Percorsi dei sapori e dei saperi villafranchesi

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2011 PERCORSI DEI SAPORI E DEI SAPERI VILLAFRANCHESI

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Un breve documento su Villafranca Tirrena, cittadina nella Provincia di Messina, che si può ormai considerare una realtà guida del comprensorio tirrenico messinese. Attraverso un sapiente mix tra rivalutazione del territorio e modernizzazione dell’artigianato locale, ha saputo creare un vettore di crescita e di intraprendenza creativa che ha permesso al contesto di avviare in un meccanismo virtuoso e propositivo che ormai viene seguito da tutto il mondo. Numerose e costanti sono, infatti, le richieste di informazioni che pervengono quotidianamente e che inducono a creare sempre nuove alternative visitabili dal turista moderno.

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PERCORSI DEI SAPORI E DEI SAPERI VILLAFRANCHESI

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UN PAESE TRA ARTE, FOLCLORE E GASTRONOMIA Villafranca Tirrena, cittadina nella Provincia di Messina, si può ormai considerare una realtà guida del comprensorio tirrenico messinese. Attraverso un sapiente mix tra rivalutazione del territorio e modernizzazione dell’artigianato locale, ha saputo creare un vettore di crescita e di intraprendenza creativa che ha permesso al contesto di avviare in un meccanismo virtuoso e propositivo che ormai viene seguito da tutto il mondo. Numerose e costanti sono, infatti, le richieste di informazioni che pervengono quotidianamente e che inducono a creare sempre nuove alternative visitabili dal turista moderno.

Diverse sono le sfaccettature che possono essere date ad un percorso lungo le vie del paese; accanto al percorso religioso, infatti, esiste quello campestre, quello ciclabile, quello culturale, quello enogastronomico.

Questa breve guida, vuole dare al turista, un bagaglio da portarsi a casa, ricco di bellezze naturali e di gusto, di arte e di storia; ma vuole dare al turista anche un nome da ricordare: Villafranca Tirrena.

QUALCHE PILLOLA DI STORIA Villafranca Tirrena ha una caratteristica: una storia ricca di nomi, di fusioni e di divisioni: Bavusum, Bavuso, Bauso, Sammaccati, Divedetum, Calvarusum, Calvarusium, Carbarusa, Calvarosium,

Calbarusus; sono questi i vari nomi che hanno identificato nei secoli Villafranca è le sue frazioni. Nei vari periodi alternativamente le frazioni sopra citate sono emerse per diverse peculiarità.

La più storica tra le frazioni è Divieto, anticamente “Divedetum”, antico porto romano di fronte al quale, nella fascia costiera allora denominata “Nauloco”, nel 35 a. C. ci fù un enorme

battaglia tra oltre 300 imbarcazioni. Recentemente è stato trovato un grande rostro risalente a quella storica sfida e non c’è anno in cui qualche sub non fa qualche scoperta. Da qui veniva

Figura 1: Pietra di Bauso

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imbarcato il foraggio che serviva per gran parte dell’impero romano e che veniva coltivato nella zona e nel relativo comprensorio.

Successivamente divenne importante “Sammaccati”, oggi Serro. Questa frazione era famosa per la coltivazione del Sammacco, pianta dalla quale veniva estratto un particolare colore per gli indumenti.

Quindi ebbe il sopravvento “Calvarusum”, che sotto il regno del Principato di Moncada ebbe una notorietà non indifferente, tutt’ora ricordata grazie alla commissione a frate Umile da Petralia della statua lignea denominata Ecce Homo, venerata con devozione dai cittadini e da moltissimi pellegrini che tutti gli anni vengono a trovare l’opera alla cui storia è legato un evento miracoloso. Questa statua è tutt’ora conservata nell’omonimo santuario dell’Ecce Homo, all’interno del quale è stato creato il museo della devozione.

Crebbe infine di notorietà “Bavusum”, poi denominata Bauso. L’importanza di tale zona è legata alla sua pietra, molto particolare: di colore rosa e molto resistente, adorna la Cattedrale di Palermo, alcune zone del Duomo di Messina, della Badiazza e della Polveriera nella stessa città, oltre che del Castello di Bauso. La sua presenza è documentata in alcuni testi di Byron, Tolstoj e Pascoli in particolare sullla Palazzata, immensa catena di Palazzi di colore rosa che abbracciava il porto di Messina prima del disastroso terremoto del 1908. Importantissimo è il su citato Castello, risalente, nelle sue attuali vesti, al 1590, che grazie alla sua bellezza e ai suoi giardini (una volta arricchiti da un laghetto e da una cascata) attirava il soggiorno dei Vicerè spagnoli in una sosta ristoratrice lungo il viaggio che portava da Messina a Palermo. Intorno e dentro le mura del Castello si sono svolte le avventure del brigante Pasquale Bruno, nato a Bauso, le cui scorrerie si dipanavano dal paese all’intero territorio siciliano e calabrese. Le sue gesta sono state raccontate da Alexandre Dumas che, affascinato dalla narrazione che gli fece Vicenzo Bellini a Parigi, volle venire di persona a visitare il posto per poi scrivere il romanzo Pascal Bruno, dal quale furono fatte diverse riproposizioni teatrali e concertistiche: sono stati trovati copioni di un’opera teatrale realizzata a Bogotà e di uno spartito di un’opera concertistica proposta al teatro imperiale di Vienna e musicata da un noto musicista inglese (J. L. Hatton).

Bauso negli anni 50 divenne l’attuale Villafranca Tirrena.

Figura 2: Fondale marino villafranchese

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LE TRADIZIONI Tantissimi sono gli eventi che si propongono durante l’anno a Villafranca. Da ricordare la grande processione religiosa in onore di S. Antonio e l’omonima fiera che si svolge ogni anno nell’ultima domenica di Luglio, attirando migliaia di persone. Quindi la Rassegna internazionale fotografica

che si tiene dalla prima domenica di settembre al secondo sabato dello stesso mese e che ormai è ricercata e seguita da tantissimi esperti del settore coinvolgendo importanti case fotografiche. Successivamente vi è la sfilata della corte Principesca, il traino della “Bacca du Santu Nicola” e il ‘Bamparizzu; bellissimi e tradizionali avvenimenti che avvengono contemporaneamente nel pomeriggio del 5 dicembre e che con diversi percorsi si incrociano in più punti del paese, permettendo di ammirare una corte in abiti del ‘700 e lo sforzo di numerose persone che a piedi scalzi trascinano da mare a monte una barca in legno. La serata si conclude con il tradizionale ed enorme falò detto ‘Bamparizzu nella piazza del castello.

Nel lunedì di Pasqua diversi calessi si radunano a Villafranca per raggiungere il Santuario dell’Ecce Homo.

Nella prima domenica di maggio, scorrono per il paese, tantissime moto storiche.

Il carnevale di Villafranca sta diventando molto importante: con numerosi carri allegorici ha la particolarità di ripetersi nella prima domenica di Agosto.

Nei mesi di luglio e agosto, la tradizionale estate villafranchese allieta con numerosi eventi le serate dei cittadini e dei turisti.

Nel mese di dicembre il Natale villafranchese raduna al castello i cittadini e gli artigiani con diversi eventi e piccoli spettacoli.

Durante tutto l’anno nei locali del castello vi sono numerosi eventi tra cui le varie settimane della cultura che permettono a diversi artisti locali di esibirsi e di esporre le proprie opere.

Figura 3: Una fase della manifestazione "Sfilata della corte principesca"

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DA VEDERE INOLTRE La Chiesa di S. Margherita (1600), con diversi bellissimi affreschi è la più antica visitabile. La chiesa di S. Gregorio Magno ha opere in marmo e pittoriche di assoluto valore, alcune risalenti al 1200. La chiesa della Madonna della Candelora, molto particolare, si affaccia su una terrazza dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulle Eolie, da non perdere al tramonto o nella notte di S. Lorenzo (tra stelle cadenti e il panorama cittadino notturno). I Calanchi di Serro sono un geosito molto particolare, candidato come patrimonio dell’UNESCO, è una voragine naturale che, a seconda della luce che la investe, assume particolari colorazioni, da non perdere all’alba e al tramonto. Molto particolari sono i borghi di Serro, Calvaruso e Castello, che realizzati secondo i canoni difensivi del medioevo, risultano molto stretti e caratteristici una volta avvolti dall’illuminazione notturna. Da non perdere è il museo della medicina realizzato grazie alla donazione di un noto medico locale, con strumenti e apparecchiature della fine dell’800 e della prima metà del secolo scorso.

LE PRODUZIONI ENOGASTRONOMICHE LOCALI Recenti ma già affermate internazionalmente sono le ditte che trattano alimenti. In particolare la macellazione della carne, le confetture di funghi, melanzane, olive e prodotti sotto aceto o sotto olio, l’imbottigliamento del vino e infine l’allevamento e il confezionamento di prodotti ittici fanno si che ormai Villafranca Tirrena si possa annoverare come una delle più grandi realtà enogastronomiche della Sicilia.

Figura 4: Rassegna fotografica internazionale "Zuzza photo congress" presso il Castello di Bauso

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PERCORSO INFRASETTIMANALE (PER ARRIVI DA LUNEDÌ A GIOVEDÌ)

PRIMO GIORNO

Ore 9,30: Check in presso uno degli alberghi del luogo Ore 10,30: Partenza e arrivo dopo 5 minuti a Calvaruso Ore 10,40: Visita della Chiesa di S. Margherita Ore 11,10: Percorso ovest dei Borghi di Calvaruso Ore 12,00: Visita al Santuario Ecce Homo e al Museo della Devozione Ore 13,30: Pranzo presso uno dei migliori ristoranti del luogo Ore 16,00: Percorso podistico presso i Calanchi di Serro, la Fonte Visi, i ruderi di Sammaccati Ore 18,00: Visita al borgo di Serro e alla “Terrazzata” Ore 20,00: Rientro a Calvaruso e visita notturna del borgo est Ore 21,00: Cena presso uno dei migliori ristoranti del luogo Ore 23,00: Rientro on albergo e pernottamento

SECONDO GIORNO

Ore 10,00: Inizio percorso nel borgo di Castello Ore 11,30: Arrivo nella piazza Castello e visita del Castello di Bauso Ore 12,30: Trasferimento nella Piazza Dante Ore 13,00: Pranzo libero (diversi self service e punti di ristoro sono presenti nella zona di Piazza

Dante) Ore 16,00: Visita al museo della medicina Ore 18,00: Shopping e tempo libero per un percorso che và verso il lungomare Ore 20,00: Cena libera (sul lungomare in estate è aperto un grande ristorante e ci sono diversi

chioschi e locali per un breve ristoro) Ore 21,00: Passeggiata lungomare con spettacoli ed eventi (soprattutto nel periodo di Luglio e

Agosto) Ore 23,00: Rientro in albergo e pernottamento

TERZO GIORNO

Ore 10,00: Chek out Ore 13,00: Eventuale pranzo Ore 14,00: Partenza

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PERCORSI WEEK END (PER SOGGIORNI DA VENERDÌ A DOMENICA)

PRIMO GIORNO

Ore 9,30: Check in presso uno degli alberghi del luogo Ore 10,00: Inizio percorso nel borgo di Castello Ore 11,30: Arrivo nella piazza Castello e visita del Castello di Bauso Ore 12,30: Trasferimento nella Piazza Dante Ore 13,00: Pranzo libero (diversi ristoranti, self service e punti di ristoro sono presenti nella zona di

Piazza Dante) Ore 16,00: Visita al museo della medicina Ore 18,00: Shopping e visita verso libera per un percorso che và verso il lungomare Ore 19,30: Passeggiata lungomare con spettacoli ed eventi (soprattutto nel periodo di Luglio e

Agosto) Ore 21,30: Cena presso uno dei migliori ristoranti del luogo Ore 23,00: Rientro in albergo e pernottamento

SECONDO GIORNO

Ore 10,00: Mattina libera Ore 12,30: Pranzo presso uno dei migliori ristoranti del luogo Ore 14,30: Percorso podistico presso i Calanchi di Serro, la Fonte Visi, i ruderi di Sammaccati Ore 16,00: Visita al borgo di Serro e alla “Terrazzata” Ore 17,30: Partenza e arrivo dopo 5 minuti a Calvaruso Ore 17,40: Visita della Chiesa di S. Margherita Ore 18,10: Percorso ovest dei Borghi di Calvaruso Ore 19,00: Visita al Santuario Ecce Homo e al Museo della Devozione Ore 20,00: Visita notturna del borgo est di Calvaruso Ore 21,00: Rientro in albergo con cena e pernottamento

TERZO GIORNO

Ore 11,00: Chek out Ore 12,30: Eventuale pranzo Ore 14,00: Partenza

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I PERCORSI

Percorso di Calvaruso: Ovest in rosso e est (notturno) in blu

Percorso di Serro: Geosito dei Calanchi, Ruderi di Sammaccati e Fonte Visi

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Percorso di Serro: il Borgo

Percorso Borgo di Castello

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Percorsi museo – shopping

Percorsi confezioni alimenti

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Mappa percorsi rispetto alla posizione degli alberghi

COME RAGGIUNGERE VILLAFRANCA TIRRENA In autostrada da Messina uscire allo svincolo di Villafranca Tirrena è al successivo bivio andare a sinistra. Chi viene da Palermo deve uscire allo svincolo di Rometta e al successivo bivio svoltare a sinistra.

In treno i Regionali fermano tutti nella stazione di Villafranca Tirrena. Gli intercity fermano a Milazzo o a Messina da qui occorre prendere la coincidenza verso Villafranca Tirrena.

In bicicletta, per chi viene da Messina deve prendere la S.S. 113 in direzione Palermo; dalla stazione di Messina dista circa 32 km. Per chi viene da Palermo deve prendere la direzione Messina lungo la S.S.113; dopo circa 250 km arriva a Villafranca Tirrena.

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In aereo, l’aeroporto più vicino è quello di Reggio Calabria. Poco più lontano è quello di Catania e quindi quello di Palermo. Dall’aeroporto di Reggio Calabria vi sono delle linee di Pullman che arrivano alla stazione di Messina ogni ora. Da qui conviene sono poco distanti le linee autobus e ferroviarie che portano con facilmente nel paese di Villafranca Tirrena. Da Catania esistono due compagnie di pullman che portano nei pressi della stazione di Messina. All’interno dell’aereoporto di Palermo vi è la stazione ferroviaria dalla quale è possibile prendere un treno per Palermo per poi salire su un regionale o un regionale veloce verso Villafranca Tirrena.

Foto di proprietà e cura del Photoclubauso

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PUBBLICAZIONE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE TURISTICA

PRO LOCO DI VILLAFRANCA TIRRENA

VIA ROVERE, 2 – TEL. 0903310334 – email [email protected]

Sito: www.prolocovillafrancatirrena.com

Figura 5: Una fase della manifestazione "A bacca du Santu Nicola"