PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo |...

78
MANUALE HACCP [ ] Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 1 AZIENDA DEMO WEB Via Azienda Demo - 20000 - Milano (MI) P.IVA 012345678912 C.F.012345678912 PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI ALIMENTI (SISTEMA HACCP) Ai sensi dei Reg. Ce 852/2004, 853/2004, 2073/05 e D.lgs. 193/07 ATTIVITA’ BAR X RISTORANTE PIZZERIA PASTICCERIA ORTOFRUTTA GELATERIA YOGURTERIA MACELLERIA SALUMERIA MINI MARKET SUPERMERCATO PANETTERIA FARMACIA ALBERGHI - RISTORANTI Versione 2016

Transcript of PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo |...

Page 1: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 1

AZIENDA DEMO WEB

Via Azienda Demo - 20000 - Milano (MI) P.IVA 012345678912 C.F.012345678912

PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI ALIMENTI

(SISTEMA HACCP)

Ai sensi dei Reg. Ce 852/2004, 853/2004, 2073/05 e D.lgs. 193/07

ATTIVITA’

BAR X RISTORANTE PIZZERIA

PASTICCERIA ORTOFRUTTA

GELATERIA YOGURTERIA MACELLERIA

SALUMERIA MINI MARKET

SUPERMERCATO PANETTERIA

FARMACIA ALBERGHI - RISTORANTI

Versione 2016

Page 2: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 2

PREFAZIONE

Il presente manuale deve essere utilizzato per la corretta conduzione dell'attività dal punto di vista igienico, seguendo le schede operative allegate e compilando le schede di rilevamento dati di controllo. La sicurezza degli alimenti prodotti, commercializzati o somministrati non può prescindere dal rispetto di precise norme igieniche. Un cibo mal conservato, manipolato in modo scorretto o esposto ad inquinamenti di vario tipo può infatti provocare seri danni a chi lo consuma. L’attuale D.Lgs 193/07 che ha abrogato D.Lgs 155/97 dà le predisposizioni sulle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP per gli operatori del settore alimentare a livello diverso da quello della produzione primaria. Essi devono predisporre di un documento base per l’attività di autocontrollo igienico nei pubblici esercizi e nelle industrie alimentari, oggi integrato con “pacchetto igiene”. Regolamenti (CE) 852/04, 853/04, 854/04. Prevede che: “il responsabile dell’azienda alimentare debba garantire che la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione dei prodotti alimentari, siano effettuati in modo igienico”. La norma UNI 10854:1999 è il documento normativo di riferimento in ambito nazionale per la realizzazione di un sistema di gestione per l’autocontrollo basato sul metodo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point). Tale metodologia è oggi la più diffusa per valutare i rischi e i pericoli legati alla sicurezza igienica dei prodotti, dei processi e per stabilire adeguate misure di controllo. Il metodo HACCP si basa su un approccio alla sicurezza alimentare di tipo preventivo, sistematico e documentato. Un gruppo interdisciplinare descrive il prodotto, le sue fasi di lavorazione e ne identifica la destinazione d’uso. L’HACCP è un sistema finalizzato al riconoscimento e al controllo dei rischi del processo produttivo applicando le adeguate misure di prevenzione. Il sistema HACCP, internazionalmente riconosciuto dal Codex Alimentarius, si basa sui seguenti principi:

• principio 1 : condurre un’analisi dei rischi. Preparare un diagramma di flusso rappresentante le fasi del processo. Identificare ed elencare i rischi e le relative misure preventive messe in atto;

• principio 2: identificare i punti critici di controllo (CCP) del processo utilizzando l’albero delle decisioni;

• principio 3: definire limiti critici e tolleranze che devono essere rispettati per assicurare che ogni CCP sia sotto controllo;

• principio 4 : definire un sistema di monitoraggio che assicuri il controllo di ogni CCP mediante test o osservazioni programmate;

• principio 5 : definire le azioni correttive da intraprendere quando il monitoraggio indica che un particolare CCP sta andando fuori controllo;

• principio 6 : definire la documentazione relativa a tutte le procedure, le registrazioni appropriate a questi principi e la loro applicazione;

• principio 7 : definire procedure di verifica che includano verifiche supplementari insieme a revisioni che confermino che il sistema HACCP in atto sia efficace.

Principio 1 : Identificare i rischi potenziali associati alla produzione di un alimento in tutte le sue fasi, dalla coltura o allevamento al processo, alla produzione e distribuzione fino al consumo. Valutare le probabilità

Page 3: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 3

che il rischio si verifichi e identificare le misure preventive per il suo controllo. I pericoli che attentano alla sicurezza del prodotto possono essere classificati in: Fisici, chimici e biologici. Principio 2 : Identificare i punti, le procedure e le tappe operazionali che possono essere controllate al fine di eliminare i rischi o minimizzare la loro probabilità di verificarsi (punti di controllo critici). Una fase rappresenta ogni stadio di produzione e/o manipolazione degli alimenti, comprendenti sia il lavoro agricolo che le materie prime, la loro ricezione e/o produzione, formulazione, processo, conservazione, trasporto, vendita e uso del consumatore. Principio 3 : Stabilire i limiti critici che devono essere osservati per assicurare che ogni CCP sia sotto controllo. In pratica, il limite critico è quel valore che separa l’accettabilità dall’inaccettabilità. I limiti critici sono desunti da quelli di legge, ove presenti, oppure da GMP (good manufacturing practices), nel senso che possono derivare dall’adozione di una igienica pratica di lavorazione. Principio 4 : Stabilire un sistema di monitoraggio che permetta di assicurarsi il controllo dei CCP tramite un test, oppure con osservazioni programmate. Il sistema di monitoraggio sarà, quindi, costituito dalle rilevazioni, in momenti definiti, di un determinato parametro che deve permanere entro un limite critico stabilito. Principio 5 : Stabilire l’azione da attuare quando il monitoraggio indica che un particolare CCP non è sotto controllo. Le azioni correttive richiedono sia le azioni di trattamento delle “non conformità”, che la revisione del sistema per eliminare la possibilità che la deviazione dei parametri prefissati possa verificarsi nuovamente. Principio 6 : Stabilire procedure per la verifica che includano prove supplementari e procedure per confermare che il sistema HACCP stia funzionando efficacemente. Principio 7: Stabilire una documentazione riguardante tutte le procedure di registrazione appropriate a questi principi e loro applicazioni.

Page 4: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 4

RIFERIMENTI NORMATIVI

Nello sviluppo del presente manuale vengono prese in esame le seguenti normative: Codex Alimentarius Guidelines for the application of the Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP) system. Alinorm 93/13, Roma, 1993. Direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari. Supplemento ordinario alla G.U. n. 136 del 13.6.1997. Decreto Presidente della Repubblica del 14 gennaio 1997, n. 54 Regolamento recante attuazione delle direttive 92/46 e 92/47/CEE in materia di produzione e immissione sul mercato di latte e di prodotti a base di latte. Supplemento ordinario alla G.U. n. 59 del 12.3.1997. Linee guida Regolamento (CE) 178/2002 Reg (CE) 852/2004 sull'igiene dei prodotti alimentari Reg (CE) 853/2004 stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale; Reg (CE) 854/2004 stabilisce norme specifiche per l'organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano; Reg (CE) 882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali; Reg (CE) 178/2002: stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare; Reg. Ce 2073/05 e Regolamento (CE) n. 1441/2007 , modifica il Regolamento (CE) n. 2073/2005, sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari; Direttiva europea 2005/36/CE recepita con D. Lgs. 2 06/2007 Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193

Page 5: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 5

INTRODUZIONE

In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto questo Piano di Autocontrollo arricchito di nozioni di corretta Prassi Igienica che vuole essere anche una guida per gli operatori della AZIENDA DEMO WEB al fine di ridurre al minimo i rischi igienici che si presentano durante l’attività di preparazione e manipolazione di cibi e prodotti. La prima parte del Piano comprende la descrizione della attività, la rappresentazione tecnica del Flusso Produttivo, questo rappresenta la sintesi del lavoro HACCP e riporta i rischi igienici individuati, i CCP, i tipi di Controlli da effettuare e le Azioni correttive da intraprendere di fronte all’emergenze di anomalie. Successivamente è data descrizione dettagliata del processo diviso per fasi, dal ricevimento delle materie prime fino alla distribuzione prodotti, passando attraverso tutti i momenti della preparazione. Ogni fase, oltre ad essere individuato o meno Punto Critico di Controllo, riporta le Istruzione Operative che gli Operatori conoscono e adottano nel loro lavoro. La determinazione dei CCP nasce da una ragionata applicazione dell’Albero delle Decisioni, metodo indicato dal Codex Alimentarius come un efficiente sistema di individuazione delle fasi che è più opportuno tenere sotto controllo. Infine, in allegato vengono presentate le schede per la registrazione delle rilevazioni giornaliere e che, compilate, devono essere tenute a disposizione per gli eventuali controlli ufficiali.

Page 6: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 6

ABBREVIAZIONI

MOCA O MCA Materiali ed Oggetti destinati al Contatto con alimenti;

FCM Food Contact Material (traduzione in inglese di MCA);

ISS Istituto Superiore di Sanità;

EFSA European Food Safety Agency (Agenzia Europea della Sicurezza Alimentare);

FVO Food and Veterinary Office (Ufficio Alimentare e Veterinario). Organo ispettivo del controllo ufficiale della Comunità Europea;

RASFF Rapid Alert System for Food and Feed (Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi);

ISO International Organization for Standardization (Organizzazione internazionale per la normazione);

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione;

REG (CE) Regolamento della Comunità Europea;

SIAN Servizio d’Igiene degli Alimenti e della Nutrizione;

SVET O SIAV Servizio Veterinario o Servizio d’Igiene ed Assistenza Veterinaria

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Page 7: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 7

ANAGRAFICA AZIENDALE

Ragione Sociale AZIENDA DEMO WEB

P.IVA e C.F: 012345678912 - 012345678912

Indirizzo Via Azienda Demo 90 - 20000 - Milano (MI)

Attività svolta RISTORANTE PIZZERIA

Autorizzazione Sanitaria 00000/11111/22

Scopo del manuale Controllo della corretta prassi igienica nella preparazione

Descrizione dell'attività Ristorazione

N. Pasti / Giorno 100

RESPONSABILITA'

Datore di lavoro Mario Rossi

Responsabile giuridico Mario Rossi

Gestore Mario Rossi

Responsabile di controllo Mario Rossi

Page 8: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 8

ELENCO DEGLI ADDETTI

Nella tabella sottostante sono elencati gli addetti con le relative mansioni e se sono in possesso di adeguata formazione alla somministrazione di alimenti e non.

Nominativo Mansione Formato

Luca Bianchi Cameriere SI

Antonio Verdi Barista SI

Massimo Gialli Cuoco SI

Giacomo Russo Cuoco SI

Stefano Ferrari Cameriere SI

ADDETTI E RESPONSABILITA'

Nella tabella sottostante sono le responsabilità assegnate agli addetti nominati.

Nominativo Pulizie Controllo

Materie Prime Verifica

Temperature

Luca Bianchi SI

Antonio Verdi SI

Massimo Gialli SI SI

Giacomo Russo SI SI

Stefano Ferrari SI

Page 9: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 9

DESCRIZIONE DEI LOCALI

Descrizione delle strutture ed organizzazione

L'attività aziendale si svolge negli ambienti situati in : Via Azienda Demo 90 - 20000 - Milano (MI) Allegato al presente manuale HACCP la planimetria dei locali.

Locale Tipologia Struttura

Cucina CUCINA Pavimenti : Ceramica Finestre : PVC Pareti : Piastrelle Scaffali : No Dimensione : 35 mq

Servizi personale SERVIZI PER IL PERSONALE Pavimenti : Ceramica Finestre : PVC Pareti : Piastrelle Scaffali : No Dimensione : 10 mq

Servizi per il pubblico SERVIZI IGENICI PER IL PUBBLICO

Pavimenti : Ceramica Finestre : PVC Pareti : Piastrelle Scaffali : No Dimensione : 10 mq

Area Ristorazione AREA RISTORAZIONE Pavimenti : Cotto Finestre : Alluminio Pareti : Piastrelle Scaffali : No Dimensione : 100 mq

Magazzino MAGAZZINO Pavimenti : Ceramica Finestre : Alluminio Pareti : Piastrelle Scaffali : No Dimensione : 40 mq

Page 10: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 10

Di seguito vengono riportate le prescrizioni genera li di buona prassi aziendale.

LOCALE CUCINA

Osservazione Prescrizione Eventuale azione correttiva

accumulo rifiuti evitato allontanare rapidamente rifiuti e sfridi di lavorazione, in luogo apposito e chiuso

condensa o muffa evitata migliorare la circolazione dell’aria, anche forzata

contaminazione crociata

impedita percorso degli alimenti a senso unico in avanti

detersivi in ambiente separato conservare i detersivi in apposito locale

insetti e roditori esclusi ricerca periodica delle tracce, disinfestazione in caso positivo

pareti levigate e non assorbenti tinteggiare con tinta chiara e lavabile

pareti spigoli arrotondati installare gli appositi dispositivi

pavimenti levigati e non assorbenti installare pavimento idoneo

piani di lavoro lavabili e disinfettabili eliminare eventuali piani in legno non rivestito

porte lavabili e disinfettabili tinteggiare con tinta chiara e lavabile

pulizia generale adeguata programmare interventi periodici con prodotti idonei

ricambio aria evitato flusso d’aria verso zone pulite verificare il percorso dell’aria forzata

ricambio aria accessibilità dei filtri e manutenzione periodica

stipulare contratto di manutenzione

strumenti di lavoro facili da pulire e disinfettare sostituire se non idonei

soffitti e attrezzature poste in alto

evitata sporcizia e condensa migliorare la circolazione dell’aria, programmare pulizia periodica

spazio disponibile adeguato ridefinire la sistemazione degli ambienti

acqua potabile corrente

calda e fredda installare scaldaacqua rapido

lavabi con comando a presenti eliminare i rubinetti a comando

Page 11: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 11

pedale o fotocellula manuale

finestre reticelle protettive rimovibili installare se mancanti

illuminazione naturale ed artificiale

adeguata in ogni posto di lavoro, per mettere in evidenza eventuali variazioni di colore negli alimenti

installare plafoniere protette (IP 55) e lavabili

refrigerazione alimenti rapida per i cibi cotti non destinati al consumo immediato

rifiuti in contenitori chiudibili installare contenitori lavabili, con apertura a pedale

residui alimentari allontanati rapidamente allontanare rapidamente, in luogo apposito e chiuso

Page 12: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 12

LOCALE AREA RISTORAZIONE

Osservazione Prescrizione Eventuale azione correttiva

contaminazione crociata

impedita percorso degli alimenti a senso unico in avanti

detersivi in ambiente separato conservare i detersivi in apposito locale

insetti e roditori esclusi ricerca periodica delle tracce, disinfestazione in caso positivo

pareti levigate e non assorbenti tinteggiare con tinta chiara e lavabile

pareti spigoli arrotondati installare gli appositi dispositivi

pavimenti levigati e non assorbenti installare pavimento idoneo

piani di lavoro lavabili e disinfettabili eliminare eventuali piani in legno non rivestito

porte lavabili e disinfettabili tinteggiare con tinta chiara e lavabile

pulizia generale adeguata programmare interventi periodici con prodotti idonei

ricambio aria evitato flusso d’aria verso zone pulite verificare il percorso dell’aria forzata

ricambio aria accessibilità dei filtri e manutenzione periodica

stipulare contratto di manutenzione

strumenti di lavoro facili da pulire e disinfettare sostituire se non idonei

soffitti e attrezzature poste in alto

evitata sporcizia e condensa migliorare la circolazione dell’aria, programmare pulizia periodica

spazio disponibile adeguato ridefinire la sistemazione degli ambienti

finestre reticelle protettive rimovibili installare se mancanti

illuminazione naturale ed artificiale

adeguata in ogni posto di lavoro, per mettere in evidenza eventuali variazioni di colore negli alimenti

installare plafoniere protette (IP 55) e lavabili

rifiuti in contenitori chiudibili installare contenitori lavabili, con apertura a pedale

residui alimentari allontanati rapidamente allontanare rapidamente, in luogo apposito e chiuso

Page 13: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 13

LOCALE SERVIZI IGENICI PER IL PUBBLICO

Osservazione Prescrizione Eventuale azione correttiva

necessari nei pubblici esercizi e mense

igiene dell’ambiente pulizia e disinfezione più volte al giorno

pavimenti, pareti e porte non assorbenti, lavabili e disinfettabili

installare pavimento idoneo tinteggiare porte e pareti con tinta chiara e lavabile

lavabo acqua corrente installare se manca

lavabo erogatore di detergente installare se assente

lavabo asciugamani monouso installare se assente

sanitari igiene utili (non obbligatori) i coprisedili monouso

contenitori per assorbenti igienici

non obbligatori consigliabili

Page 14: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 14

LOCALE SERVIZI PER IL PERSONALE

Osservazione Prescrizione Eventuale azione correttiva

armadietti scomparti separati per indumenti personali e da lavoro

installare armadietti adeguati

pavimenti, pareti e porte non assorbenti, lavabili e disinfettabili

installare pavimento idoneo tinteggiare porte e pareti con tinta chiara e lavabile

lavabo acqua corrente calda e fredda installare scaldaacqua rapido

lavabo rubinetti a comando non manuale installare rubinetti a pedale o a fotocellula

lavabo erogatore di detergente installare se assente

lavabo asciugamani monouso installare se assente

servizi igienici igiene apparecchi sanitari verificare giornalmente

docce se la lavorazione lo richiede piatto non scivoloso

docce acqua calda e fredda installare scaldaacqua rapido

docce teli individuali rendere disponibili

sanitari igiene utili (non obbligatori) i coprisedili monouso

contenitore per assorbenti igienici

non obbligatori consigliabili

Page 15: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 15

LOCALE MAGAZZINO

Osservazione Prescrizione Eventuale azione correttiva

insetti e roditori esclusi ricerca periodica delle tracce, disinfestazione in caso positivo

stoccaggio scorte scaffalature solide e lavabili prodotti sollevati dal pavimento (15 cm)

adeguare programmare pulizia periodica

pavimenti e porte lavabili e disinfettabili, non assorbenti

installare pavimento idoneo tinteggiare porte e pareti con tinta chiara e lavabile

gestione scorte rotazione rapida collocare i prodotti in arrivo dietro o sotto quelli già esistenti

Page 16: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 16

ATTREZZATURE E STRUMENTI

In Azienda vengono utilizzate le seguenti attrezzature in contatto con gli alimenti:

Attrezzatura Q.tà Note

Affettatrice 1

Bancone 1

Bilancia 2

Bollitore 1

Carrello 1

Celle frigorifere (+ 4°c) 1

Celle per surgelati (- 18°c) 1

Coltelli e utensili da cucina 15

Cucina con fuochi 2

Forni 2

Forno microonde 1

Friggitrice 1

Frigoriferi per alimenti ( + 4°c) 1

Frullatore/Centrifuga 1

Grattaformaggio 1

Griglia 1

Lavastoviglie 1

Lavello 4

Macchine automatiche preparazione caffè, orzo e simili

1

Page 17: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 17

Montapanna 1

Piastra 1

Piatti-bicchieri-posate 200

Planetaria 1

Stoviglie pentolame 100

Tagliere 1

Tavoli 1

Tostapane 1

Tritacarne 1

Tutte le attrezzature aziendali sono facili da detergere e sterilizzare, e vengono mantenute in perfette condizioni igieniche.

Manutenzione

Le attrezzature vengono mantenute in perfette condizioni operative e di sicurezza mediante periodici controlli delle parti elettriche e meccaniche e dei dispositivi di sicurezza. Vengono verificate le messe a terra e il funzionamento degli interruttori differenziali; le prese e le spine che siano in ottime condizioni d’esercizio. La manutenzione straordinaria delle attrezzature viene eseguita da personale specializzato e nel più breve tempo possibile al fine di evitare ritardi e disagi durante le varie fasi della produzione a causa dell’indisponibilità delle attrezzature necessarie. In particolare, per quanto riguarda i gruppi frigoriferi e freezer, vengono controllate le guarnizioni delle porte per essere mantenute efficienti per garantire una perfetta tenuta della chiusura, per evitare che l’aria umida esterna penetrando all’interno del frigorifero formi condense e ghiaccio sugli scambiatori freddi riducendone l’efficienza. L’attività di manutenzione si articola come segue:

• Controllo della temperatura e l’umidità; • Controllo della tenuta delle guarnizioni delle porte; • Controllo periodico della taratura degli indicatori di temperatura; • Controllo mensile e relativa pulizia dei compressori, dei radiatori, e della serpentina di

raffreddamento.

BUONE PRATICHE

• aree esterne allo stabilimento pulite ed in buone condizioni, sgombre da materiale estraneo all'attività di lavorazione;

• dimensioni e disposizioni dei vari locali idonei al ciclo produttivo; • linee produttive di prodotti diversi, che possano creare rischi di contaminazione crociata, nettamente

separate, qualora la separazione sia temporale e non spaziale deve essere dimostrabile e verificabile;

Page 18: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 18

• locali di lavorazione e celle frigorifere/frigoriferi con capacità adeguate e di dimensioni sufficienti per evitare eccessivi accumuli di prodotti/materiali consentendo che la lavorazione, manipolazione e conservazione del prodotto avvenga evitando contatti con pareti o altre strutture; dove il prodotto viene lavorato, manipolato o conservato vernice e intonaco non si sfaldino o si stacchino dai soffitti;

• residui secchi, polveri o incrostazioni derivanti dalle precedenti attività produttive assenti da pavimenti, pareti e soffitti dei locali dove il prodotto viene lavorato, manipolato o conservato;

• pavimenti, ove necessario, con una pendenza idonea a favorire il deflusso delle acque reflue verso pozzetti dotati di sifoni e idonea griglia: rilevare la presenza di ristagni di acqua durante l'attività lavorativa;

• porte esterne che si chiudano perfettamente e non in cattivo stato di manutenzione (es. presenza di fessure);

• porte interne in buono stato di manutenzione: evitare il loro blocco in apertura mediante l'utilizzo di corde, ganci, ecc.;

• spogliatoi e bagni separati dalle aree di lavorazione, conservazione o manipolazione del prodotto e in buone condizioni strutturali;

• spogliatoi in buone condizioni e dotati di armadietti in numero sufficiente; • chiusini di raccolta delle acque dei pavimenti e canaline di drenaggio, ove presenti, pervi e dotati di

sifone per impedire l'ingresso di animali/insetti indesiderati; • celle/armadi frigoriferi con capacità adeguate, mantenuti efficienti, con materiale correttamente

immagazzinato al fine di evitare l'eccessivo stoccaggio di prodotti: • valutare con particolare attenzione la presenza di condensa, il corretto deflusso dell'acqua di

raffreddamento e l'idoneo funzionamento del sistema di rilevazione della temperatura; • condotte di scarico dai lavandini correttamente raccordate in maniera che non diffondano

acqua sui pavimenti.

Un'efficace manutenzione è essenziale per garantire il buon funzionamento delle attrezzature ed agevolare la corretta sanificazione, prevenendo così la sopravvivenza e la moltiplicazione di microrganismi. Una manutenzione periodica, che permette di intervenire fin da subito su non conformità delle strutture, è anche meno onerosa. E' opportuno consentire di programmare gli interventi di manutenzione più importanti durante i periodi di fermo lavorativo dell'azienda (ferie estive, ecc.), anche al fine di evitare blocchi o rallentamenti dell'attività produttiva

Page 19: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 19

PROCEDURE GENERALIZZATE

Le Procedure Generalizzate di Controllo , applicabili in ogni tipo di Azienda, riguardano quindi:

A. Selezione e verifica dei fornitori B. Controllo delle merci in arrivo C. Pulizia e disinfezione D. Derattizzazione e disinfestazione E. Controllo delle temperature F. Smaltimento dei rifiuti G. Igiene, salute ed abbigliamento del personale H. Formazione del personale I. Rischio allergeni J. MOCA e Altre procedure

A. SELEZIONE E VERIFICA DEI FORNITORI

I fornitori dell’Azienda sono stati accuratamente selezionati per assicurarsi che le materie prime entranti in Azienda rispettino le prescrizioni di igiene.

Ogni fornitore è stato invitato a fornire la documentazione idonea per assicurare la qualità delle materie prime introdotte in Azienda.

(VEDI APPENDICE 6A - SCHEDA SELEZIONE FORNITORE) ;

B. CONTROLLO DELLE MERCI IN ARRIVO, RINTRACCIABILITA' E RITIRO DAL COMMERCIO

I fornitori dell’Azienda sono stati accuratamente selezionati per assicurarsi che le materie prime entranti in Azienda rispettino le prescrizioni di igiene.

(VEDI APPENDICE 6B - PRODOTTI E MATERIE PRIME IN AR RIVO E DI RINTRACCIABILITA')

Ogni fornitore è stato invitato a fornire la documentazione idonea per assicurare la qualità delle materie prime introdotte in Azienda, con una richiesta del tipo seguente:

Prodotto colore odore aspetto

esteriore temperatura del prodotto o della

confezione

integrità della confezione

o dell’imballo

scadenze o validità

alim. preconfezionati X X X X

bevande X X

caffè X X

dolciumi confezionati X X

dolciumi freschi X X X X

Page 20: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 20

frutta e verdura X X X X X gelati X X X

insaccati X X X X X X

latte e derivati X X X

olii e grassi X X X X X X

pane e affini X X X pasticceria secca X X X X

prodotti confezionati X X X X

prodotti lievitati X X X scatolame X X X

spezie X X

surgelati X X X

uova X X

Le registrazioni dei controlli effettuati all’entrata sono riportate su un apposito registro o modulo mensile. Le materie prime che all’entrata in Azienda non risultano conformi alle specifiche, al periodo di vita utile previsto in Azienda o alle temperature indicate in una tabella affissa in magazzino vengono rifiutate e respinte al fornitore, motivando il rifiuto.

Le materie prime vengono stoccate in Azienda in condizioni conformi alle prescrizioni normative ed a quelle dei diversi produttori, in ambiente distinto da quello destinato alla lavorazione. Il controllo di eventuali interruzioni di corrente ai frigoriferi potrà essere effettuato tramite un orologio elettrico che con il proprio ritardo segnala la loro durata permettendo di eliminare i prodotti che potrebbero essersi danneggiati. Ogni mattina verrà effettuata dall'addetto designato una verifica delle temperature dei frigoriferi e dell’eventuale ritardo o anomalia dell’orologio di controllo. In questo caso verranno accuratamente controllate le confezioni, aprendone qualcuna a campione, per accertarsi se il prodotto è ancora integro o se deve essere eliminato.

I prodotti da conservare senza controllo di temperatura sono collocati in locali freschi ed aerati, sollevati dal pavimento e difesi contro la penetrazione di insetti e roditori.

Tutte le materie prime sono immagazzinate secondo il criterio First In - First Out , in modo che il primo prodotto entrato in magazzino sia il primo ad essere utilizzato: questo metodo permette anche di minimizzare gli sprechi e lo scarto di prodotti scaduti.

Prima dell’estrazione dal magazzino viene verificata la data limite di utilizzazione di ogni materia prima. La verifica dei frigoriferi viene registrata su un apposito foglio che viene conservato in Azienda.

BUONE PRATICHE

• controlli, al ricevimento merci, le caratteristiche organolettiche dei prodotti, la bollatura sanitaria o etichettatura, il rispetto delle temperature di trasporto, l'integrità delle confezioni e data di scadenza o TMC;

• se si tratta di prodotti deperibili, si effettua lo scarico nei tempi strettamente necessari, limitando al massimo lo stazionamento dei prodotti a temperatura ambiente;

• si assicura lo stoccaggio degli alimenti non protetti in modo tale da evitare il contatto con stipiti, porte, pareti e pavimenti delle celle;

Page 21: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 21

• si evita il contatto in cella o frigorifero tra prodotti sfusi e confezionati e, qualora gli spazi presenti non garantiscano un'idonea separazione, provveda a proteggere il prodotto sfuso; si prevede un sistema che assicuri la corretta rotazione del magazzino, con la verifica periodica delle date di scadenza;

• verifichi il corretto grado di ventilazione e umidità interna delle celle in modo da impedire la formazione di condensa. Nel caso si formi condensa, l'OSA dovrà evitare l'uso della cella oppure delimitare l'area spostando i prodotti alimentari esposti, in attesa che intervenga la ditta di manutenzione;

Una materia prima accettata dall'OSA ricade sotto l a propria responsabilità, quindi anche una materia prima eventualmente non idonea coinvolge ne lle possibili conseguenze non solo il fornitore, ma anche l'OSA.

Per questo è importante prestare particolare attenzione a questa fase del processo. Si possono richiedere ai fornitori rapporti di prova delle analisi effettuate sulle materie prime e le schede tecniche dei prodotti forniti. I controlli analitici, se ritenuto opportuno, possono anche essere effettuati in autocontrollo. Gli addetti alle lavorazioni devono essere formati sulla corretta applicazione delle procedure e sulle istruzioni operative presenti nel piano di autocontrollo aziendale.

BUONE PRATICHE TRACCIABILITA'

A. TRACCIABILITA' 1. L'azienda prevede un sistema che consenta di identificare l'origine delle materie

prime ricevute (denominazione di vendita, identificazione del fornitore, quantità, data di ricevimento, informazioni aggiuntive, ecc.), le informazioni sul ciclo produttivo e sulla spedizione del prodotto finito (denominazione di vendita, destinatario, data di spedizione, quantità). La tracciabilità è garantita dai DDT o fattura accompagnatoria e dalla checklist di ricevimento merci dai fornitori.

B. ETICHETTATURA (ove necessaria) 1. Ogni lotto omogeneo di prodotto finito è adeguatamente etichettato o identificato,

per agevolarne la rintracciabilità. La documentazione o le informazioni sono pertinenti, secondo i requisiti previsti in materia da disposizioni specifiche.

C. RITIRO/RICHIAMO 1. L'azienda è in grado di:

1. individuare il lotto di produzione non conforme; 2. segregare ed identificare i prodotti a rischio ancora presenti in azienda; 3. informare i propri clienti affinché interrompano la vendita e l'utilizzo delle

partite appartenenti al lotto non conforme presenti nei loro magazzini o in fase di distribuzione, segregandole ed identificandole come "merce non conforme"

4. contestualmente informare le autorità competenti (ASL) dell'attivazione della procedura di ritiro/richiamo;

5. stabilire , in accordo con l'autorità competente, i provvedimenti da adottare sul lotto non conforme.

(VEDI APPENDICE 4 - Registro eliminazione prodotti alimentari / Registro non conformità) (VEDI APPENDICE 4B - Modulo di richiesta ad ASL per distruzione merce)

Page 22: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 22

C. PULIZIA E DISINFEZIONE

Strumenti di pulizia Sono utilizzate attrezzature e strumenti per pulizia adeguati ai lavori da compiere per garantire i risultati attesi. Il materiale stesso viene mantenuto sempre in buono stato di pulizia e manutenzione e custodito separatamente, per quanto possibile, da tutti gli altri strumenti o prodotti non di pulizia in uso nella struttura.

Metodi di lavoro Per l’accuratezza e l’ottimizzazione della pulizia delle macchine teniamo conto delle istruzioni fornite dal fabbricante.

Le pulizie di macchine e superfici vengono normalmente eseguite in tempi diversi da quelli di preparazione dei cibi e comunque prendendo tutti gli accorgimenti affinché le acque di lavaggio non vengano mai a contatto con i cibi, attrezzi e superfici di lavoro pulite. Al termine delle operazioni di detersione e disinfezione eseguiamo un abbondante risciacquo (con acqua potabile) per essere certi che residui di prodotti chimici non possano entrare in contatto con i prodotti alimentari.

Anche la pulizia di attrezzature e strutture di immagazzinamento (frigoriferi e scaffali) è eseguita in conformità (modalità, tempi, prodotti da impiegare, relative concentrazioni d’uso e avvertenze nell’utilizzo) alle Istruzioni “piani di pulizia e sanificazione” affisse a parete nei locali interessati. Tutti gli operatori addetti sono istruiti sulle modalità di utilizzo di mezzi e prodotti chimici per la pulizia allo scopo di eseguire correttamente i lavori assegnati.

L’uso dei prodotti per detergenza e disinfezione è conforme, per qualità e concentrazione, al Piano di pulizia predisposto ed affisso alle pareti dei relativi locali.

L’importanza dell’uso di ben definiti prodotti di detergenza e sanificazione è dettata dalla necessità di mantenere un alto e costante livello di igiene delle stoviglie e delle attrezzature.

BUONE PRATICHE

• assenza di accumuli di residui di sostanze organiche derivanti da precedenti attività produttive su colonne, porte, stipiti delle porte e altre parti fisse della struttura, nelle parti nascoste e al disotto delle apparecchiature (es. nastri trasportatori, tavoli, carrelli, miscelatori, ecc.);

• assenza di accumuli di residui di prodotto, polvere e sfridi di lavorazione in aree difficili da pulire come pareti situate posteriormente ad attrezzature di grandi dimensioni, armadietti o scatole elettriche nelle aree del prodotto edibile;

• assenza di polvere su condutture sospese, tubature, fili elettrici, luci e qualsiasi altra struttura sospesa nelle aree del prodotto edibile;

• gli ingredienti alimentari siano maneggiati o conservati in maniera corretta, al fine di evitare contaminazioni (es. le spezie siano conservate in contenitori chiusi nel locale delle spezie, i sacchetti di ingredienti conservati nell'area di stoccaggio siano integri, ecc.);

• i prodotti ricevuti e distribuiti da altri stabilimenti siano protetti da polvere, sporco, insetti; • assenza di rifiuti come asciugamani, materiali per l'etichettatura o l'imballaggio nelle aree del

prodotto edibile; • materiale, apparecchiature ed attrezzature che vengono a contatto degli alimenti siano privi

di segni di corrosione, ruggine, rotture o altri difetti sulle loro superfici, di aree ruvide o nicchie, giunture aperte, squarci, sporgenze, fili interni, bulloni o chiodi sulle loro superfici a contatto con l'alimento o meno;

Page 23: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 23

• parti o componenti (carrucole, cuscinetti o ingranaggi) delle attrezzature, che vengono a contatto degli alimenti e che potrebbero contaminare con materiali estranei il prodotto e le superfici a contatto con l'alimento siano dotate di protezioni;

• materiale, apparecchiature ed attrezzature che vengono a contatto degli alimenti siano costruiti e installati in modo tale da consentire l'ispezione e realizzati in materiali idonei al contatto con gli alimenti e di facile pulizia.

• assenza di spazzatura o rifiuti sul pavimento dei locali in uso compresi i bagni; • i servizi igienici siano funzionanti e con carta igienica disponibile; • i lavandini siano provvisti di acqua corrente calda e fredda, sapone e asciugamani monouso.

Controllo e registrazione delle pulizie

Il controllo delle pulizie viene operato giornalmente su attrezzature o strutture a campione dal Responsabile. • (VEDI APPENDICE 8 - REGISTRO PULIZIE LOCALI) Le anomalie riscontrate vengono registrate sul "Registro delle non conformità". • (VEDI APPENDICE 3 - REGISTRO ANOMALIE) • (VEDI APPENDICE 9 - REGISTRO RILEVAZIONI INFESTAZIO NI E RODITORI) AZIONE CORRETTIVA: L’evidenza di una pulizia non eseguita correttamente su attrezzature o strutture comporta la ripetizione delle operazioni prima dell’inizio della attività lavorativa.

Page 24: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 24

D. DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE

Il monitoraggio degli insetti e roditori è condotto costantemente dal titolare. Le anomalie riscontrate vengono registrate sul "Registro delle non conformità".

• (VEDI APPENDICE 3 - REGISTRO ANOMALIE) • (VEDI APPENDICE 9 - REGISTRO RILEVAZIONI INFESTAZIO NI E RODITORI)

AZIONE CORRETTIVA: L’eventuale presenza di insetti o roditori fa scattare un’azione correttiva che prevede un intervento di una società specializzata. Anche il risultato dell’azione correttiva è riportata sulla predetta scheda.

BUONE PRATICHE

• assenza di vegetazione infestante, rifiuti, detriti, materiali ferrosi, legname, attrezzatura in disuso o altro materiale all'esterno dello stabilimento;

• assenza di cani, gatti, uccelli ecc. in tutti i locali relativi al processo di lavorazione; • assenza di insetti volanti o striscianti; • assenza di fori, zone di passaggio, fessure nei raccordi tra porte e pavimenti/pareti e

l'isolamento o l'ostruzione dei condotti di alloggiamento di utenze elettriche e/o telefoniche; • presenza di protezione delle aperture esterne contro gli insetti volanti o blocco delle aperture

non protette (per esempio mediante asportazione della maniglia o blocco con vite); • presenza di pozzetti strutturati in modo tale da impedire l'ingresso di animali camminatori o

striscianti; • corretta gestione dei rifiuti e dei sottoprodotti della lavorazione; • assenza di materiali, confezioni e ingredienti collocati senza lasciare corridoi o passaggi o

posti a ridosso delle pareti o in modo tale da non rendere visibile lo spazio tra parete e pavimento per verificare la presenza di animali infestanti o loro segni;

• assenza di segni che dimostrino l'attività di animali o insetti infestanti internamente all'impianto;

• corretta collocazione di erogatori di esca e/o trappole meccaniche o con collanti.

E. CONTROLLO E GESTIONE DELLE TEMPERATURE

Il controllo delle temperature viene effettuato per le seguenti attività:

1. Controllo delle temperature durante il ricevimento merci dei prodotti sottoposti a catena del freddo.

2. Controllo temperature dei frigoriferi per la merce stoccata

Per il controllo delle temperature durante il ricevimento merci dei prodotti sottoposti a catena del freddo si effettua a campione il controllo dei prodotti in arrivo, verificando che siano rispettati i valori riportati nella tabella seguente:

Prodotto Temperatura

massima di trasporto Temperatura normale

di stoccaggio

Latte e derivati + 9 °C da 0 °C a + 4 °C

Salumi ed insaccati + 10 °C da – 1 °C a + 7 °C

Surgelati - 18 °C - 18 °C

Page 25: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 25

Gelati confezionati - 18 °C - 18 °C

Altri prodotti Ambiente Ambiente

La tabella riporta, in seconda colonna i limiti di temperatura massimi al momento del carico e durante il trasporto, previsti dal D.P.R. 327/80; lo stesso D.P.R. concede, tuttavia, per brevi periodi di tempo, che essi subiscano delle oscillazioni verso l’alto di alcuni gradi così come riportato nella terza colonna.

Carni: Temperatura di conservazione

carni fresche da 0 °C a + 4 °C

pollame, conigli, frattaglie da 0 °C a + 3 °C

salumi, insaccati + 6 °C

prodotti cotti da consumarsi freddi + 4 °C

prodotti surgelati Ambiente

Carni: Conservabilità

carni fresche sottovuoto max 30 giorni

carne trita bovina 1 giorno

carne bovina congelata 12 mesi

polleria 2-3 giorni

prodotti cotti da consumarsi freddi 1 giorno

REGOLE PER LA CONSERVAZIONE DELLE CARNI

• Conservare in celle separate carni rosse, pollame e salumi stagionoati. Se non si dispone di celle diverse, creare spazi separati.

• Impedire qualsiasi contatto tra carni imballate e c arni non protette Se si devono depositare nella stessa cella carni confezionate e carni non protette, separarle e proteggere le carni sfuse

• Depositare gli scarti in un contenitore chiuso • Organizzare una efficace rotazione del magazzino, tenendo comunque conto della data

di scadenza.

DEFINIZIONI:

• REFRIGERAZIONE: da 0°C a 10°C Si ottiene il blocco della crescita dei microrganismi responsabili delle tossinfezioni

• CONGELAMENTO: <-15°C Si ottiene il blocco pressoché totale della crescita microbica

• SURGELAZIONE: <-18°C si formano cristalli piccolissimi che non danneggiano l’alimento

• SURGELATO : Alimento in confezione chiusa all’origine, sottoposto ad un abbassamento veloce della temperatura, fino a raggiungere i -18°C, e conservato a tale temperatura

Page 26: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 26

PRINCIPALI MODALITA’ DI SCONGELAMENTO

• Vegetali : immersione diretta nell’acqua di cottura in ebollizione • Prodotti ittici in filetti:

o in acqua fredda (corrente/docciatura) o ebollizione

• Carni : Deve essere effettuato in frigorifero. o in caso di emergenza, iniziare lo scongelamento all’esterno del frigorifero (per un

tempo limitato) per poi completarlo a temperatura di refrigerazione

L’ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA

I cibi già cotti ed ancora caldi non devono essere mantenuti a lungo a temperatura ambiente per evitare la crescita di germi che li possono avere contaminati. E’ indispensabile refrigerarli, seguendo due regole

• raffreddarli nel più breve tempo possibile prima di metterli in cella • non mettere mai in cella alimenti in grandi pentole ancora calde

o raffreddamento troppo lento o aumenta la temperatura della cella frigorifera

E’ quindi necessario abbattere la temperatura, cioè abbassare molto velocemente la temperatura dell’alimento fino a poterlo mettere in cella frigorifera.

Modalità di abbattimento :

• Tramite apparecchiature apposite, dette abbattitori termici • Con sistemi “casalinghi: raffreddamento dei contenitori sotto acqua corrente fredda

Le anomalie riscontrate vengono registrate sul "Registro delle non conformità". • (VEDI APPENDICE 3 - REGISTRO ANOMALIE)

AZIONE CORRETTIVA: Nel caso in cui un prodotto risulti essere inaccettabile o semplicemente non adeguato ad un successivo utilizzo, deve essere restituito al fornitore.

Le materie prime non restituite immediatamente al fornitore sono accantonate in frigorifero o in magazzino, isolate dalle restanti e marcate con un cartello che riporta la data dell’accantonamento, evidenzia lo stato non conforme e ne impedisce il successivo accidentale utilizzo. Per il controllo temperature dei frigoriferi per la merce stoccata è necessario:

• mantenere una temperatura idonea • gestire quanto meno scorte possibili evitando accumuli e sovraccarichi di derrate • stivare i prodotti in maniera ordinata e separati per tipo, chiusi negli imballi originali, protetti

da pellicole o mantenuti in contenitori igienicamente idonei.

Impostazione frigorifero I frigoriferi sono tarati alle temperature adeguate ai prodotti conservati.

Controllo del frigorifero

Page 27: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 27

Con frequenza giornaliera controlliamo, in funzione di valori di riferimenti impostati, le temperature dei frigoriferi presenti nella struttura.

Registrazione delle temperature del frigorifero

Una volta alla settimana, normalmente dopo il giorno di chiusura registriamo sul Registro “CONTROLLO FRIGORIFERI” le temperature rilevate seguendo le informazioni fornite dall'istruzione relativa.

(VEDI APPENDICE 7 - REGISTRO CONTROLLO FRIGORIFERI/ CONGELATORI) (VEDI APPENDICE 2 - REGISTRO CONTROLLO SEMESTRALE F RIGORIFERI/CONGELATORI) AZIONE CORRETIVA: qualora, una mattina, si constati una temperatura di funzionamento superiore al valore di riferimento, ci preoccupiamo di ritirare il termostato al ribasso. Se anche la mattina successiva la Temperatura fosse superiore provvediamo a chiamare il tecnico frigorista per la riparazione e se la temperatura dei prodotti, misurata con la sonda al cuore ha superato di due gradi il valore di riferimento del frigo, allora il prodotto va eliminato come rifiuto.

Controllo dei prodotti I prodotti alimentari giacenti nei frigoriferi e nel magazzino sono tenuti sotto controllo per quanto riguarda:

• La data di scadenza o il termine minimo di conservazione. • L’integrità dell’imballo. • La chiusura delle confezioni in parte utilizzate. • L’aspetto del prodotto quando verificabile.

AZIONE CORRETTIVA: Qualora sia constatata la presenza di prodotti scaduti o in cattivo stato di conservazione, ci preoccupiamo di:

• isolare il prodotto in uno spazio separato, evidenziandolo con l’apposito cartello marcatore (MERCE NON CONFORME)

• in alternativa eliminarlo.

BUONE PRATICHE

• tutte le attrezzature (cella frigorifera, armadi frigoriferi, ecc.) siano dotate di un termometro, preferibilmente esterno, per permettere la misurazione della temperatura in ogni momento, in maniera da consentire il rispetto dei limiti di legge;

• constatare visivamente il valore numerico che compare all'esterno della cella o di un termometro dell'apparecchiatura frigorifera, ed eventualmente rilevare la temperatura mediante misurazioni con la strumentazione in dotazione.

In considerazione dell'importanza delle temperature per la salubrità degli alimenti, i limiti di accettabilità dovranno essere codificati secondo la normativa vigente e/o bibliografia e/o altro sistema validato dall'OSA. Gli addetti alle lavorazioni devono essere formati sulla corretta applicazione delle procedure e sulle istruzioni operative presenti nel piano di autocontrollo o nel manuale di corretta prassi operativa approvato. Gli strumenti di misurazione usati (termometri dei frigoriferi o celle, termometri o sonde a mano) devono sempre essere affidabili nel funzionamento, per cui è necessario prevederne una verifica periodica da inserire nel capitolo di manutenzione delle attrezzature e strutture.

Page 28: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 28

La taratura di termometri può essere effettuata utilizzando campioni di temperatura costituiti dal punto di fusione del ghiaccio o dal punto di ebollizione dell'acqua oppure confrontando il termometro di un'attrezzatura con un termometro certificato.

Page 29: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 29

F. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

I rifiuti prodotti in Azienda possono essere classificati in tre gruppi:

• imballaggi vuoti • scarti di lavorazione • prodotti che hanno superato la data di scadenza.

Per lo smaltimento dei rifiuti regolati dalle norme regionali ci si avvale dei seguenti fornitori esterni:

• Fornitore Rifiuti Srl o Via fornitore 140 - Milano o Attivitàsvolta: Smaltimento rifiuti alimentari o Inizio del rapporto:

Gli imballaggi vuoti, in carta, plastica, vetro eccetera vengono conferiti al Servizio pubblico di raccolta tramite gli appositi cassonetti specializzati.

Gli scarti di lavorazione, essendo assimilabili ai rifiuti domestici, sono raggruppati in un apposito contenitore di plastica, con coperchio apribile a pedale, collocato in posizione tale da non rappresentare un pericolo di contaminazione per gli alimenti ed un richiamo per insetti e roditori; il sacco contenente i rifiuti viene eliminato al termine dalla fase di preparazione degli alimenti e conferito al Servizio pubblico di raccolta.

Anche i prodotti che hanno superato la data limite di utilizzazione vengono eliminati tramite il servizio pubblico di raccolta. Tutti gli scarti sono rapidamente e costantemente allontanati dalle superfici di lavoro ed introdotti nei sacchi per immondizie che sono contenuti nei bidoncini relativi. Questi ultimi sono dotati di coperchio.

I sacchi pieni, a loro volta, sono, quanto più velocemente possibile, allontanati dai luoghi di lavoro e accumulati nei cassonetti all’esterno della struttura. I contenitori dei sacchi sono lavati accuratamente almeno una volta la settimana, secondo i piani di pulizia predisposti.

Rifiuti sono anche tutti i prodotti risultati non conformi al ricevimento in dispensa o durante la preparazione del pasto e per i quali non è applicabile il reso al fornitore.

TRATTAMENTO DEI RIFIUTI/SOTTOPRODOTTI ALIMENTARI

• Documentazione o Contratti con ditte specializzate incaricate del ritiro dei sottoprodotti/rifiuti

(es. oli di frittura). o Documenti di ritiro sottoprodotti categoria 3, 2,1 o Registro sottoprodotti. o Registro/scheda NC.

BUONE PRATICHE

• che i contenitori per i rifiuti e quelli per i sottoprodotti siano lavabili, sanificabili ed evitino la dispersione di materiali;

• che gli stessi siano mantenuti in idonea condizione di manutenzione e pulizia; • identificazione chiara ed evidente di rifiuti, sottoprodotti, contenitori e aree dello stabilimento

dedicate;

Page 30: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 30

• contenitori solidi, a tenuta stagna e riempiti ad un livello tale da impedire lo spargimento dei rifiuti;

• modalità di rimozione che evitino la dispersione di materiale; • corretto stoccaggio, in appositi contenitori: dei RIFIUTI: alimentari di origine non animale,

imballaggi e materiali di confezionamento, ecc. dei SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE (categoria 3, 2, 1). Sui contenitori deve essere apposta una striscia inamovibile verde alta almeno 15 cm e di una lunghezza tale da renderla evidente. Il deposito all'interno dell'azienda deve essere separato da quello delle carni e refrigerato in contenitori chiudibili oppure in apposita cella frigorifera.

NOTE Gli addetti alle lavorazioni devono essere formati sulla corretta applicazione delle procedure e sulle istruzioni operative presenti nel piano di autocontrollo o nel manuale di corretta prassi igienica approvato. I resi alimentari non sono considerati sottoprodotti qualora:

• la data di scadenza non sia superata; sia rispettata la catena del freddo in fase di trasporto e stoccaggio;

• sia garantita la tracciabilità; • sia superato il TMC, a condizione che siano ancora presenti tutte le caratteristiche di

accettabilità per il consumo umano diretto e per l'uso a cui erano originariamente destinati.

I resi alimentari non sono considerati rifiuti qualora siano bene identificati come merce in attesa di ritiro

Page 31: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 31

G. IGIENE, SALUTE E ABBIGLIAMENTO DEL PERSONALE

Al personale sono stati illustrati nel corso di una apposita riunione i seguenti argomenti:

• cause di contaminazione dei prodotti • influenza della temperatura • obbligo di attenersi alle prescrizioni vigenti in materia di salvaguardia degli alimenti • obbligo di curare la propria igiene personale, metodo corretto di lavarsi le mani prima di

uscire dai servizi igienici, necessità di togliere anelli e bracciali prima dell’inizio del lavoro • obbligo di utilizzare sempre in azienda gli indumenti da lavoro, ed il copricapo • obbligo di utilizzare uno scomparto dell’armadietto per gli abiti da lavoro e l’altro per quelli

personali • obbligo di astenersi dal lavoro in caso di malattia infettiva o contagiosa e di utilizzare una

mascherina di protezione in caso di raffreddore • obbligo di utilizzare, quando prescritte, le protezioni (guanti monouso, mascherine filtranti).

Analoga formazione verrà inoltre impartita anche al personale eventualmente assunto, prima dell’inizio del lavoro. Nei servizi igienici è affisso il seguente promemoria operativo

Procedura raccomandata per il lavaggio delle mani:

1. Verificare il materiale necessario: ossia assicurarsi che sapone liquido, spazzolino per unghie, asciugamani di carta siano disponibili

2. Bagnare mani ed avambracci con acqua corrente intorno a 45 °C 3. Applicare il detergente in quantità idonea sulle mani e sullo spazzolino, per produrre una

schiuma sufficiente, sfregare e spazzolare energicamente le unghie, le dita, il dorso ed il palmo della mano (l’azione meccanica dello spazzolino facilita il distacco dello sporco, ed il suo passaggio nella schiuma)

4. Sciacquare abbondantemente mani ed avambracci, sempre con acqua abbastanza calda 5. Prelevare una nuova dose di detergente, lavare nuovamente le mani formando una

abbondante schiuma e sfregando particolarmente le zone meno accessibili (per esempio lo spazio fra le dita)

6. Allontanare tutta la schiuma con un secondo abbondante risciacquo 7. Asciugarsi con gli appositi asciugamani di carta, che saranno poi gettati nel cestino.

Se lo stesso operatore svolge frequentemente in tempi diversi tutte le operazioni spostandosi continuamente fra le varie postazioni di lavoro si possono verificare contaminazioni particolarmente importanti. Pertanto l'igiene, l'educazione del personale ed il controllo della contaminazione crociata sono tra i fattori più importanti nel condizionare la salubritàdelle produzioni.

Page 32: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 32

H. FORMAZIONE DEL PERSONALE

La formazione del personale è stata eseguita secondo la normativa vigente. NORME AZIENDALI DI IGIENE Al fine di ricordare a tutti le misure e cautele necessarie per assicurare l’igienicità dei prodotti che l’Azienda tratta e distribuisce; l’igiene è infatti una necessità riconosciuta normalmente, e tutelata da precise norme di legge. L’infrazione alle norme di legge sull’igiene degli alimenti potrebbe anche provocare la chiusura, temporanea o definitiva, dell’esercizio e la perdita del lavoro per tutti. Gli alimenti che trattiamo possono essere contaminati da varie fonti, come la polvere, gli insetti, i topi, ed una enorme quantità di microrganismi: batteri, virus, funghi eccetera, i quali sono spesso trasportati dall’uomo che può trasferirli agli alimenti. AMBIENTI DI LAVORO

Per combattere la polvere è necessario evitare, quando possibile, di spalancare le finestre, e lavare accuratamente pavimenti e piani di lavoro. L’uso della scopa a mano è vietato, in quanto la polvere inevitabilmente sollevata ricade poi sugli oggetti.

Mosche, altri insetti volanti e roditori sono tenuti lontani dalle apposite reticelle alle finestre; queste reticelle devono essere pulite regolarmente, ed eventuali danni devono essere immediatamente segnalati.

La presenza di topi non è mai stata riscontrata in Azienda; chi dovesse trovarne traccia (escrementi, materiale lacerato o rosicchiato) deve immediatamente farlo presente per gli opportuni provvedimenti di derattizzazione.

I recipienti per rifiuti devono sempre essere chiusi con gli appositi coperchi, e non spostati dal posto loro assegnato.

ATTREZZATURE DI LAVORO Macchinari, attrezzature devono essere accuratamente lavati dopo ogni uso e disinfettati secondo le procedure già illustrate. Quando non utilizzati, devono essere custoditi negli appositi cassetti o armadi; quelli fissi (affettatrice e simili) devono essere sciacquati prima dell’uso per allontanarne la polvere. INDUMENTI DA LAVORO Il personale che manipola alimenti è tenuto ad indossare gli indumenti da lavoro in dotazione ed il copricapo che deve contenere i capelli; al termine del lavoro gli indumenti devono essere riposti in uno scomparto dell’armadietto, separato da quello che contiene gli indumenti personali. E’ vietato lavorare senza scarpe, o a torso nudo. CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

I prodotti destinati all’alimentazione, anche se in confezione sigillata, non possono essere poggiati sul pavimento ma solo negli appositi scaffali o, se deperibili, in frigo.

Nel prelevare prodotti dal frigorifero si deve controllare la data di scadenza impressa sulle confezioni, e prendere quelli con la scadenza più vicina. Se si nota che un prodotto è scaduto, lo si toglie dal frigo e lo si elimina segnalando il fatto all’Azienda. Le porte dei frigoriferi devono essere chiuse accuratamente.

Page 33: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 33

La massima crescita dei microrganismi si ha fra 10 e 60 gradi: è quindi necessario evitare che gli alimenti rimangano in questo intervallo di temperature.

IGIENE DELLA PERSONA

E’ la condizione indispensabile per evitare contaminazioni dei prodotti, in quanto l’uomo può trasferire sugli alimenti la carica batterica contenuta sulle proprie mani.

Anelli, bracciali, orologi : devono essere tolti prima dell’inizio del lavoro, in quanto impediscono una completa pulizia delle mani e dei polsi.

Unghie : devono essere ben curate e tenute corte e senza smalto. Creme cosmetiche o protettive possono essere utilizzate solo a condizione che siano completamente assorbite dalla pelle prima dell’inizio del lavoro.

Prima dell’inizio del lavoro, e con molta frequenza nella giornata, si devono lavare accuratamente le mani; questa operazione deve essere ripetuta quando si cambia tipo di lavorazione o di alimento trattato, in particolare dopo aver toccato verdure crude, funghi, frutta, pollame, uova. Prima di uscire dal bagno è obbligatorio lavarsi le mani con la procedura indicata nell’apposito cartello.

In caso di malattia infettiva o contagiosa è obbligatorio astenersi dal lavoro, ed in caso di raffreddore è necessario utilizzare una mascherina di protezione.

I dispositivi di protezione (guanti monouso, mascherine filtranti) messi a disposizione dall’Azienda devono essere utilizzati secondo le prescrizioni di volta in volta specificate.

• gli abiti civili e gli oggetti personali (portafogli, borsette, scarpe ecc.) non siano nelle aree del prodotto edibile;

• durante le operazioni di lavorazione di alimenti, il personale non indossi oggetti di gioielleria, come orologi da polso, braccialetti e anelli;

• corretto utilizzo dell'armadietto negli spogliatoi evitando la presenza di materiale estraneo e la promiscuità tra gli abiti da lavoro e quelli personali;

• il personale si lavi le mani prima di iniziare a lavorare e ad ogni ripresa del lavoro dopo interruzioni (manipolazione di prodotti diversi, pause, accesso ai servizi igienici ecc.);

• foruncoli, tagli, ferite di qualsiasi genere siano protetti con cerotti, bendaggi idonei e, se sulle mani, con guanti in monouso o in materiale sanificabile;

• in caso di sintomi riferibili a malattie gastrointestinali o a infezioni orofaringee e dell'albero respiratorio il personale abbia preso opportune precauzioni (esempio uso di mascherine nasobocca, lavaggio normale e disinfezione delle mani dopo l'uso dei servizi igienici ecc.);

• non si consumino cibi o bevande e non si fumi all'interno dei locali di lavorazione;

MANIPOLAZIONE DEGLI ALIMENTI

Prima di iniziarla, accertarsi di avere a disposizione tutte le attrezzature necessarie, e della loro pulizia; risciacquarle prima dell’uso se sono state esposte all’aria. I prodotti deperibili devono essere tolti dal frigorifero il più tardi possibile, ed essere riposti appena possibile in modo che restino fuori il minimo tempo indispensabile.

Ogni alimento caduto accidentalmente a terra deve essere raccolto e gettato nell’apposito contenitore per rifiuti. Chi si accorge di una eventuale contaminazione, di qualunque origine, degli alimenti che sta trattando è tenuto ad interrompere la lavorazione, e ad eliminare il prodotto in

Page 34: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 34

questione, informando l’Azienda. Negli ambienti dove si manipolano alimenti è vietato fumare, perché la cenere potrebbe contaminare i prodotti.

Le norme igieniche che precedono rappresentano le istruzioni operative dell’Azienda, e tutto il personale è tenuto a rispettarle scrupolosamente per migliorare gli standard igienici aziendali. Eventuali infrazioni saranno seguite dalle sanzioni disciplinari previste dalla contrattazione collettiva.

Page 35: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 35

I. RISCHIO ALLERGENI

Il 13 dicembre 2014 entra in vigore la normativa europea di etichettatura e informazioni ai consumatori in relazione agli ALLERGENI ALIMENTARI in ottemperanza al Regolamento No. 1169/2011 (o regolamento FIAC Fornitura di Informazioni sugli Alimenti ai Consumatori).

Il Regolamento FIAC modifica la precedente normativa per quanto riguarda l’informazione della presenza d’ingredienti allergenici nei cibi preimballati e non preimballati.

Gli allergeni sono proteine naturalmente presenti negli alimenti: si tratta di sostanze organiche che risultano insolubili in acqua, leggermente solubili negli acidi (secondo alcune fonti) e solubili negli alcali; sono difficili da rimuovere qualora vengano fissati ad una superficie ad opera del calore, come ad esempio le proteine del grano in un essiccatoio, poiché risultano resistenti al calore, così come resistenti alla proteolisi e ai pH estremi.

Prendendo in considerazione queste caratteristiche, in fase di sviluppo di un programma di controllo e gestione degli allergeni, gli operatori del settore alimentare, possono meglio integrare le fasi di progettazione di attrezzature e impianti e la gestione delle attività produttive al fine di evitare sia i rischi normalmente individuati e tenuti sotto controllo con il sistema HACCP sia la contaminazione da allergeni.

Oltre a modificare le regole dell’etichettatura degli allergeni negli alimenti preimballati la normativa di fatto introduce una grande novità, destinata ad avere importanti ripercussioni, che consiste nell’obbligo da parte degli operatori del settore alimentare di informare il consumatore sulla presenza di allergeni negli alimenti elaborati e venduti. Quindi, in pratica l’obbligo si estende ai ristoranti, bar, fast food, pasticcerie, panetterie, macellerie, salumerie, ristoratori sia istituzionali sia di ogni altro tipo (mense scolastiche, aziendali, ristorazione ospedaliera, delle linee aeree, carceraria, ecc.) e agli operatori di vendite alimentari a distanza.

Delle sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze (Allegato II Regolamento FIAC) vengono trattate le seguenti

• Cereali contenenti glutine

(cioé grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati, tranne: Sciroppi di glucosio a base di grano, inclusio destrosio; Malto destrine a base di grano; Sciroppi di glucosio a base di orzo; Cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilicodi origine agricola.

• Crostacei e prodotti a base di crostacei

• Uova e prodotti a base di uova

(sono comprese le uova di tutte le specie di animali ovipari)

• Pesce e prodotti a base di pesce

tranne: gelatina di pesce utilizzata come supporto per preparati di vitamine o carotenoidi; gelatina o colla di pesce utilizzata come chiarificante nella birra e nel vino.

• Arachidi e prodotti a base di arachidi

• Soia e prodotti a base di soia

Page 36: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 36

tranne: olio e grasso di soia raffinato; tocoferoli misti naturali (E306), tocoferolo D-alfa naturale, tocoferolo acetato D-alfa naturale, tocoferolo succinato D-alfa naturale a base di soia; oli vegetali derivati da fitosteroli e fitosteroli esteri a base di soia; estere di stanolo vegetale prodotto da steroli do olio vegetale a base di soia.

• Latte e prodotti a base di latte (incluso lattosio

tranne: siero di latte utilizzato per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola; lattiolo. (sono compresi latte bovino, caprino, ovino, e ogni tipo di prodotto da essi derivato).

• Frutta a guscio

mandorle (Amigdalus communis L.), nocciole (Corylus avellana), noci (Juglans regia), noci di acagia (Anacardium occidentale), noci di pecan [Carya illinoiensis(Wangenh) K. Koch], noci del Brasile (Bertholletia excelsa), pistacchi (Pistacia vera), noci macadamia o noci del Queensland (Macadamia ternifoliae i loro prodotti, tranne per la frutta a guscio utilizzata per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’alcol etilico di origine agricola.

• Sedano e prodotti a base di sedano

• Senape e prodotti a base di senape

• Semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo.

• Anidride solforosa e solfiti

in concentrazioni superiori a 10mg/kg o 10mg/l espressi in termini di SO2 totale da calcolarsi per i prodotti così come proposti pronti al consumo o ricostituiti conformemente alle istruzioni dei fabbricanti.

• Lupini e prodotti a base di lupini

• Molluschi e prodotti a base di molluschi

Se nella preparazione vengono utilizzati questi ing redienti è necessario informare adeguatamente con cartelli ben visibili il pubblico che consuma i prodotti.

Sotto questo aspetto vengono informati i consumatori con delle schede informative (vedi scheda informativa di esempio - APPENDICE 10 ).

Prestare particolare attenzione a ingredienti non visibili (come la frutta a guscio, il sedano, la senape) e a quelli che non sempre sono impiegati in una certa preparazione (quindi non sono attesi dal consumatore, come uova e latte).

Se si eseguono più preparazioni nella stessa struttura, alcune delle quali contengono o sono basate su ingredienti della lista e altre no, tenere il più possibile separate le lavorazioni tra loro e informare comunque i consumatori, mediante cartelli, indicando che nella struttura si impiegano gli ingredienti allergenici. Provvedere anche a informare adeguatamente i volontari addetti alla preparazione, sui rischi da contaminazione da allergeni e sulla necessità si evitare la contaminazione tra le diverse lavorazioni. Utilizzare attrezzature distinte.

Page 37: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 37

In caso ci si approvvigioni di prodotti complessi pronti alla distribuzione, richiedere al fornitore informazione dettagliata sulla possibile presenza degli ingredienti della lista nei prodotti o negli ambienti di produzione, quindi informare di conseguenza i consumatori, mediante cartelli.

Controllare accuratamente, nel caso vengano utilizzati ingredienti di questo tipo, le etichette di salse, preparati di base, guarniture e simili. Se si riscontra la presenza di ingredienti allergenici, informare i partecipanti alla manifestazione con cartelli visibili (ad esempio “La salsa con cui è condita l’insalata contiene senape”).

In caso nonostante tutti gli accorgimenti non raggiungano lo scopo, e nonostante essi un partecipante abbia una reazione allergica al cibo (difficoltà respiratorie, rossore, ecc.), segnalare al 118 indicando chiaramente che si sospetta un’allergia alimentare.

Qualora si voglia organizzare una manifestazione nella quale si preparano specificamente alimenti destinati a categorie di allergici e intolleranti alimentari (ad esempio pizze e focacce “senza glutine” per celiaci), approfondire l’argomento con la consulenza e il supporto di esperti in materia.

L’impiego, in un’impresa alimentare, di materie prime contenenti sostanze allergeniche richiede inoltre particolari attenzioni volte ad evitare contaminazioni crociate che potrebbero portare ad avere tracce più o meno significative di allergeni in alimenti nei quali non ne è prevista la presenza come ingredienti e quindi alla necessaria indicazione in etichetta.

In alcuni casi si può apporre in etichetta frasi del tipo “Può contenere tracce di uova, soia, arachidi…”, oppure, “Prodotto in uno stabilimento dove si lavorano glutine, sesamo, latte...”.

La presenza di queste diciture, se da un lato mette al riparo l’imprenditore da possibili contenziosi amministrativi/penali, dall’altro può rappresentare un limite commerciale, oltre che un adempimento solo apparente delle prescrizioni previste.

Questa scelta “di comodo” non esclude infatti l’app licazione della normativa sulla sicurezza alimentare, che prevede l’obbligo di individuare i punti critici all’interno di un ciclo produttivo, mettendo in atto misure in grado di con trollare i pericoli rilevati. Nell’ambito della predisposizione e della stesura del piano di autocontrollo basato sull’HACCP, è necessario valutare “il rischio allergeni”:

• partendo dalla formulazione del prodotto fino alla destinazione d’uso, al fine di individuare l’eventuale presenza di ingredienti sicuramente allergenici,

• prestando attenzione a realizzare alimenti privi di allergeni su linee produttive impiegate anche per alimenti contenenti allergeni.

L’informazione viene resa disponibile, facilmente a ccessibile e scritta in caratteri bene leggibili da tutti. In caso contrario l’operatore alimentare si sppone una segnaletica chiara che indirizzi il consumatore alla persona incaricata di fornire a voce e per iscritto le informazioni sugli allergeni presenti nei diversi alimenti.

Le informazioni possono essere fornite anche per via orale. Tuttavia anche in questo caso è comunque opportuno avere un’informazione scritta (un registro, un quaderno o ogni altro metodo che permetta di avere accesso alle informazioni) che possa essere agevolmente consultabile dal consumatore interessato a verificare visivamente l’informazione orale.

Anche le vendite a distanza di alimenti non imballati sono regolamentate conformemente (ad esempio vendite per telefono, via internet, etc).

Page 38: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 38

In questi casi è necessario che l’informazione sugli allergeni sia fatta al consumatore prima che egli decida di acquistare il prodotto. Deve inoltre essere assicurata una chiara informazione nel momento della consegna dell’alimento.

Chiaramente l’adeguamento della ristorazione nei suoi diversi aspetti (ristoranti, bar, panetterie, salumerie, catering, mense, vendita a distanza, ecc) alle norme di informazione sugli allergeni del Regolamento FIAC impone una adeguata formazione del personale preposto, almeno di una figura per esercizio, e un minimo di programmazione e un’organizzazione.

Procedure operative Sotto il profilo operativo, l’identificazione delle linee di prodotti contenenti allergeni, il controllo delle rilavorazioni e la contiguità delle linee di produzione sono alcuni dei passaggi verso un efficace controllo della contaminazione da allergeni.

Altre procedure operative comprendono severi programmi prerequisito contenenti idonei sistemi di sanificazione.

Particolare importanza assumono i metodi di pulizia, come la rimozione delle polveri (sconsigliato l’impiego di soffiatori ad aria compressa che tendono ad aumentarne la diffusione nell’ambiente), lo sfregamento, il lavaggio con l’impiego di appropriati prodotti detergenti e sanificanti diluiti in acqua. Durante le operazioni di pulizia di una linea, qualora questa sia posta accanto a una non in funzione destinata alla lavorazione di prodotti non contenenti allergeni, per evitare spruzzi, può essere opportuno realizzare una separazione tra le due linee, ad esempio con l’ausilio di pannelli o tendaggi.

Altra soluzione applicabile è quella di utilizzare getti d’acqua di ampia portata, ma con bassa pressione (pressione di esercizio delle utenze domestiche): tale metodo riduce, rispetto all’impiego delle alte pressioni, i rischi di contaminazione derivanti dalla creazione di aerosol che aumentano la dispersione ambientale di microbi e/o residui di allergeni.

Queste procedure, combinate con la corretta progettazione del sistema HVAC (Heating Ventilation and Air Conditioning systems), garantiscono un buon livello di prevenzione rispetto alla contaminazione dell’aria in linee vicine.

La sanificazione e la progettazione sanitaria vanno di pari passo nel conseguimento di elevati standard nelle industrie alimentari, sia sotto il profilo della sicurezza alimentare che dell’assicurazione qualità.

Page 39: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 39

J. ALTRE PROCEDURE

MOCA (Materiali ed Oggetti a Contatto con gli Alime nti)

Sulla base delle normative recanti indicazioni sull’utilizzo dei MOCA (quali piatti, bicchieri, posate, pentole, bottiglie, carta da incarto, pellicole di plastica, bicchieri e piatti di plastica, coltelli da lavoro, etichette a contatto con gli alimenti, imballaggi e quant’altro.) si prevede che:

1. al momento dell’acquisto dei MOCA si acquisisce dichiarazione di conformità (CE) richiedendola ai fornitori e si verifica la idoneità delle etichette.

2. Si garantisce un’efficace sistema di rintracciabilità di questi materiali. I fornitori dei MOCA vengono inseriti nelle checklist di rintracciabilità.

3. Si garantisce un idoneo sistema di stoccaggio e conservazione dei MOCA sotto il profilo dell’igiene alimentare

4. Si registrano le eventuali non conformità dei MOCA su checklist interna all’attività.

Approvvigionamento idrico

L'acqua utilizzata all'interno degli stabilimenti di produzione degli alimenti deve essere potabile, ad eccezione di quella impiegata per la produzione di vapore se non a contatto con gli alimenti, per la lotta antincendio e per il raffreddamento degli impianti frigoriferi. Le relative condutture, chiaramente distinguibili, non devono consentire usi diversi che possano rappresentare una fonte di contaminazione per gli alimenti. É opportuno che la procedura preveda anche le azioni che assicurino la sicurezza alimentare in caso di emissione di Ordinanza Sindacale di non uso o uso condizionato dell'acqua potabile.

Si allegano al manuale documentazioni inerenti a:

• Allacciamento all'acquedotto e/o contratto di fornitura • Sistema idrico interno all'azienda con certificazione degli impianti • Verifiche previste e/o in previsione per limitare al minimo il rischio di contagio dell'acqua (es.

verifica cadenziata dei rompigetto ed eventuale sostituzione)

Allo stato attuale, fermo restando la qualità dell'acqua fornita dall'acquedotto e lo stato di corretta manutenzione del sistema idrico interno, si ritiene basso il rischio acqua nell'ambito del piano di autocontrollo.

Page 40: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 40

INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI

L'INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO - C CP

Dopo un'accurata analisi del processo lavorativo dell’Azienda, delle attrezzature e dei locali adibiti alle lavorazioni per accertarne la rispondenza alle norme di legge e di buona prassi. Il processo lavorativo confrontato con le norme comunemente accettate di buona prassi, ed in particolare con il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points):

1. analisi dei potenziali rischi per gli alimenti; 2. individuazione dei punti in cui possono verificarsi dei rischi per gli alimenti; 3. decisioni da adottare riguardo ai punti critici individuati cioè a quei punti che

possono nuocere alla sicurezza dei prodotti; 4. individuazione ed applicazione di procedure di controllo e di sorveglianza dei punti

critici; 5. riesame periodico , ed in occasione di variazioni di ogni processo e della tipologia

d'attività, dell'analisi dei rischi, dei punti critici e delle procedure di controllo e di sorveglianza.

L'analisi dei pericoli comprende il primo principio del metodo HACCP (analisi dei potenziali rischi per gli alimenti) e prescrive l'effettuazione di una accurata valutazione dei rischi chimici, fisici e microbiologici legati tanto al prodotto quanto al processo produttivo mediante la predisposizione a tal fine di accurate descrizioni. La valutazione così effettuata dovrà fondarsi sui due parametri della gravità (possibili agenti contaminanti) e del rischio (probabilità di insorgenza del fenomeno). La norma si occupa della individuazione dei sistemi di controllo del metodo HACCP che concernono rispettivamente l'individuazione dei "punti critici di controllo" (CCP) la definizione dei limiti di tolleranza nei CCP, la definizione del sistema di monitoraggio e la predisposizione delle azioni correttive in caso di superamento della soglia di rischio. L'attività di identificazione dei punti critici di controllo è fondamentale per il buon funzionamento del sistema e consiste nella identificazione dei punti in cui i pericoli preventivamente determinati possono concretizzarsi secondo uno schema probabilistico. A tal fine la norma UNI detta alcuni principi base utili per una corretta attività di identificazione dei CCP suggerendo una attività di pianificazione il più ampia possibile mediante diagrammi ad albero o altro sistema. Una volta individuati i CCP si passa alla fase della gestione mediante un sistema documentato basato sui principi essenziali di gestione per la qualità La gestione dei CCP porterà l'azienda alla definizione di una serie di parametri di controllo (limiti critici – principio 3 HACCP) alla predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio (principio 4 HACCP) e di azioni correttive da adottare in caso di superamento della "soglia di rischio" (principio 5 HACCP). Per definire critico un punto di controllo, abbiamo utilizzato il sistema di classifica detto “ALBERO DELLE DECISIONI” , costituito da una serie di domande a risposta guidata, che in forma semplificata viene di seguito mostrato.

Page 41: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 41

ANALISI HACCP DEI PROCESSI PRODUTTIVI

Di seguito sono riportati i processi lavorativi della AZIENDA DEMO WEB analizzati fase per fase dettagliando i pericoli connessi alla lavorazione le misure preventive, le procedure di controllo ed infine le azioni correttive.

PREPARAZIONE VEGETALI (8)

Vegetali crudi

Controllo critico punti:

no

Fase: Vegetali crudi

Pericolo: Possono essere presenti batteri e muffe

Misura: Verificare lo stato e la confezione dei prodotti Correzione: Controllare i prodotti al ricevimento

Monitoraggio:

Ricevimento (verdure)

Controllo critico punti:

no

Fase: Ricevimento (verdure)

Pericolo: Possono essere presenti batteri e muffe Misura: Osservare lo stato della materia prima

Correzione: Rifiutare i lotti contaminati

Monitoraggio:

Raffreddamento (verdure)

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento (verdure) Pericolo: Sopravvivenza di batteri patogeni o alteranti e muffe

Misura: Osservare lo stato della materia prima

Correzione: Tenere la temperatura del frigo inferiore a 4°C

Monitoraggio:

Lavaggio, sezionamento, pelatura, ecc.(verdure)

Controllo critico punti:

no

Fase: Lavaggio, sezionamento, pelatura, ecc.(verdure)

Pericolo: Contaminazione da lavorazione

Misura: Controllare la lavorazione

Page 42: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 42

Correzione: Rimuovere le parti alterate Monitoraggio:

Miscelazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Miscelazione

Pericolo: Contaminazione da lavorazione

Misura: Tenere sotto controllo le modalità di lavorazione Correzione: Lavare e disinfettare gli utensili

Monitoraggio:

Distribuzione (verdure)

Controllo critico punti:

no

Fase: Distribuzione (verdure)

Pericolo: Contaminazione da lavorazione Misura: Evitare di lavorare a mani nude

Correzione: Evitare di lavorare a mani nude

Monitoraggio:

Conservazione in frigo

Controllo critico punti:

no

Fase: Conservazione in frigo Pericolo: Può aumentare il numero dei batteri se la conservazione è

prolungata o il frigo non è pulito

Misura: Misurare la temperatura

Correzione: Mantenere il prodotto a temperature inferiori a 4°C

Monitoraggio:

Rilavorazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Rilavorazione

Pericolo: Contaminazione da utensili e possibilità di moltiplicazione batterica

Misura: Tenere sotto controllo le modalità di lavorazione

Correzione: Usare utensili puliti Monitoraggio:

Page 43: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 43

PREPARAZIONE DI CIBI CALDI (5)

Pollo, carne, pesce e vegetali

Controllo critico punti:

no

Fase: Pollo, carne, pesce e vegetali Pericolo: Presenza di germi patogeni, alteranti e sporigeni

Misura: Controllo conservazione e schede dei fornitori

Correzio ne: Provenienza e conservazione delle materie prime

Monitoraggio:

Congelato o refrigerato

Controllo critico punti:

si

Fase: Congelato o refrigerato

Pericolo: L'alterazione si manifesta se il tempo di conservazione e prolungato.

Misura: Controllo del funzionamento della cella frigorifera

Correzione: Mantenere allo stato congelato o refrigerato

Monitoraggio:

Scongelamento

Controllo critico punti:

si

Fase: Scongelamento

Pericolo: L'incompleto scongelamento può provocare una cottura insufficiente e quindi i germi possono sopravvivere. Se si mantiene il prodotto a temperatura ambiente per lo scongelamento i germi possono moltiplicarsi

Misura: Controllo delle modalità di scongelamento

Correzione: Scongelare il frigo o in acqua corrente

Monitoraggio:

Cottura

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura

Pericolo:

Misura: Controllo della temperatura e dei tempi di cottura

Correzione:

Page 44: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 44

Monitoraggio:

Conservazione a caldo

Controllo critico punti:

no

Fase: Conservazione a caldo

Pericolo: Dopo la cottura possono sopravvivere delle spore. I germi sopravvissuti possono moltiplicarsi

Misura: Misurare la temperatura interna e controllarla ogni 2 ore Correzione: Utilizzare entro 5 ore dalla cottura. Evitare le manipolazioni

Monitoraggio:

PREPARAZIONE DI CIBI CALDI (1)

Refrigerazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Refrigerazione

Pericolo: I batteri possono moltiplicarsi se il cibo non È raffreddato rapidamente e mantenuto allo stato di refrigerazione

Misura: Controllare giornalmente la temperatura della cella frigorifera Correzione: Raffreddare rapidamente. Evitare il distacco della eventuale

panatura. Mantenere a meno di 4°C:

Monitoraggio:

PREPARAZIONE DI CIBI FRITTI (6)

Pollo o carne congelati

Controllo critico punti:

no

Fase: Pollo o carne congelati

Pericolo: Possibile presenza di salmonelle

Misura: Controllo del termostato Correzione: Controllo dello stato di congelamento

Monitoraggio:

Scongelamento in frigorifero

Controllo critico punti:

no

Fase: Scongelamento in frigorifero

Page 45: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 45

Pericolo: Scongelamento incompleto Misura: Controllare le modalità di scongelamento. Usare subito dopo lo

scongelamento o tenere in frigo

Correzione: Scongelamento in frigo

Monitoraggio:

Friggitura in olio

Controllo critico punti:

no

Fase: Friggitura in olio

Pericolo:

Misura: Controllo del tempo di e cottura della temperatura

Correzione: La temperatura interna deve raggiungere almeno i 74°C.

Monitoraggio:

Distribuzione

Controllo critico punti:

no

Fase: Distribuzione

Pericolo: Possibile contaminazione

Misura: Controllo delle procedure

Correzione: Non toccare con le mani nude

Monitoraggio:

Mantenimento a caldo

Controllo critico punti:

no

Fase: Mantenimento a caldo

Pericolo: I batteri sopravviventi o di contaminazione possono moltiplicarsi se la temperatura È troppo bassa (inferiore a 60°C) o se il raffreddamento avviene lentamente e se il prodotto È mantenuto a queste temperature per più di 5 ore

Misura: Controllare la temperatura ogni 5 ore

Correzione: Tenere una temperatura interna di almeno 60°C.Non conservare il prodotto per più di 5 ore a temperature inferiori a 60°C.

Monitoraggio:

Raffreddamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento

Pericolo: Contaminazione dopo la cottura

Page 46: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 46

Misura: Controllare lo stato della panatura e la temperatura del frigorifero Correzione: Raffreddare rapidamente. Evitare il distacco della eventuale

panatura e conservare a temperature inferiore a 4°C.

Monitoraggio:

PRODOTTI IN SCATOLA (6)

Prodotti in scatola

Controllo critico punti:

no

Fase: Prodotti in scatola

Pericolo: Presenza di spore o di batteri anaerobi (Clostridium)

Misura: Integrità della confezione. Data di scadenza. Correzione: Usare prodotti sterilizzati

Monitoraggio:

Ricevimento Prodotti in scatola

Controllo critico punti:

no

Fase: Ricevimento Prodotti in scatola

Pericolo:

Misura: Osservare lo stato del prodotto e la data di scadenza o il T.M.C.

Correzione:

Monitoraggio:

Raffreddamento Prodotti in scatola

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento Prodotti in scatola

Pericolo:

Misura: Misurare la temperatura

Correzione: Temperature del frigo inferiore a 4°C

Monitoraggio:

Distribuzione

Controllo critico punti:

no

Fase: Distribuzione

Pericolo: Contaminazione da contenitori non puliti

Misura: Controllare le modalità operative

Page 47: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 47

Correzione: Lavaggio, pulizia e disinfezione dei contenitori Monitoraggio:

Conservazione in frigo Prodotti in scatola

Controllo critico punti:

no

Fase: Conservazione in frigo Prodotti in scatola

Pericolo: Ricontaminazione

Misura: Controllare la temperatura periodicamente Correzione: Conservare a temperatura non superiore a 4°C.

Monitoraggio:

Rimescolamento caldo, Prodotti in scatola

Controllo critico punti:

no

Fase: Rimescolamento caldo, Prodotti in scatola

Pericolo: Contaminazione da lavorazione Misura: Controllare lo stato igienico

Correzione: Usare utensili puliti

Monitoraggio:

PREPARAZONE DI ARROSTO FREDDO (6)

Carne e pollame (arrosto freddo)

Controllo critico punti:

no

Fase: Carne e pollame (arrosto freddo)

Pericolo: L'incompleto scongelamento può provocare una cottura insufficiente e quindi la sopravvivenza di germi.

Misura: Provenienza e conservazione delle materie prime

Correzione: Provenienza e conservazione delle materie prime

Monitoraggio:

Congelato o refrigerato

Controllo critico punti:

si

Fase: Congelato o refrigerato Pericolo: Se lo scongelamento avviene a temperatura ambiente o per

parecchio tempo in frigo si possono sviluppare germi

Misura: Ricezione allo stato fisico corrispondente

Correzione: Controllare lo stato di congelamento

Page 48: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 48

Monitoraggio:

Scongelamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Scongelamento

Pericolo: Possono sopravvivere gli sporigeni, la cottura può essere insufficiente

Misura: Scongelamento in frigo Correzione: Assicurarsi che lo scongelamento sia completo

Monitoraggio:

Cottura

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura

Pericolo: Contaminazione dopo la cottura. Misura: La temperatura interna deve essere di almeno 74°C

Correzione: Controllare la temperatura ed il tempo di cottura

Monitoraggio:

Raffreddamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento Pericolo: Grandi quantità di cibo si raffreddano lentamente

Misura: Raffreddamento rapido, possibilmente con circolazione d'aria. V

Correzione: Misurare giornalmente la temperatura del frigorifero ed accertarsi che il raffreddamento avvenga in meno di 5 ore

Monitoraggio:

Porzionamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Porzionamento

Pericolo: Possibile contaminazione CCP

Misura: Non toccare con le mani nude

Correzione: Controllare lo stato igienico degli attrezzi da taglio

Monitoraggio:

Page 49: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 49

PREPARAZIONE DI CIBI COTTI CON RIPIENO DI CARNE (4)

Preparazione degli ingredienti

Controllo critico punti:

no

Fase: Preparazione degli ingredienti

Pericolo: Contaminazione da materie prime, attrezzature e personale Misura: Controllo della conservazione e schede del fornitore

Correzione: Provenienza e conservazione delle materie prime

Monitoraggio:

Cottura refrigerato

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura refrigerato Pericolo: Possono sopravvivere gli sporigeni, la cottura può essere

insufficiente

Misura: Controllo della temperatura

Correzione: Temperatura interna di almeno 74°C

Monitoraggio:

Raffreddamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento

Pericolo: Grandi masse di prodotto si raffreddano più lentamente

Misura: Verificare la velocità ed il tempo di raffreddamento. Controllo giornaliero

Correzione: Raffreddare rapidamente in frigo con circolazione d'aria; la temperatura del frigo deve essere inferiore a 4°C

Monitoraggio:

Refrigerazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Refrigerazione

Pericolo: Contaminazione durante le manipolazioni Misura: Controllare che il prodotto cotto non venga manipolato

scorrettamente. Controllare se l'affettatrice È pulita e disinfettata

Correzione: Non toccare il prodotto con le mani

Monitoraggio:

Page 50: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 50

PREPARAZIONE MACEDONIE DI FRUTTA (17)

Frutta

Controllo critico punti:

no

Fase: Frutta Pericolo: Contaminazione microbica delle superfici

Misura: Rifiutare frutta lesionata

Correzione: Controllare lo stato del prodotto al ricevimento

Monitoraggio:

Raffreddamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento

Pericolo: Può alterarsi se conservato troppo a lungo

Misura: La temperatura del frigo deve essere inferiore a 4°C

Correzione: Misurare la temperatura del frigorifero

Monitoraggio:

Lavaggio

Controllo critico punti:

no

Fase: Lavaggio

Pericolo: Contaminazione da mani, coltelli ed altri attrezzi

Misura: Togliere le parti lesionate. Lavare, disinfettare gli utensili e le attrezzature quando le operazioni sono completate.

Correzione: Controllare la correttezza delle operazioni di lavaggio e di sanificazione

Monitoraggio:

Porzionatura

Controllo critico punti:

no

Fase: Porzionatura

Pericolo: Altri contaminanti possono venire introdotti dai vari ingredienti Misura: Minimizzare il contatto con le mani, usare utensili puliti

Correzione: Controllare le modalità operative

Monitoraggio:

Page 51: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 51

Altri ingredienti

Controllo critico punti:

no

Fase: Altri ingredienti

Pericolo: Contaminazione da mani, spugne ed altri utensili

Misura: Minimizzare il contatto con le mani, usare utensili puliti

Correzione: Verificare la correttezza delle modalità igieniche di produzione

Monitoraggio:

Miscelatura

Controllo critico punti:

no

Fase: Miscelatura

Pericolo: Contaminazione dalle macchine

Misura: Usare macchine pulite e sanitizzate

Correzione: Controllare lo stato igienico delle attrezzature e dei contenitori e l'efficacia della sanitizzazione

Monitoraggio:

Distribuzione

Controllo critico punti:

no

Fase: Distribuzione

Pericolo: Contaminazione da mani o contenitori Misura: Usare contenitori puliti. Non toccare con le mani nude

Correzione: Controllare lo stato igienico dei contenitori

Monitoraggio:

Conservazione in refrigeratore

Controllo critico punti:

no

Fase: Conservazione in refrigeratore Pericolo: Alterazione in seguito a conservazione prolungata

Misura: Mantenimento a temperature inferiori a 4°C

Correzione: Controllare le manualità operative

Monitoraggio:

Vegetali

Controllo critico punti:

no

Page 52: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 52

Fase: Vegetali Pericolo: Contaminazione batterica superficiale

Misura: Osservare lo stato del prodotto alla sua ricezione

Correzione: Controllare i prodotti al loro ricevimento e rifiutare quelli avariati

Monitoraggio:

Raffreddamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento

Pericolo: Alterazione in caso di conservazione prolungata

Misura: Misurare la temperatura ambiente

Correzione: La temperatura deve essere inferiore a 4°C

Monitoraggio:

Lavaggio

Controllo critico punti:

no

Fase: Lavaggio

Pericolo: Alcuni germi possono rimanere dopo il lavaggio

Misura: Osservare se la sporcizia È stata tolta

Correzione: Lavare con cura e controllare l'efficacia dell'operazione. Sanificazione degli utensili

Monitoraggio:

Pelatura e sgrossatura

Controllo critico punti:

no

Fase: Pelatura e sgrossatura

Pericolo: I microorganismi restanti vengono ridistribuiti a tutta la massa

Misura: Osservare se le operazioni sono eseguite correttamente Correzione: Lavare i prodotti dopo la pelatura

Monitoraggio:

Tritatura e spezzettamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Tritatura e spezzettamento

Pericolo: Contaminazione da attrezzatura e da personale Misura: Osservare la correttezza delle procedure

Correzione: Rimozione delle parti alterate

Page 53: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 53

Monitoraggio:

Scottatura

Controllo critico punti:

no

Fase: Scottatura

Pericolo:

Misura: Controllare il tempo di lavorazione

Correzione: Per almeno 1 minuto in acqua bollente Monitoraggio:

Miscelamento aggiunta di altri ingredienti

Controllo critico punti:

no

Fase: Miscelamento aggiunta di altri ingredienti

Pericolo: Gli ingredienti possono apportare germi

Misura: Osservare la correttezza delle procedure Correzione: Ridurre il contatto con le mani nude. Usare utensili puliti

Monitoraggio:

Distribuzione

Controllo critico punti:

no

Fase: Distribuzione

Pericolo: Contaminazione da mani, panni, spugne e da utensili Misura: Osservare la correttezza delle procedure

Correzione: Usare contenitori puliti. Evitare il contatto con le mani nude e la contaminazione da errata lavorazione

Monitoraggio:

Conservazione in cella frigorifera

Controllo critico punti:

no

Fase: Conservazione in cella frigorifera

Pericolo: Alterazione in seguito a conservazione prolungata

Misura: Controllare le temperature

Correzione: Conservazione a Temperatura inferiore a 4°C.

Monitoraggio:

Page 54: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 54

CIBI PRECOTTI CALDI (7)

Prodotto congelato

Controllo critico punti:

no

Fase: Prodotto congelato

Pericolo: Possono essere presenti sporigeni Misura: Controllo dello stato di congelamento o congelamento del

prodotto fresco se non usato subito

Correzione: Verificare lo stato di congelamento

Monitoraggio:

Scongelamento in frigorifero

Controllo critico punti:

no

Fase: Scongelamento in frigorifero

Pericolo:

Misura: Scongelamento a temperatura non superiore a 4°C.

Correzione: Misurare la temperatura del frigorifero

Monitoraggio:

Porzionamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Porzionamento

Pericolo: Contaminazione da lavorazione

Misura: Lavorazione igienica

Correzione: Verifica dello stato igienico delle superfici e del personale

Monitoraggio:

Cottura

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura

Pericolo: Possono sopravvivere gli sporigeni

Misura: Scaldare a 74°C al cuore

Correzione: Controllare la cottura e la temperatura Monitoraggio:

Conservazione a 65°C e vendita

Controllo critico no

Page 55: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 55

punti:

Fase: Conservazione a 65°C e vendita

Pericolo: Possono proliferare batteri patogeni

Misura: tenere a 65°C

Correzione: Controllo del termostato

Monitoraggio:

Raffreddamen-to

Controllo critico punti:

no

Fase: Raffreddamento

Pericolo: Possibile moltiplicazione di batteri

Misura: Raffreddare rapidamente

Correzione: Controllare il tempo e le temperature di raffreddamento

Monitoraggio:

Riscaldamento

Controllo critico punti:

no

Fase: Riscaldamento

Pericolo: Sopravvivenza di sporigeni

Misura: Riscaldare a 74°C al cuore

Correzione: Controllare la temperatura Monitoraggio:

PREPARAZIONE GELATI FRESCHI (4)

Arrivo delle materie prime

Controllo critico punti:

no

Fase: Arrivo delle materie prime

Pericolo: Contaminazione batterica

Misura: Controllo integrità

Correzione: Prelievo carica batterica totale

Monitoraggio:

Lavorazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Lavorazione

Page 56: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 56

Pericolo: Contaminazione da attrezzature, ambientale o da personale Misura: Lavorazione igienica. Igiene del personale. Lavaggio e

sanificazione degli attrezzi.

Correzione: Prelievo carica batterica totale ed enterobatteri da attrezzature

Monitoraggio:

Pastorizzazione

Controllo critico punti:

no

Fase: Pastorizzazione

Pericolo: Sopravvivenze di batteri e/o di spore

Misura: Rispettare i tempi e le temperatura

Correzione: Controllare le temperature e i tempi di cottura

Monitoraggio:

Esposizione e vendita

Controllo critico punti:

no

Fase: Esposizione e vendita

Pericolo: Ricontaminazione da personale, contenitori e temperature

Misura: Tenere i prodotti al riparo da agenti esterni e conservarli a temperatura compresa fra -15°C e -10°C

Correzione: Non superare i tempi di conservazione e controllare le temperature

Monitoraggio:

PASTICCERIA FRESCHI SENZA FARCITURA (4)

Impasto

Controllo critico punti:

no

Fase: Impasto

Pericolo: Contaminazione batterica, da muffe, da attrezzature o da personale

Misura: Lavorazione igienica. Igiene del personale. Lavaggio e sanificazione degli attrezzi.

Correzione: Prelievo carica batterica totale ed enterobatteri da attrezzature

Monitoraggio:

Lievitazione

Page 57: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 57

Controllo critico punti:

no

Fase: Lievitazione

Pericolo: Contaminazione da attrezzature, ambiente o da personale

Misura: Lavorazione igienica. Igiene del personale. Lavaggio e sanificazione degli attrezzi.

Correzione: Prelievo carica batterica totale ed enterobatteri da attrezzature

Monitoraggio:

Cottura

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura

Pericolo: Sopravvivenze di spore Misura: Temperatura di almeno 75°C.Tempi adeguati di cottura

Correzione: Controllare temperature e tempi di cottura

Monitoraggio:

Esposizione e vendita

Controllo critico punti:

no

Fase: Esposizione e vendita Pericolo: Ricontaminazione da personale, contenitori ed agenti esterni

Misura: Controllo delle materie prime. Igiene del personale. Sanificazione delle attrezzature.

Correzione: Non superare i tempi di conservazione (1-2 giorni)

Monitoraggio:

PREPARAZIONE DI PIZZA (4)

Preparazione dell'impasto

Controllo critico punti:

no

Fase: Preparazione dell'impasto Pericolo: Presenza di parassiti, muffe, oggetti estranei. Contaminazione da

personale, oggetti estranei, chimica (da detergenti)

Misura: Ispezione delle derrate.Pasta congelata.Temperatura di congelamento.Procedure di pulizia e disinfezione degli ambienti e delle attrezzature

Correzio ne: Verifica visiva Monitoraggio:

Page 58: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 58

Lievitazione dell'impasto

Controllo critico punti:

no

Fase: Lievitazione dell'impasto

Pericolo: Sviluppo microbico, contaminazione microbica, chimica (da detergenti)

Misura: Adeguare tempi e temperature.Protezione degli impasti da agenti esterni. piano delle pulizie.

Correzione: Verifica visiva

Monitoraggio:

Spianature farcitura

Controllo critico punti:

no

Fase: Spianature farcitura

Pericolo: Sviluppo microbico. Contaminazione microbica da personale e dalle attrezzature, chimica (da detergenti)

Misura: Adeguare tempi e temperature. Rispetto delle norme igieniche del personale. Attuazione del piano pulizie. Separare idoneamente gli alimenti

Correzione: Verifica visiva

Monitoraggio:

Cottura

Controllo critico punti:

no

Fase: Cottura

Pericolo: Sopravvivenza di germi patogeni e spore. Persistenza di tossine

Misura: Rispetto dei tempi e delle temperature di cottura

Correzione: Verifica visiva Monitoraggio:

RICEVIMENTO MERCE (9)

Ricevimento della merce

Controllo critico punti:

no

Fase: Ricevimento della merce

Pericolo: Consegna a Temperature

Misura: Verifica capacità corretta di trasporto del fornitore.

Page 59: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 59

Correzione: Controllo Temperatura. Prodotti in arrivo. Monitoraggio:

Ricevimento della merce, Acquisti da fornitori

Controllo critico punti:

no

Fase: Ricevimento della merce, Acquisti da fornitori

Pericolo: contaminazione chimica fisica biologica

Misura: scegliere fornitori affidabili, in grado di certificare la qualità dei propri prodotti. Avere pochi fornitori. Richiesta di garanzie sulla modalità di trasporto alla propria sede.

Correzione: Esaminare la documentazione del fornitore, chiedendo ove possibile altre garanzie, ad es. dichiarazioni del fornitore. Controllare le merci in arrivo (veicoli, temperature, tempi di consegna, condizioni igieniche)

Monitoraggio:

Ricevimento della merce, Acquisti in proprio

Controllo critico punti:

no

Fase: Ricevimento della merce, Acquisti in proprio

Pericolo: contaminazione attraverso aperture nelle confezioni. Proliferazione durante il trasporto. Microbiologico.

Misura: Utilizzare mezzi di trasporto adatti ai prodotti da trasportare

Correzione: Misurare la temperatura dei prodotti deperibili all'arrivo.

Monitoraggio:

Stoccaggio materie prime derrate deperibili (refrig erate e surgelate)

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime derrate deperibili (refrigerate e surgelate) Pericolo: Proliferazione dei batteri patogeni o comunque dannosi

già normalmente presenti.

Misura: Conservare sempre i prodotti in frigorifero, i prodotti surgelati in surgelatori appositi. Evitare di sovraccaricare le celle. (troppo piene) Stoccare rapidamente i prodotti deperibili dopo il ricevimento. Mantenere in ordine i frigoriferi e le celle. Assicurare la manutenzione delle attrezzature.

Correzione: Misurare la temperatura secondo le modalità indicate di seguito per la procedura stoccaggio alimenti refrigerati e congelati.

Monitoraggio:

Stoccaggio materie prime derrate non deperibili

Page 60: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 60

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime derrate non deperibili

Pericolo: Contaminazione da animali vettori. Biologico. Infestanti. Fisico.

Misura: Adottare sistemi di conservazione e deposito idonei. Disposizione ordinata spazio tra prodotti e muri. Assenza di umidità . Temperatura non elevata (luogo fresco) Adottare sistemi di lotta ai roditori e agli insetti infestanti (trappole ecc.) Evitare di spargere veleno o insetticida nei locali di lavorazione. Installare reticelle alle finestre, sono utili anche le lampade UV, che catturano insetti.

Correzione: Controllare i magazzini per rilevare tracce di infestazione (filamenti nei sacchetti, tracce di rosicchiatura e di passaggio, feci) Controllare che la disposizione dei prodotti sia razionale

Monitoraggio:

Stoccaggio materie prime

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime

Pericolo: Crescita batterica.

Misura: Stoccaggio a T° adeguate. Correzione: Contr. T° celle.

Monitoraggio:

Stoccaggio materie prime

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime

Pericolo: Nuova contaminazione. Misura: Pulizia celle frigorifere con programmata. Pulizie predefinite.

Correzione: Verifica controllo pulizie.

Monitoraggio:

Stoccaggio materie prime

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime Pericolo: Nuova contaminazione.

Misura: Separazione alimenti e protezione.

Correzione: Controllo visivo e ispezioni

Monitoraggio:

Page 61: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 61

Stoccaggio materie prime

Controllo critico punti:

no

Fase: Stoccaggio materie prime

Pericolo: Nuova contaminazione.

Misura: Formazione personale.

Correzione: Intervista e visita ispettiva

Monitoraggio:

Page 62: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 62

PULIZIA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Con regolaritàsi procede alla pulizia dei locali. Per gli ambienti destinati alla conservazione, manipolazione o somministrazione si adotta il seguente schema di pulizia ed igienizzazione. Le pulizie vengono regolarmente registrate nel registro di controllo e registrazione delle pulizie. (VEDI APPENDICE 8 - REGISTRO PULIZIE LOCALI) .

Pulizia CUCINA (Pavimenti)

Detergenti utilizzati: detergente neutro

Modalità di utilizzo: manuale con carrello a due secchi

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: prestare particolare attenzione alle giunture dei pavimenti

Pulizia CUCINA (Pareti, infissi, porte e finestre d ivisori)

Detergenti utilizzati: detergente a base alcolica

Modalità di utilizzo: manuale con spugna o panno

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: rimuovere le ragnatele dai soffitti

Pulizia CUCINA (celle, frigoriferi e freezer)

Detergenti utilizzati: detergente alcalino

Modalità di utilizzo: manuale con spugna o panno

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: non trascurare le guarnizioni di chiusura delle celle frigorifere

Pulizia AREA RISTORAZIONE (Pavimenti)

Detergenti utilizzati: detergente neutro

Page 63: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 63

Modalità di utilizzo: manuale con carrello a due secchi

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: prestare particolare attenzione alle giunture dei pavimenti

Pulizia AREA RISTORAZIONE (Pareti ed infissi)

Detergenti utilizzati: detergente a base alcolica

Modalità di utilizzo: manuale con spugna o panno

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Pulizia AREA RISTORAZIONE (Tavoli, sedie, ecc)

Detergenti utilizzati: detergente disinfettante a base di sali di ammonio quaternario

Modalità di utilizzo: manuale con spugna o panno

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Pulizia SERVIZI PER IL PERSONALE (Pavimenti, sanita ri, lavandini)

Detergenti utilizzati: detergente neutro o alcalino e disinfettante con clorattivi

Modalità di utilizzo: manuale

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: prestare particolare attenzione alle giunture dei pavimenti

Pulizia SERVIZI PER IL PERSONALE (W.C.)

Detergenti utilizzati: trattamento con disincrostante acido e disinfettante con clorattivi

Modalità di utilizzo: manuale

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: particolare attenzione alle parti in metallo del coperchio del W.C., soggette a ruggine

Page 64: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 64

Pulizia SERVIZI IGENICI PER IL PUBBLICO (Pavimenti, sanitari, lavandini)

Detergenti utilizzati: detergente neutro o alcalino e disinfettante con clorattivi

Modalità di utilizzo: manuale

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: prestare particolare attenzione alle giunture dei pavimenti

Pulizia SERVIZI IGENICI PER IL PUBBLICO (Rubinetter ie e lavelli, W.C.)

Detergenti utilizzati: detergente neutro, disinfettante a base di sali di ammonio quaternario r disincrostante acido

Modalità di utilizzo: manuale

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: particolare attenzione alle parti in metallo del coperchio del W.C., soggette a ruggine

Pulizia MAGAZZINO (Pavimenti)

Detergenti utilizzati: detergente neutro

Modalità di utilizzo: manuale con carrello a due secchi

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: prestare particolare attenzione alle giunture dei pavimenti

Pulizia MAGAZZINO (Pareti, infissi, porte e finestr e divisori)

Detergenti utilizzati: detergente a base alcolica

Modalità di utilizzo: manuale con spugna o panno

Frequenza: Al termine dell'utilizzo

Note: rimuovere le ragnatele dai soffitti

Page 65: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 65

PULIZIA DELLE ATTREZZATURE

Con regolarià si procede alla pulizia delle attrezzature, secondo il seguente schema di pulizia e igenizzazione:

Page 66: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 66

REVISIONE PIANO

Il presente manuale sarà sottoposto a verifica/revisione ogni anno, ogni volta che intervengano modifiche significative nel processo di preparazione dei prodotti o allorquando si evidenzino anomalie che facciano ritenere il processo fuori controllo. I° REVISIONE DATA________________________________________ II° REVISIONE DATA________________________________________ III° REVISIONE DATA________________________________________ IV° REVISIONE DATA________________________________________ V° REVISIONE DATA________________________________________ VI° REVISIONE DATA________________________________________

Page 67: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 67

MODELLI DI CHECKLIST

Di seguito vengono elencati a titolo esemplificativo i modelli delle checklist utilizzate dell'attività

APPENDICE 1 - SCHEDA DI CONTROLLO PRODOTTI E MATERI E PRIME IN ARRIVO E DI RINTRACCIABILITA'

Anno ___________ Mese ___________ Firma Responsabile___________

DATA PRODOTTO FORNITORE DDT QTA N. LOTTO PARTITA ETICHETTATURA

SCADENZA DURABILITA

AZIONE NOTE

accettato rifiutato

Page 68: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 68

APPENDICE 2 - REGISTRO CONTROLLO SEMESTRALE FRIGORIFERI/CONGELATORI

ELENCO CONGELATORI

DATA Frigorifero 1 Frigorifero 2

1° Semestre 2016

2° Semestre 2016

1° Semestre 2017

2° Semestre 2017

1° Semestre 2018

2° Semestre 2018

Modello termometro utilizzato per la verifica:

Page 69: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 69

APPENDICE 3 - REGISTRO NON CONFORMITA'

DATA ANOMALIA RISCONTRATA AZIONE CORRETTIVA FIRMA

Page 70: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 70

APPENDICE 4 - REGISTRO ELIMINAZIONE PRODOTTI ALIMEN TARI

DATA NATURA PRODOTTO ELIMINATO

MOTIVO QTA FIRMA

Page 71: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 71

APPENDICE 4B - MODULO RICHIESTA DISTRUZIONE MERCE A D ASL

Spett.le A.S.L. Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione

Il sottoscritto/a ___________________________ _________________________________ Nato/a ____________________________________ il_________________

Residente a ___________________________________ ( ) Via _________________________________ n°____

Titolare/Legale rappresentante dell’attività ______ ___________________________________________

Con sede in via _________________________________ n°____ Comune di _______________________________ ( ) Telefono ___________________ Fax _________________

in data ________________ chiede la distruzione della sottoelencata merce det erioratasi in data ________________ A CAUSA DI :

[ ] INTERRUZIONE CATENA DEL FREDDO [ ] ALTRO _________________________ ___________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ ____________________________________________________________ Firma: ____________________________________________________________

N.° confezioni

Peso di ogni confez. gr.

Descrizione della merce Ditta Produttrice/Fornitrice

Page 72: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 72

APPENDICE 5 - REGISTRO MANUTENZIONE ATTREZZATURE

DATA ATTREZZATURA INTERVENTO FREQ. DITTA INCARICATA

Page 73: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 73

APPENDICE 6B - REGISTRO FORNITORI E PRODOTTI

FORNITORE ANAGRAFICA PRODITTI ACQUISTATI

Page 74: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 74

APPENDICE 6A - SCHEDA SELEZIONE FORNITORE

DENOMINAZIONE FORNITORE

RAGIONE SOCIALE E SEDE

PRODOTTI FORNITI

BOLLO CEE (se presente)

SISTEMA AUTOCONTROLLO HACCP [ ] SI [ ] NO

CERTIFICAZIONI

Scheda tecnica del prodotto e/o certificato (da allegare)

Page 75: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 75

APPENDICE 7A - REGISTRO CONTROLLO FRIGORIFERI/CONGE LATORI

ELENCO FRIGORIFERI

GG Frigorifero 1 Frigorifero 2 ORA FIRMA

[...]

30°

31°

Page 76: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 76

APPENDICE 8 - REGISTRO PULIZIE LOCALI

Mese/Anno _________________

Pavimenti [frequenza pulizia]

Pareti, infissi, porte e finestre divisori [frequenza pulizia]

celle, frigoriferi e freezer [frequenza pulizia]

FIRMA

1

2

3

[...]

29

30

31

Page 77: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 77

APPENDICE 9 - REGISTRO RILEVAZIONI INFESTAZIONI E R ODITORI

PRESENZA VISIVA

PELI – PIUME

ESCREMENTI INSETTI – LARVE

ALIMENTI ROSI LUOGO

SI NO SI NO SI NO SI NO Gennaio 2017

Febbraio 2017

Marzo 2017

Aprile 2017

Maggio 2017

Giugno 2017

Page 78: PIANO DI AUTOCONTROLLO PER L'IGIENE DEGLI … · [ ]MANUALE HACCP Versione 2016 Licenza Demo | Manuale HACCP 5 INTRODUZIONE In risposta a quanto indicato dal Reg CE 852/04 viene redatto

MANUALE HACCP[ ] Versione 2016

Licenza Demo | Manuale HACCP 78

Appendice 10 Allergie e intolleranze alimentari

Cereali contenenti glutine

(cioè grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti derivati, tranne: Sciroppi di glucosio a base di grano, inclusio destrosio; Malto destrine a base di grano; Sciroppi di glucosio a base di orzo; Cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici, incluso l’ alcol etilicodi origine agricola.

IMMAGINE DI ESEMPIO

DELL'ALLERGENE

Prevalenza delle allergie e gravità La Celiachia o intolleranza al glutine È il risultato di una reazione che si sviluppa nell'organismo in seguito

all'assunzione di glutine, proteina presente in diversi cereali. L'avena contiene una proteina analoga che può causare problemi simili.

Il glutine causa nell'intestino una infiammazione che comporta una profonda alterazione delle pareti intestinali e, di conseguenza, una compromissione dell'assorbimento del cibo e dello stato nutrizionale del

soggetto. Un recente studio ha messo in evidenza che la prevalenza dell'intolleranza al glutine È nell'ordine dell'1%.

Sebbene quindi i cereali siano causa di allergie alimentari, l'evenienza non È molto diffusa nella popolazione.

Il Codex Alimentarius europeo ha stabilito che per le produzioni glutine- free, prodotte da cereali contenenti glutine, la quantità dell'allergene presente nel prodotto non deve essere superiore a 200 parti

per milione (ppm). Questo standard non si applica a prodotti composti da ingredienti che non contengono glutine in natura,

in cui È stato proposto un massimo di 20 ppm.

Dose di allergene stimata per scatenare problemi se ingerita da persone sensibili

Allergene: Cereali contenenti glutine

microgrammi milligrammi grammi

valori indicativi