Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a...

22
Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare

Transcript of Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a...

Page 1: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare

Page 2: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Eccoci puntuali al secondo appuntamento. Abbiamo approfittato ancora una volta del lockdown dovuto all’emergenza Covid-19 per inventare racconti fantastici in cui il protagonista principale è proprio lui: “il piccolo e temuto mostriciattolo”.

Page 3: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Era l'anno 2020 quando la pandemia Covid-19 si diffuse in tutto il mondo. La quotidianità di tutti venne sconvolta e ci si ritrovò a vivere in un mondo diverso, speciale. Fantasia e creatività però non conoscevano il lockdown, raggiunsero alcuni bambini della scuola primaria di Miglionico, un piccolo e ridente paesino della Basilicata e li invitarono a giocare con loro. I bimbi accettarono l'invito e, grazie a loro, iniziarono a impiegare il loro tempo s trano per… Improvvisamente le pagine bianche dei loro quaderni si animarono e su quella iniziale c'era scritto:

Un re invisibile e inatteso tra realtà e… fantasia

Page 4: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Il titolo del primo racconto è…

Page 5: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta, in un regno piccolissimo situato sulle nuvole, un re molto dispettoso e brutto che viveva da solo e ogni giorno che passava si annoiava sempre di più. Lui era molto goffo, aveva la forma di una palla con in testa tantissime corone e per questo si chiamava Coronavirus. Un giorno ebbe una “bellissima” idea: decise di partire per esplorare nuovi regni. Preparò la sua valigia e partì. Arrivò in Cina e portò tanta tristezza: appena entrava in contatto con una persona, la avvelenava e la faceva addirittura morire. Il suo viaggio proseguì e arrivò in Italia e anche lì portò tristezza perché iniziò ad intossicare ogni persona con cui veniva a contatto e la faceva soffrire tanto. Il re si nascondeva dappertutto e nessuno riusciva a trovarlo. Ogni giorno contagiava sempre più persone e in poco tempo infettò tutti. I governanti per evitare tutto ciò, stabilirono alcune regole: tutti dovevano stare in casa, uscire solo se era necessario, lavarsi spesso le mani, evitare di toccare con le mani bocca, naso e occhi, rispettare il metro di distanza con le altre persone, evitare di scambiarsi baci e abbracci ecc.

All’inizio queste regole non furono seguite da tutti e il re Coronavirus continuò a diffondersi tra la gente. Man mano che la situazione si faceva sempre più grave e la paura cresceva sempre di più, le persone iniziarono a capire che l’unico modo che si aveva per sconfiggere il re Coronavirus era quello di rispettare le regole. Fu così che i paesi diventarono vuoti e tristi e il re Coronavirus, svolazzava felice nell’aria. Un giorno arrivò una fatina, nemica del re Coronavirus, con un lungo vestito dai colori dell’arcobaleno, che con la sua bacchetta magica, fece una bellissima magia: fece scomparire per sempre il re Coronavirus e permise a tutti di ritornare a vivere con gioia e felicità. Tutte le persone scesero in strada e fecero una grande festa: “La festa degli abbracci”: da quel giorno vissero tutti felici e contenti.

Margherita

Coronavirus

Page 6: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta, tanto tempo fa un paese che sorgeva sopra una montagna. Qui le persone erano felici, tutti andavano a lavorare, i bambini andavano a scuola e nel tempo libero si divertivano a giocare nei parchi, a passeggiare, e spesso si incontravano con gli amici per chiacchierare. In una casetta, nascosta nel bosco, viveva però una strega cattiva, vecchia e sola. Lei era infelice perché nessuno andava a trovarla e le dava fastidio che gli abitanti di quel paese erano felici. Un giorno decise di fare un brutto scherzo a tutti gli abitanti. Preparò una pozione magica e dentro ci mise un virus. Prese la pozione e la buttò nelle tubature dell’acqua potabile. Alcune persone bevvero l’acqua e si ammalarono. Quando queste parlavano con altre persone, le infettavano perché dalla loro bocca uscivano goccioline di acqua che contenevano il virus. In poco tempo tutti gli abitanti del paese si ammalarono e non uscivano più. La strega era felicissima. Fortunatamente, però, in un paese vicino viveva una fata buona che appena venne a sapere del disastro che aveva provocato la strega cattiva, si recò da lei e con un incantesimo la fece sparire per sempre. Tutti gli abitanti guarirono e tornarono di nuovo a essere felici.

Mattia

Il paese felice

Page 7: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Il regno dei virus

C’ era una volta, in un tempo molto lontano, un regno chiamato “Regno dei virus”. A governarlo c’era un grande virus di colore rosso fuoco che aveva l’aspetto di una corona e perciò era chiamato Coronavirus. Era stato nominato re perché aveva fatto un lungo viaggio e si era divertito a infettare tutte le persone che incontrava, ma soprattutto tanti anziani. Nel mondo si parlava sempre di lui, tutti lo temevano e avevano paura di incontrarlo perché provocava la morte. A causa sua le scuole e le fabbriche furono chiuse e tutte le persone restarono chiuse in casa. Tutti erano tristi perché non potevano più incontrarsi, abbracciarsi, uscire con gli amici, divertirsi.. Le strade erano deserte e le giornate erano noiose. Arrivò l’estate e il Coronavirus non riusciva a stare al sole, non lo sopportava e dopo un po’ di tempo Coronavirus morì. Tutti gli abitanti uscirono e si abbracciarono. La vita ritornò come prima e nessuno parlò più di lui.

Carmen

 

Page 8: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Arrivò molto lontano, giunse in Europa, in America, insomma in tutto il mondo e, senza volerlo, infettava tante persone e provocava danni. Anche qui all’improvviso tutto si intristiva e la gente era terrorizzata. Coronavirus voleva ritornare nel suo paese ma non sapeva come fare, si disperava e piangeva. Pipistrello e pangolino sentirono il suo pianto e arrivarono in suo soccorso. Coronavirus raccontò tutto l’accaduto e Pipistrello se lo caricò immediatamente sulle ali e tutti e tre tornarono a casa. Coronavirus decise di nascondersi per sempre e di non farsi vedere mai più. La gente di tutto il mondo allora uscì nuovamente, fece una grandissima festa e iniziò ad abbracciarsi e a vivere felici come prima.

C’era una volta un pipistrello che viveva in Cina e che fece amicizia con un pangolino e con Coronavirus. Un giorno i tre amici partirono per visitare nuovi luoghi. Appena arrivati in una città, Coronavirus fu sorpreso nel vedere tante macchine, sentire rumori assordanti, tanta gente e chiese ai due amici di lasciarlo un po’ da solo perché voleva ammirare e conoscere nuove cose. Pipistrello e Pangolino esaudirono il suo desiderio e gli promisero che sarebbero ritornati a riprenderlo dopo alcuni giorni. Coronavirus si avvicinò alle persone perché voleva fare amicizia, ma appena lui si avvicinava, notava che queste si ammalavano, stavano molto male, avevano tosse, febbre e dovevano andare in ospedale per curarsi, ma molti non riuscivano a guarire e addirittura morivano. I dottori iniziarono a raccomandare a tutta la gente di non uscire più dalle loro case per passeggiare, parlare, abbracciarsi e vietarono ai bambini di andare a scuola. Le strade erano deserte, le macchine non circolavano più. Era tutto triste e silenzioso. Coronavirus era molto preoccupato perché lui non voleva provocare guai agli uomini e voleva ritornare a casa, ma non ci riusciva.

Ivan

Pipistrello, Pangolino e Coronavirus

Page 9: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un virus molto cattivo che si divertiva a infettare e far ammalare tutte le persone che incontrava. Appena lui si avvicinava, queste iniziavano a tossire, ad avere febbre alta e a non respirare bene. Tanta gente andava in ospedale e molti morivano. I dottori consigliavano alle persone di non uscire di casa, di lavarsi spesso le mani, di starnutire nel gomito, di usare la mascherina per proteggersi bocca e naso, di non toccarsi gli occhi per evitare di essere infettati. Gli scienziati chiusero le fabbriche, le scuole e i negozi. Le strade erano deserte e silenziose. Tutti avevano paura di essere contagiati dal virus e se ne stavano chiusi in casa. La gente era triste e angosciata. Passarono tanti giorni, passarono le festività pasquali, ma la gente ancora non poteva uscire di casa, non poteva incontrarsi con gli amici, salutarsi, abbracciarsi. Un giorno d’estate finalmente uno studioso riuscì a catturare il virus e a farlo sparire per sempre. Tutte le persone uscirono dalle loro case e fecero una grande festa.

 

Rashmit

Un virus molto cattivo

Page 10: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Tanto tempo fa sulla luna viveva un virus chiamato Covid-19 che era molto giocherellone e burlone e si divertiva a giocare con i colori dell’arcobaleno. Un giorno decise di partire per andare sulla Terra perché voleva fare amicizia con gli umani. Ma era troppo piccolo e non sapeva che lui non poteva avere contatti con gli umani. Appena si avvicinò a loro provocò tanto male, le persone si ammalarono e furono costretti a non uscire più per non contagiarsi. Fu chiusa anche la scuola e i bambini svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago che gli consigliò di sparire. Lui accettò il consiglio del mago e ritornò sula luna. Le persone fecero una grande festa, ritornarono a lavorare e i bambini a giocare.

 

Mario

Covid-19: il virus giocherellone

Page 11: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un un re di nome Coronavirus. Viveva in un castello che si trovava in un paese di nome Viruslandia. Lui era piccolo, basso, rotondo come una palla e dal suo corpo spuntavano tante antenne. Era furbo, viziato e aveva un grande dono: poteva diventare invisibile quando lo desiderava. Un giorno, stanco di vivere nel suo piccolo regno, decise di rendersi invisibile per visitare il mondo degli umani. Il primo paese che visitò fu la Cina e iniziò a seminare terrore tra gli uomini. Si divertì così tanto che si diresse in tutti i Paesi del mondo per terrorizzare tutti gli uomini. Per poterlo fare in breve tempo, riuscì a moltiplicarsi , creò un esercito di virus come lui, tutti invisibili, per arrivare ovunque e combattere contro gli umani. In pochissimo tempo i virus riuscirono ad aggredire moltissime persone. Queste stavano male e se si scambiavano abbracci e baci si contagiavano. Soffrivano così tanto che erano costretti a ricoverarsi negli ospedali per curarsi e non era facile guarire. Intervennero gli scienziati e i medici di tutto il mondo per combatterli, ma siccome erano invisibili, era difficile abbatterli.

I medici obbligarono a tutte le persone di indossare mascherine e guanti, di lavarsi spesso le mani , starnutire nel gomito e raccomandarono a tutti di non uscire di casa per non contagiarsi. Furono chiuse le scuole, le fabbriche, i negozi. Il virus, stanco di non poter contagiare più nessuno, ordinò al suo esercito di ritornare nel suo regno. Gli abitanti del mondo esultarono per la vittoria, uscirono in strada per festeggiare, per abbracciarsi e ringraziarono i medici e gli scienziati perché, grazie ai loro consigli, erano stati capaci di sconfiggere Coronavirus e il suo esercito. Coronavirus si chiuse nel suo castello e non si fece vedere mai più.

Angela

Il re Coronavirus

Page 12: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta, in un tempo lontano, un virus di nome “Covid-19” che era molto giovane e viveva con tutti i suoi amici virus su un piccolo e sconosciuto pianeta. La sua vita trascorreva felice, si divertiva a giocare e a scherzare dalla mattina alla sera. Un giorno un virus molto più grande di lui gli spiegò che i virus avevano l’incarico di provocare malattie agli umani. Ora era arrivato il suo turno e doveva partire per assolvere al suo impegno: doveva andare sulla Terra per infettare tantissime persone, doveva accertarsi che stavano veramente male e doveva ritornare sul suo pianeta solo dopo essere riuscito a far ammalare più gente possibile. Gli disse però che doveva stare attento alla medicina “restaacasaplus” una pillola così potente da sconfiggere tutti i virus. Covid partì e, arrivato sulla Terra, cercò di infettare la prima persona che incontrò, ma non riuscì. I giorni seguenti riprovò nuovamente, ma vedeva che era impossibile. Allora Covid pensò che le persone avessero preso la pillola (restaacasaplus). Covid, sconfitto, se ne ritornò sul suo pianeta dove si nascose e non si fece più trovare dai suoi amici.

 

Angelo

Il virus Covid-19

Page 13: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un virus chiamato Coronavirus che viveva da solo in un bosco, era invisibile ed era molto cattivo. Si divertiva a infettare le persone. Un giorno incontrò un bambino di nome Luca che giocava per strada, lo contagiò e Luca andò in ospedale. La gente che aveva saputo, si chiuse in casa e non uscì più per paura di incontrare il virus. I bambini non andavano a scuola per non incontrarlo, non giocavano per strada, non andavano in villa. Per le strade non c’era più nessuno e Coronavirus non poteva trovare gente da contaminare. Coronavirus, stanco della situazione, pensò che l’unica soluzione era quella di ritornare nel suo bosco e di non farsi vedere mai più. Tutti si abbracciarono felici e la vita ritornò come prima.

Anthony

Coronavirus

Page 14: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta uno stregone che odiava tutti gli uomini e i bambini ed un giorno decise di preparare una pozione magica. Approfittò di una giornata di pioggia per prendere le goccioline di acqua e trasformarle in tanti virus che avevano un aspetto simile ad una corona e li chiamò Coronavirus. Lui si divertiva a lanciare i Coronavirus su tutte le persone che incontrava e queste si infettavano. Ci fu un caos totale, molti stavano molto male, tossivano, non riuscivano a respirare ed erano costretti ad andare in ospedale e molti morivano. La gente allora decise di chiudersi in casa, di non andare più a lavorare, anche i bimbi non uscivano più per paura di essere infettati. Per fortuna intervenne un mago che affrontò lo stregone e lo sconfisse. Successivamente la gente poté uscire di nuovo liberamente e tutto tornò alla normalità.

 

Antonio

Coronavirus

Page 15: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un bambino di nome Mino che dormiva tranquillamente nella sua stanzetta. Una notte Mino sentì aprirsi la finestra e vide entrare un mostriciattolo verde con gli occhi rossi e i denti insanguinati che si presentò dicendo di chiamarsi Coronavirus. Gli disse che era in pericolo: la gente voleva catturarlo perché aveva fatto ammalare tante persone e cercava un posto per nascondersi. Mino non gli credeva, ebbe paura e andò nel letto dei suoi genitori ma non raccontò nulla e dopo un pò si riaddormentò. Quando Mino si svegliò, lo rivide in fondo alla stanza e si spaventò moltissimo. Accese la tv e sentì al telegiornale che parlavano proprio del virus terribile che era arrivato sulla Terra e aveva infettato molte persone. Mino divenne tutto rosso dalla rabbia, gli uscì il fumo dalle orecchie e decise di raccontare tutto alla sua mamma. Insieme si accorsero che le strade erano deserte perché le persone si erano chiuse in casa. Allora pensò che Coronavirus gli aveva detto la verità. Mino si recò dal virus, gli promise che non avrebbe parlato di lui a nessuno e lo supplicò di andarsene da dove era venuto. Il virus lo ascoltò e andò via. Tutti potettero uscire nuovamente e popolare di nuovo le strade.

Pietro

Mino e il mostriciattolo

Page 16: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un paese di nome Viruslandia: lì nascevano i piccoli virus che al momento giusto si divertivano ad infettare la gente. Una volta mamma virus partorì tanti cuccioli. Tra di loro ce n’era uno bellissimo, aveva in testa una corona molto bella e per questo fu chiamato Coronavirus. I suoi fratelli lo esclusero e non gli permisero mai una volta di giocare con loro perché erano invidiosi di lui. Il virus era buono, ma la tristezza e la solitudine lo avevano reso cattivissimo. Alcuni dei suoi fratelli partivano per diffondere il raffreddore, altri la tosse e altri la febbre. Lui voleva essere ancora più cattivo e riuscì a infettare tutte le persone che toccava provocando la polmonite, una malattia molto pericolosa che faceva morire tante persone. Tanta gente si chiuse in casa per non farsi infettare, i bambini non andavano più a scuola, non si potevano scambiare abbracci. Tutti erano disperati e nessuno riusciva a trovare un rimedio per sconfiggerlo. Dopo tanto tempo però i dottori inventarono una medicina e riuscirono a distruggerlo.

Egli, sconfitto, ritornò a Viruslandia, bruciò la sua corona e da quel giorno non si fece più vedere. La gente cominciò ad uscire di casa, a passeggiare, a salutare, ad abbracciare tutte le persone care. Per strada non c’era più silenzio, si sentivano voci, suoni, rumori e allegre risate. Coronavirus fu dimenticato da tutti, sia dagli abitanti di Viruslandia che da tutto il mondo e nessuno osò più nominarlo.

 

Paolo

Viruslandia

Page 17: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un virus molto piccino di nome Coronavirus che viveva sul pianeta Covid-19. Lui era sempre solo ed aveva un sogno: conquistare il mondo. Un giorno con la sua navicella raggiunse la Cina, la Francia, la Germania e anche l’Italia. Il virus si posava sulle mani, sulle ciglia, sulla bocca di tutte le persone che incontrava, grandi e piccini, le infettava e queste si ammalavano gravemente ed erano costrette a ricoverarsi in ospedale. Le persone sane non uscivano più dalle loro case e le città erano vuote, i negozi chiusi e le scuole abbandonate. Coronavirus era molto contento perché tutti i giorni si parlava di lui alla TV. Era conosciuto da tutti e in tanti lo temevano. Un giorno uno scienziato lo vide al microscopio e si accorse che lui era allergico al sapone. Lo scienziato comunicò a tutto il mondo che, per sconfiggere il virus, bisognava lavarsi spesso le mani, proteggersi la bocca con una mascherina e utilizzare guanti. Coronavirus venne a sapere della brutta notizia, iniziò a preoccuparsi e per un po’ si nascose. Sperava che le persone non seguissero le regole dello scienziato, ma tutti ascoltarono il bravo studioso e nei giorni seguenti continuarono a seguire i suoi consigli. Il virus allora ritornò sul suo pianeta e visse per sempre solo e triste. Finalmente un giorno arrivò la notizia tanto attesa: “L’abbiamo sconfitto”. La gente uscì di nuovo per strada e tutto ritornò come prima.

 

Nicolò

Coronavirus e lo scienziato

Page 18: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

In un tempo molto lontano nacque in Cina un cattivissimo virus chiamato Coronavirus. Era chiamato così perché era rotondo ed aveva una corona formata da piccoli aghetti di colori differenti. Pur essendo piccolo si divertiva a infettare e far ammalare tutti gli abitanti della Cina. All’inizio il virus decise di rimanere lì per un po’ e poi, durante le feste natalizie, partì per l’ Italia. La prima regione in cui pensò di fermarsi fu la Lombardia, contagiò quasi tutti gli abitanti e poi si diresse anche nelle regioni vicine per infettare più gente possibile. Per colpa sua, l’inverno e la primavera passarono nel modo peggiore perché le persone stavano malissimo, tanti andavano in ospedale e molti morivano. La gente, per non incontrarlo, si chiudeva in casa e non usciva più e se qualcuno usciva, usava mascherine e guanti. Soltanto i dottori e gli infermieri uscivano per andare in ospedale, loro dovevano curare ed accudire i malati. I bambini non andavano a scuola e trascorrevano le loro giornate in casa a giocare, a guardare la tv, a svolgere i compiti che venivano assegnati online e a incontrarsi con gli amici attraverso le videolezioni.

Molti di loro non avevano voglia di fare i compiti perché pensavano di stare in vacanza. Intanto al telegiornale i giornalisti non facevano altro che parlare del virus e lui, sentendo il suo nome, si sentiva sempre più importante ed era sempre più contento. Gli scienziati però un giorno prepararono un miscuglio appiccicoso e profumato per catturalo. Quando Coronavirus si posò su di esso e non potè più fuggire. Gli studiosi lo misero in un contenitore trasparente per osservarlo attentamente e si accorsero che il virus non sopportava il calore. Allora consigliarono a tutte le persone di rimanere a casa fino all’estate. Tutti seguirono il consiglio degli esperti e quando arrivò il forte caldo il virus morì. Da quel momento al telegiornale diedero solo buone notizie e bambini e genitori ritornarono alla vita di sempre. A settembre le scuole riaprirono e i bimbi furono felici di rivedersi e abbracciarsi nuovamente.

Virginia

Coronavirus

Page 19: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’era una volta un virus chiamato Coronavirus che viveva su un pianeta chiamato “Surivanoroc”. Un giorno decise di andare sulla Terra per fare scherzetti e lasciare piccoli germi che infettavano tante persone. Si era fermato prima in Cina e si era divertito a infettare e far morire tante persone, poi si era diretto in Italia e successivamente in tutti i Paesi del Mondo provocando tanti morti.Tutti i dottori cercavano di curare tanti pazienti, gli scienziati volevano trovare un vaccino, un’arma per sconfiggerlo, ma nessuno riusciva a inventarlo. Le persone erano terrorizzate, non uscivano più, le strade erano deserte, i bimbi avevano paura ed erano costretti a stare chiusi in casa, non potevano neanche andare nei cortili a giocare; trascorrevano la maggior parte del loro tempo a non fare niente, solo videochiamate, ma si annoiavano tantissimo. Finalmente arrivò la Pasqua e i bambini appresero una notizia fantastica: i dottori avevano trovato un rimedio per sconfiggere il virus. Tutti furono felicissimi e ritornarono a giocare con gli amici e nessuno nominò più il virus.

 

Greta

 

Il pianeta “Surivanoroc”

Page 20: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’erano una volta due bambini di nome Marco e Andrea, erano fratelli e frequentavano la scuola primaria. Un giorno successe una cosa molto strana nel loro paese, arrivò un essere malefico, molto cattivo che si credeva onnipotente, diceva di essere un re e di chiamarsi “Coronavirus”. Era tutto verde con una corona gialla. Era molto cattivo e pericoloso, tanto che tutte le persone, per non incontrarlo, si chiusero in casa. Furono chiuse le scuole, i negozi, le fabbriche. Nessuno poteva abbracciarsi e i due bambini non potevano più uscire neanche per andare dai loro nonni e neppure per giocare con i loro amici. Il virus era molto contento di tutto questo, ma i due bambini, stanchi di stare chiusi in casa, decisero di costruire delle maschere per proteggersi, ma non riuscirono a sconfiggerlo. I due fratelli volevano eliminare a tutti i costi questo malefico virus, che nel frattempo se ne andava in giro e diventava sempre più potente infettando più persone possibili. Passò del tempo e i due bambini riuscirono ad inventare e produrre una polverina magica che regalarono a tutti gli abitanti del paese. Questi se la spargevano sul corpo e il virus non si avvicinava perché l’odore era sgradevole. La polverina aveva anche il poter di far rimpicciolire il virus malefico. Lui si rimpicciolì sempre più e piano piano scomparve del tutto. I due bambini, contenti, uscirono e organizzarono una grande festa con tutti gli amici del loro paese. 

Fulvio

Coronavirus e la polverina magica

Page 21: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

C’erano una volta, nella lontana Cina, due maghi cattivi che volevano conquistare la Terra. Ogni giorno provavano a fare nuove pozioni, ma nessuna provocava l’effetto desiderato. Dopo tanti tentativi crearono un piccolo virus invisibile e lo chiamarono Coronavirus perché aveva una bellissima corona. Grazie al suo aspetto regale conquistò il mondo e se ne impossessò. Aggredì tante persone e provocò tanta sofferenza, tutti erano tristi e impauriti. Gli uomini pensarono che l’unico modo per sconfiggerlo era quello di chiudersi in casa. Nessuno usciva più e lui era infelice perché non poteva più attaccare nessuno. Si rifugiò in un angolo del paese in attesa che gli uomini uscissero per poterli attaccare.Un giorno però piovve tantissimo, il virus si sciolse e non lo trovarono più. In cielo uscì un bellissimo arcobaleno e gli uomini uscirono di casa e festeggiarono per un anno e i maghi sparirono per sempre .

 

Agostino

Maghi cattivi

Page 22: Per chi ha voglia di leggere e… non solo ascoltare · 2020. 6. 4. · svolgevano i compiti a casa. Covid-19 era molto dispiaciuto e non sapeva cosa fare. Un giorno arrivò un mago

Inventare racconti sul Coronavirus ci ha permesso di scacciare la malinconia e la paura, di sognare e fantasticare…