Peperoncino Rosso dicembre 2009 - 2

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ANNO VI - Numero 6 31 DICEMBRE 2009 Giuseppe Mele a 13 anni nella cava di Minervino Murge Giuseppe Mele, scalpellino, oggi Ciro Montagano, 24 anni, laurea in Statistica con 110 e lode L’AUGURIO DELLA REDAZIONE: LAVORO A TUTTI I GIOVANI NELLA LORO TERRA

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In questo numero: Dal lavoro duro al lavoro che non dura - Dai lavoro ai giovani nella loro terra

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ANNO VI - Numero 631 DICEMBRE 2009

Giuseppe Mele a 13 anninella cava di Minervino Murge

Giuseppe Mele,scalpellino, oggi

Ciro Montagano, 24 anni,laurea in Statistica con 110 e lode

L’AUGURIO DELLA REDAZIONE:LAVORO A TUTTI I GIOVANI

NELLA LORO TERRA

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politica 31 DICEMBRE 20092

• Caffetteria CHOC HOUSE Via Cairoli • BAR SPORT Via Vittorio Veneto • BAR GABRIELLA Via Vittorio VenetoEDICOLA CAPODIVENTO Corso Trinità • EDICOLA RAGNO Via Papa Giovanni XXIII

• EDICOLA CAMPAGNA FRANCESCO Via XX Settembre • EDICOLA GORGOGLIONE Via Vitt. Emanuele

Il Peperoncino Rosso si trova nelle seguenti edicole:

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Il Peperoncino Rosso è on-lineper leggerlo digitare www.globeglotter.it

Primi vagiti di SinistraEcologia e Libertà (SEL)

Roma, 19 e 20 dicembre 2009

“Siamo donne e uomini chevengono dalle esperienze del socia-lismo europeo, del comunismo ita-liano, dell' ambientalismo, del fem-minismo, dei movimenti d'impegnocivile e sociale. Qualcuno si avvicinaper la prima volta alla politica attiva,altri ritornano dopo anni di disillu-sione. Siamo tutti convinti che siagiunto il momento di mettere insiemele nostre storie e avanzare una nuovaproposta politica per questo tempoe per questo paese.”

Questo l’incipit della premessaal programma politico del nascentepartito, che deve la sua “necessitàstorica” ad un evidente smarrimentodi capacità interpretativa della realtàda parte della “sinistra storica” nonchéalla ormai irreversibile scelta di ge-stire i processi della globalizzazioneda parte della “sinistra moderata”.

Nel momento di maggior crisi delsistema capitalistico – con precedentisimili che risalgono solo al lontano1929 – non è dunque automatico chela sinistra acquisisca forza ed utilitànel senso del cambiamento, ed infattinon è tuttora in grado di porsi allatesta del cambiamento stesso.

E’ evidente, dunque, che unnuovo approccio alla realtà, unanuova forma di interpretazione dellastessa fossero necessari, per superareideologismi ed identitarismi steriliche la crisi, appunto, non l’hannosaputa aggredire.

Da qui l’esigenza di un partitodella sinistra nuovo, ma nonall’insegna del nuovismo, bensì nelsegno del mettere tutto in discussioneper ripartire tutti insieme.

Va da sé che un partito del genere,un partito che della crisi capitalisticaambisce ad essere il solutore in chiaveredistributiva ed egalitaria, non puònon avere al centro della propriaprassi politica il tema del lavoro edella sua dignità e valore.

“Le prime misure urgenti sonoil blocco dei licenziamenti e la ri-forma, l'allargamento e il finanzia-mento degli ammortizzatori sociali.Ma questo non basta se non si ga-rantisce un reddito – con l'istituzionedi una retribuzione sociale o reddito

minimo garantito – per affrontare lacrescente disoccupazione e il preca-riato, nel quale si è tradotto il mitodella flessibilità, a cui anche partedella sinistra aveva creduto.”

Queste, tanto per cominciare, so-no le proposte chiare, decise ed incontrotendenza che il nascituro partitomette nel piatto per fronteggiare la

crisi strutturale del capitalismo.Una crisi che sortisce effetti a

360°, anche dal punto di vista am-bientale.

Un partito il cui stesso nome ri-chiama all’esigenza di uno sviluppocompatibile con l’ambiente non puònon contemplare nel suo dna un nuo-vo modello si società e di sviluppo:

“La riappropriazione della qua-lità della vita comporta un mutamentoradicale del rapporto con la naturae le sue risorse, nell'uso del territorio,nell'approvvigionamento e nel consu-mo di energia. Sono obiettivi checomportano il cambiamento dei nostri

stili di vita. Perciò non sono deman-dabili solo alle politiche di buon go-verno, ma vanno direttamente prati-cati e va curata la formazione deicittadini in questo senso.”

Sinistra Ecologia e Libertà è unoriginale tentativo di tenere unite levarie anime della sinistra, puntandosu ciò che è in comune piuttosto che

su ciò che, spaccando il capello, puòessere ravvisato come un differenzia-le.

E dire che uno dei capisaldi valo-riali del nuovo partito è stato storica-mente invece un motivo di contrastoe differenziazione, per esempio tra leanime comuniste e socialiste: il paci-fismo.

Questo, invece, è il primo punto

del programma politico di SinistraE c o l o g i a e L i b e r t à :f2“L'attuale modello economico-sociale delle relazioni internazionalisi basa sull'uso della forza per imporrestrategie di potere e pratiche di siste-matica spoliazione che hanno affama-to i popoli e messo in pericolo lastessa esistenza del pianeta. Un mo-dello di sviluppo alternativo ai guastidel capitalismo neoliberista devefondarsi sul rifiuto della guerra qualemezzo per attuare una nuova accu-mulazione, privatizzare beni comuni,sopperire alla scarsità delle attualifonti energetiche e delle altre risorsenaturali.”

Ciò che invece è sempre statopatrimonio comune di tutta la sini-stra, di tutte le sinistre, è la conce-zione laica dello Stato, cardine es-senziale della democraticità delleistituzioni ma anche dei diritti deicittadini.

Sinistra Ecologia e Libertà sicandida ad essere il baluardo prin-cipale a difesa della laicità, pro-blematica che si intreccia troppospesso con aspetti fondamentali dellavita di ognuno: dalla saluteall’istruzione, dai diritti civili a quellipolitici.

Un partito moderno, dunque,dove trovano posto il meglio delleculture socialiste, comuniste e am-bientaliste del nostro Paese, unpartito che fa del garantismo un’altradelle sue roccaforti valoriali, al paridella pubblicità della scuola, dellalotta alle mafie, e alla Libertà (e

indipendenza) di informazione, di cuiil nostro Paese come non mai ha oggiun disperato bisogno.

Il 19 e 20 dicembre, dunque, c’èstato il primo momento fondativo delnuovo partito e, per essere certi cheil parto avvenga nel migliore dei mo-di, l’Assemblea ha designato NichiVendola quale portavoce del nasci-turo partito.

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3people31 DICEMBRE 2009

Lavorare la pietra è una delle prime attività svolte dall’uomogià durante il neolitico, prima per creare utensili poi per costruirli.

Nel tempo si è andato affermando il mestiere di scalpellino,ossia colui che taglia e lavora la pietra per costruire opere.

Molto spesso, però, lo scalpellino è stato considerato un semplicescultore senza arte.

A Trinitapoli quello dello scalpellino è un mestiere in via diestinzione, tenuto in vita da Giuseppe Mele.

Classe ’39, originario di Minervino Murge, Giuseppe si trasferiscea Trinitapoli, dove attualmente vive, nel ’68. A soli 13 anni lasciala scuola per andare a lavorare nella cava dello zio. Da allora nonha mai abbandonato questa attività. Tra i primi suoi lavori Giuseppericorda i paracarri lungo le strade.

Nel centro casalino ha lavorato la pietra creando portali escalinate.

Tra le sue opere si ricordano: i portali di Palazzo Quadra, dellafarmacia Parente e della sede della Banca del Monte; le colonnineottagonali in Piazza del Comune (Umberto I), tutte fatte rigorosamentea mano.

Suo è anche il battistero - caratterizzato dal porta candela scolpitonella pietra- della Chiesa del Gesù a San Ferdinando di Puglia.

Noi non vogliamo chiamarlo semplicemente scalpellino ma“restauratore di pietra vecchia”, visto che ha restaurato due terzi diTrinitapoli. D. P.

Antichi mestieri in via di estinzione:

lo scalpellinoGiuseppe Mele

Occhi intelligenti e sguardo sve-glio, dialettica sciolta e inglese flu-ente. Una laurea in Statistica da 110e lode conseguita all’Università degliStudi di Milano-Bicocca e alle spalleesperienze di studio e di vitaall’estero.

Tanta voglia di fare e di metterein pratica la teoria, con la consape-volezza delle difficoltà e dei limitipresenti in Italia.

Stiamo parlando di Ciro Monta-gano, ventiquattro anni ed una laureadiscussa l’11 novembre 2009 conuna tesi in lingua inglese, dal titolo“Stochastic frontier analysis: theimpact of uploading, cream-skimming and readmissions onhospitals’ efficiency”, che utilizzauna tecnica statistica per elaborarei dati di aziende ospedaliere -includendo anche variabili sul siste-ma di pagamento- e valutarnel’efficienza.

Lo abbiamo incontrato nelle stan-ze del Centro di Lettura GlobeGlotterdove da ragazzino Ciro ha seguitodiversi corsi di inglese, distinguen-dosi per capacità ed abilità.

A soli 19 anni, subito dopo lamaturità scientifica, hai lasciatoTrinitapoli per andare a Milano.In quale università ed a quale fa-coltà ti sei iscritto?

“Mi sono iscritto alla Bocconidove ho conseguito la laurea trien-nale in Economia dei mercati finan-ziari; poi, seguendo la mia passione,ho continuato con la specialistica inStatistica alla Bicocca”.

Quali sono le esperienze piùsignificative del tuo corso di studi?

“Durante la laurea specialisticaho trascorso sette mesi a Berlino,per il progetto Erasmus. Lì ho segui-to dei corsi, alcuni in inglese ed altriin tedesco, ed ho sostenuto diversiesami”.

Hai incontrato delle difficoltà

all’estero?“L’unica difficoltà è stata il fred-

do. A Berlino mi sono ambientatomolto bene ed in fretta. Non è statodifficile dopo essere passato da Tri-nitapoli a Milano.

Per quel che riguarda le lingue,poi, conoscevo sia l’inglese -che hosempre studiato a partire da quandoero a Trinitapoli, seguendo dei corsiproprio qui al GlobeGlotter-, sia iltedesco, che però ho approfonditoprima di partire per Berlino e du-rante il primo mese di soggiornonella dinamica capitale popolata dagiovani”.

Mentre studiavi hai avuto lapossibilità di fare anche esperienzelavorative?

“Si, durante gli studi ho svoltoun tirocinio di tre mesi presso ilConsolato australiano a Milano. Ilmio ‘task’ principale era mettere incontatto le aziende australiane conquelle italiane per esportare arte etecnologia dall’Australia in Italia.Durante il tirocinio ho avuto anchela possibilità di collaborareall’organizzazione di alcune fiere,come quella del lusso di Verona”.

Oltre al tirocinio hai avuto al-tre esperienze lavorative?

“Da settembre scorso lavoro nelgruppo Zurich Italia -un gruppofinanziario a matrice assicurativafondato nel 1872- all’interno delquale mi occupo principalmente dianalisi statistiche avanzate. Sonon e l l ’ u f f i c i o c e n t r a l edell’assicurazione che si occupa diriserve, asset management, attua-riato.

Ci sono entrato dopo aver fattoun colloquio; mentre studiavo hopensato di inviare un curriculum emi hanno subito chiamato”.

Dopo lo stage cosa ti aspetta?“A partire da gennaio entrerò

in azienda con un contratto a tempodeterminato. Inoltre sto insegnando

statistica ed econometria ad Euro-laurea, una scuola privata che sioccupa della preparazione agli esa-mi universitari”.

Quali sono le tue ambizioni?“Mi piacerebbe entrare

nell’ambito universitario, nella ri-cerca. Continuare ad approfondirela statistica bayesiana, l’analisi delleserie storiche. Ma so già che in Italiasarà difficile”.

Dunque consideri l’idea di tra-sferirti all’estero?

“Si, mi piacerebbe. Credo che ilpaese più indicato sarebbel’Inghilterra, lì ci sono molti finan-ziamenti, da parte del Governo edelle aziende private, alla ricerca”.

Ritieni possibile l’idea di tor-nare nella tua terra, in Puglia?

“Si, ma non a breve. Sarebbepossibile collaborare in ambito uni-versitario, visto anche il tema cheho trattato nella mia tesi, che riguar-da appunto la valutazionedell’efficienza ospedaliera. Già aMilano ho collaborato con la Regio-ne Lombardia, durante la stesuradella tesi, qui in Puglia tali analisistatistiche potrebbero essere utiliall’assessorato alla Sanità”.

Cosa pensi del nostro Paese?“Il sistema italiano non predilige

le materie scientifiche. Bisogna ca-pire che non si cresce solo con l’arte,si cresce supportando e sviluppandoil ramo scientifico. In Italia i ricer-catori sono costretti ad andare fuori,

all’estero. Il nostro è il Paese degliavvocati e dei commercialisti”.

Se fossi il Governatore di unaR e g i o n e o l ’ a s s e s s o r eall’innovazione tecnologica, cosaproporresti?

“Innanzitutto penso che i fi-nanziamenti messi in campo dallaRegione Puglia siano buoni, anchese migliorabili. Quello che manca,effettivamente, è creare un veronetwork con le aziende del territorio.

In ambito teorico, secondo me,in Italia c’è tutto; quello che manca,come ho avuto modo di constatarestando a Berlino, è il livello di ap-plicazione, l’integrazione tral’università e le aziende”.

Credi ci sia una differenza diapproccio, in materia di ricerca,tra il governo attuale ed i prece-denti governi di centro sinistra?

“Si, c’è una differenza di ap-proccio. Quando ero all’Università,ad esempio, con il Governo Prodiho sempre preso la borsa di studio.Negli ultimi anni si sono registratidei forti tagli anche alle borse distudio per gli studenti.

I governi devono capire che laricerca non si taglia. Non bisognapensare all’introito immediato, ènecessario investire”.

Ad maiora ad un giovane talentoche ha spirito di sacrificio ed ideemolto chiare.

DANILA PARADISO

Ciro Montagano: l’enfantprodige di Trinitapoli

Anno V - Numero 6 - 31 DICEMBRE 2009

Direttore ResponsabileNico LorussoVice Direttore

Antonietta D’IntronoSegretaria di Redazione

Veronica TarantinoRegistrazione

Iscr. Reg. Periodici Trib. Foggian. 414 del 31/03/2006

EditoreCentro di Lettura “GlobeGlotter”

Distributore volontarioGigino Monopoli

FotografieFrancesco Mele

Direzione e RedazioneVia Staffa, 4 - Trinitapoli BT

Tel. 0883.634071 - Cell. [email protected]

Stampa: Grafiche Del NegroVia Cairoli, 35 - Tel. 0883.631097 - Trinitapoli BT - [email protected]

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ambiente&ecologia431 DICEMBRE 2009

Il Liceo di Laveno Mombello(Varese) ha sperimentato un’azioneconcreta per la modifica del propriosistema energetico, che ha consen-tito di ottenere il significativo risul-tato di una riduzione del 55% deiconsumi di energia elettricadell’edificio scolastico. Tutto ilpersonale della scuola e gli alunnidel liceo hanno aderito al progetto,nominando per ogni aula, corridoioed ufficio un “guardiano della luce”con l’incarico di rilevare ogni mat-tina i valori del consumo del giornoprecedente dal contatore. Tutti i

guardiani hanno individuato, giornoper giorno, la causa dei consumisuperflui ed hanno studiato ognistrategia per utilizzare la luce delsole e non quella elettrica. In molticasi è soprattutto la consapevolezzadi come funziona ogni elemento diun sistema a far scattare la motiva-zione a saperne di più ed a risolverecollettivamente un problema. È ov-vio che l’isolamento termico dellestrutture e degli infissi sono altret-tanto efficaci quanto il banalissimocambiamento delle abitudini quoti-diane.

Quanto hanno consumatole scuole di Trinitapoli dienergia elettrica nel 2008?

Scuola Materna via De Gasperi € 2.851,40Scuola Materna via L. Radice € 1.602,86Scuola Elementare via L. Radice € 5.289,01Scuola Elementare via San Pietro € 8.639,08Scuola Elementare via Cairoli € 10.545,35Scuola Media via Cavallotti € 2.372,01Scuola Media via Pirandello € 8.976,26Palestra via Rosmini € 901,78TOTALE € 41.277,75

Manutenzione impiantopubblica illuminazione € 160.000,00Spese per illuminazione pubblica € 247.160,00TOTALE € 407.160,00

Fiat Lux…

Il risparmio energeticoparte dal cambiamento

delle abitudini

1° Premio

Campionatofalse promesse

Ogni tanto su questo giornalesegnaliamo le buone notizie e inquesto caso ne abbiamo di ottimeanche se non ancora abbondanti.Alcune amministrazioni comunali sistanno dotando massicciamente diimpianti di illuminazione a LED. Sicontano ancora sulle dita di due manima il loro numero è destinato a salirenel prossimo anno. I casi più virtuosida segnalare sono il comune diTorraca paese di 1200 abitanti inprovincia di Salerno al confine traCampania e Basilicata e il caso diScandiano in provincia di ReggioEmilia. A Torraca gli amministratorigrazie al contributo di 280.000 Eurodella Regione hanno sostituito tuttii lampioni tradizionali in paese (circa700) con impianti di illuminazionea LED. A Scandiano invece è statoattivato su un tratto di stradacomunale extraurbana un impiantod’illuminazione a LED ad altapotenza, un esperimento unico inEuropa. I risparmi preventivati dalleamministrazioni sono superiori al50% per quanto riguarda il consumodi energia elettrica e di circa il 70%per quanto riguarda i costi dimanutenzione. Vediamo quali sonole ragioni di questi risparmi.LED è un acronimo inglese che

significa “Light Emitting Diode”. Inquesti dispositivi la luce è emessada un materiale semiconduttoredepositato sotto forma di filmsottilissimo (un chip di pochimicrometri di spessore) su unmateriale di supporto che sostieneallo stesso tempo una lente otticafocalizzante. Tra la lente e il film siinterpone un gel trasparente che servead assorbire gli urti del chip. Il LEDper funzionare ha bisogno di unatensione (e quindi di un’energia)molto bassa da 10 a 100 Volt, eproduce una quantità di luce piccolapochi Lumen/Watt molto direzionata(causa lente). Se confrontata ad unatradizionale per costruire unalampada che fornisca una quantità euna distribuzione soddisfacente diluce è necessario montare numerosiLED sulla stessa lampada. In realtàla direzionalità dei fasci luminosilungi dall’essere un problema è unvantaggio in quanto non produceinquinamento luminoso. Anche iltipo di luce emesso dal LED è moltodiverso. La luce è di colore bianco-azzurro mentre quella delle lampadetradizionali risulta essere più sulgiallo-rosso. Questa differenzad i p e n d e d a l l e f r e q u e n z eelettromagnetiche emesse dalle luci

LED che sono maggiormente intensenella banda del blu-violetto rispettoa quelle emesse nella banda del rossocome avviene nelle luci tradizionali.Anche se più costosa rispetto alleluci tradizionali, la costruzione (e losmaltimento) dei LED risulta esserepiù ecologica in quanto nellaproduzione di questi sistemi nonsono impiegati metalli pesanti. Inoltrein linea di principio i LED avrebberoavere una durata di lavoro di 50.000ore contro le 13.000 ore dellelampade tradizionali.Va detto ad onor del vero che moltiLED prodotti sul mercato avevano(e hanno) numerosi difetti difabbricazione e non mantengono letanto attese promesse. Il problemaprincipale è la dissipazione delcalore. Per lavorare in modo correttoil supporto del chip deve dissipareil calore prodotto dalle correntielettriche di alimentazione. Se il chipsi surriscalda molti dei vantaggidescritti si vanno a benedire e il LEDdiventa un sistema costoso,

inefficiente e facile alle rotture.Naturalmente anche in questo campoi progressi tecnologici stannopor tando rap idamente a l l arisoluzione di tutti questi problemie oggi sono disponibili sul mercatoottimi prodotti.Attualmente le ragioni che limitanoessenzialmente l’utilizzo dei sistemia LED sono due. Da una parte c’èl’investimento iniziale che non èbanale sia per le amministrazionipubbliche quanto per privati, edall’altro c’è un problema dinormative. L’illuminazione stradalein quanto regolata da precise normein materia di sicurezza deve garantireuna certa quantità e una certa qualitàdi luce. Attualmente i sistemi a LEDnon sempre sono in grado dirispettare questi parametri. D’altraparte alcune di queste norme sonoantiquate e non tengono conto deiprogressi scientifici e tecnologici chenel frattempo si sono realizzati.

STEFANO MARRONE

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5inregione31 DICEMBRE 2009

Un Bilancio “ott imo eabbondante” quello varato il 22 e23 dicembre scorsi dal Consiglioregionale pugliese.

La Puglia esce dall’anno nerorecessivo del 2008 con una situa-zione finanziaria tra le più roseedel Paese, facendo registrare lapiù bassa percentuale di decre-mento del PIL (-0,2% a fronte, adesempio, del 2,7% della Campa-nia) dell’intero sistema, dopo averconseguito le percentuali di svi-luppo d’Italia nel 2005-2006-2007.

Nel 2009 la Regione Puglia hamesso in piedi il più importante,coerente ed efficace piano anticri-si, investendo importanti risorsein molti dei settori primari (vediscuola, università e diritto allostudio).

Ciò è stato possibile anche esoprattutto grazie all’abile e totaleutilizzo dei Fondi europei (Fesr –Fse – Feoga) 2000-2006 e 2007-

2013 (per quanto riguarda, ovvia-mente, la prima annualità).

Un Bilancio abbondante, dun-que, e per la precisione un Bilancioda 767 milioni di euro, con un“tesoretto” di più di 76 milioni dieuro distribuite tra cancellazionedell’addizionale Irpef sui redditi(63 milioni di euro) e sostegno alsettore agricolo in crisi (13 mi-lioni di euro).

Confermata anche per il 2010l’abolizione dell’accisa sulla ben-zina (Irba – 2,5 centesimi al litro)in vigore già dal 1° novembre,mentre viene estesa anche alleneonate Asp (Aziende di servizialle persone) – sorte sulle ceneridelle Ipab – l’esenzione dall’Irap(l’imposta sulle attività produttive)destinata alle Onlus.

Nel pacchetto sanità, un emen-damento approvato all’unanimitàestende ai ricoveri nell’oncologicodi Bari e nel De Bellis di Castel-lana Grotte i criteri delle tariffe

delle aziende ospedaliere.Ancora, 5 milioni di euro per

l’assistenza domiciliare integra-ta ai pazienti oncologici, altret-tanti finanzieranno l’esenzionedei cassintegrati e disoccupati oin mobilità dal pagamento delticket per visite ed esami specia-listici.

A proposito di sanità, necessa-riamente forse l’unico talloned’Achille dei conti regionali (ditutte le Regioni), c’è però da os-servare come la Puglia sia l’unicaRegione del centro-sud a non es-sere commissariata.

Tornando ai conti del Bilancio,scende a circa 250 milioni per il2010 la spesa di ammortamentodei mutui rinegoziati con la CassaDepositi e Prestiti. Fino al 2008erano oltre 300 milioni di euro.

Tra gli altri provvedimenti: uncontributo straordinario di800mila euro ai quattro enti fie-ristici regionali e fondi aggiuntivi

per 1 milione di euro finanzie-ranno le misure della recente leg-ge sull’istruzione: libri, mensagratuita, borse di studio.

Nella programmazione, oltreallo stanziamento per il fondo glo-bale per i servizi socio-assistenziali, è stato previsto unnuovo finanziamento ai Comuniper l’eliminazione delle barrierearchitettoniche negli edifici privati.

Dunque, meno tasse, più inve-stimenti per agricoltura e istruzio-ne; massima attenzione per i piùdeboli (malati e disoccupati) einvestimenti per lo sviluppo.

Questa, in sintesi, la manovrafinanziaria della Regione Puglia,che vedrà un’appendice nel 2010allorquando, con un provvedimen-to “omnibus”, si andrà ad interve-nire negli altri settori che necessi-tano l’attenzione delle istituzionipubbliche per uscire definitiva-mente dalla crisi.

Buon 2010, dunque.

Pubblicata nelBollettino Ufficiale

della Regione lagraduatoria delle

domande in seguitoal bando della misura

216 azione 1“Ripristino muretti a

secco” del Programmadi Sviluppo Rurale

della Puglia2007-2013.

La graduatoria ècostituita da

n. 3.887 ditte.Sono ammesse

all’istruttoria tecnico-amministrativa n. 685ditte. Tali ditte devono

inviare tutta ladocumentazione entro

il 20 gennaio 2010all’Ufficio Provinciale

dell’Agricolturacompetente per

territorio.

Ingenti risorsestanziate per i più deboli

Il Bilancio Regionale 2010

Contributiripristino

murettia secco

Addio Peppino Marcellino!Nato il 5 aprile 1934, deceduto

il 2 dicembre 2009, è stato assessore dal 1997 al2001 nella prima amministrazione Barisciano.

Nella foto da sinistra: Mattiuccio Faccenda, PeppinoMarcellino, Tonino Lastella e Nardino Orfeo.

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inregione 31 DICEMBRE 20096

Mirano al potenziamentodell’assistenza territoriale e allacreazione di reti telematiche diassistenza e diagnostica i trediciprogetti della Asl Bat approvatidalla Regione Puglia perl’utilizzo dei fondi Fesr (Fondieuropei di sviluppo regionale).Tutti i progetti hanno un costocomplessivo di 10 milioni e 500mila euro e prevedono, in par-ticolare, il rinnovo del parcotecnologico della diagnosticaper immagini del distretto n. 1(Margherita di Savoia, Trinita-poli, San Ferdinando), del di-stretto n. 2 (Andria), del distret-to n. 3 (Canosa di Puglia,Minervino, Spinazzola), del di-stretto n. 4 (Barletta) e del di-stretto n. 5 (Trani e BiscegliE).Con 900mila euro sarà finanzia-to un progetto di ristrutturazionedella palazzina del distretto diTrani (ex ospedaletto) e di rea-lizzazione del nuova sede delCentro unico di prenotazionementre con un milione e400mila euro sarà finanziato unprogetto di rifunzionalizzazionedegli ambienti al primo pianodell’ex ospedale di Barletta de-stinati al Servizio di Riabilita-zione. Altri progetti riguardanola creazione di una rete telema-tica di sistemi informativi perassistenza territoriale (è previstoun finanziamento di 2milioni e500mila euro) e il potenziamen-to di una rete di diagnosticaradiologica (per un totale di3milioni e 100mila euro). Conun progetto finanziato con500mila euro saranno inoltreacquistati defibrillatori da distri-buire su tutto il territorio dellaAsl Bat.

“Siamo molto soddisfattidel risultato che abbiamo otte-nuto – ha detto Felice De Pietro,Direttore Amministrativo AslBat – la Regione Puglia ha ap-provato e apprezzato tutti i pro-getti che abbiamo presentato”.

“Questo risultato – ha ag-giunto Rocco Canosa, DirettoreGenerale Asl Bat – ribadiscel’attenzione costante che questaazienda dedica al potenziamen-to dell’assistenza territorialeattraverso il completo rinnovodelle apparecchiature dedicateagli ambulatori presenti nei di-stretti socio-sanitari”.

13 PROGETTI PER10 MILIONI

E 500MILA EURO:LA REGIONE PUGLIA

HA APPROVATOI PROGETTI DELLA

ASL BATPER L’UTILIZZO

DEI FONDI EUROPEIDI SVILUPPOREGIONALE

Intervista all’amministratoreunico della Sanitaservice,

dott. Antonio Di BiaseLa Sanitaservice è una società a

responsabilità limitata costituita condeliberazione della Asl di Foggia(unico socio) al fine di reinternalizzarequei servizi non prettamente sanitariprima affidati ad aziende terze. Lasede è la stessa della Asl e il capitalesociale ammonta a centomila euro.

Quali sono i servizi dei quali si

occupa la Sanitaservice ?Le attività affidate alla società

sono quelle cosiddette ‘strumentali’,quelle cioè di supporto, di ausilio alleattività istituzionali della Asl: attivitàdi soccorritore del servizio emergen-za/urgenza 118, ausiliariato e portie-rato, pulizia e sanificazione, manuten-zioni ordinarie e altre minori attività. Si tratta delle attività ‘no core’ dellaAsl ancorchè indispensabili per il cor-retto funzionamento dei compiti tipicidella stessa Asl, quelli di tutela dellasalute e quelli socio-sanitari.

È vero che le attività strumentalidebbano essere per forza appaltate?

No. È vero semmai il contrario.Le norme (legge 448/2001 e legge69/2009) prevedono che gli enti pub-blici, Asl inclusa quindi, debbanosovraintendere allo svolgimento ditutte le loro attività con proprio per-sonale. A tali norme si può eccezio-nalmente derogare. Gli enti, in man-canza di proprio personale, sono infattiautorizzati a rivolgersi a ditte esterne,previa dimostrazione che tale esterna-lizzazione rispetti i principi della eco-nomic i t à , de l l ’ e f f i c i enza e

dell’efficacia.Sta di fatto che il settore pubblico,

in generale, e quello sanitario, in par-ticolare, registra da circa un decennioil ricorso alla gestione in appalto, inmisura così massiccia da aver stravoltole norme. L’Eccezione si è trasformatain prassi consolidata, fino ad apparire la “Regola”. Il fenomeno,

all’evidenza abnorme, è stato propi-ziato soprattutto da quelle norme cheda anni stabiliscono a carico dellapubblica amministrazione divieti elimitazioni nell’assunzione di perso-nale.

La pubblica amministrazione hadovuto fare di necessità virtù. Figliedi siffatto stato di necessità sono unamiriade di imprese, molte delle qualinate nello spazio di un mattino, im-provvisatesi imprese di servizi. Sonocosì proliferate le imprese-cooperativedi infermieri, di ausiliari, di pulitori,di portieri, di soccorritori, di traspor-tatori, di archivisti e così via, ciascunafacente capo ad un dominus, allo scal-tro del momento, a chi aveva intuitoquale enorme business si spalancavaal proprio appetito: l’occasione dimetodico saccheggio delle risorsefinanziarie pubbliche. In questo senso,la realtà disvelatasi nell’ultimo annosupera qualsiasi fantasia. A fronte diregolari e adeguati compensi corrispo-sti dalla Asl di Foggia in favore dellecosiddette cooperative del 118, dellecooperative dell’ausiliariato, dellecooperative delle pulizie, ci si è trovati

di fronte a lavoro nero, a lavoratorisottopagati e sfruttati, a lavoratoriprecari e privi di prospettive di lavoroe di vita, ad imprese dedite alla siste-matica evasione contributiva e fiscale. Tutte imprese che la cooperazionenon hanno mai saputo dove fosse dicasa.

Quanti sono gli operatori ?

Nel servizio di emergenza/urgenza(postazioni 118 e punti di primo inter-vento) la Sanitaservice è presente coninfermieri, autisti e soccorritori in 26delle 42 strutture, con 350 sui com-plessivi 610 addetti (gli altri addettisono o dipendenti della Asl, 50, odipendenti e volontari delle Associa-zioni di Volontariato, 210).

Il servizio di ausiliariato nei re-parti ospedalieri è svolto da 215 di-pendenti. Al servizio di pulizia e sa-nificazione in tutte le strutture dellaAsl sono preposti 180 persone, mentrea quello di manutenzione ordinariasovraintendono, in collaborazione coni dipendenti Asl, 25 addetti. Ad altriservizi minori (infermerie delle carce-ri, servizio veterinario, data entry)sono adibite altre 15 persone. Pressogli uffici prestano l’attività 4 impiegati.

Complessivamente si tratta di 785operatori, tutti assunti con contrattoa tempo indeterminato (ccnl Sanitàprivata), 578 full-time e 207 part-time.Al 95% si tratta degli stessi operatorialle dipendenze delle imprese primaaffidatarie degli stessi servizi.

Il Presidente Nichi Vendola con il Dott. Antonio Di Biasedurante l’incontro “Facciamo la festa al precariato”

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inregione 731 DICEMBRE 2009

Pubblicato nel Bollettino Uf-ficiale della Regione n. 190 del26 novembre 2009 l’Avviso pub-blico per la selezione di progettidi sostegno alla commercializza-zione e alla vendita dei prodottibiologici, come previsto dal Pro-gramma Regionale per lo Svilup-po dell’Agricoltura Biologica inPuglia.

I progetti finanziabili devonocomprendere aspetti di natura pro-mozionale-commerciale e aspettidi natura divulgativa. Le iniziativeammissibili sono:

• Agricoltura Bio in piazza:mercato per iodico localeall’aperto per la vendita diretta diprodotti biologici;

• Spaccio Bio: luogo al chiusocon vendita diretta dei prodottibiologici;

• Informa Bio: momenti infor-mativi per approfondire le cono-scenze dei prodotti biologici.

Possono presentare domandai seguenti soggetti, in forma sin-gola e associata:

• Organizzazioni professionaliagricole

• Associazioni di produttoribiologici

• Gruppi di acquisto solidale• Associazione temporanea

d’Impresa.La domanda deve essere for-

mulata secondo le modalità indi-cate ed inviata, unitamente alladocumentazione, mediante racco-mandata con avviso di ricevimen-to entro il giorno 25 gennaio2010 al seguente indirizzo:

Regione PugliaArea Politiche

per lo Sviluppo Rurale - ServizioAgricoltura - Osservatorio

FitosanitarioLungomare Nazario Sauro, 45/47

70121 Bari.

Scadono il 15 gennaio 2010 i ter-mini per la presentazione delle doman-de di contributo per la ristrutturazionee riconversione dei vigneti relativamen-te alla campagna 2009/2010.

La Giunta regionale con deliberan. 2493/2009 ha approvato il nuovoPiano di ristrutturazione e riconversio-ne dei vigneti.

Il Piano disciplina le modalità ap-plicative delle disposizioni comunitariein materia, per la campagna 2009/2010.

Le domande di aiuto devono esserepresentate telematicamente tramite isoggetti abilitati alla compilazione etrasmissione, utilizzando il portale web www.sian.it .

Gli interventi ammissibili al finan-ziamento sono:

• riconversione varietale• ristrutturazione• adeguamento del vignetoPossono beneficiare degli aiuti:

• imprenditori agricoli singoli eassociati;

• associazioni di produttori vitivi-nicoli riconosciute:

• cooperative agricole;• società agricole di persone o di

capitali;Consorzi di tutela di vini DOC e

IGT riconosciuti.La superficie minima oggetto degli

interventi di ristrutturazione e ricon-versione ammessa al beneficio è fissataa 0,5 ettari. Per i progetti collettivi lasuperficie vitata non deve essere infe-riore a 10 ettari costituita da vignetinon frazionati di almeno 0,30 ettari.

L’importo medio del sostegno am-missibile per ettaro non può superare€ 10.400,00.

Le risorse finanziarie assegnatealla Regione per la realizzazione deiPiani sono gestite direttamentedall’AGEA.

L’Assessore Stefàno: “Più controlliper qualità e sicurezza alimentare”

Il Consiglio regionale ha anche votato all’unanimità un ordine del giornocon cui si impegna la Giunta regionale ad intervenire sul governonazionale affinché resti a Foggia la sede individuata per l’Agenzianazionale per la sicurezza alimentare, che il Ministro Zaia vuole portarea Verona, in contrasto con la decisione del Governo Prodi.

L’agricolturanel BilancioRegionale

L’ordine del giorno “impegna il presidente e la Giunta regionaletutta a chiedere al Governo nazionale, ai presidenti del Consigliodei ministri, del Senato, della Camera dei Deputati: A) di esperireogni azione possibile affinché vengano reperiti i fondi necessari peravviare un processo di consolidamento della situazione debitoriadelle imprese agricole e cooperative e per la realizzazione di unasanatoria mediante ravvedimento, che comporti la regolarizzazionedi tutti gli obblighi di natura fiscale e tributaria del mondo agricolo,attraverso il pagamento, rateizzato, al massimo del 15-20% dellesomme effettivamente dovute; B) di avviare ogni iniziativa possibileche porti i livelli contributivi della previdenza agricola nazionalea quelli degli altri Stati europei che sono notevolmente più bassi diquelli italiani; C) di sostenere la urgenza e necessità di una riformaglobale del sistema previdenziale agricolo.

L’ordine del giorno impegna altresì “il presidente e la Giuntaregionale ad attivare ogni iniziativa, rimodulando le misure previstedal Piano di sviluppo regionale per la costituzione: di un fondoregionale di rotazione per lo stoccaggio di prodotti agricoli; dimisure volte alla realizzazione di strutture di stoccaggio, gestite daconsorzi di OP di prodotto; di misure per avviare un piano olivicoloregionale teso all’ammodernamento degli impianti esistenti”.

In sede di approvazione del Bi-lancio regionale, particolare atten-zione è stata riservata al mondoagricolo, con uno stanziamento mag-giore rispetto al bilancio di previsio-ne 2009, in completa controtendenzarispetto al governo nazionale.

Per la crisi dell’agricoltura laRegione Puglia guidata da NichiVendola, ha fatto la sua parte sinoin fondo dichiarando lo stato di crisie prevedendo nel suo bilancio diprevisione 2010, 40 milioni di euroin più rispetto allo scorso anno, unaumento che ha subito raccolto ilplauso di tutte le associazioni agri-cole e della Coldiretti Puglia.

Oltre alle misure di sostegno alleimprese agricole per il credito diesercizio, è stata deliberata una do-tazione finanziaria per il cofinanzia-

mento regionale del Programma disviluppo rurale.

In tal modo, nel corso del 2010,l’assessorato potrà attingere dal fon-do europeo tutte le risorse possibiliper intervenire nel modo più efficacein favore del settore.

Previsti interventi per il compar-to dei forestali e, grazie ad un emen-damento dell’assessore Stefàno(astenuta la minoranza), è stato pos-sibile elevare oltre i 5mila euro illimite massimo di intervento a favo-re delle imprese agricole.

Un ordine del giorno del Consi-glio regionale a sostegno degli agri-coltori pugliesi in crisi è stato inoltreapprovato all’unanimità, a conclu-sione della sessione dedicata al bi-lancio, su proposta delle opposizio-ni.

Aiuti per commercializzazionee vendita dei prodotti biologici

Contributi per ristrutturazionee riconversione vigneti -campagna 2009-2010

Si informano i cittadini che sarà inaugurato abreve il Poliambulatorio nella zona 167 a Trinitapolidotato dei seguenti servizi:

• Guardia Medica • Centro Unico Prenotazioni •Punto Unico d’Accesso • Centro Prelievi • Ufficioanagrafe-assistibili • Ufficio Protesi • Ambulatoriodi Ortopedia • Ambulatorio di Fisiatria • Ambulatoriodi Reumatologia • Ambulatorio di Neurologia • Am-bulatorio di Chirurgia • Ambulatorio di Cardiologia• Ambulatorio di Diabetologia • Ambulatorio di Der-matologia • Ambulatorio di Urologia • AmbulatorioInfermieristico • Consultorio Materno-Infantile

Centro di Fisiokinesiterapia: riabilitazione neuro-logica, riabilitazione ortopedica, riabilitazione post-esiti di mastectomia (linfodrenaggio Vodder), riabili-tazione funzionale, terapia fisica (ultrasuoni, magne-toterapia, laserterapia, elettroterapia antalgica).

“Abbiamo avviato una azione dicoordinamento tra tutti gli organismipreposti al controllo delle merci in-trodotte sul nostro territorio per tute-lare i nostri prodotti e garantire mag-giore qualità e sicurezza alimentare.Stiamo cercando di porre la Regionecome punto di riferimento di un co-ord inamento che renda l a“macchina” dei controlli più vigoro-sa. Il primo impegno è quello di unprotocollo comune di coordinamentodelle verifiche che garantisca la mas-sima efficacia”. Così si è espressol’Assessore regionale alle RisorseAgroalimentari Dario Stefàno al ter-

mine del tavolo tecnico per il con-trollo dei prodotti alimentari convo-cato presso la sede dell’Assessoratoe al quale hanno partecipato, conl’Assessore, i rappresentati del Mi-nistero della Salute, del Ministerodelle Politiche Agricole e Forestali(ICQRF – ex repressione frodi), delleDogane, dell’Ufficio Sanità Maritti-ma di Bari, oltre ai dirigenti e aifunzionari dell’Assessorato RisorseAgroalimentari e dell’Assessoratoalla Sanità della Regione Puglia ov-vero tra tutti i soggetti istituzionalideputati al controllo dei prodottiprovenienti da Paesi terzi.

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incomune831 DICEMBRE 2009

L’Unione Europea, lo Stato

Italiano e , conseguentemente,

la Regione Puglia hanno

stabilito da tempo che i

finanziamenti comunitari

devono innescare reali processi

di sviluppo capaci di esaltare

le specifiche vocazioni

territoriali, ma in un quadro di

coerenza con le strategie di

Area Vasta, appunto.

N o n p i ù , q u i n d i ,

finanziamenti a pioggia per

opere di discutibile utilità, non

più cattedrali nel deserto avulse

da qualsiasi strategia di

sviluppo territoriale, ma opere

che generano nuova ricchezza

capaci di attrarre anche

l’interesse del capitale privato.

Perché oggi si parla tanto di“Piano Strategico di Area Vasta”?

Il Comune di Trinitapoli ha presentato i seguenti progetti:

Riqualificazione Piazza della Promessa € 140.000Riqualificazione Piazza S. Stefano € 1.066.486Cittadella della Cultura € 3.350.000Sistemazione Piazza Croce di Malta con realizzazione palazzo Arte e Cultura € 750.000Costruzione di acquedotto rurale a servizio delle contrade rurali € 2.500.000Risanamento rete fognante dell’abitato € 650.000Attrezzatura Parco Naturalistico Comunale della Zona Umida € 758.000Sistemazione idraulica e difesa del Suolo zona compluvio alluvionale € 3.000.000Recupero e riqualificazione urbana quartiere UNRRA CASAS € 10.000.000Bonifica a riqualificazione boschetto S. Chiara € 259.000Centro ricerca ed innovazione sull’ambiente e la conservazione aree protette € 1.820.000Riqualificazione ville comunali € 400.000Pista ciclabile via mandriglia € 700.000Premio letterario “Puer Apuliae” € 200.000Premio Città dei Cavalieri di Malta € 200.000Maneggio comunale € 2.725.530Teatro comunale € 4.678.000Area mercatale attrezzata € 2.200.000Infrastrutture Zona Industriale € 3.000.000Totale fondi richiesti dal Comune di Trinitapoli € 38.387.000Progetto Integrato di sviluppo turistico/agricolo/ambientale comunidi San Ferdinando di Puglia, Margherita di Savoia e Trinitapoli € 51.690.000

Totale complessivo fondi richiesti € 128.474.016

Come si vede nei progetti c’èdi tutto e di più dai premiletterari al maneggio comunale,dalla riqualificazione di piazzaS. Stefano al teatro comunale evia dicendo passando per ilrisanamento della rete fognante,ecc.

Altro che progetti-bandieracostruit i sulle vocazioniterritoriali e capaci di innescarepolitiche di sviluppo localeequilibrato e coerente con gliobbiettivi di sviluppo del sistemanazionale e regionale concontributi originali di strategiepolitiche e azioni di sviluppo.Così come chiede la RegionePuglia.

A fronte di 340 milioni dieuro stanziati dalla regione pertutta la Puglia, il Comune diTrinitapoli presentò questafantasiosa accozzaglia diprogetti.

È de l tu t to evidentel’incapacità amministrativa delSindaco e dell'intera Giunta.

Alla luce di questo ulteriorefallimento, occorrerebbe un po’di buon senso per ammettere ciòche è sotto gli occhi di tutti:questa Amministrazione èincapace di governare e diportare sviluppo per Trinitapoli.

Perciò bisogna tornare alleurne e rimettere il mandato nellemani degli elettori.

UN’ALTRA BOCCIATURAPrima di Natale, il Sindaco ha comunicato che il nostro Comune è stato escluso dai finanziamenti del “Piano Strategico”

della BAT perché, a suo dire, il Sindaco di Barletta (Comune Capofila), con un atto di prepotenza, avrebbe firmato l’Accordocon la Regione, senza essere stato autorizzato dagli altri Sindaci e assegnando a Trinitapoli solo le briciole.

Nel Consiglio Comunale che approvò la Convenzione per il “Piano Strategico”, supplicammo il Sindaco di modificarlaperché, tra le tante incongruenze, affidava al Comune di Barletta troppi poteri: …rimanemmo inascoltati e derisi.

Verrebbe da dire: “te l’avevamo detto” e che, quindi, “chi è causa del suo mal, pianga se stesso” anche se, oggi, sonoi cittadini di Trinitapoli a piangere perché si ritrovano un Sindaco presuntuoso!

Il vero motivo, però, della perdita dei cospicui finanziamenti assegnati (30 milioni di Euro) non è stata l’arroganza delSindaco di Barletta Maffei, che fa il proprio mestiere quando difende gli interessi della sua città, ma la bocciatura senza appellodei progetti presentati da Trinitapoli (per circa 50 milioni di Euro) perché incoerenti con le linee strategiche indicate dall’UnioneEuropea e Regione Puglia.

Il Sindaco di Gennaro ha tentato, con una plateale diffida giudiziaria agli altri Sindaci a non sottoscrivere l’Accordo, dialzare il polverone e di nascondere le vere cause della bocciatura dei progetti.

L’azione giudiziaria la dovremmo intentare noi cittadini per il risarcimento dei danni materiali e moraliche Ruggero di Gennaro sta procurando.

Né, è servita ad evitare le cantonate progettuali la presenza nell’Officina del “Piano Strategico”, del dott. Donato Piccininocui era stato affidato l’incarico (per 20.000 Euro) di Esperto in Economia Territoriale. L’ineffabile segretario politico del PD eraevidentemente troppo impegnato con il Sindaco a fare pateracchi e a cacciare i consiglieri comunali che criticavano ledecisioni capotiche e le maggioranze trasformistiche, per suggerire progetti coerenti al Comune.

Questa bocciatura segue di qualche mese l’altra del Programma di Riqualificazione del “Quartiere UNRRA –CASAS” peraltri 5 milioni di Euro.

In altri tempi, il Comune di Trinitapoli ha intercettato il 30% dei finanziamenti comunitari complessivamente destinati alterritorio della nuova Provincia, che sta ancora spendendo; oggi, tirando la linea e facendo una somma (come piace direal Sindaco di Gennaro), siamo prossimi allo 0%!

Ma erano altri i tempi, appunto!!!Sopporteremmo con minore angoscia le umiliazioni che il Sindaco sta infliggendo non solo a noi, ma all’etica collettiva e

al senso di pudore politico se non si producessero, contemporaneamente, danni incalcolabili alla Città i cui effetti si vedrannonel prossimo futuro quando (nel 2013) saranno finiti per sempre i finanziamenti comunitari.

Trinitapoli, lì 30 dicembre 2009

AREA PER BERSANI

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PARTE PRIMA

padreleonedaPompeiaTrinitapoli17/12/198331 DICEMBRE 20099

Mandato dalla provvidenza

Discorso del pro-sindaco di Pompei Pasquale Matroneche consegna, sul Sagrato della Parrocchia dei Cappuccini,

le spoglie di Padre Leone al Sindaco di Trinitapoli

Sento, in questo momento, lanecessità di parlare di quella “stranacosa” che è La Provvidenza i cuisegni spesso ci sfuggono, o ci ap-paiono del tutto irrazionali e miste-riosi… Quella Divina Provvidenzache regola le sorti del mondo per-correndo sentieri che trascendonoil nostro sentire e che obbedisconoad una legge che assolutamentenon può essere colta subito dallaumana ragione…

Devo ringraziare, dunque, in-nanzitutto la Divina Provvidenzaper aver inviato tra la mia gentedue uomini meravigliosi che hannovisto la luce, nel XIX secolo, inquesta straordinaria e generosa terradi Puglia. E devo ringraziare anchevoi, fraternamente, a nome dellacittà di Pompei. Al di là di ogniretorica vorrei potervi stringeretutti in un unico grande abbraccio.Grazie per averci donato BartoloLongo, l’Avvocato Santo che ungiorno giunse “in una valle afflittadalla malaria, desolata ed infestatadai briganti”, e cominciò a propa-gare il Rosario, convinto che ladolcissima Madre Celeste lo avreb-be ascoltato e sostenuto, indican-dogli il cammino da percorrere. Equando più tardi. Attaccato da più

parti e aggredito da mille ostacoli,L’Avvocato ebbe il timore di nonfarcela a condurre a termine la suastraordinaria impresa, la Madre ditutti i viventi non lo lasciò solo:mise sul suo cammino i l“cenciaiolo di Dio”, Padre Leoneda Trinitapoli, un Liquorino esilee malato che gli si presentò perdirgli: “eccomi: qualunque cosavolete da me, io sono pronto!” erail novembre del 1884. da quel gior-no, nuova linfa vitale rifluì nellevene di Bartolo Longo: le impreseiniziate ricominciarono a rifioriree i prodigi si susseguirono con rit-mo incessante.

Eppure padre Leone era un uo-mo malato, esile, dall’apparenzadebole e dimessa… Ma la Provvi-denza opera nel mondo delle formee nei modi più strani; intervienenei momenti più impensati; spalan-ca le sue porte e inonda l’universodi luce e di speranza, proprio quan-do nei fragili ori sta per insinuarsiil cancro mostruoso della dispera-zione. E Dio stesso che si rivelaalla sue creature, che tende le suebraccia possenti agli ultimi, cheaccoglie con dolcezza i poveri, isofferenti, gli emarginati, che di-fende la vita contro ogni proposta

di morte, che ci insegna ad avercoraggio e fiducia sempre nellapossibilità di ricominciare e cioèricostruire tutto quello chel’egoismo umano ha cercato di di-struggere… Dio, che nella sua“assurda” bontà ha voluto donareai suoi figli una Madre dolcissima,sempre sorridente, tenera, prontaa perdonare e a comprendere. Unasola Madre per tutti, affinché tuttisiano fratelli, sempre.

Come vedete, devo ringraziareancora, per averci donato anchePadre Leone. Vi ho portato le suespoglie. Era vostro desiderio ed eramio dovere esaudirlo. È stato connoi tanti anni e lo abbiamo amatocon tutta l’anima. Vi riconsegnoquello che resta del suo corpo conprofonda tristezza, con la consape-volezza che una parte importantedella nostra storia si distacca danoi. Ma umile “cenciaiolo di Dio”,certamente lieto di ritrovare il pro-fumo e la bontà della sua terra,rimarrà per sempre nel nostro cuo-re, dal quale nessuno riuscirebbemai a strapparlo. Dal luogo in cuisi trova, egli sa perfettamente quan-to ci costi questa separazione esorride felice di vederci qui cosìnumerosi, commossi, desiderosi di

piangere e di pregare, come per unignoto e straordinario sortilegio.

Nell’attuale momento storico,così tormentato e lacerato da ognisorta di umana miseria, così ango-sciato e terrorizzato dalla violenzae della sopraffazione, la cerimoniache ci vede qui riuniti ha un signi-ficato ben preciso: c’è ancora spa-zio per la Speranza. Al di là deldolore e dell’egoismo, oltre l’aridalogica dell’avere, è ancora possi-bile proiettarsi verso le metedell’Essere. Senza alcun dubbio oesitazione. Fiduciosi. Nel fermoconvincimento che non siamo solie che la sofferenza di milioni dinostri fratelli sparsi per il mondonon può assolutamente essere ste-rile ed inutile. Avremo semprequalcuno accanto. Qualcuno chesi presenterà a noi, all’improvvisoe proprio nel momento più difficileper dirci: “eccomi: qualunque cosavolete da me, io sono pronto!”.Qualcuno disposto a tenderci lamano, nel nome di Maria, senzapretendere nulla in cambio, capacedi riaccendere il sorriso nei nostricuori, e soprattutto pronto a ricor-darci donde veniamo e verso qualimete tende la nostra umana avven-tura.

17 dicembre 1983. Il pro-sindaco di Pompei Pasquale Matrone e il sindaco di Trinitapolidurante il discorso di accoglienza delle sacre spoglie di Padre Leone.

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padreleonedaPompeiaTrinitapoli17/12/19831031 DICEMBRE 2009

La follacirconda l’urnadi P. Leone alsuo arrivo aTrinitapoli.

I gonfaloni deicomuni doveaveva vissutoPadre Leoneseguono l’urnain processione.

L’urna di P.Leone

attraversa lacittà di

Trinitapoli.

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padreleonedaPompeiaTrinitapoli17/12/198331 DICEMBRE 200911

L’urna di P. Leone entra nella Concattedrale di S. Stefano.

P. Leone riaccolto nella sua cittàda una folla di fedeli commossi

Interpreti scrupolosi dei sentimentidei nostri concittadini ed esecutoripremurosi e solleciti della loro vo-lontà, siamo qui oggi accanto al cleroad accogliere con grande rispetto lespoglie mortali di Padre GiuseppeMaria Leone.

Nacque qui, nell’allora Casal-

trinità, il 23 maggio 1829 nell’anticavia dei Massari, oggi via Mazzini.

Fu il quinto di sei figli di NicolaLeone e Rosa Di Biase: i suoi fratellifurono Angiola Teresa, Concetta, An-narosa, Lorenzo e Michele.

Il Padre è ricordato talvolta comepescivendolo, tal altra come braccian-

te.Verso l’età di 7 anni, a seguito di

uno scampato pericolo mortale,manifestò i primi segni di una grandesensibilità religiosa.

Rivelò ben presto una grande vo-lontà di continuare gli studi e, supe-rando le ostilità del padre, entrò nel

seminario diocesano di Trani all’etàdi 14 anni circa, con l’aiuto di unvecchio sacerdote, Don Gaetano La-bianca.

A vent’anni, terminati gli studinel seminario, decise di seguirel’esempio militante di Alfonso deiLiguori, canonizzato qualche annoprima, e pertanto di entrare nella con-gregazione dei Padri Redentoristi.

Per superare ancora una voltal’ostilità del padre, che, rassegnatosia vederlo prete, voleva per lo menoche si accontentasse di servire Dionel suo paese, il giorno della Madonnadi Ripalta abbandonò i famigliari concui si era recato a festeggiare a Ceri-gnola e fuggì a piedi verso Deliceto,ove era appunto una delle prime casedei Redentoristi create dai liguorini.

Respinto per il suo stato di salute,non si rassegnò e tanto insistette pressoil Superiore Generale di Pagani chealla fine, nel 1850, fu accolto per ilnoviziato nel convento di Ciorani.

Venne finalmente ordinato sacer-dote il 31 dicembre 1854 ad Amalfied operò in un piccolo paese del Ci-lento, Vallo di Lucania, ove studiò edoperò fino al 1865.

Alla metà di giugno di quel’anno,Padre Giuseppe Leone è costretto aritornare a Casaltrinità; il nuovo go-verno si stava adoperando per la sop-pressione degli ordini religiosi e allaregola generale non poté sfuggire ne-anche la congregazione dei redentori-sta.

Fu così che a Padre Leone venneaffidata la Chiesa di San Giuseppe,che restò la sua Chiesa per circa 15anni.

Nel 1880 Padre Leone si trasferìad Angri, ove era stato destinato daisuperiori e vi restò fino alla morteavvenuta il 9 agosto 1902.

Questa, in breve, la sintesi delletappe, più significative della sua ter-rena esistenza.

Ci sia consentita, a questo punto,qualche breve parola sul significatodel suo apostolato nell’Italia meridio-nale e in Casaltrinità, crediamo chenon sia un caso che Padre Leone abbiavoluto entrare nella giovane congre-gazione dei padri redentoristi, fondatada Alfonso dei Liguori, un ex avvo-cato e nobile napoletano.

Come Alfonso de Liguori, eviden-temente, anche Padre Leone ritenneche compito urgente ed essenziale perun sacerdote operante allora nell’Italiameridionale fosse quello di operarenella realtà concreta del suo tempo, afavore, come è scritto, “delle poverigenti di campagna”.

Nient’affatto attratto da una reli-gione ufficiale sempre più lontanadalla loro angoscia e dal travaglioquotidiano.

Discorso del sindaco Arcangelo Sannicandro

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padreleonedaPompeiaTrinitapoli17/12/19831231 DICEMBRE 2009

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Fedeli che assistono alla cerimonia.Si riconoscono da sinistra: (1) Tonino Achille, (2) Mimino Larovere, (3) Domenico Lamura,

(4) Ciccillo Regano, (5) Luigi Di Leo e (6) Raffaele Giannattasio.

Solo riandando con la mente allecondizioni economiche e sociali in cuiin quei tempi versavano le classi su-balterne e allo stato asfittico dellareligione si comprenderà il notevolevalore di questo figlio del contadomeridionale quale riformatore reli-g ioso , qua le i sp i r a to re de l“cristianesimo in opera” di BartoloLongo, quale promotore del movi-mento mariano nel Sud e punto diriferimento morale dei suoi concittadini

Dopo l’unificazione dell’Italia,grande era la confusione nell’ordinemorale e politico.

Crollava l’impalcatura della vec-chia società, trascinando con se lesovrastrutture viziate di vita civile ereligiosa che vi si appoggiavano estentava ad affermarsi il nuovo ordine.

I riflessi, gli estremismi, dicevamo,si ebbero anche nel campo religioso.

Mons. Monterisi, conterraneo econtemporaneo di padre Leone cosìscriveva nel 1902: “In una città per laquale ho potuto fare un inchiesta piùaccelerata, gli apostati formali, chepubblicamente si diedero a vita se-colare e scorretta, arrivarono all’8%”.

E’ naturale che fra l’apostata e ilprete santo vi fosse una lunga grada-zione di elementi più o meno equivociai quali si dovette una serie di fattideplorabilissimi.

Non furono rari i conventi in cuii frati all’arrivo di Garibaldi tripu-diarono e ne uscirono spontaneamente.

I frati che allora, usciti dai conventisii sparsero per le nostre città furonoin gran numero, ma non sempre alnumero fu proporzionato l’odor disantità.

E monsignor Bonomelli, vescovodi Ancona, in un documento ufficialeinviato a Roma nel 1872, sui lamentavadelle condizioni in cui aveva trovatola diocesi affidatagli.

Si rinfrancava, nel contempo, cosìscrivendo: “ho però dei preti giovanipieni di energia”.

Tra questa nuova generazione dipreti si colloca per l’appunto il nostroconcittadino Padre Leone, che, evi-dentemente aduggiato da una reli-giosità triste ridotta a rituale, anelavaa tuffarsi con ardore nel reale percondividere i drammi e le speranzedella gente del suo tempo, armato diuna coscienza religiosa autentica esgombra dalle impostazioni tempo-ralistiche accumulate nel corso deisecoli.

Ritroviamo, pertanto, Padre Leonefare dono “della sua carità inesorabile”al mondo di miserie della sua patria.

Durante il colera del 1867, benchéminato nel fisico dall’emottisi, non sirisparmiò: da un giaciglio all’altro, digiorno e di notte, portava il confortodella fede ai malati e non si arrestòmai, nonostante che il flagello glistrappasse nello stesso giorno il padreed una sorella.

In Casaltrinità ben 490 furono icolpiti. La punta più alta della zona:400 casi a Cerignola, 25 a San Fer-dinando e 110 a Margherita di Savoia.I cadaveri venivano raccolti alla rinfusasu un grande carro e scaricati al ci-mitero: venivano raccolti per la cittàperché non tutti avevano il coraggiodi farsi ricoverare nel lazzaretto,considerato, per la virulenza del fla-

gello, l’anticamera della fossa.I casalini ebbero modo di apprez-

zare la carità e lo spirito religioso diPadre Leone anche in altre drammati-che situazioni: in occasione della ca-restia del 1866, dell’invasione dellecavallette nel 1868, e degli incendi nel1870.

Ma non solo e non tanto le tragediecollettive legarono quest’uomo allasua gente, quanto la sua partecipazionesolerte e appassionata alle tante e tantestorie individuali.

Il dottor Lamura scrive che: “PadreLeone era sempre presente dove cifosse pianto e dolore, pronto a rendereconcreta ed accettabile la santità conla sua vita”.

Dal pulpito, dal confessionale, daicontatti umani con i cittadini e con gliscritti (vedi i due volumi inediti diIstruzione religiosa al popolo), in cuiegli passa in rivista gran parte delminuto mondo meridionale nelle sueluci ed ombre.

Bene si comprende, pertanto, quan-to dovesse essere presente a Padre

leone l’insegnamento eminentementepratico di Sant’Alfonso dei Liguori,che nella sua “Istruzione al popolo”sul decalogo per bene osservarlo e suisacramenti per bene riceverli, racco-mandava, tra l’altro, al catechista: “nei vostri discorsi non abbondate difacezie e di aneddoti, sotto pretesto diattirare il popolo e di eccitare la suaattenzione; senza biasimare la parolafaceta, quando nasce naturalmente dalsoggetto, io non ammetto che si tra-sformi la cattedra in una scena di com-media e l’istruzione in puro diverti-mento…usate un linguaggio popolarema dignitoso. La parola di dio non habisogno di vani ornamenti, quanto piùè semplice tanto più fa frutto”.

“se il linguaggio non è alle portatedel popolo, oratore e uditore perdonoil loro tempo…ricordatevi sempre cheil fine precipuo non è tanto quello difar conoscere la religione quanto difarla praticare”.

Noi oggi accogliamo con riverenzaquest’uomo: questa identità tra regolae vita fu professata in ogni istante della

sua vita e fu di esempio a confratelli eai seguaci con frutti fecondi a tutti noti.

Ci inchiniamo, pertanto, riverentidavanti ad un uomo che è stato esem-pio di coerenza militante, lieto di ria-verlo tra noi.

Si realizza oggi il sogno di tantiamministratori pententi, di tanti fedelie di tanti concittadini.

Il popolo che nel 1880 lo vide perl’ultima volta, che cercò di trattenerloinvano, che con le lacrime agli occhilo accompagnò fino al treno, quel po-polo è oggi qui riunito per ricevernele spoglie mortali con l’amore e ladevozione di sempre, niente affattoaffievolita dal distacco, ma rinvigoritadall’eco dei riflessi del suo apostolato.

Quel popolo ringrazia oggi, attra-verso le mie parole, i cittadini di Angri,Pompei e Pagani che gli dettero amo-revolmente ospitalità e rispetto in vitae in morte, nonché tutti coloro che,avendo realizzato l’odierna traslazione,hanno consentito una formidabile ri-congiunzione di affetto e di vita mora-le.

S. E. Mons. G. Carata benedice l’urna di P. Leone.

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A quando la chiu-sura dei contratti?I l v a l o r e d i m e r c a t odell’operazione SWAP ( i contrattia rischio che il Comune di Trini-tapoli ha con le banche sino al2031) è ulteriormente sceso allafine di novembre a 390.338,18euro. Diventa urgentissima la de-cisione di chiudere i contratti primache il “mark to market” ricomincia salire.

Si raschia il fondoPer le luminarie di Natalequest’anno si è dovuti ricorrere alprelevamento della cifra occorrente(11.500,00 euro) dal fondo di ri-serva che viene utilizzato per esi-genze straordinarie di bilancio.

CitazioneGli strumenti utilizzati dal Comune(quando?) per monitorare il gradodi soddisfazione dei cittadini cheusufruiscono dei servizi sono: trat-tazione dei reclami e delle osser-vazioni formulate sull’attività deiservizi; somministrazione di que-stionari alle persone che utilizzanoi servizi presi in esame.(dall’opuscolo “La carta dei servizidelle politiche sociali” pag. 26edito dal Comune di Trinitapoli).

Sfrattati senzapreavvisoLa sede comunale dei gruppi diopposizione di Piazza Umberto 1°è stata destinata dal sindaco adaltre attività senza neanche un bi-glietto, un rigo, una telefonata dipreavviso a nessuno dei membridei gruppi consiliari. La notizia sicommenta da sola.

LE BREVISSIME

incomune31 DICEMBRE 200913

Con le modifiche apportatedal Consiglio comunale in data21 dicembre si assiste ad un'altrafase della vicenda della conven-zione Comune/ACI, che apre sce-nari pericolosi per le già poverecasse comunali.

Tali modifiche riguardano inbuona sostanza i pagamenti dacorrispondere all’ACI a fronte deiservizi previsti in convenzione:gli importi non saranno più para-metrati alle contravvenzioni ele-vate ma saranno determinati inun canone fisso di circa 400 milaeuro annui, senza che vi sia alcunagaranzia di copertura per i paga-menti effettuati. Non solo. L’ACIfornirà buona parte dei beni e deiservizi entro il 2010, esponendoil Comune di fatto ad un debitoprossimo ai 2 milioni di euro.

Ci sono oscure le logiche chehanno portato i nostri amministra-tori ad un tale scempio. È, inoltre,di cattivo gusto speculare sul pre-testo della sicurezza stradale, va-lore assoluto ma che, in tutta one-stà, a Chieuti, si può perseguirecon risorse di gran lunga menoconsistenti.

Grave è inoltre il fatto che puressendo quello in questione unservizio pubblico a rilevanza eco-nomica, il Comune non abbia in-detto una gara ad evidenza pub-blica, lasciando tutti nel dubbiolegittimo che il mercato possaoffrire lo stesso servizio a costipiù contenuti.

L’Autorità Garante della Con-correnza e del Mercato si è espres-sa chiaramente su una convenzio-ne identica che il Comune diTrinitapoli aveva in animo di sti-pulare con l’ACI: “(..) l’Autoritàritiene che la convenzione propo-sta dall’ACI Foggia contrasti conla normativa posta a tutela dellaconcorrenza e del mercato, dalmomento che l’affidamento delservizio non è stato precedutodall'espletamento di una procedu-ra ad evidenza pubblica, così dagarantire la c.d. concorrenza peril mercato”.

I consiglieriPiergiorgio Saracino

Carmine di TataPiero Rubino

Anche a Chieuti

1975:l’A.C. Trinitapoli vince

il campionato di 1ªCategoria.

Cerimonia dipremiazione.

Da sinistra: SavinoZippone (1), AntonioLastella (2), Peppino

Marcellino (3), ilsindaco ArcangeloSannicandro (4), il

comandante VV.UU.Giacomo Meo (5), ilvicesindaco MicheleDi Palma (6), Luigi

Monopoli (7) attualedistributore del

Peperoncino Rosso.

Come è noto il Comune di Trinitapoli,ha partecipato, senza successo, alla garabandita dalla Regione Puglia per i Pro-grammi integrati di riqualificazione delleperiferie (PIRP) attraverso interventi diriqualificazione delle infrastrutture edell’edilizia residenziale pubblica.

A disposizione 92.639.000 Euro. Ilprogetto del nostro Comune aveva adoggetto la riqualificazione del quartiereUNRA-CASAS ma con questo pretestocontemplava altro e una variante urba-

nistica.Come è noto i furbi furono scoperti

ed esclusi dalla gara. La Giunta Regionale,però, ha ripescato il progetto precedente-mente bocciato mettendo a disposizioneulteriori risorse economiche.

In un incontro tra l’assessore AngelaBarbanente, il commissario dello IACP,l’Assessore Giustino Tedesco e con lapartecipazione del consigliere regionaleArcangelo Sannicandro fu raggiunta unaintesa sulla rimodulazione del progettoche deve riguardare solo la riqualificazionedel quartiere e cioè le case, le infrastrutturee i servizi.

Fu anche deciso che tutti i box ormaifatiscenti saranno abbattuti e ricostruitidi nuovo.

Il finanziamento venne così suddiviso:• Euro 2.000.000 da parte della Re-

gione Puglia;• Euro 2.500.000 da parte dello IACP

di Foggia;• Euro 1.000.000 da parte del Comune

di Trinitapoli.A fine Ottobre, però, in occasione

della conferenza di servizio tra la Regionee il Comune, la Regione Puglia e lo IACPhanno confermato la disponibilità dellaloro quota cioè 4.500.000 Euro mentre ilComune, venendo meno alle promesse,ha dichiarato di mettere a disposizionesolo 200.000 Euro.

Era già noto infatti che la sommamancante era stata dirottata dall’AssessoreBrandi in tutt’altra direzione.

Mentre speriamo che alla fine non sidissolvano anche i 200.000 Euro, invitia-mo la Giunta Comunale a rimodulare infretta il progetto e l’Assessore Brandi arimettere a loro posto i soldi.

La Regione non aspetterà a lungo!

Bocciati e ripescati

1 23 4

5

6 7

I ConsiglieriComunalicontro la

convenzione ACI

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cultura&società 31 DICEMBRE 200914

Preparare il curriculum vitae,cercare lavoro, scegliere a qualefacoltà iscriversi dopo la maturità,organizzare una vacanza di studioall’estero, partecipare ad iniziativeculturali, dedicare il tempo libero alvolontariato.

Fare tutte queste attività è piùfacile se si ha a disposizione unconsulente capace di indirizzare lescelte nei diversi campi avendo unaquadro completo della situazione.

È quanto fa Rete Informa,network di centri di informazione eorientamento attivati da amministra-zioni comunali su tutto il territoriopugliese, aperto dal 2004 a Trinita-poli dall’amministrazione Bariscianoin Via Martiri di Via Fani 37 (neipressi della stazione ferroviaria),nella sede che ospita anche il Centroper l’Impiego.

Secondo gli ultimi dati (aggior-nati al 18 dicembre 2009, fonte Ser-vizio Informagiovani di Trinitapoli),gli utenti complessivi che nel 2009

hanno utilizzato lo sportello ReteInforma di Trinitapoli sono ben1.153. La maggior parte di questiutenti è costituita da uomini (58,8%),compresi nella fascia di età che vadai 18 ai 24 anni (40%), che possie-dono il diploma di maturità (47,5%),disoccupati (46,3%) e si rivolgonoallo sportello principalmente perconsultare offerte di lavoro ed essereinformati sui concorsi pubblici(83,6%).

Allo sportello Rete Informa diTrinitapoli, che ha come bacinod’utenza anche Margherita di Savoiae San Ferdinando, lavora una perso-na giovane ed attenta a tutto ciò cheruota intorno all’ambito culturale,formativo e lavorativo: PasqualeBraschi, dodici anni di esperienzanella biblioteca comunale di Ceri-gnola e una passione per i fumetti ela scrittura; è stato pubblicato dapoco il suo libro Viaggio fantasticoedito da L’Autore Libri Firenze.

Pasquale ci ha illustrato le atti-

vità dello sportello che offre servizidi informazione e di approfondimen-to su scuola e formazione (corsipost-diploma, formazione ricono-sciuta e non in Italia e all’estero),università e master (corsi di laureae post-laurea attivati da universitàitaliane, consultazione di guide uni-versitarie), offerte di lavoro e con-corsi pubblici, volontariato (bandisui progetti di servizio civile, asso-ciazionismo), cultura, sport, tempolibero (corsi, premi artistici e lette-rari) e turismo (agevolazioni per igiovani, viaggi di studio, stage for-mativi, master universitari, attivitàlavorative all’estero).

Inoltre lo sportello Rete Informaoffre il servizio di segreteria remotadell’Università di Bari e di Foggia(per immatricolazione, registrazioneed iscrizione ai corsi) ed è in contattocon il Liceo Staffa di Trinitapoli perl’orientamento degli studenti. È pos-sibile anche prenotare incontri indi-viduali su creazione d’impresa e

agevolazioni per l’imprenditorialità.Il network Rete Informa, di cui

fa parte anche lo sportello di Trini-tapoli, è alimentato da una redazione“diffusa” coordinata dal Centro Ri-sorse Informa e animata da redattoridislocati su tutto il territorio pugliese.L’attività della redazione garantisceai centri collegati la ricerca el’organizzazione di informazioni dafonti locali, nazionali ed internazio-nali; l’aggiornamento quotidianodelle banche dati; incontri di forma-zione e partnership con altre retiregionali, nazionali ed europee.

Lo sportello Rete Informa diTrinitapoli (in via Martiri di ViaFani 37) è aperto dal lunedì al ve-nerdì, ore 9.30 -12.30 e martedì egiovedì, ore 15.30 - 17.30.

Per ulteriori informazioni visitareil sito www.reteinforma.it, telefonareal num. 0883 633570 o inviare unamail a [email protected].

DANILA PARADISO

Il Centro Informa: un puntodi riferimento per i giovani

Pasquale Braschi responsabile della Rete Informa Giovani di Trinitapolial suo posto di lavoro.

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15cultura&società31 DICEMBRE 2009

La sera del 1° dicembre 2009, ilCentro di Lettura GlobeGlotter,nell’ambito della presentazione delprogramma delle attività 2010, haconsegnato sei tessere ad honorem acoloro che, negli ultimi anni, colla-borando con l’Associazione, hannodato un contributo rilevante alla cre-scita culturale del nostro paese:

Salvatore Giannella, giornalistae autore di Voglia di cambiare ed.Chiarelettere presentato all’internodi LibriAmo 2008.

Alessandro Cirillo, fotografofree-lance e co-autore della mostrariScatto tenuta nella sede di LibriA-mo nel periodo dicembre 2008 egennaio2009.

Mariella Parlato, attrice teatralee cinematografica e doppiatrice dialcuni documentari prodotti dallaGlobeGlotter.

Agata Diakoviez, libraia titolaredella libreria Oompa Loompa di Bi-sceglie, da anni preziosa collabora-trice di Libriamo e, quest’anno, validacomplice del processo a Lolita diNabokov.

Vittoria Facchini, illustratriceed autrice di libri per ragazzi, autricedell’immagine di LibriAmo 2009,letture a tutto gas.

Marina Frisi, visual merchandi-ser e autrice delle tre libroSculturepresenti nella sala delle arti del centrodi lettura GlobeGlotter.

Abbiamo incontrato GiuseppeFilipponio nel Bar della Cattedralee davanti ad una fumante tazza dicaffè abbiamo ricordato insiemeeventi e persone del suo passato diAmministratore che, sicuramente,i più giovani non conoscono. Di-rettore dei servizi generali ed am-ministrativi della scuola elementaredi Trinitapoli in pensione, in gio-ventù ha coltivato soprattuttol’amore per il calcio, giocando nellesquadre locali sino all’età di 37anni.

La politica è stata una passionedella maturità, condivisa con lapoesia e la campagna. Talvoltaveniva definito un poeta prestatoalla politica ed altre invece un con-tadino prestato sia alla poesia chealla politica. Se qualche studiosodel futuro ricostruirà la storia deglianni ’80 del secolo scorso, Giusep-pe Filipponio, assessore alla Cul-

tura dell’epoca, sarà indicato come“colui che, insieme ad un piccologruppo di ribelli facinorosi, si battéper far finanziare gli scavi archeo-logici che hanno ridato luce agliIpogei e con essi alla città diTrinitapoli”. Sembrava assurdospendere milioni per scavare sottoterra in un periodo di crisi econo-mica gravissimo, con il comuneoccupato dalle famiglie di senzatetto e schiere di disoccupati chemanifestavano in Piazza UmbertoI. Gli ipogei videro la luce graziealla competenza dell’allora giova-nissima archeologa AnnamariaTunzi e alla lungimiranzadell’amministrazione Sannicandroche seppe prevedere il futuro svi-luppo di Trinitapoli anche attraver-so il “turismo culturale”, concettoavveniristico in quegli anni.S’iniziò, così, il cammino imperviodurato più di 20 anni che ha portato

all’istituzione del Parco Archeolo-gico. Altra idea rivoluzionaria fuquella del turismo religioso, sullascia di San Giovanni Rotondo. Latraslazione dei sacri resti di PadreLeone dalla basilica di Pompei allaChiesa madre di Trinitapoli avven-ne, il 17 dicembre del 1983, tra untripudio di popolo e festeggiamentiche durarono giorni. Seguironoiniziative per accelerare la causadi beatificazione del Servo di Dio,portate avanti, in particolare,dall’ebanista Ciccillo Regano edal Dott. Domenico Lamura maanche dai comunisti e socialistidell’epoca: l’ex sindaco comunista,ad esempio, Michele Di Biase misea disposizione i locali di Viale Vit-torio Veneto per il comitato PadreLeone, presieduto dal socialistaFrancesco Di Leo.

Succede spesso, però, che adistanza di anni, gli oppositori di

idee e progetti ritenuti troppoall’avanguardia soffrano di vuotidi memoria dopo averne verificatogli esiti positivi. È un “classico”dei politici che pensano che il pas-sato, il presente ed il futuro sianocorpi separati. Ma pare che anchequalche prelato abbia problemi dimemoria. Don Stefano Sarcinadovrebbe, infatti, ricordare unaserie di episodi legati alla ricostru-zione storica della traslazione delServo di Dio e alla istituzione dellostesso museo di Padre Leone chesono scomparsi nel Documentario,pardon, nel monologo presentatorecentemente sulla sua figura.

Peppino Filipponio, dall’altodei suoi quasi 80 anni (che festeg-gerà il 16 aprile prossimo), con lasua risata fragorosa ha così com-mentato: i politici, si sa, sono biri-chini ma i preti…“nan s’ dicennmancamente!

Giuseppe Filipponio:uno dei padri degli Ipogei

L’assessore di ieri e i “birichini” di oggi

Tessere ad honorem 2010 delcentro di Lettura GlobeGlotter

L’attrice Mariella Parlato insieme con un gruppodi soci e simpatizzanti GlobeGlotter.

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lapugliadelfuturo1631 DICEMBRE 2009

La Rete eliportuale puglieserisponde alla esigenza di realizzareun sistema di punti di atterraggioper elicotteri, con operatività diurnae notturna, strategicamente distri-buiti sul territorio regionale e, so-prattutto, gestiti unitariamente eorganicamente a similitudine diquanto avviene per il sistema aero-portuale che, tuttora, costituiscel’unico esempio in Italia di gestioneunitaria di un intero sistema regio-nale.

La società Alidaunia Srl di Fog-gia, è risultata aggiudicataria dellagara indetta da Aeroporti di Puglia.

L’Alidaunia è una società ope-rante da oltre trent’anni nel settoredella navigazione aerea nei suoimolteplici aspetti: servizi di traspor-to aereo, ditta di manutenzioneaeromobili, fornitore di servizi diprogettazione modifiche strutturaliaeromobili ed infrastrutture aero-eliportuali, handling, antincendio,bunkeraggio, gestione elisuperfici,security, safety ed altro.

È l’unica compagnia italianaad effettuare servizi di linea conelicotteri per trasporto passeggeri,merci e posta, da oltre 21 anni.

È titolare di servizi di protezio-ne civile, elisoccorso (118) edeliambulanza per conto di Pubbli-che Amministrazioni in varie re-gioni d’Italia.

La soluzione proposta vede lacopertura strategica dell’intero ter-ritorio pugliese, a mezzo della reteeliportuale anche con integrazionedella rete aeroportuale, per un otti-male impiego operativo H24 dielicotteri per le esigenze prospettatedi:

1. Incremento delle esigenzetrasportistiche.

2. Elisoccorso.3. Protezione Civile.

La ReteEliportuale Pugliese.

Come da cartina qui riprodotta,la rete eliportuale è stata concepitaper coprire le aree della puglia dipiù difficile accesso e/viabilità:Gargano, Isole Tremiti, Sub-Appennino Dauno e Sud Salento.

Essa, ovviamente, tiene contodelle strutture aeroportuali civiliesistenti con le quali va ad integrar-si, ai fini operativi.

Le elisuperfici saranno realiz-zate con gli impianti necessari agarantirne un impiego continuo,sia diurno che notturno.

Saranno, inoltre, fornite di tuttele dotazioni di sicurezza necessarie:antifurto, antintrusione, antincendioe controllo passeggeri e bagagli(ove richiesto), nonché servizi variquali: handling aeromobili e pas-seggeri, e rifornimento carburante(Jet A1 - ove previsto).

La Rete eliportuale pugliese

Inaugurazione dell’eliporto delle Isole Tremiti.Nella foto da sinistra: il consigliere regionale Sannicandro,

il sindaco delle Tremiti, l’assessore regionale ai Trasporti Mario Loizzoe l’Avv. Roberto Pucillo pilota e presidente Alidaunia

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17lapugliadelfuturo31 DICEMBRE 2009

Uno dei due nuovi elicotterida 15 posti acquistati

con contributi regionali

Non solo trasportoanche eliambulanza

TEMPISTICA: ATTIVAZIONE: 5’ - 10’

ARRIVO SUL POSTO: < 20’

LOCALITÀ DI INTERVENTO HEMS A TERMINE:VIESTE ...................................................................................137PESCHICI ...............................................................................35TREMITI.................................................................................27DELICETO .............................................................................8AUTOSTRADA......................................................................5SANT’AGATA .......................................................................4ACCADIA...............................................................................6BICCARI.................................................................................5RODI .......................................................................................11CASTELNUOVO ...................................................................2PANNI.....................................................................................2VICO .......................................................................................7CERIGNOLA..........................................................................7ROCCHETTA.........................................................................3Pugnochiuso, Cagnano, Sannicandro garganico, Anzano,Volturino, San Marco la catola, Carlantino,Monte Sant’Angelo, Carpino, Celle San Vito, Candela,Castelluccio dei sauri, Sant’Agata, Lucera,Casalvecchio, Pietra montecorvino, San Severo.....................2Foggia......................................................................................1

Soccorsi dell’Alidaunia dall’inizio del servizio (Luglio2008) ad oggi

HEMS A TERMINE:TRAUMA MAGGIORE...........................................................72SINDROME CORONARICA ..................................................54ICTUS .......................................................................................35INSUFFICIENZA RESPIRATORIA .......................................28USTIONI...................................................................................7ARRESTO CARDIACO...........................................................8ADDOME ACUTO ..................................................................7EMORRAGIA ..........................................................................6CONVULSIONI .......................................................................5PERDITA DI COSCIENZA .....................................................11SCOMPENSO CARDIACO.....................................................9MALORE IN GRAVIDA .........................................................3FRATTURA DI FEMORE .......................................................6SHOCK ANAFILATTICO.......................................................2MORSO DI VIPERA................................................................3PARTO PRECIPITOSO ...........................................................6MALORE DA IMMERSIONE.................................................1MAXITAMPONAMENTO ......................................................1INTOSSICAZIONE..................................................................7FERITA ARMA DA FUOCO ..................................................2ANNEGAMENTO....................................................................2DISSECAZIONE AORTICA ...................................................1

HEMS ABORTITE:MIGLIORAMENTO DEL PAZIENTE....................................4DISPONIBILITÀ DI AMBULANZAMEDICALIZZATA IN 15’ ......................................................4TRASPORTO CON MEZZO PROPRIO .................................2METEO AVVERSE .................................................................3ALTRO .....................................................................................3

L’Alidaunia è lo sponsor ufficialedella squadra di Basket di

Trinitapoli, 2ª nella classificaregionale, che tante ore di gaia

e sana evasione sta dando ad unpubblico casalino sempre più

numeroso e caratterizzatoda interi nuclei familiari.

Elisuperficie di Vieste

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10annidipeperoncinorosso1831 DICEMBRE 2009

Un titolo piccante per agi-t a r e l o s t a g n odell’appiattimento politicolocale e nazionale, basatos u l s e r v i l i s m o d iun’informazione di secondamano, che mira a creare ilconsenso intorno a scelteneoliberiste.Un sottotitolo programma-tico che si propone di valo-rizzare tutti coloro che nonseguono il pensiero unico.Poche le testate alternativeesistenti perché gravoso èl’impegno di andare contro-corrente.Più facile, invece, stare aguardare, mugugnando oapplaudendo il potere, men-tre la nave affonda lenta-mente.Noi, inquilini della grandecasa dell’alternativa, comu-nisti, uomini di fede, pacifi-sti, animalisti, ambientalisti,

Dalla partedegli stonati

di Antonietta D’Introno

Noi zingari abbiamo una sola religione: la libertà.In cambio di questa rinunciamo alla ricchezza,al potere, alla scienza e alla gloria.Viviamo ogni giorno come fosse l’ultimo.Quando si muore si lascia tutto:un miserabile carrozzone come un grande impero.E noi crediamo che in quel momentosia molto meglio essere stati zingari che re.Noi non pensiamo alla morte. Noi la temiamo, ecco tutto.Il nostro segreto sta nel godere ogni giornole piccole cose che la vita ci offree che gli altri uomini non sanno apprezzare:una mattina di sole, un bagno nella sorgente,lo sguardo di qualcuno che ci ama.È difficile capire queste cose, lo so. Zingari si nasce.Ci piace camminare sotto le stelle.Si raccontano strane storie sugli zingari.Si dice che leggano l’avvenire nelle stellee che possiedano il filtro dell’amore.La gente non crede alle cose che non sa spiegarsi.Noi invece non cerchiamo di spiegarci le cose in cui crediamo.La nostra è una vita semplice, primitiva.Ci basta avere per tetto il cielo,un fuoco per scaldarci e le nostre canzoni, quando siamotristi.

La poesia “Libertà” è contenuta in “CEM Mondialità”,marzo 1991.

liberi pensatori, cerchere-mo di far diventare il Pe-peroncino Rosso un viva-ce e pungente strumentodi confronto e di dibattitoche vada oltre i ristrettiambiti paesani, con un va-lore aggiunto: far cantaregli stonati.Chi sono costoro?Voci urlanti o balbettanti,voci alte, voci basse, unfil di voce, voci soliste odi gruppo, voci mezzematte e mezze savie, vocifuori dal coro con un gior-nale finalmente non sbar-rato dalla censura.Una sfida, dunque, a chilascia scorrere la propriavita al ritmo laconico dellalitania: che, tanto, noncambia mai niente!Perciò cominciamo subitocon qualcosa che, normal-mente, spaventa, irrita eimbarazza: i rom.

Dalla parte degli stonati è iltitolo dell’editoriale del primonumero (novembre 2000)ancora attualissimo nel 2010.

CURIOSITÀLe statistiche di coloro che accedono al sito

www.globeglotter.it ci hanno consentito di valutarequali sono stati i numeri on-line del PeperoncinoRosso più letti.

Nel 2007 ci è stato un boom di lettori relativi ainumeri 6 e 7 che riportavano interventi ed articolisulla Scuola Media “G. Garibaldi” di Trinitapoli esulla sua dirigenza.

A seconda delle disponibilità finanziarie o diparticolari esigenze informative, infatti, vengonodistribuite dalle 2.000 alle 3.000 copie a numerocon una media di 300/400 lettori on-line.

I numeri 6 e 7 del 2007 hanno superato i 4.000accessi.

L’annata 2009 è stata caratterizzata dalle 4pagine interne degli inserti che saranno raccolti inuna pubblicazione prevista nell’autunno 2010, inoccasione della manifestazione del 10° compleanno.

LE FOTO PIÙAPPREZZATE

Foto: Francesco Mele

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Mel

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MAGGIO 2007

SETTEMBRE 2008

Page 19: Peperoncino Rosso dicembre 2009 - 2

inaugurazioneprotezionecivile31 DICEMBRE 200919

Convegno “ProtezioneCivile, Enti Locali eVolontariato”.Da sinistra: PompilioLabianca, il ViceSindaco Nicola di Feo, il Sindaco Ruggero diGennaro, il Resp.Regionale ProtezioneCivile Raffaele Celeste,la Presidente AVSAntonietta De Rosa, ilMaresciallo dei VV.UU.Cesare Tango, la resp.del VolontariatoVincenziano LuciaTedesco e il consigliereregionale ArcangeloSannicandro.

30 maggio 2009:Don Peppino Pavone

benedice il nuovoautomezzo della

Protezione Civile.

L’AVS Trinitapoli èiscritta all’albo delle

associazioni diVolontariato della

Regione Pugliatitolate ad operare

nell’ambito dellaProtezione Civile.

Il Gruppo dei VolontariAVS, con amici efamiliari, durante lafesta per il nuovomezzo della ProtezioneCivile si stringe intornoai suoi dirigenti.

Grandifesteggiamenti ancheper la secondaautombulanza del118 inaugurata il 20dicembre 2009.

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BuonAnno2010 31 DICEMBRE 200920

Auguri scomodi diDon Tonino Bello

Carissimi,non obbedirei al mio dovere di ve-scovo se vi dicessi “Buon Natale”senza darvi disturbo.

Io, invece, vi voglio infastidire.Non sopporto infatti l’idea di doverrivolgere auguri innocui, formali,imposti dalla routine di calendario.Mi lusinga addirittura l’ipotesi chequalcuno li respinga al mittente comeindesiderati.

Tanti auguri scomodi, allora,miei cari fratelli!

Gesù che nasce per amore vi diala nausea di una vita egoista, assurda,senza spinte verticali e vi concedadi inventarvi una vita carica di do-nazione, di preghiera, di silenzio, dicoraggio.

Il Bambino che dorme sulla pa-glia vi tolga il sonno e faccia sentireil guanciale del vostro letto durocome un macigno, finché non avretedato ospitalità a uno sfrattato, a unmarocchino, a un povero diassaggio.

Dio che diventa uomo vi facciasentire dei vermi ogni volta che lavostra carriera diventa idolo dellavostra vita, il sorpasso, il progettodei vostri giorni, la schiena del pros-s i m o , s t r u m e n t o d e l l eostre scalate.

Maria, che trova solo nello ster-co degli animali la culla dove deporrecon tenerezza il frutto del suo grem-bo, vi costringa con i suoi occhi feritia sospendere lo struggimento di tuttele nenie natalizie, finché la vostracoscienza ipocrita accetterà che ilb i d o n e d e l l a s p a z z a t u r a ,l’inceneritore di una clinica diventinotomba senza croce di una vita sop-pressa.

Giuseppe, che nell’affronto dimille porte chiuse è il simbolo di

tutte le delusioni paterne, disturbi lesbornie dei vostri cenoni, rimproverii tepori delle vostre tombolate, pro-vochi corti circuiti allo spreco dellevostre luminarie, fino a quando nonvi lascerete mettere in crisi dallasofferenza di tanti genitori che ver-sano lacrime segrete per i loro figlisenza fortuna, senza salute, senzalavoro.

Gli angeli che annunciano lapace portino ancora guerra alla vostrasonnolenta tranquillità incapace divedere che poco più lontano di unaspanna, con l’aggravante del vostrocomplice silenzio, si consumano in-giustizie, si sfratta la gente, si fab-bricano armi, si militarizza la terradegli umili, si condannano popoliallo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grot-ta, mentre i potenti tramanonell’oscurità e la città dormenell’indifferenza, vi facciano capireche, se anche voi volete vedere “unagran luce” dovete partire dagli ultimi.

Che le elemosine di chi giocasulla pelle della gente sono tranquil-lanti inutili.

Che le pellicce comprate con letredicesime di stipendi multipli fannobella figura, ma non scaldano.

Che i ritardi dell’edilizia popo-lare sono atti di sacrilegio, se provo-cati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte,“facendo la guardia al gregge ”, escrutano l’aurora, vi diano il sensodella storia, l’ebbrezza delle attese,il gaudio dell’abbandono in Dio.

E vi ispirino il desiderio profon-do di vivere poveri che è poi l’unicomodo per morire ricchi.

Buon Natale! Sul nostro vecchiomondo che muore, nasca lasperanza”.

Caro fratello bianco,quando sono nato, ero nero,

quando sono cresciuto, ero nero,quando sono al sole, sono nero,quando sono malato, sono nero,

quando morirò, sarò nero.Mentre tu, uomo bianco,

quando sei nato, eri rosa,quando sei cresciuto, eri bianco,

quando hai freddo, sei blu,quando hai paura, sei verde,quando sei malato, sei giallo,quando morirai, sarai grigio.

Allora, di noi due,chi è l’uomo di colore?

Tradizione orale africana

Dedicatoa un neo razzista