PIANO CONTROLLO VOLPI ATC SUBEQUANO Triennio 2012-2014 A cura di: Dr. Fabio De Marinis.
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PIANO CONTROLLO VOLPI ATC SUBEQUANO
Triennio 2012-2014
A cura di:Dr. Fabio De Marinis
Obiettivi• L’ATC Subequano, in base all’ Art. 31, comma 2 lettera f, della L.R. 10/04, ha
intenzione di istituire sul proprio territorio delle Zone di Rispetto Venatorio (ZRV)• Tali aree (a chiusura parziale o totale dell’attività venatoria) rimarranno chiuse per
un periodo di 3 anni, coincidente con il Piano di Controllo Volpi• All’interno di tali aree l’ATC mira a ricostituire popolazioni naturali ed
autoriproduttive di piccola selvaggina stanziale (soprattutto lepre e, in seconda battuta, fagiano e starna)
• L’obiettivo primario è il raggiungimento di densità ottimali all’interno di tali aree che permettano una buona diffusione verso l’esterno e quindi un buon irradiamento verso il territorio libero
• L’obiettivo secondario è quello di poter effettuare, nelle zone a maggior densità, la cattura e la successiva immissione in territorio libero
• Il raggiungimento, parziale o totale, degli obiettivi prefissati permetterà, oltre alla messa in pratica delle buone pratiche gestionali (compito fondamentale per un ATC) anche un risparmio economico, derivato dal minore acquisto di capi di selvaggina di allevamento. Tale processo avverrà con crescente gradualità
• In definitiva, con una corretta gestione delle ZRV, ci sarà un risparmio economico ed una migliorata qualità dei capi di piccola selvaggina, disponibili per l’attività venatoria all’interno dell’ATC Subequano .
Modalità Operative
1) Istituzione di ZRV con chiusura parziale o totale dell’attività venatoria per un periodo di 3 anni
2) Applicazione nelle ZRV di un Piano di Miglioramento Ambientale con interventi tesi ad incrementare le opportunità alimentari e idriche per la fauna selvatica e a ridurre le perdite dovute alle lavorazioni agricole
3) Riduzione dell’impatto dei predatori opportunisti (volpe e corvidi) sulla piccola selvaggina (lepre, fagiano e starna)
• L’ATC Subequano, per un triennio a partire dalla stagione venatoria 2012-2013, ha intenzione di istituire le seguenti nuove ZRV. Inoltre ha intenzione di gestire un’area, denominata «Subequana», alla stregua di una ZRV, sebbene in essa potrà essere praticata lo stesso l’attività venatoria senza particolari restrizioni
AREALimitazioni dell'Attività
VenatoriaEstensione (ha) Interventi previsti
ZRV S. Benedetto- NavelliChiusura Totale dell'Attività
Venatoria1057
Censimenti Miglioramenti Ambientali Controllo Predatori
ZRV Popoli-VittoritoChiusura Parziale
(lepre e fagiano)162
Censimenti Miglioramenti Ambientali Controllo Predatori
ZRV Raiano-PratolaChiusura Parziale
(lepre)245
Censimenti Miglioramenti Ambientali Controllo Predatori
ZRV CoculloChiusura Totale dell'Attività
Venatoria1225
Censimenti Miglioramenti Ambientali Controllo Predatori
Area Subequana Nessuna 3190
Censimenti Miglioramenti Ambientali Controllo Predatori
TOTALI 5879
MIGLIORAMENTI AMBIENTALI
• Nelle ZRV sopra descritte e nell’Area «Subequana» l’ATC, in base all’Art. 31, comma 2, lettera d, della L.R. 10/04, ha intenzione di finanziare diversi Interventi di Miglioramento Ambientale, tesi a favorire l’incremento delle specie: lepre, fagiano e starna
• Il finanziamento di tali interventi verrà erogato direttamente a proprietari e conduttori di fondi ricadenti all’interno delle aree sopra citate, che si rendano disponibili a realizzarli sui propri terreni
• Di seguito alcuni degli interventi che si andranno a realizzare:
1) Posticipazione aratura stoppie fino al 31 Dicembre
2) Realizzazione di colture a perdere
3) Rinuncia alla raccolta di cereali o erba medica
4) Utilizzo barra d’involo nello sfalcio dei foraggi
Sistema contro i gatti. Interramento
contro le volpi.
Costruzione di un recinto fisso per ambientamento fauna selvatica
PIANO DI CONTROLLO VOLPI
• Oltre alle azioni sopra descritte, al fine di ottenere i risultati sperati, l’ATC ha intenzione di ridurre l’impatto della specie volpe (Vulpes vulpes) sulle specie da incrementare (lepre, fagiano e starna), visto che tale impatto è stato ampiamente dimostrato su basi scientifiche
SURVIVAL, HOME-RANGE AND DISPERSION OF WILD EUROPEAN HARES (LEPUS EUROPAEUS PALLAS 1778) TRANSLOCATED IN A HUNTING
PRESERVE Stefano DE RITIS, Cristian MOSCONE, Roberto COCCHI,
Fabio DE MARINIS
PROVINCIA di PESCARA
ISTITUTO NAZIONALE PER LAFAUNA SELVATICA “Alessandro Ghigi”
Risultati di una ricerca radiotelemetrica sulla lepre presentati ad un Convegno Internazione di Biologia
(XXVI IUGB Congress - Braga - Portugal – 2003)
8%
8%
76% 8%
Bracconaggio
Stress
Predazione
Ignota
05
10152025
303540
4550
site 3 site 2 site 1
Vol
pi r
imos
se
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Tass
o so
prav
vive
nza
lepr
i(%)
foxes removed % hares survival
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di Laurea Magistrale in Biologia Ambientale
Tesi di laurea Progetto pilota per la reintroduzione della starna (Perdix perdix L.) nelle Zone di
Rispetto Venatorio dell’ATC Pescara
Laureanda: Ilaria Zappacosta
Relatrice: Dott.ssa Paola D’AlessandroRelatore esterno: Dott. Fabio De Marinis
Anno Accademico 2010-2011
Cause di mortalità di 27 starne radiocollarate
45%
22%
7%
26%predazione mammifero (canide)
predazione rapace
bracconaggio
ignote
Censimenti• 1.1 – Descrizione del Metodo:• La tecnica utilizzata è quella del
“censimento notturno su percorsi fissi” così come suggerito dall’ISPRA (ex INFS) nel documento tecnico n° 13, ma con alcune integrazioni, fatte per adattarla meglio agli ambienti collinari presenti nelle nostre ZRC e ZRV.
• Due operatori esperti, muniti di binocolo, di fari da 1 milione di candele, e sistemati sul cassone di un “pick up” annotano tutti gli avvistamenti di lepre a destra e a sinistra di percorsi prefissati (vedi Fig. 28 tratta dai Documenti Tecnici dell’INFS).
• Il censimento, così condotto, viene ripetuto almeno 2 volte in ogni area in modo da avere un “numero medio di animali”. Ripetendo poi il censimento nello stesso periodo dell’anno e sugli stessi percorsi è possibile tracciare anche un “trend pluriennale” della popolazione monitorata.
CALCOLO DELL’INDICE KILOMETRICO DI ABBONDANZA (IKA)
ZRVKm
(Tot. Percorsi)
N° Lepri (media delle 2 uscite)
N° Volpi (media delle 2 uscite)
IKA Lepri (N°
Lepri/km)
IKA Volpi (N° Volpi/km)
ZRV S. Benedetto- Navelli7,76 7 30 0,9 3,86
ZRV Popoli-Vittorito2,97 2 6 0,67 2,02
ZRV Raiano-Pratola2,57 2 7 0,78 2,72
ZRV Cocullo5,4 4 8 0,74 1,48
Area Subequana13,1 6 21 0,46 1,6
TOTALI 31,8 21 72 Media: 0,71 Media: 2,33
CALCOLO DELLA DENSITA’ - 1
• Le aree contrassegnate con la “L” rappresentano quelle visibili per Lepre e Volpe (fino a 150 metri dalla strada
• Le aree contrassegnate con la “V” sono quelle visibili solo per la Volpe (tra i 150 e i 350 metri dalla strada)• Le lettere minuscole rappresentano le riduzioni percentuali in base alla copertura vegetazionale del
terreno al momento dei censimenti (autunno) e sono così intese: “a” (riduzione del 75%); “b” (riduzione del 50%); “c” (riduzione del 25%). Qualora non ci siano lettere minuscole si intende “terreno totalmente visibile”, ovvero senza riduzioni.
CALCOLO DELLA DENSITA’ – 2
RisultatiZONA L V L+V
N° Lepri (media
delle 2 uscite)
N° Volpi (media
delle 2 uscite)
Lepri/Kmq Volpi/Kmq
ZRV S. Benedetto- Navelli 173,3859,75 233,13 7 30 4,037374553 12,86835671
ZRV Popoli-Vittorito43,08 5,22 48,3 2 6 4,642525534 12,42236025
ZRV Raiano-Pratola53,44 17,23 70,67 2 7 3,74251497 9,905193151
ZRV Cocullo95,77 36,72 132,49 4 8 4,17667328 6,038191562
Area Subequana176,09 33,72 209,81 6 21 3,407348515 10,00905581
TOTALI 541,8 152,64 694,4 21 72 4 10,24
Obiettivo del Piano di Controllo• Sulla base dei risultati dei censimenti si evidenzia la
necessità di intervenire sulle popolazioni di volpe delle aree considerate, al fine ridurre la consistenza delle stesse fino ad una densità obiettivo per tutte le aree di:
• 2 volpi/Kmq (mediamente il 20% di quella attuale)
• Tale valore, sulla base di un’esperienza di gestione faunistica, ormai decennale, si ritiene accettabile al fine di ricostituire dei nuclei stabili di piccola selvaggina all’interno delle ZRV
Modalità Operative• Attività di Prevenzione consistente nella sospensione
delle immissioni di selvaggina di allevamento nelle aree considerate e con il controllo e la rimozione di tutte le altre possibili fonti alimentari aggiuntive per le volpi (discariche abusive, allevamenti, etc…)
• Rimozione delle volpi sul territorio con «metodi ecologici» (tramite cattura attraverso apposite gabbie)
• Rimozione delle volpi con metodi «selettivi» (tramite abbattimento notturno con faro e carabina dotata di ottica di precisione)
PIANO DI PRELIEVO
• Il Piano di prelievo proposto (che indicherà il numero di animali da abbattere per ogni zona) sarà commisurato all’effettiva consistenza delle volpi in ciascuna delle aree considerate ( quindi sulla base dei censimenti) e verrà elaborato, su base triennale, in modo da poter raggiungere gli obiettivi prefissati (2 volpi/Kmq)