Perugia 8 aprile 2011 - IS B. Pascal - Caterina Pasqualin Settimana europea della Qualità QUALITY:...
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Perugia 8 aprile 2011 - IS B. Pascal - Caterina Pasqualin
Settimana europea della QualitàQUALITY: A SUCCESS FACTOR
“CAF: esempi di applicazione del modello Europeo di Autovalutazione”
di Caterina Pasqualin
Perugia 8 aprile 2011 – Istituto “Blaise Pascal”
Perugia 8 aprile 2011 - IS B. Pascal - Caterina Pasqualin
CRITICITA’ EMERSE
• Molti dati, ma disaggregati, non facilmente utilizzabili.
• Molte attività realizzate, ma non regolate da un disegno globale.
• Isolamento del gruppo qualità di circolo: necessità di suo sostegno e valorizzazione.
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SERVE FARE UN PO’ D’ORDINE….
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ALTRI ASPETTI PROBLEMATICI RILEVATI
• Idea diffusa della inutilità delle “carte” e dei dati.
• L’organizzazione vissuta come rallentamento.
• Limitata disponibilità del personale per aspetti organizzativi e azioni di staff.
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ALTRE CRITICITA’ EMERSE
• Demonizzazione dei modelli qualità.
• Isolamento del Gruppo Qualità.
• Idee errate o distorte di persona, scuola,
servizio pubblico fra cui:
a. libertà di insegnamento,
b. valutazione e rendicontazione,
c. formazione.
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ECLETTISMO
I sistemi qualità utilizzati sono stati utili,
seppur in diversa misura,
per affrontare gli aspetti problematici.
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Il SGQ (UNI EN ISO 9001) ha permesso:
di mettere ordine, di pianificare i percorsi e gli iter
attraverso:
• la definizione di importanti procedure del Servizio
Centrale e dei servizi di supporto,• la mappatura dei processi e delle connessioni,• il monitoraggio dei servizi e delle attività, • il riesame della Direzione.
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I MODELLI EFQM - CAF
hanno permesso essenzialmente di soddisfare l’esigenza sentita di:
• estendere a 360 gradi l’analisi dei punti di forza e delle aree di miglioramento;• acquisire ulteriore competenza nell’individuare le priorità;• porre particolare attenzione ai RISULTATI, (i modelli dedicano loro ben quattro su nove criteri);• realizzare progetti di miglioramento e orientare le azioni verso l’eccellenza.
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OPPORTUNITA’ E VANTAGGI
DEL PERCORSO
DI AUTOVALUTAZIONE CAF
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IL CAF
CAF è l’acronimo di Common Assesment Framework, che può essere tradotto con:
Griglia Comune di Autovalutazione della qualità delle Pubbliche Amministrazioni.
E’ uno strumento elaborato per sostenere gli interventi di miglioramento nelle organizzazioni pubbliche attraverso l’applicazione dei principi della qualità totale (Total Quality Management - TQM), in particolare l’autovalutazione e il benchmarking.
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LA STRUTTURA DEL CAF
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ARTICOLAZIONE DEL CAF
9 CRITERI
28 SOTTOCRITERI
253 ESEMPI
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Il CAF RISPETTO AL MOD. EFQM
• Pone particolare attenzione alla qualità del pubblico
servizio;
• pone maggiore attenzione ai rapporti interistituzionali;
• esalta la specificità di un servizio pubblico che
considera la responsabilità (sociale ed etica) un
obiettivo irrinunciabile e prioritario.
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RITORNARE AI FONDAMENTI E AI VALORI
• Valori della costituzione a fondamento della professione.
• Valore/i della persona.
• Credere in principi e valori a favore della società.
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I RISULTATI RAGGIUNTI
Sono senza dubbio il frutto dell’utilizzo integrato di
tutti questi strumenti.
Le scuole possono, anzi devono, valorizzare tutte le
esperienze che, nelle singole storie, sono coerenti
con i principi della qualità (valorizzazione del
contesto)
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è un sistema che dialoga e si confronta. Le proposte e i contributi dei genitori sono considerati e valorizzati
PERCEZIONE DEI GENITORI:
Aumento del numero di progetti in collaborazionecon le famiglie: da 17 progetti nel 2001/02 a 40 nel 2009/2010
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DAL LAVORO PER SINGOLE MANSIONI…
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…AL LAVORO DI GRUPPO
per obiettivi condivisi - per progetti - per processiMaggiore coerenza tra priorità individuate, progetti specifici, risorse investite: da 8 progetti nel 2001/02 a 30 progetti previsti e attuati nel 2009/10 per i B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali)
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LA QUALITA’ NON E’ UNA GABBIA….
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…MA SEMPLIFICA, LIBERA ENERGIE CREATIVE!!
Da 5 anni tutti i progetti approvati all’unanimità in Coll. Doc.da 57 progetti nel 2002/03 a 120 nel 2009/10
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DALLA CRITICA STERILE…
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…ALLA PROPOSTA COSTRUTTIVA
Aumento delle valutazioni positive dei docenti in meritoall’organizzazione e alla gestione del Collegio Docenti:
dal questionario docenti si è passati dal 63,6 % nel 2001/02al 75,3% nel 2009/10
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UN MAGO… TANTI MAGHI … TANTE MAGIEAumento numero docenti con responsabilità di Circolo e Plesso(leadership diffusa) dal 75,3% nel 2002/2003 a 85% nel 2009/10Progressiva diminuzione degli interventi di supporto da parte
del D.S. per aspetti di competenza dei docenti,progressiva diminuzione del numero di problemi all’attenzione
del D.S. da parte del personale.
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IMPORTANZA DEL MISURARE E DEL COMMISURARSI PER MIGLIORARSI E MIGLIORARE
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ALTRI RISULTATI (BENCHMARKING)
•Rete SIQUS (Polo Qualità VI): confronto dei risultati fra 14 Istituti delle province di PD-VI-RO. Il Circolo Didattico di Conselve si attesta nella fascia alta.
•Progetto Qu.A.S.E (Unindustria-FOREMA PD) - “Un Sistema Qualità Integrato per le Scuole del Veneto”: confronto tra 31 Istituti. Anche in questo caso il Circolo Didattico di Conselve si attesta nella fascia alta.
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PREMI E RICONOSCIMENTI
Menzione speciale al concorso “Premiamo i risultati” promosso dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione: macro progetto “L’Accalappia Buone Pratiche-Benchlearning Interno ed Esterno”. (forum P.A. 2010);
Invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia della consegna del “Premio dei Premi” al Quirinale - Roma 08 giugno 2009;
1° Premio “Protagonista dell’Innovazione PA”, cat. Inclusione: capacità di realizzare processi e servizi inclusivi innovativi nei confronti delle fasce deboli della popolazione - Forum PA- Roma 14 maggio 2009.
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Premio Qualità PP.AA. seconda ed. 2007/08, 1° premio cat. “Amministrazione di qualità”- Roma Forum PA 14 maggio 2008;
Premio Qualità PP.AA prima ed. 2005/06, 1° premio assoluto per “Migliore Amministrazione con il punteggio più alto”- Roma Forum PA 12 maggio 2006;
Premio Qualità Italia 2006, 1° premio settore scuole - Roma 3 marzo 2006;
Premio Qualità Veneto, ed. 2003, vincitore per la provincia di Padova - Venezia 16 marzo 2004;
Certificazione UNI EN ISO 9001:2000 da marzo 2003 ora aggiornata a UNI EN ISO 9001-2008
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LEZIONI APPRESE
• E’ essenziale, anche in emergenza, connettere il più possibile la pianificazione a lungo termine con i forti bisogni del momento;• per diffondere il consenso in modo progressivo e graduale, condividere e facilitare il feedback fra il management ed il personale e viceversa è opportuno, soprattutto nella fase iniziale e nel miglioramento dei processi di pianificazione, coinvolgere le persone più competenti e motivate e fare leva sugli opinion leader;• valorizzare l’esistente;
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• favorire la gradualità e la continuità degli interventi di miglioramento: realizzare ogni giorno tanti piccoli miglioramenti ovunque sia possibile e da tutto il personale ai vari livelli e per le varie funzioni, orientare i micro interventi in un quadro di insieme strutturato;
• utilizzare la formazione nelle sue diverse modalità come leva per il miglioramento (attenzione alla scelta dei formatori e delle offerte);
• orientare le azioni del personale ai diversi livelli verso un approccio del tipo: pianificare-fare-verificare-migliorare (PDCA)
• utilizzare il benchmarking come strumento di miglioramento solo dopo una attenta valutazione delle precondizioni necessarie.
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L’EVOLUZIONE DEL PERCORSO CAF
Diffusione della cultura, dei modelli della qualità: internamente
- metodi e strumenti a livello di classe (dall’organizzativo al didattico)
esternamente
- alle Reti di scuole,
- benchmarking con altre realtà pubbliche e private,
- a livello regionale,
- a livello nazionale.
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PROPOSTE per favorire l’utilizzo del CAF
Pianificazione a medio-lungo termine che integri le
iniziative a livello centrale (Ministeri) con quelle degli
uffici/realtà periferiche per:• sostenere e rimotivare le organizzazioni apripista;• favorire la valutazione esterna;• valorizzare il CAF anche per la valutazione dei Dirigenti
ai vari livelli;• Sensibilizzare i Dirigenti della PA anche ad alti livelli,
all’utilizzo del modello (UST, USR,…)• potenziare il confronto (benchmarking) fra le realtà che
hanno a cuore il buon servizio.
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IL PERCORSO QUALITA’ DI FRONTE ALLA CRISI
I modelli di qualità devono dimostrare la validità
soprattutto nei momenti di crisi per:
• favorire il benessere,
• ridurre il danno,
• trasformare la situazione critica in opportunità (se possibile).
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COME
Internamente
• prestare attenzione alle professionalità;
• ottimizzare le risorse professionali, economiche, temporali;
• diversificate l’offerta formativa.
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Esternamente
•Potenziare il confronto fra Istituti: - DS (Reti, Consulta provinciale…) - DSGA - Docenti responsabili di macroprogetti su priorità comuni (alunni stranieri…)
• Migliorare e potenziare le relazioni con gli stakeholder.
• Implementare il coinvolgimento delle famiglie (nelle decisioni, nella valutazione dei risultati, nella partecipazione-coinvolgimento attivo nella progettualità della scuola)
COME
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IL PERCORSO QUALITA’: UN’AVVENTURA A FAVORE
DEGLI ALUNNI