4. Nuovi clienti in nuovi mercati: prospettive e criticità ...
PIANO DELLA PERFORMANCE, DEGLI INDICATORI …...nuovo PRS, potrebbero manifestarsi nuovi obiettivi o...
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PIANO DELLA PERFORMANCE,
DEGLI INDICATORI E DEI RISULTATI ATTESI DI BILANCIO
2018 [Periodo di riferimento 2018-2020]
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INDICE
PRESENTAZIONE DEL PIANO…………………………………………………………………………………………………………………………
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Parte I: il contesto interno del esterno IDENTITÀ DI REGIONE LOMBARDIA…………………………………………………………………………………………………………………
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1. Premessa………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 5 2. Le Direzioni…………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 5 3. Il personale…………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 8 4. Il Sireg…………………………………………………………………………………….................................................................................... 9 IL CONTESTO…………………………………………………………………………………………………………………………………………… 11 CICLO DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE………………………………………………………………………………………………………… 57 1. Il flusso della programmazione integrata……..…………………………………………………………………………………………………………… 57 2. La programmazione………………………………………………………………………………………………………………………………………… 58 3. La valutazione………………………………………………………………………………................................................................................................ 58
ALBERO DELLA PERFORMANCE………………………………………………………………………………………………………………………….. 60 I Risultati attesi strategici……………………………………………………………………….................................................................................................. 61
Parte II: la performance e gli indicatori di risultato e finanziari LA PERFORMANCE E GLI INDICATORI DI RISULTATO 2018……………………………..…………………………………………………………….
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Missione 1 Servizi istituzionali e generali, di gestione……………………………………………………………………………………………………… 62 Missione 3 Ordine Pubblico e Sicurezza…………………………………………………………………………………………………………………… 78 Missione 4 Istruzione e diritto allo studio……………………………………………………………………………………………………………………. 82 Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali…………………………………………………………………………………………….. 90 Missione 6 Politiche Giovanili, Sport e Tempo Libero……………………………………………………………………………………………………… 95 Missione 7 Turismo…………………………………………………………………………………………………………………………………………... 101 Missione 8 Assetto del Territorio ed Edilizia Abitativa……………………………………………………………………………………………………… 104 Missione 9 Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell’ambiente………………………………………………………………………………….. 109 Missione 10 Trasporti e Diritto alla Mobilità…………………………………………………………………………………………………………………. 123 Missione 11 Soccorso Civile………………………………………………………………………………………………………………………………… 131 Missione 12 Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia……………………………………………………………………………………………………... 135
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Missione 13 Tutela della Salute……………………………………………………………………………………………………………………………... 148 Missione 14 Sviluppo economico e Competitività………………………………………………………………………………………………………….. 159 Missione 15 Politiche per il Lavoro e la Formazione Professionale………………………………………………………………………………………. 169 Missione 16 Agricoltura, Politiche Agroalimentari e Pesca………………………………………………………………………………………………... 175 Missione 17 Energia e diversificazione delle Fonti Energetiche…………………………………………………………………………………………... 180 Missione 18 Relazioni con le altre Autonomie Territoriali e Locali………………………………………………………………………………………… 182 Missione 19 Relazioni Internazionali………………………………………………………………………………………………………………………... 185 Altre Missioni………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 189 Obiettivi Strategici Trasversali……………………………………………………………………………………………………………………………….. 190
GLI INDICATORI FINANZIARI…………………………………………………………………………………………………………………………………
Indicatori sintetici……………………………………………………………………………………………………………………………………………... Indicatori analitici concernenti la composizione delle entrate e la capacità di riscossione……………………………………………………………… Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento…………………………………………………………………………………………………………………………………………
Parte III: la correlazione del Piano con le altre programmazioni regionali L'INTEGRAZIONE CON IL PIANO COMUNICAZIONE…………………………………………………………………………………………………….
191 191 197
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FOCUS SU TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE………………………………………………………………………………………………………..
210
FOCUS SU BENESSERE ORGANIZZATIVO………………………………………………………………………………………………………………..
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FOCUS SU PARI OPPORTUNITA’……………………………………………………………………………………………………………………………
215
AZIONI DI MIGLIORAMENTO………………………………………………………………………………………………………………………………… 217
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PRESENTAZIONE DEL PIANO
Il Piano delle Performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi 2018 in linea con quanto svolto negli scorsi anni, integra in un unico documento due
strumenti di programmazione previsti dalla legge quali:
il Piano della Performance, previsto dal D. Lgs 150/2009, nel quale sono esposti i principali obiettivi strategici e operativi che l’Amministrazione
intende perseguire nel triennio successivo;
Il Piano degli Indicatori e Risultati Attesi di Bilancio, previsto dal D.Lgs 118/2011, nel quale vengono definiti, per ogni programma di bilancio,
indicatori in grado di restituire i principali risultati che l’amministrazione persegue nel triennio di riferimento.
In attuazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 9 dicembre 2015, il documento è arricchito dallo scorso anno di indicatori
di carattere finanziario, uguali per tutte le regioni, che consentono una lettura ancora più completa dell’azione regionale.
Anche per il 2018 Regione Lombardia conferma di voler rispondere agli obblighi normativi nazionali in modo innovativo, con l’obiettivo di consegnare
ai cittadini un documento che in modo sintetico chiarisca, per ogni Missione e Programma di Bilancio, quali obiettivi Regione Lombardia intende
perseguire, con quali risorse e in base a quali target intende misurare la propria performance.
In tal senso, il documento si divide in 3 parti essenziali:
1. La Parte I descrive il contesto di riferimento, interno ed esterno all’Amministrazione, in cui Regione Lombardia esercita la propria governance;
2. La Parte II è dedicata alla performance e agli indicatori di risultato e finanziari. Qui sono definiti gli obiettivi della Amministrazione ed evidenziati, tra gli altri, gli obiettivi della Dirigenza apicale di Regione Lombardia. Continua anche nel 2018 la particolare attenzione all’apporto di Enti e Società del Sistema Regionale all’attuzione degli obiettivi programmati;
3. La Parte III evidenzia la correlazione del Piano con le altre programmazioni rilevanti e trasversali di Regione Lombardia. In particolare, è
esplicitata la stretta interdipendenza tra la definizione della performance ed il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza
(PTPCT), come sollecitato da ANAC. È inoltre descritta la stretta interdipendenza tra l’attuazione del Piano e la programmazione per il
prossimo triennio di attività correlate al Benessere Organizzativo finalizzate a promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e
sociale dei lavoratori e con il Piano di Comunicazione. Infine è evidenziata, come novità 2018, la interconnessione con le attività legate alla
promozione delle pari opportunità.
In linea con quanto definito dal Principio di programmazione del D. Lgs 118/2011, sono stati previsti, per larga parte, indicatori con target triennali
2018-2020. Si segnala tuttavia che essendo questo Piano approvato a fine X legislatura, nel corso dell’anno, e in particolare con l’approvazione del
nuovo PRS, potrebbero manifestarsi nuovi obiettivi o definirsi nuovi target, che saranno prontamente inseriti nel Piano provvedendo ad una nuova
approvazione.
Con questa impostazione, il Piano della Performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi 2018 mette a sistema un modo più semplice, chiaro e
trasparente di rappresentare i programmi di Regione Lombardia a cittadini, imprese e stakeholder, all’interno di un percorso istituzionale che intende
interpretare in modo innovativo il ruolo regionale.
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Parte I: Il contesto interno ed esterno
IDENTITÀ DI REGIONE LOMBARDIA
1. Premessa
Regione Lombardia è un ente di governo. Come da Statuto (art .1) “esprime e promuove in modo unitario gli interessi delle comunità che
insistono sul suo territorio, nel rispetto dei principi dello stato di diritto, democratico e sociale.”
È composta da
Consiglio Regionale che “esercita la funzione legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione, concorre alla determinazione dell’indirizzo
politico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’attività della Giunta, nonché ogni altra funzione conferitagli da norme costituzionali,
statutarie e da leggi dello Stato e della Regione. Il Consiglio esercita altresì la funzione di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione
degli effetti delle politiche regionali.” (art.14 Statuto)
Giunta che è l’organo esecutivo della Regione ed è composta dal Presidente e da quattordici assessori. Compito della Giunta, tra gli altri, è
quello di provvedere all’attuazione del programma di governo (art 28 dello Statuto).
ll presente Piano delle Performance si riferisce in modo esclusivo alla Giunta e al suo personale.
2. Le Direzioni
Dal punto di vista organizzativo, la Giunta regionale è articolata in 14 Direzioni Generali, ognuna delle quali presidia un ambito di attività, provvedendo a
dare attuazione operativa alle linee politiche espresse dal governo regionale. Ciascuna Direzione Generale fa riferimento a un Assessore e interviene
nelle materie corrispondenti alle deleghe che quest’ultimo ha ricevuto dal Presidente. Per la Presidenza, il riferimento politico è il Presidente che ha
delegato la gestione di alcune importanti partite all’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, all'Assessore al Post Expo e alla Città
Metropolitana e ai 4 Sottosegretari.
1. Direzione Generale Presidenza
Si articola in due Aree "Affari Istituzionali" e "Relazioni esterne, territoriali, internazionali e comunicazione" e una Direzione Centrale
"Programmazione, Finanza e Controllo di gestione" poste sotto il coordinamento del Segretario generale, al quale inoltre afferiscono direttamente
tutte le funzioni di presidio delle attività riconducibili alle funzioni di controllo nella Giunta regionale. In tale articolazione risultano variamente attestate,
oltre al sistema degli Uffici territoriali regionali (UTR), con sedi attive in tutti i capoluoghi di provincia lombardi, anche le funzioni di “service” alle
Direzioni generali (organizzazione, personale, patrimonio, sistemi informativi, acquisti, servizi interni, facility, ecc.).
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All’interno della DC Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione è collocato l’Organismo Pagatore Regionale, costituito in attuazione dell’art.
7 del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, per la gestione dei controlli e delle
erogazioni degli aiuti unionali per l’agricoltura.
2. Direzione Generale Agricoltura
Promuove gli obiettivi della politica regionale agricola, agroalimentare, rurale, forestale, caccia e pesca, tramite erogazione, regolazione, attuazione
autorizzazione. Presidia la fase ascendente e discendente di formazione degli atti di livello nazionale e comunitario. Promuove la creazione di
condizioni di sistema favorevoli ad un modello di agricoltura innovativa, che coniughi redditività e sostenibilità d’impresa, cooperazione ed
integrazione di filiera, sicurezza alimentare e qualità. Promuove il contrasto alla contraffazione e l’educazione a una sana e corretta alimentazione.
3. Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovation
Definisce politiche, azioni di sostegno e misure finalizzate a supportare la ricerca in settori strategici e promettenti, orientandole al benessere dei
cittadini, sostenibilità ambientale e incremento della competitività e traguardandone sempre più i risultati verso il mercato, ora anche in attuazione
della Legge Regionale n. 29 del 23 novembre 2016 “Lombardia è ricerca e innovazione“ che, oltre a dare per la prima volta un inquadramento
trasversale della materia, individua gli strumenti finalizzati a valorizzare il capitale umano e le eccellenze del territorio, rafforzare l’ecosistema
dell’innovazione anche attraverso la promozione della cooperazione tra imprese, università e organismi di ricerca, rendendo in ultima analisi più
competitivo e attrattivo il sistema scientifico ed economico lombardo. La DG è Autorità di Gestione del POR-FESR 2014-2020.
4. Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Promuove la protezione e la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, il miglioramento della qualità dell’aria, e la tutela e gestione delle acque,
anche attraverso la valutazione della compatibilità ambientale delle trasformazioni e dei progetti, la prevenzione dei fenomeni di inquinamento e la
bonifica di siti inquinati. Favorisce la riduzione dei rifiuti e i processi di riuso delle materie. Promuove politiche che uniscano competitività e sostenibilità
nei servizi di rete - servizi idrici, energia e telecomunicazioni - e nella valorizzazione delle aree protette; sostiene e sviluppa azioni di educazione
ambientale, sensibilizzazione sulle politiche per la sostenibilità e capacity building. E’ Autorità Ambientale per i programmi regionali che utilizzano
Fondi Strutturali Europei.
5. Direzione Generale Sviluppo Economico
Coordina e promuove le politiche a favore del sistema economico e delle imprese lombarde, in una logica di attrattività integrata del territorio
e di valorizzazione delle eccellenze, con particolare riferimento alla crescita competitiva del sistema produttivo e turistico, al sostegno al
terziario innovativo e ai settori della moda e del design, alle politiche per l’internazionalizzazione delle imprese e per lo sviluppo delle start-
up e degli strumenti per l'accesso al credito. Promuove la crescita competitiva del sistema delle imprese manifatturiere e del commercio e
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delle loro aggregazioni sul territorio, promuove le attività di tutela dei consumatori e sostiene lo sviluppo del sistema fieristico lombardo e
della rete distributiva dei carburanti per autotrazione.
6. Direzione Generale Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese
Sostiene la domanda abitativa delle fasce più deboli, attraverso misure e agevolazioni per la locazione e per l’acquisto della prima casa, si occupa
di interventi per lo sviluppo, il recupero e la valorizzazione del patrimonio abitativo pubblico, promuove interventi di housing sociale a canoni sostenibili
per rispondere in modo adeguato ai bisogni abitativi del territorio, anche di residenzialità temporanea (studenti, particolari categorie di lavoratori,
altro). Svolge una funzione di regolazione, vigilanza e controllo del sistema di edilizia residenziale pubblica e sociale. Si occupa dello sviluppo e
implementazione dell’internazionalizzazione delle imprese.
7. Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Promuove la cultura come fattore di crescita delle persone, di sviluppo economico, di attrattività dei territori. Sviluppa e coordina i sistemi e le reti per
una promozione degli itinerari culturali e una valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico e storico. Sostiene lo spettacolo dal vivo e il cinema.
8. La Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
Sviluppa politiche che riconoscano nel reddito di autonomia lo strumento per la promozione della capacità della famiglia e della persona di diventare
protagonista della propria autonomia dove supporto e sostegno, anche economico, non sono volti unicamente ad integrare il reddito ma soprattutto
a favorire l’autonomia sociale e a garantire alla persona opportunità di inclusione sociale.
9. Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità
Ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di mobilità delle persone e delle merci, attraverso la realizzazione e la gestione di un sistema
delle infrastrutture e dei servizi più integrato, efficiente e sostenibile. E’ impegnata nel potenziamento e riqualificazione del sistema infrastrutturale
(viario, ferroviario, idroviario e aeroportuale) e nello sviluppo delle grandi reti di trasporto, curandone l’integrazione con i corridoi multimodali nazionali
ed europei e con il contesto territoriale di riferimento. Ha tra le sue priorità il miglioramento della qualità del trasporto pubblico e la diversificazione
dell’offerta dei servizi, anche attraverso l’integrazione con forme innovative di mobilità.
10. Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro
Disciplina il sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale, sviluppa il sistema regionale di istruzione e formazione tecnica superiore,
attua il diritto allo studio con attenzione al merito. Promuove politiche finalizzate all’inserimento lavorativo di particolari categorie (es. i giovani)
valorizzando strumenti quali il tirocinio e l’apprendistato. Sostiene l’occupazione anche valorizzando la contrattazione aziendale e segue le situazioni
di crisi, in collaborazione con Polis Lombardia, anche attraverso la gestione degli ammortizzatori in deroga. La Direzione è Autorità di Gestione della
Programmazione FSE.
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11. Direzione Generale Welfare
Stabilisce le regole del sistema sanitario, sociosanitario e sociale integrato costituito dall'insieme di funzioni, risorse, servizi, attività, professionisti e
prestazioni che garantiscono l'offerta sanitaria e sociosanitaria della Regione.
12. Direzione Sport e Politiche per i giovani
Promuove e sostiene la programmazione locale in materia politiche giovanili; finanzia iniziative rispondenti agli obiettivi del Fondo Nazionale Politiche
Giovanili; sostiene progetti per i giovani nell’ambito della programmazione europea e del turismo lowcost. Disciplina e sostiene il settore delle
professioni sportive della montagna e della pratica sportiva, con particolare attenzione agli interventi per un precoce avvicinamento all’attività motoria
nella scuola e da parte di minori appartenenti a famiglie con disagio economico, ai giovani talenti e all’associazionismo sportivo. Incentiva la
realizzazione e la riqualificazione degli impianti sportivi di proprietà pubblica e sostiene la montagna, attraverso interventi per i comprensori sciistici,
la qualificazione dei rifugi e dei sentieri.
13. Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione
Programma le azioni regionali dirette a rimuovere le cause di possibili disastri naturali e coordina gli interventi in caso di calamità naturali e le politiche
relative alla polizia locale.
14. Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana
Si occupa di governo del territorio, pianificazione territoriale e difesa del suolo, valutazione ambientale strategica di piani e progetti, conoscenza del
territorio, riqualificazione e sviluppo urbano.
3. Il personale
Regione Lombardia ha il minor numero di dipendenti rispetto agli abitanti in confronto alle altre regioni (1 dipendente ogni 3.300 abitanti, metà della media nazionale).
Un risultato conseguito soprattutto grazie al rispetto delle norme più stringenti sulla riduzione del turn over, bilanciato da un’esclusione tassativa del precariato e da investimenti in un’efficace formazione del personale e in un costante ammodernamento dei sistemi informativi.
In evidenza il trend del personale in servizio presso la Giunta (comparto e dirigenti) dal 2000 ad oggi:
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2000 2010 2011 2012 2013 2014 2015
2016
2017 31/12/2017
4451 3084 3008 2975 2922 2910 2825 3167* 3189**
* Sono compresi i 423 dipendenti trasferiti dalle province
** Sono compresi i 458 dipendenti trasferiti dalle province.
4. Il Sireg
Il “Sistema Regionale”, così come delineato dalla Legge Regionale n. 30 del 27 dicembre 2006 e dalle successive modifiche1 è costituito dalla Regione
e dai soggetti di cui agli allegati A1 e A2 della citata legge. Tali soggetti concorrono insieme a Regione al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica.
Il Sistema Regionale partecipa alla realizzazione del Programma Regionale di Sviluppo, sia uniformando le proprie scelte strategiche agli indirizzi definiti
in tali documenti sia contribuendo direttamente alla realizzazione degli obiettivi.
ALLEGATO A1
Sezione I
Enti dipendenti
a) Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia (PoliS - Lombardia)
b) Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA)
c) Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste (ERSAF)
Società partecipate in modo totalitario
a) Finlombarda s.p.a.
b) Infrastrutture Lombarde s.p.a.
c) Lombardia Informatica s.p.a.
d) Azienda regionale centrale acquisti S.p.a. (ARCA S.p.a.)
Sezione II
Enti Sanitari
a) Azienda regionale dell’emergenza urgenza (AREU)
b) Agenzie di tutela della salute (ATS);
1 L.R. 23/2015 e deliberazioni della Giunta regionale X/4550 del 10 dicembre 2015 e X/4964 del 21 marzo 2016
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c) Aziende ospedaliere (AO);
c bis) Aziende sociosanitarie territoriali (ASST);
c ter) Agenzia di controllo del sistema sociosanitario lombardo;
c quater) Agenzia per la promozione del sistema sociosanitario lombardo;
d) Fondazioni IRCCS di diritto pubblico:
d.1) Policlinico San Matteo di Pavia
d.2) Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano
d.3) Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
d.4) Ca' Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Enti pubblici
a) Aziende lombarde per l’edilizia residenziale (ALER)
ALLEGATO A2
Società a partecipazione regionale
a) Ferrovie Nord Milano (FNM S.p.A.)
b) Navigli Lombardi S.c.a.r.l. *
c) Explora s.c.p.a.*
d) Arexpo s.p.a.
Enti pubblici
a) Consorzi di bonifica
b) Enti Parco regionali
Fondazioni istituite dalla Regione
a) Fondazione Minoprio Istituto Tecnico Superiore (Fondazione Minoprio);
b) Fondazione Lombardia Film Commission
c) Fondazione Lombardia per l'Ambiente (FLA).
d) Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica
* L’assemblea straordinaria di Navigli Lombardi Scarl ha approvato, a luglio 2017, la cessione di un ramo d'azienda alla società regionale EXPLORA (dal 31
dicembre 2017) e la successiva messa in liquidazione di “Navigli Lombardi”.
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IL CONTESTO2
SCENARIO ECONOMICO E FINANZIARIO
1.1 Scenario internazionale
Nel corso del 2016 l’economia mondiale è cresciuta complessivamente del 3,2%, facendo registrare un leggero rallentamento rispetto al 3,4% dell’anno precedente. Secondo il rapporto del Fondo Monetario Internazionale diffuso ad aprile 20173, l’attività economica ha registrato un leggero slancio nella seconda metà del 2016, soprattutto nelle economie avanzate. Secondo i dati congiunturali diffusi dalla BCE,4 nei primi mesi del 2017 si è consolidata la crescita dell’economia mondiale: permangono tuttavia rischi legati all’incertezza sulle politiche economiche e al perdurare di tensioni geopolitiche.
Negli USA, la crescita del PIL nel 2016 è stata pari all’1,6%, in decisa flessione rispetto a quella del 2015 (+2,6%). La persistente debolezza del ciclo internazionale e degli investimenti interni hanno spinto la Federal Reserve a non aumentare il tasso di riferimento. Tuttavia, il basso livello della disoccupazione e il recupero del clima di fiducia delle famiglie, oltre al nuovo slancio seguito alle elezioni americane, sembrano confermare che l’economia statunitense sia uscita definitivamente dalla crisi. Coerentemente, la FED ha quindi operato, a dicembre 2016 e a marzo 2017, due rialzi dei tassi di 25 punti base, prospettando una gradualità di futuri rialzi per il 20175 e il 2018.6 Per quanto riguarda dati congiunturali del 2017, dopo un rallentamento nel primo trimestre, si è registrato nel secondo trimestre un rafforzamento della crescita,7 guidato principalmente dalla domanda interna.8 La nota di luglio del FMI9 ha tuttavia rivisto al ribasso le proiezioni di aprile per il 2017 (da 2,3% a 2,1%) e per 2018 (da 2,5% a 2,1%): il ribasso delle previsioni sul 2018 è dovuto principalmente all’assunto che la politica fiscale sarà meno espansiva del previsto, data l’attuale incertezza circa la natura e la tempistica dei cambiamenti in materia.
Nel 2016 l’Area Euro è cresciuta meno della media globale (+1,8%) ed è stata in decelerazione rispetto all’anno precedente (-0,3 punti percentuali), in linea con le previsioni precedenti.10 Nettamente al di sopra della media dell’Area Euro è la crescita registrata in Spagna (+3,2%, stabile rispetto all’anno precedente), risultato di una forte crescita della domanda interna, confermata dalle ultime previsione per quanto riguarda il 2017 (riviste in rialzo rispetto ad aprile grazie alla crescita del primo trimestre al di sopra delle aspettative), anche se si prevede un ridimensionamento per il 2018 (+2,4% nel 2018). La crescita è rimasta solida in Gran Bretagna, anche se in calo rispetto al 2015 (+2,2% nel 2015 e +1,8% nel 2016), segno di una tenuta dell’economia del paese a seguito del referendum in favore della Brexit, che ha portato il FMI a rivedere inizialmente in positivo le previsioni per il 2017-2018. Tuttavia, la nota diffusa a luglio, ha nuovamente corretto al ribasso le proiezioni per il 2017 a causa della scarsa performance economica registrata nel primo trimestre. Anche la nota diffusa dalla BCE segnala un rallentamento della crescita economica per quanto riguarda il 2017, con segnali di aumento dell’inflazione e di riduzione
2 Il contesto è stato predisposto da PoliS - Lombardia ed è aggiornato a ottobre 2017, ad eccezione dei paragrafi “2.1 Assetti istituzionali”, “2.5 Post-Expo”, “3.8 Commercio” e “5.7 Mobilità” aggiornati a dicembre 2017 a cura di Regione Lombardia. 3 FMI (2017) World Economic Outlook, aprile. www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2017/04/04/world-economic-outlook-april-2017 C1 4 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3/2017. https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bollettino-economico/2017-3/boleco-3-2017.pdf 5 Nella riunione di giugno ha aumentato di 25 punti base l’intervallo obiettivo sul tasso sui federal funds. 6 Ministero dell’Economia e delle Finanze (2017) Documento di Economia e Finanza 2017 - Programma di Stabilità dell’Italia. www.mef.gov.it/focus/article_0031.html 7 Istat (2017) Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. n. 08/2017. 5 settembre. https://www.istat.it/it/archivio/nota+mensile 8 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3/2017. 9 FMI (2017) World Economic Outlook Update, luglio. http://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2017/07/07/world-economic-outlook-update-july-2017 10 FMI (2016) World Economic Outlook, Ottobre.
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dei i redditi reali e i consumi privati. 11
Le previsioni per il biennio 2017-2018 anticipano quindi una dinamica di crescita dell’Area Euro, che tuttavia non accenna a incrementare la sua velocità (+1,9% nel 2017 e +1,7% nel 2018), in controtendenza rispetto al quadro globale. Queste previsioni sono leggermente in rialzo rispetto alla nota diffusa dal FMI ad aprile, in vista soprattutto di un rafforzamento della domanda interna superiore a quanto anticipato.12 Secondo i dati Eurostat, nel primo trimestre del 2017 il PIL dell’area dell’euro è cresciuto dello 0,6% rispetto al periodo precedente (sostenuta dall’espansione in Spagna - +0,9% - e in Austria - +0,8%)13 e secondo le informazioni della BCE nel secondo trimestre l’attività economica avrebbe continuato a espandersi a ritmi analoghi.14
Le proiezioni del FMI, confermate dalla nota di aggiornamento di luglio,15 prefigurano quindi per i prossimi anni una nuova accelerazione della crescita globale (+3,5% nel 2017 e +3,6% nel 2018), con una correzione in positivo rispetto alle previsioni di ottobre 2016. La crescita delle economie emergenti e di quelle in via di sviluppo, pur seguendo la stessa dinamica di quella delle economie avanzate (ripresa dell’accelerazione nel prossimo biennio), continuerà a viaggiare su ritmi più che doppi (+4,6% e +4,8% per il 2017-2018, contro +2,0% e +1,9%, rispettivamente).
Tuttavia, rispetto a quelle avanzate, la performance economica delle economie emergenti ed in via di sviluppo presenta una dinamica disomogenea con notevoli disparità fra paesi. Ancora importante la recessione in cui versavano i maggiori paesi esportatori di materie prime. Particolarmente rilevante appare la recessione in Russia (-2,8% e -0,2% per gli anni 2015 e 2016) e Brasile (-3,8% e -3,6%) che si prevede debba arrestarsi solo nel 2017, portando entrambe ad una lieve ripresa (+1,4% nel 2017 e +1,4% 2018 per la Russia, +0,3% e +1,3% per il Brasile16), aiutate dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dall’allentamento dell'inflazione (OCSE). Nel 2016, in crescita negativa anche la Nigeria (-1,5%), con previsioni di ripresa per il biennio successivo.
Nonostante la crescita della Cina sia rimasta forte (+6,7%), conseguenza di una politica di sostegno continuo all’attività economica (credito e investimenti pubblici), l’economia ha subito un lieve rallentamento rispetto al 2015 (-0,2 punti percentuali), confermato anche dalle previsioni per il 2017-2018 (+6,7% nel 2017 e +6,4% nel 2018), pur mantenendosi nettamente al di sopra della media mondiale. Entrambe le proiezioni sono state riviste dal FMI al rialzo rispetto ad aprile: ciò è dovuto per il 2017 (+0,1 p.p.) ad una crescita superiore alle aspettative, conseguenza delle riforme intraprese precedentemente, mentre per il 2018 (+0,2 p.p.) alla previsione che le autorità ritarderanno l'adeguamento fiscale necessario al contenimento del debito pubblico. 17
Nel 2016 l’attività economica ha subito un rallentamento anche in India, a causa di uno shock negativo temporaneo nei consumi indotto dalla demonetizzazione attuata lo scorso anno (FMI, 2017). Tuttavia, le previsioni per il biennio 2017-2018 mostrano una netta ripresa della crescita (+7,2% e +7,7% rispettivamente).
11 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3/2017. 12 FMI (2017) World Economic Outlook Update, luglio. 13 Istat (2017) Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, n. 08/2017, 5 settembre. 14 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3/2017. 15 FMI (2017) World Economic Outlook Update, luglio. 16 Rispetto al WEO di aprile 2017, la previsione di crescita del Brasile per il 2017 è più elevata alla luce dei risultati registrati nel primo trimestre. Tuttavia la debolezza della domanda interna e l'aumento
dell'incertezza politica si riflettono in una crescita proiettata inferiore nel 2018. FMI (2017) World Economic Outlook Update, luglio. 17 FMI (2017) World Economic Outlook Update, luglio.
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Tabella 1.1 – Stime e proiezioni del tasso di crescita del PIL in alcuni Paesi. Anni 2015-2018
Anno su anno Q4 su Q4
Paesi Stime Proiezioni
Differenze rispetto alle proiezioni del rapporto WEO di aprile 2017
Stime Proiezioni
2015 2016 2017 2018 2017 2018 2016 2017 2018
Mondo 3,4 3,2 3,5 3,6 0,0 0,0 3,2 3,5 3,7
Economie avanzate
2,1 1,7 2,0 1,9 0,0 -0,1 2,0 1,9 1,9
Stati uniti 2,6 1,6 2,1 2,1 -0,2 -0,4 2,0 2,0 2,3
Area Euro 2,0 1,8 1,9 1,7 0,2 0,1 1,8 1,9 1,7
Germania 1,5 1,8 1,8 1,6 0,2 0,1 1,8 1,9 1,5
Francia 1,1 1,2 1,5 1,7 0,1 0,1 1,2 1,7 1,5
Italia 0,8 0,9 1,3 1 0,5 0,2 1,1 1,1 1,0
Spagna 3,2 3,2 3,1 2,4 0,5 0,3 3,0 3,0 2,1
Giappone 1,1 1,0 1,3 0,6 0,1 0,0 1,6 1,2 0,5
Regno unito 2,2 1,8 1,7 1,5 -0,3 0,0 1,9 1,4 1,4
Canada 0,9 1,5 2,5 1,9 0,6 -0,1 2,0 2,3 2,0
Economie emergenti ed economie in via di sviluppo
4,3 4,3 4,6 4,8 0,1 0,0 4,2 4,9 5,2
Russia -2,8 -0,2 1,4 1,4 0,0 0,0 0,3 1,5 1,8
Cina 6,9 6,7 6,7 6,4 0,1 0,2 6,8 6,4 6,4
India 8 7,1 7,2 7,7 0,0 0,0 6,0 8,0 7,6
Brasile -3,8 -3,6 0,3 1,3 0,1 -0,4 -2,5 1,5 1,7
Messico 2,6 2,3 1,9 2,0 0,2 0,0 2,3 0,9 3,2
Arabia Saudita 4,1 1,7 0,1 1,1 -0,3 -0,2 2,2 0,6 1,4
Nigeria 2,7 -1,6 0,8 1,9 0,0 0,0 … … …
Sud Africa 1,3 0,3 1,0 1,2 0,2 -0,4 0,4 1,3 1,1
Fonte: Fondo Monetario Internazionale, Update luglio 2017
Nel complesso, lo scenario internazionale per il 2017 è migliore delle attese, con un miglioramento della fiducia di imprese e consumatori e il confermarsi di condizioni monetarie favorevoli per quanto riguarda l’accesso al credito e il sostegno a consumi e investimenti. I mercati azionari sono in progressiva espansione (DEF 2017).
15
Con l'aumento dei prezzi delle materie prime, secondo l’FMI, si prevede un aumento dei tassi d'inflazione in ambito dei mercati emergenti e in via di sviluppo. Tuttavia, l’accordo OPEC di fine 2016 di riduzione delle quote di produzione sembra avere gradualmente esaurito i suoi effetti. Con riferimento al prezzo del petrolio, per il biennio 2017-2018 è attesa una marginale risalita nel 2017 e poi una sostanziale stabilizzazione. I dati sui prezzi al barile di luglio 2017 hanno registrato il minimo dall’inizio dell’anno, mentre i prezzi sui futures indicherebbero un lento aumento dei prezzi del petrolio nel corso dell’anno. Con riferimento all’area Euro, l’inflazione è scesa all’1,5 nel secondo trimestre, frenata soprattutto dai prezzi dei beni energetici.18
Per quanto riguarda i movimenti valutari, l’euro si è apprezzato, grazie soprattutto al miglioramento delle prospettive di crescita. Rispetto al periodo precedente sembra essersi, almeno temporaneamente, esaurita la tendenza al rafforzamento del dollaro e diversi segnali indicherebbero un apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro: da metà aprile 2017 l’euro si è apprezzato del 7,1%19 e il tasso di cambio ha raggiunto ad agosto il valore massimo da inizio dell’anno (1,2).20 Apprezzamenti registrati anche con riferimento allo yen (10,5) e sulla sterlina (3,5).
Mentre nel 2016 gli scambi internazionali di beni e servizi si sono mostrati sostanzialmente stagnanti, con una crescita che si è limitata all’2,3%, in lieve rallentamento rispetto al 2015 (+2,6%) e in netta decelerazione rispetto al 2014 (+3,7%), i dati dei primi mesi del 2017 sembrano confermare le previsioni fatte dal FMI circa un’espansione del commercio mondiale nel 2017 e nel 2018. Nei primi mesi del 2017, infatti, è stata registrata una ripresa dell’interscambio mondiale: questo incremento è sospinta perlopiù dall’andamento delle economie emergenti (in particolare, Europa Centrale e Orientale e America Latina).21
Tabella 1.2 – Stime e proiezioni del tasso di crescita del commercio internazionale, prezzo delle materie prime e prezzo al consumo. Anni 2015-2018
Stime Proiezioni
Differenze rispetto alle proiezioni del rapporto WEO di aprile 2017
2015 2016 2017 2018 2017 2018
Volumi di scambio (beni e servizi) 2,6 2,3 4,0 3,9 0,1 0,0
Importazioni
Economie avanzate 4,4* 2,4* 4,0* 4,0* - -
Economie emergenti ed economie in via di sviluppo
-0,8* 1,9* 4,5* 4,3* - -
Esportazioni
Economie avanzate 3,7* 2,1* 3,5* 3,2* - -
Economie emergenti ed economie in via di sviluppo
1,4* 2,5* 3,6* 4,3* - -
18 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3 / 2017. 19 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3 / 2017. 20 Istat (2017) Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, n. 08/2017, 5 settembre. 21 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3 / 2017.
16
Prezzo materie prime (dollari)
Prezzo del petrolio (dati medi; dollari per barile)
-47,2 -15,7 21,2 0,1 -7,7 0,4
Prezzo delle materie prime (petrolio escluso)
-17,4 -1,9 5,4 -1,4 -3,1 -0,1
Prezzo al consumo
Economie avanzate 0,3 0,8
1,9 1,8 -0,1 -0,1
Economie emergenti ed economie in via di sviluppo
4,7 4,4 4,7 4,4 -0,2 0,2
Fonte: Fondo Monetario Internazionale, Update luglio 2017.
Nota: *I dati su importazioni ed esportazioni fanno riferimento al Rapporto FMI di aprile 2017.
La crescita più ampia del previsto delle economie avanzate, seppur ancora fragile e accompagnata da tassi di inflazione eccezionalmente bassi, ha portato il Fondo Monetario Internazionale a rivedere le proprie previsioni di crescita globale e per gruppi di paesi rispetto al rapporto del 2016. Per quanto riguarda le economie avanzate, la crescita ha infatti beneficiato anche della attuale fase di recupero del processo produttivo mondiale, mentre alcune economie emergenti ed in via di sviluppo hanno mostrato un’attività economica più debole del previsto (ad esempio, l’India) e per altre si è ampliata la vulnerabilità rispetto alla volatilità dei flussi di capitali internazionali e degli elevati livelli di debito interno. Considerando l’Area Euro, i fattori di ottimismo per le prospettive macroeconomiche sono concreti e possono essere in parte ascritti all’orientamento fortemente espansivo della Banca centrale europea, che ha contribuito a garantire una certa stabilità finanziaria nell’area, e ad una politica di bilancio meno restrittiva rispetto al periodo precedente.22 Secondo i dati più recenti congiunturali, l’espansione economica in atto continuerà a consolidarsi e ad ampliarsi: la trasmissione delle misure di politica monetaria sta sostenendo la domanda interna e agevolando il processo di riduzione della leva finanziaria. Tuttavia, la crescita economica continua a essere frenata dalla lenta attuazione delle riforme strutturali e dalla necessità di aggiustamento dei bilanci in alcuni settori.23
Tuttavia, la performance economica dovrebbe accelerare a partire dal 2017 anche nei mercati emergenti, sebbene con modalità eterogenee nei vari paesi, facendo da traino alla crescita globale nel medio periodo. Le previsioni oltre al 2018 mostrano infatti un peso crescente di alcuni di questi paesi nell’attività economica mondiale (avendo fiducia in una ripresa del commercio mondiale, in un’accelerazione dell’attività in India e in particolare una ripresa dell’economia cinese nella sua transizione verso un’economia più bilanciata). Le previsioni di tassi di crescita a medio termine più modesti delle economie avanzate riflettono invece alcuni problemi di tipo strutturale: una progressiva diminuzione della crescita della forza lavoro, conseguente all’invecchiamento demografico e una persistente bassa crescita della produttività.
Nel complesso, sebbene le prospettive per l’economia mondiale siano ancora orientate verso una moderata ripresa, i rischi recessivi sono ancora significativi e dovuti a diversi fattori sia di natura economica sia geopolitica. Tra questi: l’incertezza dovuta al percorso di uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, ancora in fase di formalizzazione; i possibili danni che potrebbero derivare al commercio internazionale e all’economia mondiale da eventuali misure protezionistiche; la robustezza della ripresa nei paesi esportatori di materie prime; possibili turbolenze associate al processo di graduale riequilibrio dell’economia cinese, la crisi nord coreana.
22 BCE (2017) Bollettino economico, numero 2 / 2017. www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bollettino-eco-bce/2017/bol-eco-2-2017/bollecobce-02-2017.pdf; OCSE (2017) Global Interim Economic Outlook, Marzo.
www.oecd.org/eco/outlook/economicoutlook.htm 23 BCE (2017) Bollettino economico, numero 3 / 2017.
17
1.2 Previsioni per l’economia italiana
I dati Istat per il 201624 confermano la fuoriuscita dell’Italia dal periodo di recessione economica (con un PIL reale in lieve crescita del +0,9%). Per quanto riguarda le previsioni per il 2017 il tasso di crescita del PIL (+1,2% secondo le previsioni Prometeia25 e +1,3% secondo l’FMI) è previsto a livelli inferiori rispetto a quello delle economie avanzate (+2,0% nel 2017 secondo l’FMI) e a quello medio dell’area Euro (+1,9% nel 2017).
Le previsioni del DEF 2017
Nello scenario programmatico stimato dal Governo nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017, il PIL reale26 cresce, nel 2017, del 1,5%, oltre che nel 2018 e nel 2019, mentre crescerebbe ad un tasso inferiore (1,3%) nel 2020. Lo scenario programmatico, rispetto a quello tendenziale, include una rimodulazione della tempistica del consolidamento fiscale, con differenze in termini d’impatto sul PIL reale nel biennio 2019-2020 (il processo di riduzione dell’indebitamento netto nello scenario programmatico è infatti più graduale nei primi due anni e più accentuato nell’ultimo anno del periodo27). Per quanto riguarda le coperture, la manovra per il 2018-2020 consiste grosso modo in un terzo di tagli strutturali alla spesa pubblica e due terzi di misure sul versante delle entrate.28
Figura 1.1 – Le prospettive del PIL Italiano nel periodo 2016-2020: Scenario Programmatico
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017.
24 Istat (2017) Le prospettive per l’economia italiana nel 2017, Previsioni, 22 maggio. ww.istat.it/it/archivio/200170 25 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio. http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Analisi%20congiunturale%202017/scenari_27luglio.pdf 26 I dati si riferiscono alla crescita del PIL che incorpora gli effetti della misure che il Governo intende presentare. 27 NADEF 2017, Sezione II.2, p.36. http://www.dt.tesoro.it/modules/documenti_it/analisi_progammazione/documenti_programmatici/def_2017/NADEF2017.pdf 28 NADEF 2017, Sezione II.2, p.36.
18
Con riferimento alle diverse componenti del PIL, la crescita sarebbe sospinta dalla domanda interna mentre la domanda estera fornirebbe in media un contributo marginalmente positivo.29
I dati congiunturali confermano un’accelerazione dell’attività economica nei primi due trimestri nel 2017, sostenuta, dal lato della domanda, dalla spesa delle famiglie (soprattutto in servizi e beni durevoli) e, dal lato dell’offerta, da una buona performance del settore dei servizi. Nel primo trimestre del 2017, infatti, il PIL è cresciuto dello 0,4% rispetto al periodo precedente, una crescita confermata anche nel secondo trimestre. Secondo la nota mensile diffusa ad agosto da Istat, il secondo trimestre del 2017 ha registrato la crescita tendenziale (+1,5% rispetto al secondo trimestre 2016) più alta degli ultimi sei anni.30
Tabella 1.3 – Stime e proiezioni del tasso di crescita del commercio internazionale, prezzo delle materie prime e prezzo al consumo. PIL e principali componenti (valori concatenati per le componenti di domanda; variazioni percentuali sull’anno precedente), Anni 2015-2017
Stime Proiezioni Stime
2015 (a) 2016 (a) 2017 (e) II 2017/I 2017 (c) II 2017/II 2016 (c)
Prodotto interno lordo 1 0,9 1,2 0,4 1,5
Importazioni di beni e servizi (FOB) 6,7 2,9 4,4 0,7 5,8
Esportazioni di beni e servizi (FOB) 4,4 2,4 3,6 0,6 4,7
DOMANDA INTERNA INCLUSE LE SCORTE 1,4 1 1,2 0,2 1,2
Spesa delle famiglie residenti e delle ISP - - 1,1 1,2 1,2
Spesa delle famiglie 2,0 1,5 - - -
Spesa delle ISP 1,0 2,8 - - -
Spesa delle AP -0,6 0,6 0,5 -0,1 0,9
CONTRIBUTI ALLA CRESCITA DEL PIL 2015 (a) 2016 (a) 2017 (b) II 2017/I 2017 (c) II 2017/II 2016 (c)
Domanda interna (al netto della variazione delle scorte) 1,4 1,5 1,1 0,1 0,3
Domanda estera netta -0,5 -0,1 -0,1 0,1 0,0
Variazione delle scorte 0,0 -0,4 0 0,3 0,1
2015 (a) 2016 (a) 2017 (b) I 2017 (c) II 2016 (c)
Deflatore della spesa delle famiglie residenti 0,1 0,0 1,4 0,2 1,3
Deflatore del prodotto interno lordo 0,9 0,8 0,8 0,3 0,3
2015 (b) 2016 (b) 2017 (b) II 2017/I 2017 (d) II 2017/II 2016 (d)
29 Confermato anche dal DEF2017 (sez. I, p.25). 30 Istat (2017) Conti economici trimestrali, II trimestre 2017, Statistiche flash, 1 settembre 2017. http://www.istat.it/it/archivio/203252
19
Retribuzioni lorde per unità di lavoro dipendente 0,4 0,7 0,9 -0,1 -0,3
Unità di lavoro 1 1,4 0,7 - -
Tasso di disoccupazione 11,9 11,7 11,5 -0,4 -0,6
Saldo della bilancia dei beni e servizi / Pil (%) 2,9 3,5 2,9 - -
Fonte: (a) Istat (2017) Conti economici nazionali, Statistiche report, 22 settembre. (b) Istat (2017) Le prospettive per l’economia italiana nel 2017, Previsioni, 22 maggio. (c) Istat (2017) Conti economici trimestrali, II trimestre 2017, Statistiche flash, 1 settembre. (d) Istat (2017) Il mercato del lavoro, II trimestre 2017, Statistiche flash, 12 settembre. (e) Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio.
I consumi privati hanno continuato a crescere (principalmente per quanto riguarda i consumi di beni durevoli, come gli acquisti di autovetture, ma si è registrato un aumento anche dei consumi di servizi, che sono tornati al di sopra dei livelli pre-crisi) sostenuti dalle migliori condizioni del mercato del lavoro, dal recupero del reddito disponibile in termini reali (+1,6%) e dal miglioramento delle condizioni finanziarie31. Si prevede tuttavia un rallentamento dei consumi delle famiglie a seguito dell’aumento delle imposte indirette.
Il quadro economico tendenziale mostra come le esportazioni siano aumentate del 2,4%, superando le attese, grazie all’accelerazione del commercio mondiale alla fine del 2016 e al deprezzamento dell’euro nei confronti delle principali divise internazionali. Le esportazioni dovrebbero ulteriormente accelerare nel 2017. Il recupero della domanda interna e del ciclo produttivo industriale dovrebbe guidare la ripresa delle importazioni nel 2017 (+4,4%).
Secondo le fonti Istat-Rfl, il mercato del lavoro nel 2016 non ha registrato apprezzabili modifiche rispetto all’anno precedente, con una dinamica tendenziale ha continuato ad essere determinata dalla componente del lavoro dipendente anche nel 2017. Infatti, anche l’ultima nota congiunturale sul mercato del lavoro32 ha evidenziato dal lato dell'offerta di lavoro, nel secondo trimestre del 2017 una nuova crescita congiunturale per quanto riguarda l’occupazione (+78 mila, +0,3%) dovuta all'ulteriore aumento dei dipendenti (+149 mila, +0,9%), in oltre otto casi su dieci a termine. Anche la comparazione rispetto al II trimestre 2016 mostra una crescita tendenziale di 153 mila occupati (+0,7%) che riguarda soltanto i dipendenti (+356 mila, +2,1%), oltre tre quarti dei quali a termine.
Sempre nel II trimestre 2017, diminuiscono il numero di disoccupati (-3,2% rispetto al trimestre precedente e -5,1% rispetto al II trimestre del 2016) e il tasso di disoccupazione che arriva all’11,2%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali in confronto al trimestre precedente e di 0,6 punti percentuali rispetto al 2016. A questo si accompagna un lieve aumento congiunturale del numero di inattivi (+0,1% rispetto al I trimestre 2017) anche se in diminuzione tendenziale (-0,6% rispetto al II trimestre 2016), con un tasso di inattività che si attesta al 34,7%.
1.3 La finanza pubblica nel DEF 2017
Nel Programma di Stabilità 2017, pur restando in linea con le regole del Patto di Stabilità e Crescita, il Governo ha rivisto, nel suo quadro programmatico, le previsioni relative alla crescita del PIL reale, all’indebitamento netto e al rapporto debito pubblico/PIL rispetto a quelle formulate l’anno precedente (tabella 1.4). Questi dati sono stati ulteriormente corretti nella Nota di aggiornamento: il tasso di crescita del PIL reale è stato rivisto al rialzo a partire dal 2017, così come è stato aumentato il tasso di indebitamento netto previsto (tabella 1.4). Sono state invece riviste al ribasso le previsioni per quanto riguarda il debito pubblico.
31 Fonte DEF 2017 sez. I 32 Istat (2017) Il mercato del lavoro, II trimestre 2017, Statistiche flash, 12 settembre. https://www.istat.it/it/archivio/203419
20
Tabella 1.4 – Differenze rispetto al precedente Programma di Stabilità: Quadro Programmatico
2016 2017 2018 2019
Tasso di crescita del PIL reale
Programma di Stabilità 2016 1,2 1,4 1,5 1,4
Programma di Stabilità 2017 0,9 1,1 1,0 1,0
Nota Aggiornamento 0,9 1,5 1,5 1,5
Indebitamento netto (in % del PIL)
Programma di Stabilità 2016 -2,3 -1,8 -0,9 0,1
Programma di Stabilità 2017 -2,4 -2,1 -1,2 -0,2
Nota Aggiornamento -2,4 -2,1 -1,6 -0,9
Debito Pubblico (in % rispetto al PIL)
Programma di Stabilità 2016 132,4 130,9 128,0 123,8
Programma di Stabilità 2017 132,6 132,5 131,0 128,2
Nota Aggiornamento 132 131,6 130,0 127,1
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Documento di Economia e Finanza 2017 e Nota di aggiornamento.
Secondo le previsioni riportate nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2017, l’indebitamento netto tendenziale nel 2017 si dovrebbe attestare al 2,1% del PIL con una riduzione di 0,4 punti percentuali rispetto al 2016. L’indebitamento netto dovrebbe continuare a ridursi del triennio 2018-2020, fino al raggiungimento del pareggio a fine periodo (0,1% nel 2020 contro l’indebitamento netto di circa 0,5 punti di PIL prefigurato in aprile). (Figura 1.2). Il miglioramento dell’indebitamento netto è dovuto sia all’andamento dell’avanzo primario, sia alla riduzione della spesa per interessi. In particolare, l’avanzo primario rispetto al PIL, in lieve crescita nel 2017 all’1,5%, crescerà poi a ritmi più sostenuti nei quattro anni successivi, attestandosi, nel 2020, al 3,5%, grazie soprattutto alla crescita delle entrate fiscali e al contenimento della spesa primaria. La spesa per interessi è prevista in diminuzione dal 2017 al 2019, passando dal 3,8% al 3,5% del PIL. Tale quota è prevista risalire leggermente per attestarsi al 3,6% nel 2020: infatti la spesa per interessi della PA tornerà a crescere in termini nominali a causa di una graduale ripresa dei tassi di interesse correlata al rialzo delle aspettative di crescita33.
L’evoluzione del rapporto debito/PIL risente in modo significativo della revisione della serie del PIL effettuata dall’Istat per gli anni 2015 e 2016. Secondo le stime tendenziali, l’incidenza del debito pubblico (lordo sostegni) sul PIL è risultata pari al 128,5% al 31 dicembre 2016, con un aumento dello 0,4% rispetto allo stesso aggregato misurato alla fine del 2015. Tuttavia a partire dal 2017 si prevede un’inversione di tendenza con una riduzione dapprima di lieve entità per l’anno in corso (-0,3%) e poi più sostenuta nel triennio seguente al termine del quale si prevede di raggiungere il 123,9%. La riduzione del rapporto debito/PIL e la sua convergenza verso il benchmark fissato, dal 2018 verrà guidata, secondo gli scenari presentati, dal contributo crescente dell’avanzo primario in grado di compensare l’arresto della crescita del differenziale tra tasso di crescita del PIL nominale
33 NADEF 2017, Sezione III.1, p.44.
21
e tasso di interesse implicito.34
Figura 1.2 – Italia: indicatori di finanza pubblica 2016-2020 (in percentuale del PIL)
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Nota di Aggiornamento Documento di Economia e Finanza 2017.
Sul lato delle entrate, l’incidenza delle entrate sul PIL dovrebbe cresce nel 2017-2018 per poi tornare a diminuire nel biennio 2019-2020 (dal 47,9% nel 2016 al 47% nel 2017 e nel 2018 e al 46,9% nel 2019 fino al 46,4% nel 2020, tabella 1.5).
La pressione tributaria si ridurrebbe di 1 decimo di punto di PIL nel 2017 (da 42,7% nel 2016 a 42,8%). Il gettito tributario è atteso crescere dell’1,8 per cento nel 2017 rispetto al 2016 e in media del 2,6 all’anno nel triennio 2018-2020, sostenuto prevalentemente dalle imposte indirette che beneficiano sia della maggior crescita economica attesa, sia del maggior gettito derivante dalle misure di finanza pubblica introdotte con la manovra di aprile (D.L. n. 50/2017).35
I contributi sociali in rapporto al PIL, rimangono invariati fino al 2018, al 20,2% del PIL e si prevede subiranno delle minime riduzioni nel successivo biennio.
Per quanto riguarda la spesa, la Nota di aggiornamento del DEF indica che le spese primarie si sono collocate al 46,2% del PIL nel 2016 e sono attese diminuire di 0,1 punti
34 NADEF 2017, Sezione III.3, p.73
35 I principali interventi hanno riguardato l’estensione delle transazioni cui si applica il meccanismo dello split payment e norme più stringenti per il contrasto alle compensazioni indebite per l’IVA, l’aumento delle
accise sui tabacchi e l’inasprimento dei prelievi sui giochi.
120,0%
122,0%
124,0%
126,0%
128,0%
130,0%
132,0%
134,0%
-3,0%
-2,0%
-1,0%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
2015 2016 2017 2018 2019 2020
Saldo primario Indebitamento netto
Interessi passivi Debito pubblico (scala a dx)
22
percentuali nel periodo di previsione, arrivando così al 42,9% nel 2020. Tutte le principali componenti delle spese correnti mostrano andamenti decrescenti in rapporto al PIL. In particolare, la previsione tendenziale conferma il trend calante delle spese per i redditi di lavoro dipendente nell’anno in corso e in quelli successivi, che passano dal 9,8% del 2016 all’8,9% del 2020. Le spese per consumi intermedi sono previste in diminuzione dall’8,1% del 2016 al 7,5% nel 2020. La spesa per le pensioni si riduce di 0,1 punti percentuali in termini di PIL, attestandosi al 15,4%, per poi calare di un ulteriore decimo nel 2018 e rimanere costante poi sino al 2020. Infine, le spese in conto capitale continuano a ridursi in percentuale del PIL, ma si prevede una ripresa degli investimenti fissi lordi: si prevede un’incidenza del 2,1% nel 2017 mantenuta fino al 2020. Le stime tengono conto del venir meno degli interventi di sostegno previsti negli anni passati e nel decreto di aprile. La spesa per investimenti in termini nominali nel 2020 si manterrà comunque ad un livello superiore a quello registrato nel 2016.
Tabella 1.5 – Conto economico consolidato delle Amministrazioni: previsioni tendenziali a confronto 2015-2020 (in percentuale del PIL)
CONSUNTIVO 2016 PREVISIONI DEF 2017 PREVISIONI NADEF 2017
2015 2016 2017 2018 2019 2020 2017 2018 2019 2020
Redditi da lavoro dipendente 9,80 9,80 9,80 9,40 9,20 9,00 9,70 9,40 9,20 8,90
Consumi intermedi 8,10 8,10 8,00 7,70 7,60 7,50 8,00 7,80 7,60 7,50
Prestazioni sociali in denaro 20,20 20,20 20,20 20,10 20,00 20,00 20,00 19,90 19,80 19,80
Pensioni 15,70 15,60 15,50 15,40 15,40 15,40 15,40 15,30 15,30 15,30
Altre prestazioni sociali 4,50 4,60 4,70 4,70 4,60 4,60 4,60 4,60 4,60 4,50
Altre uscite correnti 4,00 4,10 3,90 3,80 3,70 3,60 4,00 3,80 3,80 3,60
Totale uscite correnti primarie 42,20 42,20 41,90 41,10 40,50 40,10 41,70 41,00 40,30 39,80
Interessi passivi 4,10 4,00 3,90 3,70 3,70 3,80 3,80 3,60 3,50 3,60
Totale uscite correnti 46,30 46,20 45,70 44,80 44,20 43,90 45,50 44,60 43,90 43,40
Investimenti fissi lordi 2,20 2,10 2,10 2,20 2,10 2,00 2,10 2,10 2,10 2,00
Contributi agli investimenti 1,00 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90 0,90
Altre uscite in conto capitale 1,00 0,40 0,30 0,40 0,30 0,20 0,60 0,40 0,30 0,20
Totale uscite in conto capitale 4,10 3,40 3,40 3,50 3,30 3,00 3,60 3,40 3,30 3,10
Totale uscite primarie 46,30 46,20 45,70 44,80 44,20 43,90 45,30 44,40 43,60 42,90
Totale uscite complessive 50,50 49,60 49,10 48,30 47,60 47,00 49,10 48,00 47,20 46,50
Totale entrate tributarie 30,00 29,60 29,20 29,50 29,50 29,10 29,40 29,50 29,40 29,00
Imposte dirette 14,80 14,90 14,60 14,00 13,90 13,70 14,60 14,00 13,90 13,70
Imposte indirette 15,20 14,50 14,50 15,50 15,50 15,40 14,70 15,50 15,40 15,20
Imposte in conto capitale 0,10 0,30 0,20 0,10 0,10 0,10 0,10 0,00 0,00 0,00
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Contributi sociali 13,20 13,20 13,10 13,20 13,40 13,30 13,20 13,20 13,30 13,30
Altre entrate correnti 4,20 4,20 4,10 4,00 4,00 3,90 12,90 13,00 13,10 13,00
Totale entrate correnti 47,40 46,70 46,30 46,80 46,70 46,30 0,20 0,20 0,20 0,20
Altre entrate in conto capitale 0,30 0,10 0,30 0,20 0,20 0,20 4,20 4,10 4,00 4,00
Totale entrate 47,80 47,10 46,80 47,00 47,00 46,50 46,70 46,80 46,70 46,20
Pressione fiscale 43,30 42,90 42,30 42,80 42,80 42,40 42,60 42,70 42,70 42,30
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Documento di Economia e Finanza 2017 e Nota di aggiornamento.
1.4 La situazione dell’economia della Lombardia
Il PIL della Lombardia ha continuato a crescere ad un ritmo più alto della media italiana ed ha trainato la crescita dell’area Nord Ovest. Nel 2016 è stato stimato uno sviluppo del PIL dell’1,1% (+0,2 p.p. rispetto alla media italiana) a cui seguirà, nel biennio 2017-2018 un ulteriore incremento rispettivamente del 1,4% e dell’1,3%.36
Per quanto riguarda l’avvio del 2017, le indagini congiunturali di Unioncamere mostrano un primo trimestre positivo sia per l’industria (+4% di crescita tendenziale e +1,7% di crescita congiunturale) che per l’artigianato (+2,9% di crescita tendenziale e +0,8% di crescita congiunturale).37
36 Rispetto alle stime di aprile, Prometeia ha rivisto al ribasso l’andamento del Pil lombardo nel 2016, in seguito alla diffusione delle stime Istat sulle ripartizioni Italiane. Una rettifica al rialzo coinvolge invece
l’economia regionale nell’anno in corso. Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio. 37 UnioncamereLombardia (2017) La Situazione Congiunturale in Lombardia - 1° Trimestre 2017, Maggio. www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Analisi%20congiunturale%202017/I_2017_def.pdf
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Figura 1.3 – Tasso di crescita del PIL in Italia e Lombardia, anni 2016-2020
Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2017
Il dato del secondo trimestre 2017 risulta leggermente ridimensionato rispetto al primo. Nell’industria si registra, infatti, una decelerazione tendenziale della crescita della produzione industriale (+2,5%), e una sostanziale stazionarietà congiunturale (-0,1%). Anche per le aziende artigiane si registra una decelerazione tendenziale (+2,0%) associato ad un incremento congiunturale minimo (+0,2%).38
Le previsioni per il 2019-2020 annunciano un rallentamento (+1,1% e +1,3% rispettivamente), in linea con la dinamica nazionale.39
Contribuisce a sostenere l’economia lombarda nel 2017 la performance dell’export. Le esportazioni lombarde, nel 2016, sono cresciute dell’1,7%. Nel 2017 le esportazioni di beni verso l’esterno dovrebbero aumentare del 2,7%: tuttavia un leggero rallentamento della crescita è previsto per il biennio seguente, anche se in rialzo rispetto agli scenari di aprile. Per il 2017 si prevede, inoltre, una decelerazione delle importazioni (+1,9%) rispetto al 2016 (le previsioni di crescita circa le importazioni sono state riviste fortemente al ribasso) che faranno registrare tassi di crescita sostenuti nei prossimi anni superiori al 5%.40
38 UnioncamereLombardia (2017) La Situazione Congiunturale in Lombardia - 2° Trimestre 2017, Luglio. http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Analisi%20congiunturale%202017/II_2017_def.pdf 39 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio. 40 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio.
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Le principali componenti della domanda interna continueranno a crescere pur subendo un rallentamento. La crescita dei consumi si manterrà di poco superiore all’1% (dall’1,5% del 2016 all’1,2% del 2017 e allo 0,9% del biennio 2018-19) nonostante il deciso recupero del reddito disponibile che proseguirà nel 2017 (+1,6%).41 Una maggiore dinamicità si prospetta per gli investimenti. Con riferimento agli investimenti, nel 2016 continua l’accelerazione del 2015 (+3,3%), beneficiando in particolare delle migliori condizioni del mercato del credito che renderà le imprese più propense ad avviare progetti di investimento, ma anche dell’effetto positivo sui costi delle materie prime e del basso prezzo del petrolio. A partire dal 2017 la dinamica degli investimenti presenterà una decisa decelerazione (+2,4% nel 2017, +2,3% nel 2018 e +2,2 del 2019).42
Sul fronte occupazionale si registra, nel I trimestre 2017, un’ulteriore crescita dell’occupazione, che raggiunge il suo valore massimo dal 2000, stabilizzandosi al di sopra dei livelli pre-crisi (+3,9 rispetto al 2008): secondo i dati della rilevazione ISTAT sulle Forze di Lavoro, il dato tendenziale mostra circa 11mila occupati in più rispetto al primo trimestre 2016 (+2,6%) e supera i 4,4 milioni. Anche il tasso di occupazione è cresciuto rispetto al pre-crisi, raggiungendo il 67,5%, il massimo livello degli ultimi 20 anni (con un aumento di 2,3 p.p. rispetto al primo trimestre 2016).43
L’occupazione si conferma in crescita per entrambe le componenti di genere a livello: la crescita dell’occupazione femminile, che più aveva tenuto durante la crisi e conferma il suo trend positivo (+2,3% con 43mila occupate in più), anche se in misura meno marcata rispetto agli uomini (+2,3% con 68mila occupati). I tassi di occupazione maschile e femminile raggiungono nel primo trimestre 2017, rispettivamente, il 72,2% (+1,9 p.p. rispetto al I trimestre 2016) e il 59,7% (+1,5 p.p.).44
Infine, Come negli ultimi trimestri del 2016, anche nel I trimestre 2017, la crescita dell’occupazione è stata determinata per la maggior parte dal lavoro dipendente.45
Il tasso di disoccupazione dovrebbe continuare a ridursi passando dal 7,4% nel 2016 al 4,9% nel 2020.46
Tabella 1.6 – Lombardia: scenario di previsione al 2020 (var. % su valori concatenati 2010 ove non altrimenti specificato)
2016 2017 2018 2019 2020
Prodotto interno lordo 0,9 1,4 1,3 1,1 1,3
Saldo regionale (% sulle risorse interne) 18,3 18,0 17,9 17,6 17,2
Domanda interna (al netto var. scorte) 1,9 1,5 1,2 1,2 1,3
Consumi finali interni 1,5 1,2 0,9 0,9 1,1
Spesa per consumi delle famiglie 1,7 1,4 1,2 1,1 1,2
41 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio. 42 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio. 43 Istituto di Ricerca Sociale (2017), a cura di, Il Mercato del Lavoro in Lombardia - Nota congiunturale trimestrale – luglio 2017, UnioncamereLombardia, luglio. http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Mercato%20del%20Lavoro/Luglio2017_MercatoLavoroLombardia.pdf 44 Istituto di Ricerca Sociale (2017), a cura di, Il Mercato del Lavoro in Lombardia - Nota congiunturale trimestrale – luglio 2017, UnioncamereLombardia, luglio. 45 Istituto di Ricerca Sociale (2017), a cura di, Il Mercato del Lavoro in Lombardia - Nota congiunturale trimestrale – luglio 2017, UnioncamereLombardia, luglio. 46 Prometeia (2017), Scenari per le economie locali, luglio.
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Spesa per consumi delle A.p. e delle Isp 0,7 0,5 -0,1 0,1 0,4
Investimenti fissi lordi 3,3 2,4 2,3 2,3 2,2
Importazioni di beni dall’estero 2,1 1,9 6,7 6,8 7,2
Esportazioni di beni verso l’estero 1,7 2,7 3,3 3,8 4,4
Rapporti caratteristici (%)
Tasso di disoccupazione 7,4 6,4 6,0 5,6 4,9
Unità di lavoro (var. %) 1,6 2,0 0,6 0,4 0,8
Reddito disponibile 1,3 1,6 1,2 0,8 0,9
Fonte: Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2017
La produzione industriale lombarda, mantiene un tasso tendenziale di crescita nel II trimestre del 2017 (+2,5%), anche se in rallentamento rispetto al I trimestre (+4,0%), mostrando una variazione congiunturale rispetto al trimestre precedente negativa (-0,1%). La crescita si accompagna ad una dinamica positiva sia del fatturato (+4,5% tendenziale e +0,5% congiunturale) che degli ordini interni ed esteri, anche se più contenuta rispetto al primo trimestre 2017.47 Più contenuta la crescita della produzione dell’artigianato (+2,0% tendenziale e +0,2% congiunturale).48
In base ai dati del II trimestre 2017, le aspettative degli imprenditori per la domanda estera e interna mostrano variazioni negative, dovute sia all’aumento dei pessimisti che alla diminuzione degli ottimisti. Per quanto riguarda invece le aspettative riguardanti la produzione sono positive, mentre quelle relative all’occupazione sono leggermente in flessione.49
47 UnioncamereLombardia (2017) Indagine Trimestrale - Settore Industria - 2° trimestre 2017, Allegato Statistico, luglio. http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Analisi%20congiunturale%202017/allegato_industria_2_2017.pdf 48 UnioncamereLombardia (2017c) Indagine Trimestrale - Settore Artigianato - 2° trimestre 2017, Allegato Statistico, luglio. http://www.unioncamerelombardia.it/images/file/OE%20Analisi%20congiunturale%202017/allegato_artigianato_2_2017.pdf 49 UnioncamereLombardia (2017) La Situazione Congiunturale in Lombardia - 2° Trimestre 2017, luglio.
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CAPITOLO 2. AREA ISTITUZIONALE
2.1 Assetti istituzionali
2.1.1 Riforme istituzionali
A seguito della mancata approvazione, attraverso il referendum del 4 dicembre 2016, della legge di revisione costituzionale50, il quadro costituzionale delle autonomie locali è rimasto invariato. La legge Delrio ha previsto un nuovo sistema di governo locale, che doveva avere carattere transitorio in attesa della riforma costituzionale, in parte già attuato attraverso la prima fase di implementazione delle Città metropolitane e la riorganizzazione delle funzioni e del personale delle Province.
Regione Lombardia, nel quadro delineato dalla legge Delrio, è intervenuta disciplinando per la parte di propria competenza, le funzioni delle Province e della Città metropolitana di Milano (l.r. 19/2015 “Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56” e l.r. 32/2015 “Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città metropolitana di Milano e modifiche al la legge regionale 8 luglio 2015, n. 19”), coordinandone l’impianto con un dettato costituzionale in cui non sono cambiate le competenze legislative di Stato e Regioni sul governo locale e le Province continuano ad essere un ente costitutivo della Repubblica.
Un altro tema istituzionale rilevante riguarda poi la possibilità, per Regione Lombardia, di ottenere l’attribuzione di ulterior i forme e condizioni particolari di autonomia secondo quanto prevede l’art. 116, comma terzo, della Costituzione. In questa direzione, si colloca il referendum consultivo svoltosi il 22 ottobre 2017 mediante il quale il corpo elettorale si è pronunciato sulla possibilità, per la Regione, di avviare la procedura prevista dalla Costituzione.
A seguito dell’esito favorevole della consultazione referendaria, il Consiglio regionale, in data 7 novembre 2017, ha approvato a larga maggioranza la risoluzione n. 97 che impegna il Presidente della Regione ad avviare, insieme alla delegazione chiamata ad affiancarlo, il confronto con il Governo per definire i contenuti di un’intesa, ai sensi e per gli effetti dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, con riferimento alle 23 materie sulle quali è possibile per le Regioni a statuto ordinario ottenere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Sono stati avviati incontri tecnici tra la Regione e gli uffici ministeriali competenti sulle singole materie, al fine di individuare puntualmente, a livello amministrativo e normativo, il contenuto delle specifiche competenze oggetto di trattativa.
2.1.2 Comuni e forme associative
Al 1° dicembre 2017 il numero dei Comuni Lombardi è assestato su 1.523 unità. Il 22 ottobre 2017 si sono svolti 6 referendum regionali locali che hanno interessato 17 comuni: Sulla base dei risultati referendari, nella seduta del 28 novembre 2017, il Consiglio Regionale ha approvato 4 fusioni, che riguardano 11 comuni, che diverranno effetive a partire dal 1° gennaio 2018. Da quella data i comuni lombardi saranno 1516. elezioni
50 “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”.
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Significativa l’adesione dei Comuni lombardi a forme di associazionismo finalizzate alle gestione associata di funzioni e servizi: si contano 72 Unioni di Comuni Lombarde, iscritte al Registro Unioni di Comuni Lombardi (RUdCL), che coinvolgono 223 Comuni, più una decina di unioni di comuni costituitesi ai soli sensi dell’art. 32 del TUEL.
Complessivamente il numero dei Comuni coinvolti è di circa 300.
A partire da 2017 Regione Lombardia ha chiesto ed ottenuto la regionalizzazione dei fondi statali per l’associazionismo comunale ottenendo un trasferimento di € 5.511.596,01. Del fondo beneficiano le unioni di comuni, le unioni di comuni lombarde e le comunità montane, anch’esse soggetti delegati da i comuni per la gestione associata.
Si prevede di richiedere la regionalizzazione dei fondi statali negli anni a venire e di procedere gradatamente all’integrazione dei fondi regionali e statali per unificare le regole di distribuzione dei contributi regionali e statali all’associazionismo comunale a partire dal 2020.
2.1.3 Province
Nell’attuale quadro costituzionale le Province continuano ad essere un ente costitutivo della Repubblica, ma su di esse gravano le misure, soprattutto finanziarie, adottate dallo Stato per avviare il superamento del livello territoriale intermedio. La l. 190/2014 (“Legge di stabilità 2015”), in particolare, ha dimezzato la dotazione organica provinciale e ha imposto alle Province di contribuire in modo rilevante al risanamento della finanza pubblica.
La Corte costituzionale, con la sentenza 205/2016, si è pronunciata sulla illegittimità di queste misure stabilendo che le risorse provinciali trattenute dallo Stato debbano essere riassegnate agli enti subentranti nell’esercizio delle funzioni provinciali. La sentenza non ha sinora trovato attuazione da parte dello Stato. In questo contesto, Regione Lombardia e Regione Toscana hanno proposto ricorsi alla Corte costituzionale avverso le leggi statali contenenti manovre finanziarie che non hanno previsto la riassegnazione delle risorse sulla base della sentenza 205/2016. Inoltre, il legislatore statale ha introdotto una misura sanzionatoria che consiste nel trattenimento del 20% dei finanziamenti provenienti dal fondo nazionale trasporti per le Regioni che non trasferiscano agli enti di area vasta le risorse necessarie per l’esercizio delle loro competenze (art. 39, d.l. 50/2017). Le Regioni hanno trovato un’intesa con il Governo sui tempi di attuazione di tale misura, che risulta comunque oggetto di impugnazione davanti alla Corte costituzionale da parte della Regione Toscana.
Regione Lombardia con l.r. 19/2015, ha confermato le funzioni delegate alle Province, con la sola eccezione di agricoltura, caccia e pesca. La l.r. 35/2016 (“Legge di stabilità 2017-2019”) ha inoltre previsto di riportare in capo alla Regione le attività e i servizi, svolti dalle Province, relativi al trasporto e all’assistenza degli studenti disabili.
L'Intesa sottoscritta con UPL e Province nel maggio 2017 sancisce la comune volontà di avviare un percorso di leale collaborazione per valorizzare il livello provinciale e assicurare i servizi afferenti alle funzioni confermate. Tra i punti dell'Intesa, si evidenzia la condivisione di un piano di investimenti infrastrutturali, ormai improcrastinabili per la messa in sicurezza del territorio lombardo, lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale. Fonte finanziaria è il Patto per la Lombardia sottoscritto con il Governo, che ha consentito di definire un piano di finanziamento per progetti provinciali su fondo FSC (47,6 milioni) e che mette a disposizione fondi propri regionali (80 milioni) per progetti comunali dal 2018.
Significativa la collaborazione con le Province per l'attuazione delle nuove linee guida per l'inclusione scolastica di studenti disabili e sensoriali, che ha comportato il trasferimento 38 unità di personale provinciale dei ruoli regionali e operativamente assegnate alle ATS.
Il 10 marzo 2017, infine, Regione Lombardia ha sottoscritto un protocollo d’intesa con ANAS per l’individuazione di una nuova forma di gestione condivisa di 1.600 Km di strade di competenza provinciale. Con delibera di Giunta n.7481/X del 04 dicembre 2017, in attuazione di tale protocollo, sono state approvate indicazioni operative in merito alla
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costituzione della società Lombardia Mobilità s.p.a la cui operatività è prevista a partire dal 30 giugno 2018 per consentire l’avvio della gestione delle strade, anche in fasi successive.
2.1.4 Città metropolitane
Le Città metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria sono subentrate alle omonime Province a seguito della l. 56/2014 (legge Delrio) che ha qualificato le Città metropolitane come enti territoriali dotati di funzioni di programmazione e coordinamento.
I rapporti tra Regione Lombardia e la Città Metropolitana di Milano sono regolati dalla l.r. 32/2015 che ha istituito la Conferenza permanente Regione-Città Metropolitana per il monitoraggio e il confronto continuo sull’aggiornamento degli strumenti di raccordo, anche attraverso l’approvazione di una intesa quadro.
La normativa regionale ha interessato anche la procedura di individuazione delle Zone omogenee da parte della Città Metropolitana in raccordo con la Regione e gli adeguamenti alla normativa di settore negli ambiti concernenti la pianificazione territoriale, il servizio idrico integrato, il trasporto pubblico locale e lo sviluppo economico.
Con DGR 200 del 29 dicembre 2016 è stata approvata l’intesa sulla composizione delle sette Zone omogenee: Adda Martesana, Alto Milanese, Magentino e Abbiatense, Nord Milano, Nord Ovest, Sud Est, Sud Ovest.
Dopo una sperimentazione fatta nel 2016 sull’Alto Milanese, si sta procedendo con una analisi sulle restanti Zone omogenee, d i concerto con Città Metropolitana e con il coinvolgimento dei principali attori del territorio. Tale studio-ricerca potrà permettere un'azione di monitoraggio sullo stato delle Zone omogenee, per quanto previsto dall'intesa specifica con Città Metropolitana, ad inizio 2018.
La Città Metropolitana di Milano ha approvato il Piano strategico metropolitano (PSM) il 12 maggio 2016. Nel corso del 2016 è stato avviato il percorso di raccordo di obiettivi e azioni del PSM con quelli previsti nella programmazione regionale. L’intesa quadro, che doveva essere sottoscritta tra Regione e Città Metropolitana, quale strumento connettore tra i due livelli di programmazione, è ad oggi in fase di riconversione verso la sperimentazione di politiche settoriali, con la prospettiva di riprendere un lavoro organico di definizione dell'Intesa quadro nel 2018.
2.1.5 Riforma della Pubblica Amministrazione
Il disegno di riforma della Pubblica amministrazione previsto dalla l. 124/2015, che aveva visto l’emanazione di alcuni decreti legislativi di attuazione nel corso del 2016, si è scontrato con la pronuncia della Corte costituzionale (sentenza n. 251/2016) che ha dichiarato l’illegittimità della Legge Madia nella parte in cui tale legge delega, pur incidendo su materie di competenza regionale, non prevedeva la previa acquisizione dell’intesa con la Conferenza Stato-Regioni. Tale pronuncia ha coinvolto anche gli schemi di decreti legislativi, all’epoca prossimi all’emanazione, in materia di servizi pubblici locali di interesse economico generale e dirigenza pubblica, che sono stati ritirati dal Governo e per cui il termine di delega previsto dalla legge Madia è decorso.
Ad oggi sono entrati in vigore 20 decreti legislativi (più 3 decreti “correttivi” di precedenti decreti legislativi già emanati in tema di società pubbliche, licenziamenti disciplinari e dirigenza sanitaria), che riguardano settori rilevanti anche per l’attività regionale: digitalizzazione della PA e semplificazione dei procedimenti amministrativi, società partecipate, anticorruzione, accesso civico generalizzato e trasparenza, dirigenza sanitaria, riforma della valutazione della performance dei dipendenti e del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
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Le Regioni hanno avuto un ruolo attivo, tramite il sistema delle Conferenze, nell’iter che ha portato all’approvazione di tali ultimi due decreti legislativi, così come nella redazione dei decreti legislativi “correttivi” in materia di società partecipate dalle pubbliche amministrazioni, procedimenti disciplinari e dirigenza sanitaria.
Tra le novità normative si possono segnalare:
a) il riordino complessivo del sistema delle Camere di Commercio con la riduzione del numero degli enti camerali, che per la Lombardia dovrebbe tradursi nell’accorpamento delle sedi di Milano, Monza-Brianza e Lodi; di Como e Lecco; di Cremona, Mantova e Pavia e con il mantenimento della circoscrizione di Sondrio;
b) la riforma delle società a partecipazione pubblica con una disciplina complessiva dei vincoli di costituzione e delle modalità di funzionamento (d.lgs. 175/2016 e d.lgs. 100/2017 recante disposizioni integrative e correttive e decreto di attuazione delle disposizioni in materia di personale delle società, attualmente ancora in corso di approvazione, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali). Con particolare riguardo al personale delle società a partecipazione pubblica presenti sul territorio regionale, la Regione è individuata quale punto di snodo nell’ambito del processo di gestione del personale eccedentario;
c) le modifiche alla disciplina nazionale sulla nomina dei dirigenti sanitari (d.lgs. 171/2016 e d.lgs. 126/2017 integrativo e correttivo del d.lgs. 171/2016);
d) la nuova disciplina sul regime amministrativo delle attività commerciali ed edilizia (d.lgs. 126/2016 e d.lgs. 222/2016)
e) il riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi (d.lgs. 127/2016).
Si segnala altresì l’introduzione, con il decreto legislativo 104 del 16 giugno 2017, della nuova disciplina sull’autorizzazione unica regionale per le conferenze di servizi relative a progetti in Valutazione di Impatto Ambientale che modifica, tra l’altro, una disposizione della 241/1990 introdotta dal d.lgs. 127/2016. Il d.lgs. 104/2017 è stato impugnato dalla Regione Lombardia per la lesione del principio di leale collaborazione, l’eccesso di delega e per l’irragionevole compressione delle potestà normative regionali in materie di propria competenza.
La Regione ha adeguato il proprio ordinamento in materia di conferenza di servizi e di regimi amministrativi con apposito intervento legislativo, approvato dal Consiglio regionale in data 28 novembre 2017 (l.r. 36/2017).
Il quadro della disciplina delle amministrazioni pubbliche è interessato anche dalla riforma in materia di contratti pubblici, avviata dal d.lgs. 50/2016 (nuovo Codice dei contratti pubblici), recentemente oggetto di correzione da parte del d.lgs. 56/2017. Anche in quest’ultimo contesto normativo vi sono aspetti che interessano in modo particolare il livello di governo regionale, quali, ad esempio, la disciplina sulla centralizzazione delle committenze sul nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e sugli affidamenti in house.
Il Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2017 ha approvato, in via definitiva, tre decreti correttivi e integrativi riguardanti il Codice dell’Amministrazione digitale, la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato, le autorità portuali.
2.2 Strategia dell’Unione Europea per la regione alpina
Regione Lombardia è coinvolta nel percorso di implementazione della Strategia dell’Unione europea per la Regione Alpina (EUSALP: European Union Strategy for the Alpine Region), la cosiddetta “Macroregione Alpina” sorta a seguito della risoluzione politica firmata da Stati e Regioni a Grenoble il 18 ottobre 2013.
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Le “strategie macro-regionali” sono previste dall’Unione europea come strumenti finalizzati al rafforzamento della cooperazione e coesione territoriale e rappresentano una modalità di coordinamento di fondi (comunitari e non) tra stati e regioni confinanti allo scopo di affrontare insieme sfide e opportunità comuni. Regione Lombardia ha un importante ruolo in questo processo anche perché ricopre il ruolo di Autorità di Gestione del Programma di Cooperazione transfrontaliera INTERREG V-A Italia - Svizzera.
La strategia è costruita su tre principali pilastri di intervento – crescita economica e innovazione; trasporti e connettività; ambiente ed energia – e una tematica trasversale dedicata alla governance. La “Dichiarazione di Milano” sottoscritta in occasione della Conferenza degli stakeholder, organizzata a Milano l’1 e 2 dicembre 2014, ha rimarcato come EUSALP sia l’unico «esempio di strategia costruita sull’approccio bottom-up» che assegna un ruolo anche alle regioni all’interno degli organismi di governance della Strategia (assemblea generale ed executive board).
A Brdo in Slovenia, il 25 e 26 gennaio 2016 si è svolta la Conferenza di lancio della Strategia, che ha definito i Gruppi di lavoro (Action Groups) che si dovranno fare carico dell’implementazione degli obiettivi della Strategia all’interno di ciascun pilastro. Regione Lombardia è leader dell’AG1 che ha il compito di coordinare le strategie di innovazione delle singole regioni e di realizzare un network dei centri di ricerca di EUSALP al fine di sostenere i processi di innovazione delle PMI nei settori di interesse della strategia.
Tabella 2.1 – Action groups di EUSALP
Obiettivi Azioni Responsabili
1) Crescita economica e innovazione
1) Creare un effettivo ecosistema della ricerca e dell’innovazione Lombardia
2) Aumentare il potenziale economico dei settori strategici Auvergne-Rhone-Alpes
Baden-Württemberg
3) Migliorare l’adeguatezza del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione nei settori strategici
Trento
2) Trasporti e connettività 4) Promuove l’intermodalità e l’interoperabilità nel trasporto passeggeri e merci
EGTC Euroregio
Sud-Tirolo
5) Connettere elettronicamente le persone e promuovere l’accessibilità ai servizi pubblici
Valle d’Aosta
Svizzera
3) Ambiente ed energia 6) Preservare e valorizzare le risorse naturali, inclusa l’acqua e la cultura
Convenzione per le Alpi
Carinzia
7) Implementare la connettività ecologica in tutto il territorio di EUSALP
Baviera
Slovenia
8) Migliorare il risk management e la gestione del cambiamento climatico, incluso la prevenzione del rischio naturale
Austria
Baviera
9) Far diventare la regione un modello di efficienza energetica e rinnovabilità
Sud-Tirolo
Il 13 febbraio 2017 si è svolta l’Assemblea generale a Rottach-Egern (Germania), sancendo il passaggio della presidenza di turno dalla Slovenia alla Baviera. In questa occasione è stata approvata una Dichiarazione congiunta dei partecipanti e un Piano di lavoro per il 2017, inerente a ciascun obiettivo e azione. A questo proposito, il 23 e 24 novembre 2017 si svolgerà presso il BMW Welt di Monaco il primo annual forum.
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2.3 Personale della Pubblica amministrazione
Da alcuni anni la Pubblica amministrazione attraversa un periodo di significativa contrazione in termini di lavoratori alle sue dipendenze, che si conferma anche nell’ultimo anno su cui vi sono informazioni disponibili. Secondo i dati del Conto annuale della PA, nel 2015, sono presenti in Lombardia oltre 400mila dipendenti pubblici. In rapporto alla popolazione residente, la Lombardia si conferma la regione italiana con il minor numero di dipendenti ogni 1.000 abitanti (tabella 2.2).
Tabella 2.2 – Distribuzione dei dipendenti pubblici nelle regioni italiane – Anno 2015
Regione Dipendenti pubblici Dip. pubblici ogni 1000 abitanti
Lombardia 401.936 40,18
Veneto 221.623 44,98
Campania 282.098 48,13
Piemonte 213.994 48,37
Puglia 203.981 49,87
Emilia-Romagna 222.358 49,96
Marche 79.855 51,49
Abruzzo 70.203 52,72
Sicilia 269.909 53,01
Toscana 205.463 54,75
Valle d'Aosta 49.242 55,03
Calabria 113.521 57,43
Basilicata 33.747 58,53
Molise 18.425 58,8
Liguria 95.021 60,02
Lazio 380.284 64,54
Sardegna 109.036 65,55
Friuli-Venezia Giulia 82.380 67,13
Umbria 78.344 74,19
Trentino-Alto Adige 11.519 89,78
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Conto annuale
Per quanto riguarda i dipendenti regionali, gli addetti in forza a Regione Lombardia diminuiscono tra il 2014 e il 2015 di 62 unità (da 3.284 a 3.222), proseguendo una tendenza consolidata da almeno un lustro. Fra le Regioni a statuto ordinario anche nel 2015 Regione Lombardia presenta il rapporto più basso fra dipendenti e popolazione residente: 0,32 ogni 1.000 abitanti, la metà rispetto a Veneto, Piemonte e Emilia-Romagna, che registrano i valori minori dopo quello lombardo (tabella 2.3).
Tabella 2.3 – Numero dipendenti pubblici delle Regioni a statuto ordinario - Anni 2014, 2015
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2014 2015
Regione Uomini Donne Totale Dip. Regioni ogni
1.000 abitanti Uomini Donne Totale
Dip. Regioni ogni 1.000 abitanti
Abruzzo 865 776 1.641 1,23 835 734 1.569 1,18
Basilicata 695 462 1.157 2,00 819 490 1.309 2,27
Calabria 1.297 835 2.132 1,08 1.705 1.007 2.712 1,37
Campania 3.256 1.988 5.244 0,89 3.253 1.880 5.133 0,88
Emilia-Romagna 1.134 1.725 2.859 0,64 1.144 1.702 2.846 0,64
Lazio 2.198 2.037 4.235 0,72 2.151 1.988 4.139 0,70
Liguria 488 714 1.202 0,76 570 818 1.388 0,88
Lombardia 1.181 2.103 3.284 0,33 1.172 2.050 3.222 0,32
Marche 700 678 1.378 0,89 683 660 1.343 0,87
Molise 366 283 649 2,06 336 263 599 1,91
Piemonte 999 1.811 2.810 0,63 905 1.706 2.611 0,59
Puglia 1.659 970 2.629 0,64 1.604 925 2.529 0,62
Toscana 1.063 1.532 2.595 0,69 989 1.462 2.451 0,65
Umbria 560 702 1.262 1,41 647 754 1.401 1,57
Veneto 1.210 1.485 2.695 0,55 1.145 1.429 2.574 0,52
Totale 17.671 18.101 35.772 17.958 17.868 35.826
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Conto annuale
2.4 Digitalizzazione
A livello nazionale, la Lombardia si posiziona tra le regioni più avanzate riguardo all’accesso a Internet e all'uso del personal computer. Nel 2016 trovano conferma le tendenze degli anni precedenti: rispetto al 2015, la percentuale delle persone che usano internet è aumentata di quasi 4 punti percentuali e altrettanto quella delle famiglie che vi hanno accesso (tabella 2.4).
Tabella 2.4 – Dotazione di beni tecnologici e accesso a Internet in Lombardia – Anni 2013-2016
2013 2014 2015 2016
Famiglie che possiedono un PC 67,0% 68,4% n.d. n.d.
Famiglie con accesso a internet 64,8% 68,1% 70,1% 73,7%
Famiglie con accesso a banda larga 64,1% 66,9% 69,2% 72,5%
Persone di 6 o più anni che usano internet 60,1% 63,0% 66,8% 70,2%
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Istat
Differenziando per tipologia di connessione, quasi tutte le famiglie con effettivo accesso a internet dispongono di una connessione a banda larga, attraverso rete fissa o mobile, con un costante aumento nel tempo. Inoltre, secondo Infratel Italia, il 99,6% della popolazione lombarda è ormai raggiunta da banda larga (velocità di connessione da 2 a 20 Mbps) fissa o wireless, soddisfacendo uno degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Rispetto alla connessione a banda ultralarga (o tecnologie Next Generation Access, NGA, che garantiscano una connessione pari o superiore a 30 Mbps in download), l’Italia si trova in una situazione di generale ritardo, penultima per copertura territoriale nell’UE davanti
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alla sola Grecia51. In questo contesto, secondo la mappatura 2015 sulla copertura della banda ultralarga svolta da Infratel Italia, la Lombardia è una delle regioni meglio servite da questo tipo di connessione: il 34,4% delle unità immobiliari lombarde è raggiunto da tecnologie di connessione a banda ultralarga, contro una dato nazionale pari al 29% (figura 2.1). In attuazione della Strategia Italiana per la banda ultralarga, è in corso di realizzazione un piano di investimenti ne ll’ordine dei 450 milioni di euro (a valere per l’85% sul Fondo di coesione e sviluppo e per il 15% su fondi strutturali UE nella disponibilità di Regione Lombardia) per garantire una velocità di connessione di almeno 30 Mbps a oltre 2 milioni e mezzo di lombardi che vivono nelle aree a fallimento di mercato52.
Figura 2.1 – Copertura delle unità immobiliari nelle regioni italiane con tecnologie
di connessione a banda ultralarga (valori percentuali), dati al 31 marzo 2015
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Infratel Italia
Nel 2016 l’utilizzo di internet da parte dei cittadini per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione ha subito una riduzione in tutti gli ambiti di interazione: sia la percentuale di persone che hanno ottenuto informazioni dai siti della PA, che la percentuale di individui che hanno spedito moduli compilati alla PA e la percentuale di individui che ha scaricato moduli della PA si sono attestate su valori inferiori rispetto all’anno precedente (tabella 2.5).
Tabella 2.5 – Persone di 14 anni e più che hanno usato Internet nell’ultimo anno per relazionarsi con la Pubblica amministrazione in Lombardia – Anni 2013-2016
2013 2014 2015 2016
Ottenere informazione dai siti web della PA 32,8% 31,8% 34,2% 29.5%
51 Broadband Coverage in Europe 2015, studio di IHS e VVA per la Commissione Europea 52 D.G.R. n. X/5000 del 30 marzo 2016
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Scaricare moduli della PA 26,5% 25,7% 25,7% 23,8%
Spedire moduli compilati della PA 18,1% 17,5% 18,5% 15,6%
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Istat
2.5 Post Expo
La valorizzazione e riqualificazione dell’area è affidata alla società Arexpo s.p.a., partecipata da Regione Lombardia, che ha pubblicato nel gennaio 2017 il bando di gara per
selezionare il partner per la redazione del masterplan e per la sua attuazione. La Società, dopo aver aggiudicato a novembre 2017 la gara al Consorzio guidato da Lendlease che
avrà in concessione parte dell’area per 99 anni, nello stesso mese ha presentato una sintesi dei contenuti essenziali del Masterplan e delle Linee Guida del futuro sviluppo del
sito (“Primo inquadramento della proposta di Masterplan in attuazione dell’Accordo di Programma”). Lo sviluppo del “Parco de lla Scienza, del Sapere e dell’innovazione”,
eccellenza di livello internazionale, avverrà attraverso l’insediamento di tre eccellenze quali “catalizzatori”: l’insediamento del Campus Scientifico Universitario dell’Università
Statale di Milano, del Centro di Ricerca promosso dalla “Fondazione Human Technopole” (previsti nella Legge di Stabilità per l’anno 2017 - L. n. 232/2016 - nonché nel c.d. “Patto
per la Regione Lombardia”, sottoscritto tra Governo e Regione Lombardia il 25 novembre 2016), nonché una struttura sanitaria - IRCCS “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico” - Istituto Ortopedico Galeazzi. Alle tre funzioni di interesse pubblico si aggiungono poi ulteriori realtà quali il Parco Experience, luogo di intrattenimento e di grandi
eventi, e Cascina Triulza, centro di divulgazione dei contenuti culturali e scientifici del “Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione”, entrambe rappresentanti l’eredità di
Expo. Sempre in coerenza con il tema della valorizzazione dell’eredità dell’Esposizione Universale e di Experience, si pone anche il grande Parco tematico unitario, che
sviluppandosi per almeno 460.000 mq prevede la valorizzazione dell’asse del Decumano e di alcuni manufatti quali Palazzo Italia, l’Albero della Vita e l’Open Air Theatre, oltre
all’inserimento di funzioni che rendono il Parco una realtà dinamica in grado di attrarre i visitatori con offerte di tipo culturale, sportive e di svago.
In particolare lo Human Technopole, polo di ricerca innovativa multidisciplinare ed integrato, conferirà al sito l’impronta di un modello “Science & Technology Park” configurandosi
come un catalizzatore di eccellenze d’impresa che di sviluppo di attività a supporto ad esso correlate. Il polo, che sarà a regime dal 2024, si svilupperà su un’area di circa 22.000
mq, includendo tre edifici esistenti tra cui Palazzo Italia e due di nuova costruzione con sette centri di ricerca. La previsione occupazionale del centro è di circa 1500 ricercatori.
In aggiunta a HT, sul sito verranno trasferiti anche i dipartimenti scientifici dell’Università degli Studi di Milano, attualmente siti in “Città Studi” insieme al Politecnico di Milano. Il
nuovo Campus potrà accogliere circa 20.000 persone di cui 18.000 studenti di biologia, biotecnologie, medicina sperimentale, farmacologia, scienze agroalimentari, scienze della
terra, chimica, fisica, matematica ed informatica. Il Masterplan del sito ha recepito una delle opzioni progettuali prospettate dal report dell’Università Statale individuando tra le
aree verdi e aree aperte, le aree destinate a orto botanico e a serre, e le aree e attrezzature sportive necessarie per la didattica pratico-applicativa del Dipartimento di Scienze
Motorie.
Il terzo catalizzatore è rappresentato dalla nuova struttura sanitaria che diverrà polo di riferimento di livello internazionale per la chirurgia ortopedica e per la chirurgia
cardiovascolare, anticipando i contenuti di interesse pubblico del “Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione”. Il Masterplan del sito conferma la realizzazione del progetto
per il trasferimento e potenziamento di una struttura ospedaliera di eccellenza di rango IRCSS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) in seguito alla sottoscrizione il
4 agosto 2017 tra l’IRCSS Galeazzi ed Arexpo spa del contratto preliminare di compravendita di un’area di 50 mila metri quadrati vicino alla Cascina Triulza. La nuova struttura
ospedaliera dovrebbe ospitare 8500 persone tra pazienti, medici e infermieri, con 550 posti letto.
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CAPITOLO 3. AREA ECONOMICA
3.1 La struttura produttiva e l’imprenditorialità
I più recenti dati di fonte camerale indicano che, dopo il periodo di forte contrazione del tessuto produttivo registrato tra 2012 e 2013, si è avuta una fase di stabilità negli anni 2014 - 2016. Le imprese lombarde attive iscritte nei registri camerali al 31 dicembre 2016 erano infatti 808.924, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Nel 2016 si sono iscritte 57.319 nuove imprese mentre le cessazioni hanno riguardato 54.037 imprese.
A livello settoriale si confermano le principali tendenze di lungo periodo: continuano a diminuire le imprese delle costruzioni (-1,2% rispetto alle attive nel 2015) e dell’industria in senso stretto (-1,2%), rallenta la contrazione in agricoltura (-0,93% tra 2015 e 2016, mentre tra 2015 e 2014 si era registrato un -1,0%) e aumentano le imprese attive nel commercio, trasporto e alberghi (+0,46%). Si segnala, inoltre, una diminuzione delle imprese nel settore Servizi (-1,2%), in controtendenza con quanto emerso nel 2015 (+2% rispetto al 2014).
Le imprese del settore manifatturiero hanno dimensioni maggiori rispetto alla media delle imprese lombarde. Infatti l’industr ia in senso stretto (manifattura, attività estrattive, fornitura di energia, acqua e rifiuti) rappresenta il 27% degli addetti alle unità locali delle imprese situate in Lombardia contro il 7% delle costruzioni. Per quanto riguarda i servizi, il 31% degli addetti alle unità locali in Lombardia è impiegato in commercio, trasporto e alberghi e il restante 34% in altre tipologie di attività di servizi53.
Nell’ultimo anno le imprese femminili hanno registrato una variazione positiva (+0,7%) più elevata di quella media nazionale (+0,3%). Questo dato è legato al fatto che la ripresa si è avuta soprattutto nel commercio e negli alberghi, settore in cui è presente una significativa incidenza delle imprese femminili. Anche l’imprenditoria straniera fornisce un contributo positivo alla demografia imprenditoriale lombarda: nel 2016, continuando una tendenza già in atto negli anni passati, queste imprese sono cresciute del 3,9% e rappresentano il 10,3% delle imprese lombarde. La percentuale di imprese controllate in prevalenza da persone di età inferiore ai 30 anni è pari al 4%54.
Per quanto riguarda la forma giuridica, circa la metà delle imprese attive al II trimestre del 201755, così come negli anni precedenti, sono ditte individuali. Tra le restanti, prosegue la diffusione di società di capitali (erano il 28,3% nel 2015, sono il 34% nel 2016) e si mantiene stabile il numero delle società di persone (erano il 18,4% nel 2015, sono il 18,3% nel 2016). Nel II trimestre del 2017 rispetto a quello dell’anno precedente si può osservare che prosegue il trend strutturale che vede la progressiva sostituzione di molte società di persone (-2,4%) con società di capitale (+2,4%).
Al secondo trimestre del 2017, la Lombardia si conferma la regione che ospita il numero maggiore (in valore assoluto) di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese ai sensi del decreto legge 179/2012, con tassi di crescita annuali sempre di primordine: 1.694 (+31,8% rispetto al secondo trimestre 2016), pari al 22,9% del totale nazionale, di cui 1.160 localizzate nella provincia di Milano.
53 Fonte: elaborazioni su dati Asia – Istat (2014) 54 Fonte: elaborazioni PoliS - Lombardia su dati InfoCamere (2016) 55 Dati Movimprese I-2017
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3.2 Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni
Dopo il picco dei fallimenti raggiunto nel 2014, la riduzione avviata a partire dal 2015 è proseguita nel 2016 attestandosi su un -7,2%. Accelera inoltre il calo dei concordati, ossia degli accordi stipulati tra imprese e creditori per evitare il fallimento, che rispetto al 2013 si sono più che dimezzati. Unico dato in controtendenza e meno positivo riguarda gli scioglimenti e le liquidazioni che dopo due anni di diminuzione fanno registrare nel 2016 un incremento del 5,7%, in ogni caso ben al di sotto del dato del 2013. Inoltre i dati Unioncamere Lombardia-Infocamere relativi ai primi due trimestri del 2017 indicano che scioglimenti e liquidazioni sono in calo rispetto ai corrispondenti trimestri 2016.
Tabella 3.1 – Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni. Lombardia, anni 2013 - 2016
2013 2014 2015 2016 Var %
2016/2015
Scioglimenti e liquidazioni 19.045 16.884 16.088 17.013 5,7%
Fallimenti 2.940 3.237 2.969 2.754 -7,2%
Concordati 491 449 281 148 -47,3%
Altre procedure concorsuali 91 126 137 94 -31,4%
Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati InfoCamere
3.3 Credito
Secondo quanto indicato nel documento “Economie Regionali” della Banca d’Italia56, nel 2016 la dinamica dei prestiti bancari verso il settore privato, si è leggermente rafforzata, con un +1,5% a dicembre, grazie sia ad una favorevole domanda di prestiti sia alle condizioni di accesso al credito, rimaste accomodanti; il trend positivo è stato confermato anche nei primi mesi del 2017, attestandosi leggermente al di sopra della media italiana.
Le condizioni favorevoli hanno anche permesso una domanda di credito positiva da parte delle imprese, come confermato dalla Regional Bank Lending Survey (RBLS); tuttavia, tali erogazioni hanno mantenuto una certa eterogeneità di fondo, confermando una contrazione dei prestiti verso le piccole (-2,9% a dicembre 2016) e una contemporanea espansione dei prestiti verso le medie e grandi aziende (+1,9 a dicembre 2016), confermando un trend in essere sin dal 2012.
Nel corso del primo trimestre 201757, i prestiti provenienti da banche e società finanziarie verso le famiglie lombarde sono nuovamente cresciuti, attestandosi ad un +2,7% su base annua nel marzo 2017 (a giugno 2016, tale tasso si attestava al 2%, sempre su base annua); a tale trend positivo hanno contribuito sia la crescita del credito al consumo, con un +9,4%, sia l’aumento (seppur più contenuto) dei prestiti per acquisto di abitazioni, con un +2,5%.
In linea con i segnali di ripresa provenienti dal mercato mobiliare, durante il 2016 i flussi di nuovi mutui sono sensibilmente aumentati, attestandosi a 10,9 miliardi di euro, dove
56 Economia regionali: L’economia della Lombardia, Giugno 2017 57 Economie regionali: La domanda e l’offerta di credito a livello territoriale, Giugno 2017
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circa il 17% è attribuibile ad operazioni di surroga o sostituzione di prestiti in essere, operazioni che hanno permesso agli imprenditori di beneficiare di un calo dei tassi di interesse praticati sul mercato.
Tali tassi hanno mostrato una maggiore accentuazione per i contratti a tasso fisso (abbassatisi di circa sei decimi di punto, al 2,6%), rispetto ai contratti a tasso variabile (tre decimi, al 1,9%): ciò ha causato una ricomposizione verso l’erogazione a tasso fisso, che rappresentano oltre la metà dei nuovi mutui, un trend già identificato nei primi mesi del 2016.
Un contesto economico più favorevole, anche in termini prospettici, insieme ad una costante e progressiva diminuzione del costo dei finanziamenti hanno portato ad un netto miglioramento degli indicatori inerenti la qualità del credito erogato alla clientela lombarda. A marzo del 2017, il tasso d’ingresso in sofferenza dei prestiti è risultato pari al 1,6% (a fronte dell’1,7% registrato a dicembre 2016); per le imprese, tale tasso è risultato in media pari al 2,7%, in calo dal 3% registrato precedentemente. Particolarmente rilevanti sono state le performance del settore terziario e delle attività manifatturiere, che hanno registrato rispettivamente valori pari a 2,5% e 1,5%, (in calo dalla rilevazione precedente di 0,2% per entrambe). Un trend opposto si è registrato per le imprese di costruzione, dove, dopo un calo del 0,7% da dicembre 2015 a settembre 2016, il tasso è risalito a dicembre 2016 attestandosi al 7,4% e rimanendo costante alla rilevazione di marzo 2017.
Tali segnali in controtendenza sono rilevanti anche se si osserva l’incidenza delle posizioni deteriorate sul totale dei prestiti, che resta più elevata se paragonata agli anni pre-crisi.
Nonostante i segnali di miglioramento, l’incidenza delle posizioni deteriorate sul totale dei prestiti si è mantenuta elevata nel confronto storico: a giugno 2016, i crediti in sofferenza si sono attestati all’11% dei prestiti, quelli con temporanee difficoltà di rimborso al 7,1%.
La rigidità nelle relazioni con il sistema bancario ha portato le imprese a orientarsi ad altre forme di approvvigionamento. Anche nel 2016 si rileva una performance significativa dello strumento dei Mini Bond che, secondo l’osservatorio sui Mini Bond58, ha confermato uno sviluppo costante iniziato nel 2012 in risposta alle difficoltà causate dalla crisi finanziaria e dal credit crunch. La crescita è proseguita nonostante il miglioramento delle condizioni di accesso al credito registrate nel 2016, confermando l’opzione del mini-bond quale fonte di finanziamento alternativa e complementare. L’osservatorio Mini Bond identifica 222 imprese che alla data del 31 dicembre 2016 avevano collocato mini-bond in Italia, di cui 64 collocate in Lombardia (primato nazionale). Nel 2016 le emittenti sono state 88 (di cui 74 si sono affacciate sul mercato per la prima volta), 21 in più rispetto al 2015. Il 2016 ha contribuito con 106 emissioni (78 nel 2015) con controvalore totale € 3,57 miliardi (1,4 miliardi di euro nel 2015), di cui oltre il 40% si sono concentrate in Lombardia.
3.4 Export
La variazione 2015-2016 delle esportazioni della Lombardia è pari allo 0,8% (dati ISTAT). In valore nel 2016 dalla Lombardia si sono esportati 112 miliardi di euro di beni (circa il 27% dell’export italiano), mentre l’import è stato di 114,6 miliardi di euro (circa il 31%). Le importazioni continuano in Lombardia ad essere maggiori in valore dell’export, tuttavia rispetto all’anno precedente si registra una variazione negativa dell’import (-1,29%), confermata anche a livello nazionale.
L’Unione Europea è il principale mercato di sbocco dell’export lombardo (44,8% dell’export); rispetto al 2015, nel 2016 si registra un aumento del 2% delle esportazioni verso i Paesi UE e una diminuzione dello 0,7% verso i Paesi extra-UE. In particolare sono aumentate del 2,1% le esportazioni della Lombardia verso la Germania e del 18,4% quelle verso il Giappone.
58 Politecnico di Milano – School of management.
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La quasi totalità delle merci esportate appartiene al settore manifatturiero (98% in Lombardia, contro il 96% dell’Italia). Il 2016 ha registrato una consistente crescita degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+10,8%). Positiva, e quantitativamente significativa, anche la dinamica di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,6%) e di sostanze e prodotti chimici (+3,4%)
3.5 Ricerca e sviluppo
I risultati dell’Indagine Comunitaria sull’Innovazione (CIS)59 che rileva le attività innovative nelle imprese con oltre 10 addetti attive in determinati settori, mostrano che nel periodo 2012-2014 in Lombardia il 47% delle imprese di questo sottogruppo di imprese ha svolto attività finalizzate all’introduzione di innovazioni. Il dato lombardo è superiore al dato medio nazionale, che si ferma al 44,6%. Il 32,7% delle imprese con oltre 10 addetti nei settori indagati ha introdotto almeno un’innovazione di prodotto o servizio o di processo, il 35% delle imprese ha introdotto almeno un’innovazione organizzativa o di marketing. Si conferma che le imprese più propense ad innovare sono le grandi imprese industriali e che tra le imprese innovatrici si registra una quota maggiore di imprese in crescita per addetti e fatturato nel periodo indagato.
La spesa per innovazione nel 2014 è cresciuta del 2% rispetto al 2012, infatti la spesa media per impresa è aumentata del 16%. Le prime due voci di spesa sono la ricerca e sviluppo intramuros e l’acquisizione di macchinari e attrezzature per l’innovazione, anche se rispetto al 2012 la prima ha aumentato la propria rilevanza, al contrario della seconda. Secondo i dati ISTAT sulla spesa in ricerca e sviluppo (R&S), il settore in cui questa cresce maggiormente in Lombardia rispetto al 2013 è quello delle imprese (+3%).
Soprattutto per merito del contributo delle imprese, si rileva nel 2014 una crescita complessiva della spesa in R&S anche in Lombardia (+1,9% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda il rapporto spese in ricerca e sviluppo su PIL, l’indicatore per la Lombardia nel 2014 corrisponde a 1,32%.
3.6 Turismo e cultura
Gli arrivi turistici nel 2016 hanno fatto registrare una crescita significativa rispetto al 2014 (+9,4% pari ad oltre 1 milione e 300 mila unità), hanno comunque mantenuto il livello raggiunto nell’anno di EXPO2015, seppur con un lieve decremento (-1,5%). Le presenze turistiche anche nel 2016 hanno superato i 37milioni, quasi 3 milioni di presenze in più rispetto al 2014 (+8,5%) e rispetto al 2015 la riduzione è stata contenuta (-1,8%). La contrazione nel 2016 è attribuibile interamente ai turisti italiani che hanno visto una diminuzione del 6,3% negli arrivi e del 7,6% nelle presenze, per contro i turisti stranieri hanno sperimentato una crescita sostenuta anche nel corso del 2016 con un aumento sia degli arrivi (+3%) sia delle presenze (+2,6%). Per effetto di questa differente dinamica l’incidenza dei turisti stranieri è aumentata ulteriormente nel corso dell’ultimo anno, arrivando a oltre il 54% in termini di arrivi e al 60% delle presenze. Osservando l’andamento stagionale è da evidenziare un leggero progresso nei mesi invernali che ha portato a un miglioramento nel processo di destagionalizzazione. Dal punto di vista territoriale sono cresciuti i territori nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova e Varese: quindi tutti i territori che offrono turismo lacuale e Mantova che ha beneficiato molto dell’anno trascorso come capitale delle cultura italiana, riscontrando incrementi di quasi il 15% negli arr ivi e di oltre il 20% nelle presenze. Al riguardo i territori dei comuni nelle province di Bergamo e soprattutto di Brescia hanno anche giovato dell’evento “The floating Piers” – che seppur sia durato solo tre settimane ha offerto grande notorietà al Lago d’Iseo –.
Nel 2016 rispetto all’anno precedente le strutture alberghiere hanno visto una flessione del 3,5% degli arrivi e del 5,1% delle presenze, all’opposto il comparto extra – alberghiero
59 Le attività innovative sono rilevate ogni due anni: l’ultimo aggiornamento disponibile è relativo al periodo 2012-2014, con dati pubblicati nel 2017. In Lombardia l’universo d’indagine comprende circa 37 mila imprese.
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ha continuato a crescere in modo sostenuto sperimentando una crescita del 12,4% negli arrivi – superando i 2 milioni – e del 10% nelle presenze. Ciononostante il settore alberghiero continua a essere decisamente prevalente, contando oltre l’85% degli arrivi e il 75% delle presenze.
I dati della Banca d’Italia evidenziano che il 2016 si è chiuso con un aumento (+7,4%) delle spese dei viaggiatori stranieri in Lombardia, per un importo complessivo pari a 6.553 milioni di euro, confermando l’andamento positivo evidenziatosi nel 2015 (in cui la crescita era stata del 5,2%). Tra le province lombarde, quelle con il maggior afflusso di entrate valutarie turistiche dall’estero si confermano Milano (3.538 mln), per cui prosegue, sebbene a ritmi più contenuti (+3,2% rispetto al 2015 e + 9,9 rispetto al 2014), l’espansione degli ultimi anni, Como (spesa complessiva: 1.066 mln, +11,3%) e Brescia (694 mln, +14,1%).
La spesa media delle famiglie lombarde destinata al tempo libero, cultura e giochi durante il 2016 è incrementata del 10% arrivando a 178 euro – la media italiana è 130 – mentre quelle relative ai servizi ricettivi e alla ristorazione sono aumentate del 15% superando i 191 euro – la media italiana è 128 – si tratta dei due incrementi più significativi tra le categorie Istat.
I visitatori dei musei civici, privati ed ecclesiastici in Lombardia nel 2016 sono stati 6.409.235, con un incremento del 6,6% rispetto al 2015, ai quali vanno aggiunti 1.828.638 visitatori dei musei statali.
Nei primi 8 mesi del 2017 sono state vendute 12.197 tessere dell’Abbonamento Musei Lombardia Milano, con un incremento del 53% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre gli ingressi presso i musei e i siti convenzionati sono stati 65.708 contro i 38.952 dell’analogo periodo dello scorso anno (+ 69%).
3.7 Agricoltura
Il sistema agro-alimentare lombardo è il più importante in Italia e tra i più rilevanti nel contesto europeo. Nel 2016 con circa 1,9 miliardi di euro ha contribuito al 7% del valore dell’intera produzione vegetale in Italia. Ancora più rilevante la quota di valore generata dalle produzioni zootecniche che, con oltre 4 miliardi di euro, pesa per più di un quarto sul totale nazionale (26,3%). Nello stesso periodo, con un valore di circa 565 milioni di euro, si attesta all’8,4% il peso dei servizi connessi all’agricoltura, Nel 2016 la produzione lombarda per l’intero settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca complessivamente è stata pari a 7,18 miliardi di euro.
A fine del secondo trimestre 2017 le imprese agricole attive erano 46.387, rappresentando il 5,7% del totale delle imprese lombarde.
I dati ufficiali Istat relativi all’annata 2016 rilevano una dinamica caratterizzata da importanti cambiamenti nell’andamento dell’economia agricola lombarda rispetto all’anno precedente. Nel 2016 il valore della produzione ai prezzi di base (PPB) per la branca agricoltura presenta una moderata flessione a prezzi correnti pari all’1,5% - in miglioramento rispetto alla variazione subita l’anno precedente (-6,5%) -, frutto di forti e diffuse riduzioni nei prezzi all’origine dei prodotti non sufficientemente compensate dagli incrementi globali nei volumi. Sul versante dei costi si rileva un lieve incremento nei consumi intermedi, risultato dell’incremento generale dei volumi e della sostanziale stabilità dei prezzi, pur con differenze tra i diversi prodotti (calo dei prezzi dei prodotti energetici ed aumento di foraggi e sementi). Le dinamiche di ricavi e consumi intermedi, hanno determinato un decremento del valore aggiunto della branca agricoltura rispetto al 2015, che per il 2016 si attesta a 3,3 miliardi di euro.
L’andamento dell’agricoltura lombarda nel 2016 ha risentito di numerosi fattori, che hanno modificato le superfici, influenzato le rese e, conseguentemente, le produzioni. La riforma PAC, con gli obblighi della diversificazione e delle aree ecologiche, ha continuato a provocare uno spostamento delle scelte colturali. La continua oscillazione dei prezzi di mercato, caratterizzata da dinamiche differenti nei diversi settori produttivi, ha condotto anch’essa a significativi mutamenti nel valore delle produzioni.
Nel 2016 la produzione agricola lombarda (PPB) ha dunque subito una flessione in valore nonostante essere aumentata in volume rispetto al 2015, pur con dinamiche differenti
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tra i settori. Nello specifico: la PPB lombarda prodotta dagli allevamenti zootecnici, che costituisce circa il 58% di quella totale, è scesa del 3,4%, come risultato di una crescita in volume e di un maggiore e rilevante calo dei prezzi, specialmente nel comparto “latte”; la PPB di origine vegetale, che costituisce circa il 27% di quella totale, ha invece subito un lieve incremento pari al 1,4%, in linea con l’incremento in volume. In particolare le colture foraggere ed erbacee hanno visto un incremento in valore e volumi, mentre di segno opposto è stata la dinamica delle coltivazioni legnose; infine, vi è stato un incremento delle attività di supporto all’agricoltura, che pesano per l’8% sul valore totale dalla branca agricoltura lombarda, mentre hanno registrato una diminuzione in valore le attività secondarie non agricole, a fronte di una loro sostanziale stabilità in volume.
3.8 Commercio
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale del commercio, nel 2016 si registra una leggera diminuzione del numero degli esercizi commerciali in sede fissa, che passano da 87.949 a 87.550 (-0,5%). Il numero di strutture commerciali ogni mille abitanti si conferma intorno a 8,7 unità.
Medesimo calo degli esercizi del commercio al dettaglio è riscontrabile anche nelle rilevazioni dell'ultimo triennio effettuate dall'Osservatorio Regionale del Commercio che rileva mediante i singoli Comuni i punti vendita autorizzati (di esercizi di vicinato, grandi e medie strutture di vendita): il numero complessivo dei punti vendita è passato da 124.613 (al 30/06/2015) a 121.953 (al 30/06/2017) registrando un calo pari a circa il 2%.
Si segnala, tuttavia, un elemento positivo di contesto: la spesa media mensile delle famiglie lombarde nel 2016 (rilevata su dati Istat) è pari a 3.040,38 euro (+0,3% rispetto al 2015), contro la spesa media nazionale che raggiuge un importo di 2.524,38 euro.
Tale aumento si deve in particolare alle spese per i servizi ricettivi e di ristorazione (+15,1%), ricreazione, spettacoli e cultura (+10,3%) e Servizi sanitari e spese per la salute (+7,3%). Al contrario sono diminuite le spese per le Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili (-8,7%), in particolare le spese per la manutenzione straordinaria sono diminuite del -50,5% e le spese per gli affitti figurativi hanno registrato un calo del -9,4%. Le spese per l’istruzione sono diminuite del - 6,5%.
3.9 Formazione
Gli studenti in Lombardia nell’anno scolastico 2016/17 sono poco meno di 1,2 milioni; nel complesso, le studentesse costituiscono il 46,60% e gli stranieri sono in totale 165.57160.
Nell’anno scolastico 2016/17 390.911 studenti sono iscritti nelle scuole secondarie di II grado: 361.244 nelle scuole statali e circa 29.667 nelle paritarie (7,6% del totale). I diplomati 2015/16 sono stati 53.000, il 99,4% degli ammessi all’esame di stato: l’8,2% di essi ha preso 60 come voto finale e il 3,7% ha preso 100 (con o senza lode), 1 su 2 ottiene la maturità nei licei e 1 su 3 negli istituti tecnici.
Gli alunni dei percorsi IeFP (Istruzione e Formazione professionale) realizzati da istituzioni scolastiche sono poco meno di 13.000 (tutte le classi da I a IV anno) di cui 3.400 al I anno e 2.250 al IV anno, mentre gli iscritti nei CFP regionali (2015/1661) al I anno dei percorsi triennali sono 18.500 circa e 8.000 al IV anno; sono poco più di 13.000 coloro i quali hanno ottenuto la qualifica triennale e 6.000 i diplomati quadriennali, con tassi di “promozione” inferiori rispetto al sistema statale (rispettivamente 52,4% e 72,5%). All’interno del sistema di IeFP gli indirizzi maggiormente frequentati sono benessere-cura della persona e ristorazione, seguiti dall’indirizzo elettrico e meccanico.
60 Dati disponibili sul sito del MIUR 61 Dati forniti da DG IFL di Regione Lombardia.
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Il numero di immatricolati nelle università lombarde nel 2016/2017 ammonta a 49.902 unità, di cui il 54% circa costituito da donne e il 75% residente in Lombardia. I laureati all’anno accademico 2015/2016 corrispondono a 54.671, il 18% sul totale dei laureati nazionali.
3.10 Lavoro
Nel secondo trimestre del 2017 gli occupati in Lombardia sono poco più di 4,4 milioni di persone, in aumento rispetto al secondo trimestre del 2016 (+1,3%); le donne sono il 44% del totale degli occupati (poco più di 1,9 milioni), in crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 (+3%); si conferma quindi il trend postivo della componente femminile. I lavoratori dipendenti sono poco meno di 3,5 milioni (+1,9% rispetto al secondo trimestre 2016, 79% del totale); trascinati soprattutto dall’incremento delle donne (+4% rispetto al secondo trimestre 2016, in linea con la tendenza dei tre anni precedenti) che costituiscono il 47% circa del totale. Diminuiscono complessivamente i lavoratori indipendenti dello 0,8% con un totale di 934.000. Tra gli occupati, circa 950.000 hanno un elevato titolo di studio (22% del totale nel 2016, con un crescita di +1,6% sul 2015), di cui il 53% sono donne (52% nel 2014 e nel 2015); si registra la tendenza opposta tra chi ha al più la licenza elementare (105.000 occupati nel 2016, circa il 2,4% del totale occupati in Lombardia, con una diminuzione rispetto al 2015 del 10%, in linea con il trend degli ultimi 10 anni). I disoccupati sono poco meno di 289.000, di cui il 53% donne, in calo rispetto al secondo trimestre 2016 (-10%), grazie esclusivamente alla componente maschile (-14%); il 56% dei disoccupati era precedentemente occupato, di questi il 55% è costituito da uomini. Il tasso di occupazione 15-64 anni nel secondo trimestre 2017 in Lombardia è al 67,6% (in aumento rispetto al 66,9% del secondo trimestre 2016); per gli uomini si attesta al 75% (era 75,3% nel 2016), per le donne è al 60,1% (in aumento rispetto al 58,3% del 2016); Nel 2016 invece è in aumento il tasso di occupazione dei 15-24enni (20,3%, rispetto al 19,5% del 2015) specialmente per la componente femminile, mentre il tasso di occupazione degli over 55 è in aumento (51,3%, contro il 48,5% nel 2015), specialmente per gli uomini (62% vs 41% delle donne, 3 punti percentuali superiore al dato 2015). Il tasso di disoccupazione al secondo trimestre 2017 si attesta a 6,1% (era 6,9% nel secondo trimestre 2016) e risulta più elevato per la componente femminile (7,4% contro 5,1% per gli uomini); il tasso di disoccupazione di lungo periodo (12 mesi o più) si attesta al 3,9% nel 2016, in calo rispetto al 4,3% del 2015; il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è del 29,9%, in diminuzione rispetto al 32,3% del 2015, con effetti significativi tra la componente maschile (il tasso di disoccupazione passa dal 31,5% del 2015 al 27,9% del 2016).
3.11 Sport e tempo libero
Nel 2016 è proseguita la ripresa, in corso dal 2013, della partecipazione a spettacoli dei cittadini lombardi, con intensità maggiore che a livello nazionale. Solo la partecipazione a concerti di musica classica e opera segna una battuta di arresto. Il 52,1% della popolazione è andato al cinema almeno una volta negli ultimi 12 mesi, il 40% ha visitato musei o mostre, il 29,5% ha visitato siti archeologici e monumenti, il 26,8% ha assistito a spettacoli sportivi, il 23% è andato a teatro. Significativa la variazione nelle categorie di spettacoli più partecipate: l’aumento della percentuale di lombardi che negli ultimi 12 mesi è andato al cinema è stato di 2 punti percentuali, quello di chi ha visitato mostre o musei di 3,5 punti.
Migliore di quello italiano il dato relativo alla lettura: la percentuale della popolazione che nel corso dei 12 mesi precedenti all’indagine non ha letto nemmeno un libro è nel 2016 pari al 51,1% in Lombardia e al 59,5% in Italia. Nel 2015 solo il 5,3% delle famiglie lombarde non possiede libri rispetto al 9,1% dell’Italia.
I lombardi sono anche più sportivi della media italiana: la percentuale di persone di almeno 3 anni che ha dichiarato di aver svolto sport in modo continuativo o saltuario nel corso
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del 2016 è pari al 41,2%, dato superiore alla media nazionale (34,8%) ed in crescita rispetto agli anni precedenti. Coloro che dichiarano di non aver svolto alcun tipo di attività fisica in Lombardia sono il 30,6% (39,2% in Italia).
CAPITOLO 4. AREA SOCIALE
4.1 Demografia
Secondo l’Istat, la popolazione residente in Italia è diminuita nel 2016 di circa 76.000 unità, mentre in Lombardia è cresciuta, con un totale al primo gennaio 2017 di 10.019.166 abitanti. In tutte le altre regioni italiane il trend è risultato negativo, con l’eccezione del Lazio, l’Emilia-Romagna ed il Trentino-Alto Adige.
La speranza di vita era diminuita nel 2015 per la prima volta nel dopoguerra, una significativa novità demografica che però non è confermata nei dati del 2016, che registrano un aumento della speranza di vita sia degli uomini (81,1 anni) che delle donne (85,6). Nel 2016 diminuisce poi in modo limitato la popolazione straniera, anche perché un numero crescente di immigrati acquisisce la cittadinanza italiana.
Istat prevede una crescita moderata della popolazione lombarda, sino a 10.361.000 residenti nel 2035. Diminuiscono nel periodo i bambini da 0 a 14 anni (da circa 1,4 milioni nel 2016 a 1,2 milioni nel 2035) mentre aumentano in modo sostanziale gli anziani (65 anni e più), raggiungendo i 3 milioni nel 2035 a partire da 2,2 milioni nel 2016. Quasi raddoppiano infine i grandi vecchi (85 anni e più), arrivando a circa 500 mila unità nella nostra regione.
4.2 Condizione abitativa
Le abitazioni occupate da residenti al 9 ottobre 2011 in Lombardia ammontavano a 4.092.999 unità (+ 12,7% rispetto al 2001). Di queste, la quota maggiore era occupata da una (30,7%) o due (29,4%) persone, mentre solo il 4,7% era occupato da più di cinque individui. La superficie media per occupante si attesta a 41 mq. Il 74% delle famiglie lombarde risulta possedere un’abitazione di proprietà, mentre il 18,7% ricorre alla locazione e il 2,3% dichiara di vivere in una situazione di coabitazione.
Se consideriamo la condizione economica delle famiglie e la spesa per l’abitazione, attraverso le elaborazioni PoliS - Lombardia su dati ISTAT – EU-SILC 2014, emerge come al crescere del reddito disponibile decresca l’incidenza dell’affitto come soluzione abitativa e aumenti quella della proprietà. L’incidenza dell’affitto è comunque massima (tabella 4.1) nelle famiglie straniere, è superiore alla media regionale in quelle monoparentali mentre si posiziona su valori bassi nelle coppie con o senza figli.
Nel 2014 le famiglie lombarde in affitto hanno speso 643 euro al mese per l’abitazione e l’incidenza di questa spesa sul loro reddito è stata del 30%. Le famiglie proprietarie con mutuo hanno invece speso di più in termini assoluti (892 euro), ma sul loro reddito la spesa ha inciso in misura leggermente inferiore (27%). I livelli più bassi di spesa per l’abitazione si registrano in corrispondenza delle famiglie proprietarie senza mutuo (277 euro), che presentano quindi un’inc idenza della spesa sul reddito particolarmente bassa se confrontata con quella delle altre due tipologie (10%).
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Tabella 4.1 – Famiglie lombarde per titolo di godimento dell’abitazione. Lombardia, anno 2014 (valori percentuali)
Affitto Proprietà con mutuo Proprietà senza mutuo Totale
Persone sole 22,7% 12,4% 64,9% 100,0%
Coppie senza figli 16,8% 14,5% 68,7% 100,0%
Coppie con figli 16,4% 37,6% 46,0% 100,0%
Monoparentali 28,4% 23,8% 47,7% 100,0%
Famiglia numerosa 23,1% 31,9% 45,0% 100,0%
Giovane coppia 19,1% 52,9% 28,0% 100,0%
Famiglia straniera 65,1% 12,1% 22,7% 100,0%
Famiglie con reddito basso 30,5% 10,3% 59,1% 100,0%
Famiglie con reddito medio-basso 24,7% 11,8% 63,6% 100,0%
Totale regionale 19,2% 20,1% 60,7% 100,0%
Fonte: elaborazioni PoliS - Lombardia Lombardia su dati Istat - Eu-Silc
Il 2016 ha fatto registrare una lieve diminuzione del numero di richieste di esecuzione dei provvedimenti di sfratto per morosità, ovvero per incapacità di chi alloggia nell’abitazione di ottemperare ai doveri di pagamento relativi ai costi abitativi (affitto, rate del mutuo, spese condominiali, utenze). In Lombardia si è passati da 61.268 richieste di sfratto nel 2015 a 59.486 nel 2016.
La consistenza del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica regionale è di circa 170mila alloggi. L’estensione degli alloggi ERP regionali è mediamente di 62 mq. Le tipologie abitative sono equamente ripartite tra la dimensione piccola (fino a 50 mq), media (tra i 51 e i 70 mq) e grande (oltre 70mq), con una leggera prevalenza del taglio medio. Nel 2013, 121.650 famiglie risiedono in alloggi a canone sociale o a canone moderato. Si tratta per la maggior parte (67,5%) di famiglie il cui reddito familiare è inferiore a 20.000 euro, alle quali è richiesto un canone d’affitto medio di circa 133 euro mensili62.
4.3 Condizione economica
In Lombardia il reddito disponibile pro-capite delle famiglie (figura 4.1) è cresciuto sino al 2008 (22.496 euro), riducendosi significativamente negli anni successivi (21.369 euro nel 2013), mentre nell’ultimo biennio si è evidenziata solo una limitata crescita (21.634 euro nel 2015).
62 Dati Osservatorio regionale sulla condizione abitativa.
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Figura 4.1 – Reddito medio disponibile delle famiglie consumatrici (in euro), Lombardia
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Istat.
La percentuale delle famiglie lombarde che vivono al di sotto della soglia di povertà relativa è molto inferiore a quella italiana e nel 2016 si attesta al 5% contro la media nazionale del 10,6 (figura 4.2).
Figura 4.2 – Incidenza della povertà relativa – % famiglie
Fonte: Istat – Indagine sulle spese delle famiglie63
63 A partire dal 2014, l’indagine sulle spese delle famiglie ha sostituito l'indagine sui consumi delle famiglie. Le novità introdotte in quest’indagine hanno modificato alcuni risultati e reso necessario ricostruire le
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Italia Lombardia
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Facendo riferimento ai dati del 2015 l’incidenza della povertà cresce con il numero dei componenti della famiglia, passando in Lombardia da 0,9% per le famiglie di una persona al 7,5% per quelle di quattro componenti. L’incidenza della povertà è poi maggiore nelle famiglie in cui è presente almeno un minore (12,0% in Lombardia) mentre la presenza di anziani sortisce un effetto contrario (incidenza della povertà pari al 2,1% in Lombardia). L’effetto magg iore si ha però quando siano presenti stranieri in famiglia. Nel 2015 in Lombardia nelle famiglie di soli italiani l’incidenza della povertà è contenuta (2,4%), in quelle miste sale al 27,5% e arriva al 30,6% in quelle di soli stranieri. Infine, la povertà è particolarmente diffusa tra chi è in affitto (18,8% in Lombardia) rispetto a chi è proprietario della propria abitazione (2,3% in Lombardia).
4.4 Bisogni e offerta di salute
4.4.1 La trasformazione demografica e dei bisogni di salute
La popolazione lombarda aumenta soprattutto per la crescita della popolazione anziana (>65 anni), cresciuta in 10 anni dell’11% (la crescita a l ivello nazionale è al 10%). Al 1° gennaio 2015 più di un lombardo su 5 (21,6 %) è anziano e solo 1 su 7 (14,2%) è bambino (<14 anni).
La trasformazione demografica ha come esito una popolazione anziana, che spesso vive sola. Le famiglie uni personali lombarde sono circa il 40% del totale (a fronte di una percentuale nazionale del 31,2% - Censimento 2011) e ben il 56% degli anziani lombardi vivono da soli.64
Come è intuitivo, al crescere degli anziani, crescono anche i pazienti cronici. Nel 2014, il 38,9% (contro il 37,9 dell’anno precedente) degli italiani ha dichiarato di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche (diabete, ipertensione, bronchite cronica, asma bronchiale, artrosi, artrite, osteoporosi, malattie del cuore, malattie allergiche, disturbi nervosi, ulcera gastrica e duodenale). La percentuale di malati cronici aumenta al crescere dell’età: nella classe 60-64 anni ne soffre il 63,9% e tra le persone ultra settantacinquenni la quota raggiunge l’85,5%.
4.4.2 Gli stili di vita
Il 76% della popolazione lombarda dichiara inoltre di aver cambiato le proprie abitudini alimentari e il 57% afferma di averlo fatto per prestare maggiore attenzione alla propria salute.65
I fumatori in Italia nel 2015 sono 10,9 milioni, pari al 20,8% della popolazione, in calo rispetto al 2014. Il calo ha interessato in maniera percentuale soprattutto le donne (dal 25,4% al 25,1% gli uomini e dal 18,9 al 16,9% le donne). Anche in Lombardia il numero di fumatori è in diminuzione in linea con la media nazionale, ma la percentuale di fumatori tra i giovani (14-18 anni) è superiore a quella nazionale (22% contro il 20%).66
La prevenzione in Lombardia si mantiene su buoni livelli, come documentato nel caso dei due tumori più diffusi: colon retto e mammella. Nel caso del tumore al colon retto il programma di screening a titolo gratuito nelle fasce d'età raccomandate nel biennio 2012-2013 ha raggiunto in Lombardia il 93% della popolazione (58% a livello nazionale), con una adesione del 53% (55% le donne). Anche nel caso dello screening mammografico il programma di screening annuale ha raggiunto il 93% delle donne (74% a livello nazionale) e l’adesione corretta, cioè la percentuale di donne che hanno effettuato la mammografia sul totale delle invitate e tenuto conto di coloro che per vari motivi vengono escluse (es.
serie storiche della povertà relativa a partire dal 2002. 64 “Annuario statistico italiano 2014”, ISTAT, Anno 2014 65 “Verso l’EXPO: gli italiani e gli sprechi alimentari a casa e nelle mense scolastiche”, World Food Day, IPSOS, 16/10/2014. 66 “Rapporto Nazionale sul Fumo”, Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto superiore di sanità, Anno 2014.
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mammografia recente), è pari al 68% (contro una media nazionale del 62%).67
4.5.3 L’offerta sanitaria
La Lombardia è la seconda regione italiana, dopo il Lazio, per numero di strutture (140 le strutture lombarde e 147 quelle del Lazio)68. Il rapporto tra strutture e abitanti è inferiore alla media nazionale (1,4 strutture per 100.000 abitanti contro le 1,8 per 100.000 abitanti in Italia).
Il numero di presidi articolati secondo le 8 Agenzie di Tutela della Salute introdotte con la recente Legge regionale 23/2015 e per tipologia viene mostrata nella tabella 4.2.
Tabella 4.2 – Presidi socio sanitari lombardi suddivisi per ATS e per tipologia
ATS Azienda ospedaliera Casa di cura pri-vata
ac-creditata Casa di cura pri-vata
non accreditata IRCCS
fondazione IRCCS privato
IRCCS pubblico Altro69 Totale
Città Metropolitana Milano
29 17 4 3 11 1 65
Insubria 15 8 3 1 3 30
Brescia 14 12 2 28
Bergamo 10 13 2 25
Brianza 9 7 1 3 1 1 22
Pavia 8 5 1 4 18
Val Padana 8 8 1 17
Montagna 4 2 6
Totale 97 70 10 4 22 1 7 211
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero della Salute (aggiornamento 30/09/2015)
La distribuzione dei presidi e dei posti letto per abitanti (tabelle 4.3 e 4.4) risente ancora della evoluzione storica del sistema di offerta. Spiccano Pavia, Brescia e Bergamo con una incidenza di strutture e posti letto significativa dovuta alla secolare tradizione di presenza sociosanitaria e, all’estremo opposto, l’ATS Montagna la cu i complicata orografia impedisce una più capillare presenza sul territorio.
67 “Gli screening oncologici in Lombardia”, DG Salute, anno 2015. 68 Database “Elenco strutture accreditate e non”, Ministero della Salute, aggiornamento 30/09/2015. 69 Si tratta di due tipologie: 1. “Ospedale classificato o assimilato” ai sensi dell’art. 1, ultimo comma, della Legge 132/1968, oppure di 2. “Ospedale a gestione diretta” (solo 2 nell’ATS Montagna).
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Tabella 4.3 – Strutture e presidi per abitante e per ATS
ATS Abitanti Strutture Presidi Strutture
per 100.000 abitanti
Presidi per 100.000 abitanti
Pavia 776.529 12 17 2,00 3,28
Bergamo 1.192.571 17 28 1,62 2,25
Val Padana 548.722 11 18 1,55 2,19
Brescia 1.108.853 18 25 1,43 2,35
Brianza 1.204.808 16 22 1,33 1,83
Insubria 1.435.052 19 30 1,32 2,09
Città Metropolitana Milano 3.426.401 45 65 1,31 1,90
Montagna 338.291 2 6 0,59 1,77
Totale Lombardia 10.031.227 140 211 1,40 2,10
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati ISTAT (2015) e su dati Ministero della Salute (aggiornamento 30/09/2015)
Tabella 4.4 – Posti letto suddivisi per ATS
ATS Presidi70 Abitanti Totale
Posti letto Posti letto per presidio
Posti letto per 100.000 abitanti
Città Metropolitana Milano 59 3.426.401 14.242 241,39 415,65
Montagna 5 338.291 1.011 202,2 298,86
Brianza 21 1.204.808 4.004 190,67 332,34
Insubria 27 1.435.052 5.094 188,67 354,97
Brescia 27 1.192.571 4.717 174,7 395,53
Val Padana 16 776.529 2.794 174,63 359,81
Pavia 18 548.722 3.027 168,17 551,65
Bergamo 23 1.108.853 3.803 165,35 342,97
Totale Lombardia 196 10.031.227 38.692 197,41 385,72
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero della Salute (2014)
Per le tutte le ATS i posti per acuti rappresentano la quota parte più significativa, seguiti dalla riabilitazione e dalla lungodegenza. L’ATS Città Metropolitana di Milano evidenzia la
70 Esclusi presidi senza posti letto.
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quota più alta per tutte le tipologie di posto letto, seguita da Insubria e Brescia (figura 4.3).
Figura 4.3 – Posti letto per ATS suddivisi per tipologia (dati percentuali)
Fonte: elaborazione PoliS - Lombardia su dati Ministero della Salute (2014)
4.5. Disabili
La stima dei disabili in Lombardia è pari a circa 413 mila persone71. Le persone con disabilità in età lavorativa (15-65 anni) erano circa 77.000 in Lombardia (il 18,6% del totale regionale), mentre più dei tre quarti risultava over 65, con una percentuale di ultraottantenni pari al 52,4% del totale. Poco più del 25% delle persone in età da lavoro è occupata, mentre il 30% circa risulta inabile al lavoro e il 15% è in cerca di un’occupazione. Per quanto riguarda le fonti di natura amministrativa, dall’archivio dei beneficiari delle prestazioni pensionistiche Inps, è possibile identificare i percettori di indennità di accompagnamento, con i quali si può approssimare lo stato di disabilità grave72. Nel 2014 in Lombardia 280.545 ricevevano questa indennità, il 13,2% del totale nazionale (2.128.440). La più parte erano ultrasessantacinquenni (203.151). Gli iscritti alle liste di collocamento mirato sono oltre 65.000 (al 2015), il 57% sono uomini e il 5,3% sono stranieri di provenienza extra UE, nel complesso 2 su 3 sono disponibili al lavoro; la quasi totalità degli iscritti sono invalidi civili (95%), 1 su 3 ha un grado di disabilità superiore all’80% e 1 su 2 è iscritto alle liste da più di 6 anni; circa il 64% degli iscritti ha più di 45 anni, mentre il 5% circa ha meno di 24 anni. I nuovi iscritti al collocamento mirato nel 2015 sono 15.500, in linea con il flusso 2014, di cui quasi il 60% sono uomini; gli avviamenti di persone con disabilità sono stati oltre 4.700 nel 2015 (erano 3.800 nel 2014): 3 avviamenti su 4 sono fatti da aziende in obbligo, 3 avviamenti su 4 sono con contratti a tempo indeterminato (di cui il 63% a tempo pieno).
71 Dati ISTAT sulle “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari 2013”. 72 Si tratta di coloro che percepiscono l’indennità di accompagnamento, in quanto riconosciuti in condizione di gravità, secondo la normativa vigente, da una commissione medico legale operante nelle Asl.
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CAPITOLO 5. AREA TERRITORIALE
5.1 Uso del suolo
Il tema dell’uso del suolo, e in particolare del suo “consumo”, è ormai da anni al centro di un’attenzione diffusa. Anche l’azione politica è concentrata sul tema e Regione Lombardia ha al riguardo approvato una specifica legge (l.r. 31/2004), anticipando il percorso del legislatore statale impegnato nella discussione di un DDL sullo stesso tema. Le dinamiche di trasformazione rilevate in questi ultimi 15 anni hanno fatto registrare una massiccia urbanizzazione del territorio lombardo (49 mila ettari di territorio), di cui il 25% circa è di tipo residenziale. Le previsioni degli strumenti di governo del territorio descrivono poi uno scenario per i prossimi anni che stima circa 53mila ettari di nuova trasformazione, 20mila dei quali destinati a trasformazione di suoli oggi a destinazione agricola o naturale.
Nel 2016 il territorio urbanizzato lombardo ha raggiunto –secondo i dati ISPRA – quasi il 13% del suo totale (a fronte di un dato nazionale del 7,7%), mentre l’incremento relativo di consumo di suolo nel periodo 2015-2016 risulta leggermente inferiore alla media nazionale (0,21% Lombardia e 0,22% Italia). Le province lombarde con i valori maggiori di consumo di suolo sono quelle maggiormente popolate e con maggior densità di insediamenti produttivi e di infrastrutture di trasporto, mentre a livello comunale i valori più significativi si riscontrano nella realizzazione di nuove infrastrutture viabilistiche.
Queste trasformazioni si inseriscono in un quadro territoriale molto complesso e diversificato, nonché fortunatamente ancora ricco di ambienti naturali e bellezze paesaggistiche. Ad esempio è utile sottolineare l’importanza del reticolo idrico lombardo, che interessa il 3,5% del territorio, e di un ambiente lacustre costituito da oltre 600 specchi d’acqua, di cui 68 con superficie superiore a 0,2 kmq. Il reticolo idrografico principale è costituito da 16 corsi d’acqua, con un’estens ione di oltre 1.900 km, e da un insieme di fiumi o torrenti secondari che si sviluppano su circa 9.500 km. Al reticolo naturale si affianca poi la fitta rete di canali e corsi d’acqua artificiali, creata a scopo irriguo e/o di bonifica ed estesa per circa 40.000 km.
Va infine evidenziato che il territorio lombardo è interessato da elementi di significativo interesse paesaggistico(il 52% è soggetto a tutela ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). La regione è dotata di un Piano paesaggistico regionale, in corso di revisione in accordo con il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, anche a seguito della sottoscrizione di un protocollo d’intesa nel luglio 2017.
5.2 Qualità dell’aria
Come già gli anni scorsi, anche nel 2016 non sono stati registrati superamenti dei limiti e degli obiettivi di legge per SO2, CO e C6H6. Per l’O3, il superamento è diffuso su tutto il territorio regionale, sebbene i picchi più alti si registrino sottovento alle aree a maggiore emissione dei precursori. Anche per il PM10 il valore limite giornaliero (numero di giorni in cui la media giornaliera s ni. La progressiva diminuzione delle concentrazioni di PM10 ha portato invece al rispetto dei limiti della media annua su tutta la regione. Il superamento del limite sulla media annua del PM2.5, da rispettarsi dal 2015, riguarda tutte le zone del territorio regionale, eccetto che nella zona di montagna e nel fondovalle. Per quanto riguarda l’NO2 i superamenti del limite sulla media annua si sono verificati nelle zone maggiormente urbanizzate. Il valore limite orario è stato d’altra parte rispettato ovunque nel territorio regionale. Per il B(a)P, come negli anni precedenti, i valori più alti si raggiungono nelle aree in cui più consistente è il ricorso alla legna per riscaldare gli ambienti. In particolare il valore obiettivo è stato superato nell’Agglomerato di Milano e nella zona D di fondovalle.
Relativamente all’anno 2016, sono da segnalare due episodi prolungati di superamento del limite giornaliero di PM10, avvenuti a gennaio e a fine anno. A Milano il primo episodio
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è durato 15 giorni, dal 19 gennaio al 2 febbraio 2016, mentre quello di fine anno è durato 18 giorni dal 2 al 19 dicembre 2016. Nei periodi indicati, la presenza di condizioni di forte stabilità atmosferica, hanno determinato il perdurare di una situazione favorevole alla formazione e l’accumulo degli inquinanti. Le precipitazioni sono state limitate: a gennaio 2016 la precipitazione cumulata mensile a Milano è stata infatti pari a soli 27 mm contro una media degli ultimi 20 anni di 62 mm e nel mese di dicembre si è raggiunto un solo mm di precipitazione contro una media storica di 75 mm.
5.3 Qualità delle acque e Servizio idrico
Con l’approvazione del PTUA avvenuto con DGR 6990 del 31/7/2017 si sono identificati i corpi idrici sia superficiali che sotterranei che sono di diretto interesse della direttiva quadro acque 2000/60/CE e che sono assoggettati a un continuo e dettagliato monitoraggio teso a rilevare il loro stato ecologico. Il programma prende atto dello stato di qualità che caratterizza i 763 corpi idrici (679 fluviali, 54 lacuali e 30 sotterranei) all’avvio dell’attuale ciclo di pianificazione di sei anni (2016/2021). Non raggiungono il buono stato la maggior parte dei corpi idrici sotterranei, circa la metà di quelli lacuali e due terzi dei corpi idrici fluviali. Come obiettivo alla prossima scadenza di pianificazione, il PTUA si propone di far raggiungere il buono stato a tutti i corpi idrici fluviali (tranne per 55 di questi che presentano criticità molto importanti e di natura complessa), a 43 corpi idrici lacuali e a 12 corpi idrici sotterranei. Le 72 misure del Programma sono sviluppate in modo da incidere sui diversi fattori di pressione allo scopo di raggiungere tali miglioramenti intervenendo su un insieme ampio di politiche settoriali e in modo anche diversificato sui diversi territori.
All’elevato grado di antropizzazione del territorio regionale è correlata la complessità ed estensione del sistema infrastrutturale e di gestione finalizzato da un lato al prelievo, potabilizzazione e distribuzione dell’acqua potabile e dall’altro alla raccolta, trasporto e depurazione delle acque reflue. Il patrimonio infrastrutturale funzionale al sistema è considerevole e consta oggi di circa 45.000 km di rete acquedottistica, circa 30.000 km di rete fognaria e 1.569 impianti di depurazione.
Con la l.r. 21/2010 Regione ha attribuito a partire dal 1 gennaio 2011 le funzioni di governance del servizio agli Enti di governo degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) che sono articolati su base provinciale. Il processo di razionalizzazione ed efficientamento dell’assetto del servizio si è sviluppato in questi anni giungendo in quasi tutti gli ATO al gestore unico. Tale percorso non è ancora realizzato negli ATO di Como e Varese ed è in fase di attuazione dell’ATO di Brescia. Dove la riorganizzazione ha avuto corso si è potuto verificare una crescita di efficienza della gestione e un forte incremento della capacità di investimento.
Per quanto riguarda il segmento della depurazione, la dimensione complessiva di trattamento supera i 13 milioni di Abitanti Equivalenti (AE). Il continuo monitoraggio dello stato del servizio denota un significativo miglioramento rappresentato dal raggiungimento della conformità agli obblighi europei per un elevato numero di agglomerati, pur se permangono carenze infrastrutturali in alcune aree che hanno dato origine a una procedura di infrazione comunitaria. La pianificazione d ’ambito sta già tuttavia impegnando gli enti nella realizzazione degli investimenti necessari a colmare le lacune rilevate.
5.4 Energia
Il trend dei consumi energetici finali in Lombardia nel decennio 2000-2010, pur facendo segnare un incremento complessivo pari al 7,7%, pone in risalto una dicotomia temporale, tale per cui nei primi 5 anni l’incremento di consumo è stato quasi pari a quanto complessivamente registrato per l’intero decennio. A partire dal 2005 i consumi sono infatti calati progressivamente, in particolare nel 2009, anno in cui si è registrato il minino del periodo. Il calo è attribuibile per gran parte al settore industriale, esito sia delle condizioni economiche relative alla delocalizzazione delle imprese sia dei fenomeni di crisi. A partire dal 2009 i consumi di energia elettrica hanno poi visto un nuovo trend positivo, ad eccezione del settore industriale in cui ancora si registrava un calo. Nel 2007 il consumo di ogni cittadino lombardo era in media di 7.029 kwh, riducendosi poi nel 2014 a 6.374 kwh (ossia di quasi il 10%). La Lombardia ha raggiunto già nel 2013 un quota di consumi finali lordi di energia coperti da rinnovabili pari al 12,5%, quota superiore al target 2020 di 11,3% assegnatole nell’ambito del ‘burden sharing’ nazionale in adempimento alle direttive europee.
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La Lombardia ha una tradizione storica per l’idroelettrico maggiore e un significativo sviluppo recente per il mini-idro; la quota di consumi finali regionali coperti da rinnovabili è pari al 13,2% nel 2015. In tale ambito, va evidenziato il ruolo significativo delle bioenergie per la produzione elettrica, che in Lombardia coprono il 6% circa dei consumi finali regionali, quota superiore a quella italiana e allineata alle regioni del Nord. In tal senso vanno evidenziati i primati della Lombardia in alcuni settori come il biogas, la biomassa solida, le pompe di calore e il calore derivato, e una posizione nel solare che è seconda solo alla Puglia tra le regioni italiane.
Per quanto riguarda l’energia fotovoltaica nel periodo 2010-2014, la produzione è più che decuplicata, passando da 190 a 2046 GWh, rivestendo però come FER nel contesto lombardo un’importanza marginale. La Lombardia produce il 25% dell’energia idroelettrica in Italia, soprattutto grazie alle 79 grandi derivazioni.
Significative le azioni condotte per la riqualificazione energetica degli edifice con un risparmio energetico conseguito nel 2016 complessivo di 293,34 GWh.
5.5 Rifiuti
La produzione totale dei rifiuti urbani nel 2015 è stata pari a 4.571.434 tonnellate, segnando un decremento di circa -1,65% rispetto all’anno precedente, confermando il trend generale di decrescita degli ultimi cinque anni.
Anche il dato di produzione pro-capite con 456,8 kg per abitante ha registrato un decremento del -1,7%, in linea con la variazione della produzione totale.
La raccolta differenziata si attesta a fine 2015 al 59% (+3,5% dal 2014, +16,5% dal 2011), in linea con le regioni del Nord che hanno ‘agganciato’, e in qualche caso superato, la Lombardia negli ultimi anni, mentre la quota di rifiuti urbani indifferenziati conferiti in discarica è diminuita ulteriormente allo 0,70% (nel 2014 era 1,04%).
5.6 Bonifiche delle aree contaminate
Regione Lombardia, a partire dal 1995, si è dotata di una pianificazione settoriale in materia di bonifica, anticipando la normativa nazionale di settore (D.Lgs. 22/1997 e DM 471/1999) e a giugno 2014 è stato approvato il nuovo Programma Regionale di bonifica delle aree inquinate (PRB). Da dati aggiornati al 2016 in Lombardia risultano 1.887 siti bonificati, 839 siti contaminati, compresi 7 Siti da bonificare di Interesse Nazionale, e oltre 800 i siti potenzialmente contaminati, per i quali sono stati avviati i procedimenti per la verifica dell’effettivo stato di inquinamento delle matrici ambientali.
Si evidenzia come Regione, oltre all’attività diretta di gestione dei siti contaminati di competenza regionale, supporti la gestione dei procedimenti per i siti di competenza comunale, anche attraverso l’erogazione di risorse regionali per interventi d’ufficio di messa in sicurezza di emergenza e bonifica.
Inoltre la Regione si è dotata di un Piano per la gestione dell’inquinamento diffuso nell’area nord-est di Milano, approvato con DGR 6737 del 19/06/2017.
5.7 Mobilità
Lo sviluppo del trasporto collettivo e del servizio ferroviario e la diffusione di servizi pubblici flessibili, uniti alle crescenti opportunità di mobilità non motorizzata e alla maggiore facilità di utilizzo integrato dei diversi mezzi di trasporto, fanno registrare una tendenza verso scelte modali più sostenibili. In Lombardia la domanda di trasporto collettivo nel 2016 è pari a 1.101,4 milioni pax/anno contro i 1.089,5 milioni del 2015 e i 968 del 2013.
53
La domanda di servizi ferroviari è cresciuta in modo consistente, passando dai circa 400 mila pax/giorno dei primi anni 2000 ai circa 730 mila del 2016. Nel 2016 l’offerta complessiva di servizi ferroviari è di circa 44 milioni di “treni*km”; la flotta è composta da circa 330 treni, di cui 172 di nuova costruzione (entrati in servizio dal 2007).
Anche i servizi di navigazione pubblica di linea concorrono a rispondere alle esigenze di mobilità locale, rappresentando al contempo una risorsa importante per il turismo lacuale. Nel 2015 i servizi di navigazione di linea sui laghi hanno trasportato quasi 10 milioni di passeggeri (con una crescita del 4,5% rispetto al 2014): di questi, 3,0 sul Lago Maggiore, 3,1 sul Lago di Como, 2,2 sul Lago di Garda, 1,6 sul Lago d’Iseo. La navigazione pubblica di linea sui cinque laghi maggiori è assicurata da una flotta di 124 navi che operano su 142 scali (di cui 84 in Lombardia) e offrono 706 milioni di posti-km all’anno.
Il traffico delle merci nel 2015 è cresciuto (+3,4% secondo i dati autostradali in Lombardia) dopo un periodo di contrazione (il trend è positivo anche per 2016). La modalità stradale è quella prevalente; escludendo la componente di traffico interno alla Lombardia (pari a più del 50% del totale e con caratteristiche poco adatte al trasporto ferroviario date le brevi percorrenze), il trasporto ferroviario rappresenta circa il 14% del totale e per la componente internazionale arriva al 67%. La maggior parte del traffico ferroviario internazionale è costituito dai trasporti intermodali (circa il 62%), favoriti anche dal ruolo svolto dal sistema Sempione/Gottardo che - con riferimento al traffico ferroviario internazionale con origine/destinazione Italia che interessa i valichi alpini - copre il 56% del traffico (con 24 mln ton/anno), contro il 33,5% coperto dai valichi verso l’Austria e il 10,5% da quelli verso la Francia.
5.8 Infrastrutture di trasporto La rete viaria lombarda è costituita da circa 1.000 km di strade statali, oltre 10.000 km di strade provinciali e più di 58.000 km di strade comunali. Dal 2013 al 2016 sono circa 60 i km di rete viaria di interesse regionale aperti al traffico, tra cui: Paullese – tratta cremonese, Variante di Codogno, Variante di Morbegno da Fuentes a Cosio (SO), Variante di Bormio S. Lucia (SO), SS 36 Monza-Cinisello e Galleria di Monza, Varianti di Pusiano (CO), Soncino (CR), Villanterio e Santa Cristina (PV).
L’estensione della rete autostradale è passata da oltre 600 km nel 2014 ad oltre 700 km nel 2016 (circa 30 km per 1.000 kmq), grazie ai nuovi interventi infrastrutturali, (BreBeMi, TEEM, Pedemontana – tratte A e B1 e primi lotti Tangenziali VA e CO).
La rete ferroviaria ha uno sviluppo di circa 2.000 km con 428 stazioni in concessione a 2 gestori: per 320 km (con 124 stazioni) costituisce la rete regionale in concessione a Ferrovienord, per la parte restante appartiene alla rete nazionale in concessione a RFI SpA ed è suddivisa fra rete AV/AC (linea Milano - Bologna, linea Milano - Torino), rete fondamentale, rete complementare e linee di nodo. È da ricordare che nel decennio 2003-2012 la Lombardia ha conosciuto un significativo sviluppo infrastrutturale ferroviario, che ha consentito un parallelo potenziamento del servizio ferroviario regionale.
Il sistema aeroportuale lombardo rappresenta circa il 25% del traffico nazionale di passeggeri e circa il 70% del traffico merci. Tre dei 4 aeroporti lombardi sono aeroporti internazionali compresi nella rete europea «TEN-T Core» e si trovano ai primi 4 posti nella classifica nazionale per il traffico passeggeri (dopo Roma Fiumicino): Malpensa (19,4 mln di pax/anno nel 2016, +4,5% rispetto al 2015), Orio al Serio (oltre 11,2 mln di pax/anno nel 2016 +7,3% rispetto al 2015), Linate (oltre 9,7 mln di pax/anno nel 2016, stazionario rispetto al 2015). Per il traffico merci Malpensa è il 1° aeroporto in Italia (548,8 mila ton/anno nel 2016, +7,4% rispetto al 2015). Rilevante per il trasporto merci anche l’aeroporto di Montichiari, che costituisce una riserva di capacità dell’intero sistema (24.400 ton/anno nel 2016).
La Lombardia è la prima regione italiana per vie navigabili ed estensione fluviale: le vie navigabili in esercizio costituiscono una rete di oltre 1.000 km (di cui 621 km di coste lacuali e 386 km di coste fluviali). Comprendono, oltre ai cinque laghi maggiori (Lago di Garda, Lago d’Iseo, Lago di Como, Lago di Lugano e Lago Maggiore), 18 laghi minori, il fiume Po e le idrovie collegate (funzionali anche al traffico merci), i tratti sublacuali dei fiumi Mincio, Oglio, Adda e Ticino, nonché il sistema dei Navigli lombardi, che storicamente collega il nodo di Milano con i laghi e il Po. Le infrastrutture per la navigazione contano 158 aree portuali regionali, oltre a porti in concessione a cantieri nautici, banchine e campi boe, per
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un totale di circa 500 strutture per l’ormeggio che ospitano oltre 15.000 posti barca.
La rete ciclabile di interesse regionale pianificata si estende per oltre 2.900 km (con 17 percorsi) ed è interessata da 3 percorsi di valenza europea (EuroVelo) e 6 percorsi nazionali. Dal 2010 al 2014 in Lombardia sono stati complessivamente realizzati/riqualificati 976 km di percorsi ciclabili.
5.9 Sicurezza stradale e del territorio
5.9.1 La situazione dell’incidentalità stradale in Lombardia Nel 2015, in Lombardia, si sono registrati 32.774 incidenti stradali con lesioni alle persone, che hanno causato 478 morti e 45.203 feriti (Tabella 5.1).
Tabella 5.1 – Incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti in Lombardia, anni 2001-2015 (valori assoluti, morti per milione di abitanti, per milione di veicoli e variazioni percentuali).
Anni Incidenti Morti Feriti Morti per milione di abit. Morti per milione di veicoli
(parco) Variazione % annua vittime
Variazione % vittime rispetto al ‘01
Variazione % vittime rispetto al ‘10
2001 54.071 1.073 75.851 118,8 - - - -
2002 54.024 1.041 75.993 114,3 - -3,0% -3,0% -
2003 51.101 977 70.274 105,7 - -6,1% -8,9% -
2004 48.627 863 65.768 91,9 - -11,7% -19,6% -
2005 46.654 821 59.636 86,6 - -4,9% -23,5% -
2006 46.173 877 58.484 91,9 - 6,8% -18,3% -
2007 44.688 774 60.546 80,3 - -11,7% -27,9% -
2008 41.827 680 56.953 69,8 - -12,1% -36,6% -
2009 40.100 603 54.597 61,4 - -11,3% -43,8% -
2010 39.322 565 53.806 57,0 74,4 -6,3% -47,3% -
2011 37.130 532 50.838 54,8 69,2 -5,8% -50,4% -6%
2012 35.612 549 49.080 56,1 71,4 3,2% -48,8% -3%
2013 33.997 438 46.962 43,9 57,1 -20,2% -59,2% -22%
2014 33.176 448 45.755 44,8 58,2 2,3% -58,2% -21%
2015 32.774 478 45.203 47,8 61,7 6,7% -55,5% -15%
Fonte: elaborazioni PoliS - Lombardia su dati ISTAT e Pubblico Registro Automobilistico
Rispetto al 2010, gli incidenti del 2015 risultano in calo del 17%, e le vittime del 15%. L’andamento discendente della mortalità prosegue la sua corsa nel 2015 (Figura 5.1). Nel 2015 il numero degli incidenti e dei feriti è diminuito del 40% rispetto al 2001 e il numero delle vittime si è più che dimezzato (-55%). Anche il numero di morti per milione di abitanti (tasso di mortalità stradale) del 2015 risulta più che dimezzato rispetto al 2001 (47,8 contro 118,8).
55
Inoltre, nel 2015 si contano 61,7 morti per milione di veicoli registrati nel Pubblico Registro Automobilistico. In calo del 17% rispetto al 2010.
Figura 5.1 – Incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti in Lombardia, anni 2001-2015 (valori assoluti)
Fonte: Elaborazioni PoliS - Lombardia su dati ISTAT
L’indice di lesività (feriti ogni 100 incidenti) si presenta costante con tendenza alla diminuzione, sia in Lombardia, sia in Italia (Figura 5.2). Anche in questo caso l’andamento regionale rispecchia quello nazionale a parte un picco discendente nel 2005 e 2006 che non si ritrova a livello nazionale. I valori regionali sono inferiori a quelli nazionali. Se in Lombardia nel 2015 si sono registrati 138 feriti ogni 100 incidenti, in Italia il numero di feriti è di 142 ogni 100 incidenti.
Figura 5.2 – Feriti e incidenti stradali. Confronto Lombardia e Italia, anni 2001-2015. Feriti ogni 100 incidenti (indice di lesività)
Fonte: Elaborazioni PoliS - Lombardia su dati ISTAT
54.071
32.774
75.851
45.203
1.073
478
100
300
500
700
900
1.100
1.300
5.000
15.000
25.000
35.000
45.000
55.000
65.000
75.000
85.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Scal
a se
rie
mo
rti
Scal
a se
rie
inci
den
ti e
fer
iti
Numero incidenti Numero feriti Numero morti
140,3
127,8
136,8138,1 137,9 137,9
141,9
139,5
143,2 142,1 141,9 141,5
120,0
125,0
130,0
135,0
140,0
145,0
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Ind
ice
di l
esi
vità
Lombardia Italia
56
5.9.2 Sicurezza del territorio
Con riferimento ai rischi naturali, e in particolare a quello idrogeologico, va rilevato come il 50% del territorio lombardo risulti soggetto a un rischio elevato o molto elevato. Nelle aree montane la pericolosità naturale deriva prevalentemente da movimenti di versante e valanghe, mentre in pianura e nei fondovalle da fenomeni di esondazione e alluvionali. Va rilevato che questo tipo di rischio è per molta parte conseguenza della diffusa antropizzazione del territorio per cui anche fenomeni non particolarmente gravosi determinano danni economici diretti e indiretti quasi sempre ingenti. La superficie totale in frana nel 2014 era pari a circa 4125 kmq, con una distribuzione prevalente nelle aree montane di Sondrio, Bergamo, Lecco e Como.
Secondo i dati ISPRA del 2015 la popolazione lombarda a rischio che risiede in aree a pericolosità da frane supera le 350 mila persone, mentre quella esposta a rischio alluvioni di pericolosità elevata o media è stimata pari ad oltre 477 mila persone. E’ tuttavia interessante evidenziare come un numero sempre maggiore di movimenti franosi monitorati e con trasmissione di dati in real time, dia possibilità di allertamento sempre più rapide ed efficaci.
5.10 Biodiversità e aree protette
La Lombardia è caratterizzata da una grande ricchezza di paesaggi naturali, habitat e specie di interesse comunitario e/o inserite in liste di attenzione (IUCN, liste rosse nazionali, ecc.) nonché da un numero elevato di endemismi. L’alto valore di biodiversità è riconosciuto nella Rete Natura 2000 (RN2000) regionale, inclusiva di 245 Siti, 193 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e 67 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e 3 proposte di Siti di Importanza Comunitaria (pSIC), per una superficie totale di 347.722 ha. Nel 2014, 46 SIC sono stati inoltre ufficialmente designati Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Regione Lombardia ha inoltre individuato uno schema di Rete Ecologica Regionale (RER) per assicurare la connessione ecologica tra le aree più importanti per la biodiversità presenti sul territorio regionale, e delle quali i Siti della RN2000 sono parte integrante.
Rete Natura 2000 si integra poi con il sistema delle aree protette esteso su oltre il 23% del territorio regionale e costituito da 24 Parchi regionali, 104 parchi di interesse sovracomunale, 66 Riserve naturali regionali, 33 Monumenti naturali ai quali si aggiungono il settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio e 3 Riserve Naturali Statali.
57
CICLO DI PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE
1. Il flusso della programmazione integrata: fasi, attori e tempi
PROGRAMMAZIONE STRATEGICA
PRS
+
DEFR e Nota Aggiornamento
Programma Regionale di Sviluppo: è il documento di programmazione strategica con valenza di legislatura Documento di Economia e Finanza Regionale: aggiorna annualmente il PRS
Elaborato dalla Dirigenza, in accordo con gli Assessori, a partire dal Programma di Governo del Presidente. Approvato dal Consiglio a inizio legislatura. Elaborato dalla Dirigenza su indicazione della Giunta. Approvato con risoluzione dal Consiglio Regionale
PROGRAMMAZIONE OPERATIVA
RA Risultati Attesi
Declinazione del PRS in risultati di Legislatura
Approvati da Giunta e Consiglio in quanto parti integranti di PRS e DEFR
Albero di programmazione
Scheda A di Direttori e dirigenti
Declinazione dei RA in Azioni e prodotti con scadenze temporali e indicatori di misurazione Obiettivi raccordati all’albero di programmazione, alla cui realizzazione è legato il sistema premiale del personale
Elaborati dalla Dirigenza. Validati annualmente dal vertice dell'Amministrazione Definiti da Direttori e Dirigenti in accordo con gli Assessori, il Segretario Generale e L’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV)
Piano della performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio
RENDICONTAZIONE E VALUTAZIONE
Rendicontazione albero di programmazione e scheda
di valutazione
Rendicontazione di obiettivi e indicatori presenti nell’albero di programmazione e nelle Schede A di Direttori e Dirigenti
Validata dal Segretario Generale e dai Direttori. Il raggiungimento degli obiettivi individuali legati alla valutazione è verificata dall’OIV.
Relazione annuale sull’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo
58
2. La programmazione
Con l’avvio della X Legislatura (2013) si è impostato un nuovo allineamento tra la programmazione strategica ed operativa degli obiettivi e il bilancio
regionale, secondo l’armonizzazione dei sistemi contabili.
Il Programma Regionale di Sviluppo, approvato dalla Giunta il 14 maggio 2013 e il 9 luglio 2013 dal Consiglio Regionale e i suoi successivi
aggiornamenti, mutuano lo schema di bilancio previsto dal d.lgs 118/2011 sull’armonizzazione e inquadrano i nuovi obiettivi di legislatura e risultati
attesi nelle rispettive Missioni e Programmi di bilancio su cui insistono le risorse ad essi destinati.
Con questa impostazione, per ogni Risultato Atteso del PRS e per le sue azioni è possibile risalire alle risorse impiegate.
All’interno delle novità inserite con il processo di armonizzazione dei bilanci, Regione Lombardia ha impostato il Piano della performance, degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio che, accanto agli indicatori più finanziari e resi cogenti dal Decreto MEF del 9.12.2015, individua un set di indicatori correlato con gli obiettivi di legislatura delineati nel PRS 2013-2018. Per ciascun programma di bilancio per cui è stato elaborato un indicatore, il Piano fornisce:
la distribuzione delle risorse per destinazione d’uso;
la descrizione sintetica dei principali obiettivi sottostanti selezionati e l’eventuale arco temporale previsto per la loro realizzazione;
i potenziali destinatari o beneficiari dell’intervento. Il primo Piano Indicatori è stato approvato dalla Giunta regionale a seguito dell’assestamento di bilancio il 27 settembre 2013. Il piano 2017 (il quarto in ordine di tempo), integrato con il Piano delle Performance per restituire una più trasparente e misurabile programmazione per il triennio 18-20, è il primo Piano di Regione Lombardia che legge sia le dinamiche finanziarie (ai sensi del decreto MEF), sia i risultati delle politiche.
3. La valutazione
a. Valutazione delle prestazioni dei dirigenti La valutazione delle prestazioni dei dirigenti per l’anno 2017 misura i risultati conseguiti relativamente ai seguenti parametri: Parametro A - Obiettivi individuali e comportamenti organizzativi. Il parametro incide per il 70% sulla valutazione complessiva. Parametri B (Peso 30%) - Risultati direzionali riferiti a tematiche strategiche e a parametri di performance gestionali-finanziarie.
b. Valutazione delle prestazioni dei titolari di posizione organizzativa La valutazione delle prestazioni dei titolari di Posizione Organizzativa per l'anno 2017, misurerà i risultati conseguiti relativamente ai seguenti parametri: Parametro A - Obiettivi individuali. Il parametro incide per il 60% sulla valutazione complessiva. Parametro B - Contributo al conseguimento dei parametri B applicati alla dirigenza. Il parametro incide per il 25% sulla valutazione complessiva. Obiettivo istituzionale di Ente – Riferito ad indici di virtuosità dell’Ente, il parametro incide per il 15% sulla valutazione complessiva.
c. Valutazione delle prestazioni del personale del comparto
La performance individuale è denominata par. A in coerenza con le metodologie di valutazione del personale dirigente e dei titolari di PO.
59
La valutazione sul par. A è riferita ad aspetti comportamentali (40%) e professionali (60%). Il Parametro B ha un peso totale pari al 40%; è articolato in 2 sotto-parametri; uno collegato direttamente al conseguimento degli obiettivi del dirigente di assegnazione; l’altro riferito al miglioramento dell’efficienza organizzativa. Il parametro C – Riferito ad indici di virtuosità dell’Ente, il parametro incide per il 35% sulla valutazione complessiva.
Ai fini della valutazione della prestazione individuale e dell’attribuzione della retribuzione di risultato influiscono violazioni accertate e sanzionate del codice di comportamento (delibera ANAC n. 75/2013 e art.15 comma 5 e 7 del Codice di comportamento regionale, approvato con D.G.R. n. 6062 del 29.12.2016).
60
ALBERO DELLA PERFORMANCE
L’Albero delle Performance di Regione Lombardia prevede 4 livelli.
La parte alta dell’Albero è mutuata dalla classificazione del bilancio (e del rendiconto) prevista dall’armonizzazione dei Bilanci. È infatti organizzata
per Missioni e Programmi, secondo la strutturazione nazionale, non modificabile, valida per tutte le Regioni e gli EELL.
Le Missioni sono 22 e i Programmi 65. Per ogni programma sono definiti una serie di indicatori di risultato.
A ciascun programma fanno riferimento in base al PRS dei Risultati attesi (RA).
I risultati attesi sono 326. L’elenco completo di Missioni, Programmi e RA del DEFR, approvato dal Consiglio con risoluzione il 28 novembre 2017 è allegato al presente Piano. Ogni risultato atteso è articolato in una o più azioni. L’azione può avere valenza annuale o pluriennale e viene attuata
Azioni
Azione Azione Azione Azione
Risultato atteso
Programma
Missione
61
attraverso la realizzazione di prodotti, pianificati annualmente dai dirigenti responsabili.
I Risultati Attesi Strategici La Giunta Regionale per i primi mesi del 2018 in vista della scadenza naturale della X legislatura si concentrerà con maggiore attenzione su un
blocco di un centinaio di Risultati Attesi, sui quali si giocherà anche la valutazione delle performance di Direttori Generali, Centrali e di Funzione
Specialistica.
Questi Risultati Attesi, assegnati ai Direttori Generali su indicazione degli Assessori di riferimento e validati dal Segretario Generale, per
l’importanza che ricoprono nel 2018, sono definiti Risultati Attesi Strategici e monitorati con maggiore attenzione almeno fino all’approvazione del
nuovo PRS.
Con l’avvio della XI, a seguito delle elezioni che si terranno a marzo, sarà possibile un aggiornamento dei risultati attesi strategici che saranno
monitorati.
Nel Piano che segue, per ogni Programma di Bilancio, sono evidenziati gli eventuali Risultati Attesi Strategici che concorrono alla sua
realizzazione e la loro declinazione operativa. L’insieme dei Risultati Attesi Strategici e della loro declinazione operativa costituisce la Performance
2018 di Regione Lombardia.
62
Parte II: la performance e gli indicatori di risultato e finanziari
LA PERFORMANCE E GLI INDICATORI DI RISULTATO 2018
MISSIONE 1 SERVIZI ISTITUZIONALI E GENERALI, DI GESTIONE
63
Programma 1 Organi Istituzionali
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
76.444.188,00 76.217.588,00 76.217.588,00
Principale
destinazione risorse
Spese di funzionamento degli organi istituzionali del
Consiglio
Spese di rappresentanza, comunicazione istituzionale e
funzionamento di comitati, collegi e commissioni della
Giunta
Risultati Attesi RA 1. Miglioramento del funzionamento del Consiglio Regionale e riduzione dei costi della politica
Destinatari Cittadini
RA Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 1. Miglioramento del funzionamento del Consiglio Regionale e riduzione dei costi della politica
Costo della politica per
cittadino lombardo
Previsione spese per Giunta e
Consiglio (art.24 LR 3/2013)
/popolazione Lombardia73
€ RL 2,46 2,46
73 Dato Istat 1/1/2017: popolazione residente in regione Lombardia (10.019.166,00).
64
Programma 2 Segreteria generale
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
3.349.296,00 3.349.296,00 3.349.296,00
Principale
destinazione risorse
Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del
personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di
personale per Missioni e programmi previsto
dall’armonizzazione
Risultati Attesi
Destinatari Dipendenti della Giunta
Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”
65
Programma 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione,
provveditorato
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
664.858.229,00 573.444.133,00 560.955.640,00
Principali
destinazioni risorse
Gare per l’acquisto di beni e servizi (tramite ARCA)
Spese postali
Partecipazione regionale ai progetti finanziati a valere sui
Programmi a Gestione Diretta dell’Unione europea
Ente Sireg Coinvolto
ARCA
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 2. Riduzione dei costi e riduzione della spesa
- Avvio impostazione nuove Direttive per il Sireg - Aggiornamento delle regole di sistema con
particolare riferimento: - alle modalità di costituzione dei Gruppi di Lavoro interdirezionali; - alla disciplina relativa alla costituzione e regolamentazione dei Comitati a supporto delle strutture della Giunta regionale - alla definizione dei criteri per la determinazione dei compensi spettanti ai componenti degli organi delle società e degli enti di cui all'allegato A1, Sez.I L.R.30/2006
Direzione responsabile: DG Presidenza
66
RA 3 Tempi di pagamento di Regione Lombardia a 30 gg
- Pagamento delle fatture della Regione entro i trenta giorni dal ricevimento (sessanta in ambito sanitario)
RA 5 Adozione del bilancio regionale definito secondo principi e schemi dettati dall’armonizzazione
- Avvio impostazione manovra di Assestamento 2018-2020 in linea con i nuovi principi;
- Avvio procedure propedeutiche al Rendiconto 2017
Risultati Attesi (altri) RA 4. Introduzione di strumenti innovativi di supporto al capitale circolante
RA 6 Revisione della normativa nazionale e regionale in materia di ordinamento contabile regionale e degli enti locali in linea con le esigenze regionali
Destinatari Cittadini, Altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 2. Riduzione dei costi e della spesa: ottimizzazione dei processi di approvvigionamento della PA per la fornitura di beni e servizi attraverso strumenti di e-procurement
N gare lanciate su
Sintel
Conteggio delle procedure di gara sopra e sottosoglia lanciate su Sintel.
N Arca 93.148 80.000 83.000
Valore gare lanciate su
Sintel
Valore (in euro) delle procedure di gara sopra e sottosoglia lanciate su Sintel.
€ Arca 9,134 mld 5 mld 5,5 mld
67
Programma 4 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
100.594.564,00 94.794.564,00 92.669.564,00
Principali destinazione
risorse
Restituzione ai contribuenti di somme indebitamente versate74
Risultati Attesi (altri)
RA 23 Riduzione della pressione fiscale
RA 24 Lotta all’evasione fiscale
RA 25. Riscossione dei tributi a livello regionale
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 23. Riduzione della
pressione fiscale
Giorni per rimborso75
N giorni N RL 45 gg per accettazione;
70 gg per ricusazione76
45 gg per accettazione
;
45 gg per accettazione;
45 gg per liquidazione
rimborso
74 Si tratta di somme imprevedibili versate erroneamente dai contribuenti e sulle quali Regione Lombardia non ha alcuna possibilità né di prevederne l’ammontare, né di migliorare la sua performance. 75 Il termine di Legge è 60 gg. 76 I giorni previsti per la ricusazione sono comprensivi di periodi di interruzione dei termini per richiesta di documenti aggiuntivi
8,2%
MISSIONE 1Risorse del programma 4
ANNO 2018
68
Programma 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
78.592.388,76 72.129.123,00 71.629.123,00
Principale
destinazione risorse
Manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili
regionali, affitti, arredi, sicurezza
Risultati Attesi RA 7 Razionalizzazione dell’uso degli immobili anche mediante l’accorpamento delle sedi con altri enti del Sireg
RA 7b Razionalizzazione delle attività di gestione, manutenzione e riqualificazione del patrimonio immobiliare regionale
RA 8 Valorizzazione del patrimonio regionale
Ente Sireg Coinvolto IlSpA
Destinatari
Giunta regionale
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Insediamento negli UTR delle nuove funzioni trasferite ai sensi della legge “Delrio”
N. UTR in cui viene
completato il trasferimento
della funzione agricoltura,
caccia e pesca
= N. RL 7
11 11
6,4%
MISSIONE 1Risorse del programma 5
ANNO 2018
69
Razionalizzazione del patrimonio SiReg nei capoluogi di provincia una volta completato il processo di trasferimento delle funzioni ai sensi della legge “Delrio”
N. di capoluoghi dove
accorpare le sedi di UTR e
SiReg con, eventualmente,
Aziende Socio-Sanitarie e
Enti di area vasta
= N. RL 3
1
1
Razionalizzazione delle attività di gestione, manutenzione del patrimonio immobiliare regionale
N. interventi di
manutenzione straordinaria
(attivati e) conclusi sulle
sedi istituzionali regionali
= N. RL - 2 2
Servizi di hard e soft facility
resso le sedi istituzionali: %
richieste di intervento
trattate
= % RL - 100 100
N. di diagnosi energetiche
acquisite sugli edifici
istituzionali
= N. RL - 2 2
Programma 7
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
Elezioni o consultazioni popolari. Anagrafe e stato civile
2018 2019 2020
44.785.000,00 185.000,00 185.000,00
Sistemi informativi, acquisto materiali, trasferimenti agli EELL per
garantire il corretto svolgimento delle consultazioni elettorali
3,6%
MISSIONE 1Risorse del programma 7
ANNO 2018
70
Risultati Attesi
Strategici 2018
Elezioni regionali 2018 - Coordinamento e organizzazione delle attività necessarie per
lo svolgimento delle consultazioni elettorali regionali 2018 (l.r. 17/2012) sia di carattere normativo-giuridico che di carattere organizzativo.
Direzione Responsabile: DG Presidenza
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018**
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Garantire il regolare
svolgimento delle
elezioni
Costo delle elezioni per cittadino € liquidati/totale
cittadini
lombardi
€ RL 0,00108 1,27a
3,3b
** per il 2018 l'indicatore si riferisce al costo elezione per cittadino in occasione di elezioni regionali: in abbinamento con altra consultazione (a); senza
abbinamento(b)
71
Programma 8 Statistica e Sistemi Informativi
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
79.539.698,63 73.539.326,00 72.405.326,00
Sistemi informativi e infrastrutture ICT per lo svolgimento
delle attività amministrative di Regione Lombardia e per il
conseguimento degli obiettivi PRS
Ente Sireg Coinvolto
LISpA
Risultati Attesi
Strategici 2018
- Avvio dei lavori per la predisposizione della nuova convenzione Lispa in scadenza a dicembre 2018;
- Definizione di un modello integrato per la trasformazione digitale di RL.
Direzione Responsabile: DG Presidenza
Risultati Attesi (altri)
RA 16. Attuazione dell’Agenda digitale lombarda RA 17. Valorizzazione delle piattaforme trasversali RA 18. Integrazione dei sistemi informativi del SIREG e standardizzazione dei processi operativi di gestione e riduzione dei costi di gestione RA 19. Sviluppo dell’interoperabilità tra sistemi informativi della PA RA 20. Promozione dello sviluppo di competenze digitali per il superamento del divario digitale RA 21. Approvazione del Piano Regionale per l’Open Government e valorizzazione del patrimonio informativo pubblico RA 21B. Sviluppo dell'ecosistema digitale E015
Destinatari Imprese, cittadini, altre PA e personale della Giunta Regionale
72
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 18. Integrazione dei
sistemi informativi del
SIREG e
standardizzazione dei
processi operativi di
gestione e riduzione dei
costi di gestione
Riduzione spese di gestione [1-(Spesa Totale di
gesione anno/ Spesa
Totale di gesione anno-
1)]*10077
% RL 7,7 2 1 1
Programma 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
5.509.828,00 5.509.828,00 5.509.828,00
Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del
personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di
personale per Missioni e programmi previsto
dall’armonizzazione
Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”
77 In sede di rendicontazione l’indicatore sarà normalizzato tenendo conto del numero di schede servizio previste dagli IUG cons iderati
73
Programma 10
Risorse 2018-2020
Principale destinazione
risorse
Risorse Umane
2018 2019 2020
71.562.698,00 71.410.111,00 56.006.541,00
Spesa del personale dipendente al lordo dei Fondi pluriennali vincolati 2015 applicati e degli aumenti contrattuali, nonché al lordo del piano assunzionale destinato all’assorbimento del personale di Area Vasta
Destinatari Cittadini lombardi e personale di Regione Lombardia
Obiettivi Indicatore* Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Corretto
dimensionamento del
numero di dipendenti
rispetto ai cittadini
potenziali utenti dei
servizi offerti
numero dipendenti/
popolazione residente in
Lombardia
numero dipendenti78/
popolazione residente in
Lombardia
‰ RL
0,482 0,6** 0,6**
spesa di personale/spesa
corrente
spesa di
personale/spesa
corrente (Esclusa spesa
sanitaria)
% RL
5,30% 15% 15%
Costo del personale della
Giunta / popolazione
residente in Lombardia79
Costo
personale/popolazione
€ RL
17,79 25 25
* Gli indicatori sono stati costruiti sulla totalità di risorse destinate al personale di Regione Lombardia, comprese quelle spacchettate all’interno delle diverse Missioni e programmi, ai sensi dell’armonizzazione. ** nel conteggio non si considerano le unità di personale ricollocate nei ruoli regionali in servizio presso i centri per l’impiego
78 Il numero dei dipendenti posti al numeratore comprendono: dipendenti con contratto a tempo indeterminato della Giunta, dipendenti degli Enti Sireg di primo livello e
dipendenti delle Società. 79 Dato Istat 1/1/2017: popolazione residente in regione Lombardia (10.019.166,00).
74
Programma 11 Altri servizi generali
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
79.088.730,30 65.059.055,00 65.931.701,00
Spese di funzionamento quali spese legali, canoni, abbonamenti,
spese postali, noleggi, telefonia, notifica atti, assicurazioni. Sportelli
polifunzionali per i cittadini.
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 10 Miglioramento della trasparenza e della legalità 1. Aggiornamento del PTPCT 2018 - 2020 in coerenza
con le direttive ANAC e degli stakeholders; 2. Applicazione della nuova normativa in materia di
trasparenza, ai sensi del Dgls. n. 97/2016 e prosecuzione dell'automatizzazione delle pubblicazioni;
3. Adeguamento al nuovo regolamento europeo privacy. 4. Verifica dell'efficacia dei sistemi di controllo delle
procedure in relazione ai rischi erogazione contributi, compliance rispetto delle misure anti - corruzione, controllo sull'esecuzione dei contratti, Governance, monitoraggio e controllo delle partecipate: predisposizione di n. 2 rapporti di audit con identificazione delle irregolarità e degli errori delle procedure
Direzione Responsabile: DG Presidenza
Risultati Attesi (altri)
RA 9. Attuazione dell’Agenda Lombardia Semplice
Destinatari Cittadini, dipendenti della Giunta, PA e imprese
75
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Ridurre le spese di
funzionamento
Spese di
funzionamento/popolazione
residente in Lombardia
Spese
totali80/popolazione
residente in Lombardia81
€ RL 3,4 6,50 5,31
Programma 12
Politica Regionale Unitaria per i Servizi Istituzionali e generali, di gestione
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
24.926.549,00 20.489.395,00 13.388.920,00
Risorse per Assistenza Tecnca POR FESR, POR FSE, Cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 26 Programmazione comunitaria POR FESR 2014-2020 1. Presidio degli equilibri di bilancio nel processo di stanziamento e gestione delle
risorse della programmazione comunitaria nel rispetto dei principi contabili
dell'armonizzazione;
2. Programma di cooperazione transfrontaliera Italia Svizzera 2014-2020: chiusura della valutazione strategico-operativa dei progetti di durata non superiore ai 18 mesi relativi al primo bando Italia Svizzera 2014-2020
3. Presidio per l'attuazione delle azioni POR FESR 2014/2020:
Direzione Responsabile: DG Presidenza Direzione Responsabile: DG Presidenza Direzione Responsabile: DG
80 Totale delle spese di funzionamento conteggiate nel programma 11 della Missione 1 relative a spese legali, canoni, abbonamenti, spese postali, noleggi, telefonia, notifica
atti, assicurazioni al netto dei capitoli finalizzati al contributo di funzionamento degli enti del Sireg come nelle annualità precedenti. 81 Dato Istat 1/1/2017: popolazione residente in regione Lombardia (10.019.166,00).
76
4. Implementazione dei flussi informativi legati alla gestione di strumenti finanziari in conformità con le indicazioni dell'Agenzia per la coesione territoriale
5. Formazione del personale sul Sistema di Gestione e Controllo (SIGECO) e sul sistema dei flussi legati all'attuazione del Programma
6. Coordinamento degli Assi del Programma POR FSE 2014/2020 e presidio per l'attuazione delle azioni sull'Asse I "Occupazione" e sull'asse III "Istruzione" con particolare riferimento alla perfomance della spesa.
7. PSR 2014-2020: presidio della gestione delle attività propedeutiche al pagamento delle domande presentate in relazione alle operazioni attive
8. Domanda unica: presidio della gestione di tutte le attività necessarie per la presentazione della domanda unica grafica 2018 e gestione delle attività relative al pagamento dell'anticipo comunitario per il 2018
Università, Ricerca e Open Innovation Direzione Responsabile: DG Istruzione, formazione e lavoro Direzione Responsabile: DG Presidenza
Destinatari Regione
Gli indicatori relativi ai POR 2014-2020 sono collocati nelle Missioni: 4, 7, 10, 12, 14, 15, 17
MISSIONE 1: ALTRI OBIETTIVI 2018
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 27 Partecipazione ai nuovi Programmi di cooperazione territoriale Programma SpazioAlpino: organizzazione del Comitato nazionale e del Comitato di sorveglianza per l'avvio della nuova programmazione 2020+ RA 28 Attuazione del Piano d’Azione della Macroregione Alpina (EUSALP) Coordinamento istituzionale dei soggetti regionali che partecipano a vario titolo alla promozione e all'attuazione della strategia macroregionale alpina Eusalp
Revisione normativa:
Predisposizione, in vista della XI legislatura, di proposte normative per la rivisitazione delle leggi inerenti l'organizzazione delle strutture della Giunta e l'assetto dei relativi vertici dirigenziali.
Revisione delle proposte normative della Giunta, di particolare rilievo, decadute con la fine della X legislatura,
Direzione Responsabile: Presidenza Direzione Responsabile: Presidenza Direzione Responsabile: Presidenza
77
Risultati Attesi (altri)
in vista della eventuale riassunzione per il nuovo Consiglio regionale
RA 30. Rafforzamento di reti e organismi di parità che operano a livello territoriale RA 31. Promozione della presenza delle donne negli organi elettivi e nelle nomine di competenza regionale RA 32. Definizione del Piano regionale per il contrasto alla violenza di genere RA 34. Patto regionalizzato di stabilità territoriale per consentire maggior investimenti sul territorio RA 34b. Partenariato Pubblico Privato: programma integrato di interventi per la ripresa degli investimenti degli Enti Locali Lombardi
78
MISSIONE 3 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
79
Programma 1 Polizia locale e amministrativa
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
1.217.529,00 1.139.264,00 840.848,00
Principale
destinazione risorse
Trasferimenti correnti ad amministrazioni locali per attività di
formazione a favore della polizia locale per canoni per
radiofrequenze e per iniziative di comunicazione
Risultati Attesi
Destinatari
RA 329 Coordinamento e raccordo delle polizie locali e promozione di intese con lo Stato e le altre Regioni del Nord per potenziare il servizio di polizia locale anche a livello di Macroregione RA 331 Riordino normativo in materia di polizia locale e sicurezza, promozione dell’associazionismo e interventi formativi specifici Cittadini, altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Innalzamento livello di
professionalità degli
operatori Polizia Locale
N operatori di polizia locale
formati (agenti e ufficiali) dal
2009
N (dato incrementale dal
2009)
N. RL 2054 2854
80
Programma 2 Sistema integrato di sicurezza urbana
Risorse 2018-20120 2018 2019 2020
3.674.898,00 4.131.715,00 2.831.715,00
Principale
destinazione risorse
Trasferimenti a EELL, Stato e privati per attività attinenti la sicurezza
Risultati Attesi
Strategici 2018 RA 335 Interventi per la prevenzione ed il contrasto della criminalità e delle truffe agli anziani, per la promozione dell’educazione alla legalità e iniziative di sostegno alle vittime della criminalità e dei soggetti danneggiati da atti vandalici
- Definizione dei provvedimenti attuativi della l.r. 24/2017 nell'ambito del Gruppo di lavoro interdirezionale appositamente costituito (delibera di approvazione dei criteri per l'assegnazione dei fondi e delle modalità di costituzione dell'Unità di Supporto alle Vittime del Terrorismo a seguito dei lavori del GdL).
Direzione Responsabile Direzione Generale Sicurezza,
Protezione civile e Immigrazione
Risultati Attesi RA 332. Sottoscrizione di Protocolli con Agenzia Nazionale beni sequestrati alla criminalità organizzata (per riutilizzo ai fini della
sicurezza)
RA 334. Potenziamento degli strumenti e realizzazione di iniziative in materia di sicurezza urbana, anche d’intesa con gli Enti
locali, per incrementare la sicurezza percepita dalla popolazione
Destinatari
Cittadini, altre PA, Associazioni, Amministrazioni centrali
81
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Prevenzione e
contrasto della
criminalità comune e
organizzata
Progetti finanziati N Progetti finanziati N. RL 8
Miglioramento delle
condizioni di sicurezza
urbana in zone a
rischio
Comandi di polizia aderenti
alle iniziative di sicurezza
urbana proposte dalla
Regione (SMART e Accordi
di Collaborazione)
N. Comandi partecipanti N. RL 25
Enti beneficiari del
finanziamento regionale
N. enti finanziati N. RL
50
82
MISSIONE 4 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
83
Programma 1 Istruzione prescolastica
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
9.500.001,00 9.000.001,00 9.000.001,00
Principale destinazione risorse
Contributi regionali per concorrere alle spese di gestione delle scuole dell'infanzia autonome e finanziamento per le sezioni primavera.
Risultati Attesi
RA 152 Consolidamento della rete dei servizi per l’infanzia
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016 Obiettivo
2018 Obiettivo
2019 Obiettivo
2020
RA 152 Consolidamento della rete dei servizi per l’infanzia
N classi primavera attivate N classi primavera attivate in Lombardia
N RL 358 380 380 380
Risorse erogate (media per scuola)
Risorse Erogate (media scuola)
€ RL 5483,20 (**)
5500,00 5500,00 5500,00
84
Programma 2 Altri ordini di istruzione non universitaria
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
230.736.732,00 225.400.428,00 223.729.312,00
Principale destinazione risorse
Trasferimenti alle amministrazioni locali, ai privati e alle istituzioni sociali private per il diritto dovere di istruzione e formazione; finanziamento regionale per la formazione docenti a seguito dell'adozione di sistemi digitali nelle scuole; finanziamento di percorsi formativi innovativi non ricompresi nel repertorio di IeFP Gli anni precedenti erano state considerate solo le risorse autonome. Il primo indicatore viene calcolato come gli anni precedenti, considerando le sole risorse autonome.
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 153 Rafforzamento dell'autonomia del sistema di istruzione e di IEFP
Affiancamento alla Presidenza per la presentazione di proposte al Governo, in attuazione della risoluzione del consiglio regionale n. 97 del 07/11/2017 concernenti le iniziative ex Art. 116 della Costituzione in tema di Istruzione e formazione professionale. Presidio delle successive fasi attuative
Direzione Responsabile Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro
Risultati Attesi (altri)
RA 154. Rafforzamento della collaborazione sistematica tra sistema di istruzione e IeFP e sistema economico RA 155 Sviluppo infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema di istruzione e IeFP
RA 157. Nuovi ruoli di Stato e Regione in materia di istruzione
Destinatari Cittadini, Altre PA,
Risultato Atteso Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
RA 153. Rafforzamento dell’autonomia del
Risorse erogate (media per alunno)
risorse erogate/totale alunni beneficiari
€ RL 2099 1700 1700 1700
85
sistema di istruzione e di IeFP
N studenti che ottengono la qualifica triennale82
N studenti che ottengono la qualifica triennale
N RL 11.790 11500 11500 11500
N studenti che ottengono il diploma di quarto anno IeFP83
N studenti che ottengono il diploma di quarto anno IeFP
N RL 5.534 5800 5800 5800
N iscritti primo anno IeFP presso enti accreditati/totale studenti iscritti primo anno 2°ciclo in Lombardia (scuole statali + CFP)
N iscritti primo anno IeFP presso enti accreditati/totale studenti iscritti primo anno in Lombardia
% RL 15,19% 14,5% 14,5% 14,5%
% di studenti che ottengono la qualifica triennale a fronte degli iscritti
N studenti che ottengono la qualifica triennale/ N iscritti* al terzo anno IeFP presso enti accreditati
% RL 85% 82% 82% 82%
Programma 3 Edilizia scolastica
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
285.429,00 285.429,00 285.429,00
Principale destinazione risorse
Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione.
Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”
82 Percorsi finanziati da Regione Lombardia 83 Istruzione e Formazione Professionale
86
Programma 4 Istruzione universitaria
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
80.313.927,92 78.141.815,52 76.174.930,00
Principale destinazione risorse
Contributi alle università, alle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica Musicale ed alle scuole superiori per mediatori linguistici, con i proventi derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo studio universitario per le azioni di sostegno economico agli studenti
Trasferimenti alle amministrazioni locali, alle imprese e alle istituzioni sociali private per la gestione dei servizi relativi al diritto allo studio universitario
Contributi per la realizzazione di poli universitari o per l’acquisto di beni materiali per le università
Risultati Attesi RA 158. Diritto allo studio che premi «i capaci e i meritevoli»
RA 159. Promozione del sistema universitario e attrazione dei talenti
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore84 Formula UdM Fonte Dato 2016 a.s. 15-16
Obiettivo 2018
(a.s. 17-18)
Obiettivo 2019
(a.s. 18-19)
Obiettivo 2020
(a.s. 19-20)
RA 158. Diritto allo studio che premi «i capaci e i meritevoli»
Studenti supportati da servizi di DSU
N studenti beneficiari N RL
14.546 18.000 18.000 18.000
Contributo medio € RL 3.573,59 3.600 3.600 3.600
84 Indicatore costruito sulle sole risorse autonome
87
Programma 5 Istruzione tecnica superiore
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
13.523.781,00 7.980.581,00 4.531.077,00
Principale destinazione risorse
Finanziamento di percorsi formativi di istruzione tecnica superiore (ITS) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)
Risultato Atteso RA 160. Rafforzare l’istruzione e formazione tecnica superiore
Cittadini Destinatari
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 (a.s.15-16)
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Rafforzare l’istruzione e formazione tecnica superiore
Percorsi ITS finanziati n. RL 43 40 40 40
Percorsi IFTS finanziati n. RL 46 40 40 40
Studenti beneficiari n.studenti ITS + n.studenti IFTS n. RL 2.041 2.000 2.000 2000
88
Programma 6 Servizi ausiliari all'istruzione
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
5.500.000,00 5.500.000,00 5.500.000,00
Principale destinazione risorse
Trasferimenti alle amministrazioni comunali lombarde per i servizi di integrazione scolastica agli studenti disabili
Risultato Atteso RA 153 Rafforzamento dell’autonomia del sistema di istruzione e di IEFP
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 (a.s.15-16)
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostenere l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità ex l.r. 35/2016
Studenti beneficiari n.studenti beneficiari* n. RL Non disponibile
4.800 4.800 4.800
*il target dell’indicatore è presuntivo in base alla ricognizione effettuata dalle Province prima del trasferimento delle competenze dalle stesse a Regione.
89
Programma 7 Diritto allo studio
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
31.673.373,00 31.873.373,00 31.673.373,00
Principale destinazione risorse
Risorse destinate alla libera scelta del percorso educativo e dote scuola; valorizzazione del merito
Risultato Atteso RA 156 Contrasto alla dispersione scolastica
RA 161. Sostegno del diritto allo studio ordinario
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 (a.s.15-16)
Obiettivo 2018
(a.s. 17-18)
Obiettivo 2019
(a.s. 18-19)
Obiettivo 2020
(a.s. 19-20)
Promozione di un sistema educativo di qualità, accessibile, autonomo e responsabile
Studenti beneficiari N studenti beneficiari N RL
102.381 110.000 110.000 110.000
90
MISSIONE 5 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
91
Programma 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse Risultato Atteso
2018 2019 2020
7.558.136,00 6.798.136,00 3.368.136,00
Interventi per lo sviluppo, la promozione, la conservazione, la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale della Lombardia. 129.Valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura e del patrimonio culturale immobile e mobile regionale, Abbonamento Musei Lombardia Milano 132.Promozione della Villa Reale di Monza restaurata e valorizzazione del parco
Destinatari
Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico, artistico ed archeologico
Investimenti attivati sui finanziamenti concessi
Investimenti attivati / Finanziamenti concessi
% RL 46% 45% 45% 45%
92
Programma 2 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
20.618.309,80 13.646.098,00 13.421.878,00
Principale destinazione risorse
Interventi per il cinema, per il sistema bibliotecario e museale, patrimonio immateriale, promozione eventi culturali e di spettacolo, promozione dell’impresa culturale e creativa.
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 135 Promozione eventi e manifestazioni Leonardo 2019:
- Partecipazione ai lavori del Comitato Nazionale - Partecipazione ai lavori del Comitato regionale Patto
per Leonardo RA 135 Promozione eventi e manifestazioni Eventi anno della cultura:
- Mostra Pamuk (gennaio 2018) - Tempo di libri (marzo 2018): eventi all’interno del
padiglione di Regione Lombardia - Evento finale (maggio 2018) - Festa dell’opera (settembre 2018) in
collaborazione con il teatro Grande di Brescia
Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie
Risultati Attesi (altri)
RA 130. Promozione e sviluppo della cultura materiale e immateriale (AESS, patrimonio immateriale tutelato dall’Unesco, tradizioni orali)
RA 131. Attrattività e valorizzazione del patrimonio culturale (itinerari)
RA 133. Promozione educativa e culturale
RA 136. Promozione dello spettacolo e dell’arte contemporanea
RA 136b. Salvaguardia della lingua lombarda
93
Destinatari Cittadini, Associazioni e Imprese e Enti locali
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018 Obiettivo
2019 Obiettivo
2020
Promuovere l'impresa culturale e creativa
Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi
Investimenti attivati/ finanziamenti concessi
% RL 53% 25% 25% 25%
Promuovere eventi culturali e di spettacolo, di celebrazioni e della memoria storica
Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi
Investimenti attivati/ finanziamenti concessi
% RL 94% 90% 90% 90%
Promuovere, sviluppare e coordinare il sistema delle biblioteche, dei musei, della cultura materiale e immateriale, dei Siti Unesco Lombardi e delle aree archeologiche
Investimenti attivati a seguito dei finanziamenti concessi
Investimenti attivati/finanziamenti concessi
% RL 62% 50% 50% 50%
Sostenere il cinema Progetto schermi di classe
n. di studenti
partecipanti alle
proiezioni
programmate
N. studenti N RL nd 26.000 27.000 28.000
94
MISSIONE 5: ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI 2018
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 128 Nuovi strumenti per la cultura e per i beni e le attività culturali: definizione della programmazione triennale e annuale in attuazione della legge di riordino, piani integrati della cultura, sostegno all’accesso dei fondi europei Percorso attuativo l.r. 7 Ottobre 2016, n. 25 "Politiche regionali in materia culturale - Riordino normativo":
a) Clausola valutativa: trasmissione al Consiglio regionale della relazione sullo stato di attuazione del programma operativo annuale 2017
b) PIC: consultazione territorio; formazione; prima proposta dei criteri di selezione
c) Tavoli della cultura: definizione modalità operative, individuazione componenti e prima convocazione.
Direzione Responsabile Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie (in collaborazione con DG Presidenza per la parte normativa)
95
MISSIONE 6 POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO
96
Programma 1 Sport e tempo libero
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
17.292.977,00 15.483.977,00 14.683.977,00
Principale
destinazione risorse
Risorse destinate alla promozione e alla pratica dello sport,
al sostegno dell’associazionismo sportivo dilettantistico,
alla formazione e aggiornamento di guide alpine e maestri
di sci, alla concessione di contributi per la realizzazione e/o
riqualificazione delle infrastrutture sportive anche montane,
all’abbattimento degli interessi sui mutui agevolati
dell’impiantistica sportiva con l'Istituto per il Credito Sportivo
e per la messa in sicurezza, adeguamento e riqualificazione
di rifugi, bivacchi e sentieri.
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 140 Sport per tutti - RA 141 – Grandi Eventi e manifestazioni sportive Sviluppo della pratica sportiva per il rilancio dello sport in Lombardia anche in chiave di marketing territoriale A) Progetti Speciali in collaborazione con Fondazione
Cariplo 2018/2019 (emanazione bando e sua apertura)
B) Impostazione e attuazione iniziativa per la
concessione di contributi per Grandi Eventi Sportivi sul
territorio regionale - I° Trim. 2018 (apertura
manifestazione d'interesse e individuazione dei soggetti)
C) Accordo di Collaborazione con Coni Lombardia per
l’attuazione del progetto strategico “SportOut” (art. 4 e 7):
attuazione delle fasi progettuali per il 1° trimestre 2018
D) Dote sport 2017 – relazione valutazione esiti sulle
domande presentate e ammesse in graduatoria
RA 142 Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base
Direzione Responsabile Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani
97
RA 144 Sostegno ai comprensori sciistici e alle infrastrutture della montagna Sostegno all’impiantistica e ai comprensori sciistici A) Chiusura Bando 2017 per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente nei comprensori sciistici lombardi, con liquidazione delle risorse finanziare destinate ai beneficiari B) Anagrafe impianti sportivi: aggiornamento dei dati inseriti in anagrafe da parte di almeno 800 impianti sportivi e monitoraggio avanzamento censimento RA 146 Sviluppo delle professioni sportive Sviluppo delle professioni sportive della montagna A) Approvazione del programma dei corsi di aggiornamento per Maestri di Sci B) Approvazione del programma annuale di formazione Guide Alpine
Risultati Attesi (altri)
RA 137. Sostegno alle realtà sportive di base RA 138. Supporto alla pratica sportiva per concorrere alla tutela della salute RA 139. Promozione dello sport per le categoria deboli RA 141. Grandi eventi e manifestazioni sportive RA 143. Piano di monitoraggio della geografia dello sport RA 146c. Semplificazione delle procedure dei bandi per le associazioni sportive dilettantistiche
Destinatari
Cittadini, imprese, altre PA e Associazioni
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Famiglie sostenute con la
Numero di famiglie sostenute con la Dote Sport
N. RL 10.573 10.000 10.000 10.000
98
RA 139. Promozione dello sport per le categorie deboli
Dote Sport Domande finanziate/domande presentate
% RL
61% 60% 60% 60%
RA 140. Sport per tutti
Scuole primarie aderenti e finanziate al progetto di educazione motoria
Numero scuole (istituti scolastici) aderenti al progetto di educazione motoria
N.
RL – Ufficio Scolastico
309 300 300 300
Numero scuole (istituti scolastici) finanziate/numero scuole (istituti scolastici) aderenti al progetto
% RL 80% 80% 80% 80%
Alunni coinvolti nel progetto di educazione motoria
Numero alunni delle scuole ammesse a finanziamento sul progetto di educazione motoria
N. RL – Ufficio Scolastico
87.763 100.000 100.000 100.000
Classi finanziate nel progetto di educazione motoria
Numero classi finanziate nel progetto di educazione motoria
N RL – Ufficio Scolastico
3.986 5.000 5.000 5.000
RA 146. Sviluppo delle professioni sportive
Qualificazione operatori dello sport montano
Percentuale dei maestri di sci abilitati in rapporto agli iscritti alla formazione
% RL - Collegio
99% > 90% > 90% //
Percentuale dei maestri di sci specializzati in rapporto agli iscritti alla formazione dei corsi di specializzazione
% RL - Collegio
//
> 95% > 95% //
Percentuale guide alpine e A.M.M. abilitati in rapporto agli iscritti alla formazione
% RL - Collegio
42% > 90% > 90% //
RA 142. Adeguamento, riqualificazione e realizzazione di impianti sportivi di base
Centri sportivi riqualificati con intervento regionale
Centri sportivi riqualificati con contributo regionale dal 2010 (valore al 31/12/2017 =354)
N. RL/ICS 331 Aumento minimo del 5%
// //
RA 143 Piano di monitoraggio della geografia dello sport
Completamento del primo aggiornamento del DB Impianti sportivi da parte
Incremento percentuale degli impianti sportivi pubblici aggiornati rispetto al dicembre 2017 (= 4.841)
% RL/ CONI
3.554 +10% // //
99
dei comuni
RA 145. Riqualificazione e valorizzazione rifugi
Spesa complessiva per riqualificazione sentieri/ stanziamento complessivo bando sentieri 2015
% RL 50% 7%
//
//
Programma 2 Giovani
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
857.704,00 857.704,00 857.704,00
Principale
destinazione risorse
Risorse destinate ad interventi a sostegno della creatività e
aggregazione giovanile e per la valorizzazione del potenziale dei
giovani anche in cofinanziamento con AAdPQ "nuova generazione
di idee"
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 149 Promozione della creatività e della partecipazione giovanile Sviluppo delle politiche di creatività e aggregazione dei giovani Sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione con la
Presidenza del Consiglio dei Ministri - dipartimento della
gioventù e del servizio civile nazionale - attuazione
dell’Intesa sulla ripartizione del fondo nazionale per le
politiche giovanili anno 2017
Direzione Responsabile Direzione Generale Sport e Politiche per i Giovani
100
Risultati Attesi (altri)
RA 147. Sostegno alla programmazione locale in materia di politiche giovanili
RA 150. Migliorare l’accoglienza delle strutture dedicate ai giovani sostenendo il turismo low cost
RA 151. Programmazione comunitaria in materia di giovani e sport
Destinatari Cittadini di età compresa tra i 14 e i 35 anni di età
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 149. Promozione della creatività e della partecipazione giovanile
Giovani
coinvolti nei
progetti di
aggregazione
giovanile
Numero giovani beneficiari del progetto “Oratori”
N RL 287 210 210 //
Ore annuali
per lo
svolgimento
delle attività
dei giovani
coinvolti nei
progetti
Numero ore di attività assegnate a ciascun giovane coinvolto nel progetto “Oratori”
N RL 300 400 400 //
101
MISSIONE 7 TURISMO
102
Programma 1 Sviluppo e valorizzazione del turismo Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
52.577.644,38 34.279.262,00 15.309.104,00
Principale destinazione risorse
Interventi regionali finalizzati alla promozione turistica, progetti di eccellenza, realizzazione di programmi presentati dai sistemi turistici (autonomie locali ed altri soggetti pubblici) finalizzati alla valorizzazione del territorio
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 121 Marketing territoriale integrato - Valorizzazione delle eccellenze del territorio attraverso l’integrazione con le imprese del settori del commercio, della moda, del design e del terziario innovativo RA 125 Organizzazione turistica - Strumenti orientati alla semplificazione normativa e all’innalzamento della qualità dell’offerta RA 126 - Sostegno alla filiera turistica e sistema delle imprese e sviluppo di nuove forme di ricettività alberghiera ed extra-alberghiera:
- apertura dei termini di presentazione delle domande di almeno n. 1 bando a favore dei soggetti operanti nella filiera dell'attrattività
- avvio di n. 1 collaborazione sovraregionale per la promozione turistica congiunta
Direzione Responsabile: Direzione Generale Sviluppo Economico
103
- prima impostazione del Piano annuale della promozione turistica (art. 16 l.r. 27/2015)
Risultati Attesi (altri)
RA 122. Network turistici locali
RA 123. Coordinamento delle attività turistiche a livello regionale e sovraregionale
RA 127. Sostegno all’innovazione e incentivi al sistema ricettivo (p.e. alberghi, b&b, etc.)
RA 127 b. Sviluppo di iniziative di promozione turistica
Destinatari Cittadini e Imprese
Ente/Società Sireg Coinvolto
Explora
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
RA 127 b. Sviluppo di iniziative di promozione turistica
Operatori coinvolti Numero MLN€ RL 34 30 32 35
104
MISSIONE 8 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
105
Programma 1 Urbanistica ed assetto del territorio
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
6.286.783,55 5.547.836,00 5.388.383,00
Principale
destinazione risorse
Contributi trentacinquennali in annualità ad enti locali,
loro consorzi e comunità montane per la realizzazione
ed il completamento di opere di collettamento e di
depurazione delle acque.
Predisposizione revisione PTR e predisposizione nuovi
PTRA
Gestione osservatorio Regionale Contratti Pubblici;
Risultati Attesi
Strategici 2018
Ra 278 Aggiornamento e revisione del Piano Territoriale Regionale integrato con il Piano Paesaggistico confermando l’assetto pianificatorio multiscalare previsto dall’attuale legge regionale
- Supporto alle procedure di approvazione del Piano da parte del Consiglio regionale con istruttoria tecnica di eventuali proposte emendative degli Organi del Consiglio
RA 197b. Attuazione della l.r. 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei vari organi dell’Amministrazione dello Stato
- Definizione ed approvazione di un accordo con gli Uffici scolastici, per l'anno 2018-2019, per la creazione di progetti nelle scuole sulla prevenzione ed il contrasto del gioco d'azzardo patologico.
Direzione Responsabile: Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo e Città Metropolitana
Risultati Attesi (altro)
RA 279. Accompagnamento agli enti locali per la revisione dei Piani di Governo del Territorio
RA 280 Implementazione di un modello di governo del territorio fortemente integrato (urbanistica, ambiente e paesaggio) anche attraverso la revisione della L.R. 12/2005 RA 280b. Interventi di programmazione negoziata, a valenza territoriale, di rilevanza regionale (ADPQ Malpensa, ADP, PII, PRUSST, PRU).
RA 280c. Governance territoriale e rafforzamento delle reti degli stakeholders
106
RA 281 Rafforzamento della governance integrata dei dati territoriali e rilancio del Sistema informativo territoriale integrato anche in chiave interregionale (SIT) RA 282. Procedure informatiche e regole comuni per la gestione territoriale, anche ai fini del monitoraggio dei piani, in
cooperazione con gli Enti Locali
RA 283. Rafforzamento dell’utilizzo degli strumenti di pianificazione di area vasta (ad es. i Piani Territoriali Regionali d’Area PTRA)
RA 285. Definizione di disposizioni atte a limitare la dispersione insediativa (consumo e impermeabilizzazione di suolo, erosione
del suolo agricolo, inquinamento, inefficienza del TPL etc.) in particolare valorizzando il ciclo demolizione/ricostruzione e
incentivando l’utilizzo delle aree dismesse e/o abbandonate
RA 286. Implementazione degli strumenti della perequazione, compensazione e premialità per la realizzazione di un governo
territoriale di equità, ambientalmente e finanziariamente sostenibile
RA 288. Rinnovo e semplificazione delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) integrate con altra forme di
valutazione ambientale in grado di garantire efficacemente la sostenibilità di piani e progetti
RA 289. Prevenzione del rischio idrogeologico attraverso la pianificazione dell’assetto geologico, idrogeologico e sismico e la disciplina di uso del suolo a scala di bacino (PAI, Direttiva alluvioni) in forte integrazione con gli altri strumenti di governo e gestione del territorio (PTR, PTCP, PGT) RA 290. Sviluppo dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici
RA 290b Sviluppo di iniziative tecnico-normative in materia di opere pubbliche di competenza regionale
RA 291. Interventi per lo sviluppo delle infrastrutture a livello locale
RA 294. Promozione di politiche per il coordinamento dei tempi e degli orari delle città
Destinatari Cittadini e imprese
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 290. Sviluppo dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici85
N contratti attivi86 monitorati
dall’Osservatorio Regionale
Contratti Pubblici
N contratti attivi monitorati
dall’Osservatorio Regionale
Contratti Pubblici
N RL 127.109
148.000 155.000 159.000
85 L’obiettivo monitorato fa riferimento a una minima parte delle risorse di questo Programma che sono invece quasi completamente utilizzate come trasferimento agli Enti
locali per opere di collettamento e depurazione acque. 86 Contratti, aggiudicati a partire dal 2002, per i quali non è ancora pervenuta la scheda di collaudo.
107
Programma 2 Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico popolare
2018 2019 2020
192.765.120,2187 25.770.777,81 10.568.185,00
Interventi e programmi ERP, interventi di housing sociale per l’incremento dell’offerta di alloggi nell’ambito del sistema dei fondi immobiliari, realizzazione di servizi abitativi a canone convenzionato
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 299B Sviluppo urbano sostenibile ed inclusione sociale: Adp Lorenteggio: Integrazione della convenzione ILSPA per la realizzazione della riqualificazione del quartiere
RA 296 Nuova Programmazione di settore Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione di programmi sperimentali di rigenerazione urbana, recupero riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e sociale: attivazione prime misure.
RA 295. Riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica
- Approvazione piano annuale controlli sistema edilizia residenziale pubblica
- Linee di indirizzo sulle verifiche e controlli di Direzione.
Direzione Responsabile: Direzione Generale Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese.
87 Le risorse contenute nel programma 2 della Missione 8 non sono interamente destinate alle politiche della Direzione generale Casa Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese. Le risorse effettivamente a disposizione della direzione per il perseguimento degli obiettivi sono le seguenti:
2018 2019 2020
189.912.834,21 22.918.491,81 7.715.899,00
108
RA 295. Riforma del sistema di edilizia residenziale pubblica
- verifica annuale (31.12) sul grado di conseguimento degli obiettivi del Piano di risanamento di Aler PV-LO (Dgr) e azioni correttive in caso di scostamento rispetto al piano;
- Regolamento relativo all'accreditamento degli operatori privati erogatori di servizi abitativi pubblici e sociali: confronto con i principali portatori di interesse e stesura di una prima bozza condivisa.
Risultati Attesi (altri)
RA 297 Housing sociale: progetti speciali e strumenti finanziari innovativi RA 298. Sperimentazione di un sistema innovativo di accreditamento per la gestione sostenibile del patrimonio abitativo RA 299 Incremento dell'offerta abitativa RA 300. Riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio abitativo pubblico
Destinatari Famiglie e cittadini, altre PA e operatori di housing sociale
Ente Sireg Coinvolto
ILSpA
Obiettivi* Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Incremento dell’offerta di alloggi nell’ambito del sistema dei fondi immobiliari (Housing sociale), in locazione a canone convenzionato, moderato, sociale, anche con formule di locazione con patto di futuro acquisto o patto di riscatto, interventi di edilizia universitaria in locazione temporanea, residenze per anziani, operazioni di ritiro dell’invenduto residenziale e creazione di mix sociali innovativi
N alloggi messi a disposizione
N alloggi messi a disposizione
N RL 266 0 624 1389
Realizzazione di alloggi all’interno del Piano Nazionale di edilizia abitativa*
N alloggi a disposizione x abitare sociale/ERP
N alloggi messi a disposizione per abitare sociale/ERP
N RL 323 77 290 0
Interventi di recupero alloggi sfitti in cattivo stato di manutenzione**
N. alloggi sfitti recuperati
N. alloggi sfitti recuperate
N RL 536 1.230 1341 365
* Tutti gli interventi sono finanziati con risorse ministeriali pari a circa 65 MLN €. Le previsioni tengono conto dei cronoprogrammi agli atti al momento della stesura del
presente documento.
** I dati sono suscettibili di variazioni in funzione dell’andamento dei lavori, in carico ai singoli soggetti attuatori.
109
MISSIONE 9 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
110
Programma 1 Difesa del Suolo
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
70.650.910,94 68.356.576,42 19.574.127,00
Principale
destinazione risorse
Bonifiche, opere idrauliche di competenza regionale
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 232. Nuova legge sulla Governance della difesa del suolo e della gestione dei corsi d’acqua - Approvazione dei criteri attuativi relativi alla
manutenzione e gestione della vegetazione in alveo
RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo (AdP Struttura di Missione “Italiasicura”, Ministero dell’Ambiente, AdP salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese e altri programmi di intervento).
Approvazione di un nuovo programma di interventi di difesa del suolo 2018- 2020. RA 245b. Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati
- Patto per la Lombardia: avanzamento interventi di
bonifica schede n.46 (Brescia-Caffaro), n.47
(Pioltello-Rodano), n.48 (Cerro al Lambro), in
raccordo con il Ministero Ambiente e il Commissario
competenti per i siti di interesse nazionale
Direzione Responsabile: Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo e Città Metropolitana
Direzione Responsabile: Direzione Generale Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo e Città Metropolitana
Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
111
- SIN Pioltello Rodano: caratterizzazione del sito
(giugno 2018) e individuazione percorso per la
valorizzazione territoriale
- Piano regionale bonifiche: aggiornamento delle
priorità relative ai siti da bonificare
Difesa della città di Como dalle esondazioni - Cantiere delle paratie di Como: avvio delle fasi di
completamento dell'intervento - approvazione da parte di ILSPA e della DG Territorio del progetto
Direzione Responsabile: Direzione Presidenza
Risultati Attesi (altri)
RA 234. Promozione e gestione degli interventi in materia di bonifica e irrigazione anche attraverso la promozione sul territorio di tecniche e tecnologie per utilizzare metodi di irrigazione alternativi a quello di scorrimento, in un’ottica di maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche.
RA 235. Regolamentazione della gestione e sicurezza degli invasi
RA 237. Programma straordinario per la regolarizzazione delle occupazioni delle aree demaniali
RA 238. Ottimizzazione Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo)
RA 239. Crescita operativa e sviluppo interregionale dei Consorzi di Bonifica
RA 240. Attuazione progetti Strategici di Sottobacino fluviale e Studi di sottobacino
RA 241. Semplificazione e razionalizzazione autorizzazioni idrauliche
RA 242. Nuove modalità di informazione e comunicazione ai cittadini per la realizzazione delle opere
RA 243. Individuazione/mappatura delle situazioni a rischio geologico, idrogeologico e sismico, e valanghivo
RA 244. Aggiornamento del Piano generale di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale e approvazione dei Piani
comprensoriali
Destinatari Cittadini e imprese
Ente Sireg Coinvolto
ILSpA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte
Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 245b. Recupero, bonifica e messa in sicurezza di siti inquinati
N Comuni interessati da siti di interesse nazionale
N N RL 10 10 10 10
112
da bonificare88
RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo: Attuazione interventi prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico (AdP MATTM)
Realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza del Lago d’Idro
Fatto/Non Fatto F/NF
RL Progetto non approvato
Avanzamento dei lavori
secondo cronoprogra
mma
Avanzamento dei lavori
secondo cronoprogra
mma
Avanzamento dei lavori
secondo cronoprogra
mma
RA 233. Piani ed interventi di difesa del suolo: AdP salvaguardia idraulica e riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese: Progetto Seveso
Realizzazione delle aree di laminazione in comune di Senago
Fatto/Non Fatto F/NF
RL Avanzamento dei lavori secondo
cronoprogramma.
Avanzamento dei lavori
secondo cronoprogra
mma
Conclusion
e dei lavori
secondo
cronoprogra
mma
88 L’indicatore fa riferimento alle sole risorse vincolate.
113
Programma 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
7.931.467,60 5.992.254,00 5.797.252,00
Principale destinazione risorse
Quote ammortamenti mutui per per manutenzione straordinaria e ripristino delle opere di bonifica relative all'Alluvione del novembre 2002
Risultati Attesi (altri) RA 246. Riordino normativo del settore estrattivo e maggiore sostenibilità delle attività di estrazione mineraria RA 247. Promozione della riqualificazione dei siti estrattivi
RA 250. Azioni integrate per lo sviluppo sostenibile
Destinatari Cittadini e imprese
Non si ritiene di identificare un indicatore di risultato su questo programma in quanto la quasi totalità delle risorse sono destinate a quote di ammortamenti mutui. I Risultati Attesi perseguiti non prevedono invece risorse.
114
Programma 3 Rifiuti
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
15.566.401,09 9.763.155,37 6.073.925,00
Principale
destinazione risorse
Azioni per la riduzione della produzione di rifiuti, la corretta
gestione e il riuso
Risultati Attesi
Strategici 2018 RA 256 Attuazione Programma Regionale Gestione Rifiuti e azioni finalizzate alla riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti
- PRGR: avanzamento iniziative di attuazione del piano
Risultati Attesi (altri)
RA 257. Prevenzione e contrasto all’illegalità
RA 258. Mappatura e smaltimento dell’amianto
RA 259. Pianificazione, riordino normativo e della disciplina del settore dei rifiuti e sostegno finanziario agli enti locali
Destinatari
Cittadini, imprese e altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UDM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 256 Attuazione Programma Regionale Gestione Rifiuti e azioni finalizzate alla
% Raccolta differenziata media regionale
- ARPA 60,8% 62% 64% 67%
115
riduzione, riuso, riciclo e recupero dei rifiuti
Σ RD: sommatoria dei quantitativi
delle diverse frazioni che
compongono la raccolta differenziata
ivi incluse, se conteggiate e
rendicontate, le quote destinate al
compostaggio domestico, di
prossimità e di comunità.
RU ind : rifiuti urbani indifferenziati.
Programma 4 Servizio Idrico Integrato
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
9.368.184,34 4.059.076,00 1.059.076,00
Principale
destinazione risorse
Contributi in conto capitale agli ATO (Ambiti Territoriali
Ottimali) per la progettazione e la relativa realizzazione di
opere infrastrutturali attinenti al servizio idrico integrato
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 260. Razionalizzazione e ottimizzazione del servizio
idrico integrato
- Patto per la Lombardia: avanzamento azioni attuative
relative alle schede interventi n.49 (servizio idrico) e n.
50 (depurazione laghi prealpini)
Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Risultati Attesi (altri) RA 261. Completamento pianificazione d’ambito e relativa attuazione
116
RA 262. Facilitazione dell'accesso al credito relativi agli interventi infrastrutturali del sistema idrico
Destinatari Cittadini, altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 260.
Razionalizzazione e
ottimizzazione del
servizio idrico integrato
N interventi annuali su servizio idrico integrato89
= N RL 701/811 10 7 10
Programma 5 Aree protette, parchi naturali, protezione
naturalistica e forestazione
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
22.143.258,39 19.328.199,89 18.244.932,00
Principale
destinazione risorse
Salvaguardia, gestione e valorizzazione delle superfici e
delle produzioni forestali con trasferimenti agli enti gestori
delle Aree protette regionali; funzioni trasferite e delegate
e attuazione di programmi a dimensione o rilevanza
regionale
Risultati Attesi (altri)
RA 263. Armonizzazione, aggiornamento e semplificazione normativa RA 264 Salvaguardia della biodiversità RA 265. Valorizzazione delle aree protette RA 266. Promozione della filiera bosco legno e delle attività economiche sostenibili
Destinatari Cittadini e altre PA lombardi
89 L’indicatore fa riferimento a vincolate.
117
RA 266b. Disciplina paesaggistica e iniziative per la tutela
e la promozione della qualità del paesaggio lombardo
Ente Sireg Coinvolto Enti Parco
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 265. Valorizzazione delle aree protette
Superficie di parchi regionali interessati da politiche regionali di tutela ambientale
= Migliaia ettari
RL 465 468 468 468
RA 264. Salvaguardia della biodiversità
Programma 6 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche
Risorse 2018-202090 2018 2019 2020
34.013.642,15 11.542.491,00 11.140.991,00
Principale
destinazione risorse
Finanziamento interventi in materia di acque pubbliche
90 Nel totale delle risorse sono considerati anche i trasferimenti di risorse agli Enti (canoni idrici) che non sono stati rappresentati con un indicatore; trattandosi di “puri
trasferimenti” si possono solo individuare indicatori di carattere finanziario
118
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 267. Riordino normativo e disciplina delle risorse
idriche
o Chiusura della consultazione sull'aggiornamento
del r.r.3/2006 in tema di scarichi e definizione testo
finale
RA 270. Attuazione federalismo demaniale e riassegnazione concessioni grandi derivazioni idroelettriche, ottimizzazione della regolazione dei laghi
o Avanzamento della proposta relativa alle
procedure di gara delle concessioni di grande
derivazione, nell'ambito del tavolo tecnico delle
regioni: confronto con i portatori di interesse
Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Risultati Attesi
RA 268. Protezione, risanamento e miglioramento degli ecosistemi acquatici
RA 269 Implementazione e ottimizzazione degli strumenti regionali per la tutela delle acque (Piano di Tutela, Piano di Gestione del distretto idrografico del Po)
Destinatari Cittadini e Altre PA lombarde
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Tutela e valorizzazione
delle risorse idriche
N. iniziative in materia di tutela
e valorizzazione delle acque
= n 5 4 2 2
119
Programma 7 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
16.953.388,00 16.887.929,00 10.876.447,00
Principale
destinazione risorse
Risorse destinate a interventi per la montagna e a trasferimenti per il
funzionamento delle Comunità Montane
Obiettivi
Indicatore* Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Azioni a favore della montagna
N progetti approvati, avviati e conclusi nel piano di investimenti del Parco Stelvio
N progetti approvati, avviati e conclusi
N RL 5 5 avviati
1 concluso 5 conclusi 2 avviati
Azioni a favore della montagna
N progetti strategici finanziati con Fondo Montagna
N progetti strategici finanziati con Fondo Montagna
N RL 6 progetti + 1 relazione conclusiva
2 2
Azioni a favore della montagna
N progetti approvati, avviati e conclusi per Fondo Comuni Confinanti
N progetti strategici approvati, avviati e conclusi
N RL 23 41 approvati
23 avviati 5 conclusi
28 avviati 15 conclusi
*Gli Indicatori non si riferiscono alle risorse erogate per il concorso al finanziamento delle Comunictà Montane (circa 10 MLN)
Risultati Attesi (altri) RA 41. Attrattività della montagna RA 41b. Attuazione di politiche intersettoriali ed integrate per le Aree Interne (Fondi Strutturali Europei) RA 42. Ottimizzazione della programmazione economica per la Montagna (PISL Montagna) RA 42b. Nuova forma di gestione del Parco dello Stelvio
Destinatari Cittadini, imprese e EELL lombardi
120
Programma 8 Qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
9.503.808,85 6.519.531,00 4.036.454,00
Principale
destinazione risorse
Attuazione direttiva nitrati e attuazione dei programmi
regionali e dei piani d'azione per la qualità dell'aria
Risultati Attesi
Strategici 2018 RA 275 Azioni a sostegno delle politiche regionali per l'adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione delle emissioni di gas climalteranti
- Attuazione impegni assunti per il clima (COP 21
Parigi, Climate Group, Under2MoU):
programmazione attività settore ambiente
nell'ambito dei 4 Motori (26-27/2) e per la
partecipazione al Global Climate Action Summit
(12-14/9) San Francisco, CA.
RA 273. Attuazione del Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell'Aria
- Piano Aria: aggiornamento.
- Attuazione accordo con Ministero e le regioni del
bacino padano delle misure per il miglioramento
della qualità dell'aria e avanzamento confronto
con la Commissione Europea
Direzione Responsabile: Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Risultati Attesi (altri)
RA 271. Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera
RA 272. Sviluppo di reti di monitoraggio delle emissioni
121
RA 274. Semplificazione e razionalizzazione delle procedure per le imprese soggette alla disciplina "Seveso”
RA 276. Prevenzione e riduzione dell'inquinamento da agenti fisici (rumore, vibrazioni, radiazioni)
RA 277. Controllo e prevenzione del rischio chimico nel trasporto delle sostanze pericolose
Destinatari Cittadini e imprese
Ente Sireg Coinvolto
ARPA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 272. Sviluppo di reti
di monitoraggio delle
emissioni
Avanzamento progetto
sperimentale per
realizzazione di supersiti di
monitoraggio (n.8)
% % RL 86% 100% // //
Attuazione della direttiva
nitrati
Imprese conformi alla
direttiva nitrati/N di imprese
interessate
= % RL 84,18 84% 84% 84%
Programma 9 Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e dell'ambiente
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
120.120,00 120.120,00 120.120,00
Principale
destinazione risorse
Tali risorse concorrono alla realizzazione delle attività
previste dalla Missione 9 Programma 4: sono quindi
rappresentate dallo stesso indicatore
122
MISSIONE 9: ALTRI OBIETTIVI STRATEGICI 2018
Risultati Attesi Strategici 2018
Linee strategiche in campo ambientale - Documento di supporto alla definizione del
Programma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura
Direzione Responsabile Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Attuazione della risoluzione consiliare n.97 relativamente alle competenza in materia ambiente e energia.
- Definizione delle richieste di maggiori competenze di regione Lombardia, attraverso la predisposizione della documentazione di supporto al confronto con il Governo e lo sviluppo del confronto con i Ministeri, per il conseguimento dell'intesa alle ulteriori forme di autonomia regionale
123
MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITÀ
124
Programma 1 Trasporto Ferroviario
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
810.171.344,87 723.265.768,18 821.136.701,00
Corrispettivo per i contratti di Servizio ferroviari, acquisto
materiale rotabile, TPL, potenziamento linee ferroviarie
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 311 Riqualificazione, potenziamento e gestione della rete ferroviaria regionale concessa. Potenziamento e ammodernamento tecnologico degli impianti del nodo di Seveso: approvazione dello Studio di fattibilità tecnico-economica
Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e
mobilità
Risultati Attesi (altri)
RA 308. Promozione della liberalizzazione ferroviaria
Ra 309 Sviluppo sulle grandi direttrici europee delle rete ferroviaria AV/AC e dei collegamenti transalpini
RA 310. Interventi per il potenziamento delle rete ferroviaria RFI in ambito regionale e nel nodo di Milano
RA 312 Miglioramento dell’offerta di servizi ferroviari
RA 313. Rinnovo materiale rotabile
RA 314. Sviluppo forme innovative di mobilità
Destinatari Cittadini (lavoratori, famiglie, studenti, turisti)
Obiettivi Indicatore Formula UdM Font
e
Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Contratti di servizio
ferroviari
Treni per KM Treni*km/anno N RL 43.988.500 44.000.000 44.000.000 44.500.000
125
Rinnovo materiale
rotabile
Nuovi treni Treni entrati in servizio a
partire dal 2007 N RL
172
191 191 196
Aumento del numero
dei viaggiatori del
SFR91
Numero viaggiatori SFR
al giorno
Numero viaggiatori
SFR/giorno N RL 730.000 730.000 735.000 740.000
Adeguamento alla
normativa sulla
sicurezza della rete
ferroviaria regionale in
concessione a
Ferrovienord
(attrezzaggio rete e
materiale rotabile)
% rete ferroviaria
adeguata alla normativa
sulla sicurezza
= % RL 97%
98% 99% 100%
Programma 2 Trasporto Pubblico Locale
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
751.267.951,94 686.766.527,22 664.335.628,00
Affidamento servizi TPL autofilometrotranviari
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 319 Attuazione dell'integrazione tariffaria
- Intesa tra Regione Lombardia e almeno una Agenzia del Trasporto pubblico per l'approvazione dei Sistemi
Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità
91 Servizio Ferroviario Regionale.
126
Tariffari Integrati dei Bacini di Mobilità (R.R. 4/2014, art. 6).
Risultati Attesi (altri)
RA 315. Attuazione della legge sul TPL e del Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti
RA 316 Miglioramento dell’offerta di servizi di TPL
RA 317. Sviluppo della rete metropolitana e metrotranviaria
RA 318. Rinnovo parco autobus e sviluppo tecnologie innovative
RA 320. Offerta di titoli di viaggio agevolati
RA 321. Miglioramento del servizio taxi
Destinatari Cittadini (lavoratori , famiglie, studenti, turisti, categorie
agevolate)
Agenzie di Bacino per il Trasporto Pubblico Locale ed
enti titolari di affidamenti di servizi di TPL e di funzioni
amministrative in materia di trasporto.
Aziende di trasporto pubblico.
Agenzie di Bacino per il Trasporto Pubblico Locale ed
Enti Locali per le risorse finalizzate al rinnovo parco
autobus.
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Servizi di TPL Vetture*Km/anno Vetture*Km/anno N RL 287.000.000
287.000.000 287.000.000 287.000.000
Titoli di viaggio
agevolati
Agevolazioni
rilasciate dal 2004
a invalidi e
pensionati a basso
reddito
Agevolazioni rilasciate dal
2004
N RL
183.800
200.000 209.000 218.000
Rinnovo parco autobus Nuovi autobus
cofinanziati a
partire dal 2009
Nuovi autobus cofinanziati a
partire dal 2009
N RL 1.279 2.038
2.107
2.10792
92 Non si prevedono incrementi rispetto al 2019, in quanto per l’anno 2020 non risultano stanziate risorse sul bilancio regionale né assegnate risorse statali.
127
Programma 3 Trasporto per vie d’acqua
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
13.825.901,00 13.537.901,00 12.702.901,00
Risorse destinate al potenziamento e gestione delle vie
navigabili
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 323 Regolamentazione e promozione della navigazione interna e gestione del demanio lacuale e idroviario e sviluppo della navigazione pubblica
- Proposta di Regolamento per la navigazione pubblica sui Navigli lombardi.
Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità
Risultati Attesi (altri) RA 322. Recupero e valorizzazione del sistema dei Navigli RA 324. Investimenti per la valorizzazione del demanio lacuale
RA 325. Interventi per la navigabilità del Po, lo sviluppo dei porti fluviali e delle idrovie collegate
RA 326. Sviluppo del trasporto intermodale delle merci e della logistica
Destinatari Cittadini (passeggeri)
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Gestione della
navigazione sul Po e
idrovie collegate
nell’ambito dell’Intesa
interventi avviati dal 2012 per la
navigabilità del Po e delle idrovie
collegate e lo sviluppo dei porti di
Cremona e Mantova
N Interventi avviati
dal 2012 N. RL
40
52 58 64
128
interregionale per la
navigazione interna
Ammodernamento di
opere relative al
demanio della
navigazione interna
Interventi sui laghi conclusi dal 2012 N interventi conclusi
dal 2012 N. RL 111 153 168 188
Programma 4 Altre modalità di trasporto
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
49.291,00 49.291,00 49.291,00
Le risose collegate si riferiscono quasi totalmente a capitoli
su rimborso prestiti e ammortamento mutuo, di conseguenza
non è applicabile un indicatore.
Risultati Attesi (altri)
RA 327. Sviluppo di Malpensa e del sistema regionale aeroportuale
129
Programma 5 Viabilità e infrastrutture stradali
Risorse 2018-20120
Principali
destinazioni risorse
2018 2019 2020
211.833.727,84 73.636.331,46 45.600.135,00
Concessioni autostradali, realizzazione opere viarie,
manutenzione opere viarie e interventi per il
miglioramento della sicurezza stradale, infrastrutture per
la mobilità ciclistica (risorse POR-FESR 2014-2020)
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 304 Riqualificazione, potenziamento e gestione della rete stradale di interesse regionale
- AdP per l'accessibilità a Valtellina e Valchiavenna:
conclusione lavori variante di Morbegno (2° lotto).
- Patto per la Lombardia: accordi con enti per la progettazione e realizzazione di interventi di messa in sicurezza della rete stradale di interesse regionale previsti dal Patto.
Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità
Attuazione dell’autonomia regionale Predisposizione delle ipotesi normative in attuazione dell'autonomia regionale nelle materie "Infrastrutture e trasporti"
Direzione Responsabile Direzione Generale Infrastrutture e mobilità
Risultati Attesi (altri)
RA 302 Accelerazione delle opere infrastrutturali prioritarie e della viabilità connessa RA 303. Nuove modalità di partnership pubblico-privato per le nuove infrastrutture RA 306. Sviluppo della mobilità ciclistica RA 307 Interventi per la riduzione dell’incidentalità e l’incremento della sicurezza stradale
Destinatari
Cittadini, imprese e EELL
Ente Sireg Coinvolto ILSpA
130
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Interventi su rete stradale di interesse regionale
Km aperti al traffico nell’anno Km aperti al traffico
nell’anno (nuova rete) km RL 5,3
13
7
18
Interventi per lo sviluppo della rete ciclabile
Km realizzati nell’anno Km realizzati nell’anno
(nuova rete) km RL
/ 4
35
119
Riduzione dell’incidentalità stradale
N interventi in corso di realizzazione nell’anno93
N interventi in corso di realizzazione nell’anno
N RL 49
11
Riduzione dell’incidentalità stradale
Enti coinvolti94 N Enti coinvolti N RL 57
15
Programma 6 Politica regionale unitaria per i trasporti e il
diritto alla mobilità
Risorse 2018-2020
Principali
destinazioni risorse
2018 2019 2020
281.663,00 281.663,00 281.663,00
Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte
del personale, secondo lo spacchettamento delle spese
di personale per Missioni e programmi previsto
dall’armonizzazione
Risultati Attesi (altri)
RA 328. Potenziamento dell’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari
Per questo programma si fa riferimento all’indicatore della Missione 1 – Programma 10 “Risorse Umane”
93 Si tratta di interventi finalizzati all’abbattimento del numero di incidenti stradali. 94 Per Enti coinvolti si intende i soggetti pubblici coinvolti negli interventi di prevenzione finalizzati alla riduzione dell’incidentalità stradale.
131
MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE
132
Programma 1 Sistema di protezione civile
Risorse 2018-2020*
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
16.484.541,98 13.393.237,76 10.428.728,00
Funzionamento, sviluppo e potenziamento del sistema di
protezione civile, gestione della sala operativa e attività
antincendio
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 339. Azioni per il sistema di protezione civile, anche a livello di Macroregione
- Definizione dello schema di convenzione con il Ministero
dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco - Direzione
Regionale della Lombardia per le attività di prevenzione e
lotta attiva agli incendi boschivi.
Direzione Responsabile: Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione
Risultati Attesi (altri) RA 336. Adeguamento e aggiornamento del sistema di conoscenza, valutazione, monitoraggio e definizione di nuove modalità
organizzative per l’allertamento dei rischi naturali e antropici
RA 337. Prevenzione del rischio sismico
RA 338. Protezione delle infrastrutture critiche
RA 340. Promozione del volontariato di Protezione Civile tra i giovani
RA 342. Formazione di amministratori, tecnici e volontari e promozione di interventi formativi nelle scuole
RA 343 Adeguamento della sala operativa di protezione civile
RA 344. Supporto per il completamento ed il miglioramento della pianificazione di emergenza a di livello comunale e sviluppo
delle pianificazioni di settore di livello regionale
Destinatari
Cittadini
133
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Miglioramento dei tempi di attivazione del sistema di protezione civile in caso di emergenza
Riduzione del tempo per l’emissione di avvisi di criticità da parte della Sala Operativa di Protezione Civile rispetto al bollettino ARPA di segnalazione
N Minuti N RL <175 <175
Riduzione del tempo di intervento dalla segnalazione di un incendio al primo intervento
N Minuti N RL 60 40
Servizio di integrazione, ottimizzazione, implementazione delle reti radio per la gestione delle emergenze esistenti sul territorio regionale e della centrale interforze di Protezione Civile.
superficie territorio coperto dal sistema radio Tetra/ superficie totale Lombardia
% territorio lombardo % RL 35 35%
134
Programma 2 Interventi a seguito di calamità naturali
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
5.890.443,00 5.580.443,00 5.124.148,00
Risorse per interventi conseguenti a calamità naturali
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 345 Supporto ed interventi a seguito di calamità naturali ed eventi di natura antropi
- Conferimento dei fondi regionale nel conto di contabilità
speciale;
- Avvio degli interventi previsti dal piano degli interventi
approvato
Direzione Responsabile: Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione
Risultati Attesi (altri)
RA 349 Vigilanza sismica sulle costruzioni
Si ritiene di non proporre indicatori in quanto le risorse relative a questo programma vengono per lo più impiegate per far fronte a interventi di ripristino
conseguenti a calamità. Il loro utilizzo è pertanto condizionato dal verificarsi o meno di eventi calamitosi.
135
MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
136
Programma 1 Interventi per l’infanzia, i minori e per asilo nido
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
3.722.396,00 3.722.396,00 1.222.396,00
Interventi a favore della maternità, della natalità e risorse per
la funzione educativa svolta dagli oratori.
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Sostegno della funzione educativa
degli oratori
Risorse impegnate e liquidate Risorse impegnate e liquidate
% RL 100% 100% 100% 100%
Risultati Attesi (altri) RA 188. Sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità
RA 189. Rafforzamento degli interventi e i servizi per l’infanzia
RA 190. Sviluppo delle politiche per la tutela dei minori
Destinatari Cittadini (donne, minori)
137
Programma 2 Interventi per la disabilità
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
23.345.518,00 22.729.698,00 11.315.518,00
Risorse destinate ad interventi per disabili (cani guida,
interventi per tubercolotici, contributi per l’adeguamento degli
strumenti di guida e rimborsi a enti pubblici e privati per spese
di adeguamento di centraline telefoniche per l’assunzione di
persone non vedenti)
Risultati Attesi
RA 191. Attuazione del Piano Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità
Destinatari Cittadini (disabili)
Obiettivi Indicatore95 Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Addestramento di Cani Guida per non vedenti
N. Cani addestrati affidati a non vedenti
N. cani affidati a non vedenti Lombardi
N. RL 11 11 11
Addestramento di Cani Guida per non vedenti
N. Cani addestrati N. cani addestrati per il supporto a non vedenti
N. RL 50 50 50
Provvidenze a favore di cittadini affetti da TBC96
N. di cittadini beneficiari che già non beneficiano del contributo INPS
N. di cittadini beneficiari che già non beneficiano del contributo INPS
N. RL 6 6
95 Gli indicatori si riferiscono alle sole risorse autonome. 96 Si tratta di erogazioni a cittadini affetti da tubercolosi non assicurati dall’Inps o non assistiti per difetto assicurativo, ai sensi della Legge 4 Marzo 1987, n 88 -Provvedimenti
a favore dei tubercolotici.
138
Modifica degli strumenti di guida
Cittadini disabili beneficiari del contributo per la modifica delle autovetture
Cittadini disabili beneficiari del contributo per la modifica
N. RL 376 376 376
Programma 3 Interventi per gli anziani
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
81.898.728,00 12.171.210,00 11.950.000,00
Risultati Attesi RA 203. Differenziazione della rete delle Unità d’offerta sociale e sociosanitaria
Destinatari
Cittadini anziani
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Sostegno a strutture dedicate all’assistenza residenziale per anziani
Valore delle Risorse impegnate sul Totale delle risorse disponibili
Risorse impegnate / Totale risorse disponibili
% RL 100% 100%
139
Programma 4 Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
61.847.592,66 14.788.352,00 10.435.032,00
Principale
destinazione risorse
Risorse destinate a programmi per l’inclusione sociale di immigrati,
carcerati, soggetti deboli
Risultati Attesi
RA 185. Redazione di linee di indirizzo per gli interventi a favore delle persone soggette a provvedimenti dell’autorità
giudiziaria e a rischio di emarginazione
Risultati Attesi
Strategici 2018
RA 184 Interventi a sostegno dell’inclusione e della coesione sociale Governance del sistema delle politiche sociali ed inclusione
sociale con coordinamento dell'Asse 2 POR FSE 2014-2020
- Presidio dell'avanzamento della spesa in previsione dei target 2018 sull'Asse 2-POR FSE 2014-2020 al 31/12/2018;
- Presidio della certificazione della spesa; - Documento tecnico di Programmazione dell'agenda degli
interventi sull'Asse 2 POR SE 2014-2020; - Presidio della Cabina di Regia; - Documento di proposta di ripianificazione delle risorse e
relativi target all'interno di una stessa priorità di investimento tra diverse tipologie di azione per consolidamento misura "Nidi Gratis"
RA 184B REDDITO DI AUTONOMIA: Programmazione delle politiche regionali di inclusione sociale con consolidamento e semplificazione della misura nidi gratis - Documento tecnico di razionalizzazione dei processi e
semplificazione delle procedure di gestione e controllo
Direzione Generale Responsabile: Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
140
Destinatari
RA 186. Consolidamento delle conoscenze del fenomeno migratorio attraverso l’analisi dei flussi
RA 187. Formazione dedicata sulle materie dell'immigrazione.
RA 187b. Iniziative in tema di immigrazione e azioni di prevenzione del lavoro sommerso e del contrasto al
caporalato
Azioni di prevenzione e contrasto del caporalato
Cittadini (Immigrati, Detenuti) Associazioni, Altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Interventi per contrastare la povertà
N enti che hanno contribuito al processo di distribuzione dei prodotti alimentari
N enti N RL 1916
1600
Interventi per contrastare la povertà
Persone che hanno beneficiato della distribuzione gratuita dei prodotti alimentari
N persone N RL 270.078
290000
Interventi di tutela e assistenza delle persone ristrette negli istituti penitenziari
n. persone potenziali beneficiarie N persone N RL
9623
2000
Interventi per l’integrazione della popolazione migrante
n. persone che hanno beneficiato di interventi propedeutici all’integrazione
n.persone N RL 8301 1800
141
Programma 5 Interventi per le famiglie
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
67.592.945,50 44.243.810,00 34.547.860,00
Risorse destinate ad interventi vari per la conciliazione
famiglia-lavoro e ai progetti promossi dall’associazionismo
famigliare e dal terzo settore
Risultati Attesi RA 178. Valorizzazione delle politiche territoriali di conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari e le reti di imprese che offrono servizi di welfare
RA 179. Sviluppo della legge regionale sulla famiglia e le azioni connesse
RA 181. Semplificazione dell’accesso ai servizi
RA 182. Sostegno alla creazione di Fondi di previdenza integrativi
RA 183b. Sostegno ai genitori separati
Destinatari Imprese
Obiettivi Indicatore UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Interventi a favore delle famiglie vunerabili N famiglie beneficiarie
N RL 1140 6000
142
Programma 6 Interventi per il diritto alla casa
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
41.375.011,00 97 46.204.151,00 50.884.511,00
Sostegno alla locazione di abitazioni
Risultati Attesi RA 204. Welfare abitativo strumenti e strategie innovativi per il mantenimento dell’abitazione
Destinatari Famiglie, cittadini (cittadini in situazione di disagio acuto, morosità
incolpevole)
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno alle famiglie per l’accesso alle abitazioni in locazione
Famiglie beneficiarie* N famiglie destinatarie contributo per la locazione
N RL 373 1.000 1.000 1.000
Beneficio medio per famiglia*
Entità risorse totali/n. famiglie beneficiarie
€ RL 5.570 6.000 6.000 6.000
Asse V – Sviluppo urbano sostenibile: progetto Lorenteggio**
N operazioni avviate N RL 0 3 2 2
** L’indicatore, pur avendo disponibilità finanziaria in questa Missione e Programma, si riferisce ad azioni contenute nel “RA 299b: Sviluppo urbano sostenibile ed inclusione sociale”
97 Le risorse contenute nel programma 6 della Missione 12 non sono interamente destinate alle politiche della Direzione generale Casa Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese. Le risorse effettivamente a disposizione della direzione per il perseguimento degli obiettivi sono le seguenti:
2018 2019 2020
41.170.860,00 46.000.000,00 50.680.360,00
143
Programma 7 Programmazione e governo della rete dei servizi
sociosanitari e sociali
Risorse 2018-2020
Principale
destinazione risorse
2018 2019 2020
66.978.239,15 57.336.729,15 57.240.026,00
Supporto al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi nonché
degli interventi socioassistenziali in area anziani, minori e
disabili
Contributi alle ASL e ai Comuni per l’esercizio delle funzioni
di accreditamento vigilanza e controllo sulla rete delle unità di
offerta sociali
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 194 Ottimizzazione dell’organizzazione territoriale: Sviluppo del welfare locale ed ottimizzazione della programmazione zonale e dell'organizzazione territoriale. Sviluppo del riordino del welfare regionale conciliando il nuovo sistema dei bisogni con la programmazione e l'organizzazione di risposte appropriate, anche sotto il profilo dei riorientamento e dell'integrazione delle risorse stesse. Il processo di sviluppo si sostanzia attraverso il sostegno della capacità dei territori, all'interno di un'azione integrata di programmazione locale che possa definire priorità, azioni e risorse, nel rispetto e in attuazione delle linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018 - 2020, in un contesto di efficace collaborazione con gli Enti Locali. - Documento tecnico di valutazione dell'attuazione delle linee d indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020 per quanto attiene la ridefinizione dei confini di ambito ex L. 23/2015 (semestrale); - Documento tecnico di valutazione dell'attuazione delle linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020 per quanto attiene lo sviluppo di obiettivi zonali afferenti l'innovazione sociale e/o l'omogeneizzazione dei criteri e requisiti di accesso ai servizi (31 dicembre 2018)
Direzione Generale Responsabile: Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale
Risultati Attesi
RA 193. Adeguamento del sistema di accreditamento e controllo
144
RA 197. Attuazione del piano d’azione regionale per le Dipendenze
RA 197b Attuazione della l.r. 8/2013 per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico, con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei vari organi dell’Amministrazione dello Stato
Destinatari Cittadini, Altre PA (Comuni)
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Sostegno delle rete dei servizi sociali
Entità risorse regionali Entità risorse nazionali
Entità risorse regionali Entità risorse nazionali
€ RL 54.000.000,00
39.973.985,03
54.000.000,00
39.973.985,03
Per restituire una immagine adeguata della rete dei servizi sociali presenti in Lombardia, si elencano di seguito le unità di offerta per il 2017:
UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO
NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2017
PRIMA INFANZIA
ASILI NIDO MICRO NIDI NIDI FAMIGLIA CENTRI PRIMA INFANZIA
ATS NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI NR STRUTTURE NR POSTI
ATS DELLA BRIANZA 218 6507
22 210 41 205
24 438
ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 746
26579 106 1013 102 510
44 855
ATS DELLA MONTAGNA 38
925 6 58 13 65
5 77
145
ATS DELLA VAL PADANA 126
3648 28 276 13 65
3 67
ATS DELL'INSUBRIA 200
6312 44 480 44 220
13 292
ATS DI BERGAMO 163 4644 37 362
15 75 4 117
ATS DI BRESCIA 166 4754 20 195
22 110 2 38
ATS DI PAVIA 90 2743 14 149
10 50 1 20
RL 1747 56112 277 2743
260 1300 96 1904
UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO
NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2017
MINORI RESIDENZIALI MINORI DIURNI
COMUNITA' EDUCATIVE COMUNITA' FAMILIARI ALLOGGI AUTONOMIA CENTRI AGGREGAZIONE
GIOVANILE
CENTRI RICREATIVI
DIURNI
ATS NR
STRUTTURE
NR
POSTI
NR
STRUTTURE
NR
POSTI
NR
STRUTTURE NR POSTI
NR
STRUTTURE NR POSTI
NR
STRUTTURE
NR
POSTI
ATS DELLA BRIANZA
33 293 3 17 8 24 12 730 112 -
ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO
143 1157 26 137 154 516 49 3729 430 -
ATS DELLA MONTAGNA
12 101 0 0 4 20 6 324 34 -
ATS DELLA VAL PADANA
23 227 6 32 5 14 21 1232 161 -
ATS DELL'INSUBRIA
68 566 12 68 26 90 19 875 81 -
ATS DI BERGAMO 20 155 5 29 5 15 16 359 502
-
146
ATS DI BRESCIA 21 195 4 22 8 19 57 3549 268
-
ATS DI PAVIA 45 386 8 40 27 77 3 130 60
-
RL 365 3080 64 345 237 775 183 10928 1648
-
UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO
NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A DICEMBRE 2017
DISABILI
COMUNITA'
ALLOGGIO DISABILI
CENTRI SOCIO
EDUCATIVI
SERVIZIO
FORMAZIONE
ALL'AUTONOMIA
ATS NR
STRUTTURE
NR
POSTI
NR
STRUTTURE
NR
POSTI
NR
STRUTTURE
NR
POSTI
ATS DELLA BRIANZA
19 162 28 640 5 133
ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO
46 366 63 1349 26 544
ATS DELLA MONTAGNA
9 77 10 160 6 154
ATS DELLA VAL PADANA
19 169 22 462 12 230
ATS DELL'INSUBRIA
41 370 37 846 12 230
ATS DI BERGAMO 7 60 14 265 30 577
ATS DI BRESCIA 17 179 18 365 12 371
ATS DI PAVIA 14 120 3 55 3 84
RL 172 1503 195 4142 106 2323
UNITA' DI OFFERTA SOCIALI IN ESERCIZIO
NUMERO POSTI E NUMERO STRUTTURE A
DICEMBRE 2017
ANZIANI
CENTRI DIURNI
ANZIANI
ALLOGGI
PROTETTI ANZIANI
ATS NR
STRUTTURE
NR
POSTI
NR
STRUTTURE
NR
POSTI
ATS DELLA BRIANZA
9 735 11 193
ATS DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO
15 654 18 366
ATS DELLA MONTAGNA
7 335 6 88
ATS DELLA VAL PADANA
2 80 14 277
ATS DELL'INSUBRIA
21 1405 8 116
ATS DI BERGAMO 2 100 2 52
ATS DI BRESCIA 13 899 7 118
ATS DI PAVIA 3 69 8 88
RL 72 4277 74 1298
147
Programma 8 Cooperazione e associazionismo
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
3.076.399,00 2.558.399,00 2.558.399,00
Risultati Attesi (altri)
RA 198. Promozione del terzo settore
RA 200. Prevenzione e contrasto della violenza contro le donne
RA 201. Introduzione agli strumenti innovativi per il servizio civile e la leva civica
Destinatari Associazioni e organizzazioni di volontariato
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Utilizzo delle risorse per politiche a favore delle donne, azioni di contrasto alla violenza, alle associazioni
Valore delle Risorse impegnate sul Totale delle risorse disponibili
Risorse impegnate / Totale risorse disponibili
% RL 90 100
148
MISSIONE 13 TUTELA DELLA SALUTE
149
Programma 1 SSR – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
19.091.943.298,00 19.090.809.964,00 19.090.809.964,00
Risorse destinate ai LEA
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 204B Riordino del sistema sociosanitario: attuazione l.r. 23/2015 "Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo" con particolare riferimento alla presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili
- Avvio del programma di presa in carico dei pazienti cronici secondo il nuovo modello con particolare riferimento all'attività di arruolamento dei soggetti cronici e/o fragile
- Costituzione delle reti clinico assistenziali in coerenza con il DM 70/2015 e con il processo di evoluzione della l.r. 23/2015: approvazione della rete oncologica lombarda, ematologica, pneumologica e diabetologica.
RA 205 Analisi del bisogno sanitario e sociosanitario alla luce delle evidenze epidemiologiche e di flussi di utenza - Predisposizione di una proposta per la riorganizzazione dell'area della NPIA
alla luce della valutazione della distribuzione territoriale della domanda di prestazioni e della rete d'offerta, anche in raccordo con gli interventi e le attività sociosanitarie per i minori e per le loro famiglie.
RA 208. Efficiente programmazione, controllo e distribuzione delle risorse a garanzia della sostenibilità della spesa sanitaria - Progressiva applicazione dei nuovi LEA con particolare riferimento all'area
materno infantile, alle vaccinazioni, all'assistenza distrettuale per persone
Direzione Responsabile: DG Welfare
150
fragili e non autosufficienti anche a seguito della pubblicazione dei DM conseguenti.
Risultati Attesi (altri)
RA 206. Riorganizzazione della rete di offerta sociosanitaria RA 207. Rimodulazione del sistema delle compartecipazioni RA 209. Certificazione dei bilanci di tutte le aziende sanitarie e della gestione sanitaria accentrata regionale da completarsi entro la fine della legislatura. RA 210. Promozione della cultura della donazione con riferimento alla donazione del sangue e all’attività trapiantologica RA 211. Promozione di azioni per la riduzione ulteriore delle liste di attesa RA 212. Promozione del governo clinico e di una sempre maggiore appropriatezza gestionale degli erogatori RA 213. Contrattazione regionale per i medici convenzionati (MMG, PLS, Specialisti ambulatoriali) e monitoraggio risorse assegnate alle ATS RA 214B. Riorganizzazione attività di vigilanza sui farmaci nel territorio RA 215. Potenziamento del ruolo delle farmacie RA 216. Sviluppo del sistema emergenza urgenza sanitaria con il progetto Numero unico di accesso all’emergenza 112, esteso a livello regionale RA 217. Governo e sviluppo della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare RA 218. Promozione di iniziative rivolte al bisogno di salute delle persone sottoposte a procedimento penale" RA 219.B Gestione rilascio esenzioni per patologia, invalidità e reddito RA 220. Sviluppo strumenti digitali per la sanità (SISS, FSE, ricetta digitale...) RA 221. Programmazione e sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute in ogni fascia d’età ed in ogni ambiente di vita e di lavoro RA 222. Miglioramento della qualità dei programmi di screening oncologici di provata efficacia RA 223. Sostegno e coordinamento della attività di controllo per la tutela e la sicurezza del lavoratore, del consumatore, del cittadino RA 226. Organizzazione della sorveglianza sanitaria per il volontariato di Protezione Civile (D.lgs 81/2008) RA 227B. Ottimizzazione dei flussi informativi e contabili sui medicinali (File F – File R)
Destinatari Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Garanzia di erogazione dei LEA nel rispetto degli standard quali/quantitativi definiti dalla normativa
Spesa pro capite per la prevenzione
Risorse prevenzione / cittadini
€ MODELLO LA
4,14%
Incidenza programmata pari al 5,50% delle risorse disponibili
Incidenza programmata pari al 5,50% delle risorse disponibili
4,14%
Spesa pro-capite per territorio
Risorse per territorio / cittadini
€ MODELLO LA
55,45%
fino al 51,00% delle risorse disponibili
fino al 51,00% delle risorse disponibili
55,45%
151
(MMG, Farmaceutica Ambulatoriale)
Spesa pro-capite livello assistenza ospedaliera
Risorse per ospedali / cittadini
€ MODELLO LA
40,42%
fino al 43,50% delle risorse disponibili
fino al 43,50% delle risorse disponibili
40,42%
Valore medio di un ricovero
Somma tariffe ricoveri / numeri ricoveri
€ RL 3680
3700-3800 3700-3800 3700/3800
Prestazioni ambulatoriali pro capite
Numero prestazioni /cittadini
N RL 17
17-19 17-19 15/17
Percentuale spesa ambulatoriale per cittadini esenti
Spesa cittadini esenti / ambulatoriale
% RL
72%
75-78 75-78 78/80
Appropriatezza prescrittiva dei farmaci
Farmaceutica convenzionata
Numero di ricette di farmaci /mese
N RL
6,5 milioni/mese
6,5 milioni/mese (se non viene modificata la convenzione per le farmacie ele regole di prescrizione)
6,5 milioni/mese (se non viene modificata la convenzione per le farmacie ele regole di prescrizione)
6,5 milioni/mese (se non viene modificata la convenzione per le farmacie ele regole di prescrizione)
Peso % DDD farmaci equivalenti su totale DDD
DDD farmaci equivalenti / totale DDD
% RL
76%
77%
77,5%
78%
Sistema Informativo Socio Sanitario
Referti on-line
Numero di referti on-line consultabili tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico
N RL 28.601.766 mil
27 mil 27 mil 27 mil
152
Prenotazioni “canali alternativi”
Numero di prenotazioni effettuate dai cittadini su ulteriori canali rispetto al call center o ai CUP aziendali: Internet, farmacie e medici
N RL
253.000
330.000 330.000 330 mil* (valore
soggetto a variazione a
seguito dell’avvio della
presa in carico)
Attuazione misure contenute nel Piano Regionale della Prevenzione
Incidenti e infortuni sul lavoro
tasso d’incidenza degli infortuni sul lavoro denunciati in occasione di lavoro (confronto con base dati INAIL 2012)
‰ INAIL e ISTAT
21,98 (*)
16,12
16,12
In attesa di indicazioni
UE7MS
Imprese attive sorvegliate/ totale imprese da controllare relativamente alla sicurezza sul lavoro
% RL (Sist. Inf.
IMPreS@;
6,4%
≥5% ≥5% ≥5%
Mantenimento del N. dei controlli in strutture/imprese (in relazione alla graduazione del rischio) a tutela del consumatore e del cittadino98
N RL (Sist.inf. IMPreS
@;
105.148
Mantenimento N. controlli
Mantenimento N. controlli
Mantenimento N. controlli
Vaccini bambini
Copertura vaccinale per ciclo base vaccinazione esavalente (polio/difto/tetanopertosse/epatite B-HIB) e
dose MPR in bambini valutati al
% RL (DWH sanitari
o)
94,4
93,4
≥ 95%
≥ 95%
≥ 95%
≥ 95%
≥ 95%
98 Il mantenimento è subordinato all’invarianza di risorse di personale
153
compimento del 24° mese di età
≥ 95%
Screening
Estensione del programma biennale di screening della mammella a tutta la popolazione interessata (donne 50-69)
% RL (Sist. Inf.
DWH screeni
ng)
96%
≥ 95% ≥ 95% ≥ 95%
Adesione programma di screening della mammella
% RL (Sist. Inf.
DWH screeni
ng)
68%
≥ 60% ≥ 60% ≥ 60%
Estensione programma di screening del colon retto
% RL (Sist. Inf.
DWH screeni
ng)
95%
≥ 95% ≥ 95% ≥ 95%
Adesione programma di screening del colon retto
% RL (Sist. Inf.
DWH screeni
ng)
52%
≥ 45% ≥ 45% ≥ 45%
Piano della Prevenzione veterinaria
Controlli nel settore della sicurezza alimentare
N° stabilimenti controllati nel settore della sicurezza alimentare/n° di stabilimenti riconosciuti CE 853/04 che trattano alimenti di origine animale
% RL Stabilimenti Controllati
2.508/Programmati 2.601
≥95% ≥95% 100%
Controlli nel settore sanità animale
n° allevamenti ufficialmente indenni/n°allevamenti
% RL 99,8% ≥99,8% ≥99,8% ≥99,8%
154
Prevenzione randagismo
N° interventi risolti /n° interventi richiesti
% RL 76% ≥75% ≥75% ≥75%
Garanzie sanitarie per l’esportazione
Controlli sugli e stabilimenti inseriti nelle liste export al fine di garantire i requisiti sanitari
% RL 100% 100% 100% 100%
Governance regionale della ricerca sanitaria
N progetti di ricerca
N progetti approvati complessivamente
N RL 0 (**) 8 8 8
Promozione della cultura della donazione con riferimento alla donazione del sangue e all’attività trapiantologica
Tempo di risposta alla chiamata Tempo di risposta alla chiamata per patologie tempo-dipendenti
% di interventi con tempo di risposta inferiore o uguale a 20 min % di interventi con tempo di risposta inferiore o uguale a 15 min in area urbana, 20 min in area intermedia (codici rossi per patologie tempo dipendenti)
%
%
AREU
AREU
83%
Area
urbana=96%
Area intermedia=9
5%
≥ 75% ≥ 75%
>_ 75% >_ 75%
N donazioni N di donazioni effettuate
N RL 467.372
386 donatori di organi segnalati
Donazioni sangue intero 462.000 unità Donazione di organi 378 donatori
segnalati.
Donazioni sangue intero 462.000 unità
Donazione di organi 378
donatori segnalati.
Donazioni sangue intero 462.000 unità
Donazione di organi 378
donatori segnalati.
N trasfusioni unità di sangue trasfuso
N RL 452.688 445.000
445.000
445.000
N trapianti N trapianti effettuati N RL 702 664 664 664
155
Razionalizzazione degli assetti organizzativi delle aziende sanitarie pubbliche (Piani Organizzazione Aziendale) e della spesa per personale dipendente, per incarichi di consulenza, collaborazioni coordinate e continuative e lavoro interinale
Spesa per il personale (ASL, AO, AREU e Fondazioni IRCCS)
TOTALE della spesa per il personale dipendente + incarichi di consulenza + collaborazioni coordinate e continuative + lavoro interinale / spesa complessiva (costo della Produzione)
% RL 48,38%
49,90% 49,90%
Nel programma 1 della Missione 13 sono presenti anche risorse destinate ai servizi socio-sanitari. Per restituire una immagine adeguata della rete dei servizi
socio-sanitari presenti in Lombardia, si elencano di seguito le unità di offerta fino a settembre 2017
Tipo UDO (unità di offerta) Numero UDO Numero Posti Numero Trattamenti
Autorizz. Accred. Contr. Autorizz. Accred. Contr. Autorizz. Accred. Contr. RSA 695 683 667 63.717 61.229 57.905 0 0 0
CDI 307 304 277 7.428 7.235 6.262 0 0 0
RSD 97 97 93 4.231 4.181 4.061 0 0 0
CDD 264 261 261 6.768 6.651 6.561 0 0 0
CSS 169 169 165 1.556 1.518 1.475 0 0 0
HOS 37 37 36 411 405 390 0 0 0
RIA
RESIDENZIALE (*)
84 77 76
152 152 152 0 0 0
DAY HOSPITAL (*) 138 129 126 0 0 0
IN REGIME DIURNO CONTINUO 1.284 1.242 1.227 0 0 0
TRATTAMENTI AMBULATORIALE 0 0 0 1.397.170 1.351.714 1.321.643
TRATTAMENTI DOMICILIARE 0 0 0 233.012 232.012 232.012
INT CURE INTERMEDIE 3.026 2.863 2.845 0 0 0
TOX
RESIDENZIALE
171 166 155
2.855 2.631 2.486 0 0 0
SEMIRESIDENZIALE 227 202 160 0 0 0
BASSA INTENSITA 179 179 130 0 0 0
CONS PRIVATI 96 96 85 0 0 0 0 0 0
PUBBLICI 140 140 140 0 0 0 0 0 0
156
SMI 10 10 10 0 0 0 0 0 0
SERT 80 80 80 0 0 0 0 0 0
ADI 247 247 503 0 0 0 0 0 0
TOTALE 2.397 2.367 2.548 91.972 88.617 83.780 1.630.182 1.583.726 1.553.655
TIPO UDO (unità di offerta)
Numero UDO
autoriz. accred.
RSA 29,00% 28,85%
CDI 12,81% 12,84%
RSD 4,04% 4,10%
CDD 11,01% 11,03%
CSS 7,05% 7,14%
HOS 1,54% 1,56%
RIA
Residenziale (*)
3,50% 3,25%
Day Hospital (*)
In regime diurno
continuo
Trattamenti
ambulatoriale
Trattamenti domiciliare
INT CURE INTERMEDIE
TOX
Residenziale
7,13% 7,02% Semiresidenziale
Bassa intensità
CONS Privati 4,00% 4,06%
Pubblici 5,84% 5,91%
SMI 0,41% 0,42%
SERT 3,37% 3,38%
ADI 10,30% 10,44%
Totale 100,00% 100,00%
157
Programma 5 SSR – Investimenti sanitari
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
220.218.921,00 11.767.416,00 13.573.993,00
Investimenti per il SSR
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 230b Attuazione Città della Salute e della ricerca Avvio del cantiere per la realizzazione dell'intervento: sottoscrizione del contratto tra ILSPA ed il concessionario
Direzione Responsabile: Presidenza
Risultati Attesi
RA 228. Completamento dei progetti strategici di edilizia sanitaria compresa la realizza-zione/completamento dei nuovi ospedali
RA 229. Investimento negli interventi finalizzati al miglioramento e all’ammodernamento delle strutture sanitarie intervenendo prioritariamente per la messa a norma e sicurezza i presidi
RA 230. Sviluppo e rinnovo del parco tecnologico delle apparecchiature ad alta complessità
Destinatari Cittadini e Altre PA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
Interventi di edilizia sanitaria – VII atto integrativo Interventi di edilizia sanitaria approvati e ammessi a finanziamento
N. interventi finanziati
N RL 8 21 21 14
158
Interventi di messa a norma e sicurezza presidi ospedalieri e sedi ASL Programmazione Nazionale Antincendio
Interventi approvati
N. interventi finanziati
N RL 10 14 14 21
Programma 7 SSR – Ulteriori Spese in materia sanitaria
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
130.064.324,25 499.265,00 387.932,00
Investimenti per il SSR
Risultato Atteso RA 231. Sviluppo di progetti di sanità internazionale e nazionale, in funzione dell’attrattività del SSL Destinatari
Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato
2016
Obiettivo
2018
Obiettivo
2019
Obiettivo
2020
RA 231. Sviluppo di progetti di sanità internazionale e
nazionale, in funzione dell’attrattività del SSL
n. interventi = n RL 18 25 25 25
159
MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITÀ
INDICATORI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE FESR 2014-2020
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018*
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Rafforzamento della competitività dell’economia regionale
N. di imprese finanziate con le risorse del POR FESR 2014-2020 (nuovi progetti)
= N. Stima su obiettivo
301
(34 FRIM +155 AGGR + 112 A3)
2176
(50 Innodriver A
150 Innodriver C
5 FRIM 1
200 (Asse 3 - AL
VIA nd 60
(Asse 3 - AL VIA)
160
47 call
12 PCP)
(1912 (Asse 3)) N. di imprese finanziate che cooperano con gli istituti di ricerca (nuovi progetti)
= N. Stima su obiettivo
155 (AGGR) 97
50 innodriver 47 call
nd
Investimenti complessivi R&S&I attivati in Asse 1 (nuovi progetti)
= M€ Stima su obiettivo
58 (AGGR+ CTL)
63 (6 Innodriver
2 FRIM 1 55 call)
nd
N. di nuove imprese che ricevono un sostegno
= N. Stima su obiettivo
26 (INTRAPRENDO)
160 (80 Intraprendo +
5 Startup Valchiavenna +
75 Controgaranzie
Asse 3)
nd
NB: I dati inseriti sono afferenti alle misure Asse 1 e 3 di competenza delle DDGG UROI e SE
*Include imprese ammesse al finanziamento (decreto di graduatoria) indipendentemente dal termine del progetto
161
Programma 1 Industria, PMI e artigianato
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
122.677.741,47 64.536.165,00 16.059.595,00
Risorse destinate allo sviluppo della competitività delle imprese lombarde e dell’attrattività della regione
Ente Sireg Coinvolto
Finlombarda Spa
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 49. Sostegno e sviluppo di fattori di competitività del territorio RA 59 Sviluppo dell'imprenditorialità e sostegno allo start up di nuove imprese
- Prima impostazione di una misura a sostegno degli investimenti in equity di start - up lombarde
RA 55. Attrazione di nuovi investimenti sul territorio lombardo: - Approvazione di almeno n. 5 Accordi per l'Attrattività con i
Comuni Lombardi - Avvio dell'operatività della Piattafoma AttrCT
Direzione Responsabile: DG Sviluppo Economico
Risultati Attesi (altri) RA 51. Supporto all’internazionalizzazione delle imprese RA 52. Sostegno all’accesso al credito e al processo di rafforzamento del sistema delle garanzie RA 54. Sostegno alle imprese in difficoltà RA 56. Contrasto al fenomeno dell’usura RA 57. Diffusione della Responsabilità Sociale di Impresa RA 58. Attivazione di interventi straordinari per le imprese colpite dal sisma e da altri eventi calamitosi RA 60. Sostegno alla competitività e innovazione delle imprese del terziario, della logistica e della mobilità delle merci RA 61. Sostegno alla competitività delle imprese dei settori moda, design e creatività RA 62. Supporto alle imprese digitali e promozione dello sviluppo di servizi smart
162
RA 63. Promozione dell'export delle filiere produttive lombarde RA 64. Supporto al posizionamento competitivo globale delle fiere internazionali RA 65. Valorizzazione del sistema fieristico quale fattore di attrattività nel quadro di una strategia di marketing territoriale
Destinatari Imprese
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno alla competitività delle imprese a valere sulla Legge Regionale 11/2014 con contributi diretti alle imprese
N imprese beneficiarie N imprese beneficiarie N RL
1.123
+3% +3% +3%
Mappatura e promozione di opportunità di insediamento produttivo (Programma AttrACT)
N. aree di insediamento produttivo maoppate e incluse nel programam di marketing territoriale tramite gli Accordi di Attrattività
N. aree di insediamento produttivo maoppate e incluse nel programam di marketing territoriale tramite gli Accordi di Attrattività
N RL
n.d. 120 130 150
RA 61. Sostegno alla competitività delle imprese dei settori moda, design e creatività*
n. soggetti coinvolti nelle iniziative
n. soggetti coinvoltinelle iniziative N RL
120 150 170 200
* Il dato si intende come totale delle opportunità di insediamento disponibili alla fine dell’anno di riferimento
163
Programma 2 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
13.000.031,00 7.140.881,00 12.093.353,00
Risorse destinate allo sviluppo della competitività delle piccole e medie imprese commerciali, alla tutela dei consumatori e allo sviluppo della rete carburanti
Risultati Attesi (altri) RA 66. Promozione dell’equilibrio tra piccole medie e grandi strutture di vendita e riordino normativo della programmazione commerciale
RA 67. Sostegno e sviluppo alle reti e alle polarità commerciali
RA 68. Promozione integrata del territorio in una logica di marketing urbano ed interventi per l’attrattività territoriale
RA 69. Capitalizzazione di EXPO 2015 per i consumi, la rete distributiva e la promozione delle filiere di prodotti lombardi nel Mondo
RA 70. Accompagnamento alla trasformazione dell’impresa commerciale verso forme e canali innovativi e ad elevato valore aggiunto e contenuto tecnologico e sostegno al credito
RA 71. Sostegno al commercio storico, di vicinato e di prossimità sociale e valorizzazione delle eccellenze anche sostenendo la filiera Km 0. RA 72. Contrasto alla crisi dei consumi e difesa dei diritti dei consumatori e degli utenti, anche attraverso l’attivazione di progetti pilota
RA 73. Programmazione della rete dei carburanti per autotrazione e sviluppo dei sistemi distributivi di carburanti a basso impatto ambientale destinati a mezzi su gomma e su rotaia
Destinatari Imprese e cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte
Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno alla competitività delle imprese commerciali
Investimenti attivati a fronte di finanziamento regionale
Investimenti attivati Euro RL 21,5 15 MLN 10 MLN 10 MLN
164
Programma 3 Ricerca e Innovazione
Risorse 2018-2020* Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
89.169.049,50 149.043.957,00 46.301.987,00
*comprensive delle risorse POR FESR 2014-2020 Contributi per iniziative e progetti di ricerca e innovazione
Ente Sireg Coinvolto
Finlombarda Spa
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 74 Governance del sistema regionale della ricerca e dell'innovazione 1. Attuazione della l.r. 29/2016 "Lombardia è ricerca e
innovazione": - Insediamento Foro regionale per la ricerca e l'innovazione - Predisposizione proposta di Piano strategico triennale della
ricerca e dell'innovazione - Attuazione Azioni di sistema sulla ricerca, l'innovazione e il
trasferimento tecnologico - Sottoscrizione Accordi per la ricerca
2. Open Analytics e Innovation Policy: - integrazione della piattaforma Open Analitycs con i servizi di
sentiment analisys per analizzare i bisogni espressi dai cittadini su specifiche tematiche di interesse;
- sperimentazione della metodologia e della proposizione di politiche innovative in altri ambiti della S3 quali Formazione e Lavoro
RA 75 Promozione della domanda di innovazione
Direzione Responsabile: DG Università, Ricerca e Open Innovation
165
Appalto pre-commerciale: attuazione della procedura di appalto precommerciale prevista sull'Asse 1 POR FESR 2014-2020:
- predisposizione dei documenti di gara in collaborazione con ARCA
- pubblicazione di almeno 1 gara
Risultati Attesi (altri) RA 76. Valorizzazione dell'offerta di ricerca e conoscenza
RA 77. Valorizzazione del Parco Tecnologico Padano
RA 78. Valorizzazione della Fondazione Regionale per la ricerca biomedica
Destinatari Imprese e organismi di ricerca
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte
Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno all’innovazione ed al trasferimento tecnologico
Cofinanziamento in R&S di imprese e organismi di ricerca
Cofinanziamento in R&S di imprese e organismi di ricerca / investimento attivato in R&S*100
% RL 54% 47%99
Promozione e sviluppo del capitale umano all’insegna della multidisciplinarietà e della qualità scientifica
Ricercatori100 coinvolti nei progetti finanziati da RL
= n. RL
329
243
Promozione e sostegno della ricerca e dell’innovazione
Progetti di ricerca e/o di innovazione attivati
= n. RL
329
243
99 L’obiettivo è innalzare il cofinanziamento dei proponenti 100 Da intendersi come personale addetto alla ricerca
166
Programma 4 Reti e altri servizi di pubblica utilità
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
8.110.086,00 3.110.086,00 4.610.086,00
Sviluppo della Banda Ultra Larga sul territorio regionale
Risultati Attesi
RA 79. Semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese
RA 83. Contenimento degli oneri amministrativi sulle imprese in proporzione alla dimensione e al settore delle stesse secondo i principi dello ‘Small Business Act'
RA 84. Coinvolgimento attivo delle rappresentanze delle imprese nella semplificazione degli adempimenti inerenti il ciclo di vita delle imprese RA 87 Completamento del sistema di connettività a Banda Larga e Banda Ultra Larga
Destinatari Cittadini e Imprese, PPAA
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultralarga (“Digital Agenda europea)*
Unità (imprese) addizionali con accesso alla banda larga ad almeno 100 MBPS*
numero SIR Sistema
informativo regionale
N.d. 2.625*
*L'obiettivo sarà perseguito con fondi POR, utilizzati per la realizzazione di un'infrastruttura che sarà operativa a partire dal 2018. Il Programma definisce
obiettivi al 2018 e a fine progetto, nel 2023. Pertanto non sono indicati i target intermedi riferiti al 2019 e al 2020.
167
Risultati Attesi Strategici 2017
RA 94 Efficientantamento e semplificazione dei processi di gestione Open Innovation e progetti di ricerca e innovazione, anche in raccordo con il mondo universitario e le imprese, destinati a rafforzare la crescita, l'occupazione e la qualità della vita
1. Open Innovation: redazione convenzione tipo per l'attivazione di collaborazioni con soggetti pubblici e privati per l'utilizzo della piattaforma open source di open innovation anche di livello regionale
2. Societal Innovation: - consultazione pubblica attraverso la piattaforma
Open Innovation Piano strategico regionale sulla ricerca e l'innovazione
- progettazione di un "Engagement co-creation lab" che consenta di raccogliere, selezionare e promuovere iniziative pilota di innovazione sociale sui temi di competenza regionale quali ad es. salute, mobilità, ambiente, patrimonio culturale e valorizzazione del territorio.
Direzione Responsabile: DG Università, Ricerca e Open Innovation
Programma 5 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
717.758,00 717.758,00 717.758,00
Risorse destinate a retribuzioni, contributi e IRAP di parte del personale, secondo lo spacchettamento delle spesi di personale per Missioni e programmi previsto dall’armonizzazione
168
Risultati Attesi (altri) RA 88. Riqualificazione e valorizzazione del territorio per incrementarne l’attrattività e il turismo sostenibile
RA 88b. Sostegno alle aggregazioni per lo sviluppo competitivo del territorio
RA 89. Supporto alle PMI nell’individuazione di Piani di Rilancio Aziendale per mantenere e sviluppare una capacità competitiva adeguata
RA 90. Promozione della sostenibilità del territorio, dell’innovazione, della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nell’ambito del POR FESR 2007-2013
RA 91. Promozione degli investimenti ad elevato contenuto innovativo nelle aree della ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione tecnologica e sviluppo organizzativo-aziendale
RA 92. Sostegno alla realizzazione di progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale nelle tematiche dei servizi digitali e delle Smart Cities and Communities
RA 93 Promozione di accordi per la ricerca, l’innovazione e la valorizzazione del capitale umano
RA 95. Miglioramento della competitività delle imprese del terziario avanzato anche attraverso partnership di livello sovranazionale. RA 95b. Utilizzo delle risorse comunitarie per l’efficienza energetica
169
MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
170
Programma 1 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
105.074.555,59 40.780.200,00 40.680.200,00
Risorse per l’accompagnamento delle situazioni di crisi aziendali, la gestione e il monitoraggio della Lista di Mobilità dei dipendenti pubblici, la gestione degli incentivi al reimpiego (con il supporto di Polis - Lombardia)
Risorse destinate a favorire l’inserimento lavorativo di persone con disabilità
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 165 Promozione della riforma dei servizi pubblici per l'impiego Valorizzando la rete degli operatori accreditati e dei centri Pubblici per l’impiego 1. Affiancamento alla Presidenza per la presentazione di proposte
al Governo, in attuazione della risoluzione del Consiglio Regionale n. 97 del 07/11/2017 concernenti le iniziative ex Art. 116 della Costituzione in tema di politiche del lavoro e di organizzazione del mercato del lavoro. Presidio delle successive fasi attuative
Direzione Responsabile: Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro
Risultati Attesi (altri) RA 162 Promozione dell’orientamento e del placement lavorativo dei giovani attraverso il coinvolgimento attivo del sistema scolastico e universitario lombardo RA 163. Qualificazione del sistema degli accreditati ai servizi di istruzione e formazione ed ai servizi al lavoro attraverso la valutazione delle performance RA 164. Sviluppo del sistema di certificazione delle competenze acquisite in qualsiasi ambito e registrazione sul libretto formativo del cittadino RA 166. Sostegno all’inserimento e al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità e dei soggetti svantaggiati attraverso percorsi di inclusione socio-lavorativa
Destinatari Cittadini (lavoratori con disabilità), imprese, altre PA
Ente Sireg Coinvolto
Polis - Lombardia per l’accompagnamento delle situazioni di crisi aziendali, la gestione e il monitoraggio della Lista di Mobilità dei dipendenti pubblici. (senza trasferimento di risorse specifiche)
171
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità nel mercato del lavoro*
N disabili inseriti e sostenuti grazie a politiche regionali
N disabili inseriti e sostenuti grazie a politiche regionali
N RL 4250 4500 4500 4500
Programma 2 Formazione professionale
Risorse 2018-2020101 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
23.114.105,77 11.345.029,00 11.345.029,00
Risorse per la formazione continua, la formazione professionale, attività d’eccellenza nello sviluppo del capitale umano
Risultati Attesi RA 167. Sviluppo di un sistema della formazione professionalizzante
RA 168. Valorizzazione della formazione in assetto lavorativo (tirocini e apprendistato) Destinatari
Imprese e lavoratori
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato Obiettivo Obiettivo Obiettivo
101 Le risorse indicate non comprendono i fondi FSE relativi alle iniziative di eccellenza nello sviluppo del capitale umano (questi ultimi previsti nella missione 15 programma
4).
172
2016 2018 2019 2020
Migliorare le competenze ed abilità dei lavoratori
% contratti di apprendistato stipulati /totale contratti stipulati in un anno nella fascia di età 15-29 anni
% contratti di apprendistato /totale contratti (per anno) nella fascia di età 15-29 anni
% estrazioni COB
22,6% 13% 13% 13%
Programma 3 Sostegno all’occupazione
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
85.831.611,89 59.837.463,92 79.835.441,00
Risorse per l'inserimento di lavoratori svantaggiati nell'ambito dell'azione di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego
Risultati Attesi (altri) RA 170. Promozione dell’invecchiamento attivo sostenendo il passaggio intergenerazionale
RA 171. Valorizzazione della contrattazione di secondo livello sostenendo la flessibilità organizzativa e il miglioramento della produttività aziendale RA 172. Valorizzazione e promozione di interventi volti a prevenire le crisi aziendali e a garantire interventi integrati RA 173. Promozione di misure per sostenere l'occupazione e l'occupabilità femminile
Destinatari Imprese e lavoratori NB: Alcune azienda a fronte di un senior in uscita, assumeranno 2/3 junior. Il monte ore rimane uguale
173
Programma 4
Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
3.155.134,00 3.155.134,00 3.155.134,00
Risorse per l'inserimento di lavoratori svantaggiati nell'ambito dell'azione di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego
Risultati Attesi (altri) RA 174. Econ.15.4 Promozione dell’occupazione con particolare riguardo ai giovani, alle donne e agli over 40 RA 175. Econ.15.4 Promozione della mobilità internazionale del capitale umano (studenti, apprendisti, lavoratori e imprenditori), anche mediante accordi e reti internazionali RA 176. Promozione della ricollocazione di lavoratori espulsi o in fase di espulsione dal mercato del lavoro, attraverso servizi personalizzati e orientati alle richieste delle imprese RA 177. Attivazione del fondo di garanzia quale strumento per l’anticipazione sociale della CIG.
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno al passaggio intergenerazionale
N Adesioni attraverso INPS di soggetti interessati all’attivazione del ponte generazionale
N. soggetti coinvolti (persone in uscita e in ingresso - mercato del lavoro)
N RL 36 usc 46 ent
36 usc 46 ent
36 usc 46 ent
36 usc 46 ent
174
Destinatari Imprese e lavoratori
Ente Sireg Coinvolti Polis - Lombardia in supporto alla progettazione degli interventi della misura Dote Unica Lavoro (senza trasferimento di risorse specifiche)
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Consolidare l’integrazione delle politiche attive e passive per il lavoro in relazione ai fabbisogni occupazionali delle imprese, per favorire l’inserimento lavorativo
Percentuale inserimenti occupazionali su doti attivate e concluse (soggetti disoccupati, ammortizzati e giovani 15-29 anni)
Percentuale inserimenti occupazionali su doti attivate e concluse (soggetti disoccupati, ammortizzati e giovani 15-29 anni)
% RL 30% 23% 24% 25%
175
MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA
176
Programma 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare
Risorse 2018-2020 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
99.471.576,90 87.860.625,03 87.749.243,00
Sviluppo della ricerca, del trasferimento dell’innovazione e della qualità in campo agricolo e agroalimentare
Anticipazioni finanziarie a OPR
Spese per la gestione dell’Organismo Pagatore
Cofinanziamento regionale per investimenti per l'attuazione del piano di sviluppo rurale 2007/2013
Abbattimento dei costi burocratici e oneri fiscali e sviluppo servizi di business per l’impresa tramite sviluppo ed attivazione di nuovi strumenti informativi a servizio delle imprese agricole ed agroalimentari
Supporto all’aggregazione delle imprese e recupero del peso del settore primario nelle filiere di qualità
Tutela, promozione e sicurezza delle filiere agroalimentari e forestali
Sviluppo dell’export dell’agroalimentare lombardo: azioni coordinate nell’ambito di Expo 2015 e ricerca nuovi mercati
Direttiva nitrati: azioni per la revisione in ambito macroregionale delle aree vulnerabili; confronto politico con la Commissione Europea per la revisione della normativa
Servizio fitosanitario: rilancio e attuazione del Piano regionale
Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l’azzeramento del consumo di suolo
Sostegno all’agricoltura di montagna e alle azioni di Sviluppo locale e di valorizzazione e fruizione del territorio rurale
Sostegno alla filiera del bosco – legno e tutela del patrimonio forestale demaniale
Revisione della pianificazione e della normativa in materia venatoria
Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica
Contributo per il funzionamento di ERSAF.
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 96B Programmazione politiche agricole regionali. Presidio dei tavoli negoziali RA 97B Attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/20: Aggiornamento di medio periodo della strategia del PSR - Avvio della procedura formale con la Commissione e con il Comitato di Sorveglianza
Direzione Responsabile: Direzione Generale Agricoltura
177
RA 109 Potenziamento del Servizio Fitosanitario: attuazione del Piano Fitosanitario regionale triennale, prevenzione, lotta obbligatoria alle malattie della piante, monitoraggio e sviluppo del polo unico per la diagnostica di qualità e divulgazione dei risultati: riordino del servizio fitosanitario regionale in raccordo con ERSAF e Fondazione Minoprio. - Prima attuazione del Riordino del Servizio Fitosanitario regionale
Risultati Attesi (altri)
RA 98. Tutela della redditività d’impresa tramite erogazione dei premi PAC, agevolazioni per l’accesso al credito, sviluppo dei
sistemi assicurativi, dei servizi di sostituzione e sostegno agli investimenti aziendali
RA 99. Abbattimento dei costi burocratici
RA 100. Revisione e riordino delle deleghe e delle competenze pubbliche in campo agricolo in applicazione della legge Delrio ed
entrata a regime delle funzioni UTR (con particolare riguardo alle attività in materia di agricoltura, foreste, caccia, pesca, foreste)
RA 101. Sviluppo della ricerca e del trasferimento dell’innovazione in campo agricolo, agroalimentare e forestale
RA 102. Ridefinizione del sistema dei servizi di consulenza e dell’assistenza tecnica in agricoltura RA 103. Sviluppo
dell’imprenditoria giovanile
RA 103. Sviluppo dell’imprenditoria giovanile
RA 104. Supporto all’aggregazione delle imprese e recupero del peso del settore primario nelle filiere di qualità anche con
l’applicazione delle Organizzazioni Comuni di Mercato
RA 105 Tutela, promozione, sicurezza e sviluppo delle produzioni agricole, agroalimentari e forestali di qualità e biologiche nonché
sviluppo di progetti integrati di filiera e di area
RA 106b. Supporto alle esportazioni e accesso verso nuovi mercati, lotta alla contraffazione e azioni per la sensibilizzazione dei
giovani in tema di alimentazione e buone pratiche agricole
RA 107b. Supporto alle imprese nella Gestione del rischio in agricoltura per danni da calamità naturali , epizozie e fitopatie e azioni
per la riduzione dei rischi ambientali
RA 108b. Applicazione della Direttiva nitrati, delle buone pratiche agricole e delle misure del PSR per la tutela delle risorse idriche
RA 110. Azioni a tutela della risorsa suolo agricolo e per l’azzeramento del consumo di suolo e sviluppo dell’agricoltura
conservativa
RA 111. Sviluppo rurale delle aree svantaggiate e dell’agricoltura di montagna
RA 112. Sostegno e promozione della filiera bosco - legno e tutela del patrimonio forestale demaniale
RA 113b. Attuazione di politiche di sviluppo locale nelle aree rurali e e di sviluppo della multifunzionalità
RA 116. Supporto allo sviluppo del Turismo Rurale e delle imprese di Agriturismo
Destinatari Imprese ed operatori del settore agricolo e agroalimentare.
178
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Attuazione Politica Comunitaria 2014/2020
PAC: numero imprese che ne hanno usufruito
N imprese N RL
31800 30.000 30.000 30.000
Sostegno alla competitività del settore agricolo
Fondi spesi/totale fondi disponibili
Fondi spesi/totale fondi disponibili
% RL 100 100 100 100
Programma 2 Caccia e pesca
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
5.638.067,00 5.888.067,00 5.838.067,00
Risultati Attesi (altri) RA 114. Regolazione della materia venatoria e tutela e gestione della fauna selvatica
RA 115. Azioni a sostegno dell’attività piscatoria professionale e dilettantistica, tutela delle rotte migratorie e promozione del consumo
di pesce a km zero Destinatari
Cittadini
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sostegno dell’attività piscatoria Fondi spesi/totale fondi disponibili
Fondi spesi/totale fondi disponibili
% RL 100 100 100 100
179
professionale e dilettantistica
Programma 3 Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca
Risorse 2018-2020
2018 2019 2020
2.571.175,00 2.562.496,00 2.441.840,00
Obiettivi Operativi102 Supporto alla gestione e monitoraggio PSR 2014-20 ai fini della efficienza della spesa ed efficacia della programmazione
Destinatari
Ditte assegnataria incarico assistenza tecnica e valutazione PSR2014-20
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Supporto alla gestione e montoraggio avanzamento PSR 2014 - 20
Gare assegnate N. Gare assegnate N RL
0
0 0 0
Approvazione R.A R.A. N. R.A 1
1 1 1
102 Per questo programma non sono previsti per il 2015 Obiettivi di carattere strategico, ma unicamente obiettivi operativi
180
MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE
181
Programma 1 Fonti Energetiche
Risorse 2018-2020103 Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
110.569.284,10 67.472.380,00 43.470.683,00
Risorse destinate all’AQST Provincia di Sondrio
Risorse destinate all’accordo quadro “Accordo di programma ambiente ed energia”
Risultati Attesi (altri) RA 117. Incentivazione dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili RA 118. Promozione dell’edilizia sostenibile RA 119. Programma Energetico Ambientale Regionale RA 120. Sviluppo di filiere a basso impatto ambientale
Destinatari Provincia di Sondrio
Enti locali
Consorzi di bonifica
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Riduzione del fabbisogno energetico degli edifici residenziali
EPgl,nren (energia globale non rinnovabile)7
= KWh/mq Cened n.d.*
233,67 229,12 224,55
* La norma nazionale di riferimento per l’indicatore è entrata in vigore il 1/1/2016. La raccolta dei dati è stata avviata nel corso di quell’anno e risulta perciò parziale.
103 Nel totale delle risorse sono considerati anche i trasferimenti di risorse agli Enti (canoni idrici) che non sono stati rappresentati con un indicatore; trattandosi di “puri
trasferimenti” si possono solo individuare indicatori di carattere finanziario
182
MISSIONE 18 RELAZIONI CON LE ALTRE AUTONOMIE TERRITORIALI E LOCALI
183
Programma 1 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali
Risorse 2018-2020 2018 2019 2020
73.997.096,78 44.097.001,00 39.957.001,00
Principale destinazione risorse
Contributi alla gestione associata dei servizi comunali
Fondo sperimentale di riequilibrio relativo alla compartecipazione della tassa automobilistica
Programmazione Negoziata
Iniziative emblematiche
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 34. Patto regionalizzato di stabilità territoriale per consentire maggior investimenti sul territorio Rispetto dei nuovi obblighi connessi al Pareggio di Bilancio e Attuazione delle Intese per la distribuzione degli spazi finanziari a favore degli enti locali:
1. Garantire la tenuta degli equilibri anche in relazione alle novità introdotte dal DDL Stabilità 2018;
2. Avvio Iter per la richiesta di spazi finanziari per gli enti locali in relazione alle intese per la distribuzione degli spazi orizzontali e verticali;
3. Coordinamento delle procedure relative alla gestione delle entrate regionali;
RA 38 Consolidamento dei nuovi assetti organizzativi degli UTR e affinamento del loro ruolo
- Assicurare la continua congruenza tra il modello organizzativo del Sistema UTR e l'evoluzione del quadro normativo nazionale e regionale in materia di riassetto territoriale e di allocazione delle funzioni: formulare, entro la fine della X legislatura, una proposta tecnica di rivisitazione del modello organizzativo degli UTR, con particolare riferimento al presidio territoriale e alla declinazione locale delle competenze in capo alle DDGG di riferimento
Direzione Responsabile: DG Presidenza
184
RA 38b Garantire il miglior funzionamento possibile per gli enti provinciali alla luce delle rilevanti modifiche ex l 56/14
- Predisposizione di schema di intesa Regione Lombardia-Stato in attuazione della risoluzione n. 97 del Consiglio regionale concernente l'iniziativa per l'attribuzione alla Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione e gestione a livello tecnico dei relativi seguiti.
- Predisposizione di atti di indirizzo politico (intese, accordi) per la gestione per il 2018 del rapporto con le rappresentanze delle Province lombarde, dei comuni lombardi e con la Città metropolitana con riferimento particolare all'assetto delle relative funzioni, alla erogazione dei contributi per l'esercizio delle funzioni in forma associata, anche in esito al percorso di attribuzione alla Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia.
Risultati Attesi (altri)
RA 33. Attuazione della Macroregione del Nord
RA 35. Semplificazione della normativa regionale in tema di Gestioni Associate
RA 36. Semplificazione e digitalizzazione di procedure amministrative degli Enti Locali
RA 37 Attuazione di interventi per l’efficienza e affiancamento agli Enti Locali: Gestioni Associate e fusioni di Comuni
Destinatari Cittadini, imprese, altre PA e Associazioni
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016 Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Ottimizzazione delle funzioni rese dalla Pubblica Amministrazione
N. dei servizi gestione associata e percorsi fusione attivati
N. dei servizi di gestione associata attivati (dato incrementale)
N. RL 1311 810 815 850
N. dei servizi di gestione associata attivati (dato incrementale) comprese Unioni di Comuni con “lombarde” e Comunità Montane beneficiarie dei fondi statali regionalizzati
0 1940 1950 Si prevede che I fondi
statali saranno distribuiti con
le stesse regole dei
fondi regionali.
185
MISSIONE 19 RELAZIONI INTERNAZIONALI
186
Programma 1 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
7.113.165,00 6.007.983,00 4.888.592,00
Contributi a Expo 2015 Spa in liquidazione
Risultati Attesi Strategici 2018
RA 43 Sviluppo di rapporti internazionali istituzionali e di supporto allo sviluppo economico - Organizzazione di almeno 3 incontri internazionali
RA 45. Rafforzamento delle reti internazionali - Organizzazione e presidio dei Working Group Days dei Quattro
Motori per l'Europa, con contestuale comitato di coordinamento, in vista delle celebrazioni del 30° anniversario
RA 48 Valorizzazione e riqualificazione del sito espositivo (fase post-Expo) - Avvio dell’insediamento delle funzioni pubbliche e di interesse
pubblico del “Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione” in anticipazione del Programma Integrato di Intervento (“Human Technopole”, Campus dell'Università degli Studi di Milano e Struttura Sanitaria di livello IRCCS);
Direzione Responsabile: DG Presidenza
Risultati Attesi (altri) RA 44. Consolidamento delle relazioni con le istituzioni europee
RA 46. Innovazione degli interventi di cooperazione allo sviluppo
RA 47b. Macroregione italiana ed europea: promozione di reti e apertura internazionale, a partire da EXPO
187
Destinatari Cittadini, imprese, altre PA, Associazioni
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Valorizzazione dell’area e delle opere del sito espositivo nella fase transitoria del post-Expo – Riattivazione del Cardo (cd. “Fast Post Expo”)
Realizzazione “Human Technopole” (riuso edifici esistenti)
Strutture attivate/da completare
N. Progetto esecutivo (DPCM
16/09/2016)
-
2
3
-
Insediamento operatori “Human Technopole”
Risorse umane impiegate N. Progetto esecutivo (DPCM
16/09/2016)
-
311
476
750
Investimenti complessivi attivati a fronte del contributo regionale
Investimenti complessivi attivati
MLN€ Arexpo SpA
15
50
-
-
N. visitatori Cardo N. visitatori Cardo N. Arexpo SpA
75.000
200.000
200.000
200.000
Progetti realizzati N. Progetti realizzati N. Arexpo SpA
10 19 19 19
Strutture riqualificate con contributi regionali
N. Strutture riqualificate con contributi regionali
N Arexpo SpA
10 -
-
-
188
Programma 2 Cooperazione territoriale
Risorse 2018-2020
Principale destinazione risorse
2018 2019 2020
25.070.440,60 15.980.657,00 27.985.112,00
Cooperazione transfrontaliera 2007-2013
Risultati Attesi
RA 29. Interventi territoriali integrati
Destinatari Cittadini, altre PA, associazioni
Obiettivi Indicatore Formula UdM Fonte Dato 2016
Obiettivo 2018
Obiettivo 2019
Obiettivo 2020
Sviluppo della politica di coesione territoriale attraverso una spesa rigorosa ed efficace
N. Progetti con chiusura contabile e decreto rideteminazione finale P.O. Italia Svizzera 2007 – 2013 (Assi 1-2-3)
N. Progetti con chiusura contabile e decreto rideteminazione finale: tutti chiusi tranne tre su cui è aperto un contenzioso giudiziario che dovrebbe risolversi entro il 2018
N RL
55 3 /
/
Sviluppo della politica di coesione territoriale attraverso una spesa rigorosa ed efficace
N. Progetti approvati P.C. Italia Svizzera 2014/2020 (Assi 1-2-3-4-5)
N. Progetti valutati con i diversi bandi
N RL / 170 35 70
189
ALTRE MISSIONI
MISSIONE PROGRAMMA COMMENTO
20. Fondi e accantonamenti
1. Fondo di riserva Indicatore non applicabile Questo programma è composto da capitoli finalizzati ad agevolare la partecipazione regionale a bandi europei assicurando la copertura della quota di cofinanziamento richiesta dalla UE per progetti proposti e gestiti, qualora approvati, dalle diverse Direzioni Generali.
2. Fondo svalutazione crediti Indicatore non applicabile
3. Altri Fondi Indicatore non applicabile
50. Debito pubblico
1. Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari
Indicatore non applicabile
2. Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari
Indicatore non applicabile
60. Anticipazioni finanziarie
1. Restituzione anticipazioni di tesoreria
Indicatore non applicabile
99. Servizi per conto terzi
1. Servizi per conto terzi - Partite di giro
Indicatore non applicabile
2. Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale
Indicatore non applicabile
190
OBIETTIVI STRATECIGI TRASVERSALI
Risultati Attesi Strategici 2018
COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE
- Attività di comunicazione istituzionale per la Fine Legislatura - Definizione del piano di comunicazione
- Evoluzione di Lombardia Speciale e consolidamento - Definizione delle linee guida sulla comunicazione digitale al SIREG
VALUTAZIONE ATTUAZIONE PRS
- Predisposizione proposta PRS XI Legislatura i - Predisposizione Relazione di fine Legislatura;
PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
- Coordinamento degli atti negoziali avviati nel corso della X Legislatura;
- Sottoscrizione di un protocollo d'Intesa con CONI e Comune di Milano per la definizione degli assetti di governance della Sessione CIO
CONTROLLO DI GESTIONE
- Ricostruzione del quadro di riferimento per l'avvio della nuova Legislatura relative alle quattro dimensioni del controllo di gestione (Balanced Scorecard): stakeholder e contesto socioeconomico, risorse finanziarie ed umane disponibili per l'attuazione delle politiche, adempimenti normativi di competenza dell'Amministrazione regionale.
Direzione Responsabile: DG Presidenza
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
11.1 Incidenza spese rigide (disavanzo, personale e debito)
su entrate correnti (*)
[Disavanzo iscritto in spesa + Stanziamenti competenza
(Macroaggregati 1.1 "Redditi di lavoro dipendente" + 1.7 "Interessi
passivi" + Titolo 4 "Rimborso prestiti" + "IRAP" [pdc U.1.02.01.01] –
FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa
concernente il Macroaggregato 1.1)] / (Stanziamenti di competenza dei
primi tre titoli delle Entrate + Utilizzo Fondo anticipazioni di liquidità del
DL 35/2013) (*)
1,56% 1,56% 1,95% 0,22% 0,23% 0,23% 1,33% 1,33% 1,71%
22.1 Indicatore di realizzazione delle previsioni di
competenza concernenti le entrate correnti
Media accertamenti primi tre titoli di entrata nei tre esercizi precedenti /
Stanziamenti di competenza dei primi tre titoli delle "Entrate correnti"
(4)
99,18% 100,16% 100,42%
2.2 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa
corrente
Media incassi primi tre titoli di entrata nei tre esercizi precedenti /
Stanziamenti di cassa dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)
54,19%
2.3 Indicatore di realizzazione delle previsioni di
competenza concernenti le entrate proprie
Media accertamenti nei tre esercizi precedenti (pdc E.1.01.00.00.000
"Tributi" – E.1.01.04.00.000 "Compartecipazioni di tributi" +
E.3.00.00.00.000 "Entrate extratributarie") / Stanziamenti di
competenza dei primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)
90,31% 91,20% 91,43%
2.4 Indicatore di realizzazione delle previsioni di cassa
concernenti le entrate proprie
Media incassi nei tre esercizi precedenti (pdc E.1.01.00.00.000
"Tributi" – "Compartecipazioni di tributi" E.1.01.04.00.000 +
E.3.00.00.00.000 "Entrate extratributarie") / Stanziamenti di cassa dei
primi tre titoli delle "Entrate correnti" (4)
47,90%
33.1 Incidenza spesa personale sulla spesa corrente
(Indicatore di equilibrio economico-finanziario)
Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + IRAP [pdc
U.1.02.01.01] – FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV
spesa concernente il Macroaggregato 1.1) /
Stanziamenti competenza (Spesa corrente – FCDE corrente – FPV di
entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV spesa concernente il
Macroaggregato 1.1)
0,84% 0,86% 0,86% 0,04% 0,04% 0,05% 5,53% 5,96% 5,90%
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
Rigidità strutturale di bilancio
Entrate correnti
Spese di personale
(191)
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
3.2 Incidenza del salario accessorio ed incentivante
rispetto al totale della spesa di personale
Indica il peso delle componenti afferenti la
contrattazione decentrata dell'ente rispetto al totale dei
redditi da lavoro
Stanziamenti di competenza (pdc 1.01.01.004 + 1.01.01.008 "indennità
e altri compensi al personale a tempo indeterminato e determinato"+
pdc 1.01.01.003 + 1.01.01.007 "straordinario al personale a tempo
indeterminato e determinato" + FPV in uscita concernente il
Macroaggregato 1.1 – FPV di entrata concernente il Macroaggregato
1.1) / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + pdc
1.02.01.01 "IRAP"– FPV di entrata concernente il Macroaggregato 1.1
+ FPV spesa concernente il Macroaggregato 1.1)
3.3 Incidenza della spesa di personale con forme di
contratto flessibile
Indica come gli enti soddisfano le proprie esigenze di
risorse umane, mixando le varie alternative contrattuali
più rigide (personale dipendente) o meno rigide (forme
di lavoro flessibile)
Stanziamenti di competenza (pdc U.1.03.02.010 "Consulenze" + pdc
U.1.03.02.12 "lavoro flessibile/LSU/Lavoro interinale") /
Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 "Redditi di lavoro
dipendente" + pdc U.1.02.01.01 "IRAP" + FPV in uscita concernente il
Macroaggregato 1.1 – FPV in entrata concernente il Macroaggregato
1.1)
1,72% 1,66% 1,65% 7,40% 7,40% 6,41% 1,47% 1,41% 1,40%
3.4 Spesa di personale procapite
(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore
assoluto)
Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 1.1 + IRAP [pdc
1.02.01.01] – FPV entrata concernente il Macroaggregato 1.1 + FPV
spesa concernente il Macroaggregato 1.1 ) / popolazione residente
(Popolazione al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non
disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)
18,95 18,92 18,90 0,81 0,81 0,93 18,14 18,11 17,97
44.1 Indicatore di esternalizzazione dei servizi Stanziamenti di competenza (pdc U.1.03.02.15.000 "Contratti di
servizio pubblico" + pdc U.1.04.03.01.000 "Trasferimenti correnti a
imprese controllate" + pdc U.1.04.03.02.000 "Trasferimenti correnti a
altre imprese partecipate") al netto del relativo FPV di spesa / totale
stanziamenti di competenza spese Titolo I al netto del FPV
3,05% 3,06% 3,05% 0,17% 0,17% 0,17% 18,60% 20,96% 20,93%
55.1 Incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti
(che ne costituiscono la fonte di copertura)
Stanziamenti di competenza Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi" /
Stanziamenti di competenza primi tre titoli ("Entrate correnti")
0,41% 0,40% 0,63% 0,12% 0,12% 0,11% 1,97% 2,00% 3,69%
5.2 Incidenza degli interessi sulle anticipazioni sul totale
degli interessi passivi
Stanziamenti di competenza voce del piano dei conti finanziario
U.1.07.06.04.000 "Interessi passivi su anticipazioni di tesoreria" /
Stanziamenti di competenza Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi"
1,19% 1,24% 0,78% 4,28% 4,44% 4,62% 0,15% 0,15% 0,08%
5.3 Incidenza degli interessi di mora sul totale degli
interessi passivi
Stanziamenti di competenza voce del piano dei conti finanziario
U.1.07.06.02.000 "Interessi di mora" / Stanziamenti di competenza
Macroaggregato 1.7 "Interessi passivi"
Esternalizzazione dei servizi
Interessi passivi
(192)
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
6 Investimenti 6.1 Incidenza investimenti su spesa corrente e in conto
capitale
Totale stanziamento di competenza Macroaggregati 2.2 + 2.3 al netto
dei relativi FPV / Totale stanziamento di competenza titolo 1 e 2 della
spesa al netto del FPV
5,96% 3,07% 2,18% 1,14% 0,06% 0,07% 25,53% 18,26% 13,47%
6.2 Investimenti diretti procapite
(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore
assoluto)
Stanziamenti di competenza per Macroaggregato 2.2 "Investimenti
fissi lordi e acquisto di terreni" al netto del relativo FPV / popolazione
residente (al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non
disponibile, al 1° gennaio dell'ultimo anno disponibile)
5,44 5,46 4,41 - - - 5,44 5,46 4,41
6.3 Contributi agli investimenti procapite
(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore
assoluto)
Stanziamenti di competenza Macroaggregato 2.2 Contributi agli
investimenti al netto del relativo FPV / popolazione residente (al 1°
gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1° gennaio
dell'ultimo anno disponibile)
137,74 64,68 44,83 21,89 1,08 1,26 115,85 63,60 43,57
6.4 Investimenti complessivi procapite
(Indicatore di equilibrio dimensionale in valore
assoluto)
Totale stanziamenti di competenza per Macroaggregati 2.2
"Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" e 2.3 "Contributi agli
investimenti" al netto dei relativi FPV / popolazione residente
(al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1°
gennaio dell'ultimo anno disponibile)
143,18 70,14 49,23 21,89 1,08 1,26 121,29 69,06 47,97
6.5 Quota investimenti complessivi finanziati dal risparmio
corrente
Margine corrente di competenza / Stanziamenti di competenza
(Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" +
Macroaggregato 2.3 "Contributi agli investimenti") (10)
2,06% 67,05% 86,99% 2,61% 68,20% 89,28%
6.6 Quota investimenti complessivi finanziati dal saldo
positivo delle partite finanziarie
Saldo positivo di competenza delle partite finanziarie / Stanziamenti di
competenza (Macroaggregato 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di
terreni" + Macroaggregato 2.3 "Contributi agli investimenti") (10)
1,94% 2,88% 4,50% 2,45% 2,93% 4,62%
6.7 Quota investimenti complessivi finanziati da debito Stanziamenti di competenza (Titolo 6"Accensione di prestiti" -
Categoria 6.02.02 "Anticipazioni" - Categoria 6.03.03 "Accensione
prestiti a seguito di escussione di garanzie" - Accensioni di prestiti da
rinegoziazioni) / Stanziamenti di competenza (Macroaggregato 2.2
"Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni" + Macroaggregato 2.3
"Contributi agli investimenti") (10)
5,75% 7,26%
7 Debiti non finanziari7.1 Indicatore di smaltimento debiti commerciali Stanziamento di cassa (Macroaggregati 1.3 "Acquisto di beni e servizi"
+ 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni") / stanziamenti di
competenza e residui al netto dei relativi FPV (Macroaggregati 1.3
"Acquisto di beni e servizi" + 2.2 "Investimenti fissi lordi e acquisto di
terreni")
89,99% 90,00% 89,99%
(193)
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
7.2 Indicatore di smaltimento debiti verso altre
amministrazioni pubbliche
Stanziamento di cassa [Trasferimenti correnti a Amministrazioni
Pubbliche (U.1.04.01.00.000) + Trasferimenti di tributi
(U.1.05.00.00.000) + Fondi perequativi (U.1.06.00.00.000) + Contributi
agli investimenti a Amministrazioni pubbliche (U.2.03.01.00.000) +
Altri trasferimenti in conto capitale (U.2.04.01.00.000 +
U.2.04.11.00.000 + U.2.04.16.00.000 + U.2.04.21.00.000)]
/ stanziamenti di competenza e residui, al netto dei relativi FPV, dei
[Trasferimenti correnti a Amministrazioni Pubbliche (U.1.04.01.00.000)
+ Trasferimenti di tributi (U.1.05.00.00.000) + Fondi perequativi
(U.1.06.00.00.000) + Contributi agli investimenti a Amministrazioni
pubbliche (U.2.03.01.00.000) +
Altri trasferimenti in conto capitale (U.2.04.01.00.000 +
U.2.04.11.00.000 + U.2.04.16.00.000 + U.2.04.21.00.000)]
90,04% 90,00% 90,37%
88.1 Incidenza estinzioni debiti finanziari (Totale competenza Titolo 4 della spesa) / Debito da finanziamento al
31/12 dell'esercizio precedente (2)
8.2 Sostenibilità debiti finanziari Stanziamenti di competenza [1.7 "Interessi passivi" – "Interessi di
mora" (U.1.07.06.02.000) – "Interessi per anticipazioni prestiti"
(U.1.07.06.04.000)]+ Titolo 4 della spesa – (Entrate categoria 4.02.06
"Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei
prestiti da amministrazioni pubbliche + Trasferimenti in conto capitale
per assunzione di debiti dell'amministrazione da parte di
amministrazioni pubbliche (E.4.03.01.00.000) + Trasferimenti in conto
capitale da parte di amministrazioni pubbliche per cancellazione di
debiti dell'amministrazione (E.4.03.04.00.000))] / Stanziamenti
competenza titoli 1, 2 e 3 delle entrate
0,65% 0,58% 1,07% 0,18% 0,19% 0,19% 0,47% 0,40% 0,88%
8.3 Indebitamento procapite (in valore assoluto) Debito di finanziamento al 31/12 (2) / popolazione residente
(al 1° gennaio dell'esercizio di riferimento o, se non disponibile, al 1°
gennaio dell'ultimo anno disponibile)
182,03
99.1 Incidenza quota libera di parte corrente nell'avanzo
presunto
Quota libera di parte corrente dell'avanzo presunto/Avanzo di
amministrazione presunto (6)
9.2 Incidenza quota libera in c/capitale nell'avanzo
presunto
Quota libera in conto capitale dell'avanzo presunto/Avanzo di
amministrazione presunto (7)
9.3 Incidenza quota accantonata nell'avanzo presunto Quota accantonata dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione
presunto (8)
Composizione avanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente (5)
Debiti finanziari
(194)
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
9.4 Incidenza quota vincolata nell'avanzo presunto Quota vincolata dell'avanzo presunto/Avanzo di amministrazione
presunto (9)
1010.1 Quota disavanzo che si prevede di ripianare
nell'esercizio
Disavanzo iscritto in spesa del bilancio di previsione / Totale
disavanzo di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato
riguardante il risultato di amministrazione presunto (3)
10.2 Sostenibilità patrimoniale del disavanzo presunto Totale disavanzo di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato
riguardante il risultato di amministrazione presunto (3) / Patrimonio
netto (1)
10.3 Sostenibilità disavanzo a carico dell'esercizio Disavanzo iscritto in spesa del bilancio di previsione / Competenza dei
titoli 1, 2 e 3 delle entrate
6,86%
10.4 Quota disavanzo presunto derivante da debito
autorizzato e non contratto
Disavanzo derivante da debito autorizzato e non contratto/Disavanzo
di amministrazione di cui alla lettera E dell'allegato al bilancio di
previsione riguardante il risultato di amministrazione presunto
100,00%
1111.1 Utilizzo del FPV (Fondo pluriennale vincolato corrente e capitale iscritto in entrata del
bilancio - Quota del fondo pluriennale vincolato non destinata ad
essere utilizzata nel corso dell'esercizio e rinviata agli esercizi
successivi) / Fondo pluriennale vincolato corrente e capitale iscritto in
entrata nel bilancio
(Per il FPV riferirsi ai valori riportati nell'allegato del bilancio di
previsione concernente il FPV, totale delle colonne a) e c)
89,22% 100,00% 100,00% 89,21% 100,00%
Fondo pluriennale vincolato
Disavanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente
(195)
Allegato 1-a
2018 2019 2020 2018 2019 2020 2018 2019 2020
VALORE INDICATORE
(indicare tante colonne quanti sono gli eserci considerati nel bilancio di previsione)
(dati percentuali)
TOTALE MISSIONI
Indicatori sintetici
Piano degli indicatori di bilancioBilancio di previsione esercizi 2018, 2019 e 2020, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2017, n. 43
DEFINIZIONETIPOLOGIA INDICATORE SOLO PER MISSIONE 13 -
TUTELA DELLA SALUTE
TUTTE LE SPESE AL NETTO
MISSIONE 13
1212.1 Incidenza partite di giro e conto terzi in entrata Totale stanziamenti di competenza per Entrate per conto terzi e partite
di giro / Totale stanziamenti primi tre titoli delle entrate
(al netto dell'anticipazione sanitaria erogata dalla Tesoreria dello Stato
e dei movimenti riguardanti la GSA e i conti di tesoreria sanitari e non
sanitari)
2,04% 1,96% 1,96%
12.2 Incidenza partite di giro e conto terzi in uscita Totale stanziamenti di competenza per Uscite per conto terzi e partite
di giro / Totale stanziamenti di competenza del titolo I della spesa
(al netto del rimborso dell'anticipazione sanitaria erogata dalla
Tesoreria dello Stato e dei movimenti riguardanti la GSA e i conti di
tesoreria sanitari e non sanitari)
2,04% 1,98% 1,98% 2,04% 1,98% 1,98%
(5) Da compilare solo se la voce E dell'allegato al bilancio concernente il risultato di amministrazione presunto è positivo o pari a 0.
(1) Il Patrimonio netto è pari alla Lettera A) dell'ultimo stato patrimoniale passivo disponibile. In caso di Patrimonio netto negativo, l'indicatore non si calcola e si segnala che l'ente ha il patrimonio netto negativo. L'indicatore è elaborato a
partire dal 2018, salvo per gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione che lo elaborano a decorrere dal 2016. Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 dal 2016 elaborano l'indicatore a decorrere dal 2019.
(2) Il debito di finanziamento è pari alla Lettera D1 dell'ultimo stato patrimoniale passivo disponibile. L'indicatore è elaborato a partire dal 2018, salvo che per gli enti che hanno partecipato alla sperimentazione che lo elaborano a decorrere
dal 2016. Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 dal 2016 elaborano l'indicatore a decorrere dal 2019.
(3) Indicatore da elaborare solo se la voce E dell'allegato a) al bilancio di previsione è negativo. Il disavanzo di amministrazione è pari all'importo della voce E. Ai fini dell'elaborazione dell'indicatore, non si considera il disavanzo tecnico di cui
all'articolo 3, comma 13, del DLgs 118/2011 e il disavanzo da debito autorizzato e non contratto.
(4) La media dei tre esercizi precedenti è riferita agli ultimi tre consuntivi approvati o in caso di mancata approvazione degli ultimi consuntivi, ai dati di preconsuntivo. In caso di esercizio provvisorio è possibile fare riferimento ai dati di
preconsuntivo dell'esercizio precedente.
Per gli enti che non hanno partecipato alla sperimentazione, nel 2016 sostituire la media con gli accertamenti del 2015 (dati stimati o, se disponibili, di preconsuntivo). Nel 2017 sostituire la media triennale con quella biennale (per il 2016 fare
riferimento a dati stimati o, se disponibili, di preconsuntivo). Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 a decorrere dal 2016, elaborano l'indicatore a decorrere dal 2017.
Partite di giro e conto terzi
(*) Al netto del disavanzo da debito autorizzato e non contratto
(10) Indicare al numeratore solo la quota del finanziamento destinata alla copertura di investimenti, e al denominatore escludere gli investimenti che, nell'esercizio, sono finanziati dal FPV.
(6) La quota libera di parte corrente del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce E riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nell'allegato a) al bilancio di
previsione.
(7) La quota libera in c/capitale del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce D riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).
(9) La quota vincolata del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce C riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).
(8) La quota accantonata del risultato di amministrazione presunto è pari alla voce B riportata nell'allegato a) al bilancio di previsione. Il risultato di amministrazione presunto è pari alla lettera A riportata nel predetto allegato a).
(196)
Allegato 1-b
Esercizio n+1:
Previsioni competenza /
totale previsioni
competenza
Esercizio nn+2:
Previsioni competenza
/ totale previsioni
competenza
Esercizio n+3:
Previsioni
competenza / totale
previsioni
competenza
Media
accertamenti nei
tre esercizi
precedenti / Media
Totale
accertamenti nei
tre esercizi
precedenti (*)
Previsioni cassa esercizio
n+1 / (previsioni
competenza + residui)
esercizio n+1
Media riscossioni nei tre
esercizi precedenti /
Media accertamenti nei tre
esercizi precedenti (*)
TITOLO 1:Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
10101 Tipologia 0101: Imposte, tasse e proventi assimilati 5,00% 5,44% 5,38% 6,16% 100,00% 80,98%
10102 Tipologia 0102: Tributi destinati al finanziamento della sanità 47,09% 50,71% 50,86% 52,72% 100,00% 72,04%
10103 Tipologia 0103: Tributi devoluti e regolati alle autonomie speciali 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 100,00%
10104 Tipologia 0104: Compartecipazioni di tributi 2,61% 2,81% 2,80% 1,21% 100,00% 97,38%
Totale TITOLO 1: Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa 54,69% 58,95% 59,04% 60,09% 100,00% 73,47%
TITOLO 2:Trasferimenti correnti
20101 Tipologia 0101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche 2,23% 1,85% 1,83% 4,49% 100,00% 70,40%
20103 Tipologia 0103: Trasferimenti correnti da Imprese 0,16% 0,17% 0,17% 0,29% 100,00% 68,32%
20104 Tipologia 0104: Trasferimenti correnti da Istituzioni Sociali Private 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 34,45%
20105 Tipologia 0105: Trasferimenti correnti dall'Unione Europea e dal Resto del Mondo 0,34% 0,27% 0,26% 0,13% 100,00% 41,18%
Totale TITOLO 2: Trasferimenti correnti 2,72% 2,29% 2,26% 4,91% 100,00% 69,48%
TITOLO 3:Entrate extratributarie
30100 Tipologia 0100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni 2,82% 3,04% 3,04% 3,01% 100,00% 32,66%
30200 Tipologia 0200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti 0,11% 0,12% 0,12% 0,14% 100,00% 93,88%
30300 Tipologia 0300: Interessi attivi 0,07% 0,05% 0,05% 0,15% 100,00% 98,96%
30400 Tipologia 0400: Altre entrate da redditi da capitale 0,01% 0,01% 0,00% 0,05% 100,00% 83,13%
30500 Tipologia 0500: Rimborsi e altre entrate correnti 0,08% 0,06% 0,04% 0,12% 100,00% 77,19%
Totale TITOLO 3: Entrate extratributarie 3,09% 3,27% 3,26% 3,47% 100,00% 40,19%
TITOLO 4:Entrate in conto capitale
40200 Tipologia 0200: Contributi agli investimenti 1,79% 0,97% 0,55% 1,15% 99,42% 53,69%
40300 Tipologia 0300: Altri trasferimenti in conto capitale 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00% 100,00%
40400 Tipologia 0400: Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 100,00% 100,00%
40500 Tipologia 0500: Altre entrate in conto capitale 0,68% 0,37% 0,65% 0,05% 100,00% 80,06%
Titolo
TipologiaDesc. Titolo
Composizione delle entrate (dati percentuali) Percentuale riscossione entrate
Piano degli indicatori di bilancio
Bilancio di previsione esercizi 2018, 2019, 2020
Indicatori analitici concernenti la composizione delle entrate e la capacità di riscossione
(197)
Allegato 1-b
Esercizio n+1:
Previsioni competenza /
totale previsioni
competenza
Esercizio nn+2:
Previsioni competenza
/ totale previsioni
competenza
Esercizio n+3:
Previsioni
competenza / totale
previsioni
competenza
Media
accertamenti nei
tre esercizi
precedenti / Media
Totale
accertamenti nei
tre esercizi
precedenti (*)
Previsioni cassa esercizio
n+1 / (previsioni
competenza + residui)
esercizio n+1
Media riscossioni nei tre
esercizi precedenti /
Media accertamenti nei tre
esercizi precedenti (*)
Titolo
TipologiaDesc. Titolo
Composizione delle entrate (dati percentuali) Percentuale riscossione entrate
Totale TITOLO 4: Entrate in conto capitale 2,48% 1,34% 1,20% 1,21% 99,50% 55,06%
TITOLO 5:Entrate da riduzione di attività finanziarie
50200 Tipologia 0200: Riscossione crediti di breve termine 0,19% 0,06% 0,06% 0,04% 100,00% 99,74%
50300 Tipologia 0300: Riscossione crediti di medio-lungo termine 0,31% 0,06% 0,07% 0,10% 100,00% 82,81%
50400 Tipologia 0400: Altre entrate per riduzione di attività finanziarie 0,69% 0,72% 0,72% 1,28% 100,00% 98,50%
Totale TITOLO 5: Entrate da riduzione di attività finanziarie 1,19% 0,84% 0,85% 1,42% 100,00% 97,40%
TITOLO 6:Accensione Prestiti
60300 Tipologia 0300: Accensione mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 4,31% 0,00% 0,00% 0,24% 0,00% 100,00%
Totale TITOLO 6: Accensione Prestiti 4,31% 0,00% 0,00% 0,24% 0,00% 100,00%
TITOLO 7:Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere
70100 Tipologia 0100: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 2,94% 3,17% 3,18% 0,00% 0,00% 0,00%
Totale TITOLO 7: Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 2,94% 3,17% 3,18% 0,00% 0,00% 0,00%
TITOLO 9:Entrate per conto terzi e partite di giro
90100 Tipologia 0100: Entrate per partite di giro 27,85% 29,36% 29,45% 28,39% 93,67% 69,44%
90200 Tipologia 0200: Entrate per conto terzi 0,72% 0,77% 0,77% 0,27% 100,00% 99,72%
Totale TITOLO 9: Entrate per conto terzi e partite di giro 28,57% 30,13% 30,22% 28,66% 93,83% 69,72%
TOTALE TITOLI 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 93,88% 71,23%
(*) La media dei tre esercizi precedenti è riferita agli ultimi tre consuntivi disponibili. In caso di esercizio provvisorio è possibile fare riferimento ai dati di preconsuntivo dell'esercizio precedente. Nel 2016 sostituire la media degli accertamenti con gli accertamenti del 2015 stimati e la media degli incassi con gli incassi
2015 stimati (se disponibili, dati preconsuntivo). Nel 2017 sostituire la media triennale con quella biennale (per i dati 2016 fare riferimento a stime, o se disponibili, a dati di preconsuntivo). Le Autonomie speciali che adottano il DLgs 118/2011 a decorrere dal 2016 non elaborano l'indicatore nell'esercizio 2016.
(198)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
01 Organi istituzionali 0,21% 0,00% 91,83% 0,22% 0,00% 0,22% 0,00% 0,17% 0,00% 78,28%
02 Segreteria generale 0,01% 0,00% 100,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00%
03
Gestione economica, finanziaria,
programmazione,
provveditorato
1,83% 0,00% 43,58% 1,65% 0,00% 1,62% 0,00% 1,57% 0,08% 91,54%
04Gestione delle entrate tributarie
e servizi fiscali0,28% 0,00% 89,31% 0,27% 0,00% 0,27% 0,00% 0,33% 1,49% 69,52%
05Gestione dei beni demaniali e
patrimoniali0,22% 0,00% 90,31% 0,21% 0,00% 0,21% 0,00% 0,21% 1,00% 76,47%
07Elezioni e consultazioni popolari
- Anagrafe e stato civile0,12% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 99,34%
08 Statistica e sistemi informativi 0,22% 0,05% 90,19% 0,21% 0,00% 0,21% 0,00% 0,19% 0,41% 76,89%
09Assistenza tecnico-
amministrativa agli enti locali0,02% 0,00% 99,93% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00%
10 Risorse umane 0,20% 18,76% 98,45% 0,21% 0,00% 0,16% 0,00% 0,55% 1,33% 97,16%
11 Altri servizi generali 0,22% 0,00% 90,94% 0,19% 0,00% 0,19% 0,00% 0,13% 0,08% 74,36%
Piano degli indicatori di bilancio
Indicatori analitici concernenti la composizione delle spese per missioni e programmi e la capacità dell'amministrazione di pagare i debiti negli esercizi di riferimento
Bilancio di previsione esercizi 2018, 2019, 2020
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
(199)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
12
Politica regionale unitaria per i
servizi istituzionali, generali e di
gestione
0,07% 0,00% 90,44% 0,06% 0,00% 0,04% 0,00% 0,06% 0,26% 87,25%
3,37% 18,81% 69,98% 3,04% 0,00% 2,94% 0,00% 3,21% 4,65% 86,68%
01 Polizia locale e amministrativa 0,00% 0,00% 92,02% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 71,51%
02Sistema integrato di sicurezza
urbana0,01% 0,00% 91,03% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,01% 95,26%
03Politica regionale unitaria per
l'ordine pubblico e la sicurezza0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,01% 0,00% 91,24% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,01% 93,63%
01 Istruzione prescolastica 0,03% 0,00% 90,53% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 100,00%
02Altri ordini di istruzione non
universitaria0,63% 0,00% 90,03% 0,65% 0,00% 0,65% 0,00% 0,50% 1,31% 98,31%
03 Edilizia scolastica 0,00% 0,00% 100,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,07% 0,07% 99,94%
04 Istruzione universitaria 0,22% 1,85% 90,08% 0,22% 0,00% 0,22% 0,00% 0,28% 0,75% 94,28%
05 Istruzione tecnica superiore 0,04% 0,00% 90,05% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,12% 84,78%
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
TOTALE Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e di
gestione
Missione 03 Ordine
pubblico e sicurezza
TOTALE Missione 03 Ordine
pubblico e sicurezza
Missione 04 Istruzione
e diritto allo studio
(200)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
06 Servizi ausiliari all’istruzione 0,02% 0,00% 90,25% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 100,00%
07 Diritto allo studio 0,09% 0,00% 90,06% 0,09% 0,00% 0,09% 0,00% 0,18% 0,24% 97,19%
08Politica regionale unitaria per
l'istruzione e il diritto allo studio0,00% 0,00% 100,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
1,02% 1,85% 90,07% 1,03% 0,00% 1,01% 0,00% 1,09% 2,49% 97,08%
01Valorizzazione dei beni di
interesse storico0,02% 0,00% 78,39% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,04% 75,46%
02Attività culturali e interventi
diversi nel settore culturale0,06% 0,00% 92,14% 0,04% 0,00% 0,04% 0,00% 0,07% 0,12% 91,42%
0,08% 0,00% 88,05% 0,06% 0,00% 0,05% 0,00% 0,08% 0,16% 90,60%
01 Sport e tempo libero 0,05% 0,00% 91,49% 0,04% 0,00% 0,04% 0,00% 0,04% 0,29% 79,93%
02 Giovani 0,00% 0,00% 92,54% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,18% 86,45%
0,05% 0,00% 91,56% 0,05% 0,00% 0,04% 0,00% 0,06% 0,48% 81,95%
01Sviluppo e valorizzazione del
turismo0,14% 0,00% 90,32% 0,10% 0,00% 0,04% 0,00% 0,09% 0,67% 85,41%
02Politica regionale unitaria per il
turismo0,00% 0,00% 100,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 100,00%
0,14% 0,00% 90,36% 0,10% 0,00% 0,04% 0,00% 0,09% 0,67% 85,60%
Missione 05 Tutela e
valorizzazione dei beni
e delle attività culturali
TOTALE Missione 05 Tutela e
valorizzazione dei beni e delle
attività culturali
Missione 06 Politiche
giovanili, sport e tempo
libero
TOTALE Missione 06 Politiche
giovanili, sport e tempo libero
Missione 07 Turismo
TOTALE Missione 07 Turismo
Missione 04 Istruzione
e diritto allo studio
TOTALE Missione 04 Istruzione e
diritto allo studio
(201)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01Urbanistica e assetto del
territorio0,02% 0,00% 96,12% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,12% 85,39%
02
Edilizia residenziale pubblica e
locale e piani di edilizia
economico-popolare
0,53% 13,40% 90,11% 0,07% 0,00% 0,03% 0,00% 0,90% 15,11% 94,83%
0,55% 13,40% 90,27% 0,09% 0,00% 0,05% 0,00% 0,92% 15,23% 94,35%
01 Difesa del suolo 0,19% 23,10% 90,78% 0,20% 0,00% 0,06% 0,00% 0,48% 8,55% 76,64%
02Tutela, valorizzazione e
recupero ambientale0,02% 0,00% 97,98% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,02% 0,06% 96,73%
03 Rifiuti 0,04% 4,98% 90,28% 0,03% 0,00% 0,02% 0,00% 0,03% 0,37% 76,32%
04 Servizio idrico integrato 0,03% 0,00% 90,07% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,09% 1,58% 90,79%
05
Aree protette, parchi naturali,
protezione naturalistica e
forestazione
0,06% 1,67% 91,11% 0,06% 0,00% 0,05% 0,00% 0,07% 0,37% 90,08%
06Tutela e valorizzazione delle
risorse idriche0,09% 0,00% 91,10% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,12% 2,27% 96,39%
07Sviluppo sostenibile territorio
montano piccoli Comuni0,05% 0,00% 90,21% 0,05% 0,00% 0,03% 0,00% 0,11% 0,67% 92,99%
08Qualità dell'aria e riduzione
dell'inquinamento0,03% 0,00% 93,34% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,02% 0,13% 94,14%
09
Politica regionale unitaria per lo
sviluppo sostenibile e la tutela
del territorio e l'ambiente
0,00% 0,00% 92,56% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,02% 0,34% 100,00%
0,51% 29,75% 91,07% 0,41% 0,00% 0,22% 0,00% 0,96% 14,34% 85,46%
Missione 08 Assetto
del territorio ed edilizia
abitativa
TOTALE Missione 08 Assetto del
territorio ed edilizia abitativa
Missione 09 Sviluppo
sostenibile e tutela del
territorio e
dell'ambiente
TOTALE Missione 09 Sviluppo
sostenibile e tutela del territorio e
dell'ambiente
(202)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01 Trasporto ferroviario 2,22% 5,95% 90,02% 2,08% 0,00% 2,37% 0,00% 2,80% 22,99% 92,37%
02 Trasporto pubblico locale 2,06% 10,90% 90,11% 1,98% 0,00% 1,92% 0,00% 2,08% 5,63% 96,60%
03 Trasporto per vie d'acqua 0,04% 0,00% 90,12% 0,04% 0,00% 0,04% 0,00% 0,10% 1,84% 89,26%
04 Altre modalità di trasporto 0,00% 0,00% 93,51% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,03% 0,02% 100,00%
05 Viabilità e infrastrutture stradali 0,58% 12,17% 90,14% 0,21% 0,00% 0,13% 0,00% 1,13% 19,78% 79,21%
06Politica regionale unitaria per i
trasporti e il diritto alla mobilità0,00% 0,00% 98,77% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 29,39%
4,91% 29,01% 90,08% 4,31% 0,00% 4,47% 0,00% 6,15% 50,27% 92,64%
01 Sistema di protezione civile 0,05% 1,29% 91,29% 0,04% 0,00% 0,03% 0,00% 0,04% 0,34% 82,83%
02Interventi a seguito di calamità
naturali0,02% 0,00% 91,37% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,07% 0,23% 87,82%
0,06% 1,29% 91,31% 0,05% 0,00% 0,04% 0,00% 0,11% 0,57% 86,25%
Missione 11 Soccorso
civile
TOTALE Missione 11 Soccorso
civile
Missione 10 Trasporti
e diritto alla mobilità
TOTALE Missione 10 Trasporti e
diritto alla mobilità
(203)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01Interventi per l'infanzia e i minori
e per asili nido0,01% 0,00% 90,49% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,04% 0,61% 78,87%
02 Interventi per la disabilità 0,06% 0,00% 90,57% 0,07% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 90,17%
03 Interventi per gli anziani 0,22% 0,00% 98,14% 0,04% 0,00% 0,03% 0,00% 0,17% 0,00% 91,15%
04Interventi per soggetti a rischio
di esclusione sociale0,17% 0,00% 93,80% 0,04% 0,00% 0,03% 0,00% 0,04% 0,04% 94,92%
05 Interventi per le famiglie 0,19% 0,14% 90,10% 0,13% 0,00% 0,10% 0,00% 0,07% 0,29% 82,24%
06 Interventi per il diritto alla casa 0,11% 0,00% 90,06% 0,13% 0,00% 0,15% 0,00% 0,10% 0,00% 94,45%
07
Programmazione e governo
della rete dei servizi
sociosanitari e sociali
0,18% 0,03% 91,59% 0,16% 0,00% 0,17% 0,00% 0,32% 0,13% 85,17%
08Cooperazione e
associazionismo0,01% 0,00% 91,36% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 85,26%
10Politica regionale unitaria per i
diritti sociali e la famiglia0,00% 0,00% 100,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,96% 0,17% 92,84% 0,59% 0,00% 0,52% 0,00% 0,75% 1,08% 87,89%
Missione 12 Diritti
sociali, politiche sociali
e famiglia
TOTALE Missione 12 Diritti
sociali, politiche sociali e famiglia
(204)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01
Servizio sanitario regionale -
finanziamento ordinario
corrente per la garanzia dei LEA
52,42% 0,00% 90,02% 54,91% 0,00% 55,21% 0,00% 55,41% 0,00% 73,00%
04
Servizio sanitario regionale -
ripiano di disavanzi sanitari
relativi ad esercizi pregressi
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 100,00%
05Servizio sanitario regionale -
investimenti sanitari0,60% 0,00% 90,07% 0,03% 0,00% 0,04% 0,00% 0,87% 0,01% 15,37%
06Servizio sanitario regionale -
restituzione maggiori gettiti SSN0,00% 0,00% 90,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,39% 0,00% 42,14%
07Ulteriori spese in materia
sanitaria0,36% 0,00% 89,96% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,18% 0,00% 26,33%
53,38% 0,00% 90,02% 54,94% 0,00% 55,25% 0,00% 56,86% 0,01% 69,33%
01 Industria, PMI e Artigianato 0,34% 0,00% 90,16% 0,19% 0,00% 0,05% 0,00% 0,16% 0,07% 64,43%
02Commercio - reti distributive -
tutela dei consumatori0,04% 0,00% 91,52% 0,02% 0,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,04% 79,22%
03 Ricerca e innovazione 0,24% 0,00% 90,22% 0,43% 0,00% 0,13% 0,00% 0,12% 0,29% 75,93%
04Reti e altri servizi di pubblica
utilità0,02% 0,00% 90,12% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 99,37%
05
Politica regionale unitaria per lo
sviluppo economico e la
competitività
0,00% 0,00% 90,43% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,25% 0,60% 97,57%
0,64% 0,00% 90,25% 0,65% 0,00% 0,23% 0,00% 0,56% 1,01% 80,78%
Missione 14 Sviluppo
economico e
competitività
TOTALE Missione 14 Sviluppo
economico e competitività
Missione 13 Tutela
della salute
TOTALE Missione 13 Tutela della
salute
(205)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01Servizi per lo sviluppo del
mercato del lavoro0,29% 0,00% 90,11% 0,12% 0,00% 0,12% 0,00% 0,21% 1,95% 97,57%
02 Formazione professionale 0,06% 0,00% 90,38% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,09% 0,56% 98,97%
03 Sostegno all'occupazione 0,24% 0,30% 90,06% 0,17% 0,00% 0,23% 0,00% 0,04% 0,07% 97,13%
04
Politica regionale unitaria per il
lavoro e la formazione
professionale
0,01% 0,00% 93,85% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,28% 0,35% 96,95%
0,60% 0,30% 90,19% 0,33% 0,00% 0,39% 0,00% 0,62% 2,94% 97,41%
01Sviluppo del settore agricolo e
del sistema agroalimentare0,27% 2,02% 91,07% 0,25% 0,00% 0,25% 0,00% 0,30% 0,71% 94,48%
02 Caccia e pesca 0,02% 0,00% 95,37% 0,02% 0,00% 0,02% 0,00% 0,00% 0,00% 91,61%
03
Politica regionale unitaria per
l'agricoltura, i sistemi
agroalimentari, la caccia e la
pesca
0,01% 0,00% 93,81% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,00% 49,62%
0,30% 2,02% 91,31% 0,28% 0,00% 0,28% 0,00% 0,30% 0,72% 94,34%
01 Fonti energetiche 0,30% 0,00% 90,12% 0,19% 0,00% 0,13% 0,00% 0,07% 0,12% 93,87%
02
Politica regionale unitaria per
l'energia e la diversificazione
delle fonti energetiche
0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,30% 0,00% 90,12% 0,19% 0,00% 0,13% 0,00% 0,07% 0,12% 93,87%
Missione 17 Energia e
diversificazione delle
fonti energetiche
TOTALE Missione 17 Energia e
diversificazione delle fonti
energetiche
Missione 15 Politiche
per il lavoro e la
formazione
professionale
TOTALE Missione 15 Politiche
per il lavoro e la formazione
professionale
Missione 16
Agricoltura, politiche
agroalimentari e pesca
TOTALE Missione 16 Agricoltura,
politiche agroalimentari e pesca
(206)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01Relazioni finanziarie con le altre
autonomie territoriali0,20% 3,41% 90,25% 0,13% 0,00% 0,12% 0,00% 0,40% 2,92% 96,60%
0,20% 3,41% 90,25% 0,13% 0,00% 0,12% 0,00% 0,40% 2,92% 96,60%
01Relazioni internazionali e
Cooperazione allo sviluppo0,02% 0,00% 91,03% 0,02% 0,00% 0,01% 0,00% 0,22% 2,19% 98,07%
02 Cooperazione territoriale 0,07% 0,00% 90,46% 0,05% 0,00% 0,08% 0,00% 0,04% 0,16% 96,92%
0,09% 0,00% 90,61% 0,06% 0,00% 0,10% 0,00% 0,27% 2,35% 97,82%
01 Fondo di riserva 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
02Fondo crediti di dubbia
esigibilità0,10% 0,00% 0,00% 0,03% 0,00% 0,03% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
03 Altri fondi 0,10% 0,00% 0,00% 0,09% 0,00% 0,07% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
0,21% 0,00% 0,00% 0,14% 0,00% 0,13% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
01Quota interessi ammortamento
mutui e prestiti obbligazionari0,18% 0,00% 100,00% 0,19% 0,00% 0,34% 0,00% 0,34% 0,00% 100,00%
02Quota capitale ammortamento
mutui e prestiti obbligazionari0,12% 0,00% 99,72% 0,14% 0,00% 0,23% 0,00% 0,19% 0,00% 100,00%
0,29% 0,00% 99,89% 0,32% 0,00% 0,58% 0,00% 0,53% 0,00% 100,00%
Missione 20 Fondi e
accantonamenti
TOTALE Missione 20 Fondi e
accantonamenti
Missione 50 Debito
pubblico
TOTALE Missione 50 Debito
pubblico
Missione 18 Relazioni
con le altre autonomie
territoriali e locali TOTALE Missione 18 Relazioni
con le altre autonomie territoriali
e locali
Missione 19 Relazioni
internazionali
TOTALE Missione 19 Relazioni
internazionali
(207)
Allegato 1-c
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento
FPV/ Previsione
FPV totale
Capacità di
pagamento:
Previsioni cassa/
(previsioni
competenza - FPV
+ residui)
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Incidenza
Missione/Programma:
Previsioni
stanziamento/ totale
previsioni missioni
di cui incidenza
FPV: Previsioni
stanziamento FPV/
Previsione FPV
totale
Missione 01 Servizi
istituzionali, generali e
di gestione
MISSIONI E PROGRAMMI
BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZI 2018, 2019, 2020 (dati percentuali) MEDIA TRE RENDICONTI PRECEDENTI (O DI
PRECONSUNTIVO DISPONIBILE) (*)
(dati percentuali)
ESERCIZIO 2018 ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2020 Incidenza
Missione
programma:
Media (Impegni +
FPV) /Media
(Totale impegni +
Totale FPV)
di cui
incidenza
FPV: Media
FPV / Media
Totale FPV
Capacità di
pagamento: Media
(Pagam. c/comp+
Pagam. c/residui )/
Media (Impegni +
residui definitivi)
01Restituzione anticipazione di
tesoreria3,02% 0,00% 0,00% 3,16% 0,00% 3,18% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
3,02% 0,00% 0,00% 3,16% 0,00% 3,18% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
01Servizi per conto terzi - Partite di
giro12,83% 0,00% 100,00% 12,80% 0,00% 12,87% 0,00% 10,59% 0,00% 82,06%
02
Anticipazioni per il
finanziamento del sistema
sanitario nazionale
16,47% 0,00% 100,00% 17,26% 0,00% 17,35% 0,00% 16,40% 0,00% 31,88%
29,30% 0,00% 100,00% 30,06% 0,00% 30,22% 0,00% 26,98% 0,00% 43,59%
Missione 99 Servizi per
conto terzi
TOTALE Missione 99 Servizi per
conto terzi
Missione 60
Anticipazioni
finanziarieTOTALE Missione 60
Anticipazioni finanziarie
(208)
209
Parte III: la correlazione del Piano con le altre programmazioni regionali
L'INTEGRAZIONE CON IL PIANO COMUNICAZIONE
Il Piano di Comunicazione e Promozione è il documento programmatico che, in base alla LR 9/1990, viene predisposto ogni anno come riferimento strategico per indirizzare e coordinare le attività di comunicazione e promozione svolte da Regione Lombardia. Oltre al sintetico rendiconto delle attività svolte nell’anno passato, delinea e aggiorna:
lo scenario dei media a livello nazionale e regionale;
posizionamento, la strategia e le priorità che guideranno l’azione dell’amministrazione regionale nell’anno di riferimento;
le attività e le iniziative di comunicazione svolte dalla Presidenza, da ciascuna direzione regionale e degli enti del Sireg. A livello formale, il Piano sorveglia la coerenza con le attività e obiettivi del Piano regionale di sviluppo e costituisce parte del DEFR quale allegato integrante il Piano degli Indicatori.
Dal punto di vista dei contenuti, il Piano di Comunicazione e Promozione 2018 risulta certamente condizionato dal fatto che andrà a concludersi la decima legislatura. L’intero documento, ed in particolare il capitolo sulla strategia, pur riproponendo la tradizionale struttura, focalizza perciò l’attenzione prevalentemente sulle attività di comunicazione istituzionale già programmate o che assolvono precisi obblighi di comunicazione, sulle iniziative che concludono azioni già avviate o che hanno valenza pluriennale, sulle attività connesse ai Programmi Europei o sugli eventi che si configurano come appuntamenti annuali fissi o che sono già stati calendarizzati. Elemento prioritario di riflessione e valutazione strategica è innanzitutto l’analisi e la presa di coscienza interna del nuovo posizionamento raggiunto in questi anni dalla Regione, e contestualmente dei risultati ottenuti dal governo regionale nel corso dell’intera legislatura. Nello scenario descritto la comunicazione ha svolto e svolge un ruolo di primaria importanza, avendo seguito, accompagnato e raccontato per cinque anni questo cammino continuo di crescita e di sviluppo. In termini generali la sua azione ha avuto come guida e indirizzo:
un approccio olistico, strategico, multicanale, fatto di attività facilmente fruibili, ripetute e rinforzate nel tempo, capace di differenziare il messaggio a seconda dei mezzi utilizzati valorizzando però al contempo la dialettica tra strumenti off line e on line;
l’attenzione ai contenuti della comunicazione in chiave di ottimizzazione dell’informazione, per profilarsi in termini di accountability presso i cittadini;
la centralità dei territori e la valorizzazione di una ricchezza e di una differenziazione che rendono multiforme la Lombardia. Questa approfondita analisi sul percorso svolto vedrà concludere la legislatura con una relazione sulle politiche realizzate e un bilancio di fine mandato, che sarà adeguatamente raccontato ai cittadini assolvendo quella indispensabile funzione istituzionale di rendicontazione dei risultati raggiunti dall’amministrazione nel corso dell’intera legislatura. Ed accanto al resoconto sulle attività svolte, la comunicazione istituzionale sarà certamente attenta nell’assicurare la dovuta informazione di servizio ai cittadini e ogni necessario supporto nel percorso di accompagnamento alla consultazione elettorale.
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FOCUS TRASPARENZA E ANTICORRUZIONE
Anticorruzione a cura del DFS Anticorruzione/Trasparenza
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (P.T.P.C.T.) costituisce il documento programmatico adottato da Regione
Lombardia in attuazione della L. 6 novembre 2012 n. 190, e in coerenza con le indicazioni del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA). Il nuovo
P.T.P.C.T. 2018-2020 svilupperà un contesto di collaborazione allargata e condivisa in cui i soggetti istituzionali, ma anche i dipendenti e cittadini
lombardi, chiamati a dare il proprio contributo al fine di rendere il P.T.P.C.T. uno strumento che determina cambiamenti organizzativi ed operativi
facendo assumere alla prevenzione della corruzione una rilevanza strategica e programmatica.
Il P.T.P.C.T. individua le misure atte a prevenire ogni possibile episodio corruttivo all’interno dei propri uffici e servizi e identifica gli attori di tale attività di prevenzione, cui spetterà il compito mettere in atto azioni e misure di prevenzione nelle aree ed ambiti maggiormente esposti a rischio di comportamenti illeciti e monitorare i processi più “sensibili”. Fondamentale sarà il rafforzamento dei diversi raccordi. Raccordo tra R.P.C.T. e i Direttori, i Referenti Dirigenti e P.O. e Dirigenti e, a cascata, di tutto il personale della Regione. Nell’ambito di tale processo, il ruolo del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (R.P.C.T.) è, in primis, quello di dare maggiore incisività ad ogni misura idonea al raggiungimento dello scopo. Ulteriore raccordo si svilupperà tra P.T.P.C.P. con tutti gli altri strumenti di programmazione e, in particolare, con il Piano della Performance (P.P.) e con il Piano della Formazione, in un’ottica di reale integrazione del processo di prevenzione nell’ambito della complessiva strategia di Regione Lombardia. La prevenzione della corruzione, la trasparenza e il Piano Performance sono individuate come obiettivi strategici dell’Amministrazione regionale, il cui raggiungimento è segnalato da indicatori volti a valorizzare l’incremento del livello complessivo di trasparenza amministrativa, di prevenzione della corruzione e dell’illegalità, nonché di sviluppo dell’integrità e dell’etica pubblica.
Un raccordo costante tra Arac e il R.P.C.T. della Giunta Regionale, al fine di individuare le azioni e sviluppare le iniziative che si riterranno idonee
per rafforzare la prevenzione della corruzione e la trasparenza. In riferimento agli enti del sistema regionale si proseguirà l’attività, intrapresa da
tempo, di rafforzamento della rete degli RPC, costituendo questi un presidio di prima linea, per un’azione costante ed efficace di
prevenzione della corruzione e dell’illegalità e per assicurare la trasparenza.
Raccordo da sviluppare è quello con il Controllo di Gestione e con il Controllo Strategico che tengono conto della declinazione operativa del PRS a partire dal contesto di riferimento, dalle risorse finanziarie disponibili, dal quadro degli adempimenti normativi e dall’assetto organizzativo e ne analizzano i processi di valenza interna ed esterna attivati per il raggiungimento dei Risultati Attesi. Il risk management è un processo a supporto della performance attraverso il quale si cerca di massimizzare l’efficienza e l’efficacia nell’utilizzo di risorse, sempre più ristrette, e generare gli outcome desiderati. Ciò si traduce, nelle pubbliche amministrazioni, in un collegamento tra il ciclo di gestione della performance, così come delineato nel D.lgs. 150/2009 e le azioni, i risultati e le risorse del processo di risk management messo in atto secondo la legge 190/2012 e successivi indirizzi normativi. Il raccordo tra performance e risk management può avvenire su due livelli: sia a livello di sistema, che a livello di contenuti, quest’ultimo attraverso la traduzione delle azioni e dei risultati attesi della gestione del rischio corruttivo in obiettivi di performance organizzativa e individuale. Soltanto attraverso un diretto collegamento tra la gestione del rischio del Piano per la prevenzione della corruzione e la gestione delle performance, tramite il sistema di misurazione e valutazione e piano di performance, sarà possibile finalizzare il risk management agli obiettivi di qualità, efficacia, efficienza ed equità delle amministrazioni, responsabilizzando i dirigenti e i dipendenti.
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Il raccordo tra Arac, le Strutture di Audit, Comitato dei Controlli e Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici potrà ottimizzare l’impostazione dei programmi dei controlli, anche nell’ottica del miglioramento dell’efficienza ed efficacia dei medesimi. Le raccomandazioni e indicazioni di miglioramento, sia operativo che organizzativo, quali esito dell’attività di controllo, potranno costituire una misura da includere nelle performance richieste alle Direzioni, come già sperimentato nel secondo semestre del 2017, affinché siano impegnate a dare concreta attuazione ai rilievi ed ai follow up. Inoltre, in particolare, la Struttura di Audit, potrebbe svolgere un ruolo significativo nel contesto del sistema integrato dei controlli in virtù dell’esperienza consolidata. I controlli sono uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e in quest’ottica si potrà elaborare progressivamente un approccio integrato tra sistemi di gestione del rischio con il sistema dei controlli interni, analizzando le metodologie per l’organizzazione dei controlli e sul coordinamento delle diverse tipologie di controllo. Alle luce dell’intensa attività di formazione di tipo generale attuata nel corso del 2017, si ritiene opportuno indirizzare in prospettiva l’attenzione per il prossimo triennio, in particolare a partire dal 2018, ad una formazione specifica con l’obiettivo essenziale di effettuare approfondimenti su temi rilevanti e di interesse concreto e pratico, rivolti a target predefiniti di dipendenti, al fine di consentire loro un approfondimento puntuale e più dettagliato su temi specifici. Un impulso all’utilizzo dello strumento preventivo denominato whistleblower potrebbe derivare dall’entrata in vigore della nuova normativa statale. La Giunta Regionale ha messo a disposizione dei dipendenti della Giunta un innovativo strumento informativo per l’inoltro e la ricezione delle segnalazioni che assicura la copertura dei dati identificativi del denunciante, nonché la protocollazione riservata della segnalazione. Azioni incisive vanno attuate per l’eliminazione delle situazioni di conflitto di interesse riveste ai fini del buon andamento dell’attività amministrativa, si rende necessario proseguire e potenziare l’opera di prevenzione sin qui attuata attraverso la previsione, in capo al personale dirigenziale, di un obbligo di disclosure delle situazioni di conflitto di interessi all’atto del conferimento dell’incarico. In tal senso appare opportuno proseguire nell’attività di sensibilizzazione dei soggetti a vario titolo coinvolti nello svolgimento di attività esposte a rischio di corruzione (si pensi, a titolo esemplificativo, ai componenti di commissioni di valutazione per l’erogazione di benefici economici) e nell’opera di consolidamento delle misure di controllo. Nel 2018 proseguirà l’attività di rafforzamento della rete dei R.P.C.T. degli enti e società totalmente partecipate, degli enti sanitari e dell’edilizia pubblica, sia per dare piena attuazione alle innovazioni normative in materia di trasparenza sia per sviluppare la prevenzione negli ambiti maggiormente esposti. La rete dei Dirigenti Referenti interni e dei collaboratori titolari delle posizioni organizzative è un fondamentale punto di riferimento sia per la programmazione degli interventi, per il monitoraggio e l’attuazione dei medesimi. In virtù del posizionamento di tali figure all’interno dell’Amministrazione e delle funzioni loro affidate, le stesse sono in grado di offrire un costante apporto di collaborazione e un’azione proattiva che contribuisce al miglioramento dei processi ed azioni preventive. Allo stesso tempo, occorre osservare che la gestione del rischio rappresenta un lavoro di squadra che coinvolge in maniera ampia l’amministrazione, e pertanto il buon esito dipende dalla collaborazione e sinergia che si crea costantemente tra Referenti e R.P.C.T. Il P.T.P.C. attraverso il monitoraggio delle azioni inserite nello stesso, dovrà indicare tempi, modalità e responsabilità al fine di verificare costantemente l’attuazione del P.T.P.C.T. medesimo.
Obiettivo Indicatore UDM Target 2018
Attuazione del piano triennale anticorruzione da parte dei Dirigenti responsabili delle Direzioni generali
% Attuazione delle misure di prevenzione prescritte dal Piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020
% 95%
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Trasparenza
A seguito dell'approvazione del d.lgs. 97/2016 e dell'emanazione delle Linee Guida di Anac, che hanno posto al centro della disciplina della trasparenza gli obblighi di pubblicazione, la Giunta Regionale della Lombardia ha rafforzato il processo di apertura al confronto con i cittadini attraverso il principio della trasparenza, intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e le attività della pubblica amministrazione. In linea con le novità introdotte nello scenario normativo, la sezione “Amministrazione Trasparente” è stata completamente rivista anche dal punto di vista grafico rendendola più "semplice e appetibile" all'utente finale apportando significativi miglioramenti alle modalità di rappresentazione dei dati per una fruizione più immediata e intuitiva verso l'esterno, con particolare riferimento all'individuazione di modelli semplificati di esposizione di alcuni dati del Personale. L’attività di semplificazione rappresentativa dei dati continuerà nel 2018 in particolare attraverso l'analisi di applicabilità della soluzione informatica in forma aggregata anche ad altri data set pubblicati in Amministrazione Trasparente. In stretta relazione con la messa on line del Nuovo Portale istituzionale si proseguirà nel 2018 nel lavoro di implementazione dei servizi informatici a supporto della trasparenza, SETRA (Sistema Elettronico per la Trasparenza), con lo scopo di ottimizzare i processi di raccolta, gestione, conservazione, monitoraggio e pubblicazione dei contenuti oggetto degli obblighi di pubblicazione e al fine di assicurare che tale sistema pubblichi automaticamente, sul nuovo Portale istituzionale, i dati delle diverse fonti originarie da cui è alimentato. A tale proposito nel 2017 sono stati avviati due progetti di integrazione, finalizzati a semplificare il processo di raccolta e pubblicazione dei dati, con particolare riferimento all’integrazione di SETRA con il Portale istituzionale di Regione Lombardia e con Open Data. Particolare importanza è stata data al nuovo Accesso civico “FOIA” (Freedom of Information Act), la cui applicazione è attuata dalla Giunta Regionale mediante le indicazioni approvate con DGR X/7251 del 23.10.2017 avente ad oggetto “Disposizioni interne in tema di accesso civico ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33”. Tale attuazione dovrà assicurare nel 2018, costantemente e gradualmente, che la trasparenza si traduca concretamente in un mezzo per consentire un controllo sul corretto esercizio del potere pubblico, ma anche nel diritto a comprendere l’operare della Pubblica Amministrazione. In sintesi, la trasparenza dell’azione amministrativa diventa uno strumento giuridico idoneo a rendere i cittadini sempre più consapevoli dei meccanismi di funzionamento della macchina pubblica, consentendo così la partecipazione del cittadino all’attività amministrativa. Per una corretta attuazione delle rilevanti modifiche normative riguardanti la trasparenza si proseguirà nel 2018 un percorso formativo mirato a favorire un cambiamento culturale nella P.A., dove la trasparenza, in quanto strumento essenziale per la prevenzione della corruzione, si concretizza anche attraverso il diritto di chiunque di accedere ai dati e ai documenti detenuti dall’amministrazione. Per un raccordo tra le performance individuali e l’attuazione delle attività e misure relative alla trasparenza nella predisposizione delle schede obiettivi per l’anno 2018 si evidenzia la necessità di inserire nella scheda obiettivi dei Referenti Dirigenti e PO uno specifico obiettivo che afferisce alla trasparenza al fine di investire i Referenti di una maggior responsabilità nell’assicurare la collaborazione al RPCT per l’attuazione degli adempimenti e misure inserite nel PTPCT.
Obiettivo Indicatore UDM Target 2018
Pubblicazione in Amministrazione Trasparente degli obblighi previsti dalla normativa vigente e da eventuali decreti integrativi e correttivi
% Incremento del flusso informativo delle pubblicazioni anche attraverso il Sistema Elettronico della trasparenza (SETRA)
% 10 %
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FOCUS BENESSERE ORGANIZZATIVO
Per benessere organizzativo si intende la capacità di un’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. Il concetto di benessere organizzativo si riferisce, quindi, al modo in cui le persone vivono la relazione con l'organizzazione in cui lavorano; tanto più una persona sente di appartenere all'organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro.
Tale concetto fa riferimento, da una parte, alla definizione di “salute” condivisa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “stato di completo
benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”, fatta propria dal d.lgs. n° 81/2008 (art. 2 lett. o) e
quindi connessa al tema dello stress lavoro-correlato; dall’altra parte, al tema della efficienza e della produttività delle organizzazioni, in quanto
numerosi studi e ricerche hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e con un “clima interno” sereno e
partecipativo.
Molteplici sono le fonti normative, a partire da quelle generali (l'accordo europeo del 2004 sullo stress lavoro-correlato e il già citato d.lgs n° 81/2008
di recepimento delle direttive europee in materia di tutela della salute) fino ai provvedimenti a livello nazionale.
Con specifico riguardo alle Amministrazioni pubbliche, va menzionata la Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004. Con
questa direttiva si demanda alle Pubbliche amministrazioni di attivarsi, oltre che per raggiungere obiettivi di efficacia e di produttività, anche per
realizzare e mantenere il benessere fisico e psicologico delle persone, attraverso la costruzione di ambienti e relazioni di lavoro che contribuiscano
al miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle prestazioni.
Con il d.lgs. 150/2009, il tema del benessere organizzativo viene ripreso, con l’obiettivo di sviluppare la produttività, l’efficienza e la trasparenza nella p.a., con riferimento agli obblighi di valutazione delle performance; in tale contesto, viene assegnato agli OIV l’obbligo di realizzare indagini sul personale dipendente volte a rilevare il livello di benessere organizzativo e il grado di condivisione del sistema di valutazione nonché la rilevazione della valutazione del proprio superiore gerarchico da parte del personale (art. 14, c.5). Il d.lgs. 33/2013 richiama l’obbligo di pubblicazione dei dati relativi ai livelli di benessere delle pubbliche amministrazioni (art. 20, c.3), affermando implicitamente la relazione tra il Piano della performance, la valutazione delle prestazioni e il benessere organizzativo. Stato di attuazione
Le fonti normative hanno fornito i riferimenti alle azioni svolte dall’Ente per la promozione del benessere; in particolare, sono state seguite le
indicazioni del Dipartimento della Funzione pubblica sia per la metodologia, sia per gli strumenti operativi (c.d. Kit del benessere organizzativo). Tali
strumenti hanno costituito la base per lo svolgimento dell’indagine iniziale (novembre 2012), per le successive azioni di partecipazione del personale
delle Direzioni generali, tramite la formazione dei Gruppi di lavoro benessere (anno 2014) per l’approfondimento degli aspetti di debolezza e la
raccolta delle proposte di miglioramento, infine per l’indagine sul benessere organizzativo svolta nel mese di dicembre del 2016.
A conclusione di tali fasi è stato approvato il “Piano degli interventi per il miglioramento del benessere organizzativo” (decreto n.13824 del
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22/12/2016). Il Piano prevede azioni nelle seguenti aree di intervento:
Ambienti di lavoro Formazione Comunicazione Servizi di supporto al personale Flessibilità e conciliazione vita-lavoro Altri interventi di tipo trasversale
Dall’anno 2016 sono state avviate le seguenti azioni:
- la programmazione dell’attuazione degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo;
- il monitoraggio dei livelli di benessere organizzativo.
Nel corso del 2017 sono stati attuati gli interventi a breve termine di:
- progettazione e realizzazione delle aree per il consumo di pasti all’interno delle sedi di lavoro (ambienti di lavoro)
- attivazione dei servizi di counselling e dello sportello di ascolto del personale (servizi di supporto al personale)
- sperimentazione applicazione dello smart working (flessibilità e conciliazione vita-lavoro)
Per l’attuazione del Piano degli interventi per il miglioramento del benessere lavorativo, Il Responsabile della U.O. Patrimonio regionale e gestione
delle sedi istituzionali si coordina con la U.O. Organizzazione e personale (per l’attuazione degli interventi inerenti la formazione, la comunicazione,
i servizi di supporto e la conciliazione vita-lavoro), con la U.O. Sistemi informativi (per il supporto tecnologico agli strumenti di rilevazione), con la
DG Welfare (interventi di tipo trasversale). E’ inoltre previsto il raccordo con il Comitato unico di Garanzia e con l’Organismo Indipendente di
valutazione, al fine della individuazione di modalità di gestione e di monitoraggio dei livelli di benessere.
Indicatori
Obiettivo Indicatore UDM Target 2018
Formazione dei dirigenti in tema di sicurezza e di benessere organizzativo
Percentuale di partecipazione ai corsi % 80%
Attuazione delle azioni previste dal PMBO sugli ambienti di lavoro
Progettazione di tipologie di lay out in relazione ad esigenze particolari e sperimentazione di soluzioni di problemi specifici (rumorosità)
N 4
Azioni trasversali: indagine epidemiologica sullo stato di salute dei lavoratori e iniziative di sensibilizzazione del personale
N° iniziative di comunicazione/sensibilizzazione N 4
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FOCUS SU PARI OPPORTUNITÀ
L’attenzione che Regione Lombardia ha sempre mostrato per il tema delle Pari Opportunità ha trovato una conferma con l’entrata in vigore dal 1° settembre del 2008 del nuovo Statuto regionale. All’interno del nuovo Statuto, nella parte dedicata ai principi generali, è stato sancito per la prima volta (art. 11) il principio delle pari opportunità tra uomini e donne e l’impegno da parte della Regione nell’adozione di azioni positive e di iniziative atte a garantire e promuovere la democrazia paritaria. Il principio delle pari opportunità trova, poi, applicazione anche attraverso l’indicazione della promozione dell’equilibrio della rappresentanza di donne e uomini negli organi elettivi, nonché nella promozione della presenza di entrambi i generi negli organi di governo e nelle nomine di competenza della Regione. All’art. 63 viene istituito “Il Consiglio per le Pari Opportunità”, un organismo autonomo con compiti di valutazione e verifica dell’attuazione del principio di parità. Uno dei primi effetti del nuovo Statuto si è manifestato con l’approvazione della L.r. 10 dicembre 2008, n. 32 “Disciplina delle nomine di designazione della Giunta Regionale e del Presidente della regione”, che all’art. 1 richiama il principio del riequilibrio tra i generi e all’art. 2, comma 4, prevede l’obbligo a presentare e proporre candidature di entrambi i generi.
La Regione Lombardia ha perseguito nel corso della X legislatura nell’insieme delle sue politiche una logica di integrazione trasversale e sistemica e dil rafforzamento degli interventi per promuovere le pari opportunità tra donne e uomini e la qualità della vita e l’accesso delle donne al mercato del lavoro anche attraverso l’ applicazione del principio del gender mainstreaming all’interno dei Programmi Operativi regionali dei Fondi SIE 2014-2020 (POR FSE – POR FESR).
Particolare attenzione è stata rivolta alla promozione dei soggetti e dei parternariati locali attraverso il coordinamento degli enti locali, lo sviluppo dell’associazionismo, delle reti e degli organismi di parità che operano a livello territoriale, sostenendo una progettazione attenta ai bisogni peculiari delle donne e alla loro integrazione nella vita economica e sociale.
Regione Lombardia attraverso il programma regionale di sviluppo della X legislatura ha focalizzato la propria azione nella definizione di un modello lombardo per il contrasto della violenza di genere. A seguito dell’approvazione dalla legge regionale n. 11 del 3 luglio 2012 Regione Lombardia ha avviato azioni strutturate e integrate volte al contrasto del fenomeno della violenza e dello stalking contro le donne, favorendo dapprima la costituzione delle reti territoriali interistituzionali antiviolenza, anche attraverso il riconoscimento delle Reti territoriali già attive e operanti sul territorio, e in seguito incoraggiando un loro incremento e potenziamento.
La definizione di un sistema di governance regionale ha contribuito all’ approvazione del Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne (d.c.r. n. X/894 del 10/11/2015) e la sua declinazione in interventi mirati al contrasto della violenza e supporto delle vittime come alla prevenzione del fenomeno attraverso azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione sul territorio.
In questa logica nel corso del 2018 si mirerà strategicamente alla promozione delle politiche locali attraverso misure e interventi di sostegno dell’associazionismo, degli organismi di parità e dei parternariati che operano a livello locale anche attraverso azioni di formazione mirati al
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rafforzamento della capacità progettuale , l’ampliamento della base associativa anche al fine di un ricambio generazionale, la sperimentazione di nuove forme di partecipazione e analisi dei bisogni emergenti dei territori di riferimento. Inoltre in continuità con quanto sviluppato nel corso della X legislatura in materia di contrasto della violenza di genere, si procederà a rafforzare ulteriormente il modello di governance Lombardo e a raggiungere la copertura totale del territorio attraverso la declinazione del Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne che vedrà la propria conclusione nel 2018. In tal senso dunque il 2018 vedrà l’avvio delle attività propedeutiche alla stesura e condivisione, con i soggetti e gli attori territoriali coinvolti, del nuovo piano relativo a quadriennio 2019 -2023.
Inoltre l’istituzione con DGR dell’Autorità Pari Opportunità nel quadro degli interventi di miglioramento deg li strumenti organizzativi e di programmazione volti a favorire l’attuazione efficace dei programmi operativi cofinanziati dal FSE e dal FESR, anche alla luce del rilievo attribuito a tale principio nell’ambito della politica di coesione comunitaria (innanzitutto discendente dalla previsione dell’art. 16 del Regolamento generale e altresì confermato nelle programmazioni regionali) verrà nel corso del 2018 -2020 ulteriormente rafforzato nell’esercizio delle sue funzioni e incardinata nella struttura organizzativa regionale così da garantirne una piena ed efficace operatività a supprto dell’Autorità di Gestione dei Programmi Comunitari FESR E FSE in tutte le fasi della programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione dei programmi.
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AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Regione Lombardia, nel corso della X Legislatura, si è proposta di assumere il ruolo di una Pubblica Amministrazione innovativa, in grado di interpretare le sfide attuali e di mettere a disposizione strumenti avanzati e flessibili rispetto alle esigenze di cittadini, stakeholder e territori. In questa linea di indirizzo, ha progressivamente razionalizzato e integrato tutti i documenti e i mezzi di conoscenza e di rappresentazione degli obiettivi di governo, secondo una lettura capace di privilegiare il punto di vista dei soggetti protagonisti. Tant’è che sono ormai 3 anni che ha unificato in un unico documento il Piano della Performance e il Piano degli Indicatori e dei Risultati Attesi di Bilancio. Nel dare attuazione alle novità dettate dal Decreto 9 dicembre 2015 "Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio delle Regioni, delle Province autonome di Trento e di Bolzano, e dei loro organismi ed enti strumentali", che identifica un set di indicatori comuni che ogni Amministrazione ha l'obbligo di inserire nel proprio Piano, Regione Lombardia ha mantenuto questa impostazione, integrando il set di indicatori indicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) all’interno di un Piano che vuole restituire un’immagine quanto più completa della sua azione amministrativa. Nel solco di quanto fatto fino ad oggi, con l’avvio della XI Legislatura e di conseguenza della nuova programmazione, il 2018 sarà l'anno in cui rivedere e migliorare gli obiettivi di programmazione e i relativi indicatori in una chiave sempre più strategica e comunicativa. Si potrà poi saldare ulteriormente la parte programmatica delle politiche e quella delle risorse: è infatti opportuno proseguire il ragionamento rispetto ad un'integrazione più compiuta tra indicatori obbligatori di bilancio definiti dal MEF e indicatori facoltativi proposti a livello regionale, con l’obiettivo ultimo di meglio apprezzare il rapporto tra risultati della gestione finanziaria e risultati delle politiche. Proseguirà il lavoro di allineamento degli indicatori di risultato del PRS con quelli contenuti nei POR del settennato 14-20 dei fondi strutturali europei. Sarà quindi possibile avere una visione più chiara dei risultati conseguiti con le risorse a disposizione e in prospettiva anche degli “effetti leva” che potranno essere ottenuti. Procederà il lavoro di messa a sistema degli indicatori di contesto, selezionati ed aggiornabili in modo certificato, anche grazie alla collaborazione con Polis Lombardia. Si insisterà, inoltre, per far emergere in modo sempre più evidente il contributo di Enti e Società del Sistema Regionale nell’attuazione della programmazione regionale. Dopo l'inserimento nel Piano 2017 di un focus sulla correlazione con il Piano Comunicazione e in quello 2018 delle politiche relative alle pari opportunità, si potrà lavorare per il completamento del documento con nuovi Focus previsti dal D. Lgs 150/2009. Infine, visto il grande investimento che Regione Lombardia sta facendo per la costruzione di un adeguato sistema di controllo di gestione, nel 2019 si potrà integrare il Piano con alcuni indicatori più di carattere gestionale, relativi ai processi interni, capaci di restituire una misurazione dell’efficienza dell’agire di Regione Lombardia e di arricchire così la base informativa e di giudizio offerta ai cittadini.