Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia · Eziologia • L’agente ... Patogenesi •...
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Patogenesi e manifestazioni cliniche della rosolia
Rosolia (Compendio delle malattie dei bambini G Steiner, Vallardi ed, 1877 pagg 423-4)
Si dà il nome di rosolia a quell’esantema acuto indipendente, per nulla identico ai morbilli……………, con fenomeni generali lievissimi o totalmente mancanti.Veale (1866…………..) fu il primo che parlò di rubeola come malattia specifica.Lo è in generale una malattia poco frequente, ed avvenendo assume per solito la forma epidemica………La rosolia non preserva dal morbillo; il pronostico èsempre lieto; di solito non si richiede veruntrattamento curativo.
Cenni storici• Fine 1800: riconoscimento della rosolia
• 1941: correlazione con la cataratta congenita (Gregg)
• 1942-62: descrizione della sindrome da rosolia congenita (cuore-occhi-orecchio)
• 1961: isolamento del virus (RNA Togavirus)
• 1967: disponibilità di kit per la diagnosi sierologica
• 1969: commercializzazione del vaccino
Eziologia
• L’agente causale è un Togavirus (virus ad RNA)
• L’uomo è l’unico ospite
• La trasmissione dell’infezione post-natale avviene per via respiratoria
Patogenesi
• Replicazione virale nel naso-faringe e linfonodi regionali
• Viremia dopo 5-7 giorni dall’esposizione
• Incubazione 12-23 giorni (media: 18 giorni)
• Contagiosità: da 7 giorni prima a 5-7 giorni dopo la comparsa dell’esantema
Manifestazioni cliniche
• Esantema maculopapulare con diffusione cranio caudale
• Linfoadenopatia (soprattutto retroauricolare)
• Sintomi generali lievi (febbre)
• Il 25-50% delle infezioni sono asintomatiche
Manifestazioni cliniche complicanze
•Artralgia o artritebambini raradonne adulte 33-50%
•Porpora trombocitopenica 1/3.000
•Encefalite 1/5.000
Complicanze
Definizione clinica di rosolia post-natale*
manifestazione acuta di:• esantema generalizzato maculopapularee • artralgia/artrite, linfoadenopatia o congiuntivite
Ma la diagnosi clinica è assai poco specifica
*Fonte: Commissione Europea (decisione n. 2119/98/CE)
Trasmissione materno-fetaledella rosolia
• Trasmissione transplacentare
• Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche
• Possibile durante tutta la gravidanza
• Il virus può infettare tutti gli organi fetali
• Il rischio è particolarmente elevato nel primo trimestre di gravidanza
• I bambini con RC possono diffondere virus per oltre 1 anno
Patogenesi della rosolia congenita (RC)
Manifestazioni cliniche della RC
• Dipendono dall’età gestazionale al contagio
• Possono interessare qualunque organo o apparato
• Vengono tradizionalmente distinte in transitorie, permanenti e tardive
Rischio di sintomi da rosolia congenita in rapporto all’età gestazionale
9tot>36
31-36 9° mese27-3023-26
0
19-22017-18 5° mese2415-161113-143311-1290<11 3° mese
Rischio complessivo di sintomi da infezione
congenita (%)
Età gestazionale (settimane)
Adattato da: Remington, 2000
Rischio di difetti congeniti da rosolia dopo il primo trimestre di età gestazionale
Adattato da: Zuckerman, 1994
04%23%Grillner, 1983
0035%Miller, 1982
Età gestazionale (settimane)
2%6%17%Totale
6%7%0Vejtorp, 1980
9%10%10%Peckam, 1972
> 2017-2013-16Referenza
Reinfezione• E’ una evenienza rara, ma possibile, in persone che
hanno già avuto una infezione naturale o sono state vaccinate
• La reinfezione di solito non da viremia, ed èfrequentemente asintomatica
• I dati disponibili si basano su descrizioni di casi, di solito in gestanti, e non sono disponibili stime precise di incidenza
• In Gran Bretagna, i casi di reinfezione segnalati in gestanti sono drasticamente diminuiti all’aumentare della copertura vaccinale
Rischio di trasmissione materno fetale della rosolia
• Costituisce un pericolo per il feto se è associataa viremia, condizione documentata piuttostoraramente
• Il rischio stimato di infezione fetale nelle prime 16 settimane EG è 8 % (circa 10 volte inferioreche dopo infezione primaria)
Manifestazioni cliniche della RC
• Dipendono dall’età gestazionale al contagio
• Possono interessare qualunque organo o apparato
• Vengono tradizionalmente distinte in transitorie, permanenti e tardive
Rosolia congenita: manifestazioni transitorie
• Correlate ad una replicazione virale massiva: Expanded rubella syndrome
• Autolimitanti– Si risolvono nell’arco di settimane (3-8)
ma• Valenza prognostica negativa
– Il 35% dei bambini muore nel primo anno di vita
– Il 50% presenta ritardo di crescita e esiti
Expanded Rubella Syndrome
Epato-splenomegalia,ittero,
porpora piastrinopenica,blue-berry muffin, opacità corneali
epatite,anemia emolitica,
encefalite, polmonite,miocardite
Rosolia congenita: manifestazioni permanenti
Causate da:
• anomalie dell’organogenesi (retinite sale e pepe, microftalmia, cataratta, difetti cardiaci congeniti)
• esiti cicatriziali di infiammazione e necrosi tissutale (encefalite, calcificazioni endocraniche, sordità neurosensoriale)
Rosolia congenita: manifestazioni tardive
Causate da:
• prolungata replicazione virale negli organi bersaglio (cataratta, glaucoma, sorditàingravescente, perdita del visus)
• Massivi processi distruzione e cicatrizzazione (ipertensione renale ed aortica, radiolucenza ossa lunghe)
La retina sale e pepe
La RC in immagini
La cataratta
La cardiopatiaLe strie radiolucenti
Blurried vision
Il glaucoma
Le microcalcificazionia candeliere
I 110 dB I 110 dB peSPLpeSPL
II 110 dB II 110 dB peSPLpeSPL
IIIIII
IVIV
INTENSITAINTENSITA’’
I 100 dB I 100 dB peSPLpeSPL
II 80 dB II 80 dB peSPLpeSPL
III 60 dB III 60 dB peSPLpeSPL
IV 50 dB IV 50 dB peSPLpeSPL
INTENSITAINTENSITA’’
Le otoemissioni acustiche hanno utilità clinica ridotta nella diagnosi di ipoacusia neurosensoriale
Otoemissioni normali, con potenziali evocati uditivi (ABR) diagnostici
La Rosolia Congenita può complicarsi con una mole di segni e sintomi
(non tutti evidenti alla nascita)
• NESSUN SEGNO CLINICO FA DIAGNOSI DI RC
• L’ASSOCIAZIONE di alcuni SEGNI e SINTOMI permette di riconoscere DIAGNOSI MISCONOSCIUTE (o non confermate/confermabili in laboratorio)
Classificazione delle manifestazioni cliniche della RC
• Gruppo A (persistenti, maggiore specificità)
– cataratta/glaucoma congenito, – cardiopatia congenita (pervietà dotto Botallo, stenosi periferica art.
polmonare)
– deficit uditivo neurosensoriale,– retinopatia pigmentosa
• Gruppo B (transitori, minore specificità)
– porpora, epato-splenomegalia, ittero, microcefalia, ritardo di sviluppo, meningoencefalite, radiolucenza ossa lunghe
Definizione clinica di rosolia congenita
Presenza di• due delle manifestazioni cliniche del
gruppo A)
oppure
• una del gruppo A) ed una del gruppo B), e mancata evidenza di altra eziologia.
Una DIAGNOSI di RC o s-RC èCERTA solo quando i CRITERI per la DIAGNOSI di LABORATORIO SONO
SODDISFATTI
Non può farsi diagnosi, non può attuarsi sorveglianza
SENZA UN LABORATORIO AFFIDABILE
La rosolia congenita non necessariamente è
clinicamente evidente alla nascita
Necessità di esami strumentali e multidisciplinarietà degli accertamenti
clinici, da seguire nel tempo