OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE BARRIERE,COSTRUIRE PONTI · ospedale e territorio del paziente Allo...
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OSPEDALE TERRITORIO
ABBATTERE
BARRIERE,COSTRUIRE PONTI
D Antonio CarboneDott.Dott. Antonio Carbone
Commissione ospedale territorio
appropriatezza prescrittiva
• organismo multidisciplinare e multiprofessionale,
• Ospedaliero e Territoriale• finalizzato a leggere e interpretare le dinamiche dell’
utilizzo delle prestazioni sanitarie
• a promuovere iniziative di sensibilizzazione,
indirizzo e supporto per il conseguimento di
comportamenti appropriati di natura clinica ed
organizzativa, con particolare riferimento all’ambito
prescrittivo.
OBIETTIVI REGIONALI
territoriali 2010
Promozione appropriatezza diagnostica e
terapeutica nelle dislipidemie e dei farmaci a
brevetto scaduto nelle classi C10AA e
C01BA degli inibitori del HGM-CoAreduttasi
singoli o in associazione
Promozione appropriatezza e
razionalizzazione d’uso dei farmaci che
agiscono sul sistema renina angiotensina
Obiettivo Statine
• L’obiettivo è il raggiungimento del della
quota prescrittiva di statine a 40% per
l’anno 2009 e del 50% per l’anno 2010
brevetto scaduto, considerato che
nell’anno 2008 la percentuale prescrittiva,
in numero di confezioni erogate, è stata
pari a circa il 35% del totale;
Obiettivo Statine
• L’obiettivo è il raggiungimento del della
quota prescrittiva di statine a 40% per
l’anno 2009 e del 50% per l’anno 2010
brevetto scaduto, considerato che
nell’anno 2008 la percentuale prescrittiva,
in numero di confezioni erogate, è stata
pari a circa il 35% del totale;
Obiettivo Sartani
Per l’anno 2010 l’incidenza prescrittiva dei
sartani non deve superare il 30% dei farmaci
che agiscono sul sistema
renina/angiotensina.
All’interno della categoria dei Sartani
l’incidenza minima di prescrizioni di Losartan
è stabilita nel 40%.
Tali % si applicano sia sui principi attivi non
associati sia in associazione
Stato dell’arte
Progetto target statine con reportistica per i
medici
Istituzione Commissione Appropriatezza
ospedaliera
Consegna Trimestrale report spesa per
singolo Medico
Diffusione decreto sartani
Progetto Target statine
Consiste nella progettazione ed
implementazione di indicatori per il
monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva
delle statine nel rispetto dei principi di
efficacia raccomandati dalle Linee Guida
Obiettivi
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2017
Regione Lazio
Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta
28 giugno 2017, n. U00245
Indicatori di appropriatezza
farmaceutica regionali
2017 Regione Lazio
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 12 novembre 2014,
n. U00376
recante
“Riorganizzazione dell’Assistenza territoriale e la medicina d’iniziativa, in
attuazione del protocollo
d’intesa del 23 luglio 2014. Atto di recepimento dell’accorso con i medici id
medicina generale
VISTO il comma 39 dell’art. 1 della Legge di stabilità 11/12/2016 n° 232
che dispone che
“il tetto della spesa farmaceutica territoriale è rideterminato nella misura
del 7,96 per cento.
Conseguentemente il tetto della spesa farmaceutica territoriale assume la
denominazione di «tetto della spesa farmaceutica convenzionata»”
VISTI
i provvedimenti di appropriatezza prescrittiva regionale di seguito riportati:
-DCA U0045/2009:
“Promozione dell’appropriatezza diagnostica e terapeutica nelle dislipidemie e dei farmaciequivalenti
nelle classi C10AA e C10BA degli inibitori dell’HGM CoA Reduttasi” singoli o in associazione
;DCA U0024/2010:
“Promozione dell’appropriatezza e razionalizzazione d’uso dei farmaci che agiscono sul sistema renina
angiotensina”
;DCA U0079/2011:
“Razionalizzazione terapia osteoporosi” Razionalizzazione terapia BPCO e Asma”
DCA U0071/2012 Appropriatezza Prescrittiva Farmaceutica nella Regione Lazio”
DCA U00156/2014 Appropriatezza Prescrittiva Farmaceutica nella Regione Lazio”
DCA U00480/2015: “Indicatori di appropriatezza farmaceuticaRegionali
”
2017 Regione Lazio
RITENUTO che
l’azione di governance su alcune classi di molecole alto spendenti porterebbe ad una riduzione della spesa farmaceutica convenzionata andando nel
contempo ad implementare un’appropriatezza d’uso e riallineando i
consumi ai livelli medi nazionali
;STIMATO un risparmio presunto, su base annuale, di circa € 70.000.000 derivante dalla
puntuale applicazione del documento allegato,per tali classi di farmacie dalle scadenze
brevettuali di alcune molecole ad alto impatto di spesa
RITENUTO di monitorare attraverso i servizi farmaceutici aziendali e le
Commissioni per l’Appropriatezza Prescrittiva Distrettuli all’applicazione del protocollo per la verifica dell’efficacia e dell’appropriatezza
;
2017 Regione Lazio
Ma tutto questo ci ha fatto
pensare a …
Commissione appropriatezza
ospedaliera
Delibera aziendale n. 542 del 14 maggio
2010
OSPEDALE S. PAOLO
Obiettivi commissione ospedale
territorio
Uno degli obiettivi della commissione ospedale
territorio
Migliore organizzazione
Appropriatezza delle
prescrizioni
È necessario cambiare…
insieme
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
1- Centralizzazione delle preparazioni antiblastiche (e delle sacche di nutrizione parenterale totale)
- I farmaci antiblastici richiedono un attento monitoraggio, una personalizzazione dei dosaggi e un utilizzo di adeguati sistemi di protezione in quanto potenzialmente tossici anche nei confronti degli operatori sanitari addetti all’allestimento
“L’unità di manipolazione centralizzata per allestimento di chemioterapici antiblastici, quale unico centro deputato alla preparazione di terapie oncologiche, risponde alla necessità di una gestione più sicura e razionale di tali farmaci”
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
2- Gestione razionale dei farmaci
- La farmacia ospedaliera deve formalizzare specifiche
procedure interne che garantiscano la rotazione delle scorte e
la minimizzazione dei farmaci scaduti
- I reparti devono comunicare con cadenza trimestrale i
quantitativi di farmaci smaltiti come scaduti
- I reparti devono obbligatoriamente segnalare alla farmacia
ospedaliera le informazioni relative ai farmaci con scadenza
inferiore ai sei mesi ed ai farmaci presenti nell’armadio di
reparto non utilizzati negli ultimi tre mesi
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
2- Gestione razionale dei farmaci
- La farmacia, in collaborazione con la Direzione Sanitaria, deve
garantire consulenza e vigilanza sulle idonee modalità di
conservazione dei farmaci nell’armadio di reparto anche
mediante opportune verifiche
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
3- Emoderivati- Attenersi scrupolosamente alle indicazioni autorizzate e a
quanto previsto dalle note AIFA
- Le DSA, in collaborazione con i servizi farmaceutici, devono predisporre una modulistica che permetta il monitoraggio e la verifica dell’appropriatezza delle prescrizioni soprattutto dei seguenti principi attivi:
IMMUNOGLOBULINE UMANE
ALBUMINA
ANTITROMBINA III
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
4- Farmaci sottoposti a monitoraggio AIFA
- Tutte le prescrizioni di farmaci per le indicazioni soggette a
monitoraggio intensivo AIFA devono riportare il codice AIFA
che identifica l’eleggibilità del paziente alla terapia
Misure di razionalizzazione della
spesa farmaceutica ospedaliera:
5- Antibiotico-terapia in profilassi e cura- Per la profilassi perioperatoria sono allegate al Decreto 74/2009
le linee di indirizzo regionali:
“Antibiotico-profilassi perioperatoria nell’adulto”
estrapolate dalle linee guida redatte dall’ I.S.S.
- Riguardo ai principi attivi già elencati e per i quali è necessario monitorare l’appropriatezza d’uso, le DSA, in collaborazione con i servizi farmaceutici aziendali, devono predisporre idonea scheda di monitoraggio prescrittivo
Commissione ospedale territorio
- Promuovere iniziative per il monitoraggio
delle prescrizioni
- Promuovere iniziative per il monitoraggio
dell’andamento della spesa
- Garantire l’appropriatezza prescrittiva
Ma il mandato è SOLO QUESTO?
• organismo multidisciplinare e multiprofessionale,
• Ospedaliero e Territoriale• finalizzato a leggere e interpretare le dinamiche dell’
utilizzo delle prestazioni sanitarie
• a promuovere iniziative di sensibilizzazione,
indirizzo e supporto per il conseguimento di
comportamenti appropriati di natura clinica ed
organizzativa, con particolare riferimento all’ambito
prescrittivo.
Come viviamo la commissione
dell’appropriatezzaDSO
DIRETTORE DI DISTRETTOFARMACEUTICO
MEDICI OSPEDALIERI-MMG-SPECIALISTI AMBULATORIALI
Servizi
ospedalieri
Organizzazione
Professionisti
Rete
strutture territorio
MMG Specialisti ambulatoriali
Ospedale
Collegamento
Coordinamento
Comunicazione
Interdipendenza
INTEGRAZIONE
Territorio
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
Realizzazione di percorsi assistenziali integrati
Intersettorialità degli interventi
Programmazione di un sistema a rete
CONDIVISIONE INTEGRAZIONE
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
SCENARIO DELL’INTEGRAZIONE
collegamento
coordinamento
comunicazione
interdipendenza
integrazione
CRITICITÀ DEL RAPPORTO TRA
OSPEDALE E TERRITORIO
Coinvolgimento di tutti i professionisti
Difficoltà relazionali
Carenza di adeguati sistemi informativi
Carenza di percorsi specifici per tipologia di paziente
Formazione dei professionisti sul tema della continuità
Dati sensibili e privacy
Asimmetria ospedale territorio sotto il profilo organizzativo
STRUMENTI DI INTEGRAZIONE
Percorsi assistenziali
Formazione
Sistemi Informativi
Comunicazione
Unità di valutazione (Indicatori)
Rapporti con l’associazionismo
(Budget ospedale-territorio)
TERRITORIO
OSPEDALE
•Programmazione•Appropriatezza •Qualità
CRITICITÀ DEL RAPPORTO TRA
OSPEDALE E TERRITORIO
Per realizzare un corretto percorso assistenziale occorre che gli operatori sanitari coinvolti condividano obiettivi specifici principali per il conseguimento del risultato finale come impiego corretto, validato e sequenziale, degli strumenti diagnostici; uso appropriato dei farmaci ed utilizzo appropriato dello strumento ospedale. La metodologia deve dirigere verso il raggiungimento di un continuum territorio – ospedale – territorio dove ciascun attore del percorso acquisisce caratteri ben definiti.
Il percorso di continuità assistenziale tra
ospedale e territorio del paziente
Il ruolo dell’Ospedale si sta modificando in un’ottica
di cure ad alta intensità e forte contenuto tecnologico;
le degenze sono sempre più brevi e alla realtà territoriale
viene affidata parte dell’attività assistenziale
un tempo deputata all’Ospedale.
I problemi legati alla Continuità Assistenziale
e all’Integrazione Ospedale - Territorio
devono trovare al più presto una valida risposta
per non creare pericolosi momenti di “vuoto” nell’assistenza.
Il percorso di continuità assistenziale tra
ospedale e territorio del paziente
Allo scopo di evitare che l'espressione "integrazione
Ospedale/Territorio" rimanga vuota di significati
concreti, è indispensabile conseguire un adeguato
livello di consenso circa i cambiamenti
dell'organizzazione e delle funzioni operative a cui
deve andare incontro l'insieme delle strutture di
erogazione delle prestazioni sanitarie, a prescindere
dalla loro collocazione.
Il percorso di continuità assistenziale
tra ospedale e territorio del paziente
Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) sono piani interdisciplinari di cura creati per rispondere a bisogni complessi di salute del cittadino. Sono altresì strumenti di gestione clinica usati da chi eroga prestazioni sanitarie per definire la migliore sequenza di azioni, nel tempo ottimale, degli interventi efficaci rivolti a pazienti con particolari patologie.
Lo scopo dei PDTA è di centrare l'assistenza sui bisogni complessi di salute del cittadino, promuovere la continuità assistenziale, favorire l'integrazione fra gli operatori, ridurre la variabilità clinica, diffondere la medicina basata sulle prove (EBM), utilizzare in modo congruo le risorse.
Allo stato attuale, sia per un impulso generale all'applicazione di strumenti di miglioramento della qualità sia in funzione di quanto richiesto dalla norma regionale in tema di accreditamento istituzionale, in tutte le aziende sanitarie piemontesi sono stati costruiti e spesso attivati percorsi o profili orientati a descrivere il processo assistenziale di un cittadino portatore di una certa condizione o di una patologia.
Dott. Antonio Carbone Direttore Sanitario Ospedale San Paolo
Gestione integrata
della persona
con diabete mellito tipo 2
Convegno di Presentazione del Progetto
Aziendale
12 maggio 2007
“Migliore organizzazione e
appropriatezza delle prescrizioni
. La sfida a cui il Sistema è chiamato per ridurre liste e tempi di attesa è “fare la cosa giusta al momento giusto”. Questo significa perseguire la migliore appropriatezza clinica nella prescrizione di visite ed esami specialistici
la contemporanea migliore organizzazione dei servizi: dalla prenotazione alla differenziazione degli accessi per priorità clinica e urgenza, dall’uso pieno e razionale del patrimonio tecnologico e professionale all’erogazione delle prestazioni.
Gestire le liste d’attesa
Capacità di selezione della domanda
1. intercettare il reale bisogno di prestazioni
2. eliminare l’eccesso di domanda inappropriata
3. erogare tutte le prestazioni indispensabili per la
garanzia dei livelli essenziali di assistenza
Gestire le liste d’attesa
La condizione indispensabile per raggiungere questi obiettivi è la effettiva "presa in carico del paziente", riducendo i rinvii tra specialisti e medici di medicina generale,
semplificando le procedure burocratiche di accesso, garantendo comunque la continuità assistenziale.
In sostanza, dopo la prima visita, non deve più essere il paziente a muoversi, ma il sistemasanitario deve essere in grado di programmare (e prenotare) l'intero iter assistenziale al paziente (nuovi accertamenti e visite di controllo).
Obiettivo: la gestione integrata
ospedale - territorio
Per il raggiungimento degli obiettivi
terapeutici ha un ruolo prioritario la
collaborazione e l’interazione
tra MMG e Servizi di Diabetologia (SD)
che attualmente
lavorano in modo scoordinato o
addirittura contrapposto
fare la cosa giusta al momento giusto”.
Rapporti attuali tra MMG e SD
scarsa comunicazione tra le diverse
strutture
mancanza di riferimenti a protocolli o linee
guida
mancanza di disponibilità dei dati a tutti gli
operatori
Problemi conseguenti
duplicazione degli interventi (aumento liste d’attesa e aumento spesa sanitaria)
ricoveri inappropriati o evitabili
difficoltà d’accesso ai SD da parte dei diabetici
carichi di lavoro per i SD sproporzionati
demotivazione e perdita di professionalità da parte dei MMG
Finalità dell’evento e del progetto
Disegnare insieme un progetto che preveda:
Il Paziente al centro del problema
Tutela delle rispettive specificità professionali
Formulazione di un protocollo diagnostico-terapeutico
condiviso “ non accettare a scatola chiusa”
Formazione degli operatori
Adozione di un database comune
Raccolta centralizzata dei dati clinici ed economici
Valutazione periodica dei risultati conseguiti
La riduzione dei rinvii tra specialisti e
MMG
La semplificazione delle procedure di
accesso
La garanzia della continuità assistenziale
I percorsi diagnostico-terapeutici consentiranno
La comunicazione
Vanno sostenuti e potenziati strumenti quali il sito web aziendale, le campagne informative, gli Uffici relazioni con il pubblico (URP, Punti Blu),
la Carta dei servizi e la rilevazione della soddisfazione degli utenti.
Va altresì valorizzata la partecipazione degli utenti e delle associazioni di tutela e di volontariato, per favorire un’adeguata
conoscenza delle attività e delle modalità di accesso ai servizi e alle strutture del proprio
territorio.
Siamo
in un cul de sac
E per uscirne
ci vorrà
un sac de cul !
Grazie per l'attenzione
Dr Antonio
Carbone