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PROGRAMMA DELLA GIORNATA

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www.mf.no/english

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President/RectorProf. Vidar L.Haanes

Saluto di benvenuto e breve introduzione sull’Istituto MF

Dean of StudiesDr. Øystein Lund

Qualche informazione più dettagliata sull’Istituto MF, sui corsi di studio, sui docenti, sugli alunni, ecc…

Lecture:“Sexual misconduct in the Church”

Dr. Tormod Kleiven

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Nata nel 1908 come università teologica indipendente dal governo

Due finalità: alto profilo accademico identità cristiana (formazione di coloro che svolgeranno un servizio nella Chiesa: pastori, diaconi, insegnanti, catechisti, missionari…)

Qualche numero: 950 studenti (provenienti da tutte le zone della Norvegia, e anche dall’estero) 40 professori 10 professori associati

celina
MF is located in Oslo and has three departments; the Department of Theology, theDepartment of Religious Education and Pedagogical studies, and the Department of Religion and Society.MF Norwegian School of Theology was established in 1908 as an independent (non-governmental) specialised university for Theology in order to educate ministers for the Church of Norway (Lutheran). From the beginning the institution has had a double commitment: academic excellence and Christian identity.Growing recognition of theological scholar-ship has been accompanied by growth in the student body, and MF has for many years been by far the largest theological institution in Norway with approximately 950 students and a faculty of 40 professors and 10 associate professors. MF Norwegian School of Theology has trained about 70 % of the clergy of the Church of Norway (Lutheran), as well as teachers, catechists, missionaries and other workers in church and society.MF has always emphasized the importance of combining high academic standards with an explicit ecclesiastical profile. This has been the case within the program training Lutheran students for the ministry (in close connection with the Church of Norway). It is imperative for the school that all programs preparing candidates for ministry in other ecclesiastical traditions will have the same kind of close ecclesiastical connection.Tutti i professori sono metà tempo impiegati nella ricerca e metà nell'insegnamento.
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DIPARTIMENTITeologiaStudi teologici relativi a differenti tradizioni ecclesiali

Educazione ReligiosaFormazione degli insegnanti di religione nelle Scuole pubbliche e dei catechisti della Chiesa di Norvegia Religione e Società…tra gli altri corsi: RELIGIONE, CONFLITTI E RICONCILIAZIONE

celina
TEOLOGIANessun problema se nella stessa Facoltà vengono a trovarsi corsi di diverse confessioni. L'importante è che vengano insegnati dal punto di vista di quella Chiesa.Il corso di teologia Cattolica è visto molto bene dal Vaticano.MF offers theological programs within other ecclesial contexts than the Lutheran, and has developed specific programs in order to educate clergy for the Catholic Church and the Methodist Church and offers courses and degrees in Pentecostal theology as well as for the Salvation Army.For the Catholic programs, MF Norwegian School of Theology has established a close cooperation with the Catholic Bishop of Oslo, and two pontifical universities in Rome. For the Methodist program, the institution has established a close cooperation with the Nordic and Baltic Episcopal Area of the United Methodist Church.EDUCAZIONE RELIGIOSAMF Norwegian School of Theology also offers programs in the area of Christian and Religious education. The 5-year program prepares for employment as a teacher in public schools in Norway, as well as catechists in the Church of Norway. The programs are meant to promote the student’s personal development, stimulate interest in pedagogical development work and provide the basis for understanding the correlation between the teacher’s work and the function of the school and church in society.RELIGIONE E SOCIETA'Lately, MF has entered more into the field of Religion and Society. In addition to theological studies and studies in religious education, MF also offers a study program in cross-cultural communication, Bachelor in Social Studies and Master in Religion, Society and Global Issues.MF has increasingly become an international school with a global focus, both in terms of its student body and its programs and curriculum. MF sees a close relationship in today’s world between a ministry in and to the local church and a commitment to global Christianity.Master in Christian Clinical Counseling
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Sexual misconduct in the Church

Tormod Kleiven

misconduct Church

celina
Tormod Kleiven è un diacono. Ha studiato in un altro istituto, comunque in collaborazione con il MF.Ha studiato da diacono in seguito agli studi da assistente sociale, e come assistente sociale ha lavorato.Ha avuto una conoscenza personale di una vicenda di un pastore che abusava di ragazzi. Queste tematiche sono state il tema della sua tesi (direi di dottorato).Il titolo dato alla dissertazione è già indicativo del taglio che lui ha voluto dare.Intanto "misconduct, comportamento non corretto" invece di "abuso, violenza" per indicare che ciò che intendeva descrivere e prendere in considerazione riguardava qualcosa di più vasto, che va oltre all'atto in se e soprattutto si occupa di studiarne l'origine. In sintesi da quale atteggiamento sbagliato(a volte incoscio) una violenza esplicita trae origine. Discorso importante, anche alla luce della prevenzione.Poi "in the Church": cosa di specifico ci può dire quando questi comportamenti sbagliati si originano all'interno della Chiesa.Provo a dire, a spunti, alcune delle cose che lui ha detto.
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SEXUAL MISCONDUCT IN THE CHURCH/1

La violenza nella Bibbia : vicenda di Lot e degli abitanti di Sodoma (Gen 19) vicenda di Amnon, figlio di Davide, e della sorella Tamar (2 Sam 13)

In Norvegia:1985: primo caso di accusa da parte di una donna che ha subito violenza nell’ambito della Chiesa di Norvegia. 1995: primi documenti della Chiesa di Norvegia su “Policies about sexual misconduct in Church”

Una riflessione:Difficoltà a parlarne da parte della Chiesa.Ma lo scopo della Chiesa è mostrare la sua santità coprendo la sua malattia?Non è piuttosto quello di difendere gli oppressi?

celina
Intanto ha voluto sottolineare che la violenza nella storia è un fatto molto antico. Ed ecco che anche la Bibbia ne parla.Poi è venuto a dire qualcosa di più specifico sulla Chiesa e in particolare sulla Chiesa di Norvegia, che tra i paesi del Nord è stata la prima a preparare documenti contenenti le normative e le procedure per gestire casi di accusa di abusi sessuali.Ma si tratta di una storia relativamente recente.Primo caso di accusa di una donna che ha subito violenza nell'ambito della Chiesa di Norvegia: 1985.La preparazione di un documenti contenenti le normative e le procedure per gestire casi di accusa di abusi sessuali è cominciata nel 1995. (le chiese di USA e del Canada hanno cominciato a preparare documenti fin dalla fine degli anni 80)Nella Chiesa molti non ne vogliono parlare perchè temono di danneggiare la reputazione della Chiesa. Ma lo scopo della Chiesa è mostrare la sua santità coprendo la sua malattia? Non è pittosto quello di difendere gli oppressi, quelli che subiscono violenza?Ha sottolineato che secondo lui il compito diaconale della Chiesa è proprio quello di difendere i deboli.
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“Sexual misconduct” means that the person with more power in an asymmetric relationship uses sexualisation of the relationship in such a way that the other person’s boundaries of intimacy are abused.

PROBLEMA DI POTEREPOTERE

Questioni di: fiducia e potereconfini di intimità

SEXUAL MISCONDUCT IN THE CHURCH/2

celina
Ha dato questa definizione.Parliamo di comportamento scorretto dal punto di vista sessuale quando in una relazione assimetrica la persona che si trova ad avere più potere, ne abusa violando i confini di intimità del più debole.Nella Chiesa questo può avvenire quando persone che si trovano a coprire un ruolo di potere (preti, diaconi, insegnanti...) ne abusano a scapito dei più deboli (donne, bambini, giovani, uomini in una qualche situazione di difficoltà...)E' quindi un PROBLEMA DI POTERE; l'abuso sessuale si origina da un cattivo uso del potere.La FIDUCIA non è male. E' parte della vita. Se uno si fida di me, io ho potere su di lui. Ma allora devo essere responsabile. Chi ha potere è responsabile.Ed è questione di confini di intimità dell'altro. E se l'altro si fida di me tutto è ancor più delicato. Perchè chi si fida lascia violare i propri confini.
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Come prevenire?

1.Essere consci della propria posizione di potere

• potere della fiducia dell’altro• potere della tua posizione• potere di definire

2.Essere consci degli strumenti con cui esercitiamo il potere

3.Essere consci dei confini di intimità dell’altro

SEXUAL MISCONDUCT IN THE CHURCH/3

celina
Come prevenire? E ha sottolineato: "lo dico per me e lo dico per tutti voi.."Potere della propria posizione. QUi ad esempio si è rivolto ai Rumeni sottolieneando che, nella visita in Romania, era stato colpito dalla grande considerazione di cui il prete gode nel proprio villaggio.Rispetto ai confini di intimità dell'altro, tu conosci le tue intenzioni (magari anche buone) ma non sai l'esperienza dell'altro. Grande delicatezza nel rispetto dei confini di intimità dell'altro.
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celina
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CHURCH OF THE HOLY TRINITY

celina
Il giovane pastore ci ha raccontato la sua esperienza come pastore di questa chiesa di città.Desiderio che la sua sia una Chiesa di tutti, una chiesa aperta e accogliente.Tanto che ha perfino allestito un BAR in chiesa. Quando la chiesa è aperta chiunque può servirsi, gratuitamente.Anche fuori un cartello diceva: "la chiesa è aperta! puoi entrare!"
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Bla Kors (Croce Blu) gestisce ad Oslo un luogo di accoglienza per persone soggette a dipendenza (alcool e/o droga). Qui le persone che frequentano il Centro (delle quali il 40 % sono senza dimora) possono intanto ricevere pasti gratis.

COLLOQUI MOTIVAZIONALI

celina
Si tratta di persone che appunto vivono per strada e vivono di espedienti (lavoretti, elemosine e furti) per mantenere la droga.Noi siamo stati ricevuti nella sala mensa.Qui uno degli operatori (forse un dirigente e anche uno dei fondatori del centro?) ci ha parlato della loro attività che, oltre al primo soccorso (fornitura dei pasti) è sostanzialmente attività di counseling, attraverso colloqui motivazionali.Non è quindi un luogo che elabora programmi di recupero ma che avvia le persone, ancora dentro al loro problema, a trovare le motivazioni per entrare in un programma.
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Chiave dei colloqui motivazionali: fare BUONE DOMANDE.

SITUAZIONE ORA-come è la tua vita ora?-come sarà tra 5 anni se continui così?

OBIETTIVI PER IL FUTURO-come sarà la tua vita tra 5 anni se tutto andasse secondo i tuoi SOGNI?

Come colmare il gap?

celina
L'operatore ci ha parlato del loro metodo in questi colloqui motivazionali. come motivare le persone a cambiare vita?Ci sono molte strade ma non tutte funzionano.Di fondo la considerazione che non posso trasmettere all'altro le motivazioni mie ne con le buone (dare buoni consigli) ne con le cattive (non dovresti...). Ma aiutarli a sviluppare motivazioni loro. Come facendo BUONE DOMANDE.LA situazione ora....Come vorrei che fosse nel futuro...In mezzo c'è un salto, un gap. E ancora una domanda: come colmarlo?Tre livelli di domande allora:-per sentire le conseguenze della situazione attuale (paura)-per sognare un futuro migliore-come chiudere il GAPPer chiudere il GAP occorre fare piccoli passi per volta: pensare un obiettivo alla volta e vedere come raggiungerlo.La loro esperienza è che queste tre motivazioni sono molto potenti.In un anno sono passati da 1000 casi a 5000 casi di persone che sono passate dal loro istituto e hanno deciso di cambiare vita. Anche se questa è solo la prima fase: loro poi non sanno come la storia va a finire.
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INCONTRO CON OLE CHRISTIAN MÆLEN KVARME, VESCOVO LUTERANO DI OSLO

celina
Colloquio simpatico e informale.Ci ha ricevuti tutti sulla porta chiedendoci il nome e dicendoci il suo.Ci ha raccontato i suoi buoni rapporti con la chiesa cattolica (se ho capito bene fa solitamente un ritiro annuale presso un convento di benedettine). Mi hanno anche raccontato che è molto amico del vescovo cattolico di Oslo.Ha raccontato di essere stato ad Haifa presso una comunità in cui le due lingue principali erano l'ebraico e il rumeno!Alla fine ci ha offerto da bere.
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INCONTRO CON OLE CHRISTIAN MÆLEN KVARME, VESCOVO LUTERANO DI OSLO

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Una passeggiata per Oslo

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Conclusione della giornata: cena in un ristorante…… indiano a Oslo!

celina
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CONCLUSIONI26 maggio 2011

Grande gratitudine per la bella esperienza. Progetto arricchente per i CONTENUTI e anche per l’opportunità della CONDIVISIONE e della CONOSCENZA reciproca.

La CONOSCENZA tra di noi aiuta ad abbattere i pregiudizi e a guardare l’altro con confidenza e rispetto, come persona che ha ricevuto tanti doni da Dio.

I Rumeni notavano che per loro è stata un’occasione per conoscere in ANTICIPO le sfide e le emergenze che le altre Chiese stanno affrontando e che loro forse affronteranno più avanti.

Rispetto ai contenuti è stato interessante notare che non tutti abbiamo le stesse risorse o le stesse modalità, ma i PROBLEMI da affrontare sono SIMILI ed è bello imparare gli uni dagli altri.

I Bulgari hanno sottolineato l’importanza per loro di IMPARARE a costruire una comunità attorno al prete, solo. Mancanza di fondi e anche di metodo. Bisogno di BUONI ESEMPI.

La CONDIVISIONE fa riscoprire la bellezza della Chiesa in cui Dio ci ha posto e fa rendere grazie.

Ruolo del DIACONO nelle diverse confessioni.

Rispetto ai contenuti, guardando al FUTURO, gli Estoni hanno proposto di approfondire anche aspetti teologici. E come metodo di lavoro privilegiare il lavoro a gruppi, magari mescolati.

celina
0. progetto arricchente per i contenuti e bella esperienza di condivisione e conoscenza reciproca.1.1.Rispetto al tema su cui ci siamo confrontati (coinvolgimento della Chiesa in ambito sociale) è stato interessante notare che non tutti abbiamo le stesse risorse o le stesse modalità, ma i problemi da affrontare sono simili ed è bello imparare gli uni dagli altri. Ad esempio gli Estoni dicevano: "cosa abbiamo da imparare noi, poveri, dalla ricca Chiesa di Norvegia?" (E) In modo diverso ma ciascuno è chiamato a dire il Yes we can (N)1.2. I Rumeni notavano che per loro è stata un’occasione per conoscere in anticipo le sfide e le emergenze che le altre Chiese stanno affrontando e che loro forse affronteranno più avanti (divorzi, abusi, droga...)(R)1.3.I Bulgari hanno sottolineato l’importanza per loro di imparare a costruire una comunità attorno al prete, solo. Mancanza di fondi e anche di metodo. In Bulgaria nulla è centralizzato, manca coordinamento. I preti sono soli.Bisogno di un metodo per creare una rete diaconale. Necessità di progetti concreti da far partire nelle diverse parrocchie. Abbiamo bisogno di voi! (B)1.4 I rumeni hanno fatto notare come nella tradizione ortodossa il diacono abbia un ruolo prettamente liturgico.1.5 Rispetto ai contenuti, guardando al futuro del Progetto gli Estoni hanno proposto di approfondire anche gli aspetti teologici. E come metodo di lavoro privilegiare il lavoro a gruppi, magari mescolati. (E)Rispetto al futuro anche i Norvegesi hanno fatto un piccolo cenno. Rispetto ai temi trattati non raccontare solo COSA si fa ma anche COME. (N)2.La condivisione fa riscoprire la bellezza della Chiesa in cui Dio ci ha posto e fa rendere grazie.Dagli interventi si capiva che ciascuno era fiero e contento delle sua esperienza.(N)3. la conoscenza dal basso abbatte i pregiudizi e fa guardare all'altro con confidenza e rispetto, come uno che ha ricevuto tanti doni da Dio (N)Ci siamo conosciuti non solo attraverso i ppt ma anche personalmente nei dialoghi a tavola, durante le passeggiate (quella 'mista' dell'ultimo giorno!), in autobus... (N)
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