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1 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
Sfide comuni, obiettivi condivisi
OSSERVATORIO SERVAGRI
RUOLO ATTUALE
E
IPOTESI DI SVILUPPO
2 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
L’Osservatorio SERVAGRI è un centro d’eccellenza italo-tunisino senza scopo di lucro
concepito come associazione transfrontaliera basata su un partenariato pubblico-privato,
avente come mission due finalità:
1. la valorizzazione congiunta delle produzioni agroalimentari identitarie e di qualità,
realizzata mediante l’introduzione di innovazione di processo produttivo e di prodotto e
atta a costituire un paniere transfrontaliero di prodotti agroalimentari recanti i
medesimi standard di qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare in generale;
2. ed il sostegno alla creazione di microimprese giovanili e femminili che, attraverso
l’introduzione di prodotti e servizi innovativi in ambito rurale, ne migliorino in concreto la
qualità di vita, soprattutto nell’ambito dell’agricoltura familiare.
La valorizzazione della produzione agroalimentare, stimolata dalle attività dell'Osservatorio, si
basa su una strategia che può essere raggiunta solo grazie ad una riorganizzazione delle filiere
agroalimentari. Si è dimostrato ancora necessario rafforzare la sicurezza sanitaria degli alimenti,
la loro tracciabilità e la creazione di un marchio specifico di qualità. Il lancio delle attività
dell'Osservatorio, inaugurato a Tunisi il 21 Settembre 2012, è stato caratterizzato dalla
realizzazione di quattro azioni pilota:
1) un programma di alta formazione pratica sul campo in Olivicoltura,
2) un’azione di alta formazione riguardante l'Apicoltura,
3) un progetto sull'Agricoltura Biologica
4) un progetto sulla Filiera Corta.
Le finalità delle prime tre azioni pilota sono molteplici, compresa quella di aumentare la capacità
produttiva degli agricoltori nelle aree interessate dal progetto in termini di quantità e qualità,
attraverso la formazione pratica per un mix strategico di allievi/attori delle filiere produttive
interessate (produttori/operatori, tecnici, funzionari).
Inoltre, il programma dell'Osservatorio è quello di promuovere la formazione di cluster
produttivi, associazioni di produttori, la promozione di partenariati pubblico-privati, stimolare
l'interesse della popolazione urbana per i prodotti locali, con particolare attenzione al lancio di
incontri organizzati tra consumatori urbani e produttori rurali (Mercati dell'Agricoltore
SERVAGRI).
Infine, l'Osservatorio ha creato una Carta di qualità SERVAGRI, con il lancio di un Marchio che
garantisce la sicurezza alimentare, e un insieme di regole da seguire, protocolli e disciplinari
da rispettare da parte degli imprenditori agricoli coinvolti; regole che hanno portato alla
creazione di una serie di etichette trasparenti, organizzate per prodotto e lotto di
coltivazione.
In altre parole, l'Osservatorio SERVAGRI ha tracciato un quadro di qualità dei prodotti interessati
della zona transfrontaliera attraverso una specifica ricerca applicata, ma ha anche migliorato la
produzione unitaria, i suoi standard di qualità, le condizioni di salute ed il livello sanitario delle
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produzioni locali, le loro regole di immagazzinamento e conservazione, fino al confezionamento
del prodotto finito.
Ma la missione dell'Osservatorio SERVAGRI per quanto riguarda la qualità in agricoltura non si
ferma, ovviamente, qui: uno dei suoi obiettivi principali è, infatti, quello di migliorare
visibilmente la qualità della vita nelle aree rurali attraverso l'introduzione di nuovi prodotti e
servizi in grado di supportare l'agricoltore nell'ambiente in cui lavora. A tal fine, l'Osservatorio
può e deve funzionare come centro per l'occupazione femminile e dei giovani, che possa guidare i
giovani disoccupati di ambo i sessi a trasformare una semplice idea in un progetto di micro-
impresa (servizi di pre-incubazione: coaching, counselling, mentoring, ecc); e servire da incubatore,
come vivaio per le nuove microimprese costituite, in grado di ospitarle per tutto il periodo di start-
up.
In tal modo, si potrebbero creare e lanciare una serie di nuovi prodotti e servizi a sostegno di
agricoltori e agricoltrici (imballaggi, agri-energie, eco-logistica, agri-ospizi, agri-asili nido,
fattorie didattiche, fattorie sociali, fattorie terapeutiche, agriturismi eco-sportivi, ecc); prodotti e
servizi che sono necessari per migliorare sul campo le condizioni di lavoro dei piccoli
contadini/contadine e quelle dell'agricoltura familiare in generale.
La promozione delle esportazioni e degli investimenti in nicchie di crescita completa questa serie
di requisiti e criteri chiave per la sostenibilità, almeno in termini di accrescimento del valore
aggiunto. Il futuro dell'Osservatorio SERVAGRI, dal momento in cui avrà acquisito la sua piena
autonomia finanziaria e gestionale, mira a rafforzare il ruolo dell'Osservatorio come un
catalizzatore di micro-imprese sostenibili gestite da giovani e donne nelle nuove economie
emergenti (economia verde, di solidarietà sociale, creativa, della conoscenza, ecc.) per servire il
settore primario della regione transfrontaliera considerata. L'obiettivo è quello di lanciare un
incubatore per le piccole imprese che possa rendere l'agricoltura ed il settore agroalimentare del
bacino italiano-tunisino in grado di competere a livello globale, e, infine, di assicurare la crescita e
l'occupazione, la coesione territoriale e lo sviluppo sostenibile dei territori interessati.
L'Osservatorio sarà in grado, quindi, di promuovere lo sviluppo integrato di queste
microimprese innovative attraverso una campagna di marketing territoriale che avrà lo scopo
di guidare e migliorare la diversificazione, la razionalizzazione e l'armonizzazione delle filiere
interessate e di organizzare l'offerta congiunta di un paniere di beni e servizi complementari tra
loro e immediatamente riconoscibili. Allo stesso modo, il trasferimento innovativo di know-how
alle microimprese produrrà un pool di giovani e di donne imprenditrici per supportare le esigenze
pratiche del settore primario nella zona transfrontaliera. La capacità di trasferimento trasversale
di know-how nella gestione dell'incubatore sarà fondamentale, accanto alla messa in comune
delle politiche di sviluppo sostenibile basate sulle nuove economie; essendo, queste, senza dubbio
meglio attrezzate per affrontare le crisi cicliche e, di conseguenza, rappresentando gli strumenti
essenziali del libero scambio euro-mediterraneo e verso i mercati emergenti.
In questo contesto, un modello di gestione derivante dalla messa in rete degli operatori
economici del settore agricolo, agroalimentare e delle nuove economie sarà attivato
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dall'Osservatorio per costruire e promuovere un modello competitivo e innovativo di sviluppo
congiunto e integrato del settore primario di qualità in entrambi i paesi. Ciò sarà dovuto al
coinvolgimento di attività sostenibili, e al fatto che l'insieme delle nuove micro-imprese costituirà
un pool di offerte congiunte italo-tunisine di beni e servizi. Così, rafforzando il suo ruolo di
propulsore di micro-imprese sostenibili gestite da giovani e donne nelle nuove economie al
servizio del settore primario della regione transfrontaliera in esame, l'Osservatorio SERVAGRI, a
medio e lungo termine, sarà in grado di propagare e arricchire gli strumenti del distretto
produttivo transfrontaliero considerato in tutto il bacino mediterraneo.
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Il livello politico-istituzionale
A livello politico-istituzionale, l’Osservatorio SERVAGRI conta, ad oggi, ben 183 Protocolli firmati,
80 con istituzioni e 103 con imprenditori agricoli e dell’agroalimentare.
Nel caso delle istituzioni, si tratta di organismi sinergici e complementari tra loro, che hanno
formalmente aderito all’Osservatorio mediante un’azione di networking strategico che è stato
volto a favorire sinergie competenti e complementari fra sfera pubblica e sfera privata:
fondamentale, a tal proposito, è stata la realizzazione di azioni di alta formazione e
riqualificazione di operatori, funzionari e tecnici delle singole filiere aggredite che, insieme al
complesso di ulteriori strumenti prodotti dal progetto, come il marchio, il suo regolamento di
utilizzo, i disciplinari di produzione, le etichette trasparenti, il manuale di buone pratiche ed i
vademecum, hanno fortemente contribuito all’attuazione di una concreta capacity building nel
settore agroalimentare, all’accrescimento dell’empowerment locale, di saperi e consapevolezze
fra i suoi operatori ed alla creazione di un ritrovato entusiasmo e di una rinnovata fiducia di questi
ultimi sulle innumerevoli potenzialità dischiuse dal settore medesimo.
Le attività di networking del progetto SERVAGRI si sono rivolte, infatti, ad un nutrito “gruppo
bersaglio”, consistente in un ampio pubblico di stakeholder potenzialmente interessati al progetto
medesimo, quali:
o Produttori agricoli, agroalimentari e dell’indotto
o Operatori (privati, pubblici, trasformazione, logistica, marketing, esportazione, ecc.)
o Strutture governative (nazionali e locali)
o Decisori politici e amministratori
o Ricercatori e studenti
o Organizzazioni professionali e di categoria
o ONG di settore, ambientali, culturali, ecc.
o Finanziatori locali, nazionali ed internazionali
o Istituti finanziari convenzionali ed etici
o Consumatori e loro aggregazioni
o Giornalisti e media
Ad oggi, tra gli 80 stakeholder aderenti all’Osservatorio SERVAGRI, si contano dipartimenti
ministeriali e regionali dell’agroalimentare, università, centri di ricerca, camere di commercio,
distretti produttivi, agenzie e ONG, fino ai sindacati.
I 103 imprenditori agricoli che hanno aderito rappresentano, allo stato, solo un punto di partenza,
considerata la sempre crescente richiesta di adesione da parte di operatori che, addirittura, sono
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anche allocati al di fuori della zona target di operatività prescelta dal progetto (Siracusa, Beja e
Bizerta).
Il livello pratico-operativo
Attualmente, la sede dell’Osservatorio SERVAGRI è allocata presso l’INAT di Tunisi, mentre gode
di un’Antenna operativa a Noto, presso la sede del GAL Eloro.
L’Osservatorio gode di uno Statuto approvato da tutti i partner di progetto, ed è stato
formalmente costituito sia in Italia che in Tunisia come autonoma Associazione italo-tunisina,
pubblico-privata e senza scopo di lucro.
Gode, inoltre, della disponibilità di n° 7 postazioni complete di lavoro, interamente arredate e
dotate delle attrezzature informatiche necessarie.
Ottime possibilità di animazione tecnica e socioeconomica dell’Osservatorio derivano dalla messa
a disposizione di personale in quota ai partner, ossia ai partner tunisini per la sede di Tunisi; e ai
partner italiani, a partire dal capofila, per l’Antenna operativa a Noto; ma, ancor più, dal bacino di
giovani ricercatori che l’istituzione ospitante, INAT, potrà mettere a disposizione della sede di
Tunisi, ciò che permetterebbe di avviare tutta una serie di nuove attività, anche rafforzando quelle
già avviate.
Per come accennato in precedenza, grazie al supporto finanziario del Programma ENPI Italia –
Tunisia, l’Osservatorio gode di “documentazione” e “know How” da mettere a reddito e
moltiplicare nei vari settori produttivi agricoli. In particolare le quattro Azioni Pilota per
l’Olivicoltura, l’Apicoltura, l’Agricoltura Biologica e la Filiera corta, hanno fortemente contribuito
ad identificare l’Osservatorio quale centro di eccellenza per la riorganizzazione e
riqualificazione innovativa delle filiere agroalimentari nella zona di cooperazione; tali azioni
sono state realizzate da esperti di caratura internazionale e rivolte ad un pubblico misto di
imprenditori ed operatori agricoli, tecnici e funzionari, tutti coinvolti, a diverso titolo, nel processo
produttivo di riferimento. Si è agito sia a monte che a valle delle filiere interessate, dimostrando
in via definitiva, attraverso l’utilizzo di metodologie pratico-operative, di tecniche applicate ed
analisi specialistiche, che è possibile ottenere un paniere transfrontaliero di prodotti recanti le
medesime garanzie di qualità, tracciabilità e sicurezza alimentare, suscettibili di essere promo-
commercializzati in maniera unitaria sia nei mercati locali di riferimento, sia nei mercati
emergenti da penetrare, così assicurando anche quantitativi che, separatamente in ciascuno dei
territori coinvolti, non si è in grado di raggiungere.
Inoltre l’Osservatorio ha a disposizione i seguenti “prodotti” da diffondere tra tecnici, imprese e
giovani:
o N. 4 Vademecum per operatori: Olivicoltura, Apicoltura, AgriBio e Filiera corta;
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o N. 4 Disciplinari organizzativi e di produzione (Olivicoltura, Apicoltura, AgriBio e Filiera
corta) suscettibili di ripetibilità ed aumento esponenziale, man mano che si agirà nelle
altre filiere agroalimentari;
o N. 1 Carta di Qualità del circuito dei prodotti agricoli SERVAGRI;
o N. 1 Regolamento per l’utilizzo del MarchioSERVAGRI e d’adesione al circuito SERVAGRI;
o N. 4 Etichette trasparenti realizzate (Ortofrutta, Miele, Olio e prodotti lattiero-caseari) per
la garanzia di massima tracciabilità dei prodotti SERVAGRI;
o N. 40 Casi studio suddivisi in 3 sezioni: Processi di diversificazione sostenibile in agricoltura
e nell’agroalimentare; Innovazione di filiera, di processo produttivo e di prodotto; e
Valorizzazione della tradizione identitaria nell’agroalimentare;
o N. 1 Manuale di buone pratiche;
o N. 1 Logo marchio di qualità SERVAGRI (registrato in Italia e in Tunisia) ;
o N. 1 Portale Web www.servagri.eu
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La sostenibilità economica
La sostenibilità economica dell’Osservatorio SERVAGRI è analizzata tenendo conto di due ipotesi:
1) Ipotesi A – Start-up (primo anno)
2) Ipotesi B – Sviluppo (dal 2° al 5° anno)
1) Ipotesi A – Start-up
L’ipotesi A si riferisce alla fase di start-up dell’Osservatorio. Tale fase iniziale è ipotizzata per il
primo anno di vita dell’Osservatorio. In tale fase la sostenibilità è garantita dai partner del
Progetto SERVAGRI. In particolare, la sede dell’Osservatorio SERVAGRI è allocata presso l’INAT
di Tunisi , mentre l’antenna operativa a Noto è localizzata presso la sede del GAL Eloro. Per
effetto di specifiche convenzioni entrambe le sedi sono fornite in comodato gratuito,
comprensive di utenze.
- Locazione Sede Tunisi: costo 1 anno EUR 0,00 (Comodato INAT)
- Utenze sede Tunisi costo 1 anno EUR 0,00 (Comodato INAT)
- Locazione Antenna Noto costo 1 anno EUR 0,00 (Comodato GAL ELORO)
- Utenze Antenna Noto costo 1 anno EUR 0,00 (Comodato GAL ELORO)
Inoltre i partner APEL in Tunisia e GAL Eloro a Noto, garantiscono il personale “minimo” per i
servizi di prima informazione e assistenza presso l’Osservatorio e la relativa Antenna.
In particolare, un addetto a Tunisi e uno a Noto svolgono le seguenti attività:
Assistenza e prima informazione per le procedure di certificazione
Assistenza e prima informazione per l’adesione ai disciplinari di
produzione delle filiere
Assistenza e prima informazione per l’adesione al Marchio
SERVAGRI
Assistenza e prima informazione sui programmi di investimento a
supporto delle imprese.
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Al personale dei partner/fondatori dell’Osservatorio si aggiungeranno consulenti addetti ai
controlli per l’adesione e la permanenza delle aziende all’interno del sistema di certificazione e del
marchio di qualità SERVAGRI:
n. 1 Agronomo sede di Tunisi: n. 20 giornate/uomo a EUR 50 = EUR 1.000,00 totale
n. 1 Agronomo antenna di Noto: n. 10 giornate/uomo a EUR 100 = EUR 1.000,00 totale
L’attività degli agronomi sarà supportata, grazie alla convenzione stipulata con l’INAT, da una
serie di giovani ricercatori.
A ciò si aggiungono i costi per gli esami di laboratorio necessari:
n. 15 esami per EUR 100/esame = totale EUR 1.500,00
Ulteriori costi sono rappresentati da “spese pubblicitarie - promozionali”.
Si ritiene, infatti, che si debba proseguire con la diffusione delle informazioni e del ruolo
dell’Osservatorio al fine di raggiungere quanti più imprese e utenti possibile.
A tal fine oltre alla costante implementazione del portale www.servagri.eu e delle quattro pagine
di diffusione sui più importanti social network si procederà con la realizzazione e la diffusione di
newsletter e con eventi di diffusione in occasione di manifestazioni e/o fiere di settore.
I costi dell’azione promozionale sono di seguito dettagliati:
- implementazione portale Servaggi: costo EUR 0,00 (a carico del GAL Eloro)
- realizzazione e diffusione newsletter: EUR 300,00
- stampa e diffusione materiale promozionale: EUR 700,00
Nella fase di start-up i “ricavi” sono rappresentati, in via prudenziale, quasi esclusivamente dalle
quote associative di soci ordinari e sostenitori: chiaramente, alla base di tale fonte di risorse,
bisogna offrire servizi convenzionati con enti certificatori operanti sul campo, che possano
assicurare agli iscritti all’Osservatorio condizioni di certificazione più vantaggiose che per le
singole imprese.
Inoltre a tutti i soggetti associati saranno “erogati gratuitamente” i servizi di prima
informazione, consulenza ed assistenza relativi alle filiere produttive, al marchio SERVAGRI, al
processo di certificazione, ecc. ecc.
In particolare, in via molto prudenziale, si ritiene di associare poco più del 10% rispetto ai 183
soggetti (pubblici e privati) che già hanno sottoscritto i protocolli di intesa per la nascita
dell’Osservatorio.
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La quota di adesione è così determinata:
- quota soci fondatori/sostenitori italiani: EUR 1.000,00 X 2 = EUR 2.000,00
- quota soci fondatori/sostenitori tunisini: EUR 300 X 2 = EUR 600,00
- quota soci/aziende italiane EUR 50,00 x 10 = EUR 500,00
- quota soci/aziende tunisine EUR 25,00 x 10 = EUR 250,00
Totale quote di adesione all’Osservatorio: EUR 3.350,00
In realtà si ritiene che il numero di imprese che, nel primo anno di vita dell’Osservatorio, si
assoceranno, sarà pari ad almeno il doppio rispetto a quelle ipotizzate.
A tali ricavi si aggiungono i ricavi derivanti dalla vendita di servizi individuali alle singole aziende
associate. In particolare, nella fase di start-up si prevede l’erogazione dei servizi di controllo delle
produzioni al fine di utilizzare il Marchio SERVAGRI.
Si ipotizza che soltanto 15 aziende di cui in 5 Italia e n. 10 in Tunisia richiedano l’utilizzo del
Marchio e quindi i servizi di controllo relativi:
- Ricavi aziende italiane EUR 200,00 x 5 = EUR 1.000,00
- Ricavi aziende tunisine EUR 100,00 x 10= EUR 1.000,00
Di seguito si riportano i dati economici, costi e ricavi, per il primo anno di attività:
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CONTO ECONOMICO – START-UP
CONTO ECONOMICO Anno 1
RICAVI
Ricavi servizi
2.000,00
Quote Associative
3.350,00
TOTALE RICAVI
5.350,00
COSTI
Acquisti di materie prime, consumo e merci
250,00
Costi per Servizi Esterni – Consulenza Agronomica
2.000,00
Costi per Servizi Esterni – Esami Laboratorio
1.500,00
Costo personale interno - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali - (cofinanziamento partner)
0,00
Spese Promozione
1.000,00
Rimborso spese viaggi e trasferte operatori
500,00
TFR
0,00
TOTALE COSTI
5.250,00
Margine Operativo Lordo
100,00
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
0
Margine Operativo Netto
100,00
Proventi finanziari
Oneri finanziari
0
Utile prima delle imposte
100,00
Imposte
0
Utile (perdita)
100,00
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2) Ipotesi B – Sviluppo (dal 2° al 5° anno)
L’ipotesi B, viceversa, si riferisce alla sostenibilità economica dell’Osservatorio SERVAGRI a
partire dal secondo anno di vita dell0 stesso. A partire dal secondo anno, infatti,si ritiene di
associare un numero di imprese sufficiente ad attivare la maggior parte dei “servizi” per cui
l’Osservatorio è stato costituito.
Si ritiene di associare, in aggiunta alle 20 aziende iniziali, 25 aziende per ogni anno dal 2° al 5°
anno sia tra i soggetti che già hanno sottoscritto i protocolli di intesa per la nascita
dell’Osservatorio che tra nuovi soggetti che, grazie alla promozione dell’osservatorio e del
Marchio, si avvicinano ai nostri servizi:
La quota di adesione è così determinata:
- quota soci/aziende italiane EUR 50,00 /azienda
- quota soci/aziende tunisine EUR 25,00 /azienda
Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5
N. imprese Italiane 20 30 40 50
N. imprese tunisine 25 40 55 70
Quote Associative totali 1.625,00 2.500,00 3.375,00 4.250,00
Per effetto di tale ampliamento di servizi, oltre alle quote associative delle imprese, italiane e
tunisine, associate all’Osservatorio, le fonti di ricavo saranno le seguenti:
› Ricavi derivanti dall’offerta di servizi mirati di assistenza tecnica, agronomica,
aziendale, giuridica, fiscale, finanziaria, commerciale, di marketing operativo, ecc.,
per le singole filiere. Si procederà alla stipula di apposite convenzioni con gli esperti
interessati, che possano garantire agli associati interi pacchetti di assistenza alle imprese
che siano competitivi sul mercato di riferimento.
› Ricavi derivanti dall’offerta di uno spazio di co-working dedicato ad imprenditori e
professionisti dell’agroalimentare: tale attività sarà avviata mediante gli apporti derivanti
dai soci sostenitori e attraverso il lancio di una campagna di crowdfunding negli appositi
portali dedicati.
› Ricavi derivanti dall’offerta di corsi di alta formazione pratico-operativa per la creazione
e gestione di agri-asili nido, agri-ospizi, fattorie didattiche, fattorie terapeutiche, fattorie
sociali, agriturismi eco-sportivi, ecomusei rurali, ecc.; ma anche per la creazione e gestione
di neoaziende che offrano prodotti innovativi in ambito rurale, come l’eco-packaging, ecc..
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› Ricavi derivanti dalla gestione di uno sportello di counselling, mentoring, coaching e
assistenza specialistica rivolto ai giovani di entrambi i Paesi transfrontalieri che vogliano
creare microimprese nell’agroalimentare anche in joint-venture italo-tunisine: la banca
Monte Paschi di Siena, MPS Tunisia, insieme alla Banca Tunisina della Solidarietà (BTS)
hanno da tempo manifestato la propria intenzione di aprire all’interno dell’Osservatorio
SERVAGRI uno sportello informativo sulle opportunità per i giovani di ricevere micro-
crediti; l’Osservatorio potrebbe offrire a tali giovani che vogliano intraprendere un
percorso di start-up, una serie di servizi di assistenza specialistica per meglio orientarli,
consigliarli ed assisterli nella gestione materiale delle proprie attività, dal business plan
all’intero progetto d’impresa, fino alla gestione materiale di singole attività aziendali.
› Ricavi derivanti dalla ripetizione e dall’ampliamento delle attività di riorganizzazione e
ammodernamento di ciascuna filiera agroalimentare che debba entrare a far parte del
circuito e del paniere SERVAGRI: anche qui un apporto iniziale di istituzioni e/o investitori
privati genererebbe un effetto moltiplicatore, sia in termini territoriali, sia di filiere
interessate. Infatti, l’apporto di altissimo livello da parte di esperti di valenza
internazionale garantirebbe un reale miglioramento delle produzioni ed un ampliamento
continuato del paniere transfrontaliero SERVAGRI.
› Ricavi derivanti dall’offerta di servizi ed eventi legati alla Vendita Diretta Organizzata
(VDO): il successo dei Mercati del contadino SERVAGRI potrebbe essere ripetuto ed
istituzionalizzato, anche con la partecipazione a fiere e mostre di ogni livello, locale,
regionale, nazionale ed internazionale: le quote associative, così come il sostegno
finanziario di enti e istituzioni interessate, potrebbe far si che le esperienze positive già
svolte divengano non episodiche, ma stabili nel tempo.
I predetti servizi, secondo l’analisi delle esperienze realizzate in Italia e in Tunisia, possono
essere accorpati in due macro aree di intervento e di ricavo:
La gestione dei poli fisici;
La gestione dei servizi a supporto delle imprese.
Il mantenimento separato, almeno in termini di analisi, di queste due attività è motivato dalla
loro natura diversa, che richiama quindi a competenze specifiche.
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Da una parte abbiamo le attività di condivisione spazi/coworking che richiedono competenze e
costi tipici di locazione, gestione dei rapporti con i locatari e con i fornitori, gestione della
manutenzione sia in termini ordinari sia straordinari.
Dall’altra parte abbiamo competenze di tipo prettamente consulenziale, quindi di supporto ai
diversi bisogni delle imprese in tutte le loro fasi di nascita e sviluppo. Rientrano in questa
categoria tutta la tipologia di servizi a supporto dello start-up così come al consolidamento
della gestione imprenditoriale. Nel dettaglio per l’Osservatorio s’ipotizza la progressiva
attivabilità delle seguenti tipologie di servizi:
Attività di tutoring e utilizzo Marchio;
Attività di networking con le istituzioni di ricerca, clienti e fornitori, società di
consulenza;
Assistenza marketing;
Accesso alle fonti di finanziamento.
Entrambe le suddette macro categorie sono fondamentali sia per la completezza dell’offerta
dell’Osservatorio sia per garantire solidità reddituale alla struttura. Le esperienze di altri
contesti dimostrano infatti che la componente “redditi da locazione”, per la natura stessa
dell’Osservatorio che ha una finalità no profit, non possono coprire tutti i costi di struttura.
Devono quindi essere affiancati da altre fonti di copertura dei costi che possono essere i
descritti servizi di supporto, a cui le imprese dell’Osservatorio ma anche del territorio in cui
questo insiste, possono accedere in caso di necessità, e contributi a fondo perduto dei
soggetti pubblici e privati sostenitori.
Ricavi - gestione dei poli fisici coworking
In questo senso il l’Osservatorio si configura come un luogo in cui la solidarietà e
l’aggregazione diventano l’elemento strutturante. L’attività dell’Osservatorio è quella di
favorire attività di promozione, formative ed aggregative, volte a diffondere la conoscenza
delle imprese partecipanti e a costruire un rapporto con i clienti. Si immagina, quindi, che gli
spazi fisici dell’Osservatorio possano essere fruiti dalle imprese partecipanti in termini di
coworking e di partecipazione. In sintesi, l’Osservatorio va inteso come una rete ed un sistema
di formazione continua in un’ottica di cooperazione piuttosto che solo in termini di entrata
economica. Dall’analisi di mercato si prospettano le seguenti tariffe indicative: 30-40 euro la
settimana, 100-150 euro al mese, 350-400 euro 3 mesi, 600-800 euro 6 mesi.
La tariffa scelta per la sostenibilità economica dell’Osservatorio è la seguente:
Impresa partecipante in Italia EUR 100,00/mese
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Impresa partecipante in Tunisia EUR 50,00/mese
Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5
N. imprese Italiane 2 3 4 8
N. imprese tunisine 3 5 6 8
Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5
Ricavi da imprese
Italiane 2.400,00 3.600,00 4.800,00 9.600,00
Ricavi da imprese
tunisine 1.800,00 3.000,00 3.600,00 4.800,00
Ricavi della gestione dei servizi a supporto delle imprese
Questi servizi saranno erogati direttamente dai consulenti esterni il cui pagamento si
presuppone a carico dell’Osservatorio stesso e interamente coperto dalle entrate. Questi
servizi comprendono:
Attività di tutoring e utilizzo marchio: 300 ore/anno a regime
Attività di networking con le istituzioni di ricerca, clienti e fornitori, società di
consulenza: 150 ore/anno a regime
Assistenza marketing: 300 ore/anno a regime
Accesso alle fonti di finanziamento: 150 ore/anno a regime
Il costo previsto per impresa partecipante è di:
Attività di tutoring e utilizzo marchio: EUR 600,00 /anno in Italia e EUR 400,00
/anno in Tunisia
Attività di networking con le istituzioni di ricerca, clienti e fornitori, società di
consulenza: EUR 400,00 /anno in Italia e EUR 200,00 /anno in Tunisia
Assistenza marketing: EUR 600,00 /anno in Italia e EUR 400,00 /anno in Tunisia
Accesso alle fonti di finanziamento: EUR 400,00 /anno in Italia e EUR 200,00 /anno
in Tunisia.
16 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5
N. imprese Italiane 25 35 70 75
N. imprese tunisine 40 45 90 95
Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5
Ricavi da imprese
Italiane 12.500,00 17.500,00 35.000,00 37.500,00
Ricavi da imprese
tunisine 12.000,00 13.500,00 27.000,00 28.500,00
Costi Strutture fisiche
Anche nella fase “B” la sostenibilità è parzialmente garantita dai partner del Progetto
SERVAGRI. In particolare, la sede dell’Osservatorio SERVAGRI è allocata presso l’INAT di
Tunisi, mentre l’Antenna operativa a Noto è localizzata presso la sede del GAL Eloro. Per
effetto di specifiche convenzioni, entrambe le sedi sono fornite in comodato gratuito,
comprensive di utenze.
- Locazione Sede Tunisi: costo 2°-5° anno EUR 0,00 (Comodato INAT)
- Utenze sede Tunisi costo 2°-5° anno EUR 0,00 (Comodato INAT)
- Locazione Antenna Noto costo 2°-5° anno EUR 0,00 (Comodato GAL ELORO)
- Utenze Antenna Noto costo 2°-5° anno EUR 0,00 (Comodato GAL ELORO)
Nell’ipotesi di sviluppo del servizio di coworking, saranno presi in locazione specifici spazi
attrezzati a Tunisi. Nel dettaglio s’identificano le seguenti voci: utenze varie (riscaldamento,
condizionamento, luce, acqua, telefono, internet, rifiuti), manutenzione ordinaria e pulizie,
manutenzione straordinaria, assicurazioni, acquisti vari: EUR 10.000,00/anno.
Costi di Personale/consulenze
Il numero di personale direttamente pagato dalle attività per tutti gli anni previsti è solo per i
consulenti, prevedendo per gli altri ruoli funzionali (direzione, segreteria) il supporto di altro
personale già inquadrato nelle organizzazioni partecipanti all’Osservatorio per i primi tre anni.
17 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
S’ipotizza dunque la possibilità che lo staff di gestione possa, per parte dei suoi ruoli,
condividere il proprio impegno nella gestione dell’Osservatorio rendendo così operativa
l’integrazione gestionale delle varie organizzazioni partecipanti.
Personale dipendente
Il numero di personale impiegato nella direzione e nella segreteria è di 3 unità mentre i
consulenti sono 4 (uomo/anno) per anno, uno per l’Italia e tre per la Tunisia il cui compenso è
calcolato sulle effettive ore di prestazione.
Personale di direzione operativa
Ha un ruolo di carattere organizzativo della struttura e consulenziale rispetto alle imprese
partecipanti, quindi si presuppone un’esperienza pluriennale nella gestione delle
organizzazioni private.
Direzione : EUR 10.000,00/anno part-time (a partire dal 4° anno)
Personale di Segreteria
Supporta operativamente la direzione dell’Osservatorio e i poli operativi in Italia e in Tunisia.
Fornisce servizi amministrativi e di segretariato alle imprese partecipanti e gestisce la
comunicazione esterna. Si ipotizza un addetto full-time a Tunisi e un addetto part-time a Noto
Segretariato Tunisia: EUR 12.000,00 (a partire dal 4° anno)
Antenna Noto: EUR 8.000,00 (a partire dal 4° anno)
Il personale dei partner dell’Osservatorio garantirà, così come per l’ipotesi di start-up, i servizi
di prima informazione e assistenza presso l’Osservatorio e la relativa Antenna. In particolare,
un addetto a Tunisi ed uno a Noto svolgeranno le seguenti attività:
Assistenza e prima informazione per le procedure di certificazione
Assistenza e prima informazione per l’adesione ai disciplinari di
produzione delle filiere
Assistenza e prima informazione per l’adesione al Marchio
SERVAGRI
Assistenza e prima informazione sui programmi di investimento a
supporto delle imprese.
18 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
Costi delle consulenze in Italia e in Tunisia
Rientrano in questa classe i costi di consulenza necessari per erogare i servizi di supporto alle
imprese nell’Osservatorio. Per il dettaglio sulla natura dei servizi offerti si rimanda al dettaglio
inserito nei ricavi.
Consulenza in Italia: 300 ore/anno. Costo complessivo EUR 15.000,00 nell’anno a regime
Consulenza in Tunisia: 600 ore/anno. Costo complessivo EUR 15.000,00 nell’anno a regime
L’attività del personale e dei consulenti sarà supportata, grazie alla convenzione stipulata con
l’INAT, da una serie di giovani ricercatori.
Costi per Servizi esterni
Ulteriori costi sono rappresentati da “spese pubblicitarie - promozionali”.
Si ritiene, infatti, che si debba proseguire con la diffusione delle informazioni e del ruolo
dell’Osservatorio al fine di raggiungere quanti più imprese e utenti possibile.
A tal fine oltre alla costante implementazione del portale www.servagri.eu e delle quattro
pagine di diffusione sui più importanti social network si procederà con la realizzazione e la
diffusione di newsletter e con eventi di diffusione in occasione di manifestazioni e/o fiere di
settore.
I costi dell’azione promozionale sono di seguito dettagliati:
- implementazione portale SERVAGRI: costo EUR 500,00/ann0
- realizzazione e diffusione newsletter: EUR 300,00 /ann0
- stampa e diffusione materiale promozionale: EUR 1.200,00 /ann0
Spese di viaggio e trasporto
Si ipotizza in via crescente dal 2° al 5° anno la necessità di procedere al rimborso delle spese di
viaggio e trasporto di personale e consulenti che, svolgono le proprie attività sul territorio e
che sono costretti a spostarsi per effettuare controlli e visite in azienda, partecipazione a fiere,
ecc..
La spesa prevista è pari ad EUR 2.000,00 per il secondo anno, EUR 3.500,00 per il terzo e EUR
4.000,00 per il quarto e quinto anno di gestione.
Di seguito si riportano i dati economici, costi e ricavi, per ciascun anno di attività dal
secondo al quinto anno (anno a regime):
19 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
CONTO ECONOMICO Anno 2
RICAVI
Ricavi uso spazi comuni
4.200,00
Ricavi servizi
24.500,00
Quote Associative
1.625,00
TOTALE RICAVI
30.325,00
COSTI
Acquisti di materie prime, consumo e merci
1.800,00
Costi per Servizi Esterni – Consulenze
18.000,00
Costi per Servizi Esterni – Esami Laboratorio
2.500,00
Costo personale interno - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali - (cofinanziamento partner)
0,00
Spese Promozione
2.000,00
Rimborso spese viaggi e trasferte operatori
2.000,00
TOTALE COSTI
26.300,00
Margine Operativo Lordo
4025,00
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
0
Margine Operativo Netto
4.025,00
Proventi finanziari
Oneri finanziari
0
Utile prima delle imposte
4.025,00
Imposte
0
Utile (perdita)
4.025,00
20 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
CONTO ECONOMICO Anno 3
RICAVI
Ricavi uso spazi comuni
6.600,00
Ricavi servizi
31.000,00
Quote Associative
2.500,00
TOTALE RICAVI
40.100,00
COSTI
Acquisti di materie prime, consumo e merci
1.800,00
Costi per Servizi Esterni – Consulenze
20.000,00
Costi per Servizi Esterni – Esami Laboratorio
2.500,00
Costo personale interno - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali in affitto e spese gestionali
6.000,00
Spese Promozione
2.000,00
Rimborso spese viaggi e trasferte operatori
3.500,00
TOTALE COSTI
35.800,00
Margine Operativo Lordo
4.300,00
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
0
Margine Operativo Netto
4.300,00
Proventi finanziari
Oneri finanziari
0
Utile prima delle imposte
4.300,00
Imposte
0
Utile (perdita)
4.300,00
21 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
CONTO ECONOMICO Anno 4
RICAVI
Ricavi uso spazi comuni
8.400,00
Ricavi servizi
62.000,00
Quote Associative
3.375,00
TOTALE RICAVI
73.775,00
COSTI
Acquisti di materie prime, consumo e merci
2.000,00
Costi per Servizi Esterni – Consulenze
22.000,00
Costi per Servizi Esterni – Esami Laboratorio
2.500,00
Costo personale interno -
30.000,00
Costo Locali - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali in affitto e spese gestionali
8.000,00
Spese Promozione
2.000,00
Rimborso spese viaggi e trasferte operatori
4.000,00
TOTALE COSTI
70.500,00
Margine Operativo Lordo
3.275,00
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
0
Margine Operativo Netto
3.275,00
Proventi finanziari
Oneri finanziari
0
Utile prima delle imposte
3.275,00
Imposte
0
Utile (perdita)
3.275,00
CONTO ECONOMICO Anno 5 –
ANNO A REGIME
22 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
RICAVI
Ricavi uso spazi comuni
14.400,00
Ricavi servizi
66.000,00
Quote Associative
4.250,00
TOTALE RICAVI
84.650,00
COSTI
Acquisti di materie prime, consumo e merci
2.000,00
Costi per Servizi Esterni – Consulenze
30.000,00
Costi per Servizi Esterni – Esami Laboratorio
2.500,00
Costo personale interno
30.000,00
Costo Locali - (cofinanziamento partner)
0,00
Costo Locali in affitto e spese gestionali
8.000,00
Spese Promozione
2.000,00
Rimborso spese viaggi e trasferte operatori
4.000,00
TOTALE COSTI
78.500,00
Margine Operativo Lordo
6.150,00
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
0
Margine Operativo Netto
6.150,00
Proventi finanziari
Oneri finanziari
0
Utile prima delle imposte
6.150,00
Imposte
0
Utile (perdita)
6.150,00
23 Progetto SERVAGRI 045 cofinanziato dall’Unione Europea – Programma SEVP CT Italia Tunisia 2007-2013
Dall’analisi dei conti economici per i primi cinque anni di vita dell’Osservatorio emerge
chiaramente la sostenibilità economica dello stesso. Infatti, seppur i dati della vendita dei servizi
sono stati ipotizzati con la massima prudenza e con volumi sicuramente inferiori alle reali
aspettative, gli stessi riescono a coprire integralmente i costi di gestione, anche grazie all’apporto,
in termini di risorse umane e locali, dei partner.
Nella concreta operatività dell’Osservatorio si ritiene di poter realizzare maggiori margini
operativi da reinvestire nello sviluppo delle attività e nel consolidamento del ruolo
dell’Osservatorio.
A ciò si aggiunga che vari programmi UE (ENI, ENPARD, HORIZON 2020, ecc.) e di altri organismi
internazionali (UNDP, BEI, ecc.) che potrebbero riconoscere il ruolo fondamentale
dell’Osservatorio SERVAGRI e sostenerlo negli anni a venire, per rafforzare, ripetere ed ampliare il
novero di attività già espletate, nonché per creare e lanciare l’incubatore di microimprese giovanili
e femminili in grado di apportare nuovi prodotti e servizi nei territori interessati.