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Distretto di Asola 1 PIANO DI ZONA 2002 -2004 DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI ASOLA

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PIANO DI ZONA 2002 -2004

DISTRETTO SOCIO SANITARIO

DI ASOLA

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INDICE

1. PREMESSA

2. ATTORI DEL PIANO DI ZONA

3. ORGANO DI RAPPRESENTANZA POLITICA DELLA PROGRAMMAZIONE ZONALE

4. STRUTTURA TECNICA DI PROGRAMMAZIONE ZONALE

5. ANALISI E CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DEI SERVIZI DEL

DISTRETTO

a - Dati della popolazione e analisi del contesto b - Ricognizione dei servizi/prestazioni erogate dai singoli Comuni e

comparazione dei dati del Distretto

6. OBIETTIVI DEL PIANO DI ZONA Obiettivi/priorità di intervento, azioni di sistema, indicatori di risultato, tempi e fasi di attuazione, destinazione delle risorse finanziarie

7. RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE DEL FONDO

NAZIONALE 8. CONCLUSIONI

ALLEGATI: SCHEDE DI RILEVAZIONE COMUNALI E DISTRETTUALI Consuntivo 2000 e 2001 Preventivo 2002, 2003 e 2004

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1. PREMESSA Il mutato quadro istituzionale derivante dalla riforma del titolo V della Costituzione, assegnando alle Regioni compiti esclusivi in materia di servizi sociali, ha consentito alla Regione Lombardia di assumere i principi della L.328/00 “ Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali “, rendendoli operativi nell’ambito della progettazione del primo Piano Socio Sanitario Regionale 2002 –2004. Il Piano di Zona è lo strumento che la L.328/00 e la Deliberazione di Giunta Regionale VII / 7069 del 23.11.01 indicano come essenziale per l’attivazione della rete di interventi e servizi sociali integrati in ambito distrettuale. Le Amministrazioni Comunali, l’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova, la Provincia di Mantova e le altre Agenzie - Enti Pubblici interessati all’attuazione del Piano di Zona coordinano i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi comuni, determinando il ruolo e gli impegni di ogni soggetto, il sistema di regolazione interno delle relazioni reciproche, i tempi, il finanziamento e gli adempimenti necessari alla realizzazione degli obiettivi, avvalendosi dello strumento dell’Accordo di Programma, con relativa predisposizione, sottoscrizione e approvazione. La progettazione, la programmazione e l’implementazione di modalità, procedure e attività condivise a livello distrettuale viene valutata come il primo passo per la costruzione di un processo d’identità territoriale finalizzato al mantenimento – potenziamento dei livelli minimi di accesso alle prestazioni socio-sanitarie integrate, fornendo garanzie ai cittadini del distretto sull’equità, iniziando così un percorso di omogeneizzazione territoriale nell’erogazione dei servizi sociali. Tali azioni di breve-medio periodo sono gli obiettivi prioritari rispetto ai quali deve consolidarsi a livello zonale una presa di coscienza, rispetto al processo di progressiva responsabilizzazione e innovazione programmatoria, che vedrà un potenziamento delle attività rivolte alla cittadinanza dell’ambito territoriale di riferimento.

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2. ATTORI DEL PIANO Attori del Piano di zona sono i Comuni associati appartenenti al Distretto Socio Sanitario di Asola così sotto elencati: • Comune di Asola • Comune di Castel Goffredo • Comune di Acquanegra S/Chiese • Comune di Canneto S/Oglio • Comune di Casalromano • Comune di Ceresara • Comune di Casalmoro • Comune di Casaloldo • Comune di Gazoldo degli Ippoliti • Comune di Mariana Mantovana • Comune di Redondesco • Comune di Piubega Partecipano altresì alla programmazione integrata del seguente Piano: • L’Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Mantova • La Provincia di Mantova Il Terzo Settore attualmente è attivo e operante nel territorio con le seguenti agenzie: § Consorzio di Cooperative Sol.Co. di Mantova § Cooperativa Archè di Castel Goffredo § Cooperativa S. Lucia di Asola § Cooperativa Olinda di Asola/Castel Goffredo § Cooperativa Bucaneve di Castel Goffredo § Cooperativa Nastro Verde di Castel Goffredo § Cooperativa Sanithad di Mantova § Cooperativa Sinergie di Mantova § Cooperativa La Mano di Mantova § Cooperativa C.S.A. di Mantova § Cooperativa Kursana di Bergamo § Cooperativa Alce Nero di Mantova § Cooperativa P.G. Frassati di Canneto S/Oglio § Onlus C.e.b.a. di Montichiari § Associazione Il Mosaico di Castiglione delle Stiviere § Cooperativa sociale Agorà di Rivarolo Mantovano § Cooperativa Il Giardino dei Bimbi di Mantova § Cooperativa Un dono nuovo di Piubega

§ IPAB ‘Casa di Riposo di Asola’ § IPAB’Casa di Riposo’ di Canneto sull’Oglio

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Vi sono Gruppi e Associazioni di Volontariato che operano, direttamente o in convenzione con EE.LL., nella gestione di Servizi o di singole attività/progetti:

Gruppo di Volontariato di Asola “G.V.A.” Associazione ‘Scossa Giovane’ Croce Rossa Italiana – Delegazione di Asola Caritas Società Operaia di Mutuo Soccorso Associazione San Vincenzo de’Paoli Gruppo “Agesci” Per Stare insieme Asola

ASOLA

Gruppo AVIS AIDO Associazione “El CASTEL” Caritas di Castel Goffredo Banca del Tempo Associazione San Vincenzo de’Paoli Associazione “Alba” Associazione di Volontariato “Archè” Gruppo “Agesci” Gruppo “Una famiglia in più”

CASTEL GOFFREDO

Gruppo Avis di Castel Goffredo e Casaloldo

REDONDESCO

Gruppo Volontari di Redondesco

Associazione Postumia GAZOLDO DEGLI IPPOLITI Associazioni Volontari di Gazoldo Associazione “Casalodi” CASALOLDO Associazione “Spazio famiglie e bambini” Caritas A.V.O. Unitalsi

CANNETO SULL’OGLIO

Centro ricreativo anziani

CERESARA Associazione Alba di S. Martino Gusnago Associazione “La Sorgente”

MARIANA MANTOVANA Associazione anziani “Gruppo 3A”

PIUBEGA Associazione anziani “Nuovi Orizzonti”

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ORGANIZZAZIONI SINDACALI:

§ CGIL di Mantova § CISL di Mantova § UIL di Mantova § CUPLA di Mantova § CIA di Mantova

La presenza del Terzo Settore e delle Associazioni del Volontariato nella definizione ed attuazione del Piano di Zona è da ritenersi elemento indispensabile e qualificante per la realizzazione del cosiddetto sistema integrato dei servizi. Proprio per questo i Comuni di Asola e Castel Goffredo hanno organizzato incontri informativi/conoscitivi al fine di coinvolgere le agenzie del territorio. Gli obiettivi di piano che di seguito si andranno delineando sono, pertanto, il frutto della “concertazione operativa e quotidiana” con tutti gli Enti sopra elencati.

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3. ORGANO DI RAPPRESENTANZA POLITICA DELLA

PROGRAMMAZIONE ZONALE. Nell’ambito di costruzione di un importante strumento di progettazione e programmazione integrata dei servizi sociali, i Comuni aderenti, al fine di rafforzare la reciproca conoscenza, e delle tematiche da affrontare e delle risorse umane disponibili nell’ambito delle rispettive sfere politiche e tecniche, hanno individuato nella seduta plenaria del 11 marzo 2002 tenuta presso il Comune di Castel Goffredo, rispettivamente i loro referenti così da delineare un organo di indirizzo di natura mista così rappresentato: Acquanegra s/ Chiese Burato Antonella, dipendente Asola Andrea Antico Assessore ai Servizi sociali -

Claudio Vincenzi, dipendente Canneto s/Oglio Luisa Ghisini, Assessore ai Servizi Sociali Casalmoro Giovanni Volonghi, Sindaco Casaloldo Patrizia Leorati, Assessore ai Servizi Sociali Casalromano. Santina Ponzoni, dipendente Castel Goffredo Mauro Falchetti, Ass. ai Servizi Sociali -

Mara Vergna, dipendente Ceresara Gabriele Messedaglia, Ass. Servizi Sociali Gazoldo degli Ippoliti Melania Bellintani, dipendente Mariana Mantovana Bruno Montanari, dipendente. Piubega Massimo Sbalchiero, Ass. ai Servizi Sociali. Redondesco Lia Brunello, dipendente. 4. STRUTTURA TECNICA DI PROGRAMMAZIONE ZONALE L’Ufficio di Piano viene costituito presso il Comune capofila ed è formato da: v Responsabile del Settore Servizi alla Persona del Comune di Asola –

Dott. Lodi Corrado v Assistente Sociale del Comune di Asola –

Vincenzi Claudio v Responsabile del Settore Socio Culturale del Comune di Castel Goffredo –

Dott.ssa Comini Angelina Al fine della progettazione e programmazione del sistema sociale, l’Ufficio di Piano si avvarrà dei dati e di eventuali ricerche o analisi messe a disposizione dal costituendo Osservatorio Provinciale e dall’Azienda Sanitaria Locale di Mantova. La quota indistinta del FNPS, quantificata nel 2%, come da Circolare Regionale n. 7 del 29.04.2002 della Direzione Famiglia e Solidarietà Sociale, è riservata agli adempimenti di progettazione connessi all’avvio della riforma di cui alla Legge n. 328/00

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5. ANALISI E CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DEI SERVIZI DEL

DISTRETTO

a. Dati della popolazione e analisi del contesto al 31.12.2001

COMUNE

TOTALE POPOLAZIONE

0/14 ANNI

% (0/14) SU TOTALE POPOLAZIONE

> 65 ANNI

% (> 65 ) SU TOTALE POPOLAZIONE

ACQUANEGRA SUL CHIESE

2.937 348 11,85 728 24,8

ASOLA

9.484 1.361 14,35 1.949 20,55

CANNETO SULL’OGLIO

4.555 552 12,11 1.018 22,35

CASALMORO

2.062 335 16,24 298 14,45

CASALOLDO

2.174 307 14,12 372 17,11

CASALROMANO

1.470 227 15,68 257 17,48

CASTEL GOFFREDO

9.963 1474 14,79 1592 15,98

CERESARA

2.465 356 14,44 494 20,04

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI

2.532 302 11,92 460 18,16

MARIANA MANTOVANA

595 65 10,92 168 28,23

PIUBEGA

1.633 191 11,69 352 21,55

REDONDESCO

1.389 165 11,88 323 23,25

TOTALE

41.259

5.683

13,77

8.011

19,41

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COMUNE

TOTALE POPOLAZIONE

TOTALE CITTADINI EXTRA CEE

% SU TOTALE POPOLAZIONE

MINORI EXTRA CEE

% SU POPOLAZIONE 0/14 ANNII

NUCLEI FAMILIARI EXTRA CEE

ACQUANEGA SUL CHIESE

2.937 133 4,52 41 11,78 48

ASOLA

9.484 631 6,65 208 15,28 200

CANNETO SULL’OGLIO

4.555 330 7,24 97 17,57 98

CASALMORO

2.062 285 13,82 84 25,07 89

CASALOLDO

2.174 57 2,62 40 13,02 46

CASALROMANO

1.470 157 10,68 55 24,22 54

CASTEL GOFFREDO

9.963 721 7,23 136 9,22 298

CERESARA

2.465 87 3,52 24 6,74 36

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI

2.532 118 4,66 27 8,94 57

MARIANA MANTOVANA

595 24 4,03 3 4,61 19

PIUBEGA

1.633 38 2,32 4 2,09 19

REDONDESCO

1.389 36 2,59 8 4,84 13

TOTALE

41.259

2.617

6,34

727

12,79

977

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Il Distretto di Asola/Castel Goffredo, fino agli anni sessanta, aveva un’economia basata in prevalenza sulle attività agricole e di piccolo artigianato; in seguito il tessuto economico ha subito una rapida e consistente trasformazione derivante dal massiccio insediamento di piccole e medie aziende nel settore della calza. Lo sviluppo della produzione, che ha raggiunto livelli mondiali, ha richiamato un importante flusso di manodopera. Negli anni settanta/ottanta infatti si è assistito all’arrivo di persone provenienti dalle Regioni meridionali, cui ha fatto seguito, negli anni seguenti, l’inserimento nel tessuto sociale di cittadini extracomunitari, provenienti in prevalenza dall’Asia e dall’Africa. Va sottolineato come questo massiccio fenomeno migratorio abbia coinvolto soltanto alcuni dei Comuni del Distretto come: Castel Goffedo, Asola, Casaloldo, Casalmoro , Caslromano e Canneto S/o, mentre i restanti Comuni della zona sono rimasti ancorati ad un modello socio-economico prevalentemente rurale. Questi elementi di forte cambiamento, in un contesto di diffuso progresso e miglioramento delle condizioni di vita generali, hanno evidenziato la ‘fragilità ‘ a dare risposte adeguate ai nuovo bisogni, in tempi brevi, da parte delle Agenzie del territorio, operanti nel settore sociale ed educativo. Si può dunque osservare una crisi dei modelli culturali, sociali ed aggregativi del nostro territorio. In questo contesto i problemi più evidenti si manifestano nei seguenti ambiti di intervento: • Area anziani: con la progressiva ‘polverizzazione’ dei nuclei familiari e

l’inserimento massiccio delle donne nel mondo del lavoro, diviene sempre più problematica la gestione a domicilio delle persone, specialmente anziane, che necessitano di ‘care giver’ in grado di gestire le loro difficoltà in modo continuativo. Da qui la necessità di creare una rete di servizi domiciliari, forte e capillare, in grado di dare alternative concrete alle dinamiche di istituzionalizzazione che peraltro nel tempo si sono consolidate anche nel nostro Distretto (vedi la presenza di ben 4 Case di Riposo convenzionate, con 231 posti letto, a fronte di 41.259 abitanti). Ad avvalorare il progetto della gestione domiciliare dei servizi agli anziani, dal 1° Agosto 2002, il Comune di Asola ha avviato la gestione dei Servizi domiciliari in sinergia con la Casa di Riposo di Asola, nell’ottica di garantire una continuità funzionale tra ‘residenza protetta e domiciliarità’;

• Area minori: vengono costantemente segnalate difficoltà di inserimento scolastico

da parte di bambini provenienti da altri contesti culturali e sociali. Sono evidenziate altresì, da parte degli Educatori, le difficoltà dei minori nell’accettare le regole e condizioni del ‘vivere sociale’, anche a causa dei contesti familiari di provenienza, fortemente disagiati. Vengono segnalate inoltre difficoltà di molte famiglie, prive di un’adeguata rete familiare di riferimento, nella gestione dei tempi e dei ‘ bisogni ‘ dei minori, poiché tutta l’organizzazione familiare è condizionata dagli orari di lavoro di entrambi i genitori;

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• Area extracomunitari: si segnala la forte presenza di cittadini extracomunitari che, come detto in premessa, sono arrivati nel nostro Distretto per la forte richiesta di manodopera, specie nel settore della calza. All’ingresso di questi cittadini, dopo la prima fase di accoglienza ‘ emotiva’, non è seguita da parte dei Comuni e delle altre Agenzie del territorio, un’azione continuativa volta a favorire l’integrazione dei medesimi. Restano pertanto aperte molte problematiche che vanno poi a ripercuotersi nella vita delle famiglie, negli ambienti educativi e nella comunità.

• Area nuove povertà e salute mentale: pur a fronte di una situazione occupazionale ed economica molto fiorente, sono in forte aumento i casi di disagio economico/sociale, specialmente di persone sole, o di nuclei familiari isolati, in particolar modo cittadini stranieri o provenienti da altre realtà del nostro Paese. Sempre più numerosi risultano essere i soggetti che necessitano di percorsi di accompagnamento e reinserimento sociale per problematiche riconducibili nell’area della salute mentale.

b. Ricognizione dei servizi/prestazioni erogate dai singoli Comuni e comparazione dei dati del Distretto

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE COMUNE

MODALITA’ DI GESTIONE N. OPERATORI/QUALIFICA

Asola Dipendente comunale n. 1 Assistente Sociale a tempo pieno n. 1 coordinatrice servizi minori part-time n. 1 istruttore direttivo part-time

Casaloldo Incarico di collaborazione n. 1 coordinatore servizi minori part-time

Castel Goffredo Dipendente comunale n. 1 Assistente Sociale a tempo pieno n. 1 istruttore direttivo part-time n. 1 istruttore amministrativo a tempo pieno

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AREA ANZIANI

Servizio

Comuni Modalità di gestione n. utenti

Liste d’attesa

Assistenza Domiciliare anziani e disabili

Acquanegra S/C Convenzione con coop. 18 /

Asola Mista con coop 36 / Canneto S/O Convenzione con coop 18 / Casalmoro Diretta 9 / Casaloldo Convenzione con coop 8 / Casalromano Convenzione con coop 1 / Castel Goffredo Convenzione con coop 49 / Ceresara Diretta 11 1 Gazoldo D/I Convenzione con coop 7 0 Mariana

Mantovana Convenzione con altro Comune 0 /

Piubega Convenzione con coop 12 / Redondesco Convenzione con coop 6 / Pasti domiciliari Acquanegra S/C Diretta 14 / Asola Convenzione con IPAB 26 / Canneto S/O Convenzione con IPAB 12 / Castel Goffredo Convenzione coop. 9 / Gazoldo D/I Convenzione coop. 6 / Piubega Diretta ? / Telesoccorso Acquanegra S/C Convenzione con altro Comune 3 / Asola Convenzione con Associazione 34 / Canneto S/O Convenzione con altro Comune 7 / Casaloldo Convenzione con altro Comune 2 / Casalromano Convenzione con altro Comune 1 / Castel Goffredo Convenzione con altro Comune 9 / Ceresara Convenzione con altro Comune 4 / Gazoldo D/I Convenzione con altro Comune 1 / Mariana

Mantovana Convenzione con altro Comune 6 /

Piubega Convenzione con altro Comune 5 / Redondesco Convenzione con altro Comune 4 / Centro Diurno Integrato

Asola Non comunale - gestito da IPAB

15 /

Castel Goffredo Convenzione con coop. 17 /

Residenza Sanitaria Assistenziale

Acquanegra S/C Mista 45

Castel Goffredo Convenzione con coop. 30

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AREA MINORI

Servizio

Comuni

Modalità di gestione

n. utenti

Liste d’attesa

Assistenza Domiciliare Acquanegra S/C Convenzione con coop. 1 / Asola Convenzione con coop 4 / Casaloldo Convenzione con coop 2 / Casalromano Convenzione con coop 4 / Castel Goffredo Convenzione con coop 11 3 Ceresara Convenzione con coop 5 / Gazoldo D/I Convenzione con coop 1 / Assistenza scolastica disagio/handicap

Acquanegra S/C Convenzione coop. 1 /

Asola Convenzione coop. 4 / Canneto S/O Convenzione coop. 1 / Casalmoro Convenzione Scuola 15 / Casaloldo Convenzione coop. 10 / Casalromano Convenzione coop. 4 / Castel Goffredo Convenzione coop. 3 / Gazoldo D/I Convenzione coop. 5 / Asilo nido Acquanegra S/C Convenzione coop. 14 / Asola Mista 44 2 Canneto S/O Mista 24 16 Castel Goffredo Mista 59 20 Gazoldo D/I Convenzione coop. 18 / Centro Ricreativo Diurno Estivo

Acquanegra S/C Convenzione coop. 60 /

Asola Convenzione coop. 20 /

Canneto Convenzione coop. 22 / Casaloldo Diretta 81 / Castel Goffredo Diretta 56 5 Gazoldo D/I Diretta 60 / Centro di Aggregazione Giovanile

Castel Goffredo Convenzione con coop. 50 /

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AREA DISABILI

Servizio

Comuni

Modalità di gestione

n. utenti

Liste

d’attesa Trasporto Asola Convenzione con altro Comune 2 / Canneto Convenzione con Agenzia

privata 6 /

Casalmoro Convenzione con altro Comune 1 / Casaloldo Convenzione con altro Comune 2 1 Castel Goffredo Erogazione di contributo alle

famiglie 6 /

Ceresara Diretta 4 / Gazoldo D/I Convenzione con altro Comune 1 / Acquanegra S/C Convenzione coop. 1 / Asola Convenzione coop. 4 / Canneto S/O Convenzione coop. 1 / Casalmoro Convenzione Scuola 15 / Casaloldo Convenzione coop. 10 / Casalromano Convenzione coop. 4 / Castel Goffredo Convenzione coop. 3 / Gazoldo D/I Convenzione coop. 5 / Servizio inserimenti lavorativi (handicap, salute mentale, disagio, tossicodipendenza)

Acquanegra S/C Convenzione ASL 3 2

Asola Convenzione ASL 4 2 Canneto S/O Convenzione ASL 2 / Casalmoro Convenzione ASL 1 / Casaloldo Convenzione ASL 1 1 Castel Goffredo Convenzione ASL 6 1 Ceresara Convenzione ASL 1 / Mariana

Mantovana Convenzione ASL 1 /

Centro Socio Educativo

Castel Goffredo Non comunale ma gestito dall’ASL

20

Comunità Alloggio handicap

Castel Goffredo Non comunale ma gestito dall’ASL

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AREA IMMIGRAZIONE

Servizio

Comuni

Modalità di gestione

n. utenti

Liste

d’attesa Centro di prima accoglienza

Asola Non comunale ma gestito da Caritas

4 nuclei familiari

/

Canneto Non comunale ma gestito da coop.

15 /

Casalromano Non comunale ma gestito da Associazione

6 nuclei familiari

/

Castel Goffredo In convenzione con Parrocchia 8 / Gazoldo D/I Non comunale ma gestito da

Ipab 6 nuclei familiari

/

Piubega Non comunale ma gestito da associazione

? /

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6. OBIETTIVI DEL PIANO DI ZONA Obiettivi/priorità di intervento, azioni di sistema, indicatori di risultato, tempi e fasi di attuazione, destinazione delle risorse finanziarie Obiettivo n. 1 Sviluppo e messa in rete delle competenze professionali degli Enti aderenti al Piano di Zona

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Interventi volti alla qualificazione e formazione degli operatori e Amministratori che, a diverso titolo, concorrono alla realizzazione della rete dei servizi.

Attivazione di gruppi tematici di coordinamento, con funzioni di indirizzo e monitoraggio di tutte le azioni di sistema previste dal presente piano, costituito da rappresentanti/operatori di:

• Asl di Mantova • Amministrazioni Comunali • Amministrazione provinciale di

Mantova • Privato Sociale.

1° fase: attività di formazione degli operatori entro il 31.12.2003. 2° fase: attivazione di gruppi tematici di coordinamento entro il 30.06.2004

30% per potenziamento servizi

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Obiettivo n. 2 Omogeneizzazione progressiva e messa in rete delle unità di offerta esistenti sul territorio e delle relative procedure (es. modalità di accesso e fruizione) al fine di garantire territorialmente ai cittadini livelli minimi di assistenza.

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Avvio o potenziamento, dove già attivo, del servizio di segretariato sociale in tutti i Comuni del distretto, al fine di garantire una modalità uniforme di accesso alle prestazioni sociali.

Ampliamento delle figure degli Assistenti Sociali da adibire al territorio del Distretto.

1° fase: avvio del servizio nei Comuni attualmente sprovvisti entro il 31.12.2003 2° fase: potenziamento del servizio su tutto il distretto entro il 30.06.2004

30% per potenziamento servizi

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Obiettivo n. 3 Responsabilizzazione dei cittadini e dei servizi nella programmazione e coprogettazione e nella verifica delle iniziative.

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI

RISULTATO

TEMPI E FASI DI ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Apertura di tavoli e momenti di confronto, a livello comunale, tra i rappresentanti degli Enti erogatori di servizi e i cittadini, singoli o associati, per operare un monitoraggio sugli interventi realizzati nel settore sociosanitario e creare spazi per i cittadini nei tavoli della progettazione. Azione 2 Ridefinizione della modalità di erogazione, definendo azione mirate di semplificazione della comunicazione con particolare riguardo alla forte presenza di cittadini extracomunitari

Realizzazione di un osservatorio permanente sugli interventi nel settore socio-sanitario del distretto Interventi di formazione mirati agli Operatori front- office, in particolare per coloro che si occupano delle problematiche dei cittadini extra comunitari

1° fase: attività di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati entro il 31.12.2003 2° fase: attivazione dell’osservatorio permanente entro il 30.06.2004 1° fase: 1° livello di formazione per gli operatori front – office e sperimentazione in alcuni Comuni entro il 31.12.2003 2° fase 2° livello di formazione e disponibilità per tutti i Comuni degli operatori formati entro il 31.12.2004

30% per potenziamento servizi

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Obiettivo n. 4 potenziamento e qualificazione degli interventi sulla domiciliarità a sostegno dei soggetti fragili e dei loro nuclei familiari per l’ area anziani e disabili.

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Potenziamento e razionalizzazione della rete dei servizi domiciliari per anziani e disabili del Distretto, con sperimentazione di nuovi modelli di assistenza:

• ospedale di comunità, mini-alloggi protetti, servizi di trasporto ecc.;

• gestione integrata di servizi tra Residenze Sanitarie (RSA) e domiciliarità territoriale (SAD).

Azione 2 Aumento della capacità del singolo e della famiglia di dare risposta, senza ricorrere all’istituzionalizzazione, alle situazioni di fragilità sia in ambito sociale che sanitario, attraverso l’erogazione di buoni o voucher

Diffusione, su tutto il territorio distrettuale dei servizi finalizzati alla domiciliarità, nell’ottica dell’integrazione tra i servizi territoriali e residenziali, sia nell’ambito sociale che sanitario Ampliamento degli interventi domiciliari e riduzione progressiva o contenimento del ricorso all’istituzionalizzazione.

1° fase: diffusione su tutti i Comuni del Distretto dei servizi domiciliari entro il 31.12.2003 2° fase: sperimentazione di nuovi servizi e gestione integrata tra servizi residenziali e domiciliari entro il 31.12.2004 Potenziamento dei servizi domiciliari in tutti i Comuni del Distretto entro il 31.12.2004

30% per potenziamento servizi 30% per potenziamento servizi 70% per buoni o voucher

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Obiettivo n. 5 Potenziamento e qualificazione degli interventi sulla domiciliarità a sostegno dei soggetti fragili e dei loro nuclei familiari per l’ area minori;

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Potenziamento e omogenizzazione della rete dei servizi domiciliari per minori del Distretto, con la sperimentazione di nuovi modelli d’intervento, con particolare riferimento alle attività di prevenzione del disagio giovanile: diffusione sul territorio del Servizio Domiciliare, dei Centri di aggregazione/ludoteca, nidi famiglia, centro d’ascolto per giovani ecc; Azione 2 Aumento della capacità della famiglia di dare risposte adeguate in ambito socioeducativo, prevenendo l’instaurarsi di condizioni di emarginazione, attraverso l’erogazione di buoni o voucher Azione 3 attivazione delle capacità della famiglia e della comunità di dare risposte ai propri problemi

Diffusione, su tutto il territorio distrettuale dei servizi finalizzati alla domiciliarità, nell’ottica del lavoro di rete con le istituzioni scolastiche e le agenzie educative del territorio, come già sperimentato con la l. 285/97 e L. 23/99 Riduzione del ricorso ai servizi sociali solo in situazioni di emergenza;

Ampliamento o nuova costituzione di gruppi/associazioni familiari di auto-aiuto o di solidarietà, anche attraverso l’erogazione di buoni finalizzati a favorire l’accesso e il trasporto verso servizi non residenziali

1° fase: diffusione su tutti i Comuni del Distretto dei servizi domiciliari entro il 31.12.2003 2° fase: sperimentazione di nuovi modelli di intervento in ambito giovanile entro il 31.12.2004 Attivazione di iniziative a sostegno della genitoralità e della famiglia in difficoltà entro il 31.12.2003. Dal 2003

30% per potenziamento servizi 70% per erogazione di buoni o voucher 70% per erogazione di buoni o voucher 70% per buoni o voucher

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Obiettivo n. 6 Potenziamento iniziative a favore delle nuove povertà e dell’area salute mentale

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 monitoraggio a livello distrettuale delle realtà di disagio in collegamento con le Agenzie e le Associazioni del privato sociale. Azione 2 Sperimentazione di iniziative/progetti da proporre a livello locale o distrettuale

Realizzazione di una mappatura articolata su tutto il Distretto che potrà essere utilizzata dai Comuni e dalle varie Agenzie che operano nel settore. Realizzazione di iniziative o progetti rivolti a nuclei familiari o singole persone.

A seguito della costituzione dell’Osservatorio permanente, entro il 31.12.2004 verrà realizzata una prima mappatura sulle situazioni di disagio nel Distretto 1° fase attività di conoscenza e coordinamento tra i vari soggetti (pubblici e Privati) che gestiscono iniziative varie nell’area delle nuove povertà e della salute mentale, entro il 31.12.2003 2° fase attivazione di nuovi progetti nell’anno 2004

30% per potenziamento servizi

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Obiettivo n. 7 Qualificazione delle spese e dell’impiego delle risorse finanziarie e professionali

AZIONI DI SISTEMA

INDICATORI DI RISULTATO

TEMPI E FASI DI

ATTUAZIONE

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Azione 1 Creazione di una banca dati sulle risorse finanziarie e professionali messe a disposizione da ogni singolo Ente promotore di azioni all’interno del piano di zona, a partire dall’analisi di aree omogenee (es. anziani, portatori di handicap etc.), anche in collaborazione con l’ASL di Mantova e la Provincia di Mantova per la costituzione dell’Osservatorio tematico provinciale per aree d’intervento.

Compilazione e trasmissione delle schede di rilevazione proposte dalla Provincia di Mantova, al fine della costituzione dell’ Osservatorio tematico provinciale Utilizzo dei dati elaborati dalla Provincia di Mantova in tutte le attività di progettazione di interventi sociali a livello distrettuale.

Attivazione di un gruppo di lavoro finalizzato alla elaborazione e applicazione dei dati forniti dall’Osservatorio provinciale come supporto alla progettazione delle attività, entro il 31.12.2004

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7. RIPARTIZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE DEL FONDO

NAZIONALE La quota prevista per il Distretto nell’anno 2001 e, presumibilmente confermata anche per l’anno 2002, una volta erogata da parte dell’ASL al Comune di Asola, capofila, verrà ripartita ai Comuni sottoscriventi il Piano e il relativo Accordo di Programma secondo lo schema di seguito riportato. Tale ripartizione è stata formulata in base al criterio della media ponderata di tre variabili quali: il numero di abitanti, la spesa sociale complessiva e la spesa per servizi domiciliari e contributi, sostenute dai singoli Comuni nell’anno 2001. L’effettivo utilizzo delle risorse da parte dei singoli Comuni avverrà dal momento in cui le stesse saranno disponibili e regolarmente iscritte nei Bilanci di competenza. Relativamente alle quote per gli anni successivi, verranno determinate in base alla quantificazione del Fondo assegnato al Distretto. La rispondenza dell’utilizzo delle risorse rispetto alle indicazioni contenute nella Circolare Regionale n. 7/02, risulta indicata nei singoli obiettivi descritti all’art. 6 del presente Piano

Quota distretto 2001 Abitanti

50% della quota sulla

base del n. di abitanti

25% della quota sulla base della

spesa sociale complessiva

25% della quota sulla base della spesa per

contributi e servizi

domiciliari

QUOTA SPETTANTE

(dalla quale dovrà essere dodotto il 2% per spese di progettazione e avvio del Piano)

€ 284.452,23 41.259

ACQUANEGRA 2.937 € 10.124,29 € 2.728,43 € 3.782,53 € 16.635,25

ASOLA 9.484 € 32.692,81 € 19.886,99 € 18.256,41 € 70.836,20

CANNETO 4.555 € 15.701,79 € 6.977,19 € 8.153,95 € 30.832,93

CASALMORO 2.062 € 7.108,03 € 2.194,79 € 1.904,10 € 11.206,92

CASALOLDO 2.174 € 7.494,11 € 3.335,17 € 3.416,98 € 14.246,26

CASALROMANO 1.470 € 5.067,32 € 1.198,99 € 1.510,77 € 7.777,07

CASTEL GOFFREDO 9.963 € 34.343,99 € 24.852,09 € 23.989,39 € 83.185,47

CERESARA 2.465 € 8.497,23 € 3.287,50 € 3.858,36 € 15.643,09

GAZOLDO 2.532 € 8.728,19 € 2.621,42 € 3.381,74 € 14.731,35

MARIANA 595 € 2.051,06 € 302,94 € 121,89 € 2.475,89

PIUBEGA 1.633 € 5.629,20 € 2.382,46 € 1.576,81 € 9.588,47

REDONDESCO 1.389 € 4.788,10 € 1.345,10 € 1.160,13 € 7.293,33

TOTALE 41.259 € 142.226,12 € 71.113,06 € 71.113,06 € 284.452,23

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8. CONCLUSIONI Il Piano, inteso come strumento di progettazione sociale, è suscettibile di aggiornamenti in itinere con cadenza annuale, a seguito di modificazioni sostanziali di sistema. Nelle varie fasi di attuazione del piano saranno previsti momenti di verifica a consuntivo, sia rispetto all’utilizzo delle risorse che al livello di erogazione dei servizi.