattolica, S. Vincenzo, Caritas, Apostolato di
preghiera, Oratorio Parrocchiale “don Bosco”.
SOCIALI � Comunità terapeutica “Casa del Sole” � Comunità agricola “S. Arsenio” � Comunità “Cereso” � Gruppo teatrali parrocchiali
CULTURALI � Associazione “Trapezomata”
OFFERTA FORMATIVA in relazione al territorio
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L’elaborazione e l’applicazione di un’adeguata politica scolastica passano per la
via obbligata di tenere costantemente presente il proprio ambiente di riferimento.
Ciò significa, in sostanza, riconoscere la natura dei seguenti punti cardine:
♦ Bisogni
♦ Domanda
Nel nostro caso, frequentemente, ci siamo trovati di fronte a necessità latenti,
rispetto alle quali, a volte, la mancanza di consapevolezza da parte degli stessi
soggetti interessati ne ha reso difficile la lettura, magari perché individuali e non
strutturate, quando non addirittura assenti nel loro manifestarsi.
Tale aspetto, a nostro avviso, ha costituito il fulcro delle maggiori difficoltà,
nonché la spinta ad una notevole potenzialità di sviluppo progettuale nell’intento di
creare le condizioni per un reale, autentico rapporto interattivo tra la comunità
scolastica e la più vasta comunità civile e civica.
Il recente interesse dimostrato dai genitori dei nostri allievi, ci fa ben sperare in
una inversione di tendenza, rispetto al passato.
La Scuola, sembra non essere più considerata come Istituzione a sé stante, ma
importante ed indispensabile, sia per migliorare il tessuto sociale, sia per formare in
modo integrale i loro figli,” futuri cittadini”. Infatti, dai bisogni e dai diritti di un’utenza sollecitata ad esprimere richieste ed
aspettative sono scaturiti, di anno in anno, piani educativi che, pur nella loro
autoreferenzialità, puntavano ad espandere e sorreggere nel territorio la quantità e la
qualità delle conoscenze in senso democratico.
Si è andato, così, delineando il modello di una scuola che ricerca, che apprende,
capace di intrecciare ricerca ed esperienza, di articolare percorsi di flessibilità
misurati sulle funzioni e sui compiti, di sperimentare progetti sistemici complessi ed in
situazioni collaborative con altre scuole, attenta alle innovazioni metodologiche ed
organizzative (laboratori, dipartimenti disciplinari, commissioni
di studio) rigorosa nell’analisi dello scarto tra proposte e risultati, tra fattori di
efficacia e di inefficacia.
Oggi, i sedimenti di un’esperienza elaborata, verificata, ridefinita possono
ritrovarsi nell’attuale P.O.F., tappa percepita ed in linea con i processi di cambiamento.
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ANALISI DEI BISOGNI
Nel definire il Piano dell'Offerta Formativa abbiamo analizzato il contesto in cui
opera la scuola, nonché i bisogni dei nostri allievi e delle famiglie. In un tempo molto
breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società
caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. La nostra società esprime
progressivamente, e con ritmi vertiginosi, domande nuove di cultura e di
professionalità. Così come recitano le Indicazioni per il curricolo, in una situazione di
potenziale ricchezza formativa permangono vecchie forme di analfabetismo e di
emarginazione culturale. Inoltre la diffusione delle tecnologie di informazione e di
comunicazione, insieme a grandi opportunità, rischia di introdurre anche serie
penalizzazioni nelle possibilità di espressione di chi non ha ancora accesso a tali
tecnologie. In tal senso la nostra scuola, sensibile a questo status, ha istituito il
laboratorio scientifico, il laboratorio linguistico e ha inserito nella metodologia
didattica l’utilizzo di lavagne interattive multimediali.
Anche le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente
cambiando. Ogni persona si trova costantemente nella necessità di riorganizzare e
reinventare i propri saperi, le proprie competenze, il proprio lavoro e il proprio
vissuto. La scuola, dunque, è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più
rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, in cui essi sono posti al centro
dell’azione educativa nei vari aspetti: cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo,
estetico, etico, spirituale, e religioso.
Particolare cura, inoltre, è necessario dedicare alla formazione della classe come
gruppo e ai conflitti derivanti dalla socializzazione. Insegnare le regole del vivere e
del convivere è, per la scuola, un compito oggi ancora più importante rispetto al
passato; infatti, sono molti i casi in cui le famiglie incontrano difficoltà più o meno
grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola si apre alle famiglie e al
territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica,
quasi fosse una sorta di “alleanza educativa” costante o un modo di creare il rapporto
delle scuole con le comunità di appartenenza, locali, nazionali e persino mondiali. La
nostra istituzione scolastica, pertanto, tende a realizzare una scuola aperta al mondo
esterno e sensibile ai mutamenti, alle sollecitazioni e ai suggerimenti sociali, purché la
gestione democratica si concretizzi, da parte di tutti i membri della comunità
scolastica, attraverso confronti costruttivi, civili e dignitosi cercando di evitare la
conflittualità e garantendo una partecipazione autentica e produttiva di tutti gli
operatori. Secondo tale prospettiva la scuola intende perseguire l’obiettivo di
soddisfare pienamente le esigenze della comunità, attraverso una nuova progettualità,
fornendo una formazione competitiva e promuovendo innovazione, qualità, saperi e
competenze al passo con l’evoluzione.
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PRINCIPI E VALORI DEL NOSTRO ISTITUTO
La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre
tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata
identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità nelle varie fasi di sviluppo
e di formazione. Nel nostro Istituto si cerca di creare un clima di collaborazione tra
docenti, alunni e famiglia per favorire negli alunni opportunità di crescita etica e
cognitiva attraverso la promozione del piacere di apprendere e la socializzazione dei
valori umani universali. I docenti forniscono supporto agli alunni; creano opportunità di
svolgere compiti significativi; contribuiscono all’accrescimento culturale e sociale della
classe; organizzano compiti e attività di apprendimento che danno l’opportunità di
lavorare e collaborare con gli altri. Inoltre mettono in campo uno stile inclusivo, un
processo di empatia con gli alunni nel rispetto dei bisogni formativi, delle attitudini
personali, delle capacità, aspirazioni e motivazioni del singolo.
Scuola e famiglia stabiliscono tra di loro rapporti non episodici, ma costruiti dentro un
progetto educativo condiviso e continuo. Il rapporto non si limita ad affrontare
situazioni problematiche, ma è teso a costruire un percorso educativo basato sulla
corresponsabilità.
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ALUNNI
• Clima accogliente/disteso
• Disponibilità affettiva
• Coerenza del comportamento dei docenti
• Sistema di valutazione equo
• Attività d’apprendimento diversificate
• Occasioni di alfabetizzazione multimediale
FAMIGLIE
• Disponibilità del personale scolastico al colloquio/relazione
• Edifici con spazi adeguati alle esigenze dell’alunno e strutturati
• Servizio mensa • Attività extrascolastiche • Percorsi di orientamento
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SIATE IL MEGLIO
Se non potete essere un pino Sulla vetta del monte,
siate una piccola pianta nella valle.
Siate un cespuglio Se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra,
siate un sentiero. Se non potete essere il sole
Siate una stella. Non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire
a che cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente.
D. MALLOK
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Identità culturale dell’Istituto
Essere “Istituto Comprensivo” significa superare la divisione in ordini e gradi
scolastici per condividere, garantendo la specificità delle singole scuole e valorizzando
le diverse professionalità, progettualità e responsabilità educativa e didattica,
nell’ambito della continuità. Di conseguenza ne è scaturita una filosofia progettuale
che garantisce a tutti le competenze fondamentali in base alle moderne metodologie
didattiche.
In questa ottica, la personalizzazione e l’individualizzazione, strategie didattiche ed
educative distinte nel loro assunto ma altresì complementari nel loro agito, assumono
l’aspetto caratterizzante e fondamentale del Curricolo dell’Istituto.
• La personalizzazione indica le strategie didattiche utili a garantire a ciascuno alunno l’opportunità di sviluppare le potenzialità intellettive per poter pervenire
ad una eccellenza cognitiva.
• L’individualizzazione, in senso stretto, fa riferimento alle strategie didattiche messe in atto per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento delle competenze
fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di
insegnamento.
L’individualizzazione ha lo scopo di far sì che certi traguardi siano raggiunti da tutti,
la personalizzazione fa sì che ognuno possa sviluppare i propri personali talenti; nella
prima gli obiettivi sono comuni per tutti, nella seconda l’obiettivo è diverso per
ciascuno ( Baldacci M. 2002).
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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Nell'agosto 2007 il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato le nuove
Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo
d'istruzione; caratterizzate da una diversa "concezione " culturale: esse portano a
ripensare l'esperienza del "fare scuola" oggi, invitando il Docente a comprenderne il
senso.
Compito della scuola è educare istruendo le nuove generazioni, tenendo presente la
centralità della Persona-Studente. Dunque essa è una comunità educante nei confronti
dei docenti, che formano una comunità professionale; nei confronti degli alunni, per i
quali si prevede un ambiente di apprendimento cooperativo; in relazione ai genitori,
che sono visti come partners in una impresa comune e come interlocutori con i quali
stringere un’alleanza educativa.
La scuola va vissuta come un luogo dove si riconosce significato a quello che si fa e
dove la trasmissione di valori, contribuisce a far crescere i ragazzi nel senso di
appartenenza, nella loro identità. Primo fra tutti, il rispetto di sé e degli altri, nella
consapevolezza che, la dignità di tutti e di ciascuno, nessuno escluso, resta il valore
insostituibile.
Educare significa:
- conservare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso
e possa essere messo a frutto;
- preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle
competenze indispensabili per essere protagonisti all'interno del contesto economico
e sociale in cui vivono;
- accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie
sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria
personalità.
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Obiettivo fondamentale della scuola è quello di far nascere "il tarlo" della curiosità, lo
stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività,
l'ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze.
Nel periodo delle rapide trasformazioni e dei molteplici cambiamenti, la scuola opera
in ambienti più ricchi di stimoli culturali ma anche più intrisi di contraddizioni.
Per questo non può rinunciare all'importante compito di promuovere la capacità degli
studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze.
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L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le
Indicazioni rappresentano il quadro di riferimento per la progettazione curriculare,
che resta affidata alle scuole.
In proposito il Collegio dei docenti aveva formalizzato la decisione di costituire il
Gruppo di Lavoro "Innovazione" comprendente Insegnanti dei tre Ordini di scuola,
Infanzia, Primaria e Secondaria,con la suddivisione in dipartimenti, aventi il compito,
appunto di studiare e lavorare alla definizione del Curricolo Verticale dell'Istituto. La
scelta della verticalità che si distende in progressione dai 3 ai 14 anni, pone un
rapporto stretto tra scuola primaria e secondaria di primo grado. Infatti i traguardi e
gli obiettivi disciplinari sono indicati in sequenza e in progressione quasi a favorire una
lettura in continuità degli assi culturali. I docenti inoltre hanno elaborato scelte
specifiche relative ai contenuti, metodi, organizzazione, valutazione.
Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e
attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.
Campi di esperienza
I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino; orientati
dall’azione degli insegnanti, introducono ai sistemi simbolico - culturali.
La scuola dell'Infanzia articolerà i campi di esperienza, al fine di favorire il percorso
educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità
degli stimoli e delle attività.
Discipline e aree disciplinari
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli
apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove
inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione.
Nella scuola primaria l’affidamento degli insegnamenti ai docenti potrebbe avvenire,
facendo riferimento soprattutto alla professionalità e alle inclinazioni, mentre nella
scuola secondaria di primo grado si opererà tenendo conto delle classi di concorso.
L’insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari.
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DALLE FINALITA' ALLE COMPETENZE CHIAVE DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL'ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
Alla scuola spettano alcune Finalità specifiche come previsto nelle Indicazioni
nazionali:
- offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali
di base;
- far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per
apprendere a selezionare le informazioni;
- promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in
grado di fare da bussola negli itinerari personali;
- favorire l'autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla
costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Ma le Finalità della scuola vanno definite a partire dalla Persona che apprende,
tenendo presente le caratteristiche del suo percorso individuale, identità aspirazioni
capacità, e l'offerta della rete di relazioni famiglia e contesto sociale.
Lo studente va posto con forza al centro dell'azione educativa in tutti gli aspetti:
cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi.
I docenti, a loro volta, sono chiamati a pensare e a realizzare progetti educativi e
didattici idonei a dare risposte ai bisogni fondamentali e ai desideri dei bambini e dei
ragazzi.
FINALITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell'Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini
dai 3 ai 6 anni di età; si pone la Finalità di promuovere lo sviluppo dell'Identità,
dell'Autonomia, della Competenza, della Cittadinanza.
FINALITA’ SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il Primo Ciclo d'Istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e per la
costruzione dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le
competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l'intero arco
della vita.
La Finalità del Primo Ciclo è la promozione del pieno sviluppo della Persona.
Per realizzarla la scuola concorre con altre Istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo
alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene
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l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la Dispersione; persegue con ogni mezzo
il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
La scuola Primaria mira all'acquisizione degli apprendimenti di base come primo
esercizio dei diritti costituzionali. Offre ai ragazzi l'opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di
acquisire i saperi irrinunciabili.
La scuola Secondaria di primo grado è il periodo in cui i ragazzi accedono alle
discipline come punti di vista sulla realtà, tramite l'interpretazione, la simbolizzazione
e la rappresentazione del mondo.
Per valorizzare le discipline bisogna evitare:
sul piano culturale la frammentazione dei saperi; infatti, esse vanno intese come chiavi
interpretative della realtà;sul piano didattico l'impostazione trasmissiva.
Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni fra le
conoscenze e a formulare problemi.
Le Competenze sviluppate nell'ambito di tutte le attività di apprendimento concorrono
alla promozione di competenze trasversali, essenziali alla piena realizzazione
personale e alla partecipazione attiva alla vita sociale.
La scuola Secondaria, inoltre, deve:
- valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni
- favorire l'esplorazione e la scoperta
- incoraggiare l'apprendimento collaborativo
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
- attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
- realizzare percorsi in forma di laboratori
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OBIETTIVI FONDAMENTALI
- Far nascere "il tarlo" della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di
declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l'ingegno, la pluralità delle applicazioni
delle proprie capacità,abilità e competenze;
- formare ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare
positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari professionali presenti e
futuri;
- proporre un'educazione che spinga l'alunno a fare scelte autonome e feconde, quale
risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la
società in cui vive;
- valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità culturale di ogni studente;
- costruire il senso di legalità e sviluppo di un'etica di responsabilità, che si realizzano
nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l'impegno a
elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio
contesto di vita;
- educare alla consapevolezza e alla responsabilità della relazione tra il microcosmo
personale e il macrocosmo dell'umanità e del pianeta: è decisiva una nuova alleanza fra
scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia;
- promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti
essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni degli inediti sviluppi
delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle
conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento;
- diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell'attuale condizione umana
possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione tra le
nazioni, tra le discipline e fra le culture.
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COMPETENZE CHIAVE DA ACQUISIRE AL TERMINE DELL’ISTRUZIONE OBBLIGATORIA
A conclusione della classe terza della scuola secondaria di primo grado gli alunni
avranno acquisito competenze disciplinari e trasversali in linea con il percorso
didattico e formativo compiuto da ciascuno, competenze che saranno suscettibili di
ulteriore sviluppo ed ampliamento con l'elevamento dell'obbligo di istruzione a dieci
anni.
Le competenze chiave fanno riferimento a:
- curare la costruzione del sé, le corrette relazioni con gli altri, con la realtà naturale
e sociale
- imparare ad imparare
- progettare le proprie attività di studio e di lavoro
- comunicare comprendere messaggi di genere diverso
- rappresentare … utilizzando linguaggi diversi e supporti cartacei, informatici,
multimediali
- collaborare e partecipare
- agire in modo autonomo e responsabile
- risolvere problemi
- individuare collegamenti e relazioni
- acquisire ed interpretare l'informazioni
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ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO
La Dirigenza
E’ prerogativa del Dirigente Scolastico che è il rappresentante legale dell’istituto.
Assicura • Il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia
formativa
• La gestione unitaria
• La direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane
Promuove • L’autonomia sul piano gestionale e didattico
• L’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati
E’ responsabile • Della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e dei risultati del servizio
• Della sicurezza nei luoghi di lavoro
E’ titolare • Delle relazioni sindacali
Lo staff di direzione
E’ costituito dal Dirigente Scolastico, dai Docenti
Collaboratori (due), dagli altri Docenti con incarico fiduciario che li coadiuvano e dai Docenti responsabili delle Sedi. Essi sono individuati dal Dirigente Scolastico, collaborano con lei per gli aspetti organizzativi e gestionali dei vari settori e sedi nei quali l’Istituto Comprensivo è articolato.
L’Area Amministrativa
E’ gestita dal
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che coordina l’attività amministrativa dell’istituto e il servizio svolto dagli assi-stenti amministrativi e dei collaboratori scolastici. • Assistenti Amministrativi 3 settore del personale.
• Collaboratori scolastici: 8 assegnati nei vari plessi e responsabili delle pulizie e della vigilanza.
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PERSONALE DELL’ISTITUTO
Dirigente Scolastico: Dott.ssa Anna Galletta
Direttore S.G.A. : Antonio Parrello
Docenti: 58
Collaboratori del Dirigente: 2
Personale Amministrativo: 3
Collaboratori Scolastici: 8
Funzioni Strumentali al P.O.F. : 5
ALUNNI: 540 di cui:
� 105 Scuola Infanzia
� 259 Scuola primaria
� 168 Scuola
Secondaria di 1°
grado
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RISORSE INTERNE
SPAZI
Individuali
Collegiali
� Presidenza
� Sala riunioni
� Archivio
� Dirigente Scolastico
� Docente Collaboratrice
Vicario
� Docente
Collaboratrice
� Responsabili di plesso
� Cinque figure
strumentali.
� Consiglio D’istituto
� Giunta Esecutiva
� Collegio Docenti
� Consigli di
Intersezione,
Interclasse e Classe
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Adeguata attenzione è stata riservata alla scelta di referenti che saranno impegnati
nelle varie funzioni di seguito elencate:
DIRIGENTE SCOLASTICO: Avv.to Anna Rita Galletta
Giuseppina Moscato – collaboratrice della Dirigente con funzione vicario Antonina Pangallo – collaboratrice della Dirigente
RESPONSABILI COORDINAMENTO PLESSI
Infanzia Gallina – Surace Rossana
Infanzia Arangea – Dattola Rosa
Primaria “Moscato” – Antonina Pangallo
Primaria Arangea - Rita LoSchiavo
Secondaria “Asprea “ – Domenico Malara
FUNZIONI STRUMENTALI
� Area 1: Coordinamento attività del Piano. (Docente: Laganà)
Compiti:
• Coordinare le attività del Piano.
• Monitorare la partecipazione degli alunni alle attività curriculari ed
extracurriculari per verificare l’adeguatezza dell’offerta in relazione al bisogno
e garantire l’assenza di sprechi e risorse.
• Coordinamento della progettazione curricolare
• Raccolta delle programmazione dei singoli docenti per consigli di classe;
• Curare la documentazione delle attività, dei processi, curare l’archiviazione dei
dati in concerto con la responsabile della Funzione Strumentale nominata per
l’ambito multimediale.
• Raccogliere proposte dei consigli di classe/intersezione e dei singoli docenti
LA GESTIONE DELL’ISTITUTO
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• Garantire consulenza ai docenti coordinatori e referenti per la rilevazione dei
dati utili ai fini del monitoraggio e la compilazione delle apposite schede (fase
iniziale – durante l’attività – fase conclusiva);
• Curare i contatti con referenti e coordinatori per la rilevazione degli esiti finali;
• Raccolta dati ingresso e uscita;
• Comparazione dei dati;
• Rilevazione degli esiti;
• Sintesi e Valutazione dei processi;
• Individuazione dei gap;
• Elaborazione correttivi d’azione
� AREA 2: Sostegno al lavoro dei docenti. Realizzazione di progetti formativi. Gestione delle nuove Tecnologie (Docente: Surace )
Compiti:
• Consulenza e supporto ( previo accordo) ai docenti inseriti in attività che
prevedano l’utilizzo delle nuove tecnologie
• Consulenza ai docenti in caso di problemi durante l’utilizzo del laboratorio
• Scaricamento e caricamento su PC di software ad uso didattico
• Aggiornamento elenco materiali
• Proposte acquisto (Facile consumo , strumentazione, software didattico)
• Segnalazione di guasti
• Incontri di coordinamento tra FF.SS.
• Monitoraggio presenze in aula laboratorio e tipo utilizzo di tale spazio
• Elaborazione informatica di tutti i dati in concerto con le altre FF.SS.
• Supporto informatico all’area POF in concerto con la Funzione dell’Area POF
• Rielaborazione informatica del monitoraggio in itinere e finale del Piano.
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• Curare la documentazione delle attività, dei processi e dei dati, curarne
l’archiviazione in concerto con le altre FF.SS.
• Coordinare l’attività laboratoriale extracurricolare
• Curare i laboratori d’informatica.
• Verificare il funzionamento delle macchine e segnalare eventuali guasti.
• Curare l’agenda relativa agli impegni settimanali dei laboratori evitando
accavallamenti di attività.
� AREA 3: Interventi e servizi per gli studenti(ins. Pangallo/Nettuno) Compiti:
• Curare le fasi di monitoraggio e verifica del processo di autovalutazione
d’Istituto
• Promuovere la partecipazione a manifestazioni, concorsi, progetti volti al
miglioramento dell’offerta formativa
• Gestire e coordinare la comunicazione interna
• Coordinamento attività di orientamento in ingresso e in uscita
• Organizzazione uscite didattiche e viaggi d’istruzione
• Promozione e coordinamento delle attività extracurricolari
• Coordinare la partecipazione degli alunni a manifestazioni, concorsi, progetti,
curando che l’offerta formativa raggiunga il maggior numero di alunni possibile e
che le proposte siano pertinenti ai bisogni;
• Verificare tipo e livello di prestazione richiesta, prerequisiti e contenuti
disciplinari;
• Verificare il numero degli alunni coinvolti; verificare l’andamento della
frequenza degli alunni;
• Verificare il livello di abilità/competenza/conoscenza conseguito;
• Verificare il livello di gradimento dei genitori.
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• Organizzazione degli incontri Scuola-Famiglia e cura dell’accoglienza dei
genitori e degli alunni.
• Coordinare le attività finalizzate ad un precoce ed efficace inserimento nel
nuovo contesto (in ingresso nella scuola media, in uscita verso la scuola
superiore)
• Curare rapporti con i docenti delle scuole primarie e secondarie di secondo
grado del territorio.
• Curare i rapporti con Enti ed Istituzioni territoriali
AREA 4: Progettazione e realizzazione formativa (interventi e servizi per gli
studenti) (Ins.Nava)
Compiti:
• Coordinamento delle attività di compensazione, integrazione e recupero
• Elaborazione e organizzazione di moduli formativi specifici per il recupero e le
eccellenze
• Interventi ed iniziative a supporto degli alunni in situazione di disagio e/o
difficoltà
• Elaborazione e promozione di strategie di intervento didattico e di pratiche
d’aiuto per gli alunni con gravi problemi di apprendimento
• Coordinamento e gestione delle attività relative alla prevenzione della
dispersione, del disadattamento adolescenziale e alla promozione dell’autostima
della persona
• Integrazione multiculturale con iniziative di accoglienza e inserimento
nell’Istituto
• Integrazione multiculturale con iniziative di accoglienza e inserimento
nell'Istituto
• Coordinamento e promozione dell’attività di aggiornamento e di formazione
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• Valutazione degli apprendimenti
• Collaborare fattivamente con il Consiglio di classe per mettere a punto
strumenti validi di osservazione (schede-test-prove oggettive), adatti alla
situazione concreta;
• Collaborare con il Collegio dei docenti mettendo a disposizione la propria
competenza/risorsa professionale allo scopo di individuare le più adatte
strategie metodologico-didattiche finalizzate all’integrazione;
• Coordinamento con la referente dei docenti di sostegno attraverso riunioni
periodiche
� AREA 5: Realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni. Progetto scuola sicura (ins. Loschiavo)
1. Organizzazione, partecipazione e coordinamento degli incontri di commissione
per lo studio e stesura degli interventi come previsto dalla legge 626 in
collaborazione con il DS , DGSA e personale di segreteria.
2. Coordinamento della commissione sicurezza e prevenzione
3. Privacy
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RISORSE UMANE
Scuola dell’Infanzia Gallina
Numero allievi : Maschi 29 Femmine 29 Tot. 88
“ docenti : 4 + 1 di sostegno
“ classi : 2
Scuola dell’Infanzia Arangea
Numero allievi : Maschi 20 Femmine 27 Tot. 47
“ docenti : 4 “
“ classi : 2
Scuola Primaria Moscato
Numero allievi : Maschi 83 Femmine 77 Tot. 160
“ docenti : 16 curricolari + 5 di sostegno
“ classi : 9
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Scuola Primaria Arangea
Numero allievi : Maschi 45 Femmine 54 Tot. 99
“ docenti : 9 curricolari + 3 di sostegno
“ classi 6
Scuola Secondaria di I grado “ Asprea”
Numero allievi : Maschi 90 Femmine 78 Tot. 168
“ docenti : 15 curricolari + 2 di sostegno
“ classi 6
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SCUOLA INFANZIA
L’offerta formativa prevede 1440 ore annue su base plurisettimanale:
40 ore settimanali suddivise in 5 giorni, compreso il tempo mensa.
Si offre all’utenza la flessibilità:
• Di ingresso dalle ore 7,45 alle ore 9,00
• Di uscita dalle ore 15,30 alle ore 15,45.
SCUOLA PRIMARIA � 30 ore obbligatorie
Tempo Scuola: dal lunedì al sabato : ore 8.00 – 13,00
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
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Tempo scuola: dal Lunedì al Sabato: dalle ore 8,00 alle ore 13,00
Strutturate secondo la seguente suddivisione per disciplina:
• Italiano-Storia-Geografia……………………………………… 9 ore
• Matematica e Scienze……………………………………………. 6 ore
• Tecnologia………………………………………………………………… 2 ore
• Inglese………………………………………………………………………. 3 ore
• Francese………………………………………………………………… … 2 ore
• Arte e Immagine……………………………………………………. 2 ore
• Musica……………………………………………………………………… 2 ore
• Scienze Motorie e sportive………………………………….. 2 ore
• Religione…………………………………………………………………… 1 ora
• Cittadinanza e Costituzione …………………………………. 1 ora
• TOTALE………………………………………………………………….. 30 ORE Il monte ore annuale obbligatorio è comprensivo delle attività di Orientamento che
coinvolgono tutti gli insegnamenti essendo trasversali a tutte le discipline.
L’informatica è uno strumento comune.
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PROFILO GENERALE DEL PERCORSO FORMATIVO
LA NOSTRA SCUOLA ATTRAVERSO….
L’inserimento e La cura delle condizioni per
Integrazione star bene a scuola
La gestione positiva delle L’uguaglianza di opportunità
Relazioni interpersonali per il successo formativo
Lo stimolo alla pluralità La collaborazione con le
Dei saperi agenzie educative del territorio
Lo stimolo alla partecipazione, L’attenzione all’impegno,
alla solidarietà, al rispetto alla competenza, alla
consapevolezza dei saperi
I percorsi personalizzati e La valutazione formativa
individualizzati
RISPONDE AI BISOGNI FORMATIVI DEGLI
ALUNNI
IDENTITA’ STRUMENTI CULTURALI
C O N V I V E N Z A C I V I L E
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Si ritengono importanti il coinvolgimento diretto delle famiglie nelle diverse proposte
didattiche dei vari gruppi di insegnamento e i momenti di approfondimento sulle
tematiche educative più rilevanti, anche con l’aiuto di esperti. Inoltre si offrono alle
famiglie una serie di servizi di supporto quali il Tempo Pieno (scuola dell’Infanzia) e le
attività extrascolastiche.
INFORMAZIONI GENERALI E RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
RAPPORTI SCUOLA/ FAMIGLIA
Assemblee di
classe per
illustrare gli
itinerari di lavoro
Collaborazione
delle famiglie alla
realizzazione dei
Percorsi didattici
Consigli di classe e
interclasse
Riunioni per
presentazione
Progetti e
attività svolte
dagli alunni
Offerta di iniziative
extrascolastiche
Progetto Continuità,
PON ; POR
Incontri a scuola e nel
territorio: feste di fine anno,
spettacoli, sfilata di
carnevale, ecc.
Colloqui individuali Proposte di
iniziative a
sostegno delle
famiglie o del
singolo alunno
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
I Docenti dell’Istituto Comprensivo della Scuola Primaria e Secondaria adottano una
programmazione interdisciplinare annuale per classi parallele, divise in unità di
apprendimento, partendo da un obiettivo formativo.
Ogni unità di apprendimento prevede la formulazione e i descrittori dell’obbiettivo
formativo, l’elenco delle discipline coinvolte, le metodologie e strategie adottate, la
tipologia delle verifiche e le prestazioni disciplinari articolate in obiettivi di
apprendimento e competenze.
Il Consiglio di Classe nell’elaborazione delle linee programmatiche generali considera
l’analisi della situazione di contesto socio – familiare degli alunni attraverso la
somministrazione di un questionario, dell’analisi della situazione d’ingresso e di
concerto programma gli obiettivi educativi e formativi, i vari progetti e attività, le
strategie e metodi che si adotteranno, le iniziative di recupero, sostegno,
potenziamento e la valutazione
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METODOLOGIA
L’azione didattica avrà al centro l’alunno come soggetto di educazione e di
apprendimento commisurandosi, nelle proposte, alle caratteristiche psicologiche e
intellettuali dello stesso.
Nell’impostazione, il metodo di lavoro rispetterà i seguenti criteri:
coordinamento e coerenza fra i vari insegnamenti, affinché ci sia uniformità negli
atteggiamenti e negli stili educativi;
impostazione del lavoro didattico in rapporto alla situazione di partenza e attraverso
osservazioni e verifiche condotte in itinere;
individualizzazione dell’insegnamento e percorsi differenziati, valorizzando le
esperienze e le conoscenze di ciascuno;
problematizzazione dei contenuti, affinché diventino effettivamente ambiti di
conoscenza ed occasioni di operatività;
proposte didattiche rapportate alla comprensione e stimolo alla crescita e alla
motivazione degli alunni;
approccio alla conoscenza graduale – dal semplice al complesso per stimolare la
partecipazione degli alunni al processo di insegnamento-apprendimento;
insegnamento come animazione, soprattutto la classe come laboratorio linguistico,
scientifico, tecnologico, musicale, di lettura, di ricerca storica e geografica; luogo di
concreto esercizio di vita democratica;
priorità alla ricerca ( come mentalità), alla riflessione, al ragionamento;
stimolazione nel ragazzo dell’attenzione critica a ciò che fa e a come lo fa;
orientamento degli allievi attraverso comunicazioni sul metodo, conoscenza degli
obiettivi, informazioni sul percorso (verifiche, valutazione formativa, azioni di
recupero, valutazione finale);
lezione frontale alternata con quella dialogata che servirà ad inquadrare i temi e ad
indicare le varie coordinate di approfondimento e di ricerca;
ampio uso di schemi e mappe concettuali e cognitive;
cooperative Learning;
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REALIZZAZIONE DI PERCORSI IN FORMA DI LABORATORIO
Così come recitano le “Indicazioni per il curricolo”, il laboratorio è una modalità di
lavoro che incoraggia la sperimentazione e la progettualità, coinvolge gli alunni nel
pensare – realizzare – valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con
altri e che può essere attivata sia all’interno, sia all’esterno della scuola, valorizzando
il territorio come risorsa per l’apprendimento. L’ acquisizione dei saperi richiede un
uso flessibile e polivalente degli spazi usuali della scuola, ma anche la disponibilità di
luoghi attrezzati che facilitino il processo di esplorazione e di ricerca: per le scienze,
l’informatica, le lingue comunitarie, le attività pittoriche, la produzione musicale, la
motricità ecc…
UTILIZZO DELLA LIM (LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE) La LIM è una lavagna speciale da utilizzare per scrivere con le mani o con penne
digitali, proiettare filmati e spostare immagini. La lezione svolta sul computer può
essere salvata e riutilizzata. Si può definire come uno strumento tecnologico che
utilizza la didattica concentrata sulla lavagna, potenziata con la multimedialità, usando
software didattico. Può essere utilizzata in tutti i livelli scolastici e nelle diverse aree
disciplinari. Permette l’utilizzo di una didattica frontale innovativa, approcci formativi
di tipo collaborativo e costruzionista, peer education e simulazioni di attività
laboratoriali. Risulta molto utile per gli alunni con problemi attentivi e di
apprendimento: la modalità multimediale di presentazione e di fruizione dei contenuti,
la possibilità di interazione e di reiterazione del materiale presentato, la possibilità di
“manipolazione” di alcuni concetti astratti rappresentano facilitazioni importanti per
gli studenti che trovano difficoltà a concentrarsi o a decodificare i testi cartacei.
Tale strumento favorisce l’interazione e la partecipazione di tutti gli studenti perché
hanno familiarità con il linguaggio delle immagini e dei filmati e le lezioni interattive
sono più coinvolgenti e permettono di comprendere più rapidamente.
LABORATORIO DELLE TRADIZIONI “Alla scoperta delle nostre radici”
Il progetto triennale, elaborato sulla base di suggerimenti dell’assemblea dei genitori,
si propone di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale
locale nelle sue varie forme e rappresentazioni e si inserisce nel solco di una serie di
attività già realizzate in passato: “Progetto ceramica nelle sue diverse sfaccettature,
Museo della civiltà contadina, ecc”. Il laboratorio delle tradizioni intende riportare
alla memoria non il “bel tempo andato”, ma contribuire a far conoscere alle nuove
generazioni la cultura popolare attraverso lo studio e la riproposizione di ciò che la
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caratterizzava. Il progetto si pone tra gli obiettivi anche quello di creare un clima di
lavoro sereno e disteso: nella filosofia dell’imparare divertendosi, mira a migliorare le
relazioni interpersonali, a promuovere la comprensione e il rispetto dell’altro,
aspirando a una sempre maggiore sintonia all’interno del gruppo. Come per lo scorso
anno scolastico il progetto sarà articolato sui tre ordini di scuola ed è previsto per la
sua realizzazione la collaborazione con vari Esperti e Associazioni del territorio.
L’INSEGNAMENTO DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE”
Grazie allo studio di questa nuova materia gli studenti avranno l’opportunità di
approfondire il testo della nostra Carta Costituzionale, sperimentare forme di
partecipazione attiva alla vita democratica,
affrontare i temi dell’educazione ambientale, l’educazione stradale e il volontariato.
L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” prevede, per ogni ordine e grado di
istruzione, percorsi specifici.
Nella Scuola dell’Infanzia si trasmetteranno conoscenze specifiche sul concetto di
famiglia, di scuola e di gruppo, i modi di agire corretti con i compagni, con i genitori,
con gli insegnanti e con gli altri adulti.
Nella Scuola Primaria verrà insegnata durante le ore di storia, geografia e studi
sociali, e si procederà a diluire nell’arco del quinquennio gli obiettivi di apprendimento
e i traguardi per lo sviluppo delle competenze della suddetta disciplina.
Nella Scuola Secondaria di I grado l’insegnamento di questa materia viene impartito
da un’insegnante di lettere un’ora settimanale per classe.
Obiettivi di apprendimento
Classe I
- distinzione tra autonomia (della persona umana, delle “formazioni sociali”, degli enti
locali e territoriali, delle istituzioni)
- l’ordinamento della Repubblica
- i diritti e i doveri del cittadino ( soprattutto in rapporto alla salute e alla sicurezza)
Classe II
- dichiarazione dei diritti dell’uomo
- organizzazione politica ed economica della Ue (con la moneta unica, la Banca
centrale)
- organismi internazionali
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- distinzione tra autonomia (della persona umana, delle “formazioni sociali”, degli enti
locali e territoriali, delle istituzioni)
- l’ordinamento della Repubblica
- le “formazioni sociali” delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit
- i diritti e i doveri del cittadino ( soprattutto in rapporto alla salute e alla sicurezza)
- i diritti e i doveri del lavoratore
Classe III
- dichiarazione dei diritti dell’uomo
- organizzazione politica ed economica della Ue (con la moneta unica, la Banca
centrale)
- organismi internazionali
- distinzione tra autonomia (della persona umana, delle “formazioni sociali”, degli enti
locali e territoriali, delle istituzioni)
- l’ordinamento della Repubblica
- le “formazioni sociali” delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti no profit
- i diritti e i doveri del cittadino ( soprattutto in rapporto alla salute e alla sicurezza)
- i diritti e i doveri del lavoratore
Contenuti
Classe I
Vivere in società ….. rispettare le regole
La famiglia
La scuola
L’ambiente
La sicurezza stradale
Gli elementi di igiene e cura della persona
L’alimentazione e salute
Gli enti locali: Comune , Provincia e Regioni, enti territoriali (Comunità montana …..)
Classe II
Lo Stato democratico
La Costituzione: i principi fondamentali (i diritti civili e i diritti sociali)
Gli Enti locali: Comune , Provincia e Regioni, enti territoriali (Comunità montana …..)
I diritti economici e i diritti dei lavoratori
Vivere nella legalità
L’organizzazione della Ue (storia e istituzioni)
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I diritti dell’uomo, della donna, dell’infanzia e dell’immigrato
I partiti e i sindacati
La sicurezza personale e stradale
Classe III
I diritti dell’uomo e del cittadino
L’ordinamento della Repubblica (Organi dello Stato)
Gli organismi di cooperazione internazionale e loro funzione
La cittadinanza europea: la carta dei diritti
Le organizzazioni internazionali
La globalizzazione
Il Nord e il Sud del mondo
Il codice della strada e la sicurezza personale
Competenze in uscita alla fine del primo ciclo d’istruzione
Riconoscersi come persona, cittadino, lavoratore italiano ed europeo
Esplorare le proprie multi appartenenze come studente, figlio, fratello, amico,
cittadino, della propria regione, della nazione, dell’Europa e del mondo
Conoscere e rispettare la funzione delle regole e delle norme
Gestire le dinamiche relazionali nelle dimensioni dell’affettività , della comunicazione e
della relazione tra persone diverse
Essere consapevoli delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che
lo governano
Collaborare all’elaborazione e alla realizzazione dei diversi progetti promossi dalla
scuola e dal territorio: (salute, ambiente, sicurezza, ecc…)
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ORIENTAMENTO ALUNNI scuola SECONDARIA di I GRADO
Le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno rapidamente
cambiando. Ogni persona si trova nella necessità di riorganizzare e reinventare i
propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro.
L'obiettivo della scuola, per quel che riguarda l'Orientamento, non può essere
soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di tecniche e competenze, piuttosto quello
di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa
affrontare positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e
professionali, presenti e futuri.
L’Orientamento e l’attività di istruzione della scuola devono procedere di pari passo;
essi diventano un processo indispensabile che permette ai nostri alunni di sviluppare la
capacità di operare scelte consapevoli, di acquisire strumenti di pensiero necessari
per apprendere a selezionare le informazioni.
Continuo e permanente, l'Orientamento inizia nella prima classe del ciclo dell'obbligo
scolastico con percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni del ragazzo al
fine di valorizzare gli aspetti caratteristici della personalità di ognuno e, quindi, le
proprie attitudini.
Il ruolo degli insegnanti consiste soprattutto nel favorire l’auto-orientamento che
crea un nesso indispensabile per il passaggio alle Scuole Superiori.
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PREVENZIONE ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA e SUPERAMENTO SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
Lo svantaggio socio-culturale è una situazione che deve essere contenuta per non
compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione dell'alunno.
La scuola deve creare le condizioni per l’uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai
bisogni di chi proviene da situazioni familiari ed ambientali deprivate. Si rende quindi
necessario poter articolare l'attività scolastica in modo che siano accettate e
valorizzate le diversità per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli
minimi di apprendimento nel rispetto dei personali tempi di crescita e di sviluppo.
Per prevenire fenomeni di insuccesso scolastico l’istituto utilizza strategie operative
per agevolare l'emergere nei bambini di una loro "disponibilità ad apprendere", nel
rispetto del pieno sviluppo delle proprie capacità.
Per affrontare e superare lo svantaggio la scuola mette in atto un modello
organizzativo e didattico flessibile e ricorre a metodologie pluralistiche, coordinate
da un referente.
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L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
L'inserimento degli alunni è finalizzato alla piena integrazione per consentire a ognuno
il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. La scuola organizza le risposte ai bisogni
dei soggetti tenendo conto delle esigenze e delle situazioni diversificate e si
preoccupa di mettere a punto percorsi individualizzati che valorizzino le potenzialità
di ciascuno, nell’ottica del Progetto di vita.
Per gli alunni diversamente abili:
• Vengono attivati incontri con le famiglie degli alunni e gli operatori dei Servizi nel
periodo che precede l’inizio delle lezioni per raccogliere tutte le informazioni utili
per poter predisporre il progetto individualizzato
• Viene redatto il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato
in collaborazione con la famiglia e gli operatori socio-sanitari.
• Vengono organizzate tutte le risorse riferite alle persone (insegnanti di classe,
insegnante di sostegno, educatore) e ai materiali ( sussidi didattici, computer,
testi facilitanti), ai fini della realizzazione del Piano Educativo Individualizzato.
L'integrazione nel gruppo - classe è affidata a tutto il gruppo docente che mette in
atto situazioni organizzative e relazionali (attività individualizzate, a piccoli gruppi, di
tutoraggio,) capaci di favorire lo sviluppo dei processi cognitivi, sociali ed affettivi.
Vengono ricercate tutte le possibili collaborazioni, anche extrascolastiche, capaci di
potenziare e di valorizzare le capacità degli alunni.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
La presenza sempre più numerosa di bambini e ragazzi stranieri a scuola rappresenta
una occasione importante di crescita culturale e di educazione ai valori della
tolleranza e della solidarietà per tutti.
L’attuazione del diritto – dovere all’istruzione rientra in un preciso quadro legislativo
esplicitato nel D.P.R. N° 394 del 31 / 08 /1999 che, nell’art. 45 comma 4, richiede “il
necessario adeguamento dei programmi in base al livello di competenze dell’alunno e
l’adozione di specifici interventi individualizzati”.
Il percorso scolastico viene così personalizzato ed adeguato anche al “ quadro comune
europeo di riferimento per le lingue” che pone come obiettivo generale l’acquisizione
dell’italiano, scritto e orale, per comunicare e per studiare.
La valutazione dello studente sarà perciò relativa ai piani formativi individualizzati e
ai conseguenti percorsi formativi.
L’Istituto Comprensivo ritiene che:
• La presentazione di “progetti didattici” che permettano l’incontro tra le culture
presenti nell’Istituto Comprensivo” e che educhino al rispetto delle loro
differenze, sia un punto di partenza importante per l’integrazione degli alunni
stranieri.
• La diversità sia un punto di forza, di curiosità e di allargamento degli orizzonti
culturali, per motivare ed ampliare l’apprendimento dell’alunno straniero e di
tutta la classe.
• L’insegnamento, con l’intento di allargare l’orizzonte culturale di ciascuno, la
riflessione sul passato, il presente e il futuro di ogni popolo per l’eliminazione
dei pregiudizi, siano tematiche fondamentali per sensibilizzare la persone
all’apertura verso culture diverse.
• La solidarietà, che nasce nei confronti di chi appare più svantaggiato, sia un
arricchimento per tutti e rientri negli obiettivi imprescindibili del “benessere a
scuola”. mento positivo degli alunni stranieri concorre a favorire un clima di
crescita e rappresenti un investimento per l’integrazione
• L’inserimento delle famiglie all’interno della comunità cittadini.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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Le uscite scolastiche, i viaggi d’integrazione culturale e le visite guidate costituiscono
iniziative complementari alle attività scolastiche e utili occasioni per:
a) Arricchire il patrimonio culturale dei ragazzi;
b) Favorire i processi di socializzazione;
c) Sviluppare la capacità di orientarsi fondatamente nelle scelte scolastiche o in
quelle successive;
d) Introdurre gli studenti alla conoscenza diretta delle risorse e delle istituzioni
operanti nel territorio;
e) Sviluppare la formazione personale degli studenti attraverso il contatto con
l’ambiente nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi;
f) Conoscere il vasto patrimonio storico-artistico culturale presente in Italia.
Queste attività, pertanto, vengono intese
come occasioni di apprendimento e di esperienze
formative cariche di valenze didattiche,
esperienziali, socializzanti e motivazionali.
I criteri per l’attuazione delle visite guidate
e i viaggi d’integrazione culturale vengono stilati
dall’apposita commissione per poi essere approvati dal Collegio Docenti prima e dal
Consiglio d’istituto, poi.
Gli insegnati di quest’istituto intendono realizzare nel presente anno scolastico le
suddette attività con itinerari e modalità specificati in appositi progetti, presentati e
deliberati dai Consigli di classe e di interclasse, dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio
d’Istituto.
Nella fase antecedente ad ogni uscita sarà predisposto del materiale didattico che:
1) Consentirà un’adeguata preparazione;
2) Fornirà appropriate informazioni durante la visita;
3) Stimolerà la rielaborazione a scuola delle esperienze vissute.
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA L’istituto comprensivo, sempre attento ai bisogni e alle problematiche attuali,
anche con le attività extracurriculari contribuisce a radicare nei ragazzi
atteggiamenti positivi della personalità: impegno, responsabilità, entusiasmo,
cooperazione, rispetto, coinvolgendoli in pratiche vitali che li interessino, l’impegnino e
li orientino facendone emergere desideri e creatività.
PROGETTO “Alla scoperta delle nostre radici”
Le attività previste sono rivolte a tutti gli studenti dell’Istituto Comprensivo e
l'obiettivo comune a tutte le attività è quello di attivare l'affezione al proprio
territorio. Pertanto i percorsi formativi didattici sono complementari all'offerta
formativa, intendono costituire un'integrazione dei saperi curricolari con varie
attività aperte sul territorio e sono finalizzati alla formazione della persona.
PROGETTI PON
I progetti PON sono destinati ai genitori dell’Istituto Comprensivo e agli alunni della
Scuola Primaria e Secondaria di primo grado e sono coordinati dall’insegnate Giusy
Moscato.
L’obiettivo F1 promuove il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione sociale,
coinvolge i genitori con 1 modulo di 60 ore e gli alunni delle classi 3”, 4” e 5” della
Scuola Primaria con 1 modulo di 60 per ogni classe.
L’obiettivo C 1 tende a migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani e
interventi per lo sviluppo delle competenze chiave, coinvolge gli alunni delle classi. Per
i contenuti di ogni progetto si rimanda alla specifica progettazione
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI Il nostro Istituto riserva una particolare attenzione alla pratica sportiva e nella
seduta Collegiale di settembre 2011 il Collegio dei Docenti ha deliberato la
partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi, come richiesto dalle linee guida per le
attività di Scienze Motorie, finalizzato ad assicurare lo svolgimento e la promozione di
varie attività sportive e/o espressive.
La loro pratica avrà una ricaduta sul piano didattico - disciplinare apportando una
maggiore conoscenza di contenuti e di esperienze significative e gli alunni saranno
incentivati a scoprire le proprie potenzialità. Sotto l’aspetto formativo gli alunni
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. MOSCATO” GALLINA – REGGIO CALABRIA
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consolideranno sane abitudini di vita e relazioni sociali improntate al rispetto dei
valori della persona e della legalità.
Lo scopo è quello di offrire agli alunni iniziative tese a suscitare e rafforzare la
consuetudine all’attività sportiva, anche nell’aspetto competitivo, consolidata come
fattore di formazione umana e di crescita civile.
Per le attività programmate come lo scorso anno si fa riferimento allo specifico
progetto a cura della Professoressa Ardino Daniela docente di scienze Motorie.
LE ALTRE ATTIVITA'
IL RECUPERO E POTENZIAMENTO
Un'altra delle attività previste, per rendere efficace l'Offerta Formativa, è quella
del Recupero e del Potenziamento.
L'Istituto intende sfruttare tutti gli strumenti e le risorse di cui dispone per dare
risposte positive ai bisogni e alle esigenze di gruppi di ragazzi o di singoli alunni.
Si prevede la costituzione di gruppi di ragazzi di numero limitato, formati da alunni
provenienti da classi parallele.
LA CONTINUITA'
Le recenti Indicazioni Nazionali hanno portato alla definizione del Curricolo verticale
dell'Istituto, che favorirà una concreta continuità di contenuti, di metodi e di criteri
di valutazione per l'intero percorso formativo, Infanzia Primaria Secondaria di primo
grado.
Le finalità della Continuità sono:
-attuare azione di coordinamento in momenti e lavori didattici
-assicurare una serie di opportunità educative a tutti gli alunni nel loro sviluppo
individuale e formativo anche in relazione alle fasi della crescita
-definire iniziative comuni per assicurare concretamente la Continuità sia verticale
che orizzontale -agevolare il passaggio dei ragazzi da un Segmento scolastico ad un
altro, da un gruppo di insegnanti più ristretto ad uno più ampio
-mirare ad integrare alunni in difficoltà, diversamente abili, stranieri, incoraggiando la
socialità.
Si realizzeranno attività ,iniziative e si svilupperanno contenuti, quali:
Legalità, Salute, Ambiente, Accoglienza, Lettura e altre forme di espressività,
tecnologie, adoperandosi affinché possa essere più facile e sereno l’approccio degli
alunni con l’articolazione didattica-organizzativa dei vari Segmenti Scolastici.
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LA VALUTAZIONE
Per la Valutazione, le Indicazioni Nazionali affermano che agli insegnanti compete la
responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la
scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi
collegiali.
Anche per quest'adempimento il nostro Istituto ha provveduto alla preparazione di
materiali idonei alle diverse esigenze dell'azione valutativa (schede, modelli, griglie,
ecc.), stabilendo, altresì, che la documentazione e produzione didattica degli alunni sia
raccolta e conservata in apposite cartelle.
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
rendimento scolastico complessivo degli alunni. Concorre, con la sua finalità anche
formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun
alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli
di conoscenza e al successo formativo.
Il collegio dei docenti ha definito modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità
e trasparenza alla valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Le verifiche saranno
- formative-diagnostiche, per il processo di apprendimento
- sommative: risultato finale del processo, per "misurare" le conoscenze, le abilità e
le competenze acquisite.
Materiali predisposti per la valutazione degli alunni
1) Griglia di rilevazione della “Situazione di partenza”
2) Scheda di valutazione I quadrimestre
3) Scheda di valutazione intermedia relativa al II quadrimestre
4) Scheda di valutazione II quadrimestre
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VALUTAZIONE degli alunni
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia è una realtà articolata, ricca di sperimentazioni, in cui si
gettano le basi per la costruzione delle relazioni interpersonali e per le conoscenze
dei vari linguaggi.
Una scuola attiva, viva e serena, che all’interno dei progetti ACCOGLIENZA,
CONTINUITA’, GIOCOSPORT, AMBIENTE e INTERCULTURA costruisce la trama
del percorso che servirà a formare i bambini dai 3 ai 6 anni, anche in collaborazione
con le famiglie.
L’attività di valutazione si realizza attraverso una serie di azioni tra loro correlate:
• Osservare il bambino in situazioni diverse e con diversi strumenti
• Considerare le competenze acquisite in relazione al punto di partenza, al
percorso effettuato e ai progressi individuali
• Confrontare nel gruppo docente l’insieme dei dati
• Confrontarsi con le famiglie per la creazione di un percorso educativo coerente
e condiviso.
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SCUOLA PRIMARIA
La valutazione nella scuola primaria NON è la risultante sommativi di una serie di
rilevazioni, ma una interpretazione in chiave formativa delle informazioni raccolte,
un’analisi dei processi delle operazioni mentali, delle esperienze fatte dai bambini per
riprogettare e calibrare al meglio altre esperienze, altri processi, altre operazioni.
La valutazione degli alunni è un atto educativo complesso e collegiale, che si realizza
attraverso una serie di azioni tra loro correlate:
• Osservare il bambino in situazioni diverse e con diversi strumenti
• Rilevare le competenze attraverso prove di verifica diversificate negli spessori
e nei linguaggi
• Considerare le competenze acquisite in relazione al punto di partenza, al
percorso effettuato e ai progressi individuali
• Confrontare l’insieme dei dati acquisiti all’interno del gruppo docente, siano
ancora contitolari o uno di essi prevalente all’interno della classe.
Si tratta quindi di una valutazione intesa come valorizzazione:
"una valutazione che evidenzia le mete anche minime, già raggiunte, valorizza le
risorse dell’alunno, gli indica le modalità per sviluppare le sue potenzialità e lo aiuta a
motivarsi e a costruirsi un concetto positivo e realistico di sé".
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La valutazione nell’ambito della scuola secondaria di I grado si articola in tre momenti
nevralgici: quello della valutazione diagnostica, formativa e quello della valutazione
sommativa.
In questo contesto, il ruolo dell'insegnante deve esplicarsi in queste tre fasi ben
delineate:
1. valutazione diagnostica, tesa ad individuare livelli e abilità di base al fine di impostare le strategie didattiche successive; viene effettuata all’inizio
dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove d’ingresso per rilevare
conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza;
2. valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi,
prove periodiche scritte;
3. valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi a conclusione di ogni anno scolastico.
La valutazione degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, presieduto dal
dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a
maggioranza.
La valutazione periodica e finale si attua con voti espressi in decimi (Artt.2 e 3
Decreto Legge n.169/2008), secondo la sottostante scala di misurazione.
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SCALA DI MISURAZIONE DEL PROFITTO
VOTO GIUDIZIO
4/10
Profitto gravemente insufficiente
Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
Esistenza di lacune gravi e diffuse
5/10
Profitto insufficiente
Parziale raggiungimento degli obiettivi
Competenze solo in alcune aree
Presenza di lacune diffuse
6/10
Profitto sufficiente
Raggiungimento sostanziale degli obiettivi
Competenze di base
7/10
Profitto discreto
Raggiungimento complessivo degli obiettivi
Competenze adeguate
8/10
Profitto buono
Raggiungimento completo degli obiettivi
Buone competenze
9/10*
Profitto ottimo
Raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
Competenze ampie
Presenza di capacità critiche e di rielaborazione personale
*Il 10 sarà utilizzato soltanto nei casi di eccellenza con competenze ampie e sicure
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I docenti, nell’ambito di ciascuna disciplina, utilizzano i voti in decimi corrispondenti a
descrittori graduati secondo i livelli di competenza
I descrittori sono sintetizzati in quadri sinottici di valutazione degli obiettivi,
concordati in sede di Dipartimenti disciplinari.
Nell’attribuzione del voto, si prendono in considerazione i seguenti elementi:
o livello di partenza
o livello di conseguimento obiettivi educativi e cognitivi
o evoluzione del processo di apprendimento
o impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà
o metodo di lavoro
o condizionamenti socio-ambientali
o partecipazione alle attività didattiche
o socializzazione e collaborazione
o evoluzione della maturazione personale
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento si tiene conto dei livelli minimi prefissati
ed esplicitati in dettaglio in sede di dipartimenti disciplinari.
Ai sensi del DPR n. 122/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle
forme e con le modalità previste dalle disposizioni normative in vigore è riferita al
comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo
individualizzato.
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente
certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle
effettuate in sede di esame conclusivo, devono tenere conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e
delle prove di esame, sono adottati, gli strumenti metodologico-didattici compensativi
e dispensativi ritenuti dal Consiglio di classe più idonei.
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I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto
soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’articolo 45 deldecreto del Presidente
della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti
per i cittadini italiani.
Le conoscenze e le competenze relative al nuovo insegnamento ‘Cittadinanza e
Costituzione’ introdotto dalla L. n.169/2008 nel monte ore complessivo previsto per le
discipline dell’area storico geografica e storico sociale, verranno valutate dalla
docente di tale materia designata a tale insegnamento.
STRUMENTI DI VERIFICA
• PROVE SCRITTE: Prove strutturate e semi strutturate ( vero/falso, a scelta multipla, a integrazione…), relazioni, componimenti, esercizi di varia
tipologia, sintesi, soluzione di problemi, dettati…
• PROVE ORALI: Colloqui, interrogazioni, audizioni, auto registrazioni,interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte…
• PROVE OPERATIVE E PRATICHE: Prove grafico-cromatiche, prove
strumentali e vocali, test motori, prove tecnico-grafiche…
Nell’uso degli strumenti per la verifica dei percorsi didattici e formativi si terrà
conto dei seguenti criteri:
• Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno • Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente svolta in classe
• Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione.
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LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Qualora gli obiettivi raggiunti non siano conformi alle Indicazioni Nazionali è
necessario procedere nel modo seguente:
� Motivare nella relazione(C.M. 262.1.88);
� Rapportare il giudizio globale al PEP;
� Deliberare l’ammissione alla classe successiva;
� Deliberare, in caso del tutto eccezionale, la ripetenza della stessa classe.
FASI DELLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
Valutazione formativa: in itinere sono previste le seguenti condizioni: - delibera dell’ équipe pedagogica;
- consenso dei genitori;
-consenso dell’equipe pluridisciplinare.
Oggetto di valutazione sono: obiettivi raggiunti,
conoscenze nuove acquisite,
competenze evidenziate,
abilità possedute.
Valutazione sommativa: (quadrimestrale o finale) sono previste le seguenti modalità
� Prove oggettive strutturate e non;
� Congruo numero di prove come per gli altri alunni
� Elenco degli obiettivi raggiunti;
� Elenco degli obiettivi non raggiunti;
� Motivazione del mancato risultato;
� Strategie di recupero previste in itinere;
� Collegialità della decisione.
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CRITERI DI VALUTAZIONE PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL I CICLO D’ISTRUZIONE
La valutazione finale, intesa come ammissione/non ammissione alla classe
successiva o all’esame di stato conclusivo del I ciclo d’istruzione, è compito
dell’intero Consiglio di Classe.
Vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che conseguono:
o la validità di frequenza delle lezioni (tenuto conto delle eventuali deroghe
approvate dal Collegio docenti);
o un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio;
o un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento.
La non ammissione, in ogni caso, deve essere decisa dal Consiglio di classe con
deliberazione assunta all’unanimità o a maggioranza, dopo aver attentamente valutato
il quadro complessivo della situazione dell’alunno e tenendo conto dei seguenti criteri
di valutazione:
o assenze superiori ad 1/4 dell’orario annuale (ai sensi del D. Lgs. 59/2004 art. 11
comma 1, salvo diversa delibera del Consiglio di classe in considerazione delle
deroghe approvate dal Collegio docenti)
o mancato raggiungimento degli obiettivi formativi e di apprendimento
o mancati progressi rispetto al livello di partenza
o carenze nelle abilità fondamentali
o mancanza di impegno
o inadeguato livello di maturazione
o comportamento scorretto.
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI
COMPORTAMENTO
ll D.L. 137/2008, convertito in L.169/2008 prevede che nella Scuola secondaria di
primo grado la votazione sul comportamento degli studenti, attribuita
collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello
studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo
anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo
Il collegio docenti, ai sensi del D.P.R. 122/2009 (art.7) e tenuto conto del
Regolamento d’Istituto e del Patto di Corresponsabilità Educativa, stabilisce i
seguenti criteri di attribuzione del voto di condotta:
o Livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico
riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile
o Capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita
dell’istituzione e dell’ambiente scolastico
o Collaborazione con i compagni e con gli insegnanti
o Frequenza e puntualità.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
10 o E’ pienamente rispettoso degli altri e dell’ istituzione scolastica
o Fa un uso responsabile del materiale e delle strutture della scuola
o Rispetta scrupolosamente il Regolamento scolastico
o E’ capace di lavorare in gruppo, assumendo con i compagni ruoli di
tutoraggio
o Frequenta assiduamente le lezioni, nel rispetto dell’orario
9 o Rispetta pienamente gli altri e l’ istituzione scolastica
o Fa un uso corretto del materiale e delle strutture della scuola
o Rispetta il Regolamento scolastico
o Ha un ruolo positivo e di collaborazione nel gruppo classe
Frequenta regolarmente le lezioni, nel rispetto dell’orario 8 o Mostra un atteggiamento nel complesso rispettoso degli altri e
dell’istituzione scolastica
o Fa un uso non sempre responsabile del materiale didattico
o Rispetta sostanzialmente le norme disciplinari d’istituto
o E’ disponibile alla collaborazione nel gruppo classe
o E’ abbastanza rispettoso degli orari scolastici
7 o Mostra un comportamento rispondente alle regole solo su sollecitazione
del docente, delle annotazioni sul diario e/o sul registro di classe
o Fa un uso poco responsabile del materiale didattico
o Ha compiuto azioni non rispondenti al Regolamento d’istituto
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o Dimostra una limitata collaborazione nel gruppo classe
o E’ poco rispettoso degli obblighi di regolare frequenza e degli orari
scolastici
6 o Disturba ripetutamente le lezioni ( documentato dalle annotazioni sul
registro di classe)
o Dimostra scarso rispetto dei locali, dei materiali e degli arredi della
scuola
o Ha trasgredito frequentemente il Regolamento scolastico
o Ha messo in atto comportamenti che possono ingenerare pericolo per
l’incolumità degli altri
o E’ poco rispettoso degli obblighi di regolare frequenza e degli orari
scolastici
5 La valutazione del Comportamento con voto inferiore a sei è deciso dal Consiglio
di Classe in sede di scrutinio intermedio e finale, e scaturisce da un attento e
meditato giudizio del Consiglio stesso nei confronti dell’alunno, cui sia stata
precedentemente irrogata la sanzione dell’allontanamento temporaneo dalle
lezioni per uno o più giorni, conseguente al verificarsi di uno dei seguenti
comportamenti, di cui sia stata verificata la responsabilità personale:
o Reati che violano la dignità e il rispetto della persona
o Atti pericolosi per l’incolumità delle persone
o Atti di violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale
o Frequenza irregolare delle lezioni senza adeguata giustificazione e
reiterata negligenza relativa agli impegni di studio
o Mancanza di rispetto (anche solo formale) nei confronti del capo
d’istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni
Danni alle strutture, ai sussidi didattici o al patrimonio della scuola.
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Certificazione delle competenze (elaborato dall’Istituto nella sua autonomia)
Viene rilasciata al termine del I° ciclo di istruzione, ovvero dopo l’esame conclusivo
alla fine del terzo anno della scuola secondaria e certifica, per ogni alunno, il livello di
competenze raggiunto in ogni disciplina.
LA VALUTAZIONE ESTERNA La Valutazione esterna avverrà attraverso le prove dell’ INVALSI
L’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e
formazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico nazionale,
fornendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale elementi di informazione
essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione, e questo
all’interno di un confronto internazionale che oggi va assumendo sempre più rilevanza.
SOMMINISTRAZIONE PROVE DEL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE
Con la direttiva n.75 del 15.9.2008 il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca ha
chiesto all’INVALSI di “provvedere alla valutazione degli apprendimenti tenendo
conto delle soluzioni e degli strumenti adottati per rilevare il valore aggiunto da ogni
singola scuola in termini di accrescimento dei livelli di apprendimento degli alunni”. La
direttiva n.75 prevede, inoltre, nella prospettiva indicata dalla direttiva triennale n.
74, , la rilevazione riguarderà gli studenti della seconda e della quinta classe della
scuola primaria, della prima e della terza classe della scuola secondaria di primo grado,
della seconda e quinta classe della scuola secondaria di secondo grado.
Per la rilevazione degli apprendimenti degli studenti della terza classe della scuola
secondaria di primo grado, ogni anno tali studenti saranno sottoposti ad una
valutazione degli apprendimenti in occasione della prova nazionale dell’esame di Stato
al termine del primo ciclo.
L’INVALSI intende rispondere a quanto indicato nella direttiva attraverso lo sviluppo
di uno stretto e solido rapporto di collaborazione con le singole scuole, chiedendo loro
un’attenta valutazione dell’importanza e dei vantaggi del progetto di rilevazione degli
apprendimenti.
La riflessione su quanto accade in altri importanti sistemi scolastici mette in evidenza
che la misura esterna degli apprendimenti degli studenti può costituire uno strumento
essenziale di governo e miglioramento della scuola. Avere un punto di riferimento
esterno permette, infatti, al corpo docente e ai dirigenti di avere una misura degli
apprendimenti comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle
caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica.
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L’utilizzo di queste indagini serve per identificare i punti di forza e di debolezza
dell’azione
didattico - educativa delle singole scuole.
RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E PROVE INVALSI
Come lo scorso anno scolastico i docenti prepareranno delle prove tipo Invalsi
prodotte in riferimento alla progettazione individuale del docente (anche per classi
parallele), da somministrare agli alunni in particolar modo nel II quadrimestre, a
cadenza mensile per l’italiano e la matematica e a cadenza bimestrale per le altre
discipline.
Per le prove di italiano e matematica i docenti terranno conto dei quadri di
riferimento.
Per l’italiano la padronanza linguistica:
I interazione verbale (= comunicare verbalmente nei vari contesti);
II lettura (= comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo);
III scrittura (= produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi
comunicativi):
Inoltre si punterà a far si che tutti gli alunni arrivino a possedere competenze
grammaticali adeguate ai vari livelli di apprendimento, nonché a possedere competenze
lessicali.
Per la matematica prove costruite in relazione a due dimensioni:
I i contenuti matematici: divisi per grandi blocchi o nuclei : Numeri, Spazio e figure,
Relazioni e funzioni, Misure, dati e previsioni;
II i processi cognitivi coinvolti nel lavoro matematico e nella risoluzione di problemi.
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PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ DIDATTICA ALTERNATIVA IRC
• attività didattiche e formative (cosiddetti “insegnamenti alternativi”); • studio individuale assistito; • studio individuale libero; • uscita dall’edificio scolastico.
VISTA la normativa vigente che affida al Collegio dei docenti la competenza
per la programmazione delle attività alternative alla religione cattolica;
RITENUTO necessario procedere alla programmazione delle suddette attività,
al fine di fornire indicazioni operative ai docenti interessati;
all’unanimità
DELIBERA
di adottare la seguente programmazione relativa a : LA “CHIAMATA” DEI
VALORI , L’intento è quello di educare non solo a “sapere” e a “fare” ma anche
ad “essere” e a “vivere insieme”. Un’educazione qualitativa riconosce nella
persona un dominio affettivo e non solo cognitivo.
Valori come la pace, l’amore, il rispetto, la tolleranza, la cooperazione, la
libertà, sono richiesti dal mondo intero. Tali valori sono la forza che
sostiene la società umana ed un suo reale progresso.
Quello che i bambini apprendono rimane come una matrice educativa che
essi tradurranno in qualità di vita. Sono i valori universali che ci insegnano il
rispetto e la dignità per ogni singolo individuo. Imparare ad apprezzare
questi valori, favorisce il benessere degli individui e della società.
FINALITA’ e OBIETTIVI
L’obiettivo è quello di fornire dei principi guida e strumenti per lo sviluppo della
persona nella sua globalità, riconoscendola come l’insieme di una dimensione
fisica, intellettuale, emotiva e spirituale
IL COLLEGIO DEI DOCENTI
CONSIDERATO che chi non intenda avvalersi
dell’insegnamento della religione cattolica ha
sostanzialmente le seguenti quattro
alternative:
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Gli scopi sono:
• Aiutare gli alunni a riflettere sui diversi valori ed al modo di esprimerli praticamente in relazione a loro stessi, agli altri, alla
comunità ed al mondo in generale.
• Approfondirne la comprensione ed acquisire maggiore responsabilità al fine di saper prendere decisioni positive sia a livello personale che
sociale.
• Incoraggiare gli alunni a vedere l’istruzione scolastica come qualcosa che facilita la loro crescita e le loro scelte, affinché essi possano
integrarsi nel mondo del lavoro con sicurezza e fiducia.
METODOLOGIA DIDATTICA
L’insegnante deve finalizzare la propria azione al coinvolgimento e alla
motivazione dell’alunno avvalendosi di:
• Lezioni introduttive;
• Lettura di documenti come attività;
• Analisi di testi, articoli, brani musicali, film e documentari;
VALUTAZIONE DELL’ALUNNO
I docenti incaricati dell'attività alternative all’IRC hanno gli stessi diritti e
doveri dell’insegnante di religione, pertanto fanno parte della componente
docente negli organi scolastici (Consiglio di classe) e partecipano alle valutazioni
periodiche e finali solo per gli alunni che si sono avvalsi dell'attività alternative
all’IRC.
Al pari di quanto previsto per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo
di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia
una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella
scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno ha seguito
l'insegnamento e il profitto che ha raggiunto (Testo Unico art. 309).
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L'AUTOANALISI DI ISTITUTO
L'Istituto, poi, ha previsto il sistema dell’auto-valutazione, principio questo ribadito
anche dalle Indicazioni Nazionali, attraverso cui si potrà effettuare un'adeguata
riflessione sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai
fini del suo continuo miglioramento.
Una scuola che intende offrire un servizio di qualità ha come obiettivo quello di
condurre
un’attenta autoanalisi d’Istituto. Questo sistema di autovalutazione serve a:
1) operare in modo autonomo attraverso il conseguimento di una cultura
organizzativa;
2) valutare i risultati in base alle prestazioni e non sulla persona;
3) rilevare e portare a conoscenza degli utenti i punti di forza e di debolezza;
4) migliorare il servizio offerto agli studenti.
Per tale operazioni sono previsti strumenti e modalità di rilevazione determinati
dal Collegio dei Docenti e messi in atto dalla Funzione Strumentale al POF, in
collaborazione con alcuni insegnanti
AUTOANALISI PERSONALE ATA
• comunicazione efficace e coinvolgimento
• articolazione dei processi formativi
• l’immagine della scuola- ciò che penso
• gestione e valorizzazione del personale
• relazionalità interna
RISORSE ECONOMICHE
I fondi, che il Ministero della Pubblica Istruzione assegna all'istituzione scolastica
,vengono utilizzati per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo
quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi, per consentire il
normale adempimento amministrativo generale e per assicurare il funzionamento
didattico ordinario di tutte le scuole dell'Istituto.
Le somme non vincolate per scopi specifici vengono utilizzate per il funzionamento
delle scuole dell'Istituto con criteri che tengono conto sia del numero delle classi, sia
del numero degli alunni, sia delle esigenze dei ragazzi con Handicap.
Le famiglie dei ragazzi contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse
alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, limitatamente alle gite scolastiche
e alle visite didattiche, al trasporto, alle attività sportive e teatrali, nonché alla quota
assicurativa.
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GLI ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DEI DOCENTI: è composto da tutti gli insegnanti dell’Istituto e dal Dirigente Scolastico, che lo presiede. Ha potere deliberante in materia educativo-
didattica.
CONSIGLIO DI ISTITUTO: di durata triennale, è composto dal Dirigente Scolastico, dal Direttore Amministrativo, dai rappresentanti eletti degli
insegnanti, dei genitori e del personale A.T.A. Ha potere deliberante e dispone
l’impiego dei mezzi finanziari.
GIUNTA ESECUTIVA: è composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore amministrativo e dai rappresentanti degli insegnanti e dei genitori facenti parte
del Consiglio d’Istituto. Ha funzione amministrativa.
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE(scuola dell’infanzia) O DI INTERCLASSE (scuola primaria) O DI CLASSE (scuola secondaria di primo grado): presieduto dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui delegato, è composto dagli insegnanti e
dai rappresentanti eletti dei genitori. Ha potere propositivo in materia educativo-
didattica.
VICARIO E COLLABORATORI: vengono nominati dal Dirigente Scolastico. Hanno funzione di raccordo e coordinazione.
DOCENTI CON FUNZIONI STRUMENTALI: alcuni insegnanti dell’Istituto svolgono attività aggiuntive all’insegnamento per realizzare finalità istituzionali della scuola
in varie aree. Sono identificati dal Collegio Docenti.
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Organizzazione del lavoro
Il personale amministrativo e ausiliare assolve alle funzioni amministrative,
contabili, gestionali, operative e di sorveglianza in connessione alle attività scolastiche
e in collaborazione con il dirigente scolastico e con i docenti.
Utilizza, per coniugare efficacemente organizzazione didattica e
amministrativa tutti gli strumenti tecnici presenti nella scuola e in particolar modo
procedure informatiche, che, oltre alle attività e mansioni espressamente previste dal
profilo professionale di appartenenza del personale, supportano le progettazioni
didattiche, l’organizzazione e gestione della scuola, i rapporti fra scuole, i rapporti
con il territorio, i rapporti con le famiglie.
Compiti e mansioni
Il personale conforma la sua condotta ai doveri previsti dal CCNL:
� esegue i compiti costituiti dalle attività e mansioni espressamente previste dal
profilo professionale di appartenenza, nel rispetto dei principi del buon
funzionamento delle istituzioni e nell’interesse dell’utente;
� presta attività aggiuntive per migliorare il servizio;
� concorre a facilitare la organizzazione e l’attuazione di:
a) attività parascolastiche ed extrascolastiche(laboratori teatrali, attività sportive,
cineforum ecc.);
b) servizio di consultazione della biblioteca;
c) conferenze e seminari di studio;
d) corsi di sostegno e recupero.
Il personale amministrativo realizza una gestione informatica che permette di:
� rinnovare i tradizionali canali di comunicazione scuola-famiglia;
� accelerare i rapporti con gli Enti e privati;
� fare accedere i docenti a dati di pertinenza didattica
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� consentire:
1. al personale scolastico di accedere e gestire dati relativi a:
� progetto educativo;
� deliberazione OO.CC.;
� gestione amministrativa contabile;
� Carta dei servizi;
� Altro.
2. agli alunni di accedere a dati e informazioni loro riguardanti.
L’uso di Internet/intranet ministeriale velocizza l’accesso alle varie funzioni.
I collaboratori scolastici, assegnatari delle funzioni aggiuntive a tempo
determinato per supporto all’attività amministrativa e all’attività didattica,
concorrono alla realizzazione del sistema.
ORARIO DI LAVORO
L’orario ordinario di lavoro è di 36 ore settimanali:
il sistema orario: Ore 7,45 -13,30
ORARIO NORMALE DI
LAVORO ORE 7,30 – 13,30
COLLABORATORI
SCOLASTICI
INFANZIA: 7,30 – 14,45
9,30 – 16,45
10,00 - 1715
PRIMARIA 7,30 – 13,30
8,00 – 14,00
SECONDARIA 7,30 – 13,30
Nella progettazione dell’orario flessibile si è fatto riferimento ai seguenti criteri:
� Orario di lavoro funzionale al servizio e all’apertura all’utenza.
� Miglioramento della qualità delle prestazioni.
� Ottimizzazione dell’impiego del personale.
� Ampliamento della fruibilità dei servizi da parte dell’utenza.
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AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
Stipula contratti di assunzione, assunzione in servizio, periodo di prova, documenti di rito certificati di servizio, autorizzazione libera professione, decreti di congedo e aspettativa, inquadramenti economici contrattuali e riconoscimento dei servizi di carriera, procedimenti disciplinari, procedimenti pensionistici, tenuta dei fascicoli ecc.
GESTIONE ALUNNI
Iscrizione, tenuta aggiornata fascicoli alunni; trasferimento alunni, esami, rilascio pagelle, attestazioni e certificazioni degli alunni, infortuni alunni assenze alunni, tenuta fascicoli, registri, organi collegiali, ecc.
GESTIONE FINANZIARIA E GESTIONE PATRIMONIALE
Liquidazione parcelle, fatture, compensi accessori e indennità al personale, retribuzione personale supplente, compenso ferie non godute, adempimenti fiscali, erariali, previdenziali, ecc. Tenuta degli inventari, discarico, passaggio di consegne, redazione preventivi e acquisizione offerte, emissioni buoni d’ordine, tenuta dei registri di facile consumo ecc.
SERVIZI CONTABILI
Elaborazione programma annuale, conto consuntivo, mandati di pagamento e reversali d’incasso, stipula contratti d’acquisto beni e servizi, adempimenti connessi ai progetti ecc.
AFFARI GENERALI ARCHIVIO E PROTOCOLLO
Protocollo archiviazione e tenuta atti, ecc.
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LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione si avvale di tutti gli strumenti: dal semplice questionario fino al
compact disc, dal cartaceo alla messa in rete e si prefigge i seguenti obiettivi:
� Creare un archivio “laboratorio della memoria” all’interno dell’Istituto come
strumento di sensibilizzazione e di rafforzamento negli adulti(docenti e
genitori) e nei ragazzi per le proprie radici culturali
� Acquisire maggior consapevolezza d’appartenenza alla propria scuola, anche
mediante la conoscenza di ciò che l’Istituto possiede e di ciò che produce, come
strumento di:
a) Trasparenza verso gli utenti stessi e l’Amministrazione Scolastica.
b) Scambio e condivisione di esperienze e di materiali, attraverso attività di
raccolta, ricerca e riproduzione.
I percorsi da documentare vanno dall’attività didattica ai progetti di istituto.
DIFFUSIONE
Il POF dell’Istituto Comprensivo “G. Moscato” non è un documento chiuso e scritto
solo per gli operatori dell’istituto stesso, ma è il progetto aperto e flessibile con cui la
scuola risponde alle esigenze, espresse in vario modo, da parte di tutti i membri della
comunità scolastica e del territorio.
I livelli di prestazione e le regole dell’istituto sono rese note con:
� La Carta dei servizi, che contiene lo standard di prestazione che l’Istituto ha
fissato,
� Il Regolamento d’Istituto, che contiene le regole di comportamento cui si deve
uniformare chi entra in contatto con l’Istituto,
� Il programma annuale, che espone il progetto d’utilizzazione delle risorse a
disposizione dell’istituto .
� Il Conto consuntivo, che illustra come sono state utilizzate le risorse umane e
strumentali dell’istituto.
Le informazioni più importanti o utili sono rese note all’interno del sito Web
dell’Istituto all’URL
http://www.istitutocomprensivogallina