Paternò, tombini scoperti e illuminazione carente anche i ladri … Sicilia 2015/09 10... ·...
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Paternò piange i quattro ragazzi morti
Sulla strage il sospetto di un tombino scoperto
MAIIYSOmU PAG INE 'EIN CRONACA DI CATANIA
Paternò, tombini scoperti e illuminazione carente anche i ladri "concausa" della strage sulla strada?
PATERNO. Dolore e sgomento a Paternò. All'indomani del terribile incidente che ha strappato la vita aAntonio Faranda,22 anni,Giuseppe Russo, 17 anni, Gianluca Parisi, 23 anni e Valentina Aureliano,di 22 anni, si resta increduli davanti aquella che resta un'immane tragedia.
La vita di 4giovani, 4 amici, spezzata dalla strada. Uccisi acausa di un violentissimo impatto tra i due mezzi, a bordo dei quali c'erano i ragazzi. La dinamica di
, quanto accaduto resta poco chiara: Molto probabilmente l'alta velocità ha avuto un ruolo non di secondo piano, ma con essa non si escludono altre, possibili,concause. Si punta il dito contro l'assenza delle chiusure di· botole e tombini, rubate dai ladri e mai sostituite. A questo si aggiunge l'impianto di illuminazione, anche questo vittima dei ladri, e mercoledì sera funzionante solo a metà. Nel luogo dell'impano è stato evidenziato, come la strada era totalmente al buio.
Elementi. comunque, che non vi è certezza abbiano
influito. Si resta nel campo delle ipotesi. Ipotesi si fanno anche per la provenienza dei mezzi. Se icarabinieri della compagnia di Paternò che stanno conducendo le indagini mercoledì sera hanno panato di impano frontale, ieri è stata avanzata anche la possibilità di uno scontro avvenuto mentre i mezzi adue ruote procedevano verso la stessa direzione di marcia, da via Scala Vecchia a via Sardegna. Anche perché sembra che i
quattro ragazzi fossero stati insieme in un bar,poco lontano, Da lì si sarebbero allontanati insieme. Antonio Faranda eGiuseppe Russo, sull'Honda SH 300, che Antonio si era regalato per il suo compleanno, festeggiato il 3 ottobre; mentre Gianluca Parisi e la fidanzata Valentina Aureliano erano a bordo della moto Ktm. Poi l'impano e la morte. Cosa sia realmeme successo in quei nagici momenti, forse, non lo si potrà mai sapere. Su via dell'Unità d'Italia restano i segni dell'orro re. Pezzi dei mezzi sparsi lungo la carreggiata.Ai margini della sede stradale, dove scootere moto hanno fe rnlato la loro corsa, la plastica nera e bruciata. Ieri mattina l'odore acre si sentiva ancora. Intanto all'obitorio degli ospedali Vinorio Emanuele e Garibaldi oggi verrà effenuata l'ispezione cadaverica sulle salme dei ragazzi che in giornata potrebbero essere restituite ai familiari. Domani probabilmente i funerali.
MARYSOmU
L'INCIDENTE DI PATERNÒ. Oggi verranno eseguite
le autopsie sui corpi delle vittime, i funerali forse domani
La città piange i quattro ragazzi e aspetta la verità sulla tragedia Un'intera città sgomenta dopo la tragedia che ha colpito le famiglie di Antonio Faranda, Giuseppe Russo,Gianluca Parisi e Valentina Aureliano, vittime del tragico impatto verificatosi tra idue motoveicoli sui quali viaggiavano, sul rettilineo che congiunge le vie Scala vecchia e Sardegna. Non una ma diverse le cause che avrebbero concorso all'incidente, verificatosi in una zona che non sembra essere sufficientemente illuminata. I quattro giovani erano amici e pare avessero trascorso la loro ultima serata assieme. Due erano autostrasportatori, uno aiutava il padre in una rivendita di articoli da pesca, la ragazza viene unanimente indicata come solare e sempre sorridente.
MARYSOmLE PAG. :J4
La zona del tragico incidente di mercoledì. dove ieri i carabinieri sono tornati per ricostruire la dinamica del lembll. Impatto fra le due moto; a fianco le quattro vittime: In alto Valentina Aureliano e Gianluca Parlsl: sotto. Giuseppe Russo e Antonio Faranda
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Previsti per oggi, negli ospedali "Garibaldi" Per ifunerali si ipotizzala giornata di domani eVittorio Emanuele" di Catania, gli esami e non è ancora certo se verranno celebrate autoptici sui cadaveri dei ragazzi deceduti cerimonie diverse oppure una funzione unical L'ultima sera insie,me poi il tragico impatto Ancora molti interrogativi sulle cause dell'incidente MARYSOmLE
La velocità, sicuramente, è la principale colpevole di quanto accaduto, in una strada che, più volte lo si è evidenziato, ha un notevole potenziale di pericolosità. per quel rettilineo lungo, senza intersezioni, che congiunge le vie Scala vecchia e Sardegna, Ma con essa non si escludono le molte, altre possibili concause, Si guarda all'assenza di luci nel luogo dell'impatto, con un impianto acceso lungo l'asse viario solo per metà: e, ancora, quelle botole assenti lungo il rettilineo, rubate oltre un anno fa e mai più reinstallate, Ipotesi su ipotesi per tentare di capire cosa è successo, La dinamica resta poco chiara, Per i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Paternò, che stanno conducendo le indagini e ieri mattina sono tornati sul luogo della tragedia, resta dubbia anche la direzione di provenienza dei due mezzi.
Mercoledì sera, poco dopo l'incidente, era stato ipotizzato che lo seooter Honda SH 300, condotto da Antonio Faranda, 22 anni, e seduto sul sedile posteriore il 17enne Giuseppe Russo, procedeva in direzione opposta rispetto alla moto Ktm, con alla guida Gianluca Parisi. 23 anni, e seduta co
me passeggera, la fidanzata, Valentina Aureliano, di 22, Invece, non si esclude che i due mezzi procedessero verso la stessa direzione, affrontando il rettilineo da via Scala Vecchia verso via Sardegna, I quattro ragazzi si conoscevano, erano amici.
Sembra che mercoledì sera avessero trascorso alcune ore insieme. Lasciato un bar poco distante, in via Estonia, sempre nel quartiere di Scala vec
Le vittime del tragico incidente di mercoledì erano amici e avevano trascorso assieme le loro ultime ore
chia, si sarebbero
Da chiarire la dinamica: oltre alla velocità sostenuta, tra le cause possibili anche la poca luce e la botole mancanti sul rettilineo
Per i carabinieri, che stanno conducendo le indagini, resta dubbia anche la direzione di provenienza dei due mezzi coinvolti
diretti verso via .--dell'Unità d'Italia per, poi, rientrare a casa, E, invece, a casa non sono mai arrivati. Su via dell'Unità d'Italia, il violentissimo impatto tra i due mezzi, Un impatto tanto forte da far esplodere uno dei due serbatoi. con le fiamme che hanno avvolto idue mezzi, Uno scontro così violento che i residenti raccontano di aver sentito un boato fortissimo e inizialmente hanno pensato che fosse esplosa una bomba. Dai balconi hanno visto le fiamme, loro i primi ad arrivare sul posto, tentando di domare il rogo, mentre sulla strada restavano icorpi dei quattro giovani. Valentina è rimasta con il caseo regolarmente allacciato in testa, tutt'attorno i pezzi ed i detriti sparsi per u~ lungo tratto dei due mezzi.
Cosa è accaduto? Perché quel violentissimo impatto? Ieri mattina alcuni parenti di Antonio Faranda erano in via dell'Unità d'Italia, per tentare di trovare qualche elemento in più, utile a ricostruire la dinamica. Non esclusa la nomina di periti per cercare di far luce su quanto successo. Intanto, all'obitorio dell'ospedale "Vittorio Emanuele", sono state portate le salme di Valentina Aureliano e Gianluca Parisi: mentre all'ospedale "Garibaldi" ci sono quelle di Antonio Faranda e Giuseppe Russo. Oggi per i quattro giovani l'ispezione cadaverica, poi il ritorno a casa per i funerali. Con loro i familiari, avvolti dal dolore.
LUTTO CITTADINO
Cordoglio•unanime
ai familiari
L'ispezione cadaverica è stata fissata per oggi, con il medico legale,che arriver~ negli ospedali "Vittorio Emanuele" e "Garibaldi" di Catania per l'accertamento di riro sulle salme di Valentina Aureliano, Gianluca Parisi, Antonio Faranda e Giuseppe Russo, Poi, si attende che il magistrato del Tribunale di Catania, incaricato delle intlagini, rilasci il nulla osta per far rientrare i quamo ragazzi a Parernò, Una nuova giornata drammatica per i familiari che dovranno preparare i funerali dei quatrro giovani, Ein lIna P.rernò che resta sconvolta e sgomenta davùllti a tanto orrore, l'amministrazione comunale ha proclamaro il lutto cittadino, che si rerrà nel giorno dell'ultimo saluto. Intanto, amaverso una nota, il sindaco, Mauro Mangano, l'Amministrazione, il presidente del consiglio comunale assieme a tutti iconsiglieri, esprimono vicinanza al dolcre delle famiglie. Esprime cordoglio anche il senatore Salvo Torrisi.
M,S,
• ANTONIO AVEVA FESTEGGIATO IL no COMPLEANNO "REGALANDOSI" LO SCOOTER SUL QUALE HA PERSO LA VITA
GIUSEPPE RUSSO
VALENTINA AUREUANO
Passioni e lavori comuni tra le vittime dell'incidente Quattro giovani. quattro vite spezzate. quattro sogni che si infrangono, tun'attomo il silenzio. Valentina, Gianluca, Antonio e Giuseppe. in un dannatissimo attimo. smettono d'esistere etutt'attorno esilenzio. Inorridita resta la città. che tenta di dare conforto. di stare vicina allo straziante dolore delle famiglie; che tenta di darsi un perché, in una vicenda che perché non può averne. Quanro vite, quattro amici che uniscono per sempre la loro storia nella morte.
Antonio, che aveva appena festeggiato i22 anni, compiuti lo scorso 3onobre. Lo scooter, un Honda SH 300, di colore blu, il regalo che si era voluto fare per il compleanno. Per lui un sogno che si realizzava. Quel regalo, invece, gli ha strappato la vita in un istante maledeno. Una vita non facile la sua, come raccontano le molte persone che lo conoscevano. In un post, sulla sua pagina Facebook, tuna la sua voglia di andare avanti ce se la vita non ti sorride tu falle il solletico•. E, poi. c'è Valentina, sorridente e solare, con
l'amore per la bellezza, le peninature, condividendo una passione che le aveva trasmesso la madre, che in cinà ha un salone di bellezza. Gianluca, il suo fidanzato, autotrasportatore come Antonio, anche lui un ragazzone pieno di vita.
EGiuseppe, il più piccolo dei quanro, che lavorava con il padre, nell'anività di rivendita di articoli da pesca. Lui non era solo amico di Antonio, era anche il fidanzato della sorella. Insieme nella vira, insieme nella morte. Su Facebook sono centinaia i messaggi lasciati dagli amici. anche da semplici conoscenti. Poche pa-
Due lavoravano come autostrasportatori, uno aiutava il padre nel suo negozio; sempre solare e sorridente la ragazza
role dove si esprime il dolore, si fanno fiamorare ricordi. si scava nel passato per tentare di sedare il dolore. Nella mente di molti sono rimaste impresse le scene drammatiche di dolore dei familiari che mercoledì sera sono arrivati sul luogo della tragedia. Genitori, fratelli e sorelle, che corrono, disperati verso il luogo dell'incidente, per poi arrestarsi, impietriti, davanti alla striscia di sicurezza posta dai carabinieri. poco distanti le salme dei quattro ragazzi; due sul lato destro e due sul lato sinistro.
In quest'immenso dolore chi può resta vicino ai familiari che non lasciano gli obitori degli ospedali "Vinorio Emanuele" e "Garibaldi" di (atania, dove resteranno fino ad oggi le salme dei quattro ragazzi. Successivamente, dopo l'ispezione cadaverica. la restituzione ai parenti per l'ultimo saluto. Probabile che sarà domani il giorno dei funerali. Non è ancora chiaro se verranno celebrate cerimonie diverse.
M,S,
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LA SITUAZIONE DELLE ARTERIE IN CITTÀ È VERAMENTE DRAMMATICA
Strade al buio e malridotte: il pericolo è in agguato La strage di via dell'Unità d'Italia ripresenta drammaticamente la questione della sicurezza nelle strade cittadine. I problemi di via dell'Unità d'Italia erano noti da anni. La quasi totale assenza di illuminazione nel lungo rettilineo, che collega via Sardegna e via Scala vecchia, è solo uno dei nodi non ancora risolti a cui si somma la mancanza di copertura dei tombini sia sul marciapiedi che in alcuni punti della sede stradale.
Problemi, forse, non collegati direttamente all'incidente di mercoledì sera, ma che rendono l'idea di quanto pericolosa possa essere via dell'Unità d'Italia. Eppure, a poche decine di metri da questa lunga arteria ne esiste un'altra, probabilmente, ancora più pericolosa.Ècorso Marco Polo, anme questo al buio, verrebbe da dire, da sempre. Qui, aesempio, per ben tre volte si è sfiorata la tragedia.
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Una prima volta nel 2009, quando a rischiare la vita fu un bambino di due anni coinvolto nello scontro tra due auto. L'anno dopo fu la volta di un motociclista che andò aurtare una moto ape e ancora nel 2012 quando il tamponamento
Corso Italia. (accanto) e corso Marco Polo (a destra) nel quartiere di Scala Ve<chla
tra due auto portò al ferimento di sei persone tra cui quattro bambini.
Si cambia quartiere, ma il pericolo resta. Nella zona nord della città, corso Italia resta la strada più pericolosa. Un rischio che risulta evidente sia nel tratto
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bra, poi, un paradosso che nel più giovane quartiere della città, Ardizzone, dallo scorso anno tre strade, viale Kennedy, viale Alcide De Casperi eviale Don Orione, la cui percorrenza per ordinanza sindacale è fissata a lO kmlh a causa delle radici degli alberi che negli anni hanno alterato il fondo della carreggiata.
Nelle stesse condizioni è via Acque
grasse, mentre le periferiche via Romiti e via Sella risultano ancora chiuse al transito. Pericolose risultano anche la Sp 13712 e la Sp 139, danneggiate dal continuo versamento di acqua e la nuova bretella di zona Asi, inaugurata nel 2012 echiusa al transito la scorsa primavera per cedimento della sede stradale.
SALVO SPAMPINATO
basso sia in quello più alto della lunga arteria che attraversa la città in direzione est-ovest. Per coloro che intendono recarsi al parco del Sole, in piscina, o nelle scuole vicine. attraversare il tratto basso di corso Italia vuoi dire, spesso, dover rischiare la propria sicurezza. La strada risulta quasi del tutto sprowista di segnaletica orizzontale con le strisce pedonali ormai cancellate.
Situazione diversa, invece. per il tratto più alto del lungo corso. Qui il rischio maggiore è dovuto, non tanto alla segnaletica orizzontale, comunque carente, quanto alla qualità dell'illuminazione pubblica. I lampioni, infatti, emettono una luce cupa, tendente all'arancio, che 11011 consente di visualizzare chiaramente la strada. Il problema accomuna pedoni e automobilisti. che talvolta sono costretti a frenare all'ultimo istante. Sem