PAROLE CHIAVE PER L'INCLUSIONE...AA.VV (2008) L' Index per l’inclusione. Promuovere...
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PAROLE CHIAVE PER L'INCLUSIONE
Carla Maria Barzaghi Genova, 17/10/2018
MANUTENZIONE DELLE PAROLE
Le etichette che uccidono i sogni:
il dislessico, l'autistico, il mongoloide,
il paraplegico......
“io non sono il mio deficit”
Luoghi comuni da cancellare dal linguaggio professionale.
DIRITTO
LEGGE
CONTRADDIZIONEAFFERMARE UN DIRITTO È DIVERSO
DA ESERCITARE UN DIRITTO
Nel nostro Paese, non vi è alcuna indicazione inerente
il processo di integrazione / inclusione, i Bisogni educativi speciali
e la conseguente gestione pedagogico- amministrativa, che non sia contenuta
in una specifica norma.. . . .
Nei fatti, le risposte delle scuole in termini di inclusione è caratterizzata da fortissima Disomogeneità.
Sia sul piano del clima che sul piano operativo
CONTRADDIZIONEAFFERMARE UN DIRITTO È DIVERSO
DA ESERCITARE UN DIRITTO
INNOVAZIONI NELLA NORMATIVA
Dall'emanazione delle linee guida ministeriali del 2009 sull'integrazione e l'inclusione degli alunni con disabilità le innovazioni in questo campo si sono “intensificate” fino alla legge 107/2015 che attraverso il
decreto legislativo13/4/2017 n. 66
riordina quanto riguarda il diritto allo studio delle persone con BES e il complessivo processo di inclusione,modificando organismi e funzioni sia nella scuola che nei servizio socio sanitari (dal 2019)
SELEZIONE SCOLASTICA
Dal dopoguerra ad oggi
alti tassi di
SELEZIONE SCOLASTICA
hanno determinato la crisi del sistema.
Da ciò è derivata una maggiore attenzione al tema del successo formativo di tutti gli studenti:
normativa su DSA e BES
DOSSIER TUTTOSCUOLA 2018( DATI MIUR)
LA SCUOLA COLABRODO
Stando a tale inchiesta, su un totale di 9 milioni di studenti che in 20 anni (1998 - 2017) si sono iscritti alle scuole superiori, sono 3 milioni e mezzo quelli che non hanno raggiunto il diploma. Tuttoscuola ha definito tale risultato come cifre da guerra. Come se l'intera popolazione studentesca di regioni quali Piemonte, Lombardia e Veneto non avesse conseguito il diploma.
INCLUSIONE(Convenzione ONU 2006)
Dall'integrazione all'inclusione
NORME A FAVORE DI CATEGORIE DI STUDENTI
INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SCUOLA INCLUSIVA.
EVOLUZIONE
Si è partiti da una scuola che prevedeva diritti specifici per un gruppo ristretto (alunni con disabilità) che ha successivamente esteso gli specifici diritti ad un gruppo più allargato (alunni con DSA/ BES)
CONSEGUENZE ….• Forte categorizzazione degli alunni e delle
alunne
• Diritti specifici legati alla diagnosi (emessa da personale medico)
• Obbligo di una diagnosi per usufruire dei diritti
• Tecniche ed interventi improntati al singolo alunno e non al contesto
• Alto grado di burocratizzazione (“caccia alla diagnosi”)
• Spesso anche aspettative errate (dei docenti/delle famiglie)
UNA SCUOLA INCLUSIVA Questa rappresentazione dell'inclusione* nasce da
una visione mutata delle individualità e del contesto
cambiamento di prospettiva:da una visione centrata sui problemi ad una visione
centrata sulle soluzioni da una visione centrata sull‘individuo ad una visione
centrata sul contesto, sulle situazioni di apprendimento
da una visione centrata sui deficit ad una visione centrata sulle risorse
*Quelle: Ursus Wehrli, Die Kunst, aufzuräumen, 2011
ICF – CHILDREN AND YOUTH
Fornisce un linguaggio standard e unificato:condiviso a livello mondiale (191 paesi)condiviso da diverse figure professionali
per descrivere il funzionamento umano.
. . . IL MODELLO EDUCATIVO VA RIFERITO AL MODELLO SOCIALE DI
DISABILITÀ
eliminare tutti quegli ostacoli che limitano la
partecipazione e l’apprendimento
spostare l’attenzione dal singolo alunno al
contesto
Modello che in parte sta alla base dell’ICF: vengono individuati facilitatori ed ostacoli alla partecipazione e all’apprendimento
INDICAZIONI PER UNA PROGETTAZIONE DIDATTICA
SECONDO L'APPROCCIO DELL'ICF
La persona non è più l’unico focus dell’interventoSi considerano le interazioni tra persona e contestoNella progettualità, posso fissare obiettivi rivolti sia alla persona, sia al contesto
QUALI RISORSE
Le mie risorse/competenze in qualità di persona, di insegnante
Le risorse/competenze del singolo alunno dei compagni, del gruppo classe dei colleghi del consiglio di classe, del collegio docenti, della scuola come:
struttura, spazi, materiali, delle famiglie, dell‘ambiente circostante:
spazi, reti, eventi
LA DIMENSIONE DEL SOSTEGNO NELLA SCUOLA
Nella scuola italiana negli anni '70 è stato creato uno specificoRUOLO di insegnante/docente specializzato in attività di sostegno per supportare l'integrazione.Oggi, in una dimensione inclusiva, tutti i soggetti del processo educativo hanno una
Funzione di sostegno
IDENTITÀ E RUOLO
Aspetti culturali e storici della funzione docente
Saper articolare la correlazione e lo scambio tra dimensione individuale e dimensione del gruppo
Apprendere nella situazione formativa a tenere sotto controllo atteggiamenti scarsamente professionali e dettati da pregiudizio
GRUPPO
Team degli educatori
Collegialità
esercitata a diversi
livelli
Gruppo Classe
Compagni come risorsa indagini qualitative attraverso questionari
Innovazione didattica per un consapevole affiancamento della lezione frontale
Valorizzazione del pensiero divergente
Tecnologie informatiche di comunicazione (TIC)
Multimedialità rivolta ad un target
di nativi digitali (Prenskji 2006)
ALLEANZA PROCESSI INTERISTITUZIONALI
ContestualizzareAccordi di programma /Convenzioni/ Protocolli d'intesa
La famiglia / le famiglie*concetto di genitore esperto Servizi socio-sanitari
Enti locali terzo settore
ed esperti esterni Reti di scuole
Servizi per l'orientamento e mondo del lavoro
Università
Ricerca,
confronto internazionale
DIDATTICA INCLUSIVA: (Decreto 13/4/2017)
Il termine inclusione si riferisce a tutti gli alunni,
come garanzia diffusa e stabile di poter
partecipare alla vita scolastica e di raggiungere
il massimo possibile in termini di apprendimento e
partecipazione sociale*.
La scuola inclusiva metterà in campo tutti i
facilitatori possibili e cercando di rimuovere
tutte le barriere all’apprendimento e alla
partecipazione a favore di tutti gli alunni
(adattamento da Booth e Ainscow, 2008)
CENTRALITÀ DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE
all’inizio dell’anno scolastico:
alla fine del quadrimestre e dell’anno scolastico
all’inizio di ogni segmento significativo (unità di apprendimento ecc.)
alla fine di ogni segmento significativo (unità didattica, di apprendimento ecc.)
La valutazione del proprio percorso scolastico è un diritto per ciascun alunno / studente anche in presenza di disabilità complesse
I DOCENTI INCLUSIVI ORGANIZZARE FACILITARE ADATTARE
Sono in grado di creare un clima di classe inclusivo accettazione e rispetto delle diversità adattare stile di insegnamento, strategie, materiali, tempi, tecnologie sviluppare un approccio cooperativo sviluppare una didattica metacognitiva trovare punti di contatto tra la programmazione di classe e quella personalizzata/individualizzata modificare strategie … durante il percorso di insegnamento/apprendimento favorire la creazione di reti relazionali (famiglia, enti e specialisti …)
Logica della Trasparenza
Sostegno nella scuola: RUOLO e FUNZIONE
RUOLO DEL DOCENTE DI SOSTEGNO
una definizione possibile
Attivazione di una particolare forma di relazione d'aiuto che ha l'obiettivo di accrescere l'efficacia di un gruppo di lavoro professionale in funzione del successo formativo di tutto il gruppo classe
Corresponsabilità educativa
Nella scuola inclusiva tutto il contesto ha una FUNZIONE DI SOSTEGNO
RISORSA COMPAGNI DI CLASSEVerranno incoraggiati a:
Attivare rapporti di amicizia, solidarietà, di interazione e di cooperazione
Vedere “oltre” la disabilità
Creare curiosità e voglia di conoscere
Non mandare messaggi assistenzialistici o pietistici
Aiutare il compagno senza sostituirsi a lui
Vedere oltre i comportamenti manifesti
Relazionarsi con lui anche se apparentemente sembra non essere coinvolto
Non spaventarsi di fronte a comportamenti aggressivi
Stare bene insieme ….......
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
AA.VV (2008) L' Index per l’inclusione. Promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola Edizione italiana a cura di Dovigo F. e Ianes D. Centro studi Erickson Trento
AA.VV. (2011) Rapporto: Gli alunni con disabilità nella scuola italiana Fondazione Agnelli, Caritas , Treelle
Convenzione ONU sul diritto alle persone con disabilità (2006) Ianes D., Cramerotti S.(2005) Il Piano Educativo individualizzato, Progetto di
vita. Guida 2005-2007, Centro Studi Erickson, Trento Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di
formazione Istat (2016),L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado statali e non statali. Nocera S.(2011) La valutazione didattica è un diritto 30/5/2011 Nocera S (2014) Valutazione delle scuole : non escludere i disabili Pavone M. (2014) L'inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per la
disabilità, Milano
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
E BUON LAVORO!
Carla M. Barzaghi