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Premessa A partire dal 1994, ininterrottamente su quello che si candida ad essere riconosciuto quale Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, si sono sviluppati importanti processi di programmazione negoziata prima e di progettazione integrata dopo. Detti processi – fortemente riconosciuti e riconoscibili – hanno prodotto, grazie ad un uso accurato ed ottimale dei diversi strumenti di programmazione e di pianificazione attivati, un netto miglioramento nei livelli di infrastrutturazione e dei servizi esistenti, ed hanno altresì contribuito ad avviare un processo di ri- territorializzazione delle risorse e delle vocazioni del territorio. Grazie ad essi, si è sviluppato un fortissimo Capitale Sociale Territoriale che, negli anni, ha consentito di attivare nuovi e migliori posti di lavoro oltre che una forte e consolidata strategia di sviluppo che ha funto da cornice per tutti i vari strumenti che sono stati attuati. Questa costanza di indirizzi programmatici unita al mantenimento nel tempo dell’area geografica oggetto di intervento, rappresentano - a nostro avviso – l’elemento strategico attorno al quale è stato possibile costruire molte e significative esperienze di successo oltre che un modello di governance multilivello fra i più apprezzati a livello regionale. Questi elementi sono stati ulteriormente validati dallo studio per la redazione del PTUR condotto dal Politecnico di Torino inerente l’individuazione dei sistemi locali territoriali (SLoT). Lo studio ha preso in rassegna le stratificazioni prodotte dai 25 GAL, dai 34 Patti Territoriali, dagli 8 PRUSST, dai 4 Parchi Regionali, dalle A.S.I., dalle D.O.C. e dai D.O.P. ed ha posto il territorio del PIST al II° posto assoluto in ambito regionale attribuendogli una classe di progettualità alta, un tipo di organizzazione stabile ed aperta ed una prevalenza economica attribuibile al settore turistico-naturalistico. Una serie di organiche ed approfondite indagini, condotte nel tempo, ci hanno consentito di interpretare gli elementi strutturali ed i servizi di livello territoriale ed urbano presenti nell’area geografica che si candida ad essere riconosciuta quale Distretto Turistico ed a rilevarne i livelli di specializzazione che, di seguito andiamo sinteticamente ad illustrare.

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Premessa A partire dal 1994, ininterrottamente su quello che si candida ad essere riconosciuto quale Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, si sono sviluppati importanti processi di programmazione negoziata prima e di progettazione integrata dopo. Detti processi – fortemente riconosciuti e riconoscibili – hanno prodotto, grazie ad un uso accurato ed ottimale dei diversi strumenti di programmazione e di pianificazione attivati, un netto miglioramento nei livelli di infrastrutturazione e dei servizi esistenti, ed hanno altresì contribuito ad avviare un processo di ri-territorializzazione delle risorse e delle vocazioni del territorio. Grazie ad essi, si è sviluppato un fortissimo Capitale Sociale Territoriale che, negli anni, ha consentito di attivare nuovi e migliori posti di lavoro oltre che una forte e consolidata strategia di sviluppo che ha funto da cornice per tutti i vari strumenti che sono stati attuati. Questa costanza di indirizzi programmatici unita al mantenimento nel tempo dell’area geografica oggetto di intervento, rappresentano - a nostro avviso – l’elemento strategico attorno al quale è stato possibile costruire molte e significative esperienze di successo oltre che un modello di governance multilivello fra i più apprezzati a livello regionale. Questi elementi sono stati ulteriormente validati dallo studio per la redazione del PTUR condotto dal Politecnico di Torino inerente l’individuazione dei sistemi locali territoriali (SLoT). Lo studio ha preso in rassegna le stratificazioni prodotte dai 25 GAL, dai 34 Patti Territoriali, dagli 8 PRUSST, dai 4 Parchi Regionali, dalle A.S.I., dalle D.O.C. e dai D.O.P. ed ha posto il territorio del PIST al II° posto assoluto in ambito regionale attribuendogli una classe di progettualità alta, un tipo di organizzazione stabile ed aperta ed una prevalenza economica attribuibile al settore turistico-naturalistico. Una serie di organiche ed approfondite indagini, condotte nel tempo, ci hanno consentito di interpretare gli elementi strutturali ed i servizi di livello territoriale ed urbano presenti nell’area geografica che si candida ad essere riconosciuta quale Distretto Turistico ed a rilevarne i livelli di specializzazione che, di seguito andiamo sinteticamente ad illustrare.

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Sul Distretto Turistico agiscono tre Sistemi Insediativi Locali (SIL), costituiti da comprensori insediativi esercitanti funzioni urbane sui quali insistono tre nodi forti di gravitazione locale per i servizi sanitari e scolastici. Detti nodi sono rappresentati dai comuni di Termini Imerese, Cefalù e Petralia Sottana. Su di essi si rileva altresì una forte presenza di servizi di base erogati in favore dei comuni viciniori. I tre nodi territoriali primari si integrano funzionalmente con comuni che hanno sviluppato una elevata specializzazione nel settore dei servizi per il tempo libero (Castelbuono, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Polizzi Generosa e San Mauro Castelverde) e con comuni che hanno sviluppato una elevata specializzazione nel settore dei servizi per lo sport (Alimena, Aliminusa, Blufi, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castellana Sicula, Collesano, Petralia Soprana, Pollina, Scillato e Valledolmo). Ulteriori elementi di specializzazione territoriale riscontrabili possono così sinteticamente rappresentarsi: • Presenza di elevata ricettività sia alberghiera (a supporto prevalentemente dell’offerta balneare e concentrata in prevalenza sulla fascia costiera) che extralberghiera (finalizzata alla fruizione naturalistico-culturale e concentrata in prevalenza sulle aree interne); • Presenza di formazione universitaria finalizzata alla formazione di operatori ed esperti per la valorizzazione delle risorse locali (CdL in operatore del turismo culturale a Cefalù, CdL in Conservazione e valorizzazione della biodiversità a Castelbuono e CdL in Scienze e tecnologie per i beni culturali a Petralia Sottana); • Presenza di attività scolastiche superiori orientate alla valorizzazione delle risorse endogene (IPS agricoltura e ambiente, IPS industria e artigianato, IPS servizi alberghieri e ristorazione, IPS servizi commerciali, Istituto Tecnico per il Turismo). Analogamente a quanto avvenuto per i SIL, sul Distretto Turistico è possibile individuare 4 Sistemi Culturali Locali (SCL), sui quali tenendo conto della superficie territoriale, della popolazione (in termini di pressione demografica e di utenti interni ed esterni della fruizione del patrimonio culturale e naturalistico), della centralità

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prodotta dal patrimonio territoriale e della centralità prodotta dai servizi culturali, si ricavano i seguenti valori che abbiamo voluto porre a confronto con le performance fatte registrare dal territorio provinciale:I

007Indice Ne risulta quindi una situazione in cui sia dal punto di vista dei beni che dei servizi culturali il Distretto Turistico Cefalù- Madonie è uno dei più potenti e vitali e costituisce uno dei nodi forti di sviluppo dell'intera sistema regionale. Detto sistema viene individuato anche in riferimento alla competitività regionale, come un "distretto" culturale maturo, soprattutto a seguito di un potenziamento delle interazioni tra il sistema Madonita e il sistema Cefaludese. Da quanto sinteticamente esposto si può desumere che le specializzazioni che qualificano il distretto Turistico Cefalù- Madonie, sono legate – nell’ordine - ai seguenti sottosistemi del Milieu socio-economico: • Turistico (balneare, agrituristico e naturalistico); • Culturale; • Socio-sanitario; • Manifatturiero e del terziario. Sulle prime due specializzazioni, il Distretto Turistico, ottiene livelli di maturità che lo pongono in grande evidenza sia rispetto agli indici fatti registrare dall’ambito provinciale che da quello regionale.

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Studio sulle ipotesi di sviluppo dell’area del Distretto Turistico Quello che qui viene presentato, sono le risultanze di due studi effettuati su incarico delle istituzioni locali:

• il primo effettuato tra il 2006 ed il 2007 dal Gruppo Moccia nell’ambito del PIR “Sviluppo Locale” e relativo al progetto Ecoturismo Mediterraneo;

• il secondo conclusosi nell’aprile 2009 e condotto

dall’Associazione Mecenate 90. Entrambi gli studi erano finalizzati a prendere in rassegna le diverse ipotesi di sviluppo attivabili dal territorio in previsione della pubblicazione – da parte dell’Assessorato Regionale del Turismo – dei Criteri e delle modalità per il riconoscimento dei Distretti Turistici. Entrambi hanno preso le mosse da alcuni concetti chiave che preliminarmente andremo ad illustrare prima di passare ad indicarne gli esiti finali. Il turismo è un fenomeno sociale piuttosto recente nella storia dell’umanità; seppure si incontrino forme di turismo nella storia antica (le vacanze patrizie nell’Antica Roma), nella storia medioevale (i pellegrinaggi) e nella storia moderna (il Grand Tour dei giovani aristocratici), solo con lo sviluppo del turismo di massa, negli anni Venti negli Stati Uniti e nel secondo dopoguerra in Europa, il viaggio diventa un bene di consumo alla portata di tutti i ceti sociali e di conseguenza diviene rilevante dal punto di vista dell’analisi sociologica. Precedentemente, nel 1700 e nel 1800, esso era un fenomeno esclusivamente aristocratico e borghese, quindi molto limitato in termini di flusso quantitativo, anche se già abbastanza consistente dal punto di vista economico. Fin dal Settecento l'Italia è stata meta di turismo per i viaggiatori europei appartenenti all'elite culturale e sociale; le motivazioni risiedevano nella ricchezza storica, culturale, naturalistica e paesaggistica della penisola. Dal 1950 in poi si verificherà nei paesi occidentali una vera e propria esplosione dei consumi turistici, che sarà facilitata da una serie di

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condizioni favorevoli, tra cui la stabilità politica internazionale, gli elevati livelli di crescita economica, i progressi nel settore dei trasporti, la conquista sociale del tempo libero collegata al diritto alle ferie retribuite, la diffusione dello stile di vita urbano. Tutto ciò contribuirà alla gigantesca espansione del settore e alla diffusione di diverse forme di vacanza nella società di massa. Il turismo in essa diverrà un nuovo bisogno sociale e più aumenterà l’opulenza più esso si presenterà come una sorta di obbligo sociale. Ma è proprio nell'epoca del turismo di massa, dei villaggi super attrezzati e dei pacchetti all-inclusive, che inizia a farsi strada la ricerca di alternative, di una nuova filosofia del viaggio, che rispetti le esigenze del turista ma anche quelle dei luoghi. La distinzione tra turismo di massa e turismo alternativo può essere effettuata concentrandosi prima sull’analisi dei turisti e dopo sull’economia della località turistica. I turisti alternativi sono pochi rispetto a quelli che praticano forme di turismo di massa ma, mentre i turisti alternativi sono in crescita, i turisti senza particolari preferenze diminuiscono. Ciò che muove i turisti alternativi è il contatto con le comunità locali con le quali cercano di stabilire un rapporto intenso e autentico. Spesso le somiglianze tra ospiti ed ospitanti sono maggiori nel caso del turismo di massa. Questo modo nuovo di pensare al viaggio con una maggiore consapevolezza ecologia compare nel turismo per la prima volta a metà degli anni Sessanta. Negli anni Ottanta il turismo sostenibile inizia ad assumere un ruolo centrale nella domanda turistico-ambientale, condizionato in certa misura da movimenti basati sulla concezione della natura come patrimonio da salvaguardare.

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Nella sottostante tabella si riportano le principali differenze – su dieci variabili - tra le due tipologie turistiche analizzate da entrambi gli studi:

Variabile Turismo di massa Turismo alternativo

Modello tipo spaziale

Costiero -alta densità

disperso-bassa densità

Scala grande scala-integrato piccola scala; domestico

Proprietà straniero-multinazionale

locale,familiare, piccole imprese

Mercato Volume

Alto Basso

Origine un mercato dominante senza mercato dominante

Segmento Psicocentrico Mediocentrico

Allo centrico mediocentrico

Attività acqua,spiaggia,vita notturna

naturalezza, cultura

Stagionalità Estate non c’è stagione dominante

Economia Status

dominio del settore turistico

dominio dei settori complementari

Impatto dispersione dei benefici

ritenzione dei benefici

La maggiore consapevolezza ambientale ha fatto sì che il turismo fosse sempre più orientato verso nuovi modelli e definizioni, quali ad esempio “alternativo”, “verde”, “low impact”, “rurale”: tutte espressioni che, rappresentano appunto, la necessità di rivedere politiche e prodotti. Alla base del cosiddetto turismo alternativo, vi è la tendenza ad unire ad una nuova sensibilità nei confronti dell'ambiente, la voglia di scoperta, il desiderio di recuperare il senso di identità dei luoghi e delle culture, il gusto di riscoprire le tradizioni materiali e gastronomiche dei popoli. Fattore di interesse principale è il rapporto tra l'uomo e l'ambiente, le trasformazioni del territorio legate alle evoluzioni/trasformazioni culturali, sociali ed economiche.

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Lo studio effettuato dal Gruppo Moccia aveva come obiettivo specifico quello di riuscire ad evidenziare – sulla scia dei criteri interpretativi forniti da studiosi della materia, istituzioni ed associazioni di settore – i vari modi di affrontare il turismo sostenibile da parte dell’Unione Europea e del WTO, giungendo così ad una chiara distinzione tra Ecoturismo, turismo sostenibile e turismo responsabile. Si tratta di linee generali in sintonia con la filosofia delle Nazioni Unite nel campo dello sviluppo sostenibile che si è organizzata nelle sua articolazioni concettuali già presenti nelle indicazioni della Convenzione sulla Diversità Biologica relative al turismo sostenibile che, secondo la World Tourism Organizzation, deve mirare a conciliare le richiesta dei turisti di fruizione delle risorse naturali, sociali, etiche e culturali, con l’esigenza di garantirne nel contempo l’integrità accrescendone anzi le potenzialità per il futuro. L’ecoturismo in questa prospettiva è caratterizzato da alcuni aspetti peculiari che lo contraddistinguono e che sinteticamente riportiamo:

• è mirato alla promozione di una positiva etica ambientale; • non determina il degrado o l’esaurimento delle risorse; • concentra l’attenzione sul valore intrinseco delle risorse

naturali rispondendo ad una filosofia più biocentrica che antropocentrica;

• richiede all’ecoturista di accettare l’ambiente nella sua realtà senza pretendere di modificarlo o adattarlo a sua convenienza;

• si fonda sull’incontro diretto con l’ambiente; • si ispira ad una dimensione cognitiva diretta.

La International Ecoturism Society ha adottato una definizione sintetica di ecoturismo che suona come “l’immergersi nelle aree naturali per comprendere la cultura e la storia naturale avendo cura di non alterare l’integrità degli ecosistemi e di garantire opportunità economiche che rendono la conservazione delle risorse naturali vantaggiose per le popolazioni locali”.

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L'Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) ha formulato le seguenti definizioni: - Il turismo naturalistico comprende tutte le tipologie di turismo per il quale la motivazione principale dei turisti è l'osservazione e l'apprezzamento della natura e delle culture tradizionali. - L'Ecoturismo è invece una tipologia di turismo collegata al concetto di sviluppo e turismo sostenibile. Secondo il WTO il turismo sostenibile è un modello di sviluppo economico finalizzato a portare benefici sia al turista sia alla comunità ospitante, è infatti finalizzato a migliorare la qualità della vita della comunità ospitante, offrire al visitatore un'esperienza di alta qualità, mantenere la qualità dell'ambiente, dal quale dipende sia la comunità ospitante sia il visitatore. In ragione di quanto sinteticamente illustrato e sulla scorta delle indicazioni fornite dal partenariato istituzionale e socio economico, il primo studio, si è rapidamente orientato a focalizzare la propria attenzione sull’ecoturismo e sull’analisi della relativa domanda.

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Le indicazioni emerse dall’analisi della domanda ecoturistica La valorizzazione in chiave ecoturistica di un territorio passa attraverso la definizione e condivisione di una visione strategica accompagnata da un processo programmato e continuativo d'innovazione dei prodotti-turistici. L’ecoturismo si pone la sfida di raggiungere un equilibrio armonico tra le necessità dell'ambiente, dei visitatori e delle comunità locali. Sempre più si è consapevoli che la qualità del prodotto turistico è determinata dalla qualità dei rapporti fra gli attori locali: tanto più ricca è l'interazione fra le istituzioni e gli operatori , tanto più è veloce uno sviluppo turistico ed una valorizzazione economica e sociale del territorio. Se ciò è vero ovunque, lo è a maggior ragione nel caso dell’ecoturismo, dove le sfide poste sono particolarmente ambiziose e non possono prescindere dal contributo sinergico di ciascuna componente territoriale. A queste considerazioni si deve aggiungere la valutazione dello scenario di riferimento con particolare riguardo all’evoluzione della domanda turistica. Gli aspetti qualitativi della domanda di servizi turistici sono fortemente cambiati negli ultimi anni. Si è in presenza di un mercato turistico caratterizzato per grandi linee da:

Vasta gamma di segmenti di mercato Elevata elasticità della domanda Pluri-motivazione Maggiore attenzione alla qualità/autenticità dell’esperienza Maggiore informazione e consapevolezza Maggiore attenzione ai servizi

I trend turistici fanno emergere:

Aumento della frequenza delle vacanze. Turisti sempre più esperti ed evoluti, che rifuggono i luoghi artificiali e premiano l’autenticità.

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Maggiore possibilità di comparazione fra destinazioni turistiche grazie alla tecnologia web.

Crescita della vacanza naturalistica legata alla riscoperta dell’ambiente, delle tradizioni e alla possibilità di praticare sport all’aria aperta.

Incremento viaggi autorganizzati: grazie ai sistemi di prenotazione computerizzati.

Incremento brevi soggiorni short break legati alla diffusione di compagnie aeree low cost.

Aumento richiesta di prodotti “su misura”, sempre più legati ai bisogni individuali.

In particolare emergono prepotentemente nuovi bisogni: 1. le pressioni a cui si è soggetti durante la vita quotidiana, portano sempre più verso una necessità di relax e di tempo libero; 2. si tendono a scegliere sempre più short break; 3. la percentuale di persone con più di 60 anni continua a crescere; 4. la domanda diventa sempre più matura, aumentano le pretese non solo in termini di qualità del servizio ma sempre più in termini di qualità dell’esperienza; 5. gli elementi intangibili dell’offerta (creatività, atmosfera, lifestyle, ecc.) sono sempre più il “core” dell’esperienza turistica; 6. le politiche turistiche e l’industria turistica devono sempre più fare attenzione ai cambiamenti e alle attitudini della domanda, che sono il frutto della combinazione di fattori culturali, psicologici, sociali ed economici il prodotto deve essere costantemente adattato alle esigenze del mercato, considerando i continui cambiamenti dei trend. E’ in questo scenario complesso ed iper competitivo che si è iscritta la nostra diagnosi sulle potenzialità dell’ecoturismo in Sicilia ed in particolare sul Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera.

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In base a quanto emerso dall’analisi e dalla diagnosi del potenziale territoriale risulta che, le maggiori potenzialità di crescita e sviluppo dell’ecoturismo derivano anche dalle diverse forme di turismo attivabili nei territori ricompresi nel Distretto Turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera. I segmenti turistici a più ampio potenziale sono aggregabili in 8 tipologie:

1. aree vocate per lo sviluppo del turismo ambientale e naturalistico – fondato sulle risorse naturali e paesaggistiche diffuse sul territorio;

2. aree vocate per lo sviluppo del turismo culturale imperniato sui seguenti asset: storia, arte, archeologia, religione;

3. aree vocate per lo sviluppo del turismo sportivo e ricreativo legato al concetto di vacanza “attiva” quali il trekking, la pesca, canoa, sci da fondo ed acquatico, il cicloturismo, etc.;

4. aree vocate per il turismo rurale – connessa alla presenza di un paesaggio e di un contesto prevalentemente agricolo da valorizzare a fini ricettivi e ricreativi;

5. aree vocate per il turismo eno-gastronomico, folkloristico e delle produzioni artigianali tipiche – imperniato sulla capacità di attrarre turisti in funzione dell’appeal dei prodotti tipici locali (artigianali e agro-alimentari) ovvero legate allo svolgimento di sagre, fiere e mostre, alla capacità di commercializzazione (merchandising);

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6. aree vocate per il turismo educativo (studentesco o sociale) collegato alla fruizione dei beni culturali, ambientali, artigianali e agro-alimentari di cui il territorio dispone;

7. aree vocate per la realizzazione di eventi di carattere culturale, scientifico, enogastronomico e sportivo,

8. aree vocate per un turismo balneare alternativo legato alla promozione e valorizzazione di nicchie come il pescaturismo e l’ittiturismo.

E’ opportuno sottolineare che, allo stato attuale, nessuna delle tipologie di turismo identificate va intesa singolarmente come una monade. Perché l’offerta ecoturistica sia competitiva, deve svilupparsi nella logica di filiera e, dunque, deve basarsi sulla creazione e commercializzazione di “prodotti integrati”. Ciò presuppone la capacità di attivare e far procedere in modo sinergico e sistemico questi filoni, offrendo al turista non già dei semplici pacchetti o itinerari ma una offerta integrata che si distingua nel panorama dell’offerta tradizionale configurandosi come unicum. Il traite d’union o fattore di attrattiva non starà allora nel concetto abusato di “varietà e ricchezza” ma nel dare corpo ad una visione e ad una aspettativa concreta: il vivere una esperienza unica. Ciascun segmento turistico, come si è detto, non è auto-consistente ossia non và considerato isolatamente ma come parte integrante di un prodotto turistico più complesso che trova nell’ECOTURISMO la sua filosofia di fondo. L’ecoturismo non solo rappresenta l’elemento unificante delle diverse tipologie di turismo ma è una particolare forma di fruizione turistica in grado di combinare salvaguardia dell’ambiente e sviluppo sostenibile delle popolazioni locali, attraverso un felice connubio tra recupero urbanistico, valorizzazione delle tradizioni, sviluppo compatibile delle opportunità occupazionali e imprenditoriali.

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ANALISI DI BENCHMARK - PREMESSA L’analisi di benchmark, pur rientrando nell’ambito più generale dell’analisi della concorrenza presuppone una precisa conoscenza dei prodotti turistici del territorio. Nel nostro caso il territorio del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera è rappresentato da 30 comuni all’interno di un ampio partenariato economico-sociale che vede fra l’altro la presenza delle due Agenzie di Sviluppo Locale, del GAL ISC Madonie, dell’Ente Parco delle Madonie e della Provincia Regionale di Palermo. Le caratteristiche comuni del Distretto Turistico sono pertanto individuabili in 2 livelli: 1) grandi attrattive naturali e culturali: montagne, boschi, spiagge e litorali ma anche tradizione, usanze e una storia che ha integrato culture diverse; 2) una comune volontà di fornire una chiave di sviluppo del territorio fondata sulle eco-eccellenze. Considerate la varietà dei potenziali prodotti turistici presenti nell’area risulta difficile definire i competitor in quanto, teoricamente, qualsiasi destinazione turistica può essere considerata una concorrente. Sono stati pertanto raccolti casi di buone prassi di eco-eccellenze diverse per innovatività, capacità di costruzione dell’immagine, efficacia promozionale ed integrazione sistemica dell’offerta. Al termine dell’analisi verranno identificati e messi a sistema i diversi fattori critici di successo e costruita una matrice di posizionamento competitivo dei diversi territori. Tale operazione consentirà di scegliere la chiave di lettura più adeguata per la promozione dell’eco-eccellenze rispetto ad un ventaglio di possibili linee strategiche da adottare. L’analisi di benchmark quindi consente di andare a definire quale strategia adottare rispetto allo scenario competitivo nel quale si muovono i possibili competitor, in particolare le opzioni che si possono prendere in esame sono sostanzialmente tre:

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Strategia n. 1: “Imitare la concorrenza” Un prodotto, una prestazione o un concetto della concorrenza viene integralmente riprodotto. Il vantaggio consiste nell’ evitare i costi d’innovazione e di ridurre i rischi di insuccesso. Ma non consente di differenziarsi dagli altri territori e pertanto non offre alcun vantaggio comparativo rispetto alla concorrenza. Strategia n. 2: “Ispirarsi al modello della concorrenza” Un prodotto, una prestazione, un concetto o un’idea della concorrenza viene imitato, sebbene venga riprodotto in un’altra forma. Il vantaggio di questa soluzione è dato dall’essere una forma di compromesso tra la soluzione “imitativa” e quella “innovativa”. Strategia n. 3: “Differenziarsi dalla concorrenza” Si privilegia un prodotto, una prestazione, un concetto o un’idea che la concorrenza non ha sviluppato. Il vantaggio sta nella possibilità di creare un carattere di esclusività dell’offerta che la porta ad assottigliare la gamma dei possibili competitor. E’ evidente che tale impostazione implica costi elevati e tempi di attuazione mediamente più lunghi.

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ANALISI DI BENCHMARK SUI MODELLI DI SISTEMI TURISTICI LOCALI In questa sezione del documento vengono messi a confronto attraverso l’approccio di benchmarking i modelli funzionali e tipologici dei sistemi o distretti locali a caratterizzazione turistica, sia a livello nazionale che internazionale. Gli obiettivi dell’analisi sono connessi all’individuazione dei punti di forza e di debolezza dei sistemi turistici locali nazionali e esteri, la determinazione dei fattori di eccellenza rispetto a sistemi concorrenti, su cui basare ipotesi di applicazione nell’ambito e la definizione di un modello preliminare per la costituzione e la gestione di sistemi turistici locali. L’analisi è stata suddivisa in due parti:

• case study su sistemi turistici locali in alcune regioni italiane, in particolare Umbria (STL “Umbria Antica”) e Marche (STL “Terre dell’Infinito”);

• alcuni case study di distretti turistici europei, la cui

valutazione è incentrata sull’individuazione di fattori di eccellenza e di trasferibilità. In particolare sono state analizzate alcune istituzioni aventi obiettivi di tipo turistico presenti nella realtà irlandese e scozzese (Highlands and Islands Enterprise, Galway County Council ed Erne Enterprise) e in quella spagnola della Costa del Sol (Patronato de Turismo);

L’analisi degli studi di caso ha permesso di individuare alcuni fattori di eccellenza nello sviluppo turistico di aree integrate che possono, nel loro insieme, essere prese come spunto per la realizzazione di politiche di promozione del distretto turistico. Le conclusioni sintetiche derivanti dall’analisi di ciascuna area e la loro classificazione secondo il tasso di sviluppo della domanda turistica sono di seguito riportati:

⇒ Stl Umbria Antica: realtà in cui prevale un Comune turisticamente più forte “Spoleto” con gli altri che cercano di svilupparsi di conseguenza. Il STL è costituito da 22 Comuni in cui sussistono forti potenzialità di crescita delle presenze correlate all’incremento della permanenza dei visitatori sul

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territorio attraverso l’ampliamento della gamma di prodotti turistici offerti.

⇒ Stl Terre dell’Infinito: realtà in cui i Comuni si pongono su

un livello paritario in termini turistici; il Stl è caratterizzato da forte decentramento delle funzioni, ampia regolamentazione e forte potere decisionale per gli organi. Quest’area, in base al tasso di sviluppo della domanda, viene classificata come in espansione e ciò è evidente se si osservano i tassi di crescita degli ultimi anni in termini di arrivi e presenze.

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⇒ Highlands Scozzesi: regione tradizionalmente turistica della Scozia, caratterizzata dalla presenza di attrattori come Lochness, Inverness e l’isola di Sky costituisce un esempio di gestione integrata dei diversi settori economici perché le politiche turistiche vengono stabilite in un’ottica di coerenza con lo sviluppo dell’economia locale. Può essere considerata, in base al tasso di crescita della domanda turistica, una zona turisticamente “matura”, anche se ciò non impedisce un ulteriore incremento di arrivi e presenze realizzabile attraverso la differenziazione dei prodotti e il miglioramento dei servizi e delle informazioni offerte ai visitatori.

⇒ Contea di Galway: area che sta sviluppando negli ultimi anni la propria vocazione turistica, pertanto da considerare in espansione; il Galway City & County Tourism Committee, organo che si occupa esclusivamente del settore turistico, sta cercando di massimizzare l’entità di questo sviluppo in un’ottica di sostenibilità di lungo periodo attraverso un progetto a lungo termine. Anche in questo caso le istituzioni pubbliche svolgono un ruolo fondamentale nell’espansione turistica attraverso il coordinamento dei diversi soggetti, anche se le azioni vengono realizzate con il contributo di tutti gli operatori del settore.

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⇒ Donegal Bay: area a sviluppo potenziale che solo recentemente ha compiuto i primi passi per un’evoluzione di tipo turistico; in questo contesto sta operando Erne Enterprise che mira ad una crescita di tutti i settori economici. Il progetto di sviluppo in corso di realizzazione pone l’accento sul turismo rurale e naturalistico e pertanto può contenere spunti interessanti per aree che si apprestano a compiere i primi passi nello sviluppo della loro turisticità.

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⇒ Patronato della Costa del Sol: area a fortissima vocazione

turistica che può essere considerata matura dal punto di vista della crescita della domanda; prevale il turismo culturale e balneare che, essendo già turisticamente sviluppate, intendono diffondere ulteriormente la loro immagine a livello nazionale ed internazionale e che pertanto necessitano un coordinamento dei vari operatori del settore soprattutto in relazione alle azioni di promozione.

Elenchiamo quindi gli elementi riscontrati degni di maggiore considerazione, ai fini degli effetti positivi sullo sviluppo turistico delle aree analizzate.

Riconoscimento regionale dei Stl. Le regioni interessate dai casi analizzati si sono dotate di normative, in tema di riconoscimento dei sistemi turistici locali, caratterizzate dall’assenza di vincoli gravosi. In questo modo l’iter di riconoscimento si semplifica e si velocizza.

Coordinamento dei soggetti e iter di costituzione dei Stl. I due case studies italiani hanno evidenziato che l’iter di costituzione dei sistemi turistici locali non deve essere troppo gravoso per le realtà interessate. La presenza di un soggetto capofila che si prende in carico il coordinamento dei vari soggetti e i contatti

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con gli organi regionali nella fase iniziale del percorso costitutivo è sicuramente un elemento di forza.

Forme gestionali. I due casi italiani hanno evidenziato che vengono privilegiate le forme gestionali leggere del sistema turistico locale, che consentono una veloce adesione e un’altrettanto semplice recesso, incentivando l’adesione soprattutto dei soggetti privati.

Vincoli alla progettualità turistica. In Umbria le linee regionali di indirizzo e riparto fondi tendono a dettare solo parzialmente dei vincoli operativi in termini di caratterizzazione delle iniziative dei singoli sistemi. La funzione di controllo regionale si riscontra solo per quei progetti in cui esiste una logica di evitare azioni disomogenee tra i diversi sistemi (ad esempio la previsione di un unico portale a cui collegare i progetti di marketing telematico e la partecipazione agli eventi organizzati dall’Agenzia di promozione turistica dell’Umbria). Per il resto, il peso decisionale sul cosa e il come operare verte per intero sui STL.

Centralità dei soggetti pubblici. La vasta nascita e il forte sviluppo delle strutture e delle agenzie di area per lo sviluppo turistico analizzate, sia in Italia che all’estero, dimostra che l’input principale deve venire dal soggetto pubblico. Tale input va poi abbinato alla necessità di coinvolgere in modo forte i privati nelle decisioni: in questo senso è interessante il caso del Patronato della Costa del Sol dove il ruolo decisionale dei privati è privilegiato.

Principio dell’economicità. Dai casi irlandesi si evince l’importanza che le agenzie o gli organismi creati per lo sviluppo turistico operino in un’ottica di economicità, per evitare spreco di risorse e per incentivare il coinvolgimento dei soggetti privati, che vedono salvaguardato il ritorno economico della propria azione.

Integrazione territoriale. I casi analizzati dimostrano che non è necessario che si verifichi l’esatta rispondenza fra l’area coinvolta dai sistemi turistici e le divisioni amministrative, occorre piuttosto considerare l’omogeneità a livello turistico dei territori e la possibilità di “fare sistema” anche con gli altri settori direttamente o meno legati al turismo.

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Comunicazione e informazione. E’ stata verificata l’importanza, riscontrata in tutti i casi analizzati, di impostare corrette politiche di comunicazione, in particolare attraverso Internet, sulle strutture e i servizi del territorio, che permettano anche di progettare azioni di accoglienza turistica più mirate sul territorio e di far fronte alle esigenze di una domanda turistica sempre più consapevole e informata, che pretende una sorta di personalizzazione del proprio soggiorno.

Sostenibilità dello sviluppo turistico. Nei casi delle Highlands e della Costa del Sol è stato messo al centro lo sviluppo di un turismo sostenibile, in base al quale vengono definite le politiche dell’organismo e le tipologie di intervento sui mercati.

Efficace attività di promozione. La promozione rappresenta l’attività più diffusa nei vari organismi studiati. Affinché sia efficace un elemento fondamentale è quello del coordinamento degli sforzi dei vari soggetti messi “a sistema”.

Modalità di partnership pubblico-privato. Diverse sono state le modalità riscontrate di partnership tra i soggetti pubblici e privati, intesa in senso più ampio della semplice concertazione. Nel caso del Patronato della Costa del Sol i soggetti pubblici assumono il ruolo di “conciliatori” delle diverse esigenze e di regolamentazione delle iniziative mentre i soggetti privati hanno un peso rilevante nelle decisioni.

Attenzione allo sviluppo imprenditoriale locale. L’elemento dello sviluppo delle forze economiche locali non sempre è apparso centrale nei vari casi studiati. Nel caso del Patronato della Costa del Sol si è visto come nella definizione dei progetti di sviluppo turistico si è tenuto conto della possibilità di sostegno all’economia locale, per evitare che i benefici dell’attrattività turistica dell’area ricadano solamente verso attori esterni al territorio che gestiscono le strutture ricettive.

Il concetto di prodotto turistico. Il concetto di sistema in un’ottica turistica è inscindibile da quello di prodotto turistico, senza il quale l’organismo assume una linea di azione corrispondente a quella di un ente territoriale.

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Sviluppo economico complessivo. Nei territori in cui lo sviluppo turistico non ha raggiunto livelli massimi, la crescita di altri settori economici in grado di generare uno sviluppo complessivo dell’area ha rappresentato una delle linee di azione fondamentali; in altre parole, lo sviluppo turistico è stato combinato con una politica di sviluppo economico generale in grado di creare le condizioni favorevoli per le opportunità di investimento nel territorio.

Lungo termine come prospettiva di azione. La definizione di una politica a lungo termine è la strada ideale per la creazione di condizioni stabili di sviluppo turistico dell’area.

Analisi territoriale. Un’analisi del territorio precedente alla creazione di un piano e delle azioni relative, rappresenta un elemento di ottimizzazione della definizione di obiettivi mirati ed efficaci per lo sviluppo turistico di un’area.

Individuazione degli elementi di attrazione. Nei territori a minore sviluppo turistico una politica mirante alla creazione degli elementi di attrazione turistica, come nel caso di Galway, è sembrata particolarmente opportuna. In particolare, la ricerca di un’attrazione principale o di una moltitudine di attrazioni e la formazione di pacchetti turistici per favorire la permanenza sul territorio; la creazione di un’offerta turistica che tenesse alto il rapporto qualità / prezzo; il miglioramento della fruibilità delle aree.

Sviluppo del turismo rurale ed eno-gastronomico. Lo sviluppo del turismo rurale, naturale ed enogastronomico con conseguente realizzazione di strutture adatte a tali tipologie (strutture sportive, itinerari, percorsi relativi alle tipicità dell’area), è stata la politica seguita in modo massiccio da Erne Enterprise per lo sviluppo turistico dell’area.

Finanziamento dei progetti. Per il finanziamento dei progetti di sviluppo turistico sia pubblici che privati, hanno avuto un ruolo determinante i finanziamenti comunitari per le aree depresse.

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FATTORI CRITICI DI SUCCESSO L’analisi di benchmarking ci ha quindi consentito di evidenziare una serie di variabili da connotarsi in termini di fattori critici di successo. Si tratta di elementi:

- applicati a realtà affini, in termini di potenziale e di vocazione, al territorio interessato dal progetto;

- capaci di incidere sul livello di competitività dell’area di

riferimento;

- trasferibili, in termini di buone prassi, ad altri progetti di sviluppo territoriale.

Con riferimento al modello tendenziale di sviluppo, è stato possibile individuare i seguenti fattori critici di successo:

♦ Identità del territorio fondata su una vocazione prevalente capace di generare riconoscibilità in ambito nazionale ed internazionale;

♦ Paesaggio, quale oggetto di investimento stabile e

continuativo da parte dell’intera comunità; ♦ Tradizione, intesa come stratificazione nel tempo dei valori,

delle attività e dei costumi locali; ♦ Identificazione tra immagine/promozione del territorio ed

immagine/promozione dei prodotti forti dell’area; ♦ Innovatività nella configurazione dell’offerta turistica che

punta su prodotti/servizi rispondenti ai bisogni dell’attuale “viaggiatore”;

♦ Cultura locale, inteso quale collante tra tutti gli attori sul

territorio che condividono una comune visione di sviluppo; ♦ Caratterizzazione: capacità di creare forti elementi distintivi

nella configurazione del territorio (armonia) e/o in alcuni specifici aspetti dell’offerta turistica e ricettiva (atmosfera);

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♦ Localizzazione in termini di prossimità ad altre aree dalla forte attrattività turistica ed in termini di facile accessibilità;

♦ Fruibilità, come possibilità di percorrere, conoscere e vivere il

territorio con mezzi diversi; ♦ Accoglienza, come capacità di trasferire un senso di “calore”

e di ospitalità tale da far sentire il turista non un corpo esterno ma parte della “comunità”;

♦ Professionalità di tutti gli operatori direttamente e

indirettamente legati allo sviluppo turistico ed al marketing del territorio;

♦ Qualità, come valore diffuso che permea la totalità degli

aspetti legati al sistema turismo integrato, che vanno dagli standard di produzione e commercializzazione dei prodotti tipici alla qualificazione dell’offerta ricettiva e della ristorazione;

♦ Animazione, come azione di dinamizzazione del territorio

attraverso manifestazioni che perpetuano le tradizioni popolari della zona;

♦ Catalizzazione: realizzazione di grandi eventi capaci di

esercitare un forte richiamo sul territorio e di intercettare interessi culturali diversificati;

♦ Networking, capacità di aggregare soggetti diversi intorno a

progetti comuni di sviluppo, di valorizzazione e di promozione del territorio.

Nella matrice che segue si rappresenta il posizionamento del territorio delle Madonie rispetto ai fattori critici di successo presi a riferimento nell’analisi di benchmarking e quindi – ovviamente – emergono i fattori critici di successo sui quali, il Distretto turistico Cefalù e Parchi delle Madonie e di Himera, dovrà concentrare i propri sforzi . Per ciascuno dei territori viene definito il grado di incidenza (alto – medio - basso) dei fattori critici di successo, individuati come strategici, per lo sviluppo e la promozione in chiave turistica di una destinazione.

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TERRITORI/ FATTORI

CRITICI DI SUCCESSO

Identità del

territorioPaesaggio Tradizione

Identificazione territorio-prodotti

Innovatività Cultura Caratterizzazione Posizione Fruibilità Accoglienza Professionalità Qualità Capacità di Animazione Networking

COLLINE ROMANE

SANNIO

VAL D’ORCIA

GALLES

PROVENZA

RENANIA PALATINATO

MINHO

MADONIE

FCS

BASSO

MEDIO

ALTO

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Posizionamento marketing attuale

Il primo dato da considerare nella ricognizione del posizionamento turistico dell’area del Distretto Turistico è l’assenza di un posizionamento “unitario”, ovvero la compresenza di due aree – la zona costiera e la parte interna – caratterizzate da prodotti turistici, sistemi di offerta, strutture ricettive e mercati turistici diversi. Appare opportuno premettere che, per quanto queste due distinte zone turistiche, debbano inevitabilmente essere concepite e considerate unitamente, l’impostazione stessa del lavoro per il Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, ma anche la fase di ricerca on field svolta con interviste e focus group, inducono a considerare, sia in fase di analisi ma soprattutto di progettazione, la zona interna come il vero “perno” turistico madonita. Tale impostazione trova motivazioni in più aspetti oggettivi: su tutti, basti ricordare che l’area interna è infatti quella che maggiormente abbisogna di incentivare il proprio sviluppo turistico affinchè esso possa essere un fattore trainante per l’economia e la qualità della vita dei comuni interessati. Inoltre, sempre dalla fase di ricerca on field, emerge come i comuni dell’interno, siano avvantaggiati da un forte senso di appartenenza territoriale che senz’altro contribuisce a spostare nell’interno la caratterizzazione identitaria del Distretto Turistico. La zona costiera ( Cefalù ma anche Pollina, Campofelice di Roccella, Lascari e Termini Imerese), si pone come un importante epicentro turistico a livello regionale, nazionale e internazionale. È chiaramente Cefalù ad attirare la maggior parte degli arrivi e delle presenze turistiche, in virtù di un potere attrattivo decisamente elevato e di una offerta ricettiva quantitativamente notevole. In quest’area il primo mercato straniero di riferimento è quello francese, che, come è noto, per quanto riguarda i viaggi in Sicilia, è fortemente attratto dal patrimonio culturale, che costituisce sempre la prima motivazione di vacanza. Nel caso del mercato francese quindi il potere attrattivo di Cefalù è da ricondurre non solo al prodotto turismo balneare, che invece è comunemente indicato come il turismo di Cefalù, ma anche ad un turismo culturale o almeno integrato. Tale rilievo riguarda certamente una piccola parte del mercato presente in questa zona, ma è da ritenersi almeno come un elemento da tenere in considerazione.

Pur in presenza di risultati turistici importanti, l’area costiera non è tuttavia esente da alcune criticità che limitano l’attrattività complessiva. Vi è

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innanzitutto una netta stagionalità dell’attività turistica, che vede un picco nella stagione estiva associato ad un brusco rallentamento negli altri mesi dell’anno. Vi sono poi problemi legati alla viabilità e alla congestione di traffico nell’alta stagione che richiamano la necessità di alcuni interventi di riqualificazione urbana e di valorizzazione della costa. Si avverte inoltre la necessità di un rinnovamento del prodotto e dell’offerta che miri, ad esempio, ad una integrazione e diversificazione – in questo senso si tratta di un’esigenza che si conforma pienamente alle prospettive di sviluppo turistico dell’intera area. In sintesi il posizionamento del prodotto di quest’area si lega al turismo balneare, all’attrattiva culturale, alla possibilità, più o meno valorizzata, di accedere al vicino Parco delle Madonie.

Nel complesso la parte costiera delle Madonie sembra porsi per una buona parte dei turisti (specialmente stranieri e provenienti da altre regioni d’Italia) come un’importante tappa entro un viaggio più lungo in Sicilia. Tale ipotesi è in parte confermata dal confronto fra la permanenza media a Pollina, piuttosto elevata, a conferma di un turismo più prettamente balneare, con quella di Cefalù, più ridotta, che farebbe pensare ad una sosta lungo un itinerario culturale, laddove non si tratti di uno short break.

Nelle aree interne delle Madonie invece l’attività turistica è - come peraltro rilevabile dal Piano di Interpretazione prodotto – molto più modesta. Si tratta in questo caso di un turismo in gran parte di prossimità, proveniente quindi da altre zone della Sicilia e, in misura minore, da altre regioni o dall’estero. Il prodotto è chiaramente legato all’attrattiva naturalistica e alle attività escursionistiche, oltre che – per un breve periodo - alla pratica dello sci a Piano Battaglia.

Oltre al ridotto afflusso turistico nei comuni dell’interno, vi sono altri fattori che contribuiscono a determinare un posizionamento piuttosto debole. Ad esempio il dato sulla permanenza media, abbastanza contenuta, farebbe pensare ad un turismo “di passaggio” o concentrato nei fine settimana. Ma gli aspetti strutturali dall’attività turistica sono forse ancor più determinanti: l’offerta turistica è ancora molto frammentata, priva sia di una integrazione con gli altri settori produttivi dell’area, sia di una adeguata rete commerciale. Vi sono carenze riscontrabili nella qualità dell’offerta e soprattutto nella formazione professionale delle figure addette. Anche i servizi e le strutture per le attività naturalistiche, sentieri, segnaletica, ecc., sono ancora inadeguati alle potenzialità che il territorio esprime.

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Non ultimo, il territorio madonita è ancora poco conosciuto e comunicato, e incontra un livello di notorietà ancora ampiamente migliorabile; questo vale sia in generale, ad un livello “quantitativo”, sia per quanto riguarda le attrattive specifiche del territorio. Ad esempio si riconducono generalmente le Madonie alla grande risorsa paesaggistica e naturalistica che esse custodiscono, ma non altrettanto ad altre risorse pure importanti come quella archeologica, culturale e storica, oppure a quella gastronomica, o ancora alle risorse presenti a livello di produzioni tipiche e artigianali. Nel complesso, dunque, il posizionamento turistico dell’intera area è contrassegnato dalla suddetta polarizzazione turistica:

• un centro, Cefalù, dalla forte notorietà e con un rilevante potere attrattivo rispetto al prodotto balneare sul mercato italiano e sui mercati esteri (questi ultimi interessati anche alla dimensione culturale), ma che affronta ormai le dinamiche tipiche delle destinazioni turistiche mature;

• affiancato ad una vasta area dall’alto pregio naturalistico, paesaggistico

e culturale (in senso lato), che tuttavia deve ancora essere valorizzata turisticamente, ed esprime attualmente un’offerta turistica piuttosto debole, sia dal punto di vista strutturale (ricettività, servizi, ecc.) sia dal punto di vista della capacità attrattiva (notorietà e apprezzamento delle risorse presenti).

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Definizione del posizionamento turistico obiettivo del distretto

La definizione del posizionamento turistico a cui le attività del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera dovranno fare riferimento è condizionato a monte dalla dualità costituita dalla compresenza, entro la perimetrazione del Distretto, di un prodotto turistico legato al mare e di un prodotto incentrato sulla natura. Questa compresenza prefigura per il Distretto una serie di opportunità da cogliere.

Come emerge dalle analisi fin qui svolte, il prodotto balneare ha la duplice caratteristica di essere quello “quantitativamente” preponderante, ma al tempo stesso di essere caratterizzato da dinamiche tipiche della fase di maturità del prodotto e quindi si trova in una fase tendenzialmente “discendente”. Di contro, il prodotto turistico dell’area interna, che ha come attrattori la natura, il paesaggio agrario, le attività sportive, l’eno-gastronomia ed i beni culturali, ha performance turistiche minori, in termini assoluti, ma mostra dinamiche e potenzialità di crescita interessanti, e, soprattutto, racchiude in sé quelli che sono i principali elementi identitari ed identificativi dell’intero territorio.

Quello che si prospetta è pertanto un Distretto che, pur racchiudendo in sé due macro prodotti turistici, possiede una identità ed una immagine legata in via preponderante ad una concezione imperniata sulle eco-eccellenze. Questa scelta di tipo strategica, impone in questa fase di prefigurare un posizionamento turistico riferito a più prodotti turistici, e dunque rivolto a pubblici diversi.

Il dato da cui partire rimane comunque la necessità di mettere a sistema e quindi valorizzare turisticamente il grande patrimonio costituito dalle aree ad alta naturalità. Tuttavia tale patrimonio deve essere inteso come il principale attrattore all’interno di un progetto inteso a promuovere e offrire sul mercato il territorio nella sua interezza: in altri termini la valorizzazione deve necessariamente, per essere sostenibile ed equa, coinvolgere direttamente e attivamente tutte le altre risorse presenti nell’area, tutti i soggetti, tutti i settori sociali ed economici, come del resto si è comunemente sostenuto già in tutti i programmi e progetti di valorizzazione dell’area finora prodotti.

Oltre a questo primo elemento di base, non è superfluo ricordare che il Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera dovrà porsi due

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distinti, benchè strettamente correlati, obiettivi di fondo: un obiettivo di mercato e un obiettivo di miglioramento del benessere socio-economico del territorio, che si manifesterà ad esempio in risultati quali la crescita dell’occupazione, l’innovazione dei settori produttivi, lo sviluppo dei sistemi di qualità, la tutela delle risorse attraverso (e non nonostante) la loro valorizzazione. Con ciò si intende ricordare un dato molto importante: nell’ambito turistico non sempre il raggiungimento degli obiettivi di mercato apporta benefici e benessere per tutto il territorio; parliamo in questi casi di turismo non sostenibile. Da qui la scelta strategica, già abbondantemente descritta e motivata, di puntare alla concreta applicazione di un turismo pienamente sostenibile imperniato sulle eco-eccellenze.

Infine il Distretto non potrà raggiungere un posizionamento di mercato competitivo senza progettare ed attuare importanti interventi organizzativi, strutturali e infrastrutturali per la riqualificazione, la messa a sistema e la promo-commercializzazione della propria offerta turistica. Su tali premesse, e stante le risorse e i patrimoni esistenti nell’area, il posizionamento turistico al quale le Madonie dovrebbero ambire è innanzitutto legato ad una forte innovazione del concetto di prodotto e del sistema di offerta.

In altri termini le Madonie non potranno essere competitive sul mercato se non si presenteranno da subito, e con forza, con una offerta estremamente avanzata nella sua concezione. La direzione nella quale tale avanzamento (e ammodernamento) deve essere orientato si può indicare facendo riferimento ai concetti di “turismo di territorio” e di “eco-eccellenze”. “Turismo di Territorio significa arrivare a una conoscenza diretta delle persone e dei diversi aspetti dell’identità di un luogo, offerti nella loro dimensione complessiva e contemporanea, all’interno di un’esperienza di viaggio diversa dagli schemi turistici abituali. Il Turismo di Territorio è una forma di turismo in cui il territorio (cioè il luogo visitato con le sue ricchezze artistiche, paesaggistiche,naturali, umane, ecc.) rappresenta un'opportunità da esplorare secondo i diversi livelli di interesse del turista e una possibilità di avere un contatto autentico con stili di vita diversi dai propri, vivendo esperienze di conoscenza profonde dal punto di vista estetico, intellettuale o emotivo. Il viaggiare acquisisce allora proponimenti di ritorno alla dimensione del viaggio come prova, uscita dal quotidiano, esperienza dell'incontro: finalità che hanno perso la loro forza nell’attuale concezione del turismo. […].

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Secondo il Turismo di Territorio la ricchezza di ogni destinazione turistica nella sua dimensione complessiva e contemporanea può essere comunicata solo attraverso la cooperazione con gli operatori che quotidianamente vivono e animano il territorio. Rientra in questa visione la definizione di turismo responsabile, vale a dire un’impostazione turistica che rispetta lo stile di vita di chi abita i luoghi proposti come meta turistica. […]. La filosofia del Turismo di Territorio è dunque un’affermazione della specificità del turista/viaggiatore in opposizione all’appiattimento proprio della globalizzazione turistica.” Su queste due collimanti e sinergiche strategie di posizionamento, “turismo di territorio” ed eco-eccellenze e sul nucleo centrale che da esso scaturisce, si muoveranno le azioni programmatico-progettuali pianificate dal Distretto Turistico. Posto tale nucleo tematico e identitario, i prodotti turistici rispetto ai quali il Distretto dovrà specializzarsi, puntando ad ottenervi un posizionamento di mercato elevato, sono quelli che si strutturano sui seguenti elementi:

• l’offerta di una fruizione ampia e agevole di un importante patrimonio naturalistico;

• l’adeguata valorizzazione ed esaltazione del patrimonio paesaggistico,

dato dalla compresenza di aree rurali, naturalistiche e insediative;

• la possibilità di una fruizione trasversale del territorio attraverso attività sportive e non, come l’escursionismo, l’equitazione, il ciclo-turismo, visite guidate, percorsi tematici, ecc;

• la possibilità di una fruizione diretta e capace di generare esperienza e

significato rispetto a tutto ciò che costituisce il patrimonio rurale (materiale e culturale/tradizionale) dell’area;

• un’offerta gastronomica di qualità, incentrata sulla forte tradizione locale

e quindi sull’utilizzo rigoroso dei prodotti del luogo, capace quindi di valorizzare al meglio, tradizioni e produzioni tipiche;

• l’offerta di una ricettività diffusa, votata al recupero dei manufatti edili

presenti nel territorio rurale oltre che nei centri antichi, ed intesa anch’essa ad esaltare i tratti tipici del luogo per offrirli al visitatore come importante valore aggiunto e differenziale;

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• la valorizzazione delle emergenze culturali, storiche, architettoniche e archeologiche che arricchiscono l’area, e che quindi possono essere un ulteriore valore aggiunto all’esperienza offerta al visitatore;

• un approccio qualitativo elevato e trasversale in tutti i settori di offerta,

intendendo come qualità un insieme di fattori, quali il livello del servizio, la cultura dell’accoglienza espressa, il rapporto con il territorio e le sue tipicità e tradizioni, il criterio di sostenibilità ambientale, nonché un adeguato value for money;

• un’offerta turistica complessivamente improntata all’integrazione di

sistema territoriale, ovvero all’attivazione di una filiera produttiva e commerciale complessa che trova nel consumo di servizi turistici il canale di valorizzazione di tutte le produzioni del territorio.

Nel cercare di tenere insieme ed esaltare tutti questi elementi, quel fattore intangibile eppure visibilissimo che è l’identità del territorio deve costituire sempre il catalizzatore di tutte le componenti, deve orientare ogni scelta e ogni azione, affinché l’offerta turistica possa realmente configurarsi come esperienza totale e l’economia turistica sia un forte elemento di aggregazione sociale per i residenti. Non vi è dubbio che non si tratta di un turismo “facile”, nel senso che il valore aggiunto che in esso risiede è difficile da comunicare e da far apprezzare dal mass market. E’ quindi inevitabile rivolgersi, in questo posizionamento, ad un mercato che sia già in un certo senso colto e maturo, ovvero capace di apprezzare, per propria esperienza, una nuova tipologia di concezione turistica, incentrata sul senso, sull’esperienza, sulla scoperta di una determinata autenticità territoriale. Con ciò si è già individuato un dato segmento specifico di mercato. Tuttavia si ritiene opportuno precisare che sarebbe improprio o fuorviante concepire tale segmento come una “nicchia” di mercato: esso è piuttosto un segmento minore che sta crescendo, e si pone come il portatore di una visione nuova dell’attività turistica, una visione che già in alcuni casi si è mostrata in grado di risollevare (o creare dal nulla) l’economia di zone sprovviste di risorse percepite dal mercato come attrattori forti. Se tale segmento appare per un verso difficile da “conquistare”, per l’altro possiede alcune caratteristiche che lo rendono assai intrinsecamente idoneo agli obiettivi posti. Innanzitutto non è un turismo “mordi e fuggi” (e abbiamo visto che la permanenza media di tutta l’area del Distretto Turistico è di 4,7 giorni mentre quella dei comuni interni solo di 2,1 giorni), ma tende ad

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effettuare soggiorni più lunghi, durante i quali per di più dimostra una maggiore propensione alla spesa per prodotti tipici, servizi, visite e attività. Il turismo di territorio e le eco-eccellenze sono i due elementi chiave sui quali costruire il nuovo perno strategico del posizionamento turistico del Distretto Turistico, composto quindi di vari sistemi di fruizione: le risorse naturalistiche, le risorse culturali, le risorse sportive, le risorse paesaggistiche e rurali e le risorse eno-gastronomiche. Con le risorse di natura culturale e naturalistica è in parte già integrato il turismo balneare, che comunque dovrebbe poter evolvere verso una maggiore “osmosi” con questi segmenti di offerta. Sempre su di essi fa perno il turismo didattico, che alla luce anche dei progetti in corso di attuazione nel territorio, si configura come una importante potenzialità di sviluppo. Si pone infine come una interessante ipotesi da verificare quella di promuovere e sviluppare anche un turismo sociale, che si avvalga delle risorse naturalistiche e culturali, oltre che delle strutture sportive esistenti. Il mercato target di tale posizionamento è il seguente: • I mercati europei, con particolare riferimento al Regno Unito, alla

Germania ed alla Francia che rappresentano peraltro i principali mercati di provenienza delle aree interne ed il mercato americano;

• le regioni italiane centro-settentrionali; • i mercati di prossimità, proponendo loro soluzioni in grado di incentivare un

comportamento turistico diverso da quello attuale, puntando ad esempio a soggiorni più lunghi.

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L’ANALISI SWOT La diagnosi sulla competitività è la risultante di un’analisi incrociata tra elementi endogeni (punti di forza e punti di debolezza) ed elementi esogeni (minacce ed opportunità). Nell’ambito che interessa la proposta di candidatura del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e d’Imera, l’applicazione della metodologia SWOT costituisce lo strumento per fotografare il livello di competitività attuale del mercato ecoturistico e - conseguentemente - a tratteggiare scenari evolutivi e possibili traiettorie di sviluppo. Infatti, mentre i punti di forza e di debolezza si riferiscono “all’ambiente interno “ – vale a dire al Territorio considerato autonomamente rispetto al contesto – e riguardano la situazione attuale, l’esplorazione delle opportunità e dei rischi si concentra invece sull’ “ambiente esterno” e comporta una valutazione estesa del contesto spazio-temporale (territori limitrofi e proiezioni verso il futuro). L’analisi SWOT che viene qui di seguito presentata raccoglie i risultati di due distinte tipologie d’indagine:

• da una parte i dati acquisiti attraverso l’analisi desk finalizzati all’inquadramento generale del fenomeno;

• dall’altra tiene conto delle risultanze delle indagini di campo realizzate

attraverso la somministrazione di 500 questionari sulla domanda di ecoturismo e di eco-eccellenze potenziale, sulle interviste effettuate a tour operator, agenzie viaggio e associazioni specializzate, nonché sulla base delle risultanze del focus group con esperti, trend setter e operatori.

La sintesi di tali informazioni sono atte a fornire una rappresentazione sintetica ed al tempo stesso esaustiva delle potenzialità e criticità che contraddistinguono il Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e d’Imera.

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PPuunnttii ddii FFoorrzzaa PPuunnttii ddii DDeebboolleezzzzaa

☺ Collocazione strategica dell’area, in prossimità di importanti attrattori turistici

Scarsa attenzione alla cura/manutenzione del paesaggio

☺ Valenza dei luoghi dal punto di vista storico-culturale, naturalistico

Scarsa propensione all’associazionismo e ai legami di filiera tra le imprese

Ampi margini di sviluppo e crescita di iniziative imprenditoriali connesse al turismo e ai servizi turistici

Insufficienza delle figure professionali in grado di valorizzare il territorio in chiave ecoturistica

☺ Grande varietà di produzioni agricole tipiche e di elevata qualità

Mancanza di una regia unica dei territori

☺ Presenza diffusa di artigianato locale Difficoltà di accessibilità di alcuni

territori più marginali

☺ Presenza di caratteri identitari forti Basso livello di condivisione della

vision di sviluppo

☺ Autenticità dei luoghi e presenza di tradizione radicate Livello di qualità dei servizi

turistici inadeguato

☺ Prossimità con i principali porti ed aeroporti

Scarsa dotazione di servizi turistici dedicati all’accoglienza e alla fruizione

☺ Senso di ospitalità Frammentazione ed estemporaneità delle iniziative legate all’ecoturistismo

☺ Sviluppo di una ricettività extralberghiera di buon livello

Popolazione giovane, in cerca di occupazione, che rappresenta un ampio bacino di manodopera locale disponibile

☺ Contenuto costo della vita

☺ Esistenza di diversi strumenti di concertazione e di programmazione negoziata

☺ Dinamismo imprenditoriale

☺ Domanda potenzialmente svincolata a fattori di stagionalità

☺ Alto impatto “emozionale” dei luoghi

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OOppppoorrttuunniittàà MMiinnaaccccee

☺ Possibilità di utilizzare sino al 2013 i fondi strutturali dell’UE

Aumento della pressione della concorrenza internazionale di paesi comunitari che hanno puntato in maniera decisa sull’ecoturismo (Romania, Bulgaria, Paesi Baltici, ecc.)

☺ Crescita di interesse verso i luoghi meno noti della Sicilia

Concorrenza di altri territori a livello nazionale ed internazionale che hanno investito maggiormente in termini di promozione

☺ Alti livelli di sviluppo del turismo naturalistico e culturale

Stato di abbandono di risorse naturali e culturali non altrimenti valorizzate

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IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Sulla base di una attenta ricognizione delle esperienze di successo realizzate da territori potenzialmente competitor sul piano internazionale, siamo in grado di evidenziare una serie di variabili da connotarsi in termini di fattori critici di successo. Il confronto con modelli di sviluppo ecoturistico ha messo in luce i seguenti elementi chiave determinanti per lo sviluppo e la crescita economica del territorio:

sistema dotato di una forte riconoscibilità strettamente compenetrata con l’identità del territorio;

sistema facilmente accessibile che sfrutta la prossimità a poli di attrattività turistica;

sistema di accoglienza diffuso attento alle richieste che provengono dalla domanda turistica in termini di qualità, servizi ed esperienza;

sistema attento alla “cultura del paesaggio” alla cura estetica dei luoghi;

sistema basato sul mantenimento delle atmosfere di un tempo e sulla valorizzazione delle tradizioni popolari;

sistema che comunica, alimenta e rafforza l’identità del territorio sia al suo interno che all’esterno;

strategie di promozione in chiave marketing incentrate sul fattore “emozionale”, di “scoperta” ed “esperienza unica” . Ciò rilevato, procediamo di seguito ad operare una messa a sistema dei principali fattori critici di successo individuati. A tal fine, si è inteso attuare una riclassificazione delle variabili in due macro categorie, che si differenziano per il livello di impatto che esse vanno a generare sull’assetto complessivo e quindi sul posizionamento del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di HiImera.

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Distinguiamo pertanto:

variabili di struttura: sono variabili “pesanti”, le più rilevanti in fase di progettazione dell’assetto del territorio;

variabili di relazione: sono variabili che attengono ad aspetti di carattere culturale e che riguardano la capacità del territorio di sviluppare meccanismi di connessione e di integrazione, sia al proprio interno sia verso l’esterno.

Con riferimento quindi al modello di sviluppo legato all’eco-eccellenze, si enucleano pertanto i seguenti fattori critici di successo, ciascuno dei quali viene rappresentato tramite una ulteriore scomposizione interna volta ad evidenziarne le “determinanti” e le principali “specifiche” di dettaglio.

VARIABILI DI STRUTTURA – DI NATURA MATERIALE

Variabile Determinanti Specifiche

Asset territoriali

dotazione di risorse naturali, culturali ed antropiche

- dotazione di risorse territoriali valorizzabili in chiave eco-turistica e potenzialmente attrattive

Accessibilità/mobilità interna

- dotazione infrastrutturale (stradale e dei trasporti) adeguata e commisurata alle esigenze di mobilità interna Asset

infrastrutturali Accessibilità/mobi

lità esterna

- dotazione infrastrutturale (rete stradale, autostradale, portuale ed aeroportuale per l’accesso al territorio) adeguata e commisurata alle esigenze di turisti, visitatori e altri soggetti non residenti

costi di investimento contenuti

- disponibilità di strumenti di agevolazione e di incentivazione

- fornitura di servizi reali alle imprese Vantaggi localizzativi

tempi autorizzativi contenuti

- burocrazia snella - tempi rapidi nei provvedimenti

autorizzativi grazie alla presenza dello Sportello Unico per le Attività Produttive di ambito territoriale

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Variabile Determinanti Specifiche

- polivalenza delle area e capacità di ospitare strutture compatibili

- strutture e servizi che consentano la fruibilità del patrimonio esistente

Reti di servizi Al territorio e alle imprese

- rete di servizi alle imprese funzionali all’attività di produzione: energia ed utilities, tecnologia, logistica, sicurezza, protezione ambientale, gestione dei rifiuti, antincendio;

- rete di servizi per le imprese specializzate nell’ambito della comunicazione, promozione, accoglienza turistica, qualità;

- rete di servizi accessori: formazione delle risorse umane, ristorazione, servizi culturali e per il tempo libero

Logica di filiera

Promozione delle filiere

- valorizzazione delle produzioni tipiche - sviluppo di un circuito di ristoranti di

qualità e di aziende agrituristiche, che si impegnano ad utilizzare i prodotti ottenuti dalle varietà locali per realizzare i piatti della cucina tipica del territorio

Strategia di sviluppo di lungo periodo

- adozione di strategie di sviluppo di ampio respiro, secondo un processo di rinnovamento continuo;

- rapidità nei tempi di realizzazione degli interventi;

- realizzazione di risultati concreti ed apprezzabili;

- coerenza fra obiettivi, strumenti e risultati Pianificazione

del territorio

investimento sulla competitività del territorio

- realizzazione di mirati interventi di potenziamento delle infrastrutture, sia quelle materiali che quelle immateriali;

- continuo lavoro sul territorio all’inseguimento della competitività e volto alla predisposizione di pacchetti localizzativi appetibili per i potenziali investitori

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VARIABILI DI RELAZIONE DI NATURA IMMATERIALE

Variabile Determinanti Specifiche

apertura ad investitori e capitali nazionali ed esteri

- capacità di catturare l’attenzione e stimolare l’interesse di turisti italiani e stranieri su prodotti turistici innovativi

- relazione attiva con il potenziale investitore finalizzata ad individuarne ed interpretarne esigenze e bisogni

Strumenti di marketing di area

agenzia di sviluppo

- presenza di un soggetto operativo che svolga un ruolo di regia unica

- creazione di un portale web dedicato all’offerta ecoturistica

- capacità di contatto con il circuito turistico nazionale ed internazionale

- disponibilità di adeguate risorse professionali e finanziarie

Asset sociali capitale sociale locale

- tessuto sociale caratterizzato da un clima di fiducia, senso d’identità ed appartenenza alla comunità,

- grado di condivisione delle scelte di sviluppo locale

innovatività dei progetti proposti

- investimento in innovazione come effettivo motore della competitività del territorio Innovazione

trasferimento tecnologico

- azioni di animazione del territorio volte a promuovere le iniziative di cooperazione

Qualità delle risorse umane

formazione universitaria e professionale

- preparazione delle figure professionali adeguate alle opportunità di sviluppo del mercato del lavoro locale

- elevato livello di specializzazione dei corsi universitari

- accordi di cooperazione fra le imprese e le realtà accademiche per la programmazione di master nel settore

- corsi di insegnamento superiore adatti a creare le figure professionali di cui le imprese necessitano

- azioni di orientamento ed indirizzo

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Variabile Determinanti Specifiche professionale a partire dai cicli scolastici inferiori

interazione e cooperazione a livello interno ed esterno

- attiva partecipazione da parte degli attori locali ai processi di sviluppo del territorio

- coinvolgimento attivo delle associazioni di settore

governance

- l’implementazione di un sistema territoriale competitivo presuppone la più ampia condivisione del modello di sviluppo da parte dei diversi livelli di istituzioni interessate

Networking

partnership fra imprese

- sinergie operative ed accordi di cooperazione fra le imprese del territorio (ad es. per operazioni di promozione congiunta) in modo da ottimizzare le risorse disponibili

Condivisione accettazione da parte delle comunità locali

- responsabilità ambientale delle imprese ed elevati standard di tutela

- organizzazione delle attività turistiche in modo da prevedere ricadute economiche ed occupazionali a beneficio della comunità locale

Sulla scorta di quanto emerso e dell’andamento della domanda proveniente soprattutto dall’ambito internazionale, il Distretto Turistico Cefalù-Madonie, è fermamente convinto nel voler ri-orientare l’attuale posizionamento puntando decisamente sulla costruzione di un’offerta di turismo di territorio. In tal senso procediamo ad effettuare un’analisi sui gap al fine di poter meglio pianificare gli interventi da mettere in campo per superare le criticità rilevate.

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GAP ANALYSIS

Una volta delineata la griglia dei fattori critici di successo si procede di seguito ad effettuare una sintetica GAP ANALISYS, tendente ad evidenziare il grado di scostamenti tra situazione attuale e situazione desiderata. Nel formulare il giudizio relativo all’eventuale scostamento si è tenuto conto delle risultanze dell’analisi di fondo nonché delle indagini di campo condotte. I gap che emergono come più significativi attengono a:

Mancanza di una regia e di un coordinamento delle molteplici iniziative di promozione insistenti sul territorio

Scarsa capacità di raccordo ed indirizzo strategico dell’imprenditoria locale verso settori ed opportunità di sviluppo a più alto potenziale

Insufficienza di un sistema di trasporti “interno” che permetta una visita Insufficienza di servizi turistici funzionali a vivere l’esperienza Insufficienza di una caratterizzazione forte delle strutture ricettive che si integrino perfettamente con l’ambiente naturale circostante

Poca conoscenza delle bellezze a livello nazionale ed internazionale

Per quanto concerne invece quei fattori che abbiamo considerato alla stregua di variabili di relazione, le analisi condotte ci suggeriscono il seguente ordine di considerazioni.

Mancanza di strumenti di marketing di area: va registrata, ad oggi, la non sufficiente capacità di mobilitazione e di attrazione di grandi investitori sul territorio, anche a causa della mancanza di strutture operative che dispongano di deleghe, competenze e risorse adeguate allo svolgimento di questo tipo di attività.

Innovazione: in parte del territorio interessato dal Distretto Turistico, il trasferimento tecnologico stenta ad affermarsi come prassi a servizio della competitività delle imprese.

Per colmare i gap esistenti si tratta di realizzare iniziative tese a:

• Consolidare e strutturare il patrimonio ambientale e culturale. Il superamento della logica meramente conservativa per la salvaguardia delle aree naturalistiche apre la prospettiva verso un approccio di sistema per la loro gestione e protezione. L'integrazione dunque della

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risorsa ambiente con le varie altre risorse territoriali, prima fra tutte la risorsa culturale e la realizzazione di una robusta e diffusa rete sentieristica collegata ai Centri Visita ed alla relative attività di interpretazione ambientale dell'area, rappresentano un obiettivo strategico da perseguire tramite l'azione sinergica degli attori locali per giungere alla massima fruibilità eco-compatibile dell'area ed al consolidamento del sistema territoriale locale.

• Sostenere la qualificazione dell'offerta territoriale, turistica, agroalimentare e delle produzioni di qualità. L'offerta imprenditoriale nel settore agricolo, turistico, artigianale e nei settori complementari collegati, deve essere organizzata nelle sue diverse forme aumentando il livello di qualità, promuovendo l'integrazione tra i diversi prodotti e tra gli operatori privati. L'offerta imprenditoriale dovrà essere sempre più coerente con l'immagine dell'area che si sta costruendo, immagine improntata alla qualità della risorsa ambientale, alla pacatezza dell'offerta turistica, alla qualità delle produzioni. Ciò si otterrà anche attraverso una continua promozione e valorizzazione delle produzioni tipiche locali stimolando l'incremento di produzioni certificate e l'adozione di metodiche eco-compatibili.

• Qualificare, organizzare e mettere in rete le risorse ambientali, storico-culturali e paesaggistiche. Il potenziale turistico del territorio dipende soprattutto dal patrimonio naturale, dalla sua fruibilità e dalla vivacità della cultura locale. In questo ambito potranno essere promosse azioni miranti a migliorare l'immagine dell'area e la riconoscibilità dei suoi centri, basate su iniziative promozionali e sulla maggiore fruibilità delle risorse. Occorre dunque attuare una politica di promozione e di commercializzazione atta a proporre un'offerta integrata che punti sulle unicità del territorio (le aree protette, gli aspetti artistici, culturali, gastronomici, ecc.) per intercettare specifici segmenti di mercato o nuovi target, utilizzando e sperimentando nuove forme di marketing integrato. Tutto ciò diventa un obiettivo strategico di primaria importanza in una logica di sviluppo di un'offerta territoriale integrata.

• Attivare reti di cooperazione. La cooperazione, sia essa intra-territoriale che transnazionale, rappresenta un'opportunità in più per l'area di disporre di risorse e know how finalizzati alla valorizzazione e promozione di aspetti specifici del territorio. La cooperazione può fornire all'area un reale e spendibile valore aggiunto.

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Sulla scorta quindi delle predette risultanze ed al fine di garantire la massima accessibilità e fruibilità del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, verranno adottate strategie di sviluppo che puntino all’integrazione tra i seguenti sistemi: a) Progettazione e gestione L’obiettivo principale della progettazione e della gestione del Distretto deve essere la costruzione di un ecosistema inclusivo e ospitale nel pieno rispetto del patrimonio naturale e culturale che deve poter essere tramandato alle future generazioni. Ogni azione deve tener conto del requisito dell’accessibilità e presupporre una programmazione partecipata che integri i diversi strumenti di gestione e controllo del territorio: urbanistici, economici e sociali. Al fine di contribuire al raggiungimento di un’effettiva accessibilità un ruolo importante nella programmazione deve essere svolto dai disabili, dalle loro famiglie e dalle loro associazioni con particolare riferimento a coloro che sono espressione del territorio. La fruibilità della natura e dell’ambiente va estesa a tutti, offrendo a ciascuno il massimo livello di godibilità nel rispetto dell’ecosistema. La natura deve essere valorizzata nelle sue caratteristiche, intervenendo, dove è necessario, con opportune progettazioni inclusive e con uso di materiali e tecnologie eco-compatibili. Gli interventi sugli ambienti e sugli spazi costruiti devono rispettare i principi del “Design for all”. Al fine di consentire una libertà di scelta nella fruibilità della natura e dell'ambiente sono necessarie adeguate informazioni sulle condizioni del territorio e dei servizi esistenti. b) Accoglienza I visitatori devono poter trovare un sistema turistico accogliente e di qualità. Nella realizzazione di tale sistema occorre coinvolgere le varie componenti del Distretto Turistico e tener conto dei diversi bisogni del visitatore. La qualità dell’offerta turistica, anche ai fini dell’ottenimento delle certificazioni ufficiali di qualità, deve includere l’accessibilità. La dichiarazione di accessibilità non è un attestato generico, ma deve comportare l’effettiva fruibilità delle risorse naturali e culturali del territorio, una cultura diffusa di ospitalità e di inclusione, la formazione costante degli operatori, gli strumenti di informazione e comunicazione, un’adeguata mobilità, un’offerta differenziata di opportunità per quanto riguarda la

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ricettività, la ristorazione, la sentieristica, lo sport e in genere le attività culturali e ricreative. La comunicazione di servizi accessibili offre un valore aggiunto in termini di promozione e di qualità. L’immagine, così come viene percepita dai visitatori, deve essere caratterizzata oltre che dagli elementi legati alla sostenibilità anche da quelli relativi all’accessibilità. c) Informazione e comunicazione L’informazione sulle condizioni di accessibilità permette a chiunque la scelta e l’organizzazione della visita a seconda delle proprie aspettative, condizioni e limiti. Essa deve essere oggettiva, verificata, attendibile e completa, deve riguardare le caratteristiche e le condizioni del territorio e dei servizi esistenti e non deve limitarsi a una valutazione generica. L’informazione deve essere fornita in modo personalizzato, secondo i bisogni delle singole persone. La comunicazione è uno strumento per far conoscere i valori di un territorio, consentire libertà di scelta nella fruibilità, incentivare scelte, creare atteggiamenti favorevoli. Il sistema di comunicazione deve dotarsi di strumenti per l’ascolto dei feedback, quali sportelli, indagini, forum, numero verde. d) Educazione e formazione L’eco-eccellenza ed il turismo di territorio, rappresentano due strumenti formativi capaci di facilitare la conoscenza dei valori del territorio, di stimolare la condivisione dell’impegno a conservarli. Devono essere assicurate, pertanto la formazione permanente degli operatori turistici e l’integrazione delle competenze tra tutti gli attori sociali: educatori, operatori dell’accoglienza, guide ed interpreti del territorio, operatori economici, associazioni e cooperative del territorio. Le strategie per la qualificazione delle risorse umane devono essere caratterizzate dalla continuità delle iniziative educative, dal monitoraggio e dalla valutazione sistematica degli interventi, dallo scambio delle esperienze e dalla diffusione delle buone pratiche. A conclusione dell’analisi condotta, nel grafico sottostante vengono sintetizzati i dati rilevati sullo sviluppo della domanda ecoturistica nei prossimi cinque – dieci anni.

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Situazione attuale

DOMANDA DI ECO-

ECCELLENZE ATTUALE

Bassa Medio-bassa

Media Medio-

alta Alta

Situazione a tendere

DOMANDA DI ECO-

ECCELLENZE POTENZIALE

Bassa Medio-bassa

Media Medio-

alta Alta

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OBIETTIVI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE NEL TRIENNIO SIA CON IL PIANO NEL SUO COMPLESSO CHE CON I PROGETTI SPECIFICI ED I RISULTATI ATTESI Come rappresentato in premessa, le principali specializzazioni che qualificano la Città a rete Madonie – Termini, nel cui ambito è collocato il Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, sono legate a due sottosistemi del Milieu socio-economico: quello Turistico (balneare, agrituristico e naturalistico) e quello Culturale. E’ proprio su queste funzioni qualificate che agisce ed interviene la strategia complessiva di sviluppo elaborata per la costruzione della nuova città policentrica e della quale uno dei principali strumenti di attuazione è rappresentato dal Distretto Turistico. Al fine di fornire un quadro complessivo dello sviluppo strategico-programmatico della Città a rete e degli strumenti da essa mobilitati, se ne riporta il relativo schema.

CITTA’ A RETE MADONIE-TERMINI

SISTEMINATURALISTICO AMBIENTALI

SISTEMI TERRITORIALI URBANIZZATI

SISTEMA DELLE ATTIVITA’

PRODUTTIVE

SISTEMA DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI

PUBBLICI E DEGLI IMPIANTI PUBBLICI E DI USO PUBBLICO

SISTEMA INTEGRATO DEL PARCO DELLE MADONIE E

DEGLI AMBITI ARCHEOLOGICIE NATURALISTICI

SISTEMA AGRICOLO

AMBIENTALE

SISTEMA TURISTICO-

CULTURALE E RESIDENZIALE

SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE E

DELLA MOBILITA’

STRUMENTI DI ATTUAZIONE

PIANI OPERATIVI

PROGRAMMI STRATEGICIE PIANI D’AMBITO

PROGETTISPECIALI

PSAV

PIST

Distretto TuristicoPSL del GAL

Distretto Carni Bovine

PST

Il Piano di Sviluppo Turistico, agisce direttamente su tre dei sei sotto-sistemi nei quali si sviluppa la Città a rete e che nel grafico, sopra riportato sono stati evidenziati.

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Sulla scorta delle analisi condotte nell’ultimo triennio - i cui risultati sono stati puntualmente illustrati nel capitolo precedente – obiettivo primario del D.T. Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera è quello di : Creare e promuovere una vasta area specializzata sul turismo di territorio ed avente destinazioni e prodotti di eco-eccellenza. Puntare cioè a creare un’offerta di prodotti improntati alle eco-eccellenze che, in atto, risulta totalmente assente in tutto il mezzogiorno e su di essa, costruire un’offerta unica sia in termini di destinazione che di prodotto. Questo importante ed ambizioso obiettivo, necessita di una forte regia e di un raccordo istituzionale da parte dell’Assessorato Regionale al Turismo, in grado di costruire ed ampliare sempre più l’offerta orientata alle eco-eccellenze, interessando quindi ed estendendo detta esperienza ad altri Distretti Turistici siciliani. Questo obiettivo primario, viene declinato nei seguenti quattro obiettivi secondari:

• Costruire l'organizzazione e la promozione di specifiche offerte ispirate ai concetti di turismo di territorio e di eco-eccellenza nell’ambito del Distretto Turistico che puntino a :

1) Proporre ai visitatori un’interpretazione autentica del patrimonio naturale attraverso la realizzazione di una rete dei centri visita del Parco delle Madonie e delle riserve naturali; 2) Valorizzare le produzioni rurali tipiche del territorio e promuovere una coordinata e diffusa azione di riqualificazione dei mercatini locali; 3) Organizzare – in maniera sistemica – l’offerta culturale ed archeologica e promuoverne attivamente la relativa valorizzazione.

• Promuovere specifici prodotti turistici che agiscono sul rafforzamento dell’identificazione del territorio nei confronti delle percezioni esterne. I cinque prodotti sui quali il D.T. concentrerà gli sforzi del primo triennio sono:

1. Cefalù coast: un mare di sostenibilità e di cultura; 2. Verde & Parchi; 3. Termalismo & Benessere diffuso; 4. Itinerari e soggiorni a tema; 5. Sport.

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• Promuovere la cultura della qualità nelle imprese e nelle organizzazioni turistiche:

1) Promuovendo azioni finalizzate alla riqualificazione delle strutture ricettive ( sia alberghiere che extralberghiere ) ed alla loro tipicizzazione; 2) Sviluppando i marchi di prodotto finalizzati alla specializzazione dell’offerta ed indirizzati alla soddisfazione delle esigenze di particolari segmenti della domanda ( giovani, diversamente abili, etc..); 3) Incentivando l’adozione di strumenti di gestione ambientale (Ecolabel ed Emas).

• Sviluppare i servizi di informazione ed orientamento al turista: 1) Realizzando strumenti informativi circa i valori culturali ed ambientali del territorio e sugli obiettivi della conservazione del patrimonio e dello sviluppo sostenibile; 2) Elaborando mappe digitalizzate per GPS della rete sentieristica e dei principali attrattori naturalistici, oltre che del patrimonio monumentale e museale diffuso; 3) Sviluppando un portale multilingue che consenta al turista la possibilità di costruire la propria vacanza. L’obiettivo primario e gli obiettivi secondari, agiscono in maniera integrata e sinergica nell’ambito dei sotto-sistemi per la costruzione della Città a rete policentrica, dei quali si fornisce una descrizione di tipo macro ed una illustrazione grafica relativa ai soli interventi strutturali.

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GLI INTERVENTI PREVISTI Passiamo adesso ad illustrare in maniera puntuale gli interventi – distinguendoli così come ci viene chiesto per azioni strutturali, di prodotto e di commercializzazione - che il Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera, andrà a porre in essere per concretizzare quanto emerso dalle analisi sul campo ed approvato dall’assemblea degli aderenti al Distretto.

LE AZIONI STRUTTURALI Come già avuto modo di illustrare, il Distretto Turistico è uno dei principali strumenti di programmazione e di pianificazione, attraverso il quale si andrà a costruire la Città a rete policentrica Madonie-Termini. Una nuova città-territorio che ruota attorno ai concetti del policentrismo, della piena sostenibilità – secondo i recenti concetti declinati dalla Commissione Europea e contenuti nel documento Europa 2020 – e del benessere diffuso. Il Distretto turistico interviene e agisce nella costruzione della quinta città siciliana – almeno sotto il profilo temporale – unitamente alla congiunta elaborazione del Piano Integrato di Sviluppo Territoriale ( PIST) e del Piano di Sviluppo Locale del GAL ISC Madonie, nei cui ambiti sono state pianificate le principali azioni strutturali che andremo sinteticamente ad illustrare, non prima di aver spiegato che i due livelli di forte specializzazione turistica che corrispondono a due macro prodotti, sono stati orientati nell’ambito del Sistema integrato del Parco delle Madonie e degli ambiti archeologici e naturalistici (Turismo naturalistico), del Sistema Turistico Culturale e Residenziale (Turismo balneare, agrituristico e culturale). Sistema integrato del Parco delle Madonie e degli ambiti archeologici e naturalistici: si rendeva necessario porre a valore tutti gli investimenti effettuati con le precedenti esperienze di programmazione negoziata e quindi irrobustire ulteriormente un’offerta in campo ambientale che – in atto – rappresenta un notevole elemento di attrazione di presenze di ambito sia regionale che soprattutto internazionale. Quest'azione di messa a sistema dell'offerta naturalistica - ovviamente - è stata fortemente orientata dalle indicazioni e dalle modalità attuative contenute nel Piano di Gestione (PdG) recentemente elaborato dall'Ente Parco delle Madonie, PdG che ha previsto tra l'altro:

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• nella strategia per la sostenibilità ecologica di innescare processi di sensibilizzazione e di didattica ambientale per far conoscere i SITI e la Rete Natura 2000;

• nella strategia per la sostenibilità socio-economica di migliorare le condizioni di fruibilità del pubblico in condizioni di eco-compatibilità.

L'enorme patrimonio che in termini di biodiversità - circa il 30% dell'intero patrimonio presente sul Mediterraneo - racchiude la Città a rete, in atto non è sufficientemente valorizzato, i 7 centri visita che verranno realizzati rispondono appunto a questa strategia ( non a caso sono stati individuati quali operazione cardine) che vuole sempre più coniugare salvaguardia e sviluppo sostenibile e che puntano ad introdurre l'elemento dell'interpretazione ambientale quale "nuovo" prodotto sul quale connettere e rafforzare gli elementi di attrazione presenti. Essi agiranno in stretta relazione con la rete sentieristica esistente, con i 200 km di rete sentieristica in corso di realizzazione, con il Parco Avventura ( unico in Sicilia e meta di notevoli flussi turistici sia interni che esterni) e soprattutto forniranno un’importante supporto di infrastrutturazione al Sentiero Italia – Dorsale settentrionale sicula, sul cui percorso sono stati individuati. Detti centri visita, per la cui gestione – tramite procedure di evidenza pubblica – sono stati già selezionati associazioni ambientalistiche ed organismi del terzo settore, verranno realizzati su immobili esistenti e localizzati in centro storico e consentiranno quindi di attivare una duplice azione: di recupero ambientale ed architettonico e di rivitalizzazione economica. Le altre due operazioni cardine che agiscono sul Sistema Integrato naturalistico prevedono la realizzazione del:

• Parco "Memoria, natura e visioni", un progetto integrato che consiste nella costruzione di un ponte tibetano che collegherà i due versanti di due gole profonde e suggestive, la realizzazione del sentiero Rocca di Sciara - fruibile anche in notturna - e del parco Targa Florio, il recupero funzionale di un mulino ad acqua e la previsione di parcheggio per caravan;

• Museo Ambientale unico in tutto il mezzogiorno, composto da due serre per l’allevamento delle farfalle, da una mostra permanente di farfalle e insetti di origine tropicale, da un laboratorio didattico, da un locale bar e punto vendita per prodotti artigianali, da una foresteria ricavata nelle celle dell'ex carcere e da un piccolo ristorante con annessa cucina e servizi.

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Completano l'offerta del sistema della città policentrica:

• l'intervento di valorizzazione e fruizione del Lago Rosamarina, unico in tutto il panorama regionale per la pesca sportiva;

• la rifunzionalizzazione dell'ex macello comunale di Gratteri in museo e centro ambientale;

• la realizzazione del Madonie MTB Resort, un progetto integrato che contempla la realizzazione di percorsi naturalistici per mountainbike e del bikepark a Piano Battaglia e che consentirà la concreta destagionalizzazione del secondo polo di sport invernali della regione;

• la fruizione e la valorizzazione della riserva naturale del "Bosco Granza e Bosco Favara".

Sistema agricolo ambientale: su questo sistema agisce il Piano di Sviluppo Locale promosso dal GAL ISC Madonie e già approvato da parte del competente Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste. Nella considerazione che la crescente domanda di fruizione del territorio individua nuove necessità e nuove opportunità legate allo sviluppo di “prodotti turistici” integrati, che sappiano coniugare l’offerta ricettiva con l’offerta di prodotti tipici, di servizi legati alla fruizione ricreativa, sportiva, culturale e didattica del territorio naturale, il partenariato ha individuato, come obiettivo prioritario quello relativo al Turismo e offerta rurale. Le sub-azioni, connesse alla realizzazione dell’obiettivo sopra descritto, saranno quindi orientate a:

• Realizzare Infrastrutture su piccola scala per lo sviluppo e la messa in rete di percorsi e itinerari rurali quali la realizzazione di una segnaletica per la fruizione dei territori rurali;

• Creare servizi finalizzati alla fruizione degli itinerari rurali (progettazione

e realizzazione di materiale informativo, partecipazione a fiere di settore, creazione di siti web, realizzazione di servizi telematici e multimediali innovativi, realizzazione di un servizio di teleprenotazione, creazione di una rete stabile tra gli operatori agrituristici e realizzazione di mappe cartografiche digitalizzate per GPS);

• Recuperare edifici e strutture ad uso collettivo ubicati in piccoli centri e

borghi rurali < 500 ab., da adibire ad attività collettive, culturali e di servizio, quali: degustazione dei prodotti locali, presentazione del territorio e delle sue risorse, proposizione di procedimenti tradizionali di lavorazione dei prodotti agricoli ed artigianali locali. I tre villaggi rurali sui quali si interverrà, sono stati individuati in ragione della

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presenza sugli stessi di una manifestata volontà da parte del tessuto socio-economico di voler partecipare alla rivitalizzazione del villaggio, sia in termini di funzionalità delle stesse che rispetto alla connessione con la complessiva proposta di fruizione rurale del territorio;

• Migliorare gli spazi pubblici utilizzati per ospitare i mercatini settimanali

quali luoghi di frequentazione turistica ove poter ospitare – in strutture di qualità – le produzioni agroalimentari ed artigianali tipiche e di qualità .

Sistema turistico-culturale e residenziale: questo è in assoluto l’ambito produttivo più performante della Città a rete, quello sul quale i livelli di specializzazione raggiunti la mettono ai primi posti nel sistema regionale. In questo sistema, il PIST interviene con azioni progettuali di grande qualità e di grande innovatività, oseremmo dire finanche uniche. Azioni progettuali che si muovono su tre asset: 1) riposizionare e destagionalizzare il turismo balneare maturo della fascia

costiera in affanno per la concorrenza dei nuovi paesi emergenti ( soprattutto Mediterraneo ed Europa dell’est );

2) rafforzare ulteriormente le eco-eccellenze ed il turismo culturale – concentrato più sulle aree interne – e che negli ultimi cinque anni è in continua ascesa;

3) progettare nuovi attrattori in grado di far aumentare le presenze ( in atto pari a 1.200.000 ) e di spingerle verso quartieri/comuni più periferici ( ..la città a rete policentrica della qualità della vita e del benessere diffuso!).

Sui predetti tre asset interverremo – tra l’altro - attraverso la pianificazione di operazioni cardine. Dette operazioni punteranno:

• al rafforzamento del segmento turistico del termalismo e del benessere: la realizzazione del Parco Termale su Termini Imerese, grazie ad un intervento di riqualificazione ed ampliamento strutturale e dei servizi che vengono attualmente erogati dal Grande Hotel delle Terme, e del percorso di acqua terapia a Geraci Siculo nei locali dell'ex Scuola Media. Dette nuove infrastrutturazioni di grande qualità ed elevata innovatività ( urbanistica - concettuale e dei servizi in esse ricavati) andranno ad ampliare l'offerta esistente e rappresentata dai centri benessere e dalle SPA presenti sul territorio della città. A questa offerta complessiva si aggiungerà - nel medio periodo - il polo termale delle acque solfuree di Sclafani Bagni sul quale è in fase avanzata di elaborazione il progetto per la riattivazione e per il quale sono

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necessarie risorse finanziarie considerevoli e comunque non congruenti con le dotazioni messe a disposizione dalle Linee di intervento attivabili dai PIST;

• alla realizzazione di un nuovo parco che agisce su peculiarità uniche del territorio, con una logica di forte integrazione e di rete con altri territori europei - European and Unesco Global Geopark - ed in un contesto ambientale semi-degradato che verrà naturalmente recuperato ( Parco Geopalentologico e della flora mediterranea che verrà realizzato in quella che in origine è stata una cava di tufo);

• alla costruzione di un turismo scolastico-scientifico che si muoverà attorno all’Osservatorio Astronomico di Isnello (recentemente finanziato dal CIPE) e sul quale si andrà ad incardinare la rifunzionalizzazione dell’ex Camping di Contrada Mongerrati ( Isnello) da destinare a ostello della gioventù;

• alla realizzazione di un incubatore di imprese operanti nell’ambito culturale e teatrale che verrà ubicato in quello che è stato l'ex macello comunale di Petralia Sottana.

Le operazioni cardine agiranno in forte prevalenza sulle aree interne della Città a rete e ciò anche in rispetto ad un principio di coesione sociale e territoriale fatto proprio dalla nuova governance multilivello. Esse hanno un'evidente e stretta correlazione con la strategia complessiva e sono in grado di produrre significativi impatti socio-economici sulla nuova città policentrica. Questa forte e decisiva azione di rafforzamento dei livelli di specializzazione presenti sul territorio, viene accompagnata e sostenuta da altri interventi che agendo sui tre asset strategici che prima abbiamo descritto amplificano gli elementi di attrazione della quinta città regionale, in ambito regionale, nazionale e internazionale. Per maggiore unitarietà di rappresentazione, detti interventi andremo ad accorparli in funzione degli asset strategici sui quali agiscono:

• riposizionare e destagionalizzare il turismo balneare maturo della fascia costiera: su questo asset agiremo attraverso la realizzazione del Museo del Cinema ( Cefalù), il recupero e la riattivazione dell'ex Cine Teatro "Le Fontanelle" ( Castelbuono), la segnaletica stradale ed i pannelli informativi del grande circuito della Targa Florio, la digitalizzazione ed il caricamento su GPS dei percorsi turistico-culturali, la realizzazione di una terrazza sul mare (Termini Imerese);

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• rafforzare ulteriormente le eco-eccellenze ed il turismo culturale: attraverso il recupero della Casa natale di Giuseppe Antonio Borgese e la messa in luce dell'enorme patrimonio posseduto dall'omonima Fondazione (Polizzi Generosa), il potenziamento e l'adeguamento delle sale espositive del Museo Naturalistico " F. Minà Palumbo" ( Castelbuono), il recupero del complesso di San Francesco da destinare a spazio museale, laboratori creativi culturali e spazi teatrali (Caccamo), la realizzazione di laboratori per il restauro di reperti archeologici e beni di interesse artistico in convenzione con l'Istituto "Palazzo Spinelli" (Caltavuturo), il completamento del restauro e la rifunzionalizzazione dell'ex Convento dei Cappuccini quale sede dell'Albergo diffuso della Città policentrica (San Mauro Castelverde), la realizzazione nell'ex Convento dei Frati Minori dei laboratori di restauro del libro, dei tessuti e dei ricami dei paramenti sacri (Petralia Soprana).

• progettare nuovi attrattori in grado di far aumentare le presenze e

di spingerle verso quartieri/comuni più periferici: quali l’organica valorizzazione delle Grotte della Gurfa, il Museo del Costume ( grazie alla donazione della Fondazione Piraino ubicato presso il Palazzo della Cultura di Polizzi Generosa), il recupero strutturale e funzionale di una delle prime centrali idroelettriche attive sul territorio regionale ( Petralia Sottana), la realizzazione di un Centro policulturale-ludico-ricreativo a Passo l'Abbate ( Castellana Sicula), l'allestimento del Museo delle Armi antiche a Palazzo Sgadari ( Gangi), il restauro dell'ex Convento dei Padri Agostiniani da destinare a centro congressi ed attività a supporto dell'adiacente struttura per il benessere e l'acqua terapia ( Geraci Siculo).

Nei grafici che seguono vengono riportati – differenziati per prodotto sul quale agiscono – gli interventi infrastrutturali puntuali contenuti nella proposta di Piano di Sviluppo Turistico e che come detto rappresentano – in alcuni casi – la rappresentazione strutturale di un processo elaborativo molto più ampio ed articolato che recupera quanto già pianificato con il Piano Strategico di Area Vasta, con il Piano Strategico di Termini Imerese e con il GAL ISC Madonie.

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VERDE & PARCHI

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ITINERARI

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SPORT

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CEFALU’ COAST

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TERMALISMO E BENESSERE

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LE AZIONI DI PRODOTTO In linea con quanto puntualmente indicato nel paragrafo relativo alla definizione del posizionamento turistico obiettivo del Distretto, sono stati costruiti e pianificati 5 nuovi prodotti turistici che, di seguito andremo sinteticamente ad illustrare: Cefalù Coast: un mare di sostenibilità e di cultura Questo importante e assai strategico prodotto si sviluppa attraverso politiche ed azioni condivise, delle quali si riportano le principali:

• L’adozione di un Sistema di Trasporto Pubblico locale sostenibile che a partire dalla fascia costiera per interessare gradualmente, l’intero distretto, consenta di eliminare e/o ridurre l’uso dei mezzi di trasporto privato e di garantire una dinamica ed efficiente mobilità dei turisti e della popolazione residente;

• Una strutturata azione di riqualificazione, in senso ecoturistico, dei lidi e la relativa stesura di un piano del colore degli stessi;

• Adeguate azioni di salvaguardia e di ripascimento della fascia costiera; • Installazione di boe intelligenti per l’attracco delle barche nei punti di

maggiore interesse paesaggistico in stretta connessione con i Porti di Cefalù e di Termini Imerese;

• La diversificazione del prodotto costa in relazione alla morfologia naturale ( sabbia, ciotoli, roccia);

• La certificazione della qualità balneare delle acque; • La formazione di esperti nella valorizzazione turistica delle risorse

marine.

Verde & Parchi. La linea comprende soggiorni e itinerari dedicati alla scoperta e alla conoscenza dell’ambiente naturale con attività formative, informative e orientamento. Questo è il macro prodotto principale sul quale il D.T. concentrerà i maggiori sforzi di sistematizzazione e di rafforzamento. I prodotti in esso ricompresi sono: - naturalismo; - didattica ambientale; - escursionismo e percorsi di fruibilità per ipovedenti e non vedenti; - scientifico ( botanica e geologia); - agriturismo. Detti prodotti saranno pianificati, sulla scorta delle risultanze alle quali è pervenuto il Piano di Interpretazione dell’Identità del Distretto Turistico,

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per poi essere assemblati anche grazie al supporto assicurato da un’adeguata azione formativa rivolta ad agenti di sviluppo per il turismo ambientale. Itinerari e soggiorni a tema. Si tratta di percorsi tematici da sviluppare sia come soggiorni brevi sia come escursioni di chi sta già trascorrendo una vacanza sul territorio o nella regione. La linea si compone dei seguenti sotto-prodotti: - itinerari religiosi; - archeologia; - arte, storia e cultura; - enogastronomia; - artigianato, folklore, eventi. Le azioni di messa a valore saranno accompagnate da specialisti del settore e da competenze interne, oltre che saranno concretamente realizzate anche grazie a due azioni formative puntuali volte alla definizione di profili professionali agenti nell’ambito della valorizzazione e del recupero del patrimonio distrettuale e nella ulteriore riconoscibilità delle tipicità enogastronomiche distrettuali.

Termalismo & Benessere diffuso. Include le tipologie riconducibili alla vacanza stanziale tradizionale (1-2 settimane in alta stagione) orientata principalmente al termalismo (e/o alla cura del corpo) e arricchita da attività sportive all’aria aperta (bici, tennis, golf,..) ed escursioni alle principali attrattive facilmente raggiungibili dalla località di vacanza. La linea riunisce la sosta in regione nell’ambito di un giro turistico regionale o interregionale (che tocca i principali luoghi turistici del centro-sud e della Sicilia in particolare).

Sport. Linea che comprende sia settimane bianche e week-end dedicati agli sport invernali (sci da fondo e da discesa e ciaspolada) sia soggiorni dedicati alla pratica di sport estivi da parte di associazioni sportive, gruppi amatoriali e semplici appassionati, quali:

- mountain bike; - sport avventura; - triathlon off road (nuoto, MTB e trekking); - orienteering; - nordic walking.

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LE AZIONI DI COMMERCIALIZZAZIONE Nel nostro piano di marketing, il vantaggio competitivo, si conquista con il prodotto, il prezzo e la promozione sia rivolto a quel mercato che già frequenta e predilige il nostro distretto sia a nuovi mercati. Senza un’efficiente distribuzione, nessun prodotto, per quanto ottimamente costruito e pianificato, riesce ad affermarsi e quindi a sopravvivere. E’ necessario quindi scegliere i canali, calcolare gli effetti sulle vendite, sui costi e sui profitti a breve ed a lungo termine e comparare il tutto con i singoli costi sostenuti dalle aziende singole e/o associate – prima – e con la concorrenza, dopo. La tipologia dei possibili canali di vendita sono fondamentalmente tre:

• Canale corto, vendita diretta dei propri servizi (Internet, telefono, agenti, ecc);

• Canale medio, vendita con intermediari che ricevono una commissione ( Agenzie viaggi, Cral aziendali, associazioni, ecc);

• Canale lungo, dove al canale medio viene aggiunto il tour operator che diviene il venditore iniziale del canale commerciale.

Il Piano di commercializzazione, del quale andremo ad illustrare gli ambiti di intervento, del Distretto Turistico, nella considerazione che i canali di vendita medio e lungo sono sufficientemente sviluppati, ha focalizzato in maniera particolare la propria attenzione sul canale di vendita diretto. Abbiamo già detto nella sezione relativa agli obiettivi del D.T. nel triennio che obiettivo del Distretto Turistico Cefalù e parchi delle Madonie e di Himera è: Creare e promuovere una vasta area specializzata sul turismo di territorio ed avente destinazioni e prodotti di eco-eccellenza. E di come questo obiettivo primario, viene declinato nei seguenti quattro obiettivi secondari:

• Costruire l'organizzazione e la promozione di specifiche offerte ispirate ai concetti di turismo di territorio e di eco-eccellenza nell’ambito del Distretto Turistico; :

• Promuovere specifici prodotti turistici che agiscono sul

rafforzamento dell’identificazione del territorio nei confronti delle percezioni esterne;

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• Promuovere la cultura della qualità nelle imprese e nelle organizzazioni turistiche;

• Sviluppare i servizi di informazione ed orientamento al turista.

Il piano di commercializzazione del Distretto sarà orientato al soddisfacimento dell’obiettivo generale e dei quattro sub-obiettivi e agirà secondo quattro ambiti di intervento, per ognuno dei quali si sono previsti gli strumenti e le azioni da porre in essere: Immagine coordinata, informazioni all’ospite ed editoria: Catalogo generale del Distretto Turistico, depliant, opuscoli e mappe digitalizzate per GPS, dvd con particolare riferimento all’offerta didattica. Pubbliche relazioni, pubblicità e comunicazione: pubblicità tabellare, affissionistica e dinamica, web marketing, spot tv, co-marketing con aziende leader nel campo delle produzioni di eccellenza del Distretto Turistico, azioni a supporto del rafforzamento identitario del Distretto. Supporto alla commercializzazione: card turistica con pagamenti on line, dei servizi turistici e relativa fidelity card, Workshop, Educational tour, fiere e mostre specializzate. Marketing diretto: web site ufficiale del distretto in 5 lingue ( italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) con possibilità di prenotazione on-line e con schede dettagliate del Distretto e dei servizi da esso offerti e newsletter.

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QUADRO FINANZIARIO RIASSUNTIVO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO TURISTICO

Fonti finanziamento interne al Distretto Turistico

Fonti finanziamento esterne al Distretto Turistico Piano di Azione Costo totale

Pubbliche Private Pubbliche Private

Azioni strutturali 83.006.729,00 22.543.072,00 1.681.319,00 57.582.338,00 1.200.000,00

Azioni di prodotto

15.550.000,00 1.330.000,00 1.860.000,00 10.250.000,00 2.110.000,00

Azioni di commercializzazione

3.600.000,00 540.000,00 300.000,00 2.220.000,00 --------------

Totale Generale 102.156.729,00 24.413.072,00 3.841.319,00 70.052.337,67 3.310.000,00

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ELENCO DEGLI INTERVENTI DEL PIANO DI SVILUPPO TURISTICO - AZIONI STRUTTURALI RAGGRUPPATE PER PRODOTTO

Fonti finanziarie

interne Fonti finanziarie

esterne Prodotto turistico Titolo intervento

Soggetto Responsab

ile Altri soggetti coinvolti

Pubbliche Private Pubbliche Private

Verde & parchi

Realizzazione di piccoli impianti di connettività wireless a servizio degli agriturismi

GAL ISC Madonie

Consorzio degli agriturismi madoniti 283.314

Verde & parchi

Recupero di tre villaggi rurali

GAL ISC Madonie

Comuni di: Caccamo, Petralia Soprana e San Mauro Castelverde

305.000

Verde & parchi

Miglioramento spazi pubblici attrezzati a supporto del commercio itinerante di produzioni tipiche agroalimentari e artigianali

GAL ISC Madonie

Comuni aderenti al Distretto, associazioni di produttori e commercianti

842.172

Verde & parchi

Realizzazione di un’adeguata segnaletica per la fruizione dei territori rurali

GAL ISC Madonie Consorzio agriturismi madoniti 57.000

Verde & parchi

Creare o ammodernare laboratori tipici

GAL ISC Madonie

PMI operanti nei settori della trasformazione e commercializzazione dei prodotti tipici agroalimentari, dell’artigianato e delle tradizioni locali

1.702.246 226.000 200.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Verde & parchi

Messa a sistema dell’offerta rurale di qualità ( centro unico di teleprenotazione e realizzazione di mappe digitalizzate per GPS)

GAL ISC Madonie

Enti locali, pro loco, Consorzio agriturismi madoniti, associazioni di categoria e produttori

120.000

Verde & parchi

Realizzazione della rete dei centri visita volti alla tutela, valorizzazione e fruizione dell'ambiente e delle risorse naturali nell'ambito del Parco delle Madonie.

Ufficio Unico

Ente Parco delle Madonie e comuni di: Cefalù, Gangi, Geraci Siculo, Pollina, Petralia Soprana, Petralia Sottana e Scillato, Associazioni ambientalistiche

94.19413.600 782.206

Verde & parchi

Realizzazione di un attrattore naturalistico-turistico legato alla tematica “ memoria, natura e visioni”

Ufficio Unico

Comune di Caltavuturo e Abiturism Srl 183.300 1.646.700

Verde & parchi

Realizzazione di un museo ambientale sulle farfalle, con laboratori, centro didattico e foresteria.

Ufficio Unico

Comune di Gangi e Consorzio Ulisse 310.000 2.790.000

Verde & parchi

Valorizzazione e Fruizione ecosostenibile Lago Rosamarina

Ufficio Unico Comune di Caccamo 298.800 1.195.200

Verde & parchi

Trasformazione dei locali del macello comunale di Gratteri in museo e centro ambientale a servizio del Parco delle Madonie.

Ufficio Unico Comune di Gratteri 74.637 10.000 761.736,6

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Verde & parchi

Interventi infrastrutturali e servizi di base nella pineta Comunale, per la fruizione e valorizzazione della riserva naturale del "Bosco Granza e Bosco Favara".

Ufficio Unico

Comune di Montemaggiore Belsito 73.260 536.740

Verde & parchi

Realizzazione ostello della gioventù nei locali dell’ex “Camping" di Contrada Mongerrati a servizio del realizzando Parco Astronomico delle Madonie.

Ufficio Unico Comune di Isnello

176.410 1.587.690

Verde & parchi

Realizzazione di un centro policulturale – ludico – ricreativo a Passo L’Abate –Parco Maimone

Ufficio Unico Comune di Castellana Sicula

190.144 20.000 1.711.294

Verde & parchi

Manutenzione straordinaria dell'ex convento di San Francesco da destinare a sede del Museo Naturalistico F.M. Palumbo.

Ufficio Unico Comune di Castelbuono 217.000

50.000 1.953.000

Itinerari

Realizzazione segnaletica turistica del distretto

Provincia di Palermo Comuni del Distretto Turistico 840.000

Itinerari

Lavori per l'ampliamento della villa Comunale e la costruzione di un anfiteatro

Ufficio Unico Comune di Alimena 179.000 1.611.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Itinerari

Riqualificazione e ampliamento dell’offerta ricettiva diffusa e di qualità, localizzata nei centri storici

SO.SVI.MA. SpA

PMI operanti nei settori turistico-ricettivi 1.808.000 900.000 1.000.000

Itinerari

Riqualificazione quartiere Bagherino - Stazzone -

Ufficio Unico Comune di Collesano 116.923 1.052.307

Itinerari

Miglioramento e completamento Parco Urbano

Ufficio Unico Comune di Scillato 132.600 1.193.400

Itinerari

Progetto di restauro conservativo del castello grande e riqualificazione del contesto architettonico circostante

Ufficio Unico Comune di Sclafani Bagni 90.000 810.000

Itinerari

SINESTESIA: PARCO DELLA MEMORIA. Riqualificazione dell’area del Castello e recupero del ex serbatoio idrico da destinare alla valorizzazione di risorse del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico

Ufficio Unico Comune di Petralia Soprana 150.000 1.350.000

Itinerari

Adeguamento funzionale dell'ex mattatoio comunale da adibire a centro di animazione e promozione culturale, laboratori teatrali e cinematografici.

Ufficio Unico Comune di Petralia Sottana 33.230 75.000 974.070

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Itinerari Recupero del complesso San Francesco e dei locali annessi

Ufficio Unico Comune di Caccamo

458.000 1.832.000

Itinerari

Lavori di restauro e risanamento conservativo propedeutici al cambio di destinazione d'uso dell'immobile comunale sito in via IV Aprile N° 4, da destinarsi a laboratorio museale.

Ufficio Unico

Comune di Caltavuturo e Istituto Spinelli 68.000 56.719 137.394

Itinerari

Progetto per il recupero e la ristrutturazione dell'Ex Cine Teatro "Le Fontanelle" finalizzati alla costituzione di uno spazio polifunzionale

Ufficio Unico Comune di Castelbuono 287.371

2.586.342

Itinerari

Completamento per il restauro e la ristrutturazione dell’ex convento dei cappuccini da adibire a sede centrale dell’albergo diffuso.

Ufficio Unico Comune di S. Mauro

90.000

30.000

1.080.000

Itinerari

Sistemazione di alcuni locali del palazzo municipale da destinare a contenitore di beni culturali"

Ufficio Unico Comune di Polizzi Generosa 49.000

441.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Itinerari

Restauro, riuso ed adeguamento casa natale di G.A. Borgese da destinare a centro didattico ambientale e a contenitore di attività culturali territoriali di qualità

Ufficio Unico Comune di Polizzi Generosa 10.941 190.000 1.200.000

Itinerari

Ottimizzazione della logistica relativa ai percorsi turistici, culturali, enogastronomici, naturalistici ed ai servizi loro connessi.

Ufficio Unico

Consorzio Universitario della Provincia di Palermo

450.000

Itinerari

Realizzazione di interventi nella segnaletica stradale e nei pannelli informativi nel percorso della Targa Florio

Provincia di Palermo

Comuni interessati dal grande circuito 480.000

Itinerari

Ristrutturazione corpi annessi Palazzo Sgaderi da destinare ad attività museali

Ufficio Unico Comune di Gangi 163.310 1.690.004

Itinerari

Recupero strutturale della Centrale idroelettrica Catarratti finalizzato alla fruizione turistica ed allo sviluppo di attività didattico-culturali..

Ufficio Unico Comune di Petralia Sottana 25.000 200.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Itinerari

Completamento dei locali comunali ex Ospizio dei Cappuccini ad uso Museo Etno-antropologico

Ufficio Unico Comune di Resuttano 20.000 179.970

Itinerari

Storie e sapori nella terra della Gurfa – Progetto per la ricerca e la valorizzazione dei beni culturali, antropologici e paesaggistici nel territorio di Alia

Ufficio Unico

Comune di Alia

40.000 200.000

Itinerari

Realizzazione Parco archeologico Mure Pregne

Ufficio Unico

Comune di Sciara

300.000 2.700.000

Itinerari

Riqualificazione degli spazi esterni e riuso di un fabbricato annesso al Santuario Madonna dell’Olio

Ufficio Unico

Comune di Blufi e Rettorato del Santuario 120.000 1.180.000

Sport Realizzazione pista sci da fondo in località Battaglietta

Provincia di Palermo Comune di Petralia Sottana 450.000

Sport

Ammodernamento impianto di risalita e seggiovia a Piano Battaglia

Provincia di Palermo Comune di Petralia Sottana 3.095.165

Sport Realizzazione piscina coperta semi-olimpionica

Provincia di Palermo Comune di Isnello 1.613.437

Sport

Realizzazione impianto sportivo coperto polifunzionale

Provincia di Palermo Comune di Caltavuturo 2.658.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Sport

Realizzazione di una piscina semi-olimpionica in C/da Vallatrice

Ufficio Unico Comune di Cerda 1.577.286 1.500.000

Sport

Madonie MTB Resort. Realizzazione rete sentieristica, dei percorsi di mountainbike e del bikepark a Piano Battaglia.

Ufficio Unico

Ente Parco delle Madonie e Associazioni di settore 200.000 1.800.000

Sport

Progetto relativo al miglioramento dell’impianto sportivo (piscina e campo da tennis coperti) in località S. Elia ed utilizzo delle aree esterne libere.

Ufficio Unico Comune di Petralia Sottana 79.446 10.000 805.010

Sport

Progetto per il Completamento del Campo di Tiro a Volo

Ufficio Unico

Comune di Montemaggiore Belsito

79.532

698.965

Sport

Completamento e rifunzio-nalizzazione della cittadella dello sport in C/da Alaimo

Ufficio Unico

Comune di Bompietro

100.000 970.000

Cefalù coast

Interventi di difesa erosione marina e recupero della fascia costiera di Campofelice di Roccella

Provincia di Palermo

Comune di Campofelice di Roccella 300.000 2.700.000

Cefalù coast

Progettazione esecutiva e scelta del partner privato per l’ampliamento del porto turistico di Cefalù

Provincia di Palermo Comune di Cefalù 250.000

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Fonti finanziarie interne

Fonti finanziarie esterne Prodotto

turistico Titolo intervento Soggetto

Responsabile

Altri soggetti coinvolti Pubbliche Private Pubbliche Private

Cefalù coast

Polo formativo del Distretto Turistico sul campo del turismo culturale e naturalistico

Consorzio Universitario della Provincia di Palermo

Comune di Castelbuono, Cefalù e Petralia Sottana 1.180.000

Cefalù coast

Acquisto e riqualificazione Torre Roccella

Ufficio Unico

Comune di Campofelice di Roccella 350.000 3.500.000

Cefalù coast

Parco Urbano Finale

Ufficio Unico Comune di Pollina 430.354 3.067.309

Cefalù coast

Realizzazione parco Geo-Paleontologico "LA PIRRERA" nell'ex cava di tufo.

Ufficio Unico Comune di Lascari 216.000

1.584.000

Cefalù coast

Realizzazione Museo del Cinema

Ufficio Unico

Comune di Cefalù e Fondazione Mandralisca 75.000 1.425.000

Termalis

mo e benesse

re

Riqualificazione e valorizzazione del Grande Albergo delle Terme

Ufficio Unico

Comune di Termini Imerese e I.G.A.R. Srl

280.000 2.520.000

Termalismo e

benessere

Realizzazione di un Centro Benessere nei locali dell’ex "Scuola Media".

Ufficio Unico Comune di Geraci Siculo 250.000 2.250.000

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ELENCO DEGLI INTERVENTI DEL PIANO DI SVILUPPO TURISTICO - AZIONI DI PRODOTTO

Fonti finanziarie interne Fonti finanziarie esterne

Titolo intervento Soggetto Responsabile Pubbliche Private Pubbliche Private

Cefalù coast: un mare di sostenibilità e di cultura

Distretto Turistico 320.000 600.000 4.280.000 300.000

Verde & Parco

Distretto Turistico

150.000 500.000 350.000 500.000

Termalismo e benessere diffuso

Distretto Turistico 700.000 650.000 4.000.000 1.100.000

Itinerari e soggiorni a tema

Distretto Turistico ----------- 50.000 420.000 30.000

Sport

Distretto Turistico 160.000 60.000 1.200.000 180.000

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ELENCO DEGLI INTERVENTI DEL PIANO DI SVILUPPO TURISTICO - AZIONI DI COMMERCIALIZZAZIONE

Fonti finanziarie interne Fonti finanziarie esterne Titolo intervento Soggetto

Responsabile Pubbliche Private Pubbliche Private Immagine, informazione all’ospite ed editoria

Distretto Turistico 120.000 80.000 600.000 ---------

Pubblicità e comunicazione

Distretto Turistico 220.000 110.000 1.170.000 ----------

Supporto alla commercializzazione

Distretto Turistico 180.000 70.000 750.000 ---------

Marketing diretto

Distretto Turistico 20.000 40.000 240.000 ----------

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IL PIANO FINANZIARIO DELLE RISORSE PUBBLICHE E PRIVATE CHE I SOGGETTI PARTECIPANTI SI SONO IMPEGNATI AD APPORTARE Per evidenti ragioni di semplificazione oltre che per la necessità di poter offrire una panoramica complessiva degli apporti interni che, i soggetti partecipanti al Distretto Turistico, si sono impegnati ad apportare, abbiamo proceduto ad indicare puntualmente gli impegni finanziari per ciascuno degli enti pubblici mentre abbiamo proceduto ad aggregare gli impegni dei soggetti privati per comparti produttivi e ciò nella considerazione della notevole presenza di privati aderenti.

Soggetto aderente Risorse pubbliche Risorse private

SO.SVI.MA. Spa – Agenzia di Sviluppo Locale

1808000

GAL ISC Madonie 3309732

Provincia di Palermo 9.606.602

Ente Parco delle Madonie 694.194

Comune di Alia 80.000

Comune di Alimena 219.000

Comune di Aliminusa 40.000

Comune di Blufi 165.000

Comune di Bompietro 145.000

Comune di Caccamo 851.800

Comune di Caltavuturo 296.300

Comune di Campofelice di Roccella 445.000

Comune di Castelbuono 649.371

Comune di Castellana Sicula 235.144

Comune di Cefalù 195.000

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Soggetto aderente Risorse pubbliche Risorse private

Comune di Cerda 1.622.286

Comune di Collesano 161.923

Comune di Gangi 568.310

Comune di Geraci Siculo 290.000

Comune di Gratteri 114.637

Comune di Isnello 216.410

Comune di Lascari 261.000

Comune di Montemaggiore Belsito 197.792

Comune di Petralia Soprana 190.000

Comune di Petralia Sottana 207.676

Comune di Polizzi Generosa 104.941

Comune di Pollina 475.354

Comune di Resuttano 65.000

Comune di San Mauro Castelverde 135.000

Comune di Sciara 340.000

Comune di Scillato 172.600

Comune di Sclafani Bagni 130.000

Comune di Termini Imerese 375.000

Comune di Valledolmo 45.000

Associazioni ed imprese operanti nella creazione dell’offerta ricettiva di qualità

900.000

PMI operanti nei settori della trasformazione e commercializzazione dei prodotti tipici agroalimentari, dell’artigianato e delle tradizioni locali

526.000

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Soggetto aderente Risorse pubbliche Risorse private

Associazioni ed imprese operanti nell’ambito dell’offerta ambientale

198.000

Associazioni ed imprese operanti nell’ambito dell’offerta turistica

1.215.000

Associazioni ed imprese operanti nell’ambito dell’offerta sportiva

180.000

Associazioni ed imprese operanti nell’ambito dell’offerta culturale

521.719

TOTALE PARZIALE 24.413.072 3.540.719

TOTALE GENERALE RISORSE FINANZIARIE INTERNE 27.953.791