Per un modello ecologico dell’intervento: le linee di indirizzo regionali
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Per un modello ecologico dell’intervento: le linee di indirizzo regionali
Accoglienza e cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso in Emilia-Romagna
Mariagnese Cheli - Centro Specialistico «Il Faro», Dipartimento di Cure Primarie, AUSL Bologna
L’importanza della cura
Cosimo Ricciutello – UOC di NPIA AUSL Imola, Consulente de «Il Faro»
Bologna, 24 febbraio 2014
Competenze specialistiche
Consultazioni specialistiche
Equipe multidisciplinare
Sistema curante
AggiornamentoSupervisione
Sistema familiare
Il maltrattamento è un problema complesso che richiede un approccio complesso (multidisciplinare e inter-istituzionale)
Non è «solo sociale, solo sanitario, solo giuridico, solo di «qualcuno»…» La violenza riguarda tutti
Il Modello ecologico dell’intervento (WHO, 2002, 2006)
Sostiene il
Sistema Curante
Macrosistema: cultura prevalente, leggi e politiche per l’infanzia, rappresentazioni sociali sul fenomeno veicolate dai mass mediaEsosistema: istituzioni e organismi per la tutela dell’infanzia- AA.GG., FF.OO., Comuni, ASL, Strutture ospedaliere
Mesosistema: risorse presenti nell’ambiente di vita - servizi sociali, scuola, servizi educativi infanzia, servizi sanitari del territorio e dell’ospedale, volontariato, vicinato, tempo libero
Microsistema: caratteristiche e risorse del bambino e della famiglia
Quali sinergie in un contesto «affollato»?
Scuole
Servizi Educativi
Servizi sociali
Pediatri(ospedale e territorio)
Pronto soccorso
Medici di famiglia
Consultori
Servizi Salute Infanzia
e AdolescenzaServizi salute
mentale adulti(tossicodipendenz
e)
Autorità GiudiziariaProcure, T.M. e T.O.)
Servizi Specialistici
FF. OO
Disporre di adeguata formazione, di strumenti validati, confrontabili, specifici.Superare l’autoreferenzialità
Aggregazione
O
Integrazione?
Un Diritto da non negare, non ritardare: i «nodi»
Esigenze investigative Esigenze assistenziali
Associazione Italiana dei magistrati per i minorenni e la famiglia , con la Risoluzione 8Marzo 2008 ha chiaramente affermato che gli interventi di protezione e cura «non possono essere né rinviati né subordinati in relazione ai tempi del processo penale, ad esigenze di segretezza e alle garanzie dell’imputato-indagato già previste dalla legge; neghiamo che curare un bambino malato possa ledere diritti altrui». MinoriGiustizia, 2008, 2, pp. 333-334
Scarsa rappresentatività dei minori vittima di M/A Cultura della cura che ancora fatica a pensare in termini di sistemi curanti e
sinergici formali e informali (superamento del concetto di singolo intervento ambulatoriale)
Rischio di ritardare la cura per esigenze giudiziarie
Articolo 24
La cura è un Diritto dei bambini e adolescenti
Convenzione sui Diritti dell’InfanziaGli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi.
Tutti i bambini hanno uguali diritti e non devono essere discriminati.
Articolo 2
Articoli 32 - 37 Tutti i bambini devono essere protetti dalla violenza.
Art. 3Gli Stati parti vigilano affinché le istituzioni e i servizi provvedano alla loro protezione in particolare nell'ambito della sicurezza e della salute.
CostituzioneArticolo 32
Il maltrattamento è un problema di salute pubblica (WHO, 2002, 2006)
Il maltrattamento è un’esperienza avversa di natura traumatica complessa, che ha conseguenze dannose e persistenti sullo sviluppo e sulla salute (Courtois e Ford, 2009, 2013; Felitti, acestudy.org) a breve, medio e lungo termine
34-53% pazienti psichiatrici ha storie di abuso sessuale o fisico nell’infanzia (Kessler et al., 1995)
il bambino è frequentemente vittima di maltrattamento multiforme (65% dei 412 bambini/adolescenti in carico a Il Faro)
maltrattamento è una patologia delle relazioni di cura
non si risolve da solo: intervento esterno
tendenza alla trasmissione transgenerazionale
o Importanza di adottareScreening abituali
Indagine «Faro» 2008-2009Campione soggetti in età evolutiva in diagnosi
Principali funzioni dello sviluppo
Maltrattamento e Abuso all’infanzia, 14, 3, 2012Rivista di Psichiatria, 47, 5, 2012
Dannosità e pervasività del maltrattamento
87 Soggetti in età evolutiva
3 - 18 anni (media = 10 anni)
DS = 4.79 58.6% = femmineStranieri = 27%
Principali fattori di rischio prossimali dell’ambiente familiare)
Indagine «Faro» 2008-2009 Famiglie Campione soggetti in età evolutiva in diagnosi
Principali fattori di rischio distali
Di Blasio e Al., 2005
44%
33%39%
31%
46%
32% nuclei monogenitoriali a prevalenza materna (25%), dato che aumenta considerevolmente in età adolescenziale del figlio
29%
49% 46% 48%55%
Promuovere lo sviluppo di un progetto integrato rivolto al minore e alla sua famiglia
La comunità riveste un ruolo cruciale nel sostenere la genitorialità (Bronfenbrenner, 1979).
Cosa c’è che non va in… voi/noi/te/me?
Cosa vi/ti/ci/mi è successo?
S. Bloom, B. Farragher, 2013
Adottare una prospettiva centrata sul trauma
L’efficacia della cura dipende solo per il 40% dal paziente, l’altro 60% dipende dai professionisti, in particolare da alcune caratteristiche dell’ambiente di cura come l’empatia, l’attitudine all’accoglienza, non essere giudicante, aspetti che da soli costituiscono il 30% del potenziale terapeutico.Offrire ai pazienti la speranza che possano migliorare, che la vita migliorerà, rappresenta circa il 15% dell’efficacia della cura. Fornire alle persone una spiegazione sulle loro difficoltà e un metodo per risolvere tali difficoltà, una valida teoria, rappresenta circa un altro 15% del risultato. Hubble, Duncan e Miller (Eds.), 1999. American Psychological Association Press.
A proposito di cura…
Enfasi sull’importanza di sostenere il lavoro di cura
Quis custodiet ipsos custodes? Giovenale, IV Satira
Bloom e Farragher, 2013, Oxford University Press.
I sistemi curanti hanno bisogno di cura?
Lo stress interferisce con i processi cognitivi essenziali per l'apprendimento (individuale e organizzativo)
Strategie difensive o riflessive?
Amnesia organizzativa