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C.F./P.IVA/R.I. 01383930292 – REA RO – 0151662
PIANO DI EMERGENZA ED
EVACUAZIONE
(ai sensi del D.Lgs 81/08 e del D.M. 10 Marzo1998)
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“Cristoforo Colombo”
Unità Operativa:
“Corpo A”
Via Guglielmo Marconi, 2/11 45014 PORTO VIRO (RO)
PALESTRA
Corpo B
Corp
o A
IST. COLOMBO PORTO VIRO
Unità Operativa: “Corpo A” Piano di emergenza ed evacuazione
ai sensi del D.Lgs 81/08 e del D.M. 10 Marzo1998
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INDICE
INDICE ............................................................................................................................................................... 2
PREMESSA ....................................................................................................................................................... 3
DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO ................................................................................... 4
DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE PRESENTE .................................................................................... 12
GESTIONE DELL’EMERGENZA .................................................................................................................... 14
COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN CASO DI EMERGENZA.................................................................. 20
CONCLUSIONI ................................................................................................................................................ 23
ALLEGATO 1: ISTRUZIONI OPERATIVE ....................................................................................................... 24
SOCCORSI ESTERNI ..................................................................................................................................... 25
ALLEGATO 2: MODULISTICA ........................................................................................................................ 31
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PREMESSA
La pianificazione dell’emergenza dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Cristoforo
Colombo” relativamente alla sede di Porto Viro (RO), situata in via Guglielmo Marconi,
n.2/11 è stata effettuata con la presente relazione, con specifico riferimento al D.Lgs. 81/08
e D.M. 10 marzo 1998.
Gli obiettivi della gestione delle emergenze risultano essere i seguenti:
la definizione di procedure da attuare in caso di emergenza da parte del personale dipendente, per la messa in sicurezza delle persone e la salvaguardia dei beni;
l’individuazione delle figure che si occupano della gestione delle emergenze;
la predisposizione di piani di evacuazione con l’indicazione dei percorsi d’esodo, dei presidi antincendio, dei dispositivi di arresto degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica, del gas e degli impianti di riscaldamento/condizionamento;
la definizione di istruzioni per l’attivazione dei soccorsi esterni.
Con questo documento l’azienda assieme al servizio di prevenzione e protezione intende
rendere edotti i dipendenti e tutte le persone che possono trovarsi all’interno dello stabile al fine
di garantire nei limiti del possibile la sicurezza degli stessi.
La presente relazione è stata redatta sulla base dei rilievi effettuati in loco e dalle informazioni
ricevute dalla Direzione.
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DESCRIZIONE DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO
UBICAZIONE DELL’EDIFICIO
L'istituto è situato in via Guglielmo Marconi, Comune di Porto Viro. Le vie per il raggiungimento dell'istituto
sono rappresentate da strade comunali contraddistinte in genere ad elevata percorrenza, pertanto in
determinati orari, possono risultare congestionate e possono condizionare notevolmente le tempistiche per il
raggiungimento dei soccorsi esterni.
CONFORMAZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
L’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico di Porto Viro è costituito da tre edifici (Corpo A, Corpo B, Palestra
comune) dislocati entro una breve distanza in un’area di pertinenza comune.
L’unità Operativa in oggetto è identificata dal “Corpo A”. Quest’ultimo è composto da due piani fuori terra: al
piano terra sono presenti tre (3) aule didattiche e la sala insegnanti, mentre al piano primo sono presenti
quattro (4) aule didattiche.
Le aree esterne, comuni, sono costituite da un ampio cortile che costituisce la via di esodo ed il luogo sicuro
in caso di evacuazione.
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DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’
L’Istituto di Istruzione Superiore “C. Colombo”, presente da diversi decenni nel territorio bassopolesano
della provincia di Rovigo ha subito numerose trasformazioni fino a diventare nel 1997, con l’annessione
dell’ITC di Porto Viro e dell’IPSIA di Porto Tolle, la “Scuola del Delta”. E’ un Istituto Superiore in grado di
soddisfare esigenze formative diversificate coprendo tutto il bacino geografico che dall’est rodigino arriva
fino al Delta del PO. Nel 2005 l’Istituto ha ottenuto la Certificazione di Qualità e l’Accreditamento alla
Formazione Superiore dalla Regione Veneto. I percorsi formativi spaziano dal settore meccanico ed
elettrico, a quello aziendale e turistico. Tutti i percorsi formativi offerti, oltre a consentire un immediato
inserimento nel mondo del lavoro, permettono l’iscrizione e tutte le facoltà universitarie per il conseguimento
della laurea specialistica e magistrale.
Presso l’istituto di Porto Viro, le attività didattiche vengono svolte in due edifici isolati, denominati Corpo A e
Corpo B. Presso l’area dell’istituto è presente anche una palestra centrale a servizio di entrambi i plessi
scolastici.
AFFOLLAMENTO
Per l’edificio in questione si considera un affollamento massimo possibile all’interno dell’istituto in quest ione,
tenendo conto sia dei lavoratori che degli studenti considerato al massimo della capienza, pari ad un totale
di circa 215 persone, dislocate come di seguito:
Posizione Persone presenti Affollamento totale del
compartimento.
Piano Primo 120
215
Piano Terra 95
Ai sensi del D.M. 26 agosto 1992 (Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) e s. m. i. l’istituto
scolastico in questione, in relazione alle effettive presenza prevedibili, viene classificato:
scuola di Tipo 1 – “scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone”.
Ai sensi del D.M. 26/08/92 Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in:
Aule: 26 persone/aula (nelle aule);
Aree destinate al servizio: persone effettivamente presenti +20%;
Refettori palestre: 0,4 persone/m2;
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VIE DI ESODO ED USCITE DI SICUREZZA
Nella valutazione delle vie di esodo si è tenuto conto delle regole prefissate dal D.M. 10/03/1998, in
particolare nell’Allegato III “misure relative alle vie d’uscita in caso d’incendio”. A tal proposito si è tenuto
conto dei seguenti criteri di valutazione delle vie di esodo:
La lunghezza del percorso (monodirezionale) più lungo per raggiungere il punto in cui si ha la
disponibilità di una uscita di sicurezza o per il raggiungimento della scala che conduce al piano terra
risulta compresa nei limiti ammessi per i luoghi classificati con rischio d’incendio medio.
Le vie di uscita devono essere proporzionate in base al numero massimo di persone che a qualsiasi
titolo possono trovarsi nell'ambiente o nei locali serviti dalle stesse vie di uscita.
Larghezza delle uscite di ciascun compartimento: "Numero complessivo di MODULI di uscita necessari
allo sfollamento totale del compartimento".
Il modulo di uscita rappresenta l’unità di misura della larghezza delle uscite. Il "modulo uno", che si
assume uguale a 0,60 m, esprime la larghezza media occupata da una persona".
Si evidenzia che ai sensi Art. 5.2 del D.M. 26/08/92 , gli ambienti del piano secondo, frequentati da
alunni, personale docente e non, sono dotati, oltre alla scala interna che serve al normale deflusso,
anche di una scala di sicurezza esterna.
Si fa presente che il fabbricato in questione costituisce un unico compartimento ed è caratterizzato da un
numero di uscite come di seguito schematicamente riportato:
Posizione N° Uscite
presenti
Moduli
corrispondenti Capacità di
deflusso
Capacità totale di deflusso del
compartimento.
Piano Primo 1 1 60
360
Piano Terra 3 5 300
In conclusione, sulla base delle considerazioni sopra riportate, si evince che la capacità di deflusso totale
delle vie di esodo, pari a 360 persone, risulta ampiamente sufficiente per affollamento massimo previsto per
il compartimento in questione, pari a 215 persone. Quindi le vie di esodo presenti risultano sufficienti al
deflusso delle persone presenti in entrambi i piani del piani del fabbricato.
In merito alla fruibilità delle porte di sicurezza è da sottolineare inoltre che (Art. 12.2 del D.M. 26/08/92): è
fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza,
durante i periodi di attività della scuola, verificandone l’efficienza prima dell’inizio delle lezioni. Le vie di
esodo e le uscite di emergenza sono oggetto di controlli periodici il cui esito dovrà essere costantemente
annotato sull’apposito Registro dei controlli periodici di sicurezza.
SEGNALETICA ED ILLUMINAZIONE DELLE VIE D’USCITA.
È presente nell’istituto in oggetto una adeguata segnaletica di emergenza. Nel caso di mancanza di tensione
elettrica sono disponibili delle luci d’emergenza che permettono l’individuazione delle uscite e dei percorsi
d’esodo anche in assenza di tensione elettrica. Le lampade di emergenza sono oggetto di controlli periodici il
cui esito dovrà essere costantemente annotato sull’apposito Registro dei controlli periodici di sicurezza.
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SISTEMA D’ALLARME E CHIAMATA D’EMERGENZA
L’istituto è dotato di un sistema di segnalazione acustica: campanella, che permette di segnalare una
situazione di emergenza in tutti i locali dell’edificio. Tale segnale di emergenza deve essere attivato
manualmente da un operatore incaricato e definito Addetto all’azionamento del segnale di allarme, tale
figura dell’emergenza viene identificata nell’ambito dell’organico aziendale e viene riportato, assieme alle
altre figure dell’emergenza, a tergo del presente documento di valutazione dei rischi.
Ai sensi del DM 26/08/92, il segnale di allarme può essere costituito, per le scuole di Tipo 0-1-2, dallo stesso
impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, purché venga convenuto un particolare suono che
identifichi la situazione di allarme rispetto alla situazione di ordinarietà.
All’interno dell’organico viene individuata una figura denominata coordinatore delle emergenze che ha il
compito di organizzare e verificare che vengano attuate le procedure per la gestione delle situazioni di
emergenza.
In caso di emergenza il coordinatore per le emergenze si reca sul luogo in cui si è verificata la criticità e
valuta l’entità dell’accaduto e, dopo aver valutato l’impossibilità di fronteggiare l’emergenza con i mezzi di
difesa e con il personale formato a sua disposizione, darà l’ordine di chiamare i soccorsi esterni. In assenza
del coordinatore per le emergenze deve essere indicato in qualità di vice, un suo sostituto che pertanto
assumerà i poteri del coordinatore.
La chiamata dei soccorsi esterni viene effettuata dall’addetto aziendale individuato col nome di addetto alla
chiamata dei soccorsi esterni, il quale, utilizzando uno dei telefoni presenti in azienda, provvederà ad
indicare ai soccorsi esterni tutte le informazioni necessarie al raggiungimento dell’azienda. In caso di
assenza di rete ed il telefono fisso non funzioni, si dovrà provvedere alla chiamata dei soccorsi per mezzo di
telefoni cellulari.
In azienda, alla postazione del centralino, devono essere esposti i numeri di telefono utili
per contattare i soccorsi esterni.
PRESIDI SANITARI ED ANTINCENDIO
Le cassette del primo soccorso sono presenti nell’istituto all’interno dei locali evidenziati nelle planimetrie di
evacuazione; si ricorda che i contenuti minimi delle cassette dovranno rispettare quanto riportato
nell’allegato 1 del D.M. 388/03. Le cassette di primo soccorso devono essere facilmente individuabili
mediante apposito cartello presente nella parte esterna del locale che contiene la cassetta. Un addetto
dedicato al primo soccorso (Addetto alla cassetta di primo soccorso), con cadenza semestrale, dovrà
verificare l’integrità del contenuto della cassetta e registrare l’azione nell’apposito registro antincendio. In
assenza di uno specifico incaricato, la sorveglianza della cassetta di primo soccorso dovrà essere effettuata
dal Coordinatore delle emergenze.
I presidi antincendio, estintori ed idranti, sono posizionati come evidenziato nei piani di evacuazione. In
particolare gli estintori sono generalmente agganciati alle pareti, ove possibile. Gli estintori devono sempre
essere evidenziati da una opportuna cartellonistica. Sarà compito del coordinatore delle emergenze
numerare tutti i dispositivi antincendio ed eseguire un'attività di sorveglianza con cadenza semestrale, che
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sarà riportata nell'apposita sezione del registro antincendio aziendale. Ciò nonostante dovrà comunque
essere perpetuata la consueta attività di controllo da parte di una ditta specializzata, la quale annoterà ogni
intervento di controllo nel medesimo registro dei controlli sopra menzionato.
All’interno del Corpo A sono presenti i seguenti presidi antincendio.
Posizione m2 n. estintori presenti n. estintori
previsti Tipologia n. IDRANTI
Piano Terra 277 1 CO2
2 POLVERE
1 CO2
2 POLVERE
113B
34A 233BC 2 UNI 45
Piano Primo 277 2 POLVERE 2 POLVERE 34A 233BC 2 UNI 45
La valutazione dell’adeguatezza dei mezzi di spegnimento è stata eseguita ai sensi del DM 26/08/92 da cui
si evince:
Rete Idranti (Art. 9.1 del DM 26/08/92): “Le scuole di tipo 1-2-3-4-5, devono essere dotate di una
rete idranti costituita da una rete di tubazioni realizzata preferibilmente ad anello ed almeno una
colonna montante in ciascun vano scala dell’edificio; da essa deve essere derivato ad ogni piano, sia
fuori terra che interrato, almeno un idrante con attacco UNI 45 a disposizione per eventuale
collegamento di tubazione flessibile o attacco per naspo”. […]
Estintori (Art. 9.2 del DM 26/08/92): “Devono essere installati estintori portatili di capacità
estinguente non inferiore a 13A,89B,C di tipo approvato dal Ministero dell’interno in ragione di
almeno un estintore per ogni 200 m2 di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di
due estintori per piano”.
Considerato il livello di rischio dell’attività, tenuto conto della superficie in pianta dei locali e del numero di
piani dell’edificio, si ritiene sufficientemente adeguata la dotazione dei mezzi antincendio presenti. Non si
ritiene quindi necessaria alcuna integrazione dei mezzi d’estinzione già presenti.
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PUNTI DI RACCOLTA
Il punto di raccolta è indicati nelle planimetrie del piano di evacuazione ed indica il luogo sicuro
su cui ammassare tutte le persone sfollate.
Il luogo sicuro deve essere raggiunto nel più breve tempo possibile
dal personale scolastico e dagli studenti, in attesa dell’intervento della
squadra dei Vigili del Fuoco.
Il percorso di esodo, da seguire durante l’evacuazione dell’edificio,
dovrà essere quello indicato nella mappa presente in ciascun
ambiente di partenza.
Il coordinatore delle emergenze una volta raggiunto il luogo sicuro, dovrà effettuare un
censimento dei presenti e, con l’aiuto degli insegnanti dovrà stilare l’elenco degli eventuali
dispersi.
SEZIONAMENTI IMPIANTI TECNOLOGICI
All’interno dell’organico sono individuate delle figure che sono incaricate al sezionamento degli
impianti tecnologici in caso di emergenza grave. Le figure incaricate vengono identificate come:
- addetto al sezionamento degli impianti elettrici
- addetto al sezionamento dell’impianto del gas.
Gli addetti sopra riportati fanno riferimento al coordinatore delle emergenze che ha il compito di
coordinare le attività di entrambe le figure in caso di emergenza.
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Sezionamento degli impianti elettrici
In caso di emergenza grave, il coordinatore delle emergenze darà comando all'addetto al
sezionamento degli impianti elettrici; che agendo sugli appositi pulsanti di sgancio situati nei
punti indicati in planimetria e meglio evidenziati dalle immagini di seguito riportate. La necessità di
arrestare gli impianti elettrici dovrà essere comunque valutata tenendo conto delle attività svolte
dagli altri operatori.
N.B. L’addetto preposto effettuerà gli interventi richiesti senza che vengano meno le norme di sicurezza previste per quel tipo di intervento.
Sgancio elettrico nella struttura Foto
All’esterno del fabbricato, in prossimità
dell’ingresso posteriore (uscita di emergenza)
è presente un punto di sgancio di emergenza.
Per ogni evenienza (in caso di mancato
funzionamento dei pulsanti di emergenza), in
caso di necessita, può essere usato il punto di
sgancio esterno, collocato sulla recinzione in
muratura. Quest’ultimo permette il
sezionamento elettrico dell’intero stabile.
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Impianti di adduzione dei gas
Presso il fabbricato in oggetto, denominato Corpo A, non è presente alcuna rete di gas. L’impianto
di riscaldamento è centralizzato ed è situato in una centrale termica esterna (sita in aderenza alla
palestra). La centrale termica produce acqua calda che arriva al Corpo A mediante tubazioni
interrate. Tuttavia, in caso di emergenza, onde evitare la propagazione degli incendi potrebbe
verificarsi la necessità di sezionare la rete del gas che adduce alla centrale termica.
La necessità di intercettare il gas deve essere sempre valutata dal coordinatore delle
emergenze; questi, in funzione della gravità della situazione, decide se è necessario interrompere
l’adduzione del gas o meno. Sarà quindi il coordinatore delle emergenze che darà mandato
all’addetto al sezionamento dell’impianto del gas ad agire in questo senso.
Qualora l’evento si presentasse grave, il coordinatore delle emergenze darà comando
all'addetto al sezionamento degli impianti del gas; tale operazione potrà avvenire agendo sulle
apposite valvole di sezionamento situate nei punti indicati in planimetria e meglio evidenziate nelle
immagini di seguito riportate.
Intercettazione gas locale mensa Foto
Lo sgancio della rete gas viene effettuato
agendo sulla apposita valvola a farfalla posta
nelle immediate vicinanze della centrale
termica, sita in aderenza al fabbricato della
palestra.
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DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE PRESENTE
COMPOSIZIONE POPOLAZIONE
La popolazione presente è composta in gran parte da studenti ed insegnanti, presso l’edificio sono
comunque presenti anche addetti del personale ATA ed eventuali amministrativi.
Per l’edificio in questione viene si considerato un affollamento massimo che tenendo conto sia del
personale insegnante ed ausiliario, che degli studenti, considerato al massimo della capienza,
risulta pari ad un totale di circa 215 persone, dislocate come di seguito:
Posizione Persone presenti Affollamento totale del
compartimento.
Piano Primo 120
215
Piano Terra 95
PRESENZA DISABILI
Non si esclude l’eventuale possibilità che tra il persone disabili fra il personale e gli studenti vi
possano essere portatori di handicap; la conformazione della struttura al piano terreno, risulta
rispettare con sufficienza le caratteristiche in merito alle barriere architettoniche. Le aule al piano
primo sono raggiungibili solo mediante scale interne ed esterne. Non sono presenti ascensori.
Pertanto non è previsto l’uso delle aule al piano primo da parte di persone con difficoltà motorie.
In ogni caso, la presenza di persone che possono presentare limitazioni motorie o sensoriali tali
da non essere in grado di reagire autonomamente in caso di evacuazione, configura la necessità
di individuare gli addetti alla assistenza dei diversamente abili. In generale l’assistenza dei
diversamente abili è affidata all’insegnante di sostegno incaricata, ove presente. In caso diverso
verranno opportunamente incaricati uno o più addetti in ogni classe.
Gli incaricati dovranno garantire l’applicazione delle procedure di emergenza in caso di necessità
secondo quanto previsto dal D.M.10/03/98.
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SQUADRA DI EMERGENZA
Ai fini dell’organizzazione dell’emergenza, tenuto conto dell’organigramma del personale in
servizio, vengono riportate in allegato al presente documento le mansioni per l’emergenza
attribuite al personale formato alla lotta antincendio ed agli interventi di primo soccorso in
conformità ai programmi di formazione stabiliti dalla legislazione vigente.
In ogni caso sarà cura del Servizio di Prevenzione e Protezione aggiornare tempestivamente il
mansionario per l’emergenza in caso di variazione del personale dipendente.
Il numero delle persone da formare è stato scelto in modo da garantire la presenza minima di
addetti formati alla lotta antincendio ed al primo soccorso.
Vengono di seguito riportati i nomi, la mansione ed i turni in cui prestano servizio i dipendenti
opportunamente formati per la gestione dell’emergenza incendio e sanitaria.
ADDETTI ALLA LOTTA ANTINCENDIO
NOME E COGNOME MANSIONE/REPARTO TURNO DI LAVORO
DIEGO QUAGLIA Insegnante
LORENA BERGO Collaboratore scolastico
CINZIA VISENTIN Insegnante
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
NOME E COGNOME MANSIONE/REPARTO TURNO DI LAVORO
DIEGO QUAGLIA Insegnante
GUIDO SMANIO Insegnante
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GESTIONE DELL’EMERGENZA
Nel documento per la gestione delle emergenze si è posta grande attenzione alla conformazione
delle strutture ed alle relative vie di fuga che se ne possono ricavare dalle stesse, si sono
pertanto valutati i rischi delle figure lavorative presenti anche in funzione del reparto in cui si
trovano; lo scopo di questo capitolo è quello di dare informazioni e procedure idonee a gestire
ogni tipo di emergenza.
In caso di nuove assunzioni il personale dovrà essere informato e formato sulle varie procedure
instaurate per la gestione delle emergenze.
COMUNICAZIONI DI EMERGENZA
La chiamata telefonica dei soccorsi esterni va effettuata dall’addetto alla richiesta dei soccorsi
su richiesta del coordinatore delle emergenze o direttamente dallo stesso qualora dovesse
ricevere la comunicazione di un’emergenza grave ed urgente.
Le comunicazioni tra i vari addetti all’emergenza possono avvenire in genere o verbalmente o
tramite le linee telefoniche interne se funzionanti.
Le comunicazioni verso l’esterno potranno avvenire con i telefoni presenti in azienda. In
particolare presso il telefono fisso (centralino) devono essere affissi i numeri di emergenza.
In caso di un mancato funzionamento degli apparecchi telefonici in assenza di energia elettrica si
dovrà utilizzare un telefono cellulare.
GESTIONE DELL’EMERGENZA INCENDIO
Casi di attivazione
La gestione delle emergenze si svolgerà in modo differenziato a seconda del modo in cui verrà
allertato il coordinatore delle emergenze; in particolare vengono considerati i seguenti casi:
1. attivazione tramite allarme;
2. attivazione diretta senza allarme (viene comunque riportata la procedura di attivazione
senza allarme nel caso in cui non dovesse funzionare il sistema di allarme);
3. attivazione indiretta senza allarme (viene comunque riportata la procedura di
attivazione senza allarme nel caso in cui non dovesse funzionare il sistema di allarme);
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1° CASO (attivazione tramite allarme)
Il coordinatore delle emergenze viene allertato, dall’attivazione dell’impianto di allarme, in
merito ad un incendio già in corso. Si reca sul luogo dell’evento e si informa in merito
all’accaduto. Il personale nel frattempo darà inizio all’evacuazione in quanto allertato dalla
campanella di allarme. L’evacuazione verrà effettuata verso il più vicino punto di raccolta
stabilito quale luogo sicuro ed indicato sulle mappe di emergenza.
Se la situazione non desta particolare preoccupazione, il coordinatore delle emergenze
convoca gli addetti antincendio sul posto per le azioni di spegnimento. Nel frattempo tutti gli
addetti che partecipano alle emergenze dovranno essere in stato di allerta per essere
pronti ad affrontare le mansioni per cui sono incaricati.
Il coordinatore delle emergenze rimane sul posto per coordinare le azioni di spegnimento.
Nel caso in cui l’evento si presenti grave in quanto difficilmente controllabile il coordinatore
delle emergenze contatta l'addetto alla richiesta dei soccorsi affinché dia seguito alla
richiesta dei soccorsi esterni.
Il coordinatore delle emergenze fornisce all’ addetto alla richiesta dei soccorsi tutte le
informazioni necessarie che potranno essere chieste dai soccorritori.
Chiede inoltre l’intervento degli altri addetti formati all’antincendio già in stato di allerta.
Resta sul posto per esercitare un’azione di sorveglianza sullo sviluppo dell’evento.
All’arrivo dei soccorritori esterni, la gestione dell’emergenza sarà coordinata dagli stessi che
potranno chiedere la collaborazione del personale aziendale.
2° CASO (attivazione diretta senza allarme)
Si riporta anche una procedura di attivazione diretta senza allarme nel caso in cui non
dovesse funzionare il sistema di allarme.
Il coordinatore delle emergenze apprende direttamente dell’incendio perché si trova nella
zona dell’evento, quindi stima l’entità dello stesso e chiede la collaborazione dei suoi colleghi
addetti alla lotta antincendio.
Gli addetti antincendio si recano tempestivamente sul luogo dell’evento per attaccare il
fuoco.
Raggiunto il luogo dell’evento, gli addetti antincendio collaborano alle azioni di
spegnimento su coordinamento del coordinatore delle emergenze.
Il coordinatore delle emergenze, stimando l’evento di lieve entità, coordina le azioni di
spegnimento e di ritorno alla normalità; nel caso l’evento si presenti grave in quanto
difficilmente controllabile, chiede l’allontanamento delle persone eventualmente presenti fino
a raggiungere il più vicino punto di raccolta stabilito quale luogo sicuro e contatta l’addetto
alla richiesta dei soccorsi via telefono chiedendogli di attivare i soccorsi esterni.
Il coordinatore delle emergenze fornisce all’addetto alla richiesta dei soccorsi tutte le
informazioni necessarie che potranno essere chieste dai soccorritori.
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3° CASO (attivazione indiretta senza allarme)
Il coordinatore delle emergenze viene informato di un incendio in corso, quindi non essendo
presente sul posto chiede informazioni in merito all’evento.
Se le indicazioni ricevute non destano particolare preoccupazione, il coordinatore delle
emergenze coordina telefonicamente agli addetti antincendio sul posto perché provvedano
alle azioni di spegnimento. Lo stesso messaggio viene ricevuto contemporaneamente da tutti
gli altri addetti che partecipano alle emergenze che da questo momento sono in stato di
allerta.
Giunto sul luogo dell’evento, se ancora in corso, il coordinatore delle emergenze stima
l’entità dell’evento e ritenendolo non grave resta sul posto per coordinare le azioni di
spegnimento.
Nel caso in cui l’evento si presenti grave, in quanto difficilmente controllabile, il coordinatore
delle emergenze ordina l’evacuazione del fabbricato. A questo punto dovrà prendere
contatto con l’addetto alla richiesta dei soccorsi per ordinargli di effettuare la chiamata dei
soccorsi esterni. In questo caso il coordinatore delle emergenze fornisce all’addetto alla
richiesta dei soccorsi tutte le informazioni necessarie ai soccorritori. Nel caso in cui sia
impossibile contattare l’addetto alla richiesta dei soccorsi tale ruolo dovrà esser ricoperto
direttamente dallo stesso coordinatore delle emergenze o da un suo diretto incaricato sul
posto.
L’evacuazione verrà effettuata verso il più vicino punto di raccolta stabilito quale luogo
sicuro, come indicato dalle planimetrie del piano di emergenza.
Gli altri addetti formati all’antincendio, se non sono presenti ed in stato di allerta, dovranno
essere allertati e convocati per prendere parte alle procedure antincendio.
Per ogni necessità, ove possibile, il coordinatore delle emergenze dovrà cercare di
raggiungere, prima possibile, il luogo dell’evento per prendere parte direttamente alla
direzione delle attività.
All’arrivo dei soccorritori esterni, la gestione dell’emergenza sarà coordinata dagli stessi che
potranno chiedere la collaborazione del personale aziendale.
Accessibilità dei soccorsi
Nel caso in cui siano presenti cancelli con apertura elettrica dovrà essere effettuata
l’apertura prima che venga tolta la corrente elettrica. In caso di mancanza di tensione
elettrica il personale presente dovrà essere in grado di effettuarne l’apertura dei cancelli
anche in assenza di tensione. A tal proposito è consigliabile che l’addetto allo sgancio della
corrente si accerti della apertura dei cancelli prima di effettuare lo sgancio della tensione. Se
il cancello è chiuso dovrà occuparsi della apertura.
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Dove siano presenti delle chiavi per la apertura manuale dei cancelli dovrà essere reperibile
una chiave di emergenza eventualmente custodita in luogo facilmente raggiungibile, da parte
di qualunque addetto alle emergenze in caso di necessità.
Data la presenza di più istituti entro la stessa area, dovrà essere valutata la necessità di
incaricare uno o più addetti alla apertura dei cancelli elettrici.
Nel caso in cui l’energia elettrica venisse a mancare dovranno essere immediatamente
reperibili le chiavi di apertura manuale.
Sezionamento dell’impianto elettrico
Qualora l’evento si presentasse grave, indipendentemente dal tipo di attivazione del
coordinatore delle emergenze, l’addetto ai sezionamenti dell’impianto elettrico
dovrà collaborare con lo stesso coordinatore delle emergenze, al fine di valutare la
necessità di arrestare parti dell’impianto elettrico.
Prima di arrestare l’impianto elettrico dovrà essere accertata l’apertura dei cancelli
elettrici.
N.B. L’addetto ai sezionamenti effettuerà gli interventi richiesti senza che vengano
meno le norme di sicurezza previste per quel tipo di intervento.
Sezionamento degli impianti dei gas
Per incendi gravi, potrebbe essere necessario intercettare le linee di adduzione del gas
presenti all’interno dell’area (centrale termica), tale compito spetta ancora all’addetto
ai sezionamenti dell’impianto del gas.
N.B. L’addetto ai sezionamenti effettuerà gli interventi richiesti senza che vengano
meno le norme di sicurezza previste per quel tipo di intervento.
Gestione di eventuali prodotti chimici e rifiuti presenti
Prodotti chimici
Nel plesso scolastico non si rinvengono depositi di prodotti chimici tali da essere considerati
significativamente pericolosi, in caso di emergenza.
Rifiuti
Nel plesso scolastico non si rinvengono depositi di rifiuti tali da essere considerati
significativamente pericolosi, in caso di emergenza.
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GESTIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA
Casi di attivazione
La gestione delle emergenze si svolgerà in modo differenziato a seconda del modo in cui viene
allertato il coordinatore dell’emergenza; in particolare vengono considerati i seguenti casi:
1. attivazione diretta
2. attivazione indiretta
1° CASO (attivazione diretta) Il coordinatore delle emergenze rileva direttamente un’emergenza sanitaria perché si
trova nella zona dell’evento, quindi interviene con le prime cure all’infortunato.
Durante le azioni di primo soccorso, il coordinatore alle emergenze stimando l’evento
di lieve entità prosegue alle azioni di primo soccorso fino al ritorno alla normalità della
situazione.
Stimando invece gravi le condizioni dell’infortunato, comunica con l’addetto per la
richiesta dei soccorsi e darà le informazioni in merito all’evento e chiede di attivare i
soccorsi esterni.
2° CASO (attivazione indiretta) Il coordinatore alle emergenze viene informato di un’emergenza sanitaria in corso da
un collega, quindi chiede informazioni in merito all’evento. Il coordinatore delle
emergenze si reca sul luogo dell’accaduto, richiedendo anche la presenza di un
addetto al primo soccorso; coordina le azioni di primo soccorso all’infortunato e
stimando l’evento di lieve entità attende il ritorno alla normalità.
Stimando invece gravi le condizioni dell’infortunato, comunica con l’addetto per la
richiesta dei soccorsi, quindi dà informazioni in merito all’evento e chiede di attivare i
soccorsi esterni. Gli addetti di primo soccorso in attesa dei soccorsi esterni apportano
le prime cure all’infortunato anche mediante utilizzo dei presidi e degli strumenti
presenti nella cassetta di primo soccorso.
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MESSA AL SICURO DELLE PERSONE
In tutte le situazioni di emergenza ed in particolare in caso d’incendio, tutte le persone
presenti all’interno dei fabbricati devono mettersi al sicuro nel più breve tempo possibile,
convergendo nel punto di raccolta stabilito più vicino e comunque indicato nelle planimetrie
presenti in azienda.
Assistenza ai diversamente abili
Per la messa al sicuro delle persone è stata considerata la presenza di persone
diversamente abili in quanto, in caso di evacuazione, dovranno essere assistite da persone
appositamente incaricate. Nella fattispecie dovrà essere presente un insegnante di sostegno
o un suo sostituto incaricato.
Per la gestione di tali situazioni è necessario garantire l’assistenza da parte di personale
preposto (insegnanti di sostegno). In assenza di quest’ultimo devono essere incaricati uno o
più addetti (ance allievi) opportunamente formati per effettuare l’assistenza dei diversamente
abili.
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COMPORTAMENTI DA ADOTTARE IN CASO DI EMERGENZA
IN CASO DI INCENDIO
mantenere la calma (non spingere, non gridare e non correre);
interrompere immediatamente qualsiasi attività e lasciare tutto l’equipaggiamento in loco;
prestare assistenza a chi si trova in difficoltà;
in caso di fumo coprire bocca e naso con un fazzoletto possibilmente bagnato;
allontanarsi immediatamente dai locali di lavoro seguendo le vie di fuga segnalate;
raggiungere la zona di raccolta stabilita
non rientrare per alcun motivo nei locali fino a quando non vengono ripristinate le
condizioni di normalità;
non utilizzare per alcuna ragione gli ascensori;
attendere eventuali ulteriori istruzioni dagli addetti all’emergenza.
IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE
mantenere la calma;
cercare gli addetti al primo soccorso;
rassicurare l’infortunato;
evitare l’affollamento di persone attorno all’infortunato;
se necessario collaborare con gli addetti al primo soccorso.
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IN CASO DI TERREMOTO
recarsi nei punti più sicuri del luogo di lavoro (muri portanti, travi in cemento armato)
oppure, se si è vicini ad uscite di emergenza, recarsi negli spazi aperti sicuri (lontano da
strutture elevate);
non rientrare per alcun motivo nei locali fino al ripristino delle condizioni di normalità;
verificare lo stato di salute delle persone presenti nello stabile;
in caso di necessità avvisare i colleghi formati al primo soccorso;
IN CASO DI ALLUVIONE
Salire ai piani alti dei reparti con ordine;
Accertarsi che nessuno rimanga ai piani bassi;
Munirsi di torce elettriche portatili;
Chiudere le porte e/o i portoni del reparto;
Tenere con sé i propri documenti di identità;
Assistere e accudire i portatori di handicap;
Attendere con calma i soccorsi;
Non scendere per alcun motivo;
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IN CASO DI SVERSAMENTO DI LIQUIDI INFIAMMABILI
Avvisare tempestivamente il diretto superiore;
Attivare aspiratori o aprire porte e finestre;
Indossare guanti protettivi e se necessario maschera a filtri;
Delimitare lo spargimento con materiali inerti (es. sabbia);
Raccogliere il materiale impregnato inserendolo in fusti;
Bonificare la zona mediante spargimento di ulteriore carbone in polvere;
Raccogliere dopo almeno 12 ore.
IN CASO DI SVERSAMENTO DI PRODOTTI CHIMICI
Avvisare tempestivamente il diretto superiore;
Attivare aspiratori o aprire porte e finestre;
Indossare guanti ed occhiali protettivi e se necessario maschera a filtri;
Delimitare lo spargimento con materiale assorbente (es. segatura);
Completare l’inertizzazione con farina fossile o altro materiale assorbente;
Raccogliere il materiale impregnato inserendolo in fusti;
Lavare con acqua la zona inquinata.
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CONCLUSIONI
Il presente piano di emergenza è emesso dal datore di lavoro in collaborazione con il Servizio di
Prevenzione e Protezione dai rischi, dovrà in seguito essere condiviso con i lavoratori.
Le responsabilità dell’applicazione della presente relazione sono dettate dal D.Lgs. 81/08, in
particolare l’art. 43 prevede che il datore di lavoro designi obbligatoriamente gli addetti alla
gestione dell’emergenza. Il Decreto prevede inoltre che i lavoratori designati non possano
rifiutare l’incarico se non per giustificato motivo. Gli addetti all’emergenza sono comunque
chiamati ad intervenire per quelle che sono l’informazione e la formazione ricevute.
I contenuti della formazione in materia antincendio sono dettati dal D.M. 10 marzo 1998.
Qualora le condizioni di esercizio dell’attività dovessero essere modificate nel tempo, sarà
necessario aggiornare il presente documento.
Porto Viro (RO), 26 Gennaio 2012
Il tecnico Ing. Alessandro Ferrarese
Datore di Lavoro R.S.P.P. Rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza
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ALLEGATO 1: ISTRUZIONI OPERATIVE
SQUADRA DI EMERGENZA
Istruzioni per il coordinatore delle emergenze
1) ALLA SEGNALAZIONE DI UN’EMERGENZA ATTIVARE GLI ADDETTI DEL
CASO E RECARSI SUL POSTO DELL’EVENTO
2) VALUTARE LA SITUAZIONE DI EMERGENZA E LA NECESSITÀ DI
EVACUARE L’EDIFICIO
3) SE NECESSARIO DARE IL SEGNALE DI EVACUAZIONE GENERALE
4) SE NECESSARIO ORDINARE AGLI ADDETTI AL SEZIONAMENTO DEGLI
IMPIANTI DI AGIRE SECONDO LE PROCEDURE CODIFICATE
5) RECARSI SUL PUNTO DI RACCOLTA E CONTROLLARE CHE TUTTE LE
PERSONE ABBIANO EVACUATO L’EDIFICIO, QUINDI ATTENDERE I
SOCCORSI
6) SOVRINTENDERE A TUTTE LE OPERAZIONI DELLA SQUADRA DI
EMERGENZA
7) IN CASO DI FERITI O MANCANTI ALL’APPELLO, RACCOGLIERE TUTTE
LE INFORMAZIONI NECESSARIE E COMUNICARLE ALLE SQUADRE DI
SOCCORSO ESTERNE
8) ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI, CEDERE IL COORDINAMENTO E
RESTARE A DISPOSIZIONE
9) AL TERMINE DELLA SITUAZIONE DI PERICOLO, SEGNALARE LA FINE
DELL’EMERGENZA
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SQUADRA DI EMERGENZA
Istruzioni per richiesta dei soccorsi
ISTITUTO COLOMBO
PORTO VIRO
Unità Operativa: “Corpo A”
Via Guglielmo Marconi, 2/11
45014 PORTO VIRO (RO)
SOCCORSI ESTERNI
CARABINIERI 112
POLIZIA 113
VIGILI DEL FUOCO 115
PRONTO SOCCORSO 118
PREFETTURA 0425 - 428511
ASL – OSPEDALE 0426 - 360111
CENTRI ANTIVELENI
MILANO
BOLOGNA
02-66101029
051-6478955
VIGILI URBANI 0426 - 325788
AZIENDA GAS 800 900 700
AZIENDA ACQUA 0426 322927
AZIENDA ELETTRICA 800 900700
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SQUADRA DI EMERGENZA
Istruzioni per addetti alla lotta antincendio
1) SU RICHESTA DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA E COMUNQUE IN CASO DI NECESSITA’ RECARSI SUL POSTO DELL’EVENTO:
IN CASO D’INCENDIO LOCALIZZATO
PRELEVARE L’ESTINTORE PIU’ VICINO
INTERVENIRE SULLE FIAMME
SE NECESSARIO RICHIEDERE L’INTERVENTO DI ALTRI ADDETTI
FORMATI
COLLABORARE CON GLI ALTRI ADDETTI ALLA LOTTA
ANTINCENDIO
RIMUOVERE EVENTUALI MATERIALI COMBUSTIBILI E/O
INFIAMMABILI PER CIRCOSCRIVERE L’INCENDIO
ALLONTANARE EVENTUALI PERSONE PRESENTI
SEGNALARE AL COORDINATORE DELL’EMERGENZA LO STATO
DELL’EVENTO
IN CASO D’INCENDIO DIFFUSO
INFORMARE IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA SULLO
STATO DELL’EVENTO
ATTENDERE LA CONFERMA DEL SEZIONAMENTO ELETTRICO
ATTENDERE LA CONFERMA DEL SEZIONAMENTO
DELL’IMPIANTO DEL GAS
RIMANERE A DISPOSIZIONE DEI SOCCORSI ESTERNI E, SU LORO
RICHIESTA, FORNIRE LA PROPRIA COLLABORAZIONE
2) SEGUIRE LE ISTRUZIONI DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA E DEI SOCCORSI ESTERNI
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SI NO
SI
SI
SI
SI SI
SI
SI
SI SI
SI
NO NO
NO
NO
NO
NO
NONO
POLVERE CO IDRICO SCHIUMA
TIPO DI ESTINTORECLASSI
GUIDA ALLA SCELTA
DELL'ESTINTORE ADATTO
MATERIALI SOLIDI
ALEGNO CARTA TESSUTI
NAFTA SUGHERO LANA
CARTONE COTONE ECC
MATERIALI LIQUIDI
BBENZINE OLI BENZOLO
NAFTA SOLVENTI VERNICE
ALCOLI ECC
GAS
CACETILENE IDROGENO
G.P.L. PROPANO BUTANO
METANO ECC
SOSTANZE METALLICHE
D *CARBURO DI CALCIO POTASSIO
MAGNESIO ALLUMINIO SODIO ECC
IMPIANTI E ATTREZZATURE
ELETTRICHE
MOTORI TRASFORMATORI
INTERRUTTORI QUADRI
(anche sotto tensione) ECC
N.B. LE INDICAZIONI DELLA TABELLA SONO DI CARATTERE GENERALE: ACCERTARSI CHE SULL'ESTINTORE COMPAIA LA CLASSE DI
INCENDIO ALLA QUALE E' DESTINATO L'APPARECCHIO.
* PER INCENDI DI CLASSE D: OCCORRE UTILIZZARE DELLE POLVERI SPECIALI ED OPERARE CON PERSONALE PARTICOLARMENTE
ADDESTRATO.
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USO DELL'ESTINTORE
1) Fiamme e fumo rendono il fuoco difficile da spegnere perciò bisogna porsi con il vento dietro le spalle e
spegnere il fuoco dall'alto verso il basso.
2) Non spruzzare con l'estintore inutilmente ma sempre dall'alto verso il basso.
3) In un incendio di modeste dimensioni interrompere l'erogazione solo ad incendio spento ed utilizzare la
rimanenza per bonificare la zona.
6) Una volta usato l'estintore, anche se vuoto o a metà, non va mai riposizionato ma bisogna sostituirlo con
uno identico pieno.
4) Un incedio di medie dimensioni non va mai spento da soli ma bisogna utilizzare più estintori, uno per volta,
attacando le fiamme contemporaneamente da più parti, facendo convergere il getto senza fronteggiarsi.
5) Olio e benzina accesi - situati in contenitori aperti - non vanno mai spenti usando l'estintore dall'alto ma
orientando il getto dell'estintore sul bordo del contenitore, cercando di "rompere" la fiamma per permettere
il soffocamento dell'incendio.
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Istruzioni per addetti al primo soccorso
3) SU RICHIESTA DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA E COMUNQUE IN CASO DI NECESSITA’ RECARSI PRESSO L’INFORTUNATO
4) EFFETTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO SECONDO LA FORMAZIONE RICEVUTA
5) ALL’OCCORRENZA CHIEDERE I PRESIDI SANITARI DELLE CASSETTE DI PRIMO SOCCORSO
6) SE NECESSARIO CHIEDERE LA COLLABORAZIONE DEI COLLEGHI PRESENTI
7) SE L’AZIONE DI PRIMO SOCCORSO RISULTA INEFFICACE RICHIEDERE I SOCCORSI ESTERNI
8) ASSISTERE L’INFORTUNATO FINO ALL’ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI
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SQUADRA DI EMERGENZA
Istruzioni per addetti ai sezionamenti
1) ALLA RICHIESTA DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE RECARSI SUL LUOGO PREVISTO ED OPERARE L’INTERRUZIONE DELL’ALIMENTAZIONE IMPIANTISTICA.
2) ALLA RICHIESTA DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE RECARSI SUL LUOGO DELL’ATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO IDRICO ED EFFETTUARE LE MANOVRE PREVISTE
SQUADRA DI EMERGENZA
Istruzioni per addetti al coordinamento dei soggetti diversamente abili
1) IN CASO DI EMERGENZA GRAVE E COMUNQUE SU INDICAZIONE DEL COORDINATORE DELL’EMERGENZA RAGGIUNGERE IL SOGGETTO DA ASSISTERE
2) ASSISTERE IL SOGGETTO FINO AL PUNTO DI RACCOLTA STABILITO O COMUNQUE IN ZONA SICURA PIU’ VICINA
3) RIMANERE CON L’ASSISTITO PER TUTTA LA DURATA DELL’EMERGENZA
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ALLEGATO 2: MODULISTICA
REGISTRO INCARICHI DEGLI ADDETTI
INCARICO FIRMA
COORDINATORE DELLE EMERGENZE
DAVIDE BISCO
_____________________
ADDETTO ALLA RICHIESTA DEI SOCCORSI
MONICA ZAPPATERRA
_____________________
ADDETTO AL SUONO DELL’ALLARME
MONICA ZAPPATERRA
_____________________
ADDETTO ALLA APERTURA DEI CANCELLI
MONICA ZAPPATERRA
_____________________
ADDETTI ALLA LOTTA ANTINCENDIO
Diego Quaglia
Lorena Bergo
Cinzia Visentin
_____________________
_____________________
_____________________
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
Guido Smanio
Diego Quaglia
_____________________
_____________________
ADDETTI AI SEZIONAMENTI ELETTRICI
MONICA ZAPPATERRA
_____________________
ADDETTO AI SEZIONAMENTI GAS
MONICA ZAPPATERRA
_____________________
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ADDETTO AL COORDINAMENTO DIV. ABILI
Docente di sostegno
_____________________
ADDETTO ALLA GESTIONE DELLA CASSETTA DI
PRIMO SOCCORSO
DAVIDE BISCO
_____________________
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VERBALE DI EVACUAZIONE
DATA / ORA /EVENTO
PERSONE PRESENTI N°
PERSONE EVACUATE N°
DISPERSI
N°
NOME E
COGNOME
NOME E
COGNOME
NOME E
COGNOME
FERITI
ANNOTAZIONI:
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
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ELENCO DEI DIPENDENTI
RIF COGNOME NOME MANSIONI
1 ALLEGRO ROSSELLA INSEGNANTE
2 BAGATIN MICHELA INSEGNANTE
3 BALLARDINI PAOLO INSEGNANTE
4 BATTISTON BARBARA INSEGNANTE
5 BEGHELLI LUCIANA INSEGNANTE
6 BERGANTIN DANIELE INSEGNANTE
7 BERNARDI PAOLO INSEGNANTE
8 BILLO STEFANO INSEGNANTE
9 BONVENTO BARBARA INSEGNANTE
10 BOSCOLO DANIELA INSEGNANTE
11 BOSCOLO FOLEGANA
LUCIA INSEGNANTE
12 CANTELLI ARIANNA INSEGNANTE
13 CASINI NATALIA INSEGNANTE
14 CATOZZO STEFANO INSEGNANTE
15 D'CRUZ SANDRA INSEGNANTE
16 FAGGION LAURA INSEGNANTE
17 FINOTTI EMANUELA INSEGNANTE
18 GENTIL NADINE INSEGNANTE
19 GHIRELLI RICCARDO INSEGNANTE
20 GIURIATO NADIA INSEGNANTE
21 MATTIA MARIA CRISTINA INSEGNANTE
22 MILANATO MATTEO INSEGNANTE
23 MINGOLELLI MARIA GIOVANNA INSEGNANTE
24 MORGON FEDERICA INSEGNANTE
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RIF COGNOME NOME MANSIONI
25 PASINI MARIA LUISA INSEGNANTE
26 PAVARIN VALERIA INSEGNANTE
27 QUAGLIA DIEGO INSEGNANTE
28 RIGOTTO RICCARDO INSEGNANTE
29 RUZZA GENNY INSEGNANTE
30 SECCHIERO SANDRO INSEGNANTE
31 SEMENZATO FIAMMETTA INSEGNANTE
32 SILEGHEM KOSCHEL KRISTII INSEGNANTE
33 SMANIO GUIDO INSEGNANTE
34 TOMASIN VITTORIO INSEGNANTE
35 TOSETTO MARA INSEGNANTE
36 UMILIO ILARIA INSEGNANTE
37 VENTURA GIUSEPPE INSEGNANTE
38 VERATELLI FLORIANA INSEGNANTE
39 VISENTIN CINZIA INSEGNANTE
40 BERGO LORENA COLLABORATORE SCOLASTICO
41 BISCO DAVIDE ASSISTENTE TECNICO
42 VERONESE LOREDANO COLLABORATORE SCOLASTICO
43 ZAPPATERRA MONICA COLLABORATORE SCOLASTICO
44 PAGLIAI ALESSANDRO INSEGNANTE SOSTEGNO
45 CASSINI SIMONETTA INSEGNANTE SOSTEGNO
46 CASETTO FEDERICA INSEGNANTE SOSTEGNO
47 TREVISANI CLAUDIA INSEGNANTE SOSTEGNO
48 LIONELLO ELENA INSEGNANTE SOSTEGNO
49 ALBERTONI ERIKA INSEGNANTE SOSTEGNO
50 MOTTA MELANIA INSEGNANTE SOSTEGNO
IST. COLOMBO PORTO VIRO
Unità Operativa: “Corpo A” Piano di emergenza ed evacuazione
ai sensi del D.Lgs 81/08 e del D.M. 10 Marzo1998
Versione 03
Data versione 15/05/2008
Rilievo data 26/01/2012
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RIF COGNOME NOME MANSIONI
51 AGNOLINI KATIA INSEGNANTE SOSTEGNO
52 BOSCOLO ELENA INSEGNANTE SOSTEGNO
53 FINOTTI VERONICA INSEGNANTE SOSTEGNO